Giorgio Amendola. Sinistra, Repubblica, Europa

Signore e signori buongiorno
Desidero rivolgere il mio saluto
E il mio ringraziamento al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Che onora con la sua presenza questo incontro
Promosso nel centenario della nascita di Giorgio Amendola
Saluto con lui il vicepresidente del Senato menzione Caparini
Il ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti
Le altre autorità presenti e tutti gli intervenuti
Ringrazio il presidente della Fondazione dalla Camera dei deputati per fiati Nando Casini
Che non è potuto essere con noi oggi per l'impegno messo nell'organizzazione dell'incontro
Il rappresentante della Fondazione interverrà il questore della Camera dei deputati Gabriele Albonetti cui rivolgo il mio saluto
Un ringraziamento speciale in via Rizzo
Al Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario
Della nascita e Giorgio Amendola Gianni Cervetti
Per l'intensa attività di confronto e di approfondimento Daloui promossa
In questi mesi
In particolare nei luoghi che più profondamente hanno segnato il pensiero l'attività politica di Giorgio Amendola
Ringrazio
Gli studiosi che ricorderanno avvalere la figura e l'azione di Giorgio Amendola Luciano Cafagna Giuseppe Galasso e Biagio De Giovanni
Un vivo ringraziamento
Voglio rivolgere a tutti i familiari di Giorgio Amendola
Che hanno voluto onorare con la loro presenza l'incontro odierno
Un saluto particolare
Desidero indirizzare a Pietro Amendola fratello di Giorgio e deputato della Repubblica dalla prima alla quinta legislatura
Che oggi non è potuto essere con noi come avrebbe voluto
E al quale voglio rivolgere anche a nome di tutti i presenti un pensiero affettuoso riconoscente
Per la grande passione civile e politica profusa nel corso del suo impegno nell'istruzione parlamentare
Ricordiamo Giorgio Amendola
Un protagonista e fin troppo facile dirlo della storia del nostro Paese
Un po'traggo Nista che ha attraversato quel Novecento grande e terribile su cui continuiamo a riflettere
Una storia improntata da un segno
Personale forte
Una storia di una persona
Dentro una storia collettiva
Quella del movimento operaio del Partito comunista
E più specificatamente persino della storia del gruppo dirigente del Partito Comunista Italiano
Così una vita a sottolineata una originalità
Di una presenza in quella dimensione collettiva così forte
Che ancora merita di essere studiata
Perché lascia una lezione tutt'altro che conclusa
L'origine stesse della sua vicenda umana e politica
Gli ha impresso un in un connotato assai forte che ha assegnato la sua personalità
Intellettuale
Appartenente alle grandi famiglie della borghesia intellettuale meridionale
La madre e va al CUN un intellettuale
Lituana
Il padre
Quelli Giovanni Amendola
Che qui ricordiamo sotto lapide che ricorda l'Aventino quell'Aventino di cui fu protagonista
E alla cui eredità morale
Si è chiamata a tanta parte della vicenda politica di Giorgio Amendola
E forte in Giorgio Amendola la rivendicazione di questo cammino
Dalle sue origini
Sono sue parole
Il mio nonno materno era un mazziniano romano
Combattente della Repubblica romana del quarantotto
Il mio nonno Pietro fu garibaldino
Mio padre democratico antifascista io sono comunista
Mazziniani garibaldini antifascisti
Comunisti questa è la storia d'Italia questa è la via del progresso del nostro Paese ha scritto
Questa rivendicazione ha un senso preciso sarà lui stesso a spiegarla
La rivendicazione di un percorso di quelle che lui aveva chiamato le avanguardie coscienti
Le avanguardie emergenti dal mondo subalterno è vecchio di un'Italia oppressa e divisa
E da questo percorso e da questa considerazione che esce la missione storica
Che attribuisce alla sua parte e a sé medesimo
Quello di contribuire al rinnovamento
E all'unità di una nuova Italia
Per questo compito
Individuo sempre una funzione preminente
La funzione nazionale della classe operaia
E lo stesso
Attribuzione
Forte ha un ruolo particolare delle masse popolari e del loro rapporto con gli intellettuali nel sud del del Paese
Ricerca che si vede anche nell'esperienza di cronache meridionale che intraprese con Mario Alicata ed Ernesto De Martino
All'interno di questa esperienza
Che si esprime una formazione interno alle grandi correnti del marxismo
Occidentale
Aperte alle influenze del pensiero liberale Italia particolarmente quello di Benedetto Croce
E poi amendolea all'influenza assai forte di camosci e di Gobetti
Se l'origine
Indica
Il percorso le ricche frequentazioni gli scambi con altre personalità
Di questa storia la ricchi sconto
A partire da quella con Emilio Sereni
In gioventù
A cui Amendola attribuisce tanta parte del suo approdo al marxismo e alla stessa discrezione al partito comunista d'Italia
Ma se anche il rapporto con
Uomini e donne di altre esperienze politiche democratiche di altre culture
A partire dall'esperienza nel Comitato di Tolosa
Insieme a dorso ma anche con Nenni Nitti Silvio Trentin
Poi ancora all'io une nella sottoscrizione del patto di unità d'azione con socialisti e azionisti
Per non parlare della straordinaria fase dell'antifascismo e dell'impegno del dopoguerra
Si consolida così in Amendola un'idea forte dell'unità
E contemporaneamente una apertura ad altre culture al rapporto con altre forze politiche e in particolare con quelle socialiste
Il percorso di Giorgio Amendola diventa
Quello di un protagonista della costruzione della Repubblica italiane della nuova Italia
Illumina questo percorso quello che lui stesso chiamerà propriamente una scelta di vita
Scelta di vita che nasce da un rovello di fondo
Dall'interrogazione acute drammatica sulle ragioni della nascita del fascismo una interrogazione insieme politica ed esistenziale
Ha scritto
Proprio in scelte di vita
Bisognava andare più a fondo per comprendere il fenomeno
Per comprendere che cosa è avvenuto
Bisognava ricercare una città italiana nelle sue forze sociali né i suoi contrasti di classe nelle sue contraddizioni nell'insufficienza della democrazia fascista
Bisognava ricercare nel modo stesso che nel secolo scorso sia formata l'Unità d'Italia i motivi della crisi politica che nel dopoguerra aveva permesso l'apparizione e la vittoria del fascismo
Io sono diventato comunista da liberale che io
Perché il comunismo mi diede questa risposta Gramsci mi diede questa indicazione e ci dimostrò quali erano le cause i motivi di questa tragedia
Che cos'era il fascismo e come esso non fosse caduto dal cielo
Mi pare evidente in queste parole
Come Amendola vede la nascita del fascismo nelle cause profonde che riguardano la storia del Paese i suoi grandi problemi alle sorti i grandi problemi irrisolti nella sua classe dirigente nella sua formazione
Da qui prende forza la grande opera di risanamento e di rinascita del Paese
E il compito interno a questo della costruzione di nuove classi dirigenti
Abbiamo anche
La biografia politica di Giorgio Amendola
Illustra la storia migliore di una generazione
Che vive così il suo compito storico
E lo vide così anche quando l'impresa sembra disperata e quasi impossibile
L'antifascismo militante
Che lo porta da Parigi al rientro in Italia poi ancora in Francia in Tunisia
Passando per il carcere e il confine per torna in Italia da protagonista per la Resistenza e la lotta di liberazione
Nella Resistenza spende tutte le sue energie nei terreni più impegnative
Animatore del Grappa romani ispettore delle barricate garibaldine mille nel Veneto
Responsabile del triumvirato insurrezionale che Monte esente e membro comunista del CLN nelle straordinarie giornate dello sciopero per il suo nazionale che portarono alla liberazione di Torino infine
Protagonista tra i maggiori
Della ricostruzione del paese
Dalla nascita della Repubblica alla lotta politica e sociale del dopoguerra
Guidate sempre da due grandi ispirazione
L'emancipazione dei lavoratori delle masse operaie
La costruzione dell'allagamento Della democrazia
Entra subito una consulta l'Assemblea costituente
Diventa deputato della Camera dei deputati della sua nascita per oltre trent'anni e deputato nel nascente Partito avallamento europeo
Nell'arena della politica del Paese si afferma come uno dei maggiori dirigenti del Paese e del Partito comunista
Non solo per il suo ruolo svolto ma anche per il peso che
Assumerà ed eserciterà nella vita complessiva del Paese
Ma se in quella direzione nel gruppo dirigente del partito comunista dirigente di quel partito anche in realtà territoriali specie nelle regioni del sud
Assolve un ruolo di grande impegno responsabilità persino
Con l'incarico così rilevante nella storia del partito di quel tempo dell'organizzazione
In quegli anni Cinquanta che vedono attraversa un travaglio profondo e un doloroso se può necessario processo di rinnovamento
Bisognerà riflettere credo ancora
Senza nostalgiche ma con grande rispetto
Su un percorso di formazione su un'educazione sentimentale che ha condotto in Italia ad avere un uomo di così a formare la direzione della classe dirigente del Paese
Diana disse
Ci sono uomini di mediazione e uomini di battaglia politica io sono un uomo di battaglia politica
Su questa base rifiuterà la candidatura a Presidente della Camera
E poiché non si pensò come segretario del Partito Comunista credo in omaggio anche a quel centralismo democratico
Che difese anche quando maturavano domande di pubblicizzazione del dissenso e di diverso articolazione del dibattito interno del partito
Figura complessa e originale di comunista
Aperto alle culture europee socialdemocratica e e liberali
Ha sempre difeso la centralità
Dell'Unione Sovietica anche quando più evidenti erano le sue drammatiche forme di oppressione
Che in esse si evidenziavano in nome di ragioni geopolitiche dell'equilibrio di potenza del mondo
Comunista forte e determinato ha collocato su quell'impianto una ispirazione nella pratica politica di ogni giorno che altrimenti si sarebbe potuta chiamare il Riformista
Con un richiamo alla concretezza
Qualche volta illustrato anche rude mente
Come nell'invito a considerare l'importanza
Dei
E parole sua dei soldoni
Anche opponendo la concretezza dei soldoni
A obiettivi che altre consideravano assai più ambiziosi che solitamente maturi
Uomo di lotta politica
Anche nel suo partito
Nel come si vide nel processo di destabilizzazione dopo il ventesimo congresso del corso
Come lo si vide in occasione della proposta che avanzo polemicamente e che siamo ipotesi di riunificazione con i socialisti
Come si evidenziò nello scontro
Con Pietro Ingrao in particolare nell'undicesimo congresso del Partito Comunista che rimane una delle tappe fondamentali nella storia dei Comunisti Italiani
In cui la contesa godono sole forme della politica ma anche il giudizio sulla natura del capitalismo italiano
E poi ancora negli anni Sessanta e Settanta sempre protagonista è un uomo di parte
Con la grande tensione verso l'unità
Così affrontò la contesa sul movimento operaio sul movimento studentesco del sessantotto
E così prende parte altrettanto utilmente sulle vicende della FIAT del settanta in uno scontro assai aperto comparti importanti del sindacalismo militanti italiani
Non è richiesta chiedo un consenso sul queste come su altre questioni
Per accogliere nell'insieme la lezione che viene a noi quella di un'idea alta della politica appunto una scelta di vita
Una scelta di vita e un'idea della politica forte
In cui coesiste Eva la nettezza finora pubblicità nello scontro politico e insieme la ricerca dell'unità
Come valore fondamentale tra le masse popolari tra le sinistre per il Paese
Con una missione sovraordinata felice
Quella di attribuire contribuire ad attribuirle al Paese un destino nella storia dell'umanità
Così
Un uomo straordinario ci ha lasciato una storia straordinaria
Così noi credo possiamo accogliere un duplice lascito
Che ha così presente nella sua personalità appunto duplice
Da una parte quella di una fisionomia assunta dalla storia dei Comunisti Italiani che può essere
La stella dell'unità del popolo e una accolta da un'altra cultura della sinistra italiana quella dell'azionismo la radicalità della ricerca della verità e l'intransigenza morale
Il femminismo ci ha insegnato
Che il personale e politico e concludendo vorrei ricordare con commozione un lato della vita di Giorgio Amendola di questo grande italiano
Vorrei ricordarlo come un omaggio anche sua umanità
Di un uomo che ha avuto la ventura dividere una fase decisiva e drammatica dalla storia moderna
Coda il suo legame congelamento ecco
La moglie la compagna di una vita
Una storia che potrebbe sembrare la storia dal di grande letteratura di grande cinema
Una storia reale
Una storia in cui il privato il politico sì leggano indissolubilmente
In quella scelta di vita che non valeva soltanto per Giorgio Amendola ma che era diventata la scelta di vita di una
Famiglia di una storia dentro la storia più generale Dellai nascita del nostro Paese
Anche questo elemento di
Poetico che vive in una straordinaria esperienza caratterizzata dalla durezza penale ci sta storica io credo possa essere ricordato
Diversamente dalla formula di Brecht
Noi
Che abbiamo voluto il mondo della gentilezza non abbiamo potuto essere gentili
Almeno con le congelamento ecco è stato possibile per lui e tra loro essere gentile
Grazie dove ora la parola al questore della Camera dei deputati Gabriele Albonetti che interviene in rappresentanza della Fondazione della Camera dei deputati
Grazie Presidente spetta a me oggi
Portare il saluto dalla Fondazione della Camera
A tutti i presenti in assenza del Presidente
Pier Ferdinando Casini
Impegnato le Nazioni Unite come Presidente dell'Unione interparlamentare
In un incontro che alla presenza del Segretario generale Ban Ki Moon
Costituisce il primo rilevante riconoscimento del ruolo dei Parlamenti nazionali
Quali interlocutori della struttura delle Nazioni Unite attualmente rappresentativa solo dei Governi nazionali
Quindi a nome della Fondazione saluto
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ringrazio per la sua presenza
Il vice Presidente del Senato Caprili
Il sindaco di Roma Walter Veltroni il ministro Chiti i senatori a vita presenti le altre autorità
Un particolare saluto e i familiari di Giorgio Amendola che sono oggi qui presenti
E riporto e do lettura del messaggio che il Presidente Casini mi ha pregato di legge
Con l'odierna iniziativa dedicata a Giorgio Amendola
La Fondazione della Camera prosegue quelle attività
Avviate durante la presidenza di Giorgio Napolitano
Intese non solo a celebrare il sessantesimo anniversario dell'Assemblea costituente a ricordare i suoi principali protagonisti
Ma anche a far sì che personalità e momenti fondamentali della storia della Repubblica siano richiamati alla memoria nostre delle nuove generazioni
E se possibile acquistino un valore speciale recuperando il valore della storia nel rafforzamento della nostra identità nazionale
Così dopo la mostra dedicata alla rinascita del Parlamento e all'approvazione della Costituzione dopo il volume dedicato alle ventuno donne elette alla Costituente
Dopo le giornate di riflessione su Giuseppe Dossetti Alcide De Gasperi Giuseppe Di Vittorio
Al centro da nostra attenzione oggi Giorgio Amendola
Personalità di primo piano nella costruzione della Repubblica dell'Italia democratica
Chiedo all'Assemblea Costituente fino alla sua scomparsa è stato uno dei componenti più prestigiosi della Camera e della vita politica nazionale
Caratterizzato da uno spirito di autonomia e di libertà
Che ne fece una tra le voci più autorevoli
Nilde Iotti ancora Presidente della Camera commemorando Giorgio Amendola noto come per una singolare straordinaria vicenda umana e politica egli avesse percorso fin dall'adolescenza la crisi della società italiana
Interpretando né con lucidità e passione a volte con anticipo i tratti essenziali le tendenze anche più profonde e meno decifrabile
Tutto ciò faceva notare il presidente ottici sempre con grande onestà intellettuale libertà di giudizio e coerenza interiore che sono le caratteristiche costanti di una personalità fortissima
Che ha saputo guadagnarsi la stima e l'affetto di larghe masse di cittadini
Giorgio Amendola fatto parte di una generazione di uomini concreti rigorosi fieramente orgogliosi delle proprie identità politiche
Consapevoli delle proprie responsabilità di fronte al Paese
Ma capaci di trovare la sintesi politica delle loro diversità
Contribuendo a costruire quel patto costituzionale che ha retto il Paese in anni molto difficili grazie al dialogo costantemente aperto tra le tre componenti della nostra cultura politica
Nell'intervista che vedete fra poco e per la quale
Ringraziamo RAI Teche
Egli rivendica con forza le rinunce operate nel tempo dalla sua parte anche rispetto a posizioni politiche ideologiche importanti proprio in nome della necessità di un dialogo continuo tra componenti diverso
Amendola ebbe sempre alla grande capacità di vedere più lati di ogni posizione politica
Fu c'era un uomo di sinistra di sinistra che definì una scelta di vita la sua iscrizione al partito comunista nel mille novecentoventinove
Ma non negò mai un rapporto ideale con gli insegnamenti del liberalismo democratico del padre Giovanni Amendola e i riferimenti a quella cultura che risaliva Piero Gobetti
Fu un'antifascista determinate lucido che considero l'antifascismo valore fondante della nuova Repubblica
Ma non è vittoria Frontalini limiti ritardi le carenze liberando lo dalla retorica che la volgeva riuscendo così a depurare anche la Resistenza
Dall'involucro ideologiche dottrinario sono parole sue
Nel quale troppo spesso è stato imprigionata in un comizio a Torino nel mille nel mille novecentosettantaquattro affermò la Resistenza fu tricolore perché la bandiera tricolore era l'elemento che ci univa
Fu un militante convinto e rispettoso del centralismo democratico praticato dal suo partito
Ma negli anni della guerra fredda del mondo diviso in blocchi fu capace di comprendere i limiti di una situazione politica nazionale che non prevedeva alcuna possibilità di alternanza alla guida del Paese
E giunse quindi a porre il problema dell'unità della sinistra e delle conseguenze della polemica tra comunisti e socialisti per le sorti della democrazia italiana arrivando a sostenere nel mille novecentosessantaquattro
Le esigenze di un partito unico dei lavoratori italiani un partito nuovo da costruire né su basi socialdemocratica e né su basi comunista
E la stessa capacità di analisi lo portò ad essere anche il primo europeista nel suo partito interpretando un complesso processo di ripensamento su tutto il percorso dell'integrazione europea passando da quelle posizioni di sospette contrarietà che
Il Partito Comunista aveva sostenuto in piena guerra fredda ad una fase di riflessione critica ma costruttiva
Per pervenire infine ad una convinta partecipazione alla costruzione dell'Europa unita tornando con ciò ad incontrarsi con la vocazione europea Istica di al Chievo spine
Fin qui il messaggio del Presidente Casini nel corso di questa giornata di riflessione le tre relazioni introduttive a cura del professor Cafagna del professor Galasso del professor De Giovanni che qui ringrazio
Per il loro prezioso contributo permetteranno di ripercorrere momenti essenziali di un'azione politica che fu sempre e anche una scelta di vita ed una testimonianza di impegno quotidiano
Ci sarà poi spazio per le testimonianze ricordi anche personali di molti politici storici e giornalisti di diverso orientamento
Qui chiamati proprio perché a vario titolo intrattengano con Amendola rapporti politici o personali
E infine nel pomeriggio una tavola rotonda permetterà di esaminare l'attualità del pensiero di Amendola
Alla luce dell'attuale situazione politica a tutti gli intervenuti va il ringraziamento della fondazione un ringraziamento particolare va al Comitato per le celebrazioni dalla nascita di Giorgio Amendola
Qui nella persona del suo Presidente Gianni Cervetti a cui ceto la parola grazie
Grazie
Signor Presidente della Repubblica autorità signore e signori
Il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Amendola che ha organizzato organizza nell'anno in corso alcuni convegni e varie iniziative dedicate l'insigne Cuomo politico
E che si propone di continuare a favorirne lo studio della figura dell'opera è onorato di aver collaborato con la Fondazione dalla Camera dei deputati e con lo stesso Presidente della Camera nell'indire l'odierna giornata celebrativa
La quale accanto appunto a fini sobriamente seppure solennemente celebrativi si prefigge di compiere un esame di una così rilevante personalità
Per fissare sempre meglio conobbero opportuno e doveroso spirito critico
Indi tratti salienti anche contraddittori del contributo da essa ha fornito all'antifascismo al movimento dei lavoratori all'emancipazione del merger mezzogiorno alla storia della Repubblica
La definizione più sintetica e assieme più pregnante di Giorgio Amendola e forse è stata data da Altiero Spinelli
Il coetaneo sodale in gioventù e poi dall'ultrà magicamente separato dagli anni Trenta per vari decenni e quindi ritrovato
Il quale commemorando né al momento della scomparsa nelle aule del Parlamento europeo l'impegno di una ditta
Ne ha parlato come sono parole di Spinelli di uno strano personaggio culturalmente un rozzo come diceva lui stesso disse ma con un intuito politico forte e lungimirante
Aggiungendo subito dopo che siccome ci sono ancora parole di Spinelli la grandezza di un uomo politico e nella sua capacità di aprire delle nuove vie Amendola ha saputo aprire delle vie nuove
Spinelli si riferiva con ogni evidenza a quello che egli stesso chiamava il cammino europeo
Noi considerando l'insieme dell'opera Mendo Liliana
Possiamo richiamare l'innovativo coraggio che Amendola profuse in tutti i campi in cui ha ingaggiato le sue a volte fortunate e forse più spesso sfortunate battaglie
Al tempo stesso ci chiediamo quale sia stata la radice o la origine di tale innovativo coraggio e in che modo esso si sia concretamente interrato
Non c'è alcun dubbio che nella formazione nella successiva maturazione delle idee politiche di Giorgio Amendola abbia giocato un ruolo decisivo l'esperienza che gli fece negli anni in cui il fascismo
Travolse i valori e le strutture della democrazia liberale del tempo costruendo il fascismo un sistema dapprima autoritario e poi totalitario il quale infine avrebbe portato il Paese alla guerra e alla catastrofe
Attraverso quell'esperienza che gli si convinse
E la convinzione sarebbe diventata poi preoccupazione persino assillo
Della debolezze della fragilità della democrazia italiana individuando le cause di ciò nella pochezza delle classi dirigenti
Di qui il suo volgere lo sguardo verso forze nuove popolari e proletarie per usare il linguaggio di allora e l'adesione al Partito Comunista clandestini
Ciò però non significo
Ne ripudio al contrario delle migliori lezioni ed energie della borghesia e dell'intellettualità italiana né tanto meno accondiscendenza critica verso le forze sociali e la casa politica alle quali si rivolgeva e aderiva
Significo invece sia ricerca costante della soluzione per i mali storici e attuali del Paese
La questione meridionale innanzitutto sia azione continua per contenere superare ogni forma di plebe ISMU i sovversivi ISMU
Di massimalismo ed estremismo di populismo e antipolitica e inoltre per immettere anche attraverso l'azione dunque
Educativa della cultura e dei partiti quel rigore quella dirittura morale di quegli effetti di cui egli fu strenuo sostenitore
E che considero attributo necessario per il retto comportamento di ciascuno e fondamento Visco insostituibile per la vitalità della democrazia
Quest'opera e gliela dispiego appieno dopo la liberazione nella nuova Italia repubblicana
In specie dagli anni Cinquanta fino agli ultimi mesi della sua vita
Con quel tipico piglio polemico che gli costò anche amarezze e l'accompagnò quest'opera ad un impegno positivo per dare unità alle forze di sinistra comunisti e socialisti innanzitutto
Per costruire alleanze tra lavoratori e ceti sociali in termini di
E soprattutto per infondere in maniera diffusa alle forze popolari e lavoratrici una cultura una pratica da classi dirigenti riformisti che e di Governo
Figlio e uomo del mezzogiorno guardo con interesse senza indulgenze a critiche alla classe operaia di Torino di Milano del nord Italia
Uomo dell'unità nazionale si adoperò per imprimere al partito in cui militava chi dirigeva una coerente visione europea distinta
Fu un'opera la sua non esente da limiti e contraddizioni come quando per esempio rivendico
Per primo il diritto al dissenso è all'opposizione in un partito comunista e al tempo stesso fece dell'unità ed alla disciplina quasi un mito
Ovvero quando pur per timore di una nuova catastrofe bellica mondiale
Ah con discese a scelte quelle sì catastrofiche della politica sovietica lui che era stato fin dai primi anni Sessanta un critico disincantato di quella politica e di quel regime
Ma del suo pensiero e della sua azione innovativa e coraggiosa così come del suo tempo degli stessi suoi limiti parleranno discuteranno qui più a fondo i relatori i testimoni i partecipanti alla tavola rotonda
Concludendo mi sia permessa un'ultima riflessione trasporre in un oggi così mutato il pensiero dell'azione di Giorgio Amendola
E ha fatto impossibile oltreché Choco
Tuttavia non cogliere il nucleo vitale della lezione
Insite nella sua scelta di vita
Vale a dire il coraggio che in lui fu superiore ad ogni accortezza la capacità di analisi del reale non per subirlo ma per rinnovarlo della quale diede costantemente prova
La passione e l'intelligenza politiche dirette a costruire unità e a suscitare capacità di riforme di governo
Il rigore morale che ha ragione ritenne forza costitutiva della democrazia sarebbe non rendergli il dovuto omaggio e assieme trascurare un patrimonio ha una memoria utili nel travagliato presenti
E noi invece siamo qui riuniti signor Presidente proprio per richiamare e rinverdire
Quella memoria e per rendere con la schiettezza critica che Amendola sarebbe persino richiesto un omaggio ad una personalità che possiamo considerare a giusta ragione tra le maggiori della storia della nostra Repubblica
Ringrazio vivamente Gianni Cervetti per il suo contributo prima di ascoltare le audizioni programmate
Vi invito ad assistere alla proiezione di alcuni brevi estratti di un'intervista a Giorgio Amendola ha realizzato dalla RAI nel mille novecentosettantasei
Ma io ritengo
Che la vita è fatta di prove di selezione spesso durissime e spesso anche il giusto
E quindi bisogna educare i giovani affrontare queste prove
è un'educazione che non lei spinga ad atti di volontà nulli preparati ridurre ce la dite qui non difendo esame come è stato per me come è stato
La norma difendo poi il momento della autodisciplina e dalla volontà
E poi io penso che pochi giorni abbiamo il dovere la sincerità dagli anziani ogni vecchia piace rispettando appunto in questo modo dicendo quello che pensiamo e non cercando di fare i demagoghi in qualche modo coltivando da loro del lavoro dell'età che sono spesso dei giovani
Dica la verità e poi anche
Giovane in gioco Oggioni voto diciott'anni quando vedo dei venticinque richiamarci giovani ricordo i venticinque anni però già in carcere quindi questa indulgenza verso la gioventù molte volte fuori posto
Già nella parte presto come fare a mettere a parte l'avvenire loro quindi servono che siccome si è a parte però proprio per questo bisogna che i giovani parlare questo linguaggio e fare in modo di
Convogliati verso obiettivi raggiungibili questo
Posizione nostra
Certamente la Dutto cerca qualche informazioni in più anche qualche indiscrezione
Sono abituato dall'iscrizione quando queste non servono a allo scopo
Non è che voglio coprire e qualche cosa io sono abituato potete domandato sporchi servito sempre la verità
Beh io ho sempre popol più volte ha detto che nella mia vita non ho mai fatto peccati di menzogne
Sono mai detto il contrario quello che crede
Sempre detto quello che credevo esse la verità e poi magari potrò anche non essere del Campiello attendevo in buona fede
Ma non Amendola l'articolo sette della Costituzione sui rapporti tra Stato e Chiesa sui Patti lateranensi passo a Montecitorio con lei l'appoggio determinante dei comunisti
Tuttavia al momento del voto ci furono dei vuoti ci furono delle assenze lei non ne parla nei nei suoi libri ma perché non protocollati col sette perché ne dovevo fare un discorso il prodotto vino
Prendevo frena lo zio viaggiava con Leo e Togliatti mi permisi di partito
Ma io dalla discussione in direzione davvero appoggiato la proposta di Togliatti pienamente
E stamattina dopo parlando a Torino che su un discorso di approvazione
Nostra atteggiamento se fatta con un po'di confusione dentro quei carri Concetto Marchesi
E non partecipo perché era contrario a questo nostro atteggiamento io non posso standard valore laico allora un contrasto contro gli atti perché non partecipe deragliare decisione della credo che la luce molto saggio
Poi smontò chi farà campagna scomuniche contro di loro ci permise può di creare barriere per questa politica facciamola finita con le forze politiche
Con qualche nostra del Gia per lo stile
Delle vicende politiche di altri tempi do alla parola Luciano Cafagna che ci introdurrà apporto di Giorgio Amendola con il riformismo nella storia politica e pubblica
Grazie
Credo che la vede qui convocato degli storici
E non soltanto dei politici significhi che
Si vuole dare al
Celebrazione del
Centenaro io aumenta di anno
Carattere diciamo
Non
Non soltanto a polo oggetti come certamente il personaggio merita
E quindi cercherò di fare un ragionamento da storico
Ma
Come prima osservazione
Che desidero fare
Cara prima di avviare
Un ragionamento da storico
Voglio voglio ricordare
Una battuta Di Benedetto Croce
Il quale
Disse una volta
Che dice ciò che ci tocca troppo da presso cioè da vicino non si non si può fare storia
Ora è difficile stabilire che cosa sia molto vicino o cosa sia molto lontano e però non è impossibile cercare di come dire
Atti
Affrontarla questa distinzione nel caso
Nel caso in oggetto oggi per esempio nelle università abbiamo un gran fiorire di storia contemporanea
Gran fiorite di Storia contemporanea e quindi anche
Di lavori di tesi di laurea
Che si riferiscono vicende recenti recentissime forse anche più recenti di quella che
La storia di Giorgio Amendola
Poco fa punto me ne parlava il collega Galasso e mi diceva ecco però la caratteristica di molti di questi lavori dei giovani e di questi interessi di giovani
E prevalentemente espositiva in effetti quello che è più difficile
Nell'affrontare la storia recente e ciò che che ciò che
Ecco
Sono
Sono gli
Sono gli strumenti gli elementi problematici
Ora quando mi si è assegnato un tema come questo
Vendola e il riferimento è il riformismo interni mi si è posto di fronte pone un grande problema storico che a mio avviso e ancora oggi difficile
Da dipanare in modo
Esauriente e corretto e della cui più Gros più più generale questione del rapporto tra il comunismo italiano de il Riformista
La storia del Livorno del comunismo italiano è una storia affatto singolare
Ancora oggi però purtroppo
Sulla questione del comunismo italiano fa parte della storia politica del presente e quindi appartiene un po'
Al novero
Di
Quelle
Questioni di cui
è difficile fare storia perché troppo vicine a noi
Io cercherò di indicare però alcuni degli elementi
Che fanno parte di questo di questo problema
Lasciando lo
Aperto come problema esperto come problema
