Intervista a Giorgio Tonini sulla ingovernabilità del Senato e sul futuro del Governo Prodi

Radio radicale l'aula del Senato continua con il dibattito sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio riguardanti i le nuove attività politica e programmatica del suo Governo insomma sulla votano e si avvia verso la votazione di fiducia abbiamo qui con noi ora Giorgio Tonini vicepresidente della commissione esteri di Palazzo Madama ma con il senatore Tonini non vogliamo parlare
Di politica estera anche se gli argomenti non mancherebbero ma e di Senato proprio di questioni istituzionali della situazione qui a Palazzo Madama B senatore Tonini ha ciò a palazzo Madama anche se verrà confermata la fiducia al governo di Romano Prodi insomma la maggioranza per usare un eufemismo molto risicata
Come si può governare una assemblea parlamentare in Italia nella Repubblica italiana quindi l'attuale contesto istituzionale
Di questa seconda fase della Prima Repubblica come la definisce Marco Pannella con la definisco i radicali come si può governare un'assemblea parlamentare come il Senato in questa situazione
Ma il presidente Prodi ha detto una cosa molto importante che è stata rilevata da tutti gli osservatori ha ha avanzato una proposta al centrodestra di un luogo di incontro in Parlamento per un confronto ravvicinato
Sulla riforma elettorale e costituzionale
Ha intrecciato questi due argomenti perché
è del tutto evidente che è impensabile uscire dall'attuale impasse c'è una situazione senza maggioranza e in in Senato con la sola riforma elettorale necessario accompagnare la riforma elettorale con una riforma costituzionale che come dire limiti alla sola Camera dei deputati il circuito fiduciario col Governo e assegna al Senato una funzione diversa fra tre per una vera e propria rivoluzione del bicameralismo Italia
Sì una riforma profonda che del resto ha invocato tanti anni anche se è una riforma naturalmente molto complessa
Che richiederà quindi del tempo per poter essere realizzata il problema che io mi pongo che cosa può succedere in questo periodo di transizione perché ne abbiamo bisogno di almeno un anno per essere ottimisti per per realizzare una riforma di questa portata e allora come si fa nel frattempo dato che al Senato come evidente nessuno ha la maggioranza
Fa fatica a metterla insieme
L'attuale maggioranza di governo che è costretta sempre a dover contare sull'appoggio strutturalmente instabile di alcuni senatori a vita a cominciare per i senatori Andreotti o Cossiga che una un momento una fase per una decisione possono assicurare loro appoggio e altrettanto legittimamente possono invece revocarlo
E questo è evidente che una situazione di assoluta precarietà e fragilità
Che è incompatibile proprio con l'esigenza invece di far durare la legislatura per produrre quei cambiamenti senza i quali il ricorso alle urne
Come ha riconosciuto il presidente Napolitano rischia di essere l'ennesima falsa partenza
Allora io penso che non ci siano altre strade che quelle di un accordo tra maggioranza e opposizione
Per un gente meno agreement in sostanza che nella fase nella quale si lavora per la riforma costituzionale consenta al governo
Come dire un trascinamento al Senato della fiducia alla Camera quindi il Senato dovrebbe impegnarsi a lasciar passare comunque
A non mettere in discussione la la stabilità del governo e dall'altra parte il Governo deve impegnarsi a prendere sul serio la via di un Senato e quindi a
Consegnare al Senato e al dibattito aperto in Senato alcune grandi questioni a cominciare dalla politica estera
Per usare una battuta il Governo il ventuno di aprile ha verificato se esiste una maggioranza autosufficiente
Sulla politica estera e primo febbraio
Il ventuno febbraio è questa questa verifica dato un esito negativo
E però dall'altra parte della politica estera condotto dal governo ha il consenso della stragrande maggioranza del Parlamento allora se l'accento è posto sullo schieramento
Il Senato si bloccasse l'accento è posto sulla politica sui contenuti di una politica cominciata la politica estera invece il Senato può procedere speditamente allora io credo che di questa situazione si debba fare di necessità virtù in qualche modo e quindi trasformare questo problema del Senato
In una risorsa per un confronto ravvicinato tra le coalizioni che dia al bipolarismo quella qui il compimento della transizione di cui ha parlato il presidente Prodi pretorile ragionamento è chiaro il suo discorso è chiaro ma è realistico
Realistico come tutte le situazioni che non hanno alternative
Nel corso delle consultazioni al Quirinale si è verificato che non c'è una maggioranza che è in grado di andare avanti con autosufficienza e i toni del discorso del presidente Prodi lo hanno confermato ma non esiste neppure una convergenza dell'opposizione sull'obiettivo di andare a votare subito
E quindi c'è una situazione di stallo in questa situazione di stallo bisogna che le forze politiche in Parlamento
Agiscano in maniera responsabile quindi agiscano come dire trovando le regole di convivenza naturalmente a termine sapendo che questa è una legislatura che deve produrre questa riforma e poi troverà la sua
Naturale fisiologica conclusioni quando lei dice opposizione dice tutta l'opposizione o quali alcuni settori dell'opposto
Io penso che la maggioranza debba rivolgersi a tutta l'opposizione perché il problema non è sganciata e qualcuno dal centrodestra per portarlo verso il centro sinistra
Non credo che queste siano manovre destinati al grande successo il problema è trovare un dialogo con l'opposizione poi naturalmente con le parti dell'opposizione che si riveleranno disponibili ma io penso che
Questa questo appello e questa richiesta debba essere rivolta innanzitutto le grandi forze dell'opposizione a Forza Italia Alleanza Nazionale e poi naturalmente all'UDC e la lega
Ringraziamo Giorgio Tonini vicepresidente la come semestre Palazzo Madama con l'ascolto come sempre da radio radicale