Sono intervenuti: Aldo Ajello.
Tra gli argomenti discussi: Fame Nel Mondo, Nobel, Parlamento, Partito Radicale, Terzo Mondo.
9:30 - CAMERA
16:30 - SENATO
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
12:00 - Senato della Repubblica
12:30 - Camera dei Deputati
12:30 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
Studio Aldo Ajello io ho dato lettura qualche ora fa del testo della mozione che è stata presentata in Parlamento dal gruppo radicale ieri non sa che non so credo che abbia la tua firma come primo firmatario e che che ora cercherò di riassumere brevemente ecco intanto si parte dalla premessa si assume come premessa il manifesto appello dei premi Nobel e sulla base di una delle considerazioni che sono contenute delle indicazioni che sono contenute
In quel manifesto si richiedono al Governo alcuni impegni
Tra l'altro si sottolinea in questa mozione ed è ciò che rappresenta poi di fatto la novità dell'impostazione radicale rispetto a tutte le strategie che sono state tentate perseguito appena appena accennate in passato ecco si constata
Che le strategie perseguite finora sia nel campo del disarmo che in quello dello sviluppo e della lotta contro la fame hanno col condotto al risultato
Posto a quello richiesta dal Presidente della Repubblica Pertini che più volte citato rifiutato opposto di colmare gli arsenali e di tenere vuoti I Granai
Se è vero si dice la mozione che dopo due decenni di Nazioni Unite per lo sviluppo la tragedia della fame lungi dall'essere risolta si è aggravata
E e la politica dell'equilibrio delle forze non ha portato a una riduzione del bilancio di armamenti ma invece si è realizzata livelli quantitativi qualitativi sempre più alte
E si dice che nella mozione ci si dice persuasivi della necessità di una inversione di strategia
E cioè che se ci siano degli interventi di emergenza immediati per combattere gli effetti devastanti della fame della denutrizione
E e successivamente a questi interventi e messi in moto da questi interventi
Sì innesti no i meccanismi invece per modificare le situazioni di sottosviluppo
E cioè gli interventi strutturali si devono accompagnare devono essere attivati invece da interventi dire ed aiuti dire che paesi sottosviluppati
Che consenta di salvare alcuni milioni di persone e si richiede per questo alcuni si richiede alcuni impegni da parte del governo la Camera dovrebbe impegnare il Governo
Ad aumentare l'aiuto ordinario lo sviluppo fino a raggiungere l'uno per cento del prodotto nazionale lordo a stanziare immediatamente un altro uno per cento sotto forma di intervento straordinario di emergenza
E a mettere a punto tutta una serie di provvedimenti fra cui costituzione di forze speciali interventi coordinati eccetera eccetera che consente all'applicazione poi pratica
E la spesa reale dei soldi che viene di cui viene richiesto lo stanziamento tra l'altro poi si chiede un intervento e l'iniziativa internazionale perché gli altri Paesi dell'Occidente e comunque i paesi industrializzati siano trascinati su questo terreno degli aiuti di emergenza dal governo italiano ecco questa in estrema sintesi la mozione che io avevo letto integralmente prima ecco di questa mozione io vorrei parlare Conte collegandola a due notizie l'anno prima l'incontro al tramite una e Schmitt dei giorni scorsi incontro preparatorio proprie della conferenza di Ottawa
In cui i Paesi dell'Occidente Paesi industrializzati metteranno a fuoco la loro politica economica internazionale
E in questo incontro Mitterand di fatto ha fatto propria quella che l'impostazione del presupposto della Campagna politica radicale e cioè la convinzione che i paesi sviluppati economicamente quelli sottosviluppati non siano cosa estranei l'uno all'altro ma ci sia invece un'interdipendenza di interessi
Che deve sospingere non solo per le ragioni umanitarie e per i valori che sono in gioco Ichino esser comunque
Tenuti presenti ma anche per ragioni più strettamente di interesse dell'Occidente economico e politico deve sospinge lui ad avere una politica diversa verso i Paesi in via di sviluppo
Seconda notizia la diffusione delle cifre
Per di aiuto ai Paesi sottosviluppati per il mille novecento ottanta sono state rese note in meno di un mese fa e sono pubblicate oggi dalla rivista Relazioni Internazionali ecco cifre che confermano
Che l'Italia nonostante l'incremento in termini assoluti di denaro devoluto agli aiuti in realtà rappresenta ancora il fanalino dicono di coda da tutte le nazioni occidentali in termini di aiuto allo sviluppo e che ci sono alcune cifre
E si dice che la graduatoria dei paesi fornitori in base al rapporto tra aiuti prodotto nazionale lordo vede in testa i Paesi Bassi Como zero novantanove per cento
Seguiti dalla Norvegia con uno zero ottantadue dalla Svezia con lo zero settantasei in coda a tutti l Italia con lo zero diciassette preceduta dalla Finlandia con lo zero ventidue dall'Austria con lo zero ventitré e dalla Svizzera con lo zero ventiquattro
Ecco queste sono alcune cifre che poi son confermate anche da altri che troviamo nella mozione radicale che ricorda come il Governo si sia impegnato a portare allo zero trentatré per cento e quindi ad adeguarsi alla meglio dei paesi europei entro il mille novecento ottantatré e poi nel corso del decennio sono le ultime dichiarazione di Spadolini
Ad arrivare invece alla cifre da zero sette per cento che è richiesta dalle organizzazioni internazionali successivamente in seguito ad impegni che sono stati sottoscritti come vediamo io vediamo violati da quasi tutti
I paesi del mondo
Ecco questo per quanto riguarda l'Italia teniamo presente sono dati ancora relativa al mille novecentottanta che se andiamo sull'altro fronte politico su quello dei paesi dell'Oriente
