Presentazione dei discorsi parlamentari di Giorgio Almirante

Buonasera signora out
Prego di prendere posto grazie
Autorità signore e signori
Questa pubblicazione della Fondazione della Camera dei deputati
E ringrazio
Il presidente della Fondazione onorevole Bertinotti per essere qui con noi questa sera
Ci permette di ripercorrere quarant'anni di storia di riflettere su tanti passaggi delicati e decisivi della vicenda italiana dal dopoguerra alla fine degli anni ottanta
Riportandoci il clima del tempo i suoi dibattiti i suoi ideali le sue passioni
Contribuiscono a raggiungere questi risultati l'ottima fattura dell'opera che la qualità dell'impegno profuso dai consiglieri parlamentari Cinoglossi Pasquina Stella che hanno raccolto i discorsi pubblicati in quarant'anni fa Giorgio Almirante in Parlamento
Un ringraziamento particolare anche all'Ufficio pubblicazioni e Relazioni con il pubblico della Camera
Che ha partecipato alla redazione dell'opera che si compie che si che consta di quattro mila pagine divise in cinque volumi
Relaziona in particolare a Gennaro Malgieri autore del corposo saggio introduttivo
Democrazia e pacificazione democrazie nazione credo che in questo doppio binario si trovi l'insegnamento
Più fecondo di Almirante a vent'anni dalla sua scomparsa
Il leader del movimento sociale intuiva che non vi sarebbe mai stata piena integrazione di tutti i cittadini nelle istituzioni democratiche senza un Paese riconciliato con se stesso oltre le appartenenze di partito e in nome di un'idea condivisa di nazione
La necessità di instaurare un sereno confronto tra gli schieramenti e di consolidare la democrazia attorno a valori comuni è diventato oggi per fortuna un patrimonio comune del mondo politico
E colgo l'occasione della presenza del Presidente Luciano Violante per ricordare il contributo da questi offerto alla riconciliazione culturale e civile degli italiani negli anni in cui è stato Presidente della Kamps
Il quadro era però assai più problematico al tempo in cui il leader del Movimento Sociale si muoveva da protagonista sulla scena politica
Fino a vent'anni fa erano in piedi i muri degli ideologismi che agivano ancora le memorie dell'odio
Pure in un contesto tanto difficile Almirante non smise mai di predicare l'idea che gli italiani dovessero ritrovarsi nel comune ricordo del passato e nell'apertura al futuro
Il Segretario del Movimento Sociale Italiano volle infatti mantenere sempre la sua critica politica a volte molto aspra entro la dialettica democratica
La sua polemica non fu mai diretta alla demolizione del sistema democratico parlamentare ma alla creazione di un'alternativa
Per lui alternativa voleva dire costruzione di una nuova Repubblica capace di maggior decisione ma anche di una più compiuta rappresentanza della società
Credo valga la pena citare un passo del suo intervento in Parlamento al dibattito sulla fiducia al Governo Craxi nella seduta del dieci agosto mille novecentottantatré
Noi rappresentiamo la volontà di tanta parte del popolo italiano di rivedere integralmente le istituzioni non per renderle meno garanti di libertà e di diritti ma per renderle se possibile molto più garantiste e di diritti e di libertà
Noi rappresentiamo la volontà di spostare l'attuale sistema politico italiano verso direzioni che diano finalmente agli italiani soprattutto al mondo del lavoro e della produzione la possibilità di esprimersi ai massimi livelli di libertà e al tempo stesso di giustizia di progresso
La sua idea di democrazia era innanzitutto nel libero e chiaro confronto delle idee in Parlamento
Era il dibattito acceso ma leale tra maggioranza e opposizione
E Almirante interpretò fino in fondo il suo ruolo di oppositore consapevole che anche da tale posizione egli potesse e dovesse contribuire al futuro dell'Italia
Era un oppositore che non mancò di esprimere la sua solidarietà agli avversari ai vertici delle istituzioni dei momenti più difficili della storia repubblicana
Così si rivolse al Presidente Giulio Andreotti nel dibattito sulla fiducia al Governo nella drammatica seduta del sedici marzo del mille novecentosettantotto
Senatore Andreotti come molti tra coloro che sono qui questa sera ricordano sicuramente quei momenti tragici la tremenda prova cui fu sottoposta la democrazia italiana
Signor Presidente dice Almirante la prego di consentirmi nel quadro dei discorsi di circostanza che abbiamo udito di inserire un discorso di opposizione pur breve e composto come l'occasione consiglia e impone
Se non erro il primo discorso di opposizione pronunciato oggi in quest'Aula opposizione della quale noi sentiamo altissimo il senso di responsabilità perché crediamo di non errare
Affermando che in momenti come questi e comunque in ogni momento
L'opposizione a non soltanto il diritto ma il dovere proprio perché opposizione di sentirsi rappresentante genuina dello Stato e della società purché si tratti di un'opposizione responsabile certamente di contrasto ma senza dubbio di proposte di alternativa
Sono parole che possono risuonare oggi con un ecco in qualche modo familiare oggi che altre emergenze certo assai meno tragiche di quelle di trent'anni fa ma tali comunque da impegnare a fondo le istituzioni si presentano all'Italia
Il problema odierno non è certo quello di respingere come trent'anni fa un attacco armato al cuore dello Stato
Semmai è quello di fronteggiare l'emergere di un anarchismo diffuso che si nutre di diversi elementi dallo sfiducia dei cittadini verso le istituzioni all'indebolimento dei vincoli all'interno della nazione intesa come comunità solidale
Il rischio come ha denunciato qualche giorno fa Angelo Panebianco il passaggio dallo stato debole allo stato fallito prospettiva che si spalanca quando lo Stato stesso perde la capacità di far valere la propria autorità
Il dialogo tra maggioranza e opposizione in nome del superiore interesse nazionale rappresenta una conquista per la cultura democratica del nostro Paese
è un risultato che permette di raccogliere in questo primo decennio del due mila di frutti cresciuti grazie alla semina di idee di valori del ventesimo secolo
Credo che sia profondamente sbagliato ritenere che il Novecento sia da condannare in blocco che nulla del secolo passato possa essere oggi salvato
Sarebbe come inaridire le fonti storiche della libertà e della democrazia equivarrebbe a dimenticare gli uomini ed esperienze da cui quei valori sono scaturiti
Una democrazia smemorata è tutto fuorché una democrazia solida la civiltà nei rapporti politici non è solo un fatto di bon ton ma il frutto di un'evoluzione storica della quale è necessario avere piena consapevolezza
In questa parte più feconda del secolo scorso in questo Novecento che mi piace definire dal volto umano
Almirante presenti insieme con altri illustri protagonisti dalla politica che si sono dimostrati capaci di grandi visioni e che hanno fornito un apporto decisivo alla costruzione della odierna democrazia italiana
