L'impresa più grande

Svolgendo un ruolo essenziale per l'economia del nostro Paese
Contribuendo alla creazione di valore del dodici per cento e alle esportazioni per oltre il sedici per cento
Nelle imprese artigiane lavorano più di tre milioni e mezzo di persone
Creatività impegno capacità imprenditoriale sono le chiavi del successo degli artigiani italiani
I nuovi siamo orgogliosi di rappresentare
Benvenuti alla settima assemblea nazionale
Benvenuti alla settima sembra nazionale dei giovani imprenditori di Confartigianato sano Elena della Schiara vicepresidente del movimenta e presidente dice i giovani indennitari dell'unione europea delle piccole e medie imprese
Allenare di accoglierli qui a Firenze avuta anche questa no e nella nostra terza assemblea di Lignano nel Friuli Venezia Giulia e vedrà che stiamo crescendo a un e ringrazio in altri aspetti delle tavole rotonde disfano sacche hanno voluto manifestare qual è la presenza una vicinanza a in modo da rimasti in paese i lavori saranno intensi abbiamo anche un pari ritarda quindi passa subito la parola a Riccardo Nencini assessore innovazione strategie di sviluppo e Attività produttive del Comune di Firenze
Voglio anch'io per prima cosa dal mille avvenuto nella nostra città
è questa una città che
Ha visto nella sua storia
Generazione gli artigiani
Disegnarne realizzarne il profilo
Spesso quando si parla di Firenze
Ci riferiamo ad un immaginario che è quello del Rinascimento
Senza mai
Andar dietro le quinte di quell'immaginaria
Senza mai immaginarsi
Quegli artigiani che hanno lavorato sui materiali delle realizzazioni
Quegli artigiani che hanno realizzato le macchine per costruire il movimento i monumenti quegli artigiani
Che hanno reso possibile le intuizioni dei grandi artisti
Anche allora
Si trattò di una grande impresa
Si trattò di industriale
Una realizzazione
Della città
Che si promuoveva dopo una lunga stagione di
Oscurantismo
Gli artigiani furono la la leva cittadina fondamentale di questa trasformazione le nostre corporazioni
Dettero risposta prima la Repubblica e poi alla signoria
Oggi la grande impresa è quella di tenere in vita
Un tessuto produttivo
Di saperlo mettere in relazione con la competizione internazionale
Di saper cogliere la domanda di innovazione che il mercato propone
Di sapersi relazionare con il sistema dell'università
E della ricerca
è un'impresa forse molto impegnativa
Molto impegnativa dal punto di vista della creatività
Molto impegnativa dal dal punto di vista la capacità di industriale prodotti
Molto impegnativa nella realizza nella relazione con un sistema del credito
Assai assai avaro
Nel nella sfida degli investimenti
Molto impegnativa nella relazione con le istituzioni e con i governi della repubblica
Noi siamo qui a dire
Che questo Paese vuole rimanere nel contesto europeo che deve saper assumere le responsabilità di questa permanenza
Che non è la stagione del Bengodi
Ma però
è la stagione delle coerenze
Del rigore che va ispirato
Abbiamo bisogno di intervenire con politiche di sviluppo
Coerenti
Nel quadro dei settori nazionali
Rispettose delle peculiarità dei territori
Capaci di imprimere anche alle nostre amministrazioni uno scatto di innovazione e modernizzazione
A Firenze sono disponibili
Una Fondazione per il trasferimento tecnologico che va prendendo forma in questi giorni
Con la nostra università che vuole essere
Un servizio per la crescita delle imprese
è presente il Polo in moda che è la scuola di alta formazione del settore della moda più importante è ormai di questo Paese
E che anche agenzia di consulenza per le imprese
Non siamo neanche noi il paese dei sogni abbiamo le nostre contraddizioni le nostre difficoltà le ristrettezze
Di un Bilancio della pubblica amministrazione sempre più ristretto ai servizi essenziali
Sappiamo né con lo scorso bilancio abbiamo chiesto alle imprese artigiane non poco nel passaggio dalla tariffa dalla tassa sui rifiuti alla tariffa
Sappiamo che questo ci impegna però per rendere virtuoso la nostra politica
Pensavamo in quest'anno d'avere la disponibilità per sostenere Investimenti
Per realizzare almeno in ogni in ogni quartiere dei compattatori ecologici che consentissero l'avvio di un ciclo virtuoso dei rifiuti
Che potesse intervenire sui fattori di riduzione della tariffa
Non avremo questa possibilità
Non avremo questa possibilità e al tempo stesso abbiamo scelto però su questo fronte di perseguire per quanto ci riguarda
Comunque una strategia di sviluppo e di riduzione dei costi con la localizzazione per la realizzazione di un termovalorizzatore dell'area
Certo tutto questo
Un aspetto forse piccolo nella vita delle imprese
La competizione che oggi siete chiamati ad operare è una competizione di internazionalizzazione
Rispetto alla quale però mi piace
Richiamare il ruolo che vanno svolgendo le associazioni in relazione con le nostre istituzioni
L'affermarsi ormai della Fondazione artigianato artistico fiorentina che è strumento di promozione e di qualificazione
In relazione agli istituti di internazionalizzazione della Regione Toscana settanta
L'individuazione di settori traino di sviluppo
Sono in mezzo alle nostre contraddizioni gli assi su cui noi vogliamo camminare
Non nego le nostre contraddizioni non parlo delle contraddizioni altrui
Dico con forza che questo Paese ha bisogno di uscire dalla descrizione della perdita di competitività per rilanciare la sfida pestare nella grande impresa che è quella della ripresa di capacità competitiva che è quella per cui voi in questi giorni rifletterei per cui a Firenze e per questo per il nuovo il benvenuto
Per cui voi in questi giorni darete
Alla nostra attenzione all'attenzione degli operatori delle istituzioni e dello stato sicuramente un contributo significativo ancora Benvenuti affiora
Ed ora sentiremo Ambrogio Brenna assessori indossate già nate nel coltura della Regione Toscana prego
Una sera vi ringrazio per l'invito e per l'attenzione che vorrete dedicare mi che sono molto lieto di porgere il saluto a nome del governo regionale
Rivolgo un saluto particolare alle autorità presenti ai ministri del governo nazionale i rappresentanti delle forze politiche è per noi un'occasione molto importante il Presidente Guerrini presidente Bandini Banti il Presidente Del Tenno sanno quanto è importante per la Giunta regionale
Il mondo che voi rappresentate sono solito dare i numeri non mi sottraggo nemmeno questa volta
Quattrocento venti mila unità locali produttive
In Toscana il novantotto sette per cento ha meno di venti dipendenti ci sono soltanto quattrocentocinquantaquattro impresa con più i cento dipendenti di queste soltanto Tantalo più di duecento dipendenti
Ora non dirò mai che sono apporto meccanico tra dimensione d'impresa e valore dell'impresa ma molto spesso le mentono dimensione impresa il vincolo a deliberare risorse riguardo le questioni della crescita dimensionale della innovazione dell'internazionalizzazione
E allora cercherò rapidamente ritardi con un poderoso iniziative
Non prima di aver svolto alcune considerazioni di carattere generale
Inizierei con un'affermazione forte in controtendenza a molti dibattiti
L'affermazione è che non è vero che c'è la crisi
Che non sento autorizzati a pensare che sia impazzito
In realtà siamo nel ciclo più prolungato di espansione dell'economia mondiale
La Cina cresce a tassi del dieci per cento all'anno il far East cresce a tassi al sette per cento
Gli Stati Uniti crescono a tassi del cinque per cento l'Europa cresce a tassi del due per cento ma le colonie nordiche viaggiava tassi devo superiori il nostro Paese si balocca fra un segno negativo uno zero uno zero più e ovviamente se gli indicatori diranno che c'è un miglioramento nei trend di crescita non li sfrutteremo positivamente
Non si è crisi dicevo nel mondo anzi c'è una difficoltà del nostro sistema Paese ad agganciare i processi di sviluppo dell'economia mondiale all'interno di questo scenario si colloca la Regione Toscana
Non mi piace fare né del pop arrivismo esaltare le situazioni quindi voglio darvi conto di una situazione il sistema economico nostra regione che non riesce a invertire l'ormai lungo periodo di recessione
Non c'è un caso toscana ma sedici trimestri di segno negativo pesa no
C'è una riduzione del fatturato delle imprese manifatturiere Ortigia nel primo semestre due mila sei che pari all'otto virgola cinque per cento ma che del meno tredici nel sistema moda del meno cinque per cento nella meccanica
E peraltro credo che siano noti gli elementi costitutivi la nostra economia in particolare del settore manifatturiero vai con la Toscana ma credo che poi alcuni questioni fra anche loro sulla situazione nel nostro Paese
E in Toscana e più giusto parlare di micro impresa che non di piccola e di miti impresa ma quali sono gli elementi costitutivi del nostro situazione economica e produttiva li riassumo piccola dimensione per l'appunto
Forte propensione all'export in particolare nell'area del dollaro la Regione Toscana esporta il diciannove per cento in più dalla media regione italiana questo fa sì che quando il dollaro elargendo lo si espandono per noi va molto bene
Quando si contrae questo pesa e pesa negativamente alta densità di occupazione e questa è una situazione disastrata congiuntura negativa si traduce in un appesantimento dalla capacità competitiva
E allora proprio per questo proprio l'economia come quella del nostro Paese ma come quella della nostra regione
Le politiche fiscali del governo centrale di rientro urgenti in quanto proprio per l'alta densità occupazionale diventa discriminanti intervenire sul cuneo fiscale e contributivo
Se i sei miliardi di euro che sono stati messi sull'IRPEF venivano messi a su questo problema noi avremmo avuto un pro in meno se in Parlamento si ferma la condizione per intervenire sul cuneo fiscale e contributivo noi la salutiamo come pressione positiva
Cioè io del sistema Paese a recuperare competitività l'altro aspetto è che la crescita dimensionale l'aumento dalla loro capacità di innovazione internazionalizzazione richiede quelle che oggi vengono chiamate fiscalità di vantaggio
Ma queste sono leve di cui noi non disponiamo la Regione ha come possibilità quella di oscillare tra lo zero settantacinque metri su un difetto sull'Iraq
Ma tutto il resto ripeto rinvia la fiscalità generale e se nel Paese si crea un contesto positivo questo riguardo noi siamo nella determinazione massima di sostenerlo
E allora ripropongo quello che per me è un concetto guida estrapolando fermento acconsentì di carattere più generale che segnano stazione di governo di nuovo l'affermazione manifatturiero non è un settore maturo
Il manifatturiero non è un settore di smettere guardate spesso si viene consigliato
Di superare questa nostra presenza magari lasciando intendere che la competizione nel terziario il terziario avanzato richiedo la soglia d'ingresso una disparità di capitali una disponibilità di potere di saperi cognitivi che inferiore perché me se richiesto il manifatturiero
L'altro aspetto che noi consideriamo che non sia il manifatturiere merce di scambio nella ridefinizione degli equilibri di carattere internazionale però lo dico senza troppo argomentare
Non solo manifatturiero non senza manifatturiero
è un settore in profonda trasformazione non ha bisogno di sussidi ha bisogno di politiche utili al suo riposizionamento competitivo
Ha bisogno di politiche nazionali di politica industriale
Di strategie per la sua tutela e sullo sviluppo non
Non ha bisogno di becero protezionismo ha bisogno di un'azione convinta presso l'Unione europea educazione convinta da parte dell'unione europea
In un recente incontro con il commissario Mandelson abbiamo proposto quelle che sono secondo noi alcune nazioni fondamentale l'abbiamo concordate con il viceministro Urso proporre perché pensiamo che sia utile anche a questo riguardo fare sistema
L'elenco rapidamente occorre che vi sia reciprocità nei processi di liberalizzazione non è data sia una merce entri in Europa con un dato dell'undici per cento e che l'acciaio italiano debba entrare Stati Uniti con un dazio il quaranta per cento cui le barriere doganali innalzano la soglia d'ingresso sopra il sento calze abbiamo problemi con la Cina con tutta la serie altre economie però bisogna tener conto che le questioni della reciprocità riguardano i mercati non un mercato l'altro punto che abbiamo sollecitato la lotta al dumping sociale e ambientale e legislativo e il censimento delle aiuti di Stato anomali
Vi sono economie nazionali che sostengono i propri settori per intervenire sui nostri mercati abbassando la soglia d'ingresso perché una volta sbaragliata la concorrenza potranno remunerare per maggior corto che hanno sostenuto per entrare in questa economia il terzo punto riguarda la lotta alle contraffazione importazioni illegali
Il quarto punto che abbiamo chiesto a vista discussione che viene sulla ridefinizione dei fondi strutturali per il due mila sette due mila tredici e chi vi sia una riserva finanziaria da destinare ai settori e distretti industriali in profonda trasformazione
L'ultima ma non di minor valore e la questione che rinvia alla questione della tracciabilità e della obbligato che obbligatorietà delle etichettature
Guardate il tema dalla tracciabilità non è separato dalla questione della obbligo di etichettatura delle merci e dell'origine delle merci e certamente c'è un problema tra noi e le economie emergenti
Considerando l'esempio che Cina e India non possono essere considerate sul tessile un Paese che dispone delle preferenze generalizzate perché lì non siamo più nella condizione Paesi emergenti sono Paesi ad altre industrie tutto in quei settori l'altro aspetto è che noi abbiamo problemi con l'Europa sulla questione medi in ovvero del made in Italy ma perché non dirlo sempre in Italia
E i premi taglia divaricazione fra chi ha forti interessi una produzione e chi ha forti interessi la produzione moltiplicano distribuzione e questo è il vero elemento che oggi uccide sulla possibilità di discutere il made in Italy o addirittura di full made in Italy come viene proposta
L'altra considerazione che
Da tempo sostengo necessità di politiche pubbliche per lo sviluppo politiche pubbliche per lo sviluppo che non solo controllo pubblico sull'economia
In passato si è confusa la relativa cattiva performances dell'intervento pubblico in economia con l'inutilità
Di questo intervento
In realtà l'intervento pubblico indispensabile abbiamo sotto gli occhi le varie esperienze nel mondo
Dal capitalismo di Stato francese al capitalismo renano quello che viene definito il capitalismo compassionevole Stati Uniti tutti questi modelli tutte queste esperienze hanno operato per favorire non solo lo start-up e il consolidamento delle loro imprese ma tutti hanno scelto cos'era strategico per il sistema Paese hanno individuato quelle che si chiamano i campioni nazionali i settori dove più forte alla loro economia e li hanno difesi strenuamente
Da noi non c'è una politica industriale strategica che sia all'altezza di questa sfida e per i campioni nazionali che sono piccole non ce la faranno non abbiamo nemmeno la strategia di fusione di a in accordi che permettono appunto una diminuzione carattere sovranazionale che permetta di far sì che questi campioni possono poi generare ulteriore valore di contro come ho detto le nostre aziende sono piccole sottocapitalizzate
E allora non voglio entrare
Nelle considerazioni riguardanti la legge finanziaria anche se questa peserà molto sulle nostre disponibilità
Ricordo solo che le politiche per l'artigianato sono materia esclusiva delle regioni
E che quindi non solo attraverso la piena attuazione di quanto previsto al Titolo quinto la Costituzione e dall'articolo centodiciannove della Costituzione ma avendo anche più certezze di risorse che deriveranno dei quadri nazionali
Le nostre politiche potranno sostanziarsi noi ne abbiamo individuate alcune intanto la questione che riguarda i tempi dalla decisione
Mentre noi discutiamo i nostri competitori si riposiziona no
Noi abbiamo operato per la semplificazione nostre procedure all'inizio precedente legislatura per la Regione Toscana vi era un corpo legislativo regolamentare di più di mille cinquecento legge regolamento l'abbiamo ridotto cinquecento voi capite che ancora ridondante
E che la necessità di procedere per testi unici per semplificazione è un elemento fondamentale ai fini della prospettiva della tempestività dalla qualità l'intervento
La seconda questione riguarda la struttura finanziaria dell'impresa in particolare
Favorendo il ricorso a forme più evoluto e di credito e di capitali di rischio c'è tutto un dibattito sulla eccessiva bancari d'azione il credito
Nel nostro regione ma non soltanto ma noi pensiamo che intanto riguardo le questioni di Basilea due dei sistemi di garanzia si debba operare e in questo senso abbiamo operato
Stiamo favorendo la semplificazione il sistema dei Confidi
Per quel che riguarda Artigiancredito si sta procedendo da diciassette comitati provinciali e non il comitato regionale questo certamente interferirà positivamente con la questione di Basilea dei rating ma c'è poi l'aspetto che non riguarda soltanto la questione
Del costo del credito ma anche dell'accesso al credito fatta cento la raccolta in questa Regione impiega sono soltanto sessanta per cento
Un euro su tre è intermediato la sola banca e in pubblici dibattiti ho ascoltato affermazioni del tipo dare credito alla micro impresa che l'attività in perdita che costringe a Monza dei grandi clienti
Faccio un po'di caricatura ovviamente se a questo si aggiunge che normalmente si da tre giorni di morte d'averne bisogno perché si finanzia le garanzie invece che la qualità del progetto si capisce qual è l'asprezza della sfida che il sistema dell'artigianato la micro impresa sta sostenendo cosa stiamo facendo
Non più contributi a fondo perduto Fondi di rotazione a tasso zero
Costituzione di economie esternano Impresit economie pre competitiva e durevoli che possono permettere appunto di superare quella soglia la complessità che la micro impresa sono spesso non riesce
Realizzare stiamo intervenendo sul sistema
Organizzativo di imprese favorendo la creazione di reti di impresa i forme più strutturato integrazione per fusione tra l'accorpamento in modo incidere sui processi produttivi che sono tipici e distretti industriali
Sapendo anche cricche se il distretto industriale la forma tipica le organizzazioni fattori dalla produzione una continuità territoriale in un rapporto di competizione e cooperazione oggi almeno tre fattori materiale occorre introdurre questioni che riguardano la finanza l'innovazione entrato imitazione il credito
Vi sono poi altri aspetti l'ultimo che voglio affrontare e quello che riguarda la ricerca l'innovazione sta sedimento
