Ripartire dal territorio. Economia, istituzioni e cultura - Summer school di formazione politica

Sempre all'interno del ragionamento partirà il territorio della sezione relativa
Alla cultura
I partecipanti
Nell'ordine nel quale parleranno
Sono il professor Ricciarelli
Professore all'universitario a Catania già rettore di quella università
Il professor Gian Arturo Ferrari
Che responsabile divisione libri della Mondadori nonché vicepresidente dell'Einaudi
Il professor Guzzo che sovrintendente
A Pompei
Il professor Paolo Galluzzi
Del
Museo della scienza di Firenze e il professor Andrea Ranieri che adesso sta facendo pro tempore il responsabile
Scuola università ricerca dei democratici sinistra ma è anche esso professore a Roma Tre
Questo è il Pannella il presidente D'Alema che in sala come avete visto
Parteciperà da ascoltatore a questa sessione e a quella del pomeriggio per svolgere poi il suo intervento in conclusione della sessione pomeridiana tenendo ovviamente conto di tutte le questioni che verranno poste nel corso del pomeriggio e anche di quelle che sono state poste ieri e di cui degli cercheremo di dargli informazione sufficiente ancora fra le informazioni la vivi ricordo che il resoconto e la socializzazione delle cose che sono state fatte ieri nel corso della sessione creativa
Verrà svolto da Emanuele Scotti questo pomeriggio alle ore quindici in punto in modo che alle quindici e trenta potrà cominciare la sessione sulle questioni delle istituzioni
Detto questo
Noi abbiamo come avete visto dal programma
Posto a questa sessione un titolo non so se definire più impegnativo o più presuntuoso cioè dire per una nuova Police
In realtà nel nostro ragionamento questo significa fondamentalmente
Sottolineare come per la costruzione di una cittadinanza responsabile
E consapevole occorrono alcune cose
Alcuni presupposti che sono per l'appunto indispensabili per operare questa dimensione che sono come tutti sappiamo
La conoscenza informazione una formazione adeguata
Cioè elementi caratterizzanti in modo sostanziale la cittadinanza consapevole e responsabile che è alla base di un accordo
Perché noi tutti credo conveniamo sul fatto che la conoscenza è un bene pubblico non rinunciabile conveniamo prego anche sul fatto che la una formazione di qualità e un obiettivo strategico per un paese moderno
Oggi
Su tutto questo
Credo senza molto sforzo noi riscontriamo un ritardo grave nel nostro Paese ieri
Bersani che a Peppino si lavori nel indicare i punti di difficoltà e di debolezza messo come ricorderete al primo posto
Zac inadeguatezza del livello di conoscenza accumulato che poi non è altro che il patrimonio complessivo del Paese uno dei fattori sostanziali di crisi per la quale che il Paese si trova a dover rimontare per recuperare
E quel poco o tanto di elementi anche di di fatto che noi abbiamo e che sono a tutti credo abbastanza noti almeno nella loro generalità confermano questo elemento i dati sulla scuola
Vi risparmio perché sono i più
Ricordati e con più frequenza dalla dalla grande stampa oltre che dalla stampa specialistica tutti sappiamo che a differenza di altri Paesi europei nei quali la formazione ricorrente riguarda oltre il dieci per cento della popolazione lavorativa nel nostro Paese siamo al di sotto del quattro
Dati sulla ricerca
Tranquillo con grande chiarezza degli interventi dei nostri amici così quelli sulla lettura insomma suo ognuno dei fattori noi abbiamo un grave e misurabile ritardo del paese
E questo ritardo è ulteriormente complicato dal fatto che
Nel settore
Che più potrebbe aiutare a rimontare questo ritardo cioè quello dell'innovazione e delle delle tecnologie dell'informazione della comunicazione
Abbiamo una minore quantità è una minore qualità di di presenza e di investimento per quello che riguarda il prete quindi il quadro è questo la tentazione ovviamente sarebbe quella di un ragionamento
Fortemente critico e anche di allarme grave che deve essere fatto noi abbiamo scelto con questo tipo di partecipanti a questo Di Battista mattina un approccio come ovvio del tutto diverso
Cioè in che modo nelle diverse situazioni a partire dei diversi approcci si può operare o si possono operare azioni di contrasto e di risoluzione per far sì che la situazione cambia questo è il senso della discussione di questa mattina e questo è il senso del contributo rispettiamo degli altri amici che inizierei subito dando la parola Enrico Ricciarelli che svolge il suo intervento
Bene buongiorno Graziella Sossi visibile prendermela Romeo ai miracoli sì sì lo so ma il controllo aveva diverse iniziative fino all'anno
Allora rimase a guardare sta ma c'è un altro motivo il presidente
Usualmente si ringrazia tra formalmente l'invito io devo invece sfuggire a questa prassi vicende sono veramente molto contento per questa opportunità
Di riflettere
Su un tema che mi ha appassionato qualche anno fa
Che tuttora
Cerco di coltivare pur essendo evidente che un chimico
Di mestiere fa altro
E quindi oggi
Mi ritrovo di nuovo a fare una riflessione che però dal denaro introduzione e quando mai
Opportuna non solo temporalmente ma anche per Poldi ottimismo bisogna a sempre ridere e comincerò
A dal titolo il giustificare questo titolo
Alleanza
Delle Autonomie
Che cercherò di trattare da punto di vista di uno dei possibili d'una delle possibile istituzioni coinvolte in questo alleanza
Cioè l'università
E
Nel fare ciò
Cominciamo intanto a vedere di che cosa in particolare
Tratterò andiamo un po'indietro nel tempo vediamo
Come enti locali e sistema universitario si trovano sul problema l'autonomia
Poi le condizioni per un'alleanza tra università
E territorio
Poi l'esperienza dell'Etna Valley
I limiti di quell'esperienza oltre che quello che ha potuto dare e quindi magari una prospettiva no che avevo deciso prima di incontrare chi installa mia sinistra quindi una pubblicità involontaria da le tre di del
Progetto di Ricciardo storica
Allora
Qualcuno i più giovani magari non ricorderà
Quindi io mi sono permesso di ricordarlo che all'inizio degli anni Novanta
Alcune trasformazione di tipo politico-amministrative sono tutte puntate sul autonomia e in particolare sulla leggi del novanta novantatré sulla autonomia statutaria e sul elezione del sindaco elezione diretta del sindaco di poteri del sindaco eccetera punto no su una valorizzazione e potenziamento delle autonomie
Connesso ovviamente al principio di responsabilità autonomia è un'autonomia responsabile Corciano è un'altra cosa
E tonno un radicale riorientamento delle amministrazioni e dell'istituzione sempre più sensibile al giudizio non per niente cominciano ad apparire i nuclei di valutazione
E se questo avviene inizialmente nel settore degli enti locali
Simmetricamente con avendo in comune
L'estensione e la capacità di progettare il decide di agire
In autonomia
La soddisfazione degli utenti cittadini dei comuni o degli studenti università
Estensione il potenziamento del rafforzamento dei poteri degli strumenti finanziari
La stessa realtà investe anche il sistema universitario
Il governo Amato Stone la legge della cosiddetta autonomia finanziario
Poi successivamente
Abbiamo e prima c'era stato Ruberti alla fine negli anni ottanta insomma
Il quadro
Generale dell'autonomia per le università
Poi abbiamo la legge sul autonomia didattica con gli ultimi aggiornamenti una serie di provvedimenti investono
Con lo stesso obiettivo il sistema universitario
Qualcuno dirà anche perché siamo a risorse decrescenti
Comunque così come il sindaco deve rispondere immediatamente dei servizi che offre così l'ateneo deve soddisfare i suoi studenti che partecipano anche attraverso la leva delle tasse a
Lo sforzo l'ateneo in termini di impiego di risorse abbiamo qui di questa analogia alcune leggi sono ambivalenti la legge sulla trasparenza no non ce la possiamo dimenticare investe anche gli atenei
E anche la legge ventinove sulla separazione tra la responsabilità politica e la responsabilità amministrativa si applica anche all'università o meglio si dovrebbe applicare anche all'università perché non sempre ciò avviene
Quindi abbiamo un
Parallelismo che ha una base puramente legislativa ma che ha invece una compete una convergenza di interessi di responsabilità e di risposte
Accanto a questo bisogna anche notare il diverso dispiegarsi del sistema universitario nel territorio e non solo in termini di numero di atenei dai cinquanta ai quasi ottanta Dio no
Ma soprattutto per la presenza non più poi venticinque anni fa in cinquanta realtà locali ma addirittura in duecento cinquanta città
Piccoli Comuni sono alcune patologie indubbiamente ma con un innerva Arsilio un territorio molto più vasto
Che può ancora di più giustificare il titolo del niente cioè c'è una connessione stretta tra quella che è la formazione terziaria e lo sviluppo del territorio perché e il posto no è l'insediamento che favorisce rende quasi automatico questo
Tipo di rapporto un rapporto che magari non appare immediatamente ma che vede fa altri esempi di successo in altra realtà senza andare alle vecchie Community universi Timis degli Stati Uniti ovviamente
Comunque è una realtà di diffusione che secondo me fa bene al Paese
Soprattutto le università scoprono quello di cui abbiamo parlato di poter dare un contributo non solo alla formazione dei propri studenti ma anche colori quali sono usciti dalla formazione
E di questo ce n'è particolarmente bisogno se è vero che la nostra situazione rispetto a gli altri paesi si vede una carenza che non è solo dalla formazione terziaria ma anche nelle altri gara di di formazione
Così come riportato in questa tabella che ho preso da un contributo e che chi avvisare
E che fa vedere
Come andando dal scuola secondaria
In poi noi ci ritroviamo io una grande difficoltà rispetto siamo minoranza siamo assolutamente non confrontabili con gli standard degli altri paesi e
Questo è un dato che diventa ancora
Più preoccupante anche nei nei trend positivo
Perché potete vedere che se volessimo recuperare con questa pendenza avremmo bisogno di più di sei decadi per riuscire a metterci in pari
Quindi le università
Hanno questa grande opportunità nell'alleanza con il territorio
Con i cittadini
Di intervenire non solo sui figli dei cittadini ma di poter intervenire anche sul voto substrato di partenza familiare
Tanto più che sembra nello stesso report viene messo in evidenza un dato
Secondo me estremamente importante
La mancanza di mobilità intergenerazionale
Che era responsabile di quei Trend in particolare per l'ultima colonna del nostro deficit di lavori attivo quindi nella formazione terziaria
Che cosa mette in evidenza il report di Checchi
Troppo tecnica la tabella ecco perché non l'ho riportata mette in evidenza che se uno e con genitori un giovane a dei genitori
Che hanno il primo livello come titolo di studi avrà una elevata percentuale di fermarsi a quello stesso livello
Sia la scuola secondaria si fermerà a quel livello a un'unica chance
Per uscire da questo trend statisticamente significativo ed è quello che la madre
Abbia un titolo superiore rispetto al padre coliche al venticinque per cento in più impossibilità di scalare il livello successivo
Quindi il problema della formazione permanente veniva ricordato il quattro per cento rispetto al valore medio ha in Italia un valore ancora più importante perché blocca la mobilità sociale è una negazione più uno dei diretti fra dicono i diritti fondamentali di cittadinanza quale la possibilità di acquisire conosce sì maggiore
Un ruolo che in Francia ha visto le università finanziarsi sostanzialmente
I fondi della solidarietà diventano i principali attori dell'aggiornamento
E che ha conseguenze di questo tipo io vorrei mettere in evidenza rispetto a un dato normale perché incide su futuro molto di più di cosa di quello che può incidere sulla mobilità
Per lavoro
Ovviamente nel caso del sistema terziario col nostro trentasette per cento siamo al di fuori di qualunque mercato
E come vedete al di là del
Singoli significa cioè se è la prima cifra la seconda città su cui dobbiamo pensare che ci sia un errore
L'andamento non è un andamento entusiasmante anche se gli ultimi dati di AlmaLaurea sembrano far recuperare un ottimismo che bisognerà verificare statisticamente tra qualche anno
Il tutto avviene attraverso un andamento questa un grafico che devono Luciano Modica senatore
La Repubblica è
Come va
Il
Finanziamento negli anni della Grande sfida dell'autonomia al sistema universitario vedete è un andamento crescente però siamo sempre al quaranta per cento meno
Di quanto si investe
E le università affidano si trova davanti gli viene affidato al sistema universitario una grande sfida che appunto è quella d'autonomia erano abituati in modo diverso l'università
C'era un accordo di selezione molto elevata
E quindi di risorse molto focalizzare il tutto mentre gli altri Paesi l'idea dello rapporto col territorio
E in Europa ma sono soprattutto negli Stati Uniti è un rapporto già consolidato
Un rapporto che in fondo richiamava esperienze di successo
E che l'Europa recupera in parte se questo documento e del due mila e quattro
E i problemi
Che si pongono ci sono problemi
Come dire quasi a consuntivo
Di una realtà ancora non paragonabile con quello dei paesi più sviluppati
E in questo contesto che in una particolare realtà
Del Meridione
In questi anni che vanno dal novantatré alto e Mila no
Ora si parla del caso Catania
Un rapporto stretto tra comune
Portatori di interessi che vanno dalle imprese a grandi imperi sia le piccole imprese
Operatori sociali
Associazioni
E e su questo voi sapete addirittura nel due mila che il Governo italiano presente il caso Catania a Lisbona come contestati
C'è un protagonista particolare di questo caso e io lo voglio qua citare che
Mettere in stretta relazione
Il suo compito la sua mission
Di
A vere profitto
Con l'insediamento
Nella realtà più assunto d'Italia paletta Tania dove c'è un'università che appunto può rappresentare il Nord o dal Nordafrica
Essendo bella più assoluto di qualunque altra realtà cosa dice
Pistorio dice Catania importante non l'ho scelta perché sono siciliano
Ma perché mi hanno promesso poi spiegherò qual è il significato del promesso
Che avrei avuto una fiscalità di vantaggio per qualche anno e l'ho avuta nel senso che alla tre anni previsti da una legge la Regione ne aveva aggiunti altri tre quindi aveva possibilità di lui parlava di un diminuzione tra il cinquanta per cento del costo dall'amor solo
Poi una particolare attenzione dall'ente locale abbiamo Enzo Bianco che fa la sua prima esperienza di sindaco
Va a lezione
Voglio ricordare dell'università
Del dell'impresa insieme ai suoi assessori per imparare qualcosa che evidentemente
La giù e lui non conosce
Poi l'università qualità e laurearsi c'era un grosso interesse per potenziare le facoltà tecnico-scientifica realtà quale università di Catania ben nota nel campo giuridico e letterario
E poi un'esperienza ma poi mi dilungherò su questo di cooperazione all'interno della realtà industriale tra laboratori dell'università degli Enti pubblici con i laboratori dell'impresa
E poi una cosa
Che richiamerò alla fine
Un vantaggio competitivo dovuto alla scarsa mobilità
Di chi
Arrivava allestiti a Catania
Rispetto alla media internazionale cioè la gente veniva volentieri a lavorare a Catania da tutte le parti
Del mondo non solo da parte del dell'Italia meridionale così come riporta Giovanni Russo nel suo libro il futuro a Catania che sta proprio in quegli anni
Pubblica
E questo dato di stile di vita è talmente importante che rispetto al ventidue per cento di mobilità che era la media che sperimentava ST in tutte le parti del mondo la mobilità a Catania era del dodici per cento quindi la possibilità di ammortizzare le spese per formazione era ovviamente vincente rispetto alle alte realtà quest'ultimo aspetto lo voglio sottolineare lo ripeto ancora una volta per le conclusioni
Ammesso che posso dare delle conclusioni
Allora in queste condizioni in
C'è un dato che non ho detto forse per il più giovane conviene ricordarlo lo sviluppo di Catania si tale può essere considerato prima per uno sviluppo sull'edilizia
I famosi quattro cavaliere del lavoro
Che purtroppo poi hanno avuto una pubblicità di tipo diverso da quella dell'essere
Da quel tipo di sviluppo i sottosviluppo di connessione con i fattori mafiosi no
Vuoi per condizionamenti o no non è il caso in questa sede di approfondire passiamo invece a una competizione di sistema
Catania si sente gli studenti
I gli abitanti Setola orgoglio non è mia questa definizione ma del sindaco di quella stagione sentore voglia di competere e di partecipare
A un processo più generale e lo sentono anche gli inglesi che da Bristol
Arrivano a Catania così con lo sento agli argentini che provano dentro questa struttura una capacità di partecipazione al cambiamento in senso generale
Allora io
Cercherò di essere conosce nella tentare una parola per ognuna delle cose che m'è sembrato importante ricordare
Il gruppo Atena illa responsabile del comune di Catania decide di avere una delle linee guida di sviluppo
A facendo convergere su Catania
Una come dire s'si può dire un ritorno dei cervelli ore di moda non abbiamo on
Capacità di lì appropriarci delle realtà più interessanti in termini di personalità impiegate nell'industria a nelle banche nell'arte eccetera e di farli diventare il pensatoio dello sviluppo del territorio
E ovviamente c'è Pistorio ma c'è anche Catania a quei tempi era responsabili PM per il Sudamerica ora credo che sia presidente del cervelletto e ferrovie no
Ci sono vari giornalisti cessò argini
E c'è anche l'università
Quel gruppo lavora per un giorno e mezzo ogni due mesi
Si viene a creare un ipotesi di sviluppo che nasce da persone che magari avevano abbandonato da trent'anni da vent'anni
Il luogo da cui proveniva
Lo sportello unico per le imprese nasce prima della Bassanini ecco perché lo ricordavo nella sindaco Biancone fu particolarmente orgoglioso
Abbiamo un sistema di competizione per cui si attraggono
Nella filiera delle sentito anche come dire le persone le imprese più importanti le multinazionali la Nokia che riceve da SPDC no
Pensa di venire
L'IBM e così via qua voglio dare solo un piccolo commento
L'università rifiuta qualunque rapporto che non passi attraverso la creazione di un laboratorio di ricerca
L'esperienza del polo chimico di Priolo devastante
Fatto anche alle partecipazioni statali
C'era insegnato che non avevamo bisogno di aumentare il grado di manifattura
Per distruggere l'agricoltura
Mi permetto ricordare che Mayenne legni nell'IRI Anna avevano insediato
Gruppi di ricerca laboratori di ricerca in quella zona dove la fiscalità di vantaggio aveva permesso di smontare a qualche privato
Un raffineria nel Texas dal Texas e di andarla mettere in provincia di Siracusa
Magari per chi è interista questo un fatto già dato dei risultati positivi ma non certo per chi visita oggi il la sito attuale quindi c'è una novità l'università non partecipa nessun iniziativa che non veda un laboratorio di ricerca
E questo è vero per un caso Hawaii tratto il culto momento si chiama sana Maida no sanamente e chiude
Ma parte manifatturiera e a quel punto solamente la conversione dell'impresa in settore del veterinaria permette di mantenere l'occupazione di quattrocento laureare
Sempre nel quadro di un rapporto con l'ente locale università invece diventa protagonista del piano Urban
Un'idea di riconquista del territorio di Catania attraverso l'insediamento al centro storico degli studenti
Corno riconversione di palazzi settecenteschi dire tanto sedi del università e in particolare il Monastero dei Benedettini
Poi la scuola superiore di Catania
Cui l'università però si mette in minoranza di tutti gli organi come scuola di eccellenza
Poi abbiamo Cervellati che tracci il piano regolatore di Catania
De Carlo no sapete che è morto qualche mese fa che invece interviene sull'edilizia universitaria
Le alleanze non avvengono solamente tra Catania e l'ente locale ma vengono dentro il sunto l'alleanza del barocco no con l'università di Lecce che ha portato credo chiunque sia stato a Lecce
Certa giusto ricordano Catania valenze ha potuto verificare questo Pertosa significato
Le scelte idee per lo sviluppo vengono presentate al Monastero dei Benedettini sede della facoltà di lettere
Abbiamo anche e l'ho voluto citare in quel periodo la consacrazione di una realtà che può sembrare diverso da cioè Catania diventa anche luogo di produzione
Musicale di altissimo livello no abbiamo Franco Battiato poi Carmen Consoli ora di tutti i gruppi musicali io non sono particolarmente adatto a poter elencarli
Abbiamo una cultura della legalità affidata ai nostri scrittori estremamente importante e abbiamo anche capo alla ricerca oggetto Catania Lecce chissà a io credo che sono troppo dilungato su questo ma mi è stato detto diamo anche un messaggio che si può e questo questa slide vuole semplicemente ricordare che volendo si può e non è vero che bisogna affidarsi al passato e tornare all'investire solo in edilizia come purtroppo pare che stia va bene
Allora salterò altre cose che avevo preparate vorrei semplicemente concluderebbe
Con Tosi come aveva promesso con le tre etti
Dovute a Florida
Quel modello di sviluppo avuto in Italia altri momenti di successo vorrei ricordarne uno che aveva descritto nelle altre nelle precedente sbalzi
Quello campano no
Con il Successo dell'investimento dei fondi dal Mezzogiorno
No e quindi con la possibilità di insediamenti ulteriori al sud
E però riflettendo su queste esperienze sull'esperienza di Catania forse varrebbe la pena di chiedersi perché per esempio a Catania
Queste cose sono state passeggere
E perché invece devono restare permanente che forse noi abbiamo al di là della definizione qua vedete di Florida da trascurato
Quello che ci dicevano invece i giovani che venivano dalle altre parti
E cioè che venivano a Catania non solo perché c'era un ambiente scientifico industriale stimolante ma perché c'era tutto l'ambiente che era stimolante attraente la stai soprattutto ed era quello per cui preferivo magari guadagnare di meno gli inglesi pur di vivere a casa
Ecco se è vero
Che il futuro
Sarà dato a questa classe creativa che sembrerebbe negli Stati Uniti
Ammontare al trenta per cento trentotto milioni di persone che si confrontano con il venticinque per cento dalla classe operaia
E il quaranta per cento dei servizi alla se questo è vero forse bisogna ripensare quell'esperienza complessivamente senza andare a prendere i vari elementi ma ponendoli tutte e tre cioè volendo da una parte la tecnologia il talento e la tolleranza
Per lo sviluppo del territorio
Perché questa sarebbe la forza del cambiamento questa l'opportunità per noi come Paese
Anche se ovviamente
Alcune delle realtà con cui abbiamo a che fare non sono dei fondamentali non sono dei parametri favorevoli Italia Oggi quella che viene definita la classe creativa e il tredici per cento
I paesi che più si avvicinano alla
Stati Uniti non sono come qualcuno diceva ha detto la vecchia Europa ma è un Europa vecchia ma di tradizioni democratiche grande no comanda Finlandia
Inghilterra no hanno valori sul a dato quantitativo estremamente vicini a quelli del
Gli Stati Uniti
No no io sono ho cercato di accoglie il suggerimento
E l'indicazione di Vittorio a questa sarebbe terziarie alzato in genere si intende come servizi no e indubbiamente ha una massa negli Stati Uniti al quaranta per cento
Ma io ripeto anche l'operaio che in grado in alcuni casi è così di esprimere addirittura alcuni prese si rivolgono a esprimere creatività
Questo la creatività non appartiene all'università ma può appartenere anche a chi fa costruisce non solamente il sapere ma anche il saper fare
Il fatto di appartenere a un sistema la significa avere questo tipo di come dire di chiusura anzi magari avessimo delle fabbrica che puntassero tutte su questo tipo di approccio
Dicevo questo è il problema dalla percentuale questo purtroppo la nota più dolente quella del futuro cioè i brevetti
Perché l'indice di innovazione no agli su quattordici Paesi europei siamo al dodicesimo posto
In termini di laureati in genere siamo all'undicesimo ricercatori in campo tecnico scientifico siamo alla dodicesimo posto si quattordici Paesi e europei allora e non abbiamo questa capacità
Di attrarre
Come in Olanda dove addirittura la gente come ce ne sono test d'ingresso sgomita per avere un posto di dottorato no invece abbiamo una situazione di questo tipo ne alla mobilità internazionale dei cervelli
Esportiamo i migliori per esempio il dato su l'economia la progettazione accetta vedete come partecipiamo al potere tra virgolette culturale degli altri dopo aver investito risorse
E nel frattempo o qualcuno ha pensato di diminuirne queste risorse
E questo è il motivo per cui la mia ultima adiposi diapositiva
Non ha nulla io non ho conclusioni
Le affido a chi ha sopportato il mio intervento a chi in futuro vorrà impegnarsi nella politica a chi vorrà impegnarsi nel governo perché mi sembra evidente che cosa bisogna cambiare che cosa ma bisogna non fare grazie l'offerta
Tra i molti dilemmi non so se star seduto se stare in piedi
Quindi mi affido alla democrazia
In piedi va be'allora dati vecchia e
Però perlomeno democratico e
Ok
Grazie lui un un grande tecnologo
Chimico ma
Sì sarò breve un pizzico di Green queste case
Allora
Io vorrei
Järvi alcuni elementi di analisi e informazioni e dati di fatto
E poi svolgere due brevissime considerazioni
Finali
Gli ordini una diciamo così politica si sente
Io devo fare urlando va be
è una invece più propriamente culturale permettetemi subito divenire ai dati
Questa interessante tabellina fa vedere come sono i consumi culturali degli italiani questi sono dati del due mila e tre tranne per le due ultime voci teatro di prosa e mostre musica che sono viceversa del due mila e due come si vede
Ci riesce un po'dallo schermo ma fa niente insomma i libri il consumo di libri è il principale consumo culturale degli italiani
La differenza tra la prima riga la seconda i libri totali Libri Trade di Libri Trade sono i libri cosiddetti divario vale a dire fatta esclusione dei libri scolastici di quelli che vengono qui libri veri e propri che la gente compere consumata nel suo
Per suo piacere
Contrariamente a quello che usualmente si pensa i consumi c.t. degli italianissimi italiani consumano più libri di quotidiani più libri che periodici più libri che cinema più libri che tutto il resto
Consumo è
O o però
Scusate abbiate pazienza e qui si vede male quelli sono milioni di euro vale a dire come
No due due miliardi
Miliardi e sei e
Tu che sei su quantità sicuro
Copie
Lei vuol dire sì ma io non non sto ragionando sulle copie sto ragionando sui soldi sto dicendo
Stavo dicendo gli italiani possedendo un solo portafoglio
Non dei portafogli divisi in altro modo da questo portafoglio estraggono più soldi per comperare libri Inter con comperare quotidiani periodici andare al cinema tutto il resto
Badate bene che cinema musica
Sono voci onnicomprensive vale a dire comprendono non la sala e non ma tutto cioè Sala dividi consumo tutto il consumo di cinema che viene fatta in Italia
Lei non lo vedo convinta allora mi dispiace sono profondamente avvilito un patto
Sì sì ormai sono numeri sono quattrini
Questo è contrario al senso comune vorrei oltretutto farvi notare una seconda cosa cioè questa è un'attività produttiva questo non è terziario questo è secondario non è agricoltura monitoriamo somme anche se servizi queste sono industria attività produttive
Aggiungerei ancora permettetemi di aggiungere con uno spirito poco internazionalista in questo caso queste sono industrie e in cui il i produttori italiani corrono molti meno rischi che in ogni altro comparto produttivo del nostro Paese per la ragione semplicissima che sono legate alla lingua
E quindi in altre parole non avremo mai dei libri cinesi
Detto in altri termini visto che la Cina la nostra principale ossessione non avremo dei libri Cinzia sono comparti produttivi italiani e quindi questa è un'ulteriore considerazione
Io giochi solo questa tavola qui anche perché scusate qui però sta fuori forse conviene farla più ridotta cioè tu che sei un no va bene va be scusate scusate
Noi potremmo accoppiare giudiziosa mente a questa tabella una serie di altre tabelle scandite scusate nella stessa maniera che ci direbbero invece delle cose diverse
Per esempio noi potremmo aggiungere a queste cose qui quanta parte il pubblico investe in queste cose
Cioè come si distribuiscono gli investimenti del pubblico a ogni titolo Stato Regioni Province Comuni e così via su queste cose qui quanti quattrini pubblici vengono dati a questi comparti
Produttivo come funzione
Potremmo anche andare a vedere che rilievo queste cose qui hanno nel globale della comunicazione del nostro Paese sono squilibri forti all'interno
Alcuni comparti molto piccoli hanno una come dire autorappresentazione rappresentazione molto grande
Potremmo anche andare a vedere non i consumi ma potremmo andare a vedere l'entità del business che è tutta un'altra cosa
Perché mentre i libri sono il consumo principale il business più grosso sono i quotidiani periodici per il semplice motivo che trasportano della pubblicità
Ma il business è una cosa il consumo è un'altra
Cioè l'entità degli affari è un conto quello che in verità la popolazione italiana consuma è una cosa completamente diverso
Vorrei però rassicurarvi del fatto che italiani principalmente il principale consumo culturale che gli italiani fanno sono i libri
Aprirei qui un primissimo punto e cioè
Questa struttura il cui
Comparata con le altre tre o quattro che vi ho accennato l'entità del business l'entità dell'intervento pubblico l'entità reale è un problema generalmente parlando politico
Come si rapportano queste cose non è un problema dell'impresa è un problema della politica
Questo è un interessante cosa questo mette affronto o due ricerche una svolta nel due mila e tre una svolta adesso nel due mila e cinque sulla lettura
Ed è la chiave fondamentale su cui adesso andremo avanti in tutta questa mia presentazione in due anni la lettura incrementate in Italia del sette per cento
Che è un fenomeno alquanto rilevante vi posso dire così dopo passiamo più velocemente risparmiamo il tempo secondo i suggerimenti di Vittorio
No no scusi questi sono esseri umani
Traffico di esseri umani cioè la domanda è c'è scritto sotto lettori di almeno un libro negli ultimi dodici mesi cioè la ricerca ha domandato al campione che è un campione Vasco molto grosso lei ha letto un libro negli ultimi dodici mesi allora nel due mila e tre avevano risposto di sì in trentanove su cento trentanove per cento
Dal due mila cinque ha risposto di sì quarantasei su cento è aumentata del sette per cento quando vedremo la tavola Loca dicevo per risparmiare tempo la stessa domanda sull'acquisto di libri che è una cosa diversa Conte legge abbiamo Conte comprarle la percentuale sarà più alta
Cioè avremo l'otto per cento in più
E contrariamente al senso comune quando andremo invece a chiedere avete comprato libri in vendita congiunta con i giornali con i quotidiani con i periodici ci sarà sempre un incremento rispetto al due mila e tre ma sarà inferiore
Come vedremo sarà il cinque per cento
Tutto ciò è contrario al senso comune è contrario per esempio il mio senso comune più fatto fare questa ricerca aperte la realtà
Realtà bisogna prenderla purtroppo o per fortuna per quella che
Sì ma lì la la questione è un po'diversa no ha avuto enormi riscontri ai fatturati di Abete mica solo nostri è mica solo nostri gli editori di libri editori generali piangono sempre loro perseguono la politica nota che le si dice
In un genovese si dice chi Nuccia Angelin Theta cioè chi non piange non su chi ha riferito
All'infante poggia la versione napoletana un po'più rude che dice che Anya forte ma per
Altro scoppia appare chiamava
Questa è la distribuzione quindi il primo punto che su cui poi torneremo molte volte ma che vi dico solo che stavolta qui è questo c'è stato negli ultimi due anni un grande incremento e della lettura ed è l'acquisto e del consumo globalmente vivibilità le ragioni di questo sono complesse e complicate non credo di avere il tempo di sporco le tute che somali dopo se me lo chiederete deve delle non ve le dirò perché non le non non le non le so io non c'è mica la verità però posso azzardare qualche ipotesi qui vedete le spaccature per area geografica sesso età
Istruzione e classe sono socio socio economica fatemi venire subito quella dopo questa
Questo è il secondo fenomeno fondamentale
Questi sono i differenziali rispetto alla media comparati nel due mila e tre nel due mila e cinque quelli grigi azzurri insomma che qui vedete il due mila e tre con loro solo giunta rossa del due mila cinque
Cosa vuol dire questa roba
Vuol dire che l'incremento che abbiamo avuto in questi due anni ha polarizzato
La situazione italiana
E cioè
è andato per così dire a tutto vantaggio no nel senso che qualcuno gliel'ha dato il vantaggio ma realmente andato a tutto vantaggio
Dei ceti più colti più ricchi e al nord
L'Italia si è polarizzata in questo senso qua
La differenza rispetto alla media invece che distribuirsi uniformemente questo incremento ipotesi a invece che essa mare le differenze precedentemente esistenti e dunque migliorare per così dire la situazione che c'era nel due mila tre
L'incremento la diciamo così peggiorata
A accentuato le differenze vedete i rapporti nell'istruzione
Vedete come il differenziali si spostano fortemente principalmente nella classe socio economica e vedete parlare geografica
Il Mezzogiorno d'Italia scende sotto ulteriormente sotto stando già sotto del meno sette va sotto di almeno tredici la classe socio economica va sotto del meno venticinque
Istruzione va sotto del meno ventuno
La Società italiana sotto il profilo dei suoi consumi culturali essendo i libri principale consumo culturale si sta dividendo in due
Di ciò dobbiamo avere consapevolezza e questo è a mio modo di vedere un secondo problema non delle imprese ma politico perché dico non dell'impresa ma politico perché è chiaro che le imprese
