"Giustizia-Stato-Società"

Il rispetto
Tradizione
Il sonno
I famigli del gonfalone
Colgo l'occasione di ringraziare anch'amo fare un applauso che
Presenti a questa manifestazione ed hanno un segno un segno di civiltà di cultura e di passione
Un rapporto che va al di là del convegno
E che attraverso anche la risposta diciamo della terra di Lunigiana
Attraverso quest'anno la corale di San Giorgio di Filattiera che ogni anno una cittadina della Lunigiana viene rappresentata a Palazzo Vecchio o dalla sua banda musicale o dalla sua corale quest'anno Ka alla corale di San Giorgio di fila che si è costituita la fine del mille novecentottantadue una vita recente che ha inserito un consistente gruppo di voci bianche ha partecipato anche a manifestazioni non soltanto locali ma anche regionali e nazionali ma soprattutto hanno una grande passione portano diciamo una presenza ed una testimonianza della terra di Lunigiana
Che a volte soffre diciamo la verità un po'di isolamento
Come
Territorio così a confine tra tre regioni ma che guarda a Firenze con tanta speranza e anche con tanta tesa a Lunigiana è è ricca di storia lo sappiamo bene lo sapete bene
E ricca di tradizioni di dignità e anche e soprattutto ha portato sempre alto lo spirito delle libertà democratiche pagando prezzi molto alti in termini di vite di sacrificio
E quindi credo che abbia un significato e un senso unire queste due culture e cercare di trovare anche qui una strada di migliore raccordo
Io credo che la conclusione di questo convegno nazionale a Firenze che rientra nella tradizione del dicembre invernale
Quest'anno attraverso un tema Stato giustizia e società
Mettendo la giustizia in mezzo alla fine del convegno tra stato e società civile
Abbia un significato profondo non solo perché il clima generale troviamo
Corso di queste giornate di convegno un clima particolarmente attento direi quasi l'accesso intorno alle cose di giustizia
Ma soprattutto dopo la campagna referendaria
Soprattutto attraverso un clamore che intorno ai giudici e alla giustizia si è fatto si sono alzate tante voci alcune si sono sovrapposte molte si sono confuse
Credo che il rapporto con la società civile e anche con le istituzioni richieda con urgenza un momento di riflessione e di chiarezza
Il convegno ha voluto far sedere allo stesso tavolo tutte le magistrature
Non soltanto la magistratura ordinaria ma le magistrature amministrative contabili militari l'avvocatura dello Stato gli avvocati cosiddetti del libero Foro
Il Cancellieri i giudici conciliatori notai commercialisti
Cioè cercando di dare un un segno tangibile dei protagonisti del processo il processo e risponde ad un'idea di giustizia che è universale
Che il cittadino porta dentro di sé con forza
Spesso una forza che viene fiaccata delusa dalle troppo lunghe attese dalle contraddizioni però questa desiderio quest'ansia di giustizia questo diritto forte alla giustizia lo avvertiamo tutti indistintamente
E essendo una in fondo l'idea di giustizia certamente ora è necessario un Ricupero anche di una tendenziale per lo meno unitarietà della giustizia a volte si parla semplicisticamente di unità della giurisdizione
Che può aprire degli spazi anche incerti e forse non troppo chiari però parlando di unitarietà tendenziale della funzione giurisdizionale cioè della risposta che
Al cittadino su un terreno spesso comune non soltanto tra diritti soggettivi e interessi legittimi ma nel costruire alcuni spazi comuni in tema di diritti fondamentali di libertà basta pensare all'ambiente certamente negli ultimi anni sia acquisita una consapevolezza diversa
Ci sono state esperienze comuni del comitato di coordinamento tra le magistrature e credo che almeno dal convegno è venuta fuori un intesa molto importante
Di lavorare insieme almeno su alcuni punti che ci vedono
Effettivamente d'accordo
Il convegno infatti così a metà strada ha sentito l'esigenza avvertita l'esigenza anche proprio per una presentazione stamani ed apertura dalla tavola rotonda di lanciare un manifesto per la giustizia
Un manifesto che non vuole avere nessuna pretesa o ambizione
Conclusiva perché le conclusioni certamente vanno fuori alla fine dalla tavola rotonda ma semplicemente di proposta di sottolineatura di alcuni valori fondamentali questo manifesto che appunto è stato il risultato di una collaborazione di un'intesa
Ma certamente non approfondisce né sia permesso di articolare troppo alcuni principi fondamentale perché in realtà poi le articolazioni vanno studiate a tavolino però è un primo messaggio che
Nel sottolineare l'autonomia della giurisdizione l'indipendenza del giudice che certamente questi sono valori
Comuni certo ripetuti a volte si può quasi pensare che siano scontati che sia nuovi però in realtà avvertiamo spesso nelle cose poi concrete di giustizia quanto invece a volte non sia scontato questo rapporto tra l'autonomia
Della giurisdizione l'indipendenza del giudice in particolare nei confronti del potere politico ma anche di ogni altro potere anche non istituzionale perché dal convegno emerso questo rapporto è a volte questo conflitto tra i poteri emergenti nella società civile la stampa i sindacati
I partiti i cosiddetti poteri di fatto il potere informatico I Nuovi Orizzonti così complessa e così anche affascinanti entusiasmanti del vivere sociale ma che non trovando spesso una strada di raccordo con i poteri istituzionali e non avendo trovato le regole spesso giuste hanno creato una frattura un'incomprensione una distanza tra il cittadino la società e spesso tra il cittadino e le istituzioni
Comunque questi principi costituiscono è scritto nel Manifesto connotati essenziali e irrinunciabili perché ogni attività giurisdizionale possa attuare gli obiettivi che ad essa sono assegnati dalla Costituzione
A tutela del valore fondamentale della persona umana che il punto fondamentale il centro non solo della Costituzione unico del fine annuisce dopo tante battaglie
Che ancora egli continua a fare
A Bologna certamente il centro del di un'architettura costituzionale che è profondamente attuale vera ma certamente di non facile realizzazione non del tutto attuata ce ne siamo accorti anche in diversi settori
Sindacali di servizi pubblici di malessere generale molto significativo ma anche doloroso certamente avvertire che la gente
Ormai costretta dalla sofferenza applaude quando
Come nei giorni scorsi sono stati arrestati dell'infermiere in un ospedale è un malessere che effettivamente ci deve far riflettere pensare se non si vuole allontanarci completamente ecco da un mondo che si sta evolvendo
Così rapidamente ma anche in maniera spesso così drammatica
La giurisdizione in ogni sua articolazione deve essere garantita attraverso meccanismi istituzionali che ne consentano in concreto l'autonomia e l'indipendenza nel presupposto dell'unitarietà tendenziale della funzione ecco questo è uno dei punti secondo me qualificanti
Di questo manifesto da studiare da approfondire insieme a tutte le magistrature e naturalmente agli ordini forensi
E a tutti i protagonisti appunto del processo
Professionalità impegno deontologia di tutti gli operatori di giustizia costituiscono presupposto indispensabile perché il servizio giudiziario corrisponda alle finalità istituzionali che sono di esso proprie
Professionalità impegno
E di ontologia partono da una premessa di questo manifesto che prende atto della nuova realtà determinata dal voto referendario è necessario diciamo anche sotto un profilo di politica generale
E di prendere atto certamente dopo tante battaglie del voto referendario ma con obiettività con serenità e con spirito costruttivo affrontare anche l'altra parte cioè quella della professionalità e dell'impegno
L'incontestabile diritto del cittadino ad essere risarcito del danno subìto per effetto della dell'esercizio della giurisdizione
Realizzato solo in minima parte attraverso lo strumento della responsabilità civile del giudice anche questo credo sia un messaggio dire chiaramente all'opinione pubblica
Non con il voto referendario e con la legge per quanto sua sofferta possa essere per quanto diciamo posso uscire dalla dialettica parlamentare certamente non è altro che una parte diciamo di quell'argomentare meglio poi di errori giudiziari o comunque ingiuste detenzioni o di orrori che e arrivano e dipendo da tutta la macchina giudiziaria
E non certamente soltanto dall'eventuale errore del giudice e quindi occorre affrontarlo con molta onestà anche sotto questo profilo la proposta è quella di una scuola per l'accesso alle professioni forensi giudiziarie con tirocinio comune e quale momento di raccordo tra mondo universitario ed attività professionale
Predisposizione di Doni strumenti di reclutamento legittimo controllo della professionalità di tutti gli operatori di giustizia anche al fine di assicurare l'efficienza che è un altro valore importante del servizio giudiziario senza interferenza sul merito del giudizio questa idea della scuola su cui si è tanto discusso
è diventato dopo tante discussioni il punto un po'centrale c'è un impegno preso così diciamo abbastanza chiaramente tra tutti di concentrare l'attenzione anche sul modo eventuale di articolare
Un Primo Periodo di maggiore riflessione per chi entra in magistratura ma non soltanto perché entra in magistratura ma anche perché si accinge ad esercitare la professione forense e soprattutto tentare di trovare
Degli spazi comuni per crescere in un certo senso insieme in termini di professionalità ma soprattutto di cultura
Perché tante barriere tante incomprensioni che effettivamente poi nuocciono al servizio giustizia credo che attraverso una cultura diversa
Perché le riforme le strutture senza un modo diverso di approccio a un certo tipo di realtà nuova non servirebbero a niente sono fallite tantissime grandi e belle riforme perché la società civile spesso le stesse istituzioni che le hanno proposte caldeggiate in fondo non le hanno poi seguite con quella cultura sufficiente quell'impegno che se richiedeva
Rielaborazione radicale della legislazione ordinaria in tema di riparazione degli errori giudiziari e di rinnovati strumenti ordinamentali idonee a consentire più pronta ed efficace risposta alla domanda di giustizia del cittadino
Recupero di un corretto raccordo istituzionale tra i poteri dello Stato nonché di un dialogo costruttivo tra espressione associativa le forze politiche e sociali indipendenza autonomia non significa separatezza come si dice a distanza distacco tra le forze attive del Paese con cui è necessario anzi è un dovere primario collaborare per definire o ridefinire per valutare per riflettere su quei problemi e su quelle regole da adottare poi per regolare la vita civile
La questa domanda di giustizia appunto che sale dalla società civile
Ha fatto nasce questa idea è un'idea
Così molto semplice però questo manifesto non rimarrà un documento semplice ma vera proprio fatto a manifesto inviato in tutte le sedi giudiziarie professionali d'Italia perché si spera che si accenda un dibattito costruttivo al di là di ogni facile o sterile polemica perché si possa almeno su alcuni punti fondamentali realizzare qualcosa
Io credo che la selezione della magistratura e dei professionisti della giustizia sia uno dei punti più qualificanti
Maggiore responsabilità ma anche maggiore professionalità ma la maggiore professionalità e il maggiore impegno dipendono spesso anche non solo dalla buona volontà
Dei protagonisti dell'interessati ma anche dalla dalle strutture idonee ci sono esempi vicini molto importante l'Ascoli portò la Germania
Che ci possano chiaramente indicare quale si possa essere la strada anche da seguire
Questo ho voluto leggere così in apertura questo manifesto perché così possa servire non solo da basi discussione per la discussione stamane
Certamente sarà ancora più ampia quanto questa tavola rotonda vede rappresentate diverse espressioni del mondo civile e del mondo istituzionale
E quindi tenendo però presente alcune valutazioni alcune riflessioni che sono nate in questi giorni di dibattito
Si possa lasciare Firenze con come è sempre avvenuto con qualcosa in più all'interno della coscienza non solo giuridica ma anche morale
Fa molto piacere che questa tavola rotonda oggi sia presieduta da un amico carissimo il professore Enzo Cheli
Recentemente nominato giudice costituzionale che ha aperto anche i nostri lavori a Pontremoli le sono molto grato di questa continuità di apertura e di chiusura dei lavori
Al al mondo fiorentino ma non solo a quello fiorentino il professor Cheli certamente conosciuto
Non solo è stato maestro di tanti
L'università di Firenze anch'io ho avuto il piacere allora gli aveva urto anch'io
Nel in via Laura e avvocato insigne giurista ma soprattutto molto sensibile a definire le libertà civili del cittadino che è un terreno sul quale l'entusiasmo e la passione non finiscono mai nonostante le grandi difficoltà
Quindi io credo che possiamo fare un applauso di
Franco Morozzo Della Rocca componente del consiglio superiore della magistratura
Magistrato quindi con anche lì una lunga tradizione di professionalità esperienza presso la Corte di Cassazione
La procura generale e soprattutto anche l'impegno civile nel all'interno della magistratura ed anche all'esterno portato sempre con molto coraggio con molta fierezza intellettuale
Massimo Vari presidente dell'Associazione nazionale magistrati della corte dei conti
E quindi abbiamo magistratura diciamo ordinaria livelli istituzionale magistratura amministrativa in questo caso investe associativa
Questo confronto diciamo finale tra rinvenuti tra i due confronti che si sono avuti nell'impostazione generale del convegno e cioè le istituzioni e le forme anche associative che ride riflettono Attraverso soprattutto negli ultimi anni abbiamo avuto diversi momenti non dico di conflitto ma di acceso confronto a volte tra le istituzioni e le espressioni associative dello stesso ordine
In genere Valerio Bitetto consigliere della della minister consigli amministrazione delle nel che che è un po'nell'occhio del ciclone Bitetto no nel senso che lei nel attraverso uno dei terreni di confronto anche civile soprattutto in tema di ambiente
è stato diciamo impegnato in anche qui nella definizione delle strade
Diciamo giuste di equilibrio tra accese polemiche da una parte e esigenze effettive del cittadino dall'altra quindi un'opera di mediazione che a livello istituzionale
