100 statistiche per il Paese. Indicatori per conoscere e valutare

Attestare la
Badate
Pensate se era opportuno forse conviene
Bene buongiorno a tutti
Come sapete questo essenzialmente
Una conferenza stampa quindi
L'invito anche a coloro che
Non sono giornalisti è dovuto soprattutto perché credo che l'interesse
Che quest'anno nuovo prodotto dell'estate sia certamente
E importante
Innanzitutto
Come
Padrone di casa potrà pro tempore permettetemi di ringraziare per il ministro Santagata
Ministro per l'attuazione del programma con il quale era iniziata una collaborazione
Cappottata questo prodotto muovevamo in mente da più tempo come è stata di fare questo prodotto anche sulla scia di quello che accade l'OCSE o altri Satie facevano proprio per dare
Questa panoramica sugli indicatori più importanti
E le
Il Ministro Santagata ha sostenuto anche sì
Parzialmente finanziariamente questa iniziativa che ci ha consentito di arrivare a un primo prodotto che come dirò fra poco mi auguro possa proseguire
Ovviamente ringrazio anche il presidente del CNEL
Il professor Marzano e il quale aveva seguito l'attività dell'Istat eco ma voi molti di voi sapranno durante il periodo
Quale durante il quale lui era ministro allo sviluppo economico delle attività produttive
Fate l'offeso da subito corretto delle attività produttive e aveva sostenuto anche quell'epoca l'attività dell'Istat quindi mi trovo
Tra amici della statistica nel senso che entrambi hanno interesse acché le informazioni statistiche sanate quattro
E a tutti diciamo da tempo tra lo beve non vi preoccupate quando si dice sarò breve in genere siamo lunghi ma questo è un'altra cosa
La statistica ufficiale diciamo che è indispensabile per decisioni consapevoli che per lo sviluppo della democrazia
E tant'è che
Non solo i giornalisti anche tutta la popolazione
Trova sommersa sempre più frequentemente da tante statistiche
Il
Preme Prodi quando e della Commissione europea diceva che c'era troppe statistiche con una nebbia mette a fuoco
Lo meno rendeva difficile la lettura della realtà economica e sociale
Certamente
Noi ci domandiamo perché non ci domandiamo come ho scritto anche qui nella premessa
E perché abbiamo la sensazione di essere disorientati di fronte a tante statistiche e i motivi sono essenzialmente di due tipi intanto
Molto spesso non ci fidiamo della
Informazione che riceviamo proprio parlo come cittadino riceviamo troppe anche sullo stesso argomento ricevendone molto dello stesso argomento diciamo allora qual è quella vera parte il fatto che come statistico ufficiale
Per la risposta con è scontata quella vera ovviamente è quella prodotta con metodi scientifici garantiti a livello internazionale con un fondo di Stendhal internazionali e così via ma anche quella privata può essere
è ottenuta seguendo degli standards
Che sono valide anche a livello internazionale quindi dico quella pubblica ma anche quella privata secondo non ci possiamo ovviamente preoccupare non ci possiamo preoccupare se effettivamente
Abbiamo
Più informazioni entro lo stesso fenomeno perché oramai con la globalizzazione che c'è con tutte diciamo così e lo sviluppo
Compimmo eccetera che porta la complessità dei fenomeni economici e sociali
è ovvio che ci saranno tante risposte per quante sono le sue accettato una dei vari fenomeni e quindi anche questo non ci deve preoccupare
Ma secondo gruppo le domande che ci possiamo fare se
Tutte queste informazioni sono utili e se ci obbligano a fare scelte migliori
Tre
Qui
In realtà la cosa più complicata
Non me ne vogliano i giornalisti ma spesso l'interpretazione frettolosa
Spesso l'interpretazione non fa riferimento alle definizioni che stanno alla base dell'informazione spesso si hanno idee preconcette e si vogliono dimostrare quelle
Nostre idee questo vale per tutti quindi non solo per i giornalisti ma per tutti coloro che leggono
Le statistiche le vogliamo utilizzare te e quindi è evidente che da questo punto di vista
Noi io
Dobbiamo aiutare dobbiamo aiutare a
Fa sì che non solo i media ma tutti i cittadini possono leggere le statistiche in maniera più semplice
Mi ricordo che
Molti sono stati fra l'altro vari convegni organizzati recentemente anche a livello internazionale si sono preoccupati a lungo tempo di avere un solo indicatore che sostituisce e qualunque
Diciamo così