La situazione è se possibile ancora peggiore
Perché vediamo che l'Unione Sovietica fornito soltanto lo zero virgola quattordici per cento e quindi ancor meno dell'Italia
In termini di aiuti ai Paesi in via di sviluppo o in via di sottosviluppo e i Paesi dell'Est europeo hanno fornito lo zero virgola zero sei per cento che è poi la media italiana negli anni fino al mille novecentosettantanove ecco questo mi pare un po'il quadro della situazione su questi temi vorrei
Delle tue valutazione
Sì per per precisione lo zero virgola zero sei il punto più basso raggiunto dall'Italia sono veramente ed è il punto più basso raggiunto due anni fa quindi nel mille novecentosettantanove l'anno in cui tu a cui ha fatto riferimento
Un altro dato che vale la pena di precisare e che il la richiesta dello zero settanta per cento del prodotto nazionale lordo era la richiesta che caratterizzava la politica nel secondo decennio delle Nazioni Unite per lo sviluppo
Cioè gli anni settanta per intenderci durante gli anni settanta i Paesi sviluppati avrebbero dovuto stanziare il Ruggero settanta per cento del prodotto nazionale lordo per l'aiuto all'otto sviluppo senonché adesso gli anni settanta sono finiti decifrare abbiamo tournée lette alcune indicative quelle che emettono quelle più alte ma ce ne sono altre
Che vanno vanno calando sappiamo che la media lo zero trentatré per cento grossomodo quindi i paesi industrializzati non hanno rispettato questo impegno
C'è però il fatto che nel frattempo le richieste del gruppo di settantasette cioè dei Paesi in via di sviluppo si sono aggiornate
Per cui l'anno scorso a settembre si è tenuta a New York l'assemblea straordinaria delle Nazioni Unite per programmare il terzo decennio dello sviluppo gioco degli anni ottanta
E per gli anni Ottanta le richieste sono state modificate sono state aggiornate nel senso che si chiede ai Paesi industrializzati di raggiungere entro il primo qui il primo quinquennio dell'ottanta
Lo zero settanta per cento e entro la fine degli anni Ottanta cioè nel decennio l'uno per cento del prodotto nazionale lordo questa la ragione per cui noi oltre che per il fatto che avevamo già dal primo momento chiesto l'uno per cento ma abbiamo ripreso la nostra di chi richiesta originaria l'uno per cento anche la mozione che abbiamo presentato ieri
Proprio perché l'uno per cento è ormai il traguardo del terzo decennio dello sviluppo ne eravamo partiti con uno per cento parlavamo ridotto a zero settanta per uniformarci
Alle richieste dei paesi in via di sviluppo questo diciamo alla fine degli anni Settanta dall'anno scorso imporci al momento in cui abbiamo avuto questa nuovi parametri cioè zero settanta entro il primo quinquennio e uno per cento
Entro il decennio abbiamo aggiornato la nostra richiesta al governo italiano quindi ancora ben poi metterà la mozione e l'abbiamo portato a questo livello dell'uno per cento che la richiesta attuale dei Paesi in via dico per questo per avere gli con precisione i dati del del problema che abbiamo davanti
Ora noi in questa mozione
Cioè con questa mozione riprendiamo l'iniziativa sulla fame che
è stata rimessa in moto in qualche misura dall'appello dei primi no dal cappello dei premi Nobel non è un'iniziativa radicale iniziativa dei premi Nobel sono cinquanta duecento tre premi Nobel che hanno firmato un appello noi abbiamo fornito questi cinquanta tre premi Nobel in Italia la la struttura necessaria perché il loro appello passasse e abbiamo voluto agganciare subito a queste iniziative dei cinquanta del premio Nobel e alle risposte che sono venute che non sono di di poco momento perché ci sono risposte di capi di Stato e di governo
E per quello che ci riguarda la risposta messaggio del presidente Pertini
Che particolarmente importante ed impegnativo al tempo stesso molto più delle altre cose già importanti che Pertini aveva detto in passato c'è una volontà di iniziativa questo messaggio di Pertini che non c'era nelle negli altri
Negli altri e nelle altre risposte ai nostri appelli che erano sempre stati e non sempre se le risposte positive
Ma con dichiarazioni di principio qui c'è la volontà esplicita di iniziativa politica quando Pertini dice io in Sorgo intende dire che qualche cosa deve fare deve farlo subito ampi ovviamente c'è una volontà d'iniziativa sua e c'è anche un invito l'iniziativa al governo italiano quindi abbiamo ripreso l'appello dei Nobel e la risposta di Pertini abbiamo fatta nostra
E siamo partiti con questa prima iniziativa che la presentazione della mozione in in parlamento in questa mozione abbiamo ripetuto la nostra impostazione tradizionale di come tu giustamente rilevavi prima
Riscuotere consensi sempre più ad alto livello sempre più le generalità osa impostazione molto semplice noi facciamo per il discorso della fame nel mondo lo stesso ragionamento che facciamo per quello che riguarda gli armamenti
Noi diciamo da anni
I
Tutti i Paesi da questa e dall'altra parte del dell'asse Est-Ovest per quanto riguarda gli armamenti sostengono di volere ridurre gli armamenti per arrivare a un disarmo tutti dicono che vogliono disarmo tutti dicono che vogliono riduzione negli annali
Si aprono negoziati per realizzare questa riduzione degli armamenti da trent'anni si fanno questi negoziati il risultato di questi negoziati e l'aumento degli
Che l'equilibrio bilanciato delle forze che è la filosofia che sta alla base della logica del disarmo porta alla logica del viale ma questo è una colpa sotto gli occhi di tutti non è una cosa contestabile chiunque è in grado di toccarla comma
Ci sono più armi oggi di quanto non ce n'erano quindi la Filosofia del riduzione bilanciata degli armamenti porta al risultato aumento bilanciato degli armamenti cioè l'equilibrio trova sempre rivendica
