Israele nell'Unione europea: un'utopia o una priorità nell'agenda politica?

Tutti quelli che sono nel corridoio e interno
Diamo inizio ai lavori di questo convegno
Allora buongiorno a tutti e grazie di essere intervenuti a questo incontro pubblico che abbiamo convocato congiuntamente Gruppo Consiliare radicale alla Regione Piemonte
L'associazione radicale Adelaide Aglietta che prende spunto da una mozione approvata dal Consiglio regionale
Con primo firmatario collega Giancarlo tartarughe insieme a luglio due consiglieri regionali i radicali che indica
Nell'integrazione di Israele nell'Unione Europea non un problema dell'Europa ma una soluzione per Israele e per l'Europa rispetto ad uno scenario che quello del Medioriente su cui la politica europea
Molto ha fatto e molto spesso non di troppo positivo
Il titolo che abbiamo dato a questo convegno titolo dubitativo Israele nell'Unione Europea intoppi ha una priorità nell'agenda politica non perché come è noto i radicali non siano non sono favorevoli ma non siano stati promotori
Di questa proposta ma perché attorno a questo tema abbiamo chiamati a discutere rappresentanti del mondo delle comunità ebraiche dall'altra parte ma anche del mondo politico dall'altra parte che su questo tema
Anche come ricadute certamente di immediatamente istituzionali dovranno confrontarsi nei prossimi mesi e nei prossimi anni perché tutto il dibattito del possibile allargamento ad oriente dell'Unione europea certamente riguarda anche la Turchia ma riguarda innanzitutto dal nostro punto di vista in termini di priorità
Il caso di Israele anche considerando il fatto che e lo vedremo nel corso di questo dibattito il favore che l'integrazione di Israele nell'Unione Europea riscuote nell'opinione pubblica israeliana
è un favore certo e documentate quindi esiste un dato di consenso diffuso molto simile e insieme molto diverso risulta quello turco che dovrebbe in qualche misura
Consigliare riflessioni insieme più urgenti e più prudenti alla classe politica europea
In questa introduzione io mi limito a presentare i nostri ospiti e a indicare due linee di riflessione che saranno poi svolte più diffusamente in tutti gli interventi
La prima linea di riflessione che sul problema di Israele
L'annosa diatriba fra l'alternativa
Che molti vedono fra approfondimento delle istituzioni europee quindi dei meccanismi di funzionamento e dall'altra parte di allargamento geografico e politico dell'Unione europea una diatriba
Che dimostra tutta la sua tutta la sua falsità e non lo dimostra solo nel caso di Israele lo dimostra nell'intera storia dei progressivi allargamenti dell'Unione Europea
L'allargamento a oriente Turchia ed Israele presenta da questo punto di vista caratteristiche molto simili ad altri allargamenti precedenti che erano stati vissuti da una parte più del classe politica europea che dall'opinione pubblica europea come affievolimento i della tenuta e della coesione dell'Unione che hanno invece è coinciso con momenti di fondamentale approfondimento dei meccanismi istituzionali dell'unione stessa ad esempio alla fine degli anni Settanta l'ingresso della Gran Bretagna coincide con un momento fondamentale la prima edizione
Del Parlamento europeo nel mille duecentosettantanove
L'ingresso a metà degli anni ottanta della Spagna del Portogallo e della Grecia coincise con l'atto unico di dialogo e quindi con l'istituzione
Del mercato unico a metà degli anni novanta diciamo l'allargamento al nord e poi all'Austria ha coinciso Comastri e poi con il Trattato di Amsterdam quindi con un primo insufficiente embrione
Di politica estera europea e l'allargamento a destra
Del due mila e quattro mila coinciso con il trattato costituzionale dell'Unione Europea su cui si possono dare diversi giudizi ma non
Giudizi che neghino che è un tentativo sicuramente ma è riuscito ed insufficiente di approfondimento dei meccanismi istituzionali dell'Unione
Il caso di Israele noi chiediamo ai nostri relatori di leggerlo anche in questa prospettiva non la prospettiva solo Medioriente eccentrica ma in una prospettiva anche euro cento dica tentando di riflettere su come
L'ingresso di Israele il pieno ingresso di Israele nella proposta radicale
Nell'Unione europea possa aiutare molto più che imbarazzare l'Unione a definire un proprio più definito assetto istituzionale e politico la seconda linea di riflessione quella di riflettere su questo processo
Guardandolo per così dire all'incontrario cioè non solo ragionando su quanto l'Europa può fare
Nello scenario mediorientale attraverso l'integrazione di Israele ma anche ragionando su quanto l'ingresso di Israele e quindi l'ingresso dell'Europa nel Medio Oriente anche in termini politici ed istituzionali non possa fare bene innanzitutto
All'Europa in una situazione nella quale si dimostra ormai dal nostro punto di vista molto chiaramente che i problemi che emergono dall'allargamento dell'Europa non sono problemi portati da quell'idea sui quali l'Europa si allarga ma sono problemi tutti
Ed esclusivamente europei il dibattito sulla Turchia con la posizione diciamo cristiana da una parte chiracchiana dall'altra dimostra che il problema della tutti e non è un problema portato dai turchi o dalla Turchia è un problema
Tutto interno al modo in cui i Paesi europei e le classi dirigenti europee intendono l'istituzione europea e la sua vocazione politica questo solo a titolo di brevissima introduzione del nostro convegno
Alcuni dei nostri ospiti non c'erano ancora raggiunto ma ci raggiungeranno nei prossimi minuti abbiamo chiamato a parlare di questo tema
Insieme a me Igor Boni che il segretario dell'associazione radicale Adelaide Aglietta interverranno quindi due rappresentanti del mondo delle comunità ebraiche diciamo così Yasha Reibman che il portavoce della comunità ebraica di Milano e debiti sovrani che il direttore della rivista ebraica torinese a chi allora che
Che in una chiedo scusa
Nella pronunciata molto male ci raggiungerà dirà qualcosa dovrà aprire i nostri lavori ma in ritardo l'assessore alla cultura della Regione Piemonte
Giampiero Leo ci sarà poi un inquadramento diciamo storico politologico che farà
Il nostro amico professore Walter corra Luzzo
Che è docente di relazioni internazionali alla facoltà di Scienze politiche di Perugia
E poi politicamente discuteranno di più di questo tema tre parlamentari europei rappresentativi diciamo di tre schieramenti politici anche dei tre partiti grandi partiti europei Mercedes Bresso che europarlamentare dei Democratici di sinistra
Gli Aster loschi che europarlamentare di Forza Italia Marco Pannella che parlamentare della Lista Bonino è componente del gruppo liberale al Parlamento europeo dopo questa breve introduzione la parola Arrigo
Buongiorno a tutti ma io semplicemente prima di dare la parola al primo degli interventi che sarà quello di Yasha Reibman voglio aggiungere alle cose dette da Carmelo qualche dato
Qualche dato che per la verità sia la stampa italiana che la stampa europea che la stampa israeliana hanno in qualche modo considerato di secondaria importanza mentre io credo sia assolutamente un dato da considerare
E il dato è che da un sondaggio commissionato dalla rappresentanza della Commissione europea in Israele nei mesi scorsi l'ottantacinque per cento dei cittadini israeliani ebrei o arabi che siano si dichiarano a favore più o meno dell'ingresso di Israele all'interno dell'Unione europea mi sembra un dato eclatante di cui i governi israeliane innanzitutto ma i governi europei debbono tenere conto
Un altro dato più che un dato una notizia che vedo e che durante una manifestazione che noi abbiamo organizzato il ventotto settembre scorso in occasione della partita di calcio Juventus te la vita ma Maccabi
Maccabi Tel Aviv
Abbiamo manifestato fuori dallo stadio con lo striscione che vedete e alle mie spalle in una in un clima un po'strana circondati da centinaia e centinaia di poliziotti che dove avrebbero dovuto e dovevano proteggere i due trecento tifosi israeliani
Che sono volati da Gerusalemme e vari altri Paesi da te la viva fino a Torino prassi sarà la partita e in quell'occasione abbiamo distribuito a ciascuno di loro un volantino in inglese che spiegava le ragioni della nostra iniziativa
Le ragioni dell'iniziativa che i radicali Marco Pannella il mille novecentottantotto non lanciate stanno portando avanti
Raramente nelle mie esperienze di manifestazione ho trovato un favore così positivo
E capitato arrivavano a pullman a ondate pullman a che interi leggendo lo striscione applaudivano noi che eravamo dieci quindici a manifestare sorridevano tutti ritiravano il volantino
La risposta più frequente terriccio ma che ricevevamo alla domanda se fossero d'accordo meno era occorsi naturalmente
Anche questo certamente non è un sondaggio non ha il valore di quel sondaggio che votavo prima e comunque una sensazione che dimostra quanto quel sondaggio sia assolutamente vero
Un'altra notizia che vedo e che i radicali da tempo l'ho lanciato un appello pubblico su questo per chiedere l'adesione di Israele all'Unione europea che si può firmare al quale si può aderire via internet sul sito www radical parti punto org è un appello che ha ottenuto migliaia e migliaia di adesioni
Da cittadini di tantissima parte del mondo è significativo il fatto che un quarto di quella decisione arrivano proprio
Da cittadini israeliani
L'ultima notizia che voglio dare non so se tutti l'avete vista che l'ho vista ieri le dichiarazioni del ministro la pizza con lapide non so quale sia la il ti la modi pronunciarlo giusto che dice il ministro del governo israeliano che dice che Israele rischia una guerra civile rischia la guerra civile perché la scelta del governo Sharon che ancora in discussione del di ritirare
I coloni
Ovviamente non trova il favore dei coloni stessi che chiedono ai militari israeliani che dovranno far ritirare gli stessi coloni in un modo o nell'altro di non obbedire agli ordini dell'esercito israeliano che un ministro
Da un governo democratico quelle Sagliano dichiara che Israele rischia la guerra civile
Io credo che la salvaguardia di Israele responsabilità innanzitutto dei cittadini europei la salvaguardia della democrazia di Israele era sposa verità innanzitutto dei governi dei cittadini europei
E penso che anche di questo si parlerà durante questo dibattito
Dopo queste poche parole lascio la parola invece a Yasha Reibman che portavoce della comunità ebraica di Milano al quale chiedo anche di dirci quali sono le sue valutazioni ovviamente e come percepita nella comunità ebraica per quello che lui sa per quello
Del quale venuto a contatto come percepita iniziativa dei radicali in generale l'iniziativa di chiedere ai Israele e al loro OPA che Israele finalmente divenga parte della famiglia democratica europea la parola Yasha Reibman
Grazie grazie innanzitutto dell'invito
Però oggi
Se è vero che gli israeliani l'ottantacinque per cento
Sono decisamente favorevoli
A questa proposta del nel movimento radicale
Cosa che abbiamo potuto riscontrare anche mamme Miserere diverse volte avuto il piacere e l'onore di accompagnare Marco Pannella
Alcune volte in Israele a incontrare diversi esponenti del mondo politico italiano israeliano ecco se è vero questo non so se lo stesso si possa dire qua saranno i potrà aiutarmi se lo stesso si possa dire delle comunità ebraiche in Italia
Per un fatto molto semplice perché gli ebrei italiani conoscono l'Europa
Libri italiani la vedono da fuori
Questo non vuol dire certo che le comunità ebraiche italiane non ci sia un appoggio a questa iniziativa che viene vista sì credo con con grande rispetto
Con grande affetto
Con grande affetto
Con grande affetto per quello che ha significato tutto come segno di riconoscenza che le comunità ebraiche italiane gli ebrei italiani hanno nei confronti Marco Pannella e dei radicali
Perché negli anni Ottanta nell'ottantotto quando è iniziata questa proposta ma tutti gli anni Ottanta
E poi anche dopo purtroppo per molto tempo gli unici che hanno difeso la democrazia israeliana
Sono stati appunto Marco Pannella e radicali
Da qui nasce la grande attenzione che gli ebrei hanno ed in generale maggiormente non vale per tutti ci saranno delle eccezioni ci saranno però la grande attenzione con cui viene il grande rispetto con cui viene visto quello che che dice Marco Pannella quando si parla di Israele
Però vivere conoscono l'Europa sanno cos'è l'Europa
Sanno che l'Europa saper fare
Nuovi accordi con la Siria
Senza chiedere alcuna clausola in termini di sicurezza in termini di rispetto dei diritti
Ventidue i siriani delle siriana
Sanno che l'Europa
Ha finanziato e sta finanziando danni
Io e Ferrara fatte e la sua cricca
Un uomo che tiene la propria moglie a Parigi a fare shopping nel frattempo si paga i libri di scuola
Della propria autorità libri di scuola nei quali c'è l'incitamento all'odio tutte cose che voi sapete credo a memoria perché radio radicale vengono dette e ridette
E anche Marco Pannella occasioni di dirle
Avuto così gli alle più volte
Libri nei quali nel pieno processo di pace
Israele non esisteva nelle cartine geografiche
Queste responsabilità dell'Europa che ha finanziato questi libri
E che ha finanziato gli insegnanti che che gli propinano nelle scuole e responsabilità degli italiani o credo che hanno accettato in pieno perito di processo di pace che questo avvenisse
Ed europea anche
L'Europa che ha solo da poco introdotto inserito Hamas tra le organizzazioni terroristiche
Per anni in tutti gli anni di questa seconda Intifada Camassa era considerato un interlocutore possibile come si dice un operatore sociale come quella l'espressione più adatta visto che hanno ospedali scuole
E non si riusciva a riconoscere a prendere atto di quello che stava accadendo cioè delle migliaia di morti non migliaia di morti che sono ci sono stati in questo periodo in Israele per queste degli atti terroristici ecco quindi avrà italiani credo che abbiano grande timore
Dell'Europa
Nello stesso tempo credo che gli italiani siano consapevoli che non rompa che arrivi
A che era che si allarghi Fini in Israele che riga per Israele tra i suoi componenti sarebbe un'Europa diversa non sarebbe questa Europa
Ed è questa sensazione credo che consente agli ebrei italiani di vedere
Con grande
Con grande rabbia anche quanto sta accadendo in Europa e nello stesso tempo con grande speranza a questa proposta di Marco Pannella
Quello che credo che dovrebbero fare che dovremmo fare tutti noi tutti quelli che hanno a cuore questa iniziativa che ritengono che possa essere davvero
Importante per cercare di contribuire a a dare una prospettiva diversa quanto sta avvenendo in Medioriente
E riconoscere innanzitutto che rispetto al mille novecentottantotto
Lo scenario è cambiato
Non è più la stessa cosa quello che abbiamo di fronte è un altro Medioriente
Che è un altro mondo
Il due mila e uno
E ovvio ha cambiato tutto allora dobbiamo porci pretoriani di capire se ha senso se ha ancora senso questa proposta e se sì in che modo
Allora il riferimento di Carmelo Palma poc'anzi sull'ingresso della Turchia nei prossimi mesi
Della discussione dell'ingresso della Turchia che verrà fatto nei prossimi mesi beh non è secondario credo
Non è
Così sta succedendo anche quello no io penso che su quello che noi se ci sta a cuore questa iniziativa dovremmo iniziare a puntare
E punto molto su questo noi sul fatto che questa cosa venga fatta in Europa perché ho avuto modo di dirlo tante volte a a Marco
I sondaggi lo dimostrano oggi in Israele a partita già fatta
L'ottantacinque per cento è favorevole
Esponenti dei governi israeliani Presidente da Repubblica di Israele se non mi sbaglio
Se già dichiarato a favore di queste iniziative il ministro degli Esteri
L'attuale ministro degli Esteri Silvan Shalom
Si era dichiarato favorevole intrepida proprio mentre Marco Pannella era in Israele in quei giorni
Per questo vuol dire qualcosa quello che io ho cercato di dire più volte a Marco è che e qualche dobbiamo lavorare in Europa cerca di far crescere qua allora in che modo le a Turchia può centrare con questo
Penso che l'ingresso della Turchia d'Israele in modo congiunto
Debba essere la nostra proposta in questi mesi
E su questo si debba cercare nel Parlamento europeo per quello che possiamo anche negli altri paesi
Gli accende la lampadina del dibattito
Sarebbe un'Europa che dimostrerebbe di saper scegliere
Nei mondi diversi da sé
