Tra gli argomenti discussi: Ahmadinejad, Corea Del Nord, Esteri, Iran, Putin, Russia, Usa.
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale martedì quattro settembre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale accurati David Carretta in apertura questo oggi ci occuperemo
Di Russia partiremo da una notizia che da
Le mondo Mosca fa del Kosovo dello scudo antimissilistico le sue linee ROS e nuove
Dichiarazioni antioccidentali del
Ministro degli esteri Lavrov riproporremo due commenti uno dal New York Times ieri la Russia i soliti sospetti il quotidiano liberal americano parla evidentemente
Delle dieci persone arrestate per l'omicidio piana Politkovskaja vi proporremo un editoriale dalle Mondo del fine settimana anche parla di Cremlino brutale e si differisce un po'tutte le politiche condotte da Vladimir Putin
Ci occuperemo Point di io una notizie di Urbe gli ultimi giorni sono queste tre mila centrifughe attive per produrre uranio arricchito nuove dichiarazioni
Di Ahmadinejad contro gli Stati Uniti e più in generale l'Occidente leggeremo un editoriale dal Financial Times serviranno può aiutare la sua causa dando una mano all'Iraq ma rinnegare il Presidente potrebbe essere
Da aiuto questo scrive il quotidiano della City leggeremo dal Boston ingloba anche
Un intervento di
RAI Turkey ieri del Council non Foreign Relations
Che dice non è solo Ahmadinejad la politica estera del presidente iraniano non è tanto diversa da quella dei suoi predecessori in chiusura poi ci occuperemo anche di Corea
Del nord Pyongyang sarebbe pronta a smantellare tutte le sue installazioni nucleari titola
Oggi Le Monde in cambio di cosa lo leggiamo dall'Herald Tribune la Corea del Nord e dice che gli Stati Uniti toglieranno le sanzioni leggeremo anche
Un intervento di John Bolton pubblicato dal Wall Street Journal nella sua edizione asiatica ma
Partiamo dalla Russia e dalla notizie che abbiamo trovato Nieri sul sito internet di le monde Mosca fa del Kosovo e dello scudo antimissilistico le sue linee rosse
Scrive il giornale francese la Russia non farà concessioni né sul Kosovo né sull'installazione dello scudo antimissilistico americano in Europa
E l'Occidente deve comprendere l'ho dichiarato ieri il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov durante
Un discorso davanti agli studenti dell'Istituto di relazioni internazionali di Mosca al di là della politica di nuovo scontro della Russia
Ci sono quelle che si chiamano linee rosse ha spiegato il capo della diplomazia russa le linee rosse sono quelle che rappresentano una alle minaccia per la nostra sicurezza nazionale o per l'ordine internazionale tra queste figurano
Il progetto di istallare base antimissilistica
In Europa centrale la questione del Kosovo aggiunto lauro fa
Mosca scrive le Monde ritiene che il progetto americano di istallare un radar e Repubblica Ceca dei missili intercettori in Polonia minacci la sua sicurezza al Presidente Putin ha proposto senza successo di sentimenti di rinunciarvi di utilizzare
Un radar in Azerbaijan a si sarebbe potuto fare della difesa antimissilistica un elemento del rafforzamento della fiducia reciproca detto ladro
Questo era il senso delle proposte del Presidente Putin al suo omologo americano durante un loro incontro bilaterale in luglio Lavrov ha detto volere uno sviluppo della cooperazione tra la Russia e l'Unione o per gli Stati Uniti
Che già
Cominciato affermato ma per ora solo su alcuni spot aspetti è molto timidamente
Secondo lui nel triangolo Russia Europa e Stati Uniti ci sono problemi rispetto ai quali l'Europa il più vicino agli Stati Uniti ma su una serie di problemi strategici l'Europa e più in linea con la Russia secondo il ministro degli esteri di Mosca
La prova ugualmente vocato le relazioni Russo britanniche penso che prendendo la decisione di dare asilo politico ad alcune persone indiscutibili
Un'allusione all'ex oligarca Boris Berezovskij all'ex combattente ceceno mezza Caio spiega le Monde il Regno Unito speranze di potersi assicurare
La possibilità di spingere i bottoni della politica interna russa tuttavia ha detto l'altro fa alla fine Londra diventata
Volontariamente o meno un attore negli enti intrighi nelle provocazioni condotte contro la Russia questa dunque
La versione ufficiale per una versione meno ufficiale in particolare a proposito di Boris Berezovskij accoglimento le cahiers dobbiamo prendere il New York Times di ieri un editoriale ripubblicato oggi dall'International Herald Tribune la Russia e i soliti sospetti i soliti sospetti per
L'omicidio Politkovskaja scrive il quotidiano americano sarebbe un'ottima notizia
