Impresa: società e cultura

Essere qui oggi diciamo anche con qualche di filo colta logistica in più
Per via di questa
Mezza giornata di popolate di astensione dal lavoro che però non riguarderà gli addetti ai media quindi avremo comunque il riscontro a questa nostra giornata
Che ci consente di fare una riflessione tra il rapporto del mondo dell'impresa con la società che la cultura io faccio veramente un minuto brevissima introduzione per dare poi la parola
A Maurizio Costa che ringrazio per tutto il lavoro per l'impegno confuso a rivitalizzare e a rilanciare
Questa importante iniziativa e più in generale l'attività della commissione cultura di Confindustria
Che si è data direi due grandi linee guida
La prima quella di fare un grande lavoro un grande sforzo un grande impegno per diffondere un po'quello che noi chiamiamo la cultura d'impresa e contaminare con questa cultura d'impresa della concorrenza dell'efficienza
Della capacità di competere della del confronto aperto sul mercato di contaminare questa Società italiana che sembra talvolta un po'resistente a farsi a farsi permeare
Non vorremmo io cito un brillante editoriale di qualche giorno fa del direttore del Sole davvero non vorremmo avere
Una condizione in cui l'impresa in senso generale si sente in questo Paese un po'ospite vuole sentirsi protagonista e vuole sentirsi diciamo
Messa nelle condizioni di competere al meglio il proprio così di dare il massimo di contributo a questo diciamo al processo di crescita del paese ma proprio per fare questo vuole avere tutte le carte in regola ce le ha in larghissima misura dal punto di vista la capacità di competere
Ce le le vuole avere anche dal punto di vista della sua responsabilità sociale un campo sul quale si sta lavorando si sta lavorando moltissimo e Maurizio Costa congressi assunto anche in questa direzione degli impegni importanti si sta lavorando in stretta
Contatto in stretta collaborazione con il ministero dell'Uefa e con il ministro ma uno in particolare che ringrazio non solo per essere qui matter
Diciamo la vicinanza che su questi temi abbiamo saputo insieme costruire e quindi diciamo e un'impresa a tutto tondo
Che vuole competere e che vuole a vere un ruolo importante nella società italiana che ha voluto presentarsi in questa settimana non credo che avete ci sia altro da aggiungere la parola Maurizio Costa grazie
Anche da parte mia un ringraziamento a tutti per essere oggi presenti a questo
L'importante
Credo seminario che si colloca all'interno della settimana la cultura d'impresa e che vuole fare non solo una sintesi una presentazione dei lavori della commissione cultura ma anche trovare un momento di riflessione di confronto sul ruolo e sulla funzione civile e sociale dell'impresa nella realtà italiana
E credo che riaffermare il valore dell'impresa il suo ruolo che vanta l'intera società ricordava prima già Beretta sia sempre attuale sempre più importante anche a fronte
Dell'apparizione sulla nel mondo finanziario nel nel mondo economico finanziario
Di nuovi protagonisti dei cosiddetti capitalisti liquidi che hanno avuto una come dire un una finestra quest'estate ma mi pare che il ritorno ai fondamentali e ritorno al lavoro d'impresa in tutte le sue connotazioni sia quanto mai all'ordine del giorno è quanto mai prioritari
Ecco diceva prima
Maurizio Beretta che la Commissione nel passato affrontato in maniera prioritaria direi quasi in maniera esclusiva i temi della cultura d'impresa
Oggi noi ci siamo dati un obiettivo credo ambizioso che però vuole essere un po'più ampio vuole fare perno sulla cultura d'impresa per affrontare anche altri importanti aspetti del rapporto tra l'impresa e la società civile
La stessa composizione della Commissione cultura in qualche modo testimonia questa volontà abbiamo scelto una partecipazione più ristretta una partecipazione che rappresenti in maniera significativa diverse realtà del mondo imprenditoriale sia a livello di settori sia a livello territoriale di rappresentanti appunto di un prete che operano con impegna con attivismo sul fronte del sociale e all'interno dalla Commissione abbiamo anche chiesto di dare il loro contributo numerosi e prestigiosi rappresentanti del mondo dalla comunicazione dell'editoria dei beni culturali in senso lato
Ecco ricordo le tre grandi aree tematiche sulle quali il nostro programma si incentra
La cultura d'impresa che se vogliamo continua a essere uno dei pilastri tradizionali ma non per questo meno importante del nostro lavoro un secondo importantissimo tema alla quale vogliamo dare grande rilievo è la responsabilità sociale dell'impresa e infine il rapporto tra impresa e beni culturali ma in un'accezione più ampia cioè tra e impresa e territorio vi chiedo qualche minuto di attenzione per illustrare in particolare questi due elementi più nuovi del lavoro e dei progetti che la commissione si è dato
La cultura d'impresa dicevo non meno importante degli altri ma più tradizionale
Proseguirà con determinazione per dare centralità l'impresa e i suoi valori l'obiettivo che ci siamo dati è quello di promuovere un manifesto dei valori
In cui il sistema imprenditoriale si identifica e che vogliamo poi i una volta elaborato all'interno di un meccanismo di condivisione dibattito interno appunto al sistema imprenditoriale vogliamo poi diffondere proprio per rafforzare la percezione positiva dell'impresa nelle sue relazioni con la società civile
Ma allora invece passare con una minimo di più di approfondimento agli altre due grandi aree tematiche cominciamo dalla responsabilità sociale dell'impresa
Io credo che sia evidente e lo è sempre di più secondo me il rapporto tra cultura d'impresa
L'agire in maniera socialmente responsabile
All'impresa si chiede da una parte di perseguire in maniera sempre più forte la sua il suo ruolo economico la sua competitività ma questo non sempre più deve essere fatto nel rispetto di una sostenibilità ambientale sociale
Quello che potrebbe apparire una contraddizione in realtà dal nostro punto di vista non lo è anzi non sono esiste contrapposizione tra ruolo economico e ruolo sociale dell'impresa ma siamo fortemente convinti e mi pare che alcune iniziative tra sistema imprenditoriale sta da tempo ora davanti lo testimoniano che non solo ripeto non c'è contraddizione ma c'è invece la possibilità di dare valore all'impresa proprio con comportamenti socialmente responsabili
Gli interlocutori con cui l'azienda deve porsi in maniera appunto attente aperta sono gli stakeholders come si dice quindi
I clienti dipendenti fornitori le le autorità locali cittadini il sistema che sta dentro e fuori l'impresa e quindi questo significa investire
Nel capitale umano investire nella sicurezza in assoluta nell'ambiente di lavoro significa investire nell'istruzione e la formazione nell'equilibrio tra vita privata e vita professionale nell'attenzione all'ambiente alle risorse umane
Ecco lo ricordava
Maurizio Beretta nella sua premessa anch'io voglio sottolineare come sia stato determinante l'impegno che il ministero del Welfare ha sviluppato in questi anni e continua a sviluppare su questo fronte io credo che un'accelerazione davvero importante derivi proprio da questo forte impegno che abbiamo percepito
E d'altra parte anche il mondo imprenditoriale non è nuovo a una sensibilità su questi aspetti credo non sia superfluo ricordare come si è celebrato
Pochi giorni fa a Milano decennale della attività di Sodalitas e quindi la realtà territoriale che della responsabilità sociale nell'ambiente milanese
Appunto fatto ha dato una presente in questi dieci anni così come a Roma chiede una presenza altrettanto importante di anima ecco diciamo che questi sono due esempi altri ce ne sono ma sicuramente per guardare avanti noi dobbiamo come sistema imprenditoriale pare poi interventi e questi sono gli obiettivi che su questo fronte ci siamo dati
Da una parte continuare ad allargare passate Milla semplificazione a fare proselitismo a fare diffusione di cultura di responsabilità sociale all'interno del mondo associativo
Troppo spesso verifichiamo come in alcune aree territoriali e in alcune aree mi riferisco in particolare alle piccole e medie aziende questo aspetto venga ancora visto come un elemento che porta gravame che porta a costi che non porta ritorni sull'investimento passiamo pure un termine
Diciamo di
Di tipo strettamente aziendale imprenditoriale ecco noi dobbiamo insistere e continuare in un'opera di diffusione culturale non a caso mi pare che la sintesi tra appunto il progetti della commissione cultura alla responsabilità sociale
Abbia proprio questo permettere comune è io credo un elemento culturale sul quale dobbiamo impegnarci
Cosa abbiamo fatto perché le manifestazioni può intenzioni credo siano importanti ma soprattutto devono essere seguite da fatti concreti
La prima cosa abbiamo avviato un censimento all'interno del sistema associativo da questo sentimento sono uscite alcune cose piuttosto interessanti di voglio risparmiare per ragioni di brevità una una elencazione dei vari aspetti ma le voglio ricordare solo due-tre che mi pare di hanno il polso il termometro della lo stato dell'arte all'interno del nostro sistema
Intanto la metà delle associazioni da noi interpellate che sono poi una grande parte hanno al loro interno un referente quindi hanno una struttura dedicata con un referente per le responsabilità sociale d'impresa e questa mi pare già un primo importante segnale che denota come dal punto di vista organizzativo e ci sia
Sensibilità d'altra parte
Una un elemento invece che credo meriti ancora di di essere fortemente sostenuto da un impegno culturale molte aziende sono soprattutto attenti ai dipendenti molto meno agli altri stakeholders quindi c'è ancora un'interpretazione che vede appunto la responsabilità sociale come prevalentemente orientata uno dei componenti certamente importante ma non esclusivo su questo
Di nuovo le indicazioni verranno verranno trasformate in iniziative concrete ecco infine
C'è bisogno di supporto che bisogno all'interno della realtà territoriale soprattutto quello meno rilevanti così negative di un impegno proprio perché lo pare questa questa maggiore sensibilità
Quindi il tema della diffusione e della sistematizzazione l'approccio è uno degli aspetti sui quali stiamo lavorando il secondo sulla responsabilità sociale riguarda lancio di progetti tematici ne voglio citare uno solo
Sul quale abbiamo avviato i nostri lavori che riguarda il disagio giovanile
Anche qui voglio essere chiaro a e e sottolineare come questa iniziativa non vuole affrontare situazioni di emergenza casi di patologia perché i queste già sono presidiate o devono essere presidiate
Da altre strutture altri interlocutori quello che noi vorremmo invece fare approntare
Il disagio più diffuso che poi è il passaggio tra il mondo dalla scuola il mondo del lavoro questo è un elemento che abbiamo riscontrato di nuovo all'interno della nostra indagine territoriale è molto sentito e quindi questo tema del disagio giovanile
Il far percepire al mondo giovanile che il mondo dell'impresa è più vicino culturalmente e socialmente a loro una realtà sulla quale vogliamo ITC
Mi avvio alle conclusioni le dandovi una anche qui una breve breve cenno sul terzo ambito di lavoro sul quale ci stiamo impegnando che riguarda i rapporti tra impresa beni culturali e territorio
Noi pensiamo che sia possibile sia di più doveroso promuovere una cooperazione tra pubblico e privato tra istituzioni e in prese per la valorizzazione delle straordinarie risorse ambientali e artistiche architettoniche naturali del nostro Paese
Anche perché credo condividiamo tutti che la valorizzazione e la promozione del nostro patrimonio culturale un fatto che riguarda non solo e direttamente un sistema imprenditoriale vasto ma riguarda credo di potere dire col vostro consenso un elemento fondamentale per la crescita dell'economia del Paese intero quindi credo che fare sistema su questo aspetto e mettere a fattor comune tutti gli sport ci sia un passo fondamentale sul quale anche dal punto di vista culturale quindi anche dal punto di vista del ruolo della nostra Commissione vogliamo dare il nostro contributo
Credo di potere avviarmi davvero alle conclusioni dicendo che su questo aspetto dal punto di vista operativo anche qui cercando di tradurre in concretezza questi impegni
Ci stiamo attivando per creare una sorta di modalità di distretto turistico culturale all'interno
Del sistema associativo che posso diventare la leva concreta di operatività sulla quale fa innestare questo processo
Ecco mi avvio alle conclusioni davvero sperando di essere riuscito in questi minuti a dar di il senso oltre che la concretizzazione su alcuni obiettivi specifici del Progetto sul quale siamo impegnati e ripeto io credo che cultura e responsabilità civile e sociale della dell'azienda sia nono una elemento che sempre di più deve essere intersecato e su questo aspetto quindi noi pensiamo che un impegno come quello che ci siamo assunti abbia davvero la possibilità di saldare ecco quello che spesso viene percepito come una distanza l'impresa invece deve essere sempre più vicina al tessuto sociale al tessuto culturale questo è quello che noi vorremmo riuscire a fare col nostro contributo vi ringrazio per l'attenzione
Io
Man Ray velocemente in modo così recuperiamo un attimo di tempo i partecipanti alla prima tavola rotonda il ministro Maroni innanzitutto Massimo Baldini vice preside della facoltà di Scienze politiche della Luiss
Cinzia palazzetti che Presidente Unione Industriali di Pordenone e membro della Commissione cultura Corrado Passera amministratore di Banca Intesa Tiziano Treu che è stato ministro perché oggi con membro dalla Commissione lavoro e previdenza sociale del senato io ringrazio ovviamente tutti devo dire un gasata particolari a parte quelle che abbiamo fatto al ministro Maroni lo devo a Corrado Passera che è riuscita ad incastrare questa sua puntata a Roma
Come dire a semplice tra una serie di impegni molto diciamo stringenti chi ha a Milano questa è la motivazione per cui dopo la proiezione del di sposta che sono pepate al ministero del Welfare a quale vorrei che assistessimo proprio come aperto da tavola rotonda io darei se il ministro Maroni non è
Contrario la favola prima Corrado Passera in modo che
Ottobre senza
Ci sono sempre degli argomenti
Se siamo ponti
Perfetto
Senta una responsabilità certi che
Società essere socialmente responsabili significa andare di propria volontà cultrice semplice rispetto delle norme investendo di più nel capitale umano nell'ambiente inglese comunica per questo la responsabilità sociale rafforza l'impresa la responsabilità sociale delle imprese una bella responsabilità
è una
Che senza responsabilità sociali non si costruisce niente
Io penso che possiamo a questo punto
Una tavola rotonda come dicevo
Cominciamo con Corrado Pani
Al quale vorrei diciamo chiedere sostanzialmente una riflessione di questo tipo
Si parla di impresa tendenzialmente si immagina spesso industria manifatturiera sopra in questo in questo ambito e invece ci sono realtà d'impresa importantissima penso segnatamente alle banche ma non solo
Che possono giocare un ruolo un ruolo importante
Volevo chiedere a che punto è diciamo la consapevolezza e quindi poi l'impegno dei settori in generale diciamo non manifatturieri dei grandi servizi e in particolare l'esperienza di Banca Intesa grazie
Prima di rispondere alla domanda e di Beretta diamo atto al ministro Maroni di aver cominciato a occuparsi seriamente con una struttura dedicata al tema della responsabilità sociale quando questo era un tema ancora non di moda come poi diventato giustamente di moda ma nel senso Buono determi
Responsabilità sociale sarebbe abbastanza facile cavarsela parlando appunto di impegno nei beni culturali di beneficenza di intrighi di iniziative sociali in Italia all'estero sarebbe dove come banca ci troviamo sicuramente tra le aziende maggiormente impegnate in Italia sarebbe anche facile cavarmela parlando di
Investimento sul capitale umano dove pure credo con le nostre ottocento mila giornate di formazione siamo tra quelli che investono di più però siamo in Confindustria in Confindustria
Dato il l'impegno crescente insieme tra imprese industriali e imprese bancarie
Parlare di responsabilità sociale ci deve portare un po'più in là responsabilità sociale soprattutto per grandi banche
è secondo noi questo il modo in cui noi cerchiamo di interpretare questa questo concetto un qualcosa che va al di là noi siamo corresponsabili come tutte
A per affrontare il problema che oggi è il più grave problema del nostro Paese età e e di parte dell'Europa e quello della crescita crescita che si è rallentata che si sta ulteriormente rallentata che ha molte cause che ha molte radici
Ma che deve essere rimessa in moto
In maniera sostenibile
E se non lo facciamo non è solo in discussioni a rischio il benessere dalla nostra società ma possono essere a rischio una serie di conquiste che diamo per scontato
E chi invece scontate non sono quando non si crea ricchezza in maniera sufficiente allora se è vero che responsabilità sociale è sentirsi corresponsabili di che Moni come il la la la la la crescita economica e non soltanto i risultati della propria azienda allora uno deve dire quali sono i fattori che determinano
La crescita economica all'interno di questi fattori che cosa una banca può contribuire a far
Crescita economica lo sappiamo tutti e funzione di due grandi cose la competitività del sistema oltre che delle aziende la coesione sociale cioè la tenuta la la la la fiducia la la la propensione al all'impegnarsi
