Intervista a Sergio D'Elia sulla situazione politica in Kossovo ed in Afghanistan

Sergio D'Elia e l'ultimo passaggio del riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo c'è stato questa mattina con il Consiglio dei Ministri e tra l'altro ricordiamo che il ministro Ferrero espresso tutta la sua contrarietà
Ecco ieri c'è stata l'audizione del Ministro D'Alema che ha esposto la posizione del Governo italiano volevamo uno tuo parere
Ma io credo che il riconoscimento del Kosovo nelle condizioni date cioè quelle che si trovano determinate a partire dalla dichiarazione ONU unilaterale di indipendenza
Sia un atto dovuto sia un atto più più opportuno
Anche perché questa dichiarazione di indipendenza mi pare una dichiarazione di interdipendenza cosa voglio dire
Nel Consiglio sicurezza dell'ONU da oltre un anno era in discussione il famoso piano Ahtisaari
Che vincolava pesantemente indipendenza del Kosovo al rispetto di una serie di garanzie di paletti
Insomma di vincoli forti con la comunità internazionale quindi il Kosovo indipendente sarebbe di peso do una serie di condizioni che erano state poste dalla comunità internazionale
A questo punto non possiamo far pagare al Kosovo il fallimento di un piano che è stato determinato questo fallimento dai denti nel Consiglio di sicurezza che sono stati posti da Russia
E dalla
E dalla Cina
Questa è una garanzia noi siamo come radicali insomma non siamo mai stati attratti dal mito delle indipendenze nazionali
Ispirate al principio della sovranità assoluta no abbiamo sempre detto interdipendenze
Abbiamo sempre detto comunità allargate proprio perché nell'allargamento di una comunità e quindi nella due devoluzione di sovranità nazionali a questa comunità più ampia si sarebbe impedito
Ho scongiurato il pericolo di conflitti internazionali e anche regimi
Che ispirati al principio sorretta assoluta diventavano anche regimi assoluti nei confronti soprattutto dei diritti politici e civili dei cittadini che vivevano in quelle in quel Paese
Ora questo quello che non è stato consentito al Consiglio di sicurezza noi prendiamo atto che la dichiarazione di indipendenza decisa dal Parlamento di Pristina e accompagnata da impegni a
Inserire nella Costituzione del colosso esattamente quello che il piano Ahtisaari imponeva al Kosovo
Dichiarato indi Pindi pendente e questa è una è una garanzia
Io non nascondo che questa
Dichiarazione indipendenza possa provocare già alcuni segni li abbiamo avuti conflitti nei né nei Balcani
Da questo punto di vista secondo me ci vuole ed è urgente un'altra garanzia stabilire un'altra garanzia che io vedo in un processo di allargamento dell'Unione europea
Di una integrazione di tutto ciò popoli Stati realtà nazionali regionali che in passato era diviso
Perché possa nella processo di integrazione europea ritrovarsi unito in una comunità piante è questo il passaggio successivo a quello della dichiarazione
Di di indipendenza per cui io sono a favore di un'accelerazione del processo di integrazione
Non soltanto della Serbia dello stesso Kosovo ma anche di Albania Montenegro macedone cioè tutte quelle realtà che avevano costituito un elemento di crisi di conflitti interni inc internazionale questo fattore
Di stabilità della regione che come storicamente si è determinato nella realtà continentale europea laddove negli anni Quaranta guerre fratricide go e governi regimi dittatoriali comunisti e nazisti
Hanno determinato
Milioni di morti eccetera bene
Modello lo stesso bisogna io sono contrario agli arrivi a me agli allargamenti ad est da nord a dismisura
Sono favorevole a quelle processi di integrazione nella Comunità europea laddove questo processo può scongiurare
Appunto conflitti guerre fratricide c'è ed è questo il caso nel caso dei Balcani per cui io credo
Che il Governo abbia fatto bene a prendere atto di una situazione di fatto
