Quale pluralismo, quale libertà per l'informazione nell'Italia delle elezioni politiche anticipate

Buongiorno benvenuti alla l'iniziativa di oggi
La Fondazione Di Vittorio che insieme alla CGIL la organizzata ha deciso di estendere l'area del proprio intervento al settore dell'informazione e della comunicazione
Ha deciso di farlo per fornire com'è nella suo costume elaborazioni analisi proposte occasione di confronto e di dibattito
Per offrire spunti e riflessioni alle forze sociali e alle forze politiche democratiche e progressiste
Di questo nostro Paese a partire innanzitutto dalla CGIL e dalle sue strutture verticali e orizzontali
In questo contesto possiamo dire con tutta serenità che il nostro rapporto con la SLC-CGIL coi suoi dirigenti con i suoi militanti sarà un rapporto più che privilegiato
Abbiamo così deciso di insediare una nuova sessione di lavoro denominata informazione e comunicazione
E questa sessione si sta dotando di un piano di lavoro specifico che concretizzerà nelle prossime settimane
Si avvarrà di un comitato scientifico composto da personalità prestigiosi di chiara fama di competenza ed esperienza in questi delicati settori e si darà un coordinamento operativo agire e snello
Il coordinatore che li indirizziamo anni dirigerà i lavori sarà Paolo Serventi Longhi che tutti conoscete già segretario generale la Federazione nazionale stampa
E la Fondazione davvero onorata di aver avuto la sua disponibilità
Siamo sicuri che saprà portare nella nuova sessione di lavoro tutta la sua esperienza era suo indubbio autorevolezza
Vi porterà al suo straordinario patrimonio di competenze e sarà prezioso nell'attivazione di una discussione
Nella costruzione di una ricerca delle soluzioni più adeguate che si possono e chi si debbono proporre
Per un adeguato sviluppo di questo settore delicatissimo nevralgico
Che va normato regolato per accrescere la qualità dell'informazione per superare le pesanti contraddizioni che oggi vi gravano
Per cogliere grandi opportunità che l'innovazione si mette a disposizione
Noi intendiamo realizzare in sinergia con altre strutture che realizzano indagini e ricerche in questi settori
Uno specifico programma di inchieste di indagini conoscitive di analisi statistiche sulle problematiche dalla comunicazioni in Italia in Europa
Vogliamo riflettere avanzare riflessioni e proposte sulla legislazione
Qua la nazionale quale sovranazionale che possono regolare che debbo regolare il settore
E intendiamo collocare una riflessione specifica su queste tematiche così delicate
Anche nel quadro delle celebrazioni degli approfondimenti che vi saranno nel corso di quest'anno dedicati al sessantesimo anniversario dalla promulgazione dalla Costituzione italiana
La nostra sessione di lavoro così come altre che operano in campi diversi dalla Fondazione avrà a disposizione il sito stesso dalla Fondazione
Sia per implementare il livello di partecipazione alla discussione del confronto sia per far meglio conoscere le nostre posizioni e le nostre proposte
Abbiamo deciso di premi cogliere l'occasione di oggi per presentarli questa scelta impegnativa
Costruendo da subito un'occasione di confronto un'occasione di confronto che abbia la possibilità di mettere immediatamente i piedi nel piatto
Sui nodi da sciogliere sui tanti nodi da sciogliere ci stanno di fronte
Con la discussione aperta fattiva tra tante personalità che hanno raccolto il nostro invito ad essere presenti e che intendo ringraziare vivamente a nome della CGIL e dalla Fondazione Di Vittorio
Abbiamo deciso di titolare l'incontro di oggi quale pluralismo quale libertà per i miglia nell'Italia delle elezioni politica anticipati
E ci auguriamo di misurare così opinioni analisi proposte preoccupazioni in un frangente sicuramente non facile per il nostro Paese
è un primo momento che ci aiuterà a impostare e definire meglio quel piano di lavoro dalla Fondazione che Paolo Serventi Longhi ha già cominciato a delineare
Vi rinnovo gli auguri e gli passo la parola
Grazie Carlo grazie a tutti voi sono un po'emozionato perché
Come dire comincia ed una nuova avventura per me
Io sono a mia volta onorato come dire di svolgere questo compito che un'organizzazione prestigiosa come la Fondazione Di Vittorio e la CGIL mi
Affidano ho accolto molto volentieri appunto con entusiasmo
Questa proposta penso che in questo momento nel Paese alla vigilia di una Campansi dentro una campagna elettorale
Terrificante devo dire dal punto di vista mediatico informativo come dire che sia importante cominciare a ragionare
Noi faremo un ragionamento accerto legato ai problemi contingenti all'attualità alle problemi istituzionali politici legislativi
Cercheremo naturalmente come tradizione ed è giusto che sia per una fondazione
A carattere scientifico come la Fondazione Di Vittorio anche
Finalmente fare quel lavoro di approfondimento dei temi che sono assolutamente rilevanti
Voi sapete che io faccio il giornalista lo faccio da tantissimi anni da decine di anni ho fatto il segretario della Federazione della stampa lesto resto legato colpiti e al mio mondo che all'ambiente che mi ha
Formato ma credo sia assolutamente rilevante questo collegamento tra i temi dell'informazione e il mondo del lavoro e dei lavoratori dell'informazione e non dell'informazione
Ecco io credo che da questo punto di vista sia importante ricollocare al centro la capacità
Di affrontare in maniera seria questi problemi
Problemi che sono gravi e che riguardano naturalmente anche la legislazione italiana e le difficoltà che questa a
Abbiamo pensato di cominciare con Carlo questa attività con un momento
Di riflessione e per fare il punto insieme ai sindacalisti
Uomini delle donne delle in prese ruolo delle donne delle associazioni dei movimenti proprio per fare il punto sulla situazione del nostro settore
Io vedevo questo striscione che è stato portato
E che c'è dove c'è scritto e libertà e informazione mi sono anche un po'commosso perché
Questo striscione è stato portato insieme ad altri striscioni
Quello della Federazione della stampa quello delle altre organizzazioni e delle associazioni di articolo ventuno nelle piazze d'Italia per tanti anni di lotte di battaglie comuni
Ecco io credo che sia giusto importante riflettere e in il ricominciare a mobilitarsi penso che da questo punto di vista l'iniziativa che il venerdì prossimo il ventidue di febbraio
Il Comitato della libertà dell'informazione rilancia nella sede della Federazione della stampa sia un momento importante penso
Quindi che sia giusto che tutti quanti noi di partecipiamo
Io direi che quindi cominciamo questa riflessione e cominciamo a dirci le cose serenamente
Con le preoccupazioni giuste e quindi io darei la parola subito per la relazione introduttiva
A Fulvio for Moni segretario confederale della CGIL che di questi problemi dell'informazione si occupa anche lui da una vita adesso se ne occupa anche
Da segretario confederale della CGIL grazie Fulvio
Grazie a tutti
Io cercando di stare
Per i tempi più brevi possibili
Vorrei proporre a tutti voi e naturalmente i nostri ospiti con i quali interlocutori
Salutiamo nella discussione di questa mattina
Non un ragionamento chiuso
Non è questa sicuramente la fase
Ma temi per il confronto che riguardano il prossimo futuro del mondo dell'informazione della comunicazione
Indicazioni sul che fare del che fare
Di fronte ad un'ennesima per noi occasione mancata e leggi di riforma di questo sistema
Per verificare le diverse opinioni e le possibili convergenze future naturalmente anche le eventuali divergenze che riguardano i percorsi il futuro
Mi scuso quindi con tutti perché per la brevità non affronterò adeguatamente né tutti i temi dei compiutamente tutti i temi
Partiamo da
Una fase di quadro
Per la seconda volta
La seconda volta su due la percentuale quindi è molto alta
Un Governo di centro sinistra non è riuscito a produrre la riforma del sistema di comunicazione
Ne del conflitto di interessi
Che come sapete nel nostro Paese dal punto di vista della proprietà dei media della vita politica e istituzionale del Paese è una delle emergenze democratiche e istituzionali
Sono tre i disegni di legge che sono stati presentati nel corso della mattinata avremo anche i diretti attori di questi disegni di legge il ministro Gentiloni al sottosegretario Levi che hanno confermato tutti e due la loro partecipazione sono e sono in arrivo
Su quei disegni di legge noi abbiamo apprezzato intanto il metodo della consultazione aperti
Quando si consulta tutte le parti interessate però e si ottiene un sostanziale mandato positivo da tutte le parti che sono state consultate io credo c'è qualche obbligo in più
Nella realizzazione dei progetti di Lecce
Abbiamo discusso i punti di merito alcuni li abbiamo apprezzati su altre abbiamo avanzato nostre proposte
La realtà dei fatti però che siamo fermi
La discussione si è sviluppata al massimo in Commissione nessuno dei tre progetti approdato all'Aula
Neanche un voto si è svolto nell'Aula parlamentare
Ora per questo sono state portate so che potrebbero essere portate molte giustificazione
I numeri del Senato l'ostruzionismo parlamentare che pure c'è stato
Le differenze di merito fra maggioranza e opposizione ma anche all'interno della stessa maggioranza di governo su alcuni di questi punti è bene essere sincero
Ma la verità io credo al dunque
Perché questa non è mai diventato una vera priorità né dell'azione di governo né delle forze politiche di maggioranza nonostante il ruolo che ha tentato di svolgere io gliene voglio dare atto il ministro Gentiloni
Sull'attività di governo e sulla realizzazione del programma ci sono state noto
Polemiche abbastanza estesi
Ma su questa questione sull'attuazione di questa parte del programma non ci sono stati particolari polemiche all'interno della coalizione
Non è mai stato al centro della discussione
E ancora oggi io rilevo con una certa preoccupazione
Che quando si parla di regole per il futuro si parla solo di regole elettorali e non si affronta un tema tipicamente regolatorio come quello del sistema delle informazioni
Lo reputo un errore grave
E gli errori gravi non dovrebbero tendere a perpetuarsi invece il rischio c'è tutto da questo punto di vista che si tende a perpetuare questo tipo di situazione
Il risultato che noi abbiamo è quello di una campagna elettorale con i problemi di sempre per la par condicio faremo la solita campagna elettorale con i problemi di sempre
Una RAI il servizio pubblico e situazione di grave di grave blocco
è una legge Gasparri che resta in vigore ma soprattutto
Che avvicina l'entrata in vigore di alcune delle norme che non si erano ancora concretizzate e poi proverò ad indicarle nel corso della relazione per capire che cosa dobbiamo su questo che cosa dobbiamo su questo fatto
Ora siccome quando si parla di regole dell'informazione si tende ad alzare i toni si tende a buttarla in politica come si dice io provo a sfuggire a questo tentativo
E intendo proporre
Temi specifici di merito di riflessione
Nel due mila quattro noi assieme a tanti altri
Associazioni singole persone movimenti organizzazioni
Ci siamo battuti per la verità anche negli anni precedenti perché la gestazione è stata lunga di questa di questa legge ci siamo battuti contro quella che definimmo una legge sbagliata
Su temi come la concentrazione il mancato sviluppo di sistema l'occupazione di precariato che esiste in questi monti il tema della produzione di contenuti culturali italiani e europeo forse oggi si potrebbero solo definire europee
Abbiamo sollevato problemi di livello costituzionale ricordo che questa legge in vigore è stata e non è usuale nel Parlamento italiano ha rinviato alle Camere dall'allora Presidente della Repubblica
Di libertà di espressione
Di omologazione dei contenuti
Di verità di parte raccontate come verità dei fatti e quindi in buona sostanza di diritti civili fondamentali che non potevano rischiare queste limitazioni
Qualcuno dice che queste limitazioni non ci sono e si tratta di limitazioni percepite si utilizza ormai spesso nella discussione della politica italiana queste questioni
Io non sono d'accordo e. però voglio dire che anche se si trattasse
Di
Percezioni su un tema come questo neanche questo
è un problema che può essere consentito in un moderno Paese civili
Abbiamo parlato di parti sempre più ampi della società civile emarginate o addirittura oscurate da questo meccanismo dell'informazione
Io la gerarchia della notizia sempre meno rispondente alla realtà che i cittadini vivono quotidianamente
E che marginalizzati problemi sociali
Noi conosciamo bene quelli di cui ci occupiamo i temi del lavoro temi della sicurezza i temi delle migrazioni temi degli anziani sicuramente tutti questi temi non sono al centro
Dell'attuale dell'attuale fase informatici
Per questo
Noi credo che non potremo accontentarci soltanto di giustificazioni numeriche e di altro o altro
Ne di rituali promesse legati alla scadenza elettorale promesse mirabolanti promesse punitive o addirittura promesse totalmente assenti
Nei programmi delle forze elettorali non potremmo accontentarci di nessuna di queste
E vengo quindi come ho detto immediatamente al merito prima questione l'Europa
Qualunque sia il Governo dopo il tredici e quattordici di aprile e naturalmente visto l'argomento che stiamo trattando in generale ma soprattutto per questo tema ovviamente non è la stessa cosa
Quale Governo ci troveremo di fronte dopo il tredici quattordici di aprile
Ma qualunque Governo di dovrà rispondere alla sentenza della Corte di giustizia e alla messa in mora della Commissione europea
è un processo che viene da lontano
Da un pronunciamento del Parlamento europeo del due mila e quattro leggo il primo è l'ultimo punto di quel pronunciamento
Il tasso di concentrazione del mercato televisivo in Italia e il più alto d'Europa e concludeva il Parlamento europeo
Si auspica che la legge Gasparri che non era ancora approvata quando ci fu quel pronunciamento
Non si ponga in contrasto con le norme comunitarie che prevedono criteri obiettivi trasparenti non discriminatori e proporzionati per la Bri per l'attribuzione delle frequenze
Ecco esattamente questo è successo
Immediatamente dopo ed è esattamente questo il titolo il merito delle due iniziative che ha fatto contro l'Italia la Corte di giustizia e la Commissione e la Commissione europea
I rilievi sono non permettere l'acquisizione di nuove frequenze da parte di soli soggetti già operanti nel mercato italiano perché sono contraria quaestio
Io non prevedere nessun termine
Per la fine di tale diritto
Il non mettere nessun vincolo di restituzione di frequenze analogiche libere dopo lo switch off né di quelle eccedenti acquisite dopo il regime transitorio
Ecco questo delle frequenze a me pare il primo grande tema su cui vorrei confrontarmi con i nostri ospiti di questa mattina con cui vorremmo confrontarci con i nostri ospiti di questa mattina
è un passaggio ineludibile rispondere a queste questioni io credo naturalmente mi posso sbagliare
Che anche se non è apparso sia stato questo il punto più vero del dissenso
Che sia manifestato fra le forze politiche fra gli schieramenti contrapposti
è un nodo per me fondamentale che va oltre la stessa questione della pubblicità per quanto riguarda il pluralismo
La possibilità di nuovi operatori o di mercato BO bloccato ancor più nel digitale nonostante il moltiplicarsi di canali che di per sé non vuol dire come sappiamo pluralismo
La sentenza della Corte di giustizia su Italia sette utilizzo esattamente lo stesso schema della messa in mora della Commissione
Ed è l'indicazione precisa per il Consiglio di Stato
Che è chiesta la Corte di giustizia europea di pronunciarsi
Di questo chiunque governerà dovrà tenere conto
La Gentiloni affrontava questi temi
A me pare che non fossero affrontati in modo punitivo c'è chi li riteneva così c'è chi riteneva troppo soft ma comunque questa questione va affrontata in modo rigoroso
Perché non discutere
Non discuterne guardate che da volontà anche a sponde vispo tesi estreme da qualsiasi parte
Alcune sono apparse sui giornali di questa mattina io non le condivido ve lo devo dire con molta con molta franchezza ma la volontà di non discutere neppure
Da sponda anche a queste forme a questo tipo di possibilità
E io chiedo un vostro parere su queste questioni
Lo chiedo a tutti i nostri ospiti
Lo chiedo ho letto ma nella stringatezza del comunicato era difficile poter interloquire ad esempio con un comunicato della Federazione delle radio e delle televisioni private nei giorni scorsi ho letto sulle agenzie quindi mi scuserete mi scuserete
Se non sono riuscito ad approfondire il testo del documento in quanto tale che dice che questo passaggio della legge e superato e dirà che cosa propone in alternativa su queste su queste questioni
Dunque la Gasparri è in vigore
Il fatto che la Gasparri sia in vigore propone altri problemi che dobbiamo verificare e affrontare
Il primo si chiama tetto della pubblicità ho detto che per me il punto principale le frequenze scendo di un gradino siamo al tetto della pubblicità
Resta l'attuale situazione del sì di sistema integrato della comunicazione
La proposta di legge in discussione prevedeva un quarantacinque per cento di ricavi nel settore televisivo Massimo
Era un punto di partenza comunque alto
Mi ricordo che durante la consultazione dicemmo al ministro
Si parte da un punto in cui ogni mediazione abbastanza difficile da poter fare perché quando si è già al quarantacinque per cento e siccome la soglia del cinquanta per cento non è invalicabile per una normativa antitrust non sono molti margini per un possibile
Raggiungimento di un accordo su queste su queste questioni
Eppure questo quarantacinque per cento rappresenterebbe comunque il tasso di concentrazione pubblicitaria e su un unico operatore più alto d'Europa
Il ROPPA esistono molte altre possibilità
Alcune sono molto più restrittive
E lo sappiamo
Una parte dell'Europa non da dei limiti per quanto riguarda la pubblicità ma dà dei limiti per quanto riguarda la percentuale degli ascolti
Che sarebbero applicati in Italia e delle norme molto più restrittive di quelle che qui sono state che qui sono state indicate
Eppure naturalmente su questo tema non c'è stata non solo nessuna nessuna nessuna convergenza ma c'è stato un alzare di toni davvero davvero molto alto fino a parlare di messa in crisi totale di aziende
La stessa proposta Gentiloni prevedeva delle vie di fuga abbastanza evidenti alla possibilità di sforamento pur di una soglia così alta del quarantacinque per cento
Nell'anno successivo un affollamento pubblicitario leggermente più basso e dico proprio solo leggermente più basso
Niente se si anticipava nessun reintegro se si sfora se si anticipava nell'anno successivo il passaggio di una rete dall'analogico al digitale rispetto
Alla situazione attuale e quindi l'anticipo soltanto di un breve di un breve perito
Forse anche qui l'oggetto più vero del confronto non era tanto questa percentuale di quantità
Ma che cosa questa percentuale conteneva
E il fatto che le promozioni e nuovi affollamenti pubblicitari facessero parte di questo limite del quarantacinque per cento che nella legge era indica
Ma
Rimanendo ad adesso
Il sistema integrato delle comunicazioni diritti il sì come si supera l'anomalia italiana
Questa differenza invertita rispetto all'Europa di percentuale di pubblicità fra televisioni carta stampata
Questa situazione delle tariffe pubblicitari italiani che sono ancora oggi le più basse d'Europa
Questa concentrazione che porta ad esempio ad avere un operatore televisivo unico media secche adesso non so i dati dell'ultimo anno quindi mi posso sbagliare ma che arrivata da solare a avere più pubblicità di tutta la carta stampata messa assieme
Di questo di questo di questo Paese come si affronta
Con le attuali regole questa anomalia
Con le attuali regole non solo mancano limiti antitrust di settore un tema che abbiamo più volte sollevato
Ma
Dico ad esempio rappresentante della FIEG e che sta qui di fronte con le attuali regole sta per finire la fase atti asimmetrica che la Gasparri prevedeva
La fase asimmetrica dalla Gasparri diceva
Scade nel due mila dieci ormai domani l'altro
Che chi possedeva più di due televisioni non poteva acquistare giornali mentre si poteva fare il viceversa
Con la scadenza di questa data
E col fatto che l'attuale normativa antitrust con consente la possibilità di incrementare notevolmente ulteriormente la possibilità di espansione che cosa succede nel mondo della carta stampata e che cosa succede dal punto di vista della concentrazione
Questa credo sia un altro tema oggettivo oggettivo del quale tutti noi dovremmo dovremmo probabilmente probabilmente interessarci
Ancora
La proposta di legge prevedeva un passaggio al digitale nel due mila dodici
Senza nessun intervento di legge la data del passaggio in modo più ravvicinata
Nell'attuale legislazione e decisamente più ravvicinata la data di passaggio al digitale
Che facciamo
Ce la caviamo con una
Covo di un punto di Cillo in qualche altra legge di rinvio senza affrontare anche dal punto di vista industriale che cosa significa il passaggio al sistema digitale
Oppure se è così grave mandare Redi sul digitale occorrono di occorre intervenire in una logica di sistema secondo noi sì
E in ogni caso la capacità trasmissiva nel nuovo sistema nei canali digitali eccedenti i limiti
Al mondo dell'intervento sull'Europa cui pure risponde bisogna rispondere che dicevo precedentemente
Del disegno di legge Gentiloni si dice che i fornitori di contenuti non poteva la regina superare il venti per cento dalla capacità trasmissiva
Nella legge attuale si dice che il quaranta per cento della capacità trasmissiva dei fornitori deve essere ceduto a terzi ma
Mi chiedo e vi chiedo di ragionare con noi
Come si fa a fare sì che questa capacità la trasmissiva nella legislazione attuale con una spiccata idee nuova legislazione
