La "morale" dei giornalisti: deontologia dei media e qualità del prodotto editoriale

Comunque siamo un quadro di famiglia
Quindi questa
Me tocca da fare da da modella dove
Due due cose mi consentirete di dirlo vinti dirle ieri mattina
Ho ricevuto al nella nuova sede dell'Ordine un signore che è presidente di un gruppo di cittadini truffati
Nella vicenda beh libri Bipop Carire nella fondava una storiella che il diciannove ottobre dello scorso anno questa associazione di truffati ha indetto una conferenza stampa a Montecitorio Cornet i rappresentanti di tutti i partiti quindi venti parlamentare i miei colleghi c'erano tutti
All'indomani tra i grandi giornali i tre più grandi
Corriere della Sera la Stampa Repubblica non hanno scritto una regia
E non ha detto sa non hanno scritto una riga ma io io non sono sorpreso perché chi ha acquistato Bipop Carire è la Banca di Roma oggi Capitalia e Geronzi mi pare che si agire dalle dalle parti e così via Solferino o da Piazzetta Cuccia conti qualcosa e poi credo che le banche abbiano la FIAT in mano siano i veri padroni della FIAT e quindi dalla stampa non credo che Debenedetti per le sue diciamo in barese non non non abbia bisogno delle banche per mi scusi ma lei ha ragione perché un certo Geronzi ha chiamato tutti i giornali perché non non Bruno pubblicasse lo nulla
Questo è un fatto che io racconto con condomini come mi è stato raccontato sono nel tema di questo convegno e cioè la libertà dei giornalisti il rapporto al quadro azionario dei loro giornali io ai miei allievi di storia dico sempre per capire i giornali voi cercate di capire il quadro azionario dei giornali e capirete molte cose e signori miei allora
Diciamo che questo il fatto che ho ho che ho raccontato pone un grande problema il il problema della libertà del della dell'autonomia e così giornalisti le regole deontologiche sulle cui noi siamo l'unico Paese al mondo anomalo abbiamo un terzo articolo Codella criptico dalla Costituzione che dice che per diventare professionisti parlo di Bovio che avvocato pone diffidente avvocato fanno un esame di Stato tutti i professionisti fanno un Esame di Stato IPAB il richiamo che la Costituzione vuole questo passaggio tutte le nostre leggi giornalisti avvocati e come ci ha visti dentro hanno le regole deontologiche non si capirebbe una prova una prova una professione senza senza regole deontologiche poi qualcuno dice che soltanto due professioni sono nella Costituzione che avvocati identici
Cioè la difesa la salute io mi sono permesso efficaci vedo che ve ne diamo atto da qualche tempo vado in giro per le università dove dove dove mi invitano
Camerino Urbino Macerata non solo e continua a dire ma guardate che ci siamo anche noi perché l'articolo ventuno secondo comma la stampa e li parente non è soggetta a censure autorizzazione la stampa e fatta dai giornalisti non lo dico io è in una sentenza della Corte costituzionale pende che cosa voglio dire che va inventato se c'è un'anomalia giuridica unica al mondo poi ci sono le altre anomalie del nostro quadro diciamo i il Parlamento padrone di tre televisioni e quando parlo di Parlamento parlo dalla maggioranza che neanche le che nel Parlamento e poi tutta la carta stampata in mano lor signori
Io credo che alla gente ai cittadini restino come baluardo i giornalisti degli onesti vanno rafforzate l'hanno obbligato a studiare per esempio va be'si coglie l'eco della Costituzione quindi con un quadro giuridico e con una preparazione forte forte forte perché la preparazione è forte lente rilievi presenterà un si fanno se non si affrontano questi passaggi io so benissimo di essere un utopista otto ottico tutto solo so che sto parlando di cose che che proprio per non non accadranno mai
So che questo che D'Amico Moreschi mi guarda capo vestita di chiaro ordine e ti troppo figuriamoci se andiamo a mettere i rischi dei giornalisti in Costituzione ma bisogna riflettere risolto questo problema bisogna riflettere cioè come rafforzare i mediatori invivibili intellettuale fra i fatti e la pubblica otturato opinione oggi queste povere ore mediatori sono in mano ai vari Geronzi e dico quando quanto il mese di giugno del due mila e tre undici signore si sono riuniti a a due passi dai di distanza dalla vecchia sede dell'ordine hanno deciso il destino del Corriere la sera di cosa si era presa molto a cuore come come milanese d'adozione mi sta molto a cuore il mio giornale al quale sono abbonato affinché il piccolo ricevo ogni ogni battitore fermezza dello leggo alle sei e mezza pende dico critico ricorda la sera undici undici Signori si si sono riuniti
E chi sono insomma banchieri gente che si occupa di di cemento autorizzo di che cosa più decidono il destino del più grande giornale italiano e signore PPI se bisogna riflettere su questo Statuto Godego dei giornalisti o sui giornalisti dentro la Costituzione in maniera esplicita ormai molta acqua è passata dalle dalle referendum di Pannella credo che tutti abbiamo capito che la la che la forza l'unica forza che noi oggi abbiamo e la deontologia fissata per legge
Perché le posso darmi possono arrivare degli ordini in contrasto con la mia deontologia io se se se dicono non posso essere licenziato senza quella legge se se non ci fosse quella quella legge con la deontologia norma se io non dovessi obbedire perché Codice civile come di come dipendente nipponico di ubbidire due mila centoquattro punto duecentocinque avvocato potresti io io vengo licenziato non ci sono santi
Vengo oggi no oggi il vero le possibili se volendo questo quadro giuridico c'era il territorio a patto che si abbia la forza di tenere come dice Ciampi latte alla spina dorsale dell'imputato se uno vuole tenerla però io io io non posso chiedere ai miei colleghi di essere eroi perché una parte e ha bisogno di eroi come una è una vecchia frase se ripeterò è una è una parola è una patria sfortunata
L'ente il il problema che gira sui giornalisti sul quadro azionario de il Giornale quando parlo di giornale parlo più di tutti il giornale su carta stampata televisione radio web cosa fare per il per rendere concretamente automobili libere e era responsabili i limiti i giornalisti direttori firmano hanno firmato questo contratto di lavoro che è nato con regole deontologiche dentro dal primo contratto dell'undici è un contratto di professionisti dall'undici però può evincere diciamo che vengono meno qui si parla dei gruppi sul sui giornali dei settimanali che stanno perdendo quote di quote di mercato che non sono più credibile e noi andiamo ripetendo da anni credo vero avvocato Bovio che quando il giornale dicono fanno leggere articoli che sono messaggi pubblicitari chiaro che poi la gente se ne accorge si allontana questo è un problema di grande attualità la qualità del giornale qui si parla di qualità e che e che Pollino diamo Sica a il giornale che si sono trasformate parlo dei periodici imperi autentici cataloghi questo è un altro grosso problema che su questo tavolo che sul tavolo dei giornalisti che all'attenzione del Consiglio dell'Ordine e attenzione ecco dei colleghi che lavorano nei giornali
I gli editori hanno fatto un bel convegno a Milano trionfalistico
Sui periodici poi è uscito un comunicato di dedico dei colleghi di autonomia e esso e solo di solidarietà cioè la componente colpi sinistra dispotico del sindacato che ha detto una cosa giusta i periodici vanno a picco
Dopo dopo due giorni a ricette Rusconi licenzia chiude quattro giornali richiede trentatré persone o ha annunciato l'intenzione di poter licenziare del solista
Pensa di chiudere altri giornali ecco di licenziare montatori pure cioè la situazione il quadro che abbiamo di fronte un quadro difficilissimo parlando dei dei periodici ma parlo anche dei quotidiani un quadro difficile molto difficile alcol e dalle dalle colleghe la sera mi avevano oggi che trentatré e cinquanta colleghi manterrebbero il in pensione già e già qualcuno è già arrivato mi hanno detto mi hanno anche fatto il nome
E idrico dico e cognome sono entrate come nel nostro Monte c'è gente che si occupa di mattone e sono ruvidi con i rapporti che li vogliono essere soltanto di vite non sto parlando così Caltagirone ma sto girando attorno a a il Giornale che sono del suo gruppo queste sono sono i problemi che abbiamo abbiamo davanti il problema della libertà di come inventarci degli strumenti per dare forza ai giornalisti che vogliono essere autonomi liberi nel raccontare infatti perché i giornalisti per legge e per convinzione io glielo dico sono cercatore di verità
Chiuso via de Tudor do la parola all'avvocato credo
