Le nuove sfide di Rifondazione

Intanto buongiorno a tutti buongiorno a nostro segretario Franco Giordano appena raggiunto
Io volevo fare prima di iniziare un ringraziamento particolare alcuni ringraziamenti in particolare appunto ai circoli della federazione di Roma che hanno fatto uno sforzo grande questa mattina alla Federazione dei Castelli
Alla federazione di Civitavecchia in particolare
A Torino obietta il segretario di Civitavecchia
E poi un ringraziamento di cuore davvero particolare alla presenza di una delegazione dei facchini dei mercati generali di Roma che stanno lì
E al console della compagnia portuale di Civitavecchia Luciani ai portuali di Civitavecchia
Stanno effettuando e questa mattina
Una presenza per noi molto importante
Cari compagni siamo qui per rilanciare l'azione di Rifondazione comunista e per rinnovare il nostro patto per il governo del Paese soprattutto dopo la fiducia
E le parole positive del Presidente Prodi contenuti negli interventi di Camera e Senato
Abbiamo vissuto giorni difficili giorni in cui si sono evidenziati in tutta la loro forza quelli che non possiamo che definire poteri forti Poteri gruppi di pressione che non fanno complotti ma che dispiegano sulla società e sulla politica tutta la loro capacità egemonica
Poteri che prefigurano in maniera esemplare un'idea preoccupante del processo democratico spesso ridotto alla somma di interessi particolari
Che non divengono mai generali Poteri che non si mischiano che non accettano l'idea che la democrazia viva soprattutto fuori dal Palazzo grazie alla partecipazione e al conflitto sociale
Vi è in questo tornante della storia italiana una certa continuità con l'idea gramsciana ma gramsciana del sovversivi Isma'delle classi dirigenti
Poteri che si concentrano compressione spesso ricatti sull'esecutivo senza il vincolo della rappresentanza ma parlamentare
Poteri che vivono con fastidio l'idea di un governo aperto alle istanze sociali e alla società civile e che per questo potremmo definire extra parlamentari o estremisti di centro
Poteri che hanno determinato un grave incidente
Di percorso per il governo Prodi governo troppo spesso infilzato dal centro dell'alleanza soprattutto su temi delicati quali diritti civili le pensioni e il posizionamento internazionale del Paese
La crisi ci consegna un tema nuove difficile trovare il modo di coniugare la nostra idea di democrazia partecipativa e di prossimità con la sua involuzione
Da rappresentanza di interessi generali a pura sommatoria di gruppi di pressione che agiscono per la valorizzazione di interessi particolari
Non stiamo parlando della democrazia liberale ottocentesca ma della forma contemporanea di gestione degli Stati nazionali
Che accompagna la crisi del neoliberismo e che per questa via diviene autoritaria e sempre più separata dalla società
Ma la crisi ci ha consegnato anche una lezione in Terna
Lesione determinata dal comportamento del senatore Turigliatto che ha trascinato il PRC tra i protagonisti di questa vicenda nonostante la volontà e la linea del partito fosse un'altra
Turigliatto non ha colpito il governo ma il cammino virtuoso è difficile di Rifondazione tra possibilità di agire il potere e trasformazione sociale
Turigliatto non ha fatto cadere il governo ha fatto cadere Rifondazione il partito che lo ha fatto eleggere
Turigliatto non ha colpito il governo ma azzoppato lunga al l'onda lunga dello straordinario corteo di vicenza e il dispiegarsi delle sue potenzialità
Al radicalismo istituzionale al politicismo all'ideologismo del tutto subito e niente mai
Alla deriva antidemocratica di chi viola i vincoli e le scelte della propria comunità alle tante forme dell'antipolitica che hanno come unica conseguenza la separatezza dell'autismo della politica stessa
Noi preferiamo la radicalità dei movimenti sociali la connessione cioè tra ciò che la società esprime la politica il sentirci insieme comunità di liberi e uguali
Il ruolo di Rifondazione non cambia un partito in movimento che sceglie lo strumento del Governo
Per trasformare il Paese e migliorare le condizioni di vita delle classi subalterne
Però Rifondazione non rappresenta i movimenti Rifondazione stanno i movimenti
Sulla TAV e su vicenza sui diritti civili
Sul superamento della precarietà sul diritto all'abitare sulla difesa della biosfera l'Unione non deve convincere Rifondazione ma milioni di persone cioè i protagonisti di queste splendide lotte vertenze di comunità locale
Per noi la sindrome Nimby non nel mio giardino non esiste ne esiste però una più grave con la quale speriamo di contagiare il Paese intero è la sindrome no nel mio pianeta
Fuori dal pianeta la guerra le servitù militari
Le grandi opere inutili le produzioni energetiche che devastano il territorio fuori dal pianeta la privatizzazione dei beni comuni fuori dal pianeta la privatizzazione dell'acqua
Scrive il sub comandante Marcos
In verità l'unica cosa che ci siamo proposti e cambiare il mondo il resto lo abbiamo improvvisato la nostra perfetta concezione del mondo è uscita piuttosto ammaccata dal confronto con la realtà ci a Panebianco
Dai colpi è venuto fuori qualcosa di nuovo
Fino a che punto può essere valida la proposta sociale portata avanti da una cosiddetta avanguardia che è talmente avanguardia che nessuno la può più raggiungere pagando con il costo sociale di questa separazione
Sappiamo che non può essere l'avanguardia nel potere politico a determinare una proposta sociale Bones bensì coloro che l'ancora sostengono cioè il popolo
Rifondazione ha scelto di misurare la propria azione mettendosi in relazione con il proprio popolo con il popolo dell'Unione
Chiediamo a Prodi agli altri leader del centrosinistra di fare altrettanto
Un popolo multiforme che non vuole vivere la tragedia di un ritorno della destra al governo del paese ma che non si accontenta di un governo senza spirito riformatore
Non vogliamo essere l'estrema sinistra dell'Unione ma vogliamo contribuire alla costruzione dell'anima laica democratica e pacifista del centrosinistra
Vogliamo realizzare la massa critica necessaria per aiutare il Governo a trovare la propria vocazione di fondo
Venerdì alla Camera Silvio Berlusconi ha parlato in nome di un blocco sociale
Il popolo delle libertà economiche
Io credo che noi dovremo dobbiamo avere almeno la medesima ambizione
Dobbiamo parlare al nostro popolo al popolo della giustizia sociale e delle libertà individuali
Rifondazione si muove su un filo tra responsabilità sociale e movimenti tra consenso e conflitto con una sola bussola governare per trasformare il Paese
Carosi caro Segretario
Nel novantotto prima della caduta del governo per difendere le scelte difficili che il partito si apprestava a fare
Il Sammo con i compagni del mio circolo alla festa di Liberazione un grande striscione di appoggio a Fausto Bertinotti che così recitava
Unità gradi Galeta autonomia segretario non mollare