Non sia ceduta a soggetti che non intacchi lo significhi dei significativamente la propria posizione di mercato del cedente degli ascolti e della pubblicità perché oggi per adesso nella fase transitoria sta andando così
I canali vengono ceduti in gestione
Ah emittenti che non toccato niente per quanto riguarda la quantità di ascolti e ricavi pubblicitari
Delle emittenti principali che danno in gestione che danno in gestione i canali digitale così si permettersi perpetuo monopolio si trasferisce esattamente la logica dell'analogico sul nuovo sistema sul nuovo sistema di città
E allora che qui occorrono delle regole che al momento non ci sono
So che c'è una specie di Dio si Ingrassia in Italia a parlare di regole so che c'è un compito specifico dell'autorità nell'affrontare questa questione ma è un tema di discussione che porta a dire che mettere le mani sull'attuale situazione normativa e assolutamente necessario
E da questo punto di vista per quanto riguarda le televisioni locali
Io capisco
E mi sembrano giuste le preoccupazioni che vengono sollevate del fatto che l'ingresso di nuovi operatori possa comprimere le già scarse risorse esistenti nel settore un ragionamento assolutamente
è comprensibile che viene fatto ma anche qui mi pie mi chiedo
Le televisioni locali peraltro ormai dopo questa cessione mi permetto di dire un po'spuria di un bene pubblico che sono le frequenze avvenuta come avvenuto in Italia ma che sicuramente ha consolidato in quantità e qualità anche alcune emittenti locali in questo Paese
Perché non possono essere la base di questi nuovi operatori perché non vogliamo discutere seriamente
Di questo concetto della interconnessione delle emittenti locali fino al dodici ore giornaliere
E perché non vogliamo discutere che non ci può essere un meccanismo in cui le grandi concessionarie pubblicitarie legati e i grandi network nazionali
Penalizzano di fatto la possibilità di sviluppo anche dal punto di vista della pubblicità della pubblicità di queste di queste emittenti
Finisco vado verso la fine la RAI della RAI si parla sempre o troppo troppo poco io ne voglio parlare pochissimo e solo da un punto di vista
Tutti dicono liberarla dei partiti e della politica mi chiedo e vi chiedo ma è vero
Si dice sul serio si crede a quello che si dice
La RAI l'azienda bloccata ferma dal punto di vista industriale delle nuove tecnologie arretrata in arretrato sul digitale ferma sul satellitare in arretrato sul web
Che differenza con
La BBC che ha appena aperto due canali su Youtube servizio pubblico inglese che appena aperto due ulteriori canali su Youtube
Ora
Non abbiamo sempre pensato che
Un'azienda deve funzionare comune aziendale che le norme legislative devono essere leggere dal punto di vista del funzionamento
Di un'azienda
L'azienda peraltro con compiti precisi di servizio pubblico ma chiedo e chiedo anche naturalmente
Ai nostri i nostri ospiti questa questione della fondazione
Risposta nella Fondazione le azioni
Di un consiglio di amministrazione o di un amministratore delegato
Di un ruolo quindi che Ovari precisato va tolto della Commissione di vigilanza di un ruolo diverso dell'autorità di comunicazione
L'autorità di comunicazione autorità che sul settore delle telecomunicazioni opera e fa anche cose importanti perché la stessa Autorità non riesce a farlo nel campo delle televisioni ci sarà un perché
Come molte cose ci sarà un perché sono le stesse persone dovremmo interrogarci su questa questione
L'alternativa qual è tout court qual è tutto così come
Dopo mesi di clamore sul ricambio del consiglio di amministrazione esattamente allo status quo
Vi segnalo questo passaggio la scadenza dell'attuale consiglio di amministrazione a fine maggio
Ci sono le elezioni
Dopo le elezioni parlamentari convocati prima seduta del ventinove aprile vanno lette le nuove Commissioni
Trattandosi di una Commissione diciamo così bicamerale del parte della Camera e parte del Senato la Commissione di vigilanza è sempre una delle ultime Commissioni che viene che viene eletta
Stiamo a occhio già parlando dell'autunno
Stiamo a occhio già parlando di una lunga proroga dell'attuale consiglio di amministrazione di cui per mese abbiamo discusso se doveva restare o se doveva anticipatamente togliere togliere
La situazione
Ora
Scoprire in tutto questo
Che la politica va bene l'attuale governance credo alla fine del percorso che minerebbe la credibilità di tutti
Rispetto alle tante cose dette nel corso di questi mesi da parte di tutti
E soprattutto
Minerebbe il ruolo del servizio pubblico
Infine
Pubblicità tariffe concentrazioni
Non sono problemi che riguardano anche la carta stampata
E le forme nuove di supporto e di diffusione dell'editoria
Io ho partecipato alcuni mesi fa ad un bel convegno la Protocol alla Protomoteca da parte della FIEG erano state fatte anche proposte interessanti
Da allora noto un sorprendente attendismo e una presenza non tanto attiva nell'ambito di questa discussione
Ora io chiedo e vi chiedo
Temi come lo Statuto di impresa
Devo essere considerato un limite per le società un'indebita ingerenza nelle forme societarie o un atto di trasparenza degli assetti societari
E di destinazione d'impresa compreso magari le vere cooperative editoriali
Un nuovo ruolo delle provvidenze ebbene discuterlo o facciamo corre questa questione che è bene tagliare comunque le provvidenze in ogni caso e a quo un Quai e a chiunque siano indirizzate
Le nuove provvidenze ebbene forse che passino da una vecchia logica di avvio di impresa ad una nuova logica di innovazione tecnologica oppure no noi pensiamo di sì ma vorremmo confrontarci e anche su questo bisogna intervenire sulla legislazione in vigore
E giusto no a passare dal concetto di tiratura concetto di diffusione certificata
E infine per quanto riguarda il prodotto editoriale forse non è tempo di fare un ragionamento più preciso visto quello che è successo nel corso di questi anni
Ci sono molti prodotti collaterali di valore culturale e questo fa parte sicuramente del prodotto editoriale
Ma tutto il resto anche se abbinato al supporto tipografico
Può essere considerato ancora così e soprattutto può diventare una palla al piede
Per fare un ragionamento nuovo che riguarda questo tipo di prospettiva
è giusto che esistano prodotti soltanto per veicolare gadget e non viceversa credo che dovremmo
Seriamente e in maniera specifica fare una discussione che su questo
Vorremmo discutere del fenomeno della free press
Sono tanti anni che noi siamo legati ad una diffusione
Che a volte cresce a volte ristagna ma che comunque rimane bassa rispetto alla media europea di cinque milioni adesso sono cinque milioni e qualche cosa di copie che vengono venduti
Non è che in Italia si legga meno
Ma non si comprano
I quotidiani
Il fenomeno della free press tre milioni di copie ormai siamo a più del cinquanta per cento
Rispetta la normale diffusione dei quotidiani è un tema che vogliamo discutere da questo punto di vista anche legato al meccanismo delle risorse pubblicitarie del loro ruolo oppure no
E infine
Davvero l'ultima cosa il tema della distribuzione per quanto riguarda
Anche la carta stampata
è un tema che riguarda il futuro
Siamo di fronte a noi a normali logiche industriali concentrazioni di grandi gruppi editoriali che si danno anche i propri terminali di distribuzione
Proprie reti in esclusiva
Altra cosa è dire che queste reti distribuiscono solo il loro prodotto anche qui è assolutamente legittimo
Quando abbiamo un altro problema che dobbiamo contemperare
Che è la parità di trattamento di tutte le testate distribuite
Concetto che non solo deve essere confermato ma che è una garanzia reale di pluralismo per il prodotto editoriale
Abbiamo partecipato ieri all'unità del in questo era uno degli argomenti in discussione per quanto riguardava la situazione di quel giornale
La liberalizzazione dei punti vendita che è il rimedio che fino a oggi si è detto sul fenomeno da sola non risolve questi fenomeni
La lesione di quelle ci sono siamo passati ad altri cinque punti vendita ma la diffusione rimasta mediamente quello
Non c'è stato da questo punto di vista il cambio di fase di cui avevamo detto
Io credo che anche qui di una legge specifica la legge sull'editoria molto vecchi
In realtà facciamo ancora riferimento tutti alla vecchia quattrocentosedici perché le fasi successive non hanno cambiato sostanzialmente la sostanza di queste questioni
Anche questa però afferma neanche su questa si poteva forzare
Quando arriverà il Sottosegretario levi naturalmente ci dirà il suo parere ce lo diranno che ha lavorato nelle Commissioni su questa su queste su questa su questa questione
Io credo che anche dal punto di vista degli editori lo status quo non sia
Una prospettiva conveniente
Come vedete ho ho toccato molti temi e la chiudo qui ho cercato di fare alla più strette più breve possibile per lasciare più spazio al dibattito su singoli temi di merito
Avrei dovuto parlare dell'Autorità per le comunicazioni avrei dovuto parlare di politiche industriali di sviluppo del settore del blocco lo sviluppo di questo settore
Avrei dovuto parlare di come si parla spesso in Italia di liberalizzazioni ma non si affronta il caso più eclatante di monopolio e quindi non si è credibili che esiste in questo Paese
Avrei dovuto parlare di produzione di contenuti culturali italiani europei le potenzialità enormi di questo Paese l'unica vera materia prima che Alitalia e di cui
Peraltro ci occupiamo davvero tutti troppo poco
Concludo invece su un'ultima unica questione che si chiama lavoro e occupazione e lavoro e su questo ho finito
Noi
Lo voglio dire perché a volte nella foga polemica si rischia di sbagliarsi
Rappresentiamo quasi sempre come CGIL in tutte le aziende della comunicazione il primo sindacato quasi sette
Per gli operatori del settore
Quindi a noi non può essere
Come dire indicato nessun intento restrittivo
Chi rappresenta gli operatori a un unico obiettivo che è quello dell'espansione
Perché espansione significa più occupazione e migliore occupazione per chi lavora in queste realtà
Ma nello status quo attuale
Il tema della lavoro è un tema
Che soffre è un tema difficile
Abbiamo la precarietà molto alta è molto alta nel servizio pubblico e questo è un problema in seno alla RAI questo problema in sé
Abbiamo la precarietà altissima nel mondo della produzione culturale nel senso più esteso della parola dal mondo dello spettacolo a chi scrive libri
Abbiamo forse il settore forse l'unica in Italia che fra i propri addetti ha il maggior numero di lavoro precario che è quello dei giornalisti
Siamo arrivati al sorpasso fra
Il tempo indeterminato e i lavoratori che hanno contratti di lavoro precario
Abbiamo precariato in qualche piccola emittenza e abbiamo perfino fenomeni che abbiamo in conciato
Nella nostra attività di lavoro nero soprattutto in qualche piccolo in qualche piccola rate abbiamo trovato anche di queste realtà
Abbiamo un mondo totalmente deregolamentato per quanto riguarda l'on line
Non può essere questa la situazione del lavoro in un mondo che riguarda il futuro
Nel nodo centrale della società della società della conoscenza
Guardate tutto questo non c'entra assolutamente niente con la flessibilità
Noi abbiamo un contratto
Quello dei poligrafici in cui lavoratori lavorano trecentosessanta giorni all'anno e mi pare che dal punto di vista dalla flessibilità e difficile
Andare oltre e non c'è neanche un precario
In quel tipo di realtà sono scelte sono scelte purtroppo che questa fase di blocco della situazione comporta perché si compete prevalentemente sul costo per la sopravvivenza
Non è che a volte c'è in alcuni casi si
Un intento punitivo ma non c'è che ci sia generalmente un intento che abbia questo carattere il problema è che se la competizione sul costo o su qualche sovvenzione pubblica che peraltro nel futuro non potrà più non essere legata alla qualità del lavoro
Non potrà per noi non più più non essere legata alla qualità del lavoro
Si crea questo tipo di situazione che nel mondo dell'informazione
Questo tema è grave in sé l'abbiamo anche in tante altre realtà che noi conosciamo del mondo del lavoro ma nel mondo dell'informazione
Comporta un problema in più
è un'indebita intromissione nell'autonomia professionale degli operatori e quindi rappresenta un problema per la libertà
Del informazione
Io però vi è lo vedo quotidianamente
Contanti colleghi Roberto
Giornalisti che un tempo mi chiamavano per chiedere delle cose e dicevano posso citare la fonte
Adesso mi chiamo per chiedere le cose mi dicono però non posso citare la fonte per favore qua mi qualche notizia ma non posso citare la fonte proprio un cambio di fase che se continua questa situazione sia avvenuto si è venuto a verifica
Non parlo poi e davvero la situazione più grave per quello che riguarda un tema di cui si tace sente
E che io penso potrebbe essere frutto di una nostra prossime iniziative
I lavorati Ist
Le situazioni di degrado del lavoro artistico in questo Paese pure attraversa trasversalmente i mondi di cui
Di cui abbiamo parlato
Persone anche che frequentano per anni scuole e accademie conservatori
Ma l'unica immagine che passa è quella delle poche professionalità ricche
Mentre invece sotto il grande mare della precarietà e della tutela dei diritti che riguarda la previdenza le regole del lavoro la sicurezza il collocamento in ruolo dei contratti di lavoro
Viene quasi mai affronta eppure da questo punto di vista la l'Europa sempre l'Europa il respiro Risoluzione recentissima del giugno del due mila sette indica le regole sulla
Stato sociale degli artisti
Io ho finito sono stato nella mezz'ora massimo che mi ero
Ripromesso tutto questo
Gentili ospiti naturalmente sta alla vostra discussione libera io vi ringrazio innanzitutto per la presenza sentiremo con molta attenzione il vostro il vostro parere
Quello che noi ci ripromettiamo nel prossimo futuro è che non possiamo far finta di niente
Pensiamo che fare solo degli aggiustamenti sarebbe sbagliato
Pensiamo che le forze sociali non si possono fare imporre aggiustamenti da altri ma devono stare in campo pienamente su queste questioni
Pensiamo che la drammatizzazione comunque avvenga aiuta lo status quo
E noi le questioni che qui abbiamo proposte le vogliamo discutere e affrontare con qualunque Governo ci troveremo di fronte
Il
Il quindici di a prima le vogliamo affrontare in campagna elettorale
Le vogliamo affrontare con qualunque Governo perché riteniamo necessario organi di intervento di cui peraltro sull'anno grande maggioranza delle questioni di cui ho parlato
Siamo d'accordo con CISL e UIL con la Federazione nazionale della stampa le abbiamo discusse in tanti anni
Della nostra della nostra attività
Un organico intervento legislativo la nostra risposta essi e per l'ora presenterà un elemento di giudizio e di iniziativa nel prossimo futuro vi ringrazio
Grazie Fulvio di abbiamo tanti ospiti quindi prego tutti
Di fare degli interventi brevi
Saluto Guglielmo Epifani Segretario generale della CGIL che ci ha raggiunto e che concluderà questa mattinata del dibattito
Volevo dare la parola questo tentativo di interlocuzione insomma tra
Sindacati associazioni impresa e istituzioni
Alessandro Brignone direttore generale della Federazione italiana editori giornali sono qualche mese che alla FIEG a come dire il quadro completo della situazione
Cosa ne pensa delle ipotesi delle proposte di Fulvio
Non potevo scegliere momento più sbagliato per accettare la proposta della fine di diventare loro Direttore Generale Credo
Ma nella relazione del segretario confederale fa Moni sono talmente tanti spunti che
Una risposta in dieci minuti difficilissimo provo a fare una una un rapidissimo schema
Scusandomi fin d'ora per la sommarietà di alcuni
Spunti che venti e tenterò di darvi
Rispetterei più o meno la la sua scaletta in modo tale da
Vedere di dare delle di aver risposto organico preso qualche appunto
Allora salta agli occhi che son passate due legislature una lunga e l'altra singolarmente breve invano per l'editoria perché due disegni di legge
Sono stati portati in Consiglio dei Ministri approvati e hanno
Avuto il medesimo destino nei cassetti oscuri delle due Camere del Parlamento non vi è stata alcuna discussione
Due disegni di legge a dire il vero molto diversi sebbene con taluni punti di contatto perché mentre disegno di legge di Bonaiuti si caratterizzava per la specificità di alcune disposizioni disegno di legge di Richi levi aveva invece un respiro maggiore voleva l'ambizione di una
Per certi contenuti lo c'era anche riuscito l'ambizione di una riforma organica del settore però il risultato è che sono due pezzi di carta oggi agli atti parlamentari uno dei due devo dire un po'ironicamente Menoni amara trasmesso alle Camere con le Camere sciolte
Per questo non so se c'è arrivato il sottosegretario Levi ma
Francamente un destino più amaro non poteva venire questa sua iniziativa
Sono due occasioni mancate perché al contrario a me è parso che prima da osservatore ora da ruolo di questo settore
Sulla necessità di una riforma organica dell'editoria
Vi sia una larga condivisione da parte delle forze politiche delle forze sindacali è uno dei temi con i quali anche con la Federazione la stampa l'Asia che non ha motivi di contrasto quasi quasi per nulla sapete son cose che
Settore così di cui il settore ha bisogno
Io devo dire che parlando dell'ultimo dei due disegni di legge
Salta anche in questo caso un po'agli occhi il vuoto di misure di carattere industriale
Per l'editoria all'editoria sapete editoria stampata sta vivendo l'ennesima torrenziale stagione di grandi trasformazioni
Le tecnologie in continuo divenire la concorrenza della tv sempre crescente più pervasiva
La concorrenza della free press che però è una concorrenza virtuosa in questo caso magari dirò anche indisposta ad uno spunto del segretario fa Moni una un cenno
Internet senza regole nonché cannibalizza i contenuti giornalistici a danno dei giornalisti non ti ricordi che avemmo un equivoco ma era
Un cenno verso il lavoro giornalistico che viene pescato quel vedevo Ugo La ogni USA no
Ed è un cannibale
Nessuna valorizzazione ulteriore né del lavoro dell'editore del libro del giornalista no quindi
Allora tutto questo è assente nelle misure del disegno di legge di del sottosegretario Levi non vi sono misure di sostegno all'impresa editoriale come impresa industriale
Non vi sono sebbene siano comparse in una prima versione del disegno di legge misure di sostegno dell'occupazione degli Investimenti nuove tecnologie nella trasformazione dell'impresa editoriale perso impunità ESA multimediale non vi è nulla
Vi è rinvii vie rinvia ad un testo unico che è un rinvia ad altro provvedimento avvocato alla competenza del ministro Bersani su i provvedimenti relativi ai crediti d'imposta degli investimenti
Industriali sa c'è un un vuoto spinto su su questi temi che invece
Meritevole di essere colmato anche perché le cose che
Di cui il settore necessita son cose che riguardano ogni settore industriale in trasformazione
Quindi editori e e i giornalisti non chiedono interventi a pioggia misure di sostegno antiche bieche contributi diretti qui si chiede semplicemente attenzione ad un settore industriale in difficoltà
E un settore di sia in difficoltà a conseguenze negative sull'imprenditore che vede la sua impresa traballare sui lavoratori di quell'impresa
Su questo io credo che non vi siano
Davvero motivi di
Distanze ecco tra noi e gli altri interlocutori non penso proprio
Poi viene anche in questo caso questo è un problema una mia personale sofferenza insomma io sono un lettore
E nel disegno di legge Bonaiuti in quello di Richi levi ma anche nel dibattito sull'editoria non vi è alcun interesse ai bassi tassi di lettura
Che si registrano in Italia tra l'altro giorno università ci ha chiesto una scheda sul Giappone non so perché
E allora noi abbiamo visto che i primi tre quotidiani giapponesi è vero che già qui sono il doppio degli italiani ma i primi tre quotidiani giapponesi vendono non diffondono distribuiscono regalano vendono trentadue milioni di copie al giorno
Prevalentemente in abbonamento con buona pace dei miei amici delle rivendite però già trentadue milioni di copie al giorno
Non ne vediamo cinque
Va beh insomma
Veramente nel disegno di legge Dini che lei non c'è nulla in quello di Bonaiuti non c'è nulla nel dibattito sulla
Né anche nella relazione del del collega Pomoni
Non c'è nulla è possibile questo io insegno all'università guardate faccio all'inizio di ogni corso
Somma secondo cui da quando sono la FIEG la medesima domanda ragazzi quanti di voi stamattina hanno comprato un giornale
Ho trentadue studenti nel corso di quest'anno uno un coro un giornale sportivo e due hanno preso un prodotto free press alla fermata della metropolitana questo non ci preoccupa
Ma questo riguardava il livello di qualità del del dei cittadini della nostra gioventù dei di noi stessi del nostro futuro io penso che dovremmo e preoccuparci di tutto questo non vi è nulla un cioè non la free press
Io trovo che fa nove della SIPRES sia positivo
Almeno altri tre milioni di italiani o di lavoratori immigrati che non hanno le risorse necessarie per comprare quotidianamente un giornale leggono
Lei con un prodotto che sia pur semplificando molto tranne Polis che è un buon prodotto editoriale semplificando molto l'informazione però almeno fanno informazione
E i prodotti editoriali diffusi gratuitamente non hanno sottratto lettori ai quotidiani a pagamento
Anche anzi devo dire in questo periodo stanno rialzando la testa con tassi di crescita modesti del due tre quattro per cento ma stanno comunque registrando qualche miglioramento
Una risposta anche sul tema delle concentrazioni perché fa Moni mi ha chiamato a rispondere cioè l'editoria stampata guardate che un po'l'unico settore che ha delle regole delle norme di legge quindi io certamente