Perché la figura di Amendola e probabilmente in questa in via di comunismo italiano il riformismo è uno dei personaggi centrali forse il più importante dopo Palmiro Togliatti
Ed è da Palmiro Togliatti che secondo me bisogna prendere le mosse
Dal suo ritorno in Italia
Ritorno in Italia che comportò preclude l'abbandono di Mosca
E fu preceduto da incontri ecco un tattico comunque Giuseppe Stalin il quale
Concordo con lui diciamo così ecco usiamo questa espressione concordo con lui la linea che si sarebbe dovuta attenere al part al Partito Comunista italiano
In
E in Italia
Ecco Partito comunista italiano che aveva fatto parte dell'Internazionale comunista ormai disciolta
Che acché però faceva parte integrante del componimento comunista mondiale
Ora io credo che forse
Per
Porre un non è una delle prime questioni che dovrebbero essere poste
Procurarmela
Distinti dissi disporre diciamo così mentalmente questo problema storico bisogna probabilmente fare una distinzione
Tra il modo in cui Stalin intendeva la linea concordata contro gli atti e in modo come Togliatti la assunse
è probabile
è una mia ipotesi diciamo a un mio modo di
Come dire di cercare di presentare un'aporia
Che nella visione di Stalin belli il discorso del comportamento politico del Partito Comunista Italiano come di altri partiti occidentali
Fosse di natura piuttosto tattica che non strategica
Ed è invece da pensare che Togliatti che probabilmente
Aveva una visione abbastanza realistica del lungo periodo storico che attendeva da che lo attendeva da amanti diciamo così e così del
Della dislocazione di forza dei rapporti di forza internazionali
Che si che si che si apriva davanti a lui ecco avesse invece
Di questa linea che lui avrebbe dovuto adottare una visione piuttosto strategica
Esistente tendenzialmente si comporta così
Però più è un punto evidentemente molto delicato in tutta questa questione e che
Di cui io parlo
Prendendo le mosse da tra gli atti ma che poi riguarderà un certo punto molto fortemente la stessa non stessa vicenda vendoliana
Ed è la questione del rapporto con l'Unione Sovietica
Togliatti si trovò dovere il Partito comunista italiano si trova davvero il Partito Comunista Italiano da lui quindi guidato carretto secondo principi di centralismo democratico ma secondo
Una un'impostazione culturale assai fortemente
Attenta alla problematiche dalla storia italiana passata
Recente
è presente
Ecco una visione diciamo così molto punto molto molto molto affondata nel
Nella storia italiana che del resto evidentemente Togliatti aveva
Maturato nella
Frequentazione giovanile
E nella lettura e poi appunto delle degli scritti di indici degli scritti lasciati da Gramsci inefficace
E questo elemento evidentemente sin tracciava con questa visione di lungo periodo
Ora io ho sempre pensato mi è sempre parso almeno
Che Togliatti avesse una visione
Forse
Non tanto
Realistica della realtà d'del del del capitalismo del capitalismo moderno del capitalismo uscito dalla dalla seconda guerra mondiale
Probabilmente Togliatti era un personaggio come del resto lo stesso Mendola
Molto influenzato dalle vicende del dell'interno dell'intero work period cioè del periodo fra le fra le due guerre dai dalla
Ed alla questione
E della questione del appunto è rappresentata dalla crisi del mille novecento
Ventinove
E dalla teoria
Diciamo così un po'grossolana ma in sostanza
Diffusa nei dei comunisti di tutto il mondo di una crisi generale del capitalismo in atto storica inevitabile fatale
E tuttavia il personaggio era dotato anche di grande realismo essi stessi rese evidentemente conto che per lo meno
Questa vicenda prima
Come dire un una dislocazione storica piuttosto piuttosto ampia piuttosto diluita nel tempo sta di fatto
Che appunto Togliatti ex tese a comportarsi così l'idea la questione del così detto riformismo interviene il comunista ecco deve essere legata a questa a questa impostazione
Cioè piuttosto strategica che non tattica di una linea che però dal movimento comunista in Italia internazionale aveva evidentemente
Una natura tattica quella di Stalin
La storia
Come dire si comincio continua a svolgersi appunto secondo una linea piuttosto più più lunga di quanto
Probabilmente nel filone dell'ambito del comunismo internazionale sì pensava
Il riformismo comunista fu in parte nella parte diciamo così dei dei primi anni non incompatibile con una visione di fondo rivoluzionaria
Il riformismo per esempio dalla riforma agraria e era ma era una cosa che è di natura
Assai diverso da quello per quello diciamo così
Sette comuni corpo non possiamo continuare a chiamarlo riformismo si sviluppo successivamente
Non offriva grandi contraddizioni riforma agraria e
Informati dalla lotta per la riforma che arriverà una riforma una volta per la conquista della terra da pasta da parte dei contadini
E fu un episodio che però una una vicenda diciamo così che ebbe un suo una un suo percorso e un suo esaurimento della
Dello svolgimento spesso dell'asse della storia del capitalismo italiano e dell'economia italiana
Entro un certo punto cessò capire di avere di avere
Inc
Di avere
Realtà insomma ecco
Ora
Come dobbiamo intendere diciamo così in questo in questo contesto il rapporto tra il molto il Partito Comunista Italiano la vecchia idea riformista
Di del dei dei comunisti di tutto il mondo
C'è imbarazzo l'imbarazzo linguisticamente e durato nel Partito Comunista fine che il Partito Comunista esistito
La parola riformista non era una parola gradita era una parola che apparteneva ad un'altra cultura a apparteneva a una cultura socialdemocratica
I comunisti prevede preferivano parlare di posizioni riformatrici di azioni riformatrici
Di atteggiamento riformatore ecco la parola
La parola la parola riformista era sempre
Evitata evitata perché c'era un equivoco diciamo così nel mezzo
E tuttavia il problema di una possibile evoluzione
Per comunismo italiano rispetto a quello sovietico ebbe un suo momento importante che io credo che sia importante sottolineare
Se vogliamo punto cercare di ricostruire il
Il ruolo di il ruolo di Giorgio Amendola la storia personale
Di Giorgio Amendola nella vita politica del suo partito del suo Paese
Tutto cominciò secondo me
In
Anno dalla morte di Stalin
L'anno della morte di Stalin
Apparve
Come un possibile momento di svolta nella stessa storia del comunismo in quanto
Storia di una vicenda nella vicenda determinata quello determinato da una rivoluzione indipendentemente dalle ideologiche
Fu
Fu probabilmente pensato da molti
Chi scrive chi chi passa
Diciamo quindi ecco ebbe ebbe ebbe una una una una tentazione di questo tipo interpretare la morte di Stalin e il disgelo che si aprì dopo la morte di Stalin anche nell'Unione Sovietica come possibili per mento di svolta
L'idea era che in fondo la Russia avesse dovuto dopo la rivoluzione passare la sua età del ferro come scrisse uno storico inglese interesse dipinti intitola andò così con suo libero l'età del ferro dalla Russia
Ecco ILOR Chamberlain era
Che questa età del ferro se fosse così a questo punto finiti forse si è allungata troppo per appunto per la la vecchiezza di Stalin e che adesso era un'età che nuovo poteva vuol dire volgere al termine
Io non so quanto Giorgio Amendola abbia pensato a questo Togliatti certamente pensò che qualche cosa era cambiato e provvide immediatamente ad
Ha una grande decisione molto importante la sostituzione Di Pietro Secchia l'organizzazione con
Appunto Giorgio Amendola Giorgio Amendola questo personaggio diciamo così che per l'UCOII rappresentava il trait d'union tra il comunismo italiano la vecchia democrazia italiana Togliatti era molto attento a questo
Coltivo molto punto la
La la
La
La figura alla figura di Giorgio Amendola
Coltivo personaggi come Antonio Giolitti
Forse non fece il tempo coltivato credo che abbia colto il abbia tentato anche abbia avuto anche dei rapporti con
La famiglia Nitti se non ricordo male
Alla ma che era perché a Parigi credo non fece a tempo conoscere forse che quello che era il più promettente intelligente rampollo dalla famiglia miti e che pure militava delle file comuniste Giampaolo uniti che purtroppo Morini giovanissimo in un incidente d'auto
Ma comunque ecco questo era il proprio drappi problema di uniti Titti di un
Affondare più profondamente le radici del Partito Comunista Italiano andava storia italiana era uno dei modi che Togliatti più più più apparenti che Togliatti cercava di
Cercava di coltivare
La sostituzione di Secchia con Amendola sembra una una svolta importante io ricordo di avere assistito al parecchi interventi politici di Giorgio Amendola in quegli anni immediatamente successivi al cinquantatré
Ed erano di un'apertura straordinaria ed era un po'di quel tipo di apertura assai come dire
Perché il Governo rapida schietta checché aveva loro insomma
Poco elaborate che il nel diciamo dal punto di vista della TAC dei concetti ma insomma in cui c'era
Una una uno una spinta aperturista veramente veramente larghissima ecco
E credo che molti nel Partito Comunista abbiano come dire vissuto quel periodo culminato poi del ventesimo Congresso del PCUS nel della famoso rapporto segreto di Krusciov
Come considerato come un momento gran liberatorio ecco la rivoluzione a questo punto
Era arrivato a un punto di svolta e poteva campo contro aprirsi un'epoca storica posto rivoluzionaria diciamo così lo stress nella stessa Russia la dico la dico molto
Molto brevemente molto e molto semplicemente ecco
E viene sempre in mente
Quando penso a questa fase queste alle illusioni che almeno gran parte di nuovi che eravamo giovani allora giovani comunisti primo viene sempre in mente una una alcuna
L'espressione di Tocqueville e che certamente un
Rivoluzionario non era una volta strade tutto qui scrisse in uno dei suoi appunti
Che la rivoluzione eccome la l'acqua del Nilo
L'acqua del nido che in onda distruttive devasta
Ha poi quando si ritirerà tutto più rigogliose più fertile
Ecco questo pulp pensammo forse in molti che potesse accadere in Russia dopo quindi dopo quella questo non riesce non fu
Non solo non fu
Ma non fu accettato da Togliatti ecco questo è
Un altro punto importantissimo di quello che io voglio cerco di un mettere in evidenza come l'INPS uno dei punti del più cruciali diciamo così dalla storia del riformismo comunista dagli atti si rese perfettamente conto
Che l'evoluzione andava andava andava effettuata ma più non poteva prendere le forme che Dapporto cloche offra dettava e soprattutto non poteva permettere
Che si formasse in un Paese come l'Italia dove il partito comunista aveva la diffusione che aveva poteva permettere la distruzione del Vito sovietico debito sovietico che ed in parte Remigio staliniana
Questo è un punto molto delicato
Personaggi come Amendola e come paglietta queste cose forse lì per lì non è capire o no ecco
E lei dei dibattiti e cinquantasei in una prima in Prima x un prima battuta Amendola e Paietta erano dei personaggi che sembra nuovo non vuole andare oltre vuole raccogliere il messaggio
Crusco Viano per un rinnovamento radicale diciamo così di prospettiva
Ecco Togliatti non fu di questa opinione
E li condusse rapidamente dentro il recinto con
Punto
Affermando con una certa durezza una linea
Di
Centralismo democratico perché
Ecco
Perché secondo me tra gli atti si rendeva conto che anzi rese chiara si rendeva chiaramente conto questo mi pare proprio inni in innegabile
Ecco che una formula la poca forza del Partito Comunista Italiano
Risiedeva sin tanti suoi altri meriti ma soprattutto nel fatto che era penetrata profondamente
Delle masse popolari italiani che lo seguivano il mito dell'Unione Sovietica era un mito al quale il Partito Comunista Italiano non poteva rinunciare
E questo fu tutto
Poco non ha una caratteristica che ha accompagnato la storia del Partito Comunista Italiano fino alla sua diciamo trasformazione che
Dovette attendere infatti il
Il il la caduta del muro di Berlino cioè fu imposta
Il Partito Comunista Italiano neanche quello di Berlinguer e beh la capacità
Di
A Francavilla sì da questa ipotetica che però un epiteto ipoteca che forse
Forma formula parte da parte del suo patrimonio che era appunto
La utilizzazione del mito sovietico fra le masse fra le masse popolari italiane
Amendola capito questo guardate si sussurra questo secondo me si è vinto si è molto equivocato
Ah Mendola non era un persona un filo sovietico su questo va bene scontri conto agli atti una volta
Togliatti mi pare che fosse proprio l'undicesimo congresso lo so di essere un provinciale perché
Non aveva non avevo passato sufficientemente anni e nel nell'Europa orientale forse non c'era mai stato neanche insomma ecco cercato di evitare di andarci ecco
E tuttavia
Lamendola degli anni
Più
Più pensiamo leader di anni dalla sua
Anzianità e vecchiezza
Fu o fu un po'comunista che invece difese il mito sovietico
Perché si rese conto evidentemente ce lo accetto tatticamente ecco come gli derivava appunto dall'insegnamento togliattiano come una cosa abbastanza importante perché
Resto c'era questa sorta di simbiosi tra lui
E il
E il partito Emiliano che era più
Il più pragmaticamente riformista ma al tempo stesso era quello in cui era più difficile più diffuso
Il mito sovietico l'affezione al alla alla alla memoria dalla
Ad a memoria e tradizionali della rivoluzione sovietica
Ecco questo è un punto delicatissimo spunto dell'interpretazione del personaggio il personaggio e continuo
Instancabilmente fino alla fine della sua vita a condurre una battaglia per un'evoluzione in senso praticamente socialdemocratico del comunismo italiano ecco
Il
Nel ce ne sono ce ne sono in una in quantità
Notevole di testimonianze che più che possibile raccolte ecco
Anch'io punto a questo punto vorrei punto concludere
Pensando che come storico nel discorso tra su Amendola il riformismo italiano lettera avendo nel Partito Comunista Italiano è impossibile riformismo comunista
Ecco sic et simpliciter si debba guardare dei termini contraddittori più cercato diciamo così
Quindi appena di delineare c'è un solo c'è un solo punto scuro perché Amendola nomi
Nel non sviluppo un'azione pugnace
In una un'azione che occorre correntista diciamo del Pertini
Perché Amendola credeva della natura di questo partito qui queste cose sono state benissimo illustrate nel nel del del
Del discorso che ha fatto
Il presidente Bertinotti
Che qui poco fa lui aveva una
Visione diciamo così
Perché che faceva parte della sua scelta di vita era legato appunto alla idea che una forza politica efficace dovesse avere certe caratteristiche aveva vissuto l'esperienza perdente dell'antifascismo pre fascista ecco
Credevo appunto che che che il
Il trend dell'Italia del futuro si dovesse costruire su basi solide su basi di un parco sulla base di un partito forte non volle mai giocare la carta della disunita
Oggi i partiti nascono come funghi vedo Mendola non non ci pensava nemmeno l'idea di potere i costi costituire un altro partito fece più tentativi com'è stato ricordato
Di
Dirigere
Una fune una possibile fusione con i socialisti e e tutto quanto si poteva tentare i divieto di ogni di di di di dire in quindi quella direzione Maffei fu sempre solo a farlo
Si è discusso se sia stato abbandonato da coloro che la pensavano in modo simile a luglio o se fosse lui ad essere
Desideroso di rimanere solo cioè di essere uno che poi lanciava messaggi ma non organizzava frazioni nonché ma
Non puntava a sfasciare il partito ecco questo è un punto
Abbastanza cruciale della storia personale e politica di Giorgio Amendola del suo rapporto
Con e
Il
Prese presunto riformismo comunista ecco
Io mi limito
A porre il problema ad accennare perché come appunto l'ho detto in principio
Citando Benedetto Croce forse di ciò che ci troppa ci tocca troppo da vicino non si può fare storia per questi problemi sono ancora abbastanza vicini annuo grazie
Grazie
Do ora la parola a Giuseppe Galasso che approfondirà e rapporto di Amendola con la tradizione liberaldemocratica prego
In casa
Di Giovanni Amendola
Liberalismo e democrazie erano valori per così dire originari
Il padre Giovanni è noto per tante cose
Ma fra queste non sempre viene ricordato il contributo che gli diede allo sforzo di ampliare definire la Nuova Democrazia
Come opportunamente fu intitolata una raccolta dei suoi scritti
E ciò
Non in un impegno soltanto etico e intellettuale
Che anzi si tradusse nel tentativo audace allora
Di dare avvio a una forza politica nuova che di quella nuova democrazia
Rappresentasse un veicolo efficace e riconosciuto quali che ne fossero le dimensioni
Con la Fondazione a Firenze nel mille novecentonove venticinque dell'Unione nazionale delle forze liberali e democratiche che perciò merita
Un suo ricordo nella storia della democrazia italiana
Da questo ambiente comunque
Proveniva Giorgio
E certo le portava con sé il senso e la nozione delle idee paterna
Non è
Altrettanta certamente a lui manco lo stimolo e
Comune a tanti suoi contemporanei
Ad approfondire concetti e nozione della vita politica
Che potessero
Illuminare e guidare il pensiero e l'azione delle giovanili generazioni che maturavano in una fase della vita nazionale definita rivoluzionaria
Non sempre lo si ricorda
Da coloro che allora si impadroniscono del potere
Che attuavano una loro corpi può occorrevano e attuare una loro rivoluzione e spegnevano il libero sviluppo della vita pubblica in Italia
Perciò la formazione di Amendola finì col configurarsi come un processo che incrociava
Sia all'eredità paterna sia ai bisogni e le idee nascenti da i problemi posti da quella esperienza italiana che non era come poi si sa
Soltanto esperienza italiana ma europea
E occidentale in una travagliata vicenda di contrasti e di novità
Due elementi risultavano dominanti in effetti negli anni della fondazione e del primo fiorire della personalità di Amendola
Da un lato
La crisi economica mondiale
Del mille novecentoventinove anni seguenti dall'altro l'avvento di regimi politici di tipo nuovo col comunismo in Russia i col fascismo in Italia a cui ben presto sia a fianco
All'inizio del mille novecentotrentatré il nazionalsocialismo in Germania
Coincidenza cronologica di gran peso anche questa per gli orientamenti politici e addirittura per la vita di Amendola detto in breve
La sua scelta fondi identificare immediatamente la democrazia con l'antifascismo
E l'antifascismo con quella che ne appariva la più drastica antitesi ossia che il comunismo
La scelta comunista
Non era vero tale da potersi ridurre soltanto all'antifascismo come allora
Era non solo per Amendola
E se rispondeva anche all'altro grande problema del tempo quello della crisi economica mondiale
E lei rispondeva con implicazioni sociali radicali e in sostanza con una sua proposta globale di civiltà nuova
Risolutiva
La scelta di Amendola per il comunismo non poteva quindi per definizione che essere ugualmente globale
è sintomatico
Che nel ricordo personale e nel giudizio posteriore di Amendola questo dovesse significare un consapevole distacco non solo dalla posizione paterna bensì anche
Da tutto un tipo di cultura
Che senza essere propriamente il suo
Rappresentava tuttavia per così dire il clima culturale degli anni della sua formazione giovanile
A Napoli questo voleva dire soprattutto croce
Non credo che vi sia stata mai una fase precisi in cui si possa definire Amendola crociano
Nel senso proprio del termine
Così come allora accadeva innumerevoli Giovanni
Credo che si possa dire però che varie componenti di quel pensiero edile respirasse e le assimilanza più di quanto il non appartenere a una scuola potrebbe far credere
Si sa del resto che il Croce nerissimo fu molto di più che una scuola
Strano
Fu anche
E forse innanzitutto negli anni venti e trenta
Una ispirazione un impulso culturale quasi una condizione ambientale nella quale ci si muoveva per un dato di fatto prima ancora che per una scelta al riguardo
Ciò ha fatto parlare molto a sproposito di una dittatura culturale crociana nell'Italia di quei due decenni ma le cose stavano ben diversamente
Eccolo cioè non funzionava in maggioranza rispetta la cultura gentiliana cattolica nazionalistica fa sciistica irrazionali istiga e attivisti ira di allora non senza varie fioriture
Parto positivi mistiche e già quasi neo possibilisti
E tuttavia
Se una voce sorge
Ve ne sono delle ragioni dia questo azione assioma non sfuggono ovviamente nella funzione culturale di Croce
In quel tempo nell'esperienza che ne potrei fare Amendola
Se dovessi dire che cosa gli restasse di quegli anni direi quindi in sostanza che sul versante paterno come su quello crociano
Gli resta se innanzitutto l'idea che libertà e democrazia sono valori in sé
E valori assoluti della vita associata al di là perfino delle loro vicende e dei loro ruoli storici
La biografia di Amendola non è nemmeno pensabile se si astrae da questa petizione di principio
Dal versante crociana gli derivavano inoltre più specificamente due elementi non meno importanti uno e quello della storicità
Come categoria totalizzante del pensiero e dell'esperienza umana
L'altra è un richiamo al realismo come metodo della considerazione storica e quindi anche politica dove realismo significa varie cose mai innanzitutto significa
Tagliare fuori dalla storia l'idea di un disegno storico prestabilito entro il quale di fatto la storia debba svolgersi
Nella storia non vi sono letti di proposte da questo punto di vista
Nei quali essa debba fatalmente giacere
E quindi nuovo si torni in qualche misura la componente paterna della personalità intellettuale e morale di Amendola
Poiché sembra riflettersi in questo istintivo intuitivo orientamento un po'del volontarismo anche in parte spiritualismo dico proprio delle posizioni filosofiche di Giovanni aumenta
E del resto è proprio così che si comprende meglio come il distacco di Giorgio Amendola sia dalle posizioni dell'antifascismo paterno sia da e quelle dell'antifascismo crociano avvenisse su un punto preciso
Quei di antifascismo nei
Del padre di Croce erano nobili e autentici
Ma non avevano la combattente efficacia di uno scontro immediato e diretto
Di tutto ciò nell'intervista sull'antifascismo e degli scritti autobiografici è facile raccogliere le testimonianze
Il fascino della sua biografia sta peraltro nel fatto
Che questi elementi della sua formazione giovanile e intellettuale costituirono inseguiti risale
A mio avviso
Di una tal quale inquietudine disagio via Amendola anche nel pieno della sua Rocco mi militanza comunista più convinta
Anche negli anni in cui l'astro montante del socialismo reale lo coinvolse più totalmente
E con maggiore passione di slancio e di certezze nella sua attivissima vita di militante dirette e dirigente di partito diciamo dunque in continua ascesa
Fino al culmine degli anni quaranta
Non per nulla la visione storica del comunismo e della classe operaia come soggetti storici che raccoglievano
Sottraevano alle angustie di classe e portavano al completo di free comunque a una superiore ben più ampia espressione le istanze liberali e democratiche della civiltà borghese
Appartenga ad Amendola forse più che ogni altra idea sul rapporto tra il mondo nuovo del comunismo
E il mondo sul quale il comunismo sì imponeva
Queste affermazioni costituirebbero una forzatura poco accettabile se volesse do togliere alcunché
Alla pienezza delle convenzioni e dell'impegno comunista di Amendola convinzioni impegno che non solo furono pieni ma non furono mai disdetti
Il volumetto la classe operaia italiana
Del mille novecentosessantotto né ad esempio una dimostrazione evidente
Fondato come ancora questa data avanzata sull'idea di classe sulle egemonie tutela che sulla classe per eccellenza ossia la classe operaia
Deve esercitare il partito della classe operaia Consiglio il Partito comunista e che la Cassa deve accettare per realismo storico se non per altro
Una rivendicazione del ruolo del partito
E come nota lo rendeva assai critica anche sul ruolo del sindacato
Quando esso promuove rivendicazioni avulse da una visione generale delle circostanze dei problemi economici e sociali disconoscendo il ruolo dei partiti e delle azioni delle istituzioni rappresentativa
Allo stesso modo mai Amendola sembra aver dubitato non solo dell'ufficio discriminante dell'Ufficio Storico discriminante
Del mille della rivoluzione del mille novecentodiciassette nella storia del mondo e dell'uomo ma neppure del ruolo particolare che sulla base di quella rivoluzione dei suoi svolgimenti
Toccava all'Unione Sovietica e al suo partito comunista nel mi pare di ricordare posso sbagliare
Sue prese di posizione sulla dichiarazione di Berlinguer circa l'esaurimento della spinta storica propulsiva della rivoluzione del mille novecentodiciassette dell'Unione Sovietica
Pur essendo Amendola il dirigente comunista italiano anche qui posso sbagliare ma se sbaglio non sbaglio di molto sicuramente Presidente
Il dirigente comunista di alto livello italiano si ebbe forse minore frequentazione e meno contatti con Mosca
Proprio però per questa certezza del suo essere comunista assumono tutta la loro importanza quei fermenti che abbiamo sopra definito dei inquietudine ITT saggio
Nell'esperienza del militante appassionate convinto del comunismo che Amendola fu
Sarà bene precisare intanto però questo mi preme
Che i termini da me usati inquietudine disagio non vogliono avere nulla di puramente psicologico
Al contrario
Vogliono indicare una questione un'attenzione del tutto e squisitamente politica
E anche qui nella impossibilità di un'analisi dettagliata sarà opportuno indicare qualche elemento sintomatico nell'esperienza politica di Amendola soprattutto e credo dalla fine degli anni Cinquanta in pochi
Un certo discorso sarebbe qui anche da fare alle posizioni meridionalistica
Di Amendola
Tralascio anche perché come sapete il Mezzogiorno non è proprio la passione dominante di questo
Scarsamente presente ma non è per questo che lo so
Perché oggettivamente ritengo più importante sottolineare il suo ruolo non saprei dire quanto volutamente individuato di intorno cultore di gran lunga principale
Dei liberali e democratici italiani dal momento in cui si cominciava a sbloccarli almeno in ipotesi con qualche segno di disgelo la frontale e polarizzata contrapposizione fra comunisti e non comunisti
I suoi dibattiti con Ugo La Malfa
Qualche scambio anche polemico con Spadolini mostrano chiaramente una tendenziale ITA che non si può mancare di cogliere
Più difficile analizzare la stessa componente tendenziale nell'idea del partito del lavoro che per qualche anno diede ad Amendola tanto che il rilievo nel dibattito politico italiano
Nell'esperienza del compromesso storico emergono poi nello stesso senso ulteriori elementi ugualmente meritevoli di analisi particolari
Furono allora mosse ad Amendola non poche critiche di nebulosità fuorviante dal punto di vista tradizionale del suo partito per le posizioni Daloui via via assunte e può benissimo a mettersi credo
Che qualcosa di queste critiche non fosse affatto infondato
L'esperienza dell'europeismo avrebbe tuttavia di dimostrata a sua volta
Che inquietudine disagi Ammendolia anni erano politicamente costruttivi che poi la cosa più importante delle inquietudini ed tesi rissa
La solidarietà con Spinelli
Su questo terreno no
Per quanto Amendola come è stata osservata non sia mai stato uno spegnere le hanno integrale
Il segno liberaldemocratico della sua visione di un'Europa politica pluri partitica e pluri ideologica
Sono una dimostrazione non solo della sicura tensione costruttivi in cui si risolvevano i fermenti espliciti e impliciti nella storia personale di Amendola
Ma ne sono anche un segno troppo complesso per dubitare del senso
In cui questa storia si svolgeva sia pure all'ombra di quelle fedeltà alle quali ho accennato in una congiunzione tangenziale o marginale quanto si voglia macchiata
Con le visioni più tipiche
Della più alta tradizione liberaldemocratica italiana
E ciò anche a prescindere dal fatto che l'Europa parta infine ad Amendola come un piano risolutivo rispetta la prospettiva della dimensione nazionale
Nel nel mondo contemporaneo anche dal punto di vista dei problemi e dello sviluppo economico
Insomma
La scelta comunisti intorno al mille novecentotrenta non più se ha fatto i conti di Amendola con la tradizione liberale e democratica diluire questi conti questo sei
Nel corso di una intensa biografia di militanza e di lotta nel segno di altre idee
Ma mantenne in questa biografia un fermento sempre vivo di cui si videro gli sviluppi quando si fece sentire la ragione dei tempi
E per capirle per riconoscere il poco molto non ha importanza poco morto
Che Amendolara restituito alla tradizione di pensiero dalla quale era partito non sia affatto bisogno di sottrarlo alla sua militanza comunista
O di vederlo emigrare da Issa verso altri liti
Di bastare o no lo storicismo il realismo della sua formazione giovanile
E la tensione morale e civile in cui le vicende anche familiari lo portarono a vivere la sua giovinezza
Svolgeva ora la sua relazione Biagio De Giovanni che analizzare la posizione di Amendola nel dibattito sull'unificazione europea
Ma io vorrei ricordare molto velocemente
Le date
Sia del progressivo avvicinamento di Amendola al processo di unificazione europeo
Sia del suo contributo la visione europea in vista del Partito comunista
E cercare invece di riflettere piuttosto su alcuni elementi problematici
I passaggi principali sono acquisiti perciò possiamo darli velocemente
Ne cito i principali
Il mille novecentosessantadue il convegno
Fa muso sulle tendenze del capitalismo italiano dove
Nel mantenersi di un giudizio estremamente critico che peraltro rimarrà
Sulla costituzione della Ceca
E del mercato comune
Interviene quello che è stato chiamato il principio di realtà
Per cui Amendola con un coraggio notevole in quegli anni parlava del mette come qualche cosa che ricche della della Ceca come qualcosa che rispondevano
A esigenze obiettive dell'industria siderurgica Italia il principio di realtà
Il mille novecentosettanta sessantanove
La partecipazione intensa i lavori del Parlamento europeo con uno stile che è un metodo che credo che vadano
Notati caratterizzati anche perché erano anni nei quali questo stile non era facile tenerlo cioè di un lavoro interno tecnico capace di seguire punto per punto le questioni che era anche un modo per
Afferrare la serietà del tema e comunicarla
Non per caso nel settantuno Amendola scrive
I comunisti e l'Europa un libretto quasi pedagogico
Per il partito per un partito impartì ostile in parte indifferente nelle sue
Come dire componenti di massa
L'attenzione addirittura questo elemento forse va ricordato verso il Partito laburista inglese spingendolo sembra ormai accertato
A favorire l'adesione nel mille novecentosettantatré quando c'è il problema del Regno Unito
Al mercato al Mercato comune europeo
Altri passaggi che per brevità naturalmente non cito e soprattutto quei due passaggi diciamo che possiamo considerare per molti aspetti finali
Cioè settantasei settantanove prima Spinelli nelle liste del Partito Comunista Italiano o Spinelli nel settantanove capogruppo
Il gruppo comunista Parlamento europeo un'operazione che fu guidata da Amendola
Questo è un riconoscimento generale testimoniata nel Dario nel diario europeo di Spinelli
E direi che questo rapporto Spinelli Amendola come dire un'affascinante nudo storico culturale su cui probabilmente c'è ancora da riflettere
Ma la breve riflessione che vorrei fare in termini ripeto un po'più problematici perché considero queste dati acquisite naturalmente importanti
Parte proprio da una scelta di vita le cose dette da Giuseppe Galasso mi permettono di essere su questo punto estremamente breve
