Un futuro da precari? Il lavoro dei giovani tra rassegnazione e opportunità

Allora ci siamo tutti mossi o cominciare grazie a tutti innanzitutto
Grazie di essere intervenuti grazie ai relatori mi sembra che il tema sia piuttosto stimolante questo vediamo
Pongo questo prima che si abbattesse
Mi sembra che l'argomento sia di un certo interesse l'argomento trattato da questo libro di Maurizio Sacconi Michele Tiraboschi che un futuro da precari il libro confesso io me lo sono letto
Dico la verità me lo sono letto stanotte praticamente ritagli di tempo ma l'ho trovato molto interessante l'ho trovato molto interessante soprattutto perché una provocazione
è una provocazione è un atto d'accusa sfata molti molti luoghi comuni riguardo alla famosa questione
Della precarietà e sfata molti luoghi comuni anche riguardo alla famosa legge Biagi che mi sembra uno degli argomenti di cui molto si discute soprattutto in questi in queste settimane
Anche perché è un argomento da campagna elettorale
Ne parlano i due poli dice chi vorrebbe abolirla ritenendo la la causa di tutti i mali del mercato del lavoro e chi invece ritiene che questa legge sia sia stata una legge importante che ha consentito di fare accedere al mercato del lavoro molti giovani che invece sarebbero rimasti nell'area del precariato se non addirittura nell'area del lavoro nero
Quello che però mi ha colpito in particolare del libro è l'atto d'accusa sostanzialmente che viene mosso e viene mosso su quattro direttrici
Un atto d'accusa nei confronti da un lato della famiglia infatti c'è una interessante ricerca dove si parla di come molti giovani in realtà non escono dalla famiglia non abbandonò la famiglia quindi non partecipano a un progetto proprio di vita
Non già per ragioni economiche ma per tutt'altra serie di motivi
Ed è una una statistica abbastanza interessante rilevante perché sfata un luogo comune che vede in molti giovani non hanno intorno a loro non riescono a farsi una propria vita una quindi ad andare a vivere da soli coglie perché non hanno le risorse economiche non hanno una tranquillità dal punto di vista economico
L'altro atto d'accusa nei confronti del mondo scolastico la scuola fa dei percorsi che non sono utili discorso già sentito per la verità ma i due autori Sacconi e Tiraboschi sottolineano che questa università non solo non prepara per l'ingresso del lavoro ma soprattutto li fa arrivare tardi e quindi è una università troppo lunga con un percorso magari inadatto che spesso fornisce agli studenti non aiuta gli studenti a a raggiungere una laurea che davvero serva e quindi moltissime lauree
Sono Laure che non sono utili al mercato del lavoro mi viene in mente un'osservazione ne faceva un importante imprenditore il quale mi diceva una volta mi disse una volta che
Il numero di scritti di ingegneria a in una università lombarda era così ridicolo così inesistente
Quando invece non so dal punto di vista delle richieste del mercato del lavoro era proprio o la qualifica di laureato in ingegneria che veniva richiesta
L'altro accurata accusa viene mossa nei confronti dell'impresa che investe poco sui giovani Invest preferisce investire su quadri ormai formati su quadri che hanno già una specializzazione tanto è vero che la dimostrazione anche qui con dati tabelle che il i due autori hanno reperito con immagino
Anche con una certa con un certo impegno dimostra quanto sia diverso rispetto ad altre
In realtà europee l'età media dei merger nelle aziende italiane cioè in me ne Cerri italiani sono molto più suddetta rispetto a quelli invece il nostro amico Ferrari scuotere al teste assenti o sei preoccupa meno male così va bene l'altra accusa naturalmente del quarto corno del problema il sindacato un sindacato che spesso fa la difesa di chi è già assunto ma non fa la difesa invece la difesa di chi deve entrare nel mercato del lavoro
E soprattutto fa una difesa che utilizza una serie di strumenti come la mobilità lunga è un argomento di cui poi mi piacerebbe parlare perché è un argomento di grande attualità di cui da alcune settimane si parla perché c'è nonostante dopo tanti anni si sia detto non si deve più non si devono più fare
Iniziative di questo tipo non si deve più concedere la mobilità lunga c'è in atto un decreto che prevede appunto l'inserimento di una serie di dal comma alcune migliaia di persone nella mobilità lunga sapete la famosa questione che riguarda anche la FIAT c'è un dato interessante riguarda anche i lavoratori socialmente utili
Dove si dice che i lavori socialmente utili che per più alcuni alcune volte sono state in sostanza la soluzione di ripiego soprattutto nelle aree del Mezzogiorno dove lo Stato le Regioni lente locale si è sostituito
Alla imprenditore cercando di fare di diventare in sostanza esso stesso un imprenditore facendo un po'così risolvendo un problema di occupazione bene un dato interessante che su ventiquattro mila
Lavoratori socialmente utili diciassette mila hanno rifiutato almeno una volta l'un l'offerta di un impiego stabile e non e non precario quindi a tempo indeterminato
Ecco io su queste mi muoverei proprio su queste quattro direttrici magari partendo dall'impresa partendo dall'impresa per capire è vero che effettivamente l'impresa non investe sui giovani e vero che effettivamente c'è un invecchiamento della classe dirigente nelle aziende
Che cosa si può fare
Dottor Confalonieri la parola lei
Giudice diciamo il chi allora io devo andare
Cominciamo così comunicazione sono forme naturalmente le Ferrari ha già risposto quindi dobbiamo andarci a chiamare colazione dopo il signor B.
Però questo è parzialmente vero quello che dice perché la nostra è una classe dirigente piuttosto vecchia
C'è da dire anche una cosa però come lo esprime molto bene Sacconi
La famiglia che li vizia i giovani che non è che abbiano tanta voglia anche di andare a vedere un po'come funziona il mondo del lavoro perché insomma in altri Paesi
Partono da dalla raccolta dall'andare a fare l'accordo per farci un po'da sciando Porsche mettetele meglio deleterio di altre cose fino a entrare veramente in azienda oppure con università che vi preparano che hanno veramente
Dei periodi passati a vedere come funziona il lavoro per quello che ci riguarda
è un po'diversa perché il il nostro lavoro ha una suo appeal per cui tanti ragazzi si fanno vivi da noi sarà per il fascino delle delle lettering delle delle paillettes e lustrini fuori del mondo dello spettacolo fuori del mondo del giornalismo noi abbiamo tanti ragazzi che chiedono di fare starci ed hanno e noi li accogliamo e poi dare ovviamente dal numero che era fuori qualcuno che poi fa la professione così come noi facciamo parecchi master lo facciamo per la Publitalia facciamo insomma in effetti nel campo dalla pubblicità
Abbiamo anche creato uno a o u tanti anni fa ombra che richiede sempre di essere rinnovato e quindi abbiamo anche di tanti giovani che entrano da noi
Questo quindi sul piano dell'impresa io credo che siamo un po'a parte poi che ci sia un po'o una un atteggiamento quasi di scontro generazionale questo e classico è chiaro che chi è seduto ma in tutti i settori ma anche voglia molto lasciare
Questo libro io credo che sia molto interessante anche proprio per tutta l'analisi che fa delle cause
Di questo parla dalla famiglia dalle colta la famiglia dalle colto all'università dalle colpe alla scuola e come dicevamo prima però poi fa anche delle proposte che non succede sempre perché chi scrive poi fa il grillo parlante ma non non dalle proposte le proposte sono tutte ben elencate e quindi molto interessanti voglio spendere una parola per l'autore e poi passo a chi se ne intende di più
Di ma di questi problemi come qui rettore
Io apprezzo molto Saccone sono molto molto volentieri qui per due ragioni uno intanto una persona che fa non è di quelli che parlano anzi parla molto poco se uno riesce a tirargli meno conversazione cinquanta parole ha già fatto il pieno
Fa perché ne ha fatto tanto si sa come si è speso e poi a differenza di tanti politici di oggi
Ha una bella radici ideale tanti sono entrati nella politica come si entra nel giornalismo si entrano spettacolo tanto per fare una carriera tanto per apparire
Tanto per soddisfare una certa ambizione lunga profonde radici io me lo ricordo ancora quando era nel PSI
Si dice lo spirito di servizio ecco io lo avverto anche in questo libro io avverto un grande spirito di servizio quello che dice lo dice perché è convinto di dirlo magari mette in discussione certe sue idee di anni fa per cui ha dovuto cambiare sul campo magari certe sue visioni del mondo certo il sulla visione del settore di cui si occupa però questa un grado attestato di onestà intellettuale di grande professionalità per cui io voglio veramente fare un plauso all'autore di questo libro
Grazie
Il più a fare garantito
Professor Ornaghi Sacconi e Tiraboschi dicono sostanzialmente che i percorsi scolastici sono percorsi spot scolastici sbagliati danno una cifra su duecento mila laureati che ogni anno l'università sforna soltanto cinquanta sessanta mila trovano o collocazione e la colpa non attribuiscono integralmente alle aziende che non vogliono assumere laureati l'attribuiscono anche al sistema scolastico
Infatti aggiungono
Il sistema scolastico sostanzialmente laurea una serie di giovani con delle lauree sbagliate che il mercato del lavoro non richiede aggiungono anche che il percorso è molto lungo per cui si arriva alla alla laurea quando ormai si è inetta
Ad ultra cioè venticinque anni mentre in altri Paesi europei quella è classificato ormai una una una scadenza per cui si dice non sono più giovani insomma i giovani arrivano troppo tardi al mercato del lavoro quando non sono più giovani
Come cambiare questo sistema
Sacconi aggiunge poi un'altra cosa insieme con Tiraboschi i professori sono troppo anziano
Con questo non voglio anche in questo caso invitare a qualcuno a uno svecchiamento mi rendo conto che però lo provocazione cioè
Posso esser meno prevede in quattro sia stato il presidente
Quindi meno pre anche meno efficace che essa si dica ci sa
Torre rispondo subito alla domanda del direttore Belpietro e poi di aggiungo qualche considerazione sul rito perché tema sembra poi il libro
A una sua filigrana che non è soltanto pur legittimo e doveroso l'atto d'accusa quindi vorrei anche magari leggerlo
Ho esporre la mia lettura in questo senso voglio arrivare sul profondo nessuno sennò facciamo due giri allora mi faccia
L'università la riformulo Assitalia è partita in un certo modo da lontano