Mi preoccuperei più del delle concentrazioni altrove i dati del SIT di ieri mio collega me ne ha dati con fogli in un minuto fa quattro imprese radiotelevisive raccolgono oltre il novanta per cento di pubblicità
Invece nel mercato della carta stampata il sessanta per cento di pubblicità raccolto da otto impresse ciò
La situazione è ben diverso io francamente è una preoccupazione l'avrei altrove non tanto verso le imprese editoriali
Un cenno lo vorrei dare anche al tema del lavoro
Per quanto riguarda i poligrafici devo dire che
Negoziato per il rinnovo del contratto sia aperto puntualmente il clima è positivo vi sono delle idee
Qui il problema dei poligrafici è un problema pesantissima quello della tenuta del fondo di previdenza complementare
Sette mila lavoratori contribuiscono la pensione di quattordici mila e cioè integrativa e stiamo parlando quindi c'è un un onere contributivo a carico dell'impresa e che oggi è del ventidue per cento e andrà
Perché è necessario aumentare la contribuzione al venticinque per cento ma io non sto parlando dell'INPS che sto parlando del fondo di previdenza complementare il Byblos il fondo di grafici all'un per cento
Gli altri settori industriali viaggio tra l'uno il due per cento qui siamo al ventidue e andrà al venticinque io son preoccupato francamente
Su un po'l'unico esse preoccupato però son preoccupato
No siamo tutti preoccupati meno ma son contento di questo
Vediamo di progettare insieme qualcosa io adesso non ho idee su cosa occorre fare qualche idea ce l'ho diciamo da giurista del lavoro Licia però vi dico la verità parliamone un minuto
Le
Quindi risolviamo il problema di poligrafici mando il correlato regionali
Hanno nome
Sui giornalisti avete letto i comunicati stampa c'è qualche
Contatto io sono fiducioso stanno i coltivare questi contatti sta al sindacato dei giornalisti stava FIEG vedere se vi è un terreno comune
Per riaprire il confronto
A me sembra che vi siano
Dei buoni spunti vediamo
Occorre buona volontà da parte di tutti insomma
Io son già contento diciamo che vi siano dei contatti
E poi guardate non sottovalutate quanto noi abbiamo firmato sia pure in quella maniera strampalata con lo scambio di lettere con il Ministro Damiano a settembre perché per i collaboratori giornalisti vitelli che
Si trovano in situazione di precarietà che hanno collaborazioni e non hanno futuro non hanno stabilità non hanno prospettive
Beh intanto si è fatto qualcosa secondo me di storico nel nostro settore perché aumentare la contribuzione dal dodici al ventisei a regime
Invertire la proporzione e portarla quindi a quella ordinaria che hanno tutti gli altri collaboratori in ogni altro settore dei due terzi a carico dell'impresa e un terzo a carico del giornalista
E imputare l'obbligazione contributiva sull'impresa editoriale non più sul giornalista a me pare un segnale importante da parte della FIEG degli editori un atto di buona volontà
Aver previsto delle norme sulle trasformazioni del collaboratori giornalisti sul al pari di quello che pensa previsto la Finanziaria scorsa verso il rapporto lavoro subordinato a me pare un atto di buona volontà
Solo che poi queste carte sono state affidate al Governo che si è dimenticato di ficcare le dentro al Governo al provvedimento sul welfare e quindi siamo so Oppi
Siamo senza i provvedimenti legislativi si è letteralmente dimenticato di mettere dentro al decreto che attua il protocollo sul welfare
Che era il canale privilegiato per questo quindi
Migliaia di collaboratori giornalisti stanno aspettando che qualcuno si ricordi di metter dentro con le disposizioni di legge perché l'accordo si teneva con delle compensazioni minori a dire il vero a favore degli editori cioè
L'accesso alla decontribuzione che son riconosciuti a tutti gli altri settori industriali
Vorrei dire una parola anche al mio amico Anselmi ha sul tema delle rivendite
La FIEG gli editori ritengono che il canale
Delle edicole resti il canale privilegiato
Per raggiungere il pubblico la diffusione capillare sul territorio testimone di per sé
Che noi abbiamo già dato disponibilità di organizzazioni sindacali delle rivendite tra cui ce n'è una che non perde occasione per insultare per
Per creare un clima assolutamente negativo nonostante tutti i nostri sforzi che non è dei sindacati confederali e
Della Confcommercio slide
Ne abbiamo dato disponibilità i nostri colleghi delle organizzazioni sindacali delle vendite per
Lavorare insieme per sostenete e rilanciare il ruolo delle rivendite delle edicole su tutto questo a me pare che vi sia materia di discussione io son qui sono a cento metri da qui grazie molte rivederci
Grazie ovviamente condivido l'auspicio che il contratto dei giornalisti si faccia maniere rapida
Ma quello è un'altra partita
Giuseppe Giulietti il coordinatore dell'associazione articolo ventuno in questa interlocuzione società sindacati d'impresa
Poi darò la parola Presidente delle Ferretti Filippo Rebecchini che è qui con noi
Grazie diciamo anche perché
Un po'faticoso parlare di questi temi se devo dire la verità perché mi sembra veramente archiviati
Si preferisce parlare d'altro visto anche in campagna elettorale il tema conflitto di interessi è diventato una parola quasi impronunciabile
Io lo trovo molto pericoloso e ovunque per me si può anche andare a casa diciamo però non si può barare fino al punto di non dire qual è il problema principale aperto
Questo riguarda noi la politica che deve ammettere una sconfitta secca su questo tema fatta vent'anni fa
Quando non si vide non Berlusconi ma il berlusconismo come fenomeno culturale sociale e politico
Una cosa ben più complessa di un leader di partito e di una singola persona ma è un'idea della comunicazione della Società dei rapporti che è stata costruita con grande attenzione con grande caparbietà
Puro concorrente la RAI che è diventato sempre più simile
O concorrente commerciale e con la fuga dalla responsabilità di tutti
Presa le in palese
Perché si è fatto finta di non sapere di non vedere
E quindi avesse un po'più seria questa discussione come è stato impostato dalla Fondazione Di Vittorio io mi auguro
Che non sia la prima perché poi non accada nulla ma che sia davvero una scelta importante così lo concepita così l'ho letta nelle parole di tutti voi di Epifani Pomoni di Paolo di Ghezzi
Come l'avvio di un luogo in cui si possa discutere anche spregiudicatamente costruire iniziative costruire una rete tra tutte le associazioni che ancora credono in questi tempi
E che mi hanno nessuno sciocco voglia più liquidare come temi dei radicali
Il Papa della mia associazione Enzo Biagi insultato dopo morto anche qualche giorno fa tra tanti silenzi e tanti omissioni qualcuno trova fastidioso persino difendere un morto e non solo nel centrodestra
Si pensa che come dire la cordialità del rapporto stia nell'eliminazione del problema non è così la cordialità del rapporto sta nella civiltà del riconoscimento dei problemi e di un conflitto aperto tra ipotesi diverse e allora
Io parto da questo vedete del conflitto di interesse si discuta nel mondo
Il primo capitolo del libro del predice Presidente americano gloria si chiama assalto alla ragione tutti abbiamo parlato del gol ambientalista
Ma nessuno si è letto il libro di Gore dedicato a un tema importantissimo Gore parla del fallimento dei democratici americani nell'ultimo decennio
Dovuto alla non capacità di vedere la distruzione di quello che lui chiama lo spazio pubblico di discussione parlo di Gore
Poi l'esempio della guerra in Iraq che dice guardate non sottovalutate quello che è accaduto
C'è stata la distruzione delle Assemblee rappresentative la costruzione di falsi dossier
I falsi dossier veicolati a reti unificate la costruzione di un consenso artificiale ha una posizione di guerra e la paura persino di esprimere un dissenso in quella fase
E dice dobbiamo ripensare anche degli Stati Uniti questo rapporto con la comunicazione perché c'è il rischio che la macchina elettorale diventi una macchina per raccogliere denaro per poter esistere in campagna elettorale
E fa riferimento persino lui dicendo in Italia c'è una situazione di metastasi che rischia tuttavia di essere il laboratorio di ciò che nel mondo si sta determinando di un intreccio tra politica e affari
E media che cambia la democrazia rappresentativa non so se chiaro Chamot perdere Berlusconi non è questo il problema cambia la percezione di una democrazia rappresentativa cambia la dialettica tra le parti sociali passi
Che del delitto di erba si possa parlare a reti unificate come grande distrazione collettiva ma per chiedere che un film sulle morti bianche come ha fatto Epifani
Vada in prima serata si debba ululare vi pare normale
Che tra i diritti individuali possono riempire palinsesto e grandi questioni sociali per potere apparire debbano dar vita grandi movimenti collettivi ma il sintomo di una malattia
Che non dovrebbe inquietare solo chi è di sinistra ma in cui ettari chi vuole crescere in un Paese che consenta di avere un libero confronto delle opinioni
Io penso che sia in atto uno stravolgimento dalla democrazia rappresentativa e ce l'ha detto l'Europa
Allora mi è stato chiesto mai come mai non sono stati approvati provvedimenti io l'unica cosa che imputo al Governo alla maggioranza di una delle detto con chiarezza una cosa che era chiarissima
Abbiamo tutti guardato a sinistra temendo che potesse cadere il Governo su grandi questioni posti dei sindacati ma l'onorevole dice l'onorevole Mastella avevano detto dall'inizio della legislatura sulla Gentiloni non siamo convinti bastava ascoltare
Diceva sono poca cosa non sono poca cosa perché rappresenta non solo col testo numerico ma tra presentano in questo Paese un contesto di interessi che da tempo fa del settore dei media un perimetro in cui non si deve cambiare nulla
Lo dirò meglio io che sono porga rotto continuo a pensare che nel settore dei media esista un partito trasversale degli interessi che riguarda anche pezzi del centrosinistra
Che io chiamo i signori degli appalti che hanno un interesse al mantenimento del duopolio così come è perché nella conservazione si fonda anche il come dire il rafforzamento il mantenimento di posizioni di potere di prevedere ciò
Tecnicamente spesso sono delle vere e proprie logge
Nel senso pieno del termine
Si ritiene che questa sia una materia impopolare io lo pongo qui rapidamente concludo parlo solo alcune proposte sono le stesse che articolo ventuno insieme a centinaia di associazioni tra cui tutti i presenti farà venerdì alla Federazione della stampa
La prima se volete provocatoria siccome io ritengo che il conflitto di interesse i conflitti di interessi guardate divano a prescindere da Berlusconi e se fosse a De Benedetti candidato domani cambierebbe la nostra analisi della mia no
E quanto un editore ha una posizione dominante in Sicilia cambierebbe la nostra per me non cambia
Io temo le posizioni dominanti dei bacini nazionali internazionali e regionali esse vengono rappresentati da editoria medicine ivi temo lo stesso valore conflitto di interessi è una sola soluzione il resto sono chiacchiere
Ed è la ineleggibilità di chi si trova nella posizione di proprietario dei media nei bacini elettorali corrispondenti
Altre non ce ne sono dice ma questo crea un conflitto con l'amico Silvio risolviamo né in questo modo non si applica e diventi non si applica per cinque anni a chi è trovata una formula se il problema è questo
Stabiliamo che la norma si faccia seria lenta e non si applichi a un soggetto ma non è possibile che si dica facciamo una finta norma affinché non entrerà in vigore
Non è possibile vediamo se lo dico meglio che Epifani non possa candidarsi nel suo Paese a Cannara se alla farmacia ma Giulietti possa candidarsi sia in mano le televisioni è una follia che dovrebbe far ridere chiunque
Allora è molto meglio fare una norma a futura memoria
Ma che sia secca chiare applicabile il resto
Ma scusate ma perché si può essere moderni questo Paese solo parlando dei lavoratori se uno parla di precarietà e flessibilità e moderno se uno dice risolviamo il conflitto di interessi è una sala questione liberale sta dicendo una cosa un po'singolare vedete che siamo già ubriachi
è normale discutere della licenzia verità e ardito discutere del conflitto di interesse questo indica che c'è stata una torsione culturale spaventosa che vola recupero o evidentemente alla materia persa
Seconda questione visto che si parla non so non si fanno proposte
Lo dico agli elettori so di sfondare una porta aperta una norma antitrust al quarantacinque per cento diciamo in tutta Europa si chiama la cenere qui noi ci interroghiamo se Gentiloni sia stato ardito così da parlare di legge criminale
Era il quarantacinque per cento transitorio vorrei che qualcuno pensasse davvero che fosse detto quarantacinque per cento transitorio per diciotto mesi fino al passaggio sul digitale
Diciamo che io votavo per disciplina come Gentiloni fatta l'amicizia
Ciò che davvero qualcuno si senta radicale dei quarantacinque per cento transitorio
Vorrei che tutti noi tornassimo sulla terra
Perché se tengo la situazione bloccata è chiaro che sto espellendo qualunque nuova entrante e qui aggiungo una cosa una notizia che don spero di sbagliarmi Rebecchini ma insomma credo che riguardi tutti
Vi ricordate in questa legislatura questa ultimi C due anni quanti battaglie contro l'odiato nemico Murdoch all'improvviso diventato nemico di Berlusconi
Bene io penso che nei prossimi giorni apprenderemo di un è un accordo tra Sky e Mediaset
Per la divisione integrale del settore del satellite del digitale
Con conseguente ripartizione dei diritti con un servizio pubblico che si auto condannata ad uscire da new media e apprenderemo che mentre stiamo discutendo aspramente di banda larga e sono state ridistribuite
I diritti nel settore
E vedrete che sparì dai termini antitrust anche nei confronti di Sky siccome io non appartengo a una banda proporrei ai miei amici e compagni di non cambiare asse
Ma di dire no noi siamo per le regole noi siamo per l'Antitrust e lo siamo nei confronti di Sky come di Mediaset come dalla RAI e non si cambiano atteggiamenti a secondo degli interessi commerciali che si raggiungono di notte tempo e vedrete se ciò non sarà
Ecco perché
Credo che ci vuole una proposta coraggiosa per esempio io vorrei che dicessimo con molta forza tutti assieme
Non solo che va risolto il conflitto di interessi Paolo io sento una debolezza anche nel mio ragionamento è come a dire fuori la politica
Attraverso il conflitto di interessi ma sulla RAI ci fermiamo no ha ragione fa Monia ragione Miceli e alla CGIL che ha fatto un coraggioso sciopero su questi temi
Io penso che dobbiamo dire parole chiare come ho provato a dire sul confine e anche autocritica e per quanto riguarda la politica sul conflitto di interessi dire che della Gentiloni l'Antitrust è l'unico punto chiave è forte
Il resto e questo che interessa anche concorrenti abolito quello di che parliamo
Ma sulla RAI io credo che le parole debbano essere oggi più chiare
E non possono essere più facciamo un Consiglio di Amministrazione mi sto un po'partiti o no no
Bisogna dire con chiarezza che la Commissione parlamentare di vigilanza così come va abrogata perché è diventato un organismo di controllo degli autori degli scrittori dei giornalisti e non più di indirizzo
E la RAI ha bisogno di un amministratore unico che renda più chiaro il rapporto che consenta anche ai sindacati di non avere a tutti noi gli oneri e consigliere di riferimento ma di avere una fondazione con un solo amministratore unico e ti confronti contingente
Approva abrogando l'intermediazione non ha più senso comune quell'intermediazione
E dicendo noi con maggiore coraggio che è meglio lavorare di più sul canone a passare decisamente alle soglie pubblicitarie consentire ad altri competitori di esserci ma a quel punto
Aveva chiesto una cosa di essere davvero il modello alternativo al modello commerciali
Una RAI che rischi una RAI che riporti in prima serata le grandi questioni internazionali e nazionali
Guardate che rischiare non vuol dire essere noiosi perché quando io vedo le grandi cose di Marco Paolini alla sette mi domando ma perché ha dovuto lasciare darai quando vedo grandi comici grandi autori grandi registi doveva andarsene
Non è vero che l'alternativa è la noia l'alternativa investire nella qualità e se sei servizio pubblico e mi chiede i soldi puoi devi fare queste scelte su questo credo si debba fare una campagna nazionale
E aggiungo anche rovesciando un'ottica passata e quindi rispondo a Brignone diciamo e rispondo anche alle sue stazioni dalla Federazione della stampa e di altri
Nella prossima legislatura mi addirittura chiederei una cosa
Diverso in apertura di portare subito in discussione non sempre solo la televisione ma la legge sull'editoria di dare un segnale c'è un mondo che l'editoria redistribuzione in Libano che un mondo di scrittori gli autori di di attori che lavora anche sulla qualità
E siccome tutti dicono di essere d'accordo ti rispondo Brignone come rispondo la Federazione siccome sono abituato a dirle prima dopo e tipico degli imbroglioni dire le cose dopo
Penso che tra il testo Bonaiuti al testo levi si possa fare un testo da approvare nel giro di un mese per quanto mi riguarda per quanto ci riguarda io solo per votarlo addirittura il legislativa sono per approvarlo immediatamente ascoltate le parti
Perché è vero non si comprende perché di fronte a un vasto consenso
Non si riesce a trasformare un tre stelle
è giusto
Io però lo confermo qui
Ma l'ho detto prima come sai lo siamo tutti uguali alcuni lo hanno espresso altri hanno sabotato quel tipo di provvedimenti gradirei che ci fosse da distinzione sia verso le imprese sia verso la politica
Un ultimo punto mi piacerebbe che questa iniziativa della Di Vittorio
Ho saltato tante cose ma non ha proprio senso soffermarsi su tutte perché mentre sono alcuni punti in particolare mi piacerebbe che una volta all'anno
Diventasse un'abitudine promuovere gli stati generali della comunicazione delle di teoria così come gli imprenditori in Europa in Italia si riuniscono per discutere seriamente di banda larga
Di nuovi accessi di nuovi processi commerciali pensata cosa sta accadendo in America
Discutono seriamente della Rete tema che oggi ne abbiamo discusso l'abbiamo come dire discusso ma non approfonditamente di come censurare la rete sono tentativi di entrare nella rete di bloccare la rete di bloccare l'autonomia della rete di farlo solo luogo del commercio
Mi piacerebbe che una volta all'anno si creasse un luogo nel quale il punto di vista anche del lavoro degli autori degli scrittori dei produttori si potesse manifestare non per confliggere ma per tentare una sintesi nell'interesse generale
Tenendo alta le due bandiere della libertà e della qualità
Libertà degli autori delle io ho difeso autori insieme a voi per i quali proprio la disistima più totale
Ma è solo due mondi due modi due modelli nella comunicazione uno e dire tu non mi piaci che chiudo ti taglio che a Spello
L'altro è dire facciamo esprimere più punti di vista
Ciò due modelli incompatibili
Io penso che sia meglio vivere in una società nella quale si possa Rispoli male tutti i mondi e confrontabili ma il punto è questo e che oggi non si possono esprimere tutti Bondi alla faccio la proposta Epifani non so se sia raccoglibile
Mi piacerebbe che dalla descrizione del malessere dalla indicazione di alcuni modelli teorici per il futuro provassimo a fare un salto in più non ci sono riuscito neanche io ma la Procura pongo quindi magari lavorando assieme tutto è più facile
Come facciamo sì che tutte le nostre discussioni sulla libertà di informazione sull'articolo ventuno passino
Dalle proteste o dalle proposte parlamentari ha una grande anche iniziativa popolare in cui il cittadino si senta parte di questo diritto e come dire dica ci sono voglio contare faccio un esempio
Un esempio di un modello teorico di campagna
Mi piacerebbe che quando si arriverà nei prossimi mesi a rinnovare un consiglio della RAI invece ha solo di limitarci tutti a dire Giulietti per primo fatto è un po'meglio dicessimo
Vi offriamo pubblicamente cinquantatré migliori nomi di giuristi autori scrittori ideatori giornalisti italiani rinunciate a metà il vostro la presente il vostro uomo
Non mettete un fedele scegliete tra idea tuberie
Tra diverse possibilità e l'altra Guglielmo faccio l'esempio che hai fatto tu l'altra sera in quella straordinaria serata io ringrazio ancora la CGIL gli edili uno dei momenti più belli per esperienza mia di articolo ventuno la campagna contro le morti bianche
Mi domando è ipotizzabile così si capisce di che cosa parliamo una grande campagna nella quale magari a partire dai cantieri e magari a partire dal pretesto di firme di Segre ma potrei parlare della Comencini potrei parlare di Wilma Labate potrei parlare di altre cose
Si cominciasse a dire solo un cittadino che lavora in un cantiere
Ogni sera io posso vedere tutto su tali delitti di questo Paese a reti unificate mi fate una grazia ci fatto una concessione ce lo consentite
Possiamo rivedere in prima serata alcuni grandi film che parlano anche di noi ecco mi piacerebbe una campagna popolare che dicesse
Siamo quelli che vorrebbero tornare a vedere alle ventuno anche un film come morire di lavoro vorrei che non ci vergognarsi Bo di dirlo si
Questo non può essere un Paese nel quale si vive guardando dal buco della serratura non è una questioncella è una questione politica culturale e democratica
O facciamo di questo tema una grande questione democratica o bisogna saperlo questo tema va dato per perso una volta per tutte grazie
Grazie Beppe Giulietti dare la parola a Filippo Rebecchini che il Presidente della Federazione radio televisioni
Poi direi se Emilio Miceli ecco
Prego Presidente
Tutti vogliono in
