La progettazione strategica risorsa essenziale per lo sviluppo territoriale del Mezzogiorno

A Roma ma non solo a Roma
Partire alle dieci per un quarto un convegno programmato per ora e mezza indubbiamente
Non può avere un'affluenza molto molto ampia e mi dispiace
Perché il ministro forse meritava comune
Però certamente daremo importanza conoscenza del del suo intervento con con altri mezzi
Anche perché il ministro deve scappare rapidamente per impegni istituzionali per cui non può fermarsi con nuovi per tutto per tutto il tempo
Comunque saluto soprattutto i presenti
Questo è un convegno conclusivo del progetto Pitagora è un progetto del promosso dalla dipartimento dalla funzione pubblica è durato tre anni sui temi del rafforzamento dalla pubblica amministrazione del Mezzogiorno
Insieme allo staff del ministro abbiamo invitato il tema che dà il titolo alla convegno perché la progettazione strategia risorsa essenziale
Per lo sviluppo territoriale del Mezzogiorno
Ovviamente ringrazio il ministro per i formalisti le innovazioni della pubblica amministrazione il professor Nicolais per avere accolto il nostro invito
Senza indugio di passo la parola per il suo intervento
Grazie moltissimo mi dispiace diciamo del fatto il purtroppo debba andar via Pola
Conosco a volte le abitudini diciamo di una parte di di una larga parte dell'Italia devote ma le gli orari indicati sono solamente veramente indicati quindi non non quelli precisi in cui la per le persone vengono però volevo essere presente in ogni caso anche se non posso stare per molto tempo perché ritengo che questo Progetto e ancora di più e il prossimo
Quadro strutturare il quadro di sostegno nazionale
Che veramente era presente per il Mezzogiorno ma occasione unica
Devono
Essere visti in una luce un po'diversa dal passato
Oggi è abbiamo per il Mezzogiorno un periodo particolare
Cerchi parte
Il il settimo programma quadro europeo
Partono a livello nazionale una serie di iniziative tra cui indusse due mila e quindici parte il quale se n per il Mezzogiorno che per il Mezzogiorno questa volta rappresenti una grande occasione perché le quattro regioni che potranno utilizzare
Questi fondi avranno a disposizione circa cento miliardi di euro in in sei anni che è sicuramente un ammontare di fondi molto significativo e che se ben utilizzati potrebbe veramente potrebbero rappresentare un cambiamento veramente epocale della infrastruttura materiale e immateriale del Mezzogiorno
Quindi il modo di pianificare questi interventi e sicuramente un elemento un elemento veramente cruciale
Io debbo dire insieme a questi abbiamo ancora altre iniziative perché abbiamo la realizzazione delle zone franche abbiamo la realizzazione dell'area di libero scambio euro mentre nel due mila dieci
Abbiamo una serie di eventi e una serie di opportunità che credo che mai nella storia si sono concentrati nello stesso periodo di tempo
Quindi abbiamo bisogno di mettere su una progettazione che guardi come obiettivo quello che dovrà essere il territorio del Mezzogiorno nel due mila e critici
Non dobbiamo fare come nel passato dice il carré di utilizzare questi fondi per risolvere dei problemi contingenti
Dobbiamo essere un po'più ambiziosi e anche nello stesso tempo più focalizzati su quelle che sono le reali necessità per la infrastrutturazione del sud
Per fare questo dobbiamo tener conto di tutta la filiera la governance dobbiamo in in ogni caso tener conto che in questa pianificazioni in questa progettazione l'Europa il governo centrale i governi locali il territorio insieme devono individuare gli obiettivi
Una volta individuati gli obiettivi ognuno avrà una responsabilità di versa né i vari livelli istituzionali ma l'importante è che la pianificazione si è corto concertata suo obiettivo e ben definiti questo secondo me è un punto importante io spesso di con quando mi trovo nella Napoli o alpine altre arie del Mezzogiorno che questa volta dobbiamo riuscire a prevedere quale sarà la nostra situazione la situazione del Mezzogiorno nel due mila e trittici
Di dire cosa vorremmo che fosse il Mezzogiorno il due mila e tredici e concentrarci su un degli obiettivi che ci permettono di raggiungere questa situazione
Non dobbiamo mettere su dei programmi conoscendo le contingenze e la problematica del due mila e sette e questo sarebbe un grande errore
Perché l'innovazione e la tecnologia e i cambiamenti che viviamo ogni giorno ci creano delle delle diverse condizioni al contorno tra quello che vediamo oggi è quello che vedremo nel due mila tredici
E il due mila e tredici per me l'obiettivo su cui dobbiamo puntare la nostra la nostra attenzione per poter iscrivere una pianificazione questo questo passa attraverso una condivisione a vari livelli perché il multilevel governance essenziale non possiamo pensare che il Governo centrale può decidere Luís che cosa dovrei essere la Calabria i miei prossimi anni abbiamo bisogno di farlo insieme però abbiamo bisogno di mettere appunto delle regole certe
Che tutti devono seguire dobbiamo renderci conto che gli errori che abbiamo fatto nel passato non li dobbiamo cancellare ma la dobbiamo utilizzare come dei delle indicazioni e dei modi che non dobbiamo più dei dei problemi che non dobbiamo più avvenire
Nel passato i pit per esempio di cui parliamo oggi hanno rappresentato concettualmente un interessante modo di coinvolgimento del tessuto locale
Praticamente una parcellizzazione di interventi questo è sicuramente una cosa che oggi non ci possiamo più permettere
Oggi abbiamo bisogno di individuare pochi obiettivi chiari e su questi pochi obiettivi
Diciamo non solo utilizzare i fondi del QSN ma utilizzare anche tutti gli altri fondi che sono disponibili i disponibili in questo periodo perché su questi obiettivi che noi dobbiamo puntare per il grande cambiamento l'infrastruttura sotto e per fare questo abbiamo bisogno di scrivere un piano strategico io credo che come modus operandi anche a livello di governo io sempre quando sir quando ho fatto l'assessore regionale che adesso faccio il ministro ho sempre utilizzato
Una una procedura di di individuare chiaramente degli obiettivi condivisi individuare gli obiettivi individuare la strada per raggiungere l'obiettivo e permettere a tutti a tutti i cittadini di monitorare continuamente i passi in avanti debbo dire che siccome il sistema è in grande evoluzione siccome non possiamo oggi essere sicuramente convinti di quello che potrà essere l'obiettivo finale noi abbiamo bisogno di fare aggiustamenti continui lungo la strada
Ma l'obiettivo finale deve essere chiaro
Allora io ritengo che il Mezzogiorno abbia un grande ruolo
Nel futuro e Fossa sempre di più averlo inno una
Economia della conoscenza in cui la infrastruttura immateriale può rappresentare un elemento essenziale per la crescita mezzogiorno e sicuramente l'aria del dell'Italia con il maggiore numero di giovani
Al sicuramente la rende l'Italia con un grande numero di università con molti centri di ricerca abbiamo una posizione forte da un punto di vista di produzione della conoscenza
Abbiamo delle criticità
Abbiamo uno delle criticità che comune al nostro Paese e che i produttori di conoscenza e gli utilizzatori di conoscenza generalmente non sono tra di loro collegati e questo è un punto che abbiamo bisogno di risolvere
Perché abbiamo bisogno oggi di ridurre il tempo di trasferimento della conoscenza prodotta
Alla conoscenza utilizzata dobbiamo tendere a ridurlo a zero quindi dobbiamo inventarci dei modelli di interazione tra i produttori riconoscenza agli utilizzatori di conoscenza
Uno dei modelli di interazioni che riducano al massimo il tempo di trasferimento questo è una prima cosa da fare e non possiamo trasferire soluzione
Perché le soluzioni sono fortemente dipendenti dalle condizioni al contorno
E quindi abbiamo bisogno di sviluppare i nostri modelli abbiamo bisogno di mettere a punto dei modelli adeguati al tessuto in cui noi stiamo lavorando poi abbiamo bisogno che il mondo della ricerca sia capace di aggregarsi
Perché oggi il successo di un trovato scientifico e determinato anche forse principalmente dava poi dalla capacità di integrare conoscenze
La noleggi Integration diventa un elemento essenziale per il successo di questa conoscenza trasformata in prodotto
Ed è quindi abbiamo ancora bisogno di sviluppare dei modelli nuovi di aggregazione non possiamo pensare ai dei rapporti tra la ricerca pubblica e il e il privato imprenditore
è che avvenga in un rapporto one to one
Questo può andare bene per cose molto specifiche può essere buono per un'attività di consulenza ma se noi vogliamo pensare a una infrastrutturazione di un territorio
In cui lega la parte innovativa sia l'elemento essenziale per lo sviluppo abbiamo bisogno di inventarci dei sistemi che da un lato mettono insieme i produttori di conoscenze anche se il provenienti da discipline diverse
Dall'altro mettano insieme gli imprenditori che in qualche modo si colleghino conquisti
Quindi abbiamo bisogno di essere noi stessi creativi
Non dobbiamo chiedere creatività soltanto ad imprenditori o soltanto ai nostri
Professori o non si ricercatori abbiamo bisogno noi pubblici amministratori di a bere una capacità creativa di un sistema che è diverso del sistema che c'era prima
Non abbiamo più dei riferimenti chiari abbiamo bisogno di svilupparli dei riferimenti in un sistema in non è una grande evoluzione in passato noi potevamo pensare anche a delle previsioni utilizzando una regressione lineare su nuove conoscenze sua attività diciamo che che va andavano avanti nella ricerca oggi non è più così perché abbiamo delle discontinuità abbiamo discontinuità in molte delle tecnologie io vivo il le nove molto le riforme della della pubblica amministrazione ma le riforme della pubblica amministrazione fino ad oggi lo hanno utilizzato un sistema
Vidi pazzo Constitution nell'applicazione dell'information technology dell'information technology
Cioè hanno utilizzato un sistema di di il semplice trasformazione di attività cartacea degli o di diciamo di sì tecnologia cartacea con una tecnologia informatica
Quindi passiamo dal protocollo cartaceo protocollo informatico dal flusso documentale cartaceo flusso documentale informatico e così via da dalla dalla carta d'identità diciamo in più sulla carta e quelle invece in plastica
Ma non abbiamo ancora veramente vissuto la reale trasformazione di una pubblica amministrazione che progressivi progetta pensando informatico
E questo è il grande salto
Questo è il grande salto perché in un momento in cui una tecnologia viene veramente vissuta viene veramente condivisa allora tutte le norme tutte tutte quelle che sono
Diciamolo i procedimenti vanno cambiato sostanzialmente in un sistema ideale di una pubblica amministrazione informatizzato interoperabile ma non avremmo bisogno nemmeno delle leggi Bassanini
Perché l'autodichiarazione non serve io pubblico amministratore ho accesso a tutte le banche dati perché io ho bisogno di chiedere al cittadino di sottoscrivere una dichiarazione che è alto un metro e settanta e che tiene il trenta anni
Non ha bisogno base che faccio un clic ritrovo tutti
E questo è chiaramente un cambiamento epocale dell'organizzazione del lavoro che ha utilizzato al meglio il sistema delle nuove tecnologie e questo questo vale per tutti
Vale per tutti vale per i per i nuovi materiali vale per i nuovi delle nuove d'informatica vale per l'elettronica vale oggi per tutte le tecnologie che hanno avuto una diffusione pervasiva in tutta la nostra vita
Per oggi quanti una persona cittadino che vuole richiedere un'informazione va un ufficio ma perché debbo pensare a questo si può usare la televisione si è fusa il telefonino se può usare un altro sistema di comunicazione e di contatto
Quindi dieci anni fa non lo avremmo pensato a questa cosa oggi dobbiamo progettare pensando a quello che sarà il nostro la nostra vita comune fra dieci anni quando queste tecnologie avranno veramente diciamo pervaso la nostra vita comune questo questo è il cambiamento e così anche per la progettazione di un momento così importante per lo sviluppo del Mezzogiorno questo è un momento cruciale dopo questo periodo non avremo altre
Confluenze convergenze di di di fondi e di sostegno come lo abbiamo adesso oggi se facciamo un conto di quanti soldi stanno arrivando sul Mezzogiorno abbiamo paura abbiamo solamente preoccupazione di non sprecare ma abbiamo però per questa ragione una necessità di progettualità che fino ad oggi non abbiamo visto
Non possiamo pensare di progettare un cambiamento
In diciamo pensando che i nostri progetti sono la ristrutturazione di una piazza o la costruzione di una di una fontana oppure il rifacimento di di un di un marciapiede non è questo
Oggi è un momento molto diverso quindi non dobbiamo lasciarci prendere da quelle che sono le esigenze diciamo del momento e dobbiamo pensare a che cosa noi dovremmo fare quando nel due mila e tredici entreremo in Europa in modo veramente significativo e fortunatamente non saremo più obiettivo
Perché essere obiettivo uno molti lo pensano che sia un grande vantaggio perché abbiamo cento miliardi di euro ma essere Obiettivo uno significa che siamo dei diversi
Significa che abbiamo un handicap significa che abbiamo delle difficoltà
Perché altrimenti non non avremmo questa grande tipi di Siemens rifinanziamento è questo deve essere considerato una difficoltà deve essere considerato un handicap da superare deve essere considerato un'occasione per ritornare ad essere normali
In un in un Europa che esche compete quindi io ritengo che oggi abbiamo una grande responsabilità l'abbiamo a tutti i livelli
L'abbiamo a livello centrale l'abbiamo a livello regionale e porse principalmente a livello regionale lo abbiamo a livello territoriale
Perché abbiamo bisogno di coinvolgere gli attori ma abbiamo bisogno di una regia forte una regia che abbia dei valori molto chiari che abbia una grande trasparenza e una grande capacità di concentrare gli sforzi su obiettivi condivisi
Io ringrazio di questa occasione
Che ho avuto oggi chiacchierare di un po'di quello che dovrà essere il nostro futuro e debbo dire non mi stanco mai di di trasferire alle varie alle quattro regioni Obiettivo uno che si trovano in questa occasione
Che tre che oggi si trovano a vivere questa opportunità così importante
Di non lasciarsi prendere dalle contingenze anche di tipo un po'
Elettorale che possono nascere in questo periodo
Abbiamo veramente bisogno di di pensare in grande abbiamo veramente bisogno di essere ambiziosi io spesso dico che queste sono cose che sanno fare meglio i giovani che gli anziani
Degli perché i giovani hanno ancora l'abitudine di sognare gli anziani non lo sanno fare più
Ma io credo che questa volta avremo bisogno insieme di sognare un futuro diverso abbiamo bisogno di fari assieme un grande passo
E abbiamo bisogno di puntare insieme a questo grande cambiamento per il Mezzogiorno grazie
Ringraziamo il ministro per il suo intervento e soprattutto per l'attenzione che ha dimostrato che sta mettendo su questo problema
Che è un problema di di di di di importanza cruciale per i prossimi anni per il Mezzogiorno d'Italia per rilanciare un una condizione di compartecipazione allo sviluppo
Io ringrazio anche il l'onorevole leoni vicepresidente della Camera della sua presenza
Lo prego di starci alcune parole di saluto sì anche qua ricordo dopo spiega il microfono cioè prego contro ringraziamo il ministro che come preannunciato
Vi ringrazio
Sono lieto di rivolgere questo mio breve saluto ai rappresentanti del governo delle regioni a tutti i partecipanti al convegno vi chiedo anticipatamente scusa se dopo questo saluto dovrò lasciare il convegno ma in corso
Le votazioni sulla decreto legge sulle liberalizzazioni a tra poco scatta il mio turno di presidenza
Il tema del convegno odierno assume un rilievo particolare
L'allargamento dell'Unione Europea Paesi con economie ritmi di crescita e di prodotto meno intensi rispetto ad altri paesi membri
Comporta infatti un ripensamento complessivo delle politiche di coesione
E inevitabilmente una diversa distribuzione delle risorse finanziarie da destinare agli interventi di riequilibrio territoriale
Con un prevedibile affetto a carico del divario che tuttora persiste tra il sud del nostro Paese e il restante territorio
Appare pertanto quanto mai necessario un supplemento di riflessione sulla stretta correlazione che esiste tre processi di innovazione e sviluppo territoriale
E il ruolo che le istituzioni debbono svolgere in questo delicato ambito tali processi passano necessariamente attraverso la valorizzazione del ruolo di Indirizzo e di progettazione strategica delle regioni
Con il concorso decisivo degli Enti locali e il contributo delle rappresentanze degli interessi
Ma anche attraverso la responsabilità dello Stato nel definire una politica mirate razionale in vista di riequilibrio economico e sociale fra le diverse aree del territorio
La identificazione di criteri efficienti per la definizione degli interventi da finanziarie la sinergia tra gli stessi e il loro coordinamento con le priorità apposta a livello sovraregionale e nazionale
Costituiscono fattori dai quali non è dunque possibile prescindere se non si vuole disperdere l'intervento pubblico in una logica parziale e settoriale
Bisogna infatti evitare un'eccessiva polverizzazione disorganicità degli interventi e degli strumenti integrando e coordinando le azioni dei diversi soggetti coinvolti in una logica di sistema Paese
Occorre poi tenere conto di un'altra esigenza una seria attività di progettazione strategica implica una valutazione attenta dei risultati finora raggiunti
Non solo in termini di efficienza competitiva ma anche e molto in termini di coesione sociale
Accanto ai progetti di qualità e di più ampio respiro diverte diretti verso i grandi settori infrastrutture viarie la logistica l'ambiente la rete idrica
Si pone con forza l'esigenza di indirizzare risorse al consolidamento delle basi sociali e culturali del diritto di cittadinanza a partire dagli snodi strategici della sicurezza
Della tutela della salute dell'istruzione tutti ambiti questi ultimi nei quali il Sud vive e soffre ancora di inaccettabili situazioni emergenziali
è in questa duplice direzione che aspira che auspico possa essere inaugurata una nuova fase della presenza pubblica del Mezzogiorno capace davvero di perseguire con coerenza agli obiettivi definiti dalla Genta di Lisbona
Nella direzione della crescita e dello sviluppo economico sociale e civile del nostro Paese auguro a voi tutti buon lavoro grazie
Grazie
Grazie onorevole leoni
Fare il suo saluto che non è solamente vivo istituzionale ma pieno anche di contenuti e di spunti
Prima o il
Professor bocciare un po'in ritardo quindi sta per arrivare ringrazio il professor vira sì
Va bene
Tanto allora prendo mantengo la parola per per il mio intervento
Che
Parte con un nuovo ringraziamento al ministro e a tutti i presenti
Per aver raccolto l'invito del progetto Pitagora partecipare a questa iniziativa che coincide appunto
Con con con con la conclusione di un progetto che ha ho avuto una durata di tre anni sei anni circa e che è stata condotta con uno stretto contatto con le pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno e sia a livello regionale che a livello comunale provinciale e sub
Provinciale
Il tema che insieme con lo staff del ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione abbiamo voluto individuare per questo convegno è certamente di grande interesse come avete
Rilevato anche dalle parole del ministro
Soprattutto in questo momento per il nostro Paese sono sicuro che dalla tavola rotonda emergeranno idee questioni sulle quali riflettere
Prima di proporre qualche considerazione che deriva dall'esperienza che abbiamo svolto negli ultimi anni
Ed anche per dare l'opportunità a tutti i presenti ricollocare con più precisione questa iniziativa consentiva di fare un breve cenno agli obiettivi e risultati del progetto e all'approccio che ha guidato la nostra attività
Il progetto Pira Agorà nasce alla fine del due mila tre con l'obiettivo di favorire il rafforzamento delle competenze manageriali e strategie delle pubbliche amministrazioni locali in materia di progettazione integrata territoriale il pittore
è un'azione di sistema promossa dal Dipartimento della Funzione pubblica nell'ambito del ponte a Sasso
Pomata s'è un comitato di coordinamento del programma operativo nazionale che coordina tutte le attività di assistenza tecnica e di azione di sistema in i cui destinatari sono le amministrazioni regionali soprattutto le strutture responsabili della gestione dei fondi strutturali
E in modo particolare in quelle locali prevalentemente comuni ma anche comunità montane in qualche caso le Province delle sette regioni Obiettivo uno
Al di là del dovuto riferimento ai dati anagrafici del Progetto mi piace sottolineare che l'intero progetto ha fatto perno sull'analisi territoriali puntuali
Perché si partiva da un'ipotesi soltanto un'approfondita conoscenza delle peculiarità delle diverse aree poteva garantire azioni efficaci