Ma vorrei sottolineare
Il fatto che la formazione di Amendola Napoli avviene nel cuore della cultura europea
Amendola non non era certo non si non credo che non si sia mai considerato un professore mancato per un lettore accanito lo dice lui nella scelta di vita di Thomas Mann per esempio
Dello stesso conosce
E come dire come si fa a sottovalutare il binomio conosce Manna quando si parla dell'Europa e quando si parla del senso della civiltà europea
Quindi giustamente diceva Galasso mai crociano qualcuno lo ha detto ma
Non è fondato
Però frequentatore giovanissimo riconosce che credo agisca nel profondo della sua personalità
Matrice europea dell'antifascismo di Croce
E del giovane Amendola
Si aggiungono altre cose naturalmente Galasso ricordata una certa interpretazione della crisi del capitalismo
Ma questa idea dello storicismo e del principio di realtà gli viene dato di
Io non credo che su questo ci siano dubbi
E anche l'avvicinamento alla socialismo lui dice attraverso Mandolfo siamo
Negli anni immediatamente precedenti il suo ingresso nel Partito Comunista e poi naturalmente le matrici dell'avvicinamento al comunismo che è l'antifascismo militante più la crisi del capitalismo
Ma
Un antifascismo militante che
Come dire anch'proprio centro il tema
Delle linee fondamentali della
Per interpretare la storia d'Europa e qui naturalmente viene un nodo che un nodo fondamentale
Cioè l'interpretazione del mille novecentodiciassette perché poi il nodo il noto alla fine sempre questo non è tanto il solo insignito dell'Unione Sovietica ma l'interpretazione di come si divide la storia del mondo
E di come si dialettico non le divisioni e le articolazioni della storia del mondo a partire da quella data
Della sua irrevocabilità però da Amendola dichiarata così
Sociale nel ventotto un anno prima del suo ingresso nel partito comuni nel Partito comunista socialismo è l'idea liberale formulata ideologicamente dalla forza attiva più efficiente della nostra epoca
Il proletariato
Che è quel nudo che veniva prima ricordato
Sul rapporto fra
Liberalismo il comunismo è vero Amendola e uno di quelli che porta più avanti questa immagine questa idea e questa relazione storico culturale che riguarda una cosa poi fondamentale secondo me
Cioè le ragioni per le quali
L'attenzione di Amendola rimane ferma la grande Europa
Provvisoriamente divisa dalla guerra fretta
C'è un incontro con Stefan Zweig che su
Su cui sarebbe interessante ritornare per quello che Amendola renderà conto nella scelta di vita
Ma naturalmente e il mille novecentodiciassette il principio di unificazione
Della nuova storia d'Italia della nuova storia della propria storia d'Europa
E allora mi chiedo come lì appariva la piccola Europa del me
E qui per Amendola c'era un vizio di origine
C'era un vizio di origine che Amendola badate ribadisce
Fino alla fine
Nell'intervista del mille novecentottantotto se mi consentite poche righe anche perché sono vidi tormentati se confrontiamo una pagina con quella che sta affrontando
Perché Amendola riprende l'idea del mercato comune che nasceva con un vizio di origine che ancora oggi io continuo a ricordare in ogni occasione
Il vizio di origine ha pesato al cordone ombelicale che levava il metta l'Alleanza atlantica alla NATO
E che ne facevo uno strumento di un blocco contro un altro
E che quindi in partenza soffocava una sua autonomia impediva di essere l'espressione della volontà dei popoli dell'Europa occidentale però poi nella pagina successive immediatamente
Debbo dire anche che conoscevamo poco che cosa era effettivamente il mercato comune
E questa era la conseguenza della discriminazione che impedisce di sapere come stanno le cose
Come stanno le cose questo è un è una frase che Amendola ha ripetuto tante volte contro l'idea della politica come mera propaganda
E
Naturalmente noi oggi in un giudizio storico che non sia tengo a dire frettolosamente revisionisti comma
Però attento a quelle che si sono rivelate tendenze
Profonda della storia d'Europa
Linee di tendenza processo reale
Si può dire dobbiamo dire che ad Amendola e anche al Partito Comunista sfugge IVA
Faccio un rilievo specifico su questo punto la grandezza difficili difficile accogliersi del progetto originario
Cioè di quel progetto altro che
Industria pesante franco tedesca e il problema era la pace tra Francia e Germania
Chissà che avrebbe cambiato i connotati le forme i ritmi della storia europea il problema era questo
Era un mettete in un certo senso rappresentava nella sua apparente immediatezza meramente economicistica
Come dire una sorta di primo baluardo contro la possibilità del ritorno del fascismo in Europa
Sfuggiva evidentemente ancora ad Amendola come dire
L'incompatibilità l'idea di deducibilità guardando il problema dall'altra dal livello alto del del processo di integrazione dell'incompatibilità fra
Come dire sistemi autoritari e sistemi politico costituzionali anche se naturalmente verissimo ed è giustissimo ricordare
Quanto Amendola negli anni fosse cominciasse ad essere attento critico dei sistemi di
Come dire tra virgolette di dispotismo rientrare però questo non intaccare universalismo del mille novecentodiciassette
E non in mano e non intacca abbagli proletariato erede del liberalismo cioè una critica dell'U.L.S.S. che coesiste con Lilli non ci abilita storico-politica del suo atto di nascita questo il punto fondamentale
Per settembre andare velocemente verso la conclusione dunque la sua visione dell'Europa è una visione tormentata
Tormentata la come dire dall'intrecciarsi di questi temi che sono per tanti restio posti per tanti versi contrastanti e conflittuali
Quello che mi pare si possa dire
E che
Quello che al principio venni assunto come mero principio di realtà
Il riconoscimento che il metano rappresentasse affatto la distruzione dell'industria siderurgica italiana ma al contrario forse uno degli elementi del miracolo economico italiano diciamo così
Questo principio di realtà del sessantadue
Si trasforma progressivamente in una battaglia
Amendola lo dice negli anni settanta sono pieni di questo l'operazione Spinelli in questa direzione anche se io poi metterò
Un punto di riflessione conclusivo su questo problema che mi pare vada vada diciamo preso in considerazione
Cioè
La battaglia per la democratizzazione delle istituzioni comunitarie
Guardate in un quadro largo in cui democratizzazione significa naturalmente ruolo del Parlamento europeo ma non solo quello significa un problema indica un problema che poi ha fatto parte della storia del dibattito sul processo europeo
Cioè quello di come rendere democratiche istituzioni che hanno avuto momenti in cui sono nate come mere organizzazioni
E sterno internazionali senza coinvolgimenti né di cittadinanza annidi come dire istituzioni fra democratico rappresentative naturalmente questo spiega la spinta di Amendola nel Parlamento europeo
E spiega soprattutto il rapporto con Spinelli
Spiega l'operazione con esplicito su Spinelli che naturalmente è una cosa importantissima perché
Amendola ben conosceva Spinelli e sapeva che Spinelli non avrebbe fatto sconti naturalmente come infatti dal suo punto di vista e per quello che
Che che rappresentò come direzione importantissima nel Parlamento europeo sconti nonni non ne fece
Ma
In questo quadro insomma Amendola non si rassegna mai alla piccola Europa e quindi anche il processo di democratizzazione delle istituzioni europee e in vista della grande Europa
Anche se questo lo ripeto mai mette in campo la possibilità
Di una crisi di un rivestono rovesciamento del principio d'unificazione storica anche se Amendola sa benissimo che quel mille novecentodiciassette deve incontrare sempre di più il liberalismo la democrazia Amendola lo sa
Forse
Più di tanti altri che allora dirigevo il Partito Comunista
Però questo modo rimane profondamente dubbi incardinato nella sua nella sua
Nella sua visione ci possiamo chiedere ma
Questo tema della grande Europa
Valutato con gli occhi di oggi anche e con tutti i rovesciamenti che sono avvenuti le crisi e le novità che sono intervenute nella storia la caduta dell'Unione Sovietica naturalmente
Nino Amendola non era semplicemente il punto come dire di mera subordinazione a un'ideologia tanto meno
A un punto a una certa interpretazione subalterno nel rapporto con l'Unione Sovietica meno in tempo reale il tema era grande euro questo è un elemento su cui riflettere
Ed è nella sua profonda attualità che si vede quanto fosse reale il tema della grande Europa
E quanto in fondo fosse vero che come dire la piccola Europa poteva giungere fino a un certo punto ma non poteva andare oltre se
Circostanze storiche poi nuove e certamente mi previste né desiderate da Amendola non avessero portato questo tra
Questo tema sul tappeto
E allora per concludere
Quale fisionomia politica e quale fisionomia istituzionale assume nel ma nell'Amendola maturo diciamo così nell'Amendola dei secondi anni settanta il tema detto dell'integrazione europea politica
Allora c'è anche la formula berlingueriana
Europa né antisovietica Nina antiamericana che fu un grande passo rispetto all'idea come dire
Gollista otto gli atti alla scusatemi sia pure con tutte le promesse della grande Europa dall'Atlantico agli Urali questa rete è una novità importante
Ma ecco la riflessione finale che io vorrei fare perché questo secondo me ci apre anche i problemi dell'oggi sul terreno delle istituzioni
Io credo vi siano delle forzature nel diario di Spinelli da questo punto di vista
Nel senso che io la dico così e naturalmente so che questi sono temi delicati su cui la riflessione storica quando si tratta di personaggi del calibro di Amendola
E dello stesso Spinelli naturalmente non sono destinati a finire ma io credo che abbia
Ragione Galasso quando in un inciso diceva
Il fondamento non è mai stato né Spinelli hanno i federalista in senso proprio
Il che fa maggiormente apprezzare l'apertura verso Spinelli naturalmente perché sta a indicare come dire veramente un personaggio in cui il principio di realtà contava non conta come principio
Volgarmente in pirico realistico
Ma come capacità di vedere i contributi che personalità diverse anche lontane dalla sua potevano dare in un circuito di problemi politici reali culturali che l'integrazione europea stava mettendo sotto gli occhi di tutti
Ma in che senso io voglio dire non
Non federaliste non spinelliana in senso proprio Amendola non sa quasi mai la parola sovranazionalità
Amendola fino alla fine usa sempre la parola poteri puri nazionali o poteri multinazionali
è questione di lessi corno non è questione di silenzio
Ed è una questione secondo me nella quale era implicata in parte la storia della stessa sinistra europea non comunista perché diciamocelo chiaro qui stiamo parlando di Amendola e del PC
Ma non è che il problema dell'Europa fosse impedisce nella sinistra non comunista socialdemocratico europea
Perché questa è la domanda
Perché è stato sociale Stato-nazione negli anni Cinquanta avevano funzionato insieme
Perché lo Stato ma lo Stato nazione era il terreno il recinto dentro il quale lo Stato sociale poteva affermare se stesso era in quello spazio che si sviluppava la democrazia
E in quello spazio che irrompe il conflitto di classe e in quello spazio che in conti irrompe con più forza di prima la sigla dicotomia destra sinistra
La sovranazionalità sembra spingere verso il problema della costruzione di una democrazia oltre lo Stato ma per centinaia di anni democrazia è stato si erano messi nel bene e nel male in relazione
E allora che cosa significa rapporti entrare in questo spazio ignorando
Oggi faccio una parentesi brevissima utopistico ancora due minuti e quindi
Li posso io sono abituato al Parlamento europeo
Tengo l'occhio sotto Tecni dell'orologio esproprio per due minuti
Perché oggi per esempio quando si parla del conflitto a livello dell'Europa si dice una cosa in interessante importante dice ma noi non possiamo più giudicare questo conflitto secondo gli standards decies del conflitto così come negli Stati nazionali si attua
Ed è
E e questo non significa naturalmente
Nos essere nostalgica mente legati in possibilmente legati a una
Rivendicazione dell'eternità dello Stato-nazione ma significa che i problemi nelle relazioni tra queste due entità
Stato-nazione ciò che sta oltre di esso sono estremamente aperti
Io credo che il fatto che Amendola si fermasse su pluri nazionali e multinazionale
Stava indicare anzi credo che questo lo possiamo dire con certezza una qualche diffidenza verso la possibilità di uno sbocco sovranazionale del processo europeo
Che aprile perché questo aprirà problemi
Questo il punto fondamentale
E allora per concludere in un contesto storico che e anche
Tanto lontano da quello di Amendola
Tuttavia molte questioni restano aperte secondo me sul destino le potenzialità della grande Europa in un mondo globale
E questo il tema di oggi che ci conduce eccetto lontani dal contesto storico ideale
Al quale
Amendola contribuito in maniera così importante ma che non sono estranee a problemi che Amendola sollevato in anni lontani che oggi abbiamo ricordato
Ringrazio nuovamente il Presidente della Repubblica della sua presenza sospendo brevemente i lavori che proseguiranno con gli interventi programmati e testimonianze sulla figura di Giorgio Amendola grazie
La parte
La parola alla sinagoga di Roma Walter Veltroni
Sì io mi limiterò proprio solo a qualche considerazione abbandonando
Il testo scritto e perfetto che avevo preparato ma invece qualche considerazione che mi viene dall'aver ascoltato
Le relazioni che ho considerato molto interessanti e e anche la prolusione al presidente Bertinotti che ho trovato molto sincera ed equilibrata
Posso dire le ragioni per le quali considero
Giorgio Amendola il suo insegnamento assolutamente attuali
Perciò che il nostro Paese ha di fronte a sé
Lo dico intanto con un atto di rispetto che si deve nei confronti di una generazione di italiani
Che hanno avuto la forza di non solo di liberare il Paese da una dittatura che la durata
Un tempo
Che visto in termini numerici appare un dato statistico immaginato nel
Il prolungarsi dei giorni e dei mesi appare
Assolutamente spaventoso
Ma anche per aver ricostruito l'Italia e per aver dato all'Italia un senso una coscienza di sé sono diversi uomini di una generazione che ha avuto culture politiche forti
Grandi
Delle quali anche con le quali ancora oggi ciascuno di voi può e deve fare ragionevolmente i conti
Ci sono
Vedrò molto rapidamente cinque cose che a me appassionavano in Amendola e appassionano ancora oggi
La prima cosa nel fatto che Giorgio Amendola forse dei dirigenti comunisti di quella stagione forse quello che aveva più di ogni altro il senso della nazione
Ci sono delle frasi molto belle di Giorgio Amendola motivare la sua scelta antifascista
E a motivare anche
Il senso la ragione politica ultima la convergenza di tante culture diverse nella
Lotta di liberazione
Diceva Amendolara il tricolore che ci univa
Cioè era il senso della Nazione nel senso
Dell'appartenenza ad una comunità
E il dovere
Di vivere dentro questa comunità con un desiderio disegno di riscatto nazionale e unitario
è il carattere che unifica quella generazione di italiani che è stata per ragioni storiche portata considerare di interessi generali interessi nazionali sopra a quelli
Di qualsiasi parte
Ed è credo queste un insegnamento con il quale ancora oggi in un momento assolutamente diverso di crisi della nostra democrazia credo chi ha responsabilità pubbliche chi ha responsabilità politiche dovrebbe fare i conti
Seconda considerazione è quella che abbia già Degiovanni ha illustrato nella sua relazione cioè
Il fatto che
In quel mondo in quel tempo in quella
Separazione in blocchi
Con lo sforzo a sinistra di fare emergere Spinelli è stato protagonista ovviamente di questo con la sua diciamo intuizione di fondo tanto più
Straordinaria se
Si immagina che Altiero Spinelli ha pensato ad un'Europa unita da un'isola poco lontano da qui mentre infuriava nel nell'Europa la guerra e
C'erano i campi di sterminio voi gli europeisti uccidevano milioni
La Giorgio Amendola è stato degli uomini politici della sinistra italiana ed è la sinistra comunista in particolare uno di quelli
Forse quello che ha con maggiore forza sostenuto l'idea di un processo di unificazione europea il viaggio ENEA tracciato in maniera assolutamente perfetta i lineamenti
La terza cosa il fatto che Giorgio Amendola era un uomo
Unitario
Fausto Bertinotti ha detto prima ricordando un'espressione di Amendola ci sono gli uomini di battaglia politica gli uomini di mediazione
Forse c'è una terza specie
Che sta a metà tra
Le due ci sono gli uomini unitari
Cioè gli uomini che considerano la costruzione dell'unità attorno alle cose nelle quali credono uno strumento essenziale
Della realizzazione e la propria politica
E anche questo non è una cosa frequente anzi
Tende ad affermarsi specie oggi una logica di spezzettamento di frantumazione di contrapposizione talvolta persino di odio
Giorgio Amendola era uno che aveva dentro di sé una cultura una visione unitaria e dunque cercava e costruiva immaginava persino aprendo delle discussioni come fu per il partito del lavoro della sinistra italiana
Non non di poco conto però aveva dentro di sé una forte tensione
Alla costruzione di un'unità in primo luogo
Della sinistra del mondo del lavoro ma poi di una unità in fondo il segno dell'unità
Dell'unità antifascista
Diciamo l'imprinting fondamentale della sua storia politica e personale
Quarta cosa che mi affascina molto mi affascinava e Giorgio Amendola nel fatto che
Io mi rendo conto ha ragione Cafagna nella sua premessa sulla difficoltà di fare la storia quando è troppo vicina a noi quando la storia è fatta
Di immagini televisive affascinanti e
E accattivanti come quelle che abbiamo visto di quel famoso ring nel quale Giorgio Amendola rispondeva a domande fatte anche da giornalisti in un certo di un certo spessore
E quindi è vero obiettivamente difficile fare la storia quando è troppo vicina
E tuttavia
Non c'è dubbio che quando si farà con più serenità la storia del PC quando si potrà portare la storia del PC come quella della democrazia cristiana e degli altri partiti che hanno attraversato la storia della Prima Repubblica così denominata anche se
Siamo faccio un po'fatica a vedere i lineamenti stabilizzati della seconda battuta assumiamo questa ripartizione storica quando si potrà fare questa
Questo esame
Si vedrà che le cose erano molto più complessa di come sono state raccontate in tutti i campi
In tutti i campi
Compreso nel campo del Partito comunista in cui tanti dirigenti che avevano prima responsabilità
Erano attraversati da esperienze culturali le più diverse rappresentare il Partito Comunista Italiano come se fosse puramente e semplicemente la sezione italiana del Partito Comunista mio sovietica
Un errore storico lasciamo stare quello politico e un grande errore storico il Partito comunista italiano è stato diretto da uomini
Giorgio Amendola ma potrei fare molti altri esempi che avevano dentro di sé per ragioni storiche politiche per esperienze personali talvolta anche per
Ragioni familiari e per Giorgio Amendola questo è del tutto evidente altre culture dare cultura liberale e cultura democratica le culture azioniste alle culture
Che si erano ritrovati insieme in una pagina importante della storia italiani in qualche caso le culture cattoliche anche erano dentro questa esperienza e dunque
Questa
Compresenza
Di culture di esperienze dentro
Giorgio Amendola è qualcosa che lo rendeva un dirigente molto affascinante molto affascinante anche per la libertà proprio per questo del suo modo di pensare di parlare c'erano delle cose che
Anch'io mi trovai a registrare concerto non dico stupore ma faccio fatica a spiegarmi per esempio la posizione presa da Giorgio Amendola su questo e l'Afghanistan
Che per me vedendo Giorgio Amendola come uno dei dirigenti più aperti più unitari più attraversati da appunto culture anche fortemente ispirata alla tradizione democratica mi sembravano spiegabile ma forse
Adesso è anche più spiegazioni il senso il segno di quelle posizioni non voglio dire ovviamente condivisibile dico storicamente spiega
Quinta e ultima ragione e concludo è una ragione puramente e semplicemente attinente alla personalità di Giorgione
La grande schiettezza
Proverbiale schiettezza era uno che sia una cosa non gli andava lo dice
Poiché era un uomo disciplinato secondo un principio di disciplina che anche qui possiamo far finta che fosse una disciplina di caserma ma non era una disciplina
Era una disciplina assolutamente consapevole
In cui si esercitava anche il senso della responsabilità in cui si era anche la coscienza del fatto che c'era un legame tra
La propria personalità e gli interessi collettivi della ragione alla quale si apparteneva
Giorgio Amendola un uomo schietto
Aperto
Talvolta burbero
Io ricordo proprio nei giorni di questa intervista arringa
Un'occasione alla quale si discuteva e mi capitò di essere tra quelli con Massimo D'Alema con Fabio Mussi e con molti altri si discuteva dei movimenti giovanili del settantasette settantotto
In cui lui diceva le cose e
Probabilmente Scialfa aveva ragione lui faccio una parentesi
A proposito di quello che ho detto a proposito il PC e anche sulla
Molteplicità delle culture che agevoli gli uomini come Amendola non è un caso che quando ci fu il terrorismo
Il Partito Comunista Italiano reagì in un certo modo
Reagì a difesa dell'istituzione
Perché
Quelle culture quel senso vera nazione quella ispirazione unitaria
Sono un background determinante sono stato Bagram determinante del formarsi di una generazione dei dirigenti politici
Ma infine Giorgio Amendola era asta accanto a queste caratteristiche personale il suo carattere anche un uomo di grandissima curiosità intellettuale
Di
Attenzione nei confronti di tutto quello che si muoveva nell'universo del linguaggio attorno a sé
Di grande sensibilità personale ha fatto bene con la delicatezza con cui lo ha fatto Fausto Bertinotti a ricordare anche la fase finale della sua vita e il suo rapporto d'amore come chairman
Ma
I suoi libri
Quei libri che furono un grandissimo successo editoriale perché era una forma
Di divulgazione politiche di biografia fatta molto da presso perché
Era vivo chi scriveva disse diciamo così e che però hanno consentito a generazioni di
Di ragazzi italiani di capire che cosa aveva significato in quel tempo della storia fare la scelta di stare dalla parte della libertà e dell'Italia che sono le due grandi scelte che fece Giorgio grazie
Giorgio Amendola è stato
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo pare nel primo Governo Andreotti
è stato
Sostituito in quell'incarico dal senatore Andreotti o meglio da Giulio Andreotti allora far deputato alla parola senatore Andreotti
No penso che Giorgio Amendola questo punterebbe dato il testo scritto perché
C'è oltretutto una regola
Le rigo Garraffo dimostro che stabilisce quanti minuti uno può a mente assolutamente ricettiva assistere io
Darò un testo scritto e mi limito semplicemente a due
Mi telegrafici ricordi
Il primo io ero Presidente della fucina e quarantuno e una nostra dirigente mi disse
Voi conoscere Giorgia ammenda dati ieri si chiede
Perché ascolta nessuno ce l'ha mai parlato di queste cose non avevo tradizioni familiari e quindi veramente
E per la verità lascia i corredi insomma donne attrasse questa ipotesi
Quando poi ho conosciuto Amendola Montecitorio
Io raccontai zero Giorgetti
Perché però oggi
Ricordo che qui
Stiamo facendo insomma e lo ricordo
Certamente politico
Ma anche un ricordo sentimentali io
Enuncio due testi che donne illustro che poi però eventualmente un testo scritto che devono in questo momento
E il primo
L'esempio che dava
Dal punto di vista familiare
Io ho fatto molti viaggi da e per Strasburgo con i Comuni
Sempre accompagnato lui dalla moglie mi guardava bene dal raccontarla la mia posizione è chiara tra e erano veramente come due fidanzati di pene
Insomma è una cosa che mi ha commosso veramente se lo è un aspetto se si vuole in un ambiente strettamente politico e qualche volta arido come quello
Di Montecitorio forse può sembrare non pertinente ma a me invece sembra
Che debba essere ricordata l'altro è l'ultimo
Flash io vorrei dire e quello che
Ammenda disse in morte di Degasperi
Forse è stato l'elogio più bello che si sia stato
Disse l'Italia non riavrà certamente più
Un homo politico capace
In pochi mesi
Di fare lavorare una riforma agraria
Di farla
Discutere di farla approvare
E di mettere il in esecuzione questa secondo me è il modo migliore per prendere da
Quello che era
Il buono
Di una determinato periodi e cercare di applicarlo con tutti gli adattamenti dovuti ed cambiamenti e di tempo che ci sono stati ma io credo che il modo migliore di ricordare
Giorgio ammenda le
è quello di correggere certi difetti attuali grazie
Grazie al Senatore Andreotti la parola ora Umberto Ranieri
Bene insomma
Sì
E allora
Vediamo va bene perché ricordare Amendola oggi con tanto affetto e i riflettendo sulla sua attualità perché Amendola
Perché Amendola è stato l'unico dirigente venuto dalla storia comunista
Che si è dichiarato pronto a mettere in discussione quella storia
Per rendere possibile come si diceva un tempo una ricomposizione unitaria della sinistra e del movimento operaio
Amendola fu il primo che penso ad un superamento della forma organizzativa del dei partiti comunista e socialista
E fu il primo che
Per storia personale e familiare anche ma anche per convincimento discusse con e dialogo
Con personalità e settori significativi della tradizione liberale e democratica italiana
L'aspetto della vicenda politica di Giorgio Amendola che mi appare più lungimirante a cui è possibile richiamarsi ancora oggi malgrado
Sia
Del tutto cambiato il mondo
La sua proposta politica più azzeccati OUA azzeccate più attardata e più ai più azzardata
Immaginare un percorso che portasse socialisti e comunisti a confluire in una nuova organizzazione
Quello che chiamo
Nei suoi articoli del sessantaquattro dialogando con Bobbio il
Partito unico dei lavoratori italiani
Un partito in cui potessero ritrovarsi insieme ai socialisti e comunisti anche
Gli eredi della tradizione Kobe Chiana
Ora la spinta formulare
Questa proposta così impegnativa
In Amendola viene dalla convinzione che
La sinistra italiana fosse ormai già agli inizi degli anni Sessanta
Chiamata apprendere coraggiosamente atto delle sue sconfitte
E a imboccare una strada mai battuto
Amendola riassume con una formula che tra le sue più efficaci il senso della sconfitta subita dalla sinistra italiana e dei comunisti
Quando scrive che un'organizzazione politica
Che non ha raggiunto i suoi obiettivi in un cinquantennio
Con almeno tre generazioni di militanti
Beh deve ricercare le ragioni di questo insuccesso
E deve sapersi trasforma
Si capisce allora perché Amendola
Avrà l'ardire in quegli articoli di sostenere che il comunismo non sarebbe stata né poteva essere la soluzione adeguata per il socialismo in Occidente
Ora che tutto questo
Fosse sostenuto da un dirigente storico del PC era enorme
A noi
Non resta che apprezzare
Il suo coraggio e la sua lungimiranza e esprimere il rammarico
Lo ha fatto Massimo Salvadori ancora recentemente
Che essa è la strada indicata da Amendola fosse stata accolta chissà
Forse il futuro dalla sinistra italiana sarebbe stato diverso
Quello di Amendola con venticinque anni di anticipo sulla svolta imposta
Al pc dal crollo del muro di Berlino
Sarebbe stato l'unico modo
Di salvare
Il nucleo vitale della forza organizzata dei comunisti immettendo l'in una forma politica nuova
Che lo rendesse una risorsa vitale per il Governo del Paese
Credo che questo avesse in mente Amendola nel sessantaquattro
Cioè creare le condizioni per portare la sinistra da cui lui dei Milan al Governo del Paese questo fu del resto il suo assillo
L'alleanza per il progresso la nuova maggioranza all'ingresso nel campo delle forze governative furono tutte formule in cui si riassumeva questa prospettiva certo la
Drammaticità l'urgenza con cui Amendola poneva il problema del governo del Paese aveva anche origine nella
Memoria che fu sempre viva in Amendola
Dell'impotenza del movimento operaio nel primo dopoguerra il mancato incontro tra Turati e Giolitti e poi tra i socialisti e popolari l'incapacità del Partito Socialista dopo la vittoria del diciannove
Di porsi un obiettivo positivo di governo invece di lasciar sì così scrisse
Disse nell'intervista sull'antifascismo lasciarsi abbacinare
Dalla grande illusione suscitata dalla rivoluzione di ottobre
Amendola in sostanza
E l'unico dirigente del comunismo italiano convinto
Che non essendoci più nulla da tendere
Le risorse e di onestà competenza dedizione dei Comunisti Italiani andrebbero apertamente messi al servizio del Governo del Paese ed è per rendere possibile ciò
Che Amendola pensa ad un nuovo soggetto politico nuovo partito una nuova forza
Credo fosse abbastanza chiaro ad Amendola che quella forza non poteva che essere socialista perché questa era la condizione in nell'inabile per
Riscattare la forza comunista per
Toglierla dal suo isolamento Amendola
Avverte questa esigenza e indica una prospettiva certo lo fa con gli strumenti culturali propri
Parla di un duplice scacco di socialdemocrazia comunista queste comunismo questo è il punto debole dalla sua posizione era il sessantaquattro
L'alba dell'avvento al Governo di grandi Paesi europei della socialdemocrazia dei laburisti e tuttavia
Lo sforzo che Amendola fa
Per uscire dall'involucro della sua tradizione rimettere in circolo le risorse
Di consenso e di organizzazione altrimenti congelate dall'impasto Iddio logico del comunismo appare quasi temerari
Infine e concludo su due questioni
E la personalità di Amendola
Colpisce quella che
Splendido articolo dei due numeri Fadel mulino uno storico ricorda
In Amendola Shell al solida osservazione della realtà
Capire come stanno le cose ha detto dei giovani
Gli sviluppi politici si producono sempre in un rapporto con i mutamenti sociali Amendola che è un uomo del sud la sua Napoli
Appare più di qualunque altro dirigente del PC attento a ciò che avveniva fra gli operai delle fabbriche del nord e si sforzi era sempre di risalire dalla condizione
Concretamente di vita e di lavoro degli operai ai caratteri dello sviluppo economico italiano la classe operaia per Giorgio Amendola è qualcosa di corposo
Una formazione storica destinata anche a mutare nella sua composizione nei suoi orientamenti Amendola colloca gli operai in un processo economico in cui i loro interessi diventano
Inscindibili da quelli di altre componenti del sistema industriale l'impresa
Amendola parlerà della concorrenza parlerà del rischio
Della competitività come l'elemento
Della libertà e di uno sforzo che deve mirare alla gli interessi della collettività nazionale
Infine
Amendola parlerà senza complessi che ancora si manifestano spesso in dirigenti la sinistra del centrosinistra parlerà senza remore dei miglioramenti intervenute nella società italiana
Ripeterà nei suoi discorsi le cifre della crescita italiana degli incrementi del PIL della produzione industriale dell'aumento del consumo di carne in Lucania
Certe un miglioramento fragile va reso più solido con le riforme ma non nega il miglioramento delle trasformazioni e per quanto riguarda le riforme per le quali gli si batterà la sua visione si avvicina
Notevolmente alla natura vera del riformismo come processo cambiamento graduale i suoi obiettivi programmatici o credo si possa dire
