Welfare e lavoro: la Provincia al centro

Diamo inizio a questa seconda giornata
Del convegno
E quindi prego anche
Chi è ancora fuori da questa
Splendida salati entrare se lo desidera
Colgo l'occasione per ringraziare il presidente taglia sacchi dell'ospitalità
Di salutare è il presidente dell'UPI Melilli che è al mio fianco e ha già partecipato ai lavori nella giornata di ieri
Con gratitudine saluto il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli
Che è qui con me
Di anticipo che non sarà presente il ministro Maroni purtroppo
Per impegni che ci ha comunicato anche per iscritto attraverso una nota di cui darò successivamente lettura
Ci sarà invece in rappresentanza del governo l'onorevole Sacconi che sottosegretario al Welfare dalla
Nella giornata di ieri come sa bene chi ha già partecipato a questa prima parte dell'evento
Non solo vi sono state le relazioni programmate ma anche un ampio dibattito che ha coinvolto più amministratori provinciali
Un dibattito che in qualche modo continua oggi perché prima degli interventi programmati cioè l'intervento del vicepresidente Gelli appunto ed è presidente Melilli di UPI
Io vorrei dare la parola come la darò
A tre presidenti di provincia presidente Jeanne grandi di Ravenna al presidente Repetto di Genova a presidentessa Cardin di Locri
Prima di dar la parola dunque a questi colleghi mi permetto di solo di formulare una brevissima introduzione
E molto generale per la verità
Sottolineando che gli amministratori provinciali
Sono sempre più consapevoli che di fronte alla difficoltà di una sfida economica dai connotati assolutamente nuovi
E al problema di a rafforzare la competitività del nostro paese del nostro sistema nazionale
Il ruolo del livello territoriale del livello locale appare sempre più decisivo
Anche perché soprattutto sul livello territoriale
Si può generare conquistare direi quasi il consenso presso le strategie di sviluppo
Ma anche perché a livello locale
E possibile
Convincere dei sacrifici anche che inevitabilmente si accompagnano al perseguimento di obiettivi di sviluppo
E in questo ruolo quello territoriale appunto
Un ruolo che deve tenere insieme tra questione sociale ma anche la leale collaborazione tra diversi livelli di governo ecco in questo ruolo in questa funzione noi crediamo che la Provincia sia il soggetto prioritario
La Provincia
Perché già assolve ad alcune funzioni specifiche ricordo il mercato del lavoro e le politiche attive per il lavoro
Ma anche la formazione professionale ma anche un coordinamento della istruzione e soprattutto del delicato rapporto tra formazione professionale e istruzione
Ma anche le punte competenze di sviluppo economico ed ancora di pianificazione e di coordinamento a livello territoriale
Non dappertutto in realtà perché non tutte le province sono uguali perché diversificate sono le normative di carattere regionale
Soprattutto quando discendono da statuti speciali di regioni come
Il Friuli la Sicilia o anche come le province autonome di Trento e Bolzano
Nello svolgere alcune di queste attività le province sono già state messe alla prova negli anni passati e hanno dimostrato almeno a me pare di saper svolgere con efficienza la loro attività innovando e migliorando quella precedente commenta compiuto ad altri soggetti
So che non è così su tutto il territorio nazionale ma dove le strade che uno dell'Anas sono passate alle regioni dalle Regioni alle Province queste hanno dimostrato una capacità di realizzazione e anche di rispetto dei bisogni del territorio certamente superiore a quello che metteva in campo l'Anas
Come non dire
Più attinente a questo convegno che quando ci sono stati passati i centri per l'impiego
Bensì ricordano gli amministratori provinciali di allora e di oggi in che condizioni erano noi abbiamo modernizzato i ne abbiamo formato il personale devo dotati di nuove strutture
E li abbiamo anche dotati di nuovi progetti anche in stretto rapporto con l'Unione europea e i fondi comunitari
I centri di formazione professionale anche qui non dappertutto le Regioni li hanno ne hanno trasferito le competenze alle Province
Ma certo dove ciò è avvenuto abbiamo dimostrato quanto meno di mantenere il livello di servizio gli enti Regione ma francamente credo di migliorarlo anche attraverso un rapporto più diretto con il mondo delle imprese
E si trattava centri per l'impiego servizi per la formazione professionale
Di aree relativamente nuove rispetto alle tradizionali competenze agli Enti provincia perché servizi diretti alla persona e non nel tradizionale ruolo di ente intermedio come ancora si usa dire tra Comune e Regione
Oggi l'ente Provincia è chiamato anche dalle forze sindacali anche dal mondo delle imprese
A gestire i delicatissimi processi di riconversione di ricollocazione di lavoratori di aziende in crisi
E anche a garantire se non la erogazione perché non alle Province compete
Ma quanto meno il raggiungimento l'ottenimento degli ammortizzatori sociali anche attraverso rapporti con gli enti Regione soprattutto il ministero competente
Insomma il ruolo dal quale accennavo nelle mie prime battute
Della provincia come soggetto promotore dello sviluppo locale insieme promotore della coesione sociale
Ci viene riconosciuto almeno nel concreto almeno a livello locale
Non è
Non si può sottacere che sul futuro si gettano anche piccole e grandi difficoltà
Una che mi permetto di considerare non grande ma tutta da sciogliere e il tema dei fondi provenienti di Unione europea
Perché nel chiudersi il sessennio due mila e due due mila due mila sei
Si apre senza certezze quello due mila e sette successivi
Io temo almeno qui recitando la mia parte di presidente di una provincia lombarda
Temo le difficoltà relativamente alla all'anno formativo due mila sei due mila sette e per il quale non vi è ancora certezza di fondi e quindi non c'è ancora certezza di servizi effettivamente erogati
Ma temo anche sul versante invece dei centri per l'impiego
Che se si inaridisce la fonte di risorse economiche proveniente dall'Unione Europea
Verrebbero cancellati alcuni progetti sui quali abbiamo contato in questi anni per migliorare il nostro servizio e anche per offrire nuovi servizi che pilota che prima non erano previsti
Soprattutto e questo mi pare il problema più grande sullo sfondo
E ripresa
La discussione sul ruolo degli enti provinciali interno dell'architettura istituzionale del Paese si è fermato il processo che avrebbe dovuto portare all'approvazione del testo unico negli ultimi mesi della legislatura
E non sfugge a nessuno credo che quel testo unico sia a questo punto è meglio dire sarà un passaggio fondamentale nel processo che io giudico troppo lento
Tra uno Stato centralista ad uno Stato federalista in cui venga riconosciuta alle Autonomie locali il ruolo la funzione e le risorse economiche che certamente meritano a servizio dei cittadini
A servizio delle imprese comunque della comunità
Un convegno di questa natura con questi tempi
Di questa ampiezza visto che ci dura due giorni
In questa fase che immediatamente precede l'avvio di una nuova legislatura mi pare ci pare una scelta davvero felice anzi in qualche modo per gli Enti provincia una necessità
Io qui mi fermo come avevo preannunciato darei la parola al presidente Gian grandi presidente della provincia di Ravenna
E lo prego così come pregherò i colleghi che faranno seguito a Luís
Di mantenere il suo intervento se possibile
Nell'arco degli otto dieci minuti in maniera che possiamo esaurire gli interventi programmati in coincidenza con l'arrivo del sottosegretario Sacconi grazie grazie presidente io innanzitutto voglio ringraziare presentati davanti al taglia Sacchi per la bellissima relazione che ci ha consegnato
E sulla quale credo si possa innestare ulteriore riflessione
I temi di lavoro
Voglio dire che il tema naturalmente ma lo sappiamo tutto il bel lavoro importante la ricerca del lavoro è una cosa molto delicata
Perché coinvolge solamente gli aspetti economici che sono sicuramente importante
E sono quelli a qualche a quali ai quale si fa sempre riferimento ma lo dobbiamo sicuramente sottacere gli aspetti psicologici e sociali che nel degli Cesa questa premessa io credo che non possiamo parlare del ruolo dei centri dell'impiego
Che poi è il tema credo più importante che abbiamo sul tappeto
Perché dobbiamo capire prima
Forse bisogna alzare un po'al microfono capire quali sono le esigenze le aspettative delle persone alle che si rivolgono in questi uffici e soprattutto quando lo scenario inconscio paga altrimenti anche tutte le esperienze che abbiamo sentito ieri che sono molto diverse fra loro edifici fermo compararlo difficile compararle Springsteen Reggio Emilia con quella di Salerno e così via
Molto faticoso se prima non facciamo una riflessione importante che deve però il duro col produrre cose letteralmente rispetti e atteggiamenti coerente ad un livello più alto che riguarda la sempre maggiore precarietà dal lavoro per questo è il secondo tema che abbiamo sul tappeto
Che deriva sicuramente dalla cattiva performance che ha sistema paese
Ma anche dalla possibilità che hanno l'impresa ricorre ogni giorno sempre di più al lavoro flessibile
Questa della flessibilità è sicuramente uno strumento importante
Lo stop mento che va utilizzato che produce crescita delle imprese che produce soddisfazione qualche volta tante volte anche per i lavoratori che ne sono coinvolti questo però credo non possa essere la strada per rilanciare l'economia italiana
Non è sicuramente la state ancor meno lo strumento per lanciare la Società italiana che sta ancora prima dall'economia
Se da un lato le imprese risparmiano se malato questa cosa produce ricchezza produce materiale per l'accumulazione del materiale per poter fare l'investimento
Si crea però dall'altra parte una porta a psicologi perché pensiamo incontrare ogni giorno perché mette la persone nelle condizioni di non sapere quale sarà il proprio futuro
Allora è vero che fosse ai giovani più giovane questa cosa ce lo possono anche permettere non per tanto tempo per loro perché la precarietà non sentimento che sappiamo cresce anche collettamento Liotta
Ma la sensazione di un po'di non poter trovare un lavoro e sul quale innestare il proprio futuro cosa che non posso che il nostro sito sistema paese non può permettersi a lungo
