Le Giornate della "Gerbera Gialla"

Se i colleghi reporter fotografi e cedette vicino operatori ci lascia un po'di spazio cominciamo
Faccia
Invitiamo il prefetto De Sena
Avvocato comportarsi alla presidenza
No no
Il giorno
Più più ampia
Cominciamo con un leggero ritardo ma purtroppo gli ospiti i partecipanti a questa tavola rotonda sono venuto da varie regioni Italia anche da varie parti della Calabria
E sono di qui dove quest'anno si tiene la Gerbera Gialla una un appuntamento che ormai sta diventando un una consuetudine importante
Di rilievo che si rinnova ogni anno
Per confermare custodire e valorizzare la memoria parte fondamentale dell'identità di una regione di una terra che anche prima che ventiquattro anni fa uccidessero in modo barbaro Ligier Musella il padre di Adriana che ha ideato questa iniziativa ha seminato lutti del sangue e purtroppo ha continuato a farlo anche dopo quella data quelle quel tre maggio dell'ottantadue io allora ero un giovane giornalista Scrivo per l'unità e mi ricordo che conoscevo di vista la giovane Adriana Musella e anche altri suoi familiari quando racconta in questo questa ha tentato la prima volta che in Calabria si svolgeva uno un delitto corno come si diceva allora con modalità libanesi cioè con un'autobomba
Un imprenditore un professionista come diceva Musella fu assassinato a poca distanza mi ricordo che scrissi dalla del liceo dove studiavano i suoi figli
Le modalità del delitto e il fatto che aveva il cento dalla città di Reggio ha scosso l'opinione pubblica
Ma dicevo prima di questo delitto c'erano stati altre vittime della mafia importanti
Vittime che vi siete come queste contribuiscono a ricordare
Ricordo per esempio il una una figura umile il mugnaio Rocco Gatto di Marina di Gioiosa jonica e uno studioso come il professor Pino Arlacchi
Da cogliendo la sua testimonianza si iscrisse che un autorevole uomo politico calabrese aveva detto basta tutto questo chiasso per l'omicidio di un informatore dei carabinieri cioè un mugnaio
Di Marina di Gioiosa jonica che testimoniò contro la cosca mafiosa che aveva voleva in imporre il lutto cittadino e quindi alla chiusura del mercato del Paese per onorare un boss assassinato diventava un volgare così disse l'anonimo uomo politico calabrese intervistato dal ricercatore professor Arlacchi vive da un confidente dei carabinieri quindi la persona a cui non bisognava come di custodire la memoria e non bisognava onorarlo come come vittima della mafia
Io credo che figure per fortuna figure coraggiose di imprenditori di di persone umili di professionisti di sindacalisti uomini politici calabresi
E che hanno testimoniato anche col loro sacrificio la mi impegno democratico contro i poteri mafioso purtroppo ce ne sono stati tanti altri non tutti conosciuti io credo che iniziative come queste che partono non tutti lo sanno nemmeno che la Gerber ricorda il padre di Adriana
Perché perché veniva assunto una sua fisionomia tale da diventare il momento del ricordo la giornata della memoria e dell'impegno
Poi figure come come il compianto giudice Caponnetto hanno riempito di altri contenuti fino a far diventare questo appuntamento un appuntamento
Della Geografia dell'impegno civile italiano sempre più importante che è testimone che non c'è solo una una Calabria che si vuole cambiare dimenticare ma c'è anche una Calabria che vuole diventare un modello di impegno democratico di impegno civile a testimonianza appunto di una coscienza civile che cresce in si rafforza in questa regione
Io do subito la parola Adriana Musella che la coordinatrice nazionale di riferimenti e l'anima di questa iniziativa poi cercherò di coordinare visto l'autorevolezza e la la il prestigio dei nostri ospiti questa tavola rotonda grazie
Buona sera grazie a Gianfranco Manfredi ai nostri ospiti qui che sono Fabrizio Matteo
Francesco la Licata
Pippo Callipo
Il procuratore antimafia Piero Grasso il prefetto di Reggio Calabria Luigi De Sena
Grazie a tutti voi per essere qui grazie soprattutto al comuni di Vibo Valentia che ci ospita
Alla provincia di Vibo
Quest'anno la Gerbera
Visita Vibo Valentia perché vivo perché riteniamo al di là
Voi sapete tutti che questa manifestazione e itinerante sul territorio calabrese e non è nata quest'anno a Verona è partita da Verona il ventidue aprile ed è scesa giù finirà Palermo il ventitré maggio
Ma in Calabria le nostre tappe sono itineranti da un territorio ad un altro ogni anno da una provincia ad un'altra
Ci è sembrato doveroso quest'anno visitare la vostra provincia
Una provincia che noi riteniamo particolarmente emarginata
Messa da parte
E sappiamo tutti che quando
Un Paese una città
E particolarmente emarginato la criminalità fa da padrone
è successa per tutta la Calabria in tutti questi anni
La 'ndrangheta è cresciuta però più per l'emarginazione in cui è stata tenuta a questa regione
Ma questo perché perché evidentemente non conveniva a nessuno
Dire che esisteva la mafia in Calabria
E io ricordo benissimo quando ho iniziato questo mi impegno
Che addirittura si disconosceva l'esistenza del fenomeno mafioso
Mi si diceva che la mafia non esiste per cui cosa andavo a fare cosa credevo di fare dove volevo andare
E tutto questo chiaramente questa mentalità
Affatto crescere fenomeno
La mancanza di coscienza critica
Anche la mancanza di una certa cultura a volte fa sicché
Chiaramente
La mafia la delinquenza progredisca
Perché per i cittadini vengono tenuti all'oscuro nel silenzio e più sono gestibili
Perché non rivendicano i propri diritti
Gianfranco Manfredi ha nominato tanti cittadini
Comuni magari sconosciuti al grosso pubblico che in questa Regione anni e anni fa
Hanno perso la vita ce ne sono tantissimi forse non tanti quanti in Sicilia
Perché la Sicilia ha una storia diversa
Ma ce ne sono anche in Calabria
Di meno ripeto e sono nomi dimenticati ma di fatti vogliamo che nelle scuole
I ragazzi calabresi studino quelli che sono stati i giorni dell'antimafia in questa regione
Quelli che sono stati gli uomini che si sono ribellati a questo fenomeno pochi mai giusto che se ne parli
Perché molte volte si ricorda questo jump avviene anche con i prestiti con gli amministratori che molte volte si identifica la mafia soltanto con i giudici Falcone e Borsellino grandi
Grandi però e giusto io ritengo che i ragazzi abbiano anche cognizioni indichi nella propria terra si sia ribellato a questo fenomeno sennò diventiamo tutti uguali
E invece non siamo tutti uguali
La situazione della Calabria
Oggi
Diciamo che e diversa da tanti anni fa
Non tanto nei fatti concreti
Anche in quelli
La delinquenza esiste certo ma diceva non mi amico magistrato giorni farà la mafia morirà con l'uomo la delinquenza esiste esistita e sempre esisterà però io ritengo sia cambiata una cosa in questa Regione pian piano
Sia cambiata da quella che è la coscienza critica specialmente tra i giovani
Se ieri di mafia non se ne discuteva oggi di mafia si parla loro sono informati del fenomeno ne discutono si confrontano e io ritengo che questo sia molto importante
Ecco cos'è cambiato in questa regione
Certamente io penso che la politica debba prendere coscienza che questo sia uno dei primi problemi che attanaglia e che impedisce lo sviluppo
Della Calabria
Ne debba prendere coscienza lo diceva oggi in un'intervista a Fabrizio Feo perché io mi rendo sempre più conto che le beghe politiche in questa regione hanno passanti in secondo ordine
Quelli che sono gli interessi veri della collettività
E quello dell'illegalità diffusa quella della lotta alla criminalità
è un problema serio per questa regione
è un problema su cui la Calabria si gioca tutto
Quindi io mi auguro che
Al di là di quello che è stato il fenomeno dei ragazzi di Locri
Si possa realmente direi che in Calabria si sia voltata Spaggiari io mi fermo qui per ora perché preferisco sentiate i nostri ospiti gli esperti di questo di questo settore grazie
La presenza mafiosa ricordava adesso Adriana Musella come remora per i tagli Investimenti come ostacolo impedimento allo sviluppo come colossale palla al piede di questa Regione
Purtroppo questo fenomeno gravemente sottovalutato
E come dire ha ha poi contribuito a creare nell'opera Repubblica nella percezione nazionale anche perché straniera del fenomeno mafioso calabrese l'equazione mafia regioni di serie B mafia di serie B forse e il rapporto è diverso forse la nostra è una regione di serie B anche perché ha una mafia che purtroppo è di serie A e quindi questo ha penalizzato gravemente la Regione io vorrei in proposito
Sentire subito avremo così la tavola rotonda il parere dell'imprenditore Filippo Callipo che il Presidente del degli industriali calabresi oltre che uno degli imprenditori
Il titolare di una più delle aziende più importanti della regione anche perché legata alla produzione e al territorio
Prego
Grazie
Buona sera
Solutus tutti gli intervenuti
Un saluto da parte dell'imprenditore dalla Calabria che rappresento
Vi esprimo la mia soddisfazione
Perché quando io iniziai il mio cammino di conto indusse Calabria cinque anni fa
In riunioni come queste
C'erano pochissimi colleghi soprattutto con lei presente in sala
E da allora che si è incominciato a parlare anche nelle nostre associazioni di questi due fenomeni di mafia
Che gli imprenditori forse hanno preso maggiore coraggio
Sono più vengono di più alla a partecipare a queste riunioni io ricordo l'ultima riunione credo il ventuno maggio scorso a Lamezia
Una riunione proprio contro la mafia contro la giunta organizzata che addirittura sul palco con me c'erano altri presidenti le associazioni industriali e molti imprenditori in mezzo alle al pubblico la gente quindi questa presa di coscienza una cosa molto importante perché il fatto che già se ne parli se ne parli pubblicamente credo che sia già un inizio
Positivo per affrontare questo problema
Io le parlavo prima di mafia perché erano sul programma che ho diciamo inventato che mi è venuto spontaneo quando a Vibo nella sala del consiglio comunale
è venuta la carovana antimafia credo ci fosse anche l'onorevole Lumia
Si parlava di mafia
E io ebbi a dire che per mele marce in Calabria solo due e voi forse mi sentite qua qualche d'uno pensa che mi ripeta però è un concetto molto importante perché col Prefetto del sì
Con procuratore generale antimafia presente è un discorso che vorrei affrontare pochi secondi per me
Vi dicevo le mafie perché oltre alla mafia con la pistola ce la magia con la penna e noi imprenditori subiamo l'una e l'altra
Subiamo la mafia con la pistola che quella che ci fa attentati ci distrugge il lavoro cifre nei cantieri
