Assemblea Generale dell'Unione degli Industriali di Roma

Chiedendole gliene come hai presidenza di stare
Di sedersi alla loro sede quindi sul
Sul palco
Adesso
Abbiamo
Abbiamo una struttura
Allora
Buongiorno
Buongiorno a tutti noi cominciamo perché il quarto d'ora venti minuti accademie che sufficiente capisco che stiamo all'euro e quindi come l'anno scorso
C'è qualche problema di traffico e quindi qualcheduno arriverà con qualche momento di ritardo però penso che se vogliamo mantenere i ritmi
Dobbiamo
Accettare
Di partire anche con
Qualche ritardatario oggi purtroppo
Abbiamo molti amici
Anche autorevoli che non hanno potuto partecipare in particolare i ministri
Che sono espressione della città di Roma che
Hanno sempre partecipato I nostri incontri ma che oggi purtroppo per la concomitanza della riunione del consiglio dei ministri a nove e mezza non sanno se fanno a tempo a intervenire
Ciò detto
Dovendo decidere
Se fa bene il mestiere dei ministri Coffa contenti gli imprenditori di Roma io ricoveri e gli ho detto che fu il meglio che faccia avere questi dei ministri anche perché noi li abbiamo visti ieri vedremo domani e quindi non c'è scappano per usare questo
Questo termine
Però li ringrazio dall'attenzione perché molti di loro per non dire tutti avevano dato la loro
Adesione
Ringrazio gli amici che sono presenti oggi abbiamo un modo un po'diverso
Rispetto
Agli anni
Precedenti abbiamo diciamo in due parti una parte
Regionale e provinciale una parte
Romana
Enrico Gasbarra fa il ponte voglio dire tra l'una tra l'una e l'altra
Perché
Perché abbiamo pensato di
Fare sistema tra virgolette non solo a parole ma anche
Meglio
Quantomeno a parole perché l'ambiente sistema ognuno fa per conto suo no sensato rigetti dice faccio sistema faccio sistema
Vuol dire quando uno fa sistema che lui sta al centro gli altri stanno
Attorno al dato e questo è un sistema che piace a tutti peccato che non è
Non trova d'accordo tutti noi
Abbiamo cercato di fare un passo in avanti e quindi abbiamo organizzato l'incontro con l'intervento iniziale del Presidente stirpe che non vedo dove eccolo lì
Maurizio stirpe che Presidente di Confindustria Lazio
Poiché gli interventi
Degli amici
Marrazzo e Gasbarra poi con la mia relazione più centrata quindi sui temi strettamente anomali intervento del
Sindaco e la chiusura di del presidente di Confindustria
L'intervento di
Maurizio stirpe bidoni anche dal
Dall'incombenza di ripetere le cose che avevo già detto l'anno scorso a Piero anche se qualcosa può è cambiata nel frattempo e quindi vedremo dagli interventi di Maurizio Di Pietro cosa è cambiato in positivo cosa dobbiamo ancora cambiare
E quindi fa anche fare come stile il mestiere più comodo evidentemente perché
Non parla male dalla Regione è una delle cose
Che oggi tra virgolette riuscire si riesce semplice se uno non ne parla evidentemente perché se ne parla
Per definizione in generale dell'Istituto regionale ma dell'Istituto regionale
Della nostra regione in particolare non per responsabilità specifiche dell'amico Piero ma perché
è l'istituto regionale sul piano
Strutturale
E la dinamica della storia della Regione Lazio negli ultimi anni che arrivato pure il Sindaco facciamo un applauso anche
Al Sindaco e
Ha detto che arrivava in ritardo ma ero arrivato puntuale vedete Pagliari eccome fa sistema anche lui e quindi
Anche potenziamo ha detto che si tratta puntuale e quindi a dire la verità però
La posso Frediano di
Ma me lo posso permettere a chi ragazzo lo conosco da quarant'anni
L'ex ragazzo
E quindi dicevo che sotto questo punto di vista quindi abbiamo diviso in questo modo è questa questo abbia a parte che cosa
Il Presidente chiede quando deve scende aspettiamo tutti i quartieri via checché dovrebbe già esserci esco
Eterea o un paio
On paiono
Ontario meno vi lavoriamo è
Relativa io lo faccio
Apro
Lo scenario aveva
Come dire
L'attore che che
Il commesso del settimo piano e mi dice guarda decede io gli dico che può scendere lui scende e abbiamo chiuso la questa fase come dire di prodromo allora dicevo
Ringrazio anche molti amici autorevoli del mondo dell'impresa romana
Associati e non associati
All'Unione Industriali imprese o ma che sono qui presente che voi vedete fisicamente quindi non c'è bisogno di Rio come dire ricordi uno per uno perché
Perché
E con questo concludo questo benvenuto e poi mi tengo del resto dalla relazione sono la relazione così dico perché l'Unione industriali imprese di Roma
Non ha solo cambiato nome
Da Unione degli industriali a Unione Industriali imprese di Roma ma sta cercando di promuovere come capita spesso la città di Roma e come è capitato spesso
Nella storia del sistema confindustriale a molti di noi alcuni dei quali
Sono qui dice cambiare un cambio di cultura oggi il fare impresa è un elemento unificante
Che è molto più forte delle distinzioni settoriali
Dimensionali
Tipologiche
Trattasi di impresa pubblica impresa privata di grande di piccola l'impresa del settore manifatturiero sempre i servizi questo per chi
Nasce
Dentro la propria impresa
è difficile da metabolizzare io lo capisco benissimo io sono nato e rimango un imprenditore manifatturiero se n'è andato in fabbrica lo ricordo
E questo è il grande patrimonio peraltro
Che di diciamo di umanità e di esperienza che mi consente anche di fare bene altri mestieri
Perché lo capisco benissimo però dove dobbiamo insieme mantenere forti le nostre radici ma anche capire da che parte va il mondo il mondo va
In un equilibrio nuovo tra Stato che il mercato in cui ognuno faccia bene il proprio mestiere
E nel mercato le imprese
Se solo imprese sono per definizione tutto sottoposta alle stesse regole
Se non sono sottoposte le stesse regole il problema non è la specificità della natura o del mestiere di impresa ma il fatto che in quel
Settori o non ci sono le regole o non sono sanzionati o esistono
Operatori i quali non sono all'altezza di potersi definire imprenditori quindi sotto questo punto di vista il fatto di avere qui autorevoli rappresentanti del mondo ripresa anche che vengono da esperienze
Professionali
E di settore diverso è per me una grande soddisfazione e penso che sia per tutti quanti noi dell'Unione industrie il presidio coma un grande riconoscimento
E cioè che noi
Vogliamo non solo una società aperta ma siamo un'associazione aperta quindi non siamo un'associazione
Che quando introduce un nuovo associato o apre un nuovo spazio saluto anche monsignor Andreatta che vedo lì Mantini come dire sempre presente sempre autorevolissimo famiglie
Quando aprono spazio lo ha preso sul serio e si mette al confronto poi come ciascuno di noi nella vita che è abituato a fare sia come cittadini sono imprenditori dove noi cerca spero e mi fa bene il proprio mestiere quindi cerca di affermarsi di competere ma non confondiamo le due cose
La competizione bella se è vera la competizione dà soddisfazione se è reale la competizione legittima se non è solo sulla carta mai nel concreto e questo vale
Nell'impresa nel mercato
E
Nei sistemi associativi ciò detto do la parola Presidente stirpe che introduce
La prima sede gli interventi quelli che hanno come focus le tematiche regionali e poi
Di seguito diamo la parola tutti gli altri nostri lidi ospiti grazie mille buona giornata
Buongiorno a tutti
Autorità colleghi e amici
Reputo particolarmente importante oggi la mia partecipazione a questa vostra qualificata assise
Perché mi permette di fare il punto sulle attività del sistema confindustriale regionale
E sulle sfide che ci attendono nel prossimo futuro
Un ringraziamento particolare lo voglio formulare al mio amico Luigi
Con il quale ho avviato una proficua collaborazione che ha fortemente contribuito a rafforzare il livello di interlocuzione tra Confindustria Lazio e il nostro referente istituzionale appunto la Regione Lazio
Correggere Lazio in questi mesi sia pure talvolta in modo dialettico
Abbiamo provato ad impostare un rapporto
Franco leale e trasparente scegliendo di puntare sul perseguimento di pochi ma importanti obiettivi condivisibili
Questo rapporto nei primi sei mesi del mio mandato col minato nel workshop del ventisette di settembre nel quale abbiamo indicato le principali priorità da perseguire con le conseguenti proposte e i relativi tempi di attuazione
Ma nel contempo in me e nella nostra squadra
Si rafforzava la consapevolezza che il problema centrale da affrontare nella nostra Regione
La madre di tutte le questioni
Era e rimane quella del riequilibrio territoriale in termini di crescita tra Roma e il resto delle Province laziali
è questo il tema che oggi voglio sottoporre alla vostra riflessione
Preliminarmente voglio sottolineare quanto sia importante che da un lato
Roma eviti comportamenti miopi verso gli altri ambiti regionali
E dall'altro che il resto delle Province laziali non privilegino un approccio consentitemi l'espressione di mungitura nei confronti della capitale
Uno sviluppo derivato che finisce inevitabilmente per determinare una pericolosa dipendenza quando invece occorrerebbe mutuare da Roma le cosiddette best practice ex per avviare processi di natura endogene
Per comprendere quanto sia importante riequilibrio territoriale nella nostra Regione dobbiamo partire da alcuni dati che fotografano i differenziali di crescita ossia i due diversi trends di sviluppo
Basta pensare al valore del PIL pro capite che a Roma oramai supera i trentuno mila euro mentre per il resto delle Province laziali di poco superiore ai ventimila
Il tasso di disoccupazione che a Roma è pari a circa il sette per cento quando nel resto del Lazio abbiamo dei numeri a due cifre superiori sicuramente a lunga al dieci undici per cento
Il tasso di occupazione che a Roma è pari al sessantuno punto cinque per cento nel resto delle Province laziali supera di poco il cinquanta per cento
A mio avviso per evitare rischi di implosione economica del sistema regionale
Allorché Roma avrà bisogno di un allargamento e di una diversificazione produttiva per sostenere i propri livelli di crescita
E le restanti province del Lazio d'altro canto non saranno in grado di offrire risposte in tal senso perché allora le distanze saranno divenute siderali occorre promuovere una forte azione di interazione attraverso i progetti di sviluppo comune
Azione che deve sostanziarsi negli interventi tesi a favorire innanzitutto lo sviluppo delle reti di imprese incentivando le filiere a carattere interprovinciale attraverso lo strumento operativo dei POR due mila sette due mila tredici
In secondo luogo il completamento della dotazione infrastrutturale portando a compimento le opere che i nostri territorio oramai attendono da decenni
Poi occorre un piano energetico integrato capace di soddisfare i fabbisogni regionali nella logica della diversificazione delle fonti è un piano ambientale integrato precondizione per realizzare un avanzata traiettoria di sviluppo sostenibile
Vorrei ora focalizzare l'attenzione sugli ostacoli che si frappongono al percorso di riequilibrio territoriale proposto
Il primo è di carattere sorge dal mondo delle imprese e della sanità regionale
La criticità dei conti sanitari costituisce il principale fattore di drenaggio delle risorse destinate alle politiche dello sviluppo
è un vero e proprio vincolo alla crescita allorché la risoluzione del problema viene affrontata con misure di inasprimento fiscale
Che rischiano anche di mortificare le politiche di marketing territoriale incapaci di attrarre nuove risorse dall'esterno e incapaci di evitare che chi opera nel Lazio tenda a localizzare altrove la propria attività
Abbiamo richiesto al Presidente Marrazzo di eliminare le addizionali correnti entro il due mila otto anche agendo se necessario attraverso il riassetto dei sistemi di incentivazione perché il mondo delle imprese vuole dare il suo contributo e vuole fare la sua parte
Parallelamente io ritengo che sia giunto il momento e con coraggio di ridurre il livello assoluto degli appostamenti di Bilancio riqualificando la qualità della spesa
Solo lottando contro gli sprechi potremo puntare sul risanamento del sistema sanitario liberando le risorse occorrenti anche Arrigo libertà vittoria
Parlando infine anche delle cose di casa nostra va detto che il secondo ostacolo e questa volta endogeno al mondo delle imprese è costituito dalla frammentazione della rappresentanza imprenditoriale
Frammentazione causa non secondaria della dispersione delle risorse regionali frammentazione che impedisce di perseguire una visione strategica di fondo e finisce per privilegiare una logica sterile troppo settoriale delle politiche dello sviluppo
Proprio per superare tale frammentazione abbiamo avviato un percorso con gli amici della Federlazio
Per arrivare sulla falsariga di quello che è avvenuto per Roma alla costituzione della Consulta delle imprese del Lazio nella quale contiamo di coinvolte nelle altre principali organizzazioni imprenditoriali
L'obiettivo di tale iniziativa sarà quello di elaborare entro il primo semestre del due mila otto quello che definisco il manifesto dello sviluppo e della competitività del Lazio
In tale documento indicheremo la visione strategica le priorità le azioni operative i tempi di attuazione da rappresentare al nostro referente istituzionale
Ritenendo di farvi cosa gradita in in tal senso perché almeno arriveranno ad un forte processo di semplificazione
Su questo documento ci confronteremo anche con il sindacato che ritengo interlocutori indispensabile per perseguire una concreta azione di modernizzazione del sistema produttivo laziale
Cari colleghi amici e le autorità concludo ritenendo che il percorso ipotizzato
Debba essere
Perseguito con forza se vogliamo rafforzare il modello Roma e farlo diventare finalmente modello Lazio grazie
E ve ne siano messe nelle visto però proposti invece anche a sbagliare quindi ricollocate
Grazie sempre un appuntamento importante la vostra Assemblea
Per
Analizzare
I dati la crescita lo sviluppo le prospettive del nostro territorio
Nelle modalità stabilite oggi da dette
Avremo la relazione del Presidente ritardi quindi
Chi parla prima può commentarla poco anche se
Lei anticipazione di oggi
Su né
I giornali mi consentono di raccogliere uno dei punti che credo saranno toccati dall'intervento del Presidente Abete che delinea
E ribadisce come
In questi anni
Il modello Roma
A
Raggiunto ottenuto realizzato in importanti traguardi
Lo dicono tanti parametri
Lo dicono le cifre lo dicono lo sviluppo gli occupati lo dice un territorio che ha saputo crescere ha saputo crescere perché ha fatto sinergia
Perché
Ha lavorato insieme perché ha rilanciato in un
Armonioso rapporto tra istituzioni locali impresa e sindacati un percorso nuovo e competitivo
Risultati innegabili che è giusto rivendicare
Che è sbagliato non evidenziare ma è altrettanto sbagliato raccoglierli coccolarli e adagiarsi su questi risultati
Un territorio una
Comunità che ha saputo raggiungere tali risultati oggi può a testa alta inseguire la strada della svolta
Del nuovo percorso
Un nuovo percorso al quale
Siamo tutti chiamati
Cercando
Di trovare strumenti nuovi a esigenze e a prospettive nuove
In questo quadro
Credo si possa
Raccogliere appieno un'affermazione riportata proprio oggi fatta da Beppe
La possibilità di riuscire a staccare il nostro territorio la città dal perverso ciclo italiano
Questa affermazione contiene credo
Tutta
L'analisi più profonda
Dei risultati ottenuti
Io credo che i risultati ottenuti abbiano un grande merito
E appartengono
Ovviamente al mondo delle imprese
Del nostro territorio per essere state capaci
Di raggiungere livelli importanti
Questi risultati li abbiamo raggiunti però con dei grandi Paesi sulle spalle e quindi sono ancora più forti
Sulle spalle degli imprenditori dei lavoratori
Delle amministrazioni locali
Ci sono i sacchi le pesantezze
Di un Paese
Che deve trovare un nuovo modello amministrativo
Questi sacchi vanno alleggeriti
C'è bisogno di aprire una nuova stagione
Del fare
Una nuova stagione del possibile
Dove le imprese gli imprenditori vengano alleggeriti dalle procedure dalle burocrazie dove i lavoratori vengano arricchiti dai diritti e dalle sicurezze
Dove le amministrazioni locali vengano messe in condizione di poter
Reato il Presidente Montezemolo non so se
Devono essere messe in condizione
Di poter svolgere appieno
Le proprie funzionalità
Nella mia esperienza di Presidente di un'istituzione
Troppo spesso
Dibattuta
Sulla
Propria esistenza è utile non è utile
è grigia ingiallita
Serve non serve
In questi anni di lavoro abbiamo
Lavorato ora
Essere utili alla nostra comunità
E per essere utili abbiamo dovuto
Ribadire un primo elemento
Che è stato prezioso e che credo
Debba diventare centrale nella vita del nostro Paese
Il rapporto e la collaborazione istituzionale
Le istituzioni del Paese le istituzioni locali sono utili alla comunità se lavorano insieme se non si sovrappongono se trovano insieme energie
E strumenti per raddoppiare i servizi
Ma è stato faticoso è faticoso perché
Nel bosco
Della burocrazia del pareri fisso ci sono i cittadini ci sono imprenditori ci sono i lavoratori ci sono anche gli enti locali
Spesso in sedi autorevoli è arrivato adesso muta Zeman lo dice in continuazione che il Paese ha bisogno
Di alleggerirsi di tagliare
Di
Essere semplificato
A questo appello non mi sono mai sottratto
E ribadisco tutta la disponibilità avendo a cuore come ogni amministratore locale la crescita
Della propria comunità di entrare però definitivamente dentro un nuovo quadro di riforme
