Rosario Romeo tra Mezzogiorno ed Europa. Un ricordo

Passano dieci Rosario Romeo signora sa ci è parso doveroso
Da parte nostra associazione
Che deve molto al suo impegno culturale alla sua attività
Ricordarlo
Non tocca a me tratteggiare la figura del grande storico
Neppure
Della sua opera breve ma
Intensa al Parlamento europeo
Voglio invece rievocare quello che è stato il suo contributo
Perché per circa diciassette anni
L'impegno culturale di Romeo si è intrecciato con la vita dalla nostra associazione
Erano gli anni Settanta
E l'Associazione viveva un momento di grande difficoltà
Si trattava di recuperare una tradizione abbandonando quelli che erano stati tradizionali mondi attraverso i quali l'associazione aveva realizzato
La sua presenza nel Mezzogiorno d'Italia
L'antica associazione era sorta come voi o alcuni di voi sanno a seguito del terremoto di Messina di Reggio Calabria l'anno venturo
Ricorderemo Centenaro di questo evento che sconvolse il Paese e che turbo anche la coscienza europea
E in quel periodo per iniziativa di alcuni spiriti illustri illuminanti del Munno ordine d'Italia
Ricordo Antonio Fogazzaro che spinse Zanotti Bianco a scendere lettere in Calabria per rendersi conto dell'evento e per
Anche l'incontro con
Alcuni fare maggiori
Studiosi del pensiero meridionalista nacque questa associazione
Che ebbe un ruolo fondamentale importante in quegli anni
In centro la propria attività la propria azione soprattutto sul versante della scuola consapevoli
Proprio perché questa era una lezione del meridionalismo classico che era elevazione culturale della popolazione del mezzogiorno era la premessa per un rilancio per la rinascita del Mezzogiorno d'Italia
Negli anni settanta intervento massiccio dello Stato
Nel campo scolastico con la riforma dalla scuola media con una diffusione degli istituti tecnici e professionali
Aveva messo in crisi l'associazione che già
Debolmente aveva potuto agire durante il periodo fascista
Che era stata duramente contrastata
Si trattava di ritrovare un percorso un filone
Per riproporre la presenza storica in questa
Associazione antica e anche illustre per l'opera che era stata svolta
E allora
I dirigenti dell'epoca Presidente Albertini
Con la collaborazione di un personaggio molto illuminato che ha avuto anche loro un ruolo importante nella
Attività dell'anno in meno Umberto Bosco pensano di rivolgersi all'Università di Roma agli storici della rissa di Roma per trovare un
Filo conduttore per la ripresa di questa attività
E in questo incontro al quale non parteciparono alcuni storici ma partecipo Rosario Romeo e divenne il direttore dei programmi culturali dalla nostra associazione
Con
Una proposta che era in certo senso semplice ma anche lungimirante
Si tratta si trattava di partire da ciò
Che l'associazione aveva come patrimonio per poter sviluppare all'interno della società italiana soprattutto attraverso le scuole una ruolo rinnovato ed importante
Patrimonio fondamentale dell'associazione era la sua biblioteca una biblioteca che era stata formata su di un nucleo
Di
Volumi di libri Donati da Giustino Fortunato il grande meridionalista
Forse solamente più lucida dell'epoca sulle questioni nel Mezzogiorno d'Italia si trattava però non di
Fossilizzare la biblioteca in una specie di recinto solo per intellettuali per storici per ricercatori ma di partire dalla Biblioteca dai libri dai documenti
Operando anche attraverso gli strumenti che andavano in quegli anni sviluppandosi come erano appunto gli audiovisivi per riversarsi dalla scuola il disegno era abbastanza chiaro evidente lucido
Si trattava di restituire di nuovo
Per dir così alla coscienza popolare quella che era la impostazione originaria dell'attività della nostra più biotech
E così nacque un programma un programma
Che era molto impegnativo difficile da realizzare un programma che insieme voleva creare un organico rapporto fra la utilità della biblioteca
La preparazione del personale quindi la formazione
Appunto del personale idoneo la creazione di strumenti per
Sviluppare la presenza nel territorio il collegamento organico con le biblioteche provinciale
A quella biblioteca Giustino Fortunato poteva fare anche a supporto
Per sì Provincia rizzare quindi rendere praticamente più utilizzabile
A un livello scientifico le presenze esistenti sul territorio e anche il collegamento questo è l'aspetto importante che dice appunto il disegno largo respiro di Rosario Romeo
Il il rapporto con il Provveditorato agli studi che dovevano diventare in punto
Di un riferimento
Per l'azione di versare nelle scuole
Era
Difficile
Realizzare tutto questo senza mezzi
La capacità di Zanotti Bianco di
Ottenere dalla generosità dei privati
Mezzi per portare avanti o perché sono grande rilievo all'epoca che furono di grande rilievo all'epoca basti pensare
Agli scavi archeologici che erano
Non finanziati dallo Stato pagare sovvenzioni che ha già pronto il bianco riusciva appunto a contenere questa stagione
Della generosità dei singoli si era quasi spenta negli anni settanta e del rimane ancora spenta oggi
Dove malgrado
Come dire le grandi affermazioni
Di principio non ho si ottengono più quelle attenzioni che invece negli anni primi del Novecento si otteneva anche successivamente si otteneva appunto
Dalla generosità di benefattori che hanno dato peraltro un grande contributo alla Fondazione
Della nostra associazione
Si trattava di otteneva e di ritrovare i percorsi da utilizzare all'interno appunto delle nuove leggi e qui soccorre un
Contributo importante
Per suggerimento di Gabriele Pescatore allora importante rappresentante delle politiche meridionale e per l'intervento lungimirante del Formez
Di Mauro undici o ed è qui presente Sergio Zoppi
La idea di costruire una biblioteca che fosse un volano un punto di riferimento un centro di rinascita della cultura meridionalista prese
Ovviamente corpo e si riuscì
A realizzare qualcosa di molto rilevante
Si trattava appunto di affrontare questi problemi prassi ma in quel periodo
L'ambizione più ampia di
Romeo
Che era quella di
Potenziare e quindi di diffondere ancora sul territorio una presenza culturale molto importante che riprendesse la tradizione densa notti in bianco
Degli Snardi di coloro che avevano aperto
La strada alla cultura popolare che avevano Colle centinaia anzi migliaia di scuole disseminate soprattutto in terra di Calabria portato alla scolarizzazione migliaia e migliaia di alunni era difficile
Di realizzarlo
E quindi
Ci fu
Una sorte di ripiegamento ma non di rinuncia all'un'abilità attiva della biblioteca
Nacque in quel periodo anche iniziativa importante di offrire agli studiosi documenti che erano ignoranti ma che servivano ad alimentare con grande forza la cultura meridionalista
E fu Romeo che codici pin per esempio la pubblicazione del carteggio di Giustino Fortunato
Affidata all'ora all'epoca all'editore Laterza che scorre quelle pagine che approfondisce i termini appunto di un colloquio
Aperto con la classe dirigente più illustre dell'epoca chissà porre il carteggio delle lettere Giustino Fortunato ha uno spaccato importante di quella che la storia del nostro Paese dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Trenta quando
Punto Giustino fortunato scompare e si trovano anche
Delle importanti affermazioni su quello che era allora
La nascita la crescita del Partito fascista che Giustino Fortunato intravide come una vera e propria malattia del Paese
Bisognava quindi concentrare l'attenzione su obiettivi più limitati ma di
Ampio respiro
Si trattava di realizzare anche una diffusione una conoscenza della
Biblioteca
E Giustino Fortunato Romeo immagino appunto il catalogo per soggetto che rimane ancora oggi
Uno strumento importantissimo ed essenziale
Per
La consultazione
Di quello che è il pensiero meridionale
L'impegno di
Rosario Romeo era un impegno disinteressato così come
Per quello che l'ho conosciuta è stata la sua personalità
Per circa nove anni presso la sua astensione
Per rilancio dall'Associazione direi che
La e concessione di in giù e di europeo
Erano il filone appunto del grande e classico meridionalismo ma nello stesso tempo era una concessione che e si proponeva
Di combinare insieme l'alta cultura con le pubblicazioni che aveva in mente e anche la diffusione che lui immaginava essere necessarie per creare quella coscienza civile
Che è la premessa come diceva il grande pensiero meridionale della rinascita di un Paese la coscienza etico civile
Di una popolo
Suo era un grande disinteresse
Disinteresse che si manifestò anche in una aspetto che mi ha colpito
Mi ha colpito perché
Da politico so che
Diventa difficile operare senza chiedere in qualche maniera un riconoscimento dell'opera che si compie
Giustino Fortunato per nove anni
Fu appunto del direttore della biblioteca senza peraltro chiederà neppure la presenza all'interno del
Direttivo della biblioteca rimase in certo senso esterno pur diventando il primo collaboratore
Del Presidente del Consiglio direttivo per la parte culturale solo nel mille
Novecentosettantanove che viene chiamato a far parte del comitato direttivo sul proposta di Mario Rossi Doria ne diventa proibisce Presidente
Io
Ho visto in questo suo impegno che certo lo poteva distogliere dagli studi importanti che proprio in quel periodo stava sviluppando basti pensare alla famosa
E monumentale opera su Cavour sugli impegni scritti che stava appunto approfondendo questa sua
Diciamo disponibilità
Allora fruire la sua opera concreta inno o opere che erano anche incresciose
Perché un'associazione vive anche momenti difficili nei rapporti