Tutto ricade sotto la voce coesione sociale di una società in alcune di queste cose
La banca può fare può fare di più di quello che ha fatto tradizionalmente competitività naturalmente vuol dire lo diciamo continuamente poi non facciamo seguire sempre le azioni vuol dire innanzitutto innovazione poi vuol dire infrastrutture poco direste metodi di tipo giudiziario vuol dire tantissime altre cose però alla fine
In per un Paese come l'Italia che sta perdendo quote di mercato mondiale non soltanto rispetto agli emergenti ma rispetto a quegli altri Paesi simili a noi
Che hanno problemi costi del lavoro come i nostri ecco è la sfida si chiama innovazione la sfida si chiama innovazione e non è innovazione un tema così grave per le grandi e grandissime aziende
è un tema difficile da mettere in moto
Soprattutto per le piccole e medie e la banca sente questa difficoltà perché capita più di una volta anzi capita molto spesso che vengano progetti innovativi Complessi da parte di piccole e medie aziende che però non hanno le spalle
Per garantire lasciati riuscirà usare questa parola per un momento
Finanziamenti di lungo termine che dovrebbero servire per finanziare queste cose bisogna quindi rompere questa situazione
Per rompere questa situazione ci siamo inventati una cosa che si chiama Intesanova che mette insieme
Di aziende le banche la banca e l'università l'università intesa come centri di competenza forti in giro per l'Italia
Che abbiamo prescelti abbiamo fatto nostri partner e ai quali chiediamo che cosa di valutare per noi i Progetti innovativi presentati dalle piccole e medie aziende sì c'è una validazione da un punto di vista tecnologico scientifico noi finanziamo anche senza anzi senza garanzie reali questo sblocca tutta una serie di progetti sblocca tutta una serie di aziende in termini di accesso
Al credito a lungo termine per finanziare progetti di ricerca e l'innovazione che prima non c'era mettere insieme far da ponte tra università imprese e banche
è un qualche cosa che ci sembra difficile da fare ma sicuramente un contributo importante abbiamo già messo a disposizione un miliardo di euro sì ce ne sarà bisogno di più ce ne metterà di più però questo apre un apporto importante
Sempre in tema di finanziamenti a lungo termine
Che è difficile certe volte dare
Questi possono riguardare la seconda grande
Leyva che oggi a che fare con la competitività delle aziende italiane piccole soprattutto piccole e medie quella dell'internazionalizzazione anche qui bisognava trovare un meccanismo per finanziare a lungo termine anche quelle aziende che non hanno il patrimonio le risorse le garanzie per
Per giustificarlo da un punto di vista diciamo così manualistica un credito e anche qui ci siamo inventati una roba che si chiami intesa export
Insieme alla Sace in questo caso nell'altro caso insieme con i tecnici insieme Fondazione Cariplo per finanziare a lungo termine i campioni piccoli campioni del del del made in Italy che hanno queste necessità
Faccio esempi di questo tipo concreti non per fare degli spot d'intesa che peraltro non c'è nulla di male ma per cercare di far scendere nella concretezza il
Questi discorsi un po'ampio un po'vaghi che si chiamano responsabilità sociale che si chiamano competitività alla fine molto spesso per le piccole e medie aziende è un tema di ho le idee o la fa con la con la capacità la banca non mi dà credito a lungo termine dall'altra parte la banca dice non posso perché viene ma mancano i presupposti allora bisogna rompere questo questo questo vincolo
Sia nel campo dell'innovazione sia nel campo del dell'esportazione dell'investimento sull'internazionalizzazione probabilmente i meccanismi di stiamo trovando dovranno ulteriormente migliorare raffinata ci sarà il modo per finanziare i brevetti ci sarà il modo per finanziare
Investimenti
Transnazionali tra imprese di diversi Paesi e qui abbiamo creato una
Un ufficio dedicato a Brussel per aiutare le aziende soprattutto medio-piccole ad accedere ai fondi comunitari come a tutte queste cose fanno parte della responsabilità sociale ci sono altri dieci casi ma mi fermo sul tema competitività coesione sociale coesione sociale vuol dire ovviamente Welfare nella su
Vuol dire anche guerra vuol dire del nuovo Guerzoni vuol dire affrontare problemi come immigrazione invecchiamento denatalità problemi che il ministro Maroni conosce bene e dove i le risorse sono
Ovviamente limitate ecco anche qui il discorso è lunghissimo ne prendo una fettina la fettina è quella del terzo settore cioè come il mondo dell'impresa sociale che poi un settore di questo sotto settore può contribuire l'impresa sociale che è una realtà straordinariamente vitale all'interno della nostra società
Ha sempre avuto difficoltà a operare con le banche ha sempre avuto difficoltà ai entrare in banca
Ecco anche qui bisognava trovare la maniera per spezzare questa questa porta questa porta chiusa e l'abbiamo fatto tra lavorando formalmente
Con le associazioni del del dell'impresa sociale CGM ci di ore e e e Legacoop
E cominciamo ad applicarla settore per settore il primo è stato quello degli asili nido cinquecento asili nido che la banca di per sé non è in grado
Di finanziare da sola non sa
Valutare costruire tenere sotto controllo cioè è un è un è un è una dimensione di attività
Che e che che è fuori dalle nostre possibilità allora chi a lei con chi conosce questi settori lì corresponsabili dei perché ci deve essere da anche da parte loro
Corresponsabilità in termini di scelte in termini di controllo
E si mettono in moto progetti che sarebbero peraltro in impensabili
In pochi mesi sono messi in moto cinquecento asili nido stessa cosa può succedere degli handicappati il titolo procedette gli anziani
Con questo modello in cui la banca fa da ponte tra entità che
Avrebbero se no avuti difficoltà a lavorare insieme
Un altro pezzettino del tema coesione empiema Milito intima opportunità
E il tema degli studenti del finanziamento degli studi in Italia si dice lo studio gratuito però se uno non è più che benestante al Politecnico di Milano di Torino con tante università non ci va
Guarda si scopre che non ci sono in Italia i prestiti d'onore ci sono lì piccole borse di studio a pioggia neanche legati al merito
Questo vuol dire con rendere operativa la Costituzione quando dice i bravi meritevoli hanno il diritto di arrivare fino al massimo della formazione ci siamo inventati un prestito personale questo personale un prestito d'onore per gli studenti
Senza garanzie senza che la firma del del padre
Di nuovo insieme ai Politecnici aventi altre università insieme alla Fondazione Cariplo e alcune migliaia di studenti o già oggi
Possono fare l'università che probabilmente non avrebbero potuto farlo naturalmente legato al merito non sono dati a caso le università
Certificano che sono studenti in corso capaci di di di di impegnarsi e quindi di investire sul loro stessi quindi sono tutti esempi etici ma poi alla fine sono mattoncini concreti di qualche cosa che diventa
Diventa speriamo una cosa una cosa utile quindi anche questo far bene il proprio mestiere prima di tutto come banca far falso soddisfare i propri azionisti ma poi sentirsi poco responsabili di tutto ciò che avviene intorno a noi oggi la vera
Sfida è quello della crescita il declino
Nel nostro Paese non è un qualcosa non è un rischio che ho letto è un rischio reale
è un qualche cosa che può essere del tutto evitato
Ci vuole un impegno molto maggiore di quello che tutti
Tutti ci stiamo mettendo per evitarlo
E sappiamo che ci sono tanti esempi di successo diciamo in Confindustria quindi tantissime aziende ce la stanno facendo
Ma come sistema il nostro rischio di declino è bello grosso e anche se è evitabile non è rimandabile come qualcuno può pensare
Per cui responsabilità sociale per tutta la classe dirigente economica imprenditoriale e finanziaria politica è prima di tutto di evitare un rischio che dietro l'angolo evitabile ma dietro la grazie
Bene grazie a Corrado Passera che consideriamo in partenza quindi lo salutiamo diciamo capiamo le corrette difficoltà o ringraziamo ancora
A questo punto mi dispiacerebbe appunto passare da una grande impresa di servizi sofisticati come grande istituto bancario
Diciamo invece al nostro mo'industriale e chiederei Cinzia palazzetti di darci un po'diciamo l'esperienza dell'impresa del territorio e di come diciamo
Il mondo radicato di Confindustria affrontato e sta affrontando questa diciamo nuova frontiera di impegno grazie
Sì grazie per avermi invitato effettivamente gli argomenti sono si declinano bene nella grande azienda si farà sì declino non meno facilmente nella media piccola azienda quando me solo saltare RAI così chiamata fanno testimonianza ho detto bene vediamo cosa succede nel mio territorio
Ho guardato come erano gli Progetti che erano diciamo così più legati alla responsabilità sociale
Delle aziende hanno visto un paio di progetti interessanti che così fossero velocemente vizi sono interessanti ma da grosse aziende un Progetto Electrolux Zanussi che si chiama di pazzia de risale al due mila per la tutela della dignità di uomini e donne l'azienda
Una procedura praticamente per la trattazione formale è anche informale degli denunce di molestie anche un'istituzione un consigliere di fiducia
Per risolvere le problematiche poi ho visto è una bellissima iniziativa che poi ho visto riportata in nella vostra brochure Anna Lucio che è stata arredata delle diciamo delle pratiche più migliori fatte dalle dalle aziende che questo progetto bio foresta che promosso è un un vincolo esterno convulso promosso da un gruppo di aziende però anche le aziende USA che hanno un marchio d'immagine Foppa predetti Dual cucine Electrolux che si mettono assieme
Per rami un in questo Progetto guarda al ripristino e la salvaguardia delle risorse culturali quindi la rigenerazione non ricostituzione di ecosistemi forestali distrutto degradati in sostanza praticamente hanno non so acquistato per esempio dei pezzi di foresta versando il sole che degradata per la riforestazione la creazione poi di un laboratorio di studio
Per aiutare anche opposizione locale re integrarsi con tipologie diciamo di lavoro che fossero compatibili
E quindi insomma uno uno uno skateboard rispetto dei principi
Antiriciclaggio riduzione del consumo di energia e di materie prime e riduzione delle miss delle e mi sono io lo spera tuttavia di questo è un progetto perché io ho conosciuto in maniera particolare devo dire Valcucine
E di questo la quale di questo progetto mi fa proprio anche uno ma anche prima cioè un'immagine esterna quando va a vendere la dematerializzazione cioè per dire l'antica non più di un di spessore ma togliere il materiale dando lo stesso risultato
O anche migliore estetico di Tura turni durati eccetera
Piuttosto che il fatto che il Po il materiale possono essere totalmente ci calato quindi utilizzo molto del vetro e cose del genere ripeto quindi tutte iniziative che sicuramente sono sono bellissime dunque che abbiamo anche sentito
Rinunciare prima però tuttavia riescono a entrare in tutto ciò dei grandi aziende o comunque anzi che hanno delle dimensioni di un certo rilievo
Invece è proprio di questi giorni due tre giorni fa abbiamo sul nostro territorio sono non è partita già al cinquanta per cento del viaggio un'iniziativa per la registrazione Emas di distretto
E emersa sapete è un sistema di gestione ambientale praticamente questo che vede di distretto per distretto del mobile anche perché nella mia regioni e la mia provincia c'è un grosso distretto del mobile che vede circa nove mila ottocento addetti occupati in questo distretto e coinvolge più o meno undici comuni
In questa iniziativa quindi a favore dell'ambiente di uno sviluppo quindi sostenibile abbiamo messo dentro sono stati messi dentro tre comuni e undici aziende che sono delle aziende pilota che poi andando le proprio alla a vedere
Si nota che cosa sono dice Zenga devo che ho definito e coraggiosa perché sono tutto sommato aziende piccole oppure sono no belle marchi diciamo
Di aziende molto grosse del delle piccole aziende enti aziende che sono di proprietà pesa neppure di gruppi
Che evidentemente entrando nel Progetto vogliono capire a cosa serve se funzionasse da un risultato se è operativamente interessante e quindi probabilmente poi ci aspettiamo effettivamente una cascata
Sì perché speriamo apre cascata perché perché però già ora che siamo l'Italia ripeto delle opere che ci siamo resi conto di alcune valenze positive valenza sostanziale che cosa è che spesso il progetto il processo per arrivare a una registrazione Emas così come la certificazione di qualità l'accesso spesso il più interessante quasi del pezzo di carta finale cioè cos'hanno fatto quest'area geografica al settantacinque per cento di occupati di dipendenti nel settore del mobile
Ripeto sono quattrocentocinquanta aziende quindi in realtà c'è una cultura d'impresa nel territorio fortissima queste aziende e poi vengono tutto sommato da son tutte aziende che nascono si da grossi gruppi ma poi da filiazioni da dipendenti da quindi c'è una consapevolezza generale però in un'area geografica piuttosto ristretta dove ripetersi tal se pensate strada cinque per cento di occupatevi impresa e nel mobile provate a immaginare che cosa significa questo vero
Degrado del territorio problemi di viabilità problemi di rifiuti Problemi
Di tutti i generi si fa acqua aria movimentazione permessi bene infatti citava due giorni fa un punto io cosa in questa citare un un rappresentante sindacale devo mettere per ragione fa negli anni settanta le signore mettevano fuori i panni Bianchi e e li tiravano dentro tinta non c'è antico perché praticamente c'è non tutte le aziende che facevano
Le verniciature
Che all'epoca non c'erano restrizioni o che e finiva tutto in un'atmosfera che poi ricadeva
Devo anche dire alla sera passando per questi Paesi si vedano dei falò se citato nel mio collega giorno venendo era era falsa si facevano i falò cioè la sera l'azienda bruciata
Praticamente si non c'erano né restrizioni non c'era fratelli
Ecco tutto questo e storia però per quanto si faccia il miglioramento è sempre è sempre benvenuto e ovviamente anche l'attenzione dei cittadini necessità e e l'integrazione quindi questo sì resta sana Emas che praticamente un sistema di e cogestione come hanno detto e valutazione proprio come un sistema più o meno qualità che guarda proprio alla efficacia miglioramento ambientale delle attività che vengono svolte e questo ripeto sistema coinvolge sia il territorio i cittadini sindaci sia le impresa essi forme quindi fornitore tutto il sistema
Dell'impresa e a una vede una adesione volontaria la particolarità di questo progetto sul nostro territorio è proprio l'estensione ma perché ripeto ritmi prende dentro comuni all'Arpa
E non prese ma soprattutto perché guardate
Al al al prodotto cioè non solo all'impresa alle sue diciamo alle sue pratiche alle permessi che vengono chiesti alle a quanto scaricano spera quanti sono i limiti ma guarda anche alla prodotto dalla culla alla tomba cioè da quando nascerà quando sarà poi finito nelle mani del consumatore
Che lo terrà in casa e dovrà successivamente
Smaltirlo quando avrà finito il suo ciclo di vita quindi un una una diciamo lei ma sa arriviamo a questo piuttosto innovativo come come progetto perché nuovamente non si guardava anche alla vita finale del prodotto bene per capire l'estensione della cosa posso dire che per esempio in questo progetto oltre a valutare vengono prenotate le aziende si vede quali sono i loro sistemi quali sono le possibilità di miglioramento quindi su progetti su auto e successivi su verifiche soli controlli ripeto con un sistema con l'età si va anche a chiedere proprio un'opinione la valutazione dei ci ai cittadini
E questo è gli evidentemente necessario perché perché torno a dire sono imprese che si spinge più in territorio molto circoscritto al ormai non possiamo più pensare di fare impresa e di svilupparsi senza avere un consenso il consenso russo e temi comunque anche un cimento
Il coinvolgimento deve prendere in considerazione di opinioni bisogni tendenze settanta e riuscire a trovare un punto evidentemente di di incontro nella soluzione delle problematiche
Parlavano primi parlava ieri sera come il collega che ha aderito a questo progetto lamento ma così adesso giusto per perché aprire per favore a evidenziare una cosa che probabilmente le piccole imprese ancora non riescono accoglienza guardata sono rimasto sorpreso questo è un produttori diventino un verniciatore in sostanza e perché c'è un indotto fortissimo lì non c'è mobili erano poi c'è quello che permise a cui gratta e quello che finisce e quello che ci aggiunge una cosa e l'altra
Con le merci che continuamente viaggiano dallo stabilimento all'altro come i problemi ovviamente della mobilità inerenti Befana
Ma tu non sai fa sulle produzioni anche mi hanno fatto vedere durante tutta la fase di studio ma tu lo sai già una ventina
Quanto quanto quanta vernice là dentro e quanto solvente per detto no non ho idea beh Mantinea un'antica da cucina insomma così a mezzo litro di solvente
Non è sola che tanto perché mezzo litro ed è poco
Ma tu lo sai farà poi che cosa che ho potuto vedere perché sai fa quando lo leggi non ci fai caso ma quando me l'hanno mostrato sopra al tavolo sono rimasto un po'così sorpreso gli hanno fatto vedere
