La circolare Maddalena e il futuro della obbligatorietà dell'azione penale

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Se pesante
Buongiorno a tutti io ringrazio intanto i giovani studenti che hanno deciso di partecipare oggi a quest'incontro
Perché sono il futuro e quindi credo che siano i primi da ringraziare della buona volontà dell'essere presenti oggi ovviamente ringrazio il professor Chiavario che siede di fianco a me il professor Kostoris che arriva dal lontano est dell'Italia dove i collegamenti sono difficili e complicati per cui partito presto arriverà tardissimo
E il professor Guarneri e poi ovviamente il dottor Maddalena e l'avvocato Ronco presidente del nostro Consiglio dell'Ordine rapidamente ringrazio poi ovviamente tutti i colleghi e i magistrati che hanno deciso di intervenire perché
A credo sedici diciassette anni dal giorno in cui come segretario della Camera penale
Organizzato un convegno dal titolo l'esercizio dell'azione penale tra la paralisi e la discrezionalità tavola rotonda dove da una parte stavano seduti l'avvocato Chiusano e l'avvocato Gian Vittorio Gabri
E dall'altra parte il professor Oreste Dominioni e Dottor Vladimiro Zagrebelsky il tema a diciassette anni di di differenza da quel giorno sostanzialmente non è cambiato
Perché anche oggi discutiamo non più della circolare del dottor Zagrebelsky ma della circolare della Procura della Repubblica di Torino
Che per noi penalisti significa sostanzialmente il varo di una opportunità dell'azione penale decisa da un organo di giustizia che il Pubblico ministero
Su questo credo che ci sia molto da discutere
E allora abbiamo voluto sentire il parere di
Illustri professori perché ci illumini no sul come si può trovare un correttivo a questo problema che è un problema che ci affligge da troppi anni
Non si può dire al cittadino da una parte che si fa celebrano tutti i processi e dall'altra non fargli sapere chi come e perché decide quali processi debbano essere portati avanti
O si dice al cittadino che si fanno tutti i processi e allora tutti i processi si fanno
O altrimenti si deve dire con chiarezza che non si può fare tutto ma con altrettanta chiarezza bisogna dire al cittadino
Quali sono i criteri e chi controlla colui il quale
Decide questi criteri se questo sta all'interno dell'organo giudiziario o se invece sta fuori perché i criteri sono decisi dall'organo legislativo allora lo verrà a sapere
Perché informato direttamente dal Parlamento che sarebbe colui il quale e deputato a scegliere
Io credo che vorrei io credo di dover dire con le parole
Ho cominciato il convegno l'altra volta c'eravamo solo noi avvocati ed era presente il presidente Dominioni e avevo ricordato che cosa diceva Falcone in materia di obbligatorietà dell'azione penale
Oggi voglio dire che cosa ha detto che cosa dice un costituzionalista importante come Gustavo Zagrebelsky il quale ha detto sulla esigenza di una coraggiosa revisione culturale e cioè la necessità di decidere davvero che cosa fare dell'azione penale
Per parte mia credo che se si tiene davvero ai valori e se si è veramente attenti alle esigenze reali storicamente di Ideal mente legate al principio di obbligatorietà
Sia abbia l'onere di renderlo globalmente più credibile
Ed a tal fine si deve in primo luogo fare di tutto per evitare che la cristallizzazione del principio stesso funzioni come una palla al piede per operazioni normative ed organizzative di snellimento
Ed insieme come scarico di cattiva coscienza per giustificare selezioni puramente a posteriori
Determinate da propensioni abitudinario forse il peggio affidate disinvolte opzioni personali dei singoli magistrati e dei singoli uffici dei procedimenti da portare avanti
Io credo che il tema sia un tema assolutamente centrale
Do la parola al professor Chiavario per introdurre in altro modo e più alto il più elevato attiva a livello di principi quello di cui oggi vorremmo parlare grazie
No la mia non è un'introduzione son proprio poche parole di avvio io o interpretare tutto interpretare il mio compito di moderatore
In questo senso cioè non nel senso di già pregiudicare il o condizionare o comunque avviare su certi binari il dibattito mi limito proprio solo a qualche constatazione sul sull'argomento senza prefigurare soluzioni mi sembra che sia importante che questo argomento si è un po'che questo incontro si è un po'un incontro chiamerei B focale non di foca nel senso che parte da un qualcosa di estremamente attuale la circolare Maddalena c'è chiamiamola come sostiene Lungarno direttive in tema di trattazione dei procedimenti in conseguenza dell'applicazione della legge che ha concesso indulto
E questa è l'attualità che ha sollevato polemiche che ha sollevato interessa e comunque e non è soltanto un'occasione un documento di per sé estremamente importante
Anche il controverso ma che merita di per sé oggetto di attenzione però ecco perché Bifo Calle perché si prende spunto da questo intervento da questo documento per rimandare ad un altro
Obiettivo ad un'altra questione ad un'altra questione di fondo punto quella dell'obbligatorietà dell'azione penale ed è vero che non è un tema nuovo questo però anche un tema sempre attuale e soprattutto proiettato sul futuro infatti qui giustamente City il futuro dell'obbligatorietà dell'azione penale
Direi che questa Bifo cadetta dovrebbe impedirci oggi di essere sia mio Pizia prescritti no questa come non sono invece i miei occhiali io non ho gli occhiali di focali io sono prese dette e come forse in tante cose sono prescritte
Comunque quello che mi pare che sia anche un altro aspetto che prende importante che rende stimolante questo incontro la e che me l'ha fatta più mi ha fatto apprezzare l'iniziativa lo schema che traspare dalle dai titoli delle due relazioni di base
Sono due titoli che chiaramente mostrano che gli organizzatori non hanno volato utopico privilegiare il muro contro muro che spesso c'è quando si discute di questi argomenti
Un obbligatorietà temperata discrezionalità controllata mi pare che molto stia negli aggettivi più che nei nei sostantivi
Perché uno schema appunto che consente un confronto aperto un confronto forse da posizioni che che chiaramente non sono le stesse ma che probabilmente consentono un dialogo più che appunto una una contrapposizione un dialogo senza anatemi e senza ipocrisie io credo che il discorso del dibattiti sulla obbligatorietà dell'azione penale da tempo soffrono del rischio che molte volte non è un rischio ma una realtà di vedere l'anatema la la difesa del del tabù e insieme da chi invece combatte dall'altra parte molta ipocrisia perché quando molte volte si combatte l'obbligatorietà dell'azione penale si combatte in realtà qualcos'altro si combatte l'indipendenza del pubblico ministero e così via
Questo confronto mi pare che sia avviato e poi sta ovviamente i relatori a chi chi farà degli interventi prestabiliti al dibattito perché penso che questo sia un un incontro che deve lasciare parecchio spazio al dibattito
Penso comunque che sia avviato nel migliore dei modi dicevo cerco di svolgere semplicemente il compito del moderatore qualche idea forse chi mi conosce sa che sull'argomento ce l'ho anch'io e l'ho espressa forse da almeno venti venticinque anni forse non troppo lontana poi da quella che così bene ha detto Gustavo perché scritto Gustavo Zagrebelsky che è stata letta adesso con parole anche non molto dissimili credo di aver espressa qualche volta anch'io comunque non è non è questo
Non non è questo che interessa credo che interessa avviare il dibattito sul concreto e sul rapporto di persone che sanno dialogare in questo senso credo di esaurire il mio compito di adesso e perciò alla parola di per primo ed il professor Kostoris Roberto Kostoris
Ordinario di procedura penale dell'Università di Trieste e anche segretario di quella sua adozione di di Padova su scusa si fa l'abitudine di sentirsi aperti agli richieste ha fatto sì sì di Padova la la prima è sicuramente non ultima gara che mi farò in questo in questo incontro allora
Che ci parlerà dell'obbligatorietà temperata
Abbiamo concordato un tempo limitato per i le relazioni un tempo un pochino più breve per gli interventi prestabiliti modo da lasciare al al dibattito un certo spazio che ovviamente dovrà essere a sua volta poi costretto in certi tempi non non debordanti prego
Ti tutto io ringrazio la Camera penale per questo invito
Sì
Ci ritroviamo come è già stato detto a parlare di azione penale obbligatoria facoltativa ci ritroviamo perché sono problemi ricorrenti
Che solo iniziative come adesso la circolare Maddalena in tempi passati altre circolari
Si fanno ritornare con insistenza con quasi con violenza l'attenzione ma son problemi
Che toccano nel profondo di nodi ancora del tutto irrisolti la figura del pubblico ministero e l'esercizio e l'azione penale sono tra i temi più Complessi a irrisolti del nostro sistema disegnati in modo
Complesso dalla stessa costituzione e dal ordinamento giudiziario e dal Codice di procedura penale
Possiamo dire che Torino ha una una Palma dal punto di vista di queste occasioni
Particolarmente forti insomma adesso c'è la circolare Maddalena ma ce ne sono state altre quasi tutte venivano da uffici torinesi in particolare circolare Zagrebelsky quella che tutti conoscono meglio
Quindi Mickey il sub sole novi
Nei temi negli argomenti e probabilmente anche le ricette le ricette più o meno le conosciamo già quindi anche quello che io dirò non ha nessuna pretesa di originalità
Però sono temi drammaticamente reali che non possono essere illusi con discussioni paludate bisogna assolutamente come diceva
Qualcuno strofinare il naso sulla realtà
Fare i conti con la realtà io non entrerò nel merito della circolare semmai se il presidente ci darà poi un secondo round eventuale di risposte
Potremo approfondire il discorso ma mi pare qua è andato via radio
Ecco adesso è ritornato ma mi pare come si diceva in introduzione che
Le cose importanti da dire siano sui principi
E quindi mi limiterò a qualche considerazione di carattere generale su sul tema che mi è stato affidato il tema centrale su cui dobbiamo confrontarci
Azione penale obbligatoria azione penale facoltativa
Discrezionale
Controllata obbligatoria temperata sì no da che punto di vista ci vogliamo porre il titolo del mio intervento chiarisce già ovviamente il il modo in cui io intendo collocati quindi per una obbligatorietà controllata temperata
E probabile che il confronto con Carlo Guarnieri non si risolva alla fine in uno scontro ma in una sorta di convergenza al centro
Perché gli studi comparativi dimostrano che se c'è sempre più contaminazione tra principio di obbligatorietà il facoltatività nella loro dimensione concreta nei sistemi che adottano l'uno e l'altro
C'è una sorta di convergenza al centro perché chi addotta l'obbligatorietà la tempra era con una presa d'atto che
Tutto sommato la l'obbligatorietà in senso stretto non consente di evadere lo spaventoso carico giudiziario che c'è un po'in tutti i Paesi europei da noi forse più che in altri ma e un male endemico comune
I sistemi che adottano invece della discrezionalità avvertono sempre più l'idea di legare questa discrezionalità a forme di legalità
E questa convergenza verso un centro da edificare probabilmente sarà un po'il nostro futuro
Visto che in questa prospettiva ci porterà l'armonizzazione delle legislazioni europee a cui bene o male con cui bene o male noi dovremo prima o poi fare i conti
C'è già una giurisprudenza della Corte europea che tende verso questa armonizzazione naturalmente si tratterà di decidere se prevalga di più
Una facoltatività controllata o un'obbligatorietà temperata alla fine come principio generale da adottare tendenzialmente un po'dappertutto
Per esempio la risoluzione di rinvio del quindicesimo Congresso dell'Associazione internazionale di diritto penale aveva dato un'indicazione per l'obbligatorietà le raccomandazioni del Consiglio d'Europa invece
Danno un'indicazione più per la facoltatività temperata anche se ultimamente meno meno spinta ovviamente io preferirei la prima alternativa quindi vediamo un po'quali Problemi in sostanza ci dovremmo trovare a risolvere o per lo meno da affrontare
I dati sono drammatici li ha ricordati già il presidente Chiappero nella circolare
Zagrebelsky ancora di diciott'anni fa si parlava di di cifre impressionanti il sette per cento delle notizie di reato
Di notti senza considerare nemmeno gli ignoti non su poteva essere invasa solo il sette per cento
Il quadro è allarmante anche nella circolare Maddalena con altre cifre con altri numeri ma sempre estremamente allarmante
E c'è anche un dato ulteriormente estremamente significativo che la maggioranza delle prescrizioni avviene nell'ambito delle indagini preliminari una volta si pensava che le prescrizioni toccassero le impugnazioni si diceva
Cerchiamo di razionalizzare al massimo le impugnazioni per la questione della ragionevole durata del processo per un incorre in prescrizione ma i dati ci dimostrano invece che le prescrizioni riguardano soprattutto la fase delle indagini
Questo è un quadro di partenza che noi non possiamo dimenticare dall'altra parte l'articolo centododici
Questo articolo centododici per noi non è solo una norma lo sapete molto bene e qualcosa di più è una bandiera
E non solo perché stava nella Costituzione ma perché funge da perno a tutta una serie di ulteriori corollari e principi che si saldano a questa norma in pratica ci sono almeno tre i valori di fondo costituzionalmente tutelati
L'indipendenza Esterna del Pubblico ministero
Centododici è uno degli elementi che garantisce anzi da noi l'obbligatorietà bilancia questa indipendenza esterna non rendendo la poi fonte di arbitrio
Il principio di legalità
Che va salvaguardato non solo sul piano sostanziale ma anche sul piano processuale come legalità del procedere e il principio di uguaglianza e questi sono i tre nodi fondamentali
I tre valori a cui credo noi non dobbiamo rinunciare
Certo l'indipendenza esterna del Pubblico Ministero in altri sistemi non c'è in altri sistemi che hanno l'obbligatorietà abbiamo un'infinita varietà di gamma indipendenza
E facoltatività indipendenza e obbligatorietà obbligatorietà e dipendenza
All'estero ci sono le più infinite IP infiniti incroci di situazioni però ne dobbiamo sempre fare i conti con la nostra tradizione
Col nostro modo di vivere di sentire la giustizia in questo quadro credo che l'indipendenza interna del pubblico ministero sia un valore importante
E inoltre l'obbligatorietà si colloca nel quadro di un fisiologico rapporto tra politica criminale affidata al Parlamento
E attività giudiziaria dove il Processo a una funzione servente rispetto alle scelte delle gite l'attore
Anche se non ha una funzione meramente dichiarativa per carità però una funzione servente e subordinata e questo è un modello che oggi viene sempre più messo in discussione
Però è un modello che trova le sue radici io le sue radici io credo nell'articolo cento e dodici della Costituzione
In alto come direbbe proprio Mario Chiavario il principio di fronte a noi la realtà
La realtà che dicevo prima di quello spaventoso carico pendente
E allora è possibile cercare di conservare quel principio con i valori che vi sono commessi perché togliendo il principio anche i valori subiscono un trasformazione
Che non dimentichiamolo come tutti i principi rappresenta un ideale a cui tendere non rappresenta un dato che pacifico raggiungere un po'come anche la verità nel processo un obiettivo
E quindi il processo va costruito in quella in funzione di quell'obiettivo anche se poi come tutte le cose umane la finitezza umana non consentirà di raggiungerlo al cento per cento
Però
Questo obiettivo ripeto ripeto rappresenta un valore del massimo livello
E allora e possibile possiamo cercare di raggiungere questo obiettivo con dei correttivi come si è detto come si è detto in tante occasioni si è ripetuto anche oggi correttivi di vario genere correttivi da parte del legislatore
Correttivi nell'organizzazione correttivi nella prassi pur purché questi correttivi non smentiscano i valori di fondo di cui quel principio deve farsi garante
Oppure dobbiamo abbandonarci all'amara considerazione che l'articolo centododici sia solo un simulacro una parvenza
Qualche cosa che non è realizzabile concretamente come dicevano gli austriaci tra Ottocento e Novecento una bugia convenzionale
Il problema che credo oggi dobbiamo dibattere
Io cercherò di individuare alcuni rimedi ripeto senza nessuna pretesa di originalità ma cercando un po'di attualizzare delle cose che si sono dette da tempo
Il primo rimedio il primo rimedio assolutamente prioritario a cui non capisco bene perché ancora non si sia posto mano
Che è il rimedio più importante rimedio principe rimedio di base è una forte coraggiosa depenalizzazione
è inutile parlare di un immenso carico pendente se la mappa penalistica resta immutata
Sarebbe fondamentale
Non solo per alleviare il carico giudiziario ma anche sotto tanti altri profili
Per riaffermare una tavola di valori primari
Attualmente ipocrita la situazione di un legislatore che minaccia sanzioni penali che non sarà mai in grado di applicare non si può mantenere la categoria del vietato penalmente anche i più minuti comportamenti
E questo è grave anche dal punto di vista psicologico della prevenzione
Generale
E quindi di politica criminale e oltretutto crea con le inevitabili selezioni di fatto di cui si è già parlato e che costituiscono un po'al nodo del problema che ha portato
Che porta sempre i criteri di priorità e crea con queste selezioni di fatto l'inevitabile premessa per applicazione discriminatorie della legge penale discriminazioni disuguali