Noi ripeto possiamo
Dedicare tempo i confronti
Ma credo che nel sistema vera si oggi quella di trovare una soluzione
Per il problema dei centri dell'impiego che il tre mostri scottante che diamo sul tappeto e ancora prima però di trovare la soluzione ai dipendenti poco come per esempio c'è nella mia regione
Trovare per loro una soluzione che sia fattibile anche alla luce delle lezioni che ci sono appunti visto che la Finanziaria dal punto di vista di finanziamento
Credo che prima di tutto bisogna sapere che cosa vogliamo far fare di questi cinque marzo ecco perché la discussione di oggi è molto importante
Questi però io ritengo che sia importante sono uno strumento di trasparenza istituzionale e del modo con cui il pubblico riesce ad è vicina sì alle esigenze della comunità questi front-office sono molto importanti anche per noi e rischiamo un giorno diventare autoreferenziale di avvicinarsi sempre di più a quelle che sono le loro esigenze
Allora sappiamo che le risorse da pecche ma tengono i limiti servizio non saranno ugualmente disponibile per il due mila sette non possiamo nasconderci questo problema
Questo potrebbe significare autonomamente ridimensionamento dei centri se non ci sarà
Uno sforzo che non può riguardare solo le province
Deve riguardare le Province a delegare alle Regioni che riguarda riformuli derivare le camere di commercio deroga nani privati tutti assieme non possiamo pensare nella nostra condizione anche se questo fosse bello e naturalmente è nato il nostro orgoglio di forse a risolvere il problema da soli stanzini primo impegno cioè cercare di creare le condizioni
Perché tutti insieme riusciamo a creare le premesse per poter continuare questo servizio
I dati naturalmente conferma ogni giorno e questi centri almeno per quanto ci riguarda sono necessari
Qui ognuno può dire naturalmente i propri risultati noi siamo molto soddisfatti dei nostri incrociamo parecchio ma la cosa per esempio che mi dà più soddisfazione sono naturalmente
La vera ma la l'MS naturalmente in condizione le famiglie dei disabili tante centinaia di famiglie disabili di poter aver torturato lavoro fra di loro congiunta per il loro figlio soprattutto in quelli
Che hanno problemi psichici sempre più difficile oncologiche che ha un suo intervento vedete
Ogni provincia autonoma in cui il suo problema naturalmente ne diciamo del uno delle Province non solo per merito nostri che non mi stanco sto momento perché non sia di condizioni
Piano tormento lo lo tipo un'occupazione molto altruismo sono molto basse quindi promesso molto diversi e quelle delle altre province
C'è un però che per quanto ci riguarda questi questi luoghi questi centri per l'impiego
Sono molto importanti e perché e per questo che una politica seria nazionale e locale permette la questione dal Collocamento come si chiamava una volta per capirci bene tra le prime tre ricca perché l'occupazione diffuse la scuola per tutti la Società aperta quindi senza più divisione di classe come era in passato sono le cose più importanti per mantenere una società moderna come quella sulla quale vogliamo innestare il nostro Paese
Il lavoro
La possibilità di poterlo trovare senza pensare troppo la possibilità di trascorre lunghi periodi in attività
è una cartina di tornasole decisiva per giudicare se la società la società e l'uscita che sta camminando verso la prospettiva della modernità o se invece sta tornando
Indietro è un tipo di cittadini sicuramente ma riguarda soprattutto l'esistenza e la dignità tu coinvolge una possibilità di disegnare il futuro di una comunità
Nazionale regionale provinciale che sia ed è la prima richiesta
Che si viene dei cittadini sicurezza per i proprio figli progettare il futuro la speranza di un futuro sempre migliore rispetto a quello che hanno vi su coloro che quello il sentimento e ha premuto permeato alle generazioni che ci hanno preceduto
Per questo non è possibile pensare di abdicare all'utilizzo di tutti gli strumenti che servono e che ci permettono di offrire lavoro di mettere in contatto le persone con di Matri punta a persona con l'opportunità di lavoro e naturalmente attenzione un ruolo decisivo in questo campo viene giudicato naturalmente dal rapporto con le imprese con i sindacati l'altro problema al di là della ricerca del lavoro
Perché ci serve a definire quali sono maggiormente le professioni che vengono richieste soprattutto quelle per le quali mancano le figure professionali disponibile
E poi è anche facile intuire come si è stretto il rapporto detto peraltro va dato atto al presidente la provincia di Livorno il rapporto anche con la formazione locazione scolastica in una città molto complessa
Dove le risposte alle esigenze non vengono mai da un servizio solo ma devono coinvolgere la complessità appunto di tutti i servizi questo è evidente
Il evidente perché i centri per l'impiego non solo non siano solo procacciatori di lavoro ma anche un terminale importante per noi un osservatorio per capire come diventare dove deve andare la formazione professionale come le scuole devono modificare adeguare i propri programmi scolastici cioè un problema un processo e deve vedere attiva la partecipazione delle associazioni di rappresentanza non solamente dei tavoli interminabile undici dove si trascorrono giornate intere a discutere e su cose diciamo di immagina la rappresentanza
E naturalmente le suggestioni dell'impresa e dei lavoratori per trovare sempre di più obiettivi che siano i Comuni quindi questi centri per l'impiego una delle prime cose
Come strumento di democrazia diffusa e di democrazia e di crescita sociale per questo ritengo che non solo vanno confermati ma debbono essere affossati
Perché il loro ruolo di garanzia sceso dall'importante ha significato democratico per presto i nostri impegno deve andare in questa direzione
Chiedo insomma spero che lo faccia prossimo governo tenuto conto naturalmente come dicevo prima del diminuzione delle società comunicare
E gli enti locali devono cooperare insieme il problema non è sempre solo qual è il ruolo delle Province quale ruolo del capoluogo di regione qual è il ruolo del Comune qual è il ruolo della Regione
Dobbiamo trovare punti di incontro il problema non è la nostra autodeterminazione operazione segreta
Il problema incrociarsi tutti assieme perché questo sistema paese Palatenda fuori da questa difficoltà e venga aperto che risolto questo problema della precarietà del lavoro
E sta uccidendo sul pensiero e delle famiglie italiane sta creando le premesse per la Spagna bastoni
Grazie al presidente Gian grandi saluto l'onorevole Sacconi che ci ha raggiunto molto tempestivamente
Io riprendo quindi anche alla presenza del sottosegretario il programma che ci eravamo dati
Garantendo invece i tre al presidente Repetto al presidente sa Cardin un intervento successivamente prima o nel me o nel nel durante della tavola rotonda
E da Ray ora la parola al vicepresidente della Regione Federico Gelli
Allora buongiorno ovviamente ringrazio il presidente Melilli e Lupi per l'opportunità di svolgere questa vostro seminario questo vostro convegno queste due giornate qui in Toscana e Marea particolare ovviamente a Lucca e so che l'ospitalità dei lucchesi non se fatta come dire aspettare credo che questi ambienti queste questo palazzo Possa al meglio rappresentare un po'anche la nostra storia e la cultura dei nostri nei nostri territori
Ma per approfittare di questa occasione per avere qui anche a disposizione
Il sottosegretario Sacconi che sicuramente avrà la possibilità anche di interloquire con il contributo che
Tutti i presidenti che sono oggi qui con noi possono rispettate le politiche importanti le politiche di sviluppo del nostro Paese legato al tema del lavoro e al tema del Welfare mi accingo subito a portare un contributo che non è un contributo rituale ma entrando nel merito delle questioni anche rispetto all'esperienza che la nostra Regione ha maturato in questo in questo tema toscana e politiche attive del del lavoro e dei servizi per l'impiego è il frutto di un lungo lavoro di integrazione di interventi pubblici e privati
Ovviamente nel in delle compito fondamentale di integrare la e di favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro già dal mille novecentonovantanove la Regione Toscana a qualche modo recepito la normativa nazionale attraverso una legge
E poi successivamente un testo unico che ha definito il sistema regionale dei servizi
Al lavoro secondo ovviamente un principio per noi importante che non è solo legata al tema del lavoro ma impostato anche rispetto a uno statuto che la ricetta Oscar approvato non molti mesi fa
Che fa delle decentramento delle politiche di sussidiarietà verticale tra lì livelli istituzionali un punto fondamentale della propria carta statutaria quindi dicevo ha definito con un il testo unico con questo testo unico in materia di educazione istruzione orientamento e formazione e lavoro un sistema regionale di servizi al lavoro secondo il principio di decentramento alle Province delle funzioni del Collocamento delle politiche attive del lavoro
Inoltre a lavorato per un'integrazione
Delle politiche dell'istruzione dell'orientamento e della formazione professionale del lavoro e ha disciplinato le politiche della concertazione che per noi sono un altro pilastro fondamentale del nostro del nostro lavoro
Una concertazione veramente con le parti sociali e infine interni eroiche iniziativi la definizione di una vera e propria
Rete di sportelli diffusa su tutto il territorio a contatto con i cittadini e l'impresa questo è diciamo l'impegno che noi abbiamo abbiamo profuso in questi in questi anni dal novantanove ad oggi non è sì in realtà non è stato un semplice travaso la semplice diciamo declinazione delle indicazioni nazionali delle normative nazionali ma è stato costruito un vero e proprio modello per i servizi per l'impiego quindi accanto al Collocamento come vi dicevo quindi alla incrocio tra domanda e l'offerta del lavoro entrano all'interno del sistema regionale dei servizi all'impiego
Tutte le politiche per l'orientamento e la formazione professionale le politiche ovviamente anche attive al lavoro che possono qualche modo favorire la creazione di occupazione
