Medico, dimmi il tuo pensiero!

Grazie io la ringrazio ringrazio tutti ma devo dire in particolare voglio proprio dirlo ringrazio
Amedeo Bianco perché insomma Cluj con questo a nome del
Di tutti quelli che hanno lavorato a questa raccolta candidati così
Importante perché in questi mesi
Abbiamo spesso sentito dire i medici pensano questi medici pensano quello i rianimatori non sono d'accordo i medici della Provincia di Milano la pensano diversamente ora finalmente abbiamo dei dati che non sono
I dati di un
Di un sondaggio non sono i dati di qualcuno che può pensarla in un modo piuttosto che in un altro sono i dati del del della Federazione sono i dati ufficiali di medici che hanno risposto a un questionario molto ben organizzato hanno dato delle risposte che
A loro volta
Danno delle indicazioni io credo che
Il fatto ad esempio
E ci ragionavamo con Paola Binetti alcune sere fa dopo una riunione
Dedicata a questi temi il fatto che sia necessario un dialogo un dialogo importante su questo
Su questi argomenti che sono argomenti che riguardano la cosa è il bene più prezioso che abbiamo la vita non più io l'ho sempre detto
Che sostengo che considererei un insuccesso arrivare ad avere una legge che non venga poi approvata a larga maggioranza insomma questa è una legge che deve essere
Ampiamente condivisa
E deve
Essere basata sul dialogo sulla sul
Sul sedersi di fronte all'interlocutore con la convinzione
Che magari tu stesso stai sbagliando io voglio fare un esempio perché
Una una un concetto che io e qui parlo proprio come medico ho inserito nel mio disegno di legge che poi è stato tanto criticato
Ed è quello dell'obbligatorietà lo voglio proprio spiegare con chiarezza sono sicuro che in
Che Kemp capirete quello che io voglio dire
Io come voi sapete ha lavorato diciotto anni negli Stati Uniti io o mi sono trovato in situazioni di fine vita diverse volte
E in un Paese dove la legge esiste dove ci sono sessanta milioni
Di persone che hanno sottoscritto un testamento biologico hanno indicato un fiduciario ma ce ne sono quindi molte altre che non lo hanno fatto même mie spesso capitato
Che la moglie il marito i figli di fronte a una situazione dove era evidente che non c'era proprio più nulla da fare
E mi dicessero con un linguaggio con un altro in sostanza questa frase sì almeno mi avessimo parlato se almeno ci fossimo confrontati con il problema della fine della vita è questo
E quello che mi ha spinto poiché sfogli se volete
Ingenuamente a dire beh allora sei chiediamo a tutti i cittadini di dare un'indicazione forse
Forse queste positivo riflettere come diceva questa mattina Paola Binetti anche su
Su cose che evidentemente a volte sono difficili e e difficilmente noi ci poniamo in uno spirito di riflessione però e lo dico con la stessa apertura quando
Paola Binetti e altri mi hanno fatto notare che nella cultura italiana l'obbligatorietà di indicare
Qualcosa era sicuramente percepito male rispetto invece all'informazione che il Ministero della salute potrebbe fare se
Arriviamo ad avere una legge della possibilità di dare delle indicazioni per chi lo vuole e chi non lo vuole non non le dà
Io molto serenamente ho detto beh io sarò il primo a dire che non deve essere obbligatorio ecco queste intendo per dialogo dialogo è
Proprio cercare di capire le ragioni degli altri ma con con la volontà di arrivare a qualcosa che serva poi
A a tutti credo che in questo spirito le lezioni che abbiamo ha preso oggi sono importantissime ci sono tanti dati
Meglio mi concentrerei per fondamentalmente su tre dati il dato del settantadue per cento dei medici
Che ritiene che i processi decisionali di fine vita siano importanti
E non coinvolgano soltanto le conoscenze scientifiche ma anche quello che noi pensiamo della vita quello che ne pensiamo del dopo
Quello quello che sono le nostre convinzioni religiose o filosofiche credo che questo da una sensazione molto chiara di una grande maturità dei nostri medici che affrontano
Questi questi problemi e queste tematiche con grande serietà e con grande
E con grande rigore e devo dire che trovo anche molto incoraggiante il fatto che il sessantaquattro per cento dei medici ritiene doveroso soddisfare la richiesta del paziente di non attuare o di interrompere
Trattamenti di sostegno di sostegno vitale credo che questa sia un'indicazione molto netta insomma non è
Il novanta per cento però il sessantaquattro per cento da un'indicazione ci dice che in pratica una legislazione che degli impatti quelle divario che oggi
Inevitabilmente esistere tra l'articolo trentadue della Costituzione che permette a ciascuno di noi
Di indicare
L'assenso o dissenso rispetto a qualunque a qualunque procedura diagnostica qualunque a qualunque terapia
E il fatto di potere oggi indicare per allora che tipo di sostegno vorremmo avere nel caso in cui non abbiamo più una ragionevole
Speranza di recupero dell'integrità intellettiva credo che questa sia un'indicazione precisa cioè ci si dice
Che su questo
C'è la necessità di un passo di un passo legislativo e i medici rispondono secondo me anche
Devo dire che io mi sento davvero molto contento di un altro dato e vi spiegherò perché contento il fatto che in pratica il
Sempre sessantaquattro per cento dei medici dicono
Che è importante nominare un fiduciario questo lo dico perché
Nel percorso molto serio che abbiamo fatto al Senato abbiamo avuto quarantanove audizioni abbiamo ascoltato testimonianze di esperti di bio bioetica di giurisprudenza di medicina anche di altri Paesi
Del mondo direi che anche coloro che sono venuti da altri Paesi dove la legge già esiste da molti anni
Tutti Paola la va ascoltato con molta attenzione ne abbiamo parlato tutti hanno sottolineato che addirittura forse più importante
Ancora della della legge e la la possibilità di nominare qualcuno
Un fiduciario che abbia un rapporto di continuità affettiva con noi e che si prenda questa straordinaria
Grandissima responsabilità di poter poi attuare
Quelle decisioni quelle indicazioni sulla base anche di una evoluzione della scienza e della tecnica che inevitabilmente ci sarà e che quindi può in qualche modo
Ne ha rendere necessaria non l'attuazione del della frase scritta ma del concetto della volontà delle indicazione che appunto quelle quella persona ha voluto dare e e in questo vorrei dire
Che quello che noi dobbiamo sottolineare e che non si vuole davvero fare una legge
Per staccare la spina quello che un po'anche emerso da questo riunione di oggi