Qualunque indicatore uno solo per sostituire di migliaia di indicatore le migliaia di informazione statistica che ci sono per dare un giudizio ed era un giudizio sulla situazione economica del Paese per dare un giudizio sulla situazione
Non solo economica ma anche sociale e così via dal Paese
Io
Fin dai primi anni del mio insegnamento permettetemi di ricordare questo quando
Insegnavo statistica economica ho sempre detto che tutti gli indicatori che si utilizzano sono come indicatore di strumenti di un medico
Che deve giudicare il
Grado di salute del malato
Non c'è mai un solo indicatore vedi consente di dire che sta bene perché ci sarà sempre qualche cosa dove sta bene qualche altra cosa dove sta così e così qualche altra cosa dove sta male
E questi indicatori servono proprio per fare una diagnosi precisa sui singoli aspetti
E poi dopo ovviamente una volta fatta la diagnosi e ci saranno degli interventi che riguardano i singoli aspetti
E allora la teoria io sposo malvolentieri prevede l'indicatore unico
Qua o di sintesi Sante indicatore perché fin dall'inizio deve studio ho sempre pensato che per descrivere i fenomeni occorrono dovrà fare proprio un atto dove da come fanno appunto i medici vedere leggersi tutti gli indicatori e poi dopo per ogni tipo di malattia per ogni tipo di
Parte del corpo umano dare il giudizio sullo stato di salute come abbiamo cercato di far questo
E nel cercare di far questo queste cento Ascherio centotre schede come sono sono distribuite su diciassette settore di interesse come volete
Che spaziano dall'economia la cultura mercato del lavoro qualità della vita infrastrutture finanza pubblica tantissime cose forse troppe però questo è un primo esperimento
E allora noi siamo qui ovviamente non per dirvi diteci subito cosa dobbiamo cambiare ma questo essendo un primo esperimento vogliamo riuscire ad arrivare nel giro di qualche anno ad un set di indicatori condivisi cosa vuol dire condivisi vuol dire che tutti sono da di questi sono gli indicatori migliori da utilizzare per il giudizio sui fenomeni di interessa allora che questi sono i canoni interessa e poi mica sono all'interno sono gli indicatori che tutti condividiamo la se sono gli indicatori che tutti condividiamo poi più facile linguaggio
è più facile linguaggio e
Debbo dire che il lettore può e si trova meno spaesato sensate questi indicatori possono essere utilizzati quando facciamo un dibattito pubblico ora libra troppo pesante lo possiamo fare più leggera
Però
Può essere possono essere utilizzati quando si fa un dibattito alla televisione un dibattito pubblico e così via perché sono indicatori e finalmente diverranno condivisi anche se non lo sono oggi e che verranno
Per cosa
Vi devo dire in più intanto
Che il lettore non è lasciato solo voi potete provare ad aprire una pagina che magari l'apriamo insieme vediamo insieme e se apriamo una panchina qualunque punto vi posso far vedere
Come viene organizzato ad esempio prendiamo
Il lavoro
Vogliamo prendere il lavoro
Quindi un fenomeno economico ad un fenomeno
Poi dopo un fenomeno sociale
Ma ci vuole anche a me perché il libro è grande non mi sono segnata quale fatica nel lavoro ma lo trovo
Protezione sociale procedure benessere calcolo
Bassa parte il quaranta bassa partecipazione
Basta la partecipazione dello al lavoro soprattutto delle donne
Si può dire tante cose sul lavoro quindi questa sintesi può anche non essere condivisa però cosa davanti il lettore intanto elettore uno sguardo d'insieme
E dove viene detto se effettivamente in termini di occupazione le donne
Partecipano a lavoro in maniera sufficiente
Cioè ci sono delle definizioni cosa vuol dire partecipazione al lavoro perché altrimenti uno intende una cosa un altro intendono alternato partecipazione al lavoro vuol dire che esclusivamente ha un lavoro Polo magari a tempo determinato l'altro invece intendo alta cosa qui c'è una definizione precisa quindi si trova la definizione
Poi uno sguardo all'Europa
Quindi non è che il giudizio eh avulso da quello che succede intorno e abbiamo subito da un grafico che vedete sulla destra in alto dove si vede la partecipazione al lavoro dove ci sono sia le donne e gli onori dove si vede che per l'Italia e la partecipazione al lavoro delle donne
Ma non solo anche in generale come vedete è
Terzultima rientrino c'è Malta è Ungheria da punto di vista generale quindi siamo effettivamente in una situazione abbastanza critica non solo ma contemporaneamente c'è uno sguardo anche
