Industria forte in Paese debole? Le dinamiche italiane e l'Europa

Buongiorno
Vi ringrazio
Per la vostra partecipazione Vido il benvenuto come Direttore del Dipartimento di Scienze economiche aziendali
Della LUISS
E voglio ringraziare soprattutto
I rappresentanti dei tre gruppi di ricerca che sono qui presenti e i nostri
Di scarsa
In particolare
Vorrei
Rivolgere un ringraziamento
Vivo
A
Enzo Cipolletta che è qui al mio fianco
Di scarsa indicato
A Daniel grosso a Luca palazzi
Andrea ad agosto
Per in arrivo per
Per la loro partecipazione alla tavola rotonda noi abbiamo
All'inizio
Della mattina la presentazione di tre ricerche non sto a
Commentare le ricerche perché materiale e disponibile sono tre temi di grandissimo interesse presi singolarmente
Cioè l'off-shore inc un tema
Che stavo dicendo prima
Sembrava destinato a essere al centro dalla campagna presidenziale americana un anno fa che adesso è stato spiazzato da altri temi ma che invece sta aumentando di importanza in Europa
Le modifiche strutturali del mercato del lavoro italiano questo è un tema per noi importantissimo io non sono uno specialista del mercato del lavoro ma credo che
Tutti noi economisti in particolare gli economisti industriali e di impresa
Si sono resi conto di quanto sia cambiato il mercato del lavoro italiano per effetto delle cosiddette riforme Treu
E poi di quello che è seguito dopo ma sicuramente il pacchetto Treu ha modificato il mercato del lavoro italiano introducendo una serie di affetti
Che a mio avviso non sono ancora completamente
Sviluppati e che se e stanno veramente modificando la l'atteggiamento delle imprese nei confronti dell'attività produttiva sul nostro territorio
E il terzo trasformazione del made in Italy io vorrei partire proprio da queste trasformazioni del made in Italy per inquadrare un po'il tema delle discussione di questa mattina
Non c'è dubbio che il Paese si trova
A fronteggiare una serie di problemi che i dati statistici hanno posto includere evidenza Paese cresce meno degli altri Paesi europei degli altri Paesi che hanno come moneta l'euro
Quindi non tiene il passo la produttività e addirittura del cresciuta la politica del lavoro da alcuni anni
Si è perso quota nel commercio mondiale espressa a prezzi costanti
E tutto questo ha portato una serie di analisti e studiosi a parlare di declino dell'industria italiana e dell'economia italiana nel resto del mondo
Poi al altri dati o un altro modo di vedere gli stessi dati hanno portato a una riconsiderazione
Si è visto che
Valutando la quota del commercio mondiale la quota italiana del commercio mondiale a prezzi correnti non apre circostanti
Non c'è questo declino in alcuni casi addirittura c'è stata una crescita soprattutto in alcuni settori si sono fatte delle analisi ma qui non voglio tra e poi e quindi in ciò che sarà argomento di una relazione solo ricordare che
Diverse ricerche hanno messo in evidenza come le imprese italiane stanno subendo o sono protagoniste di un processo di ristrutturazione di riposizionamento che le ha portate
A cambiare il loro posizionamento all'interno del settore non semplicemente a far crescere i prezzi dei loro prodotti ma a meritare un vantaggio di prezzo
Senza cambiare radicalmente la divisione internazionale del lavoro il modello di specializzazione ma posizionandosi il che vuol dire introducendo innovazione di prodotto introducendo innovazione di processo innovazioni organizzative e così via
E questo
A sicuramente portato
A considerare questa variazione questa forbice che si è aperta tra le quote di mercato a prezzi costanti a prezzi correnti non come un effetto di perdita di competitività cioè con un innalzamento di prezzo
Forzato dal sottostante innalzamento del costo unitario a sua volta dovuto una scarsa produttività
Dietro la quale il giudizio era le imprese italiane aumentano i prezzi perché non ne possono fare a meno e piuttosto che morire subito per mancanza
Di liquidità
Accettano di morire lentamente perdendo clienti perché praticano dei prezzi insostenibili
E invece
Il giudizio
Che
Quando si va a fare delle analisi micro economiche cioè sulle singole imprese
E completamente confermato ci sono delle imprese che hanno cambiato posizionamento che riescono a trarre vantaggio
Dal
Dalla crescita di alcuni campioni dalla crescita mondiale Paesi asiatici soprattutto del Medioriente
E che quindi riescono a essere competitive sono competitive con strumenti nuovi nonostante tutti i problemi di cui parlerò subito dopo
Però il Paese
Mostra quei dati aggregati di cui dicevo prima di qui il titolo del convegno di questa mattina e cioè industria forte
Io direi meglio impresa e forti perché ne
Le a
Dobbiamo intendere l'industria in senso lato quindi i diversi settori industriali e non semplicemente l'industria manifatturiera di imprese forti ma Paese debole punto interrogativo
Uno
Del
Una delle risposte a questo punto interrogativo mi sembra che possa essere senza ombra di dubbio ma qui lasceremo poi al pane
Il fatto che
Alcune imprese molte imprese sono protagoniste del processo di cui parlavo prima ma non abbastanza impresa
E quindi ecco che ciò che alcuni operatori virtuosi fanno non è sufficiente per il Paese
Questa però non è tutta la verità
Perché se fosse questo noi
Potremmo dovremmo constatare
Che
I fattori produttivi non sono completamente impiegati
E che quindi ne rimangono molti liberi perché non c'è abbastanza domanda
Nella parte virtuosa e progressiva del sistema economico ma non è così l'occupazione cresce la disoccupazione cresce
E anzi è evidente che in alcuni segmenti del mercato del lavoro c'è carenza di offerta di capitale umano
Non parlo solo del nord est tra
Parlo di profili è difficile avere tecnici è difficile avere ingegneri è difficile avere laureati tecnici
Si va in India non solo perché l'ingegnere indiano costa meno ma perché è bravo
E
E triste di Roma certe volte è più bravo del nostro fu alcune specializzazioni allora qui si apre un grosso problema sul quale voglio tornare dopo
Allora non è solo che
Il
Le imprese gli operatori che si stanno comportando in modo virtuoso non sono in numero sufficiente
è anche che il sistema nel suo insieme non riesce a crescere allo stesso passo con il quale crescono gli operatori virtuose
Per dirla in un altro modo alcune imprese hanno capito come ci si muove nel nuova divisione internazionale del lavoro
Sono troppo poche il sistema non lo ha capito
Di questo io sono convinto
E
Lascio
Al pannelli di
Discutere se questa mia convinzione OCSE PDS questa convinzione e giustificata da ciò che emerge dalla ricerca dalle ricerche e se lo condividono
Io vi chiedo scusa
Se dovrò allontanarmi quasi subito perché
C'è una assemblea del CNEL alle undici che discute un argomento
Che ha proprio attinenza con questa ricerca anche se l'attinenza forse la vedo più in modo
Soggettivo
Oggi si parlerà al CNEL di progetto invenzione
E perché in Italia il project financing nonna la stessa diffusione che ha negli altri paesi cioè non è che qui non si sappia come farlo funzionare non è che non funzioni ma funziona solo per alcune cose
Per costruire gli ospedali va benissimo perché
C'è un progetto
Un finanziatore e una controparte che la Regione
Per costruire grandi opere infrastrutturali non funziona perché l'interlocutore è una pluralità di soggetti istituzionali non si riesce mai a far quadrare il Progetto definirlo e ad a vere
Un Progetto che sia bancabile per dirlo in termini stretti e cioè
Nel quale
Alla
Anticipazione di capitale corrisponda con certezza il sapere che l'opera si farà con un certo costo che ora determinati dritto
E quindi io a andrò occuparmi di questo che attinenza col problema di cui si parla oggi nel senso che
Gli operatori che hanno capito come ci si muove
Poi non trovano nel sistema
La rispondenza cioè la stessa velocità di movimento e quegli input che sono loro necessari
Per muoversi nel sistema internazionale parlo per esempio di infrastruttura
Infrastrutture logistiche
E anche infrastrutture istituzionali quindi le imprese che operano in Italia
Hanno difficoltà in quando si parla di porti di aeroporti di infrastrutture di trasporto ma hanno anche difficoltà quando
Vanno in contatto con la pubblica amministrazione devono ottenere dei permessi di costruzione degli stabilimenti devono svolgere delle pratiche devono avere risposte a richieste di autorizzazione
Il porto
L'esempio delle dichiarazioni che ha fatto Marchionne la settimana scorsa ai margini del Collegio da membri del consiglio di amministrazione della FIAT
L'Alfa Romeo andrà negli Stati Uniti come mercato può darsi che ci vada anche a costruire a fabbricare perché è uno stabilimento negli Stati Uniti si fa in diciotto mesi non è detto che in diciotto mesi si riesca
A ristrutturare uno stabilimento italiano
Allora
Il e qui concludo mi sembra che l'interrogativo sia ben posto imprese o industria forte Paese debole
Ci sarebbe naturalmente anche un terzo aspetto istituzionale da considerare e cioè quello degli assetti imprenditoriali della finanza
Ma di questo se n'è parlato recentemente a Davos e il ruolo dei dei grandi azionisti investitori istituzionali e di questo nuovo soggetto emergente che sono i fondi sovrani
Potrebbe essere oggetto di un prossimo convegno
I fondi sovrani sono una realtà come qualche decennio fa lo erano i petrodollari una realtà emergente una grandissima opportunità
Avranno tantissimo capitale da investire
Sembrano propensi a investirlo secondo determinate regole che si possono già percepire non sono tutti ugualmente trasparenti
E ossequi enti alle regole del mercato così come li conosciamo fino adesso con questi fondi bisogna trattare
E per trattare
Lo dicono soprattutto
I colleghi del ramo aziendalista di questo Dipartimento cioè quelli che studiano il management per trattare ci vogliono strutture di comando ci vogliono centri di decisione
E anche da questo punto di vista il nostro Paese si dovrebbe apprezzare io già sottratto troppo tempo e quindi darei la parola alla amico Stefano Manzotti direttore dell'Islam
Grazie grazie il relatore
Siamo
Alla quarta edizione di questo convegno annuale Conella
Center for European Policy Studies e con Daniela che voglio ringraziare per essere qui anche quest'anno
Negli anni scorsi siamo occupati dei temi sui quali conduciamo una ricerca congiunta da anni quindi
L'ingresso della Turchia in Europa a Basilea due d'attrazione di investimenti diretti lo scorso anno
Ma con il Centre for European policy studies abbiamo Daloui sarà da anni alcuna partnership che e si è costruita attraverso un
Nostro fratello della LUISS che fa ricerca a Bruxelles al
Nell'istituzione di Daniel si è costruita attraverso la partecipazione
Ai progetti ricerca europei abbiamo
Un bando del settimo Programma Quadro in comune che è stato già approvato abbiamo altri tre anche sono andrà scrutini
E abbiamo
Da tempo sviluppato un modalità di internazionalizzazione della ricerca LUISS che va anche sui temi della ricerca applicata cui si riferiva prima finale Giammaria lo scheletro
Quest'anno
Abbiamo scelto questo tema intanto perché abbiamo questa ricerca che presenterà Cecilia rione anche una ricerca del dell'Islam sulla off-shore rinvia
A cui abbiamo affiancato con molto piacere le ricerche di altre istituzioni di
Di studio neanche quest'anno sono il Centro studi Confindustria Elisa sui temi dell'industria e
Dunque io due parole poi siamo già in ritardo quindi cedo la parola mai pannelli Istat ma mentre a Gross Pietro ha sottolineato come dire nel punto interrogativo del titolo del convegno di oggi l'aspetto se volete istituzionale o anche l'aspetto della finanza
Il punto interrogativo in realtà si riferisce anche alla prima parte del titolo cioè all'industria forte
E questo per
Per due motivi questi se volete il due mila sei due mila sette sono stati un po'gli anni dell'orgoglio industriale ritrovato nel senso che
Giustamente l'industria italiana rivendicato la capacità nella due mila sei due mila sette di ottenere risultati molto importanti dal punto di vista delle ristrutturazioni aziendali
Dell'export anche cresciuto
In maniera strabiliante se volete anche in parte inattesa
E della produzione industriale che ha recuperato con nel due mila sette anche
Un ma prima ripresa un primo accenno di ripresa agli investimenti industriali
In realtà già alla fine due mila sette abbiamo visto qualche segnale un po'meno positivo quindi già nella
Nel mese di dicembre scorso
C'è stato come sapete nella
In calo Brusco la produzione industriale ma ancora di più personalmente mi sembra
Che poi qualche segnale negativo arrivi dal lato dell'export perché sempre a dicembre i numeri le indicazioni che arrivano dalla dall'export non sono esattamente
Brillanti
E quindi seppure del punto interrogativo e certamente riferito al tema cui faceva riferimento che lo spettro ovvero
Può un'industria forte coesistere con istituzioni con un sistema Paese con un sistema finanziario non altrettanto forti in
Anche appunto a capire da quello che faremo nella nel seminario di oggi a rinnegare più in profondità
Il tema appunto della
Ristrutturazione della rinnovata
Capacità rafforza dell'industria italiana e prima di dare la parola risolto sottolineo due temi dei quali si discuterà oggi e che se volete si possono leggere appunto
In chiave diversa a seconda di come li di guardiamo ma che sarà importante appunto indagare oggi in futuro per capire effettivamente a che punto siamo il primo quello della produttività cui
Accennava lo spiegherò
E qui adesso
Emergerà una
Con i lavori perché andiamo a presentare
La produttività e a se volete è stata è una debolezza del sistema nell'italiano se la guardiamo dal punto di vista la competitività dell'impresa e dal punto di vista della capacità
Competitiva sui mercati internazionali ma e ne parleremo nella nella relazione i De Nardis dal punto insieme con il lavoro
Diciamo la diminuzione della produttività è semplicemente
Il risultato di un aumento della occupazione italiana anche rispetto agli anni del lo sclerosi cresciuta fino ad arrivare a un tasso disoccupazione
Che non si riscontrano credo da
Da negli anni Sessanta
Quindi circa è importante cercare di capire fino a che punto è una debolezza come condizionali destini dell'industria
E quale sono
Le dinamiche ci non ci possiamo e dobbiamo aspettare
L'altro tema è quello neanche qui turn ci torneremo né negli studi
Della questione dimensionale che è un altro aspetto che continuamente le né evocato come uno dei limiti dei problemi nella
Indusse italiana ora
Come vedrete lo sappiamo le piccole medie imprese in questi anni di forte ristrutturazione hanno sofferto ma
Hanno sofferto anche perché molte di queste sono sempre ente sparite quindi nelle medie che andiamo a vedere
Sul quinquennio due mila due mila cinque e due fino in questi anni c'abbiamo le imprese che poi ce l'hanno fatta con quelle che poi sono sparite quindi
Hanno fatto peggio
Queste piccole imprese nell'export sono andate peggio che in passato hanno perso quote rispetto alle imprese di dimensioni maggiori ma per esempio al Nomentano raddoppiato la loro quota
Di addetti all'estero quindi
Impresa hanno delocalizzato quindi in qualche modo oppure in molti casi hanno
Investito nel marketing allora questo da abbiamo fatto una ricerca
In un sondaggio con l'Islam per mesi fa abbiamo scoperto che molte di queste imprese la maggior parte realtà nel settore beni di consumo va all'estero non per produrre ma per vendere
Quindi anche la questione dimensionale e cercheremo di farlo satinato a
Compresa perché elementi né di debolezza possono semplicemente come dire indicare il processo darwiniano di selezione di ristrutturazione
Dall'altra parte bisogna anche capire effettivamente come l'impresa anche la piccola si è andata internazionale iniziando allora proprio su questo io vi propongo di cominciare con lo studio di Rodano del Centro studi Confindustria che ci fa intanto un quadro
Appunto sulle trasformazioni del made in Italy poi approfondire il tema delle dello shopping con Cecilia io una e poi arrivare invece al mercato del lavoro quindi prego
Grazie buongiorno a tutti sono massimo ora dal Centro studi Confindustria
E qui oggi presenterò lavoro realizzato insieme i miei colleghi Cristina pensa luce assegni chissà quando
Si tratta di uno studio sull'evidenze empiriche di alcune trasformazione avvenuta nel settore produttivo italiano nell'ultimo decennio
I cristiani infatti l'avvento di nuovi competitors sul mercato internazionale e la rapida diffusione di tecnologie di produzione innovative
Hanno determinato significativi cambiamenti nell'ambiente competitivo globale
Un contesto internazionale in progressione interamente o indotto il sistema produttivo italiano a ripensare i propri modelli organizzativi
E di produzione attuando importanti modificazioni per consolidare difendere il proprio posizionamento sui mercati internazionali
In particolare tale processo di ristrutturazione e di riorganizzazione avviato all'impresa pur non modificando radicalmente il modello di specializzazione italiano ha spostato la produzione però verso beni a più alto valore aggiunto
Tale ristrutturazione inoltre
A Proto che si dovrebbe
Va beh comunque
Preferibile inserire
Dicevo questa ristrutturazione
Ha inoltre prodotto l'espulsione dal mercato delle imprese più deboli e non in grado di adeguarsi ai cambiamenti in atto mantenendo in vita solo quelle più efficienti e dinamiche
Come io nella slide sono diverse le evidenze che confermano tale ristrutturazione in atto
E tra queste Marconi in particolare sono quelle le quali tratterò brevemente oggi una crescente variabilità nelle performances aziendali è stata rilevata da uno studio condotto dal Centro studi che andrò a presentare nel dettaglio Fabbre
Una redistribuzione delle esportazione italiana a favore delle imprese di grandi dimensioni il cui peso sul valore dei beni esportato è aumentato progressivamente negli ultimi anni
Ma si tratta anche di una riorientamento geografico delle stesse esportazioni ed infine un riposizionamento intenso come un aumento della quota di esportazioni ad elevato contenuto tecnologico
La produzione di merci con maggior valore aggiunto rilevato anche l'andamento e valori medi unitari delle esportazioni nettamente superiore a quello dei prezzi alla produzione ed un primo recupero delle quote sul commercio mondiale misurato citati a prezzi correnti conseguito poco fa
L'ampliamento della forbice tra fatturato reale produzione industriale infine diffusi cambiamenti negli assetti organizzativa gentaglia attraverso la riqualificazione del personale e l'introduzione di innovazioni di prodotto e di processo
Abbiamo vedere dettagli analisi condotta dal Centro studi
Si tratta
Di un'analisi condotta su dati di bilancio di circa tredici mila società di capitali operante l'industria in senso stretto era presente rappresentativo dell'industria italiana
Questo studio è stato svolto per verificare se
Il calo generalizzato della redditività dell'impresa