Ora gli esperti del ciclo elettorale degli affari
Ci sconsiglia di fare investimenti che vanno al di là del ciclo legislatura credo che il tema riguardi non soltanto il governo regionale in base al noto principio che chi pianta date non mangia da altri
Ma è nostro convincimento che se non invertiamo oggi se mai si investe mai si recupera la questo ritardo e quindi noi continuiamo a investire
I sta dice che fatta cento la spesa per ricerca innovazione trasferimento il contributo pubblico in Lombardia e del venticinque per cento
In Emilia Romagna il quarantotto per cento in Toscana del settanta per cento e c'è chi dice che quest'alta percentuale d'intervento pubblico discende dall'incapacità prospettica o dalla pigrizia delle imprese
Io dico ci potrà anche su una parte piccola di questo ma certamente l'elemento dimensionale delle imprese elemento che interferisce e allora lei continueremo a investire con convinzione
Lo facciamo perché siamo convinti che è importantissimo mi è stato detto mantenere quel patrimonio di saper fare
Di cui abbiamo dato mostra nei decenni nei secoli ma che sia discriminante investire sul saper pensare dove si decide le strategie si decide a rotazione la ricchezza guai allora all'esternalizzazione di centri sapere oltre che dei centri di decisione perché questo ridurrebbe la nostra economia a una mera articolazione funzionale strategiche sito altrove
E con queste terminazioni che noi stiamo lavorando vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buon lavoro
E ad essa dalla parola dinamica già presidente nel nostro movimento Aprimatic rappresenta ora presidente di Confartigianato Toscana abbia avanti
Grazie e ben trovati in Toscana Firenze saluto particolare all'autorità presenti però prima di salutare
I colleghi imprenditori una rapida
Spero inauguro un modesto contributo lo vorrei dare a lavori che proseguiranno proprio sul tema impresa più grande potrebbe esserci anche un punto interrogativo accanto potrebbe essere un'affermazione una domanda
E qui quando si parla appunto
Di futuro perché questa secondo me è un titolo che in qualche modo una sorta di proiezione in avanti è chiaro che ci si pone delle domande
Riduzione che vuole fare un po'premesso del vostro tema è questa tutte le domande sono veramente lecite in questo momento o quanto meno sono utili le domande che ci poniamo
E servono a qualcosa
Parlate io per la mia modesta esperienza che sto facendo alcuni mesi col presidente regionale di Confartigianato
In Toscana mi sto rendendo conto che vi è un balletto di cifre ad usum del Fini
Sulla situazione economica sulla situazione occupazionale del nostro Paese
Un dibattito che non mente potrebbe essere tra il politichese il sindacalismo e sulla tunica sull'attualità sul sulle prospettive del nostro sistema produttivo sul nostro sistema sociale
Sulle misure necessarie da prendere urgentemente nelle per quanto riguarda il momento di crisi
Ma a proposito della crisi c'è e qui si torna le domande lecite o meno c'è chi si pone ancora il problema se siamo su difficoltà congiunturali o strutturali
Se siamo in presenza di una recessione due asterrà inarrestabile declino
Attenzione perché qui la casa brucia
Allora se la casa brucia
Io penso che a un certo punto certe domande dovremmo evitarle pensare a spegnere l'incendio
Allora io penso che da questo piccolo osservatorio si evinca quasi una certezza
Alcune domande ma guardate che riguarda tutto il mondo politico ma non solo riguarda il mondo accademico riguarda la cultura dominante riguarda l'opinion leader ritardano certe lobby potenti lobbies potenti
Del nostro Paese alcune domande sostanzialmente litigano quello che succede
La realtà che stiamo al attraversando quello che vediamo quotidianamente
E questo riguarda le famiglie le piccole imprese insomma quella gente che nostro presidente nazionale dice che la gente normale che siamo noi
E allora
C'è chi addirittura gli opinion leader ci tratta col qualche passaggio c'è stato anche da chi mi ha preceduto
E allora estremizzo in questo caso forse banalizzo un po'ma voglio anche polemizzare
Una volta quando il nostro mondo tirava
E faceva cresce l'economia e faceva crescere la società italiana
La cultura dominante e il resto aveva cultura per per lo più fordista si pensava ad altro mattine conti poteva andare anche bene perché quando le cose funzionano anche se non c'è un'attenzione particolare o confluire poco influisce
Oggi in una società che ha grossi problemi in una piccola impresa in scacco esca come sulla piccola impresa ma è la classe media del Paese
Ma se oggi in questa situazione ciechi civili considera carne da macello ai penso questo sia inaccettabile
I mastri sia inaccettabile
è inaccettabile perché e e qui la dice lunga ci siamo fatti carico per anni di tenere in piedi l'occupazione italiana per l'occupazione nel nostro mondo ha sempre tenuto anzi e anche un Mentana con i casi ci siamo in qualche modo abbiamo altro stand quali qualitativi abbiamo cercato comunque di migliorare il nostro Paese
La nostra organizzazione anche le altre nostra consorelle ci sono prodigati su battaglie contro la burocrazia dura Grazia contro lavoro nero sommerso e continuiamo a praticare cioè che in questo senso
E questo non sono modi di alcuni son cose con valori che appartengono anche al nostro mondo no appartengono soltanto a qualcuno
Quattro anni fa sostenevamo che tutto andava male
Noi sono i dati l'abbiamo presenta di quattro anni fa a livello regionale l'osservatorio solare nostro diceva già alcune cose importanti oggi lo dicono tutte per l'amor del cielo se lo dicono tutti va bene va benissimo ci mancherebbe non c'è questa ma le ricette
Dove sono le ricette
Arrivano fendenti da destra manca dove si individuano mali nella piccola dimensione nel lavoro nero nell'evasione fiscale ma ci vogliamo concentrare un attimo sul modello di sviluppo che vogliamo dare a questo Paese o no
Cioè qui dobbiamo concentrarci su questo
Dobbiamo cominciare a pensare a fare delle scelte rapide politiche scelta la politica deve scegliere
E Dio sa il ruolo centrale che la politica che Ari comunque forse non ancora riconquistato al del tutto da un certo tempo a questa parte
Ora forse un tempo pensavamo forse non so così pensiamo che sia un paese fatto di fenomeni non lo so pensiamo che comunque il mercato risolveva Summer caso San Mercato risolve io ho l'impressione proprio di no io penso che un tempo forse nel nostro mondo c'erano anche dei fenomeni penso che comunque oggi e venti miracoli economici generati solo la buona volontà o delle capacità dei singoli non siano più possibili
E allora e questa la conclusione
Diciamo su questo questo tipo di riflessione
Non catastrofe non dobbiamo essere catastrofici ma nemmeno tanto nemmeno pensare a magnifiche sorti e progressive quindi proiettarci nel futuro di qui a vent'anni
Ma
Occorre e scusate la battuta per chi su ha qualche difetto di vista ce l'ho anch'io son nascosta avrebbe nascosto mio difetto di vista non deve essere nemmeno qui né prescritti
Ma calarsi sostanzialmente sui bisogni dell'impresa sui bisogni della gente ricordarsi che DNA al nostro Paese e noi stiamo mettendo in gioco non tanto la piccola impresa
Stiamo mettendo in gioco il DNA del nostro Paese questo il il vero problema
E allora
Io penso che nel concerto Espresso
L'impresa più grande
Che può essere fuorviante secondo me
Se non si considera nella sua complessità
E che e di fondo che ha questo questo tipo di concetto
Perché a valori si materiali che riguardano strettamente la dimensione aziendale ma ha dei valori immateriali mezzi che si possono ricondurre al nostro territorio all'essere italiani essere nati in questo Paese
E quindi credo che queste siano le cose sui come e su quali io spero in questi giorni ci dovremmo concentrare e spero che emergano perché quando si dice impresa più grande mi devo dire anche che dimensione devolvere se si parla soltanto di dimensioni se si parla di qualcos'altro ora mi sta anche meglio
Chiudo con una parte più intima in assoluto i miei colleghi giovani
Perché una parte media perché mi lega fortemente a questo movimento lo diceva già prima l'amica Elena per la Schiatti
Credo che nella nostra Confartigianato negli ultimi undici mesi qualcosa di nuovo sia successo
Sicuramente c'è stato un passaggio generazionale
E lo dimostra che abbiamo visto anche la salita alla presidenza nazionale di un di un ex giovani imprenditori come Giorgio come Giorgio Gaber Guerrieri
Credo che circostanze particolari abbiano dettato l'emancipazione di molti dirigenti giovani si sono affacciati a alla gestione dalla Confederazione alla gestione del territorio alla gestione delle varie associazioni regionali
Continuiamo così ma se possibile facciamo anche meglio
E quindi rivolgere un saluto a voi per per me particolarmente difficile permettete uno perché un po'ne sono uscito ma graficamente da qualche settimana e che non è che mi faccia molto piacere sì c'era sinceramente ma soprattutto perché ho avuto proprio il privilegio di farne parte di aver costruito un Progetto insieme a molti di voi di averci creduto fortemente ci credo ancora fortemente e spero oggi che sono tra i senior così il meno non sempre chiamati non so se si usa anche adesso io spero sempre che e mi ci sia sempre questo dualismo junior è segno è un grande impulso per la Confederazione e credo che in questo impulso ci sia il futuro della Confederazione nostra
Oggi purtroppo è quello che mi manca fortemente il movimento dei giovani e non ho più tempo per pensare per progettare sono preso anch'io con Mutu con chi fa comunico come quelli che fanno rappresentanza come me e più di me a pensare all'emergenza corre dietro a alle agende
E quindi mi manca molto questo questo aspetto ma una cosa sto utilizzando ed è la Rete le reti di giovani e degli ex giovani
Questa ha permesso di un confronto continuo un linguaggio comune indipendentemente dalle differenze di ognuno di noi delle provenienze di Mino Dinoi questo credo che sia la cosa più importante
Io mi sento ancora fortemente giovane imprenditore lo dico tranquillamente
E quindi un vostro semplice collega e quindi a disposizione del presidente e soprattutto amico Maurizio Del Tenno grazie buon lavoro
E ora chiama il presidente dei giovani imprenditori di Confartigianato Maurizio Del Tenno
Buongiorno a tutti
Innanzitutto grazie di essere qui ospiti amici e colleghi
Assemblea di quest'anno si inserisce in un percorso quasi obbligato
Di riflessione di dibattito sui grandi temi del paese e dell'impresa
Noi giovani imprenditori siamo coscienti che le decisioni le strategie che assumeremo nel prossimo futuro saranno determinanti per il rilancio del quadro economico ma soprattutto per il futuro del nostro Paese
In questa Assemblea il dibattito con il mondo dalla politica e dell'economia
Sarà orientato in particolare al tema dell'innovazione nel senso più ampio del termine
L'innovazione come motore per lo sviluppo e come fattore per definire nuove alleanze
Un nuovo corso dalla vita del nostro Paese in cui noi giovani imprenditori vogliamo essere chiamati a svolge un ruolo da protagonisti
Una nuova direzione di marcia da cui poter generare nuove opportunità di sviluppo e di miglioramento delle condizioni di vita della società
Il Paese
E più ancora il sistema economico si trova di fronte a necessità di compiere una volta cruciale
Nel prossimo futuro dovremo necessariamente fare scelte determinanti
Lungo il processo di modernizzazione che appare quanto mai indifferibile sia nel modo di produrre che nella vita sociale e politica
Una svolta culturale a cui noi
Non possiamo più sottrarci
E per fare questo importante passo corre come è già successo dalla storia del nostro Paese uno sforzo comune
Occorre lavorare al nostro interno con una logica di squadra ponendoci all'esterno con il massimo senso di responsabilità
Solo così possiamo ricreare nell'economia del nostro Paese un nuovo clima di fiducia verso noi stessi che verso le nostre potenzialità
Dalle analisi socio economiche emergono troppo spesso segnali contrastanti che all'apparenza contraddittori
Da una parte registriamo un amento del risparmio gestito e dall'altra si palesa uno situazioni di impoverimento da parte di un numero crescente di famiglia
I dati ci mostrano una crescita del livello occupazionali e nello stesso tempo siamo costretti a registrare una continua contrazione dei consumi
Il prezzo degli immobili degli affitti cresce e dall'altro aumenta il numero dei nuovi poveri
Persone che dicono in mezzo a noi e che soffrono dalla cosiddetta sindrome della quarta settimana
Un Paese quindi dalle forti contraddizioni in cui la complessità si traduce in una generalizzata incapacità di saper governare le dinamiche sociali
Un Paese il nostro in cui le istituzioni e la politica troppo spesso assegnano un ruolo residuale ai giovani manifestando così la scarsa attenzione verso il futuro
Gli elementi di flessibilità introdotti nella registrazione lavoristica
Che si coniugata con le esigenze del mondo produttivo hanno consentito molti giovani di entrare nel mondo del lavoro in una caso la gran parte degli ingressi avviene con le forme contrattuali flessibili
Che che rischi rischi hanno però di tradursi in una crescita incontrollata in un fisiologica della precarietà
Il quadro
Economico e produttivo come detto appare tutt'altro che positivo e di facile lettura
Una facile ripresa si degna finalmente all'orizzonte un autorevole studio ricerca come l'ISAE affermato di recente che le prospettive dell'economia mondiale per i prossimi diciotto mesi appaiono orientati positivamente
Che per quanto concerne l'Italia rileva che dopo la forte flessione del PIL del quattro trimestri del due mila e quattro in Irpinia tre mesi del due mila e cinque indicatori di ciclo mostro un recupero del secondo trimestre
A confermare tutto ciò vi sono i dati diffusi proprio ieri che indicano una crescita del PIL pari al zero sette per cento per il nostro Paese contro lo zero tre della media europea
è questa la prospettiva su cui dobbiamo concentrare il nostro lavoro
Le nostre energie le nostre riflessioni e senza sottovalutare però la fragilità e limiti insiti in questa ripresa congiunturale
Difficoltà che si inseriscono in quelli dell'economia europea che stenta a tenere il passo con la crescita vigorosa del commercio mondiale accompagnata dal sensibile apprezzamento dell'euro
Ma veniamo brevemente un argomento più legato all'attualità
Che ai grandi scenari la legge finanziaria
Come Confartigianato abbiamo apprezzato l'impostazione generale e criteri di fondo dotati così come parte parsa opportuna la scelta di non far leva sull'inasprimento fiscale
Abbiamo salutato con favore alcune misure fra cui la riduzione degli oneri contributivi
Non che la decisione di rinviare l'intervento sull'IRAP scongiurando così il rischio di creare il inaccettabili disparità di trattamento tra dimensioni e settori d'impresa
Al di là dei singoli provvedimenti legati al nostro comparto che purtroppo gli amori all'interno dello stesso DPEF la legge finanziaria contiene alcuni elementi interessanti sul piano dello sviluppo tecnologico e della difesa della proprietà industriale
E a livello di brevetti
Quello che purtroppo manca però è una chiara politica strategica per l'impresa non solo il governo di fatto è stato costretto rinviare alcuni importanti provvedimenti
Penso la stessa riforma pensionistica del TFR per la quale siamo stati chiamati a portare il nostro contributo e di questo devo ringraziare il ministro Maroni
Ma purtroppo l'iter ha subito ha subito come sapete uno stop inatteso
E qui voglio essere chiaro il governo deve assolutamente portare a termine questa importante partita caro ministro le dico a nome di tutti non si fermi di fronte a nulla
Qualcuno
Qualcuno ha parlato di ostacoli legati ai poteri forti noi siamo con lei
Gli al governo diciamo di usare per questa partita la stessa determinazione con cui si sta aggiungendo la destinazione alla nuova definizione dalla legge elettorale
A questo punto mi permetto un inciso dettato Milan riferimento la nuova legge elettorale io dico che le forze politiche devono ritrovare un modus di cooperazione seppure dialettica la Costituzione
Non si cambia a colpi di maggioranza e mi riferisco specialmente a ad entrambi gli schieramenti poiché la minoranza rappresenta pur sempre una parte rilevante del Paese emessi cambiano le regole di gioco a sei metri dalle elezioni
Senza con questo voler entrare nel merito se il proporzionale sia migliorativo rispetto all'attuale impostazione maggioritaria
Non potevamo di certo attenderci dalla legge finanziaria una risoluzione tutti i problemi legate di al deficit della competitività del nostro sistema imprenditoriale
Competere oggi significa spesso doversi misurare in segmenti particolarmente dinamici
Della domanda mondiale dove a far la differenza che proprio la quantità e la qualità degli investimenti in ricerca e sviluppo
Ho fatto poc'anzi un breve cenno alla competitività
Gli ha le condizioni per poter affrontare le sfide del mercato consentitemi a questo punto un brevissimo inciso legato alla questione energetica
Sappiamo tutti che le imprese italiane sono costrette a pagare l'energia ad un costo sensibilmente più alto rispetto alle loro concorrenti straniere
Ma io mi chiedo per quanti anni ancora dobbiamo sopportare il peso di una scelta ideologica compiuta ormai anni fa e che ancora oggi ci costringe a dover rinunciare all'energia nucleare
E venuto il momento di far cadere anche questo muro con questo non voglio dire che non si debba investire in altre direzioni
Ma da imprenditori chiediamo di liberare il Paese da questo vincolo assurdo
Quante volte nelle nostre assemblee anche a livello provinciale abbiamo ripetuto che il nostro sistema imprenditoriale e fondato sulla piccola impresa e che l'artigianato l'ossatura principale sistema economico ripeto noi stessi i nostri interlocutori però non è più sufficiente occorre fare un passo avanti
Con questo non voglio dire che i numeri non siano dalla nostra tutt'altro ma di fronte alle nostre sfide alle nuove sfide
Dobbiamo riaffermare il nostro ruolo in modo diverso
L'artigianato il principale incubatore di nuova imprenditorialità contribuisce in maniera determinante i processi di sviluppo e alle dinamiche dell'innovazione senza contare le possibilità di crescita professionale che siamo in grado di offrire ai giovani che entrano in azienda
Ma non basta dobbiamo andare oltre le nostre imprese devono diventare laboratori di produzione di nuova auto centri dove l'aucupio in ci pare del processo produttivo sia la conoscenza il sapere professionale e tecnologico
Mantenendo la nostra vocazione storica al prodotto di qualità dobbiamo allargare il raggio d'azione e metterci alla prova in settori innovativi
