La nostra forza e le nostre idee per il Partito Democratico

Sono molto emozionato
Alziamo il microfono al massimo
Ma
Di da a liti tra ha se da sta
Di empireo se si già alla sta do ma la o Lina più po'larga la aggirò ma signora di ero ma neo alla gara erano
Stringiamoci a corte siam pronti alla morte siam pronti alla morte vitali aggiravo stringiamoci a corte siam pronti alla morte siam pronti alla ma l'Italia
Akira
No no no se
Buonasera a tutti e benvenuti
Io sono contento di essere qui e anche per diverse ragioni cioè non ho solo il compito di condurre questa serata storie che abbiano anche chiesto di esprimere un breve pensiero in merito
E mi sento piuttosto emozionato perché pur avendo la gratitudine per la fiducia accordatami non posso ignorare una sacrosanta verità io sono un uomo della strada non un politico e appunto dirò delle cose se volete anche ingenue io so che sono invidiato da molti di voi perché e si sa che i calciatori far dovrà fare i cantanti o viceversa ma soprattutto l'uomo della strada vorrebbe essere cui su questo palco in questo consesso per dire la sua gli ho questa possibilità e me la prenderò De Maria non ha avuto il tempo di correggermi colpito quindi si salvi chi può
Allora
Io amo questa città
E mi sono esposto personalmente per difendere e sostenere le persone che stimo
So anche bene che dopo questa mia apparizione se dovesse avere bisogno di un mutuo non sarebbe facilissimo accedere a certe banche a certe condizioni
Del resto nell'intento di aria appropriarsi del ruolo storico politico in questa città
Quando c'è stata bagarre diciamo che pochi nostri colleghi si sono esposti e Nemo il giorno della vittoria invece praticamente c'erano quasi tutti io l'avevo cui l'ho detta
Questa sera di fronte a noi ci sono persone che meritano e possono fare tanto
Sono contento che possano esprimersi liberamente senza cadere nella trappola dei contraddittori dei confronti televisivi lì in quei frangenti per reazione
Anche i più bravi e preparati sento la responsabilità di controbattere qualsiasi frate l'avversario così qualsiasi cosa si dica
Sì sia di mare ingessati su determinate punizioni la gente non capisce un granché
Naturalmente anche gli avversari per contratto sono contro e per quanto ci piacciono poco quasi Meno di Zero sono animati soltanto dalla voglia di squalificare nemico qualsiasi cosa
In molte parti del mondo queste qua e iniziano delle questioni dei pensieri personali ormai si Nicola lesioni per un pugno di voti le opposte posizioni diventano paralizzanti
La caduta del Muro invece di produrre distensione ha sostituito le lotte ideologiche con un'esasperazione dell'egoismo economico una sorta di nuova Guerra fredda per il potere il predominio dei mercati
La partita pare giocarsi solo su chi ha e chi non ha un moderno Mors tua vita mea il famoso modello americano
Gli elettori vedono giornalmente allargarsi la forbice tra i molti miliardari e i lavoratori e stanno perdendo la fiducia
Si capisce
Si capisce perché allo scetticismo stia prendendo piede tra la gente gente Greggio orientata dei media che subiscono quotidianamente la liturgia del voto reggente la cui viene quotidianamente chiesto di votare per qualcuno che è stato nominato per decretare chi balla meno peggio o per una canzonetta sanremese
Il Cavaliere ha contribuito parecchio a creare questa giungla del nulla questo intero dell'effimero
Questa palude in cui i valori non sono più nemmeno tronchi a cui aggrapparsi
Se da un lato la vita delle persone si è allungata il progresso costituito mirabili negli ultimi anni dall'altro dal dopoguerra stiamo toccando il punto più basso perché riguarda la spiritualità e la solidarietà umana
Io come voi leggendo un giornale guardando la tv provo un senso di rabbia che rischia di inaridire quella meravigliosa piantina utopica che abbiamo tenuto in vita per tanto tempo la presunzione di poter cambiare il mondo
Sta vincendo la mera sopravvivenza i problemi che speravamo potessero essere risolti con l'andare del tempo e che invece vediamo ingigantisce ci fanno sentire inutili impotenti come se non contasse
Ambiente giustizia integrazione equa distribuzione della ricchezza solidarietà libertà di pensiero ci siamo non solo fiabe abbiamo persino il sospetto che si qualcuno qui questa sera avesse un rimedio per il cancro verrebbe primo dopo o delegittimato ho fatto fuori
Sono i grandi poteri a decidere le sorti del genere umano i poteri forti le due famiglie della più grande democrazia del mondo fingono di essere avversarie
Ma di fatto bussò Clinton che siano da trent'anni minacciano ancora a lungo alternandosi al potere di farlo ancora per tanto tempo
Noi assistiamo a questi eventi come ha fatto ineluttabili
Ci raccontano quello che vogliono perché si fa una guerra i chi è la colpa chi sono i buoni chi sono i cattivi noi non siamo nuovi nel ruolo di carie già nel settantaquattro ci avevano convinto che la benzina era finita qualcuno aveva rispolverato persino il cavallo
Adesso ci stanno spaventando ripetendo circa la terra è sull'orlo di una catastrofe ambientale sarà vero
E se lo è perché ci hanno portato fino a qui
Che si vogliono costruire i presupposti per la più grande speculazione della storia del globo
Chi per salvare i figli e nipoti non sarebbe disposto a pagare una tassa per la riconversione energetica industriale ci vorrebbero misure che servono veramente allo scopo non la marmitta catalizzata
Noi stiamo vivendo l'era del terrore del futuro del disincanto
Del disperato tentativo di tutelare colpo che abbiamo risparmiato ma soprattutto lei era della perdita della fiducia e sfiducia nelle istituzioni ospedali scuole trasporti previdenza lavoro il calcio in tutto lo sport dopato del comportamento di società e di follia e le banche nel risparmio dell'investimento addirittura le fa nascere bambini
Pare che per concepire un figlio uno faccia bene a consultare primo commercialista
Ma soprattutto sfiducia
Sfiducia
Nell'efficacia di una certa politica se anche qualcuno avesse parziali soluzioni per la montagna di problemi che ci assillano verrebbe sicuramente controllato dall'avversario dando corpo ad un'immobilità non sicuramente a vantaggio della gente già agente
La sovranità del popolo il popolo sovrano il suffragio universale la volontà popolare la democrazia belle parole e guardate non mi riferisco a promesse elettorali non mantenute a volte dopo essere stati eletti in molti nonostante un'assoluta onestà intellettuale sono costretti a verificare l'impossibilità di mettere in pratica il proprio programma
Il dubbio che attanaglia la gente verte proprio sul fatto che una volta vinte le elezioni i politici possono veramente cambiare le cose fare ciò per cui sono stati eletti qui come negli States il potere vero è detenuto dalle lobbies
Dalle multinazionali e da gruppi di spaventosi influenza economica che non la vogliono l'equa distribuzione della ricchezza
Che con ogni tipo di sbarramento rallentano ogni piccolo passo verso la zona dell'equità sociale ma noi siamo qui
A Bologna a casa nostra
E io custodisco gelosamente l'imprinting che la mia famiglia mi ha dato
Antifascisti
Mio zio partigiano e mia nonna liberale
Sono cresciuto con il rispetto per De Gasperi ma con la stima per Togliatti e l'affetto per la figura di Berlinguer
Quand'ero piccolo i miei mi tenevano per mano quando entravamo ai festival dell'Unità ed io chiedevo la mamma mangiamo i tortellini mi piacevano quelle bandiere rosse che sventolavano ci avrei voluto al gruppo di blu vicino ma
Amavo
Diamo tutti i fogli stent colorati le voci e dialetto osé che annunciano che la chiarendo che i tortelloni stanno finendo
Avvertivo la dedizione la fede di quel popolo la generosità dei volontari e la gioiosa festosi fa della piccola comunità in fondo il festival dell'Unità non è altro che la rappresentazione ideale del mondo che vorremmo
Disinteressato generoso aperto alle differenze senza esasperazioni e violenze
Nel tempo
Del tempo qualcosa si è perso a meno dispiaceva il rigore di alcuni compagni
Caro Walter definiti trita ricevuti
La chiusura drastica delle donne nei confronti dell'imperante maschilismo e la fede quasi cieca bolscevica ma ruspante da contrapporre ai dogmi religiosi che da separano soliti bacchettare la vita morale politica dei cittadini
Ma ora arrivati ai giorni nostri dopo mille con queste rinunce credo che non perdono mai l'istinto per ritrovarmi dalla parte opposta dei pochi privilegiati ovvero sulla riva sinistra del fiume
Fin da bambino
Fin da bambino ho sempre fatto il divo per gli indiani e gli indiani se non sbaglio sono rossi
Ma anche se sono politicamente ignorante da uomo comune voglio devo guardare avanti e mi pongo due alcune domande da che parte sita
Cosa è giusto fare noi siamo ancora noi e gli altri se ci sono stasera sono pochi
è comprensibile che nessuno voglia rinnegare un gramo del proprio passato e neanche un centesimo di quella luce che per tanti anni ci ha fatto pensare di essere nel giusto
Di lottare per qualcosa di giusto tolleranti i pazienti prognosi quando ci pestano i piedi duri a morire capaci di soffrire di mandare giù io lo spingo ben dodici sulla forma soprattutto animati da una disperata voglia di cambiare qualcosa in questo mondo
Tentare di migliorarlo
Di renderlo meno feroce di ridurre i gatti di alimentare quei sogni che mantengono in vita e ci fanno guardare negli occhi le persone con la fiducia di chi sa che può fargliela
Che è possibile mutare rotta e agire per il meglio di tutti noi anzi di tutti
Forse è arrivato il momento di cambiare l'inerzia della storia
E anche della nostra storia
Ciò non significa che si debba arretrare di un millimetro nei confronti di ciò che siamo o siamo stati qui ci sono tutti gli amici i nostri padri
E nell'aria aleggia lo spirito dei nostri nonni che si sono sacrificati le hanno avuto una vita di Meda per così dire a noi di vivere meglio
Dobbiamo loro gratitudine e amore e anche per i loro errori se ci sono stati
Come nelle famiglie che funzionò si può anche litigare si può discutere a sangue si può non essere d'accordo ma di fronte al bene dei nostri cari abbiamo l'obbligo di trovare soluzioni di prendere decisioni a volte anche rinunciando da parte di me stessi
Per continuare sulla strada giusta e per il bene delle persone che amiamo si deve togliere il grasso dal prosciutto Feudale
Il politico istituzionalmente al dovere di amare la gente e non solo quelli che l'hanno votato deve perseguire il bene pubblico per dare un senso quel piccolo voto sul quale posto tutta l'architettura democratica riempiendolo di significati e valori
L'ottuso mantenimento delle singole identità dei privilegi di quartiere e miopia e la fine deontologica del mandato degli elettori la dichiarazione esplicita di voler solo conservare proprio mi sono arruolato hanno del bene comune
Se c'è una cosa buona che si può fare per la gente va fatta
Cavolo la gente siamo anche noi no
Lasciamoli indietro quei potenti manicaretti
A proporre diete che a volte la natura ci prende
Cioè hanno solo con
Come solo l'interesse lì io l'accaparramento la costruzione di moderni piramidi sulla pelle di milioni di limite che loro vedono che non li vedo solo come schiavi anche nelle orchestre i solisti se non sanno autodisciplinarsi finiscono per danneggiare l'armonia
Bisogna trovare il buon senso di non disperdersi in battaglie sterili fine a se stesso inconcludenti
Ma noi siamo noi
E secondo me siamo speciali
Veniamo da noi e dobbiamo dare l'esempio
La nuova frontiera il new deal e trovare insieme le soluzioni per il nostro futuro diventare più forti
Non ritrovarci litigi sfiancante cistiti che dichiarazioni di ciò che appartenenze addirittura sforzandoci di evidenziare le differenze per non perdere quei tre secondi di protagonismo in un qualunque TG
Il nostro avversario
La che ci aspetta con tutto il suo carico di aggressività egoismo e arroganza quelli hanno filosofie diverse se ne fregano quando la squadra perde sei uno basta che facciano un gol loro
L'aria che respiriamo I Married foreste l'ambiente così provato il suo stato degenerativo danno il segno della qualità del livello di coscienza di chi e si andò avanti con l'età pensa solo a splendere questo mondo perché tanto quando scoppierà lui ha già fatto i conti Luís non ci sarà più
Sappiamo cosa vuol dire proteggere i figli ma non nel senso di uno svagato nepotismo e guardarli negli occhi sappiamo cosa significa essere figli della gratitudine e non nella tradizione di privilegi tramandati da generazioni
Noi custodiamo l'orgoglio di essere stati comunisti
Nell'accezione più nobile della radice della parola comunità
Le abbiamo il dovere di restituire la fiducia a chi l'ha data disinteressatamente per oltre sessant'anni io so che stasera dopo di me parleranno personaggi in grado di aiutarci a costruire un loro gente migliore
Avete ascoltato su uno sfogo ma dato che il mio voto vale come quello di tutti gli altri in merito al grande tema di questa sera desidero esprimermi pubblicamente solo per la nascita del Partito Democratico
Mi scappa da lei
Mi sono mi sono Sgaravato praticamente
Adesso io vorrei dare la parola
Anche perché il mio compito è in fondo è quello del dell'intervallo piacevole ma qua siamo tutti tanto curiosi che credo si debba solamente accelerare per ascoltare i grandi protagonisti che sono su questo palco
E corriamo il rischio di di di ascoltare Piero Fassino e notturna avanzata adesso le rotture sono state proibite lo sapete
Anche nel calcio qui non vorrei che la cosa si svolgesse a porte chiuse praticamente
Poiché devo anche dire che sto allungando il brodo perché con De Maria
Con Roberto Montanari insomma sappiamo ciò dei pullman che sono in arrivo che sono stati bloccati da da da gruppi di Forza Italia in tangenziale
E e che
E che comunque ad ore dovranno arrivare ma mi pare di vedere che il palazzetto e pieno anche se curiosità entusiasma vorrei che queste dosi arboreo facesse sentire ai protagonisti
Allora
Adesso vorrei che ci fosse un applauso ancora più grande perché sta per presentare il segretario della federazione dei Democratici di sinistra di Bologna Andrea De Maria
Care compagne cari compagni care amiche e cari amici come ci ha detto adesso Andrea Mingardi e credo che abbia spiegato veramente benissimo cosa cosa serve il Partito Democratico
Vi assicuro che il paradossale visto da qui stasera è veramente molto bello
E vediamo davvero fisicamente chi sono i Democratici di sinistra
Vediamo le tante generazioni che hanno fatto la storia della sinistra italiana vediamo tante donne e tanti uomini che sono qui perché condividono valori impegno passione per la politica
Ci sono i compagni e le compagne della generazione della Resistenza ancora oggi in prima fila nell'impegno per costruire un'Italia più libera e più giusta ed ai partigiani che sono qui
A uomini come di lì a Michelini Ezio Antonioni mare Anderlini voglio rivolgere un saluto particolarmente affettuoso pieno della stime dalla riconoscenza che tutti noi nutriamo per loro
Accanto a loro ci sono le ragazze e i ragazzi della Sinistra giovanile
Che vive a Bologna una stagione di crescita
E di forte capacità di iniziativa i giovani di una generazione che ha scoperto la politica dopo il crollo del muro di Berlino e nell'era della globalizzazione
Ci sono le nostre compagne
Sempre più protagoniste nella direzione del partito nella vita amministrativa
Una presenza preziosissima perché dalla cultura delle donne deve in una carica di rinnovamento della politica di cui non possiamo permetterci sottovalutare il grandissimo valore ci sono
I volti che si incontrano le feste l'unità con le pezze L'Unità che Andrea Mingardi ha descritto con tanta efficacia quelli che con il loro lavoro volontario ci consentono di finanziare in modo pulito e trasparente la nostra attività e di realizzare occasioni straordinarie di incontro con migliaia e migliaia di cittadini
Sono quelle feste dell'Unità che non rappresentano un aspetto marginale o secondario del nostro lavoro
Ma testimoniano in modo straordinariamente efficace
La nostra idea della politica una politica fatta fra la gente popolare
Basata sul volontariato e voglio dire che siccome unità è un bel nome rappresenta bene il progetto del Partito Democratico di feste dell'Unità ne dovremo fare ancora tante care compagne e cari compagni
Ebbene oggi credo che dobbiamo crederci questo
Se sia giusto rinunciare a una politica fondata sulla partecipazione rassegnarsi al populismo di Berlusconi al trasformismo di ceti dirigenti autoreferenziali
A una lenta omologazione che gradualmente esaurisce radicamento di massa oppure se sia il momento di tornare investire sull'impegno e sulla passione sulla capacità di rendere i cittadini protagonisti della vita pubblica
Non solo nel momento del voto ma soprattutto nel prato agonismo di tante persone nella vita delle istituzioni né grandi obiettivi di cambiamento del Paese