E che c'è invece il esigenza sentita forte di fare una legge che possa dare al cittadini alle persone la possibilità di dare delle indicazioni se lo vogliono
E nel caso che diano delle indicazioni in una medicina come quella nostra che diversa da quella di altri Paesi
Una medicina fondamentalmente che io voglio ritenere fondamentalmente legata alla solidarietà ecco se qualcuno intende dire
Che vuole essere assistito con tutta la tecnologia che esiste che a disposizione ecco anche questo possa essere
Possa essere
Scritto possa essere poi rispettato da invece a me ha colpito tra i vari commenti una frase pubblicata
Ieri su un quotidiano una frase di Amedeo Bianco che dice perché oggi il medico decide troppo volte troppe volte da solo e questa è un'altra considerazione che vorrei un'altra delle ultime considerazioni che vorrei fare
Non è vero che il medico e questo emerge da questi da questi dati che il medico vuole avere la possibilità di decidere o anzi si sente
Espropriato di qualcosa se noi diamo la possibilità attraverso una legge al cittadino alla persona di dare delle indicazioni
Il medico
E lo dico anche per esperienza personale si sente confortato nel prendere decisioni così difficili
In una fase così delicata che coinvolge drammaticamente un paziente la sua famiglia si sente confortato dall'idea di poter avere
Un colloqui aperti o trasparente
Con i familiari con il time di infermieri con gli altri medici in modo da prendere una decisione e se quella decisione
Può essere supportata anche da indicazioni che sono state date dal paziente sicuramente
Il medico si sentirà Lu sollevato al non dover prendere quasi di nascosto una decisione che invece come ci dicono altri studi sempre molto seri come quello del GiviTi
Un gruppo dove hanno studiato trecentoventi rianimazioni sulle quasi quattrocento rianimazione italiane e in pratica sono venuti in audizione al Senato e ci hanno detto che nel sessantadue per cento dei casi
Nelle ultime settantadue ore di vita di un paziente si pratica una desistenza terapeutica che non viene documentata in cartella perché non si può dei comunitari in cartella perché e illegale
Per la legge italiana documentare che tu e quando quel medico che li ha presentati in Senato
Si è sentito quasi apostrofato da me che io dicevo mi può ripetere cosa fate lumi ha detto ma scusi Presidente lei è un medico anche lei lo sa benissimo cosa facciamo certo che lo so benissimo e so che lo fate in scienza
E coscienza e proprio per questo penso che invece sia meglio farlo in un modo trasparente e chiaro parlandone con tutti i familiari parlandone con tutti gli attori e questo secondo me qui arrivo al mio concetto
Conclusivo significa assistenza in ogni fase della della malattia io credo che insomma ne dobbiamo arrivare non a una legge per staccare la spina ma a una legge
Che garantisca l'assistenza in ogni fase della malattia
Che garantisca le cure palliative e le cure per il dolore su tutto il territorio nazionale perché se noi abbiamo circa cento hospice nel nord del Paese e meno di dieci nel sud del Paese e chiaro che
Questa questa questa garanzia non esiste su tutto il territorio nazionale quindi questo noi dobbiamo assolutamente farlo
E io i vedrei approvò improprio una nel nostro lavoro che dobbiamo completare qua articolare questo nostro questo nostro disegno proprio in queste in queste tre fasi un'assistenza che duri perduri in ogni fase della malattia
Cure palliative disponibili
Per tutti i pazienti su tutto il territorio e una dichiarazione anticipata di vita che diventi anche quello un elemento di
Unione di assistenza di accompagnamento in un nel passaggio tra la vita la morte che un momento delicatissimo e nel quale appunto io credo che la possibilità di rendere anche quel passaggio anche quel momento ampiamente discusso e condiviso sia importante per tutti i cittadini grazie
Una
Io credo che quello che intendevo dire che tutto questo deve avvenire all'interno di un di un dialogo di un colloquio di un'interpretazione dell'indie indicazioni che siano state date
Penso che però se un cittadino sia una persona da delle indicazioni che siano chiare e non abbia nessuna possibilità di recupero integrità intellettiva e ritiene
La che
Per lui o per lei sia meglio la sospensiva quella situazione la sospensione delle cure e la fine naturale della vita pensa di quelle indicazioni vadano rispettate neanche senatrice
Ministro ha detto che più che parlare di malati preferisce parlare con i malati quindi è andato a parlare trattenersi con la signora Maria Pia avanzi e la troviamo lì nell'angolo
Sì
Compie questo che rappresenta CRIF costituisce comunque più tutti noi l'aspetto più bello del nostro professione che col proprio del rapporto senz'altro diretto con loro
Rispetto a la domanda che
Viene fatta
No io sono
Convinta che
La cultura italiana
Che comunque una cultura fondamenti orientata al senso della vita per tutti i numeri ENI
Renda assolutamente plausibile il dato
Che
Minimizza proprio fino praticamente a portarlo a livello zero interventi che in qualche modo o possono essere configurati come interventi di Ottana sia
Ne sono certa che è così e penso che
Jordi alla cultura di tutti noi non è l'ipocrisia attenzione
Nemmeno a quella sorta di timidezza per cui uno non vuol dire perché non è magari politicamente co politica al corretta non dire una cosa dice sono convinta che è così
E sono convinta che noi ci dovremmo riappropriare un po'di più a proposito del discorso della grammatica di linguacce procedimento il ministro
Per chiamare le cose realmente col loro nome attenzione che è un medico siamo tutti medici contento
A un certo punto scopra che
Il vantaggio effettivo del paziente in quel momento comporti necessariamente una sorta di
Desistenza tali quote cioè una graduali riduzioni che di terapie che si stanno facendo per
Renderle passo passo corrispondenti hai bisogno di necessità del paziente
Questo non è eutanasia
Nemmeno se noi utilizziamo impropri con tutto rispetto semmai utilizzando impropriamente questo linguaggio facciamo un pessimo servizio non tanto alla legge
Perché evidentemente mi aumentiamo il tempo di approvazione perché il tempo di approvazione sarà strettamente proporzionato non solo al dibattito interno ma anche
Alla immagine pubblica critica moderati
Questo sia chiaro così amichevolmente per tutti quanti questa legge passerà solo
Nel momento in cui
Non solo nello scritto degli articoli
Ma nell'immagine che ne avremo costruito
Sarà assolutamente chiaro