Non fossero diversi da quelli del primo centrosinistra sono le ragioni del
Del del resto queste del suo dialogo con la Malfa con Giolitti
Verso i quali mostrerà sempre rispetto e considerazione lo distinguerà
Per rendere da questi suoi amici e interlocutori quello che si può definire un difetto intellettuale nel senso che Amendola rimprovera sempre per esempio a la Malfa
Come dire di
Pensare che se è una cosa è stata detta è stato fatto l'essenziale e Dida io non la penso così come il mio amico Ugo
La verità è che gli obiettivi del centrosinistra potevano andare bene ma quello che serviva era il consenso politico di forze indispensabili per realizzare quei programmi occorreva riconoscere i comunisti come forza
Di Governo
Finito negli anni Settanta linguaggio gli Amendola si libererà di
Di ulteriori scorie della
Ideologia saranno gli anni in cui combatterà in solitudine una battaglia contro la demagogia lo scavalcamento a sinistra
Sarà tra i pochi politici italiani a parlare a criticare le degenerazioni del corporativismo delle
Delle sue nelle sue infinite varianti anche i limiti dell'azione
Sindacale Amendola pagherà la sua solitudine la pagherà la sua libertà
Con un isolamento crescente nel suo partito e la sua battaglia finale
Sarà condotta in
Solitudine la verità è che la storia
Politica di Amendola puntava in una direzione inequivocabile
Quella della ricomposizione socialdemocratica della sinistra portare le forze organizzate dei comunisti e i loro radicamento sociale
Dentro l'orizzonte politico della sinistra riformista un Progetto mancato allora
E che probabilmente fu in seguito anche perché è mancato all'ora condannato alla
All'in attualità
Grazie a Umberto Ranieri la parola ad Armando Cossutta
Intendo molto brevemente
Riprendere soltanto qualche ricordo personale sua Mendola
Dall'interno del partito di cui
Era uno dei massimi dirigenti
è divenuto comunista per una scelta forte come si sa
Ed è stato comunista
Nell'unico modo razionale
In cui si poteva
E doveva esserlo in Italia
Non fu un è un comunista di tipo socialdemocratico
Né di tipo liberalsocialista
Come molti hanno scritto e detto era comunista
Togliattiano senza mai proclamare lo
Aveva con Togliatti la medesima formazione e cultura storici Istica
Ed aveva ben chiara la stessa strategia
Non ebbe esitazioni sin dall'inizio finita la guerra a schierarsi dalla sua parte nel sostenere la concezione stessa del partito profondamente
Totalmente nuova rispetto al passato
E si batte per un partito non più di propaganda o di testimonianza
Ma per una organizzazione che fa politica che la propone che la costruisce
Ed anche per questo per un partito di vocazione naturalmente unitaria e di massa
Il suo lavoro di tessitore di rapporti unitari svolto in modo intenso continuo
Con momenti della sinistra italiana
Lo ha portato a scontrarsi spesso contro resistenze ed incrostazioni settarie
Le combatteva a viso aperto
Non curandosi delle etichette allora disdicevoli il Riformista
Che gli venivano cuciti addosso
Era unitario non accomodante
All'esterno sapeva fronteggiare anche duramente gli avversari politici
Se all'interno del partito non cercava compromissioni
Per affermare le sue convinzioni
Il suo linguaggio che era sempre diretto ed esplicito
Detestava le formulazioni fumose
In voluto
Fu parlamentare illustre grande personalità di Stato
Ma sempre uomo di partito
Sovente i suoi commentatori dimenticano
Che nel mille novecentocinquantaquattro sostituito Pietro Secchia
Fu nominato responsabile della Commissione di organizzazione
Che era quella fondamentale
La più importante di tutte
Nel Partito Comunista Italiano
E da lì lavorò per rinnovamento profondo del partito
Per il rinnovamento politico sancito nell'ottavo Congresso del cinquantasei
E per quello organizzativo compiuto con il nono congresso del cinquantanove
Contribuire a a fare emergere una generazione più giovane di dirigenti
Più aperta alle nuove realtà sociali e alle esigenze unitarie
E questo fui non poche realtà regionali impresa ardua ho conosciuto personalmente queste difficoltà
Che richiese grande coraggio e forte determinazione
Erano le sue doti che erano i suoi meriti
Riuscirà a far sostituire alla testa delle maggiori federazioni figure popolari cariche di antichi meriti e di ratificati consensi
Con compagni trentenni non ancora affermati ma futuro costruttori e dirigenti del grandissimo partito che divenne il Partito Comunista Italiano
Eravamo quasi tutti
Della stessissima medesima età
Mille novecentoventiquattro venticinque ventisei
Giorgio Napolitano
Gerardo Chiaromonte
Emanuele Macaluso Alfredo Reichlin Ugo Pecchioli Fernando Di Giulio Aldo Tortorella e tanti altri in ogni parte d'Italia
Togliattiano nel profondo non esitò distinguersi non certo a distaccarsi dal Segretario nazionale su questioni di grande rilevanza a partire dal giudizio sull'Unione Sovietica
Le sue critiche erano rivolte a sollecitare una differenziazione più esplicita
Nei confronti dei dirigenti sovietici a cavallo tra il ventesimo e il ventiduesimo congresso del partito dell'Unione Sovietica
Furono critiche pubbliche e di non poco peso di cui Togliatti e tutto il partito dovette tenere dovettero tenere conto
Riserva esplicite e pesanti sui ritardi e sugli errori nella vita interna sovietica
Eppure Amendola
In epoca successiva si trovò solo
A non condividere la condanna del partito contro l'invasione dell'Afghanistan
Egli fu unico ne fu l'unico membro della direzione del partito a votare contro la risoluzione
E voglio ricordarlo
Non esitò rinfacciare mi apertamente anche duramente
Di non avere condiviso il suo atteggiamento
Mi meraviglio di temi disse
Eppure dovresti ben sapere cosa significa strategicamente nei rapporti internazionali
Che cosa conta a Kabul a cavallo come fra tre continenti che in una contesa che prefigura una disputa di portata mondiale
Non mi piace proprio nulla
Nella vita interno dell'Unione Sovietica
Ma so che essa rappresenta l'unico fondamentale deterrente nei confronti del dominio mondiale degli Stati Uniti
Che fu quasi solo negli ultimi anni della sua vita e giustamente profetico nel sostenere
L'esigenza oggettiva dell'unità delle forze della sinistra
L'unità fra comunisti socialisti socialdemocratici oltre le antiche computer posizioni
Oltre alle rispettive collocazioni riconoscendo e superando auto autocriticamente
I propri fallimenti come impietosamente gli li definiva
E comunista anche in questo
Perché non è comunista mi diceva spesso
Solo non
Non si è comunista mi diceva spesso
Solo per sventolare un simbolo ed un nome ma si è comunista se si costruisce l'unità delle forze
In grado di contribuire a fare avanzare i lavoratori e l'intera società in Italia ed Europa
Verso il rinnovamento democratico e il progresso sociale era questo il grande sogno la grande speranza di Giorgio Amendola
Grazie a Cossutta
La favola Giorgio Benvenuto
Mi riferisco al rapporto tra Giorgio Amendola e il mondo del lavoro il suo fermo nella mia testimonianza su due episodi su due aspetti su due periodi il primo la proposta che viene fatta nel mille novecentosessantaquattro di
Costituire un partito dei lavoratori
è una proposta che
Apparve estemporanea una proposta che venne vissuta anche dai socialisti e dei socialdemocratici come una
Riproposizione del vecchio prontissimo
Non era così era una proposta l'ha ricordato Ranieri particolarmente importante avveniva in
Fa nella fase del centrosinistra quando cominciarono a nasce problemi e difficoltà e veniva subito dopo la elezione di Saragat su cui
Si era diviso
Il Partito Comunista
Stava chi ed era la maggioranza ed era Giorgio Amendola che proponeva Saragat e chi proponeva Fanfani
E la proposta era indirizzata non solo al
P stia sia il PC ma anche al PSIUP o che non aveva votato per Saragat io che cosa accolgo intanto partito dei lavoratori
Non parlo del partito degli operai e dei contadini
Ha chiaro
L'esigenza di un partito che si rivolga al mondo del lavoro ha questa capacità di
Rappresentare l'universo mondo del lavoro
La seconda che questa proposta che non ha
Successo dal punto di vista politico invece a un esito importante nel dal mondo sindacale perché gli anni del centrosinistra
Determinano lecco quelle condizioni per realizzare l'Unità sindacale
è fondamentale quello voto diverso allora non c'erano le incompatibilità che i parlamentari socialisti i parlamentari comunisti
Fecero con l'astensione sulla programmazione
Ed è importante che
L'Unità sindacale questo discorso
Di unità intesa non solo come unità tra le sigle
Ma unità del mondo del lavoro ricordo la FIOM aveva cambiato il proprio la propria denominazione da Federazione italiana operai metalmeccanici in federazione impiegati operai
Metalmeccanici
Come dire la testimonianze la dimostrazione che questo desiderio di unità di riunificazione del mondo del lavoro aveva mosso forse è una sua validità
Non ci fu rispondenza sul piano politico noi vivemmo quella fase molto viva della supplenza del sindacato nei confronti del quadro politico tra il mille novecentosessantanove mille novecentosettantasei
La seconda la riflessione e la voglio fare sul
Periodo ultimo della abitati Giorgio Amendola e di quella fase
Che è contraddistinta dal compromesso storico e dalla austerità
Non so quanto fosse convinto Giorgio Amendola della
Validità del compromesso storico so perché abbiamo avuto con l'allora federazioni unitaria con la SLM
Problemi diciamo così di confronto sulla
Politica dell'austerità di cui Giorgio Amendola era
Fermamente fortemente tenacemente
Tecnicamente convinto e noi avevamo le nostre difficoltà
Perché la politica di ostilità che pure porto alla degli accordi importanti prima con il governo delle non astensioni poi
Con il Governo dopo dall'assessore Nappi vento di Moro noi vivevamo questa difficoltà che
L'austerità era vissuta come una una sorta di compromesso che si realizzava per la partecipazione
Del partito comunista al Governo che venivamo da una fase mille novecentosettantaquattro con il divorzio settantacinque
Con le elezioni a livello amministrativo che avevano modificato radicalmente sul terreno dell'alternativa le composizioni venivamo anche dalle elezioni del settantasei
E questo sogno un momento di difficoltà
Nel rapporto e anche nella determinazione di un'altra politica
Che quella che esso nota come la politica dell'euro di una politica sulla quale ci fosse un convincimento reale e profondo debbo dire avviandomi
Alla conclusione
Che e particolarmente importante quello che Giorgio Amendola
Disse nella sua intervista rinascita nel mille novecentosettantanove
Quello che poiché disse nel Comitato centrale su cui si discusse di questa intervista quelle interviste o c'erano alcune
Questioni che diciamo così non non ci trovavano non mi trovavano
D'accordo come quando lui imputava a Luciano lama
Alla CGIL di aver sacrificato sul terreno della federazione unitaria all'unità
Il rapporti di forza che esistevano tra CGIL CISL UIL quello cioè lui dava questo giudizio severo
Per ogni convincevano convincono e poi la convinzione si è rafforzata credo per tutti noi su quelle che erano le osservazioni che facevano
Coglieva la crisi del sindacato soprattutto
Io penso che sia importante ricordare lo ricordavamo allora io non credo che fu una voce isolata forse isolata nel dibattito all'interno del partito comunista ma non isolata nel
Nel Paese nemmeno isolata nel confronto dal sindacato quando lui sottolineo questi tre aspetti su cui aveva netto profondamente ragione primo
L'insufficienza dell'impegno sindacale rispetto al problema della lotta all'inflazione ricordo disse ma come si fa
A dire che la scala mobile non si tocca che cosa significa una cosa che in una senso economico
La seconda una indubbia disattenzione
Nel passato perché coglieva invece il cambiamento che si stava determinando nel sindacato
Qui ha ragione anche Veltroni quando ricordava questo impegno che dopo il rapimento di Moro accorsi realizzò nel sindacato
Rispetto al problema della violenza nei luoghi di lavoro e in certe forme di lotta sindacale
Fu molto severo sui pick-up tal oggi sulle altre questioni sui cortesia all'interno
E aveva ragione perché coglieva in quello un senso di isolamento del sindacato e poi quella che era una considerevole caduta di democrazia nel sindacato a voci si batteva su questo problema che era fondamentale fare il referendum sugli accordi sindacali e quello che oramai oggi è diventata una nozione
Una mozione una convinzione come dimostrato dall'ultimo accordo ma Giorgio Amendola coglieva la necessità
Di superare questa caduta di democrazia nel sindacato cosa accoglieva
Ah Mendola in né garbato veramente alla conclusione
Coglieva questa crisi del rapporto tra sindacato e lavoratori ma anche questa crisi del rapporto tra sindacati e società civile
Ed era questa crisi
Così accorta perché anche un buon
Accordo per quanto positivo ragionevole era insufficiente a sanare è questa pesi colse settantanove
Nel settantanove con quella sua intervista accolse
Conservano non come profeta
Capito qual era la
Evoluzione in corso
Non poté
Bordi Giorgio Amendola non poté vedere
Cosa capitò su alcune questioni che lo ricordo in questa
Seconda parte degli anni ottanta
La contestazione all'accordo per il fondo di solidarietà e all'IVA grave polemica che nacque
Tra la Federazione unitaria tra lama Berlinguer sulla realizzazione del fondo di solidarietà per il Mezzogiorno che era
Una proposta politica che si agganciava agli ai momenti dell'austerità
Non visse la fase della Polonia di quello che avveniva in Polonia di questo cambiamento profondo di quella
Che era da
E
Non disse la fase della marcia dei quaranta mila e di quello che avvenne a Torino
Io non so
Che cosa avrebbe detto e che cosa avrebbe fatto Giorgio Amendolara non so come
Forse sarebbe stato importante alla luce di quello che lui aveva già cominciato a prevedere nel settantanove come sarebbe stato importante una sua presenza una sua voce è una sua attività
Non lo so so purtroppo quello
Che invece è avvenuto
Ho
La parola Piero Melograni
Quanti minuti ho
Se mi trovo qui a parlare di Giorgio Amendola e perché parecchi anni fa insieme con lui
Scrissi un libro
Io farò soltanto il curatore l'intervistatore l'intervista sull'antifascismo pubblicata da Laterza
E ammende o la volle fare il libro intervista insieme con me e me lo disse proprio perché non erro comunista
Voleva un interlocutore che si sentisse libero anche libero di sbagliare e comunque non il regime dettato e io spero con voi di comportarmi con lo stesso spirito con cui
Per il quale voi Amendola mi aveva scelto cioè con la stessa libertà parlerò di lui e delle vicende che lo riguardano
Io credo che Ammendola avesse una matrice
Fortemente liberale
Grazie al padre
Al punto che Togliatti in privato
Negava che Amendola fosse comunista
Io posso avere dei dubbi anche sul comunismo rito agli atti ma di questo in un altro convegno eventualmente fare
E Amendola
Aveva anche o una matrice vagamente anarchica che io che a me piace attribuire a sua madre lituana
Eva CUN di cui il carteggio è stato reso pubblico e che era amica di
Marinetti e di altri futuristi e che nel mille novecentoquindici portava il piccolo figlio Giorgio allora di otto anni I comizi interventisti dei futuristi
Io credo che per capire Amendolara noi dobbiamo fare riferimento
Al quadro internazionale che ha dominato l'Italia per mezzo secolo durante tutta la guerra fredda
Lì per l'Italia a una democrazia tuttora malata a seguito di quello che accadde o meglio non accadde durante il cinquantennio della guerra fredda
Che cos'è che non accade non a casa de quello che accade in tutte le democrazie c'è un ricambio tra maggioranza e opposizione
Esisteva una situazione internazionale per cui
E questo è singolare sia l'Unione Sovietica sia agli Stati Uniti d'America vietavano al Partito Comunista Italiano di andare al Governo
Sugli Stati Uniti d'America penso che
Tutti siano d'accordo ma
Sul divieto di Stalin ci ha aiutato a capirlo oggi Luciano Cafagna quando ha detto che prima di partire per l'Italia Togliatti andò da Stalin e quali indicazioni ricevette da Stalin
L'indicazione era voi non dovete assolutamente creare problemi alle potenze occidentali altrimenti queste potranno creare problemi a noi
In oriente
Le sfere di influenza vanno rispettate perché la pace mondiale non uno scherzo capita una cosa
Profondamente importante si reggeva sul suo sulla reciproco rispetto delle sfere di influenza quando nel mille novecentocinquantasei
Io me ne andai Partito comunista allora vere scritto che avevano
Quindici anni
Nel cinquantasei me ne andai
Chi è che ha aiutato i rivoluzionari ungheresi da parte dell'Occidente nessuno checché aiutato poi gli insorti di Berlino a chi è che ha aiutato
Esigenze Ortica Cecoslovacchia nessuno perché tutti rispettavano profondamente le sfere di influenza perché dovevano salvare la pace mondiale
Però noi in Italia abbiamo avuto un sistema bloccato zoppo che ci fa ancora soffrire perché secondo me le ripercussioni di questa malattia
Della democrazia italiana durata cinquant'anni questa malattia
E le subiamo ancora cioè non siamo abituati a un sistema democratico vero e profondo che consenta alle opposizioni di andare al Governo e viceversa
Moro
E Berlinguer
Immaginano di superare il blocco dovuto alle sfere di influenza attraverso il cosiddetto compromesso storico
Amendola assolutamente no non volle questo
Non non voleva il compromesso storico perché aria fritta
Era più anziano di Berlinguer di quindici anni
E amava i compromessi fino a un certo punto
Penso quindi di sciogliere il PC
E di trasformarlo in Partito dei lavoratori è stato detto anche da altri perché perché in questo modo si superava
Il divieto
Dell'Unione Sovietica
Quindi io penso che
Amendola sia stato filo sovietico
Come è stato già accennato da altri oratori oggi in senso puramente strumentale cioè l'Ulivo leva far capire all'Unione Sovietica
Che se si faceva questa operazione di ricambio di classe politica all'interno del sistema italiano
Le
Le relazioni che hanno doveva avere nulla da temere per questo lui era così fortemente filosovietico in apparenza
E le orecchie e lo disse già moltissimi anni fa Enzo Bettiza in un articolo in un articolo che apparve sul Giornale di Montanelli e quindi se mai
Ma
Amendola non è filosovietico a destra lo fa soltanto strumentalmente per potersi imparare alle spalle
E questo io credo che sia
Assolutamente i rapporti tra
Amendola e Berlinguer non furono buoni
Io ho parlato di Amendola
Molti anni fa con e nella Coppola che è stato vice direttore dell'Unità e lui mi disse Togliatti non stiano stimava Amendolara
E viceversa Mendola non stimato gli atti
E Coppola ricordava una riunione del Comitato centrale subito dopo che i sovietici vale a dire Krusciov of abbiamo cambiato nome a Stalingrado
In cui Amendola e altri Alicata Pajetta partiranno all'attacco di Togliatti
E
E gli dissero noi siamo gli interpreti della nuova linea e tutte le devi andare
Figuriamoci Togliatti li strapazza davanti a tutti
Disse che Amendola non aveva alcun senso storico perché sarebbe stato lui stesso Togliatti a dirigere il rinnovamento
Perché Togliatti in realtà era anche lui perfettamente consapevole di tutti questi condizionamenti internazionali
E aveva fiducia in se stesso per riuscire a salvare capra e cavoli
Come
Poi
In realtà fino all'ultimo gli effetti riuscito di fare
Per quanto riguarda il cattivo rapporto con Berlinguer
Io
Alla fine della interi del libro intervista che conducemmo a Botteghe Oscure andavo con un registratore lui mi parlava io poi sbobinato tutto
Andai a casa a casa di Amendola
Nel grande stradone della Cristoforo Colombo e il giornale cocca
Sua moglie fu molto esplicita con me a parlar male di Berlinguer perché effettivamente c'era questa questa profonda differenza fra loro
Compromesso storico o scioglimento del partito comunista non c'è dubbio che Amendola
Voleva fare le cose
Più in fretta e se
Fosse riuscito a farle io credo che non soltanto i destini della sinistra come è stato detto ma è il destino del Paese sarebbe stato molto ma molto diverso molto ma molto migliore
Gli ho sempre amato Amendola e adesso lo hanno ancora di più dopo aver riflettuto su queste
Vicende scabrose
Grazie la parola Valerio Zanone
Iscritti autobiografici di Amendola ce
Un passo dove
Motivare in termini di continuità
La sua scelta del partito comunista come scelta di vita
Amendola traccia
La genealogia politica della sua famiglia
Il bisnonno mazziniano
Il nonno garibaldino il padre
Antifascista
Attenzione antifascista rimarca liberale
Quel rapporto fra il padre il figlio
Richiama il rapporto fra
Liberalismo dal comunismo
Che è il titolo di uno
Scritto di Amendola che
Non è stato ancora
Chiamato in causa nei lavori di questo convegno
E che a mio modo di vedere qualche aspetto sorprendente soprattutto per i tempi della sua
Pubblicazione
Lo scritto di Amendola
Che si intitola
Liberalismo il comunismo fu scritto in piena guerra nella centoquarantatré
Non fu pubblicato ma non fu pubblicato nemmeno dopo la liberazione
Comparve soltanto in appendice
Alle
Lettere da Milano lettere sulla Resistenza dei trent'anni dopo il mille centosettantatré
Io spenderò uno o due dei miei dieci minuti sarà
Parlarle perché mi sembra che in quello scritto il vi siano elementi importanti per
Registrare il rapporto fra Amendola eccolo fra Mellone Gobetti che sono stati entrambi revocati vai relatori
Nel mille novecento
Quaranta trenta
Il rapporto
Fra
Liberalismo il comunismo
Era sostanzialmente
E questa era anche l'analisi avendo appunto un un rapporto di alleanza internazionale
Era l'alleanza del democrazie liberale annuo americane
Come il comunismo sovietico all'insegna della comune guerra contro il nazifascismo
Ciò però
Questo
Mi sembra un punto di qualche interesse sul rapporto appunto fornendo la croce
Non trattenne anche in quel tempo
Benedetto Croce dal pubblicare nella critica una postilla che si intitola per la storia del comunismo in quanto realtà
Politica cosa scriveva Croce nella postilla
Scriveva alcune cose che sono difficili credo darà considerare una Fantasia dicevo che nell'Unione Sovietica si era perso anche il ricordo del solito della libertà
Auspicato da Marx
Che la promessa abolizione dello Stato aveva lasciato di fatto luogo ad un
Centralismo
Impara statalista
Regolante ascrivevo altro cioè a suo modo ogni opera ogni pensiero e perfino l'arte la poesia che sono state politicizzate
Ora per la constatazione che già nel mille centosettantatré era corredata da buoni menti di prova perché il lavori volesse
Fu bollato ad Amendola come Calloni altri giudizio velenoso quelle in quella circostanza credo si possa dire che sulla critica disincantata di cui ho parlato
Cervetti all'inizio del nostro convegno prevalso in Amendola ma da
Avverte
Sa
Del di non di sacrale il mito sovietico
Però in quello stesso scritto Amendola procurò di stabilire un'altra linea di continuità con la tradizione liberale
Quella
Diciamo di scuola ossia apprezza l'apprezzamento per le rivoluzioni borghesi del Settecento dall'ottocento che avevano
Liberato dagli antichi regimi le forze produttive e quindi avevano perso le masse sulla strada della storia
Ora rimonte discorsi e scritti di Amendolara c'è un richiamo alla rivoluzione liberale affidata alla classe operaia in sintonia esplicita con Gobetti
Però io credo che su questo una distinzione
Valga la pena di farla nel senso che
L'operaio ISMU di Gobetti
Difficile al fondo e era il una teoria delle liti vogliamo praticare cioè
Una delle tante diramazioni della scuola torinese della Teoria delle élite
Mentre in Georgia Amendolara la funzione elitaria è affidata piuttosto al partito di classe cioè l'élite è il partito le élites dirigente delle masse responsabili e disciplinate
E io penso che allora direttore di Amendola non sfonda questo suo costante richiamo alla disciplina all'azione coordinata
Che
Per esempio si manifesta nel giudizio sull'occupazione delle fabbriche almeno centoventi Amendola mirava lo allora l'occupazione e le fabbriche malmenava altre tanto con l'operaio che adesso a memoria non ricordo il nome che aveva restituito ad Agnelli le chiavi dell'officina e FIAT rimaste intatte dico questo perché
Mi sembra un elemento utile come chiave di lettura della posizione assunta da Amendola nell'ultimo decennio della sua vita di fronte alla sessantottini smog
Di fronte alla contestazione
Amendola ammonì il Partito comunista a non civettare con l'estremismo infantile hanno ad assecondare gli intellettuali ci mettevo anche Bobbio terzo momento che giocavano comuni insurrezione
E quando nel mille novecentosettantasei raccolse i suoi scritti sulla storia della Repubblica vuol descrivere Ra corredando la dei dati che ho sentito richiamare stamane da Umberto Ranieri
C'è tutta una presi nella prefazione c'è tutta una precisa indicazione
Della storia della Repubblica in trent'anni in termini di
Incremento del prodotto nazionale di generalizzazione dell'assistenza sanitaria di aumento degli studenti delle scuole superiori sicché
Amendola di fronte alla contestazione di quegli anni cioè suoi epigoni volle scrivere la storia della Repubblica opponendo i contestatori citazione
Il progresso compiuto dal popolo italiano in trent'anni di opzione condotte con crescente partecipazione democratica
Allora parallela lì almeno avere
Doverose conclusioni anzitutto un elemento che mi sembra sia stato già giustamente ricordato questo concetto forse fortissimo
Circa il partito
Che non è soltanto la scelta di una vita ma è anche
Per così dire un soggetto che esercita una funzione pedagogica e se vogliamo anche disciplinare il partito con funzione di direzione e di ordine e questo
è un elemento che induce alla riflessione
Dato il momento in cui cade il centenario che forse rimette
Al al centro del discorso pubblico la questione dei partiti o quanto meno
Si appresta a riabilitare a me il nome
Perché le principali formazioni politiche che sono
Nate
Dopo il mille novecentonovantatré hanno avuto un solo fattore comune quello di escludere dalla propria dal proprio nome la parola partito
Non
Allora quale i partiti nuovi sulle rovine dei partiti storici può soccorrere chi su questo una suggestione Ammendolia anali caro Emanuele
Dunque Giorgio Amendola
Nello scritto del mio centoquarantatré da allora cioè riteneva
Che sono l'unità delle forze liberali e democratiche socialiste e comuniste potesse riscattare il movimento comunista dalla citazione malattia infantile del settarismo
E negli ultimi scritti quelli della seconda metà degli anni Settanta osservava che quasi dappertutto fin Europa
La sinistra avvisi avvicinava la maggioranza ma poteva diventare maggioranza di Governo solo la contenzione deve saper conquistare consenso fra i ceti medi
E perciò il suo stesso partito
Che egli certo non voleva ideologicamente neutro doveva però far sì
Ideologicamente non più chiuso cioè c'era qualche cosa come l'intuizione di una forma di partito
Rivolta più che
All'ideologia
Al progetto
Ogni riferimento a fatti odierni naturalmente casuale
Grazie ad Annone la parola a
Nino Novacco
Avendo avuto l'opportunità di
Conoscere e frequentare Giorgio Amendola ho accettato volentieri l'invito a far parte del Comitato per le celebrazioni del centenario dalla sua nascita
E poi che da oltre sessant'anni
A vario titolo e con diverse responsabilità
Mi sono occupato del Mezzogiorno e i suoi problemi del suo necessario e possibile sviluppo vi sono fin permesso di suggerire i promotori che la manifestazione celebrativa conclusiva delle celebrazioni che dovrà aver luogo
Ai primi di dicembre a Napoli
Possa avere come tu al tema proprio rapporto di Amendola con il Mezzogiorno e con quel meridionalismo che dal mille novecentocinquanta ebbe a caratterizzare una parte non marginale delle politiche pubbliche dell'Italia
Seppure in un quadro con una Filosofia si potrebbe dire che Amendola ebbe a contrastare con vigore di Parlamento e poi anche per non pochi anni successivi
Poiché il suggerimento del tema
Per il tema da trattare Napoli credo sia stato accolto
Dal titolo che è stato dato alla manifestazione e sarà trattato da un giocata retata un giovane studioso e storico non mi pare corretto dichiara anch'io lo spazio della testimonianza che mi oggi vi era stata richiesta
Per approfondire qui le motivazioni della diversità che negli anni Cinquanta vi fu dalla posizione gli approcci di Giorgio Amendola e le posizioni
Il ruolo della Svimez anche se da un richiamo a ciò mi pare doveroso non prescindere
A metà del cinquanta quando si affrontò il Parlamento l'esame della legge
Che diede vita alla Cassa per il Mezzogiorno io venivo da un'esperienza sindacale da chi sta in Sicilia si è quarantasei quarantotto
Era stato nel quarantanove vicina Dossetti all'esperienza del quindicinale trova perché sociali e dal gennaio cinquanta ero entrato nella Svimez Di Pasquale Saraceno
Avendo come riferimento e di lavoro Alessandro Molinari e Giorgio Ceriani che Bregonzi ma anche progressivamente il retroterra alto dall'Associazione costituito da Rodolfo Morandi
Da Donato Menichella da Francesco Giordani da Giuseppe c'è l'usato da Vincenzo Caglioti da Stefano Siglienti e da tanti altri rappresentanti dell'economia dalla Società di allora
Date le idee che circolava né maturavano in quegli anni nella giovane Svimez che aveva come ancora oggi obiettivi statutari di industrializzazione di sviluppo economico
Della parte debole dell'Italia e che guardava con interesse alle esperienze del mio Dio l'americano e alle realizzazioni dalla Tennessee Valley Authority Roosevelt Diana
Non vi fu certo noi sintonia con le tesi esposte a nome del PC in Parlamento da Giorgio Amendola
Contro la nascita dalla Cassa per il Mezzogiorno strumento che nella sua specialità e straordinarietà appariva invece a noi e per tanti aspetti lo fu importante e necessario
Argomentando la sua esposizione in termini che anche ad una lettura di oggi risultano ispirati da una immagine del sud troppo legata
Alla sua caratterizzazione ancora rurale
E al peso che la terra assai più dell'industria quella guardavamo aveva non solo sull'occupazione nella produzione
Ma nell'immaginario collettivo di molti e dell'intera sinistra meridionale stesse in quegli anni
E sintonia non vi fu un neanche negli immediati anni successivi quelli dello schema Vannoni i cui meccanismi anticipati dal professor fare cenno a Napoli e nel novembre novantatré cinquantatré
Ricevette era una migliore accoglienza nel sindacalista Giuseppe Di Vittorio che nel politico Giorgio Amendola
Ma proprio per non invadere il campo degli storici e con loro ricerche sperabile possano dirci di più in ordine alle motivazioni di alcune differenti posizioni anche interni al partito comunista
Vorrei dedicare questo intervento solo ad un persona una personale testimonianza riferita agli anni a cavallo del settanta
Tra il sessantacinque per gli anni Ottanta rientrato in Italia da talune esperienze
Che dal centro di sviluppo dall'osteria parigine avevano portata occuparmi dei problemi del sottosviluppo non solo nell'Europa meridionale ma anche in altri Stati dell'Africa dell'America latina
Quindi chiamato da Giulio Pastore a presiedere con gli altri una piccola struttura allora che ispirandosi al punto quattro del messaggio del Presidente carri Truman
Sull'assistenza tecnica prese il nome di Yassin Istituto per l'assistenza allo sviluppo del Mezzogiorno
è uno dei compiti di questa piccola istituzione era di darsi tra l'altro carico delle attività di promozione dell'immagine del Mezzogiorno