Poniamo di carattere economico basti pensare che fu affidata a lui la definizione di una questione piuttosto delicata che era la vertenza dell'acido Gagliardi con seguiti giudiziari bene io vedo in questo quella sua visione
Della cultura non soltanto come Accademia
Ma della cultura come qualcosa che deve vivere anche
Nell'azione
Di carattere concreto pratico
La sua visione era una visione del pensiero meridionale come uno dei pilastri
Della cultura politica italiana e direi che leggendone pagina anzi la pagina che due identico nel ricordo di Albertini scomparso un anno dopo
CEE questa sua missione
Mi un pensiero meridionale che non era soltanto dei meridionalisti del sud ma di un meridionalismo che si caratterizzava e che all'interno dell'associazione aveva avuto alla sua consacrazione
Fra
I meridionalisti del Settentrione corde settentrionale come dice lui che si trovano in sintonia con il fortunato con gli Sturzio quei Nitti connessa al termine il corridore ossi
E pensava immaginava questa del meridionalismo come oggi si riconosce non come una vicenda come una vicenda specifica particolare
Che appartiene per dico sia la settorialità della cultura politica ma il pensiero politico meridionale con un pensiero che tout-court prendeva
In tutta la sua ampiezza la visione di come doveva essere sviluppato il Paese c'era in questo il timbro di una concezione risorgimentale della cultura che mi sembra vada sottolineato
Il disastro del terremoto nel mille novecentottanta che colpì
In modo particolare la mia provincia ma come è noto si allargò a quasi una vastissima area del Mezzogiorno porto all'interno dell'anno IMI una discussione di grande impegno di grande rilievo
La saga dei motori richiedeva che l'alibi potesse
Estendere la propria azione in una ricerca
Di tutti i beni culturali che erano stati colpiti dal terremoto
Da tenere presente che una proposta del genere era stata già fatta nel programma che appunto Romeo aveva redatto negli anni settanta viveva di fare un inventario dei beni culturali
Intorno ai quali poi organizzare anche una visione culturale molto più ampia era il recupero di una tradizione che all'interno del male mi aveva avuto un aspetto particolarmente interessante
E accurato paterne presente all'interno dell'ANMIL soprattutto per opera
Di Giannotti bianco e nero Zangari Montuori erano state portate avanti delle ricerche di grande interesse veri e propri diretti scavi archeologici come quello per esempio di Hera a Paestum
Col scoperte di enorme interesse che durante quel periodo non trovavano tanto eco nella stampa italiana ma che trovavano invece ecco la stampa tedesca attenta come sempre
A queste tematiche
Accade pure oggi con iniziative che abbiamo in corso
Ebbene
In quel periodo chiaramente Romeo con maggior realismo comprendeva che era difficile poter
Come associazione sviluppare una ricerca di così ampio respiro era smisurate il compito di una catalogazione di questi beni culturali
Colpiti dal terremoto
Bisognava invece proseguire lungo il cammino che era stato tracciato
Valorizzando al meglio le disponibilità e le iniziative culturali
E in questa direzione e lui si mosse promuovendo anche suggerendo anche ricerche che rimangono fondamentali oggi per il pensiero appunto politico e culturale del Mezzogiorno c'era la idea
Che l'Associazione doveva diventare per dir così la custode di una la cultura
Del meridionalismo classico che andava alimentato e tenuta
Da essa
Pur non gli anni dal mille novecentottanta io conoscevo la biblioteca Giustino Fortunato perché avevo per qualche ricerca l'avevo presentata ma fu in quegli anni che nacque anche un rapporto di particolare amicizia
Con Rosario Romeo
Erano anni difficili il grande turbamento
Erano gli anni nella terrorismo erano gli anni in cui l'equilibro politico era diventato particolarmente difficile
C'era qualcosa di sconvolgente
Direi che
Conti pubblici disordinati
Il cui l'amico Giorgio La Malfa spesso poneva l'accento creavano e aspettative imperative che gravano incertezze le famiglie gravano grande turbamento
Per fuori in questo contesto
Che insieme con la Malfa con Mario Segni
Un gruppo diciamo di
Per noi cristiani che volevano rinnovare
E di repubblicani con i quali avevamo avuto per lungo periodo una storia comune perché era stata secondo anche la mia lettura storica l'asse che aveva consentito all'Italia di reggere rispetto agli venti
Immaginavamo di
Avviare un'esperienza comune
Di un'esperienza di riflessione sui problemi del tempo di capire dove andare all'Italia ecco la Malfa e Segni ci rivolgemmo a Romeo io qui devo fare una piccola giustificazione che è una grande giustificazione
Abbiamo fatto un'omissione
Forse
Senza dubbio
Era Giorgio La Malfa che avrebbero dovuto ricordare questa grande figura anche di Repubblica di una cultura storica profonda ma che aveva anche una sua profonda caratura caratterizzazione politica ci rivolgemmo
A Romeo con al grande storico ma anche come al lucido commentatore politico
Del quotidiano di ciò che
Avveniva ogni giorno per interrogarci sul futuro dell'Italia e nacque il circolo del Tritone
Una
Iniziativa poi migliorata anche se ne ha parlato Gabriele De Rosa nel suo libro la transizione infinito e in quell'area circolo formato da la Malfa da Segni dal sottoscritto
Romeo accetto con l'entusiasmo e parteciparono anche Gabriele De Rosa e Giovanni Ferraro il primo incontro nel mille novecentottantacinque si poneva la domanda doveva all'Italia
Si trattava
Più una iniziativa modesta
Una
Iniziativa direi perfino disperata perché Siderno levavo cercare una strada in uscita dalla crisi politica profonda da un tour non è che era parecchio tenebra
E cominciamo col primo appuntamento appunto con questo interrogativo doveva all'Italia
Il dibattito era
Le domande le erano poste da un
Allora columnist di grande valore
Un po'
Come viene dimenticato che scrisse un libro famoso
Berlinguer il professore Gian Franco più assensi lo ricorderai era lui che voteranno e le risposte di Romeo che interloquiva spesso nel dibattito con grande vivacità
Con pungente di sottolineatura
Confermava ma non c'era bisogno qui di dirlo la serenità e potrei dire anche
La spregiudicatezza del suo giudizi che non erano mai luoghi comuni
Quei colori comunica infestano ed interessavano l'analisi politica
Nessun intervento problema analizzava la situazione della democrazia bloccata a causa sono le sue parole di undici che non è
Quello di Togliatti ma che tuttavia non si è trasformato fino al punto da poter essere accettato come forse attraente di un sistema alternativo di governo era il giudizio del mille novecentottantacinque
Dopo la esperienza della solidarietà nazionale di qui la sua attenzione
Ma anche la sua preoccupazione nei confronti appunto dell'evoluzione del Partito Socialista Italiano che riteneva interessante ma che vedeva anche nei suoi risvolti negativi ma quello che più colpisce
è una questione aperta oggi e che Romeo intuisce com'era evoluzione del POR sistema politico italiano non poteva essere legato soltanto alla capacità dei partiti di rinnovarsi
Ma era necessario per fare un salto di qualità di intervenire sul meccanismi sul sistema istituzionale una radicale trasformazione
Di Ingegneria e cinque costituzionale
Nelle pagine di questo piccolo volumetto c'è poi una parte
Che riguarda la magistratura su cui
Romeo interviene
E interviene
Lui ha prima del dibattito Corona analisi spregiudicata che andrebbe riletta
Cara libera dalle suggestioni moralistica del momento ed era preoccupata dal debordare del potere giudiziario era attraversato una profonda attenzione
Moro antico punto
Politica un'attenzione profondamente morale
E appunto la consapevolezza che occorreva intervenire nel sistema istituzionale per correggere le storture
Per iniziative dei Circoli Tritone duravano un paio d'anni e morirono con la scomparsa di Rosario Romeo l'ultimo appuntamento fu appunto sul problema del Mezzogiorno
Sul problema del Mezzogiorno dove il pensiero di Romeo
Era espresso in termini estremamente semplici ma direi che andavano sempre al cuore del problema
Qui tocca sono andato a rivedermi toccò una espressione che lui come dire in quel momento disse che mi faceva ripensare sempre
A questo concetto che
Non si poteva solo imputare alla classe dirigente la crisi del Mezzogiorno ma che classe dirigente significava praticamente tutto il popolo e che in realtà andava
Coinvolto tutta la popolazione per poter affrontare risolvere il problema soggiorno era qui
Riemersa la sua visione etico civile
La idea appunto di una cultura che scattasse c'è in questo se mi permettete un lascito è un'eredità che viene da lontano verità De Santis
Rendita dei crucci era la eredità dei Pasquali Villaroel col quale appunto Romeo credo avesse avuto rapporti almeno intellettuale
Io non posso adesso ripercorrere quel periodo e quel suo pensiero che è ricco di stimoli sono varie pagine che andrebbero rilette ma di questo poi con grande competenza del suo meridionalismo
Parlerà quello che un erede
Se non sarò meno Guido Pescosolido
E un altro erede appunto l'amico Luigi Compagna abbiamo
Fotografato il invito che avete ricevuto la figura di Romeo accanto a tre grandi pur protagonisti dall'epoca come avete visto tre grandi protagonisti dell'epoca
Che erano anche in sintonia spirituale fra di loro
Parlo appunto di
Rosario Romeo accanto Francesco Compagna accanto a Michele Cifarelli accanto a Mario Rossi Doria voglio ricordare che non per uno scambio di cortesie che mentre Mario Rossi Doria invitava Romea diventare vicepresidente quando muore Albertini Romeo
Proposte la candidatura di Mario Rossi Doria alla presidenza dell'anime e la storia continuato
Io