Emerso sin dalla fine degli anni Novanta sia da imputare ad un fenomeno di ristrutturazione o piuttosto ad una perdita di competitività delle stesse sui mercati internazionali
A tal fine è stata analizzata la distribuzione dei risultati economici in termini di redditività tra le diverse classi imprese distinte per fatturati e non perfetto fatturato e numero di addetti
Come misura sintetica del grado di redditività è stato utilizzato il rapporto tra margine operativo netto e fatturato
Con la media campionari è stata misurata la dinamica la redditività per il complesso dell'impresa nel periodo considerato a mille novecentotrentasei due mila quattro
E mentre la variabilità all'interno del campione è stata
Misurata attraverso la deviazione standard analizzando questo indice nel tempo è stato possibile rilevare quanto esse sia aumentata la distanza tra le imprese in termini redditività
Infatti un aumento della viabilità può essere indicativo di uno spostamento dell'impresa in quanto meno di una parte di
Di una parte di queste quelle che possiate fine vincenti su produzione a maggior valore aggiunto
Al fine di accrescere i propri livelli competitivi incrementando di conseguenza i propri margini di guadagno rimproveri rispetto alle imprese più statica
Guardando più nel dettaglio i dati una prima a analisi rileva un andamento regolare della dinamica della media della deviazione standard dell'anno redditività possiamo etere grafico bar
In particolare questo evidente soprattutto a partire dal due mila quando a fronte di un rendimento medio in progressivo calo la deviazione standard ha iniziato a mostrano graduale crescita
La dinamica della redditività media e della sua viabilità tra le imprese quindi è coerente con le ipotesi che alcune di queste per contrastare la perdita di redditività
Abbiano avviata avviato processi di ristrutturazione
Che realizzati contenti e intensità differenti hanno determinato le divergenze nel grado di redditività tra quell'impresa prima o meglio di altre hanno reagito le peggiorate condizioni ambientali e quelle che non sono state in grado di farlo
La progressiva crescita e la variabilità dei risultati pure in presenza di un contestuale caro della redditività
Indica che negli ultimi anni non si è verificata una crisi generalizzata come da più parti spesso è stato sostenuto bensì si ha avuto una fase di riorganizzazione che sono da poco ha iniziato a dare i primi frutti a livello aggregato
E che ha determinato un processo di selezione delle imprese mantenendo in vita quelle più efficienti
Se guardiamo al grafico relativa la distribuzione della redditività si vede in maniera più chiara quanto appena detto fatti tra mille novecentonovantotto due mila quattro
Si vede che si è verificato uno spostamento verso sinistra della distribuzione dei rendimenti come effetto del calo della redditività delle imprese
Inoltre a partire dal due mila
La curva ha iniziato appiattirsi presentando un assottigliamento dello spessore per i valori attorno alla media con uno spostamento del rapporto relativo tra corpo centrale code a favore di queste ultime
Come dimostrano i principali indici di dispersione
Le imprese mostro dunque delle performances sempre più differenziate
Un altro aspetto significativo della distribuzione lo spostamento della coda da destra verso sinistra si passa cioè da una asimmetria positiva più zero quarantasei ad una negativa meno zero quarantotto nel due mila quattro
Questo fenomeno è dipeso dal fatto che nella coda di sinistra si trovano sia quelle imprese che non sono riuscite ad affrontare positivamente i mutamenti intervenuti eran piante competitivo
E sono risultate pertanto meno redditizia
Sia quelle che hanno invece portato cambiamenti agli assetti organizzativi ma si trovano in un primo momento penalizzante ecco perché la simmetria negativa tende aumentare con gli anni è sempre più numerose sono le imprese nella coda gas sinistra della distribuzione
Ma un'analisi più accurata ha permesso di valutare se questi fenomeni coinvolgono uniformemente tutte le imprese oppure se sia possibile isolare dinamiche differenti all'interno delle diverse classi
Per poter stabilire se una certa tipologia di impresa prima di altre abbia intrapreso la via del rinnovamento e abbia conseguito migliori performances aziendali
Il fenomeno e sono il campione ha creato non si è manifestato in maniera uniforme tranne imprese come era ragionevole attendersi
Infatti nel grafico che mostra imprese classificate per fatturato merce chiaramente questa andamento le piccolissime imprese
Quelle con un fatturato inferiore due milioni di euro hanno registrato il calo di redditività più consistente associato al maggior grado di variabilità
Dunque non lo strato una grande vivacità ma nello stesso tempo hanno sofferto più delle altre classi d'impresa il processo di ristrutturazione in corso pagandolo sia in termini di redditività sia di sopravvivenza
Come ha anche confermato i dati sull'andamento demografico e l'impresa in quegli anni
Le piccole e medie imprese invece sono riuscita a mantenere i livelli di redditività più stabili nel tempo ma comunque in caro e una divergenza nell'andamento della redditività e della variabilità si nota anche in questo caso a partire dal due mila
Le grandi imprese invece sono quelle che meglio di tutti hanno difeso i loro livelli di redditività con un grado di variabilità leggermente altalenante nel tempo questo dato imputabile
Alla capacità le grandi imprese di reagire rapidamente e in maniera
Più uniforme alle sollecitazioni e l'ambiente competitivo sui mercati esteri
La dimensione impresa dunque come si diceva poco fa costituisce hanno in termini generali un'arma in più a favore della maggiore competitività sui mercati internazionali
Attuale contesto competitivo infatti e la maggiore lontananza e complessità dei mercati di sbocco impongono dei costi fissi elevati per l'export che non possono essere affrontati facilmente le imprese di piccole dimensioni
I dati conversione estero confermarcelo
Tra il due mila e due mila cinque
Il peso delle piccole imprese sul valore delle esportazioni italiane si è ridotto dal trentuno virgola cinque al ventinove per cento
Quello delle medie passato dal ventisette al ventisette virgola sei mentre il peso delle grandi imprese è salito dal correntone cinque al quarantatré per cento
Nostre nei primi cinque settori che hanno maggiormente sostenuto le esportazioni italiane negli ultimi anni negli ultimi due anni tutti caratterizzati da medio-alta tecnologia
Sono le grandi imprese a mostrare la più alta propensione all'export e contemporaneamente a contribuire in modo preponderante al fatturato esportato
No accanto ad una redistribuzione delle esportazioni a favore delle grandi imprese negli ultimi anni si è realizzata una graduale ricomposizione settoriale dell'industria manifatturiera
Perché senza permutato sostanzialmente il modello di specializzazione ha comunque contribuito a riposizionare l'export italiano nei settori ad alta e media tecnologia
Riducendo le quote di export tempo dei settori a basso contenuto tecnologico di circa cinque punti percentuali
In particolare in un arco di tempo più ampio il settore tessile abbigliamento che nel mille novecentonovantuno rappresentava quasi il tredici per cento delle esportazioni manifatture italiane è sceso nel due mila sei ha una quota inferiore al nove per cento
Contemporaneamente si sono consolidati sia le macchine gli apparecchi meccanici che i mezzi di trasporto
Nello stesso periodo i settori a medio alta tecnologia metalli e prodotti in metallo e prodotti chimici hanno aumentato la loro quota in maniera rilevante più tre punti percentuali
Ciò dimostra dunque che l'industria italiana è in grado di cambiare pelle e continuare a essere protagonista sui mercati internazionali sebbene con caratteristiche ancora molto divergenti sia rispetto agli altri principali Paesi industriali sia nei confronti dell'economia emergente
Si pensi e con riferimento all'esportazione ad elevato contenuto tecnologico la posizione dell'Italia dei di sosta risulta essere tuttora arretrata
Infatti ampio il India rispetto alla media dei Paesi del G sette ma soprattutto rispetto a Francia e Germania
La cui quota di esportazioni con contenuto tecnologico elevato e rispettivamente del ventiquattro e del ventotto per cento a fronte del tredici virgola quattro di quelle italiane
Cucina stessa si sta
Adeguando molto velocemente a queste nuove tendenze del commercio internazionale
Tra il novantasei e due mila cinque la quota di esportazioni cinesi con elevato contenuto tecnologico è aumentato di ben undici punti percentuali era il ventinove virgola tre nel due mila cinque
A fronte di un calo di ventuno punti dell'esportazione di beni a bassa tecnologia
Perciò
Il futuro del commercio internazionale per l'Italia si gioca non tanto nell'ambito dei beni a bassa tecnologia dove la concorrenza di prezzo delle con delle CONI emergenti apparendo in prospettiva difficile da vincere grazie bassi costi del lavoro
Quanto né per i conti a contenuto tecnologico superiore
Dove grazie a un
Oculate politiche di investimenti si possono acquisire quei vantaggi che consentono le esportazioni italiane di mantenere una posizione competitiva
Inoltre
Nonostante una rivalutazione dell'euro superiore all'otto per cento in termini reali ed effettivi negli ultimi tre anni
Le vendite all'estero hanno continuato ad espandersi a ritmi sostenuti sia nel due mila sei che nel due mila sette dimostrando che le professioni italiane si sono spostate verso mercati con una domanda meno sensibili apprezzo come dimostrano i dati sui valori medi unitari
E si minando più in dettaglio questi segnali sembra infatti che a partire dal due mila cinque l'industria manifatturiera italiana abbia avviato una ripresa non dettata esclusivamente dal rafforzamento del ciclo mondiale
Parigi nata anche da un recupero di competitività nel fattore diversi dal prezzo
Quindi la ristrutturazione attenuato gli effetti dei mutamenti e la competitività di prezzo
Che il cortile ruolo della competitività di prezzo sia di merito rispetto altri fattori
Lo dimostra il fatto che in presenza di buone performance delle esportazioni italiane sui mercati internazionali siano stati registrati i tassi di crescita dei valori medi unitari particolarmente elevati inoltre da un decennio
I valori medi unitari e le esportazioni italiane crescono progressivamente in maniera più rapida rispetto ai prezzi
Alla produzione
I valori medi unitari pur essendo utilizzati nelle analisi empiriche come una proxy attrezzi all'export in realtà nascondono un'ambiguità di fondo
Che è dovuta alla mancanza di omogeneità dei prodotti considerati nel rapporto tra valori e quantità esportate da un Paese
Una dinamica sostenute valori medi unitari e può rilevare nonché un miglioramento della qualità complessiva dei prodotti esportati da attribuirsi principalmente
Alla perdita di competitività delle produzioni più standardizzate in questo caso si parla di upgrading indotto
In quanto sarebbe una conseguenza dell'uscita dal mercato delle produzioni qualitativamente meno levate che hanno subito maggiormente la concorrenza dei Paesi emergenti
Quindi posso tendere una ricomposizione dei prodotti esposti esportati a favore di quelli con un valore aggiunto superiore rilevare dunque una poteri in qualitativo
In quest'ultimo caso non si tratta dunque di un aumento del prezzo di un miglioramento di prodotti che dovrebbe riflettersi sì o più su un più elevato andamento il valore dell'esportazione misurato a prezzi costanti
Mentre finora come dice detto anche prima anzi è stato deludente
Sospetto che vi sia bisogno di una revisione della serie statistica parte all'Istat revisione che dovrebbe portare a migliore lamentela performances del made in Italy anche a prezzi costanti
Dunque la scelta vincente delle imprese consiste nell'aver rinnovato e introdotto una tecnologia avanzata anche nel settore definiti maturi o lotte rendendosi molto più competitive
Significativa a tal fine è quanto emerge dall'ultima indagine ci Squazzoni Eurostat sulle performances innovative delle imprese manifatturiere in Europa
E cioè l'aumento consistente delle imprese italiane che hanno realizzato innovazioni di processo
Come si era in una tabella tra due mila due mila quattro la
Percentuale di imprese che ha introdotto tali innovazioni è passata dal ventisette virgola nove per cento al quarantasei virgola tre per cento
Oltretutto i dati mostrano che in questo periodo nel periodo iniziale sono le imprese con meno di cinquanta addetti ad avere incrementato maggiormente la loro attività innovativa
Da questo punto di vista le piccole imprese italiane mostra una vivacità che non è presente negli altri Paesi europei in queste stesse proporzioni
Innovazione di processo
Attraverso i cambiamenti strutturali consente una crescita dell'efficienza e nel lungo periodo permette l'impresa che la realizzati mantenere e migliorare la propria posizione nel mercato
Secondo quanto rilevato le assistito europea è l'obiettivo che ha spinto le aziende italiane ad innescare i processi di innovazione
Non è stato solo quello di o mentali margini profitto di breve periodo ma soprattutto quello di creare prodotti qualitativamente migliore rispetto a quelli di imprese straniere rivali
Solo la Spagna
Ha risposto allo stesso modo
Mentre per la Germania la Francia la motivazione principale era l'aumento dalla ma i prodotti
Nella
Maggiore capacità produttiva
Anche l'andamento del fatturato industriale emergono alcuni spunti interessanti a confermare dell'ipotesi upgrading qualitativo dei beni prodotti
Quindi l'azione di aumento del valore aggiunto industriale viene infatti ha la forbice tra fatturato reale deflazionato con i prezzi alla produzione e produzione industriale
La forbice che si è andata professione progressivamente ampliando dal secondo trimestre del due mila cinque come si può vedere lunga
Mentre la produzione industriale che misura le quantità fisiche prodotte anche in un profilo indietro momento nel complesso il settore manifatturiero la curva il fatturato totale mostra un trend decisamente in crescita
Nell'ipotesi che fosse corretta l'interpretazione dell'aumento l'ho raggiunto come determinante dei maggiori valori medi unitari all'export allora questa sarebbe un'ulteriore indicazione di una ristrutturazione
Che ha determinato la fuoriuscita dal mercato le imprese marginali e meno innovative collocate su Fassino su fasce di produzione a bassi valori unitari oppure la loro ricollocazione verso fasci prodotto qualitativamente più elevato
Un'analisi settoriali queste dinamiche mostra che il fenomeno ha avuto un impatto diverso nei diversi comparti industriali inclusi settori frazionale tradizionali del made in Italy
A più alta intensità di lavoro
Nell'ambito di questi le industrie conciare ad esempio le industrie conciare cure del legno hanno registrato a partire dal secondo semestre del due mila cinque un allargamento di questa forbice
Le prime in particolare hanno sofferto anche di una notevole pressione e la quantità prodotta a dimostrazione del fatto che le imprese pur operando intorno al proprio settore per specializzazione hanno prodotto beni di maggiore valore aggiunto
Nello stesso periodo i valori medi unitari in due settori son cresciuti rispettivamente al cinquantatré virgola sette per cento e del trentatré virgola cinque per cento tra il due mila cinque il due mila sette del quindici per cento in entrambi i settori
Tra gli altri settori quelli della produzione di macchine e apparecchi meccanici di mezzi di trasporto
Allo strato negli ultimi anni un significativo rafforzamento del proprio potere di mercato
In entrambi i settori che come abbiamo visto precedentemente hanno sostenuto fortemente la recente ripresa del commercio estero italiano l'introduzione di tecnologie innovative innalzato il valore dei beni venduti determinando tra un due due mila e due mila sette
Un progressivo ampliamento della pronte la forbice tra gli indici di fatturato e di produzione
In particolare nel settore delle macchine e apparecchi meccanici il fatturato reale risultati in crescita il quattordici per cento a fronte di una produzione aumentata del quattro virgola quattro
Mentre il settore mezzi trasporto negli stessi anni inventato il nove virgola cinque il fatturato la proiezione ha registrato una flessione di ben quattordici per cento
Anche se poi dal due mila cinque come si vede ha ripreso a crescere a tassi più elevati
Naturalmente questa era solo una mera interpretazione possibile potrebbe trattarsi nell'aumento di gaffe per fatturato e produzione potrebbe infatti rivelare rilevare anche una processo di processi di delocalizzazione industriale messi in atto da
Le imprese manifatturiere italiane
Vado verso la conclusione cambiamenti intervenuti nelle produzioni nel riposizionamento sui mercati internazionali
Ha contribuito anche una strategia di riorganizzazione aziendale attraverso la riqualificazione del personale dipendente con l'obiettivo di accrescere il numero di figure professionali con un profilo educativo più elevato
Come si vede nella slide è tra il due mila e due mila cinque la quota di personale qualificato si tratta di dirigenti e tecnici impiegato nel settore manifatturiero è cresciuta del dal diciotto al ventitré per cento
Nello stesso periodo l'ascesa delle nuove generazioni ha prodotto un rapido rinnovamento una classe imprenditoriale in termini di età e distruzione
La quota di imprenditori con età compresa tra trenta se cinquanta cinque anni è passata al Trentino al quarantaquattro per cento
E la quota i laureati quasi rabbia raddoppiata dal ventitré al quarantuno per cento
Dunque concludo velocemente dicendo che ci sono dei segnali incoraggianti che posso naturalmente fare ben sperare per per il futuro
Anche se come sin diceva poco fa
Professor Manzotti le differenze indietro rispetto ai nostri principali competitors ancora continua a essere molto ampio
Soprattutto in termini di produttività redditività retribuzioni però su questo settore data discusso successivamente quindi non mi dilungo ulteriormente
Grazie
L'investimento ricaviamo
Io
Quindi
Contribuito
Grazie dunque io vi illustrerò
I risultati della ricerca che Francesco da veri dell'Università di Parma ed io abbiamo
Svolto con l'idea appunto di analizzare la relazione
Se punto c'è una relazione tra la attività di delocalizzazione delle imprese manifatturiere la crescita della produttività
Il nostro lavoro
Diciamo l'idea di
Analizzare appunto questa relazione
C'è venuta perché appunto come sapete
Sì l'ha già ormai dappertutto che nei Paesi europei e adesso appunto da qualche anno anche nel nostro Paese
E si è registrato un forte incremento dell'attività di delocalizzazione delle attività produttive
Questo diciamo incremento dell'attività di delocalizzazione del maggior ricorso allo show in gara a scatenato
Anche ampi dibattiti di tipo politico a causa delle preoccupazioni che questo tipo di