Che questa è una legge di garanzia della libertà se il principio di autodeterminazione del paziente ma prima ancora del principio di libertà del pensiero il principio di vita che stiamo garantendo
La vita del paziente fino all'ultimo momento
Questo il senso che noi vogliamo dare perché come dicevano gli antichi primum vivere dente filosofare cioè la libertà è un valore straordinario è vero che tanti dice libertà vuol cercando come sa chi per lei vita rifiuta
Ma la libertà è un valore straordinario che possono esprimere giustamente i libri
Quindi noi dovremo riuscire a congegnare bene questo aspetto questa legge
A nell'interfaccia comunicativa
Una delle sue più straordinarie valenze
Non solo attenzione non solo perché è un escamotage
Come dire seduttivo
Per farla passare assolutamente no ma perché è una legge che a questo deve servire
Quindi questo dico sarà abbastanza importante quindi io sono certa
Che la rilevanza diciamo eutanasia dei dati raccolti eh prossima a l'infinito Zeno
Questo fanno i medici italiani
Il fatto che pone in rianimazioni che giustamente si don singoli terapie rispetta le necessità del paziente e questo è l'abbiccì della formazione medica che tutti noi abbiamo ricevuto
A tutela sempre e garanzia della vita del paziente fino all'ultimo momento della sua condizione quindi questo prenderemo delle decisioni questo una legge la legge questo non lo potrà dire perché per fare una legge che dica questo basterebbe metterli dentro Laudisa di Co.la.Ri. sono senza fare propaganda l'Arizona matricole qualunque altro testo di vicina cioè mettiamo dentro la legge
La legge non affronterà annullato affrontare la casistica
Perché questa la rivendichiamo come medici
Sicuramente la competenza per cui sono dispostissimo a
A
Prima c'era il il collega di Catania
E tra l'altro il Presidente del Consiglio di Corso di laurea a Catania parlavamo sono dispostissimo a fare tutte le campagne necessarie perché aumentino il numero di crediti
Dei medici degli specializzati e tutti i dieci anni che si vogliano
Su questo tema
Ma questo è il senso profondo di un rispetto della ditta in questo senso diciamo tra virgolette noi non siamo gli ultimi in Europa attenzione siamo semplicemente i primi in Europa
Non pensiamo di essere la retrovia della modernità europea
Pensiamo di essere l'avanguardia del senso della vita e della cultura non ce lo dico senza nessuna presunzione o senza nessuna prosopopea e
Non sono convinta che l'Italia
è
Per sua natura per sua cultura e per sua tra tradizione
Fonte di questi valori
Quindi questo mi sembra ciò mi sembra abbastanza importante vale la pena ricordarlo vale la pena anche dircelo dircelo nei fatti invece nella concretezza
E quando perché perché insisto su questo dato mi hanno sorpreso alcuni dati di quelli presentati
Di quanto e non credo però che siano tanto con grande tenerezza devo dire il fatto che il ministro e dica ringrazio i medici che non aver detto a mio padre questo ci dà l'idea della umanità della nostra vicina cioè nonché dello spessore della nostra cultura
Non crede che vede il contesto in cui negli anni
Noi diamo in un rapporto in cui per poteva abilmente arrivare a dire ai malati tutto
C'è valuti scorso di educazione del paziente
Per questo è strano nel dato
Che così
Poco si parli della chiamiamola così di quella che in termine tecnico tutti me chiamiamo la prognosi
Ma io non credo perché paziente magari non ci chiede che cosa possiamo anche ipotizzare delle alchimie per definire esattamente alla patologia ma pezzente ci chiede sempre informazioni rispetto a come va
Più che dire che cosa o
Ci chiede come va Cocche che cosa che cosa posso fare che cosa non posso fare
Come posso stare perché
Questa costruzione di un dialogo e forse questo secondo me è un dato un po'sottostimato perché penso che
Non è possibile che il parte solo quaranta per cento di quei pazienti non c'è che non ha quasi alto due terzi del loro dialogo
è fatto sull'andamento della patologia e sulla sua evoluzione anche se non suo la sua risposta a termine
Quindi questo voglio dire mi sembra che comunque ci dà delle indicazioni su cui i dove dobbiamo riflettere per migliorare la qualità del tempo che dedichiamo al dialogo col paziente
è un esempio tipico ma quando noi siamo in un ambulatorio su venti minuti di visita questo è un po'una Nugnes se volete una mediana ci pigliamo diciannove minuti
Per fare le domande per raccogliere i dati per trascriverne
E poi a volte ci pigliamo un minuto
Per scrivere la la ricetta o per rispondere stabilmente dovremmo riuscire per lo meno anche in questa fare fifty-fifty metà del tempo come dire me lo prendo io per capire per elaborare per decidere
E mi fa del tempo te lo restituisco colloqui di restituzione te lo restituisco per spiegarti per dirti per darti ragione quindi dovrebbero cambiare quei dati anche
Ma quei dati potranno cambiare nella misura in cui cambia una cultura della relazione una cultura dell'interscambio e quindi anche in usciti appropriamo ancora una volta della cultura del rapporto e poi l'ultimo ad cosa e chiudo e sottolineo semplicemente quello che ci ha detto
Ignazio Marino a quello che ha detto anche il ministro è quello che si evince ma lo sottolineo perché spero che venga fuori
Con un input una investimento anche di risorse per piacere chiederemo con insistenza aiuti attici e chiede di tutti con insistenza nel senso più ampio del termine o più Palli azione
Cioè non lasciamo solo ma nei pazienti nelle loro famiglie
Ma nemmeno in tutti i nostri colleghi
Non lasciamo Lissoni quindi curare una cultura delle risorse disponibili per riempire questo spazio ministro l'ha detto bene che chiamiamo lo spazio della cronicizzazione
Oggi effettivamente tra il momento in cui
Diciamo sì diagnostico Amartya ma anche nel momento in cui
Concettualmente il medico capisce che le risorse
In ordine alla guarigione o comunque un miglioramento significativo si assottigliano sempre di più
E subentra quel periodo lì non possiamo lasciarli soli
Nei medici né i colleghi mi hanno
Dobbiamo riuscire a creare una cultura della condivisione di una responsabilità perché è una responsabilità
Sociale oltre che sanitario grazie grazie veramente previdenza ma
Prima di tutto con giorno attutire
Grazie per questo invito
Due riflessioni la prima come medico ecco perché o questa grandissima fortuna di aver vestito come medico l'abito da malato quindi posso
Permettermi alcune considerazioni
Come medico posso dire che al momento attuale come sono state pianificate progettate proposte di legge