In quegli anni avuto signora ERSA con me sai una particolare affettuosa amicizia
Mi sembrava che era una avesse un'ASP
Naturale inclinazione al colloquio
Pure essendo austero nella figura nello stile
Era molto affascinante colloquiare con lui
Nessuno osservazione erano sempre come dire fulminanti nomina
Aprivano orizzonti talvolta impensati soprattutto sulla realtà storica e politica del Paese
Mi incuriosiva la sua esperienza parlamentare riporre lo spessore domande ma quella quegli incontri come dicevo una particolare amicizia
Io spesso signora verso
Vado con ricordo nostalgico alle sue belle serate
Alle coinvolgenti conversazione con i suoi ospiti con Spadolini definisce
Alla sua arguta vivacità che ero osservata con lo sguardo affettuoso da Rosario
Tutto questo buongiorno
Del mille novecentottantasette improvvisamente ma anzitempo si spezzoni nelle saltò salda la sua eredità culturale
Viva la sua lezione etico civile dico che la nostra associazione serva ai server a memoria
Ricco di fascino il ricordo della sua personalità che siete bene interpretare il passato il presente e prospettare con misure Sapienza dei percorsi per il nostro futuro
Grazie Presidente a nome di tutti
E
Prego Virgilio disastrosi riprenderà la parola per tenerci il suo intervento sulla sperimentati Romeo al Parlamento europeo
Grazie ricostruibile il territorio
Storico
Facciamo fare un passato attraverso questi anni di esperienza
Al Parlamento europeo essendoci arrivato ma perché chiamato da Altiero Spinelli
E quindi diciamo così personali
Manovale della
Dell'integrazione europea avendo cercato di contribuire in questi anni apportare qualche manca persone alla costruzione di questo edificio che
Ha bisogno ancora di lavori di riparazione diciamo
Nonostante l'accordo che si è fatto l'altro giorno al Consiglio europeo di di Lisbona
Io ho conosciuto Rosario Romeo quando è entrato nella seconda legislatura il Parlamento europeo
Nel luglio del mille ottocentottantaquattro eletto nelle liste del partito pubblichiamo Aldo Poli ha aderito al Gruppo liberale democratico che poi ha preso il nome di gruppo liberale e democratico e riformatori
Di cui poi è stato anche mi pare il vicepresidente e ci siamo frequentati prima durante il periodo in cui l'aspirina Kospi di uguale Altiero Spinelli cioè del dal mamma mia duecentottantaquattro fino al maggioranza al marzo voi Spinelli entrato in clinica nel marzo del mille centottantasei fino ai massimi centottantasei poi fino
Al dodici marzo del
Del mille novecentottantasette quando ci incontriamo per l'ultima volta
Alla sessione a Strasburgo cenammo insieme il
La sera del giovedì interi e discutendo insieme pur facevamo spesso a Strasburgo
Di quello che bisognava fare impresa nel portare avanti continua porta avanti il progetto di integrazione politica immaginata da
Da Spinelli
Devo dire che Rosario Romeo faceva parte appunto di quella
Classe di nuovo di rilievi uomini cultuale dovevano prestati alla politica che è un espressione brutta meno impegnati in politica
Piano cosa ben diversa e che dalle quali funzioni deve discendere
Negri dicendo che era in qualche modo l'osservazione conclusione che in una fase in cui prevale in Italia l'antipolitica uomini pubblico come Corsaro meno eccome Altiero Spinelli in qualche modo
Ci danno l'insegnamento che si può essere impegnati in politica se ne spesi per ripulire per portare avanti un progetto nell'interesse del Paese o l'interesse dei Paesi
Con un forte impegno che ne fa tra un uomo e per questi personaggi del resto Rosario Romeo faceva parte di quel gruppo di personaggi italiani che erano arrivati al Parlamento ovvero attraverso esperienze diverse
Dai vari settori dalla politica dal settore
C'è un così che la sinistra dal settore largo e transitorie cattolico che per un lungo periodo di tempo nel Parlamento europeo hanno caratterizzato e adesso importante la presenza dell'Italia nel Parlamento europeo
Nella legislatura precedente a quella in cui fu eletto possa Romeo non eravamo al Parlamento europeo
Un personaggio come Bruno Visentini che estradizione Spinelli in tutta la fase diciamo così di riflessione per quanto riguarda il lancio di quella che poi imprescindibili inizia diventerebbe il coccodrillo
Abbiamo poi avuto forse Romeo poi anche Giorgio La Malfa è stato al Parlamento vero insieme a tanti altri politici italiani che hanno caratterizzato e segnato in maniera molto precisa e
Care la presenza italiana appunto del del nelle file dei parlamentari europei
Essendo in qualche modo di motore al processo l'integrazione politica dell'Europa
Rosario Romeo appunto arrivato al Parlamento per la seconda legislatura
In una fase storica dell'integrazione europea che è una fase storica di grande di grande ricchezza noi uscivamo dalla prima legislatura nella quale il Parlamento come aveva votato a larga maggioranza del progetto
Spinelli progetto Spinelli chiariamo comincia ad apparire
Sulle su del nel
Sulle onde gli squali che poi avrebbero ribatte
Divorato e però c'era una un una il lavoro costante fatto da
Molti paventare vai fra i quali punto verso un euro per fare in modo che il progetto Spinelli in qualche modo
Ha vissuto un risvolto concreto sul rilancio di una processo di integrazione europea che in quel momento era stagnante e cosa non meno
Sarebbe utile un suggerimento che do
Ripubblicare i discorsi che fossero meno affatto in quei trentatré mesi al Parlamento europeo dal
Dal mio centottantaquattro mila duecentottantasette soprattutto durante la fase del della presidenza italiana del Consiglio che fu dal primo gennaio al trenta giugno duecentottantacinque quella che si conclude voi concorsi ovvero di Milano quello in cui
L'Italia era uscì con un colpo diciamo così di genio
A ottenere che si convocasse la Conferenza intergovernativa maggioranza
Cosa che non tutti hanno avuto questo coraggio diciamo così di
Procedere ad un voto a maggioranza per mettere in minoranza prematuri si convoco la Conferenza intergovernativa che poi tutto all'adozione del dell'atto unico ora
Io dico che sarebbe interessante effettivamente rileggere i discorsi molto poco puntuali precisi fatti dove non c'è problema
Togliete quella Presidenza rivolti in particolare Presidente del Consiglio dell'epoca Ministro degli esteri che a Giulio Andreotti
Perché in una fase perché è stata molto importante che stava molto importante perché appunto l'ha prodotto l'atto unico
è stata anche una fase molto importante dal punto di vista del processo di integrazione europea per altre due questioni sulle quali
Come sia ormai si è fortemente nato una e quello che la politica regionale usava ma è stato un parlamentare attivo
La Commissione di politica regionale si tratta di concepire in quegli anni poi sulla base anche lui degli accordi che offrono fatti in materia di bilancio come doveva essere articolata la politica regionale
A livello della Comunità europea e l'altra cosa importante sul quale ci fu un contributo del Parlamento vero
Un contributo che dava questa idea chiara di come oggi C due salire nei confronti di questi Paesi un approccio di grande solidarietà era una fase che possiede concluse
Con l'adesione alla Comunità europea della Spagna del Portogallo ricordiamoci che non tutti erano favorevoli in quegli anni Rasim la Spagna il Portogallo
In particolare Francia tentò a lungo di frenare e l'ingresso di questi due Paesi
Per ragioni di pur voi gli interessi di mercato diciamo
L'Italia anche in quella fase contribuire ampiamente Andreotti in particolare
Con il Ministro degli esteri con la generalità di Andreotti fu in grado di sbloccare la situazione arrivare un accordo per quanto riguarda i trattati di adesione
La Spagna il Portogallo però anche in questo se voi andate a rileggere i discorsi fatti dall'usare Romeo e il Parlamento però ci sono alcuni discorsi sono appunto
Consacrati alla necessità che la comunità opera poi se le sue porte
In tutti i sensi dal punto di vista politico tutti sociale e culturale e finanziare questi due Paesi che erano usciti dalla dittatura dalle dittature fasciste e anche questo è un modo di Tusa rumeno ER contribuito alla costruzione
Dell'Europa
Tutto dicevo appunto dopo la morte di Spinelli meno centottantasei e nel Parlamento bello si continua a discutere di come si dovrà continua ad andare avanti sulla strada tracciata da Spinelli costituiremo allora insieme alla Germania ed altri
Un
Un intergruppo che precedono l'intergruppo federalista per l'Unione europea non si parlava quello quel tanto di un europea
E al e lo sarà una parte svolto veramente appunto i lavori di questo intergruppo per lavorare insieme in modo tale da non considerare come
Tappa diciamo ultima quella raggiunta vola adozione dell'atto unico e poi entrò in vigore qualche mese in modo dopo la morte di Rosarno Romeo ma lavorare insieme punto breve non c'è un discorso
Che avesse come protagonista il il Parlamento europeo ed è di queste cose che noi riflettiamo insieme
Con altri deputati appunto che
Avevano la loro attenzione Spinelli nel del CAB coccodrillo ricordo che fra gli italiani c'era per esempio Susanna Agnelli chiarisca proposti
Paolo Diotti De Biasi Cassano Magnago Cerreti vale imputati Marco Pannella che hanno contribuito appunto sostenere fino all'ultimo l'azione di
Di spirituali in questo periodo
Tenuto conto che per Rosario Romeo io me ne accorgevo di sconto colui che era un'esperienza completamente nuovo a questo di frequentare il Parlamento quello che poi in Parlamento però una teste abbastanza strana diciamo
Con delle regole particolari però esaminato sia il immediatamente inserito in questa realtà
E aveva creato appunto