è stata proseguita dall'attuale ministro con ferrea determinazione come tutti come dire le riforme che avvengono in questo Paese è difficile capire a quale attore imputare prevalentemente imputare in senso neutro la responsabilità di un processo che coi processi si mescolano
Però è sempre difficile distinguere credo fra la motivazione talvolta l'ideologia che spiega e giustifica un processo che vorrebbe essere riformatore e poi la prassi no dico subito un punto io non credo affatto che il corpo a cui appartengo cioè il corpo dei docenti sia innocente
Sempre detto pubblicamente no credo affatto perché la riforma è stata occasione frazioni di questo corpo docenti che ha un po'perso il suo spirito di corpo
Per moltiplicare posti per inventare corsi di laurea quindi una responsabilità del corpo docente non v'è dubbio che ci sia non v'è dubbio che ci sia
Detto questo però come sempre in tutti i processi che bene o male ci vengono imposte che non c'è una lista che può dire io questo processo di riforma non lo accolgono persino leghista non statali onestà libere
Probabilmente si son visti ridurre ahimè da questo governo alcuni spazi di autonomia e libertà reputo sono imbrigliati
Dentro alcune piccolo grande gabbia omologanti che riducono riducono lo spazio di libertà con effetti magari come si usa dire intenzionali nato in questa è la realtà dei fatti in quel processo determinato questo allora
Definite le una parte di responsabilità del corpo docente e quindi spiegato in questo modo questa moltiplicazione che a livello di barzelletta dei corsi di laurea non v'è dubbio che cioè una affermazione che è corretta e l'altra su cui mi sento meno d'accordo con la formulazione del decreto
Non mi sento tra corto con la formazione di attribuisce le università non preparano non è vero
Alcune università pur tra mille difficoltà continuano a preparare e il prodotto che noi forniamo non è affatto inferiore a quella degli atenei europei e quando riceviamo studenti da altri non esita europee o non europeo non sono meglio dei nostri non sono meglio dei nostri quindi non sarei d'accordo sull'affermazione non prepara sono invece d'accordo sull'affermazione
Ritarda il tardi no che porta poi prova dei giovani non v'è dubbio che questa riforma nonostante le intenzioni a lungo ulteriormente il processo allora
Due esempi che gli studenti bene bene conoscono certo che per alcune facoltà ai quattro anni erano di fatto già cinque a Pola Laura fa magari diventava sette avevamo questo fenomeno terribile dei fuori corso che si sta riducendo
Però quello che doveva essere uno degli obiettivi fondamentali quindi la laurea triennale professionalizzante ho l'impressione che sulla maggioranza delle facoltà non si stia realizzando messi realizzerà ecco perché allora abbiamo di nuovo il ritorno facciamo la Y no
Per la in alcuni casi questo sta venendo però bisogna essere realistici e dire quando ne chiediamo tanti ingegneri che siano professionalizzati dopo il triennio sta anche dentro gli ingegneri posti anche dentro l'equivalente di qualche Northern i periti
Il discorso portano solo all'università
Ma porta tutto l'itinerario educativo formativo che dopo le medie era o licei o istituti di altro di altro tipo
Però il tardi non v'è dubbio che ci sia ma il tardi soprattutto col punto fondamentale laddove noi diciamo pretendiamo di formare la classe superiore l'eccellenza perché allora
Lo studente fa la Triennale poi fa la specialistica
Poi a una sorta di palude di un anno un anno e mezzo sono fortunato per cui arriva alla al dottorato e poi si fa tre anni di dottorato
Dopodiché se per esempio vuole intraprendere un'attività di ricerca accademica un'ulteriore Limbo che viene coperto con varie forme
Di reale precariato e poi ecco spesso nell'età davvero si è allungata
Dei tassi a lunga i dati comparati sono dati preoccupanti ma riguardano non solo le posizioni direttamente un esitare riguardano anche le posizioni lavorative non siamo parecchi punti parecchi punti sotto la Spagna come età in cui qualcuno assume una posizione di responsabilità
Arrivano tardi e questo è una questione della società davvero rilevante su questo hanno credo i due autori ragioni ragioni da vendere però ritenere che sia soltanto l'università ad allungare questo processo e no il discorso diventa secondo punto la cosiddetta gerontocrazia
Dove mi pare preoccupa allora di prescrive che ce ne sono lì appunto ogni riforma soprattutto le più dannose hanno effetti perversi che durano a lungo cioè nessuno stiamo discutendo contestando apprezzando l'attuale riforma
Dimentichiamo quel terribile colpo dato una sita con i provvedimenti del mille novecentottanta quando una certa massa di
Docenti a vario titolo vengono immessi tutti il ruolo con una sostanziale o Peleggi se questi sono all'esito fino adesso quindi fra un po'avremo la grande ondata catchment non ce l'ho dove c'è anche di un processo di invecchiamento del qui c'è una sorta di gerontocrazia ma debbo dire convengo con lui che altrimenti usciva prova non è che si abbiano ai vertici delle persone anziane allungandosi Letta e pratico il e le condizioni fisiche in cui uno è mentali
E quasi divisa i vero prova non è lì io la prima è che sotto alcuni gerontocratica magari pre non si vede sotto che c'è questo il punto vero cioè quel che è saltata una sosta e la catena che da chi detiene la posizione di responsabilità o di comando ci sia o si riesca individuare quale successore questo credo sia il vero il vero polo del Paese sono
Legittimo la lo serie di domande come si risolve e quindi debbo dire ne faccio il mio esempio dal rettore
Io so che su alcune cose non posso assolutamente operare perché le carriere universitarie sono determinate indipendentemente da chiunque abbia pro-tempore a funzioni di governo sulle meccanismi corporativi concorsuale eccetera eccetera cui uno può arrivare giovanissimo uno può ridare tanti
Io l'unica l'unica arabo che subito cambiare la rivista vita e pensiero che ogni tanto lei onorati pubblicare qualche articolo redazione solo trent'anni e sta facendo molto meglio che se avessi messo dei baroni di sessanta
è una briciola
Perché non riesco gettito anche far di più allora riprova vero è che Kia posizioni di responsabilità anche se non settore cominci queste catene area ricostruirlo tenendo conto di quello che è il dato strutturale che offra spetti o positivi collegati
Io la ringrazio mi vengono tantissime domande per la verità sulla sua relazione ma magari facciamo poi un secondo giro così chiacchieriamo un po'no io vorrei sentire invece la voce degli studenti a questo punto con Lorenzo Malagola che
Rappresenta un poi questi studenti che vengono descritti nel libro come studenti un po'mammoni che vogliono rimanere in casa che non che non hanno poi tutta questa ambizione
Di trovare un posto di lavoro in in maniera immediata
E che Siri
Sì mi inseguono inseguono tutta una serie di di specializzazioni ma senza mai porsi l'obiettivo di come e soprattutto vengono descritti anche come giovani che non hanno alcuna voglia di sfide che non hanno assolutamente intenzione di spostarsi e che vedono addirittura lo spostamento magari qualche volta per ragioni di lavoro come un un qualche cosa di molto complicato degni di non accettabile è davvero così
Ma io direi di no nel senso che se fosse veramente così vorrebbe dire che il nostro Paese non ha un futuro
E non possiamo pensare che che sia così
Perché io appunto sono sempre settario rappresenta anche gli studenti conosco molti giovani
Incontro miei coetanei che invece la voglia di sfida e c'erano eccome la voglia di giocare i propri talenti ce l'hanno eccome
Certo ci vuole innanzitutto qualcuno che punti su di loro
Cioè che di dica che vale la pena puntare sui propri talenti e io appunto libero ho apprezzato molto ciò che gli autori pongono come pilastro di una speranza per noi giovani per il Paese e cioè il tema dell'educazione
Cioè il tema dell'educazione vuol dire il fatto di tirare su giovani che e diventino adulti a loro volta adulti consapevoli responsabili rispetto a se stessi alla vite rispetto al mondo
E quindi questa la speranza e la responsabilità innanzitutto di voi adulti cioè di dire
Di prendere in mano la faccenda e di dire cari giovani voi avete dei talenti
Se vale la pena giocati uguale appena sporcarsi le mani vale la pena tentare di di di di farli crescere
Sì noi invece abbiamo di fronte adulti rassegnati oppure scettici è chiaro che anche nei giovani come dire non non vediamo una speranza nel nostro futuro ma questo invece nel libro emerge grazie anche all'implicazione personale dei curatori per cui non tentano di interpretare il mondo dei giovani con schemi sociologica il più delle volte sono riduttive ma e si vede che proprio stato scritto alla luce di tutta la loro esperienza di giovani
E di figli in tempo e oggi di genitori di studenti un tempo e oggi di affermati professionisti e quindi testimoniano che una una un futuro positivo il possibile per noi e quindi come dire ci indica una strada da seguire
E questo mi sembra il punto fondamentale da cui partire
Altrimenti appunto si rischia di di ridurre il problema a appunto a interpretazioni che poi non non non stanno a alla alla realtà
La strada che i due autori segnano poi pronto ed educazione a che cosa educazione alla responsabilità a rischio al merito alla solidarietà
E che non sono concetti astratti perché i due attori poi e declinano queste categorie in esempi concreti in politiche sociali concrete in una visione di universitari innovata in una visione di un mercato del lavoro più libero
Più più dinamico e di questo io li ringrazio perché apprezzo che appunto non si riempiono la bocca di valori senza contenuti ma propongono venga judo presenta un lavoro che è stato fatto
E e poi propongono una una strada e una serie di di riforme da fare
Io mi mi soffermerei in particolare su quello che mi riguarda che l'università e devo dire che università più meritocratica e è un è un'esigenza che non abbiamo cioè università che che premi le eccellenze e devo dire che rispetto a quanto detto dal dal mio rettore e che condivido
Ci vogliono delle riforme strutturali per cambiare il sistema nel senso che è vero che ad oggi nelle mani dei dei protagonisti dell'università dei docenti della della governance ci sono poche leve allora sino invece accettassimo anche il la strada che gli autori indicano come l'abolizione del valore legale titolo di studio la liberalizzazione della cooptazione dei docenti radicalizzazione delle tasse ecco che allora il sistema cambierebbe strutturalmente e allora si potrebbe veramente ragionare per un'università che che sia molto più meritocratica molto più dinamica
