I trent’anni della Cia: un impegno continuo per valorizzare l’agricoltura e tutelare gli interessi dei produttori

Diamo il benvenuto al Presidente della Camera Bertinotti grazie
Bene
Buongiorno a tutti
Un caloroso benvenuto
Questa cerimonia del trentennale della Confederazione italiana agricoltori
Diamo quindi inizio alla cerimonia grazie
Allo Stato
Vorrei
All'onorevole
Ora
Proprio
Avvenuto allora
Bene
Del male
Odierno amici carissimi il taglio
La speranza di salvezza si ritrovò solo nel nostro comune impegno naturalmente ad affermare nuovo Salvatori ideali nuovi anzi antichi
La solidarietà
La collaborazione il rispetto reciproco la giustizia
Fallito
La sincera agitazioni custoditi complesso darci la forza del vincere l'attenzione
I cinesi
Rossi incisivo
Che farcela con l'utilizzo dell'auto per costruire il futuro
Passate
Però assai emanati
La strada
Cominciata
Mariani
Mario
Senza Zanardi
Quindi di inviarle suine vengano
A senta
La donna nelle
La sua storia
Mi aspetto
è aggiornata e che
Beffa
Sì
L'idea
Cinquantuno
L'assenza
Io
Insulina
Traguardo
Sono pronto a pagina
Annualmente
Camminare hanno anche
Meglio osservando
L'Assemblea
Parlare del
Neanche
Assorbe giuridico fa
Manca
Acquistare
Se
Pongo
Insieme
Ma a
Gilante ingaggi
Grazie
In città
Passare
Aumentano insomma
Poi
Angelo
Il
Research
Se
Dalla spiaggia piacevole
Ma
Intanto
Sì
Di
Di
ANAS senz'altro
Talvolta
Tra
Sono
In Astrid trent'anni
Segnano una storia dalle radici profonde
Un lungo cammino di lotte gli eventi di tappe significative che hanno permesso il pieno riscatto degli agricoltori e la costruzione di un'agricoltura protagonista nella società italiana
La nostra è una grande organizzazione con grandi valori ideali con una voglia di fare e di progredire per il benessere degli agricoltori dell'intero Paese
Sono elementi che troviamo già nel nostro congresso costituente del mille novecentosettantasette
Quando sulle scelte lungimiranti dei nostri padri fondatori affermiamo l'impegno
Per la difesa e la valorizzazione dell'attività agricola per lo sviluppo dell'agricoltura in Italia in Europa per la tutela del reddito dei produttori agricoli
La nostra e quindi una storia di conquiste di mobilitazione di responsabilità di concretezza di strategie
Un'azione sempre mirata ad un obiettivo irrinunciabile stare al servizio degli agricoltori e favorire lo sviluppo delle loro imprese
Dal mille novecentosettantasette a oggi è stato un susseguirsi di impegni di scelte decisive di battaglie sindacali
Un cammino di cui andiamo orgogliosi perché ci ha permesso di conquistare spazio e autorevolezza a livello nazionale europeo e mondiale
Sono peculiarità che riscontriamo in tutti i nostri appuntamenti congressuali in tutte le scelte che da essi sono scaturite e negli slogan che hanno poi qui dato la nostra azione
Nel congresso costituente del mille novecentosettantasette la parola d'ordine eh un'organizzazione nuova di coltivatori unitaria autonoma e democratica per rinnovare l'agricoltura e la società
E questo slogan simboleggia la strada che andremo poi ad intraprendere nei nostri trent'anni di attività
Nel marzo del mille novecentottanta al nostro primo congresso nazionale
L'elemento cardine
I coltivatori più uniti e più forti per lo sviluppo di un'agricoltura moderna democraticamente programmata indispensabile alla crescita equilibrata dell'economia e della società in Italia ed Europa
Nel mille novecentottantatré
Con il nostro secondo congresso la parola d'ordine è
Una nuova agricoltura per una nuova società
Nel mille novecentottantasei
Al terzo Congresso nazionale parliamo di un progetto unitario per un'agricoltura forte e di qualità
Per il riequilibrio dell'economia ed il progresso della società
Mentre al quarto congresso nel mille novecentottantanove il nostro tema dominante eh dalla protezione alla competizione professionalità parità innovazione
E su questa strada proseguiamo in tutti gli anni Novanta
Al primo congresso nazionale straordinario del novantuno riaffermiamo l'autonomia per l'unità L'Unità per la professionalità la professionalità per la competitività
Nel mille duecentonovantadue
Quando al quinto congresso nazionale la nostra organizzazione cambia il nome in Confederazione Italiana Agricoltori affrontiamo il tema qualità ed unità le proposte del presente per le sfide del futuro
Nel novantacinque alla prima Assemblea congressuale della CIA discutiamo di autogoverno dei produttori e riforme per un'agricoltura libera imprenditori responsabili organizzazioni autonome
Alla seconda Assemblea congressuale l'argomento prioritario eh prescelte per il due mila impresa efficienti agricoltura diversificata società armoniosa
Nel due mila e due alla terza Assemblea congressuale parliamo di una più forte rappresentanza per un progetto riformatore che l'agricoltura italiana ed europea
E infine nel due mila e sei alla quarta assemblea congressuale le nostre parole d'ordine sono patto unità retto
Parole d'ordine che ritroviamo in tutte le nostre grandi manifestazioni di piazza che dal mille novecentosettantasette ad oggi hanno visto la confederazione in prima linea nella difesa dell'agricoltura e dei redditi dei produttori
Già nel luglio del mille novecentosettantotto con la prima grande manifestazione nazionale della Confapi coltivatori a Roma in piazza Santi Apostoli protestiamo per il superamento della mezzadria
Il tema prioritario è
Dalla centralità nei patti alla centralità nei fatti per il rilancio dell'agricoltura
Sempre a Roma sempre in piazza Santi Apostoli manifestiamo nel novembre del settantanove
Per un'agricoltura rinnovata per il superamento della crisi
E lo sviluppo equilibrato della società
Nell'aprile mille novecentottantuno a Roma in piazza del Popolo siamo più di cento mila
Riaffermiamo la nostra battaglia
Per la difesa dei redditi agricoli che la tutela dei consumatori
Tre anni dopo
Siamo ancora in piazza del Popolo gli slogan che gridiamo a gran voce sono una nuova politica agricola per l'Italia per l'Europa
E il progresso dell'agricoltura e benessere per tutti
In piazza San Giovanni nel novembre mille novecentottantanove siamo in più di duecento mila una manifestazione memorabile dove ribadiamo con forza l'agricoltura entità difendiamo la e rinnoviamo la
E sotto questo slogan
Nel dicembre del novantuno siamo oltre un milione e ci mobilitiamo in cento Province e in cento piazze d'Italia
Nel novantasei scendiamo in piazza in maniera unitaria a Milano e a Napoli nel novantasette ci mobilitiamo a Brescia contro il regime delle quote latte
Nel due mila e uno torniamo in piazza del Popolo siamo oltre centocinquanta mila e lo slogan
La nostra qualità è la vostra sicurezza
Nel marzo del due mila e tre ribadiamo a gran voce
L'Italia out cuori agricolo facciamolo battere per la pace
Torniamo in piazza Bologna nel novembre del due mila e cinque e in maniera unitaria manifestiamo sotto lo slogan
Con l'agricoltura per lo sviluppo del Paese insieme per le imprese agricole italiane
Manifestiamo anche in Europa
Dove si decidono le sorti della nostra agricoltura
Nel novembre dell'ottantuno a Bruxelles per il superamento degli squilibri economici sociali e territoriali della Comunità europea e per una profonda revisione
Della politica agricola comune
Imponente nel mille novecentottantatré e
è la nostra prima marciano Umbria a Bruxelles con la quale organizziamo un assedio simbolico delle istituzioni comunitarie chiediamo una nuova politica agricola comune per una nuova euro
Sempre a Bruxelles è del marcio del marzo dell'ottantasette riaffermiamo la nostra azione a difesa del reddito degli agricoltori e nel luglio del novantuno manifestiamo sotto lo slogan l'agricoltura entità difendiamo la e innoviamo la
Nel marzo del novantasei al termine di una nostra direzione nazionale manifestiamo per le vie di Bruxelles contro la burocrazia
Che opprime le imprese
Nel novantotto e la volta della nostra seconda marcia lunga
Per il superamento delle quote la qualità legata al territorio la parità tra produzioni mediterranee e continentali
Nel febbraio del novantanove sempre a Bruxelles torniamo in piazza in difesa dei redditi degli agricoltori mentre nel novembre dello stesso anno manifestiamo all'interno del Parlamento europeo a Strasburgo
Dove consegniamo alle istituzioni comunitarie un documento dal titolo l'Unione europea è il nostro futuro democratizzare le istituzioni valorizzare l'agricoltura per una società armoniosa
Anche nei primi anni due mila si susseguono le nostre iniziative comunitarie dalla riforma della politica agricola comune alla difesa di settori importanti come quelli dell'ortofrutta del vino dell'arte dello zucchero del tabacco
Alla salvaguardia delle peculiarità e delle caratteristiche dell'agricoltura europea
Nel contesto internazionale argomenti e problemi che in trent'anni affrontiamo anche attraverso numerosi convegni incontri seminari
Per i patti agrari agli all'ambiente dal Mediterraneo alla tutela della risorsa acqua dall'impresa alla competitività
Dall'innovazione ai servizi dalla difesa del territorio alle produzioni tipiche di qualità alla battaglia contro gli organismi geneticamente modificati
Dalle conferenze economiche di Roma e Lecce
Alla semplificazione burocratica
Dalla riforma della politica agricola ai negoziati commerciali punti io dal Mezzogiorno ai problemi dei pensionati delle donne dei giovani
Dall'Energia ai temi del lavoro
Per finire
All'impegno per la pace
E al nuovo patto tra agricoltura e società
La nostra
è stata dunque un'azione forte e incisiva sempre a fianco dei contadini che degli agricoltori e delle loro famiglie un'azione
Orientata ad un'agricoltura vitale
E trainante