Documentando alle imprese esterne ed estere le opportunità di investimenti e di localizzazione che studi italiano potevo offrire al nove attività produttive specie nelle manifatture nel turismo
A parte era necessario offerta di documentazione statistica legislativa regolamentare operativa l'azione di promozione comportava da parte delle ad un dialogo con i potenziali investitori esterni ed esterni
Per mostrare loro le caratteristiche del territorio meridionale che noi indicavamo come suscettibile
Il loro potenziale interesse
Per i fattori presenti nel nostro sud per le impresa che già vi erano insediate con profitto per gli incentivi dei poteri pubblici avevano deliberato di offrire i potenziali investitori per le aree attrezzate in cui suggerivamo loro di insediarsi
Per i servizi reali che volevamo potenziare
Per gli stili ma
Culturale civile e sociale che il Mezzogiorno e da noi reclamizzato offriva l'impresa ai loro dirigenti e quadri e alle loro stesse famiglie quest'approccio che non era certo una nostra invenzione richiedeva dei testimoni
E nel nostro caso essi erano volta a volta imprenditori meridionali hotel pensionati o esteri che si erano due anni presente al sud o esperte gli altri Paesi concorrenti o personalità italiane
Prego dei sicché potessero presentare motivare i loro giudizi devastazione vengo con questo e concludo alla testimonianza che ho anticipato di voler portare qui
Ecco non entrerà decisiva importante ma a mio avviso coglie un elemento significativo
Giorgio Amendola intorno agli anni Sessanta accolse quasi sempre certa compatibilmente con le sue valutazioni e i suoi impegni gli inviti che io ebbi più occasione a rivolgerci
Di volere offrire agli interlocutori esterni il suo punto di vista sulla affidabilità anche politico sociale dell'Italia emessa dalla sinistra
Perché l'Italia del Paese su cui nel clima di quegli anni maggiori erano i dubbi e più penetranti le domande le preoccupazioni degli imprenditori specie esteri
L'Italia essendo considerato costato in cui era presente attivo ed operante più che in altri un forte partito comunista che restava uno spauracchio
Certo nell'accettare di svolge da par suo come più volte va a fare pure noi questo ruolo di autorevole garante sull'affidabilità politica e programmatica presente e futura dalla sinistra italiana
Giorgio Amendola si muoveva pur senza entrare mai nel giudizio sulle politiche applicata nel sud del Governo dell'epoca nel quadro di scelte di cui forse sarebbe interessante
Accertare poter ritrovare all'interno degli archivi destino delle tracce
Ma mi sia permesso di dire che nell'accettazione di temi inviti formulate a nome loro gli altri ebbe sicuramente a giocare un ruolo significativo il fatto che
Il fatto del progressivamente multato giudizio anche di Amendola ma non solo suo né all'interno del PC
Su queste ancora intorno alla prima metà degli anni Settanta il cosiddetto intervento straordinario nel sud la cassa e gli enti ad essa collegati come lo IAL come il Formez ad esempio
Si stava dimostrando capace di fare meglio e più di quanto nel cinquanta si era pensato potesse avvenire
Il sistema poi di rapporti anche personali che attraverso la comune partecipazione a convegni incontri e tavole rotonde
Si erano venuti creando e che si traducevano in sovente positivi giudizi sull'onestà intellettuale e sugli orientamenti politico tecnici di persone
Che pure erano vicine alla Cassa e che mentre certo non erano comuniste con essi avevano libere frequentazione dialoghi spesso approfonditi e costruttivi e stato di sicuro un fattore reale
Dato che essa era riuscito a far superare alcuni prego ludico sì
Anche se non aveva certo cancellato differenze preoccupazioni ideali e politiche
Mi riferisco ai contatti al dialogo che personalità ed esponente dalla Sinistra di allora che del Mezzogiorno si occupa si sono occupati in quegli anni e con cui abbiamo avuto rapporti
Giorgio Amendola Giorgio Napolitano Napoleone Colajanni Emanuele Macaluso da lei ma padre
Gerardo Chiaromonte Tonino Tatò Luciano Barca Antonio Bassolino Pio la Torre Eugenio peggio per non fare altri nomi hanno avuto con Pasquale Saraceno comma Aldo Rossi Doria con Francesco Compagna
Il Stintino che da nord e sud guerre Giò per anni con le cronache meridionali
Di dirette inizialmente da Mendole da Licata
E poi con Vittore Fiore con Domenico la Cavera emendativi metri con Massimo Annesi commessi con me stesso con Salvatore Cafiero oltre che con Claudio Napoleoni
Dalla cui scuola Ford Lupo economico portata avanti da dalla Svimez con risorse anche
Dalla forte foundation americana passarono molte giovani intelligenze vicine al pc
E dei giudizi su aspetti pubblici irrilevanti connessi all'impegno ideale o economico programmatico dei meridionalisti si univano spesso altri giudizi circostanze propriamente private
Come quelle che sono intervenute tra chi vi parla e Giorgio Amendola
Legate al fatto di essere entrambi appassionati d'arte dall'aver avuto allora comuni amici pittori da Carlo Levi Adalberto subito e la stessa Germaine le cozze moglie di Giorgio Amendola era una valida pittrice
E critici e mercanti d'arte come i fratelli Russo
Attraverso i quali era frequente incontrarsi in occasione di o in connessione a mostre d'arte che davano l'opportunità di meglio reciprocamente conoscersi anche nel privato
Si determinavano così rapporti che oggi mi viene quasi da mitizzare per taluni mai e raccontati effetti del disinteressato dialogare
Tradizione ed abitudine di cui ogni giorno di più si perde la traccia ed il gusto stesso effettui che si sono manifestati fin sulla politica del Paese e sui destini stessi del Mezzogiorno grazie
Siccome siamo stati disciplinati come non sarebbe certo dispiaciuto Giorgio Amendola
Possiamo concludere qui la mattinata riprendiamo
Alle tre precise sempre per essere disciplinati con altre testimonianze e poi con la tavola rotonda grazie
Al convegno sono giunti alcuni messaggi
Mi pare che
Sia doveroso reggere quello del
Sindaco di Napoli Rosa aiuto Rosa Russo il Jervolino
Dice questo messaggio signor presidente desidero innanzitutto ringraziarla molto per il cortese e gradito invito all'incontro previsto per il prossimo ventuno novembre che ricordo di Giorgio Amendola
Plaudo una significativa e rilevante iniziativa che rende omaggio alla nobile figura dall'instancabile attività ed opera il centenario della nascita di un uomo politico che ha lottato sempre per l'affermazione dei principi di democrazia
Giustizia e libertà che ha contribuito fortemente allo sviluppo dei temi che riguardano
Il sud e del Mezzogiorno d'Italia
La città di Napoli partecipa commossa ricordo dall'onorevole Giorgio Amendola che nel corso della sua vita intessuto legami profondi e di grande affetto con la nostra città
Con viva cordialità rosa Russo Jervolino
L'onorevole
Sandro Bondi
Che era comunque intervento era previsto
Ha inviato
Il suo intervento scritto
Appunto giustificandosi e giustificando la sua assenza
Vorrei appunto leggere questo intervento che
Sandro Bondi
Dice questo intervento Giorgio Amendola visse in un periodo di ferro di fuoco fu giovanissimo studente dopo la Prima guerra mondiale
Fu figlio di Giovanni indomito liberale che morì dopo un'aggressione dei fascisti
Condusse una dura vita
Di clandestinità prima Parigi poi nella Resistenza come militante poi dirigente comunista infine assunse un ruolo da protagonista come dirigente del PC nella Prima Repubblica italiana
Non si può non provare fascino per un uomo dalla cui alla dirittura morale come quella dell'antico dirigente comunista
Lucio sempre viva pur nella militanza comunista la difesa dei valori che aveva acquisito negli ambienti di cultura crociana mi chiama per la sua giovinezza
La strenua difesa di una concezione realistica dell'analisi politica contro tutti gli ho Solazzi utopistici
Il senso profondo del valore del lavoro che era tipico anche di molti operai di ideologia marxista ma che fulminato negli anni sessanta e settanta
La funzione dello studio se è vero come unica via
Per crescere culturalmente formarsi un carattere
Nel commemorare questa formidabile figure l'italiano non si può sarebbe un'offesa nei suoi confronti mettere tra parentesi la sua scelta di vita
Diventare un militante comunista e compiere una scelta di campo di cui uno dei tratti distintivi fui li Came di ferro con l'Unione Sovietica
Non ci scordiamo certamente come nella terribile tempesta del mille novecentocinquantasei Amendola fu uno dei dirigenti più critici verso l'esperienza sovietica
Che nel mille novecentosessantaquattro lancio la protesta proposta di un partito unico tra socialisti e comunisti per superare anche rapporto strettissimo con Mosca
Di fatto però Amendola accetto l'invito che Palmiro Togliatti gli fece non portare fino in fondo le critiche al comunismo sovietico e la sua concezione realistica della politica anche quella internazionale
Di fronte anche a fenomeni che considerava degenerativi come la rivoluzione culturale cinese un certo terza mondi ISMU vissuto solo snobbistica mentre nel mondo occidentale
La rivoluzione comunista che lo khomeinista colo preoccupo lo portarono perfino ad apprezzare il ruolo di Mosca nell'invasione dell'Afghanistan
Nel cogliere nella sua lezione di semi di un pensiero forte da cui tutti hanno molto da imparare
Non possiamo dimenticare che Amendola si considerò sempre un comunista si sarebbe vergognato a dire che non era stato comunista
E che nella natura di questa scelta politica c'era il rapporto fondativo con la rivoluzione d'ottobre il suo principale frutto l'Unione Sovietica
Possiamo ben dire a venticinque anni dalla sua morte ricordando le grandi battaglie positive combattute da questo politico di grande qualità
Tra queste quella per l'unità europea contro la cecità di tanti suoi compagni anche se poi nel momento decisivo del voto per il serpente monetario
OCM a metà degli anni Settanta
Il PC citerò indietro possiamo ben dire che la scelta sua e di tanti giovani con lui fu una scelta che nasceva da un errore che non va sottovalutato il legame con una mosca che tanta parte
Di colpe Annella vere oppresso del condannato al
Totalitarismo sterminate popolazioni nel cosiddetto secolo breve
Dalla sua vita dal suo pensiero comunque vanno tratte lezioni che hanno tuttora un'enorme importanza la prima e da è considerare
Il perché tanti validissimi giovani intellettuali di formazione liberare da Emilio Sereni ad Antonio Giolitti si arruolarono nelle file del Partito comunista
Questo avvenne perché i liberali e in parte anche i socialisti riformisti non furono in grado di lottare con efficacia contro il totalitarismo fascista
è una lezione importante anche per l'oggi perché chiede alle persone di cultura liberale di accomodarsi di fronte all'andazzo in corso in chi scambia l'indignazione per propaganda in chi chiederà
Rinuncia all'iniziativa all'azione
Le coscienze che rifiutano lo stato di cose Presidente
Che vogliono avere una speranza o trovano una risposta seria e coraggiosa dalle forze di ispirazione liberale o si rivolgono altrove come avvenne al giovane Amendola
E come è avvenuto a tanti altri adolescenti dopo di loro
Una seconda formidabile lezione tuttora per di
Vitalissima la lotta
Al sessantotto ISMU Amendola corse subito al contrario per esempio
Di Luigi Longo il carattere largamente distruttivo che aveva l'evolversi della ribellione giovanile il suo carattere anarcoide la sua distruzione della scuola e alla fine del valore del lavoro
Terza e preziosissima lezione
E la sua
Lotta contro l'estremismo in fabbrica con la collusione possibile in certi casi inevitabile con il terrorismo
Amendola denuncio le ambiguità di settori del sindacato alla FIAT spiegò
Come queste si combina sono anche
Con una linea sindacale disattenta alle questioni della Pro della produttività e quindi foriera di declino economico fece queste valutazioni da uomo di sinistra che considerava la funzione dello Stato fondamentale nell'economia
Ma anche esprimendo una concezione del lavoro della produttività dell'impegno sindacale e anche oggi
Parla persone di orientamento liberare
La sua elezione allora alla fine degli anni Settanta fu contrastata ardue mente da Enrico Berlinguer
Nel silenzio di troppi amici dello stesso mi oggi in cui anche i Governi della Repubblica flirta no in qualche modo organicamente con l'estremismo la risposta Ammendolia me particolarmente preziose
Ecco fin qui
Le opinioni che l'intervento di Sandro Bondi
Va bene possiamo
Riprendere i nostri
Gli interventi la parola ad Antonio Ghirelli
Si è molto ironizzato
Anche più di recente perfino sulle colonne del Corriere della Sera
Sulle motivazioni
Che nel secolo scorso indussero intellettuale artisti scrittori usciti dalle figlio della borghesia come il sottoscritto a schierarsi disciplinatamente
Sotto le bandiere del movimento comunista come organici alla sua ideologia e alla sua prassi militante
L'ambizione sfrenata uno scopritore uno scaltro calcolo opportunistico sarebbero stati alla base di questa decisione
Basterebbero rileggere i libri
Di Giorgio Amendola e in particolare quello relativo
Proprio alla sua scelta di vita
Per comprendere che almeno nel caso italiano
Quella decisione scaturita in linea generale puramente e semplicemente dai fatti
E ciò dall'atteggiamento cinico smarrito
Del ceto dominante
Di fronte alle due grandi guerre del Novecento e soprattutto
Al processo di emancipazione del proletariato nonché dalla complicità obiettiva anche se spesso involontarie
Che i partiti democratici Borghesi è lo stesso
Variegato movimento socialista hanno assicurato
All'avvento del fascismo italiano e di quello tedesco tra le due guerre
I due passaggi essenziali
Per accelerare la conversione di Giorgio alla disciplina comuniste corrispondono ovviamente
Hai due episodi più laceranti della sua esperienza nei primi anni venti
Il dieci giugno mille novecentoventiquattro il giorno fatale per Giacomo Matteotti e per la democrazia italiana era stato preceduto da altri squallidi episodi la devastazione della casa Binetti
Due attacchi falliti
è una prima aggressione contro lo stesso Amendola
Il dieci giugno
Quando il deputato socialista uscì di casa per non arrivare mai a Montecitorio si diffuse subito la voce del suo rapimento ma passarono quarantotto ore senza che Mussolini si pronunciasse
Tanto che fu accusato esplicitamente di complicità
Giorgio si trovava a piazza Colonna ragazzo
Gremita di folla quando l'auto che portava il Presidente del Consiglio proveniente dalla Camera puntò su Palazzo Chigi
Salutato da uno sparuto gruppo di fascisti che abbozzò un Neglia egli ha all'o no al Duce
Il CUP e grave il silenzio incombente sulla piazza furto allora da una la un repentino urlo di rivolta Mussolini assassino abbassi il fascismo
Solo
Un istante
E niente altro
A questo punto nel suo libro avendola noto malinconicamente sentì
Che era passato il momento
Perché non avevano gridato prima perché nessuno aveva preso l'iniziativa il ricordo di quel momento scrive ancora Giorgio non l'ho mai dimenticata ci ho visto
Sempre come il segno di un male profondo che ha colpito fin dall'inizio l'antifascismo italiano l'attendismo
Valuto Biografia del figlio ci aiuta a capire fino in fondo che tipo di adesione sia stata delitti
Quella del giovane Amendola un movimento comunista
E quali caratteristiche egli ha contribuito a trasmettere al partito italiana
Non siete dal tono soltanto di una reazione agli avvenimenti del primo dopoguerra
Nei capitoli iniziali del libro Giorgio accenna con garbata ed affettuosi ironia I racconti di sua madre che avevano illuminato un periodo eroico tra virgolette della famiglia una sorta
Di
Bella leggendo familiare confusa ed affascinante tra virgolette erano esaltata per esempio le avventure garibaldine del nonno Pietro sorvolando sul fatto che
Il non lo si era poi arruolato come carabiniere
Partecipando alla repressione del brigantaggio
Al che il futuro comunista aggiunge significativamente la cosa non avrebbe dovuto sorprendere né indignare perché Pietro aveva seguito la linea tracciata da uomini come Silvio Spaventa
Non a caso
Nel mille novecentocinquantatré in occasione di un dibattito alla Camera su quella che chiamammo la legge truffa
Di De Gasperi Giorgio si trova a dire
Mio bisnonno mazziniano mio nonno garibaldino mio padre antifascista io comunista questa
E la linea del progresso politico nazionale
Non siamo lontani e lo dico da napoletano da meridionale dall'altra linea
Parimenti gloriosa quella che si diffuse nel P.C.I. qualche anno dopo la liberazione lungo un ideale percorso culturale
E politico De Santis
Antonio Labriola
Croce Gramsci
Che il fondo esprime il meglio della cultura meridionale politica ad un tempo del comunismo italiano
Fu infine un intervento del novembre sessantaquattro assegnare va svolta clamorosa
Provocando una vivacissima polemica destinato a prolungarsi per molti anni
Allorché Giorgio Amendola prospetto
L'opportunità di un incontro tra comunisti e socialisti per creare virgolette un partito unico dalla classe operaia il partito del lavoro
Che non ricalca asse le esperienze di quei partiti
Ormai
Insufficienti a risolvere problemi dalla società ma ne aggiornasse proclami organizzazione in chiave socialdemocratica
Se il vertice del PC e Berlinguer in particolare
Avessero condiviso
Quell'auspicio se il preside il Craxi
Fosse riuscito a superare la loro resistenza
La storia dalla democrazia italiano sarebbe radicalmente
Cambiato in meglio
Purtroppo
Non è andata
Come si augurava Amendola
La parola Enrico Morando
Vorrei
Utilizzare questi pochi minuti per riprendere
Il tema affrontato questa mattina da da Luciano Cafagna Amendola
L'originale partito
Comunista italiano il riformismo
Riformismo socialista naturalmente
In uno scritto di qualche di qualche anno fa non so nemmeno se Luciano se lo ricorderà l'introduzione a un libretto di
Di Ranieri e Mino Poli
Carfagna
Ha scritto che l'insuccesso sto citando tra virgolette della destra comunista
Può essere considerata una delle principali chiave del PIL della crisi italiana
Cioè
Sostanzialmente della impossibilità del nostro Paese di conoscere l'esperienza dell'alternanza di governo e così via
Scusandomi con Cafagna che riassumo così il ragionamento che precede questo questo giudizio
Che è un giudizio molto impegnativo perché dall'idea del rilievo che ha Mendola ha avuto e soprattutto poteva avvenire nella storia del Paese oltre che della sinistra italiana e ha un enorme rilievo perché segnala che
Diciamo quel ruolo pienamente Amendola e il Partito Comunista Italiano evolvendo non l'ho svolto a causa della sconfitta politica che Amendola subito
Il ragionamento è grosso modo questo quello che fa Cafagna in quella sede nel Partito Comunista Italiano Amendola egli Ammendolia anni
Sono gli unici che appaiono in grado di
Forzare la cultura politica dominante del partito fuori dai confini
Della cosiddetta concezione sistemica del socialismo
Ma qui De Giovanni ha scritto delle pagine molto importante cioè l'idea cioè che il socialismo sia un sistema
Il quale ad un certo punto attraverso un atto traumatico sostituisce diciamo il
Sistema vigente il sistema il sistema capitalista
Questo continua il ragionamento di Cafagna questa questa
Possibilità per Amendola egli Ammendolia animerà aperta capace o del rapporto tra Amendola gli Ammendolia anni quella che veniva chiamata la destra del Partito Comunista Italiano
Il rapporto tra questi è l'elaborazione e l'iniziativa la la esperienza di governo delle delle socialdemocrazie e
La cultura liberale
In fondo sostanzialmente dice Carfagna in Amendola si incrociavano queste tradizioni queste esperienze in modo tale che potenzialmente del gruppo dirigente del Partito Comunista Italiano
L'unico che aveva le informazioni cromosomiche necessarie per tentare un'operazione di rottura della continuità col comunismo era appunto lui insomma sostanzialmente
Ora
La sconfitta quindi conclude Carfagna delle nel confronto interno al Partito Comunista Italiano di Amendola e della destra comunista
Segna l'impossibilità di una effettiva rottura di continuità tra Partito Comunista Italiano e tradizione comunista
Cioè segna diciamo il permanere di quell'elemento che stamattina Carfagna ha richiamato
Sotto diciamo la sigla di mito dell'Unione Sovietica ma che in realtà è traducibile anche con concezione sistemica del socialismo cioè la rottura totale di continuità tra ciò che c'è oggi è un sistema che si deve instaurare domani
E
Appunto io credo che sia vero che
è questa concezione sistemica del socialismo quella che
Non imponendo si con un'adeguata revisione con un'adeguata rottura di continuità dentro il Partito Comunista Italiano segna il fatto che quel partito come partito dominante della sinistra
Re italiana rende la sinistra italiana incapace di esprimere l'alternativa di governo questo è il pur
In questo senso il giudizio di Cafagna
A me sembra assolutamente convincente
E questo giudizio però fa della storia della battaglia politica e della sconfitta politica della destra comunista di quella che poi via via si sarebbe chiamata appunto a me
Amendola emendo gli anni poi l'area riformista poi i migliori stia eccetera eccetera fa della sconfitta di questo nucleo
Qualcosa che ha a che fare non solo con la storia della sinistra ma con la storia profonda del Paese
Perché è la loro sconfitta che determina il fatto che la sinistra italiana non è in grado di esprimere
Di svolgere una funzione fondamentale che tutta la sinistra europea in ognuno dei Paesi ha svolto cioè quella di a un certo punto essere protagonista di un'alternativa di governo al ai moderati conservatori
Ora questo ragionamento ci dà il segno del rilievo che la personalità di Amendola ha avuto per la storia politica della sinistra e del Paese e secondo me ci dovrebbe spingere a cercare di capire meglio
Quali sono i fattori fondamentali quali sono stati i fattori fondamentali di questa sconfitta perché la destra comunista subisce una sconfitta così
Pesante e così rilevante per la storia della sinistra e delle del Paese
Bene questi limiti
De di Amendola e della destra comunista di quella che poi diventerà l'area riformista del
Del Partito Comunista Italiano
A mio parere furono essenzialmente tre li voglio richiamare e poi smetto
Il primo fu un limite forse quello fondamentale sotto il profilo della cultura politica di tipo ideologico
Amendola tenta sì una sintesi
Ma la sintesi che tenta sotto il profilo ideologico e culturale non è quella di successo nelle socialdemocrazie europee tra socialismo democratico tra riformismo socialista e liberalismo
Non dimentichiamoci che Bud Godesberg del cinquantanove quindi non stiamo parlando di cose impossibili stiamo parlando di cose che nella sinistra proprio in quegli anni erano all'ordine del giorno
Tenta una sintesi in realtà tra comunismo e liberalismo
E mantiene quindi la sua posizione dentro una logica di tipo sistemico non mettendo mai
Io non conosco nessuno scritto diciamo nessun atto politico figlio di cui di una logica diverso non mettendo mai alla base del suo tentativo di innovazione che ci fu
E fu rilevantissimo nel Partito Comunista Italiano tentativo rinnovarle la politica le posizioni l'iniziativa la struttura organizzativa eccetera non mettendo mai alla base del suo tentativo di innovazione
E anche delle sue famose proposte per esempio di fusione tra pc e PSI nulla che abbia a che fare con l'idea fondamentale del revisionismo socialista
Cioè l'idea del socialismo come processo ininterrotto di cambiamento eticamente eticamente ispirato che la base culturale del del revisionismo socialista senza la quale i tentativi di contaminazione col liberalismo sono destinati secondo me sul piano culturale ad abortire come effettivamente accadde
L'area riformista del Partito Comunista Italiano arriva a diciamo una rottura di continuità su questo punto ma lo farà soltanto a metà degli anni ottanta al Congresso di Firenze affermando lì
Io dico esplicitamente l'idea della socialismo come processo ininterrotto di cambiamento ispirato a un sistema di valori e di interessi dati
Ma
Anche l'area riformista ancora a metà degli anni ottanta erede di questa
Difficoltà di tipo ideologico e culturale farà questa operazione tentando di dire
Che
Anche questa non era una vera rottura di continuità che in fondo il PIT si era già che info in questa aiutato anche da osserva da critici esterni troppo generosi nei confronti del Partito Comunista Italiano penso per esempio a Bobbio e alla sua
Sistematicamente ripetuta affermazione secondo cui il PIL si era già socialdemocratico abbiamo poi visto quando ha tentato di diventarlo che non era vero niente empiriche quell'affermazione non aveva un fondamento reale nella natura profonda di quel
Di quel partito il secondo limite
Finisco rapidamente fu un limite di metodo a mio giudizio
Cioè
La ricerca esasperata della continuità
Lo lo richiamato adesso in ultimo no anche quando la proposta è una proposta di
Innovazione e spesso di innovazione radicale nel posizionamento dell'iniziativa del partito
Al fine di farla tra virgolette digerire alla maggioranza diciamo del partito stesso essa viene presentata come
In fondo l'avevamo già detto in fondo nella in ciò che dicevamo nel passato c'era già in nuce questa affermazione nuova ora quest'operazione lì per lì
Sistematicamente riesce a ridurre l'impatto della proposta innovativa e quindi anche a depotenziare le reazioni negative nei suoi confronti
Ma nel medio-lungo periodo ottiene l'effetto paradossalmente opposto
Cioè attui un'innovazione non sufficientemente matura sotto il profilo della cultura politica e al momento delle scelte più impegnative non hai il consenso di coloro che sono stati trascinati
Co attraverso la logica dell'eccesso di di continuità
A condividere quella posizione senza farlo davvero cioè senza consapevolmente rendersi conto del salto che attraverso quell'innovazione di Scip riproponeva è questo
Mi conduce rapidamente all'ATER al terzo limite fondamentale cioè la concezione del
Del partito
L'idea cioè che
Insomma si
Nel partito si discute si basi falsi da battaglia politica eccetera ma soprattutto sta l'unità del partito il mito dell'unità del partito come valore assoluto e non
Discutibile ora qui stamattina secondo me
La cosa dell'unità del partito è stata trattata in modo un po'per come la la vedo io in modo un poco approssimativo non sto parlando della del fatto che
Si sarebbe dovuto dire
Rompiamo al Partito Comunista facciamo un altro partito segreto da ma di ricade sui partiti nascono continuamente Amendola non certo che Amendola aveva in testa questo ma
Dall'idea di rompere il partito che c'è
Per diciamo farne un altro piccolino attraverso operazioni di scissione e così via all'idea invece dentro il partito che c'è e non mettendo in discussione il fatto che continui ad essere tale
Di dare una battaglia politica che in modo permanente manifesti la presenza di una posizione di minoranza che si contrappone ad una posizione di maggioranza questo in funzione diciamo
Della possibilità che se davvero poi la battaglia politica si sviluppa e per esempio i fatti ti aiutano a dimostrare che la tua posizione di minoranza si afferma né diciamo era quella giusta e si afferma a quel punto
E desidero viene messa in discussione l'idea classica del governo dei del partito che era anche di Amendola ed è stato secondo me uno dei suoi limiti fondamentali cioè l'idea che il Partito comunista come
I partiti investiti di una funzione storica del tipo di quella che ho cercato di descrivere all'inizio si governa dal centro
E che le posizioni eccentriche tra virgolette no sono posizioni che aiutando il centro ad esercitare di volta in volta lì la innovazione praticabile
Ma in un contesto nel quale non è messa in discussione questa funzione di guida del partito da parte delle sue componenti centrali in questo senso quando alla fine degli anni Ottanta arriva la svolta
E la rottura di continuità si impone perché la impongono i fatti non perché coscientemente diciamo si è costruita attraverso la battaglia politica dentro il Partito Comunista Italiano non è pronta
L'unica soluzione che avrebbe reso quella svolta davvero coerente nella sua gestione futura e cioè una maggioranza di orientamento riformista
Quella maggioranza di orientamento riformista che m'che nell'ottantanove non riesce a diventare tale cioè maggioranza esattamente perché non aveva saputo e voluto essere minoranza negli anni precedenti grazie
Grazie a Morando la parola al Giulia Velotti
Poi
Saluto i presenti in questa sala che per qualità è sufficiente a dare il senso di importanza l'incontro di oggi il giorno del centenario della nascita di Giorgio Amendola
Sono entusiasta di prendere parte al convegno Giorgio Amendola sinistra ripubblica Europa soprattutto come giovani ricercatrice Della Fondazione Mezzogiorno Europa
Nel cercare di comunicare diversamente da chi l'ha conosciuto e quindi mediante lo studio la ricerca e le testimonianze l'ascolto di oggi appunto
L'attualità del pensiero e dell'agire di un protocollo protagonista della vita nazionale del ventesimo secolo uno dei padri della Costituzione italiana
Un grande italiano che ha combattuto per liberare l'Italia dal fascismo e dare al nostro Paese la libertà ed un avvenire migliore
Un intellettuali a un politico rigoroso un convinto assertore del ragioni del socialismo nel mondo e Colucci Pilotto
L'avvicinamento del Partito Comunista Italiano alla Comunità europea
Gli ambiti della sua azione politica erano tanti
Ma ne vorrei ricordare solo uno di quelle Lupis mo'comunista di cui si fece portavoce in fasi diverse e in particolare quando scoprì in anticipo il contesto europeo
Mediante l'incontro con il federalismo di Attilio Spinelli e del gruppo di Ventotene
Come è noto il Piccini ed un approccio nettamente contrario a processo che determinò la nascita della Comunità europea
Il dissenso di comunisti a tal riguardo e del modo di manifestarsi in tutta la sua evidenza durante il dibattito parlamentare sui Trattati di Roma nel mille novecentocinquantasette e si concluse con il voto contrario da parte della delegazione comunista
Il motivo di tale atteggiamento va ricercato nella complessa situazione internazionali di quegli anni il cui mondo risultava diviso in due blocchi contrapposti gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica
E nel nel totale mia mento dire posizioni del Partito Comunista Italiano con quelli dei comunisti sovietici i quali vedevano nella Comunità europea un'alleanza antisovietica e nel loro Prisma un semplice paravento
Ma a partire dagli anni Sessanta il Partito Comunista Italiano inizio riconoscere i possibili vantaggi che nella che della share potevano derivare gli affetti Dima intensificazione degli scambi commerciali
E di un'azione coordinata e unitaria per il momento sindacale europeo le parole appunto del datate mille novecentosessantadue di ammenda e quando Amendola appunto ad un due noto convegno ricordato stamattina da presso di Giovanni dell'Istituto Gramsci
Affermò la propaganda non può capovolgere i fatti deve spiegarmi riferendosi alla forte crescita produttiva e competitiva di Paesi europei corsi a un punto fondamentale
Il mercato comune concepito inizialmente come testa di ponte del capitale americano in Europa diventava invece progressivamente lo strumento necessario per ottenere una sempre più bene purché evidente autonomia dall'Europa
Sul piano non soltanto economico ma politico
Un altro punto su tale processo di revisionismo fu senza dubbio il netto distacco quel gravi dissenso del Partito Comunista delle posizioni di Mosca sulla crisi cecoslovacca del sessantotto