Lo so l'obiettivo e ambiziosa ma ci sono i presupposti i presupposti per riuscirci
Dobbiamo batterci perché queste imprese possono contare su politiche d'incentivazione e di sostegno imprenditori che investono in ricerca e sviluppo emettono il proprio rischio servizio di persone meritano di essere premiati
Spesso ci siamo chiesti anche come organizzazione imprenditoriale se cinque milioni d'impresa e fossero davvero un numero troppo elevato per un Paese economicamente avanzato
In alcune fasi le dimensioni imprenditoriali e passa ai più come un aspetto determinante di un problema più ampio quello del nanismo del nostro sistema imprenditoriale
Naturalmente noi che oggi molti autorevoli commentatori abbiamo capito che la piccola impresa può rappresentare un modello valido
E poco continuare ad esserlo
A patto però che ci siano le condizioni per saper coniugare innovazione flessibilità qualità specializzazione e soprattutto fattori territoriali favorevoli
Il nostro Paese non ha una tradizione di capitalismo fatto su misura per le grandi imprese e meno ancora per le grandi multinazionali Italia può contare su pochi grandi gruppi industriali in grado di competere sui mercati mondiali
E con queste poche carte una molte chance di potersi imporre sul mercato globale
E per questo oggi risulta quanto mai necessaria una moderna politica economica in grado di miscelare con dovizia le specializzazione settoriale con quelle dei territori
Il sistema moda meccaniche al sistema casa la filiera agroalimentare sono solo alcuni principali settori su cui dobbiamo lavorare investire
I settori più citato poc'anzi al due mila quattro dato occupazione a due milioni settecentosessanta detti che danno ha cresciuto di anno in anno il proprio apporto sul piano dalle esportazioni
Ma c'è un'altra grande sfida che ci attende quella della ricerca e dell'innovazione
I dati mostrano in maniera evidenti limiti nel nostro Paese due virgola tanto più ricercatori ogni mille lavoratori Conte cinque sette di media dei Paesi europei dobbiamo fare di più dal momento
Che buona parte del sistema universitario e della ricerca di derivazione pubblica qualcuno pensa che questa mia posizione non sia coerente con la richiesta di ridurre i costi dell'apparato pubblico
Ebbene questo qualcuno si sbaglia
Perché ci sono mille esempi di personale in esubero e tante strutture pubbliche dove purtroppo però le protezioni sindacali tante volte valgono più di mille ragioni
Il tema dell'apparato pubblico
Il tema dall'apparato pubblico si lega per ovvie ragioni a quello della burocrazia un vero e proprio potere occulto che ancora oggi condizioni in maniera determinante molte scelte politiche
Ma torniamo all'impresa
Tal quale da la nostra riflessione
In Italia non mancano certo settori di avanguardia i casi di successo nel settore della robotica della mia medicale nelle tecnologie ambientali e delle nanotecnologie in questi settori naturalmente l'innovazione ha svolto un ruolo fondamentale
Innovazione dei processi produttivi si deve accompagnare però ad un processo di revisione dei meccanismi l'incentivazione all'impresa
Occorre una politica più incisiva che al di là degli aiuti punti soprattutto a premiare le buone idee e le eccellenze punti soprattutto a premiare
Scusatemi
Anche così si può contribuire a far crescere al nuovo cultura e si alimenta un vero processo di modernizzazione del Paese e del sistema economico-produttivo
Ho detto prima
Che noi giovani imprenditori non possiamo assolutamente accontentarci di misure ed interventi contingenti dettati più dalla necessità di rispondere ad esigenze immediate che da un reale disegno sviluppo sottostante
Ciò che serve ciò che dunque chiediamo e una pianificazione strategica concreta di altissimo livello
Prima di assumere qualsiasi decisione in sia indispensabile che tutti noi si abbia ben chiaro quali sono gli obiettivi che propongo a questo punto la provocazione
Decidiamo di puntare sulla grande impresa
Va bene noi piccolo imprenditore divertiti a artigiani ci siamo l'atlante la grande impresa però fa fatica a decollare in Italia si mostra sempre più in difficoltà
Possiamo concordare sulla necessità di sostenerla se questo fosse la scelta pure poco fare un appello le grandi imprese fatte in modo che si faccia più impresa e non solo
Operazioni finanziarie come troppo spesso succede
Il core business dell'azienda deve essere l'attività produttiva il senso lato materiale un materiale che sia la vicenda dalla Enron costituisce ormai una chiave di lettura emblematica per capire le contraddizioni di un certo modo di fare impresa
Un altro appello voglio fare anche il sistema bancario del nostro Paese oggi temi sono finalmente maturi per favorire l'incontro tra risparmio l'iniziativa imprenditoriale
Oggi le banche tendono a mediare questo incontro inermi dizione non sempre vengono privilegiate le iniziative imprenditoriali di qualità
Bisogna premiare c'è il coraggio di investire nelle proprie aziende che ha il coraggio di rischiare lasciandosi in settori innovativi Lanza lanciandosi in settori innovativi e chi crede veramente in ciò che produce con l'entrata in vigore di Basilea due mancano più di quattrocento giorni fa definitiva attuazione
è indispensabile che le banche si facciano carico in modo responsabile ed etico di questo ruolo
Ho appena parlato di responsabilità e di etica e dal governatore di Banca d'Italia ricordo il suo ruolo di arbitro a cui è venuto a meno e questo ritengo dovrebbe da solo motivare le sue dimissioni
Cari amici
Come dicevo all'inizio
Le misure contingenti non sono sufficienti occorre un disegno di più ampio respiro
Un modello in cui potersi riconoscere in cui trovare un entusiasmo nel nostro impegno quotidiano di imprenditori l'impegno principale spetta senza dubbio la classe politica
Ma dobbiamo facilitare facilitare focalizzare una strategia una mission intorno a cui non solo il mondo dell'impresa ma anche quello delle istituzioni della rappresentanza del sociale e dei cittadini Possa ritrovarsi
Confrontiamoci pure sulle nostre diversità ma cerchiamo al tempo stesso di costruire nuove alleanze siamo certi che così facendo saremo in grado di far partire i partire al nostro Paese chiederemo così nuovi orizzonti alle nostre in paese l'impresa dei giovani di Confartigianato
Adesso ci porterà introduzione segnatamente alla tavola rotonda Italtel San Francesco Boccia diretta recintati ricerca per lo sviluppo del territorio Università Cattaneo
Io vi ringrazio ringrazio presidente del tempio
Tutti giovani imprenditori Confartigianato che con lavoro fatto insieme in queste questi mesi che che abbiamo alle spalle ne hanno consentito da da ricercatore da studioso delle politiche territoriali di fare questa esperienza molto molto interessante su sulle dinamiche interni al mondo artigianale che oggi socializziamo insieme prima di questa nostra tavola rotonda l'impresa più grande è non casualmente un titolo che a mio avviso gli organizzatori intelligentemente
E con una bella metafora hanno intercettato che sta esattamente alla parte opposta rispetto alla grande impresa che inevitabilmente e toccata dalle nostre riflessioni dalle dalle valutazioni sulle politiche territoriali che molto spesso nel nostro Paese sono state confuse con le politiche industriali
Il filmato che aperto questi questi nostri lavori ha dato dei numeri che sintetizzano
E il contesto socio economico che caratterizza il nostro Paese
I cinquantotto miliardi di ricchezza finanziaria di cui quarantacinque concentrati nel centro nord
I tredici miliardi di depositi sono gli altri numeri che dobbiamo aggiungere a quelli del filmato che evidentemente molto opportunamente da focalizzato sul PIL che dal tredici per cento sull'export che del sedici ma la ricchezza complessiva che poi fa
Del valore aggiunto uno dei termini paragoni con cui nel cono misti misuriamo il Paese che di centottantatré miliardi che ci deve far riflettere
E ci devono far riflettere anche le parole di Banti
Che
Non casualmente ritengo abbia ripercorso pur non dicendo i saldi positivi degli ultimi quindici anni più cinquecento mila occupati
E più duecentoventi duecentotrenta mila unità locali qualche collega statistico potrebbe ricordarci che non sempre le unità locali significano impresa
E invece no invece ne dobbiamo ripartire da una critica costruttiva in questo nostro confronto
A quel tema che necessariamente dobbiamo richiamare politiche territoriali l'impresa più grande dall'analisi della sistema artigianali italiano appare alle valutazioni fatte che con l'aiuto poi di giovani Confartigianato abbiamo anche pubblicato con il libro che è stato distribuito
Alla vostra attenzione con Rubbettino quel lavoro fortemente voluto i giovani di Confartigianato che poi e il lavoro dei giovani imprenditori italiani
C'è ricordato una cosa essenzialmente
E cioè
Che sulle politiche territoriali
Quindici anni dopo l'inizio la fase di transizione i nuovi livelli istituzionali in realtà non incidono abbiamo scoperto come le regioni sono in realtà dei grandi ospedali magari in alcuni casi anche molto ben attrezzati ma che non incidono sul talmente sulle politiche di sviluppo locale la Regione che investe di più
Sulle politiche di sviluppo locale la Lombardia che investe il cinque e mezzo per cento al proprio Baggio e poi c'è la Toscana cioè Emilia Romagna tutte Regioni fanno sacrifici importanti l'assessore regionale toscano c'ha ricordato ma sono risorse impercettibili Rispetto agli indicatori economici che ne economisti normalmente valutiamo per capire lo stato di salute di un territorio io sono l'occupazione
I redditi
Perché si misura un territorio se cresce o meno da quanto reddito è cambiato
Da un lustro all'altro da un decennio all'altro e soprattutto la capacità degli investimenti pubblici di stimolare investimenti privati ed è questo il fallimento di quella che Del Tenno prova a chiamare impresa più grande
Ma questo parziale fallimento da dobbiamo leggerlo ripercorrendo le politiche
Industriali e le politiche produttive che per vent'anni hanno caratterizzato l'azione pubblica in Italia
Negli anni Settanta del nostro Paese a scimmiottare atto a volte con un grado di successo adeguato a volte con dei fallimenti clamorosi il sistema di intervento sulle politiche produttive dal modello francese che era quello se ricordate che era caratterizzato all'intervento settoriale la pubblica amministrazione il sistema pubblico interveniva sui meccanismi produttivi attraverso i settori come se la chimica a Porto Marghera fosse simile alla chimica di Manfredonia o come se la siderurgia avesse le stesse caratteristiche come se i territori italiani fossero tra loro tutti uguali omogenei
Dieci anni dopo e e il sistema di incentivazione compreso la Cassa del Mezzogiorno interveniva su scala settoriale con dei muri tra diversi settori che erano molto solidi dieci anni dopo abbiamo uscì notato con anche qui alterni gradi di successo il sistema tedesco il sistema di incentivazione sulle imprese sul sistema produttivo piccolo e grande
A
Ad un certo punto costruito d'intervento sua dimensione d'impresa e allora siamo intervenuti sulla piccola impresa in maniera differente rispetto alla media impresa e siamo intervenuti sulla grande impresa costruendo ad hoc strumenti d'intervento sulla grande impresa
Questo il tempo in cui invece probabilmente e i giovani hanno avuto il coraggio di dirlo in quei confronti riuscirà molto spesso in queste due giornate
Questo è il tempo in cui bisogna avere il coraggio di incrociare i settori le dimensioni dell'impresa ma soprattutto i fattori perché se non interveniamo sui fattori e cioè sul lavoro capitale
è innovazione quindi e tecnologia ma se non abbiamo il coraggio di dire che questi tre fattori sul nostro Paese sono disse equamente presenti non ritroveremo ma il bandolo della matassa e continueremo a costruire incentivi sul sistema produttivo che in realtà violano ogni giorno le caratteristiche stesse del sistema produttivo e allora l'impresa più grande io ho percepito da economista che Summers
L'esposizione dei giovani Confartigianato come il nostro territorio e il territorio di tre milioni e mezzo di dipendenti già detti chiamiamoli come vogliamo
Di un milione e mezzo di imprenditori ma il territorio che costituisce la spina dorsale del Paese questo è un Paese che ha come micro impresa secondo le statistiche comunitarie
Il novanta per cento delle nostre imprese e in alcune Regioni questa percentuale arriva al novantasette novantotto per cento penso alla Sicilia penso alla Calabria penso alla Puglia che conosco abbastanza
E se questo è vero ed è vero
E allora come ritorniamo sul lavoro capitale tecnologia ritorniamo solo capitale tecnologie assente
Scompone amo l'esigenza della piccola impresa Maurizio l'ha detto per ragioni diplomatiche lo dico io perché diciamo
Agli accademici permesso tutto e oggi diciamo mi rifugio dietro questo mio ruolo
Insomma le le grandi imprese in Italia sono cinquanta quelle che dovrebbero condurre il Paese verso diciamo la conquista dei mercati globali poi sono addirittura cinque
Son quelle che hanno più di sette otto miliardi perché la misura diciamo considerata adeguata per andare alla conquista del mondo
Sono cinque una è atipica dovete consentirmi dunque dal Presidente del Consiglio non è un'azienda produttiva al netto di quella Zenga che un'azienda tipica ce ne sono quattro due in crisi evidente di reversibile
Io mi auguro reversibile ma ho la sensazione che sia una crisi molto complessa sia quella del gruppo FIAT che quella del gruppo Telecom Pirelli sono che due grandi imprese industriali del Paese sottopeso le imprese ci sono due aziende di Stato ENI ed N
Sotto quarantacinque impresa che sono le cosiddette multinazionali tascabili alcuni anche in ottimo stato di salute
Ma non tale da consentire a quell'impresa alla conquista dei mercati in queste cinquanta una sola meridionale la Natuzzi che ha vissuto anche qualche periodo di crisi
Sotto il questo il taglio delle imprese che fatturano dei cinquecento milioni di euro in su ci sono i territori italiani ci sono duecento territori tra di loro differenti che sconfinano anche i confini amministrativi delle Province
Che sono al loro interno omogenei ma all'esterno disomogenei
è se non incrociamo settori fattori come ci siamo detti più volte tra i giovani di Confartigianato rispetto alle caratteristiche che hanno le micro imprese di cui duecento territori ne sbaglia Remo continuamente le politiche territoriali
Abbiamo alle spalle diciotto anni di programmazione comunitaria nel mille novecentottantanove quando iniziò il grande viaggio verso le forme di sostegno di integrazione di convergenza di coesione
Del dell'unione europea la filosofia di fondo era di mettere insieme territori che non sarebbero mai stati insieme ma dal punto di vista convergenza economica c'era Reggio Calabria con quarantaquattro quarantacinque per cento di reddito medio pro capite
E Francoforte con duecento per cento Londra centro duecentoventi per cento Milano centro centosessanta per cento
E da allora in poi partico e il grande percorso che abbiamo chiamato programmazione comunitaria che è stato secondo solo al Piano Marshall in termini di risorse comunitarie che avevano come obiettivo quello di stimolare gli investimenti privati
Ma di quell'esperienza ci resta un grande apprendimento istituzionale di tutte le nostre amministrazioni soprattutto amministrazioni regionali hanno imparato a programmare ma probabilmente ci restano ancora le scorie di una politica produttiva di una politica consentitemi il termine parlo all'antica industriale che non tocca sfornando industrie ma tocca tutto il sistema produttivo
Che in realtà non è stato capace di differenziare le politiche di intervento sul territorio in funzione
Di quanto fossero omogenei i fattori in alcune in alcune parti del paese e non stiamo parlando di quel giovane ma leggiamo sappiamo che c'è un confronto a dirlo lo stiamo parlando di nord e sud ma di nord nord
La ricca provincia di Varese Kyo il piacere
Oltre che l'onore insomma di conosce perché ci lavoro da anni del del ministro Maroni al suo interno profonde differenze tra luinese che confina con la Svizzera certi problemi in termini di politiche di sviluppo
Il saronnese o la parte legata alle produzioni che caratterizzano Busto Gallarate e all'interno o si interviene anche nei processi di riconversione con strumenti differenziati oppure non sarà più possibile
In realtà dare che cosa dare la linfa che caratterizza che capì che caratterizza strutturalmente la capacità di chi di coloro che notano e su questo io concludo lasciando una serie di interrogativi
Ai gli autorevoli ospiti che caratterizzeranno la prossima la prossima tavola rotonda ma a me hanno insegnato venne negli anni di formazione soprattutto dal Regno Unito che in un Paese innovano normalmente due
Due gruppi
Non so come compararle perché stiamo parlando di cose diverse normalmente nomadi impresa
E storicamente in Italia innovato la grande impresa
Che dalle analisi che abbiam fatto non c'è più ecco perché abbiamo parlato avete parlato perché non l'abbiamo concordata di impresa più grande pensando ai nostri territori come impresa più grande
Io alla grande impresa ma non mi risulta più che i i centri di ricerca e centri di innovazione il legame tra le nostre università alle nostre imprese siano così spiccatamente evidenti
E quindi la grande impresa non innova più prima facevo con Crosetto probabilmente un esempio su su Bossi a Bari che una città diciamo che ho riscoperto da qualche tempo
Boscia aprono stabilimenti tre mila dipendenti ogni sei mesi in una parte diversa del mondo
E lo e lo apre sul common Rail che abbiamo inventato noi un ingegnere di Giovinazzo ingegnere di di Bari inventato nel comporre il quando la FIAT investiva ancora in ricerca industriale
Poi la FIAT con grande lungimiranza decise di vendere quel brevetto per ventiquattro miliardi e borse aperte una decina di stabilimenti in giro per il mondo a tre mila dipendenti per tra cui uno a Bari e un altro a Istanbul che apriranno tra sei mesi sulla invenzione fatta dai nostri giovani ricercatori allora un paese un territorio è in grado di incrociare lavoro tecnologia e capitale quindi fattori se la grande impresa investe e non mi pare che la grande impresa italiana sia più nelle condizioni di investire con quel valore aggiunto o se il paese torna a investire nell'unica cosa che in in grado di innovare cioè i giovani
Io non conosco in nessuna parte del mondo un Paese che avanza senza che ci sia fisicamente e in termini economico-finanziari l'incentivo sui giovani sono gli unici in grado di innovare ora dei giovani non sono