Invece c'è l'altra che ella pesantezza della burocrazia che negli molti in molti uffici pubblici
è una mafia silenziosa
è una malattia che usa la discrezionalità che gli viene concesso a proprio beneficio
E questa mafia che poi in combutta con alcuni politici
Sono quelli che gestiscono il malaffare e che gestiscono il sottosviluppo
Non eccellenza del Siena siamo in Calabria in questa situazione ormai da tantissimi anni
Io ricordo da ragazzo che sentivo parlare di questi problemi
Se oggi mi tocca affrontarli in prima persona per cercare di sensibilizzare
Verso questo fenomeno che ci sta dilaniando
Questo però non eccellenza e stato diciamo
Questo è voluto
Perché ha fatto comodo negli anni a molti miei colleghi imprenditori ha fatto comodo a molti politici che hanno gestito il potere
In combutta con le due mafie
Oggi c'è una presa di coscienza io vado spesso nelle scuole
Scuole superiori negli ultimi anni per quarto e quinto
è vero che i ragazzi veramente sono ormai arrivati a un momento di sopportazione che non non ce la fanno più
Vedono i loro fratelli più grandi che partono perché non c'è lavoro
E sentono che tutto quello che succede le negativo in Calabria
Loro vorrebbero veramente che le cose in Calabria cambiassero
E noi credo che abbiamo il dovere noi adulti
Tutti non solo le forze dell'ordine perché ormai bisogna sfatare questo vanto che solo le forze mordono devono lavorare per combattere questi fenomeni è vero noi forse non abbiamo fatto la nostra parte io dicono imprenditori ma forse anche altre categorie
Sociali non abbiamo fatto tutta per intero la nostra parte
Però vede e difficile in una regione lei forse se ne sta rendendo conto
E difficile ho ragione come questa fare gli eroi e affrontare determinate situazioni quando poi si resta soli
Io ho spesso denunciato
Pubblicamente
Diciamo la solitudine in cui con la quale io ho affrontato certi temi
Molte rappresentante di categoria
Di altre categorie datoriali che magari subiscono non loro che lentamente lo magari loro associati
Angherie attentati
Mazzette e tangenti il pizzo e tutto il resto
Non vengono allo scoperto
Perché perché hanno paura
Quindi sarebbe opportuno dargli dare alla gente una maggiore sicurezza
Ecco perché io provocatoriamente quel primo giugno dall'anno scorso
In una mia lettera al presidente La Repubblica invoca il che se fosse necessario anche l'intervento dell'esercito non perché l'esercito dovesse sostituire le forze dell'ordine che già fanno tantissimo per quanti sono e per i mezzi che hanno altrimenti al questore o se non ci fossero state non è sicuramente sarà avremmo abbandonato anche la Calabria però per essere di supporto data la pochezza delle forza degli uomini e dei mezzi che spesso sentiamo in televisione che c'è in Calabria
Se ci fosse questa maggiore tranquillità per le persone se ci fosse questa maggiore diciamo sicurezza perché lei pensi ognuno di noi ha famiglia figli che vanno a scuola
Parenti che si muovono stabilimenti cantieri all'aperto quindi non è facile dire voi dovete collaborare dovete denunciare incerto io lo dico in tutte le associazioni e cerco di fare opera di persuasione che bisogna collaborare però lei capisce che poi subentrano tutti i timori e tutte le preoccupazioni e ognuno pensa che forse meglio subire quello che subisce che è il minore dei mali
Se non si spezzano queste catene ma soprattutto questa anche della della burocrazia della pesantezza dalla burocrazia dalle angherie che subiscono
Nei vari uffici se non si scrivono delle regole precise perché questa a discrezionalità venga usata entro certi termini e vengo usata solamente a beneficio del lavoro noi nonno non andremo avanti avremo sempre problemi
Perché il fenomeno principale
Diciamo la cosa principale che noi dobbiamo l'obiettivo principale non mi venivano parola scusante
L'obiettivo principale e lavoro
Se noi non riusciamo a creare lavoro nei prossimi anni in Calabria veramente si abbiamo fallito abbiamo fallito dobbiamo assolutamente pensare ad andare in altre regioni per fare cose che in Calabria si possono fare benissimo
Io sono stato la settimana dopo Pasqua in Canada
Per la Settimana dei sapori e saperi calabresi
E parlando con gli amici del Canova calabresi che ormai sono lì da quarant'anni da trentacinque anni proprio mi dicevano questo come mai in Calabria ancora loro tornano per le vacanze la Calabria e ancora come l'hanno lasciato loro quarant'anni fa con pochissimi progressi e quindi si analizzava
Diciamo la possibilità e la quantità di risorse che ci sono in Calabria prima fra tutte il patrimonio umano che noi abbiamo di giovani laureati e diplomati di forza lavoro che noi abbiamo che altra Regione non hanno le zone industriali il patrimonio naturale però non riusciamo queste cose a metterle a frutto non riusciamo a a utilizzarle per creare questi posti di lavoro ricchezza e sviluppo
Quindi bisogna muoversi in tantissimi
Intanto su tante strade noi dobbiamo fare la nostra parte si diceva prima noi dobbiamo sud-est finirci di questa di questo carattere un po'di di sudditanza che abbiamo e pretendere che le cose vadano diversamente pretendono suo prodotto con i nostri politici
Che hanno avuto mandato da noi be governare la città di governare la provincia di governare la Regione loro hanno il dovere di rappresentare tutte le nostre esigenze compresa questa di combattere le due mafie alla ai livelli giusti io sono stato a Roma tempo fa e ho parlato con un alto funzionario dello Stato
E la mia grande evoluzione è stata che ero insieme ad altri imprenditori quindi non ho capito male
Ma la mia grande traduzione è stata quando questo di signore mi ha detto
L'inciso sentendo voi o uno spaccato diverso dalla Calabria e io vedo uno dei testimoni che erano con me degli imprenditori insalate potrebbe testimonial quindi vuol dire che a Roma eccellenza non è stata rappresentata la vera situazione dalla Calabria in tutti questi anni
Perché forse chi doveva rappresentarla avuto interesse a rappresentare una situazione non reale perché tutto sommato faceva comodo
Noi imprenditori siamo pronti io spesso faccio delle riunioni nelle nostre associazioni siamo pronti a cambiare anche noi mentalità ad essere di supporto spesso ne parliamo con i carabinieri con maggiore col colonnello di questa situazione di questo diciamo aiuto che siamo disposti a dare però dobbiamo vedere veramente le cose che cambiano dobbiamo vedere la cosa molto più determinato dobbiamo essere aiutate a fare tutto questo grazie
Fa
Ringraziamo il più peccato che lo fa impressione
Ascoltare dalla dalla voce di un imprenditore della dimensione del del presidente cambi col presidente degli industriali calabresi insomma rappresentanti di quello che in Italia viene consigliato un potere forte insomma la Confindustria sentire invece esprimere la solitudine lo sconforto l'imprenditore che opera in questa regione però aveva avvertito tutti e le sue parole anche la forza di la capacità di reagire di un imprenditore che come tanti altri in Calabria non intende gettare la spugna sta qui a difendere il lavoro suo il lavoro delle generazioni che l'hanno preceduto e quello dei suoi collaboratori
E la forza e la denuncia la si avverte però anche in piccoli imprenditori calabresi che anche loro sono sotto scacco
Delle dalla violenza mafiosa violenza che non si esprime solo come diceva il presidente Callipo negli atti di violenza negli attentati nel nelle nel tritolo
Ma anche in continua vessazione quelle che lui chiama ma per la verità la parola non piace molto l'espressione mafia della pena perché siccome faccio il giornalista e lo so lo so lo so collana spiega subito spiega che non si riferisce alla vedova si riferisce a certi i gangli della burocrazia delle delle delle pubblica amministrazione dove avvengono le vessazioni io però vorrei facendo una piccola deroga alla alla nostra tavola rotonda aprire una piccola finestra di questa tavola rotonda per offrire anche un'altra testimonianza quella di un imprenditore invece piccolo e che però ho sentito combattivo reagire alla a una a una escalation di attentati davvero impressionante che si è abbattuto sulla sua azienda quindi pregherei Platini la Pugliese vari di avvicinarsi al microfono e di raccontare in poche parole la sua esperienza e di testimoniare la sua reazione
Grazie
Io prima di cominciare voi che innanzitutto ringraziare la Presidente Adriana Musella e tutto il coordinamento di riferimenti per l'invito rivolto a me e la mia famiglia
A partecipare interveniamo questa importantissima manifestazione
Saluto con grande piacere anche tutti i presenti dei cittadini semplici all'otto Rita siamo siete numerosissimi segno tangibile che la lotta all'illegalità in argomento che mi auguro al di là della presenza e della solidarietà di facciata
E sentite sta a cuore a tutti non è la prima volta che parlo da questo pulpito
Lo sapete anche perché in questa sala spesso e volentieri si tengono delle iniziative delle manifestazioni anche non solo politiche
Però non nascondo che essere qui stasera assume per lei tutti pensano a valenza particolare
Infatti esattamente lo ricordava Gianfranco Manfredi ventiquattro anni fa il tre maggio del mille novecentottantadue moriva per mano della criminalità a Reggio Calabria l'ingegnere Musella papà di Adriana
Una delle troppe vittime senza colpevoli uno dei tanti processi archiviati se non sbaglio a nonostante una riapertura anche rimasti senza responsabili né un preciso movente e noi speriamo anzi dobbiamo essere in grado ognuno secondo le proprie possibilità secondo il proprio ruolo di contribuire se non altro a diffondere la cultura della legalità
Cosa che in Sicilia avvenuta si è sviluppata in effetti in Sicilia una cultura antimafia successivamente alle stragi di Capaci e di via D'Amelio vedete noi viviamo in una repubblica che a metà degli anni settanta salutiamo il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero
Dicevo che noi viviamo in una repubblica che a metà degli anni settanta con l'omicidio ricorderete di Cristina Mazzotti studentessa del Nord ucciso dalle cosche
Scopre la mafia calabrese da subito da parte della stampa nazionale c'è il tentativo di liquidare il fenomeno ad episodi locali
Però quanto meno si inizia a porsi il problema di scoprire la reale natura del fenomeno la malavita calabrese comincia ad assumere infatti caratteristiche nuove rispetto al passato si pensi all'omicidio del diritto e farla in all'aumento dei sequestri di persona