Non è che hanno particolare interesse a modificare una situazione di questo genere no
Quindi voglio dire
Prego
Sì no ma dico voglio dire vendono dove possono vendere portafogli clienti che possono trovare il problema il poi il problema della politica è quello di capire se una situazione di questo genere gli va bene lei va bene gli va bene o non gli va bene
Questo è un niente di interessante interrogativo sta di fatto che la Società italiana per quanto attiene al principale dei suoi consumi culturali in questi ultimi due anni ha subito questa trasformazione
Qui vedete la composizione dei lettori com'è cambiata ma questo non è una cosa particolarmente rilevante queste l'intensità di lettura una cosa diversa quella che prima vedevamo
Era il numero assoluto Quark sono il numero di libri letti per così dire tenete conto che in Italia grosso modo in un anno
Si vendono circa centoventi milioni di libri centoventi milioni di libri nei canali cosiddetti tradizionali libreria grande distribuzione e così via
No non ho non ho sempre escluso
Centoventi milioni di libri nei canali tradizionali così via e circa sessanta milioni di libri c'è il cinquanta per cento nelle edicole sotto forma di vendite congiunte
Il che vuol dire che sono centottanta milioni di libri sulla popolazione di cinquantaquattro milioni di abitanti quindi in sé per sé non è che sia poco conosciuti e perché basta dividere centottanta per cinquanta il problema è che è totalmente totalmente polarizzate accentrato secondo questi tre principali indicatori
Questo è l'acquisto che vi dicevo prima l'otto per cento vado un po'veloce soci qui è sempre il profilo che vedevamo prima anche qui
No
No
Resta non
è questa qui è questa qui è la classe socio socio socio economica
La classe socioeconomica e determinata usualmente in tutte le ricerche statistiche che si compiono la popolazione divisa in tre segmenti per comodità poi naturalmente si può dividere in cinquantotto novantasette a piacere ma si divide in tre
Sia sotto il profilo dell'istruzione sia sotto il profilo del reddito classe socioeconomica si intende semplicemente il reddito cioè quello che loro e quindi si vede molto molto bene guardate addirittura per quanto riguarda list Url istruzione
Vedete
Siamo addirittura del differenziale tra il la la la classe superiore e quella inserito sono differenze che vorrei
Permettetemi di definire drammatiche
Prego
No no qui sono adulti
Adulti qui stiamo parlando di cinquanta milioni di italiani adulti
Quattro milioni restanti di italiani arrivo subito i quattro milioni restanti di italiani sono invece bambini
Sui bambini vedremo solo una tavola vi farò vedere rapidamente uno una cosa e faccio faremo un ragionamento sui bambini questi sono adulti
Adulti si intendono preciso dei quindici anni in su
Quindi si intendono adulti in senso abbastanza dato
Questo è dunque scusate profilo no no no no no questi son si socio demografico degli acquirenti scusi non vedi il numero di là
Mi faccia vedere qui si
Significa esattamente sequestro
Sì beh ma amico amico mio due anni fa era il cinque per il tema cioè superiore si intende sul sushi per sul suo superiore osteggia e istruzione
La la bene comunque
Io amo il movimento dica spunto solo però vi faccio prima a rispondere un attimo diceva scusi cosiddette per superiore
Sì allora per superiore si intende esattamente questo coloro che sono in possesso di un titolo di studio di scuola media superiore
Per media viceversa si intende coloro i quali nella grande parte dei casi hanno compiuto anni di studio di scuola media superiore ma non hanno conseguito il titolo quindi coloro che hanno un titolo di studio di media inferiore e molti dei quali però non è che sono Caligiuri sui rimedi inferiore ha iniziato le scuole medie superiori non le hanno finito
Dal titolo di studio di media superiore in poi ciò che spero mia figlia con sé questa mattina che sta facendo gli orali una battuta Dio ce la mandi buona ma comunque da da liti e sulle rientra Mia figlia entra nella colonnina della della della della roba su cui sul superiore ricerco meglio lo schema ecco inferiore usa gli anni
Forse dobbiamo evitare di interloquire troppo perché se no non ce la facciamo a Padova d'abitudine noi le domande cercava di concentrare a fine però secondo se non si fa se ci sono cose però mi solo solo rispondo velocemente a quella
A Nicola dica
Eh no non ve li posso dare cioè nel senso Broglio portati qua attacca
Per i posti come dice scusi
Sì allora legge dico non bel nove riposo dare nel senso che non gli ho qua
Gli avevo dati l'anno scorso alcuni di voi che erano venuti qui l'anno scorso devo dati quindi siccome devo dati l'anno scorso e sono un fedele amico de qua ho pensato di non portarli quest'anno perché ho pensato quelli li aveva già visti cioè in sostanza ecco comunque li posso dire grosso modo a a come dire a in grande sintesi noi eravamo molto lontani dalla media dei Paesi europei più evoluti intendendo dire Francia Germania Gran Bretagna
Per non parlare di Olanda ma sapete l'Olanda una cosa grossa come la Lombardia avrà noi potremmo fare la stessa ricerca sulla Lombardia Lombardia risulta massimo di tutti i massimi del mondo ma insomma molto lontani da questa cosa il cambiamento che è intervenuto negli ultimi due anni che è stato molto significativo per noi
Da questo punto di vista cioè di medie nazionali se non scomposte ci porta più vicino a questo li
Siamo sempre piuttosto indietro ma meno indietro il problema fondamentale che questo avvicinamento è un avvicinamento fortemente squilibrato al proprio interno è una cosa che primo sì
Proverei scusi no la domanda importante questa
No
Assolutamente no no la struttura normale di un Paese che io mi permetto di chiamare democratico
Cosa che compiutamente non penso che l'Italia sia sotto questo profilo nomina come San Vittorio antichissima tesi la struttura di un Paese democratico è una struttura piramidale
Vale a dire c'è una larga e questo vale per tutti i fenomeni culturali ivi compresa la istruzione ivi compreso tutto questo insomma c'è una ci sono basi larghe su cui mano mano si viene si sale come più o meno uno zigomo razze in Italia così non è l'Italia guardate sull'esempio classico Sir nullo se uno prende le vendite di un bestseller di un di un grande bersaglio
è un folletto e più o meno la conoscete che un folletto che tuona benissimo allora noi in Italia quando vediamo che in fondo facciamo una edizione rilegata di Ken Follett a prezzo alto e vendiamo di questa edizione rilegata dica un folle circa duecentoventi duecentotrenta duecentoquaranta mila copie questi sono i numeri veri mi faccia passano sei mesi un anno
Facciamo un'edizione dei miti cioè nel mass market che vende cento mila copie polivalente per me davanti a vendere trenta mila copie
Lo stesso libro pubblicati in Inghilterra segue il seguente percorso viene pubblicato il legato uguale al nostro vende meno di cento mila copie
Molto meno della metà
Però deve diventare sei mesi dopo esce il mass market che vende tre milioni di copie
Allora quello è un Paese democratico culturalmente parlando secondo me questo qui no
Il nostro me il loro mercato è fatto a piramide il nostro mercato è fatto come una lampadina c'ha un testone enorme è già sotto un corpo assai mingherlino
Tra il nostro paese fatto fatto così cercheremo di migliorare va be allora
Questo lo vedete qua
Qui è sempre sono i differenziali soliti che abbiamo già visto ma più accentuati ancora
Questa è la Pirani Dina di come è fatta l'Italia come era fatta l'Italia nel due mila e tre l'antennino sopra invece d'aver il regolarizzi curata se abbiamo una specie di Empire State Building c'è un'altra cosa
L'un per cento spari sopra quello che vedete qui e come invece la situazione adesso i forti son diventati il tre per cento i forti sono quelli che comprano più di cinque libri l'anno
Più di cinque rivedranno sono considerati lettori forti
Perché vive così sgangherato mentre
No quello non c'è niente di male in una classificazione statistica
Qui vedete la concentrazione invece del due mila e tre ma questo adesso ve la lascio fare su ci torniamo un po'indietro invece su questa questa è nel due mila e cinque il tre per cento
Del tre per cento la compra il trentun per cento dei libri
Cioè un tre per cento si pappa un terzo
Il sei per cento pressioni medi fare il ventisei per cento un ventisei per cento di deboli si fa fuori quarantatré un undici per cento
Legge ma non compera liberi sono figli sono sono persone che stanno in casa insomma leggono i libri che copra le famiglie con Livia anticipate quattro per cento eccetera
Queste come fatto fatemi solo tornare indietro perché vi voglio confortare un po'questi sono i ragazzi
Naturalmente ira per ragazzi quasi intende sotto i quindici anni anch'sotto i quindici anni vedrete qua sopra no qualcosa qua sotto quanto la mente non sono acquirenti nel senso che il bambino comprato genitori gomma sono lettori questa è la buonanotte notizia effettiva i non lettori tra i bambini sono solo il trentasei per cento poco più di un terzo due terzi dei bambini italiani poco tanto
Più poco che tanto male dicono libri vedete che anche la concentrazione minore
Se ci fate caso il quattro per cento che sono i forti leggono il ventinove per cento cioè mentre prima il tra il trentuno
Per grazia di Dio ai bambini la cosa sta migliorando esista un po'più permettetemi di usare questo termine democratizzare
Sì però c'è un problema drammatico che qui come forse voi non avete non avete fatto caso prima ma magari lo vediamo dopo insomma
La classe di età che incrementa meno elegge meno è quella che viene immediatamente dopo
Come tutti sappiamo coloro che hanno figli più o meno di quelle tali lì si verificò alcuni fenomeni diciamo costi verificandosi alcuni fenomeni purtroppo la lettura non rientra nei fenomeni favoriti
Ecco quindi e lì c'è anche lì un punto su cui muoversi intervenire pensare a far qualcosa
Questo l'abbiamo già visto ecco questi sono i il differenziale che vi dicevo prima che è del cinque per cento nell'incremento ma qui mi serve solo dire una cosa
Qui vedete che praticamente questa la si trova declinate in vario modo le vendite congiunte
I libri venduti insieme con quotidiani e con periodicità non modificano la struttura fondamentale della lettura del nostro Paese questo il punto
Punto fondamentale è che i forti si rafforzano i deboli si indeboliscono
Anche lì
Nonostante il il gran le norme vantaggio delle vendite congiunte
è quello come sapete come pare dicessimo anche l'anno passato
Di avere una struttura di Steel tributi IVA assolutamente incomparabile tenete conto che in Italia ci sono trentotto mila edicole non esiste al mondo al mondo nessun sistema distributivo così capillare
In tutto il mondo non c'è un sistema distributivo così capillare in secondo luogo non c'è un canale distributivo un sistema distributivo così poco costoso come la la edicola
L'edicola costa agli editori il venti per cento
La libreria costa gli editori il quaranta per cento la grande distribuzione costa agli editori cinquanta per cento ai prezzi di copertina quindi è un canale poco costoso capillarissima
Ma nonostante questo non riesce a muovere le due variabili fondamentali che sono i soldi
Il ceto la classe socioeconomica e l'istruzione
Noi rimaniamo un paese sostanzialmente guardate qua
Non solo rimane così ma si incrementa questi sono i libri allegati e guarda rispetto alle medie guardate come vanno su istruzione e classe socio economico superiore
Vedete l'analisi dei differenziali qui guardate come precipita
Il disco sud le classi socioeconomiche socio economiche inferiori e l'istruzione inferiore
Basta fine
Due brevissime considerazioni vi dicevo avremo bisogno di una politica culturale
Questi va prima considerazione per politica culturale non si intende quella che faceva il compianto compagno Cittanova
Altrettanto compianto compagno Mario Alicata motivo per il quale tutti oggi diffidano dal parlare di politica culturale perché hanno paura di essere scambiati con questi eminenti personaggi ora defunti
E quindi nessuno ne vuole parlare Manu bisogno di una politica culturale ce l'abbiamo
Seconda brevissima considerazione per fare una politica culturale e noi abbiamo bisogno di una cultura della cultura cioè di categorie nelle quali inquadrare in maniera condivise e chiara i fenomeni culturali
La cultura italiana noi da questo punto di vista siamo succubi ancora della cultura elaborata da Theodore design Grunt Adorno in America negli anni della seconda guerra mondiale
Egli riteneva che la democrazia
Conformemente agli insegnamenti di Stalin restare in aveva espresso prima il ventinove e poi nel trentasei come viene informato Andrea Romano cui ho commissionato specifica ricerche in materia di
Pompa
Egli riteneva che le democrazie fossero come sappiamo tutti bene
La stessa cosa dei totalitarismi di tipo fascista
Questa stessa cosa trasportata nel mondo della cultura ha generato la critica della cultura cosiddetta di massa che è stata il fondamento delle teorie di adorno di tutti i suoi seguaci numero numerosissimi ampiamente recepita in Italia e che tuttora alimenta il nostro dico nostro di tutti noi in modo di concepire il fenomeno della cultura così non è almeno finché stiamo lì non riusciremo mai a capire le categorie culturali per fare una politica culturale che ci permetta di far sì che il nostro Paese non si trovi in quella condizione che abbiamo visto grazie
Adesso la parola Pietro Guzzo
No
Grazie
Allora sa
Presidente
Colmare mariuolo vogliamo paragonare avvocato Yoko Ono Luongo otterrà qualcosa secondo lui sembra
Mi corre riagganciare un attimo a quello che è uscito ieri da questa sessione che relativa
Che c'è stata nel nel tra la fine la mattina il pomeriggio di ieri
E non si sente
E in questa sessione creatività non so se ci avete fatto caso ma
Di beni culturali
Non è uscito nessun cartellino nero rosso e giallo
Crocco considerazione naturalmente né critica né
Né null'altro e per le categorie confinanti diciamo così o all'interno delle quali certe volte ci intranet beni culturali io cose del genere è uscito l'ambiente in maniera molto timida
E
Un accenno a
Territorio cita urbanistica
Allora se
Io sono qua nel
Col mio mestiere a parlare di beni culturali mi consentirete un attimo di imbarazzo perché
Bisognerebbe Caputo cominciare veramente a dire ma perché
è probabilmente perché
Si vede nonostante tutto che
Beni culturali e territorio e quindi
Territorio come Basiletti un sistema di ha rapporti enti linee di indicazione ecco possono forse
Aprire
Una connessione a questi problemi e a queste categorie
Che hanno occupato in maniera molto più in maniera la completa tutta la giornata di ieri e
Anche finora stamattina appunto
Questo perché perché se i cosiddetti beni culturali
Noi non li vediamo solamente nell'oggi
Cioè così come siamo
Stati più o meno abituali a considerarli nell'oggi
Ma lì e cerchiamo di considerarli per quello che sono stati nel momento in cui sono stati prodotti
Io credo che riusciamo a chiarirli meglio nella loro e senza o funzione
E
In questo in quello che possono essere utili Holmes
Se mi consentire una battuta i beni culturali quando sono stati fattiva non sono stati costruiti non erano beni culturali
Erano
E difficili erano elementi di decorazione
Prodotti funzionali e così fino erano oggetti manufatti in senso ampio
Che assolvevano alla funzione di aumentare il benessere
Per committente di colui che faceva costruire tali manufatti
Aumentare il benessere del committente si piazza evidentemente
In uno spazio
E in un tempo secondo peraltro le categorie di base di ogni oggetto oggettivo
Il tempo
è quello che caratterizzava l'aspetto Esterno l'aspetto formale del manufatto
Lo spazio è quello che relazionale il manufatto
Con il suo contesto di territorio
Oggettivizza al contempo il territorio e
Interferendo dramma Ruffato e
Caratteristiche geo morfologica
Costruisce il paesaggio
Forse
Sì
Sono stato chiaro come non penso ma come mi auguro e si queste ipotesi se volete abile hanno la vostra comprensione un minimo di solidarietà
Allora forse si può capire perché
Il discorso sui beni culturali non è soltanto un discorso di cultura appunto da classi elevate coi diceva Ciani Ferrari primari sulla vita dei libri ma è urna Rete
Che rende il territorio
E quindi il paesaggio
Un elemento di relazione
Non soltanto
Da un punto di vista estetico dal punto di vista intuitivo da un punto di vista
Di gusto e quindi su categorie che cambiano
Per ogni fase culturale
Ma
Che rendono il territorio pur elemento oggettivo perché è organizzato
O per meglio dire è stato organizzato secondo questa reti
L'organizzazione infatti del territorio
Sulla Rete dei manufatti
Storicizzati
Pur e proseguita in maniera pressoché
Univoca dall'antichità fino a la introduzione della forza dell'Energia artificiale
Quando cioè con l'invenzione del motore a scoppio
Del Settecento
Con le prime locomotive diciamo così e poi con le altre applicazioni
Le condizioni morfologiche
Appunto
Colline fiumi eccetera eccetera lo sono stati più ostacoli a l'attività umana
E
Quindi i manufatti costruiti non hanno più tenuto conto delle incognite che il territorio opponeva
Non è infatti un caso che il concetto alla categoria concettuale di paesaggio
Nasce contemporaneamente allo sviluppo al primo sviluppo delle bici dell'energia artificiale perché si comincerà a separare
Le categorie che fino allora erano state collegate fra loro
Ora
I beni culturali appunto sono generalmente riferiti a questi elementi piuttosto vaghe di cultura di estetica di conservazione dei Musei di vincoli che
Tutti coloro che agiscono sul territorio considera come delle ghigliottine del rating robuste ma non solo ma invece o molto poco considerati come degli elementi produttivi
Nel territorio
E produttivi proprio io credo nel caratterizzare una nostra
Nel nostro Paese voglio dire caratteristica che
I pochi altri paesi
Per lo meno in questo settore occidentale del mondo
In Grecia
In Turchia
Molto meno nei paesi invece più a occidente vivo Francia e Germania non che non manchi ma in maniera diverso e per uno spessore cronologico sicuramente minori
Che cosa
Si può fare
E che cosa può essere utilizzando da una visione del genere che ho cercato di riassumere evidentemente in una maniera molto schematica questo forse si può vedere analizzando ugualmente in maniera molto breve un caso proprio abbastanza
Tipico io credo
E che è appunto il caso delle principali aree archeologica del nostro Paese
Prenderò per ragioni professionali analisi di Pompei
Oltre che naturalmente per regioni nei professionali ma anche perché l'area archeologica di Pompei è fra le più estese o la più estesa fra quelle che abbiamo risalito questa CIT antica di Pompei
Piene cominciata a esplorare a nel mille settecentoquarantotto alla metà del diciottesimo secolo e progressivamente ma già nel giro delle due successive generazioni già all'inizio del diciannovesimo secolo
E chiaro a tutti quanti quelli che se ne occupavano allora che non si trattava di un monumento isolato divo
Che ne so l'arco di Benevento quello che voi volete ma di una città vera e propria grafica impedirà conservata sotto le ceneri sempre su
Questo a questa particolarità questa
Cosa specifica che era
La prima volta che si trovava e poi praticamente rimasta tale fino ad adesso
Avrebbe potuto
Ma cui seguì ma certo non si fa la storia costituire il modo di costruzione di uno sviluppo territoriale FIDAL al diciannovesimo secolo intorno a questa particolarità
Intorno a questa enorme estesa particolarità che avrebbe potuto diventare una risorsa
Non solo in se stessa ma irradiata sull'organizzazione del territorio
Il territorio circostante inveisce
è cresciuto secondo proprie
Linea di sviluppo
Legate ad un'agricoltura legate ad Assisi di comunicazione che non
Tenevano conto se non per un vincolo
Se non per ostacolo della presenza di quest'area archeologica
Per cui oggi due secoli più tardi
Noi abbiamo più grossa Area archeologica
Queste appunto di Pompei che è completamente circondata dalle con un Bazzoni che da Napoli arrivano fino a Castellammare di Stabia
E quindi quest'aria che logica non è più una risorsa e un modo di organizzazione del territorio è un entrato un'isola chiusa
Alla quale si può arrivare ma si può arrivare traversando un sistema territoriale che non è
Lo dico funzionale solare archeologica ma non è neanche omogeneo alla presenza verrà perché oggi Cassis
Quanto tutto questo
Derivi da
è un livello culturale
Derivi da una
Subordinazione degli interessi generali a interessi particolari
Quanto tutto questo derivi da
Il desiderio di un modello che non di un modello di un modello esterno di sviluppo rispetto a quello che potrebbe essere o dovrebbe essere o forse è meglio dire potrebbe essere un modello nostro di sviluppo
Questo non lo so
Questo terzo motivo ecco probabilmente da analizzare un momento più con attenzione perché abbiamo visto in anni recenti che il modello
Non italiano
Della organizzazione musicale
è stato preso stato fotocopiato la modelli S
I la storia dei musei italiani è quella
G costituire un centro di raccolta di manufatti
Mobili fin dall'origine o resi mobili perché asportati da contesti fissi per i motivi più vari principalmente quello della sicurezza
In maniera tale da rappresentare la stratificazione di questi manufatti mobili in un determinato bacino in un determinato comprensori
Il museo quindi è
La contro faccia di quella che è la distribuzione territoriale invece del mare un po'dei manufatti fissi
Nei paesi non italiani anche le più vicini logora ne è un esempio Berlino non parliamo dei musei statunitensi chiuse invece
Sono alimentati non dà i frutti del territorio che costituisce il bacino di riferimento dell'edificio del museo va da tutto il mondo
Perché appunto il loro territorio
A una conformazione di sedimentazione
Storico culturale diversa dal nostro
Il modello che è invalsa pochi anni in Italia è quello di staccare il museo dal territorio
Per farne
Una svolta chiarita secondo me fotocopia di un modello nato altrove per esigenze che sono completamente diverse Danilo
Altrettanto per esempio in Sicilia
Lui aree archeologiche principali aree monumentali principali sono state is staccare rese autonome
Dal loro contesto
Piazza Armerina
Intorno a Piazza Armerina è stato disegnato illegalmente un confine l'amministrazione del collegamento la e la gestione degli azeri Nerina è separata
Da tutto quello che si fa all'intorno
Piazza Armerina come voi sapete è una grande lilla
Il cui proprietario
Perché
Si è potuto permettere la costruzione di una villa del genere
Perché aveva i latifondi tutto quanto intorno dai quali traeva il reddito per costruirsi questa linea
L'errore proprio la mancanza concettuale esser quella di separare la gestione della realizzazione dalla gestione della della fonte di reddito
Se mi posso esprimere così
Ritornando quindi concludendo sia chiaro cosa alle considerazioni iniziali
Il bene culturale vale come sistema di organizzazione come sistema di studio e come sistema di sviluppo di une di attività
Largamente produttive del territorio se eh collegato Serra rimpiazzato rosse
Criticamente rimesso nella sua Rete
Relazionale originali
Se lo è separato
Nei modi più vari
Dal punto di vista amministrativo dal punto di vista il loro localizzazione rimane solamente un elemento che oggi
Lo riconsideriamo di cultura
Ma che le generazioni successive potranno lo considerare prima
Finisco soltanto ricordando che il cosiddetto ritratto di Bruto dei primi anni della Rivoluzione francese
Fu considerato un capolavoro dura caso appena arrivato Napoleone pochi anni dopo sommesso in un magazzino grazie
Il professor Paolo Galluzzi
Volontà democratiche sono stati già state espresse a favore dello speaker in piedi io ottemperò anche se dopo nella dimostrazione dovendo usare mouse dovrò sottrarmi
Tema del quale seguendo un po'un impulso che viene anche da Guzzo parlerò ospite il problema
Della competizione vero per costruire una società dell'informazione nella quale le attività produzione delle attività culturali e il consumo di cultura vengano svolte in maniera armoniosa
Si diffondano e in modo capillare e possano esprimersi attraverso canali adeguati alla complessità delle varie tematiche
Che forma il tema e il contenuto di ciò che chiamiamo attività o beni culturali
Mi riferisco cioè al problema delle nuove tecnologie in particolare al funzione della Rete naturalmente questo è un elemento cruciale anche per la valorizzazione del patrimonio distribuito sul territorio e il tema della nostra conversazione
Avendo poco tempo sarò schematico provocatorio ma spero almeno chiari
Ritengo che come è stato detto da chi mi ha preceduto anche in questo settore la situazione non sia molto rosa per quanto riguarda il nostro Paese
Nel settore dei beni culturali e delle attività culturali siamo indietro siamo indietro nella
Pratica di questi nuovi linguaggi siamo indietro nell'infrastruttura siamo indietro nella formazione degli operatori siamo indietro e la qualità dei prodotti
Dobbiamo assolutamente tenere presenti questi elementi perché questo è uno dei fattori competitivi più importanti oserei persino dire quasi più importante di quelli che sono stati in prospettiva qui dichiarati
Il traffico economico e culturale legato ai temi della conoscenza rappresenta già oggi una dimensione altissima una dimensione transnazionale
Grazie anche a un mercato una piazza un ambiente nel quale si svolge che appunto internet che Abate le distanze di spazio abbatte i tempi rende la comunicazione istantanea per affacciarsi in questa nuova dimensione che è una dimensione veramente nuova forse non abbiamo valutato quanto è nuova
Bisogna modificare molti dei comportamenti tradizionali
Noi siamo una struttura che ha una fortissima inerzia nel settore culturale perché abbiamo tradizione abbiamo grandi tradizioni nel settore per l'archeologia della bibliografia e biblioteconomia nell'attivisti Ca'in generale in tutto il mondo che appartiene alle conoscenze e al saper fare legato ai beni culturali pensiamo a restauro prese gran parte delle negoziazioni tradizionali in questi ambiti si svolgevano con procedure del tutto adeguate alle competenze alle professionalità ai modi di comunicare della società predichi tale oggi dobbiamo rispettarle dobbiamo rispettarle per renderle altrettanto più efficaci e per sfruttare il livello di competenza
Che le nostre strutture amministrative ancora oggi largamente possiedono in questo nuovo ambiente perché io ritengo che siamo indietro
Siamo indietro perché progressivamente lentamente
Le tecnologie dell'informazione stanno entrando nel mondo della cultura e in particolare dei beni culturali con grave ritardo dicevo se noi facciamo delle analisi comparative
Che erano purtroppo purtroppo tabulati e per voi
Peuterey mo'che la presenza di consumo e di uso dell'e-mail nell'amministrazione pubblica per esempio dei beni culturali a livelli bassissimi molto recente nonostante che si tratti di una consuetudine che ormai a molti anni di vita vedremo anche che a livello di pagine pubblicate sul web degli nostri istituti culturali siamo agli ultimi posti rispetto ad altre nazioni
E questo non è un fatto solo edonistico novanta oggi il consumo delle informazioni avviene in grandissima misura sul web e se sul web e non ci si è si rischia di essere semplicemente esclusi di essere fatti può duramente per essere sul web non basta fare l'homepage
E non basta neanche scrivere in italiano perché essendo un mezzo globale bisogna anche usare le lingue veicolari quindi difficoltà naturalmente nessuno se ne nasconde ma non si possono evitare di affrontarle non si può evitare di affrontare perché dico che siamo indietro perché anzitutto e questo vorrei soprattutto oggi sottolineare siamo indietro nella concezione di che cos'è il web dico per va usato prescindiamo dalla quantità di informazione che abbiamo pubblicato fino ad oggi atroce uniamo piuttosto sì dove il fattore che presuppone un cambio proprio di passo uno scarto oserei dire rivoluzionario di questo nuovo ambiente di comunicazione
è stato già menzionato da Guzzo che da noi c'è una Grande peso della tradizione nell'organizzazione museale un'organizzazione museale che pure non nasce da un modello intrinseco e nazionale
Questa organizzazione ha individuato tre macro settori nel settore dei beni culturali di beni archivistici i beni librari beni museali tolto l'ambiente che pure avrebbe più che un titolo per essere analizzato questo andava benissimo perché foto Corbis fotografava d'organizzazione materiale del patrimonio nelle istituzioni biblioteche gli archivi i musei
Elemento d'altra parte osservato dal punto vista di vista culturale assolutamente deformante
Perché tutti non ho bisogno di insistere sul fatto che un libro parla spesso di un'opera d'arte esposte in un museo e quell'opera d'arte
è frutto di una Commissione pubblica o privata di cui l'atto costitutivo si trova conservate in un archivio
Quell'organizzazione separava il patrimonio rompeva l'aspetto che aveva a che fare con la contestualizzazione degli oggetti di quel patrimonio creava delle barriere impenetrabili fatte da mattoni
Da colonne di pietra di cemento tra un libro un documento un'opera d'arte e scienza di musica o di qualsiasi altro ambito dell'attività culturale
L'inerzia era come già ci ricordava Guzzo problemi di sicurezza problemi di ottimizzazione della conservazione è chiaro che conservare una tavola cantò un libro a una pergamena o ha un altro supporto o una vetrata comporta dei problemi molto gravi quindi questa la dinamica che ha costruito la separazione dei sistemi ma votiamo la pagina e tutto questo ancora valido quando trasportiamo l'informazione relativa questi oggetti sul web
O dobbiamo ripensare completamente l'informazione l'architettura dell'informazione
Quando io ho digitalizzato un libro un'opera d'arte
Una performances musicale
Un oggetto qualsiasi un reperto archeologico e l'ho tradotto in una serie di equazioni che bisogno di conservarlo Isca insidie che separino l'uno dall'altro questi diversi oggetti
Non ne ha più alcun bisogno sono in grado di cominciare una formazione dell'organizzazione del patrimonio che non segue più per logiche dei supporti
Le logiche delle tipologie degli oggetti penalizzando le relazioni attraversante il ma posso ricostruire la biblioteca digitale
Nella quale le connessioni che hanno reso importante questo patrimonio grazie al suo contesto grazie all'interazione col territorio grazie alla circolare relazione temporale e spaziale che lo lega sul resto delle informazioni può essere valorizzata e resa chiaramente fruibile
Non si tratta di uno spostamento di piccolo livello si tratta di ricominciare da capo
Naturalmente molto lavoro è stato fatto tradizione degli studi ci dice quali sono i rapporti tra quei libri quei documenti quegli oggetti ma ce lo dice riservato un pubblico e a un utente
Che è una piccola parte della popolazione
E questa traduzione verso il pubblico generale molto raramente è stata fatta chi l'ha fatta negli ultimi vent'anni le mostre l'hanno fatta
Questa operazione di rimescolamento delle carte dei grandi mostre le mosse serie hanno spaccato le mura che separano i libri dai documenti dagli oggetti hanno ricostruito i contesti io credo che il grande successo delle mostre
E anche l'immagine molto superiore dal punto di vista popolare che le mostre hanno rispetto ai musei dipenda proprio da questo di aver rotto le barriere che separano le diverse tipologie
A noi abbiamo oggi Guede sul web e questo può diventare un elemento straordinario
Purché si cominci a ragionare vedo pochi sintomi in questo senso a dire il vero nei termini che prima ponevo e cioè dall'interno delle istituzioni che hanno la responsabilità le università ministero e le università nella loro autonomia
Impostando per esempio i corsi di beni culturali di operatori una maniera molto diversa da quella in cui vengono oggi impostati e postando quelli sulle scienze della comunicazione in maniera molto diversa da quella in cui vengono postati naturalmente ci sono spazi anche straordinari dal punto di vista delle attività produttive
Della crescita di professionalità miste
Sensibili alle conoscenze tecniche quanto basta per poterle governare e dotate delle conoscenze storiche scientifiche indispensabili per costruire dei prodotti che facciano sense
Questa rivoluzione del web
Ce l'ha ci dobbiamo fare i conti non possiamo incapsulato la o metterla tra parentesi che può essere una delle sacche se non la cavalchiamo bene nelle quali il nuovo rischiamo di trovarci in posizione di retroguardia
Presuppone sforzi a livello di formazione per sensibilizzare gli utenti deformazione anche nei confronti non solo dei giovani che certamente rappresentano la priorità ma anche nei confronti degli operatori che già sono occupati questa è un settore che noi abbiamo quasi completamente dimenticato
Chi lavora già e l'amministrazione dei Beni culturali ha un forte bisogno di essere esposto perché ci resterà c'è stato poco ter nove niente l'età media elevata però se avessimo dei giovani e l'amministrazione dei Beni culturali probabilmente molte di queste cose che vi dico sarebbero entrate spontaneamente
Ma lì non c'è stato turn over e quindi è un dramma nel nel senso che giustamente queste persone non sono state aiutate hanno studiato in un'università diversa non hanno familiarità con le tecnologie dell'informazione
è difficile immaginare che in questo modo il sistema cresca in sostanza prima di passare alla parte conclusiva del mio intervento ritengo per dirlo in un modo diverso che quando oggi si parla di biblioteca digitale
Quando si parla di museo virtuale bisogna parlare di una cosa che è completamente diversa dalla Biblioteca reale e dal Museo Reale
