La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale venerdì due novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura tirare il carretto in apertura
Questo oggi ci occuperemo della politica italiana politica italiana che sembra essersi innamorata di Nicolas Sarkozy o almeno del suo modello secondo un'analisi pubblicata ieri
Da fidiamo preoccupata delle sue derive tipo Quarta Repubblica francese
L'Italia pensa al modello sarà così
L'Italia da Gianfranco Fini a Walter Veltroni parleremo poi di
Iran nella crisi sul nucleare con un intervento di Timothy Garton Ash pubblicato dal Guardian è di fronte al disastro in Iran l'Europa deve
A fare scelte difficili per ora l'Unione europea ciance mentre Washington e Teheran si muovono verso
La guerra l'Europa un importante bastone scrive tra l'altro Garton Ash
Se solo avrà la volontà di usarlo bastone quello di sanzioni
Economiche leggeremo dalle mondo anche un intervento di Martin Van Creveld professore all'università di Gerusalemme che chiedesse
Bisogna bomboloni bombardare ed Iran negli Stati Uniti in avrebbero tutti i mezzi ma sarebbe una scelta politicamente sbagliata secondo l'autore sempre dalle Monti proporremo anche un editoriale
A proposito delle sanzioni colpire alla testa colpito alla testa sia a regime iraniano che il regime in Birmania scrive tra l'altro l'Hammond
In chiusura poi ci occuperemo anche di altre questioni di Afghanistan che torna d'attualità
L'Afghanistan è una svolta secondo Roger Cohen sul New York Times
Invece bisogna affrontare la sconfitta secondo si Montis dal sul Guardian infine parleremo anche di Russia e la decisione di Vladimir Putin di ridurre pesantemente la missione di osservazione elettorale dell'OSCE in vista
Delle elezioni di dicembre le elezioni parlamentari si occupava ieri Washington post con un duro
Editoriale ma cominciamo con la politica italiana e con l'analisi qui riusciamo accuse su lo figliato di ieri
Preoccupata delle sue derive tipo Quarta Repubblica francese
L'Italia pensa al modello sarà così il titolo scrive il quotidiano conservatore il modello sarà così
Può servire da esempio un'Italia che è alla ricerca
Disse Etra trans tra riformismo il populismo tra liberismo e dirigere e dirigismo di Stato Gianfranco Fini leader di Alleanza nazionale né convinto quel che ci vorrebbe l'Italia non è tanto usa così quanto un modello Sarkozy che incarni
Uno Stato forte unito nazionale sovrano l'Italia una necessità vitale ma non fa nulla per dotarsi di questo sistema dice Fini
Ecco spiegata la deriva di un sistema che ricorda da vicino i tormenti della Quarta Repubblica francese in mancanza di consenso l'Italia non ha mai fatto il salto di una revisione costituzionale che permettesse di instaurare una vera seconda Repubblica su basi solide
Così Fini ritiene normale che un tribuno opportunista come Beppe Grillo salga in cattedra per denunciare una casta politica che costa caro al contribuente senza produrre granché
Fini paragone Grillo al giornalista Napolitano Guglielmo Giannini fondatore nel quarantacinque dell'uomo qualunque una sorta di Piero accusate all'italiana
Le megafono di un sentimento popolare abbastanza legittimo dice Fini per rispondere concretamente al profondo il sentimento dell'opinione pubblica Grillo sia lei all'ex sostituto procuratore di Mani pulite Antonio Di Pietro Ministro delle infrastrutture
Per proporre tagli chiari e la spesa dello Stato è una
Diminuzione della pletora di ministri e sottosegretari sono centotre sottolinea al figlio la rottura di tono registrati in Francia la velocità con le quali riforme vengono provate a Parigi l'ampiezza di queste riforme impressione dagli italiani perfino Mario Monti ha reso omaggio al liberale colbertista e pragmatico Sarkozy
Il cui contributo è stato essenziale per far uscire l'Europa per la sua crisi costituzionale questo colbertismo che va di pari passo con un'amministrazione imparziale efficace non è trasposto in Italia spiega l'economista Michele Salvati