Proprio parli parli parli corretto per il primo bene volentieri
Tengo il testimone e cerco di racconta qualche cosa di quelle che sono state le mie sensazioni del sul libro di Bertrand di Chiara Di Martino di Salvatore Sica
Un libro che introduce un concetto nuovo un concetto veramente valido significativo un concetto di ma da non memento Aude presente di dannunziana memoria ma di va in italiano ribaltato sistemi di affidabilità di accertamento dell'affidabilità dei media
E elenca ed individua tutta una serie di strumenti attraverso i quali tutta una serie di mezzi
Raccolti dall'esperienza di Bertrand che studiati su chiave mondiale di quelli che sono le possibilità di verificare se un media è un media si io è un media diciamo con un tavolone morale diciamo con un'ottica più pratica sia un media che rende un buon un servizio al proprio letto
Permettetemi di scivolare un attimo sulla mia prima professione avvocato
C'è una battuta americana molto gli americani sono fortemente polemici nei confronti degli avvocati c'è una battuta americana che dice come si vede se un avvocato mente
La risposta eh perché muove le labbra e quindi l'avvocato eh tacciato d'essere un mentitore istituzionale e di racconta assente
Delle no a voler bene
Io ho cercato in tanti incontri in tanti dibattiti sull'Avvocatura di ribaltare il discorso e dire guardate che noi avvocati abbiamo un debito di verità non un debito morale non un debitore etico un debito utilitaristico
Se andiamo a raccontare al giudice una favola sentiamo raccontare al giudice delle Bugie sandwich Amour testimone fasullo
E il giudice se ne accorge la nostra tesi crolla nel modo più assoluto e allora è nell'interesse del nostro cliente raccontare la verità e convincerlo che anche se si aspetta che con abilità retoriche incredibili
Noi ribaltiamo la verità si stia il più aderente possibile alla detta stessa
E allora la domanda che si pone di fronte alla forse l'avvocato un media all'altro media l'invidia per eccellenza al Media che è l'informazione al Milia che la stampa l'invidia di oggi che la rete e le nuove tecnologie elettroniche
Ebbene se non sia possibile se non sia doveroso domandarsi di una moralità di una etica di una deontologia giornalistica proprio in chiave utilitaristica
Quando un giornale è morale quando un giornalista e corpetto quando rende un buon servizio informativo al PCI suo cliente al suo desti al destinatario del prodotto a colui del quale al servizio cioè al suo lettore
E qui forse dobbiamo un attimo a fare un momento di autocritica opporci delle domande di autocritica il sistema deontologico dei giornalisti forse non è un po'troppo autoreferenziale ed un po'troppo interno
Non siamo portati a dimenticare di chiedere al lettore quali sono le sue aspettative e i suoi bisogni di informazione qual è il suo giudizio sul giornale
Io tra le carte che io ho visto citate in fondo al volume approvato la carta di Repubblica cito il giornale visto non vuole essere polemica è un dato di fatto
Nella carta di Repubblica è prevista la nomina di un particolare personaggio il garante del lettore al fine di controllare gli ingressi delle toghe fra le parti si stabilisce di creare la figura di un garante del lettore
Ai quali si estendeva tutela sindacale eccetera la carica non ecco variabile in ogni caso il Garante dovrà essere un giornalista il Garante dura in carica un anno più un mese per il passaggio delle consegne
Eccetera eccetera il garante in sostanza vincente le segnalazioni dei lettori e no no applica delle sanzioni ma controlla il prodotto dai bollino blu di qualità che consentirebbe a Repubblica di dire io sono un giornale che ha fornito un buon prodotto io sono un amante del prodotto mozzarella è nata a causa del pugno anche per l'amico sita diede da una terra in cui la mozzarella è stupenda tanto amore bufale a tavola così poco le amo come consumatore
Di notizie e da allora il marchio di qualità questo prodotto giornalistico questo prodotto di informazione contiene poche bufale doveva essere dato da un garante dei lettori stessi
Che cosa è accaduto non lo so ho chiesto ufficialmente a Repubblica il Garante dura un anno la carta di Repubblica del novanta e mi hanno risposto abbiamo dominato prima Ottone e quindi novanta novantuno qualcosa novantuno novantadue e poi non abbiamo più nominato nessuno
E quindi il garante di fatto non esiste più il bollino blu la il bollino di qualità il controllo di qualità non esiste non è un discorso ripeto polemico è una narrazione
Storica di un dato che dimostra come dal punto di vista della tutela della qualità informativa anche chi aveva voluto andare avanti e tentare un passo ha dovuto evidentemente fate quel passo indietro e rinunciare alla tutela della qualità dell'informazione
Allora io mi domando effettivamente non siamo un po'poco aperti alla voce del pubblico una funzione che potrebbe autorevolmente svolge nell'ordine è quella di coinvolgere maggiormente il pubblico perché segnali contesti chieda chiarimenti e intervenga per verificare la qualità del prodotto che gli andiamo fornendo io non penso a mezzi autoritativi io non penso a mezzi a strumenti nei quali di autorità di forza si dice to giornale X tutte è stata y sei stata una cattiva testata perché è fornito una cattiva informazione però attraverso tutti questi strumenti di massa
Di verifica dell'attendibilità dell'informazione una sfida molto simpatica nei confronti delle testate giornalistiche e di informazione sia stampate sia su altre Vieri su altri canali potrebbe essere quella di sottoporsi a dei controlli non un garante interno un istituto esterno di certificazione che che cosa fa raccoglie le proteste dei lettori verifica dice Bobbio che non è neanche interessato a quello che ai tu scritto perché non hai parlato di Bobbio però è rimasto un po'perplesso su questo tuo articolo
Portami cortesemente questo articolo e le fonti verifichiamo l'amico Abruzzo docente illustre presidente dell'Ordine altri giornalisti qualcuno dei magistrati qualcuno da altra estrazione che fa e ripercorre il cammino informativo e dicesse quel prodotto è stato qualitativamente buono non contiene delle bufale
Non per castigare qualcuno non per applicare delle sanzioni ma per dire che se dopo cinquanta controlli il barbiere della sera tanto per fare due nomi non si è preso neanche una censura un nepalese quarantacinque avrà diritto
Può fregiarsi di un bollino blu
Forse dovremmo avere questo coraggio certo è un coraggio che l'attuale situazione imprenditoriale dell'editoria non sa consente ad alcuno noi dobbiamo tener presente le commistioni l'informazione è una funzione sociale di tutela della democrazia ma è anche un'impresa è un prodotto dei giornalisti vivono se il prodotto viene venduto talora con dei gadget
L'informazione informazione e cultura ma è anche l'intrattenimento e c'è quindi questo costante inseguimento non solo ad andare a prendere gli stessi argomenti escono testate che si chiamano il Grande Fratello
Del Grande Fratello si parla su dei quotidiani autorevolissimi un inseguimento a tutto ciò che fa spettacolo e alla spettacolarizzazione della notizia stessa con un piccolo paradosso che forse l'ultimo giornalismo di desta dai riconosciuto a Striscia la notizia che ogni tanto qualche inchiesta perché verifica sul campo la fa facendo uno spettacolo di intrattenimento allora obiettivamente in questo momento è estremamente difficile in questo momento di grandi confusioni estremamente difficile sperare che ci siano dei sovvertimento di che portino ad un controllo di qualità della prodotto giornalistico
è però una strada che deve essere perseguita con una apertura alle realtà dei nostri lettori alla realtà sociale
L'etica del giornalismo la morale del giornalista deve aprirsi esserlo non solo frutto dei buoni costumi interni ma di una costante verifica con il nostro pubblico
è lui che cita il bollino blu della qualità del prodotto anche se un pubblico un pochettino togato lo troviamo noi vendendo gli l'ultima storia dell'ultima moglie di Al Bano gliela vendiamo
Per i mezzi radiotelevisivi e gliele vendiamo con la carta stampata è un pubblico un po'casato dalla spettacolarizzazione dell'informazione
Ed è un pubblico al quale deve essere riconosciuto a un ulteriore del merito si diceva del giornale preghiera Borgobello
Coi dieta secondo la definizione che individua nella lettura del giornale la preghiera del mattutina dell'uomo moderno
Però che cosa si piega si spiega il proprio di ognuno prega secondo la propria fede all'ora e sempre più vero in questa politica e diventata fortissimamente tipo che noi andiamo a cercare quell'e preghiere e quindi quei giornali