Oggi noi vediamo i prodotti che escono mediamente sul mercato sono dei cloni digitali musei virtuali del museo reale è una cosa assurda assolutamente priva di senso il museo il digitale il museo virtuale per essere programmaticamente diverso dal museo reale partirà dal museo reale per consentire una navigazione che esplode gli oggetti isolati e decontestualizzati che vi sono esposti nell'universo delle relazioni attraverso le quali assumono un fascino un significato relazioni che naturalmente presuppongono anche cambiamenti sociologici vero il profilo tradizionale delle carriere dei beni culturali è un profilo che premia comprensibilmente giustamente non andrà certo perduto la preoccupazione della conservazione
E infatti le nostre macchine dei beni culturali sono macchine di conservazione fondamentalmente sono molto deboli sulla fruizione sulla diffusione del segnale dei contenuti che hanno hanno molto più forza
Nel settore dalla conservazione ma ora abbiamo lo strumento per accompagnare al mantenimento delle prioritarie
Competenze di conservazione una capacità d'interfacciarsi con il mondo degli studi con il mondo per l'editoria con il mondo della divulgazione
Con tutti i suoi strumenti nuovi la televisione la radio e le altre macchine di comunicazioni che oggi sono avvisati ovviamente riguarda prima di tutto
In modo da creare di fare di questa risorsa che sono il giacimento dei beni culturali come diceva anche Guzzo una risorsa anche di carattere per lo sviluppo di valore economico io credo che quando si parla di territorio vorrei dedicare gli ultimi due minuti a questa dimostrazione concreta di che cosa significhi in termini oggettivi
Sforzarsi di comprendere che internet è un luogo dove tutto ciò che è l'assetto tradizionale dell'organizzazione della cultura viene rimesso in gioco
E viene ricostruito Cusano gli stessi elementi di conoscenza che avevamo prima non è che si tratta di inventarsi può in una maniera che è strutturalmente diversa e non solo perché è capillare nella penetrazione arriva sul tavolo di ognuno di noi in un minuto
E qui si apre tanti problemi open-source l'accesso libertà di accesso che riguardano la democrazia naturalmente è stato evocato ma anche proprio per il modo diverso nel quale l'utente esposto all'informazione con una sua partecipazione capacità di calibrarla per le sue esigenze personali e non per uno standard di utenti
E manuale il libro presupponesse
Io ho fatto un'esperienza straordinariamente interessante
In un'istituzione che da questo punto di vista fate pure la tara è unica in Italia l'Istituto e Museo di Storia dalla scienza
Scusate sono sulle pagine invece
E il lasciamolo così così si vede la Natura due il l'istituto è modesto nella scienza e unico tra l'altro perché è l'unica che io sappia museo italiano
Istituto e Museo cioè un istituto di ricerca che anche una collezione museale che ha una proprio laboratorio multimediale ma cosa dove ci lavorano trenta persone una specie di incubatori celate dieci anni ed è stato il luogo nel quale si è potuto sviluppare un ragionamento su come si adoperano solo usarle e basta le nuove tecnologie
è si è parlato di territorio qui si parla di territorio credo che sia abbastanza importante vedere come si può effettivamente non so se riesco a pescare
Una applicazione che riguarda
Che riguarda proprio gli itinerari così potete avere un'idea
Questo piacciono dei sette
Quale dice
No no non è questo non sto cercando di itinerari scientifici che hanno spostato hanno di fatto il sito web
Niente noi ci perdiamo allora io non voglio farvi perdere troppo tempo mi dispiace perché questo era un po'la ciliegina sulla torta ma può anche darsi che sia stato schermato
C'abbiamo se si trova così altrimenti ti dico
No è può anche darsi sia stato schermato ieri perché c'era dei problemi sul server quindi non perché qui normalmente quindi non si vede mi dispiace molto
Perché c'è una una bellissima applicazione che si chiama itinerari scientifici in Toscana dove proprio il concetto che vi ho Espresso di un'integrazione nella struttura digitale di oggetti e modalità
Se vi ricollegate al sito di cui vedete l'indirizzo in alto lo potete sicuramente trovare veniva esaltata attraverso la valorizzazione del territorio sia in funzione squisitamente culturale sia in funzione di volano per attrattiva turistico e anche di servizi culturali si vede come attraverso questo dominio
Si possa combinare una valorizzazione contestualizzata del patrimonio con patrimonio intendendo anche l'ambiente naturalmente o anche le opere dell'uomo anche le più recenti l'archeologia industriale i lavori di ferrovie a cui faceva riferimento
Come elementi di manipolazione del territorio l'amico Guzzo ma si può al tempo stesso anche favorire l'accesso a questi luoghi dotare il cliente dei servizi necessari per poter Cisi recare e godere anche delle bellezze del paesaggio come di questo luogo magari anche delle sue tradizioni
Eno gastronomiche quindi sviluppare servizi culturali grazie
In piedi anch'io anche se non
Anche questo
Si poteva
Si potevano fare ma Vittorio Campione e poi emerso anche da tutte le altre comunicazioni ha cominciato mettendo in risalto quali sono i ritardi drammatici di questo Paese rispetto all'idea più società di economia dalla conoscenza
Di cittadinanza responsabile basata sulla conoscenza
Parte bene questi ritardi e questo importante se ragioniamo sul territorio
Sono diciamo così ad entrambi gli estremi
Abbiamo uno scarso numero di ricercatori ma abbiamo una bassissima cultura di base cultura di pace notifica di base diffusa verso l'insieme della popolazione
Abbiamo una scarsa propensione delle imprese ad est per investire in ricerca e abbiamo una scarsissima propensione dei giovani iscriversi alle facoltà scientifica
Abbiamo o bassissimo numero di di di gente che lavora con la conoscenza
Io non so se e americano la classe creativa è quella che dice Florida in Italia con gli stessi parametri di Florida richiama al tredici per cento no nello stesso tempo abbiamo una cultura un livello di istruzione generale più basso che in tutti gli altri Paesi diciamo che non la stessa nostra consolidata tradizione ma anche rispetto più basso a quelli che sono i principali Paesi emergenti
Allora noi nel nel costruire un progetto nazionale e sul territorio dobbiamo ragionare sul fatto che le due cose le dobbiamo fare insieme
Che insomma non è fattore di sviluppo la costruzione di un'eccellenza che non innanzi anche i difetti generali
E nello stesso tempo dobbiamo costruire un innalzamento dei livelli generali che permetta la costruzione anche di politici le tue cose stare insieme
Se pensiamo oltretutto la conoscenza anche in termini di sviluppo e di sviluppo del territorio perché vedete lei deve invenzioni in la creatività diventa innovazione diventa prodotto servizio vita delle persone
Quando insomma accanto a chi crea e chi indossa c'è un difetto di sapere diffuso molto più alto di quello che succede che attualmente nel nostro Paese quindi costruire l'economia e la società conoscenza
Bisogna assolutamente agire sui due frodi e la situazione italiana da questo punto di vista edifici perché perché qualcosa che diceva risalenti all'inizio
Cioè la fine del canale e la crisi del canale dell'istruzione come canale di mobilità sociale è uno grandissimo spacco va in questa direzione
Allora Pizzarelli parlava della laurea io parto sempre da più in basso a livello di scuola media affine delle medie il settanta per cento di chi di chi a uno dei due genitori dalle il
Chi ha uno dei due genitori laureati al settanta per cento di probabilità di uscire con distinte otto in particolare decisivo il livello di istruzione della madre quella che segue il bambino che non ha in quelle condizioni ha solo ventitré per cento le possibilità di uscire con distinte
Guardate che da lì parte destino avere perso no sai chitarra universitari chi non ci andrà chi a diciott'anni sarà ancora a scuola e che prima di diciott'anni sarà disperso Keita e dice e chi va all'istruzione e la formazione professionale
Cioè quel risultato diventa destino di vita il destino di vita delle persone
Ma voi sapete sono si può essere d'accordo essere contrari rispetto a questa cosa se uno è d'accordo
Sa come il ministro Moratti cioè decide che a tredici anni e mezzo effettivamente questa cosa qua diventa a tutti gli effetti il destino delle persone
Se non è d'accordo pensa invece che Paola fondamentale che ha è quello di innalzare il più possibile per tutti in maniera differenziata ciascuno facendo i conti con la diversità l'esigenza di ragazzi ma il livello di istruzione più generale più generale della popolazione
Noi siamo per la seconda otto sapendo però che essere per la seconda ipotesi consiglieri impegnativa
Non si può ordinare dal centro
Bisogna costruire rapporti appropriati ha bisogno risposte appropriate a bisogni estremamente differenziate
Non esiste nessuna possibilità di innalzare i livelli di istruzione semplicemente con una legge nazionale
Non c'è io sono stato un po'di tempo fa una riunione a Parigi ai partiti socialisti francesi dove si ragionava come raggiungere gli obiettivi di Lisbona cioè come arrivare l'ottantacinque per cento dei diplomati
Noi siamo a settanta
I paesi che sono ottantatré eran quelli che sentivano di più la difficoltà del percorso perché perché mandarlo che aumenti di validi scolarizzazione per sempre più i conti con quelli che sono gli zoccoli duri
E dei dei veri condizioni di marginalità sociale che hanno bisogno di interventi assolutamente appropriati se non ci riesci non ti basta metterli a scuola per ricostruire una scuola che sia in grado di dare risposte ai loro fabbisogni concreti
Per questo è necessario l'autonomia scolastica e universitaria e il rapporto dell'autonomia col territorio
Non c'è una ricetta cioè o dovremo pensare alcune modifiche ordinamentali che per esempio limitiamo la separazione precoce ripercosse tredici anni e mezzo ma sapere che se vogliamo costruire la risposta appropriata bisogni differenziati
Che tenga insieme la lotta all'esclusione la promozione delle eccellenze abbiamo bisogno è una scuola che assuma
La propria responsabilità sul territorio e che sia capace di costruiva il proprio percorso il proprio percorso scolastiche culturale sulla base delle facce dei problemi
Per le persone che aveva son seria
Incide Conti la qualità è proprio questo no qualità è un imperativo alla società della conoscenza e dare risposte appropriate ai bisogni differenziati e questa cosa è una cosa che proprio dall'alto non si può fare
Nessuno può costruire qualità dall'alto questa cosa richiede una soluzione fosse fatta solo dal basso e richiede un'assunzione di responsabilità e di rischio Bedin degli operatori calati calati nel territorio
Questa è l'autonomia levando il modo in cui non abbiamo cercato di viverla di interpretarla la stanno già vivendo le migliori fra le scuole italiane
Bisogna sapere però che l'autonomia scolastica assolutamente bisogno di un territorio che ci crede
Che non può essere autoreferenzialità che non esistesse insomma che l'autonomia scolastica esiste o non esiste a seconda si trova un territorio che la scuola fa domande ci si aspetta risposte
Che alla scuola ci crede perché inizia investe attraverso la scuola sul proprio sul proprio futuro
I allora quindi solo il territorio tra l'altro è in grado di costruire intorno alla scuola dell'autonomia quella rete senza cui nessun progetto educativo va a buon fine
E in territorio l'ente locale soprattutto in questa fase è chiamato a svolge una funzione di governance rispetto all'autonomia scolastica dico di governance non di government perché il governante quello che si fa dal Ministero e da lì sono le risposte puramente istituzionali Pasquale l'autonomia come l'Università dell'autonomia ha bisogno che il disco stupisca intorno uno spazio pubblico
A cui possono concorrere impresa il volontariato sociale l'insieme degli attori che possono essere utili alla costruzione di un progetto educativo non si fa solo così si sta solo cercando di costruire un tessuto condiviso da più attori da più soggetti perché se no da sola l'autonomia muore l'autonomia come autoreferenzialità non esiste
Vorrei fare due esempi
Perché ciò la scuola a tempo pieno
La scuola tempo pieno laddove solo otto ore passate tutti a scuola enti esausto per i ragazzi stanno malissimo
Laddove c'è un comune che è in grado di riempire quel tempo ma carico i beni culturali con l'esplorazione del territorio col Museo del cinema come fanno a Torino con tante altre cose quel percorso diventa un percorso pieno
Di cose di idee perché che e a che fare con l'esperienza del ragazzo
Secondo pensate alla scuola come affronti il problema dell'immigrazione
Insomma io ho visto al centro storico di Genova scuole in cui gli alunni provenienti Paesi del Nordafrica paesi diversi nel nostro sono assolutamente avanza
Scuola in cui ci sono ragazzi che provengono anche che parlano anche nove lingue diverso
Nove lingue diverse tra loro B nessun maestro ce la farà mai da solo
E nessun insegnante
Ce la fai solo se l'ente locale supporto del progetto per l'autonomia
è in grado di costruire intorno alla scuola una rete in cui ci sono le associazioni degli stranieri qui ci sono le associazioni del volontariato in cui ci sono le figure dei facilitatori linguistici e di mediatori culturali
Se il compito è schiacciato tutto sulla scuola nessuna scuola dell'autonomia in grado di far fronte a problemi di complessità di questa natura
E d'altra parte c'è bisogno di di autonomia perché non c'è nessuna risposta centralizzata che in grado di rispondere a questi problemi
Io i programmi della scuola media nuovi quelli dettaglio stati criticati da tanti punti di vista ci metterei anche questa
Se uno pensa di fare la geografia la storia
Rispetto allo schema partiamo dal territorio parità ma la Regione arriviamo Alitalia prendiamo molto in una classe in cui cioè dieci Barbieri dieci etnica lingue diverse e non lo faremo ma l'autonomia significa per la possibilità di far partire il percorso educativo dalle facce che davanti ai bisogni dei desideri dalle storiche delle persone che da parte e si comincia dal mondo
Con la stessa storia locale la facciamo il partito dal mondo o non vai davvero hai tu non fai davvero da nessuna da nessuna parte
Credo che poi l'altro perché al territorio
Un altro compito fondamentale
Cioè quello di mettere insieme percorsi formativi e la propria idea di sviluppo
La propria idea di di sviluppo sostenibile crescita
Competitività collegata alla coesione alla coesione sociale
Credo che il territorio oggi specialmente territorio dei nostri distretti industriali dei nostri saperi più specifici e distintivi abbia oggi un grande bisogno di formalizzare saperi senza perdere la propria distintività la propria specifici cioè che questo è forse l'impresa più importante più difficile da fare non facile perché spesso le due cose si oppongono vi racconto sempre
Di un convegno in cui sono nato a poco tempo fa Zola Predosa sulle colline emiliane in cui un gruppo di produttori di vino e di politici impegnati ma a bande Cisal Casola Predosa sposò fare grandi vini di qualità non è semplicissimo però avevano deciso avevano deciso di fare questo convegno per cominciare a promuovere per domani a c'è uno striscione con scritto meno interna più Cabernet già da la la cosa voglio dire con qualche forzatura della pelare i per la riva la cosa voglio dire per me allettate io per età per tradizione per
Per i posti dal suo vissuto sono molto più incline accada perché interna però però veniva fuori che era solitamente veniva fuori che era assolutamente sbagliata anzi abbiamo concluso alla fine che forse va bene fare un altro slogan non cercata mezzi senza internet non riceve i Camel senza cade ma ma perché perché in fin dei conti l'esigenza di descrivere il proprio prodotto in termini di qualità
Di descrivere formalmente cosa che invece passavano prima da normali da nonno a nipote nasce proprio nel momento in cui vuol far conoscere il prodotto del mondo
Ce l'ha nessuno onde scrive Krull esposizione al sole delle biglie e tutte queste cose qui lo fa nel momento in cui decide di andare nel mondo
E d'altra parte interna che è interessante se luogo della diversità interna non è luogo di una conoscenza globale standardizzata
Se fosse così ci annoiamo subito tutti non non non ci va più nessuno ci vai dalla misura in cui trovi diverso e allora questo rapporto tra sapere formalizzato
E sapere distintivo del territorio come formalizzare saperi non perdendo la specificità beh e forse oggi il nuovo grande compito educativo della scuola e dell'università dell'autonomia
E questa cosa ma decidi solo vivendo lì sparandogli
Anche per evitare un'altra cosa che c'è stata ma la nostra storia
Che sapere viva in maniera marginale rispetto allo sviluppo locale anzi c'è un modo per uscire dallo sviluppo Edoardo luce dalle da dallo sviluppo locale delle sue tematiche cioè si studia
Per non far più quel lavoro lì per non star più della specificità e nella distintività
I figli degli imprenditori d'affari dottori per per non avere più problemi del per
Sì da Prato detta o o di queste cose qui
Il vero problema la profezia più terribile di Contessa si realizza vi recavate contesa avete cantato sia realizzata all'incontrario il vero problema non è che anche l'operaio vuole il figlio dottore e che anche il padrone vuole il figlio dottore
E nel momento in cui il il figlio del padrone diventa dottore
Ecco costruisce una propria idea di sviluppo professionale che è del tutto indipendente dalle tematiche dello sviluppo
Ma non avevamo pensato a l'Università dell'autonomia al tre due
Pensavamo può anche a questi fatti
Cioè pensavano a quale nuove professionalità avesse bisogno di un'epoca dalla globalizzazione i modelli locale di sviluppo dei nostri distretti e nelle nostre città
Sì abbiamo ragionato anche con qualche spessore di queste cose cioè che effetto ha sullo sviluppo locale sulle professionalità utili allo sviluppo locale l'allungamento della catena del valore come dicono gli economisti
L'andamento a catena del valore significa che centro dalla produzione Centola competitivo alla produzione nove più dalla produzione in senso stretto
Ma il quello che c'era a valle e in quello che c'è a monte
Nella ricerca e sviluppo nel marketing strategico da un atto e poi dall'altro dalla capacità di seguire il prodotto anche dopo di costumi di servizio al cliente di seguito il prodotto del mondo no queste cose quando sulla piccola impresa in grado di fare da sé
E per questo che oggi decide del successo dell'insuccesso dei distretti quegli aspetti che hanno nel saper fare nella produzione industriale in senso stretto al proprio sapere distintivo solo quello in cui è più facile esternalizzare
Quelli che reggono sono quei distretti qui centri di sviluppo territoriale che hanno saputo collocarsi su questa catena del valore vulgata ma di quali professionalità bisogna questa cosa degli ordini professionali come riconosciamo
Ciò si può fare questa cosa presidiava l'italo della territoriale questa catena del valore allungata passando dall'avvocato al commercialista
A all'esperto in comunicazione a queste cose qui c'era l'idea delle nuove lauree legate a a a a erano legate anche queste modificazioni strutturali dello sviluppo locale
Perché io credo che una delle difficoltà della riforma universitaria accerto anche nelle università
Savelli diceva il Pakistan sta dicendo altre cose importanti ma sta anche nel fatto che la riforma l'università poi se il governo non è stata accompagnata da nessuna riforma delle professioni
E questi pochi tavoli atti triennali davvero non sanno cosa fare nella vita dispiega tutti che se voleva che se voglio fare le cose che ci piacciono primi quattro anni bisogna far ben cinque anni col Mastella no addirittura i ragionieri hanno scoperto che devi fare in cinque anni anche le cose che prima si facevano col semplice riprova cioè non non l'allargamento allungamento largamente Stato infinito ecco allora io credo che è una caratteristica dalla scuola e dell'università l'autonomia si abbiamo fatto quella di essere davvero crocevia
Tra sapere del bomber sapere distintivo del territorio ed altra costruire un'idea di intreccio
Trasformazione professionalità che faccia i conti con le nuove esigenze di bisogni
Dello sviluppo territoriale per cui più sapere non sia uscire dal distintiva dello specifico dalla tua storia passa invece un modo per dare forza alla specificità e la distintività
Della sua storia e poi si scopre un'altra cosa
Scopre un'altra cosa che qua credo che c'entrino anche i beni culturali
Perché nell'economia globale della conoscenza
Posti di vivono ed incorona la competizione globale non solo se esportano prodotti ma anche se diventano attrattivi di risorse resterà tutti i posti che regolavano sono questi in cui non solo si riesce a mandar fuori quello che si fa di ma anche quelli che riescono ad attrarre capitali e intelligenze
Dal di fuori cioè l'attrattività diventa una delle caratteristiche economiche fondamentali dello sviluppo locale dello sviluppo territoriale
Cioè la gente ci deve voler venire in quel posto lì
E volerci venire diventa una una prova fondamentale prima
Per i prodotti per la conoscenza dei prodotti secondo per creare insomma quella nuova idea di coesione sociale che nasce non dal mantenimento dell'uguale ma dalla capacità di fare i conti con la diversità credo che l'avete parlato ieri
Con Nicola Rossi e dà il senso e il cuore del libro di tredici già come costruire o su come sostituire ha una visione di coesione sociale statica
Una visione di coesione sociale evita invece della capacità di confrontarsi come diversità e di attrarre al proprio interno e di attrarre al proprio interno la diversità da questo punto di vista centrale sono fondamentale i beni culturali diventano un fattore di attrattiva fondamentale di statue territorio purché purché purché siano un'interfaccia vera tra questo consumo culturale diffuse la specificità e la distintività del territorio e cosa che tu dicevi sul museo sono assolutamente dentro
Questo questo ragionamento
Permettetemi due due osservazioni poi finiscono
Ma guardate se se abbiamo preoccupa qualche preoccupazione che parlare di politica culturale significhi le tirar fuori stanno via Licata decidiamo di cambiare nome chiamiamo la politica per la cultura
E credo davvero che ci sia bisogno di politica per la cultura
Cioè si cioè
Noi nel senso che noi non abbiamo più bisogno e anzi nessuno è in grado di farlo di dire quali sono qual è la la la cultura i libri da leggere libri da noleggiare
La cultura buone quella che abbiamo bisogno di una politica per la cultura come promozione della diversità culturale però mi permetta torna una cosa io starei molto attento a usare adesso come come criterio interpretativo di quello che sta succedendo la coppia Adorno controcultura Dimas
Non perché mi piaccia Adorno spetti poi perché la cultura di oggi non è più la cultura di massa dei tempi di Aldo
Dovranno stare molto attenti a noi abbiamo bisogno di una politica per la cultura che sia capace di promuovere il consumo di massa della diversità culturale
E ci sono oggi le possibilità le tecnologie sono anche questo suo la possibilità di costruire insomma una risposta a domande molto diversificata la domanda di massa di cultura forse non è più rappresentabile dallo schema
Anni Sessanta insomma in cui Adorno discuteva Ongaro ma molti stati prodotta lotta scelte e è è forse è forse e forse un'altra cosa l'ultimissima cosa che vorrei fare un seminario con le sale una cosa e e qualcun altro tutti insieme su una cosa fondamentale aperta o di tankette queste cose ce le siamo dette ma bisognerebbe però ragionarci signor politicamente il modello di che via spiegato Pizzarelli
Beh la Catania a fine anni novanta
Terra
Il condensato visto quello che che visto che c'è no c'era allora una università di grande valore e prima fra le università del sud che era riuscita a fare il rettore un ingegnere chimico
A rompere il blocco giurisprudenza medicina che governa tutte le università del sud tranne qualche rara eccezione
C'avevamo un comune un sindaco che aveva scelto l'innovazione la cultura come un carattere distintivo dello sviluppo alla città e c'avevamo il più laminato degli imprenditori
So uno che che scommetteva sull'intelligenza come fattore competitive a scelta
Cioè io voglio siccome sono
Dobbiamo un ragionamento su perché sul
Io
Faccio
Pongo come si dice
Sul perché è successo che che che hai perso comune che
Il rettore risalenti è stato liquidato da riformarsi del blocco giuridico medico umanistico
E su qualche qualche inquietante cosa la pensare per il futuro che quello che l'ha liquidato
Diventa punto di riferimento sinistri del centro sinistra e Sicilia
Cioè c'è c'è una una serie di storie su cui fosse dobbiamo ragionare con una qualche una qualche una qualche attenzione questo per ridefinire una cosa importante essenziale per l'economia della conoscenza
Come ridefiniamo il rapporto tra politica e competenza
Come riconosciamo la capacità di valorizzare
Le porte Suma di ridefinire anche la professionalità politica rispetto a questo scopo gli acquisti obiettivi se non votiamo così forse alcune anche alcune vicende del
Passato prese del passato più più recente possono anche trovare una ma perché aprire Tura io sono per esempio convinto che uno degli affetti scusate questa oppure che uno degli effetti più disastrosi del costruire un'idea di unità competitiva
E di unità Dell'Utri insomma in cui però ciascuna parte del centro sinistra ci assume le proprie aree di influenza sì anche quella togliere lo spazio a quella politica delle competenze quel parte del mondo della cultura della scienza che arrivata la politica a partire dalla propria storia professionale e che rischia di non trovare più l'acqua per navigare per fare di Trento il proprio lavoro
Paolo
Io ho detto che Paolo dallo sia ritrovato il file che voleva mostrarci
Eccolo
Sarà telegrafico era solo o io vado guardate per conto vostro perché è pubblicato sul sito web questo è un modo fra i molti possibili di usare internet per due ragioni la prima è quella di costruire una valorizzazione del territorio senza spostare un singolo oggetto e dando una mano a segnali che individualmente sono deboli
Coordinandoli in maniera tale da diventare invisibile attrattivi e questo è un sistema che copre ottocento luoghi di interesse scientifico tecnico scientifico presenti toscana
Nessuno di voi immagino su porrebbe che si potrebbero catalogare ottocento luoghi di interesse storico nella regione Toscana ma probabilmente l'archivio non è completo
Consentendo non solo di imparare un sacco di cose per fini scolastici di educazione personale ma anche di andare a trovarli quindi attraverso questo universo di informazione
Che poi viene collegato a tutte le informazioni presenti in Rete c'è una serie di opzioni che consentono di muoversi secondo una preferenza personale ad esempio io sono uno che ha interessi ai percorsi del rapporto tra arte scienza in Toscana
Sottolinea una una c'è un'introduzione c'è un elenco di opzioni che riguardano queste cose io ne esce con dei simboli ognuno dei quali non mi soffermo individuiamo una sottocategoria
Io scelgo di entrare nella cupola di Santa Maria del Fiore segno ovvio evidente di un rapporto tra la forma e la struttura ingegneristica molto avanzata
C'è una sotto Scheda che mi indica una galleria di immagini che io posso aprire c'è una parte che mi evidenzia le modalità di accesso compresi pagamento addirittura una classificazione tipo stelle Michelin
Per individuare il valore di questa cosa
E sulla sul sul braccio di destra sul lato di destra voi vedete tutte le possibilità di sfruttare una delle potenzialità straordinarie del web cioè di non creare dei prodotti chiusi libera un prodotto chiuso
La televisione è un il cinema sono prodotti chiusi ma di allargare quel concetto anche della diversità
L'informazione spostandosi dal luogo in cui è prodotta a tutti gli altri luoghi e competenze che ne hanno prodotta un'altra di relazione importante quindi io potrei per esempio prendere che mi interessa il cantiere della cupola apro una seconda Scheda sono uscito dall'applicazione sto andando su un altro sito web dove trovo questa infiammazione o la possibilità di aprire dei filmati
Su diverse applicazioni tridimensionali io spero ci sia il tagli in cui per poterlo vedere e ed è di qui comincia una navigazione infinita che mi consente poi vedo che è un po'lento e quindi chiudiamo l'ONU dal voglio approfittare di questo vocabolo potete fare da voi
Ma la cosa interessante è che tornando alla all'idea iniziale io posso anche però scegliere di muovermi attraverso una processo che è di tipo spaziale
Di tipo spaziale nel senso che posso andare a scegliere invece degli itinerari per temi per soggetto andare a scegliere una applicazione che mi consente di adesso tornato indietro lasciamo stare stamani non è momento credo è troppo lento comunque avete capito che cosa il concetto il concetto è che io da un luogo inizio una navigazione trasversale
Che mi consente di entrare in un museo in una biblioteca in un altro luogo di andare a vedere che cosa altri soggetti altri soggetti dall'Istituto e Museo di Storia la scienza hanno detto pubblicato sul web o prodotto in relazione a quelle arrivo fino a scegliermi un luogo che voglio visitare scarico la mappa o l'elenco degli alberghi ristoranti dei servizi culturali che sono ho una mappa che mi dice entro cinque chilometri che cosa c'è di interesse che posso vedere vado a selezionare della e quindi assisto sia il navigatore di rete virtuale sia il navigatore materiale
Che ha interesse a visitare effettivamente questi luoghi grazie
Grazie Paolo io credo che visto anche e non abbiamo fatto l'intervallo
E che fra
Venticinque trenta minuti abbiamo una piccola cosa
Sono degli siamo in Toscana ci sono degli sbandieratori che sono qui per farci vedere quanto sono bravi
Io credo che nessuno protesterà troppo se il nostro tradizionale dibattito lo sopprimiamo e
Eventualmente credo che degli amici che hanno svolto le relazioni sono a disposizione per chiarimenti che poi poi insomma la scuola è che questo come sappiamo cioè parlarsi
Fra di noi e scambiarsi le informazioni e le richieste di chiarimento grazie
A dopo alle quindici in punto si riprende
Numero numero
Possiamo ricominciare vi sentite
Va battuto
Se se ci accomodiamo possiamo riprendere il pomeriggio
Abbiamo venti minuti insomma speriamo che mi alzo e un po'
Abbiamo venti minuti
Prima del a ripresa del del programma
Che utilizziamo per presentare alcuni primi risultati nella giornata di ieri della sessione
Creativa che abbiamo fatto ieri
Non si sente
Ma l'aspetto che i colleghi in fondo si accomodi no
Possiamo chiudere la porta
Nella
Allora a beneficio anche delle delle persone che non hanno partecipato ieri
Alla al metta potranno alla sessione creativa che abbiamo fatto rubando la pausa pranzo giocando un po'a sulla pazienza sulla fiducia di molti di voi raccontiamo anche
A costo un po'di essere noiosi ma il tempo è pro molto poco quindi forse amo poco la vostra vostro dopo pranzo cosa abbiamo fatto ieri allora abbiamo lavorato
E in modo creativo su questi tre temi
Cercando di valorizzare l'esperienza i punti di vista di ognuno di noi quali sono i PIL sogni emergenti della società oggi di cui la politica
Deve farsi carico quali sono su ognuno di questi bisogni e su quelli più importanti i nostri
Ma
Non microfono
Ecco ecco
Quali sono le azioni su cui lavorare subito allora perché l'abbiamo fatto l'organizzazione del del Borgo della conoscenza punto vuole essere anche un luogo
Chi
Costruzione di scambio di coinvolgimento dei partecipanti
Questa è stata un'occasione per produrre per scambiare idee e piani d'azione priorità di lavoro
Molti di questi cartelloni che voi vedete intorno sono appunto il frutto della del lavoro che abbiamo fatto ieri
Abbiamo anche
Così sviluppato creato una conoscenza condivisa un quadro generale di questioni di noti e quindi priorità non era quello il momento poi per per entrare in profondità ma abbiamo fatto alcune mappe
Mentali alcune mappe concettuali molto interessanti frutto del frutto del lavoro comune
Abbiamo anche sperimentato una modalità innovativa di lavoro che appunto si chiama metà plant è che
Adesso anche racconteremo velocemente
Queste sono i i i passi che abbiamo seguito li abbiamo già ricordati bisogni emergenti
Qual è il sogno che noi condividiamo
E quali sono le azioni da da fare subito
Alcuni numeri questo restituisce
Anche alle alle persone che poi hanno visto solo i singoli gruppi quello che è avvenuto
Nella fase plenaria abbiamo sono stati scritti duecentoquaranta cartellini duecentoquaranta espressioni di di sogni e emergenti di istanze di cui la politica deve deve farsi carico raggruppati in diciannove categorie in diciannove famiglie che sono elencate
In quel tal tabellone chiediamoli è che adesso io vi di ripropongo
Abbiamo lavorato sulle prime quattro sulle prime quattro votate per per importanza
All'interno dei sottogruppi tematici lo stesso numero duecentoquaranta virgolette sogni Dion
Di un futuro possibile
Raggruppati complessivamente in trentaquattro categorie
Gli stessi numeri anche sulle azioni ventiquattro categorie complessive sui quattro gruppi io ho ho qui nelle nelle mie mani la prima trascrizione dei materiali che sono stati creati che verrà inviata via e-mail
Nei prossimi giorni e che poi sarà anche oggetto di approfondimento e di successivi lavori per il borgo
Come come abbiamo lavorato di nuovo solo perché non era presente ieri per poter capire anche qual è la natura di questo materiale
Che abbiamo realizzato a fronte di uno stimolo di una domanda di innesco il contributo attraverso la compilazione di cartellini che qui vedete
Alcuni di voi compilare e scrivere cartellini sono stati poi
Raccolti in in categorie in in famiglie e sono stati poi votati
Per dare priorità ecco un
Questa è la sintesi dei risultati del primo passaggio quali sono i bisogni emergenti che arrivo che nella società ciascuno dal proprio punto di vista intercetta legge
Diagnostica pro sono alcuni sono anche bisogni non espressi sono una lettura