Citando i fallimenti della difesa dell'italianità tanto nel settore delle banche quanto in quello delle energie o del trasporto aereo innanzitutto
Spiega ancora salvati perché i criteri di questo colbertismo all'italiana non sono ispirati dal bene comune ma da scelte partigiani per le figlie o in politica estera che gli effetti del ciclone SAR così si fanno più visibili in Italia i commentatori
Ritengono che l'allineamento della Francia su posizioni più oltranziste rischia di isolare l'Italia di Romano Prodi
Che ha perso come ha già Civati il suo principale appoggio europeo l'Iran sarà il banco di prova la domanda e cosa farà l'Italia contrari al rafforzamento delle sanzioni contro il suo principale partner commerciale in Medioriente
Se l'Europa su richiesta della Francia adotterà una politica più dura nei confronti di Taranto a meno di improbabili risultati concreti dalle discussioni di Roma attraverso l'anno è una delegazione iraniana
L'Italia dovrà limitarsi alla posizione maggioritaria in Europa scrive le Figaro che poi torna sulla questione delle riforme interni nel settore sociale ed economico la cura su SAR così suscita emuli
A destra come a sinistra
Il potente leader della CGIL Guglielmo in più Epifani si ispira dalla politica salariali di Sal così per proporre allo stato di detassare cento euro da ciascun salario Epifani ha parlato di un'esigenza primaria di equità sociale
Nuovo contratto sociale premi al merito alle ore di straordinario rivali l'organizzazione dell'impresa individuale lotta contro gli sprechi tolleranza zero verso i delinquenti
Tutti i temi sollevati da Sarkozy che trovano ecco in Italia nel suo ultimo libro anche il nuovo leader del Partito democratico Walter Veltroni
Riprende questi temi senza tuttavia citare le sue fonti per la sua lezione quattordici ottobre colui che incarna la sinistra riformatrice all'opportunità
Chi mettere in opera la cura Sarkozy
Questo scrive tra l'altro Richard scusi su
Procediamo di ieri a proposito di Iran il Guardian ieri pubblicava un duro bell'intervento di Timothy Garton ascia
Di fronte al disastro in Iran l'Europa deve fare scelte difficili l'Unione europea ciance mentre Washington e Teheran Simone verso la guerra Europol importante bastone se solo fra la volontà di usarlo allora leggiamo
Scrive Garton Ash l'Europa si trascina stancamente verso un altro disastro di politica estera delle dimensioni dell'Iraq
Questo disastro si chiama Iran sta per arrivare in due varianti variante numero uno gli Stati Uniti bombardano l'Iran prima che Bush lasci la Casa Bianca nella gennaio due mila e nove variante numero due l'Iran acquisisce la bomba nucleare
A maggior parte degli europei sono iper allertati sul primo pericolo mentre sono ciechi di fronte al secondo
Dovrebbero
Agire in questo momento in modo urgente e deciso per evitare entrambi i pericoli invece
Stiamo camminando addormentati sull'orlo del precipizio non ho bisogno di ricordare il pericolo di un'azione militare scrive Garton Ash né spero infatti Zare
Che non c'è equivalenza morale tra Teheran e Washington
Ma il punto che non riusciamo a cogliere l'altro pericolo quello iraniano un quarto di secolo fa milioni di persone sceso nelle strade di bond Londra
Roma per protestare contro i missili nucleari americani sul territorio europeo ora un regime islamico fissi paro instabile sempre più militarizzato
Il cui Presidente vuole cancellare Israele dalla mappa sta deliberatamente pre correndo la strada che poi portano ad avere una bomba
Tra le possibili conseguenze c'è un la corsa agli armamenti nucleari Medioriente con le potenze sunnite che
Decideranno di avere la loro di bomba atomica
Dove sono chiede Garton Ash intellettuali pacifisti tedeschi britannici italiani che dovrebbero sollevare l'allarme su questa situazione dove sono finiti tutti democratici