Quando parlo di peculiarità territoriali intendo riferirmi tanto alle risorse alle idee maturate nelle singole aree quanto è anche e soprattutto al reale funzionamento delle strutture locali della pubblica amministrazione chiamate organizzare e guidare i processi di sviluppo
Ovvero intendo riferirmi a quel capitale amministrativo dal livello centrale a quello periferico che nel corso degli anni ha molto contribuito grazie anche all'impegno profuso profuso in attività di formazione
Affiancamento on the job
Ad accrescere e più in generale il così detto capitale sociale di cui le regioni meridionali oggi dispongono
Sin dall'inizio il gruppo di lavoro ha aderito ad un'impostazione che pur non trascurando l'importanza di avvalersi di competenze esterne ai territori meridionali e destinatari quindi dell'intervento ha privilegiato un tipo di attività volto a formare nell'ambito delle amministrazioni locali competenze capacità spendibili in futuro
Parafrasando una nota metafora
Abbiamo cercato di capire quali fossero le canne da pesca più utile ci siamo confrontati con i pescatori locali e insieme abbiamo pescato in altri termini abbiamo cercato di trovare un compromesso fra la necessità di rispondere a esigenze pressanti di carattere tecnico operativo riguardo l'utilizzo soprattutto dei fondi strutturali delle regioni obiettivo uno
E quella di avviare un processo di respiro più ampio capace in prospettiva
Di rendere le amministrazioni in grado di proseguire eravamo all'occorrenza anche di correggere la rotta del percorso tracciato
A fronte di questo impegno risulta naturalmente prematuro tirare le somme del lavoro svolto tuttavia e quanto meno possibile proporre alcune prime valutazioni dell'esperienza
Va ricordato innanzitutto dell'intervento ha riguardato ben trentuno Progetti Integrati Territoriali su un totale di centoquarantadue distribuiti in sette regioni ha impegnato circa novanta esperti quasi sempre selezionati localmente dalle società che compongono l'ente attuatore del progetto ricordo la Bocconi davvero it
Euro Europ Oreste del gruppo oltre al creme che ha coordinato tutta l'attività progettuale
Proprio questo aspetto la selezione degli esperti da coinvolgere le attività ha costituito un momento importante in quanto nell'ambito del Progetto Pitagora è stata creata una banca dati oggi composta di circa mille cinquecento curricolo appartenenti a figure professionali con profili competenze esperienze diverse quasi tutti residenti nelle regioni meridionali
E disposti a al metterà a disposizione il proprio la propria capacità nei confronti della pubblica amministrazione
Da questa da questa banca dati abbiamo attinto per comporre i gruppi di lavoro che localmente hanno svolto le attività di affiancamento ma la banca dati Pitagora è disponibile ad esempio effetti è già stata anche utilizzata per le regioni e le amministrazioni locali interessate individuare profili professionali di cui avvalersi delle proprie attività
Questo è un bagaglio di conoscenze di esperienze del Mezzogiorno che insieme con l'individuazione della Pubblica vendere
Delle sacche privilegiare la pubblica amministrazione del mezzogiorno e cene di grande qualità
Costituisce un tessuto amministrativo da valorizzare da utilizzare per il prossimo ciclo riprogrammazione
Nell'ambito dei progetti di accompagnamento ai tre ai trentuno Pitt e di supporto alle strutture regionali sono state messe in campo attività molto diverse fra di loro
Tutte ideate e condotte sulla base deve specifiche esigenze dei singoli territori con l'accordo dei protagonisti locali regionali e assai spesso progettate anche insieme
Ciò allo scopo di non cadere nell'astrattezza di approcci troppo tecnici e sganciati dalla realtà quotidiana e nello stesso tempo di sfuggire alla tirannia della trasferibilità delle esperienze a tutti i costi
Accanto ad attività più direttamente indirizzate ai destinatari finali del Progetto Pitagora creato anche occasione di confronto più ampio a livello nazionale e internazionale confluite in alcune pubblicazioni una delle quali in distribuzione oggi
Tuttavia forse il lascito principale a mio modo di vedere
Consiste innanzitutto in un piccolo ma importante patrimonio di competenze acquisite
Da giovani esperti operanti nelle regioni interessate dal progetto quelli che hanno imparato a pescare a loro volta potranno insegnare ad altri
E che pertanto rappresentano un serbatoio a cui attingere anche nel futuro
A loro va il mio sentito ringraziamento come al Alessia Salaris che in sala
Responsabile tecnico di tutto il progetto e a Maria Grazia Mazzeo che sul territorio è stato una guida per tutti
In più di un caso si sono raggiunti obiettivi molto ma molto avanzati
Quando ex questo è stato possibile quando vi è stato il pieno coinvolgimento delle strutture amministrative locali intorno a idee e progetti condivisi
Ciò è stato possibile infatti grazie alla collaborazione con le amministrazioni regionali e comunali e alla loro capacità per così dire di saper chiedere
Di saper utilizzare al meglio le competenze che eravamo in grado di fornire nonché di saper coordinare i numerosi soggetti pubblici e privati titolari di attività di assistenza o affiancamento in alcuni casi si era giunta solo tra virgolette una maggiore efficienza della spesa pubblica che pure è un obiettivo molto sentito a livello regionale e locale anche gli si dovrebbe accompagnare ad una più vigile attenzione alla qualità della spesa
Se ciò è stato possibile grazie
Anche da parte nostra alle più
Approfondire conoscenze dei meccanismi che regolano il corretto utilizzo dei fondi strutturali
In alcuni casi ancora ed è fondamentale riconoscerlo il nostro lavoro ha dovuto scontare maggiori lentezze ed ha prodotto risultati solo embrionali intermedi rafforzamento delle competenze
In ogni caso
Se da un lato tutto il gruppo di lavoro ha cercato di mettere i posizione le proprie conoscenze e abilità dall'altro il progetto ha costituito l'importante palestra
Per poter toccare con mano i problemi concreti che incontra l'azione pubblica negli versi contesti
Questo portò gli ha consentito anche a noi di acquisire maggiore sensibilità e affinare gli strumenti di cui disponiamo
Le compresso anche i risultati di un certo rilievo che sono stati raggiunti non devono farci dimenticare però che il percorso da compiere ancora molto lungo e che alcuni significativi mutamenti di scenario potrebbero imporre aggiustamenti di rotta
Negli ultimi tre anni che ci separano dall'avvio di
Di Pitagora infatti
Parole d'ordine come sviluppo locale sono passare al severo vaglio della critica e dei fatti
Interessanti ipotesi volte a coniugare specificità territoriali alla ricerca di scale più adeguate
Alla competizione internazionale suggeriscono di esplorare anche percorsi alternativi è uno sforzo che sta facendo anche il ministero comunica
Raccontato stamattina anche il ministro
Si fa strada un po'dovunque l'idea che della necessità di superare i rischi del particolarismo per abbracciare una visione maggiormente è stata secca
Vediamo dunque al tema centrale nostro convegno cioè dove dove l'aspetto strategico è volutamente messo in relazione al Mezzogiorno
Ci chiediamo infatti se una volta superata definitivamente la visione monolitica delle macroregioni ereditata dalla stagione dell'intervento straordinario
Ma avendo bene in mente che certi dati confermano che alcuni problemi riguardano ancora l'intera area
Ci chiediamo se sia possibile intendere ancora oggi il Mezzogiorno come un unico progetto politico
Ovvero come un progetto un processo di coesione fra le Regioni che possano far crescere un soggetto territoriale in grado di misurarsi con le sfide dell'Europa allargata
D'altro canto la stessa analisi svolta nel quadro strategico nazionale due mila sette due mila tredici
E impietosa nel ricordarci che il PIL pro capite nel Mezzogiorno tuttora nettamente al di sotto delle medie nazionale
Che la qualità dei servizi collettivi assai inferiore rispetto al resto d'Italia
Che il mercato dei capitali e debole così come è sottodimensionato l'impegno pubblico ma anche privato per la ricerca
E che tutto questo allo stesso tempo anche causa ed effetto della presenza radicata della criminalità organizzata in ben quattro regioni meridionali
E tuttavia è ancora vero che come mostrano recenti ricerche il Mezzogiorno è territorialmente più esteso di ben diciassette Stati europei su ventisette
E più popolato di venti Paesi e produce una ricchezza complessiva superiore a quella di venti Stati dell'Unione europea
Ma si presenta nella competizione internazionale ancora comuni insieme scarsamente coeso non ancora pienamente capace di produrre visioni strategiche unitaria
A fronte di questi elementi
La discussione su questi temi non può non tener conto della stesura dei documenti programmatori che ricompresso delineano il quadro di riferimento nazionale macroregionale delle singole regioni
Nell'insieme tali documenti richiamano in più punti e per ragioni condivisibili da necessità per il Mezzogiorno di individuare possibili ambiti tematici per politiche o progetti di scala sovraregionale
Ma sottolineano anche l'esigenza l'esistenza di costi elevati
Connessi alle attività di coordinamento istituzionale e alla difficoltà connessa ad un modello di governance Monti livello non del tutto efficace
Eppure
Sono ormai numerose
Le prese di posizione che indicano in un più efficace coordinamento sovraregionale uno strumento di consentirebbe al Mezzogiorno di sfruttare appieno le potenzialità di svolge un ruolo di snodo nello spazio euromediterraneo
E di piattaforma logistica integrata dei meriti mediterraneo evitando così i rischi di periferiche esazione che potrebbero derivare allargamento adesso dei paesi dell'Unione Europea
Su questi temi credo che si svilupperanno anche le relazioni del professor binario virano e del professor boccia chi ci danno una serie di spunti su cui riflettere anche nella tavola rotonda
C'è in ogni caso un aspetto che accomuna i documenti programmatori fin qui tre disposti ai vari livelli secondo quanto indicato in sede comunitaria e si presentano dovrebbero presentare una connotazione strategica
E l'aggettivo strategia diventato ne ha parlato anche diviso stamattina
è diventato in questi ultimi tempi una caratteristica che contraddistingue tanto la nuova politica regionale quanto le politiche urbane delle principali città italiane
Se tuttavia non vogliamo che anche questa connotazione come avviene con tutte le espressioni che vengono usate in modo eccessivo rischia di svuotarsi di senso
Occorre richiamarsi al significato più preciso di strategia intesa cioè come tecnica di individuazione dei principali obiettivi da raggiungere
In un determinato settore e del modo ed è il mezzo più opportuni e necessari per raggiungere tali obiettivi
Obiettivi chiari
Priorità chiare mezzi e modi altrettanto chiari per raggiungerli rappresentano dunque i cardine per una progettazione idealmente strategica
Di conseguenza il ruolo della pubblica amministrazione si specifica in un primo luogo come supporto tecnico Espresso ai vari livelli soprattutto a quelli più alti intermedi strumenti e condizioni di contesto
Alle decisioni di carattere politico che riguarda una selezione dei possibili macrobiettivi
In secondo luogo ma si tratta di un momento non meno cruciale
Nell'individuazione dei mezzi e dei modi per attuare efficacemente gli indirizzi strategici
Ciò significa per esempio l'individuazione di modalità di coordinamento fluire ma efficace fra più Regioni che intendono mettere insieme le proprie migliori forze per raggiungere un obiettivo condiviso
Ma significa anche cominci visivamente rileva il documento strategico per il Mezzogiorno a mettere inequivocabilmente illusi e la centralità delle questioni attuative e da queste infatti che dipende la fattibilità e quindi la credibilità del disegno strategico
E da ciò consegue come sottolinea ancora il documento la necessità di intervenire migliorando lì sugli strumenti e le modalità che consentono di estendere la partecipazione promuovere un consenso convinto sostenere la mobilitazione delle responsabilità tanto nella fase di impostazione del disegno quanto in quella cruciale
Fase dell'attuazione
Non si tratta dunque di mirare in un generico
Buon funzionamento della pubblica amministrazione ma di potenziare il saper fare ovvero rafforzare competenze conoscenze e di motivare il voler fare L'impegnarsi a fare
In tal senso anche ruolo dalla consulenza mi si consenta di parlare anche del nostro le nostra funzione dovrà rimodellare assi configurarsi non più in maniera distorta
Come supplenza pura e semplice rispetta risorse competenze che la pubblica amministrazione localmente non sempre possiede
Ma secondo criteri di misurabilità che leghino la valutazione dell'azione consulenziale all'innalzamento qualitativo dell'agire dell'amministrazione pubblica
Si tratta dunque di interpretare la consulenza anche con un approccio mi si passi il termine maieutico
Intesa cioè come orientamento volto a sollecitare l'autonomo si suppone Erika verità delle risorse umane e delle competenze oggi presenti nelle amministrazioni
CIO spieghiamo quindi che le risorse destinate ai prossimi programmi operativi nazionali in tema di governance assistenza tecnica azione di sistema
La dura cui dotazione complessiva in termini di fondo sociale europeo il fondo europeo di sviluppo regionale si attesta secondo il quadro strategico nazionale intorno azzera i centoquarantacinque milioni di euro
Quindi una cifra estremamente consistente speriamo che queste risorse possono almeno in parte essere utilizzati per progetti animati da questo spirito
Nel contesto meridionale imboccare questo non facile percorso assumerebbe una valenza che va oltre il risultato dell'efficienza gestionale e amministrativa pure importante in sé significherebbe infatti contribuire ad eliminare le diseconomie di contesto
E da produrre effetti positivi nel rapporto cittadini pubblica amministrazione
Con riflessi altrettanto positivi in termini di creazione e diffusione di un clima di fiducia reciproca e di rispetto delle regole senza le quali non si creano le condizioni per uno sviluppo stabile
è possibile che alcuni di questi temi siano ripresi e sviluppati nelle fasi successive del convegno grazie
Però serviranno
Credo che sia estremamente importante questo è uno dei temi cardine enti del del del del dibattito complessivo degli interventi del del dello Stato e delle regioni sul territorio che poi si scontra sempre con problemi locali esigenze nazionali
Allora grazie
Grazie dell'invito
Inizialmente mi ero un po'sorpreso di essere invitato
Un convegno che ha per oggetto diciamo questione di grandissima rilevanza con un riferimento territoriale no alleare del Mezzogiorno
Occupandomi io di una questione che normalmente viene riferita ad un'area territoriale molto precisa cioè in qualità di commissario di governo per il collegamento ferroviario Torino-Lione presidente dell'Osservatorio
Che stiamo cercando di disincagliare
Questa questione della cosiddetta impropriamente alta velocità Torino-Lione
Con le le drammatiche complesse vicende che hanno portato ad un è un pass che ha delle implicazioni nazionali internazionali molto rilevanti no
Però in realtà
Oltre che farmi piacere
Essere qui
Credo che sia anche giusto
Leggere questi problemi
Nella loro dimensione interrelata e e complessiva e in particolare
Questo mi auguro che possa essere il piccolo contributo alla questo importante convegno che forse posso provare a tentare di dare
Portare qualche riflessione sul tema del rapporto tra decisioni trasformazioni e tema del consenso
Il ministro Nicolais ha usato in conclusione del suo intervento ha usato due espressione che io riprenderò
Perché mi sembrano di particolare importanza e mi sembrano anche sottili
Ha parlato di obiettivi condivisi quindi che in qualche modo metabolizzano il tema del consenso
E ha parlato di sognare cioè in qualche modo prospettare al fondo e al centro del tema del consenso delle suggestioni in cui una collettività si possa riconosce
E questo sarà proprio il tema su cui io vorrei provare a dare un un contributo ma prima
Vorrei richiamare una cosa che non ho portato le slide ma
Sì presto era è abbastanza facile a raccontarlo e
Credo che sia abbastanza facile a ciascuno che già non lo conosca ovviamente di immaginarsi alla allora io ad esempio ai miei studenti
Dovendo parlare di infrastrutture
E in rapporto tra territori diciamo più locali e dimensione europea
In generale faccio sempre vedere due
Due immagini
Di cui una declinata in varie evoluzione cioè la prima immagine è un'immagine
Di che il quel grande architetto Car REM Gullace che in
Olandese
A elaborato per la sua attività didattica all'università di del fare
Allora voi immaginate la normale carta dell'Europa a venticinque
E immaginate di quadretti Harlan
Questa carta quadre tarla con un passo una quadrettatura corrispondente a cento chilometri per cento chilometri
E poi provate ad immaginare questa stessa carta dove la quadrettatura che in questo caso non sono più quadretti ma sono delle
Delle curve corrispondano a cento minuti per cento minuti cioè il tempo occorrente per percorrere lo spazio che è un'unità di misura che è molto più vicina
Alle esigenze al senso comune è molto più vicina alle logiche che ispirano ad esempio gli investitori internazionali cioè le valutazioni
Allora se voi disegnate se voi guardate
La carta disegnata sulle bare sulla base delle isocrone dei cento minuti per cento minuti
Evidentemente l'Europa diventa la green SICE diventa molto piccola molto compatta sia densa dove esiste un grande tessuto infrastrutturale che consente di percorrere in tempi brevi una determinata distanza
E si deforma nel senso di Jung grande allungamento a limite della parodia della deformazione parossistica dove queste infrastrutture sono carenti
Allora questa seconda immagine dell'Europa da un immagine del Mezzogiorno d'Italia di alcune parti dell'Europa Portogallo eccetera no che clamorosamente raccontano qual è il gatto s'che è un gatto e
Assolutamente percepibile anche per un non addetto ai lavori che non è abituato a ragionare in termini di convenienze economiche ecco è un un idea chiarissima accetti dà l'idea di come si allunga e si sfilaccia un continente va
Parti del continente letto unitariamente quando si passa dalla registrazione geografica delle dime della dimensione spaziale a quella della alla dimensione temporale che pure rappresenta gli spazi e i tempi di relazione sistema di convenienze
Il il il i criteri sulla base poi su cui vengono decise vengono assunte decisioni divine di tipo localizzativo eccetera questa una prima considerazione
L'altra immagine che io tendo a fare vedere ai miei studenti
I il cambiamento di punto di vista io ho trovato un giorno per a Venezia da un
Da un antiquario da uno che vende libri
Libri antichi una mappa dell'Italia una pianta dell'Italia vista in prospettiva ma che però è vista diciamo da Monaco di Baviera
Cioè una vista girata al contrario di come la si guarda di solito no fa un certo effetto fa un certo effetto vedere una grande pianura europea
La barriera delle Alpi così lunga e così alta e poi questo stivale che si prolunga davvero come un molo all'interno del
Del Mediterraneo no
Ma è una è un punto di vista
Diverso da quello che noi siamo abituati ad immaginare dal sotto in su
E
è un'altra di quelle immagini che fa capire molto bene come se non c'è una incisiva significativa politica di relazioni con il continente europeo la parte a nord delle Alpi abbia un sistema di opportunità di relazioni
Non necessitato e non è sempre vero che si colga la necessità di passare a sud delle Alpi per girare a destra o girare a sinistra ma vale anche il ragionamento inverso
Che se c'è una grande politica una vera politica di presenza e di relazione del del nostro Paese con un ruolo attivo del nostro Paese conga relative infrastrutture con le relative iniziative con la relativa come dire propensione e anche passatemi il termine aggressività
In modo da essere capace di aggregare il sistema di convenienze che ruota intorno a quel Mediterraneo di cui noi siamo baricentri ce vale il ragionamento inverso che questo sì grande sistema si chiede perché mai bisognerebbe andare oltre le Alpi per poi girare a destra a sinistra cioè io trovo che sono due i mali adesso mi spiegasse forse ho dovuto fare un discorso un po'più lungo del necessario per cercare di farà appello al vostro alla alla vostra immaginazione ma credo che sia abbastanza facile e che contenga a livello subliminale dei messaggi molto forti che sono in grado anche di parlare
A diciamo ad un'opinione pubblica che normalmente non non è detto che si debba misurare con una comprensione più specialistica
Che pure le questioni delle infrastrutture degli Investimenti ecc net in genere comporta ed è per questo allora che io credo che sia giusto dire no che i problemi del i problemi e lo sviluppo e le iniziative e i Progetti del Mezzogiorno sono una questione distretto interesse per le Alpi
E viceversa
Qualunque prospettiva di sviluppo de delle aree meridionali non può non fare i conti di come viene risolto il tema della permeabilità di quel muro no