Quelli che sono i paesi più simili all'Europa più simili per per quello che sta succedendo oggi non tanto per le tradizioni culturali storiche che peraltro ce ne sono ce ne sono tante in comune quanto meno con Israele ma per quello che riguarda appunto lo scenario attuale la situazione attuale geopolitica gli scontri
Quello che si chiama lo scontro di civiltà che tutti vogliamo evitare che avvenga
Si tratta di due Paesi che hanno molto in comune molto più di quanto non si possa credere così a prima vista
L'uno e l'altro
Credo che si possa dire serenamente hanno a che fare
Al proprio interno con uno scontro riguarda la propria parte più più legata alle istanze religiose a quello che l'ingerenza del mondo religioso islamica ebraica
All'interno del proprio Paese mondi completamente differenti Israele chiaramente una democrazia compiuta in tutti i sensi che rispetta la libertà religiosa è garantito
In ogni modo e non è la stessa cosa che non è la stessa situazione che c'è in questo momento in Turchia però in qualche modo questo problema in comune
E non è un caso che Israele Turchia in questi anni stiamo collaborando in modo molto molto stretto
La
Il fatto che Erdogan sia diventato primo ministro recentemente ah sì determinato un raffreddamento nei rapporti diplomatici dei due Paesi tra i due Paesi ma la sostanza è che l'alleanza tra Israele e Turchia ormai cioè è cosa quotidiana
Ci sono esercitazioni in comuni ci sono scambi culturali scambi commerciali scambi
Di rapporti tra i tra servizi ma anche i rapporti tra i due eserciti con mai stanno diventando sempre più importanti
Si tratta di delle due economie più integrabili
Che abbiamo in quella parte del del Mediterraneo
E quello che diceva Carmelo Palma credo che sia importante quale Europa verrebbe fuori dall'ingresso di Israele Turchia congiuntamente
E sarebbe un'Europa diversa io penso
Sarebbe un'Europa chi finalmente
Io dico finalmente poi si può naturalmente non non condivide ma credo che finalmente in Europa potrebbe essere protagonista anche in termini militari in quella regione del mondo
Sarebbe un'Europa che
Riscoprire ebbe
I scoprirebbe se stesse io penso che finirebbe di mettere la testa sotto la testa sotto la sabbia pensando che il terrorismo non ci riguarda che riguarda soltanto qualcuno se manda i soldati in Iraq allora poi boh
A Torcello bisogna ritirare i soldati e poi ci si scopre che nonostante il ritiro dei soldati gli attentati arrivano ugualmente
Sarebbe un'Europa appunto che ritroverebbe se stessa ritroverebbe un proprio ruolo anche in quello che
A molti sta a cuore in questa divisione europea questi stiamo che il confronto anche tra alleati che avviene con gli Stati Uniti d'America
Sarebbe mora poté finalmente avrebbe la capacità
Di incidere
Io non so se ho parlato forse troppo lungo ma sostanzialmente questo era quello che volevo dire
Penso che abbiamo davanti mesi importanti e questa iniziativa che ha davvero ragion d'essere e e che viene percepita con così tanto affetto nelle comunità ebraiche ma davvero questo conta poco perché nel Bresciano pochi diciamo trenta mila contiamo veramente poco
E purtroppo non si non siamo questa lobby economica è e immediati che non so che altro di cui ogni tanto veniamo accusati vorremmo esserlo almeno io vorrei che gli ebrei fossero così potenti ma non lo siamo però i mesi che abbiamo davanti sono importanti per questa iniziativa e credo che cercare di farla passare in questi termini potrebbe essere vantaggioso per noi che vantaggioso per loro grazie
Grazie agli Asharq ricordo che gli Ash Ray-Ban è stato anche consigliere regionale in Lombardia che da consigliere regionale ha fatto approvare corporazione demente con altri consiglieri un ordine del giorno credo no una mozione che chiede sostanzialmente hanno analogamente a quanto è accaduto in Piemonte l'ingresso di Israele nell'Unione appena le uniche due Regioni dove ciò è stato possibile sono la Lombardia il Piemonte non a caso credo regioni nei quali abbiamo dei consiglieri regionali
Colgo l'occasione prima di dare la parola dargli sovrani di ringraziare anche Angelo Burzi Rosa Anna Costa consigliere regionale di Forza Italia dell'UDC che ci fanno l'onore di essere presenti e ringrazio anche Alessandro prezzato che vedete all'estrema destra di questo tavolo che un nuovo compagno radicale ormai non più tanto nuovo perché sono alcuni mesi che con noi combatte ogni lotta
Per come può e per come sa lo ringrazio di essere qui con noi anche su questa iniziativa la parola a dargli sono anni che direttore della rivista Dry cantori mese a che la
Che vuol dire se ricordo bene la comunità a te la parola grazie
Dunque io completo presentazione
Dichiarando che naturalmente non so non ho la pretesa di essere la voce della comunità ebraica di Torino sono una voce di un gruppo che si chiama gruppo di studio ebraici che ha ormai da trent'anni circa il suo periodico bimestrale che si chiama che Hillary vuol dire appunto la comunità
Un giornale che io lo dico da da diversi anni ormai ecco nostro
Il ci occupiamo tutto un po'quello che riguarda l'ebraismo da un punto di vista storico culturale
E anche ovviamente politico argomento Israele l'argomento Medioriente questione israelo palestinese
Nella dimensione attuale città
Naturalmente molto a cuore al centro di di analisi spesso così sofferta insomma c'è un un legame profondo ovviamente con tutto quello che avviene in Israele e nella nella regione
La nostra tendenza da sempre quella di favorire cercare di favorire il dialogo cercare di favorire il cammino verso verso la pace nei diritti anche del popolo palestinese e questo è un qualcosa che ci contraddistingue ma tenendo ben presenti ovviamente la discesa fondamentale
Di così di Israele e della sua della sua realtà
Ecco
Detto questo la domanda che si pone quindi qui io cerco un po'di così di dire quelle che sono le le mie opinioni o e e quelle del del del gruppo che rappresento
Israele nell'Unione europea apparentemente è indubbiamente può così essere può così sembrare un paradosso nel senso che Israele non è un'Europa non in Europa palesemente c'è una diversità comunque dell'area una diversità di problematiche
E tuttavia credo che sia così necessario andare al di là di questo di questo limite e cogliere invece la sostanza di questa della questione la sostanza della di questa idea di questa richiesta
Perché l'emergenza le difficoltà sia di Israele di tutelare queste sono quelle più evidenti ma anche le difficoltà europee attuali in qualche modo possono spingere oltre diciamo le regole codificate per cui nell'Unione europea deve entrare solo quello che in senso stretto e geografico fa parte dell'Europa
Allora ci possiamo chiedere quali possono essere quali potrebbero essere o potranno essere forse speriamo i vantaggi
Di questa cosa che sembra oggi utopica ma fuori forse non lo è perché molte realtà e che recentemente si sono realizzate sembravano certamente pura utopia fino a qualche anno fa fino a qualche decennio fa
Certamente se parliamo dal punto di vista dell'Europa perché siamo stati invitati a che attendere incontro questa considerazione
Cosa possiamo dire così ci può venire in mente rapporto che Europa ebrei ahimè tragicamente clamorosamente segnato
Da un buco nero insomma quello che Primo levi chiamato il buco nero di Auschwitz
Allora potremmo dire questa può suonare come una sorta di riparazione ha una colpa storica io non userei e non userei anche arrivare a questa conclusione perché credo che quella colpa sia assolutamente irredimibile Sitta reato di colpa cioè la la morte appunto di sei milioni di ebrei l'uccisione di sei milioni di ebrei
Che ovviamente colpa del nazismo non dell'Europa in sequestro va da sé
Piuttosto in questo senso può aprire forse una una tendenza esaminare ulteriormente questo aspetto della propria storia
Soprattutto nelle sue nelle sue radici insomma in quello che lo ha provocato onde
Evitare ritorni che come sempre Primo levi ci ammoniva a riflettere possono in altra forma comunque
Tornare e ahimè credo che in questo senso un certo ritorno di fiamma dell'antisemitismo nel cuore dell'Europa insomma parliamo della Francia parliamo del insomma di quello che forse per certi versi no può essere considerato l'emblema della civiltà europea ecco in Francia l'antisemitismo dettare tornare a esprimersi in termini preoccupanti certo in maniera strettamente legata penso al conflitto mediorientale ma certamente molto preoccupante allora in questo senso credo che
Forse forse nei tempi nei tempi medi nei tempi lunghi anche forse non immediatamente l'ingresso di Israele in Europa potrebbe favorire una riflessione su su questi temi di su responsabilità antiche e recenti
Inoltre il discorso che come dire faceva chi mi ha preceduto che condivido pienamente e proprio verso
Non per sì nessun annuncio particolare ma proprio sul numero che sta per uscire in un breve editoriale considerato come in definitiva in Europa ci si renda molto poco conto di quello che il terrorismo è di come in qualche modo si sia prigionieri di questa dimensione e non si riesca a metterla a fuoco ci si ritenga appunto
Immunità ci nati e comunque non non la si consideri come qualche cosa come un rischio reale come qualche cosa
Di a sé stante che in qualche modo si auto generato per per una realtà interna in qualche modo al mondo al mondo islamico detto questo con tutto il rispetto per una grande realtà come quella del mondo islamico no
Ma il terrorismo non è come spesso ci si vuol far credere un un figlio delle delle colpe dell'Occidente terrorismo e il figlio di una realtà che è maturata purtroppo nell'Islam e che forse l'Occidente ha contribuito così in modo non positivo ad alimentare e quindi anche in questo senso forse una presa di coscienza in filo diretto diremmo quasi no con la situazione
Con il dramma che nella regione si vide comunque da ogni parte ma particolare che gli israeliani vivono sulla loro pelle ogni giorno quando devono uscire di casa prendere l'autobus andare al ristorante o questo o quello forse potrebbe aiutare a comprendere certe situazioni ma quali vantaggi possono poi venire
A mio giudizio alla
Alla alla situazione insegna
Credo che se Israele entra a far parte dell'Unione Europea
L'Europa in qualche modo partecipa molto più direttamente la situazione si immedesima in questa in questa situazione nella situazione israeliana in particolare esce da questo stato di estraneità che possiamo dire
Superiore e quindi può contribuisce adibire insomma questa situazione di grammatica Dini drammaticità di gravità di urgenza limite
Di angoscia entra nel problema e non lo considera con un distacco superiore come di chi vuole in qualche modo dare lezioni perché l'elezione è molto facile dare dall'esterno ma le situazioni drammatiche sono un'altra cosa
Anche se è importante che ci sia qualcuno che consideri la situazione in modo critico e anche un po'dall'esterno non non lo disconosco questo
Israele cioè l'Europa collegando asse Israele può dare però anche un impulso a Israele stesso a mio giudizio e a tutta l'area
Verso l'orizzonte politico economico culturale e sociale dell'Europa stessa può attirarlo asset può spingerlo
Forse decisamente verso verso la pace verso qualcosa che comunque si avvia verso la pace la pace oggi sembra una cosa molto lontana certamente tutto sembra molto fermo ma dando in questo modo forza tanti e vasti settori della società israeliana che vogliono la pace e che operano per la pace perché esistono nonostante l'immagine che si dati Israele immaginano Israele è un Paese indubbiamente molto vivace in questo senso è così la vivacità è un sintomo di democrazia e credo di sì
E la la la dialettica anche Israele è un Paese democratico perché c'è una una dialettica c'è una polemica c'è un una diversità di opinioni molto forte sa c'è una spinta anche ora decisa crede in parte verso verso la pace credo che questi settori avrebbero un rafforzamento in questo senso può anche però allo stesso tempo l'ingresso di Israele nell'Unione Europea questa vicinanza può forse contribuirà modificare da linea di chi in Israele invece spinge contro la pace perché indubbiamente c'è anche chi non otterrà per la pace
Dunque un altro elemento l'Europa può in qualche modo rendere Israele più credibile
Non perché Israele in sé non non non lo sia ma perché c'è sempre una sorta di prevenzione nei confronti di tutto ciò che israeliano
E comunque nei confronti spesso insomma si legge questa no nei confronti di atteggiamenti e di prese di posizione credo che se Israele entrasse nell'Unione Europea
Acquisterebbe in credibilità forse alla lunga anche agli occhi del mondo arabo anche se magari inizialmente la reazione non sarebbe positiva perché l'Europa comunica col mondo arabo ha ottimi rapporti col mondo arabo rapporti importanti rapporti indispensabili
E quindi in qualche modo forse un'altra immagine potrebbe cominciare a passare su una sorta di mediazione potrebbe forse realizzarsi tutto questo naturalmente se tagliare i ma io penso che i molti parti del mondo arabo questo ci sia c'è una disponibilità a collaborare ad aprirsi perché ovviamente contro il pregiudizio poi poco
E pregiudizio ahimè il pregiudizio antisemita
Per stare saldamente presente nel mondo nel mondo arabo ecco quando sappiamo non lo so che alla tv egiziana vanno in onda sceneggiati televisivi che sotto forma di fiction rappresentano la storia no dei Protocolli dei Savi anziani di Sion come una cosa
Reale possibile effettivamente avvenuta no questo complotto mondiale e quindi c'è una uno zoccolo duro un residuo di di di antisemitismo che è difficile da da scalfire
Però credo che sia possibile intervenire
In ogni caso credo che questo questo evento possa servire a uscire dalle dall'impasse attuale insomma dallo stallo in cui in cui siamo attualmente io non non proprio personalmente non credo al tema tante volte ripetuto a mo'di di di filastrocca di ritornello del Circolo della violenza
Non lo credo perché vedo che da una parte c'è obiettivamente una violenza premeditata terrorismo una volontà di distruzione dall'altra c'è una risposta una risposta
Spesso violenta in talvolta anche troppo violenta ma è difficile poi stabilire dei dei limiti insomma una risposta violenta talvolta l'alla violenza
Quindi non è un circolo vizioso in qualche modo che si che nasce così si autoalimenta c'è una necessaria risposta
Però certo che ci sono opposizioni nemiche saldamente nemica ormai sedimentate e apparentemente almeno del tutto ferme
Insomma la il dialogo non emerge più
Spero penso che una qualche elemento di dialogo sia sopravvissuto tra le parti intendo tra israeliani e palestinesi ma così assolutamente non non appare
E forse proprio perché in questa condizione è molto difficile che ci sia l'ora in questo senso forse una rottura una una rottura di questi equilibri fermi a l'apertura di questo stallo può spingere al dialogo il problema è come prepararsi a questo a questo passo
Cosa può servire
Credo che una una cosa molto importante sia creare e pubblicizzare gli effettivi vantaggi economici
E politici per Israele per tutta l'area mediorientale perché evidentemente tutelare entrerebbe in una zona
Magari problematica magari avvolta da crisi provvisorie così di passaggio ma certamente un'area comunque che ha un'economia forte e in sviluppo e la situazione economica attuale soprattutto dopo i quattro terribili anni di intifada
Di seconda Intifada drammatica anche in Israele
Inoltre l'Unione europea credo che debba intensificare i rapporti politici economici e culturali con Israele renderli più costruttivi più creativi meno a senso unico
Deve forse smettere dovrebbe forse smettere Unione europea di limitarsi a condannare Israele
In ogni in ogni occasione cosa che invece puntualmente viene registrato sono cioè c'è una qualche situazione difficile una reazione attentati qualche operazione e arriva subito la la automatica la reazione del come dire del del maestro che dall'esterno appunto condanna
Cioè certamente la presa di posizione è legittima e forse anche doverosa però credo che si debba anche andare al di là vede credo che sia non solo possibile ma doveroso intensificare i rapporti proprio politici economici culturali
Perché ci si deve rendere conto che Israele è una realtà varia ricca complessa
Invece in questo modo lo sintetizza e per usare una frana che credo che sia abbastanza nella nostra storia no e così ghettizzati e e allora si esclude e e si fanno passi nella direzione opposta rispetto alla pace