E abbia deciso già all'interno dell'Unione europea sono la stragrande maggioranza di Paesi membri dell'Unione che hanno
Riconosciuto o si apprestano a riconosce il costo
Sarebbe stato incomprensibile credo controproducente che Italia avesse atteso a riconoscimento isolando in Qualcomm modo se stesse all'interno la Comunità europea
E poi punendo in qualche modo costringendo all'isolamento il corso che non è sicuramente il responsabile di quel fallimento del piano Ahtisaari che a
Insomma
Delle
Dei responsabili ben precisi ripeto Russia e Cina
Tra l'altro l'Italia è uno di quei Paesi a livello europeo che ha nella maggior numero di uomini impegnati
In Kosovo sia da un punto di vista militare
Che da un punto di vista anche di chiamiamo di di di personale civile che adesso tra l'altro l'Europa
Ha deciso di diciamo di stanziare in più proprio per favorire un processo di ricostruzione e di adeguamento anch'essa un sistema più democratico
è quindi da questo punto di vista l'Italia ha una responsabilità ma molto importante
Si sarebbe stato davvero incomprensibile
Non riconoscimento tempestivo del colosso una situazione nella quale noi nel corso possiamo impegnati
Per decisioni prese dalla comunità internazionale anche perché la presenza dei soldati italiani ma ora c'è anche il la missione dell'utero perché è stata deliberata al Consiglio affari generali gli un ex
Per la
Ricostruzione civile e democratica istituzionale
Di quel Paese deve fare i conti con le autorità di fatto Moran che di diritto che si sono stabilite
Nel Kosovo e quindi non riconoscimento avrebbe in qualche modo impedito di avere l'Inter l'interlocutore legittimato che al quale devi fare riferimento quando si tratta di
Appunto esplicare la propria missione e che ripeto è stata deliberata in in corso quindi in questo senso anche un atto quello del riconoscimento un atto
Un atto dovuto
Ora certo il Kosovo dipenderà molto dalla comunità internazionale ma è un dato di fatto anche di queste cioè in Kosovo non c'era l'autorità di Belgrado
Il Kosovo era di fatto indipendente sotto tutela internazionale da molto da molto tempo e non si poteva rimandare ulteriormente questo passaggio
Formale istituzionale che è giunto nei giorni nei giorni scorsi
I rapporti con la Serbia ieri il Ministro D'Alema o lo ha sottolineato in diversi passaggi di quanto l'Italia sia
Attenta I rapporti con Belgrado
Be Bedori qui si tratta di decidere se la Serbia si lega ad una prospettiva europea oppure si abbandona a un destino
Pericoloso per l'Europa anche per il nostro Paese cioè quello di finire nell'area di influenza di Putin questa era Illy erano i due corni della de della questione io so benissimo che c'è la questione
Dei criminali di guerra serbi
Che noi abbiamo contribuito come radicali come non c'è pace
Senza giustizia a perseguire
A ottenere che si fossero incriminati dal Tribunale internazionale
Io vedo un processo nel quale l'integrazione europea della Serbia si porterà dietro direi quasi contestualmente
Anche l'affermazione di un principio di diritto di giustizia di legalità internazionale e cioè
Che e i responsabili di gravi crimini
Che sono stati compiuti in quell'aria siano consegnati alla giustizia internazionale non credo che ci sia un prima un dopo una pregiudiziale da far valere
La consegna dei criminali rispetto poi a una prospettiva europea è un processo che io vedo
Andare in parallelo andare in contemporaneamente Conte e contestualmente
Altrimenti noi assumeremo una posizione di principio che valgono anche hanno la loro importanza che rischia però di mera testimonianza
E proprio dal punto di vista degli effetti dei risultati che vogliamo ottenere cioè il ristabilimento della giustizia internazionale anche sui responsabili
Di crimini contro l'umanità compiuti in Serbia proprio ai fini di questo risultato io credo e che più facile ottenerli non la misura in cui