Certamente non è facile ma e indispensabile
Carlo Enrico Rivolta che il presidente nazionale
Degli editori italiani l'informazione la stampa il libro tutto quello che può servire deve servire da raccordo tra la società civile e le istituzioni
E ringrazio carico rivolta con carissimo amico di aver partecipato a questa di partecipare a questa tavola rotonda e di seguire con attenzione anche espressioni di un mondo quello giudiziario che spesso è poco diciamo rappresentato chiaramente attraverso l'informazione che comincia a non solo dei banchi della scuola
E che quindi attraverso un'opera anche qui di cultura deve trovare la strada giusta per arrivare ad un consenso chiaro
Il professore onorevole Stefano Rodotà che al presidente del gruppo parlamentare della sinistra indipendente
Greche una delle degli uomini che ci seguano seguono le cose della giustizia e della magistratura più da vicino congrua
Una limpidezza diciamo di forma e di sostanza che eccita sempre diciamo la ragione e a volte anche la fantasia giuridica perché
Riesce a
Prevenire e a percorrere strade maniera così lucida che apre sempre nel dibattito di grande interesse il professor Cesare Salvi che da poco era addirittura il responsabile del settore giustizia del Partito Comunista Italiano quindi un punto di riferimento importante è che per la verità però già prima seguito le vicende i problemi dell'amministrazione giudiziaria
E vendere appartenendo come Rosetta peraltro al mondo universitario credo che Possa cogliere bene quell'istanza che è stata espressa anche nel manifesto di un migliore raccordo tra il mondo universitario e la professionalità perché credo che sia uno dei punti essenziali e più importanti il professor Rolando Valiani che è presidente dell'Efim e che rappresenta tra l'altro momento anche qui acceso di confronto di dibattito ci sono state anche recentemente polemiche e l'opinione pubblica ha seguito con attenzione alcune produzioni particolare di alcune aziende dell'Efim in materia di armi e quindi il mondo civile si è chiesto posto degli interrogativi alle istituzioni e c'è tutto diciamo una serie articolata di problemi di ricerca di equilibri ecco tra esigenze e risposte che spesa del cittadino ignaro ma anche il cittadino che ha un ruolo professionale
Spesso rimane fuori da un certo tipo di problematiche di raccordo il disorientamento genera incertezze inevitabilmente poi anche sfiducia
L'avvocato Giuseppe Guglielmi che i rappresentanti sa di Nerio Nesi presidente della banca nazionale del lavoro non poteva mancare il mondo bancario perché parte che Guglielmi è un ex magistrato e quindi ci siamo è un po'di famiglia che però rappresenta anche qui Kunda raccordo tra un mondo che estremamente in evoluzione e che spesso addirittura la magistratura
Attraverso e delle ecco il programma la magistratura stessa attraverso proprio difficile indagine valse trovata di fronte a delle realtà non sempre bene conosciute perché spesso la stessa cultura universitaria non prepara sufficientemente quindi questo raccordo con la professionalità è molto importante
Io cerca certo non potevamo rappresentare una tavola rotonda tutto il mondo civile tutte le istituzioni è una sintesi ma mi sembra una sintesi molto qualificata di queste espressioni io li ringrazio
Moltissimo e però prima di dare inizia una tavola rotonda alla presidenza D'Amico Chelli vorrei che il sindaco anzi il vice sindaco ma insomma il sindaco di Firenze l'amico Caviglia sì portasse il suo saluto
La città di Firenze l'amministrazione comunale sono ovviamente molto lieti di essere state prescelte per la sede di questo convegno lo dico nella consapevolezza della difficoltà di portare un saluto dopo che e il presidente Ferri è già entrato in buona parte nel merito degli argomenti che sono in discussione
E allora
Anche da parte mia consentitemi di venire subito
Ad uno dei punti focali forse in questo momento il punto focale delle critiche le lamentele
Che si sono sentite in questi ultimi tempi per gli eccessi referendari nel nostro Paese critiche all'inerzia del potere legislativo preoccupazioni per il discredito che rischia o rischierebbe di abbattersi sul Parlamento
è anche vero che dove le istituzioni deputate non hanno fatto sì non dove le istituzioni deputati a operare non hanno operato
Si è mossa l'iniziativa popolare di questa l'opinione mia e i referendum possono essere letti come l'affermazione di una sia pure imperfetta democrazia di base capace di coinvolgere i cittadini su questioni complesse e delicate
Non voglio fare un richiamo patriottico ma sottolineare in positivo come hanno fatto in questi giorni i vostri lavori il valore di un dibattito che affronta temi chiave dell'assetto istituzionale del Paese come quello della giustizia
Nell'intento di stabilire un progresso reale una civiltà più giusta
Il magistero della giustizia è la più importante e delicata cerniera istituzionale tra Stato e cittadini è sottoposta attenzioni enormi che ne fanno scricchiolare sinistramente Cardini
Il problema della responsabilità del giudice a mio avviso marginale in questo senso ma attraverso di esso tutta la questione giustizia
è tornata prepotentemente all'ordine del giorno e provoca ad esempio attorno ai vostri lavori maggiore attenzione di quanto sarebbe stato ipotizzabile qualche tempo fa
E tutto il rapporto Stato
Cittadini che viene oggi messo giustamente in discussione non so se il problema vero sia quello di stabilire delle quote di influenza o di libertà o di regulation o deregulation che devono sottendere questo rapporto come suggerisce il tema discusso nella vostra prima giornata
Di lavori più società e meno Stato o viceversa il problema che avverto maggiormente è quello dell'efficienza dello Stato
E questa credo la prima richiesta dei cittadini può essere la mia una prospettiva particolare quella dell'amministratore pubblico di un comune di grandi dimensioni
Il Comune d'altra parte è un'altra di quelle vitali e scricchiolare tutti cerniere tra cittadini e pubblici poteri che dovrà essere oggetto di riforma la questione dell'efficienza può e deve essere affrontata anche attraverso la questione dei ruoli e delle competenze che si assegnano i poteri pubblici rispetto alla società
Della maggiore o minore invadenza dello Stato nella società ma essenziale a mio avviso che questi poteri funzionino temo che la loro invadenza sia negativa per la lentezza e la scarsa efficacia delle decisioni
E che in sostanza la mano pubblica sia considerata a buon diritto d'impaccio allo sviluppo della società
Più per le sue ingiustificate assenze lentezze che per la sua soverchiante presenza se tale presenza non fosse più rappresentata in futuro da un cumulo di vincoli
E di ritardi ma si trasformasse in presenza attiva e manageriale credo che potremmo valutare in modo diverso la questione del rapporto Stato cittadini mi corre l'obbligo di non esercitare una invadenza eccessiva del vostro dibattito chiedo scusa di aver approfittato di questa occasione hanno ritenuto che la voce delle autonomie locali in un dibattito sull'apporto stato cittadini non potesse limitarsi ad un formale apprezzamento per i vostri lavori e che fosse giusto onorare la discussione
Con qualche modesta riflessione dal mio angolo visuale vi ringrazio per l'attenzione rinnovo gli auguri di buon lavoro
Ringrazio Caniglia saluto e anche del messaggio che ha voluto dare pregherei il Presidente del Consiglio regionale Carosi affermerà però
Altri robot ospiti chiedo scusa
Ma
Veramente come diceva il vice Sindaco Caniglia il punto dei lavori
Il personale interesse per il dibattito che è stato abbondantemente preannunciato che a questo punto ci interessa più di qualunque altra cosa e anche una mia personale difficoltà
Ad interpretare in termini protocollari la funzione di presidente del consiglio regionale di questa nostra realtà regionale mi induce accoglierà sfruttare questa occasione che l'amico Ferri mi offre per sottoporre al dibattito tra dei rapporti tra Stato e società
E alle questioni referendari che pure sono stato oggetto amplissimo del vostro dibattito in questi giorni un ulteriore elemento di riflessione che proprio qui dalla Toscana in questi giorni emerso in tutta la sua completezza in tutta la sua gravità e in tutte le sue implicazioni è difficile per chi voglia per un verso raccogliere gli umori le esigenze di una società che come ricordava Ferri e così in rapida trasformazione
Che ha così bisogno di essere colta vissuta interpretata e poi dall'altra parte offrire strumenti non sempre adeguati e strumenti che impongono dei comportamenti e allora chi rappresenta le istituzioni si trova a dover domandarsi se la rigorosa difesa delle istituzioni da sola è la risposta migliore alle esigenze della società
In un attimo quello che è avvenuto
In Toscana sono stati promossi
Quattro referendum contro la caccia illa legge referendaria toscana fa sì che si possono raccogliere come sono state raccolte centoquaranta mila firme complessive per quattro referendum contro la caccia
Senza che nessuno dicesse in anticipo
Si erano ammissibili un meno quindi la società è stata attivata per ricercare un consenso consenso che si è riscontrato attraverso la raccolta di firme
Poi dopo che ella opinione pubblica la società si è mossa c'è il momento nel quale occorre dare una risposta
E la risposta è affidata in questo caso è questo non il lo sottopongo alla riflessione dei giuristi allo stesso organo il Consiglio regionale
Che è anche l'organo rappresentativo politico della società il quale deve giudicare in termini di puro diritto circa l'ammissibilità di un referendum
A questo punto questo sua elezione a organo di vigenza costituzionale anche se a livello territoriale di fa attribuire una responsabilità e una funzione
Contro la quale essi attiva ancora una volta la società che arriva fino al punto di individuare il modo d a azione in quello di impedire la riunione del Consiglio regionale che deve decidere entro un termine prefissato dalla legge trenta giorni circa l'ammissibilità del referendum
Per dare maggiore valore a questo anche rappresentanti del Parlamento italiano si incatena non e le sale del Consiglio regionale
Creando anche qui e anche queste riflessione sottoposta al pensiero giuridico
Un delicato problema di rapporti fra istituzioni
Ma io non voglio annoiare con quelle che sono state le vicende posso concludere dicendo che ho ritenuto di interpretare la volontà delle istituzioni tra la sacralità delle istituzioni assicurando che in ogni caso la discussione avesse luogo e che in ogni caso il consiglio fosse posto nelle condizioni di decidere cercando di mediare tra le esigenze prorompente i che pure emergevano rimane il problema di una utilizzazione dello strumento referendario che ancora una volta deve essere sottoposto ad una verifica critica sul metodo sulle sugli elementi sottoponibili a referendum sul modo però di raccogliere gli umori le volontari passioni che questa società assai agitare e sul modo con il quale le istituzioni possono essere poste nelle condizioni di raccogliere queste emozioni e queste passioni
Quando un convegno come quello organizzato dal Centro lunigianese di studi giuridici si pone il problema del rapporto stato società si pone anche il rapporto di interpretare i bisogni della società
E di assicurare i sistemi che impediscono una società pure atta a una istituzione pure attenta
Di cogliere nel modo giusto i bisogni della società a me non basta larga soddisfazione di riuscire ad interpretare la volontà giuridica di questo Stato
Sento il disagio di di chi vivendo questa società sardi non poter dare ad essa le risposte che dalle istituzioni si attendono è un momento di difficoltà di disagio per il quale la certezza giuridica fa certamente grande elemento di sostegno e di sicurezza ma non credo che sia sufficiente ad interpretare il disagio di una società che si attende forse altro da tutti noi
So che non è questo l'argomento fondamentale dibattito riconfermo il mio personale interesse vere
Gli elementi che il dibattito esprimerà ma ritenevo che potesse servire ad una riflessione ulteriore su alcuni elementi di preoccupazione
Che i referendum nazionali hanno posto in evidenza anche tenere conto come questa proliferazione frutto del movimento della Società civile va determinando anche a livello territoriale imponendo anche a noi
Amministratori regionali occasioni l'opportunità di una riflessione che forse non avevamo adeguatamente pensata prima
Che forse non abbiamo adeguatamente capita oggi ma che sicuramente non può lasciarci indifferenti per il futuro grazie
Ringraziando l'amico Carosi che ha espresso con molta onestà e con molta chiarezza una sensazione non solo di malessere ma anche di responsabilità politica molto importante cioè l'avvocato Luca Saldarelli che al presidente del consiglio dell'ordine
E gli avvocati di Firenze di prendere la parola
Ero molto breve ringrazio tutti coloro che sono intervenuti e porgo il saluto a nome degli avvocati di Firenze in particolare al professor Cheli
Iscritto all'ordine Ferentino che è stato nominato recentemente giudice costituzionale
Ma oltre al saluto un augurio
Perché perché anche la Corte costituzionale non va esente da censure
E tra le istituzioni prioritari dello Stato
Che negli ultimi tempi appalesato segni di malessere e di incertezza
è un dato ormai affermato de più attenti Interpreti
Direi delle esigenze e del pensiero costituzionale e certamente tutti ci auguriamo che il professor Cheli l'avvocato che vi contribuisca a questo recupero
Di funzionalità di efficienza di rispetto dei principi costituzionali proprio da parte di quella corte che ripeto negli ultimi tempi ha lasciato qualche volta a desiderare in alcune sue sentenze
E difficile in questo convegno poter prender la parola
Vi è forse l'unico aspetto che un avvocato può sottolineare invitando ad un momento di riflessione
Sottolineare anche sotto un profilo critico e questo
Credo che l'unico vero protagonista del processo sia il cittadino
E forse dall'aver in un recente passato dimenticato questa che ritengo sia la verità più evidente il dato di fatto più evidente ha portato a fare emergere altro tipo di protagonismo
Il processo è funzionale al cittadino alla società