La 'ndrangheta acquista un peso notevole mai conosciuto fino ad allora soprattutto nelle province di legge di Catanzaro i sequestri costituiscono l'attività più redditizia ma anche il contrabbando continua ad essere importante
Ma mano poiché gli hanno passano la 'ndrangheta accrescesse importante inserimento
E in un continuo controllo nell'aggiudicazione di appalti e subappalti soprattutto di opere pubbliche nell'edilizia con l'abusivismo sfrenato nelle assunzioni non solo in imprese private ma quel che è più grave nel settore pubblico era che credo su un aumento non al punto che è finita l'era di sei dei sequestri di persona diventa una forma di reddito più consistente in Calabria
La criminalità calabrese inoltre si caratterizza anche non escalation di ferocia inaudita soprattutto tre diversi clan che in molte occasioni si sono risolte con le aste risolte con un reciproco sterminio
Tutto questo sta ad indicare che l'organizzazione punta non solo apposizione economiche sempre più rilevanti ma anche e soprattutto alla gestione ed un parziale controllo del potere
Si deve aggiungere oltre che la condizione economica e civile della nostra terra non ostacola la crescita del fenomeno ma anzi in molti casi lo agevolato
Prevalgono l'illegalità e l'illecito si è arrivati a Roma in Calabria due condizionamento reciproco tra politica e mafia pontici l'accaparramento di determinati posti di potere negli enti pubblici lo sperpero l'appropriazione privata e l'indebita di denaro pubblico
E principalmente anche questo grazie alla politica lo ricordava Pippo Callipo il clientelismo più devastante
La mafia calabrese in effetti dai tempi in cui veniva definita associazione di mutuo soccorso di passi in avanti ne ha fatti
La nostra dimensione mafia se infatti non è solo figlia come vuole qualcuno vuol far credere del disagio economico e sociale ma la si può inquadrare per quanto è possibile nell'esigenza di reagire avvolti di dare risposte giuste o sbagliate
A delle situazioni economiche politiche particolari ne ricordiamo il Pacchetto Colombo che prevedeva il sorgere del quinto centro siderurgico a Reggio Calabria quindici mila posti di lavoro pensate
E e affossato per varie vicissitudini poi lega Massimo Vari ma iniziato la lì quel chi imita stabilimento in questo caso costruito ma mai entrato in funzione
La Montedison di Crotone poi Enichem e poi Enimont poi il nulla la Pertusola Sud che produceva zinco il fallimento di questi piani e progetti di lavoro in Effetti che avrebbero dovuto creare sviluppo lavoro e sicurezza
Hanno determinato un vero e proprio regresso economica e sociale
Da allora storie infiniti di omicidi tentati omicidi di collusione di procure sotto organico di testimone di giustizia primo state poi abbandonati a se stessi
Di commissariati e caserme che non hanno i soldi per la benzina questi sono dati e non sono invenzioni di macchine di scorta così vecchio che si fermano di botte lato strada di commercianti a piegare il Pizzo di banche che secondo i dati applicano tassi fino all'otto e trentasei per cento pensate
Di assicurazioni che tentenna di fronte soggetti considerati a rischio in effetti in Calabresi doveva consumare l'omicidio eccellente del vicepresidente Fortugno
Perché Pandora di scoperchiare se il suo vaso non si può ammettere nei primi affetti e ammettere che i ragazzi di Locri sono riusciti dove finora istituzioni e cittadini hanno fallito
L'uno per indifferenza l'altro per paura io mi chiedo voglio dire se non ci fosse stata all'indomani dell'omicidio Fortugno
Quell'imponente e spontanea ribellione dei ragazzi di Locri con tutto quel che ne è seguito elemento del primo maggio in ultimo le istituzioni lo stato questa volta sarebbero in anche i mass media
Sarebbero intervenuti oppure stavolta si sarebbe liquidato l'episodio come localistico
Ho legato ad omertà
Cioè sta a significare voglio dire nonostante l'attenzione sulla Calabria si concede ad ammazzare di intimidire in maniera indiscriminata ce sta a significare che la criminalità è padrona del territorio certa del proprio credo predominio il fatto che riferimenti abbia scelto per le due giornate regionali dell'Antimafia Vibo Valentia per promuovere ed organizzare queste due giornate della Gerbera gialla per la lotta all'illegalità ci deve far riflettere
Infatti oltre ad accogliere l'avvenimento con grande partecipazione in effetti è responsabilità bisogna prendere consapevolezza profonda e ferma della drammatica situazione che danni la nostra provincia vive nella quasi totale indifferenza
Ma mi ricollego di nuova Callipo secondo l'istituto di ricerca nazionale Eurispes e la provincia di Vibo Valentia e la capitale nazionale dell'usura
Il dato risulta in base a due parametri contesto ambientale sistema bancario si registra inoltre altri tristi primati dal due mila uno il numero dei delitti legati alle estorsioni agli attentati denunciati o scoperti dall'autorità giudiziaria
Sono aumentati nella provincia di Vibo Valentia di circa il settantacinque per cento
Non c'è uno e dico un solo giorno in cui non si legge sui giornali la notizia di due o più attentati delittuosa intimidatori
La presidente mi ha detto di stringere però non posso purtroppo metterete attirati che San
Va bene concludo allora io volevo ricordare in ogni caso il sindaco di San Calogero che vivo per miracolo perché gli hanno sparato l'altro ieri in casa
Niente io concludo dato che hanno dei tempi o penso che in Italia e da poco iniziato un nuovo corso politico sa quant'è difficile in politica discernere questo lo ricordava pure il Presidente Loiero tra vicinanze collusione
Di quanto sia sottile la linea di demarcazione tra legalità e illegalità
E di come le vittime a Ischia lo scioglimento dell'altra le dirò che la sanità o poli vibonese e le condizioni della Salerno-Reggio siano le dirette conseguenze dell'omertà e dell'adeguamento politico alle ragioni del potere del consenso a tutti i costi
Io mi auguro che si possa davvero imprimere una svolta si sappiano concretizzare le richieste che provengono soprattutto dal Sud di lavoro di sicurezza
Di una sanità efficiente di servizi sociali non c'è sviluppo senza sicurezze non c'è sicurezza senza sviluppo anche in questo momento lo sapete rappresenta la mia azienda che come tutti ormai sanno subito in sei anni più di dodici attentati alcuni molto gravi che hanno prodotto perdite per miliardi delle vecchie lire in parte indennizzata e dal fondo antiracket abbiamo sempre denunciato collaborato nei nostri limiti le istituzione parte del mondo politico c'è sempre stato vicino Manziana e non si è mai arrivata e nessun colpevole
Io mi auguro e concludo che non si debba spettare anche qui come a Locri laziale in tela tante per intervenire in maniera seria e decisiva grazie e scusatemi se mi sono domandato
Passo il microfono Adriana Musella che vede
Io vorrei ringraziare il presidente Loiero per essere qui con noi perché so che venuto con grandi sacrifici perché ha rinunciato tra adibiti precedentemente presi
Voglio Hervey ringraziare perché non l'ho fatto prima
Il questore di Palermo Caruso che qui con noi il colonnello
Piano comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria il questore di Reggio Calabria speranza la Nonna Betta Caponnetto
Sindaco
Il sindaco di Lamezia Terme speranza che è qui con noi Anna ha fortuna mio grazie Anna per essere qui
Figlia di Francesco Fortugno tutti gli amici che son venuti dalle varie parti d'Italia se soci di riferimenti
Sta per arrivare l'assessore alla cultura del Comune di Verona con una delegazione anche di studenti davvero una la stiamo attendendo decisa con l'aereo a Reggio Calabria
E volevo poi dirvi volevo scusare i nostri parlamentari che non sono qui con noi
Dovevano essere sia Marco Minniti che Giuseppe Lumia
Insieme a Nuccio Iovene e Rosa Calipari purtroppo
Sono stati trattenuti perché come sapete oggi c'è la votazione dell'ufficio presidenza della Camera dei deputati ecco di passo la parola Gianfranco
Riprendiamo quindi
Tavola rotonda abbiamo la fortuna di avere qui con noi stasera Francesco la Licata e Fabrizio Feo sono i due giornalisti che sono qui a questo tavolo seduti alla la mia estrema sinistra
Come dire due giornalisti che rappresento Alicata per la carta stampata F o per la televisione due punto di riferimento per il giorno Isma'democratico di impegno civile
Io vorrei
Rivolgere alloro così più che una domanda una una volta danza lavorìo intervistarmi ma diciamo una vorrei porre entrambi una questione che quella dell'informazione in questa regione
Rispetto ai fatti di mafia in generale sembra che sia finito un po'la stagione dei grandi reportage ci sembra che sia venuta meno la stagione dell'impegno
Verso anche dell'informazione verso regioni come la Calabria e la Sicilia solo grandi delitti purtroppo ormai riescono a richiamare l'attenzione delle testate nazionali e delle testate
Radio televisive nazionali io vorrei capire da loro Bonaiuti che lega Utah s'era capito assoluti vai a capire come mai questa stagione non c'è più
Anche
Come vedono loro l'informazione locale che è cresciuto a tanto negli ultimi anni sia quella della carta stampata sia quella radiotelevisiva anche in Calabria per capire con loro contributo limiti
Prospettive forza importanza di questo di questo fenomeno do subito la parola allora direi a Francesco la Licata e poi a Fabrizio Feo grazie
Buonasera a tutti anch'io mi associo ai ringraziamenti sì che sono non sono una formalità sono sentiti perché per noi meridionale sempre una un'occasione è sempre una buona occasione quella di potersi ritrovare a discutere dei problemi che ci affliggono visto che come ha sottolineato il nostro bravo
Provocatore spesso sulla stampa e sui mezzi di comunicazione rimaniamo come dire leggermente insoddisfatto interdetti per come certi argomenti vengono affrontati
Ed è vero bisogna it ammettere che non sempre di di il sistema io parlerei più che vi aspetto vocale localistico permette io vedo più come un sistema generale che riguarda specialmente il meridione d'Italia dove la sensibilità per un argomento che non sempre
Che non sempre vissuto come una battaglia ma spesso viene visto come un impedimento al potere portare avanti altri discorsi che sono quelli alla politica che sono quelli degli affari e dell'imprenditoria
Il se sembra proprio che questa ho completato di pietra che in Sicilia e Cosa Nostra in Calabria la 'ndrangheta in altre parti del Meridione d'Italia sono altre organizzazioni similari sembra proprio che questo convitato di pietra in qualche modo venga rimosso sia si ha la sensazione che lo si voglia rimuovere per non danneggiare altri settori della società civile