Hanno tirato fuori va be'questo mi è salito servì solvente e di colore sai quanto ne vanno sulla ventinove sono il diciassette per cento cioè il solo il diciassette per cento del colore che viene impiegato finisce nell'aldilà tutto il resto e perso
Allora questo ci fa pensare molto perché ne ci sono problemi di costi ci sono problemi di smaltimenti ci sono problemi che poi a monte vanno a qualcosa che il dottor Passera per rinunciato perché qua ci vuole l'innovazione non possiamo permetterci nella nostra società di perdere tutto questo servendo imperiale tutto questo studente e di perdere tutta questa vernice magari fa anche piacere alle società che producono Vernizzi ma forse potremmo anche permetterci di pagarla di più sia se si riuscisse ad attaccarla senza perderla ai mobili ecco che quindi è fondamentale che lentamente che certe problematiche come queste siano toccate viste proprio percepite per l'auto
Non solo dall'imprenditore ma anche da tutto ciò che ci stava dentro perché piccolo imprenditore certa non avrà la forza per trovare delle soluzioni innovative e quindi torniamo a parlare di ricerca torniamo a parlare di finanziamenti torniamo a parlare
Di presa di coscienza di tutto tessuto territorio
Di tutte le diciamo organizzazioni che vengono coinvolto in questi progetti
Ecco credo dicendo poi un'ultima cosa però ci sono anche queste le aziende che in realtà non sono nemmeno entrata nel progetto Emas ma siamo così convinti che le piccole aziende non abbia non lo facciano responsabilità sociale
Una parità alle dieci per cento della popolazione il dieci per cento e costituito da immigrati tutto successo negli ultimi cinque dieci anni sostanzialmente una popolazione che è in crescita
Continua la vera integrazione la stiamo tutt'oggi facendo nuovi dentro le aziende questa è la verità
Cioè in realtà l'integrazione è più forte avviene dentro Zehnder con tutte le difficoltà del caso la con tutto siccome poi sono aziende piccole hanno bisogno di queste persone hanno bisogno anche per loro fidelizzazione
E quindi fa non nazionale enorme d'integrazione della ricerca dell'abitazione nel riuscire a trovare definanziamento proprio ricongiungimenti Muscio trovati un'abitazione e tutto il resto è aperta
Facciamo molto di più di quello che crediamo di fare queste piccole aziende e poi stanno su un territorio
In maniera molto diciamo fitta
E intensa e intrinsecamente col territorio stesso per cui disperse fanno cultura d'impresa
Devo dire effettivamente un territorio che risposta rispondendo bene
Anche livello diciamo per esteso regionale sia rimasta a livello diciamo così comunale è un territorio e una provvidenza
Che ha oltre il quaranta per cento del PIL provocato dall'industria e di questo ne Strings di un preso atto un pochino tutti noi dobbiamo risorse certo genere culturali e turistiche abbiamo questa risorsa e quindi al Medio dobbiamo utilizzarla svilupparla per far cresce il territorio in armonia con tutte quante le parti sociali grazie
Abbiamo quindi ha avuto due interessanti spaccati
Un grande sistema
Complesso che incrocia il territorio e la sua industrializzazione
Prima di passare diciamo alla dimensione della politica che
Sta indirizzando eccome può governare incentivare queste queste pratiche io vorrei passare diciamo
Il punto stretto della clessidra che è quello diciamo della
Con possiate la formazione dell'attenzione della capacità di della capacità di diffondere queste diffondere queste questi valori e questi problemi per cui io penso che sia giusto a questo punto chiedo alla su quanti faccio un attimo
Un po'il polso della situazione
Come
Amo questi temi
Possono diventare
L'elemento soccorso
Un punto di riferimento per chi fa impresa per chi si prepara a farla e anche perché perché si prepara ad entrare a lavorare nel mondo delle imprese grazie
Ringrazio dell'invito
Parlare e Hans diffondere alcune riflessioni su questa tematica devo dire che io producendo la tematica da un punto di vista storico
Noi viviamo sotto la tirannia del presente da quando la storia si è surriscaldata e per dirla con Montale il tempo ha cominciato la sua recarsi tra le mani degli uomini
Riflettere sulle elementi sulla dimensione storica dei problemi a mio avviso è fondamentale
E vorrei cominciare
Affrontando la tematica come l'affronto il presidente di Confindustria Angelo Costa nel mille novecentocinquantuno
Mi sono occupato di questo prego di questo vostro presidente del suo pensiero ed ho trovato che fu nell'Assemblea che tende agli industriali nel suo discorso all'assemblea degli industriali del cinquantuno che lì si soffermò su quella che era a suo avviso la funzione sociale dell'imprenditore vi leggo le sue parole poiché le confesso all'inizio per farci capire
Il valore e l'importanza profetica di ciò che stava dicendo e come da allora ad oggi siano passati non cinquantacinque anni ma un tempo infinito da come sono cambiate rapidamente le cose da come è cambiato rapidamente lo scenario si è soliti parlare molto disse ma con poca chiarezza di idee di funzione sociale della ricchezza sarebbe utile conoscere maggiormente la funzione sociale dell'imprenditore l'imprenditore capace che impiegando unità produttive crea ricchezza compagnie un utile funzione sociale mentre l'imprenditore incapace
E questo di solito si verifica quando lo Stato fa l'imprenditore distruggendo ricchezza compie una funzione antisociale
Erano tempi in cui lo Stato si avviava a fare lo Stato imprenditore
E lo faceva in nome di una socialità ma compresa
Lo Stato che si avviava a fare l'imprenditore in realtà si avviava svolge una funzione antisociale
Solo che quelle imprese che producono ricchezza alla fine hanno svolto una proficua funzione sociale
Hanno creato lavoro hanno prodotto ricchezza hanno soddisfatto di stakeholder interni ed esterni e questo è il compito primario
Dell'imprenditore l'UDC sosteneva appunto anche che non c'è la lunga dare non ci può essere contrasto tra benessere d'impresa e benessere collettivo
Nello stesso tempo però se la prendeva anche con gli associati di Confindustria egli diceva appunto che spesso non avevano gli associati
Era l'ho portati a dimenticare questa verità questa finalità avvenire ed ultima perché purtroppo l'imprenditore dati i tempi era sopraffatto dall'assillo dei problemi quotidiani
Cioè erano anni durissimi gli anni cinquanta come lo erano stati gli anni quaranta il presidenti di allora
Badate aveva appena cinquant'anni
Che alluda rispetto alla media delle degli iscritti a Confindustria era un'età molto giovane molto insomma era un erano altri tempi ebbene costa diceva sostanzialmente che vi risparmio le perché si soffermò a lungo su questa tematica è la prima volta che l'ho trovata trattata in due in modo sistematico
Che il primo elemento la prima funzione sociale quella di produrre ricchezza secondo costo ampiamente la si doveva produrre all'interno di un quadro legislativo di una cornice giuridica
Anche se in quel contesto si lamentava dell'ipertrofia legislativa del Parlamento
Cioè riteneva che il Parlamento italiano producesse troppe leggi e che questa produzione di Bice non fosse un fatto positivo ma tumorale
Fosse un fatto dannoso avrebbe preferito un'attività legislativa più omeopatica più essenziali usarono gli hanno dato molto lentamente ma è stato come tante un profeta inascoltato in quegli anni Sturzo diceva che lo Stato non era in grado di gestire neppure una bottega di ciabattino
Il problema è che nessuno ascoltò ne costa Sturzo e le conseguenze le paghiamo noi ma soprattutto le pagheranno una generazione che sta avvenendo e forse anche quella successiva
Se non riusciremo ad intervenire in modo decisivo sull'attuale stato delle cose
Poi Sturzo scusate poi costa sostenevano l'altro elemento è questo il secondo e il terzo gradino della funzione sociale delle imprese quanto diceva che quello che conta alla fine però e la dimensione etica
E questo in questo aveva profondamente ragione se solo pensate a ciò ma non per i tempi di Sturzo per i tempi di costo oggi ma si limita i tempi in cui la società si è costituita già a Roma Tacito aveva detto non Moss in ogni Lux che tradotto in un buon italiano lo possiamo sintetizzare in è inutile fare buone leggi se non ci sono buoni costumi quindi in primis diceva costa la cornice etica e ancora più importante la cornice giuridica e alla cornice etica sosteneva costa a mio avviso ingiustamente
Gli imprenditori insieme a tutti i corpi intermedi agli individui possono contribuire in modo decisivo a supportarla oppure a farla evaporare
E poi infine sosteneva l'importanza che questa era l'ultimo aspetto di questa di questa attenzione nei confronti della società
Cancelli della fabbrica non sono i Limina muniti il confine del mondo le colonne d'Ercole
L'impresa si inserisce in un contesto sociale di cui occorre tener conto da allora Antonucci le cose sono profondamente cambiate
Però le riflessioni anticipatrici se non vogliamo usare l'espressione profetica abusata contenute in quel discorso di Costa oggi trovano una ampia con ferma e la trovano anche in quella prosciutto perché io ho trovato nella cartella quando sono entrato in cui si portano alcuni esempi rilevanti
Di funzione sociale
Delle imprese italiane di questa attenzione o con un testo più può ampio a quella sostenibilità ambientale sociale a quella coesione sociale a quell'impresa deve guardare e deve tendere a
No
Devo dire che le cifre i dati delle ultime indagini in questo senso solo in tubi a mente interessanti ci fanno capire come il fenomeno sia esploso l'attenzione con cui la società quarta al mondo dell'impresa
Lui l'indagine Censis del due mila tre e la produzione di capitale sociale e ci dice che più della metà delle tagliare il cinquanta virgola cinque per cento il feto è proprio acquisti solo dopo aver verificato che non si tratta di prodotti inquinanti
Un lacunosi realizzazione impiega lavoro minorile
Più del quaranta per cento non acquista prodotti provenienti da aziende che lo ritiene etiche il ventisette per cento aderisce a campagne di boicottaggio di prodotti di imprese non socialmente responsabili
E queste dati sono interessanti ma sembra che guardiamo a livello planetario a livello globale e vediamo che il trend e ancora più spinto in alcuni Paesi dici tu montato per tutti i il quarantatré per cento della popolazione negli Stati Uniti poi cotta prodotti Us servizi di un'azienda serve tenuta socialmente irresponsabile noi siamo soltanto il verdetto al ventisette per cento e siccome gli Stati Uniti d'America costituiscono l'on Trent
è questo il cifre sono motivi di riflessione
Vorrei
Concluderei citando Falco a proposito della responsabilità del sociale dell'impresa un po'tracimando anche sulla tavola rotonda che verrà successivamente
Ma ha dovuto alla mia deformazione professionale io sono anche dirigo anche un master per il turismo e beni culturali
Alla LUISS Guido Carli di Roma e quindi mi occupo di questo settore tra la responsabilità sociale delle imprese i premi culturali sono importanti
Guardate in genere si dice che l'Italia fosse del sessanta per cento dei beni culturale a livello planetario
Questa è una leggenda metropolitana è vero che questa cifra la diffusa all'UNESCO le cose non stanno così anche perché noi abbiamo soltanto inventariato attualmente soltanto riportato soltanto il quaranta per cento
Di ciò che si pensa siano i beni culturali italiani e non sappiamo l'India quanti beni culturali la l'Algeria lecito
Quindi non è questa l'elemento importante elemento portante un altro che fa dell'Italia un caso unico a livello planetario diverso anche tra i Paesi che sono vicini
Che sono cucini come la Francia la Spagna all'Inghilterra l'Italia
Uno stato che ha un museo diffuso
Gli altri stati i musei sono non tende riserve indiane di valore culturale l'Italia non ha solo i musei a una serie di piccole realtà importanti spalmati su tutto il teatro
Gesti e questo questa eredità questi beni e difficile per qualsiasi amministrazione pubblica per uno Stato come quello nostro
Che ai bilanci che era figuratevi come sia difficile conservare questi beni
Vi faccio un esempio
Il punto ma il più bello del mondo non è agli Uffizi dove pure ci sono quattro cinque ma quadri spettacolari e a trecento metri dagli Uffizi occorre uscire entrare in una chiesetta andare nella cappella Capuleti
E vedere il punto uno che probabilmente il più bello in assoluto
E questo vale per questo pittore per tanti altri
Bisogna girare più in Umbria e Marche per avere delle testimonianze lo soltanto vedere il museo che c'è a Perugia quindi di per sé c'è una responsabilità che l'intero territorio neanche le imprese hanno nei confronti dei beni culturali occorre supplire ad una situazione di grande difficoltà per poter conservare quello che abbiamo e tenete presente chiudo definitivamente che tutto ciò è determinante
Per il settore turistico
Perché quello che fa dell'Italia un paese turistico
Sono le sue città d'arte non sono le sue coste o le sue montagne
In Italia il patrimonio culturale attrae cinquantacinque milioni di turisti italiani e stranieri nel due mila quattro il contributo del settore turismo alla formazione del PIL restato pari all'undici virgola quattro per cento il turismo culturale turismo più ricco e più importante non è quello di prossimità e quello di Meridione utile un coraggio
Cioè un turismo che non è in campo ma in crescita lo dimostra Roma lo dimostra a Firenze lo dimostra Venezia cioè di aver cura e il martedì di questi musei diffusi come responsabilità sociale dalle aziende vuol dire non solo salvarsi l'anima ma nello stesso tempo anche determinare un investire cioè
Fare bene all'economia nazionale grazie
Professor Baldini
Tante sollecitazioni tanti suggestioni
Sostanzialmente su due una in particolare che voi rivolgere al ministro Maroni
Questo diciamo
La volontà normare diciamo quella che invece emerge come comportamenti autonomi responsabili dei cittadini e dei consumatori però c'è un aspetto appunto che taglia tutto il percorso che è stato fatto in questo come in molti altri settori
Nel nostro Paese ed è la sensazione diffusa diciamo di un eccesso regolatorio di un eccesso normativo dell'ambizione o della volontà del legislatore di prevedeva e di guidare tutti i comportamenti con forza di legge allora vorrei chiedere
A Tiziano Treu che
Sta come dire guidando un'importante esperienza parlamentare che avuto esperienze di governo che ha diciamo visto questi questi problemi da angolature molto diverse qual è davvero diciamo il modello più utile un modello snello modello centrato sulle Autonomie
Delle delle parti sociali sulla volontà di autoregolamentarsi o servono comunque in qualche caso non riusciamo a fare a meno di proiezioni e diciamo protezioni normativa grazie
In grazie grazie per l'invito a rispondo subito sinteticamente questa domanda ma poi fate fare anche un discorsetto sulle altre cose che ho sentito perché mi sembrano molto interessante questo tema
Non è finita grazie questo tema della responsabilità sociale è diventato di moda giustamente io credo che sarà un tema del futuro anche bisogna giustamente evitare che si perda nella vaghezza del non dico dalla propaganda ma nei pii desideri mi pare che qui opportunamente si è fatto poi una serie di analisi concrete vedo anche qui esempi di buone pratiche sono già molto diffuse mi fa anche piacere che sia stato inquadrato sotto il tema Cultura o insieme al Tevere cultura perché io credo che il rapporto tra impresa e comunità
E società sia come funzione è uno dei Segni più forti dei che ti cori mondo vogliamo e ovviamente io credo che debba essere un rapporto intenso che e amichevole diciamo allora sul sulla domanda
Guardate e chiaro che le leggi ci vogliono per esempio anche in questo riguardo la responsabilità suggella sociale si estrinseca in comportamenti
Virtuosi migliori degli standard mitili gli standard minimi normalmente sono richiesti
Con legge quindi questo ci vuole però proprio perché ha detto standard minimi sarebbe molto bene che fossero minimi e certamente io sono giurista che tanti anni che pratico questo questa tecnica vedo che l'inflazione più pericolosa litiche non in campo finanziario faremo di tutto per cercare di semplificare ma semplificare molto più difficile che complica
Detto questo fatemi fare
Due tre riflessioni su quello che ho sentito e su quello che avevo
In mente bella responsabilità
Ah no ancora una cosa di metodo che è giusto mi hanno indicato Maurizio Beretta se i gli standard sono di tipo legale però il fatto positivo del tema che affrontiamo nove è che tutto quello che si può fare su questo versante e rimesso alla volontà e alla collaborazione tra i singoli che tra i gruppi quindi esattamente l'area delle Autonomie e e della vitalità della società quindi risposta positiva su tutti e due i versanti dicevo cose specifiche mi mi pare che la prima responsabilità lacerato passerà ma lo voglio sottolineare era giusta verso il Paese
Poi possiamo vedere i singoli stakeholders e quindi il caso dell'Italia ancora rinvio a Passera la responsabilità maggiore eh
Come tutti possiamo fare ma impresa in primo luogo ora
Dare un contributo a una crescita che sia una crescita buone
Più forte di quella attuale ma anche buona dico buona perché la qualità importante
E mi pare anche giusto che si dica che la la crescente contributo alla crescita dipende si basa sulla concorrenza ma si basa anche sulla cooperazione
Quindi o chiamatela pure coesione ma insomma questa idea che ci vogliono rapporti competitivi ma collaborativi mi pare fondamentale faccio tre esempi specifici di tre aree che sono delle vere emergenze a mio avviso in Italia ma anche altrove perché punto il tema vastissimo la responsabilità sociale tocca appunto
