Ricerca e innovazione, qualità e sviluppo

Toh indi gestire la tavola rotonda a cui come vedete partecipano
Enrico Letta parlamentare europeo responsabile economia della Margherita Giuseppe Mussari presidente della Fondazione Monte Paschi di Siena Fabio Pistella presidente del Cnr
Il Carlo Emanuele Ottaviani va espressamente di STM e presidente della STM foundation che sostituisce Pasquale Pistorio Piero Tosi presidente della Conferenza dei rettori le città italiane e siamo in attesa che arrivi l'onorevole Tabacci presidente della commissione Attività produttive della Camera
La nostra sala ma chiacchierata più che una serie gli interventi quindi cerco di organizzare un attimo i temi di discussione secondo logica dire che la cosa che conviene fare inizialmente parlare del del deficit di competitività
Del sistema Italia perché e da lì che prende le mosse poi prenderanno le mosse i ragionamenti che successivamente dovremmo fare su che cosa si può fare
Ridurre questo deficit e quale ruolo in questo senso svolgono i concetti di ricerca l'innovazione che peraltro sono concetti
Assai diversi tra di loro e quindi vedremo di specificare più correttamente più dettagliatamente allora a me sembra che l'elemento fondamentale da cui partire
Che si sono ci sono modificate le regole del gioco nel mondo in questi ultimi anni direi che ci sono state due rivoluzioni la prima la rivoluzione tecnologica che ha cambiato
Il sistema economico mondiale in particolare il sistema americano che potremmo dire così diventa è passato da essere un sistema analogico al sistema digitale nel suo insieme
E che certamente ha avuto appunto negli Stati Uniti diciamo il il cuore di questo fenomeno
La seconda grande rivoluzione quella della globalizzazione e direi in particolare questa seconda fase nella globalizzazione mondiale che vede i Paesi asiatici
Ma non solo quelli comunque Cina e India in particolare protagonisti di un nuovo modello di sviluppo basato contemporaneamente sia sui bassi costi
Sia del lavoro ma più in generale basso costo sistemico di produzione e nello stesso tempo l'uso di tecnologie sempre più sofisticate che sono a disposizione cioè la rivoluzione tecnologica ha portato sì gli Stati Uniti e a essere i grandi detentori dei brevetti ma a creare un grande mercato della tecnologia a cui tutti possono possono attingere e è chiaro che l'emergere di una parte del mondo che conta due miliardi di persone che ha messo in campo una capacità competitiva assolutamente straordinaria
Rispetto al passato squilibri a
Tende a marginalizzare l'Europa perché l'Europa non è più il luogo dove si possa fare la produzione manifatturiera almeno non quella diciamo a basso valore aggiunto
Tecnologico e di innovazione e nello stesso tempo non è stata la protagonista l'Europa della rivoluzione tecnologica che appunto è fatto ad appannaggio
Degli degli Stati Uniti allora in questa strettoia si crea il deficit di competitività che per il sistema Italia è un deficit che va oltre la dimensione europea diventa un deficit specifico strutturale perché in un contesto dove abbiamo a livello sistemico mondiale tutti gli stessi problemi rispetto agli altri paesi europei l'Italia problemi specifici suoi
E derivano dalla sua storia sarebbe qui lungo ovviamente elencarli allora vorrei capire partendo da da Enrico Letta di fare un po'il punto su questo deficit di competitività perché secondo me senza la consapevolezza Enrico del del dimensione dei nostri problemi coi rischia di essere inadeguate le risposte ho l'impressione che spesso l'inadeguatezza delle risposte derivi non non solo o non tanto la mancanza di buona volontà quanto proprio dalla mancanza di comprensione
Sulla differenza tra le questioni congiunturale questioni strutturali spesso si fa riferimento all'andamento delle prodotto interno lordo allora uno spostamento di uno zero virgola in più o in meno determina lunghi dibattiti che in realtà sono del tutto insignificanti e marginali né avviso rispetto alle questioni strategiche che come dire non si spostano con uno zero virgola in più o in meno di di PIL allora quanto quantifichi come quantifichi
Questo deficit di competitività
Ma le cose che ha detto adesso Enrico Cisnetto mi aiutano nella riflessione che volevo fare stamattina parto proprio dalla questione competitività per dire che i due grandi le due grandi rivoluzioni evoluzione a cui Arrigo ha fatto riferimento su due grandi rivoluzioni
Rispetto alla quale la risposta italiana una risposta in parte in controtendenza rispetto sia quello che tutti insieme nei convegni ci diciamo che dobbiamo fare sia in controtendenza rispetto al mondo
Dico quello che tutti insieme nei convegni ci diciamo che dobbiamo fare perché da qualche anno a questa parte ormai in questo c'è stato a mio avviso salto di qualità positivo c'è una consapevolezza del sistema Paese nel suo complesso rispetto alla necessità di un salto di qualità nel campo dell'iniezione di innovazione nell'in iniezione di
Investimenti in ricerca e sviluppo che modifichino il paradigma del nostro sistema produttivo lo spingano verso l'alto tutti i discorsi che conosciamo bene tutti
E che da un po'di tempo a questa parte fanno parte del Lessico quotidiano del Paese a partire dal Presidente della Repubblica che ha dato un forte impulso in questo senso
Questo non era dieci anni fa dieci anni fa questi temi e ne discutevate tra addetti ai lavori
Questo è un fatto quindi parto guardando il bicchiere mezzo pieno questo fatto a mio avviso positivo perché lo dico tra il serio e il faceto
Il livello di consenso nel Paese attorno a un grandi scelte e quello che poi rende possibile a cascata le singole scelte individuali
Quando si fanno le priorità
Nella Finanziaria
A livello nazionale nelle scelte dell'allocazione delle risorse a livello regionale quindi parlo del pubblico
Ma quando anche gli imprenditori devono affrontare il modo e col quale investono le loro risorse nella realtà locale se devono decidere di farlo come spesso mica predire scherzosamente
Avendo l'alternativa tra l'investimento nell'università locale e l'acquisto della squadra di calcio locale troppo spesso in passato
è avvenuto che la scelta è capitata sulla seconda il futuro dovrà essere quello che la scelta capiti sulla prima delle opzioni che si trova ad aver davanti
E siccome io credo che attorno a questo tema conta
Però la scelta di consenso generale arrivato Bruno scusa capitano cosa votiamo onorevole Tabacci tavolo la scelta racconta appunto rispetto a all'impostazione di carattere generale
Però poi contano le le le ovviamente le scelte concrete quindi
Le scelte concrete ricaduta hanno poi la loro grandissima importanza il nostro paese finisce in questo periodo per fare scelte collettive complessive che se andiamo a vedere i dati veri ci dimostra una strana controtendenza rispetto a questo consenso generale attorno a questi temi perché se andiamo a vedere oggi cos'è che tiene Alitalia sopra lo zero
Perché siamo diciamo tutti che siamo in crisi che c'è una crisi di competitività l'Italia sopra lo zero comunque come crescita cos'è che ci tiene sopra lo zero ci tiene sopra lo zero il fatto che stiamo investendo in ricerca innovazione sviluppo
Ci tiene sopra lo zero un grande investimento nel settore del terziario dei servizi
Se uno va a vedere le cifre vere della divisione dell'export nei diversi settori della divisione della crescita del PIL diversi settori quello che ci tiene suo oggi tecnicamente sono i settori maturi che noi diamo per decotti finiti
E che rispetto a tanti altri paesi a tante industria manifatturiera del mondo e dell'Europa soprattutto in Italia stanno crollando meno di quanto stanno crollando da altre parti
E che avendo partendo da posizioni di leadership e tenendo tutto sommato e riescono comunque a mantenere quel livello di apporto al PIL che ci consente una crescita
Certo questo non vale né per l'industria manifatturiera alto valore aggiunto che
In crisi era o meglio in crisi marginale era rispetto ai settori maturi e marginale rimane ne soprattutto per i servizi che in difficoltà erano e in termini diciamo percentuali in difficoltà sono ancora di più
Quindi il dato di partenza che io voglio qui stressare è un dato dal quale la grande consapevolezza nazionale di questa missione Italia
Deve però fare i conti col fatto che oggi tecnicamente e fisicamente il Paese tenuto in piedi e tenuto su da quei settori che di cui nessuno più possente il parlare che nei convegni diciamo tutti essere finiti e che invece rappresentano oggi tecnicamente quella punta che tiene
Allora credo che questa analisi questo ragionamento ci deve spingere a cercare di capire dove sta il problema del passaggio tra il dire e il fare perché questo oggi è il vero tema
Noi stiamo discutendo anche stamattina anche oggi di un tema sul quale il consenso il fatto che ci sia bisogno di renderlo centrale è oggi forte decisamente forte sia in ambito imprenditoriale sia ambito politico
Sia in ambito del mondo del lavoro e delle istituzioni ma oggi dobbiamo dirci perché non accade perché non c'è il passaggio poi alla operatività di alcune scelte alcune di queste scelte io voglio cito i titoli Enrico del dire perché secondo me questo non sta avvenendo perché non avviene dove sono le strettoie dove sono gli imbuti perché
Credo che il futuro di questo settore del nostro Paese passerà attraverso l'intervento sugli imbuti sulle strettoia lo dico pensando a una prossima legislatura spero che in una prossima legislatura dopo la riforma Berlinguer dell'università dopo la riforma Moratti dell'università lo dico
Per a mordi battuta non ci sia una riforma Tosi dell'università italiana
Nel senso che credo che abbiamo capito che il metodo è sbagliato l'idea ogni volta di un intervento onnicomprensivo che ricambia tutto e che si riparte tutti daccapo su una strada diversa
Finisce per essere un elemento che aumenta confusione metodologica ma finisce per non toccare quei gangli vitali rispetto ai quali probabilmente in modo meno enfatico bisogna andarsi a concentrare io penso che i gangli vitali del problema si siano uno c'è un problema serio a mio avviso di orizzontalità verticalità della università e della ricerca nel nostro Paese
In questi anni si è lavorato più sull'orizzontalità piuttosto che sulla verticalità cioè il lavoro che
Complessivamente nel Paese si è sviluppato attorno al tema del federalismo attorno al tema del fatto che ogni territorio deve autorganizzarsi
Ha portato in questo campo a mio avviso una scelta profondamente sbagliata che è quella di una ne abbiamo parlato varie volte con Tosi in USA come la penso in questo la Toscana rappresenta un'eccezione felice spero ancora a lungo
Quando noi costruiamo l'università in ogni provincia italiana
Non creiamo le condizioni alla fine perché sì estendiamo su tutto il territorio nazionale il sapere ma finiamo per lei se licei zar università italiana non aiutiamo quei punti di eccellenza che invece devono essere spinti
E soprattutto creiamo una condizione di fondo per la quale abitiamo lo studente
Alle dell'università a casa
Io credo che valga il detto americano per cui il valore dell'università è dato dalla quantità di chilometri che uno studente deve fare per andarci più è alto questa quantità di chilometri più valore dell'università
è elevato non è che dobbiamo far fare una corsa est a ostacoli ai nostri giovani ma quello che è sicuro e che l'idea di costruire l'università sotto casa mortale che continua a stare a casa dei genitori anche per il periodo l'università credo che sia la scelta peggiore che noi possiamo immaginare di fare in prospettiva
Quindi un profondo rimproveri pensionamento sia sulle sedi decentrate
Sia sul tema delle università di provincia
E un profondo ripensamento invece sulla necessità dell'andare individuare quei centri sui quali fare l'investimento e questo non può che essere fatto mi dispiace dirlo non dall'autogoverno dell'università perché l'auto-governo università su questi temi
è come la politica finisce per dover dare retta a tutti i soggetti ma probabilmente da struttura di valutazione Esterne le più autorevoli possibili
Le più autorevole possibile che siano in grado di reggere alle pressioni politiche
Di tutti i tipi che
Arrivano dei territori io credo che questo sia il la prima strettoia mi rendo conto che è difficile individuare la soluzione però son convinto che se lavoriamo attorno a questo tema riusciamo a far salire le punte
E allo stesso tempo a creare strumenti e strutture che reggano all'aumento di richiesta di università che c'è in giro non credo che noi dobbiamo fare università di élite
Da fare università che riescano a coniugare le due assolutamente le due esigenze il secondo grande tema è la presenza probabilmente sarà tema di discussione anche oggi pomeriggio dal titolo che ho visto ma il tema della presenza dei ricercatori nel sistema Italia