Alla tutela dell'ambiente del territorio alla valorizzazione della qualità alla sicurezza alimentare alla crescita dell'economia e della società italiana
Una storia
Lunga trent'anni
Un lungo amore per un'agricoltura
Che accetta
Bene
Oggi
Celebriamo LA trent'anni della Confederazione italiana degli agricoltori
Novanta settantasette due mila sette lo facciamo in questa Sala del Campidoglio
Uno
L'erogazione storica del
Di una presenza dell'agricoltura
E lo facciamo alla presenza di
Una sala gremita di invitati di ospiti di autorità
Di agricoltori
Di funzionari di dipendenti di collaboratori della Confederazione italiana agricoltori
Questo per noi un elemento di grande soddisfazione
Te traspare dal clima che si respira a Brindisi
Le immagine che abbiamo visto prima e le parole che sono susseguite
Sono
Completano il quadro di presentazione non c'è bisogno di aggiungere altro a a questi alla sintesi di questi trent'anni per cui do lettura
Del messaggio che il Presidente della Repubblica sia voluto inviare
Io rivolgo un cordiale saluto alla Confederazione italiana agricoltori che celebra il trentennale della fondazione oggi in un quadro economico caratterizzato da nuove sfide
La Confederazione italiana agricoltori è chiamata a contribuire insieme alle altre organizzazioni rappresentative del settore
Alla crescita di un'agricoltura moderna in grado di assicurare occupazione e redditi adeguati
Partecipando fattivamente ad un processo di sviluppo dell'economia nazionale coerente con le esigenze di tutela dell'ambiente e della specificità dei territori
La vostra organizzazione per la sua storia è in grado di dare un apporto significativo per la valorizzazione dell'impresa
E delle forme volontarie di cooperazione associazione per l'integrazione con gli altri settori produttivi e per lo sviluppo dell'innovazione e della presenza sui mercati
Nella certezza che su tali tematiche cruciali per l'agricoltura italiana
I dirigenti e gli associati della Confederazione italiana agricoltori continueranno nell'impegno testimoniato da una trentennale speri Enza formulo i più sentiti i voti augurali di pieno successo della manifestazione celebrativa Giorgio Napolitano
Ora la parola
A Fausto Bertinotti presidente della Camera dei deputati prego
Buongiorno
A tutti e a tutti voi
Ti porto un saluto
Del della Camera dei deputati credo di poterlo dire
Più in generale
Delle istituzioni del Paese che il Presidente della Repubblica con il messaggio letto poco fa
Vi ha indirizzato insomma così autorevole così solenne
Richiamando anche i temi principali di questa celebrazione di trenta
Io penso che quel tipo in un momento come questo
Anche le celebrazioni acquisti in un significato particolare
Il Paese vive una condizione di
I difficoltà
Insieme a esperienze davvero straordinaria
Un paese che ogni giorno ci mette di fronte ai venti
Terribile drammatici
Con me la morte di sei operai alla ThyssenKrupp di Torino
E contemporaneamente vede delle esperienze straordinarie
Di solidarietà sociale di di lavoro di vita
L'una e l'altra il dramma quotidiano
E le potenzialità delle esperienze interrogano le istituzioni e la politica
Affinché attraverso una riforma delle istituzioni della politica
Si metta nella società italiana la possibilità che le seconde cioè le esperienze positive
Sopra avanzino le prime
Allora il Sandonà grande operazione di
Bonifica sociale
Culturale che di cui il Paese ha bisogno
In questo quadro contare sull'esperienza e sulla storia è un fattore molto importante enorme crisi della coesione sociale
Rimettere dentro la consapevolezza della propria storia
è un elemento io credo assolutamente fondamentale nella costruzione di un senso comune
Democratico e civile e della possibilità di pensare di poter ce la fa
E per potercela fare c'è bisogno di
Potenze democratiche
Che organizzano la vita civile del Paese la vostra è una di queste una di queste potenze democratiche
Costruite in un lungo percorso in una lunga accumulazione di storie personali di biografie
Di comunità di culture diffuse di esperienza
Appartengo alla generazione per cui
Detiene Peppino da Avolio
Dire delle parole vuol dire qualche cosa
Così era a ricordare la storia non solo della realtà sociale dei mezzadri dei contadini agli agricoltori dei braccianti
Ma anche la loro storia politica e culturale organizzata la storia della fede ammezzato nella storia l'Alleanza contadini
Storie cioè dell'organizzazione di un mondo
Nel mondo che insieme
Altra formazioni
Economiche sociali e politiche
Di diverso orientamento politico ma ugualmente democratiche
Hanno segnato l'ascesa delle masse popolari nella politica nel nostro Paese
E io penso che non ci sia un elemento di nostalgica
Ma invece una necessità politica culturale
Gli andare in questa fase di passaggio del Paese a quelle radici profonde
E a noi valutare la storia delle donne degli uomini che in Italia hanno costruito la partecipazione e la democrazia
Costruendo sul loro lavoro delle prospettive di vita
Per le generazioni a venire
Oggi per la prima volta credo nella storia del dopoguerra
L'inquietudine ebbene rappresentata dal fatto che appunto per la prima volta
Il ciclo ascendente del progresso sociale
Per cui ogni generazione portava i propri figli un avanzamento nelle condizioni di lavoro di vita e delle aspettative di futuro
Per la prima volta si interrompe
E si può dire che i nostri figli siano peggio di chi li ha preceduti almeno per ciò che riguarda la precarietà e l'insicurezza della vita
Per questo tornai a quelle radici è importante
Per poter ricostruire un progetto condiviso
Di Città futura di società futura
E in questo voi la vostra organizzazione è stata in una collocazione
Lo dico così senza retorica particolarmente importante
Perché è particolarmente importante
Come sempre
Le cose sono insieme oggettive e soggettive
Naturalmente bisogna metterci del proprio per svolgere al bene le congiunture le condizioni
Però insomma bisogna anche che ci aiutino le congiunture e le situazioni
E qual è questo passaggio storico che insieme drammatico e di una potenzialità vi rubo solo un minuto e
Fino a qualche tempo fa
Voi da parte vostra no che avete per fortuna è testimoniato con una lunga storia un'opinione contraria
Ma l'opinione prevalente non in solitaria in tutti i Paesi che si chiamavano sviluppati
A capitalismo maturo al capitalismo avanza
Si era fatta strada una vulgata secondo cui l'agricoltura
Apparteneva al passato
Ho ad altri
O era una storia
Del passato o era una storia che toccava ai Paesi emergenti
Ma invece i Paesi
Sviluppati quelli in una sorta di
Idea di
Uno sviluppo fondato su bugie
Una industrializzazione totalizzante
Metteva i margini agricoltura e la considerava insomma una eredità
Da cui potersi liberare
Insomma
Veniva guardata come un settore marginale e tendenzialmente superato
Persino la vita legate alle campagne veniva così considera
Perché la metropoli sembrava essere l'unico destino possibile
Per l'umanità moderna
Fino a vedere configurare
Le metropoli dal trenta quaranta milioni di abitanti come se tutto il mondo potesse entrare nelle metropoli
E oggi
La crisi anche drammatica del vecchio modello di sviluppo
L'introduzione di questa modernizzazione che chiamiamo globalizzazione
Con i suoi sconvolgimenti ha fatto riscoprire
Pomponio
Nel cuore dello sviluppo il palco il problema della natura e dell'ambiente
E ha fatto riscoprire all'umanità che senza salvaguardare l'ambiente e la natura
L'umanità e rischiava di andare verso una catastrofe e rischia di andare verso una catasta
Nel momento in cui l'ambiente la natura torna a essere un problema principale non c'è verso
Con essa torna in primo piano l'agricoltura perché non c'è buona naturali e buona ambiente
Senza una quota e una buona agricoltura che sia in grado di tutelare
Lo fa
Non solo sarebbe troppo costoso ma impossibile qualcosa trasformi in un museo la natura in un museo
No se deve essere fonte di lavoro e di vita è l'unico modo da poterlo salutare non c'è nessun altro
E contemporaneamente sia scoperto
Che l'agricoltura può essere buona e di buon lavoro perché riscopre il territorio cioè quella proprio quella terra Lido ad un'altra quella lì
Non quella che ti produrrà attraverso Magarelli organismi geneticamente modificata i prodotti di consumo uguali nel mondo perché quella distrugge la natura l'ambiente
Invece proprio quel territorio che tu calpesti
Quello
Deve essere fonte di civiltà di difesa della natura di creazione di lavoro buono e
Non è che questo scopo i letterati dei poeti lo scoprono quelle che ci lavorano
Ed è così vero
Che tutelerà ecco
Tutte le organizzazioni
Contadine dell'agricoltura
Per esempio manifesta un atteggiamento critico nei confronti degli oli degli organismi geneticamente modificati quale che sia la loro cultura la loro ideologia
Perché quello è il frutto dell'esperienza è il portato di una cultura dell'esperienza
Ed è il portato di una cultura dell'esperienza che mette insieme civiltà
E competizione sono che sposta i confini della competizione e gli dice guarda che io non voglio competere sul tuo terreno voglio competerà su un altro terreno
Sulla produzione di cibi di qualità
Sulla produzione di cibi legati dato a terra per cui io
Consumo
Consumo uno sedici intende il frutto di un territorio
No quei non un folto che si chiama per la ma quelle Pirelli
Che sono state coltivate in quella terra con quell'esperienza con quella sapienza con quella tradizione con quella civiltà
Per come formaggio
Come come pasta
Ed è per questo che
Si presenta una grande opportunità
Che voi siete nelle condizioni non solo di raccogliere come state facendo ma di proporre al Paese che venga accolto