Oppure l'immissione nel mondo del lavoro mercato è vero quanto quanto ed è stato detto cioè noi entriamo nel mondo lavoro molto tardi ma questo per me non è un un problema nel senso che il fuori corso non è un problema in assoluto è un problema se Luís
Nei cinque sei sette anni Cusato università è stato solo università perché se ha dedicato magari un semestre per un'esperienza all'estero un semestre per un'esperienza lavorativa allora fuoricorso avete un problema perché lui va bene esce fuori corso ma cosa ha fatto nel mentre quindi questo collegamento tra università e mondo del lavoro uno stage tirocini tesi applicate alla ricerca allora diventa veramente trasforma la situazione e e appunto rende molto più avvincente l'avventura cioè molto più stimolante anche per noi studenti
Parisi io la ricordo quando lei stava in Confindustria e fu protagonista di una battaglia di una così quella dell'articolo diciotto
Oggi a distanza di tanti anni cioè siamo sempre però a discutere di rompere alcuni meccanismi di rendere più flessibile il mercato del lavoro la legge Biagi dieresi flessibili ma in gran parte inapplicata diciamoci la verità
I sindacati lamentano addirittura sostengono che è stata applicata solo la parte che era quella fa dell'abolizione dell'articolo diciotto nella in hangar per i nuovi per i nuovi assunti e ma non è stata applicata tutta la parte che riguardava gli ammortizzatori sociali e tutto il resto
Ecco io vorrei da lei a distanza di qualche anno un bilancio su quell'esperienza e soprattutto che cosa andrebbe cambiato oggi
Ma grazie sì credo che
Che in quegli anni c'è stata una forte spinta
Dove è una forte consapevolezza da parte della gran parte del sindacato da parte della Confindustria in generale del mondo dell'impresa e da parte del governo
Che sul tema della flessibilità al mercato del lavoro ci giocavamo una partita importante sulla competitività del nostro sistema
E quella partita l'abbiamo giocata e quella partita al di là di di di quello che può essere stato i commenti e quello che sono su che cosa sia stata l'ideologia che è stata versata su quella partita
è stato un momento io credo molto alto della storia di questo Paese guarda caso come tutti i momenti alti dei svolta della storia questo Paese
C'è stato un pezzo duro del sindacato che si è opposto a tutti i costi che non ha voluto neanche lontanamente pensare di venire al tavolo a ragionare però so salì tutti i momenti importanti della svolta della storia del nostro paese inizia dal mille novecentottantaquattro il quattordici febbraio
E allora quello è stato un momento alto è stato un momento alto perché in quel momento tutto il mondo ci chiedeva a tutti quelli che poi vengono chiamati spesso a a testimoniare della del declino dell'inefficienza dell'economia italiana in quel momento ci chiedevano di aprire e di dare maggiore flessibilità al mercato del lavoro
E in quel momento quello che è stato fatto è stato un risultato molto importante perché abbiamo avuto ripeto una gran parte del sindacato
E il governo in tutto il mondo delle imprese d'accordo su quei io ricordo che inizio
Con l'accordo con il il contratto a tempo determinato
Che fu oggetto di un di un accordo anche quello separato delle parti ancora con con saldi ministro del del lavoro che poi fu implementato da Maroni e poi l'avvio della trattativa sulla legge di Marco Biagi
Ricordo anche che grazie che grazie all'accordo come Maurizio Sacconi mi potrà confermare grazie all'accordo
Su che facemmo allora sul contado a tempo determinato oggi abbiamo un forte calo del lavoro del lavoro interinale a favore del contratto a tempo determinato quindi
C'è stato anche un importante ruolo di stabilizzazione del mercato del lavoro grazie anche a quelle intese che si fecero allora
Sicuramente
Non non sfuggono a domanda sull'articolo diciotto sicuramente il tema della della flessibilità del mercato lavoro c'è c'è tutto poi imparano cinque minuti anche di questo
E sicuramente era il tema dell'articolo diciotto è un fatto unico in Italia rispetto agli altri Paesi europei col senno del poi probabilmente la scelta dei tempi e di aver posto sul tavolo in quel momento da parte di Confindustria quindi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo probabilmente c'è stato un errore nella scelta dei tempi nel senso che rispetto alla massa di lavoro che bisognava fare in termini di materia di di riforma pensionistica interno in materia di riforma del mercato del lavoro
Quella pure essendo una battaglia giusta è una battaglia molto complicata da comunicare noi per spiegare che cosa voleva dire la riforma articolo diciotto ci serviva almeno cinque minuti dall'altra parte dicevano i licenziamenti era fatte quindi
Il populismo di quel momento è stato un populismo che forse che chiesto che ha sommerso un ragionamento un arrangiamento equilibrato intorno a quel tema
E che probabilmente io credo che abbia che abbia distolto l'attenzione rispetto ai grandi temi che c'erano e quindi probabilmente in quel momento forse sarebbe stato più importante portare in avanti con maggior vigore la riforma delle pensioni piuttosto che quella battaglia lì ma comunque il fatto che quella di qui da quella battaglia comunque
è emersa la legge la legge Biagi credo che sia uno straordinario risultato del per il nostro Paese che peraltro ci ha riconosciuto a livello internazionale
La legge Biagi ha usato non usata guardi noi siamo un'azienda di telecomunicazioni molto avanzata
Usiamo quasi tutti gli strumenti della legge Biagi
è evidente che la legge Biagi come tutte le nuove norme in questa materia va lasciata lavorare c'è va fatto in modo che le aziende la domanda e l'offerta di lavoro capiscano l'importanza di quegli strumenti ricordo che lavoro interinale per decollare in Italia ci ha messo due anni per due anni non se ne parla proprio e si facevano convegni tipo questo in cui si diceva è stato un fallimento poi è schizzato quando hanno cominciato le imprese
A organizzarsi le agenzie le imprese hanno cominciato a capirlo ed è stato uno strumento che poi a è stato uno di quelli che aumentarle il numero degli occupati quindi dare un giudizio oggi sull'effettiva utilizzazione di strumenti nuovi della legge Biagi credo che sia troppo presto
E credo che sia altrettanto sbagliato in questo momento pensare di modificare quella norma mettendo una bandiera ideologica su una norma che invece bassa dello schieramento di coloro che la provarono allora dal punto di vista del proprio ruolo e le parti sociali era invece una legge che non aveva nessuna disegno teologico dietro avere un disegno molto pratico soprattutto di collegamento
Con quello che avveniva a livello europeo perché poi la grande forza di Marco Biagi professionale scientifica era proprio di quello il riuscire a capire conoscere a monitorare giorno per giorno quello che viene nel mondo nel mercato del lavoro
Quindi credo che il il risultato sia stato un risultato positivo e credo che nello stesso tempo quella legge abbia prodotto dei risultati importanti in i dati ci sono i termini occupazione ma ancora di più
Questa legge potrà dare di più in futuro considerate che questa legge ha vissuto e lavorato esclusivamente in periodi sostanzialmente in recessione economica
E nonostante questo a generato aumento di occupazione quindi pensiamo se questa legge fosse avesse operato o speriamo che opere che operi in un periodo di crescita economica sicuramente l'uso di questi strumenti ci si accorgerà tutti che sarà un uso importante però quello che voglio dire che la discussione
Che è nata intorno all'articolo diciotto intorno a questa legge
E che purtroppo ha preso piede poi nella sostanza sugli organi di informazione nel Sud gli opinion maker eccetera cioè il tema del del precariato il tema della flessibilità il tema che aver generato
Come si dice abbia bruciato generazioni eccetera eccetera ha fatto sì che è prevalsa nell'opinione pubblica sto il danno più grosso che ha generato da questo dibattito a questa discussione che prevale oggi nell'opinione pubblica
Il il nella gran parte dell'opinione pubblica il concetto che Frey temi come la mobilità la flessibilità la propensione al rischio siano valori negativi sul mercato tanto è vero che l'analisi molto interessante che fa il libro che io trovo particolarmente interessante perché non è un libro soltanto tecnico-scientifico legato a una normativa faccia una profonda anima questo libro di di di comprensione Ticosa di tentativo di comprensione di cosa avviene nel nostro mercato
Però quando noi parliamo dei delle patologie chiamavano così che che che segnano un po'i giovani italiani cioè che sono mammoni che non hanno voglia di muoversi dal posso da vicino casa che non hanno voglia andare all'estero
E poi c'è anche l'altra faccia egualmente negativa la le ha difficoltà nostra di a vere giovani bravi che lavorano che vengono a tutto il mondo e che abbiano voglia di venire a lavorare in Italia
Io che in questa fase della mia vita mi mi capita di avere molti rapporti con con aziende non italiane sia finanziarie che tecnologiche eccetera io raramente quando abbiamo riunioni con queste aziende non abbiamo intorno al tavolo pur essendo aziende che possono essere inglesi americane e israeliane
Abbiamo intorno al tavolo gente col turbante cinesi
Tedeschi americani spagnoli perché le la multinazionale ITA of interno non molti italiani molti italiani molto bravi peraltro non è vero io verso questo terzo tema è molto importante
Il problema che nasce da un Paese spaccato in due cioè spera abbiamo un Paese che crede nel valore del rischio della flessibilità e del mercato e c'è un Paese che purtroppo preponderante che purtroppo trova trova un una radice nella nostra cultura per cui non non voglio neanche spaccare tra destra e sinistra è un purtroppo trovo una radice nella nostra cultura
Che invece è difensivo che vede nel valore della mobilità lavorabilità un rischio non opportunità che vede nella flessibilità un rischio l'opportunità che stare vicino casa è meglio che meglio mandare un giovane
Con un curriculum bianco sul mercato del lavoro che fargli fare delle esperienze di lavoro instabili o farli appunto fargli fare il cameriere in un ristorante piuttosto che che ma meglio che stia a casa finché non trova il posto che non si butti per strada approvare andrà a vedere se ci sono opportunità
Questo il problema vero che questo che è un difetto della nostro non è un difetto recenti io sono non sono d'accordo molto con le con alcune cose scritte