Oggi in questo teatro c'è uno striscione mosso dalla medesima passione con su scritto radicalità responsabilità autonomia segretario non mollare
Caro Franco
Caro Franco grazie per la fermezza con cui è tenuto il timone in queste ore complicate
Caro Franco grazie davvero da tutti noi
Per ridare dignità e forza alla politica per battere le politiche delle destre
C'è bisogno della sinistra europea radicale e mai velleitaria c'è bisogno di un rapporto più intenso con le forze politiche e sociali della sinistra di alternativa
C'è bisogno di un grande sogno che continua a chiamarsi Rifondazione comunista
Ringraziamo anche per la presenza una ventina di compagni della comunità bengalese del quartiere Torpignattara che sono presenti in sala da qualche parte
Adesso lascio la parola la senatrice Lidia Menapace
Care compagne e cari compagni vi ringrazio molto di avermi chiesto di dire due parole naturalmente nella mia qualità di decana che non ha ancora l'Alzheimer solo questa la ragione per cui parlerà
Dirà qualcosa sull'Afghanistan ma prima rischiando di rubare un altro pezzo di Fletcher compagno Franco che sicuramente questa cosa l'aveva già prevista sulla scaletta devo dire una cosa sulla legge elettorale
Perché se c'è una cosa assolutamente antidemocratica in tutte le leggi elettorali che abbiamo avuto e in quella che pare si stia preparando è che di tutto parla tranne che di garantire una equa rappresentanza di genere
Poi torna
In qualsiasi moderno Roberto elettorale qualcosa di non democratico perché affermare un diritto e lo stabilire le condizioni perché sia esigibile è una pura presa in giro
Quindi io credo che noi dobbiamo rivendicare questo che Rifondazione fa bene farà bene a porre questa condizione e voglio dire non abbiamo nessuna ragione nemmeno per fidarci del ministro Chiti
Pensa di mettere in forse a capo della della commissione Fini non si è nemmeno curato di chiedere cosa pensano le donne di destra di Fini
Quindi per piacere che sia riconosciuto anche una presenza delle parlamentari
Nella preparazione e nella indicazione dei delle forme perché la legge elettorale che uscirà sia veramente democratica c'era contenga anche il tema della rappresentanza di genere del riequilibrio della rappresentanza
L'argomento su cui mi tratterrò per brevi minuti è quello di l'Afghanistan argomento sul quale come sapete tutti quanti come sappiamo tutti quanti e tutte quante ci siamo interrogati tra di noi dalla quando demmo il primo voto alla rifinanziamento delle missioni fino a ieri fino a questa mattina
Secondo me riuscendo con una grande intelligenza politica
A uscire dalle pregiudiziali tutto si tutto no via Scrivia di qui via di là
Prendendo via via cognizione di quanto cambia e quant'è pericoloso il quadrante
Per specifico e in genere il quadro internazionale noi cominciamo a pensare ma come si fa per ridurre la la qualità militare trasferire continuamente a ridurre il danno del militare verso operazioni di altro genere
Anch'io avevo fatto qualche pensata molto a parlarne adesso ma abbiamo cominciato a dire bisognerà fare una conferenza perché prima pure sentire cosa pensa il popolo afgano non è nemmeno giusto dire andiamo stiamo piantiamo loro senza che il popolo afgano posso dire che cosa si aspetta che cosa teme per empio noi sappiamo già che le donne afgane non ci chiedono di andare via
Perché hanno paura dei talebani e quindi vogliono che si combini qualche cosa in cui si ha compresa anche la loro volontà politica
Per questa ragione l'idea di una conferenza internazionale a noi tutti e tutte credo sembra molto importante
Perché intanto trasferisce la questione sul terreno del rapporto politico diplomatico già questo è una riduzione del danno militare
Dice fa capire plasticamente che con le armi non si risolve alcunché
In un momento in cui tra l'altro diciamo la folle idea dell'attacco all'Iran
Quasi evidente quasi dichiarata ogni situazione difficile che perde un po'del suo aspetto guerrafondaio
Aumenta un po'dei comportano prigione il suo aspetto umano col Giulio dire politico e diplomatico è una giusta azione
Ogni qual volta si riesce a fare questo a spostare un po'in quella direzione ti fa qualche cosa per la pace molto più che strillando
Del resto tutti i movimenti della pace in questo momento non fa non seguono affatto le derive diciamo tutto e subito via di qua via di là hanno tutto è messo tra i documenti di grande ragionevolezza
E con l'idea che la situazione è così difficile
Che bisogna stare attenti a non fare Stra portare in una qualche direzione allora
Sulla scorta del fatto che almeno per quello che sappiamo le donne afgane e quelle sia quelle girava che quelle di altre organizzazioni e anche quelle che fanno parte del governo che sono come matrici di varie province Nord chiedono che se ne vadano gli americani
Ma che noi restiamo o che restino comunque delle forze per stabilire una
Vivibilità
Non dico nemmeno democratica dico puramente normale nel loro Paese io credo che noi dovremmo spingere nell'interno della conferenza di Pannella preparazione della Conferenza intanto sostenere che questa conferenza si deve fare
E poi che intanto alla nostra presenza lì sia tale
Da no mettere tra noi e il popolo afgano nemmeno una goccia di sangue
Lo spostamento delle truppe italiane
Da Kabul Herat in zone di guerra romperebbe questo patto avvenuto quasi spontaneamente tra il popolo il popolo afgano c'ha mai fatto alcunché
Noi gli abbiamo fatto dei danni e tuttavia per fortuna
Non c'è stato nessuna cosa cruenta
Questo deve continuare non è possibile che noi veniamo coinvolti tra l'altro possiamo dire invece nelle conferenze internazionali che il popolo afgano dice che il nostro modo di essere presenti
Ha garantito una convivenza un rapporto nove violento non cruento
E quindi dobbiamo dire invece di coinvolgere noi delle vostre stupida avventure di guerra imitate quello abbiamo fatto noi non capisco per quale ragione dobbiamo andare col cappello in mano rispetto alle altre forze che sono presenti perché la nostra i nostri risultati sono migliori persino avendoli delle truppe e quindi vuol dire che la cosa è andata abbastanza bene io ci tengo moltissimo perché questa cosa che non c'è sangue
Versato tra noi il popolo afgano Europa la preziosissima
Altrimenti poi come sapete partono quelle ondate del tutto irrazionali di rivalsa di vendetta di onore gloria bandiere sventolate sulle quali non metti più nessuna ragione allora
La pace è la premessa è questa la trasformazione della missione in Afghanistan in una cosa simile a quella del Libano cioè una
Azione di polizia internazionale garantito dalle Nazioni Unite in cui l'Europa sia presente
è assolutamente una meta
Che noi dobbiamo perseguire dobbiamo essere dentro il dibattito dalla conferenza di telefonare a mio parere con questo atteggiamento per questo atteggiamento mantiene la nostra idea di continuare ad agire nella riduzione del danno di dare spazio e forza alle Nazioni Unite
