Sono intervenuti: Stefano Silvestri.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Israele, Medio Oriente, Sinai.
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Il governo italiano come sempre solerte nella seconda e le scelte politico-militari statunitense era stato il primo alcuni giorni orsono ad aderire con entusiasmo la richiesta di partecipare con un suo conto ingente alla cosiddetta Forza di pace nel sine per garantire l'attuazione del trattato tra Egitto e Israele stipulato a Camberri
Solerzia non condivisa appieno da Francia e Gran Bretagna questi come altri Paesi della CEE sono stati costretti dalla prematura adesione Italia ANA a esprimere una decisione senza un sufficiente coordinamento diplomatico a esprimere una valanga posizione di interesse per l'iniziativa
La situazione verificatasi ha creato contrasti tra l'Amministrazione USA e gli stati e gli Stati alleati europei questi ultimi infatti così come affermato nella dichiarazione di Venezia del giugno dello scorso anno avevano condiziona do un loro contributo militare la cosiddetta forza multilaterale di pace nel Sinai alla partecipazione delle componenti Palestine eh sì compreso l'OLP al negoziato globale per la pace in Medio Oriente e il ministro degli Esteri britannico Lord Carrington
Aveva testualmente affermato nel corso di un recente viaggio in Arabia Saudita che l'adesione dei Paesi europei alla forza multilaterale nel Sinai era motivata unicamente dal proposito di restituire i territori occupati di Israele ai Paesi gli arabi riferendosi alla ormai nota posizione europea riguarda il governo americano per bocca del segretario di Stato Alexander Haig ai invece ha accusato il ministro inglese di avventatezza e di scarsa prudenza in una situazione delicatissima come quella mediorientale contemporaneamente per assecondare la intransigente prese di posizione formulata da Israele che ha dichiarato di non voler accettare la partecipazione alla forza di pace di contingenti di Paesi che restino ancorati alla dichiarazione di Venezia l'amministrazione la lega ha chiesto e spero a chi è suo espressamente agli alleati di non condizionare il loro contributo militare alla partecipazione dei palestinesi ai negoziati per il Medio Oriente il problema prima
A me quindi insoluto
Ascoltiamo in merito il parere di Stefano Silvestri virtù vicepresidente dell'Istituto Affari Internazionali e consigliere del presidente del Consiglio Spadolini per i problemi internazionali cui chiediamo proprio di spiegarci in cosa consista la dichiarazione di Venezia per cui si auspicava la partecipazione dell'OLP ai negoziati globali per la pace in Medioriente
Dunque
Si tratta semplicemente una dichiarazione in cui si prendeva atto quel processo di paprika previste rallegra la ma
Durante il processo di pace non potette conclude di così laddove andare più avanti allarga
Suo campo piove non solo agli altri Paesi
Intorno ad Israele ma hanno
La risoluzione dei precari
Quindi continuano a colpire profonda fotografati palestinesi tra quelli
Ritrovate Lol proprio Pelé Pepe come rappresentante unico
Ma come un altro
Dell'epoca che poteva è stata presa in considerazione la dichiarazione
Quindi non è corretto detrarre dalla dichiarazione con pro capite richiede la dittatura di caffè
La posizione europea attuale
E fa il cui riparte incluso il piano parte proprio dalla stessa utilità dovrebbero par beh qua
Riconosci per
Con la tua colpa dal riconoscimento dei gran premi per prego e vorrei chiederti un'altra cosa il contrasto che in questi giorni c'è tra alcuni Paesi europei negli Stati Uniti su suo punto sulla forza di pace europea in Sinai verte appunto sulla sulla dichiarazione del ministro dei gli Esteri britannico Carrington per cui l'adesione a questa forza multilaterale in Sinai era motivata così sono parole testuali di Lord Carrington era motivata unicamente dal proposito di promuovere la restituzione del territori dei territori occupati dai belle ai Paesi arabi e che lo ha poi accusato di imprudenza quanto meno di imprudenza in questa dichiarazione ecco a che punto è quella situazione Barack
O meno come un handicap a caro prezzo
Puro la motivazione della restituzione dei territori avete visto Paese arabo
Juan
La contemporanea
E queste varie
Prego proprio di
La produzione ed è il problema palestinese e qui si apre la restituzione degli altri territori
Occupati quello costruito dal
Ritiene che vario nell'ottica troppa
Ma sicuramente ricorda
Perché per i propri parametri ripetiamo però
Se la sicurezza di Israele cioè scoppia la la Calabria indubbiamente però noi arriviamo alternative per il momento una restituzione dei territori
Autorizzato Arafat eh
Perché è un ripetute la perché cui però
Inquilino all'interno dell'attuale negoziato Egitto Israele Iraq sui territori della Cisgiordania occupati per Israele
Diciamo europeo perché in effetti erano dalla parte degli chiave fra
Io
Tra poco però io avrà però effetti perversi Ricucci territori
Probabilmente anche prospettiva cornuto di uno Stato palestinese su quel criterio su questi territori Petrit ed è contrario appunto questa è la posizione europea da per
Caro con la la gara
In più vuoto dire che non era opportuno all'intervallo in quel nove prova prova proprio alla questione di opportunità dico finora oppure
Il mercato mediorientale si presenta vastissimo ed estremamente fecondo per gli affari di commercianti e produttori di materiale bellico alcune voci circolanti nei giorni scorsi prospettavano l'invio di motosiluranti nel Sinai
Voci smentite dal ministro Lagorio questo genere di natanti rappresenta un vanto per l'industria bellica italiana per cui si crede che le voci circolate non siano ad altri dovute se non ad industriali belli dici impegnati nel tentativo di trarre pubblicità gratuita da un utilizzo di questi motosiluranti in Medioriente e sentiamo il parere in proposito Di Stefano Silvestri
Due errori propri perché avete dei pieni poteri poco sicura gliela passa al contrattacco come ipotesi non capirebbero dalle foto figura in realtà però si copre ritardi ai cantieri per arrivare al proprio profilo di opere d'arte che cerca di vedere quello di far produrre parla proprio sui giornali perché io queste cose
Il pur parziale quadro della situazione che si può trarre da quanto detto è sufficiente comunque a confermare l'assoluta inadeguatezza della politica estera il governo italiano nell'intervenire nelle questioni internazionali soprattutto per quanto riguarda la destinate si stima situazione mediorientale un nuovo erano che legato ciecamente ad un'amministrazione USA che quotidianamente appare più impreparata a gestire ad intervenire nei rapporti internazionali
Un governo che non fa altro che rinunciare supinamente ad un'azione di pace attive aggressiva non armata non militare non basata sull'intervento di più o meno efficienti task force
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