Di un problema che sta sotto alla società ai fenomeni che noi leggiamo ma che sta ponendo nuove sfide alla politica
Creare fiducia e sicurezza nel futuro il più votato
Partecipare ai processi decisionali subito dopo meritocrazia ed equità di accesso alle opportunità
E formazione sono il quattro
Le quattro categorie più votate che poi sono state approfondite Mario tematico nei singoli sottogruppi
Già qui potremmo fare una prima
Poi segue sicurezza sociale fiducia e competitività del sistema paese
Legalità e questione morale efficacia amministrativa e delle istituzioni tutela dell'ambiente
Mobilità sociale e l'elenco continua
E ancora dopo accesso al lavoro e mercato del lavoro riconoscimento
Come persone e e delle emozioni immigrazione solidarietà creare occupazione
Garantire condizioni per la comunicazione per l'informazione
Conciliare lavoro e non lavoro garanzie e tutele nel lavoro tutela della sicurezza del cittadino e qualità del lavoro queste sono categorie ognuno al suo interno
Dieci quindici tre quattro
Lite
E qui faccio una un'osservazione non abbiamo fatto un'operazione di sondaggio
Abbiamo fatto qualcosa di molto più interessante credo abbiamo
Fatto emergere i punti di vista le esperienze anche aiutato un po'persone i singoli gruppi a riorientare un po'alla propria percezione ne è una prova il fatto
Che alcune famiglie che erano minoritarie come numero di cartellini hanno ottenuto in realtà un numero di voti
Anche molto alto quindi non c'è un semplicemente una proporzionalità tra quantità di cartellini cioè dite
E poi consenso che queste queste idee hanno ottenuto quindi un processo
Di
Di ampliamento della percezione e poi di selezione delle priorità
Sui temi che il gruppo ha considerato rilevante
Quindi la la nostra ambizione è un po'a ma parlando anche con alcuni di voi
Questo mi è stato un po'confermato abbiamo gettato un po'a qualche Semino abbiamo illuminato qualche strada possibile di
Lavoro qualche pista
Nuova di lavoro
Ancora
Salto alle alle linee di azione anche qui interessante osservare poi di vi verrà restituita l'intera
Documentazione
Queste sono
è la prima slide del categorie delle linee di azione quindi che cosa dobbiamo fare da oggi per realizzare un sogno che il gruppo ha condiviso un sogno vuol dire un Progetto
A a dieci anni che qui non abbiamo riportato
Queste sono secondo i gruppi le categorie
Di azioni che servono per muoversi fin da oggi in una direzione
Positiva
C'è un'area
C'è un'area
Tutta legata come come potete vedere da qui queste prime
Questi primi titoli alle
Riforme da mettere in pratica subito riforma fiscale riforma dell'università riforma di funzionamento dello Stato riforma dell'istruzione del mercato del lavoro
C'è una seconda area che qui abbiamo messo vicina anche se è nata in realtà in gruppi diversi e applicata a tematiche del tutto diverse alla Ford dalla formazione alla meritocrazia
Alla partecipazione che è quella che attiene all'area dei partiti
Nuovi metodi della politica
Lavorare attraverso una serie di idee di spunti che sono stati individuati su una capacità progettuale della politica quindi fare programmi seri ma avere una capacità poi di portarli in fondo
Ancora sempre nell'area della poi dei nuovi metodi
Ed è il nuovo funzionamento della politica e dei partiti recuperare radici e valori comuni della sinistra molto carini molto simpatici commovente alcuni
Cartellini
C'erano qui dentro
Poi ancora quindi concertazione sviluppo delle tecnologie delle infrastrutture di comunicazione
Tutta un'area legata allo sviluppo del capitale umano è stato detto anche stamattina questo è uno dei punti di maggiore arretratezza
Tutti i gruppi hanno lavorato su quei hanno fatto
Hanno fatto hanno individuato questo tema della dell'educazione della formazione dell'accesso alle opportune alle opportunità di crescita delle persone
Ancora tutta l'area del
Dell'UE nel far e delle garanzie
Infine la politica urbana e del territorio con temi sia legati alle infrastrutture
Di trasporto e di comunicazione la Rete le Community
Sia ai temi più ambientali
Sempre nella politica ruba Anna e del territorio legati all'inquinamento e allora e all'uso nuovo degli spazi urbani
Ecco queste sono le famiglie un po'con cui li raggruppiamo
Forse ho ancora un attimo e chiedo conferma
Ancora un po'di terreno mezzo ah scusa mezzo attivo
Per darvi così io poi ho seguito il gruppo
Legato alla meritocrazia e alle pari opportunità
Di accesso alle alle opportunità appunto di
Di crescita e potrei raccontarvi
Per entrare un po'più nel merito intanto il sogno che è la cosa che non ho
Evidenziato in queste questa presentazione
Ecco il sogno al gruppo appunto l'avvocato lavorato sulla
Il quinta di accesso alle opportunità adesso guardo anche nella nella platea
Le persone che erano con me
Nella sottogruppo è un sogno fatto di questi burloni Piola
Nuove leve finanziarie
Nell'Italia tra dieci anni
La società sarà migliore dal punto di vista della meritocrazia della carne e delle pari opportunità
Indipendentemente dal censo dal sesso dalla cultura anche perché ci saranno delle nuove leve finanziarie a disposizione sia delle persone che della che dell'impresa
Un nuovo patto sociale un nuovo modo di lavorare sulla scuola e sull'università dei nuovi criteri di formazione della classe dirigente Oddi
Accesso alla carriera politica o agli incarichi più trasparenza
Nuove metodologie di valutazione delle competenze e dei meriti meno Testa
Una capacità nuova di riconoscimento dei valori
Delle delle persone
Ancora il sogno è fatto anche di un di una società più forte sul piano morale sul piano della legalità e ne sia delle norme e delle capacità del cittadino di sviluppare un responsabilità una partecipazione attiva
Su questo sogno adesso dello spompato analizzando sto facendo una una sintesi della sintesi
Abbiamo il gruppo ha individuato queste cinque
Linee di azione
Allora
Quindi che cosa fare subito per muoversi in quella direzione
Siamo tra dieci anni qui siamo oggi domani mattina
Una lista di riforme da attivare subito
Il Welsh farle al sistema del del garanzie riforma degli ordini professionali riforma della Scuola superiore della pubblica amministrazione la classe dirigente
E amministrativa che lavora con più efficienza e con nuovi metodi una capacità progettuale della politica un programma politico concreto una capacità di realizzarlo condividere gli obiettivi con chi poi sarà coinvolto in questa attività
Nuovi metodi della politica è uscito fuori anche in altri gruppi non sto a riprenderlo e socialismo sinistra un cartellino con scritto sinistra grande
Radici valori auspici comuni di chi lavora su questo intervento
Quello che seguirà sarà appunto una restituzione dei materiali forma Rizzati
Non ho altro da aggiungere lascio la parola alla continuazione del convegno grazie
Grazie alla novella grazie a quelli che hanno partecipato e ai contributi che sono stati dati io mentre signor Gino Paoli dal quale aveva dare il microfono e la parola per l'inizio della sessione voglio solo dirvi che come borgo noi
Un board procedere bisogna investire su questa tipo di di esperienza per il tipo di di arricchimento delle metodologie
Didattica di lavoro nostro che questo comporta e quindi noi contiamo di di ricevere da tutti voi ai quali manderemo i materiali di questa giornata di lavoro
Giudice anche suggerimenti aiuti stimoli che possono meglio consentirci di riflettere tutti assieme grazie fin da ora Paolo
Sì
Bene innanzitutto mi sentite lo si quindi ringrazio gli organizzatori ringrazio diciamo in particolare amico campione
Prima
Questa possibilità che mi e Dante di riflettere in un luogo si stimolante interessante su alcuni temi istituzionale che me stanno particolarmente a cuore
Io proverei
Sì
Allora questa in questa seconda parte della del nostro lavoro
Diciamo Newman
Solo un po'la funzione di moderatore per chi supera il senatore Bassanini quindi abbiamo degli attori interprete importanti nella vita istituzionale governatore della Regione Piemonte
Presidente Kitty chiedo scusa
Il presidente la Regione
Toscana Martini è il professore s'accomodi
Rosso Ferrari della quindi avremo testimonianze
Grazie
Io ero minimi però presepio nelle prossime elezioni scuse
Ad una brevissima introduzione
Dal punto di vista come dire loro permettere un tentare di di creare un legame tra la parte relativa alla riflessione economica la parte relativa alla riflessione istituzionale io partirei l'intervento dura tredici minuti anzi credo che per mantenere un po'i nostri lavori nel programma definito sarebbe bene che i i successivi interventi si mantenessero diciamo tra venti minuti mezz'ora ecco in modo che possiamo concludere nel tempo programmato io proverei a fare un piccolissimo esercizio
Di collegamento tra economia ed istituzioni
Partendo da un monitoraggio che un un gruppo francese che si chiama Ipsos nel maggio del due mila cinque ha messo a disposizione dell'unione pubblica francese la Francia un paesino abbastanza simile
Come struttura economico comunque come struttura culturale all'Italia Inter intervistando circa seicento manager di grandi imprese multinazionali che operano in Francia e ha chiesto questi manager quali sono le determinanti in base i ratios in base ai quali e queste imprese investono nel territorio metropolitano francese
Le risposte sono apparsi su molti i giornali francesi sono interessanti perché individuano un po'una serie di piste una serie di temi che è in corso una poi i problemi e le competenze istituzionali dei soggetti
Come dire degli attori della politica istituzionale italiana contemporanea quelli evocati nel nuovo Titolo quinto della Costituzione la cosa interessante la faccio molto breve e che nelle undici risposte
E il il costo della mano d'opera naturalmente è riferita tutto questo riferito diciamo una collocazione sul territorio metropolitano quindi bisogna trasportarlo in altre aree territoriali non metropolitana con cautela però il passo dalla manodopera e soltanto su undici domande è soltanto al al sesto posto
I primi posti troviamo la prossimità ai mercati e ai clienti e consumatori la manodopera qualificata la sicurezza delle degli insediamenti politico economico sociale
Le infrastrutture nei trasporti e nella logistica le infrastrutture nella telecomunicazioni Cossu la manodopera disponibilità a prezzi buoni diciamo di immobili e terreni
Livelli del carico fiscale all'ottavo posto
Qualità le condizioni della vita valori culturali e all'ultimo posto
Ottenere aiuti da parte dello Stato
Ecco diciamo tutti questi elementi
Che emerga questa risposta incorrono a tutti tutte le risposte furono delle politiche pubbliche politiche pubbliche che trasferite sul terreno delle competenze
Legislativi si regolamentari dei Soggetti della politica Italia Regioni Stato Regioni Comuni Province sono tutte politiche pubbliche di grande importanza allora questo mi pare forse un un buon elemento per collegare economia e istituzioni
Nella Scheda di investimento
La qualità delle istituzioni e la qualità delle politiche pubbliche assume un ruolo cruciale
Ci può piacere o non piacere ma è così
Nella competizione tra aree economiche aree geografiche anche no fa la qualità delle istituzioni la qualità la risposta istituzionale assume una risoluti un ruolo
Determinante
Se
Analizziamo diciamo questo tipo le risposte a vediamo che le politiche
Diciamo verticale le politiche infine Sting infrastrutturazione le politiche nel campo la comunicazione sono culturali e come dicevo sono elementi che incrociano
Di competenza dello Stato e regioni dei comuni
E qui ci vengo alla seconda la faccio breve
Circa tre tre anni fa quattro nasali Byrne il piacere qui di parlare
A in questa sede sul Titolo quinto a Costituzione
Diciamo a distanza di quattro anni
Mi pare si possa dire ragionevolmente che inter in termini di attuazione il titolo quinto e in particolare in termini di federalismo fiscale
Mi sembra che non sono se non siano stati fatti grandi passi avanti
Più fisicamente
Allora riflettevo
Questa che potrebbe essere come dire in un certo senso considerato un elemento di antica un elemento di difficoltà per Perilli i presidenti nuove giunte regionali e domani auguriamoci per una responsabilità di governo di per forze politiche diverse a mio modo di vedere come spesso forse accade nella vita diciamo elementi di difficoltà si possono convertire gli elementi di di forza gli elementi di in una risorsa politica
E qui pongo vado un po'alcune delle domande che vorrei vorrei boia a chi chi prende la parola dopo di me
Ora io credo che
All'inizio della legislatura quella
Quadro profondo di riforme amministrative
Istituzionali che sono state evocate stamattina anche dentro gli interventi direttore dell'ex consiglia di di Catania ed altri interventi
Consegnavano al Paese un quadro amministrativo
Con luci ed ombre ma profondamente modificata
Semplificazione e qui c'erano cioè il padre della legge sulla semplificazione e riordino del centro decentramento legislativo e amministrativo cooperazione e concorrente istituzionale nuovi sistemi di controllo voglio dire
C'erano tutti gli strumenti e ci sono tutti gli strumenti per iniziare come dire un circolo virtuoso delle istituzioni non fa non tocca a me fare naturalmente valutazioni politiche nei confronti di chi avuto responsabili come Herno in questa legislatura ma non c'è dubbio che questa legislatura ci consegna
Un titolo quinto assolutamente inattuato mai inattuato questo è un po'la cosa di di forze me ne intendo di più nel punto cruciale del federalismo e federalismo
Non è soltanto un problema di coordinamento di piani normativi non è tanto un problema di delimitazione col compasso di competenze il federalismo storico concreto è fondamentalmente un problema fiscale
Non si dà storicamente nessuna esperienza federale che non sia nata non si non si scusate le spalle non si sia sviluppata sul terreno fiscale
Dunque noi ci troviamo di fronte a un ad una inattuazione clamorosa
Perché mentre noi con il il famigerato decreto cinquantasei
Nel bene o nel male sbagliando probabilmente qualche equazione
Come ormai anche qualcuno riconosce avevamo comunque indicato
Le difficoltà il percorso
Le strettoie il sistema federale nel quale
In qualche misura si vuole dare maggiore
Attenzione alle capacità fiscali territoriali e questo l'abbiamo scritto nella Costituzione e nello stesso tempo garantire Livelli essenziali di cittadinanza
A su tutto il territorio nazionale tra i livelli essenziali già dinanzi a ciò che usualmente la sanità spiracoli pochissime cose dopo su cui potremmo poi ascoltare testimonianze importanti
E la scuola e io dico anche la previdenza
Voglio dire
Il per
Sciogliere il nodo
Dei livelli essenziali di cittadinanza minimi essenziali quali sul territorio essenziali non minime
Diventa cruciale
Fare i conti con centodiciannove
Ora ma ci troviamo di fronte a una situazione non solo di stallo
Non solo di in attuazione ma addirittura presso il mio punto di vista di lassismo finanziario cioè questo libro milioni di questo governo
Ci lascerà non credo proprio i numeri lo dicono in modo chiaro una situazione di come dire di allentamento di quel difficile equilibrio finanziario
Che ha sul quale ramo costruito il risanamento Risanamento diciamo straordinario dovuto anche alla circostanza delle recenti ora tutto questo sta a significare che no i parchi partiremo da una considerazione da una situazione difficile come dicevo prima probabilmente proprio verso la conclusione le difficoltà si possono forse come dire convertire in una in una risorsa in che senso
E qui vengo alla domanda che pongo alle persone che tre verranno dopo di me
Noi ci troviamo di fronte ma una situazione nella quale le Regioni intermediano circa ma a occhio e croce regioni di centrosinistra l'ottanta per cento ottanta per cento della spesa
Regionale complessiva è parte praticamente lo stesso dallo stesso quantità di spesa sanitaria
I nodi più importanti nel coordinamento della spesa pubblica italiana
Che sul versante interno devono essere sistemati attraverso il cosiddetto patto di stabilità interno stanno all'ottanta per cento la spesa sanitaria
Allora qui c'è un problema di governo a mio a mio modo di vedere un problema di governo immediato
Ed è questa la prima come dire provocazioni tra virgolette domanda che faccio archive da chi interverrà dopo che ha responsabilità sul territorio di grande rilievo
Non è il caso di convertire questa difficoltà in una risorsa
Nel senso che al di là delle i coordinamenti formali istituzionali al di là delle conferenze che possono essere comunque fatte girare fra i fatti vivere in modo completamente diverso non sarebbe il caso mi chiedo che le Regioni governate dal centrosinistra
Nelle forme che credono pone sono subito al centro di un lavoro analitico basato sulla trasparenza sulla verità
Sulla situazione reale dei conti pubblici una fase di lavoro e di confronto che fa comprendere immediatamente ai cittadini del nord del centro del sud
Quali sono e di che natura i problemi che deve affrontare una classe dirigente che non vuole galleggiare come io spero ma vuole affrontare alla radice le questioni di cui avete parlato in questi giorni allora
Mio modo di vedere un'operazione di questo tipo partendo dalla sanità
Che mi sembra probabilmente il settore più delicato l'ho avuto
Modo così ridare un uno sguardo un istituto situazioni di debiti cartolarizzazioni di alcune regioni del Sud e ho la sensazione che ci sono problemi effettivamente se allora un'operazione di questo tipo un operazione di tipo verità trasparenza
Sta potrebbe essere proprio il segno di un metodo di uno stile
Di una ma un po'di rapportarsi e problemi strutturali diverso
Legato a a questo tema c'è l'altro
Del Patto di stabilità
Questa legislatura che sta finendo è l'esempio a mio modo di vedere di come non si affronta il tema
E andiamo a vedere non si affronta il tema perché in questa classe dirigente
Ma la sensazione che abbia una visione come dire retorica dell'autonomismo ma vola la praticato poco
Paradossalmente avuto risultati un po'più interessanti sul territorio penso Lombardia dove in qualche modo avevano tradizione autonomistica
Ma i conti diciamo con i livelli istituzionali con i passaggi istituzionali non li ha mai fatti veramente quindi ha gestito dal centro ha interpretato il patto di stabilità unico un'operazione meramente centralistica
Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti però anche qui legata alla questione della sanità
Una fase di consultazione una fase di concertazione informale ma profonda vera basata sulla trasparenza la speranza non è un valore retorico
Trasparenza serve domenica essere partecipi con la ragione sociale comune nella quale come cittadini costruiamo una cittadinanza che si fonda anche sulle difficoltà siccome in fondo fino all'Europa
La fase di risanamento dei conti pubblici è stato uno dei pochi esempi rari esempi di costruzione di un ethos pubblico condiviso
E allora
Costruire in questo senso un patto di stabilità interno
Professor Prodi proposta insomma modesta idea che nasca
Dalle regioni che nasca dalle regioni governate dal centrosinistra e che si faccia carico dell'imprimatur Cora
Nel momento in cui Illasi centrosinistra governerà si faccia carico fin da adesso delle coerenze e dei vincoli europei
Tolti una questione concludo rapidissimamente
Io osservo una certa timidezza istituzionale da parte delle regioni se voi guardate la produzione legislativa regionale
Che
Venuta fuori dopo la riforma dal punto di vista della qualità del metodo delle forme tecniche
Non segna alcun miglioramento salvo rare eccezioni
E allora anche qui mi chiedo
Perché la Corte Costituzionale ha fatto un eccellente lavoro
Di definizione dei limiti dentro i quali si svolge l'autonomia legislativa delle Regioni e poiché è abbastanza chiaro
E questo basta ripercuoterà che sono le regioni in quanto titolari di poteri fiscali e legislativi ad essere il nuovo soggetto diciamo sul territorio che deve fare dallo snodo bene mi domando perché su questo terreno delle tecniche e delle forme partendo dalle esperienze più avanzata ma questa è la Toscana ed altre lì non si immaginano tecnica di legislazione regionale che portino alle conseguenze logiche ed estrema la giurisprudenza la Corte costituzionale si può si possono cambiare il modo importante le formule della legislazione regionale
Dentro il nuovo Titolo quinto
Ecco quello sono un po'le piste lire le suggestioni e le idee che M. avvenuto rifare le nello qua le passo leggero i miei chi prima dopo di me e spero che in qualche modo dal dibattito venga non tanto e non solo risposta le cose che gli ho detto ma domande e risposte alle missioni reali concrete che si pongono di fronte a questa fase molto complicato del paese grazie
Darei la parola alla professor Bassanini
Per cominciare
Darei la casa io seguire questo risveglio si d'accordo Andrea parole al tempo e al presidente Branson
Allora professore faremo chiedo scusa dopo un momento di Barroso presidente Martini poi alla fine del presidente delle in genere o io con qualche fatica sono stato in piedi perché le ma è diciamo maggioranza decide in piedi comunque non posso dare quel
Eh va beh era dentro era del tutto involontario residente
Prendo presto
Sì no Marduk ne ne funziona uno solo quindi dovrebbe andar bene
Ma Paolo De Ioanna ci ha dato molte sollecitazioni ma ho l'impressione che Paolo
Queste sollecitazioni sono persino troppe
E dobbiamo centrare di come dire semplificare il nostro discorso
Innanzitutto torce ricordato all'inizio una inchiesta francese
Che è significativa perché
Quasi tutte
Le richieste le domande che il sistema produttivo
Che anche in Francia dei problemi di competitività anche se forse forse non così gravi come li abbiamo noi quasi tutte le richieste che rivolge alle istituzioni non sono richieste di aiuti di stato di sovvenzioni di intervento dello Stato nell'economia sono e richieste di a vere quelle che una volta si chiamavano le condizioni ambientali condizioni di contorno
è interessante questo
Condizioni che richiedono politiche pubbliche efficaci
E indù esternalità dicono gli economisti io faccio il giurista riprende sono meno familiare
Questa interessante perché che la creazione di queste condizioni
Richiede politiche pubbliche efficaci
Forti politiche pubbliche e naturalmente questo inevitabilmente richiama al discorso al tema
Del
Capacità delle istituzioni
Di
Progettare
E implementare politiche pubbliche efficaci
Io penso che questo sia uno dei temi centrali della innovazione del futuro
Altre volte ci siamo detti bisogna come dire portare a termine questa lunga transizione istituzionale
Che ha già dato dei risultati non c'è alcun dubbio che dei nostri amministrazioni comunali
Mediamente
Sono un po'meglio e provinciali sono un po'meglio attrezzate di quindici anni fa
Non c'è dubbio Illy la stagione riformatrice degli anni novanta per quanto riguarda gli enti locali sicuramente ha dato dei risultati
Dei risultati su cui bisognerebbe meditare magari anche per fare qualche correzione mi spiego
Il fatto di a vere superato l'epoca nella quale in gran parte d'Italia
Il l'obiettivo fondamentale di molti consigli comunali e provinciali era a far cadere il sindaco e la giunta è così ci facciamo un turno da sindaco e dare assessori prima che finisca la legislatura e così si avevano situazioni in cui cambiavano cinque sindaci e cinque giudici e che cinque giunte
In nel corso di una legislatura e nessuno aveva nessuna possibilità di realizzare programmi politici coerenti
Ho b concesse finiamo col sindaco e con la Giunta il personale ai servizi rami ecco questa stagione è finita
Non dobbiamo tornarci forse dobbiamo riflettere su come dare alle assemblee elettive poteri di controllo e poteri di decisione sulle regole che riguardano direttamente i cittadini
Penso i consigli comunali per esempio i regolamenti tributari che so Licci eccetera assemblee elettive devono avere un ruolo devono essere effettivi strumenti di controllo
Altrimenti qualcuno comincia a rimpiangere i Coreco ce ne sono in giro ma perché Rincine in piangono Ico i Coreco perché non basta attivare dei i controlli di gestione dove sono stati attivati all'interno dell'amministrazione
Dei controlli efficaci che facciano capo ai consigli
Sull'amministrazione ci vogliono perché i consigli rappresentano che essi gli elettori sono un'espressione dell'articolazione della democrazia
Così come probabilmente è giusto prevedere che
Le assemblee elettive supportano gli esecutivi nell'attuazione dei programmi però c'è un limitato campo di decisioni nel quale devono poter non essere solo organi di registrazione ed assumere un ruolo anche di garanti dei diritti e degli interessi dei cittadini
Senza concentrare tutto il processo di decisione in capo a chi ha la guida il governo era responsabile della della dell'istituzione la responsabilità del programma qui ci sono probabilmente delle un una un'azione di manutenzione di queste riforme delle correzioni che opportuno fare per
Meglio difendere classe fondamentale di quelle riforme che sicuramente hanno dato alle nostre istituzioni locali
Una molto maggiore stabilita
E capacità di realizzare politica
Poi c'è il problema per le amministrazioni locali del
Della definizione dei loro delle loro compiti responsabilità missioni
Anche qui qualcosa è accaduto d'importante negli anni scorsi Mercedes è stata
Brillantissima presidente di una provincia
E hanno vissuto la trasformazione del ruolo della Provincia che ieri si è avuta in questi anni
La Provincia era quasi un ente residuale oggi comincia davvero comincia ad avere i pozzi potere importanti di governo delle aree vaste
Importante perché e invita di proiettare la Regione vecchio tema
Verso il ruolo di una amministrazione di gestione con strutture pesanti articolate sul territorio tra la Provincia naturalmente par
Amo delle Province fuori dalle aree metropolitane nelle aree metropolitane la Provincia potrebbe essere tranquillamente sostituita dalla città metropolitana salvo vedere come articolare ma fuori delle aree metropolitane la provincia ha
Cominciato negli anni passati ad assumere
Un ruolo
Nuovo utile
Accorpando una serie di funzioni
è guardate quando si è fatta la ridistribuzione delle funzioni sulla base del cosiddetto federalismo amministrativo
Nessuno sapeva dove sarebbero andate a priori quelle funzioni che bisognava ridistribuire dal centro dell'amministrazione dello Stato tra Regioni Province e Comunità montane comuni secondo i principi di sussidiarietà
Differenziazione adeguatezza c'erano solo i principi nella legge applicando quei principi
Con il consenso generale perché nella conferenza unificata le e i i decreti furono sempre approvati all'unanimità vero Claudio col consenso generale
Si scoprì che una serie di funzioni
Relativamente importanti trovava trovarono una loro collocazione ottimale ad un livello intermedio che era il livello provinciale questo
è un esempio di come insomma messi di fronte alla
Ha strumenti per ridisegnare il nostro sistema istituzionale chi farlo in concreto
Poi si riescono anche a trovare convergenze convergenze importanti in quella conferenza c'erano presidenti di regioni di sinistra e di destra
Il centrosinistra e di centrodestra c'erano sindaci di centrosinistra e centrodestra cenno presidente di provincia di centrosinistra e di centrodestra e soprattutto c'erano di
Non so se è un vantaggio massimo non so se è un vantaggio mi permetta de
Per
Si dice per trovare un accordo sarà più difficile visto che sono tutti di centro sinistra prima questione
Ma soprattutto io mi chiedo sommessamente se
La tendenza a diventare monocolore del nostro sistema di amministrazioni locali
Non possa poi a essere una delle ragioni che butta molta acqua nelle convinzioni federaliste o autonomiste dei partiti di centrodestra perché fino a qualche anno fa come dire erano cointeressati
A potenziare e valorizzare il ruolo delle autonomie adesso rischiano gradualmente di essere sempre meno interessati e quindi di risolvere tutto soltanto dando in mano qualche bandierina la lega da sventolare come facevano gli sbandieratori di Castel FIAT di Castiglion Fiorentino prima
Ecco però
E su questa strada di riforme che mettano in condizione le nostre istituzioni
Di avere la capacità di decidere e poi soprattutto di realizzare di implementare forti politiche pubbliche noi purtroppo ci siamo fermati a metà
Ci siamo fermati a metà
E l'esserci come dire io son partito dagli enti locali perché lì forse si è si è partiti prima era anche giusto partire prima dal
Dalla base per così dire dal dal territorio si è partiti prima si è raggiunto qualche risultato che
Probabilmente acquisito che oggi bisogna caso mai a equilibrare nel senso che dicevo e sottoporre a un'opera di ma di manutenzione
Tuttavia anche lì la questione che Paolo De Ioanna poneva un po'più avanti e decisiva perché aver dato e noi dicevamo in quegli anni che dare stabilità
Ai governi locali era la condizione per poter attribuirgli
Maggiori responsabilità un ruolo più forte
Seguendo peraltro un processo che io
Vorrei ribadire
Il processo diciamo di di di di riforma verso una struttura che di tipo federale poi possiamo chiamarla federale qualcuno dice meglio non Giuliano Amato da ultimo non chiamiamola federale chiamiamola di modi forti autonomie regionali e locali
Le questioni terminologiche non mi appassionano e non credo che debbano essere decisive comunque processo di trasformazione per il nostro Stato che era uno stato ancora fortemente centralizzato
Verso un sistema basato su una applicazione impegnativa del principio di sussidiarietà su forti
Su un forte autogoverno locale il regionale è un processo che non a caso sta avvenendo un po'in tutto il mondo
Persino in Paesi di antica tradizione centralista come la Francia
In questo momento il il solo ministero dell'équipe mano francese sta trasferendo trentuno mila dipendenti
Alle amministrazioni regionali e dipartimentali trentuno mila per un solo ministero quindi persino estati di antiche tradizioni centraliste oggi si sta realizzando un forte processo di decentramento poi i francesi formalmente non è formalmente non attribuiscono alle Regioni potestà legislativa ma se avessi più tempo vorrei dimostrarvi che in realtà e più apparenza che non realtà perché in un sistema come quello francese in cui alla legge riservato un campo delimitato
Di intervento attribuire alle Regioni la potestà regolamentare vuol dire in molte regioni attribuirli gli stessi poteri che in Italia si chiamano legislativi
Potremmo discuterne a lungo insomma la sostanza la sostanza è questa e perché si va verso
Forme assetti di tipo
Di Rigoletto e federali un po'in tutte le grandi democrazie
Per una ragione semplice vorrei soltanto ricordare perché la complessità delle società moderne
E l'accrescersi e il diversificarsi
Delle domande sociali ai quali le istituzioni devono dare risposta rende impossibile pensare che l'insieme di queste risposte potrà essere concentrata su un solo livello istituzionale
Oggi le istituzioni devono rispondere a domande che cinquant'anni fa cent'anni fa non esisteva
Per amministratori Reggio locali o regionali i problemi dell'inquinamento del traffico bella dello smaltimento dei rifiuti alcuni decenni fa non erano un problema nel senso che
Non rientravano tra le funzioni pubbliche oggi sono tra le funzioni pubbliche più complicate da affrontare
Allora si può far fronte a questa
Insieme molto aumentato diversificato di domande sociali di funzioni solo attuando un modello di divisione del lavoro intelligente divisione del lavoro tra i i livelli istituzionali
Dove appunto principio di sussidiarietà ciò che può essere le risposte che si possono dare sul territorio in termini di prestazioni di servizi di attività di regolazione
Si danno sul territorio senza riversarle al centro e così si evita l'ingolfamento delle domande al centro ecco su questa fondamentale ragione
Si basa come dire venne scelta che non è ideologica che è una scelta funzionale quasi necessitata di attuare un modello di tipo Speer Colette federale
Ma noi diciamo su questa strada ci siamo per così dire fermati a metà
Ci siamo fermati a metà pur avendo nella Sco all'inizio della scorsa legislatura registrato una apparente forse anche sostanziale non lo so ma un
Convergenza quasi generale perché salvo Rifondazione Comunista all'inizio della scorsa legislatura quando si costituì la Commissione D'Alema tutti erano per
Lascio una una scelta di tipo la riforma di tipo federale
Salvo poi metterci dentro cose diverse naturalmente in questi casi quando si fanno riforme istituzionali si cerca come dire un compromesso alto
Tra le i diversi modelli le diverse preferenze salvo Rifondazione erano tutti per lei per le
Nella Commissione bicamerale fu anche raggiunto bene o male
Un su questa parte della riforma una larghissima convergenza
E non è come sulla forma di governo dove esistevano i sostenitori del modello della Premiership e quelli del del
Del semi presidenzialismo alla alla francese e a un certo punto si andò ai voti sulla riforma federale c'era una larghissima convergenza questa convergenza durò ancora per alcuni mesi
Poi
Intervenne una scelta puramente politica
Puramente politica che era quella di fermare l'iter delle riforme
Noi abbiamo fatto ugualmente la riforma del titolo quinto
Noi l'abbiamo fatta
Riprendendo un lavoro che era iniziato appunto nella Commissione bicamerale con un'ampia maggioranza by partisan
A
Arrivando fino in fondo con la maggioranza by partisan nel sistema delle istituzioni complessivo
Le gli amministratori regionali e locali di destra e di sinistra
Che sostenevano la riforma del titolo quinto ma l'abbiamo fatta con in in Parlamento invece con una maggioranza non parità sa con una maggioranza solo di centrosinistra
E alcune Dinoi
Ricordo nel nel consiglio dei ministri del governo Amato Visco e Dio eravamo perplessi e fuori del governo altri autorevoli esponenti avevano qualche dubbio sulla opportunità di creare questo precedente
Che poteva poi ma soprattutto perché detto quel pietre come uno dei punti chiave di questo discorso perché lei