Intorno a sé con gli altri una in ambiente di lavoro proficuo anche dal punto di vista intellettuale culturale
E questo credo che abbia contribuito a casa fare dell'in questi in questi mesi perché questi tre anni che studia
Passati al Parlamento mi ha lasciato una traccia
A mio avviso che vale la pena di di ricordare
Ora noi appunto discutiamo di come rilanciare il processo di integrazione politica eravamo coscienti
Che l'atto unico non era la risposta i problemi di quel tempo certo dà una risposta su alcune questioni ma non su tutto e credo che
Da questo punto di vista ci potrebbe da un parallelo con la situazione
Io della Comunità europea e punto politico vi sollecito di suggerisco di andare a rileggere fosse con i colleghi del Parlamento europeo potremmo così ho fatto altre volte
Immaginare di pubblicare una piccola brochure chiedo aiuto finanziario che è diventato particolarmente complicato ce lo consente di fare una
Piccola brochure PRIN pubblicando
Questi discorsi offrendogli come un contributo di conoscenza al ruolo che ha svolto se lo vogliamo anche di contributo di conoscenza per i giovani che fosse possono vedere attraverso queste queste pagine ripercorre questo approdo
Questa fase della storia di integrazione europea che è stato molto importante dal mio novecentottantaquattro almeno certo sette per quanto guarda me personalmente e poi concludo
Io anche sono meridionale vengo da una terra più martoriata della simpatia si
E quindi diciamo così poiché il rapporto minuto con con sarà o meno si anche approfondito anche a causa di questo
Comune sentire meridionale in corso qualche modo lei ci ha consentito di avere un dialogo tutti ed è stato per me molto utile e un buon insegnamento
Grazie all'azione naturalmente testimonianze
Signor ministro
Pagina
Il ritornello sulla quale
Avverrà sicuramente dopo
Il
Da questo punto diciamo procuriamo
è alla base del nostro incontro in cui si trattano aspetti più
Conosciuti tradizionali e consolidati dell'opera
Di Romeo e tuttavia
Occorreva farlo nell'ambito appunto di una istituzione come qual è l'Associazione nazionale per l'interesse del Mezzogiorno
Allora prego Luigi Compagna riprendere la parola spegnere la sua relazione sua scusa alcuni aspetti fondamentali della storiografia ed il liberalismo di Rosario Romeo
Il che ovviamente non significa
Uscire dal meridionalismo classico pecche come opportunamente notava il Presidente Bianco ricostruendo
La storia della biblioteca dell'animi almeno nell'accezione da Giustino Fortunato
A
Gramsci
In chiusura escluso
Il meridionalismo classico altro non era che una determinata vocazione a una determinata interpretazione della storia nazionale in perdita sul Risorgimento
E allora da questo punto di vista
Riprendo una considerazione di Bianco
Il Cavour
Il capo di Romeo apparso nel mille novecento ottantaquattro e un'opera
Importantissima e il maggiordomo che Romeo poteva fare all'Italia e all'Europa
Con tutto il rispetto e l'affetto quella storiografia della generazione precedente
Pensiamo a un altro
Storico di Cavour simpatizzante degli ideali di Mazzini Adolfo Omodeo non c'è dubbio che rispetto al Cavour
Più modesto il Cavour di Romeo eh infinitamente
Più importante
Ed è con me se a quest'opera Romeo si fosse predisposto è prenotato
Con la
Trentacinque anni di anticipo mille novecentoquarantanove
Il Risorgimento in Sicilia
Cioè
Non è una solo venticinque anni
è un giovane studioso di storia del liberalismo italiano che vuole risalire come termine a quo
Alla Costituzione siciliana del mille ottocentododici
Proprio perché il suo obiettivo partendo dalla Costituzione siciliano di localmente Inge e quello di arrivare storia graficamente poi un giorno ad lesto a Cavour
A quello che oggi si direbbe il National State building
Della nostra storia un'Italia
Onore manto di un liberalismo italiano sul quale
Pesava un'implacabile condanna
Di provincialismo
Da parte di un grande storico delle idee in un bellissimo libro
Nel mille novecentoventiquattro Guido De Ruggiero tracciando la storia del liberalismo europeo diceva
Questo è l'evasione se questo riguardi mediante
Quello italiano no ma una sua originalità
A voler gliela dare
La sua originalità consiste nell'aver edificato
Lo Stato nazionale
Come Stato liberale
Romeo questo non solo non pare poco
Ma pare quasi tutto e quindi
Ricostruisce il mondo del Risorgimento in Sicilia con antica sicilianità e modernissima sensibilità
Fa la storia di quel ceto intellettuale
E a un certo punto rinunzio
Al mito della nazione siciliana
A favore
Della Nazione italiana
Nel merito della vicenda che racconta Romeo
E più dalla parte di Orlando che dalla parte dico a voce c'era stata impegnata addirittura sui vespai
Durante gli anni trenta
Una polemica storiografica
Tra Benedetto Croce
E
Orlando l'Orlando che aveva commemorato Crespi
E Romeo dice pensate al liberismo economico pensate alla storiografia di e medico mai pensate ai lavori di Salvatore Marchese Giovanni Bruno il principe Lanza discrasia Salvatore Maiorano e
Gli economisti Francesco Ferrara il palermitano giornale di statistica
Oppure sul fronte storiografico appunto alla guerra del Vespro di Michele Amari che poi
Ispirata all'interpretazione che di Giambattista vico aveva dato e mi dicono
Ebbene questa
è
Grande cultura europea eh liberalismo europeo di serie a
Nomina accattonaggio di motivi francesi inglesi e via dicendo
Da questo punto di vista
Romeo coglie anche la storia
Della storia della questione meridionale
è chiaro che se la storia dell'Italia Settentrionale Centrale e storia di comune
Carlo Cattaneo federalismo quella dell'Italia meridionale storia ristampato di statualità
Di Stato nazionale inseguito costruito come è stato liberale
Questa è una Convenzione alla quale non è non sarebbe mai venuto meno
Io ricordo di aver sentito un suo intervento
Ma al principio degli anni Ottanta eravamo a Bologna c'è un convegno su Minghetti
Introdotto da una bella prolusione di Nicola Matteucci
E Matteucci diceva io ho studiato per trent'anni toccavi
Adesso
Ho studiato Minghetti
Guardate che i classici di Minghetti i partiti politici la libertà religiosa Chiesa e Stato
Non sono affatto
Inferiori
Atto così come profondità e che sono fortemente intrecciati con la nostra storia nazionale quindi il problema
Di Chiesa e Stato non è facilmente esportabile
Per la sua atipicità
E Romeo che aveva quella spontaneità ricorso
Io dico dal mille novecentoquarantanove a ciò sarà
Del generoso riconoscimento che Matteucci faceva
Un grande
Presidente del Consiglio ultimo della destra storica con le fu
Minghetti da questo punto di vista il percorso storiografico di Romeo e di una straordinaria linearità
Da questo punto di vista
La sua amicizia
Intellettuale e umana con Giovanni Spadolini
è stata fortissima sentita proprio in cui il culto del Risorgimento ma non meno intensa proprio su queste radici proprio su un intervento che fece proprio nel quarantanove
Ugo La Malfa
Il qual è come un uomo politico qualche anno prima aveva dovuto affrontare politicamente la questione siciliana
Quando lo Stato nazionale era stato ricattato
Da un autonomismo da un secessionismo
Ben più sgradevole ben più virulento di altri domestiche minacce di questi ultimi tempi
Antichi siciliani
Come la mafia
Come altri nelle file del suo partito tantissimi
Avevano detto a De Gasperi anticipiamo la Costituzione facciamo questo Statuto speciale proprio in nome dei valori dello Stato nazionale
Quindi direi che la fedeltà dello storico maturo Romeo
Uno i maggiori della poca generazione se non il maggiore
Al giovane venticinquenne autore di Risorgimento in Sicilia non sia mai venuto meno
Anche se quel libro
Il costo qualche amarezza
Voi e a Napoli uscì una recinzione sul Mondo di Pannunzio di Panfilo Gentile
Abbastanza sgradevole
Il Mondo di Pannunzio Panfilo Gentile
Giudicavano il libro di o meno piuttosto marxiste gente
Non tanto perché vi fosse troppa attenzione alle condizioni economico-sociali o troppo poca agli aspetti etico politici
Quando vecchie agli occhi di Panfilo Gentile sul mondo
La croce Volpe
Il giovane storico Romeo sospettato
Di è quindici anni sa
E così era
E così Romeo sempre avrebbe continuato nei suoi libri successivi
Da questo punto di vista quella distinzione storiografica
Tra crociani Vulpiani che nella generazione e prima di o meno attraversa nonché le categorie del fascismo dell'antifascismo pensiamo a Nello Rosselli
Il nome o no sarebbe passa sempre più sfumata fino in qualche misura a scomparire
Romeo e certamente storico economico sociale
Però
Non ha mai smesso di rivendicare proprio in nome del Risorgimento ISMU dello centralismo
Di essere crociano di qui la sua spietata polemica alla fine degli anni Settanta con la storiografia alla Giuliana le hanno
Si può anche prendere in considerazione
L'ultimo ritorno dirompente apparso poche settimane prima della sua morte
è un libro Italia liberale sviluppo e contraddizioni editto
Dal Saggiatore
Nel quale
Riaffiora
L'esigenza che aveva sentito con maggiore urgenza
Soprattutto negli anni in cui aveva lavorato al capo
Risalire ai problemi del Risorgimento incompiuto senza rinunciare però alla consapevolezza che la prospettiva giudice del cemento compiuto
Quindi
Niente Gramsci niente processi al Risorgimento per la mancata rivoluzione
E qui proprio che c'è
Il meridionalismo l'esperienza di nord e sud
I lavori sul Risorgimento il capitalismo la terza cinquantanove se non sbaglio la breve storia e la grande industria in Italia capelli sessantatré
La collaborazione
Alla migliore stagione
Della Svimez
Dalla fine degli anni Cinquanta tutti gli amici sessanta
La stessa
Fedeltà la stessa all'ogni alti
All'anno
Cioè
Romeo e più che mai