Il nostro Paese finalmente inizia a dialogare
Sta trovando delle strade importanti per definire una legge elettorale nuovi percorsi parlamentari e va dato atto
A chi sta portando avanti questo lavoro
Che
Sta portando finalmente il Paese dentro una strada nuova
Ma questa strada bisogna aggiungere
Il
Nuovo status amministrativo nel quale deve entrare
Il nostro
Il Paese
Vedete
Temi impellenti urgenti
La sicurezza sui posti di lavoro
Oggi un argomento centrale
Ma resta un argomento centrale da tanto tempo e sindacati lo dicono da tanto tempo
A queste nuove esigenze non si può rimanere fermi
Alle
Puro opportune
Trasmissioni televisive serali a ridosso
Di eventi drammatici
Bisogna sciogliere percorsi e procedure
Poco tempo fa il Governo aveva varato
Un provvedimento
Che però rinviava i decreti attuativi un nuovo percorso sulla sicurezza del lavoro
Ecco credo che il nostro Paese percorrere velocemente la nostra comunità per correre velocemente con il resto d'Europa non ha bisogno
Di doppi tenti non ha bisogno di doppie letture non ha bisogno di tripli quadrupli pareri
Nei percorsi che siamo riusciti a fare il contributo che la mia Amministrazione ha voluto dare in questi quattro anni e mezzo è stato quello di
Allargare la fascia e la risposta ai nuovi bisogni
Non ho mai impara le tasse
Toglierle in alcuni casi essere accanto al mondo produttivo non aumentando la tassa sull'energia e la più bassa d'Italia quella nella provincia di Roma
Abbiamo lavorato per riaprire
I nuovi cantieri quattrocentocinquantacinque cantieri
Nuove opere pubbliche è ferma da tanti anni
Lo abbiamo fatto con tanto impegno con tanta caparbietà
Ma con tanti pesi sulle spalle e lo ribadisco sempre lo ricordo sempre la caparbietà mia e di Veltroni per riaprire il cantiere sulla Laurentina avuto bisogno di
Tredici pari
Ecco un Paese così
Non può correre con il resto dell'Europa
Dicevo prima Bassanini
Se oltre a Sarkozy
Può riprendere e quindi consigli che danza così
Può riprendere un po'in mano
Il cambiamento che aveva avviato con le sue leggi io credo che
Sia il momento di passare
Una fase più avanzata
Ci lamentiamo di un Paese con troppi timbri
è assurdo chi difende i timbri
Però arrivato il momento di toglierli timbri
è arrivato il momento di
Azzerare le procedure
Perché
Le amministrazioni locali hanno bisogno di far uscire
I propri lavoratori per controllare il territorio non abbiamo bisogno di fare strade di erogare servizi non di mettere i pareri
Abbiamo bisogno di accompagnare la crescita economica per pretendere dal mondo delle imprese
Insieme alla concertazione sindacale tutte le sicurezze e le attenzioni di un Paese che sa essere competitivo se
Diminuisce quei Paesi sulle spalle e allora
Credo che
L'occasione di questa
Assemblea
Debba
Vedere
Ribadire l'impegno di tutti a far meglio a fare di più
Ma mi auguro che possa essere però anche
L'inizio
La svolta concreta
Che ci veda scrivere
Poche regole macchiare
Per
Poter
Concretizzare la stabilizzazione della crescita del modello romano che c'è
Era accogliere tutti insieme
Io credo che
La crescita di una comunità appartenga
A tutte le forze politiche sia di maggioranza e di opposizione
E credo che la possibilità
Di fare snellire
Le procedure
Al nostro Paese sia un'occasione di dimagrimento importante Paola la richiamata dette che insomma riuscita dimagrire anche lui quindi ne testimone anche personale di questa necessità di essere competitivi ancora allora non ho la svolta potrebbe essere proprio quella
In un'area che punto di riferimento del Paese che è cresciuta varie romana in questi anni
E di una classe dirigente che sposa la seconda fase del modello Roma potendo scrivere presto
Nei propri territori
Comune Provincia e Regione sburocratizzazione quindi la possibilità di poter avviare da subito un modello sperimentale di abbattimento di percorsi e semplificazione di procedure amministrative
Pure tutti e complimenti per risultati
Ringraziamo è minore
Il suo contributo
Ascoltiamo ora l'intervento del Presidente Marrazzo
Buongiorno a tutte le autorità
Gli amici di Confindustria
Ho immaginato
Di intervenire su alcuni punte
Che sono
Credo all'attenzione della vita quotidiana costante degli imprenditori dei cittadini di Roma e del Lazio
In primo luogo mi sono domandato quando si viene in una seduta come questa per me la terza volta de quasi
Capita sempre a fine anno della possibilità per fare il punto della situazione in pubblico dire
Lo stato dell'arte della Regione su alcuni temi e credo che sia opportuno farlo però mia credo anche che sia un'occasione per
Per parlare di di quella che è la situazione
Che viviamo quotidianamente ci occupiamo
E leggiamo sul giornale di riforma elettorale di broglio di rimettere in moto il Paese parlava Enrico di semplificare la vita fra
Amministrativa quindi dei cittadini degli imprenditori
Credo che però
Se oggi c'è una certezza è quella
Di poter costruire insieme delle armi alleanze delle alleanze di civiltà
Non ci può essere nessuna riforma
In questo Paese se non ci sarà la voglia di allearsi
E allora Michele in Monte mente che se nell'ultima settimana abbiamo dovuto contare i morti sul lavoro a Torino e nella nostra Regione Cassino ieri a Roma
E l'elenco purtroppo troppo lungo io credo che in questo Paese un Paese che ha voglia di dimenticare la centralità del lavoro
Sia fondamentale riportare invece questo valore
E legarlo un altro valore
Con il Sindaco Veltroni con Enrico Gasbarra e con tutte le autorità con le forze dell'ordine del prefetto abbiamo dovuto affrontare nei mesi scorsi lo affronteremo anche
Sicuramente nelle prossime settimane e mesi hanno il problema della sicurezza ma che cosa è la sicurezza in una società moderna
La sicurezza sicuramente la sicurezza sul lavoro e di avere un lavoro
La sicurezza di essere assistiti quando si è soggetti deboli
La sicurezza e la sicurezza personale e la sicurezza
Di legalità per le strade legalità significa anche la legalità quando si svolgono attività professionali ecco io credo che sia avvenuto
Il momento anche per noi nel Lazio di provare a fare un discorso e a Roma un discorso di alleanza di civiltà partendo dal lavoro e dalle sicurezza
Questo potrebbe essere un modo anche nuovo per ragionare con tutte le parti sociali non lasciarsi prendere dalle mozioni quando accadono i fatti ma governarli prima
Sapendo tenere insieme una società moderna competitiva ma nello stesso tempo solidale e lo stesso tempo sostenibile e compatibile allora tutto rientra in questo rientra la programmazione la legislazione
Come Presidente della Regione
Vorrei dirvi qual è la centralità che dopo due anni e mezzo dopo trenta mesi che sono al governo di questa istituzione un'istituzione martoriata lo avete visto anche in questi giorni dall'emergenza morale e finanziario
Non possiamo nasconderci dietro un dito
Siamo stati martoriati quando lo è un'istituzione lo siamo tutti
Non lo è il singolo e non è quella quella determinata
Parte
Di burocrazia che è stata colpita vuole dire che norma e andiamo avanti
Guardate con quelle che sono i nomi che vengono dati dei soggetti sui giornali penso a questa famosa Lady però qualcosa nell'azione accaduto
Se trentotto milioni di euro grazie al lavoro dei magistrati delle forze dell'ordine
Sono rientrati dall'ASL Roma C nelle casse della Regione quest'anno vanno fra le sopravvenienze attive del bilancio della Regione Lazio non è Maran mai accaduto nella neanche accaduto
A Milano quando è accaduto nel novantadue Tangentopoli
Certo qualcuno potrebbe dire Marrazzo se quella era la punta dell'iceberg sotto cosa c'era
C'era sicuramente una situazione difficile da qui voglio partire un'altra delle certezze di legalità di trasparenza
E quindi parlerò di sanità ha ragione l'amico Maurizio stirpe
Non possiamo non parlare di sanità e allora rispetto a un anno fa ci sono situazioni ben diverso
In primo luogo ormai la Regione Lazio a trasparenza e certezza nei conti della sanità approviamo i bilanci
Siamo in grado di monitorare la spesa
Siamo in grado dunque di affrontare il grande Moloch che che pesa non solo sulla Regione Lazio ma pesa su tutto il sistema economico e imprenditoriale della Regione
Prima abbiamo dovuto fare vi ricordate l'operazione venimmo quali dew diligence scoprire che c'erano sei miliardi
Di
Transatto
E che la Regione avrebbe tutto restituire in cinque anni
Insostenibile non per noi per tutto il sistema
Adesso nel due mila otto ricollocare Emo grazie al Governo e trentennali Zarema quel di quel transatto di sei miliardi di euro un po'di meno perché ci siamo pagati già quest'anno una rata di un miliardo e mezzo
Ma avremo anche il non transatto quello che era figlio dei bilanci non approvati nelle altura perché questo era un problema non solo delle istituzioni ma di tutti quegli imprenditori che si occupano di sanità e avevano un problema serio
Nella possibilità di recuperare
Il quelli che era il giusto e dovuto
Tributo alla all'offerta di un servizio di un bene
Anche questo lo stiamo facendo con
Un advisor scelto e sta portando qui alla capacità di comprendere perché i bilanci non si approva
Ma vorrei parlare del dopo
E allora qui di fronte agli imprenditori dico che
La grande il grande passaggio a nord-ovest per tutti a partire ovviamente dalla Regione e la capacità di definire ciò che in questa Regione non è mai stato definito nella sanità
Il fabbisogno
Si è sempre lavorato non definendo il fabbisogno di sanità nella Regione questo voleva dire che aumentava l'offerta
Di tutti i soggetti
Perché il nostro è un sistema che conosciamo un sistema integrato declassificati dei privati dal
Dei policlinici e da quelli che sono a gestione diretta i grandi ospedali
Per fare questo entro il trentuno dodici come Presidente della Regione con la Giunta regionale
Noi Agri diremo quattro macroaree
Sarà doloroso rigoroso ma sarà secondo me è un'operazione che potrà aiutare tutti i soggetti in campo a vivere in un mercato più libero con più certezze per i pagamenti
Brevemente dove mai trovare la prima per la prima volta nella sua regione Lazio approveremo una delibera su tetti e tariffe
Entro il trentuno dodici sempre per la prima volta abbiamo approvato il provvedimento degli accreditamenti definitivi vuol dire che non andiamo più con gli accreditamenti provvisori vuol dire che non c'è un mercato selvaggio
Dopodiché andremo a una ridefinizione
Delle politiche per quanto riguarda la gestione diretta il cosiddetto pubblico tradizionale vuol dire non più partire solo dal dei posti letto ma dalla riorganizzazione dei reparti della riconversione di quegli ospedali che non hanno più una funzione per il territorio ma sono solamente attrattori di risorse
Che non portano il giusto e dovuto servizio dopodiché affronteremo con un'altra delibera sempre tutto questo entro il trentuno dodici
La rete dei laboratori pubblici e privati
Ed infine
Poiché nella nostra città ci sono cinque policlinici
E quest'anno sul nostro disavanzo hanno gravato per trecento milioni di euro
Andremo a una disdetta di protocolli a una ricontrattazione
Qui voglio fare una dichiarazione di fronte a voi imprenditori
Io ho bisogno di un'alleanza
Allora se la Regione come abbiamo detto è una Regione pesante cattiva pagatrice che non ha fatto le politiche di programmazione questo il lavoro che stiamo svolgendo però una domanda la devo fare
Perché ogni volta che la Regione si tramutano il cliente cioè in chi acquista
Servizi
Da chi non è pubblico ogni volta che mettiamo una parola che il mercato e chiediamo che ci siano delle tariffe è pari a tutto il resto del Paese cioè l'irrigidimento di questi soggetti non va bene
Se il mercato deve essere mercato sia e ognuno deve assumersi le sue responsabilità
Siamo per svolgere questo lo sapete credo che con il Sindaco di Roma ce ne rendiamo conto perché che cosa significherà per Roma l'economia della salute nella Regione significa dieci miliardi di spesa corrente
Significa posti di lavoro impresa e attese dei cittadini
Credo che la più grande
La più grande sfida politica mai registrato
Automatismo del fiscalità
L'obiettivo
è quello non ce la faremo Maurizio per il due mila per la Finanziaria del due mila nove il Governo non me lo consentirebbe in base al fatto che ne stiamo sorti udendo il piano di rientro entro dominante nove per raggiungere gli obiettivi a disavanzo
Di disavanzo zero io posso dire che l'impegno è l'inizio dell'abbattimento dell'IRAP
A partire dalla Finanziaria due mila nove cioè per quella del due mila dieci
Lo faremo sinceramente rimo tutta dipende però da tutti
Dipende dai sindacati perché significa che noi
Dovremo parlare di mobilità
Dovremo parlare per esempio di un'attenta analisi degli acconto lamenti e di quant'altro il mio dovesse un intervento breve ma sono pronto ci incontreremo con Confindustria partire anche da stasera con una delegazione
Però voglio parlare anche di sviluppo allora io ho ereditato una Regione dove non c'era un cantiere aperto e dove c'erano erano fermi come in Ciociaria lo sa bene chi è di quella provincia
E c'è una priorità a mio avviso se un sistema un mercato una regione deve crescere deve avere in primo luogo una vera grande rete infrastrutturale parlerò solo di questo
Oggi al terzo intervento posso dire
Che entro
Il due mila otto metteremo a gara la Roma-latina e qui mi ricordo l'intervento del Presidente Montezemolo
Quindi nel due mila nove noi faremo apriremo ci impegniamo ad aprire i cantieri della Roma-latina con un grande patto sociale è una più grande opera infrastrutturale dopo il grande raccordo anulare
Dopodiché chiuderemo il cosiddetto Grande raccordo anulare del Lazio cioè la Cisterna-Valmontone da un lato
E con fondi liberi della Regione lo sa l'ANAS cento milioni di euro abbiamo fatto ripartire gli appalti
Della cita vecchio Viterbo una vera e propria cattedrale nel deserto da trent'anni
Questo significa che
Tutto e figlio di un protocollo con il Governo potrei parlare che del lavoro della sora forno Frosinone Ferentino che chiuderemo entro questa legislatura
Ma non è da sottovalutare noi siamo stati impegnati in una polemica dove noi non volevamo essere impegnati su un'altra grande parte dell'infrastruttura quella aeroportuale
è stata un po'sottovalutata la decisione del Governo perché si è stato si è spostata tutta sulla delocalizzazione dei voli di Ciampino verso il terzo scalo
Ha creato come era giusto che fosse insoddisfazione nei luoghi dove non è stato scelto Lario porto
Ma vorrei dire che il terzo scalo di Viterbo realtà porta una consacrazione
Nessuno l'ha detto
Il Ministro dei trasporti affermando che i low cost a Viterbo possono arrivare a dieci milioni di passeggeri nello stesso tempo affermato che che Fiumicino è
Ormai un aeroporto intercontinentale
Questo è la vera chiave di volta a livello infrastrutturale e aeroportuale qui lasciatemi fare una direzione sulla questione Alitalia lo dico da presidente di una Regione che può considerarsi ormai la regione del volo
Che ha decine di migliaia di lavoratrici e di lavoratori che lavorano Ario porti di Roma ma anche dall'Italia
Io ho un timore io non interverrò sono un'istituzione in quella che è una gara aperta che gestirà il Governo
Però attenzione
Se qualche grande compagnia aerea europea vuole acquistare Alitalia per farne una compagnia regionale questa è la più grande botta che possa essere data alla nostra compagnia nazionale
E questo andrebbe in controtendenza con Alitalia con Fiumicino intercontinentale perché vuol dire che Fiumicino l'avrebbe gli slot verso l'Oriente verso il e di Oriente per quanto riguarda l'Italia se Alitalia si dovesse trasformare in una compagnia che trasporta passeggeri a Parigi o altre destinazioni
Attenzione questo per Roma è un grosso problema
E per il Lazio e io spero che chi dovrà valutare questa gara valuti anche questo
Terzo punto infrastrutturale
C'è chi rappresenta oggi qui ferrovie
Fiumicino e Viterbo più uno sviluppo di evitare opportunità i del porto di Civitavecchia non può più essere affrontato con una politica di treni regionali per pendolari
Fiumicino cinquanta milioni vuol dire che ci dobbiamo sedere intorno a un tavolo con il con il Comune di Roma la Provincia di Roma
Inizierei competenti e ferrovie e cominciare a dire da qui al due mila e quindi siccome si svilupperà la ferrovia tra Fiumicino a Roma Petrone più una questione di pendolari lo stesso vale Civitavecchia Roma lo stesso vale Viterbo Roma
Questa è una ricchezza per lo sviluppo dell'economia di questa Regione e di questa capitale che volano della Regione
Ultimo punto
Il Lazio che vedo da Presidente che si deve occupare troppo spesso
Di sanità
A mio avviso ci sono tre parole d'ordine cultura ricerca innovazione trasferimento tecnologico c'è una grande occasione
è il porto due mila sette due mila tredici
Noi stiamo lavorando con tutti gli assessorati competenti
Per dare a questa economia del Lazio la possibilità forse una delle ultime grandi chance per riaccorpare quel territorio così diviso per lo meno disomogeneo come diceva Maurizio STIR
è un porto che sta lì
Non deve esserci da parte di tutti i soggetti in campo la voglia della piccola prebenda priorità
Centosessanta milioni per la ricerca
Trecento milioni per le opere per esempio di infrastrutturazione per le acque
L'energia rinnovabile
Però lasciatemi dire che sono i distretti la nostra forza sono distretti veri quello dell'aerospazio il chimico farmaceutico le biotecnologiche l'economia del mare le energetico l'audiovisivo quello del turismo dei servizi culturali ci mentre il distretto dell'università
