Liberi di sapere, liberi di comprare, liberi dal racket delle estorsioni mafiose! 1ª giornata di "Pizzo free"

E lì sia della DDA di Palermo
Maria Caniglia interni Teresiano strano che ha denunciato catanese badante era
Manca qualcuna
Ok
Francesco Bertolino si sta arrivando con la signora Caponnetto iniziamo
Io vi ricordo per presentare gli ospiti di oggi
Che è Mario Caniglia è un imprenditore della Sicilia orientale che ha denunciato il protesto storia una storia che poi ora raccontano a tutti
E che Maurizio De Lucia e Nino Di Matteo sono possiamo considerarli degli e Sperti del problema mafioso e in particolare anche con riguardo alla alle estorsioni quindi alla cartella estorsioni
E aspettiamo la signora Caponnetto iniziamo
Signor mi ha chiamato
Azzi ultimo annuncio stiamo per iniziare avvicinati dal palco momento importante lo facciamo che sia solo una giornata disposte diverso e di divertimento lo è anche però è giusto capire il significato di questa giornata fino in fondo ascoltiamo questo dibattito che sicuramente sarà molto interessante
E ci servirà anche perché poi le professoresse arrivata a scuola li fanno fare il tema quindi se poi lo siete preparati non non è bello
E allora intanto ecco arrivato Francesco quindi io vi lascio
Ragazzi iniziamo con un saluto
E la signora Caponnetto per tanti di noi chiamiamo Nonna Betta
Antonino Caponnetto fu quel giudice che nell'ottantatré dopo la strage Chinnici decise di sua spontanea volontà di offrire la la sua esperienza per questa città
Ed a Firenze si trasferì a Palermo
In totale isolamento per motivi di sicurezza
E fu la persona che creo il pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
I risultati
I risultati di quella scelta probabilmente li vediamo anche oggi
E ha voluto essere presente dalla sua testimonianza oggi qua non ha Betta cui do la parola per un brevissimo saluto voi dovrà scappare perché in giro per l'Italia e quindi do subito la parola Annona Beltrami
Dunque ragazzi vogliono dovete sapere che sono una vecchissima insegnante di matematica fisica e mi sembra un un sogno d'aver davanti tanti bellissimi ragazzi
Il va detto del mio marito che io chiamo nonne ormai non è più il giudice Caponnetto per tutta l'Italia ma il nonno Lino e quindi io sono nonna Betta detta anche Nonna papera infatti ma hanno regalato
Un cappellino e mi chiamano Nonna papera
Dunque il nonno si trasferì qui a Palermo ma lo sapete perché si trasferita a Palermo perché ha sessantatré anni si rimproverò di non aver fatto niente per la sua Sicilia dove è nato a Caltanissetta
E quindi veramente nello spirito era siciliano
E l'ha fatto per amore dei siciliani questo me l'ha insegnato e quindi io non potevo non essere qui fra di voi volevo dirvi un'ultima cosa
Che pagare il pizzo ragazzi aiutare a ripensare le tasche della mafia
Perché chi paga il pizzo sottrae denaro azzurro introito e quindi non può fare
Miglioramenti nel negozio non può assumere impiegati non può assumere commessi quindi è tutta a scapito vostro ragazzi
Voi avete capito che è tutta a scapito vostra quindi dovete aiutarci io ormai sono una vecchietta che cammina
E non so nemmeno come Anton potrò durare a camminare la mia vita di sorgeva da ventidue anni al ventidue al mille novecentoventidue se voi fate il conto sapete già quanti anni ho io
E quindi noi ci fidiamo molto di voi si dice sempre che voi siete il futuro Nord ragazzi voi siete il presente è questo che conta il presente sette
E spero tanto che che voi aiutiate
Non solo noi vecchi
Ma gli adulti perché son quelli che resistono di più e dicono sempre ma chi me lo fa fare dategli un pacco né da parte mia uno schiaffone a chi mi dice ma chi me lo fa fare ragazzi perché ce lo fa fare a tutte le età ce lo fa fare
Volete capire