Nel libro quando si dice colpa del fatto che adesso noi genitori lavoriamo troppo e curiamo poco i nostri figli no è una cosa buona che i figli non vengono curati troppo i genitori devono essere educati ma è figlio non sa neanche sono convinto che firma anche di della loro vita
Devono essere messi a al confronto certo curati con affetto per i genitori
Ma anche devono essere messi a confronto con la società che vive io credo che questo sia
Un valore il fatto che dei ragazzi a diciott'anni vadano via di casa provino con con le borse di studio a campare andare all'università e c'era un fatto positivo non è un fatto negativo
Quando i giovani invece voglio andare a casa e voglio andare a università centocinquanta della casa penso sia un fatto negativo
Ma quello che voglio dire però e che purtroppo ne abbiamo sull'onda su questa pancia che il paese ha di difesa dell'immobilismo si inneschino dei valori
Che sono rappresentati non soltanto dal sindacato che difende che contro mobilitano abbiamo avuto contratti abbiamo contratti dove è vietato portare un lavoratore più lontano e cinquanta nella casa
Abbiamo contratti contro altresì cioè che non solo che non solo esprimono questo
Ma abbiamo purtroppo che questi questi concetti sono diventati preponderanti anche sulla stampa borghese su quella che invece dovrebbe vedere nei valori del rischio da flessibilità del mercato della mobilità dei valori positivi che sono i veri valori con i quali si difende
Il il la professionalità del singolo
Ora questo preoccupa un po'cioè il fatto che la legge Biagi che darà sicuramente dei risultati positivi non è stata una lezione non è stato un processo di modernizzazione del Paese
Ma molti di coloro che sono stati protagonisti di questa legge hanno anche un po'ritratto la mano si sono anche un po'spaventati io devo dire che sento spesso anche non certo Maurizio ma sento spesso anche dei gli argomenti da parte del dei membri del governo che hanno sostenuto questa legge
Che dicono sì però attenzione che non ha creato da una creato troppi problemi state buoni perché poi è una legge che stabilizza non è una legge che sensibilizza
è una legge che garantisce comunque non è una legge che allora non va bene perché bisogna parlare ad un mondo che invece vuole e ama il rischio e ha voglia di misurare se stesso sul rischio
E vengo
All'ultima questione quella dei giovani io credo che il paese si è un po'spaccato da questo punto di vista io vedo dei giovani bravissimi che hanno voglia di muoversi
Che hanno voglia che non vedono di poter andare ad avere l'opportunità di andare alla studiare all'estero che hanno l'obbligo che hanno voglia di andare a scegliere il meglio che sono anche protagonisti
Nelle aziende italiane e straniere
E sono dei giovani bravissimi che hanno nonostante le difficoltà di cui ovviamente non mi addentro del del del percorso educativo che hanno vissuto in Italia ma hanno voglia di mettersi in discussione di cambiare continuamente la loro la loro strada e allora bisogna stare attenti bisogna coltivare questo tipo di valori e sarebbe bene che la politica coltivi
Questi valori perché sono presenti io sono a capo di un'azienda sono una persona più anziana dell'azienda è un'azienda fatta di giovani bravissimi ingegneri technology finanziario ho nominato da poco
Il capo della finanza amministrazione e controllo di questa azienda quell'azienda
è una delle prime quaranta aziende italiani capitalizza tre miliardi e mezzo
Tre miliardi e due in Borsa e fattura un miliardo di euro circa e questo reato da trentadue anni bravissimo gestisce benissimo rapporti con banche investor lettore eccetera
Ed è una scelta giusta c'è una cosa non credo che sia abbastanza normale che una cosa che dovrebbe avvenire più spesso cioè il vero problema dei giovani io credo e qui se mi si dà occasione dopo di riparlarne credo che sia il tappo
Che di anziani generano per la loro crescita credo che un giovane debba essere messo alla prova
A quarant'anni non ha sessanta perché a sessantanove non ha più la forza di essere messo contro
Grazie
Mi sembra che l'intervento sia stato sufficientemente stimolante ma adesso io vorrei arrivare all'Autore cioè a Maurizio Sacconi e soprattutto a quella rivoluzione culturale contro questo concetto di precarietà che sostanzialmente nel libro i due autori tira boschi e Sacconi invocano cioè dice
C'è una una preclusione culturale al fatto che ci sia un mercato del lavoro mobile che è un po'sono un po'le cose che poi diceva anche poco fa Parisi e quindi servirebbe una sorta di rivoluzione culturale ora la però fu probabilmente per una parte del Paese per una parte
Consistente magari di giovani questa rivoluzione è già in atto per cui non considerano la mobilità al cambiar lavoro frequentemente come un elemento di precarietà ma c'è sicuramente un'altra parte anche questa è considerevole che invece ritiene il precariato una sola una sorta di condizione di limbo
E la vive con angoscia certamente non con come una prospettiva per poter crescere trovare un posto di lavoro migliore
Magari con questo possiamo anche cominciare a introdurre quelle che sono le argomentazioni Sacconi Tiraboschi
Che intravedono delle possibilità per per farla questa rivoluzione culturale intravedono delle possibilità per rompere un po'questo concetto
Che fa per far ritenere che l'Italia abbia solo per i giovani posso offrire soltanto un futuro da precari
Sì grazie
Questo è il il cuore della di questo libro scritto con Michele Tiraboschi che giustifico per non essere tra di noi perché purtroppo aveva un impegno scientifico a Parigi cui non poteva rinunciare
E vorrei ricordare che con lui c'è un terzo autore che e non c'è più che
Che però idealmente il principale cioè Marco Biagi perché questo libro nasce anche
Dalla volontà di rispondere ad un'accusa che abbiamo già vissuto io Michele Tiraboschi come straordinariamente ingiusta nei confronti di Marco Biagi
Cioè tempo fa nella già nella polemica elettorale Romano Prodi ha detto che Marco Biagi con la sua riforma ha bruciato un'intera generazione
Ed è un'affermazione forte
Tanto più
Offensiva nei confronti di Biagi per chi veramente ha lavorato con lui e sa quanto abbia considerato invece i giovani il benchmarking della sua riforma cioè il la riforma è a differenza dello Statuto dei lavoratori per esempio che nel mille novecentosettanta viene costruito per codificare quello che leggi e contratti avevano realizzato nei decenni precedenti la riforma Biagi è costruita per il futuro è una riforma per il futuro
E e coloro che più avrebbero dovuto avvantaggiarsi della riforma avrebbero dovuto essere proprio i giovani su di essi veniva soprattutto misurata cioè viaggi pensa che siamo nel vivo di una trasformazione epocale e che questa trasformazione debba e che l'Italia debba
Radicalmente ripensare se stessa l'organizzazione della propria economia l'organizzazione dalla propria società che che per l'Italia si tratti di compiere un salto consistente cioè quello di passare ad una società attiva ad una società molto più dinamica inclusiva
Capace di impiegare il proprio capitale umano di come tradizionalmente l'Italia industriale era stata preferita l'industriale aveva avuto un grave limite quello del basso impiego del proprio capitale umano
Della storia industriale dell'Italia è fatta di investimenti in misura abnorme in tecnologie di Processo a risparmio di lavoro e questo dovrebbe far riflettere sulle ragioni per cui è accaduto
Cioè ci perché ENI nell'Italia industriale c'è stato questo rapporto così contratto tra l'impresa il lavoro perché il lavoro è stato utilizzato in misura così contenuta
Perché si è prodotto un una dimensione abnorme di lavoro nero
E quelli questa caratteristica dell'Italia industriale che poteva far tornare il conto della crescita
Ugualmente nella dimensione dell'economia dalla conoscenza costituisce un handicap pazzesco per l'Italia perché qualunque istituzione internazionale osserva sempre come il il grado di impiego di capitale umano è la misura principale della competitività strategica di un paese della nuova economia
E l'Italia quindi arriva a questo appuntamento come potente handicap ma è quindi Marco è convinto che occorra dare un impulso perfino Khrushchev alla
Alla alla al modo con il quale la Società italiana pur
Diventi inclusiva
E l'economia italiana diventi ad alto impiego di capitale umano occorre dare una spinta ma radicale
E al modo con cui vitale con la società prima ancora che l'economia perché si compete con una con la socia con una con una società opportunamente attiva diventi quindi dinamica
Ha
Un po'più anglosassone se vogliamo cioè che né noi c'è un Occidente che affronta bene il passaggio all'economia della conoscenza ed è ed è quell'accidente delle società anglosassone in quanto proprio società attive società dinamiche
Come tali insieme competitive insieme inclusive cioè giuste
A me ha fatto piacere una considerazione prima di ci ha fatto piacere incerta altri quello che l'amico fedele con tanta generosità detta ma mi ha fatto piacere perché per un per un aspetto che non riguarda la mia persona ma riguarda una generazione politica
Vedo qui Stefania Craxi che mi fa molto piacere sia con noi
Ed altri amici che che hanno condiviso quel questa stagione politica
Mi riferisco la stagione politica degli anni ottanta stagione Fertile a mio avviso per molti profili furono begli anni gli anni Ottanta non è tutto solo non furono tutto orma ma santo cielo
La cultura della della la cultura politica idonea ad affrontare questo passaggio a mio avviso matura almeno di una parte della politica degli anni ottanta in discontinuità con gli anni settanta
Anzi se c'è una caratteristica delle fare felici intuizioni
Dell'ambiente al quale io OPA ho appartenuto ambiente cioè socialista degli anni Ottanta
Una cara tradire la caratteristica fondamentali per la felice intuizione fu
La rivolta verso gli anni Settanta cioè Ruffolo proprio la volontà di spezzare gli anni settanta e lato emblematico è quello che ha revocato prima Parisi
Il quattordici febbraio ottantaquattro San Valentino la rottura con la scala mobile il coraggio di dire al mondo del lavoro
Cioè il mondo di riferimento principale per quel partito di allora non fra i fatti di fregare dall'illusione monetaria dell'inflazione e della rincorsa
Nella rincorsa prezzi salari e il fatto che la società italiana accoglienze addirittura con il referendum una tesi di questo tipo votando contro la domanda voi più soldi in busta paga
Allora de c'è nel mio percorso personale ed Empoli corso di quella generazione discontinuità con gli anni Settanta io rinnego anche i miei anni settanta cioè e neo nel senso che non si nega nulla di ciò che si è vissuto ma
