07 GEN 2008
intervista

Intervista a Luigi Covatta sul suo ultimo libro "La legge di Tocqueville. Come nacque e morì la riforma della prima Repubblica italiana" (Edizioni Diabasis)

INTERVISTA | di Massimo Bordin - RADIO - 22:53 Durata: 21 min 56 sec
A cura di Guido Mesiti
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"Per un cattivo governo il momento più pericoloso è sempre quello in cui comincia a riformarsi".

La "legge" enunciata da Alexis de Tocqueville è più che mai attuale, e si modella perfettamente sulla situazione dell'Italia alle prese con l'annosa questione delle riforme...

attese.

Nel raccontare "come nacque e come morì la riforma della prima Repubblica italiana", l'autore ripercorre le tappe del dibattito condotto a partire dal 1977 per rimarcare e dare maggiore efficienza alle nostre istituzioni: con risultati certo non entusiasmanti.

La crisi del sistema politico, che si era manifestata
fin dal 1987, si è sviluppata fino ad oggi senza soluzione di continuità, e incancrenendosi.

Mentre è in corso una nuova campagna referendaria, Covatta mette in guardia contro l'eventualità dell'eterno ritorno del sempre uguale, sostenendo l'opportunità di una riforma costituzionale più che della sola riforma elettorale.

E suggerisce importanti riflessioni sull'attualità del bipolarismo in Europa.

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