E importante straordinario che è costituito de dalle Alpi e che quindi in qualche modo il dialogo tra Mare e Alpi no sia uno di quei connotati essenziali che il l'Italia non ha sufficientemente declinato
Con una assunzione
Di una matura cultura complessiva per cui a nord ci si fa pienamente carico del valore strategico per il Nord della questione meridionale no e di quanto ancorché declinate in termini più aggiornati di quello che la pubblicistica e la storiografia sul Mezzogiorno possono aver diciamo
Consolidato e nello stesso tempo no
Io mi permetto di segnalare no il il valore strategico delle questioni alpine no per una qualsivoglia significativa politica
Del del mezzogiorno che si proponga di dialogare non soltanto attraverso le relazioni marittime no con il l'Europa a venticinque e quindi da questo punto di vista
Occuparsi bella Torino Lione
Non è come dire
Anomalo
In onda parlarne fare riferimento in un contesto che ha un focus mirato no sui temi del del Mezzogiorno
Detto questo io
Vorrei considerare vorrei provare a diciamo ad a dare un piccolo contributo su un'altra questione che mi sembra di particolare rilievo
Quando
Un territorio
Quando un Paese quando un settore registra
Un qualche di Dario
Una qualche arretratezza
Rispetto ad uno standard che in qualche modo e che costituisce un benchmark di riferimento quello con cui ci si deve confrontare ci si deve ci si deve misurare
Quando si registra questo no e nel nostro Paese ce ne sono parecchie di situazioni di questo genere vuoi in determinati settori il gap infrastrutturale stradale ferroviario e non solo no
Vuoi
Divari
Legati al situazioni complessive che possono riguardare intere aree
Territoriali che scontano un divario una
Arretratezza
Passatemi il termine con tutte le ambiguità che ovviamente questo termine comporta
Rispetto a
Altre aree e ad altri sistemi con cui necessariamente ci si deve collegare integrare e competere no
Di solito si pongono due questioni che normalmente non sono al centro del dibattito politico e non sono normalmente al centro nemmeno del dibattito culturale
Ed è quello se
Di fronte a situazioni di questo genere sia rincorre
Lo standard a cui con cui ci dobbiamo misurare a cui dobbiamo fare riferimento o se ci si pone il problema di sfruttare diciamo il divario l'arretratezza il gatto per fare un salto di generazione
Allora questo secondo me è una questione cruciale
Facciamo un caso concreto
Nel primo dopoguerra nel primo dopoguerra la situazione stradale italiana era estremamente arretrata non solo per le distruzioni
Belliche no ma perché l'impianto complessivo rispetto ad altri Paesi
Germania dice no che hanno avuto anche distruzioni maggiori ma complessivamente scontava un livello di arretratezza
Abbini esproprio no
Legato alla alla diciamo alla ma all'insufficiente o carente sviluppo industriale antecedente eccetera quando si dovette affrontare il problema dell'ammodernamento del sistema stradale italiano
Nel primo dopoguerra
Quella classe dirigente supportata da una classe tecnico imprenditoriale manageriale di straordinario livello fece un'operazione
Secondo me non sufficientemente riconosciuta non sufficientemente apprezzata no ma fece un ebbe una capacità creativa di straordinario livello
Chiamo intanto i migliori progettisti presenti sulla scena dell'epoca che voleva dire scena nazionale ma per molti versi scena internazionale nomi come Nervi Morandi Zorzi Musumeci rappresenta una rappresentavano e ancora rappresentano vertici nella capacità del genio italiano nel campo del settore delle delle infrastrutture
E a quella eccellenza progettuale si accompagnò una straordinaria capacità progettuale dal punto di vista della gestione
Economico-finanziaria dei progetti o
Ci si parla tanto di project financing ma nello scenario internazionale
Antesignani non so se in assoluto ma sicuramente
Nella in un'applicazione di grande scala e di e di grande concretezza sicuramente lì l'invenzione del sistema concessionario autostradale fu lì l'invenzione del dello strumento finanziario dello strumento giuridico che accompagnato le le la capacità di inventare e di progettare no
Le l'infrastruttura fisica e il suo rapporto con il territorio a questo si accompagnò
La la capacità di inventare dei sistemi di eccellenza
E inediti a livello internazionale mi riferisco al sistema delle aree di servizio agli autogrill ricordate gli autogrill a ponte no cioè di quindi costruendo un sistema di eccellenze multiple intorno ad un progetto complessivo che era l'infrastrutturazione
Del Paese per cui ancora oggi se mettete insieme qualche immagine dell'Autostrada del Sole
Qualche immagine degli autogrill a ponte e poi ci mettete la cinquecento e la seicento no avete una fotografia dell'Italia di quel momento non di un sentimento ma ecco in qualche modo una capacità di rappresentazione ad altissimo livello
Dopodiché negli anni successivi ma non si è mantenuto quello standard negli anni successivi ha preso il sopravvento una logica di basso profilo
E i facitori di strade tutti insieme Amministratori progettisti e impresa
Hanno cominciato a pensare al microtonale conto appalto per appalto bretella per bretella pezzo per pezzo le strade che si sono costruite successivamente sono diventate delle autentiche schifezze
Fatte di piloni fatti alla meno peggio con delle travi appoggiate tanto sta su no
E i i ponti sono stati sostituiti da viadotti con i piedritti negli alvei dei fiumi se è stata complessivamente una perdita di legittimazione del del sistema che ha fatto sì che nel senso comune non è apparso aberrante che nel mille novecentosettantacinque
Il Parlamento italiano a stragrande maggioranza votasse una legge che vietava di costruire autostrade che è un'aberrazione concettuale perché se pensate che una cosa se non la si vuole fare basta non farla
Non è che c'è una legge che vieta di fare gli obelischi eppure non è che tutte le volte che uno esce sbatte contro un obelisco perché ha semplicemente non si fanno quelli che non servono no Sorrento l'obelisco Eur
Modo per estremizzare questa questo questo concetto ma resta il fatto no che a essere arrivati a concepire la necessità di una legge che vietava la costruzione di autostrade voleva dire che nel senso comune e diffuso di cui poi il Parlamento era in qualche modo recettore cassa di risonanza e formalizzato ore
In una forma giuridicamente valida
Voleva dire che quel quell'oggetto quel prodotto era considerato un prodotto nocivo perché lo si vieta per legge soltanto quando è nocivo no un prodotto nocivo come la droga
Il fumo adesso molto o o o o l'alcol nel proibizionismo americano no allora
Noi ci portiamo dietro questo retaggio no e lo scenario oggi l'interrogativo che secondo me ci si pone nel campo infrastrutturale è capire se nel momento in cui si registra l'esistenza di un gatto
E si pone il problema col col l'utilizzo di una grande quantità di risorse pubbliche e private che devono essere convogliati in questo settore se si accompagna questo ad una sfida culturale
Politica per cogliere l'occasione del del e colmare l'arretratezza facendo un salto di generazione come fecero i nostri predecessori nel primo dopoguerra
Riposizionando il sistema Italia in alcune sue parti sulle frontiere più avanzate
Oppure se continuiamo cioè ci mettiamo nella logica
Di inseguire la lepre che corre che nel frattempo però continua a correre
E i processi che sono in corso a livello della grande scala rendono evidente questa cosa
Questa questione si trascina il tema che culturale amministrativo politico istituzionale della qualità dei Progetti
Allora proviamo a fare l'elenco quando viene quando viene un un amico un conoscente un esperto dal da fuori del nostro Paese se lo lo portiamo in giro a vedere no le cose memorabili
Che sembra che se viene in Italia non puoi perdere
E proviamo a a fare l'elenco delle cose imperdibili contemporanee quante ne scriviamo ciascuno di noi quante ne mette perché di quelle che che i nostri
I nostri
Predecessori ci hanno lasciato no ce ne sono tantissime ce ne sono a me ha colpito una notizia ieri sul telegiornale una notizia priva di gare di qualunque significato vero ma indicativo no
Su internet c'è una ricerca di de per cercare di ridefinire quali sono le sette meraviglie del mondo
è una roba fatta al secondo me senza nessun contenuto scientifico ma insomma c'è no la cosa che mi ha colpito è che per esempio per l'Italia viene messa una sola opera il Colosseo
Che non l'abbiamo fatto negli ultimi anni no
E invece per esempio si né c'è la Filarmonica fatta negli anni Sessanta eccetera allora possibile no e probabilmente se ci entra in gioco qualcosa della Cina o qualche cosa
Degli stessi Stati Uniti o della Francia probabilmente si fa riferimento a interventi o comunque attingendo al palinsesto della modernità dei progetti contemporanei o o o recenti c'è un grosso Elenco a cui si può attingere
Io so che sovente ricevo amici che vengono da da da da varie parti del mondo no e alla domanda
Cosa andiamo a vedere di di Di Bello che avete fatto negli ultimi anni a Torino mi va abbastanza bene avrebbe ha fatto le Olimpiadi e qualche cosa c'è ma complessivamente il Paese il Mezzogiorno eh
Ecco allora io credo che questo problema della qualità dei Progetti no
Della qualità complessiva sia una questione che dobbiamo seriamente porci non basta direi che cosa si fa il problema del come lo si fa
A quale standard ci collochiamo questa è una questione secondo me assolutamente essenziale che si porta dietro che si porta dietro e mi avvio a chiudere si porta dietro quella questione
Che doveva essere il centro del del mio intervento ma ci arrivo no che è quella che richiamava il ministro Nicolais della condivisione e della capacità di sognare no
Allora
Io non trovo strano
So che molti trovano strano ma io non trovo strano che il movimento No-Tav in Val di Susa
Poi si gemelli con il non mosse No Ponte
E eccetera no
Eccetera
Perché in qualche modo no si percepisce un
Come dire di in quella chiave che non condivido ovviamente ma in quella chiave no si percepisce una serie un un un un dato unificante no che si regge intorno a un rifiuto in qualche modo della modernità o di una certa declinazione della modernità no
Questa come dire questa
Questo circuito no
Che è più facile mettere in campo intorno al tema aggregante del no
è assai più difficile più stimolante anche Inter sul tema del sì perché evidentemente pone e il in pieno il tema di delle identificazione intorno a dei valori cioè quando un Paese non non si riconosce intorno ai progetti vuol dire che non si riconosce intorno ad un'idea di futuro e questo la vera la vera questione
Ecco allora io mi sono chiesto parecchie volte no
Nella ve la dico così in termini un po'paradossali vi prego di prenderla con una certa indulgenza perché potrebbe sembrare un discorso non serio ma vi vi assicuro che almeno nelle intenzioni lo è
Io sono colpito da questa cosa allora quando
Cavour decise nel mille ottocento cinquantasette
La realizzazione del traforo ferroviario del Frejus che e ad oggi l'unico che collega il verso il il quadrante
Nord-occidentale dell'Italia con la Francia e con il Nord Europa no
Quando quindi centocinquant'anni fa venne preso a questa decisione
Gli atti parlamentari che accompagnarono questa decisione
Testimoniano
Un livello di quella classe dirigente assolutamente straordinaria va io vi leggo cinque righe dell'intervento che fece al parlamento subalpino
Il ministro Menabrea
Ministro del del Governo di Cavour no al ministro il il ministro Menabrea
Vi prego di ricordare mille ottocentocinquantasette non c'era ancora l'unità d'Italia non era certo che si facesse
Non era c'è assolutamente certa che si facesse sotto l'egida sabauda no
E l'Europa era appena uscita da dieci anni dal quarantotto e quindi era stato il luogo del massimo sconquasso no che poi pochi anni dopo sarebbe sfociato poi in settanta voglio dire l'Europa grande campo di battaglia
Bene Menabrea
Ministro di quel piccolo staterello che stava in quel momento discutendo di realizzare un foro nelle Alpi di cui non c'era la tecnologia e si confidava che
Intelligenze italiane
Grato Oni Grandis e sommelier fossero in grado di perfezionare il loro brevetto in modo da poterle realizzare la il il traforo delle Alpi bene Menabrea dice
Io credo nell'avvenire incerto dell'apertura dell'istmo di Suez che allora non c'è io sono convinto che l'Europa l'Europa finirà per capire che condizione della sua sopravvivenza aprirsi questa via verso le Indie e il Mar della Cina
Per controbilanciare la potenza di un popolo rivale che sta crescendo con stupefacente rapidità e sta diventando il gigante al di là dell'Atlantico
Io dico che l'avvenire del nostro paese è assicurato
Che esso arriverà ad un grado di prosperità inimmaginabile oggi perché sarà passaggio obbligato di una gran parte del commercio e del transito tra l'Europa e l'Oriente
Mille ottocento cinquantasette no
Allora io credo che quando si dice sognare non vuol dire
Cose oniriche vuol dire prospettare delle credibili sensate apre ma suggestioni no
Intorno a cui costruire del consenso no
E il consenso in questo caso prese una forma straordinaria se voi pensate che il tunnel del Frejus fu aperto nel mille ottocento settantuno
Le società operaie
De dei lavoratori che lavorarono con quaranta morti per realizzare quel foro no sita a Saronno per realizzare in piazza Statuto a Torino inaugurato nel mille ottocento ottantuno dieci anni dopo nel decennale
Un monumento dedicato alla all'opera con il genio alato della scienza del della luce del positivismo no perché allora era
Di il senso in cui ci si riconosceva era quello e
Immediatamente dopo
Romualdo Marenco
Fece organizzo il Ballo Excelsior che per vent'anni girò il mondo e divenne l'emblema del
Del magnifiche sorti e progressive no né interpretazione se volete anche un po'ingenua ma del del progresso allora io mi chiedo io mi chiedo quando
Quando fu fatto il traforo del Frejus
Ci fu un'aggregazione e nacque qualcosa nell'immaginario quando fu fatta la
Funicolare sul Vesuvio no nacque la canzone funicoli funicolare
Nel mille ottocentottanta mi pare no nacque la canzone funi con i Formicola che sopravvisse all'opera
Quando coperto lo l'istmo di Suez
Fu accompagnato dalla Ida no cioè possibile che
Col ponte sullo stretto di Messina con tutte le cose che abbiamo più o meno immaginato in questi anni non abbiamo non siamo mai di siamo riusciti sempre a congegnare delle opere che fanno discutere ma non fanno mai sognare io credo che questo sia un grosso problema che noi abbiamo no e che alla base di questo c'è sostanzialmente la perdita di un'idea generale
Di trasformazione e ogni opera viene presentata quo autore differenziata e motivata nel negli in base al suo solo valore d'uso
Le strade le ferrovie
Ci vengono sempre proposti ci vengono raccontate esclusivamente in base alloro valore d'uso e il ma il valore d'uso fa sì che venga a me siano in qualche modo concettualmente spero che di che non venga considerato irriverente quello che dico ma è il concetto delle fognature cioè se la strada è va ferrovie la fognatura del traffico
è normale che tutti sappiamo che le fognature servono ma nessuno ha mai sognato fognature e nessuno dialoga così diciamo in maniera creativa intorno al tema delle fognature no allora io credo che riportare i temi diciamo al al loro significato complessivo sottraendogli al alla alla chiave interpretativa legata al solo valore d'uso io credo che sia un passaggio assolutamente essenziale chiudo con quest'ultima considerazione che
Il cuore della questione che stiamo cercando di dirimere
Sulla Torino Lione no allora
Ormai è prassi diffusa secondo me c'è anche molta retorica su questo e non aiuta
La questione passi diffusa quella che una grande opera
Deve essere corredata dallo studio di impatto ambientale
Giusto perfetto sacrosanto lungi da me sottovalutare
Questo questo aspetto
Quello che però credo che non sia accettabile è il principio che ispira normalmente l'approccio alla valutazione ambientale di qualsivoglia grande opera e si dà per scontato nel senso comune e diffuso ma addirittura nella strutturazione delle procedure si dà per scontato che quando va bene l'opera non produca danni
E che
Va abbastanza bene se produce dei danni limitati che possono essere
Mitigati o compensati
Creo disturbo quanto fa il disturbo
Tecnico
E contro le indulgenze
Indulgenze ambientali ma non è molto diverso dal concetto che Martin Lutero pose al centro della sua della sua critica radicale cioè il commercio delle indulgenze non funziona nemmeno sul piano ambientale io credo che una gara e questo si riallaccia al primo tema che io ho cercato di prospettare io credo che una delle questioni cruciali
Rompere questo meccanismi e porsi e porre e lanciare come sfida al mondo della cultura delle discipline tecniche dell'economia della politica e dell'amministrazione il principio che le opere devono portare e se valore aggiunto al territorio
Devono essere portare valore aggiunto qualità
E non invece partire dal presupposto che le opere le infrastrutture qualsivoglia no debbano necessariamente considerarsi degli elementi che porta al valore sottratto e che questo il bilanciamento viene recuperato su di un altro tavolo
Può darsi che in molti casi si debba sempre e comunque ricorrere a questo meccanismo
Ma soltanto in quanto elemento complementare del cuore centrale che deve affrontare la sfida delle trasformazioni a livello più alto possibile e per quello che per le cose che ho detto io credo che il gatto va sfruttato come trampolino per il salto di generazione e che
Il si debba uscire dalle logiche esasperatamente settoriali Ri riscoprendo riproponendo degli obiettivi narra Billi raccontarvi le intorno a cui si possono aggregare degli elementi di condivisi
Di condivisione
Senza paura di usare la parola che secondo me coraggiosamente e in modo lungimirante ha usato il ministro Nicolais che è quello di proporre intorno al nostro futuro l'idea di Sapper sognare grazie
Grazie professor Viganò ha fatto una lezione sulla leggerezza delle infrastrutture
No normalmente il falso vengono immaginate come qualcosa di pesante il cemento onore mentre invece ha rilasciato a avesse un un significato e quindi una prospettiva completamente diverso tempo e su questo ovviamente poi bisogna costruire
Il consenso
Il professor boccia è stato impegnato Presidenza del Consiglio su altre questioni più urgenti più importanti eccetera
Però ci ha lasciato ci ha inviato quindi dal consigliere giuridico e la Presidenza del Consiglio avvocato Angelo argento che farà lui una sua comunicazione
Va bene
Ma io
Sono costretto a fare un intervento veramente brevetti un saluto più che altro perché chiaro e qui la mia una presenza sostitutiva per cui mi scuso e porto i saluti e le scuse anche il professor boccia però il il mio intervento alle presenza qui nasce proprio da quello che in qualche modo anche il professor virano ha prima detto cioè dalle esigenze che noi alla presidenza del Consiglio danaro qualche mese a questa parte ci siamo trovati ad affrontare esigenze che nascono al territorio problematiche varie
Che nascono anche dal fatto che spesso appunto la programmazione strategica su varie
Condizioni che potrebbero essere affrontate se in un contesto di programmazione vera reale e di coinvolgimento del territorio sul momento e quando queste si creano non si trasformino poi si è lasciata andare nel tempo in emergenze
Il il tema di fondo secondo me è quello che noi stiamo cercando di fare e di evitare che un problema che c'è possa trasformarsi appunto in emergenza il professor boccia in questo momento sta tornando e su un treno da Napoli
Perché ieri sera ha dovuto andar giù per un'emergenza e quella della individuazione nell'ambito del territorio
Della Campania delle aree ove appunto i collocare e allocare del discarica per i rifiuti faccio un esempio ha sovente concreto che nasce però da una esperienza di vita che per noi quotidiana
E quindi mi mi scuso per la brevità e anche del mio intervento ma voglio raccontarvi parla una platea di tecnici
Da tecnico perché di questo mio occupo di questi temi occupa da quasi dieci anni
Vorrei sentirmi dire delle cose che siano che vadano al di là del nero racconto di quello che avviene che parlino anche in termini prospettiva intervento professor boccia doveva riguardare gli aspetti legati alla programmazione due mila sette due mila tredici
Nel nuovo quadro strategico ed i documenti che voi ben conoscete a tutto il processo che ha portato alla definizione del di Essen
Io mi mi riservo di spioni di qualche opinione del tutto personale nata dalla dall'esperienza che in questi due anni ho fatto come componente del di uno dei nuclei mutazione del in quel caso di specie il ministero ai Beni culturali e ho visto dal quel luogo da quel punto di vista in qualche bottiglia Veggiato tutto questo percorso che ha portato alla creazione appunto del di SN e anche agli aspetti legati e vedi Sr con tutta una prospettiva che oggi da da giocarsi
Con Ute problematiche questo percorso attuale questo processo ha portato e con quello che è stato secondo me forse un errore di conduzione che ha determinato poi i problemi di oggi rispetta i rapporti con la commissione c'è un tra virgolette scarso coinvolgimento del territorio nella fase appunto di costruzione del documento strategico nazionale