Attività può aprire sul mercato del lavoro quindi la paura di effetti negativi sul mercato del lavoro
Questo è anche la ragione per cui la maggior parte della ricerca accademica si è concentrata proprio su questo aspetto sia sull'analisi appunto della relazione tra off-shore ring e mercato del lavoro
Tuttavia appunto questa però in questo modo diciamo non si non ci si concentra su un aspetto importante
Apporterà di radio Shoah ring che quella di chiedersi appunto perché le imprese sono indotte a delocalizzare la propria attività
All'estero
La risposta più banale è questa cioè sono chiaramente alla ricerca di guadagni di efficienza
L'evidenza empirica
Su su questo mostra che
Effettivamente sopra questo diciamo
In Paesi come gli Stati Uniti
Lo show in a spesso comportato dei guadagni di produttività
Uno dei lavori
Che ha diciamo che per primo si è occupato di questo di questo aspetto è stato un lavoro di a miti e nove del due mila sei nel quale appunto loro hanno analizzato proprio la relazione tra off-shore indi servizi
E
Crescita della produttività e hanno rilevato che effettivamente e c'è una relazione forte positiva tra uscendo i servizi e crescere la produttività mentre
Queste è un risultato importante perché ci servirà poi per discutere i nostri
Mentre lo show ring gli input intermedi a una correlazione più debole con la crescita della produttività
Quindi diciamo la considerazione dalla quale Francesco ed io siamo partiti è stata quella di dire beh in effetti
Negli ultimi anni l'economia italiana è stata caratterizzata da un forte rallentamento della produttività della crescere atrocità del lavoro ma allo stesso tempo
Si è osservato anche un aumento dell'attività di delocalizzazione delle attività manifatturiere
Quindi ci siamo posti è una questione molto semplice
Siamo chiesti se lo show ring effettuato dalle imprese manifatturiere abbia in qualche maniera controbilanciato il rallentamento della produttività o se invece abbia avuto un effetto
Ha contribuito presente ad ampliarlo questo questo rallentamento
Per far questo diciamo vi anticipo brevemente i risultati che poi vi illustrerò nel dettaglio tra Brera
Diciamo l'evidenza e che esiste effettivamente una correlazione tra delocalizzazione crescita della produttività del lavoro nell'industria
Italiane
Ma nelle industrie manifatturiere italiane ricorso allo show in gabbie muto contenti intensità diverse fra settori e
Diciamo ha preso piede in maniera rilevante a partire dal dalla fine degli anni Novanta quindi dal novantanove
Non solo ma dei nostri risultati emerge che la tipologia di attività che viene delocalizzata quindi
Input intermedi piuttosto che servizi
è una discriminante importante per gli effetti sulla produttività infatti questi primi risultati ci mostrano che
Esiste una relazione positiva tra off-shore input intermedi e crescita della produttività mentre noi troviamo una correlazione debole e se significativa alle volte appunto negativa tra Hoshyar indi servizi e crescita della produttività
Ora
In questo lavoro né ci siamo avvalsi di uno strumento diciamo di no una nuova
Abbiamo potuto disporre di
Una nuova serie di dati recentemente pubblicata da dall'Istat e
E pubblicata anche da altri Paesi europei perché poi sono dati che vengono prodotti da Regolamento
E cioè delle tavole input output simmetrica e di nuova generazione cioè distinte tra tavole degli impieghi importati e tavole degli impieghi totali
Questa è un'innovazione molto importante perché fino
A poco tempo fa
Non era possibile distinguere tra impieghi di produzione interna impieghi importati potete immaginare come questo possa
Chiaramente essere utile nell'analisi dell'attività di delocalizzazione perché questo permette di misurare direttamente anche se a livello di settore e non a livello di singole impresa l'attività di delocalizzazione delle imprese
Quindi abbiamo usato appunto questa serie di tavole input output simmetriche al disaggregate settanta settori che sessanta settori che ci hanno
Permesso di esaminare ventuno comparti del settore manifatturiero abbiamo la nostra analisi appunto copre il periodo che va dal novantacinque al due mila tre
Ora uno dei contributi rilevanti
Del nostro lavoro è quello di
Proporre quindi proprio perché abbiamo potuto disporre di questi nuovi nuovi dati abbiamo potuto misurare direttamente l'attività di delocalizzazione
Fino a a poco tempo fa
La maggior parte della letteratura sull'argomento doveva necessariamente ricorrere a misure indirette perché non c'erano i dati dati non erano disponibili
E appunto la misura tradizionalmente impiegata nei lavori che empirici sullo shopping alla misura di finestre Manzoni una misura proposta nel novantasei
Che semplicemente
Appunto dovevano punto dovranno calcolare la quota di input intermedi importati facendo un'ipotesi piuttosto piuttosto forte cioè loro avevano a disposizione
Qua vedete lì nella nella formula quello x dj chiare il totale degli input intermedi quindi non distinti tra
Input di produzione interna e input importati quindi dovevano calcolare la quota degli input totali
Sugli input intermedi non energetici ponderando lì poi con la quota delle importazioni del settore sul totale della domanda interna l'uso di questo sistema di ponderazione diciamo
Comportava e come vedete poi né i risultati finali una sottostima sistematica della quota di input intermedi importati fin stanzona hanno proposto
Partendo da questa formula che vedete appunto
Sullo schermo due definizioni di diciamo due indicatori
Sono un indicatore allargato così detto Broad io Index se riferito agli input intermedi umbro di input termiche timidezza se riferito invece lo show in servizi bronzo servizi Index
Che appunto prenderà in considerazione la quota di input intermedi che un'industria importa da tutte le altre industrie manifatturiere
E poi hanno invece proposto una misura ristretta che il Marro Index che invece ha riferito alla quota di input intermedi che una singola industria importa dalle altre
Diciamo all'interno dello stesso settore quindi un'industria tessile importa all'interno del del settore sia
L'innovazione che noi abbiamo abbiamo introdotto è stata quella che appunto di utilizzare questa nuova fonte informativa che ci ha permesso di misura e direttamente il flusso di input intermedi importati
Questo consente di avere le due misure la misura alti off-shore ring allargata e
Invece in senso stretto
Chiaramente molto più vicina a se volete alla realtà perché
In questo modo ne siamo in grado di valutare direttamente il flusso di input intermedi importati da ciascuna industria
Punto che ciascuna indossa importa dalle dalle altre industrie
Allora i primi risultati
Punto da saltano all'occhio è che intanto
Queste due misure cioè la misura diretta e la misura indiretta
Danno risultati molto diversi se guardate questa tavola presa da ora sono indicate le due misure di delocalizzazione in senso stretto di Gennaro che quella che abbiamo calcolato
Francesco da lei ed io e la misura di finestra non sono calcolata da noi sempre per lo stesso periodo di riferimento
Come vedete le due misure sono profondamente diverse
Se poi appunto avremo modo e la discussione poi parleremo anche delle ragioni di questa diversità di anticipo solo che la diversità è da attribuire in modo sostanziale all'ipotesi che loro necessariamente hanno dovuto fare di proporzionalità quindi di l'introduzione all'interno è l'indicatore dell'ipotesi di proporzionalità
Guardano invece appunto
Alla tendenza alla appunto a cui sono comportate le in prese le industrie ma i fatti a italiani in questo periodo vediamo che appunto
Tre settori hanno contribuito in misura sostanziale ad incrementare l'attività di delocalizzazione in questo periodo
E sono appunto in primo luogo le confezioni di articoli di vestiario che hanno registrato un incremento in questo periodo di trentatré virgola sei punti percentuali
Seguite dalle macchine per ufficio computer e poi dal settore chimico queste sono effettivamente i tre comparti che hanno dato il maggiore impulso all'attività di delocalizzazione anche se poi il punto se
Guardate bene
Altri settori hanno giocato comunque un ruolo un ruolo importante
Quindi fatto questo quadro ci si può chiedere da cosa è successo alla produttività del lavoro nel settore manifatturiero in questo periodo
La la produttività del lavoro
Ha subito un deciso rallentamento negli anni dal due mila uno al due mila tre
Rallentamento che è stato diciamo piuttosto ben distribuito all'interno dei comparti del settore manifatturiero ma che ha visto appunto
Alcuni settori come ad esempio il settore tessile avere registrare un decremento della produttività molto molto pronunciato
Ora in questo periodo quindi l'abbiamo visto che però molti di più molti settori del manifatturiero hanno incrementato la loro attività di delocalizzazione
Questo ha avuto un impatto sulla produttività del settore negli anni successivi
Forse sì nel senso che poi i nostri dati sortita di delocalizzazione si fermano al due mila tre però osservando i dati sulla crescita bruttina del lavoro nell'ultimo nel due mila cinque due mila sei vediamo che finalmente c'è una leggera ripresa
Ora a livello del del totale del sistema economico la ripresa è da attribuire in larga parte a una ripresa della produttività nel settore del commercio
Ma andando a guardare i dati più disaggregati all'interno del settore manifatturiero si vede che ha un ruolo importante lo hanno giocato per esempio le industrie chimiche che hanno avuto un tra una grossa ripresa nella crescere la produttività del lavoro
Grossa ripresa che è stata poi dato che va attribuita in larga parte a un aumento della produttività totale dei fattori
Quindi questo potrebbe farci pensare che effettivamente questo è uno di quei settori che ha delocalizzato molto
Ha tra l'altro registrato un rallentamento nell'accumulazione del capitale nel periodo precedente e negli ultimi anni registra un aumento della produttività del lavoro
Potrebbe essere che la loc la dello carpita di delocalizzazione abbia giocato un ruolo importante
Per analizzare in modo
Più formale
Questa relazione noi abbiamo stimato un modello molto semplice che si ispira appunto a un modello standard della fine della produzione
Che vede appunto come variabile dipendente la crescita della della produttività del lavoro la relazione che ne stimiamo appunto cerchiamo di capire se quale state ruolo chiaramente dell'accumulazione di capitale che vedete la variabile giri cappelle
E ipotizziamo appunto in questa relazione che la produttività
Quel a CONI nella seconda relazione sia una funzione dell'attività di delocalizzazione dove o SM e o SS sono rispettivamente
Il l'indicatore
Di dello sciogliendo appunto di input intermedi e o SS di servizi
Il nostro obiettivo quindi è stato quello di vedere se effettivamente ci fosse una relazione positiva quindi settico efficienti Betella da tasse fossero effettivamente positivi e significativi
I risultati
Che abbiamo avuto solo riassuma diciamo abbiamo prodotto in realtà una
Quantità di di risultati enorme io vi sintetizzo appunto in questa tabella sono sintetizzati quelli più importanti
Prima di commentarli va fatta una premessa chiaramente stimando una
Una funzione di quel tipo ci sono moltissimi problemi perché salta subito agli occhi un possibile problema di endogeni età delle variabili a testa dell'uguale perché ovviamente
Sia la crescita del del capital liberi in quindi del rapporto K sua l sia le variabili appunto che misurano l'intensità di delocalizzazione possono essere correlate con
Con la produttività quindi abbiamo dovuto
Troppe siamo ci siamo impegnati appunto per trovare un metodo di stima che fosse il più
Corretto possibile di fronte appunto a a questo tipo di situazione quindi abbiamo stimato
Il nostro modello utilizzando le variabili strumentali e appunto i risultati più importanti che abbiamo ottenuto
Sono appunto indicati in questa tabella nei riquadri Rossi dove vedete
Diciamo
Scorrendo sulle colonne si hanno in primo luogo degli indicatori diversi le attività di delocalizzazione perché nella prima
Celli indica abbiamo usato l'indicatore di delocalizzazione in senso stretto proposto da noi e l'indicatore invece di riorganizzazione dei servizi in senso più allargato
Nella terza sono gli indicatori invece in senso allargato e nella con la numero cinque le misure proposte da finestre Manzoni
Molto brevemente diciamo i risultati principali si possono riassumere in tre punti il primo e che
Utilizzando le variabili strumentali otteniamo intanto cosa incoraggiante un coefficiente per il rapporto capitale lavoro abbastanza vicino a quello che viene appunto
Stimato utilizzando i dati di contabilità nazionale direttamente la seconda cosa e che
Il Co efficiente riferito allo scioglimento e di input intermedi nella prima nella prima colonna positiva è significativo se
Utilizziamo l'indicatore di delocalizzazione in senso stretto calcolato
Da noi
Non lo è più se calcoliamo se utilizziamo l'indicatore invece allargato né se utilizziamo la misura di finestre Manzoni in senso stretto quindi questo indica che
Il modo di misurare l'attività di delocalizzazione può aprire una certa rilevanza e infine
Indichi diciamo la il coefficiente per lasciare i disservizi o non è significativo oppure debolmente solo debolmente significativo
Quindi
Concludendo possiamo dire che
I nostri risultati ci indicano che effettivamente appunto lo sharing intermedi in senso stretto è positivamente correlato alla crescita della produttività nel settore manifatturiero
Mentre lo Sharif servizi no ora questo è un risultato
Così potrebbe essere un po'inquietante in prima in prima battuta
Noi abbiamo cominciato a riflettere appunto sul
Significato di questo risultato è una delle cose che
Abbiamo pensato e che sicuramente la delocalizzazione delle attività di servizi per l'Italia un fenomeno ancora molto recente
Dall'altro lato
Può darsi che la delocalizzazione delle attività dei servizi abbia riguardato invece diciamo attività più alto valore aggiunto e che quindi l'effetto sulla produttività sia nullo o addirittura negativo però questa è una cosa chiaramente tutta da da verificare
Ancora
è stata la domanda iniziale che non ci siamo posti è evidente che la delocalizzazione internazionale atto forse solo parzialmente contro contrastato il declino della produttività
Che abbiamo osservato nel nel nel periodo
Nel periodo in esame
E ancora
Appare evidente che il modo in cui si misura l'attività di delocalizzazione determina le differenze sostanziali dei risultati quindi anche questo è un punto da tenere presente
Questa ricerca appunto
Come Vinicio all'inizio sia il primo di in realtà di un lavoro di ricerca più ampio che abbiamo intenzione appunto di
Continuare estendendo in primo luogo la stessa analisi ad altri Paesi europei anche appunto per per consolidare i risultati che abbiamo ottenuto altra cosa e che ovviamente questa è un'analisi fatta a livello settoriale
Purtroppo dati di questo tipo a livello di impresa non non esistono è ovvio che
L'ottimo non sarebbe svolgerla chiaramente a livello a livello di impresa quello che noi pensiamo di fare il e però comunque quello di cercare di
Incrociare appunto i dati a livello settoriale con alcuni dati
Sull'attività delle imprese multinazionali per vedere di distinguere un aspetto importante che appunto fare la distinzione tra International in sourcing e interne sono out sourcing cioè distinguere quella che è l'attività
Tra
Casa madre sussidiarie e invece quella che è una vera attività diciamo di delocalizzazione grazie
Cecilia
Adesso l'ultimo contributo scientifico della prima parte della del workshop disagio De Leonardis
Sul tema delle modifiche strutturali nel mercato del lavoro italiano e i loro riflessi sull'economia sull'industria e questo
Come dicevo all'inizio ci
Riporta considerare il tema della produttività che
Abbiamo visto finora come un vincolo alla
Una competitività e alla performances delle imprese italiane anche da un punto di vista diverso protette della macro economico e della del mercato del lavoro in termini di quello che su quelle che sono state le dinamiche dell'occupazione negli ultimi
Dieci quindici anni sette
Sì grazie Stefano
Denaro mia presentazione io
Sintetizzo in pratica
Due lavori che abbiamo fatto al design
Quindi oltre a quello che è stato distribuito per il convegno di oggi fatto con Mauro Costantini
Ce qui presentare i risultati anche di un altro
Contributo che fu presentato un convegno al giugno nel giugno scorso
Beh il punto di partenza è che quello che è stato detto già all'inizio di questa
Mattinata che non tanto tempo fa il mercato del lavoro nel nostro Paese
Era molto diverso da quello che conosciamo attualmente è stato ricordato da Stefano euro sclerosi disse era un termine mi pare consenso
Se lo ricorda questo cognato da un economista tedesco oppure non so mi state scolo riprese credits dirci nei primi anni Ottanta che
De chili istituto che
Descrive una cosa ben precisa forse qualcosa di diverso da quello che poi assunto dell'accezione il passo Uto successivamente riguarda proprio il mercato del lavoro il fatto che nell'Europa continentale c'era
Una situazione disoccupazione alta e persistente non quote non solo quella osservata ma anche quella di equilibrio
E non solo questo ma anche una bassissima creazioni di posti lavoro nonostante performances di crescita economica di Germania Francia Spagna e Italia che in quel periodo
Non erano molto diverso da quello dei Paesi in anglosassoni e Stati Uniti e Inghilterra
E l'Italia era uno dei massimi campioni dello scherzo
Mi ricordo che insomma che all'epoca lavoravo la Confindustria quando venivano emissioni in organismi internazionali perché nell'OCSE batteva moltissimo su questo problema della rigidità del mercato del lavoro italiano da allora però l'Italia
Adottato
Vari interventi nel mercato del lavoro qui sono
E sono stati fatti a un dato e forse perché è difficile complicato intervenire in questa materia e quindi
Si concentri interventi in periodi di tempo inizio anni Ottanta depotenziamento della scala mobile
E primi esperimenti concertazioni primi tentativi di avvio di apertura sul lavoro temporaneo poi
La grande stagione novantadue novantatré
Con la completa abolizione di l'indicizzazione il cambiamento delle
Modo di formare il salario determinazione il salario della contrattazione due livelli livello nazionale quello che domina attualmente
Diciamo questo modello di contrattazione quello che abbiamo ancora attualmente internazionale legato
All'inflazione programmato un livello di impresa in cui c'è una componente variabili salario legata alle performance aziendale e anche in quel periodo maggiore apertura ancora lavoro temporaneo soprattutto sul piano contrattuale
Poi
Fine anni Novanta inizio anni due mila da legge Treu è stata ricordata inizialmente da me lo spieghi troppo
Recepimento la direttiva europea sul lavora termine la legge Biagi