A volte pagando anche di persona la propria coerenza il proprio senso dello Stato come nel caso di Aldo Moro o come per certi versi nel caso
Del segretario Partito Comunista onorevole Berlinguer
Che fu colto da un malore che precedette la sua scomparsa mentre era sul campo a onorare la democrazia tenendo un comizio a Padova durante la campagna elettorale per le europee dell'ottantaquattro
Proprio nei giorni del lutto e del dolore per il Partito comunista Almirante scrisse una delle pagine più intense dal più alto valore civile della sua carriera politica
Recandosi senza che nessuno lo sapesse a rendere omaggio alla salma del leader scomparso nella camera ardente allestita nella sede delle Botteghe Oscure
Quel nobile gesto fu ricambiato dal Partito Comunista quattro anni dopo quando Giancarlo Paietta inizi degli orti si recarono a rendere omaggio ad Almirante e Romualdi nel giorno del dolore del lutto del Movimento Sociale
Credo che quelle due immagini a distanza di quattro anni l'una dall'altra appartengano a pieno diritto a quel novecento dal volto umano che abbiamo il dovere di ricordare i novecento che supera la logica per la guerra civile guarda al futuro con lo spirito della riconciliazione
Il caso di Almirante c'è inoltre una particolarità da tener presente
è che il leader della destra offrì il proprio contributo al consolidamento della democrazia al di fuori del cosiddetto arco costituzionale e nella scomoda posizione di chi sperimentava su disse la convenzione ad excludendum
Si trova cioè a difendere le istituzioni e interpretare legalmente il ruolo di oppositore sapendo bene che da quella scelta non avrebbe ricavato alcunché né in termini politici né tanto meno in termini di potere
Il leader della destra non era non poteva essere né tanto meno desiderava essere uno dei padri della repubblica democratica però ci tenevo a ribadire che la sua patente democratica egli se l'era conquistata sul campo come scrisse nella sua autobiografia
E le quattro mila pagine che presentiamo oggi ci narrano quest'opera che comincia con il suo esordio da parlamentare quando
Neanche trentaquattrenne esprime a De Gasperi la volontà del suo partito di dar vita ad una opposizione soltanto intonata agli interessi dell'Italia e il quattro giugno del quarantotto
Alla Camera si discute la fiducia al Governo uscito dalle storiche elezioni del diciotto aprile
Almirante proseguì la sua opera nel corso di quarant'anni
Il rammarico per chi lo ha conosciuto è stato vicino avuto l'onore di collaborare con lui è che non abbia avuto il tempo di vedere realizzate le sue intuizioni
Però conforta il pensare che abbia comunque percepito nell'ultimo tratto della sua vita che qualcosa di importante si era messo in moto nel cuore del paese
Di questa percezione troviamo lecco nell'ultimo discorso tenuto da Almirante alla Camera in occasione del dibattito sulla fiducia al sesto Governo Fanfani ventuno aprile ottantasette
Sta di fatto dice Almirante che siamo di fronte ad una crisi di sistema qualcosa comincia a tradursi in realtà lo stesso onorevole Craxi ha fatto propria una delle tesi da noi sostenute cioè la necessità che il Presidente Repubblica sia eletto direttamente dal popolo
Gruppi parlamentari come quello socialdemocratico hanno presentato proposte per l'elezione diretta del Sindaco e non si tratta di una riforma meno importante della precedente anzi in qualche modo si può dire che si è addirittura più importante
E credo che sul dialogo tra Partito Socialista Italiano il movimento sociale in tema di riforme potrà fornirci un interessante testimonianza Gennaro Acquaviva che fu uno dei più stretti collaboratori di Craxi in campo istituzionale al tempo in cui il leader socialista era a Palazzo Chigi
Credo sia superfluo soffermarsi sull'attualità di questo passaggio del discorso bambina
Che la democrazia dell'alternanza abbia trovato nell'elezione diretta dei sindaci un efficace strumento di affermazione e cosa ha da tempo ammesso dalla generalità degli osservatori
Sul principio presidenzialista inteso come democrazia diretta vale la pena di sottolineare che esso non è più tabù nemmeno a sinistra del resto parliamo di un principio che anche la sinistra europea ha saputo ben applicare quando ne ha avuto la possibilità
Basti pensare alla lunga presidenza di François Mitterrand e al signor forte che ha lasciato nella storia non solo della Francia ma di tutta l'Europa
Ed è bene anche ricordare che il cosiddetto presidenzialismo non appartiene soltanto la cultura della destra politica italiana
Ma anche di una sinistra di impronta liberale di ascendenza risorgimentale che fin che fu minoritaria negli anni del dopoguerra salvo poi prendersi la sua rivincita politico-culturale alla fine del secolo scorso
Penso all'isolata battaglia in favore dell'elezione diretta del Capo dello Stato svolte in seno all'Assemblea Costituente da due eminenti intellettuali del Partito d'azione il giurista Piero Calamandrei e lo storico Leo Valiani
In un intervento di notevole spessore culturale e politico che non a caso il migrante citava spesso
Calamandrei ricordava che erano proprio le democrazie fragili paralizzate e cronicamente indecise quelle maggiormente esposte al rischio di involuzioni autoritarie non certo quelle capaci di autorità e democratica decisione
Infine
Più ancora che le doti di anziché di anticipatore quello che resta nell'insegnamento di Almirante la sua lezione di rigore morale
La sua eredità insieme con quella degli altri protagonisti del novecento dal volto umano e preziosa ancora oggi per il tessuto morale e civile dell'Italia
Erano certamente uomini che si combatterono e duramente per tutta la vita ma si rispettarono sempre e furono tutti animati da un grande senso dello Stato pur nella radicale diversità delle rispettive prospettive ideologiche
La profondità di queste divisioni non va nascosta in nome di equivoci buonismi
Il conflitto politico in Italia è stato duro a tratti durissimi ed è durato a lungo
Però è incontestabile che la democrazia è rimasta solida e che l'Italia della seconda metà del Novecento non è scivolato nel baratro di una guerra civile anche per merito di quella generazione di uomini politici
Voglio concludere con l'ultima frase pronunciata da Almirante in Parlamento
Buona fortuna agli avversari noi abbiamo buona coscienza il che e più importante
E credo
Che dalla buona coscienza dei protagonisti dalla politica nasca la fortuna dell'Italia oggi come ieri
Ed è con questa certezza che ha uno di quei protagonisti ad un uomo che ha certamente buona coscienza do la parola ringraziandolo per essere qui con noi la parola al Presidente emerito Francesco Cossiga
Potrà sembrare strano ma
Giorgio Almirante è forse uno dei primi parlamentari non della nostra famiglia democratico cristiana
Che io ebbi occasione di conoscere
Che a cui mi ero rivolto che non sapevo essere
Consuetudine darsi del tu
Aperto una parentesi Luigi Einaudi si rifiutò sempre di dare del tu