Un meridionalista
Proprio perché esercita direbbe ma blocchi il mestiere di storico nel Risorgimento dal tre al Risorgimento prossimi suggerimento
Dalla Sicilia dei vespai
Quasi medievale
Fino
Al Piemonte incredibile
Insomma la nazione Italia
Intesa come scelta occidentale
Ecco perché
Nella cultura politica di una generazione
E la quale
Sì consumo moltissimo tempo a discutere se l'antico voce fosse Gramsci
No ma io impegnato in prima persona ad essere l'unico Lannutti Gramsci
Sulla interpretazione del Risorgimento
Alla discussione dottrinaria
Partecipo pochissimo salvo
La polemica
Non tanto sulle al male ma conto
Il valore lirismo alla giuria in altri
Del resto per Romeo già negli anni
In cui scrive Risorgimento in Sicilia come un giovane liberale liberaldemocratico repubblicano molto impegnato ha seguito la polemica la Consulta fra conosce padri
Fu
L'Italia per fascista una democrazia
Sa benissimo
Che l'Italia liberale
Ma non possa considerarsi una democrazia
Mi in quella misura integrale nella quale poi nessuna collettività politica voi integralmente
Lì
In quel grado più ampio già raggiunto in altri Paesi occidentali
Però rispetto allo schematismo del volontà iroso Ferruccio Parri
Romeo non può non rilevare come il cinquantennio liberale al di là di tutti i suoi limiti di tutte le sue contraddizioni fosse da considerarsi
Un ampliamento della libertà
Una crescente partecipazione dei cittadini alla vita dello Stato e non
Un processo di involuzione in senso autoritario che in curva dentro di sé il fascismo ineluttabile
Da questo punto di vista
La sua affermazione più forte
Di anti sessanta ottimismo alto che essa così di qualche settimana fa e proprio nella prefazione al Cavour
Romeo nello stesso momento in cui dichiara di concentrarsi
Per migliaia di pagine sulla figura umana e politica di Kabul
Spiega come attraverso tale biografia si ripercorre la vicenda
Umana intellettuale e politica che dal mondo della restaurazione ancora percorso dei conflitti e meditati dalla rivoluzione dall'impero giunge sino alla piena maturazione dell'età dei movimenti della rivoluzione industriale
In questo senso
Il Cavour
E
Una plaudo degli studi di Romeo
Ma era già contenuto
Nel premesse
Del resto proprio un senso
Se non vi appagamento di completamento del percorso avviato
Lo indusse dopo l'apparizione dell'opera dica pure
Ad accettare l'impegno
Di parlamentare europeo
Non era già stato candidato molto generosamente
Senza nessuna garanzia
Di ragionevoli possibilità di successo
Giorgio se lo ricorda fu capolista nel settantanove in quel collegio Sicilia sette che intanto può
Obiettivo per qualunque combinazione repubblicana educano i liberali radicali e via dicendo
Ecco invece
Quando
Il che ha avuto cioè
Mi si prospetta nella continuità dei rapporti
Contrari
Che hanno avuto otto parla molto settantanove che arriva con Spadolini che aveva molto civili molto garbati con
Malagodi Malagodi centonovantadue
Con
Della croce e con quelle bandiere
Liberali repubblicani e radicali cioè quella lista
Se ha di noi un esponente Giovannino Russo giovanile uso fu candidato al fianco di ormai italico di Antonio La Mura mi ricordo una bellissima manifestazione elettorale ad Antico Giovanni De Musso e Antonio l'amico
Ed è importante ragionare D'Astoli
L'esperienza
Del rapporto numero Spinelli al Parlamento europeo però
è importante
In due direzioni
Com'è o era stato uno dei più scatenati nelle ci si accusa
All'opportunismo
Di Spinelli che alla fine del suo mandato come commissario all'industria socialista aveva scelto la via parlamentare con i comunisti
Com'era stato durissimo aveva accusato Spinelli di essere stato un pessimo
Commissario all'industria anzi la sua frase classica riferito alla questione siderurgica che aveva qualche importanza nell'Italia meridionale allora David non si
Che è stato un grande commissario all'industria dopo Spinelli
Però
C'è una cosa seria
Che la politica
Come avevo aveva un senso cavouriano ma anche mazziniano
Della realizzazione politica
Sentiva
Che se l'Europa
Non accelerava
La sua unità
Se restava in questo
Pantano
Anche quella ancoraggio europeo occidentale
Su cui fondava la sua vocazione etico politica al Risorgimento a me di turismo sarebbe venuto meno e come questo non esitò a farsi spingiamo a farsi coccodrillo credo sia un ristorante così giusti
Però io credo
E mi piacerebbe che venisse pubblicato
Perché di solito viene accantonato nelle antologie che neanche o meno di delega esercitato una certa influenza su spinta
C'è un ultimo discorso di Spinelli molto bene ma molto significativo
Che viene di solito omesso quando si parla di Spinelli al Parlamento europeo
Lui pesa la parola in dissenso dal suo Gruppo a proposito
Di un voto
Che stigmatizzava il bombardamento di Reagan sulla Libia
Esprime le diceva io non sono d'accordo non posso essere d'accordo
Perché è vero che questa è una rappresaglia per l'uccisione di un sergente americano in una discoteca
Di Berlino un sergente nego ma Spinelli è un uomo legante tutto questo non c'è del discorso
Dice però in quel momento sentito il dovere di domandarmi perché
Negli anni Ottanta c'è
Un sottufficiale americano a Berlino
Sono tornato indietro
E ho pensato a ricordo per tutte le ragioni che avevo fatto valere contro l'antiamericanismo dei più gol
Sull'Europa delle patrie
Ne organismo inteso coniugato come antiamericanismo è sbagliato perché l'occidentali istmo il contenitore delle organismo non può essere il contrario e allora mi
Piacerebbe che questo discorso ci fosse traccia di quell'amicizia che aveva guidato
I due parlamentari i due avventori direttissimo fuggitivo in quella
Vicenda per quello che riguarda
La storia d'Italia
Romeo aveva vissuto con profonda
Ma le incognite più sobria
Spadolini amava questa immagine l'autunno del Risorgimento Romeo
Anche gli piaceva l'immagine e soffriva
Di questo appannarsi dei valori
Risorgimentali da questo punto di vista si era fatto sempre più ampi giolittiano e sempre più
Albertiniano
Da questo punto di vista nella figura di Albertini
Mi sembrava di ritrovare colui che aveva combattuto
Un po'come Giovanni Amendola l'ultima strenua battaglia quella libertà
E da questo punto di vista c'è molta amarezza in quella voce Nazione dell'enciclopedia del Novecento di fine degli anni settanta
Ovviamente la cosa che più offensive
Romeo e che il libro più diffuso
Sia degnissime Xhimi la storia d'Italia
Da questo punto di vista Romeo
Fosse stato fortunato se avesse vissuto più a lungo
Mi sarebbe toccato constatare che il libro di storia che ha venduto più corpi idrici storia d'Italia
E
La richiesta di rinvio a giudizio editore più punti
Del dottor Caselli e gli altri della Procura arrivato a centottanta mila copie presentato nelle scuole c'è non quando i tubi misto che da
Il senso di quanto
L'amarezza perché queste dissipazione dei valori risorgimentali economico però
Proprio di fronte a questa dissipazione è rimasto fedele
Alla convenzione
Che questa ubriacatura di conformismo non fosse
Una via d'uscita ma fosse anzi essa stessa
Una manifestazione della crisi
Certo il suo tipo di storiografia le sue collaborazioni giornalistiche il suo senso
Il liberalismo da mosche tiene
Lo hanno reso inviso a molte platea
Non però
Bene ha fatto Presidente Bianco ricordarlo a Liberal Democratici
Gatti Democrazia Cristiana
E tale
Si è sempre considerato
Il Presidente Bianco e anche a quei socialisti non più De Martini anni ai quali ho Meo talvolta su un mondo operaio con un eccesso di disponibilità aveva concesso
Il presidenzialismo
Lui antico con la mafia aveva fatto dei cedimenti in direzione Pacciardi però non aveva ceduto di un millimetro
Sulla autismo
Cartesiano proprio nel merito della fedeltà a quella concezione occidentale
è idoneo
Che si era sempre tenuto fuori dalle questioni metodologiche a un certo punto
Decise
Di affrontare anche le questioni
Metodologiche
Ce n'è una traccia importante in quel libro
Dio Meo ma fatto da Spadolini che aveva bisogno di Romeo ridare sosteneva leso nella sua collezione numero quaranta della collana col decreto c'è da me dottor avveduto faccio io ti faccio il libro e c'era e glielo fece ed è un libro e Spadolini
è un giornalista non meno bravo di pronunce oramai quarantanove cogliere
Il colosso occultismo idoneo
Spadolini coglie molto bene
Come perlomeno
La questione metodologica non può risolversi in questa fuga qualunquisti il caso verso lo schema della storiografia francese ce le hanno eh
Ha notato
Intelligentemente Pescosolido se c'è uno storico italiano
Che si serve della metodologia delle Annales compreso il quantità divismo delle misure eccetera
E certamente Romeo
Però Romeo dice questa cosa che pretende Giulio Einaudi questa storia d'Italia frantumata in tante costellazioni
E soltanto finalizzata
Alla dissipazione
Dell'Italia fatto compiuto
Lo stesso concetto gran Asciano di egemonia
Che avrebbe dovuto essere nelle intenzioni
Vi è inaudito subito la chiave interpretativa della storia patria sembra poi a Romeo molto evanescente
Come elemento di raccordo fra diversi saggi
Dei quali ovviamente all'onestà intellettuale pure questa polemica di frontiera di riconoscere che alcuni sono belli ed su indotti
Da questo punto di vista
Proprio
La vera rivendicato la fedeltà
Alla lezione crociana
Da parte di uno storico nel quale
Il Risorgimento discutiamo
Esame di terrorismo ma nel senso di Risorgimento il capitalismo non nel senso del rivendicazionismo lo capisco anzi tutto il contrario
Ci dimostra quanto
Romeo
Fra storia storiografia sia riuscito ad essere fedele
A quell'inizio del mille novecentoquarantanove
In un percorso che dalla Sicilia deve esperire