Alla cartina quindi al Cal programma che ti mette in evidenza il tasso di attività della popolazione età quindi sessantaquattro per Regione
E anche
Ovviamente le informazioni con riferimento ad altre caratteristiche di uomini e donne per cento al Mezzogiorno e dove si vede che l'Italia si spacca in due del resto lo sappiamo però il lettore subito a un'immagine Ra
Ente
Cento righe per capire che c'è questa differenza
E lo stesso come si vede sotto le zone svantaggiate valori minimi storici svantaggiate le donne le aree del Mezzogiorno dove si vede che il tasso di disoccupazione per Regione
Il capo gramma della Scheda quarantuno lo mette subito in evidenza quindi anche questo credo che sia una cosa interessante poi ognuno può trarre
Le
Informazioni che vuole e passiamo anche ad un'altra invece molto poi mi fermo ma tanto per farvi vedere appunto modo di leggere
La cultura in Italia diffusa non è diffusa prendiamone una ce ne sono tanti vediamo a pagina alla scheda settantanove
La
Quota di lettori di libri
E questo è uno degli indicatori ci sono tanti altri indicatori cioè l'istruzione cioè in grado
Delle scuole frequentate così abbia coloro che abbandonano le scuole quanti solo coloro che Abbanoa Ercole per regione in Europa anche questo abbiamo lo squalo attuarlo riguardo l'insieme
Abbiamo l'Italia nel contesto europeo e vedete che l'Italia anche qui persone di quindici anni e più che hanno letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi e siamo ai livelli più bassi
Siamo a livelli più bassi
E il titolo dice molti libri e pochi elettori reca andando a vedere appunto le informazioni ci si rende conto che si produce quattro libri e mezzo e
Per ogni persona è invece apertura è davvero molto modesta sia di dirvi
Che di giornali non solo se si va poi a vedere il canto gramma si vede subito che le maggiore
Percentuale di popolazione che leggi ha letto almeno qualche cosa
Durante il tempo libero si trova soprattutto nel Nord Centro Nord ma soprattutto la norma dei dati personali ultima chiosa e poi lascio la parola
Ai gentilissimi Marzano Santagata
Volete subito vedere che ci sono anche ulteriori informazioni per il lettore
Sempre in queste schede trovate le fonti cioè
Da dove sono stati questi dati perché chi vuol sapere di più può andare a vedere quali sono le fonti ma anche chi vuol sapere di più più all'indicazione di altre informazioni analoghe o comunque collegate a questo
Io direi che
Abbiamo fatto hanno fatto Grieco lavoratori un buon lavoro sono soddisfatto del lavoro che hanno fatto credo che anche
I giornalisti anche negli politici policy maker proveranno indicazioni molto importanti in questo volume ripeto quello che ho detto all'inizio certamente siamo disponibili a
Migliorarlo insieme a tutti voi giornalistiche
Agli studiosi ricercatori eccetera per fare un documento che poi sia sempre più condiviso
Ora io darei la parola agli ospiti e può essere con i giornalisti hanno da fare domande di carattere generale sui risultati del volume
Ci sono qui tra di noi coloro che hanno collaborato a predisporre quindi vi daranno l'onore risposte altrimenti se volete fare interviste
Presidente Marzano o al Ministro Santagata ovviamente dipende da loro se hanno
La bontà
Dei sottoposti alle interviste grazie alla parola Antonio Marzano
Il più prezioso
Allora buongiorno tutti
Avvio i siluri Spring ed è il mio apprezzamento per cui vista cento cento il PIL seicento statistiche per il Paese
E vorrei dire che questo apprezzamento nasce da una considerazione che siamo un po'trascurando da un po'di tempo a questa parte
Se cioè
A
Noi abbiamo deciso con molto coraggio e determinazione in passato
A una moneta sola
Per molti Paesi europei fra cui l'Italia
E decidemmo questo sapendo
Che
Come mai non tanto scalpore
Volevano
Perché
Introduceva amo così una moneta unica per Paesi molto diversi tra di loro
Era una sfida perché gli economisti da tempo dicevano che una moneta fosse possibile
Una sola munita fosse possibile se veniva usata in un'area omogenea o qualcuno diceva in un'area monetaria ottimale
Quando si fa questo
Ah si pongono dei problemi
Perché perché se i Paesi sono diversi fra di loro
E la politica monetaria diventa comune le regole della convergenza spingono i paesi a fare più o meno le stesse cose andare verso certi parametri del disavanzo pubblico del debito pubblico eccetera