Oggi il sistema Italia è il sistema di tutta Europa che sia in termini assoluti sia in termini percentuali
A il minor numero di ricercatori
Nell'università praticamente tutti i professori il che anche giusto e naturale il ricercatore una figura ormai abbastanza poco identificata ma il dramma nel nostro Paese che i pochi diversi i pochi ricercatori che ci sono sono tutti nel sistema pubblico
Non voglio dire frasi campate per aria vi dico le cifre le cifre italiane dicono che l'Italia ha circa settanta mila ricercatori minacci settanta mila ricercatori di questi settanta mila ricercatori all'incirca i due terzi sono tra enti di ricerca pubblica e università un terzo sono nell'impresa quindi non abbiamo un numero circa di venticinque mila
E poco più ricercatori nell'impresa questo numero è pari al numero di ricercatori nell'impresa che ci sono in Svezia in Olanda
Però io aggiungo a mo'di commento che se noi siamo ci riteniamo competitori della Svezia e dell'Olanda abbiamo chiuso nel senso che i nostri competitori sono la Germania e la Francia
Allora la Germania e la Francia la Francia centosettanta mila circa ricercatori la Germania duecentocinquanta mila ricercatori e quello che è peggio
Non è tanto soltanto la cifra assoluta ma la percentuale i due terzi di quei centosettanta di quei duecentocinquanta mila stanno nelle imprese quindi vuol dire che non abbia un rapporto con la Francia e con la Germania che ci vede noi venticinque mila ricercatori nell'impresa la Francia e la Germania centoventi mila centottanta mila non dico le cifre della Giappone dell'agli Stati Uniti
Seicento mila in Giappone un milione due negli Stati Uniti con lo stesso rapporto rovesciato a favore dell'impresa allora qui è un tema di politiche pubbliche il fisco
Noi dobbiamo defiscalizzare l'assunzione di ricercatori nelle impresa dobbiamo riuscire a far sì che attorno a questo tema ci sia un transfer rapido automatico quando dico defiscalizzare
Indico una strategia complessiva che per i prossimi anni dovremo mettere in campo che quella di capire che tutto ciò che passa attraverso un incentivo che deve essere vissuto nella
Impresa attraverso una domanda che va fatta la pubblica amministrazione la quale pubblica amministrazione si deve prendere poi il tempo la discrezione di valutare con criteri perfetti ma che sicuramente poi prendono
Tempo e soprattutto richiamano la discrezionalità che il tema credo più importante in questo campo in negativo noi dobbiamo invece immagina gli uni di una applicazione del fisco a questi temi il fisco neutro che abbiamo vissuto in questi anni c'è un fisco che non è selettivo
Che non sceglie è a mio avviso il nemico della ricerca dello sviluppo
Non abbiamo bisogno di un fisco selettivo cioè di un fisco che decide lo diceva Ceccherini prima in modo a mio avviso efficace ma è possibile che il fisco consenta i grandi guadagni delle speculazioni finanziarie non tassate o delle grandi altri grande operazione non tassate e il fisco invece sia ben pesante su tutto ciò che crea valore e ricchezza soprattutto in questi casi non abbiamo bisogno di un fisco selettivo che intervenga seriamente
Ad aiutare
Con alcune scelte chi parlerà a a nome di esserti farà sicuramente
Racconterà sicuramente un'esperienza è stato una grande esperienza quella catanese ma che finiamo per raccontarci sempre come l'unica grande esperienza che in Italia c'è stata di rapporto tra virtuoso tra un grande ateneo
Strumenti pubblici
Di incentivazione automatici per l'assunzione dei ricercatori e un successo di una grande azienda
Credo quindi attorno a questi temi e e termino rapidamente che noi dobbiamo fare queste scelte fare queste scelte comporta poi un terzo passaggio terzo passaggio anche su Complesso
E anche qui metto una proposta concreta perché voglio evitare di rimanere sul generico una proposta concreta che è il grande tema della opzione a favore dello studio
Delle scienza nel nostro Paese dell'applicazione delle scienza del nostro Paese che è l'altro grande tema io mi trovo ad avere un babbo matematico a Pisa e gli chiedo continuamente
Informazioni sul numero delle matricole
Insomma Pisa è uno dei centri importanti della matematica della fisica e non è possibile che ci siam trentadue matricole a matematica e settantatré a fisica
A Pisa quest'anno non non non non voglio andare a vedere quanti sono gli iscritti a Scienze delle comunicazioni a Jacques Lucia e cose di questo genere alla io dico che su questo siamo già pronti a fare una scelta coraggiosa
Scelta coraggiosa è quella di dire che si detassare completamente a zero il costo per lo studente universitario delle studi nel campo si sceglie della fisica dell'ingegneria della chimica
Credo che questo fatto avrebbe ricostruito sommato sopportabili
Credo che questo certo non porterebbe uno come me che ha bisticciato nonostante genitore con la matematica fin da piccola cambiare a aveva cambiato gli studi che ho fatto in studi matematica ma sicuramente comporterebbe la possibilità per tanti giovani che si fermano ai diciott'anni pur avendo la vocazione di continuare perché sono incentivati e soprattutto e termino darebbe il messaggio di un Paese che concretamente investe su questi temi e individua questi modelli come modelli positivi
Ora se facciamo alcune di queste scelte ne ho citate tre ma se facciamo alcune di queste scelte passiamo dalle parole ai fatti e cominciamo a dire che su questi temi vogliamo seriamente investire perché crediamo che sono i temi per il futuro grazie
Grazie
Grazie Enrico Letta non posso che confermare ho una figlia che studia biofisica Berlino e a Berlino spende
Un terzo di quello che spenderebbe se avesse fatto una qualunque sita italiana
Voglio chiama in causa Ottaviani proprio perché Enrico Letta mi ha dato l'occasione e cerca di capire perché allora società che lui rappresenta
Un po'come dire
Se sempre il caso la che esistono i che si citano i convegni proprio perché è un po'unica nel suo genere
Perché non avete idea delle aziende cugine perché non si è riusciti in qualche modo ad allargare la famiglia della STM in Italia
Grazie
Buongiorno a tutti mi trovo un po'imbarazzato a questa domanda dottor Cisnetto perché io sono ma qui a Siena sotto due diverse vesti oggi questa mattina dovrebbe presentare richiesta Orio come Confindustria mentre il discorso suoi assetti doveva essere nero è una domanda Confindustria Cavanda una ma è una domanda Confindustria in ogni caso la risposta è semplice
Fa parte della struttura
Industriale del Paese dalla storia industriale del Paese che essi non ha moltissimi motivi creato grande impresa non è stata capace di attrarre per motivi complessi non è stata capace di attrarre capitali esteri per la creazione di nuove impresa in questo Paese
I motivi sono tantissimi l'immagine del Paese
Non è fra le migliori non lo è mai stata in questo momento sta subendo ulteriori
Cadute quelle orrende statistiche del World Economic Forum sulla competitività la famosa storia del Botswana che un anno davanti a noi un anno e dopo di noi sono un indice non della realtà del Paese ma se non indice della visione degli impossibili investitori del nostro Paese in più le leggi che ci sono nel Paese non sono particolarmente favorevole
Ne erano state fatte di molto buone per il Meridione sono non ci sono più
La concorrenza ormai non è tra le singole impresa della concorrenza in cura i sistemi Paese e noi siamo credo mio OP nel osservare la scena mondiale sento tantissimo parlare della Cina dell'India
Se ne parla come dei competitori
Che ammazzeranno quei settori ancora che funzionano come diceva l'onorevole letta primo poi per la loro capacità produttiva migliore io ho paura che non vediamo invece la formidabile forza innovativa
La ricerca che sviene fatte in Cina leggevo studi recentemente pubblicati in America in cui si dice che nel nanotecnologie nelle biotecnologie la Cina si sta avvicinando rapidissimamente agli Stati Uniti
La Cina ha superato l'Italia nella spesa di ricerca in valore assoluto
Ma non ci dimentichiamo sempre anche nel fatto che normalmente metà della spesa di ricerca una regola molto empirica meta della spesa ricerche personale metà sono impianti
Il fatto è che in Cina il personale di ricerca costa un quarto di quello che costa in Italia per qui già spendono di più di noi
Ma il costo del singolo ricercatore un quarto di quello italiano il che moltiplica la forza della loro della loro
Azione io credo che tutto stia tutto qua bisogna creare nel Paese le condizioni per essere competitivo
E per essere competitivo da un lato verso i Paesi nostri classici antagonisti sui mercati internazionali la Francia e la Germania e non l'Olanda e la Svezia
Come come giustamente diceva l'onorevole letta e guardare che cosa viene fatto ora c'è un punto che io per anni sia come azienda sia per quel poco di collaborazione con con fiducia che ho fatto ho cercato di evitare cioè quello di piangere sui soldi che il Governo da o non dall'impresa
Ho deciso di fare outing e non di non essere più
Schivo in queste cose
Sembra sempre che le imprese siano con la mano tesa
è un fatto però che la spesa pubblica di ricerca
O i dati qua sotto mano non non parla a favore dello stato del dello Stato italiano è vero che lo Stato italiano spende di più in proporzione di quanto normalmente fanno gli altri sulla spesa totale è vero che i ricercatori pubblici
In Italia sono di più di quelli italiani però è un fatto anche che in valore assoluto le risorse trasferite all'impresa dalla dal pubblico nella dall'ottanta al due mila due ho dei dati più
Statisticamente con delle periodi variabili sono quei disponibili in Italia sono quattordici miliardi di euro contro quarantasette miliardi di euro in Francia e cinquantasei in Germania questi sono numeri incontestabili se poi guardiamo le cifre spese dal pubblico per abitante nel due mila tre centoventinove euro in Italia duecentodiciassette in Francia io ancora di più in Germania
E nel Regno Unito il famoso Regno Unito regno lo anche della liberalismo trecentotrentotto euro tre volte quanto viene speso in Italia
E vero che lì che il l'impresa spende di meno in proporzione ma dipende anche dal fatto che come tutti sappiamo in Italia fino a pochissimo tempo fa piccola era molto bello
E purtroppo le piccole imprese non possono fare ricerca
Quando invece si analizzano le spese di ricerca delle imprese italiane con più di duecentocinquanta addetti
Il risultato cambia in IMI in milioni di euro due virgola duecentoquindici in Italia per le imprese grandi
Due virgola nove in Francia tre due verso in Germania e soltanto uno S in Inghilterra a questo punto quando la dimensione di impresa diventa più grande
Le spese di ricerca dell'impresa in Italia sono comparabili a quelle dei concorrenti e quando poi si arriva sull'impresa grandissima
Alle FIAT la Finmeccanica alla Telecom e aggiungiamoci anche lei settiche rappresenta più o meno all'otto per cento di tutta la spesa di ricerca privata in Italia
I dati sono perfettamente comparabili
Il vero problema è da un lato con ribilanciare le perfetto della massa gigantesca di imprese piccolissime per cui la ricerca non si fa
Con un'iniezione secondo me di
Capitali forni dello Stato che non possono essere che dello Stato in modo da recuperare il gatto non possiamo continuare a giocare sul fatto che lo Stato spende l'hostess la stessa percentuale del PIL in proporzione del totale di quanto fanno i concorrenti io la realtà dei fatti è diversa
La realtà dei fatti è che il nostro concorrente più diretto la Francia sta investendo nei distretti tecnologici in un rapporto uno a cinque all'anno rispetto fra i cinque volte quanto spendiamo nei distretti tecnologici li hanno copiati da noi però hanno messo cinque volte tanti soldi
E nel campo dei la la creazione dell'Agenzia dell'innovazione
Cambia completamente il paradigma del rapporto fra Stato impresa noi se
Pensiamo ai grandi programmi strategici il di ricerche italiani
E vediamo l'effetto pratico annualizzato sull'impresa degni del miliardo ottocento milioni disponibili in realtà il trasferimento annuo e sessanta milioni di euro per tutte le imprese italiane
In Francia ci hanno messo un miliardo
Con questi dati non si può fare non si può fare con la concorrenza il sistema Paese Italia non può fare concorrenza e un'impresa come le Setti
Lo dico da uomo d'impresa a questo punto e come italiano con le lacrime agli occhi ma a un certo punto non potrà continuare a per motivi ideologici per motivi di affetto al Paese non potrà essere penalizzata facendo ricerca ad Agrate Brianza dove il contributo alla ricerca è zero