E sono capaci di innovare semplicemente perché non ragionano con schemi compromessi
Anche io che sono diciamo alla vigilia dei quaranta sono compromesso perché gli schemi con i quali io ragiono sono pesantemente condizionati dalla mondo e dalla professione con la quale mi interfacce ogni giorno o il paese torna di investire pesantemente sull'innovazione posso produrre solo le nuove generazioni
Oppure questo Paese che non ha già la grande industrie ma fa fatica a investire
Sull'impresa più grande che sono i nostri duecento territori poi chiamateli come volete un tempo si chiamavano distretti oggi
Si chiameranno metadistretti ma sono i luoghi in cui si concentra l'innovazione tecnologica la capacità di guardare lontano o accadrà questo oppure come ci ricordava l'assessore Regione Toscana
Troveremo ogni tanto qualche alibi scaricheremo décolleté su un Paese che non va quando invece poi dall'altra parte del mondo le produzioni viaggiano alla velocità della luce grazie
Approfitta di questa mia ultima presenza Mitterrand ringraziare il vicepresidente vicario di Confartigianato toglie omette che qui Cannes anche stasera e casa
La parola ai parchi sionista che in materia era questa tavola rotonda Mario De Scalzi dice dialettale del TG due grazie
Signori buongiorno
Anzi buon pomeriggio
Sarà complicato gestire questa dibattito perché come vedete sono delle professionalità quelle che saliranno qui tra poco molto lontane fra di loro e pur complementari vi sarà necessario condurre il tutto a un momento di sintesi ci troveremo io invito innanzitutto sul palco
Lucio Stanca ministro per l'innovazione tecnologica visto
Visto che questa tavola rotonda dell'innovazione è un po'la parola d'ordine
Abbiamo poi il ministro Maroni Ministro Welfare
Poi chiamate sul Parco Luigi Angeletti segretario generale della UIL
Al quale saranno fischiate un po'le orecchie in qualche momento
Poi chiamerei Paolo Giarretta che il vice presidente del gruppo parlamentare della Margherita
E ancora
Leonardo Santi il presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza e biotecnologia
Luca Crosetto Luca così tu Giunta esecutiva della Confartigianato
Abbiamo ancora il professor Mancia Tommaso Mancia presidente Osservatorio delle pubbliche da PMI di Palazzo Chigi
Piccole e medie imprese
Ecco siamo qua e i vari subito la parola al tutto stanca perché io una domanda che come dire c'ho qui un po'nella strozza chi vuole sapere ha a che cosa serve un ministro per innovazione tecnologica all'artigianato
Va be'la domanda
Allora
Beh innanzitutto in un'assemblea dei giovani imprenditori mi sembra davvero centrare parlare di innovazione tecnologica e di questo mi complimento con gli organizzatori
Vengo subito al tema in discussione
Finalmente il Paese perché questo quattro cinque anni fa diciamolo subito non era ancora acquisito
Oggi finalmente il Paese ha posto come priorità centrale per la nostra capacità di sviluppo
L'innovazione in senso lato l'innovazione tecnologica in senso lato
Quando si parla di innovazione si parte dalla qualità del capitale umano e quindi all'investimento nella scuola e quindi gli sforzi fatti dal governo nel modernizzare il sistema scolastico
Si parla di ricerca tema estremamente complesso
E con la ricerca pubblica Lane prese e soprattutto il rapporto tra ricerca pubblica impresa in particolare la piccola impresa
Anche qui credo che passi avanti ne abbiamo fatto non foss'altro è finalmente negli ultimi anni l'investimento pubblico ha ricominciato a risalire
Do per anni di declino
Quindi come media
Dell'investimento i pubblico siamo a livelli quasi europea dobbiamo fare alcuno sforzo enorme aiutare le imprese soprattutto le piccole attraverso questa cooperazione col mondo ricerca pubblica a fare di più anche campo ricerca è pieno ma mente il discorso si tronca in Italia
Mentre invece c'è tutto un altro capitolo che riguarda l'uso delle moderne tecnologie perché anche questa innovazione tecnologica anzi mentre la ricerca può riguardare un numero abbastanza comunque limitato di impresa
Non tutte le imprese possono e debbono fare ricerca
L'uso delle moderne tecnologie nel ventunesimo secolo è una necessità imprescindibile di qualsiasi impresa grande o piccola
Pubblica o privata pensiamo alla più grande pubblica la pubblica amministrazione oppure la più piccola la piccola impresa per esempio il piccolo artigiano e allora a cosa serve un ministro dell'innovazione tecnologica serve esattamente finalmente dopo anni di assenza di una politica su questo fronte della diffusione
Del sfruttamento delle moderne tecnologie nel sistema Paese avere un capacità di governare questo processo
Per quanto riguarda l'italiano il processo di alfabetizzazione informatica dalla scuola le famiglie tutti incentivi che abbiamo messo a disposizione sintetizzo dicendo nessun Paese in Europa oggi a un pacchetto di iniziative ricco e articolato non solo per la diffusione ma anche per combattere ci cosiddetto digital device come quello che ha oggi il nostro Paese e i risultati ci confortano in questo e grande tema dell'impiego di queste tecnologie nel processo di modernizzazione della pubblica amministrazione che non può essere cambiata trasformate sola colpi di norme
Come è stato fatto in tutti gli altri novanta il più delle norme non applicate qualsiasi impresa grande o piccola occorre anche un quadro normativo ma soprattutto occorre poi l'intervento organizzativo e quindi l'aiuto delle moderne tecnologie per cambiare i modi di funzionamento
E infine alla polizia innovazione tecnologica per le imprese io per essere concreto per approfittare anche l'occasione di avere Giovani imprenditori qui riuniti voglio fare subito una fotografia delle iniziative più significativi che in questo momento sono disponibili così sotto anche questo incontro per dare delle informazioni utilissime a chi ascolta
E chi ascolta povere da queste informazione anche un'idea dello sforzo che stiamo facendo nel cercare di aiutare soprattutto la piccola impresa ad avvicinarsi alle moderne tecnologie
Pochi giorni fa è stato firmato l'accordo estremamente importante finanziato dal mio dipartimento tra Cnr
Confartigianato per quanto riguarda un grande progetto di diffusione del know how tecnologico cioè di mettere in connessione il mondo della ricerca pubblica e le piccole imprese e gli artigiani attraverso le le tecnologie noto per avere un accesso più facile una conoscenza più facile di quello che è disponibile il progetto è stato finanziato è stato firmato poco tempo fa la convenzione stiamo già lavorando per realizzare questo importante collegamenti
Fra qualche giorno uscirà un provvedimento estremamente innovativo che abbiamo concordato anche con la sua la vostra associazione cioè per la prima volta in termini di formazione perché l'aspetto più importante d'innovazione tecnologica e l'aspetto della preparazione
Cioè non è tanto solo un problema di risorse finanziarie
Ma è un problema anche di preparare gli imprenditori a capire le possibilità del tecnologia per la prima volta che io sappia nel nostro Paese abbiamo un avviso rivolto non alle imprese male associazioni
In modo da poter finanziare i loro programmi di formazione delle piccole imprenditore dell'artigiano quindi a su queste moderne tecnologie
E questo probabilmente le sarà di qualche giorno
Abbiamo già in corso
E i termini di scadenza sono verso metà novembre un importantissimo provvedimenti sono che riguarda l'innovazione di processo per le imprese piccole piccolissime artigiani
Duecentosettanta milioni di euro con l'ottica anche dell'aggregazione
Io credo sono fermamente convinto credo alla relazione posso Presidente l'abbia anche detto ma anche altri interventi che quando si parla di innovazione tecnologica soprattutto nella piccola dimensione imprenditoriale
Bisogna far leva anche sul distretto sull'aggregazione
Ma qui anche un elemento importante che abbiamo introdotto nella Finanziaria
C'è un distretto che non è definito solo e semplicemente dalla continuità fisica centrale e solo il territorio fisico oggi
Ma il distretto può essere anche un dipinti stretto per esempio una piattaforma tecnologica può essere un distretto
Una dimensione funzionale le competenze sparse su una territorio molto più vasto ma la specializzazione delle competenze può definire orchestre
E allora la definizione di dare forza in termini fiscali di finanziamento e quant'altro
Nella Finanziaria al distretto con questa nuova definizione con l'ottica degli interventi di incentivazione per fare diffondere sempre più questa l'innovazione tecnologica di un distretto quindi definito meglio di più
Inoltre anche la previsione di avere un'agenzia dell'innovazione tecnologica
Un punto di raccordo quindi tra il mondo di nuovo della ricerca dell'università della ricerca pubblica
Pelle piccola impresa di fatto quello che stiamo state facendo voi artigiani col CNR fatto a livello nazionale
E col voluto dare solo degli esempi per cui ora se si fa un passo indietro si capisce
Cosa serve una politica non serve nel contesto serve cosa serve una politica di innovazione tecnologica al fatto della formazione dal collegamento tra ricerca pubblica è impresa privata dal sistema degli incentivi dalla mirare la combinazione dell'aggregazione in modo più moderno all'innovazione tecnologica fino arrivare al Macro piano che abbiamo rilasciato oggi il Consiglio dei ministri questa mattina abbiamo approvato l'agenda di Lisbona per il Paese tanti si parlava negli interventi va ascoltato di strategia di politica
A patto che questi questi interventi sono una rappresentazione a mio modo di vedere di una politica che lo dico la votazione spetta a Point trent'uno ma io posso fare un'affermazione io non ricordo interventi di questo tipo in passato a sostegno dell'innovazione tecnologica per l'impresa
E comunque abbiamo definito anche questa agenda di Lisbona i cui elementi qualificanti per dare più forza alla nostra capacità di crescita del futuro e quindi determinare anche più occupazione sono qualità capitale umano e quindi venti sulle risorse umane
Sostegno all'innovazione sia dal punto di vista della ricerca più sui prodotti che delle tecnologie i processi e poi sempre di più investimenti nelle infrastrutture materiale certamente il Paese ha bisogno ancora di portiere o porti autostrade ponti e quant'altro ma anche io sottolineo fortemente anche ancor di più di infrastrutture immateriali perché le prime serva a trasportare le persone e i beni ma le seconde servono sempre più a trasportare l'la cosa più importante per competere a oggi nell'economia moderna che la conoscenza è stato benissimo
Il ministro Stanca ha parlato della necessità di innovare la la parola innovazione con pori corsa più volte negli interventi
Che abbiamo sentito in apertura di congresso per esempio il professor boccia ha parlato di politiche produttive industriali carenti
Mentre banche parlato della necessità di investire in innovazione io vorrei fare la domanda a rappresentante di di Confartigianato
Ma voi poi che innovazione significa soprattutto investire
Per fare l'impresa più grande avete proprio la coscienza pulita investite voi in innovazione
Buongiorno a tutti prima di rispondere Huber RAI sono trenta secondi come passato presidente di questo movimento per salutare la platea ringraziare il Presidente Del Tenno per l'invito essere onorato di partecipare a questa tavola
Io penso che la coscienza gli artigiani ce l'hanno sempre pulita soprattutto dipende però molto da quale tipo di innovazione noi pensiamo e pensiamo che sia la migliore l'intero delle nostre imprese
Arrivando oggi pomeriggio qualcuno all'inizio aveva qualche dubbio leggendo questo titolo l'impresa più grande poi sia l'intervento di Boscia che quando è intervenuto il mio predecessore Fabio Banti
Si è capito che all'interno delle nostre impresa il grande è un qualcosa di diverso
E proprio alcuni anni fa un fattore importante quello umano noi l'avevamo tradotto nel capitalismo personale ossia le nostre imprese hanno nel fattore umano uno di quelli elementi che possono essere fattore di competitività nei confronti della grande impresa
Quindi sicuramente investire in innovazione e il futuro delle nostre imprese e dei legato però molto al tipo di impresa che prendiamo e con la quale abbiamo confrontarci
La capacità di innovare sicuramente anche l'intrinseca nella figura dell'imprenditore io mi auguro che in momenti come questi la nascita di un movimento come quello di giovani imprenditori di Confartigianato lo sviluppo di un'associazione come Confartigianato permetta ai presenti in sala e a tutti i giovani imprenditori in giro per l'Italia
Di capire che sicuramente per avere successo nelle nostre imprese proseguire nei prossimi anni ad essere quello che è comunque in giro per il mondo siamo considerati io penso fautori
Di un'innovazione continua perché comunque il made in Italy viene criticato viene però continuiamo a essere comunque coloro che in giro per l'Italia continuano avere
Un certo tipo di credibilità quindi io mi auguro che anche attraverso
Convegni momenti di incontro ognuno dei presenti in sala capisca che le nostre imprese hanno comunque bisogno di innovarsi innovarsi in un modo diverso investire sul capitale umano
Investire in nuova tecnologia che all'interno del mondo di Confartigianato vede rappresentate moltissime tipologie d'impresa che vanno dalla idraulico ed elettricista ad impresa invece magari più corpose che arrivano fino all'applicazione molto più elevati ognuno di questi avrà sicuramente compiti diversi sistemi di innovazioni universi certamente abbiamo bisogno per migliorare il nostro futuro di inserirci in questo momento in un'ovazione continua
Abbiamo la necessità anche a questo punto che associazioni come Confartigianato ci diano una guida ci permettano anche di capire quali sono i sistemi migliori per rinnovarsi e tanto è vero che Confartigianato secondo me punterà molto su questo tipo di aiuto nei confronti dell'impresa
Io quindi penso che soprattutto i giovani imprenditori abbiano chiaro che il confronto con le imprese sia italiane che estere si giocherà molto su questa partita
Per Confartigianato secondo quello che il pensiero comune l'Italia merita sicuramente un futuro migliore è sicuramente un futuro migliore l'avremmo investendo in ricerca innovazione e formazione
Quindi se vogliamo così anche lanciare uno slogan da questo da questo tavolo la risposta giusta è sicuramente queste per rafforzare il sistema impresa rilanciare lo sviluppo e vincere la sfida della nuova competizione io penso che sinteticamente in queste piccola frase si possa riassumere quello che molti di noi si auspicano nei prossimi anni
Bene grazie al progetto
Ringrazio corretto anche per la sua capacità di sintesi che gradirei fosse estesa agli altri partecipanti perché in qualche misura sette otto sarete otto aspettiamo un altro importante ospite se non riusciamo a finire il nostro giro Angeletti Del Tenno a un certo momento ha della sua relazione dice che si dovrebbe tagliare di più nella pubblica amministrazione ma se non lo si fa la colpa è anche del sindacato ecco la UIL si sente coinvolto da questa accusa
Dove allora la pubblica amministrazione
Da lunghi anni no perché ci sono molti modi per rispondere a un po'serio però un altro meno serio che scegliere qual è l'avvoltoio inaccettabili alziamo chiedete per il suo sangue freddo la prima siamo già ora
Allora la pubblica e cerco di cui uno semiserio
La pubblica amministrazione governata dalla politica
Chi sostiene il contrario dice una cosa non vera
No no è governata dalla polizia
Poi la politica nel suo governo non può fare come gli pare ed è condizionata ovviamente no dalla burocrazia dalle norme dalle rigide sindacati però è governata dalla politica
Allora la dico il la racconto in un altro modo
C'è un mio amico che fa il sindacalista nella scuola
E lui essendo uno iscritto alla UIL quindi per la modernizzazione per fare dell'Italia come un posto analogo ai Paesi del Nord si era convinto che la scuola una cosa fondamentale la deve insegnare praticare che il merito
E difficile a vere de il giovanili che migliori di quelli che sono ex giovani se non si stimola nei giovani l'idea che e c'è in merito
Che il merito viene deve essere in qualche modo premiato e ovviamente una delle cose per insegnare queste cose ai giovani occorre che chi l'insegna
Ne sia convinto e che quindi forse un po'di meritocrazia nella tra gli insegnanti sarebbe stata
Come dire una cosa necessaria utile per un sindacalista questo è molto molto molto difficile
Ovviamente e due volte si è accinto a forse questa battaglia
Per sostenere delle riforme se voi sapete che in Italia ciclicamente si fanno delle riforme sulla scuola no
Ogni maggioranza pensa di fare una riforma della scuola fiducia intorno un paio di volte si è provato a dire a convincersi e a convincere che bisognava fare una battaglia sacrificando anche qualche scritto scontrandosi per dire cari signori
Bisognerà pure che prendiamo non puniamo ma prendiamo gli insegnanti che sono via assidui che si aggiornano
Fanno meglio il loro lavoro e sistematicamente
Si è trovato ad un certo punto
Il ministro o la forze politiche che governavano che gli hanno spiegato sì caro amico tu c'hai ragione noi pure la pensiamo così però sai
Non lo possiamo fare perché perdiamo voti
Questo è il problema del rapporto tra la politica e voleva che il rapporto tra la politica e la pubblica amministrazione
Allora io penso e adesso la dico come a in termini più scherzosi ma voi pensate che se in ufficio dove ci sono solo dieci impiegati qualunque ufficio pubblico di qualunque ente sia
E
Tra questi ci sarà non so statisticamente quattro persone iscritte al sindacato
In in quell'ufficio ci sono dieci persone magari probabilmente quel lavoro si potrebbe fare in sette mi siamo generosi volle fare pure il quattro ma siamo statisticamente in sette voi pensate che quei quattro persone iscritte al sindacato
Dicano
Sapete che c'è
Troviamo il modo per mandare via quei tre
Che sono e ripartiamo ci lavoro tra di noi cioè pensate che sia una cosa seria
è chi amministrare
Chi ha infoltire deve avere la responsabilità al sindacato gli si può chiedere di non ostacolare il troppo
Di non ostacolare troppo perché è chiaro che un po'di ostacoli dovremmo fa ma di non ostacolare dopo ma è mai possibile pensare che in un paese il potere e la responsabilità siano separabili a casa
Cioè che ci siano delle persone che hanno il potere senza avere la responsabilità pubblici Aversa
Questo credo che sia uno dei problemi che la nostra pubblica amministrazione
Cioè e sempre più difficile
E si possono fare n casi nel quale il potere e la responsabilità coincidono nella stessa persona pure lo stesso gruppo di persone quindi ci sentiamo come dire