L'arresto da parte degli investigatori russi di dieci persone coinvolte nell'assassino della giornalista critica del Cremlino Anna Politkovskaja
E forse anche nell'omicidio del giornalista americano Paul Klee Bini copre del vicepresidente della Banca centrale russa andrei cose lo fa
Almeno questo è quanto il Procuratore generale Yurij Chaikh annunciato la scorsa settimana ma perdonateci scrive il New York Times se rimaniamo scettici ci sono
Troppi dei soliti sospetti in questo caso e il sistema giudiziario penale eh troppo al servizio della Presidente Vladimir Putin per pensare di avere a che fare con una vera giustizia certo e possibile che tra gli assassini
Di Politkovskaja degli altri delle altre due personalità ci siano figure come quelle descritte dal Procuratore russo Cecenia soldo di qualcuno ufficiali di polizia corrotti agenti deviati dei servizi in Russia è piena di gente di questo tipo
Come e i russi accetteranno subito che possano essere stati assunti per commettere degli omicidi
Ma il problema per il miglior tant'è che la Procura russe lascia intendere che la mente dietro a tutto questo sia un personaggio in esilio il cui obiettivo sarebbe di provocare il cause risentimento contro Putin
E questo proprio quel che Putin suggerite tre giorni dopo l'assassinio di Politkovskaja cioè lo scorso sette ottobre
Perché i responsabili sono alcune persone che sfuggono alla giustizia russa
E fanno di tutto per creare un'ondata di sentimento anti russo nel mondo queste le parole che il New York Times riporta
Dette da Putin il sette ottobre del due mila sei le due persone a cui il Presidente russo del procuratore
Capo si riferiscono sono l'oligarca Boris Berezovskij e leader cecena come Zakayev entrambi in esilio Londra entrambi molto critici di Putin e entrambi ricercati dal Cremlino
Le simulazioni di Putin comunque non hanno avuto molto successo in Occidente darei la colpa all'occidente è una vecchia abitudine sovietica ogni volta che c'è qualcosa che va male anzi
I leader occidentali questa volta no hanno iniziato a chiedere a Putin di trovare i veri assassini di Politkovskaja
E di fermare la serie di omicidi dei suoi critici queste richieste hanno cominciato a farsi sentire ancor di più dopo l'assassinio di Alexander Litvinenko a Londra lo scorso novembre
Ed ecco dunque che all'improvviso
Tre dei più noti omicidi vengono risolti le menti e mandanti sono proprio quelli che Putin sospettava e la Polizia arresta
I soliti ceceni e poliziotti corrotti con una spia
Infiltrata per dare un po'di credibilità alla cosa ma è difficile che sia davvero così scrive tra l'altro il New York Times
Nel mondo nel fine settimana pubblicava un editoriale altrettanto critico se non di più nei confronti
In là di quel puntino Cremlino brutale il titolo scrive il quotidiano francese
In Russia la messa in opera di una legge sulle organizzazioni non governative entrata in vigore nel due mila sei
Minaccia la libertà costringendo la chiusura o favorendo il passaggio di mano di numerose organizzazioni legate alla società civile
Vladimir Putin e metodico il regime che ha istituito chiamato di volta in volta verticale del potere democrazia controllato dittatura della legge persegue brutalmente la sua strategia di messa sotto il controllo del Paese
Al fine di fare esistere solo ONG controllate o dipendenti dal potere il Presidente russo utilizza una vecchia ricetta presentare la Russia come una fortezza assediata dei nemici
Putin è convinto che se non fossero sorvegliate le ONG beneficerebbero di fondi versati dei servizi segreti strani eri
Il cui obiettivo sarebbe di indebolire la Russia immischiarsi dei suoi affari interni di conseguenza bisogna tutto mettere queste organizzazioni e il tutto avviene in vista delle
Del della fine del mandato di Putin previsto per il in marzo due mila e otto questa ripresa in mano scrive le Monde interviene nel momento in cui l'inchiesta ufficiale sull'assassinio dalla giornalista d'opposizione Anna Politkovskaja
Uccisa nell'androne del suo immobile a Mosca quasi un anno fa
è arrivata un risultato che visibilmente
E destinato ad assolvere le reti del potere rosso cioè Vladimir Putin stesso
Nicolas Sarkozy e criticato nel suo discorso di politica estera pronunciata al ventisette agosto la Russia che impone il suo ritorno sulla scena mondiale giocando con una brutalità i suoi attui in particolari iattura petroliferi e di gas
Dopo le compiacenze degli amici vacche innegabile una svolta francese nei confronti di Putin azzardo meno avviene nel momento in cui Mosca presenta il suo candidato la direzione del Fondo Monetario Internazionale contro quello della Francia