Anche oggi
Tutta questa faccenda degli euromissili che cosa consiste nel fatto che i Paesi dell'Occidente sono persuasi che l'Unione Sovietica ha modificato a suo vantaggio l'equilibrio del forze missilistiche di teatro in Europa e ritiene di dovere riequilibrare
Questa
Questo rapporto squilibrato Unione Sovietica producendo altri mistici famosi Cluzet ed esce
Quindi la nostra analisi e che c'è qualche cosa di guasto nella stessa filosofia della riduzione bilancio degli armamenti
E abbiamo proposto a livello massimale il disarmo unilaterale
Che non tutti noi condividiamo qualcuno si qualcuno io personalmente dopo molte riserve sul riposo in disarmo bilaterale generalizzato però su un dato siamo tutti d'accordo atti concreti di vita collaterale vanno vanno compiuti come elemento di inversione della tendenza precedenti almeno un atto che sia
Una scelta da parte di un paese di Rio diciamo per conto mio non diciamo tutto magari dunque gli armamenti per conto mio faccio un atto individuale come l'hanno fatto d'altronde i rumeni
Per quello che riguarda il patto di massa questo è l'unica cosa che in concreto può servire a dare un segno nel senso di invertire questa tendenza perversa che ci porta ad aumentare gli armamenti
Lo stesso ragionamento vale per la fame nel mondo
Noi abbiamo deciso abbiamo da da da Dante per venti anni ormai due decenni di lager ride per lo sviluppo abbiamo dei programmi di lotta contro la fame che partono dal presupposto che la fame prodotto non vagliato dalle in teoria che la fame è conseguenza della diversità dello sviluppo cioè del fatto che ci sono Paesi che sono sottosviluppati
è qui che la fame la conseguenza del sottoscritto
Risultato di questa analisi è che bisogna rimuovere le cause del sottosviluppo per eliminarlo
E allora
Da questo ragionamento semplice e tutto sommato abbastanza persuasivo si è passati a una strategia di approccio al problema dello sviluppo e della fame che si è rivelato una strategia assassine perché ha lasciato morire milioni di esseri umani ogni anno senza muovere un dito
Sulla base di un ragionamento molto semplice che bisognava prima rimuovere le cause strutturali lo sottoscrivo cioè prima creiamo le condizioni dello sviluppo dopodiché salveremo la gente che moriva nel frattempo la gente moriva e nessuno di noi muove un dito perché questa gente smetta di morire il plauso del sottosviluppo non sono stati o naturalmente siccome vuole caso sottosviluppo non si possono affrontare nel modo in cui sono tentato di affrontare in questi due decenni ne stiamo accorgendo oggi che abbiamo sbagliato
Però questo errore intanto non ha determinato lo sviluppo e nello stesso tempo determinato alcuni milioni di morti ogni anno quindi una carneficina gigantesca che sta sulla coscienza di ognuno di noi che ha avuto è avvenuta nel disinteresse generale perché la vera la vera perversi tardi questa teoria prima lo sviluppo risolviamo viluppo e automaticamente avremmo risolto la questione dalla fame sta nel fatto che a anche rimosso il problema alla coscienza individuale dalla coscienza collettiva cioè la gente e devo dire questa responsabilità enorme dalla sinistra che ha accettato questa logica accettando questa logica si è fatta complice di questo di questo Massa
Perché la logica è sempre stata vuol dire che noi dobbiamo anche costola famoso famoso proverbio cinese no
Se c'è uno che muore di fame non ridare un pesce mentre negli acquisti
Noi abbiamo deciso chi dovevamo insegnare a pescare non gli abbiamo insegnato fiscali che non eravamo in grado di farlo e la strategia che noi seguivamo non era di insegnargli
A pescare noi abbiamo neanche la più pesci per cui questo ha continuato a morire regolarmente ma abbiamo continuato a dire quando gli insegnano a pescare non voleva quindi questa è la la vera perplessità a questo punto con la stessa logica con la quale noi tentiamo di rovesciare la filosofia perversa del disarmo
Bilanciato così quindi la riduzione bilanciata degli armamenti così tentiamo di rovesciare la filosofia perversa del rapporto fame sviluppo noi diciamo invece di aggredire il problema dalla dalla logica dello sviluppo viene prima dobbiamo rimettere a posto il meccanismo dello sviluppo e poi la gente non molla più di fame ma diciamo cominciano a non fare morire più la gente di tante interveniamo sull'effetto di uso pubblico Eva fra e poi una volta che abbiamo fatto l'intervento sull'affetto da questo risaliamo alla causa cioè da questo poi mettiamo in moto un meccanismo che serva a da affrontare con la urgenza e con le priorità necessari che ci saranno indicate pragmaticamente dalla vicenda salvataggio delle persone che muoiono di fame
Mettiamo in moto il meccanismo per lo sviluppo
Quindi questa è diciamo tutta la grande invenzione americana tra la la la la filosofia radicale della lotta contro la fame sta in questo in questa vere capito che bisogna invertire il l'outing i due tempi
Nell'operazione quindi renderli contestuali ma a partire dal salvataggio della lotta contro la fame per risalire poi da questo problema
Dello sviluppo ma c'è un'altra questione che non è secondaria e che è legata un po'che cosa che dicevi tu prima a proposito dell'incontro brunch cioè nel controllo ci metteranno in scena
Ma abbiamo anche spiegato un'altra cosa da anni a questa parte nella generale indifferenza degli esperti e dei chierici dalla materia di tutti gli acrobati del realismo come li chiamo io quelli che sono molto realistico
Abbiamo spiegato che l'aiuto ai paesi in via di sviluppo che qui bisogna che gli ascoltatori stiano attenti specialmente quelli che su hanno la tendenza a dire ma che
Ci interessiamo noi dei problemi del terzo mondo quando in Italia c'abbiamo la nostra fama i nostri morti nostri malati non se la nostra Napoli enoteche The tutina e gli altri problemi