Grandi riforme non devono essere solo varante
Devono essere poi realizzate devono essere implementate
E Paolo De Ioanna lo accennava nelle domande della sua introduzione quello che è avvenuto che il Titolo quinto è stato per varato legittimamente
Persino come ricordavo può in realtà con una maggioranza
Soltanto in Parlamento ha avuto la maggioranza risicata ma nel referendum e nel sistema delle istituzioni a Clare generale il sistema delle istituzioni regionali e locali aveva un forte sostegno
E nasceva da un progetto comune del centrodestra e del centrosinistra però la nuova maggioranza e il nuovo governo il governo Berlusconi l'anno sentito come imposizione da parte
E il risultato è che quella riforma non ha avuto in realtà neanche un inizio di attuazione
Perché vedete noi abbiamo avuto un bel come dire votare la legge la Loggia
La delega al governo per adottare i provvedimenti di attuazione della riforma del titolo quinto
Non è che fossimo d'accordo al cento per cento sulla legge La Loggia ma era importante come dire attuare il Titolo quinto e anche dare al governo gli strumenti per farlo
è stata votata adesso non non so se la Camera lo stesso ma al Senato con un voto quasi unanime
Anche qui contro è stato solo Rifondazione comunista
Però la delega è stata data quanti decreti delegati sono stati fatti Claudio un conto è semplice nessuno nessuno
E allora il contenzioso ma il contenzioso forse il contenzioso tra Stato Regione forse dipende anche dal fatto
Che
Le leggi di attuazione mancano per leggi di attuazione dovevano stabilire con precisione quali competenze quali uffici quali strutture passavano alle regioni
Dove non regolare i rapporti tra aree dovevano tra fare l'inventario dei principi della legislazione dello Stato che
Vincolano indirizzano la legislazione regionale
In assenza delle leggi di attuazione
Si è creato una situazione per il quale
Mancavano i punti di riferimento perché le riforme costano e non possono che contenere i principi poi ne ho bisogno di normative di attuazione
Per di più questo si è incrociato in una fase nella quale il governo e la maggioranza da un lato proclamava no
La volontà di andare oltre la riforma del Titolo quinto con la devoluzione
E dall'altra accumulavano provvedimenti di tipo centralistico
Che spesso contrastavano non solo con il nuovo Titolo quinto ma persino col vecchio Titolo quinto con quello precedente di fronte al quale il contenzioso diventava spesso l'unica
L'unica risposta che le Regioni potevano dare
Per non farsi espropriare persino di competenze che avevano già sulla base della vecchio Titolo quinto
E non del nuovo non ancora attuato non ancora realizzato
Questa situazione a mio avviso dimostra perché e importante nelle riforme istituzionali
Tentare fino all'ultimo di riuscire a realizzata a varare le realizzarono le con maggioranze ampie
Perché
Altrimenti si rischia che nella fase dell'implementazione
Chi non le ha votate se nel frattempo c'è un cambio di maggioranza si sente legittimato
Ah non attuale
Magari nell'attesa di avere ed è del tutto illegittima badate bene perché la costruzione la Costituzione il Titolo quinto e Costituzione della Repubblica il governo dovrebbe attuarla
Alle amministrazioni dovrebbero attuarla ma
Tuttavia dal punto di vista politico è una riforma che
Al centro il centrodestra assente come imposta e fin dall'inizio della legislatura
Ha ritenuto che fosse provvisoria in attesa che il nuovo governo e la nuova maggioranza approvassero una riforma nuove
Questo pone un problema di riflessione io badate o persino il timore che questo abbia avuto un riflesso anche su
Un un pezzo di di di di riforma della nostra macchina
Se vogliamo molto meno importante
Che era quello che nel corso della scorsa legislatura si era stato avviato nell'ambito della della vecchia Costituzione a Costituzione invariata che il federalismo amministrativo e riassetto il e la riforma dell'amministrazione
Anche lui era un lavoro avviato c'era ancora moltissimo lavoro da fare
Nel lavoro fatto c'erano anche alcune contraddizioni alcune debolezze alcune incertezze
Adesso non c'è tempo di ripercorrerne una uno che però poteva continuare che però si era svolto nel corso di tutta la scorsa legislatura con animo sostanzialmente by partisan
Quando abbiamo fatto una delle operazioni
Più più impegnative
E il presidente D'Alema sacche
Ci sono stati dei momenti di di di forte contrasto come è stata la gli accorpamento dei ministeri una riduzione molto forte l'organizzazione molto forte del Governo
Scendendo da diciotto a dodici ministeri ieri aggregandoli per i grandi settori sul modello e realtà seguito da gran parte dei grande le grandi democrazie europee
In nella Commissione parlamentare bicamerale che esprimeva parere l'opposizione di centrodestra sì astenne quindi chiede sostanziale via libera alla riforma e si astenne con la motivazione che avremmo dovuto ridurre di più
Invece che dodici dieci naturalmente la prima cosa che hanno fatto arrivando al Governo è stato aumentarle
E poi moltiplicare i ministri senza portafoglio ai sottosegretari
Finché si è arrivati addirittura diretta molti di loro dal palco del congresso di Forza Italia che quella riforma noi
L'avevamo fatta esclusivamente per avvelenare i pozzi ce l'avevamo fatta esclusivamente perché
Sapendo che avremmo perso le elezioni del due mila uno gli abbiamo creato una situazione per rendergli difficile ieri ergo governare e mantenere l'unità della coalizione visto Teramo fortemente ridotto le poltrone
Ministeriale da spartire tra i partiti della coalizione addirittura se arrivate questo però se voi vi percorrete
Gli atti parlamentari vedete che durante tutta la scorsa legislatura su queste riforme
Il centrodestra convenuto e addirittura certe volte diceva che bisognava spingersi più avanti nella stessa direzione tuttavia
Federalismo amministrativo
L'insieme dei trasferimenti di funzioni
A Regioni Province e Comuni sono stati sempre condivise
Dalla opposizione di centrodestra e infatti abbiamo avuto oltre un centinaio tra decreti legislativi che il decreto del Presidente del Consiglio approvati dalla Conferenza unificata
Con parere unanime
E quindi avendo avendo ivi Formigoni e Albertini il fitto
A per dirne solo alcuni che si esprimevano favorevolmente convergevano su questa riforma
Però la rottura che avvenuta sul Titolo quinto avuto un riflesso anche su questa riforma
Perché non c'è nessun dubbio che invece di vedere nella nuova legislatura uno sviluppo un'accelerazione e
Delle dell'innovazione amministrativa
Secondo le linee che erano state insieme definite con l'opposizione di allora divenuta ora maggioranza praticamente si è fermato tutto
E si è fermato tutto persino sul terreno lo ricordava prima Paolo più banale è più semplice che pure è importante per la competitività del Paese cioè sul terreno di quella operazione di
Riduzione dei carichi normativi e dei carichi burocratici inutili
Che necessario per mettere per ridurre i costi del imprecise i costi delle iniziative produttive
Oggi si riprende dopo quattro anni imbuti inutilmente di di inutile blocco di questo processo oggi il Governo ha riscoperto
Non sapendo più dove sbattere la testa che c'è un problema di semplificazione normativa di semplificazione burocratica
Tra l'altro oggi lo fanno pensando che si possano ricorrere sostanzialmente delle a delle norme taumaturgiche come sono la generalizzazione del silenzio assenso
Salvo poi accorgersi che questo creerebbe un terribile casinò perché con la generalizzazione del silenzio-assenso a chi sono si avrebbero con il silenzio assenso i permessi di lavoro per gli extracomunitari
Occupa cosa che ovviamente i leghisti non approvano
Oh oh oh potrebbero col silenzio io io facevo questo esempio in commissione c'hanno subito sono subito tornati indietro se c'è un piccolo comune che ha cento alloggi di edilizia economica popolare da distribuire da assegnare egli arrivano cinque mila domande
Con questa norma che avete presentato il Comune non ce la fa a fare una graduatoria motivata che alla fine dei sessanta giorni
E cinque mila famiglie sono assegnatarie di quei cento alloggi
Possono giuridicamente lo sono perché così silicosi significa la norma sul silenzio assenso a questo punto cosa fanno si disputano i cento alloggi a coltellate
A questo punto hanno ritirato tutto che hanno presentato delle norme circondate da tanti limiti eccetera che gli artigiani di Mestre
Benemerita associazione con cui qualche volta ci siamo scontrati hanno dimostrato che in base a queste norme
Le complicazioni burocratiche aumentano invece che diminuire per cui meglio sarebbe per l'impresa e fermarsi alle normative della scorsa legislatura che sono più favorevoli alla alla attività all'attività dell'impresa
Ma ecco questo è un terreno sul quale
Sembrava pacifico perché
La semplificazione normativa e burocratica non è né di destra né di sinistra
Certo la destra può essere tentata dalla di regolazione
E quindi da un un sistema molto semplice per alleggerire i carichi regolative che quello di cancellare le norme anche quando sono essenziali per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini della qualità ambientale
La qualità della vita la qualità sociale la alla la salute l'incolumità delle persone però poi su questo
Basta prendere come dire le istruzioni che le organizzazioni internazionali danno
Per un stabilire come si fa ad a vere ambienti competitivi per le attività produttive scoprite subito che il problema e quello Cydia vere bassi carichi regole attivi
E burocratici ma di avere anche un alta un'elevata tutela
Della trasparenza della certezza del diritto della legalità della qualità ambientale dei diritti dei cittadini della qualità sociale e così via e quindi la sfida è esattamente quella di a vere
Normative e controlli efficaci
Con il minimo dei carichi burocratici per le e impresa ed attività prodotti questa è la sfida su questo ramo cominciato un lavoro si è fermato del tutto
Si è fermato del tutto e ancor più però la cosa incide sul terreno dell'assetto complessivo delle nostre istituzioni equiparo aveva Anna ha ragione
L'aspetto più grave di in attuazione del riforma
Che era stata
Concepita non voglio ribadirlo con spirito by partisan
Ancorché alla fine varate in Parlamento solo da una maggioranza e che ha forse bisogno sicuramente bisogno di qualche aggiustamento di qualche ritocco ma qui vorrei dire che sì Titolo quinto ha bisogno di qualche aggiustamento di qualche ritocco però vorrei ricordare che le riforme per fare riforme non escono mai perfetto dalla testa del legislatore soprattutto quando sono impegnative le riforme
Richiedono la disponibilità a
Verificarle sulla base dell'esperienza e a fare rapidamente gli aggiustamenti che l'esperienza Rivera necessaria
Se avessimo aspettato nella scorsa legislatura di a vere una riforma del titolo quinto perfetto avremmo probabilmente aspettato altre tre legislature
Quindi non è questo il problema il problema è che e mancando l'attività di attuazione
Oggi siamo in una situazione di totale caos che è particolarmente grave sul terreno delle risorse perché Regioni Province Comuni hanno avuto già
Una serie di funzioni di responsabilità nuove alcune base le leggi sul federalismo amministrativo che non state finanziate ma per i primi anni poi bisogna passare al finanziamento a regime
E tutto si è bloccato
Altre che gli derivano da quelle parti del titolo quinto che erano auto applicative perché molte richiedevano le leggi di attuazione ma qualcosa di auto applicativo c'era
Per tutto questo non è stato in alcun modo
Realizzato il
Riassetto e soprattutto il riassetto qualitativo del sistema finanziario tra Stato e regioni
Qui la corte che Paolo diceva giustamente ha fatto molto per mettere alcune pezze nella di fronte all'in attuazione del governo basta pensare alla sentenza Mezzanotte sulle opere pubbliche e così via
Qui la corte non ha dato un grande contributo perché la Corte si è limitata a dire forse ragionevolmente
Che inattesa della legge di coordinamento finanziario prevista dalla gli articoli centodiciassette e centodiciannove della Costituzione tutto resta fermo tutto resta ferma e quindi questo è un terreno su cui anche le regioni
Possono fa mentre su altri terreni Paola ragione le regioni possono prendere delle iniziative finora sono state caute perché aspettavano che il Governo e non volevano provocare per così dire
Sul terreno finanziario le regioni temo con questo dispensa della corte non possono fare pressoché nulla e questo è un punto assolutamente fondamentale perché perché finisco su questo perché noi rischiamo di andare i chicchi Chiti fa l'amministratore regionale locale lo sa
Noi rischiamo di ritrovarci rapidamente guarda Paolo temo che anche l'operazione trasparenza cioè giustissima in linea di principio serve a poco perché non vorrei che l'effetto della per azione trasparenza sia che vengono fuori situazioni tali per cui il rating delle regioni
Viene immediatamente viene in in immediatamente abbassato e si fa un'operazione trasparenza temo che il rating delle regioni crolli e quindi come dire diventa anche più difficile
Procurarsi procurarsi finanziamenti sui sui mercati finanziari
Il problema è che
In un sistema nel quale già una serie di responsabilità sono importanti sono passati dal centro
Alla periferia regioni enti locali
Ma non sono passate le risorse per cui si trova l'amministrazione dello Stato che sono sopra dotate
Rispetto alle loro funzioni che amministrazioni regionali e locali che sono sottodotate e per di più non hanno anche gli strumenti per procurarsi queste risorse secondo il le tecniche del federalismo fiscale il risultato è che la grande riforma avviata in questi anni agli occhi dei cittadini diventa un sistema per cui essa avranno meno servizi e servizio di minore qualità
E allora i cittadini che e e più contenziose più complicazioni allora i cittadini che ingenuamente erano per il federalismo ma il del federalismo intendevano amministrazioni più vicine ai cittadini più facilmente controllabili
Che più adeguate ai bisogni più efficienti che fornivano servizi migliori
Ma perché rispondenti realmente alle esigenze di ciascun territorio di ciascuna comunità se invece il risultato di questo è minori servizi aumento della tassazione locale
Beh a questo punto molti per cominceranno a pensare già cominciano a pensare che si stava meglio quando si stava peggio
Che è meglio tornare al vecchio centralismo perché il federalismo non funzioni lontano nel federalismo con perché non funziona e questa in attuazione
Questa riforma che si è fermata a metà
Le riforme fermate a metà generando
Effettivi di di di di reazione di ritorno all'indietro estremamente pericolose noi siamo in questa sì condizione
Grazie ma e intanto io sono nota per essere un filo filo Bassanini molto molto convinta quindi sottoscrivo
Quello che adesso Bassanini ha detto completamente io ho vissuto tutto il periodo della multa della riforma dello Stato fatta dal dal centro sinistra e è stato effettivamente un Periodo anche qui di forte tensione politica e morale
Anche di quando D'Alema presiedeva la Bicamerale anche di grandi di grandi tensioni e discussioni sulle modalità con cui riorganizzare lo Stato però è stato un momento
Di vera riforma in cui in modo consensuale anche se in certi momenti teso si è arrivati
A una prima da una parte a un federalismo amministrativo cioè in sostanza una vera politica di decentramento che secondo me in resta l'elemento fondamentale per cambiare lo Stato cioè il la una modifica della Costituzione è una cornice ma anche a Costituzione invariata non solo tutto quello che è stato fatto
Ma molto di più si sarebbe potuto fare basta penso basti pensare che qualunque passaggio di competenze alle regioni
Anche legislative e anche di tipo fiscale si sarebbe potuto benissimo fare con la Costituzione
Del del quarantotto quindi il nodo vero è sicuramente certo questa riscrittura in qualche modo accompagnava all'idea che occorreva una grande riforma
In senso decentrato dello Stato per questo anch'io condivido che quello che sta venendo in Francia è sostanzialmente
E e loro lo dicono ad imitazione di quello che era venuto in Italia ma lo si sta facendo con
Cioè grande decisione determinazione cioè trentadue mila persone che vengono trasferite da noi non è avvenuto perché c'è stata una
Di un solo ministero sì sì ma stanno venendo trasferimenti di risorse di persone di competenze assolutamente enormi rispetto a quelle che sono avvenute nel nel nostro caso che si sono fermate con la fine del governo di centro sinistra che avrebbero dovuto avvenire nella fase di passaggio alle Regioni delle competenze perché ciò che in realtà è avvenuto
è stato soprattutto un decentramento verso Comuni e Province proprio perché aveva carattere più amministrativo e operativo e doveva avvenire invece passaggio di veri pezzi dello Stato a seguito della riforma del titolo quinto questa è la cosa che in Francia senza acqua modifiche costituzionali sta avvenendo
E che da noi è avvenuta solo come modifica costituzionale non è avvenuta come in realtà allora intanto io credo che
Con chiarezza spiegando perché e per le ragioni che prima Franco diceva io credo che noi dobbiamo proporre nel programma del centrosinistra
Il completamento in modo fermo perché non è facile non è facile quando si va a toccare spostamenti anch'molto più consistenti di persone di risorse e il completamento di quella riforma con la finalità precisa di avviare una stagione di chiarezza
E di semplificazione di di vera a avvicinamento ai cittadini delle delle competenze perché è vero che abbiamo costruito Enti locali più forti più stabili più capaci di operare ma ci siamo fermati nel renderli poi effettivamente dotati degli strumenti e dei poteri per per far nel frattempo cosa possiamo fare perché noi abbiamo questo
Scorcio danno non è neanche più un anno durante il quale abbiamo l'assoluto bisogno di
Lavorare per costruire intorno a queste diciotto su ventidue regioni di centrosinistra e una quasi totalità di enti locali governati dal centrosinistra
Un consenso su quello che stanno facendo cioè non possiamo secondo me vivere una stagione di tipo rivendicativo cioè non credo che sia questo che ci può consentire di gettare delle le basi per la vittoria intanto che sperabilmente centrosinistra si mette d'accordo costruisce un programma individua un leader e quindi si prepara ad andare al governo noi dobbiamo testimoniare con quello che stiamo facendo perché la mia esperienza queste nelle cose che mi ero segnata prima
Di capire che parli di di cosa avremmo parlato
La mia esperienza che occorre dare un mix e cioè che si parla codici sempre di più con i cittadini con un mix che è fatto certo anche parole di messaggi verbali ma che fatto molto di più
Di messaggi che derivano dalla da quello che fai cioè è soprattutto l'azione senso proprio materiale che che segnala che fa capire anche le cose che dici se parli la parola è for profondamente screditata in questo momento quindi azioni che abbiano un forte valore simbolico allora dal punto di vista diciamo della domanda che è una domanda che viene molto più dai corpi intermedi che dai cittadini
Di semplificazione di trasparenza amministrativa di di facilità di di amichevole sa della pubblica amministrazione io credo che ci sia almeno noi siamo partiti da da da da una strategia strategia temporanea in attesa del processo di dell'ripartire del processo di riforma
Che io sintetizzerei sostanzialmente in due cose uno l'abolizione degli enti inutili su questo si può con grande rapidità dare segnali visibili chiarissimi comprensibili
No proprio materiali fisici quasi e si può produrre anche un notevole risparmio
No tutte le Regioni hanno accumulato ovviamente soprattutto quelle che erano governate male è chiaro che c'è qualche situazione forse diversa nelle e R. e poi cioè Martini ce lo potrà togliere ma nel caso nostro la cosa è certa quindi non siamo partiti con una serie di abolizioni una l'abbiamo già approvata anche simbolicamente la prima legge che abbiamo provato è stata la forma l'abolizione dei Coreco c'era ancora in ogni provincia un Coreco
Che non controllava più niente come una bella fortezza Bastiano stava lì a occupare una postazione inattesa forse di un ritorno dei controlli
Ed è a partire dai dall'abolizione dei Coreco poi successivamente aboliamo un comitato su controllo delle opere pubbliche che tappare ieri obbligatori lunghissimi che prendono Mesic a volte anni e del tutto incongrui nell'ordinamento
In questa sala seconda cosa fra applausi generalizzati che verrà abolita aboliamo un'inutile agenzia delle strade che era stata fatta dalla Regione per tenersi ottocento chilometri del circa due mila che erano stati che sono stati trasferiti dalle dallo stato della rete ANAS e le trasferiamo alle Province dove opportunamente dovrebbero avrebbero dovuto sempre essere state aboliamo l'agenzia regionale del turismo che non ha nessun senso perché è un è un oggetto inutile per di più commissariata perché
Anche
è stata oggetto di inchieste giudiziarie e cominciamo diciamo la posizione di quattro di quattro oggetti quali però intanto liberano un po'delle risorse per fare alcune alcune politiche
In una situazione di scarsità di risorse
In particolare però a partire dalle Coreco
Io sto cercando di fare un'operazione di questo tipo cioè io sono convinta che la nostra l'impianto complessivo della nostra legislazione nazionale e regionale
Sia basato cioè che Coreco sia Noicom controllo preventivo sugli atti degli enti locali fosse una sorta di principio generale dell'ordinamento la nostra legislazione una legislazione in larghissima parte fondata sul principio del controllo preventivo
Cioè tu vuoi fare una cosa nomi presenti i c'è una legge che dice come tu la devi fare no quindi ciò è già chiaro come tu devi fare perché la legge lo dice
Tu mi presenti un progetto nel caso fai fai facevi una delibera ma è la stessa e sei un privato presenti un progetto
Io controllo il Progetto tipico sia conforme alla legge e poi tutta la realizzerà e poi io naturalmente sarò sempre titolare del del potere di venire a verificare se tutta effettivamente rispettando la legge
Quel passaggio intermedio
è una delle ragioni della lunghezza dei nostri procedimenti amministrativi non è solo che Serban accelerare secondo me serve tagliare radicalmente il principio del controllo preventivo nella nostra amministrazione pubblica
Se esiste la legge il cittadino deve l'impresa il comune chiunque esso sia deve rispettare la legge questo è un presupposto il fatto che mi presenti un Progetto
Non conforme alla legge
è una perversi tale giorno perché uno depositare un progetto caso mai non la rispetta dopo ma è ovvio che il progetto
Sarà conforme alla legge quindi il lavoro di verifica del progetto è totalmente inutile e inoltre BR Spence abilità coloro che firmano i Progetti siano essi i piani regolatori sia il Progetto con l'emissione dei fumi sia quello di sicurezza dei cantieri sia quello di qualunque altra cosa
Deresponsabilizza chi firma
E quindi assume la responsabilità di dire che il suo progetto è conforme alla legge
Allora a partire da questo principio noi avviamo una rivisitazione e brutale di tutta la legislazione regionale
E lo faremo anche su tutta quella che è nazionale ma che è caduta secondo la Costituzione nelle competenze regionali lo faremo insieme alle rappresentanti delle dei corpi intermedi che sono quelli interessati a questo a questo progetto
E avvieremo quindi una semplificazione basata su questo principio cioè non si fanno più richieste di presentazione di Progetti preventivi su salvo ci sono ovviamente delle eccezioni in cui sarà necessario mantenerle
Ma chi firma
E presenta e e un Progetto ne risponde e noi rafforziamo invece il sistema del controllo ex post che l'unico vero controllo che è il principio in base al quale i Comuni non non possono fare delibere illegittime semplicemente non ha nessun senso che si controlli preventivamente se le loro delibere sono legittimi o no
Si assumono intera la responsabilità delle loro delle loro delibere si pagano in questo caso il segretario che gli elettori ficca
E se non saranno legittime chiunque cittadino o ente locale gliele potrà impugnare per illegittimità
Su questo per esempio prendiamo il problema dei piani regolatori in Piemonte
I piani regolatori che sono ancora approvati e controllati parametro per parametro dalla Regione emettono circa quattro anni ad essere approvato una variante generale mette circa quattro anni
Questo significa un tempo lunghissimo che non è più accettabile dal sistema economico-produttivo in base a questo principio noi modificheremo la legge la modificheremo con un articolo in attesa di una revisione più generale con un articolo unico che consenta di passare rapidamente
Passeremo alle Province che hanno il piano territoriale approvato la verifica degli aspetti di area vasta del piano regolatore
I Comuni approveranno il loro piano regolatore sulla base del principio che chi firma e e chi approva consiglio comunale deve avere rispettato il piano di area vasta questo sarà stato verificato presso effetti generali deve ovviamente rispettare le norme della legge urbanistica perché ne risponde consiglio comunale quale approvandolo garantisce che la legge urbanistica regionale è stata è stata rispettata questo consente di passare da quattro anni ha quattro cinque sei mesi massimo cioè i tempi necessari alle operazioni
Ovviamente di tutela dei cittadini che sono quelli di pubblicazione osservazioni risposta osservazioni cioè le operazioni interne al meccanismo di tutela della proprietà privata che ogni piano regolatore delle ecco questi sono alcuni esempi
Del secondo me del del lavoro che si può fare intanto inattesa di poter far ripartire un processo più complesso di riforma
Ma che permette di dare risposta alla prima delle domande che arrivano molto fortemente dal dalla società organizzata non tanto dei cittadini che è quella di avviare un radicale processo di semplificazione del dell'amministrazione dell'amministrare ovviamente questo il principio generale quello e le l'altra sfida quella di farlo insieme cioè io ho detto non ha senso che io metta un burocrate a ragionare sulla semplificazione
Segnalate quali sono le norme
Che complicano e insieme se non sono necessarie come normalmente non sono le taglieremo perché la maggior parte delle norme sono scritte perché in un complesso procedo per cui prima civici lavora un un tecnico poi ci lavora raggiunta voi ci lavora il Consiglio alla fine sono aggiunte tante ridondanze che possono essere tranquillamente tolte senza che nessuna delle garanzie sostanziali venga poi eliminata ovviamente non si devono eliminare le garanzie sostanziali si devono eliminare le complicazioni questo secondo me si può fare ed è la cosa a cui almeno noi ci dedicheremo in questo periodo in atti di far ripartire il grande processo di riforma ma credo che potrà essere molto utile che sarà diciamo uno di quei segnali con l'azione che sono molto importanti per consentirci di vincere l'anno prossimo
Il secondo filone che era quello di cui credevo dovessimo parlare e ne dico due cose
E invece quello di come noi facciamo a ripartire i nostri territori ci come riusciamo a dare da una parte una forte identità territoriale alle alle nostre regioni alle nostre comunità
E contemporaneamente però a far sì che questa identità territoriale questa capacità di essere competitivi come territorio perché la abbiamo una forte capacità di riconoscibilità siamo fortemente riconoscibili siamo un'area di qualità se un'area che ha
Potenzialità riconosciute contemporaneamente però come possiamo portare i nostri territori su un percorso di forte e e violenta capacità innovativa ecco questo è un altro è l'altro tema e io credo almeno per quanto riguarda la mia regione che noi abbiamo bisogno di innovare completamente l'azione di governo che nel tempo è andata sempre più ampliandosi cioè la quantità di servizi di apparente servizi pubblici di cose che di micro esternalità che la pubblica amministrazione
Fornisce è andata crescendo ce la domanda continua a crescere di cose su cui la pubblica amministrazione deve intervenire
E contemporaneamente questo a sbriciolato la capacità operativa e anche la capacità di spesa in un'infinità in un'infinità di rigore
Il Piemonte che come sapete è un'area industriale e ed è un'area fortemente innovativa continua ad esserlo a buttato via la maggior parte delle risorse dei fondi strutturali che erano dell'ordine delle
Decine di migliaia di miliardi delle vecchie lire e quindi di molti miliardi di di Europ
Gli ha larga parte non butta via perché nulla vi è mai buttato via ma in larga parte sbriciolati in un'infinità di azioni che dovevano produrre reddito e occupazione e riconversione produttiva e che hanno prodotto spesso nuovi costi
Perché se io faccio in un Paese da sei mila abitanti un teatro da settecento posti che dovrebbe servire a riconvertire
Un'attività produttiva che si è chiusa voi capite che non aumento imposto IMI lavora l'occupazione aumenti i costi per l'amministrazione pubblica
Di queste iniziative ne sono state fatte un'infinità esegue tutto si è sbriciolato in base al principio che i fondi europei che dovranno essere fondi per radicale e strutturale
Cambiamento dell'economia fossero soldi in più con i quali si sistemavano un po'dipendenze che ogni amministrazione aveva allora con le risorse ancora esistenti poche con un'operazione che non sarà indolore però noi faremo una concentrazione Craig inglesi dice drammatica concentrazione di risorse che andranno che saranno finalizzate su una legge sull'innovazione e la ricerca e sui processi di internazionalizzazione faremo una drammatica concentrazione
Dicevo delle risorse su ricerca e innovazione e sulle processi di internazionalizzazione ci sono decine di soggetti che lavorano sulla promozione internazionale uno sull'attrazione di Investimenti
Concentreremo su uno solo potente robusto capace di e dotato delle risorse necessarie quindi seconda o secondo filone quaestor cioè un sforzo di portarci con violenza sulla percorso di Lisbona dico con violenza nel senso concentrando tutte le risorse disponibili anche con qualche sofferenza da parte di chi perderà prosciugare si in molti rivoli come notti rivoli tutti piccoli rivoli servono anche per il recare un po'qua e là e quindi dei problemi si creano quando si concentra però questo mi pare necessario quindi uno sforzo veramente drammatico di portarci sulla sentiero di Lisbona di arrivare nell'arco del quinquennio al tre per cento del PIL di ricerca innovazione altrimenti why
Dispera su ricerca
E ultima cosa
La la sanità poi ovviamente tutto questo a molti dettagli su cui non ho tempo di di soffermarci ultima cosa sanità
La sanità è effettivamente
Il tema più complesso per per il Paese per ogni Paese sanità e welfare sono i due temi più complessi per ogni Paese e per le regioni nel caso delle Regioni le essenzialmente la sanità qui è vero quello che che prima entrambi ricordava arte
è assolutamente necessario un chiarimento chiede un chiarimento generale sul federalismo fiscale dentro questo quello relativo alla sanità è particolarmente importante perché le risorse per la sanità
Per porterei fare lo sforzo di trasparenza e di
Migliore finalizzazione quindi anche diciamo
Di spesa propri alta
Devono però essere disponibili uno dei veri problemi eh il lo stillicidio con cui le risorse vengono messe a disposizione quindi la necessità di fare anticipazioni di cassa l'aumento dei costi per la sola disponibilità materiale
Di di denaro che la essendo la sanità un settore in cui il flusso è continuo e non può essere fermato è assolutamente necessario a vere cioè ci sono cose su cui si possono ritardare i pagamenti nel campo della sanità come sapete dopo un po'non arrivano più le le bende le Pen dagli ospedali e quindi non non puoi fermare i pagamenti quindi su questo noi abbiamo un problema di una battaglia che consenta che avere le risorse con regolarità e direttamente da fonti fiscale non solo immediatamente come avviene adesso per una fetta consistente delle delle risorse
Nel caso nel caso almeno piemontese la sanità ha bisogno di essere rimessa totalmente su dei binari di pianificazione rimasta dieci anni senza nessuno strumento di pianificazione e quindi è andata
Sterminando si progressivamente moltissime direzioni
E quindi stiamo da una parte noi abbiamo fatto un ha preso una serie di impegni elettorali che abbiamo iniziato a mantenere con alcune prime riduzione di ticket
Abbiamo avviato la progettazione del centro unico di prenotazione che alcune regioni del Centro italiano realizzato ma che da noi
Ma che da noi non c'era e che può consentire notevoli aumenti di efficienza immediata rapita perché di nuovo c'è un problema di dare risposta a liste di attesa che si stanno poi accumulando in maniera in maniera impressionante
Abbiamo avviato subito
Un ragionamento sul piano sanitario che riduce drasticamente le altre un po'credo sulla scorta di un'esperienza fatta dalla Regione Toscana che le ha brutalmente contenute
No occorre Mark è vero le barche in parte ne ho fatta una sola questo forse in Piemonte non ci arriviamo però certamente da una sola a a quasi quaranta c'è ancora una bella una bella strada che si può fare
E un lavoro che non può che essere entrare nel merito sull'appropriatezza delle prescrizioni lavorando però sui medici sul rapporto con i medici e non sul taglio ai cittadini perché il ticket e si è rivelato la e e l'indurimento progressivo dei ticket si è rivelato uno strumento di profonda ingiustizia perché appare chiaro dai dati che Cal calato brutalmente anche sotto i livelli accettabili il consumo di farmaci essenziali da parte in particolare delle persone anziane
Mentre ovviamente non non è calato nelle fasce di reddito alto quindi il nuovo la dimostrazione che questo sta introducendo una
Forte disparità sull'elemento più essenziale soprattutto nell'età anziana quale quello della salute
