La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 6 minuti.
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Rubrica
Conferenza stampa
Poi giorno gli ascoltatori e così l'appuntamento con stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale allora la settimana si apre
Con tre temi forse quattro in evidenza
Da un lato la questione Afghanistan nei difficoltà del governo le difficoltà della situazione
Oggettivamente parlando collegando la questione delle difficoltà militari all'aspetto particolare in Italia per il rapimento del giornalista Daniele Mastrogiacomo
Questo il tema sul quale si esercito alcuni editorialisti c'è anche una polemica L'Unità
Ora critica in prima pagina l'editoriale di ieri di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera lo fa con
Con questo titolo Kabul il Corriere va alla guerra e appunto Oberto Bertoli Giovanna angeli contesta la posizione di Panebianco
Altri due editoriali vanno segnalati uno diciamo
Di area governativa ed è il presidente della Commissione esteri della Camera Umberto Ranieri le buone ragioni per cercare una buona intesa come evitare l'anta spariva mentale sull'Afghanistan nell'editoriale
Della riformista
Mentre sul giornale l'argomento Afghanistan viene affrontato da Massimo Teodori un sì per restare fedeli all'Occidente questo il
La la la posizione di Teodori rispetto alla a al problema che anche alla opposizione si pone rispetto alla questione della missione del rifinanziamento della missione comunque vedremo poi in dettaglio questi questi tre editoriali intento vi diciamo subito che per saldai inevitabile sul Giacomo si sta trattando ora serve discrezione
Questa la posizione del governo espresso massimo vertice del Presidente del Consiglio
E quindi sui giornali da questo punto di vista oggi molto poco
Se non un articolo ecco sul giornale di Fausto Bison slavo dal Kabul così Mastrogiacomo il caduto in trappola blu slavo non regione risiedi Ascari sta parecchio sintetizzo
E poi ancora dall'Afghanistan invece gli altri temi che troviamo come centrali innanzitutto la riforma elettorale
E di che
E di che vive oggi l'attualità di una dichiarazione del presidente del Consiglio riassunta nel titolo di apertura del Corriere della Sera
Prodi legge elettorale insieme o niente insomma serve una riforma condivisa questa la posizione del presidente del consiglio dal canto suo
Un esponente autorevole della Casa delle Libertà e di Forza Italia come Giulio Tremonti risponde Priscilla alle urne il prima possibile
Anche se il governo di unità nazionale come ipotesi fa capolino in una intervista del portavoce di Forza Italia Bondi intervista Repubblica
Che intervista anche
Luciano Violante che ritorna su un tema che da qualche settimana
Lo vede
Lo vede impegnato cioè ricordare a tutti che la legge site di abbinare alla riforma elettorale anche
Alcuni aspetti di riforma istituzionale il bicameralismo perfetto così come oggi in Italia non produce nulla di buono e va cambiato dice violato
Sulla guerra no sulla questione delle
Delle delle delle riforme elettorali ma soprattutto dei rapporti governo opposizione due interviste a due esponenti di area democristiana che militano su due fronti diverso
Il capogruppo alla Camera dell'Ulivo Franceschini che dice Romano il Silvio si vede a noi il loro incontro lanci la riforma
Mentre intervistato sul Quotidiano nazionale Rocco Buttiglione
La vede così il bipolarismo e da giorni da gettare serve un governissimo da Tremonti a D'Alema che fascia le leggi necessarie al Paese
Due posizioni molto diverso
Altro tema dal quale poi partiremo anche perché poi in fondo le segnalazioni qui su un po'che le le polemiche dopo la manifestazione di sabato a piazza Farnese insomma la questione dei Dico
Cui prenderemo la stampa che apre con questo tema
I vescovi vogliamo Rispetto bufera sulla maggioranza dopo gli slogan la manifestazione sui Dico Mastella dice c'è una frattura nell'Unione
E
Sulla questione però vi dicemmo subito che la stampa pubbliche anche un retroscena pagina tre
Firmato Antonella Rampino una piazza che manca di strategia Franchi lo dice i radicali giudicano Pollastrini e cioè i
Così il titolo e occhiello del di un articolo di comprende dichiarazioni segrete assente segretario di Radicali Italiani
Dritta Bernardini adesso poi sci arriveremo sui Dico anche
Le questioni invece dell'aria
Anche qui dell'Area ex DC da un lato i teodem sempre combattivi
Ne parlai il Corriere della Sera dall'altro incroci Bindi intervistato dal messo al centro
A proposito poi degli altri temi che troviamo oggi sui giornali la questione anche ai conti pubblici
E
Delle tasse ci sono questioni ben presenti sia sulla stampa con un editoriale
E di Luca Ricolfi che ritorna sul tema
Attenti alla spesa pubblica
Tema già toccato da da Salvati da sul Corriere della Sera ed Enrico ufficio la stampa da Boeri sulla stampa
Si ritorna su questo tema mentre sul tema delle tasse
Paolo Del Debbio sul giornale critica la prima pagina del giornale nei confronti del governo e questa non è una novità ma oggi l'attenzione su questo aspetto un redditometro per spiare le famiglie questo il titolo
A tutta pagina Anton quasi e poi e l'editoriale di Del Debbio il contrario di quel che serve governare alla rovescia così sui nuovi il centrosinistra secondo l'editorialista dei giornale
Ancora poi
Però al di là dei conti pubblici e delle tasse cioè poi un interessante
Articolo sulle pensioni su Repubblica cioè occupa Massimo Riva miopi e sindacali sulla previdenza e sempre sulle pensioni Repubblica pubblicare on a pagina che mostra
Come funzioneranno pensioni l'uscita dal lavoro negli altri paesi europei la grafica eversivo
Sì si mostra molto
Molto evidente mostra molto evidente un aspetto che e per la verità in Italia si è al di sotto della media europea per quel che riguarda appunto la alla l'uscita dal mondo del lavoro la media europea per gli uomini sessantun anni e quattro mesi in Italia invece si va in pensione in media sessanta anni e sette mesi
Per le donne poi addirittura il fanalino di coda perché la media europea è del sessanta virgola otto in Italia e di
Due due anni in meno ed è proprio l'ultimo Paese fra quelli calcolati dell'Europa alcuni indici
Se invece c'è un dato curioso che in realtà ecco nella culla del Welfare State
Come come altrimenti chiamando alla Svezia e il socialismo scandinavo il tanto agognato in realtà si va in pensione quasi un anno dopo l'Irlanda
Sessantaquattro anni è l'età
Media con la quale ci svedesi maschi vanno in pensione sessantatré le doti
Dalla dalle questioni della pensione andiamo invece le ritorniamo invece segnalazioni di prima pagina
E allora cominciamo con la questione dei il degli echi della manifestazione di sabato perché insomma sono è abbastanza semplice carabinieri che si tratta
Intanto
Il nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana il nel monsignor Bagnasco