Che più si attagliano alle nostre aspettative
Leggiamo ciò che vogliamo leggere
Cerchiamo le notizie che ci fa piacere ricevere
Ecco quindi come oggi il momento sia particolarmente drammatico è particolarmente difficile in esso li cercarla morale la deontologia la correttezza la completezza dell'informazione
Tuttavia aprendoci a tutte le segnalazioni di come suol dirsi con un'espressione molto fatta ma che ha una sua incisività della società civile della collettività facendo alla deontologia non solo nata dalle in perno dall'esperienza di chi coltiva al mestiere giornalistico ma anche dei fruitori del giorno del giornale con tutte le limitazioni che ha non vogliono un po'di preghiera e un po'di bordello vogliono un po'di informazione e un po'di deciso mi pare così si chiami l'ultima signora
Che ha tanto invaso i media televisivi e d'altro genere
Raffrontando il sì e sottoponendo ci alla giudizio delle toghe e al suo bollino di qualità potremmo fare un giornalismo più morale un giornalismo più valido venderemo meno bufale ottime al ristorante non altrettanto buone sulla carta stampata grazie
Qui c'è un altro avvocato che segue il nostro mondo con grande attenzione come voi ed è l'avvocato Boneschi
Gol collocazione conterrebbe infatti all'entrata perché sono i nostri palatine che ci difendono sia in sede diciamo penale che in sede lavoristica dei grazie per quello che fa perché per come ha fatte bene
Do la parola quindi all'avvocato Bonetti che ci parlerà di questo libro dei
Gli aveva grazie spero che riusciate anzi spero di riuscire a farmi sentire capire purtroppo questo
Abbassamento di voce
Che mi rende difficile
Esprimermi
Il piatto è molto ricco credo che l'abbia dichiara Pietro ci sono già stati rovesciati su questa Pulzella proprio una serie di argomenti così uno dei quali potrebbe
A presentare un argomento di dibattito dall'Ordine della lista come dice Sica nell'ipo la Lombardia è un'isola felice perché si è se l'ordine dei giornalisti fosse Franco Abruzzo e l'ordine dei giornalisti della Lombardia saremmo credo tutti d'accordo sull'ordine e non avremmo molto da dire sulla deontologia
In questo senso purtroppo l'ordine dei giornalisti è un'isola felice una situazione disastrosa
L'editore puro che non esiste o non esiste più anche di questo si parla nel libro
L'editore quanto meno quello italiano è un editore che accanto ad altre cose fa anche l'Egitto l'ultima
Il faccenda della proprietà del Corriere ormai spezzettata tra undici dodici quindi quindici persone ognuna delle quali rappresenta un'impresa non editoriale
E il quadro del editoria italiana la crisi dell'editoria dalla quale potremmo discutere a lungo preferito di appunto drogata dai gadget di ogni tipo e via dicendo
Quello che però io vorrei su cui vorrei soffermarmi è poco l'impostazione del libro
Quella che Sica chiama quello che esca chiamo luce che collega
Indi le tre parti del libro saggio dissi che il saggio del dottoressa Di Martino e il testo di detto anche a un testo
Molto facile da leggere e io vi invito veramente a leggerlo perché e molto interessante
Ma anche complesso da capire
Perché quello che
La novità anzi le novità
Del assaggiato diversità dei due sexy che lo che lo accompagnano
è un capovolgimento dell'impostazione tradizionale
Intanto non è vero che si parli di deontologia del giornalista
Si parla di deontologia dei medici
E a me pare molto da
Beltrame affinché la Di Martino chiedono che nasca una deontologia dei media che oggi non esiste
Una deontologia cioè il
Le regole di comportamento
Non legislative non legiferi sette
Che coinvolgono e professionisti dell'informazione quindi giornalista il reddito
Gli stampatori su questo apprendiamo almeno io apprendo io non lo sapevo
Assaggiate la Di Martino che esiste già
Criterio di certificazione di qualità
Per gli stampatori
E via dicendo
Mi ha molto colpito il modo in cui Beltrán chiude il suo libro
Voglio leggere in queste poche righe
Parlando appunto di questa deontologia dei media
Non è la fantasia di alcuni intellettuali
I sostenitori della deontologia dei media e dei maschi hanno poco in comune con i teologi eruditi del Medioevo che discutessimo più dolcemente temi di cui i vescovi preti e fedeli non sapevano nulla di cui si preoccupavano ancora meno
E la deontologia dei media non è neanche una strategia di un pubblicitario
è soltanto un modo democratico efficiente e di no per migliorare i media agisce nel mi
Ragione di più sviluppa rimasta senza ulteriori ritardi
Come ogni nuova impresa richiede energie spirito innovativo devozione senso di organizzazione e volontà di consultarsi
Più Walter investimenti
Di deontologia dei media che deve essere e che deve fare strada
Partiamo da zero non partiamo da una deontologia dei giornalisti che non funzionerà dall'ordine che funziona in Lombardia ma non funziona nel resto d'Italia eccetera partiamo da zero
E per far decollare la deontologia dei media bisogna avere idee chiare passione e anche i soldi perché per esempio
Il garante di Repubblica o meglio il garante di cui parlava proprio se ne parla ampiamente nel libro
Del tram se non ricordo male parla di immediato ore
Chi garante dei lettori come mediatore tra utenti
Che il prodotto informativo e
E distorto quindi una persona terza una persona un'istituzione un'autorità terza che deve mediare tra esigenze dell'elettore risente dell'esito
è chiaro che tutto questo costa ma potrebbe essere un investimento estremamente utile
Perché se davvero il discorso sulla qualità del prodotto informativo
è un discorso che ci interessa ci interessa a noi come letto telegiornali avere un giornale di qualità è un problema importante ecco che allora se quel giornale è di qualità e ha il bollino blu io lo compro più volentieri rispetto a un altro che non c'era
E questo è un è stata è chiaro che parliamo di
Terreni assolutamente vergini quantomeno in Italia però mi pare estremamente stimolante
Questo è un aspetto
Ma poi c'è blocco l'impostazione di base che è diverso da quello di cui abbiamo parlato e discusso in questi anni e cioè la certificazione di qualità
Che queste o che questo libro in bocca
è proposta come possibile soluzione
Dei problemi qui ho accennato
Del problema di avere un buon prodotto informativo sulla base di due due presupposti che il giornale e di quel giornale come informazione quindi può essere la stampa lo può essere la televisione
Questi tre interventi
L'informazione è il prodotto di un'impresa né più né mettendo di qualunque altro prodotto dalle automobili alle bottiglie di vino
Alle lavatrici e agli elettrodomestici
Soltanto che senza una buona informazione
Il sistema democratico non funziona
Perché i contenuti dell'informazione concorrono in modo determinante a formare l'opinione
Questa è l'impostazione del titolo
Quindi informazione come prodotto di un'impresa informativa
E qui ci stacchiamo un momentino dalla visione per cui la libertà di espressione
Domina tutto la libertà di espressione è il contenuto informazione il contenuto ma poi c'è il contenente impresa editoriale il giornale il telegiornale
Che contiene informazioni
Sono due cose diverse e i tre saggi partono proprio da questo presupposto
Rispetto a tutti gli altri prodotti c'è questo dato essenziale
Che il prodotto informazione un'importanza vitale in una democrazia e avere una buona informazione significa anche aveva una buona democrazia
I percorsi che i tre autori seguono sono diversi ma forzano a questo risulta
E qui potremmo parlare veramente molto a lungo di tanti aspetti
Ma
Per parlare di cose che mi riguardano più da vicino vorrei sottolineare
Alcune note del saggio di circa il quale dice che le regole legislative sul
Sull'informazione
Mostrano di non funzionari e probabilmente non possono funzionare perché la legge Popov soltanto regole generali hanno regole particolari
La disciplina giurisprudenziale fondamentali
Significa richiama la famosa legge sul decalogo dei giornali la famosa sentenza della Corte di Cassazione sul mercato dei giornalisti
La disciplina giurisprudenziale essenziale nel dare al pellicole alla alla stampa ai giornalisti però anche lì
Ha dei limiti
Ha dei limiti perché la giurisprudenza poi oscilla cambia a volte va in una direzione a volte va in una
E quindi
Ci vogliono altre regole
Diverse dalle leggi e dalle sentenze che sono comunque fondamentali ci vogliono regole
Deontologica
Ma che sia fa deontologia che coinvolge tutti
Io aspetto dell'informazione dai lavoratori dell'informazione professionisti
Agli altri
Ci sono alcuni aspetti Boy che mi hanno sinceramente sorpreso per esempio nel saggio del dottoressa Di Martino