Quindi unico protagonista del processo e e deve essere il cittadino e deve tornare ad essere il cittadino
Il recupero di questa centralità di funzione di interesse e di finalità e a mio avviso la battaglia più difficile che tutti coloro
Che sono animati da buona volontà perché purtroppo ci sono anche coloro che non sono animati da buona volontà ma tutti coloro che sono animati da buona volontà hanno da percorrere nei prossimi e tempi
Recupero quindi di questa centralità da parte del cittadino e il recupero anche direi in maniera preponderante della funzione strumentale
Che tutti gli altri che fino ad oggi si sono definiti o si definiscono protagonisti del processo hanno
Il giudice
L'avvocato il cancelliere
Tutti coloro che operano nel settore giustizia ma che debbono concorrere ad offrire a questo cittadino che che il fine della giustizia un prodotto che sia accettabile
E che negli ultimi anni
Si sia assistito ad un grosso distacco che è prima di tutto un distacco culturale è un fatto pacifico
Ma è un distacco culturale che a mio avviso ha visto la istituzione giustizia intesa nel suo senso più lato in posizioni di retroguardia rispetto alla società civile
Perché la società civile culturalmente ha progredito rispetto alle istituzioni
E la domanda che oggi la società civile di cittadino avanza nei confronti delle istituzioni è stato è certamente una domanda che io definisco sofisticata
Sofisticata perché perché i bisogni del cittadino sono oggi diventati molteplici molto più articolati
è la istituzione dello strumento che l'istituzione offre al cittadino è rimasto uno strumento grezzo il più delle volte incomprensibile
Certamente non sufficiente a rispondere sempre a questo cittadino con riferimento ad una serie di bisogni che oggi sono prepotenti rispetto a bisogni che tradizionalmente noi riteniamo prioritario
Basterebbe accennare a tutta la problematica sugli interessi diffusi
A tutta la problematica della tutela di bisogni che non trovano legislativamente una corretta collocazione e soprattutto ancorché la trovassero legislativamente poi non hanno strumenti effettivi
Perché perché il nostro processo sia esso inteso civile sesso inteso penale sia esso inteso amministrativo tributario è un processo che il più delle volte resta rito incompreso ed incomprensibile proprio a colui che che il protagonista del processo cioè il cittadino
è un rito Inter tera
Altre persone
Non è compreso e totalmente distaccato come tempi come formule
Come ritualità
E per di più assolutamente insufficiente a dare risposte con riferimento a quei bisogni emergenti che il cittadino
Questa responsabilità credo che ci coinvolga tutti quanti
Non è che coinvolga solo i magistrati
E i magistrati forse hanno male interpretato in un recente passato un ruolo ruolo una loro ruolo che pure gli era stato affidato a titolo di supplenza da parte dello Stato hanno fatto quello che potevano fare
Certamente ed è stato una carenza di natura politica di natura programmatica importante prenderne atto
L'importante definire oggi quello che è necessario fare soprattutto ridefinire a mio avviso quelli che sono e dovranno essere i ruoli di coloro che non essendo protagonisti non essendo destinatari del servizio giustizia ma semplicemente strumenti pur qualificatissime attraverso i quali il servizio giustizia rende e produce quel bene essenziale
Che il dirimere la controversia tra cittadini posto effettivamente funzionale è un richiamo quindi ad una responsabilità di tutti noi alcuni ne hanno di più altri ne hanno di meno
E certo anche la campagna referendaria ha contribuito ha accentuato forse delle spaccature dei
Degli atteggiamenti di auto difeso di arroccamento corporativo però ha avuto un merito a mio avviso enorme la campagna riceve
Enorme
Quello cioè di riportare nella sua giusta dimensione alla luce
Uno dei problemi che forse oggi in Italia nel nostro Paese e anche in altri paesi è problema essenziale di civiltà e di democrazia cioè il problema giustizia
Che non sarebbe stato certamente risolto da un referendum tanto più che la responsabilità civile del magistrato è veramente un fatto assolutamente marginale
Del quale per esempio agli avvocati interessa tanto quanto
Interesserebbe di più la professionalità del magistrato interesserebbe di più agli avvocati corretti meccanismi di censure del magistrato a livello disciplinare interesserebbero di più ad esempio la reintroduzione di principi di gerarchia
Che sono stati non dico attenuati ma sono praticamente scomparsi in un servizio così delicato come il servizio giustizia al di là di una responsabilità civile che per il guasto
Che essa può determinare sarebbe comunque come danno risarcibile
Ed allora io credo che uno dei punti pratici concreti
Al di fuori di tutti i discorsi che possiamo fare tra di noi
Che rimangono pur sempre petizioni di principio rimangono pur sempre delle belle idee ma discorsi concreti bisogna ad un certo punto comincia nel fare ecco io credo che si possa veramente prendere le mosse da quello che è il momento più importante
Vale a dire il meccanismo della professionalità e del reclutamento
Ho sentito il dottor serve parlare di esperienze fatte in altri Paesi io ho sentito dottor Ferri fa riferimento alla scuola di bordo
Bene la scuola di bordo e proprio uno di quelli elementi uno di quegli esempi che noi non dobbiamo prendere
Perché altro ordinamenti hanno individuato nella specializzazione del magistrato
Nell'acculturazione professionale del magistrato un meccanismo attraverso il quale costituire un supporto tecnico privilegiato per l'esigenza del cittadino solo per il magistrato come hanno fatto in Francia la scuola di bordo e riservate magistrati
Hanno di fatto creato in realtà aggiunto separatezza separatezza e creato un corpo di magistrati che di fatto è totalmente distaccato dalla società dai cittadini dagli avvocati da tutti coloro che sono gli operatori in questo delicatissimo settore della giustizia e allora il mio richiamo su questo specifico punto che credo sia il richiamo di tutti gli avvocati italiani e di tutti coloro che vedono il problema come lo vediamo noi e questo bisogna certamente tendere ad un recupero forte di professionalità
Che deve partire dalle università gravissimo problema che dovremo prima o poi risolve ma che certamente dovrà collocarsi nel periodo post universitario come un recupero di professionalità che sia comune a tutti coloro che esercitano nel settore giustizia
E che quindi tenda a privilegiare tutte le componenti del servizio giustizia e che sia comune come tirocinio
E che coinvolga quindi coloro che esercitano la professione forense coloro che eserciteranno la stessa professione dall'altra parte del Banco cioè che saranno giudici coloro che dovranno fare i notai e perché no coloro che dovranno anche fare i pubblici dipendenti pubblici funzionari
Del quale non troppe volte ce ne dimentichiamo
Non abbiamo in Italia una scuola che prepari
A questa delicatissima funzione persone che dovrebbero in realtà essere il supporto dello Stato quello Stato che oggi noi chiamiamo in prima persona quale responsabile della giustizia
Ecco questo è l'unico
L'unico punto concreto sul quale mi sento e mi sono sentito di fare un richiamo forte deciso
No a qualsiasi iniziativa ripeto che tenda a privilegiare una sola di queste componenti conseguente conseguenza assolutamente e prevedibile l'ulteriore distacco
Sì invece a tutte quelle nazioni iniziative che Fogliano
O che comunque convergano a accentuare la professionalità della quale oggi vi è un grandissimo bisogno la professionalità comune in questo delicatissimo servizio che il servizio giustizia sempre però avendo come come punto di base di qualsiasi riforma di qualsiasi discorso di qualsiasi
Modificazione
Il fatto è la costatazione che il vero protagonista della giustizia è rimane il cittadino grazie
Ringrazio dall'avvocato Saldarelli colgo l'occasione per porgere un saluto molto affettuosa al prefetto di Firenze
Se l'Inter Mannoni che è stato anche prefetto della nostra provincia di Massa Carrara quindi ritardiamo diciamo doppiamente con affetto un saluto all'amico Renzo Alessandri che
Pervenne due Consigli superiori ha rappresentato le istituzioni e con grande prestigio con grande forza amico Vittorio la calma e tutti gli altri amici che
Il tema del fine ad altri sono venuti stamane prima ancora un'ultima piccola cosa
Abbiamo detto che l'attività di informazione molto importante
E i nostri congressi ma anche i congressi dell'Associazione nazionale magistrati l'attività parlamentare in questi ultimi anni sono sempre stati seguiti indiretta da una radio che
Spesso con coraggio a volte non ci siamo trovati d'accordo sua su alcune determinate impostazioni c'è stata molta Dialettica eccetera però sta svolgendo un'attività di documentazione preziosa
Forse alcuni non se ne rendono nemmeno conto ma tutto il dibattito parlamentare viene portato in diretta da Radio radicale e moltissimi congressi appunto di magistrati sono stati trasmessi indiretta perciò il centro milanese
Ringrazia radio radicale per questa attività di documentazione di informazione io pregherei Stefano Anderson che poi quello che concretamente si occupa del settore giustizia di ricevere questo piccolo segno di riconoscimenti
Sono un attimo commosso io ringrazio Enrico Ferri l'accesso a un ingresso di giuridici che credo forse con me questo riconoscimento
Che danno a Radio Radicale interpretino una
L'opinione un po'diffusa
Credo che molti di voi appunto mi hanno visto hanno visto colleghi anche più di me
Che hanno lavorato nel settore giustizia condensano Marini conosce al massimo un po'di vino bono Ruggiero che seguono in maggio di processi che ci sono in Italia Rodotà essa e aveva visto qualche volta Giachetti altri che Simone appunto la Camera e Senato
Credo anche il consiglio qui regionale di Firenze è stato più volte seguito come altre istituzioni locali quindi è un lavoro che praticamente in molti facciamo e che e credo questo riconoscimento vada molti anche se lo ritiro solo io quei molti relativamente qui quattordici quindici persone che poi producono queste ventiquattr'ore di Parlato che rispecchiano credo le attività istituzionali più significative
Che
Del Prete o come il segno di un lavoro in qualche modo comune perché dove c'è per esempio appunto il Parlamento dove si parla si dice
La giurisdizione dove appunto ci aiuti dice che il diritto che viene detto lì c'è radio radicale che riversa quello che viene detto ai cittadini a chi l'ascolta nonostante le sue difficoltà economica stati i suoi problemi
Quindi chiedo punto un un lavoro che finisce con l'essere in qualche modo un po'comune in questo senso interpreto
Questo riconoscimento al nome di tutti del attuale direttore di area ricade del precedente Loquenzi vai a fare i tutti i compagni con cui collettivamente con molte difficoltà appunto diciamo svolge questo servizio vi ringrazio tutti
Allora
Allora tempo ora diventa molto subito passiamo subito
Aprire questo dibattito motivi per discutere mi sembra ce ne sono tanti e sono venuti fuori stamani
E dalla relazione introduttiva di Enrico Ferri e anche dagli interventi di saluto direi da quello del sindaco è quello del presidente del consiglio regionale a quello del Presidente del Consiglio degli ordini tutti sono entrati nel merito dei problemi
Noi abbiamo perciò delle coordinate precise per la nostra discussione coordinate che poi sono sunto già alte anche nel manifesto sulla giustizia che questo convegno di Pontremoli a voluto approvare
Questo manifesto che gli ho stamani guardavo
Sottolinea mi sembra tre temi in particolare
Quello dell'unitarietà della giustizia della giurisdizione è un tema che già era emerso nei lavori della costituente un vecchio tema che e poi è un tema di costruzione democratica del sistema del servizio di giustizia
Il tema dell'indipendenza e dell'autonomia del servizio giustizia dal dal potere politico il tema diciamo quello che più viene sottolineato che mi pare decisivo affrontare in questa fase poste referendaria dei problemi della giustizia cioè il tema della professionalità del giudice
Il tema della formazione professionale degli operatori di giustizia comprendendo unitariamente il giudice degli avvocati questo tema della professionalità sposta anche e il problema che è stato molto drammatizzato della responsabilità del giudice della riparazione degli errori giudiziari dalla Scala patologica quella fisiologica affrontiamo in positivo il problema Della formazione del giudice perché quella è praticamente la fisiologica
Secondo cui deve funzionare un sistema di giustizia cominciamo perciò subito il nostro dibattito io vorrei dare per primo la parola allora rappresentante della magistratura ordinaria cioè il consigliere Morozzo Della Rocca che rappresenta qui il Consiglio superiore della magistratura
Vecchia abitudine di pubblico ministero parlare in piedi
Ma Enrico Ferri
Poco fa
A invertito l'ordine delle parole che esprimono come dire insegna di questo convegno perché anziché ripetere giustizia stato società ha detto se ricordo bene è stato giustizia società e nel vano scambia nel cambiare l'ordine di queste tre parole a in certo qual modo
Messo in evidenza da un lato il senso della insegna del convegno
Dall'altro il senso di una insegna diversa
Che da questo convegno può essere emersa perché dire giustizia Stato società significa certamente dare Allo stato una posizione centrale come si conviene allo strumento necessario per rendere possibile la realizzazione d'una società giusta
Dire invece è stato giustizia società significa sottolineare il più grave dei problemi del nostro tempo
Che vede avvolte
La società e lo Stato inteso come apparato in gravissimo conflitto non già per la realizzazione della giustizia ma contro la realizzazione della giustizia
Ecco io credo che e per noi uomini moderni immaginare che la giustizia nella società possa essere realizzata facendo a meno dello Stato sia veramente una utopia è una utopia smentita dalla storia
Credo che siamo tutti lontanissimi da questo modo di pensare e che tutti ci rendiamo conto che ha enorme complessità della società contemporanea richiede che la giustizia
Sia essenzialmente funzione dello Stato
E che sia forse la più importante delle funzioni dello Stato