Volevo soltanto al Piemonte in Crimea
Nella nobiltà della polemica di Albertini e di Amendola con Giolitti Melli riducibile a Spezia netto alla storia del Risorgimento intesa come eccesso dell'Italia in Occidente grazie
Ringrazio Luigi Compagna
Per questo considerazioni
Illuminante i
Attratti come di solito avviene da parte sua anche graffianti
Che hanno cucito un quadro di Romeo tra storia e politica
Che
Speriamo di potere riprendere trattare sistematicamente
In un futuro convegno su un Romeo politico esclusivamente sul Romeo politico che spero di riuscire a organizzare entro il dicembre prossimo alla lunghissimo
Per quanto riguarda questa nostra serata e questo nostro incontro
A questo punto mi corre l'obbligo di dare la parola me stesso
E mi sono riservato diciamo così
Un compito
Abbastanza delimitato e specifico
Ma poi non tanto cioè quello di delineare
Con
Massimo di precisione possibile da parte mia
Quelli che sono i caratteri fondamentali
Del meridionalismo di Rosario Romeo
Forum è un meridionalista
Per chi conosce bene la sua opera la sua vita la sua azione la domanda pare sicuramente pleonastica scontata
In realtà per i non addetti ai lavori giustamente giustamente
Romeo nella sua immagine complessiva viene visto subito come per cosa uno dei più grandi storici del Novecento
Il Garante biografo di Cavour il grande autore della polemica con la storiografia marxista gramsciana degli anni cinquanta lo storico dello sviluppo economico italiano nella sua
Interezza
E
Infine ritornando
Agli anni Cinquanta antico infine perché da lì vorrei iniziare la mia trattazione
Lo storico che nella sua interpretazione delle origini del capitalismo italiano mutuando strumenti e concetti della storiografia anglosassone ha fornito una sorta di diciamo così di giustificazione del sacrificio meridionale alla luce dei superiori interessi
No dello sviluppo economico del Paese dello sviluppo capitalistico del Paese e dello sviluppo di quella che lui ritiene però la componente fondamentale della civilizzazione della modernizzazione dell'Italia e dell'Europa
Ucciso in tale
La prima domanda allora da porsi è questa
è la sua visione dei rapporti
Tra nord e sud
Nella storia d'Italia una visione di tipo esclusivamente giustificazionista
Del sacrificio del Mezzogiorno
Lo storno il meridionalismo di Romeo è intriso di profondo storicismo
Cioè una considerazione che va indietro nel tempo e che lui poi nel settantotto chiari molto bene quali termini avesse
Cioè la storia meridionale vista come storia della nazione di privilegiati siciliana è napoletana insufficiente però
A risolversi in una autonoma storia nazionale del tipo francese
Del tipo inglese cioè in un'autonoma storia nazionale di tipo plus Soriano e moderna
Questa dimensione mezzogiorno e Sicilia la trovano soltanto nello Stato nazionale
E difatti attenzione il primo volume di Roma erano nella Sicilia nel Risorgimento
è il Risorgimento in Sicilia
Il Risorgimento in Sicilia
Perché lui cosa descrive
In questo
In questo libro descrive la morte la dissoluzione dell'antica nazione siciliana
In una entità più grande più vasta
All'interno della quale soltanto la società siciliana sarebbe riuscita a trovare a toccare i livelli di civilizzazione e di modernità che la potevano ricongiungere a che cosa all'Europa
E lo stesso discorso vale per il Mezzogiorno continentale
Quindi la sua convinzione le sue condizioni meridionalista eh partono dalla consapevolezza di una grande illustre storia gloriosa storia
Del Mezzogiorno ma
Che si conclude e che non trova in sé
La forza per sbucare a livelli
Di civiltà europea più avanza
E nel all'interno
Della compagine nazionale qual è stato il ruolo del Mezzogiorno per io penso che a questo punto e mi scuso con il pubblico
Io ritengo che sia essenziale riproporre le ultime pagine del Risorgimento in Italia dire del Risorgimento e campanilismo uscito nel
Nel cinquantanove come ha detto Luigi Compagna ma
Raccolta di due saggi sugli accessi pubblicati sulla rivista nord e sud uno nel cinquantasei e uno nel cinquantotto
Conclude Romeo questa grande disamina che ha aperto un dibattito che educato decenni nella storia della storiografia italiana
Nell'incontro tra il protezionismo industriale del Nord e quello granaio del sud
Sia visto spesso lo sbocco del compromesso
Tra forze rinuncia rivoluzionaria borghesi del nord ed elementi semi feudali del sud sul quale si era fondata la soluzione unitaria del mille ottocentosessanta
E
Anche se poi il discorso vada articolato
In modo assai più complesse sfumato
Di quanto solitamente non comportino siffatte semplificazioni
è certo che con la tariffa del mille ottocentottantasette non solo venne ripreso sotto nuova forma quel processo di sfruttamento
Dell'agricoltura a vantaggio della industria
E della città in genere che nei primi decenni dell'unità era avvenuto essenzialmente attraverso il fiscalismo statale e il contenimento dei consumi rurali
Ma vennero generalmente aggravati e approfonditi i caratterialità agonistici del processo attraverso il quale si era compiuto all'unità nazionale
Fra città e campagna fra il nord e Mezzogiorno
Questa grande frase l'avrebbe potuta scrivere anche Gramsci o sereni dico
Provoca un po'provocatoriamente ma poi non
E volle capire tutto questo accentuazione non solo della inferiorità economica del sud
Ma anche del suo scadimento sociale e civile e della miseria della sofferenza delle genti meridionali che avrà la sua espressione più vistosa nel grande dramma dell'emigrazione
Ma che si rinnova ogni giorno nella vita di tanti borghi e città o pseudo città sparse per le assolate campagne del sud
è una pagina che riprende in pieno e stigmatizza il forte sacrificio meridionale all'interno dello sviluppo capitalistico del Paese
E poi però riprende perché Roma è o a un andare in cui contempera le posizioni
A questo punto continua e certo non saremo noi a sottovalutare di tutto ciò la negatività storica e morale
Ma accantonata sopra di tutto questo è giocoforza ricordare che proprio in virtù del sacrificio imposto è sottoposto
Del soffitto
In virtù del sacrificio imposto per tanti decenni alla campagna e al Mezzogiorno un Paese povero di territorio e di risorse naturali
E sottoposto ad una fortissima pressione demografica
Come l'Italia
è riuscito unico tra quelli dell'area mediterranea a creare un grande apparato industriale
è una civiltà urbana altamente sviluppata che in gran parte del Paese ha diffuso più civili indipendente i rapporti tra gli uomini e le classi
Una più moderna concezione della vita una più larga partecipazione degli italiani
Ai beni materiali e morali del mondo moderno perché è chiaro che quando si discorre dello sviluppo del capitalismo in Italia
Non è solo un aspetto della nostra storia che viene preso in considerazione ma lo sforzo fondamentale tra quelli che gli italiani hanno compiuto per edificare la civiltà moderna nel proprio Paese
Queste quindi sono le pagine che riprendono
Riprendono il tema della giustificazione del sacrificio meridionale lo sviluppo capitalistico dunque era visto da Romeo come la componente fondamentale della modernizzazione dell'Italia
Alla sua realizzazione il sacrificio della campagna del Mezzogiorno era stato funzionale e organico
Ed era alla luce dello sviluppo della moderna civiltà
Economicamente avanzata e politicamente democratica e libera quale quella che negli anni Cinquanta del ventesimo secolo andava impietosamente crescendo che esso trovava la sua giustificazione storica che politica
Questa visione
Del Mezzogiorno nella storia d'Italia è il ruolo del Mezzogiorno della storia d'Italia veniva
A
Collocarsi in un panorama variamente articolato grande
Si collocava in una posizione che poli paradossalmente nonostante tutta la violenta polemica non era nell'analisi così diversa da quella di Gramsci SP perché
Perché entrambi avevano sostenuto che lo sviluppo capitalistico del Paese sia svolto attraverso un prelievo di risorse dalle campagne abilmente dal Mezzogiorno è un investimento
Di questi
Nella nella nello sviluppo della civiltà industriale e cittadina la differenza di fondo dove sta la differenza di fondo dove stava nel fatto che
I marxisti sosteneva quello sviluppo era stato
Non certo il migliore possibile se non il peggiore che si potesse avvenire Romeo sosteneva che
Era stato quello che è un Paese povero di risorse naturali gioco forza potevate chiederlo non non c'era ampio
E tuttavia l'analisi dei meccanismi era abbastanza era poi abbastanza abbastanza vicina era sulle ipotesi alternative che ci si scontrava violentemente
Era differente invece questa posizione sostanzialmente e in modo più radicale da storici che
Successivamente hanno preso il nome tutti Carfagna o della stessa Vera Zamagni cioè dai nordisti
Unilaterali
I quali non riconoscevano al Mezzogiorno alcun ruolo fondamentale nello sviluppo capitalistico dal nord e quindi dell'economia nazionale
Il Mezzogiorno era già pesantemente arretrata al momento dell'unità sostiene Cafagna il Mezzogiorno ha contribuito in minima parte alla costruzione dell'industria nell'apparato industriale settentrionale
In età di Depretis sino a tardi Chris pineta di Giolitti e poi successivamente tutto sommato si sarebbero toccati toccate le due aree soltanto attraverso la grande migrazione del secondo dopoguerra
Ma
E ritorniamo a questo punto si potrebbe considerare chiuso il discorso
Maroni devo ritorna però sul problema del mezzo
Giustificazione non significava
Da parte di Romeo accettazione passiva dello stato presente
E del divario ancora esistente quando negli anni negli anni Cinquanta scriveva analizzava la genesi