In questo
è vero la stampa a delle responsabilità che non sono non sono recenti non appartengono a determinate ben definite ai e poche politiche o o o periodi in cui prevale uno schieramento piuttosto che un altro devo dire che questa negligenza questa inadempienza è una costante degli ultimi anni degli ultimare almeno degli ultimi trent'anni cioè quella di andare appresso al clamore dei fatti all'emergenza piuttosto che al tentativo di ragionare giorno per giorno e e trarre le conseguenze di una di una contromisura adatta per risolvere il problema me sarò più chiaro l'abbiamo visto per esempio proprio in Calabria
Nell'ultima con l'assassinio
Di Fortugno a Locri no abbiamo visto come finalmente l'attenzione generale si sia accesa ma sì voluto un omicidio eccellente un omicidio politico perché questa attenzione arrivasse in Calabria
E non è che prima in Calabria andasse tutto bene nato visto quanti amministratori locali siano rimaste vittime di intimidazioni chi gli sparavano alla porta chi gli manda ogni Proietti alla casa insomma come la vita politica la vita democratica di un'intera regione fosse praticamente illimitata
Non solo nel settore della politica ma anche negli affari come abbiamo sentito poc'anzi dal rappresentante degli imprenditori in Calabria come in Sicilia aggiungo io perché la storia la so bene qual è la Sicilia
C'è un una sorta di
Come dire di limitazione alla al alla libertà di impresa e alla aggiungo io alla libertà di fare politica aggiungo io alla libertà in assoluto perché laddove un amministratore
Deve essere deve vivere scortato
E dove gli imprenditori che denunciano devono cambiare regione o cambiare addirittura territorio per per essere deportati in altre regioni a fare quello che sarebbe naturale facessero nel loro nella loro terra
Mi sembra una logica capovolta ora rispetto a questo
I mezzi di comunicazione
Sbagliano sbagliano perché
Intervengono soltanto nel momento della crisi
Cioè non riescono a stabilire un contatto con la realtà allora dico io che questa lontananza dalla realtà questa incapacità di decifrare quello che accade nella propria terra
Tra l'altro una caratteristica che si riscontra abbastanza anche a livello politico perché laddove certi atteggiamenti della politica sono come dire tendono a ignorare altri muovere il fenomeno con la scusa che sin fama la terra che si chiami che si fa male all'immagine nella propria terra io mi ricordo che negli anni passati
I giapponesi come come noi che stavano nella giungla a a continuare a parlare di mafia laddove il potere ufficiale ti diceva
E quando dico poter ufficiale non dico soltanto e i politici farlo anche di te di addetti ai lavori io mi ricordo di fino alla agli anni e settanta all'inizio degli anni ottanta
A nell'ENI il all'inaugurazione del degli anni dell'anno giudiziario spesso il procuratore generale gli veniva forte a pronunciare la parola mafia perché la metteva in dubbio la mettere in discussione ora di fronte a questo la stampa non sempre non è sempre riuscito a fare il proprio dovere di chi è la responsabilità è chiaro che qui è un'autocritica che io faccio perché facendo parte della corporazione tra virgolette
C'ho anch'io la mia c'abbiamo anche noi fare la nostra parte responsabilità devo dire che è molto dipende da un sistema da un da un corto circuito politico-mediatico cioè i giornali i mezzi di comunicazione specialmente
La televisione ma di questo
Porta su questo potrà essere più preciso
Fabrizio Feo spesso
L'informazione preferisce
Andare appresso a quello che il sistema politico del momento e se il sistema politico del momento dice che alla mafia non esiste non c'è verso ci vuole il morto per dimostrare che esiste
E accaduto è accaduto durante il maxiprocesso di Palermo quando Cosa Nostra aveva praticamente deciso che nessuno che do mica non doveva accadere più niente e per dieci anni non è morto nessuno esattamente come dal novantadue ad ora per scelta di Bernardo Provenzano che finalmente è stato preso e di questo dobbiamo ringraziare la procura nazionale la Questura di Palermo la squadra mobile Palermo
Con una con un assegno
Con una semplice operazione di polizia scusate mi par fatto di passare il termine semplice perché è semplice la parola semplice racchiude tutta una serie di garanzie garanzie di trasparenza anche sono state addirittura
Visibili
Nel nel filmato che sta dall'atto in televisione
Detto questo io non rubo altro tempo perché ho parlato abbastanza
Beh
Do la parola a a Fabrizio perché come rappresentante di una di una categoria di giornalisti un po'particolare ancora più come dire danneggiata dal rispetto alla carta stampata perché ancora di più
E diciamo sotto costretto controllo
Politico
Grazie
Francesco ma una una sera innanzitutto Francesco non ha detto una cosa sbagliata poi voglio dire sono anni che io e lui ne parliamo e qualche volta ci piangiamo anche l'uomo sulla spalla dell'altro verso beh lo devo confessare arriviamo al punto di dire ma assenso essere così caparbi sia senso viene credo che essere caparbi in questo genere di di casa sia sempre senso ce l'ho dimostrato la squadra mobile di Palermo qualche settimana fa
Il procuratore nazionale Grasso vi voglio dire a chi gli chiedeva di Proconsolare Provenzano rispondeva con un ghigno ogni volta quasi a dire aspettate e vedrete poi abbiamo effettivamente visto noi dobbiamo
Fare autocritica giornalisti individualmente dobbiamo anche essere capaci di dire che molto gli s'dipende da noi stessi e dei singoli se noi giornalisti non abbassiamo le armi
Spesso ci sono partite battaglie che si possono combattere
E e direi che io sono in una condizione particolare non solo perché sono un giornalista
Della RAI della televisione
Ma perché loro al TG tre che un giornale particolare del quale poi non si fanno tante cose perché anche al TG tre
Informare può essere come dire
Informare su certe sì esatto su certi argomenti può essere difficoltoso magari non per censura politica ma semplicemente perché l'assuefazione di un male sottile che distrugge tutto
E favorisce il sonno della ragione
E sono in una condizione un po'particolare perché e lo dico con con emozione ad Adriana Musella io l'ho ricordato più di una volta ogni volta che vengo in Calabria penso ai primi passi come non posso dire come giornalista televisivo ma come
Persona che si è occupata per la televisione di cose di mafia o mosso proprio qui come un giornalista che voglio dire usare la parola giornalista è un po'poco e si chiamava Giuseppe Marrazzo che era praticamente statu il primo che ha insegnato cosa significhi la caparbietà su queste sulle per informare sulle questioni di mafia per difendere il diritto informare per combattere delle battaglie in favore della gente di chi è schiacciato da questi fenomeni
I e quelle di battaglie le ha combattute rovinandosi la vita oltre che rischiando la tantissime volte
Io credo che Piero Grasso lo ricordi lo ricordo sicuramente Francesco la Licata
Che lo hanno visto a Palermo tante volte e ricordo io che con lui
Io ragazzino
Andare all'ospedale di Messina a quando lo intervistò domo MoPI romantiche
Con la semplicità di un contadino
Gli spiego ci spiego che cosa significava il potere mafioso vestito della maschera falsa della semplicità e del
Come dire l'essere dalla parte della gente un'aberrazione perché sappiamo che quanto significhi schiacciare bene chi ha compreso la pericolosità
Della mafia della 'ndrangheta come lui ha dovuto combattere delle battaglie parliamo della fine degli anni sotto i settanta di inizio degli anni Ottanta del tipo il morto nell'ottantacinque ma quanto ha dovuto penali ecco quella sembra una condanna a vita
Per tutti quelli che hanno in qualche modo anche indegnamente cercato di raccogliere il suo messaggio perché dello dicevo prima
Tante volte ti trovi non di fronte al veto politico
Al non parliamo di questo altrimenti mi arriva la telefonata del segretario di partito oppure arriva all'interrogazione parlamentare o arriva come è capitato a me una causa per cinque miliardi di lire delle vecchie lire
Che né penzolava sulla testa per dieci anni fino a che non l'ho vinta
E subendo per questo dall'ufficio legale della RAI ricordati che tu devi
Che se sotto esame e non è solo questo avete difficoltà a fare informazione è quello che dicevo prima autocensura
Anche
L'incapacità di noi giornalisti a spesso ad avere spina dorsale a combattere a come dire essere determinati nel portare avanti una battaglia proprio questo è uno dei primi limiti dell'informazione televisiva io credo che prima ancora che parlare di censure politiche di condizionamenti che ci sono sono gravissimi
Pesantissimi
Sono uno degli elementi che contribuiscono a dare del Paese attraverso
L'informazione un'immagine diciamo così per dirla in modo leggero
Una in una come dire una un raffigurazione non proprio aderente alla realtà c'è questo elemento un elemento che io devo dire
Sento
E sul quale rifletto quando sento poi dire come è stato detto qui stasera che se non c'era
Ahimè
Un delitto un fatto grave come la morte del reo vicepresidente del consiglio regionale della Calabria
Di quello che la Calabria e in termini di potenzialità criminale di minaccia per lo Stato quante volte l'ha ricordato il procuratore Grasso quante volte è stato ricordato anche fino alle lacrime io lo ricordo mi sciocco il dal presidente Callipo
Ecco
Se non ci fosse stato quella vicenda
Chi e lo dico uno con voglio dire con umiltà come mi per tre anni è venuto qui anche a costo di sentirsi dire ma tu taluni lacuale Calabria quando parlavo di depuratori e quant'altro ma toccava e taluni la Calabria quando parlavo di opere pubbliche che non venivano completate quando parlavo di dalla presente ma sempre questa andrà anche da me insomma finiamola
Tu hai messo sotto accusa un intero comune e mi riferisco a quello di Platì quasi che i cunicoli sotto forma di fossero stati un'invenzione dei carabinieri e del Genio guastatori ecco
Che affatto come dire semplicemente e solamente il proprio loro piccolo lavoro si è sentito ripetere e ma che ci vai a fare fino a che a Palazzo Nieddu non si è sparato
E la cosa che io mi domando per avviandomi a chiudere la cosa che io mi domando e vi domando
Ma un informazione così vista davvero bene io penso a quello che sarà la Rai
A quello che è la RAI a quello che poteva essere il servizio pubblico