Si rileva che l'Italia è al posto numero cinquantatré ultima in Europa
Sul centosessantasei in azioni nella classifica del novembre due mila tre quindi molto recente sulla libertà di stampa stilata da Reporters sans frontières essere ultima Europa
Più o meno a un terzo della graduatoria mondiale mi sembra il contrario del bollino blu greche abbiamo un bollino nero
Le carte deontologiche ostenta sempre la dottoressa Di Martino
In modo propositivo quindi con con molto ottimismo
S'adottate da molte redazioni di giornali
Sembrerebbero indicare un mutamento di rotta perché se le si legge sono molto bello e sembrerebbero un punto di partenza per un miglioramento qualitativo dei giornali
Soltanto che ed è altro punto dove in massa famosi potrebbero funzionare
Gli utenti non riconoscono così come non conoscono altri strumenti che hanno a disposizione
Il garante dei lettori di Repubblica è morto perché nessuno lottizzata
E qui ci vuole uno sforzo anche da parte dei giornalisti
Queste carte deontologiche contenente nascosta perché che è difficile trovarne materialmente
Io ho fatto qualche anno fa pubblicando un libro sulla deontologia dei giochi ed è stato il lavoro più difficile mettere insieme le carte deontologici dei giornalisti
Perché ci sono ma sono
Nei cassetti se venissero diffuse e si letture venisse invitato ad utilizzarle ecco che potrebbe cominciare
Questa scalata dal basso verso l'alto quindi dall'utente al
Al produttore
Che potrebbe rappresentare la nuova deontologia dei media
E questo deontologia dei media è proprio un sistema di responsabilità sociale
Che può essere il valido strumento di equilibrio in in nella situazione descritta
E alla fine vado rapidamente sbagliato allorquando
Debordato dai tempi
Ci sono le soluzioni possibili ce Pays su questi strumenti
Uno sono le carte deontologico
Piccola notazione
Che fa che fa Sica e che personalmente condivido le molte carte
Non hanno significato un aumento della deontologia
Quindi attenzione anche agli strumenti
Ma non lo hanno significato probabilmente perché non vengono utilizzate perché non si conosca va dritto fino
E si pone un problema enorme
Quello della separazione tra proprietà dell'impresa e gestione delle testate giornalistiche
Noi ci facciamo gli avvocati sappiamo che è un problema enorme e i giornalisti lo sanno meglio di noi
Però ci
Qualche passo si è fatto in questa direzione del
L'articolo sei del contratto collettivo che dare al direttore tutti i poteri è una forte garanzia
Ma non è sufficiente perché poi il direttore legato all'editore da accordi
Che lo condizionano e lo vincolano a determinate nelle un determinato comportamento a fare un giornale di un certo tipo e qui è difficile stabilire fino a dove può arrivare
Il potere della proprietà il potere di ingerenza della proprietà e dove arriva l'autonomia dei giornalisti però è un argomento su qui vale la pena di riflettere e di discutere perché è un po'fondamentale per avere una buona informazione un'informazione di qualità poi c'è quella della qualificazione professionale del giornalista
Cui segnata anche Abruzzo
E lì certamente questo status del giornalista va molto rafforzata
Ma non in un'accezione corporativa bensì in un'accezione di forte preparazione professionale che deve portare a un giornalista sempre più di qualità
Le assicurazioni obbligatorie per l'impresa
Bovio segna un contatto tempo fa che bene ma
è un argomento che può è caduto
Si dice non ci può essere la situazione obbligatorio per le imprese giornalistiche rispetto ai ai danni che il giornale può o provocare diciamo pure ai danni da diffamazione anche se non sono solo quelli oggi con la legge sulla privacy e altre altre leggi i danni che si possono fare insomma di più
Perché costano troppo
E allora c'è un problema
Che può lessicale è meglio avere che le imprese editoriali solide
Che quindi possono permettersi di pagare un'assicurazione costoso oppure vogliamo avere delle imprese editoriali fragili che non rispondere hanno dei loro danni e i danni che provocano e avere una licenza di uccidere tra virgolette ovviamente
Attraverso la carta stampata attraverso formazione
Altro grosso problema e qui potremmo aprire un capitolo spese sui progetti di riforma del del della legge sulla diffamazione che di risparmio perché ci porterebbero troppo lontana accanto questi sono invece anche delle note positive per esempio il nuovo Codice deontologico della legge sulla privacy
è molto interessante sia per il modo di formazione infine integrazione tra legislature e categorie professionali
E gli ordini professionali
Sia perché pone un problema di essenzialità dell'informazione che è un modo nuovo
Di vedere alcuni aspetti dell'informazione
Sì perché la disciplina della categoria che la categoria si dà diventa legge
E quindi può intervenire la magistratura per farla rispettare che sono aspetti assolutamente nuovi cui ch'io sappia ci si si utilizzano poco ma che potrebbero anche questi parte di questa che io chiamo scalata dal basso verso l'alto per la creazione
Di una nuova deontologica dei dei media
Ultime due osservazioni poi smetto davvero
L'osservazione del di Bertrand
Che mi ha molto colpito perché non ci avevo mai pensato
Non esiste un'associazione dei consumatori di informazione
Abbiamo associazione di consumatori che si occupano di tutto nessuno che si occupa di informazione
E anche questo potrebbe essere un modo per partire il garante dei lettori e andare avanti
E altra che fanno sì che la Di Martino che Beckham
è quella che la Di Martino chiama spaziale del silenzio cantiamo all'omissione
Io personalmente sull'omissione avevo ragionato a lungo ma non ero mai arrivata a capire
Come si potesse aggredire questo problema
Vetrella Di Martino lo descrivono molto bene
Il tecnico non c'ero proprio arrivata
La scelta della dell'agenda
Informativa
è fatta dalla stante il fatto al dal
Da chi fa informazione
La scelta degli argomenti di cui dobbiamo discutere ogni giorno la fanno i giornali opponendo ci le quelle perché di notizia ci sono tutta un'altra serie di notizie che non ci vengono dati
Che che cadono nel dimenticatoio che vanno in questa spirale del silenzio omissione
Che importante sono le opinioni delle minoranze sono i fatti di popoli sconosciuti
Di qui ogni tanto emerge qualche cosa succede il fatto clamoroso ma giorno quello che succede giorno per giorno non lo è stata
Se le perché l'informazione fosse più corretta si tratta proprio di completezza dell'informazione e chi fosse il pubblico Attali e poi le sue conclusioni a decidere quali sono gli argomenti veramente importa probabilmente molti fatti
Che gli occhi considero quasi gossip della politica italiana cadrebbero in ultima pagina e non terrebbero più le prime tre pagine dei nostri giornali
Mi fermo qua
Con concreto concludo dicendo che secondo me il discorso sulla certificazione di qualità dei giornali del prodotto formazione è un discorso estremamente importante che va approfondito e che non è non può essere considerato un una boutade
Quasi folcloristica il bollino blu certificati di qualità prodotto informazione è un punto essenziale della vita democratica di un Paese
Fondo vuole lanciare una provocazione
Pochi giorni fa ho letto
Il discorso di Mussolini ai direttore colpito era il ventinove il duce con poca a palazzo Venezia di settanta direttore dei settanta quotidiani di allora e di cercare cari camerati voi siete liberi settimo umani liberi
Nell'ambito del regime fascista
Non siete come nei paesi cosiddetti democratici dove credito degli industriali comandano e dando la linea ai giornalisti qui c'è un c'è un regime e nell'ambito di Cordelli regime fascista voi siete liberi prodigo di scrivere quello che volete il punto oggi dove che indichi i miei colleghi che oggi lavora non so a Repubblica al giornale Corriere altrove temo che siamo su quel discorso ricco ogni corpo nazionale e libero nell'ambito della linea politica che l'editore fissa con il direttore così i giornalisti credo che lavorano repubblicano mandato di sparare sul Cavaliere
E sui suoi film del CIO presidenti delle giunte regionali i giornali come il Cavaliere sparano sugli altri e via dei e via discorrendo perciò c'è questo rischio di formare di dar vita al giornale isole ognuno con la sua linea con la con la libertà dei dei giornalisti
Diciamo dentro Landini ha editoriale con del singolo insomma
Postiglione ottuse il caporedattore centrale del Corriere della Sera sei uno che viene da una scuola di giornalismo peccato che non litigi comunque virtù il tuo direttore di allora era era direttore quindi di usare un grande un grande giornalista mio mio collega a il giorno