Oltre tutto questo diritto ipertrofico e anche costruito in un modo ambiguo con contorni vaghi
Spesso i reati non sono costruiti con come sotto il presupposto di azioni vietate ma di modi d'essere che non devono
Perché sono vietati quindi lasciano anche una discrezionalità di fatto sotto questo profilo oltre a rendere difficile poi il diritto di difesa su fattispecie vaghe ed evanescente
E in più una legislazione pulviscolo are penalistica come quella attuale rende alla fine da risolvere alla massima che l'ignoranza della legge non scusa ormai conoscere tutti i reati diventa praticamente impossibile
E per giunta bisognerebbe anche fare un altro tipo di valutazione prima di introdurre nuovi reati che vengono introdotti ad ogni piè sospinto in ogni occasione anche di leggi di tipo processuale
Il legislatore dovrebbe chieder si sente sistema sia in grado di farà fronte allo smaltimento di queste nuove fattispecie incriminatrici oppure se debba contemporaneamente
Aggiungerne qualcuno ma toglierne qualcun altro per mantenere un equilibrio anche se è chiaro che non c'è un rapporto di causa-effetto però nel quadro complessivo non si può sempre allargare invece questa è la tendenza altro che a depenalizzare si penalizza sempre di più
Quindi il diritto penale minimo al diritto penale ridotto è un presupposto oltre che un valore per tutti i motivi che dicevo mi sembra un presupposto imprescindibile oltretutto e a costo zero ed è la scelta più compatibile con l'articolo cento e dodici della Costituzione perché è trasparente fatto me la sede legislativa fatto da un organo politico risponde politicamente delle sue scelte
Rispetta l'articolo tre della Costituzione il principio di uguaglianza
Indubbiamente si tratta di una scelta rigida quindi è un canone rigido ciò che è dentro è dentro ciò che è fuori è fuori
E allora bisogna utilizzare anche altri strumenti che siano al contrario flessibili
Beh intanto
Strumenti a metà tra la rigido e inflessibile nel senso che sono rigidi ma poi si prestano un uso più flessibile sono l'ampliamento della perseguibilità a querela anche questa non è una novità però forse meriterebbe
Riterrebbe andare in questa direzione e soprattutto il problema della particolare tenuità del fatto
La sperimentazione è già stata fatta in Parma materia in ambito minorile nell'ambito del giudice di pace ora credo che sia venuto il momento di estendere questa
Questo strumento anche al processo ordinario anzi al processo ordinario serve molto di più perché è un reato non del penalizzarli né in astratto in concreto può avere una lesività assolutamente esigua
E questo vale soprattutto per i reati che hanno
Che possono essere anche di una certa gravità ma in concreto invece di esigua offensività ecco perché serve di più per il processo ordinario perché in questo caso diventa sì un forte strumento deflattivo ed è uno strumento flessibile perché guarda le cose in concreto
Certo poi si tratta di vedere come organizzarlo condizione di punibilità o condizione di procedibilità
Sarebbe più logico più congruo costruirla come condizione di punibilità perché un dato di merito quella del delle rilevanza perché il giudice applicando la circo aiuterebbe di maggiore garanzie
E questa è la scelta che è stata fatta in ambito minorile però la procedibilità è l'unica in grado di deflazionare la punibilità no perché presuppone che si faccia tutto il processo quindi a questo punto non diventa uno strumento utile in questa prospettiva credo che bisogna sacrificare
A una Realpolitik
La migliore delle soluzioni in astratto con la più opportuna in concreto ma mi pare che in questa direzione si stia operando anche a livello della commissione istituita per il nuovo Codice di blu per l'ammodernamento del codice di procedura penale
E compatibile con l'articolo centododici questa soluzione
E a mio avviso si è compatibile perché è vero che richiede delle scelte quindi una discrezionalità da parte del pubblico ministero che deve valutare in concreto la tenuità del fatto
Tuttavia si tratta di una discrezionalità tecnica non di una discrezionalità libera o di una discrezionalità di tipo politico
E quindi si inscrive secondo me
Pur con una certa così
Richiede un minimo di adattamento ma si inscrive comunque in quel principio indicato dalla Corte costituzionale
Con la celebre sentenza ottantotto del novantuno del pro cesso sostanzialmente inutile
La Corte costituzionale a proposito dell'articolo centoventicinque delle disposizioni di attuazione che ci dice quando una notizia di reato infondata quando non ci sono elementi per sostenere la questa valutazione sulla sostenibilità è una valutazione indubbiamente
Che ha ampi margini di discrezionalità però ha detto questa valutazione è compatibile con l'articolo centododici perché l'articolo centododici e non implica un obbligo Cecco di azione
L'obbligo viene meno se c'è una prognosi di inutilità di improduttività quindi dell'azione
E qui l'improduttività sarebbe il costo sproporzionato per lo Stato è anche per lo stesso avuto di un Processo si potrebbe dire quasi che entra in gioco a questo riguardo lo stesso articolo novantasette della Costituzione
Però nessuna valutazione di tipo politico solo valutazioni tecniche da fare in concreto inevitabilmente elastiche
Le parti certo i reati potrà essere obiettivamente anche difficile distinguere questa soglia dell'irrilevanza però
Siccome dobbiamo cercare
Di sacrificare qualcosa io credo che in questa direzione bisognerebbe potersi posizione
E questo rimedio ha un valore realmente deflattivo quindi questo rimedio può essere ampiamente potenziato perché viene oltretutto
Incontro alla ragionevole durata del processo quindi
Diciamo che anche una copertura costituzionale
Non indifferente
Naturalmente tra questi criteri di rilevanza non ricomprende Ray certe situazioni che figurano invece nella legge minorile la legge sul giudice di pace
Come situazioni personali di famiglia lavoro queste non devono
Far dipendere il giudizio di irrilevanza
Perché queste fornirebbe ero troppa discrezionalità non sarebbero del resto in linea con i paradigmi di fondo
Cioè ci sono altre sperimentazione del processo penale di fronte al giudice di pace la conciliazione anche la conciliazione
La mediazione può trovare sicuramente applicazioni più ampio anche se non credo così ampie come l'irrilevanza del fatto perché
Della mediazione abbiamo dei meccanismi molto più complesse di partecipazione tra vittima e aggressore che non sono molto semplici per tutti i tipi di reati
Infine c'è il discorso sui criteri di priorità con cui io vorrei sostanzialmente concludere sperando di restare nei tempi questa questa brevissima carrellata
Intanto secondo me bisogna chiarire bene che cosa si intende per i criteri di priorità
Perché sotto questo nome ogni tanto finiscono in questo contenitore cose diverse
Un conto è selezionare le notizie di reato
E questo è quello che avveniva nella circolare Zagrebelsky si parlava di selezione delle notizie di reato
Un conto è accantonare o rendere privo ritardi dei fascicoli di processi già pendenti
Come avviene nella circolare Maddalena
Qui si potrebbe fare tutto un discorso molto più complesso
Rientrerebbe questo accantonamento nel concetto di processo inutile quindi potrebbe essere compatibile con l'articolo centododici attraverso questo tipo di contenitore
Beh però bisognerebbe dimostrare che l'indulto rende il processo inutile siccome derivano alcune conseguenze dall'indulto forse non sarebbe così semplice dire che il processo è inutile
Ma ritorniamo al discorso generale sui criteri di priorità intanto bisogna dire una cosa
Mentre la depenalizzazione e l'irrilevanza sono criteri l'uno rigido l'altro flessibile ma tutti e due di poter di di
Valenza deflattiva i criteri di priorità non deflazione non l'ultima
Semplicemente a razionalizzarlo intendiamoci è un valore importante
Perché un conto è fare processi di un certo rilievo conto e fare processi bagatellari però non aspettiamoci nulla dal punto di vista della riduzione del carico giudiziario
Questi criteri hanno sono ammiccanti hanno un fascino sembrerebbero molto lineari come posizione
Si vuole evitare in sostanza una gestione opaca dell'azione penale perché questo accade oggi con l'articolo centododici come è già stato detto
Ci sono le scelte dei singoli pubblici ministeri del tutto
Individuali non controllate opache e i criteri di priorità vorrebbero invece rendere le scelte palesi
E quindi hanno una grande Presa psicologica quella dell'efficienza rendiamo efficiente
La organizzazione
Però l'esperienza di questi criteri nei paesi dove sono nati con le dai Clarence ci dice anche che sono chiaramente legati a scelte di politica criminale
E sono legati a scelte di politica criminale perché si vuole che la politica criminale
Dell'ufficio o addirittura di organi di maggior rilevanza
In barili la discrezionalità del singolo magistrato in questo senso abbiamo la discrezionalità controllata e controllata da criteri generali però nascono da opzioni
Politiche
Che si esprimono nella valutazione di interessi pubblici queste la grossa differenza almeno concettuale tra l'obbligatorietà e la discrezionalità
L'obbligatorietà prevede sì delle valutazioni discrezionali per esempio articolo centoventicinque per valutare la sussistenza degli elementi per sostenere l'accusa quella valutazione discrezionale ma è di una discrezionalità tecnica
Nei paesi dove vige il principio di opportunità quando questa valutazione desse esito positivo si o gli elementi per sostenere l'accusa in dibattimento subentrerebbe appena un secondo tipo di valutazione
Ma l'azione penale rispondono anche a un interesse pubblico magari un interesse predeterminato in anticipo ma è questo il criteri
E allora vuol dire che questi criteri di priorità sono il più tipico indice dei sistemi di opportunità dell'azione penale sono proprio gli strumenti che vengono utilizzati là dove l'azione penale eh facoltativa
Tant'è che negli Stati Uniti questi criteri sono addirittura parte dei programmi elettorali dei pubblici ministeri
Un'altra cosa importante
E ipocrita dire che i criteri di priorità non incidono sull'articolo centododici
Perché sono semplicemente dei criteri di priorità nel senso che si fa mandano avanti prima certi reati e poi si mandano avanti gli altri questo non vero
Non è vero in linea generale perché ci saranno sempre dei reati prioritari sarà una corsia a continuo flusso e quindi reati non prioritari non vanno affrontati mai e quindi andranno in prescrizione lo so che è un effetto indiretto ma non si può fingere che non esista
Ed è sbagliato anche dire che non toccherebbero l'articolo centododici perché il problema del fatto che alcuni perché poi lo si riconosce con questo automaticamente che i reati non prioritari vanno in prescrizione non dipende dai criteri di priorità ma dipende dal carico pendente
Semplicemente si è cambiato oggetto il carico è quello che determina la prescrizione di alcuni reati semplicemente i criteri di priorità decidono che questi reati non siano certi reati ma altri
E non è del tutto esatto questo ragionamento che questo ragionamento
Andrebbe bene sotto il
Profilo quantitativo sotto il profilo quantitativo ineccepibile
Ma c'è un profilo qualitativo che viene ignorato in questo ragionamento e cioè la scelta di quali includere e di quali escludere questa scelta è fatta in base scelte di valore
E quindi scelte politiche e allora sì che c'entra l'articolo cento e dodici della Costituzione
Allora se dipendono da scelte politiche ci dovrebbe essere una responsabilità politica non si possono fare delle scelte di politica criminale senza avere una responsabilità nei confronti di qualcuno
Potrebbero essere ammissibili ai sensi dell'articolo cento e dodici solo se fossero rispettati famosi tre principi che ho indicato in esordio indipendenza del pubblico ministero la legalità e l'uguaglianza
In apparenza nessuno di questi principi viene toccato
Però nel momento in cui ci domandiamo a chi affidare questi criteri di priorità e i problemi cominciano ad affollarsi lasciamo perdere il ministro della giustizia che ovviamente significherebbe un o una dipendenza con l'esecutivo che è fuori luogo pensiamo al Parlamento
Per la legalità nessun problema si potrebbe dire l'organo che risponde politicamente quindi assolutamente in linea con questa con questa posizione ma in realtà se il Parlamento
Ponesse dei criteri di priorità come si giustificherebbe il permanere della stessa mappa penalistica che dire contemporaneamente però questi reati sono prioritari e gli altri vanno in prescrizione questo non sarebbe molto coerente
Obiettivamente
E poi in che modo il Parlamento potrebbe incidere se fa una legge tanto vale che depenalizzati
E che altri strumenti avrebbe un ordine del giorno un ordine di servizio ma questi sono strumenti che hanno altre finalità nei rapporti con il governo non vincola l'autorità giudiziarie la quale quindi non sarebbe minimamente
Vincolate
E poi un elenco per fattispecie oppure solo con delle caratteristiche di fondo
Perché se non elenco per fattispecie allora diventa sufficientemente preciso ma si pone in contrasto con la mappa penalistica che rimane la stessa
Se fosse un criterio generale è chiaro che poi gli uffici dovrebbero avere i loro sotto criteri o meglio attuare
In concreto questi criteri quindi una valutazione di secondo grado demandata agli uffici
E allora scelte politiche demandata agli uffici che allora il Pubblico ministero che fa delle scelte di politica legislativa
In realtà a me pare che siano troppo scivolosi e rischiosi questi criteri di priorità nell'ambito dei vari strumenti che si vogliono invece predisporre per rendere più funzionale il principio contenuto nell'articolo centododici infine un'ultima ma importantissima cosa che forse avrei dovuto dire per prima ma dico per ultima perché prima voluto soffermarmi su alcuni aspetti così più tecnici
Risorse maggiori
Risorse maggiori lo so che è un po'un parlare al vento che i governi di qualsiasi colore di qualsiasi tipo non hanno mai dedicato particolari risorse alla giustizia
Però dato non va taciuto è chiaro che occorrerebbero più uomini più mezzi più risorse ma forse anche uno sforzo da parte della magistratura uno sforzo maggiore di riuscire ad assorbire un po'al carico pendente magari con l'aiuto di una magistratura onoraria che potrebbe essere in questo senso uno dei mali minori
Credo di essere rimasto abbastanza nei tempi forse ho sforato di tre minuti quattro vi ringrazio per l'attenzione
Ma grazie a te Roberto grazie al professor Kostoris mi pare che questo quadro molto lineare molto chiaro nello stesso tempo anche brillantemente esposto non sta anni entrare nei dettagli delle scelte proposte che sono scelte evidentemente discusse da da discutere e credo che il dibattito successivo a partire già dalla relazione del professor Guarnieri
In darà indicazioni
In parte convergenti in parte forse divergenti Sammy si permette un piccola chiosa soltanto su un aspetto marginale esso proprio se e una piccola concessione ha qualcosa di narcisistico vi chiedo scusa
Roberto Kostoris ha fatto riferimento alla le risoluzioni di Río de Janeiro dell'Associazione Internazionale del diritto penale del novantaquattro in realtà io ero relatore nazionale per l'Italia al colloquio preparatorio di Toledo Leuci quindi Nava non hai citato male però in effetti forse una piccola correzione va fatta nel senso che si era partiti da una proposta del relatore generale Klaus Stipe manda per il tutta in favore dell'opportunità dell'azione penale era una scelta in quel senso nettissima diffide manda
Alcuni compreso il sottoscritto hanno fatto votare una una risoluzione in parte diverso ma non certo nel senso di una scelta netta a favore proprio attualità se permettete vi leggo il testo
La regola della voi sapete che in campo internazionale si preferisce parlare di legalità dell'azione penale l'égalité della Pursuit deve de Pursuit deposit
Che può costituire ed è finito così il testo finale può costituire una garanzia essenziale contro azioni arbitrarie discriminatorie tuttavia questa regola dovrebbe soprattutto in vista della rapidità della procedura e della mancanza di personale qualificato essere a supplire inno attenuata in una prospettiva che porti al principio e poi nel testo francese opportunità controllata nel testo inglese discrezionalità prova controllata
Almeno nei casi di un pregiudizio lieve di una colpa non grave dell'accusato ode la protezione necessaria della persona che si pretende resa dal reato
In questi casi dei criteri precisi dovrebbero essere introdotti per limitare il potere discrezionale degli organi della accudendo le indagini del dell'azione penale ecco mi pare io non so se sia da prima volta forse no certamente non sarà la prima volta che si è usato proprio questa espressione discrezionalità controllata
Mi ricordo che c'è stata una certa fatica nel farlo introdurrà perché sembrava un po'un concetto contraddittorio quasi un ossimoro no
E invece vedo che in effetti ha poi avuto una certa fortuna anzi proprio con questo lascio la parola al collega Guarnieri
Che ordinario nell'Università di Bologna lascio la parola proprio per la seconda relazione trenta
Funziona
Funzione
Mi sembra di no
Senta ecco grazie
Grazie innanzitutto al presidente Chiavario grazie all'Unione Camere penali grazie
Al tribunale per avermi invitato qui
Dico subito che il mio intervento sarà un intervento di un non giurista