E per porci anche il due mila sette lo scorso anno c'è stato un intervento mi pare che la parte più rilevante di questo intervento sia il tentativo di ampliare gli ammortizzatori sociali cioè i sussidi la disoccupazione
Però al tempo stesso sono stati anche introdotti limiti al lavoro a termine sono stati aboliti alcuni istituti della legge trenta invero poco utilizzati come lo staff leasing limitato il
L'altro istituto che era dopo un conto
Oltre che ovviamente l'eliminazione dello scalone che forse era l'elemento che più attirava l'attenzione
Ora caratteristiche di queste riforme
Fondamentalmente la caratteristica soprattutto delle riforme che hanno
Accompagnato gli anni ottanta e i primi anni Novanta
Era quella di mutare il moto di il modo di formazione del salario
Al tempo stesso la legislazione di protezione dell'occupazione è rimasta sostanzialmente invariata per i lavoratori insider sterile incumbent mentre
Le flessibilità la flessibilità è stata introdotta al margine
Appunto liberalizzando
Contratti tempore anni per
Ora questo modo di procedere ha indubbiamente dopo
Mediamente prodotto ineguaglianza se dualità il fatto che la flessibilità aggrava solo su una porzione della popolazione attiva peraltro una parte di questa porzione epurazione attiva che è soggetta alla flessibilità fatica moltissimo
A interrare nel mondo della cittadella degli insider e il diciamo il mondo questa porzione e quella
Di San precario per citare una un
In modo di presentare le cose da parte mia rissa corneo
Però a parte queste iniquità che sono insite nei cambiamenti istituzionali
Tenuto conto degli indicatori strutture degli indicatori di che squilibra il mercato del lavoro che sono stati citati all'inizio da Stefano Mazzocchi di abbattimento dimezzamento il tasso disoccupazione tra la metà degli anni Novanta e oggi oggi siamo appunto un tasso di occupazione in anni settanta
E anche i tassi di occupazione aumentato trattano italiani novanta ad oggi di otto punti può dire poco ma
Abbiamo visto qual è stata la crescita economica di questi anni bene quindi c'è una domanda rilevante da porsi da un punto di vista macro la potestà macroeconomico
Queste riforme hanno inciso sul funzionamento macro economico nel mercato del lavoro nel senso di migliorarlo
E più in generale quali effetti hanno avuto sul sistema produttivo
Quindi ci vuole due le due strade le cui linee di ricerca su cui
Noi ci siamo esercitati che cerco di sintetizzare in questi
Dieci quindici minuti sono fondamento e questa è la prima
è la strada di vedere se c'è stato un mutamento di regime nel mercato del lavoro e quando parlo in si parli mutamenti vige il mercato di lavoro si parla di quella cosa che di cui ci accusano gli osservatori dell'OCSE ancora negli anni Novanta cioè quello dello squilibrio strutturale quello del Nye RU e quindi in definitiva la questione la moderazione salariale
La seconda strada è se c'è stato un cambiamento anche nel modo di produrre della nostra economia evidente insomma detto all'inizio da Manzotti
Si è determinata quella che qui viene definita una sorta di preferenza per il fattore lavoro nel mondo produttivo e quindi qui si entra nella nella sfera della produttività e del legame destra salari e produttività quindi due punti distinti versetti distinti a mio avviso su cui indagare per vedere come si e quali misure delle riforme di mercato e lavoro hanno inciso
Su questi spetti quindi primo punto mutamento di regime del mercato del lavoro
Qui sono anche sempre basandoci su quei perché hanno un contenuto
O tecnico qualcosa c'è da dire
Innanzitutto il punto di partenza e ovviamente non non è un ambiente competitiva ci sono Confindustria associazioni e
Associazioni lavoratori che si incontrano non è un ambiente competitivo quindi non si può parlare di offerta
E di domanda di lavoro ma e
Quindi punto di riferimento teorico è una Wedge setting quei c'è una questione di determinazioni del salario in cui lavoratori insider e imprese non competitive sin controlli e determinano il salario salario reale cioè un real con San cinque legge che a sinistra
Che dipende in questa forma implicita dal tasso di disoccupazione che dovrebbe incidere negativamente sul salario reale
Dalla produttività incide positivamente da un insieme di altre variabili
Che vengono qui indicate come fattore istituzionali e ti includono
Il modo di Peter minare il salario per esempio oppure il grado di SIAN sindacalizzazione i lavoratori o le regole di protezione dell'impiego
O ancora il sistema di sostegni disoccupati o ancora la pressione degli outsider sui insider pensate al fenomeno degli immigrati e pervenire ALTEC al caso nostro
La strategia che si è seguita cioè
Quello a cui eravamo interessati e vedere l'influenza di questa cosa che chiamiamo fatto istituzionali tanti tanti aspetti istituzionali su le relazioni di lungo periodo tra variabili sinistre saremo reale
E le variabili economiche di destra cioè disoccupazione e produttività fondamentalmente disoccupazione per fare questo allora
Siamo giunti a una forma molto parsimoniosa perché anche era quello a cui dovevamo mirare data la tecnica econometria che proprio applicato
Della equazione salario abbiamo estratto via i fattori istituzionali perché quella roba che non consideriamo che sta fuori da radiazione il cui mutamento incide sul modificare l'elasticità tra salario reale da un lato disoccupazione dall'altro il produttività dall'altro
è quello che provoca il mutamento di regime quindi la relazione su cui ci
Siamo concentrati e questa
E data questa strategia che diciamo appunto riferimento teorico la strategia in pirica
è quella che è stata introdotta recentemente da Gregori e Hansen e in definitiva
Prendiamo un arco di tempo che sono i centoquattro trimestri che non dal novantuno uno ma dall'ottantuno uno al due mila sei quattro
Es effettuiamo detesta ATF per verificare se c'è con integrazione o meno tra variabili sinistre di destra e
Non può essere rigettata ipotesi nulla di non contenga azione quindi quella relazione che semplice con salariale a destra e disoccupazione e pronti da sinistra non può essere sta
Stimata non c'è continuazione tra queste variabili però poi si considera possibilità
Che ci siano stati dei Braxton Turano in questa relazione in effetti questi test mostrano che considerando un break strutturali c'è una reazione dei conti creazione tra le variabili e in particolare
Il test di
Bregoli Jansen che tardato da questa figura ciascun punto di questa figura è una statistica ADF sui residui della equazione il salario e
Il punto più basso il valore più basso di questa statistica indica che lì c'è stato il cambiamento di regime quel punto più basso della linea continua è novantaquattro secondo trimestre
Allora
Abbiamo scoperto riteniamo di aver scoperti Mauro Costantini che c'è stato un break di regime dieci minuti nell'elasticità cioè non intercetta proprio nelle casse già qualcosa che rimane
Tra salario reale e tassi su come azione produttività dall'altra parte
Allora quell'equazione lì che vedete sopra la prima non può essere stimata perché non cerco integrazioni
Può essere stimata una equazione arricchita aumentata in CUP I in cui alle variabili economiche cui siamo interessati su cui azione produttività
Si aggiungono quelle stesse pacchiana PD corrette per una dammi che assume un valore uno quella di novantaquattro due assume un valore due uno dal secondo trimestre novantaquattro in poi
Quindi il parametro che moltiplica per esempio il tasso disoccupazione quel parametro di
Senza la dammi indicare elasticità prima del brevi con la danni di uno indica l'elasticità dopo il break impreca che nel secondo trimestre novantaquattro vale i risultati sono quelli che vedete su cui mi soffermo individuando innanzitutto un forte aumento
Dell'elasticità del salario reale dell'unica con San cinque ICE a tasso disoccupazione
E fosse qualcosa da dire anche su quella della produttività che aumenta e si avvicina in particolare una relazione di uno a uno quale quella che dovrebbe sussistere tra salario reale produttività nel lungo periodo
Forse quel passaggio verso anche una quota di salario determinato a livello aziendale favori questo
Avvicinamento di sanare la produttività forse
Quindi chiudo quali sono le conclusioni di questa prima parte della mia presentazione beh in definitiva
E la prima è che le riforme di relazioni industriali hanno influito sui comportamenti degli attori del mercato di lavoro sia dal lato della cosiddetta offerta sia dal lato della cosiddetta domanda di lavoro
Di tutta quella lista di ondate di riforme
Che gli ho fatto nella prima slide sembrerebbe che l'ondata del novanta
E qui ce ne fosse un protagonista di quegli anni l'ondata del
Non forse c'è un protagonista di quegli anni l'ondata del novantadue novantatré e quella che ha prodotto gli effetti più sostanziali più radicali
E da novantaquattro due chiesti sì verifica un salto dell'elasticità
E particolare le stime puntuali prima e dopo il break
Evidenzio no un aumento molto marcato il grado di risposta di sarà irreali alti passo disoccupazione secondo questi Sting puntuali un raddoppio da zero uno zero due dell'elasticità
E però questo significa quello che hai detto sopra nella nella slide principale questo movimento questo momento elasticità e un movimento che segna il passaggio della nostra economia
Un passaggio che in un cosicché in passato sotto non osservato cioè non è che gli osservatori OCSE sono tornati a noi non ce l'hanno detto nessuno ce l'ha detto da una economia adatta disoccupazione strutturali di cui libro a bassa disoccupazione strutturale
Beh fondo il quello che si osserva tutti i giorni siamo ha un tasso di Scozia e sotto il sei per cento e c'è moderazione salariale
Questo è il primo pezzetto penso di avere ancora un pochino per della
Seconda parte
Va bene penso di essere anche più breve
La seconda parte è distinta questo è un effetto
Aumento della reattività del salario reale la disoccupazione e che va nel senso di abbassare la disoccupazione strutturale una cosa molto buone virtuosa per un Paese come l'Italia che è venuta assicurazioni strutturale a metà degli anni Novanta stimato all'undici dodici per cento
Però poi c'è qualcos'altro eh quello che riguarda il modo di produrre il punto di partenza e questa tavola cioè qui ci sono tre recessioni detenuti cessioni degli ultimi venticinque anni
Primi anni Ottanta primi anni Novanta e gli anni due mila
Quindi concetto sulla manifattura da questo punto in poi
La caduta media del prodotto industriale della raggiunti industriali queste tre secessioni stata molto simile circa un per cento
Però la reazione diciamo dall'ATO occupazione è stata del tutto diversa questa volta tra il due mila e due mila cinque la caduta dell'occupazione è stata molto molto più contenuta rispetto a quella degli anni Ottanta degli anni Novanta
Non c'è stato quindi questo senso le pochette in perché l'accaduto e l'occupazione è stata inferiore la caduta del valore aggiunto industriali allora la domanda è come mai
In questo periodo
In cui il mercato del lavoro italiano non era certo più rigido di quello degli anni ottanta mi più rigidi quelle di anni Novate forse neanche la controparte sindacale era più forte più riottoso ha di quella degli anni ottanta forse nel mio amico degli anni Novanta
Come mai dal giustamente o della cosiddetta ristrutturazione di cui si è parlato questa mattina
Non si è prodotto sul lavoro perché non sono stati espulsi più lavoratori non si è recuperato produttività in questo modo come era stato fatto negli anni Ottanta e negli anni Novanta questa domanda
E
Per attività avvicinarsi alla cosa presento questi due Gramsci il primo
è il rapporto tra salari totali e molte profitti
Per l'industria manifatturiera questo grafico
è molto simile nell'andamento alla cui chair nell'industria manifatturiera è la cui c'era nella indusse manifatturiera Mino di un Scip tre punti
Di una costante
E se questo grafico indica che le unisce indusse manifatturiera questo grafico indica come varie rapporto tra avvio al product quindici e produttività del lavoro
Perché quelle la cui scelta
Tenuto conto di tutti questi elementi è evidente che dal nella piana italiani ma anche se ha avuto una forte contrazione non porta giustamente al ribasso del rapporto salari profitti quindi della UE CEE e quindi una crescita del
Sa del costo del lavoro reale inferiore a quella produttività tra il novanta novantacinque sono gli anni del mutamenti istituzionali
Che ho ricordato prima
Del novantadue novantatré
Dal novantacinque poi questo processo si interrompe e c'è una stabilizzazione negli anni Duemila c'è un recupero del monte salari su molti profitti quindi c'è un recupero dello share quindi c'è
Un aumento del sarà del costo reale del lavoro superiore a quella produttività
Queste quello ci dice il primo grafico
è il secondo grafico però introduce qualche punti interrogativi più il secondo grafico indica
I prezzi relativi degli hanno degli input cioè il lavoro e capitale salario profitto e
La quantità relativa degli input capitale su quotazioni
Fino alla metà degli anni Novanta c'è un comuni mento tra queste due curve come
Non lo si dovrebbe attendere se il salario sale rispetto al profitto e capito rapporto capitale lavoro aumenta c'è maggior Cataldi
Dagli anni da metà innovati in poi questo con movimento sparisce addirittura c'è una tendenza soprattutto in Libia India andare in senso opposto salario aumentar rispetto al profitto e capital dipinte eccetera
Evidenza già ricordate anche da
CCT riunirsi
E questa certamente è un andamento molto molto anomalo su questo ci siamo
Attivati e ci siamo domandati e
Abbiamo cercato sì anche qui ci fossero dei mutamenti di regime a questo punto nelle tecniche produttive la strategia è stata sempre da stessa di quella vista prima abbiamo preso offre molte teorico che una funzione la produzione allora e la sede elasticità di sostituzione costante tra capitale e lavoro
Da processi massimizzazione otteniamo una relazione che a sinistra il fabbisogno di lavoro per unità di appunto i fabbisogni lavoro per unità valore aggiunto industriale
E a destra abbiamo il costo reale del lavoro cioè il real prova quei circhi
E il progresso tecnico di nuovo C se c'è contestazione queste varianti non cerco integrazione però se introduciamo dei break Contri compilazione dai dividiamo quel procedimento ci dice che il break e ancora una volta a metà degli anni Novanta in questo caso novantacinque due secondo trimestre e quindi a questo punto è stimabile questa relazione e particolare possiamo ottenere dei valori dell'elasticità
Del
Fabbisogni unitario di occupazione al costo reale il lavoro prima e dopo il break
E
Prima colonna questo
E l'astice età evidenzia un fortissimo abbattimento c'è una forte caduta delle reattività del fabbisogno unitario di lavoro per unità di output alla variazione del costo
Reale del
Lavoro
Ora
Questo
Questa questa
Questo ciò che troviamo che il fondo conferma
Il grafico quello lì che avete visto in precedenza è una conferma di questa anomalia che si verifica negli anni dopo il novantacinque gli anni due mila che quando il salario cresce i capisaldi indecente
La domanda è perché mai il rapporto occupazione sul valore aggiunto e dignità e divenuto meno sensibile a variazione del costo del lavoro
Se uno prende alla lettera quelle stime che vi ho fatto vedere prima quell'abbattimento dell'elasticità del dal fabbisogno di occupazione pulita di output al costo del lavoro se la si prende alla lettera quella roba lì
Quella indicherebbe dato il
Diciamo il framework teorico che si è adottato che è molto nato addirittura la forma degli su quanto italiano della vetustà manifatturiera non è che c'è stato un muta un altro un
Un movimento lungo un ISO quanto indotto da precario
è cambiata sta forma cioè nel senso è diventato addirittura meno compresso
E ma perché questa avvenuto ora che un po'ardito pensare che perché Mark cambia può essere sottile distinzione ma cambiare muoversi lungo viso quanto significa mutare le tecniche produttive nell'ambito di un sette disponibile
Mutare la forma ISO quanto vuol dire fa possa stare da un'seppi tecnica un altro quinti piuttosto ardito capire perché come non si hanno indicazioni
Che ci posso dire questo piuttosto
L'interpretazione che io farei e che
Gli indicatori di costo esplicito del lavoro cioè quello che io richiamo nella contabilità nazionalista i redditi di retribuzioni non ci dicono tutto sulla costo globale e complessivo dei fattori produttivi in particolare il fattore lavoro
Le riforme di flessibilità che si sono verificati in questi anni
Hanno determinato un abbattimento di ciò che non è misurato non immunitario non è misurato estetisti costi impliciti insomma per dirla brutalmente un lavoratore temporaneo ha un costo di censimento nullo
E anche e la possibilità di modificare i termini impresa l'impiego l'intensità di lavoro e un costo implicito non monetario che non si riesce a misurare questo e notevolmente diminuito in questi anni grazie alle riforme in particolare quelle dei primi anni Novanta
Risultato
L'andamento della domanda di lavoro
Ha avuto quell'andamento che non sarebbe stato giustificato dai costi espliciti fatto che il salario in realtà aumentato quello che osserviamo dei dati Istat aumentato rispetto e profitti
E quindi c'è stato un nome le pochette in perché diciamo la convenienza i fattori produttivi è mutata per qualcosa che non
Viene misurato non italiani mi unitariamente i costi impliciti qui ci sono
Un paio di conseguenze
Se questo è vero non tutta la caduta della produttività degli ultimi anni ha costituito effettivo deterioramento tecnologico perché una parte ha risentito del mutamento i fabbisogni unitari
Di in tutto determinati dalla variazione dei costi implicite fattori
E la seconda e che quindi questa porzione che non è sono in grado di quantificare
Il peggioramento di produttività osservato misurato e transitoria perché una parte e quanto è transitoria
Lei dubita fino a quando il tasso di disoccupazione italiano non raggiunge il nuovo più basso livello di disoccupazione strutturale perché a quel punto il lavoro diventerà di nuovo fattore caro
Chiudo con una piccola comunque sull'ultima slide
Semplicemente per
Qualificare ulteriormente alcuni di questi evidenze
Insomma il fatto di mutuare il novantadue novantatré in quelle misure in quegli interventi una causa molto importanti di modifiche sia nella funzionamento del mercato del lavoro sia nelle convenienze relative
Nell'impiegare i fattori produttivi non comporta dire che tutto innanzitutto la tecnica econometrica che una dotta illimitata individua un break non non puoi dire alle altre quindi c'è un limite
E questo significa che non porta svalutare le altre riforme le prime ovviamente con grande fatica qui c'è un nome Tarantelli aiutano quelli i primi anni Ottanta aiutarono
Ciò a preparare uno le riforme novantadue novantatré le seconde che erano ricordate agro Schietroma