Quindi noi confidiamo molto in voi molto molto ma fin da ora ragazzi non aspettate il vostro futuro perché quello dovette costruire purtroppo noi vecchi mi si lascia un mondo scellerato veramente quindi bisogna rimboccarsi le maniche al nonno diceva bisogna scendere nella strada rimboccarsi le maniche sporcarsi le mani il nonno tale stato qui quattro anni e quattro mesi poi per vecchiaia dovuto tornare
A Firenze ma con il cuore sempre qui a Palermo e dopo le stragi ha cominciato a camminare nelle scuole
Nelle scuole Luís andava mattina pomeriggio e faceva in anche tre incontri al giorno
Più della vita ma pensate dell'età che aveva ma che il motivo era quale era il motivo era il motivo di di incitare i ragazzi a ribellarsi a questo mondo che noi vi si lascia e vedo che non ha seminato bene se tutti siete qui io vi abbraccio tutti e vi auguro miglior bene possibile ragazzi ciao fra
Bene
Vi salutiamo la la signora Caponnetto
E noi ci sediamo a questo punto
Mi trovo nella scomoda veste di fare il moderatore non l'ho mai fatto quindi scusate la mia impreparazione
Poco fa la signora Caponnetto parlava della necessità di sporcarsi le mani quindi di fare qualcosa di concreto beh penso che oggi tutti noi ci stiamo sporcando le mani che siamo qui in piazza ad aiutare i commercianti a festeggiare col loro questo che non è un momento di arrivo è un momento di partenza per arrivare a qualcosa ancora in più
E appunto io volevo vincere quindi con una domanda da porgere ai nostri ospiti io vorrei comprendere a vostro giudizio relazione anche alle vostre conoscenze
Quanta importanza hanno iniziative movimenti come questi che sono movimenti come voi vedete Oggi che non vedono il Comune in piazza non vedono la Regione non vedono la Provincia non vedono lo Stato
Ma vedo non semplici cittadini che vengono qui per manifestare una loro solidarietà attiva ai commercianti che combattono contro il il pizzo ecco che
C'è forza una piazza del genere la lotta alla mafia e alla racket delle estorsioni
Iniziamo dal dottor Di Matteo
Ma guarda Ugo io ti dico sinceramente questo
Intanto c'è un'emozione fortissima perché
Pensare che siamo qui in questa piazza
Dove
Lo sappiamo tutti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Giocavano da da ragazzi
Davanti a tanti giovani è una cosa che dà veramente un'emozione forte
Tu mi chiedevi del del valore di questa giornata il valore è un valore veramente storico
Soprattutto se lo paragoniamo a quella che era la situazione
Quindici vent'anni fa per esempio nel mille novecentonovantuno quando Libero Grassi ebbe il coraggio e la dignità di denunciare di essere sottoposto ad estorsione
Venne lasciato solo da tutti
Dall'associazione degli industriali dall'associazione dei commercianti dai partiti dalla politica anche dai cittadini comuni
Oggi
Invece si assiste ad una cosa che veramente e bellissima perché c'è una prima tappa
Di un processo che secondo me sarebbe fondamentale deve essere fondamentale nella lotta alla mafia
E cioè il coinvolgimento degli studenti il coinvolgimento del popolo il coinvolgimento delle masse nella lotta alla mafia
Questo non lo dico io per per primo è una cosa di cui in tanti sono stati convinti
Per esempio lo era
Un politico che si chiamava Pio la Torre che venne venne ucciso nel mille novecentottantadue proprio per questo suo impegno purtroppo oggi non molti politici sono sensibili a questo tipo di presa di distanze dal dalla mafia
Il valore di questa giornata e storico perché
Vedete voi avete avuto un un grande merito
Voi avete avuto il merito due anni fa in un momento in cui sul problema mafia era calato il silenzio della politica il silenzio dei grandi giornali il silenzio l'opinione pubblica
Avete cominciato
A porre in essere una un'attività un'iniziativa concreta non un'antimafia di di facciata un'antimafia soltanto di parole ma un'antimafia di fatti