Vi pare possibile che giornali come il TG tre non abbiano approfondimenti e siano costretti cioè trasmissioni nelle quali raccontare in modo piano compiuto con come dire dovizia di particolari ascoltando voci non possono raccontare qual è la realtà perché no a parte il primo piano che luogo dove ci si fa ormai solo soprattutto confronto politico non si possono avere approfondimenti sì TG uno a qualcosa ma insomma il TG due pure cioè noi abbiamo perso la tradizione del giornalismo di inchiesta
Abbiamo una situazione che non è più tollerabile perché io vengo chiamato costantemente Ammin urtare quanto parla il Presidente Loiero e quanto parla mi devo andare a cercare si produca dedico il il parlamentare il il politico dell'altra parte perché e su che cosa su questioni di politica non su fatti
Su fatti che riguardano la vita della gente io vorrei chiedere stasera al presidente Loiero intervistarlo su una dichiarazione pesantissima e tra l'altro fondatissima che ha fatto riguardo alla condizione della Salerno-Reggio Calabria
Dove sappiamo che a luglio si smetterà di lavorare e magari non lo posso fare perché devo vedere siamo in par condicio perché adesso si vota per me alle amministrative un attimo ma e l'istituzione ha detto delle cose mi dovrebbe rispondere non dovrei pormi il problema oltretutto non attacca nessuno
Voglio dire quando da una notizia quando dice non sappiamo che la situazione e questa cittadini queste sono le condizioni della Calabria
E invece siamo ancorati a un come dire un sistema
Che ai miei ancora una volta spesso per la nostra ignavia non viene speso scardinato e non muta
Io chiedo a chi è qui ad ascoltarci benevolmente a un'iniziativa chi è presenza un'iniziativa che e meritoria fondamentale quale quella che con fatica con la Fondazione Caponnetto riferimenti sta portando avanti da tempo
Rifletta
E in qualche modo per quello che è possibile si rivolti contro questo
Modo di andare avanti altrimenti noi perdiamo quello che il volto dell'Italia
Non risposte di maniera come avete potuto notare sia Fabrizio Feo sia Francesco la Licata
Ricordano entrambi devo dirlo dovute sicura non solo il giorno a razzo che ha ricordato Fabrizio Feo ma la stagione degli Alfonso Madeo degli altri grandi giallisti che scendeva cala negli anni settanta
Che non si devono la notizia cioè il grande fatto io ricordo che sia Marrazzo che Madeo che ho avuto la fortuna di conoscere venivano si fermavano una settimana anche i dieci giorni e poi uscivo sette otto articoli alla terza pagina del Corriere della Sera puoi Marrazzo raccoglieva sette otto interviste poi faceva il servizio al TG due poi faceva lo speciale poi faceva il settimanale cioè si lavorava con un giornalismo di inchiesta umile e modesto che poi produceva la conoscenza la realtà anche perché la 'ndrangheta parliamoci chiaro
Voi lo sapete meglio di me
Non fa paura solo quando spara fa paura quando propensa
A disegnare un futuro di questa terra a sua immagine e somiglianza fa paura quando progetta sviluppo economico a dimensione 'ndrangheta quando pensa alle al credito e al a dimensione 'ndrangheta non solo quando uccide Espada ma anche quando diventa egemone nell'economia e nella politica e nella società di questa Regione
Però come dicevo prima non c'erano solo grandi drammi ci sono anche piccole micro storiche per chi redige per le famiglie di chi e subisce sono grandi tragedie
è una brevissima testimonianza davvero breve ma ci teniamo a proporla qui anche agli autorevoli i componenti di questa tavola rotonda che voi dovranno tirare le fila di questa alla fine le somme di questa di questo dibattito quindi inviterei nel loro quello che un imprenditore un fotografo di Vibo che ha subito negli anni alcune vessazioni mafiose che oggi è costretto a vivere sotto scorta raccontare brevemente la sua testimonianze vi prego di essere brevi perché abbia dobbiamo continuare grazie
Ne sanno alla bloccata del signor Nello Rovello il quale molte volte è stata contattata per raccontare la sua testimonianza ma spesso insieme a
Chionna mi ha chiesto di farmi portavoce il proprio perché vuole riuscire ad esprimere quello che deve dire il signor duello come la maggior parte dei vibonese quasi tutti i libanesi sanno è stato un nuovo fotografo molto bravo sin dagli anni Sessanta a Vibo Valentia
è stato uno dei primi fotografia Vibo Valentia e nel corso degli anni è riuscito ad accumulare anche una notevole fortuna per la sua attività di artigiano fino al mille novecentonovantadue quando ha iniziato ad avere i primi attentati estorsivi attentati estorsive che non sono andati diciamo a buon fine
In quanto si sono limitati al ritrovamento di ordigno esplosivo dinnanzi alla porta del suo negozio e da allora comunque iniziata tutta una serie una via crucis per il signor duello
In quanto è iniziato un andirivieni e lui aveva denunziato questi fatti all'autorità giudiziaria ma dall'autorità giudiziaria allora non ha mai avuto nessun tipo di risposta
L'unica risposta che l'UE è riuscito ad ottenere l'ha ottenuta dalla malavita locale dal boss di allora il quale gli ha detto non ti preoccupare stai tranquillo andrà tutto bene
Quindi da allora è iniziata tutta una vicenda di regali regali di occhiali di macchine fotografiche di servizi fotografici fino ad anni che ha ad arrivare alle prime richieste
Ma richieste estorsive poi piano piano anche a richieste di interessi usurai
Questo ha portato il signor quello fino al due mila e quattro data in cui non non ce l'ha fatta più e finalmente ha superato se stesso
Si è liberato da questo gioco per spesa antichissimo anche dell'omertà
E ha denunziato
I suoi usurai all'autorità giudiziarie né nato un procedimento penale l'operazione denominata Flash che ha portato all'arresto immediato di dieci esponenti di spicco della malavita vibonese
Due di questi hanno patteggiato la pena il terzo ha ottenuto una sentenza di condanna l'otto marzo
Gli altri non parlo appunto di del procedimento perché tuttora in corso abbiamo questo dibattimento in corso a Vibo Valentia
Il signor quello si è liberato dal giogo appunto della della delinquenza da questo punto di vista comunque si è ritrovato ad un certo punto della sua strada completamente da solo
Perché ha agito da del cittadino ha fatto il suo dovere di cittadino nei confronti di uno Stato che arrivato ad un certo punto l'abbandonato
Voglio fare soltanto una parente sì il messaggio che il signor duello vuole lanciare
Non ne quello di un avvilimento di fronte a questo che è stato tipo di di cose ma è una denunzia per migliorare perché si può migliorare e non l'abbiamo anche visto toccato con mano questo
Si è ritrovato da solo perché devo essere sincera si è ritrovato anche senza nemmeno un avvocato non so come ha fatto trovare ma io sono fra le altre cose una siciliana che vive in Calabria quindi mettete un po'e fino a quando abbiamo iniziato a fare a mettere un po'di fare un po'di Chiasso un po'discuta anche sui giornali siamo riusciti ad ottenere una scorta
E stiamo ancora comunque inattesa da parte dello Stato di risposte concrete in ordine a tutte le promesse che lo Stato fa mi riferisco alla legge quarantaquattro perché del settore la legge centootto elargizioni nel caso di attentato estorsivi e Dusk e per concessione di mutui per quanto riguarda misura abbiamo ottenuto soltanto e di pochi giorni fa un ravvedimento da parte del commissario straordinario di Governo per ottanta antiracket e l'usura
Il quale rigetta la richiesta ai sensi della legge quarantaquattro quindi l'elargizione di una concessione
Per attentati estorsivi in quanto gli uffici non avrebbero di l'ufficio territoriale del Governo di Vibo Valentia non avrebbe istruito bene la pratica con riferimento al danno io ho letto la relazione che il Comitato
Antiracket e antiusura ha presentato la relazione relativa al due mila e cinque
La denuncia che vuole fare signor quello proprio questo
Una adeguamento della legge veramente a tutti i casi concreti una interazione tra tutte le forze e le attività dello Stato perché il signor duello
Dice grazie alla dottoressa Manzini quindi l'autorità giudiziaria
Dice grazie alle forze dell'ordine la Guardia di Finanza alla questura di Vibo Valentia che è stata molto attenta
Dice grazie al prefetto la dottoressa Basilone
Ma
Purtroppo ci sono stati dei grossi problemi una pratica non è stata istruita è passato un anno e mezzo
Una pratica ancora in corso e non sappiamo e ci sono tanti intoppi quello che serve concretezza presso gli uffici territoriali di governo che sono gli uffici che veramente devono stare devono essere vicini alle vittime dal momento in cui si fa la denuncia in poi
Grazie
Grazie grazie della testimonianza io penso che qui c'è il prefetto De Sena ora passeremo a lui la parola ma nel prima ancora vorrei salutare l'assessore al principe all'istruzione alla cultura di Verona che arrivata in questo momento grazie di essere qui con noi
La referente padri i riferimenti Veneto Patrizia muffa i ragazzi del liceo Maffei di Verona benvenuti a tutti noi
Io credo che sia pure nei limiti di una tavola rotonda siamo riusciti stasera comunque a offrire un panorama abbastanza ampio della situazione esistente nella regione con le luci e con le ombre che tutto questo rappresenta credo insomma che ci sia tanta carne al fuoco
So che a lui non piace essere chiamato super prefetto un termine che non non gradisce volto però il dottor Luigi De Sena che da pochi mesi in Calabria credo che rappresenti in maniera molto tangibile l'attenzione nuova che da parte dello Stato centrale
E si sta rivolgendo alla alla terra della 'ndrangheta dopo tante denunce sulla pericolosità sull'importanza di questo fenomeno nel nel panorama della criminalità mondiale ecco un segno di attenzione qui sul territorio credo che anche stasera ci sono tanti interrogativi è inutile ripetere di quelli che sono venuto alle testimonianze anche sofferte
Che sono state offerte da questa la tavola rotonda e credo che dei prefetto De Sena ecco non super prefetto parte un prefetto eccezionale diciamo abbia sicuramente delle parole per dei contenuti da offrire al nostro riflessione grazie
Ma io vi ringrazio
Superato il credo di avere ben poco sono punto oggetto dotato di una normalissima intelligenza umana il Paese
Non sono assolutamente un prefetto supera
Ringrazio chiarimenti
Ringrazio anche qualche omaggio alla Fondazione Caponnetto deferimenti per me significa riflessioni significa anche emozioni delle volte commozioni
Vi propongo quindi delle prove delle riflessioni inseriti in quanto ognuno di noi e cosciente che dopo di avere aver partecipato a questo convegno periti arrogato io sono un dialogante domani mattina di conseguenza ecco buona coerenza semita ma morale