Per brevi linee parto da una considerazione che nasce proprio dalle spendo di questi mesi al di sette cosa il divise tra il Dipartimento per lo sviluppo e l'economie territoriali dico appunto a capo degli è il professor boccia che ha come obiettivo quello di sviluppare col territorio nuove strategie di intervento in questi mesi ve la faccio breve le attività che abbiamo svolto sono state tutte prevalentemente di natura emergenziale
Attuando però un'esperienza che nasceva quel da da quello che è stato il nostro percorso personale col professor boccia quello mio e quello di altri colleghi
Che nasce dall'esperienza sul luogo sui territori negli enti locali
Che in qualche modo a nella sua radice e nel anche la provvista della della filosofia
Lo stesso sistema di riferimento anche giuridica oltre che appunto economico che ha portato in la scorsa una mozione alla creazione del pit non nel piano di di intervento promettono territoriale il piano strategico quindi tutto ciò l'abbiamo portato nella nostra esperienza a sistema Perri intanto affrontare alcune emergenze d'emergenza che abbiamo affrontato di di Toy di quei titoli sono legati a problematiche del territorio eh
Sono stati istituiti un quattro cinque tavoli già il termine tavolo vi fa i dall'idea di quello che è accaduto
Ecco attraverso il quale nato un percorso di coinvolgimento di tutte le amministrazioni locali rispetta le problematiche singole per quanto riguarda e oggi abbiamo già redatti i risultati importanti nel d'anche dei successi
Il primo tavolo è stato quello legato al problematiche dell'area metropolitana di Milano
Che ha affrontato una serie di temi a anche con l'aiuto pure del del tempo perché questo tavole nato settembre
E quindi è stato possibile intervenire pure sullo strumento più importante cioè legge finanziaria per trovare le risorse necessarie per affrontare due tre priorità di quell'aria così pure successivamente su richiesta dall'atto all'Amministrazione di Napoli il tavolo unità di missione speciale il tavolo Napoli
Che poi si è allargato alle necessita di tutto il territorio comprese quelle legate alle altre emergenze non a caso appunto quella dei rifiuti e così via questa spesa dal replicata
Per la per varie crisi la più importante forse in questo momento stiamo attraversando è quella del Comune di Taranto il dissesto finanziario comuni tarando che determina una condizione
Può sembrare banale ma di grande importanza perché come sapete lo Stato garantisce per i crediti delle o più singole amministrazioni
Abbiamo fatto un'analisi in questi tre mesi pensavamo di avere un debito di circa trecento milioni questo debito invece abbastanza più elevato
è se lo Stato non fa fronte a queste esigenze
La prima cosa che accade e che ne avremmo un rating abbassato per tutta l'Italia rispetto a quello che già una condizione di difficoltà una sola amministrazione il dissesto finanziario di un'amministrazione seppure importante quella intanto il quattordicesimo comune per abitanti
Dell'Italia determina questo tipo di rischio e noi stiamo affrontando questo rischio come lo stiamo facendo lo stiamo facendo con il sistema in qualche modo che richiama quello appunto che dicevo dei pit della
Vera reale programmazione strategica con le amministrazioni locali tutte
Dando anche un ruolo di risalto importante a uno strumento in qualche modo che ha perso il suo significato per una serie di interventi e che oggi sta lo sta recuperando che è quello dell'istituto della Prefettura e del prefetto in modo particolare
Che diventa oggi il cardine dell'intervento sul territorio e il riferimento al reale perché lo Stato è nel prefetto rappresentato dal prefetto sul territorio
E quindi ricco ricoprì ruoli importanti specie dal punto di vista in alcuni territori importanti come quello di Milano non è da meno quando il coinvolgimento trasversale è il problema più importante quello della sicurezza che a Milano
Le polemiche di questi giorni danno l'esempio ha un significato a Taranto a Napoli o in Calabria come stiamo affondando in questi giorni ne assume un altro
è questo il quadro di interventi che noi
Stiamo attuando che successi in questi mesi a parte
Le declamazioni alle belle parole di chi fa il mestiere del politico da tecnica successo questo il il Comune e la Provincia e la Regione della euro Lombardia e quindi con la Provincia di Milano aveva un'esigenza quello finalmente di chiudere la famosa Pedemontana
Era un'esigenza che non aveva mai trovato riscontro di porto questo esempio finalmente
Con l'utilizzo di questo strumento si è venuto incontra l'esigenza del territorio
è stato fatto un indi interventi importante sulla Finanziaria sono salvati fonti per finanziare questo questa struttura che diversamente
Per esempio l'Anas riteneva nonne utile immediatamente
Percorribile come percorso ecco questo
è un esempio diciamo significativo ma ne potrei portare del tantissimi altri però è un esempio concreto di come insieme al territorio se affrontato un problema e lo si è in qualche modo anzi lo si può dire del tutto risolto
Non abbiamo lì ancora oggi e spero di non averne problemi del tipo in quell'indicata professor diranno
E cioè il il classico tema Nin dipinti no
Perché lì si può fare un intervento preventivo si può fare un ragionamento preventivo che nasce anche dalla costruzione del percorso che coinvolge non solo le amministrazioni locali ma coinvolge anche i territori i cittadini quindi nella costruzione di questo percorso avendo la possibilità di intervenire prima e avendo anche un quadro tra virgolette grazie a quello che è accaduto sulla Tabaro sul ponte oggi possiamo con questa maggiore sensibilità diffusa rispetto alle tematiche normatica ambientali intervenire prima
Con un sistema di comunicazione di coinvolgimento nei confronti dei cittadini più forte di quando oggi possa cadere
C'è un problema serio se si tratta di infrastrutture grosse come quella appunto di un'autostrada o di una linea ferroviaria e il il problema va affrontato
Immaginate quando questo problema si sposta rispetta un altro tema importante quello per esempio dell'allocazione delle discariche
Oppure della costruzione un termovalorizzatore
Che aggiunge al pronto al problema di per sé il dell'infrastruttura anche il tema dice di che cosa porta quell'infrastruttura dopo
Dopo che è stata realizzata una strada una ferrovia magari può anche essere un vantaggio una discarica piuttosto che un termovalorizzatore ha problemi di natura d'impatto ambientale ben diversi e allora anche da questo punto di vista la strategia che il dipartimento attuate quello di immediatamente
Coinvolgere le organizzazioni del territorio le popolazioni rispetto a un percorso un processo non è un percorso facile
Non è un processo facile le difficoltà più forti le incontrano in questi casi però dall'alto cosa accade accade che tutte le amministrazioni a prescinda al colore politico e anche dall'interesse politico che sta possono avere rispetto a questo tema e quindi alla relazione con i cittadini assumono comunque e tendono ad assumere un comportamento unitario
Lo stiamo vedendo adesso sul tema proprio della costruzione di un importante passo Tura aeroportuale presso Grazzanise che sta al confine tra il Comune di naja di Napoli ma di fatto nel comune del territorio di Caserta
è lì le difficoltà di dialogo il territorio si potevano determinare siano determinate si entra in un Simoni è un intervento comunque in un'aria già di per sé abbastanza diciamo così
Disturbata distrutta da altri interventi
Però se riuscite a favore l'aggiornamento con le popolazioni per cui il problema lindi è stato superato coinvolgendoli anche nella determinazione la definizione del del percorso che ha portato poi alla progettazione del del sito
Ecco questo tipo di attività che stiamo svolgendo sostanzialmente ormai siamo chiamati a svolgere in quasi ogni territorio abbiamo un problema serio adesso di risposta a dispetto anche quelle che sono le forze del del dipartimento
è un tema che stiamo affrontando anche nell'ottica passo all'altro aspetto della del tema fondamentale cioè quello delle risorse perché ne fosse in marginale di fare tutto quello che vogliamo fosse immaginare di intervenire anche in maniera abbastanza profonda rispetto a quelle che sono le le condizioni del territorio ma bisogna capire quali sono le risorse che abbiamo a disposizione
Ecco la finanziaria di quest'anno determina una prospettiva rispetto al mezzogiorno di risorse importanti rispetto al FAS aggiuntiva appunto a quelle erano programmazione
Il tema vero quello che stiamo affrontando adesso con le amministrazioni regionali con il il Dipartimento per lo sviluppo economico del del ministero sviluppo economico è quello di
Come arrivare a un processo di non più dispersa quantitativa
Perché fino ad oggi le due programmazioni precedenti il pop poi il Po
Avevano fondamentalmente come obiettivo quello di raggiungere una quantità
Di spessa per non perdere le risorse che ora aggiuntiva eventuali che per questo territorio nell'appunto necessità di investire oggi il tema vero è quello della qualità perché diciamoci francamente cosa è accaduto con la programmazione precedente abbiamo visto che spesso in molte regioni mancava una progettazione vera
Il dramma forte importante per cui oggi non serviva a spendere in regioni importanti anche per il contesto del dell'Italia dal punto di vista appunto della sua condizione geografica è presente alla Calabria quello che non siamo riusciti a trovare Progetti esecutivi validi
Per poter utilizzare il sistema cosiddetto delle dei pro della programmazione per progetti sponda noi progetti di secondo livello non abbiamo trovato in Regione Calabria il problema vero della spesa e legato alla mancanza di progettazione per cui quando ci troviamo a un anno dalla fine della del del del quadro comunitario per cui CS e quindi a un anno dalla rendicontazione che come sapete finisce trentuno dicembre del due mila otto una percentuale di spesa da ancora effettuare rilevante e quindi cerchiamo col dito devo dire siamo riusciti a mediare fortemente come Presidenza del Consiglio perché per la prima volta la presenza del consiglio è intervenuta presso la Commissione quindi con la prodezza della conto della della presidenza medesima devo dire anche le violazioni del Presidente del Consiglio con la commissione medesima per aiutare la regione Calabria a risolvere questo problema ci siamo trovati tutte le porte aperte da parte delle varie di Gigli il problema vero è che non avevamo che cosa portare
Il problema vero è che non c'erano progetti nei cassetti con invece altre regioni in qualche modo si è riuscito a fare per poter raggiungere questo obiettivo
Oggi lo stiamo affrontando stiamo anche in ragione di questo cercando di affrontare il tema della nuova normazione in ragione del fatto che opportuno almeno i primi due anni
Sviluppare e sostenere la progettualità vera non quella degli anni Ottanta che molto meglio di me di me alcuni di voi conoscono della progettazione finalizzata alla progettazione ma che è stato per esempio la Regione Siciliana
La salvezza della regione siciliana rispetto all'utilizzo degli addetti della di alcuni fondi perché grazie a questa progettazione diffusa nei cassetti il P tre è uno uno strumento che ha servito a questo
Quando si è fatto il bando di gara un Gabriella Pasotti giù in Sicilia di cui era il consigliere giuridico e abbiamo fatto questa scelta coraggiosa proprio per io in relazione ai pittrice di mettere a gara e bandire quella quota tra le singole amministrazioni sortendo effetti positivi di cui adesso vi dirò beh pro le singole amministrazioni comunali hanno avuto la possibilità di spendere che oggi si vede perché avevano questi progetti in cassetto lasciati di erano serviti soltanto a finanziare due tre
Attività di qualche professionista locale ma che oggi sono stati utili per potervi visti ripresi
Di riequilibrati rispetta la normativa attuale per potere fare spesa
Problema che è stato risolto in questi termini regioni come la Puglia la Sicilia ma che invece incalza abbiamo da determinato difficoltà serie
Dico per fare un riferimento veloce a questi aspetti l'esperienza della regione siciliana sull'utilizzo proprio dello strumento del PIT secondo me è un'esperienza replicabile che barricata come modello perché perché sì è vero era rischiosa rispetto al alla scelta fatta
Quel c'è quella di mettere a gara la le risorse per i singoli Pitt ma è stata una scelta importante perché ha creato un aspetto importante davvero reale significativo
Che oggi ci ritroviamo c'è per la prima volta si è messa in una regione difficile come la Regione Siciliana abituata a sistemi di selezione della progettualità diversi
Non li cito perché immagino che voi di compendiate
Legati quindi piuttosto a un sistema di cooptazione che di selezione reale si è fatto un bando di gara io facevo parte della commissione siamo altri due colleghi che ha selezionato di Pete che ha fatto l'oratoria
Devo dire con presso i notevoli perché sui Pit su quella fase di programmazione vi è un'attenzione fortissima non so a parte del territorio ma anche da parte della politica
Noi siamo riusciti a sviluppare un sistema di valutazione come nucleo rotazione all'epoca
Che ha portato all'oratorio che ha visto un primo un secondo ha visto un ultimo ma attenzione per la prima volta in massa dalla Regione Siciliana ha visto dei territori con totalmente esclusi
Perché inadeguati rispetto alla proposta perché inadeguati rispetto a richiesta poi sono stati recuperati perché chiaramente la politica fa il suo percorso per recuperi dopo sostenevo Pati modi verso in qualche modo sono stati avvantaggiati perché la soluzione che le ha portate escluderli poi in realtà quando sono stati recuperati
Gli hanno in qualche modo sostenuti con maggiore forza il quadro però cose
Ad oggi quale la l'analisi e possiamo fare abbiamo finalmente amministratori che abituati all'idea del concorso
E quindi all'idea se di un grosso serio
Che andava a sostenere un percorso qualitativamente vero reale elevato
Sono abituati alla competizione sono cresciute le amministrazioni sono cresciuti i tecnici dell'amministrazioni hanno ha preso che significa fare progettazione che significa fare programmazione secondo le regole comunitarie
Che ne abbiamo in qualche modo imposto facendo violenza rispetto a un territorio abituata ad altro
Oggi è il territorio che chiede di nuovo questo tipo di valutazione perché interiore sempre più garantito rispetto un processo
Non solo ma avendo fatto quest'esperienza è più facile andare dove andare a cooperare quell'asta la grande maggioranza di fondi comunitari che l'Italia non utilizza quasi mai Kirkland
La tutto ciò che appunto sono i fondi ordinari progetti Meda tutta quella progettazione che l'Italia deve assolutamente priva o comunque posta agli ultimi posti indicatori spetta l'utilizzo di quella di quella progettazione perché noi non siamo stati abituati quando i staziona a d'andare a prendere quelle risorse se visti in questi tre anni specie in regioni siciliana un aumento percentuale notevole quasi a tre per cinque per cento di Progetti positivamente passati dispetto a questo tipo di programmazione dei fondi ordinari
Ora
Chiudo anche per non tediarvi ulteriormente con amenità varie di legate però alla mia esperienza professionale
Qual è la scommessa sulla futura programmazione la scommessa è quella di come dicevo
Non farsi abbagliare dal tema politicamente importante della speso in termini quantitativi il tema di oggi vero reale e quello della qualità della programmazione
E allora un progetto come Pitagora e quindi anche l'aspetto della dell'assistenza tecnica vera data l'amministrazioni devo andare in questa direzione
Se
è possibile immaginare come ritengo necessario
Una nuova asse
Legata alla finanziamento e l'assenza tecnica alle amministrazioni deve andare questa
Questa importante
Quota di risorse a finanziare una seduta tecnica vera reale che aiuti l'amministrazione a scegliere qualitativamente bene a scegliere s'progettualità e a farla anche bene rispetto a quelle che sono le nuove esigenze del territorio esigenze che sono il territorio può conoscere
Esigenze che possono se ben veicolate e portate risultato risolvere i tre problemi di cui si è parlato quello dell'impatto ambientale civile e sociale quello della spesa in termini qualitativi ma ancora di più quello della crescita di un territorio che ha bisogno non più di quantità di interventi ma piuttosto di qualità grazie
Aveva preannunciato l'intervento molto leggero non non preparato mentre invece verrà fuori un quadro credo estremamente prezioso è interessante
è interessante anche perché lega il tema della qualità della progettazione della programmazione la qualità del Progetto cioè il termine e quello della qualità tutto che passa attraverso la qualità della pubblica amministrazione è attenzione la pubblica amministrazione che sa sul territorio sa anche sul territorio disperso e il territorio disperso che ha purtroppo magari una pubblica amministrazione un'adeguata non può essere abbandonato cioè essere rispettato
Noi col nostro lavoro siamo andati una montagna materana cioè zone disperse della Basilicata siamo andati nel Subappennino dauno la nel nel nella Puglia delle serre vivo Nesi o nelle serre consentire cioè bisogna ne vanno difesi né andare sul territorio non bisogna fermarsi a livello capoluogo di regione
No con assistenza solo allieva di GE eccetera ma bisogna scendere di livello perché poi i problemi che incontrano a quel livello
E a quel livello c'è bisogno di stimolare la qualità assistere e stimolare una classe amministrativa adeguata
Finisce in questo momento quindi la prima parte del del del del convegno e passiamo alla seconda parte che verterà sulla tavola rotonda quindi chiamo
Marco parare a a prende
Il il possesso con
Con i vari relatori che sono impegnati
Ma scusa
Ora
Allora buongiorno e benvenuti
Devo dire che questa prima parte della mattinata è stata interessa estremo
Di grande fascino anche
Sollecitazioni
Importanti ma anche un po'inquietanti perché
Questa necessità di volare alto questo stimolo
Nicolais chiamato sognare che virano ha chiamato salto di una generazione
La qualità progettuale la qualità programmatoria la qualità amministrativa
Sì
Con come dire sentiamo che c'è bisogno di molto mi sembra di capire cioè in questi prossimi cinque anni sei anni
Dobbiamo fare un salto un salto nell'immaginare quali sono gli obiettivi un salto nell'immaginare nel nel coagulare le risorse per dare qualità
Alla realizzazione di questi obiettivi e un salto appunto nella gestione amministrativa di questi processi siamo in grado io mi domando
Con che strumenti che cosa abbiamo in mano l'esperienza di questa prima di questa è sull'esperienza dei pit l'esperienza che è stata esaminata la Lizza per aiutata dal Progetto Pitagora
Che cosa ci lascia senso che cosa abbiamo imparato quali sono i pregi le cose positive che possiamo mettere in campo e quali sono gli errori individuati che dobbiamo sforzarci di non ripetere
E poi ci sono una serie di questioni che a me viene di porre in cui ai nostri relatori della tavola rotonda
La prima del delle quali è
Se c'è
Consenso prioritario sull'individuazione delle priorità
Cioè si è d'accordo sul fatto che si debba si debbano individuare delle priorità che poi in implicito nel concetto di strategia no quanto dice strategie simili a individuare gli obiettivi prioritari come realizzarle
Eccetera eccetera ecco se è d'accordo sul fatto che bisogna individuare delle priorità oppure e un accordo formale cioè si dice sempre bisognerà individuare brevità e posi continuano a fare fontane marciapiedi
E poi a che livello bisogna individuare queste priorità
E poi
Ecco una cosa che non ho sentito ancora che però mi piacerebbe sentire
E qualche indicazione di quali filoni quanto meno se non delle specifiche priorità di quali filoni dobbiamo individuare come are all'interno delle quali cercare le specifiche priorità individuare le priorità vuol dire scegliere vuol dire assumersi la responsabilità di dire dei sì e dei no
Ed è la cosa più difficile mi sembra in questo Paese in cui si tende appunto a non scegliere la cultura del no come ci ha spiegato che osserveranno prevale largamente ma perché ha un po'perché s'facciamo fatica a a raccontare un disegno coinvolgente ma facciamo fatica forse ad alta a farlo questo dice come dire a progettarlo definirlo e raccontarlo
Ma anche perché
Fare delle scelte individuali di priorità richiede una classe dirigente che
Un soggetto magmatico di difficile identificazione ma insomma una classe dirigente capace di dire no
Perché capace di dire sì e questo di dire sia e di assumersi la responsabilità di realizzare la la l'obiettivo che si è posto quindi prime questioni che io pongo sono un'analisi sull'esperienza che abbiamo fatto su quello che abbia imparato sulle forze che possiamo mettere in campo per una
Nuova ciclo
In cui riusciamo ad avvicinare davvero il Mezzogiorno
Attraverso una capacità progettuale da capo qualità progettuale