Potremmo fare un elenco lunghissimo interminabile
Io voglio dire che su questa questione
Noi abbiamo messo in allarme in avviso subito spiegando che l'aiuto ai paesi in via di sviluppo non è un atto filantropo e su questo dato io insisto
In maniera ormai quasi ossessiva in volo mania che sicuri comune o maniacale cioè io insisto per dire che non esiste non è una questione di di di carità che noi diamo i soldi ai paesi in via di sviluppo perché Mora l'agente Rita questo è certamente un imperativo morale che per alcuni di noi e prioritario importante cioè quello che riguarda il gruppo radicale basterebbe l'imperativo morale non lasciare che la gente muore di fame per mettere in moto qualunque meccanismo Salvalaggio
Ma nel caso specifico non è solo questa la questione
Accanto a questo imperativo morale
C'è un imperativo economico è un imperativo pochi io questo dato ripeto lo lo lo messo in tutti i discorsi sono ormai numerosi che ho fatto in Parlamento che ho fatto fuori dal Parlamento ed è un leit motiv del gruppo radicale ha ripetuto e costante
L'dato che l'abbiano individuato subito ma non oggi abbiamo individuato due anni e mezzo fa già quando abbiamo iniziato questa questa campagna per il lotta contro lo sterminio per fame e che c'è una interdipendenza fra le economie dei Paesi sviluppati e quelle dei Paesi in via di sviluppo che è talmente stretta ormai per cui la cioè mettere in moto lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo significa contestualmente mettere in moto lo sviluppo dei Paesi industrializzati noi stiamo attraversando da anni ormai e una crisi economica molto grave e molto profondo
Ed è una crisi economica darà che che che poi si realizza con con i dati che sono sotto gli occhi di tutti di inflazione di deflazione contemporaneamente di aumento dei prezzi una crisi che tutti quanti conosciamo che ci tocca direttamente le tasche tutti i giorni ed è una crisi che non è congiunturale cioè non è crisi che si risolve attraverso i cicli naturali dello sviluppo economico è una crisi strutturale sulla crisi proprio non non è più non siamo più in grado di padroneggiare
Senza toccare le strutture stesse del nostro sistema economico
Questa crisi per quello che riguarda l'Italia in particolare e i Paesi europei più in generale cioè i Paesi che sono trasformatori perché non che non hanno le materie prime né energie ma che comprano le materie prime comprano le energie e poi fanno un prodotto finito che devono vendere da qualche parte
Questa crisi ha come primo problema il problema degli sbocchi di mercato
Che non abbiamo mercati esteri non troviamo non troviamo più mercati esteri per esportazione non esportiamo i nostri prodotti finiti
Non importiamo abbastanza valute non ci procuriamo abbastanza valuta per comprare materie prime ed energico
Questo è il dato semplice non vi dimentica che anche degli artigiani che in questo momento del ministro degli esteri della Comunità europea ha sottolineato l'altro giorno proprio sotto questo profilo sul profilo dell'apertura dei mercati per l'Occidente che può avvenire sorta tu sei Paesi sottosviluppati invece arrivano a rivendicare la propria di comprare di acquisirne c'è questo perché perché noi oggi abbiamo che siccome la crisi è generalizzata a tutti i Paesi occidentali paesi occidentali hanno ormai una saturazione di mercato tale per cui non ci sono più
Però non siamo più in grado di esportare le nostre così in Germania in Gran Bretagna o in Olanda o negli Stati Uniti perché questi Paesi a loro volta sono saturi
Quindi c'è il problema di inventare di aprire nuovi mercati e allora abbiamo già limitato due dive interdipendenza una interdipendenza è tecnologia e mezzi finanziari da una parte cioè da parte nostra per intenderci dei paesi industrializzati materie prime ed energia la notte
Allora scambio tecnologia mezzi finanziari materie prime energia cioè questa prima interdipendenza che immediatamente palpabile
La seconda interdipendenza e la ricerca di nuovi mercati per i prodotti finiti nei Paesi sviluppa
Ecco della prima interdipendenza già il Paese centrale si rendono conto e la tono interni di rapina
E la seconda Inter depennare attuata in passato indenne ora adesso quelli dell'ombrello di quelle più ecco ius soli dico le più solide riescono a adottare altre misure il dato al quale con voi ne sorgono abbia dato al quale i paesi sviluppati non si vogliono abitua
E che la logica della rapina che è stata dominante
Tutta l'ultima parte nell'Ottocento e nel il Novecento fino agli anni fino agli anni Sessanta senza all'inizio degli anni settanta e che la crisi energetica cominciano a settantatré
Questa logica la rapida non funziona più in Paesi del Terzo Mondo non sono più disposti a passi rapidi e allora in per primi Paesi petroliferi hanno scoperto questo dato che qualche volta magari abusando dall'altra parte del video
Poi la la logica dei prezzi è stata improntata a meccanismi che Maroni perché fare dei meccanismi di mercato però Cia che decretano dove aspetta un momento
La stessa cosa va vale in parte delle materie prime in parte varrà in futuro per le materie prime cioè oggi non è più possibile pensare di restare nella logica della della rapina che ha consentito all'Europa di procurarsi materie prime energia a basso costo e di fare con questo concorrenza perfino gli Stati Uniti
Cioè anche possibile qualcuno ha sostenuto quando scoppiata la guerra del petrolio che la guerra del petrolio avevano insufflata in qualche modo gli stati perché gli americani si trovavano davanti un'industria un colosso ormai europeo colosso industriale europeo che produceva costi molto più bassi per quanto riguardava l'energia e le materie prime perché regia di materie prime