Che impone assolutamente di rientrare da questo modo di contenimento della spesa sanitaria per tornare a un rapporto ovvero e anche in questo caso di una certa durezza con i medici di base con tutti i prescrittori nel sistema sanitario quindi di nuovo il sistema delle dei controlli quello che dicevo prima per la riforma generale io credo che la pubblica amministrazione debba semplificare le le procedure nelle fasi Zante quando non servono a niente mentre deve aumentare la propria capacità di di controllo io ho fatto esperienze
Di questo tipo in provincia e la cosa che veramente serve anche nel nel risparmiare soldi nel garantire la moralità dei comportamenti dei dirigenti nel nel mettere sotto controllo all'evoluzione della spesa
è il con il un efficiente controllo di gestione e controllo sull'operato del
Di di coloro che hanno le decisioni di spesa che sono i dirigenti su questo non non come dire non esiste scorciatoia ma quelle sono risorse ben spesi se che non complicano sistema ma lo rendono trasparente e e funzionante quaranta ci sarebbero moltissime altre cose che avrei voluto dire ma penso che questi due filoni siano abbastanza significativi un'ultima cosa proprio perché io credo che sia importante parlare con diciamo con la gestualità più quel con con le parole il l'altra l'altro tema su cui abbiamo iniziato a lavorare lo diceva qualcuno ieri sera a cena è invece il la riduzione consistente sistematica di tutte le remunerazioni legata la pubblica amministrazione quindi tutti
Le remunerazioni pelle degli enti degli enti in cui nominiamo i presidenti amministratori delegati delegati gettoni di presenza eccetera
La riduzione delle dei posti delle
Della struttura della Giunta per il momento ma iniziato anche un pochino il consiglio sulla scorta di quello che stiamo facendo noi anche questo è un'altra di quelle cose che servono a dare un segnale che i sacrifici non toccano sempre solo agli altri ma devono toccare anche prima di tutto chi dalla dalla politica try qualche piccolo-grande medio vantaggio interni di remunerazioni di indennità di gettoni di presenza di di posizioni di di potere ecco questo è un'altra cosa che secondo me se fatta sistematicamente dalle nostre ministro azioni in questi anni ci potrebbe dare diciamo quelle fiato per arrivare al al momento del di un governo nazionale centrosinistra quindi del far ripartire un grande processo di riforma
Do subito la parola al professor Ignazio Marino ma aggiungo
Trenta secondi per dire all'esperienza del professor Marino
Entra esattamente nel tipo di questioni su cui ha chiuso il presidente Bresso ed io credo il problema della dei livelli essenziali in sanità e dell'uso delle risorse
Io diciamo efficiente e trasparente a mio modo di vedere la questione cruciale posso sbagliarmi che fa la differenza tra un'aria economica basata sui diritti di cittadinanza come istituzione
E Mario economica ai bar basata sull'edilizia in Amsa contrattualizzati
Come cittadini clienti che pagano qualcosa io penso che il l'esperienza del professor Marino che ha visto i due lati dell'oceano può essere di straordinaria importanza grazie
Grazie io cercherò di insomma di toccare alcuni punti
Fondamentali perché come ha detto presidente Bresso insomma la sanità è uno dei delle problematiche principali in ogni in ogni in ogni società quindi cercare di indicare i problemi e le soluzioni in un quarto d'ora venti minuti ovviamente sarebbe sarebbe impossibile però credo che ci siano dei punti che possano essere sottolineati e poi sviluppati magari nella nella discussione come è stato detto io esperienza a di lavoro negli Stati Uniti e anche in Italia a realtà più negli Stati Uniti perché in totale o lavorato diciotto anni negli Stati Uniti e se lo sette in in Italia però credo che se partiamo proprio dai principi l'Italia un grosso grandissimo straordinario vantaggio il fatto che di principio l'accesso alla sanità e per tutti insomma questo è un principio importantissimo che nella nostra nella nostra Costituzione e altri Paesi europei
Lo hanno dapprima Dinoi la Francia addirittura dal mille settecentonovantatré non so quanti sanno che nella Carta costituzionale degli Stati Uniti questo non è un diritto
Soltanto a marzo marzo del due mila e cinque
Pizzi Stark è un democratico ha presentato una proposta di emendamento della Costituzione ed è ben lungi dal raggiungere il tre quarti che servono alla congresso americano per introdurre il diritto alla sanità ad per tutti
Per tutti i cittadini
Americani che una cosa che un po'sorprende in un Paese che indubbiamente il più ricco del mondo
E che poi ha delle spesi in altri settori che sono davvero straordinarie perché al momento attuale mantiene più di mille basi militari fuori dei propri confini quindi con un costo che molto superiore a quello che sarebbe necessario per garantire la sanità a a tutti
In realtà però differenze esistano secondo me secondo i numeri anche nel nostro Paese perché e vorrei fare degli esempi pratici per essere molto molto chiaro e molto concreto il nostro è il Paese che ha introdotto nella letteratura scientifica il concetto della della quadrantectomia cioè del dell'intervento conservativo per il tumore della mammella è stato Umberto Veronesi e riconosciuto in tutto il pianeta per questo per questa sua intuizione
E però proprio nel nostro Paese ci sono delle differenze straordinarie se ad esempio andiamo a valutare dove e come viene utilizzato questo intervento vedremo che una una donna che si deve curare in Valle d'Aosta viene nel settantacinque per cento dei casi sottoposta a una quadrantectomia in Calabria solo nel trenta per cento dei casi quindi dove si trova dove nasce dove va cambia radicalmente il tipo di terapia
I dati poi sono ancora più incredibile se uno va a vedere che cosa succede no per nella fase più importante quella di profilassi di prevenzione di diagnosi precoce per nel nord del Paese circa il trentacinque per cento delle italiane tra i quarantacinque sessantanove anni l'aria in cui è più facile che e ci sia il cancro della mammella vengono sottoposte routinariamente ogni anno la mammografia sapete quante la percentuale delle donne di questa fascia d'età in Sicilia che viene sottoposto a ogni anno meno del due per cento
Questi sono dati i numeri che anche non io li ho ricavati dal sito del ministero della Sanità insomma non sono non sono dati segreti non sono dati conservati in un in un cassetto e e poi sono ci sono dei registri ad esempio né di nel nel sud del Paese c'è un registro che tenuto dei tumori tenuto a Ragusa
E se un un cittadino italiano ha la sfortuna di avere un cancro alla vescica
La ha possibilità di essere vivo e star bene se vive nel nord a cinque anni di distanza dalla diagnosi di circa settantuno per cento a Ragusa al trentuno per cento
Insomma
è chiaro che questo secondo me è molto in punto centrale sull'argomento sulla discussione di oggi cioè il il territorio è chiaro che su territori Diversi ci sono esigenze diverse programmazioni programmazioni
Differenti io
Non penso che insomma è evidente che in una città nella città dove vivo e la è la città più grassa del mondo Philadelphia il più il più alto numero di obesi del mondo quindi è chiaro che lì si tengono sviluppati i programmi di chirurgia dell'obesità in altri posti questa esigenza ovviamente
Non non c'è
Personalmente appunto come dicevo prima avendo lavorato un po'da tutte e due le parti dell'oceano in realtà io
Me ne sono andato quando sono andato sono reato in Cattolica Roma
Ma siccome volevo occuparmi soprattutto di trapianto di fegato quando mi sono laureato in Italia non si faceva quindi la scelta era abbastanza semplice no dovevo andare da qualche parte dove si faceva
E e e poi sono stato direi molto fortunato perché sono entrato nel team della persona che ha inventato questa chirurgia proprio nella storia della medicina ha realizzato il primo trapianto di fegato
Ho perché invece di rimanere due anni sono rimasto diciotto anni ho sviluppato assieme a Luigi tante delle innovazioni in questo in questo settore che mi hanno sicuramente formato formato anche in qualche modo non solo scientificamente ma anche amministrativamente perché a un certo punto si è creato un problema governativo con i pazienti che avevano bisogno di trapianto di fegato molto importante negli Stati Uniti
Perché un gran numero di reduci del Vietnam avevano contratto l'epatite C o l'epatite B e quindi avevano bisogno di del trapianto
I costi erano enormi perché e ovviamente il centro privato che faceva un contratto
Per un singolo per due o per tre pazienti con il governo tentava di approfittarne quindi chiedendo le le cifre enormi il governo decise di istituire proprio nel nostra città un centro che è l'unico ancora di proprietà del del Governo a me ne venne affidata la direzione ero ovviamente giovanissima sicuramente sono stato molto aiutato
Dato ma star zo perché era il punto di riferimento però è stata per me una grande esperienza amministrativa anche a volte sparito un po'pensandoci perché non essendo cittadino americano mi trovavo a negoziare con il governo americano sui fondi le risorse e a dirigere un centro del del del Governo
Quando si è io non pensavo di rientrare in Italia ma quando prima con il governo Prodi poi con il governo D'Alema il ministro Rosi Bindi mi invito a tentare un'impresa complessa come quella di realizzare una un istituto di alta specializzazione nel sud del Paese devo dire che per me è stata un'esperienza molto gratificante e e e si riconduce direttamente a al tema al tema di oggi perché lì c'era evidentemente una una necessità nel territorio perché non esisteva un centro che facesse questo tipo di terapie esisteva una necessità anche documentata sui numeri perché nel mille novecentonovantacinque cioè un anno prima che il ministro Bindi
Mi così che ci incontrammo per parlare per la prima volta di questa di questa possibilità nel mille trecentonovantacinque la Sicilia
No spesi duecentocinquantadue miliardi per viaggi della speranza che qui stiamo varando i viaggi della speranza
Documentati cioè dei cittadini che hanno un rimborso o una forma a Obama in un'istituzione pubblica del nord del Paese non di quelli che vanno all'estero per conto proprio che sono anche essi molti ma solo per il trapianto di fegato cinquantadue miliardi dispensa in un anno per trapiantare sessanta pazienti
Quindi dei costi a assolutamente stratosferici
E e e tra l'altro ci hanno pure i fondi per costituire un istituto perché c'erano quattrocento cinquanta miliardi dell'ex articolo venti voi avete sicuramente molta che familiarità di Mac con queste con queste cose che erano rimasti inutilizzati per otto anni nella regione
E quindi al punto che
Il il Governo Prodi uno dei primi atti che stava per fare del di trasferire queste risorse in alcune regioni del nord perché evidentemente in Sicilia non essendo stati utilizzati per otto anni
Negra inutile inutile lasciarli
E devo dire che siamo riusciti ma con una appunto e secondo me questo è l'aspetto qualificante con una programmazione una pianificazione c'è ancora secondo me è più importante delle risorse a istituire un centro a farlo partire
E almeno in un settore ad agevolare la popolazione locale io penso che quello è stato un esperimento che ha dimostrato come con una programmazione differente in alcune e situazioni anche molto complesse e possibile realizzare dei Progetti purtroppo però la storia della migrazione sanitario dal sud al nord non è migliorata negli ultimi anni i dati del dei costi
Sono dal Signore dal sud al nord di migrazione sanitaria del due mila e quattro sono aumentati addirittura del dieci per cento rispetto al due mila e tre la migrazione dalle regioni del Sud verso la Toscana l'Emilia Romagna Lombardia al Veneto
Sono stati nel due mila e tre circa ottocento milioni di dollari nell'anno soltanto cento milioni di euro nel nell'anno successivo al due mila quattro ottocentottanta quindi a una crescita e continua a salire senza neanche intra vederne un un limite senza poi pensare anche ai costi umani delle persone che si devono spostare che non sono un numero ridotto sono state nel due mila e quattro quasi un milione di persone un milione di cittadini
Chi che hanno preso dal Meridione un treno una eri una macchina e sono andati per farsi curare a volte per farsi operare di cataratta di ernia inguinale non stiamo parlando di altissima specializzazione e quindi voglio dire questo e un aspetto che richiede necessariamente una programmazione importante la programmazione secondo me
E più importante ancora del danaro perché se noi andiamo a vedere quanto si spende diviso per procapite in un anno
In in Italia per la sanità per ogni cittadino e circa mille ottocento mille ottocentocinquanta euro
Negli Stati Uniti quattro mila ottocento però se poi andiamo a vedere in un sistema che non funziona con una programmazione diffusa sul territorio quali sono i risultati per i risultati sono incredibilmente così agghiaccianti perché gli Stati Uniti secondo l'Organizzazione mondiale della sanità che ha fatto le tabelle di accessibilità e di speranza di vita quindi due degli aspetti degli indicatori più importanti nella sanità
Per gli Stati Uniti nel Duemila risultavano il trentasettesimo paese del mondo
Il primo era la Francia e io avevo della gente difficoltà a leggere questi dati perché gli Stati Uniti non erano solo dietro a tutti i Paesi europei dove c'è una sanità
Sociale sardo ma erano dietro al Marocco all'Arabia Saudita alla Repubblica Dominicana qua in quanto accesso e speranza di vita quindi vuol dire che il quantitativo di dollari o di euro certo contano perché se uno non ha i soldi non può costruire una struttura non può avere risorse
Questo è sicuro
è il dato medio però e il dato medio che riflette quarantacinque milioni di persone che sono un Paese che non ha accesso quasi totale alla sanità a meno che non sia l'emergenza che deve essere garantita è garantita per legge
E e quindi io credo che le risorse vanno che in un Paese come il nostro per a vere
Per vincere su un tema così importante per tutti per tutti noi come la sanità risiede proprio nella nella programmazione che deve avere ed è avvenire con criteri diversi da quella che avviene in altri Paesi
Ad esempio per ritornare ad esempio dei degli Stati Uniti negli Stati Uniti ormai la sanità e fondamentalmente in mano alle compagnie assicuratrici per cui il fa la programmazione la fanno loro di fatto non la fa non la fa più lo Stato tant'è vero che in una città non so come Indianapolis che a ottocento mila abitanti siccome alle compagnie assicuratrici faceva comodo interessa avevano degli accordi spostare tutti i pazienti con malattie cardiovascolari del loro pacchetto in quella città in pochi anni hanno investito è costruito trecentotrentanove letti per malattie cardiovascolari che è una città di ottocento mila abitanti ovviamente non ne ha bisogno
Il discorso è completamente però lì funziona perché poi tutti i pazienti vengono inviati in quella città nella in una rapporto invece più sano con il territorio
I conti devono essere fatti in maniera diversa è un esempio da meno nel mio settore secondo me
Così molto facile da da ne che che salta agli occhi è il fatto che alcune città italiane non so Roma o Milano hanno ognuna quattro centri per il trapianto di fegato
Torino ne ha la Piemonte ne ha uno la Toscana ne ha uno
Ma la differenza non è solo dei numeri è nel fatto che il e i quattro centri di Roma fanno in un anno centodieci trapianti quanti ne fa Pisa e meno di quanti ne fa Torino Milano centocinque
Con risultati inferiori ma questo è normale c'è chiunque si occupa di programmare qualcosa sacche servitù se è moltiplicherà le le strutture quindici sarà meno esperienza ci saranno più costi e i risultati inferiori insomma credo che questo sia un ragionamento che non non c'è bisogno di un grande economista per e e questo sicuramente sicuramente è uno degli aspetti che vanno considerati a un certo punto
Io credo poiché me alcuni sono tanti punti della sanità che potrebbero essere toccati però credo che in una fase programmatica almeno dal mio punto di vista ci sono quattro punti sono quello degli ospedali
Gli ospedali che dovrebbero essere trasformati da dateci semplice intrighi costo a dei dei centri di cura intensiva
E il cittadino dovrebbe potersi recare in ospedale per essere operato per subire un trattamento di alta tecnologia ma poi non dovrebbe gravitare nell'ospedale con dei costi enormi d'altra parte non è neanche possibile
Immaginare che questo cambio possa venire
In una notte in una settimana perché nel nostro sistema l'ospedale soprattutto il pronto soccorso sono i punti di riferimento del cittadino è chiaro che se uno ha un occhio rosso per una congiuntivite e non sa o no o per avere un appuntamento ambulatoriale con la cubista abbisogna di quindici giorni va al pronto soccorso
E e e di fatto questo è un aspetto che deve essere maturato deve essere cambiato gradualmente andando a creare quelle strutture di supporto
Per cui il cittadino nel momento in cui ha un problema che non richiede l'ospedale vada nella struttura che non è ospedaliera ma questo richiede anche lo sforzo poi da parte dei dei medici perché di fatto io ora su questo non ho dati perché è difficile
Tirarli fuori e non so neanche se esistano ma il l'abitudine spesso in un sistema di non controllato dalle assicurazioni
E di ricoverare il paziente un giorno due giorni prima di un intervento chirurgico addirittura alcune volte tre giorni prima B
Pensiamo soltanto al risparmio che si può fare in questo settore un un giorno medio di ricovero in Italia costa circa seicento Euro
Se anche a me fa comodo devo io faccio il chirurgo il fatto di al passare il pomeriggio prima e vedermi per l'ultima volta il paziente da operare la mattina dopo alle otto a devo dire sinceramente mi fa comodo no perché mi rende la vita anche mentalmente mi organizzo meglio più semplice
Però se io lo facessi la compagnia assicuratrice Micai c'è Marina ma insomma ma per quale motivo quello deve passare una notte lì e io devo pagarti seicento dolente li paghi tu seicento donne se ti fa comodo ad avere il malato lì
E insomma e e come si fa a Dini che hanno torto se io l'intervento quello faccio la mattina alle otto perché lo devo ricoverare il pomeriggio prima le cinque e questi questo tipo di sforzo deve essere fatto anche da parte e da parte dei medici il secondo
Punto su cui il coinvolgimento dei medici è importantissimo è la medicina la medicina di base la medicina di base e fondamentale secondo me
Si deve si deve tornare a dare al medico di base al medico di famiglia chiamiamolo come vogliamo un ruolo centrale nella sanità perché può risolvere innanzitutto umanizzare molto di più la medicina e poi risolvere tanti problemi anche dal punto di vista economico se immaginiamo il medico di base con le specialità fondamentali la Ginecologia la pediatria la medicina
Ma la medicina di base in un una spia in un poliambulatorio dove abbiano anche semplicemente la possibilità di fare la diagnostica di base un'ecografia conobbe costa una parete ed ecografia più il tecnico di che faccia fisicamente l'ecografia ma vi immaginate che risparmio e che convenienza proprio anche sul piano umano per il cittadino che si ha una colica
Renale o biliare non si deve recare nel pronto soccorso dove poi comunque rimarranno ove ore nei don a ad avere dolori ad aspettare che qualcuno lo veda
Ma insomma questo però bisogna dare a questi a questi medici le risorse e forse anche la formazione perché è non rimangano come è stato detto poco fa dei prescrittori di di farmaci l'altro aspetto che secondo me è molto molto importante che fa tenuto presente in un in un Paese soprattutto come l'Italia è la problematica degli anziani noi abbiamo il venti per cento la popolazione sopra i sessantacinque anni ma in termini di costo
I di diciamo i cittadini al di sopra dei sessantacinque anni
Costano il quaranta per cento della spesa sanitaria dei circa novanta miliardi di euro stanziati nel due mila e cinque si prevede che il quaranta per cento vengano spesi per i cittadini a saper Santa cinque anni
Se poniamo ed eri farmaci sono il cinquanta per cento della spesa per i farmaci
E e quindi e e pericoli i ricoveri ospedalieri circa trentanove miliardi di euro diciannove per i cittadini sopra i sessantacinque anni è chiaro che un problema
Di una dimensione così ampio e così complessa che io credo che i non possano essere questo affidato esclusivamente alle Regioni perché poi ci saranno le Regioni più forti le regioni più deboli quelle più deboli
Avranno bisogno di un aiuto e probabilmente necessaria una programmazione nazionale
Con dei fondi soprattutto perché le situazioni di maggiore debolezza che c'è il il costo medio di un anziano che ha bisogno di assistenza a casa e circa di mille due mila euro al mese e quindi e queste sono sono a sospetti di cui uno stato deve in qualche modo farsi farsi carico l'ultimo al punto che volevo toccare e secondo me importantissima ed è quello della prevenzione in Italia
C'è come purtroppo in quasi tutti i Paesi del mondo più un aspetto di una sanità curativa piuttosto che di una salita preventiva senza a affrontare i discorsi
Importanti legati al fatto che comunque è meglio prevenire che curare ma in termini così semplicemente di soldi di costi
Il la prevenzione permette dei risparmi enormi sul sul sulla sanità di un Paese
Io vorrei fare un un esempio a me m'ha colpito molto è un sarà una sciocchezza però le compagnie assicuratrici più importanti negli Stati Uniti
Hanno deciso da un paio di anni di rimborsare il costo della palestra
Cioè se uno dimostra che va in palestra tre volte la settimana e da più di quarant'anni
Ma perché l'hanno fatto amica non sono assoluta sono delle delle organizzazioni di beneficenza che mi restituiscono cinquecento dollari perché all'anno perché vado in palestra
Me li danno perché si sono fatti i conti che quando ne avrò settanta se sarò andato in palestra gli costano di meno
E se costo di meno alla compagnia assicuratrice costo di meno anche a uno stato insomma è ora è un ragionamento è un ragionamento
Un ragionamento molto semplice ecco io penso che questi aspetti vanno vanno veramente considerati in Italia devo dire che per alcuni per alcuni aspetti sulla prevenzione abbiamo una legislazione che avanti rispetto a tanti Paesi per esempio
Nella nelle vaccinazioni è stato uno dei primi Paesi al mondo l'Italia che ha reso obbligatoria
C'ha messo quasi dodici anni però ha ha reso obbligatoria la vaccinazione per l'epatite B una malattia che colpisce quattrocento milioni di persone sulla terra
E che nel momento in cui deve essere curata ha dei costi altissimi giusto per darvi un'idea dal mille novecentonovantadue al due mila e tre negli Stati Uniti sono stati trapiantati quattro mila novecento
Novantaquattro pazienti per malattie che del fegato legata all'epatite B con un costo di uno punto trenta miliardi di dollari
Quando una dose di vaccino costa venticinque centesimi ora non io non tornano non non sono bravo in matematica però la differenza la capisco anch'io insomma
è chiaro che un a andare a continuare a curare una malattia che non dovrebbe più esistere perché basta la Cina are
Tutta la e questo come è stato fatto nel nostro Paese con uno con si può fare per tante altre cose ecco io credo voglio finire qui con un altro aspetto
Che a me colpisce sempre molto ed è quello anche della programmazione che riguarda i medici in Italia siamo arrivati ad avere un medico ogni centosessantotto abitanti c'è il medico di Palazzo possiamo e non nel nel c'è il nella struttura c'abbiano Stroke nostalgia siccome distaccata riferimento e ora con con medico come medico ogni centosessantotto abitanti poi il pomeriggio beh questo lo sapete tutti abbiamo le sale operatorie chiuse perché non ci sono anestesisti e radiologi
Ma allora dico ma scusate ma non è che anche lì ci vuole una grande genialità nel capire
Che a distanza di otto anni di dieci anni avrò bisogno di tanti specialisti in quel settore non avrò bisogna magari di meno dentisti i dentisti sono cresciuti del novanta per cento in Italia
Dall'ottantacinque al due mila e tre
E insomma ora e è chiaro che quel questo questa programmazione va fatta e non è di ad esempio
E e veramente fasce negli Stati Uniti
Per non c'è un meccanismo molto semplice una conferenza dei Paesi di di medicina
Questi si riuniscono una volta all'anno e decidono quanti gliene servono tra dieci anni ad esempio dalla nostra parlavo l'altro giorno col presi dalla nostra università abbiamo duecentocinquanta iscritti all'anno e li hanno portati a duecentosettantacinque perché prevedono che tra dieci anni avremo bisogno di un di un da percentuale di medici in più nello Stato somma sono sono dinamiche che sono forse non è così molto semplice se se lei si affrontano guardando ai dati ora poi per divertirmi io
L'altro giorno per prepararmi a questo questa chiacchierata così sono andato perché non non l'ho mai fatto però volevo vedere sanata vedere nel sito di Forza Italia
Il programma di sanità e inizia con uno slogan farsi curare subito da chi e dove si vuole ecco insomma ecco questo ecco è molto è molto e molta Bellora però è chiara è proprio l'opposto nella programmazione perché se noi prendiamo ore e facciamo così allora ecco è meglio che resti sancì proviamo no non ci proviamo neanche
Quindi io quello che ritengo e che vada fatto una programmazione seria basata sui numeri e mantenendo lealmente la diciamo questo patto di solidarietà che per fortuna nella nostra Costituzione nel nostro Paese esiste grazie
Io do subito la parola al presidente Martini ma mi prendo trenta secondi intanto per ringraziare il il professor Marino
E poi per dire che del giorno delle verifiche sul campo
Nelle cose che partendo da altri approcci disciplinari sì troviamo verificati le ultime proprio suo marito non sono la controprova di una dopo un po'di finanza pubblica di una cosa che ha alcuni cultori di gestione controllo dicono da tempo
Che se la programmazione finanziaria
Ha come scopo esclusivamente quello di tagliare la spesa
Ma non parte da ragionamenti interni
Alla funzione di cittadinanza
E non investe il manager cosiddetto ma il signor Pubblico della della sua missione che la missione è esattamente quella di garantire il servizio dice dinanzi al sul territorio si tagliano le spese forze ma come dire si propongono coi effetti disastro così dal punto di vista anche della stessa Finanza perché si in Europa le condizioni per cui alternative crescono la finanza o meno dunque come dire impone controprova tra virgolette scientifica
Di chi sostiene che la promozione finanziaria deve fare i conti con le ragioni interne della funzione pubblica
Detto questo do subito la parola Presidente Martini e mi pare che diciamo stanno venendo fuori delle cose importanti mi sembra presidente
Meno male
Sì io cercherò davvero di essere breve anche perché chiedo scusa anticipatamente ma per il presidente della Toscana il giorno di Palio
C'è qualche c'è qualche lì liturgica diciamo incombenza che mi chiamerà tra un po'a insomma recarmi a Siena
Tra l'altro per fortuna non è molto lontana sono quindici se arriva presto
L'intervento di Marino è stato molto affascinante anche perché acconsentire fare una full immersion su un unico argomento su un'unica questione e questo è sempre diciamo anche un un grande vantaggio insomma o almeno consente poi di entrare davvero in profondità io purtroppo devo riportarvi
Ad una riflessione un po'più generale perché questo sono poi tutto sommato era il cuore del nostro ragionamento
E poi dopo aver fatto cinque anni l'assessore alla sanità io avevo un po'deciso anche per una questione di igiene mentale per un po'di non occuparmene insomma e quindi mi tengo un pochino alla larga da anche se poi è chiaro che mi sono argomenti molto interessanti sui quali sarà giusto tornare ma anch'io cito nero di sfuggito vorrei partire da
Così tre sensazione che io sei che io in questa fase in Coppa inizio legislatura che cosa abbiamo intorno a noi come Regioni come poteri democratici sul territorio
Io sento tre cose uno che ci sono grandi aspettative sulle regioni molto grandi aspettative forse persino troppo grande
Grandi aspettative che sono rese ancora più grandi dal fatto che c'è una tale sfiducia sui livelli nazionali
Che sui livelli regionali si stanno spostando
Punti di riferimento aspettative visione io sto vivendo questa esperienza persino le categorie economiche mi dicono lo Stato non investe investa la Regione come se fosse un'equazione così semplice io posso dicembre sta al Comune risposte ma però diciamo questo non quello di Piombino diciamo il Comune
Quindi questo è il e la prima questione molto dipende anche dal fatto come è stato detto che siamo diciotto regioni su ventidue io spero l'anno prossimo saremo diciannove perché il Molise mi sembra conquistati
Secondo punto il secondo punto c'è però uno scetticismo crescente sul federalismo nella società civile
E questo già è un paradosso
Grandi aspettative
E scetticismo crescente su persino tra quelli che qualche anno fa ai tempi in cui Massimo D'Alema presiedeva la la commissione bicamerale penso Confindustria artigiani come sindacati vedevano nel federalismo una grande risorsa
Oggi sono che gli dissi freschissimi persino sta stanno ringraziando preoccupati dal fatto che Bassan che Bassanini diceva che che è già già sulla via del Palio
Cavalchi
Che insomma diciamo il il la non attuazione del federalismo sta diventando critica del federalismo come se il federalismo fosse già fallito prima ancora di essere cominciato
Terza cosa che sento
E che noi saremo chiamati in questi anni
Insieme allo scenario nazionale
Ad una saremo chiamati a misurarci su un tema straordinariamente importante
Efficienza ed investimenti
Un grande sforzo di efficienze di rigore ma anche una grande capacità di investimento
Sono due cose che stanno insieme in questo quello che io m'aspetto nell'auspicabile vittoria del centrosinistra l'anno prossimo
Io non è che mi ha mi aspetto partendo da un'operazione verità che noi dovremmo fare mi aspetto un patto severo
Un patto severo fra lo Stato e le Regioni
Io me l'aspettavo ancora più severo di quello che stavano chiudendo oggi che tra l'altro è un patto molto bucherellato
Io dico sia di qualità sia un patto intelligente ne valga la pena questo è il punto non pongo il problema di sfuggire al patto dico almeno sia intelligente non come quello che stiamo impatto di stabilità che stiamo vivendo oggi che non blocca fatto le spese correnti e sta congelando gli investimenti
Questo è quello che sta accadendo vi dico almeno facciamo un patto serio intelligente
E penso che saremo chiamati ad uno sforzo di investimenti importanti perché un programma di rilancio non si fa solo da Roma
Non si fa solo da Roma
Ci sarà bisogno di una mobilitazione forte sul territorio ed avremo bisogno anche dalle regioni di produrre tanti fatti di qualità sugli investimenti
Io penso che noi dovremmo lanciare con forza nel programma del centrosinistra una parola d'ordine chiara noi non governeremmo solo da Palazzo Chigi
Poi governeremmo dal sistema delle istituzioni
Il però guardando non non è nulla di scoop non è scontato
Non è scontato anche perché
Insomma non è scontato da diversi punti di vista ma Suma su questo ci tornerò allora
Le regioni quindi come attori di questo processo di rilancio in questo quadro grandi aspettative scetticismo grandi sfide è un un bell'esercizio quello che ci aspetta allora la domanda mia e siamo attrezzati
Rispetto a questa a questa sfida e la pongo in due direzioni mi spiace non non potrò ascoltare Massimo quando interverrà ma magari mica c'era tornare un po'a riflettere su questo punto quando dico siamo attrezzati io dico in tutti e due i sensi
Siamo attrezzati noi nelle regioni a questa sfida
E siamo attrezzati noi a Roma
Nella cultura istituzionale del centro sinistra nazionale ai tendere così
Perché è un ruolo delle regioni dipende da tutte e due dipende dalle regioni di essere all'altezza della loro sfida e dipende dalla nostra cultura iscritti istituzionale di concepire il territorio come un soggetto del Governo
E non un un fatto di puro decentramento del governo e questo è una questione non ancora risolta a mio modo di vedere da tutte e due le parti ecco perché io vedo vedo una fase di dibattito molto interessante allora quali linee di pensiero mediazione possiamo provare a mettere in campo per potere
Dire di attrezzarci meglio in un quadro che è molto differenziato quando ho sentito quando si ascoltato i dati di Ignazio su sul sulla Sicilia o sulla Calabria li ho confrontati con quello che ho in mente della Toscana ma non solo della Toscana
So che ci sono delle differenze enormi insomma ma anche dentro le regioni ci sono differenze quindi siamo nessuno in una situazione davvero complicata allora tre idee generali e concludo
La prima è di ordine politico culturale proprio prima ancora che ragionare di cosa si deve fare e di col quale il quadro istituzionale di qual è il nostro pensiero su questo io che credo che dobbiamo individuare il terreno più propizio per i salti esaltare il ruolo delle regioni
E quando dico esaltare il ruolo delle regioni vorrei sorprendono più esplicito esaltare il ruolo nazionale delle Regioni
Perché forse uno delle trappole nelle quali impostiamo cadendo
Anche nei nostri governi regionale è un po'quello di intendere che forse l'unica cosa che ci viene chiesta che è comunque quella basilare
è quella di migliorare noi stessi dev'essere il più efficienti possibili noi stessi cioè io penso alla Toscana se Fo il meglio possibile in Toscana sono a posto poi quello che succede altrove
Cavoli loro e non è così io penso che noi due da questo punto di vista bisogna fare un passo avanti importante il terreno più propizio per esaltare il ruolo nazionale delle Regioni
E quello di operare al meglio per se stessi ma anche capire che deve funzionare tutto il quadro