Treu soprattutto ma anche quelle successive si sono mosse nel solco di cui mutamenti istituzionali confermando che rafforza e poi l'ultimo punto è un po'andare su l'attualità
Evidentemente quegli assetti contrattuali
Sono
I dei primi anni Novanta e quindi un bel po'di tempo fa e presentano obsolescenza se non sono probabilmente più adeguati devono essere cambiati e poi d'altro canto c'è anche necessità
Chi ridurre l'iniquità di ridurre il fatto che la flessibilità grava solo su una porzione illimitata di persone che peraltro
Rischia e a rischio di precarietà e quindici c'è un'esigenza di riforma però
Nel
Nel
Studiare nel deridere quali in quali direzioni ci si può muovere dati i ritardi che ancora
Caratterizza il nostro mercato del lavoro il tasso occupazione o mancato di otto punti ma siamo ben al di sotto della media europea ci sono squilibri di generi squilibri territoriali quindi grossi problemi e mercato del lavoro
E queste ipotesi di cambiamento dovrebbero cercare di mantenere fermi questi due effetti questi due risultati molto importanti che si sono raggiunti cioè quello dell'abbattimento gradisco pazienza bruttura alé
E dato appunto le esigenze unitarie tasso di occupazione dell'innalzamento la preferenza per il lavoro a parte il sistema produttivo
Qui finito
Sergio credo che la transizione di lui parli
Potrebbe durare molto se
La diminuzione del tasso disoccupazione
Avrà un effetto sui tassi partecipazione accennato qualcosa alla fine che sappiamo nel nostro Paese è ancora molto bassi almeno quei sedimenti e quindi
La la tua visione diciamo di questa dinamica voluti dare senz'altro interessante perché ce la fa vedere in modo diverso rispetto a quella che
Consideriamo l'esempio gli economisti del commercio internazionale Emma
Tali credo che la transizione potrebbe essere molto lunga
E dunque adesso io
Chiederei di
Di dei partecipanti a dalla sonda Sergio rimani per favore dire di accomodarsi aerea
Quindi quello che faremo adesso discutere senz'altro niente
I contributi che
Che sono stati presentati
Io vorrei
Molto molto brevemente introdurre anche
Perché non possiamo esimerci direi il tema
Più congiunturale di
Come andranno come stanno andando come andranno le cose nella
Nell'economia anche e industria
So perché li ho letti e qui ci sono almeno un paio di diciamo abbastanza ottimisti al tavolo nella parte della dell'altra corner nel tavolo
Io allora poi dico due parole soltanto all'inizio ma invece perché faccio un po'il pessimista a allora
La
La situazione in cui ci troviamo cioè a tutti gli elementi congiunturali che conosciamo che leggiamo sui giornali
Eccetera che hanno a che fare con la finanza eccetera
Ha però un'origine anche gli squilibri internazionali che vanno avanti da dal due mila in meno ma e che piano piano si stanno correggendo quindi parliamo di
Squilibri gran parte si riflettono nell'andamento delle bilance partite correnti
E dei flussi di capitale che stanno
A fronte di queste
Qui la correzione è cominciata sta funzionando abbastanza bene nel senso che
Sostanzialmente la bilancia dei pagamenti correnti americana si sta correggendo rispetto al PIL
è circa adesso arriva dal quattro virgola cinque per cento il deficit per stabilizzare l'indebitamento americano rispetto al PIL che è intorno al cinquanta per cento
Ci vuole quindi il debito estero americano indebitamento essere americano netto e circa il cinquanta per cento del PIL americano per stabilizzarlo
C'è bisogno di una ulteriore correzione per portare il deficit delle partite correnti intorno al tre per cento ampi divari quello stock ecco parliamo della del flusso
Bisogna portarla intorno al tre per cento e anche in presenza della contrazione dei consumi americana che si sta realizzando si sta concretizzando
Ci si diligenza agli analisti stimano in circa il dieci per cento se non qualcosa di più l'ulteriore deprezzamento del dollaro che consentirebbe di stabilizzare
Il rapporto tra indebitamento e PIL indebitamento estero il PIL americano l'ora questo correzione come sappiamo negli ultimi anni non è stata affatto simmetrica
E gran parte è stata come dire accomodata dalla dal cambio euro-dollaro a allora
Se
Nella mi diciamo se la prossima correzione se quest'altro dieci per cento ammesso che si stabilizzi il diciamo nell'esposizione sull'estero del degli americani
Sì ripartisce in maniera proporzionale questo significa vere nel giro di
A un anno o due un cambio euro-dollaro intorno a una sessantacinque forse una settanta
E questo dell'ipotesi ripeto che anche lei valuti asiatiche comincino ad aggiustarsi cosa che adesso c'è stata ma molto meno di quella
Di quello che è che sarebbe stato in base alla trader quei tre delle aziende perizie
A questo per dire cosa che invece abbiamo avuto insomma nel due mila sei almeno una crescita italiana dove il contributo all'export netto sarà importante non solo il contributo diretto
Che è stato stimato in almeno un terzo di punto della crescita gli anni due mila sei ma anche perché ha contribuito senz'altro a
Dare fiato agli investimenti che effetti che poi nel due mila sette hanno risposto
Questo a contributore esportazioni nette e due mila sei e gli imprenditori
Diciamo ci dicono che quello è stato un elemento importante della della
Varie prese gli investimenti
Già quest'anno invece l'export netto non hanno non ha contribuito a monte e quello che vi dice all'inizio di dati di fine anno non sono diciamo eccezionali ora una delle tesi è che
Le industrie italiane che non esportare hanno
Una
Diciamo guardiamo mercati extraeuropei che non riusciranno più esportare
Negli Stati Uniti nell'area del dollaro andranno su mercati
Diversi mercati sensi però attenzione perché
Le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti ad oggi sono ancora cinque sei volte quelle verso
La Cina per dirne una e il surplus italiano
Verso gli Stati Uniti è
Di l'anno scorso è stato qualcosa come tredici miliardi di dollari circa pari al deficit che abbiamo verso la Cina
In tutto questo a
Questo vuol dire che diciamo la il le esportazioni nette non solo in Italia penso anche la Germania qui Daniele nessuno qualcosa
Hanno senz'altro ha aiutato in questi due anni e forse adesso il momento in cui tireranno un po'il fiato
A mi chiedo se questo per esempio non è uno dei motivi ha spinto il Fondo monetario una
Rita corregge le previsioni per l'Europa più di quanto abbia corretto quelle previste in itinere la correzione che sarà data per l'area dell'euro ieri dal Fondo monetario è stata di circa mezzo punto percentuale un po'di più di quella che è stata data negli Stati Uniti zero quattro
Allora Enzo Cipolletta
Grazie ma io
Gli ordini mi riterrei un pochettino al I rapporti che sono stati presentati
Pace voi possiamo anche parlare di quest'ultimo aspetto
Perché erano molto interessanti e io sono coerente contento diede ascoltati
Non F quel tanto più
Granché università centri studi purtroppo non riesco a tenermi aggiornato però
Scusatemi l'autocitazione ma dal due mila cinque
Che stavo dicendo che l'economia italiana è in fase di ristrutturazione
E che si sta migliorando in maniera abbastanza evidente
E mi fa piacere aveva ascoltato tre relazioni
Che testimoniano andando a vedere quelli che sono i fenomeni all'interno nel sistema economico e non semplicemente guardando le curve congiunturale della produzione industriale o di quant'altro che nascondono ovviamente o tutto quello che è avvenuto
All'interno allora io vorrei
O quando una parte del mio tempo proprio a ribadire questo aspetto e a cercare di metterli in un sistema complessivo anche le tre relazioni che ho sentito che
Sulle quali io onestamente concordo praticamente con con tutti e poi
Si può andare a vedere alcuni alcuni dettagli la prima considerazione da fare e da vecchio congiuntura lista
Si è sempre saputo che e nelle nelle fasi di recessione cioè quando si va male che il sistema economica migliore
Mentre invece nelle fasi di espansione del sistema economico sia ma
Ce lo insegnavano a studiare nella congiuntura non andare a guardare le fasi di recessione per capire cosa non funziona andare a guardare la fase di espansione perché lì che si determinano gli squilibri problemi
E lo sappiamo anche un'industria che c'è una domanda che ritira cosa fa
Produce
E se c'ha dei problemi li mette da parte perché non vuole rompersi le scatole a dover interrompere sui flussi produttive perché guadagna quattrini e quindi squadra vincente non si cambia come si diceva che comprende la porta e se ne va via tutto
Questo è quello che avviene in economia noi abbiamo vissuto dal due mila al due mila cinque due mila sei una fase di forte di strutturazione la quale ovviamente si tradotta in una
Produzione
Bassa e non un fortissimo rallentamento del quale stavamo migliorando da alcuni
Difetti che avevamo ancora ereditato dagli anni passati
La seconda considerazione la detta due-tre volte Sergio De Nardis e quindi
Mi riaggancio noi siamo realizzando oggi gli effetti voluti delle politiche fatte negli anni Novanta
E sarebbe suicida gettare via questi affetti cambiare le politiche per il banale motivo che ci abbiamo messo nel tempo ottenere risultati
L'abbassamento della produttività è un obiettivo perseguito
Nel corso del tempo
E del quale Sergio De Nardis ed io per quello che abbiamo contribuito siamo penso disfatti del risultato che abbiamo ottenuto pensate se avessimo avuto la stessa produttività incremento negli anni passati con una crescita dell'un per cento
Un per cento che dico zero cinque noi avremmo oggi un tasso di disoccupazione del ventidue ventitré per cento tasso di occupazione sceso di otto punti e non è aumentato di otto punti quindi
Salse a lamentare oggi della produttività bassa è demenziale
Perché la produttività bassa e il risultato delle operazioni che abbiamo fatto e mi fa piacere che analisi econometriche dimostrano che c'è stato un break perché l'obiettivo principale che era degli anni Novanta ma che all'Obiettivo ci siamo portati appresso per vent'anni dagli anni Settanta e Ottanta era riempire di contenuto e di occupazione la produzione Italia
Che invece era una produzione che preferiva
Portarci sul capitale HP da intensità di capitale a bassa occupazione perché c'era la rigidità del mercato del lavoro
A risposta quindi a questo dal problema la produttività non sta
Nell'aumento della produttività singola bastare l'aumento della crescita
è solo lo sviluppo dell'economia più forte quello che ci darà una rete di produttività decisamente più elevato
Ed è questo l'obiettivo di una politica economica non è quello ritornare indietro e cominciare a risparmiare lavoro per riuscire a produrre le stesse cose con un tasso di occupazione più basso
La produttività nasconde quello
Che Rodham prima ha detto nel nel suo intervento
Non ha come la tabella che ho pubblicato sul Sole ventiquattro Ore alcuni mesi fa ma credo che bastano due-tre cifre per dirla cerco di descriverla perché riesce a tenere qualche numero nella testa
Superiamo per ipotesi che ne fossi un Paese che produce cento paia di scarpe
Di quelle a basso a basso prezzo no
Ecco supponiamo che seicento varie riscatto Agostino dieci euro ciascuna quindi produce mille euro
Di scarpe poi improvvisamente l'anno successivo questo signore che produce le mille euro sic cambia di nome si chiama
Diego Della Valle e produce soltanto venti paia di scarpe tozzo e costano centocinquanta euro
è rimasto sempre nel settore le scarpe non abbiamo cambiato sarete nulla
è evidente che da un anno all'altro la produzione è crollata di più dell'ottanta per cento
Da cento paia di scarpe a venti
Il valore è aumentato del cento per cento le strisce duecento per cento perché da mille è andato a tre mila
Cosa avviene dell'occupazione se io voglio produrre cento paia di scarpe al valore di dieci euro ciascuna devo occupare poche persone
Perché se no
Non ce la farei a produrre quegli e quindi supponiamo che per produrre cento ben Scarpi occupato dieci persone
Per produrre venti paia di scarpe che costano cento cinquanta euro io dovevo occupare più gente perché la qualità decidente più forte devo fare marketing devo andare a farle venderà gente faccio pubblicità tutte queste cose qua e quindi occupò venti persone
Ecco
Che spiegato che la produttività la produttività privati era cento diviso dieci quindi ogni persona faceva un paio di scarpe
Se noi andiamo a venti persone per produrre venti paia di scarpe adesso non è così evidentemente ogni persona produce un solo paio di scarpe
E quindi evidenti lucida è crollata da dieci a uno e quindi oltre il crollo dell'occupazione
Se ne quindi constatiamo come abbiamo constatato constatato lo da che
Il cambio della
Dell'assetto produttivo non è avvenuto tra settori ma avvenuta all'interno dei settori questo ci pone un problema di
Statistica è un problema di valutazione prego dire che c'è
Da riflettere sul contenuto di valore aggiunto delle produzioni che noi
Abbiamo
E sulle quali probabilmente se si facesse un'analisi dei tre
Del dei comportamenti non abbia avuto un break forte nel corso degli anni passati che è quello anche questo quello che abbiamo sempre chiesto
Cosa di dieci ore gli economisti all'economia italiana basta produrre prodotti di basso valore aggiunto
Concentriamoci sui valori ad alto valore aggiunto
Lo abbiamo fatto e ci stiamo lamentando che la produttività e bassa e che la crescita relativamente limitata
Allora io credo che invece
Sono queste di punti di forza della nostra economia ne abbiamo traversata del deserto percorso degli ultimi sette otto anni e ne stiamo uscendo fuori
E ne stiamo uscendo fuori relativamente meglio di quanto non ne fossimo Nevoni fossimo entrati
E ne stiamo uscendo fuori
Vengo grosso modo alla domanda che aveva fatto
Che aveva fatto non so chi
All'inizio in un mondo che è decisamente più largo
Di quello che noi al conoscevamo nel passato
In questo mondo relative enti più largo
Sentimenti di produzione
Specifici
Fatti spesso su misura
Come io ritengo che stia andando industria italiana sta andando verso una personalizzazione delle produzioni
E la personalizzazione le produzioni consente di combattere anche i fattori di imitazione e quindi di competizione perché se ne facciamo prodotti che sono studiati per un singolo cliente o per singole categorie di clienti come stiamo
Portando nuovi l'industria noi siamo su sentimenti
Meno attaccabili dalla competizione proprio perché c'è un contributo di studio di adattamento ecco in questo modo più largo
C'è lo spazio perché un economia di sessanta milioni di abitanti possa vivere su alcuni segmenti di produzione andandosi a cercare i clienti lì dove sono
E questo l'industria italiana nel bene o nel male lo ha sempre dimostrato di saper fare
Un'analisi che non so Sergio sede sulla il fatto se sarà fatta della capacità di spostamento delle esportazioni italiane ed aree geografiche mostrerebbe una grande hanno fatta negli anni quanti anni fa mostra una grande capacità dei costi per gli arredi spostarsi verso i mercati che tirano
Allora noi arriviamo in questo paradosso se ci spostiamo verso i mercati che tirano vuol dire che non stiamo alla vigilia della crescita dei nuovi mercati ne siamo assenti in quei mercati
Io mi ricordo ancora quando ci fu il primo
Crisi del del petrolio
I mercati che tiravano quindi delle opere che lei non esportiamo niente i Paesi dell'OPEC e quindi le nostre analisi
Erano l'Italia è svantaggiata perché avendo preferito di esportare in Francia in Germania in Inghilterra non esporta esporta poca verso i Paesi dell'o perché
Adesso la domanda è tutta lì e quindi non ce la fa morale dopo pochi mesi non ci siamo riportati esportare verso quei Paesi e quando i prezzi del petrolio crollò le analisi erano
Noi esportiamo troppo verso i Paesi dell'OPEC e quindi siamo svantaggiati metà invece la domanda adesso sta registrati da medicare l'Inghilterra e Germania e ci siamo riconvertiti
Questo perché perché siamo un Paese che il lato negativo l'aspetto asse al Paese delle piccole imprese e delle imprese che producono beni di consumo
E
Beni industriali legati e beni di consumo
E la filiera nostra e queste impresa e la frammentazione che è una debolezza nostra la presenta anche un elemento
Positivo perché ci consente di riorientare la nostra esportazioni in maniera relativamente rapida verso quei mercati che tirano abbandonando perché non abbiamo fatto grandi investimenti
Sui
Mercati e quindi quello che è un difetto non è fatto grandi investimenti sui mercati quando la domanda si modifica dal mercato un altro diventa un vantaggio
Perché ti consente spostati senza dover avere delle perdite e dei costi fissi elevati tutto bene la storia no
Questo è il lato positivo della medaglia latte negativo ne abbiamo parlato a lungo ma quello che è importante a mio avviso
è di non perdere la visione del lato positivo perché le politiche economiche le politiche industriali che devono essere fatte per un Paese come il nostro
Devono basarsi sui punti di forza del nostro Paese e non devono basarsi su un modello di un Paese che noi non abbiamo non avremo e probabilmente se volessimo perseguire rischieremmo di distruggere
Quello che ci abbiamo per non avviene quello che non saremo in grado di avere la grande impresa le imprese strutturate il Paese a sistema che si muove tutto quanto insieme sono tutte belle cose che noi non abbiamo
E che difficilmente avremo e che se cercheremo di limitare
Faremo soltanto
Dei guai perché non siamo in grado di poterlo fare grazie
Vorrei riprendere
Tema iniziale Cipolletta
E cioè che
Esistono spesso periodi di secondi per avere una trasformazione
Sistema dica
Penso che sia utile inquadrarsi in poi intorno in Europa
Per vedere cosa è successo negli ultimi dieci anni
Uno dei Paesi che ha avuto come dire la crisi più lunga
è stato
Avrà demaniale
Perché periodo di crisi perché la Germania peso in cui dopo gli eccessi dopo la riunificazione la domanda interna la
Più debole
E si fa a una graduatoria una coppa
Domanda interna avevo cresce della domanda interna sui ultimi dietro sull'ultimo decennio sarebbe la Germania al primo posto per debolezza Italia seconda e poi diciamo stanza giacché Spagna allentiamo la zona euro
Si è visto la Germania appunto avuto in caso di fece altrettanto debole che quello italiano
Per molti tempi
E ne è sortito né uscito
Solo qualche anno fa d'Italia sembra seguire il passo
In Francia e Spagna pensa che la crisi debba ancora arrivare
Come si si vedono gli effetti
Sono d'accordo che se si guarda le esportazioni bisogna anche andare non volume delle esportazioni ma le esportazioni in euro corrente cospetto aveva parlato prima della difficoltà di vedere se
Pezzi sono alti perché l'impresa non ce la fanno o perché hanno più potere di mercato
More migliore giusto aspettare qualche anno e si vede
Se possono mantenere la quota di mercato a prezzi alti
Evidentemente hanno fatto qualcosa e hanno fatto quello che è stato descritto poco tempo fa cioè hanno aumentato la la qualità o altri aspetti del prodotto che fanno sì che
Il prezzo valloni italico misurato possa rimanere alto