Quando invece la può fare benissimo a Grenoble dove abbiamo cinque mila persone sei mila persone non so più neanche quante e dove lo Stato francese ci ci dà un venti venticinque per cento per tutte le spese ricerca questo mi sembra inevitabile insomma responsabilità dell'impresa massimizzare il ritorno per i suoi azionisti e anche poi quello di rispondere a tutti gli altri stakeholder però c'è un limite a quello che si può fare un ultimissimo commento a quello che diceva l'onorevole letta
Lo apprezzo moltissimo l'idea del detassazione delle università scientifiche
è un problema gravissimo per noi
E credo si debba fare anche qualcosa di più sono rimasto scioccati Simo quest'estate quando ho letto che il Pentagono sta finanziando
Professore universitari americani perché scrivano sceneggiature di film e di Sirio televisivi sulla ricerca son rimasto altrettanto scioccato quando visto che l'India che non mi sembra abbia un piccolo problema di scienziati anzi al contrario sedici politecnici soltanto a Bangalore
Lancerà una missione attorno alla Luna con lo scopo dichiarato poi ce ne saranno anche qualche altra immagino ma lo scopo dichiarato eh di invogliare la gente i nuovi studenti a partecipare a andare a facoltà scientifiche
Noi questo problema non ce lo poniamo e credo che sia gravissimo per il futuro e la nazione grazie
Grazie
In effetti i nostri reality show sono più orientati alle veline diciamo così
A carabiniere già e già una fase alta diciamo delle della della proposta della proposta culturale
Io vorrei fare intervenire Fabio Pistella perché uno degli elementi centrali che mi ero riproposto
Di parlare
Diciamo l'esperimento francese ha fatto cenno adesso Taviani
In Francia si è deciso di creare questa Agenzia per la ricerca per l'innovazione industriale si sono messi alcune decine di miliardi di euro a disposizione ma soprattutto perché poi non è solo una questione di soldi ma la questione di Progetto
Si è deciso
Sì si è fatto famoso rapporto beffa nome del dell'amministratore della Saint Gobain e che è stato incaricato dal governo di studiare di fare una sorta di Censimento
Di quello che è il panorama industriale francese si è ci sono scelte sessantanove cosiddetti poli di eccellenza che non sono i distretti italiani che sono cosa diversa una concezione distrettuale italiano la concezione prevalentemente territoriale in una certa zona facciamo
Un certo tipo di produzione più o meno collegata la invece si fa riferimento diciamo a al settore merci merceologico anomali affatto territoriale
E su questi sessantanove
Poli di eccellenza si è deciso di investire e di quindi di ho detto adottare un modello di sviluppo economico basato prevalentemente su quella su quello quindi si è fatto un progetto Paese si è detto la Francia nel futuro dovrà stare su queste sessantanove forse dirittura sono anche tante sessantanove ma certamente sono il frutto di un'azione di una certa allora la domanda è a possiamo mutuare
Come io ho scritto più volte incitando a fare possiamo mutuare questa esperienza francese anche noi naturalmente non semplicemente creando agenzia ma soprattutto facendo la scelta selettiva di dove indirizzare Investimenti dove concentrarci utilizzando la leva degli incentivi Desy disincentivi anche soprattutto fiscale di cui parlava già Enrico Letta e la seconda domanda è nel caso può essere il Cnr lo strumento che già abbiamo per fare questo lavoro
Ingresso domande evidentemente è molto impegnativa io non vorrei partire dalla sua introduzione che fare
Mi sembra che si possa convenire su un disegno che noi riassumiamo così
Creare valore attraverso le conoscenze generate dalla ricerca può sembrare banale ma c'è molto di cambiamento in questa lettura
Perché per molto tempo la ricerca considerato un valore che si e ancora adesso ci sono rumorose e a volte anche numerose prese di posizione
Che sono esattamente il contrario di quello che discutiamo quando parliamo con le imprese e cioè selezionare mirare a dire una progettualità condivisa che vuol dire scegliere
Allora abbiamo parlato dei sessantanove io richiamerei comparti perché è un uno strano mix fra tecnologie e settori produttivi che ha guidato il comportamento dei francesi non abbiamo in un anno il CNR fatto una scelta nella stessa direzione per ora siamo ottantacinque
Cioè il CNR che prima si raccontava attraverso duecentocinquanta gruppi di ricerca in competizione frammentazione sotto criticità ora ha chiamato a raccolta le forze sulle quali scommettere su ottantacinque obiettivi
Che vuol dire chiamare a raccolta vuol dire mettere insieme le università
Ricostruendo un rapporto che si era persa fra CNR Università
Le imprese
E le forze del territorio in che modo B intanto facendo i programmi insieme per la prima volta non abbiamo deciso nelle stanze dei professori cosa era utile ma abbiamo costruito di piccoli gruppi tre delle cinque persone dove sempre rappresenta almeno un rappresentante delle imprese molti signori sono qui in sala
Che hanno discusso insieme con i nostri ricercatori i nostri docenti quali erano gli obiettivi che mi sembra un grosso passo in avanti
Seconda scelta
A Santa dopo quelle senza la partecipazione della politica intesa nel senso della responsabilità di assumersi vuole dire questo settore si quello credo che la risposta sia sì a due diversi livelli nel senso che
Quanto è prioritario l'energia rispetto all'ambiente rispetto alla salute è una scelta della politica e questo si è espresso attraverso il Programma Nazionale della Ricerca prima linee guida poi Programma Nazionale della Ricerca
I nostri gruppi hanno tradotto in sette otto progetti in collaborazione tracce nell'università ciascuno dei grandi settori
Volendo mettere lì dei numeri undici settori prioritari ciascuno dei quali sette otto Progetti il totale fa ottantacinque
Però il bello viene quando si tratta di definire chi fa che cosa e dove si reperiscono le risorse finanziarie
A me piace partire da risultati concreti come hanno fatto gli altri che sono intervenuti
E vorrei ricordare il bando del ministero dell'Istruzione site ricerca per mille cento milioni di euro Sud dodici grandi progetti ritenuti strategici
Scadenza trenta settembre il fatto nuovo per me molto positivo è uno che le imprese hanno risposto ampiamente addirittura con un fattore prossimo e dieci tra il volume delle domande presentate e le somme a disposizione
Due che il CNR è presente in moltissimi progetti sempre insieme con riprese e la regola che ho dato noi non siamo al di fuori della fascia venticinque trentacinque per cento i tutti i progetti ai quali partecipiamo perché questo stimiamo sia la nostra capacità di apporto
Ultimo passaggio quello della dimensione territoriale
Io credo che noi stiamo mettendo insieme questo è un po'un tizio storico realtà variegate provo elencarle velocemente parchi scientifici e tecnologici
Una dimensione molto finanziata nel passato con scarsi risultati soprattutto nel Mezzogiorno principale difetto forte attenzione all'offerta
Quello che professori precisa faceva piacere proporre scarsissima concreta partecipazione della domanda
Secondo elemento la gloriosa tradizione dei distretti industriali
Che non va dimenticata quando si va nella direzione dei distretti tecnologici perché in realtà un distretto tecnologico non ha solo una dimensione territoriale
Ma una dimensione di coincidenza fra territorio e comparto settore competenze
L'ultima dimensione però che si sta fermando e questo è un ruolo significativo passo svolge le regioni ci sono degli esempi particolari della Regione Campania ma anche in altri contesti del Mezzogiorno sono i centri di competenza che cosa sono
La cura di un male storico tradizionale che è quello della frammentarietà e i problemi della ricerca si spende lo zero otto per cento del PIL con fondi pubblici per la ricerca Pubblico Numero allineato
Drammaticamente insufficiente se lo si valutano in produttività scientifica per singolo ricercatore che ci vede perfettamente allineati ma in impatto potenziale di questo lavoro sulla realtà produttive
Tornando ai numeri il CNR quando abbiamo attivato il nuovo consiglio di amministrazione circa un anno fa aveva quattro mila duecento ricercatori e cinque mila cento quaranta linee di attività
Che abbiamo portato in una a seicento numero molto più ragionevole perché fa passare da zero otto ricercatori ad attività a otto ricercatori di attività che farà grande differenza
Ultima considerazione
Io sono molto d'accordo quasi fatta da Enrico Letta rispetto a chi ci paga lo stipendio
Intendo dire il sistema Italia e la parte pubblico avviamenti in primis è sostenuta da certi comparti che negli analisi che vanno tanto di moda
Sì dichiarano condannati al distruzione i cosiddetti settori maturi guardate che non va così
Non va così perché tutti i casi di successo in questi comparti hanno visto una forte rivitalizzazione
Legata alle iniezione di tecnologie anche molto sofisticate che provengono dai settori hi-tech ma che ringiovanito nuovi settori maturi e io credo che questo per i prossimi dieci anni sia il futuro dell'Italia non abbiamo un problema di
Duplice
Strategia tenere in piedi per almeno dieci anni al meglio i settori sui quali siamo forti mentre costruiamo i nuovi perché se ci dimentichiamo il primo punto io non capisco dove stiamo andando
Leggo dichiarazioni che bisogna lasciare la ricerca i ricercatori che bisogna non definire strategie sicuramente nel lungo termine verrà fuori la botta di genio che salverà il Paese e nel frattempo infatti ha possiamo tutti scomparsi
Quindi ricapitolando il punto su cui noi ci muoviamo è unico libro fra quattro elementi
E ricerca
Innovazione ha detto molto bene il nostro moderatore Nolli confondiamo perché è una tragedia e quattro celle ricerca senza innovazione innovazione senza ricerca non sono nemmeno in condizioni di necessità tanto meno di sufficienza
Però altrettanto importanti gli altri due elementi che sono competitività del sistema produttivo e bisogni individuali e collettivi individuali e collettivi è molto importante perché non c'è solo il telefonino mai un bisogno che l'ambiente e la salute e i trasporti
Soltanto se si riesce a concertare strategie di medio-lungo termine nelle due valenze
Sostenere quello che va bene a costruire il futuro c'è una prospettiva una sola battuta sui giovani
Intanto ricerca e formazione sono due elementi fortemente interconnessi senza della formazione bisogno dalla ricerca se deve essere di alto livello e altrettanto per il viceversa
Però io credo che noi dobbiamo fare una scelta questa sì politica io la domando con grande convinzione
Il nostro obiettivo è alzare le punte
Diciamo di sì parliamo sempre di eccellenza oppure ma credo che quello che facciamo
Tenere alta la media non è detto che le due cose siano compatibili ma io credo che noi in realtà dichiarando le prime due pretendendo che siano compatibili faccia una terza che ridurre lo spread
E guardate che facile ridurre lo spread perché fra zero e zero virgola uno sul piccolo spread e io preferirei invece stare fra uno e uno e cinque
Con un molto maggiore il trend ma questo non si ha il coraggio di dirlo
E guardate che può infatti ci si scontra e perché quando si rinnova il contratto di lavoro dei ricercatori so io qual è stato il problema
Per aprire la possibilità di avere una piccola quota legata alle prestazioni dei singoli ci siamo riusciti venerdì scorso ma è considerato una specie di eresia
E
Selezione e in fondo
La parola chiave rispetto ai comportamenti che abbiamo davanti solo perché vedo degli amici del settore farmaceutico paio qui in sala ne parlo molto volentieri
Il CNR a grandi record di successi a livelli individuare perché identifica continuamente molecole che sono farmaco potenziale ce l'abbiamo scaffali pieni
Io ho il coraggio di dire facciamo mezzo scaffale e un quarto di scaffale con gli stessi soldi lavorando con le imprese magari rapporto con dal territorio pensasse vedete che cerchiamo di avvicinarla verso un altro scaffale lo quello del laboratorio ma quello della farmacia ma il che vuol dire scegliere
Essendo i però premiamo sempre solo e soltanto per chi si impegna nella parte iniziale della progettazione del farmaco e viva la pubblicazione quella fa carriera che la pubblicazione non c'è nessuna voglia di scendere a valle dove i problemi diventano drammaticamente più difficili
Va nella stanza direzione anche un punto che io credo il Paese vista voglio veramente rispondere a che fare deve affrontare con decisione
C'è bisogno anche di hardware
Noi invece viviamo con modelli di calcolo pubblicazioni che sono fatte sulla simulazione nella quale si cambia il range dei parametri l'ingresso si vede cosa succede in uscita
Tanto si pubblico uguale si fa carriera lo stesso uscì anche soddisfazione di fare un bell'articolo risultato però che noi non abbiamo laboratori che noi non abbiamo stazioni sperimentali che noi non abbiamo quello che fa veramente la differenza fra un Paese e l'altro ed è lì che c'è un rapporto col distretto