Colpevoli no ci sentiamo coinvolti sì certe volte noi vorremmo sul serio che di trovare delle ministri del amministratori che Di Carlo che dopo aver sottoscritto accordi con cui si parla di efficienza la pubblica amministrazione di prende la produttività siano coerenti
Però purtroppo spesso e volentieri non ne troviamo e ovviamente non pensiamo che di sobbarcarci noi quest'onere capisco che un modo diciamo così allora vediamo subito se Maroni coerente
Vediamo perché corretto abbiamo letto il ministro del Welfare che oggi se vogliamo guardare alla volta dal ministro del lavoro e quindi ci dà sicuramente una risposta
Io al mio ministero
Quasi dieci mila dipendenti
Che erano i dipendenti disegnatore uno di un artigiano quindi con la pianino grosso artigiani
Un pianta organica organica disegnata su competenze se oggi il ministero non svolge più tutta la rete del collocamento pubblico è stata trasferita alle Province quando venne trasferita e questo è stato un merito nel governo di centro sinistra
Ci fu però il trucco per cui si disse a questi dipendenti del ministero del lavoro
Le vostre competenze passano alle Province voi però potete decidere se passare le Province
Alle dipendenze delle province o rimanere dipendenti dello Stato il novantanove virgola nove per cento decide di rimanere alle dipendenze dello Stato con il risultato che gli uffici provinciali del lavoro
Erano e sono pieni di dipendenti che hanno visto via via ridursi le loro attività oggi fanno l'attività ispettiva e l'attività di conciliazione delle dei licenziamenti che rispetto al centro di prima dieci con un numero di più di dipendenti che novantanove
Allora un bravo amministratore inteso il ministro che ha la responsabilità di gestire tutto che cosa fa
Vede dove sono le necessità di intervento prende i dipendenti risposta famoso mobilità io non solo non posso prendere un dipendente del ministero di Varese e portarlo a Ravenna
Ma negli uffici che ho in via Flavia e in una in via Fornovo a Roma
Non posso chiedere posso chiedere certo ma non posso disporre
Che il dipendente che sta nella direzione uno vada alla direzione due perché lì sono in troppi la mancano che questo si chiama
Quel tabù che i sindacati non hanno mai inteso accettare mobilità
Che non è una cosa così sconvolgente come parte nessuno lo pretende forse qualcuno lo potrebbe anche pretendere mi sembra giusto
Prendere un dipendente da un ufficio territoriale mandarlo in un altro ma nella stessa struttura dal pianto al primo piano secondo piano non lo posso spostare non lo può spostare direttore generale se prima non chiama
Venti o venticinque sigle sindacali ottiene il consenso di tutto
Di tutti
Questo è oggi la struttura della pubblica amministrazione quindi Caro Luigi non inventiamo favole
Che il ministro non non vuole il ministro non può ma non solo il ministro neppure i direttori generali queste l'ingessatura totale della pubblica amministrazione allora io non voglio
Non vogliamo
Dire che la colpa è del sindacato non voglio dire che la colpa del sindacato
A Milano si dice un file quanto miste no ognuno deve fare il suo mestiere qual è il mestiere del sindacato pubblica amministrazione non del sindacato in genere
No non è evitare i licenziamenti perché nessun impossibile naturalmente no quindi va oltre
Evitare qualsiasi spostamento che possa turbare minimamente la routine
E quindi l'equilibrio psicofisico di un lavoratore che sa che entra dovrebbe entrare le otto coi va bene padre cappuccino parte
No con testo presto credo che sia oggi francamente è un po'antistorico questo atteggiamento del sindacato ma non lo contesto chiedo però sei disposto Angeletti ad accettare la sfida
Quando quest'anno abbiamo deciso di dare soldi al rifinanziare il contratto del pubblico impiego che è scaduto il trentuno dicembre del due mila e quattro essendo ahimè io dico molto generosi sicuramente troppo si è preso l'impegno comune accordò con il sindacato di introdurre nel rinnovo del prossimo contratto il tema della mobilità e quello della meritocrazia
Io chiedo se il sindacato è disposto a ragionare mettermi Miss aerei di mobilità a in meritocrazia che non sia quello che è successo in passato cioè ti dò un incentivo economico perché tu rimanga a lavorare le ore previste dal contratto perché anche queste Successo no anche queste
Mi sembra logico
Sei obbligato a lavorare dalle otto alle due siccome però la prassi è che fai la pausa cappuccino dalle nove alle dieci
Se rimane a lavorare non fai più la pausa cappuccino io ti do l'incentivo non è questo no io chiedo Angeletti il sindacato è disposto a ragionare in termini seri
Di competenza di
Mobilità e di meritocrazia nel senso che se all'interno dell'organizzazione dio della pubblica amministrazione locale centrale le regioni comuni si decide che chi ha responsabilità dell'organizzazione decide che bisogna spostare delle persone per un giorno un mese un anno questo possa avvenire
In ragione della principi di organizzazione e cioè rendere meglio il servizio al cittadino
Non in principi in base ai principi dell'autoreferenzialità del sistema della pubblica amministrazione punto di domanda questa sarebbe la vera rivoluzione
Culturale della pubblica amministrazione no-stop guardare di chi sono le colpe probabilmente il decreto del novantadue che ha separato la responsabilità della politica rispetto all'organizzazione andrebbe rivisto oggi il ministro il sindaco
L'assessore regionale non può disporre della struttura organizzativa perché compete alla direzione organizzativa noi non possiamo fare più nulla in base a quel decreto
Ma almeno affermare accettare il principio che anche nella pubblica amministrazione si introducono quegli elementi di normale gestione dell'organizzazione che sono la meritocrazia la mobilità questo sarebbe davvero una rivoluzione culturale che io spero sindacato voglio accettare
Coi avremo modo di far rispondere Angeletti ma io
Può darsi che dica una un'eresia ma io credo che Angeletti sia disponibile nell'ambito delle venticinque sigle sindacali problema che sono venticinque sigle sindacali nome età senatore la che a parte i centoventicinque e quindi
Ma può e alla fine una coalizione di maggioranza la si trova sempre
Però io faccio in una considerazione ma la hai rappresentato la pubblica amministrazione con un luogo nel quale
Comandano i sindacati
Allora i faccio una domanda ma per quale motivo noi votiamo
Perché dobbiamo votare cioè perché voi ai leggiamo un sindaco un presidente da Regione e il Presidente del Consiglio il quale dai compiti fondamentali a quello di gestire la cosa pubblica quindi attraverso Sumida pubblica amministrazione
Io non credo che sia le cose che hanno così a testimonianza di quanto sia più vicina alla mia tesi la verità
Rispetto a questa rappresentazione quale tutto qua il potere in mano ai soviet
E si e ch'
Fagiolara voglia ma le amministrazioni sono tutte uguali
Cioè sono tutte ugualmente efficienti
Il Comune e il
Lo facciamo senza citare per la morte senza il Comune di va lavori senza citare i nomi ma i Comuni sono tutti uguali i ministeri sul più quali avvisa no ci sono le comunicazioni più efficienti e altri meno efficienti
Il la la come dire la redditività della pubblica amministrazione
Pro-capite il costo per il cittadino è profondamente differente in questo Paese
E i sindacati sono sempre uguali e i lavoratori hanno una normale tendenza dappertutto come dire a proteggersi e a proteggere la propria condizione
Che cosa che fa la differenza
La qualità dipinge Lince la l'amministrazione questo fa la differenza
Altrimenti sarebbe insensato dire racconta adesso J. poi può risponde con due battute altrimenti sarebbe insensato dire ho preferito rivolgesse io ricordo che uno dei punti della
Uno degli affari si affaccia uno degli asset fondamentali con la quale la maggioranza di del ministro Maroni vinse le elezioni del due mila uno fu quello di voi arrenderemo più efficace ed efficiente la pubblica amministrazione
Noi faremo in modo che lo Stato costi di meno e e sia più efficiente
Se era impossibile
Per scusate perché avete fatto quella promessa voi sapete per vedere che invece è assolutamente possibile che alla fine e tutta una questione di capacità di convenienze di volontà politica
Potremo andare avanti in questo faccia a faccia ma diventa un faccia a faccia vice vorrei sentire un secondo Giarretta perché quando il ministro Maroni ha parlato di proposte generosi nel pubblico impiego visto fare
Come dire un movimento della testa vorrei che mi facesse l'interprete autentico era un movimento di assenso
Io penso che
Noi dovremmo cercare di
Dibattito che stiamo facendo di cercare di portarlo nell'attualità politica no abbiamo di fronte la legge finanziaria
E allora dovremmo cercare di rispondere a questa domanda la legge finanziaria ci aiuterà
A dare affermazione a quel bel titolo dalla nostra tavola rotonda innovare è produrre lo sviluppo
Perché è chiaro che se l'Italia non riparte se non ritorna a crescere non ce n'è per nessuno ha proprio per nessuno
E l'Italia che ritorna a crescere crescesse queste Italia quella che qui quella che rappresentate voi quella che a cui i numeri di prese di fatturato ritorna a crescere
E se noi guardiamo la legge finanziaria dobbiamo dire che la ricetta è inadeguata ci sono tre miliardi per lo sviluppo
Possiamo ritenere sufficienti questi tre miliardi per affrontare la più lunga stagnazione della storia economica recente del Paese
Per agganciare quei timidi segni di ripresa
Io dico di no
Se la domanda fosse ma se voi aveste tre miliardi di euro
Come di spendere Estero
Io risponderei li spendo più o meno come fa la legge finanziaria
Cioè due miliardi per intervenire sul costo del lavoro e un miliardo per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie
Sul costo del lavoro intervenendo sul cuneo fiscale come da almeno tre anni stavamo chiedendo un miliardo per il reddito delle famiglie sperando che intervenga strutturalmente sul potere d'acquisto e non si disperda in una serie di sporte
Tipo la festa del nonno la festa del papà perché no l'assedio al secondo figlio i pannolini per il terzo il compleanno del nonno giriamo duecento euro no insomma un intervento strutturale per il potere d'acquisto
Allora va bene la legge finanziaria perché a noi anche noi faremo così no perché dobbiamo chiederci ma perché dopo quattro anni di governo ci sono solo tre miliardi da spendere per lo sviluppo
Io dico ci sono solo tre miliardi per due motivi principali
Perché non sono state messe le priorità giuste nell'agenda del Paese
Se l'anno scorso invece di buttare sei miliardi di euro lo ricordava l'assessore
Per il secondo modulo dell'IRAP l'imposta dal vecchio sulle persone fisiche che si è concentrato sulla fascia più alta del reddito che è servito solo a contribuire alla bolla speculativa un po'più di appartamenti comprati qualche week-end all'estero in più
E niente altro beh se avessimo fatto l'anno scorso livore nei weekend e sono costosi perché hanno un reddito elevato e quindi se lo possono permettere
O mettiamo voleva dire no non aumentiamo le tasse ministro voleva dire una cosa semplice voleva dire che lì l'anno scorso l'intervento sul costo del lavoro sarebbe stato tre punti in meno e quest'anno sarebbe stato quattro punti in meno chiedo ai giovani artigiani avrebbe avuto più efficacia per la propria impresa questo intervento o quell'altro
Secondo elemento per cui non ci sono più i quattrini e andata fuori controllo la spesa pubblica
Vi do solo questo dato
In questi quattro anni
La spesa
Corrente ogni in ogni Investimenti la spesa corrente primaria cioè quella netto degli interessi quella che serve per far funzionare la macchina dello Stato
è cresciuta di due virgola tre punti in più del PIL ormai supera ha superato il quaranta per cento della ricchezza prodotta
è cresciuta ad una velocità doppia a una velocità doppia di quanto fosse cresciuta nella precedente legislatura
Guardate che due virgola tre punti del PIL sono trenta miliardi di euro
Vuol dire che se ci si fosse limitati non a fare tanti sport ma se ci fossero limitati
A mantenere il controllo rigoroso sull'evoluzione della spesa pubblica alla stessa velocità della precedente legislatura
Avremmo avuto a disposizione i denari non solo per evitare le manovre correttive ma anche per attivare politiche dello sviluppo allora io a sentivo quando il ministro diceva c'è un problema di organizzazione dei ministeri c'è specialmente nella funzione pubblica ma al ministro faccio anch'io una domanda perché è vero che il potere politico non fa tutto da solo
Ma mi sapete dire perché avete firmato in queste condizioni di aumento della spesa pubblica
Il più generoso rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici ministeriali mai realizzati negli ultimi vent'anni e in nessuna sintonia con ciò che succede nel settore privato quindi avviando processi imitativi perché quello dipende esclusivamente da voi dalla capacità della politica e poi ecco ho finito
Berlusconi ebbe consiglio biologico dei sindacati ebbene questo questo è un problema anche questi soldi naturalmente c'era nel settore pubblico un ritardo nella però ci sono anche delle oggettive priorità nell'indicazione della spesa poi ci sarebbe da dire ma ho terminato che naturalmente una parte delle entrate previste non si realizzeranno io ho letto con interesse signor ministro
I contenuti anche del piano dell'Agenda di Lisbona ci sono dei contenuti interessanti mi sembrano in linea di massima condivisibili ma signor ministro lei sa che questo piano della finanziaria è inserito prevedendo un finanziamento di tre miliardi di euro
Che è però subordinato sono soldi che non ci sono si dovranno vendere immobili per tre miliardi di Euro perché le imprese vedono un euro di questa cifra noi sappiamo che l'anno scorso la legge finanziaria prevedeva l'alienazione di immobili per sette miliardi di euro sapete quanti ne sono stati venduti settecento milioni
Allora io penso che una situazione così difficile dell'economia avrebbe bisogno di parole di verità
Le imprese devono sapere avere delle certezze a questa legge finanziaria non ci dà certezze
Tant'è che a quindici giorni dalla sua approvazione c'è una manovra correttiva quindici giorni dopo che sia assicurato che i conti e nono posto si corregge con un intervento piuttosto cospicuo
Mi sembra che l'unico tentativo che ci sia quello di come dire la polvere sotto il tappeto per dopo il quando sarà nove maggio quello le elezioni ma a me sembra che il Paese non posso attendere e dovremmo tutti impegnarci un po'di più per parole diventa
Vento di quanti continuano a tirare per la giacchetta Maroni io sono costrette affidargli la parola crescerò si ripete no io voglio dire che non è una forma di mancanza di rispetto nei confronti degli altri ospiti ma come dire è d'obbligo allora io ho soltanto una cosa la prego se può essere il più conciso possibile si era io sono d'accordo che il contratto è stato troppo costoso avevo chiesto che fosse meno generoso
In cambio abbiamo ottenuto l'impegno forte del sindacato preciso a introdurre nel prossimo contratto la mobilità e la meritocrazia
Se il sindacato mantiene i patti io credo che per la prima volta questi soldi siano spesi bene
Attendiamo a sindacato alla prova è la dimostrazione degli impegni presi sulla Finanziaria non sono chiacchiere c'è la più importante riduzione del costo del lavoro mai fatta
Un punto percentuale vuol dire due miliardi di euro che in modo strutturale e non una tantum
Dal primo gennaio due mila e sei resteranno nei conti delle inferenze
Due miliardi di euro vuol dire quattro mila miliardi delle vecchie lire
Non si tocca la previdenza perché andrebbe a danno dei lavoratori si toccano i cosiddetti oneri impropri la malattia la maternità che sono comunque diritti soggettivi che lo Stato paga
E deve rendere sì fiscalizza no questi oneri impropri ma sono soldi veri che dal primo gennaio rimangono nelle casse dell'impresa poi c'è l'altro miliardo e quattrocento milioni hai dimenticato quattrocento milioni di euro che somma
Sono ottocento miliardi l'osso ottocento miliardi essi robetta insomma
Che vengono messi a disposizione farà tu hai che vengono messi a disposizione per lo sviluppo e le famiglie questo deciderà il Parlamento come spenderli però sono un altro sostegno economico importanti
Della spessa è vero che è cresciuta la spessa
Della pubblica in generale
è cresciuta in percentuale perché ovviamente il PIL è fermo o è addirittura sceso no quindi se ci fosse una crescita economica come c'è stata nel quinquennio precedente questa divaricazione non ci sarebbe dico solo e concludo che in questa Spesal ci sono degli interventi che sono utili al mondo dell'impresa in particolare delle imprese artigiane
Penso una serie di provvedimenti tra cui le cosiddette cassa in deroga per la prima volta da due anni
Abbiamo esteso ai lavoratori delle imprese artigiane delle imprese industriali sotto i quindici dipendenti quegli strumenti di ammortizzazione sociale
La cassa integrazione in particolare che finora erano riservati solo alle grandi prese e attenzione senza chiedere alle imprese artigiane di finanziare la cassa integrazione cinquecento milioni nel due mila quattro cinquecentosessanta milioni nel due mila e cinque che sono altri per altre risorse messe a sostegno della difficoltà finanziaria ed economica delle piccole e medie imprese queste spesa pubblica fatta bene a mio modesto avviso grazie
Vorrei tornare
Un attimo al al concetti introduttivi di questa tavola rotonda cioè che innovare produrre sviluppo sentendo il professor Santi che il presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza le di tecnologie
Ho una domanda per lui come dire che vorrei capire cosa c'entrano le biotecnologie con l'artigianato
Ricordato sono molto ben integrato dell'invito soltanto perché
Posso contare dal momento che migliore ma
Anche per chiedo scusa costruttivo si è staccato offrono
Le le vedevo tecnologie che ormai sono intrinsecamente anche le correlate con Reviglio nanotecnologie con la via informatica e sono pertinenti proprio anche al titolo che è stato trattato questo convegno cioè l'impresa più grande
Ecco questo credo che sia un aspetto io molto importante perché le piccole e medie imprese sono strettamente correlate a questa tematica
C'è stato un documento all'inizio dell'anno della Francia che ha caratteristiche pressoché similari a quelli dell'Italia su questo terreno micro e vere piccole imprese
Che ha dimostrato che la capacità di poter interagire con centri di ricerca la flessibilità che hanno le piccole e medie imprese sono quelle che danno la garanzia di potere sviluppare settori innovativi come questo