Il consenso sull'individuazione delle priorità l'individuazione di aree nelle quali cercare queste priorità un confronto anche internazionale su come si è ci si mossi come ci si muove né altre aree
Il ruolo della pubblica amministrazione relazione allo sviluppo
Siamo abbiamo capito
Attraverso queste esperienze della progettazione integrata territoriale come la pubblica amministrazione incide sui processi di sviluppo abbiamo controlliamo abbiamo la la la scienza la conoscenza dei meccanismi attraverso i quali questo avviene e siamo in grado di misurarlo
E poi un'altra cosa che mi affascina molto di cui ci parlava prima il rappresentante della direzione
Per lo sviluppo territoriale della Presidenza del Consiglio e rapporto tra la politica le esigenze della politica
Che sono esigenze di consenso ma non solo di consenso diciamo sono con le esigenze articolate
E
L'esigenza della politica quotidiana della politica corrente e l'esigenza della politica alta
Io personalmente io faccio il giornalista di sono un un osservatore del tutto Esterno
Trovo che spesso
L'affermazione rigorosa di io obiettivi altissimi
Nasconda la certezza di non poterli realizzare quindi di poter poi continuare come sempre
Credo che forse
Una miscela tra visione volontà alta e pragmatismo realismo nella gestione queste cose
Forse
Possa darci la possibilità la speranza di raggiungere almeno alcuni degli obiettivi che ci si pone
Io penso che
Per quello che ne so per quell'ora anche leggendo i documenti prodotti dal progetto Pitagora di grandissimo interesse io veramente mi complimento per la qualità di questa di questa operazione
Questa esperienza del dei pit è stata un'esperienza importante un'esperienza di crescita
Non ho la certezza che siamo in grado di cogliere appieno questa ultima opportunità di fare un salto di qualità però penso che ci si possa provare che ci si debba provare
E penso che forse proprio attraverso la conoscenza del sistema delle amministrazioni e delle risorse umane della qualità sociale che è stata incrociata nell'esperienza del Progetto Pitagora possa aiutare a trovare delle leve attraverso le quali massimizzare
Diciamo la la non opportunità della dei fondi due mila sette due mila tredici e comunque su questi temi io apro la discussione abbiamo un po'di cambiamenti nel nostro panel
Il Presidente Regione Basilicata Vito De Filippo purtroppo non ha potuto raggiungerci questa mattina
E per alla Regione Molise abbiamo il presidente non è potuto venire però abbiamo Micaela Fanelli che il vice direttore del nucleo degli investimenti pubblici del Molise che la signora la nostra sinistra abbiamo Paola Paduano direttore della Ufficio di formazione del personale delle pubbliche amministrazioni direttore generale del dipartimento della funzione pubblica
Fabio Pellegrini che il vice presidente vicario dell'Associazione italiana del Consiglio dei comuni e delle regioni europee e Andrea Vecchia direttore generale della Istituto di promozione industriale allora io ma comincerei subito con un'esperienza diretta sul territorio della Bindi Micaela Fanelli che appunto cinque parlerà del del Molise di quello che è stato fatto di quello che pensa si possa fare
Proviamo
Innanzitutto Pugliese porto il saluto le scuse del presidente Iorio
Quasi cast letteralmente catapultato in un altro incontro questa mattina
In particolare ringraziamento verso l'organizzazione che è stata Gentile nel dare l'opportunità di ragionare in un momento come questo su un tema assolutamente centrale come quello della progettazione strategica quindi il presidente si congratulava ringraziava per l'opportunità di far riflettere in particolare le amministrazioni le amministrazioni impegnate in questo momento del cambiamento della nuova programmazione
Su uno strumento così rilevante
Lui avrebbe provato a dire perché questo io ci proverò lo stesso da un punto di vista è nettamente più tecnico e cercando di rispondere anche in parte le sollecitazioni che l'eponimo adesso all'inizio
Perché credo che siano questi i punti principali della discussione
Cambia anche parzialmente la scaletta delle cose volevo raccontarvi sul Molise anche perché mi sembra che le cose che lei ci chiedeva erano parimenti anzi forse ancora più importanti da dando una visione ancora più ampio priorità priorità si priorità hanno
Quali priorità se le stiamo scegliendo bene in che modo nel processo multilevel di governance
Come all'interno della pubblica amministrazione questo si sta sposando con gli altri processi di cambiamento se capivo bene questi erano i primi tre livelli sollecitazione che lei si opponeva
E come la politica insieme all'Amministrazione la classe dirigente rilascia
Comprendere quest'insieme di cambiamenti se si questi primi quattro punti come Cisco posano come non si sposano con l'esperienza pregressa sul territorio data dalla progettazione integrata e se alla luce delle prime quattro cose che proverò a dire ancora un senso oggi su questo livello di governance del territorio all'interno del nuovo processo cambia
Cambio quindi parzialmente le cose che volevo dirti di alla luce di questa nuova scaletta che ci veniva data però ovviamente la prima delle risposte che non può che essere quella di un sì ancora un senso oggi darsi delle priorità va subito calata
Nell'operatività a sicuramente un senso darsi delle priorità
E ha un senso ancora di più all'interno e la progettazione strategica oggi all'inizio del seminario ci veniva nuovamente offerta la definizione il senso di che cosa è strategico e spesso
Avverto che ha un termine abbastanza abusato nel senso che assegnare strategico un argomento di per sé sembra dargli importanza
Però nella maggior parte dei casi è un termine che nonna sarta gli appieno al senso di uno strategico perché strategico si darsi degli obiettivi di lungo periodo saper scegliere appunto dare delle priorità ma Strategico probabilmente oggi ancora di più il senso di capire prima che cosa fanno gli altri per sapere
Organizzare bene le proprie mosse relativamente a quello che fanno gli altri cioè Strategico oggi non è altro che quello che impariamo nel gioco degli scacchi c'è anticipare la mossa dell'avversario
Se così non è oggi una regione come il Molise ma più in generale il Mezzogiorno deve chiedersi qual è in generale il senso di strategico e ed è anche qui
Spesso il senso abusato di una necessità di maggiore competitività di un territorio perché il senso che dobbiamo dare alle nostre scelte le nostre priorità
Deve porsi in relazione a quello che fanno gli altri saperi anticipare per poter giocare una partita a scacchi in cui sappiamo anticipa
Se tutto questo è oggi queste scelte strategiche queste priorità hanno per fortuna una individuazione ampia che viene tracciata dai livelli più alti rispetto a quello strettamente nazionale rispetto al Mezzogiorno che dato appunto dall'Unione europea ma in un contesto in continuo cambiamento quale quello nostro e all'interno di questo il Mezzogiorno come si colloca come si corre una regione come il Molise che ha una sua particolare essenza all'interno del Mezzogiorno do soltanto questa informazione aggiuntiva perché stamane si parlava delle quattro regioni Obiettivo uno dove oggi invece il senso
Di mezzo giorni anche qui nel senso della partecipazione del Molise anche non c'è ma della Basilicata stessa è quella di un'area molto più vasta che quella che re che va dall'Abruzzo e che si aggiunge alle quattro regioni
Obiettivo uno dico questo perché la scelta probabilmente più forte di questo nuovo periodo di programmazione è proprio questa
Cioè l'Italia e da questo punto di vista le regioni del Mezzogiorno allargato sono un particolarmente fiere della scelta che è stata fatta nelle cozzato con l'Unione europea oggi ha un senso più allargato rispetto a quello dell'Ervet chiunque
Abbiamo delle criticità abbiamo delle visioni comuni tutte assieme le regioni dell'obiettivo uno e dell'Abruzzo il Molise la Basilicata e della Sardegna che ancora una volta nel quadro strategico nazionale sono state rinsecchite nuovamente
Questo è importante non soltanto in termini di risorse evidentemente perché noi anche
Riusciamo a cogliere le opportunità che vengono date dal fondo Fassi integrandole
E rendendo le unitaria rispetto a quelle date dagli obiettivi e dai fondi strutturali ma ancora più importante in termini di dei dieci obiettivi declinati nel quadro strategico del metrò nazionali così come ripresi dal quadro strategico del Mezzogiorno
Ma importante anche per il posizionamento che assieme le regioni del Mezzogiorno stanno cercando di assumere nel contesto nazionale
Io credo che la lettura politica di alcuni eventi che nell'ultimo anno e mezzo hanno caratterizzato anche due anni la politica delle regioni del Mezzogiorno va data con attenzione in questo contesto le regioni del Mezzogiorno insieme hanno costituito un insieme all'interno del contesto più nazionale e questo ha portato alla stesura del programma per il Mezzogiorno all'individuazione del patto del Mezzogiorno presentato in luglio con il partenariato economico e sociale
Ma anche a una serie di scelte declinata in finanziaria che hanno portato una serie di vantaggi in favore delle appunto delle aree del Mezzogiorno ci veniva imposta un cuneo fiscale differenziato
Ma anche soprattutto proverò a dirlo più avanti l'esistenza di alcune leve fiscali
Particolarmente innovative vantaggiose quale quella delle aree franche urbane che è stato inserito per le aree del Mezzogiorno in finanziaria
Tutto questo all'interno di un contesto di strategia rileva perché a livello regionale del primo dei due livelli che dobbiamo tenere in considerazione le priorità tengono conto di questo contesto ma anche di un contesto più ampio perché siamo leggiamo in questi giorni dei cambiamenti che riguardano l'in generale la normativa che investe direttamente i livelli di governo locali dal Testo unico
Sugli enti locali anche soprattutto ai servizi locali ma quelle sulle semplificazioni ma anche soprattutto il tema del federalismo fiscale
Aggiungo questi alimenti perché tutti assieme soltanto definiscono il quadro delle priorità che ci veniva dato
All'inizio definiscono anche quali sono le politiche per una vera pianificazione strategica che a livello regionale e poi vedremo a livello locale deve caratterizzare l'azione strategica di un decisore pubblico
Non possiamo cioè a livello di regioni mezzogiorno e anche in questo il Molise non tener conto di un insieme di elementi estremamente complessi fra di loro quali sono il mutamento della normativa che riguarda i livelli di governo locale quali sono il federalismo fiscale
E quindi qui le regioni del Mezzogiorno che in un primo momento hanno visto con difficoltà se non con timore egli in cambiamenti che ci venivano proposte oggi forse ne danno una rilettura un po'diverso anche perché all'interno delle singole regioni significa poter anche operare delle politiche fiscali differenziate per aree questo può portare a degli strumenti di sviluppo anche differenziati per aree in base alle caratteristiche territoriali e settoriali
E tutto assieme questo caratterizza quindi una politica il Mezzogiorno che nel quadro strategico nazionale trovano propria unitarietà
Ma non basta perché affrontiamo in modo ancora probabilmente non coordinato quelle che sono poi le priorità di questo quadro strategico nazionale
Per i tassi priorità nel quadro strategico nazionale priorità che derivano dal panorama comunitario priorità che derivano dai contesti in cambiamento per cercato di tratteggiare
Ma per Rita che spesso in questo contesto sono state spostate dalle Regioni ma con livelli a ad oggi per il Mezzogiorno parzialmente scoordinati e mi riferisco un po'a i temi principali che ci sono stati dati
Nelle Trio Rita che noi oggi ci rivediamo dati dall'Unione Europea ritroviamo
Un tema come quello energetico qual è quello della competitività qual è quello delle infrastrutture quale quello del turismo quale quello della sicurezza dell'istruzione che sono null'altro che il
Determinato a livello di documenti di programmazione quelle che sono le scelte più forti che il Governo insieme alle Regioni ha ritenuto dove mettere nei documenti strategici perché appunto rappresentano le priorità per il Mezzogiorno
I territori assieme
Al governo nazionale hanno scelto queste aree di intervento come le aree sulle quali investire la maggior parte delle risorse fare insieme una programmazione imitare ancora di livello nazionale che ha un senso per il Mezzogiorno
E decidere quindi assieme che cosa all'interno di questi Marco Filoni che rappresentano le priorità
Di uscire a portare sul territorio
Quanto questo poi si declina livello di scelte strategiche a livello di strumenti e qui torniamo al tema al secondo dei temi che ci veniva prospettato cioè che cosa e quanto ancora sul ha un senso oggi nella progettazione integrata locale
La seconda delle scelte che dovremmo operare qui l'impressione qualche volta anche con la dottoressa dei dei da ce lo siamo detti all'interno di altri seminari
Che probabilmente una riflessione accurata sul senso reale del successo dell'insuccesso della progettazione integrata territoriale non è stata piena fa a piena svolta appieno svolta nel nuovo periodo di programmazione se cioè le priorità
Sono state molto discusse a livello di individuazioni programmatiche viceversa gli strumenti sono stati molto meno discussi ed oggi si sta scontando un po'in ritardo di questa analisi di questa discussione perché c'è stato un primo momento molto forte in cui è arrivata soltanto l'onda lunga della critica rispetto allo strumento che aveva difficoltà oggettive andare avanti quale quello di titolo salto in cui tutti abbiamo creduto un uomo rilancio della programmazione dal basso per lo sviluppo locale concertato
Un livello è una modalità di governance completamente non compie abbastanza diversa rispetto al passato in realtà poi si è spesso trasformato in uno strumento molto più simile a dei piccoli programmi operativi regionali si è perso il senso dell'idea forza che doveva connaturale questi strumenti e quindi la capacità di reale innovazione sul territorio
Dopo questa fase quindi di insoddisfazioni iniziale fosse anche lo rilevavamo insieme con chi spesso si occupa di queste cose che appunto sono stato di programmazione ma soprattutto nucleo di valutazione nella mia regione vale a dire valuto le politiche ma anche i Progetti cioè IP Trio ritenuti
Quando abbiamo iniziato la fase dello scoraggiamento quasi un
Una però dico personale ma anche una piccola insoddisfazione rispetto allo strumento in cui abbiamo fortemente creduto ecco anche le persone che aveva accompagnato la prima fase di fiducia verso i Pitti che hanno poi abbandonato questa battaglia tutto questo assieme ha fatto sì che nella nuovo periodo di programmazione scomparisse un po'sì al dibattito relativo e Pete ma più in generale quello rispetto alla programmazione
E quali modelli di programmazione quali strumenti rispetto a quelle priorità per cui oggi in un seminario un questo trovo particolarmente a parte attuale perché come autorità di gestione ancora stiamo il cinque marzo resteremo insomma le le regioni stanno ancora lavorando sui documenti programmatici come me
Come mai come molte altre autorità di gestione ancora parlare di quale strumento perché poi la fase successiva nei documenti unitari di attuazione non è altro che la fase di declinazione degli strumenti
Allora se il ditte è andato bene o è andato male le luci e le ombre io credo che non sia stato ancora appieno approfondito
Per parte nostra nella mia regione riteniamo che è uno strumento care anche contanti potenzialità teoriche che nella pratica è riuscito a
E spiegare i prefetti positivi soltanto a tratti non completamente che però quelli dove gli ha avuto chi vanno recuperati in particolare per me questa significato
Un successo nell'aria della turismo di un partito in di una particolari tipologie di turismo di un turismo rurale ambientale culturale e su quest'area che a viene declinata poi le scelte operative all'interno dei nostri documenti programmatici
Noi penseremmo di riproporre non dico la stessa esperienza ma comunque strumenti che valorizzano ovviamente una programmazione turistica che si è integrata perché ovviamente non ha un senso una parcellizzazione friggere come la mia in modo particolare
Di scelte turistiche singole e quindi soprattutto in un ambito di ruralità
Di tipologia anche alternative rispetto all'offerta turistica più ampia come quella che venuta fuori proprio da un pit l'esperienza di un albergo diffuso ecco tutto questo mi penseremo ancora che oggetto da valorizzare all'interno della nuova programmazione per cui venendo all'altezza delle sue sollecitazioni si c'è ancora un'aria da esplorare da verificare da probabilmente implementare con lo strumento
Non strettamente giuridicamente dei pit ma come forma di governance come valore
Che aveva intrinsecamente se questo poi vengo la quarta cosa sia un esigenza pieno complesso e la politica bene una domanda che mi tecnici spesso e volentieri ci facciamo anzi quotidianamente ci facciamo perché quanto non riusciamo a recepire la politica e quando riusciamo a dare alla politica nelle scelte delle priorità nelle scelte dei nove esattamente il tema credo del nostro lavoro quotidiano credo che però alcune cose le si stanno capendo non è soltanto l'abuso di Lisbona o di Göteborg nei dibattiti come questo che spesso porta prendere che ci dobbiamo riposizionare nella competitività nella strategia perché spesso rischiano di essere più un problema che una potenzialità torno al Molise dove viviamo la dicotomia che dice va avanti fra Regione mezzogiorno in Regione che invece già competitività perché per l'Unione europea non siamo competitività una dicotomia che porta ad avere lo scenario delle scelte possibili riposizionato in avanti con un passo eccessivamente lungo per noi
L'Unione europea oggi a me come alla Lombardia come una qualsiasi altra regione avanzata l'Europa chiede di investire in innovazione in ricerca
Chiede di investire in ambiente in capitale umano chiede di investire in energia e chiede di investire in tutto questo con gli strumenti estremamente innovativi poche infrastrutture materiali
Molta società della conoscenza molta riti di queste di queste cose perfetto la politica
Su spunto della tecnica tutto questo lo comprende
Ma ha difficoltà calarlo in una realtà mi dicevo come la nostra che sconta il passo di essere tutto sommato ancora mezzogiorno dove ci sarebbe bisogno ancora di rifiuti
Ed è una categoria di spesa non più ammissibile
Dove ci sarebbe ancora bisogno di idrico depurazione
E non la posso fare più perché mi viene detto tu se competitività hai superato di poco con livello del settantacinque per cento parlo insomma in modo anche uno slang diciamo per gli addetti ai lavori perdonate ma insomma per essere sintetica sui concetti e quindi mi viene detto tutti i tributi Proietti in un contesto competitivo competitivo dove le cose del Mezzogiorno non le puoi fare più perché se competitività parallelamente per fortuna lo Stato mi riconosce ancora una realtà di mezzogiorno e mi colloca
Insieme le altre regioni che dicevo prima all'interno del FAS del Sud e mi consente ancora di fare il giusto passo fra le due posizioni
Ancora si rifiuti ma facciamo in modo diverso probabilmente con delle logiche nuove io ho bisogno di fare le mie piattaforme e mi dite come lo facciamo meglio assolutamente sì
In questa posizione di ricollocamento
Fatta circa la politica dedite dietro queste scelte al di là dello slogan perché nelle scelte operative quotidiane e visto da un nucleo di valutazione questo come l'altro collega e la Sicilia qui spesso abbiamo in passato
Reso comuni esperienze fa fatica avvenire perché quando si tratta appunto dello slogan è più facile quando si tratta della scelta operativa il contesto locale e le difficoltà e ritardi al contesto locale evidentemente sono gli altri vado a chiusura immagino che quello fosse un ben chiuda veloce
Soltanto quindi per dire che c'è ancora uno spazio per i ragionamenti di oggi che interni in questa chiave di contesto locale di programmazione strategica che investe sia a livello regionale con tutti gli elementi che ho cercato di tracciare
Secondo la la scaletta da lei data ma anche a livello locale dell'attuazione attraverso strumenti simili quelli e nuovo e unico a quelli dei pit
All'interno del territorio ma c'è anche e chiudo su questo perché mi sembrava una delle sollecitazioni di oggi più importanti uno spazio anzi c'è un ampio spazio per quello che riguarda l'attività di assistenza che all'interno del nuovo periodi programmazione viene finanziata con i trecentocinquanta milioni che venivano detti innanzi sia credo con la sponda d'assistenza tecnica per le regioni del Mezzogiorno ma più in generale con il quattro per cento che ognuno di noi
All'occasione a piani finanziari e c'è uno spazio ci voglio riprendere un'immagine che veniva data prima soprattutto per accompagnare i processi
Con i quali noi oggi più facciamo fatica andando a intravedere il futuro appunto i processi strategici quelli che il ministro in apertura definiva i processi per sognare forse proprio su questo è lo spazio più grande che viene dato da pro da strumenti come quelli dell'assistenza tecnica che possono ancora efficacemente trovare la loro utilità più grande nel più grande nell'affiancamento le pubbliche amministrazioni