Che lei a dire nessuna caccia alle streghe serenità niente mire egemoniche l'arcivescovo Bagnasco neo presidente della Cei si presenta all'opinione pubblica e dalle pagine di Avvenire dagli schermi RAI per lanciare un messaggio il suo stile sarà pacato senza sconti sulla sostanza però senza indulgere ad inutili aggressioni insomma lo stile Bagnasco
Commentato subito in una intervista
Dal ministro DS Barbara Pollastrini che dice
Bene se la Chiesa archivia il tempo degli steccati
Io e la Bindi abbiamo chiamato i Dico la via italiana e ognuno di noi ha fatto un passo indietro per mandare avanti una proposta di umanità e adempiere a un dovere costituzionale
Non c'è nessuna equiparazione alla famiglia né matrimonio gay
Ci siamo attenuti al programma dell'Unione e soprattutto a riferimento costituzionale ho detto e ripeto dialogo ma rispettiamo chic Prodi ha rimproverato lei e gli altri ministri in piazza
Pollastrini risponde prima di andare in rosso pensato so come ministro
Devo avere un'attenzione in più
Melli c'erano cittadini e cittadini che chiedevano diritti e doveri opportunità e che nei lavori negli ospedali sui media spesso sono attaccati discrimine ti e oltraggiati
Mi sono spiaciuto e le affermazioni del ministro Mastella in questi mesi mi è capitato di difendere il suo dissenso sulle unioni civili
Mentre vola sul palco Rollo sentito aggressioni se fossi stata presente avrei detto guardate siamo in piazza appena e non contro
Salvi gioca contro la legge del Governo è l'ultima domanda del disegno di legge è stato costruito tenendo conto di tante cose l'importante è arrivare a un traguardo condiviso
E così Mastella invece è molto polemico dice io ho fischiato e loro Sordi
Le chiama le tre scimmiette non vedo non sento e non vincola piazza mi fischi e mi insulta il loro niente sul palco tranquilli e beati manco mezza parola di solidarietà il ministro Mastella contro Pecoraro Scanio Pollastrini e Ferrero
Se lo togliessero dalla testa se puntano così a non farmi partecipare al Family Day ci sarò
Con Fioroni e altri sotto il palco senza prendere la parola i richiami sono tardivi però garantisco non farò come le tre scimmiette che non vedono niente mentre tutti Italia se ne accorge
Se qualcuno li contesta io ne prenderò le difese Fassino sdrammatizza dice non credo proprio che i Dico possano creare rischi al governo
Ma risponde Mastella che non è il caso di prendere sottogamba lo scontro sui Dico insiste ci deve essere rispetto reciproco perché sui loro sono intolleranti sull'anticlericalismo allora il governo rischia seriamente così
Insomma lo stato dell'arte della polemica ma vediamo adesso invece ecco questo articolo sulla Stampa
A proposito di radicali
Scrive Antonella Rampino bastava essere in piazza Farnese crociere Rita Bernardini donne sandwich con cartelli ore io non dico io faccio sotto la foto di Adele faccio coppia altissima leader di tante battaglie civili
Perché aprire come la pensano i radicali proprio loro che del movimentismo per i diritti han fatto la loro forse un partito un futuro di civiltà per l'Italia
A caldo il commento di Pannella era stato come dice anche Emma in queste occasioni i ministri è meglio che siano al caso però il giorno dopo invece si capisce che Pannella sta riflettendo sta elaborato non mi convince come si muovono questi movimenti dice mi sembra che manchi una strategia generale anche la consapevolezza di lottare per i diritti è una lotta non nuova in Italia è cominciata quarant'anni fa
E ha avuto un successo straordinario
Per esempio quando le settantuno c'ero quel c'era con lo scandalo del fuori il movimento omosessuale noi abbiamo annunciato che le nostre sedi erano anche la loro le loro no decisamente oggi movimenti mi paiono non all'altezza
E in quella manifestazione così educata aggiunge Bernardini se però almeno vista a occhio nudo la differenza fra le istituzioni e i cittadini che come succede sempre in Italia sono più avanti della classe politica che li rappresenta
Il suo ombra onore al coraggio della Pollastrini Marconi dico il Governo si è cacciato in un imbuto sull'altro fronte non solo del problema ma anche delle leadership radicali
Daniele Capezzone invece è di diverso parere io a piazza Farnese ho visto soprattutto tanta timidezza proprio non me la sento di colpevolizzati
A testa bassa invece contro Prodi Capezzone che dice tre mesi fa era iniziato un percorso certo lento e farraginoso di varie proposte di legge sulle unioni di fatto in Parlamento
Prodi la stoppato con un fermi tutti faccio io
Poi ha prodotto un compromesso al ribasso poi ha incanalato quella proposta di legge ridicola su un binario morto poi il Senato sia sbarcato vogliamo sostenere che si dica che non evoca diritti per l'unione di fatto non è l'unico responsabile
Non è d'accordo Roberto Villetti che rappresenta l'altra anima della Rosa nel Pugno quella socialista ma scherziamo dice
Non è vero che Prodi ha preso le distanze dei dico io gliel'ho fatto notare guarda che poi comunque sul disegno di legge parlamentare il governo dovrà esprimere un parere rimettersi all'Aula sarebbe solo un éscamotage
A me pare che Luigi
Avendo contro il Vaticano si stia comportando come De Gasperi e sa benissimo che il Vaticano rilancia e lo farà anche quando la legge sarà parlamentare del resto
Anche il primo messaggio pubblico di Bagnasco e da leader politico se va avanti così non potranno più invocare il rispetto dovuto all'autorità religiosa quanto alla piazza e movimenti Villetti non ha dubbi su dei partiti che devono porsi il problema di gestire
Di come gestire una battaglia soprattutto perché conclude dobbiamo approntare una legge Floris affrontare un referendum
Così con questa ecco questo ventaglio di parete il retroscena della stampa a proposito di radicali Rosa nel Pugno e dico
Su Wie invece su tutt'altro fronte il Corriere della Sera i teodem
A pagina cinque
Nuovo nuove e minaccia al Senato Prodi stia attento scrive Monica Guerzoni
Amareggiati per il carico di insulti minacce intimidazioni offesi dai cartelli ed Enzo che di piazza Farnese delusi dal silenzio di Palazzo Chigi
I teodem di Paola Binetti invocano le scuse di Prodi minacciano di far mancare i voti preziosi al Senato e annunciano la decisione di cambiare nome
Troppe strumentalizzazioni attorno alla sigla con cui sono diventati il simbolo del cattolicesimo integralista qualche giorno ancora e magari a ridosso del Family Day la svolta sarà ufficiale
Il nuovo nome Italia Futura nome etichetta che più neutra non si può la manifestazione iper laicista l'hanno seguita da lontano in tv
O sui giornali come le manifestazioni iper laicista Chris
A loro ovviamente non è piaciuta al punto che il portavoce dei super cattolici della Margherita
L'onorevole Enzo Carra chiede al premier di stigmatizzare gli insulti di piazza e avverte che il voto dei suoi senatori non è più scontato