Brutti voglio ringraziare CGIL
Tra il monito perché è un classico i nostri incontri noi siamo là associazione Federazione delle emittenti televisive nazionali locali radio che fanno
Nel contratto collettivo con voi
Per cui ci conosciamo bene e da molto tempo
Ecco
Debbo dire
Mi Chiofalo più vicine o meno ma non c'ero va bene dunque debbo dire
Che dopo o l'intervento di Giulietti così appassionato io non vorrei avevo un tono noioso o perché dovrei ricominciare a parlare
E qualche accenno
Amico fa ammonisce è stato di imprenditoria e cioè
Di fari delle cose e fare dei progetti tenendo conto
Delle regole imprenditoriali
è vero ed è assolutamente vero quello che è stato detto più volte
Qui che non ha a che vedere però con le questioni i tributi di cui io debbo interessarmi particolarmente cioè delle regole imprenditoriali
Il conflitto di interessi nessuno l'ha mai negato il conflitto di neve di interesse c'è c'è stato
Tempo un po'passato direi c'è ancora
Però
Nel mille
E novecento settantotto settantasei iniziata questa storia
La FRT nell'ottantacinque nata eccetera sulla mente soltanto
Un piattaforma
Analogico
Gratuità o generalista questa idea attualmente ed è opportuno che si tenga conto anche di questo
Digitale terrestre digitale terrestre appagamento
Deve gettare su telefonia
Internet con i suoi blog e possibilità di intervenire false conosce le proprie idee
Satellite
Allora
Io dico partiamo da qui
Cerchiamo di fare una legge
Almeno cerchiamo di attivarci perché venga preso in esame l'attuale situazione con tutte queste nuove piattaforme debbo dire mi dispiace non c'è il ministero
Gentiloni arriva alcune ore o direi che appunto lui aveva prima della stesura della legge
Che porta il suo nome aveva fatto una pubblica a
Come dire di sì a sentire un po'tutte le parti
Con le sue linee guida che annunci pari vanno sinceramente accettabili
Molto o mobili molto disponibili a un discorso in questo genere però le linee guida quando è stata fatta la legge non se n'è parlato piuttosto un punto soprattutto importante
è che nelle linee guida si faceva un a discorso
Unito otterrà emittenti televisive privati e RAI allora qual sia si Progetto industriale
Che non preveda il nuovo assetto della RAI eh tempo perso
E questo non lo diciamo da vent'anni
E che questi se qualcuno qui ha detto giustamente che RAI e Fininvest
Sia aiuto non ho null'altro di fatto è così per forza di cose
Perché quando un'azienda come la RAI di capacità e ogni di possibilità eccetera eccetera
A
L'ha speso il suo cinquanta per cento tra cannoni e pubblicità non abbia aspettate gli altri sette individui si uccidano per andare incontro il mostro del cinquanta per cento
è automatico per cui
Ho voluto letto anche questa mattina ho un dei discorsi fatti da da appunto Di Pietro in cui tra l'altro parla di
Una RAI
Dico una RAI con un'unica emittente ebbe e lì è l'inizio
Poi luci aggiunge immediatamente spegniamo qui spendiamoli va be quello magari si potrà discutere perché prima di mandare a casa
Tanta gente prevederne possiamo tardare ma nel momento in cui si fa un progetto generale
Di tutto il settore non prevedere la RAI perché la legge Kyle chiesta in Parlamento riguarda solo
La la governance
Non è inserito nel discorso POR generale ecco per cui
Qui per vedere appunto di a vere la massima libertà sia pure con le nuove e tecnologiche e con le nuove piattaforme
E opportuno vedere tutto quanto insieme facendo un approfondimento imprenditoriale altrimenti c'è il rischio di non guadagnare e il dire anche tempo d'altronde l'avete detto parecchi due
Due che mi hanno poi preceduto hanno detto chiaramente qui ci sono stati i governi di sinistra i governi di destra Governi
Il PD Sinistra di nuovo che non si è fatto nulla o Luca qualche ragione ci sarà
E le ragioni sono che
Contro i problemi contro i problemi economici è difficile andarci molto difficile bisogna tenerne conto e regolari
Adesso per entrare un pochino più nel particolare
Si è battuto Zidane molto pesa
Problema delle frequenze assolutamente giustissimo soprattutto fintanto che le nuove tecnologie nuove piattaforme
Non entrano in funzione in cui entrano in funzione piano piano
Ecco però faccio presente
Che nella legge attuale le frequenze debbano essere date per il quaranta per cento a
Nuovi nuovi soggetti alle TV nazionali carenti di frequenze
E alle tv locali
Ecco direi che nessuno le vuole nessuno mentre in questo settore beh non è proprio del tutto giusto perché
Il l'autorità garante affatto il disciplinare per il Regolamento e
Affatto purché la nomina della commissione che dovrà decidere a chi darlo il Comune vediamo
Quanti soggetti quanti imprenditori sono disponibili addentrarmi qui dato che le frequenze su un'altra l'analogico per il quaranta per cento sono loro
Ecco
Questo sol perché entrare un attimo un momentino più sulle emittenti locali
Guardi oggi come oggi cioè gialli interconnessioni
Per dodici regioni la legge Gasparri prevedeva per sei per dodici ore scusate per dodici ore per sei regioni la legge Gasparri prevedeva invece
Sei e nell'attuale finanziaria e l'ha portato a dieci possibilità di interconnessioni dieci
Anche qui perché non si va avanti con le emittenti locali è una questione obiettiva
è una questione di
Di
E luoghi di alcun punto di bacino il bacino delle emittenti locali non può competere con quella nazionali essi si possono fare gli interconnessioni e se ne fanno
Da tantissimo tempo però con una capacità certamente inferiore al Belli
Tv nazionali ecco per quanto riguarda
La ripartizione delle frequenze così come attualmente è la situazione
Richiamerei un pochino l'attenzione a ciò che è successo in Sardegna in Sardegna ci si sono ci si è seduti come imprenditori
Con la RAI con l'Autorità garante con il Ministero e con la un con la
Appunto tutti con la soddisfazione di tutti si sono ripartite le frequenze non solo per gli attuali operatori ma dando maggiori frequenze alle TV nazionali minori
E prevedendo uno spazio proprio per i nuovi soggetti
Questo per dire che il problema delle frequenze star diventando un problema che per carità c'è stato il come ma che sta sempre di più
Nuovo di Lou endo la propria forza ecco per quanto riguarda
La pubblicità
E non c'è dubbio che la pubblicità così come previsto dalla legge sia dal progetto di legge del ministro e il quarantacinque per cento
Però non è da dire che questo ce lo impone la a
Il
L'Europa Tecoppa anzi dice che il massimo della libertà e anche la questione delle frequenze
L'Europa dice il kit la
Sue sentenze dicono che è sbagliato o la legge Gasparri nel momento in cui prevede che queste vengono date il solo atto gli attuali operatori e su questo possiamo assolutamente convenire Recchi e dice che devono essere spinti punti analitico al di là
Ecco mi pare per cui che sarebbe giusto da parte nostra a riportare un pochettino tutto questo discorso
Verso
Atteggiamenti imprenditoriali che tengono conto delle esigenze non solo dei cittadini è assolutamente i primari ma anche di ci
Fa poi queste appunto questa attività
Poiché
Se non ci si pensa a un disegno complessivo che riguardi anche la RAI cioè il fischio che ci siano grosse giustissime perdite cosa che
Mi sembra
Che non si sta attuando
Perché il mondo dell'economia si muove al di là della politica
E la politica se non è centotto conto rischia
Che due sono stati i governi di sinistra uno o due oltre non so bene in quelli di destra o di centro
Questo problema non si risolve se non
Avendo un assetto una profondità Minto imprenditoriale grazie a tutti
Grazie al dottore Bechini mi raccomando con tutti gli intervenuti i tempi naturalmente ristretti perché siamo in tanti
Emilio Miceli segretario generale del Sindacato lavoratori della comunicazione del CGIL
Sì in
Provo a fare poche battute
E la prima non c'è dubbio c'è uno
Uno scarto enorme
Tra l'urgenza di avere un nuovo sistema un nuovo riassetto
E l'immobilismo nel quale ci troviamo un immobilismo che tocca la maggioranza al Parlamento che dunque trasversale e chi ha fatto sì che in tutti questi anni non solo per calcolo politico
Si determinasse una condizione per la quale la legge Gasparri alla fine uscita indenne
Questo è il tema che abbiamo consegnato si obietterà
Ma è successo anche per la legge Biagi per aspetti che riguardano la revisione della legge Biagi è successo sulle riforme istituzionali è successo sulla riforma elettorale sull'Afghanistan adesso potrei
Dire tante altre cose riferendomi solo a questa
Questo scorcio di legislatura finita
La verità è che probabilmente sul tema del riassetto del sistema radiotelevisivo c'è qualche problema in più
C'è questa questa lobby mediatica che pesa pesa sulla vita delle persone dei parlamentari pesa sulla loro possibilità di successo sulla possibilità che possono essere rieletti
Perché per molti di loro questo è l'unica condizione Introna quale possono
Possono esercitare ancora il mandato elettorale evidentemente tutto questo determina scompiglio ha determinato scompiglio ed è stato una mossa assolutamente vincente
Non siamo riusciti a spostare nonostante delle grandi mobilitazioni le battaglie nonostante la ragione nonostante la ragione nonostante
Come dire il tentativo di impostare perché io così leggo e dagli disegni di legge Gentiloni in modo non punitivo nodo non punitivo
I rapporti commedia sette del rapporto il duopolio il famoso duopolio televisivo tutto questo non è bastato a fare una
Riforma diceva Fulvio e mi pare la domanda
Ma ce n'è ancora bisogno siamo in una fase di transizione che succede c'è ancora bisogno di fare una una riforma è ancora all'ordine del giorno sarà dovrà essere ancora all'ordine del giorno ha già risposto
Per quanto lo riguarda io condivido Giulietti su questo punto mi permetto di dire che ci sono quattro o cinque problemi che vanno affrontati vanno fondati sul serio
E forse anche sarà necessario allargare il campo
Lo diceva Fulvio non mi ci fermo la Corte di giustizia europea noi non possiamo continuare a pensare che
Il digitale dopodomani
Oggi siamo fuori dal da ogni condizione di legalità
Bisognerà porre rimedio a questa questione e tema dell'oggi non è tema del domani
Poi c'è il resto della questione perché non si vive di sola analogico sappiamo un po'le cose verso dove verso dove vanno
Con digital scomparirà il duopolio mi permetto di fare questa domanda perché l'abbiamo tutti per scontato
C'è un po'una letteratura in giro probabilmente anche insomma
Secondo la quale entrati nel digitale tutto si diluisce tutto diventa fluido tutto scompare tutto diventa pulviscolo Lare guardate che non è così
Una minoranza che sarà una maggioranza di blocco quasi che fosse un patto di sindacato scusate se uso questo questa espressione dentro il digitale ci sarà sarà pesante sarà una forza attrattiva attrattivi Issing
è un tema secondo me lo è un tema
è una cosa della quale occorre discutere sul satellite beh insomma tutti continuiamo a far finta di non accorgerci che c'è solo Sky
Che è il vero soggetto dal satellite a Sky dalla scatoletta arresto
Beh anche questo è un tema che in qualche modo va affrontato non voglio discutere adesso delle reti non voglio discutere del resto le cose però teniamo presente che anche questo sarà un problema che ci sarà consegnato e che dovrebbe già essere nell'agenda del giorno
Poi c'è il grande tema della convergenza con le TLC
Guardate qui si continua a discutere
Come se tutto fosse ineluttabile come se tutto fosse una norma è pazzo all'anno il quale i pezzi andranno tutti a posto
E però guardate il fatto che attraverso nuovi i nuovi vettori che le nuove tecnologie dal telefonino al resto si determinerà una duplicazione o meno di forme di monopolio di duopolio io dico monopolio
Anche questo sarà un problema perché se parliamo delle capacità trasmissive e se parliamo poi di tutti i vettori tecnologici dobbiamo cercare di capire che cosa succederà anche lì dove ci troviamo in una situazione di grandissima
Liberalizzazione mi permetto di dire che questi temi
Che sono i temi che riguardano lo sviluppo e l'innovazione di questo Paese e beh insomma qualcuno
Qualche giorno si dovrà fermare cominciarla discutere perché per ora c'è la giungla ciascuno fa per conto suo va dove ritiene di dover andare
Eccome e tutte le leggi di sanatoria lasciatemi dire una cosa a me che sono meridionale mi ricordo dal della sanatoria delle edilizie non possiamo arrivare dopo dieci anni perché quando arriviamo dieci anni le case sono costruita
Sono costruite smontare una casa è più difficile che non farla costruire questo è il problema
Questo è il problema come dire banale e semplice sul quale
Una riflessione va fatta e allora c'è bisogno certo che c'è bisogno di una
Di una ancora di una legge di riassetto del sistema radiotelevisivo che
Spera avremmo tutti che insomma accomunasse anche i temi dell'editoria perché non è che discutiamo di cose ricorse diverse dunque ci sono temi vecchi e termino
Badate noi lo dico in sequenza ci sono due grandi aziende pochi distributore di contenuti e due grandi società di pubblicità di cui sono proprietario di un grande azienda questo giocattolo così non funziona
Non funziona perché iper concentrato e iper concentrato
Mi chiedessero di scrivere qualche riga direi che che chi fa televisione non può avere una un'agenzia pubblicità ma non lo posso dire
Siccome non lo posso dire allora bisogna provare a capire come questo tema si affronta perché questa iper concentrazione che c'è in capo a due grandi aziende è un elemento anomalo che evidentemente non solo distorce il mercato
Ma provoca degli affetti sulla società che sono effetti pesanti e su questi bisognerà provare e intervenire il conflitto d'interessi non basta il tema non è Berlusconi
Il tema è che questo mercato mercato sensibile un mercato importante va riformato a prescindere da Berlusconi io la penso su questo come Beppe Giulietti stesso diceva qualcosa sul vivente Enzo
è così noi dobbiamo saper guardare a questo mondo a prescindere a Berlusconi
Berlusconi ha difeso con le unghie la sua azienda perché ha avuto una postazione politica per poterlo fare non so se è nelle condizioni di svilupparla
Mi permetto di dire non so se non alla fine non sarà un freno per la diversificazione ed è un'ulteriore presenza nel mercato e la sua azienda non posso assolutamente dire però so una cosa
So che noi dobbiamo guardare a questo mercato perché l'urgenza è quella di trovare un sistema e un equilibrio che permetta la regolamentazione del mercato un'ultima cosa e chiudo
Guardate dentro questa vicenda c'è la RAI
è ed noi ne parliamo della RAI e parliamo ovviamente sempre dal grande tema del molo può del duopolio
Quello che si profila all'orizzonte non è il duopolio non è il ripetersi del duopolio la RAI è in grande difficoltà la RAI arretra
E arretra pesantemente
Mantiene questa posizione forte sull'analogico su tutto il resto non c'è
E se non c'è oggi su tutto il resto se non ha capacità di investimento su tutto il resto non ci sarà domani
Cioè significa che uno dei grandi attori e due grandi attori rischia di ridimensionarsi dal punto di vista delle sue ambizioni e delle sue potenzialità è un grande tema questo
Perché riguarda il servizio pubblico è evidente al netto di Di Pietro anch'
Poi Di Pietro insomma c'ha messo la ciliegina di sopra e quindi in qualche modo ne ha consacrato quasi la scomparsa
Però al netto di questo
Noi questo grande tema dobbiamo provare ad affrontarlo
Questa azienda un'azienda che non funziona è un'azienda che per bocca del direttore generale fra qualche anno alcune centinaia di milioni di debiti che forse ne avrà ottantasette ottantotto già quest'anno
Cioè significa fra tre anni l'Alitalia
A me non mi piace mai fare questi esempi provando a a suscitare effetto stupore però stiamo attenti perché verso quella direzione va la RAI
E il piano industriale presentato al direttore generale è di dire che è di galleggiamento significa fare come dire dirla grosso
è un piano industriale il quale dice la situazione drammatica state tranquilli andiamo dritti
No non si va dritti se la situazione drammatica bisogna cambiare le cose questa azienda ha potuto vivere in tutti questi anni sulla base di un patto politico che ha consentito l'accelerazione di tutta la dimensione aziendale di tutta la dimensione esterna
Lo ha potuto fare tranquillamente perché non ha mai avuto nessuna compatibilità da rispettare perché un'azienda che vive del sistema politico e si è permessa di duplicare i costi
Lo ha fatto perché i costi e interni costi esterni obbediva né ad una logica politica
Siccome adesso la RAI non ha più i soldi per fare questo dovrà scegliere
E dobbiamo vedere dove si che cosa si sceglierà
Io penso che tutti i costi non possono essere duplicati penso che due miliardi di costi esterni della RAI su tre miliardi di bilancio siano assai
Comunque li si mascherina la bolletta della luce a Endemol sono due miliardi di costi esterni su tre miliardi di bilancio non funzioni
Con tredici mila dipendenti Mediaset e nemmeno della metà
Non regge il paragone questo un'azienda che va a sbattere al muro l'unica cosa che può fare tagliare i costi esterni aumentare la capacità produttiva interna è un problema pure nostro è un problema pure nostro
Però è un problema che abbiamo cioè quello di dire all'azienda chiedete ci di aumentare la capacità produttiva come ci chiedono tutte le aziende nel mondo
Tutte le aziende al mondo chiedono al sindacato appena si tengono come mi fai lavorare di più i due lavoratori l'unica azienda dal mondo che non chiede ai propri dipendenti lavorare di più e la RAI
Poi so che c'è chi è stressato e che non è non è che non lo so desso sto banalizzando ma ci dobbiamo intendere sulla cosa ci dobbiamo intendere e allora se questo è il problema
Bisogna fare una c'è il momento della scelta qualcosa bisognerà tagliare noi diciamo il dieci per cento dei costi esterni vanno tagliati sono duecento milioni l'anno per evitare di accumularne cinquecento fra tre se qualcuno ha un'idea migliore la dica
Se pensa di tagliare dieci milioni al contratto di lavoro dieci milioni dieci al contratto di lavoro al nuovo contratto di lavoro significa che si sente tranquilla del ricco di famiglia
è però il no il tema ciò abbia
E l'avremo nelle prossime settimane
Mi permetto di dire siccome la RAI scivola verso la Cina
Nonostante faccia grandi cose ancora ex abbia una grande per una grande presenza perché è un'azienda forte perché di suo l'azienda forte bisognerà capire a che fare ultima cosa anzi ultime due questa velocissima e chiudo
La prima l'area bisogno di fare gli atti unilaterali guardate se c'è un duopolio scusate se faccio la cosa ragazzi con la lamentare se c'è un duopolio se uno non accetta le regole duopolio
Alcune regole forse il giocattolo si rompe
Se io dico che
A ad Endemol scusate uso Endemol come non Endemol solo problema ma se io metto un tetto e dico che più di tanto non darò ad un ad una singola società
Io mi formo questo settore probabilmente Fabio Fazio rientra in RAI il contratto lo viene a fare direttamente alla RAI non c'è bisogno che passa attraverso Endemol notare avere un tavolino tre ospiti
E probabilmente molte altre cose torneranno lì dove è uno dei due competitori decido unilateralmente AdA o compiere un suo atto di riforma
Il dramma della RAI e chi è ciascun manager non ne ho conosciuti ma insomma c'è sempre spazio a tempo ha sempre pensato che problemi ieri debbano risolvere sempre gli altri
E c'è bisogno di una legge che c'è bisogno alla Commissione di vigilanza comincino a fare il loro mestiere comincino a decidere come loro si possono adoperare per risanare l'azienda per avere comportamenti sul mercato diversi
Fino a quando non ci sarà questo è proprio un esempio classico d'ordine sovietica di legno e cioè che la cuoca poteva dirigere lo Stato Laraia esattamente in questa condizione non sono più i tempi dei conti
Grazie a Emilio Roberto Natale Presidente della Federazione della stampa anche lui da pochi mesi fa con una lunga vivi
Vi prego di credere che se esprimo apprezzamento per la scelta della CGIL di dalla Paolo Serventi Longhi questo nuovo incarico non è solo per
I vincoli di stima di amicizia che mi legava Paolo Serventi
è che al netto di Paolo Serventi ci fa piacere che si organizzi sempre meglio il punto di vista del mondo del lavoro
Sulla comunicazione
Paghiamo tutti come società italiana lo squilibrio nella capacità di porre alcuni temi al centro dell'attenzione
Veniamo da anni nei quali
Noi giornalisti per parlare della nostra responsabilità abbiamo voluto bisogno di un anno di schiaffoni del Presidente della Repubblica Napolitano
Per ricordarci che quattro morti sul lavoro al giorno non erano una cosa da liquidare nella colonnina delle brevi
C'è voluto questo
Perché noi ci ricordassimo quali sono le notizie vere e non c'era ancora stata la ThyssenKrupp
Allora sui temi di questa nostra mattinata per sintesi non mi pronuncerò su tutti i punti che
Da fa Moni a Giulietti a Micelli sono stati detti RAI inclusa
Molto bella tra l'altro la sottolineatura di Emilio faceva alla fine di quel suo intervento sul fatto che la dirigenza RAI
è bene che lo stia sempre ad aspettare qualcosa d'altro mi viene veniva in mente quello che è successo non c'entra con la RAI ma con le vicende del Paese
Due anni discutere di campagna di riforma della legge elettorale non se ne è fatto nulla
Poi c'è stato qualche comportamento che comunque il sistema la rimesso in molta ecco proviamo a vedere se in attesa delle leggi qualcosa lo si possa fare ma dicevo su questo non mi pronuncio
Conflitto d'interesse perché continuare a parlarne ma io credo che la cosa stia tutta in quel dato che ci forniva Fulvio mi pare
In un'Italia nella quale
Un'impresa sola fa raccoglie da sola più pubblicità di quanta ne raccolga tutta l'editoria stampata forse qualche problema c'è quello che mi interessa sottolineare