Quindi come dicevo poco fa ha fatto pochissimo esame di diritto all'università e forse questo qualcuno dirà che si vede e quindi il mio sarà un intervento tendenzialmente descrittivo e in una seconda fase eventualmente valutativo ma valutativo dal punto di vista punto diciamo dei principi generali
Dell'ordinamento almeno dei regimi democratici
E dico subito una cosa che per chi guardi a questo problema da un punto di vista diciamo così descrittiva empirico
Non c'è alcun dubbio che nessun sistema di norme giuridica non giuridiche è in grado di controllare completamente la discrezionalità in un'organizzazione
Quindi questo è un punto da cui bisogna partire
Qualunque organizzazione tanto più un'organizzazione complessa come quella della giustizia come quelle degli uffici la pubblica accusa presenta spazi di discrezionalità
Il problema è quello di vedere dove questi spazi si collocano e se mai di vedere in che misura si possono trovare delle soluzioni che orientino influenzino controllino questa discrezionalità
In generale si può dire anche qui cerco di essere abbastanza semplice ci sono tre elementi che condizionano la discrezionalità all'interno di un'organizzazione
I compiti che vengono assegnati a questa organizzazione
I controlli sull'operato di questa organizzazione sia interni che esterni il tipo di personale che ha detto a questa organizzazione in modo particolare quella che si chiama la cultura organizzativa cioè l'insieme di valori concetti
Che diciamo così di membri l'organizzazione hanno bene da questo punto di vista è abbastanza semplice fare una serie di considerazioni maggiori i compiti affidati un'organizzazione maggiori saranno gli spazi di discrezionalità
Tanto più numerosi sono i compiti tanto più complessi sono questi compiti a questo punto di vista credo che quanto detto poco fa il professor Kostoris in tema di depenalizzazione sia già abbastanza indicativo non solo ma tanto più lei infatti la regolazione e posta sui fini e non sui mezzi tanto maggiore da discrezionalità
D'altro canto se lei mi fa sì se la regolamentazione dei mezzi diciamo così portata ad un livello di penetrazione troppo elevata ne possono sorgere dei problemi dal punto di vista del funzionamento dell'organizzazione quindi primo punto sono i compiti
Secondo punto sono i controlli
I controlli interni o Esterni presenta nel caso il Pubblico ministero il controllo giurisdizionale che quello che nostra setto è stato privilegiato tendenzialmente privilegiato
Il controllo giurisdizionale da parte del giudice dell'indagine preliminare o comunque da parte poté il dipartimento è un controllo naturalmente che presenta i suoi limiti qui apro una piccola parentesi che però voglio chiudere
Presente limiti da due punti di vista uno perché se noi affidiamo se noi aumentiamo i poteri del giudice nei confronti dell'operato il Pubblico ministero
Ci spostiamo verso un modello di processo che per uso il termine in maniera un pochino sbrigativa
Tendenzialmente inquisitorio e quindi questo non è un male però questo nel nostro assetto potrebbe creare problemi
Dall'altro alt l'altro problema collegato e che nel nostro assetto e qui faccio un cenno un tema che ho già trattato di recente nella sassetto noi abbiamo Pubblico ministero e giudice che appartengono stesso corpo alla stessa magistratura in questo caso la capacità del controllo giurisdizionale sull'azione del Pubblico ministero può essere giudicata forse meno penetrante rispetto ad altri casi voce controllo gerarchico il controllo
Degli altri attori del processo il controllo anche politico su cui tornerò poi nella fine alla fine di questa mio intervento terzo punto il carattere del personale ceppi personale come viene reclutato soprattutto che tipo di incentivi che tipo in che tipo di diciamo così di struttura il personale viene inserito cioè se esistono degli incentivi che premino per esempio
Un'adesione ai fini l'organizzazione e soprattutto se la cultura del organizzativa se vogliamo il diciamo l'ideologia della magistratura sono ideologie che tendano a diciamo così a individuare risposte univoche alle da diciamo alle diciamo così alle domande che la realtà pone al magistrato nel diciamo così un esercito le sue funzioni quinte per essere più semplice
Vediamo così un corpo in cui il tradizionale formalismo giuridico sia diciamo così abbia uno spazio maggiore sicuramente un corpo che da questo punto di vista attende un corpo di magistrati che tende a rischia risponderei in modo più omogeneo e quindi se vogliamo ad assicurare una maggior maggior grado se vogliamo di obbligatorietà
Se non io usiamo questo piccolo schemino molto rozzo che vi ho presentato no compiti controlli personale lo usiamo per ad opera per analizzare i vari sistemi arriviamo a quella conclusione che prima era stata accennata dal professor Kostoris quella per cui in realtà i sistemi processuali sistemi della pubblica accusa
Dei Paesi democratici sono fra loro molto meno non possono essere drasticamente classificati come sistemi obbligatorietà o sistemi a discrezionalità o a opportunità
La differenza fra i vari sistemi e in realtà una differenza di grado più che diciamo così di tipo qualitativo in linea di principio un assetto caratterizzato da maggior consistenza e prevedibilità dell'esercito l'azione penale e quindi da un relativo maggior rispetto del principio di obbligatorietà relativo maggior rispetto perché come dicevo prima un rispetto assoluto è probabilmente impossibile bene un assetto caratterizzato da compiti limitati
Ben definiti non troppo complessi da una insieme di controlli interni ed esterni di vario tipo molto sviluppato da una cultura organizzativa come dicevo di tipo tradizionale di tipo formalista
Allora se noi adoperiamo questo piccolo schema per analizzare l'assetto italiano noi vediamo chiaramente che dal punto di vista della struttura dal punto di vista diciamo così del della struttura così come effettivamente configurata l'assetto italiano non rispetta in modo particolare il principio di obbligatorietà io per un museo russo capisco è un'affermazione un pochino provocatoria ma se noi lasciamo da parte il centododici asset italiani non è una setto che premi il principio di obbligatorietà perché voi sapete abbiamo compiti molto numerosi tipo di tipo quantitativo di tipo qualitativo controlli piuttosto limitati una cultura organizzativa ormai abbastanza diversificata questo statuto è un processo
Che che non riguarda la sola magistratura Marie qua della crisi del tradizionale formalismo giuridico del riconoscimento degli spazi di discrezionalità interpretativa tutte queste cose qui
Non solo ma quindi da a partire dagli anni Sessanta al momento in cui la vecchia struttura gerarchica è stata progressivamente smantellata beh si può dire che da quel momento in poi il principio di obbligatorietà ha perso di efficace tant'è vero che se poi si è cercato di rimediare a questa situazione con quella che è stata chiamata la personalizzazione delle funzioni in che stato una tendenza che ha avuto un certo peso fino a qualche anno fa oggi invece forse siamo un pochino in ritirata ma comunque c'è
Ma la personalizzazione delle funzioni cena in altre parole la l'aumento dei del delle garanzie di autonomia interna dei singoli magistrati del pubblico ministero
Ma la dicevo la personalizzazione si basa sulla illusione che le varie discrezionalità si elidono fra di loro
E quindi alla fine il prodotto sia una un qualcosa che assomiglia all'obbligatorietà ma questa è un'illusione sia un'illusione perché si tratterebbe di avere risorse praticamente infinite no perché si tratterebbe praticamente di lasciare che l'azione penale si sviluppi in quasi libertà ma poi anzi per evitare i danni che da questo immagino ampiamente da questa vinciamo metafora che se che gli ho proposto i danni che potrebbero derivare disegnate poi trovare un modo per conciliare
E varie azioni penali dei singoli ministeri e questo chiaramente riporterebbe il problema dovrà abbiamo visto prima perché ci sarebbe un decisore che alla fine dovrebbe decidere
Quale tipo
Di azione penale privilegiare a meno che di creare sistemi o meccanismi semiautomatici che però hanno il difetto di non tener conto spesso delle situazioni concrete delle esigenze investigative delle esigenze di preparazione dei singoli casi
Quindi in realtà noi ci troviamo di fronte oggi in Italia una situazione in cui il diciamo così quegli obiettivi quei principi e quei valori che sono rappresentati dall'articolo centododici dalla Costituzione e pietoso Kostoris prima inserito in una diciamo così in una rete di valori su cui sono perfettamente d'accordo bene questo principio non è sostenuto da una struttura congruente in parte perché ci sono dei limiti concreti cioè come dicevo prima più di tanto più di tanto l'azione non può essere ubicato inutile che ci stiamo anzi qualcuno potrebbe dire che ci sono stati delle modifiche
Sia a livello di assetto ordinamentale sia a livello di tipo di criminalità sia a livello diciamo così di meccanici evoluzione di modelli culturali delle modifiche che rendono oggi è molto più difficile
E riuscì a ricostruire quelle condizioni che permettono al principio di obbligatorietà di raggiungere un livello di reale zip realizzabilità molto elevata
Quindi dobbiamo secondo me affrontare la situazione in modo un pochino forse più realistico
Tenendo conto di quelli che sono i principi di fondo i valori ecco io direi il principio di obbligatorietà e forse un mezzo rispetto un fine riprendendo un po'il tema che va introdotto prima puzzle Kostoris no
Autonomia dell'esercizio azione penale dalle interferenze dal governo o comunque politiche
Perseguimento dei dei reati
Diciamo così sulla base almeno tendenziale del principio di eguaglianza questi sono sono gli elementi gli elementi da salvaguardare poi il resto non lo si può lo si può diciamo così modificare a seconda delle situazioni
Quindi salvaguardare l'autonomia operativa del Pubblico ministero assicurare che l'azione del pubblico ministero sia almeno a grandi linee
Aderente ai fini dell'ordinamento giuridico e poi naturalmente garantire che il pubblico ministero si è in grado di usare in maniera efficace alle risorse perché anche qui poi non c'è un aspetto che va affrontato la discrezionalità non è solamente una cosa cattiva è una cosa buona perché nessuna organizzazione può lavorare
Bene con bassi livelli di discrezionalità bisogna continuamente cioè anche perché non un'utenza di come quel pubblico ministero ma questo si può fare anche per altri vide continuamente
A confronto a contatto con una un ambiente scusatemi linguaggi un pochino da manageriale un ambiente particolarmente turbolento come dicono gli aziendalisti nonsenso che diciamo così se non si trova a dover a dover far fronte a delle sfide spesso piuttosto complesse e quindi si tratta ogni volta di diciamo così che ridimensionare i mezzi ai fini ricalibrare in mezzi e fini e questo richiede dei margini di discrezionalità si è detto discrezionalità tecnica discrezionalità politica
La distinzione può andar bene ma io ho qualche dubbio sul fatto che questa distinzione possano sempre essere mantenuta ferma nel senso che molto spesso il mutamento delle condizioni operativa ambientali
Far sì che una discrezionalità tecnica diventi immediatamente politica forse viceversa
E quindi questo il confine si può identificare dal punto di vista della distinzione ma poiché è abbastanza difficile da mantenere può essere molto difficile mantenerlo in concreto
Bene a questo punto ci sono queste esigenze queste esigenze se voi vedete bene sono esigenze che non possono assolutamente essere trascurate
Il problema è trovare delle soluzioni io credo che da questo punto di vista la circolare Maddalena la battezzata appunto ormai ci Tamada è un'ottima occasione per discutere di queste cose perché per molti anni queste cose sono state considerate diciamo non sono state affrontate o sono state affrontate diciamo così in maniera in maniera diciamo così episodica o non in modo non del tutto soddisfacente
Ecco
Faccio notare una cosa
La presentazione la per la diciamo l'elaborazione di criteri di priorità è sicuramente un esercizio di discrezionalità
Però è anche un esercizio di strutturazione della discrezionalità e indirettamente attiva dei meccanismi di responsabilità qui faccio un appunto una una una piccola chiosa
Normalmente noi siamo abituati a lavorare con un concetto di responsabilità che è di tipo diciamo così tecnico-giuridico
Cioè ma con c'è una norma c'è una un controllo sulla conformità questa norma o comunque o se usiamo il concetto di responsabilità politica ci riferiamo prevalentemente alla responsabilità di Poe parlamentare politico parlamentare
Dove dobbiamo tener conto che ormai la responsabilità è un concetto molto più ampio molto più flessibile certo anche perché quando ci si trova di fronte ha problemi così complessi come quello che vi ho citato in cui ci sono esigenze differenti e contraddittorie non ci sono soluzioni perfette non ci sono soluzioni di ingegneria costituzionale che ci diano
Una garanzia del resto se voi andate a vedere gli assetti degli altri paesi
Voi vedete che al di là di quelli che sono le che le proclamazioni di principio i meccanismi di responsabilità funzionano in modo molto più complesso e più sfumato
E-mail paesi in cui il ministro dal punto di vista diciamo così formale alla responsabilità per l'esercizio dell'azione penale
Non sono Paesi in cui poi il ministro in realtà effettivamente controlla e dirige l'azione penale perché ci sono tuttora senno tutta una serie di elementi di fatto anche normativi che imbrigliano questa discrezionalità
Per o anche dove pensate ci sono poi elementi anche non necessariamente neanche più complesse pensate un caso recentissimo il caso
Che ha portato all'archiviazione de quell'azione penale in Gran Bretagna l'archiviazione di quel caso che riguardava se mi ricordo bene
Una corruzione di Winning in campo di appalti di forniture militari con l'Arabia Saudita no
Non so se voi avete letto sui giornali c'era un'indagine da parte della polizia su un caso di corruzione Piroso clamoroso questo caso di corruzione è stato archiviato sulla base di una norma che permette al ministro la giustizia torni Giano in certi casi di archiviato
Bene immediatamente questa misura è stata presa ma questa misura ha creato immediatamente una fortissima reazione sia a livello parlamentare che a livello Prima Repubblica
Inc ora in questo caso qui non è successo per ora nulla ma qualche anno fa in un caso analogo un governo addirittura cadde su una decisione di questo tipo quindi io credo che dobbiamo tener conto che poi i meccanismi di responsabilità nelle società democratiche sono molto più complessa a condizione qui torno al discorso di prima a condizione che le scelte di priorità che i criteri di priorità siano criteri
Chiaro pubblici che chiamo esposti alla critica è chiaro che poi in futuro bisognerà trovare degli strumenti più raffinati gli strumenti istituzionali dei momenti di confronto
Io credo che qui se possibile anche andare avanti per grati
Un primo momento di confronto secondo me è proprio all'interno delle professioni giuridica
Cioè nel senso che i criteri di priorità vanno poi riportati davanti all'avvocatura eventualmente anche davanti a università ma davanti all'Avvocatura che la controparte più immediata del degli uffici del Pubblico Ministero e questa potrebbe essere già un passo in avanti
Proprio per cercare da un lato di attivare dei meccanismi di responsabilità scusatemi soffice
Dell'esercizio dell'azione penale senza cadere in quei rischi che potrebbero nascere da modificazioni istituzionali che introducesse lo forme di responsabilità parlamentare che poi alla fine non funzionerebbero
Perché gli uffici sono sul territorio perché gli uffici devono tener conto sono sono dislocati sono dislocati sul territorio le situazioni ambientali sono estremamente complesse e quindi poi alla fine la responsabilità politica
Si riduce ad essere magari una responsabilità che si attiva solo in casi molto particolari che molto determinati
Io credo che quindi che se vogliamo affrontare questo problema sia anzi che sia più che mai opportuno affrontare il problema dell'esercizio discrezionale dell'azione penale che sia più che mai opportuno introdurre dei meccanismi per ridurre questa discrezionalità alcune delle misure che sono state suggerite prima vanno sicuramente bene
Depenalizzazione modifica del Codice di procedura penale che permettano certi tipi di decisione credo che però alla fine ci sarà uno spazio che dovrà essere coperto in qualche modo dovrà essere coperto attraverso forme Soffici ripeto copia un po'qui l'espressione della soft law come si diceva utile
Riforme Soffici di responsabilità di Consorte c'è perché i valori in gioco sono molti e quindi forme di responsabilità
Arte se va potrebbero creare dei problemi queste misure Soffici sono un po'quel che ho detto la elaborazione dei criteri di priorità la discussione dei criteri di priorità
La chiamata alla collaborazione delle professioni giuridiche e poi eventualmente io qui poi vedo che c'è
Dottor Maddalena c'è il dottor Borgna io mi ricordo un libretto scritto qualche anno fa c'era anche l'ipotesi della sfiducia in caso diciamo così della sfiducia non costruttiva
In caso di procuratori che uscissero troppo diciamo rispetto alle aspettative della comunità ha un modo tutto sommato per improperi otto su questo percorso credo che noi con calma senza fretta ma così dobbiamo cominciare a discutere