Ho un'opinione diversa da quella che ho avuto nel corso degli anni Settanta negli anni Ottanta matura questa idea della responsabilità della coniugazione tra
Meriti e bisogni come riferimenti di una politica pubblica che Sensi e sappia essere come dicevo insieme giusta perché inclusiva e competitiva
Quegli strumenti culturali
Sono straordinariamente attuali e sono intuizioni che ritrovate poi tutte del new labour di Tony Blair me new labour di Tony Blair Mutu bando non lo so se mutua esattamente ma oggettivamente vendita circa vent'anni dopo
Esprime un un un nuovo leader un nuovo laburismo che che è così distante invece dare i tesi delle altre socialdemocrazie europee e che guarda molto alla responsabilità dell'individuo
Noi ci ispiriamo mo'con questo libro ancora come già nella società attiva
Peraltro Appiano sono i criteri cui si sono ispirate le riforme di questa legislatura proprio a questi criteri a questo all'idea che da un lato ci debba essere una società mobile delle opportunità cioè una società dinamica in cui l'ascensore sociale funziona
E e che offre continuamente opportunità
E mette tutti quindi sullo stesso piano B e quindi non agli occhi
In questo offre canne per pescare non pesci a coloro che partono da una condizione di svantaggio
E che però come pendant evoca responsabilità
Quindi se c'è un segnale che voi cui vogliamo dare è l'esatto opposto del messaggio che alcuni tendono a dare i giovani cioè cosa si tende cosa dicono alcuni giovani cosa ha detto il congresso la CGIL remi in questi giorni i giovani avete dovete avere più diritti o come dicono a Roma di ti
Doveri ed è pronunciato sempre in un modo così contratto in confronto alla alla declinazione in romanesco in Romeo no io romano politichese poi di tipo proprio come viene lunga bella
Invece il messaggio ai giovani deve essere proprio l'opposto ne hanno cioè e penso che lo un messaggio di irresponsabilità
Un modello di comportamento di irresponsabilità
Dia reazione responsabile
Che presuppone delle istituzioni inclusive non occlusive
E due istituzioni sono state fondamentalmente occlusive e noi questa occlusione la dobbiamo spezzare uno è l'università e il mondo Carella sistema educativo ma se mi è consentito in particolare l'università
Qui si c'è un'affermazione molto critica e le per le espressioni del rettore professor Ornaghi sul tre più due
Preoccupano non poco tanto onesta e sincera è come dire tanto quanto preoccupanti cioè forse non abbiamo nemmeno preso la strada giusta che pure era stata disegnata proprio per reagire alla patologia italiana di questa laurea conseguita mediamente a ventotto anni
Che cos'è questa università professore se posso senza offesa per un commento di clausura ma è un convento di clausura
è un convento di clausura fariseo perché dalla porta posteriore le badesse escono a vivere in un mondo ciascuna per suo conto
Non è che stanno chiusi dentro e magari
Almeno condividere ebbero come dire la la la la la
Così nel condividere ebbero questa sì questa orgogliosa separatezza dal mondo invece no il convento di club la clausura vale solo per gli studenti che abbandonati a se stessi perché poi le barese scapolo fuori di dietro
E vanno ciascuna a vivere ripeto il mondo e a vivere esperienze proprie ciascuno lo show vengono al mondo come simbolo uti singoli ma il convento invece per gelosamente separato
E
Altro che quindi attività intramoenia altro che e altro che il dialogo Marco Biagi prima un'intuizione lei e università abbiano o per legge se gli uffici di placement ricollocamento e non è solo dotarsi di un servizio per gli studenti e dotarsi di un canale di via di dialogo interattivo con il mercato del lavoro le scuole superiori abbiano gli uffici placement dice Marco Biagi
A cura de soldi all'università motore di innovazione per il territorio
D'altra parte il mercato del lavoro occlusivo mancato lavoro in cui bisogna rivolgersi a alle reti amicali per trovare lavoro qual è la prima penali penalizzazione di un giovane il mercato opaco e mercato buio mercato di cui non capisco niente non so cosa sia
E cosa potrà essere
E la prima risposta di Marco Biagi la vera riforma di Marco Biagi non è il job on call la vera riforma di Marco Biagi è la borsa del lavoro e il sistema telematico è fiat lux
E l'accendere la luce nel mercato del lavoro e rendono trasparente ed efficiente laddove esso è opaco e inefficiente
è la pluralità degli operatori la moltiplicazione degli sportelli dei canali di accesso è la e sistema telematico idee per le funzioni pubbliche l'anagrafe del lavoratore cioè di ciascuna persona in età di lavoro in modo che se ne sappia tutto e quando vi è la necessità di intervenire per riaccompagnarlo entro il mercato del lavoro
Noi abbiamo in mano tutto di quella persona abbia al curriculum vitae
La la quindi istituzioni non occlusive ma inclusive allora in un contesto di questo team un contesto di questo tipo
La la l'esperienza a termine come dire l'esperienza dalla dalla conclusione incerta se sul se e sul quando o addirittura certa
Non non è drammatica e vissuta come
Un momento di come un passaggio che che alla sua utilità
Ovviamente tutte le cose funzionano se noi rompiamo il circolo vizioso rimettiamo in moto un circolo virtuoso perché qual è il circolo vizioso metà il libro muove da un'ossessione ma non è solo mia guardavo anche materiali in lingua ricerche ricerche l'Italia è guardata come un'anomalia anche nella vecchia Europa è il Paese dice Livi Bacci il paese dei giovani vecchi
Qui c'è una patologia statistica che corrisponde a quello che conosciamo insomma tutte le scelte di vita spostati in avanti
Eppure questa Italia è stata fatta la al le persone come Fedele Confalonieri che senza retorica hanno un modello comportamentale dice di chi ha fatto l'impresa cioè di chi
E non e non facendo cercando i lavori stabili ma facendo di tutto ma son partiti presto anche
Hanno
L'Italia è stata fatta da persone che ventenni hanno cominciato a farsi l'impresa ad assumere rischio responsabilità eccetera
Peccato che adesso c'è una Conde queste questa condizione per cui quando si entra Ahmed e nel mercato del lavoro a ventinove trent'anni con un titolo di laurea poco spendibile con nessuna esperienza lavorativa poi non si venga a dire che la legge Biagi che fa una condizione di marginalità nel mercato del lavoro è qualcosa che purtroppo maturato in questa estraneità al mercato del lavoro determinata da questo percorso lungo al di fuori di esso
Allora il circolo vizioso va spezzato
Se è un'esperienza di proprio di brevi non se non è un un tirocinio viene effettuato ventidue anni una cosa se viene effettuato a trent'anni è un'altra ma l'impresa stessa non si fida
Di una persona che si presenti a trent'anni con laurea in scienza delle comunicazioni senza nessuna esperienza lavorativa
Perché pensa che il tirocinio Londra male ed è vero lo vivrà male perché è un adulto è un adulto un poco disponibile al tirocinio
La stessa cosa anche per una levatrice telecomunicazioni verso la quale non ho molta simpatia verso la tesi ve lo dico subito su di voi lauree ma fatta ventidue anni perfino quella diventa virtuosa a ventidue anni ha ventitré anni
Quindi c'è c'è un punto da cui partire se c'è una leva largo a dire questa è l'età finisco solo così l'azione Biagi ha disegnato questi nuovi contratti di apprendistato non bado solo sull'il cuore dell'anello di congiunzione tra scuola e lavoro
Di prevedere al anche la letteratura anglosassone ha molto sulla transizione dalla scuola lavoro non abbiamo niente
Eppure due mondi sono pure separati
Non non c'è alternanza scuola lavoro eccetera beh Luigi segna questo noi questi nuovi contratti di apprendistato qualcuno diceva che brutto nome l'ingegnere deve fare alle cioè quel prendiamo presente come li chiamano gli inglesi inglesi richiamano appare implicito Anthrax
Cioè nello stesso modo questi contratti di apprendistato che prima avevamo ma diversi sono ridisegnati proprio in funzione di costruire l'anello di congiunzione tra scuola lavoro
E
E quindi c'è quindi che servono anche recuperare giovani di trent'anni perché si possono sottoscrivere fino al trentesimo anno di età non a caso
Marconi pensa proprio per recuperare coloro che già si sono intrappolati immagine del mercato del lavoro
Chiedo scusa mi son fatto prendere dalla dalla foga della vogliamo allora se
Lo concediamo io però vi inviterei a essere molto stringati perché già abbiamo fatto onorario insomma tardo
Ecco vorrei passare un attimo la parola al rettore perché di fatto ne abbiamo parlato prima ma la questione prego è stato chiamato leggermente in causa e e mi pare che sia una delle questioni centrali della della questione insomma della precarietà
La scuola qui si parla di mercato del lavoro ma soprattutto di scuola primarie secondaria e di scuola anche universitaria non è in grado di aiutare di studenti entrare ma che nel mercato del lavoro citava prima questi dati così questa situazione italiana questa anomalia italiana effettivamente su uno guarda scopre che per esempio
Il ventenne di
Solo otto su cento entrò nel mercato del lavoro in Italia a fronte di una media che è del ventitré per cento invece in Germania Spagna Francia
E Regno Unito e gialla da lì si capiscono il ritardi di questo paese ritardi dovuti probabilmente a un convento dove come diceva il nostro il nostro Sacconi consente alle badessa di uscire ma e non invece
A chi entra per a prendere qualche cosa
Cercherò di essere breve anche se per classica situazione fosse mi rendono un po'più lungo dell'intervento precedente sui giovani io sono molto consentano io con quel che ha detto Parisi
Rifiuto posso molti disaccordo con la tesi di Sacconi che l'università sia la responsabile io posso dire
Convengo che posso essere corresponsabile ma non è la responsabile l'università è una parte della società quindi contribuisce con altre realtà che hanno gli stessi inconvenienti e al tempo stesso un microcosmo della società cui arrivo a quello che a me sembra uno dei problemi
Si illustra sarà fatta di badesse ma le badesse sono anche sottoposti a tante tentazioni se attorno verso un po'il deserto magari non sarebbero tentate ritarda la verginità allora
C'è un'invasione della politica che forse data non so se dagli anni Settanta dagli anni ottanta ma sicuramente c'è come c'è stata su altri settori
Non possiamo sottovalutarla perché un ceto docente non a caso che operavano le più intervento il termine corpo ha sempre collaborato con la politiche ha portato il meglio la politica non ha portato in questa maniera volgare