è andato via ma tornerà più tardi il direttore della FIEG dalla Federazione editori
Mi chiedo ma non può esser questo un tema di iniziativa congiunta tra editori e giornalisti andare oltre il duopolio una più equilibrata ripartizione delle risorse pubblicitarie
Non può essere un tema sul quale cogliere
Spostamenti importanti più che provare da parte degli editori a limare ancora limare all'eccesso il costo del lavoro e puntare a un ulteriore precarizzazione della categoria ma ci tornerò fra pochissimi minuti in conclusione
Conflitto di interessi sì e però a scanso di politicizzazione del tema dobbiamo credo imparare sempre più a usare un plurale i conflitti di interessi
Perché è vero che c'è il conflitto di interessi che tutti conosciamo ma
La situazione dell'editoria italiana dobbiamo ritenere normale che ci sia
Una via
Edilizia all'informazione la proprietà dei giornali con grandi interessi di impresa è dell'edilizia che usano i giornali insomma per la modifica dei piani regolatori per provate incide sulla modifica dei piani regolatori
La via sanitaria all'informazione
Usciamo dal giorno dedicato all'unità ieri uno delle candidature possibile quelli degli Angelucci e non solo del resto l'ultimo ingresso nella proprietà del Corriere della Sera Rotelli grandi imprenditore della sanità privata
Ma è almeno legittima la domanda guardate non dal punto di vista dei giornalisti ma del punto di vista come si usa dire dei cittadini del diritto dei cittadini del SerT correttamente informati
Penseranno no queste cose nell'assetto di un giornale
è legittimo che si ridisegna la proprietà editoriale sulla base dei poli sanitari privati che devono svilupparsi qua e là in giro per l'Italia e la stessa cosa vale per l'Energia De Benedetti
è quella formula la ricordava anche Fulvio Fantoni e ci tengo qui a ripetere il nostro interesse che chiamiamo Statuto dell'impresa editoriale
Dobbiamo però chiarirci perché ho il sospetto che anche all'interno del centrosinistra qualcuno consideri la citazione di questa formula comunque divo tributo al sessantotto
Non è sessantotto ISMU tardivo eh crediamo una grande questione liberale
E peraltro quando a dicembre
Una persona credo non sospettabile di sessantottini sbarre Sandro Profumo amministratore delegato di UniCredit ha detto che forse non è il caso che le banche stiano nella proprietà dei giornali nessuno gli ha detto che era un sessantottino
Ma tutti hanno discusso dicendo beh è uno spunto interessante non stiamo nemmeno dicendo che i giornali che dava probità dei giornali debbano uscire certe proprietà ma sarà legittimo almeno discutere
Delle regole della loro presenza all'interno della delle proprietà editoriali questo intendiamo con statuto dell'impresa editoriale ringraziamo l'onorevole levi
Per averlo messo nella bozza del questionario poi ci accorgemmo che nel disegno di legge il tema sostanzialmente era sparito
Non per responsabilità sua ma è stato uno dei non pochi elementi di delusione rispetto
Al quadro complessivo di questa legislatura che si racchiude anche se c'erano stati
Sforzi importanti in quel testo e un altro tema
Le provvidenze per l'editoria
Per essere chiari non abbiamo nessuna intenzione di lasciare questo tema a Beppe Grillo che come sapete il venticinque aprile annunciato che farà il suo secondo Vaffaday lode dichiara all'informazione
E già detto che uno dei punti cardine di questa iniziativa sarà
Basta con le provvidenze per l'editoria
Questa impostazione non ci piace e non ci convince non abbiamo aspettato Beppe Grillo per dire che molto
Nell'attuale sistema di erogazione delle provvidenze non andava credo che molti di noi abbiano in mente quel bel Report di Milena Gabanelli un anno e mezzo fa all'incirca
C'erano spunti di riforma interessanti nel testo lenti
Quel quelle sistema di erogazione va rivisto va rivisto per la carta stampata
E Bari visto Presidente Rebecchini probabilmente anche per le emittenti locali non ci piace nemmeno lì il criterio dell'erogazione a pioggia
Né può valere insomma il fatto che dovunque ci sia un
Diciamo un sostenitore politico a difendere un emittenza a un'emittente arrivino dei soldi
E però con la stessa nettezza con la quale che gli chiediamo che questo sistema venga profondamente riformato
Diciamo
Dai cittadini prima ancora che da giornalisti sindacalisti che non ci stiamo all'idea che ogni soldo pubblico sia uno spreco non ci stiamo a cavalcare questo ondata dell'antipolitica e a far finta che il denaro pubblico sempre pozzi
In Europa un sistema di provvidenze c'è pressoché ovunque con i Governi di centrodestra che un Governo di centrosinistra si tratta di usarlo
Per sostenere iniziative editorialmente più in difficoltà nei confronti del mercato come si usa dire le testate di opinione di idee i giornali che servono Elena in tv che servono a alimentare la ricchezza del dibattito pubblico
Il penultimo riferimento lo faccio al tema del lavoro ovviamente in questa sede e da sindacalista non va noi io molto sul contratto dei giornalisti ha detto Brignone il direttore della fiction ripresi
Le parti hanno ripreso abbiamo ripreso a parlarci questo un buon segno ma è presto per dire come andrà però velocemente alcuni temi di interesse generale spero che non stupisca nessuno qui dentro sentire che c'è un problema di livelli retributivi
Anche
Per ampi settori del giornalismo siamo abituati credo come opinione pubblica l'idea del giornalista come categoria garantita e ultimamente pagata
Non è più vero per ampi sempre più ampi settori della professione ci sono zone
Della professione nei quali livelli retributivi sono
Pari a quelli
Ve li ricordate gli operai del pastificio di campo filone
Che qualche mese fa assunsero notorietà nazionale perché loro imprenditore industriale pasta io disse mi sono reso conto vivendo come loro per un mese che con mille euro al mese non ci si arrivava
Bella scoperta ci sono numerosi giornalisti e giornaliste
Molti che
Quando son garantiti vivono con quei livelli e del resto il livello le il tema sta diventando pare oggetto di un accordo tra i poli in questa campagna elettorale sembra ormai esser diffusa l'idea che con mille mille cento euro al mese
Sia difficile campare la cosa vi prego di credere vale anche per i giornalisti e allora se ne doveva dovrà tener conto nelle trattative sul contratto con la FIEG e con le le le altre con gli altri soggetti editoriali
E poi
Faceva riferimento il direttore della FIEG Brignole all'importanza dell'accordo sul cosiddetto protocollo del welfare per i giornalisti anche noi lo consideriamo importante anche noi abbiamo vissuto con grande disillusione rabbia il fatto che il provvedimento non avesse avuto tutti i finanziamenti necessari e però al direttore della figura domanda quando si fanno questi accordi importanti
è giusto protestare insieme nei confronti del Governo perché il testo venga finanziato
Ma poi si scopre che gli editori cercano di violarle applicandola Paolo il diritto d'autore cioè se c'è una norma di maggior garanzia e il direttore e il l'editore si inventa una figura
Laterale per potere eludere l'applicazione della norma così come e questo è tema di interesse più generale uno dei provvedimenti che dal punto di vista direi civile prima ancora che professionale
Più ha brillato in questi due anni di Governo è
A mio giudizio
La legge sui trentasei mesi cioè dopo i trentasei mesi di lavoro
A tempo determinato si ha diritto all'assunzione stabile
Un provvedimento di civiltà
Ci giunge voce che in numerose aziende editoriali una volta che uno si sta per avvicinare al trentaquattresimo trentacinquesimo mese non cominciano i festeggiamenti per la sua prossima assunzione ma gli si dice
Basta tu vai a casa trentaquattro trentacinque ci si ferma
E via con un nuovo collaboratore
Avrei voluto chiedere ma la domanda gliela faccio dopo al telefono contate ci al direttore della FIEG
Ma è
Un atteggiamento di civiltà questo
E più ancora è un atteggiamento che giova all'impresa formare uso consapevolmente l'espressione capitale umano e professionale e poi buttarlo via per un mio petto calcolo
Malamente inteso sul costo del lavoro non dovrà starci anche questo nella trattativa con loro va aggiorneremo sui gli sviluppi l'ultimo riferimento eh
Di ordine generale
Discutendo qui oggi di queste cose continuano a tornarmi in mente le parole del Presidente della Repubblica con le quali le parole con le quali Napolitano
A aperto la campagna elettorale vistosamente apprezzando chiunque dovesse decidere di abbassare i toni assicurare un tono più civile al confronto politico
Anche a me da cittadino da giornaliste da sindacalista piace l'idea di un'Italia in cui ci sia un bipolarismo meno rozzo meno rigoroso meno tribale
Faccio solo una specificazione
Che questo
A mio avviso ebbene che avvenga non togliendo di mezzo i temi scomodi conflitto di interessi conflitti di interesse nuove regole dell'emittenza nuovi punti di vista della comunicazione
La dico così è bene che i toni del confronto siano civili ma perché ci sia un confronto devono poterci essere punti di vista diversi
Deve poterci essere un'Italia attorno all'esempio che ha fatto con tanta efficacia Beppe Giulietti in cui
Si può dire in prima serata l'esempio lo ha fatto lui lo faccio io lo speciale di Porta a porta sul Lourdes
Iniziativa interessante
E però deve esserci anche la possibilità che le facce che hanno emozionato molti eravamo lì con l'altra mattina o l'altra sera le facce di morire di lavoro di Daniele Segre
Devono poter andare in onda questo intendo dire toni più bassi toni più civili
Ma il punto di vista del mondo del lavoro il punto di vista delle regole il punto di vista della qualità della democrazia non può esser considerato cui incidente con l'esasperazione del dibattito anzi all'opposto né l'anima
Il confronto a dessert civile ma ricco di contenuti di punti di vista diversi a me pare che di questo qui stamattina stiamo parlando grazie
Grazie Roberto do la parola Ermanno Anselmi che è il segretario del sindacato nazionale edicolanti sinergia
Poi cominceremo l'ultima pagina diciamo così di questa mattinata che sarà una pagina buongiorno ministro buongiorno sottosegretario Levi buongiorno ministro Gentiloni
Cominceremo la pagina conclusiva la pagina istituzionale politica con gli ospiti perché abbiamo questa sera
Questa mattina Ermanno a te
Ma intanto c'è da dire che come
Come sindacato dei giornalai
Abbiamo pensato il tentativo del sottosegretario Levi di dare
Vita un testo unico della legge sull'editoria una legge che
Per tanti versi si di
Ferma
Alle norme della quattrocentosedici quindi una legge che l'ottantuno legittima ventisette anni
Tanti spunti e riflessioni dobbiamo andarle ritrovare la tipo le concentrazioni proprietarie nella Setti societari delle idee aziende editoriali
Come si organizzano le provvidenze
A proposito di provvidenze c'è
Credo che debba essere fatta chiarezza verso le opinioni pubbliche spesso facciamogli tutta un'erba un fascio preesistono provvidenze date
Per la legge sessantadue che una nuova legge sull'editoria abbastanza recente esistono le provvidenze date per la legge due cinquanta che è quella dei famosi partiti politici
Esistono le provvidenze che vengono dati alle cooperative dei giornalisti Venditti proprio
Credo che il compito anche dell'istituzione quindi compito istituzionale sia che le opinioni pubbliche arrivi dei messaggi chiari su quali sono le specificità
Di queste erogazioni lo dico anche per parte in causa faccio qualche le Commissione tecnica consultiva chieda le erogazioni di quei fondi
Mi dispiace lo devo dire mai blog di Grillo tende a fare tutto in erba un fascio quindi mischiare i gruppi parlamentari i fatti sono i due
Di due parlamentari magari fuoriusciti dal punto dal gruppo per il quale erano stati qui votati avendo confluito in un'altra formazione politica poi
Dal diritto avere delle sovvenzioni che poi vengono utilizzate per altri scopi tutt'altro che al fine di produrre i giornali
Per cui rimanendo al tema il disegno di legge rileviamo affrontati delle varie problematiche fisso che ho appena detto e obiettiva che non poteva essere ritenuta una buona base di partenza per un testo unico
Per quanto riguarda nostro settore più dell'edicolante vorrei anche cominciare a parlare in più in termini un po'diversi del ruolo della nostra categoria rispetto anche al passato
Ho la netta sensazione che negli ultimi anni anzi troppo spesso si è guardato a questo settore
Come una sorta di riserva degli indiani come una sorta che prima o poi dovrà finire perché il web la televisione digitale e quant'altro occupano tutti gli spazi della comunicazione
E non si dà nessuna valenza al ruolo di chi tutte le mattine si alza e offre al pubblico il giornale
E dire che siamo un settore
Che io rappresento anche a titolo degli altri organizzazioni sindacali che compongono il panorama delle rappresentatività degli addetti che oggi stima circa trecento cento mila addetti
Che operano in circa trentasei mila punti vendita e che muovono un giro d'affari solo per i ricavi della vendita di cinque virgola cinque miliardi di euro
Cifre più CIPE meno quindi un un settore produttivo che ha una sua valenza alla sua importante ma la cosa più bella che noi vantiamo è che noi oggi come oggi che
Avete sentito tutti gli interventi che mi hanno preceduto
Noi crediamo di offrire al cittadino veramente un'informazione pluralista veramente un'opportunità per scegliere il tipo di giornale che più
Gli
Strada che più gli piace che più rispecchia il suo tempo un suo pensiero e noi
Riusciamo né consegnare al cittadino novantadue testate di quotidiani media al giorno
E tante tante migliaia di riviste si parla complessivamente di seimila titoli che vengono in edicola nel giro di un mese un'opportunità di scegliere il prodotto per qualità
Per l'interesse per cultura e per informazione che non ha eguali nel panorama del mondo della comunicazione pensate che noi stimiamo
Che attraverso le nostre edicole nostro canale edicole
Possiamo raggiungere giornalmente dieci milioni di cittadini è un canale spot ebbe a essere un network è molto interessante che contatta dieci milioni i cittadini se i mondiali di calcio non arrivano a tali cifre
Ma detto questo qua bisogna anche parlare di cose che
Interessano al settore interessano alla vita anche dei giornalai visti sempre come il signor Mario Piazza la saracinesca le cito il Mattino svegliando poiché gli habitat vicino
Vediamo poi
Come
Dando qualche numero Carlo Ghezzi aveva detto che
Inizia questo laboratorio di ricerca e quindi
In un laboratorio di scelta sono importante anche le statistiche e numeri stesse
Dal due mila uno col decreto legislativo centosettanta siamo passati da un'unica rete di vendita le edicole
A sei canali di vendita cioè la rete di vendita oggi il giornale si può vendere nei bar nei supermercati né i tabacchi nelle librerie né benzina e nelle stesse edicole
Le copie di fusione quotidiani al giorno stimato intorno a cinque milioni ottocento mila copie che si sono dati del due mila sei
Mentre il trend delle copie vendute
è in costante calo
Ora se avete sentito anche nella relazione di Fulvio ha fatto una differenziazione tra diffusione certificata se non sbaglio e tiratura
Noi subiamo spesso alla pubblica a allo venne pubblica viene dato il dato spurio è un dato che non tiene conto della vendita del prodotto editoriale ora dottoressa Rubino e non ci hanno per lo potrebbe confermare
Spesso i cinque milioni ottocento mila copie sono comprensive
Di circa seicento mila copie regalate tutti i giorni e non parlo di fingersi di regalarsi tutti i giorni nei vari
Nei vari settori commerciali in Cina palestre teatri scuole e quant'altro
Ovviamente
Per la scarsa attitudine del cittadino a comprarsi giornale ma leggere quello che trova
Questo è Siri nel specialmente negli ultimi anni
Si ritorce come un boomerang verso la rete di vendita perché prende guardate le fette della PDS perché trovare il il giornale gratuito dovunque allontanati il cliente il potenziale cliente dell'edicola dalle ridicola
E come dire sparisce la strada lì la strada dell'edicola stesse
A quanto è questo il quantitativo di copie enormi che crea ovviamente delle delle tensioni e Rieti cioè il dato delle copie diffuse Fulvio ha parlato di tre milioni ad oggi se non sbaglio qua
Ma qui si fa presto a verificare e ci sono circa tre milioni ottocento mila copie diffuse della free press
Allora da un punto di vista della lettura siamo tra gli indici di lettura si si somma alle coprire regalate le copie vendute Ellafi premesse all'avanguardia dei paesi dell'Europa occidentale perché son tre milioni e otto più cinque milioni a notte fa una media di
Nove milioni quasi dieci milioni di copie
Per sostenere aziende però c'è bisogno di
Di un mercato c'è bisogno di economica esce mise notifica
Ed oggi essa siamo in questa situazione
Che il volume di d'affari siamo passati I famosi cinque virgola cinque miliardi di euro nel due mila sei a una contrazione del mezzo del venticinque per cento nel due mila sette
è
A una media mensile di di due punti e mezzo in percentuale per i fini per il primo mese del due mila otto vale a dire che c'è una caduta libera del mercato delle copie vendute
Infatti il presidente Bignami ha parlato di crisi del settore c'è una caduta libera delle coperture dei fatturati delle copie di tutti quindi di di c'è proprio la legge mancanza di liquidità
Da cosa è dovuto questo dovuto alla
Alla frana alla caduta libera scusate se mi mi ripeto dei collaterali voi avete seguito negli anni scorsi le affetto
Sorprendente delle prestigiose performances dei collaterali dei libri soprattutto che avevano fatto dato respiro all'iter all'intero settore alle nostre aziende oggi
Noi giornalai diciamo che i cittadini hanno riempito le librerie per cui libri oggi non si non si comprano più si comprano molto meno
I DVD si comprano molto meno quindi la caduta delle dei collaterali chi era stimata in quelle altri come il trenta per cento di una componente del fatturato
Veri proveniente dai ricavi editoriali sta sta
Precipitando notevolmente
Noi a cui siamo in questa logica di crisi acquisiamo una chiusura di due mila punti vendita negli ultimi anni
Due mila punti vendita una decina di distribuzioni locali cioè coloro che portano al prodotto la mattina chiuse fallite e quindi si va verso una crisi del settore che avrà ed
Deve avere scusate la frase sbagliato deve avere degli interventi strutturali di lungo respiro guardare un po'oltre quello che stiamo abituati a fare
Interventi strutturali che vertono per quanto ci riguarda su due obiettivi da raggiungere la prima è una riforma seria della distribuzione
La distribuzione per noi e ciò che trasporta giornata
Perché una caduta libera una una crisi della della Settore della distribuzione cioè di coloro che tutte le mattine portano tutto prodotto di editoriale in edicola
Può determinare due aspetti latrina si rileva che è una presenza sempre più costante dei Gruppi editoriali nei
Nella
Assetto societario delle intese distribuzioni nazionali e locali e quindi potrebbe far nascere il sospetto di una
Avvio
Di una di un canale monotematico un canale
Di un'unica marca che arriva porterebbe il prodotto in edicola solo quelle di quel gruppo di feriale
La seconda la riduzione drastica dei punti di distribuzione dei distributori locali
Oggi centoquaranta intaccano andando ridursi quindi occorre definire delle regole delle norme per le imprese di distribuzione di giornali quotidiani e periodici
Appunto con riguardo gli assetti procede proprietario questo qua quadro dovrebbe essere prevista un'attività di controllo e monitoraggio dell'attuale autorizza
Anti antitrust sulle comunicazioni a dire il vero
Il disegno di legge del del dottor Levi aveva già delle norme Oppo provava a definire delle norme sulla distribuzione dei quotidiani perché
Se abbiamo
Subito noi una uno sciopero di un anno distribuzione
Di un'intesa di logistica nazionale
Che ha affermato per problemi contrattuali doti si sono fermati in alcune aree del Paese compresa Roma non è arrivato il prodotto tutto il prodotto editoriale del giorno quindi certi c'è un bisogno di dire di di garanzie ed cosa
Anche in questo settore
Prodotto editoriale
Occorre definire
Meglio occorre una definizione più aggiornata del prodotto editoriale quotidiane periodico
Legare il concetto di testata giornalistica al quotidiano o periodico delle eviterebbe anche il campo delle agevolazioni compresa l'IVA
Il fenomeno del prodotto collaterale di qualità di valori col culturale associato al quotidiano al periodico deve necessariamente essere considerato come una bende station della testata che lo verifico
Rappresenterà quindi un arricchimento dell'offerta editoriale di contenuti propri del giornale in questo caso
Possono entrare in campo sviluppi ipotizzabili di di di riduzione dell'IVA su tali prodotti ai fini di una maggiore diffusione di cultura e formazione
Tutti gli altri prodotti collaterali
Non ascrivibili a valore culturale un formative non possono essere condivise considerati tout cour nel mettere nel mercato di feriale anche se abbinati ad un supporto tipografico qua pubblicazioni di qualsiasi natura me lo scopo esplicativo
Per questo occorre aggiornare la definizione di prodotto quotidiane periodico oggi ferma la legge quarantasette del mille novecentoquarantotto non c'era ancora la televisione in quel periodo là
Per uscire reali garanzie di pluralismo le testate prettamente rivolte all'informazione giornalistica escludendo l'universo dei prodotti spuri
Nemmeno definibili editoriali appositamente prodotti per il vino veicolare gadget giocattoli articoli vari di dubbia provenienza e certamente non ascrivibile h al carattere informativo culturale
La mole di tali articoli nelle edicole tale da creare un grazie un gravissimo disagio finanziate all'edicolanti e soprattutto impedisce la corretta offerta del prodotto dell'informazione culturale di qualità spesso merito