Se vogliamo andare avanti se vogliamo affrontare un problema che non risolveremo mettendolo sotto il tappeto da questo punto di vista Torino se volete è ora faccio un po'di lode e all'avanguardia perché questi problemi tirati fuori in altre sedi questi problemi ci sono forse anche più gravi semplicemente vengono tenuti sotto il tappeto quindi ringrazio per l'invito
Presa Guarnieri prima lamentava quasi si scusava del fatto di non essere quasi un giurista non credo che li dobbiamo esser grati per questa apertura quale che sia poi le valutazioni di nuovo su cui io non entro almeno per il momento
Sulle singole prospettive che ha lanciato comunque questa credo davvero estremo interesse di una prospettiva generale di chi capisce il diritto conosce il diretto ma si colloca anche tenendo pure presenti altri aspetti gli aspetti dell'organizzazione gli aspetti che forse aspetti che forse con contribuiscono a capire meglio la vita del diritto quel diritto vivente che non è solo nelle sentenze dei giudici ma anche nei rapporti tra avvocati e giudici né i rapporti tra pubblici ministeri e accusati tutto di tutto questo credo che comunque dobbiamo essergli grati adesso si apre la serie degli interventi prestabiliti credo non sono prima il dottor Marcello Maddalena
Che
Ci parlerà appunto non c'è un tema ma comunque il tema è quello generale e quindi la parola a luglio
Allora ringrazio la camma che penale
Anche se non posso fare
Almeno
Di osservare che come sicuramente
L'intervento più critico sarà successivo
Essendo io sentendomi un può io ringrazio i professori perché obiettivamente
Se fossero anche degli avvocati direi Timeo dal nastro don afferente nasce ma e invece li ringrazio Dio per la benevolenza e invece mi trovo grazie
Imputato
A lascia che all'accusa l'ultima parola ma credo che questo non sia assolutamente casuale ma facciamo un piano di un faccia parte di un piano strategico benissimo studiato benissimo allora
Detto questo
Confesso che
Io
Così
Probabilmente per miei difetti culturali delle nozioni estremamente elementare di estremamente semplici
E quindi io ho sempre inteso il principio di obbligatorietà dell'azione penale
Nel senso che di fronte a una notizia di reato
Il Pubblico ministero
Dovesse fare delle indagini e presentargli e poi le richieste al giudice
Possesso del dibattimento o forse il giudice delle indagini preliminari
Ho voluto appositamente aggiungere anche nei indagini come facenti parte del principio di obbligatorietà
Nello stesso modo
Io mi sono allontanato un po'provocatoriamente
è sicuramente obbligatorio il pagamento delle imposte è obbligatorio la corresponsione delle parcelle ai difensori anche in caso di difesa di ufficio
Contrapposta alla discrezionalità
Vi è la discrezionalità
Che io ho sempre
Concepito
Come
La facoltà di scegliere di farli o non farli una determinata cosa anche se l'unica cosa che sia da fare
E cioè anche se io ho una sola notizia di reato
Di fronte alla quale
è obbligatorio fare le indagini la discrezionalità vuol dire la posso fare e non fare
Voi ovviamente questo può essere il puro arbitrio
Mi piace o non mi piace
Qui assumo Leo o può essere fatto in omaggio a dei criteri alcuni dei quali possono anche avvede dei valori non disprezzabile dico
E magari anche dei valori superiori a quelli proprio dell'amministrazione
Della giustizia
Io non mi
Faccio riferimento a casi in cui mi immagino che non sarebbe del tutto assurdo pensate a e non a casi patologici di pura pigrizia o di ostilità ideologica verso questo o quell'altro reato
Ma a pensarla dei casi in cui ci possono avvede delle iniziative giudiziarie
E questo tanto più si verifica quanto più
Sì su posto all'interesse mediatico sulla fase delle indagini preliminari o addirittura delle iscrizione delle notizia del registro degli indagati che possono creare problemi di relazioni internazionali tra Stati
Ne abbiamo degli esempi
Dei problemi di
Andamento dell'economia
Dei problemi di occupazione sulla poco di e problemi di equilibri sociali rapporti istituzionali
Allora io ho sempre ritenuto e continuo a ritenere per cui sono un Forte assertore del principio di obbligatorietà dell'azione penale e contro l'introduzione di qualunque principio
Di discrezionalità e lo spiego chiede a mente soprattutto in questo Paese
In questo Paese
Perché noi siamo un Paese che non ha un costume civile giuridico come hanno altri paesi
E da questo non si può prescindere
Io so che se venisse introdotto un principio di discrezionalità dell'azione penale servirebbe per farne pressione ed eventualmente ottenerne
Di non esercita che l'azione penale proprio in quei casi in cui in realtà
Tutti sentiamo più la necessità che venga esercitata
Perché io ho sempre detto il principio di obbligatorietà dell'azione penale non è
Un dogma
Non è un principio di fede anzi sono d'accordo col professor Guarnieri
In linea di massima essendo la persona umana dotata di raziocinio dovendolo essere potrei dire che di fronte alle regole assolute e e rigide che non consentono del eccezioni io dovrei essere d'accordo il principio di discrezionalità in sé potrebbe essere meglio perché l'uso dell'intelligenza umana non è mai un fatto da
Deplora
E tuttavia io sono convinto
Che in questo Paese
In questi tempi
Ma
Da molto tempo
Sarebbe un gravissimo pericolo
Un'introduzione di un principio
Che in realtà
Sarebbe usato opporsi avrebbe suscettibile di essere usato e strumentalizzato non per un esercizio più accordo di discrezionalità tecniche
O di spicciola mi si consenta politica giudiziaria
Ma in senso di forte impatto
Su quelli valori che ho già detto
E quindi io credo che su questo sapendo benissimo
Quali sono i limiti
Vada via formato il valore di questo principio
Questo principio di obbligatorietà con che cosa deve fare i conti
Col principio di possibilità
Ma quando andiamo nel principio di possibilità o meglio col principio di impossibilità
Ecco che
Ci troviamo su un altro piano perché il dire
Che il numero delle notizie di reato
E tale da non rendere concretamente possibile di fare indagini in relazione a tutte le notizie che arrivano sul nostro tavolo
O magari su quella che
I magistrati del pubblico ministero tra virgolette possono paventa che in relazione ai fatti dietro cui ci possano ieri è sui reati
Non è incompatibile con l'affermazione del principio di obbligatorietà
Cioè perché si passa da una per situazione di principi a una situazione di attuabilità
E certi
E io qua concordo con il professor Kostoris io credo che sia fondamentale
Cercare di perseguire fino in fondo fino in fondo
Il principio di obbligatorietà ma non perché sia un valore in sé
Ma perché in questo Paese in questa società che connotata anche da un alto tasso di conflittualità politica sociale economica sia fondamentale per la civiltà dello stesso vita sociale non voglio neanche
Fa che solo la civiltà dei principi dei diritti la civiltà sulla carta ma la civiltà di un popolo che si misura concretamente sui fatti Pio più che sulle norme
E dal locale
Di fronte a questo fatto
In cui
Che è sotto gli occhi di tutti credo sia sotto gli occhi di tutti
Io credo che
Non si possano osservo anche che il legislatore spesso se ne è reso tanto conto
Da non solo
In quarant'anni
Emana anche tutta la serie infinita di provvedimenti di amnistia
Che servivano a far fronte a questo problema
Ma poi quando c'è stata all'unificazione degli uffici giudiziari di primo grado ha introdotto con la norma dell'articolo duecentoventisette del
La legge c'è del decreto legislativo cinquantuno del novantotto
Che ha introdotto dei scritte dice di certamente di scelta legislativa ma come è stato ben detto che davano poi al giudice perché a di una tale ampiezza e di tale vastità
Che sicuramente configurano poi una sorta lo dico tra virgolette di discrezionalità poi nella scelta dei procedimenti
E da allora e lo dico per quelli che
Sì a don Tano della mia circolare io debbo
Essa sincero non credevo che determinasse tante
Reazioni io mi sentivo come il pongo eco Renzo di cui mondati dicono non sarai tu poco conto che a spiantati e Milano e un torello un toga nello un torello poco o punto venti
Io ho mai più m'immaginavo che il principio di obbligatorietà dell'azione penale come non era stato a annientato dalla circolare Zagrebelsky fosse seriamente messo in pericolo
Da questa mia circolare e tuttavia non posso farmi
A meno di osservare anche molto terra terra e modestamente
Sì non mi risulta che nessuno di coloro che adesso si stracciano le vesti per questi circolate si sia mai stracciato le vesti per l'articolo duecentoventisette della legge dieci del decreto legislativo cinquantuno del novantotto tant'è che oggi ho detto ma forse dipenderà solo da mia ignoranza ho controllato presso la Corte costituzionale
Non solo non è stata emessa nessuna decisione ma mai è stata sollevata da questo più da nessuno questione di legittimità costituzionale dell'articolo duecentoventisette dall'organo ed allora questo per dire che cosa
Per dire semplicemente che alloca non è una piccola e mise che ha circolato in masse neanche la legge che dava tutti questi poteri e mai sospetta è stata sospettata di illegittimità
Mi parve molto buffo quantomeno che venga vista questa lesione da parte della mia circolare
Tanto più che
La stesse posso dire che ha ricevuto l'apprezzamento del consiglio giudiziario presso la Corte d'appello di Torino che non ha mancato io lo ringrazio di far mono pervenire è profondamente diversa
Dalla circolare Zagrebelsky perché tra la mia circolati mia o meglio dell'ufficio di procura e quella cosiddetta Zagrebelski passa la stessa differenza che c'è tra il futuro è il passato
Perché mentre lanci al con larghezza come bestie
Importavano una
Prospettiva futura o la mia si è limitata
A prendere atto di una certa situazione
A prendere atto di un certo provvedimento che sicuramente
Io non dico che vendeva inutile l'ho anche scritto nella nota il processo penale
Ma sicuramente introduceva una nota di Mino che utilità
In una situazione in cui di fatto di fatto gli uffici giudiziari torinesi arriverà sarebbero arrivati inevitabilmente a seguito del formarsi qua l'ha detto bene alla il professor Guarnieri delle serie di discrezionalità che si sommano e non si elidono una vicenda
Perché c'è la discrezionalità del singolo sostituto
C'è la discrezionalità dell'aggiunto c'è la mia discrezionalità c'è la discrezionalità dei presidenti di sezione nel momento in cui lo fissano perché nel momento in cui si fissa un procedimento a date in cui è già prescritto evidentemente
C'è un qualche cosa che incide c'è la discrezionalità delle corti di appello che evidentemente nel fissati o nel non fissare dei certi procedimenti incidono poi in concreto a meno che non si ricama no male il principio salvo
Perché come è noto anche una sentenza di prescrizione assolve al principio dell'azione penale è stata
Esercitate quindi siamo a posto i con la coscienza e poi in ogni caso in questo paese come si sa ciascuno può specie se di alta
Con alte cariche rinunciare alla prescrizione per cui siamo tutti a posto con la coscienza
Non ritenendo che non ritenendo che il
Fosse
E ritenendo che un campo di un ufficio di procura di
Questo
Problema dovesse darsi carico
Allora
Io mi sono chiesto
Se è giusto lasciare tutto
Come benissimo ha scritto tanti anni fa
Prima ancora che entrasse in vigore il nuovo codice di procedura penale l'avvocato Mittone il tutto alla assoluta casualità
Non fosse non dico legittimo ma doveroso dal parte del campo di un ufficio di pro Coogan
Sia perché anche di sostituire
All'interno dei
Margini
Di
Discrezionalità
Che ha in sé
Ogni ufficio ogni singolo magistrato quindi ogni il sostituto ogni
Ogni aggiunto ovviamente non parlo quel di quella che riguarda altri uffici
Dei criteri ma con quale scopo e con quale ottica
Non sulla base della ottica
Nei limiti del possibile
Che tiene a mente essendo sempre un possibile umano come è stato detto anche da chi mie preceduto
Canale sempre un il
Un qualche cosa di estremamente
Fallibile non essendo dotato della inutile ogni criterio Manno del infallibilità divisa
Ma
Quello che più si adegua va a quello che era la volontà della legge
Dico della legge non del legislatore proprio perché ho cercato di sottrarre questo discorso alle contingenti maggioranze e minoranze ai contingenti governi di una parte dalla
E quindi nella assoluta diciamo terzietà della legge rispetto al magistrato
E cioè in un legislatore indica sicuramente
Delle dei criteri da cui è possibile per un personale che non sia ancorata e non pensi solo alle proprie personali dei dei criteri
All'interno di questi a me sembra assolutamente indubitabile
Che ad esempio
I reati per cui è è prevista l'udienza preliminare
Siano dal legislatore dalla legge considerati
Reati più gravi
E quindi come tali reati che debbano avvede una trattazione prioritaria
Laddove si ponga quel certo problema
Mi è sembrato che io atti
I quali sono
Di competenza del collegio
Dovessero e debbano considerarsi più gravi di quelli trattati dal giudice monocratico
Mentre paga dorsalmente adesso la situazione prive legge alla trattazione del monocratico rispetto a quella del collegiale per la difficoltà di formali di collegi
Per la indisponibilità ove dell'uno o l'una dall'altro componente del collegio per far parte per avere dell'udienza monocratica
Mi è sembrato che
I processi monocratici derivanti da udienza preliminare
Siano dal legislatore non da me
Considerati i più importante di quelli derivanti da citazione viene
E analogamente ho ritenuto poi ancora queste nel creare delle famose fasce quelli cosiddetti specialistici
Che esigono nelle varie materie individuate come specialistica attraverso poi l'approvazione dei programmi da parte del Consiglio superiore della magistratura fossero di nuovo da considerate
Prioritari
E dallo questo non è un governo di
Discrezionalità nel teso in cui viene inteso è un governo della possibilità limitata molto più modestamente
Secondo i criteri di il più possibile conformi alle intenzioni del legislatori
Questo ovviamente l'ho scritto anche nella circolare
La circolare dell'occasione per uno studio del futuro quindi io non escludo anzi tutt'altro
Che
Si dovranno cercare di anche per il futuro dei criteri di regolazione ma dico subito
Dopo avere sperimentato a mio avviso fino in fondo
La
Possibilità di Draghi il maggior numero di risposte possibili a quelle che sono le notizie che vengono ricevute
E dato che io credo
Che
Sia impossibile
Ragionevolmente Cusani dello stesso mezzo per combattente un Elefante e un topolino
Vadano cercati dei Circuiti differenziati
Proprio attraverso per di diversi tipi di procedimento
Visti in quest'ottica il più possibile sottratta all'arbitrio individuale del capo dell'ufficio o dei magistrati della Procura ma rispettosa delle scelte politiche per criminali del legislatori
Trincerarsi trenta era sì
Dietro il pagamento dell'obbligatorietà dell'azione penale
Significa rassegnarsi e perpetuare dell'attuale stato di cose
Ed in realtà moltiplicate all'infinito
Il numero dei procedimenti e dei processi destinati a concludersi per intervenuta prescrizione
Che queste la ragione per cui
Noi della procura ci siamo mossi
E allora come ho detto prima ho finito Mario
Può dirsi forse la vedi processi dichiarati prescritti e di cui molti sono soddisfatti e di cui parlano come di sentenza soluzione certamente può dirsi
Un modo di rispettare anche formalmente l'obbligatorietà dell'azione penale
Ma in realtà rappresenta la beffa che si aggiunge al danno per i cittadini onesti grazie
Io penso che nessuno pensi che il dottor Maddalena fosse qui in veste di imputato quindi non non era questa tazza va be'facciamo la revisione al no
Io credo che invece al di là di quello che non altri tenendo conto di quello che di estremamente interessante ci ha detto
Anche a spiegazione comprensione maggiore della sua circolare credo che comunque sia un contributo che che incomincia a fare anzi già da prima già avere per dalle due relazioni sono emersi imposta i dati di convergenza i dati di divergenza no
Sempre con una estrema estrema signorilità un estremo Carbone estrema capacità di intendere le ragioni degli altri
Però mi pare che ecco un nodo fondamentale sia proprio questo dei criteri di priorità quali chi come io non so se su questo l'avvocato professor Ronco approvazione avvocato con cocci approfondirà ulteriormente il discorso comunque lui adesso che spetta la parola
Grazie
Confesso che uno tanto compreso l'incipit
Del procuratore dottor Maddalena perché devo vero nessuno ha intenzione di mettono sul banco degli accusati no però l'ha battuto ma come le sue battute sempre molto acute hanno sempre un retroterra insignificanza no no no Dini ipotizzato in termini complottisti g mentre io per vero credo che lo scopo della riunione odierna sia quello di dibattere nella maniera più aperta più
Al
è più chiara possibile un problema realmente grave
Ora
Quando venite avvistato subito dopo la conoscenza da parte dei giornali della circolare del dottor Maddalena io dissi una cosa che ribadirei ancora oggi
Cioè che questa circolare poneva dei gravi problemi dal punto di vista della compatibilità con il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale però i criteri che erano stati adottati mi sembravano assolutamente ragionevoli
E quello che oggi io abito dottor Maddalena spiegando i suoi criteri il più possibile aderenti alle scelte legislative cioè il più possibile lontani da discrezionalità di carattere politico ideologico in relazione alla gravità dell'uno o dell'altro tipo di fatti
Quindi da questo punto di vista io credo che le scelte che sono state compiute concretamente in quella circolare siano puntuali precise meritevoli di grande attenzione rispetto e quindi non Uboldi un muovere delle osservazioni polemiche verso queste scelte per la verità e condivido in linea generale poi ogni cosa sempre suscettibile di cambiamenti di miglioramenti eccetera però io