Quindi un sistema definirei integrato e articolato sul livello territoriale dove un elemento fondamentale svolto proprio dalle Province per le Province che con il proprio dinamismo la loro capacità di lettura del territorio sono stati puntualmente
Come dire pronti a recepire le funzioni che venivano declinate da livello a livello regionale
Insistiamo toscano è quindi Rea costituito fondamentalmente da una vera e propria rete regionale dei servizi per l'impiego che non comprende solo i centri servizi territoriali per l'impiego istituito nelle province ma una vera e propria rete di sportelli che sono stati attivati base a convenzioni con i Comuni con soggetti privati con le associazioni sindacali territoriali
Quindi un patrimonio che composto da trentuno centri per per l'impiego costituiti dalle Province a cui fanno capo trentaquattro servizi territoriali centottantanove
Sportelli sulla base delle convenzioni come dicevo prima con i comuni e le associazioni un altro impegno importante e credo possiamo vantare
I primi in in Italia di Adr utilizzato è dedicato un vero e proprio supporto tecnologico un collegamento tra la regione le singole tutte le province toscane attraverso un vero e proprio sistema informativo che non abbiamo
Definito idolo incontro domanda offerto lavoro che è un supporto che non è solo stato di natura tecnologica ma soprattutto di natura organizzativa dove le risposte le necessità diciamo di fornire quella quel ruolo fondamentale e centrale della dell'incontro della domanda e dell'offerta si estrinsecato appunto in una capacità in tempo reale attraverso questi questo sistema di offrire sia per chi cerca sia perché offre lavoro un momento altamente altamente innovativo e e tecnologico all'interno di questo sistema informativo che si è sviluppato abbiamo anche rilanciato la borsa lavoro Toscana anche qui una vera e propria diciamo risposta attraverso sistemi internet al un nodo regionale direi alla costituenda Borsa nazionale continuate il lavoro anche qui la possibilità di chi cerca lavoro di poter inserire il proprio curriculum e consultare le forze le offerte pubbliche e chi offre invece lavoro per come dire cercare le profili professionali che vi sembrano più più tipici più adatti
Un altro impegno importante un impegno dedicato al settore dei cosiddetti lavoratori atipici un grande tema che colpisce direi tra virgolette
Coinvolge tutti gli enti locali partire da dalle norme che anche la finanziaria ultima ci in qualche modo concede ITT che sono stati stabiliti dalla Finanziaria rispetto alle politiche assunzione del personale
Ci impongono una riflessione importante difficile su quello che è il lavoro atipico che nei nostri enti locali dovremo qualche modo governare che sono come dire il forse l'unica possibilità in questo momento per poter continuare a gestire a gestire servizi su questo abbiamo così di un progetto un progetto che si chiama Progetto Prometeo è una vera e propria rete di lavoro atipico dove sessantacinque sportelli con i vari centri per l'impiego gestiti insieme alle organizzazioni sindacali ha un portale telematico o furono una come dire una serie di servizi di opportunità informative per questi lavoratori ovviamente un altro in impegno sul fronte della partecipazione femminile al mercato del lavoro soprattutto sul lavoro Toro e la creazione di impresa
Anche qui ventiquattro sportelli gestiti dalle Camere di commercio e decenti dell'impiego delle dieci province toscane
Infine ed mi accingo poi ha ovviamente anche a fare delle brevi conclusioni
Rispetto a questo mio messaggio abbiamo pensato importante un lavoro attraverso un vero e proprio master plana regionale dei servizi per l'impiego sempre di più ci rendevamo conto che a seconda della territorio a seconda dell'evocazione di un ambito territoriale la necessità di offrire in maniera diciamo più possibile omogenea quantità e qualità dell'offerta e delle occasioni sull'intero territorio regionale ecco perché abbiamo costruito un vero e proprio master PRA che ci permetti di verificare sia le fasi temporali l'efficienza e gli strumenti e le risorse disponibili
A proposito di risorse è stato citato dal presidente Cavalli prima di appuntamenti che abbiamo nei prossimi giorni fra l'altro perché l'incontro di giovedì del primo scusami mercoledì prossimo a Roma la Conferenza Stato Regioni
Dove della commissione
Sì e a fare istituzionali dove si discuterà anche e delle politiche comunitarie si ascolterà proprio che la ripartizione dell'ipotesi di partizione fondi infrastrutturali sarà una talmente estremamente importante Telegatto io mi auguro che il Governo faccia la sua parte su questo la Regione Toscana è riuscita a spendere diciassette milioni dal fondo sociale europeo qualora quattordici milioni deve fare scrivo perché oltre un milione e mezzo di proprie risorse per le politiche ma sostenne dell'impiego e la costruzione delle sedi epicentri che prima di enunciamo
Rispetto al Fondo sociale europeo oppure ovviamente avere idee chiare per due motivi fondamentali perché forse saranno una vera uno che ha ultima opportunità per un rilancio lo sviluppo del nostro sistema produttivo del Paese i fondi strutturali ovviamente ci dovranno aiutare
A vincere questa sfida della competitività per la come dire capacità che avremo della creazione di maggiore migliori posti di lavoro io direi anche posti di lavoro stabili qualificati e tutelati se mi permettete perché credo che sia uno dei compiti fondamentali delle nostre istituzioni anche lavorando su questo e credo che occorra partire proprio dalla progettualità locale quindi del ruolo dei compiti svolti dalle amministrazioni provinciali in un quadro che ammette di programmazione regionale che dovrà fare la propria parte
Ovviamente mi auguro che anche i livelli di conflittualità che sono intervenuti in questi anni
Tra governo e regioni possono essere superati perché l'elemento decisionale una governance è veramente operativa sicuramente può aiutare per superare questa fase di difficoltà
Rispetto a quanto ci viene preannunciato la riduzione dei fondi strutturali si pensa che sia poco meno del trenta per cento se anche le regioni e il Governo faranno la propria parte la riduzione che alla fine era immaginata di grande entità forse potrà essere abbastanza
Diciamo contenuta sicuramente ci sarà però la riduzione e su questo dovremo indicare delle priorità
Lo potremo considerarli continuare ad agire sulle stesse finalità del passato
Noi come Regione Toscana indichiamo come priorità le azioni sulle politiche dire pare un po'opportunità e l'occupazione femminile la formazione permanente come possibilità di riqualificazione
Per i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro a seguito delle crisi aziendali Toscana anche noi stiamo vivendo una crisi
Abbastanza impegnativa voglio solo ricordarvi che abbiamo cinque mila lavoratori in mobilità nell'ultimo anno e nove mila nuovi disoccupati quindi un clima sicuramente molto preoccupante
Ed è per questo che l'utilizzo dei fondi strutturali anche e soprattutto per poter riqualificare i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro a seguito di queste crisi aziendali ci possa in qualche modo permettere di dare qualche risposta gli interventi i nostri non solo solo politica lavora andranno nella direzione di nuovi investimenti sulle politiche innovative e della ricerca soprattutto anche attraverso tre fondi che abbiamo istituito proprio recentemente l'ultimo bilancio che ci permetteranno appunto la ricollocazione dei lavoratori licenziati e mobilità a causa delle chiusure delle imprese
è un ampliamento di occupazione femminile e il sostegno della ricerca l'innovazione dove anche ultimamente abbiamo stanziato ventiquattro milioni di euro per il tema della ricerca bene questo sono le sfide che la Regione Toscana lancia nel dibattito anche nazionale il ruolo l'integrazione che le province hanno svolto le nostre dieci province hanno svolto in questo cammino dal novantanove ad oggi è stato un lavoro di perfetta integrazione di grande condivisione di grande concertazione istituzionale
Ma ci auguriamo che anche per il futuro il ruolo delle Province possano non essere considerato come diceva il presidente canali il l'ente intermedio
Che non è né carne né pesce ma su queste politiche ha assunto dimensioni funzioni talmente Levante importanti che anche le stesse regioni non potrebbero che avete mai pensare di camminare da soli ognuno deve fare il proprio mestiere
Credo che in questa Regione abbiamo dimostrato di poter utilizzare al meglio le opportunità che il sistema nazionale insiste ammette nazionali sofferto grazie e buon lavoro a tutti
Grazie vicepresidente generi loro la parola presidente Melilli dell'UPI
Buongiorno a tutti permettetemi di innanzitutto di ringraziare Andrea tagli a Sacchi che ha ci ha spinto a fare questo incontro già programmato da un po'di tempo
Che fa parte di un disegno complessivo che l'Unione delle Province italiane a costruito in questi mesi e intende naturalmente rafforzare anche dopo la dopo la vicenda elettorale che riguarderà il Paese tra qualche messe
Si tratta di fare una riflessione
Sul sulla necessità che credo questo Paese abbia di costruire un processo di riordino istituzionale ormai inevitabile
Io sono tra quelli convinti che a prescindere da chi vincerà le elezioni politiche il tema del riassetto istituzionale delle funzioni amministrative che in questo Paese si dipanano a più livelli sarà inevitabilmente al centro dell'agenda politica
Troppo spesso
Un processo di riforma affastellato e costruito a volte prescindendo dalla Costituzione a volte attraverso modifiche costituzionali ha determinato io credo una
Troppo spesso una sovrapposizione di burocrazia piuttosto che raggiungere l'obiettivo per cui avevamo immaginato un paese diverso cioè quello di rendere più moderno il paese più snello molto più vicino ai cittadini
E per questo io credo che sia necessario che noi riflettiamo fino in fondo su come le Province si collocano in una necessaria ritrovata armonia istituzionale che credo sia condizione essenziale perché il Paese sia all'altezza almeno del contesto europeo in cui ci muoviamo