La Serbia si vincola
Alla
Rapporto
Con la Unione Unione Europea nel negoziato che si aprirà io spero che sia al più presto
La questione dei criminali di guerra credo che sarà una questione in decisiva importante però in un negoziato che va
Aperto non voglio
Non c'è la non può non sarei d'accordo sulla teoria dei totem P prima una cosa poi l'altra noi con la Turchia abbiamo fatto esattamente questo apertura dei negoziati e nell'apertura dei negoziati si sono determinati
Determinate quelle riforme che altrimenti abbandonato alla Turchia al proprio destino nazionalista o peggio
Fondamentalista islamico non avremmo non avremmo ottenuto
Senti l'attualità politica primati dicevo di Ferrero però lo vediamo anche qui in Aula oggi alla Camera dove
Si vota il rinnovo delle missioni all'estero quelle sulla quella sull'Afghanistan ma
Mette in luce una una particolarità finalmente si svelano alcuni
Alcuni alcune caratteristiche che invece del Governo Prodi
Erano erano rimaste in un certo senso celate e cioè qui il PD vota a favore Rifondazione Comunista finalmente vuota votano diciamo finalmente per loro chiaramente perché è chiaro che qual era stata un miracolo che Prodi era riuscito a fare non soltanto quindi sulle riforme liberali
Sì è un miracolo di Prodi quello di essere riuscito con il suo Governo apportare la sinistra comunista
Da un lato a votare Telelibera sprizza azioni di
Di Bersani no lui come noi o noi peggio di lui liberisti selvagge questo bivio ma era riuscito a portare Rifondazione altri della sinistra ora detta Arcobaleno a votare le missioni internazionali cosa che loro non avrebbero fatto Rossi sono finalmente liberati e possono esprimere tutto
La propria
Come il connotato di un partito che dice di volere la pace realtà legittima e fonda e promuove e produce le guerre
Nelle le realtà di regimi assolutisti dittatoriali autoritari né quali poi la guerra magari non c'è con il proprio vicino ma poi non è vero neanche questo
Perché se un per un non un regime dittatoriale la prima cosa che fa per auto conservarsi e creare il pericolo esterna quindi produrre guerra ma soprattutto la guerra quotidiana che tali regimi conducono
Nei confronti dei propri cittadini dei loro diritti umani civili della libertà
Eccetera e quindi
C'è questo chiarimento ora diciamo la coalizione
Di di Veltroni
Si è liberata di questo di questo fardello non soltanto per quanto riguarda le riforme economiche necessarie nostro Paese
Dobbiamo vederle ancora no
E se noi saremo lì saremo perché
Quella coalizione che sia alle Alpi all'altezza delle prove dei troppi pronunciare pronunciamenti e si è liberata anche di questo
Blocco di questo ostacolo che c'era alla politica estera italiana è costituito da una sinistra appunto detta pacifista ma realtà
Favorevole alle
Guerre che il pacifismo atto l'oratore e a quei dittatori che so non sono stati toccati proprio la misura in cui
Sono stati legittimati dalle manifestazioni di massa contro la guerra eccetera che in realtà era ero manifestazione a favore di status quo nazionali nazionaliste illiberali
In molte
Aree del mondo a partire da quelle in cui non siamo impegnati con le nostre missioni internazionali in Afghanistan
Ora in Kosovo loro sono contrari all'indipendenza del Kosovo come
Sono contrari oggi in passato lo ero Manno esplicitava nord come oggi finalmente lo esplicito erano contrari alla missione in Afghanistan perché quel Paese si liberasse da un passato
Davvero dal Medioevo nel proprio passato insomma preferivano i talebani
Al agli afgani di oggi non
Non c'è la democrazia evidentemente in Afghanistan però se c'è una speranza di processo civile democratico del Paese non sta certo nel disimpegno della nostro Paese
E della comunità internazionale nei confronti dell'Afghanistan