Sicurezza internazionale, sviluppo sostenibile, diritti umani. La cooperazione internazionale dopo il Vertice Mondiale del 2005: l'agenda futura delle Nazioni Unite e il ruolo dell'Italia

Signori e signore
L'idea di questo convegno Renata nell'ambito delle iniziative del Ministero degli Affari Esteri
La celebrazione del cinquantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nelle Nazioni Unite
La sola è profondamente grata al ministero per l'aver associata a tale progetto che al consentito in precedenza la pubblicazione del volume Obiettivo ONU
Frutto di una collaborazione tra il servizio storico archivi e documentazione e l'azione che ripercorre in essenza l'intensa attività diplomatica svolta dal nostro Paese del travagliato decennio di appesa
L'ingresso dell'Italia nelle Nazioni Unite
Il volume raccoglie altresì una ricostruzione delle iniziative condotte in quel periodo la dalla nostra società
La cui stessa origine e ragion d'essere legata alla promozione e all'approfondimento del tema dell'organizzazione della comunità internazionale
Con particolare riguardo alle Nazioni Unite
E alle iniziative per favorire in quegli anni la missione dell'Italia all'ONU
Negli incontri preparatori delle iniziative di celebrazione dell'evento
è stata accolta con particolare favore l'idea di organizzare una manifestazione che consenta di riflettere sull'attuale fase della cooperazione internazionale
Sul futuro delle Nazioni Unite e solo buono dell'Italia nell'Organizzazione mondiale
Il momento è apparso particolarmente propizio
Per l'intenso dibattito che si stava sviluppando anche all'interno del nostro Paese sulle iniziative di riforma dell'organizzazione promosso dal segretario generale Kofi Annan
E sulla prevista convocazione nel settembre del due mila cinque di un nuovo vertice mondiale nel quale assumere delle pertinenti decisione
Qualche breve riflessione sulla fase attuale dei rapporti internazionali
E sulla preparazione dei risultati del vertice ci consentiranno di collocare in una prospettiva del guarda l'odierno convegno e gli scopi che lo stesso si propone
L'ingresso nel ventunesimo secolo è stato segnato ad una complessiva e radicale trasformazione della realtà internazionale
I mutamenti economici indotti dal processo di globalizzazione da un lato e quelle di natura politica scaturiti dal superamento dell'assetto sistemico bipolare dall'altro
Hanno prodotto indubbi benefici ma sono anche all'origine nuove minacce e sfide alla sicurezza internazionale
Sotto il profilo economico e sociale i dati che ancora caratterizzano l'attuale situazione suscitando nel complesso serie preoccupazioni
Aumento progressivo in alcune regioni del nostro pianeta del numero di abitanti che vivono in condizioni di estrema povertà
Che a sua volta causate dall'alto dello sviluppo di nuove malattie infettive e delle riemerge con caratteristiche di maggiore resistenza ai farmaci di altre malattie che sembravano debellati
E ancora il persistere di una dimensione di insicurezza alimentare in molti Paesi specialmente in Africa aggravata da un apparentemente inarrestabile crescita della popolazione
E infine
L'aggravarsi del dei grado ambientale globale crea ha rafforzato la potenzialità distruttiva dei disastri naturali
Anche sotto il profilo politico la situazione presenta dati estremamente preoccupante
La pace e la sicurezza internazionale continua ad essere minacciate dalla perdurante instabilità di alcune aree geografiche in particolare Asia e Medio Oriente
Che mantengono un livello alto di conflittualità tra stati che a sua volta alimenta le guerre civili rendendo più difficoltosa le iniziative internazionali di pacificazione
La proliferazione l'uso potenziale di armi di distruzione di massa nucleari chimiche e biologiche e progressivamente è diventato una priorità per la sicurezza collettiva dal da parte l'urgenza di fronteggiare il terrorismo internazionale imprescindibile dopo i drammatici avvenimenti dell'undici settembre
Si pone con chiara evidenza se si considerano i pericoli e il fenomeno in questione presenta sotto il profilo dell'affermazione del vero dei valori che vorremmo privilegiare nella comunità degli Stati quali la democrazia il rispetto dei diritti umani
Lo stato di diritto
A ciò si aggiunga che attacchi agli sforzi il pelo instaurare un ordine pacifico
A livello internazionale provengono attesi dal crescente sviluppo della criminalità organizzata e dagli enormi profitti generati da attività illeciti in primo luogo il traffico di stupefacenti
Il permanere e sotto diversi profili l'aggravarsi della situazione internazionale
Pongono in termini imperativi un problema di ruolo e di efficacia nelle istituzioni internazionali in primo luogo dell'ONU che rimane il fulcro delle iniziative di cooperazione tra gli Stati
Come sapete la necessità di un rilancio dell'Organizzazione mondiale di fronte al moltiplicarsi delle minacce e delle sfide all'ordine internazionale
è stata accolta dal segretario generale Kofi Annan con la nomina alla fine del due mila e tre di un panel di esperti incaricato di formulare delle proposte
Per rafforzare il ruolo dell'organizzazione nella realtà internazionale di oggi
Nei primi giorni di dicembre due mila e quattro il panel presentammo un consistente rapporto nel quale venivano essenzialmente evidenziate
La necessità di un sistema globale di sicurezza collettiva in ragione dell'interconnessione delle minacce attuali e l'importanza del tema dello sviluppo di cui si invocava un trattamento prioritario in relazione all'attuazione degli Obiettivi del Millennio
Mentre erano contemporaneamente formulate proposte per una riforma carattere istituzionale dell'ONU
Le analisi e le proposte del panel sono stati in larga parte recepite e a dire il vero elaborati arricchite dal segretario generale che formulate dall'alto la richiesta di istituzione di un da Chris Byrd information quale organo di consultazione del Consiglio di sicurezza
E di un Consiglio per i diritti umani nel suo rapporto presentata all'Assemblea generale nel marzo due mila cinque quale documento preparatorio del vertice mondiale
Infine come è noto la fase finale di questo percorso riformistico sia attuata con la stesura di un documento conclusivo del vertice del quattordici sì sì sedici settembre dell'anno scorso
Mi limiterò a qualche breve osservazione preliminare al riguardo per mettere a fuoco i termini del dibattito che si sta svolgendo a livello internazionale poiché l'argomento verrà opportunamente affrontato e approfondito nella relazione generale che sarà presentata dall'ambasciatore Pucci di Benisichi e nelle relazioni settoriali
Che seguiranno
Il documento conclusivo del vertice dedica una parte consistente al problema della crescita economica e sociale dei paesi in via di sviluppo
Ma si tratta più che altro di un lungo elenco di questioni che richiamano sostenne sostanzialmente gli obiettivi della Dichiarazione del Millennio senza valutare il loro stato di attuazione
E con impegni insufficienti ove si consideri la gravità della situazione esistente
Tanta parte manca qualsiasi riferimento
Alle iniziative in materia di non proliferazione disarmo mentre è bene ricordarlo sia nella Porto del pane sia il documento del segretario generale dedicavano ampio spazio a tali questioni
Specialmente per quanto concerne le armi di distruzione di massa
Continua pertanto a essere evidente una profonda divisione sul piano internazionale in merito a tali temi
E le conseguenti difficoltà per l'ONU di proporre al riguardo valide misure di cooperazione inoltre ancora una volta si è riprodotto alla frattura sulla definizione del terrorismo internazionale
In particolare tra i Paesi che auspicano una forte condanna della violenza
Contro i civili e i Paesi per lo più appartenenti al mondo arabo islamico intenzionati ad escludere dalla definizione di terrorismo
Gli atti di violenza compiuti nel contesto delle lotte di liberazione nazionale
E contro l'occupazione straniera anche sul piano delle questioni istituzionali
I risultati del vertice non appaiono incoraggianti la mancanza di precise indicazione di sostanza sulla riforma del Consiglio di sicurezza
Del Consiglio economico e sociale dell'assemblea generale del segretariato pesa in maniera evidente ove si consideri che questo esercizio negoziale
Era stato convocato con l'intento fondamentale di riformare l'ONU nella prospettiva di un suo rilancio registriamo infine sia pure in un contesto che rimane difficile il raggiungimento di un accordo sulla visibili P. Speer dico Michelle e un accordo più sofferto sul Consiglio dei diritti umani
Come vedete l'agenda dei problemi è molto ampio
E pone la necessità di raggiungere un significativo consenso sul maggior numero possibile di punti controversi in un ambito di cooperazione istituzionalizzata quale l'ONU
Tuttavia e inutile negare che le difficoltà dell'organizzazione
Dipendono in larga parte dalla profonda divisione che esiste tra listati sulla visione del ruolo delle Nazioni Unite nel mondo di oggi e sulla divergente valutazione dei principi che dovrebbero ispirare le regole di comportamento degli Stati sulla scena internazionale
Non vi è dubbio che sotto alcuni aspetti si pensi ai problemi della sicurezza
Le tentazioni di ricordare di ricorre assoluzioni diverse dall'ONU specialmente per l'immobilismo nel quale più volte l'organizzazione in corsa sono forti
Da ciò nasce la propensione ad iniziative unilaterale
Che poi alla prova dei fatti non sono mai strettamente tali
D'altra parte è evidente che su altri problemi si pensi a quelli di natura economica e sociale
Il multilateralismo incarnato dall'ONU e di vitale importanza
Non solo come momento di confronto ma anche di possibili iniziative su problemi che più di altri riflettono le drammatiche contraddizioni in cui si dibatte oggi la Comunità degli Stati
Appare evidente che nonostante tutto il male che se ne possa dire
Listati hanno bisogno dell'ONU
Non ne possono fare a meno
E sulla base di questa constatazione si impone la necessità per tutti i governi responsabili
Di contribuire a fare delle Nazioni Unite un luogo concreto di composizione dei contrasti e delle diversità
Individuando i settori e le misure sulle quali sia possibile stabilire quel consenso indispensabile perso per consentire che l'organizzazione mondiali
Rappresenti gli interessi di tutta l'umanità e sia in grado di assicurare la convivenza pacifica dei popoli
è facile intuire l'importanza che la Sea of attribuisce a questo nostro momento di riflessione sul futuro dell'ONU
E sul ruolo dell'Italia in seno all'Organizzazione mondiale
Essendo entrambi gli aspetti coerenti e connaturati
Alle attività che svolgiamo
E da queste considerazioni che ci siamo mossi per definire la struttura del presente convegno che in aggiunta alla sessione introduttiva
Si articola in tre sessioni rispettivamente dedicate alle tre grandi aree di attività delle Nazioni Unite che sono necessariamente al centro di qualsiasi serio disegno riformistico
E precisamente pace e sicurezza
Crescita economica e sviluppo sociale diritti umani i temi affrontati i nostri lavori sono stati affidati ad esperti e studiosi
Personalità particolarmente qualificate della pubblica amministrazione dell'università e delle Nazioni Unite e tutte meritevoli di più tipi e ringraziamenti a nove degli organizzatori del convegno
Prenderanno la parola nell'ambito di questa sessione introduttiva l'ambasciatore Paolo Pucci di Benisichi Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e il professor Francesco Perfetti direttore del servizio storico archivi
Documentazione della Farnesina
L'ambasciatore Puccini e gradito ribadire a nome della signora e a titolo personale un senso di vivo apprezzamento e sincera gratitudine
Per l'acquisto di no disponibilità che ha voluto manifestare nei nostri confronti e perso personali impegno nella preparazione realizzazione di questo incontro
Lasciatemi aggiunge anche la sua collaborazione con l'azione
Sia sotto forma di conferenze che di articoli scritti fra la comunità internazionale ha origini lontane che risale a fatti al mille novecentottantasei
A quell'epoca Paolo Gucci giovane ministro plenipotenziario ha già considerata uno dei nostri maggiori Esperti negoziatori in materia di disarmo e controllo degli armamenti
Anche se il mio primo incontro col professor Francesco Perfetti reca una data assai più decente
Mi piace constatare che abbiamo subito agito in sintonia nell'attuazione delle iniziative connesse al cinquantesimo anniversario della missione dell'Italia alle Nazioni Unite
In particolare la pubblicazione del volume obiettivo è stata favorevolmente accolta da coloro che nel mondo politico quello diplomatico in quello universitario hanno avuto la possibilità di consultare
Ci proponiamo ora di ampliarne la diffusione
Ed è giusto riconoscere che il merito di questo successo
Ma soprattutto ha scritto alla felice selezione dei documenti diplomatici talora inediti curati dal servizio storico del Ministero degli Affari Esteri diretto dal professor Perfetti
La seconda sessione intitolata il sistema di sicurezza collettiva minacce strategie responsabilità
Sarà presieduta dal ministro plenipotenziario Giulio Terzi di Sant'Agata direttore generale tra gli affari politici multilaterali e diritti umani del Ministero degli Affari Esteri
I problemi egli affronta oggi
Vi sono ben noti perché sono al centro della sua attività quotidiana
Aggiungo che la
Competenza della sua direzione generale si estende alle materie che sono proprie della nostra attività statutaria e gli siamo grati per la collaborazione che la sua direzione generale ha voluto assicurare versione
Partecipò con lui a lavori della sessione il generale di brigata aerea Roberto Corsini e lo stato maggiore della Difesa
Personalmente designato dal capo dello stato maggiore della difesa ammiraglio Giampaolo Di Paola per partecipare a questa grande il dottor Gioacchino Polimeni direttore generale dell'ENAC dell'UNICRI che rappresenta oggi qui la famiglia delle Nazioni Unite
Lasciò il come sapete legata all'UNICRI da una collaborazione istituzionalizzata che alla duplice benedizione delle Nazioni Unite del ministero degli affari
E il professor Antonio Papisca
Direttore del cento diede il benemerito cento interdipendenti mentale per i diritti umani dell'Università di Padova
Mendo sia dal col del consiglio scientifico che del Comitato per i diritti umani delle azioni che intrattiene da lunghi anni un rapporto privilegiato con la nostra società
La terza sessione consacrata al tema da sfida della crescita economica dello sviluppo sociale
Le priorità dell'agenda internazionale
Sarà preceduta dal ministro ministro plenipotenziario Giuseppe Deodato con il quale abbiamo felicemente collaborato in una serie di iniziative promossa dal Ministero degli Affari Esteri
In particolare nell'ambito delle giornate la cooperazione italiana
Lo affiancano il professor Giovanni Palmieri ordinario di politica economica LUMSA e docente di economia internazionale nel nostro corso di preparazione alla carriera diplomatica il professor Francesco Munari ordinario di diritto dell'Unione europea nell'Università di Genova di cui è nota la competenza sui temi dell'ambiente infila la quarta e conclusiva sessione sotto la sapiente guida del professor Giovanni Conso
Presidente del Comitato per i diritti umani dell'azione
Affronta i temi connessi alla protezione promozione e protezione dei diritti umani nel mondo di oggi la cui trattazione affidata alla competenza e alla esperienza di missili giuristi legati all'azione da un'antica consuetudine di rapporti
I professori e le Narciso ordinario di Organizzazione internazionale all'autista
E Umberto Leanza ordinario di diritto internazionale perplessità di Roma Tor Vergata
Entrambi i membri del consiglio direttivo e del Comitato per i diritti umani della nostra società e fortemente impegnati nelle nostre attività di formazione
E due illustri giudici internazionali professor Fausto Pocar
Presidente del tribunale internazionale per la ex Jugoslavia
E il professor Mauro Politi giudice alla Corte penale internazionale ai quali rivolgo un ringraziamento particolarmente caloroso devi essere riusciti a conciliare nonostante ripetute difficoltà
I loro impegni internazionali con la partecipazione nostri lavori
Li consideriamo come due vecchie preziosi amici dell'azione e aggiungo che il professor Fausto Pocar restato per lunghi anni membro del consiglio direttivo della società
I nostri lavori saranno chiusi da un intervento dell'amico professor Luigi il bravo vicepresidente dalle da Cassio
Posso aggiungere che gli rappresenta oggi dell'ufficio di presidenza la memoria storica della società
Signor gli ho detto le cose che dovevo e volevo dirvi ma prima di lasciare la parola al segretario generale della Farnesina lasciateli condividere con voi un'ultima riflessione il il primo rappresentante permanente del Regno Unito alle Nazioni Unite
Saldato incerti amava dire e che le Nazioni Unite sono come uno specchio sul cui si riflette l'immagine della comunità internazionale
Non venite a dirmi aggiungeva
Che se l'immagine che vedete riflessa nello specchio non vi piace
Non venite a dirmi che è colpa dello specchio
E io credo che in questa battuta di clan leggerlo
Sia un po'il senso nocciolo del problema che affrontiamo
Perché in verità alle Nazioni Unite siamo no nazionale siamo noi Stati membri e noi cittadini degli Stati membri soprattutto liberi cittadini degli Stati democratici membri delle Nazioni Unite
E il futuro delle Nazioni Unite dipende quindi da noi
Da quello che potremo fare
Per la riforma
Delle Nazioni Unite con le nostre iniziative personali e eventualmente partecipando a e venti come questi di ringrazio della vostra attenzione
Prego non per furto e Pucci di Benisichi riprende parole
Ritengo l'
Vorrei anzitutto ringraziare il presidente della io vi
Per avermi invitato a
Introdurre
Questo questo convegno così interessante su cinque viene utilizzano internazionali comunista Turconi Ministero degli esteri
Su un tema così tanta qualità quando quindi gelida società Angelina ne sedute
Attorno al trinomio sicurezza internazionale
Vuoti riti delle persone e sviluppo sostenibile
Vorrei dire al presidente diversi nuovi ambasciatori la Rockefeller alla memoria
Del suo pensare al Farnesina
Tanto che è andato al servizio diplomatico italiano una memoria costante puntuale
E anche molto incentivo tutti no incorriamo produca un effetto della Rocca fa tutto il paziente
Io mi trovo di fronte
Qualificato canovaccio il servizio di dipendenti dal direttore generale degli Affari politici della Farnesina sotto il vigile sguardo mi trovo
E Carlo preparato debbo anche aggiungere che lo lo scorso rapidamente cercherò di ispirarmi a quanto figura
Vi prego di considerare quello che lui lo come Chokri figure questo scritto che depositerò nelle mani venga responsabili azioni buona memoria quello che dirò credo che sarà anche anche in misura portato esperienze celtico dato
Da quanto del maggiore qualità Stato è stato scritto e quindi chiedo scusa finora senza nemmeno parlare
Qualche imprecisione potrà potrà contrari figura
Vorrei anche scusarmi con tutti voi ex ante di questa mia esposizione sarò costretto ad andar via escluso in particolare l'amico professor Perfetti a purtroppo sorride pentimenti mattinata
Mi mi fanno carico prossima
Bene io
Vorrei dire anzitutto una parola di apprezzamento per l'attività che le azioni ha condotto per la diffusione dei valori intende multilateralismo e organizzazione internazionale
E un'attività altamente meritoria
Anche perché io credo ai valori intende multilateralismo ai valori deriva organizzazione universale il nostro Paese fermamente crede crede innanzitutto in forza del disposti costituzionali
I quali
Ricordano con molta mi pare chiarezza quali sono i principi fondanti del nostro stare nel mondo pace e sicurezza cooperativa soluzione pacifica delle controversie collaborazione interessati promozione dei diritti e delle libertà della persona
Ma anche perché Milano il disposto costituzionale io credo che corrisponda davvero al sentire dei confini italiani tutti
Questo impegno multilaterale questo essere parte non una organizzazione internazionale basta nella quale i valori e gli interessi del nostro Paese siano adeguatamente tutelato
Il legame tra queste tre aree tematiche questi criteri obiettivi di fondo sistema delle nazioni
Pace e sicurezza
Diritti dell'uomo
E ieri
Sviluppo economico sociale
Sono nei è un legame che insisto nei disposti della Carta San Francisco tutta una serie di disposizioni che vi figura sulle quali Stoccolma
A
Caso Ferrari
Ma è anche vero che la interconnessione tra da una parte sicurezza dall'altra i diritti dell'uomo tempo e dall'altra sicurezza e sviluppo avuto una evoluzione
Accenti di priorità
Che connessa all'evoluzione delle cose del mondo sono accadute lei sessant'anni
Storia innanzitutto
Nella fase costitutiva Nazioni Unite l'accento era prevalentemente posto su la
L'Unità
Della difesa
Della pace della garanzia sicurezza
E questo era evidentemente riconducibile ha dato obiettivo della realtà internazionale quando dalla Carta delle Nazioni Unite varata
Si era ancora in presenza di una situazione conflittuale nel Pacifico in Europa la guerra mondiale era finito da pochissimo
Cena del mondo
è stata dominata dalla dialettica est-ovest
Dalla logica della la della dell'equilibrio la logica di equilibrio basata sulla assunto della minaccia senza rischi colmerebbe aprire un politologo francese le amanti Cherchi notava come quando questa poi sarebbe venuto meno in forza del dissolvimento
Per blocco sovietico saremmo passati da una stagione della storia nella quale mi era una minaccia intendendo per minacciare la minaccia nucleare l'equilibrio del terrore ma non vi erano rischi proprio perché in forza di questa minacciano si potevano produrre rischi intendendo per rischi rischi di crisi locali di crisi regionali tale la stagione della storia in cui senza più minacce vi erano negli USA quanti sono stati rivisti di crisi Quentin produzioni di situazioni locali e regione
Illegalmente sicurezza diritti dell'uomo che nella carta figura ma su quale nemmeno l'attenzione negli anni del dopoguerra si è prestata è un legame che rimonta
Filosoficamente nel tempo alla fine del la seconda metà del diciottesimo secolo finora Immanuel Kant il filosofo di Königsberg che aveva nel suo scritto Progetto di pace perpetua affermato
Che in regimi democratici canti parlava alle le Repubbliche
Parlava delle si sente meno parlava delle Repubbliche sotto l'influsso del degli eventi naturalmente del suo tempo della influenza della Rivoluzione francese ma potremmo dire oggi regimi democratici non si fanno la guerra fra loro e non la fanno ai propri cittadini
E effettivamente se andiamo a guardare in termini statistici ci accorgeremmo che la lezione al conflitto tra democrazie consolidate una provocazione estremamente illimitata
Rispetto a quelli tra quanto non accada tra regimi democratici e reggimenti che democratici
Non solo
Sappiamo tutto ciò di grande dignità ma che poi prosegue con
Per osservare che un punto di svolta a mio giudizio nella questa questa logica diciamo di primazia
Della questione di sicurezza della difesa della pace come accennavo prima si è
Prodotta all'inizio degli anni novanta quando dissolvendo del blocco sovietico
Gradualmente abbiamo assistito ad un avvicinamento dei paesi che ne facevano parte
Alle
Ai valori e dalle istituzioni del dell'Occidente euro atlantico
E cominciato naturalmente con i Paesi che si sono sottratti alla logica di blocco sovietico a partire dall'ottantanove e accaduto voi a partire dal novantuno dalla
A seguito dell'implosione dell'Unione Sovietica
In forza di questa pendenza della della federazione russa e degli altri Paesi
Prodotti dalla diaspora post sovietica in direzione di intese di natura cooperativa di natura aggregativa con le istituzioni occidentali
L'ambasciatore la Rocca
Ricordava nella sua amabile presentazione
Di una parte della mia esperienza professionale gli anni che ho vissuto a Vienna
Gestendo una trattativa sulla sulle sugli equilibri convenzionale in Europa una trattativa che
Produsse l'esito di un considerevole
La riduzione delle delle forze convenzionali più aggressive nel nostro continente ma che fu anche molto interessante sotto il profilo della della della logica negoziale
Perché si partiva nel nell'ottantanove nel marzo l'ottantanove sulla base di una logica classica quella di tutte le decadi del dopoguerra vale a dire una logica est-ovest eran i paesi del The lealtà atlantica da una parte i paesi del Patto di Varsavia dall'altro che negoziava nove convennero
Assetti di forse più limitati ma equilibrati uno rispetto all'altro
Sia giù si si addivenne a questo accordò quando a questo accordo sia divenne ci si rese conto che si era compiuto un passo ma bisogna farne un altro perché il blocco dell'est si era disgregato a partire dalla fine dell'ottantanove quindi intraprese una seconda stagione di trattativa nella quale si doveva rinvenire un punto di di intesa un punto di accordo tra i paesi del disciolto Patto di Varsavia da una parte i Mino uniche dall'altra all'Unione Sovietica che resistette come soggetto di relazioni internazionali ancora per due anni come tutti ricordiamo fino all'estate del l'autunno poi del del del novantuno
Conclusa quella seconda stagione di trattativa di riallocazione dei tetti tra ormai non più omogenei soggetti di equilibri se ne aprì una terza
Che era quella della ridistribuzione delle forze all'interno dei Paesi successori l'Unione Sovietica federazione russa dalla parte Ucraina dall'altra
Io ricordo che feci un articolo
Che si ispirava al al paradosso di Achille la tartaruga così lo chiamai in questo negoziato che non finiva mai perché
E per fortuna poi si arrestò perché insomma se fossero accaduti effetti i Telegatti vidi ancora una vistosa soggettività che lascio sta avrebbe implicato questo come
Un ulteriore difficile dinamiche di negoziato cito questo per indicare come nel a partire primi anni novanta
Col progressivo avvicinamento dei Paesi già parte di una visione del mondo diversa protagonista in larga misura con quella euroatlantica e il progressivo avvicinarsi di questi Paesi ai Paesi dell'Ovest euro americano
E a misura della crescente condivisione della rilevanza dei diritti delle persone e della tutela dei diritti umani
E la logica di una di una correlazione stretta tra sicurezza che diritti delle persone si era avvenuta affermando non è che io voglia dire che fino a quel momento alle Nazioni Unite non ci si era occupato di difesa dei diritti dell'uomo certo che lo si era fatto ma si era fatto con maggiore attenzione ad esempio nei confronti del di un regime odioso definizione più di ogni altro qual era quello che l'apartheid in Sudafrica ma non con la stessa premura non con la stessa attenzione non con la stessa priorità di quanto non si facesse nei confronti di regimi