Io credo che né noi non dobbiamo essere gelosi delle nostre prerogative quando si fa una riflessione di questo genere ognuno deve deve mettere in deve avere la capacità di riflettere sulle criticità su quello che forse di ridondante fa e su quello che può essere esemplificato nel Paese però se c'è un argomento dove invece credo che le province italiane debbano rivendicare con orgoglio il proprio ruolo che
Sperimentato in questi anni l'avete detto voi in questi giorni che è stato costruito con fatica ereditando un sistema noi siamo abituati a dire sottosegretario Sacconi che abbiamo ereditato un po'di ragnatele degli uffici di collocamento insomma niente di più immagino
Ecco abbiamo dimostrato che su questa tematica
Il livello provinciale cioè il livello di un'area che è sovra comunale il livello ottimale anche per come il paese costruito nostro paese fatto di di distretti industriali di specificità territoriali di iniziative che stanno crescendo a livello a livelli più disparati immaginiamo quanto noi stiamo facendo soprattutto nelle aree interne del Paese perché crescano nuove professionalità sul tema dell'accoglienza del turismo tra qualità della vita
Di questi di nuovi mestieri immaginate quello che sta accadendo nel Paese quando sale la domanda di sicurezza sociale e quindi imprese sale il tema della integrazione
Molti culturale di questo Paese quindi la necessità di avere nuovi mestieri che affrontano il tema di una società che evolve cambia così rapidamente
Io credo che noi abbiamo affrontato il tema del lavoro in maniera positiva se dovessimo tracciare un bilancio Andrea del delle iniziative che si sono dipanate sul territorio grazie alla alla al fervore che abbiamo messo tutti insieme su questa nuova tematica credo che il bilancio possa essere sicuramente positivo
E lo è perché facciamo un nuovo mestiere lo è perché le Province sono oggi inevitabilmente punto di riferimento
Delle crisi industriali di questi locali di questo Paese sono punto di riferimento in positivo e negativo naturalmente delle nuove università
Quanti di noi partecipano alla costruzione del disseminazione dei saperi sul territorio
Sono punto di riferimento rispetto alla ad un'interlocuzione con la piccola e media impresa che ha bisogno di a fianco aver affiancato un soggetto istituzionale vicino e che sappia comprendere le necessità dell'evoluzione dell'impresa stessa
Io dicevo al sottosegretario che è una delle più dall'esperienza che abbiamo fatto in province
Quella di essere riusciti a fare attraverso la formazione professionale e il lavoro
Una operazione di riconversione industriale di un'impresa di cento dipendenti insomma vi assicuro che dalle mie parti non è male presa di cento dipendenti
Che ha che è entrata in crisi è stata acquistata da un altro imprenditore non abbiamo fatto la formazione professionale con riconvertendo
Le maestranze rispetto a un mestiere nuovo che dovevano fare in tempi molto rapidi molto accelerati con docenti che decide naturalmente l'impresa non la politica
E poi abbiamo dentro l'impresa costruito la prima fabbrica scuola ce l'abbiamo iniziato un percorso per cui ragazzi che fanno meccanica di precisione la fanno oggi
Con un percorso misto tra formazione e lavoro all'interno della dello stabilimento consentendo al all'impresa anche di avere un po'più di spinta rispetto all'innovazione sulle sulle macchine insomma che doveva acquistare
Così come immagino tutti noi ci siamo misurati con
Sul terreno nuovo delle degli strumenti di di di avvicinamento tra lavoro e e formazione facciamo molti di noi sanno i tirocini formativi ho visto l'indagine l'ISFOL si fa un'operazione dove la formazione e il lavoro hanno una naturale integrazione e e comunanza insieme alla al sistema imprenditoriale di questo paese è il mestiere
Di chi vuole avere l'ambizione di essere il soggetto che accompagna lo sviluppo del territorio accompagna il marketing territoriale che accompagna le condizioni perché questo Paese cresca
Non lungo una sola direzione ma lungo i mille rivoli di cui perché lo fa e lo fanno forte che lo fanno anche diverso probabilmente da terra terra ma lo fanno forte
Ecco su questo tema io credo che orgogliosamente lo dobbiamo dire che abbiamo dato un contributo dignitoso e che ora si tratta di capire come chiudiamo il cerchio cioè come facciamo in modo che questo nostro lavoro fatto ognuno nella propria area di appartenenza possa essere messo a disposizione del Paese
Io non credo che noi possiamo continuare costruendo sistemi informativi che non dialogano costruendo informazioni da dare ai giovani che finiscono all'interno della delle territorio geografico di appartenenza quando sapete meglio di me come si intersecano le aree del Paese a prescindere da come la divise l'uomo insomma le vallate di questo Paese le le aree geografiche non sono omogenee perché l'uomo le ha divise ma sono genere un fatto naturale quindi è e credo che ci sia la necessità che che alcuni bacini alcune aree possano offrire informazioni giovani anche oltre i confini della propria provincia su questo si sta misurando il governo
Credo se posso dare un modesto suggerimento al sottosegretario e al governo stesso eh
Che forse siamo come tendo troppi errori nell'immaginare che l'ha messa la tenuta del sistema Paese rispetto a una a un policentrismo dei poteri c'è rispetto a una diffusione dei poteri sul territorio si fa non da Roma
Cioè si fa
Mettendo intorno a un tavolo e gli attori e costruendo i processi anche tecnologici che ci consentono di superare a volte il che è perché la il policentrismo dei poteri determina lo dico rispetto alla Borsa nazionale del lavoro lo dico rispetto alla alla al portale nazionale il turismo
Lo dico rispetta tutte quelle cose che si stanno correttamente facendo ma che spesso non come dire non trovano in necessari tavoli di ascolto per poter fare tutti meglio il nostro mestiere
Perché di questo si tratta
Tornando al tema iniziale e chiudo io credo che ci sia la necessità di fare di definire in questo Paese chi fa che cosa dicevamo ieri sera mentre eravamo ospiti del presidente la Provincia che ci siamo dibattuti a lungo su sulla necessità di individuare le funzioni normative in questo Paese cioè di decidere chi legifera
E il dibattito è stato anche altrove per carità insomma ha riguardato anni di commissioni bicamerali ha riguardato il dibattito politico che la riforma costituzionale di qualche anno fa di una proposta di riforma costituzionale in itinere abbiamo dedicato poco tempo a definire chi svolge servizi che servono ai cittadini cioè chi svolge la funzione amministrativa in questo Paese abbiamo costruito il centodiciotto tutti insieme a prescindere dalle differenze abbiamo immaginato che l'architettura istituzionale fosse così come la Costituzione la descrive credo ci sia molto da fare lo dico al vicepresidente della Regione Toscana
Che ha dato il segnale anche di una sensibilità particolare rispetto agli equilibri tra sistema regionale sistema Rocca locale ma guardate che non è solo il problema del Sud i dati dell'Isfol e ci dicono che il Sud
Come dire
Lavora di meno su questo territorio lavora di meno anche perché c'è meno lavoro probabilmente insomma non è facile fare incontro tra domanda e offerta di lavoro in una provincia del Sud piuttosto che la provincia del nord ma lavora di meno perché la la Regione Sardegna la regione Sicilia non delegano le funzioni al territorio
Per cui questo benedetto
Mestiere del che ci appartiene a tutti cioè quello da gestione di un pezzo di potere se non in sincronia con la necessità di cederlo un pezzo di potere credo che non ci porti da nessuna parte e dobbiamo fare in modo che la cessione di sovranità non sia fatta in funzione delle come dire delle idee di qualcuno ma del del pensiero guida che ci ha fatto provare a riformare questo Paese cioè di dare seri ai cittadini servizi più efficienti e più moderni su questo terreno credo che le Province si vogliano essi possano misurare e credo che il nostro mestiere di di associazione nazionale sia quello di tenerle insieme per fare in modo che gli scambi di esperienze le progettualità che dalle nostre intelligenze emergono nei mille luoghi di questo Paese siano messi a conoscenza degli altri per farne tesoro e far crescere l'Italia farla diventare davvero un Paese europeo un Paese moderno Paese che sa misurarsi sull'innovazione amministrativa senza timori
Grazie al presidente Melilli
Prima di dare la parola all'onorevole Sacconi desidero segretario di notizie della lettera che ci ha inviato il ministro Maroni
E con profondo rammarico che per sopraggiunti impegni legati all'emergenza aviaria viceministro non potrà partecipare da voi al vostro convegno in programma oggi e domani la lettera in data di ieri a Lucca
Il ministero sarà comunque rappresentato in mia vece dal sottosegretario Maurizio Sacconi in questo breve messaggio di saluto desidero sottolineare l'importanza del vostro evento
Che sottolinea ancora una volta l'importanza della realtà locale nel governo delle politiche del lavoro e delle politiche sociali
Infatti solo valorizzando la conoscenza del territorio è possibile promuovere efficaci politiche per accrescere l'occupazione di per contrastare le chiusure di esclusione sociale la povertà
Solo essendo ben consapevoli delle potenzialità e delle difficoltà che un territorio può venire è possibile favorire politiche di sviluppo politica delle infrastrutture politiche industriali capaci di aumentarla richiesta dei cittadini che vivono in quell'area
In sostanza solo facendo peraltro sulla vitalità delle amministrazioni provinciali possiamo garantire che il dinamismo il territorio trovi un suo adeguato percorso di crescita
Le riforme del Ministero lavoro e politiche sociali soprattutto la legge Biagi e le azioni di intervento sul sociale
Che abbiamo potuto sviluppare hanno trovato sempre un forte supporto nelle province e adesso noi ci siamo affidati per il pieno dispiegamento delle azioni volte ad attuare queste politiche la migliore efficacia del mercato del lavoro nell'assicurare l'incontro tra domanda e offerta attraverso la Borsa lavoro si fonda su una profonda modifica delle funzioni e del ruolo dei centri provinciali per l'impiego
Modifica che le Province hanno condiviso e che hanno collaborato a realizzare cercando di migliorare il nostro mercato del lavoro
Riforme come queste come quella dello Stato federale hanno permesso di modernizzare l'Italia durante questo quinquennio di leale collaborazione e hanno contribuito a creare una virtuosa cooperazione tra Stato centrale realtà territoriale