Comprate nell'aria c'è il petrolio in particolare comprato del Medioriente era di costo più basso di quello che estraevano gli americani stagione e siccome poi il costo del lavoro invece sempre suo più alto in Europa la competitività del prodotto americano diventava assai discutibile per cui gli Stati Uniti hanno attraversato una fase molto difficile molto delicata che si è visto immediatamente come effetto sul dollaro la crollo dovrà negli anni settanta
Nel momento in cui parte la guerra del petrolio noi abbiamo avuto una inversione di tendenza netta
Una crisi sempre più massiccia delle economie europee in particolare delle economie più deboli quelle più trasforma Trichet almeno dotate di mezzi propri cioè di energie materie prime proprie
è una crescita invece l'economia americana avrebbe oggi abbiamo effetto contraccettivo Ramallah ma forza enorme dove alle cresce ogni giorno di più e ci mette sempre più in difficoltà che è dovuta solo in parte stiamo attenti dovuta solo in parte agli alti tassi di interesse praticati negli Stati Uniti
Per cui questa cosa di adesso trovare un'intesa con gli Stati Uniti per abbassare il la remunerazione dei capitali
Nel banche americane è una cosa che solo parzialmente alle allevierà la situazione ma la verità è che oggi l'economia americane di nuovo fortissima ed è molto più competitiva di quella europea e quindi il dollaro ha una forza proporzionale alla forza dell'economia americana ecco per gli europei in particolare che l'Europa può arrivare a questo per l'Europa in particolare questa
Questione della interdipendenza materie prime energia mezzi finanziari tecnologia
Da una parte e la necessità di nuovi mercati è assolutamente evitare se non vivono più senza queste finalmente nella tana cogente ecco mi pare che su questo secondo aspetto in mercati che sia però mi pare che a livello in bisogna superare quello che è stato l'errore che si è vissuto nella fase di costruzione del capitalismo di fortificazione del capitalismo cioè lo sfruttamento intensivo della forza lavoro
Lo sfruttamento dell'operaio e la riduzione al minimo possibile del costo del lavoro ecco un certo momento ci si è resi conto invece che l'opera che la disposizione dei mezzi finanziari non ora riduceva ma al contrario dalla forza espansiva all'economia questa la grande invenzione di Ford Ford ha scoperto che invece Dimaro pagare gli operai per avere un prodotto che aveva un costo unitario più basso
Conveniva pagarli bene per fare dei suoi operai degli acquirenti dei suoi prodotti
Ecco questo che è stato costosissimo a livello di umano nel capitalismo in in ogni stato che il capitalismo attraversato soprattutto alle origini mi pare che è un errore che avrebbe dovuto insegnare qualche cosa a livello interno
Ma perché non ci siamo arrivati ancora questo e soltanto Mitterrand mi pare oggi pone con forza questo problema Patrese che che questa cosa la scoprono contestualmente mitragliatrici mentre cioè istante la la la la Francia e la Germania è una cosa abbastanza importante
è altrettanto singolare
Demenziale che i nostri esperti di queste questioni sottoposte però è un bombardamento a tappeto su questo discorso a tappeto questo discorso lo facciamo ininterrottamente da due anni e mezzo non se ne siano mai accorpati c'avevo risposto con sufficienza su queste
Io ricordo l'ultima ultimo dibattito sulla legge finanziaria il mio intervento avevo vicino
Luigi Spaventa che ha fatto due o tre interruzioni a sostegno di questa nostra tesi perché veniva da una riunione di economisti ad agosto in cui avevamo discusso proprio di queste questioni
E invece da parte del ministro del tesoro dei suoi esperti delle pretendenti di funzionari illustri brillanti
Dal ministero del Tesoro venivano sempre delle risposte assolutamente negative spiegando che non aveva senso che Nicola spendere tutti questi soldi per quale motivo troppi che è una cretinata cosmiche Cosmi
Solo che a questo punto restando sempre o tornando al tema centrale di però la lotta contro la fame nel mondo questa questo meccanismo automatico diciamo di spinta capitalistica per cui prima o poi sarebbe dovuti arrivare
Ad accorgersi di chi magari la cosa che avevamo visto prima gli altri poi primo dopo avrebbero dovuto vedere anche loro e cioè che la interdipendenza fra le economie portava rendere inevitabile necessario che ci fosse una spinta
Da parte dei Paesi sviluppati per promuovere lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo presenta un grosso rischio sul quale ci dobbiamo dobbiamo stare molto attenti e qui la nostra vigilanza essenziale
E c'è una tendenza a quale la tendenza naturale del sistema economico è quella di trovare un rapporto di interdipendenza fra Paesi potenzialmente ricchi da una parte dalla ai Paesi ricchi attualmente paesi ricchi votazione
Cioè in altre parole determinare una spinta di aiuto allo sviluppo da parte dei Paesi industrializzati nei confronti di Paesi che hanno materie prime fonti di energia
Il che rischia di determinare una emarginazione ancora più grave vengono dimessi pochissimi dei crociati
Certo quindi la consapevolezza dell'interdipendenza da solo non basta se non si lega alla proposta di rovesciamento culturale fatte radicali aiuti subito per eliminare la fame se non si lega all'imperativo morale
E se non si lega un altro imperativo che è altrettanto importante ed è il terzo ci arrivo subito cioè quello puliti
Che cosa è l'imperativo politico imperativo politico è molto semplice ed è contenuto in maniera molto lucida anche nel rapporto pranzo e nel rapporto carte