Se non altrettanto certo largamente odiosi
E però riconducibili a questo o quello campo delle relazioni internazionali che quindi venivano in una logica di potere
Difesi da uno o altro campo nella misura in cui due campi cessano di esistere si riconducono ad una stessa
Ad una stessa una stessa unità stessa omogeneità
Divisione delle delle relazione internazionale dei valori da difendere nella comunità internazionale
La possibilità di combattere insieme a difesa dei diritti delle persone e delle libertà fondamentali diventa un realtà più concreta questo accade a partire all'inizio degli anni novanta e tuttavia bisogna sempre l'aveva logica del binomio sicurezza diritti dell'uomo
Anche considerare che se questo è uno sviluppo sicuramente positivo delle del divenire della storia internazionale
Un altro fenomeno si produce in parallelo che invece ahimè positivo non è e che è quello che risulta dalla scomposizione di alcune soggettività nazionali penso la Jugoslavia in particolare con modalità in termini che sono drammatici sicuramente di vulnus per la coscienza di un civiltà
Democratic
Che per la verità si lascia sorprendere da queste vicende e tutti sappiamo che la dinamica sconfitti intere tredici internet pubblicando della disciolta o di scioglierlo in via di dissoluzione
Repubblica federativa di Jugoslavia sono tali che denotano una assenza di preparazione della comunità internazionale che interviene come da suo dovere ahimè tardi dopo che terribili
E venti si sono ci sono prodotti quindi cioè questo
Questo secondo aspetto in negativo però rispetto quello positivo che ho indicato che indicano però questa crescente consapevolezza della interconnessione stretta tra sicurezza e i diritti dell'uomo qui di questo primo binomio si afferma sia in positivo con la crescita della famiglia
Diciamo democratica nel mondo che nella in negativo parla incapacità della famiglia democratica del mondo per tanti anni di far fronte a questa drammatica
Involuzione dello dello stare insieme di una parte dell'Europa
Per l'Europa che c'è anche molto vicina poi
E questo accade nella prima metà degli anni novanta
Il Secondo aspetto di correlazione stretta che in mi piaceva indicare a quello tra punto sicurezza pace da una parte e dall'altra
Lo sviluppo economico sociale anche lì sviluppo economico sociale è iscritto alla Carta delle Nazioni Unite come una degli obiettivi
Fondamentali da perseguire ma vi si presta diciamo la verità poca attenzione Silvia uno a uno Consiglio economico sociale che viene istituito ma prevalentemente nella comunità internazionale si pensa a lo sviluppo e all'impegno per favorirlo in termini di imperativo etico
Morale
Kantiano anche lì ma non non sulla scia di una consapevolezza della correlazione stretta tra lo sviluppo economico lo sviluppo economico sociale e sicurezza senza sviluppo equilibrato
Non c'è sicurezza di questo si è meno consapevoli la consapevolezza io credo sono tutte mie
Percezioni intuizione di cui mi capisce insomma fra Stato
Potrebbero essere anche oggetto di valutazioni difformi perché evita ma
Io credo che questo consapevolezza della correlazione stretta tra sicurezza di sviluppo si pone nella partire dalla seconda metà degli anni novanta quando anche lì
La fine della dialettica bipolare la fine della logica dell'alterità a presidio delle relazioni internazionali
Produce l'effetto della mondializzazione dell'economia e non solo dell'economia ma globalizzazione del sapere scientifico e tecnologico
Insomma tutta l'informatica i computers quand'è che diventano così rilevante fenomeno della della vita di tutti novità a partire dal momento in cui quello che era una condizione
Strettamente confinata sul terreno della sicurezza riabilitare diventa strumento a disposizione di tutti lo sviluppo civile dello sviluppo economico della comunità internazionale
E allora alla mondializzazione produce
L'effetto di come dire di non rendere più omogeneo il cosiddetto subito del mondo perché questo suo tutto il mondo segnato da ma relativa arretratezza sotto sviluppo la parola non è elegante si dice via di sviluppo ma insomma siamo la e si si differenzia perché a petto della mondializzazione
Che cosa accade accade che una parte della comunità internazionale del sud del mondo per intenderci
Coglie l'opportunità che viene offerta dal fenomeno mondializzata Ivo e comincia cresce
Prima le tigri asiatiche e poi il binomio cinghia come è stato definito comunità degli studiosi Cina più vincere
E in termini prorompe insidie i cui dati sono macroscopici se è vero che la CIA
RAI lordo insieme tra il due mila e quaranta del due mila e cinquanta a valori costanti potrebbero ricambiano Benedetto Croce dice con i futuribili non si fa la storia ma insomma non su quelli dobbiamo pur lavorare insomma i dati di cui disponiamo
Se è vero che tra il due mila e quaranta e due mila cinquanta Cindia produrrà più della metà della ricchezza del mondo
Ritornando a valori di proiettore
Anche lì insomma dico parlava di Corsico
Ritornando ai valori dell'inizio del sedicesimo secolo cioè prima che la scoperta dell'America diventa un fattore rilevante dello sviluppo dell'economia del mondo
Cina più India facevano più della metà della ricchezza del mondo aggiungo che sino a quel tempo della restante poco meno di metà una parte considerevole era in capo al nostro Paese
Cosa che temo che non si possa dire ai nostri ai nostri giorni
Ma insomma mondializzazione e quindi scomposizione del mondo in via di sviluppo da una parte quelli che saltano sulla sul treno del del progresso dello sviluppo e dall'altra quelli che non non ce la fanno
E quelli che non ce la fanno hanno una condizione di arretratezza in termini assoluti e in termini relativi che quel poco conta quel che più conta sempre maggiore e quindi diventano fonte l'instabilità
Sovente sono depositarie di germi di terrorismo perché naturalmente la le disse difficili condizioni economiche soprattutto la percezione di questa difficoltà di situazione economica in un contesto ormai trasparente perché il mondo diventato una casa di vetro proprio in forza degli sviluppi della delle informazione in forza agli sviluppi della comunicazione dei media
La società
La società dell'informazione che permette anche nei villaggi più sperduti in qualche modo di avere contezza di come si vive nella parte a getto del mondo tutto questo produce effetti di instabilità vistosa e di rischio crescente
Ecco come io credo
In termini cronologici la evidenza di questo binomio della interconnessione e sicurezza
Sviluppo diventa una consapevolezza vistosa e direi anche drammatica e siamo al vertice del due mila da cui scaturiscono queste prime idee del lo sviluppo sostenibile
Per la prima volta si introduce anche la coscienza
Che nello sviluppo per esser tale deve essere sostenibile cioè deve essere tale da consentire conditio ogni che non arrechino pregiudizio alle generazioni che verranno si pone per la prima volta una questione di gravidanza ambientale siamo ai primi passi per la prima volta si comincia
Ma per l'articolista e in sulla scia di tutto ciò arriviamo al al settembre
Del due mila cinque quando alcune idee forza di cui da tempo si parlava si traducono in in in raccordi operativi volti a consentire al multilateralismo incaricato di affrontare queste tre aree tematiche la loro indissolubile connessione con strumenti il più aggiornati
Uno è Ilaria Alpi spelling Commission
E l'altro è il Consiglio per i diritti umani Peace Bellin Commission in definitiva e che cosa il uno strumento per la prima volta costituito al fine di consentire agli occhi per attori della sicurezza di avere una metodologia una
Una strumentazione che permetta al multilateralismo di operare con successo
Quanto al Consiglio per i diritti umani tutti sappiamo che un un istituto successivo alla commissione la commissione insomma non è che avesse elaborato granché bene insomma certo nel vuoto di altre
Gli altre realtà istituzionali aveva tutto sommato assolto la sua funzione ma
Critiche come tutti ricordiamo erano state rivolte alla tanto alla membership
Sopra alla in proprietà che un istituto volto a
Rilevare la misura di ottemperanza gli obblighi internazionali in tema di garanzia dei diritti dell'uomo di protezione delle persone
Fosse in buona parte composta da paesi certo non non molto
Non molto impegnati sul fronte del sul fronte delle delle libertà e dei diritti delle persone
E quello si è fatto fronte con una
Relativa contrazione di di membership siam passati pari a cinquantatré quarantasette se non vado errato
Non è passata l'altra l'altra misura normativa che era quella della elezione di questi quarantasette in forza di una maggioranza qualificata dei due terzi che avrebbe permesso meglio di selezionare il novero dei
Dei membri della Commissione ma insomma il voto
Maggioranza
Assoluta ma a maggioranza assoluta sempre una una insomma un un è un imprudente anche perché si calcola che no dei centonovantuno membri della delle Nazioni Unite circa un terzo insomma dei connotati di democraticità
Riconoscibili e quindi si può pensare che questo meccanismo di voto valga in buona misura i leader soggetti di relazioni internazionali che non hanno sufficiente dignità per per sedere nella Commissione e poi c'è anche la il vantaggio della frequenza riunioni che dovrebbe permettere anche un'attività migliore
Questi sono gli organismi che è stato possibile costituire nel vertice dello scorso settembre
Rimane poi
Nell'aria questa complessa questione della riforma del del Consiglio di sicurezza
I mi limiterò a dire un tema altamente controverso come tutti sappiamo nella comunità internazionale
Che noi riconosciamo plausibilità un esercizio riformatore
Del Consiglio di sicurezza anche se siamo consapevoli che la la sua composizione fa parte della storia quindi non oggi certo sì dovessimo sederci intorno a un tavolo e convenire gli assetti del consiglio non non arriveremmo a
Al gli accordi cui si divenne nel mio centoquarantacinque però insomma è un retaggio della storia e quindi
E quindi quello che la storia ci ha consegnato e
è accettabile perché è ascrivibile una una realtà prima corsa
Però riformarlo o vuol dire riformarlo in misura migliorativa non si può riformarlo in peggio
E come si può riformare in meglio ma si può riformare meglio in termini di di maggiore efficienza dell'organismo di maggiore capacità di far fronte ai suoi compiti d'istituto noi riteniamo che un modo per far questo è anzitutto quello di
Sappiamo che è un discorso di prospettiva ma sa pure essere illuminati da obiettivi di lungo periodo è quello di un seggio europeo
Il Consiglio di sicurezza in vari siamo fortemente pervasi di di intendimenti orientamenti multipolari ma riteniamo che nel multipolarismo mondiale uno spazio rilevanti per per noi europei ma non solo per noi europei debba essere assicurato all'Europa in cui crediamo
E quindi nostro obiettivo quello del seggio europeo
Cioè andiamo anche conto che i tempi non sono maturi per questo allora diciamo sì
A una riforma ma non una riforma basata sulla funzionalità allargamento purché sia
Non è che non è in sé un master l'allargamento deve essere finalizzato a esiti
Di
Una maggiore efficienza e maggiore efficienza vuol dire anche maggiore democraticità maggiore dei democraticità vuol dire che a qualsivoglia riforma bisogna divenire sulla base di una logica di forte con sensualità non riteniamo che questa materia pensa formare oggetto di decisioni sulla base di esigue occasionali maggioranza bene io queste son le cose che mi son venute in mente di dire dopo aver letto uno scritto molto più molto più più ricco e preciso di quanto io non sia venuto esponendo con M. ho pensato che tutto sommato una
Una chiacchierata abbraccio
Che ha lo svantaggio dell'imprecisione ma il vantaggio della dell'immediatezza possano essere possa essere insomma di qualche interesse per chi per chi bianco inascoltato grazie tante
Io con un intervento di ampio respiro
Ma certo le bucce cioè tratteggiato un quadro suggestivo della realtà
Internazionale che ci ha consentito di mettere a fuoco alcuni temi centrali del dibattito oggi in atto nella comunità internazionale io ho trovato particolarmente interessanti le sue riflessioni sulle interconnessioni tra sicurezza e diritti umani da un lato sicurezza e sviluppo economico e sociale dall'altro
Anche alla luce delle sue esperienze personali e sono certo che le sue importanti considerazioni per sette anni un punto di riferimento per il segreto sui lavori che non voglio trattenervi perché so che è un impegno molto pressante dove gli altri sono
Che accompagna
Professore a noi due ok
Va be'io ho già accennato al
Al volume obiettivo non e penso che le cifre rivivere un poco il quegli anni difficile ma sotto certi aspetti esaltante del nostro lento approccio alla membership delle Nazioni Unite
Le risorse intanto io debbo subito ringraziare enorme un diciamo una notazione di obbligo debbo subito ringraziare l'ambasciatore però il signori per questa collaborazione che si è instaurata appunto fra questa l'istituzione che ha una importanza è una storia così lunghe così interessanti e il servizio storico delle al Ministero degli affari esteri
Mi auguro che questa collaborazione sia una collaborazione destinata a protrarsi nel tempo con risultati che sono certo saranno proficui interessanti
Io mi occuperò in questo intervento realmente del decennio che è stato diciamo così di preparazione per l'ingresso dell'Italia
Nelle Nazioni Unite il quattordici dicembre del mille novecentocinquantacinque
Le vicende che portarono appunto all'ammissione dell'Italia l'ONU sono notte nelle linee essenziali ma possono essere diciamo approfondite in dettaglio grazie proprio alla documentazione diplomatica che il servizio storico delle Ministero degli esteri sta riordinando e rendendo accessibile agli studiosi
E che appunto io utilizzerò anche in questo il mio interventi in qualche parte rinviando però ovviamente per i dettagli
Alla pubblicazione dell'intervento vedi un articolo che sto preparando appunto per la rivista della azioni poco dopo la firma del trattato di pace
L'Italia presentò il sette maggio delle miserie novecentoquarantasette la domanda di ammissione all'ONU il primo ottobre il petto sovietico bloccò le aspirazioni italiane
Era un veto che rispondeva alla logica della guerra fredda di fronte al problema dell'ammissione di nuovi membri all'ONU le posizioni dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti erano inconciliabili
La prima riteneva fosse necessario salvaguardare il rapporto numerico di forze all'interno dell'organismo internazionale
Attraverso la missione simultanea paritetica di Paesi candidati appartenenti ai due blocchi
I secondi invece sostenevano che le domande di ammissione dei Paesi candidati dovessero essere esaminate singolarmente per accertare se essi avessero i requisiti necessari indipendentemente dall'appartenenza all'uno o dall'altro blocco
Il ventotto maggio mille novecentoquarantotto la Corte costituzionale di giustizia la Corte internazionale di giustizia scusate
Si è pronunciato sui requisiti previsti dalla Carta per l'ammissione di uno Stato all'organismo internazionale argomentando che tale ammissione non poteva essere subordinata a quella di altri stati
In tal modo da un punto di vista giuridico le aspirazioni italiane acquistavano maggiore solidità ma nonostante questo ed altri segnali positivi
Come pure malgrado il fatto che l'Italia venisse nominata amministratrice fiduciaria della Somalia e malgrado ancora il fatto che fosse designata ad ospitare la FAO cioè un'agenzia specializzata dell'ONU
La storia degli anni a seguire sarebbe stata caratterizzata soltanto da variazioni sul tema
Dopo la morte distale un con l'avvio del disgelo
La diplomazia italiana si trovò ad operare in un contesto internazionale mutato più dinamico all'interno del quale la questione della missione acquistò un nuovo interesse
La nomina di Gaetano Martino ministro degli Esteri nel nel mille novecentocinquantaquattro dette un impulso alla ripresa dei negoziati
Per quanto la posizione italiana non potesse che essere di appoggio alle tesi di Washington pure Martino si attivò con i rappresentanti dei paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza
Per caldeggiare una minore intransigenza di principio degli americani Edu da loro maggiore disponibilità su ipotesi di compromesso
E tutto ciò egli fece tenendo presente il fatto che sul tappeto politico internazionale si trovavano questioni che potevano interferire con il problema della missione dell'Italia
Come per esempio quella del riconoscimento della Cina popolare
Questa in realtà era una questione diversa dal problema delle ammissioni ma rischiava di condizionare negativamente l'intero processo di ammissione di altri membri
E non a caso l'osservatore italiano a New York Alberico Kassar di fece notare che fin quando la questione di Pechino fosse rimasta in bando non ci sarebbe sublocato nulla per l'Italia
La mancanza di convergenza sul problema della missione trova conferma nella proposta presentata dagli Stati Uniti mille venticinque settembre
Cinquantaquattro la delegazione americana sostenne un progetto relativo a membri associati che avrebbero potuto esprimere soltanto un voto morale
Comunque il mille novecentocinquantacinque si aprì con segnali contraddittori
A marzo per esempio Kassar incontrò il segretario generale dell'ONU Ammar Schaub convinto universalista e fautore dell'ingresso della Cina comunista alle Nazioni Unite
Fa Marsh otto
Disse di non fare distinzione fra delegati permanenti e osservatori ma preciso che sul problema italiano era costretto a mettere da parte le convinzioni personali vi aggiunse che bisognava testuale attendere il momento propizio
Una fase importante della vertenza italiani a febbricola firma del trattato di Stato austriaco
Con il quale l'Italia l'Austria veniva a trovarsi con le carte in regola per essere ammessa all'ONU una prospettiva questa che l'Italia naturalmente paventava da sua ammissione avrebbe rappresentato certe un successo per quel Paese
Ma sarebbe stata percepita come una catastrofe a Roma con ricaduta sulla fronte del consenso interno e sul versante dei rapporti Italo austriaci
Per il fatto che Vienna avrebbe potuto sollevare la vertenza altoatesina in un consesso nel quale l'Italia non era presente
Solo dopo la proposta sovietica di prendere in considerazione un pacchetto che prevedeva l'ammissione dei cinque Stati firmatari dei trattati di pace di Parigi con l'aggiunta dell'Austria
Proposta intervenuta nell'ultimo scorcio del mese di giugno il governo di Vienna arrestò la sua iniziativa diplomatica pur nutrendo continuando a nutrire la speranza che l'impossibilità di trovare un accordo sulle pacchetto le avrebbe infine consentito di vincere la partita
La speranza in fondo rifletteva una percezione corretta degli sviluppi possibili della politica di Mosca
Dell'opinione sovietica volta dell'operazione sovietica volta a favorire quei paesi che si attestavano supposizioni neutrali
All'interno di questo progetto all'interno di questa operazione l'Austria in quanto porta d'ingresso per la Germania assumeva un preciso valore
Come sottolineo o l'ambasciatore italiano a Mosca Distefano
Il quale a giugno comunicò che Mosca avrebbe consentito le ammissioni confermando che per il Cremlino
La candidatura austriaca era una certezza e che vi era l'intenzione di intervenire anche sulla governo di Tokyo
Per indurlo ad una maggiore equidistanza rispetto ai poli
Il problema fu al centro di una riunione dei direttori generale di Palazzo Chigi
Il venticinque giugno del cinquantacinque
Massimo magistrati si rese interprete del timore derivante dalla eventualità della missione isolata dell'Austria e della possibilità che fosse sollevata le Nazioni Unite la questione altoatesina
Peraltro le pressioni della diplomazia austriaco non furono la sola preoccupazione italiana in quel momento
Mentre infatti si discuteva delle manovre messe in atto al di là del Brennero
La Conferenza di Bandung che aveva riunito i paesi non allineati si concludeva con un comunicato che faceva appello al Consiglio di sicurezza
Affinché appoggiasse l'ammissione di tutti gli stati in possesso di requisiti a cominciare da quelli partecipanti alla conferenza
Nella seconda metà degli anni cinquanta
In Italia peraltro tra le varie sfide di politica estera quella dell'ONU comincio ad apparire un obiettivo a portata di mano
Secondo un appunto redatto da Francesco Maria Malfatti
L'ingresso dell'Italia nell'ONU sarebbe dovuto rientrare tra i gesti atti a dimostrare la fondatezza delle dichiarazioni distensive delle due superpotenze
Il ventinove luglio l'allora segretario generale di Palazzo Chigi riassunse in quattro punti la posizione ufficiale dell'Italia sull'argomento
A l'Italia era favorevole al criterio della universalità delle ammissioni di riteneva che tale universalità non avrebbe dovuto prescindere però data i requisiti necessari per l'ammissione ci Italia possedeva tutti i requisiti richiesti di l'Italia avrebbe considerato non amichevole qualsiasi atteggiamento volto a perpetuare la discriminazione a suo danno
Si era intanto aperta la conferenza di Ginevra
Del
In luglio mille novecentocinquantacinque nella quale i capi di governo assistiti dai ministri degli esteri
Si confrontavano sui temi della sicurezza e della riunificazione tedesca la conferenza lascio fuori gli alleati minori tra i quali l'Italia
Che fu però presente con un osservatore nella persona di Massimo Magistrati
Attraverso questa voce il nostro paese poté sostenere le proprie ragioni e sottolineare con forza il fatto che una nuova discriminazione nei suoi confronti sarebbe stata percepita come cito testualmente gesto non amichevole
La fase preparatoria della conferenza il turbo il cimento rappresentarono per la diplomazia italiana l'occasione per sondare anche l'effettiva disponibilità delle potenze amiche ad appoggiare i desiderata di Mosca
L'atteggiamento degli alleati fu un nel complesso favorevole alla causa italiana
Cito soltanto qualche caso rassicurazioni anti erano giunte da Londra ricevendo il quattro giugno l'ambasciatore Zappi Macmillan aveva affermato
Cito testualmente non lasceremo certo cadere i nostri amici statene sicuri
Qualche considerazione a parte merita la posizione francese sulle aspirazioni italiane
Brosio aveva ha ricevuto assicurazioni di appoggio
Tanto che Pino si era spinto a dichiarare che la Francia non sarebbe stata disposta a discutere di altre ammissioni prima che fosse stata acquisita quella italiana
Parigi si trovava però alle prese con la pressione dei movimenti di liberazione in Nordafrica e non riusciva su questo tema ad elaborare soluzioni che andassero oltre una netta chiusura
Quando venne deciso di inserire la questione algerina all'ordine del giorno dei lavori la Francia scelse di abbandonare i lavori sino a quando tale discussione non fosse stata stralciata
Tuttavia anche prima di questo fatto negli italiani né i nostri diplomatici era maturata l'impressione che la delegazione francese
Nonostante le assicurazioni ribadite Acquaroni non avesse intenzione di impegnarsi a fondo tali preoccupazioni indussero a Palazzo Chigi a intervenire per non perdere un così importante alleato
Martino ne discusse direttamente col ministro degli Esteri francese egli indirizzò il sei settembre una lettera nella quale ribadiva la richiesta di appoggio
L'intervento del nostro ministro spinse i francesi a ulteriori rassicurazioni
Esponenti del che dormisse confermarono Acquaroni che l'Italia rimaneva per la Francia il candidato numero uno all'ammissione all'ONU seguito dall'altri e precisa erano che essa ributtava di fronte alla tesi di una universalità di ammissione alle Nazioni Unite perché sarebbe stata appunto penalizzata Alitalia
Quaroni peraltro pur registrando con soddisfazione queste assicurazioni
Non era del tutto convinto che i francesi sarebbero giunti ad utilizzare per supportare la loro posizione il diritto di veto come invece avevano dichiarato girassero intenzionati a fare
Le preoccupazioni non erano frutto di Mary allarmismi
Dopo la partenza della delegazione francese infatti sì profilo all'eventualità che la Francia abolito tasse qualsiasi iniziativa anche quella dell'ammissione di nuovi membri fino quando i suoi interessi non avessero ricevuto una adeguata tutela
Mentre l'Italia
Si confrontava con le assicurazioni e le incertezze di alcuni alleati si svolse la conferenza di Ginevra dei ministri degli esteri aperta simile ventisette ottobre destinata a durare fino al sedici novembre
Che rappresento il momento durante il quale le aperture del disgelo avrebbero mostrato i propri limiti la conferenza riprendeva i temi discussi dal diciotto al venticinque luglio sempre a Ginevra
Dai quattro capi di governo e che riguardavano la sicurezza europea la riunificazione della Germania e il disarmo i rapporti fra Ovest ed Est anche in questa occasione all'Italia venne consentito di inviare un osservatore
Renato Bova Scoppa del quale l'archivio storico delle ministero degli Esteri custodisce i dettagliati resoconti
Dovendosi trattare anche l'argomento delle ammissioni Bova Scoppa cercò di parlarne direttamente con le molotov offre con Dallas
Il ministro degli Esteri sovietico ricevette il diplomatico italiano il tre novembre
Questi lo pregò di avallare un progetto canadese che invitava il Consiglio di sicurezza a valutare favorevolmente le domande di ammissione di diciotto dei ventidue Paesi richiedenti
Ma il sovietico richiamo l'attenzione sul problema del Giappone col quale non era ancora stato stipulato un trattato di pace
Il momento Flou full a seduta del dodici novembre
Il confronto degli alleati apparve diviso soltanto Macmillan insistette sull'accoglimento della proposta canadese mentre dall'ASS
Rinnovo le riserve americane sulla Mongolia Esterna
E contrasto una proposta di Macmillan per ridurre le ammissioni a sedici paventando le conseguenze che avrebbe potuto avvenire sull'opinione pubblica giapponese
Da un successivo incontro vi dalle ASS con Dallas Bova Scoppa uscire rassicurato il Segretario di Stato gli chiese se egli avesse sottoposto ai sovietici la vecchia proposta di ammissione isolata dell'Italia
E alla risposta negativa disse che sarebbe stato disposto cito testualmente ad allearsi col diavolo pur di vedere l'Italia all'ONU
Da questa conversazione comunque il diplomatico italiano ricamo l'impressione che il solo Paese che ancora si opponesse al progetto canadese fosse la Francia il venticinque novembre
Sembrò venir meno questo motivo di incertezza il chiedono se fece sapere Acquaroni che se fosse stata approvata la mozione sulla cancellazione dello dall'ordine del giorno dell'assemblea generale della discussione sull'Algeria