La proliferazione nucleare render rischio dall'attuale uso delle armi nucleari molto più grande che negli anni della guerra fredda
Qualcuno potrebbe obiettare che Israele Pakistan India non già le loro bombe sì ed è negativo risponde Garton Ash l'Occidente applica doppi Standard con intesa Rachele
Ma questa non è una ragione per permettere agli altri di ottenere questi strumenti di carneficina di massa quattro errori non fanno una cosa giusta se l'Europa vuole tradire se stessi valori e interessi
Se l'Europa non vuole tradire i propri valori interessi dobbiamo cercare di evitare entrambi questi rischi per diversi anni ormai la Germania la Francia e Regno Unito abbia Solana hanno preso la leadership dei negoziati nucleari con l'Iran
Aiutati incoraggiati dall'Agenzia internazionale per l'Energia atomica e più o meno spesso meno sostenuti da Stati Uniti Russia e Cina due risoluzioni dell'ONU hanno messo la pressione all'Iran ma non c'è alcuna svolta in vista
L'Iran va avanti con la costruzione di centrifughe mentre gli Stati Uniti stanno perdendo la pazienza ed hanno appena di imposto un'altra serie
Esenzioni unilaterali prendendo di mira in particolare guardiani della rivoluzione
Il problema è che paralizzata dalle sue divergenze interni e senza un macchinario di politica estera efficace l'Unione europea non sta facendo praticamente nulla perché i moti Garton Ash una lumaca ubriaca si muoverebbe più in fretta dell'Europa cosa dovremmo fare
Proporre in stretta consultazione con gli Stati Uniti per quanto possibile con Russia e Cina un doppio approccio che comprenda sia una grande carota sia un grande bastone
La grande carota e l'offerta di negoziati senza alcuna precondizione su tutto ciò di cui la Repubblica islamica vuole parlare dall'interpretazione dei libri sacri e la Conferenza regionale sull'Iraq agli accordi per l'energia nucleare il commercio di investimenti fino alla completa
Normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti il prezzo in questo caso di portare gli Stati Uniti l'Iran tavoli a un tavolo di negoziati diretti questo significa far uscire le due parti dal vicolo cieco in cui si sono infilate
Gli Stati Uniti dicono che non parleranno con l'Iran fino a quando l'Iran non sospenderà ad arricchimento dell'uranio ed Iran dice che non sospenderà arricchimento fino a quando gli Stati Uniti non parleranno con l'Iran
Per realizzare questi negoziati ci vorrà molta abilità ma questa e la diplomazia scrive il Guardian ma ci vorrà anche molta più pressione per arrivare a questo obiettivo
Se la pressione non deve essere militare allora può essere solamente economica gli Stati Uniti hanno ormai fatto tutto quello che potevano dal punto di vista economico compreso spaventare le banche europee che fanno affari investono in Iran ma gli Stati Uniti non possono mettere in gioco una loro relazione commerciale importante perché non c'è l'Europa invece sì secondo la Commissione europea il ventisette virgola otto per cento del commercio dell'Iran nel due mila sei le sei era Colle un'OPA
Un terzo dell'importazioni Rania ne arrivano dall'Unione europea l'Italia il primo partner commerciale europeo dell'Iran mentre la Germania il più importante esportatore verso la Repubblica islamica
E tutto questo e garantito dare alle garanzie sui crediti alle esportazioni concesse dai Governi europea e qui sta il bastone europeo aperte Garton Ash che deve essere brandito continuando discutere con calma
Non sarete sorpresi di sentire che ci sono delle divisioni nei corridoi europei su questo punto il Regno Unito la Francia di Sarkozy è questa la novità sono pronti a bloccare le garanzie crediti sulle esportazioni
O con un'azione coordinata europeo oppure con una terza risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU Italia Germania e altri Paesi europei invece si oppongono la chiave la Germania la potenza centrale del continente tagliare le garanzie sui crediti alle esportazioni e doloroso