è
Hai fatto cronaca negli anni ruggenti di Tangentopoli una squadra formidabile detto del collega la sera dico ci avete raccontato tutto col Fusari in una in una in una posizione di comando estremo biglietti passa tutto sotto allora che cosa che cosa c'è l'accordo
Guarda c'ero stato domani interessantissime ci arriviamo subito
Perché è la domanda cioè quella della libertà tra i giornali all'interno dei giornali che cosa scrive con quale contro e quindi ci arriviamo subito
Una brevissima premessa
Per partire dal lavoro di Beltrandi Martino estetica
Che io ho trovato estremamente interessante
Per lo stesso motivo di cui parlava Corso Bovio
Per l'introduzione di questo concetto del affidabilità che a me piace tradurre anche come credibilità
E perché cosa che ho trovato straordinariamente importante
Rompe uno schema che nato forse con l'inizio del giornalismo scritto lo schema è quello che da una parte ci sarete era Castro presunta casta regionalisti per cui nulla va cambiato perché il giornalista spesso chi decide quali sono le regole
E dall'altra concezione opposta che in quella civile essere una regola che dall'esterno dall'alto invece decide che cosa un giornalista tu devi scrivere qual è il sistema di controllo in questo schema che vecchio antico che nasce con i giornalisti sì loro si inseriscono una prateria perché fra questi due opposti c'è una prateria e dicono Signori ma fra una regola imposta e un'autoregolamentazione spesso arriva o non arriva andiamo a vedere che cosa in concreto si può fare e quali regole comuni e condivise Sydney giornalisti possiamo trovare non solo ma non attraverso un discorso teorico ma attraverso un discorso
Anche tecnico operativo sappiamo quanto ce n'è bisogno loro immaginano quali possono essere questi sistemi di controllo lo scrivono
Lo prevedono
Con una cosa che forse ancora più interessante perché la fine del discorso e in questo modo non solo che i lettori possono essere più garantiti ma forse cosa veramente interessante potrebbero aumentare
Quindi la prospettiva del libro non è solo un controllo fine a se stessa ma dice
Ai giornalisti stessi attenzione
Che magari questi stessi lettori potrebbero aumentare con un sistema del genere
Inventando cercando assieme e non vi suggeriamo come un nuovo sistema di qualità
Ed è questa rottura dello schema
Il giornalista che fa tutto da solo
E la regola in questo incunearsi che secondo me il libro diventa veramente importante e significativo
Ora
C'è un altro punto interessante
è un'altra rottura dello schema noi come giustamente vicepresidente Abruzzo
Ci interroghiamo sempre nei dibattiti negli incontri facciamo tra noi sul diritto dell'informazione cioè il diritto del giornalista di informare e di essere libero di informare
Invece i nostri autori sulla falsariga di una giurisprudenza che in questo è sempre più interessanti del dibattito interno i giornali che si fa via via più importante dicono
Alema vedere l'altro aspetto del problema il diritto all'informazione non preoccupiamoci più e soltanto di quanto il giornalista deve essere libero
Di informare ma andiamo a vedere quali sono i diritti del lettore ad essere informati
è una cosa che come si che ci insegna nell'ordinamento giuridico si sta facendo sempre più avanti presso le leggi attraverso la giurisprudenza
Il diritto all'informazione
Il diritto all'informazione comincia a rispondere alla domanda provocazione dell'amico Abruzzo che è sempre più avvertito nei giornali perché
Perché signori i giornali non sono neppure più quelli di quando sono entrato io nell'ottantotto ormai son passati diciassette anni già sembra tanto
Quando sono andato all'ottantotto c'era la macchina per scrivere che articoli andavano su si componevano manualmente con questo processo tecnico infinito
E i rapporti collettore erano mediati lontani difficili
Attraverso incontri attraverso le lettere esistevano già sui giornali delle piccole rubriche riflettere sul Corriere milanese c'era le lettere al Corriere una lettera al giorno avvolta uno e mezzo
Cosa è cambiato da allora che noi siamo assaliti a volte tormentati dai lettori
Sarebbe bello che è uno di quei venisse un giorno trascorre una giornata aggiornare vedesse quale di dubbio di lettere e adesso di Mele ci arriva
Al punto che io posso dire ed è assolutamente la verità che noi in qualsiasi momento capiamo qual è lo stato d'animo dei nostri lettori
Perché
Perché abbiamo un sito come tutti gli altri giornali
Alcuni lettori scrivono e abbiamo in continuazione dei formaggi apriamo
Dove i lettori ci raccontano che cosa pensano di notizie di un'altra di questo che successe quest'altro che non è successo
Cioè noi in tempo reale come tre sono espressione così amato oggi sappiamo qual è lo stato d'animo dei lettori
Quindi a proposito del controllo di qualità una cosa che sta succedendo sempre più spesso nei giornali e questo controllo di qualità
Di questo però di qualità ne abbiamo una verifica quasi quotidiana
Qualcuno i colleghi lo usano altri no altri se ne fregano questo discorso senza fine chiaramente
Però questa è una cosa enorme che è successa nei giornali
Tutto il dibattito sulle buste paga ma sono più pesante sono meno pesanti se voi aprite domattina il sito di Repubblica il sito del Corriere la sera vedete questo grande forum con centinaia migliaia di interventi diretti dove le persone ti dicono
Se le buste paga sono più pesante e meno pesanti ma vi immaginate che con un sito così e con i nostri lettori che ci dicono sono più pesanti sulla pesanti nove sul Corriere della Sera scriviamo
Vi diamo la certezza che sono più pesanti o il contrario abbiamo la certezza che sono meno pesanti
Potremmo mai raccontare una bufala una balla del genere quando il nostro stesso sito c'ha fatto vedere di come le persone siano diversamente orientate e ci hanno dato numeri e dati alla mano
Quello che erano guadagnato quello che hanno perso nella busta paga dopo la riforma o presunta riforma del Presidente del Consiglio sulle tasse
Voglio dire che dei giornali
Grazie
A sistemi di controllo che già di fatto si stanno facendo avanti
Ci sono le condizioni
Per raccontare meno sciocchezza
Io dico le condizioni ma perché sono più ottimista io dico c'è la necessità c'è la certezza oggi
Di
Di di essere o di cercare di essere assolutamente in sintonia con i lettori e di raccontare cose che poi sono verificabili altrimenti il lettore fa sentire direttamente la sua voce e questo giova moltissimo al giornale la fattura del giornale alla sua libertà
Aggiungo
E poi arriverà dire scontro di qualità previsto dall'autore del libro essenziale fondamentale mi piace molto e dobbiamo fare di tutto per portarlo avanti assieme realizzarlo
Aggiungo
Che negli ultimi
Trent'anni da una parte ci sono i problemi di cui parlava brucia all'inizio nel cui accennava anche Boneschi della proprietà dei mezzi d'informazione
Ma è anche vero
Che il Corriere della Sera era il solo giornale di fatto importante insieme al giorno nel settantaquattro settantaquattro di quel giornale nel settantasei Repubblica poi sono arrivate le televisioni adesso ci sono i siti
Adesso le sciocchezze che scrivono i giornali non sono sono riprese da tutti i siti possibili e immaginabili che esistono non Soro ma anche dai giornali dal altri giornali chi per mestiere
Hanno quello di fare le pulci ai giornali quando sono nati molti di noi perché se ne parla naturalmente tra colleghi erano alcuni atterriti altri assolutamente scioccati da giornali che parlavano di giornali e ci sembrava e molti di noi sembra ancora un esercizio sterile in realtà
Se vogliamo traguardare invece l'aspetto positivo
Di giornali che parlano di giornali e che raccontano le sciocchezze vere o presunte dei grandi giornali
E che noi ogni giorno apprendo giornali corsari come il foglio che riformista o nell'economia finanza e mercati
Andiamo a verificare
Quali sono gli errori che quei giornali hanno trovato sui grandi giornali quali sono le incongruenze che hanno notato voglio dire che la nascita di
Tante televisioni
A livello nazionale a livello locale la nascita di tanti siti alcuni addirittura di pettegolezzo io difendo anche quelli
Naturalmente sì nell'ambito delle leggi della correttezza ma questo lo do per scontato in tutti i nostri discorsi
La nascita di giornali corsari ecco tutto questo ancora una volta ci mette nelle condizioni
Di a vere un controllo di qualità
Cioè
Il paradosso che da una parte abbiamo delle proprietà sempre più ingombranti ma dall'altra attraverso questo che a me sequestra che mi sembra una concorrenza progressiva un'escalation di concorrenza