Perché questa della rivalutazione dell'alcol tua buona
E del lavoro un ruolo
è un obiettivo di sistema per il Paese Calò
Né si può dire anche la civiltà europea del futuro non può essere pensata
Senza un rapporto della modernità con la natura con l'ambiente dunque con l'alta e cultura e con il lavoro nell'agricoltura
Ed è anche pensando al lavoro buono che io penso
Che anche l'agricoltura debba venire annunci del Ministro poco fa un contributo importante a combattere un'altra piaga del nostro tempo che la precarietà
Poteva tra anche giovani e lavoro
Su questa realtà così importante I designante AICAI delineando un futuro anche per le nuove generazioni
Un futuro anche di qualità della vita
Perché è importante che chi produce
Buoni prodotti
Che è una buona vita vi va bene dei luoghi dove sta
Ed è per questo che la campagna
Deve essere pensata
Come un luogo di civiltà
E non solo come un luogo di fatica anche se sappiamo bene che la fatica è come dire in qualche misura
Legata a questa stessa esperienza ma anche la fatica può essere attraversata appunto da
Come fate voi dà il senso di un'esperienza di qualità alla condizione appunto
Che ci sia una politica di organizzazione del territorio che metta a frutto un'esperienza di
Trent'anni e più
Buona fortuna
Grazie presidente della
Vogliamo consegnare una targa ricordo
Grazie
L'agricoltura o
Dalle parole del Presidente della Camera si evince come l'agricoltura sia un settore di
Che induce anche passione
E partecipati pone la
Evoca l'agricoltura non è un settore economico qualunque produttivo qualunque ma è un settore che evoca cose importanti cose serie fosse vitali e il
E il Presidente della Camera nel al di là della formalità del suo intervento invece poiché
Entrato nella nel cuore della questione questore il nostro messaggio di oggi qui è chiaro
Io ringrazio particolarmente il Comune di Roma e il suo Sindaco Walter Veltroni per la DC ospitalità atto in questo devi vivere certi dato in questo luogo è un
è una cosa eccezionale dicevo è proprio la
Cioè evoca le radici diciamo anche anche questo siamo a due passi dal Foro Romano siamo nel Campidoglio
E quindi è l'agricoltura il passato il presente il futuro purtroppo il Sindaco Veltroni stamani è indisposto uno a una leggera indisposizione che lo
Che gli impedisce di essere qui presente
Però a leggere il suo messaggio
Cioè il capo della segreteria del del Sindaco Walter Verini che ci ci dirà le parole che avrebbe detto Veltroni oggi grazie
Un po'un intervento
Geneticamente modificato vi chiedo scusa
Signor ministro autorità caro Presidente Politi non è solo
Un piacere ma è un onore che un luogo come questo così carico di storia
Ospiti un appuntamento così importante non soltanto per la vostra organizzazione ma
Perché il Paese lo ha ricordato poco fa il Presidente della Camera
Con parole davvero appropriata
La vostra direi un po'la nostra è stata una storia
Lunga trent'anni come Confederazione Italiana Agricoltori
Ma che parte da molto tempo prima che ha accompagnato un po'la storia civile economica sociale democratica del Paese
Ed è una storia che proprio per questo ha l'opportunità e anche la possibilità di aprirsi meglio alla nuova fase che si è aperta alle nuove sfide le sfide delle tecnologie innovative della globalizzazione
Alla necessità di garantire
Qualità e sicurezza alimentare
Alla capacità di stare sul mercato con la propria attinti cita e di contribuire allo sviluppo del territorio e della qualità della vita
E verso queste attese queste opportunità che va indirizzato lo sviluppo di un'agricoltura moderna così come il ruolo delle associazioni di rappresentanza di questo fondamentale settori
Ci sono state delle trasformazioni enormi il filmato le cose lette in apertura lo ricordavano
Dagli anni del dopoguerra fino ad oggi dagli anni nei quali sono nate le associazioni di rappresentanza del mondo agricolo che non solo a mio modo di vedere hanno contribuito
A fare dell'Italia un Paese più moderno ma hanno anche contribuito a dare dignità
A persone che in questo mondo nel mondo dell'agricoltura hanno imparato ad organizzarsi e ad acquisire non solo il rispetto di se stessi ma anche a dispetto degli altri
La Coldiretti prima e poi l'alleanza dei contadini promossa da Emilio Sereni
Dall'unione di questi con la Peter mezzadri della CGIL con luci nasce poi la vostra organizzazione quella che diventerà appunto la Confederazione italiana agricoltori
Oggi è cambiato il contesto sono cambiate le condizioni di produzione è cambiata la consapevolezza del ruolo che l'agricoltura moderna può svolgerlo nello sviluppo di un territorio e nella sua salvaguardia
Sono cambiati i confini il mondo globalizzato cita nuove possibilità
Apre nuovi mercati ai nostri prodotti però a questo impone anche una lettura dello sviluppo di ogni attività un'Anna in termini di equilibrio delle risorse e di soddisfazione sempre più ampia dei bisogni di ciascuno
Rimane ancora e ce lo ricordava recentemente il direttore generale della FAO Jacques Diouf proprio qualche giorno fa ci ricordava la necessità di aumentare la produzione alimentari
C'è una forte
Pressione sui prezzi alimentari che nel due mila sette come sapete sono aumentati del quaranta per cento proprio secondo le stime della FAO ed è una pressione di rialzo dovute alla scarsità della produzione
Lo indica anche con chiarezza la diminuzione del volume delle scorte
Se per ipotesi si arrestasse ora l'intera produzione basterebbe per otto mezzi nei primi cinque anni nel due mila cerone invece scorte a sufficienza per undici mesi
C'è quindi una scarsità della produzione che è dovuta anche alla maggiore domanda che proviene da Paesi in forte est di forte espansione come
Per esempio la Cina
O all'impennata che sembra destinata a proseguire nei prossimi anni della produzione agricola destinata non affini alimentari ma per esempio ai biocarburanti
C'è dunque un'equilibrata approvare con molta saggezza tra molte difficoltà a livello mondiale tra distribuzione dell'offerta aumento della domanda intere popolazioni che ancora restano al di sotto del livello minimo di sussistenza
Sistemi agricoli che possono diventare più efficienti e salvaguardia complessiva del territorio e delle risorse naturale
In questo
E mi avvio a concludere c'è però una sfida anche per la nostra agricoltura il cui esito dipende da come leggiamo la globalizzazione
Se non la interpretiamo come omogeneizzazione dei prodotti allora c'è un grande spazio per l'agricoltura italiana per la sua tipicità per la garanzia di sicurezza alimentare che può offrire
In questo senso vanno quindi rafforzate tutte le azioni a sostegno di garanzia della qualità dell'agricoltura italiana
E l'impegno che il nostro Governo in particolare il Ministro Paolo De Castro stanno profondendo in questa direzione e davvero di grandissimo valore e di grande competenza
C'è bisogno
Anche di un salvaguardare un altro tema l'etichette chiare la qualità la tracciabilità dei prodotti delle diverse fasi di trasformazione
Allo stesso modo io credo dobbiamo continuare ad avere una posizione chiara circa l'uso degli organismi geneticamente modificati
Non ovviamente per una posizione ideologica di contrasto alla modernità che a mio modo di vedere sarebbe deleteria ma perché alla tipicità dell'agricoltura italiana alla sua qualità ricchezza
Queste cose servono poco
C'è dunque la necessità di continuare a promuovere la produzione di generi alimentari di qualità ed incoraggiare l'uso di marchi che consentano di di conoscere e di tutelare gli alimenti che provengono da una determinata zona
Che hanno un legame specifico con un certo territorio con una tradizione una tecnica produttiva particolare
E nel fare questo si può riuscire a tutelare una professionalità e a garantire la soddisfazione dei consumatori la sicurezza alimentare la differenziazione dei prodotti il benessere degli animali la qualità ambientale
Se teniamo insieme tutti questi elementi allora l'agricoltura riuscirà sempre meglio a contribuire alla ricchezza complessiva del Paese ad essere una componente importante della crescita
Del territorio a generare uno sviluppo rurale che consenta alla valorizzazione del paesaggio le biodiversità
La protezione dell'ambiente una migliore qualità della vita e come è stato ricordato anche la costruzione di posti di lavoro non precari ma stabili e qualificati
Per fare tutto questo in un contesto che necessariamente almeno europeo ed è sempre più globale ci vogliono dei soggetti
Dinamici ci vuole un'impresa agricola che riesca a essere competitiva sostenuta in questo e a mantenere il proprio radicamento sul territorio
A seguire la strada dell'innovazione tecnologica per migliorare la qualità dei prodotti e favorire quindi anche
Le esportazioni
Va quindi è rafforzata una capacità complessiva di fare impresa anche nel settore agricolo di darsi metodi efficienti e moderni che consentano di competere sui mercati
Con prodotti riconosciuti a livello internazionale di superare anche in questo ambito gli ostacoli che possono derivare dalla dimensione di impresa molto contenuta
Da ultimo c'è uno sforzo che le associazioni di categoria possono riuscire
Ad accompagnare al meglio sostenendo la ricerca della qualità l'uso dell'innovazione e l'impegno a questo caricamento e alla maggiore competitività
E la scelta di una frontiera di efficienza e qualità Della Bona indispensabile per difendere la tipicità in questo mondo globalizzato
Sono certo
Dice il Sindaco Walter Veltroni che la Confederazione italiana agricoltura come è sempre avvenuto nella sua storia saprà
Essere uno dei soggetti più attivi e dinamici di questo cambiamento riuscirà a interpretare al meglio le rinnovate esigenze di rappresentanza di un mondo così importante