I Paesi che sono più diversi rispetto a dei migliori prestazioni soffrono
Ora
Queste statistiche presentato i consiglieri mettono in rilievo come l'Italia sotto molti punti di vista
è tuttora
Lo era all'inizio dell'esperimento cioè dell'introduzione dell'euro ed è tuttora distante dagli altri Paesi
Uno degli aspetti in cui ci distinguiamo che siamo vecchi
L'Italia il Paese più anziano si vede da una delle statistiche che qui viene presentata ora questo può essere anche un aspetto positivo ed io personalmente desidero contribuire al miglioramento di questa
Grado di invecchiamento della popolazione di più a lungo possibile voglio dire
Però ci sono anche dei problemi problemi solo che gravi dipendenza un'altra statistica lo dice così
Ma non solo di questo si tratta
Non è solo la democrazia che abbiamo un tasso di lupo più basso questo lo sappiamo da tempo e così abbiamo
Una produttività che si muove lentamente in alcuni periodi e stazionaria
Abbiamo una gran parte del territorio il sud dove i problemi dell'economia nazionale si moltiplicano sono gli stessi problemi ma sono sempre più gravi rispetto al resto del Paese
Abbiamo un problema di istruzione
Qualche volta ne parliamo della società della conoscenza
In qualche parte del Paese si dovrebbe parlare della Società delle conoscenze nel senso che spesso non si premia il merito ma chi ha più conoscenze e può grazie alle raccomandazioni arrivare imposizioni cui aspira
La conoscenza è una cosa e le conoscenze nel senso che detto su un'altra cosa e questo è uno dei problemi
Che distingue non dico l'Italia ma buona parte una parte del territorio italiano l'arresto
Della
Sul mercato del lavoro abbiamo delle differenze che io credo siano tutto sommato positive perché si sono creati posti di lavoro è molto difficile creare posti di lavoro quando il PIL non cresce no
C'è un problema
Di difficoltà
O se volete di incertezza che colpisce soprattutto i giovani che lasciano il posto di lavoro e per i quali l'atteso al tempo della ricerca di un altro posto può essere lungo dice un problema di welfare
Da modificare per
Accompagnare questi giovani
Un'altra distinzione riguarda la dimensione dell'impresa
Anche qui
C'è una statistica su questo
Poi c'è il problema dell'energia
In generale uno dei problemi che riguarda l'Italia che noi non abbiamo materie prime
Noi abbiamo tante belle cose nel sottosuolo abbiamo ogni tanto movimento sismico ma non abbiamo materie prime nostre e quindi ci dobbiamo procurare e per procurarci ore come si fa
Bisogna esportare abbastanza da poter importare ste cose
E qui il problema della competitività del Paese che si pone in Italia in modo più aspro proprio in questa Regione che noi non abbiamo materie prime e a suo tempo come sapete in campo energetico e c'è qui una statistica anche sull'energia
Rinunciamo al nucleare
Altri Paesi confinanti non hanno rinunciato al nucleare quindi siamo in una situazione cui abbiamo le centrali nucleari al confine e poi dobbiamo comperare l'energia da questi Paesi
Un'altra differenza riguarda la ricerca la percentuale del PIL dedicata alla ricerca un'altra differenza riguarda le infrastrutture
Come sappiamo
E cioè
Questo tipo e i servizi pubblici
Questo tipo di statistiche fatte in modo da
Confrontarci continuamente con l'Europa secondo me tocca un punto cruciale della posizione del Paese che deriva dal fatto che siamo in una moneta unica ma siamo diversi
Anche altri Paesi sono diverse rispetto
A quelli più ricchi di Europa
Ma noi per noi queste differenze diventano più aspre più difficili ora conoscere questo quali sono le differenze
Se voi guardate l'indice delle statistiche sembra quasi un indice ragionato dei problemi del Paese
Dei problemi di intervento
E questi che ho enunciato
Per somma sintesi però sono i problemi principali paesi per i quali ci vogliono anni non sei sia per quanto riguarda democratica non credo che ci sia molto da fare
E poi che cosa ne sarebbe che le famiglie facessero più figli allora c'è un problema di di precarietà del giovane
Se si vende questo quadro che emerge da questo da questo assieme di statistiche sia
Effettivamente una rappresentazione anche di quelle che sono i principali problemi del Paese
E confrontate con l'Europa sottolineo la difficoltà che a un Paese che ha la stessa moneta che
Stessa prodiga monetarie stessa politica la finanza pubblica come criterio di convergenza e che però è diverso