Non serve cioè non serva assolutamente nella gestione nella quotidianità
Nell'espletamento della nostra professione
Siamo
Per far perfettamente convinti che il nostro codice deontologico approvato l'ultimo a metà dicembre dell'anno scorso contenga tutte quelle norme che possa in qualche modo permetterci realmente tifare di svolgere la nostra professione
Nello stesso tempo anche la Costituzione stessa serrata
Ciò che manca forse e poi chiudo alla parte come medico secondo me e il coraggio di dire che ci manca il coraggio a volte
Quindi bisogna avere il coraggio prima di tutto di una cultura
Se vogliamo fare che la cultura dalla presa in carico
Della cura che è stata più volte sottolineata in questo momento di per
Tecnologia anni per tecnicismo ma soprattutto di età specializzazione
Forse viene a meno quello che non è stato citato se non alla fine adesso dalla collega avvenimenti
Su quanto riguarda
Nel percorso di accompagnamento del di malattia di malattia inguaribile ma non per questi incurabile il concetto fondamentale cioè il concetto di umanizzazione per la cura concetto di umanizzazione che
Nel nostro vecchio vecchio nel piano sanitario nel triennio due mila sei due mila otto e ben citata
Quando si parla del dolore della sofferenza si parla del l'attivazione di tutti quegli strumenti atti a permettere l'umanizzazione della cura
Fin qui viene posto come fulcro come centralità
La persona malata
Per quanto riguarda l'assistenza e cura ecco secondo me forse dobbiamo un attimo fermarci e chiederci queste a mio modestissimo parere ma lungi da me
Di voler pretendere molto di più che che cosa vuole essere il testamento biologico così com'è ora
Uno strumento di tutela del cittadino con lo strumento di tutela per il medico ma questo fosse dobbiamo avere il coraggio di crackers
Ecco
Poi adesso questo punto parlo come
Presidente dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica però dopo le parole la mia compagna di malattia Maria piega
Pavan io posso scendere andarmene via perché insomma è una mandato una lezione di vita incredibile questa questa signora
Coppi una sola noi medici e noi uomini noi esseri umani dovremo sono imparare da queste elezioni di vita indipendentemente dal proprio credo dalle proprie
Fede religiosa eccetera eccetera ecco
Come malato e quindi rappresentanti di un'associazione di malati quando uscì il
Un anno fa circa tutto il percorso le proposte di legge io le
Mi misi ad osservare la legge molto attentamente a grande paura così come erano state
Stilati come sono stilate era proprio il concetto per
La persona fragile cioè la persona
Malata persona disabile eccetera potesse trovarsi in un momento determinato dalla propria vita in cui magari sola senza la capacità di comunicare alla mercé di un qualcuno di un qualcosa che potesse
Scegliere
Indipendentemente da quelle che potessero essere state io Fusco
Sarebbero stati in quel momento le proprie decisioni e scelte quindi
Potesse diventare in qualche modo questo testamento biologico possa diventare uno strumento di emarginazione ulteriore sociale di eliminazione anche se la persona fragile
Ne ho parlato a lungo e ne abbiamo discusso a lungo con Ignazio Marino eccelsa allora
Il problema fondamentale che io mi sono opposto
Rappresentanti dei miei malati media miei associati eccetera è questo avere la garanzia se si vuole si arriverà a fare una legge questo non lo posso sapere io i nostri politici vogliono legiferare
Se si dovesse arrivare a eccedere la garanzia in questa legge
Ma non nelle premesse della legge negli articoli che lei dice sotto quello che è stato detto finora che io condivido quello che ha detto Ignazio Marino
Paola Binetti cioè dalla presa in cura della pelle in cura globale averla garanzia
Nell'accompagnamento eccetera signori miei sono a parole adesso questo non si sta nostra avvenendo
Pur essendo citati dal nostro la nostra servizio nel piano sanitario nazionale la realtà è questa non guardiamo la patologia oncologica come prototipo non guardiamo le patologie numericamente
Estremamente frequenti guardiamo a tutta una serie di patologie che si avviano verso la cronicizzazione ecco questo il problema essenziale se vogliamo e se ci sono gli strumenti che garantiscono
La presa in cura la presa in carico globale allora questo è fondamentali scriviamo negli articoli di legge
Io penso che costi molto meno dal punto di vista politico dal punto di vista ideologico dire che il testamento biologico serve a legiferare
Facendo molte prove premesse ma poi nei contenuti non esserci quegli strumenti quelle risorse per poter soddisfare ciò che vi sto dicendo ecco quindi fosse questa la cosa principale
Facciamo un attimo nel come medicine
Un esame di coscienza nello svolgimento la nostra professione molto spesso l'ho sentito dire stamane
La vice Presidente del
Senta azionarie di bioetica a volte ne parliamo molto legiferiamo molto facciamo linee guida senza metterci un attimo in discussione cioè ne consideriamo
La persona malata come dall'altra parte come se noi non potessimo mai essere un domani da quella parte
Quindi ecco non giochiamo come è uscito qualche settimana fa su Newsweek
Un articolo sulla medico nonché gioca a fare il giro
Cerchiamo un attimino di fare le cose giuste delle cose giuste per il cittadino però devono fare i nostri legislatori NI come medici fare ciò accadde questa professione
Ci spinge a fare ecco quindi ciò che ci spinge a fare realmente
Soddisfare un po'quelli che sono i bisogni del malato soprattutto in fase particolare ed era
Della vita del percorso di malattie anche
La presa in carico una presa in carico globale prendersi carico vuol dire dedicare tempo
Poco fa Paola Binetti lo diceva dei venti minuti io dico una cosa ancor di più siamo passati da quello dalla famosa era paternalistica
Parlerà dell'autonomia fino adesso l'era della parsimonia che tutto viene monetizzato viene quantizzato dal punto di vista economico tutti ci rapportiamo quotidianamente con i DRG almeno noi ospedalieri il tempo medio di comunicazione di una prima diagnosi in Oncologia da un ottimo lavoro venne asceti tredici minuti
Ecco in questi tredici minuti ditemi che cosa realmente possiamo fare ecco questa è la cosa fondamentale quindi uno dei bisogni fondamentali del malato e
Essere ascoltato
Fondamentalmente essere ascoltato vuol dire quindi
Dedicare tempo a comunicare informarlo sulla sua malattia e fare ciò che prevede anche nel nostro codice deontologico con l'articolo trentatré sul consenso informato