D'altra parte certo Israele deve mostrarsi forse più aperto e conciliante disponibile verso l'unione europea forse meno esclusivamente americanofilo potremmo dire anche se forse questo ebbe un certo punto rispettare comprensibile perché è chiaro che ogni Stato vendere appoggiarsi laddove in qualche modo ricevi una qualche forma di di appoggio di sostegno bene
Ancora mi chiedevo come potrà venire accolta questa ipotetica utopica forse speriamo di no possibile decisione dell'ingresso di Israele nello europea come potrà venire accolta dal mondo palestinesi certamente inizialmente come un'ingiustizia clamorosa come un abuso
Occorrerebbe dimostrare però che Israele può trainare in qualche modo dentro la Unione Europea e nella pace tutta l'area
A partire anche dai palestinesi e dal insomma anche dal dal quello che sarà il futuro Stato palestinese
Se e quando ci sarà cioè la il problema è far capire che forse questa può essere una una una strada verso un cambiamento in tutta l'area verso una una pace che può potrebbe forse piano piano gradualmente diffondersi nella nella regione
Occorre credo però anche fare capire al mondo palestinese questo penso con forza ma cioè una politica diversa che l'Unione europea
Non può e non un po'più essere considerata in qualche modo la gente europeo e tra virgolette
Del mondo arabo del mondo palestinese
Cioè finché non ci dovrebbe essere bisogno di tutele speciali come nel caso di un minorenne che insomma anche il mondo islamico al mondo palestinese deve crescere da un punto di vista politico e porsi sul piano dell'incontro della trattativa del dialogo della politica e non della rottura che il mondo arabo può chiamare rivoluzionaria che comunque terroristica fondamentalmente infine e cosa dire della percezione terebra italiani o non saprei dire molto perché non ho fatto indagini in proposito tutto sommato mi pare che di questo tema
Francamente si parli ancora abbastanza poco anche tra gli ebrei italiani proprio così come poco se ne parla
Tutto sommato nel così nella Rengo politico italiano è è ovviamente anche nell'ambiente ebraico nonostante un argomento che ci riguardi in qualche modo direttamente ci sono gli utenti non se ne parla moltissimo
Ciò che ci coinvolge molto più direttamente drammaticamente la situazione la sul campo sul posto i neri ministre le comunque in Medioriente
Credo che la percezione se conosco bene insomma l'ambiente ebraico almeno quello torinese forse un pochino scettica sul momento ma fondamentalmente può essere potrebbe essere favorevole ecco
Credo che questo questo posizione favorevole forse derivi anche dal fatto che se finalmente in qualche modo l'Europa
Riconosce quelli che sono le ragioni oltre che ha giustamente criticare quelli che sono e possono essere i torrenti di questo o quel governo israeliano ma riconosce anche le ragioni di Israele forse in qualche modo l'ambiente ebraico italiano profondamente italiano certamente profondamente europeo ma anche profondamente legato a Israele sente rafforzata il carattere molteplice Complesso di questa sua identità
Grazie David Soranik adesso la parola professor Walter corra Luzzo che ormai un amico di lunga data dei radicali è spesso presente dibattiti di politica internazionale ci parlerà la situazione politico
Storica anche dello Stato di Israele a lui la parola ricorra Li Ka venti minuti Roberto Poli
Fra cui come crede grazie in realtà più che distrae le parlerò di Europa anche se mi riservo negli ultimi minuti di dire qualcosa più specificamente sul caso israeliano all'incirca un anno e mezzo fa sulle pagine del New York Times due maliziosi cronisti
Commentando lo spettacolo dei leader europei intenti a divulgare interpretazioni diverse se non opposte del processo di allargamento dell'Unione Europea
Paragonarono scherzosamente questo processo a un test di Rorschach
Intendendo con ciò a significare che posti di fronte alla Carta dell'Europa i governanti europei mi avrebbero visto almeno quindici euro per diverse
Essendo praticamente impossibile trovare due capi di governo che sul problema delle frontiere dell'Europa la pensassero allo stesso modo
E in effetti le fasi conclusive del processo di allargamento dell'Unione europea da quindici a venticinque membri
Ha visto riaccendersi che il dibattito sul Limes sul confine ultimo dell'Europa e quindi su come possa essere definita all'europeista
Ho detto riaccendersi perché la questione dell'identità e dei confini dell'Europa se cioè tali confini debbano intendersi in senso prevalentemente geografico funzionale e una vexata quaestio
Quasi cinquant'anni fa Golo Mann l'affrontava nei termini seguenti
L'insieme dell'Europa non potrà mai essere sicuramente delimitato non potrà mai assumere un'identità precisa senza equivoco
L'Europa non può scindersi dal mondo del quale volle così a lungo considerarsi il fulcro e il cuore non può isolarsi in un'unità se in tal senso non è affatto volatile che l'insieme dell'Europa diventi un'entità chiusa una nazione europea con un suo stato nazionale
Questa è la vera meta della piccola Europa essa può diventare un vero Stato federale al di là della piccola Europa tutto dovrà rimanere fluido la carta geografica non dovrà indicare frontiere nette ma sfumature di diversa intensità
Siamo nel mille novecentocinquantotto tra da allora la piccola Europa si è allargata in ben cinque occasioni e ogni volta che l'Unione europea ha deciso di aprire le porte ad altri soci si è determinata una situazione più o meno difficile di crisi in Terna dalla quale si è cercato di uscire il più delle volte tentando di far coincidere l'allargamento con un'accelerazione dei programmi di integrazione politico istituzionale dell'Europa stessa secondo la formula ampliamento più approfondimento
Sebbene la prospettiva dell'allargamento dell'Unione Europea sembri essere in netta contraddizione con quella del suo approfondimento in realtà l'esperienza storica mostra che l'allargamento ha spesso condotto un successivo approfondimento poiché implica che l'Unione Europea fronte ci nuovi problemi e cerchi di mantenere la sua efficienza funzionale mentre l'allargamento ha reso di solito l'Unione europea più potente attraente per i non membri portando perciò nuove richieste di accessione è un ulteriore allargamento oggi però la partita si presenta in termini più complesse molto più complessi che in qualunque periodo precedente della storia europea
Più che di un'estensione territoriale si è trattato con l'allargamento dell'Unione europea da quindici a venticinque membri di quello che Lucio Caracciolo giustamente ha chiamato un vero e proprio salto di paradigma
Che impone
Una riflessione approfondita sull'identità dell'Europa suo ruolo qui essa aspira nello scenario politico mondiale e quindi sui suoi confini geografici e politici perché i confini non delimitano soltanto la geografia di un'entità politica mani circoscrivono ne definiscono anche le competenze la capacità d'azione le ambizioni
In particolare si impone una riflessione approfondita sulle logiche di inclusione esclusione che dovranno presiedere a qualunque futuro eventuale ulteriore allargamento dell'Unione Europea
Che è una riflessione di questo genere non può che prendere le mosse dalla constatazione di un fatto e cioè che
C'è un'ambiguità di fondo che segna il processo di allargamento dell'Unione Europea dovuta a una identificazioni o sovrapposizione data quasi per scontata tra Europa e Unione europea
Il punto è che almeno in linea generale è chiaro cosa sia l'Unione europea un'organizzazione istituzione che comprende una pluralità di Stati europei che si è data regole strutture confini anche se in certi e mobili
Non è invece altrettanto chiaro pacifico che cosa sia l'Europa
E c'è da dire che finora su questo punto il processo di allargamento dell'Unione europea è stato volutamente ambiguo
Proponendosi come un processo per definizione aperto
Aperto a tutti gli aspiranti in grado di rispettare determinati parametri non solo anche se prevalentemente spesso economici ma pure politici riguardanti la qualità della democrazia dei regimi politici europee
E difficile oggi immaginare quale potrà essere fra quindici vent'anni Limes dell'Unione europea e il fatto è che l'identità spesso bisogno per essere definita dell'esistenza di un altro da sé
Questo altro terra l'Europa è stato nei primi decenni dell'ente dell'integrazione il blocco comunista
Non può esserlo evidentemente più né può esserlo anche se certe
Inopportune invettive anti Sollami che allori Anna Fallaci o altro tutta sembrerebbero indurci a credere che coach invece possa essere non può essere l'altro rispetto a cui noi definiamo la nostra identità all'Oriente l'istogramma
E non può essere neanche come vorrebbe certa parte del pensiero europeo per fortuna credo oggi tra meno diffusa neanche la merita quest'altro rito rispetto a cui l'Europa può definire la propria identità io credo che
Forse è venuto il momento per l'Europa
Di definirsi non più attraverso l'esistenza di un altro ma di definirsi in positivo
C'è un motto di un commentatore di un analista tedesco che recita da sempre l'Unione europea è stata capace di trovare la sua unità soltanto contro e non per qualcosa e infatti l'Unione europea il processo di integrazione europea in atto sotto la spinta americana
Con quella sorta di federatore esterno che era il clima di cui ha fretta il pericolo rappresentato dall'Unione Sovietica voci che tutto questo è venuto meno forse il momento ripeto di definire la nostra identità non in alternativa contro un altro da noi e anche di progettare un approfondimento oltreché un allargamento dell'Unione europea non più contro qualcosa ma terra qualcosa
è ma come
Forse ci può essere d'aiuto in questa riflessione
Tra l'intellettuale francese Renan che si pose il problema alla fine dell'Ottocento di definire che cosa fosse la nazione e ebbe i suoi problemi nel definirla
Arrivando alla conclusione che forse la definizione che meglio risolveva il problema era quella volontaristica per cui la nazione è un plebiscito di tutti i giorni cioè la nazione tra più che definibile in termini strettamente culturali e men che meno etnici o religiosi definibile in termini costituzionali un insieme di valori un progetto di convivenza va nel quale ci si riconosce
Ma rispetto al quale bisogna quotidianamente in senso metaforico rinnovare il proprio consenso e forse applicando tra questa prospettiva al caso dell'Europa potremmo allora dire che essere europee Jas pressione di un sentirsi tali la manifestazione di una volontà collettiva
Il fatto è che un conto è esprimere la propria identità collettiva europea e riguarda estrae l'abbiamo visto come i sondaggi recentemente effettuati mostrino che sotto traccia e neanche tanto che sta manifestazione di volontà accetta e altro e vedersela riconosciuta dagli altri e altro ancora essere per ciò stesso inclusi nell'Unione Europea
E io credo che le difficoltà a di tutto ciò emergono chiaramente proprio nel dibattito che soprattutto a partire dalla metà del due mila e due sia riacceso un dibattito che l'ex presidente della Commissione europea dell'oro in un in un'intervista a le Monde del gennaio del due mila aveva definito esplosivo e senza vie d'uscita
E in questo dibattito si sono confrontate si confrontano tuttora interpretazioni assai diverse della grande Europa cioè del limite fino al quale si può immaginare ed è auspicabile che l'Unione europea a venticinque spinga i propri confini
Il nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi vede i confini della nuova Europa larghissime
E non si stanca di ripetere cito testualmente da un suo intervento del dicembre due mila e due
Abbiamo lavorato per accelerare il processo di allargamento dell'Unione Europea dieci Paesi che erano lontani dall'Europa Paesi esclusi dal Colle totalitarismo comunista
E stiamo lavorando ancora oggi affinché essa si allarghi alla Turchia alla molta via alla Romania alla Bulgaria l'Ucraina la Bielorussia la federazione russa e anche all'Unità di democrazia del Medioriente rappresentata da Israele paese europeo nell'anima e per la sua politica economica anche se non dal punto di vista della geografia
E anche durante l'ultimo semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea Berlusconi più di una volta ha rinnovato la sua professione di fede nell'assimilazione prossima ventura io Russia Turchia Estrela
Le sue opinioni sono però state prontamente bollate come un'assurda e Rezia dei francesi
Basti ricordare che nel novembre del due mila e due il presidente della Convenzione Giscard affermava che l'adesione della Turchia avrebbe rappresentato la fine dell'Europa
Ma ancora più semplificativa di certi umori francesi e la posizione espressa in un articolo sulle Mondello ventre due mila e due dai rumeni presidente dell'Istituto universitario europeo di Firenze
Che scrive si alzano voci per prospettare l'integrazione nell'Unione dell'Ucraina della Bielorussia e persino della Russia
Il Marocco è stato a suo tempo candidato e dieci a Chievo all'ingresso di Israele nell'Unione che cos'è un incubo una burla una commedia grottesca
E tra queste due posizioni estreme
Si colloca poi lo scenario disegnato dall'ormai quasi scaduto presidente della Commissione europea Romano Prodi il quale in un intervento del dicembre due mila e due ha affermato
I nuovi partner che appartengono di diritto all'Unione europea a lungo termine sono Bulgaria e Romania
Che hanno l'obiettivo di entrare nell'Unione nel due mila e sette infine con i tempi di adesione non ancora prevedibili c'è la Turchia questo è l'allargamento prospettato questi saranno i nuovi confini dell'Europa il problema è ci fermiamo o non ci fermiamo
La proposta per match a chiarissima i Balcani quali che ne siano i tempi sono destinati ad entrare nella famiglia europea sono una regione della quale noi dobbiamo dal farci carico i Balcani appartengono all'Europa e la loro integrazione nell'Unione Europea completerà l'unificazione del continente
Quanto ai nostri futuri vicini orientali e Russia Ucraina Moldova e ai Paesi del sud del Mediterraneo Israele compreso si può mettere insieme tutto ma non le istituzioni
Quando dico tutto intendo le regole commerciali le norme sanitarie l'armonizzazione di istituti e di tecniche in modo da avere politicamente una catena di amici ed economicamente una zona sempre più vasta di libero scambio
Definiti i confini esterni dell'Unione opportuno creare intorno ad essa un anello di Paesi amici un cerchio di amici dalla Russia al Marocco attraverso l'Ucraina al Marlene con l'Asia Minore Israele la penisola arabica fino all'hotel tattica
Con essi dobbiamo arrivare a dividere il tutto senza essere necessariamente parte della stessa comunità
Senza necessariamente partecipare a istituzioni così esclusive come il Parlamento il Governo
Una posizione
Se vogliamo dir così intermedia che poi ha trovato una sanzione ufficiale nella proposta della commissione europea chiamata o ai diari Europe
Che sicuramente una delle proposte più significative partorite in sede europea in quest'ultimo decennio sia per quanto riguarda la ricerca di politiche di vicinato di prossimità che Ampollino e proiettino all'e sterno quello spazio di democrazia e sicurezza che l'Unione europea è stata capace nei decenni di costruire al suo interno sia per quel che riguarda i modi di fare politica estera dell'unione stessa
Io credo però che
Questa visione
Se da un lato a qualche mese ha retto abbia anche qualche grosso difetto il merito sta nel sottolineare l'importanza che sta ha avuto sto il processo di integrazione europea ai fini dell'allargamento della sfera di pace e di sicurezza a livello internazionale
La cicoria Polito logica parla a questo riguardo di comunità di sicurezza
Distinguendo tra le comunità di sicurezza pluralistica e quelle amalgamate quelle pluralisti che sono quelle in cui le unità mantengono in qualche modo la propria indipendenza
Ma essendo cara
Teorizzate da da omogeneità di valori politici solo politici
A riescono in qualche modo a garantire tra al proprio interno la creazione di un sistema di aspettative tale per cui diventa inimmaginabile che i tra i membri di quella comunità si possa ricorrere alla l'uso della forza per dirimere qualunque problema che eventualmente dovesse sorgere tra i membri stessi
Entra e le comunità di sicurezza amalgamate sono quelle in cui i membri sono accomunati non soltanto da omogeneità di valori politici ma anche di valori culturali religiosi tradizione storica eccetera eccetera
Tra ora che io credo che
Sottolineare l'importanza dell'Europa del processo di integrazione europea sta in relazione al problema della sicurezza sia un merito della proposta quali Dario euro otto