Noi abbiamo veramente sul territorio di spieghiamo il cinquantadue per cento dice entri in pubblici di ricerca illazioni vostre intese i prese in Besson il doppio delle imprese nazionali del polo del Bel Poggio fatturato il PIN del Lazio investe il due per cento del PIL del Lazio
L'un per cento ne intanto
E allora finisco non per essere come dire
Polemico ma solo per perché credo che Monte zero mi capirà
La più grande d'uso automobilistica in Europa duecentosettantuno miliardi di fatturato la
In la cultura in Europa fatturato Dumitrel seicentocinquanta miliardi di euro sono due grandi settori economie tradizionali una pesante una molto più leggera che possono viaggiare insieme
Noi nel Lazio possiamo ad ambire concludo
è stato citato prima nella relazione monsignor Andreatta e il turismo religioso con il Governo stiamo dando vita alla recupero della Francigena con Francesco Rutelli
Guardate quella simbolicamente il recupero di una via dei pellegrini
Del Medioevo che si mettevano in marcia in ben altre condizioni se volete simbolicamente riportare nel Lazio del ventunesimo secolo
E in modo di concepire la nostra Regione il nostro territorio e soprattutto il fatto che la Regione Lazio la regione della capitale d'Italia
Mi piacerebbe un giorno pensare che come Parigi un rapporto con l'Île de France così ce l'abbia la Regione Lazio con Roma ci sono tutte le occasioni tutte le possibilità per portare a casa un risultato da qui al due mila e quindici
E dire che la Regione Lazio nella solita Regione che viene riconosciuta Perasso assenteismo per immoralità iper merger sa finanziaria ma per un'istituzione al servizio dei cittadini delle imprese grazie
Abbiamo sentito il Presidente Marrazzo Enrico Gasbarra
Iconicella dato
Tutta una serie di input
Positivi
Anche l'impegno per
Ridefinire il ruolo della l'istituzione che egli presiede
Anche perché ambiato
O domani per superarla laddove ci siano le condizioni istituzionali per farle
Il Presidente Marrazzo ci ha ricordato ha dato una cattiva notizia
Però anche una buona informazione laiche notizia e che io speravo l'anno prossimo nel mio saluto di dire che l'IRAP sarebbe stata ridotta
Nel due mila nove invece lei ci ha detto che la riduce nel due mila dieci è dice anche che è colpa del Governo noi prendiamo atto
Diciamo ce lo ricordiamo tutti perché il due mila dieci comunque
è lontano ma non è così lontano come
Lecce può sembrare quindi ricordarvelo tutti e due mila dieci si riduce l'IRAP regionale interno nella Regione Lazio
E e quindi si decide nel due mila nove
Va bene
Stirpe sarà ancora incaglia quel giorno io no però ecco fatto bene a passare la stirpe come del controllo sociale su Marrazzo in modo tale che lui porta diciamo starci appresso se per caso se dimentica
Quel giorno è da quell'altro lato ci ha messo ci ha fatto una panoramica mi sembra molto molto molto chiara posso dare un giudizio che è di valore ma anche un apprezzamento
Più chiara di altre volte e mezzo sui numeri della sanità io penso che conoscere
Una precondizione per decidere quindi a vere un'informazione puntuale sulla sanità che è il problema delle delle regioni problema dalla Regione Lazio in particolare
Può consentire di utilizzare bene questi in quest'ultima parte di legislatura dalla Regione per cercare di
Mettere
In a regime questo tema perché è evidente che tutto il resto
Voglio dire diventa utopia se non si risolve il problema della Regione
Per la sanità a livello regionale evidentemente quindi lo dobbiamo e non l'abbiamo detto sempre al Presidente Marrazzo
Facciamo meno fondi per lo Sviluppo Lazio se necessario per le imprese ma cerchiamo di ridurre seriamente il problema della sanità perché questo ci serve e quindi
In bocca al lupo
D'altra parte il mondo dell'impresa le sfide
Le sta
De sta affrontando abbiamo qui il Presidente della
Confindustria
Della Sicilia l'amico Orobello che ringrazio perché sta fronte buca Louis affronta quello vero perché
Precisano che a fronte di restarci e che a fronte Cestari quindi ci sono due categorie come quelli che dicono facciamo squadre quelli che la fanno reali
Abbiamo
Altri amici
Amico Presidente dell'Unione industriali trovino Alberto Tazio detti che
Sta seguendo una un'associazione che diciamo segue anche il percorso di ampi modernizzazione di rilancio della sua principale associata che la FIAT insomma abbiamo un associazionismo che affronta le sfide
Come noi a Roma alle stiamo affrontando allargandoci aperti aprendoci e questo un obiettivo che noi proponiamo a tutti a tutte le associazioni nazionali
E io spero che presto verrà raccolto anche leva nazionali stirpe ci ha detto che
Ci sono tutte le condizioni insieme agli amici della Consulta delle
Impresse stiamo facendo questa bellissima esperienza a livello umano quindi ringrazio
Massimo Tabacchiera Cesare Pambianchi
Cioè sei Galletti
Amico Buschini per
Il contributo che stanno dando per dimostrare che si può lavorare insieme
Unione delle imprese di Roma Federlazio Confcommercio abbia ANIA io spero che presto arrivino le altre associazioni che sono qui presenti
E che ho invitato a partecipare in una logica ovviamente non di assemblearismo ma di sistema di rappresentanza perché io faccio parte di quelli che pensa che la rappresentanza aperta
Ognuno rappresenta quelli che ha ovviamente documenta quelli che ha
E fatto questo da dove tutti siamo legittimati dalla capacità di rappresentanza di ciascuno di noi
Cerchiamo di trovare un punto di intesa un punto d'intesa non permetterci l'accordo tra di noi ma per questa è una precondizione che noi dobbiamo offrire alla politica quando chiediamo alla politica di semplificarsi e qui parlo al Segretario del Partito Democratico non al Sindaco
Di Roma perché ne chiediamo la semplificazione illude la riduzione di uno partiti chiediamo che ci siano decisioni e poiché inviamo a
Non fare sintesi al nostro interno e quindi avere n rappresentanze tutte legittime subiti vi specifici tutte rappresentative di un obiettivo
Che a
Che meritevole di tutela ma che poi deve trovare una scala di priorità
E la scali verità dobbiamo trovarla noi non dobbiamo farla di filiera gli altri quando si tratta
Dei progetti di sviluppo dell'impresa che noi rappresentiamo lista differenza tra un associazionismo coeso un associazionismo che si presenta la politica separato perché quando si presenta la politica separato l'associazionismo significa che non conta niente
O meglio conta soltanto
Voglio dire quello che in quel momento parla più forte o va tolto un legame più stretto con questo con l'uomo politico
Noi di Confindustria che abbiamo il vantaggio se posso usare questo termine di avevo una storia che ha costruita sull'autonomia e che si è ramificata e che sia consolidata
Anche con la Presidenza di lunga
E noi potremmo da questa operazione a vere nel breve termine
Come dire un minor vantaggio perché siamo quelli che
Mettiamo in discussione la nostra maggioranza relativa per portarci al tavolo con una maggioranza assoluta però sappiamo benissimo che i nostri obiettivi non è
Non sono quelli di riempire le pagine dei giornali o di sembrare più innovativi degli altri i nostri obiettivi sono quelli di risolvere i problemi delle imprese che rappresentiamo
E di creare le condizioni perché così facendo risolviamo anche i problemi dei cittadini perché questa è una precondizione per far lavorare bene i nostri i nostri
Collaboratori quindi la Consulta delle imprese
è una cosa che esiste esistevo marxista era presto nel Lazio
Spero che sia un percorso che anche a livello nazionale trovi presto il suo punto di caduta un giornalista l'altro giorno mi ha detto
Ma lei che pensa ca dicono io ho già dato su questo abbiamo fatto la stiamo praticando l'abbiamo spiegato a tutti se poi chi la vuol fare
E la può fare la fa bene se no vuol fare fra dieci anni la faranno e diranno hanno avuto ragione quelli
Di Roma dieci anni fa
Non è una grande soddisfazione per me però evidentemente non ordini nessuna possibilità di cambiare il senso della storia
Ciò detto sono grato a tutti per il fatto che siamo qui insieme
E questo ha un peso nelle decisioni perché
Abbiamo fatto con la Regione un discorso importante per valorizzare Banca Impresa Lazio farla diventare una grande banca di garanzia per le piccole imprese processo che stiamo cercando di costruire al servizio delle imprese industriali commerciali di semplice
Vizi che se non fossimo stati uniti non avremo fatto perché oggi tutti i fondi di Confidi sono sparpagliati su seicento Confidi a livello nazionale e su una cinquantina a livello locale
E
Pensai risolve il problema come sta risolvendo in alcune in realtà come quella di Torino mettendo insieme più Confidi
Da un lato riduce agli attori dall'altro non risolve il problema di fondo che la debolezza strutturale del meccanismo degli azionisti dei Confidi che non possono essere soltanto le piccole imprese perché le piccole imprese devono essere soggetti ma devono essere sono l'oggetto dell'attività del confine
E quindi mettere le grandi banche nazionali romane vicino a un tavolo unico che Banca Impresa Lazio aprire Banca Impresa Lazio a tutti gli attori
Del protagonismo dei Confidi e trovare modalità perché quelle risorse vadano ad essere
Finalizzate non solo a
Dare i fondi di garanzia al credito ma dare i fondi di garanzia la patrimonializzazione delle piccole imprese
Perché oggi il problema delle piccole imprese quelle che funzionano non è il credito è il patrimonio perché le piccole imprese che funziona il credito lo trovano più ve lo dico da
Es dama di esperienza bancaria
Perché con Basilea due paradossalmente se è vero che ci sono
Un certo numero di imprese che sono nella zona grigia e quindi hanno qualche difficoltà in più c'è una stragrande maggioranza di imprese che stanno nella zona chiara
E che si presentano con nome e cognome alla banca anche se sono piccole e hanno la possibilità di avere condizioni e quantità adeguate ovviamente
Nei limiti del patrimonio disponibile quindi l'unico modo che non abbiamo per far crescere questa impresa
Non è quello di arrivare a valle ma di arrivare a monte rafforzare il patrimonio in modo che rafforzando il patrimonio rafforziamo anche la capacità di credito che loro possono andare a prendere
E quindi cento Euro garantiti
Sul credito commerciale valgono cento cento euro relativi sul capitale di rischio valgono trecento perché
Mettono in modo perfetto leva che consenta l'impresa di avere più capitale e più credito ed è il motivo per cui non siamo soddisfatti di questo percorso che andare avanti
Ed è il motivo per cui sulla patrimonializzare patrimonializzazione delle piccole imprese non stiamo facendo una battaglia forte a tutti i livelli
Non delle piccole e medie imprese e delle piccole imprese lo ripeto breve un'altra volta pensare di confondere le piccole e medie imprese vuol dire ripeto è uno slogan
Che era già vecchio quando è stato inventato e che oggi e fuori dalla storia le medie imprese oggi sono imprese che forse non hanno ancora intubato la risposta sul mercato ma che se non hanno ancora trovata la troveranno fra sei mesi o fra un anno
Perché perché esistono fondi di investimento che investono l'MD prese perché esiste mercato alternativo dei capitali perché esiste una soggettività della media impresa che ha letto questo Paese negli anni Ottanta negli anni Novanta nell'innovazione di processo
E sta sviluppando questo Paese negli anni due mila con l'innovazione di prodotto e con l'internazionalizzazione si chiama media impresa internazionalizzata Vittorio Merloni quando faceva il presidente di Confindustria la chiamava la multinazionale tascabile
Quella multinazionale tascabile che ha retto il processo di transizione nel momento delicato negli anni ottanta novanta facendo
Diventare l'Italia leader nell'innovazione di processo sta oggi portando l'Italia nella innovazione di poco giorni prodotto sui mercati internazionali
Quella media impresa non ha bisogno se non di regole e di mercati
Mentre la piccola impresa ha bisogno di patrimonio per poter diventare
Media impresa e poter stare dentro a questo livello perché è vero quello che ha detto il Presidente Marrazzo che noi abbiamo molti distretti però create Marrazzo sa anche che non gli abbiamo detto che i distretti hanno un senso se poi certo
E quindi è meglio rendere meno ma farli funzionare e l'unico avevo distretto che funzionano i prossimi anni e la media impresa perché la media impresa in se stessa un distretto
è il pivot di un progetto in cui ci sono tanti piccoli imprenditori che sono fornitori tanti professionisti che sono
E in cui il rapporto personale il rapporto economico tra il
Come dire il leader del
Del Progetto del distretto della media impresa e gli altri e i fatti i distretti di oggi funzionano sono quelli che hanno delle medie imprese che tra il traino
Voglio dire mentre i distretti che oggi sono in crisi sono quelli dove non c'è la media impresa che traina quindi
Se vediamo il discorso sul piano territoriale chiamiamolo distretto ma sappiamo che sul piano fattuale si chiama media impresa perché altrimenti il distretto prima diventa un'alleanza trust oggetti che rinviano la soluzione dei problemi e questo noi serve neanche all'impresa
Non serva le imprese
Perché delle volte all'impresa Sita come dire una
L'utopia
O
Il il brodino quando ha una malattia grave che può ancora essere recuperata l'imprenditore che sta sul mercato che è maturo e che deve cambiare il prodotto delle integrarsi
Deve essere in grado di scegliere quando ancora un'azienda che funziona ma quando l'azienda è già in fase prefallimentare perché quel giorno l'abbiamo fatto un danno pure di quell'imprenditore perché quello ha perso quella quota di capitali di rischio che ancora aveva a che pro poteva consentirgli di ripartire
E questo consente di superare anche la logica di un Paese in cui chi non ce la fa
Una volta non ce l'ha fatta per tutte le volte e questa è una delle grandi
Regole che non funziona nel nostro Paese perché negli altri Paesi chi non ce la fa ma provato seriamente rispettando le regole pochi provare la seconda volta da noi chi non ce l'ha fatta la prima volta
Anche se non per colpa sua anche se
Sì perché non ha capito qual era il mercato del futuro corre il rischio di non uscire dal dal mercato della competizione quindi molta attenzione al
Alle piccole imprese che si capitalizza un problema del di Romano Prodi e l'Italia anche perché
Le piccole imprese e le medie imprese le piccole che si capitalizzano le medie imprese
Hanno tassi di valore aggiunto e tassi di investimento che sono il doppio
Ma non
Non v'è sbagliata e facendo le medie perché ne facendo la media facciamo sempre alla media
De quattro milioni e duecento mila impresa e poi facciamo come Trilussa dividiamo al cinquanta per cento a un terzo due terzi si fanno per scaglioni le medie nella società moderna prendiamo le imprese da venti a cinquanta dipendenti quelli da cinquanta cento dipendenti
E vedete che il rendimento del valore aggiunto degli investimenti della categoria numero due e più del doppio dalla categoria numero uno
Cambiano solo venti dipendenti ci vuole poco per per spostarle però non riusciamo
A spostarle facciamo troppo poco spostarle
E quindi togliamoci dalla testa politiche
Indifferenziate facciamo politiche mirate e così facendo faremo
Il futuro anche della nostra piccola impresa romana perché ha come impresa purtroppo sporta poco esportiamo il due per cento soltanto mentre importiamo il sei per cento perché
La piccola impresa romana preposta sulle frontiere dell'innovazione sta nell'information technology sta nel
Nell'audiovisivo sta nella cultura sta nel biomedicale stai in quelle
In quelle aree nelle quali c'è il mercato quindi
Alle condizioni perché esce se ci sono le potenzialità patrimoniali per farlo quindi
La Consulta delle imprese come servirà qualche cosa
Perché abbiamo fatto un passo avanti su un tema che come visto è uno dei temi fondamentali dello sviluppo il nostro territorio
Così come concertino insieme all'altro mi contra Mondello di fare un il giorno mento comune che sta facendo fare anche un salto di qualità se posso usare questo termine
Sempre partendo dal presupposto è quello che è stato fatto prima è stato positivo alla nostro impegno nella gamma di commercio dichiarai come ha dichiarato Andrea
E conferma e come ha confermato il Consiglio
Della Giunta della Camera di quelle del consiglio legami commercio di Roma che
Si proporrà a Comune Regione e che già non la proposta informale ma io gliela faremo formali che la Fiera di Roma S.p.A. diventi l'Agenzia per le infrastrutture il territorio
E che la firma di una S.r.l. quindi prenda una sua strada autonoma di mercato è una grande sfida che va al di là del caso specifico perché ne abbiamo bisogno che le infrastrutture economiche trovi in una sede
Concertata ma decisionale mente funzionale per essere attivati e la Fiera di Roma S.p.A. attualmente è il luogo in cui ci sono come soci Camera di Commercio Comune e Regione
E a il capitale necessario alla possibilità di drenare il capitale aggiuntivo che la Camera di Commercio ogni anno prende con l'imposta all'impresa che a quel punto se trova un'attrazione fatale quale può essere Investimenti
Si evita di Gori rischio di metterlo onde apposito o di di spenderlo su cento interessanti progetti che non risolvono i problemi della città e i problemi delle imprese e quindi l'Agenzia per infrastrutture sul territorio