E sono certo che saprà essendo chiamato a saprà far questo chiamate essendo chiamato a svolgere un ruolo di equilibrio e di garanzia da rispetto dell'ambiente e tutela della sicurezza alimentare
Qualità dei prodotti scelta delle migliori
Tecniche produttive
Per questo davvero che quando il presidente politiche e gli amici dirigenti della Confederazione italiana agricoltura
Hanno chiesto di potere ospitare questa vostra iniziativa nella prestigiosa Sala della Protomoteca qui in Campidoglio
Non è stato un sì formale è stato un sì convinto perché la vostra storia il vostro presente e la capacità vostra di saper affrontare con le idee le opposte le sfide del futuro sono anche una sfida che la città di Roma come Capitale del Paese sostiene non solo moralmente per questo davvero
Che scusando il Sindaco per l'influenza che lo ha colpito una leggera influenza ma che tuttavia lo ha costretto a letto
Vi porto davvero un suo saluto non formale assieme a un augurio di buon lavoro non solo in questa giornata ma per tutta la vostra attività grazie
Bene proseguiamo sul
In questa fase primaria della della celebrazione dando la parola al Ministro De Castro per il suo intervento
Si vi chiedo scusa
Se
Non potrò essere con voi ad ascoltare la relazione del vostro Presidente
Ma oggi il
In Consiglio dei Ministri importante in corso e il penultimo dell'anno ed è un Consiglio quinte non ci sono importanti novità speriamo
Che si possano
Risolvere definitivamente i dubbi sui Consorzi di bonifica
Lo dico anche perché so che la vostra organizzazione
A aiutato una maggiore
Chiarezza per evitare diciamo di norme che non aiuterebbero l'agricoltura
Ma io voglio fare gli auguri e li voglio fare iniziando questo mio breve saluto ricordando qualche settimana fa insieme a Giuseppe Politi eravamo a Benevento a ricordare Peppino Avolio
E quindi voglio ricordare salutarvi tutti voi con questo vostro celebrazione rivolgendo un ricordo a luglio a Peppino Avolio alla sua capacità
Di anticipare i problemi
Vi devo dire
Senza
Con vera franchezza che ci manca mi manca voi ma manca
Di credetemi anche a me ricordo le sfide
Con cui con coraggio alcune sono state ricordate nella bella relazione introduttiva
Nel filmato LAN capacità di anticipare il problemi e di vedere lontano ricordo anche
Nel novantanove quando vide me insieme la fase difficile di un negoziato quello di Agenda due mila
Come Luigi aiuto anche in quel caso a indicare una rotta di innovazione e non una
Lotta di retroguardia
E mi fa piacere che oggi la CIA festeggia i suoi trent'anni qui nella sala della promoter promotore modo sbagliato Protomoteca
Perché qui abbiamo al luglio scorso avviato i lavori della Conferenza nazionale dell'agricoltura
E quindi compiacere nei giorni scorsi abbiamo definito il calendario e dato che la CIA sia estesa da sempre per avviare in questo momento
Di riflessione importante questo momento nazionale di coinvolgimento delle istituzioni
Bene credo che importante che anche oggi qui ricordiamo questo percorso in modo che al termine di queste tre tappe che ci saranno a febbraio marzo e aprile nella regione
Piemonte della Regione Marche nella Regione Puglia si possa poi arrivare alla tappa conclusiva nel giugno prossimo in cui la Conferenza nazionale l'agricoltura dovrà trarre le conclusioni
E le conclusioni non potranno che riguardare anche gli spunti interessanti e sentiti che il Presidente Bertinotti c'era detto poco fa il nuovo ruolo dell'agricoltura nella società in fondo la domanda
La ponevamo anche un po'di anni fa l'Agenda due mila il tema come riuscire a coniugare
Un'agricoltura che deve rispondere alle grandi sfide del mondo globale ad una capacità competitiva sempre più pressante dovuta
Ad un mondo che diventa più grande ad una competizione che ci vede sempre più vicini a Paesi che hanno ben altre risorse naturali posti di produzioni condizioni produttive
Più favorevoli delle nostre
E contemporaneamente però questa sfida competitiva deve essere accompagnata da quella capacità che l'agricoltura
Deve in qualche modo rispondere ai cittadini deve rispondere alle nuove sensibilità dei cittadini quindi un'agricoltura rispettosa dell'ambiente è un'agricoltura
Che riesce a tenere in considerazione le nuove sensibilità sul benessere animale un'agricoltura attenta alla sicurezza alimentare e tutti i temi che oggi evidentemente ci impongono di guardare a questo settore non solamente come un settore delicato e importante per la produzione di cibo di prodotti alimentari ma come un settore che deve rispondere a queste nuove esigenze
E non è assolutamente in discussione che per politiche ambientali politiche territoriali oggi si possano fare senza coinvolgere l'agricoltura senza coinvolgere
Gli agricoltori queste sono le sfide che abbiamo davanti a sfide a cui tutte le istituzioni devono rispondere non soltanto le grandi istituzioni ma anche il più piccolo Comune da qui l'idea di la Conferenza nazionale sull'agricoltura che vuole chiamare a raccolta tutti perché tutti possono dare un contributo perché tutti possano anche capire e apprezzare la grande sfida che ha di fronte a sé il mondo agricolo
L'Europa ci ha già con la riforma della politica agricola comune del due mila e treccia indirizzato verso un orizzonte nuovo voi dobbiamo adesso insieme capire interpretare all'interno
Della PAC e con le politiche agricole nazionali riuscire a dare una mano al mondo agricolo per riuscire a intraprendere con coraggio questa nuova sfida la sfida del mercato la sfida dell'ambiente la sfida del rapporto col territorio
Io
Voglio chiudere
Ringraziando sentitamente tutti voi tutti gli agricoltori perché questa sfide questi grandi momenti appuntamenti che abbiamo di fronte
Non si potranno affrontare come dice tante volte Giuseppe Politi da soli per questo chiedo il vostro aiuto e chiedo la vostra confederazione di festeggiare con orgoglio
I trent'anni dell'Asia auguri
Bene ringraziamo
Presa il Ministro del per l'intervento è ora dal programma prevista una relazione una relazione di uno storico
Relazione del professor Emanuele Bernardi dal titolo dall'Alleanza contadini alla Confederazione italiana agricoltori una esperienza nella rappresentanza agricola in Italia prego professore
Grazie
Premetto che
La mia non sarà ovviamente una relazione esaustiva ma ricordano quelle che possono essere le linee a mio modo di vedere più importanti
Nell'esperienza dei trent'anni della Confederazione Italiana Agricoltori
Allora la storia della Confederazione italiana agricoltori può essere fatto iniziare nell'estate del mille novecentoquarantaquattro
Con il patto di Roma che sancì l'unità sindacale della CGIL e la creazione dell'ottobre di quello stesso anno della Confederazione dei coltivatori diretti di Paolo Bonomi
è la storia in realtà di una divisione tacita dal mondo del lavoro agricolo in sfere territoriale di influenza
Una parte la decisioni Anton tramite la Coldiretti subito verso la figura del piccolo proprietario coltivatore diretto
Il PCC gli elevati rimanere legato alla CGIL all'inquadramento di salariati braccianti e mezzadri e la Federterme c'è un nel mezzo esodo concorso ma
La
Volevo
Sottolineare l'importanza del della parte diciamo storica al di là da anche della celebrazione quindi chi è interessato direi di rimanere in silenzio
E ascoltare
Grazie
Allora dicevo
La decisione Antò tramite la Coldiretti subito verso la figura del piccolo proprietario coltivatore diretto il PCC sceglieva di rimanere legato alla CGIL all'inquadramento i salariati bracciante mezzadri e la Federterme Ra
La Confagricoltura il mondo liberale si facevano rappresentanti soprattutto dei grandi proprietari terrieri e degli affittuari
Questa divisione fu approfondito
Dalle dall'esclusione delle sinistre dal Governo nel maggio del mille novecentoquarantasette e dalle logiche escludenti della guerra fredda
Mentre i Governi De Gasperi perseguiamo progetti di riforma agraria tesi a diffondere ulteriormente la proprietà privata all'interno di una parziale apertura del mercato al commercio europeo e internazionale
Le forze di sinistra nonostante l'influenza del meridionalismo rimanevano ispirato nel complesso ma cultura marxista leninista e di opposizione politica alla DC
Lasciando la Coldiretti presso sostenuta dalla Federconsorzi e dalle cooperative cattolica
La rappresentanza esclusiva di ampi settori delle campagne italiane
Con la scelta di non organizzare anche i coltivatori diretti tra l'altro il Piccini Cisco mi sconosceva l'intuizione di Antonio Gramsci
Che già nel mille novecentoventiquattro aveva fortemente voluto la costituzione dell'associazione in difesa dei piccoli contadini
Grazie alle leggi di riforma agraria e pensate
Da Antonio Segni all'emigrazione di manodopera dal sud i finanziamenti pubblici per il settore primario della Cassa per il Mezzogiorno
In un contesto economico e diplomatico internazionale influenzato dal Piano Marshall prima e dagli aiuti esteri poi
Dal mille novecentocinquanta la metà degli anni Settanta vi fu un'espansione della proprietà coltivatrice per tre milioni di ettari
La fortissima riduzione delle forze di lavoro agricolo passato dal quarantadue al quindici per cento sul totale nazionale
Un elevato grado di crescita della produttività del lavoro agricolo il forte incremento della spesa per i mezzi tecnici e del ricorso al credito in un contestuale accelerato sebbene diseguale processo di industrializzazione
La costituzione dell'alleanza dei contadini nel mille novecentocinquantacinque da parte del PC con Emilio Signorini