Ecco allora cioè non facciamo diventare tutta la storia ad Anacapri perdonatemi non voglio semplificare molto se norma il malato alla persona sofferente alla persona che non una capacità
I poteri interloquire col proprio medico
Ecco si deve trovare nelle fasi finali nella vita nelle condizioni in cui ne possa essere stato garantito il massimo
Il dovuto che
Adesso sia parole dicono un po'da quella grandi magazzini in tutto il dovuto abbiamo appena sentito
Ma questa Niang bellissimo accompagnati malattie cadetto quanto costa poter avere una garanzia dell'assistenza
Che si chiama un'ospedalizzazione domiciliare
Quindi un'integrazione sanitaria col sociale mi dispiace che l'assessore forse la Regione Friuli se n'è andato via
Accenno
Perché c'è la norma cioè perfetto perché queste sono cose estremamente importanti da sollevare signori miei la prego di stare nei tempi e la votazione concludo ecco quindi dal punto di vista dell'associazione ecco della i malati ma dico da governo soprattutto
Avere chiarezza di garanzie se questa legge si deve fare siamo perfettamente d'accordo
Che vogliamo a tutti i costi che venga garantito e venga soprattutto scritta in questi articoli di legge la garanzia
Di una presa in carico reale globale con tutti gli strumenti senza di questo mio modesto parere i malati e le associazioni di malati non possono essere d'accordo grazie per Melazzini sapremo Francesco e Lorenzo
Io vorrei innanzitutto cominciare un'osservazione non riconoscimento Amedeo Bianco l'altra norma aver voluto far partecipare a questo tavolo associazioni di malati io credo che questa sia
Una dichiarazione di apertura una collaborazione concreta perché nell'ambito dell'alleanza terapeutiche tra medico e malato credo che per la sua realizzazione le associazioni dei malati possono fare molto e quindi credo
Che questo rappresenti un auspicio per una collaborazione
Futura che si articolerà
Mi auguro nelle varie fasi utili per realizzare l'alleanza terapeutica
Un commento veloce voglio fare sulla questione per esempio che messa dalla
è emersa dall'indagine fatta quando si parla del supporto del volontariato soltanto all'undici per cento dei casi e ben ma questo non mi sorprende perché questa è approva dichiarata
Che
In Italia l'assistenza domiciliare integrata
Non esiste se non in una parte d'Italia nell'Italia meridionale la Campania in giù non esiste e quindi è chiaro che il medico non solo trovi volontarie volontario sa soltanto lì dove c'è una
Un'assistenza domiciliare integrata e quindi dichiara
Questa
Questo numero purtroppo l'arretratezza di alcune regioni né di conoscere quello che le associazioni volontariato ritengono sia la parte più importante soprattutto volle l'azione delle associazioni volontariato oncologiche che sono seicentosettanta sul territorio italiano io
Porto anche l'apprezzamento delle quattrocento e più associazioni che aderiscono a favore che hanno riconosciuto non un atto di cortesia della fenomeni invitare
Da parte di un amico il sottoscritto ma né di conoscere
Un un ruolo di
Partecipazione attiva responsabilità che oggi appartengono volontariato che un ruolo sempre maggiore e crescente
L'altra questione che emerge dall'indagine è quella relativa alla comunicazione
Il dramma dei malati e quello di non essere informati noi abbiamo pubblicato da fatto
Uno studio reclutando trecentosettantotto malati come Lion me abbiamo visto di emanati dicono che a mio riformazione viene dal medico però siccome il merito non c'è tempo di formazione che hanno i malati di cancro è molto insufficiente e allora
Bisogna tener conto che da sondaggi fatte anche in Europa l'informazione biomedicina
Oggi a tener conto dell'informazione ci penso sulle associazioni volontariato anche che io o fondata dieci anni a un sistema multimediale provvede a creare strumenti informativi valutiamo insieme con voi
Amici medici anche come meglio utilizzare questi strumenti informativi e per migliorare il vostro rapporto e quindi migliorare anche la qualità della vita dei malati perché oggi quei sistemi di comunicazione che ci sono su internet il malato il documento soprattutto
Le famiglie dei malati vogliono sapere nella nostra e per l'anima e abbiamo e il sessanta per cento del delle fave ci arrivano solo da parte dei parenti dei malati che sono soprattutto richieste
Di conoscere quali sono le forme per accedere ai benefici previsti da leggi dello Stato quindi anche se un medico aiuta il malato a sapere quali sono i benefici a cui può accedere questo dà un contributo e migliorare la qualità della vita del martirio
Sono uno di quelli che ha vissuto l'angoscia
Del fine vita nel senso che
Quando ho avuto la diagnosi di cancro al colon e poiché mi terapia ho vissuto in una condizione di isolamento quindi grande paura
E da lì è nata una nuova mia dignità e devo dire che oggi
Rappresento le associazioni dei malati con l'orgoglio di portare avanti una serie di iniziative che hanno una funzione un carattere di progettualità allora consentitemi di dire intanto che le associazioni dei malati oncologici sono molto simili alle considerazioni che ha fatto Melazzini
Vi dirò qualcosa in più
Intanto noi condividiamo commercio dei malati la il Codice deontologico vostro
E quindi facciamo di tutto perché questo Codice deontologico venga venga applicato sarebbe già una gran cosa se tutti i medici applicasse del Codice deontologico devo dire purtroppo detto non avviene
Ecco perché può esserci una prima alleanza
E associazioni malati con gli ordini dei medici con i medici non la lo abbiam cercato l'abbiamo voluto io sarò trovare l'amico Amedeo Bianco trovare Milillo o la la FIMMG cioè
è stata bombardata da Meda masserizia dia perché questa alleanza è fondamentale per
Portare avanti
Un discorso utile allora noi condividiamo questo codice per esempio
Considero molto positivo l'articolo ventisei del Codice deontologico men che però non viene applicato che darebbe un senso al consenso informato perché consenso informato è il punto più debole
Del rapporto medico malato perché il basato fondamentalmente firma un consenso informato con un atto burocratico doma il tempo per riflettere dovremmo dare seguito a quello che dice l'articolo ventisei in cui si dice che deve essere imposto
La scrittura una cartella clinica dei tempi e modi e le informazioni fornite al paziente io mi domando vogliamo fare un'indagine per sapere quanti le cartelle cliniche scrivono queste vogliamo lavorare insieme
Con la mobilitazione associazioni dei malati perché questo avvenga questo già
Da un impulso diretto è diverso
Alla visione della legge
Sul
Sue dichiarazioni anticipate rispetto alle quali
Ci sono una serie di altri aspetti su cui possiamo collaborare ma non voglio dilungarmi più di tanto c'è la necessità
Se ne vogliamo contribuire al miglioramento alla qualità della vita dei malati Consigliere consegniamo che oggi i malati oncologici sono in buona parte malati cronici e che quindi hanno bisogno di essere seguiti dai medici
Dobbiamo lavorare insieme per fare in modo tale
Che si crei un'educazione per il malato di una cultura una responsabilità del malato che deve nasce presso la conoscenza
Noi per esempio politicamente come soluzione malati riteniamo che dobbiamo provocare i malati mi compete operare nei confronti dei medici alcune richieste rispetto ai quali stessi medici sono
Poco attenti allora la cultura della terapia del dolore deve essere
Prima di tutto conosciuta l'ammalato e deve andare dal medico e chiedeva come chiede l'antibiotico quando c'è il mal di gola
E questo lo stiamo facendo attraverso libretti che diffondono questa conoscenza così come problema e la nutrizione ma di cancro
I malati di cancro non sanno o non conoscono che problema nutrizionale opera importante
Io ancora oggi lo sottovalutano c'è multe un'elevata percentuale ematica ancora che muoiono per malnutrizione ecco quindi che cerchio si chiude
Però consentitemi di fare una breve osservazione sul problema delle dichiarazioni anticipate
Le associazioni ma sono lente a decidere per lo stanno discutendo noi abbiamo
Una presenza molto
Ampia di associazioni che mano dalle succedere il getto Mizzau Calisto Mizzau atti
Abbiamo l'Amdos e cioè un volontariato che è stato capace negli anni
Di progettare e di innovare non dimentichiamoci che l'assistenza domiciliare la riabilitazione sono grato se nel partito dal dal volontariato quindi questa grande capacità di progettualità che c'è il volontariato devo dire è stata anche apprezzato dal ministro Turco e mi dispiace
Che si sia andata perché il Ministro Turco sostiene il volontariato e abbiamo fatto insieme una prima campagna una seconda campagna di comunicazione molti questi strumenti informativi sono stati sostitutiva Melissa ecco che quindi si può chiudere il cerchio
Anche con le organizzazioni ordinistiche
Dei medici
Sulla questione delle dichiarazioni anticipate intanto io
Metterei proprio come precondizione un aspetto che sia nell'ambito disegni di legge della Binetti che di Marino non è scritto chiaramente
Io
Proprio vorrei vedere scritto chiaramente che la formazione della dichiarazione non può avvenire se non in presenza del medico allora nella proposta Binetti c'è scritto o no il medico
Ne ha proposti Marino c'è scritto che il medico partecipa ma si lascia poi al ministro nei decreti di decidere le forme i modi no io consiglierei questo come fondamentale non si può pensare che un un malato faccia
Una dichiarazione senza essere informato su quello che va a dichiarare perché allora prevale l'emotività questa e questo questa dichiarazione non ha nessun valore non ha valore e devo dire che da questo punto di vista mi ritrovo ancora
Con il Presidente Bianco il quale
E mi
Congratulo con lui perché ha interpretato quelle che sono le volontà anche del volontariato al primo punto delle dichiarazioni che ha fatto e non dizione al Senato
Sostiene che è necessario che la formazione della dichiarazione avvenga successivamente ad un'informazione medica di cui deve restare idonea documentazione questo mettete nella legge se la fate
Le associazioni volontariato non pretendono e non si arroga il diritto di dire
Non la fate ho fatto la legge ma ha fatto una legge
Che sia non soltanto a Bari da sui principi preclusi BCB giustamente come diceva la Binetti poi si trova un equilibrio ma che sia applicabile nei fatti perché è vero quello che dice Marino
Che tutto sommato e opzionale però attenzione diventa di fatto per il
Malato che ricorre all'uso di quello strumento poi uno strumento che può risultare negativamente a chi sottoscrive una dichiarazione se quella dichiarazione sottoscritta da una consapevolezza
Della conoscenza allora
Da questo punto di vista
Discutiamo insieme se volete le associazioni dei malati che oggi hanno serie perplessità per queste questioni possono starvi vicino
Però prima di tutto gli strumenti per informare e comunicare perché altrimenti si farà una legge che servirà soltanto a dire che si è pensato ad un aspetto dei problemi ma senza risolverli
Grazie scienza e vita
Grazie anzitutto una precisazione non
Sono in rappresentanza licenza in vita
La mia presenza qui
Innanzitutto dettata dal fatto che verrà
Condiviso su questo tema in particolare il testamento biologico
Con le posizioni di questa associazione che quindi
L'altro essa Di Pietro mi ha chiesto di partecipare a questo interessantissimo convegno devo dirvi innanzitutto
Che sono in una
Certa difficoltà
Ho partecipato ai lavori di questa mattina sono stato qui in mezzo a voi ed una volta tanto o
Svolto il ruolo del magistrato spione non tanto di quello spiata
Ho ascoltato con grande interesse e vi devo dire
Che la mi ha difficoltà
Aumenta perché vi parlo in qualche modo da magistrato possiamo dire al giurista pentito
In questa materia
Perché
Vedete
Testamento biologico
Se
La rilevanza delle dichiarazioni
Anticipate sui trattamenti di fine vita
Dovrebbero avere
Raggiunge realizzare due effetti in particolare
Lo dico perché nella mia esperienza applicativa sono spesso occupato di questioni legante alla consenso informato quindi colpa medica e su queste questioni tra l'altro
Svolgo anche degli interessanti il tutto per me
Addestramenti ai giudici pubblici ministeri di paese balcanico entrare europea di hanno bisogno di conoscere anche
I riferimenti giurisprudenziali la Corte europea di Strasburgo anche su questi temi
Ebbene io una grande perplessità
Che
Così come congegnato
Questo testamento biologico possa effettivamente realizzare questi effetti che esso è anzitutto
Quelli di
Far uscire il medico da questa condizione di isolamento che poi è stata denunciata acquisti
L'indagine molto interessanti che avete
Presentato e d'altro canto fornire al
Paziente ammalato una tutela nei confronti
Di atti
Qualificabili e con grande difficoltà contenuto come di accanimento terapeutico
E perché
C'è innanzitutto
Una prima considerazione da fare sono dichiarazioni anticipate io faccio un testamento
Che a differenza del testamento ultimo tutti quanti riconosciamo quando disponiamo dei nostri beni per il tempo in cui avremmo cessato di vivere
Quindi poniamo di
Qualcosa che difficilmente
Decifrabile definibile cristallizzata bene e in altri termini il problema della attualità della manifestazione di volontà
Ed è se io
Vi dicessi bene se mi sposerò intenderò mettere i miei beni in comunione
E questa mia dichiarazione
Portata che ne so dinanzi
A un giudice in un contesto giudiziario controversa
A chi gli va bene
Lo avrebbe soltanto nella misura in cui io mi trovassi
Nel momento in cui sto per contrarre matrimonio
Lei ha un senso più dispongo di liberi faccio questa dichiarazione
Altre nonché di potremmo dire ideologico di generico
Molta strada
Pertanto e
Vera questa dichiarazione questa perplessità che chi ha studiato anche in prospettiva come dire favorevole avevo in qualche modo aderito quella prospettiva
Per esempio l'avvocato De Tilla e questo Dino Risi gran Veronesi nel loro libro nel suo decida per me
Si pongono questo problema
E alla fine c'è questa affermazione dice si risolve il problema dell'eventuale inattualità e quindi a necessaria revocabilità delle direttive stabilendo che esse abbia un valore temporale in genere di treni
O cinque anni trascorso il quale il medico potrà non tenerne conto
Eh ma non è che senso
Troppi utilità
Se
Comunque sono dichiarazioni che sono sempre soggetti alla continua
Rinnovazione
Tant'è che ha detto ha trascorso un certo più di tempo il medico potrà non tenerne conto non hanno ancora tutti utilità nei confronti del medio che dice questa necessità di uscire da ucciso lamento di aprire dei punti di riferimento
E allora andiamo forse di uno strumento che rischia di essere
In qualche modo inefficace e tanto è vero che
Salvaguardando un po'di cose che accadono negli Stati Uniti e io ho visto una
Risulta di un'indagine statistica pubblicata sulla rivista di bioetica estende la Sting sente dove appunto vengono vive riferito questo questo dato questi dati vi riporto
Ma ripeto ne ragioniamo insieme ebbene testamento biologico redatto da meno di un quinto delle persone inoltre i due terzi dei casi e irreperibile
Nove volte su dieci è scritto con linguaggio così generico dal prenderne assai difficile l'interpretazione da parte dei sanitari
E qui parliamo in Paesi in cui appunto che ho detto giustamente dal
Presentarmi sono ingiustizia sanità sì siamo dinanzi ad una annusa sperimentazione di questo testamento biologico e pare che in qualche modo sia stato abbandonato
Ma un'altra cosa sull'altro aspetto vorrei richiamare la vostra attenzione ragionare insieme su questa che davvero
Credo che quell'aspetto centrale che interroga medico il magistrato
E cioè vedete
Si è detto giustamente si è risposto un'obiezione e si è detto ed allora che
Valore hanno tende se però questa dichiarazione e chiara ebbe il medico deve tenerne conto
Ecco questo è un altro aspetto che in qualche modo devo dire mi rende ulteriormente critico
Perché se allora il medico deve tenerne conto e
E allora qui sì ci poniamo in una situazione in cui il medico e quasi quasi azioni soggezione i confronti questa dichiarazione di volontà
E
Qui sicuramente più
Siamo dinanzi a uno scivolamento pericoloso
Per due motivi primo
Perché quando vedete noi interveniamo nell'ordinamento giuridico è un sistema un po'come il corpo umano per cui se facciamo un intervento prego possiamo pensare e questa indole non abbia in qualche modo ripercussioni sul resto del nostro corpo
Così anche l'ordinamento giuridico
Se noi introduciamo questo principio quindi una soggezione del medico rispetto a questa richiesta cioè di un riconoscimento di una sovranità assoluta sul proprio corpo allora scusatemi
Perché punire il traffico degli occhi
Perché punire la riduzione in schiavitù
E siamo evidentemente dinanzi a ha un effetto che può essere
Io quello che viene chiamato in qualche modo il Piano scivoloso rispetto a quello di non essere in qualche modo attenti non solo un altro problema voglio curdi quello della interpretazione poi delle dichiarazioni di volontà
è scusatemi e io ho letto anche
Disegno di legge che è allo studio ebbene
Cosa accade quando
Vi è
Contrasto quando non c'è chiarezza e si apre
è una fase di interpretazione di questa volontà e vedete il rischio di introdurre
Un
Prevedere appunto per legge questa dichiarazione e di prevenire a questo punto un procedimento molto complesso
E perché chi interpreta questa volontà in caso di contrasto che succede interviene comitato etico e ancora in caso di contrasto chi li decide in ultima analisi a il Pubblico Ministero che fa la richiesta al giudice addirittura l'intervento del giudiziario
Quindi con una procedimentalizzazione una giuridicità azione che come è stato detto questa mattina ho ascoltato che può essere rischioso
Quindi avviare
Può dare l'illusione di portare chiarezza
In una zona grigia perché questa è una zona grigia per il fine vita
Illusione di una chiarezza che realtà non dà luce ma molto spesso contribuisce soltanto a mantenere più scure le tenebre
Allora concludo con una
Provocazione ripeto magistrato pentito vi dico
Attenzione
Credo che sia molto più importante la crescita professionale la cresce deontologica
Molto molto più importante dico anche la consulenza e magistrati molti di questi guasti dipendono anche perché voi magistrati non siamo in grado
Di interpretare correttamente
Ma neanche volute addetti a disposizione
E allora attenzione concludo con questa approvazione non vorrei
Che alla fine questo testamento biologico presentato come una sorta di farmaco salvavita
Finisse con l'essere un farmaco inefficace in qualche modo obsoleto e con effetti collaterali molto negativo grazie create marine passo la parola all'assessore
Io voglio fare giusto una rapidissima commento che appunto il dialogo importante però
Credo che non bisogna confondere un argomento come quello della libertà che si vuole averi attraverso disegno di legge a Trezzo poi spero in futuro una legge
Di poter dare delle indicazioni sulle cure che uno vuole vincere sul proprio corpo il traffico d'organi insomma cioè sono due cose davvero
Traffico dove è un crimine io o l'ho detto tante volte e di esso
Tra un attimo emette nessuno poi mi ha seguito su questa cosa io penso che sia un crimine contro l'umanità penso che chi fa quello debba andare in prigione insomma cioè questo è quello che penso
Ed è una cosa completamente diversa dal poter avere la libertà di dare delle indicazioni sulla propria vita insomma perché altrimenti qua cambiamo