Che che la gamma di commercio attivato sarà una bella sfida anche del Comune Regione è una bella sfida anche per i gestori per chi di noi fa il gestore della
Dell'ente pubblico Ghana e commercio perché vedete
Il soggetto pubblico sembra fargli start-up non serve a fare la gestione
Se io investo cinquanta e faccio tutti ruotare in quel cinquanta ogni due anni in dieci anni ho fatto cinque iniziative che valgono cinquanta sia emerso cinquanta in gestisco bene quei cinquanta negli otto anni successivi io ho fatto una sola iniziativa
Chi vale cinquanta quindi ottenuto il venti per cento del risultato atteso possibile
Peccato che la gestione poteva falla pure il mercato e quindi io in quel momento fatto solo la soluzione del mercato mentre lo start-up il mercato da solo in certe aree non lo fa perché si prende un rischio che il mercato non si può prendere
Ho comunque deve essere compensato da un rischio pubblico e quindi bisogna anche orientate quindi l'Agenzia per le infrastrutture sa un'altra bella sfida su cui l'anno prossimo possiamo fare
Un lavoro importante con Andrea e con gli amici della Consulta e soprattutto con comune e con Regione vi dico le cose che abbiamo fatto
Per
Dimostrare che insomma qualche cosa a Roma cambia e cambia per merito di tutti vorrei dirlo qui bisogna che facciamo piazza pulita da una logica nella quale si pensa che
Che quando un sistema funziona funziona soltanto perché ben amministrato certa bene amministrato io l'ho sempre detto lo ripeto pure quest'anno
Ed è amministrato perché il sistema dell'elezione del Sindaco ha più dato stabilità e ha creato che sposa Brida prima a Francesco Rutelli e poi adesso a Walter Veltroni e anche capace di gestione
Ma è bene ne stanno anche perché c'è stata e io non ho nessun problema a dirlo un'opposizione
Equilibrata e che abbiamo Gianni Alemanno che è stato il competitore
Di Walter nell'ubicazione che certamente è persona la quale
Approcciai problemi con una logica di sostanziale attenzione al merito
Anche se qualche collega a sua volta veri eccede nel fare un po'di comunicazione proattiva proattiva ha un interesse nato quale suo cioè quello di di altro tipo però che ai fini dalla città di Roma non serve a niente non so Andria
E perché ha avuto un'attenzione
Concertativa da parte delle imprese del sindacato e vedo qui autorevoli otto Siati del sindacato Schiavella la Polverini ed altri amici voglio dire che è stato fatto
Lasciando alla politica la responsabile decidere
Ma rendono e la capacità di dire le cose su cui amo d'accordo non erano d'accordo perché questa è la differenza basta dirlo non so se poiché la politica decide ed è giusto che decida ed è giusto e quando ha deciso in difformità si prenda il rischio della vantaggio o del rischio della difformità basta
E quando si dice che nel nostro Paese c'è troppa concertazione io rispondo c'è troppa poca politica
Perché se la politica non decide non è colpa dalla concertazione colpa della incapacità dell'istituzione decide non cambiamo la causa con l'effetto
Perché se questo Paese non avesse avuto la concertazione dal novantatré a oggi questo Paesi sapete dove stava stava dall'altra parte del Mediterraneo si andava bene non sono
Con quello che è successo
E questo lo dimostra che cosa lo dimostra l'economia l'odio negli appunto finale lo dimostra
Quanto sia utile leuco posso dirla con uno slogan che può diventare oggi delicato visto che siamo in un momento di euro troppo forte ma anche una euro troppo forte è comunque un grande vantaggio
Rispetto a una una euro che non sarebbe esistito per noi e quindi sotto questo punto di vista noi abbiamo un Paese una città bene amministrata
Una città che ha problemi
Certo non ha solo soluzioni a me non piace il termine a modello l'ho sempre detto Rossato anche l'anno scorso l'ho detto laboratorio il modello non mi piace non mi piace il termine classe sono secondo me termini vecchi
Di qualcuno che pensa che gli altri copiamo se stesso o di più qualcuno che trova un luogo dove pensa che lui sta bene in quel luogo perché tutti quelli che parlano di classi sono quelli che pensano di stare nella classe non quelli che stanno fuori dalla classe non so io non ho mai trovato uno che parla la vostra classe mille dice la nostra classe
Quindi classe modello non mi piace neanche un aggettivo che su
Un aggettivo un modo di fare il nome siamo oggi
Troppo spesso diciamo questo paesi diciamo il nostro Paese perché questo Paese e quanti politici quanti imprenditori quanti dibattiti sentite che dicono questo Paese è come se fosse terzo come se non rispetta quel Paese
Non avessimo responsabilità
Usiamo il nostro Paese invece di dire questo Paese se vogliamo usare il termine corretto perché l'esito non è secondario il lessico l'espressione dalla nostra cultura
è un modo per
Costruirono culture anche quello di intervenire sull'esito e allora sotto questo punto di vista Roma ha fatto tante cose positive ha tanti problemi perché sono problemi dell'Italia il problema sicurezza ma non problemi di Roma serva Italia
O sono problemi delle società
Ha fatto tante cose positive comma e la seconda come valore aggiunto sapete che
Che
è seconda solo a Milano però rispetto a Milano vi dico una cosa
Che in tutti settori le ultime le uniche
Sono lontane nel tempo dal novantanove al due mila tre ma comunque prende coerente comanda novantanove due mila tre è salita Milano dall'otto Lotto uno per cento di valore aggiunto sulla quella nazionale Milano dal dieci tre andata nove nove
Quindi il trend è diverso e se vediamo nei singoli settori vo ma non è sola
Seconda nell'intermediazione del commercio
E nei settori
Della finanza mai prima nei settori dei servizi all'impresa cioè della nuova impresa e prima in valore assoluto rispetto a Milano
E dove è più debole guarda caso la manifatturiera e terza
Dopo Milano dopo Torino e terza in valore assoluto noi siamo la terza città industriale non perché ci stanno
I servizi se ci sono i servizi non siamo la seconda stessi dolcezza perché siamo terza nell'industria e siamo densa nell'industria
Perché perché abbiamo avuto anche qui la capacità di crescere ed altri rispetto sempre a Milano come pare paragone siamo passati nell'industria in senso stretto nel novantanove al due mila e trenta al quattro per cento al quattro tre per cento
Mentre Milano è passata dal tredici al dodici e tre
Quindi siamo
Terzi in crescita non siamo terzi come dire
Abbiamo la doppia di rating Nicola col doppio più non so se Andrea e non con
Il
Il rischio della da un grading
Quindi siamo
Una città che ha dato più occupazione siamo una città che ha fatto più specializzazione siamo una città che ha fatto più turismo non vi dico i numeri perché dobbiamo chiudere nei tempi previsti ma i numeri ci sono
E siamo tutto questo perché noi non siamo più Necci né prociclicità
Ne anticiclici una volta si diceva che amo anticipi diciamo pubblica amministrazione quando il Paese l'economia andava in un senso non da uno e l'altro e viceversa noi siamo a ciclici se posso usare questa
Quei usare anche qui la latri pratico dare quando c'è il Presidente Confindustria autonoma apartitica governativa e Arcigay a Roma
E autonoma perché avere Acilia la faccenda è la l'acqua la quarta vado Baiutti diciamo metto in in ma ora anche fece Standard e Poor'voglio dire perché la quarta non se la sua mettere anche loro
E
Ah civica perché perché noi quando il Paese va bene noi diamo un po'meglio un po'prima
E quando il Paese va meno bene noi andiamo un po'meno del meno bene perché
Per quei motivi che dicevo prima non soltanto ad un problema di amministrazioni questo non è merito soltanto dall'Amministrazione o dell'opposizione del sindacato o delle imprese è merito dell'habitat che abbiamo realizzata una vita perché
Compensa accelera decelera non so se vere se non riusciamo a fare a dare identità più strutturale a questo processo siamo in grado di vedere un futuro migliore quindi
E quindi noi siamo un laboratorio positivo non siamo un moderno siamo la potevo positivo come ho detto ieri una conferenza stampa non stiamo una non siamo neanche una favela perché è vero che abbiamo tanti problemi a Roma come in tutti Italia come purtroppo in altri Paesi
Diciamo occidentali problemi che però vanno risolti con un'assunzione di responsabilità e di carattere collettivo che sia di tipo normativo sia di tipo applicativo sia di tipo culturale
I fatti di questi giorni tristissimo e che ci vedono purtroppo vicini a tutti quelli che hanno perso rincari
E ci dove vicino a tutti quelli che hanno prezzi GAI sempre non solo quando purtroppo questo avviene inoltre un fatto grave di cui si valuteranno le eventuali responsabilità dell'azienda
E che merita l'attenzione sui giornali o quando viene uccisa in modo truschino una persona Tor di Quinto però cosa altrettanto grave altrettanto triste perché tu ogni persona che muove è un progetto della società che muore e quindi
Vediamo un po'i numeri i numeri sono che nella provincia di Roma ne abbiamo trentotto omicidi all'anno
Trentasei del due mila cinque ultimo dato compatibile abbiamo settantatré morti del lavoro all'anno e poi vedremo quanti nella poneva quanti del lavoro non nero ma questo dato ancora non appare però adesso sto facendo cercare l'anno prossimo ve lo dico
E paghiamo trecentocinquanta morti per incidenti stradali la Provincia di Roma
Trecentocinquanta
Non voglio fare le proporzioni perché mette in proporzione le persone non ci sono più una cosa tristissima ma fatevi tutti un po'di esame di responsabilità facciamoci tutti un po'rissa nessun sappia
Quanti di quegli omicidi preterintenzionale che stanno dietro alle morti sulle strade sono vittime di una cultura che non sa
Autoregolamentarsi
O di un
Processo di sanzione che insegue troppo la forma è troppo poco la sostanza per cui fanno bene i vigili a fare le multe a chi si tema in divieto di sosta o a chi passa sulla tangenziale del Tiburtino dopo le undici di sera
Però sarebbe altrettanto bene se riuscissimo a ridurre anche il numero dei morti sulle strade sanzionando quelli che
Troppo spesso le regole dello rispettano mai e che quindi prima o poi il problema lo discutiamo a danno purtroppo di qualche null'altro però questo il problema dalla società italiana che ha come esiste che è più visibile perché stiamo a Roma la Capitale
E noi dato che siamo stati i primi nel governare
Come dire un buon maggioritario posso usare questo termine negli ultimi dieci anni per merito maggioritario si governa
Soprattutto per merito dell'opposizione se riesce a non buttarla in caciara ma voglio dire oltre che del Governo se riesce a fare qualche cosa e oltre che delle forze sociali se riescono a farsi spettare in questa fase di passaggio a livello nazionale che speriamo sia rapida e definitiva
Da una seconda Repubblica a un'altra fase che speriamo sia nero incompiuta
Della seconda noi cerchiamo di dare l'esempio e di esso è un punto di riferimento e non corriamo il rischio nei prossimi sei mesi di essere risucchiati
Nel
La confusione generale perché quello non paga nessuno mettersi candiderà in rappresentanza dalla maggioranza Nizzi che che si candiderà
In rappresentanza dell'attuale opposizione quando sarà il momento della prossima competizione perché quel giorno avremo una città più debole una città meno percepita come positiva avremo
Ridotto tanti dei valori positivi che abbiamo costruito in questi sedici anni
E questo lo dobbiamo fare sapendo però che ci sono tante cose da fare
Che non sono state fatte o che
Devono essere fatte perché la richiesta di qualità della vita dei cittadini cresce giustamente cresce
Più infrastrutture migliori servizi gestione di servizi pubblici non sono degli slogan su uno degli obiettivi che dobbiamo perseguire certo è stato fatto parecchio
Per
Per le infrastrutture
Pensiamo al discorso né metropolitane
Però il problema è che noi qui e lo dico perché c'è Rossella Sensi non so se c'è anche
Lotito abbiamo invitato tutte e due
Anche se io sono in lista lo sapete quindi però non faccio come diano un
Giovedì solo in positivo anche allo stadio non gioco in negativo quindi qualche volta la Lazio facciamo a vincerle
Si faziosi adesso calzante io sto Toso Provincia devo male somma falla Gatto subito dire che se c'è questo questo ci è stata intensa allargate
Ho letto le facciamo bene le cose che ci sono state affidate poi saremo ben altre cose se c'erano affidati
Dicevo noi facciamo la
La Champions league facciamo la Coppa dei Campioni quindi non ci possiamo più misurare soltanto con Milano con le altre città interni delle cose così abbiamo fatti dobbiamo misurarci con gli altri
Con Parigi con Berlino con Londra e non li sappiamo che esistono situazioni diverse esistono culture diverse ma esistono anche numeri diversi
Che non è colpa di nessuno non risolvere o non aggiunge dall'oggi al domani dobbiamo sapere quello che
Parametro parametro non è
Quanto abbiamo fatto in più rispetto all'anno scorso ma quanto manca per raggiungere quell'obiettivo sapendo che è un obiettivo lontano sapendo che
La strada ferrata che c'è
A in quelle tre grandi
Città europee purtroppo è tre volte quattro volte per abitante quella che abbiamo a come quindi non è che dall'oggi al domani lo risolviamo sapendo che in un modo dei taxi che son comitati
Voglio dire comunque rimane notevolmente superiore e quindi non voglio entrarci dazi perché lo lascio al Sindaco questo come tema
E
E sapendo che
Come dire la pulizia delle città eh
Come altri settori possono essere oggetto non solo di investimenti ma anche di buona gestione e allora c'è un problema di infrastrutture
Perché non è più la
Non si non si coinvolgono i cittadini scegliendo qual è l'infrastruttura che gli si offre
Ma si coinvolgono i cittadini offrendo una pacchetto aperto l'infrastruttura disposizioni dentro al quale il cittadino si autoregolamentate Edusolà quella che è più conveniente all'interno della sua cultura delle sue esigenze nelle sue aspettative e quindi l'equilibrio non si raggiunge in maniera dirigistica si raggiunge allargando l'offerta
E responsabilizzando l'uso della domanda di mobilità e così
Come dobbiamo far migliorare migliorare sotto trattenuti vista abbia fatto dei passi avanti Piano Parcheggi certamente uno di questi ma sulla nettezza per esempio banale dobbiamo fa dei passi avanti sia in termini di efficienza sia in termini di
Di
Di realizzazione perché
Uso l'esempio che ho fatto prima in proprio metti al di là dell'organizzazione io poi quando vado per strada come cittadino come turista voglio rese pulita o sporca a metà che pulita o sporca interessa poco non so se ne rende interessa se pulito sporca
E qui ci però misura sui risultati non li voglio dire quindi come tale risorsa dei passi avanti e dicevo al Sindaco e lo dicevo anche ieri è emerso che il Sindaco è d'accordo dobbiamo fare una grande riflessione su come gestire i servizi pubblici locali insieme all'opposizione in un modo innovativo
Signori
Il problema del futuro e la qualità della vita la qualità della vita si misura il sull'uso dei servizi pubblici locali i servizi pubblici locali diventano la frontiera della modernizzazione non solo per i motivi del mercato non solo per i motivi
Del che bisogna fare la liberalizzazione anche lì ma perché
Lì è il momento in cui si può incontrare
Un nuovo incontro tra capitale e lavoro con formule diverse
Con i nove cedersi perché l'abbiamo un problema di o diritti anche di offerta
Perché se noi oggi liberalizzato stimo e mettessimo a gara cosa che non accade tutti i servizi pubblici e da lì non avremmo che è in grado di fare le offerte serie dobbiamo dircelo chiaramente questo però questo diventa un alibi per tutti e due
Perché vuole mantenere la mano pubblica che fa la gestione perché dice non c'è l'offerta ed è vero non c'è un'offerta adeguata e competitiva e quindi se un monopolio delle se monopolio meglio che sia pubblico e privato io faccio parte di questa categoria Poretti se è chiaro insofferente
E Monopoli oligopolio per me sono sinonimi dalla stessa categoria non oligopolio non è
Parente stretto del mercato è parente stretto del monopolio vorrei essere chiaro però è anche vero che non abbiamo un problema che non è il più gestibile così
E abbiamo un'opportunità il processo di crescere TFR che vanno sul mercato che certo depressi investì nelle aziende sicure
E che danno rendimenti attesi probabili che siano ben gestite che guadagnino tutte ste cose quindi non mi venite a dica difficile lo so pure io che è difficile
Ma se non facciamo le cose difficili che
Cosa che cosa serve la politica e l'associazionismo serva a fare le cose semplici quello basta un po'meno ha già basta un buon cittadino basta un buon
E a impiegato amministrativo io l'ho sotto questo punto di vista queste sono le due frontiere oltre la penalizzazione la piccola impresa
Investire in infrastrutture usando il mercato sempre di più sapendo che abbiamo già fatto parecchio a Roma
E trova una modalità diversa per gestire i servizi pubblici locali sapendo che è una sfida per tutti per la finanza dell'impresa per la pubblica amministrazione per la politica e per tutti non soltanto per qualcheduno
Io non so se passerà come spero che passi la proposta del ministro Lanzillotta che un passo avanti in questa direzione
Posso anche se non passasse il nulla vieta ai Comuni soprattutto un Comune leader come quello umano nei prossimi mesi nei prossimi anni diventare commedie quello che promuove un'innovazione sotto questo punto di vista sapendo