Nella stessa economia per fare questo
Questa è una valle civilmente di modelli
Distributivi che già all'Antitrust e dovrebbe studiare
Su Commissione proprio dalla Presidenza del Consiglio nell'analisi della del settore della distribuzione dei giornali
Riviste oppure prendere a prestito esempi che provengono da paesi
Europei molto più avanzati in questo caso
In questo caso come la Germania
Perché dico la Germania perché ha un assetto legislativo che a partire dalla Costituzione come il nostro articolo ventuno molto simile al nostro non crea sbarramenti di canale
Ma con un accordo tra le parti sociali e il Governo riesce a superare i i limiti che il nostro sistema oggi oggi
Queste erano le cose che mi sentivo di dire e spero di aver dato un contributo
A a questa discussione e vi ringrazio grazie
Grazie Ermanno la senatrice Anna Donati è Presidente della Commissione lavori pubblici e comunicazione del Senato la Commissione che si occupa dei problemi dell'informazione della comunicazione
E come dire forse ci può aiutare anche a capire che cosa è successo in Parlamento sui pelli dell'informazione della comuni
Innanzitutto grazie grazie alla fondazione di Vittorio grazie alla CGIL per questua riflessione in tempi diciamo
Quasi non sospetti in questo senso ancora più utile in questo momento in cui parlare di merito di contenuti e sostanzialmente
Improbabile e quindi io appassionata solo di questi sostanzialmente mi fa piacere essere qui auguri anche a a Paolo Serventi Longhi per questo incarico
Innanzitutto ritengo che noi abbiamo
Due prematuramente verrò anche a parlare del lavoro che
Attentato in parte anche ha svolto la mia Commissione
Abbiamo però due problemi immediati il primo
Che i
I temi di cui stiamo parlando noi oggi
Informazione pluralismo conflitto di interessi che regole liberalizzazioni anche nel campo diciamo dell'informazione per superare il duopolio
Sono scomparsi dalla campagna elettorale e non torneranno non torneranno perché Berlusconi esce è in campo naturalmente
E comprensibilmente Veltroni per il Partito Democratico ritiene
Che se vuole avere uno spazio di ascolto in questo Paese così orientato anche dal sistema mediatico e di cui la politica ormai è sostanzialmente dipendente
Infatti spesso quando dicono amavo inique esattamente contrario ne siamo gli ultimi ormai a decidere sulla base dell'emergenza giornalistica si fa l'agenda
Ma veramente all'agenda di Commissione non dico le grandi agenti politiche che sarebbe anche diciamo comprensibile e questo è sia nel bene e che nel male
Il secondo problema
è che lo stesso avvio della campagna elettorale che avviene moltissimo sui media naturalmente naturale che sia così di questi tempi
Poi permettete una una battuta mi sembra più che
Aver ottenuto il superamento del duopolio diciamo televisivo mediatico
Ha riproposto esattamente
Al contrario anche una duopolio partitico mediatico perché dal per come è partita la campagna elettorale
L'offerta sembra molto ridimensionata da un lato io credo che sia giusto che ci sia Astiz sia un'offerta semplificata anche nel campo della politica
E quindi in questo senso tutte le aggregazioni sono doverose in questa frammentazione che ha esasperato veramente anche il nostro lavoro in Parlamento lo dico appunto
Per aver vissuto due anni al Senato però tra questo entrano a giusta esigenza di aggregazione semplificazione e
Una sorta di
Comunicazione mediatica che vede la riproposizione sistematica soltanto di due forze politiche addirittura con Berlusconi che invita a detta ha invitato a votare anche Veltroni credo che ci sia qualcosa che non funziona non solo non funzioni ma ci sia qualcosa che il sistema mediatico ha riproposto sul sistema
Politico
Io però non non lo dico con polemica perché credo sia talmente tanto lavoro da fare e tanti cittadini delusi da conquistare
Che questa campagna sarà una campagna elettorale difficile ma credo anche
Interessante credo che ognuno meriterà sulla base del di delle cose che dirà
Vengo al lavoro che è stato fatto nella mia
Commissione e naturalmente ho ascoltato quello che ha detto
Fulvio mammoni che è verissimo centrosinistra all'Unione il Governo Prodi non è riuscito a riformare le su questi temi
In modo significativo naturalmente è facile in parte già li faceva anche lui nella sua relazione
Addurre delle giustificazioni innanzitutto temporali venti mesi coi numeri che il Senato messe in quelle conduzioni però credo che queste da solo non non bastino a giustificare queste queste mancate riforme voglio però anche dire che noi ci abbiamo provato e e qui lo voglio anche dire pubblicamente anche il ministro Gentiloni c'era davvero provato
La mia Commissione oltre a occuparsi di comunicazione si occupa di trasporti e infrastrutture
E se devo dire che c'è stato un ministro che ha rispettato rigorosamente il programma dell'Unione è stato proprio il ministro Gentiloni che ha presentato tempestivamente i disegni di legge di riforma disegni di legge
Sulla quale dopo un confronto anche interno molto acceso molto corretto siamo convenuti
Anche la cosiddetta sinistra radicale erano dei provvedimenti sono dei provvedimenti
Miti perché nonostante che Berlusconi abbia detto che
Eravamo nel campo del romanzo criminale in realtà erano i provvedimenti che
Tenevano conto dava lo spazio
E sono quei limiti di cui prima anche Giulietti parlava quarantacinque per cento di concentrazione
Un passaggio al digitale utilizzato per liberare frequenze senza tra virgolette intimare
Passaggi brutali a nessuno quindi era pieno diciamo di
Riforme
Che andavano nella giusta direzione anche se in modo assolutamente appunto mite
E non ci siamo
Riusciti ad approvare il provvedimento al Senato è arrivato è partito il disegno di legge di riforma della RAI arrivato a maggio abbiamo siamo partiti a giugno poi naturalmente abbiamo avuto
Anche contestualmente altri provvedimenti pensato se per la sicurezza stradale che ci ha portato via altra emergenza tutto il mese di luglio però diciamo da settembre abbiamo sostanzialmente dedicato tutto il nostro tempo finanziaria parte
Al disegno di legge RAI arrivando ad approvare almeno l'articolo uno
è chiaro che non siamo
Nato adesso nettamente il Governo crollato sia la campagna elettorale credo possiamo fare anche qualche considerazione generale
Certo c'è stato il
E l'ostruzionismo scontato direi più che scontato del centrodestra e lo stesso ostruzionismo era
Molto legato all'andamento del dibattito politico e del dialogo diciamo generale non è stato un caso che mentre Veltroni è riuscito
Ad imporre nell'agenda politica e gliene va dato merito una riforma elettorale e un dialogo anche con il centrodestra noi siamo proprio in quella fase riusciti a votare l'articolo uno io non è che sono
Cioè leggo naturalmente i fenomeni anche politici però il centrodestra tenuto sostanzialmente sempre un atteggiamento ostruzionistico diciamo quasi preventivo non tanto sul merito del DDL RAI
Quanto sulla disegno di legge Gentiloni di riforma complessiva del riassetto radiotelevisivo che stavo alla in discussione alla Camera che per loro è il vero tema
Almeno nella mia Commissione il vero tema di scontro frontale guardate della mia Commissione io l'ho vissuta anche dall'opposizione si è sempre potuto discutere di qualsiasi provvedimento entrando nel merito
Tranne che sui provvedimenti che riguardano RAI e Mediaset perché è invece sulle ASS sull'assetto radiotelevisivo
Perdonatemi io non uso ma è un linguaggio particolarmente duro invece in quel caso veramente si prendono cioè il centrodestra prende soltanto ordini e non è
Anche e gli esponenti del centrodestra pur sempre disponibile al confronto nelle condizioni di fare alcun dialogo con nessuno sostanzialmente
E quindi
Se da un lato c'è stata questa scontato sostenemmo centrodestra io non voglio però negare che c'era sullo sfondo anche se nella mia Commissione poco si è
Palesato anche per fatti numerici una ostilità di alcuni settori in moderati dell'Unione dell'Ulivo
Che comunque hanno fatto molto da freno naturalmente anche all'interno della sinistra radicale c'erano obiezioni su singoli punti penso ad esempio al tema della fondazione la fondazione di diritto pubblico sto parlando della RAI in questo caso
Però io credo che il ministro Gentiloni possa dare atto che i più grandi sostenitori
In entrambi i rami del Parlamento dei suoi provvedimenti sono stati con non solo naturalmente il corpo ampio per carità dell'Ulivo ma anche la cosiddetta sinistra radicale quindi a me è un po'spiace che questo
Do sia mai riconosciuto e naturalmente in campagna elettorale siamo in competizione
Ecco comprendo naturalmente tutte le buone ragioni ma non dimentichiamo che se vogliamo andare avanti di questo spero
La fondazione Di Vittorio si farà carico anche dopo le elezioni comunque vada ci sarà bisogno di un grande lavoro comune su sul merito per
Ottenere le cose che o non lo abbiamo tenuto non siamo riusciti a fare
Nel merito della
Con dei contenuti io vorrei su tutta la lista di cose di cose utili proposte
Da dalla CGIL dalla Fondazione che sostanzialmente mi trova d'accordo il confronto non è cominciato oggi era già cominciato quando abbiamo discusso di disegno di legge Gasparri
Naturalmente ci spostano essere differenze ma sono poco sostanziali vorrei però fare con voi tre considerazioni sul tema delle frequenze anche rinvio sentito cose che non corrispondono al vero
è vero che la legge centododici e in qualche parte anche la debolezza
Della Maccanico su questo era analoga
Con la sentenza della Corte di giustizia
Europea di fine gennaio
Qui abbiamo un punto importante che ci consente di pretendere delle correzioni
Perché se da un lato queste norme dicono che il quaranta per cento di capacità trasmissiva deve essere diciamo affidato a terzi però lo si fa all'interno di un quadro
Disse diciamo senza regole
E quindi sostanzialmente di commercio e non vi garantisco di commercio equo e solidale di commercio quello quello che conta insomma e quindi era corretta era giusto io ho sempre condiviso
Come ho condiviso e disegni di legge di riforma
Presentate dal ministro Gentiloni che inseriva un quadro di regole con cui non solo quelli diventavano
Diciamo degli obblighi ma anche con dei meccanismi veramente di asta di assegnazione che aprono e non invece aumentano i satelliti intorno al
Duopolio soprattutto su uno dei due soggette
Credo che il su questo possiamo tenere dei risultati tra mettimi augurio e che
Il centro sinistra pur diviso vinca queste elezioni ma credo che su questo punto anche se non dovesse andare così questa sentenza europea una sentenza importante che ci aiuta davvero nel pretende la per quanto
L'onorevole Gaspare abbia minimizzato tossica un punticino dovremmo pur toccarlo anche noi
Secondo tema invece qui dove temo che l'Europa non ci aiuti d'Europa come tutte le cose che non può imboccata comune elastico no e che quindi può essere consapevoli che sul tema della pubblicità
La nuova direttiva TV senza frontiere approvata a fine anno e che entro due anni dovrà essere recepita
Dal futuro Governo invece toglie dei limiti che sono alcuni gli stessi sul quale adesso è aperta la procedura di infrazione
E che quindi nell'immediato ci avrebbero consentito o ci consentirebbero di
Mettere delle regole più stringenti telepromozioni affollamento eccetera ho paura temo che invece un'applicazione non
Diciamo rigorosa temo questo ricco rosa
Che lei si riferisce solo al tema pubblicitario invece non ci aiuti e questo è un problema in questo senso la battaglia molto più dura sulle concentrazioni sull'ambito di applicazione di queste concentrazioni vedersi perché da solo il tema della pubblicità
Così come ci deriva dal meccanismo di una direttiva europea non ci consente di fare pienamente la nostra Battaglia quindi è come essere consapevole che quando citiamo l'Europa
Sa l'Europa a
Anch'essa luci ed ombre oppure deve tener conto di un quadro di regole sul complesso del sistema radiotelevisivo talmente variegato che alla fine si attesta su alcune cose
Diciamo di linea generale e lascia libertà agli Stati membri terzo tema la RAI
Io peraltro anche noi in tempi non sospetti quando discutemmo della disegno di legge Gasparri dove c'era dentro la privatizzazione della RAI era e c'erano anche le nuove regole diciamo di
Governance dell'azienda
Come Verdi adesso sto sia in quella veste avevamo proposto la fondazione quindi quando
Il ministro Gentiloni ha avanzato questa proposta
Naturalmente venuto facile almeno per me condividerla non è altrettanto così da molte
Diciamo da da di me non molte da diversi esponenti naturalmente nessuno può immaginare che la Fondazione sia la soluzione dei di tutti i mali e questo l'abbiamo sostenuto è un può est eh uno strumento io continuo a ritenere che sia uno strumento utile
Permettere un'intercapedine
Diciamo capace
Di
Avere la giusta autonomia dalla politica e dai partiti naturalmente tenendo nel conto
Io poi ripeto penso che sia esattamente il contrario in questo momento è che sia la politica che è dipendente dal sistema radiotelevisivo non il contrario
E però io adesso anche Giulietti ho visto che qui ripropone il tema dell'amministratore unico
Ho visto che Veltroni nel seggio tra i suoi dodici punti parla di fondazione che nomina l'amministratore unico io perdonate continua a non essere favorevole all'idea della nel settore unico già nella soprattutto correlatore m'senatore Montino
Avevamo discusso quando venne avanzata anche posso se volete buttata un po'la così da Walter Veltroni questa proposta oppure di ridurre il CdA da cinque a tre
Io continuo a ritenere che un conservazione di cinque che include naturalmente Presidente
Al suo interno e ammise tre delegato e che quindi se è ridotto a tre il Consigliere semplice rimane uno ossia non non positivo poi son d'accordo con positivo perché una rappresentazione diciamo del pluralismo
Delle band della varietà delle e della complessità io credo sia sempre preferibile entro numeri molto stretti e naturalmente un consiglio di amministrazione dovrebbe avere quelle caratteristiche di qualità di indipendenza e di creatività di cui parlava Giulietti però a me l'idea dell'amministratore unico non credo sia una
Buona soluzione
Restava e resta
Il ministro Gentiloni lo sa perché l'abbiamo posto in diversi in diversi confronti forse anche se volete molto interni pubblicamente abbiamo sempre difeso li aveva fondazione
Da chi deve essere composta la fondazione e a chi deve rispondere in questo senso
Il tema della Commissione di vigilanza RAI fosse non era stato ben risolto in questa novità diciamo riorganizzativa così come il tema della fondazione
Con una difficoltà di rappresentare la società plurale e creativa e dell'informazione per cui alla fine ci si era orientati
E a io stessa non sono riuscite a identificare perché non abbiamo sufficientemente avuto anche il tempo di approfondire un meccanismo direzione che non premia se solo l'Accademia dei Lincei Rettore dove Sita
Perdonatemi aveva un po'la sensazione che pure essendo indiscutibilmente Società Civile figuriamoci nessuno codici può mettere in discussione questo però che non ci fosse rappresentata quel carattere di innovazione e di creatività
E e anche di pluralismo che il il settore della informazione dei media dei new media a bisogno e quindi su questo un punto insomma anche di naturalmente giustamente nel programma di rientro non è che c'è il dettaglio di come sarà composta però se devo dire uno dei limiti che eravamo riscontrato sulla quale cercavamo insieme ripeto insieme di lavorare a quello di superare diciamo la tipologia di composizione pur condividendo l'idea della fondazione
Io concludo augurandomi che questi temi restino al centro del confronto politico
Che ciascuno di noi naturalmente rivendichi la campagna elettorale è competizione è distinzione è inevitabile che sia così
Me il tutto si mantenga entro Togni non tanto civili o accettabili ma utili
In cui
I contenuti in cui le proposte in cui le soluzioni abbiano spazio augurandomi che dopo le elezioni vi sia ancora
La l'opportunità di riprendere questi temi in questo senso
Ripeto credo che la fondazione di vittoria la CGIL possano svolgere un ruolo diciamo anche di promozione di azioni di collante di iniziative perché su questi temi
Andiamo nella giusta direzione viceversa i rischi e quelli che siano
Non ci siamo riusciti una volta non ci siamo vicino a me la seconda frammentate stavolta non se ne parla nemmeno perché
La difficoltà di ottenere risultati è stata tale che poi anche il più ostinati tendono ad arrendersi è quello credo sarebbe un detrimento della democrazia del pluralismo dell'informazione
E di una società che questo Paese non merita grazie
Grazie alla senatrice abbandonati io saluto delle grosse Ucci Presidente dei media ecco perché il presidente Paolo Butturini Segretario Associazione stampa romana tutti
I presenti do la parola a Roberto quello che in quanto programmi ne sa qualcosa che di dice
Corresponsabile del va be'viscere che diciamo con responsabile del settore di formazione del Partito Democratico
Io ringrazio tutti soprattutto voglio ringraziare il sindacato per questa iniziativa
Lo voglio ringraziare per il coraggio di aver scelto di riunire delle persone
E di discutere di questi temi
Francamente in tempi dove appare un po'difficile
Discuterne con serenità o addirittura a volte appare un po'difficile persino discutere di questo
Dio non è che voglio richiamarmi diciamo al cancan di queste ultime ventiquattro ore suscitato da termina dichiarazioni io voglio richiamare o soltanto un punto vero
La famosa sentenza
Della Corte di giustizia europea
Non è
Un punto secondo me io forse sbaglierò
Ma non mi pare un punto di programma di questo o quel partito
è una normativa che diventa legge che va applicata punto e basta chiunque sia al Governo in questo Paese cioè lì c'è stato un diritto colpito
La Corte di giustizia europea risponde a una domanda del consiglio di stato sollecitato dalle vittima diciamo cioè da Europa sette rispetto
A quello che è successo
La Corte di giustizia lo radice in Italia determinate leggi non funzionano siete fuori la normativa europea dove interi allinearmi
Non è che è una questione che va inserita nel programma di questo o quel partito in campagna elettorale va applicata la legge punto e basta non c'è una discussione su questo non capisco lo scandalo che si è menato diciamo nelle ultime ore rispetto a questo punto perché
Io penso che
Per anche il Governo Berlusconi si andrà al Governo non sto facendo un discorso per assurdo ma è così dovrà rispondere allora OPA in materia di applicazione delle norme europee che vada in questa legge punto e basta quindi poiché il coraggio di Boscolo
Dimostra che insomma c'è una possibilità è uno spazio di iniziativa io chi mi conosce i pochi che mi conoscono
Sanno che non ho nessuna velleità estremista diciamo occorra di Calò idee sono anche abbastanza moderato però
Io credo che noi dobbiamo diciamo sollevare ingiusto credo sollevare e tornare a sollevare come è stato fatto in questa sede
Il tema del conflitto di interessi
Che viaggia molto collegato al tema della riforma del sistema radiotelevisivo in questo Paese
Per due ragioni
La prima
C'è un problema etico
Me
Che si è diffuso in questi anni
La non soluzione del conflitto di interessi il vivere permanentemente in una sorta di illegalità autorizzata
Ha diffuso nel Paese l'idea che si possa vivere in questo modo anche a livelli più bassi dispetto a
Chi la pratica
Questo non può funzionare in un Paese moderno questo può causare il mille punti di PIL milioni di punti di illegalità e di comportamenti illegali tutti
Ora però bisogna ripristinare un modello etico di comportamento di iniziative imprenditoriali eccetera
Secondo per una considerazione molto banale che voi conoscete bene ma che fosse la politica ancora non considerarne bene
L'informazione la comunicazione non solo soltanto spazi da occupare
Come spesso è nella competizione politica
è una industria una grande industria di questo Paese e come tale va trattata e questa industria per crescere per fa portare lavoro e ricchezza ha bisogno di pluralismo
Non c'è niente da fare il grande merito del tentativo della proposta di legge Gentiloni era esattamente in questo punto
La proposta di legge portava cercava di portare il Paese su un terreno di pluralismo della comunicazione che dell'informazione e credo che questo sia il punto che noi dobbiamo cominciare ad affrontare con grande
Con grande determinazione anche perché
E poi dirò perché necessario continuare a farlo nonostante i fallimenti che del della la non ma la mancata approvazione del disegno di legge in Parlamento anche perché io sento che
Si sta andando la direzione contraria
Non ci sono segnali di aperture di pluralismo
Avverto mi sbaglierò però basta dare un'occhiata all'incrocio di programmi televisivi
Che ad esempio Sky Ermete asset sul piano della progettazione diciamo industria comincino a convergere
Sta cambiando il clima da questo punto di vista
Questo significa che
Diciamo si va a un altro tipo passate riferì duopolio dove i tre due stanno insieme uno resta solo la RAI e quell'uno che resta solo che è il servizio pubblico
Che deve garantire determinata dose di informazione ci indusse avuto al Paese
Crolla
Rispetto all'uso di questo tipo
Allora qui Centa sexy vera queste vero questo credo che la scelta vostra di
Quindi a fare questi sì che questo convegno vada esatto salda accolta con grande
Per forza perché individua diciamolo sedi di aprire una discussione in un dibattito che per fare il punto sullo stato
Della della situazione
Se questo è vero penso che ancora più urgente mettere mano alla vicenda RAI
Io sono molto d'accordo con le cose che ha detto
Micelli
Qui prima di me era esattamente la fotografia analisi di quello che