E quell'idea alta dell'impegno politico e civile che testimonia con grande efficacia con la sua storia personale al suo lavoro quotidiano il nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui voglio dare il più cordiale benvenuto dei democratici di sinistra in occasione della sua visita a Bologna e comincerà domani
Non credo che in realtà esistono alternativa
L'Italia ha davanti a sé la necessità del cambiamento
Ci sono riforme strutturali che non possono più aspettare è il momento di promuovere la coesione sociale di sostenere dal basso riformismo che sappia misurarsi con le sfide del presente
Per fare questo la politica in Italia anche la nostra politica
è troppo debole
Ha bisogno di ricostruire radicamento nelle comunità e di mettere in campo una capacità di analisi e di proposta che sappia concretamente promuovere la pace e la giustizia sociale la democrazia e la libertà nel secolo della globalizzazione
Qui sta il cuore del progetto del partito democratico
La l'incontro fra le grandi culture riformiste della storia d'Italia quelle della tradizione del movimento operaio quella cattolico democratica quella repubblicana laica liberaldemocratica quell'ambientalista
Può nascere qualcosa di nuovo un partito capace di guidare il cambiamento del Paese ridare alla politica porta e radicamento
Un incontro dove tutte le storie devono sentirsi a casa
Dove non si cancellano le identità ma che sia però capace di guardare al futuro che si misuri non con le divisioni del Novecento ma con la necessità dell'unità del nuovo secolo in cui viviamo
Un incontro che sia capace di coinvolgere anti interlocutori rispetto a chi ha promosso questo Progetto come lo Stir Italia dei Valori ma soprattutto tanti che oggi non fanno politica
Che attivo nell'associazionismo e il volontariato che ha partecipato alle elezioni primarie
Tanti giovani che con il loro voto hanno consentito la vittoria del centrosinistra le elezioni politiche
E che oggi possono trovare nel partito democratico insieme la possibilità di battersi per cambiare le loro condizioni materiali di vita di lavoro a partire dalla precarietà
E l'opportunità di scrivere la loro pagina di storia e di condividere la loro carta dei valori
Queste forze nuove meritano di essere protagonisti a pieno titolo nella costruzione del partito democratico
Appunto per questo abbiamo pensare a tempi certi che consentano presto di essere tutti nella nuova casa comune e Cordisco alle effettive parità di opportunità
Tra chi è già iscritto a un partito politico e chi deciderà di aderire direttamente al Partito Democratico come già annunciato di voler fare un gruppo molto rappresentativo di esponenti del mondo ambientalista
Per la nostra regione e chi aderisce a quella parte del mondo associativo già da ora protagonista per l'esperienza dell'Ulivo sono amici e compagni che sono qui con noi stasera che voglio davvero ringraziare per la presenza salutare affettuosamente a nome di tutti voi
Nello stesso tempo proprio perché dobbiamo poi sarà un processo aperto inclusivo non dobbiamo lasciare indietro nessuno che milita nelle forze politiche dell'Ulivo che aderisce democratici sinistra la Margherita Repubblicani Europei
Vedete voglio dire con chiarezza in questi giorni di confronto fra le mozioni presentate in occasione del nostro congresso
Che mi sento impegnato al massimo a promuovere nei Democratici sinistra di Bologna
Un dibattito libero e aperto dove tutti possono esprimere se contare certo perché questo da sempre il nostro modo di intendere la dialettica interna e così si sta discutendo le nostre sezioni
Ma anche perché è se la maggioranza dei nostri iscritti deciderà di sostenere la mozione che presentiamo oggi sarà importantissimo poiché tutte le forze e le energie dei Democratici di sinistra
Sì e no a pieno titolo protagoniste della fase costituente del Partito democratico senza perdere nessuno per strada
Se penso
Alle compagne e compagni di Bologna che sostengono la mozione che si oppone alla nasce il Partito Democratico
So bene che si tratta i dirigenti capaci di qualità che potranno svolgerà la fase costituente un ruolo importante e significativo come hanno fatto fino ad ora nel dibattito iniziativa dei Democratici di sinistra
Voglio però aggiungere una cosa rispetto al nostro dibattito interno che debbo credo debba valere per tutti noi quando discutiamo fra noi in modo franco ma solidale siamo tutti più forti quando lo facciamo sopra le righe chi ci guadagna sono solo i nostri avversari politici
Alla fase la fase costituente Bologna l'Emilia Romagna dovranno dare un contributo significativo nel quadro di un grande progetto di rinnovamento della politica
Che ha per sua natura un carattere nazionale ed europeo peraltro in piena sintonia con l'azione che stanno mettendo in campo il Partito del socialismo europeo e l'Internazionale socialista
La nostra la terra dove più la sinistra socialista e comunista se misurato con l'impegno dell'amministrazione locale
La terra dell'incontro fra riformismo cattolico democratico la sinistra di governo dove sviluppo economico ed equità sociale sono cresciuti insieme
Due particolarmente alte la qualità del lavoro e dove la presenza dell'impresa cooperativa e quella delle piccole e medie imprese garantisce un contesto di forte pluralismo nelle stesse dinamiche di mercato
Dove l'associazionismo al volontariato quello cattolico e quello laico vedono protagoniste migliaia e migliaia di persone
Non a caso quindi questa è la terra dove è nato l'Ulivo e che oggi vede tante forze energie impegnate nel progetto il Partito Democratico a Bologna nel tavolo dell'Ulivo come in tante esperienze analoghe in tutta la Regione
Dobbiamo valutare bene il contributo anche progettuale da dare al dibattito nazionale
A Bologna ad esempio il tavolo dell'Ulivo ha condiviso due documenti sull'organizzazione del nuovo partito e sui temi del lavoro
La consapevolezza di svolge un ruolo utile per il quadro nazionale ma anche sapendo che una politica più forte radicata capacità di promuovere rafforzare le occasioni di partecipazione
Sono obiettivi molti importanti nello stesso modo per il nostro contesto locale
Per sostenere come merita l'azione di governo a mio avviso molto efficace ed innovativa che i nostri amministratori stanno promuovendo con capacità impegno spirito di servizio
Vedete di fronte alle sfide impegnative non bisogna nascondersi le difficoltà e rischi le contraddizioni
Attenzione però il pessimismo l'affido la sfiducia l'ingenerosità verso noi stessi sono la morte della politica
E mettono in discussione la capacità di lottare per ciò in cui crediamo di promuovere il cambiamento del Paese se penso all'Italia di oggi vedo prima di tutto tante opportunità per il Progetto il Partito Democratico
Abbiamo la nostra forte la nostra organizzazione abbiamo già tanti compagni di strada c'è una disponibilità nel paese che si è manifestata nel voto l'Ulivo nelle ultime elezioni politiche e la straordinaria partecipazione alle elezioni primarie abbiamo una classe dirigente di qualità
Che ha saputo vincere sfide molto impegnative guidare il centrosinistra con l'Unione al governo del paese e a Piero Fassino voglio dire che non dimentichiamo l'impegno generoso e straordinario con cui ha guidato il nostro partito o la coalizione la vittoria del due mila sei
Abbiamo quindi abbiamo quindi tutte le condizioni per avere fiducia
Per guardare con ottimismo e compassione alle sfide che abbiamo di fronte
è molto importante che sia così senza fiducia e senza passione saremo meno credibile verso chi vogliamo al nostro fianco nella fase costituente
Con la fiducia la passione invece potremmo essere all'altezza di quello che ritengo il nostro compito storico
Rinnovare la politica per cambiare il Paese come abbiamo saputo fare nei momenti più difficili della storia d'Italia
Questo propose di voglio leggere cosa scriveva Giuseppe Dozza il sindaco della Liberazione in un testo riportato nel bel libro di Luisa Lama Luís dedicato pubblicato in questi giorni
Il Paese dovrà essere profondamente rinnovata nella sua struttura
Ognuno dovrà lavorare con la sicurezza che lavora per sé e per il Paese e non già per il degli interessi illegittimi e oscuri facciamo ancora una volta la nostra parte care compagne cari compagni
Per essere coerenti con la nostra storia e con noi stessi e per vincere la sfida del futuro
Abbiamo con tempi contempli a rapidi e quindi non ci sono né spazi pubblicitari né musica
Abbiamo alla il piacere per il segretario regionale dei Democratici di sinistra l'Emilia Romagna Roberto Montanari
Roberto e di Argenta
Vive ad Argenta ed ha ricordato prima il nuovo mondo così per come mi posso ricordare per esempio il Piero Piero picchio verde al PKK insomma sono luoghi dove ci siamo incontrati tutti in passato lo sport che buona sera Duccio ecco diciamo la verità e che son cose che appartengono non solo voto politiche ma sono carine grazie
Grazie a tutti per essere così numerosi
Grazie teme in gravi ricordata anche nuovo mondo allora allora quando venivo Nuovomondo riuscivo barare euro però perché riuscì perché ci facevi ballare dopo è fatto anche degli spettacoli dove ci doveva solo ascoltare a me piace ballare partecipare mi pare che la serata di stasera sia in linea con quel nuovo mondo che abbiamo insieme fragole grazie mentre pare la gente abilitata a ballare con la legge
Io voglio salutare intanto orbitanti compagni e compagni che son qui e di graditissimi ospiti
Siamo ad un passaggio storico della vita del nostro Paese
Perché va finalmente affrontato e risolto il circolo vizioso che c'è
Da molto tempo fra una società corporativa
E una politica debole molto debole perché molto frammentata
Il rischio che corre il paese è quello di essere esposto al pericolo di risposte
Populiste e plebiscitarie
E non a caso il terrorismo torna ad essere in agguato
Il sindacato è stato è
E sarà un baluardo deciso
Della democrazia contro il terrorismo e come dice Epifani saprà Esperia delle mele marce
Ai magistrati
Alle forze dell'ordine che in questi giorni hanno saputo colpire i terroristi prima che agissero va la nostra riconoscenza
Ma
Debellare questo flagello
Richiede un'iniziativa politica culturale
Collettiva di tutti
Noi gente di questa terra non abbiamo mai abbassato la guardia
Lo dicemmo anche nei giorni del tragico assassinio di Marco Biagi
E prima ancora di Massimo D'Antona
E di Roberto Ruffilli
Si colpiscono i riformisti perché capaci di costruire il cambiamento questo è il punto
No non c'è futuro nella violenza
Diciamolo ancora una volta con le armi non si cambia la società italiana ma la si consegna ad un potere autoritario
Il cambiamento va costruito nella democrazia
Ossigenato la democrazia tra alimento dalla democrazia
Sono evidenti a tutti
I risultati del governo
In politica estera Grassi in particolare all'azione del ministro D'Alema
L'Italia
Ha ripreso il ruolo e la funzione internazionale che spetta
Ad un grande Paese quale noi siamo
Evidente forte
è il passo riformista delle liberalizzazioni proposte da Pier Luigi Bersani
Così
Come l'azione complessiva del governo
Per rimettere in moto il Paese
Farlo crescere nell'equità nella giustizia
Di questo si iniziano a vedere concretamente i primi risultati ora
E decisiva l'azione riformatrice del governo
Ma è fondamentale costruire una nuova prospettiva politica di cambiamento come condizione
Per riformare le istituzioni e fare crescere il Paese
Questa è la ragione
Della proposta del Partito Democratico
E l'Emilia Romagna esiste Prodi copiano esiste nella misura in cui incide sui caratteri e il Progetto del partito nuovo da costruì
Un partito
Riformista
Che unisca ciò che l'ideologia hanno diviso nel secolo scorso
E affrontare nuove sfide in Italia in Europa nel mondo
Che cambi la legge elettorale di Calderoli
Da lui definito una porcata
E costruisco una democrazia dell'alternanza dove sono i cittadini che scelgono i parlamentari il Governo
Un partito costruttore
Di una riforma federalista
Promotore di un'idea di Europa come attore globale per la pace contro il terrorismo per la sicurezza per un nuovo modello sociale
Che coniughi monete modernizzazione e diritti
Quando ci sono domande nuove
Bisogna dare risposte nuove
E un governo multipolare del mondo il grande tema dell'ambiente alla non violenza la cultura femminista
Come cambia il lavoro
Il rapporto tra flessibilità e diritti
I grandi temi delle migrazioni e delle sicurezze
Declinate al plurale
Chiedono risposte e nuove è un pensiero nuovo per questo c'è bisogno di un partito nuovo
Sento circolare una favola
E cioè che noi taglieremo i rapporti con la famiglia socialista europea
Sono tutte barzellette messi in giro adatte ci collochiamo dove stanno i riformisti cioè nel Partito socialista europeo
Non chiedendo in modo ideologico di uscire o entrare in una casa ma di partecipare alla ricerca dei socialisti delle riforme istinto in Europa e nel mondo
Per costruire un campo di forze progressiste che si opponga i conservatori
Non è un caso che
La prospettiva della costruzione del partito democratico in Italia sia così incoraggiata dal socialismo europeo deve essere poi un partito democratico popolare
Democratici di sinistra e Margherita non bastano
Bisogna coinvolgere la cultura socialista repubblicana ambientalista e ancora
Umilmente i cittadini
Costruire un movimento nei territori del Paese così come si sta facendo in tanti luoghi dell'Emilia Romagna
Oggi in questo preciso momento
A Forlì e Cesena
Si stanno costituendo il forum per il Partito democratico in questo preciso momento è mai ringraziamo quei cittadini di quei compagni che non sono qua il palazzetto è pieno lo stesso ma stanno facendo una parte del nostro lavoro sul territorio
A Bologna c'è un tavolo largo lo diceva De Maria che sta operando per iniziative sul lavoro e sul carattere del nuovo partito
Da Imola modera crescono appelli associazioni per il Partito Democratico esempi da seguire e da estendere
Come si vede nessuna fusione a freddo dei gruppi dirigenti
Ciò è tanto vero che disegna un percorso per arrivare all'assemblea costituente
Che raccolga i talenti e le energie del nostro paese
Al congresso non si sciolgono i Democratici di sinistra
Ma si deve deliberare il mandato
A costruire il partito democratico attraverso un processo che culmini nell'Assemblea costituente del nuovo partito io propongo che l'Assemblea costituente pagata entro il due mila sette che l'Emilia-Romagna costruisca prima di quella data un proprio puntamento costituente di più
Propongo che mentre si svolge il dibattito congressuale
Dall'Emilia Romagna vengo un contributo sui caratteri di una moderna forza riformista
è nel nostro DNA
Riguarda il rapporto tra valori modo è scelta di governo e partecipazione dei cittadini
Possiamo farlo
E ritengo che dobbiamo farlo
Perché l'Emilia-Romagna sta Ciad giocando
La partita delle grandi sfide aperte in Europa
Si prenda l'economia
In Emilia Romagna dal novantasette ad oggi siamo cresciuti del nove due contro il tre dell'Italia
E molto più di Lombardia e Veneto
Qui sono insediate cinquecento delle tre mila medie imprese che fanno il nuovo made in Italy nel mondo
Ma per fare questo qui
Noi facciamo incontrare
Buona impresa
Buon lavoro
Conoscenza ricerca con le politiche di sostenibilità sociale e di sostenibilità ambientale
E mettiamo in campo un idea di governo che mette in movimento e unisce
Forze sociali della cultura dell'impresa del lavoro
Le istituzioni
Ma il tema delle sicurezze che ci chiedono i cittadini ambiente saperi salute qualità del lavoro e della vita
Per essere affrontato e vinto richiede riforme Progetti che valicano i confini delle regioni e perfino del Paese
Nessuno da solo è in grado di facile noi l'Emilia-Romagna e ci mettiamo al servizio di una nuova stagione riformatrice dell'Italia
Capace di competere
E di vincere nel mercato globale anche perché capace di coniugare libertà equità giustizia e solidarietà
E poi abbiamo la nostra da dire anche sul tipo di partito da costruire
Non solo perché
Dobbiamo tenere in memoria
La ragione principale della sconfitta del due mila e uno
E cioè abbiamo governato distaccandosi dei cittadini
Non solo perché qui è nato il riformismo che non esiste senza popolo
Ma anche perché in anni recenti
Abbiamo conosciuto
Sconfitte e vittorie
E abbiamo misurato anche noi qui
Nella nostra regione
Che veniamo sconfitti quando diventiamo conservatori ci stanchiamo dalla gente e il particolare diventa più importante dell'interesse generale
Siamo caduti
Siamo caduti ci siamo rilassati
Materia Saatchi abbiamo introdotto un'innovazione
Un antivirus
Abbiamo fatto un bagno di umiltà e poi costruito non un semplice nel centro sinistra
Ma una coalizione aperta cittadini e movimenti portato a voto candidati popolari costruito Progetti partecipanti
è il modo con cui
Nella primavera prossima Piacenza confermeremo con il voto l'ottimo lavoro del sindaco Reggi