Ritengo che il problema sia
Comunque di grandi di grande SIM portata e non possa essere risolto e non debba essere risolto come il circolare di procuratore della Repubblica
Perché una circolare può essere ragionevolissima
Così come quella del dottor Maddalena ma altre circolari potrebbero essere meno ragionevoli e comunque si pone un problema di compatibilità di circolari nel nostro territorio nazionale nel senso che il procuratore di una sede diversa
Può fare delle scelte divergenti e questa diversità di scelte creano una ulteriore
Sensibilità di disuguaglianza presso i cittadini ora c'è una grande preoccupazione nei cittadini della della disuguaglianza di trattamento e indubbiamente questo sovrapporsi
Di circolari spesso poi presentate dalla stampa come particolarmente innovative o come addirittura modifiche attrici del sistema del tessuto ordinamentale rischia di provocare un ulteriore disaffezione usiamo questo termine per di serie un po'mistici disaffezione della cittadinanza nei confronti dell'amministrazione della giustizia
Provocando ulteriori danni all'amministrazione della giustizia perché uno degli aspetti peggiori dell'attuale momento storico e questo distacco della amministratore giustizia dall'interesse dei cittadini
I quali ritengono di non essere sufficientemente tutelati quando sono vittime dei reati
Dall'amministrazione la giustizia e questo è un dato fondamentale ora se noi poi scendiamo particolare ad esaminare questa problematica più nel particolare
Possiamo fare due grandi considerazioni perché qui il tema è talmente vasto che della verità due considerazioni vediamo la questione teorica io non la voglio affrontare perché
Sono favorevole al principio dell'obbligatorietà dell'azione penale perché l'espressione processuali istigato il principio di legalità
E il principio di legalità a due grandi valori in se stesse o che non credo possano essere pretermessi
L'uno è il valore della distanza chiamiamola così del giudice nel caso della stazione del Pubblico ministero rispetto al fatto
E c'è una mediazione normativo la menzione legislativa che è fondamentale che in qualche modo costringe in giù dice il Pubblico ministero nella fase delle indagini
Costringe a seguire del bere binari di carattere predeterminato che lo allontana dal troppo bene dal troppo male lo mondana cioè da scelte di favore da scelte di sfavore
E la legge una grande garanzia da questo punto di vista sia nel momento della previsione astratta delle fattispecie sia nel momento della previsione dell'obbligatorietà dell'azione penale
Allontanarsi da questo criterio possono essere le più grandi Di Turi di buona fede dei magistrati sia del pubblico ministero sia del della giudicante ma abbandonare questi criteri significa avvicinarsi troppo al fatto e il giudice non deve avvicinarsi troppo al fatto
Diceva foglie erba che nel testo Nelaj light un del diritto penale nuovo del nuovo diritto penale del mille ottocento diceva in definitiva il giudice tutti vediamo la legalità di foglie Abbado come qualcosa a favore della
Dell'intera accusato eccetera invece foriera quel poema diceva in quella in light un attenzione bisogna che in primavera sia rispettato appieno per evitare che il giudice si commuove di fronte alla all'imputato tremante
Che gli dice per carità sto tremando non lo farò più e via di questo passo
E quindi è vero che la legalità deve servire proprio imputato sette rinvia così dice
Foer Bach in quel passo e quindi è vero la legalità deve servire sia per evitare del cemento di disfavore cioè la vicinanza al fatto che provoca una particolare
Sentenza di carattere esemplare per così dire sì alla vicinanza al fatto alla persona che gli provoca invece la reazione completamente diversa di benevolenza completamente inopportuna inadeguata
E quindi il primo grande valore è quello di tenere distante il pubblico ministero e giudice rispetto al fatto e la legge è uno strumento il migliore strumento che abbiamo individuato per cercare di tenere questa distanza
Il secondo grande valore quello dell'uguaglianza tutti l'abbiamo parlato del primo non abbiam parlato oggi ma nel secondo se n'è già parlato per cui nulla insisterò
Assolutamente su questo argomento è l'uguaglianza tra i cittadini effettivamente il fattibili fatti sono tutti uguali è vero che poi ciascun fate diverso dagli altri però i tipi di fatti son tutti uguali
E occorrerebbe che BTP difatti vengono considerati in maniera tendenzialmente univoca da parte di tutti i magistrati e prima ancora tutti i pubblici ministeri quando iniziano non iniziano l'azione di carattere penale
E quindi questi due grandi valori mi fanno dire non possiamo rinunciare al principio di obbligatorietà dell'azione penale perché l'espressione processuale del principio di legalità abbandonarlo beh abbandonano significa introdursi in altri tipi di sistemi che che per vero non sono sistemi riconosciuti come validi almeno per carità tutto è possibile ma almeno nel nostro quadro istituzionale nel nostro ambiente di carattere sociale
Però al di là di questa tematica teorica che non voglio assolutamente approfondire vi è una problematica di fatto che è la più forte per la verità e qui dottor Maddalena ha detto delle cose importanti già detto qui c'è un problema di
Principio di obbligatorietà con il principio di possibilità o di impossibilità e su questo punto bisognerebbe confrontarsi cioè anche
I magistrati anche le Procure della pubblica dovrebbero confrontarsi con questo problema ora
Questo è un punto di estrema delicatezza e di estremo interesse torace o questo vuole sbaragliare un po'in campo se mi sia consentito da un'osservazione che ha fatto il professor Kostoris
Beh quali sono i rimedi di forte valenza
Rigida indispensabili eccetera sarebbe per esempio la forte e coraggiosa depenalizzazione
Ora
Terzo ebbe penalizziamo pure tantissimo ma indebolire io ho appena terminato sta Matino consegnato all'editore un'opera non mia soltanto ma come direttore un'opera gigantesca che il commentario alle leggi penali speciali
è o consegnato e ho guardato tutti tutti i temi cominciamo con alimenti proseguiamo con l'ambiente e via di questo passo alimenti sono rimaste due norme
Di carattere penale trent'anni fa mi ricordo tutti i magistrati adesso non molti in massa delle sue presenti quante cause di alimenti facevano di Gran Bretagna tantissimo ogni mattina si portavano
Io lo fascicoli dieci venti alimenti o dieci venti ambiente quante pratiche c'erano vent'anni fa
Di inquinamento idrico
E quanti a sei ecco magari non più segnato perché nella leggi penali speciali molto segnato perché non c'è più nulla di penale
Quante pratiche di questo genere si portavano in udienza
Erano decine di pratiche ogni mattina che venivano comune con delle sentenze e ragionevoli intelligenti puntualità ore di assoluzione e molto spesso di condanna appena del tutto ragionevoli ora tutto questo
è un ambiente alimenti e avanti di questo passo sono ridotti all'osso alimenti sul due norme penali per gli alimenti
Non c'è qui forse lo Toro Pacileo che ha collaborato a questa bellissima
Con un bellissimo scritto questo a cioè ecco cioè ecco accorpato ha collaborato con un bellissimo scritto e dette rispetto a vent'anni fa la materia è stata depenalizzata secondo valutazioni che il legislatore ha ritenuto le più ampie possibili di più non avrebbe potuto fare pensate ambiente
Ambiente ieri sono rimasti rifiuti cioè sono rimaste le ecomafie che uno dei fenomeni più gravi così si trovino nel nostro territorio nazionale per i depenalizzare ancora l'ambiente forse qualche cosa di controproducente
E così via in tutti i campi notò evidentemente a scendere nei particolari quindi
Tutta questa situazione incerto c'è troppo c'è troppo ma che cos'è il troppo
Dico qualche cosa non semplice certamente potrebbe essere conto Dedola cosa il troppo e il colposo ma il corposo rinunciamo al penale colposo con il sistema civilistico oppure è un grave pericolo quello di rinunciare al corposo penale
Con l'attuale situazione di controlli della pubblica amministrazione sulle attività pericolose e via di questo passo no
Perché colposo penale consente all'autorità giudiziaria pubblici ministeri alle procure della Repubblica di andare ad esaminare le pericolosità delle condotte quindi scavare fino in fondo
In molte delle cause che ha costituiscono l'origine degli incidenti corposi e qui delle morti per colpa
E quindi un corposo che pure potrebbe essere in astratto depenalizzato nell'attuale situazione storica non mi sembra un campo che debba essere depenalizzato
Il corposo de penalizziamo un corposo de penalizziamo in diritto penale di famiglia
Ma vedete invitava i familiari sostanzialmente depenalizzato io uno e le critiche che faccio la Procura dalle purghe Torino ever depenalizzato il diritto penale di famiglia di fatto non di diritto
Perché non ci sono quasi più causa di diritto penale di famiglia quante proposte di archiviazione della Procura della Repubblica sono in quello temi si tratta di una questione civilistica legata alla conflittualità tra i coniugi è chiedi cos'è certo che ce l'ha compiuto età tra i coniugi
è evidente ed è ma c'è una conflittualità che deve essere mediata dall'autorità giudiziaria e dunque certo mi si dice quei però appena diventa eccessiva e qualche cosa di straordinario eccetera sì
Allora e qui semmai l'unico possibile
Prospettiva colui abrogativa di riforma potrebbe essere quello di individuare forme di diritto penale conciliativo Media TV
Affidato dal giudice di pace
Questa è una strana forse che allo stato attuale potrebbe essere seguita
Ma quante vicende di carattere illecito ci sono dentro la dice leggendo penale familiare enorme e una volta vent'anni fa è qui presente tra gli altri Presidente Barbuto che era un pretore me lo ricordo di quell'epoca quante pratiche di violazione di assistenza agli obblighi violazione degli obblighi di assistenza familiare venivano portati in dibattimento ogni giorno oggi non ce ne sono quasi più
è vero o non è vero
Eh no quasi più guardi ma e non ce ne sono quasi più toglierebbe avendo ben bisognerebbe fare una una misurazione concreta non ce ne sono certamente nella misura in cui vi erano allora e allora il problema è quello della possibilità certi ma vogliamo allora decidersi a fare un passo di carattere diverso cioè a cercare di verificare le condizioni di possibilità perché la legislazione penale sia più conforme ai principi
Dell'obbligatorietà ecco questo problema di fondo che lo dobbiamo porci allora
E allora bene io ho sentito cose che il muovevo in intuito di cui avevo sentito parlare ma che ho dichiari curato questo corrieri vediamo un po'il tema dei compiti e dei controlli della cultura organizzativa
I compiti i controlli e la cultura organizzativa favoriscono l'esercizio dell'azione penale in chiave obbligatoria e di uguaglianza per tutti i cittadini favorendo le vittime oppure no
Dando assistenza reale alle vittime oppure no
E la mia risposta da questo punto vista numerico venduto Maddalena ma nego Prodi generalmente dell'esotico l'azione penale che viene effettuata mediamente in Italia è una risposta negativa
Nel senso che devo dire nei la enorme dilatazione dei compiti
Ne las modesta dei controlli
Ne la cultura organizzativa favoriscono queste gettato d'azione penale in una chiave di direi
Sollecita e rapida conclusione di questo tipo di procedimenti ma nessuno vuole fare colpo e ad alcuno tanto meno i procuratori che sono l'avanguardia della nostra postazione difesa della della cultura cultura nella legalità per carità nessuno vuol fare questo tipo di critica però
Occorre dire che la cultura organizzativa e profondamente carente cioè non pare non privilegia il momento della efficace
E questo è un punto estremamente delicato su cui occorrerebbe insistere occorrerebbe fare delle verifiche dei controlli
Il tema dei controlli qui ci sono due principi in contrasto tra di loro uno il principio dell'autonomia dei ogni singolo Man magistrato del pubblico ministero l'altro il principio del controllo da parte di un capo degli uffici io devo dire effettivamente occorre dire che effettivamente la mancanza l'auto dare autonomia o comunque la notevole autonomia ha favorito molto
E diciamo così la dispersioni rispetto alla alla all'ala alla alla alla all'efficienza rispetto determinati risultati questo è un dato di fatto così come l'autonomia di ogni singolo Presidente favorisce le scelte discrezionali
Di ogni singolo Presidente di sanzione e quindi delle scelte profondamente divergente dall'uno all'altro Presidente che certo non favoriscono l'uguaglianza di trattamento non favorisco una consapevolezza da parte di tutti
Gli utenti della giustizia in ordine a delle modalità medesime con cui si viene portati a giudizio si viene giudicati in determinati tempi
Quindi debbo dire per carità io non voglio intervenire sulle tematiche più che sono politiche della magistratura che sono tematiche del controllo del potere di capi degli uffici dei dirigenti eccetera però devo dire prendo atto proprio perché voglio parlare delle tematiche della possibilità
Prendo atto che questa cultura diciamo così dei controlli così come si è sviluppata oggi non è una cultura che favorisca il momento dell'obbligatorietà e dell'uguaglianza
Delle nell'esercito dell'azione penale e quindi forse su questi terreni sarebbe opportuno muoversi dirigersi e i indirizzarsi
Infine il tema dei compiti temi questo il punto su questo punto non non vorrei che non intendo fare critiche invece di alcun genere perché effettivamente i compiti che alla Procura la repubblica sono comperi straordinariamente vasti come in genere di tutta la magistratura penale sono copie di dilatati in modo straordinario rispetto a quelle che sono effettive possibilità le risorse di uomini di mezzi e anche di uomini in definitiva forse debbo dire c'è stata una dilatazione culturale esagerata di questi compiti su questo punto sul piano culturale non sul piano pratico uno sul piano culturale occorrerebbe un poco avere il senso dei limiti e delle proporzioni nel senso che bisognerebbe anche comprendere che vi sono compiti di giustizia spettanti all'autorità amministrative e favorire l'esercizio effettivo dei compiti di giustizia da parte delle autorità amministrative con l'effettiva direi
O operosità dell'autorità amministrative per realizzare compie di giustizia generale anche gli altri turista di giustizia amministrativa penalistica penalistica pubblicistica via di questo passo quindi qualche compito in quella direzione potrebbe essere assegnato meglio le autorità amministrative con la sfiducia però che nutriamo tutti quanti per la verità mi con le autorità amministrative io credo che questa o questo obiettivo non sarebbe concretamente proponibile nel momento attuale
E quindi che cosa rimane da fare in questo momento che cosa si può fare concretamente io credo che dal punto di vista pratico
La cosa che si potrebbe fare quello
Di ribadire i principi della della dell'obbligatorietà dell'azione penale e cercare tutti gli uffici di mettersi in condizione di rispettarlo realmente cioè fare dei controlli attraverso i capi degli uffici di rispettare veramente tutti questi compiti
Questo è quello che io suggerisco modestissimamente ai procuratori e al presidente dei tribunali al presidente la Corte d'Appello eccetera cioè verifichiamo per davvero
L'abbiamo rispettato negli anni passati oppure l'abbiamo in uso nella sostanza giudice per il giudice ma di stato per il magistrato sostituto tessuto procuratore
Introduciamo c'è una cultura del controllo che abbia una maggiore attenzione verso gli aspetti di giustizia generale termini di uguaglianza di tutti i trattamenti e su questo punto io credo che ci potrebbero essere dei risultati interessanti io esaminato un po'le tabelle negli ultimi anni
E l'ultimo anno perché sono diventato Presidente così all'ordine o anche assunto questi Gobbi di e devo dire che dalle due tabelle mi sono un poco visto delle no ho visto delle disuguaglianze straordinarie tra posizioni diverse quindi da questo punto di vista mi sono stupito veto forse ci sarebbe bisogno di un maggiore controllo dal punto vista dell'ordinamento generale cioè dal punto vista legislativo
La mia opinione questa ci son dei settori di diritto penale importanti e non possono essere depenalizzati faccio per riferimento a tutti al diritto penale della famiglia
Che debbono rimanere penali però hanno bisogno di una giustizia non tanto punitiva quanto conciliativo mediatica allora forse una via e si potrebbe sviluppare quella dell'estensione dei poteri giudice di pace
Qui si tratta di trovare dei giudici di pace che abbiano quelle capacità quelle funzioni e quindi prepararli forse prepararli si può preparare ultima conclusione credo di avere non sforato il tempo a disposizione ultima considerazione
Bisogna anche avere tutti quanti rispetto di noi stessi e prendere atto della realtà la realtà di oggi estremamente complesse estremamente difficile
E difficile complessa sia perché i diritti sono aumentati
Ed è una cosa positiva i diritti dei cittadini sono aumentate
Rispetto ad una volta sono molto più vasti
Quindi condannare oggi una persone molto più giusto più difficile giustamente rispetto ad un al passato e per una reato in un tempo vent'anni fa o trent'anni fa forse era più facile terreno sentenza di condanna perché la difesa non era così presente non ha così agguerrite non è prevista in tutti quanti momenti eccetera