Ai membri del Consiglio dei Ministri e poi del Senato dicendo che non erano compagni di scuola elementare per darsi
Ebbi sempre con lui
Rapporto molto
Molto cordiale
Se verranno uno accanto all'altro dopo un mio breve passaggio alla Commissione finanze nella Commissione affari costituzionali
Ero
Periodi in cui
Passo
Purtroppo gravava sul Movimento Sociale Italiano
Diciamo così un ipoteca
E la gente aveva
Con tutti ma
Molti avevo timore non dico di ostentare ma d'infestare questa assoluta cordialità
Io mi sono chiesto perché perché io non dovevo
Non dovevo acquistare patenti di antifascismo
Scostandomi o rifiutandomi contatti con quelli che venivano chiamati fascisti
Perché io non da ultimo la famiglia totalmente antifascista
Repubblicana laica
La prima volta che io conobbi la polizia e quando venne a perquisire casa media non mia ridotto ad
Così come la prima volta e poi quando io presi una
Bastonata non solo io dalla polizia perché noi poveri liceali non comprendendo i grandi disegni della storia avevamo fatto una manifestazione
A Ford la Finlandia invasa
Dall'Unione Sovietica dimenticandoci un piccolo particolare
Che l'Unione Sovietica aveva eccellenti rapporti con la Germania che gli aveva fornito le armi e gli aerei è che noi eravamo
Amici della gente ricordo che la bandiera finlandese che non esisteva io la feci fare da mia madre
Poi quando ci meravigliamo quando ci trovammo
La strada sbarrata dal Commissario dove il nucleo dei Carabinieri perché allora
La polizia dopo soltanto Busolo assessorati perché ci hanno riempito un sacco di botte insomma
Quindi essendo cosa si dice per così dire antifascista storico
Non ho mai avuto nessuna difficoltà
Mi ricordo che quasi
Con l'affetto che avuto sempre a tornare
Donno assunto alcune varchiamo si meravigliò quando
Il marito si ammalò e io andai a trovarlo
E la meraviglia del ragazzo che mi sta vicino perché dovendo io fare le consultazioni in fretta un giorno mi trovavo passate sotto la sede del Movimento Sociale
E bussai e dissi posso salire
Mi disse
Come si usa dire purché esso vive
Io so che mi offre il caffè
E mi offre il caffè indebite chiede di Carlotta perché non reggono un servizio di terzi
Vero
Poi ricordo il gesto ordini Bergé ingordi quando l'usciere froda Berlinguer e vieta ad accoglierlo tutta la direzione del prezzo comunista
Certo il cammino dell'ente tutta la distinzione tutto questo
E quando degli hotel Pajetta che era un grandissimo galantuomo
Chi ha testimoniato delle sue idee
Finendo in galera diciassette anni espulso a sedici anni da tutte le scuole del regno
Paglietta andavano circola grosso
Io ritengo io voglio ricordare un episodio
Erano in corso l'elezione del Presidente Repubblica
E anche a cagione di alcune dissidenze interne alla democrazia cristiana la candidatura di Segni stentava a decollare e mi chiamo Aldo Moro
Vice senti tu che si amici di quelli
Vaglia chiede distrutte
Ma sa
Vado a chiedere i voti a nome di chi di Antonio Segni aperta ma
Anomalia chiedo di voti a nome mio
Michelini era in ospedale
Io andai a trovare Michelini c'era il Presidente Almirante crescente e gli chiesi forti
E mi ricordo che almeno altri ci guarda con tutto l'affetto che ho per te Taranto Gersik e così via ma
Chi ti ha dato questo incarico
Me l'ha dato Aldo Moro e mi ha detto che se voi lo volete dire lo potete dire non lo dice a Roma
Soltanto metto guarda siccome noi non vogliamo rovinare la candidatura semplici noi ci asteniamo di cito quando dobbiamo entrare in campo per motivata
Io ho sempre detto e ho ripetuto nel discorso troppo lungo di Rieti
Cioè
Al
Voglio ricordare due altre cose da Almirante che forse non sapete neanche voi
Egli mi ricordò che
Benito Mussolini quando capì che tutto era finito
Vi do la mia parola Ferrero
Lo chiamo e mi disse cercate di fare un vostro partito
Se non ci riuscite sfottò aperto il Partito Socialista
E quando affette dei dubbi andate riservatamente da Nenni affrondarle consigli
Io ricordo il turbamento dei vecchi da la Repubblica sociale
Quando sembrava che ci fosse una candidatura
Di Pietro Nenni a Presidente a Repubblica
Questo che dico lo dico in verità e la prima volta
Giorgio Almirante che era giovanissimo capo gabinetto però laddove sociale italiano ad esempio via ditte cercate di fare un vostro partito se ve lo permetteranno
Altrimenti frutta perpetuatio socialista e questo lo sapeva perfettamente né
E loro ricordarlo ma come detto lì da Rachele Mussolini
Che quando Nenni fu preso
Dai tedeschi a Parigi e Luigi Nervi chiese
Mussolini e degrado agitazione diceva questo secondo me lo danno me l'ammazzano nell'ammazzato meno
Io ho sempre detto che
Almirante e
Fondamentale certamente la svolta di Fiuggi dove io
Tu non ricorderai ero seduto tra Pecchioli e Silvio Berlusconi
Se
Però
Perché ho chiuso la vostra seconda notizia che ci perché io
Che io Silvio Berlusconi io abbiamo perso eccetera deforme selvaggio insomma Giacovazzo
Io ho sempre detto che
L'avvio è stato Botto da
Dal militante dell'insieme e l'ho detto ieri al discorso dell'inseguimento Bernardo
Cioè la
Nella democrazia pienamente nell'ambito dell'altro costituzionale
Perché voi saggiamente Cappi che poteva scegliere una sola strada
Quello per la parlamentarizzazione
Lui fu un perfetto parlamentare e pretese dei suoi
Di essere perfetti parlamentari
Capì che quella era la strada
Quella strada ha poi portato i frutti più doloroso
Beh non dico che esce dei cortei quando ero così a con la k mi è stato dato del fascista poi moltissimo hanno dato del comunista
Non credo che quando io appoggiai
La formazione del governo D'Alema
Se fosse stato viva operante avrebbe capito che era un miglior ulteriore tentativo a sinistra come a destra
Di
Abbattere
Come posso dire che Murri le cortine di ferro di cemento che dividevano del nostro Paese ma credo che questo massiccia permetterà l'esatto sessione autorizzato
Lo si deve ve lo dico conti fascista abilitante pubblicava sei assiste Rachida progettato si deve certamente anche a Giorgio
Grazie al Presidente Cossiga anche aperta a testimonianza
Saluto il Presidente Casini e mi scuso per non averlo fatto in precedenza ma non lo avevo visto prenda la parola
Per illustrare
I criteri con cui si è dato corso all'opera l'onorevole Malgieri per un breve intervento da seguire il Presidente Andreotti prego onorevole Mancini
Presidente
Signor Presidente della Camera dei deputati
Signor Presidente della Fondazione
Camera dei deputati
Gentili signore signori
L'evento di questa sera è un piccolo
Ma non sfuggirà a nessuno considerarlo significativo
Atto di pacificazione sarebbe piaciuto dal mirante nell'unico modo in cui credo
Avrebbe voluto essere ricordato
Per la sua straordinaria
Attività parlamentare
Che mi ha fatto un protagonista non soltanto
Di Montecitorio
Ma della vita della Repubblica italiana
Ringrazio per questo la sensibilità
Della Camera dei deputati
Perché quando nel corso la tredicesima legislatura mi permisi di proporre
Allora segretario generale Mauro Zampini