Aspetto che Prodi offre solidarietà a Mastella e Binetti sennò eccome le nomination al Grande Fratello dove uno entra nel confessionale dice Binetti fuori perché è il cilicio se si comincia con le epurazioni si sa bene dove si finisce
Dice che si è passato il segno che i teodem me ne hanno le tasche piene pensiero che saremo sempre pronti al sacrificio personale no in politica non funziona così
In politica contano i valori scelto ma anche i numeri se non sbaglio Paola Binetti e qui Carla tira fuori il pallottoliere
è uno dei centocinquantotto senatori dell'Unione bene senza di lei fanno centocinquantasette sbagliano a sottovalutare circa altri tre o quattro voti potrebbero essere ritirati per solidarietà a Paola
E sarebbero quelli
Delle
I parlamentari Baio Dossi Bobba e Calgaro
E Carra è convinto che la piazza di sabato sia un problema per Prodi e che premiarla abbia compreso tardi Paola Binetti non ne può più di passare per bigotta
Quando confida Achille viscido bigotta non sono mai stata
E va be'poi c'è la senatrice Baio Dossi che dice se vogliono metterci il bavaglio sappiano che otterranno l'effetto contrario non staremo zitti
E i ministri in piazza io davanti a quegli slogan blasfemi benessere andata
Il senatore l gli altri sono rimasti ammesso degli slogan fossero blasfemi
Il senatore Bobba che ha pronto un disegno di legge sulla famiglia invita la sinistra anti vaticanista a fare pulizia delle parole bah insomma i teodem si sono arrabbiati
L'articolo a pagina cinque un'ultima ultima questione la troviamo invece su tutt'altro fronte
Cattolico quello di Rosi Bindi non avremmo mai pensato che
Vi fosse un'altra posizione che attori che
Per cui quella di di di Rosi Bindi diventasse progressiste relativamente parlando ma così è
La Chiesa eviti gli anatemi dice a Claudia Terracina del Messaggero il ministro Prodi allarghi l'alleanza all'UDC comunque andare alle manifestazioni aperte dei ministri è un errore anche per il Family Day
No i dodici punti di Romano sono già stati dimenticati e qui di il ministro impietoso ma ha ragione
Quanto all'allargamento dell'UDC all'UDC
Dice il ministro si giudici risolvesse le sue contraddizioni e si decidesse a certe scelte
Prodi potrebbe guidare l'allargamento della maggioranza con quello che sarebbe un interlocutore naturale ma sia chiaro che mai va cambiata la formula della coalizione ma
Adesso poi vedremo quando ci occupiamo delle riforme elettorali che c'è anche dell'altro insomma il tema assai complicato
Però adesso spostiamoci un momento sull'Afghanistan andiamo a vedere come secondo l'editoriale del Riformista il governo dovrebbe uscire
Dalla
Dalla questione
Nell'aula di Palazzo Madama scrive Umberto Ranieri
I numeri sono quelli che sono e le difficoltà sono note per il centrosinistra un mentre il centrodestra sembra prevalere unicamente l'interesse a indicare dei centocinquantotto voti la soglia sotto la quale
Prodi dovrebbe lasciare sostengono
Sia chiaro continua a pensare che l'Unione non debba ne posso considerare irrilevante la mancanza di una propria autonoma maggioranza al Senato
La teoria delle maggioranze a geometrie variabili palesemente non regge o meglio è difficile pensare a un sostegno del centrodestra che non comporti una qualche intesa fra i due schieramenti sul sul piano politico e questo è il punto
E allora
è disponibile l'Unione a muovere in questa direzione e il centrodestra è in grado di volgere lo sguardo la prospettiva politica più che un presunto immediato tornaconto beh questo è difficile da prevenire
Per il centrosinistra si tratta di una linea di condotta obbligata se intende Sculpture scongiurare un succedersi l'occorrente di prove di forza al Senato
In questo contesto la ricerca dell'intesa sulla legge elettorale resta fondamentale ma occorrerebbe discutere con il centrodestra anche di altri punti programmatici è evidente che questo non è un esercizio su cui potrà reggere l'intera legislatura
Tuttavia fino alla messa a punto di una nuova legge elettorale appare inevitabile c'è bisogno di sostanza di una gestione politica condivisa della delicata situazione peraltro parlamentari che si è determinata a causa della pessima legge elettorale gestione in cui il centrosinistra non dovrebbe fingere di considerare un dettaglio la mancanza dei numeri al Senato in questo quadro andrebbe posta la questione del voto al Senato sulla presenza dei militari in Afghanistan sul nodo delle missioni internazionali
Si impone un discorso di verità allo Stato per quanto riguarda gli impegni all'estero un governo di centrodestra non farebbe nulla di diverso da quanto sta facendo il centrosinistra anche in Afghanistan
Si tratta di aree difficili a presidiare in cui i nostri militari rischiano di essere l'obiettivo di attacchi talebani che a fronteggiare respingere con le armi mi chiedo cosa farebbe di diverso un governo di centrodestra
Impegnerebbe le nostre truppe anche nella partecipazione attiva alle operazioni di combattimento ai confini con il Pakistan
Posso sbagliare ma non credo che lo farebbe
Intendiamoci discutendo del carattere della nostra missione in Afghanistan ritornano questioni di forma di fondo che attengono alla concezione che gli europei conclusa la storia del Novecento hanno della guerra
Con il diffondersi di una repulsione morale e politica verso di esso l'evento bellico sembra scomparire dalla coscienza collettiva degli italiani e degli europei mentre a prevalere una concezione della sicurezza quasi svincolata dalla guerra
Si tratta di questioni cruciali che andrebbero seriamente approfondite quanto alla drammatica urgenza della questione afgana non credo che la diffidenza verso un ulteriore schede escalation militare abbia origine da una incapacità degli europei e degli italiani di comprendere fino in fondo la pericolosità della minaccia terroristica come sospendo coro alcuni la discussione con gli americani più che il giudizio sulla pericolosità del fenomeno terroristico riguarda la ricerca della strategia più adeguate a combatterlo
La sensazione diffusa delle opinioni pubbliche delle élite europee e che gli Stati Uniti stiano combattendo il primo combattendo privi di un'adeguata strategia e l'Occidente si trovi coinvolto suo malgrado in una successione di quelli che mi alimenterà una pericolosissima vulnerabilità
E se questa è la portata delle questioni sarebbe una manifestazione di serie di serietà se le convergenze al Senato nel voto sull'Afghanistan si liberassero da ogni calcolo ristretto e di parte
Si tratterebbe di una scelta di responsabilità condivisa dalla stragrande maggioranza degli italiani quindi altro che querelle sulle dimissioni del governo ma accadrà lo scetticismo è d'obbligo
Nella pezzo di
Di Ranieri c'è anche a me senza nominarlo uno velata critiche all'articolo di Panebianco di ieri
Sul quale pendono invece da va all'attacco Umberto De Giovanni Angeli su L'Unità