Ci sono le condizioni per essere colti ogni volta in fragrante
Per essere beccati da sprigionata altri siti e per porsi in ogni momento nella nostra giornata professionale il problema che cosa sto scrivendo quale giornale quali sintomi perché era perché ho detto una cosa falsa se oggi invece che Silvio Berlusconi scrivo Giuseppe Berlusconi l'indomani su cinque siti italiani il suo due-tre giornali italiani
Si dirà partenze Corriere la sera neppure che si chiama Silvio Berlusconi
E non Giuseppe Berlusconi
Dieci anni fa
Questa cosa non sarebbe successo e quindi saremmo stati noi a correggersi forse sì forse no ma non perché qualcuno ce l'avrebbe imposto dall'esterno va detto
Perché assolutamente altrimenti sia soltanto sempre una sfiducia presso tutte le iniziative editoriali tecnologiche
E non anche una lettura in termini di opportunità
Facciamo un esempio banale
Il quotidiano la Repubblica quando ha scritto tre giorni fa
Che il ministro della difesa Martino ha bloccato gli elicotteri Mangusta
Prima che succedesse l'omicidio del nostro maresciallo Cola
Che è successo
Che il giorno dopo su tutte le televisioni nazionali siti gli altri giornali di cui parlavo è venuto fuori non è Piero Martino smentisce
Querela
E querela dice
E dice di querelare ora io non so se ha ragione del pubblico ha ragione Martino
Di certo sono certo scusate il gioco di parole che i colleghi di Repubblica sono posti non due volte problema come qualche anno fa ma venti volte il problema domani se questa cosa non è terra ci massacrano
Così come questa immensa è ipotesi sugli altri giornali su quello che fa un giornale
Diventa interessante importante perché noi oggi abbiamo fatto uscire questo sondaggio di Mannheimer il giorno della della
Nel ricordo per lasciar sondaggio di Renato Mannheimer chi dice di quanto siano ancora presenti pregiudizi in Italia
Ed è stata una delle notizie più riprese da questo circo mediatico che se lo guardiamo chiave pessimistica è semplicemente un circo che si parla addosso
Se invece prendiamo anche un'accezione più ottimistica e anche un circo che si autocontrollo
E quindi di quanto sia importante questo giornale che ormai noi fra noi chiamiamo interattivo
Perché ogni giorno al controllo degli altri giornali soprattutto la cosa che ci sta più a cuore dei nostri lettori
E poi un'altra cosa sto continuando a rispondere la domanda di Franco Ciccio Abruzzo
E quando si dice ma
I giornali italiani
Rischiano di avere ognuno ha una sua linea e solo quella
E di non guardare più la società e di non fare più le inchieste lavoro di una volta e tutte le cose che si dicono spesso è forse troppo spesso qual è l'inchiesta più interessante che c'è stato negli ultimi due tre anni
Secondo me l'inchiesta sul ceto medio
Non un'inchiesta su un singolo episodio di criminalità o su una singola periferia ma un collega che con nuovi strumenti Dario Di vico
Ha studiato le statistiche ha studiato il diritto del lavoro
Ha parlato con centinaia di sindacalisti in giro per l'Italia di economisti in giro per l'Italia
E stato libero di farlo permisi perché il giornale la dimenticato ha detto tu scomparì vediamo che cosa porti a casa questo giornalista è tornato detrazione dopo mesi che era assente non ha scritto
Si vede che la sua firma era scomparsa permessi e tornato detti signori io vi propongo un'inchiesta sul ceto medio con numeri alla mano
Statistiche e sondaggi che cos'è cambiato analisi di mercato eccetera e vi dico che il ceto medio si è impoverito
Come sapete quest'idea del ceto medio che si è impoverito è diventato il tema politico e culturale dibattimentale negli ultimi due anni ed è nato grazie a un'inchiesta di un giornale
Quindi
Forse non si fanno più l'inchiesta di una volta forse se ne fanno meno ma i giornali hanno la possibilità e la capacità se vogliono se ne hanno il coraggio la schiena dritta
E l'ha competenze
Perché ha ragione Boneschi
Questo l'ha fatto un collega perché preparato
I nostri colleghi da giudiziaria in asse con l'équipe di Repubblica sulla stampa perché sono bravi perché come sa Corso Bovio Luigi Ferrarella Paolo Biondani sulle materie che riguardano le tangenti non hanno nulla da invidiare
Forse esagero ma non hanno hanno poco da invidiare a magistrati avvocati perché sono preparati perché se il Colle che preparato vince perché quando Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo tre giorni fa hanno chiesto le carte agli avvocati del Presidente del Consiglio su Villa Certosa loro gliel'hanno mandate dicendo vedete così da queste carte capiti perché non c'è nulla di male
E in effetti da quelle carte risultavano cose positive per il Presidente Consiglio solo di colleghi sono così bravi e preparati e competenti e capisco anche di economia che guardandosi quelle carte hanno scoperto che nel frattempo è presente il consiglio si sta comprando tutti i terreni tutte le ville attorno abitabile alla
A villa Certosa
E quindi con quelle carte che gli ha dato una fonte per dimostrare che era tutto a posto loro ma perché sono capaci e competenti
E perché ci sono tanti giornalisti ha ragione Abruzzo perché sismici si mandano in pensione si riducono gli organici non ci sarà più il tempo il modo di far lavorare bene i giornalisti questi colleghi sono messi di tre giorni fa erano liberi di farlo hanno scoperto questa qui che una notizia
Ora
Chi ai giornali e giornalisti si è imposta
Una linea editoriale solo quella provocazione di Ciccio
è vero fino a un certo punto
Innanzitutto
E di questo grande fiducia
Al di là del pluralismo interno di cui parliamo dopo c'è un pluralismo esterno per cui
Il fatto che ci siano tante linee politiche anche addirittura anche a Porta forti nette
Non deve spaventare nel momento in cui uno
Un Paese come il nostro va in edicola e poi di queste linee può sceglierne venti diverse
Importante è che ci possano essere tutte e venti chiaro che sarebbe infinitamente peggio se ce ne fosse una con una parvenza di pluralismo interno invece che venti con una certezza del pluralismo esterno
Quando poi la vita nei giornali vi assicuro
E profondamente più complicata incasinato accolti di quello che possa partire dall'esterno
Molti errori si fanno più per mancanza di tempo e per superficialità che per malafede questo è certo
E
Soprattutto questo devo dire migranti giornali
Il dibattito interno è sempre assicurato
Ci sono tante penne che la pensano diversamente da quella che la linea base della giornata ISPI sono possibilità di esprimersi
Corriere della Sera vada i fondi di Angelo Panebianco acquisiti Sartori Abruzzo sa quanto sono lontane le loro posizioni
Su Repubblica scrive Francesco Merlo che sicuramente non è un giornalista che scrive semplicemente o quello che vuole un giornale più orientato a sinistra
Perché invece è un collega che è diventato sempre più bravo grazie ai suoi paradossi alla capacità di spezzare e per cui anche in un giornale di sinistra riesce a scrivere cose che non lo sono di sinistra
A maggior ragione in un giornale che grande a lettori
Orientarsi nel modo più diverso e per cui
Diventa più difficile avere una linea monolitica
Un giornale come il Corriere la forza di avere letture che vanno da Rifondazione comunista e Alleanza nazionale ma non è terra soltanto per il Corriere però per tanti altri giornali è chiaro che questa è una forza senza senza dubbio
Grazie al fatto che ci siano tanti giornali al fatto che ci siano lettori così smaliziati sempre più smaliziati
Caro Franco tu le notizie di su Geronzi le trovi sui giornali e l'ultima notizia che riguarda Geronzi è uscita sul Corriere della Sera e sul Sole ventiquattro Ore
Esattamente nove giorni fa Corriere della Sera pagina
Dodici una pagina di sinistra una spalla Il Sole ventiquattro Ore invece nella seconda pagina del secondo fascicolo
Sulla sinistra in basso
Ora
Ho voluto fare un quadro anche un po'più ottimista anche per ravvivare un po'il dibattito
Condivido tutti i rischi infiniti condivido siamo al cinquantatreesimo posto fa la mia speranza è che i lavori come questo che hanno fatto
Il mio amico si calati Martina Bertani invece ci possano aiutare ad andare un po'più su
Perché la qualità e tutto nei giornali
E perché quando il giorno dopo ci accorgiamo che notizia imprecisa
Non corretta
Pochi gli altri giornali l'hanno fatta meglio
Quando ho scritto di più
Ma soprattutto se c'è stato un errore
Non sempre i giornali fanno ammenda non sempre hanno la capacità di critica sì
Anzi
A volte il diritto di rettifica tema caro avvocato Boneschi