Ormai tutto il campo dalla villa prima che vorrei sottolineare e la responsabilità verso l'ambiente che vuol dire verso sud il futuro e noi questo l'abbiamo largamente sotto le sottovalutato
Deve essere mi pare
Forse la più la più grave delle emergenze perché ne va del nostro futuro fisico e anche ricordo una cosa che mi pare importante che l'Europa sta segnalando che riguarda direttamente l'impresa
Le TS che in questo caso vuol dire io ho pianto trading scheme riguarda appunto tutto il problema delle missioni delle delle sostanze nocive Gebre chiede che si inseriscano nei bilanci di tutte l'impresa e nelle offerte pubbliche quindi anche le istituzioni valutazione dei rischi ambientali
A fini di prevenzione ecco questo mi sembra una indicazione molto forte che dovrebbe essere per non è una legge è che un orientamento
Ma che dovrebbe in imporsi proprio come emergenza a tutti
E ma ovviamente le piccole e le grandi faranno in modo diverso
Mi fa piacere ricordare qui perché io ero presente ad alcune delle iniziative di Confindustria su versante ecologico energetico la prima responsabilità per l'ambiente risparmiamo
Pistorio lo diceva allora primo punto è una cosa facilissima che non richiede né leggi né costi ma che assolutamente terribili vedo i miei figli che sono tutti ecologisti che sprecano
A quel coso del generico ma scusate cominciate dagli
Secondo punto la responsabilità verso i dipendenti questa è la più come dire ovvia
Nel senso che mi pare di aver sentito anche quella dove si si si lavora di più perché sono vicini sono davanti però ecco non vorrei che fosse troppo ovvia perché lì il problema vero insomma tanti problemi ma e di come effettivamente sì miglioreranno le pratiche cioè L'Espresso la impresa responsabile delle pratiche migliori della media cioè azzarda in cima
E questo o o fa questo è inutile che si pubblichino i libri no non non voglio portare qui come ministero mai sono ho ricevuto tanti libri sui bilanci sociali eccetera questo è fondamentale
Su tutti i versanti sud è stato detto della formazione eccetera qui mi fa piacere di aver sentito parlare di questo discorso del disagio giovanile
Che il disagio giovanile
Stanno facendo delle ricerche anche magari poi le comunico sociali perché non è l'antica piuttosto che la tossicodipendenza e si crea purtroppo c'è anche quella ma è ormai diventato uno stato molto diffuso
Dall'Asia a non sapere cosa succede domani poi contarsi genitori prima che si dice non ci hanno posto in banca quindi stabilissimo azioni filiere che sono messi male questo è una cosa che bisogna veramente curare lo può fare l'impresa dove fa anche l'istituzione eccetera
E non spendo ulteriore parole però guardate ad esempio pretura cosa con molto concreta tutto il periodo di transizione dalla scuola lavoro coi varie tecniche di alternanza l'apprendistato eccetera è un periodo cruciale
E devo dire che gli stand italiani troppo bassa anche per responsabilità d'impresa oltre che
Però prima di passare l'ultimo punto vorrei spezzare una lancia nei confronti di un'altra popolazione che sta crescendo molto riguarda più da vicino che sono lì le persone mature diciamo gli anziani guardate che questa sta diventando laurea di stakeholder dipendenti aspiranti dipendenti più
In crescita e più abbandonata io conosco grandi aziende anche dei servizi
Ne ho parlato anche comparsa in cui sto che che si guardano dentro dicono ma noi abbiamo migliaia di dipendenti sui cinquanta due cinquantacinque cinquantasei anni che facciamo come riusciamo a motivarli
Come facciamo a renderli inutili ed è possibile prima cinquantacinque anni uno ma che e da buttare una volta forse adesso vado avanti di una vita attiva ecco guardate che questa è una area di responsabilità sociale dunque non ci sono le leggi e non non basta fare l'età di pensione scusa
Ministro quello può essere necessario ma se non si fa questo lavoro
Hai voglia a tutti alzare l'età di pensione necessari dopodiché però la gente e lì parcheggiata o Tula sbatte fuori comunque perché non sai cosa fargli fare ultimo punto le il rapporto tra imprese istituzioni questo ci tocca più da vicino a Porto dovrebbe andare nei due sensi immagino immagino son convinto guardate questo problema molto delicato soprattutto in Italia in altri Paesi mi sembra affrontato com'più guru
Coraggio e meno ipocrisia cioè la patto pubblico-privato a cominciare da impresa istituzione noi abbiamo una tradizione per cui uno fa per conto suo lato fra all'impresa tutta bella oppure tutto speculativa e il pubblico è tutto bello pure e tutto con funzione invece o noi affrontiamo bene questo rapporto
Su vari campi anche qui non servono
Sì qualche legge insomma sulla palla i project financing nel rapporto pubblico-privato imprese istituzioni serve
Oh Dio ce l'abbiamo già sottoporre poi tragitti poté fare anzi si fa poco anche se ci sono le leggi male il tuta alare che diceva anche passerà prima rapporto
Nella grande Welfare nelle grandi servizi alle persone e al Benessere che stanno diventando sempre più
Come dire in tv espliciti specifici diffusi non lo può fare solo posta e non lo possono neanche fare ovviamente solo l'impresa dice un'area di enorme collaborazione qui e se non facciamo questa nostra popolazione sempre più bisognosa di sì sì di servizi di cura non sarà pensiero di ecco questo mi sembra un'area molto del quello che in gli anglosassone chiamano PPP papabili protetta partnership fondamentale ovviamente le intemperie finisco le istituzioni devono fare la loro parte
Cercando di essere ovviamente interlocutori sensibile deficienti e qui c'è tutta l'area del del del premio e dei e della e della sanzione bastone carota
Noi anche qui non servono leggi ma serve un uso poco oculato degli incentivi dei sostegni dell'informazione per premiare le buone pratiche
Pubblici le cattive pratiche ogni riferimento potrebbe essere lungo non lo faccio e concludo qui grazie
Grazie Tiziano Treu intanto saluto e ringrazio per
Che è arrivato lui puntualissimo ne siamo leggermente Hard Candy dove ci scusiamo con il Ministro Buttiglione
Dare la parola al al ministro Maroni è che il lavoro del suo ministero è stato diciamo evocato
Un po'in tutti gli interventi abbiamo un punto di di reinserimento è interessante capire diciamo un bilancio e capire
Soprattutto quali saranno essi che come si svilupperanno diciamo degli ancoraggi nell'immediato futuro grazie
Grazie due addirittura adesso vorrei
Abbiamo iniziato
Occuparci di questo tema appese piatti nel due mila e uno sulla base di una sollecitazione forte è venuta dalla Commissione europea dall'allora commissaria
Lavora politica e sociale Anna Diamantopoulou
Che nell'estate di quell'anno promulgò un libro verde sulla corporations responsibility
In cui dava una definizione tra le tante possibili
A mio avviso assolutamente adeguata e appropriata
Perché parlava di due cose di sostanza
Il compito delle imprese di farsi carico non della prima dell'applicazione delle leggi cosa ovvia e scontata
Ma usava un termine significativo delle preoccupazioni di carattere sociale ed ecologico
Nei rapporti con gli stakeholders la preoccupazione e qualche cosa induce a pensare a qualche cosa che va al di là diciamo che io sono obbligato a fare
Se c'è una preoccupazione che riguarda possibilità all'inquinamento oppure degrado dell'ala dei rapporti sociali o cose di questo genere ecco una un'impresa socialmente responsabile valuta queste preoccupazioni e si fa carico
Nel limiti della sua mission delle sue strategie del suo bilancio del suo Budget di queste preoccupazione allora eh socialmente responsabile
Secondo è altrettanto importante specificava che ciò avviene su base volontaria cioè senza obblighi
E quindi di converso per il legislatore senza la richiesta di spot stabilire standard
Criteri
Norme di vario tipo
In base alle quali applicando le o meno le quando l'impresa sia da considerare socialmente responsabile non non socialmente responsabile noi ci siamo ispirati a questi principi di fondo tutta l'azione che il ministero ha svolto da allora è stata quindi di diffondere la cultura della responsabilità sociale
Evitando di introdurre norme standard
Obblighi relativi a questo settore e di valorizzare ore le buone prassi mi fa piacere che Tiziano Treu Ol sembrato di capire la pensino allo stesso modo perché a differenza sua altri colleghi
Vicini alla sua parte politica la pensano in modo diverso e hanno presentato nel Parlamento italiano
In alcune regioni come la Toscana al Parlamento europeo delle proposte di legge che invece introducono degli standard obbligatori no con certificazioni obbligatorie e il bollino sociale alla fine
Per distinguere un'impresa socialmente responsabile da un'impresa che socialmente responsabile non è questa la strada sbagliata perché porta diritto a Parma la tua Herron la certificazione soprattutto se fatta da qualcuno che io pago non è di per sé garanzia
Di essere socialmente responsabili non non lo è per principio e nella prassi non lo è
Allora la volontarietà la chiave del successo perché se è un'impresa si convince che essere socialmente responsabile cioè fare certe cose nei confronti degli stakeholders
è utile in primo luogo all'impresa lo fa e lo fa bene
Quindi
Se invece è solo un obbligo per esempio per poter partecipare agli appalti pubblici legge della Regione Toscana io lo faccio perché sono obbligato a fare lo troverò il modo di avere la certificazione il bollino ma non necessariamente questo significa essere socialmente responsabili
Allora se una strada è questa
E la strada e queste cioè della volontarietà l'azione del ministero è stata appunto quella di raccogliere le buone pratiche di mettere in evidenza di dare quindi visibilità e di promuovere la diffusione della cultura della responsabilità sociale da qui le campagne di comunicazione che abbiamo fatto e che vengono queste una
Molto suggestiva mi pare fatte in collaborazione con la Beretta Scola Abba italiano che raggruppa tutti i creativi delle campagne pubblicitarie e l'hanno fatta gratis una di questo li ringrazio vivamente sono strumenti che servono a diffondere la cultura abbiamo verificato nel corso di questi anni
Che in realtà le buone pratiche tra le imprese italiane sono diffusissime
Quindi ci siamo attrezzati in qualche modo per raccoglierle per segnalarle per valorizzarle
Uno dei tanti mondi quello che abbiamo fatto d'intesa con Confindustria a Maranello alla Ferrari pochi mesi fa in cui abbiamo presentato questo volume che nella cartelletta che raccoglie buone pratiche di imprese che hanno una diffusione su tutto il territorio nazionale
Il cui impegno non dipende dalla dimensione
Spesso si pensa che le grandi multinazionali lo fanno facilmente
Questo perché hanno le risorse
Il merger in questo volume ci sono impresa che vanno da cinque a cinque mila dipendenti
Imprese con cinque dipendenti che mettono in atto comportamenti socialmente responsabili do perché sono filantropi ma perché ritengono utile per il proprio business
Fare queste cose investire
Tra le tante voglio solo fare un esempio senza citare l'azienda tanto se facilmente rintracciabile che mi ha colpito particolarmente essendo io forte consumatore di tonno
C'è un'azienda che ha
Deciso di comprare il tonno che commercializzano solo da produttori da dai coloro che pesca non torno
Che certificano all'azienda stessa
Che attorno col programma di tutela dei delfini e dei cetacei che finiscono nella rete del tonno per cui Terni che comprano sono provengono solo da in palese che hanno cura di liberare i delfini quando pesca dei tonni questo gli costerà un po'di più certamente ma i vantaggi che questa azienda l'asse promuove bene questa buona prassi sono oggi io non la conoscevo questa impresa quando l'ho detto ai miei figli ecco da allora io posso portare in casa solo il tonno prodotto da questa azienda
Probabilmente se si investisse di più sulla comunicazione i vantaggi sarebbero ancora maggiori l'azione del ministero è continuato in questi anni
Ed è arrivata lo dico con grande soddisfazione
Negli ultimi mesi a realizzare un progetto che abbiamo in mente da tempo e che porta all'Italia dal punto di vista istituzionale al livello dei migliori Paesi europei cioè abbiamo costituito una fondazione
Per la diffusione della responsabilità sociale d'impresa che ha sede a Milano i cui soci sono all'università Bocconi che ha collaborato con ministero in questi anni
Linea lilla Unioncamere
E noi naturalmente per la cofinanziare Progetti
Da parte proposti dalle imprese sul tema della responsabilità sociale il lavoro fatto in questi anni è stato importante anche apprezzato in Europa
Tant'è vero che lo dico con altrettanta soddisfazione la prossima settimana ci sarà a Londra la Conferenza europea sulla responsabilità sociale d'impresa nell'ambito del semestre di presidenza italiana
Organizzato inglese scusate sono rimasto del due mila e tre perché l'abbiamo fatto anche noi a Venezia sono per questo e noi siamo l'unico Paese che è stato invitato come come relatore nei confronti degli esperti europei assieme agli inglesi proprio dimostrazione che abbiamo compiuto notevole lavoro
Lavoro che non sarebbe stato possibile peraltro senza la disponibilità e la alla collaborazione piena del mondo delle imprese
In particolare Confindustria visto che siamo qui lo dico dopo un avvio piuttosto prudente
Aderito completamente come struttura a questo tema ponendo come condizione ovvia la questione della volontarietà
Ma all'interno del mondo delle imprese il motore vero sono state sono le associazioni che si occupano di queste in particolare Sodalitas che è già stata citata e anima Ikea animato appunto
Anche a romane in altre parti d'Italia una sensibilizzazione delle imprese
Che trova da parte delle imprese come diceva un riscontro vero e convento sono tantissime gli esempi piccole medie e grandi imprese
Il compito del pubblico del governo di questo governo e di quello che sarà dopo le prossime elezioni
Non so quale sarà ma potete immaginare quale io mi auguro che sia è quello di garantire da una parte
Che l'approccio sia sempre e comunque su base volontaria
E
Garantire il sostegno e la diffusione e la valorizzazione delle buone prassi lasciando alle imprese in questo settore la decisione
Di come intervenire cosa fare quali stakeholders prima dopo lasciare quindi la libertà delle imprese perché o
La responsabilità sociale ha rimane
Un fattore di cultura aziendale ed entra quindi nel modo di fare business oppure diventa appunto una moda lo dico in termini riduttivi e allora ci sarà qualche furbo che riuscirà a fare
Spendendo qualche cosa
La stessa cosa che che le imprese
Fanno in modo corretto se così succederà mi auguro che non succeda allora il tema della responsabilità sociale sarà assolutamente spirito questo è l'impegno che noi dobbiamo mantenere la Fondazione
Che ha sede a Milano è operativa abbiamo costituito agli organi da poco il presidente della fondazione il l'ex rettore dell'Università Bocconi Carlo Secchi ad un uomo che conosce bene le imprese e che credo possa garantire a tutte le imprese
Che è uno strumento quelle stop per favorire la diffusione della cultura della responsabilità sociale d'impresa
La Fondazione naturalmente a disposizione anzi sollecito tutti coloro che fossero interessati a prendere contatto c'è anche sul sito del ministero gli uffici sono a Milano in via Mazzini sette
Orario d'ufficio grazie
Io ringrazio al ministro Maroni e tutti i partecipanti a questa prima tavola rotonda inviterei Rita Santarelli a code ai lavori della seconda e quindi chiamare qui i partecipante questo secondo approfondimento
Con il delicato compito di andare avanti nella diciamo seconda
Parte di questa declinazione del rapporto tra impresa società e cultura magari con l'obiettivo di recuperare qualcuno dei minuti che noi abbiamo perduto grazie
O sul
Qui sul podio il ministro Buttiglione professor Castronovo
Professor Sarko Maria Paola Merloni e Marco Causi assessore alle politiche economiche finanziarie Bilancio del Comune di Roma
Ma
Credo che in questa seconda tavola rotonda che ci impegniamo e chiedo la cortesia
Ai panni ellissi di di di di come diceva ci ha detto il nostro direttore generale di recuperare un po'del tempo che abbiamo perso dobbiamo certamente riprendere alcuni di quelli che sono stati gli elementi della prima in modo particolare illustrati anche dal professor Baldini e cioè qual è il rapporto fra cultura economia qual è il rapporto fra beni culturali territorio qual è il rapporto fra uno sviluppo insostenibili e particolarmente importante per un Paese come il nostro nell'ambito di quello che il turismo con il ruolo delle imprese e il loro rapporto con la cultura io credo che la prima persona che
Chiederei
E intervenga su questo tema e la il nostro assessore accomuno di Roma Marco Causi perché la Roma in quest'ultimo periodo sicuramente
Ha avuto abbiamo visto anche sui giornali un grande un grande rilancio su su questo tipo di attività e quindi siamo interessati a sapere che cosa
Ci può dire
L'assessore grazie a a a
Grazie molte grazie per l'invito
In termini statistici si usa distinguere dentro il fattore culturale
Da un lato il cosiddetto settore culturale in senso stretto che comprende beni culturali e spettacolo dal vivo
E poi il resto costruttori culturale sono dove industrie culturali