Angelo Panebianco scrive calza l'elmetto in un editoriale di prima pagina apparso ieri sul Corriere della Sera lancia un pesantissimo cioè chiuso dei Conf tutti del gioco di scaricabarile praticato dei principali Paesi europeo continentali Francia Germania Italia e Spagna ai danni degli altri alleati scrive
Vogliamo impedire la vittoria talebana vogliamo fare sopravvivere alla NATO si chiede un po'rating retoricamente le risposte offerte hanno almeno il pregio della chiarezza se si vuole evitare una duplice disfatta non c'è più l'unica via da imboccare combattere
Senza se e senza ma per evitare che una vittoria degli oscurantisti possa determinare un devastante effetto domino che spazzerebbe via i tre per i traballanti i governi più o meno alleati dell'Occidente dal Pakistan Arabia Saudita non so
La vittoria integralista in Afghanistan sostiene Panebianco avrebbe certamente delle ricadute terribili sugli atteggiamenti dei gruppi fondamentalisti ampiamente rappresentati dell'immigrazione islamica in Europa
Va da sé che a fronte di questa guerra per l'editorialista del Corriere è sinonimo dell'opportunismo italiota
Un maldestro tentativo di rassicurazione Interna aver presentato da parte del governo non combattente di Prodi la missione afgana in Afghanistan come missione di pace ricostruzione
La ricaduta dell'apocalittico scenario descritto da Panebianco riguarda anche le vicende politiche nostrane le larghe intese possono essere imposte dal volgere al peggio della guerra afgana l'avanzata dei Talebani e la disfatta della NATO
Imporrebbe quella rinascita di un esecutivo di emergenza un Governo di guerra
La politica scompare in questo ragionamento gli sforzi di ricostruzione e messo in atto dall'Italia
Sfumano in patetici tentativi di evitare di guardare in faccia la realtà quella evocata da Panebianco nella quale l'unico linguaggio che Conte quello della forza militare e quanti non si adeguano adesso
E insistono a rimanere a presidiare le retrovie nel migliore dei casi sono degli irresponsabili nel peggiore dei complici indiretti dei talebani
Il punto è che la ricetta Panebianco è già stata sperimentata ha dato risultati disastrosi segnando in Iraq ma non solo il fallimento della strategia della guerra preventiva perseguita dalla decadente amministrazione Bush al professore Panebianco sembra peraltro difettare la memoria in Afghanistan e neanche tanto tempo fa c'è già stata una grande armata che ha provato a pacificare con le armi il paese era l'armata sovietica
Come è finita è scritto nella storia
E per venire ai giorni nostri con un anno di guerra asimmetrica condotta dei britannici col sostegno USA contro i talebani Helmand ha prodotto come risultato la riconquista di rimando da parte delle milizie talebane assieme a sostegno della popolazione locale
Dei giorni scorsi L'Unità interpellato generali esperti di strategie militari analisti
Nessuno dei quali può essere tacciato di simpatie talebane la loro ricerca agli antipodi da quella cult degenerata da Panebianco il vero problema oggi è proprio spezzare i legami
Fra la popolazione civile i talebani cioè il che il tema del consenso costruì ospedali scuole e acquedotti pensare a piani di riconversione
Delle coltivazioni di oppio gettare le basi di uno Stato di diritto e attività che hanno bisogno di una presenza militare tutto questo e combattere una guerra contro i talebani ma è un'altra guerra rispetto a quella invocata dal professor Panebianco così
Conclude Di Giovannangelo il suo editoriale
Sull'articolo anzi sull'Unità un ultimo commetto sulla questione dell'Afghanistan questione che ha ovviamente una sua centralità nella settimana che si apre venerdì dibattito Andrea intensificando cit
E quella invece di Massimo Teodori sul giornale nella missione civile e militare in realtà chiavistello e scrive
E di straordinaria importanza oggi più di cinque anni fa si combatte lì la guerra al terrorismo si dovessero avere successo i talebani alleati con i signori della guerra e dell'oppio l'integralismo Islam mista
Di là dei libri nel mondo musulmano per l'Italia poi non è affatto indifferente la scelta del mantenimento degli impegni realmente assunti nel quadro della NATO con la benedizione dell'ONU
è il futuro del Paese del sistema internazionale che in gioco
Dalla fine della guerra fredda si discute del ruolo dell'alleanza che ha costituito l'unica struttura politica diplomatica e militare integrata dallo dell'Occidente la NATO appunto
Dapprima nei Balcani e poi in Afghanistan Messiah dimostrato di poter essere quella forza operativa di pronto intervento nelle aree di crisi anche al di là dello spazio atlantico
Per questo l'Italia deve decidere se suo interesse restare nella NATO contribuendo alla sua trasformazione oppure se preferibile sganciarsi né per Gigi l'arsi fra pacifismo disimpegno internazionale ripiegamento poco mistico populistico provinciale
Di già siamo sotto osservazione come ha notato il Financial Times per la disinvolta interpretazione delle regole d'ingaggio in Afghanistan
Certo è che il modo in cui ci comporteremo ricostituire il banco di prova della nostra credibilità internazionale
Dopo il ritiro dall'Iraq proprio a Kabul in una missione che ha i crismi internazionali si decide si decidono i rapporti con il partner della NATO oltre all'influenza che possiamo esercitare nelle istituzioni internazionali dell'Unione Europea all'ONU
E questo è solo questo il metro di giudizio su cui valutare il voto sulle missioni anche da parte dell'opposizione
Non occorre ripetere ancora e che proprio sui momenti cruciali della politica estera che si dovrebbe dispiegare quel comportamento by partisan che connota le liberal democrazie bipolari
Anche quando all'interno della maggioranza di governo si manifestano comportamenti ambigui e irresponsabili come avviene oggi nei settori massimalisti e pacifisti
Perciò e più che mai opportuno che il centrodestra voti per l'Afghanistan dando prova
Di essere forza responsabile di governo chi volesse negare il voto così pensando di far cadere il governo
Commetterebbe dei gravi errori perché si illude libri sulla possibilità di abbattere il governo stante l'attuale equilibrio istituzionale attraverso l'ovvia enunciazione
Che la maggioranza è traballante perché non avrebbe alcun realistico fondamento la possibilità di un voto negativo unitario di tutte le opposizioni
E perché si darebbe corpo a una ambire a farneticazioni antropologica sull'insopportabilità dello Stato comunista
Un grido simmetrico a quello del rifondarolo Giordano secondo cui ci dovremmo ritirare non appena si verificherà se il tragico evento di un caduto Italia
La politica internazionale è cosa troppo seria per essere lasciata ai giochetti di bottega interne
O alla farneticazioni dei patetici assetati di sangue comuniste l'Italia non può perdere quel prestigio che ci è venuto dalla collaborazione con i partner occidentali sviluppate sì grazie alle responsabili decisioni prese dalla forza Berlusconi è sia quando era all'opposizione che quando cover durava qua invece c'è una critica un editoriale non è quello di Panebianco sul
