Intervista a Renato Brunetta su Forza Italia e sulle origini del partito

Radio Radicale abbiamo i nostri microfoni le professor Renato Brunetta europarlamentare di Forza Italia ma specialmente economista tra l'altro Annie intellettuale lei se non vado errato un professore un economista che viene dal mondo socialista ecco lei se non vado errato un suo saggio scrisse qualche qua Eurozona che in qualche modo
Forza Italia rappresentava un pezzo importante
Del centrosinistra un pezzo di centro ma anche un pezzo di sinistra è vero ma Forza Italia non è altro che il centro sinistra delle origini
E ora se vogliamo chiamarlo il pentapartito che dopo
La diluvio del novantadue novantatré segretato rimessi insieme da Berlusconi importo Italia oltre al nuovo ovviamente
Si ritrova la tradizione cattolicoliberale liberale socialista socialista liberale importi taglia nella sua cultura
Il centrosinistra e che ha governato questo Paese
Per trent'anni governate una libertà hai governato nella libertà economiche nella libertà individuale quello che abbiamo di fronte invece non è il centro sinistra è un sinistra centro di matrice comunista e cattolico dottor Piana vale a dire statalista
Cliente imprestato antagonista perché in prossimità riformatore i nomi sono cambiati illeggibile sono cambiate nello scontro nel nostro Paese rimane sempre lo stesso detta i conservatori di sinistra
E i riformatori epicentro di centrosinistra quel rito negli anni settanta ottanta novanta
Aveva nomi appunto partito comunista da un lato
Democrazia Cristiana il Partito Socialista dall'altro dopo l'aver vera o finta rivoluzione degli anni Novanta
Adesso con le ultime trasformazioni se siamo di fronte al cosiddetto Partito Democratico che
Il della tradizione appunto comunista e Dossetti anca titoli ca e dall'altra il partito delle Libertà serie l'espressione della cultura cattolica liberale socialista e socialdemocratica
Qualcuno poi di questi due nuclei deve fare i conti alla propria rientra
Il Partito Democratico con la Cosa rossa e cioè con gli ultrà comuni
E il partito del del popolo con
Il la destra democratica e la lirica la lega di Bossi questo è il gioco in atto in questo momento
Io non è all'ordine poi questi due partiti non rappresenterebbero altro che le vecchie tradizioni quasi vorrei che vengono in qualche modo le vecchie tradizioni della Prima Repubblica esempi in modo
Funziona evolutivo naturalmente perché il Partito Democratico non è più il partito di Togliatti
Né le le il il partito di Dossetti e certamente il Partito del Popolo delle libertà non è il partito della Democrazia Cristiana di De Gasperi oppure di Nenni oppure di Craxi certamente le cose sono cambiate però
I da richiedere l'ho sempre gli stessi da un lato una sinistra conservatrice che io chiamo poi
Comunista per certe sue evoluzione e dall'altra un centro sinistra riformatore laddove se mi consente la vecchia definizione
Chiede di fare i conti con la destra democratica di di Fini con la lega dei collegati porsi quel gioco naturalmente poi dentro ci sono tutti ad Europa della globalizzazione c'è la necessità di cambiare la forma partito perché per esempio quello che sta facendo il Partito delle Libertà Orta cercando di fare il partito delle Libertà
E costruire un'altra forma partito attraverso fusioni e non più dall'alto come ha fatto il Partito Democratico ma dal basso nel naturalmente le cose non sono così facili facili a dirsi difficile appalti
Io la fusione fredda dall'alto non è stata
Una passeggiata per Veltroni così anche la fusione calda dal basso dei gazebo non sarà una passeggiata per Berlusconi e per quelli che vorranno fare con lui secondo i quali non funziona
Come il Partito del Popolo della libertà il partito del
Ma io credo che debbano essere
Una essenzialmente competitivi cioè io son d'accordo con la definizione di Veltroni subito un bipartitismo tendenzialmente maggioritario e cioè
O utile un programma coeso condiviso omogeneo oppure è meglio andare da soli questo su questo Veltroni ha perfettamente ragione un partito del tre aperto intoppo andando da solo aspirare certamente aperte le maggioritario curde
Iracheni tra che al centro o centrodestra e centrosinistra
E questo è la chiave
E per questo evidentemente occorre una legge elettorale adeguata io personalmente sposavo la legge rispondo ancora vedere
Per l'Italia che che che verrebbe fuori dal referendum anche dei come dire voluta nel nel nel nei piedi però molto chiara dal punto di vista dei principi
E cioè il partito di maggioranza relativa prende premio di maggioranza a questo punto si formeranno o due o più partiti come dire popolari tutti punteranno davvero il premio di maggioranza e il Partito Popolare a questo punto a una sorta di golden share
E cioè e nuovi che conduce il gioco
Esiste il gioco è
Come dire di condizioni di chiarezza non è sottoposta delicati dei partiti più piccoli tanto a destra quanto a sinistra
E qui che il gioco si fa chiaro trasparente nei confronti della delle Torri veri secolarizzazione che fa il professor Renato Brunetta economista europarlamentare di Forza Italia conosciuto consentono
Uno slittamento
Da Radio Radicale