Che bisogna fare le cose con razionalità e con prudenza ma anche dandoci degli obiettivi e delle sfide che sono importanti
Insomma
Non può essere la mancanza d'offerta un alibi dalla domanda è la mancanza la domanda un alibi per l'offerta perché di questo doppio alibi pagano il il costo i cittadini che le imprese e noi lì non ci stiamo più non ci stiamo più non perché
Siamo sì e cittadini che prese ma non ci stiamo più perché non ci sentiamo anche soggetti del ceto dirigente del Paese e quindi ci sentiamo attori dalla domanda ed è l'offerta e quindi sentiamo anche le nostre responsabilità sotto quel punto di vista
Quindi
Più cultura della responsabilità più indicatori di risultato non indicatori di modalità
Più
Diciamo attenzione a non cadere nel rischio che l'incompletezza dalla Seconda Repubblica Chevy succhi verso il basso anziché farci diretta una piattaforma per il futuro per tutti per tutti politica
Economia sindacato
Punti di forza da rafforzare
Punti di debolezza da non dimenticare da non sottacere
Sapendo però che la nostra debolezza esiste
Però
Non è che ne stiamo messi malissimo a livello nazionale come talvolta vogliamo dire qui stato gravano scorso ho fatto un paio
Dibattute sui luoghi comuni dicendo che i luoghi comuni purtroppo sono vecchi è spesso sono figli di disinformazione o di carenza di informazione
Ho ricordato quello del lavoro a tempo determinato a tempo indeterminato la volta scorsa spiegando che negli ultimi anni un'unità di lavoro a tempo indeterminato non lavoro a tempo determinato ma questo purtroppo chi chi non capisce le cose qui non si applica non lo capirà mai perché non voglio dire di no e me ne assumo avere i numeri questo dimostra delle numeri
Vito
Qualche elemento di fiducia ulteriore per il futuro del nostro Paese ma c'è un Paese che ha ripreso alla grande il processo di competizione internazionale
E non ci facciamo non inseguiamo il centesimo in più un centesimo in meno
Delle previsioni c'ha una tabella di cui non vi non vi tedio che dimostra come tutti quella fanno divisioni ripeto molto la previsione del Luglio gli ultimi sei mesi quindi siamo sbaglia negli ultimi sei mesi in positivo la fanno in negativo che in sei mesi prossimi e se non sbaglio e viceversa
è dimostrato
Quantitativamente adesso fino all'altro giorno sapevamo e quest'anno chiudevamo su verso l'uno e cinque per cento poi abbiamo scoperto che il PIL
Saranno le sette improvvisamente tutti hanno talune sette nessuno si è domandato come mai dalle cinque siamo diversa del Molise perché abbiamo sbagliato a alla previsione sull'uno e cinque evidentemente questo è evidente
Eh no ma questo lo dice nessuno e adesso tutti pensano regionale l'anno prossimo uno e uno anche i miei centri studi nostri centri studi
Io gli dico onnisciente studiamo sui metodi che sbagliano
Perché l'anno prossimo avremo una capacità di crescita
Certamente fino a quelle quest'anno ma non tanto lontana e se devo fare una scommessa stiamo più vicina all'uno per cento o più vicino all'ora e mezzo per cento io dico più vicino ad un andazzo per cento e ci vediamo l'anno prossimo vediamo
Io voglio dire se ha avuto ragione avuto torto perché i centri studi sottovalutano le aspettative
Della mercato sia messo il mercato economico o del mercato civile ad esempio la politica come interviene nell'aspettative dei consumi
Pensare oggi che la politica in fase di confusione dicemmo sa un termine che nobile
Ma pensate che questa confusione si possa
Come dire si possa come dire chiarire entro tre mesi oltre quattro mesi significa pensare che dopo quattro mesi la politica può essere un elemento
Che viene percepita come aspettativa positiva nome aspetta di negativa quindi non ci sbagliamo noi abbiamo dei problemi che sono problemi strutturali da cui deriva la nostra crescita debole
Io lo chiamo la vostra decida dolce
Perché se avessimo avuto una crescita troppo poco dolce troppo poco debole avremmo avuto dei problemi perché non siamo con un Paese liberale come lo intendiamo
Diciamo chi l'ha studiato a scuola tra virgolette e sia un Paese in cui appena c'è un picco
Parte di infrazione o parte la domanda di quella popolazione quindi se non lo liberalizziamo siamo destinati
A una crescita deboli indipendentemente da chi governa perché se abbiamo una crescita troppo forte ne abbiamo una crescita che dura poco perché il giorno dopo c'è una categoria che alza il prezzo un'altra che alza il suo e la fine
Facciamo
Chiudiamo in una logica neo corporative quindi per avere una crescita sostenuta livello
Adeguato come dobbiamo liberalizzare che fa funzionare meglio il mercato altrimenti il problema non lo risolviamo e quindi concludo però dicendo che in tutto questo ma abbiamo degli elementi positivi
Ad esempio le esportazioni
Nella
In Russia in Cina nei pressi dell'operazione noi nel periodo dal gennaio-ottobre due mila sei siamo cresciuti
In percentuale rispetto al
Al
Vero già noto Bre dell'anno scorso quindi dati omogenei del trenta per cento
In percentuale nelle nostre esportazioni in Russia del tredici in Cina più il venticinque per cento nei Paesi dell'OCSE
Si dice ma Lucia Cina o perché valgono poco
Invece abbiamo neri come scrutatore ma qua dove questi tre insieme fanno oggi l'otto virgola quattro per cento del nostro
Nella nostra esportazione complessiva
Mentre gli Stati Uniti d'America file sette virgola cinque per cento che vuol dire che questi tre insieme valgono già per noi
Più che le nostre esportazioni non è questo non significa che non sarebbe meglio che il levo forse un po'più equilibrato e che quindi non
Non potessimo sposta un po'più una media ma questo significa che in questi mesi che guarda caso sono legati al dollaro
Voglio dire non abbiamo una capacità di penetrazione talmente forte che riusciamo a vere quantità rilevanti
Il resto lo spostiamo una volta nuovo Paleologo nove tutti non solo
Allora il problema non è leuco più in là con meno quanto paghiamo l'energia e quanto la pagano gli altri e questo un problema su cui non vi faccio perdere tempo ed e fa la differenza tra noi e gli altri Paesi
Così come qualche altro lo con una dovremmo che dovremmo approfondire meglio lo dico al mio amico Luca Cordero di Montezemolo
Il
Capacità di attrazione o di investimento delle imprese italiane all'estero e viceversa quella dei dei dati
Negli ultimi dieci anni in termini percentuali non penalizzano l'Italia rispetto ai grandi Paesi io votai Germania e Francia
Certo le partiamo da uno stock che ha uno stock molto più basso rispetto agli atti e quindi il valore assoluto rimaniamo sempre ma se non lo vediamo in valore relativo noi abbiamo avuto la capacità
Di competere nell'attrazione degli investimenti o negli investimenti all'estero in
Numero relativo rispetto al pericolo migliore di quello che pensavamo non si siano bisogna fare di più ma si dà che non ci dobbiamo sfasciare la testa oltre misura altrimenti inseguiamo delle cose che non esistono e concludo con l'ultimo con l'ultimo luogo comune che in Italia
Diciamo per colpa di questo Governo si pagano troppe tasse ma insomma questo non è un regalo Visco e
Perché Visco non si rimedia si regalino Versilia per una serie di motivi che un giorno se volete spiego però è una constatazione
Noi paghiamo troppe tasse perché il nostro sistema fiscale organizzato per farci pagare troppe tasse nolo confondiamo
Non confondiamo la causa con l'effetto noi paghiamo troppe tasse perché il nostro sia fiscale e organizzato per farci pagare troppe tasse talché
Se noi vediamo lì serie storiche degli anni di Governi diversi ne abbiamo incrementi complessivi
Di fatto omogenei in termini che metto tutti troppo alti tutti troppo alti vorrei essere chiaro ma legati non a specifici interventi legati a un sistema in cui
La mancanza di fiscal drag
La progressività particolarmente accentuata e come dire la il riposizionamento di alcune tassazioni dispetto altre fa sì che ogni anno non aumentiamo
Notevolmente e questo il grande problema dobbiamo lui organizzare il nostro sia fiscale intenso generale per far sì che il
Il fisco non venga premiato eccessivamente dal nostro lavoro
Ma che il lavoro che facciamo noi i nostri collaboratori resti impresa e lì c'è una grande spazio per la contrattazione aziendale perché se li si fa una politica fiscale
Fatta per la contrattazione aziendale vedete come si risolvono i problemi della competitività e della produzione del nostro Paese senza fa tanti
Cambiamenti all'accordo di luglio novantatré
Perché non confondiamo la causa con l'effetto
Quindi dobbiamo attirare
Lo sviluppo laddove la tassazione sia equilibrata e dobbiamo fare un'azione nuova perché l'impresa a livello aziendale che riequilibri un eccesso di tassazione per i lavoratori a livello nazionale lista la partita
Che già iniziata in parte perché è iniziata con
Il protocollo sul welfare mai misura simbolica bisogna dagli
Le totale delle imposte dirette erariali
Da gennaio a sette a
Da nel da gennaio a settembre o anche quello di ottobre ma qui accade da quello di settembre ma il dato non cambia ragiona settembre due mila sette a gennaio e settembre sei aumentato
Del
Sei virgola cinque per cento
L'imposta sulle persone fisiche totali da gennaio due mila sette ha già messa è un mercato del sei virgola sei per cento quindi è tantissimo
Tantissimo
Però le stesse imposte sulle persone fisiche totali dal due mila sei due mila cinque commentavano del cinque virgola nove per cento
Chuck tantissimo anche quello lì e quello fa parte dalla Finanziaria dell'anno precedente chiamo il discorso tantissimo
Ma non è tantissimo perché c'è uno
Come dire in particolare Tiso perché il sistema è stato organizzato in questo modo e la grande rendita di posizione della politica italiana
E la grande rendite di posizione della burocrazia italiana automaticamente prende più tasse e quindi il problema è solo come dividerle non esse prenderle
Allora dobbiamo chiedere a tutti a maggioranza e opposizione di oggi e di domani
Di fare una rivoluzione culturale per cui il sistema fiscale
Rappresenti un impegno per tutti pertiche di soldi e per chi spende i soldi perché il momento di chiedere l'interesse momenti in cui si verifica
Perché vengono spesi se io prima riprendo perché il meccanismo mi riporta in alto e poi decido come spenderli diventa come dire una lotta
Tra poveracci
Sempre più poveracci mio fratello fa così con gli occhi di si aiutino perché mio fratello c'è sempre queste cose io voglio io chiudo infatti
Chiudo
Più
Chiudo
Chiudo chiudo chiudo
Ma dato che non abbia fine dodici a quarantacinque so quanto parla Veltroni esso il tempo che opportuno come dire a scegliere molte zero quindi siccome questa l'Accademia quindi come dare finisco finisco d'altra parte avevo quaranta minuti ho cominciato alle undici e dieci sono le dodici meno dieci ma sofismi quaranta minuti
Stava santi ma giusto avesse chiari non voi qualcuno pensasse che ho preso più tempo di quello che è necessario venti minuti siete arrivati ritardo voi non io voglio dire
Quei voglio dire ecco perché se altre qui altrettanto chiari voglio dire no perché siamo a fini che alla fine chi si prende carico del problema io quello fatto per far venire ministro Lanzillotta che c'aveva detto che si è venuta visto non so se siete il mio passaggio su solamente lo fa entro a contarne altri comunque Stato spende
E quindi vorrei chiudere questo questa
Relazione con uno slogan una storia che lo ha lanciato il dieci ottobre intervenendo all'inaugurazione
Del don somalo del
Del sole che oggi
Consente di avere insieme al Messaggero ad altri giornali un'offerta importante sono nostre città
Nella società moderna dicevo questa procura da nessuno ma è venuta quel giorno mi piace operai
Non è sufficiente porsi obiettivi possibili anche se difficili per un ceto dirigente
Occorre porsi obiettivi improbabili ma necessari ecco questa è la grande sfida di un ceto dirigente questa la sfida alla quale noi siamo chiamati
Questa azione che noi pratichiamo
Indipendentemente dal fatto che la pratichino altri perché quello che mi ha insegnato come dire il collega di monsignor Andreatta volevo andare alla scuola e che
Il fare impegnarsi non dipende in termini di qualità dalla capacità tutti gli altri di fare altrettanto siamo l'unico nostro esempio col nostro comportamento che costringeremo gli altri a fare altrettanto
Se siamo coerenti sui nostri percorsi e soprattutto se predichiamo e pratichiamo allo stesso modo grazie
Grazie vi ringrazio molto nella pausa ovviamente non è a me e a tutti gli amici residenza che lavorano con me
A tutti gli amici che sono qui in sala negli organi
Dell'associazione e questo è sempre un patrimonio collettivo diciamo che io ho una buona capacità di sintesi anche se potrebbe sillogismo tre zero
Anche
Ho usato lui non è mio fratello perché questo voglio dire una debole non semplici o simili Quagliariello
Cioè
Io penserà altezza penoso diventato simile al luogo dove dice nella
Presenta diciamo diciamo tale e si debba così fra un po'ribatto perché mi hanno insegnato che poi non bisogna eccede quindi punto di equilibrio raggiunto secondo me
Questo è un buon punto di equilibrio per tutti voi quindi per chi poi quasi che il più faccio
Prendiamoci qualche obiettivo anche con gli stessi viviamo bene la nostra Evo e cerchiamo di viverla anche sul piano fisico in modo adeguato il Sindaco Veltroni non ha questo problema
Perché da soli come la parte all'altra lui è costretto a non ingrassare pezzi privato che non può mangiare e quindi noi per consentirgli di mangiare perlomeno oggi dopo aver fatto la cosa l'ulteriore impegno che ha dopo di noi gli diamo la parola
Poi concluderà
Luca Cordero di Montezemolo grazie
Io credo che sia giusto
Cominciare con un pensiero rivolto a quello che è successo ieri a Torino
Anzi quello che è successo qualche giorno fa a Torino che ieri ha avuto nella manifestazione che c'è stata la l'espressione di una sentimento di di protesta di rabbia e di rivolta che bisogna
Saper ascoltare
Quello che è successo a Torino e purtroppo la punta dell'iceberg e credo che sarà
Alla fine una delle tragedie più grandi la storia italiana in termini di
Morti sul lavoro
è la punta dell'iceberg di una fenomeno sul quale il Presidente La Repubblica richiamato più volte l'attenzione
Di tutti nel corso di questi anni
Quest'anno due mila sette sono già circa novecentottanta quattro che sono centottantaquattro i morti sono stati più di mille l'anno scorso
Si tratta evidentemente di numeri che sono intollerabili per un Paese civile numeri non paragonabili a quelli di altri Paesi
E i numeri che chiedono non so se il Governo ha oggi preso qualche determinazione in questo senso
Chiedono piuttosto che aumentare la produzione legislativa in materia chiedono l'applicazione piena e severa dei controlli che in questo campo devono essere messi in campo
E tuttavia
Credo che partire da qui si ci consenta di collegarci a un tema che Luigi Abete affrontato adesso che è un tema che riguarda
La parola sicurezza vedete la parola sicurezza viene evocata
Essendo una di quelle parole che hanno
Dentro di sé un
Una molteplicità di significati viene evocata non non nella sua interezza
Quando parliamo di sicurezza hanno dobbiamo parlare delle condizioni generali di un Paese
Perché è chiaro che laddove c'è un'insicurezza sociale forte ogni
Fenomeno tende ad amplificarsi ad esasperare il sì in maniera che diventa non tollerabile
In Italia esiste un profilo di insicurezza sociale molto forte di incertezza sul futuro
Per molte generazioni di ragazzi italiani
Crescere nella società significa immaginare il tempo che si ha davanti in maniera molto diverso da quella come l'hanno immaginata come l'abbiamo immaginata nuovi che di generazioni diverse siamo finiti
Non è un tempo facile Polisario che era un grande scrittore diceva non permetterò a nessuno di dire che sedici anni e il tempo più bello della vita purtroppo
Si è prolungata questa questa espressione la si può prolungare e il tempo della vita dei nostri ragazzi che crescono in una società nella quale non hanno certezze nella quale mancano quelle garanzie fondamentali di sicurezza che sono andate
Dall'idea che la fine del ciclo di formazione si accompagna all'ingresso in un mondo del lavoro
Che possa nella combinazione tra imprese istituzioni garantire quelle condizioni di
Sicurezza sociale che sono necessarie perché si possa
Mettere su una famiglia fare dei figli mettere su una casa
Tutto questo crea una condizione di sicurezza la quale si sommano altri elementi di insicurezza per esempio il gigantesco flusso migratorio che avvenuto nel corso di questi anni e che ha sicuramente mutato panorama lo scenario in modo di vivere persino
Il modo di sentire la relazione tra sei gli altri
E dunque e dentro questo clima di insicurezza del nostro Paese forse non solo al nostro Paese ma delle società occidentali già che
Basterebbe alzare lo sguardo oltre alla nostra Provincia ma mi rendo conto che non è diciamo cosa facile da fare per tutti
E si vedrebbe
Quello che succede nelle altre grandi aree metropolitane del mondo
E si vedrebbe che cos'è la situazione delle grandi aree metropolitane del mondo
Laddove il comportamento di migliaia e migliaia di ragazzi è un comportamento purtroppo
Determinato da queste condizioni di insicurezza da queste forme di reazione all'insicurezza che talvolta diventano comportamento violento che portano
In tante città del mondo nelle grandi città del mondo delle decine di migliaia di ragazzi che fanno parte di gang giovanili che succedono a Londra ci sono stati
