Scuola, Università, lavoro dopo la riforma Biagi

Un saluto da parte dell'università e mio personale le autorità tutti coloro che sono intervenuti ai colleghi agli studi
Consentitemi in apertura di questo convegno di carattere nazionale di esprimere un ringraziamento a quanti lo hanno voluto e promosso dalla Fondazione Marco Biagi ad una il centro ricerche Marco Biagi
Ai numerosissimi giovani che ruotano attorno a questa instancabile attività scientifica di queste istituzioni garantendone la vita molto animata
Io in questi giorni tali guardavo operare li vedevo tutti molto precisi dalla frenesia della cura dei particolari organizzativi di questo delicato appuntamento preoccupati di aver trascurato qualche elemento particolare e mi veniva però che alla mente quell'espressione che tanto amava Marco Biagi per descrivere il suo lavoro della sua cattedra la paragonava ad una bottega artigiana
Ebbene quella bottega che era insieme scuola per approfondire e trasmettere conoscenze
Laboratorio dove si sviluppavano abilità gli apprendimenti e nella quale ci si educa Ava all'assunzione di responsabilità dunque vera palestra di capace di saldare lo studio di lavoro la teoria con la pratica il sapere con le sue applicazioni deve dicevo quella bottega nonostante siano trascorsi ormai tre anni dalla scomparsa del professor Biagi
Continuativamente ad operare sia da ad essere un'autentica fucina di idee di sperimentazioni e innovazioni
Dimessi attive pilota e di prospettive
Indicando sentieri percorsi che guardano in maniera illuminata ai giovani nei ruoli che vanno ad assumere e che dovranno assumere nella società
Non è il caso che mi soffermi oggi nel ricordo di Marco Biagi e di quale segno profondo abbia lasciato presso il nostro ateneo dove ha insegnato per circa trenta ma lasciatemi però a conclusione del processo che ha visto alla sbarra i suoi assassini esprimere la mia sincera e profonda soddisfazione per la sentenza di condanna decretata dalla magistratura bolognese
Sono orgoglioso per quanti suoi gli allievi primo fra tutti il professor Michele Tiraboschi e la Fondazione Marco Biagi stanno facendo per onorarne la memoria e questo ci suggerisce di passare oltre alla tristezza di non averlo qui da noi ma di incoraggiare energetica energicamente entusiasticamente
I sacrifici e di lavoro che nella sua bottega si continua a fare segno evidente della validità dell'insegnamento trasmesso dal maestro
Per questa annuale appuntamento estivo si è scelto un tema di riflessione e approfondimento un titolo davvero impegnativo società università lavoro dopo la riforma Biagi
Impegnativo non tanto perché sulla problematica che si affronta oggi si parta da zero quanto perché è considerato lo sfilacciamento istituzionale esistente tra questi diversi momenti della vita di giovani l'opzione suggerita ci dal titolo suona davvero come una sfida quasi una provocazione
Come università ci siamo impegnati da tradurre operativamente suggerimento che ci rivolgeva Marco Biagi nel due mila uno di far confluire i tirocini universitari in una stabile politica universitaria per l'occupabilità
Realizzando un raccordo operativo e non informale tra impresa e tinti locali ed università tale politica potrebbe tradursi nella sperimentazione di un vero e proprio ufficio di placement riprendendo l'esempio di quanto avviene nelle più prestigiose università straniere
Nel nostro ateneo questo intento e realtà e oggi grazie all'impulso dall'intuizione dei suoi cantieri già ci si interroga sui passaggi successivi
Cioè su come dovranno interagire e relazionarsi le realtà istituzionali impegnate sul fronte della formazione dei giovani ed oserei dire alla luce della situazione socio economica del paese sul fronte della inclusione che era un'altra
Di quell'espressione cara viaggi dei giovani nella società
Il sistema universitario ci ammoniva con lungimiranza Marco rappresenta già oggi e sempre più lo sarà in futuro un segmento strategico di una ben più complessa e articolata rete di relazioni giuridico istituzionali
Che sotto l'insegna della occupabilità si propone l'obiettivo di un più moderno sistematico raccordo tra amministrazioni periferiche dello Stato organizzazioni rappresentative degli interessi dei lavoratori e sistema produttivo locale
Non ci si deve infatti dimenticare e proprio sistema di istruzione universitaria rappresenta assieme alla formazione professionale il principale canale di sviluppo e valorizzazione
Delle risorse umane che servono a sostenere una reale crescita del tessuto produttivo del Paese nel delicato passaggio verso un'economia ed una società basata sulla conoscenza
Intorno a questo obiettivo che pensiamo trasversale è comune agli schieramenti politici così come alle differenti prospettive culturali e filosofiche
Deve ritrovarsi tutta la società comprendendo che lo sviluppo dei momenti educativi e di formazione e ovunque presso tutte le culture fattore strategico di sviluppo e di coesione
Egli unisce l'intento di dare una concreta prospettiva i nostri giovani su questo convegno se questo convegno sarà in grado di cogliere le efficaci indicazioni che ci vengono dalla riforma degli ordinamenti didattici
Nonché dagli istituti nuovi creati con la legge Biagi e con la recente regge regionale come sono certo mi auguro avverrà
Anche per il prestigio dei tanti relatori credo avremo compiuto un decisivo passo avanti verso la prospettiva strategica di formare ed educare una generazione di giovani cittadini
Pienamente inseriti nel contesto sociale ed economico altre sì consapevoli che il loro impegno sarà premiato
Questa è la scommessa su cui tutti i livelli istituzionali e non debbono sapersi mettere in discussione e partecipare con convinzione all'obiettivo indicato dalla premessa di questo appuntamento modenese a tutti voi auguro una buona POR permanenza ed una proficua discussione grazie per l'attenzione
Allora buongiorno a tutti benvenuti
Aggiungo solo alcune considerazioni introduttive a questo questo convegno di quattro giorni il sottolineando quello che è il tema che mi sembra centrale in questa iniziativa promossa dalla Fondazione Marco Biagi tarda dall'Università di Modena e Reggio Emilia cioè il tema del efficienza del sistema formativo universitario particolare
Nel creare quelli che sono profili formativi e professionali coerenti con la con le domande che il mercato del lavoro oggi
Offre alle università
Questo per dire che l'aspetto e le Infasil posta dal convegno e fosse più che sulla quantità di risorse cioè sugli investimenti necessari per la formazione l'alta formazione fosse più enfatizzato invece l'aspetto di efficienza nell'uso delle risorse soprattutto nella efficienza e capacità del sistema formativo universitario di interpretare le domande del mercato del lavoro
Anche recenti indagini promossa dalla Fondazione De Benedetti quindi oppure di Tito Boeri indicano che in Italia e in Europa vi è un problema
Particolarmente acuto di scollamento tra formazione competenze acquisite nell'ambito universitario rispetto a quella che è la spendibilità di questi titoli e le competenze richieste dal mercato del lavoro
Ecco il secondo secondo aspetto di questo convegno invece la volontà del nostro ateneo e anche della Fondazione Marco Biagi il cui su questo avremo modo anche di precisare il ruolo svolto dalla Fondazione in questo ambito è quello di proporsi come laboratorio
Cioè un laboratorio che offra esempi di sperimentazione di un raccordo università mercato del lavoro
Con l'idea che questo laboratorio come altri che si stanno affermando a livello nazionale in altre università possa essere un punto di riferimento per delle politiche attive del lavoro do di raccordo tra università e il mondo del lavoro
Quindi un'attenzione in particolare alle politiche micro economiche cioè quelle indirizzate a sviluppare alcuni aspetti della riforma universitaria della riforma del mercato del lavoro che oggi possono facilitate aiutare a rendere coerente il momento formativo dispetto alle esigenze del mercato del lavoro
Ma perché
La Fondazione Marco Biagi l'ateneo oggi si propongono come laboratorio io penso che ci siano tre aspetti importanti che motivano queste in infettiva il primo riguarda il modo in cui abbiamo interpretato la riforma universitaria e penso che il nostro ateneo sia stato uno dei primi già nel due mila a recepito la riforma universitaria ma recepito e forse più l'individuo più un ruolo passivo direi che invece c'è stata una iniziativa è una volontà di interpretare al meglio una riforma universitaria che oggi va a declinare in modo molto più articolato quelli che sono momenti formativi molto differenziati e che devono essere differenziati quindi una formazione di base una formazione professionale una formazione specialistica e orientata alla ricerca oggi l'università deve interpretare questa articolazione di domande che richiedono anche momenti formativi differenziati penso che l'ateneo abbia sviluppato come dire una riflessione anche delle competenze come interpretata al meglio questo può secondo aspetto diciamo il secondo elemento che motiva questa iniziativa o quest'idea Tizio ambizioso di laboratorio
L'esperienza dei tirocini
Ne parleremo nell'ambito di questo convegno diffusamente dire insomma che l'esperienza dei tirocini e è importante collo nel nostro ateneo su livelli quantitativi penso anche qualitativi anche se su questo correvano riflessione più piena e anche ricognizione delle esperienze avviate però sicuramente l'esperienza di tirocinio è stato un momento centrale del modo in cui il nostro ateneo va interpretato la riforma universitaria il tema del raccordo con il mercato del lavoro le percentuali di pagati che oggi svolgono questa attività è particolarmente elevate il numero di aziende ed istituzioni con cui abbiamo rapporti sta crescendo
Mese dopo mese ecco e su questo e anche su questo punto di forza cioè di un territorio molto attento a questo aspetto questa relazione col mercato lavoro penso che
Le nostre Province quindi l'ateneo di Modena Reggio Emilia possano essere un punto di riferimento una sperimentazione importante anche per altri atenei arrivo al terzo motivo cui facevo riferimento cioè il fatto che nel nostro tenero c'è stata una lunga elaborazione teorica neanche di sperimentazione sui temi delle politiche del lavoro con particolare riferimento all'università
Il riferimento obbligatoriamente alla attività e l'azione di Marco Biagi nel nostro ateneo di Marco Biagi del suo gruppo di lavoro
Questo tipo di attività dato luogo a un patto per l'occupabilità con numerosi istituzioni locali pavese che ha un patto per occuparmi occupabilità voluto da Marco Biagi che noi oggi abbiamo il compito di realizzare cioè di rendere operativo
E questa volontà di rendere operativa questa idea è questa elaborazione di Marco è presente proprio nella obiettivi statutari della Fondazione Marco Biagi abbiamo voluto con forza questa fondazione
L'abbiamo voluta proprio perché ritenevamo che quelli del potessero trovare applicazione sperimentazione in un ateneo che Marco aveva scelto come punto di riferimento e luogo di elaborazione
Ora anche la legge che prende il suo nome e che ovviamente vi riflette quella che era anche l'idea di riforma del mercato del lavoro di Marco offre importanti possibilità e opportunità per le università per gli atenei oggi parleremo di questo questa mattinata parleremo proprio di questo cioè di opportunità
Che la legge Biagi offre sul versante del collocamento dell'apprendistato e della certificazione dei contratti di lavoro
Lo faremo con quest'idea di laboratorio cioè partire dall'esperienza
Che noi abbiamo sperimentato su cui ci stiamo interrogando
Con l'idea che su questi temi occorrono passi in avanti che non cercheremo di raggiungere intanto ragionando insieme con tutte le cose e le istituzioni che abbiamo chiamato a discutere con noi in questo convegno sono tante ed allora abbiamo bisogno di avere delle indicazioni come pure abbiamo bisogno di segnalare che le università vuole interpretare questo ruolo
Due avremo bisogno di elaborare
Non lo facciamo ancora non siamo ancora in grado di farlo ma l'intento della Fondazione proprio quello di elaborare cioè di capire di riflettere sulle esperienze compiute producendo documentazione utile per tutti i tre investendo nelle risorse c'abbiamo bisogno di investimento in questo campo nel campo del presi dente della dell'apprendistato della certificazione investimento significa risorse risorse stabili che diano continuità questo tipo di attività
Come dicevo oltre introdurre col compito anche di coordinare i lavori ma coordinamento sarà molto leggero perché a questo punto introdotto quelli che sono sistemi e introduco anche i relatori che sono in primo luogo la dottoressa Paola Reggiani Gelmini direttore della Fondazione Marco Biagi a cui spetta il compito di dare forse la visione d'insieme delle attività svolte dalla Fondazione e poi avremo interventi icone Ronchetti delegato del Rettore l'orientamento in entrata
Vanni Bulgarelli presidente presidente ad est sud azienda regionale per il diritto allo studio e Luisa Galantino delegata del Rettore all'orientamento del lavoro quindi tutte persone particolarmente impegnate docenti particolarmente impegnati in un'attività che ha dato e sta dando
Comincerei con la dottoressa Gelmini però
Buongiorno saluto tutti presenti le autorità sintesi gli studenti che hanno voluto essere presenti in questo momento importante di approfondimento ed il dibattito sul rapporto fra scuola università il mercato del lavoro
Come dicevi il preside a me compete il compito di illustrare le iniziative dell'ateneo e della Fondazione nel raccordo tra il mondo dell'università e quello della cultura
Vorrei fare per introdurre il tema alcune premesse alcune delle quali delle anse svolte il professor Landi
Infatti numerose e importanti riforme adottato nel corso dell'ultimo decennio hanno spinto le università italiane ad accelerare i processi
Volti a rafforzare la coerenza tra il percorsi didattici e i fabbisogni del mercato del lavoro
In questi giorni sia ascoltiamo i le tv nazionali sentiamo che questo e uno dei temi c'entra nei su quali si dibattono
Convegni informazioni notizie nel nostro Paese
L'autonomia delle università io credo non solo l'autonomia didattica ma anche l'atto l'autonomia statutaria e finanziaria
Anche ovviamente costituito una tappa decisiva nella prospettiva di una reale integrazione tra percorsi di formazione universitaria e mercato del lavoro
Io credo però che essa sia insufficiente Senussi creano parallelamente le condizioni
Per avvicinare nell'esperienza quotidiana i singoli atenei al mondo delle imprese e al territorio circostante
Noi stiamo facendo come ateneo di piccole-medie dimensioni un'esperienza notevole e infatti sentite sempre parlare ed è una realtà concreta
Di Atene è una rete di sei il Modena Reggio Emilia che è una trasformazione importante di collegamento con i territori
Quindi io credo che l'università
Di Modena e Reggio Emilia abbia colto questa sfida anche con largo anticipo rispetto ad altri atenei dicevo proprio integrazione dittatori e non solo valutandone attentamente i rischi ma anche cercando di coglierne le opportunità
E anche qui il pensiero come hanno fatto i relatori precedenti corre immediatamente alla progettualità del professor Biagi
Che ha inaugurato sicuramente una nuova stagione di patti locali per l'occupabilità
Che a singoli siti universitarie un ruolo di regia
E i motori dell'innovazione che è un fatto nuovo ed importante per gli atenei soprattutto dopo la riforma e contestualmente
La riforma statutaria e contestualmente alla riforma degli ordinamenti didattici
Con il Patto per l'occupabilità dell'aprile due mila e uno due ideato dicevo prima da Biagi sottoscritto da tutte le istituzioni e le parti sociali locali
è stato infatti intrapreso uno sforzo straordinario per assicurare a tutti gli studenti una occupazione di occupabilità
Realizzando una insisto intuibile funzioni suo è quella di facilitare e rendere effettiva la transizione dalla scuola al lavoro
Il patto modenese per l'occupabilità presentato ha rappresentato uno stimolo per una profonda e radicale ristrutturazione del servizio di orientamento al lavoro dell'ateneo
Che ha consentito di valorizzare appieno le opportunità Offerte dalle legislazioni allora vigente la riforma Biagi e successiva in raccordo con il mondo del lavoro soprattutto per quanto attiene alla progettazione e realizzazione di tirocini di formazioni orientamento alla integrazione dei percorsi didattici e anche ai tirocini post-laurea
Con finalità più direttamente occupazionali e ingresso nel mercato del lavoro
Io non vado oltre su questo tema credo davvero che le professoresse Ronchetti Galantino e il dottor Bulgarelli su questo tema daranno degli esempi concreti di che cosa abbiamo fatto in questi anni
A mettere invece sottolineare che dopo le prime esperienze il quadro legali è cambiato e soprattutto nel corso dell'ultimo anno
è cambiato notevolmente e la riforma del mercato del lavoro cui tanto si discute a volte secondo me si discute senza approfondire per un verso ha contribuito alle immersioni di funzioni e compiti già svolti più o meno direttamente dalle università
Come nel caso della funzione ripresi Mendel di orientamento al lavoro nasce prima della riforma
E per altro verso assegnato alle strutture universitarie nuove competenze
Volte a generalizzare l'esperienza che noi abbiamo ovviato già dal due mila e due col patto modenese dell'occupabilità
Ecco che ora le università sull'ingrato direttamente o Attraverso propri strumenti quali le fondazioni ad avviare un raccordo più intenso con il mercato del lavoro e più intenso con il territorio dove risiedono le università e a mio parere e un'opportunità importante che l'ateneo di mantenere in più e la Fondazione bianca non vogliono disperde le ma vogliono cogliere intubata la loro importanza
Voglio brevemente ricordare che la legge Biagi affida oggi all'università come diceva il pressing dell'antica tre compiti fondamentali
Il Collocamento l'apprendistato di alta formazione e la certificazione di Conte
è attraverso questi strumenti che pare in effetti possibile fare del sistema universitario il segmento strategico di una band più complessa e articolata reti di relazioni giuridico istituzionali
Che sotto l'insegna dell'occupabilità si propone l'obiettivo di un reali dialogo tra istituzioni
E principalmente con la Regione con le Province e con i comuni con le organizzazioni rappresentative degli interessi dei lavoratori e con il sistema economico e produttivo locale
E questo sia dal punto di vista di un maggiore raccordo tra processi produttivi e ricerca scientifica
Sia nella prospettiva del sostegno alle politiche attive del lavoro e di apprendimento lungo tutto l'arco della ditta
A garanzia dell'obiettivo del miglioramento qualitativo degli venendo di occupabilità
Questo è uno dei temi centrali passare da un discorso che oggi ci sentiamo fare nel nostro Paese di precarietà a un discorso di occupabilità
Di flessibilità del mondo del lavoro ma non di precarietà
Oggi con la presentazione delle nostre iniziative intendiamo avviare a tutti i livelli un confronto sulle opportunità aperte dalla nuova disciplina del mercato del lavoro che candidi latte nero modenesi e reggiani era Fondazione Marco Biagi a svolgere un ruolo pilota nella implementazione dei nuovi compiti che la legislazione affida al sistema università
Riteniamo oggi di trovarci con Università e Fondazione già attrezzati per consolidare iniziative ed esperienze da tempo avviate
E di quelli più recenti e si collochi si collocano nella prospettiva del gioco placement dell'apprendere l'apprendistato professionalizzante e della certificazione dei contratti di lavoro
Alla luce delle nuove competenze affidati in materia di collocamento e certificazione di contratti di lavoro l'Università di Modena e Reggio Emilia ha ritenuto opportuno affidare ad un unico soggetto giuridico in grado di operare secondo logiche di mercato ma strettamente coordinato con l'ateneo
Il Complesso e delle funzioni legate all'orientamento professionalizzante e all'inserimento dei giovani laureati nel mercato del lavoro
Il soggetto che ha individuato attraverso una convenzione la Fondazione Marco Biagi
Che partecipa in qualità di ente al quale dell'università partecipi in qualità di enti di riferimento
E da qui gli obiettivi alla Fondazione nel controllare il risultano atti e può modificare attraverso un rapporto convenzionali il proprio rapporto fra università
E fondazioni
E il braccio operativo uno dei bracci operativi della università
La Fondazione indirizzarci alla propria attività la promozione di attuazioni di studi ricerche di iniziative di alta formazione nel campo del diritto del lavoro e delle relazioni industriali italiani comunitarie comparate
E per statuto è impegnata a valorizzare il raccordo tra percorsi d'istruzione e formazione universitaria e mercati del lavoro locali e nazionali
Senza peraltro trascurare la vocazioni internazionali che pensi Intek integra con la globalizzazione dei mercati e dell'economia
E anche qui sì ascoltiamo il dibattito che c'è a livello nazionale le parole che emergono sono sempre internazionalizzazione globalizzazione uscire dalla localizzazioni per entrare in un mercato più ampio in un discorso più ampio che indubbiamente le università
Tutte le università italiane e i loro strumenti operativi debbono contiene la Fondazione vuole affermarsi come centro di eccellenza a livello europeo per lo scambio e la diffusione di best practices nell'ambito delle politiche di promozione della occupazione
Ha il compito di realizzare alta formazione con specifico riferimento alle problematiche dell'occupabilità
Ed è il funzionamento del mercato del lavoro mediante la realizzazione di master corsi di perfezionamento tirocini formativi e di orientamento alto apprendistato voi sentite sempre parlare di rapporto dopo l'università di ulteriore formazione per avvicinarci sempre di più a un mercato del lavoro che è un mercato del lavoro più complesse di quanto non fosse in passato e una richiesta del mondo del lavoro che in continua evoluzione
Quindi i master l'alta formazione sono percorsi ai quali ci dobbiamo abituare e che continuo per tutto l'arco della vita lavorativa
Di quelli che oggi sono i nostri studenti e domani saranno coloro che avranno un ruolo importante nel mercato del lavoro la Fondazione vuole favorire il dialogo sociale a tutti i livelli comunitario nazionali e locali
E attività strumentali e di supporto della didattica e della ricerca scientifica e tecnologica con specifico riguardo assistito al sostegno finanziario alle attività didattiche formative e di ricerca
Nonché attività integrative sussidiarie alla didattica e la ricerca stessa
Io ho il compito di illustrarvi proprio perché abbiamo detto che siamo stati e vogliamo essere centro pilota le iniziative in essere e quelle che sono già stati pianificati e che troveranno la loro realizzazioni nel corso del due mila e sei
Una prima iniziativa pilota è stata di liberate nel corso dell'anno accademico due mila e tre mila e quattro
Con l'istituzione presso la facoltà di Economia del corso di laurea specialistica biennale di secondo livello avente per oggetto lo studio dei rapporti di lavoro e delle regole di gestione delle risorse umane denominato relazioni di lavoro
Il corso privilegia la prospettiva gestionale nell'affrontare lo studio e l'insegnamento delle relazioni di lavoro e dei metodi di gestione delle risorse umane e in particolare si propone una prospettiva multidisciplinare sostenute ed integrata da un'ampia valorizzazione del metodo comparatistico che fa riferimento a quattro aree disciplinari
Il diritto comunitario il diritto del lavoro e delle relazioni industriali italiane comparati economia del lavoro organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane
Il corso mira a formare laureati all'assunzione di ruoli specifici nell'Imperiese nella pubblica amministrazione degli enti pubblici
Nelle organizzazioni internazionali di lavoro nelle agenzie private di collocamento di ricerca e selezione del personale e di fornitura di lavoro con tutte le accezioni che oggi la riforma consente
Una seconda iniziativa pilota riguarda l'istituzione di un master Cluj avviliti un placement nel corso dell'anno accademico due mila e quattro due mila e cinque
è un master promosso dalla fondazione realizzato presso il dipartimento di Economia aziendale della facoltà di Economia con il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di morte Di Monte
Il master si propone di promuovere e sviluppare competenze specialistiche indispensabile alla ricerche valutazione delle politiche attive del lavoro sia a livello locale che nazionale
Oltre che di sostenere l'acquisizione di conoscenze di diagnosi del territorio analisi dei mercati locali del lavoro e di ricerca di bacini occupazionali potenziali
Debbo dire che con soddisfazione la Fondazione ha avuto molte risposte
Affermative di prezzi di prestigiosi esponenti del mondo industriale universitario delle istituzioni disponibili a partecipare alle iniziative formative e didattiche della formazione proprio perché noi vogliamo che in questi master
E in queste attività specialistiche si siano dei docenti universitari ma anche che vengano sviluppate quelle esperienze che docenti anche esterni al mondo universitario possono portare alle nostre iniziative
La Fondazione Puy
Ha approvato un Progetto tali da università al lavoro per la creazione di un servizio di gioco placement a sostegno dell'inserimento mirato nel mondo del lavoro il progetto prevede in particolare la creazione di un vero e proprio ufficio di job placement di ateneo
E cioè di un ufficio che opera senza fini di lucro per espressa disposizione legislativa abilitato l'incontro tra domanda e offerta di lavoro
Con Insiel in con riferimento all'inserimento nel mercato del lavoro almeno nella fase iniziale dei laureati del nostro ateneo
Sulla costruzioni gestioni in raccordo con la Regione di un database per far confluire le informazioni su domande Offerta nella Borsa continua nazionale del lavoro
Sulla stima assistenza alle singole facoltà per la progettazione e realizzazione dei percorsi di alta formazione attraverso contratti di apprendistato di terzo livello
Il monitoraggio delle iniziative in atto nelle province di Modena e Reggio Emilia in materia di tirocini formativi e di orientamento realizzati in collaborazione con la temi un'attività di consulenza e assistenza agli studenti ai laureati all'imperiese e alle singole facoltà per quanto attiene alla normativa di legge sul mercato del lavoro e agli evoluzione nel corso del
Oltretutto anche all'attivazione dei contratti di lavoro la Fondazione intende quindi costruire una rete di rapporti con aziende ed enti a cui offrire non solo un servizio di qualità per l'inserimento dei laureati
Ma anche l'opportunità di realizzare in modo sistematico testimonianze aziendali esperienze seminari e corsi di formazione
Intende costruire una reti istituzionali
Metti anche in raccordo con le Province che hanno grande competenze oggi in materia di mercato del lavoro e con tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio
Noi non dobbiamo dimenticare qual è il ruolo che oggi anche le istituzioni scolastiche con la riforma possono svolgere in materia di raccordo fra scuola e mercato del lavoro prevedere un'attività di assistenza e consulenza a questi istituti scolastici delle nostre province intanto che intendono loro volta aprire un ufficio di placement
In modo da far diventare l'ateneo un punto terminali e di raccordo sul territorio del contratto dei contatti tra scuola e mercato del lavoro
Questo è un punto è un segmento della filiera estremamente importante che oggi anche sul territorio forti ed importanti come il nostro come quello di Reggio e di Modena e di tutta la regione Emilia Romagna
è un ha raccolto molto debole che deve aumenta molto di più altra novità introdotta dalla legge Biagi e la certificazione dei contratti di lavoro
è un istituto nuovo cui è affidato il compito di disincentivare il contenzioso sulla qualificazione dei contratti di lavoro intermittente ripartito a tempo parziali a progetto non crede contratti di associazione in partecipazione
La nuova normativa dispone che le parti che intendono stipulare tra loro uno di questi contratti possono farsi consigliare dalle commissioni di certificazioni
Sirchia i contenuti più appropriati e le formule i significati che essi hanno e le conseguenze giuridiche economiche fiscali che ne conseguono
Onde evitare per quanto possibile equivoci incomprensioni che possono far sorgere un contenzioso e liti giudiziarie che oggi nel nostro Paese sono molto frequenti dette commissioni possono essere istituite presso le università e presso le fondazioni con un decreto direttoriale del ministero del lavoro il Centro studi internazionali comperato Marco Biagi esaltato autorizzato a svolgere la certificazione dei contratti di lavoro