Credo che però questa proposta risenta ancora un po'di quella che potremmo definire l'illusione funzionalista cioè che siamo una proposta troppo poco coraggiosa ancora troppo appiattita su una visione delle Europa innanzitutto è preminentemente come grande spazio economico come grande mercato unico
E invece
Tatti osi troppo poco dal punto di vista del recupero di quella che è la vera vocazione politica dell'Europa la vera ragione per cui in realtà il progetto di integrazione europea prese le mosse all'indomani della seconda guerra mondiale
Che è esattamente quello tra di mettersi al servizio dell'allargamento della sfera della pace e della sicurezza a livello internazionale e questo è detto molto bene
Fin nel mille novecentoquarantacinque da Lucian ferro il quale scrisse l'Europa se bisogna farla è in funzione del pianeta
Non in funzione dell'Europa medesima dei suoi membri ma in funzione della pace e della stabilità internazionali e in tempi più recenti lo stesso Dell'Oro ha scritto la coscienza europea e pressoché sinonimo di aspirazione alla pace
Si sviluppa contemporaneamente alla volontà di fuggire all'ingranaggio dei conflitti e delle violenze che poi periodicamente insanguinano il continente
E allora
Se questa è la vera vocazione politica dell'Europa e se questo è il coraggio che bisognerebbe avere di andare un po'al di là di una wild Air Europe declinate in termini prevalentemente se non esclusivamente economici come si pone il problema di stress
E sicuramente
Le radici di il re europee distrae le sono fortissime
Amos Oz nel suo ultimo romanzo scrive che quando l'Europa era frammentate in un regno e principati vari incostante guerra tra loro gli ebrei erano gli unici europei veri con una identità e cultura che superava i rigidi confini e si muoveva in un'autentica dimensione europea
E in effetti come hanno detto meglio di Mary due amici che mi hanno preceduto non v'è dubbio che gran parte dei cittadini Frediani considerano la società e l'economia israeliana come una sorta di frammento di Europa
Alla deriva in Medioriente
Io dico subito che in linea di principio sono assolutamente favorevole all'ingresso dello stato di Strehler nell'Unione Europea osservo però due cose da un lato che c'è una preoccupazione che ho a cui peraltro si potrebbe ovviare nel modo indicato sul finire del suo intervento dall'amico sovrani la preoccupazione che bisogna in ogni modo evitare che nel mondo arabo si rafforzi
Però
In funzione di un eventuale ingresso dello Stato di Israele nell'Unione Europea l'idea la sensazione è che Israele non sia affatto uno stadio uno Stato mediorientale
E che quindi sia logico considerando in qualche modo un'anomalia uno Stato provvisorio di cui si può immaginare la scomparsa dalla carta geografica non vorrei che l'ingresso in Europa rafforzasse questa tra idea di estraneità dello stato di Strehler rispetto al Medioriente come vi si potrebbe ovviare a questo rischio come diceva sovrani probabilmente immaginando che l'ingresso dei di Strehler nell'Unione Europea non sia esclusivo ma caso mai anticipi
Un successivo più tardo più problematico
Ma da non escludere a priori ingresso nell'Unione Europea per esempio del futuro Stato palestinese se non addirittura di altri paesi dell'aria mediorientale io credo che immaginare l'ingresso di Israele da solo sia sbagliato
Per la ragione che ho detto immaginarlo come tappa di un processo che non esclude anche altri Paesi dell'aria cominciare dal futuro Stato palestinese invece sarebbe una cosa giusta salvo osservazione chiudo solo dicendo che però ci sono e io da politologo internazionalista non posso fare a meno di denunciarle delle cose che fanno sembrare non dico un'utopia ma sicuramente
Qualcosa di proiettato molto lontano del tempo una prospettiva del genere non voglio tornare sul le ricorrenti accuse di antisemitismo strisciante
Dell'Europa l'episodio del novembre scorso della sondaggio commissionato dalla Commissione europea la dice lunga ma anche un analogo sondaggio commissionato nel nostro Paese da cui risultava la presenza in Italia di uno zoccolo duro del dieci undici per cento di persone che negano l'Olocausto che reputano gli ebrei italiani non italiani che vorrebbero che gli ebrei italiani se ne andassero via dall'Italia la dice lunga come dire sui rischi
Aggiungo che poi c'è il problema della totale ignoranza da professore posso testimoniarlo una mia collega dell'Università di Torino
Un paio di anni fa affatto tra gli studenti dell'Università di Torino una ricerca una indagine empirica per misurare il grado di conoscenza di Israele sono venute fuori le cose più assurde tipo che uno Stato nato ai tempi di mosse in cui la lingua ufficiale è l'arabo la cui capitale che era a varia mente individuata in Gerusalemme Tel Aviv o Baghdad e altre amenità di questo genere ma il rischio maggiore su questo chiudo
In quello che anch'io ho definito a più riprese riferendomi al contesto geopolitico del dopo undici settembre l'illusione della santuari sazio
Cioè io credo e mi pareva che l'amico sovrani in qualche modo via alludesse sia pure di sfuggita credo che in gran parte dei paesi membri dell'Unione europea non vi sia tra l'esatta consapevolezza della posta in gioco del significato complessivo della cosiddetta guerra globale al terrorismo
Si indulge a da parte di molti nell'errata convinzione che quella sia una faccenda che riguarda il Grande Fratello americano
Che da quella guerra l'Europa possa chiamarsi fuori che si possa ritagliare una sorta di neutralità appunto di santuari Zazie ore del proprio territorio rispetto ai rischi
Che quella guerra comporta un po'come nel nostro Paese si fece negli anni settanta quando i governi Andreotti o comunque cattocomunisti negoziarono sotto banco col volto soprattutto dopo l'attentato di Fiumicino una sorta di immunità del nostro territorio rispetto agli attentati
Che però continuava ad essere fatti al di là dei nostri confini nei paesi vicini
Lo stesso Aldo Moro in una delle sue lettere
Dalla prigionia dice
Prendendosela con la presunta no durezza dello Stato
Italiano di allora che in realtà a patti con i terroristi palestinesi lo stato italiano era pur avvenuto in presenza di minacce meno imminenti e gravi di quella cui lui era soggetta allora io credo che se prevale questa illusione
Di potersi chiamare fuori dal conflitto in corso è del tutto evidente che verrà visto come il fumo negli occhi ogni discorso riguardante l'ingresso di Israele nell'Unione europea perché portasse Israele
In seno all'Unione europea significa esattamente come dire aprire le porte come dire a a al rischio che l'Europa ritenuta fin qui immune apporto perché dopo l'undici marzo di Madrid questa è palesemente un'illusione che però io credo alcuni continuino colpevolmente a coltivare
Appunto io credo che finché pare vale questo modo di ragionare Strehler fa visto a come il cavallo di Troia che può rappresentare come dire la scusa il pretesto di cui
Di terroristi c'hai visti potrebbero servirsi per fare dell'Europa un legittimo tra virgolette Obiettivo delle loro azioni terroristiche io credo che questo modo di ragionare
Non so se prevalente oggi in Europa ma sicuramente ancora presente in molti settori anche in molte Francia dell'opinione pubblica interna del nostro Paese devo dire purtroppo io credo che finché prevarrà questo modo di di ragionare anche solo sullo sfondo l'ipotesi di qualunque ingresso dello Stato di Israele nell'Unione Europea rimarrà un'ipotesi di scuola che poco di più
Ma io però chiudo dicendo che mi rifaccio a quella frase che avevo citato di me mi che definiva un incubo una burla o una commedia grottesca il fatto di un'Europa che si allargasse in senso costituzionale non in senso culturale
Etnico religioso dicendo che per me invece una burla un incubo un'ipotesi grottesca proprio quello che appena definito quella di un'Europa che cullando sì nel sogno di una sorta di non contaminazione di intangibilità rispetto al rischio del terrorismo internazionale sta in realtà tradisca la sua vera
E più alta vocazione storica sul piano politico che quella di volare alto e di scommettere sulla possibilità della pace
Grazie
Grazie professor Walter Corallo un passo adesso all'inizio le tre relazioni politiche di tre rappresentanti dei più grandi gruppi presenta al Parlamento europeo comincerà Mercedes Bresso che tutti voi conoscete è stata fino a poco fa presidentessa della provincia di Torino oggi europarlamentare dei DS a lei la parola per cominciare
Questo turno di politici
Grazie
Le considerazioni di tipo
Geopolitico e diciamo di scienza politica più in in generale sono già state fatte io riprenderò solo alcune cose intanto a partire dal almeno da una mia convinzione radicata in oltre trent'anni di di convivenza e poi di matrimonio con un geografo che si occupa di gioca la fine delle frontiere di geopolitica
Che mi ha insegnato in discussioni in cui io magari sarete nelle nelle nostra educazione scolastica e spesso ci sono stati inculcato i concetti sulle frontiere naturali
Che che venivano anche da una geografia e da una scienza politica un po'vecchia ecco se se è una cosa che mi è stato spiegato
E di cui ho avuto moltissime volte occasione di ragionare con mio marito è stato più a quella che le frontiere naturali non esistono esistono appunto
Le frontiere delle comunità quando ci si sente parte di una comunità
La frontiera si sposta senza problema e poi successivamente ci potrà apparire naturale quella frontiere non quella precedente
Inoltre inoltre questa era come dire un un piccolo aneddoto personale però credo anche che se c'è una questione che l'Europa ha di fronte nella ragionare sul sul proprio futuro
La questione importantissime certamente quella relativa a tutti i suoi rapporti con l'area mediterranea perché la storia dell'Europa e totalmente inscindibile da quella dell'insieme del del Mediterraneo questo è una delle cose che forse abbiamo
Non dimenticato ma ma sarà assicurato in in questi anni
E quindi questa questione di Israele con le sue particolarità che sono già state ricordate si inserisce però in in una politica che l'unione europea deve decidere se
Portare avanti alle sue conseguenze è stata quella di ogni volta rimettersi in discussione
Certamente non sempre tutti sono d'accordo quando ci si mette in discussione quindi processi sono a volte Complessi però sono andati avanti malgrado resistenze che ci sono state in moltissimi casi di rimettere sempre in discussione i propri confini e di essere federate vince e aperta alle alle domande di adesione costruendo progressivamente un unione europea che è andata al di là dei confini originari e lo ha fatto sempre con un da una parte con una capacità di integrazione dall'altra anche con un quindi un intento e e anche un risultato di esportazione di democrazia non dimentichiamo che l'adesione dei dieci nuovi Paesi per la parte di tutti i Paesi dell'est in modo più Complesso non ancora
Del del tu non ancora risolto nel caso nel caso di Cipro è stata anche una scelta di
Esportazione della democrazia in questi Paesi cioè di spinta verso per poi nei confronti di questi Paesi a più rapidamente mettere aggiorno il proprio sistema istituzionale dal dal punto di vista delle regole di funzionamento democratico oltre che di funzionamento dell'economia le due cose
Sono andate di pari passo non dimentichiamo che ci sono stati i notevoli problemi ad esempio nei Paesi baltici convivenze complesse fra popolazione di origine russa
Trasferita dalla dall'Unione Sovietica in quei Paesi oggi in alcuni casi privata all'inizio del quasi dei diritti politici poi loro restituiti proprio grazie al processo di adesione all'Unione europea che ha
Li ha costretti a
Tenere conto di regole del gioco che all'inizio non non erano del tutto del tutto scontato allora intanto mi pare che e il analogo percorso certamente si sta realizzando con i paesi più complesse dal punto di vista democratico come la Bulgaria e la Romania dove e ancora in corso un processo di democratizzazione ancora maggiormente in questa difficile ma io credo importante apertura
Alle negoziazioni con con la Turchia è evidente a tutti che il processo di integrazione della Turchia non potrà finire se oltre alle garanzie formali di modifica delle del sistema legislativo di quel Paese vengono anche le garanzie sostanziali della effettiva applicazione di un corpo di norme non ancora del tutto peraltro approvato ma che comunque deve anche dimostrare si di essere applicato devono dimostra anche di essere applicate non solo e non sono provati non sappiamo anche quanto è difficile perché tra le regole formali e la sostanza della democrazia ci vuole un lungo periodo spesso di
In pratica delle delle delle regole
In questo contesto però e quindi dicevo certamente a me pare importante che l'Europa continui in questa in questa logica i tempi degli allargamenti possibili ovviamente saranno non non sono conoscibili oggi ma che il suo rapporto nei confronti di un Mediterraneo con il quale appunto a una comunità di storia lunghissima sia un rapporto inclusivo ovviamente su
Da una parte su domanda non può essere di tipo coloniale e quindi deve essere una volontà di il di una parte del Mediterraneo almeno di
Progressivamente e cooperare ed eventualmente anche entrare nell'Unione Europea
Inizierà certamente come peraltro previsto nel due mila dieci con un'integrazione di tipo economico perché questa è un'esigenza molto oramai assolutamente forte necessarie quindi l'integrazione economica sa sarà sicuramente il primo passo
Però io credo che debba si debba tenere aperta la porta anche l'ipotesi di successive possibili integrazioni proprio in quella logica però di esportare insieme diciamo al processo di integrazione economica anche un processo di modifica di laicizzazione del di questi stati e di trasformazione in senso democrat chiudersi stati quindi è chiaro che si tratta di come dire di un profilo molto lontano nel tempo perché non siamo certamente oggi in questa condizione per nessuno
Delle dei paesi del del Dellas del Medioriente e della e dell'Africa e dell'Africa mediterranea però credo che questa porta debba essere tenuta aperta sul piano economico ed perché nessun anche essere tenuta aperta sul piano sul piano politico proprio in questa logica non possiamo vivere con del delle bombe ai confini bontà in senso in senso politico non non non possiamo vivere con questo nel point concetto di guai derivano per questo con sistemi non democratici i nostri confini per noi è positiva importante che ci sia un processo di evoluzione democratica ai confini dell'Europa e questo può anche poi apparire un un ragionamento su una modifica di questi di questi stessi confini sempre nella considerazione che non c'è alcun dubbio che le nostre le nostre storie sono intrecciate non è un caso che le tre grandi religioni monoteiste vengano non sia né europea non il fondo la il dibattito Foppolo sulle radici cristiane dell'Europa è un dibattito un po'buffo perché se l'Europa delle radici cristiane le sue radici non sono in Europa
Lei religioni europee in senso diciamo strettamente geografico sono tutte religioni in realtà politeista no e quindi anche questo in fondo ci deve far riflettere su quanto sia profonda l'influenza che sull'Europa su come ci siamo oggi noi europei avuto questa parte del mondo che il il mondo mediterraneo del sud del Mediterraneo Medio Oriente Africa e africane di terra
Soprattutto mediatiche
In questo contesto è evidente che la questione di Israele molti lo hanno già detto a una questione diversa particolare Israele a una Radice il più forte nell'Europa perché una parte
Importante anche se oramai non forse neanche più maggioritaria ma della della sua popolazione
Ha origini europee si va per bere ma insomma una recente provenienza europea oltre che oltre che anche di di altre di altre aree ma non solo ha un rapporto da da sempre molto stretto con l'Europa in moltissimi campi che Israele fa parte
Non geograficamente ma diciamo informalmente dell'Europa in moltissime associazioni
Scientifiche accademiche sportive nelle culturali eccetera
Non c'è dubbio anche che c'è un
Debito storico
Dell'Europa nei confronti di Israele almeno di una parte dell'Europa ma io credo del dell'Europa nelle nel suo complesso anche per tutto quello che nella storia europea questo caso non Israele ma al mondo ebraico ha significato e quindi c'è certamente un legame che almeno altrettanto forte e certamente certamente e probabilmente anche anche più forte