E di mantenere l'Europa e farla diventare sempre più un agente internazionale importante
La presenza dell'Europa la sua possibilità di stabilire alleanze internazionali è uno degli aspetti fondamentali della costruzione di una multilateralità nei rapporti tra le nazioni tra i grandi sistemi politici questo è un come dire è una meta non esaltante si fa più presto a strillare a dire no no scissi via via eccetera ma in questo momento in una situazione internazionale così pericolosa
Che può addirittura degenerare verso la terza guerra mondiale
è assolutamente decisivo che noi abbiamo la capacità di governare tutta la nostra ragione
Tutte le nostre capacità politiche persino la nostra scaltrezza perfino la capacità di essere insinuanti di di produrre delle crepe di tenere aperti degli spazi io credo che se ci mettiamo la passione che ci ha caratterizzato in questo periodo così brutto quando sembrava che tutto si rovesciasse addosso a noi che siamo riusciti a reggere ugualmente come si vede anche da questa splendida riunione io credo che se ci mettiamo la passione perfino un'impresa così apparentemente modesta un po'grigia un po'dietro le quinte
Non di apparenza diventerà davvero quel per quel che appassionante perché l'avventura della regione del cuore
Le ragioni dell'umanità sono molto più che le apparenze che poi riempiono gli schermi televisivi grazie
Allora ringraziamo Lidia Menapace io volevo ringraziare anche le associazioni della sinistra europea qui del tavolo romano presenti sinistra romana simili l'associazione rosso verde riva sinistra
Il Circolo Ambiente Territorio beni comuni che peraltro hanno insomma insieme a noi contribuito a riempire la sala a portare i loro striscioni volevo ringraziare per la presenza i nostri capigruppo alla Camera al Senato Gennaro Migliore
E Giovanni Russo Spena anche loro impegnati in queste ore ministero degli Affari sociali Paolo Ferrero il vice presidente del Senato nel sito del Gabrielli la nostra viceministra Patrizia Sentinelli il capogruppo alla
Consiglio europeo Roberto Musacchio Parlamento europeo e tanti parlamentari che qui vedo insomma saluto un po'tutti adesso lasciamo la parola al segretario nazionale Franco Giordano grazie
Gran
Nei giorni scorsi
Care compagne cari compagni
Abbiamo vissuto collettivamente una difficoltà è inutile nasconderla
Lo diceva Massimiliano prima
Lidia
E poi ce lo dicono le tante compagnie tanti compagni che questa difficoltà l'hanno vissuta
In giorni difficili del territorio
La crisi di governo che si è aperta con un voto negativo sulla politica estera
Alla Cerato un rapporto di massa
E ha paventato immediatamente lo spettro
Che le lancette dell'orologio di questo Paese fossero riposte all'indietro
A livello di massa si è percepito immediatamente un pericolo
No care compagne cari compagni Rifondazione Comunista lo dico pacatamente ma con grande determinazione e fermezza Rifondazione Comunista non permetterà il ritorno del Governo per le teste
Abbiamo
Abbiamo condiviso un programma frutto di una straordinaria stagione di movimento
A quel programma ci sentiamo profondamente legati e faremo ogni sforzo per tradurlo in realtà
Avete visto anche voi in questi giorni
Anche coloro che hanno espresso legittimamente
Ha ragione in tanti casi
Una critica per l'operato del governo penso le forze sindacali
Penso a tanta parte dei movimenti penso a tanta parte del popolo dell'Unione che ha avuto anche qualche critica sua spetti delle politiche economiche sociali
Questi queste realtà hanno sostenuto la nostra determinazione a voler continuare l'esperienza del Governo se pure una condizione di confusione di difficoltà
Però io voglio dirlo subito qui in apertura di questo nostro appuntamento
La nostra collocazione in questo governo non sarà mai dettata solo da un'emergenza democratica il nemico è alle porte
Non cambia la natura del nostro sostegno al governo Prodi
Se fosse così
Se fosse solo per un'emergenza democratica si ridurrebbe immediatamente il nostro ruolo e noi avremmo perso ogni soggettività ogni capacità intervento attivo
E supereremmo passivamente le spinte delle forze moderate
Non vale solo la ragione di Stato vale il fatto che noi ci sentiamo protagonisti di una possibile proposta di rinnovamento del Paese
Infatti
Questo il punto
è paradossale che è venuta meno la maggioranza più ci penso e più trovo incredibile quello che è accaduto
Nel punto più innovativo della politica estera del nostro Paese
Siamo andati via dall'Iraq che l'epicentro nella guerra preventiva
In questi mesi emerso un indiscusso profilo di autonomia del nostro Paese
E non è un caso che questo livello di autonomia nella politica estera
Che ha promosso un'iniziativa a tutto campo del governo senza soggezione assenza subalternità
A messo in campo anche una qualche critica
Sullo scenario internazionale vorrà dire qualcosa
Che sei ambasciatori tra cui quello degli Stati Uniti d'America in risposta
All'iniziativa del governo italiano Annone infatti chiesto un impegno diverso è molto più significativo del nostro Paese nel teatro di guerra afgano vorrà dire qualcosa
E quell'impegno nelle forme in cui c'è stato chiesto
L'anno scorso non lo abbiamo noi negato il segretario generale della NATO ci chiedeva più mezzi più uomini e ci chiedeva uno spostamento delle nostre truppe esattamente nel teatro più infuocato della guerra sono totalmente d'accordo con Lidia
Questo sarebbe un mutamento della nostra storia del nostro rapporto è anche una violazione dell'articolo undici della nostra Costituzione
Si è provato
A ricostruire una soggettività politica dell'Europa
Soprattutto nel Medioriente
Dove
La soggettività politica dell'Europa era particolarmente la sua assenza era particolarmente vistosa
Si è espresso un giudizio netto sulla crisi perché di questo si tratta guardate dirà
Guerra che continua più morti dopo che la guerra reale come la chiamavano loro era terminata più morti dopo
Si è espresso un giudizio netto sulla crisi dell'unilateralismo americano
E sulla critica alla guerra preventiva di Bush
Si è aperto il velo
Cosa che noi noi non possiamo in alcun modo rimuovere mettere in secondo piano
Sulle tragedie umanitarie che ci sono in tante altre parti del mondo e che non riescono ad ottenere
La visibilità mediatica solo perché non sono immediatamente interne alla valorizzazione della geopolitica americana e degli interessi americani non è questo il Darfur non è questo altra vicenda del della dell'Africa la stessa Somalia
In questi mesi
In particolar modo un ruolo attivo dell'Italia in Medioriente
è un ruolo attivo a noi lo abbiamo ottenuto
Innanzitutto con una dimensione nuova della nostra presenza io so bene che occorrerebbero anche corpi di pace che l'iniziativa del movimento pacifista dovrebbe essere più intensa e più forte che quella determina uno spostamento