Rapporto Carter in particolare che rapporto carattere fatto da un'ottica più utilitaristica è un rapporto commissionato dall'ex presidente degli Stati Uniti a una commissione di esperti che aveva come obiettivo quello di vedere quali erano i dati di sicurezza realista bene rapporto Carter c'è un discorso molto molto preciso in cui si dice che la sicurezza degli Stati Uniti non può essere garantita in nessun modo soltanto con armamenti
E che è uno delle minacce più grandi a questa sicurezza è dato dall'esercito degli affamati che circonda il mondo sviluppato Bondi cioè c'è un problema per cui non è pensabile di mantenere la pace nel mondo c'è una larga fetta di umanità mole di fabbrica prima
Perché questa fetta di affamati e un elemento di destabilizzazione profonda
Nel mondo per cui una pace stabile non è concepibile in queste condizioni e allora anche in questo l'interesse non è solo di chi riceve l'aiuto ma anche di chi nuda prego di mantenere di creare condizioni di stabilità e di pace
E questo vale per noi vale per i nostri figli
Quindi vivo
Ma cosa che ci deve spingere complessivamente a mettere in moto subito una iniziativa politica concreta e non soltanto io non c'è azione di principi per cambiare la logica della politica aiuta lo sviluppo e corrispondente a tre imperativo
Uno politico uno morale e uno economico ognuno dei quali è importante tutte e tre vanno presi
Contestualmente vanno presi per presa con altri quel manifesto e questa mattina piangerci terzo si consegnò ad ammazzarla benedicendo se la fa resta ferma la peste la guerra viaggiano cioè è che noi dobbiamo aspettarci di averla quanto prima presso di noi se effettivamente non verranno messe in moto tutte le cose che sono necessarie fare
Per combattere questo problema ecco un'ultima domanda al dottor Di lascio andare facciamo anche un amore volevo video ecco allora continua a cui
Tutta una volevo di Muti ma cosa cioè noi finora abbiamo individuato le ragioni per cui i paesi sviluppati devono Paesi industrializzati devono intervenire per aiutare i Paesi in via di sviluppo
Abbiamo visto come sono gli imperativi ai quali si si si si deve rispondere e come tutto questo non sia nell'ottica di un'azione filantropica ma di un'azione che si svolge nel comune interesse quindi e cooperazione allo sviluppo non aiuta lo sviluppo cioè che termometro a cambiare anche a terminologie Satragni rogge internazionale ancora sia di quella di aiuto deluso allora ospite ma c'è un'altra questione che riguarda in particolare il nostro Paese c'è perché qui
Perché l'Italia negli atti perché l'Italia motore di questa politica perché l'Italia dovrebbe prendere delle iniziative essendo tutto sommato dei paesi industrializzati quello meno ricco quello che meno dovrebbe
Sentire il dovere di essere in qualche misura il promotore di questa di questa iniziativa e di questa e lì c'è una ragione soggettiva cioè lì dove sono i radicali che se ne occupa senz'altro rinunci sorte questa da questa che sta lì ma c'è anche una ragione oggettive
Italiana di per sé si trova in una situazione politica geografica e culturale specialmente per quello che riguarda l'asse nord-sud che passa dall'Europa all'Africa quindi la seconda Fricano
Si trova nella condizione geografica politica culturale e storica di saldatura tra questi due punti
L'Italia ha sempre avuto una doppia anima di una sua politica estera ci da una parte una politica continentale venite europee cioè si è sempre sentita parte dell'Europa
E dall'altra parte invece un richiamo Mediterraneo esecuzione sotto il duplice destino
Questo duplice destino sembrava essere drammatico nel senso che nel primo caso la portava verso l'Europa ma in uno stato di marginalità penitenti periferia anche geografica Mestrino per impedirlo
Dall'altra parte invece il destino riterranno sembrava essere antitetico rispetto a quello europeo Cioni vitale che usciva dall'Europa e si collocava nell'area mediterranea diventando una sorta di paese immenso balcanico menzione
Ora questa questo dilemma è sempre esistito nella politica estera italiana ci sono stati quelli che hanno ritenuto la battaglia di Poitier una grande conquista dell'Occidente e quelli che invece non si hanno pianto sovvenzioni religioso lunga
Ora il dialogo nord-sud il problema della interdipendenza
Tutte le questioni di cui abbiamo parlato prima sul piano economico sul piano politico determinano per la prima volta una necessità di interconnessione economico politica fra i Paesi del europei e i Paesi africani
Cioè per la prima volta queste due politiche due anime Puglia politica estera italiana trova un momento di sintesi Italia può essere al tempo stesso europea e mediterranea che può essere il momento di saldatura fra l'Europa e Mediterraneo quindi Paesi i Paesi Africa
Con ora un vantaggio molto molto specifico anche per quello che riguarda le cose di casa nostra più in particolare ne abbiamo detto
Come importante dice il piano economico la interconnessione il fatto di fare crescere i paesi in via di sviluppo e così via c'è un dato molto più più preciso che riguarda il connubio domani diverse cose da Verona Napoli quindi anticipiamo su
Che riguarda Napoli riguarda il Mezzogiorno
Lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia è rimasto bloccato per anni in una logica
Possiamo all'inseguimento
Cioè il Mezzogiorno ha dovuto inseguire le Regioni sviluppando e in questo inseguimento si è verificato in fra mezzogiorno in orbita nel rapporto che era Franchini all'Atac la famosa storia ed edile che in seguito la tartaruga già
In questo
Perché è chiaro che sono due cresceva con i suoi vittime e con le sue potenzialità e il Nord cresceva con i suoi ritiri le sue potenzialità grammo più grossa vedi questa Inter inseguimento era perde
Ed è ancora pendente cioè l'inseguimento di un sunto che va appresso a un ordine inserito in un'economia europea euro Centrica in cui i punti centrali di sviluppo sono nel mezzo dell'Europa è chiaro che in questo giorno era in estrema periferia ma niente da fare non ce la farà mai raggiungere