Grazie Stella
Mi permetto di chiosa suo intervento nella parte in cui le diceva stiamo attenti a mantenere il più possibile quello che c'è in attesa del nuovo è un concetto ovviamente giusto ma mi domando coi quanto sia applicabile in un panorama di un di un capitalismo italiano che ha fatto di quattro milioni e mezzo di impresa il novantasette per cento delle quali sono sotto i dieci dipendenti la stragrande maggioranza delle quali sta in settori merceologici di nel più balzo Rivello della piramide
Nella del della tipologia produttiva e quindi
E stavo dicendo che si tratta di capire poi che cosa e quanto ci sia da salvare in un panorama di questo genere perché il rischio è che naturalmente tutti in un Paese molto corporativo tutti si sentono autorizzati a stare nella categoria dei di quelle salvati e quindi il rischio è di perdere di vista il nuovo voglio coinvolgere Giuseppe Mussari chiedendogli di mettersi due giacché la prima è quella di presidente di una fondazione
Quindi di un soggetto che nella immaginario collettivo è molto ricco diciamo così de carico di denaro che potrebbero può o addirittura spende dipende dalle fondazioni
Anche in funzione del dello sviluppo e l'altra diciamo di azionista di una grande banca e quindi da da banchiere dieci
Se e quanto la banca del sistema bancario nel suo insieme sostiene il processo di trasformazione di del sistema economico di cui stiamo parlando stamattina e quanto diciamo si sia trasformata la banca rispetto al sistema industriale cioè è più un problema di chi da o più un problema di chi prende
Buongiorno a tutti
Ma partire dalla fondazione che mi è più congeniale Mario fino ai siti sale diciamo che il lavoro che insomma faccio in questo momento
Ma le fondazioni sono si soggetti dotati di un un notevole patrimonio
Un patrimonio che è andata aumentando negli anni quindi un lavoro è stato fatto questo patrimonio consente alla fine dell'anno di avere molte risorse
Credo che sia giusto comincerà a definire un principio che una parte importante di queste risorse vanno nel nostro caso molto importante l'abbiamo sentito stamattina
Dei due stakeholder principali della Fondazione
Ah Progetti di innovazione e ricerca
E qui si si pone siccome il primo punto da sottolineare cioè almeno localmente poi credo che la questione sia anche nazionalmente cioè un problema di governance
Cioè
Chi governa quale orizzonte temporale in testa
Quali interessi decido di tutelare
Quali obiettivi decide di perseguire
E allora come dire ci sono quattro in via di che secondo me sovraintendono queste scelte orizzontale e verticale Breve medio rendita investimento a rischio solo mercato intervento pubblico di qualità
Ecco che scegli orizzontale Breve Reddit solo mercato secondo me sceglie legittimamente come dire un orizzonte che guarda a domani appunto forse oggi pomeriggio al punto da Oscar chi sceglie verticale negli Enti ridente interviste intervento pubblico di qualità a un orizzonte molto più ampio la l'ultimo punto è avere un governo cioè le persone che governa lo nel nostro caso il Sindaco il presidente della Provincia
Che scendano un orizzonte di questo tipo
E quindi la prima qualità sta nella governance in questo caso del territorio uno sport del paese
Perché è vero che nel lungo periodo siamo tutti morti ma è vero che il medio periodo chiedo coi nostri figli
Questo credo che sia stato uno dei vantaggi competitivi che ha consentito alla Fondazione Monte dei Paschi di dar vita prima Siena Ballotta ex successivamente ad un parco che speriamo non sia di quelli fallimentari in cui la domanda
è il punto centrale quindi come dire un luogo in cui le imprese biotecnologiche neonate o ricercatori che hanno il loro brevetto
Non affrontano costi iniziali di impianto che altrimenti sono difficilmente sostenibili non un nuovo centro di ricerca
Ma proprio un luogo fisico e poi oggi pomeriggio credo che il dottor garganico ve ne parlerà allungo
Il punto però che aleggia in questo dibattito consente che varrà la pena esplicitare è come si fa la politica industriale
Perché come dire e dato che abbiamo passato anni a dire o a sentire dire meglio qualcuno qualcuno ha detto molti a questo tavolo non solo sito dire che così e questa era una parola da non utilizzare ma il più a parole un gatto no cioè no che le sorti progressive del mercato avrebbero risolto ogni tipo di problema ogni tipo di questione
Poi arriva e tu hai ricordato giustamente il quindici gennaio due mila cinque il dottor Vespa
Che ci racconta come non solo l'intervento pubblico di qualità ecco siccome qui individuato indispensabile
E questo come dire potrebbe essere una parte ragioni ma di come il mercato francese che probabilmente più avanzato del nostro non riuscirebbe da solo a risolvere i problemi senti bene dell'arretratezza francese in campo tecnologico
Allora
Questo il punto
Su questo punto come dire l'opzione deve essere chiara e forte perché poi sentiamo STM ci dice che alla fine l'Europa è una è va bene Grenoble
E non si può pensare che la mia generazione o la generazione di quelli che vengono dopo di me per il solo fatto che questo Paese ha creato un certo punto sciaguratamente ha prodotto o o fan Dori e panettoni non abbia una chance
Di giocare una partita di questo genere con denari pubblici
Nonno non è possibile che per gli errori di ieri oggi annoi venga negato e quando qui il sindaco il presidente la Provincia dicono noi abbiamo fatto il nostro sforzo ora vogliamo capire detto brutalmente gli altri cosa ci metto al fanno un ragionamento assolutamente lineare nel senso io voglio giocare questa partita la voglio giocare verticale a medio periodo con investimenti a rischio con intervento pubblico e mi batto il pugno sul tavolo
Perché intervento pubblico ha da essere e non se ne venga fuori con le questioni europee la concorrenza agli aiuti di Stato e quant'altro perché tutto si può fare queste addirittura lo mettono giustamente nero su bianco noi lo produciamo e cerchiamo anche di di studiarlo quindi una fondazione che trova un equilibrio territoriale come quello che cercavo di descrivere sopra può essere segna la volontà la forza delle risorse uno strumento che inizia una politica industriale rinnovata sul territorio
E poi giustamente gli autori delle scelte che sono le istituzioni pubbliche chiamano anche altri ad intervenire
C'è un'altra cosa che secondo me si può fare lo diceva piccoletta veniva ripreso che quest'altra dello studio delle scienze io la dico così in maniera più banale
E vanno bene gli interventi che determinano agevolazioni di tipo finanziario a chi sceglie un certo percorso
E va bene anche la fiction degli americani
Credo che da questo punto di vista le fondazioni possono e dovrebbero fare qualcosa Fondazione Cariplo fa qualcosa in questo senso per come dire partire dalle scuole elementari dalle scuole medie e cominciare a far concepire la scienza la matematica la fisica
Come non dei luoghi ostili a cui un certi una certa nostra cultura classica non disprezzabile ma come dire in qualche modo se non contenuta castrante
Porta
A riflettere
Questione come dire diversa è la questione delle banche
Li devo dire che sono ho molte meno certezze anche perché non è il non è il mio mestiere
Quindi mi limiterò ad una riflessione che spero di fondo
E del tutto evidente che
Siamo di fronte a un sistema in cui il tasso di competitività
Presto o tardi aumenterà
E quindi evinco dire è un percorso oggettivamente inevitabile
Si può resistere per un po'ne abbiamo resistito per un po'ora mi pare che
Il quadro sia e volva in quella direzione
E del tutto evidente che in questo percorso verso maggiori tassi di compiti di competitività sarà indispensabile modificare alcuni ragionamenti di fondo che hanno fino ad oggi
Per dire governato le politiche del credito in generale in questo
Quando le banche erano pubbliche quando le banche sono diventate private e così via
Non so se oggi il sistema nel suo complesso all'Energia e la cultura necessaria
Per ragionare in termini di apporto sul capitale di rischio delle riprese o se si attardi esclusivamente a meccanismi di finanziamento tradizionali
Se ci fosse più banchiere ci spiegherebbe che hanno fatto degli enormi passi in avanti io sarei una figura terribile
Però il problema delle risorse finanziarie in termini di intervento sul capitale
Con
Programmi di innovazione tecnologica in cui l'investimento è oggettivamente ad alto rischio perché se no non sono lo farebbero tutti e sarebbe molto più semplice
è un problema che deve essere posto agli istituti bancari
E probabilmente deve essere posto in termini compatibili con un profilo ragionevole di rendimento il rischio anche alla raccolta del capitale diffuso
Dove il limite che oggi come dire in qualche modo si riscontra
Alla in base alla forza competitiva dato da un Sisti e il sistema parzialmente chiuso ma la parzialità sta nell'apertura e non della chiusura questo tipo di ragionamento competitivo e quindi di ricercarsi nuovi filoni di business nuove attività è ovviamente assai circoscritto
Badate sulla manutenzione di quello che abbiamo sullo sviluppo di quello innovativo che riusciremo a costruire si può chiedere molto di più
Ma anche in questo bellissimo documento francese l'espressione istituto di credito non c'è mai
Non ricompare
E non ricompare per una ragione molto semplice qui c'è un signore che ha avuto l'incarico dal presidente La Repubblica francese ha definito la Francia un Paese arretrato
Che già questa diciamo ha avuto paura di usare la parola declino c'è voluto coraggio no se guardiamo noi rispetto a loro e poi è avvenuto questo è un vostro problema
E per risolvere il vostro problema avete necessità di impiegare le vostre risorse in maniera diversa dal passato
Allora credo che ci siano spetta temporali DiVersi e che la fase di avvio che implica rischi
Come dire assolutamente non commisurati lì con normali e ragionevoli operazioni del mercato fan finanziario e bancario debbano essere rischi che stanno dentro l'intervento pubblico
E l'intervento delle imprese perché quel meccanismo ecco finanziato al cinquanta per cento
Su una ricerca pre competitiva devono scriverlo perché se no la commissione di li bacchetta ma stanno a mezzo come come si diceva io credo che
Sei da parte del governo centrale del nostro Paese venisse
Una linea di indirizzo verticale medio Periodo investimenti a rischio intervento pubblico di qualità in un tavolo in cui si ragiona di quest'
Fosse qui le fondazioni bancarie nell'ambito dei territori di loro pertinenza e non solo che oggi pomeriggio quelle di diranno che in nel nostro parco ci stanno tutte le università toscane prendi
Operazione come dire unica per il momento ma che spero si estenda ad altre cose le fondazioni possono starci e ci possono stare con le loro risorse finanziarie
Con le loro risorse patrimoniali ma consentitemi di dire anche con le loro risorse umane
E questo è un dato misconosciuto è
Troppo spesso sottovalutato nell'ambito delle più importanti fondazioni bancarie si sta costruendo una classe dirigente non gli amministratori e mai direttori generali vicedirettori generali nuova che si sta misurando con problematiche diverse che lo sta replicando la vecchia classe dirigente bancaria e che se correttamente utilizzata può dare un grande aiuto allo sviluppo di questo paese grazie
Aggressori
Allora professor Tosi
Enrico Letta l'ha battezzata ministro ombra delle
Nell'università e e al a lei tocca il compito di dirci quanto e siccome ho l'impressione che sarà una percentuale bassa
Perché e bassa rara percentuali coinvolgimento del sita nel sistema economico italiano da quest'anno le responsabilità e soprattutto come si può eventualmente procedimenti
Massi
Mi sita
Ovviamente primo attore come gli enti di ricerca in questo
In questo panorama che stiamo traccia
Io vorrei partire però da un un punto è vero declinò comunque lo si chiami insomma
Declino è perdita di competitività
La domanda perché
Avete già parte risposto non sta a me certamente
Dire cose più più calzanti di quelle che avete voi io credo che sinteticamente posso posso dire che quello che che è mancato probabilmente è stata la percezione che noi non potevamo seguire i paradigmi del miracolo economico e occorreva una nuova internazionalizzazione
Del del nostro sistema industriale quindi anche nel nostro sistema della ricerca
Il che significa naturalmente che tutto questo non lo si poteva non si può fare senza la innovazione ma qui viene il punto
è è vero come diceva l'onorevole letta che non si fa che dire questo questa cosa che appunto oggi dobbiamo affidarci la ricerca e l'innovazione
Per colmare questo gap per cercare di colmarlo
Però ecco forse non è chiarissimo perlomeno non è chiarissimo a tutti e soprattutto non è chiarissimo probabilmente in alcuni ambiti anche governativi o più estesamente politici