Diciamo di modalità anche di rapporto in quello scenario ma è evidente
Che le nostre truppe di interposizione in Libano
Sono per la prima volta in quel territorio così drammaticamente lacerato da tante tensioni
Quelle truppe avvengono sotto il comando dell'ONU
E si ricostruisce finalmente una soggettività politica piena dell'organizzazione delle Nazioni Unite quella soggettività politica
Che proprio la guerra in Iraq e i tanti interventi unilaterali americani hanno tentato di distruggere
E da lì
Noi stiamo provando quando dico noi penso al governo del paese noi vorremmo che fosse fatto con maggiore determinazione
Per dare la titolarità a due popoli e due Stati che possono vivere finalmente insicurezza
Con la giustizia e con la pace il popolo israeliano il popolo palestinese e noi vorremmo che finalmente il nostro Paese
Fossa finalmente essere protagonista di dare al popolo palestinese quello di cui ha da sempre diritto uno Stato autonomo legittimo riconosciuto
Ma provate a chiedere ad Alì Rashid
E a Luisa Morgantini che prima ho intravisto provate a chiedere a loro Adani
Provate a chiedere in questi giorni in cui si è prodotta la crisi sulla politica estera quante telefonate ha ricevuto dalla Palestina
E non solo
Da coloro che a Luís sono più vicini da tutte le parti in causa del governo palestinese non lasciateci soli perché finora l'iniziativa internazionale l'abbiamo prodotta non
E non possiamo
E non possiamo non possiamo svolgerà un ruolo
Ne
Ne parlava ne accennava Lidia prima
Io vedo quello comune Ferrario cupo come il rischio drammatico non possiamo non voi
Svolgerà un ruolo positivo sulla vicenda iraniana
In cui il rischio drammatico sia quello di far precipitare la situazione dire no noi siamo contrari ad ogni intervento di guerra ad ogni iniziativa che gli americani potessero scegliere in maniera unilaterale o coinvolgerà altre forze
E partendo da differenti valutazioni
Da differenti valutazioni
Noi i militari in Afghanistan come tutti sanno non ce l'avremmo mai mandati partendo da differenti valutazioni
Dopo aver negato più uomini e più mezzi l'idea della conferenza internazionale non è un'idea che finalmente apre una prospettiva
Che non sia solo la semplice equazione a ripetere vale a dire dell'INPS della replica bellica
Non è un tentativo di rimettere in campo a differenza del disegno americano una soggettività della diplomazia internazionale io penso di sì
E dopo la bella manifestazione di vicenza
A cui questo partito ha partecipato con un'intensità con una forza e con una disponibilità noi le ora con altrettanta intensità e con l'altra carta
E dopo quella bella manifestazione di vicenza
Si è aperto uno spiraglio di comunicazione
Insisto su questo punto
Che è quello che a noi preme che noi abbiamo chiesto uno spiraglio di comunicazione tra il Governo è quella comunità
è il tema che a noi e più caro
Perché è interno alla nostra impostazione strategica
Da Genova impone di la nostra interni tra e i movimenti significa una cosa semplice care compagne e cari compagni che non decidiamo noi per loro
In nome di ma vogliamo costruire relazioni ponti confronti rispettiamo L'Unità e vogliamo in ogni luogo ricostruire anche affronta indifferenza l'unità del movimento
Perché questo arricchisce la democrazia
E inverte la tendenza drammatica la crisi della politica
Ed è per questo che abbiamo criticato chi in preda ad un solitario e di individualisti Koper corso politicista ha fatto mancare il proprio consenso a quella politica
E ha tentato di rovesciare
Assumendosi assumendo su di sé l'onere di rappresentare tutti voi che eravate a vicenza di decidere Lu solitariamente per tutti
Ha impedito
Quell'atteggiamento di far vedere il vero problema di quel voto al Senato
Il vero problema
è il vero problema di quel voto al Senato lo ameranno
Non era il gesto irresponsabile di quei due
Il vero problema di quel voto al Senato è stato e bisogna rimettere i riflettori esattamente su questo terreno chi si oppone a mettere in moto processi d'innovazione
Chi resiste ad una politica di rinnovamento sociale culturale e civile del Paese questo è stato il vero problema del voto al Senato
Oggi
Quando la polvere si è depositata
Noi siamo possiamo ragionare su quello che è accaduto
Siamo diventati in virtù di due esponenti di sinistra che non hanno dato il consenso a quella politica e al loro voto autistico nelle istituzioni facile bersaglio
E abbiamo oscurato il problema reale a cui dobbiamo fare fronte
Devo dire che c'è stata una certa predisposizione diciamo
Che viene da lontano a diventare bersaglio di tante realtà
Io voglio dirlo col nella maniera più semplice per farmi intendere da tutti questo accade quando tra di noi non ci si ascolta
Quando individualmente si decide a prescindere da qualsiasi discussione a qualsiasi a prescindere da qualsiasi forma di confronto
Quando altri
Magari altri luoghi
Di discussione pesano più di quelli che democraticamente ci siamo dati noi tutti
Quando non c'è volontà di confronto
E quando l'istituzione
Diventa l'unico terreno per far valere le proprie idee
La centralità dell'istituzione e del Governo
No
Io penso che forse anche in questo percorso che stiamo costruendo sulla conferenza organizzazione
Dovremmo ragionare molto sull'autonomia
Del nostro partito sull'autonomia della nostra comunità dal Governo e dalle istituzioni come ci ha sollecitato recentemente Fausto Bertinotti
E dobbiamo
Costruire un percorso
In cui la discussione tra di noi si avvera
E alla fine si possa decidere tutti quanti insieme collettivamente
Fino all'altro ieri abbiamo chiesto Franco Turigliatto impegni da adesso in poi anche dopo quello che è accaduto a rispettare il voto e le decisioni che insieme collegialmente decideremo
No
C'è stato rimarcato il valore del gesto estetico individuale come lo chiamerebbe Gramsci ma vedo che siccome si fa anche alla Camera mi pare di capire che quel gesto sia il segnale di un'insistita soggettività politica
Di far valere contro questa nostra comunità politica
Cari compagni
Ditemi ditemi voi ditemi voi veramente lo dico con non so come direbbe Lidia col cuore in mano ditemi voi
Io penso da questo punto di responsabilità che noi non possiamo accettare che il voto di un compagno
Che ha il privilegio di sedere in Parlamento
E di godere dell'esposizione mediatica in virtù di essere determinante per la vita di un governo valga infinitesima mente di più di quelle compagne quei compagni che ogni giorno lavorano nei movimenti
Nella società nei luoghi di lavoro quel territorio far far valere le nostre ragioni collettivo
Ma che cos'è non è un'aggressione democratica queste come la risolviamo
Per questa ragione io voglio ringraziare quelle compagnie quei compagni lo dico con con sincerità e con l'affetto
Che hanno espresso il dissenso pubblicamente e hanno votato unitariamente rendendo ricca e feconda la nostra democrazia