La Francia non si sarebbe opposta al pacchetto anche se non vedeva con favore il rafforzamento del blocco arabo asiatico in conseguenza delle nuove ammissioni
La posizione francese in fondo era ambigua ancora il nove dicembre quando incontrando Caracciolo funzionari del chiedo se si limitarono a fornire assicurazioni che la Francia non avrebbe fatto nulla che potesse pregiudicare l'ammissione italiana
Il che in altri termini poteva soltanto significare che essa non avrebbe assunto su di sé la responsabilità del rigetto della proposta canadese
L'atteggiamento sovietico
Intanto rimaneva criptico al punto che il quindici novembre
Distefano invio un rapporto con il quale comunicava le sue difficoltà ad appurare le intenzioni sovietiche
E in particolare le reazioni sovietiche
Su un sondaggio americano circa l'eventuale astensione dal foto sulle ammissioni
Molti segnali inducevano a temere che l'Unione Sovietica avrebbe fatto naufragare il tutto
I timori erano stati accreditati dalle dichiarazioni dell'ambasciatore sovietico a Roma poco mollo
Il venti settembre Bogomolov fa aveva detto che se l'Italia non fosse entrato nelle Nazioni Unite la colpa sarebbe stato degli Stati Uniti che si opponevano all'inclusione della Mongolia Esterna nella lista canadese
Quel giorno stesso
Venne diramata da parte italiana una nota ufficiosa che ricordava il fatto che delle cinque potenze detentrici del diritto di veto soltanto una ne aveva fatto russo si era avvalsa di tale diritto pervenne cinque volte contro l'Italia
La presa di posizione di Palazzo Chigi ottenne qualche risultato concreto tanto che il ventitré novembre Casati telefono ad Ortona
Dicendogli di avere avuto notizia che cito testualmente sembrava rallentarsi l'esigenza russa per l'inclusione della Mongolia Esterna nel pacchetto dei Paesi satelliti
Di cui si raccomandava l'ammissione il che avrebbe offerto notevoli possibilità di distensione
Peraltro Ortona
Il venticinque novembre due giorni dopo annotò nel suo diario
Che la questione della missione dell'Italia procedeva cito testualmente stranamente ottimismo non pienamente giustificato
Effettivamente il rischio di un ulteriore fallimento non era scongiurato
E le conseguenze che ne sarebbero derivate avrebbero potuto dispiegare effetti sui gangli vitali del del sistema di alleanze dell'Italia
Il pericolo fu sottolineato da Rossi Longhi il quale scrivendo a Brosio osservò che l'opinione pubblica italiana avrebbe imputato il mancato ingresso nell'organismo internazionale
Alla prudente posizione assunta da Washing
Comunque la matassa si dipanano nelle sedute del tredici e del quattordici dicembre
Quella del tredici si chiuse in un'atmosfera di pessimismo
I cinesi
Mantenevano l'opposizione all'ingresso per la Mongolia Esterna mentre i sovietici ribadivano l'alternativa diciotto con nessuno
La svolta si ebbe a mezzogiorno delle quattordici la delegazione sovietica chiese a sorpresa una convocazione urgente delle Consiglio
Per il pomeriggio proprio sul tema delle ammissioni senza fornire indicazioni
Dopo una ricerca affannosa dei delegati la seduta si aprì alle sedici che la situazione potesse sbloccarsi
Proprio con la proposta è intervenuta la sorpresa del delegato sovietico di ammettere sedici dei diciotto Stati inclusi nella decaduta proposta canadese
La risoluzione fu approvata dal Consiglio di sicurezza dall'Assemblea generale e l'Italia poté finalmente concludere una tesa che era durata quasi un decennio
Grazie sia del suo intervento ce lo sveglia svelato alcuni aspetti meno noti certamente a me
Del difficile negoziato per la missione che ha impegnato nella nostra ritrova sia per un decennio anche se in realtà si trattava duro negoziato molto più ampio che impegnava le diplomazie dei grandi Paesi
Civile
Ci preparava atei contrasti ben più importanti per il futuro tutto ciò non può che accrescere il nostro interesse per l'articolo
Pubblicato dalla comunità internazionali grazie corsa qui noi abbiamo una pausa il caffè servito nel chiostro giostre bellissimo piacerà risale alla metà degli anni all'altro cento e lo dobbiamo al cardinale veneziano
Paga Pietro Barbo che poi divenne Papa Paolo secondo vi ringrazio
E se permettete siamo tutti riprendiamo
I nostri lavori con la seconda sessione perché ho l'onore di coordinare professori Papisca presente Polimeni generale Corsini sono già stati presentati dal presidente Umberto la Rocca
Che io
Aerei di limitare questa sessione a un tempo di attorno un'ora in modo che poi ci possa essere anche la prosecuzione nel pomeriggio
Senza
Configurare troppo
I seminari e le conferenze delazioni come le sessione dell'Assemblea generale e dei comitati dell'Assemblea che si sa non si sa né quando iniziano ma ancor meno quando finiscono per quindi gli ho diversi colleghi che hanno partecipato con me molti anni Nazioni Unite professori eminenti sanno di cosa parlo
Desidero dare tracciare qualche osservazioni
Qualche osservazione e dare qualche elemento su quello che il tema di questo panel ma soprattutto in particolare il campo
Di interesse che mi è stato riservato ebbe essenzialmente l'evoluzione istituzionale dell'ONU in materie di pace e sicurezza dopo il Vertice del Millennio
Da
Funzionario dalla Farnesina che ha passato un po'di tempo in Medioriente in una fase difficile nella questione israelo palestinese e più in generale del processo di pace
Mi perdonerete se ammetto che un mio letto un mio un mio autore preferito e che ritengo un profondo conoscitore non solo di quella realtà ma della realtà della globalizzazione
Più in generale e Thomas Friedman e allora vorrei cominciare con quello che lui scrive in un suo recente libro
Quando sostiene che dal due mila al due mila e cinque vi è stata una nuova drastica rivoluzione postindustriale che ha livellato completamente il mondo rendendolo simbolicamente piatto
Lost loro è diventato da rotondo a piatto secondo lui il mondo perché le distanze di ogni tipo sono state annullate dallo sviluppo tecnologico da una rapidissima crescita e integrazione i nuovi sistemi produttivi
E dall'integrazione dei servizi dall'outsourcing dalla crescita
Di quella che l'ambasciatore Pucci ha brillantemente ricordato come la realtà della cinghia
In questi cinque anni il mondo avrebbe così cambiato forma
E questa ulteriore tappa della globalizzazione che freddo Friedman ha definito in quel modo ha investito certamente in pieno anche la realtà della politica internazionale
E l'ha investita nei suoi aspetti positivi così come forse nelle dimensioni più problematiche
Non c'è quindi da sorprenderci se il documento finale del vertice ONU del due mila cinque
E a mio avviso così diverso e così più ricco di contenuti rispetto alla Dichiarazione del Millennio adottata dal vertice del due mila
Infatti nei cinque anni che sono passati
Dal due mila ad oggi l'equazioni del sistema geopolitico mondiale sono mutate profondamente e spesso all'improvviso
Si può dire che se la caduta del muro di Berlino ha segnato la fine del conflitto tra Est e Ovest quella delle torri gemelle ha segnato l'aggravarsi di una crisi trasversale insidiosa generata dal terrorismo
Sostenuta da forze estremiste che vi si collegano ed alle molteplici cause di tensione a livello regionale
Ancora gli eventi susseguitesi dal due mila e uno a Roma hanno reso ancor più necessario non solo un multilateralismo veramente efficace che risponda cioè a nuove esigenze nella gestione delle crisi
Ma reso ancor più necessario multilateralismo che faccia emergere nel diritto internazionale concetti innovativi
E li ha fatti emergere in realtà
E sono soprattutto la responsabilità di proteggere l'inammissibilità del terrorismo e dell'incitamento alla violenza
Sono l'impegno e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa e la legittimazione nell'uso della forza
In occasione dell'ultimo vertice l'homo ha così potuto raccogliere alcune di queste importante sfide non credo di essere eccessivamente ottimista
Se dico questo
A un convegno non molto tempo fa al quale ho avuto l'onore di essere insieme al professor Papisca so che questa teoria del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto fortemente contestata ma consentitemi di vedere le Nazioni Unite
Un po'come quello specchio
Che raccontava l'ambasciatore Larocca
E nello specchio noi cerchiamo sempre di vederci con qualche ottimismo mai con troppi segni del tempo cerchiamo sempre di vedere quindi le Nazioni Unite come qualcosa che va verso il futuro ma sempre con una sua carica di di di di ottimismo e di volontari fare ecco per questo
Vorrei notare che il documento finale non è certamente stato del tutto all'altezza delle sfide le aspettative ma ha enunciato alcuni principi evolutivi di diritto internazionale
E si è sforzato di ammodernare al meglio l'assetto istituzionale dell'organizzazione
E voglio soffermarmi in particolare su alcuni di questi principi su alcuni di questi ammodernamento istituzionale
Anzitutto la responsabilità di proteggere che ho già citato
Il concetto di sicurezza collettivo si è arricchito di questo principio richiamo alla responsabilità di proteggere essa è riconosciuta ora in capo ad ogni Stato e alla comunità internazionale nel suo insieme
Per proteggere popolazioni del genocidio e crimini di guerra la purificazione etnica e da crimini contro l'umanità
E ed è stato importante che la gran parte dei capi di Stato e di governo
Del comunità internazionale
Nello scorso settembre si siano formalmente impegnati proprio in questi termini e cito siamo pronti a condurre di volta in volta e al momento necessario un'azione collettiva risoluta
Attraverso il Consiglio di sicurezza e in collaborazione con le organizzazioni regionali competenti in conformità con lo statuto e in particolare come capitolo settimo della carta
Il terrorismo secondo punto che ho menzionato in apertura
Il vertice ha condannato il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni poste in essere da chiunque dovunque per qualsiasi ragione in quanto esso rappresenta una delle più serie minacce alla pace e alla sicurezza internazionale
Il Consiglio di sicurezza
Ne ha esattamente nelle stesse ore in cui i capi di Stato e di Governo firmata no la dichiarazione conclusiva nel contesto dell'assemblea generale sempre a livello di capi di Stato e di Governo approvava la risoluzione
Sedici ventiquattro che intende prevenire e punire l'incitamento al terrorismo
E obbliga negare rifugio sostegno che lo a coloro che sono sospettati di perseguirlo
Adesso nel processo di riforma che è tutt'altro che concluso ma che è un processo che da ancora spazio e negoziati nel tentativo di raggiungere il massimo dei risultati possibili entro la fine di questa assemblea generale
Si cerca di chiudere di concludere una convenzione globale sul terrorismo internazionale
Noi crediamo che una convenzione globale rappresenterebbe un salto di qualità considerevole rispetto alle tredici convezioni settoriali già esistenti in tema di terrorismo
Essa comporterebbe infatti un impegno universale contrastarlo introdurrebbe nel diritto internazionale una definizione chiara
Di atti di terrorismo univoca e condivisa
Hanno detto
Gli intervenuti e innanzitutto l'ambasciatore la Rocca l'ambasciatore Pucci nella sezione che ha preceduto queste è verissimo che la discussione sul concetto di terrorismo ha visto degli schieramenti contrapposti e ha seguito un percorso negoziale estrae estremamente controverso
Infatti un tema sul quale riemerge immediatamente il concetto di liberazione di lotte di liberazione dei popoli di regime di occupazione
E quindi via via tutte le difficoltà regionali sulle quali poi sì allineano i raggruppamenti geopolitici in seno all'Assemblea generale che ci sono interessati a far leva anche strumentale
Sulla su questa definizione
è indubbio però che quello che è riuscito a ottenere il vertice dello scorso settembre un considerevole passo avanti ancor più considerevole se vediamo che poi in altri contesti internazionali
Come la Conferenza euromediterranea di Barcellona che è seguita al vertice delle Nazioni Unite non si è riusciti anche per una mancata partecipazione ad alto livello politico di molti Paesi che erano stati invitati non si è riusciti a far ad andare al di là di quello che era riuscito a fare l'ONU nel settembre
Vi è un un un area poi che riguarda oltre a all'emergenza di di questi principi evolutivi del diritto internazionale vie l'area della evoluzione istituzionale dell'ONU nel campo della pace e della sicurezza
Mi pare chiaro che nelle decisioni del vertice e nei lavori per la riforma
Si sono intensificati questi sforzi per fare volgare i meccanismi gli organismi le capacità di reazione
Dell'ONU per affinare sia gli strumenti di gestione delle crisi come dicevo all'inizio sia i processi di stabilizzazione democratica democratica dei Paesi coinvolti nei conflitti
Kofi Annan avrebbe finito benissimo
Quello che ha chiamato un brocco Moss o Security
E questo concetto questa estensione queste miglior definizione del concetto di sicurezza internazionale è stato ripreso già questa mattina prima nel nella sessione precedente
Nella questa sorta di Trilogia che non vi può essere sviluppo senza sicurezza non vi può essere pace senza sviluppo non vi possono esserne l'uno nell'altro se non si rispettano i diritti umani
Il riconoscimento esplicito e preciso
Della concatenazione delle interrelazione tra le tre principali preoccupazioni dalla comunità internazionale è stato certamente uno dei risultati chiari e solidi del vertice del due mila cinque sul piano istituzionale è stata istituita la commissione per il consolidamento della pace di cui ancora il segretario generale della Farnesina ha dato alcune precise indicazioni
Ma secondo secondo il nostro paese che ha contribuito molto
Nel contesto europeo ma anche all'esterno nei contatti a New York
Ha portare avanti il progetto di questa piece del decommissioning
Essa dovrà elaborare veramente dovrà essere veramente un organo capace di elaborare strategie per la stabilizzazione politica ed economica
Di quelli che sono stati definiti i failed States cioè quegli Stati che hanno subito delle crisi di natura di sbrigativa poco sono stati coinvolti da conflitti
Che hanno portato praticamente la loro società e le loro istituzioni a un a un forte grado di disgregazione
La crisi delle commissioni riunirà Paesi e ed entità internazionali
Che sono interessate a questa materia cioè di tutto ciò che avviene dopo il peacekeeping
E cosa importante
In base a una lista di Paesi contributori non sa non soltanto di contributori di aiuti economici ma anche di presenza politica nelle aree di crisi di presenza militare di presenza sul piano della sicurezza
E guidata da un comitato organizzativo di cui sarà parte anche l'Italia insieme ad altri trenta Paesi
Il secondo organo di maggiore portata istituito dal vertice del due mila cinque è stato il Consiglio per i diritti umani che proprio l'altro ieri mercoledì quattordici marzo è stato varato dall'assemblea generale
Ecco anche su questo
C'è un forte salto di qualità a nostro avviso rispetto alla preesistente commissione
Un forte salto di qualità perché sul piano delle procedure elettive
C'è un impegno dei paesi che concorrono a farne parte a rispettare in pieno rispettare in modo visibile
I diritti dell'uomo e a allontanarsi da pratiche che non sono compatibili da quelle appunto stabilite dal comandante
Ma è anche importante vedere che questo consiglio nel grande dibattito che ha dato luogo all'assemblea generale che è durato diversi mesi
è importante vedere che è stato approvato con una maggioranza amplissima di paesi oltre centosettanta sull'intera membership perché se non ci sta quali Stati diversi che non hanno portato quattro paesi che hanno votato contro e quindi si può veramente dire
Che esso rappresenta la comunità internazionale
La rappresenta anche se il principale azionista è mancato al voto per motivi che hanno a che fare con molto probabilmente con delle posizioni congressuali non so avrete visto nei giorni scorsi
L'articolo scritto congiuntamente da Giorgio Mitchell insieme a che in Grecia quindi rappresentante democratico repubblicano in seno al congresso che era fortemente critico
Perché riteneva il consiglio non sufficiente lo riteneva consiglio quarantasette mentre per gli Stati Uniti è troppo grande
è votato da una maggioranza non sufficientemente qualificata perché è una maggioranza assoluta ma non a due terzi come avrebbero voluto e le garanzie di poter essere veramente un organo segni giurisdizionale nei confronti dei Paesi che hanno un cattivo record in materia i diritti umani ad avviso all'amministrazione americana non è sufficiente
Detto questo però siamo anche confortati dal fatto che pur non avendo votato l'amministrazione americana insieme ad altri paesi che hanno votato contro
è impegnata e si è dichiaratamente impegnata nella sicuramente funzionamento e nel cooperare alla all'efficacia della sua attività nel sistema societario ecco quindi con tutte le
Difficoltà che un compromesso inevitabilmente esprime quanto ci sono passaggi così rilevanti per la vita la comunità internazionale possiamo dire che questo del quattordici marzo è stato un passo considerevole
Per l'affermazione del sistema dei diritti dell'uomo nell'ambito un usiamo e quindi nell'ambito della comunità mondiale
La terza innovazione che fosse un aspetto un po'più tecnico
Un po'più legato quegli aspetti della sicurezza che riguardano il mondo delle delle forze armate il mondo militare certamente l'istituzione
Di una forza di polizia permanente che specializza meglio il peacekeeping all'ONU anche nel campo dell'ordine pubblico
Queste sono le aree che definirei positive nei risultati del vertice
Che si sono già realizzate e sui quali prosegue il lavoro di riforma
Ve ne sono altre
Che sono rimaste più sospeso
La prima e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa
è una questione che preoccupa particolarmente il profilo della sicurezza internazionale non soltanto per la crescita degli arsenali in quelle che definirei le nuove potenze nucleari come India e Pakistan ma anche per la diffusione
Ad altri Paesi come la Corea del Nord e l'Iran
I rischi di proliferazione nucleare costituiscono un aspetto drammaticamente importante nel contrasto al terrorismo e interferiscono pesantemente nelle singole realtà regionali scusi prendo né stabilità e sicurezza
Quindi sito nel vertice del due mila cinque sono stati registrati progressi in materia di responsabilità di proteggere di lotta al terrorismo e di peace building non altrettanto si può dire nel campo della non proliferazione
Dove avremmo voluto l'Italia avrebbe voluto veramente
Vedere un un passo avanti soprattutto su tre essenziali obiettivi
Che erano stati prefissati che sono molto presenti all'azione diplomatica italiana
L'universalizzazione dei protocolli aggiuntivi al TNT d'adozione di più efficaci misure di salvaguardia è un PIL che più forte impulso verso il disarmo nucleare
Questi obiettivi continuano ad essere presenti non riteniamo chiusa la partita
L'Italia impegnata in una serie di consultazioni bilaterali all'interno e all'esterno dove europea sia motivi in seno al G otto cerchiamo di spingere avanti questa enorme questione del disarmo delle armi di distruzione di massa ed è soprattutto della non proliferazione
Un altro aspetto che sospese una Dallas nella riforma dell'ONU riguarda il grande tema della legittimazione all'uso della forza è un punto strettamente legato al ruolo e rappresentatività del Cds
Per modificare l'uso della forza
Al di fuori dei casi di legittima difesa individuale e collettiva
Non si è riusciti a raggiungere un accordo sui principi che erano stati proposti dal panel che aveva preceduto il ci resta quindi l'articolo trentanove nel capitolo settimo dello statuto dell'ONU che definisce i poteri del Consiglio di sicurezza
Ma e sempre il Consiglio di sicurezza nonostante il tentativo di andare al di là di quello almeno in fase interpretativa
Di quello che stabilisce capitolo settimo è sempre a legislazione vigente come si direbbe il Consiglio di sicurezza a decidere se la situazione giustifica o meno la presenza dei caschi blu cose che scrivo lo possono fare
Cosa possa essere autorizzato dalle Nazioni Unite nei confronti di Coalition solo del of the willing o di o di altro organo o di organizzazioni regionali che sono appunto considerate dal dall'articolo trentanove
Gli anni recenti hanno certamente visto anche negli anni novanta
Un significativo rafforzamento dal ruolo del CTS
Ci riesce è stato al centro dei processi di pace nell'ex Jugoslavia in Africa America latina nel Caucaso e tutte le quasi tutte le altre situazioni di crisi
Che hanno avuto un una dimostrazione nei rapporti fra Stati e vi sono anche manifestato all'interno degli Stati fra diversi gruppi etnici
Dal novantatré proprio in in coincidenza con questo processo di di rafforzamento del ruolo del Consiglio di sicurezza
Abbiamo assistito e siamo stati protagonisti vorrei qui sottolineare come l'Italia abbiano giocato stia giocando da tredicenni una partita estremamente importante in quello che il la riforma più importante la riforma del Consiglio di sicurezza
Abbiamo giocato in un in un negoziato
Dove
Si cerca di superare Fadda da ben tredici anni quello che l'equilibrio uscito dal mille novecentoquarantacinque ancora è stato ben descritto tutto il processo sia solo dal punto di vista storico che dal punto di vista politico diplomatico tre precedenti oratori
Noi vogliamo una noi italiani vogliamo un Cds allargato che sia veramente rispondente ai principi di democrazia e ai principi di rappresentatività delle diverse realtà regionali
Perché vogliamo una riforma di questo tipo essenzialmente perché ritiene riteniamo che il Consiglio di sicurezza sarebbe più legittimato se fosse meno condizionato da interessi nazionali
E se potesse guadagnare in trasparenza legittimità e democrazia e sto parlando di fronte ad alcuni protagonisti
Dei progetti di un progetto di riforma che tutto sommato ancora quello che ispira
A quattordici anni di distanza la nostra azione ed è stato quello se ben ricordo messo appunto dal professor Ferrari Bravo con l'idea dei seggi semipermanente
Vi è poi un altro grande dibattito il cui aspetto centrale in estrema sintesi quello di stabilire se le attività di Air Force mentre siano esclusive proprie alle Nazioni Unite o se possano eccezionalmente essere affidate ad altri soggetti internazionali
Probabilmente avete seguito e avete constatato come tra le maggiori voci in questo dibattito
Vi sia stato lo scrittore Robert Cary Grant che ha ricordato come lo stesso Annan si si è chiesto se è legittimo da una parte che un'organizzazione regionale usi la forza senza un mandato dell'ONU
E dall'altra se ammissibile lasciare che i gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani continuino a perpetrarsi senza essere in alcun modo fermate
Una tragedia secondo Annan l'incapacità dalla comunità internazionale di riconciliare queste due esigenze il cui Keegan osserva come lo stesso segretario generale non sia riuscito a trovare una soluzione a questo dilemma se non quella di appellarsi alla comunità internazionale per trovare una decisione consensuale
Ancora un altro conoscitore verifica Bontempi un articolo scritto in questi giorni e per l'Aias Saia ISS
Di Londra
Ha detto che l'ONU come dimostrato in Somalia in Bosnia in Kosovo
Non ha sufficiente capacità di impedire i massacri ed atroce ed atrocità e per questo occorrerebbe riconoscerla facoltà singoli paesi o coalizioni che abbiano dispositivi militari adeguati di poter intervenire a certe condizioni
In aiuto delle popolazioni
In attuazione proprio di quella responsibility ripropone to Protect responsibility to Protect
Che ho citato all'inizio come uno dei principali enti del vertice dal due mila cinque
Ecco in questo breve percorso che ho voluto tracciare
Mi pare che emerga già la duplice valenza evolutiva del sistema societario onusiano
Ancorata da un lato principi nuovi e dall'altro di istituzioni rafforzate
Il dibattito sulla legittimazione continua a svilupparsi in rapporto anche alla riforma del Consiglio di sicurezza si sviluppa nel mondo anglosassone ne sono la prova le due citazione che ho fatto ma si sviluppa molto anche nella dottrina italiana
E qui ci sono le questioni che vorrei proporre anche gli altri così autorevoli conferenzieri
Partecipano a questa sessione la fermasse l'affermarsi del principio di responsabilità cambierà gli atteggiamenti passivi neutrali indifferenti o sensibile o semplicemente di impotenza dalla comunità internazionale di fronte fatti gravissimi
Jugoslavia è stata citata ma vorrei ricordare anche le crisi africane in Ruanda tutto quello che ancora viene in Sudan
La commissione per il consolidamento della pace sarà capace di elaborare strategie credibili per il failed States e infine la legittimazione continuerà a essere sostanziale perdurante monopolio del Cds
O non dovrà invece cominciare
In una vera democratica riforma del Consiglio di sicurezza a tener conto di altri importanti attori sulla scena multilaterale
Ecco credo che il nostro sforzo anche attraverso questo seminario sia di cercare di individuare non solo l'evoluzione possibile ma soprattutto l'evoluzione ottimale del sistema di sicurezza collettiva grazie se mi consentite
Asilo
Signore e signori buongiorno io sono il generati brigata aerea Roberto Corsini sono dello stato maggiore difesa terzo reparto reparto che si occupa di piani
Di dottrina di operazioni di tant'altro relazioni internazionali presidente sono veramente
Deliziato di essere qui oggi anche
Contento di poter portare se se posso sedici da un contributo a questo a questo convegno l'argomento della mia presentazione riguarda i rischi e le sfide nel nuovo contesto di sicurezza internazionale
Contesto che come vediamo in continua evoluzione
E proprio per questo rappresenta forse la prima delle sfide che abbiamo di fronte
Se guardiamo indietro per un attimo
Ai recenti avvenimenti a cavallo del secolo
Quanto accade oggi appare una logica se vogliamo conseguenza di quelli che erano stati segnali ma le vigilia dell'ottantanove
Ben pochi aveva ipotizzato il dissolvimento dell'Unione Sovietica e diciamo probabilmente nessuno l'aveva ipotizzato in maniera così imminente
In realtà
A ben guardare la guerra fredda era finita ancora da dapprima prima dell'ottantanove
Così come abbiamo visto la minaccia terroristica non è iniziata l'undici settembre del due mila e uno
Anzi se andiamo a guardare c'erano già stati gli attacchi proprio la stessa alle stesse torri gemelle nel novantatré poi c'era stata dare Salaam in Tanzania c'era stata Nairobi in Kenya tanto per citarne alcuni attacchi del terrorismo in matrice diciamo estremista islamica
Se mai l'undici settembre può dire una cosa ci può dire una cosa
Può affermare diciamo il predominio di Alketa