La pubblicazione di una silloge discorsi non mi limito a non pensavo che venissero fuori cinque volumi
Io lo feci con una qualche timidezza come potete immaginare
Trovai non una porta aperta una porta spalancata del Presidente Luciano Violante che accolse immediatamente l'idea la fece sua
La porto all'attenzione dell'Ufficio di Presidenza e si chiede il via anche con
L'opera attiva intelligentemente attiva del vicepresidente della Camera dei deputati di allora onorevole Biondi e del Presidente dei questori onorevole Colucci
Ma ringrazio tutta l'Amministrazione la Camera deputati nella persona del dottor Ugo Zampetti
Per aver intelligentemente coadiuvato il sottoscritto
Nella
Nell'estrapolare diciamo così quello che abbiamo pubblicato perché non tutto quello che abbiamo pubblicato e ciò che Almirante ha detto
Ci sarebbero voluti forse dieci volumi
Almirante per due anni fu anche presidente del gruppo parlamentare del Movimento Sociale Italiano sapete come impiegava tra un comizio e l'altro i suoi fine settimana
Nel redigere le scalette degli interventi dei deputati e fargli ritrovare la casella il martedì mattina quando si recavano in Commissione
Siccome era fisiologico così come accade oggi che molti deputati non fossero presenti
C'è una valori
E faceva interventi e non soltanto in Commissione ma poi ci ripeteva anche in Aula un materiale immenso abbiamo estrapolato diciamo così
Con l'ausilio di del personale della Camera dei funzionari
Di funzionari tutti mi sia consentito soltanto
Chiedo scusa a tutti gli altri
Delle due persone che in questi molti anni perché ha avuto molte fasi il lavoro di preparazione di questi discorsi mi sono stati più vicini diciamo con consigli suggerimenti oltre che con il lavoro fattivo la dottoressa Amato il dottor Cinoglossi
Cosa viene fuori da questi discorsi
Viene fuori una estetica del parlamentarismo
Un modo di essere parlamentare
Una volta il Presidente della Repubblica allora Presidente dalla Fondazione Camera dei deputati onorevole Napolitano
Mi disse avevamo un gusto particolare
Nel
Rivolgerci al Parlamento
Con le citazioni giuste
Con
Gli aggettivi opportuni ed Almirante in questo era davvero un maestro un maestro di stile un misto di eleganza come struttura abito anche
Nell'attacco all'avversario
Senza respingere gli attacchi in maniera volgare come si può desumere
Da questi da questi discorsi e da questa estetica del parlamentarismo di cui Franco Servello è stato buon testimone per tanti anni
Io credo
Che venga fuori anche
Una certa idea
Della
Istituzione parlamentare ed ero Almirante scrisse un volume che si intitola esplicitamente processo al Parlamento
Ma non era
Un vilipendio al Parlamento era semplicemente
La constatazione nel vedere il parlamento costretto nella camicia di nesso della partitocrazia
Concetto a cui lui faceva riferimento desumendolo dal grande lavoro costituzionale che molti di voi ricorderanno di Giuseppe Maranini che coniò questa parola nel mille novecentoquarantanove il tiranno senza volto
Ebbene il grande rispetto per l'istituzione o lo portava a ritenere il Parlamento centrale non soltanto camera di compensazione dei conflitti
Ma il luogo più rappresentativo di tutte le istanze del popolo italiano
In questo senso Giorgio Almirante io credo che lo si possa definire un parlamentarista convinto senza altre aggettivazione
Da qui è stato anche un grande protagonista della Repubblica
Perché chi è protagonista in Parlamento non può che essere protagonista della istituzione fondamentale e centrale di una Repubblica democratica
E questi discorsi sono talmente sostanziosi talmente attraenti nel leggerli oggi al punto da ricavare da essi una straordinaria attualità non è soltanto un brandello di storia che noi mettiamo insieme in questi cinque volumi
Noi mettiamo insieme una certa idea dell'Italia e della politica che si è fondata per Giorgio Almirante su una idea
E su una e su un sentimento vorrei dire di più che si intitolava appunto alla pacificazione nazionale
Voi non troverete in nessuna pagina tra queste oltre quattro mila di attacco gratuito
All'avversario ma sempre una disponibilità al dialogo e al confronto anche molto polemico anche molto forte anche con toni veementi accesi
Ma sicuramente argomentando
Pacificatore anche quando
Il diciannove
Di giugno se non vado errato del mille novecentosettantaquattro no la memoria non mi tradisce
Di rifugio gli rifiutarono un pasto
Al Mottagrill del Cantagallo
Gli ca i camerieri cuochi
Entrarono in sciopero e non gli servirono neanche quel mezzo piatto di pasta avevano assunto lo sa mangiava talmente poco
Nonostante questo lui non abbandono
La battaglia per la pacificazione e non vi fece tanto male il fatto che non gli servirono un pasto
Quando il fatto che qualche mese dopo
Un magistrato riconobbe il giusto diritto di sciopero di quei signori che non gli servirono quel mezzo piatto di pasta ho qui un ritaglio di giornale all'epoca solo un collezionista di ritagli e quindi
Ho trovato anche questo però il mio
Pacificatore dunque
Contro la partitocrazia contro la divisione tra gli italiani
Perché si arrivasse ad una memoria condivisa ma non ad uno sbracamento condiviso nel senso cioè
Dell'accettazione di tutte le storie che hanno fornito all'Italia la trama dello sua identità
Questo intendeva Almirante per pacificazione questo intendeva Almirante per condivisione delle memorie
Al fine di giungere
Ad una nuova memoria che doveva essere incarnata in che cosa in quel grande straordinario progetto politico che Luigi in titolo alla nuova Repubblica
Il Presidente Fini giustamente
Ha richiamato una certa idea del presidenzialismo io ricordo che dopo le elezioni in Sicilia nel mille novecentosettantuno quando il mille il Movimento Sociale Italiano ebbe un'affermazione strepitosa Catania
Quasi tutti votarono per il Movimento Sociale italiano anche se il senatore Andreotti amava dire piazze piene urne vuote sì è vero ahimè perché per noi purtroppo è stato così è andata così per molto tempo
Per molto tempo quella volta le piazze erano piene
Le urne pure di conseguenza
Ebbene un giornalista francese nella conferenza stampa gli chiese ma lei veramente crede onorevole Almirante che in un Paese come l'Italia con questo tipo di costituzione
Si possa arrivare
All'elezione diretta del sindaco del presidente la provincia del Presidente alla Regione addirittura al all'elezione diretta del Capo dello Stato tessendo Repubblica
Variante rispose semplicemente cioè a parte il fatto che sognare non costa nulla mai chi gliel'ha detto che questo non si possa un giorno realizzare quello spiccio voi già da molti anni lo abbiamo visto realizzare
La nuova Repubblica era la Repubblica di tutti gli italiani senza etichette senza appartenenze senza affiches che dovessero designarli in una qualche maniera
Io a tutti gli italiani si rivolgeva come iniziava i comizi Almirante se lo ricordo a fini soli cordolo gli amici che sono qui italiani di
Italiani di Roma italiani di Bologna italiani di si del mio Paese è venuto anche lì italiani di Solopaca sì perché no