Un antimafia di coinvolgimento di imprenditori di commercianti
Un un'iniziativa che ha dimostrato una cosa fondamentale secondo me
Quante volte per tutti voi tutti noi vista ci siamo sentiti dire ma tanto non cambierà mai niente
Tanto è tutto inutile tanto la mafia non verrà mai sconfitta e lo Stato non la vuole sconfiggere questo non è vero perché le cose cambiano questa questa piazza è la dimostrazione che quando si vuole
Le cose possono ecco devono cambiare
Vent'anni fa
I commercianti che denunciavano erano soli
Oggi ci sono è un inizio ma ci sono centocinque commercianti pare che sono tanti che intanto hanno dichiarato pubblicamente di non pagare di non volere pagare il pizzo
Ci sono sette mila e cinquecento cittadini che hanno dichiarato pubblicamente si sono impegnati pubblicamente a sostenere questi commercianti con i loro acquisti e i loro consumi
E ci sono tutti questi soggetti che tutti questi ragazzi che partecipano oggi qua che dovranno ricordarsi sempre che possono fare qualche cosa anche loro nella lotta alla mafia
Io come voi sapete sono andato sul vostro invito in molte scuole
Sono andato in molte scuole
Dei quartieri bene e dei quartieri meno bene di Palermo devo dire che ho trovato più attenzione nei quartieri più poveri e più degradati di Palermo certe volte rispetto ai salotti ai quartieri bene e i figli della borghesia
Palermitana
E mi sono sentito fare più volte la stessa domanda
Dai ragazzi per ragazzi pieni di entusiasmo e in in estrema buona fede
Dottore ma noi che cosa possiamo fare nella lotta alla mafia noi non siamo dei semplici studenti non è ancora non lavoriamo non non possiamo fare niente
E io ho risposto con una cosa di cui sono profondamente convinto
Tutti tutti ciascuno col proprio ruolo
Più o meno esposto nella società pubblica possono fare qualche cosa nella lotta alla mafia
Soprattutto i giovani voi giovani che vi affacciate ora o tra qualche anno al mondo del lavoro
Perché ragazzi io sono convinto di questo la mafia non è soltanto la mafia che va a fare le estorsioni la mafia che spara
La mafia si nutre anche nella mentalità mafiosa e la mentalità mafiosa è una mentalità che in questa città in questa nostra terra di Sicilia è ancora troppo presente
E la mentalità del favore la mentalità della raccomandazione
La mentalità per cui quando andiamo a votare e andiamo a votare per chi è più capace di fare favori o di fare raccomandazioni
Questa è mentalità mafiosa
E questa è la mentalità di cui si nutre
E il mare in cui nuota il pesce carne mafioso
Se noi togliamo l'acqua a questo pescecane se noi cominciamo dal nostro dalle nostre stesse famiglie dal nostro stesso contesto di lavoro dal nostro stesso contesto scolastico
A cercare di capire che questa mentalità va cambiata noi avremo fatto un passo avanti enorme nella lotta alla mafia
Non la possiamo fare soltanto noi giudici poliziotti carabinieri noi la dobbiamo fare in prima persona Estate sicuro e Ugo non è vero che oggi qui lo Stato non è presente
Lo Stato è presente sia perché lo Stato sono tutti questi che ci stanno ascoltando sia perché e questo lo lo lo tengo ad tengo a dirlo
Oggi lo Stato non è più lo stato del mille novecentonovantuno che ha lasciato morire indifeso Libero Grassi
Oggi anche quando il commerciante o l'imprenditore da un minimo di collaborazione e spesso anche quando non lo dà
Ci sono poliziotti e carabinieri che arrestano in flagranza gli estorsori ci sono
Uffici di procura della Repubblica che riescono a fare indagini a fare condannare a fare restare in galera per vent'anni di estorsori lo Stato c'è
Questo lo dobbiamo cercare di capire perché sarebbe ingiusto distruttivo dire che lo Stato non sa fare la sua parte lo Stato farà la sua parte
Però la dobbiamo fare tutti noi tutti noi in particolare i giovani gli studenti
Non è retorica ma