E descrive quindi Osama Bin Laden che alza voi
Su tutti gli altri subito quell'altra costellazione di gruppi estremisti islamici
Forse ancora più importante con undici settembre è stato
Ha introdotto il concetto di movimento terroristico come nuova forma di Mina prima si pensava ai gruppi terroristici adesso abbiamo di fronte un movimento terroristico che è tutt'altra cosa
Il fatto è che ovviamente non è facile leggere il futuro non a me è stato che oggi viste le variabili
E le varianti in gioco non è forse ancora meno
A mio avviso sosta sono due gli elementi che maggiormente ci condizionano ogni volta che noi cerchiamo di capire ed individuare linee di tendenza nel medio-lungo periodo nel medio-lungo periodo penso a dieci anni trent'anni
La prima riguarda il numero delle informazioni che oggi abbiamo a disposizione un numero eccessivo d'informazione per certi versi versi eccessivo e poi l'altra e la valutazione che noi diamo a queste valutazioni il peso che diamo questa votazione
Capire in un contesto come quello di oggi che è un contesto di saturazione dell'informazione
Quali siano quelle effettivamente pertinenti ed in grado poi di influenzare le scelte che abbiamo di fronte poi mettere questa informazione anche coerentemente in fila e cosa difficile
E a questo si aggiunge come dicevo il fatto che la percezione degli avvenimenti contiene sempre carattere elementi di soggettività questo ovviamente chiama in campo i nostri leader quelli che vengono definiti gli stakeholders ossia quelli che devono poi prendere le decisioni
In questo contesto più che cercare come taluni fanno tante volte di indovinare dove stava dove accadrà la prossima crisi internazionale forse meglio comprendere quali siano gli elementi
Che caratterizzano la minaccia all'inizio di questo nomi ossia i rischi e le sfide che abbiamo di fronte e su questi poi disegnare il nostro sistema di sicurezza
Parlando quindi di nuovi Storari eviterò di presentare la consueta penso ormai ben nota criteri trita lista
Che elenca i rischi e minacce del ventesimo secolo abbiamo sentito le armi di distruzione di massa Stalin stese e così via perseguire invece un approccio se mi consentite un attimino un po'più concettuale che si cerca di concentrarsi per lo meno certa sui fattori destabilizzanti
Il contesto di sicurezza internazionale fatto Caterina caratterizzato da alcuni fattori che ancorché preesistente ossia quello che adesso andrò a dire esisteva già prima esisteva già al tempo della guerra fredda
Oggi questi fattori son venuti predominanti su quelli che invece avevano dominato in precedenza mi riferisco in particolare a tre elementi che ritengo voi racchiudono in una sintesi estrema
Le ragioni che hanno caratterizzato il profondo mutamento dello scenario post guerra fredda
L'imprevedibilità
La si mette assimetria e globalizzazione
Oggi rispetto al passato viviamo in un contesto internazionale molto più imprevedibile siamo passati dalla certezza degli schieramenti
Escrementi contrapposto il livello di incertezza della minaccia sia in termini di forma sia in termini di direzione sia in termini di modo modalità di conduzione
L'elemento che come sappiamo in qualche modo fungeva anche da stabilizzante due precedentemente sia sto parlando del deterrente nucleare
Oggi poca conta ben poco in contesti asimmetrici e conta nulla in
Per quanto riguarda le minacce non convenzionale il pensionamento per prima cosa la minaccia del terrorismo internazionale
Sì dico sentito un paragone con tanto per rendere l'idea con la con la metrologia io sono un ufficiale della nautica è come se questa alta pressione che gravava
Sul mondo fosse si fosse dissolto voi sapete l'altra persone porta il bel tempo se poi anche anche poi se questo bel tempo al Nord sappiamo per corrisponde nel mille nei mesi invernali alla nebbia che non è poi così bello comunque si va assolta questa alta pressione adesso quello che invece conta è quello che viene definito come effetto farfalla
Ossia una farfalla batte le ali si dice così no poi posso Century accade veramente una farfalla batte le ali in Cina e provoca un uragano chissà dove magari in America
Lo stiamo vedendo un po'no perché una vignetta viene pubblicata da qualche parte e provoca un terremoto da qualche altra parte non ipotizzato per lo meno
Di assimetria sentiamo continuamente parlare
E non sempre in maniera corretta in realtà lo squilibrio delle forze
Ed è in mezzo a nostro vantaggio per essere ridotto fino a quasi ad azzerarsi dalle differenze e dalle sinergie culturali e sociali che spesso stravolgono le regole del gioco quindi assimetria soprattutto come regole del gioco veramente difficile
Contrastare un nemico che non pone per esempio nessun valore alla vita umana mentre noi ci poniamo sempre e ci sforziamo sempre di più per evitare danni collaterali per evitare perdite da una parte e dall'altra
Le dimensioni di questa diciamo le dimensioni le produzioni di questo confronta simmetrico sono davvero notevoli tanto per fare un esempio forse non proprio centrato cioè lo studio della CIA
Che afferma che il numero di potenziali e sottolineo però potenziale perché sennò troppo preoccupa i potenziali kamikaze uomini bomba di matrice estremista islamica
Si avvicina a un milione
Un milione
è chiaro che in un contesto di questo genere non si può neanche pensare neanche immaginare di poter contrastare un tipo di minaccia di questo genere sono con lo strumento militare questo è fuori ombra di dubbio
Globalizzazione globalizzazione significa essenzialmente ridurre fino ad annullare o quasi la dimensione geografica è ovviamente una grande semplificazione concedetemelo perché strumentata quello che poi devo dire
Dipende quindi essenzialmente dei sistemi di comunicazione sistemi di comunicazione reali sistemico mensile comunicazione virtuale
Non è un processo nuovo previsto
è un processo che parte molto da lontano se vogliamo anche cioè al tempo dei Romani si poteva
Diciamo la De Mitri del Mediterraneo era un'area globalizzata oggi ovviamente insistenti si estende in tutto il mondo questo processo con però livelli di penetrazione che possiamo riconoscere differenti in funzione delle varie aree delle situazioni sociali
Nelle varianti
L'ulteriore salto di qualità che abbiamo visto
In questi ultimi anni sì ottenuto grazie soprattutto due cose interne la telefonia mobile
Gli strumenti per la polverizzazione il cui accesso e libero eccome se abbiamo anche poco costoso consentono quindi di ridurre le asimmetrie
Dello strumento militare
Per fare un esempio Alketa ed evitato tale da oggi rappresenta anche una minaccia globale
Principalmente gli strumenti a questi strumenti certamente a internet
E alla telefonia mobile diciamo
Proprio grazie a questi strumenti
Per fare un esempio
Alketa fa positivismo
Predicazione del fanatismo direzione operativa per direzione operativa vuol dire comando e controllo Intelligence distribuzione delle risorse finanziate e così via tutto questo avviene
Pensi talmente non solo ovviamente ma principalmente grazie questi tormenti grazie soprattutto all'interno
Una volta al tanto per fare un esempio una volta per vincere una battaglia bastava tagliare la testa all'avversario fretta stabilmente non intendono attestano ma intendo i sistemi d'informazione sistemi di comando e controllo
Perché questo perché un avversario senza un nemico senza sistemi d'informazione senza la capacità di dare ordine non è più una minaccia
Oggi invece internet e gli altri sistemi di comunicazione consentono di mantenere aperti ancorché degradati questi canali di informazione e di comando e controllo l'abbiamo visto se vi ricorderete in Iraq nella prima fase del conflitto
Quando tutti quanti davano
A Tortona ormai per per imminente la conclusione del conflitto perché erano state interrotte diversi sistemi di comando e controllo questo non è avvenuto dove diamo ancora oggi ancora a maggior ragione oggi quando mirate sempre quando vediamo che nonostante tutto quello che è stato fatto ma vediamo che la guerriglia i terroristi continuano ad operare ma operano secondo una precisa regia secondo dei sistemi di comando e controllo ben con lauda che funzioni
Quindi scenari operativi di questo ultimo millennio
A conclusione voglio dire solo questo probabilmente noi non avremo neanche mai sentito parlare di Bin Laden se non ci fosse stato internet e la telefonia mobile
Così come non abbiamo mai sentito parlare in passato di quanti altri chissà quanti altri potenziali Bin Laden perché non hanno avuto questi strumenti perché non sono riusciti ad uscire dal loro dal loro guscio diciamo così
Gli scenari operativi di quest'ultimo decennio quindi hanno ben poco a che vedere con quelli ipotizzati prima della caduta del Muro del muro
Di conseguenza la natura dei conflitti armati è cambiata ed è cambiata a tal punto
Da ritenere la tipologia delle forze la dottrina le tecniche le tattili di impiego in buona parte superate
Tracce da Dina cosa per quanto diverse tra loro le operazioni non abbiamo avuto esperienze con le operazioni in Bosnia
In Kosovo in Afghanistan in Iraq Tafuro tutte queste operazioni hanno tuttavia evidenziato aspetti similari aspetti incombono
Perché una cosa si può riconoscere che ancorché
In questi scenari e che sto pensando che mentalità che vi sono stati momenti ad alta intensità
Nessun caso può essere ricondotto ad uno schema di guerra classica ossia una guerra convenzionale a quella che di solito pensiamo tanto per dire concretamente una guerra di Stato contro sta
Secondo nell'ambito di questi interventi e sto pensando in particolare alle operazioni di supporto alla pace che poi sono quelli che facciamo più diffusamente il ruolo dello strumento militare essenzialmente un ruolo di supporto quindi sottolineo volo militare un buon supporto
Terzo e questo forse rappresenta proprio l'aspetto emergente l'attività militare oggi si svolge in un contesto dove sono presenti tantissimi altri attori una volta erano presenti solo schieramenti contrapposti oggi invece ci sono tanti altri otto
Che sono statali Torino statali
Termini Esterni amici neutrali ostili oppure potenzialmente ostile
Quindi per quanto riguarda il futuro al momento non vi sono indicatori non mi sono linee di tendenza che possano indicarci che ci sarà ulteriore un ulteriore modifica a questa a questa a questo trenta
Bene comunque ricordare che non può essere escluso neanche completamente lo scenario classico scenario classico intendo quello proprio da articolo cinque ad alta intensità però anche c'è da dire che oggi ancorché impossibile questo scenario e poco probabile in questo momento e anche forse per il prossimo quindi nuovi scenari imprevedibilità simmetria globalizzazione
Hanno comportato una trasformazione dal concetto di difesa a quello più ampio di sicurezza quindi dalla difesa congedo difesa concerto insicurezza con indicazioni permette a questo punto a trecentosessanta gradi
Tanto che oggi si parla di approccio olistico di approccio globale che mi dà sicurezza
La trascritta trasformazione dell'alleanza atlantica che è tuttora in corso ed è stata avviata come ben sappiamo con con il summit di Washington del novantanove e poi con quello di Praga del due mila due ha riguardato tanti aspetti che sono l'allargamento la struttura le dottrine di impiego e così via ben particolare ha riguardato l'aspetto trasformazione è stato istituito un nuovo comando che si chiama Allied Command forte la scommessa istituito en a Norfolk
E questo comando è stato posto alla stessa
Diciamo allo stesso livello gerarchico del comando dall'operazione questo per capire l'importanza che la NATO sta dando alla trasformazione quella cosa forse più importante da capire questo è che è un comando permanente non è una missione a Terni non è che finisce fra cinque anni questa trasformazione forse per la prima volta si capito che la trasformazione è un processo senza soluzione di continuità
E infatti è stato istituito proprio per questo
Il comma
Entrando un po'più nel nel merito di questa trasformazione con il passaggio dal ventunesimo al ventesimo e ventunesimo secolo si è passati per esempio da forze statiche quindi forse che erano saldamente ancorate al territorio al terreno a forze angeli pronte a muovere in ogni momento anche grandi distanze da casa sulla forza che noi definiamo col termine Expeditionary
Poi da Forza di reazione sia forse prevalentemente difensive forze che dovevano respingere un attacco a forze che invece possono anche essere più pro attive possono anche prendere l'iniziativa
Da una dimensione regionale ivi ricorderete che si parlava con la NATO soprattutto di l'area di responsabilità che poi era limitata ai Paesi della NATO ha una dimensione globale
Un esempio rimediato e la partecipazione della NATO a ISAF in Afghanistan Afghanistan che è ben al di là di quella che era l'area di responsabilità fino a qualche anno fa
Da forze che puntano sulla massa sui grandi numeri a forze quantitativamente più contenute che invece premia no la qualità ossia l'agilità e la manovra e per questa ragione puntano sulla capacità
Sulle capacità tecnologiche dei mezzi impiegati del mezzo utilizzato
Ma forse anche che accettavano un certo grado di a Trish Hall ossia un certo grado di perdite umane comun inevitabile tributo invece a forze che c'è quello di esasperare utilizzano sempre più sistemi e di sistemi di precisione i sistemi di autoprotezione proprio per evitare il più possibile le perdite ma attende pentendo su entrambi i fronti e per ridurre al minimo possibile danni collaterali
In sintesi come dicevo quindi lo strumento militare si è trasformato dallo strumento di difesa allo strumento di sicurezza
Uno dei concetti alla base di questa trasformazione e questo è importante poi per quello che riguarda anche l'aspetto di questo coperto da questo convegno adottato dalla NATO riguardano approccio dottrinale che rivolge l'attenzione agli effetti
Che si vuole ottenere la dannazione per conseguire
I risultati voluti sapete in ambito NATO si parla tanto di questo termine l'acronimo IBA o significa fare Daisy approccio il tuo peso in ogni in ogni seminario nato dappertutto viene
Viene tirato sempre fuori questo tema
Punto ritengo utile trattare questo argomento in quanto consente di convergere su una spia un aspetto stima che è uno dei temi di questa di questa di questo convegno a che punto la cooperazione l'aspetto chiave di questo concetto alle sette deriso approccio operation
Riguarda infatti l'interazione e l'armonizzazione con tutti gli attori coinvolti operazioni oppure le missioni che dir si voglia quindi interazione e integrazione
Con i governi con le organizzazioni governative con le organizzazioni internazionali con le organizzazioni non governative con industrie così via
Quindi da un punto di vista militare accanto a John ente e combine erano due concetti significa sono tuttora concetti significano interforze e multinazionale
E questi sono stati si può dire ampiamente metabolizzati in ambito forze armate oggi si guarda con crescente interesse al concetto interagente sì
Nell'ambito di loro delle operazioni di risposta alle crisi
Il rapporto tra il potere militare e gli attori gli altri poteri altri poteri intendo quello politico quello economico quello civile
Questo rapporto è pari in maniera inversamente proporzionale alla dalla fase ad alta intensità alla fase della ricostruzione possiamo a malapena il procediamo verso la normalizzazione diminuisce l'impegno deve diminuire l'impegno ovviamente militare per accrescere
Quello quello delle altri degli altri poteri
Quindi questo per sottolineare che il ruolo il volo militare in questo tipo di operazione qui sì sì penso soprattutto di prevenzione dei conflitti gestione delle crisi di mantenimento per la pace di interventi umanitari
I soccorsi alla propria all'opera di le popolazioni in caso di disastri naturali di stabilizzazioni di ricostruzione
Il ruolo militare e soprattutto un ruolo di supporto un esempio chiaro e sempre parlando di Afghanistan il progetto dei Pieretti provincia Construction Team dove i militari il compito di militari presente sullo quello di garantire una cornice di sicurezza alle operazioni di ricostruzione che devono avvenire
è quindi necessario
Che tutti questi strumenti di potere tutti gli attori coinvolti
Copia di un insieme per superare la crisi
Ed in questo e questa come diceva il proprio l'essenza stessa delle fette
Besa approccio tu per legge naturalmente sappiamo tutti che è ben facile a dirsi ma ben difficile da realizzarsi no il già difficile realizzare li fa diceva che dir si voglia no ma si dice ormai si riesce in tutte le sedi però in realtà no la realtà attuale in realtà è già difficile realizzare
Non l'integrità tra gli eserciti ci si sta ancora lavorando si deve lavorare con l'apparecchio e difficilissimo realizzare interazione tra le agenzie governative di uno stress di uno stesso stato nel Pd avremo tantissimi esempi per far può immaginiamo quando abbiamo a che fare con ING osé che fanno della neutralità della cultura imparzialità dell'indipendenza proprio una questione di identità ne fanno una questione di menta quindi messe da un bellissimo che tutto quanto è molto difficile però sappiamo anche e vediamo che ci sono piccoli segnali piccoli ma concreti segnali positivi e bisogna andare avanti sicuramente su questa strada
Come tempo siamo messi male
Io salterei c'è una parte che riguarda la trasformazione del del del in ambito forze armate nazionali di risparmio così il doppio spazio dove spazio agli altri vediamo ora in conclusione le sfide che abbiamo di fronte
Della prima abbiamo già parlato in apertura riguarda la cosiddetta visioni
Sia la capacità di capire dove stiamo andando
Comprendere come sarà il mondo tra dieci trenta
Il PIST dividente ricorderete si parlava tanto di pistilli denti ci attendevamo al termine della guerra fredda ha lasciato tutti quanti un po'delusi ma alcuni hanno reagito meglio di altri se si
Sì al tempo della guerra fredda potevamo ed in parte questa anche cadeva delegare la nostra la nostra difesa la nostra difesa ad altri
Come dicevo in parte che aveva oggi non è più molto così accade ancora ma in misura sicuramente minore facciamo solo un esempio si considerava la minaccia dell'undici settembre
Noi in Italia per esempio abbiamo un sistema di difesa aerea che è un sistema difesa integrato nato e quindi diciamo che la nostra difesa la difesa era dato ma di fronte alla minaccia culturale dell'undici settembre la NATO non c'entra niente è una responsabilità esclusivamente nazionale
E questo lo vediamo ogni volta che si devono preparare questi incontri internazionali dove viene messa la no fly zone sempre del processo parlate
Oggi molti Paesi occidentali alle forze armate chiesto di fare di più come non risorse
Cioè imposto una profonda trasformazione
Per razionalizzare premiare l'efficienza l'efficacia e sotto questo aspetto devo dire che il processo di trasformazione è stato anche positivo movimento a tutto quanto c'è un limite si può ridurre il bilancio ma fino fino ovviamente a un certo punto
Le nuove minacce non escludono come dicevamo le vecchie anche laddove la propria vita sono inferiori non è consentito abbassata la guardia non è consentito sottovalutare
Certo certe esperienze un certo nuovo si acquisisce dopo anni e anni perdono è facile ma di acquisirlo poi diventerebbe veramente difficile e quando queste capacità servono servono subito sicuramente
Quantità qualità e capacità hanno vanno bilanciate ed armonizzate possiamo anche
Accettare
Una diminuzione quantitativa dello strumento militare che oggi noi in Italia ma non solo in Italia lo stiamo facendo diffusamente sa questa diminuzione quantitativa corrisponde però una elevazione della qualità che a sua volta comportamenti benefici da un punto di vista delle capacità una delle sfide presidente oggi ci troviamo a a a confrontarci e quella di ridurre il numero del personale
Per finanziare a parità di e di risorse e mezzi più capace ed adeguato alle nuove esigenze prestito e quindi la vera sfida è quindi quella anche di individuare le giuste scelte le giuste priorità
Qualcuno afferma che la sensibilità di un Paese nei confronti delle nuove minacce
Può essere misurata in termini di Baget
Ma non si deve guardare al solo Baggio totalmente dello strumento militare se pensiamo ad altri tipi di minacce come ad esempio quello della lotta al terrorismo
Lo strumento militare solo uno dei tanti
Che ad essa concorrono e forse neppure anzi anche senza forse neppure più importante
In questo ambito come dicevo prima la sfida la vera sfida è quella di realizzare l'intera Agency il rapporto tra le varie agenzia ha cominciato a quello dello Stato
Ed è proprio questo se mi consentite il messaggio che io vorrei portare con un saggio più forte ai fini di questa
Di questa
Di quest'incontro di questo seminario vi ringrazio per l'attenzione per la
La paziente
Atteso il prolungamento forse anche l'utente
Sini credo che abbia descritto in modo esemplare il rapporto e l'evoluzione del del del del rapporto fra sicurezza e globalizzazione
Vorrei semplicemente aggiungere nel riconosce non apprezzare il suo intervento nel riconoscere il grande ruolo della difesa delle forze armate italiane nei processi di stabilizzazione
Il fatto che visto che il convegno punto delicato ruolo dell'Italia
Ci sono in questo momento tre importanti comandi nelle tre fra le mani principali aree di crisi alle quali confrontata la comunità internazionale in questo momento c'è un comandante italiano a capo della forza che i Four in Kosovo
Un comandante italiano a capo della EUFOR in Bosnia
è un comandante italiano a capo di AISAF in Afghanistan questo credo la miglior dimostrazione di quanto anche lo strumento difesa saputo adattarsi lo difese italiana
Adattarsi a questa sfida questo evoluzione a queste sfide di tenere il passo
Con di un rapporto nuovo fra sicurezza e globalizzazione
Ed è anche la dimostrazione che questo concetto italiano di intervenire nelle aree di crisi a tutto campo consiste in Italia nelle sue diverse ricchezze di azione diplomatica di volontariato e anche di strumento militare inteso come ruolo di supporto come ha detto molto bene generale ecco con la dimostrazione che viene apprezzato a livello internazionale grazie adesso dovrei
La parola al dottor Gioacchino Polimeni direttore generale di UniCredit che darà certamente un contributo su un'altra dimensione di estrema rilevanza per il ruolo dell'Italia
Grazie desidero ringraziare innanzitutto gli organizzatori del convegno per avermi invitato a parlare
Questa sessione
Ringraziare particolar modo ambasciatore barocca per aver
Dato indicazione della collaborazione fra Lassie o il l'UNICRI collaborazione che è nostra intenzione
Mantenere per sviluppare Moro sempre più fruttuoso
Cooperazione particolare cooperazione tecnica Convenzione multilaterale rotta terrorismo questo è il tema che a me è stato tratto il carico di trattare
Partirei dal ricordare che giusto un anno fa il dieci marzo due mila e cinque il segretario generale delle Nazioni Unite
Intervenendo ad una cerimonia sette ore fatte di Madrid veline o una strategia globale per la lotta al terrorismo che non è stata smentita anzi è stata poi avvalorata rafforzata dalle cose
Ad essere utilizzata come schema generale per una visione di ciò che la comunità internazionale non soltanto nell'ambito delle Nazioni Unite può fare per il
La lotta al terrorismo sulla definiva Kofi Annan è questa strategia strategia delle cinque di perché le cinque aree
Di intervento individuate nel wolf in inglese appunto hanno tutti inizia con la di ad esempio primaria e dissuadere
I gruppi dallo scegliere il terrorismo come una tattica per raggiungere mento loro dei loro obiettivi
Su giornali cioè negare terroristi i mezzi per il l'attuazione del i loro attacchi
Dieter Stay se dal sostenere i terroristi dal vello sviluppare la capacità degli Stati
Nel per prevenire il terrorismo Defend difendere i diritti umani in relazione alla lotta contro il terrorismo
Queste essendo le aree di una un possibile e secondo me confermata una strategia generale contro il il il terrorismo la mia domanda per collegarmi al titolo del mio intervento
Poco questa complesso di attività svolgersi in mancanza di un la base normativa
Universale accertata una risposta mia personale no
Si è già fatto cenno qui precedenti interventi della storia problematica della convenzione onnicomprensiva che l'Assemblea generale non riesce a definitivamente elaborare
Naturalmente l'altra domanda è
Basta la convenzione omnicomprensiva così come concepito in questo momento riteniamo di avere sempre che quella convenzione venga completata
Con la definizione di terrorismo strumenti normativi sufficienti per impostare
Voglio naturalmente anche altre condizioni ma insomma per impostare una Pio o un completamento di questa strategia alla quale ho fatto l'iter e a mio avviso la risposta è
Beh ecco giusto per riguardare il mezzo bicchiere vuoto bicchiere mezzo vuoto la risposta che non vi è normativa internazionale
Sufficiente che qualcosa di più bisognerebbe bisognerebbe
Comprensione onnicomprensiva
Io non ho letto e me ne dispiaccio ancora l'ultimo rapporto della sesta Commissione credo abbia avuto una sessione che
Tratta completata entro venti marzo ma mi è stato riferito che ancora una volta non si sono raggiunti risultati sul piano la definizione del terrorismo
Che si sono tentati delle
Sono state tentate delle scorciatoia se vogliamo tipo
Non occupiamoci più tanto di definire in modo tendenzialmente ontologico il definiti il del terrorismo cerchiamo piuttosto di avere un accordo sullo scopo va application sul campo di applicazione delle disposizioni che saranno contenute in questa convenzione ma anche e questi diciamo non vorrei dire éscamotage ma comunque queste parziali modifiche di Indirizzo o non sembra abbiano prodotto buoni risultati ecco siccome nonché raccordo su una definizione
Necessariamente descrittiva
Del del terrorismo raccordo che io sappia non è stato raggiunto neppure su una norma che definisca meramente campo di applicazione della Convenzione le consenta di in qualche modo superare g girare attorno alla problematica della della definizione del terrorismo
Cosa ne ricavo ne ricavo che va viene appunto almeno per adesso a mancare una base legale
Sostenute universalmente riconosciuta per poter meglio attuare le varie attività che quella strategia al quale faceva riferimento richiedono innanzitutto perché se la strategia mondiale contro il terrorismo comporta attività di prevenzione
Attività anche di attenzione alle ragioni profonde quale che essa consigliano dei delle dei dei del del terrorismo oltre i terroristi se preferite
E necessario a mio avviso che vi sia un momento dichiarativo forte da parte delle Nazioni Unite un accordo
Fondamentale sul terrorismo suk ecco se nessuna perciò denuncia assoluta