Ed è funzionale l'insieme del sistema decide quindi la provocazione su alla domanda di De Ioanna quando diceva ma siete in grado di fare delle proposte tutti insieme io penso che sia una domanda fondamentale
Poi può darsi che abbiamo la competenza di metterlo ai in pratica o no e quindi può essere solo un livello propositivo ma intanto faccio un esempio se su uno dei punti più delicati due punti delicati la ripartizione del fondo sanitario
E il futuro del del federalismo fiscale vedi decreto legislativo cinquantasei
Fra le regioni del nord e del centro del sud in una logica di solidarietà ma che sia anche di innovazione di modernizzazione si trovano dei punti di equilibrio delle proposte che vanno al quadro nazionale politico e istituzionale
Beh credo che abbiamo fatto qualcosa di utile e se non lo facciamo non svolgiamo un ruolo nazionale restiamo le regioni cioè un livello di decentramento dello Stato nazione e non un livello di governo ancorato sul territorio
Che fa parte di questo sistema di questa governance generale io credo questo sia il punto fondamentale quando noi contestiamo la cultura leghista e diciamo noi siamo portatori di un federalismo cooperativo e solidale
Per il federalismo cooperativo solidale non è solo il federalismo che non si propone la secessione
E anche il federalismo che propone una sintesi più alta fra le esigenze diverse dei diversi territori c'è un patto quel che perché va costruito e questo mi sembra molto importante ma da questo punto di vista quindi molto davvero aiuta la possibilità di di poter intravedere questo contributo che si dà al Governo cederà
Seconda linea e tre e penultima dicevo risorse dicevo efficienza investimento rigori Investimenti investimenti rigore chiama insomma nell'ordine debole
Io penso che su questo punto noi abbiamo molto filo da tessere insomma in uso spesso questa terminologia tessile perché sono bene venendo da Prato dove la cosa che mi viene più più più più naturale
Per esempio sulla questione degli investimenti già Mercedes diceva qualcosa del sui fondi comunitari
Io penso che
Ci sono grandi opportunità e anche i grandi innovazioni da fare perché le risorse non sono infinite quelle che noi abbiamo però insomma risorse ce ne sono
Se non mettiamo insieme tutto quello che possiamo investire sul sistema Italia
Sul sistema territorio sussiste ma Kakà fondi comunitari risorse nostre fondi che vengono trasferite eccetera eccetera su incominciassero Bassetti si smuove essi qualcosa sul federalismo fiscale e si potessero determinare un po'di risorse da finalizzare seriamente mi sembra importante però anche qui c'è un bisogno di qualità
I finalizzazioni capacità di coinvolgere dinamiche Zarri
Il territorio insomma quindi l'investimento non è fatto soltanto per coprire un qualche viso che davvero abbiamo bisogno di una crescita di di anche di di cultura che resa su straordinariamente esce necessaria dal fatto che ormai è del tutto evidente insomma la competizione per territori come si chiama
Non solo per impresa o per settori ma la competizione per territori è una cosa vera insomma noi la vediamo così come De Ioanna parlava del del dell'inchiesta sui francesi anche noi abbiamo segnali positivi e negativi del fatto che i grandi investitori scelgono la Toscana Hall lasciano la Toscana
Scelgono collare sta accadendo in questa fase sia l'uno sia l'altro a seconda di come gli indicatori di competitività generale di di di valore del territorio nel suo insieme in ragione degli investimenti fatti funziona quando funziona
E la domanda è sempre più forte in questa direzione sulle infrastrutture sulla formazione insomma ecco questo tema degli investimenti io lo vedo assolutamente importante e rimanda ad un'altra questo è il tema della governance del sistema
Insomma molti soldi si sa somma si utilizzi si valorizzano meno usiamo questa formulazione anche perché non funziona tanto bene il sistema insomma c'è c'è l'abitudine un po'ognuno di progettare per sé di programmare per sedi spendere per sé
E si fa una grande fatica lo dico da una terra dove i campanilismi localismi insomma alla poi sicuro tempo ai pali insomma siamo alle contrade insomma non è nemmeno la questione del campanile sesamo proprio al al microfono
Al microcredito e anche Matteo da un punto di vista culturale sul tema dell'efficienza due due sole proprio annotazioni velocissime perché non non c'è il tempo
Noi sulla questione del della riorganizzazione del welfare io sento che abbiamo una una grandissima sfila davanti a noi
Perché non c'è verso insomma noi non possiamo immaginarie di restare fermi a quello che essi c'è una domanda di quantità e di qualità di assistenza che sta crescendo e cambiando
C'è un mondo di risorse che sta diminuendo noi non passiamo giunta regionale in cui non c'è un assessore che fa una comunicazione che dice è diminuito il fondo capiterà anche in Piemonte ed eminente non non è una minaccia è una
Ed è una costatazione è diminuito il fondo su sul sociale sul su sul sugli affitti quello sul diritto allo studio quello sta diminuendo tutto e cresce una domanda anche in termini di qualità come si fa fronte a questo
E questa è una ora si dirà dicendo dice come si fa concrete
Cioè io penso che questo è davvero il tempo quando penso al programma di Prodi alla fabbrica eccetera penso
Poi questo su all'EUR alle tre quattro cose fondamentali cui di cui discutere soprattutto in un momento in cui la questione si è riaperta in un distinguo dibattito fondamentale anche in Europa
Non è questa la sede sicuramente perché perché almeno per me per parlare di Blair e di ciò che sta accadendo ma insomma io positivo la provocazione diciamo l'iniziativa di Tony Blair
Cioè non la vivo preferita soltanto all'agricoltura insomma mi sembrerebbe banale
La vivo come un una battaglia politica culturale dagli aspetti inquietanti è interessante inquietante intrigante glielo dico così con un altro formula mi rendo conto troppo sintetica ma in cui la domanda è
Insomma il nostro Stato sociale e quello delle protezioni delle garanzie dell'immobilismo o è quello del dopo secondo me con rappresentazioni forse anche troppo semplificate perché poi non è così davvero però è una domanda rilevante sulla sulla quale siamo chiamati a misurarci e sulla semplificazione
E ha avuto molto piacere di ascoltare le parole di Mercedes riguardo al taglio dei tempi il tratto venendo in macchina guida Firenze assieme a a campo flette somma parlavo proprio di queste cose io credo che noi a questo tema non possiamo sfuggire più neanche per un mese questa è la questione che tutte le i governi regionali comunale devono prendere corpo io non posso immaginare che in tutta la campagna elettorale in Toscana mi hanno detto sette bravissimo insomma abbiamo vinto discreti risultati
Ma l'ho detto però è insostenibile il peso della burocrazia dei tempi cioè che un passo mi avvio per i prossimi cinque anni a sentirmi ridire dirò tutto tutte queste cose questa cosa va presa davvero per lo stomaco
E non è un problema di tagliare i singoli tempi quanto ci mette a fare quello otto mesi allora mettici né quattro e per quanto ci mette a fare questa cosa sei giorni medicine due non funzionerà mai
Va cambiato il meccanismo ora io sentire devo dire sono interessato lavoriamoci anche insieme studiamo cioè secondo me io non so se Fools può funzionare quel modello che dici tu che però mi sembra interessante su cui lavorare
Io dico solo questo che forse un'altra pista culturale su cui lavorare e questo se l'ente pubblico è capace di indicare con una certa chiarezza
E precisioni quello che è il risultato che vuol ottenere sul territorio allora la mia idea è questa quando il progetto del singolo del comune
E quanto più il progetto del sì e vicino al risultato atteso tanto meno burocrazia c'è c'è tendenzialmente zero setto Progetto realizza la mia intenzione e non ti chiedo nulla
Io ti venga interpellare solo quando mi rendo conto che tu stai andando fuori dal dal seminato
è un tema cioè io penso che già lavora su questo perché se no tanto non ci si farà
Non ci si farà però guarda il tema della semplificazione è diventato decisivo uno di quei segnali culturale forte finisco davvero perché se no poi mi mi accaloro perché questo è un tema che mi appassiona l'ultimissima questione
La pista poi c'è quella questo costituzionale istituzionale in senso proprio io
Devo dire a mio giudizio che siamo nel pantano più più totale almeno le federalismo è è un simulacro insomma non esiste niente nella relazione con il Governo che assomigli a un qua ha qualcosa del patto interistituzionale uno scambio di di niente zero assoluto
Siamo arrivati al paradosso ormai ai ai paradossi assurdi Massimo ricorda quando lui era presidente del Consiglio dei ministri e si faceva la Stato Regioni se capitava che un perché che un progetto di legge
Rischiava di andare alla Camera prima che passasse la conferenza del alla stato regioni sa succedeva un guaio istituzionale non banale insomma si si discute evasa bisognava prove ci fosse
Una ragione oggi siamo arrivati che la legge finanziaria il decreto sulla competitività le grandi questioni fondamentali noi le vediamo qua a volte quando sono già state approvate da uno dei rami del Parlamento è quasi impossibile quindi siamo nel pantano e non possiamo restarci io credo e qui e qui voglio concludere su ma io credo che la cosa fondamentale
E che noi diamo credibilità a un processo di completamento della riforma lo dobbiamo dare credibilità e quando dico completamento non soltanto la riforma del federalismo perché io condivido io mi ricordo con Massimo aveva parlato in altri convegno condivido uno spunto che lui dette in un intervento non si può immaginare questa riforma separata dal dal resto
Dalla riforma dello Stato dalla riforma cioè
Ora in questi anni siamo andati avanti un po'a strattoni siamo andati avanti forse per necessità io non sono così critico con la decisione che fu presa nel due mila uno di andare avanti
Per fare la riforma del titolo quinto non non cioè capisco le obiezioni ma non sono così critico ma adesso e alle nostre spalle oggi abbiamo bisogno di rimettere insieme il quadro
E forse ecco questa è un'altra delle grandi questioni che nel programma che deve uscire dalla fabbrica deve venire fuori con chiarezza il bisogno di un quadro organico lavorare molto
Lavorare molto sulle competenze concorrenti
Quindi l'errore grave che il governo ha fatte di aver scelto nella riforma costituzionale la pista della separazione rigida delle competenze
Questa te e questa mia ma non funziona ma non esiste in una società complessa come questo non esiste cioè quante saranno le le le funzioni davvero di esclusiva competenza dello stato di esclusiva competenza alle Regioni
Saranno quattro da una parte uno due dall'altra ma tutte le atti cinquecento competenze sono tutte concorrenti
Io ho partecipato alla convenzione per la scrittura della Costituzione europea noi ci siamo arrovellati in un anno e mezzo per discutere come fare funzionare le competenze concorrenti
Perché questo è è la modernità non la separazione cioè mi sembra una follia e terzo leggere meglio rapporto con l'Europa ecco questo forse un punto che noi dobbiamo recuperare nel nostro impianto costituzionale
C'è l'esigenza di vedere l'organizzazione dello Stato italiano quindi alla Repubblica italiana Stato Regioni enti Autonomie
In un quadro europeo per esempio il Processo di Lisbona Senussi mai se non lo si immagina incardinato sulle regioni vuol dire che non andrà avanti niente insomma diciamo
Dichiariamo a priori che non andrà avanti nulla somme qui e poi dopo ecco io credo che queste sono le cose che ci spettano riprendere un'iniziativa con le parti sociali
Perché se ripartisse un moto di simpatia magari in nuovamente argomentata sulle questioni del federalismo la parte del mondo del lavoro dell'economia del della cultura sarebbe molto importante perché ora come ora sembra una battaglia solo nostra
Una sfida fra presidenti mai governatori tra presidenti assessori e ministri sulle competenze sembra quasi che agli imprenditori non gliene freghi nulla ma non è così
Sanzionare insomma se se ne rendono conto o ai professionisti o ai professori universitari ecco queste sono un po'le cose che vedo insomma mi sembra che abbiamo molto lavoro da fare e se ci lavoriamo seriamente forse possiamo via via essere più attrezzati
Allora il il presidente D'Alema che ci ha seguito pazientemente da stamattina tira le conclusioni però vi propongo un break di dieci minuti rigorosi così possiamo salutarci e commentare e tra dieci minuti siamo qui a sentire il presidente D'Alema
Non va
Benissimo
Rilevanza anche
Ma credo che il tema di questo seminario
Che poi si concluderà domani con intervento di di di Giuliano Amato
E
Per quanto sentito oggi sono quelle cose che ho saputo di ieri
è un tema essenziale
Che nella definizione di un progetto per il futuro del nostro Paese
E io arriverò al tema del territorio diciamo ma facendo un po'un percorso inverso cioè credo che ripartire dal territorio è un'affermazione che dovrebbe essere completata nel senso di dire per contribuire
Ad una rinascita del nostro Paese
Questo è il compito che il centro sinistra di fronte a sé
Promuovere io non credo che la politica dei termini
Ma la politica può promuovere accompagnare incoraggiare rimettere in movimento le forze per una rinascita del nostro Paese
E e molto importante che sin d'ora noi lavoriamo a costruire un progetto per il futuro dell'Italia
Non solo perché non credo che ci possiamo accontentare di andare verso le elezioni confidando di su quel sentimento che pure così vasto di rigetto verso il governo della destra al governo Berlusconi sentimento di rigetto verso Berlusconi la sua politica così ampio da vere diciamo illuminato persino la relazione di Follini al congresso dell'UDC sono ormai è un sentimento che si espande fino all'interno della maggioranza di governo e dunque a maggior ragione presente tra i cittadini italiani
Però io credo che questo non sia sufficiente
Non è sufficiente soprattutto a sostenere una prospettiva di governo futura che si presenta come una sfida assai difficile
E che ha bisogno di essere alimentata sin d'ora anche da una speranza da una ragionevole speranza
Che sappia rimettere in movimento energie
Suscitare
Fiducia
E noi avvertiamo che nel paese
Questa voglia di fare questa speranza nel futuro
Cominciano seriamente ad affievolirsi
Badate anche una vicenda che è stata letta in tanti modi diversi ma certamente si presta a diverse chiavi di lettura come l'esito del referendum sulla fecondazione assistita cui certamente ha pesato anche una certa quota di astensionismo militante cioè eticamente religiosamente motivato
Tuttavia è stato anche in una siccome non credo che insomma vivo valenza sia la capitale del del movimento del movimento cattolico italiano parlo della provincia dove sta la più bassa la percentuale dei votanti
Cioè non c'è una corrispondenza tra mobilitazione ecclesiale percentuale dei votanti
Io credo che quel voto rispecchia anche una dose notevole di distacco dalle istituzioni di sfiducia
Della democrazia
Di lontananza da un tema avvertito come un lusso per un paese alle prese con bisogni molto più elementari e drammatici
E questa caduta della partecipazione lamento in parallelo con la caduta dei consumi Dakota dei consumi non è soltanto il riflesso di una riduzione del reddito disponibile
E anche il riflesso di un sentimento di paura del futuro
L'idea che anche il reddito disponibile conviene metterlo da parte perché non si sa che cosa accadrà domani
Quindi noi parliamo di un Paese che da questo punto di vista in un momento non soltanto quindi per le difficoltà economiche politiche ma c'è anche una psicologia di massa che riflette un senso di paura del futuro
E caduta quella fiducia nel progresso che è stato la forza motrice dell'impegno di generazioni Generazione Italia
Fiducia nel progresso fiducia nella scienza
Ci sono certo delle ragioni molto profonde non sono nazionali diciamo di questo stato d'animo ma sicuramente il nostro Paese appare oggi fortemente investito di questo
Di questi sentimenti negativi
E un'opera di governo che voglia rimettere in movimento il Paese deve essere in grado anche di suscitare delle energie positive oltre che di
Attivare delle politiche in grado di incidere e di gridare in vigore
All'amministrazione all'economia tutti i settori della vita poi
La sfida sarà difficile perché la crisi italiana aspetti di lungo periodo non è riducibile soltanto alle responsabilità del governo di centrodestra
Che ha avuto la responsabilità secondo me come poi cercano di dimostrare di affrontare questa crisi con una ricetta sbagliata che ha finito per aggravarla
E anche se con a mio giudizio ha avuto la grave responsabilità di fare delle politiche che hanno diviso il Paese
Rendendolo più debole in un momento in cui invece avevamo vi abbiamo bisogno del massimo di coesione delle forze
Soprattutto delle forze vive del nostro Paese per affrontare la sfida ma la sfida viene più da lontano
C'è
Le cifre cifre della perdita di competitività dell'economia italiana sono cifre che esso impressionanti compongono un quadro impressionante
I di stagnazione economica di perdita di quote di mercato di crisi industriale
Alimenta non sentimenti diversi Paure la Cina viene evocata come questo
Sto mostro incombente con un sentimento che non è comune a tutti i Paesi del mondo in altri Paesi la Cina vista molto più come un'opportunità
Di crescita economica integrazione economica
Si imboccano protezioni
Vengono alimentati improbabili rimpianti se ci fosse ancora la lira
Salvo naturalmente che è molto difficile
Calcolare i i guai che lei muro a evitato
Fermo restando naturalmente che nel passaggio dal dall'Eur dalla lira all'euro certamente sarebbe dovuto lavorare per evitare fenomeni speculativi che vi sono stati ma è evidente che non solo la prospettiva di ritornare alla lira non ha un una minima base di realismo se noi fossimo nella lira saremmo stati investiti dalla crisi di questi anni in modo tra ma d'inflazione e crescita tassi di interesse
Insomma c'è il rischio di una spirale regressiva
Di una incapacità di reagire
Vedete mi ha colpito
Gendo di Brodie Nardozza subito in italiano e poi quello di Trigilia che
Una guida per questo tipo di seminario sullo sviluppo locale che poi utilizzerò una citazione che fa Nardon sì che mi sono poi andato a vedere del libro di cipolla sul
Sulla storia dell'economia italiana e cioè il parallelo fra la crisi attuale che investe l'economia italiana e la grande crisi l'inizio del grande declino dell'Italia all'inizio del secolo diciassettesimo quando il il made in Italy di allora
Che poi era lo stesso il tessile l'abbigliamento
Non sono cose che si improvvisano diciamo
Entrò drammaticamente in crisi
Perché le grandi in azioni moderne che si affacciavano sulla scena europea la l'Inghilterra la Francia l'Olanda passarono dalla bottega artigiana alla manifattura la fabbrica
E con l'inizio di una produzione di tipo industriale tra virgolette l'abbattimento dei costi mise fuori mercato diciamo i prodotti di qualità
Che si tesse Ivano nelle città italiane dell'Italia centrale dell'Italia del no
E d'inizio un declino
A cui l'Italia di allora non seppe reagire con la grande crisi economica dell'Italia la perdita di quella centralità nelle città italiane che erano state una de de dei luoghi più avanzate della civiltà della cultura e della ricchezza
Nell'Europa rinascimentale incomincia allora
E l'incapacità di reazione dell'Italia in punti cinesi di allora erano l'Inghilterra la Francia va
L'incapacità di reazione dell'Italia fu marcata da due fattori determina
Il primo fu la debolezza della politica
La mancanza di un potere politico forte
In grado di mettere in campo una politica pubblica tendente a riorganizzare l'economia in fondo
Quelli erano stati nazionali forti
E la crescita delle attività industriali si accompagnavano of l'impulso che veniva da potevi centralizzati e forti
La seconda ragione fu il corporativismo
La difesa delle corporazioni
è interessante perché è straordinariamente moderna questa analisi
Furono le corporazioni di arti e di mestieri che erano stati la forza dell'economia delle città italiani del Rinascimento a opporsi
Alla produzione occorre
Massiva di tipo manifatturiero industriale che metteva in crisi potere professionali
Della bottega artigiana
E
Reagirono attraverso un processo di delocalizzazione cioè le botteghe si trasferirono dalle città le campagne per potere contare sulla su un più basso costo del lavoro anche questo è straordinario
Si pensò di reagire
Non attraverso un salto qualitativo dal punto di vista dell'innovazione dell'organizzazione produttiva delle macchine
Ma attraverso una riduzione del costo del lavoro che consentisse la vecchia struttura corporativa di sopravvivere ai tempi e inizio il declino del tre maggio
è interessante questa rilettura di Jean per la lettura un po'mia però
Ma credo che i dati sono questi interessante questa rilettura perché credo che ci metta di fronte ai due problemi cruciali
Anche per l'avvenire del nostro Paese
E cioè
Si discute molto nel centrosinistra se il nostro tornare al governo deve avvenire più
Nel senso diciamo di una rilancio di quelle politiche neo liberali che hanno in parte caratterizzato l'esperienza del centrosinistra gli anni Novanta rispetto alle quali diciamo diciamo che fa delle autocritiche
Oppure più nel senso di una centralità delle politiche pubbliche
Ora probabilmente come mi sforzerò di dimostrare io credo che non ci sia contraddizione fra questi due poli
Cioè che il Paese ha bisogno di più concorrenza
E quindi di portare avanti un processo di liberalizzazione e ha bisogno di uno una politica più forte e politiche pubbliche più incisivo
Non credo che ci sia contrasto tra questi due popoli tra questi due aspetti
E penso che il progetto del centrosinistra debba essere un progetto che punta su tutti e due queste le
Un sistema di poteri pubblici non uno Stato centrale poi verremo perché così importante il dibattito di oggi perché è chiaro che quando parliamo di politiche pubbliche ci riferiamo oggi
Ad un concetto assai più ampio che deve inglobare la dimensione territoriale
E uno
Fa ormai dimenticato per politiche pubbliche si intende qui ed è per certi aspetti sono politiche pubbliche che hanno un riflesso sull'economia italiana anche le decisioni delle grandi istituzioni mondiali
Dalla Organizzazione mondiale per il commercio per politiche pubbliche oggi intendiamo qualcosa di molto più complesso che non l'azione dei governi nazionali
Ma ecco il Paese ha bisogno di politiche pubbliche più incisive ed autorevoli
E ha bisogno di più concorrenza
E cioè di portare avanti in particolare in alcuni settori quel processo di liberalizzazione che il centrosinistra aveva avviato e che paradossalmente è strano dei paradossi dell'Italia
La destra ha bloccato
Resta la scelta una ricetta opposto
Meno politiche pubbliche cioè meno tasse e poi versione significa meno politiche pubbliche politiche pubbliche meno autorevoli
E meno concorrenza
Paradossalmente anche qui
Si dimostra che non è vero che una politica di liberalizzazione una politica di smantellamento dello Stato
Vedete per avvalorare questo discorso
Io mi permetto ancora di fare una riflessione sul passato un passato molto più recente
Se noi pensiamo alla vicenda del nostro Paese nel secolo scorso
L'Italia è un Paese che ha avuto una posizione economica abbastanza marginale rispetto ai grandi processi di modernizzazione che hanno investito l'Europa il mondo occidentale
Salvo in un periodo del tutto straordinario che va dalla fine della seconda guerra mondiale fino all'inizio degli anni settanta ma in realtà il cuore di questo per idea cinquantatré sessanta però del cosiddetto Miracco Italia
Un periodo nel quale la crescita dell'economia italiana è stata impetuosa
Italia cresciuta con un tasso
Doppio a quello degli Stati Uniti circa e questo per in quel periodo
Con un tasso di crescita assai superiore anche a quello dei grandi Paesi europei quello fu un periodo d'oro per l'Europa come raccontano gli economisti
Troppo usciva dalla guerra
Naturalmente il servo ore della ricostruzione della vita ritrovata certamente uno delle ragioni fu una ragione se politica psicologica
Un Paese usciva dalla lunga compressione del fascismo
La libertà alla ricostruzione sono molle la Spagna ha beneficiato di questo poi franchi Spagna del dopo franchismo ha compiuto un grande balzo in avanti non c'è dubbio che ci fu anche come dire una ragione congiunturale
E beh incomprensibile
Ma ecco quali furono gli ingredienti
Di questo straordinario Periodo di crescita del Paese lo dico perché
Nel considerare il passato alla luce delle difficoltà presenti molto spesso nel dibattito pubblico si dà l'idea che insomma non siamo in difficoltà perché abbiamo una moneta forte prima la lira ci aiutava delle esportazioni
O perché appunto lo spirito imprenditoriale dei nostri piccoli imprenditori e soffocato dal peso del sistema fiscale cioè mi riferisco ai temi della propaganda della centrodestra no sono questi
In realtà oppure perché come dice Tremonti il mercatismo di una sinistra neo liberale ha fatto cadere ogni barriera e ha favorito incoscientemente
L'invasione del nostro Paese da parte dei prodotti cinesi
Ora se noi ripensiamo alle ragioni di quella straordinaria stagione di crescita lei ci rendiamo conto che in realtà
Ciò che segnò quella crescita
Non fu la mancanza di vincoli di lacci laccioli le politiche di defiscalizzazione o la debolezza della lira
Ho il Protti o le protezioni
Fu esattamente il contrario
Miracolo economico avvenne nel clima
Segnato dall'abbattimento del protezionismo fascista anzi la politica degasperiana fu quella di una internazionalizzazione dell'economia italiana
Una forte apertura alla concorrenza internazionale
Quindi il sistema produttivo italiano fu esposto alla concorrenza internazionale
In secondo luogo fu fatta una politica della lira forte contro l'inflazione
La Banca d'Italia di Donato Menichella restò famosa diciamo per una politica di difesa del valore alto della vita diventasse un artificioso moneta forte
Integrazione internazionale forte concorrenza internazionale
E politiche pubbliche di grandissima incisività
Attraverso le partecipazioni statali
Furono ciò che in altri Paesi paesi è stata la grande industria privata grandi industrie grandi gruppi industriali
Con fortissima capacità d'investimento
Investimento anche a redditività differita diciamo quello che è più difficile per il piccolo imprenditore
E i grandi politiche di investimenti pubblici
La crescita non fu sorretta né dai consumi né dalle esportazioni
Dagli investimenti
Se si vanno a vedere i dati anno per anno
La crescita del PIL fu sorretta innanzitutto dai grandi investimenti pubblici e privati
Che modernizzare hanno il Paese e sostengano le correnti
E naturalmente tutto questo diciamo questa crescita della concorrenza
Questa crescita della produttività
Certamente si valse anche della forte pressione demografica della disponibilità di manodopera dei grandi flussi migratori di una società aperta questa gente che veniva dal Mezzogiorno per andare a lavorare nelle grandi fabbriche del Nord
Dalla presenza di una nuova generazione di una nuova leva che voleva lavorare per affermarsi nella vita farsi strada
Ora io non credo che si possano per costruire artificiosamente condizioni di questo tipo sono legato a una certa epoca della storia del nostro Paese
Però io credo che ci sono alcuni fattori nell'Italia di oggi e di domani che possono svolge una funzione cercherò di spiegare quali sono questi fattori
Ma ecco la chiave del successo non fu la filosofia del piccolo è bello non abbiamo bisogno della grande impresa all'elogio del sommerso e tante altre scemenze che ci hanno angosciato nel corso di questi anni
Però sono
Non fu questa la chiave del miracolo italiano
Nemesi valutazioni competitive della lira questo venne dopo
In una fase oramai difensiva non più spazi
In una fase in cui il grande processo di modernizzazione si era arrestato
E si era arrestato anche
Perché la crisi dell'industria italiana
La crisi della grandi industrie italiane
Non qui dalla forza della concorrenza
Dall'apertura dei mercati come dice Tremonti ma al contrario ma qui dalla mancanza di concorrenza
Da un sistema di protezioni pubbliche
Che hanno messo la grande industria italiana riparo dalla necessità di dovere investire sulla produttività e sull'innovazione
Questa è la verità
Dal fatto che la più grande impresa italiana ha potuto godere di un mercato protetto perché si impedì che un suo concorrente potesse entrare sul mercato italiano quanto bene avrebbe fatto lo dicono tutti anche i dirigenti della FIAT se l'Alfa Romeo la si fosse venduta ai giapponese a qualcuno che venisse qui a fare le automobili e che costringesse la FIAT migliorare dice e
E stato del sistema delle protezioni che ha fatto invecchiare la grande industria italiana e chi ha fatto pensare che si potessero mantenere grandi quote di mercato anche senza investire sull'innovazione
E sulla qualità
E la fragilità di questo sistema industriale è nato anche dalla scarsa trasparenza scarsa contendibilità degli assetti proprietari
Questa è la verità
Diciamo se
Anche oscuri immobiliaristi dietro i quali si è appurato che non ci sono neppure io adesso nell'ordine ma rappresenta no
Rappresentano una minaccia tale da da mettere e siamo in una condizione di paura i salotti buoni del capitalismo italiano
Questo non dipenderà solo dal fatto che queste persone sono cattive o non lo so io non lo so non li conosco diciamo dipenderà anche dal fatto che c'è una fragilità di quegli assetti proprietari
Sinceramente non ha eguali in nessun Paese grande paese capitalistico del mondo in un capitalismo familiare asfittico
Che si è appoggiato sulle grandi banche pubbliche che ha preferito fare debiti e anziché capitalizzare l'impresa di tanti difetti che vengono abbastanza da lontano
Ripeto non sono stati i cinesi a creare questi guasti
Noi ci siamo trovati esposti alla competizione mondiale alla globalizzazione quando oramai questi guasti si erano già determina
Il sistema era profondamente indebolito
E forse noi qui si c'è un tema di riflessione autocritica non abbiamo usato fino in fondo la leva delle privatizzazioni per cercare anche di fare politica industriale
Qui davvero presi da una ortodossia
Liberista diciamo
Che forse nasceva più da da da dei complesse o dalla necessità di liberarsi Complessi che non da un esame più attento delle necessità del paese
E poi c'era stato il degrado delle politiche pubbliche
Certo sarebbe sbagliato dire che in Italia non c'erano le politiche pubbliche nel settanta anni anni ottanta ma quali politiche pubbliche
Politiche pubbliche che appunto hanno incentivato la collusione tra economia e politica attraverso il governo dei sistemi degli appalti attraverso il clientelismo
E anziché politiche pubbliche in grado di incoraggiare la selezione di qualità la meritocrazia anche nei sistemi imprenditoriali
E in grado di fornite Indirizzo di politica industriale e dello studio
Allora se è così io credo che così
Perché questa è la verità
E credo che non sia contraddittorio che noi
Guardando al futuro diciamo che questo Paese ha bisogno di più concorrenza
Penso alla necessità di portare avanti con coraggio processi di liberalizzazione in settori essenziali Energia e il Gas le professioni
I servizi del
E l'elenco è lungo diciamo
Dove bisogna introdurre una maggiore concorrenza
Non c'è dubbio che c'è un problema anche di concorrenza fra sistemi locali nel quadro di una politica di solidarietà ma questo non significa togliere diciamo
Il sale della competizione
Abbiamo bisogno anche nell'ambito di politiche pubbliche di introdurre criteri di selezione di merito più rigorose
Parlerò a proposito di diverse questioni che sono stati toccati qui
Quindi guai mai se noi dovessimo arrestare un processo di liberalizzazione e di liberazione del Paese da incrostazioni corporative da rendite monopolistiche su
Pochi cenni
L'informazione
Non ultimo settore eccetera ma non si tratta soltanto della libertà dell'informazione che è un tema che pure ci sta a cuore si tratta del fatto che il duopolio televisivo è stato un freno alla modernizzazione del Paese
In un settore così delicato e importante come quello delle telecomunicazioni
E dall'altra parte più politiche pubbliche
Nel campo della scuola dell'università
Che significa più risorse diciamo le cose come stanno nei limiti del possibile ma più risorse con usate in modo più intelligente selettivo ma inesorabilmente anche più risorse nel campo della ricerca
Non possiamo continuare a baloccarsi sul fatto che è vero che il buco nero in Italia e la spesa privata per la ricerca che la spesa pubblica è bassa ma è insomma sulla soglia minima di un Renzo europeo non è non è fuori scala mentre quella privata e fuori scala
Però inutile lamentarsi di questo
E così
E quindi è evidente che dato il carattere del sistema produttivo del nostro Paese indiscutibilmente la mano pubblica deve stare deve sopperire lo deve fare da volano perché ho saranno investimenti pubblici o saranno investimenti privati fatti a colpi di defiscalizzazione
Quindi diciamo pubblici
è il vero problema è come queste questo è necessario investimento necessario sacrificio del Paese
Sia utile cioè la selezione la qualità della spesa cioè il fatto che dovendo fare un grande sacrificio per raddoppiare la spesa per la ricerca e innovazione non la possiamo redistribuire secondo un criterio baronale accademico
La dobbiamo distribuire secondo una visione dello sviluppo del Paese
Che significa che noi dobbiamo investire sulla ricerca di base perché quella è sempre e comunque la cosa più importante
La ricerca cosiddetta libera
E poi dobbiamo investire in quei settori in cui pensiamo che si possa essere competitivi
Che non sono oramai tutti
Perché alcuni treni li abbiamo perduti
Che sono laddove c'è una massa critica di intelligenza di risorse di impresa
E e pensiamo di potercela fare il che significa fare politica industriale