Che di che cosa si parla quando si parla di innovazione io credo che una definizione di innovazione possa essere questa la prima intanto che come è stato già detto da Fabio Pistella
Non confondiamo ricerca con innovazione non è un è in via di in questo caso
La ricerca è un processo continuo e quindi le i fondi per la ricerca sono un processo continuo
Anche diffuso
Quando si punta all'innovazione si può avere anche una distribuzione in qualche modo a chiazze geografica
Limitata nel tempo sfalsata nel tempo
Quindi intanto questo secondo
L'innovazione mio parere è il risultato di un sistema di relazioni si parla di un sistema complesso naturalmente
Che parte dalla ricerca di base cioè dalla ricerca fondamentale
E che diviene base di conoscenza a questo punto a e polvere ricadute produttive anche in comparti Diversi sai assai lontani comunque non previsti
Dalla momento di concepimento della attività di ricerca io vorrei fare un esempio la ricerca sul genoma
Che certamente aveva il principale obiettivo di conoscere il genoma
Quindi una ricerca fondamentale fondamentalmente la scelta di base
Ha portato a una esplosione industriale
Negli Stati Uniti enorme
Ma potrei citare tanti altri esempi che sono alcuni sono storici le
Gli antibiotici risultato stati scoperti studiando le muffe naturalmente
Ecco allora questo è un concetto che a mio parere va scolpito perché non è sufficientemente chiaro questo concetto il che vuol dire naturalmente che quando si vuole perseguire questo obiettivo
Si deve puntare sulla ricerca fondamentale cosa che è stata fatta in Finlandia che è stata fatta in Irlanda che è stata fatta largamente negli Stati Uniti largamente in Giappone
Non possiamo scoprire una via diversa
Secondo elemento anche questo è stato accennato non si può distruggere la produzione di ricerca dalla formazione del cosiddetto capitale umano
Perché non esiste innovazione applicabile senza un corrispettivo una corrispettiva formazione di capitale umano capace di sfruttarla di applicarla
E questo credo che sia il principale motivo per il quale l'università non può essere che al centro del problema
Perché nell'università si produce ricerca e nello stesso tempo si fa formazione
Non solo ma nell'università tipicamente si producono conoscenze originali e c'è un raccordo locale e globale che sono le università si produce
Cioè sostanzialmente le esigenze applicative anche nell'ambito dei territori non possono che nascere da una trasposizione di un qualcosa che si conosce a livello generale
E che si applica appunto a livello locale
Naturalmente sta all'università produrre professionalità flessibili tali che possono adattarsi al continua alla continua innovazione Contini momenti che si succedono all'attività innovativa
Allora
Se l'università dunque eh autore attore importante questo processo
Io prima di parlare dell'università
Vorrei
Dire alcune altre cose che non riguardano direttamente l'università
Occorre secondo me che si capisca che l'errore fondamentale è stato quello di pretendere o pensare di fare innovazione senza ricerca
La cosiddetta micro innovazione incrementale interni ma il
Quella quella i insomma di inventiva sostanzialmente senza rivolgersi enti di ricerca le università
è stata troppo perseguita non solo ma d'accordo settori maturi che ovviamente noi non possiamo abbandonare
Ma lo sviluppo del settore innovativo nei settori di frontiera è assolutamente indispensabile
Possiamo profondamente indietro su questi settori e che rappresentano diciamo così le cosiddette una cosiddetta ondata Schumpeter Rihanna insomma ecco del
Della nell'evolversi della della vita gruppi della globalizzazione di questo periodo
Terzo elemento a mio parere importante questo noi abbiamo bisogno di più laureati naturalmente di più laureati che sappiano rispondere alle esigenze dell'industria delle aziende insomma del mondo del lavoro
Ma quando chiediamo più lavoro più laureati già avuto occasione di dirlo io credo che si debba chiedere al laureato non di fare quello che le industrie l'impresa di aziende già fanno
Ma di portare un valore aggiunto ecco il punto che chiama di nuovo in causa
Profondamente l'università sono università se fa bene il suo lavoro è in grado di fornire una preparazione che consente di imparare un metodo che serve poi a continuare ad imparare durante la vita e quindi ad hoc adattarsi al variare delle professioni
A volte vertiginoso Nelli negli anni quindi innovazione che non può venire senza la ricerca riassestamento produttivo dell'industria che è assolutamente indispensabile verso l'internazionalizzazione reale cioè quella che comporta non solo la la innovazione cosiddetta incrementare in Terna ma una innovazione di prodotto e una esportazione naturalmente non solo di prodotto ma anche di capitale umano così come l'investimento all'estero e così via
Allora se per i settori maturi noi ci possiamo aspettare la necessità di un
Incentivi fiscali di di eccetera per le nuove imprese naturalmente Noemi lo stesso possiamo avere questo e le università stanno cercando di far qualcosa
Nella creazione di nuova impresa
Ma ex necessario soprattutto che si realizzino nuove imprese tecnologiche e che si abbia un'immissione di tecnologie nelle in prese mature
Di oggi
Allora questi sono sono elementi sui dai quali è secondo me non si può prescindere un altro elemento dal quale non si può prescindere eh quanto è stato accennato cioè occorre avere il coraggio di dire che è necessario un intreccio tra la politica della ricerca e la politica industriale
Se non si riesce a far questo io credo che tutti i nostri tentativi cadranno quindi è un problema strategico questo
Secondo occorre necessariamente ecco cominciare a considerare il ricercatore
Di cui vedremo poi i numeri
Come un professionista sostanzialmente cioè una valorizzazione del lavoro di ricerca
Cosa che oggi è lontanissima dal dal verificarsi
Occorre naturalmente e qui vengo un tema che toccherà anche l'università
Occorre naturalmente che si realizzino reti di impresa e noi abbiamo una piccola esperienza anche qua Siena abbiamo visto che le imprese se non si uniscono se non hanno una una capacità di fare di fare rete
Come del resto esempio storico del maschio anche dovrebbe illuminare in questo senso ma soprattutto alle nostre microimprese
Che non possono come è stato detto fare ricerca verranno i mezzi per farlo se non si uniscono questo naturalmente è risultata non ci potrà essere
Occorre naturalmente un incrocio Innovazione e territorio e qui naturalmente il lavoro che si può fare a livello territoriale dai distretti industriali parchi scientifici al gli incubatori d'impresa eccetera qualcosa molto importante
Occorre un livello europeo sul quale io non entro in questo momento ma che certamente non è secondario
Occorre cioè sostanzialmente che ci siano politiche europee integrate per la per la ricerca non è un problema solo italiano questo del declino è un problema europeo come tutti sanno allora veniamo all'università
Quale università può fare può svolgere questo compito fondamentale può essere l'attore ci deve essere è un'università prima di tutto che viene definita come vanno definiti i ministri europei anche di recente un bene pubblico una responsabilità pubblica oppure no
Oppure non vuol dire è un'università che deve muoversi verso la via della privatizzazione della della trasformazione in fondazioni insomma altra via questo è un primo quesito al quale noi aspettiamo del quale noi al quale l'aspettiamo che si dia una risposta chiara netta purtroppo gli eventi di questi anni hanno realizzato una situazione di incertezza di dubbio su questo punto ed è un dubbio che va sciolto perché ci si può muovere in due direzioni il e il quale in quale direzione così io sono per la Pubblica responsabilità perché poi non sono io del resto sono ripeto i ministri dell'Istruzione europea l'anno restauri hanno sancito dall'esito delle
Malmesso che va bene va bene allora no appunto io voglio essere chiaro non voglio voglio rievocare parte che naturalmente
Vengo un attimo anche sul tema delle riforme allora se è così qual è l'università
Con cui ci confrontiamo oggi intanto ce ne sono troppe università oggi oppure no ci sono troppi poli decentrati oppure no
Non lo so probabilmente sì probabilmente sì se non si arriva ad un radicale cambiamento di atteggiamento che è quello che ogni università non può essere chiamata a fare tutto
Sostanzialmente deve scegliere in rapporto alle proprie peculiarità cioè sostanzialmente fare i poli di eccellenza
Unendo anche le forze di più università
Che hanno scelto una stessa peculiarità da potenziali
Se le cose stanno stanno così forse l'università non sono troppe del resto negli Stati Uniti ce ne sono tre mila ottocento
Delle quali se ne ricordano soltanto una
Cantina insomma gli altri sono assolutamente così insomma numeri
Allora questo il primo punto secondo noi abbiamo pochi laureati e questo è un dato che nel confronto europeo emerge chiarissimamente eppure il venticinque per cento dei nostri laureati
A tre anni dalla laurea sono disoccupati
Questo naturalmente una contraddizione allora il punto è non siamo capaci no università tifare laureati così come dovremmo o c'è una richiesta di laureati che non è quella che l'università può produrre in grado di produrre probabilmente sono vere tutte e due le cose e qui un punto fondamentale nel quale intreccio il raccordo il dialogo è assolutamente indispensabile per capirsi
Allora noi abbiamo un'università nella quale il rapporto studenti docenti è tra i più alti d'Europa anzi direi che è il più alto d'Europa abbiamo università che vede un investimento sul PIL che è tra i più bassi d'Europa certamente lontano dalla media europea
Abbiamo è stato detto un numero di ricercatori che almeno della metà della media europea
E non parlo degli Stati Uniti
Abbiamo
Posso aggiungere ogni anno il dramma della finanziaria
Cioè noi spesso sappiamo i fondi di cui possiamo usufruire nell'ambito parlo per esempio del due mila cinque noi lo sappiamo ad agosto del due mila cinque
E ci viene chiesto ci viene sottoposto anche in questi giorni un Progetto portante
Nel quale si dice le università devono programmare
Tre anni per tre anni almeno tre anni per tre anni allora io sfido chiunque a programmare senza sapere di quali risorse uno dispone fino ad agosto dell'anno relativo in cui si sta parlando
Abbiamo fondi per l'edilizia che corrispondono a settantacinque euro per studente
Un difetto infrastrutturale enorme
Abbiamo un finanziamenti privati molto bassi
Nella ricerca in particolare certamente sono più bassi relativamente ai finanziamenti privati di quelli che siano non sia né di finanziamenti pubblici
Abbiamo un diritto allo studio qui rispondo onorevole Letta che non prevede neppure la copertura del di numero di borse di studio poi ti raccomando quali borse per gli studenti cosiddetti capaci e meritevoli non abbiamo neppure questo
E di fronte a questo offriamo agli studenti una prospettiva di questo genere devono trasferirsi in una città come questa bellissima amabile che le accoglie ma devono pagare
Fino a trecentocinquanta euro al mese per un posto letto
Allora di fronte a questo mi domando è attuabile una mobilità degli studenti in questo contesto cioè occorre che ci sia un intervento noi bisogna strutturare un intervento per arrivare a questo che è certamente uno Obiettivo importante
Ma nella condizione in cui siamo non è perseguibile
E di qui nascono naturalmente lì degenerazioni cinque si può dire anche l'università sotto casa nasce in parte da questo
Allora
Alla ricerca dell'autonomia
T-shirt onorevole Letta non possiamo affidarci troppo alla scelte delle università in autonomia
Vediamo quali sono allora però la Spal è la situazione reale
Noi in università e alla ricerca dell'autonomia non c'è dubbio dell'applicazione dell'autonomia eppure stiamo assistendo ormai da diversi anni ad una sorta di neo centralismo senza strategie centrali cioè noi non sappiamo quali sono gli obiettivi che si propone il Governo si propone il Parlamento per l'università
E assistiamo a un neo centralismo cioè continue nuove norme che insistono che naturalmente frammentano naturalmente incidano anche se poi novità non ne portano granché
Abbiamo una situazione nella quale sono ricomparsi si sono ripopolata i corridoi ministeriali i quali vanno ovviamente a chiedere
Di persone che vanno a chiedere compreso elettori finanziamenti
E questo naturalmente è un fatto che noi abbiamo come parlo come Conferenza dei rettori cercato di evitare con tutte le nostre forze perché questo vuol dire sostanzialmente un disfacimento una frammentazione del sistema
Ed è quanto di peggio ci possa cadere
Da parte nostra abbiamo gestito male l'autonomia sotto certi aspetti questo bisogna dirlo