Numerosi casi di adolescenti uccisi da ragazzi che hanno sotto i quindici anni
è sempre l'Inghilterra che noi consideriamo giustamente un riferimento io sono tra quelli che la considero riferimento per tante ragioni
Sì contano a migliaia i reati compiuti
Proprio da ragazzi che hanno sotto i quindici anni a New York un articolo molto bello pubblicato Maurizio Molinari sulla stampa racconta come quindici mila ragazzi facciano parte di gang giovanile
L'insicurezza è credo il nostro grande problema italiano ci tornerò tra un attimo parlando di quello che io considero essere
La cruna dell'ago dalla quale il nostro Paese deve passare
Però prima di arrivare a questo voglio
Parlare della nostra città e parlarne nei termini in cui ne hanno parlato Presidente scritto il Presidente Abete
Possiamo metterci d'accordo sulla parola me la parola modello Luigi non dispiace nel senso che se naturalmente se viene ideologizzata si diventa modello chiuso se diventa una forma di
Come posso dire autoreferenzialità e sicuramente sbagliata ma se invece è esattamente quello che tu hai detto
Cioè l'idea dell'applicazione di una esperienza di Governo che è fondata sulla ricerca
Di un consenso attivo
Non sulla ricerca di un consenso passivo
Ma sulla ricerca di un consenso fondato sulla partecipazione di tutti i soggetti ciascuno per la sua parte sindacati impresa di associazioni di categoria e forse della cultura a un disegno di città allora diventa qualcosa di virtuoso
E io credo di poter dire che la trasformazione di Roma è la trasformazione di città più radicale che si sia
Realizzata nel corso degli ultimi dieci quindici anni nelle città europee naturalmente noi ci stiamo dentro la viviamo e quindi siamo portati naturalmente a vedere
Come si guarda un figlio che cresce no a vederlo Mammano giorno per giorno e dunque facciamo più fatica annotare la differenza ma
Tutti gli osservatori non dico solo i turisti ma gli osservatori che vengono nostra città
Con qualche anno di distanza mi vedono le mutazioni e queste mutazioni sono intanto legate al fatto che questa città diversamente da quanto molti avevano profetizzato non è andata in declino
E anzi è una delle principali userò un'espressione
Che nella storia della nostra città non è molto
Non ha molta consuetudine è una delle principali città industriali dell'Italia
Città industriale bisogna smetterla con questa storia che Roma è la città dei Ministeri delle cose perché non è più così da molti anni solo che sono quelle iconografie quelle rappresentazioni
Da da da imprinting giovanile dalle quali e difficile liberarsi e noi stiamo facendo credo tutti insieme e quando dico noi intendo dire proprio noi stiamo facendo un grande sforzo per
Dare di Roma un'immagine diverso
Roma è stata Roma ladrona Roma è stata la Roma sonnolenta adesso Roma non è più così Roma viene considerata in Italia è fuori tale una città industriale una città dinamica la città del cambiamento una città che ha
Conosciuto trasformazioni molto radicali
E d'altra parte i dati sono quelli
Che sono stati richiamati e che io non richiamo voglio solo dire questo
Ci sarà una ragione non può essere legata solo al fatto
Se
La nostra città cresce il doppio del Paese in termini di valore aggiunto in termini di occupazione in termini di occupazione femminile
Se crescente quasi il quaranta per cento in tre anni di turismo e questo porta evidentemente diffusione del prodotto interno lordo ci sarà una ragione
Questa ragione legata ad un'esperienza di Governo in questo caso intendo dire di governo da parte di tutti noi
Che ha cercato di guardare
All'innovazione possibile della città in alcune direzioni servizi l'ambiente la cultura cioè i servizi i settori che sono quelli più carichi di capacità espansiva
E che mi rendo conto che talvolta nel dibattito politico vengono anche qui intese quando si pensa alla cultura c'è già chi un po'si spaventava parola che di mente imbarazzo
E poi si pensa la cultura come una specie di orpello una specie di mignolo che si mette sopra il resto della vita
Mentre invece la cultura è diventata in tutte le società contemporanea solo a guardarle non c'è bisogno di risalire a florida non florida ma florida Richard Florida per
Capire di che cosa stiamo parlando
La produzione di cultura è sicuramente uno degli elementi dinamici del prodotto interno lordo soprattutto per un Paese come l'Italia ieri sono stato con Francesco Rutelli ha
Aprire la sarà dal due marzo disponibile per tutti i cittadini che vorranno visitarla la Casa di Augusto restaurata che non è mai stata vista
Negli ultimi cento anni quello è e che cos'è è un inno lo o è un'idea di città che vive e produce
Crescita sviluppo turismo che parte dell'economia e dovrebbe essere sempre più parte dell'economia di un Paese come nostro che è riuscito nel capolavoro non facendo questo
Di precipitare sotto altri Paesi dal punto di vista turistico
Per cui la Spagna ci ha superato la Grecia ci sta superando perché noi consideriamo tutto questo sovrastruttura perché non sappiamo di che cosa parliamo
L'aver investito sulle infrastrutture sulle infrastrutture fondamentale cominciare dall'infrastrutture su ferro oggi Roma è un cantiere di metropolitane come non è mai stata e riusciremo a dimostrare che si possono aprire delle metropolitane
Non in trent'anni di lavoro ma in qualche anno di lavoro
Il fatto di aver
Messo in campo tra un po'all'unanime ad aprire il cantiere del centro congressi e di Massimiliano Fuksas la nuova Fiera il centro congressi s'il parco a tema col quale stiamo lavorando con Luigi Abete che finalmente vedrà la luce sono tutte cose che servono a dotare strutturalmente la città di quella proiezione verso l'idea di sé
Nuova che la città non ha mai avuto perché è sempre stata una città che veniva rinchiusa un pochino in un ambito di
Di dimensione provinciale
Voglio aggiungere cosa perché Luigi era alzato la palla e quindi
E perché questo mi consente di collegarmi ad un altro aspetto io faccio una considerazione generale prima di venire a questa che stavo per fare io penso che la città il Paese e l'Europa
Abbiamo bisogno di trovare un traino della crescita perché è vero tutto quello che dice Luigi ma è anche vero che la percezione del Paese
Che ha una percezione fondata anche sulla valutazione dei dati di crescita potente hanno lordo che
A
Diciamo nonostante quel discostamenti minime i quali Luigi ha fatto riferimento ci colloca sempre solo sopra la Grecia in Europa e questo non va bene il Paese cresce meno di quello che potrebbe cresce
E il Paese deve imporsi l'obiettivo di crescere
E di fare le varie prodotto interno lordo ha bisogno di un traino e io penso che un traino da questo punto di vista Roma la Provincia la Regione lo dico anche i miei colleghi Roma la Provincia la Regione insieme alle imprese del Lazio potrebbero essere
Il laboratorio di un di qualcosa che mi saremo chiamati a fare comunque
Mi riferisco alla trasformazione dell'economia in un'economia ecologicamente compatibile
Io considero che questa trasformazione necessaria per stare dentro i parametri che ci sono stati indicate esso vedremo la Conferenza di Bali ma ci sono stati indicati da Kyoto che dobbiamo raggiungere che non abbiamo raggiunto la Germania e nel frattempo è andata oltre gli obiettivi proposti noi siamo molto molto lontani
Ciò che dovremmo fare non deve essere considerata come un specie di obbligo ma deve essere considerata come una grande opportunità di crescita economica e industriale
Faccio degli esempi dobbiamo continuare
A
Immaginare che per esempio tutto il trasporto pubblico su ferro sia una specie di faticoso adempimento non dobbiamo considerare che Ferrovie
E ferrovie metropolitane debbano diventare il cuore di un'idea di sviluppo Paese bloccato per gli autotrasportatori
E ne parlerò tra un attimo ha bloccato per gli autotrasportatori
è possibile che questo Paese si è ancora un Paese così dipendente dalla gomma e non è stato capace nel corso di questi anni per i mille per le mille ragioni che sappiamo di scegliere il mezzo di trasporto ecologicamente più compatibile
O faccio un altro esempio è possibile che noi dobbiamo continuare a sottovalutare le risorse racchiuse nella energia solare
L'energia eolica guardateli inglesi stanno per fare dal punto di vista l'energia eolica un investimento che li porterà nel due mila e dodici ad alimentare una parte consistente del loro Paese con l'energia eolica
Noi siamo ancora in una condizione di dipendenza che ci metterà come paesi in ginocchio perché crescendo al ritmo al quale crescono di prodotto interno lordo Cina e India ed essendo acque ritmo il prodotto interno lordo grandi
Richiedenti di
Di energia ed essendo ciò che oggi è tradizionalmente considerato come energia un bene non illimitato il costo dell'energia come accaduto in questi anni crescerà
Con delle spirali inflattiva beh e delle ricadute sul costo della produzione sul costo al consumatore che saranno no
Allora la scelta di investire
Sul filone
Ecologico ambientale non è solo ed è importante perché è giusto farlo per la qualità della vita di tutti noi e per consegnare i nostri figli
Un mondo che non abbia un surriscaldamento tale da comprometterne l'equilibrio stesso ma è
Il grande traino dell'economia
Contemporanei
Non abbiamo approvato una delibera e Dio solo sa che pratica abbiamo fatto con
Con i nostri interlocutori abbia approvato una delibera in comune che prevede che il trenta per cento delle
Dell'edilizia privata che viene realizzata nostra città sia realizzata con
Energia rinnovabile il trenta per cento dell'alimentazione della dell'edilizia privata sia garantita da energia rinnovabile e il cinquanta per cento per l'edilizia pubblica
Perché non ci diamo lo dico a Marrazzo dico Gasbarra e lo dico agli industriali romani del Lazio perché non cediamo di fare della nostra territorio
Il e noi possiamo farlo perché abbiamo il nuovo per farlo abbiamo persino il nuovo di ricerca scientifica all'ENEA e CNR e quant'altri
Perché non facciamo del Lazio la Regione modello da questo punto di vista che si dà delle regole e dandosi delle regole e tre e creando delle opportunità crea ragioni e occasioni di sviluppo di crescita
L'altra considerazione che vorrei fare che poi mi lega l'ultima che riguarda che esce però dal nostro contesto guarda un contesto più generale e riguarda proprio la vicenda dei taxi alla quale ha fatto riferimento
Luigi Abete devo dire che mi ha meravigliato oggi regge su qualche giornale Max meravigliato l'espressione non corrispondente qualche interpretazione perché vedete
Io ho trovato in questa città sei mila taxi
Nella scorsa consiliatura sarà fatto una battaglia durissima giorni e giorni di blocco ma insomma le licenze erano sei mila prima delle sono rimaste seminato
Noi prima della legge Bersani abbiamo approvato un primo incremento di vicenza
Abbiamo approvato dopo la legge Bersani un secondo incremento di vicenza che ci ha portato ad avere già oggi in strada mille trecento auto taxi in più
Abbiamo annunciato l'altro giorno ai tassisti quale richiedevano legittimamente perché bisogna evitare di fare demagogia quale mestiere che si faccio richiedevano legittimamente un aumento delle tariffe
Perché essendo le tariffe ferme dal due mila e uno nessuno allo stipendio fermo al due mila uno
Essendo le tariffe ferme dal due mila uno ed essendo i costi di chi fa quel lavoro lì cresciuti enormemente perché basti pensare al costo la benzina era giusto che ci possono aumento delle tariffe perché i demagoghi sono quanto di peggio ci sia
Nella vita di un Paese quindi era giunta ci fosse l'aumento delle tariffe
All'aumento delle tariffe abbiamo collegato un'ulteriore aumento di vicenza gli abbiamo comunicato che avremmo fatto altre cinquecento licenze l'esito è stato il blocco della città per un giorno e mezzo un blocco sostenuto da forze politiche
Sostenuto
Sostenuto approvato come sempre successo su questa vicenda dei tassi
Con coperture che diciamo sulle quali non torno
Fatto sta che io nonostante avessi autorevoli sollecitazioni a fare il contrario non ho ricevuto i tassisti finché i tassisti non hanno sbloccato la città
Li ho ricevuti solo dopo che l'avevano fatto e ho comunicato loro quello che poi ieri abbiamo deciso e cioè che ci saranno cinquecento licenze in più che saranno su strada duecentocinquanta giugno l'anno prossimo
E duecentocinquanta giugno due mila nove
Con il che Roma avrà avuto duemila
Licenze di taxi in più cioè vuol dire il trentacinque per cento di taxi in più vorrei sapere in quale altra città italiana o europea nel corso di due anni ci sia stato un incremento di questo genere e ora lo dico ai fini statistici
Non è più tanto vero che il numero dei tassi romani e certo rispetto a New York è chiaro lo sappiamo ma rispetto allo standard delle città europee non è vero che è così distante
Però questo è interessante perché si è riusciti a raggiungere questo risultato che vorrei che tutti considerassimo risultato
Importante esemplare anche questo da modello Roma
Perché si è riusciti a raggiungere o per due ragioni perché si è avuta determinazione blocchi la città io non che ricevo
E come ho detto loro dopo aver bloccato la città era chiaro che per quanto mi riguarda avrei cinquecento a vicenza si sarebbero fatte perché non avrei mai potuto accettare che che ne pensassero con le forze politiche che di fronte a un blocco dalla città le istituzioni democratiche si integrassero dessero ragione a chi una città bloccava e impediva i cittadini a libera circolazione
Secondo
Perché funziona il meccanismo di decisione perché io posso andare ad una trattativa dicendo o nelle mani lo strumento della decisione perché porta una delibera in Giunta in Giunta decidiamo l'aumento delle licenze
Ecco il problema italiano
Ecco il problema italiano sul quale concludo
Chi è il problema perché è vero guardate io io stesso a cui adesso non partecipo a a dibattiti e interviste quotidiane
Sui mezzi di comunicazione elettronica perché mi rendo conto che di fronte ai cittadini italiani che hanno tutte altri problemi del problema dei salari dei prezzi della delle tasse della sicurezza cosa sta discuto del sistema spagnolo tedesco inglese francese eccetera
Però detto questo anche qui evitiamo la demagogia
Perché un Paese non sta insieme se non ha un sistema di regole che lo facciano funzionare e l'Italia in questo momento è nella condizione esattamente opposta per responsabilità diverse sulle quali non torno
Ma il problema in Italia che si porrà guardate fatemi fare una previsione preoccupata poi sapete credo quanto impegno e determinazione e buona volontà ci si metta per cercare di uscire
Ma se questo Paese non risolverà questo problema che appare un problema di ingegneria istituzionale ed elettorale il Paese si troverà in gigantesche difficoltà come si sta trovando perché in Italia esiste un problema molto serio e questo problema si chiama
La capacità della democrazia che è la migliore macchina che sia stata prodotta dalla storia di umanità e
L'unica che sia rimasta dopo averne vagliate tante averne vagliate nel sangue di tante persone e l'unica macchina
Che però
Funziona se riesce a produrre ciò per cui è stata pensata ideata e costruite e cioè decidere
Decide
Io so che questa parola in questo Paese mette paura
Perché perché c'è stato un tempo in cui qualcuno pensava di decidere per tutti e quel tempo è stato il tempo della galera della persecuzione e di tante altre cose ma son passati
Sessant'anni da allora
E la parola decisione una parola che se abbinata la parola democrazia non solo non deve far paura
Ma deve entusiasmare
Perché una democrazia che non decide in una società contemporanea che rapida che veloce che ha bisogno di poter
Avere delle risposte
Alla fine queste due parole si divarica rango democrazie decisione si divarica l'anno esistenze non stiamo attenti l'opinione pubblica a un certo punto non è detto che stia dalla parte della parola democrazia piuttosto che dalla parte la parola decisione
E allora io sento come dovere di questa generazione di italiani
Quella di riuscire a portare fuori questo nostro Paese dalla
Perché però fanno orrore dittatura delle maggioranze ma fanno onore anche le dittature delle minoranze
Fa anche onore il fatto che questo è un Paese in cui ciascuno sia un partito politico ossia una categoria sociale che decide di bloccare il Paese del Parlamento
Una legge da fare o le strade di una città
Diventa il padrone
Io vorrei vivere in un Paese in cui esista una democrazia
Che ha dentro di sé un concetto del potere alto in cui le istituzioni funzionano vengono riconosciute
Quando vogliono far rispettare delle regole sono in grado di far rispettare non hanno bisogni di milioni di leggi
Nelle quali si perdono hanno bisogno di un apparato legislativo snello capaci poi di farlo controllare
La democrazia che decide
Come in altri Paesi come in Francia e come in altri Paesi nei quali esiste un principio di decisione al quale
Corrisponde la responsabilità perché in Italia nessuno è mai responsabile di niente
Perché fa parte della stessa cultura la cultura del detto la cultura del condizionamento la cultura del o fai come dico io non si fa corrisponde al fatto che nessuno ha mai responsabile di niente
Nessuno si prende responsabilità nessuno firma le carte nessuno aiuta il Paese a crescere
Perché no nessuno esso torce hanno già realizzazione come ovvio perché ci sono invece quelli che spingono perché il Paese cresca e sono tanto più meritoria