E della sua Giunta il modo con cui torneremo dopo vent'anni a governare Parma assicurando che le sue eccellenze possano primeggiare in Italia e nel mondo
Lei
In quel lavoro in quell'esperienza di questi anni
C'è il valore delle vittorie anche di questi anni
Con Cofferati a Bologna con Errani in Regione
Le vittorie di tante città province
Dove finalmente si inizia a vedere anche qualche volto femminile Sonia Masini alla provincia di Reggio Emilia Nadia Masini al comune di Formello
E poi il voto alle politiche per il centrosinistra e il primato
Di questa regione in Italia
Con l'Ulivo oltre quarantaquattro per cento e i DS al trentuno e otto
La nostra bussola il rinnovamento si si
La nostra bussola è stato il rinnovamento per arrivare questi dati
Il rinnovamento della cultura politica
Si sono allargati i confini della partecipazione non solo per le difficoltà della politica Mark perché è cambiato il mondo
è la politica che deve riconoscere come fondamentali le altre forme di partecipazione
Valide quanto quelle dei partiti
Se facciamo questo
Allora viene campi in campo un altro tema tanto decisivo quanto poco indagato le forme della militanza
Un tempo si diventava dirigenti se si dava la vita
Io non disprezzo ti dà la vita tant'è che molti di noi dalla vita per l'idea in cui crede
Ma oggi bisogna consentire
Permettetemi di dirlo così a mio modo di dirlo a chi a cinque minuti da dare alla politica di poterlo fare
Il giovane la donna il professionista l'avvocato il pensionato la casalinga chiunque in politica deve potere contare allora serve una struttura flessibile fatta per temi non solo organizzare sui territori ma anche per interessi
Collocati in una dimensione più generale non particolare
Un partito democratico quindi non plebiscitario ecco un altro punto che non sia una fusione a freddo fra oligarchie
Un partito fatto di iscritti che dicono la loro opinione anche quando non gliela chiedi il leader che possono anche criticarlo e porre problemi nuovi che rende protagonisti gli elettori anche attraverso primarie per la scelta delle cariche monocratiche dei parlamentari e che fare ferendo su questioni essenziali che ne determinò il profilo programmatico
Io sto finendo
Lavoro per l'unità
Serve serenità
Al nostro dibattito congressuale
Partendo da rispetto reciproco
Chi propone il partito democratico non è il liquidatore di una grande storia
E chi esprime contrarietà o dubbi
Non è un conservatore
Siamo tutti mossi dall'idea di fare il bene del Paese
Ho letto stamattina con un qualche rammarico
Che Fabio Mussi per dare forza alla sua candidatura a segretario del partito e alla sua mozione
Ha sostenuto che siamo diventati una forza marginale del paese e questo sarebbe responsabilità
Di Fassino
Sarebbe facile smontare questo argomento con una battuta non la voglio fare non mi interessa
Invece voglio rivolgermi a Fabio che conosco da tanti anni
E dirgli
Lo sai
Lo sai che nel due mila e uno avevamo la bocca nella polvere
E la spina dorsale spessa
La prima iniziativa
La prima risposta
Dopo la batosta elettorale vende dalle feste dell'Unità tante partecipate che io considero uno dei moderni centri di rinnovamento della partecipazione politica davvero una cosa del genere nel cuore e da fare per il futuro marito
In quelle feste
Molti compagni si ricorderanno
Ci chiedevano
Se non eravamo alla fine di una storia glorioso Caro Fabio
Come si fa a non riconoscere che i Democratici di sinistra hanno avuto un ruolo decisivo
Nel costruire L'Ulivo e un nuovo centro sinistra e per creare le condizioni per cacciare Berlusconi
E avere oggi Presidente del Consiglio il nostro Romano Prodi
Un merito
Che è di tutti i militanti di tanti elettori di tante persone senza volto
Di tutti i dirigenti Fabio è anche merito tuo
E che si faccia fatica a non attribuire al primo chi ci ha creduto
E che ci ha guidato in questa riscossa a Piero Fassino per questo proprio non funziona
Ho capito che si è a corto di argomentazioni persino quella sui PACS è venuta meno non ci sono svolte moderati in atto Morpurgo riformismo da praticare come dimostra la proposta e sui diritti e doveri delle coppie conviventi
Come non vedere
Le enormi responsabilità politiche che abbiamo
Nel governo del Paese come
Non debbono essere messi alla berlina queste responsabilità per polemiche di basso profilo che spero si abbandonino immediatamente certo
E concludo la somma di DS e Margherita inferiore i voti dell'Ulivo
Ma questo deve far riflettere
Sul fatto che ci sono tanti giovani tante donne che votano Ulivo e non DS e Margherita
Perché non vedere che proprio l'Ulivo e il luogo che più attrae e più raccoglie
Forse per il cambiamento del Paese
O dobbiamo sempre cari compagni care compagne
Stupirci di qualcosa prima di fare una scelta dobbiamo sempre arrivare dopo
Ci siamo stupiti di così tanti partecipanti alle primarie ci siamo stupiti di così tanti voti all'Ulivo che ci hanno fatto vincere le elezioni traiamo né allora la conseguenza il Paese maturo sì il Paese maturo
è maturo per costruire
Una grande forza politica democratica e riformista
Direi qualche cosina in più
è maturo la vuole e mi ha di sogno per dare un futuro migliore agli italiani caro Piero l'Emilia Romagna alla testa di questo percorso e farà la sua parte
Roberto Montanari
Vorrei invitare sul palco presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini o una domanda sono
Quella sera Onado avanzare so che il sindaco di Forlì si chiama Nadia Masini lei che segretario faccia presente la provincia dove si chiama Sonia Masini Marco Masini può diventare Presidente della Regione Veneto
Eh no seria è il periodo delle donne Masini non demagogico Capeto grazie
Buonasera a tutti
Gli ultimi anni sono stati importanti per la storia del nostro partito del nostro Paese per le nostre storie siamo stati al governo ne siamo usciti ci siamo ritornati abbiamo visto nostri compagni diventare presidenti della Repubblica del Consiglio abbiamo cambiato nuovamente nome unendo ci ad altre forze della sinistra ad altre forze riformiste laiche cattoliche
Dall'ottantanove che la politica italiana e la ricerca di riferimenti forti di idee e idealità che diamo stabilità e al tempo stesso proiettino al futuro la partecipazione democratica
E la passione politica degli italiani
Noi ci siamo messi in cammino con altri contanti i cittadini italiani non solo per perdere per non perdere il meglio dell'Italia del Novecento della Prima Repubblica me per produrre idee ed energie fresche rinnovabili
Questa ricerca non è solo ricerca di una casa politica comune di cui sentiamo naturalmente il bisogno è la ricerca di un nuovo dinamismo della democrazia e di cittadini l'hanno apprezzata
La parola bipolarismo con cui è stata riassunto una dinamica che è coinvolto sia la sinistra che la destra
è troppo fredde politico cistica per rendere appieno l'idea del bisogno di comunità di impegno di chiarezza dissenso di appartenenza significativa di voglia di politica alta
L'Ulivo ha rappresentato una realtà in grado di essere un punto di riferimento autenticamente popolare
Ha rappresentato anche la capacità di un nuovo miracolo italiano con la ripresa da una crisi profonda e l'inattesa decisivo ingresso nell'Euro ci sono stati per l'Ulivo inverni e primavere gelate e poi rifiorito dure
Oggi è chiaro che sono nella prospettiva di una formazione politica grande larga per dimensione d'apertura di vedute
Tale da poter rappresentare almeno un terzo degli italiani è possibile dare senso prestigio capacità attrattiva ad una nuova forza
Il partito democratico non è un esigenza di stagione e tanto meno dell'ultima ora dovessimo guardare una sola stagione o all'ultima ora avremmo non uno ma cento motivi per esprimere incertezze e dubbi
Ma non è questo il metro non è così breve lo spazio temporale politico su cui valutare una proposta tanto impegnativa
Chi è più lunga la misura dei pensieri delle idee della maturazione che si addice a tali esigenze a tale sfida
E se più adeguatamente valutiamo molto
L'onda lunga delle vicende politiche noi possiamo trovare ritrovare anche dentro la passione ed entusiasmo quell'entusiasmo che piccole davvero in tutti i sensi piccole difficoltà quotidiane
Giustamente ci sottraggono per tanti versi noi DS emiliano-romagnoli siamo già Partito Democratico
Abbiamo numeri che sono anche qualità vocazione maggioritaria e responsabilità verso l'interesse generale non sappiamo neppure ragionare come una parte che agisce solo per se stessa
Ed è bene che non impariamo a farlo perché anche forse soprattutto per questo che abbiamo un grande consenso
Come Democratici di sinistra e come coalizione usiamo danni parole categorie politiche di pensiero che sono nate fuori dalla tradizione del solidarismo cattolico e del laburismo socialista
Interdipendenza sostenibilità coesione pari opportunità e tante altre
Ci sono temi che aggregano soggetti politici come la questione di genere la questione ambientale posti dopo e fuori dalle tradizioni politiche del Novecento
Non le contraddicono né tanto meno le rinnegano vanno oltre di esse ci sono parole valori come l'hai città che continuiamo ad usare come prima ma che non hanno significati effettivi uguali a quelli di pochi anni fa
La parola laicità e che è stato usati in Italia per trattare la relazione con la questione cattolica laici e cattolici
E oggi il concetto che ci parla della relazione tra le religioni e la politica tra l'Europa e l'Islam tra le Regioni stesse e la loro pacifica convivenza nel mondo e nelle strade dei nostri quartieri
Serve
Serve nel nostro Paese una nuova aggregazione politica forte e stabile un partito dove tutti uomini e donne insieme con pari dignità e pari entusiasmo
Possono dare il proprio contributo per aprire un ciclo nuovo nella vita dell'Italia dando una guida politica e morale al Paese facendolo crescere facendogli ritrovare fiducia in se stesso ricostruendo l'identità di una nazione moderna
Così
Così si apre la mozione congressuale che candida nuovamente alla segreteria nazionale Piero Fassino una mozione ed un uomo che sono onorata di appoggiare
E a Piero Fassino voglio dire grazie grazie per il suo instancabile insostituibile lavoro per aver cercato con tutte le sue forze in questi anni di tenersi insieme e per gli importanti risultati che ci hanno consentito di tornare al governo siamo al governo nazionale delle regioni degli enti locali
Questo è accaduto altroché marginalità siamo per la prima volta nella storia del movimento operaio in Italia a forza di governo diffusa
La proposta di Piero Fassino non significa affatto rinnegare la sinistra la nostra storia fatta assi di grandi ideali e di generosità ma anche di divisioni di litigi e a volte purtroppo di sconfitte
Significa piuttosto cercare ampio consenso
Per assicurare ogni cittadino più libertà più opportunità
Dettare le regole di una società aperte responsabile nella quale la insopprimibile aspirazione di ognuno a realizzare le proprie scelte di vita si accompagni alla consapevolezza dei diritti e dei doveri
E al valore dell'interesse generale
Tutto ciò significa far camminare insieme
Innovazione di sistema apertura al mercato riforma del Welfare modernizzazione della pubblica amministrazione e valorizzazione del lavoro
Promuovere uno sviluppo sostenibile in grado di assicurare qualità della vita ed equità sociale senza compromettere l'ambiente il clima le risorse naturali per chi oggi vive e per chi domani verrà noi non abbiamo paura e cito ancora la mozione congressuale di aprire le urne alle altre tutte le culture riformiste italiane
Senza rinnegare il passato ma reinventando né i valori non abbiamo paura di andare oltre la parzialità delle nostre singole esperienze per incontrarci insieme
E dare una rappresentanza politica unitaria al riformismo no noi non abbiamo paura di elaborare un pensiero nuovo e di fondare il partito democratico
Sarà questa la nostra casa più grande più bella una casa che non dovrà essere divisa in se stessa per dirla con Abramo Lincoln
E in fondo l'Europa quell'Europa per cui abbiamo tanto lottato e che non a caso viene citata degli in tutte e tre le mozioni congressuali
Che abbiamo avuto modo di toccare con mano cogliendone le incredibili potenzialità non è forse la stessa cosa il moto dell'Unione europea non è forse unità nella diversità la Carta dei diritti fondamentali proclamata a Nizza il sette dicembre due mila
Non sancisce forse questo
Cioè che se pur diversi per cultura e tradizioni siamo tuttavia uniti da un patrimonio di valori che ci distingue dal resto del mondo un patrimonio comune che si basa sui diritti dell'uomo sulla solidarietà sociale la libertà d'impresa
Sull'equa condivisione dei frutti della crescita economica e sul rispetto delle diversità culturali linguistiche religiose in un'armoniosa combinazione di progresso e tradizioni
è tutta questa Europa che oggi deve reinventarsi un ruolo e una dimensione politica insieme al Welfare segno forte delle socialdemocrazie ma anche della maturazione di un ciclo
Dobbiamo credere in questa nuova stagione che intendiamo aprire tutti insieme se pur diversi ma uniti da un comune patrimonio di valori portando con noi le nostre storie migliori guardando avanti e non al passato
Credere in questo nuovo pensiero per un secolo nuovo in questo nuovo partito democratico che sappia parlare
E anche le nuove generazioni che dicono un presente d'un futuro troppi incerti e che non troveranno nelle vecchie ideologie tutte le loro risposte
è questa la sfida che siamo chiamati ad accettare e vincere per il bene comune per il nostro Paese
Le donne saranno certamente in prima fila in questa nuova avventura
Da Pechino a Lisbona tutti gli operatori le agenzie economiche individuano nella piena occupazione femminile uno dei maggiori elementi di sviluppo dei Paesi di crescita del PIL e di capacità competitive
Se la strategia europea indica nel sessanta per cento l'obiettivo per tutti i Paesi della comunità
Sappiamo che il nostro Paese è fermo al quarantacinque per cento ed il Sud al ventisette per cento ciò significa che molte famiglie sono in difficoltà e che soprattutto vanno sistematicamente perse dilapidata e mortificate le energie e le competenze di migliaia di donne costrette ancora oggi a rinunciare al lavoro per mancanza di Offerta di lavoro per mancanza di servizi ma anche di flessibilità e di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro
In Emilia Romagna abbiamo già raggiunto l'obiettivo europeo siamo oltre il sessanta per cento ed è stato possibile grazie ad una buona politica ma anche all'opera instancabile di tante donne protagoniste di un welfare che tutti ci invidiano
Alle donne al loro lavoro questa regione deve anche il proprio benessere ed il proprio alto grado di sviluppo sociale
Il rapporto inscindibile tra occupazione femminile sviluppo trova proprio qui in casa nostra piena conferma come nelle più avanzate socialdemocrazie del mondo
Ma per noi la consapevolezza dei diritti è costretto a convivere con il permanere di una struttura sociale
Nella quale il segno maschile resta sostanzialmente immutato nelle gerarchie nelle opportunità di carriera nella distribuzione dei carichi delle responsabilità nel lavoro di cura nei codici e nelle forme del potere istituzionale e politico
Il dualismo di genere come fondamento della comunità umana e della necessità del suo pieno riconoscimento simbolico e funzionale ad una vera e reale democrazia
Si tratta di un concetto tanto ovvio quanto impegnativo e pregnante per un partito nuovo Riformista moderno e davvero democratico e credo che questa sia tra le importanti prove da superare per conquistare al Partito Democratico tante donne italiane
Noi conveniamo con Claudia Mancina che quella particolare competenza delle donne di costruire legami trasse il mondo a partire dalla cura dei corpi dalla strategia degli affetti
Sì esperienza etica e dunque non attitudine privata ma risorsa a disposizione dell'intera comunità
Mai più quindi un pensiero neutro mai più un pensiero unico ma occhiali a due lenti per legge dei fenomeni sociali i bisogni le potenzialità i diritti le capacità di donne e uomini
Le donne hanno segnato il Novecento con le loro battaglie di libertà e lo hanno fatto trovando nella sinistra più che in qualsiasi altra forza politica una casa accogliente
Lo abbiamo fatto cercando ogni volta alleanze più larghe consapevoli che le battaglie che combattevamo erano per migliorare le condizioni di tutte e che l'unità forse la carta vincente
Lo abbiamo fatto trasferta trasformando oltre che il Paese la stessa sinistra
Che all'origine non ne conteneva nella soggettività nei diritti
Oggi noi donne in particolare guardiamo con attenzione e preoccupazione i tentativi che ci sembrano voler riaprire un solco tra cattolici e non
Mettendo in discussione il significato del metodo del metodo laico l'autonomia della politica e delle persone