Ma il giorno in cui il Mezzogiorno d'Italia diventa il centro di un'area di sviluppo euro Africa Méditerranée
In cui non è più l'estrema periferia ma il centro anche geografico
In cui tutti gli scambi ripassano lì dal Mezzogiorno Eataly gli scambi tra nord è il sunto fra il nord Europa e i Paesi africani
Si incrociano tutti in un punto che Napoli Palermo cioè e questo Mezzogiorno d'Italia
Allora il Mezzogiorno diventa il centro promotore To propulsore di un'aria dico prosperità che è una Mariko prosperità mediterranei così come si è costruita la famosa redigo prosperità asiatica tra Cina e Giappone
Li abbiamo una cosa analoga e a questo punto si che il Mezzogiorno ha una possibilità autonoma di sviluppo perché ha un suo ruolo che non è quello asfittico no di correre appresso al nord ma è quello di essere esso stesso un centro molto
Quindi a questo punto tutta questa questione e lotta contro la fame per chi non lo sente come un imperativo morale io spero che siano in molti a sentirlo come un imperativo morale se non tutti
Perché poi anche lì vale un'altra regola di fondo cioè di una civiltà non sopravvive se non corrisponde ai suoi atti a quelli che sono i presupposti culturale la sussistenza ma se non per quelli che non la sentono un imperativo morale e e sono invece la logica utilitaristica
Delle cose che contano tra virgolette cioè dello sviluppo economico delle degli interessi immediati e così via
La cooperazione nord sud e il futuro destino vita fino a questo Paese
Può risolvere i suoi problemi interni anche soltanto in quest'ottica soltanto con questa logica per questo deve essere il motore di questa politica più di chiunque altro
Così come per l'Est Ovest è stato motore la Germania Federale perché la sopravvivenza alla Germania dipendeva dal rapporto est-ovest e di nuovo oggi la Germania
E in prima fila sui negoziati sui missili
Per riprendere il processo di distensione perché senza la distrazione la Germania non vive così in Italia senza il dialogo lordi soldo continua a essere quella che è sempre stata una democrazia protetta e un'aria di di di di disegni sviluppo economico
Il giorno in cui si sviluppa seriamente dialoghi sull'Italia diventa un punto è semplice entrare ed essenziale ed il suo sviluppo viene enormemente incrementato e spinto in maniera omogenea non più soltanto in una parte del territorio oscurando un'altra quindi per noi è vitale scontano e come Paese
Il giorno in cui i nostri ministri capiranno questa cosa avremmo risolto il flusso dei nostri
Ecco queste sue considerazioni facilitano la domanda che volevo porre e cioè queste in che termini pensi che il nuovo governo Possa raccoglie gliele queste indicazioni in qual è la sua capacità di comprensione e la volontà di tradurre in pratica questa indicazione se esiste comprensione
E ti volevo dire io ho notato in Spadolini rispetto all'intervento al Senato ascoltando quella la Camera in realtà un interesse più maturo sul problema che gli veniva posto e cioè pareva che nei giorni e che intercorrevano tra la replica al Senato è quella la la replica alla Camera in realtà Spadolini il problema se lo fosse posto perché ha dato delle risposte più sensata e poi sul merito
Il problema è che gli era che gli erano stati posti ecco in realtà qui tre giorni prestatori probabilmente o per i suoi collaboratori aveva rappresentato una rivelazione non lo so che cosa ma sicuramente Umma una luce perlomeno in più
E rispetto a quanto sapeva prima perché in effetti si è posto il problema in termini concreti il termine della spendibilità se de non ha detto no i soldi non cedimento del trio
I soldi per il momento non vedo la capacità di investire di spenderli produttivamente di conseguenza
Va be ha poi riproposto la soluzione del Governo Forlani però in realtà mi è parso che un progresso e anche notevoli ci fosse stato tra il Senato la Camera e qui intanto quali sono le tue valutazione su questa possibilità che il governo italiano si faccia carico
Di quanto abbiamo detto prima
Ma Antonio Fadda ragione c'è stato un un progresso considerevole e devo dire che Spadolini è stato dei Presidenti del Consiglio che finora si sono succeduti a Palazzo Chigi e sono tanti è stato quello più attento a questa questa questione
E dopo la sua replica al Senato che aveva già in parte corretto una impostazione delle dichiarazioni Manrique molto negativa perché mi è partito sempre i peggiori arrivato essendo il migliore
Cioè il partito dicendo io stando così le cose mi impegno a non ridurre quello che abbiamo già stanziato ci mancherebbe altro seduttori
E quindi era molto molto poco aveva detto il peggio
E invece poi è arrivato al Senato ma modificato in parte e poi alla Camera lui ci ha chiesto ulteriori delucidazioni ho preparato un appunto
Che lui ha ricevuto nell'intervallo fra la replica del Senato e della Camera in cui gli abbiamo fatto riassunto matematica radicali su questa questione
E devo dire che l'ho letto con attenzione e ne ha tenuto molto molto perché molte delle cose che c'erano erano segnati per l'appunto io le ho ritrovate nella sua nella sua replica pacato
Io mi auguro che si renda conto di quello che ha detto
Cioè che non l'abbia fatto sottovalutando il senso delle cose che diceva perché le cose che ha detto porta lui ha detto che che per la prima volta
La voce ufficiale del governo ha accettato la filosofia dall'inversione di tendenza lui ha detto che bisogna invertire la tendenza bisogna preoccuparsi di lui morivano di fame e
Sono abbiamo sottomano forse parla per un'altra volta di riprenderne sui alla sua replica dimenticata la revoca prego perché ogni parola ha un suo peso un suo significato