Completa del terrorismo come fenomeno inaccettabile in tutti i suoi aspetti
In secondo luogo se non c'è e fino a quando non ci sarà la convenzione onnicomprensiva sul sul terrorismo
Questa mancanza nuoce anche ad uno sviluppo adeguato degli aspetti tecnici della normativa internazionale
Perché una convenzione onnicomprensiva acconsentirebbe oggi
Se il soluzione viene trovata per quanto attiene alla definizione del terrorismo può sviluppare norme di cooperazione in settori tecnici specifici
Che attualmente mancano o sono incompleti io quell'ordine sia omogenee nelle altri strumenti tredici convenzioni che eppure oggi abbiamo riguardanti ciascuno differenti
Fenomenologia e di attività riconducibili al al terrorismo
Allora già in occasione di un precedente convegno della sinonimi e io l'ho avuto modo di far rilevare come
Con riguardo ad altri rischi anch'essi globali Sempio quello portato dal trascurato dalla criminalità organizzata transnazionale le Nazioni Unite siano stati in anni recenti capaci di scrivere
Normative
Abbondantemente ratificate
Incidentalmente la convenzione contro il crimine organizzassero stazionava è stato ratificato anche dall'Italia
O se non ha ancora ratificato abbiamo la legge di ratifica approvata dal Parlamento il quindici di febbraio dei di quest'anno giusto giusto in tempo insomma e dico ecco lunga Nazioni Unite dicevo sono stata e in grado di elaborare delle normative di ordine tecnico molto dettagliate e potenzialmente capaci di suscitare forme pratiche concrete di cooperazione internazionale
Intense e magnifiche e progressive
Questo non è accaduto Como neppure con le più recenti specifiche convenzioni sul terrorismo a convenzione ultima la tredicesima non sul terrorismo ma sua terrorismo
Ma quella relativa al il terrorismo per mezzo di atti nucleare ripeto è un po'a mio avviso per certi aspetti una qualche povertà di disposizioni ad esempio in materia di cooperazione giudiziaria di rogatorie
E le altre dodici convenzioni o strumenti pattizi similari che riguardano altri specifici di altre specifiche tipologie di atti di terrorismo
Anche se non possono essere dette così moderni avanzate come la convenzione progetto internazionale organizzato
Ho citato ecco allora io individuo tanto per fare pessimista ma insomma o comunque per dà rilievo anche gli aspetti negativi due due Effetti certo non piacevoli del mancato raggiungimento di un
Di un accordò sulla definizione di terrorismo Assemblea generale il primo quello di questo mancata dichiarazione che sia fondamento ad attività tanto alle Nazioni Unite in quanto in generale volle internazionale
Sulla base di quelle linee strategiche così ampio alle quali appunto fece cenno per il Kofi Annan è comunque l'intervento e l'altro il questo operare come fattore negativo nella produzione normativa internazionale tecnica che potrebbe essere più a moderna
Più specifica
Promettente di azioni concrete
Tuttavia insomma ecco per non pennone cedere in un pessimismo vengono negati il ritmo devo dire lei attuale convenzione in vigore
Relative a specifiche forme di di atti di terrorismo hanno un loro peso e lo hanno positivo
Quanto meno nel senso di aver suscitato da parte delle Nazioni Unite anche da parte degli altri enti anche regionali un complesso di attività di cooperazione tecnica
Che
In qualche modo si può ritenere Alpi ha rafforzato per capacità nazionali di reazione al terrorismo tanto nella forma della prevenzione tanto quello della e la repressione e anche l'incapacità di cooperazione internazionale
A questo riguardo
Cito specificamente l'attività non tanto che conseguente al
Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza quanto l'attività dell'ufficio di Vienna delle Nazioni Unite Fitch che si occupa della droga del crimine
Che ha avuto da Romeo incarico di sviluppare advisory se se avesse forme di assistenza tanto ai legislatori nazionali
Quanto alle autorità giudiziarie e di polizia nazionale
Perché è in ciascun paese si creassero le condizioni
Reali affinché le forme di cooperazione pur non modernissimo non assolutamente specificate
Di quelle tredici convenzioni potessero essere poste attività ecco questa attività di cooperazione tecnica dei caratteri verticali assistenza scelti piuttosto a me sembra un momento efficace lo dico sulla base delle conoscenze del del del prodotto riportato da attività che in qualche modo compensativa di quella mancanza di modernità completezza della normativa internazionale che oggi
Un ultimo un ultimo punto vorrei sobria
Ed è il seguente
Se esso non se ho indicato in quell'intervento di Kofi Annan
Un momento diciamo di par
All'inizio strategia complessiva e complessa contro il terrorismo fatta a bella posta perché in altri momenti sempre in questi ultimi anni e in altri
Contesti internazionali sono stati piuttosto posti in rilievo come base per un'attività comunità internazionale lei questione dell'emergenza le questioni degli attacchi vendesi singoli attacchi terroristici se noi guardiamo ad esempio alla costituzione europea
Sappiamo valori
E i limiti
Analizziamo quali disposizioni ricco nella costituzione si parli di terrorismo ciò che avviene in primo luogo alle evidenze la clausola di solidarietà scritta nell'articolo credo uno quarantatré se ricordo bene il numero del capitolo secondo del Titolo quinto della Costituzione plauso in solidarietà
Che sembra concentrare l'attenzione dell'Unione Europea sulla appunto cooperazione solidale che si dallo Stato che oggetto
Cioè perciò probabilmente dovrà avere a disposizione il più importante europee anche se noi sappiamo che insomma l'Unione europea poi altri modi per cooperare contro il terrorismo ma insomma c'è questa entra siano al momento emergenziale di reazione ad una situazione di crisi
Al contrario sempre sempre importante sottolineare invece l'esigenza di una strategia e appunto sia complessa come quella alla quale ho fatto facendo all'inizio del mio intervento
La quale strategia appunto perché complessa poi comporta anche la necessità di essere dotata di strumenti
Ma Fini che che la sostenga la e la regola dallo effettivamente compatibile con le situazioni concrete che gli stati gli organismi internazionali devono affrontare io mi fermo qui e vi ringrazio
Ringrazio molto dottor Polimeni nella sua esposizione sintetica ma estremamente stimolante ha omesso di dire il ruolo che lui stesso ha avuto nel negoziato e qui ruolo dell'Italia ancora in molte di queste della relazione di queste tredici convenzioni l'Italia la dottrina italiana i magistrati cattedratici italiani hanno avuto veramente un ruolo importante questo mi mi piace dirlo il suo intervento a messo molto in chiaro come anche sul piano operativo
La convenzione globale deve costituire un momento un'occasione anche per le Nazioni Unite di essere più determinante nel contrasto del terrorismo abbiamo già altre
Assente internazionali G otto NATO UE che sono e operative ed efficaci ecco questo ruolo deve essere portato più in pieno anche sulle Nazioni Unite per consentire anche la cooperazione settori tecnici specifici ai quali il dottor Polimeni
Si è riferito ecco
A me a me spiace che un tema così importante come la responsabilità di proteggere sia alla fine di questa sessione forse avrebbe dovuto essere all'inizio comunque è un tema talmente importante il professor Papisca direttore del Centro interverrà di per tempo dipartimentale per i diritti umani ne sa di Padova
Così autorevole in questa materia che
Nonostante l'ora lo seguiremo come tutta l'attenzione e tutto il tempo necessario siamo molto grati al suo grazie presidente non abuserò di questa benevolenza ringrazio anch'io l'ambasciatore la Rocca
Il nostro presidente per quest'invito per l'occasione che mi offre ancora una volta di testimonial veri l'ammirazione mia e di tanti per la vita
Che stava assicurando all'azione un laboratorio il cui mandato e sempre più attuale
Nel segnalare nel lampeggiare sulla via legale alla pace io sintetizzerei così
Presto mandato allora vedendo che ero alla fine dalla mattinata mi son detta a Padova una ragione in più per scrivere la relazione il testo provvisorio portarlo se clienti un testo non so in quante copie a disposizione
Quindi io sarò cioè estremamente sintetico cedo subito
Un approccio critico il mio al responsibility to protetta
Cosa bellissima possedeva
Parto da questo assunto la carta
Delle Nazioni Unite
Come dicono d'altronde dove gli ultimi rapporti in particolare il segretario generale fermarsi dallo scorso effettuate
E
Per provocare qua Barberi non fece con non fecero barbari altri fecero un tour che stanno facendo
Cioè si corre il grosso rischio di escreto piedi tentativi di sgretolare quanto e se sia venuto costruendo nonostante
Crisi a partire dal mille novecentoquarantacinque il Milano e centoquarantotto carta nazionalmente dichiarazioni del sale dei diritti umani
E io vedo anche altre relazioni d'attenzione al centro di tutto una produzione giuridica
Che ha dato corpo ha un diritto internazionale molto forte
Perché dentro questo diritto internazionale c'è un nucleo di altissima valenza e dire costituzionale c'è tutta materia dei diritti umani
E chiaramente tutta la produzione del delitto lo spazio del mare eccetera eccetera cioè noi abbiamo un diritto internazionale diciamo che a un'intrinseca forza di resistenza o si può ferire
Ma non può morire
Tenuto conto anche del fatto che risuona sempre di più in quegli ambienti che diciamo di società civile
Le università in ogni parte del mondo sono sempre più attente questi aspetti anche in Italia alle ore corsi auspica sotto quello che farà signori ora una risonanza diciamo ma che il nostro Paese
Molto forte organica sistematica nostri per dire esso detto internazionale sul quale certe
Sì posso metterebbe le mani si può tentare si può fare ma la sua effettività diciamo assicurata a anche da forse d'ambienti che tradizionalmente non vengono presi in considerazione appunto sotto questo profilo
La Carta delle Nazioni te e che Anna e tutta la costruzione diciamo dell'ordine mondiale a partire da allora Aldo Vice valenza intergovernativa sopranazionale
Per la materia pazzo sicurezza la valenza sopranazionale almeno stando alla carta la carta rafforzati Ciano successivo
Diritto dei diritti umani per quanto riguarda questa materia la valenza sopranazionale deve prevalere sulla valenza intergovernativa non c'è dubbio
Quindi anche s'accalcano parla di un principio di sussidiarietà c'è un principio di sussidiarietà per questa materia che ha una direzione chiara bottom da un
Passo nazioni così la sicurezza in basso
Ora le queste una premessa per settore velocissimamente qualche flash su quello che
Intendo dire
Responsabilità di proteggere
è stato rilanciato il tema sappiamo imperizia sia soprattutto il Canada il famoso rapporto se vuole
L'inizio del Nord millennio rapporto responsi detto protette perché ha influenzato il rapporto dello High level Pannella e quindi il rapporto del segretario generale
Questo tema responsabilità o protetta un'altissima valenza di etica e di etico universale
E e chiare come tutti per i precetti diciamo di altissima etico universale può prestarsi tra grosse ambiguità e strumentalizzazioni comunque in quanto tale
Beh diceva poco a un'antica data responsabilità di proteggere riformulati in altri termini sotto il tema è legato a quello dell'intervento
Negli affari interni degli Stati dalla dottrina classica del diritto internazionale prendendo in considerazione questi aspetti chiaro con riferimento agli Stati
La dottrina qui ben conosciuta faceva distinzione tra gli stati agenti uti singoli e gli stati agenti ultimo universo
Allora quando la comunità internazionale era fatta soltanto dagli Stati
Il diritto internazionale ha fatto soltanto dai Dieppe i Stati-chiave
Essendoci strutture apparati organizzativi con funzioni e competenze tipo sopranazionale e la pubblicità di che venivano assunte mettersi
Nella posizione di difensori dei valori supremi dell'ordinamento internazionale e in quanto tale allora diciamo
Legittimati a ingerisce da fare tetto per motivi umanitari naturalmente ero sempre gli Stati più forti
Che potevano arrogarsi diciamo questa competenza di rappresentare la comunità internazionale che legittimava sette la loro azione specie se aveva successo
Intervento intervento militare affari interni degli Stati ora si prospetta in modo nuovo questo tema questo percorso bella responsibility tu protetta
Allora il rapporto del Canada hanno canadese molto interessante articolato puri diciamo molto interessante anche dal punto di vista didascalico sistematico
E quindi da una definizione per responsabilità di proteggere indica qual è l'articolazione della giusta causa
Per potere esercitare diciamo
Compiti di intervento negli affari interni
Lega però legga la responsabilità di proteggere alla sovranità degli Stati
E Nazioni Unite sono ovviamente chiamate in gioco il Consiglio sicurezza è chiamato in gioco
Ma in questo rapporto quindi anche come recepito due successivi rapporti più ufficiale delle Nazioni Unite attenzione c'è una interpretazione
Della sussidiarietà in materia di pace e sicurezza in direzione diversa cioè bottom
A
Cioè responsabilità primaria degli stati addirittura c'è una sorta di e tipicizza azione
Della sovranità degli Stati proprio con riferimento alla responsabilità di proteggere pericolosissima la e licitazione della sovranità il caso mai avrei visto un'ulteriore carica di indicizzazione per la carta e le Nazioni Unite e tutto il nuovo diritto internazionale sul complesso
Qua c'è
Questo tipo che baci vendo mi un altro per il tempo non non non consente di dedica articolare approfondire quindi le re-invio umilmente al testo scritto
è quello che che pareo che preoccupa
Di fronte a questa bellissima provocazione di rilanciare la responsabilità di proteggere eccetera
è che nei rapporti dice particolare nel rapporto il segretario generale
Del Balzo di quegli di quest'anno la responsabilità di proteggere sotto il profilo poiché la traduzione operativa inserite in quello che io chiamo lo schema delle
Quattro Opportunities per l'uso della forza da parte degli stati
E inserite lì
Quattro porzioni venisse sono allora
Diciamo mettiamola così un quadro sinottico da un lato le minacce apparso alla sicurezza all'incolumità
Alla vita della gente se la minaccia diciamo in atto un una tacca ormai attestato contro lo Stato c'è la vinaccia
Prevede c'è la minaccia imminente c'è la minaccia non imminente o lei tenta e c'è la bilancia alla vita la dignità eccetera costituita da genocidi massacri vari eccetera eccetera
A queste quattro minacce nel rapporto segretario generale fa fronte o no gruppo di misure
E quindi di operazioni di intervento
Prego possiamo catalogare pur così ce l'intervento successivo quel prevista la carta cioè l'intervento preventivo
In caso di minaccia non imminente o latente celermente ultimo intervento riempirti in caso di minaccia imminente e c'è l'intervento protettivo protetti
Responsabilità di potere io trovo molto pericoloso aver inserito la l'operatività diciamo traduzione operativa la responsabilità di proteggere dentro questo contesto
Che presenta elementi di preoccupazione sotto il profilo della legalità quanto tale la sbarra cattura io direi dell'articolo cinquantuno della guerra poi prendere in considerazione anche la minaccia non imminente ora lei tenta otto pericolose
In questo contesto anche per la responsabilità di proteggere quindi per l'intervento protettivo attenzione alle c'è il protagonismo degli Stati
Appunto perché la sovranità questo sacro dovere in quanto sovranità degli Stati di proteggere
E quindi intervento primario protagonismo degli Stati con il Consiglio di sicurezza in funzione notarile
I verbi utilizzati sono otto Rice tuttora istruendo rosso
Che alla fine
Tenuto conto anche dell'incipiente prassi dice così il rapporto canadese si può tradurre anche in atti questo diciamo questo azione così sicure stilati di ratifica
Difetta completa ragione di urgenza eccetera eccetera
Quindi un ruolo notarile del Consiglio di sicurezza allora in questo momento è molto rapidamente
Arriviamo al dato operativo
In questo momento secondo me ma non soltanto per deformazioni l'illuministica o perché siamo in questi ambienti la via legale alla pace molto importante fare il discorso giuridico
Video che ha una duplice valenza altre due misere le valenze ma insomma giuridiche e Polito logica ritira questo il momento dobbiamo usare molto il diritto perché ossia se usiamo questo diritto internazionale così
Irrobustito da materia dei diritti umani noi utilizziamo lo strumento molto molto forte in presenza di circostanze che ci dicono che
Si fanno pasticci in giro per il mondo
Anche a guerra si può farlo poi nota si vince non si dicono più
Bisogna certo celebrità e bisogni usarlo eccetera ma allora
Nella giusta maniera in via preventiva è quella ideale anche per responsabilità di proteggere si indica questa via però
Per questa materia è importante riprendere in mano la Carta delle Nazioni Unite rafforzata tutto quello che la carta generato
In un diritto internazionale rafforzato allora a costo di sembrare ingenuo ingenuo
Bisogna rimettere mano attenzione al capitolo Setti modella carta
Ai miei studenti guardati facoltà risulta questo quando io faccio sto discorsi no che tento di riassumere velocissimamente
Se è uno scatto di risentimento e allo stesso tempo di se volete c'è una reazione molto forte a dire ma ci prendono in giro
E nei rapporti ufficiali su cui si lavora
Negli ambienti delle Nazioni Unite
Si dà per scontato che buona parte del capitolo settimo sia morto ovviamente il suffragio anche di dottrina al riguardo eccetera
Però se si dà per scontato che lì è morto l'articolo quarantadue perché non è stato implementato articolo quarantatré forza permanente eccetera
Allora significa che resta in piedi l'articolo centosei della carta a disposizione transitoria diciassettesima
Che ne ha vergogna
Perché lì ci sono non i cinque membri del Consiglio sicurezza ma quattro potenze più un le vincitrici e
Che sono al di sopra della carta e al di sopra se volete del nuovo diritto internazionale
Si consulteranno tra loro eccetera fintanto che non sia incrementato l'articolo quarantatré che mette in condizione il Consiglio di sicurezza di decidere ai sensi dell'articolo quarantadue
Quindi sono molto coerenti in questi rapporti nel da assegnare al Consiglio di Sicurezza un ruolo notarile
Il Consiglio di sicurezza non può decidere
L'uso improprio diciamo s'sotto la propria autorità e comando dalla forza militare
Non può perché non è implementato articolo quarantatré perché non ha una forza a disposizione in via permanente per quanto simbolica il peacekeeping un soffocato il sommo otto
Se volete anche bello lo
Diciamo un messaggio anche di educativo se volete il casco blu e c'è però non è quella cosa allora in questo momento se vogliamo interrompere la distruzione del Colosseo a livello mondiale ecco la forza del discorso giuridico però dicendo chiaro quanto può dirsi chiaro
E tante così posso dire chiare
Cioè a dire allora prendiamo lo spunto dai rapporti ufficiali tutte dicono la Carta delle Nazioni The mantiene piena vitalità attualità e io dico altro che il mondo globalizzato lo scivolone a governarsi rapporti corretto rapporti scale con l'ordine di grandezza delle sfide eccetera eccetera canta perché la carta non toccabile da parte dall'altra e una camicia che si tiene tant'è vero che si guarda bene poi dal toccare qua però implicitamente fanno restare il mondo una certa condizione per cui ci può essere di ISI War la guerra facile allora potrà davanti il disco e chiudo una provocazione
Una provocazione
Nei rapporti in particolare appose il segretario generale si fa riferimento alle stand-by K Sixties
Sì preconizza la costituzione di un'Inter l'ok system
Di stand-by K le forze rapido impiego
Allora prendiamo spunto da qui però allo stesso tempo chiarendo che un assunto una distinzione una distinzione da cui parte il capo dello stesso segretario generale non è legittima non è accettabile
Cioè si distingue tra gli uso forse e peacekeeping
Molto coerentemente no alla fine perché noioso forse riservata agli Stati Uniti iscritti il militare con le alette insomma angelicato alle Nazioni Unite
Comunque prendiamo la diciamo questa preconizza azionabile con l'Inter lotti si sentì Stand by capaci disse coordinato dalle Nazioni Unite benissimo
Stando anche appassiti ci sono dell'organizzazione regionale soprattutto l'Unione europea
Io penso ad esempio è qui ecco vi chiedo scusa per l'ingenuità però dico fino in fondo
Ci sono i batto il bronzo dell'Unione Europea
Al con l'Italia impegnata in alcuni di questi insomma interessante la geometria che si va creando cosa vieta
A un Paese che voglia seguire la via legale alla pace vivere
Se l'Unione europea in quanto tale in questo momento non può farlo da sola questo passo acquisito prendo io l'iniziativa e dichiaro che sono disposto a
Dare implementazione all'articolo contattare rivolgendo al Consiglio di Sicurezza vero un accordo che riguardi la messa a disposizione in via permanente a certe condizioni poi
Dei di queste Stand by capacity Sforza e graffiti impiego
Un gesto del genere
Descritto iure mette in applicazione l'intera carte le Nazioni Unite per la parte delicatissima
Basterebbe o l'iniziativa no capolista ripeto strettamente giuridico formale per dare il prete Tazio all'articolo quarantadue e quindi mettere il Consiglio di sicurezza nella capacità di agire
Quale suprema autorità per il mantenimento della pace e della sicurezza ha in questo caso vi sentite un po'più sicuro
Nel portare avanti il discorso delicatissimo della responsibility to Protect
Con una una nota finale
C'è una felice omissione
Nel documento conclusivo delle Berticelli l'anno scorso
Cioè non si recepisce frigge omissione la lo schema delle quattro o porzione tris per usare la forza che presente nel rapporto il segretario generale e quindi insomma c'è da sperare che si vada avanti non azzarda cautela su questo terreno rientra
Era stata facile profeta nell'anticipare e che non solo la straordinaria conoscenza ma anche un po'lo spirito di provocazione di consente la parte portarlo statistica che faccia sentite in altri contesti che anche oggi ha dimostrato l'estrema lucidità
Con la quale un approccio cartesiano al sistema giuridico della Carta dovrebbe essere dovrebbe veramente essere principio ispiratore
Io credo che sia molto importante nel tema che Lugli affrontato in modo in modo così brillante
Sì è molto importante anche tenere presente un rovescio della medaglia che il fatto che la responsibility
Tu prodezze con tutte le sue limitazioni e anche le preoccupazioni che fa nascere ha fatto entrare finalmente di prepotenza vorrei dire in Consiglio di Sicurezza la questione dei diritti umani
Con i colleghi con i quali avevo l'occasione di essere New York a metà degli anni novanta sapevamo che il problema dei diritti umani era un tabù assoluto in Consiglio di Sicurezza si parlava di di pace
E sicurezza internazionale si parlano di tutti gli aspetti che evidentemente influiscono sui diritti umani le crisi delle tragedie Bosnia eccetera ma non era così netta così la così mette l'affermazione che si poteva anche superare il confine dello Stato e la sovranità statuale per agire da parte perderà come formazione della comunità internazionale ecco questo è un passo grosso passo avanti
Sono molto lieto che il professor Papisca abbia fatto abbia abbia dato un inquadramento così efficace
Della problematica che questo tema comporta io credo che meriterebbe veramente di è un dibattito sul futuro del diritto internazionale
Che andrebbe veramente proseguito ringrazio ancora gli altri autorevoli ospiti che hanno preso la parola che credo che il risultato
Più sintetico che possa essere fatta da questa mattinata e questa di una crescente consapevolezza delle interconnessioni fra dimensione diritti umani dimensione sicurezza dimensione sviluppo
Nel cammino della comunità internazionale far vedere come le le Nazioni Unite
Stanno faticosamente percorrendo verso questo obiettivo grazie
Buonasera a tutti
L'incontro
Questo pomeriggio come sapete
Si colloca in un contesto
Che ha già visto un
Un primo inizio questa mattina
Con la presentazione del convegno
Con una illustrazione in materia di sviluppo e diritti umani è stata fatta dal segretario generale
Del ministero degli Esteri
E con una successiva illustrazione sulla situazione politico diplomatica decennio quarantacinque cinquantacinque in particolare per quanto riguarda la missione
Dell'Italia veneziana nelle Nazioni Unite
C'è stato poi un intervento del direttore generale per gli affari politici multilaterali
Una
Illustrazione dell'evoluzione del contesto di sicurezza internazionale
Da parte del
Di un rappresentante dello Stato Maggiore della Difesa
E quindi
Il direttore generale dell'UniCredit
Ha illustrato a quelle che sono le Convenzione multilaterale e la cooperazione tecnica nella lotta al terrorismo internazionale
Il
Convegno la la sessione di stamattina è stata chiusa
Da una illustrazione sulla violazione dei diritti umani e sull'uso della forza
Che come sapete è un argomento di enorme attualità e anzi approfitto dell'occasione per dire che da parte della cooperazione italiana sia intenzione di approfondire molto quest'argomento nei prossimi mesi
Cioè il rispetto dei diritti umani
E la lotta al terrorismo
Questo pomeriggio
La sessione e dedicata alla seconda parte quindi alla sfida della crescita economica e dello sviluppo sociale le priorità dell'agenda internazionale
Aprirò io con una una breve illustrazione di quello che lo stato attuale delle iniziative in materia di lotta alla povertà alla fame nel mondo
Seguirà il professor Giovanni Palmeri o che ordinario di Economia politica alla LUMSA
E concluderà il professor Francesco Munari che ordinario di diritto internazionale dell'Università degli studi di Genova
Il problema della lotta alla povertà alla fame nel mondo
è un problema di enorme attualità è un'attualità che come sapete
Esistono mai la moschea da molti anni ma che
Tende paradossalmente ad accentuarsi Mammano che aumento del benessere
Cioè e un po'un paradosso
Però è una grande realtà della nostra epoca a che cosa è dovuto questo certamente
Alla
Al fatto che la popolazione il mondo aumentar questo è un dato di fatto che rende difficili
Le soluzioni da trovare dall'altro a quella che ci siamo abituati a chiamare la globalizzazione cioè al fatto che tutto ciò che accade in altre parti del mondo viene a conoscenza di tutti gli altri Paesi
Il che ha aumentato enormemente alla percezione di questi fenomeni perché storicamente sono fenomeni che sono sempre esistiti anche se in misura più ridotta
Ma che oggi vengono percepiti come un problema
Assolutamente da risolvere
L'altro elemento di cui ci rendiamo conto giornalmente