E tuttavia mentre ci rendiamo conto di questo ci rendiamo anche conto di come lo Stato apparato stenti arrendere questo servizio essenziale alla società
Per un complesso di ragioni che non sempre sono presenti alla nostra mente
Basta guardarci intorno per renderci conto che i tempi i costi le incertezze di questo servizio giustizia non solo nel nostro Paese ma in molti Paesi della nostra civiltà
Sono tempi costi e incertezze
Che vengono percepite quasi come il fallimento del servizio giustizia
E tuttavia parlare di fallimento del servizio giustizia contiene scusatemi il bisticcio una grave ingiustizia perché non è vero
Che le cose vadano sempre e soltanto male non è vero che le cose vadano soprattutto male
è vero però che i tempi i costi e le incertezze sono molti
E che tutti questi fattori di dipendono da cause assai diversificate tra loro
Io credo che valga la pena di ricordare che c'è un fenomeno diffusissimo nelle nostre società
Che e con un brutta parola nuova si chiama giuridici che azione il fenomeno cioè dell'emergere a livello giuridico di rapporti che un tempo non arrivavano a livello di diritto
Di rapporti che trovavano la loro disciplina la loro soluzione la loro attuazione su un piano diverso da quello del diritto
E questo significa che il numero delle questioni delle quali il servizio giustizia deve occuparsi enormemente aumentato
Quantitativamente e qualitativamente aumentato aggravando un carico per il quale il servizio giustizia nel nostro Paese aveva già il fiato corto più di cento cinquant'anni fa
Io non so chi di loro si è preso il gusto di andare a rileggere le vecchie vicende parlamentari dell'ordinamento giudiziario italiano ma se qualcuno risale al tempo dell'unità
Può togliersi la soddisfazione di leggere i discorsi di illustri parlamentari i quali lamentavano già più o meno gli stessi problemi per i quali ci lamentiamo oggi
Problema di costi e di tempi
Non solamente per questo fenomeno
Delle norme aumento dei rapporti che richiedono l'intervento del magistrato
Ma anche perché nella nostra mentalità di uomini moderni l'accettazione dell'atto di autorità e sempre il meno possibile
Abbiamo sempre più bisogno di sapere che abbiamo delle forti garanzie di fronte all'autorità
E abbiamo sempre più bisogno di sapere che l'Autorità decide in base alla ragione e non in base alla semplice volontà
E allora costi e tempi aumentano anche per questo motivo perché non vi è dubbio che ogni garanzia stavo per dire supplementare diciamo puramente e semplicemente ogni garanzia
Che ieri non è già ne era prevista e che oggi è prevista allunga i tempi del processo e quindi i tempi della giustizia
Ma il problema forse più grave del nostro tempo non è né quello dei tempi né quello dei costi ma quello dell'incertezza
Una incertezza che in qualche misura e anche se la fisiologica per la nostra società civile
Perché noi abbiamo un regime abbiamo un modo di governarci che di per sé e produttore di incertezze giuridiche
Perché è un modo di governarci che risente della necessità di raggiungere continuamente punti di equilibrio tra interessi contrastanti punti di equilibrio che spesso non durano da ottobre a novembre come qualche poeta alcuni secoli fa c'aveva ricordato
E quando questi punti di equilibrio
Che vengono raggiunti normalmente a seguito non già del prevalere netto di un interesse sull'altro
Ma di compromessi fra interessi di forza quasi pari quando uno di questi punti di equilibrio raggiunto
Non sempre raggiunto nella chiarezza e nella diciamo lealtà e buona fede
E questo significa che tra le funzioni della giustizia del nostro tempo vi è anche quella di completare di integrare quelle mediazioni che in sede legislativa non sono state completate
Una funzione quindi di sopperire non già un difetto apparente di chiarezza ma un difetto reale di chiarezza della norma un difetto di chiarezza che in certo qual modo lo stesso legislatore ha voluto perché il compromesso potesse realizzarsi
Questa è una funzione creativa
Che fa considerare nella nostra realtà di oggi come gravissima utopia quella che vorrebbe una parcellizzazione del servizio giustizia
Come se fosse possibile in questa situazione reale
Immaginare che la giustizia sia resa secondo la creatività di ciascuno in mille luoghi diversi della penisola
è evidente che se vogliamo uscire da queste difficoltà
Non è sufficiente porci a parole
Il problema di una maggiore professionalità del giudice o di una maggior rispetto della deontologia professionale da parte del giudice è necessario qualcosa di più è necessario porsi il problema delle strutture che possono rendere possibile sia l'acquisizione di una maggiore professionalità
Sia il maggior rispetto delle regole di deontologia del giudice
Ma soprattutto strutture che possano rendere possibile
Il superamento di quelle incertezze che in una giusta autonomia ma sconfinata nei suoi limiti continuerebbero
A sussistere per la differenza di soluzioni nell'uno o nell'altro luogo io lo sono stato in questi giorni
A Siena
Al convegno dei comitati di azione per la giustizia che era tutto incentrato sul problema della corte di cassazione
E debbo dire che ne sono uscito più preoccupato di quando Viero entrato perché ho avuto l'impressione che anche su questo specifico problema cioè sulla necessità della unificazione
Della giurisprudenza a livello quindi di quella che altrove si chiamerebbe una Corte suprema il pensiero dei colleghi e il pensiero degli operatori della giustizia e estremamente diviso estremamente diviso ancora una volta perché probabilmente spinte di vario genere interessi di vario genere premo uno per l'una o per l'altra soluzione
Certo è che questo è forse oggi a mio parere il problema più grave della giustizia in Italia
Perché prima ancora di parlare di unificazione delle magistrature amministrative contabili ordinarie forse dovremmo parlare di unificazione della magistratura ordinaria
Cioè dovremmo parlare della soluzione del problema di una suprema corte efficiente in grado di assolvere non soltanto come oggi con molta fatica e con tempi relativamente lunghi assolve
Il compito di controllare le eventuali violazioni di legge nei giudizi che interessano al singolo cittadino
Ma quell'altro compito sempre più importante e che sarà sempre più necessario assolvere di mediare ciò che il Parlamento non è riuscito a mediare
Dando sul piano di una interpretazione inevitabilmente creativa delle indicazioni che siano in qualche modo un po'più vincolanti per tutti i giudici italiani
Come vedete tocco un problema rispetto al quale probabilmente le opinioni nel Paese sono divise
Quasi come quelle che erano divise sul problema della responsabilità del magistrato
Perché non vi è dubbio che esiste tra di noi un enorme numero di operatori della giustizia che vedono con terrore questa possibilità di una suprema corte unificatrice
Al di fuori della miniera
Come dire l'illusione di una legge che Possa essere assolutamente chiara
Ve ne sono altri che si rendono conto che l'aggravarsi della situazione presente potrebbe creare dei grossi problemi per la nostra società civile
C'è stato qualche accenno stamattina alla problema della professionalità come ad un problema
Di estrema gravità è un problema di estrema gravità
Io credo che anche il risultato del referendum abbia avuto un significato che va molto al di là del problemino della responsabilità civile del giudice è un risultato sul quale hanno certamente pensato anni di trascuratezza per il problema della professionalità anni durante i quali il magistrato entrato in carriera in forza di un concorso
è stato lasciato libero di studiare o di non studiare qualche volta direi anche di lavorare o di non lavorare per venti trenta anni dopo l'entrata in carriera e credo che questa sia una Sinoussi due azione che soltanto nel nostro Paese si è verificata
Mi rendo conto che anche qui le spinte degli interessi corporativi e non corporativi sono molte
E che probabilmente la situazione di stallo che si verifica dal mille novecentosettantatré in materia di produzione di leggi sull'ordinamento giudiziario
Rischia di protrarsi nel tempo per la impossibilità di prevalenza di una spinta sull'altra
Non so come potremo uscirne
Credo che dovremmo cominciare a porci il problema della professionalità non già in termini di professionalità e basta ma in termini di ordinamento giudiziario
Che stimoli il giudice ad accrescere la propria professionalità se non ce lo porremo in questi termini tutti i nostri discorsi sulla professionalità rischiano di diventare vuote prediche ipocrite
Perché continuare a dire alla gente che deve essere molto professionale non significa certamente che la gente ci ascolterà
Il problema della responsabilità civile si sta avviando per fortuna assoluzione
Anch'io credo che fosse un problema marginale nelle vicende della giustizia in Italia ma credo anche che dietro la spinta referendaria ci fosse qualche cosa di più del desiderio di dare le bacchettate sulle dita ai magistrati italiani
Io credo che nel Paese il distacco dal Palazzo si sia manifestato anche in questo nel desiderio che almeno uno strumento di controllo e sia pure uno strumento apparente come quello della responsabilità civile
Fosse sottratto diciamo così al Palazzo se preferite al Palazzetto di Piazza Indipendenza e riconsegnato al cittadino perché avesse almeno una possibilità
Di innescare un procedimento di controllo che gli sarebbe poi sfuggito ma la cui iniziativa in qualche modo era sottratta alla alla sfera del potere ufficiale
Permettetemi di chiudere questa
Questo vagabondare da un argomento all'altro
Con questa con questo richiamo al referendum referendum che probabilmente è stato suggerito dal fatto che molti hanno colto non solo una seconda tendenza della magistratura italiana alla separatezza
Tendenza non colpevole tendenza determinata da un'infinità di fattori che sono un po'alla storia di questi ultimi quindici anni ma hanno colto piuttosto
L'impressione la preoccupazione
Che nell'esercizio della giurisdizione l'atto di volontà tendesse un pochino a prevalere sull'atto di conoscenza
Ed io credo che quando i nostri vecchi parlavano di nozioni sapessero bene quello che dicevano
Quando parlavano di cognizione del giudice ordinario sapevano bene quello che diceva
Sapevano che l'operazione del giudicare prima che essere un fatto di volontà è un fatto di conoscenza speriamo di tornare a esserne consapevoli tutti
Grazie consigliere Morozzo della Rocca la parola all'onorevole Stefano Rodotà
Ma c'era una volta la divisione dei poteri
Quindi e questa grande metafora culturale politica si è e via via appannata
è stata sottoposta a critiche corrosive o realistiche
Che hanno messo in luce
Più la compenetrazione di funzioni che non la distinzione ci siamo abituati
Sulla scia di una diversa tradizione culturale
A parlare piuttosto di pesi e contrappesi in un sistema istituzionale
Abbiamo visto anche nell'immaginario collettivo crescere e moltiplicarsi
Il numero dei Poteri il quarto potere alla stampa il quinto potere la televisione
Sappiamo sempre di più tuttavia che la questione centrale
E quella di non avere poteri fuori controllo
In questo momento non solo in Italia ma in Italia particolarmente anche per ragioni obiettive non solo per forzature soggetti visti che l'accento viene posto
In modo preponderante qualche volta ossessivo sul tema della decisione
Non dobbiamo perdere di vista
Che la cultura dei controlli
E altrettanto importanti
Importante non corporativi Istica mente perché c'è qualcuno che esercita la professione di controllore e quindi non la vuole diminuita
Nel permesso e nella considerazione sociale ma perché il De Pirlo deperire della funzione di controllo e pericoloso per gli equilibri in un paese Democratic
Vieri su tutti i giornali c'era la scoperta di qualcosa che
Già si sta doveva sapere è stato pubblicato questo rapporto Censis di quest'anno
Un'occasione
Che era diventata via via rituale per le metafore che era capace di inventare il direttore del Censis quest'anno il Censis è arrivato in ritardo e ci dice che nel nostro Paese sono cresciuti i poteri oligarchici
Cioè in poche parole il potere si è concentrato in poche mani esserlo si segnala con preoccupazione e questo vuol dire che esiste un potere
Fuori controllo
Perché ho detto questo
Perché tutto ciò ha inciso profondamente sulla funzione giudiziaria
La funzione giudiziaria soprattutto in sistemi come il nostro
è stata vista o come funzione
Applicativa di qualcosa deciso altrove la legge approvata dal Parlamento
O come funzione di risoluzione di conflitti
L'una e l'altra evidentemente versioni corrette
Ma che
Lasciando in ombra ciò che pure all'origine e ora essenziale della funzione giudiziaria cioè appunto la funzione di controllo
Un potere tra gli altri e la funzione di garanzia ci sono dei giudici a Berlino secondo l'espressione corre queste due funzioni nell'ultima fase sono davanti all'opinione pubblica divenute particolarmente digeribile
Per molte ragioni che qui non non è possibile neanche ripercorrere sommariamente
Per un verso
Perché
Il potere di alcuni poteri se così si può dire è cresciuto
E non per forme di prevaricazione
Che oggi la politica sia sempre più gestione amministrazione
E si porti dietro uno strascico di corruzione
è fatto visibile per tutti e non solo nel nostro Paese
E stata depositata pochi giorni fa la sentenza sul caso Flick in Germania più grosso caso di corruzione che ci sia stato in quel Paese o il più palese sono novecento pagine tre volte la sentenza della Corte Costituzionale sulla Rocchi in Francia è apertissimo questo problema è solo il giudice che come in questo Paese hanno tirato fuori una tale
Massa di scandali
Suscitando reazioni sanno o preoccupate o aggressive per in prima pagina di le Monde si è arrivati a titolare
Insopportabile indipendenza perché anche in un paese come la Francia dove il controllo dell'esecutivo sulla magistratura rimane ancora
Consistente l'indipendenza del giudice e vista come qualcosa che può mettere in pericolo il modo in cui alcuni poteri vanno articolandosi nella spontaneità che sembra essere
L'obiettivo il desiderio di troppi detentori di poteri formali e non formale
E dunque questo è un fatto