A me sembra che e ultima considerazione l'aprire l'aprire il discorso perché evidente che non sarà un percorso Breve non so se l'ipotesi di tenerlo insieme
Alla alla Turchia temporalmente Possa
Sia praticabile ma certamente può essere un modo politico di tenerla insieme poi poi si si potrà vedere
Però dicevo mi pare che possa avere anche lo stesso e lo stesso significato che ha avuto modo ovviamente diverso il percorso con i paesi che sono recentemente entrati cioè di costruire con Israele un
Percorso di adesione che comprenda l'assoluzione della della questione dello Stato palestinese come dice peraltro l'ordine del giorno
Breve ma assai su collo approvato dal Consiglio regionale mi mi dicono alla all'unanimità questo mi fa piacere perché dimostra che su un ragionamento serio si può trovare l'unanimità anche magari a partire da posizioni di partenza che potevano che certamente erano erano molto molto diverso
Quindi io penso che sarebbe in sia importante operare perché la questione venga venga posta all'ordine del giorno una volta che la questione posta all'ordine del giorno evidentemente
Il i molti problemi che che ne derivano devono essere affrontati
Ma io credo che nel proprio processo già realizzato di allargamento l'Unione europea abbia fruttato problemi altrettanto complessi oggi sembra semplice l'adesione avvenuta l'adesione dei dieci
La cosa sembra molto semplice ma in realtà i problemi che si sono superati sono stati secondo me altrettanto di rilievo
La questione del del terrorismo internazionale peraltro io ritengo vada vada affrontata proprio ben sapendo per carità che il il terrorismo rinasce continuamente in in modi in modi sempre diversi e quindi è come come la pace la pace non c'è mai una cosa che si persegue sempre
E che viene continuamente rimessa rimessa in in discussione
Però penso che non non intendo ci sia alcun dubbio che da un confronto sulla questione israeliana nessun rapporto Israele Europa
Sulla necessità che questo rapporto si apra sulla chiusura della vicenda palestinese con la nascita di uno Stato palestinese con una definizione di rapporti corretti fra insieme del del del mondo del mondo arabo e lo Stato di Israele quindi con tutte le condizioni che varie volte nelle varie
Deliberazioni dell'ONU sono state sono state poste
Credo che un processo di questo tipo non potrebbe che andare nel senso di un allentamento delle ragioni di fondo del del terrorismo attuale che sono fortemente legate a una sorta di
Confronto fra il mondo occidentale e il mondo e il mondo islamico fra il mondo
Cristiano europea occidentale e mondo islamico non c'è io credo che tutti percepiamo andando nel nei paesi nei Paesi arabi anche i più moderati il crescere di una tensione nei confronti del
Del mondo occidentale molto molto forte che alimentata come sempre perché tutti noi sappiamo come si alimentano gli odi
Abbiamo visto sorgere nell'ex-Jugoslavia odi che hanno portato al a a a guerre a guerre terribili fra popolazione che fino a poco tempo prima quanto meno si sopportava né si tolleravano io ricordo a Stoccolma un tassista
Che mi disse ma io sono io sono serbo mia moglie moglie croata noi ci sentiamo jugoslavi e non capiamo premente se fossimo io quel Davide C sparerà elmo
E cui stiamo ci sentiamo io così la vice per noi il il nostro rapporto con la Jugoslavia e di essere parte di una stessa
Di un spesso di uno stesso Paese c'è per noi jugoslavi ancora uno stesso paese ovviamente le cose sono andate in modo molto diverso ma io credo che non ci sia nulla come la costruzione dell'odio la costruzione della differenza l'altro il la approfondimento dei fossati volontario che poi costituisce la l'humus di fondo su cui su cui nasce il terrorismo il terrorismo è sempre una cosa diversa dalle divisioni e dalle anche dalle rivendicazioni identitarie ma nasce il il suo il suo uso è proprio invece questa esasperata rivendicazione rivendicazione identitaria che sta diventando io credo troppo
Troppo frequente nel nel mondo
Anche nella nostra Europa rivendicazioni identitarie sono
Importanti quando si basano solo su elementi di valorizzazione della propria cultura quando diventano momenti di divisione di discriminazione
Finiscono anche da noi per essere origine all'origine di terrorismo che siamo la questione basca pensiamo alla questione corsa che appaiono viste dall'esterno questioni quasi incomprensibili come generatrici di terrorismo non certo come rivendicazioni di diritto alla propria lingua la propria alla propria cultura la propria storia ma come rivendicazioni che possano portare alle al terrorismo
Appaiono quanto meno poco comprensibile che poi invece nell'approfondimento continuo delle ragioni della divisione vengono vengono nutrite Conso io credo quindi che è anche da questo punto di vista l'aprire un confronto con la questione dell'Europa e del Mediterraneo nel nel suo complesso e
In particolare in questo in questo caso tenendo conto anche di tutte le particolarità che la questione israeliana
Con la proposta di avviare
Attraverso un processo che sia chiaramente definito nel nelle sue nelle sue condizioni anche preliminari ci occorre che questo processo vada di pari passo con una pacificazione di almeno della della questione israelo palestinese con una chiarimento della condizioni di appartenenza di Israele a quelle a quel territorio anche in questo senso a me sembra che sia giusto quello che diceva prima il il dottor sovrani presso sovrani e forse forse lo diceva lo diceva
Ecco il professor corre Luzzo anche non
Bisogna stare molto attenti a che non venga interpretata come un'ulteriore ragione di estraneità di Israele acque le a quell'area e quindi come una forma in qualche modo di sottrazione se non geografica politica da da quell'area
La questione è diversa è la questione di a ricostruire un rapporto complessivo fra fra l'Europa e insieme del mondo arabo mediterraneo
Di cui geograficamente ma anche storicamente e culturalmente facciamo parte tutti ne fa parte Israele ne fa parte
Ne fanno parte gli stati gli stati gli altri stati a rapire non solo arabi com'è il caso ad esempio del Libano ne fanno parte tutti i Paesi del Mediterraneo del North appartenenti oggi
Tutti tutti all'Unione Europea ecco questo credo che debba essere il il percorso e l'aprire dibattito su
L'appartenenza le il processo di integrazione di Israele nell'Unione europea mi pare che possa essere utile anche per obbligare l'Europa ad affrontare la questione del proprio ruolo e in in tutta la vicenda mediorientale
L'Europa proprio perché non si è data ancora
Una Costituzione
La firmeremo il ventinove ma dovrà essere prima ratificata e ci vorranno e ci vorranno due anni e per altre una Costituzione che solo timidamente attribuisce alcune competenze in politica estera e di difesa
Alle all'Unione Europea non è quindi ancora
Malgrado il la propria volontà una comunità totalmente politica non è una comunità di difesa ancora perché non ancora una difesa comune anche se la Costituzione c'è un Pricop primo nucleo
Il il fatto di avviare con la Costituzione questo percorso io credo la obblighi anche dal momento in cui avrà fu ministro degli Esteri e una sia pure modesta competenza in materia di politica estera ad avviare anche
Una discussione sulla propri doveri sul proprio ruolo in tutta la questione mediorientale che finora ha in qualche modo
Evitato di a vere perché le divisioni fra i propri fra i propri Paesi hanno sempre spinto a
Sfumare sfumare la necessità di una di una posizione unica del dell'Unione europea o addirittura non quando ci si è trovati non si è riuscita a trovare ecco quindi credo che
La il porre la questione israeliana possa in essere anche utile per obbligare l'Unione europea a da affrontare l'ineludibile questione di avere una politica estera una politica di difesa comune
Grazie Mercedes Bresso grazie anche perché nel suo intervento a evocato la Jugoslavia è stata un'altra battaglia lunga dei radicali che già alla fine degli anni Ottanta chiedevano l'integrazione anche dello Stato jugoslavo nella Comunità europea hanno chiesto poi anche dopo la frammentazione
Dei vari Paesi sono stati non ascoltati forse la storia vada buttò un altro corso se invece quell'idea quell'intuizione fosse stata ascoltata speriamo che se Israele non capiti la stessa cosa grazie comunque ovviamente l'intervento chiedo scusa agli altri arrosti
Che doveva parlare faccio invece intervenire per un saluto Giampiero Leo assessore alla cultura della Regione Piemonte che ringrazio e saluto
Ho bisogno c'è bisogno
Grazie grazie una cosa
Devo dire da una parte abbastanza breve
E dall'altra
In senso buono una novità e mi spiego la non novità che dico in questo caso e che se non ci fosse il partito radicale
E ne sono proprio convinto lo voglio ribadire non voglio sottrarmi certi argomenti di certe cose non parleremmo non le tratteremo gli organismi elettivi non se ne occuperebbero
Ed è la prima considerazione la seconda è stata citata opportunamente la vicenda dell'ex-Jugoslavia io ricordo la posizione secondo me lucida intelligente e corretta del partito radicale e nell'Aula Consiliare dei Consiglieri pane Mellano sulla vicenda di Saddam Hussein
Ricordi ricordate colleghi l'ordine del giorno radicale che sottoscrissi e firmai beh qui vero mi questo io sono clericale ma anche l'orlo rispetto di gerarchia indicano Marco Pannella giustamente si parla di radicali sì però i radicali all'ennesima potenza per eccellenza quella posizione
Non l'ho trovata sacrosanta niente e anche quella
Se tutte le potenze occidentali
Anziché tergiversare avessero preso un'unica posizione di pressione sugli Stati Uniti e sull'Iraq dicendo via del Satam sul seno e sul serio ma nessuna guerra magari sarebbe stata quella la soluzione giusta
Quindi mi permetto di dire due grazie
Uno perché per me le buone intenzioni contano i pensieri ricco e quindi Luigi dopo l'intenzione nel senso di richiamare questi argomenti domani carissime amiche amici noi domani e sabato domenica
Sarò avrò l'onore e il piacere di essere quella di cani in piazza Castello per le vicende dell'AULSS altra situazione cioè sembra incredibile
E se non ci fossero di Calì il novanta per cento delle tragedie
Ci sarebbe quel dieci per cento di tragedie gravissime per carità ma alla moda e quel novanta per cento di tragedie forse ancor più gravi ma non alla moda di cui non si parlerebbe qui o anche il piacere di sentirmi pienamente rappresentato do un europarlamentare che io ho votato
L'onorevole Gawronski l'ho votata quindi più rappresentato di così non potrei essere
E quindi sono non solo ma ovviamente siccome cercò di dare voti consapevoli l'ho votato convintissimo di quello che dice sostiene quindi da una parte come dire sono felice che Abbiati invitato lui dall'altra mi sento molto rappresentato e pronto a sostenere iniziative infine sul tema
Sul tema specifico a me sembra ma altri ho saputo di relazioni importantissime prima molto documentate molto serie quindi tutto quello che posso dire io assolutamente banale
Dico soltanto che sono assolutamente d'accordo che mi sembra anche in questo caso l'indicazione di una via profetiche praticabile cioè noi tante volte ci regoliamo su via non praticabili ideologiche complesse
Di contrapposizione e non abbiamo il coraggio di scegliere di ardite ma praticabili ripeto
Più ci penso più penso a quella via che era sta proposta per l'ex Jugoslavia per Saddam Hussein più sono convinto e quindi son pronto anche questo ovviamente con quel pochissimo che posso fare
A sostenerlo a sostenerlo in ogni modo in consiglio regionale e quant'altro
Mi scuso infine per il ritardo ma a fronte di poteri ideali come quello del partito radicale poter ideali e morali
Prima sono stato al confronto con un poter molto reale la magistratura o non vi hanno ancora convocato per Chambers non è che abbia convocato anche me non lo dico perché si confrontano sulle noto palazzo di giustizia ore c'è un convegno perché appena sono arrivata c'era un paio di miei amici
Io ho fatto giurisprudenza già i magistrati Bettelli stagionatura va detto che non bastava essere onesto per non essere pensato pronti bastava essere onesto non era una garanzia dicono guardi adesso da portare un saluto a tranquillizzarli non è ancora il torneo
Quindi sono venuto solo sotto al convegno ma essendo un convegno importante
Non ho potuto venir meno e via quando riteneva ma nei tempi nei tempi debiti quindi vi ringrazio devo dire so che sono convinto che il Piemonte sia molto ben rappresentato complessivamente nelle sue le sue cariche nelle varie articolazioni politiche al Parlamento europeo ne sono molto contento perché sono convinto che loro possono fare molto e che seguendo indicazioni per radicare ma sostenendo che anche noi possiamo dare il nostro Piccolo ma convinto dovuto doveroso contributo grazie molte buon lavoro
Grazie Giampiero Leo
Giampiero Leo parla del partito radicale transnazionale ne parla ragion veduta perché è scritto se non sbaglio al Partito radicale transnazionale malato abbiamo controllato K gli arrosti non serve presentarlo credo perché già anche questo ha fatto Giampiero Leo comunque gli altri a Brodskij europarlamentare di Forza Italia ci parlava anche lui la sua opinione sull'ingresso di Israele nell'Unione Europea un soffio rinnovate
Ho pagato
Grazie io non non so se per tutto volevo anch'io ringraziare il partito radicale il gruppo radicale per aver organizzato questa questo incontro dove già o imparato molto su un argomento che che m'interessa l'interesse ma passione che sul quale sono occupato anche a livello di Parlamento europeo che adesso sono responsabile brevemente proprio per Israele in questa politica della della guai della della quale degli euro
Ho imparato molto ma non no ancora
Acquisito elementi sufficienti per cambiare idea e spero che l'assessore Leo
Non rimanga deluso che la prossima volta dei voti anche se forse con quello che di Romolo rappresenterò completamente in quello che appena quello che ha appena detto perché
Io
Dico subito qual è la mia opinione ecco penso che parlare dell'entrata di Israele nell'Unione Europea sia fra le due alternative che il titolo ci propone il titolo di questo convegno ci propone oggi sia veramente al giorno d'oggi una Utopia
E se non ne sono proprio completamente convinto il solo perché dietro l'idea opposta la tesi opposta alla previsione opposta cioè una persona come Marco Pannella per il quale ho una un'enorme ammirazione enorme stima tutti l'abbiamo sappiamo cosa ha fatto per l'Italia cosa smosso per l'Italia cosa cosa ha buttato sul tappeto i dibattiti di problemi cosa io non sempre sono stato d'accordo con le soluzioni ma devo ammettere che precursore un anticipatore qualcuno che vede forse meglio di noi nel futuro e se lui oggi fa questa battaglia ed è talmente se fa una battaglia vuol dire che ci crede vuol dire che è convinto che il risultato sia possibile e con l'unico elemento di dubbio che io su questa non vorrei essere
Accusato di antisemitismo per questa mia tesi perché io vorrei molto che Israele entrasse però purtroppo ragionando e guardando i dati di fatto ecco mi sembra purtroppo di di poterlo escludere nel nel futuro vicino non posso dire almeno nell'immediato futuro ma nel futuro di diritti nel futuro di anni ecco è perché questo lo dico da certamente Israele è stato detto
Uno stato europeo direi che più europeo di quanto possa essere Israele non si può non si può essere c'era un problema né un problema tecnico diciamo di compiti
Di di di conflitti di
Voglio essere staccato dal dall'Europa vera ma questo è un problema pratico un problema che poi eventualmente dovesse mai entrare riguarderebbe dei commerci Riva poi sono entrati in Europa anche Paesi divisi quindi non è tanto quello il problema ma certamente un Paese in guerra allora immaginare che possa entrare in un club come in una in una associazione una unione come l'Unione Europea
Un Paese in guerra ecco significa pensare che l'unione automaticamente come dovrebbe fare si schiera dalla parte del Paese che entra cioè la parte cioè prende una posizione netta in un conflitto in una tensione magari quando presenterà non sarà più una guerra
Una guerra come adesso ma insomma in una in una in una in una situazione politica in cui dovrebbe schierarsi apertamente da una parte la situazione politica
E anche e anche e anche militare e questo credo che sia una una difficoltà molto grande e poi è uno Stato europeo ma è uno stato