Grazie complimenti perché uno Stato veramente una esposizione molto lucida direi
Anglosassone per certi versi c'è molto apprezzato mi chiedevo quando lei ci raccontava di questo strano dualismo strano no verso sud Charlène Jane come dire stimolante dualismo tra l'essere sud che deve però muoversi in un'ottica
Non non di uscire dalla marginalità ma di essere di essere in gara
E mi veniva una cosa così un'idea un un pensiero pensando ad alcune cose
Il Chievo incontrato nella mia vita di cronista
Che delle cose da sud tipo per esempio o il problema dei rifiuti possono essere affrontate con una logica di competitività
Cioè ci sono dei e così come la la la la il trattamento delle acque così come anche altre infrastrutture fisiche inserire nella progettazione nell'immaginazione della completa amento della realizzazione di infrastrutture per essere a livello dei fattori di innovazione quando ci racconta diranno di chi progettò e come progetto rostrale quanta innovazione fu messa in quel Progetto belli sono tutte e due le cose insieme secondo me e questa è un'occasione forse da tentare di cogliere
Uno stimolo insomma una un'idea da perseguire
La ringrazio ancora e adesso dare la parola a Paolo Ampa Doisneau che direttore generale della Ufficio di formazione personale e pubblica amministrazione presso la formazione per la la funzione pubblica che ha un una mission impossible si diceva una volta ma oggi una mission più che mai necessaria quella di immettere
Questa immettere qualità nell'Under Bobbio mestruazione attraverso il processo di formazione
Ci racconta come
Buongiorno tutti io
Come responsabile dell'ufficio della formazione ringrazio innanzitutto al dottor lo spaccio ci ha
Aiutato in questi tre anni nella sviluppo del Progetto Pitagora anche abbiamo finanziato per l'accompagnamento dello sviluppo delle competenze necessarie alla
Realizzazione dei Pit che come ha detto la dottoressa non subito una fase critica nell'attuazione quindi quando nel due mila e tre all'interno del comitato di sorveglianza
Del Cucci essenziale deciso per organizzare un'azione di sistema che
Potenziale se le capacità manageriali per l'attuazione dei pittori il dipartimento della funzione pubblica proprio per questa missione istituzionale di
Accompagnamento in quel momento più che alla formazione alla allo sviluppo proprio delle competenze
Si è servito tra l'altro anche di queste azioni
Di
Azionisti di sistema e di assistenza tecnica al contempo
Lo ringrazio dunque non ripeto i prodotti risultati raggiunti con con il Progetto Pitagora
Vorrei solo sottolineare due aspetti di tipo organizzativo che mi sembrano quasi antesignani rispetto a alla governance che ci si prospetta oggi e per il futuro
L'articolazione organizzativa
Centrata su un nucleo centrale come
Laboratorio di indirizzo e coordinamento e di diffusione della missione su nuclei territoriali
O in contatto sia con i referenti regionali e con i referenti delle varie delegazioni territoriali derivanti appunto dai dalla progettazione integrata
Quindi con una
Prospettazione organizzativa di tipo multilivello che oggi ci si chiede di disegnare di realizzare
L'altro aspetto organizzativo che pure è stato molto utile anche nelle fasi forse critiche che ha incontrato il l'attuazione dell'anno della dell'azione
Il comitato di coordinamento che è stato invece il luogo istituzionale dove
I vari attori istituzionali si sono trovati anche in alcuni casi aggiustando investire quindi migliorando continuamente l'azione
Questo è il passato presente il futuro che cha spetta si nell'ottica della del sogno e di quello che
E ci si aspetta di ottenere alla fine della programmazione come ha detto il mio ministro
Ci induce però necessariamente ad una osservazione della realtà attuale
E
A quello che il paese e i singoli tiri territori che lo compongono soprattutto mi riferisco ai territori che presentano ritardi di sviluppo in termini di capacità di
Sia con con riferimento alla struttura organizzativa che all'altro grosso problema che è quello della sofferenza della
Del fabbisogno di competenze
E il lo sguardo dicevo al presente
Necessario proprio osservando
E tenendo conto delle cosiddette quelle che abbiamo chiamato per tutto l'anno ai tavoli tecnici ai gruppi di lavoro di preparazione può esserne le elezioni di discontinuità di continuità
Per non correre il rischio di concludere la programmazione
Attuando politiche che si basano solo su una Offerta dal centro ma che
Siano sempre
In nuovamente orientati ad una logica della domanda è ora che i territori sono più maturi in per esprimere questa domanda come ha messo bene rilievo il Molise
E
E quindi vedere
In uno a contesto che quello nostro a cui la funzione pubblica fa riferimento ed è quello della priorità dieci del quarto set né
E richiama i temi della capacità amministrativa della degli Investimenti
In
In una logica proprio di capacità re le pubbliche amministrazioni della dell'Obiettivo Convergenza perché su quello che il centro è stato maggiormente il
Suggestionata ad intervenire per
Non per svolgere azioni sostituto Orio offerti Istica Emma per di conto e ricondurre un valore unitario a
Interventi che effettivamente in alcuni casi si sono dimostrati frammentari di piccole azioni quindi un coordinamento condiviso accuse così passiamo
Divieti allacciarci alla necessità di consenso dimostrate richiesta sia all'ordine dei lavori che ci impegna ogni giorno sia in questi momenti di confronto
Seminariale anch'e ha osservando dunque i fabbisogni vediamo che la la la richiesta e la necessità di potenziamento riguarda lei capacità di programmazione e gestione delle attività riguarda le capacità della pubblica amministrazione di offrire beni pubblici bagni pubblici intendo
I grandi valori grandi temi trasparenza semplificazione innovazione
Retrocesse attraversi quali fatalmente si vede arrivare ad una riduzione dei momenti di discrezionalità dell'agire amministrativo per renderlo
Uso un termine più legale ma proprio per anche di allacciarmi al discorso delle famose quattro regioni in cui si evidenzia ancora la criminalità organizzata
Se l'amministrazione
A questa
Dedotte di beni pubblici mirati alla fine alla trasparenza legalità eccetera è anche un'amministrazione
Probabilmente meno suscettibile di
Incorrere d'incappare in situazioni negative
Del tipo che abbiamo detto
E non ultimo la capacità di produrre servizi collettivi al cittadino
Dai rifiuti a in all'attrazione degli investimenti quindi
In una ventaglio di servizi perché spenga conto delle aree dei settori che presentano un gatto
Di arretratezza ha quindi in cui il
Il servizio sia più più fine più sottile
Ho in questo quadro ripeto in grossi
Problemi che abbiamo potuto apprendere dalle lezioni della precedente programmazione purtroppo attengono ancora alla scarsità delle competenze pregiate
E alla contino per durare incapacità della pubblica amministrazione di darsi una struttura organizzativa
In grado di affrontare le nuove sfide e quindi nell'ambito della priorità dieci la lavata Pasini building eh sì l'obiettivo ma anche lo strumento per potenziare la pubblica amministrazione
In funzione di competitività questo è un po'l'assioma che ci ci spinge
Noi come funzione pubblica ci siamo candidati e con il consenso delle regioni e delle amministrazioni capofila dei fondi quindi del fondo sociale del FESR a perseguire nell'ambito del fondo sociale
Una una serie di azioni di sistema
Proponendo ci degli obiettivi e delle strategie che alcune delle quali
Sembrano più consone ad affiancare ad accompagnare questo tema della progettazione territoriale
Mi riferisco alla al grande tema della cooperazione estinte istituzionale
E quindi a cogliere il senso di insistere sul territorio in che non coincidono sempre con i confini amministrativi proprio perché frutto di associazioni tra Comuni di associazioni per settore per are e sui sui quali insistono a volte anche
Competenza omologhe a svantaggio magari di altre tipo di professionalità che sarebbero necessari
In questo cerchiamo di inserire attraverso
Forse anche la riproposizione di
Azioni virtuose
Lezioni di continuità apprese dal passato come il lo sviluppo delle reti no
I la messa in rete per consentire a tutti di accedere ad esperienze virtuose come lo sportello tutta l'esperienza degli sportelli dei vari sportelli ce ne sono
Numerosi no al l'impresa al cittadino la montagna vari
L'altro tema l'altra strategia che consente la ricaduta così
Vera molto lotte oggi ho sentito parlare di c'è stato pronunciato l'aggettivo vero perché effettivamente si corre il rischio no ad immaginare tutto un sistema teorico e che poco poi si attaglia sulla
La realtà
è dicevo quello per esempio della misurabilità dei target dei servizi cioè
Agire in maniera che questi servizi resi al cittadino e alle imprese siano comparabili per vedere dove
Andiamo a parare dove possiamo correggere il tiro anche in una fase di valutazione di valutazione intermedia
E
Il grande tema dell'internalizzazione delle competenze dove non intendo solo forse se non in minima parte il problema delle assunzioni o della stabilizzazione del precariato
Che oggi tanto cd battono veniamo da anni e anni di blocco delle assunzioni chissà quando riusciremo almeno a livello centrale a raggiungere questo famoso sblocco
Mi allude in particolare però alla internalizzazione delle competenze e delle capacità quindi non solo delle persone ma proprio dei saperi
Attraverso azioni di
Riqualificazione di investimento anche nella ricerca come diceva il ministro per creare la sinergia tra tra i settori e i saperi
E
Altra strategia che abbiamo immaginato di poter proporre realizzare nell'ambito del fondi fondo sociale
Quella della semplificazione in funzione di competitività la semplificazione forse il tema che più al accorciò è quello che più ci consente di di di spingerci no con azioni pilota eccetera quindi attrattività dei territori snellimento delle procedure per l'impresa e e via dicendo l'ultimissima cosa perché Udre abbiamo anche
Una
Ciò necessita di grana si sinergia tra le azioni sul fondo sociale qui il sul sul farsa sul per le quali pure
Abbiamo richiesto uno spazio attivo
L'ultima cosa veramente quella che mi preme sottolineare della
Unitarietà
Della politica ordinaria con quella strutturale cioè tutto questo e lo ricorda e quel sen dall'apertura poi ogni sua priorità e la chiamo politica regionale unitaria
Perché affatto con sì le risorse che ci provengono dalla comunità europea ma va molto richiesto e
Realizzato l'impegno delle politiche ordinarie nelle medesime direzioni grazie
Posso fare una piccola domanda le chiedo di essere breve ma una curiosità che io durante il la la realizzazione progetto Pitagora io immagino ma in parte anche lo so che si sono si sono incontrate
Delle amministrazioni o all'interno delle amministrazioni dei soggetti particolarmente qualificati o
Impegnati e altri molto meno c'è ci sono delle situazioni molto diversificate e dove funziona
Sembrerebbe che funziona soprattutto perché c'è un nucleo di persone che ammettono la loro competenza e la loro desiderio di fare a servizio d'amministrazione quindi riescono a realizzare progetti questo purtroppo è un dato purtroppo o per fortuna è andato caratteristico un po'di questo nostro Paese che
è assai
Poco capace di sistematizzare e dove invece le qualità individuale riescono a volte ad emergere mi chiedevo
Questa Coalition Willems questo gruppo di amministratori che hanno particolari competenze e qualità e volontà sparsi tra Regioni Province Comuni Comunità montane eccetera saranno non so alcune decine
E possibile in qualche modo a metterli in Rete cioè non lasciarli isolati ma tentare attraverso di essi di contaminare il resto della pubblica amministrazione
Non solo è possibile ma in parte già allo stato già realizzato
Content tentativo anche riuscito di Messer Rete delle delle buone pratiche dei saperi ed è poi quello che dicevo attraverso anche una strumentazione tecnologica più sofisticata
Realizzare un sistema di Rete che effettivamente convogli e faccio circolare soccombente le competenze virtuose e specialistica speriamo sempre di più e speriamo non sono in rete
Ringrazio molto
Adesso affrontiamo la questione da un altro punto di vista con Fabio Pellegrini che il vice presidente dell'associazione italiana del Consiglio dei comuni delle regioni europee che ci può aiutare a a fare un po'di confronti cioè capire un pochino noi
E gli altri come
Ci possiamo
Confrontare appunto
Grazie organizzatori dell'invito e anche di questo invito contestuale parlare per il già pensavo anch'io di dove
Vedere la cosa dal punto di vista dell'associazione della sua funzioni della sua natura
E e anche della sua della sua azione nostrane nostra attività
Direi che sicuramente un tema che non abbiamo affrontato è la nostra dire materia di di vita la nostra alimentazione
E anche il nostro spirito del dell'associazione che essendo l'Associazione europea e organizzata in sezioni nazionali
Ci porta a confrontare continuamente la realtà le proprie realtà con quelle degli altri e quindi e in gran parte prendendo anche le intervento ricco in te suggestivo del professore
Milano che rito sta alzandosi per andar via ma comunque per me è stata una anche un elemento di sofferenza
Perché sofferenze come se avesse continuamente messo il dito delle piaghe che viviamo quotidianamente
Però non è solo con
Con queste comparazioni in negativo credo che sopra negativo far vedere qual è il nostro i nostri ritardi dei nostri insufficienze l'impegno dovremmo mettere nelle recuperare meno rimanere indietro
è una una l'attività quotidiana
Però è anche vero ho visto da un punto di vista europeo direi che alcune cose positive che sono state anche messi riverenza fare molte cose di ragazzi positive voglio essere negativi sta pessimista io sono ottimista quindi devo guardare avanti
Quello che diamo sempre diciamo del del nostro far parte dell'Europa
In qualche modo ci ha sempre obbligato a fare più ritorno avremmo fatto o no o avremmo fatto molto più ritardo molta più lentezza cioè siamo stati obbligati spesso a fare le cose perché ci venivano imposte non è vero perché apparteneva all'europea è stata una scelta non è stata una dominio di nessuno né Francone tedesco quindi credo è stata una consapevolezza che poi e stare insieme agli altri abbiamo avuto faticose
E credo fra le le osservazioni anche ultime che faceva lei attraverso quella domanda considerazioni della dottoressa Paduano che c'ha aiutato molto a crescere
Le stesse utilizzazione dei fondi comunitari
La stessa direi quasi necessità o questo sì no una forzatura da parte dell'Unione europea e della Commissione di un metodo di rendicontazione che all'inizio era specie Diaz
Azioni di rigetto in in meno italiani di Ucrìa dotazione di criteri così irrigidite spesso incomprensibili
Eppure ciononostante ha contribuito a formare una una schiera di funzionari preparazione che oggi si riscontra si apre si apprezza questa qualità che prima non esisteva
Lo abbiamo fatto anche esperienza a livello territoriale perché io fra l'altro un posso criticare dir male dei Comuni delle Province dovute a monte delle regioni perché sono quelle pagano le quote quindici fanno vivere il lavoro
In questo senso noi difenderemo a vedere coi sosta delle problematiche i problemi che abbiamo dovuto affrontare
E perché non si spendevano ancora ora non è che si spendono tutti i beni solidi dei le risorse comunitarie era perché c'era
In preparazione ma c'era anche una incapacità di governo del territorio
Ne abbiamo fatto esperienze per sette otto anni fa tenterà in carcere sono finiti sette otto anni fa cinque anni fa ma sono cominciati più di dieci anni fa
In alcune regioni e in modo particolare dove abbiamo lavorato insieme ai nostri associati Comuni Provincia a livello del territorio per cercare di armonizzare una visione della del del governo del territorio individuando obiettivi comuni per mandare in ordine sparso e quindi rafforzare anche la proposta che veniva dalle delle autonomia e locali
In assenza assoluta di assessori regionali
Mai visto uno qualche funzionario più sensibile veniva credo avesse addirittura andò a prendere permessi per partecipare a questi conferenze seminari convegni dove si faceva sto sforzo di elaborazione di intorno all'ora i ai patti territoriali tanto del dire l'assurdo conosce ragioni nostra si trovò
Nella nel dell'onere ma anche nel nell'edera soddisfazione ma insomma nella paradosso lì dove diventare coordinatori del patti territoriali di una regione cosa assurda per ma il nostro compiono il nostro dovere ma anche sul settimo come dovere per poi comunque prima o poi incontrando degli amministratori regionali di danni in qualche modo e un piatto d'argento un lavoro che avrebbero dovuto atto loro mattino fatto questo posso dire perché gli amministrativi al non ci sono più
Quindi non lo non critico quelli attuali ma quelli che c'erano prima
Ecco questa era la situazione italiana
C'è stato un fatto io lo credo che anche qualche Regione ancora non abbia una vera programmazione regionale
Siano più o scatole vuote di buone intenzioni Rocco una messe insieme l'ASP una con l'assemblaggio di distanze che vengono da vari territori ma che non si configurano una visione strategico come si è
Sottolineato s'tutti gli interventi stamani per definire una vera loro il master del territorio anche poi nell'ambito di questo avevi apposita di progettare perché poi questo il problema dove dove spesso veniamo meno e siamo carenti cioè c'è un'inefficienza generale del nostro paese questo è il dato che comparato con gli altri né viene divide viene maggiormente evidente
Cioè le veline più un efficiente inefficienza a livello centrale e ma anche a livello regionale di comuni e vice mettendo nella
Nel confronto della adozione degli orientamenti dell'europea nell'utilizzazione dei fondi questi ve questi livelli devono funzionari tutti e tre perché se c'è qualcuno che non funziona da da macchine il sistema non non marcia
Sì allora nello statale non funziona dopo quello regionale e quello comunale
Basta con le idee treno funzioni la macchina Cino marcia perché si blocca
Perché le la programmazione cioè l'utilizzazione dei fondi comunitari in gran parte quasi per la quasi totalità salvo pochi casi passa attraverso la programmazione regionale quello della concertazione fra Stato-Regioni regione ed è stato regioni e commissione e quindi si si blocca il sistema perché o non c'è programmazione non ci sono progetti se poi non c'è capacità da da un film a programmazione il reale di Pazzaglia Crocetti poi le ceneri efficienza di realizzazione dei progetti perché ha chiesto vuol dire molto bene
Per avere utili per utilizzare i fondi e e poi anche la famosa rendicontazione che è stato il boccone amaro per molte nostre regioni poi vostri progetti e fino in fondo cioè è un sistema che ci ha fatto Ciampi messo un po'in modo immoli mento in corsa
E c'ha avviato anche a una
Una maggiore efficienza di prima però rimane per esempio
Due confronti vorrei fare per accettare la la la domanda è lo riprende la Spagna e la Francia
La Francia perché un Paese più o meno grande quanto il nostro il reddito è un po'più alto del nostro ma insomma no eccessivamente più ampio
E si vediamo con la politica con la Francia per molti aspetti criticabile Tenno apprezzabile
Il suo modo di stare in Europa malgrado si dica tanto
Dicono di farlo dei Paesi fondatori e motori dell'Europa
Parecchie più risorse Dinoi spende molto più di noi per esempio ma della cultura all'estero
Se vediamo l'abbandono le nostre case della cultura rispetto la politica culturale fa la Francia all'estero e c'è un abisso
Dell'efficienza nell'espansione economica all'esterno dei cinquantuno le risorse per investire all'interno lei ce l'ha anche gli serve Abbado abbondanti anche per intervenire all'esterno come mai questa differenza prendo due casi
Rispetto all'Italia perché è un Paese più efficiente alla pubblica amministrazione più efficiente un sistema generale nazionale più efficiente
La Spagna la Spagna non è una battuta dell'Italia quella Zapatero dice che dei problemi dalla Vieri periodi tempo ci passi davanti che sta marciando
Passi da gigante
Basti pensare che in pochi anni è passata da trentotto milioni a quarantaquattro milioni
E gli a parte sugli immigrati
Voi faccio polemiche e tutti i giorni perché e e si va avanti con i centocinquanta mila all'anno
Ma anche l'altro rispetto a questi due Paesi Heather con tutto un frontale questo con noi
L'utilizzazione
Brutto terminazione per capirci o l'impiego degli immigrati secondo scritto il loro titolo di studio uscito di recente in un giornale consecutivi di voi l'avete l'avete visto
Quanto l'Italia utilizza dei delle di questi immigrati le loro capacità
Di preparazione di formazione la pittura diversità sorpresi appunto come come dare la Spagna che è arrivata fino a oltre il trentacinque per cento di laureati immigrati e non siamo a poco più del quindici
Noi utilizziamo per fare i vu'cumprà per le spiagge Edolo pezzi disco insisteva produttivo