Allora quello che succede in Italia ormai da dieci quindici anni non è neanche un dato di brevissimo periodo e che beh il settore culturale in senso stretto quindi quello tradizionale diciamo quello in musei e teatri
Il nostro Paese a una specializzazione produttiva che ci sembrava vecchia storica ormai come dire stagnante ma invece questa specializzazione produttiva sta aumentando sempre di più
E e un po'un paradosso noi abbiamo segnali di difficoltà nell'evoluzione della domanda logoro giunto alla produzione delle industrie culturali
Ma invece abbiamo segnali di grande dinamismo di medio periodo di lungo periodo quindi fondamentali nel settore culturale in senso stretto come intorno i consumi delle famiglie
Aumento dei consumi turistici
E aumentano anche i consumi delle imprese perché quando le imprese fanno presenta delle sponsorizzazioni
S utilizzano il valore comunitario il valore identitario che sta dentro
Il patrimonio culturale e musicale teatrale del nostro Paese per avere un ritorno di immagine
Noi abbiamo io poi ci torno adesso parlo un po'di Roma ma voglio tornare anche sul caso nazionale perché e in un momento in cui il nostro Paese si interroga su come ricostruire elementi di vantaggio competitivo
In una competizione globale è sempre più difficile
Con l'euro forte con la Cina quant'altro
A me sembra che questo settore per quanto piccolo nelle sue dimensioni macro economiche ma comunque se collegato al turismo vale il due per cento del PIL dell'economia
E questo settore un settore molto importante molto interessante un settore in cui nonostante l'euro forte nonostante la CIA nonostante tutto abbiamo una vera specializzazione produttiva e di grande rilievo pensate io non ci potevo quasi credere dico soltanto un dato aggregato poi parlo di Roma
Se prendete l'evoluzione della produttività
Nella cultura in senso stretto quindi musei e teatri la produttività negli ultimi dieci anni in quel settore aumentato dell'uno virgola sei per cento all'anno più della media dell'intera economia e come è possibile come è possibile noi comunisti abbiamo sempre detto che era un settore a produttività stagnante non è più così perché nei beni culturali dello spettacolo dal vivo abbiamo introdotto iniettato nuove tecnologie le tecnologie per esempio di restauro di conservazione delle tecnologie di catalogazione le biblioteche com'è cambiata una biblioteca fra vent'anni fa e oggi le tecnologie di protrazione di bigliettazione nei musei le tecnologie di
Di sicurezza sistemi telesorveglianza l'utilizzo del tempo oggi digitali nei teatri oltre che dei musei
Di tutt'
Torno utilizzo di questa tecnologia anche tutte le innovazioni organizzative che abbiamo fatto in questo settore da quindici anni a questa parte hanno portato questo settore di essere uno forse dei pochi settori dell'economia italiana
Che sta sulla frontiera tecnologica a livello globale
I fornitori di queste tecnologie
Quindi chi fa l'illuminotecnica chi farà la sicurezza i prodotti e servizi l'industria e la logistica che stanno dietro questo rilevantissimo comparti doriano
Dove attenzione a pensare che la cultura sia un lusso letterario attenzione
Pensare che la cultura era qualcosa che potevamo permetterci quando cresceva amo molto e adesso purtroppo in tempi di vacche magre non ce lo possiamo permettere
La cultura non è un lusso ma è un po'il settore produttivo Inter importantissimo per un Paese che sta cercando storico utili in cui legge
Il caso di Roma ce lo dimostra in questi anni a Roma voglio dire non solo il Comune certo c'è stato un attivismo molto forte del Comune ma questo è un po'tradizionale ormai in Italia
Non c'è quasi più nessun ente locale che Hondo ricerca le ricadute economiche sul territorio di questo settore
Alonso il Comune ma tutte le istituzioni culturali romane hanno in questi anni puntato molto sul settore diciamo della cultura in senso stretto affini sia di miglioramento del Politano della qualità della vita nelle città nella città e sia di implementazione del turismo vi dico soltanto un dato il dato relativo fatto elabora i dati dell'Ufficio italiano cambi i dati quindi delle spesse dei turisti stranieri in Italia Periodo gennaio luglio due mila cinque e quindi gli ultimi sette mesi disponibili
Gli introiti valutari per turismo straniero in Italia nei primi sette mesi del due mila cinque sono in declino di quasi il cinque per cento
Perché perdiamo competitività sulle mete mediterranee per quanto riguarda il turismo balneare ma invece se prendiamo un più ampio di città d'arte
Nel campione le città d'arte gli introiti rotoli crescono del quattro per cento nella città di Roma crescono del tredici per cento la città di Roma
Fatturava il distretto diciamo culturale la città di Roma fatturava tre miliardi e mezzo di introiti turistici per spessa turistica nel mille del due mila e due oggi ne fattura quattro virgola due miliardi di e un motore importante un motore trainante voglio anche ricordare che il ha contribuito a contributi come dire
A dimostrazione del fatto che l'impresa il mondo produttivo sanno questo soprattutto i distretti culturali come Roma
Ci sono contributi importantissimi da parte delle imprese della camorra di commercio per esempio la Fondazione Musica per Roma e e l'Auditorium Parco della musica che è la più importante struttura culturale aperto negli ultimi anni a Roma oggi biglietto a per ottocento mila biglietti all'anno dopo solo tre anni di apertura a uno la Camera di Commercio entrata come socio fondatore e questo dimostra il fatto che le imprese romane non hanno nei confronti della cultura l'idea che la cultura sia un lusso ma sono disponibile anche a investirci sopra naturalmente qui chiudo qui chiuso
Sono anche convinto che non è vero che noi possiamo ridurre la spesa pubblica in questo settore aspettandoci che i finanziamenti privati sostituiscano spesa pubblica questo sarebbe uno sbaglio
Finanziamenti privati e finanziamenti pubblici nella cultura in senso stretto sono complementari non sono sostituti
Perché come diceva prima Baldini e qualcuno sicuramente lo dirà dopo di me ci sono in questo settore alcuni costi che non possiamo nessuno può pensare di accollare alle imprese
Penso in particolare i costi per la conservazione e tutela del patrimonio culturale ma anche i costi per le produzioni spettacolo dal vivo i più elevata qualità e ti più elevata impegno artistico quindi mentre lo dobbiamo guardare con grande per favore a proposito responsabilità sociale delle imprese ricordiamoci sempre che l'Italia è il Paese e il mercato delle sponsorizzazioni culturali più importanti del mondo
Perché noi abbiamo circa trecentotrenta milioni di euro di sponsorizzazione culturale d'Italia negli Stati Uniti hanno il doppio ma il Pd statunitense cinque volte con l'italiano
Quindi questo significa che le imprese di rimane valido in questi beni in queste attività un grande rientro di comunicazione
Ma non possiamo pensare che riducendo la spesa pubblica questo possano come dire passare senza problemi
Se si riduce la spesa ovunque si riduce anche la la sponda finanziaria privata della le due cose vanno assieme l'esperienza di Haneke
La i finanza etica di sono conosciuti quando sponda pubbliche è stata forte forte dal punto di vista la capacità di regolazione anche la capacità di curare le cose le devo fare la mano pubblica quindi io credo che bisogna pensare di rimettere in piedi qualche circolo virtuoso
Che dai proventi e dai ritorni economici che questo settore produce in modo così rilevante per il complesso l'economia nazionale faccia rientrare dentro questo settore le risorse necessarie a curare
Le cose che solo vano pubblica può fare penso in particolare alla necessità di introdurre dei contributi di scopo per il turismo in modo da diciamo fare in modo che i turisti paghino una piccola quota a vantaggio dei beni pubblici da mantenere soprattutto nelle città d'arte
E penso anche alla necessità che il settore audiovisivo che poi il settore che raccoglie la maggior parte delle esternalità prodotte dal settore lo spettacolo dal vivo
Il settore divisivo deve contribuire al sostegno dello spettacolo bilingue delle altre industrie culturali italiane penso in particolare al cinema
Che
Approvvigionano il settore audiovisivo penso che dovremmo discutere iniziare a parlare di un contributo di scopo sulla sui proventi pubblicitari dell'audiovisivo
Con la possibilità poi di indirizzare il contributo di scopo sui proventi delle pubblicità televisive a vantaggio dello spettacolo dal vivo ed è a delle altre industrie culturali
Grazie l'assessore anche per la efficienza e la rapidità nell'intervento
Professor Castronovo provoca sono o ordinario di storia un temporale Università di Torino ma soprattutto è un grande nostro amico nel senso che da sempre insieme a Confindustria
Ha studiato quelle che sono le radici no della cultura industriale in questo Paese l'assessore ci dice le imprese ci credono ci dice
La cultura industriale quindi sta forse mutando professore o ci credevano anche prima qual è il suo punto di vista da storico indiscusso di questi argomenti grazie
Grazie grazie dell'invito
Certamente occorre constatare prendere atto con soddisfazione che in questi ultimi anni si sono intensificati i rapporti fra il mondo dell'impresa il mondo della cultura della ricerca della ricerca scientifica
Tant'è che io credo che non si contino più iniziative promosso e patrocinato e condivisi da Barak da impresa aziende singole aziende banche l'organizzazione di categoria
Soprattutto un settore cruciale come quello del recupero del territorio e della valorizzazione del nostro patrimonio artistico credo che anche deciso i dati che ci dava adesso l'assessore al Comune di Roma siano estremamente eloquenti significativi a questo riguardo
è vero anche che molto resta ancora da fare
Ho molto si può fare meglio di quanto si sia fatto signora se ad un certo momento qua
Si procede a RAI su questo versante nelle relazioni fra il mondo dell'impresa al mondo della cultura a in modo appropriato in modo corretto e in modo diciamo altrettanto efficace
Ossia da parte delle aziende si dovrebbe considerare in l'investimento in cultura come una risorsa tendono a per anzi direi in molti casi
Questa forma di intervento che sia al sostegno di una mostra che si a sostegno di un'iniziativa editoriale che sia sostegni o di uno spettacolo che sia sostegno del cinema eccetera
Questa forma di investimento e culturale considerato più o meno come una forma di diciamo dei in servizio commerciale
Una forma nordico analoga ma pressoché affine a quelle di marketing ossia in pratica per fini commerciali esclusivamente commerciali o promozionali dalla propria immagine del proprio marchio
Nonna che beninteso naturali che è anche un ritorno d'immagine è un ritorno comunicativo
Sia uno diciamo degli obiettivi a cui un'azienda deve mirare allorché decidono investimenti in cultura ma insomma l'essenziale invece considerava investimento in cultura come una sorta di risorsa strategica come una sorta di di asset seppe avrà produrre
Più valore aggiunto più massa critica più nuovi orientamenti più occasioni di scambio
Ci sono ancora diciamo in molte impresa anche forse in gran parte del mondo associativo
C'è ancora diffusa l'idea che tutto sommato l'investimento in cultura sia un diversivo diversivo occasionale episodico per le imprese
Un diversivo se non inutile
E alcuni pensano ancora che tutto sommato in versi e investire in cultura sia sinonimo di spreco e di prodigalità questo insomma e vero occorre tutto sommato rimuovere questo di
Atteggiamento questo genere di ripulsa quanto questo genere insomma di indifferenza o comunque se non di avversione nei confronti dell'investimento in cultura se no voi coi appunto è una delle iniziative di sensibilizzazione che credo Confindustria si prefigge nel di realizzare a se noi riusciamo tutto sommato a diffondere nell'impresa e che siano reti industriali anche organizzazione di categoria organizzazioni rappresentative l'idea appunto che invece la l'investimento investire in cultura vuol dire creare appunto più valore aggiunto creare
Aprire un ritorno in fatto di in termini di idee di esperienze di suggestioni di gli stimoli all'analisi e riflessione di avere anche più ritorno per quanto riguarda l'adozione di migliori forme di conoscenza di relazione con l'ambiente ecco il contesto sociale con la comunità in cui ci si trova ad operare ora c'è alto
Se vogliamo investire in cultura
E richiede degli impegni non da poco richiede dei progetti organi
Appunto se si vuole superare insomma l'idea di iniziative estemporanee episodi
Richieda del adeguati strumenti concettuali di valutazione concettuali per l'impostazione dell'intervento di valutazione per poi Ca'
Valutare appunto quale pensata da ricaduta quali sono stati gli effetti indotti da questo genere d'intervento richiede livelli di coinvolgimento appunto non episodici richiede ancora standard a comunicativi molto efficace
Però un impegno del genere
Come appunto quello di investire a questo modo incultura
è di per sé è congeniale ad una moderna cultura d'impresa perché intendiamo Che cos'è la cultura d'impresa ragion d'essere della del sistema di impresa
In pratica ragion d'essere del sistema di impresa e delle sue funzioni si basa su due elementi costitutivi lo spirito d'iniziativa rinnovazione no
Passerà diceva giustamente che sotto il termine innovazione poi ci sta tutto tutto quello che vuol dire propensione al cambiamento insomma
Assunzione di modelli di di di comportamento idoneo alle trasformazioni sociali in atto e via dicendo
Ora questi requisiti peraltro cioè lo spirito di iniziativa ai rinnovazione sono altrettanti fondamenti della cittadinanza e della legittimazione sociale dell'impresa
Nella società nella collettività quale settore primario protagonista di Crazy Tech economiche e di sviluppo delle forze produttive
Quindi diciamo nel codice genetico del sistema di impresa c'è una cultura d'impresa che dovrebbe appunto considerare l'investimento in cultura come una risorsa come un asset come una linfa
Per creare appunto valore aggiunto io ritengo d'altra parte che
Non è certo con un po'di mecenatismo con qualche erogazione elementare o una tantum
Che si può stabilire un autentico rapporto di partnership fa il mondo dell'impresa dell'economia è il mondo della cultura della ricerca è un sì è un rapporto che non sia viziato da fini strumentali strettissimi fini strumentali da interessi di bottega
E quindi un rapporto che non si è esposto ha obiezioni pregiudiziali di carattere ideologico oppure al timore di condizionamenti strumentali
Se appunto l'investimento in coltura viene concepito declinate praticato e praticata questo modo io credo che si possa stabilire un rapporto fra culture impresa fra impresa e cultura sistemati il primo proficuo per entrambi Carafa valido sotto ogni punto di vista
Quindi si possa insomma vedere considerare la cultura come una sorta di materia prima della catena del valore per parlarci in termini insomma aziendali
Una leva importante non soltanto per massa critica per valore aggiunto per uno sviluppo qualitativo per affinare le proprie strategie per adottare modelli di comportamento consono alle aspettative
Della dei propri interlocutori e ancora in linea con quelli che sono i mutamenti di scenario di prospettiva tanto più oggi non certo nell'età del post fordismo della nell'età dell'informatica
Che al cambiato molte cose anche nel rapporto fra il impresa il mercato rispetto a quelli che erano quelli che erano i parametri di un tempo io penso tra il tutto
Che il nostro sistema di impresa
A tanto più bisogno di un arricchimento culturale a tanto più bisogno
Di un rapporto di nuove capacità creative ma anche di nuovi saperi e io qui vorrei sottolineare soprattutto di nuovi saperi tecnico-scientifici di cui il nostro Paese
E carenze vedo che anche gli aspetti dati di quest'anno di iscrizioni alle facoltà universitarie
Resistono le confermo ma purtroppo la mancanza di vocazione dei giovani
O anche insomma in mancanza di notizie e di informazioni nelle famiglie ma anche la mancanza di uno stimolo di una sollecitazione in questo senso da parte di istituzioni e delle stesse imprese
Ora senza un apporto di capacità creative ma anche di nuovi saperi io penso che appunto il nostro Paese ben difficilmente riuscirà a reggere Ka alle sfide della globalizzazione alle sfide della rivoluzione informatica
Vorrei aggiungere e e chiudo che mi pare che in questo Ziveri di nel nel genti di iniziative che si vogliono mettere in cantiere
Anche nell'ambito di Confindustria la priorità dovrebbe essere data alle e iniziative che abbiano per abbiano per ora riferimento il mondo dei giovani
Perché è vero nel disagio dei giovani ci sta anche sul ci sta anche il fatto ve lo riscontriamo quasi ogni giorno
Noi che insomma si lavorino sita siamo a contatto con tra i giovani ogni giorno c'è una mancanza pressoché totale di conoscenze di elementi di giudizio e di valutazione adeguati sia sulle matrici
Anzi di percorsi somma
Della nostro processo di industrializzazione di modernizzazione ma soprattutto su quelle che sono le direttrici di marcia sono le dinamiche e i problemi economici sociali e etici qualche volete culturali
Che oggi ci troviamo di fronte al punto nero detta della rivoluzione delle tecnologie elettronica e nella nell'età della globalizzazione
Ora dico qui poi il fatto che noi riscontriamo fra molti Giovanni la prevalenza di schemi ideologici di reazioni emotive di stereotipi tanto più diciamo suggestive quanto più di facile Maneggio ora essenziale qui fare un'opera di sensibilizzazione dei giorni attraverso le forme le iniziative più opportune ma certamente attraverso un un raccordo più intenso studiata insomma premeditato