Per cui sentenze sia utile guardare alle quote esportazioni ma non
In modo isolato
E qui mi vorrei riferire agli altri studi che abbiamo sentito stamattina cioè verso l'outsourcing
Un indicatore Maccora molto utile che io ritengo bisogna tenere a mente giusto
L'importanza delle esportazioni e importazioni sul pieno
La somma dei due indica non tanto come lo fa la bilancia commerciale quanto risparmio il Paese risparmi del Paese ma quanto sia importante il commercio con l'estero nel suo totale per il Paese
è Terrasanta per fare un confronto a livello europeo di nuovo su questo indicatore molto semplice secondo me se poi sarebbe confortato dall'analisi magari con imputavo porte che sarebbe molto più utile
Naturalmente che questo indicatore grezzo
Se si parte più o meno dieci anni fa
In Italia
Anche Francia e Germania tutti e tre e il suo livello molte armi livelli molto simili tra intorno al venti venti qualcosa per cento
Spot più importante del PIL diviso due no
Fare la media
Oggi invece il confrontarsi presente in maniera molto diversa
L'Italia sta al venticinque per cento ventisei campo più alto c'è stato un'integrazione del suolo e dell'economia italiana abbiamo parlato prima ha avuto i suoi effetti positivi
Ma in Germania il quale il già stesso indicatori è passato da poco più di venti a quarantacinque
Qui si vede un salto di di qualità
E che questo che
Rende secondo me è molto relativo il successo dell'industria italiana si
Sia aperta all'estero ha fatto qualche passo c'è qua stato qualche guadagno in termini proseguita ma ha lontano da ma che mira in questo investo in questo caso per cui c'è ancora molta strada da fare è bene che la strada sia stato tra cosa sia stato iniziato male secondo me c'è ancora molto da fare
E io collega e questo anche con un altro aspetto di cui si è parlato adesso con in maniera molto micro cioè si vede che l'impresa possono chiedere prezzi più alti sul loro se per loro prodotti sui mercati nazionali
E allo stesso tempo si vede che in Italia livello di occupazione è aumentato io vedrei un legame molto stretto cioè una una causa a tutti e due
è una
Non sviluppo che è molto lento ma molto importante tant'è che in Italia e il livello di istruzione e la forza di lavoro è aumentato
Tre che non aumenta ma anno all'altro ma le nuove leve atti del sì che sono entrate sul mercato e lavoro dimostrano livello distrazione soprattutto secondario e terziario molto più alto di niente di quello che di prima
Perché è un passo importante patate per due motivi quando abbiamo prima palpata della scappa e naturalmente
Ho due le scarpe che poi valgono centocinquanta euro si vuole che l'hanno l'idea di Economia degli stilisti effettuata no
E per cui ci vuole anche una manodopera qualificata
E allo stesso tempo c'è un fatto molto semplice sul sull'occupazione che bisogna sempre tenere a mente anche quando si si vuole vedere l'impatto del e delle riforme sul mercato e la prova e cioè che in tutti i Paesi europei anche tutti i Paesi del mondo il tasso di occupazione io laureato e sempre vicino l'ottanta novanta per cento
Il tasso di occupazione di una persona senza istruzione scuola secondaria e al di sotto del cinquanta
Per cui anche intatto il livello di restrizione di equo sclerosi che esiste
Tutto centri spari box se aumenta il livello di istruzione e la popolazione zero mentre la parte agente caro almeno secondaria completa ore terziario completo aumentar quasi io direi meccanicamente il tasso di occupazione
Questo è successo poi tutta una OPA ma in misura io direi è un
Po'più forte in Italia
Per cui anche riferendomi questi studi che sono stati presentati prima sarebbe pesantemente inserire quest'altra variabile che naturalmente non saltare da un anno all'altro
Ma a pochi tra io ho fatto qualche
Tentativo di isolare l'effetto se si vuole riforma dal difetto meccanico a composizione della forza di lavoro e io direi quasi metà del del miglioramento che si è visto nell'ultimo decennio si può attribuire a questo effetto come dire meccanico che viene dal dal miglioramento del livello di istruzione e popolazione
Voglio che le forme non ci vogliono ma vuol dire anche che c'è una forza come dire una marea che esso senza positiva che si sta operando che essi che sta avendo i suoi effetti come tempo tutta Europa
Un po'meno in modo più marcato in Italia mai queste facce visto che l'Italia sta ancora molto dietro
In termini di livello meglio dell'istruzione della popolazione
Per cui lì di nuovo poche essi sono stati fatti e stanno avvenendo
Ma sia dal lato qualitativo quantitativo cioè
Se si prende l'agenda parte laureati nella della data per popolazione o la fate davanti anche fasce più giovani
Sì anche dal lato della qualità c'è ancora molto la strada da fare raggiunge i market dita
Con questo vorrei passare un po'al lato
Come dire l'equilibrio globale di cui parlava Stefano prima
Si vede da un po'lo stesso dunque ho parlato per l'Italia per la Germania anche a livello
Europeo contro intatto con Stati Uniti
Gli Stati Uniti non hanno avuto un periodo di crisi
Come ce l'ha avuto parte la coppa almeno negli ultimi dieci anni per la semplice ragione che il mercato immobiliare ha molto forte che sto attirato fatto tirare la domanda interna
Tutto sommato anche nel periodo due mila uno
Abbiamo avuto una una eccezione tecnica per qualche trimestre ma in fondo la domanda interna fra domanda dei consumi non ha mai spesa e di Tyco
Esplose l'effetto si vede anche in un indicatori nuovo molto esempio se si prende
La parte delle esportazioni americano
Livello globale la parte europea segreti che quella mai canale di mobilità e quella della zona euro adesso non
Cadere quella delle opere ventisette quella della zona Euro è leggermente aumentata
Per cui di nuovo non sono tutti gli indicatori di Dio non è uno scavo sì ma indicano magari che in Europa un periodo come sia difficile appalto
Visto il della domanda interna è stato utilizzato per
Aprirsi di più sull'estero
Ed è solamente adesso che inizia il Palio come dire di prova l'economia statunitense
Secondo me può apparire anche sarà meno forte di quanto può essere
Si potrebbe dedurre dalle statistiche che
Abbiamo visto che negli ultimi dieci anni
Ma qual è il problema congiunturale
Cioè con può lei ma che dobbiamo affrontare siano opache negli Stati Uniti per il
Prossimi
Non al mese ma ai prossimi anni
Lì c'è un fattore che secondo me viene sottostimato troppo troppe volte messo a parte
Perché
E
Quel fattore secondo me si determina serie anche noi in Europa dobbiamo temere più nostre poche esportazioni e per la crescita o no
E lì bisogna rifarsi alle l'equilibrio globale
Non basta guardarsi lamenta la bilancia vagamente americane constatare il deficit di non so sei cento settecento miliardi di euro più o meno in cinque sei per cento del PIL
L'hanno a che vedere che ce da un altro lato il mondo ci sono due gruppi di Paesi che hanno un surplus strutturale
Penso che esso secondo me che esso su cose sotto vale se si parli forse che non sia ad oggi in un'altra cosa
Ma secondo me ci sono due gruppi di Paesi che hanno sotto sequestro attuale
Il primo ego quale Paesi OPEC
Che per il momento hanno introiti per l'altro pezzo del petrolio che
Non riescono a un vogliono spendere io direi
Mentale tutti e due magari per il momento non li spendono per cui meccanicamente anno o un suo costa il patto secolo enti
Più o meno trecento quattrocento miliardi di dollari
Qualcuno deve avere un deficit la stessa te stesso quindi grandezza nell'altra messo del mondo
Per farlo per fare di più di fare i conti
Finora sono stati gli Stati Uniti
Ma almeno
Quello che è importante volevo sotto i maestri sei Paesi OPEC continuano a risparmiare cioè bisogni di qualcun altro abbia un deficit
Stessa cosa io direi che la Cina potremmo discutere a lungo per la Cina io direi
Incantate sotto silenzio in a non è il tasso di cambio che magari non è a livello giusto mai il comportamento dei risparmiatori interni spagnoli che sono un po'come quelli italiani anni Sessanta anche l'ICE conta si espande abbastanza alto
Ma se mi permettete per il momento facciamo riporto se chiede Stan piantate dettame della Cina cioè sottostima mese sia strutturale per il momento almeno
E questo ci fa arrivare a un suo plots
Come dire già del esso è un Paesi con suo più strutturale di ottocento miliardi più o meno
La domanda che a seguito delle prove sequestro Contino che serve offerta di esso
Che inizi prenderà il deficit corrispondente
Secondo me dopo messo contenti che gli Stati Uniti almeno l'autorità monetarie macro economiche gli Stati Uniti si dimostrino quali al pontile accettare la sfida a dire noi vogliamo avere evita ogni costo un allentamento la domanda degli Stati Uniti
Comma che implica
Praticamente che loro dovrebbero anche continuare con un deficit partite correnti più o meno simili sennò ci riesco no
Da noi
Europa azionavo che stiamo in mezzo come dire non c'è problema
Possiamo più o meno mantenere inalterato il nostro
Surplus piccolissimo concreti cioè esterno queste vuol dire che non cito verso nel patto molto negativo da parte come ha cioè si toccano
Se invece
Negli Stati Uniti non si riesce a mantenere la domanda interna
Allora per noi non c'è scampo abbiamo avere questo vasto a parte il deficit gli Stati Uniti non possono più avverrà
Anche se fanno del tutor tanto della macro con delle dei strumenti di macro economici che hanno a disposizione
In questo caso naturalmente la domanda la frase come
Come dire si po'arrivare questo deficit in Europa
O all'americana
Facendo aumentare la domanda interna
O come dire all'epopea
Avendo il tasso di cambio che aumenta che poi deprime le esportazioni
Etiopia una scelta molto facile
Temo che in pratica in Europa non ci siano gli strumenti per far partire la domanda interna aprendo
Me questo è il il problema che vedo per l'Europa non ho come dire a una una soluzione o facile per il momento direi che
L'esperienza ci insegna che negli Stati Uniti la domanda reagisce abbastanza velocemente agli strumenti ITT Politi economica che sono
La politica monetaria il tasso di interesse
E la politica fiscale gli Stati Uniti fanno veramente di tutto per far ripartire il più presto possibile per cui io direi poi mentre negli Stati Uniti e ce la faranno
Per cui per momenti la coppa posta da guardare e per il momento ma
Quello che
Secondo me il più importante della mente dobbiamo sempre chiederci a livello globale cosa succede non solamente Stati Uniti
Se i Paesi OPEC dove sono veramente inizierà consumare molto di più se il prezzo del petrolio ma un po'giù un seggio e li fa la stessa cosa secondo me non c'è quel non c'è ragione di preoccuparsi per tasso di cambio alla domanda globale
Mondiale reggerà e non c'è problema
E lì bisogna governare piuttosto penso che solamente gli Stati Uniti
Grazie anch'io
Parto dallo stimolo di Stefano Mango più sulla congiuntura per poi chiusura invece sullo
Prima di interessanti studio che abbiamo sentito o sul sull'evoluzione del sistema italiano
Allora per quel che riguarda la congiuntura h
Io a differenza di
Di Enzo forse per un pochino più di ombre un pochino meno luce nel senso mi sembra abbastanza inevitabile a questo punto una fase di recessione poi forte
Debole non si apre una fase di recessione economia americana
Stiamo partendo forse già partita da molti punti di vista nonostante i tentativi
Della politica monetaria la politica fiscale di attenuare l'impatto sulla sulla domanda interna
Il punto però forse non è neanche
Se e quanto pesante la recessione americana ma sono due aspetti su cui dovremmo concentrare una quello su cui ho chiuso Daniel grossa
E indirettamente cioè il meccanismo di propagazione nel senso che è chiaro che fa molta differenza
Se
Diciamo con l'affievolirsi del motore della dell'economia mondiale rappresentato dagli Stati Uniti continua invece a
ALP ad andare a pieno a pieno regime del motore diciamolo presentato negli ultimi anni dei Paesi emergenti Cina ma non solo Cino pensate anche all'America latina
E dal punto di vista europeo ovviamente questo è fondamentale anche perché
Come dice Cipolletta la vinto per le imprese italiane per esempio sono state molto brave a riorientare negli ultimi anni flussi Edi chi esporta azione verso le aree di maggior crescita
Allora a me da questo punto di vista pare difficile che
Le economie emergenti non risente a loro volta di una inverosimile recessione americana c'è un po'di Stival per cui diciamo due punti fino al crescere il PIL americano stanziamento equivale a un
A un punto di minor crescita
Del PIL cinese e valori più o meno simili per gli altri Paesi emergenti e quindi un effetto ci sarà quindi avremo una catena logica rischiamo perlomeno di avere una catena logica in cui c'è recessione americana
Propagazione al sud est asiatico e a quel punto quasi inevitabilmente
Una ondata di rallentamento o arriverà anche da noi la globalizzazione è una cosa fantastica però è chiaro che se tutte le economie fattasi anche perché permette di appunto
Disperdere il rischio anche nel contro non nel diversificare i flussi d'esportazione però è chiaro che se tutta l'economia mondiale Coppari a nel senso che tutti
Il il PIL Mogno domande mondiali scendono a quel punto rischiamo invece un effetto di amplificazione più rischio da questo punto di vista c'è
Il secondo aspetto è quello cui accennava Stefano nella sua introduzione cioè forse non è tanto importante capire se quanto a lungo dura la la
La recessione americana ma che cosa troveremo alla fine dalla recessione cioè
Un'economia americana che appunto a un blitz per negativo e poi riparte ritmi di crescita che conoscevamo cioè fra tre quattro per cento annuo oppure come
Qui
Gli economisti hanno previsto per molto tempo potrebbe essa nel momento in cui questo si avvera invece un'economia che cresce a tassi
Coloni americani cresce a tassi molto più modesti per due motivi da un lato perché
Come dire il potenziale di crescita album di produttività che perché gli Stati Uniti hanno conosciuto negli ultimi dieci anni probabilmente e destinato a finire e se non fosse così
Sergio ci spiegherebbe che la quota del lavoro se la produttività del lavoro meritava di una sacrestia ad accelerare indefinitamente la quota del lavoro sul valore aggiunto sarebbe destinata a sparire chiaramente
Inverosimile quindi primo poiché è chiaro che l'accelerazione la produttività arriverà alla fine negli Stati Uniti e quindi si abbassa al potenziale di crescita del PIL
D'altro canto né abbiamo appena parlato probabilmente
La necessità di certo riequilibrio del delle partite correnti impone non solo un un dollaro debole per un certo per il tempo ma anche una crescita diciamo sotto la pari quindi sotto suo potenziale da parte economia americana quindi
Il a
C'è un ed è il secondo punto su cui diciamo concentrato in Francia un forte timore che comunque
Alla fine di questa fase recessiva che dovendo due mila otto anche l'economia europea si trovi con diciamo motori o driver di crescita meno di branche che negli ultimi due anni
Come
Si comporterà
L'economia italiana in una fase diciamo di
In parte DDT sicuramente di rallentamento forse di recessione nella seconda parte del due mila otto
Ma gli studi di oggi sono stati devo dire molto interessanti e in particolare ho apprezzato quello del Centro studi Confindustria nel senso che è un tentativo di mettere insieme i vari pezzettini di evidenza che finora avevamo
Nessuno dei quali veramente decisivo sulla
A diciamo così la ristrutturazione del sistema
Manifatturiero italiano sottolineo manifatturiero perché
Poi tornerò su questo punto
Ciò alla storia
Che ci possiamo raccontare alla luce di questi studi e di un sistema che
Per effetto della diciamo mercato unico moneta unica ovviamente e impatto la globalizzazione si è
Ristrutturato la ristrutturato come sia ristrutturato certo Turato sostanzialmente perdendo una serie di operatori marginali
Concentrandosi nei suoi settori di forza io ho sempre considerato certamente velleitario pensare che
L'Italia potesse cambiare modello di specializzazione produttiva come dire
Diventare fortissima nella nella produzione di soap farò fare la Microsoft in Italia è chiaro che l'Italia quello che doveva fare e che credo abbia fatto era muoversi nella verso produzioni al più alto valore aggiunto nell'ambito dei suoi settori di forza
Al CIPE avvantaggiandosi tra l'altro anche della maggiore flessibilità
Del mercato del lavoro sottolineato allo studio di
Di Sergio De Nardis che fatta sia della riforma della contrattazione della del luglio novantatré sia provano anche sicuramente l'interruzione della
Del pacchetto Treu e poi le leggi
Successivo forse quel modello di contrattazione dall'aria di essere un po'vetusto nel senso che per motivi anche cercherò di illustrare dopo
Ci sono buone ragioni per pensare che comunque è un modello così centralizzato anche se ci ha permesso va
In questi anni sicuramente di ridurre le pressioni inflazionistiche però
Modello ancora tutto sommato basato su un contratto collettivo nazionale sia
Un po'passe e che
Si debba andare verso forme di maggiore decentralizzazione la contrattazione che permetterebbero tra l'altro come dire di modificare un pochino isolare relativi
E aumentare per esempio il rendimento del distruzione che in Italia tutti gli studi ci dicono e sono ancora molto più basso
Che negli altri Paesi quindi il fatto di comunque di investire in un anno di università ha in Italia un ritorno dal punto di vista salariale inferiore al CIPE se questo è un problema ovviamente perché c'è minore incentivo
Per i giovani italiani ad investire nella propria nella professione qui diciamo sistemi più come dire un'apertura dei ventagli salariale lungo diverse dimensioni territoriali prescrive cedono sarebbe probabilmente auspicabile in questa fase
Diciamo a parte il De Turco ha sulla contrattazione diciamo che il punto siamo produttivo
Ha recuperato efficienza e chiaro che questa non è non solo i cento mentre una maratona cioè la pressione la globalizzazione il
Lei euro eccetera impone che
Probabilmente
Concentriamo sempre di più e avremo sempre più impresa estremamente efficienti le prime della classe nei settori made in Italy includendo anche ovviamente ampi settori la meccanica dei beni strumentali in cui noi siamo forti
Però come dire avremo sempre meno probabilmente grande impresa di ieri sempre più leader mondiali però è chiaro che c'è un problema nel senso che puramente questo non è sufficiente
Per a sostenere un'economia di sessanta milioni di persone
Come quella italiana quindi c'ero con una prospettarsi indù dal punto di vista industriale e appunto una continua rincorsa maggiore efficienza ma un diciamo una base industriale per certi versi sempre più più strette
Il che
Pone il problema di cosa succede in servizi che diciamo un tema che non è stato toccato tanto oggi no secondo me rimane centrale nel dibattito di politica economica di questo Paese
Sui servizi ci sono dei ritardi cioè noi a differenza di altri Paesi non abbiamo