Vai a quel paese e questo è profondamente sbagliato contro di qualità essenziale e allora andare a navigare in questa prateria fra le regole assolute e l'autoregolamentazione è fondamentale
Il bollino blu mi sembra un'ottima idea anche perché
Si piazza
In propone
Un buon modo
Di trovare un equilibrio tra le garanzie per i giornalisti
E la necessità del lettore di avere delle regole delle certezze su quello che conta
Le cose che abbiamo fatto negli anni scorsi ma molto ma molto recente abbiamo letto tutte le sentenze civili e penali del Tribunale di Milano e della corte e dalla corte d'appello
E abbiamo appreso con sgomento
Che in sede penale in sede civile noi veniamo contaminate nel cinquantanove e sessantacinque per cento dei casi perché scriviamo fatti intenda
Un fatto molto grave e molto brutto che mia convinto di ritirare quella proposta di modifica della normativa sulla diffamazione perché non me la sentivo di chiedere sconti al mio parlamento per una categoria che scrive fatti
Qui c'è il il dottor Domenico che in temi che presidente di sezione della Corte d'Appello civile di Milano
Al consigliere quindi c'è un magistrato di appello che certamente avrà il contratto vicente diciamo in cui di di di di cui sono protagonisti i giornalisti vediamo come distratta uccidete dal palazzo di giustizia terzo quarto piano credo no Bogotà sottintende cioè come ci vede come vede i giornalisti all'opera dal suo osservatorio grazie
Ecco prima di rispondere alla domanda del presidente Abruzzo vorrei
Fare un plauso che non è di facciata che era Di Martino di musica perché non vi è il coraggio di affrontare quello che a mio avviso un problema vero quello della morale del giornalista che viene solitamente nascosto sotto la facciata dei codici deontologici il Codice deontologico è una cosa la morale del giornalista è un'altra
E allora il vero problema credo regia presidente Abruzzo ne ha fatto cenno e concordo pienamente con lui perché anche quello è veramente un nodo centrale e esiste una morale del giornalista
Diversa dalla morale di gruppo cioè del direttore responsabile e dell'editore del giornale
E questo il vero nodo è il vero punto da affrontare in un realtà in cui la stampa per la maggior parte dei casi non è una stampa libera tra virgolette
Devo dire che c'è un'inversione di tendenza le statistiche e di cui si parla il presenta brutto sono vere progresso io ho notato io sono in sezioni in Corte d'Appello da da poco più di un anno e mi sono reso conto che il problema si è spostato
Il faccio anche un rapidissimo con riferimento a quello che ha detto anche l'avvocato Corso Bovio
Non sono tanto d'accordo sul fatto che gli avvocati mentre non ho gli avvocati non mentono gli avvocati analizzano gli avvocati esaminano gli avvocati interpretano e anche la stampa
Fa così perché è facile scoprire un avvocato che mente così altrettanto facile scoprire un giornale che non racconta la verità ci sono i lettori molto attenti cioè la controparte per l'avvocato lasciamo stare il giudice e quindi è facile smentire un avvocato che dice il falso molto più difficile smentire un avvocato che o la stampa che insinua ma gli avvocati fanno il loro mestiere giustamente difendono i loro clienti la stampa no non deve difendere nessuno e questo il vero punto e il nodo su cui dobbiamo riflettere la stampa deve o dovrebbe essere in parte ma c'è modo e modo di dire le notizie il problema non è la verità o la falsità questo avviene per piccola stampa sono piccoli giornali
Ma grossi giornali
Solitamente non vengono mai in tribunali perché hanno detto scritto notizie false ma perché hanno insinuato insinuati in maniera subdola
Per fare un esempio anche banale termini indicati porto quello che ha detto il capo redattore del Corriere della Sera è vero che la notizia sulle tasse questa data sulla diminuzione delle tasse questa data in modi in tanti modi si può dire beh effettivamente le buste paga sono diminuite
Si potrebbe anche dire sì le buste paga sono diminuite ma attenzione perché stanno aumentando le imposte locali voi pagherete più tasse sui rifiuti pagherete i tributi locali aumenterà il biglietto del bus per cui alla fine avrete meno soldi in busta paga alla fine dell'anno
Questo può essere la stessa notizia che questa data in un modo o questa data in un altro
E questa è la morale per il giornalista
Come dare la notizia non la falsità o meno della notizia
Mi spiego con un altro esempio
E facile per esempio direbbe ci sono dei gruppi terroristici che hanno intenzione di mettere in atto un attentato diffondendo dei virus letali bene il giornalista in possesso di questa notizia
La pubblica o non la pubblica se la pubblica certamente tutti andranno a comprarsi il giornale però si creerà un allarme sociale
Questa e morale del giornalista
Altro esempio per eseguibili in mente così pensando riflettendo e le la diffusione di foto raccapriccianti
Parlo anche per le televisioni ovviamente non solo per i giornali anche questa è una scelta editoriale legata alla morale queste vera morale ma la diffusione delle notizie tra virgolette per ciò che hanno sempre uno riscontro nella realtà in effetti non costituisce il problema il problema ripeto e la modalità di diffusione della notizia
Io devo dire che la nuova legge sulla stampa che in discussione non certamente per carità qui non è questa la sede per affrontarla mentre mi vede chiaramente favorevole per l'eliminazione del carcere per reati di opinione invece mi trova veramente sconcertato sul limite del risarcimento
Limitato a trenta mila euro perché è questo che cosa consente consente all'editore di fare un rapido calcolo costi-benefici e dire mi conviene diffamare tanto ciò che comunque ci guadagno facendo un calcolo a tavolino
è pur vero devo dire questo vale soltanto per il tribunale di Milano che i nostri risarcimenti sono di gran lunga i più bassi d'Italia inferiori anche generalmente ai trenta mila euro considerando anche la pena pecuniaria che viene comminata anche in aggiunta al risarcimento del danno non patrimoniale solitamente e mi sono chiesto il perché quando sono andato poco più di un anno fa in sezione nessuno me lo ha saputo dire c'è da dire che noi in appello ci troviamo di fronte a delle sentenze del tribunale e quasi mai devo dire vi è l'appello sul quantum io personalmente avrei dato molto di più in certi casi
Di anche tre volte le somme che sono stati liquidati anche quattro volte le somme che sono state liquidate poi mi sono fatto una mia idea personale
Che come tale dico ho visto che tra le persone offese dal reato ci sono molti magistrati di altre ovviamente gli altri distretti di corte d'appello
Io allora forse per una per evitare che si possa dire ma anche inconsciamente notti magistrato vuole aiutare il magistrato
Ho visto che i risarcimenti soprattutto ai colleghi sono estremamente bassi e questo ha trascinato al ribasso tutte le altre forme risarcitorie questo non va bene a mio avviso qui ci sono e che gli avvocati quando sta da una parte quando stanno dall'altra se fanno appello avranno dei risarcimenti ben maggiori di quelli che storica te vengono o sono stati attribuiti fino adesso perlomeno per quanto mi concerne poi bisogna confrontarsi anche con gli altri colleghi ma comunque l'orientamento
Mi sembra anche su questo punto abbastanza univoco
Quindi il Codice deontologico va bene
Occorre rispettarlo occorre sempre verificare la fonte della notizia occorre stare attenti
Ad alcuni fatti da qui forse spesso non si sta i giornalisti non prestano attenzione ogni tanto vedo per esempio del reportage su fatti che sono successi anni anni addietro non dimentichiamoci che esiste il diritto all'oblio
Una persona che ha commesso un fatto trent'anni fa anche il diritto ad essere dimenticata ecco fino a che punto questo diritto può prevalere
Su il diritto all'informazione che non è più diritto di cronaca perché non è più cronaca attuale riflettiamo su queste poche considerazioni
E qua a volte insinuazione e più diffamante della falsità perché si aggancia a qualcosa di vero e rende il fatto però simile quindi
Attenzione da parte dei giornalisti a verificare anche la fonte della notizia e non necessariamente che verrà in se stessa
Ma io presterei anche attenzione a quello che ha detto sempre il caporedattore quote rose anche alle lettere al direttore perché attacco la diffamazione spesso passa attraverso lettere al direttore nonno attraverso il commento che ne fa il giornale
Ho Chi è incaricato di farlo che può essere estremamente coerente serio e smentire anche quanto dice il lettore ma non dimentichiamo che che legge il giornale magari legge con molta più attenzione la lettera e magari non presta la dovuta attenzione anche al commento che magari anche stringato e breve