Sulla base della quale queste ultime hanno assunto un ruolo sempre maggiore nel gestire programmare le politiche nel ribadire l'impegno del ministero da me presieduto a collaborare su questa strada auguro a tutti buon lavoro Roberto Maroni
E di nuovo grazie onorevole Sacconi le do la parola
Grazie signor vice presidente io partecipo molto volentieri a questo vostro seminario
Di cui considerò assolutamente interessante il il tema che avete posto al suo ordine del giorno
E soprattutto il documento preparatorio come peraltro anche la relazione del presidente avversari
Perché
A questi due documenti di base muovono da tre postulati
Sono a mio avviso assolutamente condivisibili e che il governo ha condiviso nel corso di questa legislatura ispirando a questi tre postulati il suo operato
I tre riferimenti che assumo sono infatti l'obiettivo della società attiva di promuovere una società attiva in un paese che tradizionalmente purtroppo cronicamente ha sempre registrato bassi tassi di occupazione regolare
Fonda una forte poi segmentazione nel seno del mercato del lavoro in danno di alcune fasce che sono state sempre cronicamente deboli come le donne o i lavoratori più adulti
Il termine anziani per conflitto d'interessi non lo non lo condivido
Il secondo postulato è quello che una società attiva si debba costruire modificando l'impianto di welfare che noi abbiamo tradizionalmente ha avuto in modo particolare a Bari passando dalle politiche passive alle politiche attive cioè da anche pensiamo proprio a quei lavoratori adulti tradizionalmente protetti attraverso politiche di welfare to e abilità mentre cioè di welfare orientato a proteggere attraverso il pensionamento precoce
Ebbene quelle politiche giustamente si dice devono orientarsi invece al welfare a quello che gli inglesi chiamano welfare to work welfare cioè volto sempre all'inclusione nel mercato del lavoro a qualunque età tra quindici e sessantaquattro anni un welfare che sa proteggere perché offre opportunità
E che si realizza nel contesto ovviamente di una società mobile di una società dinamica
Welfare delle opportunità sì determine del terzo postulato da cui voi muovete che condivido in particolare nel territorio ed è il territorio che si determinano le condizioni perché si pratichino effettivamente politiche attive di continua inclusione che appunto sono capaci di offrire opportunità che evocano sempre ricordiamolo responsabilità dell'individuo nell'accogliere queste opportunità
Ma mi si consenta sei postulati sono condivisibili dirò di molti dissensi per quanto riguarda questi documenti di base
Dissensi che cercherò di esprimere in modo anche
Accompagnandoli con ragionevoli dubbi ovviamente con ecco lo spirito assolutamente laico e critico
Perché
Dobbiamo ricercare dobbiamo essere consapevoli della necessità di ricercare vie nuove e che il mondo che lasciamo le nostre spalle non è affatto il migliore dei mondi possibili
Ho detto prima che affermare l'obiettivo della Societ di una società attiva significa cambiare radicalmente le caratteristiche
Del nostro mercato del lavoro e del nostro sistema educativo cioè visti tutti caratterizzati da istituzioni che possiamo definire essere state occlusive non inclusive dato l'esito che esse hanno prodotto
Guardate l'anomalia italiana ed è quello che Marco Biagi segnalava con il suo libro bianco e assolutamente visibile soprattutto nel momento nel quale entriamo
Ho poi dobbiamo sempre più compiutamente entrare né in quell'economia della conoscenza ove la competitività e determinata anche dal grado di impiego quantitativo e qualitativo del nostro capitale umano
E se nella società industriale era possibile essere competitivi anche con un sotto impiego del capitale umano realizzando magari abnormi investimenti nelle tecnologie di processo a risparmio di lavoro come l'Italia ha fatto ricordo uno studio di Confindustria che calcolava ciò estrassi prodotto in Italia negli ultimi decenni in misura tre volte superiore a quanto è accaduto nel Nord in Nord America cioè in una economia
Pure dinamica come quella nordamericana e l'investimento oltre a tutto esasperato nelle tecnologie di processo a risparmio di lavoro estese avvenuto in danno dell'innovazione di prodotto che spesso è frenata dalla necessità di ammortizzare
Il degli investimenti nella essi
E però questo ci serve a ricordare quanto contratto è stato il rapporto con il fattore lavoro nel nostro mercato quanto gli operatori per ragioni che potremmo a lungo discutere ma oggettivamente hanno considerato con diffidenza il fattore lavoro e quindi ne hanno fatto un impiego quanto più limitato
E a ciò hanno concorso insisto un insieme di istituzioni e di fattori di una società di una società prima ancora che di una realtà istituzionale
Poco propensa alla ad alti livelli di attività ad alti livelli di partecipazione al mercato del lavoro
Gli hanno concorso le caratteristiche
I limiti che la donna ha incontrato per quanto riguarda la carenza di servizi di cura l'infanzia ma anche ladri fortissima diffidenza per tipologie contrattuali che modulando l'orario di lavoro consentissero di conciliare i tempi di lavoro con i tempi di famiglia
Un fenomeno tutto italiano ricordate tutto italiano che quello che il professor Livi Bacci autorevole demografo
Ha definito il fenomeno dei giovani vecchi dicendo che l'Italia è il paese dei giovani vecchi cioè questo spostamento in avanti delle scelte responsabili novità che muove da un percorso educativo che spesso conduce a Laure poco spendibili soprattutto quando conseguite mediamente a ventotto anni e quindi spesso oltre i ventotto anni
Essendosi peraltro persa anche l'attitudine all'alternarsi di lavoro onesto con collo del lavoro con lo studio cioè essendosi persa l'utilità dell'esperienza lavorativa come parte del processo del processo educativo e poi e poi come dicevo prima un sistema previdenziale e generoso che ha portato alla lotta rottamazione precoce dei cinquantenni
Di cui un epigono è il fenomeno della Fia vicenda alla FIAT di questi giorni che non ci pensa due minuti a chiedere che a non sappiamo ancora quanti perché non a caso il quanti dipenderebbe ero dalla generosità dello strumento utilizzato dovrebbero uscire e uscire a per parlo di persone che in questo momento non hanno compiuto cinquant'anni perché il grosso dei soggetti che la FIAT vuole metterci vuole mettere fuori da sé in questo momento non hanno compiuto cinquant'anni
Sono sono non over cinquanta
Sull'al di sotto di quella sua di quella soglia di età e l'idea è quella di metterli fuori
Irreversibilmente dal mercato del lavoro accompagnandoli fino all'età di pensione senza una alternativa occupazionale ritenendo come ciò quasi impossibile parliamo non di Caserta ma di
Soprattutto di Mirafiori e quindi dell'area della rete dell'area torinese e piemontese
Produrre una società attive lei società attive ci sono in Occidente non è che non ci sono
Io non voglio dire che se sono un modello assoluto ma dobbiamo essere consapevoli che le società attive sono come dice poi la relazione
Come dice il documento sono società da tassi di occupazione del settanta per cento cui sapete che noi faticosamente in questi anni abbiamo portato il tasso di occupazione al cinquantasette sette per cento
Nonostante la bassa crescita e l'abbiamo fatto facendo emergere lavoro sommerso spesso con lavori poveri per cui il e ambiente
Per quell'indice di produttività del lavoro è anche sceso
Ne siamo faticosa faticosamente arranchiamo verso il sessanta per cento ma le società attive strutturalmente da decenni sono sopra il settanta per cento il Regno Unito ha una media del settantadue per cento
Da decenni Colussi considerando le sue aree deboli voi sapete Linke Regno Unito che ha realizzato da fortissime aree deboli altro che il nostro Mezzogiorno o o o peso economia nordamericana
O penso anche ad un Paese come l'Olanda che ne trent'anni fa aveva tante dopo trent'anni fa venti
Venti venticinque anni fa aveva tassi di occupazione inferiori a quello italiano e che ottenne da ormai da appunto almeno due decenni è strutturalmente attestata sul settantaquattro per cento
Però sono società attive in cui ovviamente altro che dodici virgola tre per cento di contratti a termine
Sono molti di più ovviamente quando si va al settanta per cento o il part-time di non andare al quarantuno per cento la e così è nelle società
Attive ove altro che dibattito sulla precarizzazione avendo noi ancora una struttura dell'ottantasette virgola sette per cento di contratti permanenti ma collocati in un contesto di cinquantasette virgola sette per cento di tasso di occupazione che costituisce questo secondo il vero scandalo
Nome il dodici virgola tre di rapporti di rapporto e permette lo sport continua a registrare nelle trimestrali
Che rally stata registra nelle Sarbanes
Sua trimestrali che l'Istat registra
La patologia nostra rimane il cinquantasette virgola sette per cento e rimane il basso tasso di occupazione delle donne il basso tasso di occupazione degli over cinquantacinque la difficoltà di ingresso dei giovani anche alla luce del mismatching fra quello competenze e conoscenze e competenze richieste dal mercato del lavoro
Ma dare una spinta quale della della quale a noi quale per noi è necessaria in ragione della necessità di recuperare tempestivamente competitività e di diventare quindi una una Società prima ancora che un'economia competitiva significa fare azioni cachet
A individuare modi con cui virtuosamente si determinano in b e si determina una maggiore attitudine a includere nel mercato del lavoro in modo tale che certo a parità di sviluppo a parità di crescita serve la crescita Oba da sé ma la crescita attenzione
Nella economia della conoscenza è determinata dalle politiche del lavoro non essere politiche del lavoro non il risultati in termini di occupazione non solo una mera conseguenza dei tassi di crescita sono le politiche del lavoro stesse
Politiche che determinano crescita se il fattore umano se il capitale umano è come diciamo nell'economia dei servizi sempre di più