Nella cui falsariga ci pare Teodori nuova
Quarto piuttosto editoriale proprio del giornale di qualche giorno fa a dire mai forse ci sbagliamo ma insomma
E allora dalla dalle questioni afgane veniamo invece a un'altra questione ancora quella della riforma elettorale qui
Abbiamo su la Repubblica che a pagina otto nove veri che ha ampio spazio al tema del giorno che è questa dichiarazione
Di Romano Prodi che dice
La riforma elettorali dovrà essere condivisa anche dall'opposizione oppure non se ne fa niente
Basta regole fatte dalla maggioranza a danno della minoranza c'è un retroscena firmato da Claudio Tito i due interviste vediamo il retroscena
Inizia così con un virgolettato attribuito a Pier Ferdinando Casini
Siccome ho l'impressione dice che qualcuno a sinistra si è tentato di fare un altro patto della crostata e chiudere l'accordo solo con Forza Italia sappiano che in quel caso luglio potremo fare a meno che Ricucci di un'intesa elettorale con Berlusconi
Casini lo dice da tempo almeno da un mese ripete a tutti i suoi interlocutori che se il sistema di voto dovesse rimanere l'attuale o se l'approdo tedesco svanisce l'UDC avrebbe una carta di riserva rientrare nel centrodestra
E così aprire il dibattito sulla riforma elettorale è iniziato a percorrere i binari tenuti il messaggio partito vogliono fare fuori partiti minori bene allora noi non potremo che fa rinascere la Casa delle Libertà
Un avvertimento ben preciso all'Unione per ricordare che un centrodestra compatto non darebbe alcuna chance all'Unione nella prossima tornata che la carta di riserva dell'ex presidente della Camera fosse ormai pronta all'uso lo aveva capito anche Berlusconi
Quando
Giovedì
E torna sono tornati in aereo da Brussel dopo il vertice del partito popolare europeo i due hanno parlato a lungo di riforme di assetti del centrodestra
Se il Cavaliere confermava la sua contrarietà a qualsiasi dialogo diretto con Prodi e ribadiva che la soluzione migliore resta quella delle urne anticipate
Dopo aver apportato al massimo pochi ritocchi alla legge in vigore il capo centrista nulla scuoteva le sue perplessità nei confronti di un iter riformatore complicato dalla debolezza del governo
Sappi è stato il ragionamento esposto da Casini che noi non abbiamo preclusioni nei confronti della Casa delle Libertà però dovrà cambiare natura in tutto
E stavolta il leader forzista ha preferito prende questo discorso dall'unico verso considerato positivo il ritorno del figliol prodigo non ha insistito sulla leadership ma non è nemmeno accennato all'idea del passo indietro
Del resto due settimane fa Mastella si era lasciata andare a uno sfogo significativo era più facile parlare cortei ci capivamo Casini si comporta in maniera vergognosa e tutto perché spera di fare il candidato premier
Ma solo io posso vincere solo io tengo unito il centrodestra e se devo passare il testimone allora c'è Formigoni
Magari Tremonti
Tutt'al più Fini che almeno guida un partito del dieci per cento ma lui che Guida che non supera che appena il quattro per cento
Sta di fatto
Così lo sfogo di Berlusconi con Mastella sta di fatto che ora l'ex premier preferisce assicurarsi il ritorno dell'alleato piuttosto che ostacolarlo i rapporti Berlusconi Casini al centro della
Questioni che della riforma elettorale per il centrodestra intanto però interviene
Interviene Sandro Bondi intervistato da Francesco Bay
Che giudica positiva l'apertura di Pier Ferdinando Casini ha un nuovo patto elettorale con la Casa delle Libertà e non esclude più un governo istituzionale nel caso Prodi dovesse cadere
Mentre è in corso la discussione sulla nuova riforma elettorale
E così dunque in questa intervista di Bondi rientra il tema del governo delle larghe intese finalizzato alla riforma elettorale va da sé e poi alle elezioni ma insomma
Mentre Luciano Violante intervistato da Goffredo De Marchis
Mette in guardia nei confronti del referendum
A proposito del di un aspetto particolare
Del
Del del sistema
Checché dal referendum potrebbe uscire dice Violante il nostro Parlamento voto cinque giudici costituzionali membri del CSM con quorum qualificati e i componenti di alcune o torti
Un premio di maggioranza esorbitante rischia di essere incostituzionale perché farebbe venire meno queste funzioni di garanzia
Vuole dire che il referendum è incostituzionale diciamo che può avere effetti non voluti anticostituzionali
E i referendari se ne sono resi conto forse hanno sottovalutato l'aspetto delle garanzie ma sono tutte persone molto serie molto preparate
Anche loro chiede una maggioranza di governo salda ma che non sfoci in forma di dittatura della maggioranza qualunque
Essa sia
E e poi Violante dice la sua sulla necessità della stabilità come come tema
Come tema guida non solo nei suoi e poi riprendi il discorso sulla questione del
Del senatore dei Poteri
Del delle due Camere che vendo differenziati
L'ultima domanda riguarda invece i DS Chiti fa le barricate contro il referendum Fassino lo considera uno stimolo lei con chi sta
La risposta di Violante e Fassino il segretario del partito chi ti fa un altro mestiere il ministro pensa che il referendum interrompa la possibilità di dialogo del resto quante sono le forze politiche contro il quesito tante
Anche se sarebbe sbagliato boicottare il referendum perché è comunque uno strumento che aiuta a superare instabilità
Ho sulla questione simbolo anche altri
Altre forse altri soggetti oltre all'aria referendaria per esempio sulla Stampa vediamo
Uno degli ideatori del club dei volenterosi
Paolo messo a intervenire
Proprio a proposito del tema delle riforme istituzionali
A un appello by partisan di Italianieuropei e della rivista Formica formiche firmato da Andrea Peduzzi e Paolo Messa
è una
Un testo dicemmo di dia ampio respiro sulle riforme istituzionali tocca diversi
Diversi punti
Scarcella questione della riforma del titolo quinto e poi i la riforma fatta dalla Casa delle Libertà ora scrivono perizie messa il nostro auspicio è che le Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato mettere all'ordine del giorno la proposta di revisione costituzionale che una ragionevole intesa fra maggioranza e opposizione
Consente una rapida approvazione a larga maggioranza senza dover ricorrere a un successivo
Referendum da
Del
Testo che
La scorsa legislatura il Parlamento aveva definito si era riusciti a trovare una larghe intese su un testo preparato dal centrodestra la convergenza riguardava però solo il Titolo quinto la Casa delle Libertà non volle stralciare quel pezzo di riforma dal progetto più largo di modifica dell'intera parte della seconda
Della costituente la seconda parte della Costituzione il risultato è stato quello che ben conosciamo ora quel testo di riforma pure a presentare il più naturale corretto punto di partenza