Tra il mondo della impresa e non la cultura affinché tutto sommato in quel questo Paese e nella cultura sociale di questo Paese
Si prenda amazzone
Dell'importanza che ha avuto prima di tutto l'industrializzazione per l'evoluzione non soltanto economica ma civile e sociale del nostro Paese e per ribadire ancora
L'importanza quanto sia importante la continuità dello Stato operazione industriale ma ribadire allo stesso tempo il valore sociale del lavoro produttivo il lavoro sociale devono produttivo se sia poco diciamo oggi con tutte le varianti e le modifiche indotte dal post fordismo e dal passaggio appunto Auletta
Zero elettroniche dell'informatica grazie per ascolta
Grazie professore prima di dare la parola Maria Paola Merloni presidente di Confindustria Marche e come dire appartenente a una famiglia imprenditoriale nota in questo Paese io vorrei rassicurarla nel sul discorso dei giovani nel senso che Confindustria da sempre attraverso il suo progetto orienta giovani che viene declinata nell'ambito di tutte le nostre associazioni industriali circa di perseguire questo colloquio di orientamento con le giovani generazioni
La questione è stata detta anche nella tavola rotonda precedente è un momento obiettivamente molto complicato per le giovani generazioni di questo Paese e forse ci sarebbe bisogno di uno sforzo più comune
Di quanto non si faccia attualmente nei loro confronti Maria Paola a
Grazie a Bongiorno tutti e con un soddisfazione ho sentito adesso che viene riconosciuto quanto le impresse quanto molte imprese hanno fatto per portare avanti uno sviluppo integrato con il territorio e per recuperare un patrimonio artistico culturale questo è una cosa che non sempre ci viene riconosciuta
Perché è più facile anzi percepire ogni impresa quando purtroppo vivete momenti di difficoltà dei momenti di crisi
Invece io credo che molte impressi del nostro Paese
Sicuramente moltissimi della mia regione
Va da tempo da anni hanno un rapporto interattivo con il territorio e contribuiscono ad uno sviluppo sociale questo è un messaggio che da già dei primi anni
Sessanta sessanta a a portata avanti la l'opera di mio nonno
Gli analisti de sosteneva che non ci può essere uno sviluppo economico ed industriale di un'impresa se non c'è un pali sviluppo del territorio di in cui l'impresa radicata se non si possono fare delle cattedrali nel deserto non si possono avvenire
Delle delle realtà industrialmente considerate all'avanguardia enormi se mi interessa non ridistribuisce sul territorio vale più di quella ricchezza il valore contributi in vari termini che il territorio regionale
E devo dire che questa questa filosofia
è stata un po'il motivo
Di sviluppo della della Regione Marche noi io vivo in una regione che è stata regione prevalentemente in pellicola fino a del trenta trenta anni fa o è una Regione con è il più alto tasso di occupazione dell'attività manifatturiera
Però una volta creato il lavoro una volta creati i distretti industriali quelli che sono stati poi nella storia economica della del nostro Paese un modello ora il passo grande che stiamo cercando di fare è quello di portare cultura nei territori dove abbiamo portato otto abbiamo portato appunto lavoro devo dire che fino ad oggi è stato abbastanza difficile per che perché le iniziative non più legati a dire le ad una passione singoli grado passioni qualche singoli imprenditori ad un'attenzione particolare di qualche singolo imprenditore
Ad un mero mecenatismo o a volte solamente degli atti di protagonismo di qualche imprenditore per aree visibilità
Ora si sta facendo un buonissimo lavoro con la nuova giunta regionale è stato anche creato un assessorato alla cultura che nella vecchia il vecchio Governo regionale non esisteva
E cerca appunto di di concentrare di di di concertare anche d'iniziative da portare avanti impresa ricordiamoci come ho detto prima a un dovere morale al nostro paese di
Restituire qualcosa al territorio ma se tagliamo di beneficenza alla beneficenza all'imprenditoria può fare scegliendo come e dove in silenzio o che altro
Abbiamo bisogno invece di una forte collaborazione tra pubblico e privato devono forma una un forte bisogno di potere come scrivere insieme le regole di potere
Come come dire individuali le iniziative da portare avanti
Perché non non si può pretendere dal sistema imprenditoriale solamente dei finanziamenti
Ma anzi si si deve contribuire a sviluppare un'area sotto tutti i punti di vista e questo ancor di più oggi che come purtroppo continuiamo ogni giorno a leggere
Ci sono delle situazioni difficili che volete quello che avviene nella nostra regione perché siamo una Regione relativamente piccola Dominioni e mezzo di abitanti di viola dico comunque tiene più neppure abbiamo cinque province per cui però quello che ne esce ma fare in una appunto cercando di superare delle ideologie e delle delle
Ristrettezze ristrettezze di divisione io vorrei che fosse un po'un modello che ho a possiamo portare su tutto il Paese Italia perché come dicevo il fatto della delle difficoltà che oggi vive il nostro sistema produttivo italiano
Che ha bisogno di di aggiustare un po'le sue le sue dimensioni le sue comprare un po'di spirito competitivo probabilmente questi aggiustamenti occupazionali possono trovare nella nello sviluppo della cultura e del turismo perché cultura e turismo sono due parole che vanno assolutamente legate tra loro possono trovare in queste due aree del delle dei bacini occupazionali per quegli aggiustamenti che possono appunto avvenire nella nel sistema manifatturiero
Io credo che tanto si sia fatto probabilmente non comunicato nel modo giusto a ora al persone autorevoli del mondo politico del mondo accademico iniziano a a volere fare mettere insieme fondazioni bancarie in imprese private vai associazioni proprio per portare avanti per far diventare la cultura un motivo trainante del del di tutto il Paese sono fiduciosa sì ok quel messaggio venga recepito e non solo da chi l'ha fatto fino ad oggi ma anche da tutti quegli imprenditori che magari va ancora fino a accusa da questo punto hanno pensato più a cercare uno sviluppo del dell'impresa senza senza fare quel passaggio mentale e culturale e che invece credo che debba appartenere eticamente ad una ad un'impresa grazie
Grazie progresso sarà colleghe prorettore alla comunicazione alle attività editoriali all'Università IUAV di Venezia e quindi è ancora diffusa una città dove cultura turismo patrimoni artistica si coniugano perlomeno con perlomeno complicazione tutti i giorni
Ma abbiamo bisogno di qualche iniezione di innovazione per voi in questa cultura di impresa in questa cultura anche tout-court per cercare di fare un passo avanti rispetto alle cose che ci siamo detti fino adesso
Io credo che in effetti il tema della cultura è un tema ancora più centrale di quanto sia stato sostenuto in realtà devo dire i relatori che mi hanno preceduto in vari momenti hanno toccato dei punti secondo me importantissimi che vuole in qualche modo infatti Zane
In lui siamo abituati anche proprio per nostra storia a considerare la cultura come un elemento trainante di tutto un particolare settore produttivo che quello del turismo culturale e dell'intrattenimento eccetera eccetera
Ma forse è il caso di riflettere sul fatto che oggi in realtà la cultura sta assumendo un ruolo veramente centrale dal punto di vista delle dei fondamentali della competitività di sistema
Io vorrei fare una rapida riflessione su questo perché credo che questo sia veramente l'aspetto su cui ci dovremo concentrare più di tutti è un prossimo futuro con questo naturalmente non voglio sminuire il ruolo che la cultura può avere per esempio nel campo del turismo culturale nella mia università per fare un esempio
Abbiamo appena avviato un progetto piuttosto evoluto di produzione di contenuti sono stata multipiattaforma che può andare fine telefoniche voluto di ultima generazione che può permettere per esempio un turista di Venezia di avere tutto un sistema di contenuti che gli permette di capire gli spazi fisici in cui si trova
Spesso a muoversi senza sapere nulla senza avere la possibilità di capire quali sono i reali contesti di esperienza che ci sono dietro quindi è chiaro che il turismo culturale importante
è chiaro che su questo si dovrà lavorare però io credo che in un certo senso la vera frontiera da questo punto di vista abbia più che altro a che fare col tema dell'economia della conoscenza e vorrei rapidamente spiegarmi
Noi come sistema Paese abbiamo un chiarissimo problema
Riguardo la transizione con la così detta Paul transizione postindustriale ce lo spostamento verso questa famosa economia ad alto valore aggiunto intangibile che diventa per noi una specie di inizia competitiva necessaria
Sulla base di quello che è l'evoluzione naturale della specializzazione internazionale del lavoro
Però nel fare questo noi abbiamo dei grossi problemi sia dal lato dell'offerta che da lato della domanda l'ora vorrei spiegare come la cultura in realtà e per noi è assolutamente fondamentale sia per affrontare la dimensione dell'offerta che quella domanda
Dal punto di vista dell'offerta noi abbiamo un chiarissimo problema di orientamento sociale all'innovazione faccio un paio di esempi
I dati OCSE Pisa che oggi sono presentati e discussi in vari contesti che riguardano soprattutto la misurazione che i giovani hanno le loro abilità di problem solving
Ci mostrano che in Italia la capacità di problem solving dei nostri adolescenti e giovani è nettamente inferiore a quella della maggioranza dei Paesi industrializzati
Ma vi faccio un esempio che da un certo punto di vista di riguarda direttamente se voglio andato in Italia oggi non qualunque albergo quattro stelle avete un computer e volete collegarvi al sistema Wireless in Italia
In questo momento i nove alberghi su dieci anche se hanno Cinquestelle dovete pagare
Se voi andate in un bed & breakfast non dico in Belgio non dico in Germania ma in Estonia in un bed & breakfast voi trovate il collegamento wireless libero
Vi immaginate Este voi di poter pagare gli asciugamani in un albergo a quattro stelle no perché ovviamente fa parte di una normale dotazione ma perché pagate il Wireless perché in Italia guarda se considerato un lusso
Perché in Italia c'è tutta una serie di aspetti di supporto informativo che farà parte uno spretato ecologicamente avanzata per c'era un albergo a quattro stelle vengono considerati un lusso questo ci fa capire che ne abbiamo una chiarissima strozzatura dal lato dell'offerta cioè siamo un Paese nel quale l'orientamento sociale all'innovazione quando si manifesta si manifesta in una forma molto ristretta
Prima Maria Paola Merloni evocava il problema delle cattedrali nel deserto ma ci dobbiamo rendere conto di quali sono le nuove cattedrali nel deserto
Le nuove cattedrali nel deserto sono i centri di ricerca super avanzati che lavorano nel vuoto
Ciò che lavorano con intorno una società che non fa da meccanismo da traumi di trasmissione a tutto questo e quindi portano la stragrande maggioranza dei benefici economici di questo tipo di processi altrove
Dove esistono tutta una serie di settori che sono in grado di trarne beneficio
E questo il grosso problema quindi per noi il vero problema diventare esso come fare in modo che l'intera società italiana tolto armi essere una società orientata all'innovazione una società nella quale le persone
Per lui imparino a pensare perché se noi andiamo a vedere quali sono i fondamentali dell'economia dalla conoscenza l'accesso ai giornali la penetrazione di internet eccetera eccetera come sappiamo i nostri tassi da questo punto di vista sono molto deludenti
Ma non c'è solo un lato dell'offerta c'è anche un lato della domanda
Che è altrettanto importante per fare un esempio banale no in Italia abbiamo come sappiamo un'altissima diffusione dei telefoni
D'altra parte siamo uno dei Paesi che quando si va a capire quante quanto margine delle delle reali
Possibilità tecnologiche offerte ai telefonini viene usato ci dobbiamo rendere conto di questo margine scarsissimo ce ne siamo i telefonini
Ma lì siamo più come un oggetto di segnalazione identitaria o come un oggetto di pura comunicazione utilizzando solo le funzioni base ma non tutte le altre questo perché è un problema
E un problema perché nell'economia la conoscenza la maggior parte del valore aggiunto si produce sulla base di servizi che hanno valore soltanto se le persone hanno competenze per poterli usare nel momento in cui noi non riusciamo a costruire queste competenze possiamo fare tutte le transizione tecnologica che vogliamo ma non avremo mai la base di domanda per farle funzionare
Allora da questo punto di vista in Italia c'è un esempio chiaro di una realtà che questo percorso l'ha fatto veramente e ha creato una reale economia della conoscenza ed è il settore enogastronomico
Immaginate che cos'era l'Italia trent'anni fa era un Paese in cui nei ristoranti si mangiavano tortellini panna e prosciutto il vino al vino della casa e più che altro succedeva questo
Poi improvvisamente per tutta una serie di motivi non del tutto piacevoli pensata lo scandalo del metanolo ma pensata la rivoluzione delle guide al ruolo di Veronelli delle prime guide
Improvvisamente si è cominciato a ragionare sul fatto che forse nell'enogastronomico era necessario fare qualche distinguo che cosa è successo che si è cominciata a creare una piccola base di competenza nella domanda
Improvvisamente le persone hanno cominciato a essere esigenti
Questo che cosa ha permesso ha permesso ai produttori che realmente volevano fare un certo percorso che fino ad allora erano un gruppo sparuto insieme o di produttori del tutto succubi mentalmente commercialmente del sistema francese che forse potevano cominciare a investire per conto loro
Questo investimento che naturalmente ha portato a un aumento della qualità ha naturalmente creato le basi per una ulteriore aumento della domanda cioè si è creato un sistema che in altre parole si autoalimenta ATO
Il fatto che oggi ci siano tanti italiani che siano disposti a spendere più di dieci quindici euro per una bottiglia però ancora una volta dipende dal fatto che almeno in questo campo specifico la testa degli italiani si è allargata
E in questa testa sono entrati tutta una serie di contenuti che prima non c'entravano attenzione non soltanto dal punto di vista delle conoscenze ma dal punto di vista dei modelli di socialità
Che sono cambiati completamente e dal punto di vista dei modelli di identità che sono cambiati completamente tanto che oggi il vino per esempio nell'ambito culturale e uno dei settori dove il legame con le con la con la cultura diventato più naturale
Vorrei però il problema di tutta questa situazione che se questo processo non partiva perché qualcuno visionaria mente cominciava a investire nell'ampliamento della dimensione della testa della gente
Noi saremmo ancora un Paese che produce vino da taglio a bassissimi margini che naturalmente ci mette alla mercé della concorrenza internazionale
Ci ricorda qualcosa questa storia
In altre parole
La cultura da questo punto di vista anche se non ne ho ancora specificamente individuato il ruolo Lo Faro subito può svolgere un ruolo fondamentale nel momento in cui capiamo
Che la storia che abbiamo raccontato per l'enogastronomia è soltanto un esempio eloquente di quello che si produce ogni volta in cui cioè determinati tipi di dinamiche culturali permettono cominciano ad operare in realtà oggi ne abbiamo un panorama internazionale di esperienze interessantissimo pochissimo conosciuto che fanno vedere che questo tipo di meccanismi si stanno verificando continuamente
E il lezione fondamentale che emerge e quella che vorrei sottolineare di più e il fatto che in tutto questo contesto la vera infrastruttura e la dimensione dello spazio mentale delle persone
In realtà la cultura a questo ruolo fondamentale anche sono avesse ricadute turistiche paradossalmente avrebbe un ruolo economico fondamentale nel momento in cui diventa il contesto di esperienza nel quale le persone hanno delle occasioni assolutamente come dire finalizzate per allargare il loro spazio mentale
Quindi noi dobbiamo cominciare investire sulla cultura per questo tipo di motivo è questo il motivo per cui le aziende più attenta io lo studio da anni
Hanno cominciato a ragionare sulla cultura in un modo diverso ma allora il problema non è soltanto la cultura e veniamo lo specifico come valorizzazione come conservazione vorrei evocare una parola che del non è stata ancora evocata ma che fondamentale cultura come produzione se un Paese non produce cultura non la può neanche conservare perché naturalmente le persone perdono gradualmente qualunque capacità e sensibilità di dare valore e significato a quello che si è fatto prima
Guardate che se oggi noi avessimo i Brunelleschi Michelangelo che magari probabilmente abbiamo non gli faremo fare quello che hanno fatto per il semplice motivo che non saremmo in grado di raccogliere la cultura del rischio della sfida che qualunque vera operazione di produzione culturale comporta e di cultura del rischio della sfida come sappiamo noi abbiamo un certo bisogno
Quindi da questo punto di vista