Però qual è il problema di politica economica principale in un paese così
è che piano piano queste differenze bisogna colmare
Noi dobbiamo cercare di essere sempre più simili a quelli che hanno performance migliori che hanno avuto performance migliori delle nostre non è facile vantarci né questa è una società in cui ci sono in molti no alle riforme da fare
Io ho vissuto questo quando ero Ministro delle Attività produttive questi un Paese in cui si vuole Murgia e non si vuole blackout mozioni o le centrali e non parlo delle centrali nucleari al decentramento Linate
Troppi no no alla tarda annuale centrali no a certe infrastrutture
E così non si colmano indifferenza
Ad ogni modo per quanto riguarda i politici di buona volontà
Ecco questo è un modo per rappresentare i paesi e i suoi problemi
A ragion veduta si può agire a ragion veduta
Io intitolare queste statistiche dal punto di vista dell'uso che ne possono fare i polsi makers così a ragion veduta
Questo aiuta a discutere e intervenire a ragion veduta e non campa quando
Incerto sulla nell'aria
Altra cosa importante che volevo mettere esatto
La sinergia che c'è ormai da secoli fra economisti e statistici
Noi lavoriamo insieme
Vi ricordo che all'inizio non era così Adamo Smith non aveva tutte queste statistiche a disposizione neanche ricavarlo andava molto per ipotesi o anche per conoscenza personale
La teoria della rendita agrarie di ricatto sposavo sul fatto che lui aveva molte conoscenze adatte gli imprenditori agricoli
Però a un certo punto in poi sono nate le statistiche è un grande impulso venne proprio da finisce l'indice dei prezzi problema dell'inflazione
E ormai è così importante avere dati statistici che la vera teoria
Certificato dice poco
è una teoria falsificate
Se è una teoria non può essere falsificata non è scientificamente è una supposizione
è una teoria pacifica bene solo quando o introduci può decidere sia da quello che avevamo introdotto i precedenti tirar fiorisce e allora è un gioco di ipotesi oppure più seriamente quando i dati dicono che quella teoria non serve a spiegare alla realtà
E quindi il contributo che danno gli stupisce dici agli economisti ma anche dovremmo dire i sociologi tutti coloro che fanno scienze della società è diventato nel tempo
Però importante e per quanto ne so come economista io ho l'impressione che ogni svolta
Nella scuola degli economisti è stata accompagnata da un'indicazione critica che veniva dai dati statistici
Il passaggio del marginali stia i classici
Dai classici marginalissimo acquisti I che lì si annida Kelechi ANIA munita visti e poi poste eccetera eccetera si ha avuto perché le statistiche ricevano che quella teoria per esempio che è emerso non è che spiegasse bene alla realtà
Svolte nell'economia dovute ai tanti
Ci sono anche alcune svolte della statistica che vi segnalo
Per il futuro
Quali sono le svolte per la statistica
Dico mi pare che sono tre
Su cui bisogna lavorare
Una è
Dal volta o per la verità piuttosto antica la disomogeneità dell'aggregato
Perché dico antica perché ne parlava anche Trilussa come ricorderete
Non sempre il dato statistico aggregato è significativo di tante posizioni disomogenea che fanno parte però di quell'aggregato
E quindi abbiamo per esempio scoperto
Che a seconda delle fasce dei redditi
Riflessioni diverse
Non è diversa l'inflazione è diverso il peso dell'inflazione su quella fascia di reddito per cui viene fuori l'invito appare anche del
Palmieri cosiddetti panieri che tengono conto della diversità
Nelle abitudini o nelle costrizioni i spesa
Presentate dai vari classi dire
Bisogna
Approfondire
La disomogeneità dell'aggregato un passo avanti della statistica secondo me si fa in questa direzione
Per esempio le statistiche di genere il CNEL ha fatto una leggina che sa credo camminando o che ricomincerà a camminare sulle statistiche di genere in cui abbiamo detto che
In cui
Rendiamo obbligatorio
Fare sempre statistiche distinte per genere
Perché in genere la donna in Italia e non omogenea corre su dell'aggregato
E quindi vorremmo arrivare a un punto in cui tutte le statistiche avesse Roma colonna riservata al genere femminile
L'altra grossa svolta che ci aspettiamo dalla statistica su cui pesa comunque la prima approfondire le disomogeneità dell'allegato la seconda è
La qualità
La qualità dei fenomeni non sono la quantità
La qualità
E questo sta diventando sempre più importante
La qualità della vita