Che oggi la RAI io ci aggiungo una cosa io credo che sia giunto il momento
Di comincia ad avere un movimento sulla qualità della produzione televisiva della RAI
Io sono scusatemi io sono diciamo un mania voglio revisione se la vede diciamo
Metto abbastanza stufo di vedere trasmissioni migliori della RAI
Tra le due e le cinque di mattina in questo Paese non è più possibile uno sette e sono anche stufo di certe spiegazioni che mi danno che mi dicono guarda
Che che mi dicono ma no ma non è possibile mandarli in prima serata perché non farebbero Outis ma chi lo ha detto dove sta la controprova dove stava diciamola verifica di questo perché ora
Però per fare cioè noi dobbiamo cominciare a ragionare sulla RAI come un bene comune come una cosa di tutti che deve essere sottratta allo scontro e alla spartizione dei tra partiti eccetera c'è da questo punto di vista
La proposta di Gentiloni e di Veltroni
La fondazione l'amministratore delegato l'amministratore unico
Vanno in questo senso e voglio dire di più vanno anche nel senso della RAI finalmente a poter decidere delle proprie azioni io di sindacato ne sa molto più di me ma io non ho visto nessuna azienda al mondo
Dove i consigli di amministrazione hanno un ufficio dentro l'azienda sì ci vanno ogni giorno si riuniscono ogni settimana tele francamente è veramente l'Assessore paradossale perché
è un modo per non consentire alle destinazioni decidere nulla e soprattutto di decidere sul suo come di come amo dire un molti colpisca cioè sulla qualità del prodotto delle trasmissioni televisive che fa perché la RAI è un'azienda di prodotto viva e del suo prodotto cioè di quello che ventiquattro su ventiquattro manda sui suoi canali televisivi
Quindi è una battaglia da fare a questo punto di vista e credo che sia una battaglia da fare anche
E da portare nel prossimo Parlamento e concludo
Non siamo riusciti a portare a compimento
Il disegno di legge Gentiloni la riforma della RAI in questo Parlamento
Le ragioni sono state dette non cito
Io credo che la scelta di Veltroni di andare liberi come dicevo alle elezioni
Ci risolve questo problema in prospettiva
Nel senso che
Nel caso di vittoria alle elezioni politiche che questa scelta poi di queste ipotesi politica
Possiamo andare finalmente in Parlamento e affrontare di petto il nodo del conflitto di interessi tra la riforma del sistema televisivo e poterlo approvare in tempi accettabili per il Paese qui c'è una sfida importante
C'è una sfida su quale penso che saremo tutti insieme
Rispetto alla prospettiva che vogliamo intraprendere c'è una sfida con la quale sicuramente il sottoscritto sarà impegnato vostro fianco grazie
Grazie non si può negare che ci abbiano provato Ricardo Franco levi il Sottosegretario di teoria Paolo Gentiloni ministro delle comunicazioni sottosegretario Levi
Grazie
Dell'invito e della
Straordinaria occasione che si offre in questi giorni di
Apertura dalla campagna elettorale per fare il punto di ciò che si è fatto in questi
Venti mesi di legislatura
E di ciò che si può pensare di fare nel futuro con grazie dunque a Guglielmo Epifani
Un grazie un saluto affettuoso a Paolo Serventi Longhi
Voi gli auguri per
Questo nuovo incarico
Credo che innanzitutto mi competa di dare conto
Di dove si è dove si è arrivati con il disegno di legge dell'editoria dar via questo riguardo tutte le informazioni necessarie
Il
Disegno di legge dell'editoria che muoveva lo ricordo al suo articolo uno
Dal principio affermato all'articolo ventuno della nostra Costituzione che il pluralismo dell'informazione e che è quel medesimo concetto che in tutta Europa
Consente
Giustifiche sostiene l'intervento pubblico a favore dell'editoria
Quali siano le cose che vengono dette a questo riguardo perché in tutta Europa si considera che li detta via meriti il sostegno pubblico il disegno di legge dell'editoria
Approvato definitivamente
Dal
Governo dopo l'approvazione della Conferenza Stato-Regioni a fine ottobre
E superati gli ultimi controlli e le ultime verifiche sulla copertura finanziaria del disegno di legge stesso è stato trasmesso al
Parlamento direi nelle ultimissime ore
Del Governo per cui è andato regolarmente al Parlamento e dunque come tale resterà un atto
Parlamentare
Il
Disegni di legge non aveva come tale potuto formalmente iniziare il proprio percorso parlamentare
In Commissione ripeto in modo formale ma era già stato oggetto in più di un'occasione di discussioni informali nelle Commissioni tanto della Camera quanto del Senato
E
In entrambi i rami del Parlamento in particolar modo
Alla Camera dove
Nella Commissione cultura sono rappresentate da sempre
Tradizionalmente le competenze e le esperienze più specifiche in campo di comunicazione ed editoria nella
Commissione parlamentare
Della cultura alla Camera presieduto dall'onorevole Folena nel corso di
Più di un dibattito già sul dettaglio dell'articolato del disegno di legge aveva raccolto l'ampio consenso tanto dalla maggioranza quanto ci tengo a dirlo dell'opposizione
Questo è visibile nei resoconti parlamentari per cui posso con tutta serenità a dire che si apriva per il disegno di legge un percorso parlamentare molto promettente
Avevamo anche fatto perché così io nei miei anni di Bruxelles avevo imparato che si doveva fare anche una verifica
Preventiva con la Commissione europea per avere
Il via libera al disegno di legge sull'editoria anche da parte dell'istituzione europea in quanto si tratta pur sempre di aiuti di Stato
Quando si chiama noi in causa le provvidenze pubbliche quando si parla
In ogni caso di verifica sulle regole della concorrenza anche lì c'è una dimensione europea da tenere in conto avevamo già informalmente
Sottoposto al controllo delle autorità europee il disegno di legge sull'editoria
Chi aveva ricevuto
Un apprezzamento molto forte da parte della Commissione europea che in alcuni punti soprattutto per quello che riguarda la parte della risistemazione
Del comparto degli aiuti per le spedizioni postali
La dirittura considerato un modello da potere proporre agli altri Paesi e che per il resto la giudicato salvo alcuni punti sui quali ci ha chiesto
Qualche messa a punto che abbiamo già messo nero su bianco che sarebbe stata pronta a essere trasmessa al Parlamento non appena fossero iniziati
I dibattiti regolare in sede parlamentare erano già nel messo nero su bianco per recepire le osservazioni europee
Per cui posso dire con ripeto serena coscienza che il disegno di legge era pronto ad affrontare il percorso parlamentare forte di un sostegno
Trasversale molto largo e di una
Se così posso chiamarla benedizione europea già acquisita
Quali erano le quali sono gli elementi di questo disegno di legge che come tale
Sulla base di quanto detto sino a questo punto ritengo meriterà di essere riproposto all'inizio della propria legislatura per
Quali che siano le maggioranze
Dei prossimi
Del prossimo Parlamento io mi auguro che continuerà a essere favorevoli al centro sinistra ma mi auguro ripeto e confido che ci siano tutti gli elementi
Per ripartire da dove siamo arrivati con un percorso parlamentare che questo punto potrà avvalersi di tutto il lavoro che è stato fatto
In questi ultimi venti Paesi
Era un disegno di legge il nostro che muoveva lo ricorderete tutti dal capo saldo forte dell'articolo ventuno della Costituzione
Ride finiva in modo molto preciso il prodotto editoriale
Stabiliva in modo altrettanto preciso regole molto
Serie ma credo anche molto moderne per il controllo della concorrenza sui mercati editoriali accentrando la concorrenza e i controlli della concorrenza laddove laddove
In
Stati modernamente organizzati questi debbono essere posti ossia indicato
Alle autorità indipendenti autorità indipendenti che traggono dal dettato di legge dal Parlamento
Le
Indicazioni all'interno delle quali muoversi
Dopodiché c'era una regolamentazione più accurata del campo delle provvidenze da questo punto di vista non voglio rientrare nei dettagli
Mi limito a dire che
Quella
Già ricordata anche da Paolo Natale trasmissione di Report che aveva fatto
Doverosamente le pulci
Al sistema col quale vengono date le provvidenze a dodici mesi dalla prima
Trasmissione aveva fatto rifatto le pulci al sistema e guardando il disegno di legge dell'editoria aveva in buona sostanza verificato che a tutti i punti allora sollevati era stata data una risposta soddisfacente ed adeguata
Per cui credo che avessimo
Superato anche quella prova finestra
Di quella
Trasmissione che noi sin dall'inizio avevamo considerato particolarmente
Per inciso voglio ricordare che non c'eravamo limitati nel disegno di legge
Al settore della stampa quotidiana e periodica abbiamo affrontato anche il tema grande
Della pubblicità tema grande perché è un mercato decisivo per tutto il settore dell'informazione e l'avevamo affrontato dopo avere doverosamente ascoltato tutti gli attori in campo
Facendoci carico di tutte le nostre responsabilità e tagliando con un colpo deciso il nodo gordiano del conflitto di interessi che sta al centro del mondo dalla pubblicità non
Quello del proprietà televisive mare il campo specifico della pubblicità
Del conflitto di interessi che sta in capo
Agli intermediari del mondo della pubblicità che stanno tra gli utenti e tra i committenti della pubblicità e i venditori di spazi pubblicitari che sono gli editori
L'avevamo tagliato questo nodo gordiano decidendo una volta per tutte o che non ci potessero essere
Sovrapposizioni duplicazioni di Commissioni da parte degli editori e degli utenti della pubblicità e debbo dire che
Molto discusse da anche avversata questa nostra posizione in tutto il periodo in cui abbiamo lavorato al disegno di legge
E per quanto ora il disegno di legge non sia altro che un disegno di legge e che come tale decade con questa legislatura salvo poter essere ripreso nella prossima
Dal mondo dalla pubblicità mi viene detto in modo autorevole che questa posizione di fatto ha già cominciato ad essere assunta come base nel mondo vero delle contrattazioni
Perché par
Le grandi compagnie della pubblicità e i grandi utenti della pubblicità hanno comunque adottato questo già
Come la loro linea di comportamento per cui un'indicazione che noi avevamo dato in modo prescrittivo con il disegno di legge
Sul campo della pubblicità e ricordo che c'era stato anche nella legislatura precedente a questa da parte
Dell'onorevole Lusetti un primo
Approccio su questo beh sta diventando terreno comune e condiviso nel mondo della pubblicità
C'eravamo occupati anche di libri perché non diciamo non dimentichiamo mai che l'editoria è anche
Editoria libraria tendiamo purtroppo dimenticarlo è uno dei crucci credo tra i tanti
Per l'interruzione di questa legislatura e che
Non potremmo dar corso al programma che già avevamo avviato
Perché questo due mila otto fosse l'anno di una grande campagna istituzionale destinata poi a protrarsi negli anni successivi di sostegno alla lettura
Questa sarebbe stata la grande campagna
Istituzionale di quest'anno dopo quella sul TFR che avevamo fatto l'anno scorso dopo quella sui sessanta anni della Costituzione capivo messo a cavallo tra l'anno scorso tra quest'anno ma questo sarebbe stato l'anno
Del sostegno alla lettura io mi auguro che questo
Tra le tante altre cose possa essere ripreso
Dunque
Il disegno di legge dell'editoria e lì sul tavolo
è tra gli atti parlamentari mi auguro che possa essere ripreso
Nella prossima legislatura debbo dire conteneva già in essere anche in alcuni dei campi più spinosi come quello del
Finanziamento agli organi di partito conteneva già
Norme che
Nella prospettiva di una semplificazione
Del sistema politico potrebbe avrebbero potuto potranno dare già frutti visibili quando si parlava di finanziamento agli organi di partito noi avevamo messo nel disegno di legge in termini molto chiari che la legittimazione per un finanziamento pubblico agli organi di partito
Sarebbe venuta solo ed esclusivamente
Dai gruppi parlamentari
Solo i gruppi parlamentari riconoscendo come espressione propria un organo
Di informazione avrebbero potuto legittimare un finanziamento pubblico ebbene se i gruppi parlamentari nella prossima legislatura saranno come io penso in numero
Di molto inferiore a quello attuale
Già questo di per sé sulla base di quello che noi avevamo presentato avrebbe portato ha una forte semplificazione e lascio a tutti voi
Il gioco di immaginare come una legge
Che limitasse i soli gruppi rappresentati in Parlamento il gioco di vedere come questa sulla base dell'editoria di oggi potrebbe avvenire effetto
Non voglio tradurre questo io in termini di
Nomi e cognomi ma è un esercizio che può essere fatto con facilità
E credo con anche qualche utile costrutto
Detto questo
Ci tengo a dirlo che lasciamo dietro di noi anche un segno di buona amministrazione
Abbiamo ritenuto che fosse un dovere pubblico quello di dare l'esempio di una buona amministrazione partendo da casa nostra
L'abbiamo fatto amministrando con attenzione scrupolo quotidiano il dipartimento dell'editoria
Perché ha un Bilancio dotazioni di risorse finanziarie e umane non dissimile da quello di un Ministero di medie dimensioni abbiamo fatto una
Cura particolare alla nostra amministrazione abbiamo ripulito con attenzione i conti abbiamo pagato alle scadenze dovute tutti
I debiti
Abbiamo saldato tutti i debiti che erano in capo al Dipartimento non foss'altro perché c'è una legislatura che imponeva di pagare con anticipi
E con saldi cosa che faceva tutto molto complicato abbiamo restituito
Alle
Amministrazione di pertinenza tutto il personale in divisa che era
Assegnato al dipartimento dell'editoria abbiamo
Con il massimo della fluidità ridotto di circa il dieci per cento il personale dell'editoria abbiamo chiuso una delle due sedi dell'editoria la sede storica di via Boncompagni
Risparmiando ai conti pubblici qualche milione di euro
Di affitto tutti gli anni lasciamo un dipartimento dell'editoria
Bene amministrato io credo che questo sia anche il modo corretto
Di fare politica ed amministrazione che e credo dunque che tra
Un buon disegno di legge dell'editoria e una buona amministrazione mi sento di dire cadremo fatto
Bene il nostro lavoro
Grazie a tutti e grazie davvero per questa occasione preziosa di
Grazie la parola a Paolo Gentiloni un'ultima cosa se posso dirla che in qualche modo
Fa
A
Il al passaggio del testimone
Al ministro Gentiloni tra le competenze del ministro del Dipartimento editoria c'è una piccola fetta dell'attività della RAI
L'attività internazionale della RAI come sapete RAI International dipende per il finanziamento direttamente ed esclusi dal
Dipartimento di vittoria ebbene per questo con una certa
Dose di lavoro abbiamo imposto un nuovo contratto di servizio una nuova convenzione tra Dipartimento aderito dell'editoria e RAI chi aveva vari punti
Importanti tra questi
Due in modo particolare sono significativi il fatto
Di vedere finalmente trasmessa RAI International anche in Italia in Europa e di dare avvio
Accanto al canale generalista della RAI che abbiamo chiesto fosse fortemente riformato anche ad altri due canali un canale tutto notizie basato
Come fondamento sull'utilizzo delle risorse già esistenti
Di
Rainews ventiquattro e di Euronews
è un altro canale dedicato all'informazione sportiva
Alcune di queste cose sono già state realizzate in parte altre meno una delle cose che lasceremo in eredità
Come nostre dita
A
L'acconto la Commissione di controllo sull'attività di RAI International che si unirà nei prossimi giorni e fra il resoconto di ciò che la RAI affatto o non ha fatto rispetto agli impegni che avevamo prese
Per cui avremo anche su questo
Lasciato dietro una buona amministrazione e un'ultima cosa che rimane l'ho da dire concluderemo
La gara pubblica per l'affidamento di un contratto
Di consulenza con un
Come si chiama in gergo tecnico centro media per assistere
Il dipartimento editoria nell'acquisto degli spazi pubblicitari Suraj e mezzi di informazioni carta stampata perché
Per la prima volta il dipartimento editoria a rispettato l'impegno nella distribuzione della pubblicità tra stampa e televisione per la prima volta l'abbiamo rispettato anche questo grazie
Grazie Ricardo Franco levi Paolo Gentiloni
Conclude subito dopo Guglielmo Epifani
Si occupi cercherò di
Farla breve perché non porrei costringere
Tutti noi Epifania ad aspettare troppo un dato ente innanzitutto vi ringrazio ringrazio la CGIL ringrazio Paolo Della dell'occasione che
Dal momento in cui è stata pensata al momento in cui si svolge
Sì si avvantaggia di qualche di qualche brezza positivo
Che ci consente in un certo senso di fare
E ci ha consentito di lei per la parte conosco ascoltato di questa mattina di fare un ragionamento non soltanto su quello che
Siamo riusciti o non siamo riusciti a fare in questi venti mesi ma anche su quello che
Ci ripromettiamo di fare mailing nei prossimi anni
Il che fa bene al morale diciamo quando fu immaginata quest'iniziativa forse questa
Possibilità era meno era meno chiaro
Certamente
Sulle
Leggi sui due disegni di legge su cui ci siamo impegnati
L'altro le motivazioni per il quale non sono andato in porto sul sulle quali sono già soffermati in tanti ho ascoltato
Ad esempio quelle di Anna Donati molto che che molto chiare semplici e condivido
Potremmo da un lato dire non c'è stato il tempo solo venti mesi dei sessanta ma forse non diremo tutta la verità
Anche se diremmo una parte del del
Verità naturalmente
Certamente non c'è stato quel
Diciamo così quelle le condizioni politiche
Poi sostanzialmente per fare in tempi più accelerati quello che nel Parlamento italiano comunque complicato su una materia come questa fare in tempi rapidi
Io dico spesso ricordato spesso che la legge Gasparri fu approvata
Poco più di tre anni
Nonostante quella maggioranza fosse una maggioranza molto solida perché obiettivamente figurarsi se non se lo ricorda non Paolo e tanti altri
Roberto che che
Parteciparono ciascuno nella propria collocazione politica o sociale a una battaglia contro la legge Gasparri e insomma ci si impiego più di tre anni ad arrivare all'obiettivo ma altrettanto davvero credo che
Dovremmo riflettere noi del centrosinistra sulla
E noi del Partito Democratico per quanto mi riguarda
Sul fatto che
Che c'è un'altalena c'è una corrente alternata che
Che è un problema perfino culturale non è un problema di
Di inciuci o di sospetti che pure in altre occasioni ci sono stati no no non si è fatto abbastanza perché si erano messi d'accordo con quello con quell'altro è un problema proprio politico culturale molto semplicemente
Che fa sì che spesso per noi e altri
Le campagne elettorali si trasformino sui temi della comunicazione in una gigantesca immersione nel senno di poi no per cui
Asse no
è ovvio che a me la cosa
Rammarica no perché personalmente io con con tanti altri sui fronti politici sociali industriali
Su questi disegni di riforma abbiamo investito molto certamente abbiamo
Ottenuto risultati anche al di fuori dei disegni di legge nelle direzioni che i disegni di legge portavano avanti ma non è la stessa cosa non fare un contratto di servizio un una norma inserita nella Finanziaria eccetera che non
Un disegno complessivo
Detto questo i problemi non si possono mettere sotto il tappeto le cose di cui abbiamo discusso in questi venti mesi
Sono
Le cose che discuteremo nei prossimi anni
E mi auguro che noi lo si possa fare dal Governo
Di che cosa abbiamo discusso
Lo diceva prima il cui illo
Anche un eventuale Governo di centrodestra
O di destra
Non mi pare una prospettiva così forte solida come pure era fino a qualche settimana fa
Non potrebbe mettere questi problemi sotto il tappeto non fosse altro perché ci sono una serie di
Ordini europei a orologeria
Che sono lì e dei quali è molto complicato evadere anche perché ne accendono altri nel momento in cui la Corte di giustizia europea dice
Che la normativa italiana di assegnazione delle frequenze televisive è contraria all'ordinamento comunitario è chiaro che questo
Innesca una serie x di possibili scenari
Di nuovo intervento per via incidentale della Corte costituzionale
Niente
O della magistratura
Provvedimenti amministrativi
Quindi se non si interviene in via legislativa correggere ciò che è alla base di questi pronunciamenti
Quale che sia il Governo e certamente
Se noi saremo al Governo come mi auguro lo faremo
Problemi poi esplodono comunque
Quali sono i nodi della questione e
Come a mio avviso
Dobbiamo riproporci di continuare ad affrontarli in questa campagna elettorale e
Dopo il primo modo molto semplicemente di importanza del tema televisivo dal punto di vista del pluralismo siamo in campagna elettorale
E credo che
Per per le forze politiche per le forze sociali per il mondo della cultura
Sia importantissimo rendersi conto
Di una di quelle verità banali che soltanto in Italia qualche volta qualcuno cerca di mettere in discussione e cioè che
Il controllo dei mezzi di informazione dei mezzi televisivi ha un peso
Nel determinare la politica l'orientamento
Nell'indirizzare le campagne elettorali
Quando si dice ha un peso si dice ovviamente che non è che
Quaranta milioni di elettori italiani siano influenzati come se fossero degli automi da
Non facciamo nomi da da questo o quel telegiornale questa o quella trasmissioni
Si dice semplicemente che nel contesto
Politico attuale dei Paesi occidentali in cui molto spesso sempre più spesso le competizioni elettorali si risolvono
Per il rotto della cuffia anche la possibilità che il controllo di mezzi di informazione influenzi quote marginali di elettorato
Le quote più più deboli più povere dal punto di vista sociale delle relazioni culturali
Alcune centinaia di migliaia pochi milioni di persone influenzate questo può decidere l'andamento in un senso o nell'altro di una
Competizione elettorale in qualsiasi grande Paese occidentale
Il che vuol dire che nelle prossime settimane
Bisogna avere un occhio abbastanza serio