Io ricordo lo ricordo sempre con grande emozione ho avuto modo di di ascoltare più volte questo intervento anche per motivi processuali io ricordo quello che tra il ventitré maggio del mille novecentonovantadue il diciannove luglio del novantadue disse Paolo Borsellino a una platea di soprattutto di giovani Ina Casa professa
Disse che quando un un ragazzo uno di uno di noi uno che cerca lavoro per esempio
Già si rifiuta di chiedere il favore
Al mafioso di turno
O al politico
Che col mafioso di turno fa affari
Quando si cerca di andare avanti soltanto con le proprie forze con la propria capacità quando si cerca di isolare i mafiosi di non dargli nemmeno la confidenza del dialogo
Già si è fatto tanto già si è fatta la vera lotta alla mafia perché ragazzi io una cosa vi dico con tutto il cuore quando
Il mafioso o il potente di turno vi pro di promette
Il posto di lavoro il finanziamento l'aiuto per entrare in una lista di lavoratori precari o quant'altro state tranquilli che oggi finge ovvi da uno ma domani vi chiederà cento mille richiederà di un coinvolgimento nei suoi sporchi affari e a quel punto se avete ceduto la prima volta diverrà difficile dire di no
Quindi Ugo forse sono stato troppo lungo ma mi scuso anche perché le l'emozione no esitante cioè vedere tanti ragazzi c'è anche mio figlio quattro è una cosa che
E più emozionante di fare i processi a accento
Accento mafioso è stato ho anch'io
Passo ora la la parola ricorrendo la stessa domanda a a Mario Calia premonizione Lucia volevo solo che la piazza facesse un un saluto e un applauso a Pina Maesano Grassi che è arrivata
è il cui apporto a questa iniziativa è stata fondamentale
Delle volte la guida una parola di una persona come lei
Può dare determinazione hanno i giovani io ricordo che quando avevamo appeso i primi manifestini e ancora non sapevamo quale fosse la nostra il nostro futuro
Io mi ricordo la dichiarazione di Pina Maesano grazi che disse semplicemente questi ragazzi sono i nipoti di Libero
Perché come libero e per Libero hanno espresso il suo pensiero
Ecco quello per noi è stato il via per continuare la nostra battaglia la nostra azione di sensibilizzazione contro il pizzo e qui piena Maesano un applauso per favore
Adesso do la parola Mario Caniglia
A me
E doveroso ringraziare
Questo gruppo di ragazzi che due anni fa hanno acceso una fiammella in questa capitale siciliana
Il capitale non soltanto geograficamente ma anche perché e la capitale della mafia
E credo che appresto diventerà la capitale dall'Antimafia
E la presenza di tutti voi me lo conferma
Io porto un saluto di tutte le associazioni antiracket e antiusura della Sicilia in teste di coordinatore regionale ma soprattutto vorrei portare la mia testimonianza perché a me la mafia mi ha cambiato la vita e forse per sempre
La mia storia
è un film di mafia al contrario dei film di mafia dove c'è un copione ci sono dei registi ci sono degli attori nella mia storia non c'è un copione
Non c'è un regista non ci sono attori gli attori siamo stati io la mia famiglia e i carabinieri
Per farvi capire esattamente chi sono io devo iniziare da molto lontano da quando avevo undici anni perché a undici anni
Perché io mi sono laureato a undici anni con la quinta elementare
Da quel giorno la mia penna stilografica è diventata la mia Zappa
Io Zappon la terra da oltre quarantacinque anni
Nel sessantanove muore mio padre e mi lascia in eredità un ettaro di agrumeto lavorando sodo sotto la pioggia il cielo la farà senza Natale né Pasqua le Ferragosto a distanza di dieci anni quell'entro di alcun merito si è moltiplicato
E diventarono dodici ettari
Nel settantanove c'è una cattiva annata il frutto del mio lavoro le mie arance rischiavano di rimanere appesi sugli alberi invenduti
Non sapevo cosa fare