Qui ci sono
Delle tavole sulla qualità mi pare che la vita no
A
Secondo me bisogna cerca di fare di più
Perché vedete il PD non è tutto
Il PIL non è tutto
Voi potete aver un PIL che cresce rapidamente
Ma poi si deve in una situazione in cui questo accade perché la qualità della vita sta peggiorando e quindi sono sfruttati alcune persone per far crescere il PIL
Probabilmente in Cina e così
Il PIL cresce rapidamente ma non mi sento così tranquillo che tutti i cinesi o grande o la maggioranza dei cinesi nemmeno siano migliorando
Per quanto ci riguarda
Caro Presidente il problema della qualità della vita in Europa o in Italia
E soprattutto ed è difficile misurare e l'incertezza
Questa e l'età dell'incertezza
E l'incertezza deriva in gran parte
Dalla globalizzazione la globalizzazione ha fatto tante cose utili e
Ha portato tante cose utili tra l'altro sta cercando uno dei risultati che sta uscendo dalla miseria una larga parte della popolazione che sembrava condannata alla vicenda questo non dimentichiamolo mai
Ma a vivere nella globalizzazione significa non avere il controllo dei fatti che accadono nel proprio Paese non ci sono confini
E quindi noi abbiamo di tanto in tanto dei monopoli dei monolitico che arrivano da fuori di cui non abbiamo il controllo
Delle forme di instabilità politica e quindi anche economiche che arrivano da fuori
E che abbiamo deciso di non fermare e i confini
Un piano scelto una politica ovviamente commerciale di apertura sappiamo quanti vantaggi derivano
Però viviamo nell'incertezza
E incertezza non è una buona qualità della vita
Dovrebbe cercare di capire quanto contano incertezza e questa è la seconda svolta la qualità della vita
E poi ce n'è un'altra su cui bisognerebbe
Mi piacerebbe
Si potesse fare una riflessione
Cassa De Sica a
Per tradizione misurato i fatti
No
Fin qui ho parlato la misurazione dei fatti
Poi un certo punto si è deciso che bisogna misurare il pensiero
Leggere il pensiero e misura il pensiero
Questo è quello che fanno i sondaggi
Ho dicono di fare i sondaggi
Cominciò forse gli altri ricordate Galp tutti fu quello che
Previti era vettori ed il di Roosevelt contro l'opinione prevalente
Trieste chiudo
Ma oggi si va avanti così inflazione percepita
L'opinione
Dell'inflazione
La criminalità percepita la povertà percepita e così via
Ora credo che sia importante tra l'altro i sondaggi tipico nella democrazia
Una dittatura non fa
Sondaggi di opinione USA la polizia segreta insomma tutti i sondaggi di opinione
Però c'è anche il rischio della manipolazione
Per esempio renderei obbligatorio occhi enunciare i risultati di un sondaggio dire qual è il margine di errore
Non si fa mai
E si presenta un sondaggio come fosse sicuramente alla realtà
E introdurre
Si dice sempre che non sto Paese ce ne sono tante ma forse di questo si potrebbe occupare un'autorità che già esiste introdurre l'autorità
Che garantisce
Il significato dei sondaggi
E che segnala quali sondaggi sono interessati a rappresentare il Paese
In un modo che non è quello vero
Queste forze sono rivolte future che io profughi per l'indagine statistica grazie
Grazie Presidente
Volevo
Farti chiudere rapidamente ma che il figlio analisti hanno i loro tempi anche poi passare alla stampa quindi e ti posso dire che le linee di azione che dimensionato sono tutte da noi bene
Presente a livello anche internazionale l'Italia
A livello di Nazioni Unite si pone tra i gruppi diciamo di avanguardia nei vari settori che hai citato per quanto riguarda
L'indice dei prezzi al consumo differenziate per tipologia di famiglie
Già quando tu eri ministro avevamo iniziato lunga discussione con le parti sociali quando poi le parti sociali Anna ricevuto i dati non hanno più insistito perché si continuasse a produrle comunque Lolli lo faremo faremo anche questo
La parola ora al Ministro Santagata
Sì molto brevemente intanto per ringraziare
L'Istat il suo Presidente di questo lavoro con me professor Biggeri ricordava noi abbiamo dato
Un modesto supporto
Ad avviare questo provisioning indicatori
Convinti che
Di indicatori sintetici abbiamo bisogno
Se vogliamo migliorare rammostro apportò tipo l'inflazione dell'importo delle pulizie
Il mio Ministero si occupa di valutazione dell'attuazione del programma
Siamo abbiamo fatto buoni passi avanti da quando contro il col Governo Berlusconi per la verità si è istituito il ministero il dipartimento