Che fa della diversità del confronto e della partecipazione
Valori irrinunciabili non cambia la natura del nostro partito non c'è nessuna stretta non saremo mai un monolite siamo una forza una comunità che fa della democrazia la propria cifra questi valori
Sono scritti nelle nostre storie personali e nella nostra storia collettiva voglio dire a Franco Turigliatto e a tutti noi che questi valori rimangono ora e sempre ben oltre i due anni in cui Luís ha diagnosticato la fine del partito perché altro che
Abbiamo vissuto momenti difficile attraversato tornanti stretti
Però compagni oggi qui mi sento di dirlo a tutte quante voi e a noi abbiamo un partito straordinario
Che proprio in questi giorni ha messo in campo una reazione generosa di intelligente un'iniziativa di massa diffusa in tutto il territorio a partire dalle aree più giovani
Con la fiducia riconquistata in Parlamento
Questa coalizione il suo governo possono ritessere il rapporto con il proprio popolo a questa coalizione lo diciamo subito non c'è alternativa
Con i suoi interventi il presidente Prodi
In particolar modo l'apertura della discussione apposto positivamente le basi
Per una collegialità e per una compattezza della coalizione andiamo avanti dunque
Non solo perché le proposte di governo di larghe intese o governo istituzionale sarebbero un drammatico arretramento nel terreno democratico e sociale
E dunque tradimento del mandato elettorale ma anche perché abbiamo il dovere di tradurre in realtà le attese e le speranze alimentato e dopo cinque anni di governo delle destre
Cinque anni di governo delle destre non diciamo non dimentichiamolo mai che hanno impoverito il lavoro
Resta sempre più difficile ricattabile umiliante la vita di chi un lavoro non ce la o ce l'ha saltuariamente
Un governo che ha rischiato di produrre il declino economico ma anche culturale democratico di questo Paese
Con il discorso di Prodi sono riemersi nel palazzo i temi della società
Ed è questo il punto b il Paese reale noi dovremmo far ritornare al di là di tutte queste vicende sul terreno della politica il Paese reale la lotta alla povertà la precarietà le politiche abitative quelle della casa
L'aumento delle pensioni l'investimento strategico sull'ambiente l'innovazione che in questi mesi abbiamo prodotto nella politica estera
Solo con una ritrovata unità della coalizione e con una riduzione del Paese reale la politica possiamo guardare con fiducia alle prospettive
E alle sfide che abbiamo di fronte
Non sfuggo al tema
Le difficoltà che sono presenti quelle numerica anche al Senato sono il frutto anche di una legge elettorale e noi abbiamo criticato con grande forza
Gli abbiamo criticate non voi e oggi vedo che c'è una critica diffusissima persino da da parte di chi qualche mese fa ce li aveva proposte e le hanno fatte diventare legge
Io penso che ci sia una lezione da questa storia della della legge elettorale
Non si può legiferare contro metà del Parlamento come le destre avevano fatto
Occorre cambiare la legge dunque
Noi lo diciamo con tranquillità siamo da sempre stati e lo siamo tuttora favorevoli al sistema della legge elettorale
Che c'è in Germania al modello tedesco
Siamo ovviamente disposti ad altro adattarlo in un confronto democratico
è comunque noi siamo disposti a discutere una legge che tenga ferma due grandi questioni
La pluralità della rappresentanza
E adesso come giustamente ci faceva arriva relevare Livia a garantire
Il riequilibrio della rappresentanza perché il Parlamento italiano è uno dei Parlamenti italiani in cui ci sono meno donne al mondo non in Europa al mondo
Con il bisogno di coniugare quindi la pluralità della rappresentanza collettiva caccia dall'azione di governo
Quello che non si può fare su questo siamo intransigenti siccome abbiamo sentito qualche sirena anche nel dibattito parlamentare
Quello che non si può fare
E quello che ci viene proposto dai referendari
Di qualunque parte e di qualunque collocazione essi siano sia che siedano nel governo sia che stanno nelle opposizioni
Quello che ci viene proposto dai referendari noi non lo accetteremmo perché alla stessa logica e lo stesso sapore di quello che hanno fatto il Governo dalle destre
Vale a dire un interesse privato Rispetto alle dinamiche della legge elettorale loro hanno fatto una legge elettorale
Per cercare di ridurre la perdita e come si è visto al Senato ci sono riusciti perfettamente
Questi qui
Al contrario tentano di introdurre con la legge elettorale o l'operazione che invece tutta politica
E semplificare la rappresentanza tentano cioè di cancellare tanta parte della società e di cancellare anche noi da queste dinamiche e da questi percorsi
Noi non possiamo permetterlo
Perché apre quella spessa
Modalità la stessa modalità
Privatistica nelle istituzioni
Ma non lo diciamo solo per noi
Perché quel modello accompagnerebbe spinte autoritarie
Impermeabili alle dinamiche sociali
Impermeabili alle forme di democrazia
Quel modello accentuerebbe un un processo di americanizzazione della società italiana che punta fondamentalmente a determinare le menti di passività
è questa
La forma concreta che accentuerebbe la crisi della politica che la rende la politica sempre più lontana fredda separata dagli interessi sociali collettivi e dalla vita
A questo governo noi vogliamo sempre proporre la bussola del Paese reale
Fuoriuscendo da una dialettica di Palazzo
Che magari insegue con un'enfasi mediatica straordinaria i millimetrici spostamenti nella città del separata della politica e non coglie invece i disastri che ci sono nella società
C'è una ripresa la nostra economia bene è un fatto positivo
Ci sono risorse economiche e io credo che bisognerebbe investire una parte per rilanciare un'alternativa in economia è una parte io penso che possiamo incominciare a ridistribuire la si comincia con Licci
Ma bisogna andare avanti
Vanno al rinnovo contrattuale ecco il Paese reale
Vanno al rinnovo contrattuale dieci milioni di lavoratori a partire dai metalmeccanici
Tutti sanno che nel nostro Paese c'è un'emergenza drammatica una tra le più grandi questa emergenza drammatica si chiama salario la gente non ce la fa più
Basta girare
Chiunque provi a frequentare un qualsiasi luogo si accorge che c'è un problema drammatico di retribuzione
Inattesi sia
Un lavoratore percepisce uno stipendio mensile di seicento ottanta euro i lavoratori nei call center in Italia sono duecentocinquanta mila
A Mirafiori e a Melfi
Un operaio alla catena di montaggio percepisce uno stipendio medio di mille e cento euro al mese
Nel sistema scolastico ed universitario lo stipendio di un precario varia tra gli ottocento e in mille Europ mensili
I lavoratori incassa integrazione percepiscono settecento euro al mese
Abbiamo un po'di risorse economiche in più bene mettiamo in moto e in campo risorse sociali e fiscali per favorire il rinnovo dei contratti