Ma la cultura generale del Paese delle sua vita istituzionale politica e queste farebbe il bene tuo la visibilità è il faccio la voce grossa perché così sto al Governo ma sto anche all'opposizione faccio questo e faccio quello sto all'opposizione però cerco di condizionare il voto
La democrazia è chiarezza di ruoli di responsabilità qualcuno governa e qualcuno sta all'opposizione chi sta all'opposizione si prepara sostituire chi governa chi governa lo strumento ha il potere per poter fare quello su cui ha ottenuto il consenso
Poi
Sarebbe bello che in questo Paese
Anche chi ha opinioni diverse convergessero la scrittura delle regole del gioco come deve essere in questo momento perché in questo momento non si scrivono le regole del gioco qualcuno contro qualcun altro
E nessuno si deve alzare in piedi a dire o si fa così o sbatto la porta
Perché è esattamente il ma l'italiano ma dovremmo tutti quanti insieme cercare di capire
Che probabilmente questo è uno degli ultimi treni che passa per la democrazia italiana per riuscire a
Trovare la forza della quale la democrazia italiana bisogno scusatemi se parlo con questa
Passione con questa preoccupazione ma mai come in questo momento ho sentito il mio Paese
Nella cruna dell'ago cioè da una parte del Paese può continuare come ha continuato in questi anni in questa situazione di marmellata rischiosa che va bene a tutti nella quale tutti si ritrovano perché ce n'è per tutti
Oppure al Paese può scegliere una strada diversa
Io per la parte che ho per il ruolo che ho e per le forze che io nella misura del possibile cercherò di contribuire come ho cercato di fare la mia città perché si possa scegliere invece la strada della democrazia vera
Di una democrazia che decide che risponde di quello
Che fa e che per questo è in grado di promuovere quello sviluppo e per la crescita sociale quella equità e quella giustizia di cui nostro paese hanno bisogno grazie
Ringraziamo Walter Veltroni per il suo intervento e adesso conclude
Luca Cordero di Montezemolo
Non ve ne andate tutti se no faccio brutta dico al Presidente di Confindustria
Ma quando
Si è chiamati a concludere dopo una lunga mattinata uno è sempre portato a parlare il meno possibile
Anche se oggi essendo
L'ultimo mio intervento qui davanti a voi come presidente di Confindustria mi portava invece a dire diverse cose perché viviamo un momento
Per molti aspetti interessante per molti aspetti fortemente
Preoccupante
Io intanto saluto tutti coloro che sono intervenuti prima di me tutti le autorità e non dici tu uno per uno perché
è tardi però vi ringrazio e
E buona
è buona anche abitudine di chi conclude un intervento di evitare di ripetere le cose che sono state dette prima
Io però non posso fare a meno di richiamare rapidamente alcuni punti che sono stati toccati dal presidente Abete
E dal Sindaco Veltroni in particolare perché le avrei dette nel mio intervento e quindi non le voglio ripetere ma c'è un tema che ha richiamato Veltroni secondo me è fondamentale che il tema dell'ecologia
Tema dell'ecologia è un tema importante per il futuro del mondo fondamentale per il futuro del nostro Paese una grande opportunità totalmente o in gran parte inespressa di business
E per noi imprenditori ecco non voglio minimamente ripetere perché le condivido sottolineo quanto
Ci ha detto il il Sindaco a questo proposito anche in funzione del territorio ma non solo
Luigi Abete ha sottolineato una cosa importante che devo dire come Presidente di Confindustria
Ci deve anche riempire di grande soddisfazione che il tema dell'export vedete lo dirò dopo noi ci siamo posti all'inizio del due mila e quattro un
Grande obiettivo di rimboccarci le maniche nel due mila
E quattro la il Paese cresce cresceva
Zero nessun altro Paese industriale del mondo credo aveva una crescita così bassa
Abbiamo detto stesse Paese cresce zero
Non è colpa solo del Governo di turno del sindacato dell'undici settembre del clima di quello di tanti elementi sempre sterno ma dipende anche molto da noi guardiamoci in casa guardiamo nel recinto delle nostre imprese investiamo di più
Innoviamo di più
Andiamo a rivedere l'organizzazione delle nostre aziende prodotto processo e quant'altro
Bene
Questo è avvenuto le imprese si sono trasformate hanno sposato una ripresa selettiva una ripresa in cui molti purtroppo hanno dovuto chiudere ma quelle che ce l'hanno fatta di qualunque dimensioni sono più forti
Ne e noi ci confrontiamo con le cifre
Le cifre parlano di produzione industriale le cifre parlano di crescita del PIL le cifre parlano di crescita dell'export e quest'
La crescita non ce l'ha portata la cicogna la portata fondamentalmente il grande lavoro dell'impresa e di chi lavora nelle imprese
Di qualunque tipo di qualunque dimensione qualunque categoria ma sono soprattutto le imprese che hanno sposato la concorrenza
Le imprese che hanno sposato la concorrenza perché la concorrenza è il grande propulsore della crescita economica
Bene in qualunque Paese noi siamo andati come Confindustria in quasi
Quattro anni abbiamo portato in giro per il mondo più di sei mila impresa in gran parte piccole medie perché le grandi non hanno bisogno
Di Confindustria per affrontare i mercati bene in tutti i Paesi dove siamo andati siamo cresciuti più della media europea
E in alcuni Paesi fondamentali India
Turchia Brasile più della Germania più dell'Inghilterra questi sono segnali forti
La terza cosa che volevo brevemente riprendere un'altra cosa che ha detto il Sindaco e che per noi è stata ed e continua ad essere una battaglia di fondo più che una battaglia di quel senso positivo una impegno di foto la riforma dello Stato
Guardate io ci mancherebbe altro alle parole lo Stato che decida lo firmo cinquanta mila volte sotto a basta tutti i diritti a tutti i veti incrociati fu firmo centomila volte sotto
Però perché queste parole abbiano poi un applicazione pratica
Noi dobbiamo condividere sottolineo condividere con le persone più responsabili di questo Paese di qualunque schieramento una vera profonda urgente ineludibile riforma dello Stato
Io faccio un esempio che vicino al mio mestiere che quello dell'automobile anche quello delle corse
Chiunque guida questa automobile qualunque sia il colore della tuta del pilota con questa macchina e mondiale non lo vince e attenzione oggi c'è una concorrenza tra territori c'è una concorrenza tra Paesi
Enorme molto maggiore di quella del buon del dopoguerra concorrenza vera fisco attrazione di investimenti servizi funzionamento della pubblica amministrazione università scuola c'è una concorrenza pazzesca
Bene
Noi oggi con questa automobile così pesante così cara così costosa così complicata così lenta noi mondiale non lo vinciamo e non vogliamo vince
Mondiale perché siamo un Paese che ha tutte le caratteristiche per poter crescere ma dove sta scritto che il nostro Paese da oltre dieci anni cresca meno di qualunque altro Paese europeo ma perché
Allora noi abbiamo bisogno di condividere queste cose perché spesso quando affrontiamo questi argomenti Confindustria fa politica si Confindustria fa politica
Confindustria è dentro la politica è fuori dai partiti malgrado che qualcuno non passi mai giorno che ci provi a tirare da una parte e dall'altra
E fuori dalla politica
Ma vuole parlare prima come cittadino e poi come imprenditore non alla Confindustria col cappello in mano che chiede è una Confindustria che certo ha tra le sue priorità quello di difendere la cultura di impresa l'l'impresa gli interessi dell'impresa e dell'imprenditore ma è anche una Confindustria che deve saper progettare deve saper dettare al Paese una serie di obiettivi cui contribuire perché qui ognuno deve fare la propria parte non è
E la critica o dire fai tu quello che non faccio io ma anche una Confindustria che deve fornire spunti crescita formazione a coloro i quali la frequentano perché oggi la competizione nel mondo è fatta sui più bravi
è fatta su chi è più capace e fatto su chi ha più coraggio
E noi spingiamo verso un Paese che si riformi verso un Paese che premi chi è più bravo premi chi è più capace in tutti i settori della società civile come facciamo noi nelle nostre imprese
E soprattutto spingiamo verso un Paese che abbia uno shock di modernità che si modernizzi che sia più competitivo
E vi
E non posso io sono tornato questa notte da Torino dove riparto immediatamente proprio qui da Roma vedendo e lo è riflettevo all'inizio di questa Assemblea
In questi ultimi tre-quattro anni quante cresciuta la presenza anche in queste aule in questa sala di imprenditori
Molti imprenditori di eccellenza imprenditori di settori diversi imprenditori capaci imprenditori che hanno fatto crescere questa città questa Provincia questa Regione con le loro aziende con i loro investimenti con le loro capacità
Con
La capacità anche a un certo momento di passare il testimone hai più giovani
E i dati che emergono da Roma sono straordinari in termini di crescita imprenditoriale trasversale non solo nella grande core business di questa città che l'area dei servizi al cui in cui all'avanguardia
In Italia ma in tutti i settori
E questo mi fa piacere mi rende orgoglioso di devo fare i complimenti perché non è solo con l'immagine o con le parole ma che con i fatti
Oggi
O Roma è una grande realtà imprenditoriale del Paese è una realtà imprenditoriale trasversale che tocca tutti i settori
E qualcuno giustamente prima parlava di cultura affronta tutto
E quindi è un mix di imprenditorialità di straordinario potenzialità e di crescita a questo metto un sistema di università pubbliche e private di eccellenza
E direi anche e lo abbiamo visto stamattina l'ho detto l'anno scorso e lo ripeto perché io giro molto l'Italia una capacità di dialogo indipendentemente da perché ognuno ha le proprie opinioni e di fare sistema che credo sia importante sottolineare
Io torno da Torino e vi devo dire come imprenditore come presidente di Confindustria come uomo
Voglio dire forte lo dico da questa città che quello che è successo a Torino in questa azienda eh per noi assolutamente inaccettabile lo è perché vedete
Io non voglio entrare nel merito di di questi fatti così gravi gravi su cui si sta indagando si valuteranno responsabilità e quant'altro
Ma per un Paese civile per un Paese industriale come il nostro qui bisogna guardare la realtà in faccia
Perché
Noi diciamo sempre e non lo diciamo lo facciamo ci crediamo per ognuno di noi il più grande patrimonio
è rappresentato dalle donne degli uomini che lavorano nelle nostre aziende dietro un prodotto eccezionale dietro un'azienda eccezionale ci sono persone eccezionali
E un imprenditore sa che l'one man show è finito è finito in tutti i settori io vengo da un ambiente quello della Formula uno non avremmo vinto
Per sette volte su uno spieghi il sette volte in sette anni in nove anni chiedo scusa Sperotto su dieci l'anno prossimo fa più tonda la cifra la cosa l'ho detto i miei collaboratori l'altra settimana
Sette Mondiali di Formula uno in nove anni senza una grande capacità di lavorare insieme senza persone straordinarie senza persone che non si arrendono e così ce ne sono centinaia e migliaia di aziende in Italia ma attenzione
Proprio perché il capitale umano e di gran lunga il patrimonio più importante di qualunque imprenditore la sicurezza sul luogo di lavoro è un valore indiscutibile per gli imprenditori e per i lavoratori
Un valore che viene prima di ogni altra cosa
Io
Tremo mi viene la pelle d'oca e tre giorni che parlo giorno e notte con i nostri uomini della FIAT della Ferrari siamo sicuri
Che stiamo facendo di tutto perché è come quando succede un incidente in Formula uno sulla sicurezza non basta mai quello che si fa e questo è il nostro dovere primario
E questo valore che viene prima di ogni cosa non accetta non permette strumentalizzazioni
Come quelle che stanno avvenendo in questi giorni in queste ore ma soprattutto non permette anche qui come nel
Per quanto riguarda gli aspetti delle trattative sindacali di separare gli interessi degli imprenditori da quelli dei lavoratori
Gli interessi sono gli stessi la crescita dell'impresa la qualità della vita in fabbrica la crescita dei nostri collaboratori i risultati dell'impresa
Viviamo sulla stessa barca chi cerca di dividere gli interessi dell'imprenditore da quello dei suoi collaboratori sbaglia fa un fa e
Opera qualcosa di molto grave e su questo noi non ci stiamo
In Italia
Gli incidenti sul lavoro rimangono ad un novello assolutamente Intel Laurent intollerabile
Noi
Una non ci a contante Remo mai e lo dico forte a nome di tutti gli imprenditori italiani
Di
Quanto si fa per la sicurezza di chi lavoro e come ho detto ieri al ministro al Primo Ministro Prodi siamo a fianco del Governo
E del sindacato per definire insieme sottolineo insieme
Ogni iniziativa utile mettere in atto tutte le azioni necessarie ad arrestare questo orrendo fenomeno l'Italia a molte leggi forse anche troppe alcune lì appena varate
Non ne servono delle nuove
Facciamo rispettare quelle esistenti in tutti i settori nessuno escluso e soprattutto impegniamoci impegniamoci insieme aziende lavoratori autorità pubblica
Nell'attività di prevenzione l'unica in grado di dare risultati ben venga le sanzioni ma quando si parla di sanzioni al di là delle strumentalizzazioni e le cose sono già avvenute dobbiamo lavorare molto di più insieme sulla prevenzione
Non è con il lancio di uova o con gli slogan dei professionisti dello scontro sociale che si tutelano i lavoratori ma con un serio impegno comune
E proprio di questo impegno comune abbiamo bisogno per cambiare il profilo del nostro Paese
Da almeno quindici anni abbiamo almeno quindici anni abbiamo una crescita economica bassa
Tra le più basse perdiamo in produttività direi getta la produttività Paese Italia e il resto dell'Europa è significativo non diminuisce anzi tende ad aumentare
Abbiamo
Una capacità di attrarre investimenti che in ogni caso comunque la vogliamo vedere si enormemente ridotta e malgrado qualche segnale positivo resta
A livello europea molto bassa e qui noi siamo abituati a confrontarci con i numeri qui non si tratta di interpretazioni sono numeri crescita produttività
Attrazione di investimenti e se tanti imprenditori non vengono più in Italia di investire anzi
Ci sono molti che pensano di andarsene
Vuol dire che fare l'imprenditore in questo Paese non è facile e mi fa piacere dire davanti al nostro Presidente dico
Se la Sicilia Lo Bello che fare gli imprenditori in su al sud è spesso un atto di eroismo nel nostro Paese e questo ce lo dobbiamo dire
Ce lo dobbiamo dire francamente
Perché qui non è parlare da una parte e dall'altra il qui e confrontarci con dei problemi reali
Ma non solo questo
Tutto questo si riflette sul tenore di vita dei cittadini
E forse è bene dirlo a qualche componente di questa maggioranza che non tiene conto
Che
Il PIL per abitante
Era
Sopra la media Hohxa nel due mila e due
Oggi siamo sotto la media vuol dire che ci siamo impoveriti
Vuol dire che non abbiamo lavorato bene e queste sono cifre vuol dire che questo Paese tra il duemila e due nel due mila cinque sia impoverito abbiamo il debito pubblico più alto d'Europa
Una spesa pubblica esagerata e di cattiva qualità una fa una pressione fiscale eccessiva sulle imprese sulle lavoratori cioè su quei soggetti i lavoratori
Come le persone oneste di questo Paese che pagano le tasse addirittura gli vengono trattenute in busta paga
L'area
Dell'evasione continua ad essere inaccettabile
Io credo che dal mondo degli imprenditori sia sempre venuto e ultimamente ancora di più il concetto che chi non paga le tasse ruba chi non paga le tasse ruba chi le paga e chi le paga è doppiamente
Colpito perché paga le tasse per sé anche per quelle che non paga e lo stesso discorso dell'evasione del dell'assenteismo al pubblico impiego
Chi non lavora in un certo modo offende e penalizza la stragrande maggioranza di persone di qualità di impegno di capacità che lavorano nella pubblica amministrazione
E credo che invece di ogni volta rispondere con gli slogan che si vuol far politica che questi sono dati sbagliati confrontiamoci si son dati sbagliati confrontiamoci
Allora io credo che
Se noi guardiamo anche gli aspetti di fondo la nostra scuola che purtroppo funziona mediamente male
La spesa sociale noi abbiamo una spesa sociale a livello dell'Europa però gran parte di questa spesa sociale per le pensioni la provvidenza e penalizza i giovani
Non è spesa sociale veramente per ammortizzatori sociali asili nido o per quanto ne ha veramente bisogno c'è la mangiamo quasi quasi tutta con la previdenza
Perché continuiamo a mandare la gente in pensione troppo presto
Abbiamo troppa presenza pubblica in economia
E poca concorrenza e ne riparliamo tra un minuto poca concorrenza
Due facce della stessa medaglia molta presenza pubblica in economia soprattutto sul territorio e poca concorrenza che come vedremo si stanno trasformando in un ente inaccettabile è crescente tassazione indiretta
Il deficit di infrastrutture strozza le possibilità di sviluppo e la questione del Mezzogiorno sembra uscita ormai dall'agenda politica se ne parla molto nelle campagne elettorali molto meno e si fa meno finite le campagne elettorali
Ma resta in tutta la sua gravità il tema del Mezzogiorno perché guardate nel due mila e sette
Dopo che una Germania ha fatto un'operazione straordinaria tra tra tra Germania dell'Ovest del e del Germania dell'est
Va bene nel due mila e sette
Le ragioni meridionali il PIL per abitante lametta di quello del centro nord l'indice di criminalità e doppio