Soprattutto sul versante del monitoraggio amministrativo
Abbiamo ancora molto da fare
Per arrivare a correlare in maniera corretta le politiche e azione dell'Amministrazione con i risultati
Una parte di questi indicatori una buona parte di questi indicatori va in quella direzione
Ed è una dilazione utile per migliorare la nostra capacità di fare buona Amministrazione diciamo
Ma una buona amministrazione si fa
Se c'è una buona politica alle spalle
Nel senso se c'è una capacità
Di leggere la realtà del Paese
Le tendenze dove stiamo andando con che velocità
E soprattutto se
Riusciamo ad avere una base condivisa di questa lettura
C'è non c'è una
Condivisione di partenza di quello che è lo stato reale dei fatti
E
Una condivisione generalizzata
Delle tendenze difficilmente usciamo da una politica di contrapposizioni
Per brevità di Rho ideologiche anche se non è esattamente così
Per cui credo che
Abituarci a fornire
Ai cittadini
Delle indicazioni statistiche semplici nella loro lettura sintetiche ma
Rappresentative
Che possono costituire la base da cui si parte quando si affronta un tema
Credo che sia una questione
Importante proprio per la qualità della decisione pubblica della decisione politica
è ovvio che questo lavoro perché possa
Dare dei frutti su questi due versanti deve essere un lavoro che continua nel tempo mi auguro Christa troppi
Le risorse per potere continuare
Perché le tendenze di questi indicatori ci diranno molto di più dell'indicatore in scena
Perché è dalle tendenze che potremmo appunto e sulle tendenze che potremmo misurare
La qualità ed incidenza delle singole politiche
E quindi
Su quello io credo
Dovremo continuare a investire
Non entro nel merito dei singoli indicatori di vizi credo che gli amici giornalisti avranno modo di
In un qualche modo venire stimolati
Da queste cose
Ma fanno già ricordava le due cose fondamentali questo rapporto con l'Europa in questo dualismo interno al paese che credo siano le cose fondamentali
Un esito finale a agli operatori della comunicazione usate la statistica in maniera
Più diffuso ai più puntuale nel senso che io credo sia anche divertente alla fine
Utilizzare la statistica per fare comunicazione
Vedo responsabile statistico dell'OCSE con qui avevamo a suo tempo parlato addirittura
Se fosse possibile
Fare una specie di
Picco alle previsioni del tempo
A cavallo dei telegiornali dove
Credo che ognuno di questi indicatori meriterebbe due minuti in televisione accadesse
Raccontato
Candiani
Perché un Paese che più consapevole del dove
Nel rapporto con gli altri del come è messo al proprio interno un Paese più
Tutto sommato al
Maggiori possibilità poi di trovare le soluzioni di funzionare meglio
Quindi io
Mi fermo qui con la speranza di chi prenderà al mio posto nei prossimi giorni
Posso proseguire questo rapporto con l'Istat con la certezza che l'Istat che comunque
Queste cose produce già da tempo Trophy da voi in via i mezzi per continuare a divulgare le in maniera sintetica e utile in questo momento
Grave ringrazio il Ministro Santagata anche per i lavori che ci ha fatto
Non so se i giornalisti
Gli altri vogliono fare qualche domanda le interviste dirette ovviamente le fate con gli interessati
Lei voleva
E c'è il microfono per la
Perché senza micro ai
Alla
Era sano Biancheri Giovanni dell'unità dunque io volevo raccogliere l'invito del Ministro a noi giornalisti di usare le statistiche però anche le statistiche forse devono aiutare Noè
Nel senso che io devo dire che in questa oretta di presentazione mi sono un po'assentita
Fuori dall'Italia non so dove in un altro mondo perché quei veniamo da una campagna elettorale inculcare stata tutta giocata sulle famiglie che non arrivare alla quarta siti no no e la televisione ci sia
Rimbalzato continuamente queste famiglie che non arrivano alla quarta o alla terza o alla seconda settimana giusto
Che noi quindi siamo affidati all'intervista liti immediata che alla alla casalinga che esce fuori dal supermercato e dice non ce la faccio a comprare le cose alla terza alla quarta settimana non abbiamo altro
Perché mi pare se non ho letto male che qui oltre l'indice nazionale quei treni indici che voi state
Non c'è su questo punto allora
Quando noi riusciremo ad avere noi giornalisti un'indicazione scientifica che non è affidata a questi istituti che lei dice poco seri che non rispettano no
Le regole internazionali