Sino a quel giorno credetemi io non avevo messo piede fuori dalla Sicilia non avevo trapassato lo stretto cosa penso di fare penso di andare nell'Italia ricca esattamente Milano la capitale del commercio mi metto su un treno Emmet Ray qua mi là no
Arrivando a Milano vado negli orti mercati di Milano e lì incominci a chiedere a destra e ammanta se qualcuno era disponibile a vendere le mie arance
Finalmente trova una persona che mi dice propria
Contento scendo giù
Raccolgo il primo cambio di arance e lo mando su appena arrivarono quelle favolosi arance quello lì Melli dente subito ebbene mi telefona
E mi dice se io posso mandare un altro cambio di arance
Raccolgo un altro cambio di arance glielo mando un'altra ancora un'altra ancora tutta l'intera produzione
Mi va bene benissimo dico che io ho finito le mie arance e lui mi dice se io posso comprare altri arance che siano simili ai miei e mandare via nessuno
Compro Adriana Anci e gliele mando su da quel momento divento imprenditore
Quei dodici ettari si continuano a moltiplicare dipendono trentacinque costruisco un bel capannone per la lavorazione degli agrumi Trevor ricchezza per me e per gli altri tranquillità e benessere mi compro persino la Mercedes per farmi la passeggiata la domenica con la mia famiglia
Fino a quanto una sera dopo una lunghissima giornata di lavoro perché le mie giornate iniziano la mattina alle cinque e finiscono la sera alle otto alle nove le dieci quella sera avevamo finito di lavorare verso le otto e mezza stavamo cenando quanto squilla il telefono chi era l'Amati chi ha tutti i costi voleva appare produzione a casa mia di cento queste testuale parole
Brutto cornuto opachi cinquecento milioni o altrimenti ammazziamo te e la tua famiglia
Credetemi lì per lì non l'ho preso neanche in considerazione però mi hanno turbato e quando io mi turbo lo porto spinto impacci mia moglie i miei figli mi chiedo
Chi era cosa volevano a casa mia non ci sono segreti e dico che uno sciacallo voleva cinquecento milioni
Ci sia affatto una risata abbiamo finito la nostra cena e poi siamo andati a dormire
L'indomani mattina mi sono alzato e me ne sono andato a lavorare
A mezzogiorno ritorna a casa per pranzare
Tornando da quando smetto di lavorare a quanto riprendo a lavorare la mia pausa pranzo dura uno ora e in quell'ora mia moglie mi fa trovare tutto pronto quel giorno tornando a casa non c'era nulla di pronto
Trovo la mia famiglia si comporta esempio era come se mi avessero ammazzato ed io stavo lì al centro di cassa i miei familiari attorno a piangere
Cos'era successo
Erano arrivate altre telefonate che si facevano sempre più minacciose
In quel periodo mio figlio il più piccolo faceva il militare il soldato
E lo faceva a Catania dicevo no che se io non avessi pagato quei cinquecento milioni prendevano a mio figlio lo ammazzavano distacca uno nel testo del busto e ce l'avrebbe uno fatto trovare dietro la porta
Provate voi ad immaginare per una mamma per delle sorelle degli atti dicevo un oppure che ci tenevano sott'occhio e se e e e che se io avessi chiamati i carabinieri ci avrebbero fatto saltare in aria
A quel punto il mio compito era quello di proteggere la mia famiglia eccome come potevo con molta discrezione chiamai i carabinieri dicendo loro cosa mi stava accadendo di coloro i carabinieri di non venire con la macchina militare ma con la macchina civetta in barche e in borghese
Arrivarono comunque sul viene mentre che io stavo raccontando loro i carabinieri cosa mi stava accadendo squilla ancora una volta il telefono erano loro i mafiosi dicevo cornuto ai chiamati i carabinieri adesso ti facciamo saltare in aria
Un maresciallo che sa il fatto suo mi suggerisce di tingere trattare e così io feci dicendo a loro chi siete che volete
Io non ho questa cifra incredibile
Fatevi avanti che ci metteremo d'accordo