Sembra ovvio un po'anomalo rispetto agli altri merce sarà citato il Paese dieci Paesi che sono entrati il problema ecco io penso che i problemi che riguarda ci presi
Sono sono minori sono sono che poi era diciamo prevedibile che sarebbero entrati o che dovessero entrare era difficile opporsi si poteva discutere su quando e come ma non sul fatto in sé che questi Paesi dovessero dovessero tornare presa di tornare in Europa e lì
Questi Paesi hanno sconfitto la dittatura comunista ma solo i cittadini son diventato subito dei cittadini che hanno una loro paesi che hanno una costituzione rispettano
Una Costituzione dove
Però l'appartenenza una via una religione non crea non crea differenze come invece è il caso in in Israele dove d'appartenenza a una regione
Crea dei privilegi
Che altri cittadini non hanno e quindi questa
Una legge che
L'Unione europea non potrebbe in in nessun caso accettare
Poi devo dire
Non sono nemmeno tanto convinto dall'altra parte ecco perché il prezzo che Israele dovrebbe pagare
Entrare in Europa cioè dovrebbe stravolgere la sua struttura
Questi Paesi dieci Paesi che sono entrati che avevano dei problemi molto minore dei rispetto a un eventuale entrata nell'Unione rispetto ad Israele cioè ne parlava Mercedes le tensioni fra popolazioni diverse tensioni e confine
Transilvania fra rumeni e ungheresi dice
L'incentivo di entrare in Europa portato questi Paesi a risolvere moltissimi problemi
E ha adeguarsi a quello che la chi Comino Terna che quell'insieme di leggi pratiche e di principi non voglio dire morali ma ideali che devono condizionare devono devono plasmare diciamo la politica di Ricci entra di chi entra in Europa ora la legge del ritorno dalla legge che concede automaticamente a ogni ebreo che ritorna in Israele la cittadinanza israeliana è una legge che chiamo discrimina gli altri che non può essere non può essere
Cioè Javier Zanetti capitale la gloriosa interni
Forte estimatore argentino graffi suo nome tutto qui da giocare in Italia riconosciuta la cittadinanza italiana sono subiscono a Monte Livata Pisa nel mille settecento non so che cosa
E analogo
Sì ma lei adesso io non non conosco questo caso però immagino che sia una questione sì è una questione
Nel mondo dei cacciatori succedono cose che sono anche anche diciamo spinte da una interessi molto molto preponderante molto molto grosse
Poi credo che sia anche difficile immaginare che
Per entrare nell'Unione bisogna fare domanda cioè Israele fa domanda potrebbe fare domanda per entrare non è che l'unione invitati i Paesi a entrare sono i Paesi che devono candidarsi
Ora mi sembra difficile immaginare che
Posso resistere la possibilità di un'entrata di delega agli Europei assenze che rientrino anche che entri anche la parla futura Palestina e la Giordania perché sarebbe anche quella
Una resa di posizione uno schieramento di parte che non so se faciliterebbe la soluzione del del problema mediorientale quindi quindi io sono d'accordo con quello che diceva il professor coro Abruzzo anche prima
David sovrani
Nelle cui parole mi sembrava anche di scorgere una certa perplessità sulla sulla possibilità di un'entrata di Israele nell'Unione forse non con la così insomma quella con la schiettezza con cui l'ho detto io però mi sembra anche loro parole ci siano dei dubbi dei dubbi su questo quindi cosa bisogna fare il secondo me
Parlava con l'Abruzzo della della di Prodi della sua del suo contributo alla soluzione in genere di questo problema in genere non per quanto riguarda Israele la tesi di Prodi
Io non sono un grande ammiratore di Prodi Marco solo che ha ragione con la luce in questa in questa faccenda ha fatto qualcosa di molto positivo diciamo e anche abbastanza ovvio perché è logico che allargare però l'idea che secondo me Abbati interessante buona di Prodi è stata quella di creare una retta di cercare di creare cerca di creare una rete di migliori rapporti d'Europa si allarga ci si allarga più sono i Paesi che confinano
Creare dei rapporti privilegiati con questi con questi Paesi e quindi Israele sta già rientrando in questa categoria ci sono minacce lanci tutta la procedura di guai delle loro ma l'altro giorno parlavo con un un rappresentante diplomatico israeliano
Proprio di questi problemi
Proprio in questa chiave con cui con cui ne parlo adesso e lui mi diceva pur riconoscendo la difficoltà diciamo nell'entrata a a a termine di tre nell'Unione europea mi citava il caso delle Nazioni Unite cioè come
Nelle Nazioni Unite per l'agire per fare politica bisogna appartenere a dei gruppi si appartiene al mio gruppo asiatico gruppo latinoamericano e c'è il gruppo queste toccare Europa occidentale
A cui euro dell'Israele appartiene ma non
A titolo uguale agli altri paesi perché perché viene tra virgolette discriminato perché non ha il diritto di presentare dei propri funzionari eccetera quindi voglio dire
Io credo che bisogna cercare di smuovere questi meccanismi di collaborazione internazionale in cui il riavvicinamento avviene gradualmente arrivare poi forse alla
Alla alla politica di Prodi che dice tutto tutto tutto salvo le istituzioni ora le istituzioni sono importanti perché insomma se parte del Parlamento e settanta mila lire qualcuno del Consiglio se parte delle Commissione contro tutto quello che non è istituzione c'è tutto il resto è utile da un punto di vista economico soprattutto cioè soddisfare gli appetiti di degli Stati che entro gli appetiti economici più che quelli politici però è già una una un un punto molto importante quindi io concludo qua perché so che Marco Pannella vogliamo tutti ascoltare
Sta anche per partire anche un pochettino fretta quindi volevo solamente concludere dicendo che credo che tutti noi che siamo mossi dal dal dalle stesse intenzioni dalla stessa passione dalla stessa mira politica dobbiamo cercare ai nostri diversi livelli di rendere la collaborazione con Israele fra Israele e le istituzioni europee che così male funzionano per esempio le Nazioni Unite ma anche a livello al Parlamento europeo e Commissione
Ci sono molti intoppi ci sono molte difficoltà
Cercare di rendere quel tutto questo tutti questi legami molto più molto più fluidi e quindi avvicinare quel momento che per me rimane ipotetico per altri forse no dell'entrata direi nell'Unione europea grazie
Grazie agli alti avrà uno spinello doverosamente le conclusioni a Marco Pannella che ringraziamo ovviamente di aver accettato il nostro mito divenire sperando di vederlo più spesso a Torino di quanto l'abbiam visto sinora
Lascio la parola a Marco
No chiedo scusa imminente conclusione cercherò di inserire in questo spazio anche un po'le riflessioni che continua a fare
Perché non sono cristallizzate nemmeno su questo campo
Poi volevo dire l'elettore Leo
Pensione come mi sento quando da almeno un paio di decenni
Ma in realtà tutti gli onori del Lido
Tutte le delusioni Khelil decotta sentite cosa racconta per meglio di me Dias che alla fine
Che
E più Passavanti riferiamo al cinema ecco che dicevo Cunegonda le più come dire di buon augurio stavo prescelte crede immaginate su quale è il tema anche un momento infatti c'è un legittimo spesso e poi è quindi aggrava fieri come sappiamo il ponte finisce li frequenta ed è poi la caratteristica sull'eleganza e la distinzione che con loro il moderato ne va bene abbia detto questo insomma
Per dire un po'come sono strani anche quelle che sono normalissime quando voi perché fate come strano assai ecco allora
Io
Mi trovo strana
Situazione
Cinquantina d'anni però soprattutto per quello che mi importa cinque tieni settimane mettiamo magari da cinque giorni o
Adesso da cinquanta minuti
Cioè sento in me
Devi il connotati degli interessi anche gli stimoli e forse degli apprendimenti dei riflessi ecco l'animale ai riflessi celiaci Isacco
Di un persona che si occupa di diritto positivo
Ma di
Realizzazioni istituzionali formali di creare nelle premesse e di individuarne
L'aria di realizzabilità io da dapprima badate perché all'università succedeva già che le cose che sto genere ma il divorzio era maggiore ma era impossibile
Io ero idealista gli altri erano concretamente realista
Ma io lì al sicuro cioè alla guardavo i regolamenti parlamentari le due cose e figuratevi che c'ero solo abc
No che mi permettesse un trentina vedesse verso il mondo e l'altro il Roller molto scettica coerentemente
E mi trovo come sul io mentre ancora fase referendum sul divorzio dicevo abortito
Diritto di famiglia tutti quanti non erano già nove allora delle rivendicazioni
E naturalmente i realisti dove tutta la Siria il terrore mi dicevano ma no guaito adesso rovini la nota sulla sul divorzio perché ha detto l'esponente dico no la gente può sperare forse che davvero esista qualcosa
Che
Poi crea un mattone che togliere edificio che va male insomma è infatti poi così è andata questa storia di Israele
Io fino a un anno e mezzo fa sentivo gli amici ha ricordato come testimone dei presidenti del Consiglio presidenti della Repubblica dai ministri degli esteri
Dai parlamentari del jet set
Ad esempio
Sale no tranne pre volevo dire
Alcuni la per esempio lei ha sempre detto no fare il problema è solo Sharon il problema della guerra il problema diciamo mediorientali
Il problema è questo è questa roba Europa fa male europei fa male al nove
Detto chiarissimo era presidente riparte Knesset della nostra delegazione Parlamento europeo con l'almeno c'è del generale ma altrimenti
Sarebbe bellissimo ma mai convinceremo intanto gli stessi israeliani idee ci hanno il dente avvelenato magari anche ancestrale copre l'Europa ma in più c'è l'anno per Venezia per tutte le altre cose il proprio e poi gli europei figuratevi antisemite cioè quelli
A me non pareva logico
E dopo quindici anni da una volta la televisione una volta comprando pagine di pubblicità sui giornali una volta ottenendo quanto aveva ottenuto un quarto dei deputati dal tre al sette diatriba che avevano aderito per lo show tutto
Miracles sette non so se c'è un rapporto di causa il feltro nero insomma così andò
E poi è stato citato siamo andati finalmente la Commissione europea
E sono convinto
Che l'articolo trentasei missione europea
Che ad altre gabbiette spinelli siamo amici eccetera come tutti gli europei dell'Unione Europea pro palestinese al Massimo Cialente
Divenire a volte senza l'intelligenza e la forza che potrebbero pure ed è su questa posizione
Ma non può desolante
E ci avverte sto contro facciamo nostro sondaggio così li vediamo che sta storia devono avere una lettera palude fuori
L'ottantacinque per cento dei quali il sessanta l'ottanta per cento del tragico per centosessantacinque per cento insomma dei cittadini israeliani
Non solo sono per la Regione ndr ma sono domande specifiche perché sia il governo israeliano a prendere l'iniziativa di chiedere perché il sondaggio era piuttosto articolato
Il sessantacinque c'è proprio informati siamo per otto poi cosa dicevo facevano toste proprio schifo
Ma a maggior ragione dobbiamo essere dobbiamo a maggio perché questo era do il rilievo che vivo
Di grande intelligenza e forse anche di un grande istinto vitale che si afferma
Abbracciare in qualche misura quello che distante non può e non deve esserlo quello che può anche essere ostile
Grazie alla distanza ma che sei nove distanza non può mantenere l'ostilità
Allora
Ho detto a Sharon
Con la pizza ora Shalom
O al poi nell'ultimo viaggio in Giordania alle tua rossi io sì eruzione del re
Ma perché fate la cortesia
Per settimane carte chiediamo di tanto apre una cosa semmai ci metterà se voi avete ragione dieci anni perché venga autorizzata l'apertura delle trattative poi dieci quindici
Fra venti venticinque anni abbiate pazienza e qui la prima osservazione io faccio realistica
A me viene un po'da ridere stare francamente da piangere ma anche
Noi diciamo i turchi va be'già da milioni di né cominciamo adesso va bene
Cominciamo 'ste cose ricominciamo
Tanto prima di quindici anni poi non sia posto che siamo
Buona fede nel volerli e non mettiamo
No e posto che da loro con tutta questa attesa non gli vada in putrefazione questa situazione però europee posto posto
Bisogna saper cogliere anche momenti
Ed è indubbio che era droga ancora oggi mi pare esista
Al mondo islamico quello turco
Un po'come i democristiani sono stati il Tarchi Enrico fascista italiana
Nel momento in cui perfino Sturzo non venne autorizzato di fatto rientrerà in Italia prima del quarantanove e nel quale ci vuole De Gasperi
Qualche ora sta dando il via al precario in Vaticano cioè a rappresentando un momento di massima
Quindi non secoli galleggia azioni in senso positivo ma io direi di trasmissione
Di una Antropologia proprio cattolico liberale nonché dico cattolico democratico eccetera nella classe dirigente del nostro Paese costituzione costituente eccetera
E mi pare che Erdogan è che sia una posizione
Lì magari invece della Chiesa c'hanno l'esercizio
Ecco ed è un esercito che per il momento sta dimostrando
Per straordinarie una straordinaria saggezza sappiamo adesso in causa lo stesso straordinaria saggezza rispettivamente gli avvocati
Perché mica facile
In una situazione nella quale visti qui sono
Nato lì ottanta cinquant'anni
Vorrà dire qualcosa l'Europa
Era ecco cresciuta come
Il narrazione biografica
Natura prima
Natura e geografia deve e storia
Beh noi dovevamo sei
Altri cinque più uno sei di questi sei tre Inghilterra Francia Italia e l'agente euro il Benelux
L'Europa
Perché geografia no
Diavoli
E siamo andati avanti
La natura è storia
Per l'evoluzionista evidentemente mo'
Per il creazionista no
Allora cerchiato di quel giorno al turismo per cui la natura quella e poi la storia oppure rare
Ma non rimuove gran cosa in guai seri ai nuovi troppo no ma credo che poi nella cultura e di tutti dei credenti e non credenti il grado
Di culture evoluzionista
Il novanta per cento
Di cultura creazionista
Non credo nemmeno che ce l'abbia in termini di cultura mondana nemmeno il teologo più integro
Insegna questo ma non lo venire
E allora sul piano della natura e della storia c'è una riflessione io questo mi importa
Divenne importa sottolinearlo
Poi soprattutto dinanzi
A persone di studio di scienza e di pressione evidentemente anche per fare luce
Studia sa insieme
Dove sta questa Europa di quando noto parliamo l'Europa che dobbiamo un porti tutelare da inquinamenti pericolosi
Da immaturità
Che possono
Scusate io insisto l'Europa degli ultimi centocinquanta anni quanto me
E l'Europa che ha prodotto
Attraverso i suoi staterelli cioè dico anche quelli grandi ma poi visti oggi sulla carta geografica delle regioni e nel mondo
Anche quella bara Prussia
L'Impero austro Riello beh insomma cose enormi
Bene ha prodotto il massimo di barbarie disse il mignolo della storia umana
Punto e basta l'Europa questa
Quando dico una cosa che ho pensato tardi
Non dico sì credo volevo fare captatio priva di chi di nessuno
Siccome stiamo parlando ma facciamo un referendum europeo finalmente su una cosa
No siamo europei su una cosa facciamo il referendum europeo dopodiché utilmente guardate il popolo europeo
Come popolo come unità
Finora non è mai esistito a livello formale istituzionale mai
A livello antropologico anche a livello umano
è esistito una sola volta mai esistito
Il popolo della Shoah e per la prima volta che nella storia si è manifestata come l'oggetto passivo
A partire da europei
Però il popolo in quanto tale
E
Che cosa avete perché io ho avuto la fortuna di avere per le guide realizzato Altiero Spinelli Abele ho avuto deve un po'questa proposta politica il nostro Mezzogiorno concreto un po'da costruire
Mi son detto ma che ci sta storia io sono per esempio
Lo scandalo a Roma no è un'assemblea in quella comunità visto che veniva premiato all'istituzione molto prestigiose per bere alla comunità c'era tutto
Ho detto io sono convinto che questa Sala l'unico azionista sono io
Ed era vero perché nel momento in cui bisogna distinguere
No fra il sionismo agli agenti e io ero sempre
Allucinato
Voglio dire chiaro che il sionismo aveva pagato il prezzo alle rivoluzioni nazionali nel momento resa nero penso che aveva pagato le sue ragioni sulla destinazione poi non a caso vedevano coinvolti avesse le sue radici di di una cultura Tolstoj Anna d'interesse che era profonda
No anche di tipo utopico non violento letto al fine della costruzione non lo vuole realizzatasi
Si è corrotta nella prostituirsi del destino dell'affermarsi negli Stati nazionali ecco perché Ventotene continua del genere
Che sia un manifesto molto importante e infatti scusatemi ho avuto una riprova
Ma come viene fuori che noi gli abbiamo parlato ogni tanto