Che questa funzione di controllo di Fiorello ai Poteri come si diceva un tempo ha fatto obiettivamente cresce e non potrà far diminuire in futuro un ruolo di controllo politico tra virgolette ma forse le virgolette le possiamo levare perché quando sì parlava di magistratura come dico giudiziario potere tre poteri gli si attribuiva una sua storia specifica politicità che era evidentemente diversa da quella dell'Esecutivo del legislativo ovvero una funzione politica
Venendo meno appannando sì dalla quale gli equilibri
Globali venivano messi in discussione nello stesso tempo la funzione di garanzia del cittadino
Diventa altrettanto essenziale
E la domanda che oggi ci si pone però in una situazione di questo genere quella legata a una complessiva ridefinizione della funzione giudiziaria perché quella che noi leggiamo anche giustamente come in regola inadeguatezza di strutture non è solo figlia come nel nostro sistema
Di ritardi di disattenzione disattenzioni anche volute pilotate
Ma è anche il risultato di una mancata riconsiderazione di quali siano le strutture necessarie per una magistratura che ha completa insediamento sociale completamente diverso da quello che avevamo conosciuto
Certo voi ne avete discusso mi dispiace non esserci stato
In quella sessione e se dobbiamo avere più o meno sta il tema non è piccolo ma il tema attacca poi direttamente la questione della produzione giuridica perché io non mi stanco di ripetere che dire avere Venosta non significa affatto avere meno diritto
Guardiamo il paese che è stato più il vestito da questa vicenda è chiara predisposto più degli altri
Gli Stati Uniti
Non è un vero che alla deregolazione sia corrisposta per esempio come qualcuno pensava un ridimensionamento dell'attività delle corti invece è esplosa ancora una volta l'attività delle corti
Ed è arrivata ci fa record nella storia degli Stati Uniti per la il biennio ottantatré ottantaquattro l'ultimo sul quale è stato una di cui ottantaquattro ottantacinque
Fatto una rilevazione completa di venticinque mila nuove controversi
Perché tutto questo e con conseguenze che non dobbiamo seriamente valutare
Perché laddove vi sono vi è una quota minore di regole comuni o non vi sono affatto regole
I conflitti sorgono lo stesso
E i conflitti devono trovare delle sedi di risoluzione e non è detto che debba essere sempre e necessariamente per carità la sede giudiziale
Il più laddove non ci sono regole comuni e unificanti ci sono delle regole stabilite dagli interessati
Violando sino ai quali
Il bisogno non solo di risoluzione del conflitto ma di interpretazione della regola posta
Si pone con molta forza
Ed è il parametro di riferimento per interpretare questa regola perché quando ci sono centri di produzione privata del diritto sono sempre in qualche misura centri di prevaricazione del diritto
Di chi alla forza di creare diritto nei confronti di a
Il rapporto impresse società quando la l'impresa e centro di produzione giuridica crea un problema
Perché deve essere giudicato il diritto posto dall'impresa nei confronti del cittadino consumatore utente di servizi e in questo quadro evidentemente alla funzione del giudice
Muta notevolmente
E passa al giudice una funzione che era adempiuta precedentemente dal legislatore cioè quella di creare criteri se non regole unificanti di questo universo giuridico che nel momento in cui si deve il gol al livello statuale si parcellizza si corporativi chissà
A livello della concreta produzione normativa
Quindi il problema del ruolo del giudice diventa molto forte e di ciò che come usiamo dire giustiziabile no
Ciò che dovrebbe essere portato davanti al giudice quando come diventa un grosso problema
Tutto può arrivare in prima battuta davanti al giudice devono esserci sedi di raffreddamento filtri
Il giudice deve essere solo l'ultima istanza o deve essere la prima in presenza di taluni conflitti
Perché certo quella giudiziaria ricordiamo la questa funzione non è solo una serie di garanzia o di controllo
Non trovo altra parola ma è una sede di equalizzazione questo è l'altra grande funzione che la giurisdizione adempie soggetti che si trovano nella società in posizione fortemente differenziata
Nella sede giudiziaria non dico si trovava a Roma dovrebbero trovarsi in posizione quale o comunque quello è il luogo della eguaglianza delle posizioni e qui una serie di questioni che toccano la funzione giudiziaria ma toccano anche il modo di ricostituire l'eguaglianza delle parti dalla tutela dei non abbienti alle azioni di gruppo
A cioè una serie di strumenti che dovrebbero ricostituire condizioni pari nel giudizio siamo dunque per concludere in una fase nella quale c'è sia un problema di professionalità di scuola ma c'è una domanda preventiva una scuola per quale giudice così come una università per quale giuristi che se io guardo ancora i curricoli i curricula universitari o i contenuti di certi insegnamenti non ci siamo proprio
E quindi la collaborazione utile ma non è soltanto una università che dà qualcosa università che dovrebbe ricevere molto anche da una sorta di bagno realistico
Nel confronto ciò con ciò che la magistratura fa certo i rischi sono tanti
La crescita affidamento alla magistratura di tutta una serie di conflitti che potevi non controllati
Ritengono di dovere scaricare sulla magistratura e grande ne abbiamo parlato molto in queste settimane passate infuocate
Ripeto qui una espressione che non viene dal nostro mondo ma che preoccupa assai per esempio nell'ambiente giuridico degli Stati Uniti di una magistratura che diviene pattumiera dei conflitti sociali
Cioè nella quale vengono scaricati hip conflitti sociali
Più Astrit più difficili e quindi sgraditi da chi amministra o quelli comunque che non pagano in termini per esempio di consenso elettorale
Questo senza mutare il nulla formalmente il quadro all'interno del quale i giudici si muove
Semmai passiamo per un momento solo e chiudo alla situazione italiana io non mi lascio alle spalle le polemiche sul referendum che io non ritengo affatto
Quelli che che siano state soltanto ispirate da posizioni corporative o dalla volontà di qualcuno di assumere una egemonia elitaria laddove invece doveva esserci lo spontaneo dispiegarsi della volontà popolare c'è stato molto senso di responsabilità di chi in questa discussione
Ha visto perché non basta oggi dire piccola questione era responsabilità del giudice la questione a responsabilità del giudice era stata caricata dei significati
Che è stato giusto mettere in evidenza perché se fosse di quanti oggi dicono benefico a referendum perché ha fatto parlare della giustizia
E devono rendersi conto che se questo è avvenuto perché c'è stato qualcuno che si è preoccupato di dire qual era lo sfondo ore i limiti del quesito referendario anche la loro forza di distorsione
Comunque benvenuto il dibattito perché tutto questo c'è stato detto
E perché
Oggi mi auguro anch'io che si faccia presto e bene nei limiti del possibile a una legge sulla responsabilità dei giudici
Però va bene anche sapere che un Parlamento così povero di tempo come il Parlamento italiano
E lento nelle sue decisioni
Sta perdendo gran tempo su questioni marginali le ha perdute nella passata legislatura occupandosi per mesi e mesi di una pretestuosa riforma del sistema
Elettorale del Consiglio superiore li spende adesso prima con i ritardi del legati al referendum Moggio occupando questo teatro io mi auguro francamente credo che sarò poi tra quelli per la parte che mi compete sul terreno parlamentare che faranno in modo che questo avvenga
Che ci non ci si dimentichi
Delle questioni di cui oggi tutti parlano una volta chiusa la parentesi della responsabilità del giunti grandi questioni hanno ragione tutti quelli che parlano delle strutture quelli che parlano dalla professionalità quelli che parlano dell'amministrazione del sito settore giudiziario io vado ripetendo da tanto tempo che è quella della e qui è il nodo vero con la che quello della giustizia ormai nel nostro Paese ma da molto tempo una catastrofe sociale
Rispetto alla quale o grandi interventi di emergenza ritorniamo a questa parola non mi piace ed interventi eccezionali verranno al più presto o altrimenti con gli aggiustamenti che abbiamo seguito fino a oggi non se ne esce assoluta
Io di questo sono assolutamente scelto
Questo significa interventi finanziari straordinari significa coraggio dalle forze politiche perché quelle pressioni corporative dopo sono moltissime dal localismo di chi non vuole vedere soppressa una pretura alla forza delle corporazioni nel loro insieme
Le diverse corporazioni che non hanno sempre giocato ruoli positivi la storia della riforma del codice di procedura penale è anche storia di corporazioni di magistrati e di avvocati che non volevano questo tipo di riforma
Che non li obbliga solare riconversioni culturale
Ma anche la riconvertire a loro modo di lavorare spesso per qualcuno molto grosso tenendo contemporaneamente aperti dieci fronti processuali e fingendo di essere presenti su tutti è il passato oggi so che le cose sono cambiate
Quindi è un'impresa di grande portata che occuperà tempo parlamentare energie culturali
E soggetti politici
E che noi dobbiamo vedere chiudo sul serio in una prospettiva se riusciremo a uscire in parte opporre parzialmente rimedio a questa catastrofe non possiamo lavorare con le cifre di oggi
Se non riformeremo all'azienda il servizio chiamiamolo come code lette in chiave efficientissima al servizio giustizia
Avremmo nulla benefica esplosione della domanda cioè noi dobbiamo moltiplicare per tre almeno la domanda di giustizia nel settore chiave della giustizia civile per esempio di quella amministrativa
Perché oggi e ho chiuso sul serio in questa logica che prende il gioco diritti dei cittadini Garanzie poteri forti e non controllati
Tendenzialmente sempre di più il cittadino tenderà Tassone associato a rivolgersi alla giustizia per la tutela dei diritti individuali collettivi di gruppo
In un gioco che sarà però non l'affermazione di un punto di vista egoistico ma contemporaneamente la richiesta che quei poteri vengano controllati e attenzione questo per il giudice
Implica una variazione di ruolo è un problema perché in questo modo davanti alla società il giudice tende a porsi come parte o controparte di quei poteri
Non controllati il cittadino percepisce costui attenzione anche questa non è una novità ma questo è oggi tende a divenire di fronte al potere di ripresa al potere informativo ai poteri statuali tradizionali
Un momento importante forte e non è quindi l'ultima riflessione da fare per il rapporto tra giustizia e società
Grazie all'onorevole prodotta la parola al consigliere Massimo Vari in rappresentanza della magistratura contabile purtroppo è un dovere sgradevole del Presidente ma devo cominciare a guardare lo chiamano alla mafia
Evitare che il professor Rodotà abbia colto proprio il centro del problema perché in effetti io dico a questo punto proprio seguendo la traccia
Delle cose dette dal professor Rodotà interessantissime ecco c'è veramente da interrogarsi se è possibile
Rizzo disegnare un sistema di responsabilità senza disegnare un ruolo preciso del giudice e senza e prescindendo da un dibattito di band più ampio respiro
Su quello che è oggi il ruolo delle altre funzioni se ancora possiamo utilizzare questi questi strumenti cioè della funzione della legge e della funzione dell'amministrazione nel nel nell'ordinamento attuale
Dell'ordinamento pluralistico ecco di fronte a una società pluralistica che tende a presentarsi non tanto come popolo ma come Società di masse
Di formazioni sociali
Qual è veramente il ruolo della legge qual è il ruolo dell'amministrazione qual è il ruolo del giudice
E certamente la legge ha mutato ha mutato la la sua funzione in questo sistema
E di questo dobbiamo prendere assolutamente consapevolezza e qui devo certamente rivolgere una lamentela perché il dibattito che si è svolto intorno ai temi referendari in qualche maniera affatto torto direi alla categoria dei magistrati
Perché il dibattito è stato prevalentemente impostato in termini riduttivi e direi quasi punitivi come quasi a voler additare delle colpe e delle responsabilità
E invece è un dibattito che tutti quanti ci auguriamo che possa proseguire
Completo
Ben più ampio respiro
Su quello che l'assetto nell'attuale società il pluralismo le formazioni intermedie
Credo che obbligano
Tutti i poteri di apparato ad avvicinarsi alla società la stessa crisi della legge la crisi della legge significa che tutto sommato questo fenomeno è stato esposto e rappresentato molto bene in un recente scritto di Barcellona
In definitiva la legge non è più quello strumento
Dir regolatore formale di fenomeni che invece sul piano sociale sul piano economico sul piano politico e e trovano la loro il loro assetto e la loro composizione in quelle che sono le forze del mercato comunque i fenomeni sociali in si e quindi il legislatore certo non può più limitarsi a registrare questi fenomeni il legislatore ha una sua funzione di intervento deve funzionalizzata nella sua opera alla realizzazione di certi interessi che sono quelli indicati nella nella costituzione e vede operare terre questa mediazione sociale in prima persona ecco non può rimettere certamente se noi vogliamo realizzare certi obiettivi
Della costituzione non solo in senso formale ma in senso sostanziale deve svolgere un ruolo attivo
Un ruolo attivo che demanda quest'opera peraltro non più soltanto alla istanza centrale
I fenomeni della negoziazione legislativa quindi l'intervento delle parti sociali nelle nelle dello stop nel momento del meccanismo di formazione della legge
La e devo legga o comunque il trasferimento della funzione normativa ai stanze intermedie
Il problema addirittura poi di alcune istanze che attualmente non riescono proprio ad essere assorbita dall'apparato ad entrare nell'apparato tutta la tematica degli interessi diffusi
Tematica per la quale bisogna dare atto alla magistratura ordinaria amministrativa e contabile di un operante
Di una sensibilità e di un impegno intesa a ricercare delle forme di tutela verso interessi vitali della della collettività magari forzando tante volte gli schemi formali delle tecniche di tutela innanzi a ogni giudice però certamente è stata un'opera altamente meritoria
Quella svolta nel passato
Ecco allora direi che di fronte a questo problema della crisi della legge si dice oggi la crisi delle delle momento unificante della legge formale