Decisivo Attini competitivi io vengo da un territorio come la provincia di Treviso ove c'è una tradizione dall'economia industriale tra manifatturiera tradizionalmente ricca che Bach convertendo sì o almeno dentro di sesta generando molte positive conversioni verso l'economia dei servizi che è soprattutto nasce per germinazione dalle dalle manifatture cioè si formano degli operatori terziari che governo sistemi globali spesso la crescita di questi operatori terziari che governo sistemi di produzione e di distribuzione su scala globale lamentano la carenza di figure professionali di giovani in modo particolare funzionali ad accompagnare questo tipo di sviluppo e voi sapete che il timore che abbiamo ragionevole che non solo Paesi come dei nuovi competitori come l'India per esempio non solo attraggano call center ma possano attrarre anche altre funzioni più pregiate altre funzioni terziarie proprio per la dotazione di capitale umano di cui dispongono anche in termini qualitativi la società attiva quindi è una necessità Marassi produce inesorabilmente con mercati del lavoro straordinariamente dinamici con istituzioni straordinariamente inclusive
Riformando radicalmente il nostro sistema educativo il nostro sistema di formazione troppi troppo autoreferenziali il nostro sistema educativo il nostro sistema formativo come sappiamo credo di non fare un ragionamento di parte se segnalo quanta autoreferenzialità insiste nel nostro sistema universitario
Che appare un convento di clausura assolutamente ostili a un po'
Do terreno anche se dalla porta posteriore spesso le badesse escono e dicono al mondo ma il il convento in quanto tale assolutamente afferma la sua separatezza
Noi invece abbiamo bisogno di istituzioni aperti queste non dipendenti pensiamo quello universitario dalle contingenti esigenza del mercato del lavoro ma perde a un dialogo interattivo con esso abbiamo bisogno di istituti scolastici aperti abbiano e dialoganti
Abbiamo bisogno di mercati del lavoro o di una pluralità di operatori possa fare il mercato dove non c'è mai stato
Io apprezzato anche alcune considerazioni del vicepresidente della giunta regionale ma mi consenta ho sempre una perplessità anche rispetto alle politiche attive le politiche attive mi ricordano sempre una vecchia pièce di Tognazzi
Che proprio l'età per ricordarla che era lui faceva la parte di un po'di un di un boscaiolo che veniva intervistato da Vianello che nel suo partner per il faceva la parte di Mario Soldati dalla ricerca
Della delle api del della delle delle belle cose dalla provincia italiana e lui aveva un tronco sulle ginocchia e con un coltellino arcuato dove si dice Roncola questo lavorava il tronco egli diceva ma lei cosa produce dice io produco stuzzicamenti ah bene dice e chissà quanti ne produce con un tronco che diceva uno
Uno quanti tronchi gli ho visto produrre uno stuzzicadenti nell'ambito delle politiche attive non abbiamo un problema di volumi noi dopo commisurare le politiche attive proprio in termini di volumi ne abbiamo bisogno di lavorare compensi martedì sugli indicatori del capitale umano
E di chiedersi se andiamo meno nella direzione giusta in termini di volumi che generiamo
Their dal punto di vista degli indicatori del capitale umano perché se non ci sono i volumi stiamo sbagliando qualche cosa stiamo dando soddisfazione anch'alla struttura l'offerta e non invece alla domanda stiamo dando soddisfazione i formatori stiamo dando soddisfazione ai collocatori stiamo dando soddisfazione agli ex alla alle nostre strutture ma non invece alla alla società che vogliamo rendere più dinamica
La quindi questo mi porta ricordarvi che il primo polo
Che creare il mercato dove non c'è mai stato non è nel DNA delle nostra impresa e rivolgersi a un servizio per cercare la figura professionale di cui hanno bisogno lo fanno ma la pena per il meccanico mite lento manat mente
Ma non lo fanno ordinariamente per cercare una figura cruciale che pure lamentano poi di non trovare perché non è nel loro DNA pagare per un servizio come è giusto che paghino
L'impresa e non i lavoratori per i quali questi servizi sono e devono essere gratuiti anche in base a una giusta convenzione internazionale
Della dell'organizzazione di turnazione del lavoro
Ma essi ma se vogliamo che se vogliamo che le imprese diffusamente conferiscono i flussi dalla domanda a questi servizi a a questo sistema di servizi e ne abbiamo bisogno di una pluralità di operatori
Che essi atti si muovano fino a bordo collaborativo competitivo buoni servizi con i centri pubblici
Perché nel oltre a tutto non dimenticate che anche quando il Monopoli è venuto meno sulla base di una sentenza alla Corte di Giustizia questo polo foriera poi sopravvissuto con il vincolo dell'oggetto dagli operatori privati
E in un mercato asfittico l'operatore privato che non può fare solo collocamento lo può fare solo intermediazione fra domanda e offerta di lavoro
E non a caso ancora oggi abbiamo solo dieci operatori iscritti che fanno solo intermediazione mentre è stato opportuno promuovere operatori polifunzionali a partire dalle agende che Agenzia del lavoro diventata di lavoro interinale diventate agenzie per il lavoro fino a comprendere gli università o gli istituti scolastici superiori se le leggi regionali
Come consentiranno l'autorizzazione mentre l'università
Sono autorizzato per legge solo la fondazione dei consulenti del lavoro o la società di Confindustria che consenta lesa alle unioni territoriali di agire in nome e per conto di essa o alla prossima out autorizzando la società di Confcommercio
Piano localmente si struttura così o alle prossime attività di CISL e UIL che si stanno già preparando per svolgere questa funzione
Quindi abbiamo bisogno un dobbiamo vedere non devono i centri per l'impiego vedere gli operatori privati
Come una sorta di diminutio discordi fattore diminuente il loro ruolo quando al contrario solo una pluralità di operatori può fare il mercato dove non c'è mai stato
Perché insieme hanno prima di tutto un problema di primum vivere di organizzare dissipare
Di fare il mercato di muovere i flussi della domanda e dell'offerta di stimolare come ho detto soprattutto i flussi della domanda
La
Voi avete
Questo mi porta se mi consentite c'è un giudizio nella relazione all'azione di documenti
Molto duro nei confronti del governo di cui non si salva poco o niente se me lo consentite molto autoassolutorio nei confronti delle Province dei centri per l'impiego s'è come dire diciamo si staglia la differenza fra un giudizio indiscriminatamente negativo è un altro giudizio indiscriminatamente positivo
Sul primo
Valigie torno un attimo ma sul secondo vorrei continua a intervenire perché è vero che i centri per l'impiego anni no intera hanno avuto una crescita dei contatti perché c'è una crescita oggettiva di domanda di servizi soprattutto da coloro che cercano lavoro se devo dire purtroppo
E e basta vedere il successo dei siti on line nove novanta per cento di quale abusivo e dobbiamo fare attività repressiva inevitabilmente anche verso di essi ma il problema vero non sono solo i contatti che sono un buon indicatore testi per carità vuol dire maggiore attitudine alla alla a al servizio e quindi tendenziale fuoriuscita dal sistema delle reti amicali che è stato l'unico a funzionare per quanto riguarda il nostro mercato del lavoro
Ma le abbiamo bisogno di verificare indisse i rapporti di lavoro effettivamente intermediati allora sempre secondo l'Isfol che citate sarebbe addirittura il due per cento dove sarebbero i rapporti di lavoro effettivamente intermediati
Dal sistema dei centri per l'impiego e come sappiamo per quanto riguarda i privati non è molto di più allo stato ancora mentre stiamo parlando quindi noi stiamo parlando di un mondo come ho detto prima che non è il migliore possibile da cui dobbiamo di staccarci e che ci consegna o conto è quattro cinque per cento altra generosi quanto di rapporti di lavoro intermediati da intermediari mentre tutto il resto viaggia su reti amicali su reti informali con dispersione di opportunità spesso rinuncia dell'impresa anche a proseguire nella ricerca di una persona che fatica
A trovare un demotivazione anche della persona nel cercare nel cercare un'opportunità occupazionale quando e soprattutto i soggetti deboli del mercato pagano l'opacità del mercato del lavoro
E allora il primo il primum vivere di questo venerdì sua volta di questo primo obiettivo che fare il mercato e la borsa la borsa è la accendere la luce sul mercato
Ma ecco mi ha colpito che alla Borsa vengono dedicate nelle relazioni due parole per dire la Borsa è solo una piazza virtuale eh peccato errore perché qui venga segnalarvi due cose uno il disegno della borsa un disegno che peraltro a suo tempo abbiamo anche condiviso
Prevede due livelli della borsa la borsa a una sua parte in India diciamo internet aperta che è il sistema di incontro tra domanda e offerta che parte come bacheca anzi personalmente ho fortemente voluto che partisse come bacheca perché almeno doveva partire ma con un'aspirazione poi a contenere servizi più complesse e c'è una parte però sotto di intranet
Che è riservato le funzioni pubbliche e che il sistema che interconnette
Il il proprio tutte le funzioni pubbliche dedicate al capitale umano e che ha lo scopo di mettere a disposizione delle funzioni pubbliche che vogliono indirizzare io spero sempre meno gestire ma soprattutto indirizzare le politiche attive di poter cioè disporre del curriculum vitae di ciascuna persone in età di lavoro per per poter davvero orientare indirizzare le politiche attive che vuol dire incrociare
Certamente le informazioni del sistema del lavoro già in questo momento noi siamo in grado di incrociare il nostro sistema di Borsa con INPS e INAIL disponendo quindi tutto ciò che riguarda la persona che è entrata nel mercato del lavoro
Ci stiamo cercando di collegare questo sistema con l'istituenda ovviamente distribuendo libretto formativo ma soprattutto con il sistema educativo
Con l'anagrafe degli studenti in modo che il l'anagrafe dei lavoratori in realtà diventi la
Diventi las sindaci o quanto meno si entra connessa sia con il casellario degli attivi che con l'anagrafe degli studenti e sia alle funzioni pubbliche a tutte le funzioni pubbliche in modo aperto ad esse e riservato rispetto all'esterno quella informazione di base che consente di personalizzare le politiche attive quanto più e di conoscere la realtà