Nel nell'ottica che noi stiamo proponendo e che stiamo cercando di adottare
Io credo che la prima cosa che bisogna sfatare è un po'l'attività deve la distinzione bisogna confermare tra attività di repressione attività di prevenzione
L'attività di repressione in Calabria credo che non attivo ore di paragone
Su tutto il territorio nazionale le operazioni che si fanno in Calabria in tutte e cinque le province credo che sì ai i giudici calabresi che le forze di polizia calabrese possano sì
Stare in una posizione assolutamente di destinatari soltanto ed esclusivamente di complimenti e di grosse considerazione
E il fronte dalla prevenzione su fodera preceduti se gioca la vera partita
E quindi ovviamente il prefetto
Come titolare di un ufficio di amministrazione generale
E che comprende anche il coordinamento strategico delle forze di polizia parlo di coordinamento strategico sotto l'aspetto preventivo la competenza per quanto riguarda la repressione dell'autorità giudiziaria
è qui che si gioca veramente la partita la partita la Calabria partito del Paese
Sul fronte della prevenzione sicuramente ci sono anche le forze di polizia però ci sono anche tutti gli altri tutti gli altri protagonisti
Amministratori locali Confindustria associazioni industriali settore del credito la stampa le organizzazioni sindacali che io e faccio riferimento all'intervento del presidente Callipo che mi ha spesso chiamato in causa sul
Suo passaggio che io rivisitato nel due mila e quattro tutti per tutta la Calabria
Il funzionario che lei al quale affatto
Quell'esposizione dalla Calabria che ha risposto non conoscevo questo spaccato
Per la verità e un funzionario che dovrebbe fare un po'più di autocritica non si fa sicuramente polizia non si fa prevenzione dal centro indubbiamente bisogna vivere il tu questo territorio e io ho il privilegio di viverlo
Per me è un privilegio sta rincara
Anche da meridionali da meridionalista
La prevenzione si pente sicuramente le forze di polizia come co-protagonista di un sistema
Nell'ambito delle misure di prevenzione patrimoniali dell'ambito attività tipo di controllo del territorio
Ma solo le forze di polizia non possono fare assolutamente nulla peraltro i successi delle forze di polizia nell'ambito della prevenzione sono affidate
Sono affidati ai al dato statistico ed è un dato non enfatizza
Molto spesso è andato strumentalizzato
Sempre negativa
La Mafia la mafia calabrese presidente Gul
Quanto lei affatto dei riferimenti molto giusti ma io le devo rispondere
Perché l'ho fatto io personalmente molto critico come rappresentante della pubblica amministrazione la pubblica amministrazione non funzioni
Non funziona assolutamente
Forse il fallimento di tutti gli interventi nell'ambito di una questione meridionale che sono stati portati avanti
Per decenni dal dal governo italiano sono falliti perché la pubblica amministrazione non ha saputo gestire
Giustamente lei fa riferimento ad una
Ad una mafia delle istituzioni
Le posso garantire che molto spesso nell'ambito dell'apparato eh lo so tanto statale anche Rocca del sistema Paese del sistema burocratico
Insiste l'imbecillità allora devo parlare della mafia dell'imbecillità
Esiste l'incapacità e allora parliamo di mafia dell'incapacità esiste la fuga dalle responsabilità
E via dicendo
Indubbiamente ci sono anche i più il terzo di mafiosi però bisogna avere anche l'accortezza la la come intelligenza di separare determinate questioni LAM la pubblica amministrazione per non funzionare non ha bisogno dalla mafia
Di per se stesso non funziona
Quindi il primo il primo dato che deve essere esaminate nella regione Calabria
E il funzionamento dalla pubblica amministrazione sia a livello centrale che a livello territoriale che a livello locale e lo Stato deve fare la sua parte Kobe sostegno non più assistenza sostegno alle amministrazioni locali
Ovviamente devono converge su questo fronte tutti quanti cominciando da lei è cominciato da me
Indubbiamente la sicurezza è un non esiste non certo sicurezza al cento per cento
E si sta una sicurezza adeguata
Ma esiste una sicurezza
Di qualità e in Calabria la sicurezza di qualità
Le forze di polizia l'autorità giudiziaria rassicurata ora dobbiamo assicurare l'altro tipo di sicurezza la sicurezza sociale e quindi questo è sicuramente un compito che fa riferimento al prefetto in quanto titolare di un'Amministrazione generale
E qui per la verità mi sorprende la testimonianza del forno di Vibo Valentia perché evidentemente qualche errore c'è stato nella pubblica amministrazione che lo ha saputo gestire la pratica relativa
Al risarcimento
Nei confronti di un di uno di una persona che è stata vittima dell'usura
Questi sono i meccanismi ma l'errore più grave e quello forse più più strisciante della pubblica amministrazione che molto spesso così facendo dimostrando le sue capacità altrettanto offuscate alcune volte
Ha creato una fascia grigia di connivenza inconsapevole tra cittadino perbene e ma cittadino perdente e criminalità organizzata perché il percorso ad ostacoli nell'ambito della profezia di sistema sicuramente molto spesso e defatigante
Sono perfettamente d'accordo però dobbiamo metterci domani mattina ci dobbiamo mettere all'opera io già l'ho fatto io sono dal sei mesi a Reggio Calabria
Secondo mi sono passati sei anni
Per tutta la massa di di di proposte e di idee di concertazione di condivisione di solidarietà che ho potuto riscontrare e ancora oggi io mi meraviglio da meridionale ripeto da meridionalista come facciamo noi meridionale a esportare intelligenze ad incassare ma
è una cosa
Sembra quasi una contraddizione in termini
Tra i calabresi meridionali nel mondo nella anche i ritardi nell'ambito della burocrazia se vanno oltre
Napoli diventa uno dei grandissimi burocratico
Scienziati giuristi
Filosofi stilisti
Appena rientro nel proprio territorio a Napoli in Campania in Sicilia in Calabria
Non si realizzano più e quindi non sentono più il territorio come dovrebbero sentire mette in effetti siamo stati gli autori molto spesso di indicazioni perentorie di civiltà il programma Calabria che stiamo portando che stiamo portando avanti con tutti i prefetti della regione è un programma che c'ha questi passaggi notare la pubblica amministrazione dobbiamo dare un segnale immediato cercherà stiamo cercando di darlo ma operativamente per far sì che ci sia un recupero di un mezzo punto di consenso da parte del cittadino che peraltro è massacrato un'altra riflessione provoca la tavola rotonda
Indubbiamente la mafia va combattuta e prioritari
L'ostacolo stacco allarme Lippi citazione dei pubblici appalti
Però evita prefetto di Reggio Calabria mi sono reso conto che poi
Non consideriamo un'altra priorità altrettanto assoluta
L'opera deve essere completata
Soltanto sul Reggio Calabria provincia ho monitorato trentotto opere incomplete o completate non collaudate oppure addirittura completate non utilizzate
Così facendo in effetti andiamo
A oltraggiare il cittadino prima come il contribuente poi come beneficiario di quello le due esigenze critiche devono essere trattate allo stesso livello
Queste riflessioni mi porto propriamente a a dialogare con tutto un contesto territoriale in quanto presidente della conferenza regionale dello trattati pubblica sicurezza su tutto il territorio regionale confrontati piccoli convegni con le forze di polizia e con tutti i settori con
Il socio economici settore del credito
Però devo anche dire che oggi come oggi ho trovato disponibilità al dialogo
Noi siamo sicuramente disponibili a procedere ad un'attività coerente
Questi queste riunioni
Titolo alle quale ho l'onore di di partecipare che ci siano però un'indicazione che domani mattina ognuno di noi svolga responsabilmente la propria attività
In coerenza insolita Rita interistituzionale non da un lato e Inter sociale dall'altro
Grazie
Io insisto lui si schermisce dice che non è super perfetto però per la verità devo testimoniare credo che anche gli altri
Presenti qui lo debbano fare che non ho mai sentito parlare un prefetto con parole così
Stimolanti così dense e così profonde anche autocritica per quanto riguarda la figura del ruolo che che Luís svolge ma anche così stimolante così sferzanti per la nostra società credo che sia un contributo che dobbiamo oltre brillanti risultati che la presenza del di Luigi De Sena in Calabria in questi mesi come sotto gli occhi di tutti sta sta testimoniando
Naturalmente la la presenza
Qui alla mia sinistra del Presidente della regione Agazio Loiero non è soltanto come dire una presenza formale di circostanza una conoscendolo da politico da giornalista
Quale credo che e da intellettuale impegnato quale credo che non si lascia certamente sfuggire questa occasione per dire per dire la sua
E voglio rivelare però l'uditorio anche un piccolo segreto che forse qualcuno conosce una delle personalità che verrà premiata stasera Renato Cortese uno dei protagonisti principale della cattura
Di Bernardo Provenzano
Come Agazio Loiero e di Santa Severina quindi forse questo spiega anche come dire la Polla la la tenacia con cui stasera ragazzi ha fatto di tutto per essere qui nonostante i lavori del Consiglio Regione siano finiti anche tardi do spedì subito la prova Agazio Loiero
Grazie brevemente perché credo che tutti vogliono sentire il procuratore Grasso e anche io sono tra questi però io voglio ringraziare preliminarmente Adriana Musella differimenti tutti i presenti gli ospiti questore di Palermo colonnello tutti tutti quanti
Renato Cortese perché noi giornalisti che svolgono una testimonianza importante
In un paese vero non lo diceva mi pare proprio Feo
Dove la grandi inchieste vero è morta è morta sostituita da da un numero di pagine infinite su frivolezze
Numerosissime su gossip ma la grandi inchieste per l'abbiamo conosciuto negli anni lontani che ha fatto in tempo a conoscerla quella dico io del intanto dei quotidiani
Poi europeo insomma vedo che anche i grandi settimanali che sono nati sull'inchiesta hanno mutato completamente una una tendenza e questo è un errore
Perché certe testimonianze non ci sono più
E leggiamo e riguardiamo certe così in televisione in questa maniera fulminea velocissima senza un attimo di riflessione come come offerta questa comunicazione drammatica dalle nostre televisioni per cui questo è un vero problema alla alla alla posso bene se la Licata sia Feo io voglio dire una cosa sola ho ascoltato con grande interesse quello ormai lo ascolto spesso quello che ha detto il prefetto De Sena