E quale espressione delle tra l'altro di un'istanza centrale evidentemente viene a cambiare anche il ruolo dell'amministrazione
Viene a cambiare anche il ruolo dell'amministrazione che si vede destinataria del compito di realizzare questo momento unificante dell'ordinamento e dall'apparato al nella fase della gestione del debito degli interessi definiti legislativamente ma anche qui credo che se ci guardiamo in faccia la realtà ci vediamo vediamo che l'apparato centrale per l'amministrazione almeno in senso tradizionale non è più in grado oggi di assolvere questo compito
Non è più in grado di assolvere questa funzione di raccordo nel momento della gestione degli interessi
E soprattutto mancano mancano anche le istanze di controllo in senso tecnico cioè quelle istanza di controllo previste dall'ordinamento sia a livello amministrativo
Va anche
A livello di apparati di diverso di la Corte dei Conti io mi rifaccio sempre a alle mie diretta esperienze professionali
Ecco non sono riuscite e qui in virtù proprio di un mancato adeguamento della realizzazione di riforme o comunque di strutturazione dei quarti
Ah svolge Recco e la funzione di raccordo fra ordinamenti o sub ordinamenti che dovrebbe essere tipica della funzione di controllo proprio per la realizzazione dell'unità generale il sistema certo in questo anche l'opera del giudice
Qualche volta si è inserita forze debordando andando oltre quello che poteva essere un compito che certamente è diverso dal passato anche per il giudice perché anche il giudice non è più applicato pure neutrale ma perché a quest'opera diversa di ricerca dell'interesse della funzione dalla norma viene chiamato dire dal legislatore stesso dalla legge stessa
Ecco il giudice
Qui si è regolato direi in maniera un po'diverso e quindi in qualche maniera emerge la divaricazione fra le varie istanze giustiziali ecco il problema della unità della giurisdizione perché abbiamo avuto certamente
O comunque hanno assolto a questa funzione di raccordo della gestione degli interessi che invece doveva essere più idoneamente congruamente e svolto a dall'amministrazione ci sono state certo altre stanze magistratuali che non sempre pure denotando tante volte dei fermenti di di innovazione parlo della istituzione dei TAR
E quello che ha rappresentato nella giurisprudenza amministrativa la la istituzione di TAR però poi in qualche maniera è sempre venuta riemergendo più che altro invece una logica di copertura
Dell'amministrazione in senso tradizionale quindi ecco siamo di fronte a un problema anche di di indirizzi contrastanti e che certo non servono a realizzare quelle quel concetto di base della unità della giurisdizione alla quale accennava prima il professor Cheli e vengo più specificamente a quella che l'opera del giudice certo certo questo obiettivo della unità della giurisdizione tenendo conto che
Alla
Formale distinzione
Fra diritto soggettivo interesse legittimo che come sappiamo
Gli stranieri non riescono a capire ecco è sottesa sempre un'unica istanza di giustizia da parte del cittadino
Questo il grosso problema che bisogna risolvere se veramente vogliamo avvicinare la funzione del giudice alla società civile
E il cittadino tante volte si trova frastornato
Proprio nell'ambito di e di ghirigori dire così di di di formalismo giuridico per cui poi sembra che in sostanza la funzione giustiziale è soltanto a fine a se stessa attraverso griglie che qualche volta finiscono per realizzare zone o di assenza di tutela zone di non tutela questa il grosso problema che ci coinvolge considerando che in Italia abbiamo sei giustizia
Compresa quella costituzionale ecco abbiamo se sistemi giustizia quindi certamente se il giudice deve riscoprire perché credo che questa sia un'altra necessità ed è bene che si apra un dibattito su queste cose quella che è la matrice della sua funzione perché signorine il giudice pronunzia in nome del popolo italiano pronunzia
Quindi la matrice della funzione certamente e in quella sovranità popolare che noi poi ritroviamo nell'articolo uno dalla Costituzione e non a caso le norme contenuta nella Costituzione quando parlano del dell'ordinamento giudiziario prevedono le forme di partecipazione dei cittadini all'amministrazione della giustizia
Proprio perché evidentemente la funzione più autentica si riscopre si riscopre proprio in questo avvicinamento della della funzione del giudice
Alla società civile e forse in questa logica vanno poi risolti anche gli altri problemi i problemi dell'indipendenza i problemi dell'autonomia
I problemi della professionalità
E in fondo in fondo se voi
Leggete quell'articolo della Costituzione che proclama l'indipendenza e l'autonomia dice che il l'ordine giudiziario
E indipendente autonomo dagli altri poteri quindi non il potere giudiziario l'ordine giudiziario quindi anche questo è un dato che va tenuto presente questa concezione della magistratura non come potere ma come ordine anche
Tutto sommato in una apparente contraddizione
E allora
Se così è evidentemente la magistratura come ordine si trova di fronte a un tipo di problema che che simile a quello delle formazioni sociali in qualche modo e cioè l'autonomia
Delle dell'ordine giudiziario così come quella delle formazioni sociali si gioca sul piano soprattutto della democraticità degli ordinamenti
Tema al quale io mi sento particolarmente sensibile perché la istituzione giuridica giudiziaria della quale io faccio parte
In una sentenza della Corte costituzionale di alcuni mesi fa
è destinataria di giudizi di valore che certamente non sono confortanti in questo senso cioè c'è una sentenza dalla Corte costituzionale la quale dice che dallo Stato i magistrati della Corte dei conti non godono di nessuna forma di autonomia e di indipendenza
Non non hanno un organo di autogoverno che sia espressione anche rappresentativa della della categoria stessa quindi ecco qui un grosso problema che che il legislatore deve risolvere anche scusate mi se è un problema
Peculiare della della nostra magistratura ma insomma credo che siano problemi che interessano tutti i magistrati per il fatto stesso
E il problema poi della indipendenza
Problema dell'indipendenza che ovviamente non è fine a se stesso l'indipendenza l'indipendenza è un bene strumentale alla realizzazione effettiva di di quelle che sono le istanze di giustizia del cittadino e allora evidentemente il problema dell'indipendenza si realizza nei limiti in cui le strutture giudiziarie
Anzitutto sotto il profilo organizzativo inteso come costituzione dell'organo in funzione di criteri che veramente siano i pitoni e più congrui a realizzare queste esigenze di giustizia delle del cittadino e in stretta connessione anche come moduli procedimentali ho sentito parlare prima appunto dei formalismi inutili
De iure forme eccessive forza della segretezza che vanno riviste in qualche maniera di limiti in cui non corrispondono a un'effettiva esigenza di giustizia e direi anche di una rivalutazione del ruolo dall'avvocato
Noi prima abbiamo ascoltato il rappresentante dell'ordine professionale di Firenze ci ha detto delle cose molto interessanti quindi una rivalutazione di questo ruolo dell'avvocato come soggetto
Questo de e e in qualche maniera soggetto deputato alla realizzazione di queste libertà civili di questi diritti delle del cittadino
E allora ecco io credo che in questa logica vanno affrontati i problemi dell'autonomia e della responsabilità
Del giudice problemi dell'indipendenza con la consapevolezza certamente di questo nuovo ruolo perché è chiaro che in un sistema quale il nostro in cui tutto l'ordinamento a partire dal dalla legge e funzionalizzato alla realizzazione di interessi
E funzionalizzato alla mediazione fra le varie istanze fra fra fra gli interessi delle collettività che operano nel nell'ordinamento steso certo anche il giudice in qualche misura
Nei limiti della singolarità del caso sottoposto perché questo è il grosso problema l'errore quando il giudice
Ritiene di essere investito o qualcuno vuole investirlo della funzione di mediatore di grossi conflitti che vanno al di là della funzione di risoluzione del del caso concreto
Ecco io credo che e allora rischiano di scaricarsi sul giudice quelle grosse tensioni alle quali accennava il professor Rodotà e alle quali è difficile che il giudice stesso possa far fronte ma ricondotta alla sua opera nell'ambito della singolarità del caso ecco io credo che il giudice sia chiamato anche lui a farsi mediatore sociale nell'interpretazione di questi interessi negli spazi che a lui vengono riservati
Certo ci vuole una grossa consapevolezza tutto questo una grossa consapevolezza sul concetto dello Stato sul concetto dell'ordinamento
Sul concetto della società
Quelle cose che qualche grande giurista del passato forse già in anticipo aveva visto io vi faccio spesso
Capograssi grande giurista il quale affrontando proprio questi temi
Rilevo come lo Stato
Ormai non si identifichi più corse spesso ma con la società che gli sta di fronte con tutte le sue esigenze
E con tutte le sue istanze grazie grazie al consigliere rari sentiamo adesso la voce del mondo dell'impresa pubblica la parola al professor Rolando Valiani rende delle
Posso solo come in rappresentanza diciamo dell'impresa pubblica in particolare delle imprese a partecipazione statale perché altre imprese pubbliche possono avere problemi in parte diversi
Posso solo aggiungere dei problemi ai tanti che sono sono stati sollevati questa mattina
Problemi che attengono
Anche la particolare natura di questa configurazione del modello delle partecipazioni statali
Sappiamo che le società operative come lo chiamiamo cioè le società che poi gestiscono su quel mercato le risorse della produzione sono soggette al diritto delle società per azioni
D'altra parte d'altra parte
Non si può dimenticare che il capitale e pubblico che queste società che sono soggette al diritto delle società per azioni operano avendo un azionista che risponde di capitale pubblico
Ecco che allora immediatamente sorgono dei problemi
è vero che lo Stato ha scelto questo strumento particolare più snello certamente per intervenire nel mercato che lo strumento di una società che è soggetta al diritto delle società per azioni ma è anche vero che alle spalle c'è un capitale pubblico
E
Ed allora ed allora l'azionista quando andrà nei consigli e andrà nelle assemblee
A rappresentare l'interesse del capitale pubblico
Come porterà queste motivazioni questi interessi del capitale pubblico in una sfera di di diritto delle società per azioni
E ricordo anche il d'altra parte il notissimo articolo tre della legge istitutiva del ministero delle partecipazioni statali ovvero che gli enti di gestione delle partecipazioni statali me lo ricorderà certamente qui rappresentate dalla Corte dei Conti restano nostri comitati siete sempre il nostro così amministratore di amministrazione il rappresentante alla corte dei conti
E gli enti di gestione delle partecipazioni statali devono essere operare secondo criteri di economicità ecco un terzo concetto che esce fuori economicità che cosa vuol dire esso e strane ossessioni se non vado errato
Alla diciamo ma gli strumenti concettuali del diritto delle società per azioni in cui si parla di Smile redditività dell'investimento di Luca attività mi pare una certa tre dottrina tradizionale la definiva in quel modo
Ma cos'è questa economicità
E che cos'è l'interesse del capitale pubblico che l'azionista deve portare nelle assemblee nel Società offre nella sebbene così amministrazione del suo staff cattive
C'è stato un periodo storico in cui forse poteva sembrare che questo interesse del capitale pubblico fosse più chiaro quando per esempio la logica della programmazione economica sembrava prevalere allora
Forse poteva sembrare che chi gestisce il capitale pubblico deve Manta optare
Come azionista in queste società operative dei principi che discendono dalla logica della problema della programmazione economica in un momento come questo in cui la logica della programmazione economica e faro della pratica per lo meno o appare a noi
Quando gestiamo queste cose più offuscato più frastagliata
Ecco che identificare l'interesse del capitale pubblico che si porta nel consiglio d'amministrazione nelle assemblee delle società operative diventa ancor più difficile
E allora concludo dicendo
Questi problemi che possono sembrare risolti a monte
Da certe distinzioni il diritto delle società per azioni le crisi l'economicità come criterio guida di gestione degli enti di gestione l'interesse del capitano pubblico che interesse che discende dalla politica economica dalla politica industriale che dovrebbe quindi discendere da certi indirizzi degli
Degli organi dell'esecutivo
Questa è la la distinzione tra direzione gestione che per esempio vengono viene continuamente ricordata anche dalla Corte dei conti lo la direzione si porta certi interesse il capitale pubblico ma la gestione dev'essere un tonno perché operiamo nel campo del diritto delle società per azioni
Tutte queste distinzioni che sembrano belle chiare eccetera
A leggerle quando poi si arriva sul terreno e si fanno da applicare il giorno per giorno nell'operatività sembrano molto meno chiare molto meno facili da interpretare e soprattutto da applicare allora chiudo l'intervento e proprio mentre ragione credo di tempo nel significare delle esigenze esigenze che sono di chiarezza di certezza
Che probabilmente attengono al quadro normativo
Che certamente attengono a diciamo alla coerenza della politica industriale e anche agli interlocutori perché noi come enti di gestione abbiamo tanti interlocutore abbiamo il ministro delle perciò azione statali ma abbiamo le Commissioni parlamentari
Ma abbiamo competenze che ci vengono da tanti ministeri e non sempre sono riassumibili in delibere del dei comitati interministeriali
Quindi anche difficoltà a orientarsi tra le tante sollecitazioni che provengono dalla cosiddetta tra virgolette politica economica ed industriale qual è inni
Spesso questa politica economica e industriale c'è un interlocutore che ne rappresenta la politica economica ed industriale
E infine chissà forse
Tento così forse ingenuamente non lo so ma forse anche provocatoriamente chissà forse con maggior colloquio con la magistratura che in questo momento e un colloquio