E questa nuova repubblica
E della Sardegna naturalmente di Nuoro di Sassari di Olbia eccetera
Certo
Ed è vero
Allora pacificazione nuova Repubblica non voglio farla molto lunga ricerca del dialogo una nuova destra
Ecco in questi discorsi viene fuori anche una destra inclusiva non una destra respingente come è stata per molto per molto tempo ahimè connotata
Ed è un adesso talmente inclusiva quella che lo immaginava che il discorso che ha citato il Presidente Fini qualche istante fa
Si chiudeva proprio con queste parole che oggi rileggendole vent'anni dopo sembrano quasi una sorta di consapevole addio donna Assunta
La nostra diceva non è una tradizione che pigramente pensiamo di poter
Immutata
Inserire nel presente e nell'avvenire del nostro Paese
Noi pensiamo di rinnovare in noi stessi di dare esempio di capacità di rinnovamento da parte nostra pensiamo che sia venuta l'ora per riconoscersi in una Repubblica diversa
Adeguata alle necessità dei tempi in una Repubblica che sappia davvero rappresentare il punto d'incontro tra tutti gli italiani
Il
Alla fine di maggio
Di venti anni fa
Tutto quanto questo ci sembrò crollare
Che immagino
Il venti maggio e perdonatemi questo ricordo personale con il quale concludo questa brevissima esposizione
Il venti maggio sera intorno alle otto
Io telefonai a Pino Romualdi
Che era ricoverato in fin di vita in una clinica romana
Egli si guarda direttore
Almirante sta molto male
Non so per quanto ne avrà
Non è mi rispose
Poveretto
Non lo vedrò
Chissà se riuscirò a scrivere qualche cosa
Sto male sto male e chiuso il termine
Romualdi morì all'alba del ventuno di maggio
Giorgio Almirante non seppe mai della morte di Romualdi timori il giorno dopo
Davanti alle salme di Almirante di Romualdi in quella camera ardente glielo Scrofa
Io la mia generazione i miei amici pensammo che tutto fosse finito
Fino a quando come è stato ricordato
Vedemmo arrivare
In quell'affollata camera ardente la presidente Nilde Iotti e l'onorevole Giancarlo Paietta
Flora che io pensai che non tutto era finito anzi
Che stava cominciando
Qualche altra cosa
Era davvero
Un nuovo inizio non era soltanto la restituzione dell'omaggio ad un grande a due grandi leader fatto
Quattro anni dopo ricordando l'omaggio reso al Segretario generale del più grande partito comunista d'Occidente
Da un suo avversario
Ma era soprattutto l'incontro
Di un'epoca Colle poca nuova che avanza quell'epoca che lui preconizzava soprattutto negli ultimi discorsi che sono stati citati e che vi invito alleggerito a leggere
Era davvero
Un nuovo inizio e da lì
è cominciata una nuova storia io credo che la nuova storia d'Italia debba per questo e per molti altri motivi ancora portare anche il nome di Giorgio Almirante
Grazie Gennaro
Presidente Andreotti ancora grazie per aver accettato l'invito l'ascoltiamo con alla dovuta e doverosa attenzione nei confronti di un protagonista della storia repubblicana
In
Sessantatré anni di frequentazione di questo edificio
Poche persone adesso sono nella mia memoria così vive come Almirante
Certamente di lui
Si ammirava anche l'oratoria però
Sono oratori brillanti come tali che però
Poi il contenuto di quello che dicono si perde rapidamente
Da Mirante dicevano qui alla Camera stenografi e resocontisti che non aveva mai bisogno di fare una correzione allo stenografico egli veniva sottoposto come usa farsi e era
Di una precisione ma una precisione
Che
Può anche non coincidere con una sostanza illusi invece coincideva con una sostanza
E finiva i momenti difficili perché poi
Specialmente ci fu la lunga stagione
Del fiorire dei neoantifascisti che erano i più complicati insomma
Che
Si creavano delle benemerenze che non aveva mai avuto mettevano
Una specie di
Separazione con gli altri insomma fu qualche cosa che però poi si sono spenti con loro anche i loro ricordi
Di Almirante io credo che
Possano essere riletti i discorsi troppo
Con la utilità di poterne
Rilevare quella che era veramente una
Situazione italiana con essa
Una situazione
Del resto anche adesso né che sia poi così semplice
Basta vedere
Come fanno fatica degli stranieri a capirci delle volte insomma una situazione complessa perché noi facciamo convivere in una continui da
Di carattere cronistorico sempre l'impulso a
Saper guardare un po'oltre e in modo particolare a creare cosa che poiché è stata
Abbastanza
Fortemente realizzata una capacità di saper
Inserire i nostri problemi in una are la più vasta cominciare da l'Area europea io penso che
Sia utile rileggersi
I i discorsi di Almirante perché rappresentano anche
Una chiave di
Interpretazione ma anche di
Descrizione di quella che era una complessa realtà
Della nostra nazione una capacità di
Potere
In una linea di continuità saper parlare anche ai giovani e sapere non eccitarne dei facili entusiasmi ma portarli a guardare la necessità di una interpretazione di continuità nella storia della nostra nel è un tema che ricorre spesso nel gli interventi e di Almirante e io
Che occorrono colleziono
I ritagli insomma ciò è
Insomma e vedo come alcune delle intuizioni che in quel momento sembravano forse se non retoriche ma comunque
Non fondate su un una prevedibilità oggettiva
Il si sono invece poi
Realizzate io penso che allora l'utilità di rileggersi
I i suoi discorsi sia non solo forse un atto dovuto verso una persona che come tale merita
Questo permanere dica tensione ma anche una possibilità di sapere attraverso
Queste letture quello che veramente poiché
In Italia è cambiato come è cambiato in che linea si sono attuativi degli sviluppi che erano
Blu così intravisti e in che linea invece poi
Si sono fermate delle linee che
Forse se
Coltivate avrebbero anche più facilmente potuto
Farsi realizzare delle posizioni collettivamente più gratificanti io vorrei solo al corso ricordare
Insomma
Qui tra i ritagli che ho ritrovato
Ovunque l'ho trovata nei miei confronti una fortissima critica
Perché
Di
Considerava ero ero in effetti insomma
Amico e dichiara fatto se non sono allora insomma
Almirante mi dava per questo del badoglismo Anzio e cioè che
Dal suo avviso era forse quella qualifica più negativa che poteva essere data al teatro però poi sì
Ecco vorrei concludere questo in fondo in quel momento forse
Anche qui in questo palazzo c'era chi forse faceva anche fatica a parlare per il futuro una stagione nella quale
Con
Il nucleo piccolo nucleo di destra insomma i rapporti si si potevano avere nel Transatlantico ma non ostentandoli perché questo sito
Sarebbe prestato forse a delle critiche tutto questo è sarà passato però penso che
Non sia inutile non solo
Un atto dovuto verso una personalità
Che ha dato evoluzione poi della nostra situazione nazionale un contributo non indifferente ma proprio per capire un po'
Come sono andate le cose
Premunirci per possibili involuzioni che non sono mai da doversi e potersi scartare insomma ecco vorrei
Concluderei dicendo certamente Almirante aveva la sua