Da allora l'impegno del Partito Comunista sui temi Lupi visti sì di ramo in due direzioni si scelse da una parte di dare un proprio contributo nel processo di costruzione europea
Dall'altra ad intensificare i rapporti con le principali forze di sinistra operanti in Europa
L'importanza che il Partito Comunista andava assumendo la questione europea
Fu evidenziata dalla designazione di Amendola capo della delegazione comunista che nel mille novecentosessantanove cinque anni
Dei francesi prima gratificazione appunto francese ottenne la possibilità di sedere al Parlamento Europeo di Strasburgo non ancora eletto a suffragio universale e insieme a lui per il Partito comunista Silvio Silvio Leonardi e Nilde Iotti
Vorrei ricordare unica donna tra diciotto parlamentari
Italiani
E ben prima degli altri partiti Amendola riesce a far cambiare la visione della scienza è compagni che non volevano riconosce la comunità come realtà oggettiva del panorama politico internazionale
Ed è grazie alla sua opera che il PC entra nell'Europarlamento e la sua azione improntata fin da subito la sfida subito
Al momento del ruolo disciplina decisionale del Parlamento a scapito del Consiglio
Amendola che già nel mille novecentosessantadue al convegno sulle tendenze del capitalismo italiano aveva contribuito a modificare l'atteggiamento di iniziale contrarietà del Partito comunista nei confronti della Comunità europea
Diverrà il principale attore di quel processo di revisione e di approfondimento che condusse Partito Comunista Italiano ad accogliere la prospettiva di integrazione europea
Intervista ricordata anche stamattina presso dei giovani di Renato Nicolai che settantotto
Amendola analizzate analizzando l'opposizione al mercato comune che nasceva con un vizio di origine rappresentato dal cordone ombelicale che legava il Mecca Alleanza atlantica ribadisce che ciò non impedì di avere una certa visione europea
Quindi continua l'intervista non è che fossimo così chiuse ad esigenze di l'unificazione europea
Debbo dire che conoscevamo poco che cos'era arrivati a Strasburgo animati dalle migliori intenzioni combattive per sfondare la porta dietro la porta c'era il voto e nel suo primo discorso a Strasburgo Amendola infatti parroco dirle nudo
A proposito di un'istituzione che non aveva tutti i pregi decantati dalla propaganda e l'UPI Istica e nemmeno tutti i difetti denunciati dalla propaganda comunista
Non posso qui riportare qui stracci di su interventi al Parlamento europeo datati tra il sessantanove settantatré tutti permeati da una lucidità di sintesi e di analisi della capacità di proposta in Tibet antipatia anticipatrice
Ma mi preme sottolineare questo passaggio l'Europa unita si determina nei suoi rapporti con il mondo esterno usate il suo mondo e mondo socialista se non si ha il coraggio di affrontare questi problemi il resto e vanno sforzo
Si tratta magari di buone intenzioni ma che non possono portare ad alcun risultato
L'avvenire dell'Europa e nel superamento dei blocchi questa è soltanto questa e la via dell'unità europea e della pace
Come è scritto bene Giorgio Napolitano Amendola di massa lungo legato all'idea di la ricomposizione della frattura determinatasi nel continente europeo attraverso il superamento dei blocchi ovvio che come doveva realizzarsi questo storia superamento non veniva detto
Pertanto come si evince da esso interventi l'evoluzione di Amendola e di suo le parti docu del di partito comunista si fece dopo gli anni Settanta più rapida e chiara
Traducendosi in posizioni al proposte favorevoli allo sviluppo di politiche comuni e all'affermazione di un'Europa politica
Non è questo il momento ma ti posso citare molti discorsi di articoli nei quali amendolea esprime la sua preoccupazione per una crisi delle istituzioni comunitarie che ritarda il processo di unificazione politica ed economica
E rinvia a tempo indeterminato la creazione di nuovo potere multinazionale il solo che possa risolvere problemi che gli Stati nazionali non sono più in grado ciascuno per conto suo di dominare
Siamo degli anni Settanta nella fase delle Recup ero comunismo di Berlinguer
Il rapporto con l'Europa costituisce uno dei suoi punti focali ed è partito comunista il primo partito a rendersi conto che la costruzione di socialismo nell'Europa occidentale non può prescindere da del tener conto del processo di integrazione europea
La Conferenza dei partiti comunisti dell'Europa occidentale di Bruxelles del Milano centosettantaquattro
Berlinguer parla di Nadia socialismo non solo nuova e originale per ogni nazione ma anche rispondente tratti comuni che si presentavano in questa zona del continente inoltre lancia l'idea di un'Europa occidentale democratica indipendente indipendente pacifica
Che non sia né antisovietica amianti medica ma si provando a di stabilire
Di amicizia e collaborazione con queste con tutti gli altri
Ma accanto a questa dizione degli equilibri mondiali è di fondamentale importanza
Quell'idea ma indottrinamento Diana che trova appunto distacco da quella la dalla visione di Berlinguer secondo cui solo la share profondamente rinnovata potenziate democratizzare TA può risolvere i gravi problemi economici e che l'affliggono l'Europa occidentale
Simbolo di questa rinnovata linea politica e le lezioni di Altiero Spinelli come indipendente nel Partito comunista hanno mille novecentosettantasei ad opera di Amendola
E ancora Amendolara che comincia a dialogare con la socialdemocrazia europea e in particolare con gli esponenti di rischi sempre con l'idea del superamento delle divisioni interne alla sinistra
Grasso l'esperienza dei deputato europeo la sua presenza in Parlamento di massima e muta perché Amendola e vorrei concludere con le sue stesse parole parole
Bisogna starci dentro per vedere le cose e come vanno le cose non si può pretendere e giudicarle bene dal di fuori
Credo che oggi in questa attuale fase di difficoltà del processo di integrazione europea di Europa al bivio se serve o meno un trattato il metodo Amendola Ammendolia hanno dico rosso e privo di sovrastrutture ideologiche e di grande attualità
E arrivederci a Napoli per un convegno il sei dicembre
Sulla sempre sul centenario della nascita di Giorgio Amendola Giorgio Amendola il Mezzogiorno e la novità che ci saranno
Quattro interventi di giovani ricercatori perché credo appunto importante gli organizzatori hanno pensato che è importante che non soltanto di ti stimo Ignazi da chi veramente l'ha conosciuto ma importante che
I giovani e cieco appunto questa trasmissione del rigore
E dello studio che la formazione di Giorgio Amendola passi appunto non soltanto tra le pagine di storia ma nel ricordarlo dell'attualità e in questo momento storico grazie
Dopo una
Giovane ricercatrice
E prima della tavola rotonda la parola un altro giovane Mario Pirani
Giovani
Il cuneo fiscale
Non posso nascondervi
Che passando dal
Lippi c'è Dio coloro di uso di questa mattina
A queste
Più critiche voci di questo pomeriggio
Io se era stato preso da un qualche sconforto
Anche perché mi pare che in alcuni di voi permanga questa
Illusorie ricerca di una pietra filosofale che ci faccia vedere la posizione giusta
Nelle parole di Morando per esempio
Quando rimproverava ad Amendola
Ma di essersi preoccupato di portare con sé in una illusione su qua
Tutto il partito
Egli mostra credere che collocandosi in una posizione di più coerente
Visione socialdemocratica a un certo momento ce l'avrebbe forse fatta
Dimenticando con questo che
In realtà le posizioni giuste
Contano poco
Una posizione giustissima c'era fin dal mille novecentoquarantotto
E quasi nessuno la ricorda era la posizione di Giuseppe Saragat lo seppe Saragat era assolutamente coerente ad un piano teorico un piano politico
E in quel punto la sua politica esprimeva come dire una visione riformista socialdemocratica saldamente ancorata all'Occidente in un periodo pericoloso di guerra fredda con una visione del partito
Ne ma nessuno l'ha seguito la servitù il tre per cento dalla popolazione delle degli elettori figuriamoci se Amendola avesse fatto
La fotocopia dischi migliori migliorista di Saragat nemmeno quel tre per cento avrebbe avuto
Allora
Io penso che noi facciamo bene a porci il problema
Della storia di Giorgio Amendola come storia di una sconfitta
E di capire se ci riusciamo o di avvicinarci a capire del perché di questa sconfitta
Non perché
Info perché questa sconfitta un insediamento generale è la sconfitta permanente
Del riformismo italiano
Nelle sue diverse forme ed accezioni
E dobbiamo chiederci non per
Fare una storia
E va dicono i francesi
Evidenziarle che potrebbe essere
La storia poteva essere la storia della sinistra diversa da quella che è stata
Ora
Non lo trovo quesiti inutile dal punto di vista pratico
Pragmatico
Io seguita pensare che poteva essere diversa
Tanti altri a stragrande maggioranza pensano di no anche coloro
Come Luciano Carfagna ed altri fanno la storia da posizioni critiche discreta carte dicendo cose che io condivido in pieno però con direi con alla base
Non è in luglio ma in molti altri
Di una visione rozzamente che Diana del principio di ciò che è reale è razionale e viceversa
Che avvalora
In dei come dire dei casi cammini ideali del Partito Comunista nelle sue diverse traduzioni fino alle più recenti
Un giustificazioni istmo storico permanente che rende vana ogni critica è inutile criticare qualcosa che non poteva essere diversa da quella che è stata
Ora non per nostalgica perplessità nostro e per la funzione della personalità della storia ma io credo che
L'intuizione politica coraggiose avanzate a di Amendola poteva anche vincere
Perché era la risposta giusta ma per vincere
Avrebbe dovuto avere o acqua immediatamente o in prospettiva consegni un consenso di massa
Avrebbe potuto vincere con due
Varianti prima
Se era Togliatti a farla propria
Ora dicendo questo non credo di dire una cosa del tutto vana Togliatti
Gli aveva abituato apporti rotture a forte scelte a momenti di cambiamento dove solo perché aveva parlato con Stalin per quanto riguardava il Governo di unità nazionale la svolta
Di Salerno Manprin molte altre occasioni dall'articolo sette all'amnistia allo stesso partito nuovo
Cioè positiva della Fantasia culturale Togliatti
Aversi una svolta radicale cadrebbe portato con sé la maggioranza del partito non certo tutto ma certamente avrebbe permesso una grande operazione politica
Un'altra operazione politica a questo accennato mi sembra Morando era se attorno ad Amendola si fosse coagulata almeno
Non dico una minoranza organizzata ma una corrente politico culturale
Capace di
Difendere le proprie posizioni questo non fu
E non fu per un atto di natura profonda che aveva il Partito comunista e che i suoi epigoni hanno continuato ad aprire non fu perché anche gli uomini a lui pur vicini
Oggi dicono dovuto anche polemiche in merito con alcuni di loro
Oggi dicono ma Amendola non voleva
Ora Amendola non voleva fare una corrente
Ma
Avrebbe voluto come dire avere una leva che attorno a lui concordasse con quelle popolazioni
Non è per dare troppo valore ricordi personali ma quando io uscì dal partito sub qualche anno dopo l'Ungheria quando vidi che più secondo me
Una battaglia interna non aveva possibilità di esito limitiamo Bobby fece una scenata terribile come e poi mi disse ma quando quelli come teche la pensano in questo modo se ne vanno come faremo il rinnovamento del partito cioè l'voleva crisi che restassimo
E che combatte il sì ma la nostra battaglia direi non nelle fila di una frazione organizzata ma nelle file accanto diciamo a luglio nelle file del partito questo neanche c'è stato
Il coraggio di essere in minoranza
è una cosa molto difficile per chi è stato comunista e lo si è visto anche
Delle edizioni successive delle cose due cose tre
Partiti querce e quant'altro
Direi che pur
A Giorgio Amendola vinto una sola battaglia che quella dell'adesione all'Europa del Partito comunista l'europeismo
Anche quella mancanza casuale io io e Cervetti ne siamo testimoni
Personali
Io allora frequentavo Spinelli per ragioni del tutto personali
E gli chiesi una sera due giorni prima della presentazione delle liste elettorali quando il Partito Socialista gli aveva proposto di diventare Sindaco di Roma e l'UE aveva rifiutato
Gli dissi ma se andassi nel delle liste del PC e per fare una battaglia operista tu credo insomma dai tutte le le carte stava ritirandosi Luis si era deciso ANTA lasciava la la Commissione europea e voleva ritirarsi a Sabaudia
Lei ci ma pensi che mi accetterebbero e io presi il telefono telefonai Giorgia da me Amendola Amendola Comacchio Cervetti io richiamai Spinelli di si piglia il primo aereo perché scadono il tempo delle liste e tu così che la battaglia
Al Parlamento europeo
E la
Il rapporto tra Amendola il PCC ristabilito casuale per cui ha come succede dei fatti di cronaca e della storia che non sono quasi mai preparati
Ora
Io direi che anche le idee di Amendola più generali hanno vinto troppo tardi
Hanno quinto troppo tardi e lo vediamo il Partito Socialista hai finito
Il partito comunista è finito abbiamo
Questa ipotesi di Partito Democratico
Noi la cosa che più mi colpisce che ogni qual volta si crea un nuovo movimento
Come si è creato il padre il PD la Quercia chiusi si crea immediatamente nasce immediatamente in questo virgulto pretore messe riformista un'ala sinistra
Che ripete le stesse cose del passato cioè è qualcosa di profondamente connaturato alla natura della sinistra italiana prima e dopo il ventuno
è qualcosa che rinasce continuamente delle sue ceneri
E che quando si accorge di avere sbagliato
è sempre in ritardo e direi si accorge di avere sbagliato con un narcisismo insopportabile
Perché fa questa analisi degli errori passati come fossero una grande scoperta l'aspetto che tutti hanno fatto che loro fanno per ultima se ne compiaccio
E questo avviene anche ora io credo che alla base di questo ci sia
Il vero zoccolo duro c'è uno zoccolo duro che c'è nella società italiana del dieci quindici per cento della sinistra
La quale
Direbbe matte Blanco un grande analista EDP senologo
E in preda
Alla BIT logica cioè l'ha fatta quella Bill oggi cacche Louis studio sulla base della logica formale e della logica schizofrenica di quei personaggi che dal punto di vista razionale
Vorrebbero magari andare al Governo ma dal punto di vista emotivo
Si muovono attraverso una logica schizofrenica che non conosce il principio di non contraddizione
E vogliono restare sempre eterni fanciulli non sporcarsi le mani con il compromesso dei padri i quali necessariamente di fronte alla presa d'atto della realtà
Giungono a dei compromessi e dunque perdono l'anima di fronte a questi giovani sempre lì sorgenti a questi vecchi ragazzi non dico quelli di Salò ma anche quelli
Divi distribuiti delle delle brigate partigiane o quelli
Del sessantotto per un anch'essi invecchiati i quali si evitano
Come dire a sola
A voler restare eterni bambini e noi questa maledizione ce lo ritroviamo con per il complesso
Diciamo della sinistra del suo assieme che non vuole avere nemici a sinistra per cui insegue questi giovanotti invecchiati fino alla rovina
Per questa tendenza ad essere sempre tutti assieme è sempre tutti assieme il ritardo ed è questo che ci ha portato in braghe di tela per cui stiamo oggi a discutere se sia meglio Berlusconi offrirmi grazie
Va bene grazie
A Pirani e terminiamo qui con le
Gli interventi e con le testimonianze ci sono alcuni che doveva no intervenire sono alcuni dei quali
Per ragioni di diritti diciamo di salute
Molti non hanno potuto essere con noi qualcuno ha mandato un intervento scritto per esempio
Rino Formica che alleghiamo agli atti di questo convegno inviterei adesso il dottor Stefano Folli a prendere posto qui a chiamare
Coloro i quali devono ce ne andiamo discutere durante la tavola rotonda e a iniziare appunto la tavola
Beh dopo una mattina è un primo pomeriggio dedicato a
Una serie di relazioni di interventi
Di grande interesse
Che hanno
Dettato nuova luce sulla figura di Giorgio Amendola
E che in ogni caso
Ci aiutano a riflettere su questa
Straordinaria esperienza politica e culturale
Anche alla luce di quello che diceva Mario Pirani
Aurora
Cioè di un'Italia
Molto cambiata diciamo rispetto a quella che
Amendola ha conosciuto nella quale
Se sforzato di far
Valere principi di razionalità
E di rigore
Credo che questa tavola rotonda possa
Da un lato
Trarre
Un
Giusto Bilancio dalla giornata di studi anche però portando
Una serie
Di ulteriori contributi
Da parte di persone che hanno
Conosciuto
Amendola che in qualche caso
Ne hanno condiviso le battaglie
è il caso di Emanuele Macaluso
Amico e compagno
Una lunga stagione politica
Oppure che possono darci un giudizio
Importante dal punto di vista dell'altro grande partito italiano democrazie Cristiana il caso del
Presidente De Mita
Che ci potrà forse dire anche qualche cosa
Sulla figura di un comunista che è stato decimale
Anche in queste del fatto che è stato forse il più lontano dalla Democrazia Cristiana no il più attento invece ha un rapporto con
I socialisti e con le forze laiche
Forze laiche che
Giorgio La Malfa
Rappresenta bene anche in virtù di un
Di un esempio
Di una grande amicizia personale che ogni suo padre
A Giorgio Amendola
E che
Nella
Durezza anche nell'asprezza di un dibattito culturale che ha scandito
I loro anni un dibattito senza sconti e perché l'amicizia non faceva velo
Credo che abbiate detto molto
Sull'evoluzione
Del PC
E molto anche
Sull'attenzione la sensibilità
Che Amendola avuto per tutta la sua vita
Naturalmente in virtù
Anche del della sua cultura della sua radice familiare per il mondo liberaldemocratico
Adesso non è il caso di ripercorrere
Nulla della biografia di Amendola che è stata abbondantemente spiegate raccontata in questa giornata voglio solo ricordare che Amendola è stato definito una calvinista mediterraneo proprio per il suo rigore e per la spinta costante verso l'Europa e per
La sua costante
Ricerca di un ruolo di governo per il Partito Comunista che fosse strettamente collegato ha una cultura di governo quindi il rifiuto del massimalismo il rifiuto dell'estremismo
E questo è un elemento che ancora oggi
è di forte attualità
E io credo che
Su questo
Macaluso ci potrà dire qualche cosa
E
Naturalmente
Per quanto l'argomento sia stato toccato io vorrei chiedergli se può
Dire ancora qualcosa anche in relazione proprio I cioè rapporti personali con Amendola
In in rapporto alla
Al passo del sessantaquattro
Per
L'Unità delle forze di sinistra quel passo che venne dopo l'elezione di Saragat al Quirinale per la quale Amendolara si era battuto anche all'interno del PC e
E che rappresentava indubbiamente un modo
Per
Lanciare un'ipotesi di Surano di superamento del Partito comunista in anni che hanno
Che avrebbero anticipato
Di decenni gli sviluppi politici che abbiamo conosciuto dopo
E che poi naturalmente fu un'ipotesi che
Che tra montò per varie e complesse ragioni
Non fu raccolta
Da ma nessuno stanziamento neanche le socialisti e che io vorrei chiedere proprio a
A Macaluso di illuminarci anche su questo punto oltre che naturalmente
Di dirci qualche cosa sui suoi molto sulle sue rapporti personali con Amendola
E se
Le interventi saranno contenuti Min dieci minuti un quarto d'ora credo che potremo fare naturalmente un secondo giro in cui si potranno puntualizzare
E approfondire alcuni aspetti della conversazione prego
Io ho
Ho avuto un rapporto con anni con Giorgio Amendola Dalco cinquantasei in poi perché prima
L'ho conosciuto attraverso la mia attività sindacale io sono stato
Segretario regionale della CGIL fino al mille novecentocinquantasei o il segretario regionale del partito quindi nel Comitato centrale nella direzione
E anche nella segreteria del partito sono stato insieme
A
Aggiornamento alla
Nelle
E il mio libro le
I cinquant'anni del PC
Ho detto che Amendola è stato un nuovo che ha
Contraddetto essi contraddizione
Nel senso che aveva una capacità forte di contrapporsi anche all'interno del partito
Rispetto a posizione che non condivideva e che voleva far prevalere e nello stesso tempo però ebbe momenti di contraddizione rispetto alle sue stesse
Posizione
Io propongo considerato sembra mento la prima di dare una risposta
A
A Forlì
Una personalità che andava oltre il Partito Comunista e anzi penso
Che l'immagine del partito comunista senza mento la
Non è comprensibile cioè che è stata una di quelle figure
Insieme credo addirittura io
E a Togliatti una di quelle figure che ha
Dato un'immagine alle Partito comunista
è difficile capire
E anche immaginare il partito senza la personalità forte
Di Giorgio Amendola
Ed è per questo che io vorrei
Collocare l'là
La domanda che mi ha fatto Stefano Folli
Facendo una premessa la premessa è questa io non penso
Che sia utile a scorporare
Una figura non solo di Amendola le personalità che hanno avuto un ruolo nella storia
Politica dal contesto in cui operare o no per cui
Memmia fa tristezza o
Quando vedo il Pantheon
Che si fanno nelle
Nelle
Non ci sono Pantheon perché ogni personalità
Se non si colloca nel contesto in cui ha ha operato non si capiscono anche le ragione per cui ha operato in quel modo e ricollocarlo nella
Nel contesto attuale a mio avviso è totalmente sbagliato
Ora quale fu il contesto in cui opero
Amenta riconosce so fare trattare Sorio
Ricordo non so in quale solo scritto cioè una sintesi che a me pare molto efficace
Di Luciano Cafagna sulla sulla colluso sul Piccini su come PC
Bisogna vederlo in quegli anni
Cafagna diceva io son d'accordo con lui e principi che era nato come un partito che doveva fare la rivoluzione infatti
Nel
Il parere nel ventuno nacque dicendo faremo come la Russia
è un partito dopo la liberazione rifondato
Prego secondo me rifondato da Togliatti in cui la rivoluzione no non c'è più nella nel nelle idee nella strategia nelle possibilità
Però è al tempo stesso dopo soprattutto dopo il
Quarantotto collar grande operazione anche politica fatta Togliatti con la svolta di Salerno con
Che consentì poi
A mio avviso uno sviluppo che andò dalla la Repubblica la Costituzione e così via di seguito
Noi abbiamo avuto un Partito Comunista il quale
Era un partito
Grado a distanza un partito che attuava una politica riformista che aveva come riferimento la Costituzione
Un partito che aveva come centro della vita politica il Parlamento ma in un partito che non poteva accedere al Governo
Quindi era un partito il quale
Non poteva fare nella rivoluzione né andare al Governo per le ragioni che qui stamattina sono state spiegate molte volte
Ecco io penso che l'opera
L'attività di di di
Che del PC e quindi di Amendola
Bisogna collocarla in questa in questa strettoia diciamo così come muoversi in questa strettoia
è il Partito comunista in quel periodo in quel momento si adoperò diciamo così appunto per creare in via Bigli alle condizione
Quella che fu chiamato una via democratica italiana al socialismo quindi senza rinunciare allo sbocco del socialismo e questa fu
La ragione del rapporto con l'Unione Sovietica non tanto come diceva stamattina Carfagna il mito sì c'era anche mito ma il fatto che
La rottura capitalisti del capitalismo in Unione Sovietica era una
Cosa che serviva anche
Ai partiti che democraticamente però volevano accede ad Alcamo alle al socialismo
Ora Amendolara in questo quadro a mio avviso è la personalità che più di ogni altro insieme a Togliatti
Interpreterà questa questo transito
Guardando non solo ecco al transito del suo partito ma come questo transito poteva
Correlarsi con l'interesse nazionale dei partiti della della nazione con l'interesse generale dell'azione questa fu la chiave
Diciamo così di lettura di tutta la sua operazione
Io non potevo qui io fare molto eccitazione
Io
Facce ne faccio una sola eccoli qui quindi anche a quella a cui fare si riferisce Forlì
Ed è il suo discorso nelle mille novecento e sessanta due sulla nota aggiuntiva di la Malfa
Io credo che quello sia il discorso fondamentale per capire
Giorgio lamento
Perché è un discorso nel quale Lugli
Farò una polemica con Pastore con Giulio Pastore
Che aveva al congresso della democrazia cristiana di Firenze ha detto
Che erano quindici anni perduti quelle che si erano trascorsi Amendola dice non è vero
Non si è fatto il necessario ma non sono quindici anni per tutte
Sono quindici anni in cui il Paese è cambiato profondamente da Paese agricole diventato Paese industriale
E quindi guai a dire che sono stati esaltante per cercare
Abbia invece esatto che il due mila anni quindi non fece una polemica addirittura con
Uno degli esponenti della democrazia cristiana che pure
Sono infarcito
Che veniva dal fare dalla dalla sua concezione
Vedete i fatti e lo diceva questa e d'Italia e immutata
E applicando spunto appunto della nota di
Di la Malfa notava che non si era fatto invece quello che era necessario fare lì questo sviluppo
Economico industriale che c'era stato
Per
Correggerete diciamo così il tipo di sviluppo e quindi il ruolo che avrebbe dovuto avere la programmazione lo Stato l'intervento l'intervento pubblico nella nella vita politica
E
Ne delinea in questo con
Un un incontro un'interessante diciamo così
E colloquio con la marca avvenga lui tutta una uno sviluppo appunto che è uno sviluppo graduali stico diciamo così
Della del del del Paese della del delle riforme nel nostro nel nostro Paese
Dice una frase molto
Molto significativa in quel discorso
Lo dice
Noi non rinunciamo all'obiettivo del socialismo
Come obiettivo di
Ma oggi non è questo il problema
Oggi il problema è un altro il problema e il letto fare progredire all'Italia e fare una politica riformista in cui lo sviluppo economico che cioè che c'è stato
Sia corretto attraverso appunto appunto la la programmazione a me pare che ci sia
In questa visione di di Amendola
Tutta la sua
Vi sia un tronco nulla la sua visione della battaglia politica in Italia ed è questa la ragione che lo porta poi
A misurarsi con le altre forze con i socialisti e con
E con
I repubblicani
Con i socialisti ecco il punto Amendola a mio avviso fu
Forse la persona che più di ogni altro capiti il centrosinistra
Nel senso che lui capì che il centrosinistra ci fu una polemica molto forte all'interno del PC in quegli anni io mi ricordo nella direzione
Del partito io stesso quando preparai la relazione
Alla conferenza d'organizzazione di di Napoli nelle
Sessanta nelle febbraio del sessantaquattro
La discussione fu lacerante tra Ingrao Amendola e tutti gli altri compagni e sulla sul calcio un giudizio da dare in quella stessa dall'azione
Sul centro sul centrosinistra la sua opinione
Sono molto netta
Respingendo l'idea che il centrosinistra era una manovra dal neo capitalismo pareri ingabbiare la classe operaia
Che il centrosinistra era
Del resto aveva detto anche Togliatti una sfida più alta nella battaglia per le riforme più alta ha detto queste e quindi il problema anche qui
Siccome lui che che era un uomo molto realista capiva che non era il PC appunto per la strettoia di cui
Ho accennato non era possibile che andasse al Governo
E allora non tanto peggio tanto meglio ma allora noi dobbiamo fare in modo che i socialisti ci vadano con una posizione nostra che possa consentire
Ai socialisti di incidere dentro dentro il Governo questa fu la sua
L'altro tutta la sua logica e che mi pare storicamente se oggi guardiamo poi dai anche l'involuzione del centrosinistra quali sono state le responsabilità io vedo in questo quadro e finisco
La questione del sessantaquattro
Cioè i suoi articoli su Rinascita
Per
Il partito
Il partito unico
Io
Con lui su questo tema non ho avuto debbo dire la verità uno discussione personale come avuto su altre ditte su altre questioni e anche abbastanza lunghe
Ma io ho capito invece e do una spiegazione nel senso perché
Noi siamo all'inizio sessantaquattro
Governa il centrosinistra fu fatta sessantatré
Era pensabile
Fare il partito unico nel momento in cui
Il Partito Socialista cominciava la sua collaborazione al Governo e noi eravamo all'opposizione non mi pare e io non credo che lui
Non avesse io ho letto sembra quei suoi articoli come alcuna provocazione pubblicistica
Non come una possibilità
E qual era la provocazione politica
La provocazione politica
Era quella
Che veniva affermata nell'Artico quando lui dice
Se ci sono due fallimenti
Uno era quello socialdemocratico
Nel PC diceva nulla perché il PC era corte diciamo pressato cresciuto a questa a questa idea che il la socialdemocrazia donava fate ciò che
Quanto dice il comunismo è fallito
Quella e il messaggio il messaggio di quell'articolo e questo
Il punto politico è di dire Alpa ai comunisti badate che qui
Il peso di partito coi il comunismo non ha
Non ha non ha risolto il problema per questo io non sono d'accordo
Con
Quello che è stato detto stamattina
Che amento la nelle non disse nulla
A proposito
Della
Del comunismo della e della crisi delle vede del comunismo nelle nel sessanta nel nel sessantanove nel nel nel settantanove nel sessantanove
No Amendola lo aveva già detto
Amendola aveva detto badate che qualche Kolbe il bene il comunismo
è fallito e allora il problema era di vedere se bisognava cercare una nuova strada
Non fu possibile io ricordo quei momenti del resto fu fatto una Commissione poi
In cui c'erano bufaline Ingrao
E Berlinguer egli scrissero un documento in cui praticamente insabbiare uno non nel contesto diciamo così dentro la linea
è il problema fu assorbito punto dalla
Dal centralismo democratico ma i in definitiva il messaggio comunque amento li hanno in quel momento fu badate che qui
La questione è un'altra bisognerebbe fare qualcosa di diverso di quello che
Abbiamo
Perché dico si contraddice
Si contraddice perché
In certi momenti poiché l'UE non fu coerente su questa battaglia
E lo fu coerente per dare una risposta anche a Morando
Nel mille novecento e sessantadue dopo il ventiduesimo congresso fu Amendola a porre il problema delle maggioranze e delle minoranza
Non solo pubblicamente ma io ricordo le riunione nella direzione del partito su questa questione
Quando
Amendola invece fece marcia indietro fece marcia indietro non solo quando in una riunione della direzione del partito
Togliatti e disse bene tutto volete fare la corrente costa io faccio la mia
E facciamo il Congresso anche con la mia corrente allora
Si ritrasse agli Amendola si ritrasse e la cosa strana però ecco qui la contraddizione di Amendola
Fu quando all'undicesimo congresso
Questo problema lo possa in grado che posto il problema della maggioranze delle minoranze ma facendo
Luglio una proposta diciamo così in questo in questo senso Amendola fu uno dei più dure dove più fermi insieme a bufalina novelle ad altri compagnie
Il dire e non solo no ma anche
Di
Di escludere porcheria alcuni dei compagni e dagli organi dirigenti delle
Delle del partito perplesso
Anche
E finisco anche Ingrao così contraddire
Perché
E
Due anni dopo tre anni dopo
Nel sessantanove quando il manifesto ci fu la questione del Manifesto il discorso più duro è più argomentato contro il manifesto lo fece Pietro Ingarao
Quindi
E l'arte diciamo così la parabola si è chiusa in queste
In queste contraddizione che purtroppo hanno fatto soffrire poiché la possibilità che l'esperienza
Ricca e importante del partito comunista sbloccasse in qualcosa di diverso grazie
Grazie
Uso
Beh che ha fornito credo a questo nostro incontro moltissimi spunti Giorgio La Malfa ma Clouzot ha ricordato
I dibattiti che
Partirò dalla nota aggiuntiva ha ricordato anche che
Amendola era intimamente convinto che il comunismo non era più uno strumento di governo idoneo a una società
Come quella che ormai l'Italia era diventata all'inizio degli anni Sessanta