O con le magistrature un colloquio che spesso e formale in certi casi e spesso è assente grazie
Grazie al professor italiane anche per la brevità ritorniamo alla sfera della politica attiva la parola al professor Cesare Salvi responsabile della giustizia del partito comunista
Ma c'è un po'in giro vista l'ora di imitare le sì caratteristiche di sintesi dell'intervento che mi ha preceduto la prima considerazione che vorrei fare è che effettivamente dopo la vicenda referendaria e necessario allargare l'orizzonte della riflessione dell'iniziativa sui temi della giustizia
Non perché si voglia come dire calare un velo su quanto è accaduto ma perché da quanto è accaduto si deve credo raccogliere un'indicazione di fondo cioè c'è una profonda insoddisfazione dei cittadini per urlare condizione attuale dalla giustizia italiana
Vi è stato il tentativo
Di trasferire questa insoddisfazione dai problemi effettivi che esistono alla categoria magistratura io ritengo che anche per l'atteggiamento responsabile che si è tenuto dalle più grandi forze politiche questo tentativo e non sia passato
Ma rimane un dato che il dato di partenza dell'intera operazione
Che cioè dell'intera vicenda che cioè e il problema vero della giustizia italiana e un problema di mancata tutela effettiva di un di un diritto del cittadino il diritto fondamentale che in una certa misura
Come dire alla base di tutti gli altri diritto ad avere resa giustizia in maniera equa efficiente ed in tempi ragionevoli questo diritto oggi in Italia non è garantito
Non è tutelato e scritto soltanto sulla carta dell'articolo ventiquattro dalla costituzione delle leggi che le regolano
E questa di questa Dry due rispetto a questa situazione a mio avviso va inteso il senso di quello del del volto della del del dell'atteggiamento complessivo che è emerso dal voto dall'otto del nove novembre allora a questo punto su questo problema che bisogna e concentrare l'attenzione e per questo mi pare che tutte le questioni poste nel manifesto che ci leggeva poco fa l'amico Ferri siano questioni che hanno un profondo significato in questo contesto
La
Questione della professionalità del magistrato e laddove appunto si si vede qui veramente la strada per risolvere come dire eliminarne invece prima ancora che si ponga il problema della della repressione dell'intervento successivo risolvere preventivamente la questione fondamentale del controllo della responsabilità del giudice c'è un risolverla evitando che l'errore vi sia che poi veramente se ci poniamo nell'ottica del diritto del cittadino quel che veramente interessa quel che veramente interessa che l'errore non ci sia o si pone un problema se l'errore cessato di riparazione di intervento ma la questione fondamentale è che l'errore la colpa grave non ci sia il problema dell'unità della giurisdizione anche questo è un problema mi pare che si colloca in questa stessa ottica rivedere la giustizia come fondamentale diritto del cittadino tanto più se si deve raccogliere la tendenza che i tempi della costituente non era ancora matura ma che oggi lo è pienamente io credo a vedere anche nelle magistrature diverse da quella ordinari e non tanto garanti di diritto oggettivo ma garantito anche qui dei diritti dei cittadini garanti di situazioni di situazioni soggettive
E la terza questione e la terza questione è la questione della indipendenza della magistratura chi rimane una questione centrale ma anche qui io credo che dal dal dibattito che si è aperto occorre trarre spunti per fare dei passi in avanti sulla riflessione di questo su questo problema
E in questo senso io credo che il titolo di questa tavola che sarà dato questa tavola rotonda giustizia stato società anche se apparentemente come dire talmente generale da poter suscitare dubbi di genericità invece ci richiama nodi a questioni e molto concrete e molto effettive
Cioè io vedo un rischio le PMI riguardano proprio il fatto di vedere la giustizia come cerniera fra società è stato io vedo un rischio nelle letture che vengono date della del di questo problema
Il rischio cioè di interpretare tutta la vicenda come uno scontro fra poteri
Potere politico e potere giudiziario
Questo è una una una una una questione che esiste del resto e plurisecolare il problema del rapporto fra il potere giudiziario costituito dalla rivoluzione francese in poi come potere autonomo indipendente il potere politico cioè un nodo
In grossa Ingrosso misura costitutivo dello Stato moderno la nostra Costituzione ha previsto un certo meccanismo sostanzialmente fondato su molti lo sciopero della magistratura per risolvere questo problema e quindi certamente un problema un problema aperto del ed effettivo però leggere leggere quello che accade i problemi che abbiamo di fronte le risposte che dobbiamo dare come se di questo si trattasse a me pare veramente riduttivo e questo sia se si segua la strada
La via la lettura di chi voglio dire ha interpretato le vicende istituzionale di questi anni come se vi fosse un super potere irresponsabile dalla magistratura
Rispetto al quale occorreva porre un freno un alto un limite sia da chi ha visto la vicenda come una a mio avviso lettura forse più giustificata dell'altra ma anche se con elementi di schematismo
Di chi vede da una parte una società civile così sana che trova con la sua espressione della magistratura dall'altra parte un sistema politico-costituzionale
Istituzionale corrotto e arrogante nel suo insieme prevaricatore senso o le opportune distinzioni
Io credo che i problemi siano più complessi perché il problema del ruolo della giurisdizione oggi è un problema complesso delicato che vi è in tutte le società contemporanee per effetto di processi di lungo respiro
E trasformazione dello stato sociale la complessità sociale il cambiamento del ruolo della legge il che l'aumento la complicazione delle funzione dell'amministrazione sono cose che sappiamo benissimo qui c'è un nodo qui c'è una questione rispetto alla quale rispetto alla quale
La essenziale rivendicazione dell'indipendenza della magistratura come valore fondamentale è una premessa un punto la tenere fermo rispetto a possibili attacchi ma non è una soluzione
Non era la soluzione del problema e la base la premessa su cui occorre costruire
Un ragionamento un ragionamento e dare delle soluzioni più complesse e più adeguate a quella che l'effettiva l'effettivo livello del problema mi avvio veramente
A chiudere perché intendevo solo sottoporre questi elementi di riflessione aggiungendo questa considerazione
Che emergeva mi sembra io purtroppo non ho potuto seguire come satanico ferri i lavori
Per le ragioni sarebbe i lavori del convegno di Pontremoli ma
Sentivo che ludiche amava l'accento sull'emersione della problematica dei Poteri come problema più complesso rispetto a quello solo del potere politico in quanto tale e qui effettivamente è un modo è un nodo grosso nella democrazia e contemporaneamente
Non vi è solo OPA esclusivamente un problema di potere politico in quanto tale viene una viene un problema più complesso mi sono poteri economici che agiscono vi sono poteri sociali
Vi sono poteri a volte occulti ed illegali non meno rilevanti non meno capaci di condizionare
E la vita la vita dei cittadini le funzionamento dei rapporti economici e sociali di sono poteri di fa
Do come quelli dell'informazione vi è una realtà più complessa non vi è solo una logica un potere politico e gli altri che controllano perché poi quelli che controllano a loro volta da chi sono controllati
Con io volevo quindi richiamare richiamare e questo tipo di problema perché io credo che e con forse una lettura invece troppo semplificata a provocato Poli anche dei contraccolpi nella possibilità di fare intendere fino in fondo ai cittadini agli elettori e all'opinione pubblica il senso vero della battaglia per l'indipendenza della magistratura
Che rimane un punto fermo all'essenziale e che non è questione di di fare perché altrimenti viene vista come questione di difendere un potere contro un altro
Come questione di un conflitto fra una categoria professionale e un ceto politico
E questo la gente rischia di non interessare
Rischia di non interesserà interessare forse più a noi che siamo addetti ai lavori che siamo intellettuali che ci appassioniamo su queste cose
Ma il cittadino comune e che vede una giustizia che non funziona che vede uno Stato con un funzionario mischia di vedere due dei suoi nemici che si battono fra di loro allora essere poco interessato
A prendere posizione poco interessato a prendere posizione
E con loro a ricondurre il problema della giustizia in una problematica più complessiva dei poteri
Che esistono e dei controlli su questi poteri tutti i poteri compreso quello giudiziario dopo a sua volta un potere quindi ha problemi di limiti
I controlli e così via credo che sia la via migliore per poi far passare quello che davvero ci sta a cuore c'è una concezione democratica una concessione garantita una concezione forte del ruolo della giurisdizione nel nostro Paese nelle prospettive che si aprono grazie
Interessanti la parola all'ingegner Valerio Bitetto
Quando l'amico Ferri mi ha invitato a questo convegno mio posto un quesito con la Centro l'ingegnere che poi non ha neanche la cultura giuridica per poter discutere in un convegno di giuristi comunque travertino raccolto una serie di spunti che possono trovare dei punti di comunione e che voglia in qualche modo sottolinea mi è sembrato di capire soprattutto l'intervento
Del da consigliere Morozzo Della Rocca
Un punto di convergenza con l'esperienza e la testimonianza che vuole portare oggi ho capito che se questo è un era di incertezza per la magistratura anche unità d'incertezza per chi deve amministrare un servizio pubblico sottoposta a critica costante
A una serie di situazioni d'incertezza che coinvolgono sia gli scenari che i ruoli oggi chi voglia discutere di scenari energetici credo che con il rischio di sbagliare
Abbiamo vissuto l'esperienza in cinque anni di questi energetici non applicati se ne deve discutere di un terzo fare una previsione di quelle sarà la situazione dei mercati
Energetici credo che sia ormai estremamente difficile l'improbabile
Incertezza però non soltanto di scenari e quindi anche difficoltà di scelte strategiche per il Paese come quelle che dobbiamo affrontare noi
Ma incertezze anche di natura politica e qui vengo ad altro tipo di situazione e quando parlo di incertezza di natura politica non quella palese
I partiti da questo punto di vista sono semplicemente delle sovrastrutture anche loro travagliati da valutazioni interne da schieramenti che passo trasversalmente all'interno di queste soprattutto
E qui allora bisogna fare uno sforzo per vedere
E quali sono gli interessi che si muovono dietro questo tipo di situazione che torno a dire per un Paese che è strategico
Che ci sono interessi nazionali economici arrivano nazionale ma anche interessi strategici a livello internazionale
Non a caso se uno si pone il cui prodest di determinate battaglie d'opinione pubblica scopre che poi alla fine forse il cui prodest non va neanche cercato rientrano nel nostro Paese va cercato a livello molto più ampio questo anche per poter definire e voglio portare soltanto tu tema ambientale perché qui non è stato chiamato tenendo presente che il vincolo ambientale diventato un vincolo ormai fisico fisiologico
Tipo drammatico su qualche scegliere vuole affermare come una certa opinione pubblica o alcuni leader d'opinione pubblica stanno portando avanti che esistono dei combustibili puliti ed altri sono sporchi
Cosa che la scienza quello internazionale sta smentendo regolarmente perché tutti i combustibili partono potenzialmente sporchi vanno tutti trattati come puliti
Che vuol dire nascondere alcune verità ed è presa né delle altre e qui niente mente se determinati messaggi viaggio in arrivo l'opinione pubblica che qui manca credo un altro operatore fondamentale l'informazione
E vuol dire che qualcheduno ha la forza di portare avanti certi messaggi via ora nascondere degli altri
Un altro tema che Travaglia credo
Il dibattito degli addetti lavori forse poco noto ad una assemblea Cardi giuristi e quale sarà il futuro fabbisogno genetica del nostro Paese è un tema che è stato drammatizzato sul quale addirittura c'è chi dice che non ce ne sarà un incremento di questo fabbisogno altri dicono che ci sarà e anche questo è un cui prodest
Perché se per caso il nostro pesa scoprisse domani che ha sbagliato in difetto le previsioni di questo fabbisogno ne dovremo importare anche l'energia elettrica
Vuol dire che una debolezza strategica del nostro sistema diventa ancora più debolezza strategica ecco lascio pensare cosa vuol dire se già facile tagliare un tubo di metallo è ancora più facile bloccare un un un elettrodotto questo per per così tirar fuori alcuni temi per capire lo scenario entro malissimo
Ma c'è anche la difficoltà e questo diciannove le incertezze entro il culto diciamo di fondo quelle più palesi e l'opinione pubblica ma poi ci sono delle difficoltà di natura oggettiva proprio nell'incertezza dei ruoli che ciascuno nel copre io sono l'operatore amministratore di una figura giuridica che è sottoposta a critica costantemente l'ente pubblico economico non sono neanche una partecipazione statale l'ente pubblico economico e questo credo che con noi vive regolarmente la Corte dei conti il primo che ce lo ricorda giornalmente quando siamo seduti in consiglio amministrazione è e tu sei un ente pubblico economico e vedo che molte volte
Corriamo il rischio di essere in contraddizione con le istituzioni governative che ci ricordano invece di operare in un altro tipo di ruolo e allora comincio a vedere che esistente un'incertezza di ruoli estremamente a volte Clare conflittuale che soprattutto per referendum stava scoppiando drammaticamente voglio vedere come sarà risolto questo problema del nucleare post referendum
Dove la non volontà di decidere alcune note a livello parlamentare trasferiscono quella competenza a livello governativo il governo non riesce ad assumersi costituì responsabilità fa surrogare dal CIPE che un organo prese metti incompetente
Perché il ministro non vuole intervenire con direttive senza una copertura di ordine superiore
E a questo punto poi dopo tutto ricade sul ruolo del consiglio d'amministrazione