E non si tratta di mettere in discussione il diritto di espressione da parte delle gerarchie ecclesiastiche ma di tenere separate competenze sfere di influenza leggi dello Stato e ambiti normativi da precetti religiosi a posizioni culturali di parte
Rispetto che abbiamo sempre portato alle donne cattoliche a partire dalle tante presenti nel nostro partito come in tutti gli altri del l'arco costituzionale nel Paese ci sosterrà nel cercare unità e condivisione sulla strada del partito democratico
Una scommessa per l'Italia ma dentro la quale si giocherà anche la partita di una diversa collocazione delle donne nella scala valoriale della società italiana
Proprio una donna un'incredibile donna Yoko Ono ha recentemente detto all'unità
Credo che esistano due grandi industrie al mondo
Una è quella della guerra l'altra è quella della pace
Nell'industria della guerra la gente sa esattamente cosa vuole non ha neppure bisogno di discutere conosce il proprio scopo sanno che possono mentire uccidere è fare soldi
Poi c'è l'industria della pace
Fatta di idealisti e perfezionisti che si pongono di continuo domande sul da farsi tu hai ragione tu sbagli eccetera non riescono a mettersi assieme aggiungere ad una ragione comune
Non capiscono che l'unica cosa necessarie perdonarsi capirsi amarsi anziché critica arsi a vicenda
Sarebbe
Sarebbe un grande potere quello generato da masse di persone capaci di unirsi apprezzarsi amarsi
è vero
è drammaticamente vero così Camp come è vero che sarebbe un grande partito quello generato da masse di persone capaci di unirsi apprezzarsi e amarsi
è quello il nostro obiettivo politico e l'obiettivo per il quale lavoreremo con tutte le nostre forze ed è anche per ciò che crediamo che il partito democratico sarà un grande partito
Sonia Masini
Personalmente negli ultimi anni ho avuto momenti straordinario con lavorato con i Blues ma adesso ho cantato con Mina ma uno dei giorni più belli che io posso ricordare quando ha vinto Sergio Cofferati
Carico care compagne e cari compagni gentili ospiti sarò molto più breve di Andrea Mingardi
Però
Lo voglio ringraziare lui si è levato un sassolino dalla scarpa detto ma gli devo davvero dare atto del fatto che lui si è schierato quando vincere era possibile ma non era affatto certo e di questi tempi non è cosa di poco
Come molti di voi
Sono accompagnato nella mia vita da tanti compagni
Che ho conosciuto i momenti precedenti
Vale per lui l'appartenenza la stessa militanza
E poi vale l'affetto uno di questi compagni da qualche tempo
Mi perseguita
Le sue sono domande impegnative
Non sono dissimili da quelle che tanti rivolgono a voi
Ad esempio da qualche tempo mi chiede ma perché volete fare un congresso
Gli ho spiegato
Ma non ce n'era bisogno che le forze democratiche si danno delle regole
E poi discutono
E affrontano i momenti più impegnativi della loro vita
All'interno del confine che quelle regole hanno tracciato
E dunque tutto ciò che vale per il futuro soprattutto quando coinvolge il destino di tantissime persone
Deve essere affrontato con pacatezza con coraggio
Ma deve essere ricondotto alle regole interne di un'organizzazione
Un congresso non è mai un appuntamento semplice
E impegnativo faticoso
Qualche volta può creare tensioni tra persone che si vogliono bene che in quel momento dovendo decidere un orientamento scegliere
Una linea possono anche trovarsi a confrontare opinioni diverse dunque ad avere difficoltà che fino ad allora non avevano messo in conto
E capitato tanti di noi
Succederà sempre tutte le volte che la democrazia viene esercitata
A che cosa deve servire il congresso che ci aspetta
Io credo come ho detto quel mio amico e compagno sostanzialmente decidere di unire culture fondamentali per il nostro Paese sono culture oggi formalmente separata
Ma che hanno da tanto tempo in tanti luoghi una ragione per stare insieme addirittura vengono praticate esercitate
Quotidianamente
Da tante persone diverse senza che per nessuna di queste persone l'appartenenza di un tempo significhi alcunché
E in quel congresso gli ho detto dobbiamo provare a dare vita ad una nuova formazione politica e lui mi ha risposto ma è un obbligo
Non possiamo fare diversamente certi potremmo fare diversamente ma sarebbe un grave errore fare diversamente
La nostra non è una scelta casuale è una scelta meditata non è fatta superficialmente
Ma è mirata a dare risposte positive a tante cittadine e cittadini che ci sollecitano da tempo premiando la nostra voglia e la nostra capacità di stare insieme
Si guarda quel che è capitato a Bologna come in tutte le città della regione nella stessa regione
Nella sequenza temporale che ci ha portato dalle elezioni amministrative
A quelle europee
Contestuali ad una parte delle amministrative a quelle regionali e poi infine a quelle politiche non solo abbiamo sempre ottenuto risultati
Di grande importanza ma è stata premiata l'idea stessa de L'Unità
Non è un caso che l'Ulivo abbia ottenuto consensi superiori al valore elettorale delle stesse forze politiche che si presentavano separatamente magari nella stessa giornata e nella stessa tornata elettorale
E non è un caso che quel consenso abbia avuto il profilo dei giovani e delle donne
Di coloro che meno sono condizionati dal passato e con più laicità guardano al presente
Guardano i valori ma anche a questa condizione oggettiva quasi elementare dello stare insieme e del fare cose insieme in virtù non di un'appartenenza ancora da costruire ma da una storia già
Collocata alle nostre spalle che ha dato straordinari esempi di meditata scelta riformatrice
E i valori ai quali ci riferiamo tutti noi quelle donne e quei giovani sono valori radicati in una lunga storia sono valori che qui non sono stati semplicemente declinati in astratto
Hanno fatto parte di una secolare cultura amministrativa perché il riformismo qui attecchito più di un secolo fa
E ha trovato straordinari esempi di attuazione sia nella cultura
Laico socialista che in quella cattolica
E le differenze sono differenze che appartengono al passato oggi per fortuna nel presente non hanno più il peso di un tempo lo possono testimoniare tantissimi di voi che guardano alla loro storia privata
Magari tante volte come è capitato anche a me alla più semplice storia familiare
Faccio fatica a spiegare i miei vecchi perché la loro appartenenza cattolica
La loro militanza nelle forze politiche che andato quel profilo e hanno accettato quell'identità sia oggi da considerare da tenere distinta dalla mia
Che invece ha potuto e praticato un'idea riformista nel campo laico socialista
E è evidente a tutti che la forza della coalizione la coalizione che sostiene questo governo dipenderà moltissimo dalla capacità nostra di aggregare queste culture culture simili
E di mettere insieme esperienze
Sono convinto e non da adesso che lo so forse lo faremo noi saranno costretti a farli anche coloro che militano per un'idea della sinistra diversa dalla nostra perché anche per le culture radicali verrà il momento dell'unione e verrà il momento di misurare la loro capacità di stare insieme con valori identitari
Nei quali soprattutto la capacità di governare non sia più considerata un accidente della storia ma un obiettivo concreto che si danno i partiti politici quando nascono e quando vogliono rappresentare
E a chi ha timori
Che si possa perdere un'identità
Vorrei dire sommessamente
Attenti
Ah non difenderà astrattamente un'identità restando fermi nel mentre il mondo cambia
E i valori di riferimento più semplicemente le politiche ritenute necessarie per milioni di persone diventano diverse da quelle che hanno caratterizzato la nostra
Delle belle storie si collocano in un contenitore chi abbia il profilo e la capacità di contenerne non si difendono astrattamente
Sono convinto che se non facessimo questa scelta allora sì il declino della nostra identità sarebbe un rischio concreto e che quotidianamente sarebbe in campo perché altri mi verrebbero probabilmente anche con efficacia a metterne in discussione le fondamenta
E in una costituente
Si individuano dei valori valori da condividere e in una costituente ci si apre al contributo di tanti di quelli che hanno avuto le nostre storie anche di quelli che non hanno storie simili alle nostre
E potranno anzi dovranno partecipare tutti
Non si invita alcuno a far parte di un processo se non gli si dà in premessa la possibilità di agire
Di intervenire di condizionare quel processo ecco perché l'apertura a ciò che è fuori di noi al di là dei nostri confini di rappresentanza è fondamentale
Vuole dire che su questo poi processo non solo si può avviare con efficacia c'è richiesto date tante
Cittadine e cittadini che quando hanno votato hanno apprezzato ciò che stava insieme e non ciò che si divideva
Ma vorrei dire che tutto ciò è anche il frutto di un'appassionata e significativa discussione che si è svolta in Terna all'interno di questo partito
Il congresso di Pesaro del due mila e uno sembra lontano
Ma ritornano nelle discussioni di queste ore
Sottolineature
Dico senza timore anche forzature di ciò che è stato il nostro passato più recente
Sono incomprensibili alcune affermazioni hanno addirittura secondo me
Il taglio dell'autolesionismo
è incomprensibile per chi vi parla l'atteggiamento di compagne e compagni che per ostacolare o contrastare un processo negano i risultati di un partito al quale hanno dato un significativo contributo
Se ancora la memoria non mi fa difetto nel congresso di Pesaro discutemmo animatamente
Non di opzioni riformiste
In antitesi adozioni radicali ma di quale profilo
Di quale curvatura dare alla reciproca idea di riformismo
Ci fu una discussione peraltro curiosa guardata a posteriori sulle aggettivazioni ma tutti eravamo convinti di dover agire nella casa dei riformisti poi ci divideva
Qua e là l'analisi dell'avversario politico da contrastare e dall'altra parte anche la scelta delle priorità da realizzare ma il riformismo era considerato la radice comune e nessuno di noi pensò mai che se non fosse prevalsa la sua idea di riformismo altra sarebbe stata la casa nella quale sviluppare la propria attività futura
Un'idea di unità ci tenne insieme
E favori la discussione più franca e più leale favorire la scelta di gruppi dirigenti
Sostenni una tesi
E un candidato diverso da Piero Fassino
Non mi fa ombra la scelta dell'epoca
Nel dire che nel corso di questi anni siamo cambiati tutti e molto e che il partito ha saputo dal confronto che si è sviluppato trarre vantaggio vantaggio nel crescere e nel diventare propulsore degli schieramenti larghi e del consenso che questi schieramenti hanno trovato nell'elettorato
Io non credo e non da adesso
Che la forza di un partito si misuri esclusivamente sulla sua dimensione materiale
E la capacità dei proporre di avviare processi nuovi di costringere gli altri a misurarsi con le tue emozioni
Dunque non di essere astrattamente egemone ma di essere una parte propulsiva del nuovo una parte che mette a discussione se stessa e rende disponibile anche il suo peso se questo può favorire la crescita e lo sviluppo di uno schieramento più ampio e dunque per mettere a chi crede in quello schieramento di governare un Paese o di amministrare una città dunque quello che ci aspetta un congresso vero per una nuova formazione politica con un programma fondamentale
Da discutere insieme con gruppi dirigenti che dovranno essere scelti con le regole della democrazia interna che la nuova formazione ci dovrà dare pensando ai tanti valori che sono disponibile le donne e gli uomini che nel corso di questi anni hanno contribuito appunto a far vincere
Il nostro partito e le coalizioni nelle quali si è collocato in tantissime circostanze
A quelle donne e quegli uomini che hanno avuto il coraggio a Pesaro di discutere insieme con passione e di non dividersi successivamente
Io credo che quello sia stato un punto alto dalla nostra vita recente e non solo credo che si possano serenamente ripetere
Discutendo con franchezza non nascondendoci nulla le diverse opzioni esattamente come le diverse valutazioni
Ma per arrivare a un punto comune quello di poter partecipare insieme alla nascita di una nuova formazione che abbia quella cultura e quelle radici
Che tanti di noi hanno coltivato nel passato e che pesano aveva confermato
Si dice serve passione per promuovere cambiamenti la passione dipenderanno in onda
La passione fatta dalla voglia di partecipare e fatta dal riconoscimento del valore dei propri gruppi dirigenti è fatta dalla missione dei limiti della propria analisi e della possibilità di superarli confrontandosi con gli altri
In una dialettica che alla alla quale non dobbiamo mai rinunciare che vale per noi come varranno alla costruzione del Partito Democratico
E così cammin facendo potremo aprire il confronto e gli spazi vicini intorno a noi potremo aprire il processo a tutti coloro che lo vorranno partecipare insieme al nord avendo il coraggio di osare
Troppo comodo e non produce nulla l'idea di avere già definito il punto di arrivo serve il coraggio di andare in mare aperto avendo chiara la direzione e rischiando di dover correggere anche in corso d'opera
La strada è il percorso che si intraprende
Senza questo coraggio non verrà la passione
Soltanto mettendosi in discussione e rendendo disponibile non soltanto la nostra cultura ma il nostro passato possiamo costruire un futuro davvero degno di questo nome
Le condizioni per poterlo fare ci sono lo hanno confermato i risultati elettorali di questi anni
Lo hanno confermato ancor prima dalla passione del coraggio con i quali gruppi dirigenti ci sono messi in discussione c'è stato possibile prima davvero non capirei per quale motivo non dovrebbe essere possibile anche ora
Se lo vogliamo riusciremo a realizzare l'obiettivo che ci sta a cuore
E potremo dare l'elemento di novità
Che alla politica italiana serve da tempo perché soltanto con un punto di riferimento stabile
La nostra coalizione potrà trarre il vantaggio di governare come si deve il Paese e nel contempo di promuovere le trasformazioni che possono dare stabilità e certezza al futuro ce lo chiedono soprattutto le giovani generazioni
Ce lo chiedono le donne e gli uomini che ci hanno accompagnato in questi anni
Non rispondere positivamente sarebbe un grave errore ma sarebbe venir meno anche ad un patto di lealtà che abbiamo contratto tra di noi e con loro dunque nessun timore si tratta con pacatezza e con forza di andare avanti e risultati verranno
Sergio può fare
Ed ora si stanno consultando sui tempi abbiamo il piacere di avere il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani
Sono ne sono convinto
Devono mettersi in poco tempo perché giustamente vogliamo ascoltare tutti Piero sono convinto che siamo ad un passaggio ancora una volta della nostra storia
E allora la prima cosa esserne all'altezza
Perché il compito di una grande forza di sinistra come la nostra
è appunto quello di sapere fare questi passaggi
Dunque che la discussione sia forte si esprimano
Le diverse posizioni
Nel massimo di libertà per ciascuno
Io dico solo importante che ciò avvenga nel rispetto delle
Singole posizioni
Ed è importante rispetto perché è come hanno già detto Montanari Sergio
Discutiamo ma dobbiamo evitare rotture
E rimanere tutti insieme per finalmente superare quel vizio assurdo della sinistra italiana che ad ogni passaggio perde dei pezzi
Debbo dire
Tuttavia con franchezza anch'io lo voglio fare perché mi sembra giusto
Che ho trovato ingenerose
E immotivate le critiche rivolte a Fassino
E più in generale all'esperienza di questi anni dei DS
Non si può dimenticare che a Pesaro c'era un interrogativo esistenziale
Per noi esistenziale
Se avevamo no un futuro
Da allora tutto è cambiato
Abbiamo ricostruito prima l'opposizione abbiamo vinto le elezioni amministrative siamo ritornati al governo
E questo è il frutto del lavoro positivo di tutti ma certamente in primo luogo del lavoro appassionato di Piero Fassino
In gioco
In gioco in fondo anche queste affermazioni rischiano di non
Di non farci fare una discussione vera in gioco non c'è una forzatura di un gruppo dirigente
E non stiamo andando verso il nulla non si può condivisi può non condividere la direzione di marcia ma non stiamo andando verso il nulla perché questi anni dall'Ulivo in poi non sono passati invano
Facciamo allora un confronto sereno
In gioco c'è ancora una volta quale funzione per noi nell'Italia e nell'Europa di questo inizio secolo
Io ragiono così c'è da ridare una prospettiva questo Paese da uscire da una trance transizione lunga ormai dal mille novecento ottantanove e ancora non compiuta
C'è un Paese che rischia di essere bloccato da assetti
Consolidati i vecchi incapaci di interpretare i cambiamenti che attraversa nel mondo
Non ci vuole molto per capire per vedere le difficoltà che hanno incontrato il Governo e il Bersani nelle liberalizzazioni per dare più opportunità ai cittadini e ai giovani ai professionisti ai consumatori
