Intervista a Riccardo Sarfatti sul lavoro della Commissione Statuto del PD Lombardia e sullo Statuto nazionale

Al microfono di Radio Radicale Riccardo Sarfatti già competitore di Formigoni e per la carica di Presidente della Regione Lombardia poi coordinatore del Unione in il Consiglio regionale e infine Presidente della Commissione per lo Statuto
La Commissione che si incaricata di stilare lo Statuto per il Partito Democratico della Lombardia
Uno Statuto che si inserisce nella quadro dello Statuto nazionale credo con una qualche importanza
Nel senso che dalla Lombardia possono venire indicazioni specifica particolare inerenti alla storia particolare di questa Regione al suo ruolo importante nel Paese
Vediamo un attimo al partito
Nazionale del Partito Democratico in generale questo Statuto che tipo di partito delinea
Beh questa è una domanda estremamente impegnativa allo Statuto nazionale è stato fatto senza un grande dibattito anzi deve senza nessun dibattito allargato
Alla base dei costituenti o dei simpatizzanti Perrella nuovo Partito Democratico
è avvenuto in una situazione di emergenza poco prima della crisi del Governo Prodi
E perciò è stato approvato da una Commissione realtà una Commissione ristretta che ha cercato una mediazione tra una
Visione di Frey novecentesca del partito e qualche istanza
Di modernità una mediazione che nel mio modo di vedere non è stato tanto trovata
Dopodiché l'Assemblea nazionale la approvato poco dopo le dimissioni di Prodi per cioè in un clima di assoluta emergenza e lo Statuto così è passato senza alcun tipo di confronto sulla i territori
Il confronto che quindi avverrà per la redazione la pubblicazione di questo Statuto della Partito Democratico della Lombardia
C'è un testo base un testo base che tu hai criticato con una serie di emendamenti che che propongono la modifica quali sono le tue critiche principali a questo testo base
Si è tenuto conto della necessità di un forte rinnovamento nell'assetto generale del partito nelle sue politiche e perciò anche nel nel suo assetto statutario
Ma le critiche sono sostanzialmente quelle che partono da la necessità di una
Assetto di un partito della degli anni due mila
E a me sembra che lo Statuto nazionale in realtà riproponga dei modelli super sperimentati per la secolo scorso anzi direi di più in certi passaggi incerte contraddizione
Risente degli schemi degli anni Cinquanta io penso che il grande problema del momento sia quella del rapporto tra partito e società
Il problema è quella di avere un partito effettivamente capace di radicarsi ad integrarsi
Credo che ci siano due elementi storici soprattutto per quanto riguarda questa Regione che possono essere dichiarati è mancata all'autonomia
Dalle parti centrale del partito da un lato e dall'altro il partito degli iscritti è stato non parte da un partito che alla fine diventato completamente autoreferenziale staccato dalle vere esigenze
Delle popolazione di questo territorio
Punire in fasi sulla Partito Democratico come partito federale costituito da elettori iscritti rispetto all'iscrizione introduci l'elemento della doppia tessera
Questo è il punto centrale il rapporto tra iscritti elettori quello che qualifica un partito aperto un partito chiuso nel nello Statuto nazionale c'è una camper contraddizione palese
Si dice che tutti gli elettori hanno la possibilità di determinare la linea del partito e leggendo i segretari nazionali regionali e le relative assemblee
E poi in realtà dallo stesso Statuto Nazionale questa possibilità non è data a tutti gli elettori perché le indicazioni
Dei candidati alle Segreteria nazionale regionali sono date esclusivamente dagli iscritti
EDF chiaramente indicato che gli elettori non possono partecipare al momento dell'individuazione della candidatura perciò gli elettori realtà sono chiamati a ratificare
Degli assetti già definiti dagli scritti Pierri lettura teorizzazione
Di una convenzione cioè di un momento assembleare che stabilisce prima a livello ragionale e a livello nazionale quali sono i candidati e questo momento della convenzione
è un momento in cui si valutano le diverse candidature diverse proposte politiche ma è esclusivamente riservato agli iscritti
Cioè in pratica il Congresso avviene prima delle elezioni e non dopo nella mia proposta il momento della convenzione viene tolto certamente c'è la consultazione degli scritti per poter partecipare
Alla alle candida per poter essere candidati alle segreterie
Nazionale regionale ma per me anche ai livelli comunali c'è questa
Possibilità ma non c'è il momento comunque della convenzione del Congresso che sancisce quali sono i candidati
E il momento in cui il Congresso viene effettivamente fatto evidentemente ci subito dopo le elezioni
Io metto statutariamente che entro quindici giorni dalle elezioni viene fatto il Congresso che finalmente tiene conto di quelle che sono state le volontà sia degli iscritti sia degli elettori
Questa non è una cosa da poco credo che darebbe la possibilità anche elettori effettivamente di partecipare al momento delle scelte