E poi effettivamente i temi sono complicatissimi sono difficilissimi e quindi in definitiva dobbiamo anche a prendere un poco conto nostra vita giudiziaria tutti quanti per con umiltà dei limiti obiettivi che stanno di fronte a noi e quindi l'estrema difficoltà di superare il il diciamo la soglia dell'accettabilità del nostro servizio
Però per superare la soglia di questa città merita io credo che occorra mantenerci terminato alcuni grandi principi come quello dello Briatore da dell'azione penale perché il cittadino abbia ancora in qualche modo il senso da un lato dell'uguaglianza di trattamento e dall'altro della tutela della vittima che sono due grandi principi che rischiano di essere messi
In grave pericolo proprio da
Introduzioni
E in un proprie della discrezionalità dell'azione penale questo non dico che sia la vicenda
Introdotto inaugurata dalla circolare do dottor Maddalena ma certo è un rischio che attraverso questo tipo di proposte si indeboliscono quei grandi valori a cui noi non intendiamo rinunciare grazie
Grazie anche dall'intervento del professor Ronco è venuto un arricchimento
Al dibattito anche con inserzione di alcuni aspetti che forse o non erano stati toccati o erano stati rimasti sullo sfondo quale quello del problema dei rapporti all'interno degli uffici del Pubblico ministero
Adesso credo che possiamo procedere al dibattito con interventi liberi che per necessita di cose dovranno essere contenuti nei cinque sei minuti non di più
In modo che poi diamo il tempo ai relatori al professor Guarnieri che poi tra l'altro credo debba allontanarsi prima probabilmente della fine e poi al professor Kostoris di un per tempo per una breve replica se vogliono
Poi dirò due parole io e la ecco l'incontro potrà finire perciò credo se possiamo dare la possibilità degli intagli interventi liberi chi vuole iscriversi e il dottor Bellone
Se viene qui al
Microfono
Dottor Marini pregherei proprio cinque minuti non di più
Dunque vengo essenzialmente per chiedere scusa perché il non è vero maleducato a proposito del pochi reati di cinquecentosettanta di cui ha parlato il professor Ronco è scappato a me perché in realtà le sezioni del tribunale nell'ambito della citazione diretta hanno una quantità di reati di cinquecentosettanta per nulla secondaria e anzi mi vien fatto di aggiungere a forse se avessimo l'ufficio del giudice
Che viene promesso da circa quarant'anni e che non è ancora costituito
Forse il presidente di sezione quando deve fissare delle le Utic cosiddette udienze filtro e quindi decidere che cosa fissare prima che cosa fissare dopo quanto fissare per un'udienza eccetera
Se avesse un supporto di ufficio
Per telefonare anche solo alla vittima o alla denunciante del reato
E sapere se le sue doglianze sono ancora attuali o sono definitivamente superate e quindi se il processo è utile
O non utile francamente sarebbe un piccolissimo ma utile passo avanti
Secondo osservazione
A settembre del due mila sei
Un pomeriggio cadde in depressione perché avevo davanti a me la prospettiva di lavorare circa quattro anni su reati condonati perché è inutile che ci raccontiamo tante storie la stragrande maggioranza dei reati per cui si fanno i processi finiva in integrale condono non essendo pensabile
Ed essendo anzi ingiusto
Che d'improvviso i giudici si mettessero a dare delle strattonate di pena esclusivamente per superare i limiti dal condono dunque quattro anni da lavorare sul condono allora prende il telefono e il telefono al ministero dove c'è un amico Claudio Castelli e gli dico scusa non vi è ancora venuto in mente di fare una norma Kerry ammetta al patteggiamento quando ci siete caduti dal patteggiamento perché il dibattimento è già avanzato per i reati condonati
Ma detto no non ci abbiamo pensato però faremo il duecento ventisette
Della del testo unico del giudice unico aggiornato loro aggiorneremo alla realtà del condono allora quanto la proposta di fare il patteggiamento ed io rimetterei in lizza
Al patteggiamento l'imputato che fosse decaduto il legislatore non l'ha fatto e revoco comunque la mia proposta perché
A verificare
Il numero di riti alternativi che vengono fatti citazione diretta in cui lui non siete caduti da rito alternativo pur per reati condonati praticamente la mia proposta sarebbe assolutamente state inutile
Quanto al duecentoventisette
Risultati dalle cronache
Che il ministero aveva in mente di fare il duecentoventisette ha investito il Consiglio superiore della magistratura il Consiglio superiore giustamente ha risposto non è materia nostra
Ha ripassato la palla al legislatore e noi siamo qui inattesa che venga riformato il duecentoventisette dietro la circolare Maddalena c'è anche questo da
Dottor Marini
Io credo che la complessità dei temi che ha introdotto Marcello Maddalena con la scelta di formalizzare un provvedimento
Cosa che altri non hanno fatto
Difficile fare un intervento breve ma proverò a essere molto sintetico intanto trovato molto significativo
Il fatto che il tavolo non include nessun giudice
Ho trovato significativo forse saranno interpretazione un po'così ma mi sembra che nell'impostazione di questo tavola rotonda il giudice sia alla fine il destinatario di qualcosa che avviene prima
Che avviene al di fuori e quindi un interlocutore in qualche modo passivo
Il riferimento dell'avvocato Ronco al giudice non vicino al fatto
Con il che significa che altri sono vicino al fatto e non il giudice mi è sembrato un ponte rispetto a questa mia ma sensazione a pesci
In fondo il giudice colui che ha il controllo sull'azione e quindi non deve partecipare delle scelte dell'azione questo sembra dire in qualche modo la non presenza del giudice come protagonista del dibattito forse non a caso i primi due interventi non ha fatto i due giudici
Sull'obbligatorietà io riconosco a Marcello Maddalena due elementi di grande coerenza che mi vengono in mente ce ne potrebbero essere altri uno la fermezza con cui ha sempre ritenuto che i fatti iscritti a modello quarantacinque debbano andare comunque al controllo del giudice
Mentre in molte altre procure i fatti scritta modelli fatti non costituenti reato non Bang Bang un ATO archiviati secondo diverse interpretazioni credo che manda via giudice se una forma di rispetto del centododici
L'altro elemento di grande coerenza il fatto che la scelta di adottare
L'attuale modulo che prevede una fascia B con una trattazione diversa rispetto all'altra
E cioè il tentativo di trattare in Procura subito tutti gli affari secondo moduli diversi rispetto a quelli della cosiddetta fascia sia una forma e ricordo ne parlammo nel due mila uno un incontro organizzato dal Ministero una forma in cui il Pubblico ministero
Prende atto il muove tutti i procedimenti non mettendone negli armadi come avveniva in molti in passato e come forse avviene da altre parti e quindi di dare un avvio nel rispetto proprio del principio dell'obbligatorietà per evitare di essere lui a fare
Con il pubblico ministero a fare delle scelte iniziali di morte di una segnalazione di
Però questa e qui come semplice tua tutto bene però e c'è un però
Qual è l'osservazione che vorrei fare riprendendo un po'i temi di taglio più sistematico organizzativo del introdotti dal professor Guarnieri attenzione
Che nel momento in cui io mi assumo la responsabilità dell'azione Laridae indi quella formalizzo
Mi assumo anche della responsabilità delle modalità e dei risultati che assumo con la mia scelta
E siccome le modalità si mai risultati inno non dipendono solo da me il fatto di concentrare su di me l'assunzione unica di questa responsabilità è incoerente rispetto alle premesse
Perché è un'assunzione di responsabilità non può essere del singolo ma deve essere del sistema
Perché questa
Forse il dato di esperienza più importante della mia della mia vita professionale
Una delle ragioni per cui il sistema giudiziario
Si sta affossando sempre di più
E Torino è una sede in cui abbiamo la riprova di questo affossarci del sistema
Con un peggioramento qualitativo e di essere il sistema complessivo quale è il continuare ciascun operatore a ragionare nell'ottica dell'autosufficienza della propria posizione
Questa è una stagione che è finita
Noi non ce ne rendiamo conto non lo vogliamo ammettere ma nessun ufficio nessun'autore del processo e autosufficiente
E la pretesa o conscia o inconscia
Che a volte così traduce in un corporativismo di a cui non è strano certamente l'avvocatura e a cui spesso non è strano eppure monta accademico quanto a corporativismo o autoreferenzialità se piace più l'espressione autoreferenzialità
Questo meccanismo
Per cui alla fine il mondo dell'Accademia solo recentemente si confronta con i dati empirici con analisi di impatto che non stanno mai nelle leggi non è un caso che non siano nelle leggi Ranaldi l'impatto perché se non il giurista non si forma a valutare la norma anche attraverso l'analisi di impatto e questo si comincia a farlo nelle università si comincia a farlo nei luoghi dove si decide se non ci si forma poi non si fanno le analisi di impatto
Perché non si ha nemmeno l'abitudine mentale a farlo e quindi si tende a perpetuare un approccio dogmatico e non dogmatico poi verificato attraverso Lempicka
E lo stesso vale per i magistrati non lo stesso vale per gli avvocati a me sembra che molto spesso rispetto a un problema che è necessariamente trasversale condiviso crea un ponte dialogo fra sordi allora se io un merito
Riconosca al dibattito di oggi
Il fatto di avere messo gli attori del processo
Mancano ancora i tutti coloro che lavorano con noi cioè il personale amministrativo che un soggetto fondamentale perché poi tutta una serie di problemi nascono anche diritti
Il fatto di avere messo i soggetti che a vario titolo partecipano al processo intorno ad un tavolo è un primo passo che però può essere produttivo se essi va oltre l'approccio dogmatico autoreferenziale e ci si comincia a confrontare con un cioè il fatto che un presidente di una sezione dica di questi processi se ne fanno pochi al procuratore dica non è vero
A me dall'esterno dall'indicazione di un problema cioè cominciano a mettersi d'accordo sui numeri cominciamo che c'è accordo su flussi e cominciamo avere dei dati condivisi dopodiché cominciano a capire che cosa fare la in questa prospettiva il dibattito è utile altrimenti se lo cristallizziamo nel dire obbligatorietà se l'obbligatorietà no
Diventa un'opzione puramente politica culturale che lascia sostanzialmente in modificati credo che tutti gli attori del dibattito oggi dal punto di vista dogmatico usciranno più o meno con le stesse idee di prima
Mentre secondo me la scelta di Marcello Maddalena di mettere questo argomento con i numeri introduttivi all'ordine del giorno scelto importante che va colto
A condizione che lo stesso Marcello Maddalena sia disponibile però a cambiare la sua opinione se dal confronto emergerà l'opportunità di cambiare e questo significa una profonda disponibilità di tutti
A mettersi intorno a un tavolo cominciare a confrontarsi con i fatti perché dai fatti Marcello
Appreso questo spunto da questi ci chiama però questo deve valere credo proprio per tutti
Ha chiesto la parola l'avvocato Chiappero
Vorrei a questo punto a fare un intervento anch'io dopo l'intervento del dottor Marini che condivido in pieno
Beh al tavolo non ci sono i giudizi perché non gli avvocati non avvertiamo ancora del tutto la vera distinzione fra pubblici ministeri e giudici perché continuiamo a considerarli come voi vi considerate un corpo unico ed unitaria
Il giorno che sarete davvero distinti e diversi certamente i giudici saranno a questo tavolo
Non ci sono i segretari e i cancellieri
Perché di tutta l'amministrazione pubblica
Sono in meno credo indipendenti in assoluto e prima bisogna convincere la parte giudiziaria e il settore
Diciamo giudiziario vero perché una volta convinto quello avremmo il diritto il difficile compito di adeguare l'altro
Ma siete talmente forti nel settore dell'amministrazione della giustizia molto più forti dei funzionari pubblici nel settore dell'amministrazione pubblica
Allora io credo che quello che ha fatto il dottor Maddalena è un atto fondamentale per cominciare a discutere
E credo
Che bisogna dire però al dottor Maddalena quando dice sostanzialmente decido io
Bisogna dirgli che è un uomo vecchio
Perché noi non possiamo insegnare i giovani con la logica dei pubblici uffici
E cioè quello che è il mio vicino fa tutto sbagliato perché il migliore sono io
Perché nel pubblico la logica è questa
Se voi chiedete e fate un'indagine
E andata dei giudici istruttori avrete mille critiche sui pubblici ministeri se andate dei pubblici ministeri da avrete sui giudici istruttori se andate dal presidente del tribunale l'avrete per gli altri uffici
Può darsi che non sia vero può darsi che non sia vero
Non è vero magari sono tutti d'accordo però voglio dire avvocato dal fiume voglio dire avvocato dal fiume mi creda
Glielo dico perché
Tutti
Volevo dire un'altra cosa allora non questa l'avvocato dal figlio
La cosa che volevo dire era che bisogna ragionare in positivo
E cioè il ragionare in positivo significa avere anche fiducia
Che gli altri in questo caso poteri dello Stato
Siano anche capaci di non comportarsi sempre solo in modo negativo
Perché la vera discussione del privilegio dell'obbligatorietà dell'azione penale non è tanto sul fatto che tutti siamo convinti che l'obbligatorietà dell'azione penale sia la cosa migliore
E che siamo convinti che l'altra soluzione non saremmo in grado di gestirlo perché affideremo una discrezionalità a un sistema e questo lo ha detto il dottor Maddalena voglio ripeterlo e e ed è questo secondo me che in qualche modo deve essere superato
Non necessariamente bisogna avere un giudizio così negativo rispetto alle altre funzioni dello Stato agli altri uffici
Allora quello che vorrei
Dire con chiarezza
E che
Mi pare che occorra
In qualche modo cercare di mettere insieme quelle che sono quelli che sono i pensieri positivi
E dire che la situazione attuale sicuramente non va bene
Perché quello che fa emergere la circolare Maddalena è una situazione di effettiva discrezionalità dell'azione penale
Anche se affidata delle persone che godono magari per i consociati più fiducia di quella che potrebbero valere altri a cui potrebbe essere affidata alla discrezionalità
Ma che la discrezionalità sia un dato di fatto
Emerge chiaramente dai numeri e dall'analisi che il dottor Maddalena fatto
Allora credo che occorra seguire l'impostazione che poi è stata ripresa dal dottor Marini ma che in qualche modo è stata direi con con finezza avanzata dal professor Guarnieri
E cioè che la scelta deve essere una scelta chiara pubblica ed esposta alla critica
I criteri vanno individuati a priori perché attraverso un'individuazione pubblica di criteri a priori è confrontata con chi si deve confrontare io credo che questo dia e faccia e consenta un passo avanti rispetto a quella che è l'attuale situazione
Un passo avanti che sarà faticoso difficile da compiere perché occorreva
Mettere davvero insieme i numeri anche per capire occorreva davvero avere una disponibilità vera la discussione anche a rimettersi nell'ambito della discussione qualche cosa
Sia da parte dei professori che evidentemente devono avere contezza di quella che è la realtà
E e come già un po'è stato detto da Ron corrispondendo al professor Kostoris sul problema della depenalizzazione ma anche per tutti quelli che sono gli altri problemi
Io penso che occorra davvero confrontarsi su questi temi
Per cercare di trovare una soluzione che mantenendo magari fermo il principio dell'obbligatorietà come principio tendenziale l'orrenda però effettivamente credibile
Perché oggi prima della circolare Maddalena magari nessuno ne parlava perché il problema era sotto il tappeto ma il principio dell'obbligatorietà non era un principio credibile
Perché affidato comunque ad una serie di parametri che non potevano essere assolutamente controllati e che invece rispettando l'autonomia e l'indipendenza del Pubblico ministero devono però trovare al suo interno o al suo esterno attraverso l'organo giudiziario una forma di controllo che consenta di arrivare ad un'obbligatorietà dell'azione penale
Che sappiamo non essere quel fare tutto che è impossibile ma che dovrà essere quel fare tutto quello che si può fare controllando ciò che si fa questo credo che sia il messaggio che come avvocati come avvocato presidente della nostra Camera penale anche in un confronto che abbiamo fatto sia assolutamente necessario magari non discrezionalità come si diceva in assoluto non obbligatorietà in assoluto ma un sistema che passi attraverso una cultura diversa e condivisa e dei principi chiari
Questo sarebbe già un grosso passo avanti per riuscire a capire come effettivamente funzionano le Croce
Chi chiede la parola
Il dottor Giannone
Leggo lì sì
Revoca la voce tonante ma è meglio che senza microfono ma fascicoli anzitutto faccio i complimenti al chi ha organizzato questo bel convegno e siccome sono un giudice quindi non so se posso parlare a questo tavolo perché sono l'ultimo venire soltanto al fatto
Anch'io caddi in depressione ma questo già il trentuno luglio non sono ancora uscito adesso ma giusto perché questi convegni possano servire qualcosa anche alla luce dell'alto livello dei contributi e prendendone spunto da quello che ha detto
Da un'ottica da uno dei mali della giustizia evidenziata dal professor Ronco me lo sono segnato in questo momento il processo come efficaci relazione l'esigenza delle vittime
Pensiamo a qualcosa di positivo per il futuro allora
Da magistrato