E sono d'accordo anch'io qui ci sono molti problemi la Calabria e poi è una regione particolarissima
Che ha fatto grandi in cui la 'ndrangheta ha fatto grandi passi in avanti nel Silenzio nell'omertà che è stata sempre un elemento molto forte di un territorio chiuso solitario segnato da una grande solitudine per secoli sono proprio qui questo il terreno dove attecchisce
Proprio questo tipo di omertà però devo dire non per dar non perché il politico debbo per forza soffrire un piccolo una piccola testimonianza di speranza e di fiducia no non per questo
Ma devo dire che dall'omicidio del povero Franco Fortugno qualche cosa è cambiata nelle viscere di questo territorio
è cambiata e cambiata profondamente questo non significa che avesse Enna e le forze della magistratura della polizia e carabinieri la finanza di qui a poco sconfiggerà hanno la 'ndrangheta perché è diventata è diventata fortissima invasiva e ricchissima
E io poiché sto sempre quel pied à terre ho letto qualche tempo fa un'intervista una bellissima intervista peraltro a Repubblica del procuratore Grasso che in un passaggio Sicco nella verità drammatica che proponeva elettori
Ci offriva un dato sconfortante quando affermava che con questi strumenti non è facile con questi strumenti perché è facilissimo
Sì immaginare che se una organizzazione criminale
Diciamo si avvale di strumenti semplifica attivi per arrivare all'obiettivo mentre uno Stato deve avvalersi solo di che cosa delle sue leggi
E con le garanzie che offrono le leggi come è giusto che sia allora il problema diventa un problema di disparità immensa
Che significa questo dovremmo diventare tutti regime dittatura no abbiamo visto che anche il pacifismo che si era posto questo problema di debellare la mafia poi alla fine quando è morto il pessimismo è rinata la mafia voglio
Quindi
Con questo intendo dire non la voglio fare lunga però è un po'bizzarra la cosa che per fare questa battaglia bisogna in un Paese come il nostro
Affidarsi a pochi eroi queste la stranezza della cosa
Perché a fare un certo tipo di battaglia vera vera perché è vero quello che diceva la Licata
Qui da noi c'è spesso una coltre di indifferenza che fa parte un pochino di un bagaglio storico di di un Antropologia ma che è difficile è difficile penetrarvi bene
E questo è è un altro dramma in questo contesto è cresciuto a dismisura la 'ndrangheta io ricordo una lettura degli anni settanta
Dio un un un pentito uno dei primi pentiti siciliana di Catania regala calderone no che diceva che raccontando
E un delitto avvenuto in Sicilia diceva a un certo punto per questo delitto ci affidiamo ai cugini calabresi e dava i cugini calabresi un ruolo ancillare nel contesto delle gerarchie mafiose
Oggi tutto questo non è così il fatto che tutti i riflettori sono stati puntati sulla Sicilia becco ha fatto crescere a dismisura mentre una criminalità che entrati in maniera prepotente nei mercati della droga
Questo si riflette sul territorio lo voglio dire approfitto dei due bravissimi giornalistiche qui c'è un dato dolente che spesso non viene fuori non emerge fate che c'è una società onesta che ovviamente alla stragrande cominci cinge la stragrande maggioranza in Calabria che paga un doppio prezzo
Paga il primo prezzo perché vivere in promiscuità in prossimità su una linea di confine
Con la 'ndrangheta questo comporta di per sé un prezzo non solo materiale spessissimo materiale ma anche psicologico
Poi e il fatto che questa Calabria onesta quando viene assimilata nella veloce informazione televisiva semplificata in cui tutto stai in un titolo senza antefatto senza storia
Quando viene assimilato e un e avvenuti in Calabria fa accendere cerchi fuochi nella mente del cittadino di Varese
Di di di Milano
Beh questo pago un altro pezzo perché viene assimilato tutto viene generalizzato e questa è un'ingiustizia terribile di cui nessuno d'accordo lo voglio dire perché così ma io ho detto che non la volevo far lunga certo ha ragione il prefetto De Sena quando parla della pubblica amministrazione certo
Deve essere una regione totalmente infelice una Regione che per mettere a posto
La situazione drammatica che ha nel settore dell'ambiente deve chiamare un ex comandante della DIA
Un generale dei carabinieri che risponde al nome di Altiero e drammatico perché non vorremmo un commissario che facesse alcune cose che non dovesse badare periti ma la legalità
Certo la legalità è qualcosa che doveva andare di Persei spontaneamente camminare insieme invece noi abbiamo tu contare più su questo ripeto non la voglio fare lunga io ringrazio di nuovo tutti
Gli intervenuti
Mi dispiace aver sentito Callipo poc'anzi sono contento di vedere la signora Caponnetto affitti frantoi noi e chiudo ascoltando io stesso intervento del procuratore Grasso grazie
Grazie ormai essere se venire in Calabria per me distratta un po'abitando alla mia presenza piuttosto frequente io mi sto abituando a questo rapporto bellissimo con questa terra devo dire che prima non conoscevo come la sto incominciando a conoscere in questo momento
E subito e il la mente viene
A questi se queste persone parlano l'ardito si possono spostare fuori sarebbe gradito grazie
C'è un effetto eco che arrivava qua ecco solo questo
Allora dicevo che questa presenza è venuta è stata necessaria
Perché immediatamente dopo la mia presa di possesso come Procuratore nazionale antimafia venticinque ottobre la più priorità della mia azione ho considerato che fosse proprio questa presenza iniziamo scesi in forze con tutte con tutti i rappresentanti di tutte le forze di polizia le migliori Intelligence investigative che il Paese può mettere sul campo sono venute qui a creare task force attirare a creare gruppi di lavoro a rivedere un po'tutte quelle cose capire perché e non andavano avanti immediatamente devo dire che è bastato pochissimo per avviare un processo una sorta di volano chiavi finito col coinvolgere tutti e che ha avviato adesso io invitato parecchi giornalisti a fare il conto di tutte le operazioni che in questi sei mesi sette mesi sono compiute in Calabria quanti latitanti arrestati anche perché poi si crea una sorta di
Sano agonismo che poi tra le forze di polizia ecco esplode e in maniera da dare il massimo dei risultati
E quindi diciamo che la cosa che più colpisce dall'esterno è stata la reazione di questi giovani di Locri e se ne parliamo tutti sembra un luogo comune ma io veramente penso che e questo grido di rabbia
Questo è il grido di impotenza questo grido di dolore
E stato qualcosa che ha
Così commosso tutta la nazione e nel contempo questa rabbia
Doveva piano piano sedimentare e diventare un impegno un impegno per costruire qualcosa di buono di nuovo per questa regione un impegno per cercare di
Ottenere il massimo da tutte le istituzioni quindi potere cercare di creare un futuro qualcuno ha detto
Questi giovani hanno contribuito così come poco fa ha detto il Presidente Loiero a far conoscere una Calabria diversa
Una Calabria fatta di gente onesta vigente dice che ha boia di cambiamento è rappresentata da questi giovani
E adesso dopo i giovani aspettiamo gli adulti
Perché io l'esperienza siciliana non conosco i numeri ma e badate che le persone organiche alle organizzazioni criminali si contano su poche migliaia rispetto ai milioni dei cittadini in Sicilia noi ci siamo
Presi la briga di contare sta cinque mila aria aggregati associati a Cosa Nostra cinque milioni i cittadini siciliani
Allora pensate a una battaglia sul campo cinque mila contro cinque milioni non ci sarebbe storia dovrebbero vincere i cinque milioni
Eppure da centinaia di anni siamo ancora a combattere con questi fenomeni
Perché
Innanzitutto c'è il problema della rassegnazione atavica in cui tante di queste Terre del Sud
Vivono
Questa poi si passa a situazioni diverse come una certa complicità sino a una collusione
Per comunanza di interessi da parte di componenti di strati sociali DiVersi
Dell'organizzazione criminale quella militare quella che spara quella che commette e gli atti di violenza e di intimidazione
E allora
Vedete che il problema il problema della mafia
Delle mafie parliamo non solo di Cosa Nostra ma la 'ndrangheta e la camorra della Sacra Corona Unita di tutte le masse di tutte le etnie che ora hanno creato le loro organizzazioni criminali anche in Italia
Il problema quindi
Essi la repressione ma e anche un cambiamento di comportamenti da parte di tutte quelle forze anche sociali
Che costituiscono appunto la vera forza della mafia perché un mafioso
Non ha la possibilità di far circolare i suoi immensi capitali per tutto il mondo senza un commercialista che ben remunerato si parla di percentuale del dieci dodici travolto anche il quindici per cento che riesce a nascondere questi capitali facendoli circolare Perri paradisi fiscali per le banche off-shore
E così come tanti altri tante altri professionisti e rappresentanti così come la pubblica amministrazione così come talvolta anche la politica sono tutte situazioni di persone che riescono a dare manforte a questo sistema godono di questo sistema hanno i benefici da questo sistema e allora il problema
E non appunto come sempre si è detto ambiva di ribadirlo ancora una volta non è solo quello della repressione che funzione ha funzionato
E quindi
Quello il problema più importante da risolvere e della cambiamento di cultura dei cittadini soprattutto appunto queste far sì che queste genialità queste fantasie queste bellezze dei giovani che dovrebbero alla loro età cercare soltanto la felicità la vita gioiosa invece si ritrovano in mezzo a questa tanto dolore a tanto sangue e tanti lutti
E questo dovrà essere il messaggio che un messaggio di speranza speranza perché io addotto sempre come mio motto
La frase di Gramsci secondo cui bisogna avere il pessimismo della ragione ma l'ottimismo della volontà nel senso che questa tendenza a vedere in positivo soprattutto per la soluzione di tanti problemi
E quindi la magistratura non ha mai mollato io ho avuto un incontro veramente esaltante con i giovani di Locri è stato un momento bellissimo che ricorderò sempre
è venuta l'idea anche di poter invitare questi giovani alla Procura nazionale antimafia e gli ho detto io pretendo che voi mi ricambiate la visita che vi ho fatto e quindi cercheremo di organizzare una occasione d'incontro anche presso
L'ufficio Romano
Questo
Che esso questo sistema ha mandato avanti al fatto diffondere una rete di tanti giovani d'Italia