E lo fosse la responsabilità certo quantitativamente può anche essere da dell'onestà ma non è soltanto da responsabilità secondo osservazione
Su due osservazioni banali ma il riformismo poi torno in termini più da professore Fossa sul riformismo e beh deve essere però a tutto tondo allora io convengo con lo studente Malagola i fuoricorso perfetto però un altro centro riformatore ci dice
Assumiamo come indice di qualità o di produttività di non esita il numero dei fuori corso bene
Se quest'
Diminuisce se ci fermassimo dire questo è un buon ateneo va benissimo ma sia quello son collegati i finanziamenti come di fatto succede è evidente che a qualche buon rettore dice ma rendiamo il tutto più facile in modo tale che i fuori corso siano meno perché così i finanziamenti ci sono allora questi sono gli affetti magari intenzionali ma ci sono ma ci sono allora il riformismo verso il riformismo che va in una direzione coerente
Coerente con quelli che sono i presupposti c'era un secondo esempio che adesso dimenticato era un piccolo esempio anche questo ma ritornerà vi tornerà in mente
Riformismo
E incerto
Uno legge qui per ragioni di tempo non l'università ideale no ci sono tutta una serie di osservazioni
Dalla abolizione da superamento del valore legale da pochi atenei e certo però vi veniamo da trent'anni in cui non ogni città ma ogni cittadina voleva la sua università e il ceto politico destra sinistra sopra sotto imprenditori l'università la volevano e tendono e schiera certo prima che stanno collaboratore trovavano posti ma la richiesta di averla teneva sotto casa non ha non veniva da un sitar prima dagli imprenditori
Veniva dei partiti
Qui adesso diamo ottanta università novantuno e densità certo che non si può che condividere l'osservazione di di di Saccone Tiraboschi sembra rinviamoli meno ma in realtà resteranno così poi arrivo al punto dobbiamo solo sperare che in forza dell'autonomia e della responsabilità la competizione ci sia davvero e davvero venga riconosciuta
Ma certo che viene fissato e che il secondo esempio che il placement necessario per una visita ma se per qualche sbadataggine di chi non si capisce responsabile sia sta scritto perché così sta scritto vien dato il finanziamento la nascita che si collegano le piccole e medie imprese sta scritto leghista statali e perché mai
E perché mai vista statali
E perché mai solo visita statali della sovvenzione per il patrocinio Illy il curare i disabili e le non statali no e e riformismo allora deve essere a tutto tondo cioè sono piccoli frammenti ma portano al problema lo accenno rapidamente così sto nette
Sacconi ricostruivo un riformismo dagli anni ottanta dalle radici ideali io non mi ci ritrovo in quelle terre evidenti ragioni sottolineo che in questa fase ed è significativo e molto più facile dialogare con quel riformismo però ecco la rivoluzione culturale è un riformismo che sembra al Paese rivoluzionari
Per questa frase sull'università così
Non troverebbe l'assenso di nessuno dei dodici o meglio ci sarebbe son tutte cose razionali ragionevoli ma impossibili questo credo sia il vero problema di questo Paese che persino in riformismo Dellas quasi rivoluzionario cioè noi giudichiamo tutto
Impossibile cioè son belle cose ma impossibili da Request al paradosso
Che attenzione noi tutti i singoli credo ognuno questo tavolo sperimenta noi lavoriamo da mani a sera
Ma
Non stiamo più lavorando per un progetto che diciamo al Progetto un orizzonte che riguarda l'intero Paese stiamo lavorando dice lo facciamo una fatica boia lavorare perché c'è un sistema che impedisce l'idea Zulte realizza tutto ha coperto credo che la precarietà
Ho la percezione di precarietà
Non sia soltanto dei giovani
La precarietà Lidia di essere su una sorta di crinale o forse già sulla sia del Paese allora
Questo ha certo ragioni strutturali fra loro collegate e anche ragioni quasi psicologiche di rappresentazione sociale ed è su questo che dobbiamo lavorare su questi termino con due osservazioni continua a sostenere che non mi fa affatto la preoccupazione i gerontocrazia
Continuo a ritenere che importantissimo che sia gerontocrazia e spesso a fissare una catena di responsabilità di comando che va giù fino al più giovane
Credo peraltro e punto ha ragione Parisi che sia il più giovane che deve delineare l'orizzonte futuro perché gerontocratica quale che esso sia per illuminato che esso sia
Verso i novant'anni dirà dopo di noi di un ovvio è inevitabile perché quasi biologico cioè l'orizzonte del Paese lo fissa il più giovane ora è su queste cose qui che dobbiamo lavorare chiudo perché voglio fare il professore io l'ho anche preparato poi ho fatto tutta un'altra cosa Sacco
Con una una citazione che mi veniva in mente citazione di Goethe
Alla fine del libro detti diceva quello che tue ereditato becco dai tuoi padri riguadagna zero per possederlo come sensazione proprio che il Paese in questa fase di quel Paese la Società pezzi di società
Ci si classe dirigente politica non lo so non sia più in grado di posso dire che non è in grado di riguardo al quello ecco allora non credo su questo dobbiamo lavorare per il futuro dei giovani io sui giovani però ripeto
La posizione non credo ottimista ma realista che manifesta Parisi grazie
Dottor Confalonieri ma secondo me davvero cioè questa situazione di precarietà del Paese cioè poco fa introduceva questo argomento non riguarda soltanto i giovani non riguarda soltanto il l'impossibilità dei giovani da cedere uno sviluppo ad accedere a una serie di al mercato del lavoro riguarda più in generale il Paese
Venne convinto
Riguarda il controllo credo però ormai non ci son più quelle certezze di di anni fa
Mondo diviso in due
Oggi chi avrebbe mai pensato la Brianza o al Varesotto in crisi
Perché perché ci sono le rubinetterie perché ci sono interessi veri che vanno in crisi quindi io credo che sia un fatto mondiale
Però vorrei stare un po'al tema io sono il meno preparato di tutti quelli che ci sono qui perché dal rettore fra chi ha scritto questo libro ne sanno molto più di me io però
Ho vissuto e vivo tutti i giorni sul campo questo
Jerome toro creativa o no
Ci sono gli sci è mia a venticinque anni ha vent'anni ci sono gli svegli intelligenti a novant'anni
Quindi è una banalità però tutte le verità più importanti alla fine son banalità è questo è allora che cosa deve fare un giovane secondo me secondo me è un giovane cominciare avere coraggio
E fiducia in se stesso perché come diceva io sono contento di sentire un giovane che si esprime in questo modo chi se ne frega di essere fuori corso io mi sono laureato ventisette anni
E SMA donando perché non mi piaceva andare all'università e di legge non me ne fregava niente però considero nel mio curriculum anche tre mesi suonando in una ecco le labbra a in Libano e avendo conosciuto gli arabi la essendo lì al suo e facendo il pianista quindi il curriculum quello imparare le lingue andare in giro però allo stesso modo
Dieci anni fa siamo andati in Borsa io non sapevo nulla di Hopa la parola OPA non mi diceva niente e mi son messo avevo studiato l'inglese appena finita l'università
E l'avevo perso anche perché non dovevo e mi sono rimesso a studiare l'inglese e a cinquanta sette anni mi sono rimesso perché dove andare a fare l'uscio dovrò fare un discorso a centocinquanta analisti eccetera eccetera quindi però e spezza una lancia a favore dell'università nella quale più che l'università perché l'ho fatta male ma il liceo nel quale perché cosa mano dato allora la capacità di imparare
Mi hanno insegnato ad imparare e oggi chiamiamola adirei giova al signor TEN-T mi pare un bel libro che celano professor credo che sia i di Tuor ton
E poi è sto che devo ogni cinque anni tutti quei ragazzi che sono qui devono cambiar mestiere
Io ho avuto la fortuna di vivere di fianco un accidente fenomenale
Che ha cambiato mestiere ogni cinque anni e vedete dovrà è arrivato l'ultimo mestiere che ha fatto come l'ha fatto arrivato fino a parlare al Congresso degli Stati Uniti per cui il suo stato anche trascinato da una cosa del genere
Ma oggi più che mai ogni cinque sei anni devi cambiare mestiere allora devi avere questa capacità
Di imparare all'università devono insegnanti anche come si apre un dizionario ci avrebbe la mania quando lo capisco una parola che sia l'italiano che sia il francese che se lo spagnolo o che sia l'inglese di andarmene a guardare poi siccome le cellule
Vanno pare che ne muoiono ogni giorno non so quante migliaia è chiaro che devo magari aprire il vocabolario tre volte per la stessa parola e una volta lo apre una sola volta però è questo allora coraggio
E che l'università o che la scuola ti insegni ad imparare
Però poi ci vuole ragazzi poi stiamo parlando di classe dirigente e se guardiamo non è solo anglosassone perché non è che solo l'esempio anglosassone in questi giorni trovo per esempio anche banali
Polemica con la Francia i francesi sono gente che hanno creato sanno creare una classe dirigente a dono dell'iter città che si chiamò le Politehnica all'Arena eccetera eccetera e fanno un blocco
Contro chi vuole andarci dentro è giusta o sbagliata l'eccezione culturale francese non lo so però intanto è un Paese che funziona per certi aspetti a delle strutture universitari e così via che funziona
Poi siccome non credo che sia il il mondo si fermi ci sono del periodo in cui prevale la solidarietà allora si diventa tutti un po'più socialisti si legge un altro periodo in cui prevale libertate sono i due pilastri del della storia del mondo e si diventa un po'più liberisti mercato qui varcato la eccetera eccetera però
è questo il compito dalla politica può alla fine e delle classi dirigenti avere
E sta al politico capire dove al momento se deve tirar giù barriere momentanea perché il paese del liberismo sabato Cardi
L'acciaio hanno tirato su una barriera che non finiva più gli americani quando il ciliegio guarda il porto adesso e quindi poi alla politica alla fine che deve essere
La la la domenica il master no del decreto Dini è la politica deve dominare e qui quindi resoconto tirato un po'lungo me ne scuso fisco pari grazie
Alla gola
Ma il coraggio di cambiare mestiere di Rispoli di accettare le sfide c'è nei giorni insomma io spero di arrivare come il dottor Confalonieri perché voglio dire affittati a no ma lo dico lo dico
No Bema Heaven Japan ieri così nel senso che da e no sono contento perché il dottor Confalonieri si pone la stessa domanda che mi pongo io cioè che cosa voglio fare da grande
E nel senso che è una domanda che tutte le mattine uno si dovrebbe porre cioè io dove voglia andare ed è la domanda che nel libro ci viene posta la prima domanda no