Ci sono tanti modi per oltre l'articolo ne parlavo poco fa anche il titolo dell'articolo noi a volte abbiamo lo scoppio punitivo appunto dell'azione su una causa in cui e diffamatorio non il contenuto ma il titolo dell'articolo
E allora ecco questo è l'unico caso in cui forse c'è una scissione di responsabilità tra il giornalista che non risponde o perlomeno chi sono risponde quasi mai non è stato mai condannato per il titolo dell'articolo
Quando nonno rispecchia il contenuto dell'articolo stesso
Questo ce l'ho in mente operativa direttore responsabile o anche dell'editore quindi ecco forse questo è l'unico caso in cui ci può essere una scissione
Chiara netta precisa tra la responsabilità del direttore e la responsabilità del giornalista
Io mi fermerei qui stante l'ora carta non ci sono problemi in sede di dibattito potremmo anche
Affrontarli augurandomi soltanto una cosa che la morale e il giornalista posta emergere nella sua autonomia perché questa sera la parola autonomia è stata più volte pronunciata
Però e difficile che corrisponda effettivamente a una realtà di sostanza e non di forma
Punto il diritto di difesa impone che la parola passi gli autori Ficarella ribadire anche se non sono stati assolutamente non sono in condizione di doversi difendere da nulla però
Se se occorre facciamo così io parlo anche a nome dei Chiara Di Martino per guadagnare tempo a quest'ora che posso dire innanzitutto grazie di essere riusciti a resistere perché un'impresa titanica
Grazie pochi ma vedo tutti autorevoli ospiti presenti saluto ovviamente tutti saluto in particolare alcuni colleghi amici carissimi che vedo qui presenti
E che a maggior ragione ringrazio perché questo è un dibattito non strettamente giuridico come avete visto
Ma è un dibattito esattamente in linea con il volume che un volume in un certo senso interdisciplinare per vocazione per scelta del resto Bertani dal sociologo della comunicazione e tradurre questo volume Italia fatta esattamente una scommessa per dir così interdisciplinare o se preferite di un diritto aperto a frontiere di dialogo con discipline differenti e questa materia non può che essere esattamente così affrontata
Inutile dire che se il ringraziamento più vivo va all'ordine dei giornalisti a Lombardia suo instancabile vulcanico presidente Franco Abruzzo con il quale ormai numerose sedi abbiamo occasioni di dialogo
Lo lo ricordava Luca Boneschi sei gli ordini fossero così potremmo anche se tutti d'accordo sull'esistente l'utilità degli ordini noi veniamo alla realtà conosciamo realtà molti pc è inutile fare nomi
E nemmeno cognomi ma vi sono situazioni in cui invece davvero ci si interroga sull'utilità dell'ordine soprattutto sulla natura giuridica di un ente
Con questa
Forma particolare anche di pubblicità nella sua
Senza
Lui grazie a metodi dissimula tutti i relatori presenti Pella nel loro sforzo di lettura del libro ovviamente anche a nome di Bert anche l'ha potuto essere presente ringraziano anche l'attenzione il volume già ricevuto varie traduzioni in diversi Paesi era particolarmente contento del modo in cui Franco Angeli editore ha voluto dare spazio rilevanza questo libro
E dove diversa aprendo anche uno spot momento di riflessione molto ampio ringraziamento anche a tutti i relatori presenti che sono anche amici carissimi
E ringraziamento a Luca Boneschi nella qualità oltre che quella di relatore diciamo di rappresentante la Fondazione Centro iniziativa giuridica Calamandrei che ha voluto a sua volta questa serata
E e quindi come dire suo tramite rappresento questo ringraziamento
A non soggetta a un ente così strategico nel diritto all'informazione in cui mi sento un po'di casa visto che il prodotto più forte del più significativo la fazione gravante diritto d'informazione dell'informatica che ho l'onore di
Di cui ho l'onore di far parte del comitato scientifico impossibile affrontare qualunque tema davvero credo che la la forma di ringraziamento migliore sia quello degli liberati vorrei soltanto dire che le prestazioni delle idee non devono mai a vivere funzione celebrativa o di autocelebrazione io lo concepisco personalmente come un momento di approfondimento di ulteriori filmini
Questa sera nel sentiti moltissimi altri Sud capito
E probabilmente alcune cose che ho scritto le ripensare differentemente altre confermerà in toto di una cosa se siamo credo come autori personalmente convinti
Questa l'idea dei ceppi del sistema certificazione qualità e sicuramente avanti lo dico con un appunto un eccesso di presunzione rispetto allo stato dell'arte attuale e delle l'editoria
E della stessa Società Civile cosiddetta
Da cui a cui appartengono utenti e lettori è sicuramente avanti ma ci vorrà anche
Credo che se anche tutto il tempo per cui questo circuito perverso che dal mille novecentoquarantotto in avanti ha finito per alterare il meccanismo dell'informazione in Italia circuito per cui
In realtà non è mai esistito un editore puro con riferimento al solo mercato mai una meccanismo di autoalimenta azione e quello che è accaduto
Parliamoci francamente uno dei temi che dovrebbe essere seriamente affrontato il meccanismo periodico delle provvidenze all'editoria non meravigliose l'attuale presidente di Confindustria se il difensore a spada tratta
Di un certo modello una certa impostazione egli che era presente la FIEG che era stato il grande paladino dell'ennesimo intervento di provvidenze per l'editoria
In sostanza se non si arriverà al modo a una modello di riferimento in cui fuor di retorica ma con una base di verità i padroni sono i lettori
Se non si arriverà definitivamente a questo è chiaro che non ci sarà nessun interesse la certificazione di qualità c'è interesse certificati qualità l'acqua minerale perché evidentemente si inserisce non ricordava positivo di una strategia anche non solo di comunicazione ma di ritorno economico o di logica d'impresa se io periodicamente
Ricevo un intervento pubblico comunque il giornale non mi serve esattamente a ciò che mi serve cioè a creare un prodotto che abbia un suo mercato sebbene costituzionalmente rilevante
A questo punto tutto il resto mi diventa diventerà secondaria la certificazione di qualità per terra anche significa moltissimi altri temi sono stati evocati io ho grande fiducia lo dico aderenze di uno dei padri di uno dei progetti codice civile europeo sono sul tappeto il professor Gandolfi saluto con una collega Ruffini ho grande fiducia nella accentuazione
Del processo di unificazione europea nonché gli altri Paesi siano paradisi
Dal punto di vista della stampa migliore possibile
Perché anche questo mito di un certo giornalismo anglosassone andrebbe ripensato ma credo che rispetto a dette alla tematica di un'economia di corretto mercato e non è certamente un valore in sé e lo può diventare un feticcio ma è tuttavia una realtà da praticare fuor di condizionamenti ma credo che questo discorso posso avere un incremento e tra questi temi ricordavate quello l'assicurazione obbligatoria l'amico e collega ma il suo responsabile civile presente Giulio Pondrelli sa bene che questo è uno delle grandi leve da muovere
Rimango affezionato a quest'idea che secondo me un modello di assicurazioni obbligatorie in questo settore potrebbe creare una selezione naturale non so se darwiniana mente sia una cosa positiva o negativa ma la selezione naturale potrebbe avere un senso anche nel settore dell'editoria e per una stampa migliore ma davvero fuor di retorica ma con
Viveva grande concretezza in una bilanciamento tra interessi della democrazia e direttore
Io vi ringrazio personalmente ancora anche a nome degli altri anzi Maribel tanti in primis che dato ritiene
Questa
Esperienza molto affascinante vi chiedo ancora scusa del ritardo devo dire conclusivamente questo davvero a mia discolpa che quando con il vulcanico e amico e validissimo presidente dell'Ordine Franco Abruzzo
è venuta fuori questa era una presentazione milanese ed è stata ipotizzato questo orario delle ore ventuno a me oggettivamente sembra Rat alto nemmeno lui l'ha pensato imposte dall'organizzati nel DNA di questo tipo di incontri io non ho provato a fare nessun tipo di obiezione
Per non incorrere nella le targhe dispari nella no no per non incorrere nella censura
Molto facile meridionale che è stanco già un certo orario dopo aver fatto nulla tutta la giornata e poi magari anche stanco a un certo orario vorrebbe andare a a riposare
Ma in realtà la vostra pazienza e per quanto mi riguarda
Per me la migliore forma di ricompensa pezzi potesse avete grazie