La dichiarazione di Sarkozy in ogni caso benvenuta esprime un sostegno chiaro I Paesi vicini della Russia e dell'Unione europea esposti da diversi anni alle pressioni ad intimidazioni di Mosca ma sarà così ricorda le Monde
Si è guardato dall'evocare l'evoluzione interna della Russia
Il Presidente francese ha fatto conoscenza di Putin in giugno in occasione del vertice del G otto in Germania
Il ruolo di Mosca sarà cruciale nei prossimi mesi in particolare a proposito del costo dell'Iran
Forse questa è la ragione per cui dalla sua elezione sarà così evitato di evocare in pubblico quello che accade dentro la Russia cioè l'autoritarismo che vince le pressioni contro le leggi
Gli unici di di giornalisti gli avvelenamenti a carattere politico i crimini perpetrati nel Caucaso del nord delle
Sparizioni forzate la tortura insomma il Presidente francese e concludo le Monde affatto solo metà del cammino eppure aggiungiamo noi quella metà di cammino l'ha fatta contrariamente ad altri
Dirigenti occidentali abbiamo accennato all'Iran la Russia rischia di essere fondamentale su questo dossier notizie del degli ultimi giorni sono queste tre mila centrifughe attive per arricchire
L'uranio o continua dunque il programma nucleare
Peter hanno e il presidente Ahmadinejad ha fatto dure dichiarazioni contro l'Occidente
Voglio proporvi un editoriale dal Financial Times di ieri l'Iran può aiutare la sua causa dando una mano all'Iraq ma rinnegare il Presidente potrebbe essere d'aiuto
Scrive tra l'altro cucinando la siti in un discorso bellicoso i veterani la scorsa settimana il Presidente americano Jordan più bus accusato l'Iran di aver messo Medioriente sotto l'ombra di un olocausto nucleare
Per tutta risposta del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha replicato che l'Iran è pronto a riempire il Bakhoum lasciato dal collasso del potere americano nella regione
Comandante americano in Iraq stanno armando la ribellione sunnita e un programma multimiliardario di forniture di armi è stato approvato da Washington
Per tentare di creare un asse regionale sunnita contro l'Iran insomma siamo tornati indietro al sostegno e teocratico sunniti mentre Boucher sembra star considerando seriamente se raddoppiare o meno la sua
Scommessa regionale e attaccare l'Iran il fascio Times a lungo difeso una politica che sia fatta
Sia di dialogo sia di sanzioni dure per fronteggiare le ambizioni nucleari di Teheran
Ma anche se l'Iran congelarsi al suo programma di arricchimento dell'uranio lo sconto Stati Uniti Iren continuerebbe in particolare per la determinazione dell'Iran di essere una superpotenza regionale
Per la determinazione americana cancellare l'immagine di gigante dei dai piedi d'argilla che ha fornito in Iraq e per la
Natura viscerale dell'ostilità tra questi due Paesi sin dalla rivoluzione islamica del settantanove
L'Iran prosegue estivi non è responsabile per quanto sta accadendo in Iraq ma
Può usare la sua influenza per convincere leadership in Iraq a superare le divisioni tra sciiti e
Tra mussulmani tra sunniti e Sciti
Sarebbe anche utile prosegue il quotidiano da siti sei pragmatici a Teheran rinnegato se ero il presidente Ahmadinejad
Se l'Iran vuole
Riconoscimento internazionale in quanto potenza regionale allora deve dimostrare inequivocabilmente di essere a forza di stabilità in un può essere guidato da un provocatore che si comporta come una pantomima di Villar no così
Il fanno sciolta INPS nel suo editoriale di ieri
Chi non crede all'esistenza di pragmatici falchi riformisti e RAI tacche i del Council non favorendo relations che
Ieri pubblica con l'intervento sul Boston Globe che oggi dovrebbe essere ripubblicato dall'Herald Tribune non è solo Ahmadinejad la politica estera del presidente iraniano non è così diversa da quella dei suoi predecessori titolo
E scrive tacche i due anni fa
Ma mondani manine già da allora poco conosciuto sindaco di Teheran inaugurava la su la presidenza iraniana dall'ora la sua dura retorica il suo stile combattivo hanno aumentato i timori dell'amministrazione Bush e dei suoi alleati
Ma il punto è che la politica estera di Ahmadinejad non è tanto diversa da quella dei suoi predecessori siano essi riformisti o pragmatici
Anche se c'è la tentazione di ascrivere al presidente iraniano nuovo tono di sfida di Teheran nei confronti dell'Occidente in realtà al programma nucleare dell'Iran
Inizio con l'ex presidente Trust Fund Gianni un pragmatico acclamato in Occidente come qualcuno con cui discutere
Sotto la presidenza del riformista Khatami poi dirà si ha sospeso le sue attività nucleari per più di due anni nella speranza di arrivare ad un accordo con gli europei