E non su questo punto vogliamo andare avanti perché anche questo è un punto importante soprattutto per i giovani che vanno presso l'impresa è un servizio importante per dare minori precarietà
L'ultima iniziativa pilota delle azioni io che voglio illustrare riguardi contratti di apprendistato
La cui disciplina è notevolmente modificata con la riforma del mercato del lavoro
Tutto ciò in raccordo con la regione Emilia Reggio e ho Romania che voglio ricordare ha già e messo il primo bando al quale noi come ateneo abbiamo partecipa
Infatti con l'intesa siglata l'undici maggio fra le parti sociali decolla nella nostra regione l'apprendistato di alto livello
C'è una delibera regionale del novantacinque a duecentonovantaquattro l'accordo con i sindacati e le categorie economiche dalla Regione è stato siglato per cui anche in questa regione può decollare l'alto apprendistato oltre alla partecipazione al bando della Regione e sulla scorta proprio dell'esperienza acquisita con l'organizzazione del master a cui facevo riferimento prima abbiamo previsto l'attivazione di uno specifico master di primo livello per la formazione di operatori del mercato del lavoro da inserire in azienda mediante questa nuova tipologia di contratto di apprendistato
E nel rispetto delle modalità individuate dalla Regione
A settembre partiremo senz'altro e la Regione ha dato anche un contributo di quattro mille cinquecento euro per ogni studente
Studenti in apprendistato su uno dei laureati che le aziende prendono alloro interno con un contratto di assunzione non un contratto
Famoso co.co.co. ma vengono assunti in azienda
Questa esperienza dell'università e della Fondazione ha permesso però di andare tre abbiamo realizzato una bozza di progetto con limita che ha dimostrato limitate è ne la compagnia di assicurazione per i dipendenti pubblici e l'Istituto nazionale di previdenza dei dipendenti pubblici ha dimostrato un particolare interesse
Nei confronti della sperimentazione sperimentazioni del contratto di apprendistato
Per l'acquisizione di un diploma e percorsi di alta formazione ipotizzando un è un suo inutili utilizzo al fine di promuovere contatti tra il mondo della pubblica amministrazione e in nuovi attori privati del mercato del lavoro dall'altra parte l'associazione delle agenzie per il lavoro associate la la la nell'ambito delle nuove competenze attribuite alle agenzie di somministrazione di lavoro ha espresso particolare interesse all'inserimento e alla formazione presso le filiali delle sue associate
Di figure professionali capaci di operare attivamente e in particolar modo competenti sui cambiamenti recentemente intervenuti nella disciplina del mercato del lavoro
Quindi abbiamo trovato vinta che è disponibile a mettere risorse abbiamo trovato l'accusa che disponibile ad assumere con altro apprendistato con queste premesse è nata la proposta di convenzione
Alla quale stiamo lavorando e speriamo nei prossimi mesi concluderla con la quale l'università in fondazioni si impegnano a progettare ad attivare un progetto sperimentale
Bene trecento venti
Laurea
Ripartiti suo atto moduli formativi di un massimo di quaranta apprendisti ciascuno rivolto a giovani compresi di età compresa fra il ventiquattro e i ventinove anni
Quindi anche questi sono esempi pilota concreti per sperimentare le opportunità
Che le nuove norme oggi ci consentono ed è solo attraverso la sperimentazioni che possiamo puoi dire se vanno modificate le norme può se vanno incentivati perché abbiano poi uno sbocco concreto e occupazionale per i laureati che oggi si accingono ad andare verso il mondo del lavoro
è chiaro che questo sono alcuni esempi che possono coprire alcune aree noi vogliamo però coprire anche alte reale siccome per oggi dovevamo presentare alcune esperienze pilota queste sono quelli alle quali non stiamo lavorando e dicevo sono le prime esperienze nella nostra regione e in Italia ed è solo attraverso queste prime esperienze che potremmo andare oltre
Queste iniziative che ho tentato anche succintamente di illustrare ultimamente a quelle relative all'orientamento che sono oggetto delle successive modificazioni comunicazioni dimostrano come l'università e la Fondazione stia hanno con determinazione
Portando avanti iniziative pilota per avvicinare i il mondo dell'università e della scuola al mondo degli interessi
Dal dibattito di questi giorni io credo così come diceva prima il professor Landi acquisire è molto utili stimoli ma anche idee per andare oltre le iniziative che stiamo proponendo per presentarci al confronto con le altre realtà con nuovi stimoli e nuovi ordini
Se che oggi ancora più che per il passato
Occorre una integrazione forte fra scuola media superiore università istituzioni e mondo del lavoro grazie
Grazie dottoressa Gelmini passerei la parola subito alla professoressa Ivonne Ronchetti interviene sui temi dello
Effettivamente buongiorno a tutti effettivamente lampo
Dottoressa Reggiani ha sollevato il punto sul quale vorrei fare qualche riflessione cioè l'università come una delle uno degli attori della formazione una mattoni importante se vogliamo del processo formativo ma che si allaccia direttamente da una parte alle scuole medie superiori e dall'altra ovviamente al mondo del lavoro e vestita è sempre stata
Una diciamo mentre una struttura chiamatelo come volete un ente di formazione che ha cercato di preparare dei giovani per il mondo del lavoro ovviamente
Io credo che sia lavoro anche lo studio la ricerca eventualmente che si fa addirittura in ambito universitario
Quindi ha sempre avuto questo obiettivo preparare i giovani al lavoro con la preparazione il più alta possibile per potere non solo gestire al meglio l'ordinario ma per potere anche andare avanti diciamo e potere di copre vedere ma insomma diciamo rinnovare e tutti i settori dalla produzione al pensiero
Ma effettivamente per molto tempo l'università è stata e forse si è chiusa in un mondo un po'autoreferenziale ecco questo io credo ormai da tanti anni che sono in ambito universitario direi che c'è stato una progressiva chiusura fino a che noi stessi ci siamo resi conto dall'interno ma era piuttosto difficile
Rompere questi schemi che c'è effettivamente si è creato effettivamente uno scollamento talmente forte come è già stato sollevato già dai relatori precedenti tra la formazione universitaria
E ciò che stava avvenendo realtà reale nel mondo del lavoro
Alcuni tentativi erano già stati fatti anche prima delle riforme del offerte formative universitarie ma questa è stata un'ottima occasione di vero perché il sistema era già diciamo pronto per coglierla perlomeno dal punto di vista teorico dal punto di vista pratico ci sono stati molti problemi è ovvio che rivoluzionare completamente la il diciamo così il cui si può dire il modo di affrontare questa formazione superiore chi di voi e penso tutti quanti abbiate affrontato l'università secondo la lo schema previ forma perlomeno Vito dalle vostre facce ci sono anche dei giovani ma certamente non dei giovanissimi
Siamo passati da una
Sistema in cui gli alla una forte base teorica poi se cercava di aggiungere non negli ultimi anni con la tesi sperimentale con approcci di tipo diverso una professionalizzazione
Siamo passati invece è un sistema completamente diciamo perlomeno dovrebbe essere un qualche modo capovolto cioè prima si danno delle basi poi si comincia ad affrontare a conoscere
Ad annusare diciamo il mondo del lavoro poi successivamente si torna all'università per approfondire maggiormente questo approfondimento e ritorno all'università
Questo mi sembra che sia estremamente importante e Rizzo diciamo e favorito e come già veniva accennato precedentemente dal fatto che l'università ormai si pone o vorrebbe porsi come una
Diciamo così una struttura anche proprio fatta di di di luoghi e di raccolta di elaborazione di incontro per la formazione continua per la formazione che dovrebbe durare durante tutto l'arco della vita tutti quanti noi ormai sappiamo che per approfondita che sia ciò che la nostra cultura universitaria ciò che impariamo a livello all'università e ci può bastare per qualche anno ma poi abbiamo bisogno di rinverdire la i di approfondire a seconda del mestiere poiché realmente faremo quindi allora questa necessità che è venuta anche sospinta europea di adeguare un po'il nostro sistema di formazione ai percorsi europei cioè questi nostri ragazzi che arrivavano troppo tardi sul mercato del lavoro
La a in definitiva diciamo è stato colto io credo difficoltà come accennavo prima è stato colto e si sta realizzando in modo abbastanza positivo presso tutti gli atenei italiani
E e se voi guardate bene nei vari nella varia documentazione che viene messa a disposizione opere di informatico anche su cartaceo
Dell'organizzazione dei corsi come sono attualmente a parte appunto la laurea in tre anni successiva laurea specialistica in due anni i dottorati rispetto corsi di specializzazione o master eccetera ma se voi guardate analizzate ciò che c'è dentro
Voi vedrete che sono l'impostazione appunti riversa esso state profondamente modificati molte volte i nomi sono rimasti gli stessi i titoli di studio che si acquisiscono sono più o meno simili a quelli precedenti
Ma se voi guardate il percorso è del tutto è tutto diverso per lo meno riorganizzando perché le nozioni di base per una materie scientifiche erano stati matematica fisico chimica sono ci sono sempre ovvio ma dovrebbero essere o abbiamo cercato di renderli diciamo fruibili in un modo in in un'ottica un po'diversa
è quel per esempio c'è la Giunta di queste discipline trasversale di cui si sentiva un enorme bisogno anche un laureato in materie scientifiche al giorno d'oggi in qualsiasi laboratorio un qualsiasi diciamo anche nell'industria
Venga inserito ha a che fare con problematiche di tipo economico giuridiche che prima erano del tutto trascurate io non credo che nemmeno attualmente sia hanno diciamo valutate se dato loro il peso adeguato che dovrebbero firmati perlomeno sostanze introdotte e questo è già molto
E poi questi tirocini
Pratici
O in ambito universitario ma prevalentemente in ambito extra universitario di cui verrà qui si parlerà dopo io chiedo che siano estremamente importanti riguarda questo volevo soltanto accennare a una cosa che forse emergerà per questo convegno debbono emerge delle cose positive spero che emergeranno delle dei concetti e delle proposizioni delle e anche delle prese Dino di contatto ma proprio delle assunzioni di responsabilità da parte un po'di tutti
Che possano poi ovviamente dare luogo a dei percorsi positivi
E cioè le difficoltà per esempio numeriche dei tirocini che abbiamo incontrato e che si incontra tuttora specialmente per alcune facoltà dei per i tirocini formativi in ambiente extra universitaria dobbiamo anche vince una certa resistenza dei docenti
A riguardo che non sempre tutto all'altra classe docente io mi pongo su questa diciamo anche il versante la classe docente consapevole della importanza didattica formativa dei percorsi
Chiamiamo i tirocini insomma extra universitari cioè c'è una carente preparazione da parte nostra pratica che nell'arco di pochi anni le cose sono di tre acqua tramite di veramente tempi molto ragionevoli le cose sono molto cambiate
E stanno cambiando rapidamente veniva accennato come venga implementato il numero no delle banche di di di di ditte di impresa che sono disposte a e anche all'interno delle facoltà c'è un grosso movimento è una grossa sensibilizzazione diciamo son fatti dei grossi progressi negli ultimi tempi in ultimo rapporto di Almalaurea non so se qualcuno di voi ha avuto modo di vederlo è abbastanza incoraggiante
Riguardo alla risultati alla valutazione di questi primi anni di sperimentazione del nuovo diciamo processo formativo all'interno di università i ragazzi cominciano a laurearsi in tempi e diciamo più ragionevoli la il tempo che trascorre università sta calando drasticamente calando io direi che il nostro ateneo di Modena e Reggio da questo punto di vista insomma e collocato abbastanza bene e quindi lo dico anche con un moto d'orgoglio
C'è ancora però una stiamo uno sforzo notevole da fare e qui vorrei fare qualche
Diciamo ritornare al nostro diciamo al nostro territorio la nostra realtà locale ed è ovvio che vedono dobbiamo preparare della ragazzina terre il nostro territorio figuriamoci il mondo adesso è veramente a portata di mano tutti quanti noi però c'è un dato a mio avviso di cui bisogna tenere conto
Prima di tutto più del settantacinque per cento il settantacinque per cento dei gli studenti di Modena e Reggio del nostro ateneo sono locali diciamolo investiamo da questo territorio c'è anche un venticinque per cento che vengono da altre aree geografiche italiane e questo ci piace molto ma è un dato storico che ormai ci portiamo dietro
Ma c'è una cosa che c'è una certa discrepanza tra questi due fatti
I nostri studenti i nostri laureati una volta laureati si sposta con estrema difficoltà sono molto ancorati al territorio sono da una parte per esempio una volta usciti dalle scuole medie superiori
Trovano abbastanza fortunatamente abbastanza lavoro perché la nostra è un'area molto produttiva è un'area con notevoli ricambi e quindi diciamo che forse non sentono la necessità e qui dobbiamo fare uno sforzo invece maggiore come università ma non solo anche come enti come forze sociali
Dobbiamo fare uno sforzo maggiore per far capire che un diploma di scuola media superiore anche se è molto facile trovare lavoro nel nostro territorio
Poi di fatto da una preparazione che nell'arco di qualche anno si esaurisce
C'è bisogno di una rinnovamento e forse c'è bisogno di basi culturali un pochino più soldi te per potere poi a dire la spinta anche ad aggiornarsi incoraggia la spinta la voglia
De diretti bisogna aggiornarsi come quindi da questo punto di vista io credo che uno sforzo notevole da parte anche dell'ateneo per esempio come ed è recato elettorale per ieri non lentamente o in entrata avverto che c'è i numeri lo dicono cioè un cinquanta quaranta cinquanta per cento di ragazzi che non vanno a università ora mi sembra ci siano ancora quaranta per cento in alcune realtà locali nostra
Ecco e ciò numeri troppo elevati
A mio avviso è un perché altri sia la preparazione
Fornita e le conoscenze di base fornita dalla scuola media superiore forse vanno implementate vanno a questi va aggiunto qualche cosa di più
Bene una capacità di reggere a questo all'innovazione tecnologica del pensiero che va avanti veramente sta correggeva Ranieri impressionante
Però poi accanto a questo c'è un'altra cosa che si sta verificando quando i nostri ragazzi hanno raggiunto la laurea di primo livello
Il novanta per cento continua con la laurea di secondo livello cioè la laurea di primo livello
Forse anche per nostra incapacità a realizzare qualche cosa di realmente diciamo professionalizzante può anche essere siamo partiti da una mentalità completamente apposta quindi il lavoro e forse siamo ancora a metà strada
Ma non cercano lavoro non sono interessati al granché al mondo del lavoro ma vorrebbero e vogliono e continuano gli studi con laurea di secondo livello non dico che questo sia negativo
Per la moda e c'ero ma credo che su questo vada fatta una riflessione a livello non soltanto universitario ma a livello proprio del mondo del lavoro del mondo della docenza extra universitaria delle forze sociali e tutti gli enti
Che si interessano alle problematiche giovanili alla loro formazione
Ora che cosa
Può fare l'università
Diciamo per raccordare il processo formativo dalle scuole medie superiori alla tela all'università e magari oltre e ovvio una corretta informazione che è quello che cerchiamo di fare assieme al ovviamente al nostro parte naturale che l'azienda per il diritto allo studio massive anche alle province di Modena e Reggio assieme ai comuni ai distretti scolastici alle scuole alle singole scuole
E di portare le informazioni più diciamo più dettagliati e possibile di questi percorsi formativi che il nostro ateneo ovviamente ma anche di altri atenei perché odiano abbiamo tutte le facoltà
E quindi dobbiamo e portare informazioni ad ampio spettro sulla formazione superiore
Sugli sbocchi occupazionali anche questo la prima cosa che chiedono quando si va nelle scuole medie superiori si va bene io mi iscrivo a però quali sono gli sbocchi occupazionali questo è fondamentale e qui l'università può dire qualche cosa ma sono le istituzioni sono le imprese
E che devono dire io direi che questo convegno con orientabili tinti sotto insomma ha voluto a mio avviso è stato organizzato piuttosto bene non faccio parte degli organizzatori quindi dal centro a questo punto di vista però mi sembra che la di Lecce peccato di creare dei momenti di approfondimento chiamiamoli teorici
Di discussione di rapporto tra enti anche situazionale i politici
Accanto a una visione reale ad un dal rapporto diretto reale che ciascuno di noi operatori e studenti possano aderire
Con la realtà diciamo e quindi con l'Oriente riti di sotto i seminari di approfondimento cioè tutto quanto è stato messo a corollario
Di questa settimana molto intensa di lavori credo che sia e spero che dia dei risultati piuttosto interessanti
Ecco come volevo ancora riprendono secondo il discorso sulla necessità di proseguire gli studi cioè la riflessione che dobbiamo fare perché è ovvio che il mio può essere un ragionamento di parte a me sembra che la formazione superiore sia indispensabile necessario per lo meno quella di primo livello
Però può anche darsi che mi sbagli e può anche darsi che la realtà produttiva e il futuro della realtà produttiva Previte delle figure invece di un livello piuttosto esecutivo ecco quindi discutiamone e vediamo di arrivare a delle dico a concordare questo non sarà mai ma Ardenne
Posizioni che poi si concretizzino in azioni perché fare dei seminari fare dei convegni e molto interessante no però una volta usciti di qua io credo che dovremmo seminare anche qualche cosa
Di concreto
Un'altra cosa ancora
L'Europa accusato e ci accusa di avere un ma scarso numero di laureati
Questi speriamo che sto stanno aumentando targati calma nave si vede che c'è un incremento è ovvio il il divario è molto forte e specialmente con i paesi nordici e quindi c'è bisogno di più anni
Mamma queste anche vero ma io credo che accanto al numero dei laureati sia alla qualità dei laureati quella che deve preoccuparci di più e sulla quale forse dovremmo spendere un po'di più di energie e di risorse perché effettivamente migliorare la qualità dei laureati sì il professore devono essere preparati e su questo
Migliorare l'insegnamento dal punto di vista qualitativo quantitativo non soverchiare troppo insomma questa problematica che all'interno di università e molto sentita ne stiamo discutendo
Ma bisogna aumentare incrementare provenienti servizi e anche questo l'università sta cercando di fare ma all'università e qui comincia ciò che vorremmo con poi toccare terra finire il l'università non ha le forze sufficienti forze anche economiche risorse sufficienti per adeguare i servizi forse universitari a degli standard perché abbiamo l'euro pay
Chiamiamoli internazionali ma in senso sempre europeo perché se parliamo facciamo una media mondiale ovviamente
Discorso non torna più ma aumentare anche e migliorare la ricerca i nostri ragazzi proprio perché siamo un ateneo di medie dimensioni
è ancora possibile un rapporto tra gli studenti i docenti
E anche la fruizione dei servizi dei lavoratori e delle strutture di certa cioè si può entrare studente se vuole può entrare anche a discutere
Sul sistema di produzione della know how del nuovo di ciò come si fa sotto io credo che sia estremamente importante il metodo di ragazzi ha meno possibilità proprio perché non sono tantissimi di vedere e toccare con mano come si affrontano i problemi
Problemi di tutti i tipi da quelli puramente del pensiero teorici matematici filosofici fino ai problemi più pratici del come si fa ad analizzare il DNA per trovare mutazioni compatto delle cose più giudizio più diciamo agli estremi in un qualche modo
Quindi insomma e io credo che come tenevo di media grandezza le sfide che ci stanno davanti sono parecchie
Però abbiamo alcuni vantaggi
Uno sono proprio perché non siamo mastodontici Modena Reggio hanno ancora una realtà di appunto di media dimensione possiamo essere un po'più dinamici ed è quello che anche questo convegno credo voglia mettere in via in rilievo fare apprezzare il fatto che si si pongono dei problemi e proprio perché non siamo gravissime dimensione forse riusciamo anche portarlo avanti realizzarlo in accordo con ovviamente il territorio però dobbiamo fare anche delle scelte precise cioè l'ateneo è un po'come quando si va nelle scuole medie superiori di a che cosa si fa presso l'ateneo quali sono i percorsi degli atenei di Modena e Reggio
Non è tutto lo scibile non è il tutto ma latteria di Modena è già fatto delle scelte
Può fare ulteriori scelte ed anche in questo aiutati ovviamente di tal dal perito non possiamo inventarci un professore bravissimo con una grande lungimiranza si alza al mattino e propone compresse in facoltà propone alla sua facoltà qualche cosa di splendido brillante ma Hackett poi non ha riscontro nella realtà e che quindi possiamo farlo come Accademia perché ovviamente prepariamo dei ragazzi per il mondo non solo per Modena e Reggio
Ma somma dobbiamo eventualmente queste scelte ancorare possibile alla loro fattibilità
E realizzi Rea possibile per realizzazione
Aderenza al mercato del lavoro ma anche dobbiamo essere molto pronti a a recepire il nuovo io credo che un altro degli aspetti di questo convegno sia proprio questo l'università si mette in discussione e il rapportarsi con gli altri significa mettersi in discussione e siamo pronti per farlo e quindi io spero che questo venga accolto
Ovviamente ognuno per le proprie competenze ognuno per le proprie diciamo competenze scientifiche ma anche istituzionali
La
Per quanto riguarda la l'orientamento vero e proprio è il nostro ateneo ormai ha un'esperienza più che decennale di collaborazione con gli enti del territorio
In modo particolare Vennegoor detto prima il nostro parte naturale e l'azienda per il diritto allo studio che in pratica diciamo lavora ha stretto non dico contatto ma proprio anche lavorazione dei progetti con con l'ateneo
Ma con le Province provincia di Modena Reggio sono state estremamente diciamo attente e Melli a recepire ciò che proveniva dall'università non solo ma sono state anche propositive e direi che in questi anni dieci anni insomma si son fatte delle cose abbastanza rilevanti per fare che cosa per l'informazione
Per esempio al mondo della scuola e al territorio non soltanto il mondo della scuola cura per esempio
Una delle cose che ci viene è una bisogno di di sapere di più circa università non tanto dei ragazzi delle scuole medie superiori ma delle famiglie il che è estremamente importante che anche le famiglie siano consapevoli ed è o fuori entrino nel gioco diciamo della formazione dei non so dei loro figli ma che sono le future generazioni
Quindi saranno ecco il territorio diciamo in lana gli enti del territorio c'hanno molto aiutato in questo nella per nella aprirci allora non solo la scuola dicevo ma ai cittadini
Per dare a questi ragazzi e la consapevolezza poiché a loro scelta c'è un'informazione una cosa ma bisogna anche molte volte aiutarli ed anche in questo con una le Province si è fatto un enorme lavoro perché è ovvio che anche loro sono degli enti che hanno come scopo tra gli scopi istituzionali hanno anche questo della formazione dell'aiutare i giovani a trovare la loro strada
Ovviamente nella sensibilità che nonostante le ho sempre avuto ed è uno dei diciamo vengo dico dei migliori in Italia ma certamente è uno degli atenei e il nostro che ha anche esperienza che più tra quelle più prestigiose per quanto riguarda la l'aiuto ai diversamente abili
E mi ha detto l'artista ma una testimonianza anche sotto all'Oriente Amity che dove c'è un reparto apposta per loro e ci sono anche dei c'è un centro di studi presso l'ateneo per nuovi dispositivi per i diversamente abili
Ancora ciò che mettiamo in campo sono del tutto tutorato e disciplinare vituperati psicopedagogico qualora purtroppo le scelte non siano state fatte in modo diciamo consono alle aspettative ovaia capacità individuali
Quindi le finalità sono proprio quelle di laureare i ragazzi nel minor tempo e con i migliori risultati
Senza sprechi né per sé né per la collettività
Recentemente c'è stato approvato e stiamo portando avanti un progetto dal MIUR dalla ministero delle densità della istruzione e la ricerca
Sta portando avanti unito lavorazione con le scuole un progetto che tende ovviamente ad offrire tutte le informazioni possibili alle scuole ma in strumenti per una scelta più consapevole perché effettivamente ancora dispersione universitaria c'è diminuita da quando ci sono queste fasi modo questi moduli di formazione diciamo uno di seguito all'altro ma c'è ancora quindi bisogna lavorare ancora di più affinché ragazzi faccio delle scelte il più consapevole motivate possibile
Ma un'altra delle delle diciamo così delle finalità di questo progetto e anche di a di svolge delle azioni volte ad approfondire le metodiche di apprendimento le metodiche di apprendimento dei ragazzi sviluppare le metodiche di apprendimento a lei e lei diciamo così le immagini che i ragazzi apprendendo formulano circa ciò che hanno appreso ed esistono hotel metodi che anche in questo caso quindi non si vuole stravolgere niente modificare nulla ma semplicemente fare apprendere delle metodiche che possono agevolare l'euro frequenze fruizione universitaria
Fino come dicevo anche a far toccare con mano a questi ragazzi all'interno portarli all'interno dell'università il esperienze proprio pratiche in cui questi ragazzi si rendano anche conto di come si ottengono risultati scientifici di come si possono valutare perché indipendentemente dal fatto che continuano a studiare so dei cittadini
Che poi devono sapere valutare sono chiamati molte volte a valutare anche delle questione abbastanza difficili
Difficile anche per gli addetti ai lavori quindi coloro che sono interessati è indispensabile che anche come cittadini e questo fa parte anche dell'orientamento
Che i cittadini ragazzi diciamo possano sapere essere informati di ciò che non solo come studente appunto ma come privati cittadini possano vi può interessare
Arraffa già parlato della tirocini formativi le Pera ha parlato diffusamente dopo serve per conoscere il mondo del lavoro e le sue dinamiche va bene ma serve anche per fare prendere ben diciamo acquisire la consapevolezza i ragazzi dell'importanza delle nozioni teoriche cioè la matematica ad esempio sempre vista la matematica e la fisica no perché anche fa materie scientifiche è un po'come una bestia bestie nere
Bene però se vanno in un qualsiasi laboratorio d'analisi capiscono che le integrarle derivati servono per potere capire una cima ma cinetiche enzimatica che devono fare tutti i giorni e di cui devono devono firmare che vanno fatte firmare sui risultati probabilmente
Anche le integrali appunto vengono viste con un occhio diverso
Quindi serve terra non solo per far conoscere il mondo del lavoro ma anche per far conoscere meglio che cosa si fa l'università non dico apprezzarlo no integra i derivati non vengono mai apprezzate ma per lo meno per capire che servono anche loro
E poi serve per farsi conoscere
Dal rapporto di Almalaurea salta fuori che
Un più dieci per cento di coloro che fanno questi tirocini formativi presso aziende poi di fatto restano a lavorare
Nella nelle aziende la formazione in apprendistato cui accennava la dottoressa Reggiani prodotti che verrà fuori molte volte in durante questo convegno che fosse una cosa innovativa in coppie veramente in cui l'università si sta spendendo e professionale
Non la preparazione della tesi di laurea fuori ma è veramente un percorso formativo una collaborazione di di lavoro insomma professionalizzante tra università e aziende che io credo che dia un qualcosa in più agli atenei e che riescono a realizzarla
Quindi le problematiche sono veramente tante molto diciamo complesse c'è bisogno di risorse di Investimenti
Che come accennavo non sono sostenibili soltanto dall'università anche non soltanto risorse e investimenti diciamo monetari ma anche di personale di competenze che si sono fermate presso altri enti istituzioni e che possono agevolmente collaborare con anche le competenze quello con le diversità
E quindi c'è questa necessità di di una collaborazione come dicevo dai queste questi convegni normalmente uno esce con delle grandi e belle idee magari sia un po'chiarito su alcuni punti io spero che non si resti quindi io spero che a questo confronto costruttivo di dei possano poi nascere degli accordi programmatici ci mettono ce ne sono già tanti ma io spero che anche altre forze sociali vengono prese e altre enti e altre imprese vengono prese diciamo nel giro e si nasconde gli accordi programmatici su iniziative magari sperimentali ovvio non c'è nulla di definitivo