Ed è la domanda giusta nel senso che rispetto al dove si vuole andare uno capisce a che punto è la strada è cioè capisce il suo presente giudica il suo presente
E questo è fondamentale perché perché ecco e da l'entusiasmo alla vita è il sale della vita no c'è tentare di di capire qual è la meta
E l'università sicuramente ha un ruolo fondamentale come diceva dottor Confalonieri deve insegnare a stare di fronte alla vita cioè un metodo deve insegnare infatti l'università che universe molto diversa in Italia sono così la mia esperienza almeno questa non è stato non sono stati anni di puro nozionismo in cui ho acquisito una serie di nozioni una attaccata all'altra ma c'è esisteva una sua un una sua unitarietà rispetto a ciò che mi è stato insegnato per cui io ho imparato io mirava però fra qualche mese ho imparato a stare di fronte ai problemi ai problemi da risolvere che da affrontare
E quindi questo sicuramente è un punto devo dire che poi la precarietà e prima si parlava la precarietà
Non riguarda solamente la precarietà del lavoro ormai la precarietà come dire che è ancora più grave rispetta la vita cioè che uno non sa dove andare
Non è solamente non sa che lavoro vuole fare ma precarietà rispetto a tutta quanta resistenza che è ancora più grave e rispetto alla quale è ancora più necessario avere degli educatori intorno al punto di prima cioè a persone che ti insegna
A stare di fronte a tutta quanta l'esistenza quindi trovare dei maestri in università trovare delle persone sul mondo del lavoro che siano disposte a insegnargli un mestiere a puntare su di te e quindi che ti diano quegli strumenti per poter poi emergere crescere crescere professionalmente ma in tutta in tutti gli aspetti del del dell'esistenza
Quindi io
Sono consapevole che adesso devo decidere che lavoro mi interesserebbe fare ma sono consapevole che magari fra cinque anni dovrò cambiare questo non mi spaventa ma anzi è come dire una una grande come dire era c'è la promessa voglio dire chissà cosa andrà a fare chissà cosa mi mi mi mi mi riserverà la vita ecco questa è una posizione che molti non hanno ma che moltissimi giovani hanno e sui quali bisogna assolutamente e puntare e valorizzare
Grazie
Parisi
Io vorrei riprende una frase però del rettore gli diceva ci scontriamo di fronte secondo con una parola
Che impossibile ci sono tutta una serie di cose che in questo Paese vengono giudicati impossibili da modificare cioè noi abbiamo capito che vanno modificate tante cose del mercato del lavoro che vanno modificate tante cose dall'università
Ma ci scontriamo con una realtà che ci dice e impossibile con una serie di corporazioni con una serie di vincoli con una serie di abitudine di certezze che ci impediscono sostanzialmente di cambiare quindi la rivoluzione culturale
Che auspicano i due autori che è quella di modificare questo atteggiamento è possibile secondo lei o è come dice Ornaghi impossibile in certi casi
Sì io credo che che cosa dice il professor Ornaghi è giusto nel senso che in Italia c'è una non solo in Italia come perché poi in anche nell'Europa continentale ma in Italia in modo particolare c'è una fortissima resistenza
Al all'aperture al cambiamento insomma il tema di fondo è dare quello che diceva Sacconi che dice
Che dicono tra boschi e Sacconi nel libro cioè dare un'opportunità a tutti dare la possibilità di entrare sul mercato tutti
Una cosa complicata perché rompe degli equilibri e nel momento in cui si rompono gli equilibri in Italia ci sono le grandissimi resistenze da da in tutto e in tutti i campi dal sistema pensionistico
Ai taxi afro vicende molto più complicate
Che in parte che non tocco perché riguardano anche la mia attività però è vero che in questo Paese i new cammei fanno una grande fatica ad affermarsi negli altri Paesi specie gli anglosassoni induca Hummer è un valore
Il fatto che uno uno che viene da fuori che fuori dal giro e che si afferma è un valore da noi è guardato un po'di sospetto poi purtroppo su questo pesa il fatto che pure alcuni di quelli che poi ci provano non lo fanno anche in maniera non corretta questo
Peggiora ancora di più e rafforza gli argomenti di coloro che invece sono forti sul mercato
Però questo in questa resistenza però beh io sono convinto del fatto
Io sono per cento ottimista sul futuro dell'Italia
Perché io sono convinto del fatto che tutto quello che sta vivendo forse perché sto in un'attività di frontiera e ho avuto la fortuna merita di fare spesso attività di frontiera
Mi rendo conto che quello che sta succedendo sì rompe né i fatti cioè che la la la la globalizzazione il fatto che l'Italia si stia nei nel bene o nel male anche se stiamo cercando di frenare questo processo ma che si sia integrando in un mondo in cui l'occasione sono migliaia e in cui l'integrazione è straordinariamente forte e anche gli italiani sono cercati Age sono essa è richiesto anche agli italiani di giocare quella partita
Ebbene io sono convinto che questa forte spinta è una spinta che poi sta cominciando a prendere piede nella parte più aperta del Paese che ha voglia di giocare questa partita è vero come si diceva che poi la politica che deve dare il la che deve smettere di aver paura TTT aprire le porte a chi è fuori dal mercato di fare entrare tutti nel mercato e di fare in modo che sia il mercato seleziona Lennon
E non è le regole o imposte peraltro da dagli incumbent
Ma credo che questo sia io io ci credo credo che si possa fare perché noi non riusciamo guardare c'era un articolo che peraltro è citato in parte anche dal dal dal libro
Un articolo recente del dell'Economist che spiega l'industrial Metamorphosis come sta cambiando
Il il il mondo industriale spiega come questo cambiamento negli Stati Uniti è avvenuto ormai da più di vent'anni e dove oggi il peso della manodopera del settore manifatturiero
Dei Paesi europei è pari a quello che era il peso non lo apre il settore manifatturiero negli Stati Uniti trent'anni fa
E che gli Stati Uniti sono hanno ridotto in maniera drastica il peso la manodopera il settore manifatturiero e quindi anche il settore manifatturiero al momento alla produttività ma se anche ridotto
Non a scalzare che generando declino con lo chiamiamo noi o disastro dell'economia ma oggi l'economia s'americana è quella e quella nord europea
è riuscito a gestire questa metamorfosi metamorfosi rafforzando il suo ruolo nell'economia mondiale no indebolendo lo ed è evidente che questo però un processo di trasformazione doloroso e un processo di trasformazione che deve vedere ridurre il peso dell'industria manifatturiera e far rilanciare il settore dei servizi il settore del del dei di tutte le attività finanziarie e non finanziarie
Diluitivi tecnologiche di servizi che invece sono oggi il cuore della grande delle grandi economie occidentali che si pongono l'obiettivo diventare una leadership questa è la prima e lo dico questo perché anche questo è abbastanza trasversale la resistenza questo cambiamento la si trova anche dentro gli ambienti che dovrebbero essere più aperti cioè non possiamo pure continuare a difendere
Un'industria
Manifatturiera che non potrà più stare in un Paese come l'Italia e attardarci invece nello sviluppo di un'industria
Di servizi di Unindustria più avanzata di Unindustria che si basa sugli outsourcing che si basa sulla possibilità di dare molti più servizi noi siamo purtroppo un Paese rattrappito che non capisce che i temi della qualità e dei servizi
Sono i temi che sono la nuova domanda interna
Sono è domanda di qualità di servizi il peso che la domanda interna sul nostro prodotto interno lordo è più basso di quanto non è inteso a domanda interna sul prodotto interno lordo statunitense perché perché ne abbiamo bassa qualità e dei primi amo la domanda interna e ditemi difendiamo immanente dipendiamo in maniera troppo debole da settori
Trend che erano trainanti un tempo che oggi chiese e domani lo saranno ancora di meno
Dobbiamo avere il coraggio di accompagnare questo processo
E i giovani possono essere quelli che accompagnano questo processo però evidente che per poter aprire accompagnare questo processo che è un processo fra l'altro che ci darà la possibilità di avere delle di di di creare una nuova primavera del dell'economia italiana è evidente che bisogna avere una palestra su cui si formano i muscoli dei link dei manager degli imprenditori e del delle perdente
Tutti coloro che lavorano nell'industria italiana e nei servizi italiani
Che poi saranno più forti tanto più sarà forte ed efficiente la palestra di concorrenza che riusciremo a giocare sul mercato nazionale se non si riesce a fare questo
è evidente che il il il declino ma non un declino di impoverimento del Paese come come certa sociologia un po'un po'pensionistica dice ma è un destino perché oggettivamente non riuscivano più a difendere certe cose un ultimo frase sulla gerontocrazia io non vuole essere stato malinteso io penso che il le persone anziane che hanno una lunga esperienza su un un grandissimo patrimonio tanto più per un Paese che si appresta a vedere sempre maggior prevalenza di queste figure voglia mai noi dovessimo anzi io credo che il nostro problema togliamo di mezzo la la rulli in classe perché ridente che c'ha regole abbastanza diverse con tutto il mondo però il nostro problema è che la vita lavorativa delle nostre persone Breve finisce a cinquantasette cinquantotto anni eccetera
Sempre in salita dal punto di vista gerarchico retributivo e si interrompe troppo presto da quel momento in poi non si lavora più non serve più a niente si buttano via professionalità e da quel momento in poi si il il il singolo va a carico dello Stato tanto che i nostri studi Giovanni Pagano due volte quasi i contributi che pagano un giovane un giovane tedesco Undone francese anche quella concorrenza anche quelle competitività del sistema
Il problema qual è che noi dobbiamo capire che la la vita non è una una una corsa in salita continua che finisce molto presso ma deve essere una lunga parabola
Che arriva al suo apice nel momento in cui c'è la maggior forza e capacità della persona di gestire e forza che ovviamente dura cinquanta sessanta alcune persone parliamo certo i nostri banchieri anche settanta ma una battuta ma ma avere invece la possibilità poi di continuare a avere un ruolo magari con retribuzioni diverse magari non più di apice di responsabilità operativa
Ma sempre di visione strategica sempre di supporto all'attività
Delle aziende piuttosto che delle amministrazioni pubbliche piuttosto che della politica