Fu il primo tentativo di contrastare questa strategia visione dell'agricoltura le cui conseguenze ricadute politiche sindacale ed economiche furono tuttavia comprese nella loro complessità e forza
Solo alla fine degli anni Sessanta
Grazie soprattutto all'attività del Centro nazionale delle forme associative cooperative il centro h
Costituito il ventotto luglio del mille novecentosessantasette il c'è infatti e doveva coordinare l'impegno nella sfera economica dell'alleanza dei contadini della Federmeccanica e dell'Associazione nazionale delle cooperative agricole
Cui si unirà poi anche l'Unione coltivatori italiani
In otto anni di attività il confronto all'interno del centro che condusse all'assemblea straordinaria del dodici e tredici novembre del mille novecentosettantaquattro quando le quattro organizzazioni rappresentate nell'organismo affrontano il tema dell'unità contadina
Cioè l'eventualità alla loro confluenza in una sola forza agraria ingrato finalmente di competere sul terreno di una economia di mercato con la Coldiretti
A questo processo di Erodoto condono ulteriore spinta le difficoltà interne alla stessa Coldiretti che durante il mio novecentosettantacinque dovette confrontarsi con i segnali di una profonda crisi della leadership della strategia di Bonomi
La contestazione interno subito alla Conferenza di Montecatini l'aggressività della Confagricoltura che punto esplicitamente questi fattori diretti con la Federazione nazionale impresa familiare coltivatrice
E infine e difficoltà della Federconsorzi costituirono i momenti centrali di questa fase di transizione
Con il congresso della Costituente contadini al venti dicembre mille novecentosettantasette a Roma nacque dunque la Coltivatori
Nella quale confluiranno l'Alleanza Nazionale dei contadini la Fed ammezzati CGIL è una parte dell'Unione coltivatori italiani
Si compie così un atto annotato Attilio esposto allora Presidente l'alleanza che blocca di inverte una tendenza alla frantumazione delle forze contadine organizzate
Il processo avviato dal centro acché fu oscurato peraltro dalla dei fatti dalla defezione dell'Associazione nazionale delle cooperative agricole
Che pure aveva partecipato ai lavori della Costituente mostrando come all'interno e l'orizzonte culturale delle sinistre rimanessero ancora significative resistenze culturali
Giuseppe Avolio fu eletto Presidente Mario Bardelle Renato ogni bene vicepresidenti
Nel ribadire le scelte di fondo contenute nel documento programmatico quelle di riequilibrio fa nord e sud fra città e campagna e nuovi rapporti tra industria e agricoltura
La CIT indicò come immediati impegni mobilitazione obiettivi che non era un solo di carattere settoriale
Come la revisione della politica agricola comune l'attuazione della legge per investimenti pluriennali per l'agricoltura la riforma dei patti agrari della Federconsorzi la valorizzazione delle terre incolte ma anche di respiro sociale e civile
Come la prelazione l'approvazione del disegno di legge sulla riforma sanitaria la riforma della contribuzione della previdenza sociale l'attuazione del principio del decentramento amministrativo
Uno dei motori tale armonico sviluppo secondo la con coltivazioni era l'impresa familiare diretto coltivatrice
A Rimini nel marzo del minore novecentottanta site nel primo congresso della Confederazione i temi del dibattito come anche ricordato in precedenza e delle conclusioni furono affidati a un documento intitolato uno nuovo agricoltura per gli anni ottanta
Essa doveva basarsi secondo la Confederazione su una politica economica
Che avesse precisi presupposti programmazione riforme socio strutturali e istituzionali modifica della politica comunitaria
L'agricoltura degli anni Ottanta doveva essere fondata sul primato delle imprese coltivatrice su un sistema di forma soggettive cooperative libere volontarie democratica
L'azione militare alle organizzazioni professionali infine era ritenuta indispensabile per far uscire il settore agricolo dalla condizione di emarginazione e subalternità
Il secondo congresso si tenne a Roma nel maggio del mille novecentottantatré alla presenza di otto mila legati
E aveva per tema o no no agricoltura per una nuova società l'agricoltura in quella fase perde lo slancio che aveva sospinto tra il settantasette mila duecentottanta la crescita del quindici per cento della produzione lorda
Nei due anni successivi la produzione infatti registra una contrazione superiore al tre per cento accompagnato da una crescita dei prezzi inferiore a quella dei costi così da tradursi in una decurtazione del reddito degli agricoltori
Il Congresso riproposta latte ripropose all'attenzione delle forze politiche delle istituzioni l'esigenza inderogabile di costruire una nuova società in Italia in Europa
E di legno un piano straordinario di interventi per l'agricoltura all'interno di un programma generale di risanamento e rilancio dell'economia diretto nell'immediato a ridurre il deficit agricolo alimentare
Creazione di un fondo speciale Riforma della politica agricola comune erano due punti programmatici rispetto ai quali apparvero funzionali una Conferenza mediterranea
Un patto d'intesa tra le organizzazioni professionali agricole un patto di consultazione tra queste la Federazione sindacale unitaria è una comuni iniziative tra le organizzazioni agricole sui temi della fame e della pace nel mondo
Da segnalare che in quell'occasione prese la parola il presidente della Coldiretti Arcangelo Lo Bianco il cui apporto apprezzamento per il documento base del Congresso
Costituire un importante riconoscimento delle evoluzioni concettuale della strategia sindacale da con focus tiratori
E la conferma di una disponibilità al dialogo auspicata fin dal mille novecentosessantanove da Emilio Sereni
La capacità di mobilitazione della consultiva dove si manifestò l'otto novembre mille centottantatré
Quando ebbe luogo una famosa marcia lunga a Bruxelles per una sedia simbolico e le istituzioni comunitarie venticinque mila coltivatori tutte le regioni italiane chiese una nuova politica agricola comune per una nuova Europa
Il rapporto all'Europa come emerse nel Terzo Congresso del febbraio mille nove centottantasei pareggi strato anche l'ingresso della Conforti Vaturi nel coordinamento organizzazioni professionali agricole a livello c'è e nell'ACEA a livello europeo e il venticinque giugno dello stesso anno l'apertura della prima sede la confederazione a Bruxelles
Con l'aggravarsi della crisi la Federconsorzi degli squilibri tra industria agricoltura alla metà degli anni Ottanta tanto la Conforti Vaturi quanto le altre confederazioni
Soprattutto la Coldiretti cercarono di proporre una riorganizzazione del sistema in grado di tutelare maggiormente gli interessi del settore primario
La Coldiretti facendo perno sull'alleanza con la Confcooperative con la Confagricoltura propose nel settembre mille centottantasei il cosiddetto Progetto Aquila
Che prevedeva la distribuzione dei prodotti agricoli degli aderenti tramite canali commerciali della Federconsorzi e la creazione di un forte sistema d'impresa agroalimentare italiana
Al progetto Aquila che non fu mai realizzato la Conforti Vaturi rispose nell'ottobre mille novecentottantasette la prima conferenza economica nazionale
Con la proposta di un patto in condizione di parità tra agricoltura industria e servizi per una politica protesa al riequilibrio economico territoriale e sociale
Del patto sarebbe stata ma allevatrice la Cicchetti che non controllando a differenza della Coldiretti un grande apparato di cooperative propose che gli organismi agricoli con cui l'industria agroalimentare avrebbe dovuto stringevano alleanza fossero le associazioni dei produttori
Al quarto congresso nel marzo del mille centottantanove la Confapi coltivatori mostro di aver intuito i mutamenti in atto nel mercato economico italiano internazionale coniando lo slogan dalla protezione alla competizione
Nel dibattito gli argomenti inerenti all'ambiente alla politica agricola comunitaria le politiche dei prezzi e delle strutture al deficit della bilancia agricola alimentare occuparono quasi totalmente il campo e lasci che chiese un piano agricolo incentrato sull'impresa
Una strategia l'offerta basata sui piani di settore una politica di specializzazione del made in Italy alimentare una nuova politica di sviluppo della tecnologia per sostenere l'innovazione di processo e di prodotto
Più che ha dei da vicende interne comunque la seconda metà del mio centonovanta fu fortemente caratterizzata da questioni di ordine internazionale
Timori furono espressi nei riguardi degli affetti sull'agricoltura italiana dell'unificazione tedesca
Gli sconvolgimenti intervenuti all'Europa dell'est di negoziare delicate il cosiddetto Uruguay Round
In stretta collaborazione con la Coldiretti con la Confagricoltura a comporti Vadore organizza un'intensa campagna di sensibilizzazione di mobilitazione per difendere la produzione agricola italiana
Nel mio novecentonovantadue al quinto congresso la Conforti mature aveva più di seicento mila iscritti titolari di aziende molti dei quali non apparteneva alla figura il tradizionale contadino coltivatore Marro busti imprenditori agricoli
La composizione professionale degli iscritti fece decide di costituire la Confederazione italiana agricoltori
Il cambio di nome all'organizzazione rispose ad un preciso disegno politico l'adesione all'organizzazione veniva aperta coltivatori agricoltori senza preclusione verso qualsivoglia impresa
Il ventuno aprile mille centonovantacinque per la prima volta il nostro del sindacato agricolo le massime strutture collegiale di CIA Coldiretti e Confagricoltura si incontravano per una riunione congiunta