E il fatto che intere popolazioni cominciano a spostarsi in tempi piuttosto rapidi comunque percepibili come rapidi da parte di tutti noi
Rendendo problematico il mantenimento delle strutture sociali economiche e politiche
Specialmente dei paesi più industrializzati
L'insieme di questi fattori Fassi che il problema della lotta alla povertà sia diventato non solo un problema di carattere umanitario come è sempre stato ma un problema di enorme rilievo dal punto di vista politico
Cioè tanto vero in quanto i Paesi maggiormente sviluppati
Hanno acquisito non solo la percezione di un dovere carattere umanitario
Ma anche la necessità di risolvere questi problemi come elemento fondamentale per il mantenimento degli equilibri che secoli di lavoro tutti evoluzione ci hanno consentito di raggiungere
A quale punto siamo oggi da un punto di vista generale si può dire che la situazione non è affatto rosea
Voi sapete che l'insieme dei degli aiuti di carattere umanitario comunque in genere di aiuto allo sviluppo che viene e calcolato ogni anno
Ist supera i quarantatré miliardi di dollari
Si tratta di una cifra importante che però evidentissimamente non raggiunge gli obiettivi cioè non attenua
La differenza sociale politica soprattutto economiche e di sviluppo che c'è tra i Paesi più ricche quello mentre quelle meno ricchi
Dall'altra ci sono fenomeni nuovi come l'immigrazione come le rimesse degli emigrati
Che vengono calcolati in più di centotrenta milioni di dollari cioè per il tre volte quello che l'aiuto ai Paesi in via di sviluppo si tratta di cifre importanti cioè sono somme che rientrano nei paesi di origine
E che sono difficilmente controllabili vorrei ricordare a questo proposito a titolo di esempio
Per le persone meno giovani ma di motivo di meditazione per quelle più giovani che per lo meno in due occasioni il nostro Paese
Nella seconda metà del mille ottocento
E nella secondo dopoguerra
Si trovò a dovere far fronte con delle situazioni economiche particolarmente difficili
E in quel caso le rimesse degli emigrati italiani contribuirono fortemente al riequilibrio della bilancia e a aiutarono crearono come un un volo un volano di crescita del nostro Paese
Questo per dire che la somma di centotrenta miliardi di dollari che si calcola si espanderà nei prossimi anni in maniera esponenziale
Fino a raggiungere più di duecento miliardi di dollari certamente rappresenta una realtà importantissima che deve essere calcolata però la percezione che sia a livello della comunità internazionale e sosta
La stessa idea di concetto di aiuto allo sviluppo e messa in discussione
Cioè ci si chiede se i fenomeni che noi oggi vediamo siano il risultato di politiche sbagliate di mezzi inadeguati o delle due cose messi insieme
Probabilmente come spesso accade la verità sta in mezzo quindi ci sono delle politiche che non sono state condotte nel migliore dei modi di mezzi non sono sufficienti
Ma soprattutto forse è il modo in cui l'aiuto allo sviluppo è stato concepiti ad attuato che va rivisto
Il risultato di questa riflessione a livello internazionale è stata questa iniziativa delle Nazioni Unite che voi tutti conoscete
E che sono gli Obiettivi del Millennio cioè la Dichiarazione del Millennio
Il motivo per cui le nazioni unite nella persona del segretario generale hanno ritenuto di dovere individuare degli obiettivi da raggiungere non è soltanto una un tentativo di risolvere il problema in maniera definitiva perché la percezione di tutti quanti e di realismo
Cioè è chiaro che sono obiettivi
Quindi è difficile pensare che possano essere raggiunti in tempi brevi
Però estremamente importante averli individuati e avere in qualche modo deciso nell'ambito della comunità internazionale che sono delle assolute priorità e che queste priorità fanno parte di una politica condivisa dall'intera comunità
E che costituiscono tutto sommato
La summa di quelli che sono i problemi del pianeta in questo momento gli Obiettivi del Millennio li conoscete tutti
E sono obiettivi che sono arrivati ad una alla fine di una riflessione degli ultimi anni
In particolare negli ultimissimi negli ultimi cinque anni
Quello che va notato e che è la prima volta che le Nazioni Unite
Fissare un'agenda in materia di sviluppo dalla creazione dell'azione dato oggi non c'era mai stato un'iniziativa così specifiche così articolata
Questo fa stato di un certo allarme nell'ambito della comunità internazionale
Inoltre manifesta
E evidentemente una forte capacità di aggregazione queste certamente un successo da parte delle Nazioni Unite
Che su questi obiettivi ha avuto un consenso formale da parte di tutti i membri nonché delle organizzazioni non governative delle istituzione multilaterale
Questa agenda che era all'inizio un manifesto politico è diventata lentamente lo sta diventando sempre di più un vero e proprio strumento operativo
Qual è la novità vera di questi Obiettivi del Millennio
La novità e che costituiscono un'agenda che impegna tutte le istituzioni internazionali
Comprese le istituzioni finanziarie anche questo è una novità nel campo internazionale
Come vengono
Come dire articolati questi obiettivi e soprattutto come come si chiede un intervento delle istituzioni finanziarie
Innanzitutto si è creato una specie di concorrenzialità nell'ambito degli operatori del settore e cioè ciascuno cerca di trovare degli strumenti diversi che siano sempre più validi
Ma poi soprattutto sono cadute le differenze politiche che importantissimo su questo argomento
Cioè non c'è nessuno
Che ha fatto dei distinguo in materia gli argomenti sono stati accettati da tutti quanti e come tali ormai diventati sostanzialmente irreversibile
Ci sono stati dopo il vertice del millennio come sapete due conferenza internazionale di grande rilievo
Monterrey sul finanziamento a Johannesburg solo sul gruppo sostenibile
Ormai quindi la comunità internazionale per quanto riguarda l'aspetto conferenze internazionali sembra vere raggiunto un punto di equilibrio e non credo che in tempi brevi ce ne saranno delle altre dello stesso tenore
La conferenza in particolare sul finanziamento allo sviluppo costituisce un quadro concettuale importante su cui dovremmo fare attenzione nei prossimi anni
Perché cerca di uscire in maniera più o meno
Fortunosa
Sia dall'attenzione esclusiva al suo aiuto pubblico allo sviluppo
Sia da quelli che sono i canoni che finora erano state il punto di riferirvi riferimento cresce cioè l'attenzione e l'interesse dei paesi in via di sviluppo
Per un un elemento di enorme importanza che l'accesso ai mercati
E i negoziati nell'ambito del della comunità internazionale della Comunità economica internazionale
Questo aspetto e un aspetto che finora nella politica di aiuto allo sviluppo era stato abbastanza trascurato
Cioè il dono l'intervento la possibilità di creare delle delle strutture sul posto erano state ritenute come uno dei dei modi fondamentali di intervento
Quello che ormai è chiarissimo
E che senza l'accesso al mercato senza la possibilità di autonomia a livello economico a livello sociale
Non c'è sviluppo
E emergono cioè sempre di più alcuni degli aspetti fondamentali dell'aiuto allo sviluppo così come concepito oggi e in particolare quelli della governance
Che è legata a due aspetti di grande rilievo intanto nelle istituzioni finanziarie internazionali paesi in via di sviluppo guidati da alcuni Paesi particolarmente rappresentativi su cui poi dirò alcune parole cioè l'India Sudafrica e il Brasile
Pongono con sempre maggiore forza la questione del loro peso all'interno delle istituzioni di Bretton Woods e del ridimensionamento della sovrarappresentazione europea questo un elemento di enorme importanza
Per il futuro degli equilibri della comunità internazionale
All'interno poi delle Nazioni Unite su iniziativa francese e con il sostegno del nostro Paese
è stato avviato una riflessione sulle questioni relative alla governance ambientale
La creazione del un neo che un'organizzazione per l'ambiente Nazioni Unite e oggi all'ordine del giorno
Il dibattito che si prefigura sarà lunga e difficile il cui esito non è al momento scontato
Tuttavia si tratta di iniziative che sono destinate a cambiare il modo di operare della comunità internazionale primo fatto riferimento ad alcuni Paesi in particolare l'India Sudafrica e il Brasile
Noi siamo di fronte a Paesi che sono allo stesso tempo oggetto di aiuto allo sviluppo ed essi stessi
Portatori di sviluppo sono dei fenomeni fino a qualche anno fa facilmente difficilmente immaginabili ma noi per esempio facciamo degli interventi in India così come li facciamo in Brasile ma l'India il Brasile a loro volta fanno interventi nei paesi vicini
Cioè la comunità internazionale insieme
E voluttà in maniera tale da confondere se così posso dire le acque che da rendere estremamente difficile degli interventi qual è il ruolo del nostro Paese per concludere questa mia relazione il ruolo del nostro Paese
Diventa sempre più difficile per varie ragioni prima di tutto perché le dimensioni a livello globale sono tali da lasciare poco spazio
A Paese tua attivamente piccole come il nostro
Secondo perché tutti i Paesi occidentali in particolare mi riferisco all'Unione Europea stanno attraversando un periodo non facile a livello di sviluppo economico il che rende conseguentemente difficile il reperimento delle risorse necessarie ma soprattutto quello che rende difficile la presenza della comunità internazionale in questo momento e la rapidità con cui gli eventi si oppongono
E la massa di interventi a cui è necessario far fronte e quindi motivo per cui un Paese non grandissimo come il nostro trova obiettivamente una qualche difficoltà non solo a reperire la risorse ma anche a collocarsi nell'ambito della comunità internazionale
Perché perché noi dobbiamo da una parte continuare nella tradizionale politica di attenzione tutti i Paesi che sono storicamente hanno legati mi riferisco al bacino del Mediterraneo mi riferisco all'Africa
Dall'altra non possiamo prescindere dal convocarci in un contesto internazionale che purtroppo spesso
Richiede degli schieramenti
La maggior parte dei nostri interventi come aiuto allo sviluppo in Africa
Noi calcoliamo un po'più del cinquanta per cento come interventi sia a livello bilaterale che a livello multilaterale il bacino del Mediterraneo naturalmente è un punto di riferimento obbligato negli ultimi anni abbiamo sviluppato molto la nostra attenzione nei confronti dei Balcani
E ovviamente alle grandi realtà dell'Estremo Oriente sono delle realtà dalle quali non possiamo prescindere
Così come non possiamo prescindere da quella che inevitabilmente una delle delle frontiere del nostro futuro e cioè la nostra attività nell'ambito dell'Unione Europea
Ad oggi
Una cifra pari a quella che l'Italia spende a livello bilaterale e data all'Unione europea per il sette o fessi che il fondo europeo di sviluppo
Per darvi un'idea di quello che oggi la realtà dell'Unione Europea
La la cooperazione della Commissione dell'Unione Europea all'incirca due mila e quattrocento persone all'estero
Questo vi dà la misura di quella che è la capacità operativa ormai di questa enorme macchina
Che che funziona a pieno ritmo che ha a disposizione una massa economica importantissima che non riesce spesso nemmeno a spendere completamente ogni anno e che comunque è una delle grandi realtà
Spesso e concludo si fa riferimento al rapporto come voi sapete tra prodotto interno lordo
Aiuto pubblico allo sviluppo
E un rapporto non sempre veritiero però è un punto di riferimento come spesso avviene per le cifre
Dico non sempre veritiero perché gli Stati Uniti sono all'ultimo o al penultimo posto
Nell'ambito del rapporto tra prodotto interno lordo aiuto pubblico allo sviluppo
Ma in termini assoluti questo produce una enorme cifra che li colloca comunque al primo posto nell'ambito dell'aiuto pubblico allo sviluppo inteso come massa monetaria cioè il sei per cento il sette per cento e il quindici per cento del prodotto interno lordo degli Stati Uniti produce o comunque una massa di intervento
Colossale di questo bisogna prendere atto quindi in realtà al di là delle cifre gli Stati Uniti sono comunque restano al primo posto
Il nostro Paese come sapete ha perso qualche posizione negli ultimi tempi
Però io sono convinto che
Continueremo al onorare le posizione continueremo a essere all'altezza della situazione
Quello che vorrei dire per terminare il mio intervento è che il problema della lotta alla povertà è un problema destinato a rimanere nell'agenda della comunità internazionale ancora per molti anni
Perché si è complicato si è arricchito di una serie di di sfaccettature importanti quindi per i giovani che sono oggi qui presenti bisogna sapere che il nell'ambito della comunità internazionale ma anche nella vita di di ogni giorno di ciascuno di voi ci sarà sempre questa presenza questo mai modifiche della lotta alla povertà alla difficoltà di altri paesi meno fortunati del nostro quello che dovete sempre tenere ben presente e che ormai non ci sono fortezze cioè non è possibile arroccarsi in situazioni di privilegio
Perché oggi più che mai degli altri sono i nostri problemi e ogni momento della nostra vita io credo che debba sempre di più e lo sarà inevitabilmente e oggi essere oggetto di una particolare riflessione cioè quella che la conservazione
Il il continuare ad a vere i benefici della nostra civiltà
Passa prima di tutto perché un'esigenza strategica fondamentale attraverso la risoluzione dei problemi degli altri molte grazie per l'attenzione
A questo punto credo che
Ho il compito di passare la parola al volatore successivo che il professor Giovanni palme io come ha detto ordinario di Economia politica alla LUMSA che parlerà sul tema globalizzazione sviluppo ed economie emergenti
Grazie presidente
Farò alcune osservazioni sul contesto generale in cui si collocano i problemi dello sviluppo delle diseguaglianze
Della povertà nel mondo e comincerò con alcune brevi osservazioni sull'uso del termine globalizzazione
Per la verità di globalizzazione sia bar si parla ormai da circa quindici anni
E vengono attribuiti significati diversi a questo termine io mi soffermerò molto brevemente su due significati la globalizzazione economica e la globalizzazione finanziaria
La globalizzazione economica consiste essenzialmente nel fatto che la forte diminuzione il crollo dei costi di trasporto
Reso negli ultimi anni molto più facili gli scambi di merci e i movimenti dei fattori produttivi cioè i movimenti dei lavoratori e il movimento dei capitali
La globalizzazione finanziaria normalmente identificata con il fenomeno che
E
Si possono spostare capitali finanziari da un paese all'altro in tempo virtuale dopo che la comunicazione elettronica è stata introdotta in modo massiccio in tanti settori
Della ditta
Economica e in particolare nel settore bancario e finanziario
Ora a ben guardare entrambi questi fenomeni non sono nuovi
Perché sì andiamo un po'indietro nel tempo pensiamo ad esempio a quello che è accaduto dopo il mille ottocentosettanta quando vi fu l'introduzione massiccia in tempi brevi
Delle navi a vapore delle ferrovie a vapore assistiamo anche in quel caso ha un crollo dei costi di trasporto
E a fenomeni di questo tipo che mentre fino a quella data a una persona che immigrata dall'Europa agli Stati Uniti
Doveva vincolarsi negli Stati Uniti correlarli quando andava con le navi a vela a lavorare cinque sei anni sostanzialmente gratis per potersi pagare il biglietto U annue di sola andata
Questo costo questo prezzo del biglietto crollasse in mesi di lavoro anche meno con l'introduzione delle navi a vapore e quindi è una rivoluzione
Che ad esempio determina il fenomeno per cui gli Stati Uniti d'America che avevano una popolazione si stima pari ah sì e no trenta milioni di abitanti alla fine della guerra di secessione nel mille ottocentosessantacinque si trovano trentacinque anni dopo al nel mille novecento ad avere oltre cento milioni di abitanti
Quindi se si pensa alla dimensione
Di questi fenomeni
Si vede che in fondo non c'è nulla di nuovo sotto il sole
Analogamente quando sono stati inventati il telegrafo il telefono sono stati introdotti forse la rivoluzione non è stata minore di quello che si è verificata
Con l'introduzione dell'e-mail dalla comunicazione elettronica per quanto attiene alla possibilità di spostare in tempi brevi o addirittura oggi in tempo virtuale
I capitali finanziari
Ma in realtà la globalizzazione è stato dato un significato che è penetrato in modo subdolo nelle coscienza delle persone l'identificazione della globalizzazione
Con il mercato con il liberismo economico
L'idea di fondo che l'intervento pubblico vada in ogni caso fortemente ridimensionato e che il mercato di per sé sia in grado di risolvere tutti o quasi tutti i problemi
Compreso magari anche lo squilibrio nord-sud
è un fenomeno Complesso questo che è penetrato nelle coscienze non ottengo detto soffermarmi su di esso certamente il crollo dell'Unione Sovietica
E di degli altri di tutto l'impero sovietico ha spinto nella direzione di ritenere che ormai dopo il fallimento del comunismo il liberismo puro poteva risolvere i problemi il mercato poteva risolvere
Questo è difficile dire fino a quando questa sia stato una questione puramente ideologica o quanto corposi interessi che non è poi tanto difficile intravedere dietro di essi abbiano giocato un ruolo determinante
Ma su questo punto
Posso soffermarmi sono alcuni secondi dell'economia del mio intervento e quindi vorrei in particolare rilevare questo che la globalizzazione di per sé e più neutra di quanto non si creda per gli effetti che produce sulla distribuzione del reddito tra i diversi Paesi del mondo la globalizzazione non arricchisce ne impoverisce
Certi Paesi e certi altri non peggiore alla distribuzione
Del reddito a danno dei sottosviluppati né la migliore da a danno degli sviluppati
Tutto dipende come il fenomeno è gestito perché occorre naturalmente l'intervento pubblico sempre
Perfino le multinazionali che sono oggetto di giudizi controversi non possiamo dire a priori se sono buone o cattive la multinazionale che produce l'incidente di Bhopal possiamo classificare tra le cattive
Ma la multinazionale che produce un riso che contiene il beta carotene che è in grado se distribuito in misura massiccia i bambini
Dei paesi in via di sviluppo e in grado di eliminare una serie di malattie endemiche di quei Paesi
Che colpiscono i bambini quelle una multinazionale buona quindi siamo sempre in presenza di strumenti la globalizzazione da multinazionale che vanno poi gestiti dagli uomini vanno gestiti dei governi certo con gli stessi il sostegno dell'opinione pubblica
Anche quando si parla degli investimenti in ricerca certo se gli investimenti in ricerca per esempio la ricerca medica vengono fatti per
Trovare dei rimedi all'Alzheimer dato con esempi semplici semplici
Questa è una ricerca che serve essenzialmente ai paesi sviluppati perché nei Paesi in via di sviluppo normalmente le persone non raggiungono letta in cui si contrae l'Alzheimer
Quindi nei paesi in via di sviluppo
Più opportuno fare una ricerca se si vuole avvantaggiare i paesi in via di sviluppo
Sarebbe opportuno che anche negli Stati Uniti Europa occidentale si finanziasse la ricerca per malattia che colpiscono tutti tipo la malaria o malattie che colpiscono i bambini no allora bisogna essere chiari che qualunque intervento redistributivo al di là delle cifre pure estremamente interessanti che il ministro Deodato ci ha dato
Dipende in larga misura da come noi riempiamo la ricerca e la produzione nei nostri Paesi e in particolare negli Stati Uniti d'America
Per esempio possiamo rilevare che mentre paesi come i nostri traggono un vantaggio determinante
Da invenzioni come quelle che attengono alla comunicazione elettronica i computer la mia dicono mi le comunicazione elettronica
Dobbiamo rilevare che i Paesi in via di sviluppo hanno invece bisogno ancora in larga misura di Investimenti tra virgolette pesanti
Gli investimenti relativi alla comunicazione elettroniche io richiamerei investimenti leggeri perché perché in fondo se voi vedete IG cellulari vedete tutti questi strumenti impiegano materie prime misura minima quasi non vi sono le materie prime le dentro tranne USA
Quella per cui oggi si accapigliano listate l'Energia
Perché purtroppo la comunicazione elettronica ha determinato un forte aumento dei consumi di Energia
Ma i paesi in via di sviluppo hanno bisogno di investimenti pesanti che richiedono spazio e grandi quantità di materie prime
Le reti fognarie le reti idriche gli elettrodotti i metanodotti e ancora le strade le ferrovie e così via
Detto questo faro alcune brevi osservazioni
Su come
Sia possibile raggiungere uno sviluppo equilibrato a livello planetario sviluppo equilibrato dal punto di vista della distribuzione del reddito tra i Paesi ricchi e Paesi poveri
E di uno sviluppo anche di una distribuzione equilibrata del reddito tra i gruppi sociali all'interno dei singoli Paesi
E uno sviluppo che sia rispettoso dall'ambiente che sia rispettoso dei beni pubblici che
Sì soffermi anche su cui i grandi problemi come quello dell'acqua di cui sentiamo parlare in questi giorni anche una parte del problema ambientale e così via
Ecco allora che qui dobbiamo fare cominciare
Dallo sviluppo come si configura oggi negli Stati Uniti d'America nelle altre parti sviluppate del globo
E poi mi concentrerò essenzialmente sui cosiddetti due giganti emergenti la Cina e l'India su cui farò qualche osservazione
Ma cominciando dagli sviluppi negli Stati Uniti d'America comincerò con una osservazione un po'polemica è vero
Rimbaud polemica perché vediamo che tutti presentano ancora oggi all'Europa il modello di sviluppo americano come un modello da imitare cioè come un modello in cui predominano la flessibilità la mobilità
Del lavoro
In cui l'assorbimento questo effettivamente e qualcosa di eccezionale in quel paese di tutti i migliori cervelli dal resto del mondo consenta insieme alla loro organizzazione
Di essere la prima potenza anzi oggi si dice appunto giustamente l'unica superpotenza
Ebbene si dimentica però che dal lontano mille novecentosettantadue a oggi gli Stati Uniti d'America hanno un disavanzo nella bilancia commerciale che si è ripetuto anno per anno è che è crescente
Sì da preoccupare tutti nel mondo tranne che l'Amministrazione americana
Per cui qui era mia battuta polemica sentir dire che causino varca la causa in ordine la casa in ordine debba essere la regola per tutti i Paesi appare strana sulla bocca
Dell'amministrazione americana quando loro nel due mila e cinque hanno avuto un disavanzo commerciale che sfiora il sei per cento del PIL
Proprio per le considerazioni che facevo ministro Deodato il sei per cento del PIL degli America
E mentre il sei per cento del PIL di San Marino e nemmeno per Belgio nemmeno dell'Italia una cifra veramente enorme
E l'indebitamento estero degli Stati Uniti è stimato dalle principali organizzazioni internazionali pari al ventisei per cento del PIL
E si calcola che due terzi delle attività finanziarie americane siano posseduti da soggetti non residenti
A fronte di questo sviluppo eccezionale del PIL e della produttività negli Stati Uniti produttività soprattutto in alcuni settori che si è verificato negli anni Novanta è ancora negli anni due mila
Per merito essenzialmente dalla mio ricordo mi per gli sviluppi delle comunicazioni elettroniche
Forse si potrebbe dire anche per merito del crollo dell'Unione Sovietica che ha fatto sì che quelli prodotti che erano rimasti confinati
Nel settore militare negli Stati Uniti
Hanno avuto un effetto di spillo opporvi tra un abboccamento dal settore militare al settore civile gli Stati Uniti ha determinato quell'intenso sviluppo che però sia accompagnato a questa crescita del disavanzo commerciale
Quel modello per l'Europa sarebbe semplicemente inapplicabile perché vi è un'OPA la zona euro ad esempio non troverebbe mai i mercati finanziari disposti a finanziare il disavanzo commerciale di quell'entità
Soltanto il ruolo di moneta di riserva del dollaro accettato da tutti che fa questo certo nel tempo dobbiamo chiederci cosa accadrebbe se si producesse un'incrinatura nella fiducia del dollaro
Va alla mente viene l'analogia con quanto accadde con l'Impero britannico che a partire dal mille ottocentottanta alla prima guerra mondiale
Registro disavanzi crescenti nella bilancia commerciale perché aveva perso competitività per i suoi prodotti come gli americani
Gli Stati Uniti hanno una competitività enorme in tutto ciò che attiene alle tecnologie sensibile tecnologie avanzate alla produzione di armi ma quando andiamo a vedere
Le automobili e gli elettrodomestici televisori il materiale fotografico e potrei continuare in questa indicazione
Noi troviamo che l'economia americana non è un'economia competitiva non lo dico io lo dice in un bellissimo libro largamente dimenticato di quasi di meno di vent'anni fa non molto di meno
Robert Reich che Lord un giorno dice che era stata anche ministro del professore ad Harvard che è stato ministro del lavoro con Clinton
Non c'è rimasto tutto il tempo perché saggiamente ha capito che i professori in politica contano tanto poco quanto niente
E a metà del tempo se ne è andato e saggiamente è tornato ad insegnare a
La diconomia del lavoro che Luigi il segnale
Beh quindi il primo punto che dovremmo tener presente
E che gli Stati Uniti forse dovranno prima oppormi
Cercare anche al loro interno un modello di sviluppo che comporti un minore consumo di energia che sia più attento ai problemi dell'ambiente
E che in qualche modo porti a tenere sotto controllo il loro disavanzo commerciale cosa che non è affatto semplice perché questo non è dovuto a fenomeni puramente congiunturali a fenomeni macroeconomici ma dovuta
A fenomeni strutturali
Radicati nell'organizzazione della produzione e nella cultura di tutta la gestione manageriale delle grandi imprese americane
Lo sviluppo dei Paesi europei e uno sviluppo che si questo stato sostanzialmente rallentato in questi quindici anni
Si dice che l'economia europea un dinamismo minore dell'economia americana che l'economia europea non è più dinamica di fronte a quella dei Paesi emergenti che l'hanno messa fortemente in difficoltà
Certi fenomeni di delocalizzazione delle nostre produzioni verso i paesi dell'Europa dell'Est in generale verso i Paesi asiatici e di tutto il Terzo Mondo ci sono ci sono anche da parte degli Stati Uniti
Ma se noi andiamo a guardare dentro i dati vediamo che l'Europa se l'è cavata meglio in questa competizione
E l'Italia se l'è cavata ancora meglio contrariamente a quello che si dice in tutto questo
L'Italia è riuscita giocando su prodotti non standardizzati in particolare prodotti per cui nella competizione conta non sono il prezzo ma il rapporto qualità prezzo