Dunque è un Paese che ha bisogno di riforme profonde e coraggiose e per farlo c'è bisogno soprattutto di un progetto riformista capaci di aggregare diverse culture riformiste
Che insieme ad altre forze riescono a costruire un nuovo discorso su questo Paese
Per realizzare quel riferimento forte che oggi manca alla politica italiana un soggetto che non guarda al Novecento
Che non guarda novecento
Ma che invece deve proporsi il problema
Di affrontare le grandi questioni dell'oggi i mitiche anche per noi
Nella nostra cultura non c'è nulla che noi dobbiamo annullare ma nella nostra cultura non ci sono tutti gli strumenti per dare risposte ai problemi che incrociamo oggi
E allora dobbiamo farlo un passo in avanti
Dobbiamo trovare nuove sintesi nuove risposte è una ricerca aperta la nostra identità e lo dico ai compagni che sono preoccupati di di sperpera non può essere risolta solo da ciò che siamo stati
L'identità è qualcosa che è in grado di costruire futuro noi dobbiamo rispondere come oggi si possono increspa interpretare valori quali l'uguaglianza la libertà la solidarietà
Come si garantisce la qualità della democrazia e la laicità dello Stato
Dobbiamo misurarci con straordinarie questioni come la trasformazione ecologica dell'economia rinnovazione del modello sociale europeo capaci di promuovere i diritti universalità in una nuova dimensione
La ricerca di un nuovo rapporto tra mercato e politiche pubbliche capace di promuovere libertà coesione sociale opportunità e ancora
Promuovere una forte battaglia culturale
Per contrastare la per dita dissenso di civismo che in questi anni abbiamo pagato durissima mente
Per essere in grado di rimettere al centro il valore della persona e non la sua capacità di consumare e per fare questo abbiamo bisogno di un grande balzo in avanti
Io vedo le difficoltà e anche gli interrogativi aperti
Ma questo progetto non può essere definito a tavolino aspettare che tutti i nodi siano risolti significherebbe rimanere sospesi e questo non ce lo possiamo permettere
Anche perché rischi di nuovo populismo già ci sono e non sono solo le nostre spalle
Ma poi se guardiamo all'Europa guardiamo Sarkozy in Francia Cameron in Inghilterra i nuovi conservatori cercano di essere i protagonisti del cambiamento in Europa noi socialisti
E il congresso del PSI di Porgy SD porto lo ha detto chiaramente non possiamo essere i guardiani degli assenti della sinistra del Novecento
C'è un'innovazione nel campo delle forze socialiste e riformiste daffare e noi dobbiamo essere lì se vogliamo
Dare all'Europa quel ruolo quella politica quella funzione di cui sentiamo tutti bisogno
E poi bisogna ridare alla politica valore capacità di attrazione io vedo il Partito Democratico come il motore della riforma politica della riforma della politica capace di accelerare processi di innovazione di allargamento di innovazione dei gruppi dirigenti di cui abbiamo bisogno come il pane ecco perché dobbiamo accelerare e qui è davvero grande contributo che possiamo dare da Bologna e dall'Emilia Romagna
Se ci pensiamo bene
Spero di essere inteso in questo vedo Zhang ieri
Mi potrà dire la sua opinione
Se ci pensiamo bene forse Mai come oggi mai come oggi l'esperienza della Mini dell'Emilia Romagna
è in sintonia con un progetto nazionale
Questo è il dato politico rilevante Mai come oggi perché oggi noi alla ricerca di un process della costruzione di un soggetto riformista parliamo di un'esperienza di riformismo cui e non solo da un secolo
Ma c'è un tratto
Che voglio sottolineare è importantissimo per la costruzione del Partito Democratico
Questa straordinaria esperienza di riformismo non è mai stata patrimonio di un solo partito
Non è mai stata patrimonio del Partito comunista Hotel di veri dei Democratici di sinistra
Ma è stato un processo ben più robusto ben più largo che ha coinvolto altri soggetti politici altre culture politiche e altri soggetti nella società e nell'economia
Questo è il partito democratico cioè un processo molto più ampio rispetto a quello che siamo noi o siamo stati noi negli anni passati l'Emilia-Romagna allora non è ne è un laboratorio
Non è un modello da esibire
Magari per avere qualche applauso sul piano nazionale
No
Caro Piero io dico senza presunzione ma con convinzione che l'Emilia-Romagna e questa esperienza
è la conferma che il partito democratico non solo è possibile
Ma è la strada giusta per cambiare il Paese l'Italia e per dare un contributo strategico a questo nostro Paese noi siamo stati più volte fraintesi in queste settimane più volte fraintesi il nostro problema non è cosa continuiamo a Roma la solita vecchia litania no il nostro problema è dare un contributo riformisti innovativo per costruire politiche che siano in grado di cambiare questo Paese
E allora voglio fare solo un esempio
Se il partito democratico non è
La sua identità
Non è un impianto ideologico così come per me non può essere un impianto ideologico
Ma un insieme di valori vissuti profondamente i ma capaci di cambiare attraverso il governo le condizioni concrete della vita delle persone be'questa è la strada che da qui stiamo praticando non attraverso estenuanti mediazioni
Non è alla ricerca di un applauso più di destra più di centro più moderato
Stiamo lavorando sulla base di un progetto
Che riguarda la vita delle persone
Qui e faccio un solo esempio
Dopo avere contrastato in questi cinque anni durissimi di centro destra
L'attacco al servizio sanitario nazionale
Ora stiamo sperimentando un nuovo welfare comunitario
Che non parta più dal servizio
Frutto di una nostra cultura politica
Che oggi va cambiata perché i bisogni sono cambiate
Ma che parta dalle persone dai loro diritti e dei loro bisogni che riconosce un valore per la società la domiciliarità
Che costruisse una Rete integrata che riesca a mettere in moto tanti protagonisti gli enti locali
I servizi pubblici il volontariato il terzo settore no-profit
Le costruisce una vera e propria economia sociale
Un guelfo far di comunità che sia in grado di temere la sfida dei grandi cambiamenti la società multiculturale
Il fatto che le nostre piazze le nostre periferie hanno cambiato volto la foto la foto di quelle piazze di quelle periferie è molto diverso
C'è gente che viene da altri Paesi ci sono bambini che vengono da altre culture e che noi dobbiamo sapere accogliere costruendo una visione di coesione sociale ricca e plurale
Coniugare la libertà con la coesione promuovere un nuovo discorso comunitario il nuovo pensiero umanistico come qualche volta dico io ecco questa la Costituente che noi dobbiamo costruire qui in Emilia Romagna è un dovere nostro dare questo contributo
Dimostrare che è possibile e siamo già molto più avanti di quello che noia a volte immaginiamo
Tranne il nostro dibattito interno rispetto ai processi reali della società c'è bisogno di dare e di a vere riferimenti forti la società frantumata attraversata da insicurezze profonde da vecchi e nuovi egoismi c'è bisogno di riferimenti e soggetti forti che non si chiudano
Nell'illusione di imporre soluzioni o perfino valori
I valori non si impongono si promuovono
Ecco perché noi vogliamo e dobbiamo fare il partito democratico
Questo soggetto a cui dobbiamo dare vita
Per il futuro del Paese
Per il futuro delle generazioni che verranno è essenziale per rispondere ai grandi problemi che oggi abbiamo per tutti noi i fronti uomini di sinistra donne di sinistra che vogliamo continuare ad essere U omini e donne di sinistra e vogliamo canti continuare a cambiare questo Paese grazie
Fa scordare
Ora è che questo applauso continuasse
Salutare il presidente della Provincia Beatrice Draghetti
Che oltre alle quote rosa anche la giacca rosa alzavi microfono poi vorrei anche questo applauso continuasse per Renato Zangheri
Forse voi ve ne siete accorti ma c'è gente in piedi questa sera nei corridoi è una cosa fantastica facciamoci un applauso perché c'è bisogno di calore entusiasmo
Il richiedere quasi sei rovescia Gasparri segretario nazionale dei Democratici di sinistra Piero Fassino
C'è un saluto anche a da parte di Carlo Lucarelli ora vedete Piero Fassino è leggermente gonfio ha un piccolo al sesso che casualmente mi viene voglia venuto dalla parte destra
Va bene
Grazie
Grazie a Mingardi grazie
A tutti voi di essere che questa sera così numerosi
E grazie a Vasco Errani Assogna Marzemino Sergio Cofferati ha
Roberto Montanari a De Maria per aver già
Richiamato con efficacia le ragioni
Per cui noi chiediamo agli scritti e alle scritte dei Democratici di sinistra di sostenere il progetto del partito democratico
Hanno detto efficacemente le avete ascoltate e tarde e quindi io cercherò di essere Breve
Senza se possibile ripetere
Temi e concetti che sono già state espresse efficacemente
Allora siccome tardi cerco di andare me ne scuserete in modo molto didascalico
Prima questione
Perché facciamo questo Partito democratico
La domanda era bisogna partire dei
Perché vedete a leggere i giornali a sentire un certo modo un po'o semplice di fare il dibattito sembra che noi facciamo il partito democratico perché bisogna mettere d'accordo Fassino con Rutelli perché bisogna mettere d'accordo i gruppi dirigenti di questo o di quello perché
Siamo incerti insicuri di noi c'è tutta una serie di ragioni che non colgono il punto vero
Noi non facciamo il partito democratico per queste ragioni abbiamo un'ambizione più grande
Noi facciamo il polo democratico non perché questo sia un esigenza dei partiti politici noi facciamo il partito democratico perché siamo convinti che un'esigenza dell'Italia del nostro paese è l'Italia che ha bisogno di un grande partito democratico
Perché l'Italia ha bisogno di un grande partito democratico vedete otto mesi fa agli italiani ci hanno dato con il voto
La responsabilità di governare
Un vuoto che sappiamo è venuto al termine di cinque anni di governo della destra
E nel cambiamento dei rapporti di forza che quel voto assegnato c'è una grandissima aspettativa nei confronti di Prodi del centro sinistra dell'Ulivo di noi
Il passaggio dal governo Berlusconi al governo Prodi non è semplicemente un cambio di governo in una normale alternanza di schieramenti
Non lo è per cosa è stato la destra in questi cinque anni
Non lo è per i problemi che l'Italia ha di fronte
E allora noi dobbiamo certamente
Fare in modo che quello che cerchiamo di fare tutti i giorni onorare le aspettative che sono venute che vengono dai cittadini con un'azione di governo efficace
E Montanari ha già richiamato
Stiamo dimostrando che è possibile governare in un modo diverso
Lo stiamo dimostrando nella politica estera dove l'iniziativa del governo e di Massimo D'Alema sta restituendo profilo ruolo immagine funzione ad un Paese che negli ultimi cinque anni
Nona
Negli ultimi cinque anni Berlusconi aveva messo ai margini dell'Europa e del mondo
Lo stiamo dimostrando con la politica economica la legge finanziaria quella legge finanziaria che è stata per settimane oggetto di una discussione anche travagliata però comincia a rivelarsi uno strumento giusto utile una legge finanziaria che noi abbiamo pensato per un obiettivo prioritario principale
Rimettere in moto l'economia del Paese restituire all'Italia una crescita duratura
Creare le condizioni di uno sviluppo forte che consentisse alle imprese di diventare più competitive al lavoro di essere più sicuro per chi ce la o per chi lo deve cercare alle famiglie di avere un reddito più spendibile e migliore a ciascuno di poter scommettere maggiormente sul proprio talento sulla propria capacità sulla propria voglia di conquistare la vita e realizzare le proprie
Ambizioni le proprie aspirazioni e lo stiamo facendo e i risultati si vedono i dati li conosciamo tutti leggiamo sui giornali
Tutti i dati ci dicono che noi nel due mila sette
In un Paese in cui il deficit di bilancio è stato condotto fino alla soglia del sei per cento perché così è finito il due mila sei
Dal centrodestra nel due mila sette noi porteremo quel deficit di bilancio sotto il tre per cento rimettendo in ordine i conti e mettendoci impari con la con i criteri europei di convergenza
I dati ci dicono
I dati ci dicono
Che in un'Italia che ha conosciuto nei cinque anni di Berlusconi una crescita economica che è stato tra lo zero e poco più dell'uno noi nel due mila sette nel primo anno di governo vero di questo di questo centrosinistra noi già quest'anno saremo in grado di realizzare l'obiettivo di una crescita che sarà vicina o addirittura sopra il due per cento restituendo a questo Paese competitività crescita sviluppo
Stiamo dimostrando che è possibile governare in un altro modo
E così le liberalizzazioni che Bersani ha proposto l'ha portato in Consiglio dei ministri oggi sono all'attenzione del Parlamento
Le misure per sostenere la specializzazione tecnologica dei prodotti e l'innovazione la ricerca in funzione di una competitività che sia prima di tutta giocata sulla qualità
Il rilancio di un programma bastò di modernizzazione infrastrutturali che consenta al Paese di modernizzare le sue infrastrutture a partire dalle infrastrutture rendere il sistema più efficace più competitivo
Le iniziative che sul fronte sociale stiamo mettendo in campo a partire proprio da quella finanziaria
Nella quale per la prima volta si istituisce un fondo nazionale per le persone non autosufficienti questione che riguarda milioni di famiglie italiane che avranno con quello strumento la possibilità di gestire meglio i propri anziani oppure la Scelta
Di un piano pluriennale per l'infanzia che costruisca nei prossimi cinque anni in Italia in un Paese dove soltanto sette bambini su cento nomine Miglio sono molti di più ma in Italia sette bambini su cento
Possono andare ad un asilo nido costruirà nei prossimi cinque anni Milesi Danilo per fare diventare questa struttura una struttura fondamentale con cui le famiglie possono crescere meglio i loro figli e le donne possono conciliare il lavoro la vita personale
Sono le scelte che stiamo facendo
E siccome voglio essere breve non continuo a elencarne ma sono le scelte che stiamo facendo che stanno dimostrando che il go il vivi l'Italia può essere governata in un altro modo e può essere governata restituendo al Paese quelle certezze
Di sviluppo di crescita e ogni italiano quelle certezze di reddito di vita di lavoro di futuro che negli ultimi anni sono state mortifica
E stiamo dimostrando di poter affrontare consorzio Lezza e determinazione anche temi che sembravano e sembrano e lo sono anche difficile spinosi
L'aver presentato da parte del verde del disegno di legge per i diritti delle persone conviventi nelle coppie di fatto si omosessuali che eterosessuali è la dimostrazione di come noi vogliamo
Governare questo Paese rendendolo moderno anche la capacità di riconoscere i diritti civili e i diritti delle persone
Tutto a questo lo stiamo facendo ma
Ma attenzione lo ha richiamato Montanari all'esperienza che abbiamo già condotto tra il novantasei e il due mila uno
Sono passati un po'di anni da quell'esperienza di governo e la possono guardare tutti non solo a noi in modo più distaccato e se una persona intellettualmente onesta non può non riconoscere che il periodo novantasei due mila uno è stato un periodo per l'Italia di governi efficaci
E capace di consentire al Paese di trovare stabilità sicurezza e forza
è stato così
Tra novantasei e due mila uno abbiamo portato l'Italia nell'euro stabilizzando l'economia italiana e facendolo uscire dall'essere il paese in Europa col più alto tasso di inflazione il più alto deficit di bilancio il più alto debito pubblico in quegli anni la crescita e lo sviluppo reale del paese è stato tenta molto più alto di quello che ha conosciuto nei cinque anni successivi governati dalla destra
Abbiamo messo in campo una
Politica che ha restituito all'Italia e alle tante sue attività le tante su risorse all'istante sua ricchezza e occasioni per investire
Per produrre per conquistare mercati e il paese diventato certamente più forte ed è diventato in quegli anni anche un Paese socialmente più giusto nella distribuzione dei redditi nella riduzione della forbice tra nord sud e in tante altre variabili che dimostravano e dimostrano che quegli anni sono stati anni positivi e però quando si è andato a votare abbiamo perso
E quando rifletteremo nel due mila uno proprio in quel congresso di Pesaro che ha richiamato Ferrari
Sulle ragioni di quella sconfitta ci dicemmo che tra le tante ragioni c'era anche una che non possiamo smarrire proprio adesso che siamo tornati al governo che un riformismo senza popolo è più debole
Che un riformismo dall'alto e più debole con un riformismo senza popolo è se un riformismo dall'alto si possono fare delle cose giuste ma se non vengono riconosciute condivisa dai cittadini le cosa giusta non penalizzano il consenso necessario
E allora
E allora se è così se così
Il partito democratico esattamente la risposta a questo problema
Governare governare bene è un dovere noi cerchiamo di farlo tutti i giorni ma poi serve un grande soggetto politico