Dall'incontro è emersa la ferma volontà di procedere uniti pur nel rispetto e nell'autonomia delle proprie posizioni in tutte quelle situazioni che si sarebbero presentate mature per essere sostenute da una linea di intenti comune
Il processo di coordinamento dell'azione delle tre confederazioni fu accelerato la protesta dei Cobas del latte alla fine mi novecentonovantasette
E porto la partecipazione congiunta al tavolo verde strumento di dialogo e di concertazione creato presso la Presidenza del Consiglio
La seconda Assemblea congressuale della scia del febbraio mille novecentonovantanove beh per tema come ricordato tre scelte per il due mila imprese efficienti agricoltura modificata società armoniosa
Essa si presentò ancora più ricca delle precedenti manifestazioni congressuali per la presenza di persona manca di governo
Nazionali e comunitarie i dirigenti di organizzazioni agricole italiane ed europee i dirigenti di organismi economici cooperativi e sindacali
La seconda Assemblea congressuale di Roma fu chiamato a concentrare la sua attenzione su tre opzioni principali e su una proposta
Le opzioni riguardavano sul piano nazionale l'attuazione di una Conferenza agraria nazionale organizzata dal Governo con la collaborazione del CNEL e il coinvolgimento delle forze sociali interessate delle loro organizzazioni professionali
Sul piano europeo l'attuazione di un'azione congiunta delle istituzioni e delle organizzazioni professionali agricole per sostenere modifiche sostanziali nell'Agenda due mila
Sul piano economico sociale la preparazione di una strategia del riequilibrio requisito produttivo territoriale sociale
La proposta invece riguardo la valorizzazione della qualità e tipicità dei prodotti in particolare quelli mediterranei il potenziamento delle attività connesse all'agricoltura in primo luogo l'agriturismo
Il miglioramento della collaborazione della filiera agricola alimentare per conquistare nuovi mercati
Nel due mila il censimento dell'agricoltura dell'Istat mostro i lineamenti di ulteriore trasformazione del settore primario della quale la confederazione guidata da Massimo Pacetti che sostituisce la Presidenza Avolio non poteva non tener conto
I conduttori l'agricoltura italiana era ormai poco meno di due milioni seicento mila mentre dieci anni prima era ancora circa tre milioni
Tutta la demografia rurale apparve sconvolta non solo per la diminuzione del numero delle aziende
Ma anche per la crescente diversificazione delle attività svolte nell'azienda e tra l'azienda e gli altri settori come i servizi ed industria meccanica nei quali veniva svolta sovente attività extra agricola
Spariscono del tutto le aziende a Colonia parziaria ex mezzadria e le altre forme di conduzione rimase confermata ad ogni modo la peculiarità dell'Italia rispetto al contesto europeo
Con un noto e caratteristico fenomeno di nanismo aziendale e di frammentazione
In un contesto di specializzazione di concentrazione produttiva dell'agricoltura italiana
La Confederazione sotto Pacetti dichiarò di volersi misurare in modo sistematico con la globalizzazione
E di voler contribuire all'armonizzazione delle pressioni dei Paesi in via di sviluppo per una diversa regolamentazione del commercio dei
Dei prodotti agricoli con le resistenze delle leggi
Legislazioni protezionistiche dei Paesi occidentali e del Nord America
In quest'ulteriore ampliamento di prospettive di scenari che si caratterizzano sempre più per una dimensione europea e allo stesso tempo globale l'impresa agricola dove a ritrovare la propria collocazione la propria missione
In modo da stimolare la competitività da un lato
E dall'altro di garantire la territorialità dell'attività economica intesa come capacità dell'impresa di rispettare proprio ambiente storico culturale e naturale
Ed è sfruttando al meglio le potenzialità in chiave produttivistica
Ciò comportava anche il tentativo di ripensare il modello tecnologico perseguendo l'obiettivo di uno sviluppo agricolo fatto di un minore uso della chimica
Di un migliore impiego dell'acqua di una pertanto a selezione delle sementi senza tuttavia refusi rifiutare a priori l'innovazione
In questo tentativo di una nuova sintesi del ruolo dell'impresa diversificate multifunzionale e allo stesso tempo solidaristica
E della rappresentanza degli interessi Pacetti esprimeva la la necessità per la Confederazione di inserirsi nei processi di concertazione mediazione tra le istituzioni centrali e locali
Attenta I rapporti appunto tra locale e nazionale tra centro e periferia del sistema economico
In questi ultimi anni con la Presidenza al due mila quattro e Giuseppe Politi che saluto
La scia a farla in modo esplicito di un progetto politico
Ove con tale termine si allude ad una visione complesse ed anche del ruolo della Confederazione che ha l'ambizione di inserirsi con l'attrice moderne consapevole all'interno di un contesto economico politico e diplomatico globale
Nei documenti programmatici come non ho fatto nel due mila sei
è rinnovata l'attenzione per l'Europa mai in sintonia con altre organizzazioni come la Svimez con una chiara e forte sensibilità verso l'area del Mediterraneo e le questioni dei trasporti e delle vie di comunicazioni
Di comunicazione nord sud e non solo est-ovest che sono state in discussione in sede comunitaria che dovrebbero costituire i pilastri di una rete possibile nella quale reinserire anche il Mezzogiorno
Il progetto e la Confederazione riassunto con lo slogan delle tre i internazionalizzazione Inter professione impresa
Le interconnessioni particolare ispirati e i principi della cooperazione rafforzata rappresenta uno snodo intorno al quale si sviluppano le relazioni di filiera e da qui la richiesta avanzata nel due mila sei dalla Confederazione al Governo
Di mettere mano alla legge sulla regolazione dei mercati con l'obiettivo di creare le condizioni per la costruzione di un sistema interprofessionale che sia realmente espressione della volontà dei soggetti della filiera
Sostenuto da un sistema di regole che ne rendano efficace l'azione
All'organismo interprofessionale secondo la Confederazione devono essere assegnate funzioni di innovazione marketing e comunicazione di organizzazione dell'offerta in qualità e in quantità
Il NOPA otto proposto dalla Confederazione vuol dire anche un nuovo modello di organizzazione ma no costituente per rispondere cambiamenti dello scenario nel quale si collocano le politiche per l'agricoltura
Per rispondere al trasformazioni istituzionali in senso federalista intervenute nel Paese
Per rispondere alle necessità di articolare ampliare la rappresentanza al fine di consentire la massima espressione delle diverse tipologie di agricoltura e dei diversi attori sociali che ne sono protagonisti
Per rispondere infine alla necessità di innovazione
La riforma del modello organizzativo lo strumento per creare pari opportunità di partecipazione alla vita della Confederazione ampliando il gruppo dirigente favorendo i rapporti verticali non solo Rizzon tali
è sviluppano infine azioni concertate tra le organizzazioni professionali agricole per un nuovo protagonismo degli agricoltori e delle imprese
Il tentativo di costruzione di una novità del mondo rurale passa
Secondo gli obiettivi del NOPA atto attraverso una riconfigurazione del sistema e le rappresentanze
Che va ripensato nel senso dell'istituzione di un organismo di coordinamento permanente tra le organizzazioni professionali e le associazioni della cooperazione agricola ove definire strategie proposte comuni
L'innovazione tecnologica in ultima analisi mantiene la sua funzione centrale nel miglioramento della qualità dei prodotti punto fondamentale dell'agricoltura italiana e potenziale volano delle esportazioni
Ma non può non essere pensata che come un elemento del rafforzamento complessivo del sistema Italia
Del marketing e dell'organizzazione
Comuni una risposta alle attese l'opinione pubblica per prodotti agricoli sicuri appunto di qualità comune uno strumento infine di ampliamento dei margini ecologici necessari allo sviluppo equilibrato e sostenibile dei Paesi più arretrati
Per un mondo di pace e di stabilità
In questo snodo si colloca oggi la missione storica della Confederazione italiana agricoltori grazie
Grazie al professor Bernardi che ha
Conferito questa parte di analisi storica un
Contenuto diciamo all'aspetto celebrativo che
Checché ne che la completa e in e interessa molto anche la Confederazione stessa questa analisi fatta anche se volete dall'esterno la parte diciamo degli interventi se si è conclusa con con la relazione deve il Professor Bernhardi per cui è previsto ora la conclusione l'intervento conclusivo del Presidente De Giuseppe Politi per poi passare a una fase successiva prego
Signore e signori invitati gentili ospiti cari soci
Dirigenti e dipendenti della Confederazione italiana agricoltori
Ci avviamo alla conclusione delle celebrazioni il ricordo di trent'anni dalla Costituzione e la nostra confederazione la cc Confederazione italiana coltivatori
E oggi la Confederazione italiana agricoltori
Ieri abbiamo voluto rispettare était attualizzare il ruolo dell'agricoltura e delle attività agricole in rapporto al paesaggio ed è saltato le grandi potenzialità
Che il settore può esprimere nella valorizzazione del territorio dell'ambiente della storia e delle tradizioni della nostra gente
Il nostro impegno e quello di un costante
Obiettivo di carattere sindacale professionale e culturale per consentire alla società
Di utilizzare i valori sociali e le opportunità economiche di cui è portatrice l'agricoltura per lavorare sull'Obiettivo di sviluppo
Di progresso armonioso e giusto
Dell'intera società