Noi non siamo stati capaci ancora di uscire completamente da quell'autoreferenzialità che ha fatto sì che ci fossero dei problemi di comunicazione anche col mondo del lavoro
E questa dobbiamo assolutamente toglierla di mezzo ci stiamo lavorando con molta attenzione ma ancora non è vinta questa tendenza
Abbiamo applicato male il meccanismo dei concorsi abbiamo certamente non premiato come si doveva la meritocrazia
Abbiamo perso e questo anche per l'incipit incidere negativo dei provvedimenti che vengono dall'altro l'etica dell'appartenenza al sistema all'ateneo
Per vincere in favore diciamo così dell'appartenenza alla singola disciplina
Che naturalmente non è positivo abbiamo da risolvere il problema della governance noi abbiamo ovviamente un panorama nel quale la rappresentatività continua ad essere prevalente sulla responsabilità
Allora che cosa possiamo fare di fronte a questo
Per questo dicevo dobbiamo avere idee chiare su quale università vogliamo credo che abbiamo bisogno primo
Di
Vorrei dire in
Insomma stimolare potrei dire costringere l'università a scegliere la via della responsabilizzazione nella gestione dell'autonomia come si fa a questo come si ottiene questo
Si ottiene attraverso
Non basta il richiamo all'etica dei comportamenti c'è bisogno naturalmente di incentivi disincentivi c'è bisogno di introdurre nel sistema cosa che abbiamo chiesto da diversi anni un sistema di valutazione delle attività universitarie affidato ad un'agenzia indipendente
Che
Possano realizzare naturalmente una situazione nella quale chi non sceglie i migliori è punito auto a automaticamente da questa da questa scelta sbagliata
Questo è questo che è quello che dobbiamo fare così come naturalmente su tutti gli altri settori in cui e il valore dell'applicazione dell'autonomia secondo la responsabilità secondo gli obiettivi è molto importante
Se noi non riusciamo a far questo naturalmente noi possiamo dobbiamo scegliere altre vie se non riusciamo a far questo
E certamente io credo che questa via sia la via migliore per nel mantenimento di un sistema pubblico delle università statali e non statali
Abbiamo bisogno dunque che il merito prevalga sempre abbiamo bisogno naturalmente che in questo contesto di cui stiamo parlando il valore della ricerca e della applicazione della ricerca
Sia premiato io vorrei aggiungere l'applicazione di una ricerca nata magari per tutt'altro motivo quanto risultati da conseguire
è un segno una patente di qualità
Questo è un punto sul quale io credo
Che si debba si debba fare dare la massima pubblicità all'interno delle università
Per sconfiggere appunto quel sistema autoreferenziale che finora ha ostacolato certamente il dialogo certo non si può prescindere da un elemento fondamentale
Che è quello che lo Stato
Impegna impieghi risorse investa risorse come è stato detto pretendendo risultati verificando i risultati
Se non c'è questo piano di investimento naturalmente allora continueranno a proliferare Liza nostri schemi cerchiamo disperatamente di fare nostre condizioni
Che otterranno qualche risultato ma che non incideranno fondamentalmente come devono incidere sul sul sistema sulla sulla su un cambiamento radicale ecco della della situazione attuale
Questo naturalmente investimento riguarda non solo non solo propriamente la ricerca e la didattica ore ma riguarda anche le infrastrutture e riguarda anche come dicevo prima il diritto allo studio sono cose assolutamente legate in questa situazione
Il toccare poi temi fondamentali come quello della scolarizzazione della società
Insomma inutile citare i dati noi abbiamo un numero di analfabeti ancora molto altro abbiamo un numero di persone che hanno solo la licenza elementare altissimo
E abbiamo un falsa in mandiamo false immagini a partire dalle scuole elementari lo ha detto giustamente
Qualcuno a a quello che quello che il
Diciamo così la DC la la la scienza in genere le materie scientifiche in generale
Noi dobbiamo cambiare questo atteggiamento ma non lo si cambia così insomma ecco molto facilmente dobbiamo lavorare per lui accorpare scuola e università
E allora naturalmente riusciremo ad avere un flusso di orientamento ottenuto attraverso la formazione nella scuola che porta le scelte giuste e anche hanno a
Alla fine a a scegliere anche materie che oggi non sono scelte frequentemente
Grazie
Grazie professor Tosi le dico sinceramente che l'idea che la meritocrazia si era messa in mano aveva un authority l'ennesima authority mi spaventa un po'ma capisco anche che ci siano dei problemi come dire di regia di questa nell'applicazione delle degli incentivi e dei disincentivi
Concludiamo questo questo primo giro poi ci sarà spazio per una veloce replica di ciascuno di voi con Bruno Tabacci naturalmente tue seguito tutto interventi quindi
Immagino che che vorrà intervenire anche sulle cose già dette aggiungo solo un elemento alle alle tante cose già sollevate in temi già sollevati che sono sorte che coglierà sensibile cioè se non pensi che uno degli elementi di freno maggiori alla trasformazione del sistema economico e alla far sì che gli strumenti di ricerca e la politica di innovazione
Che poi si vive più racchiudono come ha giustamente detto Mussari prima nella politica industriale
Siano l'elemento di freno sia usato da questa logica localistica che
Finisce per frammentare le risorse gli strumenti per rendere tutto piccolo ora se ci abbiamo parlato all'inizio è un quando tu non era ancora arrivato detto sul sono successe nel mondo due rivoluzioni la rivoluzione tecnologica la globalizzazione la rivoluzione tecnologica ha come elemento fondamentale la velocità la globalizzazione ha come elemento fondamentale le grandi dimensioni credo che localismo stia esattamente agli antipodi sia dell'uno che dell'altro
Concetto quindi volevo chiederti
Se pensi che questo sia un un elemento di freno come eventualmente si possa metterci rimedio visto che come dire dal punto di vista legislativo si è andati esattamente la direzione opposta
Grazie ci smetto scontando il dibattito di stamane in particolare alle osservazioni svolte Rettore Tosi non c'è dubbio che ci sono molti motivi sui quali si potrebbe convenire e sarebbe giusto convenire cioè il fare un un giudizio abbastanza comune diffuso sul fatto che i nomi non li vorrebbe vivere in un paese nel quale le università funzione alla ricerca è un centro di eccellenza che si propaga sulla struttura industriale del Paese
Il Paese cresce facendo crescere le cose
Nuove quelle tecnologicamente la legge quelle che sanno conquistare mercati purtroppo la descrizione che noi facciamo di questo Paese esattamente inversamente proporzionale alla capacità che abbiamo avuto di perdere quote di mercato al novantasei
E ci smetto mi pare lo ha ricordato in qualcuna delle sue introduzione a queste tavole rotonde noi perdiamo quote di mercato sul piano internazionale
E guarda caso questo a braccia anche maggioranza diversifica il che fa per dire il che fa dire che c'è una continuità in negativo
Si perdono quote di mercato che sono venute via via più evidente in prossimità della adesione alla moneta europea
Un'operazione doverosa e necessaria che però ha avuto come effetto quello di non poter più utilizzare uno degli strumenti che nel passato era stato il punto di recupero
Della Presa sui mercati internazionali quello delle corretto svalutazione competitiva
Il paesi invece è andato conquistando dei record la Morosini in alcune direzioni particolare quella furbizia ad esempio penso che sia abbia un campionato sia il campione del mondo in assoluto non mi riferisco solo ai furbetti del quartiere perché sono molto diffusi e non sono riportate non riguardano neppure le vicende estive
I furbetti di quartiere sono quelli che evidenziano un dato strutturale del nostro sistema economico e sociale
E non possiamo più mantenere il livello di copertura che pure appare in tutta la sua ambiguità
Perché c'è una qualità della spesa pubblica che inadeguata e c'è un rapporto tra fisco e ricchezza che è insopportabile questi elementi sono a quelli che fanno scatenare diciamo il contrasto tra il modo come viviamo tutti i giorni e quello che vogliamo fare apparire
La ricchezza patrimoniale finanziari di questo paese vive su un rapporto di otto a uno con il Pd
Quando gli americani hanno un rapporto in cinque a uno e i tedeschi di quattro a uno questo rapporto ha con le tra dal ricchezza patrimoniale finanziaria e PIL
è alimentata da un da un sommerso che tradotto in termini pratici vuol dire l'economia che sta sotto il tavolo e che si fonda sulla evasione e sulla elusione fiscale che sfiora il trenta per cento quindi non stiamo parlando di cifre residuali stiamo parlando del record all'interno dei Paesi dell'OCSE
Se noi non affrontiamo questo nuovo è pacifico che ognuno ad inutili per dire di sì ma la il dramma della finanziaria e ha capito sì ma dalla Finanziaria risiede su questo
Ma voi sapete che se noi dovessimo guardare valutare il parco delle auto che sono circolanti in questo Paese sulla base delle denunce delle dichiarazioni dei redditi al massimo potrebbero gira delle Skoda se voi guardate
E si non c'è da sorridere ci ha di che essere preoccupati seguendo tenerne il porticciolo dei porticcioli
Non mi riferisco solo a quelli che battono bandiera italiana quelli che battono bandiera straniera essendo barche italiane voi capite che c'è una raffigurazione del paese e del tutto diverso se voi guardate
Il ristorante di qualità come sono piene o se guardate talune località turistiche vedete lo spaccato di un Paese che vide all'interno di contraddizioni che sono diventate insopportabili
Enrico Letta che come uno dei i pochi sostenitori
Della rivoluzione del sistema fiscale ha cominciato a dire
Per la verità sono stato a lungo isolato su questo punto che se non introduciamo un principio di contrasto di interessi fondato sulla politica equilibrata delle detrazioni fiscali noi non riusciremo neppure dando il trenta per cento i comuni
In tema di recupero di evasione fiscale annettere i cittadini sullo stesso piano
Perché è evidente che dal mattino
Quando noi siamo tormentati dall'idraulico che viene in casa lo vuoi con la fattura o senza alla sera quando diamo davanti a un notaio
A fare un atto di trasferimento immobiliare dichiarando il falso con un'operazione economica che non corrisponde a quello che è stato dichiarato sulla carta tant'è che il mercato immobiliare italiano è un mercato che continua a mantenere
E dei punti di di forte tensione perché c'è una quantità di nero che sopra il cinquanta per cento che lo alimenta quotidianamente forza voleva parlare della ricerca e delle università è chiaro che le università stanno all'interno di queste contraddizioni non sono fuori e le parole profondamente oneste anche otto critiche del professor Tosi fanno intendere che anche lì c'è materia per recuperare perché la provocazione di Diletta non può essere lasciata cavo cadere sotto Silenzio se moltiplichiamo i trentadue iscritti a Matematica per le università italiane non so se vediamo mille cinque ma e cinquantotto mila iscritti a Scienze delle comunicazioni ci sono
E quando ve le diamo laureati sapendo che al massimo potremo dar lavoro a cinquecento di questi di questi diciamo laureati in Italia all'anno di cosa parliamo
In realtà evidentemente questa queste generazioni che noi diamo così allevato non sono spinte dal sacrificio per cui tra un po'dovremo importare di ingegneri cinesi piuttosto che quelli indiani perché è evidente
Che e noi citiamo il genoma ma studiare fisica matematica è molto più complicato che studiare scienze della comunicazione Pato sei o comunque non c'è un'attitudine in quella direzione ci piace di più occuparci d'altro
Ed è evidente che in questo contesto si colloca anche il tema della disarticolazione delle sedi universitarie quello che dicevo sottoposi e è assolutamente corretto può essere che le tesi che che le sedi in sé non siano troppe
Quel che è certo è che le sedi a un ogni complessive sole su insopportabili perché se ognuno vuol fare tutto è evidente che se vogliamo Licia Lisato le università la conseguenza pratica e che la qualità è finita sotto zero
E lì ci sta tutta la moltiplicazione delle cattedre universitarie il modo come sono stati assegnati i concorsi c'è un libro molto bello
Che uscito recentemente da Roberto Napoletano che spiega in università
Di una certa regione italiana come si chiamano i sinistri
Ebbe ho capito non penso che sia l'unico caso per quel che ne posso capire io
Appunto funzionò in questo senso
In questo e poi lei ha fatto arancio anche rabbia no ma questo sumo poiché stiamo parlando di questo io prima ho parlato di quel che sta fuori perché è chiaro che non potevo parlare qui di quel che sta dentro se non mi faccio carico di quel che sta fuori