Che sia capace di far vivere una politica nel Paese nella Società tutti i giorni e che sia capace di essere un grande fattore di crescita culturale sociale e politica in grado di diventare il punto di riferimento per milioni di donne e di uomini del nostro Paese
E badate questo è tanto più necessario
Perché l'Italia sta hanno richiamato tutti gli oratori che mi hanno preceduto e in un passaggio davvero cruciale della sua storia
L'Italia è un Paese che deve ridefinire una collocazione internazionale europea dopo che cinque anni di centrodestra l'hanno fortemente destrutturata
E in un mondo della mondializzazione della globalizzazione di scenari internazionali del tutto nuovo dove ogni Paese deve ridefinire il suo posto la sua collocazione la sua politica
L'Italia è chiamata a ridefinire i caratteri del suo sistema produttivo industriale
Che è spiazzato più di quello di altri Paesi dall'emergere di nuove nazioni sui mercati da un livello di competitività di concorrenza che i mercati aperti alla globalizzazione rendono più acuto
E quel carattere quel profilo di grande nazione industriale su cui noi abbiamo vissuto per decenni oggi è messa a dura prova e non abbiamo i soldi ride designare il carattere dello sviluppo del nostro Paese siamo indotti a farlo anche per un'altra ragione
Per quelle notizie che in questi mesi in queste ultime settimane abbiamo letto tutti
Sui giornali e che si parlano di grandi cambiamenti climatici che mettono in discussione
Un'idea dello sviluppo soltanto come crescita lineare quantitativa siamo tutti cresciuti nel corso nel Novecento all'idea che il più avrebbe dato il più attenzione quei cambiamenti climatici cominciano di CT il più oltre un certo limite rischia di dare meno
E bisogna ripensare la qualità dello sviluppo le sue modalità
E ancora
Abbiamo bisogno di re di finire la coesione sociale di un Paese che l'ha vista in questi anni fortemente messa in causa dalle politiche della destra e non soltanto da queste
Non soltanto dalle politiche della destra ma anche da un'idea di cui la testa è stata vettore che la società sia una somma di individui ciascuno in lotta contro l'altro vince chi è più forte chi è più debole soccombe quell'idea darwiniana
Della Società dello sviluppo badate ha prodotto guasti profondi ha ridotto i fattori di coesione i fattori di appartenenza di identità
A accreditato l'idea che una società fondata sulla solitudine
Guardate vicende drammatiche tragiche come quella di Erba
Che ha suscitato grande emozione i milioni di italiani
Ci spiega soltanto se si vede nella società quale abisso di solitudine
Spesso
Scorre sotto la pelle
Della società in cui viviamo
E tutto questo ci richiama la necessità di ricostruire fattori coi visibili
Una società è prima di tutto la capacità di costruire relazioni tra le donne e gli uomini che la compongono e la capacità di costruire sensi di appartenenza
E la capacità di ritrovare il senso di una parola che appartiene alla storia del riformismo italiano che oggi bisogna recuperare il senso di essere comunità di essere cioè parte di una società e non soltanto
Somma di individui
L'Italia
L'Italia ha bisogno di re definire i suoi assetti istituzionali per una transizione istituzionale che dura da più di quindici anni ormai e che non ha trovato un approdo ancora definitivo
E avvertiamo tutti a partire dalla legge elettorale come questa questione di ridare al Paese un ISP una una architettura un'intelaiatura
Costituzionale che sia moderno efficace capace di rispondere a domande di oggi è questione che sta di fronte hanno l'Italia e perfino alla ricerca oggi di ridefinire alla necessità di ridefinire il carattere della sua identità nazionale se è vero che a quattro anni dalla celebrazione del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia due mila undici
Ci trasciniamo da quel momento ancora da centocinquanta né una questione meridionale risolta e scopriamo di avere nella pancia anche una questione settentrionale
Allora tutto questo ci dice che il Paese e di fronte a un passaggio un passaggio difficile cruciale ci sono dei momenti vedete nella vita delle nazioni
Nelle quali una nazione è chiamata a guardarsi allo specchio a definire chi è e a stabilire doveva
Capi è capitato è capito nella storia delle nazioni periodicamente pensate agli Stati Uniti del ventinove
Quando quella grande depressione del ventinove determinò una crisi economica che è forse la più grande crisi economica che lei che nel Novecento si sia conosciuto nel pianeta
Che produce milioni e milioni di disoccupati la rottura di fattori di coesione per una società intera una crisi drammatica
Che che obbligò chi governava in quel momento gli Stati Uniti Roosevelt i democratici americani a ripensare gli Stati Uniti a ricostruire il senso di un'azione a ridefinire il senso di una sviluppo new deal che è stato richiamato qui da qualcuno
è entrato addirittura nel lessico politico come
No l'esperienza di un Paese che ridefinisce il suo profilo la sua identità e così
Ricostruisce il suo futuro
Pensate alla Germania del dopoguerra
E alla classe dirigente della Germania del dopoguerra che raccolse un Paese che andava ricostruito non solo materialmente perché distrutto dalla guerra Marmo
Talmente perché quello che Hitler e il nazismo non ho fatto leva delegittimato agli occhi del mondo l'esistenza stessa di una nazione tedesca
Pensate alla Francia negli anni Sessanta la crisi della Quarta Repubblica scoppia sull'Algeria perché scoppia sull'Algeria perché l'Algeria il punto più alto di un processo di decolonizzazione che mette in discussione un cardine dell'identità della Francia da secoli l'essere un impero una potenza mondiale una grande potenza
Che governava il mondo e di colpo in pochi anni
La Francia è chiamata ridefinire se stessa il suo ruolo nel mondo il suo essere nazione senza più quel carattere imperiale su cui aveva costruito immagine identità fortune senso disse
Pensate a Felipe Gonzales nel settantasei quando prende in mano la Spagna
Ed è traghettano dal franchismo alla democrazia e non è soltanto il passare come ovvio che sia dalla dittatura democrazia e ripensare un una Spagna nel nel pieno del dell'Esposito dell'espansione del processo di integrazione europeo all'inizio dei processi di mondializzazione che in questi vent'anni hanno caratterizzato la nostra vita
Consales e il Partito socialista spagnolo ripensa la Spagna agganciandolo alla modernità e intorno alla modica Antar definisce i profili di quella Spagna che ancora oggi ancora adesso è un Paese che ha indici di sviluppo di crescita tra i più alti d'Europa
Potrei continuare facendo altri esempi nella vita nel sole ci sono dei passaggi cruciali naturalmente ciascuno di questi passaggi non è comparabile all'altro alcuni di questi esempi che episodio fatto sono particolarmente drammatici altri meno
L'Italia si trova in un passaggio con sale drammatico perché non siamo all'indomani di una guerra
Ma cruciale si è chiamato il nostro Paese a ridefinire chi è in fondo varate il fallimento di Berlusconi avvenuto esattamente su questo terreno
Berlusconi quando vinse le elezioni aveva l'ambizione di come dire di ridisegnare il profilo il senso il modo di essere dell'Italia poi ha fallito drammaticamente ma quella esigenza proprio il fallimento
Dell'azione di governo Berlusconi ce lo ripropone lo ripropone la classe dirigente di oggi come si ridefinisce il senso il futuro il destino di una nazione
E se voi fate pure mente a quei quattro esempi che vi ho fatto Stati Uniti Germania Francia Spagna che cos'è decisivo quando un po'una nazione arriva passaggi cruciali di questo genere
E decisivo che ci sia una classe dirigente consapevole di giocare assolvere a quel ruolo e decisivo che ci sia una grande forza politica capace di interpretare domanda di una Società di rappresentarle di trasformarla in una politica in cui la gente Sico si identifichi
è necessaria una grande forza che abbia la capacità di traghettare la nazione dalla sponda dell'incertezza dalla precarietà alla riva della sicurezza queste è la ragione per cui facciamo il partito democratico e lo proponiamo
E in questi
In questi però
Lo dico a Fabio Mussi e compagni che hanno dei dubbi e che legittimamente ne esprimono in questi o
Se è la coerenza e la continuità con una storia la storia nostra di un partito che ha sempre avuto la capacità di cogliere nei momenti storici del Paese la esigenza di assolvere ad una funzione nazionale di non chiudersi soltanto di se stesso
Ma essa era un grande una grande forza che ha guidato passaggio epocale idee fondamentali della vita del Paese
E questo partito la vogliamo fare
E tanto più l'esigenza o richiamava pascolo chiamava Sergio perché siamo entrati in un nuovo secolo e nel nuovo secolo tutti siamo chiamati a fare i conti con problemi a cui non possiamo dare risposte soltanto riproponendo quello che abbiamo fatto nel secolo scorso
Non perché quello che abbiamo fatto nel Novecento non fosse giusto ed efficace anzi è stato giusto efficace il Novecento è stato il secolo delle più grandi conquiste di civiltà di democrazia di libertà che il mondo abbia conosciuto
E il movimento operaio la sinistra ha fatto il protagonista di queste conquista di civiltà non c'è quindi da Riccio criminale o rinnegare alcunché
C'è da cogliere un mutamento di scenario che ha cambiato tutte le variabili intorno a cui noi abbiamo costruito la nostra esperienza la nostra politica vogliamo fare degli esempi ma ne faccio tra in fretta
Io credo
Le forze riformiste tutte però se quelle bianche
Nascono nell'ultimo ventennio dell'Ottocento per rappresentare prima di tutto il mondo del lavoro
E tutte le forze che affermano valori di progresso di liberazione di riforma nel mondo sono forze che si pongono l'obiettivo di rappresentare il mondo del lavoro e la sinistra italiana è stata nel Novecento una grande forza e noi per primi capace straordinariamente di rappresentare il mondo del lavoro
E io dico con grande chiarezza che il Partito Democratico
Deve e vuole essere un grande partito del lavoro prima di tutto capace di rappresentare il mondo del lavoro
Ma quale lavoro
Il lavoro su cui abbiamo qua
Subito le novecento tutte le nostre esperienze politiche sindacali sappiamo tutti che sta cambiando ormai senso comune
Tutti noi quelli che in una certa generazione io cinquantasette anni siamo arrese siamo siamo cresciuti pensando una cosa molto di in un contesto molto precisa avendo il un'idea del lavoro molto precisa
La prestazione lavorativa che ogni uomo ogni donna faceva da venti a sessanta anni cinque O giorni alla settimana Oro otto ore al giorno nello stesso posto di lavoro quando avevi trovato il lavoro il tuo lavoro ce l'avevi se non decide di proprio di cambiarlo tumulo perbene
Sergio si ricorderà come me Maccanti cui
Che negli anni settanta sessanta
Se è uno decideva di andare a cambia che di cambiare lavoro e andava in giro col suo libretto di lavoro cosa che adesso non c'è più
La prima cosa quando andava in aziende cioè io vorrei essere assunto qui lo guardavano libretto e si aveva lavorato in troppi lavori non lo assumevano perché sarà cambiato troppe volte allora voleva dire che non aveva voglia di lavorare non è così
Adesso siamo nel mercato del lavoro contrario adesso siamo in un Paese nel quale il diciassette per cento di chi lavora già cambiato una volta lavoro
La due volte lavoro e il trenta per cento di quelli che lavorava già cambiato una volta stiamo in una società liquida mobile flessibile allora c'è meno bisogno tutte lavorano secondo me ce n'è anche di più
Perché quel lavoro flessibile e mobile è più esposto ai rischi della precarietà di quanto non lo fosse il lavoro di quel tempo la ma però ci serve un pensiero nuovo
Un pensiero nuovo che sia capace di rappresentare il lavoro nel secolo in cui entriamo e non con gli strumenti politici e sindacali
Con cui l'abbiamo rappresentato ieri
Ancora un altro esempio
Un altro esempio
L'ho già richiamato siamo cresciuti nel Novecento con un'idea molto semplice e dello sviluppo
Bastava mettere in moto il più e il più breve dato più più investimenti più produzione più produzione più lavoro più lavoro più redditi più redditi più consumi più consumi più prosperità è stato vero per molti decenni
Oggi i cambiamenti climatici ci dicono che non è più così che il più non dà più
Che è il più può dare meno
Che c'è un problema di ripensare la compatibilità la sostenibilità questa parola che entrata nel nostro gergo fino a dieci quindici anni fare una polispecialistico già una parola che non c'è documento di chiunque che non citi non c'è conferenza convegno non c'era e porta il televisivo giornalista che scriva
La sostenibilità appunto
La sostenibilità ambientale sostenibilità demografica la sostenibilità sociale
Abbiamo bisogno di un pensiero sullo sviluppo a cui l'esperienza del Novecento non ci basta
Ancora siamo cresciuti tutti nel Novecento con
Dentro una diciamo una con un'idea e non si era solo un'idea con un'esperienza di una politica molto forte la politica e le istituzioni contavano e contavano di più di quanto spesso continuo pare che continua oggi perché
Perché c'era un'identificazione totale tra le dimensioni del mercato e la dimensione dello Stato che governava il mercato
E quindi la politica era forte perché perché poteva governare i processi che erano la stessa scala la stessa dimensione della sua sovranità
Perché in tutta Europa in tutto il mondo c'è una crisi della democrazia rappresentativa quello appunto del Novecento
Per questa ragione perché ecco i processi di globalizzazione di mondializzazione i processi si che ormai si maturano i si manifestano si organizzano su dimensioni molto più grandi della dimensione della sovranità di uno Stato che li deve governare
E tutti i giorni no viviamo la contraddizione di una politica che non ce la fa perché i processi sono più larghi della sovranità con cui la politica deve agire allora c'è da ripensare
A che cos'è la democrazia nel tempo della globalizzazione
Perché a quella contraddizione la testa ha tentato e tenta di dare una risposta il la deriva plebiscitaria il populismo l'uomo che carismatica mente stabilisce un rapporto coi cittadini saldi anzi saltando ogni mediazione democratica
Sappiamo abbiamo visto con Berlusconi dove porta questa cosa qui
Se vogliamo invece di costruire una democrazia vera ma allora la democrazia va pensata una democrazia per il tempo
Del della globalizzazione che non è la democrazia dei tempi degli Stati nazionali anche qui abbiamo bisogno di un pensiero nuovo perché i francesi e gli olandesi hanno votato contro la Costituzione europea
Perché l'hanno letta ma non la stragrande maggioranza di quell'auto votare non l'ha letta
E se l'avesse letta non è detto che avrebbe vuota
No perché
Negli ultimi anni si è prodotto un cambiamento di cui dobbiamo fare i conti che il figlio di quel fenomeno la crisi della democrazia rappresentativa l'Europa per tutti quelli che siamo qui fino a qualche anno fa era considerato un vantaggio no è un valore aggiunto stare in Europa era meglio che non starci per tutti è un senso comune
Oggi quei referendum si dicono che c'è una parte dell'opinione pubblica che percepisce l'Europa non più con un vantaggio ma come un rischio come una minaccia come una paura
E istintivamente difende dicendo no naturalmente poi non è la risposta lo sappiamo bene perché se viviamo nel mondo dalla globalizzazione la risposta più sbagliata e tornare ai campanili e tornare agli Stati nazionali e tornare ai dazi alle frontiere non è quella la risposta
Però se non è quella risposta qual è la risposta che noi diamo e per dare una risposta abbiamo bisogna di ripensare
Anche questo allora non voglio farla più lunga un pensiero nuovo per un nuovo secco
Ecco perché abbia bisogno di un grande partito nuovo che sia capace di esprimere una cultura politica una una progettualità una proposta che sia capace di governare
I processi di oggi e non li governiamo semplicemente dicendo beh facciamo quello che abbiamo sempre fatto non ci basta perché quello che aveva sempre fatto l'abbiamo fatto in un altro contesto in un altro scenario
Terzo
Allora
Noi vogliamo fare un partito democratico che guidi l'Italia in un passaggio così cruciale
E
Forte di un pensiero adeguato al secolo nuovo
E allora il terzo passaggio dalla proposta che avanziamo è questo partito democratico noi scommettiamo che lo si possa fare non da soli
Non da solo ma mettendo insieme culture esperienze
Progressiste e riformiste italiane che nel corso del Novecento sono state divise distinte che addirittura quasi sempre in conflitto
E giustamente questa una domanda che i compagni si pongono
Ma noi possiamo fare un partito quelli dalla Margherita possiamo fare un partito con i socialisti con cui litighiamo sulle giunte da quando siamo nati possiamo fare no
Così la domanda è questa prodotta in seno al semplice