Perché quando ci lamentiamo dell'autoreferenzialità delle politiche formative e perché se si appendono i formatori perché sono l'unica cosa nota in un mercato opaco
Quando abbiamo con noi abbiamo fatto con l'operazione di Borsa la più guardate Lori questo dato oggettivo non è un'opinione soggettiva la più grande faticosa operazione di e-Government di tipo in Europa perché siamo stati costretti a costruire un sistema di tipo federale a al cioè in un sistema tecnologico di tipo federale i tedeschi che hanno un robusto sistema istituzionale federale hanno costruito negli anni recenti il sistema telematico del lavoro su cioè in modo centralizzato
Noi che ancora non abbiamo un sistema robusto federale siamo stati costretti a costruire siamo costretti a costruire un sistema federativo dal punto di vista tecnologico perché purtroppo voi sapete che qui l'autonomia è sempre letta
Nel in termini in termini innanzitutto di procurement la prima cosa che l'autonomia il preavviso autonomistico si realizza innanzitutto nell'autonomia dell'acquisto
E purtroppo il sistema è tale che se faticosamente li stiamo arrivando a siamo a dieci regioni entro marzo entrano all'entro marzo e giugno in due steppe entrano tutte le altre c'è l'accordo al netto di per la provincia autonoma di Bolzano
E mi pare della Liguria per cui ancora non ci sia la definitiva data diciamo va pagato per tutte le altre regioni
Entro marzo e giugno nei due step successivi entro lo tutte però cosa entrano entrano senza portarci le province perché solo il Veneto ci porterà immediatamente le Province mentre ha faticosamente lo farà la Lombardia per quello che sappiamo e spero le miglia
Ma perché l'interoperabilità non esiste non solo alla regioni ma non esiste provincia nell'ambito di una stessa regione
Questo è il dramma incredibile perché quando si lamenta la necessità di un sistema e addirittura di una rete nazionale e non troviamo neanche l'interoperabilità
Dei mercati del lavoro nell'ambito di una stessa regione perché essi sono perseguite logiche di costruzione dei sistemi informativi separate lungo all'altra senza Stendhal sa condivisi nell'ambito della stessa regione
Cioè di ciò dobbiamo ragionare e vi invito a riflettere
Sui modi con cui superare questo tipo di handicap bestiale perché lei
Perché e a questo punto di vista l'ingresso dei privati è stato straordinariamente utile perché stimola perché i privati stanno già comparendo le loro informazioni mentre invece io che ero convinto che mandano che arrivassero che ha regioni avremmo avuto
Man mano che fossero in altre regioni avremmo avuto
L'afflusso di dei dei dei vide i dati dai centri per l'impiego scoperta amaramente che questo stabilendo con straordinaria lentezza straordinari contraddizioni
La
Detto questo detto questo e mi avvio veramente velocemente a concludere
Noi abbiamo bisogno quindi come il pane
Del sistema del sistema informativo della Borsa ed in quello sottostante e di quei fatti e di quello quello sottostante per orientare le funzioni pubbliche anche questo guardate siamo molto più avanti di quanto non vi sembri perché ripeto la connessione con in scena è fatta
Questo significa per esempio che coro di un di un lavoratore lo riconosciamo
I rapporti di lavoro che ha avuto noi conosciamo la fruizione di ammortizzatori sociali che è in corso la scadenza di questi ammortizzatori sociali
Cioè noi siamo in grado già noi possiamo essere sostanzialmente in grado a breve di poter monitorare il bisogno di questo lavoratore cui stanno scadendo gli ammortizzatori sociali e ancora però non ha avuto un'occupazione alternativa
Una politica di work spero di welfare to work
A mio avviso pur dovendosi organizzare sulla base di indirizzi forniti da un'essenziale funzione pubblica del territorio la Regione e più ostica vilmente in sussidiarietà verticale le Province
Io credo che debba fondarsi fortemente sulla sussidiarietà a sua volta di tipo orizzontale nei confronti delle forze sociali
Non abbiamo disegnato nel Patto per l'Italia un'idea di questo tipo purtroppo solo parzialmente attuata
Che prevede dal punto di vista degli ammortizzatori vorrei ricordare un primo pilastro consistente nel in una indennità di disoccupazione più busta l'abbiamo portata al cinquanta per cento l'obiettivo rapportarlo al sessanta per cento dell'ultimo reddito
L'abbiamo aumentata di un mese l'obiettivo era porta ampliarla di tre mesi
Rispetto agli attuali periodi ma affiancare un secondo pilastro nell'unico modo che a noi appariva possibile anche dal punto di vista dall'operazione di finanza pubblica ma soprattutto dal punto di vista qualitativo cioè costruendo un secondo pilastro come in parte è con la cassa integrazione
Su base mutualistica non gestito più dall'INPS ma conferito tutto quindi incluse le attuali gestioni della cassa integrazione alle affondati delle parti sociali
Nei quali non dimenticate che già amministrano lo zero trenta per cento sul monte salari attraverso i fondi interprofessionali per la formazione continua
Quindi in campo la bilateralità
Alle parti sociali nel territorio perché nel territorio che questi si devono articolare necessariamente le parti sociali possono disporre del secondo pilastro su base mutualistica degli ammortizzatori
Nella formazione continua e anche della funzione di collocamento se come mi auguro le parti sociali come certamente CISL UIL già hanno dichiarato di voler fare lui l'ha fatto un seminario due giorni fa a questo riguardo si organizzano per disporre di questi pedali abito che le parti datoriali già si sono organizzati in questo in questo senso in modo che in in modo e in modo che questa funzione delle parti sociali possa essere anche già idonea ad accogliere quel nuovo modello di contrattazione
Che esponente spostarsi il baricentro sempre di più dalla dimensione nazionale sempre di più passando nella dimensione territoriale io a differenza di Confindustria penso
Non solo che sia opportuno un modello fortemente decentrato ancorché flessibilmente assunto liberamente assunto dalle categorie ma baricentrato più che nell'azienda del territorio perché il territorio è la dimensione idonea a costruire questa capacità protettiva
Delle parti sociali innanzitutto del sindacato nei confronti dei lavoratori tale dare ali Tzara e la protezione in termini di incremento di competenza di espressione delle potenzialità e non sono in termini di protezione passiva
Quindi il tanto il territorio e la dimensione ideale quanto lo qual è con riferimento non solo alle istituzioni ma soprattutto agli attori sociali ai quali riconoscere in sussidiarietà orizzontale
La possibilità se lo vogliono di svolgerà robuste funzioni di politiche interne politiche di welfare to work che ciò vale non solo per le azioni del reimpiego
Che in Italia stiamo diffusamente sperimentando ormai di tutti gli ultimi accordi vengono fatti quanto meno sulla carta ma devo dire che Dini veri noto impegni che vedono ma caso fortemente motivate le Province firmatario spesso di questi accordi
In termini appunto di reimpiego e non solo di mero sostegno al reddito ma anche le politiche relative al primo ingresso dei giovani nel mercato del lavoro tipicamente attraverso i contratti di apprendistato
Ricordiamo che il nuovi contratti di apprendistato sono il modo tipico di entrare nel mercato del lavoro la fine dei c'è pelle
Io credo sia stato giusto cioè abbia posto fine a un contratto di fuoco contenuto formativo
Oggi i contratti di apprendistato tuttavia non posso anche in questo caso non essere gestiti in termini di sussidiarietà orizzontale e quindi di responsabilizzazione verso le parti sociali e auspicabilmente verso la bilateralità perché troppo spesso il mantenersi in capo alla Provincia
Dell'Arco della responsabilità del contenuto formativo ha significato offrire una alibi all'impresa in ordine alla sua responsabilità di dare un contenuto formativo a quel contratto come pendant delle agevolazioni che poi quel contratto a ma chiedo spesso non si è verificato perché tanto ci doveva pensare la provincia la provincia non l'ha fatto e io sono a posto e così si è concluso il si è perfezionato ed il periodo relativo quindi sussidiarietà quanto più possibile il che non significa quindi escludere funzioni gestionali ma ritenerle residuali
E questo non significa una deminutio se la se la Provincia sei Regione e Provincia
In leale collaborazione fra di loro e tendenzialmente in sussidiarietà verticale VAS vogliono svolgere fino in fondo quelle funzioni di orientamento di indirizzo di di governo delle politiche di inclusione nel mercato del lavoro
Questo mi porta davvero il porto davvero concluso a dire che è già importante muovere da da dalla condivisione degli obiettivi degli obiettivi non è sempre accaduto così e invece io ritengo col leggendo quei documenti e quella relazione ho considerato molto positivo la condivisione dell'ordine nel dibattito italiano non è sempre stato così
La riconoscimento della società attiva porta con sé una serie di conseguenze
Per le quali io mi sono permesso di invitare ad una riflessione
Poi so che c'è il problema delle risorse
Ovviamente anche se fatevi sopra la battuta sulle risorse noi abbiamo ereditato una finanziaria annuale due mila uno non era non aveva la proiezione triennale
E in qualche misura sembrava un'intesa sull'una tantum per i sopra costi nel passaggio di nel passaggio di competenze
Quell'una tantum in realtà è stata ripetuta nel due mila due nel due mila tre del due mila quattro quindi sono quattrocento miliardi di vecchie lire nell'arco del Periodo cui si sono aggiunti circa
Ottantaquattro più quarantatré centoventisette
Miliardi dei porrà poco legati al Fondo sociale europeo per il sostegno ai servizi ai servizi all'impiego quindi sono stati cinquecentoventi cinquecentoventisette
Miliardi di vecchie lire nel corso nel corso di questi anni dopodiché capisco servirà di più del in tempo se vogliamo costruire la società attiva dobbiamo investire in educazione informazione in è in e in queste attività di servizio quindi serviranno probabilmente più risorse ma se non avremo un quadro istituzionale quanto più inclusivo
Non riusciremo a quindi a costruire una griglia molto flessibile molto aperta evitando organici ismi e vecchio ossessioni perché vedete una delle ragioni una delle tante cause del vecchio mercato del lavoro occlusivo era anche l'ossessione del controllo politico e sociale sul mercato del lavoro non dimenticate mai