Non solo sui temi della par condicio delle regole cercando di applicare in modo ragionevole
Io voglio dirlo qui anche perché so che ne se ne sta discutendo in questi
In questi giorni nella Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI e io né ne fu il Presidente nella scorsa campagna elettorale
Beh insomma io posso mi auguro sono convinto che la Commissione affronti il tema con un con
Con ragionevolezza
E noi dobbiamo combinare un principio che è quella delle
Parità di condizioni e la sfida con ovviamente anche il fatto che la televisione pubblica possa continuare nel prossimo mese e mezzo comunque a fare dei telegiornali a fare
Informazione a fare dei programmi di approfondimento senza trasformare in tribuna elettorale tutti gli spazi possibili e immaginabili perché altrimenti nel festival del minutaggio a rimetterci è la libertà di informazione che sarebbe proprio il valore
Da promuove
E dall'altra parte
Lo voglio dire perché non ci siano equivoci dobbiamo avere anche un occhio il compito istituzionalmente spetta all'Autorità garante delle comunicazioni
Al
Il tema è il rischio che nel contesto italiano caratterizzato da un antico e consolidato conflitto d'interessi ci possano essere forme come dice la legge di sostegno privilegiato
A questo o quel protagonista della vita politica da parte di emittenti private
Se qualcuno confonde
La scelta di Veltroni
Che io condivido fino in fondo
Di un atteggiamento di rifiutare un atteggiamento che fa dell'antiberlusconismo il cemento
Di una coalizione di centrosinistra che è un errore di cui liberarsi se qualcuno confonde questo con il fatto che
Il Partito Democratico o il centrosinistra intende dimenticare alcuni principi banali liberali
Che riguardano
I tanti conflitti di interesse non solo quello televisivo io penso che si sbaglia ed è in questa campagna elettorale uno dei modi per
Ricordarcelo è quello di
Fare attenzione anche
Al rischio di queste forme di
La legge le definisce così sostegno privilegiato un rischio che riguarderà nelle prossime settimane l'insieme dello schieramento politico inclusi alcuni degli ex alleati
Per i per intenderci
Secondo tema che
Che abbiamo affrontato e che abbiamo davanti è il tema diciamo così dell'apertura del mercato del limite alle forme di concentrazione della redistribuzione delle frequenze
Eccetera
Qui io credo che noi obbligatoriamente dovremmo riprendere il cammino che che è stato avviato
In parte con la discussione sui disegni di legge in parte sul terreno nella transizione al digitale
Con i bandi per la distribuzione di frequenze eccetera
Al di là delle tante discussioni c'è un punto essenziale che la che la Corte di giustizia europea credo abbia chiarito molto bene cioè che
Un sistema in cui le frequenze televisive che sono un bene scarso e limitato non vengono distribuite in modo trasparente non discriminatorio
Proporzionato classico gergo europeo ma che
A una sua forte significato ma vengono invece riservate solo ad alcuni soggetti che le detengono a questo a titolo più o meno
Solido è un regime che non può andare avanti che non può funzionare
La sentenza della Corte si unisce alla procedura di infrazione che di nuovo rinvierà tra pochi mesi la il dossier di nuovo alla Corte
O usciamo da questa vicenda
Negli unici modi possibili che sono quelle di mettere
In condizione i diversi operatori nazionali e locali di accedere a questa risorsa scarsa e pregiata
Oppure credo che difficilmente
Potremmo continuare in una situazione che chiaramente illegale così come
Il tema della concentrazione delle risorse economiche
Penso che non sia
E l'UDI dire
Perché gli anni poi passano est le discussioni arrivano anche ha dei punti
Per esempio nella discussione culturale tra chi diceva tre o quattro anni fa che il tema dei limiti alle concentrazioni economiche sarebbe stato superato dalla naturale evoluzione della tecnologia no
Per cui ma che vecchie sarà parla del duopolio di di di quello di quell'altro eccetera perché tanto è la televisione digitale che riapre i discorsi redistribuisce le carte allarga il mercato
Bene non dobbiamo fare un punto di questa situazione io ho ricordato spesso che oggi
La quantità di concentrazione delle risorse economiche pubblicitari sui due principali protagonisti RAI e Mediaset nel due mila sette è identica a quella di quindici anni fa
è vero ci sono stati degli alti e bassi in questi quindici anni ma quella del due mila sette è identica a quella di quindici anni fa
Il che vuol dire che se non
Si lavora sulle regole vale per questa storia come non lo dobbiamo certo dire nella casa del sindacato per tanti altri settori del mercato non è che di per sé
L'innovazione tecnologica crea pluralismo e concorrenza ne facilita le condizioni ma se poi non l'accompagni questo processo difficilmente arrivi via risulta
E infine
Per concludere certamente resta aperto il nodo
Della televisione pubblica del servizio pubblico
Su cui
Del veramente devo ringraziare Anna Donati la Commissione
Del Senato che in un contesto complicato come comunque è stato il lavoro del Senato negli ultimi mesi
A
è vero quello che diceva Anna cioè su questo tema ci sono state
Ma
Ce ne sono state direi su qualsiasi tema e a quel sì sì minuto secondo della giornata distinguo polemiche tra membri via ma nei comportamenti parlamentari quelli dati quali noi abbiamo assistito
Abbiamo avuto
Dentro la maggioranza salvo l'obiezione che ha detto alla luce del sola Mastella un certo punto sul disegno di legge generale sulla televisione
Condivisione abbiamo lavorato insieme
Ed è una buona premessa credo anche questa per
Per il futuro perché abbiamo lavorato insieme perché abbiamo cercato
Un compromesso no a me fa piacere che si dice che parte qualcuno che la parla di banditi criminali e cose del genere che si usa questa parola mite o equilibrata moderata no spesso traslando le caratteristiche del presentatore alle caratteristiche del disegno di legge però non c'è dubbio che quella robaccia quelle caratteristiche perché è il frutto di un'intesa
No io per esempio sulla RAI lo sanno bene Paulo Roberto Fulvio molto molti dei presenti Enrico avevamo io avevo un'impostazione leggermente diversa da quella
Che poi
Era nel disegno di legge e se qualcuno mi interroga io penso tuttora che diarchia avevo ragione nel senso un'impostazione
Diciamo così che
Aumentava nella RAI diminuiva il peso della pubblicità nella RAI almeno
In una delle reti no e creava le condizioni per un sistema più competitivo eccetera non c'erano le condizioni per fare un'operazione di quel genere e noi correggeremo il tiro in corso d'opera
Quindi è vero che lì c'è stato un sostegno a quella proposta della coalizione non ce ne dobbiamo ha fatto vergognare anzi penso che ne dobbiamo essere
Felici sapendo che il punto rimane quello
E cioè rimangono aperte due questioni un tema di governance dell'azienda che deve essere sottratta a una invadenza della politica che ormai è veramente insopportabile
E che deve avere una un capo azienda la chiamiamolo così adesso
Non ci impicchiamo a una distinzione tra
Lo chiamiamo amministratore unico amministratore delegato io penso che Walter Lupi abbia lanciato questa palla dell'amministratore unico
Per rendere anche simbolicamente più evidente quello di cui c'è bisogno cioè c'è bisogno di
Unità nella catena oggi in RAI nessuno in grado di prendere
Su molte materie una decisione
Perché ogni settimana si discute in quindici in una sorta
Quella è l'indirizzo no poi si può discutere delle caratteristico di come lo chiamiamo e l'altro aspetto che che serve al quale attorno al quale non possiamo girare e non basta la soluzione che noi abbiamo
Imposto nel contratto di servizio e cioè di associare all'indice di ascolto ogni giorno un indice di qualità che pure sarà importante quando tra tre mesi entrerà effettivamente in vigore noi tutti i giorni sapremo
Il giorno prima non solo quanti ascolti ha fatto quel programma ma anche il suo indice di qualità
Questo non basta perché bisogna correggere
Siccome un po'tardi rapporto struttura sovrastruttura è rimasto nelle nostre nelle nostre
Elaborazioni quale che ne sia la provenienza culturale dirà correggere quel piccolo dettaglio e cioè che la televisione pubblica italiana e l'unica televisione pubblica del mondo
Ripeto l'unica televisione pubblica del mondo che ricava il cinquanta per cento del suo finanziamento dalla pubblicità
E l'idea che questo possa convivere coesistere con
Una non omologazione di modelli televisivi della tivù commerciale eh
Lui ci fu finchi purtroppo cioè un una petizione di principio una speranza un affidarsi a delle leadership o dei manager illuminati forse se invece
Mettiamo mano
Al tema in modo più radicale
Come era comunque contenuto nel disegno di legge sia pure in modo attenuato arriviamo più vicini alla metà come vedete
Io penso che
Lo dico sinceramente questo non sia
Il tempo per
Rammaricarsi anche se io ne sono rammaricato delle cose che non siamo riusciti a fare perché
E questo è il bello della politica la velocità della situazione ha rimesso tutta la situazione in moto e questo sia il tempo quindi per utilizzare anche l'esperienza di questi venti mesi
Per
Affinare le nostre idee le nostre proposte in un confronto tra forze politiche forse sociali e quindi
In primo luogo certamente col sindacato in modo tale che
Se
Ci sarà dato di avere di nuovo una responsabilità di maggioranza nella prossima legislatura ci si possa andare con maggiore coerenza maggiore compattezza e quindi anche maggiore efficacia grazie
Grazie Paolo Gentiloni Guglielmo Epifani per le conclusioni
Io voglio solo fare qualche osservazione ringraziando innanzitutto i nostri ospiti
Per il contributo che hanno che hanno portato e perché credo che abbiano anche interpretato un po'quello che ci accingiamo a fare con la Fondazione Di Vittorio
Cioè avere una sede un po'stabile stabile dall'andamento dei Governi stabile dai le ciclicità della vita politica per provare un po'a monitorare con qualche attenzione i processi che riguardano il campo delle comunicazioni
Ed essere in condizione di essere un diciamo un punto di riferimento anche del rapporto
Con gli altri soggetti presenti nella rappresentanza sociale
E nel mondo dell'impresa essendo un sindacato per noi il rapporto con il mondo e la responsabilità dell'impresa una sua particolarità evitare
Detto questo voglio solo fare qualche osservazione la prima e quella che mi suggeriva
L'uso dell'imperfetto in molti degli interventi mi ha colpito quello
Sottosegretario
Noi abbiamo fatto noi eravamo in realtà siamo di fronte alla fine di una legislatura che purtroppo
Anche su questo punto non ha prodotto dei risultati
Noi abbiamo tenuto in questa stessa sala qualche giorno fa una riunione sul tema della legge Bossi-Fini ecco un altro campo nel quale
Molte cose dovevano essere fatte non si sono fatte
E da qui partirei
Perché naturalmente questo è un problema
è un problema perché molte cose si erano preparati e molti provvedimenti erano erano stati varati taluni dei quali in Commissione taluni presentati addirittura al Governo sfiduciato
Ma non c'è dubbio che somma si è trattato di un anno e mezzo perso
Non sto dicendo perso per il governo perso per il Paese perso per la soluzione del problema sui quali si doveva intervenire
E quindi in qualche misura questo ci costringe
Parlo per noi ma credo questo valga in generale un po'per tutte anche tutte le forze politiche anche gli schieramenti e rimise curarsi con il fatto che però su questi problemi non si può continuare a perdere tempo
Perché alcuni di questi problemi e richiedono proprio rapidamente
Una rileggo l'azione
E qui sta il secondo punto
Bisogna regolare il sistema
Non c'è niente da fare siamo in un periodo in cui
Da parte di molti si tende a dire basta con le regole del regolamentiamo questo è un classico esempio in cui in tutto il mondo in tutta Europa si usava criteri il valore della regolazione
Poi una regolazione moderna una regolazione non punitivo una regolazione che tenga conto degli interessi di impresa una regolazione che tenga conto del fatto che parliamo di mercati particolari
In cui accanto alla dimensione agli interessi di impresa ci sono anche
Problemi che quando parli di libertà e degli spazi di concorrenza devi sapere
Che qui poi a che fare con una particolare il rapporto tra le forme della concorrenza il potere che ai e quello che inerisce nel rapporto con le persone
Per questo parliamo di pluralismo di libertà di informazione di una concorrenza di qualità non ci basta soltanto dire che due meglio D uno tre meglio di due eccetera
Dobbiamo anche dire che nel momento in cui regoliamo l'apertura alla concorrenza non lavoriamo
Perché ci sia una concorrenza di qualità nel campo dell'informazione nel campo della fiction nel campo degli investimenti nei nuovi servizi nel nuove tecnologie perché tutto è anche poi occupazione e sviluppo una parte consistente
Dell'economia moderna
Da questo punto di vista io penso
Che il nuovo Parlamento il nuovo Governo dovrà ripartire per forza da una rinnovata
Progettazione nel campo del sostegno all'editoria
Abbiamo ascoltato le cose che sono state dette le abbiamo dette noi le ha dette il direttore generale della FIEG
Avevamo un testo di disegno di legge nella precedente legislatura in questa legislatura io credo che sia opportuno che rapidamente il nuovo Parlamento il nuovo Governo affronti questo testo
C'è bisogno perché il settore dell'editoria come sempre vive una vita diciamo grande in Italia io da quando mi occupo di questi problemi cioè esattamente trent'anni ricordo che c'è sempre stato bisogno di una legge di sostegno
Perché era un settore che aveva bisogno di sostegno all'occupazione di sostegno all'aiuto alle trasformazioni tecnologiche di sostegno al problema dell'apertura dei punti della distribuzione di sostegno al fatto che il numero delle copie vendute è sempre stato costante con qualche
Piccolo lieve aumento e adesso con qualche decremento di sostegno perché è un bene importante
Anche se sappiamo che ormai oggi si leggono meno giornali si leggono notizie in altra modalità
Io credo che in tutti noi apparteniamo a una generazione ma anche le nuove generazione in cui il testo scritto rappresenta in qualche misura un valore una cosa importante
Che va preservata in una logica moderna di sviluppo non di assistenzialismo bisogna ripartire io da questo punto di vista aggiungere solo un punto che non riguarda solo i giornali
Che riguarda però più in generale l'informazione
Io vorrei strumenti che rendano
Più forte l'autonomia e la libertà di giudizio del singolo giornalista del singolo operatore
Comitati di garanzia statuti di impresa tutto quello che si vuole c'è sempre stato ma oggi è troppo forte il peso del proprietario sul direttore sui giornali
Non va bene soprattutto quando il proprietario a interessi economici
Sto parlando di giornali adesso non va bene
Perché poi fare pressione su un'amministrazione locale puoi fare pressione su interessi che ti riguardano è necessario poter aprire
Poi lo so che non ci riesce ma almeno in termini di principio qualcosa che non renda più forte se lo si vuole l'esercizio di autonomia della funzione critica del giornalista perché così si fa qualità non altre meno
E questo vale per tutto e questo lo raccomanderei alle forze politiche
Secondo luogo
La sentenza della Corte di giustizia procedure di infrazione ti dicono che il Paese deve rimettere a regolare la questione dell'assegnazione delle frequenze intanto sull'analogico poi nel rapporto tra un anno oggi con il digitale
E da questo punto di vista il nuovo Governo penso che non potranno che ripartire da questo problema per affrontarlo
Non credo che ce la possiamo cavare così
E troverete anche strano nuovo Governo che vive di multe molta perché l'inflazione non viene mai composta
E quindi è ovvio abbiamo una spinta dall'Europa che ci viene
Bisogna avere il coraggio di affrontare non in termini punitivi non appartiene a noi anche perché poi ne facciamo i conti con occupazione con fatturati cioè siamo una forza sociale che deve far conto con queste cose ma c'è bisogno aprire gli spazi di concorrere
Perché necessari
Il terzo punto ricomporre parlare e mi fermo solo un po'poi finisco del tema della RAI
Il tema è la RAI ed ha sempre un tema complesso perché servizio pubblico le sue trasformazioni sul rapporto il rapporto col Parlamento col Governo con le forze politiche ed insieme l'impresa
Se noi non operiamo una correzione profonda il futuro la RAI è molto
Molto difficile
Io ho sempre presente l'Alitalia come esempio che non va assolutamente imitato cioè arrivi a un punto nel quale ti accorgi che poi non ce la fa in più a tornare indietro
Non siamo a quel punto ma non ci vuole molto
E allora per tempo bisogna saperlo e fare le correzioni fondamentale
La RAI è sempre stato in un rapporto stretto con le formazioni politiche
I partiti esterni al Parlamento e chi dall'interno insieme con l'esterno faceva la politica in sedicesimi
Una struttura troppo condizionata da clientelismo da assenza di merito da senza di strategie industriali da difficoltà di scelta
Se io devo porre alla RAI un problema
Trasmettere in prima serata
Così come è stato detto in precedenza qualcosa che riguarda i temi del lavoro le morti sul lavoro quello che si vuole devo chiedere al presidente del consiglio d'amministrazione il direttore generale che deve sentire i capi delle reti che devo sentire i capi struttura non ho mai un punto di riferimento
Vado alla Commissione di Sorveglianza parlamentare a protestare
Così non funziona la RAI
Altro esempio
Se effettivamente non so può essere
Che Mediaset e Sky che abbiano raggiunto un accordo di fornitura di
Programma di contenuti
Nel campo dei nuovi mezzi
Un'azienda come la RAI come reagisce
Dovrebbe se fosse vero reagire con la contro Alleanza
E oggi in condizioni la RAI di far questo rapidamente come impongono i tempi delle scelte strategiche oggi
E uso questo ma potrei usare un altro argomento non lo uso diciamo come scusa lo uso per dire che un grande problema che oggi la RAI non è in condizioni di fare
E se la RAI non è in condizione di fare fra tre anni la RAI e più in difficoltà di oggi e fra sei
Per questo parlavo del rischio della sindrome di Alitalia
Allora ho ragione di questo bisogna liberare un po'la RAI
Da questo abbraccio un po'soffocante che riguarda tutte le formazioni politiche non uno esclusa bisogna saperlo che quando poi diventa una traduzione diciamo interna al mondo RAI diventa neanche alta politica diventa bassa politica
E restituire Laraia nel rispetto del suo ruolo fondamentale in pubblico a una logica che la faccia assomigliare un'azienda
Questo vuol dire avere finalmente un sistema proprietario definito va bene la proposta della fondazione tutto quello che secondo me la rende Simenon azienda va perseguito
Non mi spaventa neanche l'idea dell'amministratore delegato unico
Aggiungerei per sintonia con quello che pensiamo in altre realtà se l'amministratore delegato unici un comitato di sorveglianza europeo non comitato di sorveglianza come quello che c'è oggi
Rappresentativo sull'indirizzo di diversi interessi puoi fare un equilibrio moderno perfetto un equilibrio un impegno
Ma soprattutto dare alla RAI la possibilità di avere una sua riorganizzazione
Nel quale fare i conti sulla sua valenza pubblica il canone e la sua valenza commerciale in una RAI che non può non occuparsi anche della grande audience ma ritorni anche ad aver qualità questa è una richiesta fortissima
è una richiesta fortissima trovando le modalità agli strumenti anche divisionali al proprio interno per affrontare queste questioni
Io lo dico perché naturalmente
Il peso che alla RAI nel campo comunicativo e un peso fondamentale
Così come la RAI non può essere negato uno sviluppo vero nel campo dei nuovi mezzi delle nuove tecnologie nei nuovi sistemi di trasmissione
La RAI deve essere potenziata la sua capacità di ricerca nella sua capacità di rapporto con i contenuti dei nuovi mezzi e deve essere in condizione di essere una vera aziende importanti
E siccome questo secondo me oggi il punto più delicato del sistema non a caso penso che su questo noi dobbiamo tornare insistere con la forza necessaria
Perché oggi e insieme all'editoria il punto più esposto del complesso dei problemi che abbiamo nel campo della comunicazione una grande RAI una grande azienda che si trova su un crinale su un crinale decisi
Erano queste le valutazioni che
Che volevo fare e per il resto posso solo
Confermarvi che vogliamo seriamente sul complesso delle cose che abbiamo detto lavorare affrontare e dare una mano perché si risolvono questi problemi noi non ne possiamo più di problemi che non si è risolto
Noi siamo un Paese in cui non si fa più niente
Questa vicenda di legislature che si interrompono e si rincorrono in cui
Poco si crea molto si distrugge nulla si ricrea condanna il Paese ha un declino molto forte e accelerato
Noi lo avvertiamo diciamo con con un peso talvolta anche con un'angoscia
E siccome siamo convinti come sindacato confederale che bisogna aver fiducia nel futuro se non c'è una logica di sindacato confederale
Bisognerà ripartire riprendendo la capacità di progettati del costruire e di mettere in condizione il paese di risolvere almeno i propri problemi fondamentali
C'era un Paese che si avvita e la cosa peggiore di oggi
Che mi ricordava un certo punto esattamente discussioni che potevamo fare dieci anni fa quindici anni fa vent'anni fa e questo è il segno di quello che voglio dire noi non possiamo più ritornare riparlarci su come eravamo e come sia
Perché c'è bisogno di essere diversi grazie
Grazie Guglielmo parole forti non mi resta che concludere rinnovando
Anche mio personale impegno lavorare a continuare a lavorare con la Fondazione Di Vittorio su questi temi perché questi temi sono fondamentali per uno sviluppo democratico
Grazie a tutti