Veramente dell'attività di servizio che siano qui dire eccellenti su un piano internazionale come può essere ne so la finanza o tutte le aree collegate nel Regno Unito sola grande distribuzione in Francia eccetera
E qui c'è un problema diciamo le cause
Talmente di questo ritardo nei servizi l'incapacità di creare devo riterrà nel campo dei servizi sono vari secondo me uno molto importante e quello della
Qui si è accennato prima delle skill e quindi
Diciamo anche per esempio evidenza raccolte da Stefano stesso nell'ambito di uno studio la LUISS dimostrano che uno dei problemi all'adozione del delle tecnologie
Dell'informatica comunicazione da parte delle piccole aziende l'assenza di
Lavoratori che abbiano
Le capacità le competenze giusti quindi questo è il problema diciamo dell'Education in generale del Paese scuola università e ovviamente formazione
Lungo il percorso lavorativo tra l'altro è uno dei temi su cui diciamo attività la Fondazione Agnelli che dirigo comma
Si concentreranno nei prossimi nei prossimi anni è vero che il numero di laureati in mente però è anche vero che tutti i confronti internazionali ci dicono che in termini di
Competenze acquisite nell'ambito del nostro sistema educativo a cui abbiamo accumulato un grosso ritardo soprattutto a partire dalle
Nelle medie inferiori nei confronti della perlomeno dal resto d'Europa è questo chiaramente le un problema ed è un problema in attività libero intensi come quello dei servizi
L'altro problema è la concorrenza è palese che c'è un'assenza di concorrenza ci sono per lo meno forti barriere all'ingresso in molti settori dei servizi sicuramente i servizi all'impresa dei servizi personale insomma in Italia l'unico Paese dove
Non si possono fare società di capitale e gli avvocati non possono creare società di capitale per
Per Foggia la loro attività quindi è chiaro che è una forma di barriere all'ingresso che ostacola concorrenza
C'è anche se volete
Come dire un po'una difesa che chi fa il mestiere accentuata negli ultimi anni della dell'italianità della questo soprattutto nei
Nei servizi a rete dovrà anche lì sic Poma entrare indubbiamente il grado di concorrenza però soprattutto quello che uno vorrebbe avvenire in maggiore come dire andare verso forme di consolidamento transnazionale che invece sono tipicamente
Poco gradite a i decisori politici e questo non solo per avere economie di scala e creare quindi grandi imprese di servizi
Europee ma anche per come dire un problema che forse gli economisti non affronta la sufficienza anche per cambiare un pochino
Le le le svecchiare un pochino le tecniche manageriali
In un Paese che sostanzialmente ha poche scuole ha degli ottimi Menaggio individuale ma poche grandi scuole utile di management alcune delle quali in realtà probabilmente nel corso degli anni hanno risentito molto del la
Come dire del deve dei legami politici soprattutto nell'ambito del partecipazioni statali ok grazie
Vorrei ringraziare Stefano Marzocchi per aver dato la possibilità non tanto me quanto ai colleghi del Centro studi Confindustria lì
Approfondire un tema che avevamo
Esplorato nel modo
Meno ampio meno diciamo forse convincente sotto certi profili naturale l'ultimo rapporto che abbiamo presentato il quattordicenne quindi ringrazio
I colleghi del centro studi che hanno fatto il lavoro Cristina pensa oltre Massimo roba e Ducci assegni che sono qui presenti diciamo abbiamo fatto
Un buon lavoro nel limite nei limiti concessi dalle conoscenze
E dire dai e dei dati fondamentalmente
è chiaro che noi stiamo qui ragionando tutti pending una possibile revisione dei dati da parte dell'Istat
Perché
Molte analisi prima la nostra hanno evidenziato dalla Banca d'Italia promette ed entrare e quant'altro qualche problema nella misurazione della dinamica vorrà giunto nel settore manifatturiero in particolare in quella parte
Di produzione che destinata all'esportazione
Però se ragioniamo diciamo con questi dati è un questi numeri il colore si adotti cercato di fare da parte dei colleghi del centro studi andare avete apprendere delle evidenze di questa trasformazione in atto come ha detto
Prima Enzo Cipolletta che cominciata diciamo
Nell'epoca difficile o se preferite nell'epoca difficile è stata determinata darla trasformazione stessa perché è chiaro che
Nella misura in cui
Una serie di imprese sono destinate a chiudere i battenti perché non ce la fanno stare sul mercato a livello macroeconomico osserviamo una dinamica dell'economia insoddisfacente
Ma io diciamo sono anche particolarmente grato a Daniel Gross perché nel suo intervento aperto una finestra cioè noi forse troppo abbiamo ragionato questa mattina
Sull'Italia con
Come se noi fossimo l'ombelico del mondo
Queste realtà le cose che noi abbiamo fatto lo stiamo facendo stiamo cercando di fare gli altri Paesi che stanno facendo parimenti e forse più velocemente di noi l'analisi sulla delocalizzazione l'outsourcing meglio ancora che è stato va fatta stamattina fa venire che forse noi facciamo troppo poco sorse in faccia un corpo poca delocalizzazione
Nel nostro Paese
Rispetto a quello che ha fatto per esempio i tedeschi sicuramente l'economia tedesca andata peggio dal punto di vista dell'occupazione di quello che abbiamo fatto noi
Però poi ne raccoglie futile sta raccogliendo i frutti in termini di crescita complessiva del reddito della produttività eccetera
In una fase successiva ovviamente e continua a farlo così come diciamo in giro per il mondo ci sono
Tanti imprenditori dilettanti diciamo così
Giovani che si stanno sperimentando cimentando in quelle che dovrebbero essere
Le punte di diamante del made in Italy Desailly in qualità e così via quindi anche quello non possiamo considerarlo un monopolio acquisito
E
Sicuramente dobbiamo farlo tener conto di questi aspetti quindi c'è una trasformazione in atto dall'economia italiana secondo me dell'industria italiana in particolare più che l'economia italiana in questo va sottolineato
Con forza va nella direzione che da tanto tempo si è auspicato di una trasformazione
Della produzione verso con maggior valore aggiunto del spostamento anche seppur graduale perché ha perfettamente ragione penso a dire che
Non è che possiamo inventarci quello che non sia però possiamo gradualmente imparare a fare cose diverse e trasformarci noi stessi la cosa secondo me che
Emerge con forza negli ultimi tempi è che proprio perché c'è stato un aumento di internazionalizzazione nostre imprese
Diverso da interpretazione passata dove bastava diciamo spostare diffusi dietro al mercato all'altro in questi mercati
Più lontani più difficili è sempre più necessario essere costantemente presenti forse anche per apprendere diciamo quello che loro stanno facendo
E quindi diciamo infatti infatti dati banche italiane dicono sono aumentate dell'oppio in Francia internazionali la presenza sui mercati esteri di investimento
A valle nella nella catena del valore aggiunto per acquisire il valore aggiunto e e presidiare i mercati
Questo significa però avere imprese più grandi e in effetti come facciamo vedere i dati mostrati primario direbbero da le esportata quota dispone disperazione occupata dalle imprese grandi è cresciuta
Come dire
Non basta diciamo internazionalizzarsi occorre farlo secondo me a ritmi più elevati ma il l'esito di queste entrate negazione e che le imprese gli imprenditori che vanno all'estero scoprono fanno benchmarking in tempo reale
Tra quello che va bene il nostro Paese quello che non va bene il nostro Paese nei confronti degli altri Paesi quindi diciamo in certo qual modo lo scollamento fra
Imprenditorialità mondo imprenditoriale e
Dinamica nazionale o cresce nel tempo
Io diciamo guardando alle alle alle allo studio fatto da Tenaris e devo dire che
L'esposizione le slide sono molto più efficace
Di quanto non sia il pepe alla Pepe però mosso solo un pezzo dell'analisi assoluto se vogliamo far vedere la parte più scientifica di analisi stessa mentre diciamo
L'esposizione che Sergio c'ha fatto oggi a un
Come dire afflato anche politico temi di politica economica molto più robusto è interessante
Devo dire che appunto
No domanda rimane cioè l'approdo Troso diciamo rispetta la produttività del lavoro c'è stato un miglioramento ombra ex culturale la però la dinamica dal Comitato da lei fatto in Italia rimasta basta
E diciamo la per forma sul mercato del lavoro italiano non è stata diversa
Da quella dei dei degli altri Paesi europei dell'area dell'euro se guardiamo i tassi di crescita negli ultimi anni sono più o meno analoghi la differenza possiamo diciamo
è data da una minor crescita dell'economia nostra rispetto
Loro però ugualmente c'è un pezzo un pezzo da spiegare e io penso diciamo che
è un modo diverso di vedere le cose ma frontalmente è la stessa cosa quando Enzo dice bisogna concentrarsi sulla crescita e non sulla produttività
Sì si può vederlo dall'altra dall'altra parte dicendo non bisogna ridurre l'apporto di creazione di posti di lavoro alla crescita
Però comunque bisogna aumentare l'apporto da produttività la crescita stessa perché altrimenti non aumenti la crescita
E e quindi torniamo al punto precedente matrimoni però polmone metà produttività sono tanti a livello diciamo
Di di economia ci sono ci sono cose che vanno aggiustate nel sistema economico nel suo complesso Andrea prima parlava del problema a dei servizi arretratezza dei servizi in Italia
Cioè ciò che sta fuori diciamo i confini del delle delle fabbriche o degli uffici delle aziende
E le sempre più importante oggi il contributo dei servizi visto che le stesse imprese devono dare servizi hanno bisogno di fornire servizi a monte a valle
Della vendita ma soprattutto per proprio perché i mercati sono più lontani hanno bisogno di servizi per esempio logistici di trasporto di informazione che funzionavano
Meglio di quello che funzionano noi in questo momento ma ci sono anche tante cose che si devono fare dentro i confini delle imprese stesse
A livello dimensionale i dati che che fa vedere l'Istat ha sulla valore aggiunto per addetto
Nel nella dimensione di impresa sono molto distruttivi
Se guardiamo altri dati sempre di fonte Istat o di fonte Eurostat sul grado di informatizzazione delle nostre aziende su come utilizzano internet anche lì credo ci sia moltissimo da migliorare
Ci sono diciamo anche poi delle de de dei dei metodi di miglioramento che vanno che passa attraverso la riorganizzazione dell'innalzamento valore aggiunto cosa appunto che le imprese più internazionale entrate più
Esposte alla concorrenza internazionale stanno facendo
Se voi vogliamo venire al profilo diciamo della della della congiuntura
Il punto chiave è capire se l'Italia subirà difetti del
Del peggioramento della crescita internazionale allo stesso modo in cui ha subito quello nel nel corso diciamo negli anni due mila due mila e cinque
Oppure no eliminerebbe domandarsi se aumentato oppure no nostro tasso di crescita potenziale la mia impressione è che un parte aumentato ma non in misura sufficiente da consentirci di ridurre
Il il gap il divario fra crescita italiana in crescita degli altri Paesi europei
D'altro canto sotto alcuni profili basta pensare al fattore energetico
Una delle ragioni della frenata internazionale dovuto all'aumento nel prezzo dell'energia
Noi sotto questo profilo siamo più esposti di altri Paesi perché abbiamo una maggiore dipendenza da prodotti derivati dal petrolio simili al petrolio quindi sicuramente abbiamo
Un impatto con maggiore sotto questo profilo
Quindi
Penso diciamo che il bilancio di oggi il ricco di questa di questa dibattito sia ancora un po'un poche brancoliamo nel buio dal punto di vista dell'analisi sin qua abbiamo degli elementi dal punto di vista
Come
Badate
No non è molto confortante male la mia impressione è che che non non siamo arrivati a a un palo una chiusura Lecce
Tutte
No ove per carità
Perché hai trenta secondi no per carità sarà l'impressione impressione io non ho mai non ai diciamo risolto alcuni problemi
E e la il paradosso sono è che
Come dimostra sullo studio dirò da Segni e pensa
Ai denti dei pezzi di informazione a mano ma in quadro completo
Poi è chiaro che che l'economia la vedi bene in prospettiva storica più che non più che non non mentre vivi e i processi di trasformazione
E anche perché dopo dieci anni scopre che l'ente il le statistiche con completamente cambiate attiviamo tutte queste analisi le buttiamo nel cestino quindi
Però
Visto diciamo che siamo qui a discutere sull'essere divenire nel presente con questo abbiamo dobbiamo arrangiarci
Qui nella sintesi sono diciamo più parola per una posizione intermedia fra
Tra Enzo che mi sembra molto ottimista però credo diciamo anche
Come dire più più legato a un modello economico tagliano anche forse dovremmo cercare lo stiamo cercando di superare in fondo
Basta appunto vedere i dati sul su certi tipi di produzione
Che che stanno che stanno spostandosi il tessile abbigliamento stava calando molto rapidamente in termini di quote le nostre esportazioni mentre sta salendo molto a cuore la meccanica
Che non è solo meccanica strumentale per produrre beni di consumo ma anche per produrre altri elementi di produzione e che significa appunto cambiare sostanzialmente quello che facciamo
Ricordiamoci sempre quello che ho detto prima il fatto che anche gli altri stanno esattamente facendo le cose le facciamo noi quindi non
Non è che basta spingere in quella direzione se non ci si muove o non sempre si impara muoversi un po'come come come sistema noi saremo sempre per venti nel mondo di oggi
Quello che andava bene fino agli anni settanta gli anni Ottanta difficilmente può andare bene oggi
Siamo un pochino
Po
Per repliche
Dei
Si rilevano Cogliati relatori del nella prima parte
Negli studi ciò se Sergio vuol dire vuole aggiungere qualcosa e oppure e o interventi eventualmente la platea
Domande
Via qualcosa
Poche cose e
Anzitutto una una considerazione sul ciclo il ciclo continuo esistere contiene sempre esiste quindi se l'America ma è recessione certamente avremo ripercussioni in Europa e avremo anche noi
Il fatto che il fondo unitamente nazione dica oggi zero otto l'aveva detto il Centro studi Confindustria perché qui si prima
Che SIC neanche noi attualmente stiamo probabilmente se uscissimo oggi commise ai su come previsione comunque di un'Italia avremmo una cifra simile ma appunto ciclo continuo esiste
Per quanto la un paio di osservazioni
è il teste mette certo
Un paio di osservazioni
Due
Innanzitutto molto diffusi quello che intendevo dire è stato detto anche in modo molto più efficace da Enzo
E
Però c'è un punto di cui io non ho parlato io parlavo di mercato del lavoro ed è questa questione della
Dell'aggiustamento settoriale che è stato anche toccato da Luca
Siamo mezzo a questa
Adesso vorrei esserlo poi
Sono fondamento un po'estremo l'esperienza di questi anni italiana hanno dovrebbe
Portarci ancor più
A non guardare le questione specializzazione in modo vecchio vecchio
Questo caso non è e tradizionale in senso esistono i settori Boni e dei settori cattivi questo sublime è un modo vecchio
E
Perché lo dico perché
Mi sembra che l'esperienza italiana
Danno il senso altro anche di
Offrire un'ottima
Setter una recente letteratura empirica che guardando impresa nel commercio internazionale più che i settori
E che sottolinea che non sono tanti i settori quelli su importante ma il comportamento e l'impresa e che cioè
Laico la competizione internazionale elimini dei pessimi inefficienza entro vecchio processo Schumpeter li hanno e lasci riprese più
Quelle più efficaci che si espandono è questo il processo della miglioramento la Brücke può dare unicamente produttività anche
La contrapposizione tra
Upgrading passivo oppure prima che era indotto avversato oppure upgrading attivo
Un po'non ha molto senso perché quello che ci occorre la più crediti indotto la primi passivo l'iniezione di dei leader degni prese con un qualità più bassa poi ci sarà anche una predica attivo perché come la competizione internazionale opere nel senso di eliminare
E le imprese che sono meno efficienti così all'interno dell'impresa competizioni internazionali spinge eliminare il limite produttive in ufficio di tutti e
A concentrarsi sui prodotti e di più elevate qualità
Grave quindi questo un po'radicalizza forse ancor di più quello che è stato detto da questo lato del tavolo
E uno tutti e non il punto è quella del mercato del lavoro io non sono molto d'accordo sul mercato e devo italiano e andato molto meglio comunque lo diceva Luca rispetto ai Paesi europei
Beh insomma il tasso disoccupazione non penso che sia sceso in Francia hanno pensa e si è sceso in Germania adesso iniziamo a vedere delle discese ma nell'arco di un decente
Cresce l'occupazione è stata forte ma che ci occupazionali direi dentro un contesto di crescita economica inizia cresce l'economia italiana è stata zero diversi anni quella PC occupazione strabiliante etica di rispiegare di cercare di spiegarla
Non ce la si può cavare col fatto che è
Il riflesso delle cause la produttività perché gli imprenditori non hanno licenziato un sito di Benati dispone in un mercato del lavoro più flessibile
E quindi tutto questo però poi c'è il rischio quando qualcuno dice queste cose di
Essere
Spinto in un angolo in cui Sinni con i problemi e invece non è così
E dove ci sono e voglia e punto e sono problemi che forse riguardano però a questo punto non tanto il venti venticinque per cento che dell'economia italiana che l'industria manifatturiera che
Bene o male c'è un policy maker che la globalizzazione che ci che impone nel modo più efficace e cinico
Di aggiustarsi ma riguarda quel che resta che dipende invece dal vero policentrica cioè dell'attore il tipo di economia dei servizi
Quello fa un ultimo accenno essa produca top
Sulla questione un po'forse delle retribuzioni dei salari forse su questo abbiamo più Matteo Messina su cui convergere De Luca
E insomma non si capisce come sono andati questi sanare perché se uno guarda questa UE in scena Laguercia
La potesse fare e migliorata del lavoro dipendente nella e partiva meeting se mai fatto
E poi arrivano altre indicazioni tipo il dato Istat sul sarà sui guadagni netti delle famiglie che sono passati per la metà praticamente stagnanti nell'arco di
Di tempo
Considerato mette i dati Istat civico una un quadro diverso nel senso che non c'è stata una grande cresce retribuzioni reali ma un po'di crescere c'è stata
E quindi su questo forse
Anche una maggiore attenzione nel comunicare i dati adesso questo dato di Banca d'Italia
Della stagnazione dei redditi netti delle famiglie che hanno per capo famiglia un lavoratore dipendente da fa quello che si doveva dire e che
è notevolmente in unità taglia media delle famiglie italiane questo c'è dietro quello
Cioè le famiglie con un unico componente sunnita e notevolmente per due milioni e se e questo provoca il fatto che quando veniva unità in misura famiglia trovi un appiattimento in una dinamica ma a parità di dimensione