Io sono anche disponibile a dire noi magistrati dobbiamo fare anche autocritica
Perché in questo sistema e comunque ineludibile il problema anche mi sia consentito della produttività della capacità di smaltimento da parte dei giudici del tribunale perché non si riesce a capire come in un piccolo tribunale magari come il nostro o anche prendendo i dati della famosa commissione flussi a parità di carico di lavoro in certi uffici un magistrato che scaffale trecento sentenze penali l'anno in un altro cento in un altro cinque
Quindi il tema dei controlli interni effettivamente deve essere messo sul tappeto
Ma con la stessa forza con cui noi magistrati dobbiamo nella nostra nel nello nello stesso interesse la credibilità alla nostra funzione pretendere che ci siano maggiori controlli in tal senso io credo che la circolare Maddalena evochi quello che è il convitato di pietra e c'è qui il tema della prescrizione
Allora sono state suggerite tante soluzioni al Sulta mente condivisibili
La depenalizzazione e così via ma noi dobbiamo comunque dire a prescindere
Dal momento contingente dell'indulto con l'attuale sistema con l'attuale modello accusatorio con l'attuale percentuale dibattimenti con l'attuale percentuale di impugnazioni sul fatto non è possibile fare tutti i processi
Non è possibile fare tutti i processi
Prima che si prescriva
E allora pensando al futuro
E evocando anche i sistemi comparati qui c'è il mio maestro per prete tono dire professor chiamare con commisurato tanti anni fa
Non esiste nessun sistema processuale al mondo in cui credo la prescrizione operi dopo la sentenza di condanna di primo grado in presenza delle impugnazioni della difesa
Nel sistema francese i termini di prescrizione ricominciano decorre ogni volta da capo i sulla base di un'iniziativa da difesa
Ultimo altri sistemi non esiste o dopo la la esercita l'azione penale o dopo la sentenza di primo grado
Allora io penso per almeno avere la speranza di dire
Proviamo a fare tutti i processi non rendiamolo inutili che almeno lasciando pare perdere l'intoccabilità del fondello accusatorio su cui ovviamente non con gorgo ma ormai c'è una norma costituzionale e l'accettiamo
Proviamo a vedere se ci sono almeno delle basi comuni per dire ma siamo disponibili almeno ad accettare un sistema di revisione profonda della prescrizione che ci induca a dire facciamo tutti i processi perché tanto sappiamo che non saranno inutili naturalmente prevedendo dei termini di prescrizione per la condanna di primo grado per la per per la sentenza di primo grado e non prevedendo più una prescrizione name dopo in presenza di impugnazione da difesa
Io penso che questo sia un tema molto concreto sul tappeto su cui confrontarci e vuole sapere anche qual è la posizione degli illustri ospiti e dell'avvocatura su questo tema perché che fa dell'Italia un caso unico al mondo
Sono altri interventi
Non c'è l'obbligatorietà dell'intervento ma comunque è discrezionale
Con i criteri di priorità di tempi durata ragionevole ma il dottor so sappiamo che è molto su quei minuti sono otto sono era più che altro uno scrupolo istituzionale morale che non si pensasse che l'ufficio Gip non si si rende latitante in questa circostanza
Quindi sono veramente Breve
Ho apprezzato molto in tutte le vostre relazioni vivamente molto stimolanti al professor Kostoris mi associo
Facendo un piccolissimo appunto ma non non ce l'ha non se la prenda io tra le riforme perché qua è un discorso che va affrontato pensando le riforme
Inserirei anche una ripensamento un po'come diceva l'amico Giannone sulla ritmi distrazione dei codici perché qua effettivamente noi abbiamo un sistema talmente garantistico non voglio fare un discorso di lauda Tor tempo esatti ma voglio dire una gli ultimi anni a hanno assistito ad una
Accentuazione degli aspetti garantistici che
Inevitabilmente comporta una allungamento dei tempi di di dei processi basti pensare
Alle notifiche basti pensare al impugnazioni basta pensare assistiva delle garanzie
Per gli addetti ai lavori cito l'articolo quattrocentoquindici bis che quello sciagurato istituto per cui quando si finiscono le indagini prima di andare a viso tutti e attualmente mi consta che ci ci voglia più di un anno per diramare le notifiche come sapete oggi le fatture gli uffici delle Poste e non più ufficiali giudiziari trentesimo e quindi questa già una
Ecco mi avvio a col a chiudere
Voglio dire che il la situazione attuale è frutto un po'di tutta una serie di errori io ero alla fin fine si pagano
L'errore ultimo è stato l'indulto qui è stato accennato io lo vorrei accennare ancora di più somma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata questa concessioni inusitato di un indulto che penso non si sia mai verificato in Italia di ben tre anni secchi di indulto
Anche per reati commessi vent'anni fa nove e io personalmente che dirigo l'ufficio Gip impiego tutti i giorni due ore al mattino del mio tempo
Due ore solo per ricevere le richieste di indulto e per smistare le tre giudici due ore del tempo che servivano solo per questo
Gli errori si pagano si pagano altri errori la riforma del giudice unico io ho fatto dodici anni di presidenza del dibattimento e abbiamo constatato che l'avvolge dice uno non ha dato nessun risultato io mi ero permesso di scrivere parlo sui temi di due altri processi e questa è la mia opinione il mio permesso di scrivere anche un piccolo pamphlet che però varie Vittorini hanno respinto perché dici lo hanno ritenuto troppo crudo anche perché il titolo era gli asili non volano e cioè nel senso che io ritenevo che la riforma del giudice unico
Si proponesse di far volare gli asini è i giudici non sono asini però non volano
Chiudo dicendo che sono grato a Marcello Maddalena non perché io mi voglio professare la sua idea
Non il riserbo che in questo momento comporta la mia il mio ruolo non mi induce a parteggiare né per l'uno e per l'altro però ritengo questa occasione molto ben disciplinata anche da voi avvocati di cui vi ringrazio
Costituisca un atto di impudicizia etica cioè una volta tanto stiamo togliendo un velo commettendo non un atto con disvalore morale ma un atto di profonda e ti criticità giuridica
Chiudo Emil chiedo scusa della mia prolissità con un altro piccolo un suggerimento al professor Kostoris ma tutti noi
Per cui tra le piccole riforme che potremmo anche cercare di adottare per snellire il carico dei processi
E mi riferisco proprio i reati familiari no
Calmiamo la litigiosità delle parti
Gli avvocati in questo io l'ultimo processo che ho fatto come giudice monocratico perché noi in dibattimento facevamo di udienze monocratiche udienze collegiali le direttissime
E quindi facevano così ci spezzavano ebbene l'ultimo processo qui ho avuto l'onore di di a vere di gestire era una una lite tra marito e moglie poi conclusasi alla fine con il ritiro delle querele di tutti però per arrivare a questa conclusione ci sono volute sette udienze quarantacinque testimoni
Quattro avvocati dopo di parte civile e due delle in ecco questo voglio dire se magari quando le parti fossero andate dagli rispettivi legali e gli avvocati avessero detto guardate
Fate pace ecco probabilmente non si può non non si sarebbe fatto perdere sette udienze inutilmente ringrazia
Se non ci sono altri interventi possiamo allora dare la parola per un giro di repliche
Volete replica anche voi
Possiamo dare qualcosa Damiani che poi deve allontanarsi Boyle senza
La parola passa grazie scusate perché poi le ferrovie incombono alcune cose per chiarire anche alcuni aspetti del mio intervento che sono stati un po'schematici
Io non ho parlato di abbandonare necessariamente precipui obbligatorietà devo dire che proprio perché ho cercato di analizzare la questione da un punto di vista descrittivo
Mi sono ho cercato esclusivamente di mettere diciamo così in in luce che l'attuale assetto
Non facilita una applicazione diciamo così ampia del principio di obbligatorietà
Dato naturalmente il fatto che fra obbligatorietà e discrezionalità non c'è una posizione assoluta ma ci sono semmai delle diciamo così delle de de degli è una sono gradazioni progressive
Quindi per carità lasciamo lì però teniamo conto che oggi come oggi i problemi ci sono
Il
Ecco dal punto di vista delle delle riforme io sono un pochino invitare un attimo la prudenza per due motivi prima motivo motivo di ordine politico generale
Io non credo che di questi tempi legislatore riesca a produrre qualcosa di sensato di razionale in questa in questa situazione di oggi forse fra qualche anno ma per ora togliamoci dalla testa ci sono c'è una situazione tale che non credo sia possibile poi c'è un altro aspetto su questo io mi ricollego all'intervento torna Rini su cui concordo prima di toccare qualcosa è meglio sapere molto bene come le cose funzionano e noi lo sappiamo fino a un certo punto è vero sì stiamo andando ci stiamo muovendo
Ma spesso il diavolo è nei minimi dettagli finiamo diciamo così prigionieri di diavoli facendo io su quindi sulla grande riforme sono estremamente prudente
Quello che è importante comunque anche nei confronti della classe politica e del Parlamento e che secondo me sì sviluppi un dialogo maggiore all'interno di tutte le professioni giuridiche questo per questo questo convegno oggi importante come altre come altre iniziative
Bisogna che fra magistratura e avvocatura in modo particolare si ricrei un circuito di dialogo e di scambio perché in quel caso qualora almeno su certi punti
Si arrivasse a diciamo così a delle proposizioni più o meno unitaria credo che dal punto di vista classe politica la risposta sarebbe diversa
Quindi anche tutta una serie di aspetti che riguardano la procedura eccetera eccetera reclutamento e così via io credo che dovrebbero richiedere una dialogo maggiore alla fine alla fine i vantaggi di trovare dei compromessi su certe questione supererebbero di molto
I costi questo è un aspetto lega l'esempio quello classico il famoso discorso alla separazione delle carriere che andrebbe secondo me è collegato alla riforma del reclutamento ma questo è un aspetto su cui ci ha ci siamo ci siamo qua quindi se devo dire quindi per concludere è importante il discorso della del dalla presa di tutti gli attori dei giudici del personale amministrativo è importante non solo perché questi problemi si affrontano solamente all'interno del sistema giudiziario su compreso ma anche perché si si crea se si sviluppa un maggiore coordinamento all'interno delle professioni giuridiche dei primi degli attori che lavorano nelle dentro sistema giudiziario allora è più probabile che certe soluzioni alla fine troveranno uno sbocco ecco voglio dire semplicemente per cose grazie
Oltre forse voleva dire qualcosa dicono solo una parola di adesione a quello che ha detto il dottor Giannone a proposito perché la prescrizione cioè effettivamente la prescrizione e molto da valutarsi in modo molto differenziato a seconda che vi sia una sentenza di condanna di primo grado non vi sia nessuna sentenza di condanna c'è un vuoto Perricone il trascorrere del tempo senza processo e un conto è il trascorre tempo con una sentenza di condanna
Ecco mi sembra che questo sia un punto fondamentale di una riforma ragionevole può anche tollerare che i termini sono ridotti così come sono stati oggi ridotti però occorrenti al momento della sentenza di primo grado con l'impugnazione della difesa
Sia messo un termine alla prescrizione comunque debba ricominciare ex novo senza particolari tagliole nei suoi confronti questo è un aspetto Bardo l'altro aspetto che potrebbe essere oggetto di una riforma non particolarmente traumatica
Le quello che alcuni settori come il diritto penale di famiglia tanto per intendersi venissero affidati a dei giudici di pace questo potrebbe essere una riforma e che potrebbe essere compiuta certe giudice di pace non sono è tutto tutto si può però in sostanza si tratta anche di qualificare dei nuovi giudici che debbono aveva una funzione più di carattere mediatico e conciliativo rispetto quella che la giurisdizione ITO ristrettissimo diritto che deve essere pronuncia poco giudice ordinario
Per il resto son d'accordo con collega Guarnieri prosegua Nieri che vere e evitare di possibile nuove riforme perché a forza di riforme
Io credo che si sia creato un un tessuto talmente complesso talmente difficile da governare che sospeso il generatore di diatribe di questioni di ritardi tutto qui granate
Dottor Maddalena
Si verifica non sa
Sei dell'ultimo ma non ultimo poi sensorio professor Kostoris ma non si non se l'input no io
Solo un una battuta
E cioè la prima sottolinearne io credo che venga almeno per gli uffici di procura ma sicuramente per gli altri uffici giudiziari
E a ed è stato appena accennato il problema del personale amministrativo
Cioè della quantità del personale amministrativo
Perché venuto fuori è venuto fuori in maniera vorrei dire persino sorprendente come vi siano tutte belle fasi di accumulo che dipendono come il magistrato firmato il provvedimento
E che la carenza di personale amministrativo
Non consente di sviluppare sotto questo profilo io debbo dire che
La distribuzione del personale amministrativo tra i vari uffici giudiziari di fatto in modo del tutto irrazionale perché rende come base di riferimento dei numeri assolutamente inaffidabile e in
Non sto a dimostrarlo qua non mi sarebbe molto facile ma
Sicuramente contrassegnato da quella a casualità e da quella improvvisazione che ha fatto sì che ha per esempio alla Procura della Repubblica di Torino fossero tolti i tre persone
Di personale amministrativo per darla alla procura di Pinerolo alla procura di Alda la procura di Ivrea dove si fanno delle iscrizioni che a Torino si è rinunciato a fare che per mancanza di personale amministrativo
Ultima cosa sul personale perché ci tengo molto io trovo estremamente
Uno dei problemi più urgenti e quello di
Evitarli quella subì istituzione di mansioni in sei sette otto categorie che comportano una serie di problemi infiniti nella gestione del personale amministrativo e al momento mi limito a dire questo
Ultima cosa
Sono molto contento di aver sentito perché sono d'accordo con non solo con il collega Giannone ma dall'avvocato Konko che insomma uno dei punti e dei nodi da affrontare e quello della prescrizione
Perché francamente come ho detto io vedo pochini imputati che rinunciano alla prescrizione e francamente vedo pochi avvocati che difendono l'abolizione della prescrizione su pagato un certo grado mi fa piacere l'abbia fatto il presidente dell'ordine degli avvocati di Torino
Ma mi pare che l'aspetto positivo di questo incontro sia il tentativo non so se il primo uno dei primi comunque ecco la sensazione di un esterno e che si voglia cercare di capire le ragioni e uno dell'altro questa è la cosa più importante per far funzionare della giustizia che ognuno si spieghi con onestà ognuno dica con onestà quali sono i problemi che incontra
Si confronti con i problemi dell'altro in quelle un po'è un po'quello che diceva
In uno degli interventi un magistrato di cui adesso non non ricordo il nome ma sostanzialmente ecco nessuna pretesa di autosufficienza di nessuna categoria questo mi pare molto importante
Poi mi pare
Anche
Importante che
Questo problema della prescrizione proverà prescrizione ovviamente richiederebbe un convegno apposito ma sicuramente ecco noi abbiamo una coperta stretta dobbiamo saper rinunciare a qualcosa forse la prescrizione potrebbe essere un terreno negoziabile
Una prescrizione processuale che sia appunto collegata a concerto avanza mento o meno del del processo
Poi mi pare che sia venuto fuori un problema che noi non abbiamo toccato perché forse l'abbiamo un po'presupposto ma mi pare che a un certo punto sia venuto fuori è compatibile il principio di obbligatorietà con il processo accusatorio e beh dobbiamo cercare di renderlo compatibile la coperta sicuramente stretta o la si tira da una parte la si tira dall'altra per questo dico che la prescrizione può essere sicuramente una buona valvola di sfogo
Ma
Dobbiamo cercare di rendere compatibile i canoni accusatori con l'obbligatorietà sia pure controllata almeno come come ideali come principi su cui mi pare che tutti siano d'accordo anche se poi ci sono diverse vedute sul come
E sull'organizzazione soprattutto a un certo punto compare è comparso in uno degli interventi compare anche nella nella circolare Maddalena un riferimento all'articolo quattrocentoquindici bis che sembra diventato lettura una fase processuale
Fino a poco fa l'articolo quattrocentoquindici bis non esisteva allora si può forse discutere se se crea un problema così grosso
Un certo punto si era discusso sull'udienza preliminare quando non filtrava se l'ha detto ma assenso mantenere l'udienza preliminare se non filtra visto che è una fase richiede tempo
Alla fine si è cambiato il criterio in modo che filtri di più e allora può avere senso mantenere questa fase anche se i tempi morti sono sono biblici e quindi questi andrebbero sicuramente ridimensionati perché proprio sui tempi morti che poi si gioca
Il discorso della ragionevole durata del processo né sui tempi e sui tempi morti
Io non lo so perché appunto sono in un altro sono impegnato su un altro fronte dovete dirmi voi i tempi morti come si possono eliminare organizzativamente mi ha sorpreso che non si sia poi parlato raccolto un poco il discorso che avevo fatto sulla irrilevanza del fatto a me pare che possa essere un criterio deflattivo non trascurabile
Forse di più ampia portata ora mediazione perché la mediazione serve solo per settori abbastanza limitati
Queste invece potrebbe forse è sfoltire abbastanza mi pare invece che ci sia un certo favore alla fin fine per i criteri di priorità ne prendo atto vorrei solo sapere