Perché colpirebbe pesantemente le imprese tedesche e italiani
Ci sono altri argomenti che possono essere avanzati contro questo tipo di sanzione la Cina la Russia per esempio sarebbero felici di approfittarne poi non è detto che queste misure col P Scano direttamente le liti Rania né inoltre
Potrebbero al a allineare gli iraniani dietro a regime ma qual è l'alternativa migliore
Cianci are fino a quando gli americani bomba daranno o fino a che gli iraniani otterranno la bomba questo sarebbe un modo caratteristico di procedere europeo ma in modo pessimo è arrivato il momento di scelte difficili avverte Timothy Garton Ash
Per essere credibile a Teheran essere credibile a Washington e last but not least essere credibile comincio e stessi cittadini l'Europa deve essere pronta a usare i suoi soldi coerentemente con le sue parole
A proposito di rame nel mondo oggi pubblica un intervento di Martin Van Creveld professore all'università ebraica di Gerusalemme bisogna bombardare lira nell'interrogativo
Questo studioso sostanzialmente dice che più potere iraniano in preda al panico a tutte le ragioni di esserlo un mese fa Israele ha condotto con successo un raid in Siria contro quelle che si pensa fossero istallazioni nucleari dimostrando così
Credi fese antiaeree di costruzione russa di cui anche l'Iran è dotato sono vulnerabili
Il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert e il Presidente americano Bush hanno fatto chiaramente capire la loro determinazione per impedire all'Iran di acquisire l'arma nucleare se necessario con la forza in questo caso lira non avrebbe granché da opporre
Se gli Stati Uniti attaccassero Teran lira non avrebbe alcun mezzo per replicare militarmente
Inoltre
La destabilizzazione del Medio Oriente e gli attentati in Occidente non sarebbero
Politicamente convenienti secondo
Questo autore che però conclude Israele e Stati Uniti non devono lanciare un'offensiva
Non è certo che le istallazioni nucleari iraniane ben nascoste ben protette possono essere limitate poi ci sono ragioni per pensare che si possa convivere barre con un Iran armato con la bomba
Nucleare così tra l'altro Martino Vanna Creveld su le Monde di oggi le monde dica anche il suo editoriale la questione
Delle sanzioni non solo sanzioni all'Iran ma anche sanzioni alla Birmania colpirà la testa al titolo
I dati più potenti del pianeta riflettono attualmente al rafforzamento delle sanzioni nei confronti dei due Paesi l'Iran sospettato di volersi dotare dell'arma nucleare la Birmania la cui Giunta duramente represso movimento di protesta dei monaci buddisti
In questo contesto la Francia ha adottato un'attitudine che sorprende favorevole a sanzioni europee contro Trane invece contraria dirà le misure simboliche già adottate dall'Unione europea su pietre preziose legno pregiato
è contraria la Francia sanzioni nel settore petrolifero da misure finanziarie virate contro i dirigenti della Giunta di Rangoon
A proposito della politica di sanzioni bisogna ricordare scrive le Monde che gli embarghi sono una cali Mita ma forse non le dittature rendono più povera la popolazione Saddam Hussein Fidel Castro
E numerosi nemici la democrazia non solo tratto benefici dagli embarghi i loro Paesi hanno subito spesso su iniziativa americana il loro potere si è sempre consolidato ma nel caso di mano
Esenzione già adottate dall'Australia e quelle preparate dagli Stati Uniti
Milano in particolare i dirigenti militari tanto l'embargo economico è un errore tanto una politica di sanzioni finanziarie mirate può rivelarsi efficace come dimostra il caso nucleare della Corea del Nord
Non dovrebbero dunque esserci esitazione nel conto impedire le dittature del portafoglio laddove fa loro male a livello personale individuale prosperità francese nei confronti delle sanzioni finanziare rafforzate contro la Giunta di Rangoon per le monde dunque
Incomprensibile se si alza la voce per difendere democratici birmani monaci che protestano il premio Nobel per la pace non sarà soci