Insomma instillare la grande
La grande discussione culturale e politica tra
Amendola e Ugo La Malfa segno effettivamente un'epoca e
Il contesto che ci ha dato Macaluso serve per comprenderla
Cosa cosa ci può dire
Adeguato
E allora quel decreto
Grazie
Prego abbiamo superato la
C'è agitazione discrezionalità dell'arrivo
Dell'esito del metano è arrivato al momento giusto perché entra a Macaluso si saltuariamente né se collocato
Fatto io
Io nel
Nel che pagare diciamo riflettere sulle cose di questo
Bellissimo giornata di ieri
Di ricordo di
Di Giorgio Amendola immaginando che questa sarebbe stata la la domanda cioè i rapporti
Fra
Mio padre avendolo sul piano personale e tra la cultura laica
Partito comunista
Scopro che usa di Amendola sono andato a riguardarmi molte carte
Prima di certamente il rapporto il rapporto tra avendo io padre fu rapporto con aspetti personali molto intensa
E se mi consenti lo ricomincio con un ricordo personale credo
Che
Una specie di aneddoto quando io entrai nel Parlamento settantadue settantatré
Settantadue io entrai un certo giorno dovesse del settantatré dopo un qualche dibattito che non ricordo
Ero alla buvette di Montecitorio
E sia vicino a Giorgio Amendola
Né naturalmente nessuno un giovane deputato non avvicinava nemmeno lontanamente uno dei grandi leader io conoscevo
Amendola perché allora abitavamo tutti avvio alle Colombo nella cooperativa dei deputati e dei senatori quindi lo conosceva meglio conoscevo lui
Mi si avvicinò e mentre io stavo per conto mio mi disse Giorgio tu non fare caso quando tu quando tuo padre polemizza o il Partito comunista non ce l'ha col Partito comunista ce l'ha con me
Io ho le spalle secondo
E i prefetti in effetti se uno legge la scelta di vita di di Amendola
La scelta di vita è
Sostanzialmente si chiude con una polemica con mio padre perché
A un certo punto lei racconta
Quando
Stando a Napoli si avvicina al Partito Comunista
E poi dice siccome si era sparsa la voce che io mi sto avvicinando al prezzo dovetti affrontare e li colloquio con i vecchi amici di mio padre giovane ma se parecchi l'ambiente e mio padre in particolare racconta di un colloquio col fino al termine ha commentato
Etici fu difficilissimo più burrascoso fu lo scontro con Ugo la Malfa e conferma seria i quali gli dicono prima Tronci voi andare perché se il figlio di Giovanni Amendola
E non può rinnegare il suo insegnamento dice tra virgolette ci Daloui secondo incalza Ugo
Perché non sei in grado culturalmente e politicamente di prendere seriamente un impegno simile di valutarli in tutta la sua gravità
A questo punto mi arrabbiai veramente dice dice avendo era la solito presunzione di Hugo un difetto vede rimasto sempre
Ma la cosa che mi colpisce che il libro lutti le parole di questo libro
Sono queste non fu dunque una scelta avventata e superficiale fu una scienza di vita la scelta giusta
Cioè Luigi discute se sia stata una scelta superficiale perché non era nelle condizioni di e questo dibattito
è stato una costante diciamo così di questa storia in un articolo che mio padre scrisse nel mille novecento settantotto un anno prima di morire su Foreign Affairs per spiegare agli americani
Credo senza riuscirci il senso dell'unità nazionale della solidarietà nazionale
E che ebbe il titolo sulla rivista comunismo democrazia in Italia
Il il libro
In questo articolo con gelosi l'esistenza di un grande partito comunista e l'Italia è sempre stata la mia preoccupazione principale in cinquant'anni di un'attività politica prima durante il fascismo la resistenza eccetera
E poi dice quando i figli di giovani in questa tegola gli americani che non sapevano chi fosse diceva di avere doloso nulla quando i figli di Giovanni Amendola
Lasciarono il mondo liberale si scrisse dal Partito Comunista fu il momento più basse più drammatico per l'antifascismo liberale
Io rimasi solo dice mio padre a continuare una battaglia
E e in un certo senso si spiega molto delle posizioni prese da mio padre durante la sua vita
Considerando
Il tradimento tra virgolette dei figli di Amendola lievitare insomma cioè il Partito d'azione e poi il Partito Repubblicano nella concezione di OPA dove sono l'eredità di Giovanni Amendola
Che il figlio e nemmeno hanno perduto stamattina hanno spiegato bene Carfagna
Galasso
Del giovane poi parlava di un altro problema allo Stato molto bene le due la DC diciamo così della scelta comunista di Amendola di un paio molto persuasive le due radici sono
In quel momento ha detto mi pare Calasso le
Libertà e democrazia che erano l'eredità di Giovanni Amendola si incarnano nell'antifascismo ha detto Carso l'antifascismo si incarna nell'Unione Sovietica
E lui dice nella scelta di vita gli unici che combattevano davvero era era l'Unione Sovietica
E quindi si spiega quella scelta quella scelta di vita e aggiunge Galasso giustamente l'altro elemento e la crisi economica degli anni trenta
Cioè quando un giovane parte Amendola non era diciamo un economista non era versato in queste cose ma quando negli anni Trenta viene la grande crisi del capitalismo ma in fondo l'idea che
Che il capitalismo fosse alla fine
E che la la
Transizione verso il socialismo fosse inevitabile necessaria per il benessere delle masse
E la completamente giustificato comprensibile non dobbiamo dimenticare che scrivendo nel mille novecentoquarantuno Mineo centoquarantuno un conservatore come Schumpeter
Nel famoso Capitalismo socialismo e democrazia nel quarantuno Schumpeter si domanda poc'sopravvivere il capitalismo risponde no
Può funzionare il socialismo che lui non ama risponde sì
Cioè nel in quegli anni negli anni trenta era possibile
E perché le ragioni di difesa dal fascismo perché l'Unione sovietica era quella scelta di vita era anche una scelta politico e non si capisce bene questa separazione
Tra due correnti dell'antifascismo e debbo dire che la solitudine di mio padre se è stata terribile perché vide andar via tutti
I migliori le migliori energie della sua generazione
Le più pure lepida andare verso il partito unico il problema di di giovani di Giorgio Amendola come lo vedo io
Prima del dopoguerra
Cioè come fa
Un uomo che nutrito di quei valori
Avendo lì anni Digilio di democrazia di libertà di cui hanno parlato i nostri amici stamattina come fare stare legato al comunismo nel cinquantotto e sessanta
Cioè
Quando Valiani quando Spinelli quando Crest ma
Hanno capito che cos'è la la realtà dell'Unione Sovietica
Quando si vede che il modello economico dell'oratorio che mi era convinto che fosse fallito questo questo settore questo lo non lo sappiamo cresca l'odierno Governo tra società
Fino a un certo punto perché rimane attaccato a quest'idea e quando
E qui viene la la seconda parte
Nel mille novecentosessantacinque
C'è un dibattito
Importante tra mio padre e Amendola
Mio padre ha perse
Il discorso proprio perché aveva sempre considerato
Il problema del Partito comunista come il problema della democrazia italiana diceva ma insomma sostanzialmente
Perché le energie straordinaria tensione ideale che c'è negli uomini delle donne che sono al Partito Comunista perché non li possiamo usare per il progresso della vita democratica del Paese queste novelle quindi avvia una stagione di dibattiti che allora non era frequente
Prima un dibattito con Ingrao a Ravenna e poi è un dibattito con ammenda con cinque mila persone credo che va all'estero in quegli anni alle una gomma forse Mario Pirani rappresenta un ecco il dibattito è no e le discutono
Mio padre di porre un problema lì dice senti ma voi
Dovete porre il problema della trasformazione della società
Nel sito non nell'Unione nella Russia zarista dove probabilmente
La rivoluzione è necessaria una sensazione lo dovete porre nell'Inghilterra o la Scandinavia nell'occidente dove c'è un modello di sviluppo
Voi non vi potete collocare in alternativa quel modello di sviluppo da inserire degli elementi di maggiore socialità socialismo in un modello loro potete uccidere il modello di sviluppo
E lei Amendola è assolutamente deludente De Mita lo ricordava ha parlato prima
Deludente belli risponde non non è vero allora non c'è niente e dice delle cose che lette oggi fanno fanno imprese dice ma
Oggi ha dovuto Amendola risponde a questa domanda se va può il socialismo essere sfatto di riforme settoriali
Possiamo considerare ideale dell'umanità la situazione dei paesi scandinavi quella grigia pattizia
Pollice sul Paese dove ci sono molti suicidi la Svezia e poi dice e lì lì
O regime comunque Gipe come quello socialista e non di altissimo è la Scandinavia è uno dei Paesi dove c'è minore passione politica
E in Inghilterra ci saranno i laburisti ma non va a votare nessuno cioè possiamolo voi
Accettare la piatta grigio grigio ove del modello socialdemocratico occidentale al e io vado rispose
Lui risponde
Dicendo
Dice ma scusa
Un Paese come l'Italia e di rispondere a un'altra caro Giorgio che ancora zone di sottosviluppo che ha disoccupazione che ha sotto come azione che ha scuole servizi sanitari insufficienti
Bisogna saper arrivare traguardi della società occidentale quando l'avremo per Giunti avremo sempre da noi darci potremo avvocati ma non prima di averli raggiunti
Ecco il dibattito allora la domanda che io mi sono fatto comunque concludo è ma perché avendo le rimasto lì
Non è che non lo vedessi Macaluso dice se n'era accorto non è che non vedesse
Cioè
Che cosa è stato che ha trattenuto amendolea lì che lo ha portato a delle polemica che giuste scrisse un articolo contro Spadolini dicendo le tre culture ma qual è una volta vostra cultura laica i cattolici si
I comunisti sì mai laici una cultura ma si sono sconfitti dalla storia non solo una cultura
Cioè
Delle cose anche di cattiveria per così dire
Perché perché era stata una scelta di vita
Cioè l'allarme il vero dramma secondo me di dire Amendolara contraddizione forse a cui accennava fosse Macaluso è che a un certo punto se è reso conto e non poteva non rendersi conto
Che la situazione del mondo occidentale in una situazione di maggiore libertà di maggiore progresso di quella ipotizzata
Ma era una scelta di vita e quindi avendo fatto questa scelta e il partito al codice A Mario Pirani prima si può essere in minoranza non
Era meglio sbagliare con il partito che aveva ragione che se contro il partito e e quindi la sua vita è rimasta
Penso che per un uomo come Amendola sia stato un troppo una fortuna se posso usare questa espressione essere molto prima del mille novecentottantanove
Perché secondo me se lui avesse visto cadere il muro di Berlino e in fondo mi mi è molto vi riflettendo a questo mi ha molto ricordato questo libro che a me non è piaciuto molto di Giovanni Ferrara sul fratello
Che alla fine della sua vita
Lui dice Giovanni ho sbagliato tutto nella mia vita ecco e piange per questa sera io non l'aveva contattato la luna servitù di mio fratello se avesse avuto uno una sofferenza così profonda ma in un certo senso in quelle pagine
Su ma su Ferrara
Che dice ho perso la vita c'è in un certo senso il dramma della generazione degli intellettuali come me
Grazie
Allora Presidente De Mita prima
Macaluso diceva il Partito comunista italiano non sarebbe comprensibile senza
Senza Amendola
Non si può capirlo senza capire studiare la figura di Amendola poi sono emersi tanti altri spunti questo dibattito
E quindi somma
Il il lo punto di vista suo diranno esponente importante devo essere istriana
Di un mondo cattolico con cui Amendola avuto un rapporto di di rispetto però diverso da quello di altri leader come credo no lo si è visto anche rispetto al compromesso storico degli anni Settanta all'opposizione fu sempre
Piuttosto diffidente no molto diffidente
Prego ma io per
Quello che mi riesce
Vorrei formulare un'ipotesi di giudizio mia personale
L'idea che i giudizi storici siano dati dei partiti è una cosa che nella testa non mi va
Quindi avere una grande difficoltà
A leggere la storia Connor le decisioni a maggioranza di una forza politica
Io un brevemente
Vorrei gli e dire come o incrociata Amendola
Io pure essendo democristiano da quando sono nato
Cioè io sono nato democratico cristiano
Non sono mai stato anticomunista
Cioè mi consideravo diverso
Non avevo le stesse opinioni
E e questo lo voglio dire a Giorgio quando
La Malfa avvia il dialogo con i comunisti conosce prima in grave voi Amendola
Noi avevamo una diversa strategia rispetto al Partito Comunista io detti Ugo La Malfa io ho sempre immaginato che pongo qua la questione perché probabilmente
Continua io ho sempre immaginato che il rapporto tra due grandi forze popolari come la Democrazia Cristiana il Partito comunista dovessi incrociare il problema dell'ammodernamento istituzionale del Paese
Dove
La diversità dei comportamenti non era legata da beauty la rinuncia pentimenti perché processi storici non conosciamo non conoscono questa procedura
Gli abbia Urelli pentimenti insomma sono storie individuali non sono storie collettive
Quando sono diventato parlamentare nella prima legislatura
Per caso Rollo scelto
Io comincio a dialogare con Ingrao
E che confesso che il dialogo con Ingrao è stato per me un momento di grande arricchimento
Lo dica a tutti i comunisti un io ho incrociato una persona dalla onestà intellettuale straordinaria
Abbiamo impiegato notti a discutere sul valore delle istituzioni in una società moderna e all'inizio era molto difficile
Perché l'idea delle istituzioni nella testa credo dei comunisti in generale ma anche di Ingrao era
Un non problema
Questa circostanza mi procurò una sorta di gelosia nei confronti di ambiente
L'ha ricordato
Macaluso quando al Congresso
Mi sono sottoprocesso Ingrao io frequentavo la trattoria il Moro dove si realizzi si riunivano paglietta
Lajolo altri
Allora mi dissero vieni al congresso che oggi bastoni amo il tuo amico proprio
Giò Ivano di questa presa di posizione contro
Comincio a parlar con lo
Amendola
O un giorno per caso
Fu eletto Presidente della Repubblica leone
Settantadue
Leone vieni in Parlamento con legge il messaggio
Il gruppo del Partito Comunista non applaude e secondo se ricordo bene non si alza neppure l'unico che si alzi applaude e Giorgianni
Usciamo uscendo lui mi vede mi dice per la prima volta andiamo a pigliare un caffè
Allora mentre camminiamo
Dice ricordati
Gli operatori
Parlamentari nel Partito Comunista erano dunque Togliatti ed io e ora Togliatti è morto quasi verdi adesso ci sono solo io
La l'affermazione non era
Un criterio indefinito e che
Per l'elezione del Capo dello Stato in quella circostanza la democrazia cristiana io allora ero vicino quindi avevo un qualche ruolo tratto col verremmo
Non riuscì
Perché si lavoro sull'ipotesi di eleggere fantasma per tempo tanto in maniera Grassi
Questo fu il primo incontro
Poi abbiamo cominciato a dialogare a un giorno ho io delle risposte possono essere forzate ma non credo
E che lo dico soprattutto a alla mal fatte io un giorno essendo diventato cordiale rapporto gli chiesi come era diventato comunista
E
Per la verità glielo possa in termini di adesione al nazismo Noemi spiazzo
Mi raccontò circostanza e
Ed alla spiegazione all'interrogativo diramato
Che quando o il fascismo vincente
La borghesia liberale scompare
è Luis si rende conto che per resistere al fascismo i sordi che resisteva erano gli operai
La scelta degli operai fu la individuazione di uno strumento di rotta faccio fu un fatto quindi tutte le sofisticazioni nessuno
Non è lei rifiutava
Altre due episodi perché poi mi hanno abbastanza aiutato a capirlo siccome ligio foto soffriva la gelosia al CONI ce lo sia in un senso mobile
Mi disse
Perché lui sapeva di questo mi
Mio rapporto amichevole con in grado di ci viene voglia raccontare un episodio
Durante la guerra di resistenza io ed in Emilia doveva andare a Modena e chiese i compagni l'albergo per dormire allora di spiegarlo che a modello c'erano due avverte in Olanda vani nazisti
E nell'altro c'era la gente io arriva moderne sbaglio anziché né nell'albergo che mi avevano consegnato andare nell'altra delle piste
Grazie lui dice ho prenotato alla stanza ho dormito stamattina mi sono alzato o pagate sono andato via se fosse stato Pietro si sarebbe fatto scoprire che l'avrebbero ammazzato
Secondo episodio
Che analogo
Sembra durante la guerra di resistenza lui sulla via Emilia
Demanda a Bologna a distanza e vede che avanzava automezzo alzare la mano
Ma mano a mano che l'automezzo si avvicina scopre che non era una volta mezzo soltanto era un'autoblindo tedesco
L'ho qui impassibile conserva la maglia alzato chiede il passaggio si fa trasportare a Bologna e scende convento se fosse stato Pietro si sarebbe fatto scoprire e sarebbe stato ammazzato
Quando perché ricordo questo poi dirò altri due episodi
Non non non è vero
Che è che la sua posizione sia rimasta inalterata fino alla fine
L'ultimo episodio che vorrei ricordare ecco sono due
Quello sulla lotta all'inflazione
Io l'ho letta in questi giorni e quando non mi ricordo chi gli chiese ma la classe operaia che si guadagna dalla riduzione dall'inflazione per cui con grande calma disse la riduzione dell'inflazione
Che era più di un grosso discorso di politica economica
L'ultima conversazioni che io ho avuto quando qualche mese prima di morire
C'è stata una telefonata tra me Lugli e lui era molto preoccupato per la situazione politica generale
I mi disse questo Paese non si salva se dieci persone non nel senso di fatti personali non aggrega hanno un consenso di forze politiche per rinnovarlo
Quindi non rimane
Dentro la storia passata
Ma veniamo
A alla lettura
Della storia delle persone io l'ho detto in altre circostanze a Macaluso
Secondo me si commette un errore di leggere la storia del Partito comunista e che è una grande storia di popolo
Io posso dire la cosa che diceva e faceva arrabbiare i comunisti un grande fatto democratico un grande partito liberali all'opposizione
Che la storia del Partito Comunista complessivamente sia stata dopo lo sconto del diciotto aprile
Un grande fatto democratico del Paese valletto così
Ma nello Stato democratico non coincide con la opinione di uno mi rendo conto che adesso ci siamo abituati a i partiti personali mutevoli
Insomma allora vorremmo sapere la opinioni di uno porre alla storia lei grandi movimenti popolari sono storie complesse nonno contraddittorie
Macaluso ha detto sono stati contraddittori secondo me è in grado è Amendola io dico questi due grandi protagonisti che io non ho avuto la fortuna di conoscere di vittorie ma probabilmente era un personaggio analogo
Erano dentro la storia spingevano per
Condurla verso una direzione che loro ritenevano condivisibile però quella scelte era l'equilibrio complessivo del movimento
Tanto per come dire recuperare quasi una spesso sorta di storia parallela
Quando i popolari a Torino insomma si stavano dividendo tra filo fascisti a nonno è Sturzo ammoniti popolari che insieme si vince da soli si perde
Perché la politiche storia collettiva non è storia di individui dico così non c'entra ma risponda Macaluso per una provocazione quando è arrivato
Quando un processo politico non va
L'alternativa per uno che crede nei processi politici non è inventarsi N uno che non può guidare da soli processi politici conseguito l'alternativa è o partecipare
Con l'illusione qualche volta c'è l'illusione di concorreva determina o viceversa si ritiene scrivo un libro
Ero a quelli che scrivono i libri indovina non sempre terroso stati scritti tanti libri che processi storici non hanno avuto ma incidenza la politica questa capacità
Di trasformare le idee in comportamenti
Che è un po'un pensiero un po'un'arte un po'la fantasia un po'anche un elemento di fortuna
Quindi io non non vi seguo
Quando celebrando le singole personalità Lebbiati ficcante
No no
Debbie edificare assenza no
Sono elementi non parlo del
Partito comunista sono elementi che tutti hanno concorso
Senza la forte presenza di di queste persone io mi mi interrogo che cosa sarebbe stato il Partito Comunista negli anni Cinquanta
Quando non mi ricordo di credo Veltroni ha detto ne abbiamo sbagliata non pareva la socialdemocrazia under cinquantasei e insomma
Con la testa che ancora mi funziona Orrei comperato la condizione del comunismi internazionale perché il Partito comunista italiano non era
Un partito locale
E il Partito Comunista Italiano era collocato nell'Internazionale comunista
Lo dica Giuliano che è una cosa che ci riguarda probabilmente la dimensione internazionale della politica va ripensata oggi ma allora era così
Immaginare che un partito della classe operaia agisce da solo ne contesta in verde internazionale senza raccordi significa ipotizzare una realtà che non c'è
Conclusione certo
Per
Perfetto
Conclusione io
Credo che di Amendola
Sì ma le grandi qualità personali la la storia personale e la cultura l'intelligenza
Io ricorderei una cosa
Il rigore
Dove il rigore non era il moralismo a differenza
Di quello che si spiega oggi il rigore era la corrispondenza tra la motivazione dell'impegno politiche la cifra
In un certo senso non c'era l'imbroglio
E la democrazia vive se è questo cordone esiste
Tra il popolo che si rappresenta e le idee che si utilizzano per governarlo
Per cui Giuliano adesso l'idea che le primarie sostituiscono la sostanza della motivazione della rappresentanza dobbiamo stare attenti potrebbe essere un rischio
Potrebbe essere insomma una sorta di di di
Medicamento che attenui il dolore ma non cancella l'amore
Io lo so questo lo so per ragioni indirette la serietà dei suoi comportamenti politici sempre
Senza mai questo va recuperato secondo alla grande onestà delle analisi voi stesso lo ricordate
Le battaglie fatte non era né ipocrite strumentali ci ma poi non vinceva
Dei emana politiche in un grande partito è così
Io gli ho esperienza
Del mio partito di di di come dire di un personaggio diverso come l'onorevole Moro Moro prima di convincere il partito partiva dalla persuasione di quelli che erano contrari
No no sismico alleava quelli che erano a favore perché non convincente il partito a seguire
Insomma
Io credo che dovremmo applicare un po'questo criterio nell'analisi
Qua la conclusione potrebbe essere un
Po'diversa da quella che
Ho sentito e che immagino
La storia del Partito comunista italiano è una storia singolare non perché vi in Italia buonasera singolari e da ogni punto di vista
E una storia singolare e lo dico ai comunisti perché prima la lezione Togliatti Anna
Viene ignorato il grande ruolo di Togliatti e nell'organizzazione del partito in Italia
Il suo raccordo con la cultura tradizionale non e lui che
Però insieme a questo indo gli atti c'era la solidarietà internazionale rigida
Cioè la disponibilità assecondare la realtà contingente ma il grande disegno
Esatto intenderà mettere erano due grandi leader politici
Però loro hanno agito in questa condizione
E stasera io ho sentito Macaluso dire una cosa che secondo me siccome giusta andrebbe ripetuta rispetto alla vulgata che il P.C.I. veniva escluso dal Governo
Ma conosce stasera detto c'erano due condizioni generali che
Vendevano difficile la partecipazione per far questo c'era bisogno di superare i due vincoli che a mio avviso
Ha fatto pensare più quello
Del livello internazionale che non quello della politica interna però queste il dato storico
Oggi
Immaginare
Che queste storie
Come dire si riprendano col ricordo secondo me improprio anche se io sono convinto
Che le storie non cominciano desiderando lei le storie cominciano continuando
E che da questo punto di vista dell'insegnamento di Amendola rimane vivo lui è rimasto dentro la storia per farla progredire ma non c'è riuscita ma mica è colpa sua
Perché con la spinta verso una direzione diversa
Da quella che era
La posizione di equilibrio politico di quello che è stato il partito comunista che si sia affermato ad un grado di di crescita io non parlo di evoluzione di crescita possibile
Io riflettere un po'di più su questa circostanza per tutti notissimi che accompagnano la lettura politica del nostro Paese io sono molto preoccupato
Quando è rispetto alla difficoltà si enuncia una cosa nuova e ricordo a me stesso lo dico anche per alleggerire la conversazione io gli ho una nidiata di nipoti
Ma tra questi c'è uno uno su tutti i piccoli perché si diverte a disegnare
Un giorno ho scoperto che lui cominciamo un disegno non l'ho finito e girava la Francia girata e mi hanno richiamato la politica di oggi siccome un disegno non va né concepiamo un altro ma e sembra una cosa astratta sembra un desiderio sempre una promessa e
Probabilmente il ricordo di questa storia potrebbe aiutarci a risalire
La seconda beh la lettura delle storie non può essere fatta secondo i comportamenti dei siti
La lettura della storia va fatta con le motivazioni che l'hanno determinata
Per cambiare i comportamenti bisogna correggere le motivazioni perfezionarle integrarle elaborarla devo guardare
Io credo che la lezione dalle esperienze di questo grande democratico io credo che si possa definire così comunque collocato
è un grande protagonista della democrazia italiana ecco ci trasmette questo insegnamento nonno risanare
L'esperienza socialdemocratica in Italia
è una storia diversa la storia è stata
è una storia nuova
Una storia dove i problemi della democrazia oggi singolarmente coincidono con il governo delle trasformazioni più che con i problemi irrisolti perché se noi
Ci impegniamo sui problemi irrisolti che la trasformazione ha cambiato insomma saremo travolti dalla competizione perché io vorrei che riflessioni come queste ci aiutassero a rinsaldare le radici
Nella convinzione che il grande valore della libertà e garantito meglio dalla democrazia rappresentativa
Grazie
Subito la parola Giuliano Amato che vorrà sicuramente interloquire con le cose dette da
Da De Mita e da la Malfa
Su amendolea anche forse su su certi nuovi ismi della politica italiana pila però voglio chiede mi chiedono di dare lettura di questo breve messaggio di Fassino che
Si scusa ma è in Birmania
è naturale
Però
E vuole condividere con questo messaggio il valore straordinario dell'esperienza politica e umana di un uomo che a giusto titolo a partire dalla storia della Repubblica dell'Italia
Non c'è stato passaggio politico cruciale del Novecento che non abbia visto Amendola protagonista e l'impegno generose totale per l'affermazione di valori di libertà democrazia giustizia e pace
Giorgio fuoco di sinistra consapevole delle responsabilità nazionali della classe operaia del movimento sindacale della sinistra e dei suoi partiti
E perché quella funzione venisse sempre onorata al meglio non esito a sviluppare una battaglia ideale culturale politica contro ogni forma di estremismo
Di radicalismo di settarismo
Il riformismo fu per Amendola una bussola costante a cui riferire l'azione quotidiana la sinistra perseguendo affermando una cultura di Governo capace di tenere insieme le ragioni della crescita e del mercato
Con obiettivi irrinunciabili di progresso sociale
Ed emancipazione una lezione che non ha perso attualità e valore e che anzi dette e tanto più preziosa nel momento in cui la sinistra
Di fronte ai grandi cambiamenti della modernità è chiamata in Italia ed Europa al ridefinire le categorie del suo pensiero e della sua azione politica
Ecco queste messaggi Fassino allora leader amata Amato il in che modo il il percorso di un intellettuale socialista si è intrecciato se se intrecciato con
Con l'esperienza e la lezione di un personaggio così singolare è caratterizzato come Giorgio Amendola
Microfono ma si è intrecciato
Sì e alla Recherche del riformismo in realtà e degli strani percorsi che ha fatto in Italia tanto strani che riuscito a realizzarsi poco e ad essere tendenzialmente minoritario comunque nei diversi partiti in cui si è manifestato da radici
Anzi
Al pc i vecchi partiti
In questo
Permesso ce l'ha vista in particolare nel rapporto con un riformista comunista com'era Amendola se però dovessi sintetizzare in una formula che posso provare a spiegare tra breve
Considerando che
Così la spinta riformista chi consideriamola un bottone che ha bisogno di essere collocato in un tessuto
In Amendola il bottone era nel vestito sbagliato e noi socialisti era senza vestito c'era solo il bottone io l'ho vissuta
Largamente così con tu un partito socialista troppo leggero per influenzare il comportamento complessivo
Degli strati sociali più vari di italiani
Ed un partito comunista che aveva questa influenza ma per dotare non se ne aveva dovuto essere comunista e quindi non riusciva
A a dare spazio al riformismo che pure aveva dentro queste è la mia sintesi di questa vicenda molto ellittica
Forse alcuni dei presenti va capiscono al volo perché l'abbiamo svolta analiticamente insieme
No no grandi ricordi personali con Amendola per la semplice ragione è che la mia esperienza parlamentare è cominciata quando lui se n'era già andato
Se vi dico quando la offesi proprio fisicamente conosciuto è stata
Una vicenda che ancora ricordo
Con un sentimento misto era uno dei convegni del Mulino anni Settanta io ero un giovane professore allora
E il Molino faceva questi bei convegni verso primavera dove metteva le persone attorno ad un grande tavolo rotondo in ordine alfabetico
E allora era capitata così Agnelli Amato Amendolara
E allora c'ero io ragazzino tra questi due
E desidero francamente imbarazzato però cominciamo a parlare dopo
E la cosa curiosa è che ci siamo parlati più spesso soprattutto in treno tornando verso Roma da ulteriori convegni di questo genere
Fino all'ultima volta quando eravamo in due non ricordo chi era l'altro gli chiedemmo se veniva con noi accennare in treno lui aveva smesso di mangiare
Era questo omone grande il grosso del nostro ricordo quasi di affanno ormai
Fragilissimo e ci sorrise ci disse che mangiare non era più per lui in effetti
Era una figura molto cambiata allora
Io nord voglio farla breve perché poi su di voi avete già sentito tutto voglio provarmi provare a spiegarvi questa cosa del del bottone col vestito sbagliato
Che per lui era il vestito necessario cioè un dramma questo di Amendolara è un dramma di origine gramsciana
Amendola
Fa quella scelta di vita non soltanto nella né nell'anteguerra e voi l'avete spiegata
Amendola e questo però
Va tenuto presente Amendola e uno dei tanti italiani che diventano comunisti senza avere nessuna fede comunista ma solo in funzione di una fede antifascista
E questo concorre a spiegare perché il Partito Comunista Italiano sarà più tardi diverso dal Partito comunista francese ed altri che una volta estinta la fiamma di provenienza sovietica non avevano più niente di vitale dentro di sé questo
Italiano c'è qualcosa di diverso ci ha delle radici vere
Il fatto si è
Che però
Questa adesione al partito in funzione antifascista l'unica cosa organizzata o non dimenticate che questo è un ragazzo quando aderisce al Partito Comunista ventidue anni perché lo fa nel ventinove
E lui era vegetale aveva ventidue anni quindi insomma e lo fa proprio perché l'unica cosa organizzata in una società disgregata Amendola e gramsciana o prima ancora di aver letto Gramsci
Gramsciana no perché non ha alcuna fiducia nella capacità di auto ingenerare degli antidoti al caos della Società italiana ravvede arretrata
L'avete con una borghesia
Priva
Dire diremmo noi di di autentica egemonia in effetti ecco perché essa stessa poi si incarna in un partito liberale che si affloscia davanti al fascismo insomma
Quindi a parte da una visione assolutamente pessimistica della società in cui si trova masse arretrate
Che possono combinare guai infiniti all'inizio degli anni Venti
E borghesia incapaci di reggere di integrare da una parte di governare le proprie funzioni reazionaria dall'altra
