Intervista a Gianfranco Pasquino sull'elezione di Giogio Napolitano a Presidente della Repubblica, sul "fattore K", sul ruolo di Massimo D'Alema e sulla composizione del Governo Prodi

Radio radicale abbiamo ora i nostri microfoni il professor Gianfranco Pasquino professore di scienza della politica Bologna professor Pasquino lei come ha giudicato l'elezione del di Giorgio Napolitano al Quirinale
Un'elezione importante in un certo senso anche fortunata perché nonostante le traversie delle varie candidature ha portato al Quirinale
Una persona che certamente ai titoli allo stile ha le capacità per ricoprire ottimamente la carica di presidente
E per fare il sì che la presidenza sia un luogo al quale i cittadini continuano a guardare con fiducia e politici sapranno che non potranno commettere troppi danni perché c'è lì chi li controlla
E che al limite riuscirà ad evitare queste da e il professor Pasquino però mezzo paese o almeno la coalizione di opposizione larga parte la coalizione di opposizione giudica questa presidenza di Fatah
Questa credo che sia una favola che quella parte di coalizioni minoranza organizzata in Parlamento cerca di suscitare di diffondere e credo che almeno metà di quella metà riconosce napoletano Napolitano i meriti e le capacità per essere un ottimo presidente
E credo anche che una parte dei parlamentari si rammarica di non essere riuscito a votarlo perché così avrebbe poi potuto vantarsi
Ecco professor Pasquino lei che cosa mi dice che questa affermazione così si chiusa all'era del fattore K insomma questa è una buona argomentazione per lei
Non mi pare granché perché secondo me l'era del fattore K si era chiusa in quel giorno di novembre tra l'otto e il nove novembre quando crollò il muro di Berlino e se non basta quel giorno di novembre forse quei due tristi giorni di fine gennaio entro febbraio nei quali era nato malamente il partito democratico democratico della sinistra
Faccio molta fatica pensa Napolitano ha un comunista pericoloso come cerca di farci credere Berlusconi come pensa di utilizzare in maniera strumentale borse e quindi quelle là si era già chiosa ma se non ci fosse così in quella fase dove ci si incontra con la con l'ascesa a Palazzo Chigi di Massimo D'Alema
Di nuovo in giorni non brillantissimi dell'ottobre del mille novecentonovantotto fino a Mailer che perché molti osservatori anche commentatori dicono che in realtà
C'è ancora c'è ancora il fattore K e poi si è chiusa l'era stato legato a professor Pasquino perché l'ex presidente del consiglio Berlusconi usa tanto il fattore K per acquisire voti
Dunque i commentatori semplicemente che perché sono pigri le conosce specie non leggono altri probabilmente non parlano con con altre persone al di fuori dei giornalisti nelle loro redazioni e poi perché fa Effetto quest'idea del fattore K per quello che riguarda Berlusconi e lo lo utilizza ma in realtà l'utilità noi contro i comunisti ma contro la sinistra
Una molto più di frequente i termini sinistra che il termine comunista perché l'accesso in questo perde ancora per fortuna sinonimo di un qualche tipo di legalità
Per esempio della propensione a fare pagare le tasse a tutti
Per esempio della professione della propensione a fare sì che ci sia una risorsa dette i profitti non squilibrata una parte diretto di Berlusconi per risolvere poche regole molti profitti e tutti gli squilibri che sogna di ottenere purché siano a loro favorevoli
E questo quello contro cui combattono e giustamente identificano i comunisti italiani
E di quelli che furono comuni italiani quelli che oggi sono sinistra identificano in costoro in proprio il rispetto per le regole e la voglia di fare valere la legalità
Quindi lei dice in realtà l'era del fattore K quello vero quella il partito il Partito comunista quella era già finita non c'è bisogno di scomodare l'elezione
Può esser resuscitata di volta in volta in campagna elettorale ma esiste un problema di interessi da difendere di privilegi da conquistare
E da proteggere più che di una qualche visione ideologica che non esiste più
Dovremo oggi tutti fare un giro turistico nella Padania prevedere che questi stanno riprendendo in che e qualcos'altro senta professore Pasquino però ricercatrice arrivata a questa candidatura in modo un po'faticosa diciamo così tra l'altro
Vi è in questo ruolo forte di Massimo D'Alema lei come lo vede
Veder modo pratico o ruolo porte di Massimo D'Alema prima e dopo il secondo ammesso che le due cose non siano strettamente connesse
E sono strettamente connesse perché non c'è dubbio che Massimo D'Alema era il politico in partenza con maggiore potere
E anche con l'ambizione di giungere ad una carica importante
Non avendo potuto avere la Camera la presidenza la Camera deputati
In un certo senso giustamente perché non credo che un politico così potente dovesse fare il presidente dalla Camera dei deputati quella il segnale come d'altronde aveva detto che Bertinotti
E il passo prima di andare in pensione dalla politica cosa che certamente D'Alema non intende fare molto presto
In secondo luogo perché tutto sommato la la presenza della della Repubblica coronato una carriera politica io quello che ho potuto coperto presto ma non credo che possono essere fatti valere contro D'Alema il suo essere un politico a tutto tondo
Perché un politico a tutto tondo sa anche che cosa vuol dire esercitare una carica istituzionale D'Alema avrebbe specchiano non non può essere praticato subito di farlo avrebbe imparato molto presto
Dopodiché penso che l'aveva operato con a quel punto c'è vedendo che avrebbe potuto forse sconquassi nella coalizione di centro sinistra operato in maniera generosa intelligente
Per per diventare quello lì c'è un King maker appunto cioè individuare la persona giusta nell'ambito del suo schieramento
E ha saputo in in un certo senso imporla o convincere tutti gli altri che quelle di Napolitano il re effettivamente la candidatura migliore
Adesso aspetto che D'Alema operi
Coerentemente a Cetona importanti cariche del governo perché lei potrà esercitare il potere politico potrà portare tutto tuttora il suo prestigio a sostegno del governo sente puzza Pasquino ma secondo lei Prodi riuscì a formare un governo forte o no
Che cos'è un governo forte lotta Orlandi mi dica lei qua il problema del governo nella gabbia di che divide avrebbe direbbe un politologo Bonica buoni rendimenti politici
Perché ci sono coloro che pensano alla stabilità
Verso la stabilità di governo non è legata alla sua portanti anzi tanto maggiore
La capacità decisionale di un governo o la volontà decisionale tanto più rischi corre la sua stabilità
Allora io vorrei che Prodi facesse un governo che al tempo stesso rappresenta le varie componenti della coalizione perché questo è essenziale per la sua durata
Che individui le persone migliori per le cariche specifica perché non tutte le persone possono andare in tutte le cariche e che state che corre rischi tutti i giorni e che quindi faccio una buona legislazione
E abbia anche la capacità di non di non scherzare troppo con la con la Minoranza In cattività cioè con l'opposizione e che c'è di trovare i terreni
Di confronto non eccessivamente di convergenza anche se su alcune politiche istituzionali e in particolare sulla politica estera la convergenza sarebbe molto utile
Ringraziamo il professor Gianfranco Pasquino professore di scienza della politica all'Università di Bologna con lo sconto come sempre la nostra emittente ovvero da Radio radicale