Riducendo il peso delle trattenute a carica di lavoratori e lavoratrici
Per questi nuovi aumenti e valorizzando l'insostituibilità del contratto collettivo nazionale che la Confindustria oggi vuole cancella
L'Istat
Ci parla di due milioni settecentotrentacinque mila persone con contratti atipici
La maggioranza e la maggioranza significativa solo donne
Diventano quattro milioni se si sommano le stime rispetto al mercato del lavoro nero
è gente che non ha prevalentemente giovani e ragazze come si vede non ha nessuna forma di sicurezza gli viene negata qualsiasi forma di prospettiva sul futuro
In questi giorni
A ogni piè sospinto ci ripropongono la centralità statica ed ideologica della famiglia
Io vorrei chiedere a tutti coloro
Che un giorno sì e l'altro pure
Ci dicono la famiglia la famiglia la famiglia
Hanno qualcosa da dire rispetto alla sistematica negazione materiale di tanti giovani impediti a costruirsela da stipendi di fame e dall'assoluta indisponibilità di tutte
La famiglia sul terreno dell'ideologia il mercato nella vita concreta se poi vanno contro M niente
Ci fanno una certa impressione sono usciti ieri
I dati che ci dicono che i nostri giovani laureati
Rinviano sempre più nel tempo le possibilità di trovare lavoro e quando lo trovano e spesso precario e a paghe bassissime è calato tra i giovani il laureati il tasso di occupazione un paese civile
Non può andare avanti così non la prospettiva non ha futuro
E allora io qui vorrei provare a fare un ragionamento che penso possa essere prodotto unitariamente nello coalizione
C'è una discreta disponibilità degli Sources
è diminuito il fabbisogno
Come si vede la lotta all'evasione incomincia a dare i propri frutti
La patologia di cui parla spesso Tommaso Padoa Schioppa
Allora io mi chiedo c'è lo spazio in virtù di questa diversa
Modalità
Di rapporto con la il sistema finanziario del nostro Paese
Per multare le condizioni sociali del Paese
Io non penso che sia solo un problema che per noi elemento fondamentale per carità della giustizia sociale
Se qualcuno crede
E pensa che bisogna allargare il consenso è mettere in moto un processo positivo come non vogliamo nei confronti del governo questa è la prima questione che abbiamo di fronte
Ma io penso che sia indispensabile ed è una condizione sine qua non per consolidare i dati positivi dell'economia
Spesso noi ci dividiamo tra coloro che vogliono mettere risorse per incrementare le potenzialità economiche e chi al contrario vuole redistribuire
La tesi che noi vogliamo sostenere e che senza la redistribuzione non è possibile mettere in campo un'alternativa economica
è una tesi
Rovesciata
Io penso che sia giunto il tempo del risarcimento sociale
Di avviare il risarcimento sociale
Rispettare gli impegni sulle pensioni
Quello dell'abbattimento dello scalone
è quello degli aumenti delle pensioni minime e se come c'è scritto nel dodecalogo bisogna intervenire per garantire la previdenza i giovani bisogna dire da subito come dicono i sindacati che se si modificano i coefficienti di trasformazione la pensione da una manciata diventa una paghetta
Cioè diventa una cosa in assolutamente ingestibile per tante ragazze e tanti ragazzi ma su questo punto il presidente Prodi ha detto che il confronto deve ancora venire
Valgono le nostre proposte che abbiamo recentemente discusso e a maggior ragione oggi che c'è possibilità investire risorse ci sarà un problema lo dico a tutte quante noire
Se quasi cinque milioni e mezzo di pensionati
Percepiscono un importo medio di quattrocento due euro e altri tre milioni è tra i cento mila di cinquecento novanta
Euro
Dobbiamo avvalerci su questo terreno delle pensioni di una grande iniziativa democratica e di una grande discussione politica tra la politica nel Paese e con le organizzazioni sindacali
La nostra linea di politica economica non può essere affidata la competitività di prezzo alla riduzione del costo del lavoro sarebbe effimera renderebbe insostenibili le condizioni di tante lavoratrici e di tanti lavoratori
Bisogna investire sulla ricerca sull'innovazione e bisogna non più inseguire le le vecchie strade bisogna investire su sul terreno dalla cooperazione
Non può accadere come ho già detto in Parlamento che la domenica ci intratteniamo indotte dall'armate
Elaborazioni culturali sull'ENI inequivocabile relazione tra i cambiamenti climatici e l'effetto serra e il lunedì il martedì e tutti gli altri giorni della settimana investiamo su produzioni tradizionali ed energivore
Dobbiamo anticipare sullo scenario globale l'investimento su nuovi prodotti sulle G. alternativo
Sulla valorizzazione del territorio sulla difesa intransigente dei beni comuni a partire dall'acqua che ci siamo conquistati con l'iniziativa di movimento compreso come acqua pubblica gestita pubblicamente
E fermare fermare quella corso corsa autodistruttiva che punta inseguire non solo il lavoro ma oggi sappiamo anche l'ambiente al suo costo più basso
Allora da questo punto di vista anche rispetto ai punti del dodecalogo io penso che noi dovremmo seguire questa questo punto di riferimento sempre dialogare sempre con le popolazioni
Ci sono delle leggi che noi abbiamo ereditato dal Governo del delle destre come la legge Obiettivo quella legge non prevede la consultazione delle popolazioni
Quella legge la legge Aubry obiettivo non prevede un'adeguata valutazione di impatto ambientale
Allora io dico al nostro governo invece che di applica che applicare quella legge che c'è stata ereditata e sapete tutti per quale ragione
Dalle destre proviamo ad applicare in maniera rigorosa le normative comunitarie
Facciamo valere sulla politica le nostre scelte ambientali e di alternativa economica
A me colpisce compagni su un'angoscia su questo terreno
Il mutamento dei complessi climatici regionali e locali sta producendo danni devastanti sia sul terreno degli equilibri complessivi che sul terreno strettamente economico
Recentemente c'è stato un freddo ragionamento dei tecnici dalla Banca Mondiale
Loro loro dicono essendo molto più interessati ai costi economici diciamo che i mutamenti complessivi che ci sono più costi che benefici da questo tipo di politica dal punto di vista economico
Guardate che cosa sta accadendo l'alterazione dei regimi delle piogge
L'intensità sempre più violenta ricicloni
Il caldo afoso e le piogge torrenziali l'innalzamento del livello dei mari la scomparsa di tanta flora e di tanta fa una le malattie che ritornano che pensavamo fossero debellate la malaria
Cambia proprio la nostra rete della vita il mutare delle stagioni gli odori colori
Tutto si modifica eccidi si identifica
E c'è di più per la prima volta nella nostra storia nella storia dell'umanità
Quella che abbiamo conosciuto non lui
Ci sono delle i date che incrociano concretamente la nostra vita e quella dei nostri figli
Nel due mila cinquanta due miliardi di persone sono minacciate dalle inondazioni ci saranno dei rifugiati ambientali