Queste sono la speranza del nostro futuro purché però la politica le istituzioni faccio arrestare qui questi giovani a lavorare perché noi vinciamo che innestiamo cerchiamo di creare la cultura della legalità nei giovani e poi questi giovani che dovrebbero essere la futura classe dirigente di ogni terra sono costretti ad andare a trovare altrove il loro lavoro o nel nord Italia o addirittura in Europa o all'estero
Ancora più lontano il mentre la Sicilia la Calabria napoletano la cartella campane hanno tutti bisogno delle forze dei loro cittadini coloro che hanno nella dice lo devono mantenere con lavoro nella loro terra così come si parla di potenza economica della 'ndrangheta ma quanto di questo ecco potenza economica viene poi investita nelle regioni di provenienza perché qualcuno qualche economista cinicamente dice che ma anche questi soldi che pur sporchi pur provenienti da delitti potrebbero comunque attivare delle attività imprenditoriali economiche
Darebbero lavoro in realtà le imprese mafiose sono delle imprese che possono in un certo contesto andare avanti soltanto perché lavorano in regime pressoché di monopolio un regime che impedisce la libera concorrenza la libertà di mercato
Poi di si scelgono i posti dove è più alta la redditività per di impiego dei capitali per cui sia sotto il profilo dell'impegno economico sia sotto il profilo dell'impegno lavorativo dei giovani se non si pensa a risolvere questi problemi io penso che sarà sempre più difficile potere riuscire a cambiare adesso continueremo nelle indagini
Quando per l'omicidio Fortugno
Già è stato ottenuto qualche risultato così come un risultato che dà speranze è stato l'arresto mi mirabile e geniale fantasioso anche se di una semplicità assoluta dell'arresto del latitante Provenzano
Dopo dopo tanti anni vedete è stato arrestato un un simbolo un mito il mito del ideato da inafferrabilità
Che metteva in ginocchio lo Stato adesso beh questo mito è stato distrutto
Con Lou un comunque col distruzione del mito e sia anche la possibilità di fa riferimento a quello che diceva sempre Giovanni Falcone che la mafia come tutti i fenomeni umani ha un inizio ha avuto un inizio avrà certamente una fine purtroppo diceva anche che India del tutto paradossale per avere l'attenzione dello Stato sarebbe ci sarebbe bisogno di un omicidio eccellente almeno ogni anno il che suona in maniera assordante contro la
Diciamo la all'emergenza che ha sempre connotato di interventi dello Stato in queste regioni adesso
Dobbiamo trasformare di interventi straordinari in in in interventi ordinari
E poi nel proseguire nella attenzione nel nostro attenzione a non spegnere i fari su questa regione che merita appunto tanta attenzione e ottanta
Generosità da parte di tutti grazie
Ringraziamo tutti
Partecipante questa tavola rotonda e sono manifestazione continua con un momento diciamo più distensivo quello dei delle premiazioni io invito appunto ringraziando ancora le persone che hanno partecipato adesso diciamo tocca la parola la Mosella iniziativa lei e vedo che è già in bellissimi premi cesellata da Gerardo Sacco sono lì pronti per essere consegnati
Allora dal presidente qui
Chiamo la signora Caponnetto accanto a me nonna
Siamo
Il L'assessore Achille è sempre mi aiuta
Dove la carta
Sono
Quando morto Antonino Caponnetto fondatore del nostro coordinamento
Noi abbiamo voluto ricordarlo con l'istituzione di un premio a lui dedicato un premio che si affianca e segue la nostra manifestazione le giornate della Gerbera Gialla
E il premio Gerbera Gialla Antonino Caponnetto
La prima edizione c'è stata a maggio del due mila e tre
Il nonno è morto nel due mila e due al dicembre due mila e due e a maggio due mila e tre noi l'abbiamo dedicato il premio Gerbera Gialla Antonino Caponnetto
I premiati di stasera sono Luigi De Sena prefetto di Reggio Calabria
Giuseppe Caruso questore di Palermo
Antonio Fiano colonnello comandante provinciale dei carabinieri la provincia di Reggio Calabria
E i giornalisti Fabrizio Feo e Francesco la Licata
E questo è un premio che noi dedichiamo alle personalità
Che maggiormente si sono impegnate ciascuna nel proprio campo nella lotta alla criminalità organizzata
E allora
Prego la Nonna Betta
Chiamo qui il prefetto Luigi De Sena
Il il prefetto De Sena no il prefetto la la ringraziamo
Per quello che
Sta facendo per questa Regione per quello che rappresenta in questo momento per la regione Calabria il prefetto De Sena ha una lunga carriera alle spalle
Nella Polizia di Stato prima di venire qui era vice capo della polizia ed era a capo della Criminalpol
è stato colui che ha lanciato in tutt'Italia
Il e ha curato per prima il Progetto sicurezza per il Mezzogiorno sviluppo Sud e noi ci conosciamo da allora prefetto e
E noi stasera appunto abbiamo voluto dirli il nostro grazie per
Tutto quello che lei ha fatto in questi anni soprattutto per quello che sta facendo per la nostra regione la nostra Provincia grazie prefetto
Il presidente mi sollecitava un nome presente non mi sono dimenticata ma quelli sono dei premi speciali a parte che lei darà che darà lei dopo
E parla e ne parleremo tra un po'subito tra un po'
E stato questore
E stato prima dirigente della squadra mobile quei della DIGOS capo di gabinetto alla questura di Bergamo
Dirigente del commissariato di Palmi
Dirigente
DIGOS vicequestore vicario della questura di Milano questori di Crotone questore di vicenza questore di Padova e poi è approdato a Palermo dove proprio
Nei giorni scorsi ha ottenuto un grande risultato con la cattura di Provenzano
è un onore per noi a vere qui stasera
Il dottor giusto seppe Caruso questore di Prato i Palermo
Io ero rimasta questore di Crotone caro
La signora Caponnetto consente
Grazie lei questore per quello che affatto
Il colonnello dei carabinieri Antonio Fiano e nato a casa Giove in provincia di Caserta mio conterraneo nominato sottotenente in servizio permanente effettivo nel settantanove ha retto il comando delle compagnie di Menaggio
Barletta e Palermo o le ha conosciute ed ha collaborato con il Consigliere Antonino Caponnetto con i magistrati del pool antimafia e con la corte d'assise del maxiprocesso ove era giudice a latere l'attuale Procuratore antimafia Piero Grasso
Dopo aver prestato servizio Raggruppamento operativo speciale è stato comandante provinciale di Arezzo e dal dieci settembre due mila e tre
E comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria la sua azione di comando e la sua capacità di coordinamento della componente territoriale di quelle speciali dell'Arma ha portato ad uno sforzo sinergico di tutti i carabinieri della Provincia
Che con i novantuno stazioni le nove compagnie del reparto territoriale di Locri recentemente istituito appartata la cattura nell'arco di poco più di due anni di ben settantatré latitanti di cui sei compresi nello speciale elenco approntato dal ministero dell'interno dei trenta più pericolosi e quattro compresi in quello dei cinquecento nonché i numerosi fiancheggiatori
L'arresto del latitante dei loro favore gestori è uno dei momenti di affermazione dello Stato sul territorio perché consente di assumere il controllo di quelle aree ove i latitanti in virtù della forza criminale
Impongono il proprio potere alle popolazioni
Per questo motivo noi stasera
Di vogliamo ribadire il nostro grazie Antonio Fiano
Ed ora
Era un giornalista RAI l'avete ascoltato prima
Ed è anche l'una persona cui dobbiamo tanto
Perché per servire la democrazia e la verità
Per fare
Quotidianamente giornalismo critico Fabrizio Feo rischia in prima persona
Non li vogliamo un gran bene stasera l'abbiamo voluto premiare
è questo premio appunto el grazie della società civile al giornalismo critico di Fabrizio Feo ad un amico
Ed ora questo signore che sto per premiare in realtà no no l'avevamo premiato l'anno scorso ossia nel due mila e sette ricordi Presidente greca
Ma nel due mila e sei purtroppo per cause non dipendenti dalla sua volontà
Essendo in ospedale non ha potuto ritirare il suo premio
è un grande giornalista uno di quelli con la g maiuscola
Un esperto di mafia perché è uno studioso del fenomeno tutti ricordiamo quel meraviglioso testo che ha scritto per Giovanni Falcone lo ringraziamo di essere qui con noi Francesco la Licata
Ed ora mio caro Presidente tocca atte
Primi are due persone davvero eccezionali
Gerardo Sacco vieni qui con noi sì anche tu io voglio ringraziare questo grande artista che
Ci permette
Ci permette di
Portare il nome della Calabria nel mondo e che l'autore di queste magnifici
Premi
Sono quattro anni che Gerardo Sacco disegna per noi le targhe d'argento della Gerbera Gialla
Dicevo due persone speciali
Noi le abbiamo già premiante
Le abbiamo premiate nella prima edizione della Gerbera Gialla sono due grandi amici ma sono davvero due persone speciali
Noi non potevamo rimanere zitti insensibili sorti davanti alla cattura
Di questo super latitante in quale Bernardo Provenzano un coordinamento antimafia come il nostro non poteva far finta di niente
E allora ci siamo inventati questo super prende un premio speciale Gerbera Gialla due mila e sei
Perché penso proprio che lo meritino perché noi siamo testimoni
Del loro lavoro in tutti questi anni
E sono il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso
No
Poi tutti conoscete il suo impegno quindi non c'è raggiungerà
Nel suo impegno per questa fattura è davvero stato grande prima come procuratore di Palermo e poi dopo è ma io lo devo dire perché lo so
Ed ora ed ora
Passiamo al nostro conterraneo
è Luís il presidente della Regione lo definisce un eroe ma presidente non so se tu conosci quanti latitanti e quali calibri
Renato Cortesi abbia catturato come capo della Sezione catturandi prima e dello Sco oggi
Ma te li voglio nominare li voglio nominare a tutti voi Giovanni Brusca Carlo Greco Pietro Aglieri
Vito Vitale
Grigoli il killer di padre Puglisi
Gaspare Spatuzza l'autore delle stragi di Firenze e di Roma Benedetto Spera nel due mila uno e poi
Pochi giorni fa Bernardo Provenzano è un grande ed è qui con noi Renato Cortese
Siamo veramente orgogliosi
Sì
Grazie l'associazione riferimenti grazie in particolare Adriana Musella che è un motore instancabile nell'organizzare queste bellissime manifestazioni è un premio che tengo volentieri perché conosco la preziosità di Gerardo Sacco
Però idealmente lo condivido con gli uomini che hanno lavorato come per questo obiettivo
Grazie Renato
E noi
Finiamo qui la nostra serata si conclude grazie a tutti voi per essere stati con noi fino a quest'ora tardi grazie ai nostri ospiti al sindaco al presidente della provincia di Vibo all'assessore Achille che ci ha affiancato nelle organizzazioni arrivederci a domani