La risposta è sì perché sì
Perché vedete nel Novecento
Quelle esperienze storiche i partiti che la rappresentavano erano divisi distinti e in conflitto per due ragioni la prima
E che ogni cultura e ogni partito che esprimeva aveva una lettura della Società italiana molto diversa da quella che aveva l'altro è spesso con le letture erano alternative e in funzione di letture alternative c'erano progetti politici alternativi
E poi perché il Novecento era l'anno è stato il secolo delle dei grandi campi di appartenenza caratterizzato dalle ideologie totalizzanti democrazia
Fascismo capitalismo comunismo che accetta e tutto questo rendeva molto rigido il mondo perché dentro quei campi di appartenenza ciascuno collocava se stesso la sua politica
Bene quelle due cose stanno le nostre spalle
La caduta del muro di Berlino ha cambiato tutto
Ha cambiato tutto nel senso che quel mondo diviso in cambio di appartenenza Rizzi di non comunicanti addirittura in competizione in conflitto non c'è più
Quella caduta prodotto dei processi politici in ogni Paese ma parliamo del nostro ha prodotto due processi politici fondamentali altri ma due fondamentali nel sì in Italia ne nel campo delle forze progressiste
Ha prodotto la trasformazione del PC PDS cioè il principale partito della sinistra approvato definitivamente a una cultura e ad una pratica socialdemocratica
Di riformismo socialdemocratico e la crisi della DC
Ha prodotto la liberazione di energie popolare di riformismo cattolico democratico cristiano sociale che si sono ricollocate
E l'uomo della ricollocazione di questi due riformismi e non solo loro altri
è stato l'Ulivo
L'Ulivo è già stato il superamento della condizione del Novecento noi l'Ulivo l'abbiamo fatto dopo la caduta del muro di Berlino prima non l'avremmo fondato
L'Ulivo e luogo dove culture storie esperienze che si sono combattute a lungo si sono riconosciute
Hanno costruito insieme una comune lettura della società italiana e sulla base di una comune lettura della società italiana non fu soltanto una comune progetto hanno costruito una comune progettualità
Noi oggi possiamo fare il partito democratico perché l'esperienza dell'Ulivo ci dice che noi possiamo stare insieme e abbiamo già costruito queste esperienze
E vedete se oggi qui ci fosse qui con me a disputò noi a discutere Enrico Letta
De La Margherita e prima della democrazia cristiana dirigente che ha una storia molto precisa tutte tutti conoscono molto diversa dalla mia e da quelli che sono qui
E io e letta ci mettessimo a discutere di come cosa pensiamo dell'Italia scopriremo che abbiamo la stessa idea di come affrontare i problemi della governance della globalizzazione sul piano politico battendosi insieme per il multilateralismo contro l'unilateralismo di Bush
Scopriremo che abbiamo la stessa idea della essenzialità del rapporto tra l'Italia e l'Europa che fuori dall'Europa l'Italia non va da nessuna parte ma pensata lì mentre Berlusconi pensava che l'Italia potesse crescere al di fuori dell'Europa senza l'euro
Scopriremo che io e letta la pensiamo allo stesso modo sulle sulle politiche dello sviluppo e la necessità di ripensare uno sviluppo qualitativamente sostenibile che la pensiamo solo stesso modo sul welfare lo stato sociale e la sua essenzialità
Che la pensiamo nello stesso modo sulla necessità di affrontare la crisi istituzionale italiana non nel senso della previsti zarismo ma nel senso di rifondare la democrazia dei cittadini scopriremo una cosa semplice compagne e compagni
Che io e letta siamo divisi più dalla storia da cui veniamo che dell'idea che abbiamo dell'Italia di oggi e del suo futuro
E allora è Cuesta la ragione per cui paghiamo grafico si può fare
Questa la ragione per cui si può fare
Dopodiché
Cosa vogliamo fare vogliamo fare un partito certo anche questo è un nodo anzi qui son tantissimi compagni delle sezioni che si pongono domanda sì ma ci saranno le sezioni si fanno le feste Unità ci saranno queste non sono domande peregrine sono mani poi tantissime
E anche questo e voglio risponde vogliamo fare un partito
E lo diciamo grande chiarezza un partito perché l'idea che la politica si possono realizzare
In modo
Leggero come un movimento di opinione
Esaurendo l'attività politica nella campagna elettorale per chiedere ai cittadini di votare
E basta è un'idea astratta non esiste la politica nulla sappiamo qui in Emilia poi c'è un tale che una tale esperienza di radicamento sociale politico c'è una cultura della partecipazione le cose che diceva Errani
Che rendono evidente quanto sia stata questa idea no
La politica ha bisogno di essere di radici robuste di rapporti di massa di rapporti con i cittadini per essere vera e allora che partito voglia
Noi vogliamo un partito che intanto abbia centinaia di migliaia di aderenti un partito vero noi siamo un partito dei seicento mila iscritti e non spendiamo la nostra vita per farne uno più piccolo ma per farne uno più grande questo deve essere chiaro
Chiaro
Vogliamo fare un partito che abbia che sia presente negli otto mila comuni italiani perché soltanto se sei presente ovunque in questo Paese chiusa in grado di rappresentare quella società che hai l'ambizione di guidare
E quindi le sezioni ma c'è
Le sezioni del partito democratico dovunque poi si chiameranno sezioni li chiameremo circoli chiamo remoto non lo so come li chiamiamo l'importante che ci siano dei luoghi dove la gente si riunisse fa politica tutti i giorni come siamo capaci di farla noi come la gente
Un partito che promuova che selettivo fornì delle classi dirigenti le selezioni le promuova
Come abbiamo fatto noi come stiamo facendo noi
Un partito perché i partiti son così dappertutto
Anche quelli di destra sono così ormai
Sal così per vincere le elezioni in Francia sta facendo una campagna di adesioni al suo partito per dare quanta più base di massa perché si rende conto che quanto più il partito esteso tanto più anche un partito di centro destra suo candidato pulizia qui partiti
Dopodiché in questi mesi ce l'hanno menato scusate l'espressione un po'brutale ce l'ha nominata quelli che di politica non capiscono o che non hanno mai fatto è soltanto la guardano da lontano sul fatto che se un partito è strutturato
Allora questa è un ostacolo la partecipazione democratica
Io penso che non sia così e non perché lo dico io perché la vostra esperienza lo dimostra
Perché in realtà non c'è contraddizione tra radicamento e partecipazione anzi l'uno tiene l'altro
L'uno che nell'altro
Noi vogliamo un partito strutturato con i caratteri di cui ho appena parlato e vogliamo un partito che sia capace di rinnovare il suo linguaggio le sue forme di attività politica la partecipazione cittadine allora io dico chiaramente
Io proporrò quando si scriverà lo statuto del partito democratico che si metta per norma che il nostro partito propone ogni volta che si deve scegliere un candidato per un incarico pubblico di ricorrere alle primarie
Bene
Io sono favorevole sono favorevole a che nello statuto del partito democratico così come c'è per i sindaci e c'è nello Statuto del del del movente la CGIL ha già si metta un limite ai mandati dei dirigenti per favorire un ricambio delle classi dirigenti
Sono favorevole sono favorevole lo proporrò che lo statuto preveda che periodicamente su grandi questioni
Quello che sarà l'organismo nazionale dei quel partito democratico si chiamerà consiglio nazionale assemblea nazionale comitato Centaro so come lo chiameremo prima di decidere consulta referendaria mente su grandi questioni periodicamente discrete agli elettori
Ma tutto a questi però ma tutto questo dove la falsità del dilemma tutto questo non si fa se non c'è un partito che ha radici robuste è un'organizzazione radicata e forte perché le due cose stanno insieme
Noi abbiam portato a quattro milioni e tre noi abbiamo organizzato le le primarie ragione tale che quattro milioni e trecento mila persone potessero votare e scegliere chi dovrà guidare certo si sta una straordinaria asta occasione e manifestazione di democrazia di partecipazione
Quei quattro milioni trecento mila persone hanno potuto votare e dire la loro essere protagonisti sentirsi protagonisti perché c'è qualcuno che ha lavorato per settimane a organizzare dieci mila seggi di cui quattro quattro milioni di persone potessero votare
Allora a quelle che si propongono bisogna scegliere sezioni o gazebo io dico che il Partito Democratico che vogliamo è un partito nel quale noi vogliamo avere più sezioni e più gazebo e l'uno era
Gli occhi chiusi più sezioni perché senza le sezioni gazebo non si sa se poi ci saranno e più gazebo perché senza i gazebo le stazioni rischiano di essere chiusa in se stessi
Chiaro
Vogliamo un partito che sia un partito capace di parlare al Paese e allora l'ho già detto un grande partito del lavoro capace di affrontare i temi del lavoro di oggi è in primo luogo il grande obiettivo di liberare il lavoro da quelle forme di precarietà che oggi insidiano la vita di tantissimi lavoratori in primo luogo giova
Vogliamo un partito come abbiamo scritto nella mozione
Per chi nel due mila dieci avrà vent'anni guardate questa è una grande questione questo è un Paese che sta diventando via via sempre più vecchio il ruba il tempo dei suoi figli perché i giovani di oggi stanno a scuola non esita più a lungo non perché studiano di più ma perché ha parcheggiati in attesa che avvenga qualcosa che non si sa quando avviene
Perché i nostri i nostri giovani entrano nel mercato del lavoro più tardi e quando ci entrano trovano un lavoro precario temporaneo e transitorio e quindi si sposano molto più tardi fanno figli più tardi
Vivono meno la loro vita quattro milioni di persone tra ventisei e trentacinque anni vive nelle case delle dei genitori il sessanta per cento dei matrimoni in Italia oggi è fatto da coppie costituite da
Persone che stanno tra i ventisei e i trentacinque anni attenzione
Una società così è una società che ruba il tempo dei suoi figli e noi non abbiamo il dovere di evitarlo i di mettere in campo una politica che sia capace di restituire ai giovani
Il loro futuro valorizzando il merito la competenza la professionalità la capacità non è così oggi non è così oggi non è così guardate questa è una società che è più vecchia e chiudere e tiene chiuso le porte giovane anche perché una società che quando promuove dei giovani di promuove sulla base della cooptazione non sulla base del merito
E come è noto la cooptazione non sta al tempo del cooptato sta al tempo del Cope tante che essendo più vecchio attende ad allungare il tempo
E così si sottrae tempo alla vita dei giovani vogliamo partito le cose che ha detto sogni che effettivamente assuma la questione
Delle pari opportunità non soltanto una bandiera ma come una pratica politica
Da introdurre in ogni aspetto della vita della società di un Paese nel quale le donne sono il cinquantaquattro per cento della popolazione ma non hanno il riconoscimento che corrisponde a questo peso non solo democratico ma sociale culturale
Vogliamo un partito dello sviluppo sostenibile vogliamo un partito che risponde la democrazia questo voglio
E dove sta sto partito affrontiamo questo nodo perché la questione che
Percorre il dibattito varata io do una risposta semplice se il Partito Democratico e vogliamo costituire
è il padre è l'espressione italiana del riformismo allora due più due fa quattro un partito italiano del riformismo in Europa e nel mondo sta dove stanno gli altri riformisti non sta da un'altra parte
E in Europa la più grande famiglia riformista è il Partito socialista europeo e nel mondo la più grande famiglia politica e l'Internazionale socialista dopodiché
Dopodiché
Siccome io so bene come sappiamo no
Che il Partito Democratico un partito plurale nelle sue culture né i suoi apporti
Il rapporto con la il riformismo europeo internazionale che è costituito da soggetti socialisti va costruito tenendo conto della nostra peculiare specificità di un partito plurale
E allora intanto e l'approccio che deve essere giusto noi non chiediamo che il Partito Democratico
Abbia un rapporto con la famiglia socialista perché chiediamo a tutti coloro che aderiscono al Partito Democratico diventare socialdemocratici questi sarebbe una forzatura ideologica io non chiedo Erin Coletta di diventare socialdemocratico viene da un'altra storia e la rispetto io gli sto dicendo un'altra cosa
Il rapporto con la famiglia solista non è frutto di una scelta ideologica è frutto di una scelta politica se tu vuoi contare sta in un campo di forze e se il campo di forze progressiste è costituito da quei partiti non può che stare come loro e ci stai naturalmente
Con l'originalità del tuo pensiero
Anche perché badate i socialisti europei Internazionale socialista si pongono loro per primi il problema di allargare i loro confini a Oporto al congresso di dicembre che cosa abbiamo
Fatto abbiamo modificato lo statuto del Psi
E nello statuto del Partito socialista europeo c'è scritto che da ora in avanti il Partito socialista europeo riunisce partiti socialisti socialdemocratici laburisti progressisti e democratici
E quel cambiamento ha un senso politico non è una norma burocratica i socialisti europei si pongono il problema di uno scampo più largo
E nell'Internazionale socialista ci sono centottantacinque partiti la metà dei quali non viene minimamente da una storia socialista e socialdemocratica perché il socialismo alla socialdemocrazia o fenomeno tipicamente europeo
E l'Internazionale socialista cioè
L'African National Congress di Mandela che non viene certo da un'esperienza socialdemocratica c'è il Partito Liberale colombiano che è nato nell'ottocento quando la parola liberale significava progressista
Ci sta al Fatah di Abu Mazen che tutto a meno che la come dire non è nato per fare il welfare scandinavo no cioè
No cioè un campo molto più largo
No e perfino quel partito del Congresso indiano che spesso ci viene proposto come c'è un grande partito riformista nel mondo che non è affiliato bene vi do una notizia quindici giorni fa il partito al congresso indiano ha avviato le procedure per aderire all'Internazionale socialista
Perché perché non è un partito socialista sociale una piuma individuali il Forum delle forze progressiste su scala mondiale e noi chiediamo che questo sia il rapporto
Tra il partito democratico e la famiglia socialista e le sue articolazioni non l'adesione ideologica non un'omologazione
Ma la partecipazione a un campo di forze per far valere i garage su scala mondiale quei valori di cui noi siamo portato allora ebbe infine l'ultima questione
Domani si lavora quindi costume venerdì chissà allora ed esaltare l'ultima questione
Noi vogliamo fare tutta questa roba qui
Ma tutta questa roba qui doveva finire la sinistra
E poi si continua questa questione
Ah se facciamo il partito democratico sparisce la parola sinistra sparisse la parola socialismo non c'è più la sinistra
Io non credo sia così
Vedete i valori della sinistra
I valori dalla sinistra quelli
Attraversano il tempo perché la sinistra è nata almeno a sinistra moderna quella che è nata nella seconda metà dell'Ottocento e viene fino a noi
E nata per affermare valori di uguaglianze
Libertà democrazia solidarietà
Pari dignità per tutte le persone rispetto della dignità umana pari opportunità tra uomo e donna questi sono i grandi valori a questi valori erano validi
Quando si formarono leghe bianche rosse le società di mutuo soccorso e per i sindacati questi valori sono stati validi nel Novecento questi valori sono validi oggi viviamo in un mondo che ogni giorno ci mette di fronte gigantesche contraddizione ingiustizie sperequazioni
Se avvertiamo tutti come il mondo di oggi pur con i suoi interventi telefonini e tutte le tecnologie abbia bisogno di valori forti che siano valori di libertà di democrazia di uguaglianza di solidarietà di liberazione umana da ogni forma di oppressione sfruttamento
I valori attraversa nel tempo che cosa che non che cambia nel tempo non i valori
Le forme con cui tu organizzati organizzi per affermare quei valori quelli cambiano
Ma cambiano non perché se siamo tartufeschi opportunisti perché le forme dell'organizzazione politica devono essere sempre in sintonia con l'evoluzione della società che la politica ha l'ambizione di rappresentare
E quindi per affermare quei valori tutti da richiedere costantemente
Se le forme tu e dell'organizzazione come sei fatto il linguaggio che usi le tecnologie che applichi le modalità di organizzazione
E sono quella giusta e coerenti per far vivere quei valori mi nella società di quel momento lì
E quante volte nella storia abbiamo messo in campo
Passaggi che hanno cambiato le forme della nostra organizzazione
E anche i nomi
Quando all'indomani della seconda guerra mondiale
Nella costruzione della Repubblica
E nella ricostruzione post bellica
Il PC decide di fare una grande trasformazione
No dal partito diciamo di forma leninista classica in cui era nato