Partito comunista vi sembra l'unica cosa organizzata per opporsi a questo ma qui voglio dire a Giorgio
Non è che questa visione finisce con la fine del fascismo
Appunto gramsciana mente continua Amendolara anche dopo la guerra a vedere i i rischi dell'arretratezza
A ben vedere come avrebbe detto Gramsci e gli impulsi anarcoidi delle masse bisognosi di essere tenuti per evitare che Scappini Nona la reazione
Non ha grande fiducia nel capitalismo italiano lo vede in mano a quattro monopoli non a caso è uno di quelli che presentano delle proposte antimonopolio nella seconda metà degli anni Cinquanta
Molto diversa da quella gli husky
Belli da ed altre però espressivo di una
Visione in fondo corretta di un capitalismo italiano
Piuttosto reperivo piuttosto debole piuttosto speculativo privo di polmoni in effetti
E allora in una situazione del genere quel partito continua ad apparire di necessario
Ma attenzione quel partito gli appare necessario per il Governo per la società di oggi non per il governo della società di domani
Questa è una profonda differenza tra lui e lo stile mattini Picco
Gli incontri attraverso il quale leggiamo il comunista del tempo utile lo stesso Togliatti in fondo
Luciano e di io capo e lo abbiamo dipinto come uno dei più grandi conservatori italiani
Che TNE disciplinate e ferme le masse italiane in funzione di più di un domani che non sa quale sia che dovrà venire forse era fuoriuscita forse no ma intanto tiene fermo quindi tiene fermo è vita
Vita tensioni e che potrebbero avere gli sbocchi greci nel quarantasei sbocchi altri dopo ma fa quest'opera
Per Amendola al Partito comunista non serve esso al futuro e
Deve essere utilizzato per il presente per governare il presente in questo e riformista
Il Riformista esattamente colui che
Lavora sulla realtà e cerca di cambiarla oggi
E del resto la lite tra riformisti e non
è sempre stata questa leva né nel sessantadue con Ingrao il conflitto al più famoso convegno sul capitalismo della storia d'Italia del dopoguerra quello del Gramsci del
Del sessantadue
è lì
è tutto lì
Perché Amendola contrasta la tesi devi di quelli di sinistra
Che leggo non è la fase di avvio l'ora del capitalismo italiano l'intervenuto avvento di un mero capitalismo
Che a quel punto se gli si dà spazio può integrare dentro di sé la classe operaia
Quod vitam Dom esterna
E quindi attivare contropoteri attivare
E prospettive future e evitare
Che la classe operaia vada in paradiso in quel paradiso Linke troppo terrestre
Amendola
Chi siano e il presente che conta
E in quegli anni vedete lui
Qualcuno l'ha notato tu Giorgio non c'è bisogno di essere comunisti per trovare noiosa la socialdemocrazia scandinava francamente la trovo noiosa anch'io
E quando sono costretto da socialista da dettare il modello scandinavo mi vengono in mente con con sgomento le loro grigie soluzioni abitative
Le più simili Chianti a quelle comuniste dell'Europa occidentale Setti
E quindi è
Ma Amendolara e quello che ai Ingrao dice negli anni Sessanta
La quantità di carne che ogni italiano mangia molto aumentata rispetto al quarantasei quindi qualcosa sta migliorando
Guarda l'avevi detto anche tu Emanuele ora notate che insomma Togliatti non l'avrebbe mai detta una cosa simile
Nausea
No magari lo lo sapeva ma insomma assecondava l'idea che magari se ne mangiasse di più nell'Unione Sovietica dove sapeva benissimo che non si mangiava per niente in fondo infatti
Dopo un po'smise prudentemente già andarci fece pure bene queste
E fece pure bene
Cioè
Appena ecco qui
Qui viene fuori lamento alla
Chi ha la prospettiva davanti alla realtà chi è tipica di un riformista e socialdemocratico che è tipica di un riformista socialdemocratico ma che nel contesto
Di quella visione gramsciana mente pessimista della realtà italiana continua a ritenere essenziale tutto incarico di disciplina di mitologia
Di
Collegamenti internazionali che caratterizzano il PC perché altrimenti potrebbero esserci conseguenze peggiori ecco questo
Qui è un dramma questo quindi a me
Però
Per me
Che questo è sbagliato si può provare ad essere riformisti senza bisogno dell'Unione Sovietica si può provare ad essere riformisti senza bisogno del centralismo democratico questo
è quello che noi socialisti andiamo dicendo in quegli anni ora lo io ho a degli impulsi che lo portano a identificarsi totalmente con le posizioni che abbiamo noi però qui ha ragione Ciriaco
Nel momento accettando il partito accetta di essere voce nel partito e quindi la sua voce è una voce
Ma la cultura complessiva del partito no non si identifica in lui è un dato di fatto che appunto nel sessantadue lui continua a dire andateci piano
Si mangia più carne in Italia ma non è che tanto cambiata l'Italia non scatenate i contropoteri dice chiarissimamente a Ingrao continuiamo ad andare piano
Nel sessantaquattro davanti ad una delle crisi politiche più delicate che noi attraversiamo come a tutti bile
Ed è lui è pronto ripropone il partito unico
Ovviamente sono gli stessi socialisti a rifiutarlo a quel punto acuto prima sulla pelle tratteggiato sono appena entrati nel centrosinistra quindi la proposta e a e anche fuori tempo ecco
Però
Dimostra che Luigi vede che c'è un'interlocuzione nei contenuti da quella parte ancora più importante
Quando all'inizio degli anni Settanta lui si contrappone addirittura Giorgio Napolitano
Che in fondo culturalmente molto più socialdemocratico di nuovi
Infatti noi ci sono andata rivederlo Luciano nel nostro libretto
Duello a sinistra notavamo che in quegli anni il linguaggio di Napolitano era diventato ormai interamente occidentale parlava come gli economisti abbiamo scritto
Mentre invece Amendolara continuava a portarsi dietro la la
La la retorica la retorica PC
è infatti come arriva alle stesse conclusioni di Napolitano e cioè ma basta con sta storia per la variabile indipendente
E i salari e stiano inondato contesto altrimenti esplode l'economia
Napolitano fondo le contropartite le vede come qualcosa di utile in quegli anni Amendola no
Avendo radice ma insomma
E
Debbono accettare la la stabilità salariale perché altrimenti succede un pandemonio punto e basta
Per evitare i danni che derivano da
Da dall'elevazione troppo in continente del dei salari
L'uomo attiva
Dicendo se questa è la classe generale deve tutelare l'interesse generale ecco la motivate ecco che si porta dietro una motivazione comunista
Per un dispositivo socialdemocratico in effetti in fondo no
Ora
In questo gioco appunto lui a
Già proprio
Vengono fuori quel le contraddizioni
Nessun socialista avrebbe osato dire al in questo contesto al sindacato statti zitto e se fai quello che ha deciso il partito è meglio
L'unico disse io ero in CGIL quando lo disse l'ultima volta nel settantanove
è in corso d'Italia pronunciare il nome di Amendola per alcuni mesi suscitava reazioni furibonde
Tipicamente proprie alla Solidarność contro contro il Partito Comunista in fretta
Lui stava dice stava chiedendo al sindacato lealtà alla linea dell'EUR allora alla linea dell'euro che era stata autonomamente scelta da da da da Luciano lama ed ha i suoi colleghi dopo settantasei
Ma siccome notava degli scarti il partito sostiene che così ad essere voi così dovete fare me lo ricordo ancora perché io allora ero dalla parte dilatata
E in qualche modo Croff
Il suo pessimismo che lo portava a ritenere necessario tutto questo lo vediamo anche nel nel rapporto con l'URSS
Io avevo scritto che
Lords era per lui un mito necessario da mantenere in piedi perché non si può chiedere alle masse di
Rinunciare contemporaneamente al mito del salario variabile indipendente pure al mito dell'URSS è troppo uno dei due va mantenuto
Visto che è meglio evitare il salario variabile indipendente manteniamo il mito dell'URSS
Può darsi che non fosse sbagliata questa mia interpretazione ma c'è di più
L'orso lui sa perfettamente che cos'è
Però gli pare essenziale in un mondo nel quale non possiamo pretendere che tutte le parti del medesimo mondo siano governabilità alla democrazia parlamentare che tanto ci piace
Napolitano nel suo libro autobiografico ricorda che primo proprio
Per spiegare la posizione di Amendola la più indice rivive per lui stesso Napolitano che è quella a favore dell'Armata Rossa in Afghanistan
Cosa che precede di poco la morte di Giorgio Amendola ricorda giustamente il saggio famoso di Napoli di Amendola del settantasette la libertà nel mondo no
Nel quale lui
In dice
Che
Dobbiamo vedere il mondo come e non come vorremmo che fosse
E nel mondo come non come vorremmo che fosse
Serve l'Unione Sovietica che tiene ferma quella parte del mondo così come era servito in Italia il partito comunista per
Invita cioè
La domanda davanti a un uomo del genere
Quanto c'era ormai di assolutamente fuori luogo e fuori dalla storia in una visione così pessimistica
Quanto
C'era qualcosa che magari in modi diversi
Vale la pena di portarsi dietro
Io ovviamente sono sempre stato socialista non ho mai ritenuto che per essere riformisti ci fosse bisogno di quel vestito
Però sempre percepito una grande fragilità nel mio sociali nel partito che avevo io in realtà
Di partiti da quella parte sarebbe stato bene che ce ne fosse stato uno solo e che non fosse comunista questa e naturalmente la mia versione di una storia che non è mai accaduta masse è stato comunista
è dovuto a taluni caratteri della società italiana
Che hanno fatto sì che questo accadesse e che fosse storicamente plausibile che è accaduto
Quei tratti della Società italiana che di sicuro oggi nessuno tratterebbe con un partito comunista sono scomparsi
O no
Questa secondo me è la domanda principale io
Vent'anni fa trent'anni fa lessi senza adesione per una una battuta di Rodano che esprimeva questa visione comunista
Il
Infine eliminarlo com'era era spenta li ineliminabile limite anarchico della democrazia
Organo come le ineliminabile limite anarchica favo
Fosse vero
C'è un c'è un ineliminabile limite anarchico della democrazia
Come facciamo a costruire antidoti che siano più forti del mio bottone senza vestito
E che siano meno pesanti di un vestito comunista ci è possibile
Devo dire che non ci siamo in fondo ancora riusciti ci siamo talmente poco riusciti
Che rimane ancora una lezione e non da tutti accolta l'unica credo che anche
Il più lontano dal comunismo deve accettare da da Giorgio Amendola che quella che
Appunto il mondo lo dobbiamo vedere come
E non come vorremmo che fosse
Che la realtà ha dentro di sé delle bruttezza e con le quali dobbiamo fare i conti
Che
I nostri valori la nostra
Correttezza nel seguire i nostri valori
Sono metodologie essenziali per essere dei politici credibili ma non li possiamo sostituire alla realtà
Di dobbiamo infilare nella realtà e la realtà spesso è brutta
Non bastano i sogni non bastano le piroette non bastano i populisti che con grande facilità e voilà cambio tutto in un giorno accerto che non bastano
Ma oggi non stiamo pasta Andone anche noi
Grazie Presidente Amato questo
Bell'intervento io direi che si potrebbe fare un secondo giro per raccogliere
Gli spunti emersi
Breve giro naturalmente che sono già le cinque e mezza
E rivederla parole parole Macaluso uno Stato ricordare
A proporre di quello che diceva sete Amato sulla sul senso di responsabilità nazionale di Amendola sulla sua
Ricerca di una classe operaia che si facesse carico di questo senso di responsabilità
A chi gli aveva obiettato ma se che cosa attiene alla classe operaia in cambio della sua apporto alla lotta dell'infrazione contro l'inflazione l'incerto attiene un'inflazione bassa che tu tutto
Prego ma come
Ma io
Alle cose che ho detto
Vorrei aggiungere solo
Sono due quelle due cose che
Si collegano alla
Alla discussione che qui
Che qui c'è stata
La questione
Che ora
Ora ha ripreso
Giuliano
E cioè la questione
Derive ente secondo me del centrosinistra in questo
Forse
La Malfa sottovalutato
Il tipo di scontro che ci fu nel Partito Comunista
E lo sottovaluta
Anche De Mita io per per capirlo
Io avrei
Vi invito a leggere
Il libro anche perché l'ibrido possono anche servire
Il libro della Rossana Rossanda
La Rossana Rossanda nella seconda parte delle delle suo libro non la prima è che dedicata alla sua
Storia personale quando affronta la questione diciamo così dello scontro che ci fu nel partito soprattutto attorno al l'undicesimo congresso nel sessantasei
Fa delle affermazione molto netta e cioè lei ritiene
Che la presenza di Amendola lo dicesse espressamente
E dell'influenza che aveva mento la nelle gruppo dirigente che andava ben oltre la
Diciamo così l'area
Il Riformista eccetera perché allora
L'influenza
Era più basta diciamo così di quella che poi fu via via nella
Battaglia politica finale delle delle del PC
Lei ritiene che la sua influenza fu darle
Da impedire al Partito comunista in quella fase
Di andare oltre il capitale
Oltre il capitalismo
E qui c'è una e parlando appunto al poiché fattibili di Togliatti
Dice una cosa che c'è io
A
Ottico criticato molto Togliatti in quegli anni
Perché riteneva che l'eredità appunto quelle le dita
Amen Doriana era lamentare la tra
La verità di Togliatti
Pagate voi mi diceva lei dice
In definitiva si limitò
A garantire che in Italia
Si svolgesse democraticamente il compito
Punto
Cioè la democrazia
Cioè il conflitto sociale cioè la lotta di classe cioè la battaglia politica cioè la battaglia per le riforme
Lei che di questo lo considera
Diciamo così una cosa minimale perché riteneva che in quella fase fosse possibile superare il capitalismo tant'è vero
Che la questione principale appunto del l'undicesimo congresso fu cioè il partito
Doveva assumere come progetto un modello diciamo così di sviluppo che tendesse avrebbe che che ponesse in discussione subito diciamo così l'assetto capitalistico
O invece
Era la linea poiché prevalse
Se bisognava invece per fare la battaglia di cui al ho parlato che
Amendola aveva già
Diciamo così e esplicitato in quelle discorso
Alla Camera nel sessantadue sulla nota aggiuntiva di Amendola se invece la battaglia non era quella unito
De
Di riforme che crea non via via avanzate le condizioni
Di sviluppo
Anche di sviluppo del capitalismo e di riforme del capitalismo
Il cui sbocco cioè conto quella che era la nostra visione di allora sarebbe stato il socialismo ma come sbocco diciamo così che maturava
Democraticamente perché quando tu poni il Parlamento come giudice delle riforme è come giudice delle
Della programmazione è chiaro che un un passaggio
Un passaggio democratico
è un'altra cosa che volevo dire e questa e quindi lo dicevo lo come dicevo anche a
Arcidiaco
Che la lo scontro non fu quinti solo
Diciamo così i metodologico no dello scontro fondi sostanza di grande sostanza profonda cioè della di
Di che cosa doveva essere in definitiva il le il Partito Comunista questa era era
Il
La questione delle
Della collocazione internazionale delle del Partito comunista
E qui ha detto bene Giuliano cioè
Ed è e stamattina è stato capito bene
Lui aveva una visione geopolitica diciamo così e lui era convinto
Che la
L'esistente appunto nel mondo così com'era
La rottura degli equilibri e poteva portare al conflitto questa era la sua
E e la questione appunto del anche del dell'Afghanistan è stata è stata quella nono non
Il giudizio sull'Unione Sovietica io
Ho accennato che se ne ecco se meno le
Sessantaquattro lui dice
Il comunismo è fallito
è chiaro
Ideologico dice testualmente questo è fallito
E è chiaro che a un giudizio prego complessivo su su sul giudizio su sul comunismo ha invece
Il ruolo che il ruolo
Assolveva diciamo così meno questa
Il bene della gente
Nella sfera geopolitica che assolveva l'Unione Sovietica anche come rottura delle del sistema capitalistico
Che sarebbe stato dominato essenzialmente solo dagli Stati Uniti d'America queste era la
La Regione non
Perché Galasso stamattina ha detto
Ma quando Berlinguer e disse
Che la la spinta propulsiva
Era finita Amendola non mi ricordo di avere detto niente ma lui aveva detto
Nel sessantaquattro anche la spinta propulsiva era finita aveva detto ben prima ben prima di e di di di Berlinguer in ultimo e finisco
Io sono fra invece qui d'accordo con molto con me la cosa accade una cosa che ha detto De Mita
E cioè il
La qualità diciamo così che il rapporto tra il dire e il fare
Le il rigore ecco in questo Amendola era
è stato per tutti noi anche un maestro
Perché il rigore illusi era totale
Io ricordo
Che quanto
Assunti io la responsabilità della Commissione d'organizzazione
Nel sessantatré dove era stato luglio e poi Berlinguer
L'unica divenne a trovare e mi disse una cosa
Mi disse stai attento agli studenti fuori corso
Che vogliono diventare tutti i funzionari di partito e dirigenti di partito
Questi devi stare attenti deve strade cioè per lui
Il problema della e darle sono proprio per tema cento volte per lui
L'operaio nella fabbrica comunista dove essere specializzato il migliore
Non deve sabotaggio una fabbrica deve farla funzionare meglio deve essere il bene fra i migliori operai fra gli studenti
Quelle i fuoricorso sono gente che non va a cui non bisogna dare
E bisogna dare assolutamente conto
Il nella nella vita politica nella legalità la moralità politica non può essere separata dalla moralità personale cioè
C'era illusi questo un rigore
Qualcuno appunto
Considerava eccessivo
In qualche momento fu eccessivo
Però era un uomo in cui
La coerenza e la qualità quindi del partito la laico a dirle che cosa poteva essere cosa doveva essere un partito
Come
Come forza organizzata e come dice la Costituzione in grado di contribuire alla formazione
Della della volontà però della volontà popolare cui è questo l'aveva l'aveva molto forte e a mio avviso parola classe che mi sbagli si è molto disperso grazie grazie grazie
Adesso ci abbiamo
Rapidamente alla fine con Giorgio La Malfa Giuliano Amato che ci deve lasciare qualche minuto prima e poi conclude senza limite stadio già concluso sette appena
Due parole finale maggior io sarò brevissimo sorge il problema voi parlate tubatura dare fare andar via ma volevo volevo soltanto aggiungere una cosa perché così come l'ho messa spaventosamente triste
Un elemento c'è che poi però in quella situazione complicata non ha dato i frutti che poteva dare cioè
è interessante il fatto che da Amendolara
è uscito un filone di riformisti
Che sono riusciti a far sopravvivere il loro riformismo al Partito Comunista
Cioè quello che e se volete il limite storico e personale inesorabile di Amendola
Chi è questa connessione che c'è tra il muovere una Pietro Zabel presente e l'avere però alle spalle
Tutta la struttura che vita che il Movimento per la più e produzione diventi valanga o slavina
Si perde in qualche modo coi suoi discepoli se vogliamo chiamarli così
E in qualche modo si perde anche col suo semi contemporaneo che Giorgio Napolitano no
Per non parlare di Emanuele
Quindi c'è Emmer la vicenda storica italiana un qualcosa che cifra capire quello che è stato sempre il senso del nostro impianto
Di avere questi due partiti che finché hanno vissuto si sono sempre scontrati
Nel modo più rovinoso possibile esse si incontravano magari combinavano guai Christensen qui sta il problema
Però sono riusciti
Non viene attualizzato
No ma infatti può essere Cogorno la curiosità no ma ISS la difficoltà era legata ai tempi la cosa singolare che nel momento in cui i tempi sono cambiati anziché crescere la convergenza c'è la divaricazione
Allora
Credo che questo tipo di lettura
Insomma rischia di portarci fuori strada
No ma io no io io io io mi fermo qua cerco perché il fatto si è che
Sono rimasti i riformisti
Figli e dei due partiti ma per una serie di ragioni sono
è scomparso è scomparsa l'architettura partitica nella quale si muovevano pronto e allora
E allora e allora oggi è
è tutto più complicato e hai ragione tu non è che le primarie sostituiscono le ragioni della complicazione o lei sogna in grande
Grazie
Grazie
Allora Giorgio
Non lo vorrei rompere in un dibattito interno al Partito democratico di cui Agip qui Force
Io faccio solo un'osservazione che mia
E nel
Fare i tifosi ed abbiamo fatto su Buso Giorgio vede questa parte del dibattito qualche volta mi sembra
Che sembra poniamo
Un'analisi storica perché
La storia
Nessuno poteva fare qualcosa di diverso di quello che storicamente ha fatto perché
Le cose stanno così e tuttavia
Gli uomini politici specialmente due Giudici di grande taglia com'era com'era certamente tremenda nel momento in cui fanno una scelta un'altra hanno la libertà
Cioè la storia non è che non poteva venire un corso diverso
Se è una personalità come Giorgio Amendola avesse fatto con l'ARPA non ha fatto per molte ragioni
In questo senso
Un cucciolo c'è
Perché chi energie straordinarie come quelle che c'erano nel nel Partito Comunista
Non siano andate a a rafforzare le le forze del riformismo
Fino a consentire di avere un vestito e non soltanto un bottone come diceva con un'immagine molto efficace
Ok il mondo liberale sia rimasto una sola testimonianza perché un uomo di che ha avevano di peso poteva essere Giorgio Amendola nonostante il cambiamento delle delle condizioni
No abbiano continuato a militare in una posizione che li condannava alla sterilità ma questa è una domanda che faceva dobbiamo fare cioè
Il fondo
I uomini come Spinelli uomini come Leo Valiani a un certo punto ha detto va beh ma l'esperienza che venivano dal anzi che veniamo da un'esperienza
Diversa da quella dei giovani a me di Giorgio ammenda meglio Valiani Spinelli venivano la prima loro esperienza fu il Partito Comunista
Ci Valiani era stato socialista
Poi velatamente comunista cioè non sapeva neppure che cosa erano i valori Valiani della sua autobiografia racconta che comincia a capire qualcosa della libertà e della democrazia quando conosce a Parigi Franco Venturi
E Garosci
E quindi comincia a capire a Meldola invece questa storia la conosceva fino in fondo questa problematica allora il do la la prevista
E l'impianto nella società italiana
La società italiana che collocata dentro dagli alta detto quello che era la storia del dopoguerra delle forze moralmente e intellettualmente straordinarie siano rimaste confinate in una posizione politica sterile
Questo è un impianto legittimo
E se lo sono lo fa lo fa Giuliano Amato se lo faccio io
Cioè
Poi naturalmente mi potete rispondere
Ciriaco in parte risponde dicendo va beh ma la storia è stata questa e non poteva essere diversa si la storia
Come non la vediamo oggi potrà non poteva essere diverso agli uomini che agivano nella storia
Uomini con la personalità di Amendola forse avrebbero potuto quindi questa può apparire una
Una critica retrospettiva mamma lo dico soltanto perché si tratta di un
Che la tragedia della vita italiana
Se la legge italiana
Quella di un Paese che non ci piace oggi
Diceva Giovanni Amendola cioè questa Italia non ci piace se non ci piaceva l'Italie non piaceva Giovanni Amendola ed continuano piaceva noi qualche responsabilità negli errori che ciascuno di noi fa della sua collocazione politica
Ci sono se posso offrire una cosa che fossero già travolto riflettevo mentre ascoltavo questo dibattito e questi accenni che gli amici lo cito a questioni attuali
Ma se
Gli eredi di di tre grandi tradizioni politiche
Socialisti democristiani e comunisti
Uniti insieme oggi
Prenderanno alle elezioni se gli va bene il trentacinque per cento
Ma non c'è un po'una riflessione da fare su un fallimento straordinari
Cioè e possibile che unendo
Contento la la migliore tradizione del mondo caro democristiano la migliore tradizione del Partito Socialista della migliore tradizione del Partito Comunista ne esce fuori un Partito Democratico e nei sondaggi
Non è arrivata al
A quello che faceva la democrazia che siamo negli anni dimagranti
E qui non c'è un errore anche in questo che noi stiamo ma se volessimo riflettere sulla situazione del Paese
Grazie
Io solo per
Dovete di di concludere aggiungo qualcosa ma
Terzo sullo che hanno
Dell'analisi complessiva confermo alcuni criteri che ho utilizzato senza avere la pretesa che questa sia questo sia il vero
Io rifuggo sempre
Dal processo alla storia altrove
La riflessione personale sui comportamenti politici quello sicché che uno cambia comportamento
Ma direi che le cose potevano essere non sono state insomma mi ricordano moltissimo la poesia di Gozzano
Saranno anche belle parole però la realtà non cambia la seconda considerazione a la Malfa solo per ragioni dialettica per la brevità del tempo
Che dire che che le storie di questi grandi partiti oggi si sono ridotte
Significa e qui che questi grandi partiti a torto o a ragione hanno trasformato la realtà e il mondo è cambiato
Non è che questi grandi partiti si estinguono insomma nello spegnimento della speranza non è cambiato la lettura Ammendolia né ci potrebbe aiutare
Alta è la questione
Su cui lo dica agli storici
La lettura
Quasi la lettura della storia della democrazia in Italia ha semplificato le ragioni della crisi
Noi rischiamo tra il recupero delle grandi ragioni ideali che storicamente si sono cambiate e un desiderio impotente di novità
Posso dire una cosa probabilmente lo dico con uno
L'ammirazione che o col viaggio del giovane perché mi aiuti riflettere su questa circostanza
E la scarsezza delle elaborazioni culturale che ci costringe a sposare la novità come il grande messaggio del governo della politica qua è
A mio avviso un punto debole sul quale
La riflessione non sarebbe inopportuna ma riflessione sul passato un per me ci aiuta
Quelle che
Con una pretesa idealista
Noi immaginiamo di di di classificare la storia eliminando il principio della contraddizione ignorando che la storia e contraddizioni
Cioè processo reti elettriche non porta nessuna considerazione
Anche perché le discussioni che facciamo sulla storia non sono l'approfondimento del pensiero che ha determinato alcuni comportamenti questo diventa interessante
Ma dire che sia l'episodio che faceva Giorgio se Amendolara fosse uscito non la sinistra ma dall'altra parte mentre lui diceva questo siccome io una qualche TA
Nella mia memoria c'è il ricordo
Che in Italia nel dopoguerra si formò un partito di personalità notevoli il Partito d'azione per un certo verso era la somma degli uomini di cultura italiana elencate erano tutti la
è il fatto che concentrati tutti l'hanno riuscirono a produrre uno sforzo di grande significato beh ci dovrebbe far riflettere Giorgio tuo padre solo detto sottovoce lo dica ad alta voce
Scelse l'altra strada non quella dell'insegnamento ma quello della TAV protagonismo politico
Metto a Baden con una forza ridotta io facevo parte come aderente esterno al Partito repubblicano noi eravamo un gruppetto della sinistra di base della DC e Giorgio La Malfa
Chiedo scusa
E
No e discutevamo insieme e diceva che se avesse avuto un partito più forte più numeroso e vi sarebbe stato difficile avevi il rigore del suggerimento
Perché renderà credibile il suggerimento fuori del gioco politiche immediate non a caso quando poi si fa sto
Veda della democrazia in Italia tuo pari a un ruolo le norme
Anche non solo nella risoluzione dei problemi ma anche nella costruzione degli equilibri politici stato un punto fermo il raccordo tra la democrazia cristiana di De Gasperi e
Ugo La Malfa credo che
Però il dovere di
Due precisazioni a Macaluso che non non sono
Quando ha fatto riferimento
Emanuele a
Al vostro congresso non ho detto che era un congresso di metodo ho confermato
La tua valutazione della contraddizione detta i due protagonisti Amendola in grado chiarendo sostenuti indenni diversi l'organizzazione del partito un certo modo
Ci sono contraddetti e ha detto confermato ma non l'ho detto che quello fosse solo un congresso di merito
La seconda questa non mi torna
Questo dire che Amendola aveva la convinzione che il comunismo fosse fallito
E aspettiamo secondo
è un'opinione non è che stiamo
Beh io una qualche
Tentazioni alla con Nunzio Cucciolo logica se fallito B allora la collocazione internazionale non può essere più il rapporto all'Internazionale comunista allora il comunismo è fallito
La via altra
Vedeva nel Socialismo Europeo l'ancoraggio a questo disegno geopolitico ma io credo molto di più
Che il giudizio sui limiti dello comunismo che Amendola vedeva
Però erano un contributo alla crescita al miglioramento alla trasformazione di questa grande forza democratiche io la la leggerei un po'così e sono siccome hai detto ignoro
O non conosco i gli scontri che ci sono state all'interno del Partito Comunista all'epoca del centrosinistra
Io voglio dirti due cose la prima
Quando il centrosinistra si fa
E il Partito socialista si spacca mille novecentosessantatré
Io allora
Ero giovane ascoltato un po'meno da vecchio Mascotto novanta giovane mi ascoltavano
In un convegno
Organizzato dall'onorevole Moro dissi che siccome l'operazione politica che era un'operazione politica aveva senso se fosse stato costruito questo raccordo tra la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Espressione di mondi settori diversi nel momento in cui si staccava
Quindi questa consapevolezza o l'ho avuta
Ebbene riduceva la potenzialità del del centrosinistra
Però
La si scontravano due strategie ma Emanuele su su cui non evitiamo il centrosinistra la DC lo fa
Con la garanzia che sullo piano internazionale la scelta e l'alleanza occidentale
Ma nonno o per sudditanza credo che oggi la discussione sulle alleanze internazionali
Possa essere fatti in maniera più serena meno ideologica meno prevenuta
Insomma è stata quell'equilibrio
Che poi ha dato all'evoluzione della democrazia in Europa nel mondo in maniera diversa dal rischio che abbiamo corso
La posizione del Partito Comunista che per un certo verso fondi appoggio al centrosinistra io questo lo ricordo
Ma questo convivo Urabá una sorta di lettura del centrosinistra
Dove la sinistra in baracche era al Governo impatterà fuori ma come dire lungo la strategia che sul piano della politica internazionale creava la differenza
Non a caso il discrimine vero che ci fu fu quello sulla politica estera io ricordo un episodio e chiudo
Anche per ricordare qualche altro protagonista non comunista come l'onorevole Moro io ero grande sostenitore della formazione della maggioranza di centrosinistra e come tutti i giovani insomma
L'Onorevole Moro mi chiamo e mi disse e fui sorpreso ed una grande lezione che non ho mai dimenticato
Per fare del centrosinistra abbiamo bisogno di realizzare tre condizioni
La prima che sul piano internazionale la collocazione del nostro Paese rimane ancorata all'alleanza occidentali questa è la cosa più semplice perché la dobbiamo soltanto spiega
La seconda spiegare al mondo cattolico che l'alleanza con un partito socialista non mette in discussione l'ispirazione religiosa della democrazia cristiana queste più faticoso
La spiegheremo una parte del mondo cattolico la capisce una parte no non ha importanza ma lo dobbiamo spiegare poi c'è la documentazione di questo Laterza che a suo avviso era la più difficile
Se in questo operazione perdiamo l'elettorato reazionario del Mezzogiorno l'operazione non riesce per fare il centrosinistra c'è bisogno di queste tre condizioni ma una delle tre
Era la politica estera noi su questa posizione dirimente la ignoriamo
La democrazia in Italia è cresciuta
Come
è poi passò passò perciò dico no che il Partito Comunista insomma
Offrisse solidarietà alla dal centrosinistra portava hanno avuto chiarire questa posizione questi sono i fatti
Si poteva fare in maniera diversa ma non credo non si sarebbe fatto dicendo sì grazie come
Grazie
Credevo questo dibattito
Credo molto interessante si chiude nel modo migliore questa intensa giornata di studi dedicata ha un grande personaggio della nostra Repubblica grazie