Però tutte nate con l'intento di migliorare questa filiera produttiva nella quale bene o male tutti quanti quelli che sono qui sono sono inseriti
E soltanto migliorando questa filiera produttiva che si può diciamo migliorare e non qualche modo
Riuscire anche a programmare ciò che può essere il diciamo il futuro noi lavoriamo su una realtà che ha molte competenze a diciamo è a abbastanza oltreché Dina molte anche Id no idee nuove ma purtroppo formare dei ragazzi significa anche a questo punto abbiamo visto anche toccare con mano e molte volte
Le novità
Ciò che si può prevedere ciò che noi proponiamo a livello didattico e di formazione può non trovare nel territorio una adeguato tacciamo supporto imprenditoriale perché ancora queste e impresa devono nascere perché ancora non esistono
Ecco sapere momento prevederà anche questo è uno sforzo comune potrebbe anche essere quello di agevolare e la partecipazione degli studenti universitari
A diciamo così a a frequentare a ad apprendere questo know how pratico presso Inti istruttore aziende no specificamente del territorio ma a livello nazionale più ampio a livello internazionale e di nuovo saltano fuori
è la necessità di collaborazione appunto proprio per gli investimenti a questo punto e per le risorse che si devono mettere in campo
Quindi io spero molto che questo convegno non sia soltanto alla fine un convegno di parole Marche a questo facciano
Finalmente seguito degli accordi molto precisi su iniziative che assieme si possano si vogliono prima poi si possono portare avanti grazie
La parola al dottor Bulgarelli
Presidente ha come si inserisce l'azienda regionale ridurlo studi
Nella filiera della formazione a cui faccio riferimento professoressa
Dato detti non cerchiamo di far capire
Colgo servono derivati integrali grave squilibrio
Che cosa sta facendo che cosa sta progetto questo aspetto
Sei noi cerchiamo di far capire cose forse un po'meno complicate ma ho comunque maledettamente difficile cioè come riuscire a utilizzare al meglio il percorso di studi compiuto io intanto voglio ringraziare gli organizzatori per quest'invito ed esprimo grande apprezzamento per il rinnovato impegno dell'Università di Modena e Reggio Emilia sul fronte dell'occupabilità
Ed è la transizione al lavoro dei laureati svolto anche attraverso questa iniziativa per il tramite
Della Fondazione Marco Biagi
Quello dei neolaureati è infatti un aspetto cruciale delle politiche per la formazione e il lavoro
E almeno dal mio punto di vista per troppo tempo e ancora adesso scarsamente affrontato nelle sue specificità
Nel quadro dei servizi per l'impiego e delle politiche attive per il lavoro
Dalla normativa nazionale e regionale vigenti anche quelle in itinere
In realtà il vero che negli ultimissimi anni c'è stato un'attenzione crescente a questo aspetto a questo tema ma ancora prevale una cultura diffusa
Secondo la quale i laureati
Stante la maggiore età rispetto ai colleghi diplomati o con titoli inferiori e comunque grazie ad un percorso formativo più lungo e dei approfondito possono tranquillamente arrangiarsi nel rapporto col mondo del lavoro
Io sono invece fermamente convinto non da oggi che quello che serve invece è una specificità
Degli approcci e la comprensione che siamo di fronte ad un tema particolare
Che purtroppo ancora i servizi territoriali per l'impiego le strutture che attualmente si misurano con le politiche attive del lavoro ancora hanno non ancora pienamente inquadrato cercavo di dire qualcosa
è certamente vero
Che dalla se stiamo ai dati ottimamente rilevati organizzati dal Consorzio interuniversitario Almalaurea
I laureati vantano un sensibile vantaggio competitivo
A parte gli altri valori individuali e collettivi rappresentati dalla laurea ovviamente
Anche in termini di occupabilità rispetto ad altri titoli di studio inferiori
Nella classe di età tra i venticinque e i trentaquattro anni nel due mila e quattro
Risultavano occupati il sessantasette virgola sei per cento dei diplomati e il settantatré virgola uno per cento dei laureate quindi lo scarto è significativo
Però non si può nascondere non si possono nascondere le crescenti difficoltà di inserimento che emergono in questa fase in particolare tra il due mila e il due mila e tre negli oltre quaranta atenei che costituiscono il consorzio Almalaurea assistiamo ad un rallentamento di oltre tre punti nella Racca patita di assorbimento dei laureati del vecchio ordinamento a un anno dalla laurea
E non eravamo ancora come ora in una fase economica recessiva conclamata
Fra il due mila uno e il due mila e tre per tutti i tipi di lauree neolaureati dopo un anno
Che lavoro lavorati lo pone che lavorano passò da sessantuno virgola uno per cento al cinquantacinque virgola sei
Probabilmente anche per effetto come è stato ricordato del prolungamento degli studi dopo il triennio
E tuttavia nel due mila e tra i laureati disoccupati a un anno dalla laurea salgono al diciannove virgola uno per cento mente dopo cinque anni sono ancora il quattro virgola otto per cento
A Modena la situazione si presenta migliore
Ma emergono chiari problemi analoghi nel due mila e tre a un anno dalla laurea il dieci virgola cinque per cento dei neolaureati cerca ancora ma non trova lavoro e quanti lavorano sono il sessantacinque virgola nove per cento ma il dato e ancora condizionato dei nuovi corsi universitari per infermieri ed al corso della formazione primaria che vede la presenza di numerosi lavoratori studenti
Per dare un'indicazione del triennio economia si registra un calo di oltre quattordici punti dell'avvocato occupati dopo un anno dalla laurea solo in parte effetto del prolungamento degli studi dopo il triennio
Eppure il rapporto col mondo del lavoro da parte degli studenti è un rapporto che si consolida e si amplia oltre il settantacinque per cento degli studenti anche a Modena esperienze di lavoro stabili o saltuari durante gli studi
Nel mille novecentonovantotto questo dato era il venti per cento in meno anche questo è motivo di riflessione circa il problema economico del mantenimento agli studi e la diversa platea degli studenti che oggi affollano le nostre Aule anche per effetto giusto e sacrosanto della riforma recente degli ordinamenti
Fa riflettere il fatto che meno del sessanta per cento degli studenti che hanno entrambi i genitori laureati lavorano durante gli studi cosa che coinvolge invece l'ottanta per cento degli studenti i cui genitori hanno titoli di studio inferiori alla laurea
Anche questo dato conferma come sosteniamo da tempo come azienda regionale per il diritto allo studio universitario la stretta connessione
Nel proporre nel garantire il di con il diritto allo studio anche azioni e opportunità coerenti per il diritto all'orientamento e ad un lavoro adeguato dopo la laurea
C'è una stretta connessione tra i due aspetti e questa stretta connessione rilevata anche da altre dinamiche da altri aspetti su cui tornerò
Non a caso come ricorda Andrea Cammelli direttore di Almalaurea in un recente studio
Oltre il settantotto per cento dei neolaureati cerca subito un lavoro e lo fa ricercando un attraverso un contatto diretto con enti impresa
Non ricorre cioè alle strutture i servizi pubblici ma lo fa attraverso la Rete delle conoscenze dei rapporti personali mandando il curriculum cioè in sostanza secondo una tecnica consolidata al del del dove cojo cojo
Io credo che questo sia un elemento che ha bisogno di una riflessione e di una messa appunto di strumenti Doni adeguati invece di tutela di assistenza e di aiuto in questo percorso
Proprio per ridurre lo spreco il disorientamento le difficoltà tale situazione confermata anche da Giuseppe Roma direttore del Censis che valuta addirittura in oltre l'ottanta per cento dei neolaureati che utilizzano la rete delle conoscenze familiari e di amici per trovare lavoro
è evidente che tale situazione tende a riprodurre le differenze sociali
E non viene assicurato il diritto alle stesse opportunità di inserimento del lavoro tra chi a condizioni socio economiche quindi culturali quindi sociali più tanto più vantaggiose rispetto ad altri
Ed è del tutto evidente che questo sia un tema che ha un'azienda che si occupa di diritto allo studio sia particolarmente caro e su su questo ci siamo misurati da tempo
Come durante gli studi le opportunità formative extra curricolari sono prevalentemente offerte dalle famiglie economicamente e socialmente avvantaggiate e questo pesa durante e dopo il percorso formativo
Cioè che sembra apprezzare o quanto meno accettare benevolmente il sommerso nel mondo del lavoro e dell'economia ma questa situazione la conferma che anche sotto questo aspetto
La legge trenta del due mila e tre ha mancato alcuni degli obiettivi che si era prefissa Chiara quell'appunto di aumentare la flessibilità riducendo però il precariato il sommerso
Per alcuni anni i contratti di lavoro atipici sono stati per l'impresa è prevalentemente un mezzo per la selezione diretta del personale
Ora stanno diventando il modo per ridurre i contratti a tempo indeterminato
Nel due mila e tre in Emilia Romagna oltre l'ottanta per cento di tali contratti atipici si trasformava nel giro di un poco più di un anno in contratti stabili a tempo determinato indeterminato
Tra il novantanove e il due mila i contratti a tempo indeterminato per i laureati erano saliti del cinque per cento nel due mila e tre il calo dal due mila e due e di oltre sei punti
Ora il lavoro stabile riservato dopo un anno dalla laurea il quarantun per cento dei laureati al sessantacinque per cento dopo tre anni ancora solo settantaquattro per cento dopo cinque anni dalla laurea
Il dodici per cento dei laureati nel due mila e tre era assunto con contratti di formazione lavoro e apprendistato un ottimo parlando d'apprendistato di alto livello entrato evidentemente dopo il due mila e tre
Meccanismi contrattuali che chiunque gli abbia affrontati studiati com'erano concepiti nella vecchia normativa non certamente i doni per giovedì che avevano svolto comunque un lungo percorso di studio e di formazione
E anche per questo motivo credo che bisogna porsi il problema e riflettere su come le dinamiche economiche attualmente in corso incidono e interferiscono con le aspirazioni con gli obiettivi della stessa
Legge trenta del due mila e tre e come noi possiamo intervenire agire per rendere virtuosi quegli elementi positivi che pure la legge contempla
Il dodici per cento dei laureati nel due mila e tre era assunto con appunto contratti di formazione apprendistato e dentro questo meccanismo del precariato cioè ancora una volta una specificità femminile
Nel Nord quanto al Sud per le donne i contratti stabili
Sono circa il quindici per me per cento in meno rispetto ai colleghi maschi nelle stesse condizioni
Eppure quasi l'ottantatré per cento degli studenti nella nostra Università di Modena e Reggio Emilia preferirebbe un contratto stabile a tempo pieno indeterminato
Con buona pace perché sostiene esservi una propensione della flessibilità del proprio percorso professionale e lavorativa
Questo a confermare ancora gli elementi contraddittori difficoltà presenti nelle politiche di transizione al lavoro dei laureati che quindi deve essere puntualmente affrontata come noi sosteniamo da molto tempo
Ai diversi livelli a partire dalla messa in rete di tutte le strutture di tutti i servizi di tutte le competenze esistenti sul territorio
Per attivare strumenti efficaci di orientamento in primo luogo e quindi di intermediazione per i neolaureati io sono convinto che l'intermediazione è un aspetto di ciò che serve non può essere il cuore delle attività di accompagnamento nella transizione al lavoro dei laureati
Dal mille novecentonovantasette quindi molto prima della riforma degli ordinamenti universitari della legge trenta con un IMO Giobbe l'azienda regionale per il diritto allo studio organizza affollati incontri tra studenti in prese esattamente come quello proposto anche in concomitanza di questo convegno quindi seminari di informazione di orientamento laboratori ed esperienze dirette presso l'impresa
Sviluppa attività di ricerca su aspetti rilevanti dell'occupabilità dei laureati come abbiamo fatto quella sulle professionalità in campo ambientale
E quelle in corso sulla internazionalizzazione le figure professionali connesse ai processi di internazionalizzazione economica e produttiva
In questi anni sono stati migliaia gli studenti universitari che hanno partecipato ai diversi eventi
Dallo scorso anno a Modena e Reggio Emilia abbiamo attivato una struttura specifica integrando le rassegne in servizi stabili come are studi orienta
In grado di offrire un quadro completo di prestazioni di orientamento
Tra le quali colloqui consulenza individuale e organizzazioni di tirocini post-laurea e in questi anni
Le diverse centinaia di ragazzi che hanno partecipato i tirocini post-laurea il settanta ottanta per cento dei casi hanno trovato poi alla fine del dell'esperienza un contratto a tempo determinato indeterminato cioè una proposta di stabilizzazione dello impegno
Sì a livello nazionale che a livello internazionale organizziamo anche tirocini all'estero
Io credo che questo sia un lavoro che ha c'ha dato soddisfazione e credo sia anche il modo appunto sordo dove i tirocini per fornire ai ragazzi neolaureati all'impresa un efficace strumento di selezione del personale attraverso un contratto chiaro preciso che consente di mantenere anche un rapporto con l'attività formativa e di approfondimento delle proprie capacità delle proprie competenze
Dal maggio due mila e quattro a oggi oltre ottocento studenti neolaureati hanno contattato il nostro servizio di questi oltre trecento hanno avuto un rapporto diretto con gli operatori specializzati
Se consideriamo che i laureati dell'Università di Modena e Reggio Emilia sono stati nel due mila e tre poco oltre i due mila cinquecento si può sostenere che poco meno di un terzo di loro ha utilizzato arresto d'Oriente
E si tratta di dati rilevanti soprattutto se consideriamo appunto che questo servizio attivo da poco più di un anno
Il rapporto tra studenti e mondo del lavoro la cultura le attese le ansie che accompagnano il percorso di transizione rendono del tutto riduttivo far coincidere l'azione di accompagnamento al lavoro con l'intermediazione per un posto
Arresto da sta avviando le procedure preliminari per l'autorizzazione ad esercitare anche la funzione di intermediazione secondo previste quanto previsto dalle normative nazionali e regionali ma questo non è ciò che ci interessa di più e probabilmente ciò che manca agli studenti ai neolaureati
Più utile efficace riteniamo sia questa attività se inserite in un quadro di attività di orientamento e di presa in carico
In grado di aiutare nella scelta fra diverse possibilità tra il lavoro per esempio ed un ulteriore attività formativa dopo il triennio
Ed è anche per questa ragione che diventa difficile scindere sempre più difficile scindere l'attività di orientamento cosiddetti in entrate l'attività di orientamento in uscita
Si tratta in realtà di azioni diverso e con diverse finalità ma condotte su soggetti in contesti fortemente omogenee
Perché è del tutto evidente che la scelta del corso degli studi all'inizio tiene conto anche di quale che sarà il destino occupazionale lavorativo e professionale dello studente così come appunto alla fine del primo step della laurea triennale
L'opzione tra continuare gli studi e scegli un'attività lavorativa è appunto scelta ori di un percorso che ha bisogno di una lavoro di orientamento di un volo di accompagnamento per evitare che in questo caso magari interruzioni
Eccessivamente precoci può appunto il mancato invece pieno sfruttamento di ciò che ha portato comunque la prima la laurea triennale
Anche per questo
Abbiamo proposto e promosso ormai da molti mesi la stipula di un accordo tra le due ministre azioni provinciali di Modena e Reggio Emilia
L'università e l'azienda astuto per favorire il coordinamento e la collaborazione delle Autonomie azioni e iniziative sui due versanti
Non siamo disponibili ad accordi parziali escludano are studentesse tra Enti pubblici circa i servizi e le politiche per l'orientamento al lavoro dei laureati
Non è questa la nostra idea di collaborazione e integrazione non sarebbe questo il modo più efficace di fare sistema che invece viene ampiamente richiamato e sostenuto la scelta compiuta dall'Università qualche anno fa di distinguere le due strutture i percorsi ovviamente pienamente legittima
Rischia di fare un mentale la dispersione degli interventi e delle scarse risorse lo è stato in parte ricordato proprio stessa Ronchetti
Il profeta risorse non è solo un tema economico ma è di risorse professionali di operatori di docenti che sono chiamati a essere responsabili dei due percorsi sia dell'orientamento allo studio che dell'orientamento al lavoro
E ancora meno coerente mi sembra con l'ispirazione originaria di Marco Biagi col quale abbiamo discusso a lungo di questi temi
E con la separazione organizzativa tra le due attività di orientamento in entrata in uscire intendeva rafforzare su quest'ultima l'impegno diretto dell'ateneo dei docenti di tutte le strutture didattiche
Perché l'occupabilità non è tema delegabile a terzi ma è tema fondamentale per tutte le strutture di governance dell'ateneo
Anche per questo motivo
Noi riteniamo che sia coerente
Con le ispirazione più complessiva seguita da Regione Emilia Romagna non siamo un ente regionale quindi siamo inseriti pienamente nei percorsi nelle politiche
Della regione su questo tema sia fondamentale ancorare queste politiche rafforzando la collaborazione che come è stato ricordato
Da molti anni vede la
Zenda per il diritto allo studio l'università impegnate strettamente su una moltiplicità molto ampia di servizi anche laddove le reciproche rispettive competenze istituzionali non hanno prescrizioni precise perché sono costruite sulla base di una volontà politica di collaborazione su una comune visione dei problemi che hanno gli studenti ragazzi e la messa in comune delle risorse migliori che possiamo mettere in campo
Io credo che su questo anche su questo sì posso lavorare per quanto attiene le politiche e i servizi per l'orientamento
Io credo quindi che siano giunte a maturazione nelle diverse esperienze nei diversi percorsi che l'ateneo ha compiuto e nell'individuazione di una struttura come quella della fondazione Marco Biagi per lo sviluppo di azioni e di servizi nel campo dell'Orientamento lavoro e del placement
Sia giunta a maturazione la possibilità e l'opportunità che nel quadro di accordi interistituzionali molto forti come sono stati ricordati con le amministrazioni provinciali di Modena e Reggio Emilia nell'ambito del sistema di ateneo a rete di sedi sì appunto necessario e possa essere alla portata delle nostre esperienze delle nostre capacità quella di costruire un'unica struttura in grado di fornire il complesso dei servizi are Studer pronta a misurarsi con una sfida di questo genere a mettere a disposizione le proprie esperienze le proprie coste competenze che come ho ricordato ormai siccome sono consolidate negli anni per mettere in comune le risorse economiche le risorse professionali l'insieme delle strutture superando frammentazioni sovrapposizioni
Che possono indurre gli studenti a non capire sempre di che cosa stiamo parlando quali sono le strutture quali sono i percorsi quali sono le attività chi sono gli sportelli chi è chi è fa che cosa
Io credo che abbiamo bisogno in questa fase di uno sforzo grande di chiarezza di coordinamento dell'attività informativa di ripeto massa critica nella capacità di risposta alle ansie che determina la scelta del lavoro dopo la laurea
A questo a questo obiettivo l'impegno istituzionale di Ares tutte al di là delle scelte delle decisioni che l'ateneo maturerà ovviamente nella più totale piena autonomia dicevo questo impegno resta dista resta amplissimo resta totale e io mi auguro che fin dalle prossime settimane dei prossimi mesi si possono costruire tavoli opportuni per approfondire questa proposta chi oggi qui avanzata
Grazie dottor Bulgarelli la parola ora la professoressa Galantino delegato del resto dall'orientamento e il lavoro sono molte sollecitazioni sul tema del raccordo istituzionale quindi
Dove staziona in grado anche di dare indicazioni sulla progettualità gratis d'ateneo
Sta pensando sul tema della orientamento allo
Grazie coloro che mi hanno preceduto hanno già diciamo svolto gran parte della materia che oggetto di questo convegno
Mi sembra comunque che siano messe alcune considerazioni che forse è opportuno cogliere sia pure in modo estremamente sintetico innanzitutto che da parte del nostro ateneo e direi piena la consapevolezza dell'importanza che
La formazione universitaria acquisito in un sistema economico che si dice basato sulla conoscenza della cosiddetta noleggi
Ma direi di più da parte del nostro ateneo c'è la ricerca stiamo proprio
Verificando in vitro come si suol dire
Di quelli che sono gli strumenti più opportuni per costruire questo sistema di raccordo tra formazione universitaria e mondo del lavoro ecco abbiamo appena avuto delle
Sollecitazioni al riguardo su cui penso sia importante cui meditate
E questi strumenti di raccordo debbono essere individuati in una logica di
Colloquio reciproco direi di sinergia con tutti quelli che sono gli attori
Istituzionali del nostro contesto economico produttivo e formativo quindi la presenza di qualificati rappresentanti degli del mondo istituzionale e anche del mondo aziendale economico ha proprio questo scopo cerchiamo insieme quali sono
Gli strumenti per raggiungere l'obiettivo che abbiamo prima indicato proprio perché è ormai evidente la consapevolezza che occorre anche fare massa critica commenta innestato
Indicato dal dottor Bulgarelli soffre messo già si è detto si è parlato di questi strumenti sono molteplici alcuni vengono offerti dalla riforma universitaria altri dalla cosiddetta riforma abbia
Ovviamente io parlerò solo in modo sintetico di quelli soprattutto di quelli offerti dalla riforma universitaria che sono sostanzialmente percorsi di diciamo autonomia didattica che consentono quindi di calibrare lei corsi di laurea
Così post laurea master perfetti corsi di perfezionamento alle esigenze del mercato del lavoro già di qualche corso la dottoressa Gemini prima accennato
Ma un altro strumento direi molto importante che la riforma introdotta e quello del tirocini formativi e di orientamento opporsi tace
Per diciamo incarico professionale visto che attualmente ricopre questa funzione di delegato del rettore io mi sono occupata da qualche tempo
Debbo dire che peraltro lì la esperienza che l'Università di Modena ha fatto in questo settore non risale solo alla
Agli anni post riforma universitaria cioè dal novantanove due mila ma è antecedente qui abbiamo significative esperienze facoltà di commi
In cui lavorava il compianto professor Biagi esperienze che sono iniziate già negli anni novantaquattro novantacinque quindi possiamo dire
C'è una ricchezza ecco di attività decennale su questo argomento quindi la nostra università Spooner forse in pole position rispetto all'università
Di di altre sedi perché ha maturato un'esperienza più significativo
E direi anche esperienza di carattere organizzativo perché è stato già ricordato che abbiamo costituito un servizio di orientamento a livello centrale
Abbiamo uffici stage presso le singole facoltà che collaborano attivamente nella progettazione di azione
Di questi starci
Stage a livello centrale direi che è più marcata l'attività di monitoraggio delle esperienze aziendali sia per quanto riguarda le rilevazioni statistiche quindi di carattere quantitativo
Sia per quanto riguarda invece di grado diciamo così di soddisfazione che studenti o laureati hanno acquisito e e che viene rilevato per il tramite di opportuni questionario
I risultati i risultati ovviamente sta ma che sconta dire se sono soddisfacenti o meno però senz'altro
Possiamo definirli di carattere positivo quanto meno si vediamo il trend
Perché siamo passati da quasi trecento tirocini nell'anno accademico due mila due mila e uno più di mille quattro
Nell'anno accademico due mila e tre e due mila e quattro come delle punti significative per alcune facoltà di nuovo ricordo economia
Ma anche ingegneria scende comunicazioni
E tuttavia direi che anche altre facoltà forse di più recente costituzione vedi ad esempio da tutti che che ci coglie un po'di sorpresa
Quello di lettere e Filosofia hanno realizzato numero consistente di starci questi periodi aziendali hanno una durata media di tre mesi
Sì rivolgono soprattutto a studenti e investono invece in una proporzione molto ridotti laureati cioè sono in quest'ultimi riguardano l'otto virgola sessantacinque per cento dei tirocini attivati
Attirano in una piccola percentuale prevalente le donne cinquantatré virgola nove per cento rispetto agli uomini agli uomini ma il dato ovviamente spiegabile col fatto che la maggioranza degli scritti al nostro Ateneo sono studentesse
Quali sono le realtà economiche coinvolte tanto numericamente abbiamo raggiunto le settecento trentacinque tra aziende enti o studi professionali quindi direi un numero significativo in prevalenza si tratta di realtà modenesi Reggiane ma sono anche presenze in altre province della regione
In altre regioni sono centotrentanove addirittura realtà estere
E vedo con piacere che dai dati che mi sono stati trasmessi anche per il primo semestre di quest'anno nel due mila e cinque
Di Stasi esteri raggiungono il numero di trentadue di cui tredici organizzate dalla facoltà di Economia e undici dalla facoltà di lettere e Filosofia
Le aziende che si sono dimostrate più disponibile a stipulare convenzioni per questi tirocini
Sono quelle dei servizi seguite a notevole distanza perché la prima percentuale quarantacinque per cento
Dalle aziende meccaniche e metalmeccaniche che costituiscono il quattordici per cento e l'informatica il sei per cento scusate se vi do questi dati ma penso che siano in fondo anche utili per capire qual è lo spessore dei nostri Petrucci
Direi che sotto il profilo qualitativo un momento molto importante ed è già stato ricordato più volte
è e quello del Patto per l'occupabilità Dei laureati di Modena e Reggio Emilia dell'aprile due mila e due
Sottoscritto da Marco Biagi c'è il quale aveva attivamente collaborato Marco Biagi siglato con le principali istituzioni e
Parti sociali perché questo patto ha definito le regole operative
Del raccordo tra università e mondo del lavoro quindi ha cercato di proporre le l'istituto del tirocinio nel suo direi quadro espressivo più pertinente a quelle che sono anche le esigenze formative dell'università presenza dei piuttosto di carattere scientifico presenza del fiuto in azienda presenza del piuttosto che organizza
Come sono percepite dagli studenti queste Work Experience
Ecco qui direi che è interessante notare e
Vengono i dati delle percezioni diciamo vengono
Anche suffragate dalla indagine anche qui più volte ricordata dell'Alma laurea
Queste esperienze di lavoro sono considerate con me momenti idonei a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e abbreviare anche il periodo di attesa di un'occupazione
Dicevamo appunto che questi dati che a volte vengono colti in modo un po'fosse empirico dalle indagine di carattere statistico hanno trovato alcun riscontro
In questo della dell'Alma laurea secondo la quale lavora il sessantatré per cento dei giovani che hanno svolto stage
Contro il cinquantadue per cento di coloro che non le hanno svolto quindi diretto i vantaggi occupazionali coloro che
Hanno svolto il periodo di stage e di band undici punti
Ci sono poi molti altri dati che sarebbe interessante esaminare recitare sono alcuni che dai quali a mio avviso si ricava sia pure in modo indiretto che i laureati del nostro ateneo per il fatto di poter svolgere questi periodi di inserimento al lavoro ottengono un più rapido insoddisfacenti ingresso nel mondo del lavoro
Si è detto prima che ad un anno dalla laurea il laureato idealista di Modena e Reggio
Risultano occupati agenzie dato prima il dato nazionale ma per quanto ma riguardo a Modena e Reggio risultano occupati nella percentuale del sessantuno virgola nove per cento mentre la media nazionale cinquantasei virgola sei
Però teniamo conto che né di un dato che può illumini ulteriore dato che poi in illuminare quello che ho appena esposto e cioè che i reali disoccupati
E per tali intendo coloro che sono all'effettiva ricerca del lavoro e non invece non sono impegnati in attività formative appunto post-laurea
Come potrebbero essere master scuole di specializzazione in forme di tirocinio professionalizzanti pensiamo color voglio fare la libera professione come avvocati U
O eventualmente i medici
Ecco il dodici sono il dodici virgola cinque e quindi questa è una cifra inferiore solo al a quella del dieci virgola nove del Politecnico di Torino
Mentre la media nazionale dei Tre Reami disoccupati del ventidue virgola sette per cento quindi direi che la situazione modenese Reggiana
Senz'altro più favorevole di quella tenerne viene e e si può notare che queste percentuali di inserimento nel mercato del lavoro migliorano col passare del tempo è vero che sono allungati i tempi per l'inserimento nel mondo del lavoro ecco cinque anni dalla laurea possiamo dire che i nostri laureati hanno un inserimento del novantadue virgola quattro per cento
Contro la media nazionale dell'ottantasei virgola sei per cento quindi
Con una percentuale residuo del due virgola sei di coloro che cercano lavoro questo punto il tasso fisiologico Tremonti siamo proprio possiamo parlare cinque anni dalla laurea pieno impiego
Qualitativamente comici presente a questo impiego
Ma a cinque anni dalla laurea quindi qui il tempo di attesa diciamo così abbastanza rilevante
I nostri laureati presente hanno un rapporto stabile per l'ottantatré virgola nove per cento contro una media nazionale del settantaquattro virgola nove per cento quindi rapporto stabile intendiamo rapporto a tempo indeterminato che invece si contrappone a quello
Tempo
O o autonomo ma tradizionale che si contrappone invece al cosiddetto rapporto atipico quindi A. Termina Progetto collaborazione eccetera eccetera
Interessante anche rilevare che le modalità di ingresso nel mondo del lavoro per i laureati di Modena e Reggio sono più favorevoli perché richiedono
Due mesi poco più di due mesi tra l'inizio della ricerca e di reperimento del lavoro mentre la media regione nazionale è di tre mesi e comunque anche la media regionale è più elevate
Sì poco ricordare un altro un altro dato che quello della modalità che attiene alla modalità di ricerca del lavoro
E vero che i nostri laureati si arrangiano da sé come sta prima detto perché il quarantadue per cento dichiara di aver trovato lavoro per iniziativa personale però
Dobbiamo anche rilevare che il tredici virgola quattro dichiarati
Aver trovato lavoro come prosecuzione di uno stage di un'attività formativa
E questa cifra è certamente più favorevole di quella della media nazionale quindici virgola sei e quelli di quella di altri atenei della regione
Per esempio il dieci virgola tre di Ferrara e l'undici virgola due di Bologna e Parma
Ecco secondo me bisogna proprio agire in questa prospettiva cioè migliorare questa
Questo aiuti che latte nero Valencia ovviamente anche od della Fondazione Biagi che con la quale attualmente a
Un rapporto di convenzione o con altre realtà istituzionali
Ma dicevo
In questa prospettiva che noi dobbiamo agire e con quindi un'attività di job placement quindi direi che la riflessione che ha fatto l'università assieme alla Fondazione in questo periodo è stata proprio questa dalla realtà positiva che emersa dal dall'Istituto dei tirocini sporcava ulteriori benefici a favore degli studenti questi terrorizzano infine ci sono appunto una azione per la piena occupabilità
Un'azione che favorisca l'incontro tra domanda e offerta di lavoro quindi lista possono diventare
Una premessa e nello stesso tempo una tappa per un iter che noi vogliamo essere più vogliamo più ambizioso e cioè l'inserimento mirato nel mondo del lavoro sedimento anzitutto per i nostri laureati poi
Se crediamo un sistema di eccellenza potrà essere anche per laureati
Di altre università
è ovvio che in questo modo non porti grano porteremo anche a compimento un disegno che era già stato prefigurato dal da Marco Biagi nel suo batto per l'occupabilità
Non voglio rubare ulteriormente tempo
Alla seconda parte di questa mattinata
Che ritengo molto interessante vorrei solo
Aggiungere alcune considerazioni
E si è parlato di altri due
Profili molto importanti per il raccordo tra formazione e
Il mondo del lavoro che sono l'alto apprendistato e la certificazione
Ritengo che
Si debbano utilizzare tutte queste chance perché ci vengono date dalla legislazione attuale in quest'ultimo caso dalla cosiddetta riforma Biagi perché
Il lo scopo deve essere quello di creare un sistema formativo integrato quindi
Sistema formativo che deve essere
Svolto per così dire da tutti gli attori istituzionali
Sì ma che preveda anche rapporti di carattere istituzionale e non più episodico tra mondo della scuola mondo dell'università e mondo del lavoro
Quindi è sullo facendo circolare Samo tutte queste possibilità di integrazione che otterremmo lo scopo
è la creazione di un circolo virtuoso che come tale non facilitazioni e tra quello che il sistema universitario e il contesto socioeconomico
Perché ritengo che da un lato il nostro ateneo
Collegandosi maggiormente a quella che è la realtà socio economica Possa Puy
A vere un effetto di
Rientro per così dire per monitorare la propria formazione professionale cioè verificare quanti alcuni corsi di laurea o corsi di specializzazione il master sono collegati alla realtà produttiva possono ideare delle figure professionali che vengono accolte dal mercato del lavoro
Però d'altra parte ritengo che anche il nostro contesto economico che come tutti sappiamo è strutturato sulle piccole e medie Presa imprese possano
Ricevere un beneficio
Da quelle che sono le potenzialità innovative i della formazione universitaria i della ricerca universitaria
Proprio per poter
Operare in un contesto economico che è sempre più globalizzato
Grazie
Grazie professoressa Galantino prima di passare la parola a Carlotta Serra Irene Vecchione Stefania Ballone consentimi risolte le graficamente
Di dare così poi il un una sintesi ma molto molto rapida cioè mi sembra che in questi interventi trovi conferma un po'quanto anticipavo inizialmente cioè l'intenzione della Fondazione Ente dell'ateneo ridare il senso di laboratorio questa a queste iniziative e i i numeri riportati dalla professoressa Galantino e le iniziative svolte nel campo ossia del tirocini dell'apprendistato e anche della dell'orientamento all'ingresso
Testimonino l'esistenza di una realtà particolarmente dinamica e ricca di esperienze
Detto questo rimangono aperti di Rai tre questioni che i vari relatori mettevano in evidenza un tema delle risorse sottolineato dalla professoressa
Avon Katie quindi abbiamo ho bisogno di fare massa critica di avere risorse adeguate per sostenere questi progetti
Non può essere tutto gestito sulla base di un volontarismo che sia del personale dei docenti ma occorrono incentivi e anche risorse dedicate per questi servizi poi c'è un problema di raccordo tra istituzioni dottor Bulgarelli poneva giustamente questo problema di massa critica di riuscire a a gestire insieme quelli che sono offerta di servizi che oggi l'Istituzione Universitaria resto d'stanno proponendo si tratterà di ragionare seriamente sulle specificità e anche su una divisione dei compiti che potrebbe riguardare le due istituzioni
Infine io introdurrei il tema delle vinicoli perdenti cioè
E veniva ricordato anche da delatori è importante questa azione nemico azioni rispetto ai alle grandi progettualità le grandi progettualità piacciono
A tutti appagano no un po'il senso della di riuscire a gestire questi cambiamenti però ne siamo convinti
E penso che l'esperienza del Modena Reggio lo dimostrino che micro azioni bene la mia parte ben progettate possono avere risultati importanti
E penso che nel corso del convegno ci siano indicazioni significative in questo senso partire dalla presentazione del Progetto che cosa farò da grande che segue questa tavola rotonda quindi invito rivelatori a presentare questa esperienza grazie a tutti di nuovo
Scusate riprendiamo subito i lavori perché siamo un po'in ritardo con i tempi saremo brevissimo
Come hanno illustrato nella sezione che ci ha preceduto
I relatori hanno illustrato in modo puntuale le iniziative sia dell'ateneo di Modena Reggio Emilia sia della Fondazione e Marco Biagi in tema di orientamento al lavoro in entrata ed uscita
In altri alta formazione inserimento al lavoro
Il nostro
Compito è quello di presentarli in modo più approfondito due Progetti della Fondazione Marco Biagi in convenzione con ha detto al Conad atta e sono al progetto che cosa farò da grande il master in alto ma alta formazione in apprendistato che
Un operatore del mercato del lavoro responsabile di filiale e abbiamo qui con noi due collaboratrici di Adecco che si presenteranno puntualmente le fasi del Progetto
Vorrei fare solo una piccola introduzione di che cosa significa questo cosa significano questi progetti per la Fondazione viaggi perché
Adatte la Fondazione Biagi hanno deciso di impegnarsi con Adecco in in questi due progetti cosa farà da grande è una convenzione che abbiamo sottoscritto lo scorso maggio
Con l'intento di informare in particolare i giovani
Delle della riforma del mercato del lavoro e del suo raccordo con la riforma Moratti
E in particolare delle nuove forme contrattuali che sono introdotte con la legge Biagi
E di aiutare nell'orientamento gli studenti giovani nell'orientamento al lavoro
E nella scelta dei percorsi formativi che andranno intraprendere nell'entrata nel mercato del lavoro
è un compito di informare non solo i giovani ma anche l'impresa e gli operatori del mercato del lavoro e gli operatori dell'Università e delle Scuole
Perché in tanti diciamo si occupano di spiegare in maniera approfondita queste novità ma i giovani a volte non non riescono a orientarsi infatti la prima fase del progetto che cosa farò da grande è quella di elaborare degli opuscoli delle schede informative facilmente fruibili per i giovani e queste schede questi opuscoli verranno voi presentati spiegati in maniera approfondita nel corso di dei seminari operativi e delle testimonianze
Che aiutino appunto a comprendere le varie questa questa riforma questi strumenti l'inserimento nel mercato del lavoro
E l'iniziativa di questi quattro giorni è proprio questo noi abbiamo già predisposto questi opuscoli queste schede
E nel iniziativa che abbiamo chiamato rientra meeting che si svolge in contemporanea questo culmine scientifico
Nell'ala Ovest di questa facoltà
Abbiamo appunto organizzato dei seminari operativi di orientamento per i giovani e per gli operatori delle scuole dell'università
E abbiamo organizzato delle testimonianze aziendali per permettere ai giovani studenti o laureati di incontrare le aziende e appunto permette alle aziende di presentarsi ai giovani
Ed il nostro alle un po'questo quello di creare un momento di incontro di accompagnare i giovani e l'impresa è in questo incontro per
Scambio di corri con lo scambio di esperienze di spiegazione della realtà aziendale
E questo un po'forse quello che la Fondazione viaggi adatto insieme hanno pensato di poter svolgerà questo ruolo di accompagnamento e di incontro tra queste due realtà che sono molto distaccati tra di loro recante l'impresa è difficilmente comprendono le realtà il i sogni dei giovani mentre c'è la Fondazione diversità reale da parte
E promotrice del dialogo sociale ha sempre tentato di promuovere un modo nuovo di fare università e ricerca era poi quella che insegnavano e Marco Biagi
è un ruolo che pare fondamentale e di grande importanza in questo momento
Passerei la parola Irene Vecchione che ci spiega un po'l'iniziativa in particolare dell'Oriente al meeting
Diciamo lo strumento adatto il Progetto da parte mia dico
Buongiorno a tutti sono sarò molto schematica l'obiettivo condividere con voi come è nata l'idea di questo progetto come l'abbiamo resa operativa
L'idea nasce nel due mila e tre sulla base mi in Adecco sulla base di tre considerazioni prima di tutto l'esperienza che Adecco
Aveva maturato nell'orientamento dei giovani al mercato del lavoro sin dal mille novecentonovantotto immagina che l'uscita del pacchetto Treu e quindi della legge centonovantasei novantasette
E l'ingresso delle allora Società di fornitura di lavoro temporaneo in Italia l'obiettivo era senz'altro quello di noi usiamo dire evangelizzare agli utenti quindi le imprese
E i candidati lavoratori futuri lavoratori alle opportunità offerte dal dal mercato del lavoro
E e vedremo come appunto abbiamo sviluppato
A questa a questa attività di orientamento sin dal mille novecentonovantotto la seconda considerazione nel due mila e tre alla base dell'idea del progetto che cosa farò da grande
è stata la disponibilità di risorse economiche presso forma tempo il fondo che finanzia la formazione dei lavoratori dipendenti delle attuali agenzie per il lavoro
E l'obiettivo chiaramente di utilizzarle al meglio infine la riforma Biaggi e l'emanazione del decreto due sette sei
Che innovando il mercato del lavoro c'è un po'fatto tornare indietro di cinque anni quindi per dedicarci nuovamente a condividere con il mercato e con gli utenti in generale quelle che erano le nuove regole per l'accesso al mercato del lavoro
Andiamo a vedere quindi ogni singola considerazione che alla base del progetto
Negli anni novantotto di Milano obiettivo appunto di Adecco era come vi dicevo quello di portare a conoscenza dei propri candidati le regole del mercato del lavoro in particolare le nuove opportunità offerte dalla legge centonovantasei del novantasette
Gli strumenti e i canali che sono stati per primi utilizzati sono stati proprio quelle delle scuole dell'università e inviti informagiovani questo significa che Adecco attraverso le proprie persone che erano dedicate alla selezione del del personale sono entrata in contatto con queste con questi enti e hanno stabilito una fitta proficua dire collaborazione tanto che abbiamo realizzato circa mille cinquecento interventi di orientamento ogni anno in media quello che noi chiamavamo le quando appunto non esisteva ancora forma tenta le Adecco Skull hanno proprio per significare il connubio tra Adecco e li istituzioni scolastiche universitarie
D'altro canto il ritorno chiaramente di Adecco era quello di attivare un canale di reclutamento assolutamente prezioso no
Perché potete immaginare il numero di candidature
Che ci pervenivano da questi da questi canali
Con l'avvento di forma tenta quindi nel diciamo dal due mila uno più o meno a regime sicuramente c'è stato una un incremento dell'attività di orientamento e tuttavia una prosieguo da parte di Adecco nell'autofinanziamento di queste iniziative di orientamento
Per vari motivi prima di tutto perché si era creato ormai una meccanismo automatico di rapporto fitto come diciamo prima tra adecco le scuole gli universali Informagiovani che continuavano a chiamarci
E quindi non abbiamo voluto interrompere questo questo meccanismo condizionandolo alla finanziabilità da parte di formati appunto dell'iniziativa
In secondo luogo forma testa non è entrato immediatamente a regime non si è passati da una fase da una fase transitoria durante la quale le regole non erano né complete ENI assolutamente chiare
E terza ipotesi appunto non abbiamo voluto condizionare l'orientamento alla finanziabilità appunto della delle degli interventi questo rivela sicuramente l'alto valore che Adecco attribuisce all'attività di orientamento
Secondo la seconda considerazione e quindi il discorso della della disponibilità economica presso forma Camp che come alcuni voi sapranno
E alimentato dalle agenzie per il lavoro sulla base di un versamento calcolato sulla retribuzione lorda dei lavoratori Abbiati
A missioni di lavoro temporaneo attualmente di somministrazione di lavoro
Ed è una un importo piuttosto alto diversamente come terzo amento economico al fondo
Questa questo meccanismo di finanziabilità della formazione chiaramente garantito alle aziende
Utilizzatrici e alle agenzie per il lavoro ma anche ai lavoratori
Una formazione costante che parte dall'ingresso del mercato del lavoro e li segue per tutta la notte loro vita professionale potenzialmente fino ad arrivare alla formazione continua quindi all'aggiornamento appunto delle competenza delle conoscenze
In questo periodo finì nel nel due mila uno in particolare
Nasce l'idea di Adecco di creare una struttura dedicata alla formazione che appunto Adecco formazione
Con due obiettivi principali uno di garantire a realizzare la migliore formazione possibile per i lavoratori di Adecco
E due per gestire nella maniera più efficiente e più efficace possibile i fondi accantonati da Adecco presso forma tenta quindi di ottimizzare queste risorse economiche
L'esperienza e il meccanismo automatico della dell'orientamento nato nel novantotto e l'avvento di forma tenta hanno consentito ad ecco di realizzare circa quattro mila cinquecento
Corsi di orientamento in tre anni
Che hanno collaborato anche a un risultato complessivo piuttosto interessante in termini di formazione quindi per tutte le tipologie formative consentite da forma tentato che sono questi in particolare abbiamo realizzato dal due mila uno due mila e quattro oltre ai corsi di orientamento ventotto mi più di ventotto mila corsi e abbiamo formato più di centocinquantasei mila persone quindi sicuramente possiamo dire che l'obiettivo è stato raggiunto e ogni giorno continuiamo Hutter seguirlo
E grazie anche ai riscontri che i nostri partecipanti ai corsi ci danno ogni giorno
La terza considerazione sulla base della quale è nata l'idea del progetto che cosa farò da grande
è stata proprio la riforma del mercato del lavoro come vi dicevo prima Adecco ha sentito forte la necessità di comunicare
Al mercato e ai propri utenti le nuove regole di accesso al mercato del lavoro
Per cui sulla base dell'esperienza pregressa abbiamo presentato quest'idea al ministero del lavoro e delle politiche sociali che raccolto chiaramente con entusiasmo quest'idea dato che l'obiettivo era comune c'è quello di diffondere di Falcone conoscere la riforma
Dato che il progetto prevedeva orientamento presso le scuole e le università in collaborazione con queste ultime abbiamo coinvolto in maniera quasi automatica il ministero dell'Istruzione università e ricerca
Anche con l'obiettivo di
Integrare la riforma Biagi con la riforma Moratti
E infine abbiamo cercato la partnership con decisiva direi con la Fondazione Marco Biagi inadatta per dare ancora maggior prestigio e credibilità l'iniziativa per entrare nei tecnicismi
Necessari e per garantire che all'utenza la massima conformità di quelli che saranno gli interventi di orientamento previsti dal progetto alla riforma
Cosa prevede l'accordo lo accennava prima la dottoressa serva il Progetto che cosa farò da grande quindi l'accordo tra Adecco la Fondazione Marco Biagi adatta prevede la realizzazione in da maggio due mila e cinque quindi da oggi fino ad aprile due mila e sei di circa ottocento mila interventi di orientamento dedicati a studenti di scuola superiore universitari
Prevede la redazione la diffusione di opuscoli informativi sulle forme di inserimento nel mercato del lavoro
Un convegno internazionale per analizzare il tema del raccordo scuola e lavoro
E infine un rapporto di monitoraggio che seguirà ogni singolo steppa del Progetto quindi ce ne sarà uno alla fine di questi quattro giorni a Modena e poi una rapporto finale quindi entro la fine del due mila e sei che sarà presentato in un convegno terra tirare le somme delle attività svolte
Così concepito quel progetto ha ricevuto il patrocinio del ministero del lavoro e del Ministero dell'istruzione che rende il Progetto in un certo senso certificato
L'orientamento India che il Progetto dell'evento che comincia oggi
E che ci vede ospiti di questa facoltà costituisce appunto il primo step di che cosa farò da grande ed è strutturato su cento seminari la maggior parte dei quali finanziati forma tenta tutti focalizzati sulle sull'accesso al mondo del lavoro
Ma secondo delle prospettive diverse quindi non saranno cento seminari uguali chiaramente ma ci saranno sedici tipologie di seminari diverse
La scelta dei seminari è stata basata non soltanto sulla unicamente sui canali e gli strumenti di accesso al mondo del lavoro tradizionali come vedremo velocemente tra pochissimo
Ma abbiamo anche voluto focalizzare l'attenzione su specifiche modalità e specifici canali di accesso terra determinate categorie di risorse umane e quindi l'inserimento nel mercato del lavoro delle donne ad esempio piuttosto che e delle persone con disabilità
Piuttosto che analizzare quelle che sono le nuove opportunità presentate dalle offerte dal dall'articolo tredici del decreto due sette sei
E parte centrale dell'Oriental meeting di questo di questa sorta di Salone dell'orientamento sono le testimonianze aziendali che abbiamo potuto concepire come le modalità di accesso al mercato del lavoro viste da una prospettiva aziendale quindi che cosa si aspettano le aziende italiane come reclutano come selezionano le loro risorse che tipo di contratti utilizzano soprattutto a fronte della riforma del mercato del lavoro
E chiaramente anche un'attività di reclutamento per le aziende di opportunità terra le persone di presentare la propria candidatura
Ma anche semplicemente di confrontarsi con i rappresentanti di di delle maggiori imprese italiane che saranno presenti durante queste lento
I seminari come vi dicevo sono in parte tradizionali quindi come ci si prepara l'ingresso al mondo del lavoro e quali sono gli strumenti per la ricerca di un'occupazione
I servizi per l'impiego pubblici e privati nuovi operatori del mercato del lavoro quindi le agenzie per il lavoro l'università lì sotto il le società di ricerca e selezione
La banca continua nazionale del lavoro con degli approfondimenti come potete vedere quindi ci sono dei seminari generici e degli approfondimenti in questo caso su ogni singolo operatore le nuove tipologie contrattuali introdotte dalla riforma Biagi con relativi approfondimenti
La formazione come strumento strategico di accesso al mondo del lavoro e seminari terra determinate categorie di soggetti come di anticipavo prima con la chiusura delle testimonianze aziendali
Vorrei concludere l'intervento dicendo semplicemente quello che noi ci aspettiamo dall'evento
In risposta al all'accordo che Adecco e la Fondazione Marco Biagi inadatta hanno siglato ed è sicuramente una una best practice quella che noi chiamiamo una best practice
Quindi un evento di di eccellenza che ne possiamo ripetere e portare a conoscenza del mercato quindi sia per Adecco schizzi a terra la Fondazione sia per formate sia per i partecipanti
Ci aspettiamo dei riscontri da parte di coloro che ascolteranno il parteciperanno i seminari per migliorare chiaramente costruire dei seminari sempre più misurati
Delle esigenze degli studenti ci attendiamo quello che ci affidiamo d'ogni seminario di orientamento cioè una maggiore oltre che preparazione consapevolezza di dove si vuole andare e di come si può accedere al al mercato del lavoro nel miglior modo possibile
Con l'obiettivo di costruire il proprio percorso professionale per raggiungere i migliori successi professionali grazie
Passerei adesso la parola alla dottoressa Barone che ci parlerà del master in alta formazione apprendistato in operatore del mercato del lavoro è il primo esempio in Italia uno dei primi esempi in Italia di master in apprendistato
Per far
E mi chiamo Simone Barone il mio ruolo è il Ciarra presentati del Nord-Est e quindi mi occupo di risorse umane per Adecco nell'area nord est che comprende tutto il Triveneto l'Emilia Romagna e le Marche
E proprio perché mi occupo anche dell'Emilia-Romagna sono fortemente coinvolta insieme alla collega Silvia Monti su quelli che oggi è qui nella processo di selezione e reclutamento selezione
Dei partecipanti a questo a questo master di cui vi illustrerò qualche linea guida
Mi piace prima di cominciare farmi capire bene che cosa ha spinto Adecco e che cosa in che cosa ha detto ha colto nell'opportunità di partecipare a questo a questo progetto veramente importante credo sia opportuno farlo senz'altro facendomi capire che al gruppo Déco in Italia in poche in poche parole
Quindi chi siamo noi siamo una società franco svizzera arrivata in Italia nel novantasette a seguito appunto della legge Treu e poi che si è costituita come gruppo via via nel corso degli anni oggi abbiamo tante divisioni tanti Brenda con cui operiamo sul territorio qualcuno senz'altro l'avete visto perché le nostre filiali hanno questo aspetto abbastanza evidente corpi caratterizzate da rosso dal bianco
Abbiamo un'agenzia per il lavoro abbiamo una specializzazione e divisione che si chiama Horeca che fa fa ricerca solo per coloro che vanno a lavorare poi in hotel ristoranti e catering
Abbiamo una divisione che specializzata nel fornire personale per il call center
E poi personale per tutti gli eventi le fiere nel mondo delle delle fiere abbiamo detto formazione di in cui avete appena incontrato una rappresentante che si è specializzata con un ulteriore prende in una scuola di alta formazione che Adecco management Scuglia e poi abbiamo una società che si chiama PS che di fatto segue tutta la parte di esternalizzazione e delle parti l'intero
Le nostre filiali sono tante sul territorio sarà capitato appunto di vederne qualcuna sono quattrocentosettanta e con questo è senz'altro ci siamo caratterizzati per essere il leader del mercato attraverso un fatturato che è stato senz'altro costante nel tempo
Quindi abbiamo anche impiegato tante persone nel corso di questi anni attraverso prima il cosiddetto lavoro interinale o temporaneo che dir si voglia
E poi invece attualmente attraverso la somministrazione a termine vi devo dire che in attività in in zone come queste che io insomma vivo dal dal novantotto ad oggi perché sono figlia di questa terra
Molte di queste opportunità si sono trasformate poi in opportunità per i ragazzi che ancora studiavano di trovare la loro strada
E per coloro che invece avevano già terminato gli studi di sperimentare alcune professioni che poi si sono dimostrate quelle del loro futuro quindi credo che sia importante come tipo di attività che abbiamo svolto che cosa che cosa è successo può in questi anni lo sapete perché può senz'altro avete studiato meglio di alcuni di noi definitivamente
è siamo passati senz'altro dall'essere operatori solo ed esclusivamente di fornitura di lavoro temporaneo
Adesso invece degli operatori come si dice polifunzionali oggi Adecco agenzia per il lavoro e quindi non più solo società di fornitura di lavoro temporaneo si colloca sul mercato con una serie di offerte
Che vanno dal cosiddetto somministrazione a termine l'ex lavorato imporranno fino alla somministrazione a tempo indeterminato per si chiama si fa chiamare anche staff leasing in Italia
La ricollocazione professionale la ricerca e selezione e abbiamo un pacchetto punto di vendita anche di prodotti di formazione
Proprio questo cambiamento ha portato a un'offerta di servizi completi c'ha portato senz'altro a doverci interfacciare con il mercato e in maniera diversa rispetto a quello che facevamo prima
Perché non siamo più soltanto coloro che parlano di undici articoli della legge centonovantasei ma dobbiamo conoscere a menadito gli oltre ottanta articoli di una legge molto più complessa che il decreto legislativo due sette sei ha poi reso attuativa proprio perché l'offerta di servizi è stata è andata aumentando e la proposta ha detto si vuole proporre sul mercato non più solo come i commerciali che vanno a vendere di lavoro temporaneo ma soprattutto come i consulenti che vanno nelle aziende
E individuano insieme ai direttori delle risorse umane delle aziende quelle che sono le esigenze i fabbisogni in termini di risorse umane che le aziende possono avere perché l'offerta è multipla perché l'affaire polifunzionale e perché bisogna conoscere l'offerta per poterla andare a vendere e soprattutto per poter collocare una risorsa
Nel modo migliore
A tale scopo abbiamo qua ho colto senz'altro no questa opportunità questa è stata la lanciata dal dall'Università Dada dalla Fondazione Marco Biagi
E abbiamo colto lo spunto per la partecipazione a questo progetto di apprendistato di alta formazione e del master in operatore del mercato del lavoro
Che andrà a fare nient'altro che a produrre degli ottimi responsabile di filiale per quanto ci riguarda
Nel dettaglio in che cosa consiste questo apprendistato l'apprendistato l'avrete studiata se la tipologia prevista appunto dal decreto legislativo due sette sei
Quindi consentirà a l'apprendista cosiddetto di conseguire un titolo di studio di alta formazione e soprattutto di matchato aree la formazione classica teorica con invece la formazione più pratica svolta presso le nostre sedi alla fine gli apprendisti e conseguiranno un master questo master in operatore del mercato del lavoro otterranno una qualifica per quella di responsabili di filiale dopo un anno passato insieme
Passata all'interno di Adecco all'incirca un anno passata all'interno delle filiali Adecco conoscendo il mercato del lavoro conoscendo il funzionamento di un'agenzia per il lavoro come Adecco
Sotto ogni punto di vista è chiaro che però ha detto lo sforzo è ingente fin dall'inizio
Fin da questi in fase di selezioni credetemi
E che questo sforzo mira nient'altro che a costituire quelle che saranno per Adecco le risorse che in futuro entravano a far parte della nostra struttura questo e ciò che ci auguriamo ci sono i destinatari i giovani fino all'età di ventinove anni il domicilio deve essere l'Emilia Romagna perché questi il la Regione qual è che ci sponsorizza in parte il Progetto
Avranno un contratto di apprendistato l'alta formazione con iniziò il dodici settembre di quest'anno è termine previsto per il nove di settembre di questa del due mila e sette scusate
Verranno inseriti tutti presso le filiali di Adecco sul territorio emiliano-romagnolo no e il gioco Taito alcun cui inizieranno la propria attività professionale è quella di responsabile commerciale che è colui che di fatto affianca il responsabile della filiale
In tutta la sua attività
Saranno quindi fin da subito assunti entravano a far parte del nostro team verranno assunti al quarto livello del conto del commercio con un contratto di apprendistato appunto
E durante questo periodo svolgeranno circa mille cinquecento ore di formazione insieme a noi insieme all'università
Sia da vicino che da lontano insomma
Quali sono le fasi di questa sperimentazione noi in questo momento stiamo facendo stiamo effettuando le selezioni su questo territorio il dodici settembre per vediamo con la rosa di quindici candidature che abbiamo di cominciare di intraprendere l'assunzione in apprendistato
Dopodiché cominceranno subito ogni quindici piccoli eroi conoscere il mondo di Adecco attraverso una piccola formazione on the job che faremo un iniziale formazione di Benvenuto che si svolgerà attraverso quattro giornate presso la nostra sede milanese
Sarà l'unica trasferta prevista dopodiché lasceremo gli studenti al master che si svolgerà ovviamente presso queste sedi lungo duecentosettanta ore di percorso formativo e poi torneranno presto la nostra filiali per svolgere dapprima cinquecento ore di formazione formale in azienda quindi assisteranno a tutti quelli che sono i processi che poi vedremo della vita di fiale
Poi attraverso centoquarantaquattro ore di formazione a distanza gestite dall'università
E poi ci saranno cinquecento ore di formazione invece individuali teoriche che condurranno fino allo sviluppo e alla redazione di una tesina che concluderà poi il master
Al nove settembre finisce il contratto di apprendistato abbiamo di fatto avremo fatto insieme un percorso di circa un anno e quindi avremmo da responsabili commerciali dei responsabili di filiale
Questi sono i contenuti del master ve ne hanno già parlato in anticipo senz'altro chi è più coinvolto Dinoi
In termini di contenuti di tutto quello che concerne l'università
Questi invece gli argomenti alcuni degli argomenti che tratterremo sia in fase di pratiche che in fase che in modo teorico durante la prima permanenza dei quindici apprendisti presso le nostre filiali
Avremmo sia degli strumenti di base la conoscenza di strumenti di base dall'informatica
La gestione di risorse umane la salute e sicurezza sul luogo di lavoro fino ad alcuni approfondimenti specialistici che invece riguardano ho il settore in particolare delle agenzie per il lavoro o meglio ancora alcune peculiarità caratteristiche di Adecco e del nostro mondo quindi alcuni elementi della amministrazione del personale il nostro tipico orientamento al lavoro in gruppo e agli obiettivi fino alle tecniche di vendita l'attività commerciale ma anche le tecniche di selezione devo dire che credo che ne usciranno persone veramente consapevoli a trecentosessanta gradi di quello che i lavora all'interno di un'agenzia per il lavoro
Questo è il profilo del responsabile commerciale che noi stiamo cercando in questi giorni attraverso una serie di selezioni che stiamo effettuando sul territorio
Le stiamo effettuando Giada fine maggio stiamo continuando continueremo quegli assessment che si tengono generalmente presso le nostre sedi di Bologna o di Modena o sparse sul territorio emiliano-romagnolo a seconda del numero di candidature che ci che riceviamo di volta in volta
Questo ve lo ripeto giusto perché egli rimanga in mente il profilo del responsabile commerciale una laurea preferibilmente in materie tecnico economico giuridiche letta entro il ventinove anni un minimo di infarinatura su quello che il pacchetto Office
La conoscenza meno basica della lingua inglese automuniti perché è senz'altro faranno parte attiva di quella che il processo di formazione in filiale anche in termini di contatto con la clientela delle singole agenzie ha detto
Completano il profilo quello che vedete quindi lavora in team lavoro per obiettivi capacità di problem solving orientamento al cliente e capacità di negoziazione in questo senso stiamo effettuando le tracce
Io ho concluso il mio intervento vi mi preme segnalarle che questo pomeriggio dalle due metri in avanti ci troviamo qui sotto con la collega si danno un trucco lì proprio per dare ulteriori eventuali spiegazioni che doveste richiedere questa sera invece si terrà un seminario le cinque e mezza tra i vari seminari di orientamento che avrò il piacere di tenere io proprio invece sull'entrata nel mondo di Adecco sui processi di entrata al mondo di Adecco e anche magari qualche chiarimento in più per quanto riguarda questo questo progetto di apprendistato intanto vi ringrazio per l'attenzione
Grazie grazie a tutti il convegno scientifico riprende alle quattordici e quindici con un seminario specialistico e alle quindici e quindici invece ci ritroviamo qua per l'orientamento invece alle quattordici e trenta
Indi magari potremmo cominciare
Perché i relatori delle quattro meno un quarto sono già qui e quindi vorrei
Allora io sono doversi come si vede sono responsabile del servizio istruzione per la provincia di Modena
E il compito di oggi e di presentare la l'indagine che ne facciamo tutti gli anni e quella che viene presentata oggi è il sesto anno
In cui ne facciamo questa indagine che tiene monitorato i dati degli sbocchi occupazionali percorsi formativi dei diplomati della usciti dalla scuola superiore modenese
Penso di essere in assoluta continuità con le cose che venivano dette precedentemente
Perché l'obiettivo di questa indagine
Che appunto è frutto di una anche di una convenzione tra la Provincia Ics ha e le scuole modenesi a diversi obiettivi
Il primo è un obiettivo legato all'osservatorio della qualità dei servizi scolastici se
I servizi siamo ci siamo terzi nell'informatica mare percuotere fermo
Allora
I servizi le i servizi scolastici
Che offre la nostra Provincia
Appunto fanno parte di un accordo fra
Fra le diverse istituzioni e e in quest'accordo si prevede anche di tenere monitorato gli esiti dei dei diplomati antiche
Un altro Obiettivo molto importante per noi relativamente a questa indagine
La coerenza che gli sbocchi in particolare stiamo ragionando in questo caso di quelli occupazionali offrono in a seconda delle esigenze del nostro territorio nostro territorio che si articola in distretti non solo ambiti territoriali formativi ma anche
Distretti industriali
In realtà in alcuni territori vi sono delle offerte di lavoro
Informative specifiche che tengono conto delle caratteristiche di quel territorio
Ultimo ma non ultimo per importanza
Sono
Lei è l'uso che ne facciamo all'interno delle attività di orientamento sia dopo la terza media che nelle attività che di solito si fanno con gli studenti alla fine delle superiori e per consentire voi eventualmente un inserimento lavorativo un periodo di tirocinio o un approfondimento
Teorico attraverso università o i corsi post diploma
Una nostra realtà in particolare i nostri diplomati dell'anno due mila che sono stati monitorati nell'anno due mila e quattro all'anno asciutto poi io ve l'avrei volute fare vedere ma prendetele per buone le trovate nella pubblicazione che è in distribuzione
Ottime possibilità di inserimento lavorativo
Già da subito noi abbiamo il trentasette per cento dei giovani che a tre anni trova da lavorare in di coloro che si mettono sul mercato del lavoro de
Inserirsi immediatamente trovano
Da lavorare a tempo indeterminato
Ecco questa il verso prova ripartire un attimo questa è la caratterizzazione del nostro territorio
Nell'anno due mila noi avevamo tre mila e seicento diplomati nell'anno due mila e quattro due mila e cinque che sono i diplomati di quest'anno sono tre mila ottocento
Questo periodo è il periodo per noi
Del numero minore di studenti quindi abbiamo un mercato del lavoro con grande carenza
Di giovani che si inseriscono probabilmente se guardiamo le forze lavoro che escono dal mercato del lavoro
Non
Sono il doppio rispetto a quelle che potenzialmente entrano considerata il vero alla
A quella successiva i diplomati che noi siamo andati a valutare chiaramente qui c'è un cento per cento delle interviste
I diplomati come vi ho detto prima erano tre mila seicento abbiamo trovato il settantacinque per cento quindi due mila seicentoventiquattro alcuni non hanno risposto all'intervista perché irreperibile e qualcuno non ha voluto rispondere di queste il cinquantaquattro per cento attualmente nel mercato del lavoro il quarantaquattro per cento è inserito prevalentemente all'università sono pochi coloro che sono iscritte nel post diploma allegato alla formazione professionale solo lo zero virgola tre per cento in un'altra condizione quindi sono pochissimi i giovani che noi siamo andati a intervistare in questo caso erano prevalentemente Giovanni italiani non era non abbiamo ancora in questi giovani una forte che invece troveremo quando avremo fare l'indagine dei diplomati due mila e cinque
Presenza di alunni stranieri attualmente e gli alunni stranieri nelle nostre scuole sono chiaramente su tutti e cinque gli anni il nelle scuole superiori sono il sei per cento con un trend legato alla presa all'inserimento
Dovuto ai ricongiungimenti familiari che si può presumere nei prossimi quattro cinque anni arriverà anche al dieci per cento
Per noi l'anno scorso fra l'altro che avevamo il cinque e mezzo per cento avevamo ritenuto il sei un obiettivo da raggiungere in un paio di anni quindi questi dati potrebbero essere dati assolutamente
Diversi a causa di di questo
Se voi vedete questa prima tabella
Chi va a lavorare ma questo mi pare che si è abbastanza ovvio sono prevalentemente i diplomati dagli istituti professionali voi sapete che i professionali al terzo anno qualificano
I propri studenti però sono pochissimi gli studenti che lasciano la scuola al terzo anno quasi tutti arrivano alla qualifica al diploma quinquennale
All'interno di questi studenti il nove virgola due per cento va anche all'università prevalentemente vanno all'università istituti se voi vedete successivamente l'istituto agrario e il commercio e turismo con questa specificità anche cornetti e turismo fatto prevalentemente ma anche dagli agrari alle lauree brevi PD
Medicina infermieri tanto per comprenderci l'istituto grave magari è più un percorso invece coerente con agraria
Dal degli istituti tecnici invece abbiamo una significativa presenza sessantasette per cento sul mercato del lavoro e trentadue per cento va al all'università con alcune punte alcune scuole addirittura che generano il cinquanta per cento fra università e mercato del lavoro in particolare un istituto che chi è modenese conosce HD si tutto Selmi
Prevalentemente anche in questo caso verso la formazione sia sia linguistica da una parte che scienze infermieristiche o tutto il segmento delle lauree triennali di medicina per l'altro
Poi come vedete in diversi indirizzi di studio
Ci si avvicina
Ecco
L'Istituto Dante lo abbiamo ricompreso insomma anche se in realtà anzitutto professionale con il vicenza implicitamente per la poca significatività degli studenti però istituto d'arte a ma per le caratteristiche che vi dicevo prima una presenza molto grande del mercato del lavoro e relativamente ampia però trenta per cento all'università
Chiaramente ivi le scuole come il liceo classico liceo scientifico indirizzo linguistico hanno una formazione prevalentemente universitaria considerate che noi in questo caso siccome per un fatto tecnico siamo andati a recuperare i ragazzi dopo quattro anni abbiamo novantasette che sono nel mercato del lavoro ma in realtà sono laureati perché era laurea breve
Ha fatto sì che potessero non tutti sono lavorare però abbiamo valutiamo anche delle persone che hanno già finito il percorso
Post diploma e sono magari inseriti nel mercato del lavoro come laureati in
Viviamo continuiamo ad amichevole i problemi tecnici
Va bene allora non
Pare questa una tabella che molto veloce a avendo noi dei degli ambiti territoriali che coincidono con i distretti sposiamo vedere che il distretto di vignola e Sassuolo in particolare che è un distretto
Non molto dove sono maggiormente presenti
Gli istituti professionali rispetto ai licei tant'è vero che nella programmazione fatta nel due mila e due si è intervenuto con con l'apertura di un indirizzo liceo classico proprio per riequilibrare questa presenza
Eccessiva a nostro avviso dell'istruzione professionale abbiamo una caratterizzazione diversa fra studenti e mercato del lavoro questa caratterizzazione tiene anche conto delle scuole che sono presenti in quel territorio che avremmo dovuto con più attenzione ma oggettivamente non credo che ci sia
Il tempo guardarle all'inizio
Se ci riesce
Cinque allora
Il la posizione professionale a seconda del del diploma abbiamo i lavoratori dipendenti sono prevalentemente con diplomi tecnici e professionali
Lavoro autonomo e l'otto virgola nove per cento ma stiamo parlando di ragazzi che hanno ventitré ventiquattro anni e quindi non è che lavoro autonomo sia possano essere presente in modo molto significativo
E il lavoratore atipico o comunque tutti coloro che non rientrano nel lavoro dipendente o autonomo è il tre virgola sei per cento
I dati relativi alla nostra provincia attualmente continuando ad essere più bassi dei dati a livello nazionale questo sicuramente ritorna al discorso iniziale che noi facevamo di una basso numero di forze lavoro che entrano nel mercato del lavoro e quindi un'esigenza da parte delle imprese di tenersene immediatamente io qui vorrei fare anche un piccolo intervento
Dicendo che la caratteristica del nostro territorio e le molteplici attività di alternanza all'interno della scuola superiore voglio ricordare che tutti gli anni
Ragazzi il mille ragazzi vanno a fare un'esperienza di lavoro estivo guidato si chiama così è cominciata nell'ottanta e quindi sono venticinque anni che nel nostro territorio è radicata questa esperienza
Per un mese e questa esperienza viene vissuta da alcune impresa chiaramente non tutte soprattutto quelle pubbliche perché non se lo possono permettere
Come un momento anche di pre selezione ma non tanto prendo quel ragazzo ma comunque come conosco quei ragazzi conosco quali sono le competenze che acquistano a scuola che hanno attraverso la scuola
E perché no se poi il ragazzo mi piace anche alla fine del percorso lo si richiama e lo si assume
Credo che questo sia io ho parlato solo della polis guidato perché l'esperienza in realtà molto massiccia dire tirocinio durante l'anno scorso il percorso scolastico che noi a Modena chiamiamo Lidia lavori invernale guidato
è più recente quindi questi giovani che sono usciti nel due mila probabilmente non avevano avuto in modo così in massa massiccio esperienze guidate di percorsi di alternanza
Ecco i contratti come vi dicevo prima sono contratti a tempo in molti casi a tempo indeterminato una volta che gli atti di abbiamo conosciuti gli abbiamo magari valutati prendendo di con un contratto a tempo determinato iniziale
Qui dopo c'è di
Teniamo per sempre si può vedere che i maschi sono sicuramente
Più appetibili dal mercato del lavoro rispetto alle femmine lo stesso discorso vale cioè in tutta l'indagine anche una lettura al maschile cioè al femminile della dei dati e qui bisogna dire che percorsi femminili Monnet alcuni casi partono composto vanta Giantin percorsi che sono all'inizio più di cura quindi che magari richiedono percorsi di accompagnamento
C'è anche magari un'età maggiore a diciott'anni occuparsi già di cura e forse precoce
Quindi questi per così poco sono considerati sicuramente percorsi più deboli rispetto ai percorsi maschili che sono prevalentemente dei percorsi legati a il segmento industriale molto
Meccanico ma non solo che richiede
Molti molti molte persone e vive questo discorso di arringa arriva rinnovo delle forze lavoro
A tempo quindi voi vedete che gli uomini lavorano di più a tempo indeterminato le donne di più attenti point con percentuali comunque credo relativamente bassa
Io passerei cioè salterei la qualifica professionale la qualifica professionale ovviamente viene
Vissuta dai ragazzi soffice mente e perché non vorrei passare con voi tutta la giornata perché ce ne sarebbero molto
Questa è la tabella che e destino ridefinisce quindi andiamo avanti
Il
Vai oltre questo scusate torno indietro perché mi sbagliata
Questo era la differenza di i dati del due mila quindi appena tre anni abbiamo il trentasette per cento che dato che tentavo di dirvi a mente prima
Di persone che già lavoravano a tempo indeterminato quindi appena uscite e qui io oserei dire che sono tutti i diplomati degli istituti tecnici industriali che vengono nella nostra realtà rubati da un un'azienda all'altra
Abbiamo un dodici per cento di lavoratori a tempo
Determinato che immaginiamo e e poi va be'l'undici un undici per cento che era l'università col probabilmente o perché ha terminato come vi ho detto alcuni hanno terminato oppure ha deciso di abbandonare
A oggi ed questi dati sono decisamente li abbiamo visti all'inizio
Più significativi praticamente ci dicono che la totalità dei
Di questi che hanno stanno facendo un percorso prescelta di lavoro sono a lavorare ma d'altronde e quello che poi le le indagini debbo dire che noi diamo spazio i ricercatori hanno scritto questa indagine
Nella questa primavera insomma e già i segnali di un un minimo di problemi economici nel nostro territorio si cominciavano a registrare non sono tali per creare allarme credo sì perché rimane il fatto che sono pochi i giovani che si presentano sul mercato del lavoro
Avanti
Il guadagno è una delle cose che c'ha creato qualche problema di lettura abbiamo scoperto che nonostante quello che si dice i nostri giovani a quattro anni dal lavoro guadagnano molto
Molto è sempre un dato relativo guadagnano dai mille ai mille quattrocentocinquanta euro il
Trenta per cento dei giovani cioè non è guadagno altissimo però è
Ci sembrava un dato
Se abbastanza significativo anche perché né i danni dato di Reggio era un po'più basso
Non lo so se siamo stati fortunati era un anno in cui particolarmente genere generoso oppure che potrebbe essere hanno varato insomma in questa questo tipo di affermazione però era un dato che ci pareva voi considerate che il cinquantacinque per cento dei giovani guadagna da oltre gli ottocentocinquanta euro penso ai tirocinanti di medicina che ne guadagna docente sano sicuramente a quattro anni dal da dall'accesso al mercato del lavoro
Mi pareva interessante ecco riportarlo perché era un dato
Carino un altro dato molto interessante è che i nostri giovani avanti hanno in realtà avuto molte opportunità di lavoro qualcuno non le non le ha cercate però
Il
La maggioranza ne ha avuto uno due tre quattro proposte di lavoro quindi
Apparentemente insomma i nostri risultati ci fanno pensare che i nostri giovani hanno
Buone possibilità in questo momento stiamo parlando dei diplomati Duemila al due mila e quattro una riflessione che io non ho riportato in uno schema ma che di
Credo sia importante e è la percezione che loro hanno della scuola c'è cosa gli gli ha dato la scuola a cosa gli ha lasciato la scuola
Allora la percezione della scuola non è estremamente positiva sono abbastanza critici e sono abbastanza critici soprattutto
Perché pensano che la scuola abbia dato delle competenze di base ma non tutti perché il cinquanta per cento è contento malato cinquanta per cento no
Ritiene che la scuola debba e questa è una riflessione che chiaramente riportiamo le scuole debba dare più competenze trasversali legate all'informatica e alle lingue cioè
Per chiaramente stiamo ragionando didattiche sono stranamente diverse perché alcune scuole Magagni Di Tanno buone competenze
Legate alle lingue se vi ricordate la tabella iniziale però il rischio è che tutti fanno poi il corso di lingue universitario stiamo ragionando invece di adesso faccio qualche esempio ma non solo dei giovani che
Tecnici industriali del nostro territorio che vanno ad aggiustare nel mondo le le le le macchine che vengono appunto consegnate visto che la produzione di macchine
Uno dei segmenti di grosso interesse del nostro mercato questa è un'esigenza che le impresa hanno sempre espresso di avviare competenze linguistiche informatica intendenza inteso come informatica la parte applicata anche ragazzi finalmente dico io però questo deve essere sicuramente una sollecitazione per le scuole per non sottovalutare nei loro opposta
La Callas possibilità di offrire U profondi re queste conoscenza sono pochissimi gli studenti che conoscono due lingue se non lo fanno nel per all'interno del percorso chiaramente istituzionale per cui il percorso di due lingue magari guardiamo qualche dato
Sul sugli iscritti all'università che e e sulle facoltà universitarie mi in realtà in parte del dio anticipati prima i professionali si concentrano nell'area medica
Come vi dicevo stiamo ragionando delle lauree brevi insomma d'altronde dieci dodici anni fa forse fare l'infermiere
Bastava avere due anni non so quanti anni fa ma bastava dovere di due anni scuola superiore quindi questo è un segmento dove forse ancora si molti giovani pensano che ci sia una collocazione però qualcuno troviamo anche nell'area umanistica l'area tecnica sì
Caratterizza in relazione al numero degli iscritti ovviamente fortemente su ingegneria e credo che queste questo sia molto interessante d'altronde lo ricordo noi abbiamo una presenza di studenti nella mappa dei nostri studenti superiore ai
All'arresto della media nazionale negli istituti tecnici
Perché sono istituti tecnici con molti laboratori e con esperienze interessanti tant'è vero che offrono
Un ventitré per cento maggiore dei licei ad Ingegneria
Non so se ho messo la tabella ricordo però vi dico che anche in questo ecco è questa sì inseguimento maschile e femminile
Del delle scelte ripercorre un po'la scelta che viene fatta dopo la terza media le attività più di cura quindi medica delle donne
Le attività più di ingegneria ma perché il percorso è di istituti professionali da parte delle degli uomini in modo molto significativo credo che questi problemi posti Reader verranno successivamente nelle possibilità occupazionali chiaramente
Potremmo fare molti ragionamenti ma io mi ero tenuta rigorosamente al quarto d'ora poi magari non so se volete fare delle domande ma io credo che la cosa più interessante in realtà sia leggerla l'indagine
Capire
E potere poi approfondire noi faremo momenti
Con appunto le scuole nello specifico ma anche con l'università perché ci piacerebbe molto cogliere quello che succede fuori a questi giovani una volta inseriti nel percorso universitario nei quali diamo qui ci vanno vediamo invece ne vanno molti chiaramente serve un altro pezzo di lavoro che quali obiettivi quali risultati insomma anche con quasi livelli di abbandono udì successo
Possiamo vedere nell'indagine è previsto anche c'è previsto cioè un un una parte che riguarda il folto tutto il contesto sociale di riferimento che io non sto riportate ma credo che sia interessante leggerlo
Grazie
Buongiorno tutti io mi chiamo Semeraro Francesco sono responsabile per la provincia di Reggio Emilia del della programmazione della formazione per disoccupati
Ho seguito fin dal primo momento questa diciamo così questa ricerca che ormai a Reggio Emilia sta prendendo diciamo così e dire che è diventato un po'più un osservatorio quindi ha delle caratteristiche di continuità tali che ci permettono anche di cominciare a fare dei ragionamenti che riguardano e le scelte delle persone che riguardano le aspettative delle persone a lungo termine che riguardano anche le prospettive della vita lavorativa delle persone
Siamo e qui stamattina oggi e sono in grado di poter guidare i primi diciamo così elementi perché siamo in grado di poter comparare i risultati di due ricerche analoghe
Fatte sull'universo di tutti i nostri usciti dalla sistemi formativi quindi tutti
I i giovani Reggiani che sono usciti dalle scuole medie superiori quindi diplomati anche i qualificati tutti i giovani Reggiane che sono usciti dal per corsi di laurea sia dove ne sa di Modena e Reggio ma di tutte le università che sono iscritte e di tutti i giovani Reggiani che sono usciti dai percorsi di formazione
Professionale
Ecco io ho fatto non oil lucidi come la mia collega
Ho preparato alcune pagine di una relazione che vi trovate in cartella quindi se volete seguire diciamo così la relazione la possiamo anche in parte eleggere assieme per meglio essere compressiva
E la realizzazione di un osservatorio sulle transizioni badate bene che il tema delle transizioni è un tema che qui noi abbiamo sposato e le transizioni dal sistema formativo al lavoro per noi diventa un momento di passaggio che non è un momento di passaggio
Fisso momento anche molto troppo traumatico cioè dalla scuola al lavoro immediatamente no
Noi leggiamo il mercato del lavoro questi e il passaggio e l'uscita dalla scuola dall'università al lavoro come un momento alla sezione bada bene che questo nome di transizione qui
Per certi aspetti è anche abbastanza a lungo poi dopo come spiegheremo anche il perché
è un momento fatto
Molto variegato dove i giovani spesso fanno delle prove sul lavoro dove spesso incontrano dei contratti
E delle dei lavori che sono di tipo flessibile di Kirch molti sono contratti di tipo atipico
è è un momento che ma anche di formazione personale fatto a volte anche con dei rientri
Uno esce dalla scuola secondaria superiore prova andare a lavorare poi dopo e magari si scrive l'università oppure percorre un percorso di formazione superiore
Quindi è fatto anche di momenti in entrata in uscita che può dirlo dilatarsi anche per diversi anni
In questo momento e badate bene si concentra in una serie di problematiche relative proprio al tema prima tra giovani
E lavoro che noi dobbiamo esplorare perché negli ultimi anni
E si sono molto molto differenziate sostanzialmente le opportunità le carriere le prospettive delle singole persone
E cerchiamo di vedere se riusciamo a mettere a fuoco anche alcuni aspetti
Ora questa realtà ridotto all'Osservatorio che vuole ascoltare vuole vedere queste transizioni
Dalla sistema della scuola al lavoro si inserisce in un quadro più ampio che propone di individuare progettare gli strumenti utili ad interpretarle dinamiche formative e del mercato del lavoro della provincia di Reggio Emilia
Ed i meccanismi di stereotipi le motivazioni condizionamenti che contraddistinguono l'accesso dei giovani al mondo del lavoro uno vittime interpretativi relative le dinamiche delle transizioni propone che l'ingresso al lavoro non si configuri più comune vento
Vale a dire un unico passaggio che segna per un giovane la fine del periodo dell'apprendimento nel sistema scolastico formativo
E l'inizio del perito produttivo nel sistema economico ma piuttosto come un processo dinamico costituito da una serie di passaggi e di permanenza in diversi contesti lavorativi formativi
Connotati anche da apprendimenti pratici che si sommano e costituiscono la base per la professionalità e che dà in esito che dal luogo o dovrebbe dare luogo ad un rapporto di lavoro con caratteristiche di stabilità noi diciamo che alla fine di questo percorso
L'idea la tendenza l'aspirazione di molti giovani e quello di vedere finalmente realizzato il proprio ingresso e quindi un lavoro con delle caratteristiche di stabilità
Cioè un lavoro che permette sostanzialmente anche di programmare e la propria vita futura e che quindi non sia un lavoro molto incerto
Questo processo si realizza in un arco di tempo variabile da soggetto a soggetto a secondo delle proprie personali delle proprie opportunità
A seconda delle caratteristiche individuali e personali ed è anche influenzato dal contesto socio economico in cui questa persona vive
E costituisce pertanto una cartina di tornasole
Che mette in evidenza non solamente le potenzialità individuali ma anche le opportunità
Che ad ogni individuo che ogni singolo vengono riconosciute o concesse nel sistema socio economico in cui vive quindi già visto dicendo sostanzialmente che probabilmente non per tutti i giovani sostanzialmente ci siamo delle sue condizioni socio economiche tali per cui si prefigura per loro degli sbocchi occupazionali stabili e positivi
Le politiche formative quelle dell'istruzione le politiche attive del lavoro si inquadrano perfettamente in tale contesto
E diventano gli strumenti principali sia per favorire le potenzialità individuali sia per conoscere pari opportunità a tutti i giovani che per ridurre e contenere le disparità sociali
Che incidono nelle sete dei percorsi di studio prima e successivamente nell'accesso al lavoro l'idea di un osservatorio che non si esaurisca solamente con la realizzazione di un'unica ricerca ma che mantenga nel tempo un'attenzione costante nel monitorare e verificare le transizioni
Ci permette di individuare i punti gli aspetti più critici del sistema formativo e dei fabbisogni professionali del sistema produttivo
E nota sul nostro territorio Modena a sostanzialmente caratteristiche motonave quei di Reggio Emilia quindi riusciamo a leggere questi dati anche in maniera più ampia sovraprovinciale
Però forse ritorna certa sfasatura la richiamava anche la mia collega prima tra domanda e offerta di lavoro che si è tradotta danno Uri
Da parte delle istituzioni scolastiche in una risposta basata sulla proliferazione dei titoli e dei curricula formativi ogni istituto ha cominciato a moltiplicare gli indirizzi indirizzo informatico ed Enzo linguistico sperimentazioni eccetera
Avvenuta anche sulla spinta delle sperimentazioni ministeriale dell'autonomia scolastica
Questo tipo di risposta delle istituzioni scolastiche è legata all'idea che la transizione avvenga come un evento un passaggio
Poiché i lavori stanno diversificando sì occorre anche parallelamente una diversificazione dei corsi e degli indirizzi di studio
I dati che ci vengono fuori dal nostro osservatorio ci inducono invece a riflettere in una direzione diversa
E il Periodo Esterno
Questo che chiamiamo da transizione che il mercato del lavoro utilizza per diversificare le competenze delle persone no non riesce a fare la scuola
Ed è questo il periodo che i giovani si adattano sostanzialmente alle impresa alle esigenze delle imprese
Mentre risulta molto più efficace dal padre istruzioni scolastiche
Concentrarsi di più sulla formazione delle competenze di base e delle competenze trasversali e sulla capacità di risolvere i problemi per attrezzare meglio i giovani ad affrontare l'ingresso del lavoro
Le indagini scusate realizzati indagini sull'universo dei giovani quindi tutti i giovani in uscita dei percorsi formativi tutti diplomati tutti laureati e tutti gli allievi dei corsi di formazione professionale
Sono state prese a riferimento l'annualità novantanove due mila perché così distanti nel tempo perché è anche modellano indagine di Modena e datata a quattro anni perché abbiamo bisogno di tempo per vedere che cosa succede e per vedere quali sono i singoli percorsi delle persone
Questo per consentire di verificare a distanza di almeno tre anni e mezzo dalla conclusione di percorsi formativi la situazione occupazionale dei giovani
Le indagine Sonate condotto da operatori esterni che la Provincia ha individuato mediante procedure trasparenti e sono state volte svolte con l'utilizzo di un questionario telefonico
Che è stato progettato da elaborato dallo staff scientifico composto da esperti del mondo accademico
E da un nucleo di coordinamento interno dalla Provincia composto da responsabili tre servizi formazione professionale servizio scuola e servizio lavoro
Le indagini riguarda i suoi laureati sono state realizzate con la collaborazione del consorzio Almalaurea di Bologna il consorzio al quale aderiscono oltre quaranta atenei italiani
Ad oggi sono disponibili i dati relativi ai giovani uscite del sistema scolastico e formativo dal novantanove grappolo di ricerche è già stato pubblicato è stato presentato
E abbiamo i primi riscontri con i risultati dell'anno due mila il cui rapporto verrà presentato pubblicamente a Reggio Emilia nel prossimo autunno
Per ogni annualità sono stati interessati circa quattro mila e cinquecento giovani tre mila e cento sono i diplomati qualificati delle scuole superiori novecento sono i laureati quattrocento gli allievi tra formazione professionale
E questi numeri sono il patrimonio diciamo così dell'intero sistema scolastico formativo regionale
Prima di esporre i dati più significativi dei cambiamenti che noi abbiamo visto in queste due ricerca e introduco alcuni mutamenti del contesto socio economico per darvi un'idea che cosa è successo a Reggio Emilia negli ultimi sei o sette anni perché ci sono state delle trasformazioni molto profonde
Reggio Emilia ed apparecchiare la provincia italiana con il più elevato tasso di occupazione
Nel due mila e tre il rapporto tra il numero di persone occupate la popolazione in età lavorativa
Era del settanta virgola otto per cento
Dato che supera disse con sette anni di anticipo l'obiettivo europeo fissato a Lisbona che fissava il settanta per cento nel due mila dieci bisogna arrivare tendere a questo noi siamo riusciti ad arrivare e a un tasso di
Occupazione più molto prima
Tra il novantotto e il due mila e tre la popolazione provinciale ed è un dato unico in tutta la regione Emilia Romagna forse anche in tutta Italia è aumentata pensati in sei anni di circa trentasei mila abitanti
Quindi c'è stata un'esplosione demografica enorme
Se ha avuto un aumento sempre gli stessi anni anche tra popolazione scolastica più tre mila studenti nella scuola primaria
Più due mila studenti nella scuola secondaria superiore più mille cinquecento verso dare nasconde la scuola secondaria le scuole medie di primo grado più mille cinquecento studenti nelle scuole superiori
Sempre in questi anni tra il novantasei e il due mila e uno il sistema economico produttivo le cale ha creato quarantuno mila nuovi posti di lavoro
E un boom incredibile e gli economisti sono concordi sostanzialmente nel dire che c'è stato un vero e proprio boom economico sostanzialmente localizzato nel nostro territorio coperti con grande maggioranza da donne
L'economia Reggiana continua ad avvenire
A diverse me diversamente da altre economie anche del territorio regionale una fortissima vocazione industriale pensate che più del quarantadue per cento di Ion dei lavoratori lavorano nell'industria
Molto più aperto alle molto superiore la media nazionale alla media regionale
E invece per controverso i reggiani lavorano meno del terziario
E lavorano nel terziario circa cinquanta per cento dei reggiani
Contro delle medie regionali del cinquantanove e italiane sessanta le quindi l'occupazione questo noi quarantuno mila posti lavoro regimi di a nuovi se gli anni Stati fatti dall'industria dalle imprese produttive
Nei fatti nel corso del decennio novantaquattro due mila e tre il numero degli occupati industrie cresciuto alla provincia di Reggio Emilia al ritmo del due per cento all'anno
Il mercato del lavoro reggiano per tornare sostanzialmente ai nostri giovani
Ha pertanto presentato sul finire degli anni novanta e nei primi anni Duemila le condizioni ideali per i giovani che cercavano lavoro badate bene
Tanti posti di lavoro
Vuol dire tanto possibilità occupazionali giusto
E che pertanto avrebbero dovuto tradursi in buone possibilità di trovare un'occupazione soprattutto di avere buone chance per ottenere un'occupazione stabile
Io comincia a far differenza tra occupazione occupazione stabile e perché abbiamo dei detriti riscontri differenti tali condizioni però
E i nostri indagine lo confermo non sono state completamente colte anzi si registrano segnali di una crescente difficoltà dei giovani ad inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro
Risultato vero che i giovani reggiani hanno trovato una certa facilità un'occupazione teme distrutti la mia collega di moda la prima fatto presente che il studenti modenesi ricevo no più proposti lavoro ed ero è vero anche a Reggio è successo così
Ma l'aumento della domanda
Di lavoro ha trascinato di dietro di sé un altrettanto rilevante aumento dell'offerta di lavoro molto della quale provveda immigrazione in Terna
Quindi migrazione dal Sud Italia dalle regioni del Sud si ed in parte anche da immigrazione Sterna
L'aumento dell'offerta di lavoro
Le innovazioni normative sulla flessibilità del mercato del lavoro
Ed in particolare la possibilità delle aziende di stipulare senza molti vincoli rapporti di lavoro in forma atipica o temporanea
Le pressioni dell'impresa il contenimento del costo del lavoro hanno di fatto favorito la riduzione del costo del lavoro
Ma tale riduzione
E i nostri dati lo riportano si è principalmente scaricata sulle nuove generazioni un ingresso che cosa è successo
I giovani
Hanno
Sostituito
I lavoratori più anziani i lavoratori più anziani avevano prevalentemente forme di lavoro contrattualizzati predeterminato ben remunerate
I giovani che sono entrati sono entrati con molta percentuale molto alta percentuale conforme flessibili e meno remunerate
Per cui il costi lavoro di fatto oggettivamente per le imprese è diminuito
In un contesto di forte cambiamento e di crisi e difficoltà e pertanto anche lecito chiedersi
Se in un contesto economico di sviluppo come abbiamo visto prima come me ho disegnato
è queste variegate forme di lavoro instabili
Attraverso cui passano i giovani dopo l'uscita del suo del sistema formativo che rappresento Nocco la transizione questa sorta di adattamento delle competenze
E che porta condizioni via via più soddisfacenti fino a sfociare in un lavoro stabile se questo è vero in una situazione economica è buona
Che cosa succede ora
Che cosa succede quali sono le prospettive dei nostri giovani nella transizione visto che questa transizione ormai dobbiamo prendercela perché non possiamo far diversamente è così
In una situazione economica nel quale il ciclo congiunturale dà segnali di significativo rallentamento è una domanda che ci dobbiamo porre
Analizzando lo stato occupazionale a tre anni e mezzo di giovani a temere di studi
Il dato occupazionale risulta buono
Cioè i giovani sono occupati
Sono occupati oltre l'ottantacinque per cento se provengono dalla formazione
Oltre l'ottantacinque per cento si sono laureati si sono diplomati il cinquantotto per cento però sapete se un diplomatici e oltre trenta preso di ragazze che vanno all'università quindi è un dato occupazionale buono cioè vanno per trovare lavoro troviamo lavoro trovano lavoro
Per quanto riguarda la tipologia di contratto dei Giove in uscita dai diversi percorsi di studio abbiamo rilevato una notevole riduzione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato quelli che poi vengono anche di norma insieme alle forme di lavoro autonominò
Stabilite come contratti di tipo stabile come lavoro stabile
Tra l'indagine due mila tre due mila e quattro
Per i giovani e la formazione professionale i contratti stabili scendono dall'ottantadue per cento al settantuno per cento
Per i giovani diplomati scendono dal settantaquattro per cento al quarantacinque per cento per i giovani laureati scendono dal sessantatré per cento al cinquantanove per cento che viceversa ovviamente
Aumentano notevolmente i contratti atipici per il gioco e la formazione professionale che passano tra le due indagini
Dal quattro virgola quattro per cento al diciannove virgola nove per cento per i laureati dal ventotto al trenta due e per i giovani diplomati o mentono tantissimo i contratti d'apprendistato icona di formazione e lavoro triplicano
Tra due mila e tre due mila quattro si assiste quindi una forte diminuzione delle posizioni di lavoro stabili e parallelamente un consistente aumento le forme che le posizioni di lavoro non stabili
Le percezioni di questo aumenti queste incertezze badate bene sono proprie anche dei ragazzi infatti e questi ragazzi quando chiediamo loro se il loro proprio futuro professionalità delle possibilità
Chi risponde positivamente dal due mila dalle dalle dall'indagine due mila e trentadue mila e quattrocento e dal sessanta quarantanove per cento
Quando gli chiediamo se vedono un futuro più o di incognite dicono e si è vero è infatti aumento dal ventisette al quaranta per cento quindi c'è sicuramente questo trend
In generale si registra parlando di retti Tonti quanto re di quanto ha detto la mia collega prima vi ha dato un panorama sta Cemetery come si è sviluppato nelle nelle a Modena e Reggio abbiamo fatto anche noi però abbiamo notato subito questa cosa stanno aumentando tema che sta aumentando la percentuale di coloro che si collocano nelle fasce retributive più basse
Il libro e i diplomatiche con quelle più basse per esempio fino a seicento a fase tributi a fino a seicentocinquanta euro è aumentata del sei virgola otto al nove virgola tre per cento a distanza di un anno
I laureati aumenta no dal quattro al sette per cento
Quindi stanno aumentando l'accusa occupazione sta aumentando l'occupazione meno retribuito
La retribuzione delle donne si colloca con maggiore frequenza rispetto a quella dei maschi nelle fasce più basse
Quindi c'è già anche la differenza sostanziale riferita al genere la probabilità di una diplomata di essere collocato nella fascia più bassa diretto fino a seicentocinquanta euro è doppia rispetto ad un maschio
Per le laureate le cose non vanno meglio vi laureate guadagnano mediamente duecentocinquanta euro in meno dei loro colleghi maschi
E anche per quel le donne inserito era dei corsi di formazione professionale non va meglio perché sono anche loro con percentuale maggiore inserite nelle fasce di reddito minori
Che cosa determina tutte da da che cosa nasce da che cosa per quale motivo succedono queste cose no noi diciamo che molto in parte sia del contesto economico particolare ma è anche dovuto molto al contesto sociale in cui vuole persone l'influenza della famiglia
E qui ritorniamo di Timi magari che sono anche in parte sorpassati ma dobbiamo riprenderli
Nelle ricerche nello stato socio economico delle famiglie risultano ancora determinanti nell'indirizzare i giovani nei percorsi di studio
I militari sono i percorsi di studio significa che poi dopo hanno sono quelle che hanno le carriere migliori lavori migliori
Sia nella formazione del competenza che nel favorire l'inversione cauto lavoro pensate che ancora il trentuno per cento di diplomati trova lavoro grazie a contatti personali delle famiglie quindi c'è una famiglia dei genitori che hanno contatti sociali di un certo tipo e più facile per quella per quella ragazzo avviene ottenne i re un lavoro con caratteristiche di stabilità
è più semplice
Il livello di istruzione della famiglia d'origine e la sua posizione sociale condiziona ancora fortemente le scelte dei giovani tra percorsi di formazione istruzioni previ
E percorsi lunghi discriminando in tal modo le possibilità di ragazzi intraprendere teme di studi percorsi di carriera che aprono al via le professioni più prestigiose i lavori più stabili
Pensate che il settantadue per settantanove per cento dei giovani che vivono in famiglie con i genitori che hanno la laurea intraprendono percorsi universitari
E soltanto il diciotto per cento dei giovani
Che hanno figli divisioni che sono contenitori conto di studio bassi quindi anche qui è una discriminazione palese che ancora non riusciamo a sostanzialmente differenziato
Allora i dati e la conclusione perché sono brevissime soltanto due minuti vi chiedo i dati raccolti dalle indagini descrivono un contesto provinciale con un'economia vocazione industriale che ha garantito negli ultimi anni un forte sviluppo economico
Che ha creato moltissimi posti di lavoro e un tessuto socio familiare che ancora oggi investe energie
Nella scuole sull'università consentendo a molti giovani di percorrere lunghi percorsi studio basti pensare che i tre quarti dei laureati Reggiani provengono da famiglie dove non c'era laurea
Quindi c'è ancora molto forte questo investimento che molto positivo e in un contesto sociale spinto verso l'alto però però da contempo dobbiamo segnalare che stanno aumentando notevolmente ed in brevissimo tempo questo cambiamento avviene nell'arco di dodici mesi
Anche la nostra provincia l'area del lavoro precario in una situazione economica e difficoltà esso può tradursi principalmente per alcune classi sociali
In una vera e propria trappola
Nella quale si può rimanere invischiati molti anni passando da un contratto di lavoro ad un altro svolgendo mansioni differenti spesso in diversi comparti e colore Kobe definì ciò a volte piuttosto esiguo di percepire la riduzione retribuzione generalmente basse perché stanno aumentando perde fascicoletto basse che non permette più di rendersi completamente autonomi dalla famiglia ma nel contempo pagando un prezzo molto alto di non riuscire a costruirsi una professionalità spendibile e quindi una concreta opportunità per il proprio futuro professionale aumenta anche la segmentazione sociale il giovane che ha una famiglia contro di studio basso e composizione sociale bassa
Casse sociali operaia tanto per farvi tardi une un'idea e che non è poi quella tradizionale ma per aver un è un indicazione hanno minori probabilità di intraprendere percorsi di studio lunghi
Che permettono con maggiore facilità l'accesso ai lavori stabiliti e hanno pertanto maggiori possibilità di essere invischiati per lunghi periodi lavori precari non stabili e poco retribuiti
Le fasce sociali più esposte al rischio di cadere in questa trappola di lavoro precario a vita sono composte da de il giovane che svolgono percorsi studio privi dai giovani provveda famiglie con basso tasso di scolarità
Dai giovani di famiglie che non sono in grado di sorreggere le per i ragazzi
E nei questo lungo periodo della transizione e che quindi dicono loro accetta il primo lavoro che ti capita perché tanto e lavoro
Anche se è tipico anche se flessibile anche se ma retribuito
Dalle giovani donne che scelgono percorsi di studio anche molto lunghi che arrivano alla laurea
Ma che risultano perché scelgono in base a delle condizioni personali e delle differenze di genere secondo i percorsi di studio che risultano poi sul mercato del lavoro meno spendibile rispetto a quelli che scelgono
I colleghi maschi sono tutte quante fasce che devono essere costantemente monitorate perché altrimenti anche la nostra realtà una realtà ricca produttiva che ancora investe possono comunque esplodere e generale delle conflittualità delle cose che non sono sicuramente volute metà i tecnici ma non credo neanche da parte di amministratori grazie
Benissimo riprendiamo i lavori la sessione
Sì è un po'ristrutturata Enrico letta in particolare si scusa ma non riesce a essere presente
Però comunque mi sembra che siamo un po'entrati nel vivo del del convegno il mio compito è quello di introdurre il tema
Legato alla rapporto fra università mercato lavoro in particolare con riferimento al tema dell'occupabilità oltre che creare appunto le le le premesse per la discussione
Il mio compito anche quello poi di fare un po'da raccordo con quanto è stato detto questa mattina i nostri ospiti che interverranno breve non erano presenti quindi un breve quadro rispetto quello che il il punto di partenza del nostro tenevo io spero che sia chiaro
Che il il tipo di convegno che è un convegno complessa che è difficile gestire perché sono ben quattro giornate
Ha comunque un al suo interno un tentativo di fornire una ragionamento logico siamo partiti questa mattina parlando di quello che sta facendo l'ateneo di Modena Reggio Emilia idea nostra esperienza era nostra progettazione
E poi anche di alcune iniziative che ormai sono operative vedremo invece domani nel dettaglio cominceremo domani a un'analisi di quelli che sono poi gli strumenti già sviluppati a Modena
Nel nostro ateneo ma che sono ormai un patrimonio comune in quanto presenti della normativa nazionale cioè affronteremo in termini tecnici di dettaglio i temi del placement universitario del raccordo percorsi formativi percorsi di istruzione mondo dell'impresa e con testimonianze aziendali si per quanto riguarda la grande impresa per quanto riguarda la piccola impresa poi il tema dell'alto apprendistato cioè percorsi formativi innovativi che consentono di coniugare esperienze lavorative con contratti veri e propri e però anche l'acquisizione in titoli di studio
Universitario post universitario fine il tema della certificazione
Dei contratti di lavoro interverranno assieme il
Sindaco del del del comune di di Modena professor Giorgio chi poi abbiamo l'istituzione del sindaco del comune di Reggio Emilia il dottor Mauro buona reti è il direttore generale del Comune infine sempre in sostituzione del presidente dalla Provincia di Modena faremo dottor Fabrizio gli assessore al lavoro che alla alla formazione
Io penso che sia opportuno innanzitutto proprio per dare nel segno della continuità della riflessione della progettualità che sviluppata
Nel nostro ateneo ricordare che la sessione di oggi una sessione appunto dedicata al tema dell'Università di orientamento al lavoro
Verso la piena occupabilità è un titolo scelto non a caso questo è il titolo con cui Marco Biagi nel settembre del due mila uno
Aperti i lavori di un convegno analogo a questo in quella sì sotto sì circostanza i lavori erano circoscritti a un paio di giornate qui invece abbiamo appunto come detto voluto sviluppare un ragionamento più ampio però
E solo per dire che c'è una riflessione quindi a un tempo probabilmente per noi di bilanci e forse anche di rilancio
Da quella riflessione da quel convegno è nato infatti l'hanno già detto precedentemente questa mattina sia rettore che il direttore amministrativo del nostro torneo comunque per molti hanno ricordato un patto locale modenese
E reggiano per l'occupabilità questo il tema di riflessione il tema del bilancio
Quindi quello che è stato fatto dal due mila uno con delle esperienze un po'a livello pionieristico a quello che invece viene oggi offerto dal punto di vista del quadro normativo regolatorio
E quelle che poi sono appunto i risultati la la messa a regime di alcuni istituti questo sicuramente la prima valenza la seconda valenza che penso sia importante evidenziare come il tema sia stato scelto credo
Con una certa lungimiranza perché ha offerto in tempi non sospetti nel due mila uno quindi prima ancora che venisse messa a regime la nuova disciplina del mercato lavoro
Un angolo di osservazione nuovo e diverso su temi su cui ti paghiamo tutti i giorni che sono temi come abbiamo visto delle relazioni che hanno appena introdotto il tema che però cubano perché si parla di sicurezza si parla di giovani si parla di precarietà si parla di difficile traiettorie di ingresso nel mondo del lavoro bene l'angolazione Scelta nella sessione di questo pomeriggio ma già appunto indicata nel lontano due mila uno è quella di dire effettivamente esistono problemi disfunzioni
Di funzionamento del nostro mercato del lavoro magari come indicano le rilevazioni empiriche le statistiche più accentuate in questi ultimi mesi in questi ultimi anni rispetto a una recente passato però esistono premente anche altre disfunzioni altri problemi che poi portano dibattere in termini talvolta così critici sul tema del lavoro dei giovani e della precarietà
E cioè l'angolazione prescelta è quella di fare un passo indietro e non solo di analizzare il perché esiste un fenomeno di instabilità occupazionale di incertezze occupazionali quindi di incertezze di progetti di vita di incertezze legate i modelli e gli stili
Rispetto ai quali i nostri giovani devono comportarsi devono adeguarsi in base alle condizioni economico-sociali che abbiamo visto prima molto incinta no c'è anche un altro elemento perché qui stiamo parlando tutta la mattina abbiamo parlato di giovani
Ora scopriamo che spesso questi giovani sono dei ragazzi più o meno fortunati che entrano nel mercato del lavoro intorno ai venticinque anni non parlo di laureati allo queste la media nazionale tre che giusto riflettere sui esperienze locali giusto per ottenere anche un parametro di riferimento nazionale
Entro il mercato venticinque anni se hanno l'avventura disavventura
Di seguire percorsi formativi universitari entro nel mercato lo dicono le statistiche Almalaurea già richiamati ma anche recentissime statistiche che Istat altrettanto importanti entrano mediamente intorno ai ventisette ventott'anni anzi le statistiche sono ancora più precise analitiche
Ci dicono che all'incirca solo un venticinque per cento di ragazzi dava entro i ventiquattro anni Remo poi all'incirca sessanta per cento di tra virgolette giovani ragazzi che si laureano
Fra i ventiquattro e ventinove anni per un'altrettanto significativa quota di ventidue ventitré per cento
Di queste di questi soggetti che si davano oltre i trent'anni questo un elemento molto importante
Molto importante perché è chiaro che un ingresso tardivo difficile mercato lavoro crea delle logiche degli effetti perversi di spiazzamento delle regole del diritto del lavoro e del mercato e lavoro con le regole che spesso critichiamo
Ma che però il più delle volte sono anche incolpevoli rispetto alla situazione che si matura nelle scelte formative nelle scelte e percorsi di educazione e di istruzione su cui molto inchiostro giustamente tu prima le condizioni sociali economiche di partenza il peso della famiglia il peso del territorio dell'ambiente dell'essere maschio dell'essere
Semina entrare nel mercato lavoro
Dopo i venticinque anni all'impatto significativo non fosse altro perché a livello comunitario con impatto coi significativo sulle discipline e nazionali si finisce di essere giovani fra virgolette a venticinque anni Peralta si dice ventinove anni se si laureati
Ma questo sta a significare che tutte le politiche di inserimento mirato agevolato
Anche da un punto di vista finanziario nel mercato di lavoro vengono spiazzate perché non sono più utilizzabili per quei soggetti che non hanno più il venticinque ho ventinove anni di età anzi
Si è registrato sino a poco tempo fa addirittura un utilizzo distorto di queste politiche di inserimento mirato legate più o meno direttamente più o meno enfaticamente agli aspetti formativi caso esemplare
è uno strumento che viene spesso ha richiamato e viene spesso anche ricordato come Nostalgia dal mondo dell'impresa il contratto di formazione lavoro
Un contratto che tutti conoscono essersi caratterizzato per molto lavoro per nessuna formazione e comunque nonostante ciò una cospicua dote di incentivi economici all'impresa alla stregua
L'ha detto chiaramente senza mezzi termini
L'Unione europea prima attraverso
Una posizione della Commissione europea e poi una sentenza definitiva della corte Giusi attraverso una sorta di aiuto occulto sistema dell'impresa e che poco invece a che fare
Con quelle che sono le esigenze di adattamento nel mercato del lavoro non a caso il tema
Prescelto punto già nel due mila uno da Marco Biagi ricca vibrava l'attenzione sull'aspetto della occupabilità
Anche stamattina molti interventi hanno sottolineato il fatto che si sta transitando da un sistema di certezze
Ha un sistema di insicurezze caso emblematico quello del ridursi degli ingressi attraverso contratti di lavoro a tempo
Indeterminato ed è ovvio che se si chiede a qualsiasi persona se preferisce lavorare con un contratto a tempo determinato con un contratto tipico precari visibile la risposta non può che essere scontata come pure non può che essere scontata la risposta se preferisci guadagnare bene lavorare poco o viceversa
Sono delle logiche che sono un po'fuorvianti
Il termine occupabilità pone infatti su un altro aspetto non tanto sull'aspetto giuridico formale astratto che poco rileva cioè il tipo di contratto con cui tu sei assunto ma soprattutto su quello che il patrimonio know how le competenze che ha una persona per potestà tranquillamente su un mercato lavoro per avere delle competenze spendibili quindi pare essere occupabili chiaramente attraverso forme più o meno adattabili non a caso prima abbiamo anche sviluppato
Una dibattito di tipo specialistico veniva segnalato da da un intervento da parte della del pubblico che uno degli aspetti interessanti su cui riflettere è che molte volte questi nostri giovani ragazzi sempre fra virgolette considerata
L'età hanno delle difficoltà anche perché subiscono un po'le pressioni della ricerca di una stabilità per cui finiscono per accontentarsi subito di un'occupazione che ti garantisce qualcosa sul piano giuridico contrattuale
Però non è poi quel percorso che è coerente con le tue aspirazioni colpo talento pro tua capacità non a caso l'altro elemento indicativo che le statistiche ci consegna né che altrettanto preoccupante
Quanto i tassi di lavoro atipico precario
E che i giovani seguono percorsi formativi
Percorsi di alta formazione universitaria poi però la loro scelta lavorativa non è in un grosso dicevo di casi coerente con la loro formazione quindi hanno perso probabilmente delle chance e premente vanno poi inserirsi lungo dei percorsi
Che non sono in grado di sviluppare al meglio quelli che sono i tale quindi da un lato abbiamo un ingresso tardivo nel mercato di lavoro i nostri giovani hanno difficoltà
A entrare nel mercato del lavoro e quello centro non sono più tali e quindi non sono più utilizzabili pienamente in maniera adeguata quelle normative che sono pensati appunto perché tecnicamente ancora giovane
Ricordavo prima l'età d'ingresso ventisette ventott'anni come media
E questo è un dato che fa riflettere soprattutto se rapportato al confronto internazionale comparato esistono chiaramente diversi dati esistono diverse percezioni però si sa con certezza chi mediamente i giovani degli altri Paesi specialmente qui di aria anglosassone ma non solo hanno l'ingresso invece più precoce nel mercato del lavoro e non so se questo sia un bene o un male però è chiaro che delle scelte
Effettuati in età giovanile possono consentire di tollerare
O anche di vivere come una scommessa forme contrattuali temporanea tipiche tirocini a ventuno ventitré anni sono delle esperienze che possono essere vissute in maniera serena ha trent'anni e ripeto queste forme contrattuali creano invece problemi
Stamattina non so a chi ha avuto occasione di leggere
Quella sera c'è notizia in prima pagina che enfatizzava molto il fatto che il figlio di Tony Blair andrà a farsi un bella tirocinio negli Stati Uniti e il giornalista giustamente infatti Zavala attenzione sul fatto che andava effettuare questo tirocinio
Da un senatore repubblicano mi ha colpito molto il fatto che il fitto di Blair ha sfiorato ventun'anni
Chiaramente si son lauree brevi lauree lunghe però noi abbiamo una tendenza all'uscita viva anche perché valorizziamo molto le lauree lunghe stamattina si è parlato giustamente della riforma dei percorsi didattici tra l'ala triennale scoprire che la laurea triennale non porta Pera un esito di ingresso nel mercato del lavoro ma che l'ottanta novanta per cento di chi sceglie una la Triennale sceglie poi di proseguire gli studi credo che sia un segnale di allarme
Di allarme per vari motivi probabilmente perché la stessa strumentazione giuridica al quadro normativo non è allegato magari sondare triennali che molti consentono uno sbocco nel mercato lavoro perché
Mancando la riforma degli ordini professionali non può accedere a certe
Posizioni professionali ma è anche vero che però c'è un'inclinazione una tendenza significativa a protrarre il più in là l'uscita nel mercato del lavoro possono
Mento che fa riflettere come fa riflettere l'altro dato giustamente infatti Tato questa mattina da Vanni Bulgarelli ma esistono anche poi quelle note puntuali raccolte da dal dottor cazzuola e che sono poi raccolte e distribuite nelle vostre Carpenter sui dati Almalaurea e sui dati Istat che ci sarà un altro elemento che caratterizza il nostro mercato del lavoro non sono uscite tardiva
Ma quando c'è quell'uscita sul mercato del lavoro si entra in un territorio di nessuno
Sono pochissimi gli studenti che trovano un'occupazione o attraverso i tirocini
Sarà sicuramente gratificante invitato modenese che è superiore alla media me comunque sempre un dieci per cento che non a una soluzione di continuità fra il percorso
Universitario e l'ingresso nel mercato lavoro più preoccupanti invece che il settanta ottanta per cento di queste persone trova lavoro secondo canali informali quella Rete amicale o altro che agevola l'ingresso nel mercato del lavoro
Questo è significativo non solo perché come diceva giustamente prima
Che mi ha preceduto alimenta poi profili discriminatori chiaro sia più conoscenze più contatti informali
Eccolo avvantaggiato ma perché poi viene meno la coerenza tra i percorsi didattici i percorsi formativi e l'ingresso nel mercato lavoro mancano cioè dei profili formali dei profili istituzionali che aiutino in maniera coerente e razionale l'ingresso immediato lavoro
Non mancano reti reti informali mancano invece a reti formali reti istituzionali
Sia perché fanno fatica i centri per l'impiego che raramente intercettano delle fasce così alte sia a tre che le stesse università non si sono ancora strutturate per fornire un adeguato servizio di placement
Anzi questa parola placement placement universitario credo che abbia creato non pochi problemi e imbarazzi allorché nella riforma Biagi
Ne venne prospettata per la prima volta l'attuazione quando questi sarà in effetti che invece le università hanno sempre svolto questo ruolo anche i singoli docenti che diventano un ponte canale
Che aiuta il contatto fra domanda fatti lavoro mancano alle che non rende tre che ha un canale ancora una volta non istituzionale informale che si basa appunto su reti amicali sulle conoscenze stamattina si parlava del volontarismo di alcuni
Docenti che spendono energie e talenti capacità
Nel cercare di abbozzare questi servizi ma qui occorrono invece per affrontare i problemi della nuova economia delle strutture sicuramente molto più solide e molto più collaudate e attenzione lo diceva benissimo stamattina dottor Bulgarelli
Non è tanto l'intermediazione cioè il fare Collocamento che interessa alle università o alle scuole che pure viene oggi riconosciuto a livello legislativo nazionale o regionale
Ma quello che sta dietro all'intermediazione del matching cioè appunto il creare quella rete di relazioni e di rapporti che sono essenziali tre creare coerenza prete Arcore sì formati didattici e poi l'esigenza del mondo dell'impresa e in un'ottica di sistema questa esso è anche interventi di prima metastatizzato giustamente la necessità di attivare un collegamento forte e convinto
Fra scuola università e il mondo dell'impresa e però non basta semplicemente il collegamento con il mondo e l'impresa occorre il collegamento fra università e non
Della scuola occorre che la scuola fornisca dei percorsi formativi adeguati rispetto alle esigenze del territorio perché si era capitano scelte sbagliate
Nel livello secondario è chiaro che poi anche se entrano bene
In un'università chi adeguati attrezzati uffici placement difficilmente si possono fare quelle scelte o testimonino credo ampiamente egregiamente i dati raccolti
Dalla provincia di Modena e di Reggio Emilia Parma ci dicono che spesso alcuni percorsi solo dei percorsi che non portano lontano specialmente la donne perché vengono fatte delle scelte che già in partenza di saprei chiudono delle opportunità opportuno delle buone possibilità
Ingresso sicuro nel mercato del lavoro poi appunto si parla di logica di sistema
L'hanno detto tutti diventa quasi un richiamo linfatico come diventa enfatico richiamo al capitale umano la formazione di investimento abbiamo detto molte volte mancano però quelle sedi adeguate per costruire
Questa logica di sistema
Questo perché esistono vari problemi vari disfunzioni
Il rapporto congiunto sull'occupazione del del nel marzo due mila cinque del consiglio della Commissione europea è chiarissimo nel dire che manca questa logica di sistema perché abbiamo messo questa mattina molti attori vivono ancora in una logica autoreferenziale c'è un passaggio in avanti riconoscere che si
Adotta un linguaggio incomprensibile per gli altri attori che ci si ama parlare addosso però poco ancora è stato fatto per rompere tra spezzare questa logica di autoreferenzialità che rapporto congiunto solo con riferimento all'Italia dice che c'è un'incapacità delle strutture formative in particolare dell'università e delle sedi dell'eccellenza nell'alta formazione nel costruire percorsi adeguati alle esigenze del territorio circostante
Non mancano delle dichiarazioni di intenti c'è un elenco lunghissimo di
Protocolli d'intesa fra la Crui e Confindustria fra la Crui Crimella esiste anche una pluralità di intese locali però spesso manca quella capacità di sostenere queste intese programmatiche sul piano dell'implementazione concreta questo peraltro
Non è un problema solo delle logiche delle intese concertativa un problema anche delle leggi di riferimento lo vediamo senza nessun problema sia con riferimento alla riforma Biagi sia con riferimento alla a riforma Moratti sono delle riforme tuttora alla stregua di un cantiere aperto perché mancano tantissimi tasselli
Per poterne garantire operatività soprattutto si diceva anche stamattina manca un convinto il significativo monitoraggio di quelle che sono norme sperimentali
Banco monitoraggio quindi poi difficile capire se le linee strategiche le azioni prescelte sono quelle quelli giusti
Quello che conta però che questa stagione questa logica di patti territoriali ha voluto rappresentare una una sfida una provocazione verso le istituzioni locali verso i Comuni verso le province
Perché spesso dal mondo delle scuole dell'impresa si lancia un grido d'allarme il più delle volte è giustificato sulla circostanza che questi bei progetti queste intese non camminano perché mancano risorse
Stamattina giustamente credo con orgoglio professor Andrea Landi il nostro preside
Ha messo in evidenza che sì c'è un problema di risorse finanziarie ma c'è anche un problema di risorse umane risorse umane che possono essere il capitale sociale che può essere il capitale umano cioè la progettualità una ha capacità di mettere a regime di intercettare Finzi finanziamenti che va sfruttata
Il problema è che manca oggi mancano oggi risiede Guatri degli uffici di collegamento forse non solo di placement ma anche di collegamento con modelle in prese per intercettare anche finanziamenti privati che pure come dimostrano queste esperienze che abbiamo avviato con questo nome le imprese e con altre esperienze che stiamo progettando non mancano
Cito solo appunto di evitare che siano delle dei percorsi e dei percorsi che vengono sviluppati più su rapporti amicali ancora una volta che invece proprio sulla capacità del sistema formativo delle scuole e delle università di fornire delle delle delle strutture adeguate
Io racchiudo prima di passare la la la parola al sindaco di di Modena poi con gli altri interrogatori ricordando che appunto non abbiamo un fatto per l'occupabilità
Siglato nell'aprile del due mila due l'ha già ricordato rettore il direttore amministrativo il preside
è un fatto molto molto citato poco letto probabilmente
Che sarebbe utile invece prendere in mano perché fa capire la velocità e l'instabilità con cui noi stiamo riflettendo su queste tematiche del lavoro dei giovani di inserimento questo un patto del due mila due leggendolo
E si sente che è vecchio sente teche vecchio perché
Da un lato ci manca la mano di chi lo ha scritto ma dall'altro era un patto tutto concentrato sui tirocini formativi era questa la competenza alla capacità che offriva l'università al mondo delle prego de oggi siamo nel
Nel nel due mila cinque abbiamo una normativa sul mercato lavoro che ancora non è operativa che però mette a disposizione ripeto lo vedremo meglio nei prossimi giorni degli strumenti operativi
Per cercare di creare quell'interesse quella convenienza sedersi a un tavolo e come si suol dire in questi casi a creare sinergia fra squadra
E cioè appunto
Finalmente abbiamo la possibilità codificate norme di legge chi mettere a regime dei percorsi non solo di tirocinio d'ingresso nel mercato lavoro ma anche dei percorsi
Di placement quindi l'intermediazione di certificazione dei contratti e soprattutto un'alternanza scuola mista lavoro vera che si basa su forme strutturate più solide come i contratti di apprendistato e io direi che da qui che occorre partire da più corre lanciare voi come docenti universitari nel come attivo di Modena la nostra sfida diceva prima stamattina professor Langdon dare dei segnali vediamo aspettiamo dalla politica delle risposte perché ne ho molti molti nodi molte incertezze e la difficoltà di muoversi spesso spesso appunto dovuta alla mancanza di risposte perché mai sia affrontato una certa tematica ma sto dobbiamo anche dei segnali
Stamattina hanno citato in tutte le relazioni il fulcro della del Patto per l'occupabilità e cioè il fatto che l'università
Ambisce a rappresentare il motore innovazione segmento strategico di una nuova stagione di patti locali e vedere come siamo
Qui pronti per cercare di discutere e capire come questa strategia possa essere attuata con l'ultima avvertenza
Che sta molto a cuore
Al nostro Ateneo
E poi in particolare alla Fondazione Biagi per il suo carattere e che si nel progettare politiche locali dobbiamo
Immaginare delle sinergie sul nostro territorio ma dobbiamo abituarci o meno diciamo tutti come lo slogan ossessivo che però mai attuazione pensiamo a livello locale già morire locale ma pensiamo anche in un'ottica internazionale
Abbiamo bisogno di un sostegno forte dal mondo delle delle istituzioni delle imprese per poter rendere concreta questa questa possibilità anche dal punto di vista poi pratico io lancio l'ultima provocazione abbiamo sì bisogno dibattiti tavoli di sedi di concertazione mi piacerebbe però che gli osservatori sul mercato del lavoro e sull'ingresso fossero osservatori congiunti condivisi
Perché altrimenti da una proliferazione di rapporti ogni istituzione il Comune la Provincia l'università
Al suo piccolo rapporto perfetto molto utile però senonché però l'unico rapporto congiunto dove vengono messe in gioco le professionalità le esperienze
Mai riusciremo imparare umbra linguaggio comune quindi l'autoreferenzialità rimarrà si può litigare ci si può discutere
Sulle strategie e sulle policy ma quanto meno sui dati occorre capire un avviso del Comune
Basterebbe leggere i dati Almalaurea i dati Istat per avere delle
Delle indicazioni di segno diverso anche su come sta andando la tv di Modena Reggio Emilia
Che stando molto bene creati Almalaurea un po'meno bene mi sembra per i dati Istat quindi questa che è una provocazione la seconda e quella che l'università se veramente vuole rompere la logica autoreferenziale
Deve imparare a competere lo vedremo meglio nei prossimi giorni in particolare la Paolo Tomelleri pomeriggio pure forse si discuterà anche sul tema all'ordine del giorno quello di capire se opportuno meno abolire
Il valore legale del titolo di studio certo che le università oggi vogliono competere vogliono attrarre risorse in base alla capacità di attirare studenti di fare ricerca e non in base invece delle logiche di a ricerche richiesti finanziamenti pubblici che vengono poi destinati a piogge su questo credo che la politica debba darci delle risposte io vi ringrazio cedo la parola al sindaco del Comune di Modena professor Giorgio di Craxi
Ringrazio per l'occasione che mi è fornita di parlare di piena occupabilità e di mercato del lavoro
E in questa sede in questa occasione il pensiero va immediatamente a Marco Biagi di cui ricerche questo giudizio assolutamente unanime
Appaiono sempre animati dalla volontà di costruire prima di tutto un metodo di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
Che sia più semplice rispetto a quello attuale in un sistema che sia aperta in vantaggi della mobilità e non serto al precariato
Ritengo che nell'impostazione giuridica dei temi del convegno
Tutta rivolta come a disegnare questo metodo
E a individuare il ruolo dei diversi attori si senta forte l'insegnamento di viaggi e si sentiva forte nelle parole di Michele Tiraboschi poco fa
Tutto un sistema cioè deve orientare le proprie priorità e la propria capacità di innovazione
Nel trovare soluzioni al nodo cruciale l'impossibilità di creare un lavoro fisso per tutti come risposta alla precarietà sempre più alla tragedia della precarietà
Chi ha responsabilità di governo però deve prendere atto che la precarietà significa per molti la condanna a condurre un'esistenza fra mille incerto con una ricaduta che quindi e non si ferma nell'ambito del mercato di lavoro del lavoro
Ma che travolge tutti il sistema in particolare il sistema di welfare che a livello locale stiamo cercando di mantenere a livelli di eccellenza
Ho apprezzato e gesticolava da qualche giorno il contributo del collega professor Tiraboschi sul difficile passaggio dei percorsi educativi e formativi al mondo del lavoro
Spesso tardivo preceduto da un da una inutile in estenuanti attese
Il rito di difficoltà
Realizzato sovente quando si tratta ormai di ex giovani
Con uno scarso tasso di coerenza tra occupazione il percorso educativo e formativo e ce ne ha parlato anche adesso in un quadro ancora di troppo bassi livelli di istruzione
Di una legge come quella attualmente in vigore si può sempre discutere se fatta bene o se è fatta male
Se applicata correttamente oppure no
In questi casi però è meglio per un amministratore e per un sindaco cioè della veste in cui oggi intervengo
Affrontare direttamente la realtà sottostante che una legge vuole disciplinare
In questo modo si riesce meglio a evitare la strettoia del pregiudizio derivante dal proprio orientamento culturale e politico si parla di fatti di persone di situazioni concrete purtroppo e sedi universitarie quindi non essendovi abituato a vedere misurato questo pregiudizio sulle mie parole ho dovuto introdurre questo correttivo rispetto a come intervenivo imprese in precedenza dei convegni
E di questo mi scuserete
Io oggi e qui parlo da amministratore pubblico che ha davanti a sé una realtà preoccupante cioè faccio il mio mestiere
Ragazzi dice iniziati dopo pochi mesi a riassunti dopo un intervallo
Giovanni che mai nella loro vita paiono poter sperare di avere un lavoro stabile e quindi di essere in grado di progettare il futuro e ci siamo con la ricaduta su resti muto in banche eccetera
Ovviamente si parla con questi giovani
E loro ti parlano e ti parlano di come vedono vanificato l'investimento di energie incorsi ricerche impegno sul posto di lavoro ti raccontano che ogni qual volta scade un contratto perdono entusiasma di provarci ancora
Ti spiegano che le alternative non ci sono
Ti dicono della mortificazione che vivono nell'attesa di uno squillo di cellulare per giorni e giorni per fissare un colloquio
Ti fanno capire che è snervante come aspettare in anticamera che il medico ti dica quando e se ti resta ancora da ridere i giovani lo sappiamo drammatizza esagero
Bisogna parlare quei giovani veri e si vedrà che questa spesso è la realtà
Devo dire che in un mondo del lavoro regolato da queste condizioni
Non si sta non ci si trovi in una situazione socialmente e politicamente accettabile
Su temi del genere è necessaria una forte assunzione di responsabilità la riforma del lavoro deve andare insomma nella direzione opposta rispetto a questi drammatici problemi
Deve mettere in primo luogo le ragioni dell'uguaglianza
I diritti che procedono di pari passo con i doveri ma che sono preceduti da opportunità pari per tutti lo superiamo Udine il professor Tiraboschi pop il diritto costituzionale in particolare all'esistenza libera e dignitosa che la carta costituzionale affida al lavoro e devo dire che nel pensiero di Marco Biagi
Si coglie un hobby è sempre un obiettivo ideale che rappresenta l'opposto rispetto alla precarietà reale dell'oggi quella che si è imposta in particolare degli ultimi anni accompagnata dal vuoto di garanzia da cui assistiamo nel pensiero di Biagi c'è la possibilità e la positività di fare esperienze personalizzate la possibilità di misurarsi con più occasioni reali ed effettive
La sfida costruttiva verificare le proprie forze la concreta occasione di cogliere fino in fondo le proprie attitudini
La capacità di perseguire le proprie aspirazioni di costruire uno stile di vita ben coniugato tra interessi attitudini personali uso del tempo e gratificazione
Oggi la maggiore flessibilità quella che conosciamo l'unica di cui un sindaco si deve occupare ha forse portato queste positività
Non mi sembra o almeno io non lo vedo nonostante siamo in una terra in cui l'occupazione e ancora ha buoni livelli
E davvero questo l'unico modo per creare nuova occupazione
Come mai il sistema delle garanzie delle tutele non è ancora andato di pari passo con la flessibilità
Un dato deve essere fonte di riflessione per tutti
Lavoro precario lavoro flessibile lavoro a termine intorno a queste parole se costruita negli anni passati la terra promessa un po'mitica di un cambiamento all'insegna della modernità dopo il primo avvio abbiamo trovato davanti a noi gli effetti preoccupanti dell'incertezza
Che scavano fra solchi profondi nel vissuto e nelle aspirazioni di tanti giovani che non trovano lavoro e di tanti meno giovani che l'hanno perso e non sanno come riorganizzare la propria vita e quella delle proprie fa di nel sistema che si va costruendo lo dicono molti sindaci ed io con loro non ci si deve lasciare soli a cercare di dare risposta a questi giovani
Prima di arrivare a noi hanno bussato a tante porte e purtroppo nessuno va aperti
Ho
Sì dobbiamo chiederci quale strada imboccare davanti a tanta insicurezza
Quale avvenire garantire in queste condizioni in cui tanti anche non più giovani hanno perso quelle certezze quotidiane che ruotavano attorno al lavoro
Da parte nostra tutto l'impegno perché gli enti locali siano presenti negli organismi per la ricerca e l'innovazione per favorire un'occupazione di qualità e perché le nostre partecipazione nelle multiutility negli enti fieristici negli enti culturali assumano la stessa finalità
E poi l'impegno perché i servizi sanitari alla persona sappiano trovare equilibrio tra efficacia efficienza ottimizzazione delle risorse e relazioni col personale
All'insegna doveva di una forte salvaguardia dei diritti dei lavoratori che per la verità molto spesso vediamo affievolirsi in alcuni settori del privato
Che lavorano assieme a fianco dei nostri dipendenti spesso nelle stesse strutture protette negli stessi ospedali
La sensazione è che oggi la precarietà abbia coinvolto anche visti ieri che precari non sono mai sta il problema perciò e anche come garantire oggi che non si è assunto a Progetto ad esempio un lavoratore metalmeccanico
Questo deve essere il nostro obiettivo usando tutte le nostre forze per evitare che la precarietà diventi una modalità normale del lavoro
In Italia le protezioni sociali sono rimaste quelle di una volta qualcosa anzi si è perso
Marco Biagi invece insisteva molto assieme alla alla flessibilità sulla ridefinizione degli istituti previdenziali sino ad oggi si è proceduto nella direzione della flessibilità e non riesco a vedere dove sia l'altro pezzo della riforma
So bene che non si può risolvere il problema mirando solamente alla sicurezza del posto di lavoro senza rendersi conto che si è realizzata una evoluzione nelle cose che non consente questa soluzione
Non bastano dunque gli Almohadi ammortizzatori sociali ma lo Stato deve saper garantire un livello alto e costante di diritti legati alla condizione di cittadino
Per compensare il livello più basso e più discontinuo di quelli legati allo status di lavoratore
Occorre quindi un Welfare i cui benefici siano incentivanti per chi cambia più volte lavoro
Coprano i periodi ne ha inattivi e prendano il posto di quel sistema di premi che invece nel lavoro fisso ricollegano vantaggi all'anzianità e al prolungarsi del rapporto ma vedo anche che c'è grande ritieni ad affermare chiaramente che le organizzazioni sindacali
Assieme all'impresa devono essere l'interlocutore privilegiato di questo dialogo per costruire non dico la piena ma una migliore occupabilità
Dico che c'è prima di tutto un tema di diritti
Nessuno può pensare che il tema della flessibilità del lavoro abbia un orizzonte così ristretto da potere comprendere solo la disciplina legale astratta
Ed un legame diretto perché esclude tutti gli altri tra scuole università da un lato e sistema delle imprese dall'altro il tema della flessibilità infatti proprio per i suoi riflessi sulla occupazione ha bisogno di parti sociali portatrici degli opposti interessi in campo e presuppone la concertazione con le organizzazioni sindacali
Qui mi pare di cogliere un vuoto
Senza il consenso sociale frutto di accordi condivisi e rispettati che sappiano allontanare la precarietà e incertezza si rischia di rimanere all'anno zero non si fa alcun passo in avanti
Oggi ci si deve battere perché la flessibilità non sia applicata in modo indiscriminato non sia un éscamotage per diminuire i costi di produzione
Persino per aumentare la produttività scaricando tutto sul lavoratore che oltretutto vive anche con il perenne timore del licenziamento sempre alle porte
Certo bisogna rassegnarsi all'idea che la produzione fatta al momento in cui si presento tutta un'esistenza senza creare magazzino non è un'invenzione e che quindi l'esigenza di certe professionalità e discontinuo
Ma allora non possiamo attendere ancora per costruire nel mondo del lavoro reti di protezione forti e ineludibili la prima delle quali è la formazione qualche retaggio di vecchie concezioni c'è ancora ma di certo se non si dialoga in maniera forte con le organizzazioni sindacali si aiuta poco a rendere accettabile la flessibilità è vero che la formazione non deve essere diciamo così un modo mascherato per pagare un sussidio di disoccupazione
Ma è anche vero che gli investimenti sulla formazione devono essere tanti per dare all'università e alla scuola risorse età risorse tali da mettere in condizione di creare opportunità vere
Queste risorse non le vedo e non vedo neanche il quadro normativo che deve tutelare affondo i lavoratori
Valorizzando il luogo i due ripeto ancora il ruolo del sindacato
Affinché sia posto nelle condizioni di praticare una vera concertazione di verificare tempi di realizzazione dei progetti
Di apprestare eventuali risultati e di battersi con gli strumenti di pressione proprio del mondo del lavoro per superare le inadempienza
Vedo invece che lo strumento più forte per creare la base dell'opportunità diffuse
La scuola a tempo pieno quella che cerca di mettere i giovanissimi il più possibile in condizioni di parità in asse di partenza sta subendo una preoccupante modificazione genetica
Che ridurrà gli effetti di quella che invece è sempre stata una importante occasione per i ragazzi
Perché possono giungere al momento dell'ingresso
Nel mercato del lavoro con un più completo bagaglio di cultura di base e di conoscenza se mi risponde se mi si risponde che il numero delle ore a scuola con la riforma in campo è grosso modo lo stesso allora dico chiaramente che non è solo un problema di ore di vigilanza sui ragazzi mentre i genitori sono al lavoro
Ma si tratta di valorizzare il metodo con cui la scuola a tempo pieno possa seguire un percorso didattico diverso più approfondito teso a ovviare ad eventuali carenze della famiglia e ho sentito nelle relazioni precedenti la relazione Roversi e la relazione Semeraro nel dibattito precedente
Come questo tema della famiglia di provenienza sia ancora tratto significativo per le successive opportunità in materia di lavoro che non fa che confermare questa mia preoccupazione
Lo so dobbiamo fare tutto questo in una stagione ormai lunga di declino economico
Fino all'anno scorso aumentava l'occupazione senza che aumentasse il prodotto interno lordo cioè un Ventavoli lavori più con le più brevi di basso profilo di bassa remunerazione adesso non aumenta il PIL e non aumenta neppure l'occupazione
La spiegazione è semplice siamo di fronte a un fenomeno di forza lavoro disincentivato di persone che non si scrivono più neppure alle liste di disoccupazione
Non si considerano più possibili lavoratori e sono soprattutto donne e soprattutto al sud
L'introduzione delle nuove figure di lavoro dipendente oggi consentite corrisponde ad un ente idea di flessibilità molto accentuata che si accompagna ad una posizione di debolezza che non può essere senza contrappeso la strade da seguire ma occorre introdurre questi contrappesi
L'assenza di un impegno forte ad inserire questo tema in una prospettiva di seria concertazione sindacale che rimetta al centro il problema della piena occupabilità
Rischia di rendere fragile lo stesso ruolo dei soggetti istituzionali come l'università e la scuola che debbono creare le condizioni per una più forte preparazione professionale aperta agli sbocchi sul mercato del lavoro
Diventa difficile cioè modulare in in modo credibile il rapporto con le aziende senza che l'interlocutore cui compete la tutela dei diritti del lavoro sia pienamente coinvolto sedersi al tavolo cioè come avviene talvolta in sede di approfondimento di questi temi anche a livello istituzionale
Sedersi al tavolo in cui si parla di come garantire la piena occupabilità in un quadro di flessibilità senza che i sindacati partecipino in un ruolo forte dà la sensazione di fare qualcosa di provvisorio di non accettato privo di consenso sociale che si vuole alla fine sostanzialmente subito da parte del lavoratore
Ci sarebbe l'irrealtà ben altri modi di attuare una flessibilità articolata sull'idea del Progetto come dimostrato da qui governi
Governi europei che hanno legato tali idea a quella di ammortizzatori sociali tipo indennità di disoccupazione in un quadro di forte dialogo con le organizzazioni sindacali
Proprio su questo tema voglio concludere perso tempo sottolineare l'impegno che ci attende
Per guardare alla piena occupabilità dobbiamo superare l'idea che possa esistere un quadro di lavoro a progetto senza che si sappia che offrirà lavoratore programmi e garanzie costruiti Soon mediazioni realizzate dalle parti sociali riconosciute e condivise vi ringrazio
Io vogliono incalza il professor innanzitutto per aver fatto giustizia del pensiero di Marco Biagi ricordando che la flessibilità che lui immaginava era accompagnata da forti contrappesi sul piano delle tutele degli ammortizzatori