Loro rispondevano dicendo Toussaint Tiziana mette attivamente io non sapevo chi fossero
Dentro di me esplode una rabbia incredibile volevo vedere in pace chi erano questi mafiosi che in cambio di sua maestà il denaro
Ci vuole un ammazzare ma di tutti e dico a quel maresciallo appiccicate mia Bosso una microspia che io vado alla ricerca degli estortori
In un primo momento c'è stato un po'di ostilità poi è intervenuto il magistrato mi hanno appiccicato addosso una microspia ed io sono andato alla ricerca degli estortori
Andando incivile chiedendo a destra e manca chi fossero i miei estortori a un certo punto non capisco più niente non capisco chi sta davanti al mese in via Amico poi nemico
Un giorno
Assieme ai carabinieri e abbiamo deciso di andare a trovare il guardiano dei miei Cervini perché il guardiano dei miei Cervini
Come tutti voi sapete chi fa il mestiere di guardiano per forza di cose deve conoscere i malviventi perché altrimenti che quel piano e
Vado a trovare il guardiano dei miei giardini e racconta lui cosa mi sta accadendo e l'UI mi mette tanta paura
Posso smettere seduta sì capisco allora stringo comunque ho consegnato i miei estortori
Alla giustizia
Le ho incastrati
Ma solo un passaggio
Voglio raccontare il giorno del processo Demi estortori
Questo passaggio ci tengo
Eravamo in un'aula di tribunale
Quell'Avola era piena
Strapiena
Quell'aiuola era spaccata in due
Da una parte stavo Nemi estortori in gabbia
Accanto a loro i loro parenti gli amici gli amici degli amici mafiosi che con sguardi violenti è penetranti che ammazzavano dall'altra parte c'ero io
E Dio non ero da solo
Perché accanto a me
C'era l'associazione antiracket discordia che si costituì parte civile c'era il Consiglio comunale discordia che si costituì parte civile
C'erano tutte le associazioni antiracket della provincia di Catania di Messina Siracusa le oltre lo Stretto ma soprattutto c'era lo Stato
Allora rappresentato dall'onorevole Tano Grasso commissario ordinario e straordinario di Governo
Io concludo dicendo a tutti voi che io sin dal primo momento ho avuto fiducia nell'istituzione e tale fiducia mi è stata retribuita
E dico a tutti voi e prego tutti voi che state ascoltando questa mia testimonianza
Il raccontare che se io Mario Caniglia un contadino imprenditore per necessità se ce l'ho fatta io ce la possono fare tutti gli altri grazie
Visto che il tempo non è è abbastanza tiranno e ci sono diversi retrò stile le scuole andiamo avanti volevo integrare la domanda di prima Moritz De Lucia con un anche un po'più concreta
Lei ritiene che queste vorrei capire visto che lei conosce molto meglio di noi
Il mondo imprenditoriale ha avuto anche diversi interrogatori con imprenditori che spesso negavano di pagare il PD di di essere soggetti alle estorsioni ecco come un rinnovato consenso sociale
Un il rinnovato contesto sociale come questo di oggi può cambiare il comportamento degli atteggiamenti degli imprenditori opera dire
è auspicabile che movimenti del genere possono essere uno degli elementi che possono portare imprenditoria non pagare più e quindi a denunciare
Ma intanto mi pare proprio che questa sia una bella giornata
In una per la piazza
Con della bella gente
E poi un tema come questo io lo vorrei affrontare riferendomi a quello che in tutt'altro ambiente in tutt'altro contesto geografico e storico ha scritto un drammaturgo ceco
Cieco perché di Praga non cieco perché non ci doveva naturalmente
Agli inizi degli anni novanta ha scritto un libro che si intitolava il potere dei senza potere
E spiegava che ciascun cittadino
Di una Repubblica prima si è detto qui forse non c'è la Provincia non c'è la regione ma qui c'è lo Stato quello vero la Repubblica ci siete voi
Dicevo spiegava che il potere dei senza potere e il fare semplicemente il proprio dovere nella legalità