Come vedete si intrecciano temi elettorali e temi
E temi di riforma istituzionale come un po'Indie inevitabile
D'altro canto anche Ugo Magri in un retroscena sulla stampa vede come
Possibile
Unità
Un rallentamento della sua parola d'ordine di elezioni subito
Purché la faccenda venga sbrigata in fretta e così via l'impressione di commettere inciucio il Cavaliere acconsentirà a qualche ritocco della legge elettorale
Ma quanta fatica per convincerlo con i sondaggi che si ritrova l'uomo avrebbe un solo desiderio andare alle urne in poche settimane con quale legge chi se ne importa e tornare trionfalmente a Palazzo Chigi già prima dell'estate darebbe un anno di vita
Tanto la sua aspettativa e ricattabile centoventi pur di mandare subito a casa all'usurpatore
E non più tardi di giovedì scorso Berlusconi ci ha riprovato di nascosto con quella che Casini ha respinto come proposta indecente mentre tornava a vivere o da Brussel
Ha suggerito al leader UDC di astenersi tutti quanti a sorpresa sul Griffins sul rifinanziamento della missione in Afghanistan
Così da far bancaria al governo i voti necessari
Previa telefonata Bush si capisce per spiegare come mai veniva affossato un impegno concordato con gli Stati Uniti
Questo è lo Stato avute Daliborka identico del Cavaliere
Senonché i più prudenti intorno all'unico vincendo da Tremonti gli hanno fatto pesare la realtà attenti a far cadere Prodi perché invece di andare alle elezioni si spalanca la via un governo delle larghe intese sarebbe la fine tu anche a logiche di Forza Italia
Meglio andare avanti ancora qualche mese il governo già morto piuttosto che favorire strali pasticci
Altri consiglieri hanno puntato l'indice sulle ultime dichiarazioni Napolitano avvertendo con l'attuale sistema elettorale il presidente mai e poi mai scioglierà le Camere quindi se vogliamo andare davvero alle urne occorre che prima leviamo di mezzo lo scoglio della riforma raccontano che sbuffando Berlusconi ne abbia preso atto e così dunque meglio tenersi il professore
E come vedete le le due ore di viaggio fra a Brussel e Roma evidentemente Berlusconi e Casini si sono detti molte cose visto che dei retroscena e li leggevo un po'leggiamo un po'di tutto
Che abbiamo visto anche le posizioni diverse di Franceschini intervistato dal Corriere della Sera che dice Silvio e romano si vede allo
Io e il loro incontro lasci la riforma e invece Rocco Buttiglione che ha degli argini sul Quotidiano nazionale cioè le azioni verso il Cremlino giorno dice no
Col Bayer bipolarismo
E d'archiviare
E
Serve un governissimo da Tremonti a D'Alema che faccia le leggi necessarie al Paese esattamente quello paventato qui secondo il retroscena
Che abbiamo appena letto dal vertice di forza Italia
Possiamo adesso invece
CIPE le
Spostarci sul altre questioni ancora
E arrivare al tema delle pensioni
Su questo abbiamo visto la pagina di Repubblica che mette Coffa confronto i tempi di pensionamento in Italia e la media europea vediamo prego sull'articolo di Massimo Riva sulla Repubblica a proposito dell'atteggiamento del sindacato di preziosi
Scrive l'IVA non passa settimana chiesto dal Quirinale non giunga al Governo e al Parlamento sulle citazioni pressanti perché si sciolga il nodo di una riforma elettorale incitamenti sacrosanti ma il modo in cui anche a Palazzo Chigi si stanno prendendo a cuore gli inviti del capo dello Stato rischia di avere un serio risvolto negativo dell'agenda di governo sembrano declassate altre questioni tutt'altro che marginali
La sensazione è che il mondo della politica si stia dimenticando impegni e promesse che riguarderà i suoi rapporti con la società
E l'economia
Una delle svolte che hanno caratterizzato la nascita del governo Prodi
è stato il ritorno alla concertazione con le parti sociali e in effetti questo metodo cui il governo Berlusconi aveva arrogantemente voltato le spalle è stato di nuovo praticato nella elaborazione della recente Finanziaria
E ecco perché oggi fa davvero specie dover vedere proprio il governo Prodi non più soggetto di iniziativa in materia ma oggetto di polemiche pressioni di parte sindacale
Cerca di di mezzo c'è stata la crisi sulla politica estera e poi nessuno ha mai seriamente creduto che sarebbe stata puntualmente rispettata la scadenza del trentuno marzo per la chiusura del contenzioso previdenziale
Ma essendo ormai alla metà di questo mese l'avvio di un negoziato sembra quanto meno atto dovuto anche perché è ora e tempo che ciascuno degli interlocutori metta le carte in tavola
Primo interrogativo qual è in proposito la posizione del Governo e della sua maggioranza in Europa il ministro Padoa Schioppa assunto preciso impegno a rivedere alcuni punti del sistema previdenziale con implicito riferimento al tema dell'età
E alla revisione dei coefficienti
Altri ministri e soprattutto importanti voci della cosiddetta sinistra radicale della maggioranza non si stancano di ripetere il loro no a ogni ritocco dell'età di pensionamento con prese di posizione che hanno riaperto come i tempi del confronto a distanza Bertinotti Cofferati
Un fronte di aperta concorrenza con il mondo sindacale in due devastante partita allo spiazzamento reciproco
Su questo punto
Della sollecita per Turandot il tavolo previdenziale hanno senz'altro ragione i sindacati quando chiedono a Palazzo Chigi una cena riservata in meno ma è una chiara scelta politica in più
Resta il fatto che anche le grandi confederazioni sembrano muoversi all'interno di una singolare contraddizione
Da un lato fanno pressioni perché il governo convochi al più presto il tavolo negoziale dall'altro lato intendono presentarsi al medesimo supposizioni di netta chiusura proprio sui punti essenziali Epifani
è stato in proposito che il categorico non si toccano dell'età pensionabile nei cui uffici
Questa specie di ossimoro ha una spiegazione
Il primo gennaio due mila otto entrerà in vigore il cosiddetto scalone che sposta di colpo da cinquantasette a sessanta anni la soglia dei pensionamenti insomma
Il sindacato sta assediando il Governo soprattutto perché vuole che il governo Prodi tolga di mezzo quello scalone
Non si capisce quanto sia tatticamente intelligente coltivare un simile obiettivo insieme presentarsi al negoziato con obietta radicale in tema di revisione dell'età dei coefficienti
Certo è che simile atteggiamento
Denuncia un grave vizio di miopia sociale da parte delle grandi organizzazioni dei lavoratori già opporsi o l'innalzamento dell'età di quiescenza quando l'età media è in costante crescita significa negare un'evidenza matematica indiscutibile
Ma soprattutto in termini di strategia sociale comporta un'implicita scelta a favore delle generazioni prossimi al pensionamento
Contro gli interessi dei lavoratori più giovani che già saranno chiamati ascoltare i trattamenti previdenziali notevolmente inferiori a quelli di padri e nonni