Questo è importante certamente poi ci sono dei correttivi sospettati Thatcher nati da rappresentanti Confartigianato che stanno dentro sono intervenuti prima cioè la necessità di metterle in Rete di dare una massa critica sufficiente di alcune cose su cui non storica
Però questa flessibilità questa interazione con la ricerca sono elemento essenziale però bisogna anche dire che le biotecnologie non sono soltanto elemento di ricerca
Ma devono essere sempre di più un elemento di produttività e questo il nodo centrale della nostra anche politica dice il generale è stato proprio per questo c'era bisogno anche nel nostro Paese di superare un po'quelle che sono dei frazionamenti di queste iniziative spontanee anche e così messi appunto di il tema di di gente di odio o di popoli eccetera senza nessuno al sistema Paese
Noi abbiamo potuto fare lavorare e questo ringrazio però colgo l'occasione incrociare l'assessore Breglia perché era coordinatore degli assessori dell'innovazione del della produttività e abbiamo potuto fare insieme a Regioni e comitato abbiamo potuto mettere appunto
Una delle linee guida che sono state o approvate anche dai rappresentanti dei vari ministeri che compongono il nostro comitato e che adesso il sottosegretario Letta sta inviando ai vari ministri interessati proprio perché bisogna arrivare a trovare quella superare quelle motivazioni che ostacolano l'innovazione
Allora in questo caso noi abbiamo da un lato all'incirca dall'altro l'impegno delle piccole e medie imprese ma diamo anche l'impegno il dovere mettere appunto dei nodi di superamento per servizi adeguati servizi per garantire la capacità di interpretare i brevetti di fare dei business plan di potere anche mettere a una ricerca di partner devo le capacità anche di attingere alle risorse
Noi sappiamo che il sesto Programma Quadro e il settimo programma quadro aumenterà notevolmente l'Europa anche l'entità dei finanziamenti a una riserva del quindici per cento aveva per le piccole e medie imprese purtroppo questa so questa risorsa non è stata sfruttata sufficientemente
Noi abbiam fatto aveva affidato un'indagine al Censis che ha prodotto anche quali sono le motivazioni con cui bisogna intervenire e su questo ci siamo basati per le linee guida ma bisogna intervenire
Assolutamente per potere modificare questa rapporto perché se no anche per il settimo programma quadro non voi
Non potremo attingere a risorse importanti per il nostro Paese e questo i proprio coloro che sono qui presenti sono maggiormente interessati
Voglio che rispondere anche per non fare rumore anche sintetizzando anche a una domanda che mi aveva fatto il conduttore prima
Dio poche cosa solo le le biotecnologie io non sto a raccontare ci sono grandi settori che sono interessati quello della salute quello dell'ambiente quella che alimentare
Ma ci sono anche molti settori che solo vecchia di interesse anche più particolare prendiamo per esempio la questione dei rifiuti le problema dei testi di oggi del dei tessuti i noi il restauro
Dei acquisiamo a Firenze noi stiamo per organizzare qui a Firenze un percorso per le biotecnologie per il restauro dei quadri dei marmi delle che Q con questi nuovi sistemi tecnologici e poi la grande capitolo dei biocombustibili che negli altri Paesi specialmente del Nord Europa hanno trovato una consistenza notevole e che invece stentano qui
A abbiamo fatto anche un raccordo
Con L. coltivatori diretti per poter incentivare questo settore potranno vedere certamente oggi con il costo del petrolio così elevato
Di poter avere qualche e divertita io parlava è stato citata più volte spesso viene citata dal CIPE
L'abbiamo avuto dei rapporti con la Cina
Quale
Teniamoci bene lo slogan che oggi domina in Cina dall'imitazione alla innovazione ed è un'innovazione che veramente di grado elevato e di qual
Da consistente la competitività per voi dove stare sosta Nick sistema paese
Sta in Progetti che possano mettere in evidenza quelle che sono le priorità su queste concentrare le risorse bene affatto ricordare anche il ministro Stanca il problema
Dell'Agenzia dell'innovazione perché questa può mettere insieme superare tutti questi frazionamenti
Quando andiamo all'estero per il abbiamo sempre la richiesta di settori come questo delinea il dell'informatica e delle biotecnologie però molto spesso non siamo in grado di corrispondere alle richieste l'internazionalizzazione è stato detto più volte e veramente essenziale noi e io non posso qui illustra are quelle che quello che il contenuto delle linee guida che sono però lei l'abbiamo anche messo su internet è proprio perché abbiano una diffusione ampia ci sarà una
Appena i ministri risponderanno alla l'invito di letta ci sarà una nuova rielaborazione che terrà conto anche dei giudizi che chiunque può porte può emettere in maniera da poter vedere qual è l'esigenza da colmare quali sono interessi reali del Paese per affrontare un problema che ormai in Europa e nel mondo e diventato l'Aprilia unità per un'economia basata sulla conoscenza grazie professor Sante
Io chiederei un attimo al ministro Stanca che durante l'intervento dell'onorevole Giarretta aveva delle perplessità sull'analisi delle investimenti finanziaria no io volevo ritornare all'innovazione sapessero di questo dibattito proprio i termini del della finanziaria
A parte il fatto che Strazzeri ho fatto del manager per trentacinque anni sono Nora polizie diabolica la politica ne sono convinto che il gioco legittimo e democratico l'opposizione che fa dopo dieci minuti
Parla che non abbiamo investito a sufficienza spesso sufficienza da Sarita nelle infrastrutture nelle pensioni cioè le due facce del problema spesso troppo spesso troppo poco ma a parte questo problema dialettico
Voglio richiamati non l'attenzione e l'impegno che abbiamo messo nella finanziaria sull'innovazione tecnologica primo per quanto riguarda i tagli i famosi tanti
Le uniche voci e non sono state toccate a livello di amministrazione centrale sono la sicurezza l'innovazione tecnologica
Faccio un inciso perché si parlava prima del proprio messo azione
Io lanciato questo progetto cui ci credo ed è l'unica via di salvezza della pubblica amministrazione di trasformazione attraverso la leva tecnologica per riorganizzare i processi del modo quindi livelli di efficienza e devo dire che gli ostacoli sono da tutte le parti ognuno alle proprie responsabilità però il punto essenziale voglio dire
Oggi la facciamo tutti insieme questa trasformazione la politica i sindacati imprenditori questo è uno sforzo di sistema Paese da soli
Non c'è Lazio fan nessuno perché è un problema davvero complessa e quindi bisogna davvero cercare
Quando si pensa che il trentadue per cento delle spese dei comuni italiani trentadue per cento un terzo non sono sui servizi sociale o culturale lo sviluppo del territorio sono spesse genero Alì
Voi che siete imprenditore state capendo che sono spesi dell'auto mantenimento ma come fa
Una qualsiasi organizzazione pubblico-privata spendere trentadue per cento peraltro mantenersi
Dico di peggio perché non voglio indicare solo il diritto privato solo sui gol contro i gommoni ma ci son dei ministeri che arrivano fino al quaranta per cento per auto amministrarsi
Certo quaranta per cento risorse finanziarie non sono spesse per fornire servizi alla comunità
Ma sono peraltro sostentamento
Allora il spazi di recupero di efficienza di risparmi a pubblica amministrazione a mio modo di vedere sono enormi che non significa assolutamente licenziare ma fin quando abbiamo migliaia di persone che chiamavamo camminatori
Oggi abbiamo cambiato il nome le abbiamo chiamate personale di anticamera ma la loro completa semplicemente prende un pezzo di carta dall'ufficio porta alla l'altro nell'era delle comunicazioni elettroniche
Io non sono a dire che dobbiamo vicenza queste persone sono innanzitutto a dire osiamo la comunicazione elettronica che grazie a Dio che fa risparmiare semplifica velocizza e riqualifichiamo questa gente che non è felice di portare un pezzo di carta a destra a sinistra
è potrei fare esempi
Siccome il tempo migliaia di poliziotti fanno i posti
Quando ne faccia una denuncia
Entro quarantotto ore il commissario ha l'obbligo di comunicare questa informazione dire notizia di reato ai tribunali
Abbiamo contato migliaia di anni uomo non i poliziotti ha visto il volume dei reati
Il migliaia di anni uomo di poliziotti che sono stati addestrati e pagati per combattere Crimea che fanno il postino Bemporad quando possiamo usare con la firma digitale connessione Elettronica e quant'altro chiusa la parentesi
Uno sforzo ciclopico che va fatto non va sostenuto e va anche comunicato meglio
Ma ritorno sola rilevazione del cono gemella proprio nella finanziaria io non ho sentito e quindi devo dire che probabilmente abbiamo fatto le mosse giuste perché non ho sentito una critica sulla sulle fronte l'innovazione tecnologica a parte
Che non è stato fatto nessun tanti
Abbiamo del FAS de fiscalizzato
I trasferimenti finanziari dall'impresa al mondo della ricerca pubblica cioè abbiamo incentivato l'impresa ad avvicinarsi al mondo da ricerca pubblica proprio perché in Italia abbiamo una dominanza del ricerca pubblica una dominanza della piccola impresa quindi questo rapporto deve necessariamente migliore
Abbiamo creato il cinque per mille
Da destinare a fonti a motivi etici ma anche alla ricerca quindi ricerca fondamentalmente Memedi che abbiamo creato un fondo di cento milioni di euro per la ricerca sanitaria
Abbiamo tolto questa tassa sui brevetti che noi avevamo fatto l'errore di aumentarla
Ma qualcuno aveva fatto il tragico errore di metterla e quindi l'abbiamo eliminata abbiamo con tutti i limiti del finanziamento che è stato detto
Per quanto riguarda l'agenda di Lisbona però l'abbiamo formulata è uno dei primi Paesi oggi scadeva il termine presentare voglio vedere quanti Paesi sono pronti a formulare un piano che secondo me il piano è davvero al centro i problemi fondamentali per la ricerca del lo sviluppo il nostro Paese
è un problema finanziamento che va affrontato da qui al due mila dieci di questo piano non è solo per i prossimi sei mesi ma son da qui al due mila dieci e poi questa grande innovazione questa concezione nuova del distretto
Al cui centro c'è l'Agenzia dell'innovazione tecnologia quindi credo che quanto meno in questa finanziaria sull'innovazione tecnologica finora non ho sentito da necessità sentito nessuna critica che Dio ce la mandi buona camuni continui costi
Dottor Tommaso Mancia il presidente conservatore piccole e medie imprese di Palazzo Chigi
Da questo dibattito mi pare magari faccio una forzatura ma a me pare di vedere che l'innovazione
è un boccone appetitoso da tutti ma ancora deve essere applicata nel senso che c'è una K tra e dire fare ecco questa fotografia dal suo punto privilegiato corrisponde alla realtà oppure no
Anch'io vorrei partire innanzitutto dalle ultime due considerazioni che il sistema Paese è in continua evoluzione
Lo dicevano prima nella relazione di bocciare nella relazione di Del Tenno
Che sino agli anni Novanta fra metà degli anni novanta
Era difficile parlare di piccola e media impresa io sono stato relatore dell'unica legge sulla piccola e media impresa la legge tre diciassette
Del novantuno c'abbiamo dovuto mettere cinque anni per approvare una legge a sostegno della piccola e media impresa che investiva circa mille cinquecento miliardi delle vecchie lire capite
Che era una nullità rispetto ai bilanci nazionali e statali e quindi c'è stata una evoluzione positiva
Grazie soprattutto al sistema Paese che ha capito
Che non doveva basare l'attenzione soprattutto su alcuni settori che non erano trainanti ma erano settori collegati all'impresa di Stato che sicuramente portavano negatività la crescita
No complessivamente del paese ma che solo risolvevano alcuni problemi locali alcuni problemi che non erano determinanti come dicevano prima al collegamento dell'occupazione della crescita del PIL così
Quindi c'è stata un'evoluzione del sistema Paese
C'è una evoluzione estremamente positiva anche in quello che le categorie stanno richiedendo
Io mi voglio complimentare con voi per la prima volta che partecipa a una discussione seria in previsione di una finanziaria
Negli anni passati la Confartigianato ma tutte le associazioni ci chiamavano perché c'era pochi fondi per l'Artigiancassa e bisognava magari aumentare i fondi per i consorzi di garanzia fidi
Abbiamo fatto tutti politica inutile che ci diciamo la colpa del centrodestra o del centrosinistra queste cose avvenivano all'interno del nostro ora la testimonianza vostra proprio sta a evidenziare come con il sacrificio vostro perché gli artigiani si sacrificano a a mettere in piedi un'impresa perché sarebbe molto facile
Come dicevano prima i ministri no cercare una soluzione in un impiego pubblico voi con il vostro sacrificio state a testimoniare che il sistema Paese vuol combattere vuol crescere vuole
Affrontare le sfide mondiale che ci sono all'interno de la nostra realtà
Io voglio dare anche un segnale di ottimismo soprattutto ai giovani che rappresentano una parte dell'economia nazionale del nostro Paese
Ma badate bene questi segnali anche di positività all'interno del Paese
Stanno a testimoniare come le categorie che fino ad oggi sono state sottovalutate danno una dimostrazione alla classe politica che si può superare anche al momento difficoltà che non abbia
E allora ben venga
Venga
Ben vengano le risoluzioni che sono all'interno della Finanziaria che danno un segnale estremamente positivo sul quale voglio dire che ci sono convergenze politiche
Perché l'iniziativa dei distretti industriali è una iniziativa positiva da qualsiasi punto di vista politico si vada ad evidenziare
Però viva Dio quando noi sappiamo che a livello internazionale e mondiale siamo il primo nel nello sviluppo dei distretti industriali come Paese
Terzi e quarti nelle tecnologie di processo
Ottavi nella presenza sui mercati internazionali perché il nostro Paese su questi temi ma venne quindi va bene sugli aspetti fondamentali della crescita economica del Paese però ecco sentite poi quello che avviene siamo settantacinquesimo il quint'ultimi per la pressione fiscale sull'impresa ebbene bisognerà un attimo
Porsi il problema tutti quanti insieme di come analizzare questi aspetti alcuni iniziative stanno venendo avanti proprio sul costo del lavoro e quindi d'aspetto fiscale ma l'aspetto anche del costo del lavoro
è una tendenza che bisogna dimostrare che tutti quanti bisogna che ci si impegni su questa qua
Siamo sessantottesima per la durata dei processi
Sessantottesimo al mondo per la durante il processo ebbene settantesima per i costi e tempi per creare nuove impresa
Bene noi siamo i primi nel dire che già abbiamo i distretti industriali che già abbiamo la vivacità imprenditoriale che sono diciamo i di gli agricoltori ex agricoltori che si sono trasformati in artigiani capaci col trasforma Vipiteno e medie imprese sono il segnale positivo che noi trasformiamo nel mondo
Ma quanto costa creare un'impresa non solo dal punto di vista finanziario ma dal punto di vista dei tempi dal punto di vista della burocrazia
Dal punto di vista delle responsabilità
Che non solo badate bene il governo ce la ecco io ho sentito prima rappresentante delle regioni sentiamo i rappresentanti dei Comuni qui c'è un sistema Paese che va affrontato tra virgolette
Perché non cerchiamo tutti quanti insieme di vedere di affrontare e risolvere problemi immediati che voi avete quando un artigiano ha bisogno di modificare o deve andar via dal centro storico della città perché oramai non è più consono al ritorno dal punto di vista della ubicazione
Che cosa fa l'amministrazione per favorire questo trasferimento sicuramente alcune amministrazioni
Hanno dato dei segnali positivi però c'è bisogno di un sistema Paese nell'affrontare questi problemi ma è possibile che aziende che falliscono rispetto ai temi magari della di utilizzo dei conti dei complessi industriali noi non possiamo trovare una via privilegiata per assegnare immediatamente agli artigiani che vogliono trasferire l'allora operatività dal centro città in queste altre realtà trovare dei sistemi
Io credo che sembra noi andiamo dicono io
Badate io sono al primo perché dal novantadue che sono all'interno dell'Osservatorio sulle piccole e medie imprese di Palazzo Chigi quindi stiamo cercando tutti quanti insieme di non trasferire ad altri delle responsabilità assumiamoci tutti quanti insieme perché il sistema Paese obbliga a questo io non ho paura della concorrenzialità cinese per carità
Noi abbiamo tutte le potenzialità per sbloccare la potenziale la concorrenza cinese
Non è concepibile andare in giro per la città come Roma e vedere ma pubblicamente migliaia e migliaia di cittadini dell'anche questo mondo del terzo mondo chi più ne ha più ne metta
Che sulla contraffazione pubblicamente distribuiscono i prodotti andati in Germania queste cose non si pentono sì vado in Francia queste cose non si vede allora
Abbiamo adesso individuato la diciamo il Commissario dell'alto commissario per la contraffazione
è uno dei temi fondamentali che riguardano il futuro anche degli artigiani perché altrimenti i prodotti che voi fate qualitativamente positivi ma perché li dovete fare se poi all'interno del mercato italiano si primi di hai già questa potenzialità e quindi sui brevetti altra iniziativa positiva allora io voglio dire io non vedo la concorrenza cinese come diciamo una preoccupazione dobbiamo portare avanti delle iniziative sfruttando la potenzialità della città questo dato sta venendo avanti i nostra realtà territoriale
Per l'esportazione cinese badate bene per via mare
Una nave arriva cinque giorni prima che a Rotterdam in Italia
Allora dalla Cina
Quindi vuol dire che noi nel nostro territorio sicuramente potrà essere un territorio scusate dei prodotti di largo ma anche dell'interscambio dei prodotti perché qualitativamente i nostri prodotti
Sono prodotti che incidono nelle realtà mondiali perché la qualità dei prodotti e degli artigiani italiani sicuramente o non è più come dei prodotti cinesi giustamente diceva il professore prima
In Cina si stanno preoccupando di passare dall'imitazione alla realizzazione hanno il per nostra fortuna questa fase l'abbiamo Libano imboccate Ambra abbiamo anche superata allora io voglio dire concludendo questo mio breve intervento
Che ci sono le condizioni per cresce
Ci sono le condizioni per guardare anche un prospero una prospettiva di positività io non sono uno di quelli che si straccia le vesti e io non penso che bisogna sempre dire la colpa degli altri assumiamoci tutti quanti insieme
Delle responsabilità seguiamo una linea come voi la state facendo all'interno della vostra azienda perché quando è lì nessuno