Le piccole cose che riducono gli spazi di legalità che costringono chi vive nelle illegalità a trovare sempre meno spazio per muoversi movimento che come quello di cui oggi voi siete testimonianza in cui è un esercizio di questo potere dei senza potere nessuno più degli studenti che di doveri ne hanno tanti e di diritti ne hanno pochi non hanno ancora neppure il diritto di voto e titolare del potere dei senza potere
Però è una forza unità manifesta che spinge che riduce nell'angolo il mafioso il criminale
Che quindi costringe anche gli altri ad avere più rispetto della legalità e a sentirli più forti dal punto di vista della legalità piuttosto che da quello delle illegalità movimenti come questo indicazioni di cittadini coraggiosi che fanno il proprio nome lo mettono su una lista in cui dicono io il pizzo non lo pago devono necessariamente aumentando crescendo costringere anche gli altri ad aderire a quella lista
Fare sempre meno spazio alla mafia stando insieme e lo strumento più forte per sconfiggere la mafia da un lato ci siamo noi le toghe le divise e questo è un buon momento per chi fa questo mestiere nella lotta alla mafia perché i colpi alla mafia in questi anni
Quello che io chiamo l'apparato repressivo dello Stato magistrati e poliziotti gli hanno dati e li hanno dati molto forti
E la mafia l'abbiamo messo in difficoltà poi però gli spazi che si creano arrestando i mafiosi devono essere colmati
E quest'o colmare gli spazi e proprio esercitare quel potere dei senza potere di cui dicevo
Manifestare i propri diritti fare un'antimafia che è un'antimafia del fare
Quello che si sta facendo in questa piazza in questo momento è l'antimafia del fare e non è una cosa che nasce dal nulla abbiamo ricordato che il movimento di Addiopizzo è un movimento che nasce due anni fa
Da poche persone che hanno avuto coraggio e che hanno adottato un metodo che si è rivelato vincente
Quello dell'anonimato che voi sappiamo è un finto anonimato perché un animato che non fa crescere i nomi ma che non nasconde i volti a differenza dell'anonimato della mafia che l'anonimato dei volti nascosti e dei nomi fatti e ripetuti e quasi mitizzata i e questo il sistema giusto la strada che ci porta a dire che piano piano a Pica pica come diceva qualcuno ce la stiamo facendo
Quando si esce in piazza si prendono gli spazi si prende il territorio non dimentichiamoci che anche qui dove stiamo parlando è stato per lungo tempo un territorio di intriso permeato di mafia
Ma ora ci siete voi beh vuol dire che qui non c'è spazio per la criminalità e se non c'è spazio per la criminalità sempre più noi speriamo primo denunce avremo la capacità
Da parte degli altri commercianti di quelle che ancora non sono in quell'elenco
Di mettere il loro nome lì e divenire semmai minaccia vi fosse da noi per dirci quello che sta succedendo
Oggi è una bella giornata e mi ricorda un po'due cose importanti oltre quella importante ancora di più che è successa l'undici aprile di quest'anno l'undici aprile lo Stato ha catturato il latitante
Più pericoloso quello che per quarant'anni è sfuggito
Alle ricerche di polizia e carabinieri Bernardo Provenzano Back
Quello è stato un grande giorno per l'Antimafia della repressione così come oggi e un grande giorno per l'antimafia dei diritti che lei rivendica ricerca di manifesta di quel giorno a parte come dire la legittima soddisfazione professionale per quello che si era fatto però mi sono rimaste due cose impressa che ho visto in televisione quando Provenzano è stato portato alla questura di Palermo
Un motivetto cantato da ragazzi che diceva la vera Sicilia siamo noi
Era però allora e ancora più però oggi la vera Sicilia siamo noi la vera Sicilia siete voi
E poi un'altra cosa qualcuno in quella piazza a festeggiare perché si doveva festeggiare la cattura di Provenzano ha portato un tricolore