Il reddito pro capite dei dei percettori di reddito nelle famiglia prego
è andato è cresciuto forse non sarà cresciuto tanto ma cresciuto è stato stagnante
Grazie io volevo fare una appunto dare un
Contributo aggiuntivo a alla discussione
Riallacciandomi un po'quello punto sia che diceva De Nardis sia quello che diceva
Paola si
Se si fa una scomposizione della crescita della produttività del lavoro dal due mila
Ad oggi ma
Concentrandosi in particolare negli anni due mila due mila tre
Si osserva che il rallentamento è interamente da attribuire a una diminuzione sostanziale grati effetti quindi dell'efficienza
Associata a invece una rapporto a un capital dipende quindi un rapporto capitale lavoro che
Preso con globalmente diciamo mantiene un tasso di crescita positivo se analizzato a livello settoriale sino al punto che in alcuni settori è stato un po'più stagnante ma complessivamente il capital dipende è cresciuto
Se si scompone ulteriormente questa diciamo il rallentamento andando a un livello di disaggregazione settoriale molto elevato
Si nota che il rallentamento sia concentrato prevalentemente nel settore dei non durevoli
Quindi persi l'abbigliamento e via discorrendo dove
La diminuzione da attribuire in misura sostanziale alla diminuzione dati effettivi che però è stata associata un rapporto crescente punto del capitale per lavoratore
Dove l'accumulazione di capitale però ha continuato ad aumentare ma il ricorso al fattore lavoro è diminuito in maniera anche piuttosto sostanziosa
Situazione leggermente diversa sia invece nel settore dei beni durevoli dove
Sempre il problema centrale rimane una diminuzione della che effetti però qui associata a
Un appunto rapporto capitale lavoro un po'più stabile dove che scomposto sterilmente mostra che in realtà c'è stato un po'un tasso di crescita positivo sia nel ricorso all'input di lavoro che l'input di capitale
Quindi la prima impressione intona portando questi dati e che il problema sia sostanzialmente un problema di come le imprese utilizzano i fattori produttivi
Perché in realtà sembrerebbe che hanno continuato ad investire perché l'accumulazione di capitale comunque
Ha continuato ad essere positiva
Il ricorso al fattore lavoro in alcuni settori ha continuato ad essere positivo ma tuttavia l'impresa e sono state poco efficienti
Quindi visto e considerato che punto il rallentamento ed effetti è stato molto molto marcato soprattutto nell'industria negli anni tra il due mila e due mila tre
Quindi forse appunto il discorso che faceva palazzi e in parte anche Andrea che ha posto c'è un problema proprio anche nel
Punto nella capacità delle imprese di
Utilizzare i fattori produttivi in modo efficiente quindi di portarsi a un livello
C'è un discorso che chiaramente poiché va alla formazione al problema della appunto disponibilità di capitale umano quindi il discorso è un discorso molto ampio
Però appunto faccio questa precisazione perché trovo che sia un po'riduttivo concentrare l'attenzione solo sul
Sul mercato del lavoro nel senso
Sicuramente la produttività è diminuita anche perché
Appunto l'impiego complessivo degli input di lavoro è aumentato ma il problema non è solo quello c'è il problema un problema molto più complesse o che
Probabilmente non siamo ancora riusciti a sviscerare completamente appunto quello che diceva Paola atti secondo me vero cioè non si è arrivati ancora una conclusione cioè non si è capita ancora la ragione fondamentali che sta dietro a questi risultati
Chiudo con questa considerazione appunto di carattere economico ne devo fare una di carattere istituzionale viste constato che l'Istat è stato nominato in continuazione stamattina visto che l'istituzione per la quale io lavoro necessariamente devo devo dire una cosa
Questa revisione dei valori medi unitari è in corso giustamente
Comprendo l'atteggiamento degli utilizzatori che sono preoccupati sappiate che all'Istat si sta lavorando
Diciamo molto seriamente su queste foto su questo appunto e che alla fine di febbraio uscirà la prima revisione delle serie di contabilità nazionale che incorpora era quindi nuovi valori medi unitari
è una precisazione appunto che ci tenevo a fare di più
Dal così dalla discussione complessiva sembra che appunto tra questa è un problema effettivamente molto
Appunto
Purtroppo non si possono fare appunto anticipazioni ma insomma dovete aspettare ancora ecco un mese scarsi grazie
Tutto assolutamente tutto
La cosa
Ma io di operare in questo senso non è ottimismo acquisti
E
Nacci finiamo per delle categorie che non non hanno significato stiamo facendo
Delle analisi prese da dalla base delle analisi che ne devo uno ne deve tirar fuori alcune conclusioni poi è ovvio che le analisi sono parziali e verranno modificate tra queste la vita di tutti i giorni ciascuno di noi
Vive con i segnali che diceva e sulla base dei segnali che riceve cerca di tirare delle conclusioni e fare delle azioni non è che si può aspettare che l'analisi sia completa e tutto sia fermo
Allora sono anni che
Una serie di analisi stanno dimostrando di considerazioni che il sistema economico italiano si muove
Se si muove io credo che l'insegnamento che ne possiamo trarre anche in termini di policy successivamente
E che il Paese si adegua allora la politica economica deve essere tali da favorire queste adeguamento
Piuttosto che cercare in qualche misura di invertire se ne invece partiamo dalla considerazione che è presente clima e quindi non ci sta adeguando ma sta andando verso
Diciamo una
Totale disastro beh allora la politica economica uno fa è completamente diverse
A questa non è sede di politica economica ma credo che sia importante perché i fanali sì
Il mio è un bel declino io ci sto ci avrei vissuto volentieri preferite evitarmi fascismo di vent'anni è stata identifichino negli del vivere l'Inghilterra se dove se devo scegliere
E sono
Io trovo che sono così si può essere cioè
A volte l'analisi di che che rimane ferma a guardare soltanto gli aspetti che non vanno bene
Ti impedisce questi a mio avviso di trovare quali sono le leve su cui cercare in qualche misura di andare a Città esercitare i punti di forza
E allora nei punti di forza ce l'abbiamo nell'industria passa ora sono i servizi
E invece continua a parlare di una politica industriale ma non nel senso
Come si parla in tutti i Paesi previdenziale politica delle imprese così avrà i poli industriali in presenza di una parola la manifattura non hanno noi no non sto parlando di chi fa politica
Il Ministero delle crepe no no per cui bisogna sviluppare certi settori bisogna e invece il problema come diceva Sergio reati se la politica dell'impresa
Allora
Se il Paese a tante imprese che vanno bene peserà una divertente analisi capire in quali settori stanno non ce ne importa più granché la gente deve lavorare deve vivere star bene questo
E e il e la questione
Ha già assolutamente sì Celentano Pubblica amministrazione ci mettiamo tantissime cose istruzione senza dubbio l'altra considerazione che volevo rispondere accadergli o se
Ecco lei ci ha pure Di Rosa generati rabbioso tante recessioni ma perché dobbiamo evitare una recessione americana
Gli Stati Uniti d'America a mio avviso alludo un grande torto quello che nel due mila euro essendo stati attaccati effettivamente in maniera drammatica stavano entrando in una recessione che era una recessione normale e che dovevano subire
E diciamo per dimostrare di essere in grado di reagire
Non
Non nego che c'erano tutti gli elementi per poterlo fare hanno immesso liquidità pazzesca ad abbassare i tassi d'interesse hanno ridotto
Le tasse hanno al portata avanti una politica
Di spesa pubblica anche sollecitato dalle guerre successive che hanno portato avanti
E hanno creato uno squilibrio immenso nel loro Paese
Questo squilibrio immenso se lo avessero aggiustato prima nel due mila tre due mila quattro noi oggi saremmo decisamente meglio
Se lo aggiustano oggi nel due mila otto staremo meglio che se lo aggiusteranno nel due mila dieci e due mila undici
E staremo meglio se la giusta del due mila dieci due mila undici che se le giuste dal due mila quattordici perché questi incrementi stanno effettivamente grande questi problemi
Le instabilità sui mercati finanziari che stiamo vivendo sono in
Parte non trascurabile
Il frutto di queste bolle che ci siamo ritrovati addosso allora
è ovvio che adesso sgonfiare l'economia americana ci porterà a un rallentamento nostro dello zero otto zero nove quello che sia uno e due
Non lo so
Forse di più forse di meno
Ma è un passaggio obbligato anche del Ministero degli interni
Anche devono ristrutturarsi allora nostro obiettivo anche qui di analisi e quello piuttosto di cercare di come controbilanciare l'Europa
Ha una capacità di domanda interna che si può esplicare molto più forte
La non soltanto attraverso la politica fiscale che non userà mai su questo sono d'accordo Conte ma lo ha per esempio se noi apriamo un po'di più le nostre frontiere reciproca
Se ne liberalizziamo un più
I nostri mercati facciamo veramente un mercato interno per i servizi la domanda europea può crescere in maniera consistente se ne sia apriamo un po'più all'immigrazione
In maniera più ampia la domanda europea può crescere una gran parte la domanda americane viene dei messicani
Che sono entrati negli Stati Uniti d'America fra abbiamo gli strumenti da fare o se invece la nostra preoccupazione soltanto Dio adesso arriva recessione americana e quindi siamo tutti feriti
Poi alla fine consiglieremmo alla banca americana quello che sta facendo contrarie ridurre il tasso di scontro con il rischio di finire nella trappola del Giappone
E poi alla fine per uscirne fuori veramente ce ne metteremo il tempo grazie
Rispondo solo
L'ultimo argomento
Ripeto che non bisogna guardare i sette uniti
Maniere isolata
Bisogna vedere la che sempre la contropartita
E il deficit americana
Con quel Channel poi è sempre difficile ma se
Gli Stati Uniti posso andati in recessione problematiche
Anche nel due mila due nel due mila tre
E se richiesto il resto del mondo
Fossa continuate le stessi tempi abbiamo visto che l'aumento del prezzo del petrolio e aumento risparmi del cinema
Poi per l'Europa secondo me sarebbe stato molto più difficile
Sono d'accordo che è un accertamento negli Stati Uniti e inevitabile prima o poi
Il settore immobiliare si sta aggiustando attualmente non si possa vada neanche con la politica economica questo a meno che vediamo dall'altre crisi mondiale che non mi esprimo Doxa
Non si possono fermare ma essi possono posticipare un po'gli effetti negativi sulla domanda interna
Ma ripeto che il secondo me il timing di essenziale
Dal punto di vista europeo è meglio che l'aggiustamento al Vaticano avvenga quando i Paesi a deficit struttura a suo costo totale facciano anche loro
Esito dirlo aggiustamento
Cambino anche loro
E questo dipende
La Giunta si tengono se non se non c'è l'edizione americana
Gli atti vanno avanti allora l'unica variabili che vedo che possa veramente GM maniera ed essendoci ma ripeto è preposta
A meno prende il momento non si è visto ancora Marcel prezioso proprio dovesse andare giù diventi diventi dollari in euro così alto
Non lo so ma cioè bello però mette importano molto anche
In euro n avendo allora ancora
La loro i loro sono plots
Potrebbe anche sparire entro poco tempo
I tetti citiamo e Calò ridotto potrebbe farlo controparti
Affinché che esso non non alieno non si non si vedono come che avvenga in maniera come di autonoma
Non vedo come si possa abbia un limite ivi equilibrio globale fatto che ci sia un una correlazione tra la crescita
E nel resto del mondo e Stati Uniti e in questo senso non aiuta e qui parlo del contributo come gliela metto esterno se abbiamo una minore crescita in tutti i Paesi del mondo tra
Non c'è l'U.L.S.S. iscritti esterni
Per cui
Permetti interamericana sarei io sarei molto cauto sì e in genere e giusto meglio prima che che poi no meglio presto che le che tardi quando c'è un aggiustamento inevitabile ma lì secondo me fatta da vedere dove Hellas la valvola di sicurezza
Magari non è il prezzo del petrolio magari il consumo cinese non lo so
Per il momento non lo vedo ancora quando lo vedo io direi che
Andiamo e spariamo
Posso anche un aggiustamento
Tale
Legato non meno che da noi alla tecnologia lago Bari
O che ha fatto la politica economica macro economica secondo me l'avrebbe fatta comunque indipendentemente dal dalle bolle dalla bolla azionarie indipendentemente
Altre di forte dislocamento di lavoro espulsione di lavoro dall'industria proprio per tra l'aspetto della globalizzazione e l'innovazione tecnologica e quindi evitare diciamo che
Questa forte espunzione portasse tasso di occupazione a livelli intollerabili per una società come quella americana dove tutti sono abituati MO muovendosi spostandosi arrangiandosi eccetera a trovare un posto di lavoro
Bene quindi io penso diciamo il quella politica economica non sia stata solo la risposta alle Torri Gemelle al alle conseguenze finanziarie derivanti da dal dal lo scoppio della bolla internet penso che sia servita anche
A questo scopo e ci sarebbe stata in ogni caso
E il vero squilibrio credo
Abbia ragione e Daria lire è quello alla fine più per i conti con l'estero e quello della della bolla immobiliare a mercato immobiliare e se vogliamo di un basso tasso di risparmio delle famiglie americane
Che però è difficile diciamo da da come dire riequilibrare di colpo basso tasso di risparmio alle famiglie americane perché abbastanza
Razionale un comportamento di riduzione del tasso di risparmio quando il valore del tuo risparmio accumulato è salito o sale così tanto perché sconti
Una crescita futura degli utili e del reddito più elevato di quello che avevi in precedenza
Quindi non so come dire ci sono tanti anche i tanti pezzi di di di di verità riverberi con polli è un po'un po'me dire
In un in un unico umane è un po'rischia di essere riduttivo un certo qual senso
Sempre più
Se è stata una politica deliberata quella degli Stati Uniti
La domanda interna anche perché
Come nell'ICT apro ha determinato una espulsione degli non diciamo rimangono per alcuni settori però se ti ricordi
Le statistiche dell'epoca una norma creazione diritti occupazione ottocento in settori servizio espresse per l'informatica e cioè però nel complesso ogni anno
Abbia senso
Non mettiamo
Periodo diciamo novanta sempre in prima novantacinque mila comunque diciamo che attendibili credo invece che la scuola cosa hai detto cioè carattere economia americana
Basandosi su aspettative comunque il cresce la produttività
Molto elevate questo ha spinto i consumi cosa che non succede in Europa una
Il in parte perché puramente questa aspettativa insomma la la la la ciociara progressività di fatto non abbiamo ancora visto a Samarra vedremo e in parte non ci dimentichiamo che noi comunque
La nostra domanda interna risente della politica monetaria degli scorsi anni fra i tassi d'interesse sono salite dichiaro che i tassi per interesse come sappiamo agiscono con ritardi vari lunghe variabile però
Probabilmente come dire la l'innalzamento età si interessa adesso sta appiccicando la domanda interna tende vedo difficile
Io sono molto in sintonia con gran condanne nel senso che vedo difficile in questo momento una ripartenza della domanda interna europea per questo motivo
Un commento sulla cosa che diceva Cecilia su
La questione della andamento la produttività in questo caso in Italia devo dire questo punto sono totalmente confuso perché che che va bene se sapete prevede tutto questo abbiamo un'analisi proprio
Diciamo io ho sempre avuto molta simpatia diciamo l'analisi di Sergio mia a
A confortato per quella che diciamo abbiamo appena capito che Enzo vorrebbe essere che fosse scritto da sola suo L'Aquila e cioè in realtà la produttività non deve servire perché
C'è una locazione dei fattori a scapito del capitale a vantaggio del lavoro
Dei dati che dà virtù però non sembra essere il caso assolutamente
Quindi diciamo in termini di intensità di uso siamo ancora più capitale intensi rischia adesso forse una questione di anni che stiamo guardando però
Di sensazione che andiamo verso una maggiore intensità di capitale
Che è coerente diciamo con un aumento del prezzo relativo del lavoro l'aumento del costo lavoro però diciamo un po'va un pochino
Come dire un qualcosa che contro le cose che diceva Enzo è un po'la sensazione di tutti che in realtà ci sia stato invece un momento lungo liso quanto a vantaggio del lavoro
C'è poi il tema dato dal fatto che l'utilità anche questa e difficile da
Quadrare perché
Nell'analisi stamattina stiamo sostanzialmente dicendo che
C'è stata una scrematura e quindi
L'impresa sopravvissuta sostanzialmente sono le imprese più efficiente
Questo in qualche misura per effettivi composizione dovremmo vederlo in una miglioramento da Total fatto produttivi che a livello di singolo settore mentre sappiamo che invece dalle fanali se mancheranno esistenti antica Toto fatto produttivi che
è andata molto male in questo Paese quindi come io contino avere difficoltà a mettere insieme i vari pezzi del puzzle
E lo K su quelle quello sarei sempre il punto è che decelera
E il punto è che scenderà e e decelera una situazione in cui ho ritenuto accelerare perché invece di guardare i dati di reddito di costo del lavoro dei
Ricontate nazionali vicino che tutto ivi accelerare il capire di più
Ho anche cambiare direzione sulla questione derivato è secondario
Cioè non non è capi cioè andando occupazione forte come abbiamo avuto cercando i dati direi che questo qua quello risolve dall'altra parte
No io dico una parola e poi credo che siamo una compiuta nessuno su su Enzo e sulla recessione sulla
Se no spiegabile americana
Dunque
Io penso che qui dobbiamo sempre considerare che le banche centrali poi dovrebbero almeno sapere qualcosa sul sistema bancario loro
E mi chiedo se
Allora la fede in questo momento non si ricordi forse della precedente crisi bancaria americana quella della siringa non so quando poi
Diciamo intervenendo tardi
Il carico fiscale di quella crisi in America fu enormemente più grande di quello che forse sia col si sarebbe dovuto avere io son d'accordo sul fatto che c'è un problema di squilibri macro che vanno ricomposte eccetera però mi chiedo se poi
Certo però mi chiedo se alla lo so però mi chiedo se
Certa però stiamo scoprendo per esempio ieri che il tasso di
Default sui sui mutui subprime in questa crisi
E circa il doppio di quello che c'è stato in
Diciamo in passato su quel tipo di mutui quindi e può darsi che questo interventismo che possa imbraccia eccessivo
Sia in realtà qualcosa che cerca di prevenire voi un
Esborso fiscale che se è quello degli anni Novanta ma debba essere no
Grave
Sì ragazzi sì sì ho capito però voglio dire se potete usare la politica fiscale diciamo non lo so
Non non so cos'
Sì non so cosa nemmeno
Va bene io ringrazio tutti ovviamente loro con tutti continueranno a discutere di questi camion
A pranzo
Grazie a voi grazie mille
Molto interessante
Non ho dubbi essa resta andare avanti