Ma è sempre lo stesso Khatami che ha posto fine alla sospensione cioè riattivato il programma nel due mila cinque rifiutando altri negoziati diplomatici insomma secondo il Globe se Ahmadinejad non fosse stato eletto la traiettoria nucleare dell'Iran
Non sarebbe stata tanto diversa da quella di oggi
Il desiderio di contrarre gli Stati Uniti e di proiettare la propria potenza in tutto il Medioriente
è stato un obiettivo che ha spinto i diversi regimi in carica dunque anche in passato
Verso l'opzione nucleare la strategia dell'Iran non è necessariamente di esportare la sua rivoluzione islamista ma di promuovere gli alleati Sciti che condividono la sua visione del Medioriente
L'Iran in passato ha fornito e ancora oggi fornisce assistenza economica agli Sciti aiuti militari e le loro milizie per avere i mezzi per contrapporsi agli su ai sunniti questa politica non è un'innovazione dell'attuale presidente
E quello che causa grande allarme nelle capitali mondiali e il persistente appello di Ahmadinejad a cancellare Israele dalla mappa ma anche in questo caso questo tipo di retorica rientra pienamente nel discorso tradizionale del regime teocratico insomma
Il cuore della politica estera dell'Ira non è cambiata
Nonostante l'arrivo di Ahmadinejad e del suo stile politico paranoico dal mille novecentosettantanove da anzi scusate dal mille novecentottantanove dalla fine della o verrà con l'Iraq la morte dell'Ayatollah Khomeini
Considerazioni di tipo pragmatico hanno gradualmente sostituito l'ideologia come fondamento dell'orientamento internazionale dell'Iran
E la realtà è che per l'Iran perseguire
L'arma nucleare e affermare la sua influenza sull'Iraq il Medioriente assenso dal punto di vista strategico in particolare alla luce dell'obiettivo storico della preminenza regionale
E poi che le sue ambizioni le ambizioni iraniane sono fondate su un calcolo razionale gli Stati Uniti
Devono affrontarne attraverso il dialogo il problema è che solo quando verrà rimossa la percezione di un Ahmadinejad irrazionale e irragionevole allora Washington PON tra iniziare a usare la diplomazia così
RAI tacche i del
Council on Foreign relation nel sul Boston l'opera di ieri
Per chiudere brevemente ci vogliamo occupare di un
Potenza
Nucleare forse mancata la Corea del nord da notizie l'apprendiamo da le Monde Pyongyang sarebbe pronta a smantellare tutte le sue installazioni nucleari
La Corea del Nord scrive il quotidiano francese accettato di
Rivelare l'insieme dei suoi programmi nucleari di smantellato di entro la fine dell'anno così annunciato domenica al capo negoziatore americano Christopher il dopo due giorni
Di colloqui bilaterali con Pyongyang ma all'ottimismo utile è stato anche accolto con scetticismo dagli osservatori
Il negoziatore americano non si è attardato sulle contropartite offerte a Pyongyang inoltre la Corea del Nord anche altre richieste da far valere la fine delle sanzioni che colpiscono un paese nemico in vigore dalla fine della guerra di Corea la firma di un accordo di pace con gli Stati Uniti
E la fornitura di un reattore ad acqua leggera nel quadro
Delle
Contropartite per la sua denuclearizzazione così tra l'altro le monde le contropartite
Parla l'Herald Tribune oggi la Corea del Nord tredici Christer finiti toglieranno le sanzioni
Il relatore ha del nord annunciato che gli USA hanno dato loro accordo per porre fine alle sanzioni economiche rimuovere lo stato comunista dalla lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo una mossa che
Soddisferebbe una delle principali condizioni poste da Pyongyang per rinunciare ai suoi programmi nucleari anche per altri però sottolinea che gli analisti sono cauti notando che altri duri negoziati sono inevitabili in futuro
Anche se questa è la prima volta che la Corea del Nord ha fissato un calendario per svelare smantellare il suo programma nucleare le dichiarazioni di Washington in Pyongyang semplicemente riconfermano gli impegni che erano stati assunti dai due governi
Quindi accordi a sei di febbraio un commento ve lo vogliamo segnalare quello di un Falco ex Farcom dell'Amministrazione americana John Bolton
Che sul ruolo stringe al edizione Asia scrive semplicemente non ci sono ancora prove
Che Pyongyang abbia preso la decisione di abbandonare la sua strategia di lungo periodo di avere una capacità nucleare militare credibile
Bolton ricorda che più volte caduto in passato che Pyongyang annunciasse la fine del suo programma in cambio di aiuti
Ma Kim Jong il sta ancora una volta ottenendo dagli Stati Uniti di andare avanti nei suoi due obiettivi strategici centrali stare al potere e perseguire il suo programma nucleare abbiamo concluso
David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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