è stato importante che ci fosse quel tricolore perché il senso di come abbia vinto la Repubblica di come dietro quel tricolore ci siano tutti a prescindere dalle opinioni politiche dalle ideologie a dire che sulla mafia non c'è disponibilità a trattare
Che tutti siamo contro la mafia e che contro la mafia davvero se si oppone il tricolore vuol dire che si oppongono tutti non è un valore su cui si può trattare non è un valore disponibile alla mafia si dice no e basta grazie
Ringrazio Maurizio De Lucia volevo fare solo intanto una comunicazione pura precisazione voi ho saputo che è arrivato in piazza Carlo Lucarelli
Lo invito a venire così fa anche lui un breve saluto e poi continuiamo con le scuole
C'è da spostare urgentemente un atti una Twingo gialla targata BS due cinque cinque M. ha velocemente
Poi sul discorso dello Stato è stato ripreso sia da abolitio da Nino volevo fare una piccola precisazione
Scusate un attimino stiamo parlando spostatevi
Noi volevamo dire che questa Square è stata giornata è stata organizzata dal basso ovvero a dire dai cittadini consumatori che hanno aderito alla campagna di o pizzo
Dai commercianti e dalle scuole soprattutto questo significa che è stata una diciamo festa autorganizzati TAC e la non presenza del Comune della Provincia e della Regione sul palco è stata una scelta deliberata fatta appunto da noi perché disse a parte siamo in periodo elettorale non volevamo diciamo
Far sì che si potesse considerare questa iniziativa come un diciamo punto per poter fare campagna elettorale ecco noi oggi parliamo di pizzo il pizzo e racchette la mafia non è un argomento della destra o della sinistra è un argomento di tutti è che interessa anche i cittadini
è questa manifestazione vuole affermare che certo anche noi siamo lo Stato
Ma vuole anche dire che i cittadini si devono responsabilizzare si devono assumere le loro responsabilità bene noi oggi come cittadini come studenti ci siamo assunti le nostre responsabilità siamo qui in piazza abbiamo autorganizzati o questa manifestazione
Siamo con gli imprenditori siamo un gruppo coeso
Non siamo una cosa diversa dallo Stato ma siamo anche dei singoli cittadini e come tali ci siamo assunti le nostre responsabilità se Carlo Lucarelli è arrivato io lo lo invito
Dare la parola lunghi per una un breve saluto alla piazza poi sarà con noi anche nel stasera nel dibattito nel dibattito serale con Piero Grasso e Tano Grasso la parola Carlo Lucarelli
Dico
Sono pochissime parole perugino rubo tempo agli altri poi magari per un modo di sentirsi voglio solo dire sono intanto appena sono entrato ho avuto un una una visione meravigliosa questa piazza così grande così piena di gente non è che non me l'aspettassi me lo aspettavo però secondo vedi le cose più grande di di di di comete l'immaginario sempre molto bello poi dico solo una una breve cosa che questo io son contento d'essere qua con questo sole
E non è solo un dato turistico perché la Sicilia e della col solo io vengo da un posto di nebbia ma perché di solito bello associare l'idea del futuro al sole cioè alla luce di quello che sta succedendo qua tenetelo a mente proprio questo si sta costruendo qualcosa per il futuro presenta costruendo il futuro per questa città per questa regione per tutta per tutta la nostra nazione
Allora è qualcosa che stiamo costruendo adesso state costruendo che ricostruiamo tutti assieme che farà in modo che vorremmo un futuro e questa è una cosa meravigliosa si vede qui colorato e pieno di sole
Ragazzi io ringrazio e ringraziamo tutti i nostri ospiti
Che sono stati gentilissimi
Vi diamo l'attività con le scuole ridono quindi la parola Dario e allora ragazzi li salutiamo queste persone qui le salutiamo ora canzoncina quella ne sappiamo noi quella che sappiamo noi tutti assieme siamo o