Del divario né analizzava le dinamiche né spiegava le ragioni
Se la subordinazione delle campagne del Mezzogiorno e i superiori interessi nazionali delle città e del nord
Aveva avuto per molti decenni giustificazione storica e ruolo funzionale allo sviluppo capitalistico del Paese nel mezzo degli anni Cinquanta perlomeno non sussistevano più nell'una nell'altro
Sempre in Risorgimento e capitalismo
Di seguito al passo riportato nella prima parte al passo riportato in apertura di questo mio intervento rievocato il grande sviluppo realizzato dall'economia italiana nella prima metà del ventesimo secolo
Uno sviluppo di saggi risultavano tra i più elevati che era dato riscontrare nel mondo
Romeo concludeva
Il riconoscimento di tutto questo cioè positività
Nella storica del sacrificio meridionale dello sviluppo economico italiano non deve essere pretesto per velare la gravità dei problemi che tuttora si pongono in Italia
Propri indipendenza del modo in cui si è realizzato lo sviluppo capitalistico
E in particolare non può attutire la coscienza del rilievo che assumono nella fase attuale di tale sviluppo problemi come quello del Mezzogiorno e delle campagne ingente
Che sono tuttora fra le più povere le più arretrate
Continuo eccetera e le più arretrate d'Europa continua citazione
La compressione dei consumi agrari a vantaggio degli investimenti industriali
Che per tanti è decenni ha caratterizzato la storia italiana se nella fase iniziale della industrializzazione ha avuto un contenuto storicamente positivo
Come forza promotrice
Dell'accumulazione in un secondo tempo si era rivelata un ostacolo assai grave all'ulteriore sviluppo capitalistico
Il problema della ristrettezza del mercato interno che nel primo periodo ha avuto come se il visto solo un'importanza secondaria
è venuto invece in primo piano quando l'industria ha superato gli anni dell'infanzia e si è posta il problema della sua piena espansione produttiva
La miseria delle campagne del Mezzogiorno in parte non trascurabile dipendente dal processo storico sopra ricordato si è tradotta con il basso potere d'acquisto delle masse contadine
In un limite assai grave per l'espansione industriale
Da ciò l'importanza centrale e l'urgenza che son venuti assumendo nella vita italiana questi problemi e anzitutto quello del Mezzogiorno
Attenzione questa la conclusione di Risorgimento il capitalismo e non
Quella
Della giustificazione
Del
Del sacrificio meridionale alla luce dello spirito sono davvero
Italia
La grande confutazione delle tesi di Gramsci e sereni
La rivoluzionaria utilizzazione degli strumenti di analisi Dellai teoria economica anglosassone applicati per la prima volta il Risorgimento e capitalismo al caso dello sviluppo capitalistico dell'Italia
Si concludevano con la constatazione che il vertiginoso sviluppo economico del Paese aveva sino ad allora accentuato anziché attenuare gli squilibri territoriali
E che era ormai giunto il tempo di tornare ad affrontare in modo risolutivo il problema centrale della nostra storia nazionale
Quella questione meridionale della quale dagli anni Settanta dell'ONU dell'ottocento erano iniziate ad opera del meridionalismo di ogni tendenza le denunce le analisi le proposte dirimenti
E che nonostante gli sforzi e le politiche speciali pure posta in essere dagli inizi del ventesimo secolo ripresentava
All'indomani del secondo conflitto mondiale un divario dello sviluppo economico e civile del Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord
Di caratteri e dimensioni senza precedenti nella precedente storia detta
Al cospetto di questo stato di cose le forze intellettuali e politiche attive
Nello scenario della nascente Repubblica come è noto assunsero ciascuna posizioni e strategie differenziate e in qualche caso tra loro contrapposti
La collocazione di Romeo fu dichiarai attivabile Simone alla tradizione del libere del meridionalismo liberaldemocratico riformista di ascendenza nicchia
Nettamente avversa sia alla prospettiva rivoluzionaria delle forze gran bresciane comuniste sia alla deriva qualunquisti co populistica delle destre la urine
Sia anche ai tempi lunghi e al sostanziale disimpegno dello spontaneismo liberale di matrice Einaudi Anna
Fu uno degli esponenti di punta di quel gruppo di intellettuali che nel mille novecentocinquantaquattro diedero vita alla rivista nord del sud diretta da Francesco Compagna
Riproponeva alla tradizione del meridionalismo interventista e riformatore
Controlli meridionalismo rivoluzionario da un lato
E il conservatorismo delle forze più reazionari R. prive della società meridionale dall'altro
Una pattuglia che in una delle più alte ed intense stagioni di confronto di idee ideali aspirazioni e programmi che la storia civile del nostro Paese abbia mai vissuto
Richiamandosi ai valori di libertà e di modernità dell'Europa occidentale propugnata i dalle varie liberalismo di Benedetto Croce
Coniugati con gli ideali e gli obiettivi della democrazia salda indiana
A.N. fermo il timone nella battaglia culturale etica e politica per la costruzione di un avvenire di progresso e di libertà per il Mezzogiorno contro le prospettive di fuoriuscita dalla tradizione liberaldemocratica
E dalla
Civiltà stessa della società occidentale implicite nell'ideologia e nella strategia politica della sinistra marxista
E non può sulla solo una battaglia di grandi principi
A detta un ventenne o più tardi dello stesso Romeo
E qui riprendo una sua citazione nord e sud seppe promuovere in quegli anni un puntuale ed estesi impegno di ricerca sul terreno dei problemi concreti
Delle indagini sull'emigrazione sui nuovi insegnamenti insediamenti industriali sulle politiche di sviluppo e sui temi della urbanizzazione della sistemazione del territorio
Conciliando la tradizione di concretezza lei l'amore per i problemi particolari dello storicismo idealisti go
Con e qui riprendo la citazione di Romeo con indagini nelle quali le tecniche economiche e sociologiche
Erano largamente messe a profitto senza perciò dar luogo come invece accaduto in tanta parte della cultura degli anni Sessanta ad alcun cedimento di sapore esce in pista NO positivista
Fino alla citazione
Incontrandosi con altre esperienze di diversa origine come quelle della Svimez Di Pasquale Saraceno
Pur non avendo un riferimento politico delle dimensioni di quello
Delle forze cattoliche marxiste il gruppo di nord e sud ebbero un ruolo di primo piano nell'orientare con indubbia efficacia la politica meridionalistica degli anni Cinquanta
Ed in effetti quando nel mille novecentocinquantasei cinquantotto Romeo pubblicò sud nord e sud disagi che confluiranno il Risorgimento e capitalismo le prospettive di un esito finalmente decisivo
Della lotta per il riscatto anche economico e civile
Del Mezzogiorno che per dirla con Saraceno a quasi cent'anni della unificazione politica realizzasse anche quella economica apparivano incoraggianti
Anche se le difficoltà di aggredire in modo risolutivo l'arretratezza del Mezzogiorno attraverso una politica basata sino ad allora sulla riforma agraria e sul sia pur forte impegno in materia di opere pubbliche e infrastruttura
Infrastrutture realizzato dalla prima stagione della Cassa per il Mezzogiorno andavano già manifestandosi
Le condizioni generali dell'economia del Paese che realizzava allora trasformazioni gigantesche che la collocavano per ritmi di sviluppo ai vertici planetaria assieme a Germania e Giappone
La determinazione lo slancio ideale della classe politica nazionale
La rete di speranze di consensi che nonostante l'opposizione della sinistra comunista venivano aggregandosi intorno all'asse alla strategia dell'intervento straordinario
Le dimensioni comunque senza precedenti delle risorse impegnate nella nuova stagione di politica meridionalistica che trovo nel mille novecentocinquantasette un nuovo punto di svolta
Facevano sperare assai diversamente meglio che in passato
Le cose però come è noto non andarono come Romeo e i meridionalisti riformatori speravano e crede tanto negli anni Cinquanta
Caduta dei fini sviluppo economico dalla metà degli anni Sessanta autunno caldo
Inflazione a Tokyo atopia cifra negli anni settanta shock petroliferi determinarono un cambiamento fondamentale nella storia economica del Paese ed anche nella storia dei rapporti nord-sud
I risultati dell'intervento straordinario pertanto imponenti non furono pari alle aspettative e alla fine degli anni Settanta Romeo ne prendeva atto con amarezza e preoccupazione per il futuro
Scriveva nel settantotto
Quale il Bilancio di questi centoventi anni di storia unitaria
L'estensione dell'arco temporale compiti contemplato nella formulazione della domanda no in questo ci centoventi anni non negli ultimi trent'anni
Dimostravano come rivedesse sempre il problema meridionale come una costante di lungo periodo della storia nazionale
Capace di riportare in discussione l'opportunità stessa dell'entrata del Mezzogiorno nella compagine dello Stato unitario continuava Romeo evidenti agli occhi di tutti le trasformazioni materiali
I miglioramenti del tenore di vita
Il nuovo volto di tanta parte delle città e delle regioni meridionali ma è evidente anche il carattere precario e nella sostanza subordinato e complementare di questi progressi
Tante provvidenze tanta legislazione speciale sostenute dall'impegno di alcuni dei gruppi più avanzati della classe dirigente politica e intellettuale
Sono certo riuscite a elevare il reddito delle regioni meridionali ma tuttora si calcola che il venti per cento
Che per il venti per cento esso consiste di donazioni unilaterali provenienti da altre regioni