Vi premia se poi sbagliate il prodotte allora dobbiamo un attimo capire che i problemi principali che voi avete sono sicuramente quelli del credito quanto spende lo Stato abili artigiani quanto spendono le regioni quanto spendono i comuni quanto investono gli istituti di credito ma è mai possibile quello che voglio dire anche voi tutti quanti che non riusciamo a fare una sintesi tutti insieme regioni Stato e altri per capi istituti di credito associazioni per capire quale corso privilegiare che può interessare agli artigiani piuttosto che ad una politica locale
Questa politica va vista a livello nazionale perché facendo così si fa un favore non solo agli artigiani ma quello che maggiormente interessa si fa un favore al Paese grazie
Professionale
Bisogna
Microfono grazie allora abbiamo il segretario DS Fassino che arrivate c'ha raggiunto era l'ottavo ospite di cui ne aveva parlato
Lo invito anzi a salire sulla
Stasera sul qui sul palco se ti sposti Crosetto sui sulla mia sede ti dispiace
Perché è strano microfono dando
Che ho freddo qui sono costretto a fare subito una domanda pazienza assessore pronto mi dispiace non aver dato il tempo di avversità penso solo questi attrezzi diabolici
Nel le faccio un brevissimo riassunto delle puntate precedenti
Nel corso dell'intervento del presidente dei giovani imprenditori Del Tenno mi è parso di capire
Che la finanziaria è visto da Confartigianato con le luci ed ombre ma prevalgono le luci rispetto alle ombre secondo la valutazione diciamo per estrema sintesi ecco lei come segretario minime circoli di opposizione
Cioè cerchi di convincere
Confartigianato che questa Finanziaria per quel che li riguarda non va bene
Va bene io
è già parlato è già parlato un'altra cosa parla
Ma non è uno scherzo fraterno amico parola allora no non è intendo dire altre ma dissento da questo modo di ma ho capito che volevano no no che porre la questione no chiedo solo una cosa poiché
Poiché tutto quello che abbiamo fatto fino a questo momento riguardava dei punti precisi che riguardava il rapporto
Con l'artigianato io chiedo Fassino cosa riguarda questa legge perché non dovrebbe convincere artigianato non mi parlò mai o no dico quello che penso poi ognuno trarrà le sue valutazioni senza necessariamente diciamo
Aveva l'obiettivo di convinzione che se fa parte ciascuno di noi diciamo battersi per diciamo rendere evidenti le proprie idee anche convincente intanto io mi scuso arrivato in ritardo dovuto levare prima ma c'è stato un incidente sulla linea Napoli e Roma per cui tutti i treni che arrivano da dal Sud sono tutti in ritardo io
Che è arrivata in ritardo
Ma io penso che questa finanziaria non sia adeguata quello che serve al Paese
Intanto per una ragione di impostazione
Cioè l'impostazione di questa finanziaria è pressoché analoga a quella delle quattro e finanziari precedenti costruita adesso io sono certo cercherò di essere breve siamo tanti costruita sostanzialmente così
Una sovrastima di crescita
Sulla base di una sovrastima di crescita una sovrastima di entrate fiscali cioè di Roger risorse disponibili
E una sottostima dispensa questo è lo schema con cui prima Tremonti poi Siniscalco hanno confezionato e poi di nuovo Tremonti le cinque finanziarie dei cinque governi di centrodestra
Il risultato è che ogni volta nell'immediato i conti quadravano certo perché se tu presumo incassare di più
Presumibile spende di meno alla fine i conti qua per poi ogni anno siamo arrivati alla Trimestrale di cassa cioè al primo rendiconto all'inizio di aprile di come vanno le davvero i conti pubblici e si scopre ogni anno che le entrate sono minori perché il tasso di crescita previste minore e le spese sono più alte perché in realtà quelle previste non erano realistica
Io ho l'impressione che anche questa non sia così per esempio si sovrastima che nel due mila sei non avremo un tasso di crescita dell'uno e mezzo per cento attualmente io me lo auguro ma vorrei far notare che il due mila cinque
Finirà a tasso zero Opus utili
E che la previsione che il tasso di crescita sia l'uno e cinque nel due mila e e sei appare non perché lo dico io perché lo dice ad esempio l'OCSE che non credo voglio dire sia particolarmente appare essere probabilmente sovrastimate
No e quindi se si sono se se si continua a drogare la stima di crescita è chiaro che si presume di avere una disponibilità di risorse che non si hanno e e questo è già il primo primo problema e si sottostima la spesa o meglio se non la si sottostima la stipsi cerca di controllarla con dei tagli che francamente sono insostenibili
Perché tagliare il sette per cento medio insisto sul dato medio nel senso che per alcune voci addirittura il dieci o il quindici per cento
Tagliare del sette per cento medio i trasferimenti agli enti locali
E significa tagliare sulla carne viva di servizi perché quei soldi lì quando si dice trasferimenti agli enti locali si usa una se è un'espressione di gergo per cui la gente pensa a me non mi riguardano trasferimenti sono i soldi che lo Stato trasferisce presto si chiama un trasferimento a Comuni Province e Regioni ma che poi Comune Provincia Regione usano per l'assistenza domiciliare agli anziani aprire asili nido gestire sono aziende di trasporto politiche ambientali politiche di sostegno al reddito politiche di sostegno per quello che sono le competenze degli enti locali all'attività produttive perché i soldi gli enti locali li usano così
Se si taglia del sette per cento dopo che si è tagliato ogni anno dell'esercizio precedente
Il trasferimento agli enti locali si incide
Seriamente sia su servizi che vengono erogati a famiglie
E quindi sulla loro qualità della vita sul tenore di vita da queste cose qui sia più in generale subito scusa sullo sviluppo allora questa è la ragione per cui io a fronte dei tagli che sono stati fatti è stata data dell'addizionale IRPEF eccetera quindi una forma di autofinanziamento e comuni che prima non c'era sì ma vede sì che il che si vuol dire vuol dire semplicemente autorizzare il Comune da aumenta le tasse
Dopo che questo questo Governo suicidio hanno chiesto l'autonomia impositiva non è che i Comuni hanno chiesto mio caro signore qualsiasi sindaco se riceve meno soldi dallo Stato ha solo due possibilità davanti a sé o tagli a servizi
Ho siccome nessuno sembra popolo va be guarda se fai questa battuta mettiti chi richiama una battuta che che ti intirizziti merita una risposta secca quando io ero al Governo per sostato al governo viaggiamo su una macchina sola
Su cui c'era un autista la guardia del corpo che io e finiva così
Adesso chiunque Prodi voi vada davanti al Consiglio dei ministri al venerdì e vietate tutte in tre macchine
Cominciato a tagliare di un tardi io ne ho due e son già due cantanti allora pagavano troppo l'Ascoli Casal doppia vediamo un po'la situazione avevo un rosso ma la maggiore sfida non vuole ascoltare un esterofilo successo cosa che effettuano sono società aver allora questo non se la
Se la mettiamo così vi segnalo l'economista della giustizia firma in prima persona tutti quarantuno bis per i mafiosi e forse ha più a rischio che un ministro del lavoro se la mettiamo così ma comunque va be'credo proprio visti prima quello che successe tanto così l'archeologo che vorrei carri armati è l'unica firma di privazione della libertà che non firma magistrato ma che si è ritenuto che si assuma la responsabilità in prima persona onorevole Fassino chiede scusa no quindi se la mettiamo su quel piano lei siamo sullo stesso
E poi quando si parla di auto blu non facciamo battute la demagogia
Invece in Italia ci sono otto mila comuni cinque Milano meno di tre mila abitanti quei sindaci lì viaggiano sulla loro macchina di quali malattie ma l'auto blu stiamo parlando
Ma guarda ma non è lui quel per davvero la questione e comunque se vogliamo incidere su perché son d'accordo son d'accordo si volse io qua sono per voi spetti ma non fatte come dire non banalizzati non ridicolizzata e perché quando si tagliano quelle voci alla fine il il la somma di risorse che tu pulita e poi ricavare non è più di tanto perché davvero stesse no inganniamo e facciamo inganniamo la gente
Ma sì ma sono stato al governo come voi cosa fare con la Kadett ho fatto l'amministratore pubblico come voi conosco la macchina vedo gli sprechi ripeto anche però i tanti problemi che non derivano soltanto da sprechi ma perché dobbiamo raccontarci queste balle cui
Adesso si è detto togliamo mille euro ogni parlamentare io son d'accordo non ho nessun problema alla fine alla fine mila euro parlamentare del abbiamo fatto il conto quanto fa
Sono un fatto fa quarantotto milioni di euro
Benissimo e quando abbiamo questo è il bilancio dello Stato è un milione due e trecento miliardi
No mi pare al per le spese all'Erario le spese della causa non essendo che non va bene a no ho detto che va bene ho detto che non mi purché non ci sto alla demagogia di chi fa per credere
Che se togliamo un po'di soldi e parlamentare togliamo qualche auto blu e si fa un qualche spettacolo in meno abbiamo rimesso si stante con tre file così perché se guardiamo il bilancio del suo ministero disastroso è disastroso ma Milano ha io non ce l'ho appunto avvolto segnalare a fare
Posso mosso se se mi si lascia ragionare allora erano svagata mettesse tutto sedersi agli argomenti si fa così io mi metto a fare così a tutti i vostri argomenti e non riuscivano insomma o avevo massimo rispetto ma chiedo rispetto a mi è stato chiesto un parere posso dire la mia
O devo essere d'accordo per forza non volessero diritto di parola
Allora io penso che questa finanziaria fatta così è una finanziaria che non soddisfa le esigenze peraltro peraltro segnalo una cosa
Che
Se il provvedimento di intervento sul cuneo fiscale ed è un provvedimento che noi condividiamo Maroni sa spero che non smentisca che questo che non sono due anni che lo chiediamo
Che oggi lo si faccia mi va benissimo e non siamo d'accordo Giarretta la proposta in fin finanziari precedenti quando era lat relatore a finanziare segnalo che ci siete arrivati però sul oggi dopo che avete spiegato per due anni all'imprenditore che ieri dicevate lira perché poi non gliel'avete ridotta quindi vuol dire che quella cosa non può più complicata di quanto si annunciava si vocale ha compiuto
Va bene la riduzione del cuneo fiscale tolto questo a sostegno delle imprese non c'è granché perché il provvedimento sui distretti a una quantità finanziaria residua
Cinquanta milioni di euro con cinquanta milioni di Euro
L'apparato produttivo del sesto Paese industriale del mondo difficile sostenerlo quindi quella la norma di Stati può anche andar bene dal punto di vista della sua come dire come costruita ma se non li si mette a disposizione le risorse necessarie il rischio è che il rischio perché sia inerte per il resto non c'è niente
E e sono passati tre giorni da titoli su tutti i giornali che di che annunciano la sforbiciata dei tagli agli investigatori esalti sta agli atti sforbiciate alle risorse per gli investimenti
Io pavento che sarà una Finanziaria così quel poco di di di risorse che si trovano finanzieranno l'uno per cento di riduzione del cuneo fiscale per un un ammontare complessivo di uno per cento del
E basta
Non si intascherà il debito non si ridurrà il deficit e a sostegno delle imprese non c'è granché per questo io dico inadeguata cioè nel senso che mi pare una finanziaria
Che non risolve i problemi principali che noi abbiamo davanti perché i problemi principale che abbiamo davanti sono sostenere le imprese nel loro sforzo di specializzazione tecnologica per sostenere la competitività ci sono pochissimi soldi quei pochi che ci sono sui distretti
A rimettere in moto gli investimenti a partire dagli investimenti pubblici e gli investimenti pubblici hanno scarsissime risorse certamente meno ancora degli esercizi precedenti
Non ci sono le risorse lo dicono i sindacati c'è qui Angeletti per fare la riforma degli ammortizzatori sociali che è prevista dal Patto per l'Italia e che a tutt'oggi non c'è e che interessa le imprese in primo luogo le imprese minori
Sì c'è il provvedimento del cuneo fiscale
E tutto finisce lì e non ci sono le risorse per ridurre il debito e deficit tant'è vero che ieri il Presidente del Consiglio annunciato una correzione della manovra perché ha annunciato una correzione della manovra perché a conti fatti la finanziaria presentata al Parlamento non soddisfa le esigenze di riduzione di deficit e debito coerenti con gli impegni che abbiamo preso a Bruxelles
A partire dal due mila sei
Sono le ragioni per cui io dico che non è adeguata perché mi pare che sia una finanziaria che ancora una volta non è in grado di sostenere una politica di crescita
E neanche una politica di redistribuzione e quindi finito non mi pare che sia in grado di mobili di mettere in movimento né Investimenti nei consumi
Barone
Io rispetto le opinioni ovviamente ma vedo la cosa da un altro punto di vista
Ha già detto Lucio Stanca la di ciò che ha messo a disposizione dall'innovazione tecnologica la riduzione del costo del lavoro è vero è stata chiesta
In primo luogo dalla impresa prima che dalla sinistra da tanti anni
Noi oggi operiamo una riduzione del costo del lavoro che negli ultimi dieci anni non si è mai vista dell'uno per cento strutturale dell'uno per cento dell'uno per cento strutturale riduzione va bene non posso dell'uno per cento sto con riduzione del costo del lavoro strutturale dell'uno per cento
Non è vero che sugli ammortizzatori sociali la riforma afferma
è ferma ma ho avuto modo di dire tu non c'eri ma lo dico
Perché tu ne sia informato abbiamo anticipato la riforma degli ammortizzatori sociali proprio per le piccole imprese per le imprese artigiane come ho detto prima con le cosiddette casse in deroga abbiamo esteso alle imprese artigiane la tutela per i loro lavoratori che fino a due anni fa aveva solo la FIAT senza far pagare un centesimo alle imprese artigiane questo mi pare un'operazione
Rilevanti
Il Taglioni alla al ai trasferimenti continuiamo a dirlo ma evidentemente non ci facciamo capire sono tagliati gli incrementi di spesa non i trasferimenti
è chiaro che se c'è un meccanismo perverso come quello della sanità per cui le regioni spendono e lo Stato paga
Se c'è una previsione di incremento del quindici per cento non possiamo consentire i conti pubblici non possono consentire che questo intervento venga fatto e qua e lo Stato paga a piè di lista a ora come diceva Angeletti se il principio affranto R uguale
L'autorità che uno ha deve essere uguale alla responsabilità e l'aspetto non si può continuare a pensare che comuni province regioni spendono e lo Stato poi a piè di lista ripaga allora abbiamo mantenuto la spesa che anziché la sanità è aumentata da sessanta miliardi a novanta miliardi in cinque anni altro che tagli
Abbiamo tagliato gli incrementi
Io credo e concludo va beh io credo e concludo che queste iniziative che il governo ha preso in un momento difficile dove la crescita è zero
Ho sotto zero qualche risultato lo stiano portando se è vero che in questi anni l'occupazione è cresciuta e continua a crescere nonostante un livello di crescita economica vicino allo zero
Se è vero che nei primi sei mesi del due mila e cinque l'export delle regioni italiane aumentato del sei virgola tre per cento
Se è vero che la produzione nel mese di agosto ma intatta dell'uno virgola tre del cinque virgola nove per cento annuo cominciamo a vedere l'uscita dal tunnel ora in un momento così difficile dove mancano i soldi dove il debito pubblico cumulato negli anni ottanta pesa come un macigno le misure che abbiamo preso a sostegno dell'industria italiana che non vuol dire solo dare soldi ma vuol dire anche creare le condizioni
La innovazione e mercato del lavoro e le pensioni ti affare eccetera eccetera stiano cominciando a dare dei risultati che sono certificati dall'Istat non sono l'opinione del Governo
Giarretta
Volevo dire noi abbiamo già riconosciuto che le cose poche che ci sono nella legge finanziaria di quest'anno vanno nella direzione giusta perché le abbiamo chieste prima alcune allevamenti costate altre come la riduzione
E del costo del lavoro e degli oneri impropri ministro tu sai che è iniziata negli anni passati ancora nella nostra legislatura ed era uno dei temi che qui c'è UE se se lo ricorda è uno dei temi che Confartigianato incerte ma posto
E siamo intervenuti per tre anni successivi e alla fine siamo arrivati a tant'è che tu adesso hai potuto limitati all'uno perché si era già intervenuto sugli oneri impropri
Allora le cose che ci sono vanno nella direzione giusta bene si è corretto delle importazioni passate negli anni sbagliate degli anni passati
Però noi dobbiamo raccontarci delle storie vedete questa s'questa questione degli enti locali non è vero ministro che i Comuni sono pagati a piè di lista allora i comuni i comuni hanno da ormai moltissimi anni solo se assai alla Sanità in Regione
I Comuni hanno ormai da moltissimi anni da rispettare un patto di stabilità così come lo stato la Corte dei conti certifica che i comuni hanno rispettato negli ultimi tre anni in patto di stabilità anzi l'ultimo anno hanno risparmiato di più che quello che il patto di stabilità firma ma perché voi volete fare qualche voto invece governo nazionale questo patto di stabilità non l'avete rispettato dovevate stare sotto il tre state andando in cinque ma perché in comunità devono pagare la vostra incapacità di fare
Spesa pubblica virtuose perché alla fine questi Italia
Magari fossero le auto blu magari fossero gli sprechi che certamente specialmente nei comuni diciamo di maggiori dimensioni ci sono ma guardateli che con questo taglio
Anche nella parte degli investimenti
Significa che quest'anno i comuni la grande stazione appaltante diffusa di comuni italiani
Fanno appalti per quattro miliardi di Euro uno in meno
Guardate che a livello di enti locali si produce il settanta per cento della domanda di opere pubbliche del Paese
E se voi mi tagliate quattro miliardi di euro da questa domanda voi imprese artigiane ve ne accorgete e allora forse in un momento di emergenza
Sei manchiamo se mantenessimo quel contributo positivo almeno per gli investimenti leviamo almeno la parte degli investimenti e forse diciamo questa stazione appaltante diffusa
Di migliaia di appare di radicati sul territorio produrrebbero per lo sviluppo del nostro Paese un po'di più di quello spaventoso
Io spero di sbagliarmi
Voragine che si aprirà nei conti pubblici con l'avvio della realizzazione della mega opera del ponte sullo Stretto preferirei che piuttosto di quello fossero partiti altri quattro miliardi di investimenti su tutto il territorio
Nel cast anche
Per quanto riguarda per quanto riguarda l'innovazione tecnologica cioè la defiscalizzazione del sulla ricerca del cinque per mille
La tassa sui brevetti c'è tutto quello che ho detto prima