Per quella data le energie prodotte da fonti fossili
Saranno esaurite
Nel nostro Paese l'Italia se non cambia qualcosa
Saranno ridotte le piogge del venti per cento rispetto agli attuali da noi qui in Italia un riscaldamento di un grado entro il due mila e trenta
Entro la fine del secolo possono buco esserci un riscaldamento fino a quattro gradi
Ma la politica io mi chiedo quando discutiamo noi tutti insieme a qualcosa che fare e si occupa della vita perché qui è in discussione la vita
Dal novantasette in poi l'Italia aumentato le emissioni nonostante Kyoto del tredici per cento rispetto al novanta
E allora anche al sud investiamo in un'alternativa economica in grado di non riprodurre un modello perequativo di imitativo dello sviluppo distorto dei tanti nord
C'è tanto lavoro buono stabile e qualificato non precario che può essere attivato investendo sulla cooperazione sull'ambiente
Sul risanamento del territorio delle Poste dei straordinari i centri storici delle degradate periferie
Il Mediterraneo è stato investito di una crescita impetuosa che ne ha sfregiato il volto
Si parla di un cinquanta per cento delle coste che a breve sarà cementificato
Ci sono già settecento porti turistici
Duecentottantasei i porti commerciali tredici impianti di produzione di gas cinquantacinque raffinerie
Centottanta centrali termoelettriche centododici aeroporti trecento petroliere al giorno in navigazione
A volte basta poco
Per comprendere quanto sia ideologico la diffusione delle paure
La sistematica costruzione del nemico l'avversione ad ogni forma di diversità
Si getta l'allarme
Per qualche centinaia di barconi della disperazione che da una sponda all'altro del Mediterraneo scarica una qualche forma di speranza di vita solo il cinque per cento dell'immigrazione totale
E non destano timori paura angosce le centocinquanta mila tonnellate di greggio scaricate illegalmente che fanno morire i nostri mari Edda bastano le nostre coste
Tra qualche giorno
Tra qualche giorno è vero Paolo
Sarà cambiata la legge Bossi Fini e sarà cambiata quella legge con il suo corredo di Bobo di ipocrisia di segregazione e di chi lo cultura xenofoba se che se non fuma
Noi ci siamo battuti con tanta intensità perché quello proprio di legge venisse cancellata dobbiamo fare in modo che quella legge Fossa
Questa nuova legge possa contribuire a cambiare la civiltà del nostro Paese a farci guardare alle altre sponde del a Corot ai popoli che si affacciano sull'altra sponda del Mediterraneo a viso aperto
Sapendo che sono una risorsa e che tanto non riusciremo a fermarli se qualcuno pensa di riprodurre logiche e politiche che alimentano la clandestinità
E infine se dobbiamo parlare del PAI
Se è reale vorrei affrontare questo tema quasi sottovoce
Lo dico a tutti noi e lo diremo con tanta intensità al Parlamento
Ci sono nel Paese reale una molteplicità di relazioni affettive indipendenti dagli orientamenti sessuali c'è tanta ricchezza
Tanta umanità tanta socialità
Guardate si può far finta di non vederla
Ma per l'appunto
è una finzione se facessimo così la politica sarebbe ridotto ad una finzione
E allora credo che sia inutile alimentare paure angosce negare tutele
Tentare rimuovere dal dovere del legislatore di riconoscere vedere la realtà i diritti civili non sostituiscono altre istituzioni sono tutte le aggiuntive
Non si può rincorrere una logica proprietaria e di controllo sui corpi e sui sentimenti
E la nostra legislazione non può inseguire come un pendolo o le regole prescrittivo di un'etica religiosa o le dinamiche del mercato
Anche la laicità e la costruzione e la ricostruzione di uno spazio pubblico che non produce e ne subisce guerre di religione
Oggi per tutti noi di sinistra la sfera delle libertà e dei diritti non può essere altra cosa non è è separata dalla sfera della giustizia sociale
Ma la sfera della libertà e dei diritti lo vorrei dire ai tanti liberali
E
La cifra della Democrazia di uno stato liberale e allora io vorrei dire non disperdiamo
Noi tutti questi valori per una
Nera contesa solo sulla contingenza politica il nostro partito in Parlamento e nel Paese farà valere con forza le sue convinzioni investendo sull'iniziativa parlamentare sull'iniziativa che riguarda i diritti civili lo faremo con tanta forza
Ma è proprio per questa ragione che siamo tutti più forti se su questi temi costruiamo e valorizziamo un canale di comunicazione tra governo e società
Noi tutti voi tutti sono sicuro che il dieci marzo sarete in piazza con coloro che si batteranno con per questi dei
Se ascoltiamo a rispettiamo l'autonomia dei movimenti
Se teniamo viva la partecipazione democratica nel Paese e per questa via rispondiamo positivamente alla crisi drammatica della politica
A volte si ha la sensazione nel seguire le dinamiche autonome e separate dei riti della politica di allontanarsi drammaticamente alla realtà dal vissuto concreto e dal sentire di tanta parte della società italiana
Torna la riflessione recente
Di Fausto Bertinotti
La bussola della nostra iniziativa non può esaurirsi nel governo
E torna il rapporto tra politica e società
Una politica impoverita una politica ridotta tecnica e spogliata dal conflitto dalla partecipazione per la democrazia è una politica che non ci interessa
Io penso che sia particolarmente stimolante la sollecitazione sulla ricostruzione di una riflessione generale sulle prospettive strategiche delle sinistre
La sfida culturale
Naturalmente basta questo nonostante Fausto rifugi esplicitamente da scelte organizzative ingegneri e le chiama Luís
Per far correre la fantasia mediatica su quella non su quella sfida alta ma su ipotesi riduttive come quel vecchio detto di Confucio quando il saggio guarda la luna lo stolto guarda il dito
C'è stata tutta una campagna su una presunta nostra relazione privilegiata con il partito dei Comunisti italiani adesso
Diciamo io non ho nessuna intenzione lo dico perché non sia utile non non è utile tra di noi rimettere in moto tra l'altro e non l'abbiamo mai fatto
Meccanismi diciamo competitivi e anche nessuna polemica
Ma hanno voi lo diciamo apertamente
Non scambiamo la nostra proposta di un soggetto nuovo sto parlando dalla sinistra europea in grado di affrontare il nodo della crisi della politica con una sommatoria di partiti la nostra è un'altra strategia
Non sostituiamo
A rapporto strategico con i movimenti e in particolar modo il movimento no global
E con il conflitto sociale ecco la riscoperta della comunità come luoghi di di critica dei meccanismi di globalizzazione fattore nuovo importante decisivo
Che sono para le identità territoriali contra positive ricordate la stagione della Lega
E le identità territoriali che si contrapponevano riscopre un legame sociale con un cartellino che recinta permanentemente il nostro spazio semmai non voi abbiamo un'ambizione più grande