Quale diventa il problema il Dio il problema diventa organizzare la nostra capacità da un lato di produrre e dall'altro di far arrivare questa cultura a strati della popolazione a cui normalmente non arriva faccio due rapidissimi cenni e chiudo Primo qualche esperienza e un'esperienza internazionale una su tutte la racconto perché e particolarmente improbabile e perché tra l'altro ricordo i meccanismi di cassazione Piscopo che evocava Marco Causi
Denver che è una città assolutamente improbabile come capitale culturale che si trova in Colorado più che uno lo Stato americano forse più conservatori in assoluto per quanto riguarda i finanziamenti pubblici alla cultura
Più o meno dieci anni fa si trovava in questa incresciosa situazione avere un sistema di contenitori culturali che non riusciva a finanziare ancora una volta ci ricorda qualcosa
Semplicemente per superare la logica dell'emergenza dopo un contestatissimo referendum nell'area metropolitana si decide di introdurre una tassazione di scopo dell'uno per mille
E si decide di finanziare con questa un'agenzia per lo sviluppo culturale che ha questa caratteristica
Finanziare istituzioni culturali ma allo stesso tempo subordina il finanziamento al fatto che queste istituzioni comincino a fare un lavoro di formazione nei confronti di quei segmenti di domanda culturale che non si sono ancora manifestati nella loro compiutezza quindi gli adolescenti a rischio
Quindi gli anziani ma quindi anche per sempre la madre di famiglia e così via
Bene che cosa succede succede che nel giro di dieci anni il numero di ore irrogate volontariamente per la formazione passa da trenta mila all'anno un milione l'anno succede che nella città
Misurazione del Duemila su dati dell'Oriente che ha fornito una sponsorizzazione tecnica per la valutazione d'impatto
La cultura era diventata la prima industria del tempo libero dividendo superando lo sport superando tutte le attività legate al comprensorio sciistico ma la cosa più impressionante
Facendo in modo che interni di valutazione impatto diretto e indiretto addenda nell'anno due mila si era prodotto un giro economico di un miliardo di dollari in una città che di fatto non aveva prima attività culturali
Questa domanda quando lo si fa analizzare una domanda quasi tutta locale
Che viene o dallo stato del Colorado dagli Stati vicini
Cosa vuol dire vuol dire che se io comincio a lavorare sulle competenze si crea anche una base economica che di fatto sostiene queste attività e allo stesso tempo cosa farò io rientra la capacità per esempio per quello che riguarda le scelte vocazionali dei giovani verso i settori ad alta intensità creativa
E infatti è quello che è avvenuto a Bender bene la stessa stima ripetuto su dati due mila due dava un miliardo ottocento milioni di dollari un tasso di crescita del trenta per cento in due anni e siamo dentro ora per chiudere noi come Italia come ci posizioniamo in questo momento rispetto a questo tipo di esperienza ci stiamo muovendo ancora poco perché noi continuiamo a coltivare questa schizofrenia per cui la cultura è qualcosa che ha che fare solo con il tempo libero
Però è interessante notare come ci siano anche delle amministrazioni che si stiano muovendo le con particolare piacere
Che voglio annunciare forse qualcuno lo saggia ma magari molti non lo sanno che il venti dicembre presenteremo a Firenze il progetto della nuova Fondazione per la cultura di Firenze che ho personalmente seguito di cui ho definito la strategia che avrà questo interessante scopo in una città come Firenze capite che questo diventerà un discorso abbastanza forte anche dal punto di vista simbolico al di là della formula gestionale assolutamente innovativa
La cosa interessante sarà che questa fondazione avrà come scopo quello di rilanciare il ruolo internazionale di Firenze comicità che produce cultura e soprattutto di riannodare il legame tra quella che è la capacità di proposta culturale della città e la riconversione innovativa di un distretto industriale tra i più importanti del nostro Paese che ma che come sappiamo e neanche sofferenza grazie
Ministre opere perché
A molto materiale per battere prezzo disposte grazie
Grazia io vorrei partire da una osservazione di Maria Paola Merloni sul nonno Aristide
Svolgerla in un senso forse un po'oltre le sue intenzioni perché mai si fa impresa
è la fine dell'impresa l'accumulazione indefinita come diceva Carlo Marx
O è la fine il fine dell'impresa la possibilità per la gente di vivere meglio di vivere meglio l'imprenditore ma l'imprenditore e al centro di una rete di contatti e di rapporti che tocca ai dipendenti i fornitori il territorio su quale insediato le banche
Via discorrendo
E non si può vivere bene in un territorio che vive male perché nonno Aristide aveva quella Viglione facciamo parole perché Lorenzo il Magnifico ha fatto bella Firenze perché è meglio vivere in una città bella che non è una città brutta e immaginare che l'imprenditore non viva la passione per il bello e tagliare metà del della sua esperienza umana non abbiamo bisogno di cercare delle motivazioni particolari per cui l'imprenditore deve giustificare davanti a se stesso il fatto che ama il il bello perché svolge un'attività e a sostegno del bello semmai dobbiamo opporci un'altra questione dove viene fuori
La specifico dell'imprevisto del fatto che cercherà di promuovere il bello secondo criteri di razionalità economica che ha imparato delle sue ulteriori attività e il legame
Fra l'impresa e territorio fra l'impresa il contesto che può essere il territorio ma non esclusivamente territorio perché al tempo del nonno Risi del contesto era credo a Matelica cominciato no a Fabriano era Fabriano oggi a volte un'impresa a d'emblée una dimensione mondiale perché si muove del sistema di relazioni che non è limitato l'attrito il rapporto fra
Il
Il l'imprenditore e il contesto di riferimento e una ricchezza per l'impresa
Qualche tempo fa c'è stata quella perché seguita la crisi delle acciaierie alterni
Nel colmo nella crisi io scrissi una lettera a Helmut Kohl dicendo che ne abbiamo dato le Acciaierie di Terni a una impresa tedesca
Poi diventata alla Thyssenkrupp
Perché ci ha colpiti il fatto che tu eri sensibile al rapporto Impresa territorio
E al fatto che questo e un vantaggio anche per l'impresa non monetizzabili e nel breve periodo ma nel lungo periodo si attenti a rompere un equilibrio implica territorio che si è creato in modo felice a Terni e non è detto che sarete in grado di ricostruirlo
E credo che questo abbia contribuito a arrivare ad una felice soluzione della vicenda perché l'impresa e fisse perché gli va meglio l'imprenditore che può vivere meglio soltanto all'interno d'un contesto di relazioni umane
Che in cui tutti in qualche modo vivono meglio e il bello fa parte di questo contesto di relazioni
Eccolo perché vuole un po'capovolgere il problema l'investimento in cultura a tante motivazioni ma se manca questa percezione del bello e difficile che abbia successo
Guardate ai collezionisti qual è il colmo sionista che al fine guadagna molti soldi dalla sua collezione di arte quello che ama
Quello che fa quello che ama quel particolare pittore quello che ama quel particolare momento dalla storia dell'arte quello che proprio perché lo ama sarà anche in che modo poi entra in rapporto con esso secondo criteri di razionalità economica credo che questo sia fondamentali noi stiamo vivendo uno
Un pilastro e la conservazione e tutela è stato Bottai a introdurre in Italia in modo molto forte il tema della conservazione tutela tutto quello che si trova sul territorio italiano di beni culturali appartiene al popolo italiano oggi siamo impegnati in una impresa devo dire con un certo successo per far rientrare in Italia i beni culturali che sono stati illegalmente portati via
Avete seguito a quello che abbiamo ottenuto dal Getty Museum ho visto il signor De Montebello e probabilmente fra breve saremo in grado di fare un raccordo anche con il Metropolitan Museum per ottenere la restituzione di altri importanti elementi del nostro patrimonio culturale quindi un pilastro
E la tutela e conservazione
Basta non basta
L'altro pilastro e questa è l'innovazione che stiamo introducendo e quella della valorizzazione il bene culturale deve essere valorizza la valorizzazione per la verità è stata a volte intesa in un modo unilateralmente economico
E si è creata un po'una ideologia questi beni culturali e solo qualche cosa che è gestito con criteri imprenditoriali
Dovrebbe non costare allo Stato ma rendere allo stato facciamo come in America ci ha detto che è stato forse un po'di entusiasmo eccessivo perché in America è vero che lo Stato non sostiene i grandi musei però è anche vero che ci sono condizioni molto diverse che non danno intanto la pressione fiscale è molto più basso
E quindi anche persone di reddito medio medio alto ma non auto ritengono normale il dare in Charlie Crist un la quantità di denaro che noi consideriamo improponibile perché pagando il cinquanta per cento del reddito le tasse siamo convinti che lo Stato ci deve dare la scuola ci deve dare la il museo o comunque i beni culturali e ci regala la sanità in America è diverso paghi molto meno tasse ma sai che almeno un pezzo di sanità di beni culturali
Beni culturali anche più d'un pezzo
E distruzione degli pagare verso in secondo luogo c'è una legislazione che ha favorito molto il lascia
è vero che non prendono denaro dallo Stato poi non è sempre vero
Ma mettiamo che sia vero
Perché poi lo stato di lo stato federato lo Stato federale non prendono della loro Stato federale dagli Stati federati spesso si è comunque dal Comune ancora più spesso ma anche se non ne prendesse hanno enormi patrimoni
Il Getty Museum di Los Angeles a nove miliardi di dollari di patrimonio
Con il reddito di quei nove miliardi di dollari sostituisce l'intervento dello Stato che non c'è
Anche se noi cominciassimo oggi prima io arrivare a quei livelli ci metteremo cento anni l'osso neanche il sia desiderabile arrivarci il modello che noi proponiamo è loro modello misto pubblico privato
La tutela e dello Stato la valorizzazione qualcosa dobbiamo fare con le regioni le province i comuni e soprattutto con privati vedendoli di avere una immissione di elementi di imprenditorialità all'interno del sito
Questo avviene fondamentalmente il due forze
Una forma riguarda i servizi aggiuntivi di musei c'è un insieme di attività economiche centrate sul museo che non hanno direttamente a che fare con la tutela e conservazione
Io non mi scandalizzo a differenza di qualche giornale romano quando dentro un museo ci fosse un ristorante e in quale museo americano c'è questo
E questo e qualcosa che e un'attività imprenditoriale che è meglio che venga gestito dal privato sulla base di una concessione
Una concessione da sottoporre a uno bando europeo
A una procedura di evidenza pubblica sì è possibile sì
Ma siccome ci interessa per ragioni culturali che più che il museo anche la dove magari il bando andrebbe deserto perché non cioè esistono le convenienze economiche a farlo se necessario rivendichiamo il principio della eccezione culturale riteniamo di poter provvedere anche al di fuori bando europeo ma normalmente cerchiamo di procedere con il bando qui c'è un'attività d'impresa che si innesta su una azione di tutela e valorizzazione
Poi c'è un'altra dimensione che quella della
Creare le condizioni perché la gente posso fu non si tratta solo di turismo culturale molto interessante quello che diceva
Professor Facco
Quando diceva ma guardate che a Denver e aumentato il consumo culturale dei cittadini di del oltre i capitali del Colorado Paul un poco anche degli effetti intorno
Perché questo perché noi abbiamo una enorme potenziale educativo del nostro patrimonio culturale che non è supportato prima di tutto dagli italiani i beni culturali non esistono prima di tutto per attirare turisti esistono per due funzioni una provocare l'esperienza estetica
Vale a dire quell'allargamento dalla propria anima che dato dall'incontro con il bello secondo sostenere la memoria storica
In un'epoca in cui crollò l'ideologia per capire chi siamo guardiamo a chi è venuto prima di noi e ai documenti che ci ha lasciato con cerchiamo di capire la storia della quale siamo figli questa è la funzione fondamentale e questo vale prima di tutto per noi
Naturalmente c'è una funzione fondamentale per il turismo
è stato ricordato il turismo sole mare in Italia e in crisi
E in crisi da quando è finita la guerra in Croazia
Perché ci sono altre spiagge che sono entrate nella competizione e quando spero presto anche l'islamismo i Navigli l'integralismo islamico sarà stato battuto altra ancora più in crisi
Perché ci sono migliaia di chilometri di coste dove il sole il mare ci sono cantieri forse non proprio così belli come da noi però con costi nettamente inferiore
Dove il futuro del turismo italiano dell'offerta integrata sole mare
I beni culturali lì noi abbiamo un'opposizione di assoluta eccellente siamo qui migliori del mondo
E allora dobbiamo costumi e infatti il turismo culturale in un anno in cui il turismo in generale noto male andato invece bene
E il turismo e il settore che nel futuro verosimilmente avrà la più grande esposizione a livello mondiale purtroppo fino ad ora non abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare
C'è stata qualche polemica sul fatto che la Cina ci avrebbe superati per volume di movimenti turistici la cosa non mi preoccupa granché la Cina e tanto più grandi di noi che è giusto che il più figlio abbia anche più turisti mi preoccupa il fatto che in Spagna il diciannove per cento del PIL e prodotto dal turismo e attività connesse in Italia solo il dieci o l'undici per cento noi potremmo fare come la Spagna potenzialmente volevo fare meglio della Spagna e qui c'è il problema allora di investire sul nostro patrimonio dove e giustissimo quello che è stato detto l'investimento privato
Suppone un investimento pubblico
Per me io posso serenamente dire che nel settore il denaro non manca per fare tante cose
Ma per fare le cure fondamentali manca perché io non posso chiedere al privato di pagarmi le missioni dei sovrintendenti sul territorio non posso chiedere al privato di pagarmi il riscaldamento dei musei e però se non pago riscaldamento dei Musei con l'emissione dei sovrintendenti fare meglio licenziare i sovrintendenti restando fermi non possono fare il loro mestiere
E e devo chiudere anche i musei quindi c'è un problema di un giusto equilibrio di risorse fra pubblico e privato prete seguito
La battaglia che ho fatto contro i tagli alla cultura il momento difficile tutti quanti dobbiamo farcene carico ma ci sono livelli di diminuzione dei fondi che sono inaccettabili
Questa mia battaglia fino ad ora ha avuto successo parziale perché quando dici che il cinema italiano rischia la crisi
Nuovi qualcosa nei cuori quando dici che la direi che è in pericolo
Ma pare che dei libri
Negli archivi
Dei Musei e dei Beni architettonici ibrido che fanno parte dei libri
Interessi poco a tutte le forze politiche invece questa è la struttura di base della nostra cultura
Gli archivi facile lasciati deperire ricostruirli forse impossibile o comunque se possibile e difficile del costoso
Tenere in piedi il Colosseo con una adeguata manutenzione non voglio lanciare un allarme Colosio gode ottima salute ma seguite il paradosso tenere in piedi il Colosseo
E assai potrà sacco d'assai più facile che ricostruirlo dopo che fosse eventualmente crollato peraltro mancanza di adeguata manutenzione qui incontriamo un problema investimento da queste cose orrende anche economicamente
Ricordate non è la prima funzione delle Couto alla cura di rendere economicamente ma rende economicamente ma in una visione che considera tutto l'indotto tutto il turismo che viene in Italia difficile che il bene culturale si lega solo sulla biglietteria di servizi aggiuntivi può capitare ci sono esempi io ha diritto per esempio fulgido esempio il Museo Diocesano di Spoleto hanno infelici compiuti usano che si regge
Autonomamente alto luminoso esempio il Cenacolo di Leonardo a Milano può accadere difficile immaginare che questa possa essere la regola quindi bisogna avere una visione sinergica che tiene assieme tutte le corna bisogna lavorare alla informatizzazione del sistema
Perché ne abbiamo una grandissima offerta museale che sparso su tutto il territorio
Abbiamo troppi musi
E una ricchezza ma è anche un problema tanto più che buona parte di questa ricchezza un filo fuori mano
Dobbiamo costruire itinerari per perché difficilmente qualcuno stesso non voglio offendere nessuno località codino però i tempi andrà a Vattelapesca a vedere la chiesa di sanno non so pur bellissima perché c'è solo quella ma se li costruiamo un itinerario Gitega diversi comuni magari ci ci va abbiamo cominciato a farlo l'informativa sia del patrimonio ci serve anche per questo
Ero una frontiera che io vi segnalo perché di straordinario rilievo riguarda la catalogazione dei beni culturali
Noi abbiamo tanti vedi Couto è ancora non catalogati
Questo è terribile perché la lotta contro il traffico clandestino di beni culturali ha come presupposto la catalogazione io ho nel mio studio un bellissimo una pessima Madonna con bambino del Sassoferrato
Che ho preso dal deposito dei carabinieri che l'hanno sequestrata dei trafficanti e nessuno la reclamata perché nessuno reclama perché non era catalogato