E non vedo d'altra parte come gli elettori possono partecipare se statutariamente sono esclusi nel momento della scelta delle candidature
E l'altra cosa che va messo in evidenza è che tutto ciò è previsto solo per il segretario nazionale e per il segretario regionale
E né nel nel nella proposta diciamo così di maggioranza che è stata fatta in Lombardia che io ho criticato viene riproposto il livello provinciale cioè quello delle vecchie Federazione provinciale
In una situazione in cui oggettivamente nel mio modo di vedere la Provincia non ha più quella ruolo che poteva avere una volta di decisione
Politica e l'elettore viene escluso dal livello comunale cioè laddove effettivamente l'elettore conosce i problemi della luogo conosce le persone
Candidabili non ha la possibilità di esprimersi e viene chiamato ad esprimersi laddove le scelte sono assolutamente di carattere regionale nazionale nazionale o regionale cioè di una scala non direttamente controllata dall'Hui
E con persone che molte volte non conosce
Per cui mi sembra questa una contraddizione la riproposizione del livello comunale credo che sia statutariamente un elemento effettivamente di novità e di modernità che consenta
Di portare il partito più vicino alle basi sociale alla quale si riferisce
Veniamo alla doppia tessera il motivo di questa scelta ben motivo di questa scelta è una scelta di apertura
Quello che conta sono le linee politiche che il partito intenderà
Mettere in atto linee politiche riformiste come sappiamo bene
E non vedo perché chi faccia parte di altri organismi politici ma che condivide le scelte di linea politica sono scelte politiche e culturali
Non possa partecipare a sostegno di queste scelte
Di queste prospettive do ancora una volta una
Una una una tendenza inevitabile all'autoreferenzialità quello che vuole cambiare un partito aperto e non più un partito che un partito che ha con la società un rapporto diverso da quello dei partiti del Novecento
La la mia constatazione questa io credo che oggi il partito sia sostanzialmente costituito da tre livelli
Il livello territoriale minimo quello del Circolo o della della della Sezione chiamiamola come volete quella dell'amministrazione locale delle singole entità comunali e quello dei grandi temi politici B ecco nel partito del Novecento le segreterie politiche
Controllavano interamente questi tre livelli oggi questo non è più possibile anche se lo si vuole riproporre non è più così che vanno le cose io penso che a livello territoriale di base sia va bene il pensare anche a lei ha una logica
Della creazione di movimenti di opinione a partire dai par dai dati dei problemi concreti che si pongono sui sui territori che possono cambiare di volta in volta che perciò c'è bisogno che questi livelli territoriale minimi
Abbiano la loro autonomia la loro possibilità di crescere nei me ne nei territori in modo aperto
L'altro il livello del dell'amministrazione comunale ma ormai con
La il che è il sindaco eletto dalla nord a suffragio universale del Comune
E ha delle possibilità autonome il ruolo della segretario del partito comunale che tende ad essere il candidato Sindaco
è un ruolo importante che poi viene più o meno riconosciuto degli elettori di conseguenza da a quel segretario una legittimazione importante che non può non essere tenuto in conto
Quello delle grandi scelte politiche beh qui non abbiamo visto le le esperienze recenti anche dei partiti del centrodestra
Un partito leggero ha possibilità di sapere adesioni forti nella misura in cui a a strumenti di comunicazione straordinari noi credo che noi intendo nell'alla parte riformista del Paese evidentemente
Non ce li ha il problema perciò della costruirli
Nel territorio movibili momenti di adesione è un fatto di estrema grandissima importanza e non credo proprio più al partito verticale dal centro alla periferia in modo gerarchico
Quale sarà l'iter della decisione quando verrà promulgato questo Statuto
Ma adesso abbiamo deciso in accordo con il Segretario regionale di procedere tempi relativamente veloci e ma molto intensi come lavoro e sono programmate quattro riunioni
Della Commissione Statuto plenaria che affronterà la bozza
Presentata con li elettivi i relativi emendamenti e voterà sono nei articolo per articolo per arrivare a un documento finale allo Statuto finale da proporre all'Assemblea regionale che verrà convocata nell'ultimo sabato di giugno per l'approvazione finale dello Statuto sarà interessante vedere su queste diverse
Impostazione che sono emerse all'interno dell'Ufficio di Presidenza e che però la Commissione Statuto a sicuramente apprezzato nella sua ultima riunione come frutto
Di un lavoro intenso e responsabile sarà interessante vedere quali saranno le decisioni che verranno prese in Commissione Statuto e successivamente in Assemblea regionale
Grazie grazie Riccardo Sarfatti Presidente della Commissione Statuto della Partito Democratico della Lombardia