Una delegazione del PRT ha incontrato Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace 2006: intervista a Sergio D'Elia

Oggi una delegazione del Partito Radicale ha incontrato il premio Nobel per l'economia ius in visita in Italia
Alla Camera dei deputati tra quello fra coloro che erano presenti all'incontro insieme a Sergio Rovasio a Bruno Mellano a Marco Perduca
C'è Sergio D'Elia ebbero membro di Commissione esteri della Camera che ho già ascoltato possesso use nell'ambito
Delle audizioni che
Sta avvenendo in Commissione sulla globalizzazione intanto come è andato questo incontro
Con il petrolio
Questo incontro davvero molto
Cordiale
Peraltro
Molto gradito anche dal professor Yunus
Il quale aveva incontrato ha tenuto a ricordarcelo avendo noi detto di essere
Membri del Partito Radicale transnazionale di Marco Pannella ed Emma Bonino
Ha voluto ricordare di avere incontrato a Calcutta Emma Bonino durante la sua missione istituzionale in in India
Beh Yunus è un personaggio straordinario
Cioè lui è riuscito con questa sua
Russo su sua esperimento sul microcredito eccetera creare condizioni insomma certo sperimentali ma comunque degli esempi importanti per la liberazione dalla fame
Dalla miseria di divisioni credo che ci abbia detto oggi cento milioni di persone hanno usufruito di questa
Sua banca
Per il microcredito
Pur in particolare tra questi benefici aree ci sono il solo i non garantiti ma proprio i non garantiti due volte indenni in quei Paesi soprattutto le donne ha investito molto acconsentito molto a che le donne potessero
Fare impresa
Nei Paesi dove la loro presenza
Non è forte in termini di protagonismo sociale economico
Eccetera
Abbiamo sottoposto alla premio Nobel
Due iniziative dopo che Sergio Rovasio illustrato un po'diciamo la storia la le iniziative o più iniqua generale del Partito Radicale
Transnazionale ma in particolare su due ci siamo soffermati d'iniziativa per una moratoria universale delle esecuzioni capitali era lui ci ha detto esplicitamente io sono contrario alla pena di morte parliamo
Di una
Di un uomo che vive in un Paese il Bangladesh perché in pratica la pena di morte nonna ritmi cinesi però
Quelle cinque dieci quindici esecuzioni ogni anno vengono effettuate nel suo nel suo Paese l'ho detto io sono contrario no alla pena di morte peraltro
Luisa deciso di impegnarsi in politica caso più unico che raro di un premio Noble che dici decide di fondare un partito politico e di partecipare alle prossime alle prossime elezioni e quindi
Davvero in bocca al lupo perché se quello che lui è riuscito a fare sul fronte di diciamo dell'economia sociale di esce a farlo anche sul fronte dei diritti umani
Della libertà della democrazia dello stato di diritto di cui
Il Bangladesh
A estremo
Bisogno parliamo di un Paese dove davvero le esecuzioni extragiudiziarie non soltanto quelle normali ma poi
Diciamo la violenza le forme di violazione di diritti umani da parte che siano dei militari oppure
Di gruppi che fanno della
Violenza la propria armadi di persuasione B la presenza di questa figura di questo personaggio
Nella vita politica di quel Paese può essere davvero di grande aiuto e una speranza non solo per il Bangladesh ma anche per l'intera per l'intera area
Io sono intervenuto l'anno diciamo l'altra questione l'altra iniziativa che abbiamo presentato e quella del Satyagraha mondiale
Del grande Satyagraha mondiale per la pace
Che di gli abbiamo illustrato
Molto seriamente Yunus a ritirato gli appelli testi ci ha dato il suo biglietto da visita ci siamo scambiati e gli indirizzi li leggera e io credo che ci risponderà nei prossimi giorni
Positivamente quindi un
Direi
Un ottimo
Incontro si può dire per dare un'idea del personaggio che non è un buonista nel senso che uno non di quelli che ha messo su
Una iniziativa che per la forse per la prima volta in quei territori prescinde dalle donazioni a pioggia e che invece ha investito proprio sul
Sulla esatto la responsabilizzazione sul fare impresa quindi sul sul valore
Della dell'attività del bene sfruttamento io peraltro intervenendo per un minuto in nella durante l'audizione
Oltre che a ringraziarlo per la sua presenza e complimentarmi come l'ha fatto molti nostri commi I colleghi per i successi di questa sua
Di questo suo esperimento
Ho posto una questione che non era venuta fuori né nella sua relazione nella dalle domande dei colleghi sono intervenuto tra gli ultimi
L'ho detto visto che siamo in sede di un'indagine conoscitiva sul fenomeno della globalizzazione che è un fenomeno che può porre dei problemi ma anche creare delle opportunità e comunque
Si tratta di un fenomeno che va che va governato di ho chiesto che importanza annette va lui nel governo della globalizzazione al fatto che si sviluppasse ero
Ovunque non solo la pace la giustizia sociale o l'economia sociale ma anche la libertà la democrazia diritti umani lo Stato lo stato di diritto che ho fatto riferimento anche
A questo per dire forse in questo vediamo una ragione della sua decisione di fondare un partito politico in Bangladesh di partecipare alle prossime elezioni essendo invariata Bangladesh un luogo dove
Libertà democrazia diritti umani stabilito