Chi poi alla fine criteri di priorità cioè e faccio un piccolo inciso se mi è consentito minimo minimo
Non sarebbero quelli della circolare i criteri di priorità per il quelli riguardano il passato i criteri di priorità propriamente dette riguardo al futuro come si è si è detto benissimo allora chi li pone questi criteri pone il Parlamento con i problemi che i cui accennavo oppure li pongono i singoli uffici
Certo rendono palese questo l'organizzazione del singolo ufficio ma prima di tutto sono pubblici li conoscono tutti questi criteri
E punto due e come la mettiamo con il principio di uguaglianza se un ufficio detta certi criteri un altro detta altri criteri ci troviamo come gli staterelli medievali dove è passata una barriera di confine nel ne troviamo un'altra
Ecco l'articolo duecentoventisette del decreto legislativo cinquantuno perché non ha avuto problemi di costituzionalità ma secondo me perché non era in contrasto col principio di obbligatorietà e non lo era per un motivo molto semplice
Che lì non c'era a rischio prescrizione
Perché lì si diceva i c'è un no c'è un dies a quo e oltre allora si può esaurire prima ciò che
Come allora fatta per dire che abbiamo prescritto sulla base del duecentoventisei sessioni però li li li non non è che andavano su binario della prescrizione necessariamente per un flusso continuo di notizie no perché erano cose pendenti ormai come da noi appunto molto molto simile a quello del passato mi è tutto cui alcune riflessioni sparse
Questo punto
Non sono le mie non è la mia è una relazione di sintesi era prevista un po'pomposamente ma io veramente non sono in grado di farla non il tempo non è più molto però ecco se permettete qualche considerazione finale qualche considerazione finale che tra Est cerca di trarre spunto dal dibattito anche se inevitabilmente Phil terrà anche qualche mio pregiudizio qualche cosa che che mi porto dietro da da da qualche anno da qualche decennio
Ecco la prima constatazione è quella di una convergenza su alcune cose non non sarà un non sarà esaustiva questa mia chiacchierata finale certamente lascia fuori molti aspetti che invece sono avvenuti fuori dal dibattito e tra l'altro appunto non non c'è bisogno di recapitata laico
Ma grossa convergenza forse dirette scontata però non poi così scontata come poteva essere sui valori non erano stati indicati all'inizio valore della legalità
Il valore dell'autonomia del Pubblico ministero il valore dell'uguaglianza tra i cittadini
Un'altra constatazione
Lignee eliminabili Lita di certi spazi di discrezionalità nell'attività del Pubblico ministero nella gestione dell'azione penale questo anche il più strenuo difensore dell'obbligatorietà credo che non possano negarlo
Si è Dario sia distinto a cominciare da professor Kostoris strana discrezionalità tecnica una discrezionalità politica
Io condivido direi l'opinione di Guarnieri che diceva che è vero la distensione c'è ma non sempre poi a facile riconoscerla nei fatti e molto facile poiché si gli schizzi
Che passi ma anche non non in malafede non uno stiamo facendo un discorso in una sede credo che proprio il dibattito di tutto questo incontro di questo pomeriggio dimostri come ci si possa confrontare civilmente
E senza presupporre nell'altro l'avversario addirittura il nemico
Perciò però credo che possa passare nei fatti quasi inevitabilmente in quella che dovrebbe essere discrezionalità tecnica
Avere nel sottofondo certe valutazione di ordine lato sensu politico anche qui parliamo di politica non nel senso di politica partitica ma comunque cioè del credo che ci sia e sia uniti nel bilancio
Grosso conta di Bucalossi contributi son venuti nel senso del dello sforzo di ridurre Eddine frenare questa discrezionalità credo che sia un una cosa importante da qualunque punto di vista ci mettiamo è stato detto giustamente non ripetiamo insolito
Discorso credo che tutto il l'incontro di oggi non sia stato soltanto nel senso sì o no all'obbligatorietà no
Però non cerchiamo in ogni modo di ridurre in frenare ridurre ecco alcuni su alcune cose credo ci sia sia abbastanza scontata la la l'opinione comune su altre no
E tra queste metterei la stessa depenalizzazione in effetti anch'io sono dell'idea che in parte si sia già almeno per certi settori raschiato il fondo del barile
E comunque rimangono i problemi e forse se posso aggiungere un'osservazione da che che chi opera concretamente potrà subito smentirmi però la mia sensazione è che di una cosa che non è venuta fuori mi pare
E che comunque certe volte la depenalizzazione non fa che scaricare su altri settori della giustizia
I problemi tanto più quando come è stato fatto con le leggi precedenti si circonda a torto o a ragione si circonda poi il l'illecito di penalizzato quasi delle stesse garanzie dell'illecito penale perciò non vediamo io sono sempre un po'
Un po'perplesso è un po'un una uno slogan no alla depenalizzazione certamente nelle argomentazioni di Roberto Kostoris non era non era un uno slogan ma qualche volta diventa
Lo slogan per cui quasi la panacea
Credo che per per le ragioni molto serie che ha detto il professor Kostoris
Bisogna approfondire e soprattutto resisterà certi rischi di ripiena Lizza azione ebbero dovuti a a fattori emotivi a tante cose non non sto dicendo che che va tutto bene nell'attuale mappa per carità lontanissimo da me dire questo
Credo che non ci si possa illudere di Nenni voleva credo Tirolo Kostoris di risolvere certi problemi con la depenalizzazione
Anche per non spento scaricare su altri settori i problemi che esistono nel penale
Ecco ho constatato un largo consenso che non credo di facciata largo consenso forse al di là delle aspettative al mantenimento come principio del principio di obbligatorietà dell'azione penale
Insieme alla consapevolezza dei margini di irrealizzabilità del principio stesso scusate se può sembrare un po'provocatorio ha detto in questi termini
Io sto anch'io diceva Marcello Maddalena che mi ha abituato a parlare semplice che forse non sono più non son capace di parlare sempre ma sono un po'rozzo nei miei
Nelle mie considerazioni obbligatorietà per me vuol dire obbligatorietà dire o essere obbligati a far qualcosa
Quindi mi pare che non sia tanto conciliabile con scelte molto molto discrezionali e perciò io credo che comunque sia importante questa consapevolezza io sono solito dire
Che il principio di obbligatorietà a dei grossi meriti e qualche inconveniente no AV soprattutto nel nostro Paese ha avuto e ha dei grossi meriti non tanto come freno all'arbitrio dei pubblici ministeri quanto come io lo l'espressione spesso lo scomodo scudo principio perché la torta è uno scudo del magistrato contro i potenti e i prepotenti non contro quelli che potrebbero
E ok non solo potrebbero detto al condizionale fosse fa un po'sorridere il condizionale
Cercare differenti di dire queste cose le mettiamo da parte e così via a qualche inconveniente ha degli inconvenienti soprattutto per la rigidità con cui è scritto nella nostra Costituzione
Io sono sempre un po'un po'freddo quando mi si dice che solo l'articolo centododici può garantire l'eguaglianza può garantire l'indipendenza del pubblico ministero può garantire
La legalità perché mi domando se in tutti i Paesi del mondo non ci si preoccupa dell'uguaglianza non ci si preoccupa dell'indipendenza di fronte al potere politico non ci si preoccupa della legalità
Io credo che sia un modo con cui e soprattutto per come è stato interpretato fino a qualche anno fa ma forse proprio per come formulato ha avuto qualche inconveniente proprio nel freno a certe operazioni di politica legislativa
Non dimentichiamoci giustamente Roberto Kostoris ha richiamato il problema dell'irrilevanza del fatto della tenuità ed è nella legge minorile
In nome del principio di obbligatorietà dell'azione penale si è voluto che non fosse possibile l'archiviazione per quel quella su quella base ma si è dovuto costruire la sentenza di proscioglimenti va sostanzialmente a fare lo stesso il processo in contrasto con quella che è una politica e criminale di
Cercare di tenere il minore più lontano possibile dal vero e proprio processo penale
Allo stesso modo il principio di obbligatorietà è stato invocato spesso come Rimini come freno a operazioni di mediazione di conciliazione che partono dall'inizio certo nella legge sul giudice di pace abbiamo trovato che queste remore sono state solo superate non so se e perché
Sì perché davvero il principio di obbligatorietà è compatibile se letto per quel che vale con quelle operazioni o perché si è fatto una
Una felice opera di Ortopedia e gli si è dato un significato che forse non è proprio quello letterale
Mi va bene lo stesso ecco per me l'importante
è che misti sia un largo consenso un argot consenso a mantenere i valori che stanno dietro al principio di obbligatorietà perché ha giustamente mi pare fosse Guarnieri che diceva
Guardiamo il principio è un mezzo rispetto al fine valori su cui ripeto al di là di quello che si poteva pensare c'è stato un mi pare un coro unanime in questa sede
Autonomia della della magistratura tutta compreso il Pubblico ministero
Eguagliato di cittadini Print legalità sostanziale quando ci siano quelli rispettati questi valori gli strumenti poi si possono discutere va bene anche la formulazione
Come quella del centododici purché la si interpreta in modo da non essere freno a certi tipi di operazione
Ecco è rimasto forse qualche aspetto sullo sfondo nero Indeco uno per esempio altri valori no meglio è stato richiamato comunque quando si è parlato di controlli si è accennato anche al controllo giurisdizionale anzi si è
Non so se a torto o ragione comunque lamentato che non ci fosse un dei giudici qui a questo tavolo comunque credo che il
Il dibattito sia poi stato pieno e proficua anche da questo punto di vista ecco contro la giurisdizione di nuovo rendiamoci conto che non è mica una cosa così scontata per l'archiviazione in tutta Europa quindi un problema di armonizzazione con le con me
Scelte deve del resto d'Europa si porrà io credo che sia sia un grosso una grosso valore questo anzi se andiamo a leggerci il i resoconti dall'assemblea costituente in realtà quando hanno scritto il principio di obbligatorietà pensavano essenzialmente a
Costituzionalizzare il sistema che era stato reintrodotto nel quarantaquattro cioè ammettere controllo cosa che se si legge così in astratto un'ultima cosa c'entra no invece attraverso il controllo a me m'hanno detto
Sì attua davvero il principio di obbligatorietà perché teniamoci conto che prima rendiamoci conto del principio di obbligatorietà era messo da Manzini dal sotto il fascismo tutti dicevano che c'era il principio di obbligatorietà
Poi chi lo controllava era il procuratore generale poi in definitiva il ministro
Allora
Vediamo e anche queste cose sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista di che cosa significano le cose no ecco io mi domando contro le giurisdizioni incontrano giurisdizionale che va benissimo mi sembra importante tenerlo
C'è la domanda sempre pervenire ai dati empirici no che giustamente richiamati quanto è reale quanto è reale il controllo giurisdizionale
E questo non perché ci voglia
Il credo che non tutti non tutte le notizie di reato sono uguali non tutti processo uguale a me va benissimo la con l'archiviazione per liste quando si tratta delle delle denunce di furto d'auto che si fanno solo per avere la
La
Come si dice la la sicura di gala garanzia di fondare un sicura azione per altri casi mi va meno bene mi andrebbe meno bene mi andrebbe meno bene
Credo che non sia stato almeno così come piccolo di nuovo piccola concessione al narcisismo non è stato di poco momento credo l'inserzione che abbiamo fatto nel Codice di procedura penale dell'opposizione della persona offesa come rimedio
Per
Eventuali insabbiamenti anche solo per noncuranza o per il peso delle cose da parte dei dei giudici allora giudice istruttore oggi jeep non
Ecco comunque credo che questo sia un aspetto da non trascurare i criteri
I criteri ecco io abbiamo sentito anche nella replica dall'amico professor Kostoris una brillante demolizione in parte in parte anche con con molte molte
Dose di ragionevolezza io continuo a ritenere che sia opportuno che si fissino i criteri
Ritengo che si fissino a vari livelli
E non facciamo una caricatura del perché non non l'ha fatta costo è strettamente ma non è un il le indicare delle i criteri di priorità a vari livelli prima il Parlamento poi il Consiglio superiore poi i consigli giudiziari eventualmente e alla fine in ultimi i i i singoli uffici
Non vuol dire dare delle licenze di a delinquere non è dire meno io non lo interpreto così la la problematiche interne a dire
Quest'anno non facciamo non non perseguiremo più queste adesso mi incontra il discorso della circolare Maddalena sud una situazione di emergenza come quella creata dall'indulto ma problema secondo me io probabilmente Donaggio o no irrealisticamente ma vorrei ragionare realisticamente quello dell'allocazione di risorse di fare scelte che privilegino
La il personal allocazione di personale giudiziario amministrativo in certi settori senza lasciare completamente sguarniti gli altri mi pare che già si faccia con i pool no queste cose allora io credo che sia in quella direzione che no ai vari livelli si vada a
A incidere
Che non è la stessa cosa che depenalizzare è tutta un'altra cosa
Non non è perché si dice Costa Wieser riproposto quest'argomento Itza allora se il Parlamento volete penalizzarle penalizzi no perché non si dà penalizza il furto no però si possono dare delle indicazioni
Via via più concrete per per arrivare a questo come dico si danno in poi in tutti i Paesi del mondo perciò non vedo perché da noi ci debba essere da un lato l'obbligatorietà teorica
E dall'altro la più assoluta libertà poi del singolo magistrato credo che bisogna trovare degli degli aspetti delle delle dei filtri intermedi
Come non lo sto non è facile dirlo come non è facile dirlo credo che bisognerà un popolo accedere anche per sperimentazioni e in questo senso non è la mozione degli affetti ma comunque credo che il lavoro che è stato fatto in genere si dice sembra circolare Zagrebelsky ma mi pare ci fosse dietro una circolare Pieris no
Forse o insieme o prima o dopo che viene sempre dimenticata per tanto per dire qui
Ecco e allora queste quindi non non dimentichiamo questi aspetti ecco semmai la se mi date ancora un due minuti la
Se mi date ancora due minuti Research
Secolare Pierri ecco
è che c'è la oblio della memoria perché ecco comunque una questa selezione no pesa selezione ecco quello che mi pare sia rimasto un po'sullo sfondo se non per un aspetto che è stato invece richiamato giustamente più volte che è quello della prescrizione no
Ecco io credo che liberamente il compito grosso che tre immane che rimane che c'è da da cui da assoldare quello di evitare che l'alternativa sia repressione impunità cerco di spiegarmi la un nella forse nella nostra cultura
C'è troppo che quando non si fa il processo vuol dire che non si fa nulla sì dall'idea che che si lascia e come in pool come impunito il furto tanto lo scippo alla vecchietta e di tenue di di Tenno importanza però per la vecchietta fosse molto più importante che certi reati infantili grossa criminalità economica no
Allora e credo che da questo punto di vista con tutti i difetti di nuovo la legge sul giudice di pace possa in andare un'indicazione indicazione nel senso che la
L'non esercizio dell'azione penale perché poi si tratta di quello dal costruiamo ma come condizione di procedibilità come condizione non punire come causa di non punibilità ma comunque è poi sostanza quello che per qualcosa che sarebbe un reato non si procede no perché nella sostanza è questo il dossier non si
Si trova il meccanismo il marchingegno giuridico ma è quello ecco non si procede ma si fa qualcosa ecco che allora di nuovo credo che non sia da buttare via il discorso della mediazione della conciliazione di queste cose che che cerchino di non fare arrivare alla prescrizione che non lascino comunque l'impunità in questo senso credo che e finisco davvero c'è una però un richiamo al coinvolgimento che va al di là di queste Aule
Perché mediazioni istituti come la mediazione istituti come il lavoro di pubblica utilità non possono stare scritti solo sulle norme e non possono essere affidati scusate mi ai giuristi né ai pubblici ministeri né soltanto agli avvocati richiedono degli operatori sociali
E richiedono quindi un coinvolgimento concreto della collettività al di fuori delle aule giudiziarie questo credo che debba essere posto concretamente non è compito mio io sono un modesto
Scribacchino di cose
Sul che lavora sulle norme siamo stati abituati così son diventato vecchio così però quanto meno la sensibilità spero di averla che ci vuole per secoli perciò ecco e chiudo ripeto non non commozione degli affetti credo che davvero questo
Dibattito abbia questo incontro abbia mostrato lo diceva già Kostoris una capacità di ascolto come mi ero permesso di auspicare come mi era permesso di leggere già nella nello stesso schema che era stato proposto e anche direi ancora allora non solo per la vecchia amicizia mancare concordia disco s'che certe volte c'è stata conclude il Marcello Maddalena diciamo anche grazie Marcello Maddalena come gli sia riconosciuto anche da parte dei critici maggiori
Che comunque ha dato occasione a questo sia pure magari per coprirlo
Di critiche ma ha dato occasione a questo dibattito e grazie a chi ha ha resistito anche questo mio sproloquio finale