Rocco con si conferma che è difficile parlar male quindi qualcosa probabilmente di valido cioè in questa finanziaria a sostegno di innovazione tecnologica pareva vorrei ritornare un attimo sui cosiddetti tagli
Problema io so formato perché vedendo da un'esperienza come ho detto DTT di più di trent'anni nell'impresa privata accetti vengo dal mondo delle imprese private il nostro mondo
Quando vedo sulla
Analisi dei bilanci Anci
Dei Comuni capoluoghi di provincia in Italia che il trentadue per cento per la spesa corrente Italia non riguardano i delle spese d'investimento non solo la spesa corrente cedente domani toglie quando
La spesa corrente quando il trentadue per cento e delicata non ai servizi sociali al territorio alla cultura a sostegno dell'impresa ma sono spese generali
E la classificazione che intendo come spese generali e di auto sostentamento di auto amministrazione
Quando come ha detto in alcuni ministeri bazzica da quando inattese vincolato in alcuni ministeri si arriva fino a quaranta per cento date che lo dicono anche i sindacati
Che si arriva al quaranta per cento della spesa dei ministeri di spesa corrente peraltro mantenersi io dico che al di là dei problemi delle auto blu
Dei sei che che ci sono qui c'è una gigantesca opportunità di recupero di efficienza di produttività della pubblica amministrazione che deve essere affrontato una volta per tutte e allora non si può rigettare
Tali una finanziaria solo dicendo che si taglia la carne i muscoli anziché al grasso perché credo che sia mio per la politica così ma va be'visto è che non l'avrei una solo questo quadro disapprovazione arretrato questo il problema
Fassino
No io adesso
Insomma salito tardi io dico questo
Getta acqua mi sembra le che le chiedo scusa prego mi sembra che in questa finanziaria ci sono molti motivi di critica però insomma per la prima volta tra maggioranza e opposizione
Nel merito di alcune questioni ci sono delle convergenze che io insomma disse con la politica ma mio marito io temevo emergano è una delle prime volte che ancora non sono non sono non sono di quelli che cerca la distensione a tutti i costi non appartiene al mio costume politico
Cioè io dico questo
Quali sono le questioni fondamentali che il paese di fronte secondo me ha due grandi questioni
Primo il Paese un Paese che in questi anni ha avuto un tasso di crescita bassissimo
O troppo o poco o diciamo o zero o poco più di zero
E questo secondo me è diciamo la priorità delle priorità perché se non è non rimettiamo in moto la crescita
Diciamo non rimettere in moto la crescita significa non produrre la ricchezza né per mantenere in piedi il sistema produttivo né per fare quelle politiche redistributive necessaria a sostenere i consumi
Quindi io dico che la priorità delle priorità che oggi l'Italia è questa
Tutte le tutte le politiche dovrebbero essere finalizzate in primo luogo a rialimentare un circuito di investimenti che consente all'Italia di tornare a crescere cosa che in questi anni non è stato
E allora se è così intanto le risorse vanno utilizzate lì
Per esempio
Se si devono fare degli interventi di natura sulla struttura fiscale
è molto più utile utilizzare la leva fiscale a sostegno degli investimenti della produzione del lavoro che non con riduzioni fiscali generalizzate e non selettive
Io per esempio continuo pensare che sarebbe stato molto meglio più famoso secondo omologo della del modulo dell'arrivo della riduzione dell'IRPEF sei miliardi di euro pari a dodici mila miliardi di vecchie lire anziché spalmarli su una platea vastissima di cittadini italiani con la riduzione dell'IRPEF che tradotto pro-capite sono per la stragrande maggioranza pochi euro al mese
Sarebbe stato molto meglio quei dodici mila miliardi utilizzarli per sostenere il sistema produttivo e le avrei usati molto di più
Per un'operazione di defiscalizzazione di riduzione del cuneo fiscale di sostegno in termini di crediti di imposta o incentivazione le dico sono molte cose che si possono fare a sostegno del sistema produttivo delle imprese o per finanziare ancora di più il sistema degli ammortizzatori sociali
Cioè io non dico che il problema è che diretti come tutti resi le risorse questo è l'elemento diciamo che notizia diviso in questi anni in questi anni lo dico senza nessun elemento polemiche la fotografia
Il Governo nella sua bella figura soprattutto del Presidente del Consiglio ha puntato su un su uno schema la riduzione delle tasse sarà il volano che determinerà la lievitazione della crescita
Questo è stato lo schema
Questo schema a me pare si sia rivelato
Impraticabile non voglio dire velleitario illusorio son già giudizi di valore non praticabile perché in questi quattro anni la riduzione fiscale è stata minima e il paese non è cresciuto
Allora io dico che il problema italiano non è quello di far leva sulla riduzione fiscale per rimettere in moto la crescita ma invece di utilizzare tutte le risorse che si hanno per sostenere quelli che sono le vere esigenza della crescita allora prima questione
L'Italia è un Paese grande Paese industriale come tutti sappiamo che che è caratterizzato da una media intensità tecnologica è molto più esposto alla competitività di cinesi indiani o di tanti altri proprio per questa ragione
C'è un gigantesco problema di sostenere l'impresa è aiutare le imprese nell'innalzare la il livello di specializzazione tecnologica come una delle questioni fondamentali per mantenere un alto livello di competitività
Qui stipata di indirizzare in via prioritaria le risorse non mi pare che fin qui si è stato fatto adesso
Lo si fa in termini di principio come il la quel quel provvedimento sostegno distretto industriale però appunto la scarsa finanziamento di quel provvedimento dice che siamo molto distanti tra l'obiettivo enunciato che ci vede d'accordo e le risorse che vengono messe a disposizione
Secondo noi paghiamo un deficit competitivo
Sulla formazione sull'investimento
Di ricerca scuola università do due dati così ci capiamo
Se noi chiudiamo gli italiani tra venti e sessanta anni abbiamo dodici per cento di laureati negli Stati Uniti sono il trentotto in Francia Inghilterra Germania sono il trentatré
Vogliamo prendere le classi di età più fertili dal punto di vista intellettuale venti quarantacinque abbiamo il cinquantasette per cento di laureati
La Corea novantatré il Giappone novantuno la Francia ottantasette la Germania ottantatré in uso lauree biennali non sono lauree Pierre no no no no no no qui l'americana sicura no no aggressivo
Quelle francesi e tedesche sono analoghe le nostre chiese se proprio un diverso gap competitivo
Che è legato all'esigenza di specializzazione tecnologica del sistema è un problema che pesa allora spendiamo di più
Ad affrontare questo nodo in termini l'investimento di sapere conoscenza ricerca formazione è una priorità o no noi abbiamo tutto in tasca il telefonino no e quasi tutti sappiamo tante marche ma il prevalente Nokia noi lo compriamo e lo fanno in Finlandia sapete perché noi lo compriamo loro producono tra le tante ragioni c'è il fatto che la Finlandia un Paese che da molti anni spende il tre per cento del prodotto interno lei
L'ordine ricerca e non lo zero cinque e la differenza tra tre zero cinque sei a differenza tra chi produce e chi compra si può fare il turno
No allora questo è a questa un secondo punto è questa una priorità o no
Terzo io dico in Italia noi stiamo scontando un un gap competitivo sul terreno della modernizzazione infrastrutturale del Paese
Io un'idea ma sono pronto a discuterla che se è vero che nei prossimi anni decenni il cuore del del motore mondiale sarà l'Asia come diciamo Cina India e quant'altro
I rapporti tra Asia Europa passando per il Mediterraneo l'Italia una gigantesca opportunità l'Italia è una un molo nel Mediterraneo di cui ogni città portuale una banchina
Siamo capaci di mettere in campo un piano fatto di risorse pubbliche ma non solo anche private perché sono attivabili con strumenti finanziari molte risorse private su questo fronte
Per partendo dalla portualità ridisegnare l'armatura del paese e fanno una grande occasione di commerci investimento applicazioni tecnologie
E infine livello di internazionalizzazione
Noi abbiamo siamo un Paese che ha un tasso di internazionalizzazione alto ma con un con una due piedi d'argilla terribili
La nostra internazionalizzazione continua a essere per il novantasette per cento commerciale
Cioè esportiamo quanto produciamo in Italia
Il livello di tutti gli altri grandi Paesi è molto diverso
Naturalmente c'è una ragione per cui questo accade perché l'Italia è presente nel mondo essenzialmente come sport commerciale molto meno per gli investimenti diretti all'estero e consiste nella morfologia del Sol de rispondono strutture industriali italiani il novantacinque per cento delle imprese come voi sapete perché non c'era segnata nove a me in Italia a meno di trenta dipendenti ci sono settori penso al calzaturiero dove ci sono otto mila imprese per sessantacinque mila lavoratori se si toglie Della Valle che ne ha mille da solo tutti gli altri le hanno cinque sei certo allora no c'è un gigantesco problema è chiaro che l'impresa di queste dimensioni non molta più difficoltà andare all'estero
A investire
Qui c'è un altro grande problema come si mette a disposizione del sistema una politica che non lasci solo le imprese nell'internazionalizzazione come li accompagni come favorisce consorziamento come gli mette a disposizione banche come gli mette a disposizione
Le sistemi assicurativi
Cioè come fai una politica vogliamo fare un esempio perché una cosa che conosco per averla vissuta
Chiunque oggi vada su un mercato dell'Est a una risorsa in più rispetto a dieci anni fa c'è una banca italiana che si chiama Unicredito che sta in tredici Paesi dell'Est europeo è giusto non onori delle così le tue imprese del Nord Est né si sentiva
Sarà bene sapere quali sono le cose non ridevo per un attimo che poi e
Ma non c'è tra l'altro la perizia è venuta in mente una
Allora
Allora allora quel potrebbe si potrebbe fare agevolmente ricco
Si potrebbe agevolmente ricostruire come questo venuto questo non è avvenuto solo perché Unicredito attraverso un uomo esperta capace come Profumo si è diffuso sui mercati
Ma perché tutta quella per l'azione è stata fatta in una strategia comune tra Unicredito che aveva interesse alla su quei mercati e governo che le ha che lo accompagnava che facciamo accordiate intergovernativi di accompagnamento che favoriva l'acquisizione di alcune banche la principale Balta bulgara
Il primo istituto bancario purché oggi Unicredito è stato acquisito nel corso della prima della Bulgaria grazie al fatto che avendo l'Italia un credito Sace non riscosso
Abbiamo trasformato come Governo quel credito in un diritto di prelazione che abbiamo chiesto nel momento della privatizzazione dell'istituto di questo mancare e così Unicredito la prego
E quando Unicredito ha preso la Banca Nazionale dell'Agricoltura slovacca altra banca di quel mercato lo ha fatto sulla base dopo un accordo intergovernativo tra governo italiano il governo slovacco
Allora queste son le cosa che secondo me Soro essenziale specializzazione tecnologica
Investimento sull'innalzamento della qualità di sapere di conoscenza infrastrutture prosegue infrastrutturale modernizzazione infrastrutturale e internazionalizzazione io dico in questa finanziaria ci sono queste quattro priorità
Comunico tutte soddisfatte al massimo perché faccio anch'io conto Comi i vincoli di bilancio ma ci sono queste priorità perché queste sono le priorità con cui noi rimettiamo in moto l'economia il sistema secondo me ci sono poco quindi uso una terminologia prudentissimo dico non ci sono certi con ci sono poco e penso che bisognerebbe fare uno sforzo molto di più per sostenere queste questioni perché a me sembra che sono le questioni nodali per rimettere in moto
Una economia che ferma che se continua a essere ferma non risolve neanche il problema redistributivo
Ancora una cifra poi taccio
Due cifre la prima
Qualsiasi lavoratore dipendente di qualsiasi categoria
Industriale ma anche ormai in buona parte il pubblico di pubblici servizi sta in un Renzi di reddito individuale che sta tra il mille cento e mille quattrocento euro al mese così Angeletti più o meno il costo
No purtroppo se così l'ottanta per cento dei lavoratori italiani dipendenti è stata mille cento mille quattro
Il quarantotto per cento delle famiglie italiane traccia una persona che lavora
Cioè l'idea di quel reddito
Se noi non rimettiamo in moto crescita che allarghi il numero delle famiglie in cui lavora più di uno
E difficilissimo pensare che non siamo in grado di fare una politica di sostegno ai consumi con quei redditi
Mi scusi andrebbe però molte volte anche diciamo rapportato al fatto che magari sì penso che ce n'è uno che lavori perché molte volte ci saranno degli artigiani che si ritrovano magari qualcuno del pubblico impiego che al pomeriggio magari fa l'idraulico per renderlo vediamo se su questo
Vediamo che su queste come ora veniamo cacciati
Continuare a fare io lavoro interno gli over the perdendo contabile relazionale tra ove conobbe Loreto ma comunisti il suo attirasse muore qualcuno lo conosco che del magari o forse però non avverrà mai parliamo d'altro noi abbiamo le nostre pecche anche meno affrontiamo questo problema anche quello però è è un dato su cui in quale dobbiamo comunque rafforzandone chiudendo gli occhi dolori sono io sono ancora in vacanza spiega
Prima ancora reso un minimo di un segretario medesima calciatori solo di economia sommersa non mi sfugge se non risponde sì ma lui non è un tenzone documenti sito pesante sommerso proprio perché giustamente voi lamentate la ineguale competizione che li produce
A cui siete esposti non è un fattore di sanità
Non risolve il problema dei ricordi se mai va affrontato ma non risolvono il saldo tanto c'è questo siamo tranquilli perché loro non sono poi quelle
E punto
Un'ultima cosa prima di dare la parola Crosetto per la chiusura dei lavori mi pare che da questo dibattito se è venuto fuori è questa convergenza sull'utilità dei distretti e sulla come dire
Inadeguatezza definanziamento di questo di questo settore è possibile immaginare visto che anche un settore che interessa con la Confartigianato
Immaginare una Giunta di risorse nell'ambito degli emendamenti la Finanziaria
Maroni
è possibile tutto certamente io non credo che
Anche dal punto di vista dei distretti o dell'ente paese il problema sia solo avere contributi a fondo perduto questo riguarda certe impresa che non sono certamente le imprese artigiane che i contributi a fondo perduto presi veramente può
Chiedono servizi
Chiedono strutture infrastrutture l'avere individuato la il perimetro del distretto e come diceva Lucio Stanca non è solo una limitazione territoriale ma è anche il distretto funzionale penso che apre delle prospettive molto interessanti no ovviamente se ci saranno proposte per prendere risorse laddove non servono a mettere nei distretti
Assolutamente siamo d'accordo mi pare solo un'ultima notazione che Fassino alla fine abbia riconosciuto che qualche cosa di buono anche se poco nella finanziaria c'è molto molto più che non nella finanziaria dello scorso anno mi pare
La differenza è che è che è che qualcosa in più un'altra non peggio della finanziaria
Però quest'anno il sindacato dichiarato lo sciopero generale su questa Finanziaria l'unico che non è d'accordo sulla via Salaria lo fate parlare solo
Oppure una battuta in risposta alla alla all'invito che il presidente ha detto non mi ha fatto sul TFR la riforma del TFR ad andare fino in fondo io certamente andrò fino governo andrà fino in fondo perché questa è una riforma chi è che serve soprattutto ai giovani lavoratori che avranno se non si interviene una pensione ridotta del quaranta per cento
So che ci sono delle preoccupazioni soprattutto dal punto di vista delle piccole imprese per la facilità di accesso al credito Basilea due eccetera eccetera
Vedrete che così come è stata strutturata ogni impresa soprattutto artigiana
A
La garanzia di accesso al credito a costo zero perché viene compensato con una ulteriore riduzione degli oneri impropri rispetto a quelli messi in finanziaria
Oppure non si applicherà il meccanismo del silenzio assenso per almeno tre anni introdurremo c'è una moratoria che garantisce le imprese più deboli di fronte al mondo delle banche
Va bene grazie io sarò costretto a interrompere perché molti di voi hanno treni aerei necessita di partire quindi darei la parola così detto per un brevissima conclusione collegata a quanto è emerso partito dopodiché vi ricordo che i lavori del congresso riprendono domani mattina alle nove e mezza e vi segnalo che sarà presentato il contributo di una l'intervento di una persona
Come dire un ospite inatteso dire così che vale la pena di non perdere la parola sette
Beh innanzitutto grazie agli intervenuti grazie per la vostra partecipazione
Grazie anche a voi perché comunque rimanere tre ore ad ascoltare tutta una serie di dibattiti secondo me da comunque anche un segnale del come stiamo crescendo anche come voi mente come Confartigianato
Volevo riprendere brevissimamente tre passaggi prima qualcuno di voi non ricordo chi ha parlato di sacrificio
Per chi fa l'artigiano
Io non lo vedo molto come un sacrificio almeno io penso che il sottoscritto come pure amici imprenditori
Il nostro e un oramai il senso di vita noi ci alziamo tutte le mattine abbiamo deciso di fare l'imprenditore e quella è la nostra vita riteniamo che per fare bene il nostro mestiere abbiamo bisogno intorno a noi di una classe politica di un certo tipo
Molte volte mi domando un marziano scendesse sulla terra i partecipasse o vedessi davanti alla televisione un Porta a Porta con Bruno Vespa avrebbe qualche dubbio su come la classe politica in Italia
Possano i prossimi anni cercare di aiutare il mondo dell'impresa
Io vi dico come prima qualcuno sia al Presidente Del Tenno che Fabio Banti che altri miei predecessori vi hanno messo di fronte secondo me ad una importante
Un importante passaggio quello comunque di una scelta nei prossimi mesi nei prossimi anni la politica sarà costretto a fare delle scelte
E secondo me noi di chiediamo questo vi chiediamo di fare delle scelte prima Presidente Del Tenno nella sua relazione parlava anche di cambiamento culturale ecco noi attraverso queste giornate attraverso le nostre associazioni quando parliamo di innovazione cerchiamo anche di portare questo tipo di cambiamento
Ritengo che anche la politica debba adeguarsi a un mondo che cambia soprattutto per le imprese con questo vi ringrazio grazie ancora per la vostra presenza
Movimento
Per avermi dato la possibilità e il presidente Maurizio nel termine di avermi dato la possibilità di confrontarmi con voi grazie