Desirée non può esserci una una politica della della formazione della ricerca scollegata da una politica di sviluppo
In modo dirigistico no spostando su questo piano ecco qui cominciamo ad avvicinarci al tema specifico cioè è evidente che noi dobbiamo pensare ad una politica industriale che sulla politica concertata
Con le grandi forze sociali
E con il sistema dei poteri che non è soltanto il governo nazionale
Perché ci sono aspetti di questa politica che non possono che essere portati avanti dalle istituzioni decentrate dei poteri locali da dei governi regionali sia a seconda di di quale aspetto in una scala che sia ragione ma dentro una visione generale dello sviluppo del Paese
E quindi così come la concertazione è stata la carta vincente per affrontare il tema del risanamento io credo che questa idea di una concertazione di di nuova generazione concertare per lo sviluppo concertare per l'innovazione
Concertare per la modernizzazione del Paese mettendoci intorno a un tavolo e vedendo che cosa fa chi fa che cosa
Per questo io dico non si può dividere l'Italia perché noi siamo un Paese che ha bisogno di un patto sociale forte
Tra cultura impresa lavoro e istituzioni
Quindi chiaro questo configura un'idea generale del governo del paese
Che
Punta da una parte ripeto sulla necessità di concorrenza d'altro canto poi
In modi diversi tutti i voti a quando diciamo ci vuole inclusione ma ci deve essere spazio anche per i talenti per i meriti per il merito mi a diffondere la cultura ma bisogna puntare anche sull'eccellenza votiamo intorno a questi due gol se non fosse un peccato mortale diciamo citarlo perché
Non lo faccio no
No però lo slogan era bello
Lo slogan era bello Fox fu portato avanti male diciamo per questo perché non vale la pena di Juan ma
Ma lo slogan era bello
Quindi
Terminerà conciliare meriti Edison
Ora io credo che
Questo questo significa fare politiche in grado di mobilità dell'intelligenza del Paese
E puntare anche dal punto di vista dei fattori della competizione puntare più sulla produttività del lavoro
E meno su altri fattori che invece in questi anni sono stati indubbiamente
Quelli su cui si è tenuta
Cioè
Noi non abbiamo avuto noi non abbiamo una perdita di competitività da costo della se ci confrontiamo con l'economia paragonabili con la nostra
E stiamo attenti perché i mentre invece abbiamo una pericolosa stagnazione della crescita della produttività del lavoro
Io mi permetto di dire che non c'è una grande crescita della produttività del lavoro anche perché se il lavoro è precario ed è pagato male
è improbabile diciamo che ci sia un grande salto qualità collettiva dal
Cioè la precarizzazione del lavoro
Cioè si investe sull'innovazione cioè sulla produttività in sistemi in cui le imprese sono anche sospinti incalzati da una politica
Per salariale che premia la la qualità insomma quando si devono pagare alti salari l'imprenditore costretto a cercare di risparmiare senso di guadagnare margini di produttività
Se può pensare di di cavarsela diversamente lo stimolo dell'innovazione minori non è mica vero diciamo che i bassi salari sono sempre un bene per l'economia se
A parte il fatto che è difficile che i con i bassi salari incrementare i consumi
Ma poi certamente viene anche meno un forte stimolo all'innovazione e alla crescita di produttività
Io credo quindi che il problema che si pone nostro paese è quello di un nuovo equilibrio tra sviluppo
E coesione sociale
E di ripensare la coesione sociale in funzione di un progetto di sviluppo di modernizzazione e di rilancio della competitività dell'Italia
E io credo che se appunto il problema italiano ma non solo italiano ma europeo è quello di costruire comincia Trigilia con una bella espressione diciamo nuovi ponti tra stato e mercato
Che poi si tratta insomma i due termini quelli restano sa che provi a pensare in modo innovativo come si costruisce un rapporto una dialettica tra stato e mercato
Io penso che questo non sia pensabile in un Paese come il nostro senza considerare l'articolazione dei poteri
E la configurazione reale dell'Italia
Cioè questo non può avvenire dentro una visione centralistica del nostro Paese e dell'esercizio del potere nel nostro Paese né né quiz apro una parentesi che aprono considero molto importante
Domani potrà avere un suo sviluppo
Ne a prescindere da quale destino avrà l'Unione europea
Qui è aperta una questione cruciale
Da cui dipende largamente insomma anche il futuro di un Paese come vedete io io ho letto con interesse il discorso che ha fatto Tony Blair di fronte a però purtroppo non ho potuto essere lì perché c'era la riunione della direzione del nostro partito
E onestamente credo che quando Blair mette l'accento sulla modernizzazione
Dell'Europa
Sulla necessità di spostare le risorse dalle politiche di tipo assistenziale e certamente lui centra un esempio alza
Finanziamento della politica agricola verso l'innovazione
Io credo che ponga delle esigenze assolutamente condivisi
Dove sta la debolezza di quel discorso
Al di là diciamo della facile polemica sul fatto che le responsabilità chi ha la Gran Bretagna non ultima quella di avere firmato l'accordo del due mila due che di fatto ha non dico bloccato ma certamente tolto molto molta verve dalla riforma della politica agricola comune
Si dice ma malignamente che tra i massimi beneficiari dei contributi c'è la regina insomma credo che si tratti di questo tanto del fatto che sono innovare nei discorsi è molto più facile che poi innovare concretamente Vanotti scontri con interessi costituiti abitudini gruppi di pressione
Vedete il il dramma dei dei nostri Paesi che gli interessi costituiti che rappresento che hanno un interesse col di tipo conservativo sono appunto costituiti
Gli interessi nuovi che si vorrebbero favore non sono costituiti quindi pesano sempre di meno
Nel mercato della democrazia che sembravano
Be facciamo i negoziati con l'America Latina per la liberalizzazione del commercio dei sono difficilissimi perché è chiaro che se importiamo la carne dall'America Latina e produttore di carne europea s'arrabbia
Naturalmente una delle difficoltà è che al tavolo di questi negoziati mancano che i consumatori di carne i quali di fronte alla prospettiva di poter riavere la carne di buona qualità a basso costo non si metterebbero a piangere come invece c'è quindi i funzionari europei rappresenta hanno un cittadino europeo preoccupato per il fatto che arriva la carne buona che costa poco però quel cittadino europeo non è il mio vicino di casa naturalmente meglio c'era in casa non ha posto a quel tavolo di trattativa
Qui c'è poco da fare la difficoltà dell'innovazione sempre il fatto ti gli interessi costituiti sono lì gli interessi nuovi che si vogliono promuovere non ci sono non sono rappresentate io ho fatto la più straordinaria full immersion di Sociologia della Società italiana presiedendo la commissione bicamerale
Marsili perché
Voi dovete leggere gli atti
Non c'era categoria gruppo sociale o istituzione abbiamo non abbiamo ascoltato l'Italia
Sindacati la Confindustria il che non è gli avvocati i magistrati tutti sono venuti con le loro rappresentanze e tutti tutti facevano il seguente discorso
Finalmente si mette mano ad una grande riforma che il paese attende da troppo tempo
E quindi si deve cambiare coraggiosamente si tuttavia questa Cosa Nostra qui non escano Resta funziona benissimo pappa pappa era fantastico era fallita e o mi sbaglio questo di questo questo nostro settore lasciato spostata in questa attacca astratta
Difficoltà del cambiamento è questo
E naturalmente quindi giustificando in questo senso Toni Blair tuttavia se uno dovesse risponde garbatamente dovrebbe dire guarda che per fare quello che tu dici
Occorre
Quell'integrazione politica quel rafforzamento delle istituzioni europee che la Gran Bretagna ha sempre ostacolato
E che tuttora lo sta perché in questo c'è
Perché alla fine l'indice di queste oggi dobbiamo occupare dell'innovazione non delle istituzioni e no
Proprio qui il punto che se noi abbiamo un Europa e ti dove dove è nata la crisi dell'euro
Secondo me innata su nella politica estera
Perché la non possiamo mai dimenticare che la la più grande crisi politica dell'Europa è stata la divisione l'impotenza dell'Europa di fronte alla politica americane all'Iraq quello prima ancora dei temi dello sviluppo
Perché il cittadino europeo vuole l'Europa per contare di più
E quando milioni di europei sono scesi in piazza dicendo non vogliamo la guerra e hanno visto che questa grande potenza europea non era in grado di fare nulla
Per per per realizzare ciò che i cittadini europei chiedeva la gente si è chiesta ma a cosa serve una istituzione politica che di fronte ad un ad un dramma come la guerra è totalmente impotente
Ed anzi si divide tra quelli che amano di inquadri richiama lo di lance aveva detto quella grande crisi politica dell'euro
è evidente che la costruzione europea li ha avuto un colpo drammatico
Però si può dire eccetto la l'Europa è stata sconfitta in un settore in cui non ha poteri perché la verità è che queste
Che l'Europa è debole laddove non è Europa soltanto una somma di Stati nazionali ma questo vale anche per le politiche economiche
Perché noi abbiamo scritto uno straordinario libro dei sogni a Lisbona
Piercarlo uno degli autori con gli autori materiali dell'autore qui uno dei responsabili infatti ogni tanto scrivo un articolo in difesa del programma di Lisbona otto ma
Che al governo c'eravamo noi invece è
No no ma e rimane un documento straordinario perché sicuramente il più bel manifesto del riformismo
Ma un documento c'è c'è dentro il cuore del della nostra visione cioè
Rilanciare
Cioè questa la questo patrimonio di cultura e di civiltà che c'è in Europa non non solo non è un peso ma può essere la leva
Per diventare competitivi nell'epoca di un'economia basata sulla conoscenza non è un'idea di poco conto lì c'è scritto anche tutto quello che si dovrebbe fare
Salvo che nessuno ha il potere di farlo
Questo è la debolezza di quel documento
Perché nel tutto è evidente che per fare quella politica ci vorrebbe uno coordinamento delle politiche economiche dell'Europa e questo non è previsto non c'è
Non è previsto cielo questo vorrei dire a Blair guarda a Blair che l'Europa è stata sconfitta laddove non ha il potere di agire perché laddove l'Europa il potere di agire se l'è cavata abbastanza bene tutto sommato
Laddove ci sono politiche comunitarie queste hanno avuto successo
Dove non ci sono istituzioni dove non ci sono poteri è chiaro che lì l'Europa manca il suo obiettivo
E quindi il tema del rafforzamento del potere democratico dell'Unione un tema centrale non è un hub via di di costituzionalisti per cui mettiamo da parte queste occupiamoci dello sviluppo perché c'è un nesso tra questi due aspetti
E questo è molto importante anche dal punto di vista della nostra idea delle politiche pubbliche vedete è chiaro che qui si scontrano due concezioni diverse la destra dice occorre interpretare in modo flessibile del Patto di stabilità è giusto
E noi saremmo anche sciocchi di Conca contrapporre a questa visione una sorta di ortodossia monetarista Inc
è evidente che noi abbiamo la debolezza di una sistema nel quale la Banca centrale europea assume il vincolo della stabilità della moneta
E non è tenuta a occuparsi della crescita dell'economia mentre la fede non esserlo è tenuta a occuparsi
C'è però una differenza istituzionale di questo importante le istituzioni
E quindi la Federal Reserve manovra il dollaro in relazione ai bisogni di sviluppo dell'economia americana esenti server dove lo avevano tiene il tempo
Mentre la Banca centrale europea tiene l'euro forte perché suo obiettivo soltanto la stabilità monetaria
C'è un difetto istituzionale e cioè che la moto accanto alla moneta unica non c'è un coordinamento delle politiche economiche delle
Ma il problema è che qui non si risolve questo problema restituendo margini ai governi nazionali
Per potere sfondare il mitico limite del tre per cento
Alla maniera voi di Berlusconi crudo sfonda e si impegna che noi dobbiamo perché allora mancato
Da questo punto di vista veramente non abbiamo toccato un limite ne abbiamo un governo i cui principali provvedimenti esso il risanamento finanziario previsto nel due mila sette va la riforma delle pensioni prevista per il due mila otto cioè
Tutti i propri
Dice io prendo i soldi di chi deve pagare chi ci sarà dopo decenni è una cosa veramente abbastanza sconcertante anche dal punto di vista dell'etica di una classe dirigente
Il vero problema non è quello non è quello dei margini che non servono a niente se non per alimentare politiche assistenziali vero problema sarebbe quello di rilanciare un nuovo piano dello sa che
Riscritto nello spirito del DOCUP del documento del Consiglio europeo di Lisbona c'è un grande progetto europeo Investimenti
Anche perché questo è assente un grande progetto europeo di Investimenti non si finanzia oltre il il vincolo perché quelle il tetto delle spese non degli investimenti
Lo si finanzia al oltre il vincolo del patto di stabilità
Anche perché un grande progetto europeo di Investimenti significa avere una massa d'urto a una massa critica una capacità di di intervenire sulla congiuntura economica sui processi strutturali che nessun singolo Paese era
Può avere dal punto di vista delle sue politiche nazionali quindi questo è io credo che uno dei problemi del centrosinistra quando noi diciamo che ci vogliono più politiche pubbliche e certamente questo
Di riportare l'Italia nel gruppo di Paesi di punta di un rinnovato europeismo concreto non retorico e tra gli aspetti concreti c'è questo c'è un'Europa in grado di rimettere in cammino lo sviluppo
E di incidere sulla qualità dello sviluppo attraverso un grande programma di investimenti
Comune
E l'altro lato il lato del federalismo io io sono del tutto d'accordo Martini ha detto non il centrosinistra deve dire non si governa solo da Palazzo Chigi io sono d'accordo
Avendo fatto poi l'esperienza posso assicurare che comunque non si governa genomica e lo si dica ok corposi
Cioè è del tutto evidente se conviene dirlo dato perché vi assicuro che è così non si governa solo da Palazzo Chigi o uno mette in campo una Rete di potere di forze vive oppure no
E
Noi dobbiamo capire perché diciamo questa caduta di popolarità del federalismo io cerco anche di dare una risposta che c'è una risposta che tocca anche il funzionamento delle regioni non è soltanto un tema diciamo che appartiene così alle mutevolezza dello spirito pubblico
Insomma la gente diceva federalismo
Non non sulla base di una conoscenza diffusa di trattati di perché pensava federalismo vuol dire tutto il il potere pubblico sarà più vicino a me e sarà più semplice risolvere ogni problema parliamoci chiaro
La la la la il senso di massa della parola federalismo era queste cose poi
Quali sono
La gente non è molto interessata se il potere di esercita il ministro l'assessore regionale cioè non si può far torto il problema è che nel passaggio di poteri dal centro alla periferia
Anche perché questo passaggio avvenuto in forma incompleta e tutte quelle cose che io sono d'accordo io stesso recentemente in un convegno su questo ho avuto col ministro
Competente diciamo così una
Una una vivace vissuta sarà
Ma
Sarà quel che sarà comunque sia questo crescita di efficienza non c'è stato
Però
E anzi molte volte la burocrazia delle regioni penso al mio Mezzogiorno è apparsa assai più inefficiente estinte della burocrazia centrale dello Stato
Anche perché molte regioni hanno interpretato questo trasferimento di poteri in senso accentratori
E non hanno concepito il federalismo come applicazione di un principio di sussidiarietà
Ma hanno concentrato pontili risorse e funzioni
Rendendo tutto il sistema delle decisioni dell'amministrazione pubblica ancora più macchinoso ed incerto per la verità cioè o noi apriamo una riflessione critica tanto più ora che abbiamo una così estesa responsabilità dico
E ci muoviamo direi un po'lunghi sono in un processo di riforma delle regioni che va nel senso che tu hai descritto riparlato un trasferimento di funzioni amministrative le Province eccetera se non le cose che Mercedes c'ha detto qui vanno in quel senso quindi non le ripeto ma ho questo diventa un grande programma nazionale del centro sinistra oppure è difficile in questo federalismo riprenda forza tanto più che poi di questa parola si sono impadroniti Calderoli eccetera
Il che non ha certamente contribuito all'immagine del federalismo ai nel senso che ma non è solo per questo questo sarebbe una risposta troppo facile
è una battuta che va fatta anche perché comunque ci avviciniamo alla campagna elettorale ma ce l'ha altro aspetto che ci tocca più direttamente cioè che oggi c'è un processo di riforma
Serio del del oppure questo federalismo rimane qualcosa che la gente dice ma io mi aspettava forse meglio è un modo soltanto di complicarci la vita
Di non sapere noi dobbiamo da questo punto di vista riprendere con molto vigore brutalmente come tutto con violenza brutalmente siccome so che lo dice lo fa anche nelle sono espressioni che mi sono annotato se noi dobbiamo riprendere brutalmente il tema dell'efficienza della rapidità delle procedure amministrative della
Del superamento di un di di un sistema di controlli formalistici che fra l'altro traduttore contro niente questo è un altro aspetto grave delle cose
E invece adottare sistemi moderni di controlli di qualità di di di di valutazione delle performances questo vale per tutto il sistema delle Autonomie
Autonomia deve essere insieme responsabilità e controllo
E valutazione del
Delle best practices e in modo che se ne possano se ne possa tenere conto questo vale anche per l'università italiana io sono per la abbiamo avuto recentemente un seminario un po'chiuso ma molto importante
Per discutere un po'anche tra di noi con siccome degnamente l'università e
Sì ed è un interesse che noi rappresentiamo largamente nel senso che quella è la nostra è una delle nostre coste inglesi veniva c'è poco da fare
Noi non è che possiamo dobbiamo essendo un mondo che noi rappresentiamo in modo quasi totalitario noi dobbiamo cercare di convincerlo
In questi casi
Abbiamo avviato una discussione io credo anche con approdi primi approdi interessanti cioè non è evidente che il sistema di finanziamento delle università deve tenerne conto
Dei risultati
E il criterio non può essere più laureati fai tributi più più soldi si dopo perché questo incoraggia la dequalificazione
E quindi noi dobbiamo avere un sistema di valutazione che sia in grado di entrare nel merito ed e l'autonomia universitaria non ha senso se non è anche una competizione di qualità tra le università italiane
Altrimenti non se l'autonomia universitaria
Sottotono
Esatto e per questo deve funzionare così e questo vale in generale varare un paese ingenerare l'uso delle risorse pubbliche deve essere deve essere sottoposto ad un controllo serio di qualità severo
E in particolare in un Paese come questo dove c'è molto da riconquistare di fiducia
Dei cittadini in ciò che è pubblico
Io per esempio credo che
Per quanto attiene all'uso dei fondi europei anche qui non sono molto d'accordo con le cose che diceva Mercedes somma noi abbiamo avuto un criteri è stato importante introdurre con l'agenda due mila declino almeno il criterio che se non li spendete li portano via
Che prima era proprio lo scandalo
Però questo criterio essendo meramente quantitativo ha incentivato una utilizzazione a pioggia sconcertante sono la mia regione nel due mila tredici
A dicembre scadevano i termini dal due dicembre alla fine dell'anno è passata dal quattro per cento al novantasette per cento delle risorse impegnate
Cosa sia accaduto in quel mese iniziale rimane
Dovrebbe essere studiato ecco perché
è evidente che si va ad una ad una
Ad uno spargimento diciamo lo capisco che decidere è difficile
Che scegliere e duro perché probabilmente se tu scegli devi investire dieci in quella provincia lì
Perché lì è importante creare un grande interporto perché questo valorizza il porto è un volano di sviluppo tutta la regione e fumo in quella provincia alla e questo fa arrabbiare l'assessore consigliere il partito dei tre bandiere edifici però se queste risorse non sono usate dentro un una visione dello sviluppo
Nicola Rossi non so se aveva detto ma fa ha studiato diciamo questo indice non mi ricordo come si dice adesso verso ha un nome particolare che appunto valuta
Il rapporto che c'è tra la massa di Investimenti in un determinato territorio
E la crescita del PIL
Che hanno
I corpi Carmelo tra
RAI ti ringrazio
Anche perché questo testo non vuol dire che non me lo sono inventato bene questo indice si chiama piccola il Mezzogiorno d'Italia a l'indice più basso di redditività degli investimenti del mondo
Un indice sulla base del quale in Cina dicono non vale la pena di investire immerse in una rete provincia funziona così non vale la pena di investire sono rischiosi fra l'altro che cosa vuol dire questo vuol dire che il non c'è rapporto tra la massa di risorse che sono stati investiti che è stata abbastanza rilevante in questi anni anche per merito del centrosinistra
E poi Berlusconi andava troppo tutto dentro è stato risolto
Tra la massa di risorse investite e l'effettiva incidenza in termini di modernizzazione e di crescita dell'economia della competitività del sistema questo mette radicalmente in discussione il cui problema c'è il problema della qualità degli Investimenti delle scelte eh persino più importante del problema della quantità degli investimenti
E questo problema tocca in modo vitale il tema della qualità del Governo e vorrei dire che la qualità del governo locale regionale
Perché è evidente che questo tipo di controllo di qualità difficilmente lo si può fare
Dalla parte di chi distribuisce le risorse deve essere chi le gestisce sul territorio aveva una capacità di indirizzo e di controllo
Elevata e anche su questo si misura la qualità di una classe dirigente
Perché badate insomma noi noi giustamente difendiamo un certo modello europeo e cioè che i dati che ci ha portato qui Ignazio Marino ci riempiono d'orgoglio
Parliamoci chiaro poi questa vecchia Europa
Insomma se questa è la parte del mondo dove la gente ha maggiori aspettative di vita una migliore qualità della vita si volle che l'economia Zoppi tirava sopra questi risultati non sono piccoli dal punto di vista dei come indicatore di civiltà
Però io credo che noi dovremo raggiungere un po'un mix cioè
Riuscire a mantenere questi livelli introducendo elementi di dinamismo ecco
L'America è un Paese feroce no perché in questa ferocia c'è anche una selettività sociale che lascia milioni di persone prive di protezione però anche un Paese aperto e dinamico
No
Io mi chiedevo se per esempio in Italia un professore un giovane professore Straniero come è capitato a lui e agli Stati Uniti poteva essere nominato
Direttore del Centro il primo centro strada soltanto sulla base della valutazione che è capace senza avere raccomandazioni e niente pressoché impensabile no
Neanche italiano già un giovane professore Gianelli è fredda lei si perde ma
Mesto che in queste ore
Depurata degli elementi di di ferocia sociale di selettività sociale feroce
Se noi riuscissimo a mantenere certi istante di protezione ma a introdurre in questi nostri sistemi diciamo meccanismi di di di valutazione del merito di di mobilità sociale di di io credo che noi avremmo realizzato Taccone nel vero miracolo poi tutto il tema della Terna volto vado disse Clinton sommamente intelligente che il vero tema della terza via era di cercare di mettere insieme il dinamismo americano e la civiltà europea
Lui diceva sempre invidio l'Europa io volevo fare riforma sanitaria pur essendo io Presidente degli Stati Uniti se si ritiene l'uomo più potente del mondo me l'hanno fatta fa dove non non potete farla la riforma sanitaria perché si scontrò contro una resistenza quelle famose compagnie di assicurazione diciamo
E dall'altra parte certamente però lui ha governato gli Stati Uniti e per otto anni è stato un tasso di crescita medio di oltre il quattro per cento insomma tutti noi eravamo ammirati da quest'altro aspetto
Io dico che noi da questo punto di vista io sono un difensore ferreo della civiltà europea ma sicuramente se noi riusciamo a introdurre nel nostro sistema elementi di qualità
Elementi di merito elementi di dinamismo
Noi ne salviamo la sostanza cioè il valore sociale cioè quel tipo di civiltà per cui ci sentiamo
Attacca
E penso che questo passa moltissimo Attraverso questa articolazione del potere
Perché una vera riconversione qualitativa diciamo del modello di sviluppo italiano
Passa attraverso la valorizzazione di quei beni collettivi di quel capitale sociale che da noi sono allocati in una dimensione territoriale non c'è niente da fare
Cioè creare un ambiente pre disfa zio predisposto all'innovazione è un è un'opera che sicuramente deve avvalersi di indirizzi e di politiche nazionali
Ma la cui concreta conduzione in Italia non può che essere livello delle regioni e delle realtà territoriali minori
Restituendo le regioni una piena funzioni di Indirizzo di programmazione articolando come ho detto le funzioni amministrative
Io credo che in questi anni oltre tutto noi abbiamo avuto una crescita
Delle Autonomie e del livello della classe dirigente locale
E la GP e anche la percezione dei cittadini e che questo livello conta di più pagati io ho avuto un dato che mi colpisce perché
Noi abbiamo parlato che del Mezzogiorno facile Mezzogiorno ha conosciuto
Successe insuccesso
Io avrei una mia risposta del perché diciamo per esempio lettera la fitta vicenda catanese finita in un certo modo
è stata sicuramente una vicenda molto significativa tanto è vero che quel blocco sociale è ancora forte anche se la sconfitta elettorale il centrosinistra dignità nel momento in cui mai corretto anzi entrati in difficoltà anche economiche anche poi non è che tutte rose e fiori maschi parte il testo
Però quell'esperienza riformista è rimasta minoritaria
Parliamoci chiaro
Un minoritaria
Cioè ha messo insieme istituzioni università
Un alcune migliaia di giovani laureati di qualità
Ma non è che ha permeato di sé l'economia cittadina che è rimasta largamente un'economia legata al terziario più tradizionale all'edilizia
Vorrei che fosse chiaro questo
Cioè ha costruito un blocco innovatore ma minoritario
In democrazia vi vincite alla maggioranza
Molto spesso nella storia del Mezzogiorno diciamo i riformisti gli innovatori sono stati una minoranza qualche volta una minoranza giacobina che è finita presa for con attenzione altre volte in contesti più
Democratici si è limitato a perdere le elezioni
Quindi io non trovo stupefacente diciamo in altre realtà le cose sono andate diversamente io credo che se noi guardiamo il risultato elettorale del Mezzogiorno nelle ultime elezioni regionali e impressione
Perché e la prima volta nella storia d'Italia
Che mezzogiorno si schiera contro chi sta al governo
E lo fa con una radicalità anche nell'analisi dei flussi elettorali si è verificato che
Lo spostamento massiccio di voti cioè non in mutamento delle percentuali legate alla partecipazione al voto spostamento massiccio di voti si è avuto nel mezzogiorno e in Piemonte
Ora
Io credo che questo è anche il frutto di una vicenda politica che viene dell'ultimo decennio che ha dato alla società civile meridionale un maggiore grado di autonomia rispetto al potere politico centrale
E cioè tutta la vicenda dell'elezione diretta dei sindaci presidenti delle Province e dei ma anche lì della programmazione dal basso le famose cento idee di di di Catania diciamo che erano in quell'elenco che
C'è stato proposto qui c'è l'idea della
Una programmazione che parte dal territorio non è calata dall'alto cioè la società civile meridionale in questi dieci anni cresciuto
E questo voto ha un fortissimo contenuto di autonomia voi direte ma perché hanno capito che la prossima volta andiamo al governo noi però normalmente meridionali prima aspettavano che accadesse
Dopo
Sì mi formale questa ma questa non è una battuta e la storia elettorale del mezzogiorno cioè la grande spinta a sinistra che nelle nel centro nord avviene nel settantacinque
Mezzogiorno e nel settantasei prima l'ho visto si sposta questa volta per molti aspetti il voto del Mezzogiorno è stato anticipatore
Nelle sue dimensioni
Nella sua radicalità penso la mia regione
Ma cinque siciliano non ha
Sicilia è un problema chi ha una sua peculiare complessità
Però voglio dire io credo che questo è anche il frutto di una crescita di autonomia della società civile che negli ultimi dieci anni nasce anche dallo sviluppo
Di classi dirigenti locali di contesti istituzionali di contesti imprenditoriali meno dipendenti dalle scelte della politica nazionale
Quindi è un segno di crescita di una società civile di un sistema di Autonomie territoriali che è una novità positiva di questo Paese
Ora il problema è quello di trasformare questi questi
Queste spinte
In una
E non blocco maggioritaria
In cui
Quando del lavoro al mondo alla cultura mondo dell'impresa
Nuove classi dirigenti io in in quello in cui il ceto creativo grazie
Io credo che abbiamo bisogno che anche un po'di mondo politico entri a far parte di quel centro siamo perché altrimenti anche perché in un Paese come il nostro non non non c'è poco da fare Rocco è vero che i processi devono partire dal basso però insomma
Io penso sempre che c'è una certa corrispondenza tra la capacità di agire dall'alto e dal basso comunque che quello che ci dobbiamo proporre che ci sia corrispondenza
Perché un riformismo solo dall'alto rischia di essere un riformismo che non ha basi di consenso che non muove Fo alla fine si muovono soltanto quelli che sono contrari alle riforme
Abbiamo corso qualche rischio di questo tipo siccome le riforme comunque scomode o qualcuno
Quindi riformismo ha bisogno di mettere in movimento che i soggetti sociali favorevoli al cambiamento
Quindi di avere un rapporto forte con la società
Ma anche i processi di innovazione che sorgono dal basso se non trovano una una sponda nel sistema politico istituzionale sorgono dal basso e lì si ferma
Questa è la verità tanto più in società come le nostre dove il nesso tra società e politica diventato così così stretto
Oggi anche gli imprenditori non ti chiedono meno Stato
Ti chiedono di essere aiutati dalla politica Tiziano politiche pubbliche intelligente ma non ne trovi più uno che dedica meno Stato
Ti dicono che hanno bisogno di essere accompagnati ci mercati internazionali ti dicono che di riformare Chieti chiedono di via aiutarlo sul piano della ricerca dalla formazione entro i primi soprattutto gli imprenditori più esposti alla competizione internazionale
Non ti dicono levate mi lacci e lacciuoli ti dicono ho bisogno di essere aiutato questa stupida io ci metto queste mie capacità ma se non c'è un sistema Paese che all'altra parte mette delle risorse io non ce la faccio
Quindi io penso che queste sono le ragioni dette che sono anche nello spirito pubblico che spingono verso un cambiamento politico cambiamenti politici non sono Smile soltanto un giudizio sul ceto politico sarà questo Paese
Quando questo Paese ha avuto voglia di provare
Di provare una certa deregulation di provare l'ebrezza di quello che arrivava e faceva diventare tutti ricchi atti lo ha fatto
E lo ha fatto a dispetto lascia dei risultati di governo di centrosinistra che erano tutt'altro che scadenti ed è la netta differenza di qualità del ceto politico che regga
E non è che il Paese non lo sapesse solo me
Ha detto io voglio provare quella cosa lì
Ce l'aveva sotto la pelle e in fondo era era un un un'aspirazione che l'Italia aveva sì dalla caduta della Prima Repubblica
Cioè non ha voglia di Berlusconi noi l'abbiamo in qualche modo contenuta attraverso la forza dalla politica
Io ho sempre cercato di dire questa
Mi sono mi hanno rovesciato addosso le accuse più strampalate perché ho detto una volta che quando avevamo vinto noi in realtà la maggioranza l'avevano preso a loro
Alice che io ero partitocratico non erano i numeri e non che io ce l'avevo con la società civile non era un era una dizione semplicemente non sono riuscito in cinque anni e ogni volta che dico è una dizione battuta sarcastica diversa non aveva
Io mi ero limitato per capire cosa pensava all'Italia mi ero limitato a sommare i voti che aveva avuto Berlusconi Fini Bossi che non era le Alpi faceva cinquantatré per cento dei voti di quella impressiona
Che lezione l'avevamo vinte noi però l'Italia era quella lì
Ramo vinto perché eravamo stati più bravi politicamente
Oggi io credo che noi siamo invece di fronte a un cambiamento vero profondo
Non c'è soltanto la politica c'è proprio un Paese che
Sperimentata quella cultura lì
Capisce che comunque le idee lì non ce la fa
Paese angosciato per il futuro che capisce che con quel modo lidi ragionare non ce la fa
E che pensa che ha bisogno di qualcuno che invece sia in grado di garantire coesione e unità del paese
Abbia a cuore i criteri qui beni pubblici collettivi di cui la gente torna ad avere bisogno bisogno di protezione anche paura del futuro quindi quindi c'è un pugile un sentimento c'è un mood c'è uno spirito pubblico che guarda da questa parte
Non c'è soltanto un dato politico
E naturalmente questo è un'opportunità ma è anche una grande responsabilità quel punto questo Paese chiede chiede tante cose chiede protezione eccetera in una certa misura dobbiamo garantirla però dobbiamo fargli capire che ha bisogno anche di coraggio
Questo magari la gente coraggio rischio te lo chiede di meno
Però noi dobbiamo fargli capire che il Paese ha bisogno anche di questo
Altrimenti fra cinque anni cambierà di nuovo fu il mood degli italiani
Lo dico perché mi sembra che in pista affascinante sfida di governare il Paese di portarlo verso questo tentativo coraggioso di modernizzazione e quello che ci impegnerà nei prossimi anni e mi pare che qui insomma sono circolate delle idee interessanti che possono servirci permettere nell'agenda delle cose da fare grazie