Sono deficit pauroso
L'UE in sede di replica
Ha detto una cosa molto Equino si tratta di dire sì o no alla globalizzazione la globalizzazione esiste è un fenomeno inarrestabile si tratta di decidere
Quali paletti porre quale la governance di questo fenomeno
E quindi non è escluso che un fenomeni che che si tratta di un fenomeno che può
Dare grandi opportunità bisogna stabilire delle regole e lui ha detto al
I dieci comandamenti vanno
Assolutamente elaborati su per garantire una governance della
Una buona governance della
Il fenomeno della globalizzazione quindi è molto
Non è uno globale per intenderci è molto attento alla complessità del
Del fenomeno ma soprattutto agli aspetti istituzionali politici di governo del fenomeno stesso giudichiamo su un'altra no
Altra vicenda l'Afghanistan da lì oggi arrivano belle notizie sulla liberazione di Daniele Mastrogiacomo c'è però anche un fondo politico di
Di questi giorni che innescato dalla
Dalla Libia dall'intervista di Piero Fassino che dicessi pozzi deve trattare anche con i talebani al tavolo della pace oggi Emma Bonino disposto che
Nel merito il come dire pensare di trattare con i talebani davvero
E qualcosa che tra l'altro fa danneggia anche il Governo Garzetti Karzai che ha sempre mostrato contrarietà a questo
Inoltre mette in difficoltà D'Alema in partenza valzer mai arrivato oltre oceano
è una missione che lo vedrà faccia a faccia con la Rice con una piattaforma lentamente diversa sull'Afghanistan ma poi dice la Bonino c'è anche un dato pratico che non esistono i talebani e si tratta di una serie di bande
Non non è che si tratta con una per tutte
Bertinotti invece ha detto che è un'ottima iniziativa quella di Di Pietro Fassino e ha detto che comunque non si può come dire sovrapporre il piano del giudizio morale suini misto gli avversari
A quello della diplomazia
Ma io credo che abbia ragione Emma Bonino la quale anche detto che questa iniziativa di di Fassino sa molto di cucina interna italiana
C'è una mossa che si fa nel momento in cui si è una fase delicatissima del negoziato della trattativa con noi i sequestratori non dico i talebani con i sequestratori di Daniele Mastrogiacomo
I quali hanno anche sequestrato non soltanto per avere in cambio quello che hanno ottenuto ma per avere anche un riconoscimento politico della loro esistenza del loro del loro ruolo
Quella intervista questo riconoscimento perché in fondo le ha dato in maniera patente
Sono d'accordo anche con Emma quando dice che
Allora e chi sono i talebani alloggi noi parliamo di talebani però sotto questa sigla che è un po'giornalistica un porre Ale perché fa riferimento ad una storia di quel Paese
Poi in realtà
Noi abbiamo una situazione alla quale ci sono tribù
E quindi capitribù ognuno acquisiti
Si alza dice io sono il Mullah OP Marollo sono il Mullah come si chiama questo vada da Dadullah e poi ci sono uno due tre portavoce per ogni Mullah
Insomma bisognerebbe prendere lo stadio Flaminio avente per convocare una Conferenza per dover
Fossero rappresentati i talebani nel modo in cui in cui si intende
Il rischio cioè proprio non solo l'aspetto pratico aspetto proprio metodologico di questa vicenda e che noi non abbiamo dei limiti
Torri che siano riconosciuti Trump tra di loro se riconosciuti anche all'esterno siano identificati
Non esiste un Governo provvisorio non esistono non esiste un partito che a cui fare riferimento abbiamo una realtà che tipicamente afgana tribale
Dove
Appunto sarà difficile poi individuare le persone da invitare e quand'anche tu dici se identificarne qualcuna
Ci sono sempre gli altri tali brani che non si sono stato non sono stati riconosciuti come interlocutore anzi sentiranno autorizzati a continuare la loro guerriglia
Perché non sono stati invitati altri
Mi sembra una proposta politicamente pericolosa perché si eleva a interlocutore politico chi non ha manifestato fino ad oggi
Volontà di a vere una un ruolo nel processo di pacificazione
E quindi è un riconoscimento direi gratuito nei confronti peraltro di una realtà fra frastagliata Lapo impraticabile secondo me dal punto di vista proprio
Ma io credo che ci
Cioè il vero problema è questa conferenza di pace allo la comunità internazionale ha fatto già delle conferenze sull'Afghanistan sono state anche le conferenze dei donatori
Ha stabilito degli impegni precisi per se stessa cioè per la Comunità Internazionale stessa
Bene si tratta di dare seguito a questo impegno la soluzione dei problemi dell'Afghanistan certo noi proponiamo alcune soluzioni come quella della legalizzazione in parte di o cultura e di oppiacei tratte
Che è quella lì macigno che pesa sulla realtà
Istituzionale sullo stato di diritto sulla sovranità stessa di quel Paese
Però
Voglio dire la comunità internazionale stabilito degli impegni che sono fino ad ora scarsamente come dire implementati rene reale realizzati io
Invece anche qui la conferenza di pace
Anche quei siamo ad una mossa di richiesta dal
Dal Governo diciamo dalla maggioranza da una parte la maggioranza più uno aveva
Senza un sapore anche qui di cucina interna e non di
Una qua in qualcosa che nell'orizzonte delle cose fattibili e su cui sta lavorando la comunità internazionale