Convenzione insomma se il suo concetto del fascismo ebbe è un concetto a suo avviso positivo un concetto gratificante ma ecco vorrei concludere dicendo questo tipo solo di una articolo delle Corriere perché citava appunto una espressione di Almirante ma se tu il capitalismo PUA la terza via e il fascismo insomma se ora io penso che
Anche
Evolversi della storia insomma porta a cancellare molte cose che però nel periodo in cui poi hanno avuto invece una certa rilevanza hanno una loro valenza è uno loro contenuto di carattere
Positivo ecco vorrei concluder proprio questo che forse non farà male leggersi
Questi discorsi per capire un po'meglio quella che è stata in qualche maniera anche una tormentata via nazionale a la rappacificazione alla creazione
Di un qualche cosa di meno polemico
A me sembra che il fatto che qui nella
Sede del Parlamento
Noi siamo dedicando
Qualche momento
Della nostra giornata per le ricordare Giorgio Almirante sia
Un segno fortemente positivo
Il rischio della situazione attuale
Che e governata e non più dei testi dei discorsi ma
Dei giornali televisivi sono e che e noi crediamo ogni giorno di essere a all'anno zero di dovere costruire qualche cosa sono sul nulla o o
Cercando
Di aiutare a dimenticare quello che il passato questore alcune fortissimo errore beh non lo dico solo perché io
Di questo passato
Sarà stato da
Parecchio tempo uno vivo e all'interno già da ma perché veramente io penso che senza avere dei punti fermi di interpretazione di quelli che sono i sentimenti veri
Del popolo italiano si rischia di non capire le situazioni e di non programmare termino forse abbiamo avuto in un certo momento una maniera eccessiva di programmazione Eric abbiamo le polemiche se doveva essere orientativa obbligatorie beh in
Insomma
Forse si dovrebbero vergognare del tempo che abbiamo perso in quel
Circostanza eccetera però per il fatto di
La vera e delle linee su cui orientarsi e su cui potere distinguere quello che è contingente da quello che invece deve rimanere e deve servire a costruire uno futuro
Periodo successivo auspicabilmente migliore questo è un dovere che noi abbiamo e allora sotto questo profilo il rileggere alcuni passi di Almirante io penso che sia anche attualmente di grande utilità
Grazie
Grazie Presidente Andreotti la parola al presidente Violante che al pari degli illustri ospiti che hanno parlato pocanzi è stato un fiero avversario politico dall'onorevole Almirante prego
Tutti i massimi dirigenti di partito nella nostra Repubblica sono stati i parlamentari
Ma credo che sia difficile per gli alti dirigenti ricostruire un itinerario un tragitto politico attraverso i discorsi parlamentari invece questo è possibile per Almirante per due motivi
Innanzitutto perché gli fu un parlamentare a tutto tondo se guardiamo i cinque volumi anche solo sfogliandoli si vedono anche interventi su cose molto piccole non importante diciamo che non fanno storia nella vita parlamentare
Il Segretario di un partito interviene la procedura perché intervengono siete un partito procedura complicata perché bisogna telefonargli bisogna dire guarda che c'è una cosa importante dopo tre giorni e poi fino prigione troppo presto bisogna settima sappiamo insomma
E finalmente interviene il segretario del partito con tutta la pompa necessarie qui invece è diverso Almirante interviene anche su cose minime
Anche apparentemente formali e così via e segna come dire un modo di stare in Parlamento io credo che questo dipende dal fatto che doveva accolto che nel Parlamento si realizzava un progetto politico di legittimazione
E soltanto stando come dire pienamente qui dentro nel confronto con tutti si poteva costruire quel percorso
E lo dico perché molto spesso si ignora o non si considera
Che il Parlamento italiano è stato un grande luogo di costruzione dell'unità nazionale
Forse uno dei pochi parlamenti europei in cui questo si è verificato per cui sono trovati sud e nord Campagna Città imprenditori e operai contadini e proprietari terrieri e sono stati costretti a parlare
Persone che con un combattuto sul suo versante Repubblica Sociale persone che ho combattuto gli altri e qui si erano costretti a parlare incontrarsi e a decidere insieme
è stato ecco
Almirante lo vedo come un soggetto che partecipa di questa specificità nella vita parlamentare italiana
E
La cosa era tanto più importante
Perché aveva una storia difficile Almirante aveva firmato il manifesto la razza stato Copparo dottore della Chiesa terrazza
Eredi però che l'unico che io sappia che entrato nella vita repubblicana prende le distanze da quell'esperienza
Altri fecero sa cosa ma non
Non preso le distanze
E lo fece in una dichiarazione pubblica non come non non nel privato
Questa difficoltà ecco che qual è
A me è sembrato leggendo sfogliando questi discorsi e leggendone alcuni dico la verità non l'ho letti tutti
è sembrato sembrato come dire che lo aveva un problema che ebbero anche altri per esempio per i dirigenti del PC
Cioè per un verso dovevi portare
Nella democrazia
Soggetti che onerosa che strani e processi democratici o penso
Allora partito lo qui io provengo o che non erano su quel versante per constati sull'altro versante
Senza però corre il rischio di rompere il rapporto
Perché evidentemente un eccesso di spostamento di ciò avrebbe significato fratture sappiamo come sono i movimenti politici
E questo come dire produce una certa doppiezza una certa ambiguità ma una certa ricchezza di ragionamento insieme nel senso che lui deve tenere tutti ma deve portare tutti
E io credo che sarebbe opportuno non so quando poi lo si riterrà fatti storici chi si occupa di politica studiandola
Su questo concetto di pacificazione che ricorre molto spesso nel pensiero dominante interventi se so che è un concetto che
Comprende due elementi insieme
Un elemento a mio avviso molto giusto e l'altro invece meno elemento della legittimazione ed elemento della parificazione
Cioè per un verso c'è una spinta alla parificazione note le forze politiche ma le storie sono state molto diverse era difficile parificare l'elemento della legittimazione attraverso
Oscura Gennaro Malgieri parlava di estetica parlamentare
A me sembra che si possa parlare di etica della persuasione cioè quando si sta in Parlamento non per battere i pugni sul tavolo
Ma per cercare di persuadere anche come e se è disponibile a farsi persuadere
è un'etica sul quale si riflette poco male la ratio dello stare in Parlamento e qui dentro e in questo tipo di atteggiamento e scorrendo tutti quanti i discorsi di
Di Giorgio Almirante questo dato che è assolutamente chiaro lo si diceva prima non si vedrà
Anche nei nelle pagine che non sono state raccolte non si vedrà mai una un elemento di insulto di aggressione d'altra parte come dire chi vedeva tribuna pollo elettorale si chiama grosso servitori qualcuno si ricorda procede
Con i suoi tribuna preelettorale tribuna politica secondo i casi vedrà che una delle specificità di Almirante desse sempre calmissimo rispondere sempre a tono rispettare completamente l'avversario