A riguardo ai Bolt i cultori del materialismo storico che dentro il sindacato i partiti della sinistra di governo non perdono occasione per individuare i limiti di conflitti di classe del sistema
Forse è il caso di segnalare quale prepotente conflitto di classi ancorché generazionali verrebbe aggravato da una mancata riforma del sistema vigente
I sicuramente meno radicali ma più efficaci socialdemocratici tedeschi per esempio hanno appena disinnescato il conflitto generazionale che dica che troppi fanno finta di non vedere
Votando l'innalzamento dell'età pensionabile che si graduato nel tempo passare a sessantasette anni
Ben dieci oltre la soglia oggi vigente dannosi
E allora conclude Riva in questo articolo l'esempio tedesco e soprattutto l'incoerenza sociali impliciti alle posizioni del sindacato della sinistra di Baggio Renzo
Potrebbero essere argomenti decisivi nelle mani del Presidente del Consiglio per mandare in porto una riforma delle pensioni degna del nome
Si deciderà a Palazzo Chigi a battere finalmente un colpo di legge elettorale forse si può parlare in termini meno assorbenti ed esclusivi
Così dunque l'articolo di Riva ha il pregio di riproporci tutti questi aspetti
Che per la verità sembrano usciti dall'attenzione del maggioranze ma certo non dell'opposizione
Che
Per esempio proprio ai temi economici dica la prima pagina del giornale
Dole tre alla questione del redditometro poi editoriale di Paolo Del Debbio intitolato governare alla rovescia
Tasse tasse ancora tasse e quelli che lavorano per questo governo sono fatti così una volta ne parlano un'altra volta le Eumenidi Taro
Giulio Tremonti ex ministro dell'economia rimpianto da molti ieri rispondendo a quanto affermato da Massimo Romano capo dell'agenzia delle entrate
Ha detto che questo è un governo che le tasse le ha aumentate ora quello che ha bruciato romano non è altro che un modo per inventare dopo il reddito aperto sulle imprese anche quello sulle famiglie ma di tutto ha bisogno prosegue l'editoriale
In Italia la famiglia fuorché di nuove tasse
Semmai avrebbe bisogno di vedere riconsiderati i propri redditi soprattutto nelle famiglie con figli questo il problema vero ma qui sta succedendo il contrario come lo ricordiamo segnalato il Sole ventiquattro Ore
In molte città grazie alla Finanziaria Prodi più filiali più tasse paghi
Ci fosse mai una volta che qualcuno di questo governo politici tecnici funzionari di partito uscieri
Dicesse che qualche ragione ce l'hanno anche i contribuenti italiani non dico nel senso della prima persona indicativa del verbo dire
Per giustificarli gli allori sofferenza alle tasse sarebbe chiedere troppo ma almeno per porsi il problema interrogarsi un momento farsi cogliere da un dubbio fulmineo un refolo di tormento una bava di inquietudine niente mai
Il problema non è scoprire chi Autori Lussu che alle barche come afferma il gran commi Michel Kilo li facciano pagare li punisca
Facciano in fretta e così poi parla di moda altro e cioè di quelle famiglie lo ripeteremo fino alla morte che quest'anno il Governo costringerà a pagare qualche centinaio di euro in più
Creando loro dei problemi giusti perché non è giusto in sé e perché non c'era bisogno di farlo questo è il problema vero priva di tutti gli altri
Così
Della la questione del redditometro delle famiglie
Ci si ritorna poi nelle pagine due-tre c'è un'intervista che ha l'ex vice ministro del governo Berlusconi Giuseppe Vegas e titolo
Accattivante l'evasione si batte con i condoni negli anni scorsi le nostre sanatorie hanno recuperato aree di base imponibile
E poi il tema della famiglia si attacca chi vuole difendere la famiglia e si oppone ai di Coco così anche l'aggressione entra nel del dibattito sul fisco almeno nel sommario
Di questa intervista il viceministro Vegas sui conti pubblici pero al di là di Del Debbio vediamo anche un altro editoriale quello di Ricolfi sulla Stampa che ritorna sul tema che il quotidiano torinese ha più volte proposto all'attenzione dei suoi lettori
Ci hanno provato un po'tutti scrive Ricolfi economisti banchieri commentatori economici ammette lingua dei nostri famelici ministri
Lo vedete la pelle dell'orso prima di averlo ucciso li ha quasi implorato i salvati qualche settimana fa l'orso naturalmente la fragilità delle nostre economie
A giudicare dai discorsi di questi giorni invece sempre che politici e sindacalisti avviene in testa una sull'ossessiva domanda qual è l'entità del tesoretto che il buon andamento del gettito fiscale del due mila e sei ci mette a disposizione
Non credo si possa negare i politici il diritto di sognare di spendere e spandere tanto più che li abbiamo eletti noi c'è però almeno una cosa che forse potrebbe ho sommessamente richiedere a chi ci governa non nascondete i fatti e non finge di ignorare le conseguenze delle vostre scelte
E qui Ricolfi è analitico su tutta una serie di passaggi che nessun editoriali non abbiamo più il tempo di raggiungerlo tutto ma insomma
Davvero in dettaglio Turchia una serie di puntini che sono quelli che poi leggemmo
Evidenziati come dati statistici dei risultati
Dell'economia e dei conti l'articolo ritorna appunto sul tema che Ricolfi aveva già toccato che altri da Salvati a Borrelli
Avevano pure
Approfondito e che intende appunto è al spesso pubbliche i rischi di una sua dilatazione
Dalla stampa e dall'articolo di fondo del quotidiano torinese invece
Andiamo a vedere qualche altra segnalazione che toccherà la per l'attualità della politica tre cose sostanzialmente possiamo segnalare
Socialisti Margherita e Bertinotti
Dei socialisti sia occupato
Il Corriere della Sera A pagina
A pagina quindici
Con il un articolo
Siglato redazione romana
Bocelli costituente socialista sì di Craxi Demichelis apre tappa dopo tappa gli ex PSI proseguono nel tentativo di unificarsi dove il caso del comune e condivisa con le altre forse alternativa al Partito Democratico dopo il passaggio di Bertinoro della settimana scorsa
Ieri è stata la conclusione del congresso dei socialisti di Bobo Craxi affari da palcoscenico
E da lì che Boselli il leader dello SDI ha rinnovato il suo appello c'è assoluto bisogno di porre fine a questa lunga diaspora è un dovere politico e morale riunire la famiglia socialista
Per farlo ripete Boselli Sempione costituente che pure ascelle solo nel campo della sinistra italiana e di cui facevano parte i suoi ospiti di ieri il gruppo di Bertinoro da Turci a Caldarola Macaluso a Valdo Spini
E poi i socialdemocratici radicali repubblicani laici il Nuovo Psi di Gianni De Michelis tutti insieme a dire no al progetto di S. perché evita che dice Boselli
Sembra una sorta di compromesso storico bonsai visto che Rutelli ha trasformato la Margherita il gruppo del partito cattolico
Dal canto suo Fassino
Propone