E fare in modo che via di fare accedere alle punto alle posizioni esecutive più importanti quelle che chiedono che richiedono grande energia a persone con una decina di anni di medie meno in modo tale che si possa avere una vita lavorativa più lunga una massima utilizzazione della della del del dei di tutte le persone anche nella fase in cui hanno la maggiore esperienza dell'esperienza importantissima
E dare la possibilità a chi è il vigore la forza di giocare le sue carte un poco prima
Questo fra l'altro ci consente e ci consentirebbe di avere sì davvero una società più attiva un contributo di tutti e di far capire che il valore della propria personalità e del lavoro
Non si misura soltanto in termini di gerarchi ci ma si misura anche in termini di capacità di influenza e capacità di contributo alla alla squadra che generalmente gestisce lente di cui stiamo genericamente parlanti quello scorrere se è un passaggio molto importante perché è evidente che noi non possiamo pensare tanto più con con una società che invecchia con la nostra di potervi all'Aspen l'esperienza l'esperienza un grandissimo patrimonio grazie
Grazie
Siamo in chiusura non lo stavo riflettendo adesso sulla sulla come questo è un Paese che parla tanto di riforma ne parla in continuazione qualche volta riesce a farle ma le resistenze sono tali per cui alla fine si partorisce quelli sempre un topolino spesso accade
Nel settore scolastico accade nel mercato del lavoro si fa quindi una grande fatica questo un Paese sostanzialmente Chi ha paura di cambiare di accettare le sfide che sono sfide
Quelle globali Sacconi dentro il libro c'è anche sostanzialmente questa riflessione
Lì c'è stato un capo di governo di un piccolo paese europeo che recentemente ha detto in modo cinico
Tutti noi capi di governo europei sappiamo cosa dobbiamo fare è che non sappiamo ancora come essere rieletti dopo averlo fatto
Questa io che io mi auguro che
A smentita resta
E queste considerazione un po'cinica perché Inc in lui questa considerazione tendeva a dire forse è meglio non farlo
Penso che se la politica oggi deduce S da questo timore la con sulla conclusione che è meglio non fare così non si riesca non si rischia di perdere guai a noi perché noi stiamo vivendo sta questo passaggio ed epocale
Che doveva ragione Stefano quando parla di questo passato è stata un'esenzione l'economia dei servizi questo che non nasce sotto un cavolo nasce da quello che siamo stati fino a ieri io vedo la mia è una provincia molto manifatturiera una sporta di è una sorta di catalogo
Delle manifatture nella mia provincia di Treviso sta trasformandosi in terze aria
Dalle sue manifatture cioè oggi che cosa Jeux di con Mark una società ai servizi non trovate la manifattura o quasi
Ma che cos'è nordica che cos'è sono quasi tutte tradizionali manifatture che si trasformano in centrali terziaria che governano sistemi globali
E e lamento non molto la provvista di giovani con professionalità idonei a governare questi sostegni globali perché a voltare controllo di gestione esempio sul con stabilimenti produttivi Romania in Cina ebbe una professionalità che non spesso richiede anche fresche competenze nella mente o no più o meno appunto non ci sia una provvista di capitale umano tempi tempestivamente utile ad accompagnare la crescita terziaria
Quindi noi meno ciò che temo non è solo la delocalizzazione in questa fase di manifatture ma è anche il fatto che si possa perdere l'opportunità di sviluppare attività terziarie perché non dotati del capitale umano idoneo e sapete come Paesi come l'India attraggono non solo consente ma anche attività
Più qualificate perché sfornano per esempio in grande quantità ingegneri
Il libro ha un'appendice lo vuole ricordare sul mismatching tra competenze prodotto dall'università e competenze e conoscenze richieste
Dallo studio Kato del lavoro la più emblematica è quella della pochezza di Laure in materia scientifica tecnologica in matematica che non a caso sono parametri della strategia europea per l'occupazione di Lisbona
Rispetto ai quali il nostro sistema educativo tutto tarato sugli educatori sulle loro esigenze corporative io insisto nella mia contestazione a un sistema
Io faccio sempre questo esempio hanno voluto l'autonomia
Guardo imparo personali mi spiace fare lui rappresentante
Voi che l'ha fatta appunto dove l'unico rappresentante idoneo sorprendente hanno voluto autonomia nel due mila in tre anni hanno portato il primo atto dall'autonomia da cinquanta sessanta mila le carte
Questo è solo il primo atto dall'autonomia e su questo piattismo autonomi di autonomia hanno costruito poi tre mila ottocentodiciassette corso di laurea di base
Questo è il percorso questa si chiama autoreferenzialità e perché la dico perché in questi anni no non abbiamo fatto come Junger che era il capo di governo che ha detto che la frase noi abbiamo fatto comunque le si giudichino riforme per il futuro
La riforma del lavoro la riforma della scuola la ricorda la previdenza sono tarate sui giovani sono riforme per il futuro
E è doverosa e guai se non avessimo abbiamo fatto starà bene a farla io poi le condivido fino in fondo è questo libro le condivide sinceramente
Ma queste riforme te queste riforme per il futuro
Sono con solo contrastate da alcuni egoismi corporativi tipici quelli che ha incontrato la povera Moratti
Che schifo mi ha fatto chiedo scusa a vedere dei giovani che manifestavano con i loro aguzzini
Vederli insieme con gli aguzzini cioè con i pifferai di Hamlin che riportano nel fosso della in della non occupabilità
Salvo poi quegli stessi pifferai di Hamming lamentare che la legge Biagi fa precarizzazione
E si che solo coloro che i precari li producono invoco la macchinetta cioè che fanno i che fanno le lauree dei qualificate dal percorso lungo
Poi la domenica scrivono l'articolo sulla precarizzazione contante Z che viene meno
Perché infatti San questo non questa infatti se questa
Allora prendiamo in piemontese se volessimo frasi prima ignorato la il quello
E
Questo non non
Quindi la politica entrata nella scuola e l'università sappiamo né i maledetti anni settanta
Anche perché c'è stato una generazione giovane io speri io mi hanno dobbiamo fare un appello ai giovani di oggi e che non facciano lo stesso errore
Che con la scusa del lavoro creativo che mi realizza hanno cercato i lavori del genere Sempre meglio che lavorare
Che non è un modo per cercare lavoro che ti realizza no quello del lavoro del genere fare il giornalista per associazione
Sarebbe meglio che la frenata cromosomi
No nella no ma parlo di una Jeremy Matavz la professione che sorpreso i nobili dovrà giornalista coraggiosa universitaria quella professore discolo superiore devo copioni qualunque ordine e grado attacco una generazione che si è
Infilata con la logica del non far fatica con una logica della
Di di Dini né niente
Del Sempre meglio che lavorare e che è fra di noi questa generazione è la mia è la mia ed è fra Dinoi disgraziatamente e io occupa gangli vitali per l'economia della conoscenza purtroppo essa non è il bar di regni d'anime che oggi sono vitali per l'economia della conoscenza ed è e offre una resistenza pazzesca quella che ha incontrato la Moratti e offre una resistenza e quello che è peggio
Che non solo me lo vogliono mettere in quel posto ma anche nella testa
Questo li rende ancora più pericolosi cioè non solo vogliono difendere corporativa mente piccoli privilegi tipico quello di certo ambiente universitario ma vorrebbero pure spiegare che lo fanno per il bene della società e dei giovani
E di qui la mia rabbia nel vedere i giovani che là ci manifestano insieme agli aguzzini Compay loro aguzzini a coloro che in tre che occludano posposti militari futuro rispetto alle riforme che cercano di cambiare il nostro sistema universitario
La stessa cosa potremmo dire di averla incontrata nella nel mercato del lavoro o penso anche alla riforma delle pensioni quando sono stati portati in piazza dei pensionati che erano quelli che venivano più tutelati di tutti devo dire la riforma previdenziale perché il se la riforma non viene fatta il sistema può saltare e coloro che hanno già la Fidenza potrebbero non aver la e sono stati usati come massa di manovra persone che erano già come dire che una volta che il sistema pubblico veniva consolidato erano a posto erano quelli che avevano avuto
Peccato che non si è manifestata una rappresentanza politica dei giovani ancora che fatica a esprimersi perché c'è un quinto stato
Che non ha rappresentanza tendenzialmente parlo associativa e nel libro ci poniamo anche questo problema
Devo dire tra l'altro concludiamo dicendo non c'è nulla di meglio della democrazia rappresentativa
Speriamo che ripartano meccanismi di rappresentanza rappresentativa Fabris è ovvio sono anche favorevole giovanili dei partiti alle giovanili delle associazioni di categoria alle giovani alle forme di rappresentanza dell'università alla
Perfida regioni di confine
La cioè la nel senso che sarà il prezioso che sebbene sarebbe sempre beh io l'ho fatto la presentazione con Matteo Colaninno che stimo e che davvero l'imprenditore giovane
E che anche lì abbiamo bisogno di imprenditori giovani non di figli di imprenditori che possono esserlo anche casualmente Marche
Siano davvero
Incontri responsabilmente intraprendenti
E lo dico perché mi ricordo scusate questo proposito numeri storico intervento della presidente dei giovani imprenditori del tuo tempo la quale in un la quale potendo forse anche dei sei fare tanto per non fare i cognomi appunto solo l'abbiamo capito
E la quale disse invece un modello di riferimento ed è la Lapo Generation
Questo lo dico per la sorriso un anno precisa Ferrari esterna le stelle l'obbligo blister oggettivamente dovesse si rivela davvero no se voi leggete parlava di una generazione giovane e creativa e intraprendente che condotte originale ma insomma la io penso concluso davvero che invece i giovani ha bisogno di rappresentanza propria che debbano che debbano spezzare una serie di che debbano spezzare una serie di catene
Che rendono difficili le riforme per il futuro e il se posso conclude una cosa il libro è ottimista sulla sul sul ruolo dei nostri giovani
è assolutamente convinto che possano farcela se avranno anche un contesto quale io credo le riforme per il futuro costruite in questa legislatura ha cercato di offrire
Grazie io ringrazio tutti voi se voi che risponde ce ne siano stati a sufficienza anche qualche cosa di polemico il divertente
Grazie ancora conferma anche colossi come dice giustamente Confalonieri che un imprenditore quindi bada subito ai problemi di cassa comprato il libro