Poi ci troviamo l'ottantacinque per cento ivi compreso gli israeliani e arabi
E il terzo non è importante
Per subito
Ho altra domanda ma allora per i velisti questo non conta niente
Ma come mai tutta la classe dirigente che tranne eccezioni
Mi dicono sono d'accordo ma non è possibile nel momento in cui il popolo lo chiede
In realtà quel popolo c'è una spiegazione secondo le leggi attuali ora dopo il dieci e l'ingresso del venticinque
è il trentacinque per cento dei cittadini di Israele che hanno diritto di chiedere la doppia cittadinanza adesso
Sono qualche problema lo sono se poi addirittura avessimo cosa che mi auguro di no
Nei prossimi dieci anni la Russia anche qui dentro sarebbero cento per cento insorgono fra le altre cose vorrà pur dire qualcosa allora mi si dice il popolo
E antisemiti Mark balle finché stiamo appunto a educare il fantasma
Con un Kamasutra di preoccupazioni guardano qualora la in Francia e via dicendo eccetera
Che il Dell'Olio si misurano nella concretezza ad una proposta volete Israele che quella cosa son convinto che abbiamo l'ottantacinque per cento dei voti perfino la lega si troverà
Un po'ingoiata malgrado Silvio Berlusconi cercherà di proteggerla giustamente accettano
Che il questo parte andiamo avanti vediamo se è possibile allora qui venga viene fuori
Siamo certi esausto che è realista
Pensare che noi abbiamo il tempo li trattare per dieci quindici anni con la Turchia
Che il problema del tempo non ce l'abbiamo noi non loro
Mi ha interessato molto una digressione
Attenta voluta
Dire professore
Quadretto bel problema dell'Europa degli Stati Uniti non è per adesso giovane io sono convinto che per adesso per mai perché non so cosa succede nel mondo quando assisteremo al crollo
Per benessere magari dell'Impero cinese
Nel mondo abbiamo visto proprio significato il crollo della Russia
è ingestibile
Lo avremo a livello poi di una potenza tecnologicamente aggiornata di una potenza che possiede da magari il trenta per cento dei capitali statunitense
E e tutte le altre cose dobbiamo immaginare e tutto questo con l'India
Bene
Allora anche lì siamo sicuri che se noi chiediamo alla opinione pubblica statunitense è un processo di realismo politico
Usare
I plebisciti qui sopra vicino no dico etti e tipico della politica
Io dico non voglio queste cose però un punto di riferimento la ma gli Stati Uniti d'America all'ottanta per cento della sua storia delle del vissuto delle sue genti
Sono stati uniti d'Europa ed America
Il nonno almeno ha mandato le rimesse in Irlanda non parlo solo il bisnonno
E lei come lady ne esce sono stato gravemente fondamentali nelle economie continentali da tutti tutti non solo da noi in Italia o in Grecia o il fango in Olanda
Il problema è un altro noi abbiamo delle burocrazie nazionali che quindi hanno come tutto quello che dura nella storia del prodotto la propria ideologia quindi magari involontario ed infatti assistiamo a una crescita di nuovo dell'Europa con Liana dell'Europa delle patrie
Dagli Urali
Alla all'Atlantico ma poi soprattutto le parti degli Stati eccetera abbiamo infatti c'era anche appare quasi un federalista di sinistra insomma
Rispetto alcuni valori quindi e per questo motivo io dico Stati Uniti ed Europa pur non voi
Riusciamo con la Turchia con il reddito e Stati Uniti d'Europa e del Mediterraneo
Io l'articolo su questo lo scritto nell'ottantuno anni è stato ritrovato perché ormai sì hanno Celli sana
Sì la zona euro dell'ottantuno ma io mi ricordo che a Fontana di Trevi ci ponevamo il problema il covo federalista di Roma ciò generava del Baltico e del Mediterraneo
Perché si diceva il Baltico allora come fare nell'attuale dicendo che questi giustamente ci odiano siamo tedeschi insomma no
Allora io penso che
Se c'è qualcosa che e termino che animano i radicali che un po'minuti in cammino anima e non mi stanca eccetera e proprio il senso di essere contadino capitoli camminare sulle
Di vedere che qui raccolto criterio si può fare
Cioè lastre ordinaria a volte allora poteva essere l'invasato Zarate però Calamo
Pagella di prove appunto andiamo a fare o l'ho chiesto al solo su ma non è una cosa precisa dal certa qualchedun altro dico possiamo fare una campagna al teste
Venti giorni di propaganda in America davvero nelle tonale
Come si vede sono gli Stati Uniti comunità irlandese italiana detenute quattro volte balcanica eccetera
Ma io sono certo che l'infortunio iniziale e quelli che non solo ispanici che però sono ispanici magari che poi vengono da etnie invece indigene no che hanno sopravvissuto come ispanici son convinto che anche loro allora dovrebbe significare qualcosa cioè il patrimonio del consenso
Non solo per la Coca-Cola
Non solo per il mercato diciamo prezioso in politica guardi cosa si fa per mandarla avanti
Ecco perché io sono molto fu addolorato ma ad un dolore vivo non di amarezza perché e termino davvero perché non è Leo ricordano un episodio sulla questione Iraq non è che non sia sia mancata raccordo figurate sulla proposta ancorché firmata da cinquecentouno parlamentari italiani Chirac libero non a caso sgradita anche ai vertici di sinistra non a caso
Ebbene c'era questa
Basta
Che il governo israeliano un lunedì
Chiedesse l'iscrizione all'ordine del giorno
Al comitato infilarsi si riunivano dell'aprire il dibattito
Su quello sapevamo che Papandreou presidente di turno
Blair
Per un altro verso Mubarak
E con n Evermore d'accordo ed è una cosa molto precisa
Cioè a dire si ritarda di quindici venti giorni l'ipotesi della sì
Dice non tre mila che una base d'accordo dei quindici giorni si accetta la proposta di rientrare
Quattro cinquecento Sperti e soprattutto si chiude
La trattativa in corso fra Saddam e Stati arabi Marco indietro un po'di occidentali
In cui diciamo da una parte si offrivano settecento lascia passare
Con no
Saddam in esilio e loro ne chiedevano undici mila certa però il principio c'era e allora ci furono le battute di spirito del mio amico Martino Di Liberti di di del Presidente del Consiglio non di Bertinotti non di Botteghe libri da oggi Trebbi Fini Berlusconi non ha capito Bibi credito vivibili Biffi giorni non ci deve essere più va Barroso sino e questo è uno di questi tre giorni
E quindi è mancato un filo
La cosa stava per accadere incertum Jensen prese ma la storia si fa in base se
Nel senso che tiene conto anche di quello che non si è realizzato ma che lascia qualcosa
Se era qualcosa di forte
E quindi
Mi spiace Israele c'è un guaio che è troppo europea
Lì l'ottantacinque per cento degli americani non conta un cavolo punto e basta e se ne ha paura a tutte le parti
Siamo arrivati come prevedevo vent'anni fa un momento tragico
Si rompe perché lui dice qui rischia di avere rischia di ammazzarsi Sharon esatto
Tellatin che dice ieri qui si dà alla guerra civile
Come dicevamo non c'è no qui va a finire che guerra guerra diventa il metodo disperato per risolvere problemi anche interni
Ed è disperata perché non ci è giunta il monito del Manifesto di Ventotene lo Stato nazionale non è il contenitore possibile
Diritta di introverso dire e Israele invece l'ha dovuto fornire a cinquant'anni
E io proprio dico l'indipendenza nazionale di Israele è un crimine nel senso che sarebbe un crimine
Se continuava l'indipendenza nazionale italiana francese e tedesca e inglese ed altro tutto questo e termino io credo che italiana capirebbero ma in sostanza
L'ottantacinque per cento Israele Israele piccola fine siamo riusciti a raggiungerlo
Ma in Italia di queste cose non abbiamo c'è un riflesso
Tutto di Bertinotti
Tutto anche di destra
Ma ad una condizione che la Emma Bonino il sottoscritto e noi radicali la possibilità di parlare in positivo delle proposte delle speranze non deve esserci
Bertinotti ventitré no diciotto volte
Da col signor resta io faccio chiamo best Bertinotti in Vespa no
E i radicali una volta e mezza
Basta scusate marce
è possibile Firenze è possibile e doveroso vietarla
Non c'è stato un piccolo cambio di presidenza in corsa dobbiamo immagino salutare
Marco Pannella che ha un Elio secondo le gli ultimatum che voi avete dato ancora quattro minuti c'è ancora tanta prudenza anche il pacchetto autista Chelsea Lentini prima sta andando a prendere la macchina
No io
Io volevo approfitta per dire alla sala che abbiamo ancora mezz'oretta di tempo a disposizione quindi se esistono delle domande dei piccolissimi interventi molto Blaise ricostruzioni sull'argomento appunto se alcuni dei relatori vogliono brevemente ad intervenire puntualizzare il proprio pensiero io faccio solo due comunicazioni questa Bush fu sull'iniziativa radicale sull'isola l Unione europea in distribuzione al tavolo all'ingresso della strada poi l'assessore avevano già fatto la mia parte annunciando la manifestazione che faremo
Domenica in piazza Castello anniversario per del sequestro di alcuni militanti democratici laotiani da parte del regime di quel Paese unanime quinto anniversario di quel sequestro è ovvio terzo anniversario anche dell'arresto di cinque militanti radicali oggi che due anni dopo andarono a farsi arrestare ignoravo se fra cui come sapete Bruno Mellano per denunciare per denunciare il sequestro di militanti democratici molti anni l'appuntamento è alle ore undici in piazza Castello davanti al palazzo della Giunta regionale
L'arrivo di saluto ma
Riascolto delle radio radicale
Spero che continui dibattito fra i relatori
La
Mercedes Bresso giustamente si domandava come da lei o potesse ascoltare canto chiediamo ai relatori se qualcuno vuole puntualizzare si è sentito chiamato in causa sino lascerei
Niente
All'assale asili ci sono interventi con domande questioni
Convegno molto allora io
Sfrutto l'occasione per fare una domanda in particolare al professor quella Lutz ma anche dallo stile Bresso che sono ancora presenti su questa questione rispetto all'Isotta Israele rispetto alla Turchia anche fermo restando che il processo di integrazione e di allargamento e comunque venti che funziona come processo di stabilizzazione politica come processo di pacificazione e posto che questa consapevolezza e la consapevolezza ritengo abbastanza diffusa nelle classi dirigenti europee
Non è forse vero e questa è una domanda sostanzialmente retorica che il grande timore di quest'allargamento di questa integrazione non è sugli effetti di una stabilizzazione che tutti danno per certo ma sugli effetti di destabilizzazione
All'interno delle attuali istituzioni europee che questi inglesi inevitabilmente comporterebbe un cioè la Turchia Israele fanno paura ai tanti lo dico di nuovo fra virgolette Chirac europei
Perché non è certo che l'allargamento europeo sortirebbe ottimi risultati o fanno paura perché mette in discussione una parte degli assunti fondamentali
Di queste Unione europea e delle sue istituzioni e penso che questa sia la questione fondamentale per i Pannella lo ricorda una molto bene lo ricordava anche Yasha nel suo intervento questa è una questione che certi sondaggi sono sondaggi però in Israele sembra politicamente già conquistato comunque ampiamente conquista abbia molto meno conquista e abile
Mi pare all'interno dell'Unione Europea
Io non so chi con la Lux poi se io credo che ci sia questa preoccupazione quindici marzo temo che soprattutto da parte tedesca francese ci siano preoccupazioni di piccolo cabotaggio interno dovuto magari alla ponderazione dei voti ai per quel che riguarda i processi decisionali
La Turchia un Paese che democraticamente sì collocherebbe come dire al vertice della gerarchia più in Europa a ventisette con la Turchia ventotto
Però piuttosto volevo riprendere un una cosa detta da
Dall'onorevole Gawronski prima lui giustificava il suo pessimismo fa dicendo tra le altre cose un paese in guerra e quindi sembra inimmaginabile
L'Unione Europea spazio pacifico per eccellenza in proprio un paese in guerra perché questo come dicevi anche tu vorrebbe dire incorporare un problema di non poco conto io quando però a sul finire del mio intervento magari anche un po'pochino retoricamente invitavo a volare alto e a scommettere sulle possibilità della pacificazione intendevo proprio questo perché inglobare Paesi pacifici non pone grossi problemi se il lo scopo la vocazione dell'Europa è quella per la pacificazione della stabilizzazione politica e non solo economica perché intendiamoci se la Wilder Europe deve essere uno spazio economico o allargato a questo punto per quel che riguarda con lo stato di Strehler Medioriente forse possiamo fare a meno di qualunque ipotesi integrazioni liste ragionare in termini che ne so il Piano Marshall per il Medio Oriente se il problema è quello di favorire come dire
Economicamente lo sviluppo e la prospettiva prosperità dell'area nella idea e convinzione che la prosperità economica poi produca anche stabilità politica è magari in prospettiva anche democratizzazione non c'è bisogno di scomodare
Come dire
L'Unione europea in termini di integrazione di Israele al proprio interno io credo invece che non basti il Piano Marshall per il Medio Oriente che infatti un piano abortito tutte le volte che qualcuno l'ha lanciato in maniera più o meno retorica e credo che il problema sia proprio questo
All'indomani della prima guerra del Golfo si è sperato da parte di molti che obtorto collo i due contendenti del conflitto israelo palestinese fossero stati costretti dalla situazione
Una volta ormai delegittimata dal fatto di essersi schierata con l'Iraq di Saddam Hussein e quindi abbandonata da i fratelli arabi è uno Stato di Israele
Sottoposto al ricatto da parte americana o incomincia a trattare sul serio la pace o non ti diamo più i finanziamenti necessari per come dire in colomba are tutti gli immigrati
Ebrei provenienti dai Paesi dell'ex-Unione Sovietica quindi diciamo per una pressione esogena i due contendenti
Anche magari non avendo ma metabolizzato fino in fondo la necessità storica di fare la pace sul serio hanno cominciato a trattare il problema è che l'America
A ha commesso l'errore
L'incendio vita attiva ritenere che una volta avviato il processo se ne potesse in qualche modo disinteressare che ormai i due contendenti avrebbero potuto camminare con le loro gambe questo sarebbe stato possibile se davvero i due contendenti avessero metabolizzato quella necessità ma come diceva giustamente Marco Pannella prima quello che è successo esattamente l'inverso
Che si è affermata l'idea nell'uno e nell'altro campo che fare la pace sul serio comporta il rischio sempre più concreto di guerra civile nell'uno e nell'altro campo e per evitare la guerra civile sia preferito perpetuare uno stato di conflittualità permanente col nemico
Per proiettare sull'esterno come dire
Io rischio di disintegrazione Interna secondo una modalità classica che è sempre quella di di ricompattare il consenso all'interno come dire indicando un nemico al di fuori dei confini io credo che è quello che è successo è questo
La la pressione esso oggi Chennai venuto meno i due lasciati a se stessi come dire
Non c'hanno creduto fino in fondo chi ci credeva ci ha rimesso la pelle carrabili come del resto illo tempore chi c'aveva creduto da parte araba cioè Stabat a sua volta c'aveva rimesso la pelle
E quindi ci troviamo nella situazione di adesso tra
Colpa dell'America che sia disimpegnata da quel processo è colpa dell'assoluta latitanza di qualunque altro attore di politica internazionale che potesse svolgerà un una funzione di supplenza o complementare rispetto a quella dell'America
Allora la grande scommessa poi sono d'accordo che c'è un o marcire forte di utopia ma il discorso che ha fatto Marco mi ha convinto che forse ce n'è di meno di quanto io stesso ritenessi
Sì infatti devo dire che almeno verso di me avuto quest'effetto io credo che la grande scommessa potrebbe essere questa e cioè che questa proposta di fa accesso sicuramente negoziale di di di di di non immediata realizzazione della lo Stato di Israele nell'Unione Europea non esclusivo non preclude ente di analogo ingresso del futuro Stato palestinese possa garantire quella continuità di pressione i soci nata
Da in assenza della quale io non credo che i contendenti siano per quel che riguarda le prossime generazioni in data in grado di fare una pace degna di questo nome
E allora questa potrebbe essere la vera funzione garantire una continuità di pressione della comunità internazionale che sarebbe garantita proprio da questa prospettiva e da una serie di calendarizzazione concreta delle tappe
Che potrebbero poi anche occupare dieci quindici vent'anni non importa