Comunque intanto diamo la parola l'assessore
Ma io ho poco da aggiungere vi si con le cose che sono sopra dette io
Concordo molto ecco per capirci con la posizione del senatore Marino ma
Come responsabile la sanità di una regione logicamente il mio interesse più grande e che ci sia una garanzia di cura per tutti questo verserà una banalità ma questo è l'obiettivo credo prioritario
E quando parliamo di garanzia di cura per tutti questa una ragione o tolgo dove tutti i distretti sanitari hanno un servizio di cure palliative che si appoggia o a servizi ospedalieri o altri servizi dove
Stiamo costruendo altre quattro hospice di cui due si inaugureranno quest'anno quindi l'intervento sulle cure palliative molto importanti dico quando
Se voi approvate le garanzie di cura per tutti ci poniamo anche in maniera importante il problema della informazione dell'utente
E della comunicazione fra medico e paziente
E io credo che questo sia un argomento che rientra nel provato dalla qualità delle cure
è fuori discussione che ormai
Se non vogliamo trasformare il problema sono un po'meno burocratico
Io credo che dobbiamo impegnarci tutti a mettere a disposizione del medico e del cittadino qualche strumento in più che possa facilitare questa comunicazione
In un momento in cui il grande problema che abbiamo in trincea ogni giorno sulle malattie croniche
L'accompagnamento nel tempo delle persone la consulenza e la vicinanza anche tante volte proprio
Psicologica etica eccetera fra medico e malato
La cosa è cambiato in maniera radicale con negli ultimi vent'anni quindi quando noi riconosciamo il diritto all'informazione al consenso a parte l'utente sappiamo che abbiamo di fronte un percorso che dura tante volte decenni in cui le cose possono cambiare strada facendo
Io dico che porsi il problema di avere qualche strumento in più che possa far conoscere al medico il come la pensa
L'utente sulla senso della vita
Sua dignità di fine della vetta eccetera io credo che sia una cosa importante io non so se la legge risolva o meno il problema e io e sono contento che comunque sono una minimissima parte
Son convinto che i problemi sono ben più grandi
Io credo che sia importante però non banalizzare io dei covi provare la comunicazione se non vogliamo che diventi sopra ma lo strumento burocratico il il modo letto che facciamo firmare tutti noi ogni giorno accetta ma diventa un problema veramente sentito
E che non si lasci il medico da solo a gestire questo problema
Io credo che
Porsi prova di avere qualche strumento che posso permetterà di sapere come la pensa il paziente appunto sulla sul senso della vita io credo che sia una cosa importante
Perché poi l'accompagnamento la persona è fatta di sicuramente dei grandi capacità professionali e tecniche è fatta di grandi capacità comunicative e lì è la cosa e
Non stiamo avviando con con nostre Università dà ragione
La formazione riguardante proprio la comunicazione fra medico e paziente come attività curricolare soprattutto per certi specializzazione
Della professione medica
E però è anche importante credo la conoscenza personale la condivisione di alcuni aspetti etici direi anche religiosi proprio della larga della persona quanto questo anch'io nella mia professione questo mi ha aiutato molto
A capire a non essere da solo decidere e a capire all'equilibrio anche all'interno della famiglia fra la persona e arresto la famiglia quindi
Io vorrei primo che non si banalizza secchi era come la sua salma sanità regionale che non si banalizza assetti non
Al ci sono mille idee su questo è normale ma prego non trasformiamo non non diciamo che il testamento biologico eccetera uguale alto ma sia perché credo sia una cosa sbagliata
Il problema delle cure palliative è un problema che fa assolutamente perseguito e implementato bisogna garantire la cura tutti ma
C'entra abbastanza poco col tema del direttiva anticipate
Qua stiamo parlando di interventi quasi eroici importanti alcune fare propria la propria della della vita non c'entra niente col discorso cure palliative quindi chiederei a tutti
Uno sforzo forte per
Discutere in maniera serena non banalizzare le posizioni dell'avversario e credo che qua non ci debbono essere a versare i
E poi e da questo punto l'episodio cielo sereno e mi sento qui apre una piccola parentesi devo ringraziare non solo Amedeo Bianco per questo lavoro
Ma anche al Presidente al nostro ordine dei medici Luigi Conte che sicuramente ha avuto
Qualche problema ma
è anche normale lo dico a a tutti i colleghi posizioni diverse sono normali ognuno ha la sua storia dalle lamiere sua convinse giorni l'importante è che si possa discutere maniera serena perché il PAI il pericolo è che questa discussione diventa un'esplosione burocratica medico Centrica che interessa i medici i giuristi
E noi cittadini e io credo che se queste domande le poniamo i nostri pazienti notizie risponde in maniera tante volte molto più semplice senza tante interpretazione cervellotiche
Cioè il sapere poiché che questa e che il problema del testamento biologico crei dei
Del Paese studia
In maniera molto precisa al problema del fiduciario di sicuro non è una cosa tanto semplice così da da da da sistemare credo dal punto vista giuridico è proprio la sfasatura temporale fra il momento in cui la persona
Così scriva qualcosa sottoscriva qualcosa è il momento in cui accade la condizione in cui si possa applicare questo è un grande problema di sicuro e soprattutto dei costi non ci può essere testamento biologico che
E sì ma il medico da parlata tentare di di parlarle dialogare fino all'ultimo momento colpa si vedrà che le condizioni in cui veramente il paziente non è in grado di parlare sono pochissime quindi questo non esime comunque al medico dal dialogare fino all'ultimo momento
Però fatto salvo tutto questo di problemi che si sono io credo che
Qualcosina in più
Dal punto di vista se il legislativo possiamo fare che aiuti prima di tutto il paziente agli utenti e dei nostri sanitari e poi anche il medico a decidere nell'interesse della persona quindi queste ecco io
Chiedo questo mi aspetto una legge dal Parlamento a una legge fortemente condivisa con un dibattito sereno in cui si rispettino le posizioni di tutti
Ma se punti a dare qualcosina in più i nostri utenti voi ai medici che che
Cerchiamo di aiutarli almeno tutti quelli che sono la stragrande maggioranza di azione poi far loro professione in maniera seria grazie