E riuscita è riuscita a sostenere la concorrenza e ad avere la bilancia commerciale dei ritorni in surplus questo non è stato più così da un anno e mezzo a questa parte a causa dei rincari dell'energia in particolare del petrolio
Che è un problema grande importante su cui adesso mi soffermo con riferimento a questi due grandi Paesi che sono la Cina e l'India ma anche qui quando noi andiamo ad esaminare i fenomeni di globalizzazione perdiamo certo delle corse che se non ragioniamo solo in termini politici toccano un po'il cuore devo dire perché quando vediamo che l'ingresso nella Cina del nel deduttivo nell'organizzazione mondiale del commercio uno
Dice è stata salutata come un fenomeno indubbiamente importante di apertura dei mercati ma quando io vado a vedere che il primo atto effetto che produce in questo che in un Paese come il Bangladesh
Si perdono ottanta mila posti di lavoro perché è cambiato il sistema di ripartizione delle quote di certo esportazione io penso ma questi poveretti del Bangladesh
Che dalle campagne l anno prima il meccanismo che ha fatto andare in città dai contadini miserabili quali erano li ha fatti diventare operai in città per produrre calzature altre cose adesso con queste misure ad obiettivo questi Rivaldo disoccupati nelle aree urbane le grandi città
Perché se uno rimane disoccupato in campagna in qualche modo qualcosa riesce a mangiare quanto rimane disoccupato in arredi quella urbane di quella dimensione veramente terribile
Quindi io
Mi chiedo quante volte anche qui questo allargamento del deduttivo a tutti ma c'è una visione ideologica c'è anche una visione dei rapporti tra Stati Uniti e Cina che in un dato momento gli Stati Uniti
Hanno voluto fare questo questa scelta a favore della Cina tenuto conto che quel disavanzo commerciale degli Stati Uniti significa dollari che sono
Fuori dagli Stati Uniti e che sono nelle riserve delle banche centrali di altri Paesi e tra questi Paesi c'è la Cina che ha una grande quantità di dollari nelle sue riserve valutarie e quindi
Sarà in grado prima o poi in qualche modo di condizionare
Anche alle scelte degli Stati Uniti
Ma quello che è interessante rilevare ha proposto in questi due giganti le cui popolazioni sommate Cina e l'India fanno grossomodo la metà della popolazione mondiale di oggi
E cominciando a guardare il problema della Cina vediamo che la Cina che va avanti a questi ritmi di sviluppo
A da un lato
Due grossi problemi due grossi uno e il problema delle materie prime e in particolare dell'Energia
E del petrolio quindi
E l'altro e il problema delle infrastrutture
Ora quando al problema della vigilia vediamo che la domanda di petrolio a livello mondiale è salita notevolmente è salita in larga misura
Per lo sviluppi della comunicazione elettronica nei Paesi industrializzati ma è cresciuto in larga misura anche per l'aumento della domanda di paesi come la Cina in primis come l'India
E di altri Paesi più piccoli in via di sviluppo che si stanno effettivamente sviluppa pochi basta fare pochi esempi su questo piano basta vedere che fino a dieci anni fa la Cina l'Arabia Saudita
Si ignoravano reciprocamente e mentre adesso la Cina Arabia Saudita non sono hanno rapporti diplomatici ma ogni volta che il primo ministro cinese c'è il Cinquemani boh esorbitante Rita Vaffa crea anche la sua visita in Arabia Saudita che è diventata
Il
Primo fornitore di petrolio della Cina
E ancora la Cina il governo cinese sta concludendo accordi anche con altri paesi si l'Agenzia Internazionale per l'Energia prevede che nel due mila trenta la Cina importerà dall'estero l'ottantacinque per cento del suo fabbisogno di petrolio
Per quando queste previsioni a così lunga distanza
Diciamo possono poi essere smentita perché cambiano ci potrebbero essere altre fonti di energia potrebbero mutare tante variabili dello scacchiere
Mondiale però sicuramente questo è un elemento che deve farci riflettere
La Cina sta compiendo esplorazioni nel Mar della Cina la ricerca di petrolio
Sta stipulando accordi per le importazioni di petrolio oltre che con l'Arabia Saudita con il Kazakistan d'Indonesia l'Australia e il Gabon
La Cina chiede che gli Stati Uniti ritirino le loro basi militari dei Paesi asiatici che erano parte dell'Unione Sovietica anche in larga misura per questo motivo
Inoltre c'è il timore è che la Cina possa vendere armi in cambio di petrolio a Paesi come loro l'Irlanda
Il Sudan nel Ciad ogni volta che lo uno magari fa delle sanzioni a questi Paesi naturalmente questi paese non possono più comprare da altri che si possa rivolgere alla Cina che
Non va tanto per il sottile sul piano dei diritti umani o di cose di questo tipo certo la cosa pinte dal punto di vista intellettuale direi che io trovo affascinante il ruolo delle materie prime
Che effettivamente noi se ci limitiamo a guardare quello che è accaduto negli ultimi centodieci centoventi anni vediamo che ci sono stati dei periodi in cui le materie prime hanno avuto un ruolo determinante
Per le economie dei diversi Paesi è larga parte della storia del secolo ventesimo si può spiegare come una lotta una guerra per le materie prime
Due esempi l'assillo dalla Germania da Bismarck a Hitler era sembra che la Gran Bretagna con la sua flotta mettendo il blocco attorno alla sua costa potesse impedirle di Comp di ricevere materie prime essenzialmente a Sud America perché poi dopo la prima guerra mondiale la
Germania aveva perso le sue colonie in altre ma anche per esempio tutto l'espansionismo giapponese dalla fine dell'ottocento trattato di Shimonoseki con cui la Cina deve cedere formosa
Al Giappone dalla fine dell'Ottocento fino alla seconda guerra mondiale progressivo la guerra con la Russia la la riduzione dalla Corea protettorato e per Colonia fino ad arrivare attraverso la prima guerra mondiale in cui il Giappone ecco va contro la Germania
Per prendersi possedimenti coloniali che la Germania ed in Cina ancora prima e la seconda guerra mondiale e tutta un'espansione alla ricerca di materie prime in un'epoca in cui negli Stati Uniti d'America il rapporto importazioni PIL era pari all'uno per cento
Cioè gli Stati Uniti hanno un'economia autarchica sostanzialmente e in Giappone il rapporto importazioni PIL era pari al trentacinque per cento ma se veniamo a un'epoca più recente cioè proprio le attuali cosa vediamo che appena dopo la seconda guerra mondiale
Lei se la la fame di materie prime si era attenuata si è attenuata fortemente per due motivi l'introduzione dei sintetici sul larga scala la plastica
Il Rayo nell'agosto del continuare nell'elencazione in questo modo che
Rendono la fame di materie prime minore e la dematerializzazione della produzione
Di cui parlavo prima quando ne vediamo in tutti questi prodotti computer la comunicazione elettronica e così via la quantità di materie prime all'interno di questi sto arrivando conclusi le stesse minor tagliata dei pezzi erano interessanti culturalmente per pervenire più ai problemi ai problemi di attualità
Ecco quindi con il problema delle materie prime dicevamo per la Cina che ritornato ormai il problema materie prime un problema assillante emigra in particolare l'Energia il petrolio ma non soltanto l'Energia
L'altro problema per la Cina è quello delle infrastrutture che vengono realizzate con diciamo una scarsissima considerazione dei problemi ambientali e una scarsissima considerazione dei problemi di sicure
Certo me non sappiamo come evolverà la Cina nei prossimi anni
Il pluralismo linguistico in Cina per cui si capiscono solo attraverso la scrittura Livio graficamente parlando non si capiscono distanza di cinquanta chilometri diciamo dicendo di Dawson Bressan l'altro
La presenza di tante etnie diverse la burocrazia che ha un potere fortissimo
E tanti altri problemi le ottantacinque mila rivolte che si sono verificate secondo quanto è stato detto ufficialmente dei vertici del governo cinese nell'ultimo anno fanno pensare
Che la Cina potrebbe rallentare sui ritmi di sviluppo nei prossimi anni e quindi potrebbero salvarci dall'assillo di questi problemi potrebbero diventa questi problemi un po'meno assillante
Il caso dell'India è un caso diverso perché l'India da un lato avuto ritmi di sviluppo più lenti continua ad avere ritmi di sviluppo più lei Assi una certa fama di materie prime anch'essa ma cerca diciamo di risolverlo non ha lo sterno le ha in maniera assillante come la Cina interessante l'ultimo trattato fatto Condi Stati Uniti quello proprio molto recente
In cui gli l'India pur non avendo aderito al trattato di non proliferazione nucleare riuscito a fare un accordo con gli Stati Uniti in cui acquista dagli Stati Uniti energia nucleare che interessa l'amministrazione americana
Sia per i vantaggi che produce l'industria americana che può vendere ma quindi era obbligata a questo perché mi pare che l'India abbia quattordici centrali nucleari che producono in totale una quantità di energia minore di quello che produce una centrale nucleare il fatto che loro non avendo aderito al trattato di non proliferazione nucleare non avevano ricevuto più tecnologia nucleare dall'esterno e avevano creato questo sistema integrato civile e militare dello sfruttamento energia nucleare l'autarchia li aveva visti molto arretrati obsoleti e quindi sono stati costretti anch'essi ad aprirsi e a fare questo accordo con gli Stati Uniti
Il futuro ci dirà in quale misura questi problemi diventeranno così stringenti e quindi creeranno anche ai nostri Paesi una riduzione del tenore di vita questo problema otto più seri a mio modesto avviso
Se la spesa pubblica se il disavanzo pubbliche il tre per cento e quattro per cento e quattro virgola cinque questi sono invece questi altri qui abbiamo parlato i veri problemi seri e questo ce lo dirà
Soltanto il
Oppure se la Cina e l'India rallenteranno il loro sviluppo forse potrà essere allora più facile
Avvenire diciamo conservare il nostro tenore di vita al tempo stresso puntare ad uno sviluppo planetario equilibrato sottocute
Grazie professore
L'intervento di enorme interesse come possono certamente aver apprezzato anche tutti presente ai giovani in particolare che fa pensare quanto complessa sia la realtà quanto enorme sia il peso dei problemi economici del reperimento delle materie prime nella storia dell'umanità
E soprattutto quanto sia necessario riflettere su questi problemi
Che certamente saranno all'ordine del giorno
Negli anni futuri uno di questi problemi particolari
Di grande rilievo avevo accennato al dire all'inizio del del mio intervento quello della protezione dell'ambiente su questo ci parlerà il professor Francesco Munari
Grazie ministro
Vi ringrazio innanzitutto gli organizzatori di questo convegno berlinesi protestando graditissimo anche perché come diceva l'ambasciatore la Rocca un modo per me per tornare a passioni dopo un po'di anni
L'ambiente è in realtà
Ho il diritto internazionale dell'ambiente come loro sanno ha avuto una grande un grande sviluppo a partire probabilmente dal mille novecentosettantadue data mitica della conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite sugo ambiente umano
E ha avuto in nei successivi due decenni un veramente un'evoluzione assai intensa fino diciamo alla Conferenza di Rio de Janeiro del mille novecentonovantadue
Che ha portato alcune grandi convenzioni quadre all'emersione di tutta una serie di principi in qualche modo condivisi a livello globale
Questo
Sviluppo pirotecnico se vogliamo di norme anche tra loro molto eclettiche
A dato luogo ad alcune vi dicevo risulta commissionali molto importanti scala globale ricordiamo la convenzione
Sulla sullo strato di ozono quella sui cambiamenti climatici la biodiversità
Tutte le convenzioni in materia di tutela dell'ambiente marino
L'obiezione sulla desertificazione ne abbiamo una grande seria
Più recentemente tutti quanti
Conoscono senz'altro protocollo di Kyoto
Che fissa nell'ambito della convenzione quadro sui cambiamenti climatici obblighi di riduzione delle emissioni dei gas ad effetto te Serra e poi ci sono altre grandi convenzioni importanti come quella relativa alla responsabilità civile derivante dal risarcimento dei danni provocati dal movimento transfrontaliero di rifiuti
La Convenzione sulla biosicurezza di Cartagena del due mila che è forse diciamo l'ultimo grande documento a livello globale al quale la comunità internazionale ha dato un vestito obbligato
Accanto a queste convenzione diritto internazionale dell'ambiente come voi sapete conosce moltissime convenzione di tipo regionale o locale
Anzi
Il diritto internazionale dell'ambiente in generale è il settore del diritto internazionale che ha di gran lunga il numero maggiore di convenzioni che sono alcune migliaia
Questo si spiega per una tecnici sta del problema ambiente
Il problema della gestione ambientale è molto tecnico e questo poi anche un limite nella protezione ambientale in senso stretto dal punto di vista diritto internazionale che del d'altro canto ha impedito la formazione di consuetudini internazionali in materia ambientale perché quelle che abbiamo forse sono due o tre
Non è che siano particolarmente come dire utilizzate se non come quadro di riferimento per poi attuale all'interno dei trattati internazionali
Tuttavia parafrasando Machiavelli il tempo delle onere per il diritto internazionale dell'ambiente Fini
E nei relativi ad esempio al terrorismo internazionale di cui abbiamo parlato molto stamattina
Ma anche problemi che sono stati accennati
Questo pomeriggio dal ministro che ho dato c'è una perdita di competitività delle economie industrializzate ventidue mila e più industrializzate che sono state storicamente anche diciamo il veicolo politico più avanzato per la protezione dell'ambiente
Tanto che oggi molti revocare in dubbio l'utilità l'esempio statunitense di questi ultimi tempi e la Stella la diciamo la posizione degli Stati Uniti rispetto al protocollo di Kyoto ne è un chiaro esempio
Come la tutela ambientale possa essere vanta un costo che rende meno competitive l'economia rispetto ad altre economie emergenti
Che ci ricordava poco fa
Anche il professor palme io sono invece assai più disinteressata la protezione dell'ambiente nel momento in cui fanno tutto
Tanto è vero che
La convenzione di Johannesburg del Milan del due mila due non è che abbia dato grandi risultati dal punto di vista dell'ambiente in parte Anna
Nel dire riaffermato nuovamente alcuni principi senza un grande rilancio
Tutti quanti ci siamo resi conto di che fatica fatto il protocollo di Kyoto entrano in vigore
Soprattutto diciamo anche nell'ultima Conferenza quello delle delle Nazioni Unite per i del del due mila cinque dell'Assemblea generale dal in occasione della sessantesima sessione che dovrebbe essere diciamo il punto di partenza della giornata odierna all'ambiente viene dedicato come dire un nulla di dal punto di vista dell'interesse ci sono altre attualità
E quindi oggi forse per il diritto internazionale l'ambiente ritornando a Machiavelli avvenuto il tempo della volpe cioè cercare di capire all'interno di quelle che sono le conquiste che almeno dal punto di vista
Generale sono state fatte negli negli scorsi anni quelle che possono essere gli sviluppi e le iniziative che si possono attuare in tempi compatibili
Con un sistema peraltro di tutela ambientale che da più parti viene sollecitato come addetti a mente necessario ma che non trova una corrispondenza dal punto di vista della programmazione a normative soprattutto dell'attuazione delle l'ambiente si degrada a velocità rapidissime ma il mondo non è in grado di dare risposte adeguate e soprattutto in tempi adeguati a quelle che sono probabilmente le emergenze ambientali che stiamo
Intendiamoci ci sono elementi di controtendenza o di cauto ottimismo vi dicevo la convenzione di Cartagena sulla via sicurezza del Duemila entrati in vigore in pochi anni con un numero consistente di Stati che lo hanno ratificato
Ci sono altre convenzione
Più settoriali
Che hanno anche se ha avuto una un buon successo dal punto di vista delle ratifiche molte altre però segnano il passo io ho presentato una relazione scritta alla quale rinvio anche perché l'ora mi consiglia di essere più sintetico piuttosto chiamati
Allora il il tema di come possiamo valorizzare tra virgolette tra poche risorse poco interesse politico e difficoltà effettiva
A dare attuazione al diritto internazionale dell'ambiente lo posso sintetizzare in alcuni in alcuni flash che vorrei cercare di propone
Il primo tema sul quale occorre interrogarsi testato anche poco fa accennato dal ministro Deodato
La creazione di un'organizzazione internazionale generali in materia di ambiente
è un tema ricorrente l'ambiente tra le grandi questioni dell'umanità hanno una diciamo una casa nella quale si possa disco
Eppure indubbio dal punto di vista così anche dall'analisi economica del diritto internazionale che lo strumento probabilmente più adeguato per gestire al perseguimento di obiettivi articolati difficili e soprattutto variabili nel tempo non sia quello di fare un trattato ma sia quello di creare un soggetto nell'interno del quale gli Stati si parlano
Per valutare via via quelli che sono i problemi che possono essere gestiti
Per l'ambiente noi non abbiamo questa casa comune
Questa ipotesi di un neo
Ripetutamente almeno da qualche anno accennata da qualcuno a mio avviso nonna
Grandi prospettive di attuazione in tempi brevi
Forse tuttavia diciamo non è neppure un male
Cercare di puntare a questo obiettivo che potrebbe avere un grande impatto dal punto di vista così
Mediatico ma probabilmente meno dal punto di vista effettivo per come quanto meno si è costruito il diritto internazionale dell'ambiente in questi anni
Infatti
La carenza di orchestrazione mondiale dell'ambiente non ha però fatto venir meno i temi ambientali all'interno di altre organizzazioni internazionali
E infatti la tutela dell'ambiente normalmente distribuite all'interno di varie organizzazioni internazionali che tutti quanti conosciamo a partire dall'OMC una proseguire con l'International Maritime Organization di Moliterno
La stessa organizzazione teleologica mondiale la farò che si occupa d'esempio di questioni relative alle risorse ittiche e alle foreste alla desertificazione
Ebbene noi abbiamo in realtà una serie di soggetti che altre tutto al loro interno sviluppano Secondo me delle sinergie utili perché l'ambiente essendo materia tipicamente trasversale
Non può non essere visto in relazione a qualcos'altro noi tutti quanti leggendo i famosi documenti delle delle varie commissioni o comitati interni a questo che menzione internazionali siamo abituati a vedere x Andy environment per intenderci
Ebbene questa però è una realtà effettivamente diciamo corretta l'ambiente se nella sua trasversalità non può essere assunto comunque la metro unico diversamente il rischio è quello di creare dei meccanismi che poi non trovano effettivamente
Ho convenzioni che poi abbiano effettivamente caratteristiche di imporsi dal punto di vista del consenso internazionale quindi lavorare insieme probabilmente questa ha funzionato per la convenzione
Sullo di per il protocollo di moto la convenzione di Vienna sullo strato di ozono assai meno per la convenzione quadro sui cambiamenti climatici probabilmente anche per l'estrema difficoltà che questo tema tutto rincontra anche dal punto di vista proprio
D'altro canto queste agenzie o questi comitati interni alle altre organizzazioni internazionali
Non lavorano come dire in modo inefficace promuovono la creazione di norme internazionali si parlano tra di loro
Nel senso che sempre di più si assiste a un fenomeno interessante e cioè quello nel quale ad esempio viene dato lo status di osservatore ad alcuni comitati tipici di alcune agenzie internazionali che si occupano di ambiente all'interno di altri foro e di altre organizzazioni sempre relativo all'ambiente e queste diciamo è un altro elemento avere di conforto che può forse varrebbe la pena censurare
All'interno di un meccanismo che con le poche risorse e lo scarso interesse globale
Come dire che attualmente dall'ambiente riveste potrebbe determinare comunque degli sviluppi nel breve-medio periodo che varrebbe la pena di intensificare
Va detto anche che questo modo di essere del diritto internazionale dell'ambiente renderebbe probabilmente difficile
La vita ad un'organizzazione globale dell'ambiente nel senso che si tratterebbe di gestire un passaggio di consegne estremamente complicati ormai radicate stratificata ritardi tutta un'altra serie di soggetti e la cosa di quell'ambiente sicuramente ha meno bisogno oggi di avere delle confini dei conflitti di competenze chiamiamoli così tra diverse entità che rivendicano ciascuna per la propria parte il ruolo di guida o di parametro effettivamente idoneo a
Determinarono dettare l'agenda sui grandi problemi ambiente
Nello stesso senso la Gea che emerge è quella di avere dei un tra virgolette un tribunale internazionale per l'ambiente è un'idea nuovamente che ha pro e contro i tribunali internazionali delle varie organizzazioni di cui abbiamo parlato si occupano di ambiente
Lo hanno lo ha capito ad esempio l'organo di di risoluzione delle controversie dove medicina il passaggio che ha fatto tre famosi casi tomo del fine a quello gamberetti tartarughe nell'ambito del quale effettivamente seguendo anche indicazioni debbo dire molto puntuali portate avanti anche soprattutto da autorevoli internazionalisti italiane si è detto che anche ad esempio le norme dell'OMC non possono non interpretarsi nel plesso
Complessivo delle regole di diritto internazionale che vincono tutti gli Stati tra cui evidentemente le convenzioni in materia di tutela ambientale hanno un ruolo che non può essere trascurato da parte delle altre
Lo stesso fa il Tribunale internazionale del mare nell'ambito del quale effettivamente le questioni ambientali vengono considerate adeguatamente pur essendo dizione diciamo tribunale specializzato per altre questioni
E lo stesso ha fatto vi ricorderete la Corte internazionale di giustizia nel famoso il caso che Chico gode anche Mario squame dunque diciamo per negare
La rilevanza di quegli argomenti ambientali nella misura che uno dei due Stati contendenti voleva dar mi voleva in qualche modo accentuare per sciogliersi da un vincolo internazionale ma sicuramente diciamo in quella sentenza si si vede comunque un'attenzione significativa della concentrazione di giustizia per temi ambientali anche se diciamo su
Questioni apparentemente nonché così vicina
Quindi l'intensificazione del lavoro interno a quello che c'è già costituisce secondo me è un primo aspetto sul quale riflettere sul quale puntare nei prossimi anni
Un altro tema
è un'altra possibile diciamo ipotesi di sviluppo del diritto internazionale dell'ambiente nel breve periodo e quello di intensificare la posizione dei soggetti cosiddetti non State torso
Che effettivamente in ambito ambientale hanno la possibilità di giocare un certo tipo di ruolo
Tutti sanno che in realtà è proprio la materia dell'ambiente insieme con quella dei diritti umani quello nel quale effettivamente sullo scenario internazionale il ruolo dei soggetti non sta e degli attori per la scena internazionale è più facile a essere enfatizzato nel quale effettivamente questi soggetti o questi attori hanno dato un rilievo preminente
Questo non vuol dire evidentemente non è questa la sede per parlarne che si deve promuovere diciamo l'emersione di questi soggetti di queste diciamo attori a soggetti di diritto internazionale in senso proprio
Quanto conto meno con riferimento alle problematiche di tutela ambientale abbiamo degli esempi in cui questo si è verificato ma si tratta di casi settoriali
Mi riferisco ad esempio l'articolo trentasette della Carta europea dei diritti fondamentali che sancisce un diritto dell'individuo all'ambiente protetto in qualche modo l'articolo tre anche della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
è stato interpretato da qualcuno nell'ambito di una diciamo portata più ampia del diritto alla vita del diritto delle libertà fondamentali o dei diritti fondamentali dell'individuo scusate come un elemento nel quale anche l'ambiente può trovare un suo store
Nuovamente non si può pensare di fare del massimalismo però si può pensare di far funzionare i nostri il tetto si in materia ambientale nell'ambito del diritto internazionale in modo intelligente ad esempio promuovendo enfatizzando tutte quelle convenzioni di diritto uniforme in materia ambientale sulla responsabilità per danni all'ambiente
Che costituiscono ormai un corpus di regole collaudato e dotato di una matrice che in qualche modo viene replicata nei vari settori
A partire dal dal dall'energia nucleare o dalla protezione
Dodici dei danni derivanti da incidenti nucleari a finire all'inquinamento marino l'inquinamento da inversione di rifiuti del mare abbiamo tutta una serie ormai di convenzione internazionale sulla responsabilità che hanno dei connotati comuni ad esempio responsabilità oggettiva
L'imitazione del debito sociali limitazione del debito da parte del soggetto responsabile canalizzazione del rischio nei confronti dell'individuo che più facilmente identificabile come soggetto responsabile e sotto questo profilo anche quindi in qualche modo applicazione del principio chi inquina paga che è una probabilmente delle poche consuetudine non so se globali o locali comunque del diritto internazionale dell'ambiente
Ebbene queste matrici possono essere utilizzate per rendere effettivamente più vivo e vitale il diritto internazionale dell'ambiente quantunque su una scala diversa rispetta la consegna spesso come dire ostacolata da grandi problemi
E invece in un diritto applicato anche all'interno degli stati membri questo questo tipo di soluzione può dare effettivamente dei risultati
Risultati che sono poi particolarmente tendenzialmente interessanti nella misura in cui come è noto gli Stati tendono anche ad applicare in chiave sempre più extra territoriale le proprie norme e quindi a tutelare anche al di fuori di di strette problematiche interne al proprio ordinamento
Questioni relative all'ambiente e tanto più lo fanno quanto più si rendono conto che quei valori non sono propri dello Stato ma corrispondono ad esempio dei benchmark che sono contenuti in convenzioni internazionali come tali in qualche modo diciamo idonea a consentire allo Stato di surroga arsi eventualmente nelle carenze che sul piano internazionale si realizzano dal punto di vista tra tutte l'ambiente
L'altro aspetto collegato a ruolo e mi avvio rapidamente alla conclusione a ruolo dei non stette torso riguarda il ruolo di questi soggetti
Nella formazione delle regole di diritto internazionale più che nell'essere destinatario in qualche modo protagonisti della loro
Sotto questo profilo