Ripeto il problema di sapere se mi ha capito che cosa vogliono dire quelle parole perché se lo ha capito ed è disposto a fare le cose che ha dichiarato di voler fare possiamo fare delle cose importanti sì
Ecco infine sulla mozione che è stata presentata ieri naturalmente scusa concludo tutto questo comporta uno scontro duro che Spadolini deve prevedere dev'essere pronto a sostenere con i burocrati del ministero del Tesoro che sono di ragionieri senza offesa per i ragionieri ma dei ragionieri
Che sono arrivati tipo una guardia arrivare a fare la contabilità dello Stato come si fa la contabilità di un'azienda artigianale a conduzione familiare possibile genieri che fanno le cose in uso per un'altra cosa avresti fatto dirigo un'azienda artigiana conduce le famiglie che non hanno il senso dell'importanza delle Borse poi sfugge totalmente ci sarà lo scontro duro
Se ci sarà
Il cammino di questa mozione è stata presentata ieri reca le firme dei parlamentari radicali evidentemente per tradursi poi gli impegni verso il governo deve essere accettata dal parlamento ecco nel
Al momento c'è ci sono gruppi politici o singoli che sono disponibili secondo te sottoscrive questa mozione votare a favore la mozione così come può trovare alcune individualità alcuni parlamentari disposti a fermarla curve parlamentare mi pare improbabile
La mozione così com'è una base di partenza per le possiamo discutere possiamo discutere per quello che riguarda le questioni quantitative le possiamo scadenzare possiamo decidere che non sarà subito ma sarà l'anno venturo per esempio perché ma sul bilancio di quest'anno è difficile che facciamo
Delle correzioni dell'entità che noi suggeriamo una mozione sulle questioni qualitative e non si può fare nessuna nessuna modifica perché le questioni con le rime sono essenziali d'altronde
Il Presidente del Consiglio la sua replica le accetta quindi questo un dato che noi consideriamo acquisito
Ci spiace che il Presidente del Consiglio
Non abbia dato poi dovrebbe precisazioni più concrete per quanto riguarda anche gli impegni specifici perché questo gli avrebbe consentito
Di arrivare a Ottawa con un anticipo di decisione rispetto alla decisione presa con mettevamo affidarci mite che invece
Su queste cose hanno dato un comunicato comune allora l'incontro dell'altro giorno e quindi anche su questo rischiano di essere anticipato c'è un problema
Per cui
Il governo italiano ha lamentato più volte di essere tagliato fuori
Da una sorta di direttorio franco-tedesco anglo franco tedesco congiunto di recente in occasione della visita di Lord Carlton Mosca varcare indole da da Mosca come ministro degli esteri della comunità europea perché durante questo semestre la presidenza di turno spetta alla Gran Bretagna e prima di partire per Mosca consultato i francesi tedeschi e si è quello d'obbligo costruttori italiani degli altri
è una cosa che si ripete periodicamente tra l'altro più grossi direttori degli istituti internazionali europei e americani hanno scritto un testo
Progetto per una politica estera europea
Per una politica estera del mondo occidentale in cui si prevedono oltre ai direttori ufficiali trainato anche dei direttori ridotti europei dei quali regolarmente l'Italia viene esclusa
Questo perché quando non ha una politica estera nessuno nessuno pensa da consultare cioè ecco allora queste larve invece di lamentarsi di piangere come fanno fa il nostro ministro degli esteri di Realacci dispiace prepara la protesta e batte i piedi perché Pierino se comportato male
E l'unico modo per non farsi dimenticare per non farsi mette a mettere da parte di prendere iniziative politiche se lo prendiamo delle serie politiche esistiamo la deve fare i conti con anche i francesi anche i tedeschi se perfino sulle questioni del nord o sud che sono la nostra nostro pane quotidiano la nostra linfa vitale dobbiamo fare anticipare dei francesi e dei tedeschi la veramente non abbiamo nessuna nessuna venire quindi bene che il Presidente del Consiglio
Sulle questioni di qualità ha fatto propria nella sostanza la alcuni dati importanti tra impostazione radicale
Bisogna che si faccia subito un piano che si facciano subito delle semplici mettere in cantiere subito tre iniziative concrete perché solo con iniziative concrete si diventa interlocutore e si costringono gli altri a fare i conti perché è vero che oggi i Paesi sviluppati sono quelli che tentano di far fronte alla crisi economica riducendo l'aiuto allo sviluppo anche sembrate mettiamo hanno denunciato la stupida la miopia di questa politica l'altro giorno
è anche vero però che sono poi i Paesi che producono porto Branzi rapporto Carter cioè che devono fare i conti con loro cultura produce il tavolo storie e quindi inevitabilmente il primo di questi Paesi che prende la bandiera lotta contro la fame nel mondo con tutte le implicazioni politiche economiche culturali e morali di cui abbiamo parlato diventa obbligatoriamente l'interlocutore la gente deve fare i conti con lui
Quindi questo senso io credo che l'Italia ha tutto l'interesse di farlo di farlo presto l'occasione per verificare la volontà del governo sarà il dibattito su questa nostra mozione che è prevedibile che quando temo se ne parli in autunno perché ormai è difficile che riusciamo a farla
Abbiamo pochi giorni le Camere si dovrebbero chiudere subito la settimana tra tra una settimana e mezza alla fine di luglio
Quindi faremo tutt'al più un dibattito in commissione per sentire dal governo le sue intenzioni però ottavo ma il dibatto sulla mozione per il vino
Benissimo ti ringrazio Aldo cesserà Aldo Ajello questa è radio radicale che fra qualche minuto continuerà i suoi programmi redazione
Nasce
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0