Rispetto al resto del Paese questi numeri con cui una classe dirigente del Paese nessuno escluso si deve confrontare
Anche rapporto del Censis che è sempre stato un rapporto normalmente di grande
Di grande ottimismo mette in luce quanto andiamo ripetendo da tempo cioè c'è una parte dell'economia e della società italiana che esposto alla competizione reagisce con rinnovata energia mentre una parte ripiegata su se stessa a ormai
Su in preda di un pessimismo endemico
E qui c'è da dire una cosa che il rischio che la buona ripresa in corso non diventa sviluppo di lungo periodo
Consolidare la crescita favorire uno sviluppo diffuso deve essere il primo obiettivo di tutti
Dobbiamo privilegiare chi rema chi spinge chi rischia chi esporta chi investe chi produce chi lavora in funzione della crescita del Paese
Anche la questione sarà salariale lo diciamo forte va affrontata in questa chiave
Ci sono spazi però aumenti del salario solo solo se si agisce congiuntamente su retribuzioni e produttività
I dati dimostrano e sono dati di nuovo inequivocabili che negli ultimi cinque anni a fronte di un aumento delle retribuzioni reali
La produttività è diminuita esattamente il contrario di quanto avvenuto in Germania
Questo significa perdere competitività e di nuovo non possiamo permettercelo peraltro quella del potere di acquisto dei salari è una questione complessa che a cause molteplici e che deve essere affrontata su più punti ma che esiste
L'aumento dei prezzi di prodotti e disservizi che aggredisce il potere d'acquisto in particolare per i redditi più bassi quelli che non non possono sfuso sfuggire da poca concorrenza
Bene tutto questo si vince con un massiccio iniezione di concorrenza in tutti i settori protetti e di settori protetti ce ne abbiamo tanti
Va benissimo istituire figure che possono garantire vigilanza su fenomeni di speculazione ma la via maestra è quella delle liberalizzazioni e quella della concorrenza e se ne parla molto e si fa troppo poco
C'è poca cultura di mercato ce ne è stata molto poche in chi ha gestito con una stragrande ligio maggioranza e progetti liberali per cinque anni questo Paese e ce n'è poca oggi
Non ne abbiamo viste di liberalizzazioni anzi facciamo l'esempio il settore delle comunicazioni facciamo un esempio che si è liberalizzato con anche notevoli investimenti tecnologici
Bene in questo settore i prezzi al consumo sono in riduzione dal novantanove e il calo in totale è stato di quasi il trenta per cento
Questo calo comporta per i bilanci delle famiglie un risparmio di centottantuno euro all'anno calcolato sulla spesa del due mila e sei
Non altrettanto sta avvenendo in molti altri ambiti del Paese pensiamo i servizi pubblici locali e qui lo dico con rispetto ma lo dico con determinazione a persone che hanno l'onore e l'onere di gestire
Istituzioni territoriali
In Italia le Società direttamente o indirettamente controllate dall'amministrazione pubbliche locali si sono moltiplicati
In questi ultimi anni qualunque sia il colore della tutta del pilota oggi sono ottocentottantanove nel due mila e uno erano quattrocento fatturano queste società
Quarantuno miliardi di euro e le tariffe a livello spot locale sono salite di quasi il sette per cento si tratta di una forte inaccettabile reale forma di tassazione occulta
Che
Che pagano Carra atti caro prezzo coloro i quali hanno meno potere d'acquisto e questo incide notevolmente sulla capacità dei salari
Gli italiani potrebbero ottenere risparmi SIS significativi se molti servizio no fossero assegnate i privati con gare trasparenti
Toni Blair è venuto da noi la settimana scorsa a fare una conferenza interessantissimo e ha detto lo Stato dovrebbe evitare di fare tutto quello che possono fare i privati
Noi abbiamo troppa presenza del pubblico nell'economia particolarmente sul territorio abbiamo poca concorrenza e abbiamo addirittura
Aziende che col denaro pubblico fanno concorrenza ai privati fornendo servizi cari e di scarso livello
Invece
I tentativi
Di svuotare completamente il disegno di legge del ministro Lanzellotti dimostrano lavolta Lanzillotta dimostrano la volontà di molta politica che soprattutto di politica locale di non cambiare direzione
E questo non fa bene i cittadini ma soprattutto non fa bene all'impresa
Uno sforzo importante va poi fatto in tema di qualità della pubblica amministrazione servizi pubblici che funzionano sono fondamentale sostegno per le famiglie a basso reddito vedete
Quando una scuola non funziona
Quando non funziona Pubblica amministrazione chi può prende il figlio il bambino la bambina lo mette in un'altra scuola chi non se lo può permettere lo paga doppiamente
E alla fine del mese quando siamo le nostre mogli sono e sono costretti a pagare sempre servizi che per per scarsa concorrenza o o totale mancanza di concorrenza
Sono cari non c'è difesa
La concorrenza è un tema da affrontare nella realtà e non solo nei dibattiti
Perché vedete
A me hanno insegnato che i cittadini chiedono alla politica le scelte difficili non le scelte facili
Non abbiamo bisogno di una politica che esca dall'amministrazione del giorno per giorno quando sento qualche collega
Qualche collega del Presidente della Provincia dice abbiamo fatto un buon affare investendo ma
Gli enti pubblici sono lì per fare degli affari possono per dare dei servizi cittadini soprattutto quelli di cui ne hanno più bisogno
Vedete
I servizi pubblici sono un sostegno per le famiglie a basso reddito e per questo che va combattuto il fenomeno dell'assenteismo e devo dire che registriamo con soddisfazione la direttiva del ministro Nicolais per contrastare questo fenomeno
è stata in queste ultime ore un'importante risposta alla nostra denuncia e segna un salto di qualità rispetto a molte polemiche difensive generiche senza senso
E abbiamo
Bisogno nella pubblica amministrazione finalmente di mettere del merito della meritocrazia di dire ai signori che che lavorano e sono tanti capaci bravi che sono lì magari non per rispondere all'esponente politico che l'ha messo in quella posizione ma il cittadino cliente
Merito premiare i migliori meritocrazia pagare di più chi lavora di più pagare di più chi è più bravo K
Pagare di più chi si impegna di più questo è quello che dobbiamo cercare di fare di spingere
Vedete se guardiamo anche alla pubblica amministrazione all'efficienza non possiamo non parlare della questione dei tempi di pagamento dove in Italia un altro record mondiale dei ritardi
Pensate cosa vuol dire per un'impresa soprattutto piccola che deve investire pagare gli stipendi aspettare in media centotrentotto giorni per avere ciò che gli spetta
Se ha la sfortuna la sfortuna di avere come cliente un'amministrazione pubblica
Ogni anno il sistema delle imprese matura credito nei confronti della pubblica amministrazione per ventotto miliardi di euro il costo degli interessi sfiora i due miliardi il record dei ritardi e non ci sono ci sorprende diamo è nella sanità
Il tempo medio
Del di pagamento delle ai SL di trecento ventuno giorni
Con il Molise a ottocento sessantasette giorni la Campania otto quarantaquattro cinquecentotre la Calabria quattrocentosettantadue l'Emilia-Romagna quattrocentocinquantanove il Lazio
Nel frattempo a proposito di decisioni il presto in Francia il Presidente Sarkozy
Ha deciso di fissare i tempi di pagamento al limite massimo di quaranta cinque giorni qui siamo in Francia e non in Cina o negli Stati Uniti d'America
Abbiamo servizi pubblici costosi inefficienti una pressione fiscale troppo elevata
A tutti i livelli
E qui parliamo dei lavoratori dipendenti centottanta euro il costo per il datore di lavoro il PIL lavoratore ne percepisce a malapena cento in busta paga
Al cosiddetto cuneo fiscale si aggiungono poi addizionali e imposte comunali in costante aumento per famiglie e imprese
Nel due mila e sette quest'anno la crescita dell'imposizione locale rischia di annullare i benefici di recanti dalla rimodulazione dei reperti a favore dei redditi medio-bassi
E qui consentitemi di dire l'ho accennato il Presidente
Marrazzo gli ha risposto Luigi Abete non ci rendiamo conto di tutto perché poi dalla tribuna è sempre facile parlare
Mi rendo conto che poi uno trova situazioni e quant'altro però in un Paese che voglia vere vera cultura di impresa che metta l'impresa il motore dello sviluppo al centro
Il dovere far pagare all'impresa unirà aggiuntiva
Per
Regioni che non hanno saputo fare bene il loro mestiere gestire i costi della sanità e onestamente inaccettabile è inaccettabile come principio
è inaccettabile
Come cultura
è inaccettabile
Come un paese che
Che predichi bene e razzoli bene
In questa situazione vorrei fare un ultimo accenno anche al tema dei rinnovi contrattuali perché sicurezza
Perché Pubblica amministrazione efficiente perché export perché è stato che decida sono tutti temi che avete affrontato e che abbiamo Fantato oggi qui a Roma in modo importante
Però noi abbiamo anche
Tutta una serie di contratti sul tappeto
Vede
Vedete
Io non credo che si possa pensare che siano i rinnovi contrattuali a risolvere tanti problemi perché così si si fanno le piattaforme contrattuali che non hanno senso
C'è una grande parte del mondo dell'impresa e del sindacato lo dicono anche amministratori locali che riesce a dialogare e a trovare accordi costruttivi
L'opinione pubblica continua a sentirsi dire che sono otto oggi milioni di lavoratori privi di contratto otto milioni di lavoratori
Se però andiamo a vedere le cose da vicino
Senza demagogia ci accorgiamo che oggi ad essere inattesa degli aumenti legate rinnovi contrattuali sono soprattutto i dipendenti pubblici i lavoratori del commercio i giornalisti che da soli fanno più di sei milioni di addetti
Come Confindustria i principali trattative perché queste non dipendono da noi
Aperte riguardano il settore metalmeccanico circa un milione e mezzo di lavoratori e il settore elettrico per oltre settanta mila dipendenti quindi qui stiamo parlando di un milione e mezzo di dipendenti a fronte
Dei
Oltre sei milioni di addetti degli altri settori
Bene nel due mila e sette come sistema di Confindustria abbiamo rinnovato quattordici contratti nazionali per circa un milione e mezzo di lavoratori
La durata media delle trattative è stata tra i quattro e cinque mesi
Difficile dire onestamente che siano Confindustria le organizzazioni di categoria associate a rallentare
I rinnovi contrattuali specie dopo che nei giorni scorsi un settore importante come quello chimico ha concluso il rinnovo del biennio ben prima addirittura dalla sua scadenza
Sappiamo tutti che ogni settore alle proprie specificità ed è in funzione di queste che la trattativa può essere più o meno complesse protratta nel tempo
Però se la Confindustria che fa i contratti e sempre la stessa
E identica identica e l'importo è l'impostazione negoziale probabilmente il problema sta nella logica che spicchi ispira le nostre diverse controparti
Molto molti settori hanno una tradizione di relazioni sindacali non conflittuali ma nel settore metalmeccanico ogni rinnovo
Vede fasi di difficoltà contenzioni scioperi rituali blocchi degli straordinari e ancora nel terzo millennio il ricorso al ticket aggio oggi la Ferrari
Chissà perché poi è stata più da fare la Ferrari oggi è sotto picchettare gelo totale siamo nel due mila e sette di fronte ad un tema che dice
Dobbiamo metterci in condizioni di pagare di più chi lavora di più dobbiamo lavorare insieme verso tante direzioni comuni
Le difficoltà nascono da piattaforme che non tengono conto del quadro competitivo ed è la realtà del settore sembrano scritta da persone che forse non non non hanno
Mai viaggiato coloro che vivono una realtà economica e produttiva nazionale
Diversa da quella reale
C'è da domandarsi se si pensa davvero di poter cambiare la realtà dei mercati mondiali attraverso vincoli e divieti posti nei contratti
Mi sembra che l'esperienza del passato abbia dimostrato come per questa strada abbiamo perso competitività occupazione aziende iniziative economiche ricerca innovazione
I sindacati del settore metalmeccanico hanno chiesto di introdurre maggiori vincoli per le forme di ingresso del lavoro di ridurre le flessibilità dell'orario di limitare la capacità dell'impresa di organizzare il ciclo produttivo
Tutto questo mentre i nostri maggiori concorrenti stanno concordando orari più lunghi e retribuzioni più flessibili in un mercato del lavoro molto meno vincolato del nostro
Federmeccanica sta faticosamente individuando individuando i possibili punti di equilibrio che possono consentire di concludere un contratto che abbia un senso per le imprese impegnate nella difficile sfida internazionale
I sindacati del settore vogliono cercare un'intesa o sono alla ricerca di pretesti per lo sciopero generale
Quando dico che dobbiamo superare i rituali del passato in questo stato di cose che faccio riferimento perché alla fine passando i mesi rituali chi paga di più sono i lavoratori senza il contratto
Abbiamo bisogno di percorrere insieme la strada dello sviluppo vogliamo poter pagare di più chi lavora di più vogliamo evitare che diventi sempre più attraente in molti imprenditori l'idea della delocalizzazione
Attribuisco grande importanza e lo voglio dire forte al confronto che abbiamo appena avviato con i segretari generali di CGIL CISL e UIL e un dialogo
Con l'altro sindacato di cui qui abbiamo la dottoressa Polverini per rendere più moderne le regole della contrattazione
Ogni anno abbiamo solo nel nostro sistema una ventina di contratti da rinnovare ogni anno i lavoratori interessati non sono stati mai meno di due milioni due milioni e mezzo ricco
Credo che su su nuove relazioni industriali dobbiamo tutti scommettere
Abbiamo bisogno di contratti nazionali di stampo europeo
Che fatta salva la quota di incremento salariale necessaria recupero potere d'acquisto consenta di avvicinare alla sede aziendale lo ha sottolineato il Presidente Abete
La migliore distribuzione della produttività e dei risultati raggiunti perché in azienda che possiamo definire a seconda delle realtà a seconda dei settori
La la vera trattativa sindacale fermo restando il ruolo del contratto nazionale sarà così possibile pagare di più chi merita di più chi lavora di più chi ha le migliori capacità
Su questi aspetti inizieremo lavorare già dalle prossime settimane nell'interesse dell'impresa e dei lavoratori dei cittadini proprio per avere un Paese più moderno
Io concludo con una
Con due rapidi flash che riguardano Roma
Perché il Sindaco che so che deve scappare per andare in augurare
La nuvola due flash molto rapiti prima il nostro mondo l'ho già detto e lo ripeto io vi devo fare molti complimenti perché se nella vita importante guardare sempre avanti
Bisogna anche per la capacità di vedere da dove si partiva
Questa sala quattro non venti anni fa non sarebbe stata così piena non avrebbe avuto tanti imprenditori di eccellenza non avrebbe avuto la capacità evidente vi chiedo anche scusa
E la sopportazione di resistere per tante ore su questi temi
Roma ha una grande potenzialità trasversale
Credo che ci siano tutte le condizioni anche con i programmi dell'associazione industriale di cui mi parlava dell'Unione industriali di cui parlava Luigi Abete con rapporti relazioni col commercio col mondo delle banche col mondo del turismo noi abbiamo quasi troppe sigle cerchiamo visto che ci sono di lavorare molto di più insieme perché spesso nella vita importante predicare bene e razzolare bene quello che chiediamo al Paese di semplificarsi di unirsi lo dobbiamo fare prima di tutto nel nostro mondo nel nostro settore
L'ultima osservazione
Dito torno al ragionamento che faceva il Sindaco sul Paese e quindi sulla
Governabilità io credo
Che noi oggi abbiamo bisogno di uno di fare il proprio mestiere bene
E lo dico con orgoglio le imprese hanno reagito le imprese stanno reagendo abbiamo bisogno però che dalla prima elementare dalla scuola
Si ponga al centro una grande capacità di cultura del merito
No abbiamo un Paese con una mobilità sociale bassissima che vive di cooptazione chi nasce povero probabilmente nuova
More povero chi è figlio di un avvocato vuol far l'avvocato che chiave abbiamo bisogno di spingere anche noi come i genitori come cittadini come imprenditori verso questa strada
Di maggior
Di mettere al centro le capacità di mettere al centro il merito
Che un bambino dalla prima elementare non sia costretto a leggere
Dei libri che spesso hanno sono il l'opposto di una cultura di impresa di una cultura di di di mercato di una cultura del merito abbiamo bisogno di rivalutare il lavoro abbiamo bisogno di rivalutare chi produce abbiamo bisogno a votare
Tutti questi elementi che fanno di questo Paese privo di materie prime un grande centro motore come è sempre stato quindi io credo che a maggior ragione
Da una città che è la Capitale d'Italia che è cresciuta che ha settori imprenditoriali di tutti i tipi ci sia
Sia stato importante oggi nelle parole di chi mi ha preceduto toccare dei temi che non sono come si dice di cassetta di tasca o corporative
Sono un contributo serio che gli imprenditori italiani prima parlando come cittadini e poi come imprenditori vogliono dare al bene comune queste la mia ultima relazione all'Assemblea volevo di
Roma volevo farvi perché ho finito il mio servizio militare in Confindustria volevo farvi tanti complimenti tanti auguri e l'augurio che magari come imprenditori possa tornare anche senza essere Presidente da voi grazie a tutti