Sì ai vecchi ammortizzatori ma anche come giustamente diceva il sindaco strumenti innovativi servizi all'impiego servizi per le imprese il problema della formazione su cui occorre investire molto e di più poi soprattutto credo che le parole il sindaco siano poi confermate la realtà dare fa della stessa riforma Biagi difforme anche importanti ambiziose al di là del contrappeso meno che devono avere che però non sono accompagnate da consenso sociale condivisione con le parti sociali dialogo hanno una vita breve l'ha dimostrato il Patto di Milano per l'occupazione del due mila due mila uno lo stesso Biagi ed ha lavorato e anche oggi sulla riforma Biagi questo indicativo una riforma che fatica camminare proprio perché mancano delle intese delle sedi di concertazione fortunatamente lo diciamo prima e l'ha detto prima
Questa mattina la dottoressa Gelmini il direttore della della Fondazione Biagi esistono comunque già alcune significative in realtà in cui si sta sperimentando l'Emilia Romagna in maniera coraggiosa sugli strumenti di qualità e d'ingresso mirato come l'alta formazione registro delle intese sociali che stanno accompagnando questi strumenti quindi questo dimostra che il dialogo la concertazione è uno strumento molto importante per progettare il futuro dei nostri ragazzi sto passo la parola al direttore generale il cui Reggio Emilia dottor Mauro Bonaiti
Grazie dell'invito porto anche i saluti del sindaco io che non ha potuto partecipare
Io volevo intanto con volevo dire che condivido pienamente le parole del sindaco di Modena su questo punto della della tutela che della difficoltà di parlare di stabilità
A prescindere da meccanismi di tutela di coinvolgimento delle forze sociali
Ma volevo anche per concentrare il mio intervento sul sull'altro versante cioè sul tema delle politiche attive
Su quali politiche attive per l'occupabilità allora volevo toccare fondamentalmente tre punti un primo punto e la questione dell'occupabilità Dupré
Cioè rispetto a quale modello di sviluppo economico
Perché se stiamo parlando dunque a parità rispetto a un modello di sviluppo come quello attuale tutto sommato abbiamo un'occupazione altissima abbiamo visto che ci sono dati che confermano certo mettono in crisi denotano anche momenti di difficoltà però tutto sommato l'occupazione Alzaia
Anzi è talmente alta che
La nostra domanda di lavoro attrarlo offerto proveniente anche da altri Paesi il tema però quale e che questo modello di sviluppo dal nostro punto di vista almeno nella nostra città è un modello di sviluppo in crisi
Il modello di sviluppo che segna sostanzialmente il passo perché sta diventando di sviluppo estremamente costoso
è un modello di sviluppo molto distensivo dal punto di vista quantitativo
Molto poco basato su come dire un'economia della conoscenza è un modello di sviluppo che tende a un forte consumo delle risorse ambientali delle risorse sociali ha un forte costo sociale
Per mantenere quel sistema vivo cioè un esempio per tutti la città di Reggio Emilia nel giro di cinque anni è aumentato del venticinque per cento noi abbiamo un quarto della popolazione età scolare che extracomunitarie aveva avuto un consumo del territorio fortissimo
E abbiamo una serie di questioni che dobbiamo affrontare e che possono essere affrontati solamente se lo stesso modello di sviluppo economico che oggi ha caratterizzato la nostra zona viene in un qualche modo ripensato ripensato vuol dire un modello di sviluppo economico che basi di più
La propria competenza distintiva passatemi questo termine
Sul tema dell'innovazione della ricerca della conoscenza della qualità dell'intervento in settori a appunto dell'uscita per certi aspetti da settori che oggi oramai sono estremamente maturi
E quindi della capacità di entrare in settori nuovi in settori a più alto contenuto di notavo lo dico questo perché occupabilità nella situazione di oggi è una cosa occupabilità rispetto a questo se disegno significa
Sviluppo di competenze che sono nuove e che rendono le persone occupabili in un nuovo contesto in un disegno di società della conoscenza
Vuol dire investire su altri tipi di competenza allora da questo punto di vista
Secondo tema che volevo affrontare
E questo cioè competenze che tipo di competenze in un in un sistema che va verso quella direzione
Allora io vedo tre dimensioni che voglio toccare da questo punto di vista la prima
L'esigenza di a vere competenze cosiddette sostenibili cioè competente capace di adattarsi al cambiamento competenze capaci di seguire innovazioni che per lo più saranno Nova sei tipo continuo
E quindi che non è solamente una competenza che serve oggi per entrare nel mercato del lavoro ma che una competenza che domani è necessario si debba sviluppare per potere
Aver mobilitato il poter avere carriera per poter avere sviluppo per poter rendere l'occupabilità non un fenomeno al tempo ti con zero ma un fenomeno continuo nella vita delle persone
Seconda dimensione che mi sembra importante e competenze che non siano solamente trasferimenti di saperi
Ma che siano prima di tutto competenze cognitive di comprensione della realtà in un sistema come quello
E competenze anche di tipo relazionale e vennero che come dire il capitale sociale in possesso delle persone che provengono da sistemi familiari gruppi familiari il più alto livello
Sono come dire elementi che si fanno la sperequazione tra gli individui non sono elementi di
Di diverso opportunità ma è anche vero che la capacità di costruire reti di relazione diventa anche sulla competenza assolutamente sviluppabile e che le istituzioni possono Italia divide a costruire
Cioè costruire reti relazionali quindi le tutte le competenze di tipo relazionale diventano competenze che nel nuovo meccanismo in un nuovo modello di sviluppo diventano più competenze fondamentali come il vento la capacità di pensare in modo sistemico come lo diventa
La capacità di di di negoziare e costruire relazioni con gli individui oggi le imprese questo competenze cerca no le imprese che competono sui mercati di di tipo internazionale
Le imprese che competono non sulla variabile del costo
Allora questo vuol dire non lavorare solo sul sapere sul sulla dimensione disciplinare e sul trasferimento di saperi ma vuol dire lavorare anche su competenze più volute di tipo cognitivo relazionale e di capacità
Infine ultima dimensione di competenza diciamo importante e che è noto mi sembrano svilupparsi domati chiede sempre di più anche a livello internazionale dalla esotica Nava Brignone scuro
Al più nostrano associazione italiana dei formatori il tema dei valori
Cioè dell'esigenza di riportare l'etica e i valori all'interno dell'impresa all'interno dell'organizzazione cioè il tema dei valori sta diventando sempre più un tema distintivo
Del competenze
Dei nostri giovani
Allora vengo al terzo punto voglio toccare il tema dell'apprendimento
Cioè del tema dell'attenzione alle modalità di apprendimento perché qui cambiano radicalmente alcune variabili fondamentali la prima è la questione del tempo
Cioè l'apprendimento quando non è un problema solo di apprendimento prima dell'ingresso nel mercato del lavoro
Ma vuol dire apprendimento durante la vita lavorativa non solamente perché occupa vive può essere occupabili oggi ma dopodomani queste persone sappiano che dieci anni di non formazione vuol dire non occupabilità
Vuol dire non essere espulso dal mercato di lavoro tant'è che i problemi oggi al mercato del lavoro ce l'hanno le persone
Che hanno sta
Difficoltà la seconda questione quel tipo di competenze che abbiamo visto prima non sono solo competenze che riguardano l'apprendimento di tipo formale
Ma c'è tutto il mondo del non formale dell'informale sono apprendimenti competenze che si sviluppa attraverso anche una formazione informale cioè legata all'esperienza sul lavoro legata ha esperienza che si sviluppano in altri contesti che non sono in contesti della trasferimento di conoscenze
Ma vuol dire anche allora che il tema del rapporto tra ricerca sperimentazione formazione sono come dire forme di sviluppo è a conoscenza che non possono essere scollegate
Dove abbiamo chi fa ricerca chi fa sperimentazione chi fa formazione è ovvio che questo non ci aiuta a costruire una apprendimento di competenza
Perché se le competenze non fanno il cinque ciclo completo dei ricerca sperimentazione formazione valutazione e quindi ritorno alla formazione eccetera eccetera
Noi non abbiamo il circuito dell'apprendimento no quello che si chiama il double Luppino il cd doppio cerchio che ci aiuta a costruire apprendimento allora questa cosa qua però mette in crisi l'elemento dei soggetti
Noi oggi abbiamo dei soggetti che sono specializzati abbiamo i soggetti che fanno la sperimentazione abbiamo i soggetti che fanno una ricerca abbiamo i soggetti che fanno la la la formazione eccetera diceva bene prima Tiraboschi
Che l'università si pone come soggetto che può svolgere questo compito eccetera eccetera
E diceva bene prima spinge come dire lanciava a queste sfide interessanti alla politica cetriolo sono la politica rappresentano in questa sede io però ribaltò la cosa cioè oggi l'università è in grado di offrire questo progetto
è veramente in grado di essere soggetto capace di fare questo
E aggiungo un'altra cosa è il soggetto che capace appunto di fare interagire istituzioni individui organizzazioni sociali in sistema delle imprese perché attenzione foto formazione politica attiva del lavoro nel long life learning l'apprendimento durante tutta la vita lavorativa con un quadro europeo dell'allargamento ai Paesi e un rapporto tra come dire mozione Prodi e mozione dei paesi Blair etc attenzione chiari di luna sono che i fondi per la formazione non sono così come dire
Che viaggiano sui tappetini eccetera eccetera le imprese forse qualche soldino bisognerà che aumentano anche i tasca loro se c'è il tema dello sviluppo di un capitale umano che davvero diventa la variabile competitive eccetera eccetera
Ecco
E dove scusate mi son dimenticato due punti che reputo fondamentali nel tema dell'apprendimento
Apprendimento benissimo interessantissimo outplacement credo che sia anzi placement e outplacement credo che sia come dire un servizio fondamentale ma non ci dimentichiamo che nell'apprendimento il tema del come dire governo dei processi apprendimento tanto usato un'altra parola inglese Cochin mento Ring cioè la capacità di uscire di un molto come dire accompagnare questi percorsi di crescita
Degli individui all'interno del loro processi di vita lavorativa sulla trattati importanti non è il problema semplicemente distare domanda e offerta di lavoro ma il problema di accompagnare gli individui a costruire la propria occupabilità
Ecco questi meccanismi
Ultima questione credo fondamentale il tema dei luoghi cioè dove avviene l'apprendimento quell'apprendimento che è formale e informale che lega attenzione io qui dico un'altra come dire un'altra provocazione
Basta col localismo cioè noi viviamo in una regione che in una dimensione istituzionale che vive di localismi che a Reggio Emilia non si sa che cosa succede al Modena City cioè
Questa è una dimensione di un localismo che è impressionante cioè c'è l'esigenza di aiutare gli individui a guardarsi intorno
Anche a vedere che cosa succede a livello nazionale Chabrier Tiraboschi non guardiamo solamente i dati locali sono interessanti eccetera ma guardiamoci in un quadro più complessivo guardiamo quali sono esperienza di altri Paesi ma non per coppia questa cosa addestrati se ridicola ma come dire per a vere con i allora apprendimento vuol dire oggi in un sistema che va verso una dimensione
Come qualche dicevo prima di uno sviluppo ad alto livello di qualità vuol dire guardarsi intorno vuol dire
Vivere formale né informale senza l'ossessione della certificazione delle competenze ma sviluppando davvero le competenze attraverso percorsi processo eccetera eccetera
Allora qua dico attenzione certo
Poi vengo e chiudo su quel punto che cosa come amministrazioni ci si io mi sento sfidati in questo senso qua ci sono somme gli impegni importanti
Attenzione però che tutti quanti dobbiamo come dire fare un ragionamento su quali sono le nostre competenze per affrontare questo quadro cioè voglio dire la stessa università oggi
Non sempre mi sembra all'altezza di questi compiti di queste sfide
Perché dicevo prima ben venga il placement ma c'è ancora tanto da fare sul processo di governo dei processi di apprendimento c'è tanto da fare per pensare che informale informale
Formale informale sperimentazione il lavoro e non lavoro sono processi che si alternano nel corso di una vita non possono esser fatti tutti prima
Dopodiché abbiamo risolto il problema quando i giovani sono occupati perché se noi vogliamo e anche qua e anche in Consiglio come dire come modello di business all'università
Se vogliamo a vere competizione sul mercato delle università la fidelizzazione dello studente diventa un elemento fondamentale percorso da sua vita lavorativa
Cioè io mi aspetto che un'università punti prima di tutto a conservare il rapporto con gli studenti che escono dalla sua facoltà
Perché nel corso dell'ode lavorativa può essere un punto di riferimento fondamentale dello sviluppo della propria professionalità e con quale long life learning
Ma oggi siamo allora su questo un punto interessante su cui
E ci dobbiamo trovare intorno a dei tavoli a discutere su modelli di sviluppo modelli di tutela politiche attive del lavoro
E guardandosi in faccia come dire dal punto di vista dei soggetti che in questo quadro partecipano rappresentanza dei lavoratori rappresentanza degli imprenditori università eccetera eccetera e vedendo quello che tutti questi soggetti possono fare
Dal mio dal nostro punto di vista dal punto di vista con i ricami stazioni locali mi sento parlo mite impegnato su tre questioni di fondo come all'istanza la prima innanzitutto quello di dare alle norme e alle direttive europee
Con le gambe perché il prima questione è questa cioè ci sono tantissime delle norme tantissime avere direttive ma poi alla fine
Come dice anche i rapporti Ministero del lavoro eccetera c'è stato il punto di fondo che prima di tutto quelle regole quelle direttive che si dà tipo entro sei mesi che uno esce dall'eccetera eccetera decadere occasioni di formazione sono poiché non ci sono quindi la prima questione e l'attuazione alle norme alle direttive
La seconda cosa su cui noi ci sentiamo particolarmente sfidato impegnate e la costruzione di politiche integrate del lavoro dove appunto Soggetti strumenti istituti modalità eccetera trovano integrazione e dove per politiche integrate intendo strumenti integrati rispetto alle politiche del lavoro e le politiche del ma anche le politiche integrate tra di loro
Il tema dell'immigrazione che per loro problema sociale forti se non si risolve se non mettiamo in discussione il modello di sviluppo economico il tema dell'ambiente non si risolve se lo mettiamo in cioè questi temi tra di loro in un sistema così complesso sono sempre più tra di loro impegno
Integra quindi il tema di fondo è la nostra capacità di costruire insieme agli altri attori
Insieme agli altri attori perché tanto meno oggi le fa solo istituzione pubblica ma si fa insieme agli altri attori politiche integrate integrando più strumenti e più politica la terza grande sfida e che noi oggi non siamo capaci di fare questo
Che abbiamo bisogno noi come amministrazione comunale di una fortissima investimento in termini di innovazione organizzativa di innovazione sulle professionalità interne di innovazione sulla nostra capacità di dare risposta a queste questioni
Credo che mai come in questa fase ci sia un forte diesel e mia mento tra le strategie le politiche che abbiamo in testa eccetera e i modelli organizzativi le competenze di management dei nostra della nostra non fa oggi amministratore
C'è proprio un bisogno quindi di ritarare su queste tre questioni noi ci investiremo e stiamo investendo nel prossimo
Dopo una rete di ha risposto alla alla alla provocazione come acconto provocazione io non so se l'università e attualmente attrezzato per per
Risponderà tutte queste sfide però vuol giocare questo ruolo e ci fa piacere sapere che anche le amministrazioni comunali sono disponibile a quel soprattutto il discorso che ha sviluppato in maniera così così intensa io penso che Emerico un problema di governance sul territorio peraltro un territorio che non deve vivere di localismi e protagonismi come spesso accade invece di de di progettualità e qui allora giustamente diceva lei quel termine capitale sociale c'è quella capacità di costruire a reti di relazioni deve essere affidata a qualcuno io penso che la sede per eccellenza per costruire maniera condivisa partecipata con le parti sociali questa rete di relazioni non più su informali amicali ma strutturate che poi aiutano ripensare le politiche sociali e politiche economiche a garantire uno sviluppo equilibrato non possa che avvenire attraverso la partecipazione di tutti ma anche una capacità di dare quel qualcosa in più quel valore aggiunto che l'università si candida a dare
Esso passo la parola l'assessore al lavoro e formazione la provincia di Modena dottor Fabrizio riti
Grazie buona serata a tutti
Innanzitutto vi porto il saluto del presidente Sabattini che non ha potuto essere presente che soltanto all'ultimo momento mi ha avvertito il mi ha pregato di di sostituirlo questo banche a mia giustificazione
A non vi presenterò quindi un intervento così strutturato come quelli che mi hanno preceduto ma forse questa anche una fortuna visto che sto per ultimo e questo mi permette di fare di di stancare di meno da un lato e di fare riferimento alle cose che sono già state dette
è un pomeriggio molto interessate io partirò proprio dalle considerazioni che ha fatto il signor sindaco di Modena cioè da considerazioni che noi abbiamo potuto verificare e toccare con mano anche nelle negli ultimi dati che abbiamo messo a disposizione diciamo così della società modenese riguardano l'osservatore il mercato del lavoro del due mila e quattro questo
Senso di precarietà la metto in questo modo coi vado molto velocemente a qualche altro tema è molto molto visibile laddove abbiamo cercato di approfondire proprio i temi della occupazione dei giovani e delle donne nel due mila quattro in una provincia sapete adesso inutile che io sto qui a fare l'approdo latte dei dati magari sul sito de la Provincia c'è tutto faccio un po'di pubblicità
Che comunque diciamo a indicatori nel mercato del lavoro di altissimo livello a a livello non solo nazionale ma europeo ha raggiunto i livelli che sono indicate terrorismo a Lisbona la strategia di Lisbona tra il due mila dieci eccetera eccetera queste cose immagino
Di parlare con una platea che conosca conosca questi temi quindi vado molto velocemente
Però ci sono temi che vanno siccome abbiamo parlato molto di capitale umano abbiamo parte parlato molto di capitale sociale
Noi amministratori pubblici dobbiamo porci anche la globalità e diciamo così l'interrelazione diceva che chi mi ha preceduto di queste di queste di queste problematiche e di butto lì un dato solo noi dobbiamo sapere che in provincia di Modena i ventenni di oggi i ventenni del due mila e cinque sono poco più di sessantasei mila
Contro i trentenni che sono cento quasi centodieci mila questo vuol dire che abbiamo che questo chiaramente perfetto del baby sboom degli anni ottanta queste matematica pura questo baby sboom ci porta ad a vere sostanzialmente oggi due terzi dei ventenni rispetto ai trentenni che abbiamo nel non dico nel mondo del lavoro abbiamo nella società modenese di residenti le sto parlando dei residenti
Naturalmente questo nello stesso rapporto non c'è per gli iscritti all'università che realtà sono molti di più perché c'è il tutto il fenomeno che abbiamo visto prima di maggiore accesso anche alle facoltà universitarie per fortuna eccetera eccetera però questo ci pone un problema di tenuta del nostro modello diceva anche che mi ha preceduto
è chiaro che questo questa carenza di persone varrà sicuramente almeno parzialmente sostituita e diciamo così riequilibrata anche dall'in talmente dalla parte dalla presenza ulteriore ancora e ancora in aumento di lavoratori immigrati da altri Paesi dell'Unione europea e soprattutto fuori dall'Unione Europea
Ma a questo punto si pone chiaramente il problema del Di Bello diciamo così anche di formazione e di e di di conoscenze che questi lavoratori portano nel tessuto modenese
Allora noi vogliamo puntare
A un'economia diciamo così del della della conoscenza l'economia di alto livello l'economia di alta competitività abbiamo però dobbiamo però sapere che nei prossimi dieci anni abbiamo un deficit di risorse umane un deficit proprio strutturale al quale oggi non possiamo porre mano se non lavorando su questi ed avendo ben presenti questi numeri
Un altro elemento che esce con grande chiarezza e che credo vada sottolineato e che come già avvenuto anche nel due mila tre ma nel due mila e quattro in modo ancora più evidente
Nella nostra provincia sono che è cresciuto allo stesso tempo il numero delle persone occupate il numero delle persone in cerca di lavoro
E questo è evidentemente legato anche nelle interviste che noi abbiamo fatto col nostro sistema diciamo così di rilevazione telefonica
è evidentemente legato alle necessità alla volontà espressa la necessità delle famiglie
Di avere un maggior reddito a disposizione quindi sono molte le persone che si propongono sul mercato del lavoro per portare in famiglia un ulteriore rafforzamento dal punto di vista economico chiaro che tutti avete presente
Quale tipo di Gazzo stiamo vivendo no soprattutto chi ha un lavoro di tipo dipendente rispetto all'acquisizione di beni e servizi sul sul suo mercato magari molto molto ristretto molto locale ma è quello che noi tocchiamo tutti i giorni no
Ecco questo fenomeno questo fenomeno ha fatto sì che si siano INCE siano accentuati alcuni elementi che io credo di criticità anche a Modena
è stato ricordato molto bene prima e anche nelle relazioni relazioni precedenti con i numeri l'incremento dei rapporti chiamiamoli a tempo determinato presso per per semplificare un incremento che ha interessato in particolare le donne che i giovani e i giovani che intorno nel mondo del lavoro questo rappresenta un elemento diciamo così di dinamicità ma può rappresentare anche un forte elemento di discriminazione quarant'soprattutto non credo in questo in questo campo non tanto nei confronti dei giovani quanti confronti delle donne laddove anche con livelli diciamo così di formazione e di conoscenze superiori a quelle dei coetanei maschi si raggiungono comunque livelli inferiori sia per quanto riguarda la retribuzione sia per quanto riguarda l'inquadramento allora voi pensate seriamente che una società che vuole fare competizione posso sprecare in questo modo le risorse perché voglio dire dietro ci sono grandissimi investimenti da parte delle famiglie della città stessa su queste persone
Che purtroppo non vengono pienamente utilizzati non vengono pienamente utilizzati questo un problema gravissimo che noi abbiamo anche perché rendetevi conto il proprio perché i livelli di occupazione in tassi di attività sono quelli che sono la la forza lavoro che ne possiamo mettere che ne possiamo mettere in campo nei prossimi anni e questa è questa
E questa assieme a quella come dicevo di lavoratori immigrati con il grande punto interrogativo dalla loro dei loro conoscenza
Questo per dire che dobbiamo partire da alcune cose molto concrete per ragionare dei prossimi dieci anni a Modena in Emilia Romagna ecco io credo anch'io che sia necessario andare molto oltre
Il localismo naturalmente io mi occupo di questa Provincia e quindi conosco abbastanza bene questo è un pochino un pochino di Emilia Romagna
Ecco e nel nell'affrontare questi temi quindi un osservatorio comune come ipotizzato il professor Tiraboschi prima credo sia credo che sia non solo utile ma assolutamente Ustica abile quindi colgo positivamente la provocazione così tra virgolette no
Noi abbiamo già cercato di consolidare il nostro strumento cerchiamo di metterlo a disposizione di tutta la società modenese il nostro non è però il nostro un senso di possesso e il e lo strumento che la Provincia vuole offrire abbiamo già realizzato protocolli d'intesa con il Comune di carta con il comune di Modena perché questo strumento posso avere approfondimenti specifici su queste realtà stiamo ragionando anche con il distretto di Sassuolo con il distretto della ceramica quindi un altro importante realtà economica del nostro la nostra Provincia
L'apporto l'apporto reale si scientifico e sostanziale che la l'università può dare altrimenti questo credo potrebbe essere veramente il salto di qualità che sa che viene auspicato già da diversi anni e noi non riusciamo a fare anche perché c'è una difficoltà proprio come devo dire pratica di risorse non solo parlati carattere economico anche proprio di carattere umano anche in questo caso ecco e qui chiudo con l'ultimo a con l'ultima notazione
Che cosa fare dunque in una situazione di questo genere noi abbiamo ragionato e abbiamo cercato di assieme al presidente assieme agli altri né della Giunta di di dare
Nel nostro lavoro e impostazione diciamo così e attuazione al tema che presidente Sabatini più volte a ha ha enunciato a partire dalla sua campagna elettorale anche nel negli appuntamenti successivi quindi il tema di organizzare la rete dei servizi sul territorio la Provincia si candida non ha guidare la Rete ma si candida ad essere l'elemento diciamo così
Catalizzatore di tanti soggetti che lavorano nella nel nostro sul nostro territorio e quindi anche in questo caso abbiamo in corso proprio in questi mesi è partita all'inizio del due mila e cinque ed entra dopo l'estate nella sua fase più nella fase più attuativo più concreta una un'azione che allo stesso tempo di ricerca e di provocazioni mi permetto di dire con rispetto ai soggetti che nel territorio modenese lavorano nel mercato del lavoro a partire dall'Università del comuni e dagli altri soggetti che sono anche qui presenti per vedere quali sono le possibilità e le opportunità che abbiamo di lavorare insieme
La Rete la l'elemento che ha caratterizzato il successo di certi sistemi del sistemi di mercato sistemi orientate le politiche attive marcato in lavori certi Paesi europei
Credo che questo possa essere positivamente sperimentata anche non ce ne sono tutte le condizioni anche a Modena ci sono soggetti pubblici e privati che possono contribuire con grande conoscenze anche con grande esperienza
Ora si tratta non non credo proprio delle capacità ma dalla nostra volontà dimetterci
Opportunamente in gioco naturalmente in questo ognuno deve rinunciare a qualcosa del proprio questo è evidente
Ma il percorso può essere può essere segnato la Provincia come vi dicevo si candida non tanto a guidare questo percorso ma ad agire da elemento catalizzatore e quindi spero che anche dalle iniziative di questi giorni possano uscire ulteriori elementi che ci conducano alla realizzazione concreta per dare ai citati ai nostri cittadini una risposta concreta ai problemi concreti Greengrass
Ringrazio l'Assessore degli anche perché ci consente di dare la risposta alcuni dubbi sollevati questa mattina alcuni relatori hanno auspicato che non si augura assenso Messina curasse il nuovo un nuovo convegno in cui si parla con come assolto bene ma come in fase di retorica pochi fatti concreti ti formazione università mercato lavoro mi sembra che dopo avere ascoltato i dialogato le istituzioni presenti sul territorio ci siano tutte le le condizioni per per avviare veramente un dialogo concreto anche perché tutti hanno detto che occorre avere una visione globale è complessiva e in fondo è questa le idee della formazione continua lungo l'arco della vita no l'etichetta è una è un modo che ormai tutti siamo abituati a ripetere sono queste queste formulazioni che vengono fornite a livello comunitario proponi sono ancora capi ciò che la formazione continua lungo l'arco della vita e nient'altro che un ponte che lei che processi dell'istruzione e della formazione della ricerca delle politiche attive senza questi ponti quindi senza la capacità di di mettere a regime di far dialogare gli attori che sono competenti di questi insediamenti fallì condivide un linguaggio comune e difficile quindi bianchi credo a nome della Fondazione Biagi oltre a ringraziare quanti sono intervenuti a raccolgo con con con piacere l'invito a ragionare e riflettere su un osservatorio comune mi auguro che presto arriveremo un protocollo soprattutto perché i lavori che ci sono stati presentati questo pomeriggio dalla dalla Provincia di Motegi emiliano un livello qualitativo molto alto io penso che non è che università posso aggiungere chissà quale valore aggiunto MOC dire però il suo angolo visuale chiudere proprio una visione complessiva del problema fine ringrazio quanti hanno avuto la pazienza di stare con noi
Fino fino a questore e mi auguro che ci sia un'affluenza anche domani grazie