Quando il bene culturale catalogato difficile forse impossibile che venga rubato tranne che da un ladro dilettante inesperto e anche sfortunato che verrà rapidamente messo in galera non appena entrerà sul mercato cercando di diventa quindi abbiamo prima della informatizzazione da costruzione degli itinerari della diffusione sul territorio e tutte queste cose noi abbiamo bisogno di lavorare con il privato ma il privato anche un'altra funzione fondamentale questa non legata al fine di lucro questa come dire più gratuita ma che io vedo intima intrinseca alla funzione imprenditoriale
E il problema delle fondazioni
Per la gestione di pezzi importanti di patrimonio noi non possiamo contare solo sullo stato
Se non altro perché la riforma federale non quella ultima quella fatta dal governo precedente
A come dirò
Non vorrei sembrarle polemico non dirò frammentato ma diciamo diviso le competenze in modo tale che non si può fare niente si può fare solo molto poco se non si lavora insieme lo sta la Regione la Provincia il Comune ma non basta ci vuole il privato noi stiamo tentando di sperimentare il modello della Fondazione con la partecipazione dei privati con finalità di valorizzazione del patrimonio culturale valorizzazione economica degli apparati ma la base prima è un'altra valorizzazione e la valorizzazione culturale perché
Le opere d'arte
E ancor più le pietre l'iter di resti archeologici
Per un aspetto somigliano ai mafiosi vale a dire che non parla per farli parlare devi saper di fare le domande giuste e abbiam bisogno non solo per il vino di dare al nostro pubblico la capacità di fare alle opere le domande giuste
Se questa non c'è la gente passa guarda e non vedo e e quindi l'utilizzo e ristretto rispetto del beneficio per chi lo usa ma anche
Ho qua tra ente per chi non lo usa e qui c'è moltissimo dire quasi tutto i nostri musei uno entra e tromba
La dei cartigli già troppo piccoli per essere eletti ma anche quando rilegge danno poca informazione e dove danno il forum raramente c'è una sala attrezzata col computer dove tu puoi avere informazione opportuna
Molto interessante la iniziativa segnalata al professor Sacco
Come cui stiamo lavorando anche noi cioè quella di avere la possibilità sul telefonino di precedere l'immagine e la spiegazione del monumento che che stai vedendo che ti consente di di leggere l'opera di di guardare e di vedere se posso permettermi una divagazione personali io un grandissimo ricordo di quando avevo sedici anni e soltanto per la prima volta mi stipsi portano forse qualcuno di voi certo mistico si porta un porto vicino Boston dove c'è
Una piccola non più che quella di Moby Dick no ricostruita in parte autentica in parte ricostruita con gli strumenti come cacciavano la balena tutte quelle cose con gli strumenti originari
Ma anche con l'accusa rifatte secondo le tecniche di allora immaginate l'impressione per un ragazzino di sedici anni che ti fanno lanciare l'arpione contro l'occhio della balena dipinto sull'albero maestro come si esercitavano i balenieri entri dentro un mondo ti testa una curiosità
è difficile che si apprenda se non c'è una passione e la passione citata da un contesto narrativo i nostri musei non hanno contesto narrativo eppure ne potremo avere
Tanti cominciando a volte dagli edifici in cui c'è il museo non dirò anche molto di che pure io sto parlando ma c'è Urio bellissimo che è allocato perché io vorrei che comprare ma che non so se potrò comprati
Il tutto l'edificio sulla parte già nostro e e li e il palazzo in cui costruito per Caterina Riario via via altri potere rosso e con con no Elena forzare alto epoca dalle nozze con Girolamo Riario vi sono avvenuti storie d'amore infelice storia d'amore infelice ammazzamenti con misure già a raccontare la storia significa coinvolgere abbiam bisogno di coinvolge il tempo breve devo chiudere chiudo solo una parola sul cinema ottima l'idea della tassa di scopo loro avanzata perché tutti dicono in Italia facciamo come in Francia gli ho proposto di fare come in Francia all'ultima Biennale inizialmente mi hanno ricoperto un po'di di improperi
Vedo che ed è invece più si capisce
Più più cammina ne abbia bisogno per la tassa di scopo per attrezzare un cinema eterno veramente competitivo abbiam bisogno anche di fare un accordo europeo per creare uno spazio europeo del cinema e dello spettacolo
Perché noi non faremo mai no però credo lo rifaremo oggi non possiamo fare film come Harry Potter come il Signore degli Anelli quelli che veramente producono valore
E perché ci rivolgiamo un pubblico troppo piccola
Abbiamo sessanta milioni di utenti potenziali
Uno spazio cinematografico europeo
Un doppiaggio usato non come abbiamo fatto fino ad ora per facilitare la prestazione di americani dal codice dopo fatto per facilitare la penetrazione le firme nostro all'estero quindi un accordo sul doppiaggio per portare Dotti ha tutto il nostro fuori
Lessi la costruzione di sinergie che consentono di mobilitare capitali adeguati questa e una cosa che ci consente di valorizzare un eccezionale professionalità che noi abbiamo gli sceneggiatori costumisti per tutti i mestieri del cinema
Anche attirando le majors americane da nuovi perché se vengono in Italia a produrre per me sono italiane abitudine regista di sostegni che attraverso il sistema della tassa di scopo ne contiamo di dare ai produttori italiana
C'è moltissimo da fare c'è bisogno di Energia di entusiasmo di coinvolgimento di dialogo ah no ridammi dottor Corrado
Un'altra cosa che è importante il sistema dei beni culturali anche una funzione fondamentale di proiezione del sistema Italia all'estero
Perché si compra italiano
Se si pensa che debba essere italiani
Un sistema come il nostro che punta tanto sul design sulla qualità Marr raramente a a no tecnologia dura stavo pensando probabilmente non solo il contenuto raramente abbiamo tecnologia dura no accade o tutti Tel tecnologie morbida
E
Spuntasse è bello non siamo una grande potenza ripetuto
Ma non riusciamo a fare a fare andare dietro al nostro sistema dei beni culturali il nostro sistema imprenditoriale
Io sono stato in Giappone ho incontrato il
L'amministratore delegato dello Yomiuri Shimbun il più grande giornalismo questo vuol fare una mostra
Sul Rinascimento italiano
E voleva che io andassi la Venere di Botticelli
E gli ho detto lei non può chiedere ministro notoriamente bigotto come me di mandarle una donna nuda io le vogliamo dare una donna vestita l'ideale sarebbe la flora di Botticelli promette entro la primavera nulla possiamo tagliare per quanto ne troveremo un altro voglio mandare una donna vestita e insieme con la donna vestita se vogliamo andare una mostra del vanno italiano da quattrocento alto
Degli stessi dettagliato Dionigi ed e fare una grande sfilata sulla moda italiana di oggi avevamo i migliori tessuti del mondo nel Quattrocento che abbiamo ancora avevamo
Giudice i più bei vestiti allora li abbiamo ancora vale la pena di comprare il prodotto italiano come si può fare nel tessile così può far in tantissime altre dimensioni a naturalmente ho aggiunto la cosa fondamentale
E con questo chiudo avevamo le più belle ragazze del mondo allora ne abbiamo ancora adesso grazie
Se dimenticato le macchine
Possiamo doveva sorgere le posso
Vogliono la facciamo
Le macchine di Leonardo va bene in Cina il prigioniere senza mi dovete aiutare però e portiamo la meccanica italiana di qualità che la Punto accanto qualche volta
Io ringrazio molto
Il ministro Buttiglione con il quale tra l'altro scoperto delle zone bellissime di Gallipoli quindi sarò sempre grato
Io mi scuso se purtroppo dovrò essere breve
Ma credo che faccia piacere anche voi perché tra dieci minuti abbiamo qui il commissario europeo alla concorrenza Madame Cross che ha che il successore di Mario Monti abbiamo un incontro un po'
Approfondì io volevo innanzitutto ringraziare Maurizio Costa
Al quale abbiamo affidato la responsabilità di questa importante Commissione
Vedete costa riunisce e l'aspetto manageriale ma anche la competenza gestendo una grande azienda che fa cultura oltreché comunicazione quindi lo ringrazio per il suo impegno
L'ultimo è stanno come Confindustria abbiamo toccato volutamente dei temi che sono dei temi che vanno un po'al di fuori della tradizionale chiamiamole così lobbistica associativa
Abbiamo fatto una giornata molto importante sul turismo a Napoli una giornata dal quale sono emerse delle proposte
Delle idee perché con tutto il rispetto delle tavole rotonde dei dibattiti utili culturalmente utili a scambiarsi delle idee utile a riflettere dobbiamo poi uscire da incontri come questo con priorità chiare e condivise e non lasciare solo al dibattito alle buone intenzioni dei temi così importanti
Io richiamo velocemente la vostra attenzione su tre punti flash il primo
Se impresa e responsabilità d'impresa io direi che l'elemento più bello più importante e più motivante più passionale del vero imprenditore
Perché innanzitutto vuol dire fare bene il proprio mestiere
E quindi farlo con senso etico con propensione al rischio
E con un grande senso di responsabilità per quello che nel due mila e cinque nel mondo in Europa in Italia significa fare l'imprenditore responsabilità prima di tutto verso i propri collaboratori
Grande responsabilità verso il territorio
Chi ce li ha grande responsabilità verso gli azionisti
Chi ha una famiglia imprenditrice separazione netta tra quella che la famiglia
E l'impresa non possiamo più avere in prese con i figli i nipoti gli zii parenti gli Swatch e nei consigli di amministrazione
E poi di non a vere uno capitalismo familiare come nella gran parte dei casi moderno serio che introduce le nuove generazioni presto perché non vi ogni introdurli quando sono già vecchi all'introduce in funzione di una preparazione di un senso di responsabilità di una capacità di far crescere le aziende non introduce solo perché hanno il nome
Del fondatore dell'azienda stessa quindi questi sono i primi concetti responsabilità sociale perché io vorrei richiamare gli imprenditori me stesso tutti noi
Sempre al fatto che i nostri problemi non li dobbiamo vedere al di fuori speso come spesso avviene delle nostre aziende il Governo il sindacato lei euro non so che cosa e troppo poco all'interno delle nostre aziende quindi responsabilità sociale dell'imprenditore vuol dire prima di toc fare bene il proprio mestiere e lo ripeto consenso etico con senso di responsabilità con propensione a rischio
Perché un imprenditore di Lecce
Ragazzo giovano un giorno mi fece riflettere su una cosa sì pare che per fare il medico per fare l'avvocato bisogna studiare bisogna superare degli esami bisogna fare dei concorsi per fare l'imprenditore bisogna avere delle idee e almeno all'inizio del De Caro da investire non si può pensare di fare l'imprenditore con il denaro solo dello Stato solo delle banche solo dell'Europa o solo dei contributi lo dico
Il senso provocatorio nel senso che queste sono le caratteristiche del vero imprenditore e c'è un enorme lavoro da fare io vi dico sinceramente
La più grande soddisfazione piovuto alla Ferrari oltre quello di vincere dopo vent'anni per sei volte di film mondiale di Formula uno è stata quella di ricevere il premio The Best Place to Work in euro
Cioè in questa classifica che era fatta trans Faraci al Times è una grande azienda di ricerca di mercato sociale svedese premiava le aziende che mettevano insieme qualità dell'ambiente di lavoro
Motivazione formazione attenzione ai propri collaboratori io li chiamo più collaboratori che dipendenti e terzo aziende che facevano del rapporto col territorio con i fornitori i con l'esterno una grande
Un grande impegno allora primo tema e questo responsabilità sociale dell'impresa di Confindustria vuol dire prima di tutto imprenditori di un certo c'è tanto da fare e su questo io stimolo il mio amico Maurizio Costa ad andare avanti proprio innovazione Etica passa deleghi capacità di lavorare in squadra rapporto col territorio formazione e crescita attenzione ai dipendenti tra certi di carriera per i propri dipendenti per i giovani che lavora nell'azienda devono sapere che se meritano possono crescere tutto questo lavoro che l'essenza di un vero imprenditore
Seconda riflessione se ne è parlato oggi devo tirare le conclusioni e mi fa piacere
Qui devo anche ringraziare il ministro Maroni che su questo ha sempre dimostrato con la prima grande riunione a Maranello una grande attenzione oltre che logicamente il ministro bottiglie ogni e tante persone che sono intervenute che conosco e stimo da tempo uno fra tutti il professor Castronovo tratta tutti coloro che sono intervenuto che sono dicevo la seconda riflessione il rapporto tra impresa e Tremonti e Tremonti cultura
Sport turismo che per motivazioni diverse hanno molte complementarità tra loro giustamente il ministro Buttiglione sottolineava il turismo culturale ma attenzione imprenditori alla base di tutto
Debbono averi il rischio dell'impresa con l'ottica del profitto cioè noi qui non siamo né in una fondazione non siamo né in un club gli scapoli ammogliati né al Circolo del golf siamo imprenditori che debbono creare ricchezza occupazione quindi profitto
Ecco che il la cultura può essere anche un grande business il tempo libero può essere un grande lì business io ho avuto la fortuna di studiare negli Stati Uniti negli anni settanta e perché lo ripeto ripetè insomma io sono giovanissimo trentanove anni mal portati ma è ne ha viste tante ero bambino negli Stati Uniti dicevo allora rimarco nobile lunghe file davanti ai Musei conobbi la domenica mattina andare al modo ma il mio sei Amor dunque Naim o alla Metropolitan come fatto di accrescimento proprio culturale che io mi se Bra quello che sta facendo molto bene la città di Roma in termini di Offerta durante il sabato e la domenica di tempo libero sponsorizzazioni
Possibilità di rapporto corretto tra il mondo dello sport nel mondo dell'industria rapporto col territorio rapporto con la cultura e possibilità di business diretto o indiretto perché con una con una maggior privatizza no neppure entro certi limiti di tutto una serie di attività si possono creare lavoro indenni per giovani che mettono su nuove attività legate al mondo della cultura al mondo del tempo libero
Lo sport nello sport è vincere di rapporto con l'industria sport maggiori sport minori territorio piccole squadre grandi eventi Olimpia di mondiali di calcio è grande strumento di comunicazione innovativo per aziende che vogliono diversificare l'offerta quindi Tempo libero Sport lo so arrivata la questo prato sul
Ultimo punto
Cultura d'impresa ecco io vi richiamerei anche ad una riflessione operativa su indi ettari in questo Paese fin dalla scuola che cosa vuol dire la cultura d'impresa l'intraprendere la veri coraggio di crescere la veri il coraggio di investire l'aver il coraggio di rischiare
Perché qui dobbiamo pensare che ci deve essere in questo Paese non più cultura industriale che già importa più cultura di impresa di qualunque genere esso sia ma è possibile che nel Paese che ha il più grande percentuale e di siti archeologici del mondo non ci sia delle catene alberghiere italiane è possibile che non ci sia un investimento forte a anche da parte del mondo imprenditoriale in queste aree in queste opportunità di lavoro in questo core business del Paese insieme all'industria
Allora dobbiamo iniettare e credo che sia interessante quella che ha fatto la mia amica Paris su la nuova responsabile la nuova presidente di Confindustria il Medef la Confindustria francese nel rapporto con l'scuole e cioè cultura di impresa fin dalle scuole ma quando io dico d'impresa dell'intraprendere del rischio dell'innovazione del creare ricchezza del creare occupazione
Del di quello che l'innovazione all'interno dell'intraprendere noi abbiamo bisogno di crescere in questo Paese io vengo sono rientrato stanotte dalla Turchia e vedo una classe dirigente giovane un'app sa di privatizzare di guardare avanti di investire nell'education nelle università allora io concludo perché è un tema talmente affascinante talmente interessante per dirvi Confindustria su questo si impegnerà molto
Su questo filone Confindustria si deve impegnare e si deve impegnare come ente turismo molto con il contributo del territorio Montis io auspico che queste commissioni portino Puy come sarà a poche chiare condivise priorità su cui lavorare
Perché altrimenti rischiamo di parlare di tutto lo scibile umano anche di riflettere tra di noi di cose estremamente interessante che se poi ci ritorniamo questi dovessimo ritornare incontrare tra dieci anni rischieremmo di dirci più o meno le stesse cose ecco sul filone di crescita cultura dell'imprenditore Confindustria deve anche servire per far crescere lo dico spesso i giovani imprenditori che non vengano in Confindustria a far politica ma a fare a crescere come imprenditori a crescere come imprenditori di domani
Di grande rapporto anche di business ma di crescita generale di paese Impresa e cultura imprese turismo turismo culturale attività Ibiza e del tempo libero lo sport fondamentale anche il collegamento col territorio perché ogni impresa ha poi un forte radicamento sul territorio può dare un contributo e iniettare cultura dell'intraprendere fino in dalla scuola perché questa e la cosa più bella per dei giovani che ne possano possano prendere questi tipi di concetti
Io volevo ringraziare tutti per essere intervenuti
Ringrazio coloro che hanno parlato
Innanzitutto proprio il ministro grazie di essere venuto qui ringrazio chi venuto qui
Mio unico cruccio cruccio mio la mia unica fissazione eh
Portiamo avanti delle idee ma diamo un contributo di classe dirigente alla realizzazione di priorità condivise su cui Confindustria può e deve fare molto Orizio grazie ancora grazie a tutti voi grazie ministro e tanti auguri a