E dare così lezioni a tanti altri questa cosa non faceva credo che sia una lezione anche per noi ora
Che cosa possiamo dire
Alla fine di questa
Questa brevissima riflessione
Io credo che alle spalle del percorso
Che ha portato la compiutezza della democrazia perché tutti quanti i partiti politici hanno avuto responsabilità di governo e questo è quello che io credo che alle spalle di questo processo c'è anche il lavoro che ha fatto Giorgio Almirante per la sua come dire credo che sia il segno più importante che ha dato nella storia della Repubblica
Condurre il suo partito pienamente la legittimazione gettare i siete che poi altri proseguendo quel tipo di lavoro quello concludessero positivamente come è stato come è stato fatto
E e credo ecco che in questo ci sia un merito particolare aver raccolto questi discorsi ringrazio Gennaro Malgieri per essersi sobbarcato questo lavoro che non è stato certamente facile
Ah è un contributo alla vita della Repubblica questo voglio dire un contributo a come si raggiunge pienamente la compiutezza dalla democrazia vi ringrazio
Grazie Presidente
Quando quando Bettino Craxi ricevette l'incarico per formare il Governo mi Ebon testimone Franco Servello ricevette al pari di quel che per prassi avevano fatto i precedenti
Presidenti dei consigli incaricati la delegazione del movimento sociale guidata da Giorgio Almirante
Si trattò di un incontro molto diverso dagli incontri che si erano svolti in occasione delle precedenti crisi di Governo
Perché
L'incontro durò molto più a lungo di quel che i cronisti parlamentari pensavano e
Fu un incontro in cui
La delegazione del movimento sociale espose all'allora Presidente del Consiglio incaricato Bettino Craxi una serie di proposte o comunque di osservazioni relative alle riforme istituzionale
Sono particolarmente grato alla
Professor Gennaro Acquaviva per aver accettato l'invito che gli abbiamo rivolto perché come ho avuto modo di dire
Professor Acquaviva è stato certamente tra i più stretti collaboratori di Bettino Craxi in materia di riforma istituzionale e quindi
Prendo la parola con l'ulteriore ringraziamento per essere qui questa sera
Grazie a fini innanzitutto dal Presidente Fini che mi fa la cortesia di poter parlare
In occasione così solenne anche così importante insomma fu una una
Mattinata all'incontro con Almirante la negazione del Movimento Sociale luglio mille novecentottantatré di di grande rilievo ma
Io
Proprio in particolare
Sollecitato dall'armonizzazione che adesso Violante proponeva
Vorrei che noi facessimo un attimo una riflessione
Collocandoci in quel periodo
Anche in collegamento quanto di importante ha detto poc'anzi Fini perché l'incontro non fu diciamo di simpatia politica
Non poteva esserlo anche se
Quelli che erano da in quella stanza ed erano socialisti e cioè Craxi in particolare
Da Nenni e dagli altri la lega la storia se la ricordava insomma questo questo povero Nenni fatto girare da Mussolini per tutta Europa in un carro merci che però poi alla fine non andò in Germania e Fini
A al confine italiano ma insomma anche se poi voi si ritrovarono dopo poco dopo pochi mesi a Ponza uno
Diciamo così prigioniero del re
Nell'altro il prigioniero di Mussolini che però non era più cara somma comunque c'era una storia adesso che non era quella di Craxi e di Almirante ma insomma c'era una storia e c'era credo una simpatia umana come
Io che ero testimone dell'incontro che fui testimone dell'incontro che
Facevo da verbalizzante perché poi Craxi nel tentativo di
Ufficializzare questa sua funzione di Presidente incaricato aveva già approvato nel settantanove un incarico che poi non si mi mi mi volle presente volle un presidente un tizio che stava lì silenzioso in capo all'altro tavolo
Che prendeva appunti perché così immaginava nella sua semplicità
Un po'contadinesca che era una parte della sua natura che la gente stesse più attenta insomma quello che diceva il suo c'era uno che scrive eccetera è un testimone che magari diceva l'ha detto ecco va beh ma al di là di questa simpatia umana
Teste la questione è la politica per Craxi e l'aveva espressa già precedentemente ma la disse quella mattina
Introducendo il suo ragionare cioè il suo il suo programma di governo ipotetico
E con grande chiarezza lo riteneva che
Almirante è lui stesso fossero i gli unici due leader politici
Che vivevano la democrazia parlamentare come lui allora cito ho trovato negli appunti di quel tempo proprio questa frase usava il termine democrazia parlamentare
Perché veniva lui come Almirante da fronti frutto totalmente diversi da molti di ora esperienze da collocazioni politiche anche nella maggioranza di Governo uno e A
All'opposizione da tanti anni l'altro
Veniva da un'esperienza quella degli anni Settanta in quei questa condizione diciamo della democrazia parlamentare era oggettivamente venuta meno
Gli anni Settanta sono dal punto di vista sociale politico anni drammatici come tutti ricordano
E dal punto di vista istituzionale la necessità obbligata di rispondere a una condizione di grave crisi ab l'ha portato dei danni drammatici di danni in qualche maniera di cui ancora oggi soffriamo come conseguenza oltre che
Per pregiudizio diciamo così degli uomini
Insomma si usciva da un periodo in cui al di là dell'enfasi diciamo programmatica e di di visibilità sulla centralità del Parlamento la democrazia parlamentare
Aveva funzionato solo parzialmente
In Parlamento
Come allora disse Craxi ad Almirante convivevano due criteri di selezione delle forze politiche
Quello in base al quale si formavano le maggioranze
Che sostenevano i Governi e quello del cosiddetto arco costituzionale
La confusione dei ruoli che si era avuta per ragioni oggettive del tutto comprensibili
Negli anni Settanta era stata funzionale come ho detto poc'anzi a garantire la stabilità politica possibile ma abbiamo da avuto come conseguenza abbia portato come conseguenza ad un costo istituzionale altissimo
Basta che
Non voglio qui ricordare tante cose ma basi pensare alla riforma dei regolamenti parlamentari che venne allora approvata e che ancora oggi in parte rallenta in modo
A mio parere intollerabile procedimento legislativo o al lunghissimo iter attraverso cui
Attraverso il quale solo nel mille novecentottantotto si giunse al superamento
Del voto segreto
Il colloquio dello del luglio dell'ottantatré fu quindi impostato su questa base
Voglio confrontarmi con voi voglio che veniate in Parlamento voi del movimento sociale su questa logica
Perché io ritengo io Craxi presidente del Consiglio incaricato ridendo che la presidenza socialista del nuovo Governo
Dovrebbe voltare pagina e ripristinare
Un rapporto limpido tra maggioranza e opposizione non solo per rendere più efficace l'azione di governo ma per meglio responsabilizzare
Il ruolo della stessa opposizione
Questa responsabilizzazione
Avrebbe secondo quanto Craxi allora sottolineava ma poi lo sopravvenuto ricorderò anche un episodio precedente ma allora ad Almirante lo disse né chiaramente