Su quanto pesa las pesa quotidiana delle famiglie per le alimentari emessa otto della famiglia mente a non dell'Honda l'Indice di Gini sulla povertà ma quanto pesa
Per uno stipendio medio italiano che sarà di mille euro mille trecento euro voi lo sapete meglio di me la spesa alimentare e qua e quanto aumentata nel tempo questa spesa
Alimentare che si fa a tutti i giorni quindi è quella che si vede di più
Per le famiglie italiane e l'altro elemento che vorrei sapere se è possibile conoscere chi
Paese dove l'ottanta per cento delle famiglie viventi
Case di proprietà
Quindi lo moltissime famiglie sono nelle mani delle banche
Dei mutui bancari che pagano voi lo sapete nelle sta dall'estate scorsa
Tutta la questione dei subprime eccetera eccetera si può avere un indice in su quanto aumenta e non i costi per la casa per l'acquisto della casa per la spesa del notaio che io non lo so quel chiedere questo
è chiedere troppo però altrimenti noi continueremo sempre a scrivere che li state non capisce l'Italia e che le famiglie italiane non ce la fanno arrivare a fine mese però in fondo quell'indice
Da che voi giustamente calcolate secondo criteri diversi inadeguate la casalinga che va a fare la spesa ovviamente non corrisponde a questa questo malessere qui non so se ha capito la mia domanda
La Presidente sarò molto rapido alla le spiego io valgo voglio dire che come ha detto il ministro Marzano le statistiche misura i fatti però a cui a questo punto bisogna capire quali fatti anche Amabilina misurare
Intanto io ho precisato che bene che vengono anche sollecitazioni ad inserire eventualmente indicatori che non sono contenuti
è chiaro che questo cento statistiche per il Paese non possono col può contenere tutto quel che sono migliaia e migliaia di sede che noi pubblichiamo in particolare
Per quanto riguarda la spesa sui consumi se alimentari che non
C'è tutta una rilevazione statistica sui bilanci delle famiglie italiane che con dettaglio dice qual è la spesa
Con riferimento alla casa con riferimento agli alimentare e così via e questa indagine che è un'indagine che si basa su circa venticinque ventotto mila famiglie non ricordo esattamente ma siamo in questo ordine di grandezza
è un'indagine molto puntuale che fornisce dati di dettaglio per duecentocinquanta voce più quindi in realtà si conosce tutti
Se vuole una risposta sintetica quanto spendono alimentari e se si guarda negli ultimi quarant'anni siamo passati dal quarantadue per cento della spesa ad una famiglia media a circa il sedici per cento quindi ci sono questi dati conoscitivi sono stati pubblicati
E sono disponibili mentre frammentate le spese in maniera enorme è per trasporti in particolare la spesa per ovviamente
Gasolio e benzina e cose simili obesa aperturismo è ovvio cioè gli stili di vita della popolazione cambiano noi questo lo documentiamo c'è una pubblicazione che si chiama proprio i consumi delle famiglie italiane
Che riguarda questo cosa diversa è la domanda che lei ha fatto all'inizio e qui davvero sarò sinteticissimo
E per le famiglie che non arriva alla fine della quarta settimana allora quelle tanto sono non dico come diceva Marzano opinioni ma quali perché è sempre lei intervistare persone
Iniziate se non arrivano alla fine settimana quelli che hanno alla fine del mese normalmente quelli che non ci arrivano sono davvero poveri puramente non le trova nemmeno al supermercato vedo nemmeno al supermercato se poi hanno difficoltà è una cosa diversa allora queste sono opinioni
Ti rispondo non l'abbiamo pubblicati anche questi dati ma sono risposte ha domande propriamente colui che risponde non è che poi controllare se davvero vogliono o non c'è arrivato
Quindi questa è difficile nessuno riesce a controllare esattamente questo anche se si nota alla fine del mese che c'è maggiore difficoltà si nota anche dalle statistiche delle vendite all'altra però non è che sei sicuro
Di quello che accade e quindi ecco bisogna stare attenti fra appunto i fatti e quelle che non sono andata fatti ma sono opinioni delle persone
Hanno gli riesce a parlare non funziona
Hanno fatto parte dalla parola
No no ma dopo poi i singoli quindi se non ci sono altre domande di carattere generale tra diciamo che i singoli io analisti se
I due
Gentilissimi amici il presidente del CNEL Marzano e il Ministro Santagata sono disponibili ovviamente voi potete intervistare grazie a tutti per la partecipazione