Negli anni venti e poi come dire che era stata esaltata evidentemente a dalle condizioni di restrizione della clandestinità passa a essere un grande partito di massa
Assai meno ideologico
Un partito la cui casa editrice di vittorie riuniti pubblico come primo volume non il capitale di Carlo Marx ma il Trattato della tolleranza di Voltaire
Per dire
Sì da un'organizzazione giovanile unitaria che non si chiama né Fronte comunista nel Fronte socialista si chiama Fronte della Gioventù
Non c'è nessuno di quelli che ha partecipato a Foggia gioventù che non c'ha partecipato perché non si chiamava comunista socialista perché sapeva quali erano le idee e i valori per cui si poteva al Fronte della gioventù ed erano quelli quelli che contavano
Che nell'arco della storia noi quanti cambiamenti abbiamo messo in campo terreni era la storia più recente perché la storia del PC qui la storia soltanto di una parte vediamo la storia nostra di oggi del PDS DS che è una storia che ci accomuna di più benissimo
Ma noi quando abbiamo di fronte al grande cambiamento dell'ottantanove alla caduta del Muro
Abbiamo pensato che avevamo la necessità di non smarrire all'esperienza del comunismo italiano di un comunismo cacciato sappiamo tutti
è stata una forma particolarmente originale e atipica nel panorama del movimento comunista internazionale col Partito comunista che soprattutto sotto l'impulso di Enrico Berlinguer ha via via evoluto la sua la sua identità la sua cultura la sua politica
E che
Portobello in guerra dice a dire che si era esaurita la spinta propulsiva della Rivoluzione d'ottobre a fare lo strappo a condannare tutte le forme di repressione
Di occultamento della libertà nei Paesi socialisti e che portò Berlinguer avvicinarsi sempre di più a Olof Palme a Willy Brandt a Bruno Krajicek ai grandi leader della socialdemocrazia europea
E quando noi ci siamo trovati di fronte a un gigantesco cambiamento dell'Europa del mondo dell'Italia
E ci siamo resi conto che quella tradizione quell'esperienza quell'ambizione anche di rinnovare l'idea della sinistra che Berlinguer diceva rappresentato
Avevano bisogno di una forma nuova e avevano bisogno di incontrarsi con una cultura e un'esperienza politica nuova e il PDS fu un parto complicato difficile ci costa una scissione non opportunistico quindi
Per fare cosa per traghettare quell'esperienza e farla incontrare definitivamente con l'esperienza del socialismo europeo della socialismo democratico
Dell'unica sinistra che è stata capace di non contrapporre non separare uguaglianza e libertà democrazia e giustizia
E quando nel novantasette nove dal PDS siamo passati ai DS non abbiamo tolto solo una p dalla sigla del nostro partito abbiamo fatto un'operazione che forse bisognerebbe ricordarsi oggi siamo passati dal PDS e DS perché
Alle donne e gli uomini che militava nel PDS si sono aggiunti donne e uomini che venivano dall'esperienza socialista dall'esperienza dei cristiano sociali dall'esperienza repubblicana
Noi siamo già stati in questi anni un partito plurale nelle culture
E più recentemente ci hanno raggiunto Company che son venuti dall'esperienza ecologista ambientalista come Edo Ronchi come Manconi e due mesi fa
Amici e compagni che vengono da un'esperienza che può sembrare lontana ma poi non tanto se si pensa Piero Gobetti cioè alla sinistra liberale ha deciso di venire dentro i DS per per partecipare alla costruzione del Partito Democratico
Noi possiamo oggi misurarsi con la sfida di unire nel partito democratico culture diverse perché noi PDS noi DS siamo già un partito plurale che ha avuto la primo tappa citati fondere culture esperienze e storie di donne e uomini
Che venivano da percosse diverso
E quindi non si smarrisco né i nostri valori non si smarrisce la nostra storia
Facciamo incontrare i nostri valori e la nostra storia con valori è storia di altri che venendo da altri percorsi con noi vogliono costruire un progetto comune perché nel frattempo i cambiamenti del mondo dell'Europa della società in cui viviamo ha fatto sì
Che valore che ciascun di cui ciascuno è portatore che ieri apparivano distanti alternativi siano valori che invece sempre di più si sono avvicinati ci sono sovrapposti e sono valori comuni e in nome di valori comuni possiamo insieme per seguirmi la realizzazione
E così noi teniamo viva
La funzione nazionale la sinistra ha detto bene rane la sinistra non è un'identità astratte
La sinistra non è un'identità ideologica la sinistra un corpo di valori
Con cui noi vogliamo cambiare il mondo e il nostro dovere e
Convinti di quei valori tutte le volte ad interrogarsi se le forme dell'organizzazione politica culturale e sociale con cui agiamo nella società sono coerenti all'affermazione dei cavi valori queste la questione a cui rispondere oggi noi facciamo il partito democratico esattamente
Per questo altro che smarrire la sinistra
Se mai la sinistra gioca un ruolo ancora una volta fondamentale in un passaggio cruciale della vita del Paese proprio essendo protagonista di questo progetto peraltro ne siamo il principale partito del centrosinistra italiano
Siamo lo dico senza nessuna diciamo forma di iattanza l'azionista principale di questo nuovo partito vedere nascere che paura abbiamo
Qual era e qual è dovrebbe essere la nostra preoccupazione se andiamo con il carico della nostra storia dell'arte scadenza dei nostri valori aperti a incontrarsi con la storia l'esperienza i valori di altri insieme costruire
Un progetto comune per il nostro Paese
E allora se è così
Permettetemi di dire io non aggiungo
A quanto hanno detto compagni compagnie che hanno parlato prima e naturalmente li ringrazio anche per le spese per le espressioni affettuose che hanno voluto rivolgermi appare francamente ridicolo e anche come dire
Privo di qualsiasi rapporto con la realtà
Quello di cui diciamo le parole pronunciate la Fabio Mussi che questa mattina abbiamo letto sui giornali
Perché le risse Mussi ha descritto finché ha visto solo luci
Tutti gli altri italiani hanno visto un altro film tutti gli altri italiani hanno visto in questi anni dal due mila a oggi un oggi un centro sinistra che all'indomani della sconfitta era diviso
Hanno visto un ulivo che all'indomani della
Della sconfitto al due mila uno era in crisi hanno visto un DS che all'indomani della sconfitta due mila uno era un partito come richiamava giustamente Errani che si interrogava perfino sul suo sulla sua possibilità di continuare a esistere
Perché di lì siamo partiti
E partendo da una crisi profonda e analizzando riflettendo attentamente e sulle ragioni di quella crisi e facendo un congresso
Di straordinaria passione politica come ha giustamente
Sono sottolineato Cofferati di straordinaria passione politica perché tutti avvertivamo in quel congresso che era in gioco il nostro destino il futuro stesso dalla comunità a cui noi apparteniamo nella quale abbiamo con la nella qualità edifichiamo la nostra vita ci siamo messi in cammino
E in questi cinque anni
Abbiamo ricostruito quello che nel due mila uno era distrutto lacerato
Abbiamo ricostruito un centrosinistra unito e l'unità del centrosinistra è stata una condizione per raccogliere vittorie elettorali crescenti abbiamo rilanciato l'Ulivo in una forma più avanzata non l'Ulivo del novantasei due mila uno
Che era soltanto una alleanza elettorale troppo eterogenea quando analizzammo la sconfitta del due mila uno dicemmo anche che una delle ragioni delle quella sconfitta era non essere riusciti a trasformare l'Ulivo in un soggetto politico
Il carattere di pura alleanza elettorale molto eterogenea da Mastella a Diliberto non dava la possibilità di costruire intorno all'Ulivo una soggettività credibile visibile che diciamo fosse portatrice di un progetto e sulla base di questo abbiamo rilanciato l'Ulivo non per farlo più stretto come dice qualcuno per fare un'altra cosa molto più solida
Perché un conto è essere un'alleanza elettorale di tanti partiti che ha un unico obiettivo quello di vincere o di non perdere altra cosa è costruito un nuovo soggetto politico che mette insieme le culture le esperienze culturalmente più affine quelle che esprimono cultura di governo impianto riformista un certo modo di guardare le cose e di volerlo affrontare abbiamo restituito i DS un ruolo centrale perché se abbiamo ricostruito l'unità del centrosinistra e abbiamo ricostruito l'Ulivo si potrà ben dire che protagonisti ne sono state le donne e gli uomini di questo partito che hanno dato il sangue
In questi anni per ricostruire le condizioni di una vittoria
E ha ragione Cofferati
Lo abbiamo fatto contare determinazione
E contare volontà e tensione unitaria che non ci siamo preoccupati se qualche volta ricostruire il centro sinistra ricostruire l'Ulivo e vincere
Potevano darsi tutti i vantaggi che avrebbe potuto darci muoverci da soli
Non c'è l'obbligo
Ma la nostra storia
La nostra storia non di oggi tutta la nostra storia si dice che la forza di una chiedo che diciamo la credibilità il peso la forza
Di un partito non sta nella sua solitudine sta nell'essere secondo sta nell'essere capace di ricostruire processi che muovono nella società aggregano forse cambiano i rapporti di forza determinano spostamenti e per questo abbiamo l'ora
Io non so
In questi giorni diciamo
In quale Italia pensi di vivere Fabio Mussi io vivo in un'Italia credo tutti voi in cui Presidente del Consiglio si chiama Romano Prodi presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Al governo c'è un governo di centro sinistra sedici regioni su venti sono governate dal centrosinistra ottanta province su cento e cinque mila comuni su ottomila ho l'impressione che sia difficile sostenere che è stato un disastro e che i DS sono la forza marginale visto tutto questi
Badate
Dico tutto questo senza nessuna
Particolare astiosità
Non solo perché mi lega Fabio Mussi un'amicizia più di trent'anni so che qualche volta la parola volto del pensiero quindi può capitare anche a Luís anzi capita
Al capitolo più spesso diciamo ma come
Senza ma a parte queste
E quindi so anche quanto sia stato e sia un dirigente importante del nostro partito con una storia
Grande
è stato un compagno che ha partecipato sempre a passaggi alla vita nostro partito assumendosi le responsabilità e con coraggio quindi tutto questo lo dico con grande rispetto o lo stesso rispetto che vorrei che lui avesse per me quanto meno ma comunque
Non fa velo diciamo
Resto
E dico un ultima cosa noi abbiamo bisogno di andare a questi congressi di sezione che da questa settimana partiranno l'ultima cosa che voglio dire
Offrendo ai nostri compagni un clima in cui si possa discutere in modo sereno pacato libero
Non abbiamo bisogno di inutile espresse non abbiamo bisogno di inutile di polemiche astiose e pretestuose siamo un partito di donne e uomini liberi di gente che non fa politica per convenienza lo fa perché ci crede
E proprio perché lo fa perché ci crede e lo fa con passione e lo fa con determinazione lo fa con la volontà di contribuire a cambiare le cose della vita propria del proprio Paese
La nostra gente ha diritto di essere rispettata e messa nelle condizioni di poter disputare in modo pacato sereno e libero
In un confronto in cui ciascuno possa dire la sua poi alla fine si vota c'è anche il voto segreto ognuno sarà libero di votare la mozione che vuole il segretario che vuole
Noi siamo un partito di gente perbene risente se
Non siamo un partito che fa come dire che ha paura del confronto della dibattito della discussione perché sappiamo una cosa e del bene per il più prezioso che ci tiene insieme
Sappiamo che finito il congresso di sezioni in cui ciascuno avrà detto la sua opinione avrà votato per chi ritiene di dover votare
Saremo tutti nuovamente insieme in quella grande comunità di donne e uomini che questo partito per il quale abbiamo dato e diamo ogni giorno le migliori energie
E io credo
Che quanto più novembre termineremo un clima sereno di con di confronto un clima unitario unitario non perché se una unanimità fittizio tra di voi unitario perché
Il dibattito e la dialettica delle posizioni non mette in causa il senso di una comune appartenenza per valori comuni e per un destino comune questo significa unitario se noi faremo questo noi eviteremo anche di come dire aprire spazi a suggestioni a tentazioni che secondo me sono di pochissimi molto meno di quello che dicono i giornali
E cioè la tentazione che se non siamo d'accordo e meglio separarsi è meglio dividersi allora io dico una cosa guardate
Ho parlato questa sera tante volte del passaggio dal Novecento nuovo secolo una cosa dal Novecento non portiamo cela dietro l'idea che separandosi i problemi si risolvono meglio perché non è così
Perché non è così
Noi abbiamo bisogno di tutta la forza di tutta l'intelligenza di tutte le energie dei Democratici di sinistra abbiamo bisogno del contributo di ogni compagnia di ogni compagnia quale che sia la sua opinione
E dobbiamo fare in modo che questo congresso sia un Congresso democratico aperto libero partecipato
E poi sulla base delle decisioni che avremmo assunto tutti insieme lavoriamo per costruire le scelte che abbiamo messo in campo e nel farlo dell'ultima cosa davvero che voglio dire
Dobbiamo essere coerenti con l'obiettivo che ci diano
Noi ci diamo l'obiettivo di costruire un partito democratico
Che sia
Il luogo in cui si incontrano per lavorare insieme donne e uomini che vengono da storie e culture esperienze diverse
Allora se questo è l'obiettivo questo metodo questo criterio questo obiettivo deve valere anche per come organizziamo il nostro dibattito i congressi di sezione non li dobbiamo concepire come congressi solo per noi per discutere tra di noi
I congressi sezione noi li dobbiamo il più possibile aprire
Devono essere l'occasione in cui discutiamo tra noi insieme anche a quelle che hanno interesse a fare la la strada insieme anonimi e fare in modo che i congressi dei DS siano un grande momento di partecipazione democratica
In cui noi e quelli diversi da noi ci misuriamo ci confrontiamo discutiamo su come costruire insieme questo percorso poi
Ci sono le regole è evidente che al momento del voto votano gli iscritti ai DS ma questo non impedisce
Che prima che si arriva al momento del voto la discussione sia una discussione aperta libera partecipata che sarà tanto più ricca per noi se noi sapremo coinvolgere nella nostra discussione anche a tanti altri
Gli esponenti degli altri partiti che sono i partner di questo nostro cammino
Io dico tessuto associativo che in Emilia larghissimo giustamente ha richiamato Errani e che può dare un contributo decisivo alla costruzione di un partito democratico perché attenzione un partito non è mai soltanto un'operazione politica anche una grande operazione culturale e sociale
I tanti cittadini le tante donne e uomini che non si identificano magari nei partiti ma si sono identificati nell'Ulivo hanno partecipato alle primarie sono interessati al processo di costruzione del partito democratico
Mi è arrivata una notizia questa sera mentre ramo qui
Agli Imola stanno facendo Forlì nove
Forlì e Cesena chiedo scusa a Forlì Cesena questa sera c'era la riunione di tutti i comitati no
Terre per il Partito Democratico c'è tantissima gente ci sono tantissimi giovani ci sono tutti i nostri compagni ma ci sono anche tanti altri che non hanno non sono passati per le sezioni dei partiti benissimo noi dobbiamo avere questo impianto e se e dobbiamo averlo soprattutto qui
In Emilia io
Sono totalmente d'accordo con quello che ha detto Vasco se c'è una terra
Che incarna storicamente e culturalmente politicamente e socialmente il riformismo italiano queste la terra dell'Emilia Romagna è qui che il riformismo è nato e qui californiana è cresciuto è qui che il riformismo ha dato ha prodotto le migliori pratiche politiche istituzionali sociali
E può venire da questa terra
Può offrire a questa terra un contributo straordinario la costruzione di un grande partito riformista questo contributo facciamolo vedere vivere sin dai congressi di sezione per i prossimi giorni delle prossime settimane
Da qui da questa terra in cui siamo così forti di consenso di esperienza di cultura
Di passioni da questa terra che insieme a noi ha visto crescere e vivere
E prosperare riformismo e con il riformismo reale ha consentito a chi abita qui di avere più alti livelli di civiltà di qualità della vita di servizi di socialità da questa terra può venire un contributo decisivo e deve venire un contributo decisivo
Alla costruzione del Partito Democratico
Perché quello che è in gioco appunto non è il gioco non è in gioco il destino di questo o quello è in gioco il destino del Paese e noi come sempre nei passaggi cruciali nella vita dell'Italia sentiamo che il dovere primo e coerente coi nostri valori e servire il nostro Paese e farlo crescere
Persino
Io vorrei invitare
Alternati
Roberto contare
Adesso
Sergio Tofano
Piero Fassino