Mentre appare lontano come non mai l'avvio di quel meccanismo autonomo di sviluppo che è stato per decenni l'obiettivo centrale della politica meridionalistica
Era un momento duro che sfuma omento molto duro nella vita di Roma il
Novecentosettantotto quando scriveva questa
La crisi che ha investito l'economia italiana nell'ultimo decennio anzi contribuito a revocare in dubbio posizioni intellettuali saldamente acquisite
E a screditare i programmi nati dalla riflessione delle migliori forze intellettuali presenti nel Paese
Ma non era tutto
Alla crisi della politica meridionalistica
Si univa ora la crisi dello stesso pensiero meridionalista insidiato dallo sbocco e qui cito Romeo del disagio morale e psicologico dei settori più vivaci dell'opinione pubblica meridionale
Nelle ventate di ribellismo che affioravano qua e là
Nei richiami assoluzioni terzomondista nell'eco non basta ma significativa che gli appelli alla guerriglia e al terrorismo trovavano in certi ambienti
Emblema delle attese deluse e la quasi impossibilità di vedere vie d'uscita gli pareva ancora una volta il caso della cittadina
Scriveva
Dalle colonne del Giornale di Montanelli
Dove svolse una nazione che forse
Sarebbe
Interessante studiare assi
Cioè Romeo si ritrova ascrivere al Giornale di Montanelli che è un ambiente intriso profonda finte di nord bis monadi antimeridionalismo no che scappava da tutte le parti
Eppure lì all'interno che lui conduce continua a condurre una battaglia meridionalista e a tenere presente tenere presente la dimensione meridionale della storia nazionale no
Fino praticamente alla morte lo ha fatto
Dopo di allora il Mezzogiorno è scomparso completamente dal giornale di Montanelli scusate però a questo inciso
A Napoli scriveva i migliori propositi di rinnovamento si sono sempre scontrati con una rete tenaci sì ma invisibile
Stesa protezione dello stato di cose esistenti
L'Amministrazione del Comune da tempo diventata proverbiale per il doppio primato del numero dei dipendenti è della inefficienza
Il funzionamento di ogni sorta di istituzioni degli o sbaglio ospedali alle banche è inceppato da una sorta di ideologia
Che impone la creazione di una fitta rete di relazioni speciali e piccoli privilegi alla persona
Settori fra i più importanti dell'economia devono fare i conti con l'ipoteca della camorra e del contrabbando di cui si alimentano anche in mille rivoli della mise della miserabile economia del ridicolo
Nell'impresa di mutare le cose sono falliti sinora gli sforzi compiuti dalla riforma intellettuale e morale tentata da Benedetto Croce alla politica di industrializzazione
Da cui si attendevano non solo nuove fonti di reddito ma anche più moderni costumi ambiti di vita la rivoluzione delle aspettative crescenti ha incentivato attese parassitarie antiche e nuove accompagnate da forme inedite di aggressività rissosità
L'Amministrazione di sinistra è fallita non meno delle precedenti
Più fine della citazione
La mancata soluzione del problema meridionale
Gli appariva ancora più grave quindi alla luce della crisi di portata generale
In atto dei valori nazionali e patriottici nella quale il Mezzogiorno con sempre maggiore difficoltà avrebbe accettato a lungo senza tensioni gradi i pesi psicologici e morali
Di una convivenza che lo vincevo dava ha un ruolo di perpetua minorità civile e politica
Quando erano in tratte in crisi dapprima le ragioni ideali e poi gli stessi vantaggi materiali dell'unità nazionale
E questo per Romeo assumeva i contorni di un possibile disastro di dimensioni incalcolabili
Perché nulla poteva i suoi occhi mettere in discussione la validità della scelta fatta dai liberali meridionali all'indomani della sconfitta del mille ottocentoquarantotto
E del loro tentativo di avviare a livello nazionale ed europeo
Quel processo di modernizzazione politica sociale economica che si rivelava impossibile realizzare in una dimensione semplicemente meridionale della sto
E neppure si poteva far conseguire dà risultati inferiori all'aspettative degli anni Cinquanta una condanna indiscriminata di tutto quanto in termini di sviluppo economico e civile
Era stato realizzato dopo il mille ottocentosettanta
E ancor più nel secondo dopoguerra ricercando la spiegazione dei mancati successi in ragioni uniti in univoche semplicistiche e non di rado di comodo
Di fronte alla mancata industrializzazione del Mezzogiorno individuata come l'unica via veramente in grado di avviare un processo di sviluppo avuto propulsivo
Romeo non si faceva incantare dal ritorno di fiamma dei limiti ad uno turistici di fine anni Settanta
Peraltro promossi anche dalle colonne del giornale nel quale egli stesso scrivente
Dalle colonne de il Giornale di Montanelli nel luglio del mille novecento sotto settantanove Romeo chiedeva
Davvero riteniamo che l'agricoltura meridionale sulla quale ancora grava una percentuale di addetti pari al ventotto virgola uno per cento della popolazione attiva
In confronto al quindici virgola cinque per cento della media italiana al dieci virgola otto della Francia al sette virgola uno della Germania e al due virgola sette della Gran Bretagna
Possa produrre un reddito in misura adeguata ai bisogni di una popolazione che tuttora raggiunge il trentaquattro virgola tre per cento della popolazione italiana
Mentre si fa sempre più insidiosa la concorrenza dei nuovi membri mediterranei della Comunità europea I prodotti della nostra agricoltura specializzata
Prima di affidare a queste speranze tutto l'avvenire delle nostre regioni si facciano valutazioni più concrete e realistiche
Che tengano conto insieme delle difficoltà che l'agricoltura incontra in tutti i Paesi avanzati
E di quelle specifici e specifiche di territori così gravemente sfavoriti in confronto alle ricche pianure dell'Europa continentale
Per coloro che protestavano contro il fallimento della politica delle cattedrali nel deserto
Gli sviluppi possibili della trascurata piccola e media industria
Romeo richiamava l'attenzione sul fatto che la concorrenza dei Paesi del Terzo Mondo esercitavano su settori come quelli tessile alimentari
Avevano indotto ombre i maggiori Paesi industriali appesantire i conversioni e che se la piccola e media industria non era sorta nel Mezzogiorno nonostante gli incentivi e i sostegni ricevuti
Difficilmente essa lo avrebbe fatto spontaneamente senza alcun sostegno da parte dello Stato
La ricerca delle cause non poteva però limitarsi alla spiegazione semplicistica
Dell'incapacità dei meridionali a inserirsi in una seria politica di sviluppo per mancanza di spirito imprenditoriale e di cultura industriale perché poi i fiori vanno ovviamente le le tendenze
Nordista e anche velatamente razziste che sarebbero esplose dopo la morte di Romeo con il movimento leghista tendevano a cercare spiegazioni di questo tipo
Romeo ricordava che nel sud avevano fatto fallimento non solo imprenditori meridionali ma anche settentrionali incapaci di spezzare anch'essi
Il circolo vizioso dello sviluppo che non avveniva perché come diceva Cesare Zappulla di dalle stesse colonne del giornale
C'era nel Mezzogiorno non ci poteva essere sviluppo perché c'era il sottosviluppo
In realtà
E qui Romeo dalla sua spiegazione che getta luce su tutto quello che è stato il suo muoversi in quegli anni
Se i risultati comunque grandiosi
Conseguiti dall'intervento straordinario attenzionerà un quadro
Sconcertante per lui desolante scoraggiante perché vedeva che il Mezzogiorno non camminano eppure non poteva ignorare
La grandiosità delle trasformazioni che nel Mezzogiorno e lo Stato realizza se i risultati comunque grandiosi non erano stati pari alle attese
Era dovuto alla difficoltà
Che una politica meridionalista
Doveva necessariamente incontrare senza il sostegno di una programmazione di tutta l'economia nazionale che era appunto il terreno sul quale era fallito il centro sinistra
Era dunque nel fallimento della politica dei redditi chiesta invano da Ugo La Malfa
E nell'adozione di una politica di voler fare
Verso la la quale Pasquale Saraceno avevano cercato dimettere in guardia
Le forze politiche e la classe dirigente nazionale che bisognava cercare la ragione massima della mancata
Soluzione del problema meridionale
Dico gettare uno sguardo
Quest'ultima tra l'assessore e il riferimento alla Malfa ci danno uno scorcio di quello che è stata l'azione come di Romeo nel corso degli anni Settanta in cui astratto stabilire un legame strettissimo con le opere con il pensiero di la Malfa
E
Di fronte al fallimento della politica dei redditi lui vedeva lucidamente che come l'aveva visto Pasquale Saraceno non c'era possibilità al momento di ripresa di azione risolutive per la storia del Mezzogiorno
In che cosa si rifugiava però e teneva fermo
Il quadro nazionale non si tocca come accennato Luigino compagna il Mezzogiorno non aveva alternative al di fuori della politica nazionale e
Attraverso la politica nazionale l'unica speranza era quella di legarsi e di inserirsi in una vita europea però
Che potesse finalmente in quella dimensione forse dare una soluzione che a livello nazionale non si era riusciti a dare ecco sono gli anni Stella accettazione da parte di Romeo della presa d'atto di una sconfitta dei sogni degli anni
Degli anni Cinquanta
E però non si rassegna non riesce ad arrendersi nella civiltà liberaldemocratica occidentale e nel rapporto per la con l'Europa continua a vedere la stella polare per la il futuro del Mezzogiorno e della popolazione italiana grazie
Da questo punto riprendo le mie funzioni di coordinatore sperando di non essere stato troppo pesante della mia esposizione ringrazio tutti i presenti
Ringrazio l'istituzione che ci ha ospitato e auguro a tutti una buona serata