Sarebbe come dire che ci occupiamo dalla qualità della spesa pubblica e guardiamo alla sanità secondo voi organizzata per il malato per chi vi lavora o abbiamo la giustizia
Secondo me guarda e e e organizzate in funzione dal magistrato dall'avvocato che vi che egli opera o del cittadino che vorrebbe avere una giustizia fallimentare che funziona e no
Non parliamo di quella civile di quella penale è evidente che la spesa pubblica in questo contesto costa tanto i cittadini italiani ma risultato pratico è che dà degli affetti assolutamente insoddisfacente
A fronte di questo un rapporto tra fisco e ricchezza che è diventato insopportabile una qualità della spesa pubblica modesta ci sono i nuovi monopoli e questo è un punto però sul quale professor Musso di me lo consentirà
Perché non possiamo pensare di guardare le fondazioni sganciando dal sistema bancario sottostante siamo di fronte dei nuovi monopoli
I quali sono gli unici che in questi anni hanno fatto bilanci hanno tirato la cinghia chi ha fatto bilanci in Italia mi riferisco al due mila e quattro due mila cinque non al mille ottocentonovantacinque mi riferisco ai bilanci di oggi le banche di assicurazione l'Energia gas ed elettricità
Le telecomunicazioni
Le autostrade poi potremmo giungere i liberi professionisti questo il quadro dell'assetto che ha cambiato a proprio favore i rapporti di forza dell'economia italiana
Questore a una cosa diversa
Ora questua insopportabile perché è chiaro che queste attività
Pesano direttamente oltre che sul sistema
Dell'impresa dell'attività economiche specie quelle piccole
E sono direttamente sulle tasche dei cittadini il preannuncio di un aumento del tre per cento della bolletta elettrica del quattordici per cento per le imprese ovviamente è risultato di una sorta di immobilismo che nel nostro sistema cioè non è il caso di guardare alla Val di Susa basta pensare auto ai termovalorizzatori di Acerra e alle assurdità di un Paese che vuole che tutte le cose che proprio con un certo fastidio siano collocate a casa degli altri per cui non ci vanno bene neanche
Impianti eolici perché disturbano
Il volo libero degli uccellini quindi è chiaro che questo comporta delle conseguenze ovvio che allo stato delle cose tra l'altro avendo concluso
Un accordo molto tribolato con i francesi
Forse l'avevano ragione quelli che sostenevano che quel decreto legge quello dello Stato riduzione del due per cento dei voti in Italenergia era stato una forzatura dall'Italia
Perché i francesi hanno abbozzato
Il governo italiano ha tolto quel blocco maori francesi stanno praticando dei prezzi
Che hanno determinato delle conseguenze enormi sul sistema delle importazioni di energia dal nostro Paese e proprio i francesi praticano i prezzi che ritengono di praticare non quelli che non lo riterremmo
Che essi ci dovessero praticare in relazione ai costi l'energia elettrica francese non è così
E noi siamo il paese che importa più di ogni altro Paese in Europa il diciassette per cento il secondo Paese importatore e la Spagna col tre tutti gli altri sono i Paesi che ho sono autosufficienti o come i francesi producono quel di più che esattamente viene acquistato da noi e noi sappiamo da dove viene questa storia sappiamo anche
Quella grande battaglia di civiltà che fu fatta nell'ottantasette con referendum sull'energia nucleare quando credendo di essere i più furbi del mondo abbiamo scritto suoni comune che eravamo denuclearizzato i in realtà le centrali nucleari sono piazzate
Dalla Provenza fino alla Slovenia coprono tutto l'arco alpino e Pomponio energia elettrica da noi e questa è la furbizia ecco perché siamo diventati campioni del mondo in materia di furbi i monopoli che so che erano le le attività che lo Stato faceva
Quando facevo la politica industriale di retta se lo poteva permettere siamo usciti dai ai monopoli pubblici perché si doveva a pagare il debito pubblico pregresso B si doveva vivacizzare l'economia il punto a è stato affrontato ma non risolto tant'è che mi pare sono Allo studio delle dell'iniziativa è molto particolare che riguardano come togliere un pezzo del patrimonio e collocarli battimani era tale che possa essere contabilizzato fuori e avere degli affetti sul debito pubblico riducendone
L'impatto e questo è un aspetto dall'altro quello dei Verdi l'ha citato l'economia zero perché chi è entrato in questi settori pensa di avere acquisito il diritto il monopolio pensiamo alle banche
Le banche sono un punto nevralgico veniamo da una stagione nelle quali abbiamo difeso a spada tratta l'italianità delle banche
Una sciocchezza clamorosa perché è evidente che come avrebbe fatto Profumo ad arrivare in Baviera se fosse stato un principio quello dell'italianità della banca la difesa in assoluto apre come si fa essere così provinciali l'interesse del risparmiatore ecco devono essere truffato
Quello se fa un investimento di trovarlo remunerato con quello che ci si una bandierina su una banchina tipo venire in testa che investe sulla banche in quanto è una risposto ad una visione localista
Io credo che se entro in banca l'interesse mio che il servizio sia il più efficiente e che mi venga fatto per costare di meno se debbo studiare il conto corrente a memoria perché so che ogni curva mi viene messo mazzetta è evidente che io non entro in banca
Con tranquillità e questo vale per le assicurazioni dell'energia ho detto vale per le autostrade e vale per le telecomunicazioni
E vale per le professioni dove i punti di tenuta dei vari sistemi professionale sono tali che invece di guardare in Europa si chiudono il localismo tante che quando fu modificato il titolo quinto e concludo per dimostrare l'aberrazione
E non è come la furbizia d'un tempo che son due facce della stessa medaglia abbiamo scritto in Costituzione
Che le materie delle professioni sono di legislazione concorrente regionale
Per cui invece di dover competere mi riferisco ad esempio gli avvocati
Con gli studi legali londinesi adesso è tutta questa polemica contro la Bolkestein che attualmente ha varato una serie di elementi contraddittori ma in realtà non si vola la concorrenza dice male immaginate quando arrivarono gli studi londinesi e quindi vorremmo farli sui toscani
Quelli laziali quelli lucani quelli lombardi ma vogliamo andare se la logica ordinistica
Punta addirittura ad una sua suo sott'ordinazione a livello regionale questo scritto in Costituzione il ventuno del nuovo Titolo quinto c'è questa questa Mattei le professioni sono diventato una materia di legislazione concorrente ovviamente le regioni già si sono mossi in questo senso
Qui c'è un contenzioso davanti alla Corte cosa che non finisce più ecco perché siamo diventati campione del mondo al particolarismo
è vero che qualcuno l'autrice
La la la teorizzato nella letteratura ma qualche secolo fa e poi comunque quello magari era a fin di bene ma oggi l'idea di una chiusura di questo tipo quando parliamo
Di globalizzazione di internazionalizzazione sono cose che non hanno né capo né coda costano non hanno né cattolica ma costano perché è chiaro che sono legate poi alla distribuzione di stipendio di salari o di pensioni
Praticamente ad ogni famiglia per cui è chiaro che ognuno di questi diventa percettore di un punto di rigidità del bilancio tutti noi della comunità nel suo complesso questi sono gli elementi di fronte al quale noi oggi siamo certo
Ed ho finito è chiaro che non in Europa non è che stiamo molto meglio in Europa vanno un po'meglio di noi noi siamo il fanalino di coda però in Europa non ci stanno dando il buon esempio ho visto qui la memoria che avete distribuito sul programma comunitario di Lisbona e sui fondi strutturali Blair è arrivato luglio ha detto che avrebbe fatto il nuovo bilancio
Ho l'impressione che il suo semestre si concluderà in maniera molto diciamo negativa non è stato fatto nulla eppure voi in Europa spendiamo due virgola due euro al giorno per capo di bestiame
Due virgola due euro al giorno
Non faccio la battuta che nell'Africa subsahariana si dovrebbe vivere con zero ottanta centesimi di euro al giorno non per capo di bestiame per essere umano perché mi sembra una cosa
Con la quale comunque loro fare i conti altro del provincialismo queste sono la dimensione della della globalizzazione sono queste
Non riusciamo neanche a risolvere il problema di come riarticolare avendo aperto venticinque il bilancio comunitario è chiaro che se vogliamo dirottare
Delle risorse alla ricerca all'innovazione a fondi strutturali che incidono profondamente sullo riforme strutturali
Del del nostro continente che è rimasto indietro inutile citare gli americani è chiaro che dobbiamo vedere il rapporto tra politica agricola comunitaria e bilancio complessivo
Della Comunità europea non vogliamo risolvere questo perché ognuno ha il suo conto Dino Boffo nei perché poi vedete come gli estremi si toccano il contadino povere quello che poi a giorni alterni protesta contro l'IGM piuttosto che altro ma quando si tratta di riscuotere il due virgola due contributi
Per capo di bestiame non è che si tirano indietro anzi si dice che sono stati poi determinanti
Nel far saltare la Convenzione europea ad esempio nel voto francese queste sono le contraddizioni di cui noi parliamo ne abbiamo anche in Val Padana peso suo le quote latte e non abbiamo molto motivo per guardare
Oltralpe come se noi fossimo immuni da questo ma che aveva già parlato sufficienza dell'Italia per dire
Che la conclusione qual è e che se l'Europa non si scrolla di dosso
Il dominio delle corporazioni e delle convenienze se noi non riusciamo dare le giovani generazioni il senso che non c'è qualcosa di acquisito
Per tutta la vita ma che va riconquistato giorno per giorno che il senso della ricerca dell'innovazione della sfida nell'accettare la concorrenza se noi non sappiamo questo lo dove vogliamo andare
Lo sul muso di che persona peraltro che stimo molto
Sui temi delle fondazioni una mano lo pure data quando prima ha detto candidamente che si per un po'ossia Risi Stilton la concorrenza io capisco capisco dal suo versante
No no no con connotazione negativa onorevole Adamo se no non ci siamo intesi e mi sono sognato sicuramente male io perché legato alla sfera legato ai governi bellissima va be'io ho il dato almeno una volta all'inizio sul recente passato va bene se no allora se se questa è la spiegazione la condivido aver resistito la concorrenza nell'evento negativo perché l'interesse del cittadino risparmiatore e che ci sia un sistema bancario in cui la concorrenza e il termine di paragone così solo povero la speranza
Che lo è stato il conto corrente non dico
Dei finanziamenti così che possono disporre solo di furbetti del portiere mi riferisco la tenuto del conto corrente
E quindi invisibili diciamo diciamo
Dazzi impropri che si è costretti a pagare
Anche solo con la semplice tenuta ecco io credo che su queste cose noi ci giochiamo il futuro del Paese è molto difficile andare in questa direzione la politica non ci aiuta anche perché è chiaro nacqui Cisnetto
Dovrebbe dedicare
Un'altra un'altra occasione un'altra seduta perché questo assetto politico così come costruito sembra sembra proprio fatto apposta per far vincere qualcuno non certo al terzo per poi far governare perché purtroppo è come se noi fossimo condannati da una sindrome del non governo perché troviamo sempre delle maggioranze che sono in grado di esprimersi però poi all'indomani
Dall'espressione elettorale hanno grande difficoltà a governare perché Venturi collezione c'è tutto il suo contrario emette l'insieme siamo una grande difficoltà dentro questo contesto ci sono i temi della ricerca la velocità non sono fuori
D'altro canto siccome questa non è una campana di vetro penso che rivendichi questo suo ruolo all'interno di una condizione più complessivo del Paese
Grazie a farmaci
Abbiamo abbiamo ancora pochissimi minuti quindi un un minuto a testa per un eventuale se lo desiderate precisazione solo intervento ma veramente un minuto a testa cominciamo da da destra Ottaviani
Grazie due brevissimi commenti dovrebbe Tabacci ci ha ha illustrato le contraddizione di questo sistema paese
Sono credo completamente d'accordo con lui
Ho paura però che questi ristoranti di lusso pieni Pessotto mobili si è una realtà transitoria io vedo osservando i paesi in cui opero come dipendente della società in cui lavoro
E mi sembra che se non usciamo dalla dalla stagnazione da questo arresto nella attività di innovazione in senso lato non sto confondendo innovazione tra ricerca nazione in senso lato
Questo si tra butterà in una forbice sempre più ampia fra élite culturali
Professionali e strati di popolazione che se non cambieranno le sue cose verranno drammaticamente portati a un calo reale del loro potere d'acquisto per avvicinarsi sempre di più ai Paesi nostri competitori nel campo della capacità produttiva questo si può evitare se vengono fatte alcune cose da parte delle aziende nel campo specifico dell'innovazione del modo in cui operano e non ci poniamo