Questa responsabilizzazione avrebbe incentivato la revisione necessaria perché forze politiche
Nate come forze antisistema venissero gradualmente incluse nel sistema a destra
Come a sinistra
In vista di una transizione non traumatica alla democrazia dell'alternanza
Queste concetti questi
Queste frasi gracile aveva già detto in Comelico l'ho detto prima nell'agosto dell'ottantadue in Parlamento intervenendo sul sul secondo nella fiducia al secondo Governo Spadolini
Il Governo fotocopia il Governo deve comari che litigavano
Tra Formica e Andreatta in particolare ci fu
La la ragione della crisi del transitoria per poi Spadolini fu riconfermato ma Fini diciamo
Con una legislatura monca
Lei aveva detto chiarissimamente naturalmente era rivolto in particolare al suo amico concorrente compagno concorrente della sinistra rivolte al suo ragionamento era fino finalizzato e fissato assai
Fortemente nei confronti del PC del PC di Berlinguer di quegli anni ma era chiara la né e netta la condizione in cui egli si rivolgeva quel giorno ad altri ad Almirante
Corollario di questa ipotesi non lo disse allora lo tutto aggiungo io per coerenza era ovviamente il confronto politico ideologico
Anche tra la destra i socialisti dal Movimento Sociale e i socialisti che doveva superare il mero antifascismo naturalmente per diventare compiuto anti truccarti tot totalitarismo
Naturalmente la speranza di Craxi
Vengo rapidamente alla conclusione non voglio far perdere troppo tempo la speranza di Craxi era che in questo modo si sanasse anche la contraddizione
In cui lui stesso si trovava il come Andreotti e tanti altri gli hanno più volte dato atto
Dato il vantaggio
Che la democrazia bloccata di fatto offriva alla sua condizione al suo partito ma questa speranza
Come l'esperienza voi successivamente ha dimostrato si rilevò infondata tanto che poi
La transizione alla democrazia dell'alternanza come tutti abbiamo visto si verificò nei modi traumatici che sappiamo
Il paradosso è
Coordina credo che oggi anche
Sulla lettura sulla base della lettura dei testi di Almirante possiamo di cordate il pare indosso è che mentre Craxi venne allora accusato in quegli anni
Di favorire diciamo così una deriva
Plebiscitaria ma non solo lui anche Almirante per altri versi
Furono poi suoi avversari gli avversari di Craxi a trasformare il sistema politico per via plebiscitaria come è avvenuto
è un paradosso ripeto che riguarda anche Almirante
Vorrei ricordarlo per chiarezza perché non è non era non ha avuto ancora risonanza questa sera un paradosso che riguarda anche Almirante sospettato allora è per molti anni
Di scarsa considerazione del Parlamento per l'opzione presidenzialista che aveva coraggiosamente che dette con determinazione esposto mentre il merito maggiore di André di Almirante
Che può essere belletto nel testo il testo che qui presentiamo
Fu proprio quello di avere sempre contrastato le tentazioni extraparlamentari e tanti parlamentari che
Qua e là e in tempi diversi affioravano in seno al suo movimento in seno al suo partito
Una battuta conclusiva sul presidenzialismo
Anche in quella mattina di discussione con Craxi presidente incaricano nel luglio dell'ottantatré ritorno Craxi si era fatto
Anche i figli Vindice diciamo così della riforma istituzionale aveva le armi
Alla vigilia dell'ingresso nel governo
Cossiga nell'ottanta
L'ho svolto una ragionamento importante sull'avanti che Almirante voi nel nei suoi discorsi parlamentari più volte ricorda quest'articolo sulla sui il destino dell'ottava legislatura era intitolato
Ebbene questo presidenzialismo
Di Gracci non era il presidenzialismo di Almera anti era più tattico dobbiamo
Dircelo qui tra noi per lealtà di confronto dopo tanti decenni io mi auguro che lo sforzo che abitiamo tentando di fare per ricostruire l'azione politica di Craxi nei suoi trent'anni conclusivi in particolare che ha
Abbiamo toccato l'economia la politica estera arrivi anche a quella istituzionale per chiarire con precisione anche facendo parlare i protagonisti del tempo in particolare ampi re Amato ma vedo qui Cicchitto non secondario
Protagonista di quei
Di quelle vicende ebbene
E il presidenzialismo dica chieda un semipresidenzialismo lui voleva
Non era non era mai andato oltre il Presidente della Repubblica eletto dal popolo certo ma con gli stessi poteri che la costituzione di dava
C'era qui una logica di confronto e di collaborazione con la democrazia di sala che gli impediva di andare oltre però
Anche nella nel disegno generale che il poi in quegli anni il Partito Socialista
Vuole mantenere sul tema della grande riforma questo era
Diciamo qui c'era una distinzione di fondo
Era meno importante meno logica la posizione socialista più seria più costruttiva più determinata più coerente la posizione di Almirante e del Movimento Sociale
Voglio concludere anch'io rapidissimamente come ho già detto quella mattina
Insomma voi l'avete detto più volte
C'era questo modo di intendere la politica di quegli anni insomma certo Craxi era uno che
Voleva saltare
Gli ostacoli e quindi ebbe con loro opera quella in quell'incontro come poi Almirante in Parlamento ho letto nei discorsi glielo riconosce con esplicitamente ebbe con Almirante con gli altri mi ricordo Romualdi non mi ricordo
L'altro che fosse che non so forse era Servello stesse
Non me lo ricordo e ebbe con loro un rapporto di grande di grande simpatia umana perché poi Craxi ci aveva questa
Questa furbizia tattica insomma soprattutto con i nemici ipotetici nemici
Appariva di una sintesi cercava disperatamente di apparire di una simpatia umana affascina cercati coinvolgere come tutti gli uomini di minoranza borse la storia del momento
Allora questo questo questo questo gruppo sul fondo del tavolo me lo ricordavo anzi ma mi ricordo in particolare questo
Questo Almirante e questo borghese lindo e pulito insomma
Vestito di
Di grisaglia questo questo doppio petto somma la figura del parlamentare molto british assai poco italiano grazie
Grazie grazie
Credo
Credo che
La Fondazione Camera dei deputati e ringrazio ancora Presidente Bertinotti per aver reso possibile la pubblicazione dell'opera
E anche non è da tutti per aver assistito alla
Odierna manifestazione
Dal primo minuto all'ultimo grazie Presidente credo che la Fondazione Camera dei deputati abbia contribuito oggi a scrivere una bella pagina di politica
Non poteva essere altrimenti vista la caratura il livello lo spessore e Presidente Cossiga del Presidente Violante e il Presidente Andreotti
Del professore Acquaviva ovviamente non la caratura di chi vi parla e nemmeno di Gennaro Malgieri si è limitato a preparare
La prefazione ma l'amicizia che ho nei suoi confronti mi consente una chiusura ironica credo che aver contribuito a Palazzo Montecitorio
Tempio della democrazia parlamentare a scrivere una bella pagina di politica abbia significato anche il modo migliore per rendere omaggio a Giorgio Almirante vent'anni dopo la scomparsa grazie