E e lasciando poi pensare voi
Come si può definire questo tipo di esibiti situazione
Ma poi questo per quanto riguarda la normale funzione amministrativa
Ragioniamo cosa potrà incertezza dei ruoli quando riguarda invece la gestione di Grandi Progetti
Per fare una centrale forse nessuno sa una centrale vale qualcosa come quattro mila miliardi insediati in un unico sito
Ecco per fare una centrale c'è una sorta di stratificazioni di giurisprudenza di di non ripeto di leggi che nasce Comitato Italia lo dobbiamo rispettare il mio testo unico delle acque che nato con unità d'Italia perché forse nessuno lo sa ma l'indotto in Italia nata con le acque con l'industria idroelettrica
Poi dobbiamo rispettare e il tutt'dalla liberazione sul demanio sul patrimonio demaniale
E poi disse dobbiamo rispettare la legge sull'ambiente e la seicentoquindici che oggi non vale più nulla perché è stata completamente delegittimata con le ultime raccolti la prassi giuridica non parlo neanche di di norma perché non esiste una norma di legge questo condita coltiva prassi giuridica
E poi debbo rispettare quella serie di legge alcune sono state sottoposte a referendum che adesso dovranno essere interpretate no ecco quindi i nostri problemi se c'è una difficoltà di definizione del ruolo
Combe nella gestione ordinaria nella gestione straordinaria con la legate grandi progetti che rendono operativo questo
Il piano generazionale ancora di più perché tutto difficile
E qui evidentemente sequestrano tra difficoltà e fino ad oggi si è tentato di mediare più possibile con il buonsenso
A questo punto sempre di più diventerà fondamentale chiarirlo forse anche in altre sedi e in tutte le sedi giurisdizionali perché ormai la Corte dei conti del viene regolarmente
Il rapporto con di TAR e Consiglio di Stato ormai sono frequenti e non esiste una centrale che non sia passato attraverso il vaglio di questo tipo di giudizio
Ma ormai in alcune situazioni siamo arrivati al contenzioso con le istituzioni anche ormai di fronte al giudice ordinario quindi questa situazione è una situazione che sempre di più dovrà essere chiamato
E allora dove noi abbiamo già percepito le contraddizioni che travalicano il mondo della della giustizia perché tra
La posizione sull'ambiente di un noto pretore chiedo scusa se faccio il nome Amendola che più d'una volta ci ha richiamato o alcuni procuratore la Repubblica che sono intervenute su proveniente l'inquinamento delle nostre centrali
E lesi che sono sulla portante diciamo così di una domanda dove politica che viene dalla Cina società civile che è quella di garantire come si chiama chiedo il termine un diritto diffusa non se se un interesse diffuso
Del cittadino e l'altro interesse diffuso del cittadino utente di avere il servizio garantito anche qui probabilmente si porrà un problema di mediazione di interpretazione anche di di divine di definizione senza dimenticare poi dopo un altro tema che qui è stato sollevato da qualchedun altro intervenuti gapon questo io chiudo che totalmente carente per quanto riguarda noi e che il referendum sul nucleare ormai fatto scoppiare completamente
Faccio quando questo perché poi più nulla
Ecco
Noi siamo in grado di quella situazione dove
Dobbiamo operare in una incertezza totale dei controlli
Provate a pensare il caso con dell'Enea promotore di un determinato nate nella forma di energie che Conte pone mente controllore
Ma non è soltanto questo cioè io credo che un grosso progetto
Di poco quello di una centrale termoelettrica od una scelta nucleare che si sviluppò sull'arco di dieci anni che quando viene programmato
Prevede una progettazione accurata Priore che si svilupperà sulla qui dieci anni e che sarà sottoposta a critica secondo dell'interpretazione perché perché può potranno vanificare senza avere dei garanti
Tra il gestore dell'impianto della realizzazione del cittadino
Difficilmente potrà superare tutto l'iter realizzativo non esiste oggi nessun impianto energetico legato ad un sentiero etnica che abbia prospettive di essere concluso perché non esiste nessun garante
Del controllo della correttezza dell'operatore gestionale rispetto al cittadino finale
Grazie
La parola all'avvocato
Io non sarò telegrafico perché ormai detto tutto purtroppo credo che per un senso di Bo dovere si sia parlato solo di tre
Professionalità e nessuno ha accennato all'impegno dei magistrati io ho l'impressione che la doglianza principale non sia per la mancanza di professionalità
I giudici sono preparate fa nello buona sentenza se e quando ne fa quello che si avrebbe un maggiore impegno portateli tutti giudici
Per quanto mi concerne e come bancario ormai abbiamo risolto i nostri problemi nei confronti della magistratura almeno in parte che voleva controllare l'esercizio del credito
La corte di cassazione finalmente ha riconosciuto che è un'attività imprenditoriale non è una pubblica funzione un pubblico servizio
E a questo punto io vorrei chiedere ai giudici un po'di umiltà un po'di umiltà per consentirci un dialogo e chiedo scusa all'argomento così banale sembra volevano riconosca miliardi e il coro degli accertamenti bancari da parte dell'autorità giudiziaria non riusciamo a colloquiare per dimostrare ai giudici che certe richieste che costano centinaia di milioni per il ceto bancario che paralizzano le questure non riescono ad avere un risultato pratico perché è impossibile l'attuazione
Se abbiamo cercato dico allargare con anche con l'associazione tutte in mano
Esce sempre il nuovo pretore nel quale ordina il sequestro di un assegno bancario che assolutamente introvabile perché non si può trovare e tutte le questure i Londero il territorio nazionale ritenne che se per il sequestro di un assegno bancario che materialmente in prestito
Per questi per altri accertamenti no ai va anche diciamo ci prendiamo un centinaio di milioni Nantes possiamo spendere non è che ce ne dobbiamo molto ma è un lavoro inutile e non riusciamo convince dei giudici con un breve dialogo un po'di umiltà da parte loro insomma cercheremo di spiegare quali sono gli accertamenti che si possano effettuare quali gli impossibili per questo non spreco di tempo e denaro da battere
Da qui
Del nostro dibattito il dottor rivolto dell'associazione nazionale editore
Ma debbo confessare che ho sofferto momenti di incertezza quand'era amica ferrei
Neanche utilmente invitata a prendere la parola a questa convegni
Data infatti la mia
Attività la mia qualifica
Il contributo che possa fornire
A questo incontro consiste in alcuni elementi di riflessione
A latere per così dire del tema centrale del convegno
Io posso richiamare semplicemente la vostra attenzione
Su alcuni aspetti particolari
Per rapporto tra editoria
Istituzioni
E società nel situazione italiana attuale
Oggi
L'affermazione che l'informazione è potere
E un passaggio essenziale di ogni riflessione sulla società
Sul suo assetto istituzionale
Sono i rapporti tra i gruppi che la compongono
Il fluire Sessa della storia
Può essere letto in termini di modificazione delle strutture che regolano i rapporti di informazione e di controllo delle strutture stesse
Ma rispetto all'informazione
Con le contenuto
Come insieme di dati e di reazioni emotive che essi provocano
Individuo e gruppo sono passivi
Essi ne sono solo oggetto quando manca loro la capacità di ordinare ed elaborare questa massa fluida ed informe
Ti individuarne i morti
E tradurre questa consapevolezza indie strumenti di azione
La cultura nel senso più completo della parola
Che si estende ad ogni aspetto della vita mentale ed emozionale di tutte le componenti della società
A una zona centrale
Più densa
La cui vitalità condizionare la vita dell'insieme
Di questo nucleo della cultura
Noi diciamo che il supporto essenziale e l'editoria
E in particolare il libero
La cui funzione come strumento di assi qualche simulazione dell'informazione
E ha cresciuta oggi dall'andamento esponenziale del frutto dell'informazione che sia con lo sviluppo dei mass media da un lato e della produzione di merci servizi darà
Due processi
Portatori massicci entrambi di informazione
Ma entrambi profondamente condizionati seppur in una utili proporzioni diverse dal potere gestito dalle varie istituzioni e dalle grandi organizzazioni economiche
Oggi più che mai
Il più gran numero possibile di individui
Va messo in condizioni di e lavorare autonomamente la massa di informazioni che si riversa su di essi né di partecipare in modo più cosciente alla res pubblica
E noi crediamo
Che questa funzione
Spetti precipuamente all'Impero il cui legame con la democrazia assume dunque un aspetto nuovo
è un servizio pubblico l'editoria come la scuola la radiotelevisione
E libri risultano quindi strumenti non solo di informazione
Ma anche di formazione sociale quando individuano le crisi sociali e delle cause istituzionali delle crisi stessi
E qui il senso del mio intervento
Sottolineare cioè che all'editoria va anche attribuito il merito del denuncia delle crisi e che la società attraversato post attraversa
Ecco la necessità che la libertà dell'editoria risulti ben tutelata
Il libro libero d'altro canto vive nelle condizioni che l'assetto politico ed economico della Società acconsente in altri termini il libero vive nel mercato
Il libro è deve essere merce perché ne sia tutelata appunto la libertà
In tal modo esso è soggetto quotidianamente alla pietra di paragone della validità economica
Ma questi condizionamenti perduri che possono essere sono quelli che meno subordinano la produzione e la diffusione del pensiero a particolari poteri
Altra considerazione che vorrei fare e che i mezzi di informazione
Nella società attuale
Hanno un rapporto di forte compenetrazione con la realtà
E più precisamente con il complesso di comportamenti di attrazione o repulsione
Di rappresentazioni e dite che orientano l'uomo concreto del nostro tempo nel suo rapporto quotidiano con la realtà
In questo intrinseco rapporto tra la sfera del reale e quella della sua rappresentazione
Il libro è stato ed è il primo ed originale interno
Questa funzione del libero di generare la realtà non è limitata la dimensione letteraria dove in modo più diretto totalizzante si esprima componente immaginativa
Ma è proprio di tutti i campi dell'attività intellettuale dove la rappresentazione che si dà delle cose dei fatti
E la premessa della sostanza stessa di ogni operazione successiva
E le rappresentazioni sono moltiplicati all'infinito dal sistema di informazioni complessivamente considerati attraverso i messaggi della stampa della radio e della televisione
A cui è rivolto lo sguardo dell'individuo e del cittadino
La costellazione di interessi di natura politica ed economica
Che ruoterà attorno i mezzi di comunicazione di massa accresce il loro ruolo del potere informativo nelle società industriali avanzate
Viene così è terminata bene così messe in luce
La trama di regole giuridiche
Etiche e politiche che sono essenziali e vitali per il corretto funzionamento della democrazia grazie
Grazie
Grazie al dottor rivolta mi sembra che a questo punto non sia proprio il caso di tirare conclusioni di questa tavola rotonda la materia che è stata toccata è così varia complessa e scottante bene che rimangano gli interrogativi che sono stati posti
Del tutto aperti prima di ascoltare anche usura la corale San Giorgio di Filattiera soltanto un grazie a tutti i partecipanti a questa tavola rotonda per i loro interventi che mi son sembrati tutti
Brillanti incisivi un grazie particolare al pubblico che ci ha seguito così numeroso e compatto attenzione un grazie
Naturalmente al centro studi giuridici di Pontremoli e al suo animatore padre spirituale Enrico Ferri
Abbiamo detto che l'attività di informazione molto importante e i nostri congressi ma anche i congressi dell'Associazione nazionale magistrati l'attività parlamentare in questi ultimi anni sono sempre stati seguiti indiretta da una addio che spesso con coraggio a volte non ci siamo trovati d'accordo sua su alcune determinate impostazioni c'è stata molta Dialettica eccetera però sta svolgendo un'attività di documentazione preziosa fu se alcuni non se ne rendono nemmeno conto ma tutto il dibattito parlamentare viene portato in diretta da Radio radicale e moltissimi congressi appunto di magistrati sono stati trasmessi indiretta perciò il centro milanese ringrazia radio radicale per questa attività di documentazione di informazione io pregherei Stefano Anderson che poi quello che concretamente si occupa del settore giustizia di ricevere questo piccolo segno di riconoscimenti
Sono al primo commosso io ringrazio Enrico Ferri lo cioè sono imprese studi giuridici che credo forse con me questo riconoscimento che danno a Radio Radicale interpretino
Un'opinione un po'diffusa credo che molti di voi appunto mi hanno visto hanno visto tre colleghi anche più di me che hanno lavorato nel settore giustizia compensa
Conosceva Massimo Bordin uno giro che seguono i maggiori processi che ci sono in Italia Rodotà sa aveva visto qualche volta Giachetti altri che seguono punto la Camera e Senato credo anche il Consiglio
Qui regionale di Firenze è stato più volte seguito come altre istituzioni locali quindi è una la
Io che praticamente in molti facciamo e che e credo questo riconoscimento vada molte anche se lo ritiro solo io quei i molti relativamente quei quattordici quindici persone che poi producono queste ventiquattr'ore di Parlato che rispecchiano credo le attività istituzionali più significative che
Valgono in questo Paese quindi io
Ringrazio nuovamente per un riconoscimento che credo sia appunto collettivo a radio radicale organo cioè tenuto molto grato Enrico Ferri che interpreto come il segno d'in qualche modo comune perché dove c'è per esempio appunto il Parlamento dove si parla si dice la giurisdizione dove appunto cioè io si dice che il diritto che viene detto le dice radio radicale che riversa quello che viene detto ai cittadini a chi l'ascolta non grazie alle sue difficoltà economica stati suoi problemi quindi chiedo punto lavoro che finisce con l'essere in qualche modo un po'comune in questo senso interpreto questo riconoscimento hanno come di tutti del attuale direttore di area ricade nel precedente Loquenzi ma lei affetto di tutti i compagni con cui collettivamente con molte difficoltà appunto diciamo svolge questo servizio
Ringrazio tutti
Lecce