Allora in Birmania come con altre dittature occorre colpire se veramente la testa l'incoerenza francese che consiste a difendere i diritti dell'uomo parole poi a Bruxelles
Te ad attenuare le sanzioni finanziarie e evidente
I generali birmani ottimismo utilizzano per far fruttare le loro fortune i circuiti finanziari europea e americani occorre bloccare questi circuiti per le Monde e a quelli che temono un ripiegamento sulle banche di Dubai di Singapore occorre rispondere
Che anche loro denaro sarà colpito questo è possibile a condizione che esista una
Seria volontà internazionale questa caccia finanzia via non offre ovviamente alcuna garanzia di successo ma non fare nulla può solo portare allo status quo e ad altri disastri così
Le mondo che si inserisce tra l'altro in un dibattito lanciato in Italia da Emma Bonino a proposito dell'efficacia delle sanzioni e di quali sanzioni
Nei confronti
Nei confronti della Giunta birmana e chissà che questo non sia tema di dibattito anche al Congresso
Dei radicali che è in corso a Padova in chiusura alcune
Brevi segnalazioni si torna a parlare molto di Afghanistan con letture molto diverse della situazione per Roger Cohen sul New York Times di ieri
L'Afghanistan è un punto di svolta empirico sostanzialmente tra un successo è un insuccesso tuttavia le cose non si muoveranno perché almeno per un altro anno perché Jordan più Bush il
Fa parte del del problema in Afghanistan è allora il prossimo Presidente
Americano scrive Coin che dovrà affrontare
Questa sfida di immense proporzioni molto più negativo invece la lettura di Simonte Islanda nel suo Word briefing sul Guardian di ieri affrontare la sconfitta in Afghanistan è il titolo
Per Isla alle truppe della NATO sono di nuovo immerso in un vizioso circolo di combattimenti con i talebani
Mentre i civili afgani lasciano le loro
Case
L'Independent ieri invece ieri pubblicava un intervento di Khaled Hosseini che è un inviato del
Un ambasciatore sostanzialmente
L'UNHCR l'organismo dell'ONU per i rifugiati che dice gli afgani sono disincantati e temono di essere dimenticati una delle ragioni perché forse
Molti in Europa vorrebbero scappare proprio dall'Afghanistan senza portare a termine la ricostruzione del paese non abbiamo tempo per approfondire
La questione Afghanistan un accenno anche alla Russia Vladimir Putin han deciso di ridurre pesantemente la missione di osservazione elettorale dell'OSCE prevista per le lezioni legislative di dicembre
La cosa con montatura dal Washington post con un editoriale molto critico ieri la democrazia disinibita talune più invitata in Russia
Il posto si chiede cosa avrà mai da nascondere il Presidente russo in realtà ci sono trucchetti elettorali in vista Putin
Otterrà probabilmente con la sua lista con la lista che guida Russia Unita settanta per cento dei voti infine vogliamo anche segnalarvi per Wall Street Journal duro sempre di ieri un'analisi
Secondo cui dedito russa in fibrillazione perché perché
Potì non ancora chiarito quale
Sarà il suo futuro fino a settembre molti osservatori si aspettavano che Putin si dimettesse alla fine del suo mandato scegliendo successore forte tra i suoi alleati più stretti
Poi Putin ha detto che potrebbe diventare il primo ministro ma la scorsa settimana fatto marcia indietro
Ricorda il Wall Street che la Russia non una tradizione di leader che rinunciano al loro potere quando sono al massimo della loro Torrita
Fino a quando Putin non prenderà la decisione secondo gli analisti quegli attorno a lui cercheranno di preservare lo status quo con metodi di stile sovietico copertura televisiva
Quasi totale del Presidente grandi manifestazioni di massa in suo favore
E alcuni temono anche bombe e arresti una bomba c'è già stata dice un analista Leavitt russa è davvero molto molto nervosa abbiamo concluso David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale