La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale martedì tre aprile questo l'appuntamento con la rassegna la stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Questo oggi ci occuperemo delle iniziative del partito radicale non violento e transnazionale
In particolare ci occuperemo di quanto accaduto a Cuba qualche
Settimana fa quando Marco Cappato Maurizio Turco Matteo Mecacci Elisabetta Zamparutti Maria Fida Moro
Hanno manifestato per
La libertà la democrazia nelle strade dell'Avana vi proporremo un commento di un giornalista indipendente Cuba non pubblicato da oggi sette del supplemento di America oggi uno dei principali quotidiani in lingua
Italiana pubblicati negli Stati Uniti dal titolo radicalmente liberi a Cuba
Sempre a proposito di iniziative radicali
Va segnalato un'altra notizia abbiamo trovato su lo affidiamo di ieri che riguarda il Vietnam sempre la democrazia e la libertà di religione un prete vietnamita cattolico è stato condannato a otto anni
Di carcere secondo le organizzazioni in difesa quei diritti umani la repressione dei dissidenti si rafforzata in questi ultimi mesi in Vietnam questo il titolo della
Nell'articolo di due figli a nuovi leggeremo anche un commento del Wall Street Journal nella sua
Edizione asiatica dal titolo la giustizia stile a noi
Ci vuole un poi di Afghanistan del caso Mastrogiacomo ieri
Il New York Times ha pubblicato un commento di Katrina medico Owen docente alla Georgetown University dal titolo significativo un patto con il diavolo
E in chiusura torneremo ma parlare anche di Iran della
Crisi degli ostaggi britannici ma più in generale della tensione crescente tratterà nella comunità internazionale a proposito
Del dossier nucleare Guardian ieri ha pubblicato un'analisi dissi Monti insultarla che riporta al punto di vista israeliano su quanto
Sta accadendo in Israele
E le Monde nel fine settimana riportato le parole di una ricercatrice francese s'del pesce secondo cui l'Occidente troppo tenne a Roma con il regime di Mahmoud Ahmadinejad vedremo perché ma cominciamo
Dalle iniziative dei radicali e in particolare quella a Cuba di qualche settimana fa oggi sette supplemento della domenica di America oggi uno dei principali quotidiani in lingua italiana pubblicati negli Stati Uniti
Riporto ha riportato il con mento di un giornalista
Cubana indipendente Jorge Olivera Castiglio dal titolo radicalmente liberi a Cuba
Poi essere Cuba con un suo scemo per il rispetto dei diritti umani è un atto suicida Marco Cappato lo ha fatto commesse
Si fosse trovato in una piazza romana non importato dalla possibilità di subire una rappresaglia mi che una valanga di minacce di rompessero i timpani
Sullo striscione bianco scrive gli ordini Olivera Castiglio
La parola libertà racchiudeva una varietà di mozioni che andavano dalla iniziale confusione alla compiacenza queste sono state le impressioni che ho avuto durante questo evento
Che senza dubbio una pietra miliare della storia pacifica per favorire la democratizzazione dell'isola le strade sono dei rivoluzionari e questa la corrente di pensiero che il potere cubano applicato consumo rigore
Ridotti spazi di manovra su cui
Può contare la dissidenza non è posto pensabile scendere nelle strade per portare un segno
Di contestazione quello o quelli che si rendessero protagonisti di una simile azione otterrebbero in cambio una buone dose di ritorsioni per mano delle Brigate di risposta rapida oppure otterrebbero una sentenza sommarie da un tribunale
Che accorgerebbe non meno di un anno di carcere e la pena potrebbe arrivare fino ai quarantotto mesi per questo genere di sentenze questa ed interpretazione lo spirito di un Codice
Penale che reprimere e imbavaglia scrive Jorge Olivera Castiglio
Poi torna sulla questione l'iniziativa nei radicali le mani Cappato non tremavano nemmeno quel dei suoi compagni vanto Mecacci Maurizio Turco Maria Finamore Elisabetta Zamparutti
Tutti hanno sorretto lo striscione senza imbarazzo né arroganza ho potuto assistere al contegno al decoro che si diffondevano ad ogni passo di questo piccolo gruppo di italiani entrati con visti turistici ma in paese dove
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dimenticato vilipesa a seconda delle circostanze
è stato il diciotto marzo scorso che si sono fatti conoscere a Cuba in gran parte del mondo grazie i giornalisti della stampa straniera gli articoli dei reporter indipendenti cubani
I loro biglietto da visita assicurerà loro un posto nella storia delle contese tra il totalitarismo e gli uomini che cercano vie di transizione verso un modello di governo plurale rispettoso delle regole democratiche
Nessun cittadino straniero aveva espresso il suo ripudio del regime in questo modo
E la quinta strada del quartiere mila ma i radicali hanno portato in alto la dignità e il loro fervore si imposto sulle possibili conseguenze
Se ne sono andati lasciando una scia di ricordi nella memoria di quelli che li hanno visti nella loro marcia civica ho parlato con Cappato scriverci ancora questo
Giornalista cubano Platon Cappato alcuni minuti dopo la manifestazione abbiamo scambiato alcuni del sotto il segno del pericolo lui crede come me nei valori dell'individuo tra necessità del rispetto delle dignità dell'uomo prescindere dalle ideologie
Entrambi chi crediamo nella democrazia nonostante i suoi difetti il partito radicale transnazionale non violento
A in questi cinque membri un jingle simbolo della sensibilità della fratellanza quando mi troverò parlare nuovamente con altri italiani o vedrò sulla cartina penisola galleggiare comunisti vale nel Mediterraneo
Mi ricordo ero della FIAT la Torre di Pisa dei canali di Venezia di Leonardo di Michelangelo e di Marco Cappato e dei suoi compagni con lo striscione
Tra le mani di un delle dittature più longeve della storia contemporanea così
Tra l'altro giornalista
Vanno indipendente Jorge Olivera Castiglio rende omaggio all'iniziativa dei radicali a Cuba qualche settimana fa e sempre a proposito delle iniziative del Partito Radicale va segnalato un'altra notizia che riguarda il Vietnam la libertà
Religiosa ne parlava ieri figlia o un prete vietnamita condannato a otto anni di carcere secondo le organizzazioni difesa dei diritti umani la repressione dei dissidenti si è rafforzata in questi ultimi mesi
In Vietnam e scrive il quotidiano conservatore francese
In cui è un pallino un prete dissidente che è già passato
Quattordici anni addietro alle sbarre nel fine settimana è stato condannato a otto anni di carcere per propaganda ostile al Governo alla fine di un processo durato solo qualche ora
Padre gli è stato riconosciuto colpevole di attività criminali come raccolta la stampa diffusione di materiale antisocialista e di aver compromesso l'unità nazionale
Concernente concedendo alcune interviste alle radio internazionali il prete cattolico risposto così alla Corte per la nazione vietnamita continuerò a lottare per la libertà e la democrazia
Per le organizzazioni difesa dei diritti umani prosegue finiamo le autorità vietnamite stanno
Rafforzando la repressione dopo aver ottenuto importanti successi sulla scena internazionale come
Il vertice Asia pacifico che si è tenuto in Vietnam nel novembre due mila e sei o l'ingresso nell'organizzazione mondiale del commercio
I gruppi di esiliati che si oppongono al partito unico ritengono che l'amnistia concessa una manciata di prigionieri politici
è un pastore protestante è stata pronunciata solo al fine di propaganda utile a regime e nel suo rapporto annuale si cui diritti umani anche il Dipartimento di Stato americano ha notato un bilancio poco soddisfacente per il Vietnam
In queste ultime settimane in due famosi avvocati alcuni esponenti sindacali sono stati arrestati
Le perquisizioni negli internet Café si sono accelerate e i Siber dissidenti vengono arrestati per spionaggio e diffusione di documenti considerati calunniosi dal regime
Il Partito Comunista scrive ancora decidiamo continua le sue pratiche autoritari del potere dell'apparato poliziesco
Ogni presente il partito sta ora cercando di smantellare il Comuni mento pro democratico costituito l'otto aprile del due mila sei
Che
Usa internet per pubblicare i suoi documenti e comunicare con gli esiliati vietnamiti cinque anni fa
Spiegava allo scrittore in cui entra nel già anche prima di essere arrestato e inizio marzo a noi
Cinque anni fa la dissidenza si limitava a qualche decina di irriducibili che non riuscivano a organizzarsi nel raccogliere più di qualche firma sulle petizioni
La tecnologia a ring dato vita a un movimento moribondo scrive le Figaro
Quando in blocco otto aprile due mila sei è stato
Creato rapidamente trovato due mila firmatari che oggi conclude
La figlia o giocano al gatto e al topo con la polizia vietnamita
Su questo vogliamo proporvi anche un commento dal Wall Street Journal nella sua edizione asiatiche all'editoriale dal titolo la giustizia stile a noi
La sentenza di condanna di cinque dissidenti
In Vietnam dimostra quanto poco sia cambiato politicamente nonostante l'ondata di apertura economica in Vietnam
I processi farsa sono ancora la norma per gli oppositori del governo del Partito comunista e parlare apertamente contro lo status quo significa la prigione
Il processo di venerdì che ha portato alla condanna a otto anni di carcere di padre lui Vannelli
Cofondatore del gruppo Prodi democratico blocco quattro aprile
Zero sei ma un chiara segnale anche per gli altri oppositori e c'è da attendersi molto altro in termini di repressione perché a noi sta cercando di schiacciare questo
Movimento democratico che si è rafforzato dalla scorsa estate la storia personale di Patrick dimostra però quanti tu impegnati siano i Democratici vietnamiti per la loro causa e quanto utile sia la pressione internazionale in particolare dei Paesi di Berlino
Padre via passato tredici degli ultimi ventiquattro anni in carcere per aver difeso la democrazia la libertà religiosa
Ma dopo l'ultima condanna a quindici anni nel due mila e uno è stato liberato nel due mila e cinque apparentemente perché hanno imponeva restaurare la sua reputazione
All'estero insomma da questo punto di vista per il Wall Street Journal c'è un barlume di speranza al Governo del Vietnam infatti potrebbe fare concessioni sul piano politico interno in cambio di ulteriori carote economiche da parte del mondo sviluppato
Ma occorre che i parlamentari americani quelli svedesi o quelle ossa negli anni inizino interessarsi e casi come quelli di di padre lì il processo di venerdì suggerisce che il tempo di far salire la pressione così
Il Wall Street Journal nella sua edizione asiatica di ieri cambiamo argomento ci vogliamo occupare
Io pianista né del caso Mastrogiacomo perché ieri il New York Times ha pubblicato un commenta o dal titolo quanto meno un molto duro
Di Katrina Mengoni docente alla Georgetown University un patto con
Il diavolo scrive l'autrice se gli attentati suicidi volti a colpire il vice Presidente americana e l'ambasciatore statunitense in Afghanistan
Non erano un illustrazione sufficiente della resurrezione dei talebani la decisione del presidente Hamid Karzai di liberare cinque pregio Nieri talebani in cambio del rilascio di un giornalista italiano
Dovrebbe chiarire alla perfezione il disastro che sta per svela assicura in Afghanistan
Il precedente che viene a crearsi con questo scambio e tanto ovvio quanto sconcertante per le sue implicazioni scrive Kathleen leggo uguali
I talebani terroristi internazionali trafficanti di oppio è una grande varietà di criminali hanno imparato da questo precedente
Che attaccare gli operatori umanitari e i giornalisti stranieri il modo più facile e meno costoso per mantenere l'Afghanistan UAL rurale cioè
Care nel sud del sud est al confine con il Pakistan in governato e ingovernabile
Certo c'erano Stati altri attacchi contro stranieri ricorda Mengoni ma
Dalla loro K cacciata da Kabul nel due mila e uno i talebani non erano mai riusciti a fare inginocchiare e i loro piedi
Il Governo eletto di Karzai e la comunità internazionale in un modo tanto un pubblico quanto
Con il caso Mastrogiacomo una decisione di Karzai di rilasciare i prigionieri talebani in cambio del giornalista italiano e l'ultima convalida della strategia dei terroristi
Ci sono altre gravi implicazioni connesse a questo scambio ricorda poi l'autrice per esempio
Il messaggio che viene
Implicitamente inviato generale pachistano Musharraf che ora avrà un alibi per non cooperare nella cattura dei leader talebani visto che poi questi
Vengono rilasciati dal Governo di Kabul in cambio anzi giornalisti stranieri e poi
Ci sono gli stessi afgani ordinari che potrebbero chiedersi quanto vale la loro vita visto che uno degli accompagnatori di Mastrogiacomo è stato sgozzato dei talebani mentre secondo ancora
Nelle loro mani ad ogni modo andiamo a leggere
Le conclusioni di Mengoni non c'è dubbio che il presidente Karzai abbia subito una tremenda pressione da Roma per salvare Mastrogiacomo mi sostegno popolare per la presenza italiana in Afghanistan il tenue e la questione ha rischiato di far cadere il Governo Prodi in febbraio
Forse la casa è stato detto che lo scambio con i talebani costo da pagare per mantenere i duemila soldati
Di Roma nel suo Paese
Il Governo d'Italia i Governi in Italia Afghanistan dovrebbero sì essere applauditi per aver salvato la vita di Mastrogiacomo perché
Dopotutto la battaglia in Afghanistan al suo livello più le inventare sul riconoscimento del valore di tutte le vite umane
Ma questo d'accordo conclude comanda sul New York Times Nieri
Questo accordo ha un costo tremendo per le prospettive future dell'Afghanistan per la costruzione di una società pacifica tollerante e giusta
Votiamo ancora pagina per chiudere ci poniamo occupare
Di Iran la cronaca almeno ieri riportava
Primo piano ancora la questione del degli ostaggi
Britannici la crisi tra Londra
E Teheran ma cresce anche la tensione su un altro dossier il nucleare
Iraniano
Ieri Guardian pubblicava
Un'analisi Word briefing divisi Montis dal
Che riportava in un certo senso la posizione israeliana rispetto
A questa crisi quella del nucleare ma più in generale nel ruolo
Dell'Iran nella Regione l'Iran costringe Israele a ripensare la sua strategia
Comincia così il Word briefing entities dal userà dell'ex Direttore dell'Intelligence israeliana ha passato una vita studiare l'Iran rivoluzionario se le sanzioni internazionali e balletto diplomatico non riusciranno a fermare
Attività nucleari farà da le idee chiare su cosa l'Occidente deve fare e cioè bombardare Teheran
La politica ufficiale
Israeliana però come quella del Regno Unito degli Stati Uniti e di fare pressioni in modo pacifico per assicurarsi che l'Iran rispetti i suoi obblighi internazionali sul nucleare
La cosiddetta opzione militare è stata assiduamente smentita e in ogni caso gli esperti militari dicono con barda mento avrebbe un successo e limitato ma abusi Arad non ha di queste inibizioni un bombardamento
Sarebbe più facile di quanto sì pensi non riguarderebbe solo i siti nucleari colpirebbe anche obiettivi militari di sicurezza obiettivi industriali
Petroliferi e del regime l'Iran e molto più vulnerabile di quanto la gente pensi dice
Questo ex direttore del Mossad come la maggior parte dei politici israeliani e Rad dice che massimizzare la pressione sull'Iran con tutti i mezzi non militari e comunque l'attuale priorità
Invece di minacciare la guerra la mia preferenza sarebbe di costruire una coalizione internazionale per porre fine alla crisi nucleare spiega il vice premier israeliano Shimon Peres
Ma il comportamento dell'Iran con la cattura di quindici marinai britannici dimostra quanto sia difficile useranno gli iraniani saranno tutti i trucchi aggiunto Teres
Cercheranno manovre cercheranno di esercitare la massima pressione sull'Occidente di esercitare ricatti ma alla fine saranno loro a pagarne il prezzo
Dire che l'Iran è diventato un'ossessione per i leader israeliani è dir poco scrive ancora il Guardian la mano sinistra di terra né vista
Tutti dietro tutti i problemi in chiave che ha di fronte Israele dal si bolla in Libano Hamas in Palestina
E questo sta creando una sensazione di abbandono di fronte all'Alta Marea dell'islamismo
Il fenomeno Ahmadinejad è considerato una minaccia esistenziale che sta radicalmente alterando il modo in cui Israele vedo il suo vicinato
Uno dei risultati e la retrocessione effettiva della questione palestinese gli israeliani hanno accolto positivamente recenti gli sforzi di pace mica anima aggiungono che i conflitti a bassa intensità come quello palestinese possono essere gestiti quasi all'infinito analogamente delega le azioni con i governi arabi inclusi l'Arabia Saudita hanno raggiunto livelli
Massimo in questi mesi ovviamente non per improvvisa finita
Ma per i timori condivisi a proposito dell'Iran nella sua influenza nella Regione forse però per si Monti ins dalla svolta più rilevante nella strategia israeliana e la sua accresciuta volontà di internazionalizzare la ricerca
Di soluzioni alle crisi nel Libano Israele ha dato su accordo una presenza larga di peacekeeper se dopo la guerra dalla scorsa estate in Palestina e Israele ha chiesto aiuto all'Unione Europea e altri per isolare mass
E sono anche migliorate le relazioni con le Nazioni Unite
Sia per errate che per in ministeri israeliani impedire all'Iran di diventare una potenza nucleare non è solo una necessità di Israele ma una necessità globale necessità che
Richiede quindi uno sforzo internazionale congiunto per i politici israeliani il parallelo e con il Terzo Reich i leader iraniani sono parsi spiega un leader del Likud
Però manine già dall'idea della guerra fredda di una distruzione reciproca assicurata non è un deterrente ma è un incentivo così conclude
Sì Monti in stallo il suo Word briefing di ieri e quest'ultimo concetto trova conferma anche
Ma su le Monde o meglio sulle mondo due supplemento del fine settimana del quotidiano francese che ha intervistato una ricercatrice interesse del pesce
Che dice in sostanza
L'Iran mira esplicitamente l'egemonia sul Medio Oriente e al di là del Medioriente mira alla sovversione del sistema internazionale nato dalla Seconda guerra mondiale
Per del pesce europei fanno
Male a essere troppo prudenti con l'Iran il suo programma nucleare perché perché la dissuasione si fonda sull'idea che ci siano danni insopportabili se qualcuno lancia una bomba ma senese
Come nel caso del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad un Paese fa del suicidio un elemento che la sua cultura allora l'equilibrio del terrore che alla base della dottrina classica della deterrenza nulla più senso
Abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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