Ma secondo me sarebbe molto importante perché darebbe il senso di una presenza continua di una pressione continua da parte della comunità internazionale in quella direzione
E credo che a fronte di un'ipotesi del genere anche l'America probabilmente svolgerebbe un ruolo come diretti
Di facilitatore di questo processo comunque se anche fosse tentata come spesso le è capitato di disimpegnarsi da quel contesto i contendenti non rimarrebbero da soli resterà la logica della scommessa che invitavo a fare quel mi rendo conto della improponibilità per certi versi della inattualità per certi versi di questa scommessa però certo è troppo facile immaginare che l'Europa debba indurre inglobare solo Paesi in cui la pace già c'è
Se la funzione storica dell'Europa è quella di favorire la pacificazione la stabilità del sistema internazionale forse queste esattamente la scommessa da fa
Rimarcava Mercedes Bresso che sta per andare via coi anche David sovrani poi
Infine globale comunque pochi minuti perché poi in realtà credo che ci siamo già espressi tutti quindi noi non potremmo che ripetere su questa questione del della della pace io condivido assolutamente l'idea credo
Il tema sia l'Europa per affrontare una questione come questa ma anche molte altre che ha di fronte deve diventare un'Europa politica quindi deve avere il coraggio di far vivere questa Costituzione io non penso che sia poi così importante
Per carità gli aspetti tecnici sono tutti molto importanti ci sono dei difetti in questa Costituzione
L'avremmo voluta diversa e speriamo di potere iniziare ratificate poi di poter iniziare a cambiarla però il il né il punto chiave è quello del volere avviare un processo per cui TAC quella Costituzione che alcune cose dice che consente comunque
Parta davvero un inizio di politica estera un riconoscimento di un ruolo almeno per le questioni all'esterno dell'Europa quindi quelle per cui il Ministro degli Esteri europeo avrebbe un senso
Riconosce vento di un ruolo a questo ministro degli esteri europeo e da sempre io quando si iniziò discutere della costituzione europea dissi delle il mio sogno è che il il ministro degli esteri del dell'Unione europea il primo ministro degli esteri dell'Unione Europea
Assume la questione israelo palestinese come una questione europea e non solo americano la lascia gli Stati Uniti la Suma come una questione europea
E l'affronti e la porti a soluzioni in questo contesto è evidente che nell'offrire a Israele la possibilità di fare domanda perché è vero che deve fare domanda però è anche vero che per fare domanda deve avere come dire un minimo di affidavit che questa sua domanda possa a Parigi iniziare un percorso non dico che risiede è chiaro che non è un sì immediato ma che deve essere un'autorizzazione a fare domande a e avviare un percorso allora in quel contesto io credo che possa essere anche un per un forte peso da mettere sul sulla bilancia per spingere Israele ad affrontare davvero con con buona volontà la questione della definizione di dell'esistenza di uno Stato palestinese ma soprattutto io penso a un ministro degli esteri europeo che avrebbe tutta un'altra con con Israele che ha iniziato un percorso di integrazione nell'Unione europea avrebbe evidentemente tutta un'altra veste per affrontare la questione del riconoscimento di Israele anche da parte degli altri Stati arabi lì i quali hanno un un interesse a che venga avviato il processo nel due mila dieci l'integrazione dei mercati che non è un Piano Marshall è un un apertura dei mercati che è molto più complessa perché vuol dire costruire un mercato comune mediterranea sostanze europeo mediterranea
Hanno interesse a questo e hanno certamente interesse a
Un progressivo rapporto evidentemente questo sì sarà tutto da definire perché ad oggi non esiste nessun segnale
Di volontà o di interesse da parte di altri paesi dell'area mediterranea a parte a parte la Turchia e a parte questa ipotesi di Israele
Non testimoniata dal governo ma testimoniata diciamo dai cittadini di Israele non esistono altri segnali di interesse è un'integrazione politica nell'Unione Europea
Ne esistono segnali certi gli interessa l'integrazione economica quindi dentro quel contesto dei però dell'opzione Wilder Europe che vuol dire Intek anche l'integrazione economica secondo me non può però prescindere da un discorso politico
E quindi non può prescindere da con questi Stati da un ragionamento Rispetto a Brno progressivo riconoscimento a un progressivo avvio verso processi democratici riconoscimento della laicità del delle istituzioni eccetera e soprattutto non può prescindere da un percorso che l'Unione europea con questi Stati faccia di
Pacificazione nel nell'intera area e di allentamento delle delle situazioni di tensione che oggi ci sono io credo che sia nell'interesse dell'Europa quindi nell'interesse dell'Europa è io credo diventare un'Europa politica un'Europa politica
Vera che naturalmente anch'essa non è costruibile in due anni
Però secondo me nella Costituzione ci sono gli elementi minimi essenziali per cominciare
Se poi oltre che se ci di nuovo il le leggi esistono se se le si vuole far vivere c'è una Costituzione esiste se poi la si sente come proprie Chasselas la si riconosce come uno strumento per fare e non con una specie di imposizione a fare perché come imposizione a fare non può funzionare
Si è riconosciuta davvero come voglia dell'Europa di esistere sulla scena politica internazionale Beppe stesso questa è una delle prime questione però padre affronta non c'è alcun dubbio perché non dimentichiamo che la la matrice fondamentale di di di moltissimi dei conflitti in Medio Oriente nasce dalla impossibilità di avere la pace in Israele Palestina e quindi questo è il problema dell'Europa secondo me non può l'Europa non può evitarlo è un'Europa politica maggior ragione non potrebbe evitare in questo senso anch'io sono dell'opinione che occorra guardare alto e che occorra a vere avere coraggio l'Europa deve aver prima di tutto il coraggio di di esistere politicamente
E in quel contesto di affrontare le questioni ancora alcune questioni importanti che ha sul in in ai propri confini questa essendo secondo me la forse nera la la più importante per fare per garantire che la pace sia realizzabile la pace si realizza solo quando finiscono sia affievoliscono progressivamente quindi possono poi morire le regioni perché esistano le guerre questa mentre l'Europa non può non saperlo non può non può dimenticarlo quindi primo sogno un ministro degli Esteri Unione europea che dica queste questione nostra e l'affrontiamo e lo affrontiamo con un percorso che può comprendere che secondo me sarebbe giusto comprendesse anche l'apertura di un discussione con Israele sul sull'integrazione soli d'ingresso diciamo difeso è la mia terra
Grazie chiedo scusa dei sovrani via siano maschi deve andare via fa pochissimi minuti sentiva così dato che offro intendevo anche tornare su alcuni punti sentirlo perché non scrive tocca hanno in ogni caso dovranno
Allora sabato se possiamo sia no una molecola molto rapidamente si come appunto la regola sta toccato dei punti certamente molto
Delicate e difficili da per Israele stesso i ripreso in generale attuale come appunto quello delle difficoltà interne di una certa discriminazione interna che esiste di Israele tra cittadini comunque cittadini israeliani e cittadini israeliani arabica effetti Saliani brevis Liani arabi e l'altro problema delle della legge del ritorno
Volevo dire naturalmente io son ben lontano da dalle poter descrivere Israele quello che copre quello che non è cioè come una una nei centri di paradiso di società perfetta cosa che assolutamente non è ci sono
Gravissimi problemi ci sono
Diversità ci sono difficoltà né del resto io sono qui per fare ovviamente il difensore di ufficio di Israele e ne delinea il governo il le posizioni del del giornale che dico di querce parte sono state spesso sono spesso critiche nei confronti dell'establishment diciamo
E israeliano in particolar modo la destra israeliana sono più vicine all'ala sinistra israeliana come magari e noto in parte nell'ambiente ebraico italiano però credo che le cose vanno viste nell'ambito della loro situazione storica e della genesi storica hanno e anche qui l'intenzione ovviamente in pochi minuti di fare la storia di quello che della radice di questi problemi ma dico solo che dobbiamo considerarli allora
E evidente che la genesi storica può aiutarci a comprendere queste queste diversità queste differenze e queste discriminazioni che in parte vanno anche superate
Mi riferisco alla diversità di condizione non Israele nato sappiamo come è stato i librai collegato a una determinata azionismo che è stato evocato ricordato sapientemente da da Marco Pannella quindi non ha bisogno di di ripeterlo
E questa suddivisione in qualche modo maturata nel corso della storia di Israele ma ha comunque lasciato spazi e lascia spazi di pesanti di rappresentanza al mondo arabo quindi differenza e diversità insiste e dai indubbiamente superata
Ma questo non significa che il mondo arabo israeliano non abbia una sua identità non abbia una sua presidente una possibilità di partecipazione maggiore magari di quella che ha in altri ambiti del mondo arabo circostante dove non esiste democrazia non esiste fin effettiva partecipazione questo
Altra questione indubbiamente la legge del ritorno anche questa oggi può essere avvertita con un qualche cosa di come dire di particolare quindi di di antidemocratico diciamo credo che bisogna anche qui vedere quella che ne è stata la genesi storica cioè la la possibilità di che è stata data a I per lei a masse di ebrei perseguitati reduci da persecuzioni
In Europa e poi non solo in Europa vedersi caso appunto dei Paesi arabi di tornare e di trovare una loro una loro identità un luogo di di rifugio sicuro quindi e cioè ogni cosa credo che vada spiegata nel suo contesto storico dopodiché sedi provvedere i limiti di una certa situazione supero abilità di una certa situazione questo anche perché non credo proprio e quindi faccio non mente a quello che sapientemente di ciò diceva Marco Pannella non credo che l'Europa apposta in un certo qual modo dare sempre esclusivamente delle delle delle lezioni di di di democrazia e di come dire e di civiltà in tutti i sensi no perché effettivamente le violenze
Più atroci negli ultimi cento centocinquanta anni sono maturate
Qui e ancora oggi insomma questi problemi di discriminazioni di diversità
Di il questi rischi per la democrazia sono fatti accusati quotidiani sono fatti che al limite scusate i riferimenti alla stretta attualità italiana rischiamo anche noi insomma
Non credo che proprio di e noi italiani noi europei possiamo andare ad a dare lezioni esigere certo chiedere un determinato comportamento una svolta ma dare lezioni esigere proprio quando magari qui in Italia in questi giorni si sta ponendo mano manda come dire alla alla smobilitazione alla del del della della Costituzione insomma quanto meno si sta tentando una riforma della Costituzione che fa venire meno alcuni caratteri fondamentali dello Stato italiano della Repubblica per come è nata dopo la guerra quindi non so fino a che punto i rischi sono sono molto grossi anche altrove voglio dire no anche qui allora non so fino a che punto effettivamente l'argomento diverso rendo conto si possa sì ma quello che diceva Pannella mi sembra di nuovo il giusto dobbiamo effettivamente volare alto l'Europa deve in qualche modo sbilanciarsi rischiare se non vuole forse senza venir meno le sberle le proprie prospettive d'iniziativa
Politica deve in qualche modo accettare forse può accettare una sfida è chiaro che si tratta oggi ora come ora di un'utopia
Per concludere per sintetizzare evidente che questo non è nell'agenda politica di oggi e forse domani meno del del domani immediato ma dei sfide bisogna saperle cogliere e forse ne va in qualche modo della stessa
Sopravvivenza non legata ovviamente solo a questo per specifico aspetto di una qualche possibilità di di di iniziativa politica concreta da parte dell'Europa credibile e spendibile oggi mentre invece la difesa rigorosa delle dell'esistente di posizioni in qualche modo sempre di di appunto di di difesa può non non non sortire frutti adeguati e rivelarsi alla fin fine una una debolezza
Grazie a chiudere la signora
Ecco io devo dire temevo che sarebbe successo e vedo che è successo cioè che quelle parole che io ho detto
Pensando di esprimere una mia dal non voglio fare
Il Buttiglione del caso e avere il complesso di aver detto troppo però io quello che ho detto l'ho detto come la mia opinione e e e e sento che è stato un po'interpretato come un attacco Israele che è tutt'altra cosa da che io vorrei fare assolutamente perché io sono non ho bisogno di ripetere un grande ammiratore di Israele trovo trovo che quello che lei dice quasi come giustificazione invece non vuole essere difensore d'ufficio di Israele cioè l'esistenza di queste chiamiamo le diversità rispetto ad altri Stati sono più che giustificate sono necessarie sono se io fossi il leader di Israele farà esattamente la stessa cosa cioè e necessari sono necessarie queste diversità chiamiamole così dagli altri Paesi
E poi quando lei dice
L'Europa non può dare lezioni di civiltà agli atti beh questo è anche vero ma scusi non non non è quello il problema perché se noi parliamo di Israele nell'Unione Europea allora Israele deve fare dicevamo prima deve fare una domanda per entrare nell'Unione Europea
Allora se uno diceva Groucho Marx non vorrei mai entrare in un club perché mi accetta perché allora
Se uno entra in un club in un'associazione in una unione neri che deve riconoscere regole deve sottoporsi sottoporsi alle regole perché se no non farà domanda di adesione e quindi
Quindi su questo da chi ne è convinto vedo che
Marco adesso è assente
E non può godere di questo so che farebbe piacere ma ha convinto che non è vero che ha convinto tutti ma mi ha convinto quando rispetto ai miei dubbi rispetto a tra virgolette il mio pessimismo ha parlato di quindici venti venticinque anni perché in questa prospettiva allora anch'io sono d'accordo che una possibilità diritti sarebbero europea c'è ecco io pensavo che qui si parlasse di scadenze un pochettino più ravvicinata a venti venticinque anni certi diceva professore
Io parlavo come ostacolo il fatto di un'esistenza di uno stato di guerra l'enzima diceva insomma mi sembra di aver capito che lei ipotizzava che quando dovesse entrare ci sarebbe stata la pace già
Sarebbe stato risolto insomma qualche felice no perché sono una prospettiva diciamo esso fosse funzionale certo cioè che la sulla prospettiva dell'ingresso
Però la prostituta richiesto per essere funzionale non deve valere solo per Israele deve valere per la Palestina Transgiordania perché sono rare nella sua quindi quindi allora ipotizziamo fra venticinque anni un'entrata di Israele non di Israele ma d'Israele
Palestina
E giornali e allora
Io mi domando quanti sono in Europa fra venticinque anni quali saranno le forze politiche quali saranno quei cittadini che vorranno
Un tale allargamento qui adesso chiudiamo subito persino ritorniamo al problema dei confini d'Europa ricorse l'Europa si è allargata
Giordania e Palestina mentre Israele l'abbiamo detto tutti è uno Stato europeo quegli attestato la Turchia causato molto più europeo rispetto a quelli quindi si apre questo immenso problema dei dei dei confini dell'Europa concludo rispondendo alla domanda che ha provocato questa seconda secondo Girotti di risposte cioè le istituzioni europee
Quanto soffrono quanto patiscono quanto hanno difficoltà nell'accettare questi nuovi paesi mi sembra che tu avessi chiesto
Ora
A me sembra di poter dire per quanto riguarda i dieci Paesi che sono appena entrati problemi ce ne sono stati enormi ma erano problemi di quantità di di di di quantità di Paesi che entro il dio organizzazione di paesi che che rappresentano oggi un un terzo dell'Unione europea e quindi un grosso sforzo se dovesse quando se dovesse entrare la Turchia i problemi saranno quantitativi eccetto è stato detto tra Turchia sarebbe forse al momento in cui entrasse sarebbe già al Parigi più grande paese sarebbe oggi nomadi lo sarebbe lo sarebbe
Dato il tasso di natalità edili problemi di quantità e problemi politici l'entrata di Israele crea naturalmente non problemi di quantità essendo un paese piccolo ma solamente problemi politici grazie
Grazie molte allora ringrazio tutti gli ospiti che hanno partecipato a questo incontro di saluto e ringrazio ovviamente tutti quelli che hanno assistito
Adattata