Il partito democratico come luogo di composizione delle famiglie socialiste che si dispersero nel novantadue se l'unità socialista crearsi un partito con un'azione politica solitaria sarebbe velleitario
Quanto poi alla CRI alle critiche sulla scarsa laicità del futuro partito Fassino risponde che venga Boselli del partito democratico
Sarà più laico
La proposta Passigli alla viene respinta dei Socialisti italiani
Questo da oggi il nome nuovo della formazione di Bobo Craxi e Saverio Zavettieri
Mentre la proposta di Bossi lì
Trova consenso
Sia Craxi che Zanetti è rieletto segretario del partito
Anche se resta qualche acidità nei confronti di De Michelis che pure è stato loro fratello nella Casa delle Libertà fino alle ultime elezioni e però lasciano anche su di lui a porte aperte dicono non abbiamo pregiudiziali
Da parte sua De Michelis si dichiara molto interessato anche se la sede di ieri dice ci piace meno perché sono scissionisti del nostro partito gruppettino minoritario
Però il nostro obiettivo primario è l'unità socialista l'abbiamo già detto ora aspettiamo il passaggio più importante il congresso dello SDI previsto a metà aprile poi potremo cominciare il dialogo purché sia chiaro che il bipolarismo è finito di Demichelis
E così fare ritorniamo sul dibattito dell'unità socialista evidentemente ineliminabile
Quanto invece a Bertinotti troviamo a pagina sedici sempre del Corriere della Sera un articolo interessante di Aldo Cazzullo pagine quindici Rienzi
La stanza dei bottoni divise Bertinotti dal guru Revelli e dal delfino Cremaschi Cremaschi e il sindacalista della FIM io m'Marco Revelli è uno storico
Che ha insomma Hood
Avuto sicuramente un'influenza così come i cremaschi sulle tesi di Rifondazione Comunista
Aldo Cazzullo scrive di una assemblee all'Istituto Avogadro di Torino quattrocento militanti esprimere solidarietà alle espulso tori Turigliatto sul palco ad annunciare che oggi non voterebbe più Rifondazione comunista Marco Revelli
L'intellettuale un tempo più stimato da Bertinotti in prima fila ad applaudire il suo ex delfino degli anni del sindacato Giorgio Cremaschi
Non sono soltanto i movimenti più radicali dunque non riconoscersi più le linee di rifondazione della leadership di Bertinotti
Non c'è
Solo la galassia confusa di cossuttiani ma ho visti i nostalgici della Quarta Internazionale
E a Torino non c'erano solo operai di Mirafiori oppositori grattava avversari della base di vicenza ora il presidente della Camera contro due vecchie Michiko
E Marco e Giorgio
E la frattura che si intravede sia culturale che personali dovrà Castle in difesa del leader è intervenuta con un lungo articolo su Liberazione un altro intellettuale di riferimento come Rina Gagliardi la contesa politica
E quella eterna fra governo e lotta aggravata dalle difficoltà di un'esperienza inedita per l'Italia e come quella di un partito comunista chiamato a governare in coalizione con riformisti e centristi
E insomma di questo dibattito interno a Rifondazione Comunista dà conto in questo articolo sicuramente interessante Aldo Cazzullo sul Corriere della sì
Siamo alle ultimissime segnalazioni
E riguardano temi che ci riportano all'iniziativa radicale
Luigi Cancrini nella sua rubrica diritti legati sull'Unità risponde a un lettore a proposito della fecondazione assistita
è un dialogo impossibile dice dice che incrini
La verità è con la V maiuscola lo Stato che deriva la sua utopica del dio indù dal popolo che elegge i suoi rappresentanti un cesareo a sovranità limitata
Che deve confrontarsi docilmente con la voce di chi alla verità un Governo e il Parlamento a sovranità limitata in cui le minoranze in contatto con la verità può battersi con qualsiasi mezzo per tutelarla
Ecco tutto ciò rende impossibile il dialogo
O almeno finora così è stato
Mentre il mattino Arcodia una Politano a pagina cinquantadue dà conto della
Presentazione che avverrà domani di un volume testamento biologico verso una proposta di legge a cura di Umberto Veronesi Maurizio De Tilla e Lucio Bigi Terni l'argomento è di assoluta attualità
E no
Conviene ordina
Vi sono diverse citazioni vengono raccolti dei conventi Schirer Francesco Barra Caracciolo per cure all'articolo un giurista di rara sensibilità come Pietro Rescigno c'è ricordato che il testamento biologico previsto negli Stati Uniti
Se non c'era John le gradevole aspettativa di un mio recupero chiedo di non essere lasciato in vita con mezzi artificiali dubbi sulle eroiche la morte una realtà al pari della nascita dello sviluppo della maturità e della vecchiaia e anzi è una certezza
Non temo la morte quanto piuttosto l'identità della degradazione delle dipendenze del dolore senza speranza un ricordo per Luca Coscioni e Piergiorgio Welby che con la loro testimonianza di utenti comune per la vita c'hanno aiutato a comprendere che ciascuno di noi ha diritto a morire con dignità così
Si conclude l'articolo del mattino A pagina cinquanta due
Avremmo finito non abbiamo che da darvi conto di una polemica un po'su questi temi su che cosa è successo che sabato sul Riformista appariva ore molto evidenziata una lettera al direttore di Emanuele Macaluso pagano ci diceva che leggendo i giornali
E vedendo la Breve rubrica preghiera quotidiana o qualcosa del genere di Camillo Langone sul foglio sì accorgeva che giovedì otto verso in cui veniva ricordata Adele faccio
Lui invocava l'agone le fiamme dell'inferno su quella che veniva definita la Erode che aveva si era battuta per la Bortot
E e concludeva
Una volta
Avrebbe se avessero potuto avrebbero dato fuoco ad Adele faccio adesso si limitano a espellere chi arrosti Ischia altrove Cosima che all'uscita
Oggi c'è la risposta di Giuliano Ferrara sul Foglio caro Macaluso pensa al nostro inferno e lascia stare quello di Langone
E allora insomma la libertà femminile viene definita nozione diabolica che è quasi
Che quasi grave quanto definire letteraria la preghiera di l'amico
E poi ancora l'odiosa culture eugenetiche antinataliste è cresciuta come un mostro di ignominia sulle grandi idealità di riscatto degli anni settanta virgola maledetti gli anni settanta eh da presumersi
Insomma durissimo Ferrara nei confronti di Macaluso che si è permesso di evocare nella lettera all'articolo di che Bill Mangone
Non vi segnaliamo questa polemica non e che cosa che cosa dovremmo commentare proprio voi da radio radicale anche voi q esattamente come me che l'uso igiene della governi non lo leggiamo
Non almeno nelle Brevi quotidiane preghiere che che propone sul foglio
Salvo poi leggerlo con me come può capitare pensiamo che sia successo e questo anche al direttore del Foglio magari quel pezzo di regole non l'aveva letto e se n'è accorta o di quello che aveva scritto sabato leggendo Bakerloo sul capiamo un certo malumore
Forse ora indirizzato altrove ma sostanzialmente questo ci piace pensare sia successo magari non è così ma insomma
Bene abbiamo finito anche oggi
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