Togliere la responsabilità ma insisto su quello che dicevo prima sul sistema Paese che deve giocare un gioco di forte cambiamento di rincorsa perché dopo dobbiamo recuperare il tempo perduto mi sembra che le proposte fatte da Confindustria l'anno scorso sulla ricerca
Fossero ben congegnate fossero strutturate in modo completo fossero anche valutate nella loro dimensione avevamo chiesto un impegno pari allo zero uno per cento del prodotto lordo niente di clamoroso la metà delle cifre che la Francia ci sta mettendo e pochissimo è stato fatto una cosa non è stata fatta non è stata neanche vista nella finanziaria attuale una proposta secondo me fondamentale che era quella della detassazione dello cinquanta per cento delle commesse dell'impresa e all'università questo libererebbe energie formidabili a vantaggio delle piccole imprese insisto che questo sarebbe uno alla primissima cosa da fare grazie
Tocca Pistella
Io voglio lasciare un segnale di non pessimismo voglio dire di ottimismo in che senso
Mi sono divertito a fare un confronto puntuale tra i contenuti operativi della cosiddetta riforma Berlinguer degli enti pubblici di ricerca e la riforma Moratti risultato
I contenuti sono fortemente sovrapponibili se c'è una differenza la seconda è molto più puntuali minuziosa e credo che la spiegazione sia perché la prima non è stata applicata allora qual è invitato che mi conforta e che si deve cominciare applicare anche le cose che si dicono qui si ricomincia sempre daccapo se qualcuno esperto di provvedimenti legislativi sa che prima cioè un disegno di legge che dalla delega poi ci sono i decreti delegati poi ci sono i pareri delle commissioni competenti poi si procede ad approvare il provvedimento alla fine nascono i decreti operativi ecco io credo sia arrivato il momento
Di sottolineare gli aspetti positivi e lo dico molto velocemente l'aspetto positivo è focalizzazione selezione quindi collaborazione fra le diverse forze in campo che cominciare anche a far conoscere i risultati positivi che si sono tenuti perché fra gli elementi negativi della Procida Aliano c'è anche una forma di autodenigrazione che sicuramente non ci facilità tantomeno facilita i giovani sì giovane abbia fatto un'indagine molto puntuale che ha portato a un riassunto in questa frase
La ricerca in Italia affascina ma non seduce che vuol dire a domanda i giovani ti piace la ricerca il mestiere del ricercatore sono tutti entusiasti a domanda faresti ricercatore risposta non ci penso nemmeno allora il punto è è di avere comportamenti in qualche modo in qualche modo coerenti su quale direzione
Remunerazione e feedback
Perché di tutto quello che abbiamo detto oggi a me interessa un aspetto ma ci sono poi i premi e punizioni in maniera selettiva corrispondenti e comportamenti saggi sì o no
E questo vale per le istituzioni e le università io spero la classe politica e certamente anche per i giovani che decideranno se conviene da un punto di vista complessivo a fine mese il ricercatore sanno giustamente dal loro punto di vista di ottimizzazione del duale scelgono un'altra cosa tutto grazie
Mussolini
Cioè un minuto sono assolutamente d'accordo sul sui presupposti da cui faceva riferimento l'onorevole Tabacci
Il dominio delle corporazioni la abbattimento delle rendite di posizione si la sconfitta definitiva dei Monopoli e aggiungerei se non se non disturba degli oligopoli specie quando sono duopolio
I sono tutte condizioni come dire
Premesse necessarie per una politica competitiva
E sono tutte cose che si possono fare e quindi anche l'apertura del mercato la concorrenza le banche in primo luogo così evitiamo ogni
Confusione però qualcosa in questi cinque anni è stato fatto allora uno strumento orizzontale come la Tremonti bis
Ha funzionato come volano per una rinnova per una rinnovata politica industriale di questo Paese o abbiamo perso un'occasione
Perché il le il rischio che io vendo e che tutti questi problemi de ci sono devono essere risolte sono prioritari
Ma se aspettiamo di risolverli tutti per poi iniziare a fare qualche cosa temo che ci resteranno gli alberghi di Cassino che prima o poi verranno legalizzati e qualche altra attività meno commendevole per mandare avanti l'economia di questo Paese dalla benissimo tutto questo ma intanto finalizziamo individuiamo laddove dobbiamo decidere di investire e scegliamo perché questo è il guaio della politica
Bisogna scegliere e se scegliamo le biotecnologie investiremo in biotecnologia e se scegliamo Lario spazio faremo l'aerospazio non so che cos'altro ma scegliere quanto alle banche senza voler me fare il difensore d'ufficio
Dando per scontato tutti i limiti che se hanno diciamo la verità negli ultimi cinque in dieci anni è un comparto industriale che si è riorganizzato si è privatizzato se guardiamo a quanti erano i dipendenti delle banche a quindici anni fa quanti sono oggi quante erano le banche quindici anni fa
E quanti sono oggi gli ultimi tre anni non hanno seguito questo trend positivo io sono assolutamente d'accordo con lei
Però però c'è dodici anni di lavoro che non può essere buttato alla anche lì ripartiamo da dove siamo rimasti le concentrazioni non sono sufficienti ce ne vogliono delle altre benissimo Debbie dobbiamo aprire ulteriormente agli stranieri che vengano ma come dire non facciamo dell'ultimo periodo ancora peggio dell'ultima spes state la matrice per leggere un disegno di Rio l'industriale che se avessimo avuto nella chimica se avessimo avuto in altri comparti industriali probabilmente oggi ci porterebbe a fare discussioni diverso
Grazie Tosi
Riprendo solo un attimo
A proposito di occasioni perdute il tema di su università
All'inizio di questa legislatura la Conferenza dei rettori propose alla
Ministero e al governo un piano di questo tipo le università ognuna
Faccia un proprio piano di sviluppo che tenga conto di quanti corsi di studio vuol fare cosa quali campi di ricerca vuole affrontare eccetera eccetera
Dica quali risorse vuole impiegare in questo dal punto di vista il personale punto di vista delle strutture eccetera eccetera lo Stato per parte sua faccia un piano di investimenti che consiste nell'arrivare in cinque anni alla media europea ora non ci arriveremo più ma insomma con dieci per cento di aumento all'anno metta queste risorse a disposizione
Dei premi alle università che hanno raggiunto gli obiettivi che sono stati condivisi con il ministero e con il governo questo piano è naturalmente è rimasto sulla carta credo che sia un'occasione perduta la valutazione di queste attività io credo caro Cisnetto debba essere affidata autorità indipendente perché questo è nei Paesi europei dove il sistema funzione e quindi non possiamo pensare di inventare qualcos'altro oggi
Una autorità un una un'autorità vuol dire l'autorità vuol dire propongo di convertire almeno una che esiste già questo mestiere per cui il sistema di valutazione un sistema di valutazione che vuol dire un modello
Capito affidato a un a un qualcosa di terzo naturalmente rispetta universitari tenta miste
è stata un'occasione perduta credo che questo sarebbe stato un cambiamento sostanziale nel
Vita della Università e quindi anche nei riflessi di quello che l'università fa per la società
Letta
Ma per perché il minuto conio di una disposizione serve a qualcosa bisogna che rimanga impressa
Una cosa io stresso questo punto sulla valutazione esterna perché credo che il problema non è sita nel passato e quindi anche il problema delle eccellenze il problema del merito è stato in gran parte legato all'assenza di valutazione
L'assenza di valutazione vuol dire che all'esterno ci deve essere una forma pubblica di ranking delle università italiane tripla doppia a più
Deve essere chiaro e deve essere noto alle imprese che sanno che spendere i soldi sull'Università con la tripla in quel settore da un certo ritorno piuttosto che meno vedo quanto per esempio è stato non voglio aprire un vaso di Pandora adesso all'ultimo momento ma quanto è stato interessante utile una cose quando ero io l'università diciassette diciotto anni fa non c'era e cioè la valutazione dei professori da parte degli studenti io vedo adesso i professori che corrono in classe
Molto più di quanto facevano prima attenti al fatto che il la l'attenzione alla dolce alla didattica alla docenza
Essi
Oggi diventa un elemento di trasparenza la propria dedizione a questi aspetti che non sono secondari nell'attività del professore universitario ma sono centrali
Questo è un piccolo esempio su cosa vuol dire valutazione ma quando la valutazione fatta in modo autorevole
In modo terzo ed è soprattutto trasparente resa pubblica gli elementi che spingono alla concorrenza sono tutti lì alla base quindi io tutto quello che può andare in quella direzione aggiungo anche per non creare confusioni che non c'entra niente con le Authorities tradizionale con l'Antitrust eccetera qui stiamo parlando di un soggetto che deve avere
Nella composizione dei nomi che ne fanno parte e nell'autonomia deve avere dei criteri di autorevolezza appunto di autonomia riconosciuti che devono consentire di giocare questo ruolo penso che ne avremo tutto da guadagnare moltissimo
Tabacci
Beh al Museo di vorrei dire che
Il Neto
Le trasformazioni che sono intervenuti nel sistema bancario e ci mancherebbe altro solo che la percezione della virtuosità di questo movimento non è nella mente dei cittadini cittadini questa cosa non l'hanno percepita
Questo l'elemento che preoccupa di più
Che abbiano partecipato in maniera molto forte al nuovo risiko del potere questo lo capiscono non solo i cittadini ma anche i cittadini più piccole anche i bambini ma che da questo sia venuto fuori un più di trasparenza
Nel governo del risparmio in Italia non lo si è percepito anzi si è percepito qualche cosa di negativo
E che siano in campo persone che magari in maniera collegata hanno pensato le stesse cose quest'estate magari sono le stesse persone che hanno pensato le stesse cose durante l'OPA Telecom del mille novecentonovantotto è un fatto non è una indiscrezione è un fatto che si legge apertamente sul giornale
Io mi trovo cupo di questo lungi da me l'idea di di voler dire che in questi cinque anni si sarebbe fatto di più decideranno gli elettori Puyo potrei essere più pure più critico su questo però quello che libero buon uso e non è quello di capire
Se in questi cinque anni si è fatto di più o di meno
E che in questi ultimi dieci anni su questi campi si è fatto così poco
Per dare trasparenza al sistema economico italiano che necessario occorre e mi pare non per farlo tutto in un minuto ma su queste cose più a cominciare a ragionare in chiave vai partisan perché io sono convinto che non è vero che siamo tutti d'accordo anzi
Quelli che la pensano come me sono in totale minoranza e sarebbe bene che il Paese si facesse sentire se queste cose le vogliamo cambiare
Grazie
Un minuto lo prendo anch'io per una rapidissima conclusione a me sembra che potremmo mettere in sequenza questi punti primo il declino cioè
è inutile negarlo attardarsi a negarlo significa perdere tempo e scarsa consapevolezza collettiva sulle su cui Cossu cosa c'è da fare per
Per rimontarlo secondo per rimontare declino occorre un progetto Paese che significa un nuovo modello economico un cambiamento degli assetti del capitalismo è un nuovo sistema di Welfare dentro questo c'è naturalmente anche
La politica la ricerca c'è l'innovazione delle veleni dell'impresa che naturalmente devono assumersi le loro responsabilità
Nel nel cambiamento cosa che fanno a corrente alterna io credo ma naturalmente politica ricerca innovazione città significa appunto una politica industriale quindi corrispondere a delle scelte e la politica industriale industriale deve fare per un progetto Paese tutto questo non può che essere
Di responsabilità della politica e qui subentra la discussione che naturalmente non abbiamo fatto perché non era questo il tema ma cessa
Sta sullo sfondo
Della nostra discussione e che riguarda diciamo il sistema politico
Prima
Mussari faceva riferimento il duo Poli credo che se c'è un duopolio che non funziona e bipolarismo all'italiana dobbiamo come dire prenderne atto anche perché se la reazione se la reazione al declino se il progetto Paese non possono che venire dalla politica il primo punto affrontare e quello del sistema politico c'è un altro sistema politico che non funziona anzi che non c'è è quello europeo credo che le questioni di cui abbiamo parlato non possono che essere inquadrati dalla procura politica europea senza un governo europeo quindi senza gli Stati Uniti d'Europa
L'Europa e l'Italia ancor più degli altri paesi europei non andrà da nessuna parte grazie a tutti