Questo è il residence lo specchio perché abbiamo abbandoni scolastici universitari abbiamo poco pochi innovazione tecnologica abbiamo carenza anche di di di e di personale qualificato dai introdurre immette nel sistema cioè siamo in gran parte molto inefficiente
E questo di non solo come dire anche costosi l'inefficienza ma che improduttiva Appel
Per fare le cose ma anche perché costano di più
E quindi ci mangiamo le risorse per mantenere apparati poco funzionanti a questo esporli l'improduttività mezzo il sistema pubblico anche quello privato ritroviamo di tranquilla suscettivo
Cioè vero un problema nazionale generale della della inefficienza qui o diciamo della bisogno diventare più efficienti perché lui è il vero terreno di di competizione
Quindi ecco sì e direi la più la prima vera priorità anche per il l'esperienza appunto fatta non solo a livello di questi comparazioni ma anche per la nostra essendo un dirigente associazione che
Va inserito nel dell'attività del Consiglio d'Europa io sono anche osservatore del Concilio vada Balcani fino alle regioni Transacqua o quasi e quindi verifico anche Valley quotidianamente l'evoluzione di questi Paesi o come presidente dei del Comitato permanente per paterna reato euromediterraneo
Fra pochi giorni pastello partirò per il Marocco
Lavoriamo molto insieme anche Paesi arabi cosiddetti paesi terzi mediterranee quindi un un confronto continuo è una sollecitazione
A cosa significo nel nostro Paese per i nostri poteri territoriali e affini l'affitto affrontare queste sfide
A direi ecco per quanto riguarda per chiudere per per vedere queste cose ha prima priorità veramente investire nel fattore umano alla formazione questo è il dato sudore assoluto
Quegli altri i progetti sono di come diceva anche nella nella presentazione del Progetto
Professor mortai ci sono specifici di alcune aree abbiamo completa così ho approfittato di una un contributo di carattere culturale della concezione dello sbirro sviluppo che passando dallo sviluppo sostenibili si è arrivati alla crescita un concetto diverso
Gli appunti e qualche qualitativo e non quantitativo chiudo subito per un'ora sollecitazione che credo sia importante perché del piano strategico nazionale quando si parla di internazionalizzazione
Si parla prevalenza mi sembra un'accentuazione del come problema di attirare investimenti in Italia
Anche che venti investimenti esterni diciamo inizia in Italia
E io feci la vedrei anche proprio per questa esperienza soprattutto perché il Mezzogiorno d'Europa ma anche per il Mezzogiorno d'Italia
Un ruolo fondamentale ladina dimensione mediterranea e balcanica o elementi strategici e non solo aspettare investimenti ma anche per investire per quel territorio si internazionali siano perché se arrivano multinazionali assente siamo capaci di investire delle altre aree perché è la reciprocità che rafforza l'internazionalizzazione in territorio perché sector soltanto vengono o aspettiamo ci limitiamo ad avere degli Investimenti avremo qualche progetto che si realizzò qualche albergo compiuto qualche quanti insediamento magari di di nuove tecnologie che nell'insieme però non fanno un sistema di di internazionalizzazione che di forza di quel territorio quindi e allora ci sono anche nell'ambito della programmazione territoriale ci sto perché nel conto anche che non s'è parlato ed era poi nuova politica agricola comunitaria così come lo sviluppo rurale della di tutti i programmi di sviluppo rurale e per quanto riguarda le relazioni diciamo
Estero estrarlo peste depressa Unione Europea ci sono le politiche di vicinato che da Unione Europea hanno messo a punto in questi in questi anni e quindi anche di di un confronto tranne che per il nostro Mezzogiorno e quel positivi di vicinato e anche altri strumenti finanziari da utilizzare e sono credo determinati strategiche per lo sviluppo delle nostre aree mediterranee
Temi
E adesso l'ultimo intervento della tavola rotonda da un punto di vista completamente diverso
Dalla D'Andrea Vecchia che direttore generale dell'IPI Lippi è un istituto di promozione industriale quindi è una cultura non amministrativa una cultura legata appunto lo sviluppo sviluppo industriale che però o forse darci delle chiavi di lettura delle dei problemi che noi stiamo cercando di affrontare
Sì solo per chiarimento celibi e l'agenzia del ministero dello Sviluppo economico quindi diciamo purtroppo o per fortuna anzi insomma mi amministrazione dobbiamo masticare
Parecchia comunque io parto dei sogni perché è un un tema che mi appassiona diciamo il sogno di Nicolas
Vorrei capire se dalle cose che ci siamo detti il sogno è quello di a vere una pubblica amministrazione efficiente
Forse il sogno è quello di a vere un territorio una comunità locale un sistema paese diciamo proiettato verso un qualcosa dice non c'è il sogno
Perché se il sogno è l'efficienza della pubblica amministrazione
L'efficienza della pubblica amministrazione come traduciamo la diciamo in parole povere farebbe bene le cose diciamo
Fare le cose fatte bene non so come definirla in altro modo ecco sognare di fare le cose fatte bene diciamo ecco penso che siano non non sia dei quattro insomma con gli strumenti con gli obiettivi che sognare vuol dire una cosa impegnativa cioè richiedere forte Energia capacità insomma avete un obiettivo insomma una cosa veramente significativa ecco pensare che un sito di dedicare un sogno all'efficienza della pubblica amministrazione francamente insomma lo vedo un po'ove cioè un po'riduttivo ecco rispetto però lo dico in termini provocatorie con grande trasparenza diciamo ne parlerò col ministro Nicolais di questa cosa però ci serve anche per mettere bene in insomma per chiarire meglio perché renderci anche un po'conto delle cose fatte in passato perché purtroppo lo dico purtroppo
Effettivamente dall'esperienza professionale di ciascuno di noi insomma negli ultimi negli ultimi anni
Effettivamente no ogni tanto ci si troviamo a pensare
Magari ci fosse una pubblica amministrazione magari quei dieci diciamo non di cui si parlava potessero essere messi in Rete opposto non ci siamo
E quindi a volte il sogno quotidiano Nord si rincorre un sogno quotidiano perdendo di vista quella che non so se un utopia non so come definirla ma insomma che è un un'altra cosa rispetto a questo questo perché perché
Innanzitutto c'è un problema ecco Noemi ne stiamo parlando in termini fondi comunitari però giustamente è stato detto che hanno un problema di fondi comunitari efficienza della pubblica amministrazione un problema onnicomprensivo riguarda tutto la distinzione nord-sud no l'efficienza e la pubblica amministrazione bene che riguardi esattamente nelle stesse condizioni nord sud del Paese non perché ci mancherebbe altro che teorizza se in un diverso grado di efficienza la pubblica amministrazione
L'fare bene le cose riguarda i Pitti pare riguardare i patti e riguardava lei bande riguarda tutto ma che riguarda un pezzettino sono della e tutte le forme immaginifiche possibile che la pubblica amministrazione ha dato a vari tentativi di efficientare proprio vera
Una volta si chiamavano patti una volta si chiama intervento straordinario una volta si chiama ancora prima programmazione per progetti però è stato detto quattro otto otto questa cioè ne abbiamo provati di tutti i colori Pitt patti tutto tutte le adesso veramente riesco diffidente mi riesce difficile leggendo la storia degli ultimi vent'anni immaginate un'altra soluzione diciamo una tecnica al problema non ce la faccio veramente complicato immaginazione una nuovo allora questa efficienza della pubblica amministrazione la rincorriamo diciamo no
Con il sogno Lelli corriamo con la tecnica la rincorriamo con la politica con la formazione è un po'difficile capire come rincorre diciamo no a questa vengo all'esperienza sui pittori ho fatto in una regione in una regione in anni passati la scorsa programmazioni in l'inizio dello scorso programmazione su Sette pittori diciamo dei distretti industriali
Qual era come nascono diciamo i pit nascono dalla parola stessa diciamo perché a un certo punto ci si resi conto nella nella regione dove avevo la responsabilità di un asse in tutto il porre regionale ce ne fanno sessantaquattro misure
Sessantaquattro misure con sessantaquattro responsabili di misura con sessantaquattro staff di responsabili di misura con un eccetera eccetera quindi a un certo punto è stato detto ma forse me ne che qualche cosa
Cioè che le diamo qualche cosa insieme ecco cioè
Discorso dei pit nasce da lì ma che nasce da un Progetto Strategico diciamo perché
Parlato c'era anche una fase di SMA di patti più o meno riusciti e quindi si è tentato di mettere insieme un po'di esperienza di Patti falliti un po'di diciamo buon senso ripeto buonsenso non efficienza da come un po'di buonsenso in quel sessantaquattro misure dice beh se ogni tanto qualcuno di voi lavora insieme forse meglio
Forse me
E inoltre sì è teorizzata la partecipazione quindi tanto più quei due o tre responsabili di misura lavoravano insieme identificando un certo territorio di riferimento tanto più coinvolgevano gli attori locali che andava dal attori locali di tutti TDM attori locali vuol dire tutti dal parroco fino a anzi si teorizzava che erano gli agenti bisognava andare a cercare gli agenti di sviluppo che poteva essere un consulente un parroco segretario una sezione forse un sindaco ma necessariamente dice a volte invece il sindaco c'era quindi lo si eleggeva imperatore diciamo dei pit perché era uno bravo
Questa è un po'la storia in alcuni casi è andata bene
Ma perché è andata bene perché io fortunatamente al di là dei sogni ogni tanto il buonsenso pareva ogni tanto buonsenso prevale perché la nostra ordinata la gestione ordinaria c'erano delle cose
Bassa spesso va a battere contro un muro di inefficienza di carenza della politica acquattato per ogni tanto buonsenso prevale insomma come prevale nella nostra vita quotidiana
La sopravvivenza già un termine sa cioè però insomma buonsenso giustamente prevale quindi qualche patto per caso è riuscito qualche Pete è per caso riuscito perché giustamente no prevaleva il buon senso
Là dove prevale il buonsenso
Quindi la nel diciamo la prima conclusione che PRI è attenzione dice il buonsenso non è efficienza della pubblica amministrazione cioè che proprio il minimo indispensabile da cui partire
Invece in alcuni casi il buonsenso è stato eletto come la realizzazione del sogno
Questo è accaduto con i pitoni batte con tutte le varie ma lo dico anche per altro
E lo dico anche nel caso dei bandi
Il mito dei bandi
Perché una pubblica amministrazione quando vuole evitare la discrezionalità ammesso che lievitata discrezionalità sia un percorso virtuoso per la pubblica amministrazione perché tutti i manuali invece di diritto amministrativo invece eleggo non la discrezionalità della pubblica amministrazione come una delle differenze ma che caratterizza poiché la procedura
No che deve essere efficienza e trasparenza eccetera insomma
Punto principale tutti fondamentali del diritto amministrativo il primato dell'amministrazione cioè in termini nobili
Allora il percorso nel caso dei pit che cosa facciamo ci mettiamo attorno a un tavolo del notaio i diciamo agli agenti di sviluppo eletti in base a non si sa quale principio diciamo
Oppure identifichiamo alcune cose da fare e convinciamo tutti che giusto farle poi andiamo da un notaio firmiamo che è giusto fare quelle cose
In un pittore trovato nel tavolo di concertazione dei pit il responsabile della banda musicale del Paese
Chiudere un pit di un distretto industriale non epicità della cultura diffusa della no
Responsabile perché perché come giustamente ci fanno vedere trasmissioni televisive domenicali tarda serata
No il responsabile dell'associazione la banda ultime musicale che era rispondeva una quota di un so qual neanche se non so se era un partito non sono una quota di un movimento che deriva un partito eccetera eccetera
Allora su questo io non mi limiterei diciamo a fare analisi delle cose che non vanno vorrei invece sollecitare a chi è a chiarirci che di che cosa stiamo parlando
Efficienza la pubblica amministrazione è una cosa molto complicata ma è una cosa per la quale tutti noi siamo pagati dai contribuenti italiani per farlo
Quindi il fatto di lamentare che o esisto non esisto ci può euro c'è o non c'è eccetera è un dichiarare che non c'è una scala una questione molto grave
Noi invece molto spesso andiamo avanti diciamo a ripetizione di una norma litanie che dicono purtroppo l'ideale fatta così e quindi non ci si può fare temo
Quindi per me è un'affermazione grave cioè dimostrare che in un certo caso la pubblica amministrazione non è stata in grado non solo di agire secondo buonsenso
Ma neanche di azionare tutte le leve per riuscirà raggiungere un certo obiettivo è un'affermazione molto grave molto gravi
è una cosa vita perché tutti noi siamo pagati diciamo il nostro stipendio nostra sopraffine sociale
Sostenuta diciamo da quegli stessi a cui noi ci rivolgiamo per l'azione del nostro non nella nostra azione professionale quindi è una cosa molto grave
Ripeto dischi discorso di bandi un altro esempio non certo punto si negoziava tutti del concerto punto si diceva facciamo un bando così evitiamo
Evitiamo la banda musicale del paese eccetera facciamo un banco che cos'è il bando il bando è un alibi un'abdicazione
Non diciamo c'era molto chiaramente quando la pubblica amministrazione non sa che fare no non sa tecnicamente non sa proprio dove andare no a quel punto si attiva o la concertazione dei bandi
A volte tutte e due insieme ovviamente no
La concertazione perché perché un territorio dice io non so dove deve andare questo territorio qual è il destino di quercia che cosa succederà questo territorio che ripeto in alcuni altri Paesi il territorio è grande quanto l'intera nazione
Quindi i territori quando parliamo di territori si territorio il Comune con la Provincia ecceda volte anche l'intero sistema nazionali ecco se non si sa che cosa succederà cioè se essi non si individua non ci si sforza di capire quali sono le quello che potrebbe accadere fra dieci anni a quel territorio Illy
Tosi Attila si dice io non lo so
La pubblica amministrazione la politica diciamo dice io non lo so e quindi chiediamo dal territorio stesso la concertazione
Mettiamoci tutti attorno a un tavolo
Oppure facciamo un bando dice io c'ho cento lire avanti prime quindi progetti tutto il discorso deve abbiamo sentito prima quindi kitsch al miglior progetto quello che si regge in piedi miglior progetto è quello che si regge in piedi
No bianche quindi
Questa cosa qui è il minimo cioè Bones un progetto si deve reggere in piedi che per questo per Progetto comporti
Un salto tale per cui fra dieci anni riusciamo a capire gli effetti di quel progetto perché il sistema che ovviamente parlo del sì sarà produttivo diciamo perché è l'unico che conosco dice l'attività diciamo la pubblica amministrazione aveva perché quella no quel progetto riesce ad Isola Farnese salto di qualità a far fare un salto di qualità Trisaia produttivo in modo tale che per i prossimi dieci anni quel territorio non sia in grado eccetera eccetera
No non
Resiste molto spesso non esiste
La valutazione che quei progetti siano in piedi ma perché perché veniamo una situazione o dove come giustamente diceva prima progetti e non ci sono o dove ci sono molto spesso non si reggono in piedi quindi si scelgono i migliori progetti quelli che si reggono in piedi
Con questo criterio la quattro otto otto la principessa diciamo dei bandi ha finanziato un'industria tessile industrie tessili nel due tre bandi fa due-tre bandi fa a due mesi dalla scadenza dell'accordo molti fibre
Tu me c'è gli è stato dato i soldi i soldi ma l'anticipo gli è stato dato a due mesi dal chiusura dell'accordo molti fibre quegli impianti stanno lì nuovi mai usati
Ma gli Stati con i soldi non solo dei contribuenti in termini contributo ma anche ovviamente in termini di stipendi tutti quelli che hanno fatto girare la macchina del bando perché la macchina abbandonata una cercansi
è una come possiamo un giubbotto non una roulette metti cento lire esce una musica poi con le musiche scenici di Ferré
Allora dico queste cose con un po'diciamo di passione diciamo quindi la passione deriva diciamo un appunto dal fatto che uno tenta di fare bene il proprio mestiere ma non solo ma tenta anche di indirizzarlo verso qualche obiettivo diciamo
Perché ci troviamo di fronte a un guado noi le abbiamo provate tutte
Tutte
Che la Spagna mi approvate due tre egli sono riuscite due tre due o tre perché gli stanno riuscendo molto bene
Che alla Spagna che stanno facendo molto bene sia al Comune nello diciamo sia alle in terra hanno occupato Brooks alcune direzione Boots sono occupate dagli spagnoli termini di armate cioè identifico non di Bandini Pitt Patti e c'è no termini di arma
La Francia e e hanno non è che hanno un solo gli spagnoli abbiamo il sogno di occupare Bruxelles agli spagnoli sanno esattamente in ma cercano di immaginare cosa succederà fra dieci anni
E su questo set camminano Valencia Barcellona Bilbao tra immagina cosa succederà fra dieci anni al loro Paese le politiche d'immigrazione cioè dico che è un'economia diciamo pianificata ma insomma
La l'efficienza il buonsenso della pubblica amministrazione in maniera proprio tranquilla e serena e su questo vi devo dire con grande sincerità insomma governo precedente un nuovo governo in questo c'è una totale continuità non è la visione del modiche nel tempo nell'immaginario nel pensare nel praticare diciamo un politica per obiettivi e non una politica per strumenti tanto pesanti rare qualche conclusione del discorso una politica per obiettive in una politica per strumenti destra sinistra diciamo assolutamente indifferente
No poi uno spera che lo faccia meglio una parte un attimo ma questo fa parte diciamo non delle delle esatto del e la Germania
La Germania che aveva il sogno dell'unificazione ha avuto la sfida dell'unificazione hanno dimostrato hanno dimostrato no che è un Paese con un territorio di grande pari quasi al nostro Mezzogiorno nel giro di qualche anno FIAT completamente integrato no in una unica
Diciamo
Consistente economia vicende gite qualche angolo hanno avuto l'obiettivo dobbiamo integrare questi fatto già chiuso e cioè il obiettivo già raggiunto e la Francia ovviamente la Francia non è storicamente c'è la Francia che si che va avanti con le armate diciamo lo dice la storia stessa inutile che ci soffermiamo diciamo su questo che noi a che punto stiamo problema questi cento in tutto questo contesto diciamo noi punto stia
Noi siamo al punto che dobbiamo cambiare lei metodi di gestione delle politiche delle politiche di sviluppo in generale su e quindi ripeto cambiare metodo il metodo quelli prima è stato quello di trovare lo strumento migliore per rendere più efficiente la gestione di risorse adesso insomma bisognerebbe strategie e quant'altro obiettivi cioè scegliere due o tre obiettivi decidere che quelli sono gli obiettivi che porti no si traducano dal concertazione territoriale fino al coinvolgimento del CIPE o dell'intero governo questo è un una cosa che lasciamo poi alle tecnicalità decidiamo doveva dove andrà
Una certa cosa da qui perché perché non stiamo parlando delle attività della pubblica amministrazione rivolta la prestazione di servizi di carattere poi spesso universale stiamo parlando di un'altra cosa
Sanità scuola eccetera fanno parte no di un'attività della pubblica amministrazione molto precisa garantire diritti in servizio ce l'efficienza è quello di garantire migliore servizio se c'è lungimiranza e meglio no Luigi prevenire piuttosto che curare dove in termini se non altro di economia di bilancio è meglio diciamo però comunque bisogna curare tutti
Questo è un principio se preveniamo facciamo meglio ma insomma al critico nostri colleghi quelle che si occupano di diritti universali hanno un altro mestiere rispetto al nostro
Il nostro il nostro eh
Sviluppo si può o non si può si può fare o si può anche non fare politica industriale si può c'è qualcuno che teorizza delle politiche di sviluppo bene non farlo c'è qualcuno che teorizza che il Mezzogiorno va avanti se ci si ritrae non se essi va avanti il nostro chiudo
Nostro commenta il nostro tentativo quello che siamo cercando di svolge al ministero dello sviluppo economico e quello di porsi degli obiettivi
Dopo di che la strumentazione per il perseguimento di questi obiettivi
Automaticamente cioè di default dobbiamo dare per scontato no che sarà quella più efficiente possibile per il perseguimento degli obiettivi se quegli obiettivi non si perseguono ovviamente quelli di noi che hanno concorso hanno tentato di perseguirli giustamente devono essere sostituiti
Questo vale per la politica e la politica ce l'ha già questo meccanismo di selezione e quindi diciamo viva i tecnici perché la la compensano la polis no la politica con ogni cinque anni alla sua scadenza diciamo
Che il problema che molti di noi non ce l'hanno no e quindi teoricamente dovrebbero seguire le sorti diciamo della politica per cui se non si raggiungono quegli obiettivi