Sono convinto che nel corso del due mila otto nelle regioni e nelle Province s'molto spiegheremo le iniziative per ricordare la nostra storia e legarla all'attualità del nostro agire
Per la quotidianità e per il futuro
I nostri trent'anni segna una storia delle radici profonde
Un lungo cammino di lotte di importanti eventi e di tappe significative che hanno permesso di contribuire a evidenziare
E migliorare il ruolo dell'agricoltura e degli agricoltori nella società italiana la nostra
è una grande organizzazione con grandi valori e ideali con una voglia di fare e di progredire pay per essere degli agricoltori e dell'intero Paese
Sin dalla nostra Costituzione ma anche
Nella storia caratterizzante le organizzazioni che hanno dato vita alla nostra confederazione abbiamo saputo e voluto marcare in maniera significativa e forte illegale tra agricoltura e società
Ieri come oggi il nostro agire e finalizzato nel costruire le condizioni di sviluppo del settore
A garantire le condizioni giretti gli adeguati per gli agricoltori e maggiori diritti almeno pari a quello degli altri per quanti operano nel settore e nelle aree rurali del Paese
Abbiamo svolto e vogliamo continuare a svolgere quella che
Questa che abbiamo definito la nostra missione il rapporto stretto con gli interessi e i problemi presenti nella società
Cogliendo ore tutte le compatibilità ma anche
Orgogliosi e Pieri dell'apporto che i contadini dimezzati
I coloni i coltivatori diretti agli agricoltori hanno dato per la costruzione della suscitati oggi che certamente
Ha tanti problemi
E tante emergenze mai
Sicuramente più progredita di quella di alcuni decenni scorsi
Abbiamo voluto
Nel corso delle celebrazioni odierne
Del nostro trentennale ripercorre le tappe più significative della nostra storia attraverso le nostre decisioni e anche attraverso le parole d'ordine dei momenti più significativi che abbiamo vissuto
Qualsiasi osservatore
Può cogliere l'attualità del nostro agire e dei temi che abbiamo via via a posto nell'agenda del nostro proporre e fare
Qualità sicurezza ambiente
Territorio diversificazione produttiva e territoriali
Diritti dei consumatori libertà di impresa competitività globalizzazione rappresentanza rapporti di filiera internazionalizzazione e tante altre
Attenuazioni oggi rappresentative l'attualità dei problemi e dell'agenda nella società e nel settore agricolo sono presenti da sempre nelle nostre riflessioni nell'azione che ha scandito la nostra storia
E negli impegni di oggi la globalizzazione
Esige una competitività sempre più stringente
Che si può vincere solo attraverso lo strumento della qualità
E della diversificazione produttiva fortemente legata al territorio alle sue bellezze naturali ambientali artistiche alla sua tradizione e alla sua storia
E questo
Lo scenario nel quale dobbiamo operare
Chiedendo ed adoperandoci rinnovare i nostri strumenti produttivi per produttivi per l'impresa agricole e nel creare le condizioni
Per la conquista di nuovi diritti per quanti oggi non
Non ne godono
Ma anche nel nostro modo di essere organizzazioni di rappresentanza
Non possiamo illuderci di percorrere scorciatoie
In più invocare misure protezionistiche
Come spesso purtroppo sentiamo negando diritti a quanti nostri colleghi
Chiedono nel mondo di godere degli stessi diritti si quali abbiamo costruito la nostra storia e la forza dell'agricoltura italiana ed europea
Non possiamo
Non cogliere positivamente quanti nel mondo premo per conquistarsi nella globalizzazione
Il diritto a produrre
A creare ricchezza in tanti casi a sconfiggere la fame
La globalizzazione può
E deve rappresentare l'opportunità per tutti i cittadini
Per ampliare e distribuire in maniera più equa la ricchezza in questo senso la globalizzazione deve essere accompagnata da regole impegna ed obiettivi non lasciata a se stessa ma governata
Se questi principi non saranno realizzati nella nuova fase della società e dell'economia
Il rischio e la negazione ad esserci da protagonisti per tanti cittadini l'espulsione di tanti che fino a oggi
Hanno potuto svolgere positivamente il loro ruolo
Rischia anche la nostra agricoltura
E di questo dobbiamo essere consapevoli e le nostre imprese
Che possono essere oggetto l'espulsione selvaggia dal circo produttivo in questo nuovo scenario
Indica
Che bisogna dotarsi di strumenti più idonei ed avanzati che non possono prescindere
Da una rinnovata capacità
Di porsi dinanzi ai problemi e dà l'opportunità
Di Riccardi già di casse di più e meglio nel territorio
E nelle aree rurali forti ma anche in quelle più interne ed emarginate
Occorre
Insomma riqualificare nostro modo di essere di operare
Attraverso la creazione di nuove generazioni di agricoltori e di tecnici che raccogliendo lo spirito iniziale di quella che pull Alleanza contadini
Sappiamo traghettare la nostra agricoltura e il nostro Paese verso nuovi e più esaltanti tregua
Anche per la nostra confederazione si pongono nuovi traguardi dobbiamo avere la forza il coraggio di innovarsi anche nel modo di essere e di operare nelle campagne della società
Il successo del nostro progetto per l'appunto Petite vita
E la realizzazione degli obiettivi che ci siamo posti nella proposta di un nuovo patto con la società il progetto condiviso che stiamo realizzando per costruire una nuova e più forte CIA
Abbisognano di un apporto di un forte rinnovato che stavo navi impegno di tutti noi porci nelle condizioni di successo
Dobbiamo avere la consapevolezza
Chi è in una nuova ed impegnativa fase sia aperta nella società e che l'agricoltura è chiamata a svolge un ruolo importante sul tema della sicurezza alimentare
Intesa nella sua capacità dica Aranti da risorse alimentari di qualità
In rapporto alle esigenze di consumatori ma anche
Sufficienti
Il rapporto i diritti dei gatti a miliardi a miliardi di uomini nel campo della disponibilità degli alimenti
Della loro dipendenza dagli altri e soprattutto dalle grandi società multinazionali del problema della su tutti azione e della fame
Problema tragicamente presente nella comunità internazionale
Il problema dei prezzi
Della disponibilità dei prodotti di base per l'alimentazione umana e animale quali cereali latte
Lo sciopero degli autotrasportatori hanno reso evidente anche una società evoluta come è nostro e quello europea una società
Che poggiava sulla certezza di disporre in ogni modo e sempre di CP buoni e sufficienti
Del ruolo insostituibile delle attività agricole e degli agricoltori
L'obiettivo di doverci adoperare
Per il raggiungimento del mantenimento
In tutte le comunità del diritto alla sovranità alimentare
E alla diversificazione produttiva deve saltare il ruolo degli agricoltori nella società e guidare la nostra azione nell'affermazione e nel raggiungimento di questo obiettivo
I contenuti
Delle nostre proposte
Della nostra conseguenti azioni sindacale del nostro impegno nella società nello sviluppo delle nostre relazioni nel nostro agire ed essere presenti nel territorio e nelle sedi decisionali ed anche il nostro progetto
Di autoriforma della nostra confederazione
Sono fortemente presenti nella proposta di nuovo patto con la società
Che la parola d'ordine degli obiettivi che ci siamo dati dell'ultima assemblea elettiva ma che portano a sintesi un impegno sindacale presenti presente dall'origine nella nostra confederazione
Così come abbiamo affermato in occasione di cinquant'anni della Costituzione l'alleanza di contadini dobbiamo avere il coraggio e la determinatezza che hanno avuto gli uomini che hanno costruito cinquant'anni fa l'alleanza di contadini lapide ammezzati CGIL
Prima e poi poi nel mille novecentosettantasette alla con tutti i fattori oggi Confederazione Italiana Agricoltori
Queste tappe hanno caratterizzato la nostra storia ma sono rappresentative dell'evoluzione dell'agricoltura alla quale
Facevamo differimento
Credo che oggi sono apparse sia aperta nella società nella politica nelle istituzioni nell'economia dobbiamo avere lo stesso coraggio
Che hanno avuto i nostri dirigenti di ieri per adeguare rafforzare la nostra confederazione il nostro modo di essere ed operare nelle campagne e nella società grazie
Quanti
Hanno fornito con la presenza gli interventi ricordare un evento storico e vitale per la nostra organizzazione
L'impegno del sottoscritto del Presidente e del gruppo dirigente della Confederazione italiana agricoltori e quello di fare riferimento a questa storia
A questo comune sentimento alle nostre radici
Anche nella nuova passa in rapporto ai nuovi problemi in questo senso vogliamo ricordare per indirizzare il nostro lavoro e il nostro impegno a costruire le condizioni per difendere e sviluppare l'agricoltura italiana
Con chi stare nuovi diritti per gli agricoltori e garantita loro un futuro più tranquilli
Vogliamo quindi continuare a rafforzare la nostra presenza nella società nelle campagne
Contribuendo così insieme a milioni di altri cittadini organizzazioni della rappresentanza a costruire una nuova diversa e più proprie Titta società ancora grazie
A quanti non ci sono più e per tutti voglio ricordare il nostro primo indimenticabile presidente Giuseppe lavoro
A coloro che non ho potuto essere oggi tra loro
Un grazie
Ad Attilio esposto
Center fare
Presidente dell'alleanza dei contadini e mio primo Presidente
Ha dato un grosso
Presidente dell'arte dei mezzadri CGIL Segretario
Saluta e ringrazia Massimo Bellotti che per un piano
è stato un dirigente
In primo piano della nostra
Organizzazione
Come spesso affermava il nostro Presidente Peppino Avolio siamo i primi nella capacità di analizzare i problemi e le prospettive e primi nell'indicare una proposta di soluzione