Ci sono o nel controllo dell'applicazione delle regole sono questo profilo alcuni elementi di rilievo sono ad esempio quelli che oggi vengono utilizzati all'interno del sistema chiamiamolo così della Banca mondiale per quanto riguarda i Progetti finanziati dalla Banca Mondiale e per quello che si chiama normalmente Limbara aumenta l'assessment di questi progetti
E c'è una sorta embrionale chiamiamolo così e di valutazione di impatto ambientale fatta a livello internazionale all'interno di questa casistica che è sicuramente importante perché consente attraverso un meccanismo utilizzato appunto dal istituisce no al pane della degli specie un pane scusate dalla Banca Mondiale
Di dare una specie di diritto di tribuna a individui o ancor meglio a comunità di soggetti relativamente a grandi opere di infrastrutturazione gestite dalla Banca Mondiale o altre diciamo iniziative di cooperazione allo sviluppo gestita da banco mondiale
Che abbiano però un impatto ambientale il meccanismo di questi specie un panel funziona nel senso che in realtà abbiamo numerose decine già dicasi nell'ambito delle quali comunità
Popolazioni che non avrebbero nessun tipo di
Evidenziazione sul piano internazionale invece possono parlare
Con i soggetti responsabili dell'attuazione di questi progetti per far valere una certo tipo di posizione nuovamente non sono soluzioni massimalisti ma sono soluzioni pratiche la cui attuazione e infine e enfatizzazione può consentire dei risultati assolutamente pregevole
D'altronde tutta la problematica relativa alla valutazione di impatto ambientale è assolutamente incompatibile col modo di essere del diritto internazionale basta pensare a come funzionano le norme sulla valutazione di impatto ambientale in Italia che sono a loro volta recepite da una direttiva comunitaria per capire come i meccanismi tipici di questo strumento non sono gestibili sul piano internazionale altra cosa invece mutuare quello che usando terminologie diciamo comunitaria l'effetto utile
Di questa procedura all'interno di contesti internazionali alle quali gli individui o gruppi
Possono avere una loro effettiva possibilità di partecipare
L'altro aspetto mi dice portante quello della
Chiamata di soggettivi di rete interna nei soggetti non Stay tetto rosse in alcuni processi del della attuazione del diritto internazionale bambini
Il caso più famoso che si è verificato negli ultimi anni è quello relativo all'applicazione del protocollo di Kyoto come tutti sanno attraverso una serie di meccanismi di già anche implementa esce ad esempio che indicano Mechanism si consente all'impresa e di gestire un ruolo importante all'interno della produzione di gas serra dando loro una serie di opzioni o di diciamo a battere inquinamento atmosferico in ordinamenti di altro tipo di guadagnare dei crediti di sviluppare insieme dei progetti che dal punto di vista economico consentano un costo più basso comunque
Una riduzione di emissioni descrive degli dei diciamo di di di via Serra
In coerenza con una serie di obiettivi indicati nel protocollo di Kyoto e qui diciamo è un po'la dimostrazione
Di come il diritto dell'ambiente di rete nazionale dell'ambiente a necessita assolutamente di poggiarsi su questioni concrete tecniche e gestite dai singoli individuo dall'impresa e per poter essere effettivamente diciamo efficace
E non può semplicemente fermarsi alle grandi petizioni di principio che poi non riescono a trovare un'effettiva attuazione
L'ultimo aspetto sul quale vi voglio ovvi foglio intrattenere ancora qualche minuto è il ruolo delle organizzazioni non governative come protagonisti o coprotagonisti futuri eventuali del diritto internazionale ma anche su questo io personalmente ho una serie di perplessità
Nel senso che
Il coinvolgimento dei soggetti privati dell'individuo nella tutela dell'ambiente nella formazione delle norme internazionali in materia ambientale obiettivamente necessario ma è un percorso irto di grandi difficoltà
Per vari motivi in primo luogo perché non c'è una
Definizione
Di organizzazione non governativa che in qualche modo possa distinguere quelle effettivamente di un certo tipo d'alleanza
Ricordo a tutti che in occasione dalla Conferenza di Rio de Janeiro
Furono accreditate o cercano di accreditarsi come organizzazioni non governative che potevano partecipare a quella conferenza centinaia e centinaia di soggetti che non erano neanche riconoscibili come tali d'altro canto diciamo potrebbe essere arbitrario dire il WWF si e invece non lo so gli amici del lago di Bolsena no
Obiettivamente come dire non è chiaro effettivamente qual è lo status è un'organizzazione non qualificarsi come interlocutore privilegiato meno nelle stanze internazionale quello che non altro tema molto delicato è il tentativo di qualcuno di dire che le organizzazioni non governative in materia ambientale debbano parlare un po'di più di altre ONG che invece non si occupano di ambiente ma che sono anch'esse interessate problemi ambientali e questo ad esempio un altro aspetto sul quale occorre interrogarsi intendiamoci l'ambiente un delicatissimo compromesso di lo sviluppo
E di tutela dei diritti fondamentali ma a seconda di come si guarda la prospettiva poi se c'è una celeberrima battuta
Di alcuni sudamericani a proposito della deforestazione che dicono io preferisco De forestale permetterci degli animali e far mangiare le mie persone piuttosto che tutti i Goti
I tuoi grasse ora l'atmosfera pulita intanto io muoio di fame cioè c'è un problema di organizzazione di priorità rispetto al quale non necessariamente i depositari della verità sono le le organizzazioni non governative ambientali
Mentre dal punto di vista del diritto lo sviluppo che è molto interconnesso con la tutela dell'ambiente
Altri potrebbero essere i soggetti che giustamente quanto meno potrebbero avere un titolo ad esprimere i terroristi in questo senso diciamo la ricerca e ancora ampia e tuttavia ho cercato di darvi alcuni elementi sui quali riflettere in un momento nel quale probabilmente gli obiettivi non sono di grande ambizione ma l'esigenza di gestire al meglio il poco o abbastanza che rimane credo sia assolutamente improcrastinabile vi ringrazio
Grazie professore in effetti prova dell'ambiente almeno per la parte che riguarda il mio lavoro e di enorme importanza cioè non si ha idea di quanto e lei gli squilibri ambientali poi influiscano sullo sviluppo sullo spostamento sulla migrazione sulla vita in definitiva di intere popolazioni
Non so se la tradizione vuole che ci sia cioè chiedere qualche domanda c'è qualcuno che vuole fare qualche intervento
Tra gli ascoltatori
E a disposizione
Quello che viene inteso come gelato
Ecco qualcuno che si assuma la responsabilità di usarlo per primo
Buona sera senta volevo possibilmente qualche informazione sulla tematica dei diritti umani nell'ambito della Cooperazione allo Sviluppo Italia cioè sei
Vengono implementati nella promozione ma nella promozione dei diritti umani
Viene implementata nell'ambito della Cooperazione allo Sviluppo Italia nel ruolo dell'Italia in questo settore grazie la ringrazio molto domanda in realtà il problema dei diritti umani
Certamente è uno dei problemi fondanti dell'aiuto allo sviluppo e non solo italiano ovviamente
Ciò detto è un argomento che a Bari ha varie sfaccettature da una parte il leit motiv di tutto quello che noi facciamo
Dall'altra si pone molto spesso un problema connesso con uno dei temi principali
E cioè quello dell'etica
In realtà come tutti sappiamo uno de dei grossi dei grossi punti interrogativi
Di chi fa aiuto allo sviluppo e il problema del rispetto dell'etica nei rispettivi Paesi
Naturalmente spesso ci si trova di fronte a Paesi che non hanno come obiettivo primario il rispetto dei diritti umani
E come sapete l'aiuto allo sviluppo governativo ha come interlocutore del Paese
Ma anche il non governativo ha come interlocutore il Paese perché è impensabile che si sia la presenza fisica materiale di persone che fanno aiuto allo sviluppo senza un
Un regolare permesso comunque un consenso delle autorità locali è un problema che si pone in moltissimi Paesi spesso ci si trova davanti ad una drammatico interrogativo che è quello di continuare ad agevolare la crescita delle popolazioni delle quali parliamo e allo stesso tempo di condizionare in qualche modo la l'atteggiamento e l'evoluzione dei governi che sono nostri interlocutori
è un problema molto molto grosso non completamente risolto bisogna dire
Ma che comunque per quanto riguarda noi la cooperazione italiana e ben presente noi per quanto riguarda in particolare i diritti umani facciamo tutta una serie di iniziative destinate esclusivamente al rispetto dei diritti umani
Però ripeto è un problema di grande attualità nell'ambito della comunità internazionale perché è un po'un circolo chiuso
Che comunque credo che sia sia di di obiettivamente di difficile soluzione in definitiva comunque ci siamo accorti che il vero rispetto dei diritti umani si ottiene con lo sviluppo cioè lo sviluppo genera possibilità di affermazione del sistema democratico che è l'unico che effettivamente assicura nel il rispetto dei diritti umani e quindi si preferisce mettere l'accento sulla possibilità dell'evoluzione sociale ed economica del Paese in primo luogo
Buona sera io sono una studentessa della sino ai nonché una dipendente di una comunità montana in Campania volevo rivolgere una domanda al professor Munari uno facendo riferimento ai progetti ambientali di cui ha parlato prima cioè di quelli finanziati dalla Banca centrale europea
Ecco nella mia comunità montana si è realizzato un progetto di questo tipo Progetto che ha una durata biennale
E tutti i giovani che hanno partecipato a questo progetto in realtà hanno realizzato grossi lavori a mio avviso non solo a mio avviso avviso diciamo un po'di tutti perché sono lavori obiettivi palesi la cosa che però mi rammarica e che nonostante siano stati realizzati questi lavori di salvaguardia recupero e valorizzazione ambientale
Credo che sia molto riduttivo che un progetto di questa portata abbia soltanto una durata biennale ritengo che questi progetti dovrebbero essere interamente finanziato nel senso che occorrerebbe una come dire un omaggio una manutenzione di questi recuperi ambientali di questi lavori realizzati altrimenti il Progetto a fini a se stesse senso trascorsi due anni il tutto ritorna come prima invece penso che occorrerebbe finanziari ulteriori progetti di questo tipo per Man siamo per manutenzioni di questi lavori
Grazie
Io sono d'accordo con lei ma possiamo chiedere al professor pare Imerio che ne farà un problema di Baget di selezione Am
I finanziamenti anche i piani diciamo europei di sostegno di sviluppo sono comunque collegati a una durata limitata nel tempo per motivi come dire di scarsità delle risorse direbbero che poi non
C'è un problema secondo me
Diverso un po'che è quello di canalizzare le risorse effettivamente sui progetti giusto
Là dove spesso l'intervento è fatta in modo un po'così a pioggia non coordinate questo determina un uno spreco di risorse ma non è solo un problema degli interventi ambientali
E anche un problema probabilmente complessivo dalla cooperazione allo sviluppo uno degli aspetti sicuramente più importante io sottoscrivo al cento uno per cento quello che dice il ministro vi ho dato
La certamente la protezione dei diritti dell'uomo funziona soprattutto dal punto di vista dopo che è stato creato un meccanismo di sviluppo per fortuna non è il caso dell'Italia ma in alcuni casi ad esempio secondo me la priorità dell'acqua
Il diritto all'acqua che è stato in qualche modo che si cerca di codificare attraverso una serie di meccanismi complicatissimi quanto tempo ci si mette per arrivare a quanti chilometri in funzione del tipo di paesaggio nel quale ci si trova è uno degli aspetti cruciali secondo me dello sviluppo che sviluppo e tutela dell'ambiente nello stesso senso
Si tratta di capire quali risorse canalizzare sui progetti prioritari secondo me uno probabilmente uno dei vantaggi della un neo semmai esisti se esistesse o se mai esisterà
Potrebbe essere quello proprio di stabilire delle priorità Allo stato queste difficilmente identificabile perché le varie organizzazioni che se ne occupano a volte non parlano con una voce coerente sui diversi temi
Altra domanda
Volevo aggiungere a questa risposta che in generale tutti questi profili finanziamenti sono ovviamente intesi per stimolare così nel innovative
Per una volta finito un Progetto uno potrebbe Pettit per dire guardare i fondi strutturali che a volte danno ancora opportunità per continuare a progetti che si sono avviati nell'ambito di altri programmi
Volevo fare una domanda la dottor Munari né lei parlava del meccanismi tipici del fare mentre in parte si è spento
Che non sarebbero compatibile o gestibile con la normativa internazionale mi potrebbe spiegare questo spero
Quello che voglio dire
Le valutazioni di impatto ambientale e diciamo le procedure
Tipicamente vengono utilizzate per ma una valutazione di impatto ambientale
Hanno delle complessità procedurali estremamente rilevanti
Coinvolgono il ruolo di più istituzioni di fare i livelli di istituzioni ad esempio farlo diciamo di quella che conosciamo meglio e cioè la valutazione di impatto ambientale che i Paesi dell'Unione europea hanno importato hanno comunque sviluppato sulla base di direttive
Comunitaria
Si tratta di procedimenti complessi che richiedono l'intervento di varie istituzioni a diversi livelli di competenza procedimenti chiusi
In un certo con una certa serie di regole fare la possibilità di impugnare questi procedimenti all'interno di tribunali nazionali che valutano effettivamente rispetto di queste valutazioni di impatto ambientale
Tutto questo meccanismo e difficilmente trasformi bile sulla scena internazionale dovremmo creare organizzazioni giudici capire chi ha diritto di parola come fu quindi diciamo l'idea di utilizzarne i meccanismi esiste all'interno di alcune particolari situazione io ho citato appunto con la dalla Banca Mondiale perché è quella che come è stata definita diciamo il pioniere di queste iniziative su scala internazionale ci sono altri
Altre ipotesi nell'ambito di questo tipo di esperienza ad esempio l'Unione europea su questo è nuovamente un un punto di riferimento molto avanzato con tutto quel su una scala evidentemente diversa rispetto a quello internazionale forse meno interessante ai fini di questa di questa giornata
è ovvio che
Noi non possiamo ipotizzare di avere una valutazione di impatto ambientale internazionale
Possiamo però va bene
Dei procedimenti se inseriti all'interno dei meccanismi plausibili o compatibili come quelle appunto dei progetti finanziati dalla Banca Mondiale per avere degli effetti non diversi la cui rilevanza non è tanto probabilmente quella di
A vere delle regole internazionali che stabiliscano determinati principi sulla base dei quali si debbano fare determinate attività di cooperazione allo sviluppo ma è soprattutto quella di consentire l'emersione di problematiche tecnicamente sofisticate da parte dei soggetti che diversamente non avrebbero tra virgolette un diritto di tribuna su scala internazionale
Per intenderci la tribù di o il la popolazione che rischia spazzata via soluzione di una diga piuttosto che di grandi opere che sono finanziati dalla Banca Mondiale ci sono casi in India in cui questo problema si è posto
Siamo costituisce un elemento di innovazione del diritto internazionale dell'ambiente che io ho cercato di valorizzare che ritengo che andrebbe valorizzato nella massima misura possibile perché sarà porto è governo
E istituzione organizza e organizzazione internazionale donne oro di determinate risorse rischiamo di scavalcare istanze e interessi che non sono rappresentati sul piano internazionale e che per tutta via immagino proprio perché il diritto dell'ambiente un diritto di tutti non è un diritto degli Stati debbano invece trovare una ragionevole collocazione pur nell'ambito di problematiche complesse di compromesso quali sono tipicamente quelle di tipo ambientale
Bene
Io ringrazio prego
Ma la bianca Scalinci ex alunna della Sio nonché ex stabilimento ex all'ultima moda insomma
è una domanda al dottor in in tema di ambiente in particolar modo se c'è un'attenzione che continua comunque a essere data da parte dell'azienda niente
Allo sviluppo delle energie alternative
Io letto una sintesi di quella assemblea che c'è stata assemblea riunione diciamo dall'assemblea generale di settembre non mi pare che se ne faccia riferimento
E poi diciamo comunque una domanda un po'di più trasversale
Collegato a questo discorso mi aggancio al professor palme io abbiamo sentito però in questi giorni una ripresa della mercato dell'auto in Europa e in Italia
Adesso fatta salva l'esigenza di tantissimi posti di lavoro che sarebbe legati a questo mercato
Pensa che diciamo ci sia comunque una qualche esigenza in cui anche in questo di annullare gli Stati Uniti
C'è un'esigenza di salvaguardare non so anche certi che Investimenti che sono stati fatti i nostri cari globalizzazione delocalizzazione anche in questo senso
Voglio dire mi sembra che siamo passati adesso tre anni a farla Breve diciamo da quando è iniziata
Tre o comunque ormai cinque anni comunque tre anni da quando è iniziata la guerra che ci sono delle esigenze pressanti urgenti che gravano su tutta la comunità dal punto di vista energetico dal punto di vista sicurezza dal punto di vista sviluppo
Io non sento da nessuna parte fare dei passi in avanti regionali c'è signor direttore sessuofobia ancora in mano al suo mondo e volevo scusi conclude netto lasciando a lei la chicca dalla conclusione nel senso che è appunto questo modo poi comunque a parte l'aver portato deciso di portare in qualche modo che non mi sembra proprio consonanti scorso dei diritti umani
Il il nostro mestiere saggio di democrazia in in Iraq diciamo nel mondo mediorientale
Siamo sicuri che anche questo il modo comunque di curare questa zona sia veramente ciò di cui noi abbiamo bisogno di uno di cui loro un domani avranno bisogno c'ha questa comunque nostra
Trattare poi alla base di tante iniziative una una un'esigenza strategica che è quella dell'Energia grazie
Grazie io prima di dare il via alle risposte vorrei chiedere se ci sono altre domande perché chiedo scusa ma credo che dobbiamo tutti un po'necessità di di chiudere per impegni etici ci aspettano
In quella per quanto riguarda i Paesi sottosviluppati si parla di aiuto umanitario e di cooperazione allo sviluppo di interdipendenza tra Stati
Lo sapere qual è secondo voi il criterio più costruttivo qual è la programmazione è più costruttiva per aiutare questi stati che si fa riferimento appunto più più degno denominazioni per quanto riguarda lo sviluppo
Che hanno poi venendo identitari differenti facessero grazie sono altre domande
Se non ce ne sono io passerei la parola gli oratori e poi direi due parole definitive molto brevemente magari perché ripeto siamo tutti attesi da qualche altra parte forse professor Munari più gettonato ed è una a ambiente si prende una piccola rivincita nel torneo di
Lei pone delle domande filosofiche le ritiene confermo che non costano gran non costa una grande attenzione
Dal punto di vista delle organizzazioni internazionali al tema delle energie alternative come tale
Energie alternative sono viste in quanto strumenti per lo sviluppo sostenibile ma non c'è nessuno che dice andiamo verso l'energia eolica invece di quella degli idrocarburi
Però parafrasando presidente Chennedy bisogna sempre pensare quello che noi possiamo fare per l'ambiente piuttosto opaco o per il diritto internazionale rispetto a quello che lui può fare perno è chiaro che queste scelte sono scelte che partono dal basso
Più che dall'alto
E quindi il diritto internazionale dell'ambiente che è un diritto come vi dicevo che nasce sicuramente le esigenze degli individui e delle comunità si forma sulla base di esigenze concrete che che di individui esprimono io credo che
Ce l'ha spiegato molto bene sia pur succintamente il professor Palmeri il problema dell'energia sia un problema obiettiva mente molto grave e molto serio come faremo quando fine dal petrolio non lo so
Forse qualcuno comincia a pensare a leggi alternative perché sa già che il petrolio finisce alcuni le invece altre inermi ragionando nell'ottica di cambiare prima rispetta dopo il modo con cui non inquiniamo
E certo che il protocollo di Kyoto dalla sua tanto attuazione obiettivamente impone una riflessione globale perché le energie alternative sono quelle che almeno in teoria non producono producono meno gas serra viale
Quindi più o meno ci arriviamo a me un percorso molto lento e molto indire
Grandi sia quando il Consiglio sugli asseriti sull'automobile se prima dell'automobile posso dire due parole solo sull'ambiente
No sull'ambiente sui consumi di petrolio che potrebbero essere ridotti
C'è un libro molto interessante tradotta anche in italiano di un americano che non è un economista Bruno che un periodo fra arte diplomatica dirigente multinazionale
Purtroppo in questo momento non ricordo il nome
è quello che mi dicono accade in genere dove trentanove accanto vi chiedo scusa io non pensavo di dover fare questa situazione adesso però ricordo un punto interessante che il ritratto editori c'è un nome vagamente polacco ma è nato negli Stati Uniti come dice lui la generazione il punto è questo che dice si è tentato diverse volte
Negli Stati Uniti di può fare delle leggi che stabili dissero che un'automobile doveva con un litro di benzina fare almeno otto otto chilometri no
Un periodo questa legge è stato in vigore boy sono stati fatti i sub va che viceversa consumavano molto di più è regolarmente dice lui si è visto che le lobbies
Aveva una tale forza sul congresso e sul Senato che non si riusciva mai apporre un limite vero
Su questo piano quindi sì c'erano diversi interessi che andavano in questa direzione il protocollo quindi qui la prima difficoltà se ne andiamo a vedere e questa di cambiare
Un po'diciamo le tecnologie un po'anche Dante porta vede abitudini di vita
è un problema compresso mi pare che più d'una volta personalizzate politica gli Stati Uniti hanno detto che il il modo di vivere americano non poteva mai essere oggetto di negoziato
Beh e certe un modo di vivere che significa consumare tanta tanta energia comunque vi sono dei programmi per sviluppare queste energie alternative vorrei dire questo ma anche la polemica sul nucleare nel nostro Paese
Oggi in realtà vediamo che la Germania il nove agosto abbandonando la Francia deve e modernizzare completamente di impianti che aveva perché le tecnologie corrono e quindi non anche anche noi se volesse aderire nucleare oggi dovremmo usare tecnologie molto diverso da quello di cui si parlava dieci anni fa ho quindici anni fa
Sull'automobile grato quindi subito all'automobile vorrei fare questa considerazione
Vedete l'automobile non l'ho detto prima perché non c'era tempo
è un tipico esempio in cui noi crediamo che i Paesi industrializzati riescono ancora ad essere competitivi sul mercato internazionale
Perché non è che puoi anche queste automobili coreane quelle cinesi che operano adesso danno letto tutte le prestazioni delle automobili europei
E il paese che fa le automobili migliori come rapporto qualità prezzo prezzo è la Germania ormai da alcuni anni una volta c'era anche l'Italia no ritorno a quel discorso negli Stati Uniti Benedetti il dollaro
Si dice quando si svaluta il dollaro le esportazioni americane sono favorita e questo è vero da manuale hanno ma noi possiamo solo il gli Stati Uniti possono svalutato il dollaro quando vogliono io chiederei banalmente ma chi di noi comprerebbe l'automobile americana nessuno perché il problema Eva e e che il modello sia adatto alle nostre città o anche fuori delle nostre città il consumo di benzina e così via
Allora le noi vediamo addirittura se uno vanno chissà di questa anche il tuo curriculum non c'è bisogno di leggere statistiche perché le statistiche voi non colgo tutti gli aspetti
Uno va negli Stati Uniti affitti un'automobile e vedi che a confronti un'automobile tedesca e povera di tecnologia
L'automobile americano perché ne diamo per scontato che tutto ciò che c'è negli Stati Uniti sia di tecnologie avanzate
No gli ultimi settori quelli è una tecnologia avanzatissima ma in tanti altri settori quelli cosiddetti maturi non c'è questa tecnologia
Così avanzato allora vediamo che le automobili tedesche sono le migliori da quando le automobili FIAT ormai da diversi anni
Non erano più competitive
Ma guardate il discorso è semplice è un discorso che riguarda tante impresa non dando in Italia in generale
Ci sono anche negli Stati Uniti imprese sane come Microsoft che fa dico mai grosse somme le altre no che fanno ricerca e producono beni ci sono imprese in cui i vertici anziché occuparsi di produrre ciò che dovrebbero produrre le automobili gli occhiali
La la il computer o quello che so si mettono a fare speculazioni finanziarie qui sia dai discorsi aprirebbe un certo discorso
Sì allora verranno i vertici si mettono semplicemente a comprare quel titolo e poi rivenderlo sperati
Se li va bene posso essere qua possono anche guadagnare loro morto poteva anche male no e quindi rovina grazie ma soprattutto non fanno quello che dovrebbero fare allo mi pare che la FIAT se si è rimessa a fare quello che deve fare cedere produrre automobili e mi pare che sta producendo bene tutto qua perciò adesso sta bene significa con un rapporto qualità prezzo tale per cui queste automobili vengono acquistate
E sta crescendo quindi l'automobile proprio siccome lei ha detto abbiamo i imita
Provvidenziale perché
La missione Enduring ancora in quel rapporto qualità prezzo tra un po'può essere che ci spia saranno i cinesi mano non è
Occorre avvenuto non è ancora avvenuto forse grazie professore io a conclusione vorrei dire che rispondere contemporaneamente a tutte e due le domande non ci sono ricette universali
Nella storia dell'umanità che come sapete avanza tentoni tentativi certe volte riesce bene certe volte meno bene caso dell'aiuto allo sviluppo esattamente la stessa cosa non ci sono ricette specifiche che valgano per tutti i paesi ci sono dei Paesi che vanno considerati nella loro individualità nella loro cultura
Lo storie in quel momento specifico interventi immaginati oggi non saranno validi l'anno prossimo erano attuabili l'anno passato quindi è un profumo di di vedere che certamente va studiato di volta in volta questo vale per tutto vale a
Paesi dove
Le il problema dell'aiuto diciamo cede il passo a problemi di carattere politico più generale per concludere io correre in
Senti in particolare mi sia consentito ringraziamento al presidente e al vicepresidente della Sea Org che come è stato detto ci danno di tanto in tanto ma possibili
Mare in questo luogo che ci ha visto studenti e l'appuntamento per domani alle o dieci
Con un
Un argomento che la promozione e la protezione dei diritti umani
Do di oggi molte grazie e buon pomeriggio
Qui
Qui
Qui
Qui
Chi