E quindi abbiamo bisogno di una politica che indica l'obiettivo perché solo decidiamo noi diventa diciamo un circolo vizioso una politica individua gli obiettivi una pubblica amministrazione che deve poter utilizzare tutti gli strumenti possibili tutte le leve pubbliche e preferibilmente nel caso dello sviluppo economico anche quelle private in congiunzione perché si è tutti dalla stessa parte del tavolo cioè se ci si pone un obiettivo non c'è una pubblica amministrazione
Che apre dei rubinetti nella speranza che ci sia sotto qualcuno con progetti efficienti che col bar la bacinella se no sì mette sotto a cercare di abbeverarsi no
Si sta tutti dalla stessa parte del tavolo si decide tutti insieme pubblico privato parroco segretarie tutti o che cosa fare a quel punto la pubblica amministrazione con grande autorevolezza deve mettere in campo tutti gli strumenti possibili per per tecnica tutti
Non sono i pittori solo i patti e sulla quattro otto tutti quelli possibili con grande capacità di gestione e con anche con una trasparente capacità di scelta
In questo ovviamente c'è una buona dose diciamo di discrezionalità
Se questo non è lo scenario allora giustamente avranno hanno ragione quelli che dicono che se questo non è dato l'alternativa non è i non sono i tentativi ripetuti nel corso dei primi negli scorsi decenni di trovare la soluzione tecnica migliore l'alternativa è quella di abdicare e di lasciare che il sistema produttivo
Settentrionale o meridionale che sia cammini con le sue gambe
Grazie
Mi sembra che abbiamo chiuso il cerchio perché una delle questioni che inizialmente avevo posto era quello della pubblica amministrazione dello sviluppo
E quindi
Lo può fare come lo può fare
Abbiamo visto attraverso quest'ultimo intervento
Come ci sia un problema di cultura nella pubblica amministrazione trazione sviluppo la cultura degli strumenti che deve essere cambiata e passare una cultura degli obiettivi
Ho apprezzato molto devo dire tutti e quattro gli interventi mi sembrato a tratti che essi possono sognare delle cose normali quando queste cose normali sono apparentemente così fuori dalla nostra portata ma ho apprezzato anche il fatto di
E il bisogno di riportare le cose normale nella loro giusta posizione Progetto la visione
In una posizione più alta funzionalmente più alta perché poi anche la la e altissima anche la buona normale quotidiana amministrazione una funzione una missione altissimo
Ringrazio tutti tutti quanti ringrazio
Micaela Fanelli ringrazio Paola padovano Fabio Pellegrini Andrea Vecchia
E adesso per concludere questa mattinata è questo seminario chiederei a Angelo Di Stasi direttore generale del commercio internazionale e delle politiche europee anzi questa volta diciamo delle politiche europee e del commercio internazionale visto la priorità
Se vuole
Intervenire grazie
Il processo
Pronto
Intanto vorrei ringraziare gli organizzatori perché l'assenza del ministro Bonino che
Alla Camera per seguire l'approvazione della legge comunitaria mi consente di essere qui
Con voi in questo autorevole consesso e di aver ascoltato mi scuso per essere arrivato in ritardo ma il ministro mi ha chiamato
Ma che tempo fa quindi io mi sono precipitato dal ministero ad ascoltarmi
Ho sentito soltanto la tavola rotonda con degli spunti particolarmente importanti e significativi c'è sempre da da apprendere delle corse delle cose sul piano sul piano dell'attività che è la mia la pubblica amministrazione e le altre e le altre istituzioni che insieme con lei
Hanno svolto e stanno svolgendo nell'ambito di questa grande avventura che sono i fondi comunitari
Al servizio del Paese in questa particolare questo particolare tema per lo sviluppo per lo sviluppo del Mezzogiorno
Io debbo dire che
L'amministrazione che io in questo momento rappresento vale a dire il ministero del commercio internazionale è un'amministrazione che spunta portando a termine
Spero che il direttore generale vecchia non me ne voglia sta portando a termine con grande sensibilità e con grande capacità
Un Progetto formata stesse regioni per cinque continenti è un progetto che inizialmente ci vedeva insieme con il ministero degli affari esteri e poi abbiamo d'intesa con il ministero
Del delle dell'economia l'abbiamo diviso questo progetto in questa ci perché l'internazionalizzazione che è un tema che è stato anche evocato qui è ormai un problema di carattere trasversale
E quindi con gli amici del ministero degli affari esteri che ci vedeva
Insieme in questo progetto sei Regioni per cinque continenti abbiamo pensato bene di dividere dall'internazionalizzazione istituzionale e culturale che di competenza del ministero degli affari esteri ad una internazionalizzazione produttiva che non può non essere patrimonio esclusivo del ministero del commercio internazionale e nell'ambito di questo progetto
E noi abbiamo messo in moto una serie una serie di meccanismi
Una serie di meccanismi che non lo dico io che essendo i responsabili del progetto
Potrei anche come dire essere un po'abbastanza abbastanza parziale nei confronti del giudizio
Sull'attività svolta che si conclude il trentuno dodici del due mila sette ma perché le Regioni le regioni meridionali che debbo dire malvagi digeriscono
Questo passaggio dei fondi dalla comunità alla Regione per il tramite dall'amministrazione centrale questo è un problema che riguarda un po'tutti i progetti però alla fine poi si siano resi conto che potersi avvalere della collaborazione della professionalità della sensibilità del senso dello Stato
Di personale dell'amministrazione personale è selezionato dall'amministrazione di intesa con le regioni alla fine poi è stato un quid in più che a reso possibile fruibile una serie di iniziative di assistenza tecnica
Che non gli abbiamo dato alle regioni perché l'internazionalizzazione che è stata evocata l'internazionalizzazione che vede soltanto la possibilità di reperire fondi fondi dall'estero che tecnicamente si chiama internazionalizzazione passiva è una delle facce di una di una di una di una medaglia che è molto più complessa e molto più significativa noi quindi abbiamo con umiltà come giusto che sia mai con determinazione svolto una serie di una serie di iniziative di intesa con le Regioni proprio per fare in modo che gli imprenditori delle regioni meridionali potessero fare quel salto di qualità
Per poter essere vi chiedo scusa per poter essere presenti sui mercati internazionali quindi scouting e territoriale
Scouting per verificare le potenzialità produttive della della regione abbiamo istituito anche dei presidi regionali per l'internazionalizzazione
La dottoressa Paduano con grande con grande capacità e con grande professionalità nel suo intervento ha parlato anche degli sportelli salami diede di sportelli c'è anche lo Sportello Regionale per l'internazionalizzazione che corse
è un è una è una sensibilità dell'amministrazione che sulla base del Titolo quinto dalla Costituzione che vede il commercio estero non più una competenza esclusiva dello Stato ma una competenza come si dice tecnicamente concorrente
Ha pensato bene di mettere a disposizione delle Regioni con una con una con una con una ipotesi diciamo così che è stata condivisa dalle dalle regioni e dal mini che dai dalle varie dai vari Presidenti delle Regioni dei ministri
Di istituire questo sportello regionale dell'internazionalizzazione dove c'è la Regione ovviamente che è la padrona di casa dove c'è il ministero Vercelli ce la facevano Sinestro CEE
Il il il il sistema il sistema il sistema bancari il sistema delle camere di commercio proprio per dare una una una una una una marcia in più
Alla alla internazionalizzazione delle imprese perché poi sostanzialmente la miscela del ministero del Commercio internazionale è quella di agevolare la presenza delle soprattutto delle piccole e medie imprese sui mercati internazionale
Ovviamente con ecco nella nuova programmazione due mila sette due mila tredici forti forti di questa esperienza che che abbiamo maturato ecco io vorrei dire che noi da sempre tentiamo di muoverci nell'ambito di progetti attraverso attraverso strumenti ma debbo anche dire che insomma noi talvolta siamo siamo stati destinataria IMEI
E di di di di di valutazioni diciamo devastanti nel senso che talvolta talvolta l'esecutivo ha pensato che la pubblica amministrazione fosse quasi
Come dire un ammortizzatore sociale e quindi alla pubblica amministrazione talvolta talvolta c'è stata c'è stata come dire
La presenza anche anche diciamo così a grandi dosi di personale che dovrà essere in qualche modo riciclato e quindi insomma RIM mandiamoli nella pubblica amministrazione be'questo fa sì che insomma spesso la qualità spesso la qualità non è quella che noi che noi vorremmo e perché insomma abbiamo talvolta siamo stati talvolta destinatari di questa di queste decisioni che ovviamente noi abbiamo accettato ma ovviamente non condivisi
E poi perché il meccanismo della pubblica amministrazione il meccanismo è un po'è un po'diverso
Rispetta meccanismi di istituti di istituti privati o di istituti pubblici anche sul piano delle del del reclutamento del personale quindi insomma certe difficoltà poi alla fine si si scontano
Però nonostante questo ecco debbo dire che noi anche con il quadro strategico nazionale due mila sette due mila tredici abbiamo abbiamo presentato un un un un progetto
Perché ci vede che ci vede
Probabilmente protagonisti di una linea di attività nell'ambito nell'ambito di un PON ricerca e competitività
In questo questo grande questo grande l'impegno in questa grande
Avventura noi sempre accanto all'impresa come il nostro incarico istituzionale ecco abbiamo pensato di
Creare uno strumento che abbiamo chiamato investment facility uno strumento che via possibilità alle imprese soprattutto dell'Obiettivo Convergenza
Di alle imprese la possibilità di avere strumenti finanziari
Vorrei fare una piccola osservazione le impresse nascono per definizioni piccole poi mano mano mano mano si irrobustirsi corno e l'amministrazione e tutti gli enti che collabora con l'amministrazione is ICE Sace Simest mettono a disposizione strumenti strumenti diciamo così di natura promozionale nel momento in cui la poi l'azienda diventa molto più grande e ha bisogno di strumenti finanziari perché ha desiderio di e creare degli insediamenti produttivi all'estero o ha bisogno di entrare entrare in in in in in pacchetti azionari di di società esteri quindi a questo punto poiché ci siamo resi conto abbiamo condiviso con le Regioni alcuni processi di internazionalizzazione quindi il il il tessuto
è cresciuto è cresciuto nei nei territori regionali in maniera tumultuosa e quindi abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di superare quella soglia di natura promozionale
Per arrivare ad una soglia di tipo finanziario e quindi con con questa con questa nostra questo nostro progetto
Che però ha una particolarità che noi abbiamo già degli strumenti finanziari di Venture Capital l'amministrazione dello Stato ha già messo in in in in campo un'attività di questo genere noi gestiamo una una disponibilità finanziarie di duecentoquaranta milioni di euro
Il film che finanzi una attività di di Reggio il capitale in alcuni Paesi
Mondiali che abbiamo ritenuto essere diciamo strategici per l'Italia la Cina la Russia i Paesi Balcani mediterraneo
L'India e quindi il l'America Latina e quindi qual è la differenza di questo strumento la differenza è che questi strumenti questo strumento si attiva nella misura in cui due tre quattro cinque in prese ecco si mettono insieme tra di loro ecco la cosiddetta aggregazione noi abbiamo avuto modo di
Maturare un'esperienza sui territori dell'Obiettivo uno e cioè l'esperienza è stata la forte individualità delle nostre imprese meridionale
La forte individualità che sotto certi profili le rende duttili le rende pronti ad pronti al cambiamento però da un altro lato le rende fragili perché perché un processo di internazionalizzazione significa avere una serie di capacità una serie di strumenti finanziari
La l'azienda deve deve essere in grado di poter assicurare nel tempo una capacità produttiva l'azienda deve assicurare nel tempo
Una certa qualità l'azienda deve assicurare nel tempo un un post vendita qui ci sono tutti
Strumenti che o si è da soli ossia in tre o quattro sempre quelli debbono essere debbono essere messi messi diciamo così linea per cui la particolarità del proprio che abbiamo maturato come dicevo poc'anzi è quella di mettere mettere al servizio delle aziende
Un uno strumento di politica finanziaria ma attraverso l'aggregazione ecco quindi
Pensiamo pensiamo che
A breve dovrebbe dovrebbe essere dovrebbe essere il progetto il quadro strategico nazionale ha avuto qualche qualche difficoltà come è giusto che sia perché naturalmente è un quadro particolarmente importante particolarmente complesso se voi considerate che per il Mezzogiorno
Sono cento miliardi quindi una somma insomma abbastanza consistente
Quindi è chiaro che la comunità poi ha fatto delle osservazioni come giusto che sia e quindi l'il il ministero dello sviluppo economico voi sapete che una volta era il ministero dell'Economia poi a seguito di uno di un miglioramento dalla performances della pubblica amministrazione il il il il dipartimento il dipartimento del politiche di sviluppo di coesione è passato al all'all'ex Ministero
Delle attività produttive che adesso è diventato ministero allo Sviluppo economico quindi ecco il dipartimento del del del delle politiche di sviluppo e di coesione sta mettendo appunto sta realizzando medio anche sulla base di intese con la comunità questo quadro strategico nazionale per fare per fare sì che a breve
Le varie amministrazioni i vari enti nella loro articolazione specifica il PPI Patto il degli sportelli regionali per l'internazionalizzazione e quant'altro possono possono operare
Un'ultima cosa e poi concludo
Noi abbiamo opposto a sistema
Abbiamo una rete una rete per la internazionalizzazione proprio che fa sì che gli operatori per il momento meridionali ma poi lo stenderemo a tutta la fascia degli operatori da Bolzano a Capo Passero
Tutti gli operatori possano avere una serie una serie di notizie una serie di di di di informazioni proprio per accrescere questo processo di internazionalizzazione poi che è un è un una tecnicalità
Che che fa parte di questo progetto ormai alla fine del sette sei Regioni per ci vengono eletti è un progetto a costo zero per per l'operatore l'operatore meridionale dirimere avete conosciuto attraverso attraverso un meccanismo molto semplice e quindi è immesso in una rete
Non è un nuovo portale perché di portali invece sono abbastanza è un un contenitore nel quale tutti coloro i quali sono dentro condividono certe modalità ovvio e quindi in questo contenitore per l'internazionalizzazione c'è mister commercio internazionale c'è c'è c'è l'ICI e la Sace la Simest
Lasso per me resta il ministero degli affari esteri l'Unioncamere ciò tutti coloro i quali a vario titolo fanno informazione e l'operatore meridionale nel momento in cui ha bisogno di un'informazione entra in questo in questo contenitore
E a costo zero può aprire una serie di formazione una una che posso dire una scheda Paese la portiera liceo faceva mister commercio internazionale per chiedere a un'altra
è un'altra di queste istituzioni che all'interno che all'interno fanno questo tipo di attività io concludo ringrazio porto nuovamente il saluto del minimo del ministro che si scusa avrebbe gradito essere qui e quindi io mi auguro che presto presto ci si possa mettere nuovamente
A lavorare per fare in modo che le nostre impresse
Le regioni le nostre imprese meridionali possono avere quella quella quella quella quella dell'assistenza quella quella professionalità qui il quegli obiettivi che noi tutti speriamo di potere mettere a disposizione ovviamente nell'interesse delle regioni e nell'interesse dello Stato
Sì c'è qualche intervento alcune modeste chiedere qualcosa
Dire qualche elemento
Allora
Dottor Cotta della Bocconi paio di minuti
Qualche stimolo e qualche riflessione noi utilizziamo tanti strumenti di pianificazione e di programmazione io rifletto sulla mia esperienza con il pittore e su alcuni piani strategici della della Regione Sicilia
Mi chiedo come mai dopo tutto questo impostazione corretta razionale e scientifica facciamo fatica a impattare c'è forse qualcosa in più
Forse un metro nei radicali e facciamo queste cose
Sulle persone
Applichiamo una metodologia pur corrette scientifica oppure a un cercare di farle con le persone ecco per farle con le persone occorre lavorare sulla cultura sul sistema dei valori sull'identificazione sulla condivisione questo un processo molto lungo non rischiamo a volte anche per esperienza di fare cose splendide ma che non sono sentite come proprie da sistemare delle persone
C'è la gente agisce fa sì oltre la testa ci metti il cuore ci mette la passione c'è oltre la ragione ci metti i valori le mozioni un pizzico di sogno
Se già nel processo costruisce modalità sistemi che generano e alimentano condivisione ecco qui forse dobbiamo pensare meno la del tempo che sto perdendo lavorare sulla cultura ne parliamo di governance
Ma abbiamo sindaci di comuni che non si parlano non si conoscano premono contro l'un con l'altro fanno interdizione non hanno cultura comune non fare gioco di squadra quarta voluto dire perdere del tempo per culture la cultura al valore della collaborazione
Inventare un nuovo modo di pensare di fare la politica quando la politica è percepita come scambio immediato radicale
Nei confronti del piccolo favore che mi genere handicappati ne capitalizza al particolare devo ripensare colture con il politico il senso e la politica Lidia del valore pubblico per esempio che non è il valore del pubblico ma il valore della società
Quando il pubblico pensa che il privato opportunista al privato perché il pubblico inefficiente non abbiamo perso delle ore e dei giorni a insegnare il valore della collaborazione
A tenere i seduti intorno al tavolo politici imprenditori a pregustava il gusto e la collaborazione a sperimentare la collaborazione approvate a provare a farlo
I tutto parla dei confini per esempio io notato che molte amministrazioni hanno ancora l'idea del confine quando la dogana se trasversale multilivello e come a far passare questa cultura e fatica
Lidia che insieme si vince da soli si perde
Sembra una banalità ma questo un valore una cultura ecco come costruire questo valore e qui perdere tempo con gli amministratori creare squadra sperimentazione positiva provare piccole cose che ci sarà un successo alimentare il senso del successo
Trasformare il pensiero in pensiero positivo ce la puoi fare il confine sei tè il limite sette lo strumento ti serve prezioso ma se tu credi che una cosa la puoi fare una profezia diciamo totalizza
Non abbiamo dovuto lottare moltissimo contro uno una cultura del blocco dell'attendismo della fine stalinismo spetta ad altri non mi tocca tanto lo faranno altri che insieme si perde più che si vince
Ecco forse l'opinione mia che giusto lavorare sugli strumenti giusto perfezionarle
Però attenzione se ci innamoriamo dello strumento senza creare cultura condivisa valori condivisi come farlo leadership individuale leadership diffusa quindi creare qualcuno persone soggetti quindi investire sulle persone
Io mi sono trovato a fare un po'ridere catalizzatore certo che è improprio ma per poi cominciare a farlo io per generare diteci diffusa
Questo un po'l'idea dove si crea identità cultura cioè significati condivisi intorno a parole chiare se noi rischiamo di spendere parole senza pudore consenso cultura condivisa
Quindi catturi amo la testa ma non il cuore delle persone capiamo la ragione ma non le mozioni e non la passione quindi le cose ci appaiono un po'delle sovrastrutture calato un po'dall'altro preziosi ma lo meno mastica The metabolizzate grazie
Questo intervento un tetto è l'ambito del progetto Pitagora cioè cotta fa parte del gruppo di lavoro per la parte di Bocconi all'interno del Progetto pisana
E credo che abbia sintetizzato un po'lo spirito che animato al nostro progetto
Io sì
No colti
Non ho capito
Avverte il chiudo con una una una battuta un minuto
Non so se siamo stati fortunati io siamo stati bravi oggi a mettere insieme una serie di esperienze e di culture di soggetti che hanno presentato un quadro con molta schiettezza
Con molta spontaneità e con me monco con molta spietatezza anche i problemi che abbiamo di fronte e anche la gravità dei problemi che abbiamo è e delle soluzioni che con fatica devono essere portata avanti per superarli
Credo che sia stata appunto un convegno in cui si sono dette cose nuove e diverse da quelle che si sentono normalmente
Quando si parla di questi di questi problemi e su quel per questo io ringrazio il ministro Nicolais
All'avvocato Argento o il professor di raro
Marco parare condotto magistralmente a tavola rotonda in cui sono emersi i problemi nelle le potenzialità con la Fabretti Paduano Pellegrini vecchia
Il direttore generale di Stasi e infine anche Cozza comuni i suoi trenta ultimo intervento c'è un buffet al al all'ingresso
Chiudiamo qui questa questa riunione sperando di rivederci presto affrontare problematiche analoghe con uno spirito nuovo grazie