Per cercare di trovare una risposta affermativa e certa
Nella nostra storia vogliamo adoperarci
Per essere i primi anche in termini organizzativi anche se abbiamo la consapevolezza che nell'attuale situazione della società
Per affermare con forse il ruolo dell'agricoltura diritti degli agricolture nessuno da solo anche se il più forte del primo polpaccio
In questa
Consapevolezza risieda vostra scelta dell'unità scelta
Che vogliamo solennemente con possa ribadire anche in questa occasione
Care amiche e amici termino questo mio brevissimo intervento
Rivolgendo ancora molto un saluto e un grazie a tutti i nostri iscritti alle loro famiglie un grazie per aver scelto la nostra confederazione quale strumento della rappresentanza dei loro interessi
Tramite loro voglio salutare tutti gli agricoltori italiani dicendo loro di guardare con interesse
Attenzione rispetto
Alla nostra confederazione quale strumento affidabile e disponibile per l'affermazione dell'agricoltura nella società
Un saluto anche a tutti i nostri dirigenti e dipendenti ad iniziare da quanti ad iniziare da quanti operano i Comuni e nelle zone
Su di loro su di voi poggia la fossa organizzativa e di discussione capillare della nostra azione
Rappresentate veramente il cuore pulsante della nostra città circa tre mila cinquecento persone
Che in tutti Italia tutte le mattine
Apro le nostre sedi e si pongono al servizio degli agricoltori e dei cittadini e che soprattutto in alcune aree urbane del Paese rappresentano l'unico terminale diffusione dei diritti dei cittadini
Grazie
A Presidente Bertinotti per la sua che ci ha onorato della sua presenza e per quello che ha detto grazie a rappresentanti del Governo grazie al Ministro De Castro ci ha voluto essere oggi con il nome
Grazie al Sindaco Veltroni
Possibilità troppo
A partecipare per il contenuto l'intervento che ci è stato letto e per l'ospitalità in questa sala rappresentativa della storia di Roma e dell'Italia
Uno con l'augurio e il sostegno da parte della CIA all'azione che sta svolgendo per dare una soluzione in maniera condivisa ad alcuni problemi fondamentali presenti nell'istituzione della nostra società
Un saluto è ancora un grazie a tutti voi insieme all'augurio di una vita normale ma che dice
Per voi alle vostre famiglie e per la comunità che vi circonda grazie
Al Presidente della Repubblica per il patrocinio concesso e per il messaggio che ha voluto rivolgerci viva l'agricoltura italiana vivaista Confederazione italiana
Bene
Passiamo ora a una fase di
Diciamo più evocativa di consegna di
Di ricordi de che sono una grande parte del della celebrazione dei trent'anni
E prima politiche nel il suo intervento ha
Evocato e eccitato giusto
Presenze importanti che
Lega nei trenta anni sosta agguato li coprono quasi
E quindi
Noi abbiamo
O desideriamo significare questo con la consegna di
Una targa ad Attilio esposto che
Stato Presidente dell'alleanza nella costituente primo presidente della Confederazione italiana agricoltori
Giuseppe Politi consegna questa targa
L'altra targa a Massimo Bellotti
Che nella Confederazione posta settantasette a ha rappresentato moltissimo
Termini proprio anche
Vi di presenza di
Gli apporti
In questi
Trent'anni di vita della Confederazione
Siamo stati accompagnati da una
Presenza costante piccola ma costante significativa a mio avviso
Io mi ricordo ancora quando non capivo bene nemmeno il significato di questo nome mi riferisco
All'alleanza dei contadini della minoranza slovena in terra italiana che ha un nome difficilissimo messa Sven
Me circa sversa
Che vuol dire in slavo alleanza dei contadini
è stata una presentavo una presenza costante e nella nostra vita confederale e a un'organizzazione diversa dalla nostra non è la stessa cosa quindi
Oggi c'è qui di Boca versi che ne hai Presidente
In un momento in cui tra l'altro a giorni e le frontiere la frontiera di Schengen passerà da
Oggi
Al oggi la frontiera di Schengen parte era la platea informata qua passerà da da Trieste a alla Slovenia fra lo sa e l'Ungheria
Quindi
Ci sembra significativo consegnare una targa e di
Che è il Presidente di questa importante organizzazione in una fase anche loro saranno chiamati a cambiare perché il mondo quella era la guerra fredda oggi nel terzo millennio la storia
Sì va oltre quindi darei la parola ad è di poca verso e nel mondo per dalle la targa che gli consegnerà Giuseppe Politi
Io
Qual è netta grazie
Dai voce buste
CIA tanti auguri alla CIA
Noi come ha detto e nostro vicepresidente Pierangeli
Abbiamo fatto il cammino insieme con la CIA la nostra organizzazione che un'organizzazione di agricoltori
Che hanno vissuto fino ad oggi a ridosso di un confine che era chiuso
E che oggi è sparito è che apre nuove prospettive di collaborazione fra l'Italia e la Slovenia
Le nuove sfide anche per l'agricoltura noi abbiamo accompagnato la CIA dall'inizio da quel congresso del settantasette dove lo apri
Attilio esposto
Tanti amici qui dentro c'è erano presenti e questo è un orgoglio anche perché parli noi che facciamo parte di questa grande grande organizzazione
Oggi per noi è una doppia festa forse anche tripla
Primo perché compie compie stiamo compiendo i trent'anni
Secondo perché cadono quei confini che rappresentavano la cortina di ferro
è terzo perché anche la nostra comunità di sloveni in Italia ha finalmente raggiunto Lare un inizio della realizzazione
Della tutela della nostra comunità alla quale ha contribuito in modo determinante la Confederazione italiana agricoltori andate vedere gli atti in tutti i congressi c'era la risoluzione per i nostri diritti grazie sia
Ma scusa
A ricordo di questo evento consegno a voi tutti nelle mani del nostro Presidente Politi una targa ricordo di questo importante evento grazie
Bene dopo questo passaggio importante
E noi abbiamo in mente di
Prendere questi trent'anni di significarle con diciamo con gli estremi ed vale a dire il settantasette
E il due mila sette comprendendo all'interno tutta per la storia della confederazione ad oggi e quindi abbiamo pensato di
Intanto leggere i nominativi dei membri della Prima di reiezione
E della Confederazione italiana coltivatori e poi il membri della ultima direzione quella eletto nel congresso
Del due mila sei e per loro per tutti loro c'è una targa al ricordo di questo evento
La prima direzione che si
Alla nascita era composta da Giuseppe Avolio
Bardelli Mario barra Fini Paolo Bellocchio Antonio bizzarri Alceo boh Odino brocco Vincenzo boule faro Giovanni Caracciolo Francesco canestrelli Emo Cavallini Anna
Chiossi Zelia Chionna Brunetto Compagnoni Angelo Contri Rosanna De Angeli Errico De Carolis Paolo Draghetti Leo
Genitori Francesco Giordano Paolo lavorano Ferdinando lasagne Mario li volti Giovanni Marchesa hanno Giuseppe
Mazzolini azioni me Nozzi Silvia
Monteleone Silvio ogni bene Renato pace Ugo Pasquali Giancarlo Polidori Mauro poli toni Politano Franco politici o seppe
Oggi che
Oggi che Attilio ora Ucci Vincenzo Rossi afro Scaturro Girolamo Tuccillo Pasquale Ulivieri Silvano Veronesi Giorgio Zaccheo Mauro
E questa era la direzione del
Del settantasette una direzione ridotta però significativa
E nel leggerla venivano ogni ogni nome aveva chiesto una faccia o ne ha un'esperienza penso anche voi avete
E vissuto questa
Questa cosa qui l'altra la direzione del due mila sette
è più ampia
Però si legge uguale
Alagia Giuseppe Aleo Giuseppe barile Antonio Bartolini Roberto battelli Nazario Benedetti Giovanna beh Nolli Massimo Bernar linea Alfredo Bertolini vanto Biagetti Massimo Binci Roberto Benedetti Ennio brontoli in parte Rino carbone Paolo
Caruso Francesco Colangelo Michele corretti Petronio Cornacchia Giuseppe corona Giuseppe Costanzo Francesco Cozzi Manuela
Christoph fanno Giuseppe Claudio Cristo né già Luca D'Ascanio Claudio de Fabrizio Giorgio Birollo Claudio
Distefano Donato dosi Antonio da Rosi Michele Arcole Roberto Falcone Domenico Filippini Adolfo Fiori Franco focacce Alberto Garraffa Italo dirò Alessandro John Betti Alberto Grasso Aurelio
Greco Giovanni Gorrieri Carmelo indi Levis Salvatore innocenti Giancarlo Lanzi Mario la Bagnoli Nevio
Longhi in mare a Mancini Mario Mango Antonio Mangone Giuseppe Marozzi Fabio ma Sante Valentina Mastro buoni Enzo Mosca amore Ivano Nicolini Ennio Panchetti Fabio Pascucci Giordano
Petrone Daniele Petruzzi Donato pezzi Flavio Piccini Sandro Pierangelo Rienzo Piras Giorgio politici Giuseppe
Petto Lani Mario Quaresimin Mario Salvadori Alessandro Santi Gian Franco SAR navi Daniela Scanavino secondo
Short Tino Angela Angela Silveri Angiolo Angelo assolto Rini Maurizio spagnolo Nicola sposi chi Antonio
Staniscia Lucio Susanna Denis Toniolo Daniele travagli a Carmelo trentini Sofia Vannelli Valentino
Rossana Zambelli
Questi sono gli attuali dirigenti della Direzione
Per tutti sono circa centoventi ottanta nella nuova direzione quaranta nella precedente
Consegno a ad Afro Rossi
Segretario della Feder mezzadri CGIL all'atto della Costituente la targa in nome di tutti i centoventi che possono ritirarla poi qui al banco magliette
La targa
Bene siamo arrivati quasi in fondo il passato passa per il presente ma va al futuro e quindi l'ultima premiazione
Legata a un'attività nuova che si sta facendo l'attività di formazione il giovane quindi comunicazione non vanno avanti
E dò lettura da uno degli uomini i nominativi nei giovani
Che hanno svolto una
Avevamo approvato
Avevamo
Ovvero
Determinano
Riforma azioni
Magari
Uno
Aveva Sanpaolo mai passare
Vai
Mentre mentre politiche a
Consegna gli attestati voglio invitare tutti gli intervenuti a un brindisi
Per il trentennale che avrà luogo qui in
E non ambiente attivo e quindi grazie a tutti voi e buon anno buon proseguimento grazie