Noi vogliamo una sfida più alta che quella che si proponeva Fausto e dell'innovazione culturale ambiziosa che sfida tutta la sinistra che propone un'innovazione culturale a tutto campo che ci mette di fronte alle sfide reali ed è su questo terreno che noi vogliamo costruire
La sinistra europea dentro questo orizzonte
C'è un problema
Il problema e di discutere sul terreno dell'attualità del socialismo il socialismo nuovo
è questo premio problema ecco la sfida che noi proponiamo
A tutti coloro che sono collocati a sinistra
Resta aperta questa sfida anche a fronte per la costruzione del partito democratico il socialismo e vivo e non potrà morire e noi vogliamo provare a ricostruire con forza
Un'identità politica e culturale
Completamente con verrete rifletto proprio alla in maniera quasi fossi catalano
Con terre noi non quello è solo la pole ma non completamente
Che è singolare persino da un punto di vista affini
Filologico che è il massimo dell'innovazione a cui è giunta la sinistra
è l'approdo alle cultura della conservazione
è l'approdo la cultura liberaldemocratica
Io penso che noi dobbiamo invece investire sul terreno
E criticare l'approdo alla cultura neo liberale
E dobbiamo investire sulla critica quella stridente e irrisolta contraddizione
Tra la libertà assoluta del sistema di produzione delle merci
Tra la libertà del consumismo e i vincoli la costrizione in cui ciascuno di noi
E anche collettivamente viviamo la nostra vita
Ma la nostra idea di socialismo può avere una prospettiva non perché ha lo sguardo rivolto all'indietro
Ma perché nuovi movimenti hanno riproposto nei loro percorsi e nella loro pratiche il tema di un mondo diverso e di un altro mondo e possibile un altro mondo e possibile
Io credo
Che dobbiamo fare i conti anche con una denuncia dimensione temporale ravvicinata
Riguarda nulli
Riguarda la dimensione del tempo dalla nostre esistenza non è più solo il terreno del sole dell'avvenire
Rinviato sempre ad un improbabile domani e che magari non ha nessun nesso con l'iniziativa sociale dell'oggi
Lì posto in una condizione di assoluta certezza ideologica
Il sole dell'avvenire no l'altro mondo è possibile noi dobbiamo provare a cambiarlo sin d'ora apporre l'attualità del socialismo qui ed ora anche perché
Dopo esserci impegnati per tanto tempo sul sole dell'avvenire mi pare che sembra più drammatico oggi l'avvenire del sole ma diciamo il tema
Oggi più di ieri si pone la prospettiva di una società non fondata sul dominio della merce
Ma sulla possibilità delle persone della persona umana di decidere consapevolmente del proprio destino
La nozione del socialismo nasce dunque nel fuoco delle contraddizioni reali
Non nasce nel cielo dell'ideologia e non corrisponde necessariamente ad una coscienza politica compiuta
Guardate le divaricazioni le disparità sociali prodotte dalla cosiddetta globalizzazione produttiva
Dal nuovo corso liberista
Dal capitalismo dal travolgente sviluppo tecnico-scientifico una recente inchiesta delle Nazioni Unite parla di un dieci per cento della popolazione
Che detiene l'ottantacinque per cento della ricchezza totale e di converso
Il cinquanta per cento più povero dell'umanità deve spartirsi l'uno per cento della ricchezza planetaria
Due miliardi di persone vivono oggi con poco più di un dollaro al giorno
Queste disuguaglianze sono insostenibili per il futuro della democrazia e per il futuro della nostra civiltà
Il lavoro viene ridotto a pura variabile dipendente e la valorizzazione del capitale si produce attraverso delocalizzazioni produttive e attraverso la concentrazione in uno rigore chi ha mondiale
Che produce una forma di di governo dell'intero movimento dei capitali con l'obiettivo del profitto più alto
La forza lavoro oggi sappiamo anche l'ambiente viene inseguita dove la si può trovare al suo prezzo più basso nessuna conquista di civiltà e al riparo per sempre per questo noi poniamo oggi qui ed ora il tema dell'attualità del socialismo la nostra sfida è collocata esattamente su questo terreno
Il socialismo però è liberazione
Non può percorrere la strada e la conquista della gestione del potere
Abbiamo costruito una cultura politica che quella della non violenza
Il socialismo e teoria del movimento della trasformazione sociale
Vogliamo ricostruire il nesso perduto nel Novecento tra uguaglianza libertà
Un'eguaglianza in grado di valorizzare dialetticamente le differenze e la differenza di genere
Una libertà fondante un'idea non liberale
Una libertà organica se vogliamo riprendere e sviluppare una felice formulazione di Gramsci una liberazione dall'asservimento delle nuove forme di organizzazione del lavoro
Te l'asservimento psicofisico delle tante solitudini delle tante metropoli delle logiche competitive della perdita di socialità
Un pensiero dunque in grado di produrre una nuova trama di relazioni che si deve nutrire del partire da sé che le donne ci hanno insegnato in tutti questi anni
Ed è così
Bisogna anche provare a fuoriuscire dagli schemi propri dei meccanismi della democrazia liberale che parla di un cittadino astratto ah sessuato
Dissi in car nato forzosamente qua Rizzato nel costume
Nel consumo
Ed è così questo l'obiettivo che ci poniamo oggi
Che noi intendiamo procedere nel percorso avviato con la nascita del partito dalla sinistra europea
Vale a dire una nuova soggettività politica partecipativa ed unitaria della sinistra
Capace di esprimere insieme la radicalità dei movimenti del conflitto sociale e della sinistra di alternativa per criticare le forme e la natura del potere
E avviare la trasformazione sociale per contrastare la crisi della politica
Vedete è questa la nostra sfida vera
Questo è anche l'impegno concreto della nostra politica
Vogliamo dirlo perché oramai non possiamo più aspettare le parole
C'è una sfida che ci deriva dall'oggi
Questa sfida
Ci propone di andare avanti anche da un punto di vista organizzativo noi in questo anno costruiremo unitariamente con altri soggetti il primo atto fondativo della sinistra europea
Non c'è data altra via qui ed ora che stare nella prassi nella temperie presente e viva
Sono veramente fiducioso compagno
Vedete abbiamo passato momenti difficili
In questi giorni ma io sono fiducioso
Perché proprio in questi giorni è stata confermata la forza la vitalità la ricchezza della nostra comunità di questo partito del Partito della Rifondazione Comunista
E Dio care compagne cari compagni non riesco a vivere la dimensione di questa sfida politica senza partire da questo nostro umanità
Senza essere contaminato dalle passioni delle
Non solo ce la faremo
Ma cresceremo
E costruiremo un soggetto nuovo in grado di essere all'altezza nella storia è il soggetto della sinistra europea se saremo tutti insieme a determinare questa splendida unità è questa straordinaria collettività
O
In Uruguay
Ritenere
Gli atleti
Sondrio
Prego non rinunzia
Entro tre
Senza
Dove
Siano
Gli presso
Non più
Nella storia