Che il monopolio del collocamento pubblico non nasce dalle lotte dei lavoratori non fu una conquista dei lavoratori fu piuttosto un'idea di bolscevismo bianco che apparteneva la vostra terra Pelanda questo scherzo peraltro cioè funivia Fanfani hanno il controllo sul mercato del lavoro
E questo tipo di ossessione Vadis messa nel senso che va dismessa questo tipo di ossessione noi dobbiamo avere un'altra ossessione ed è quella di offrire a tutti opportunità di essere utili a sei e agli altri
Ringrazio l'onorevole Sacconi il tempo che ci ha dedicato anche per la qualità
Nel suo intervento della sua partecipazione
Ora
Ho visto che è arrivata Lucia Annunziata la ringrazio di cuore così come credo che siano arrivati quanti debbono partecipare alla tavola rotonda istituzioni locali welfare per il lavoro si conclude della parte a me affidata a quella
Di
Di presiedere agli interventi che si sono succeduti ricorderò ricordo fin da ora a Lucia Annunziata che tra gli interventi potrà prevedere quello dal presidente reperto di Genova ed è presidentessa cartine di Rovigo è risaputo
C'è
Cominciamo io credo che su questo possiamo d'incominciare la parola diamo la parola intanto per
Alfabetico Damiano allora comincerà indizi senza
è una regola benissimo io sto anche nella regola del cinque minuti in modo tale che obbediamo al
All'obiettivo della Lucia Annunziata ma dunque se parliamo in astratto del ruolo delle Province chi come me e da trentacinque anni che fa politica
A fasi alterne le province sono forti sono debole devono scomparire devono riapparire eccetera eccetera quello che mi pare quello che conta non siamo di fronte ad una struttura che anche a seguito del decentramento dei poteri parlo di regioni province e comuni hanno ruoli strategici importanti allora io vorrei intanto partire dal punto che della nostra discussione il rapporto fra il ruolo delle Province la Pro Mazza e la promozione dei servizi per l'impiego io credo questo sia una questione fondamentale allora sull'argomento si possono essere come sempre due strade chi è a favore dei centri per l'impiego e del ruolo pubblico per quanto riguarda il mercato del lavoro chi invece contrasta questa tendenza io sono a favore e spiego perché e cerco anche di corredare questa mia spiegazione molto breve con dei dati di fatto ormai è noto lo riprendo perché ho qui
Tiziano Treu e Paolo Ferrero con i quali abbiamo in quattro anni lavorato lungamente a contatto siamo partiti da idee anche diverse sui temi del lavoro abbiamo scritto insieme il programma
Dell'unione sui temi del lavoro che abbiamo fatto anche quel famoso viaggio in Svezia in Danimarca per vedere che cosa vedere come funziona il mercato del lavoro in quei Paesi che sono notoriamente molto avanzati sotto il profilo dello Stato sociale non tanto per importare quel modello attraverso un'idea assurda la trasposizione meccanica di modelli fra situazioni che tra loro non sono comparabile
Svezia Danimarca sei milioni di abitanti ne abbiamo sessanta milioni la concertazione del mille ottocento da una parte mille novecento dall'altra parte noi solo negli anni Novanta i governi di centrodestra in quei Paesi quando governa non non abbandonano la concertazione cosa che il governo di centrodestra subito cancellato quindi culture insediamenti storie molto diverso non è non avevamo l'idea di una trasposizione ma di andare a vedere come funzionano le cose abbiamo visto il centro per l'impiego di Malmö apriamo visto il centro
I centri per l'impiego della Danimarca e che cosa abbiamo visto abbiamo visto cose che io personalmente ho visto anche in Italia
Quando qualcuno dice che i centri per l'impiego non funzionano in Italia o non esistono dice una cosa assolutamente assurda è sbagliata
Io con i miei occhi ho visto ottenerne ho visto Ferrara ho visto Genova ho visto Benevento visto tante situazioni diverse tra di loro
E quello che ho potuto apprezzare e che in Italia anche se con grandi diversità da territorio a territorio esistenti partiamo da questo dato di fatto
Una rete di centri per l'impiego che in alcuni casi è una rete di eccellenza
Per rete di eccellenza intendo dire dei luoghi aperti dei luoghi di accoglienza dei luoghi ben strutturati con personale qualificato che purtroppo viste le restrizioni nelle assunzioni del pubblico impiego
E prevalentemente personale con rapporti di lavoro coordinati e continuativi con grandi capacità di accoglienza di orientamento di selezione del personale di dosi di formazione somministrate per i problemi di profili professionali esistenti nel territorio al tempo stesso visto anche situazioni che non funziona quindi che cosa fare e concludo
Ma io penso questo noi l'abbiamo scritto nel programma dell'Unione carta canta e quindi possiamo riferisci fa delle cose concrete
Noi se andremo come mi auguro al governo scommettiamo sui centri per l'impiego scommettiamo sul ruolo pubblico nel mercato della
Non vuole
Assolutamente dire che noi pensiamo a due cose che secondo me sono sbagliate che il ruolo pubblico si esclusivo noi pensiamo alle convenzioni faccio un esempio io tutte le volte dico
Si facciano delle convenzioni con le società interinali quelle veramente certificate doc
Anche perché secondo me se andremo al governo dovremo fare una selezione di coloro che hanno la possibilità e le caratteristiche per trattare la cosiddetta in termini di azioni manodopera che cosa molto delicata
Quindi
Queste convenzioni che si devono fare ma la mano pubblica la regia pubblica assolutamente indispensabile
Seconda questione noi dovremmo anche trovare Risorse perché questa cosa diventi una cosa concreta noi sappiamo che fin qui ci siamo basati sulle risorse del Fondo sociale europeo e queste risorse stanno per finire
Il governo di centrodestra ha tagliato le poche risorse che destinava i centri per l'impiego bisognerà trovare delle risorse per fare in modo che questa rete sia una rete effettiva
Naturalmente io penso anche che noi dovremmo sforzarci
Di individuare degli standard nazionali minimi di riferimento per quanto riguarda la qualità del personale la qualità della formazione la qualità dell'orientamento e così via
Ho in mente una cosa tutta dirigistica e centralizzata per carità
Direi che le Regioni dovrebbero cedere un po'di potere verso le Province le quali dovrebbero irradiare nel territorio centri per l'impiego ci sono casi anche laddove noi governiamo nei quali c'è un eccesso di centralizzazione io credo molto nel territorio
Penso chiede ai centri per l'impiego debba passare il cento per cento del movimento del lavoro assolutamente no assolutamente no quando arriviamo al venti per cento cito il caso di Terni che mi viene in mente siamo già dei livelli molto forti come sappiamo che domanda e offerta di lavoro occorre per molti canali naturalmente
L'orientamento che può sviluppare un centro per l'impiego e molto importante non deve essere soltanto basato sui lavori marginali o sulla parte debole del mercato del lavoro deve puntare anche sulla qualità e deve essere il luogo del matching dell'incontro fra domanda e offerta di lavoro concludo dicendo questo
Quando parliamo di un centro per l'impiego e di una capacità di intervento nel territorio
Alla quale attribuisco una grande importanza perché attribuisco questa grande importanza perché
Un conto e formare il personale a Genova un conto da Taranto un conto a Torino ha un conto è a Perugia ci sono situazioni territoriali insediamenti distretti industriali vocazioni
Imprese prevalenti turismo piuttosto che servizi piuttosto che industria che hanno bisogno di individuare profili professionali e competenze che tengano anche conto della tipicità del territorio quindi io concludo davvero dicendo questo Lucia dicendo
Anche se noi dovessimo fare la migliore legge sui temi del lavoro poi ne parleremo non affronto questo argomento che e abolisca o diminuisca sensibilmente il precariato
Stimoli il lavoro a tempo indeterminato come noi vogliamo fare l'esempio ripristinando il credito d'imposta se contemporaneamente dal livello nazionale non abbiamo un presidio territoriale capace di fare in modo che queste politiche vivano nella concretezza del territorio avremmo compiuto un lavoro a metta per questo nel nostro programma di vediamo questa relazione fra un indirizzo nazionale
Che vuole stabilizzare il lavoro renderlo più qualificate un'azione territoriale che è indispensabile per una nazione moderna che voglia fare del lavoro un punto fondamentale per la competitività del Paese
Cambiano
Esattamente cinque minuti grazie dunque io dicevo di andare in ordine alfabetico mano diviso in due la tavola rotonda nel senso che vorrei attenere da una parte i coloro che hanno scritto il programma e dall'altra parte le esperienze insomma quindi mi stavo muovendo nella diciamo con questo sistema alfabetico dentro il gruppo dei responsabili del lavoro allora Paolo Ferrero Paolo Ferrero mi sembra di capire che su questo allora avete nell'Ulivo c'è un accordo fantastico ore otto lo riconosceva
Nell'Ulivo c'era anche il perimetro Mario Merelli orario no ora aggiornata ce l'avevano chiamiamo i neon in considerazione
Ma io credo che ci sia forse un po'alto microfono rischia di assoluta anche voi
Credo che ci sia un buon punto di equilibrio
La direi così la la vera differenza da dieci anni fa che tutti ci siamo mossi sulla stessa direzione poi dentro l'Unione c'è chi spingeva per andare più avanti su quella direzione c'è chi riteneva doversi fermare prima ma a me pare che la vera novità il dato qualitativo e che si è viaggiato in qualche modo sulla stessa diverse per cui le cose che diceva adesso Damiano sulla centralità dei centri pubblici per l'impiego potremmo disquisire a lungo diciamo sul grado che sarebbe necessario di di centralità del pubblico all'anima insomma mi pare che c'è un'indicazione e questa mi pare la prima indicazione
Forte su cui su cui lavorare è del tutto evidente che va per certi versi costruita una centralità del pubblico dentro dentro quello che un tempo si chiamava collocamento perché in ogni caso qualsiasi sia la legge che verrà fuori sul versante del mercato del lavoro è chiaro che non ci troviamo dentro un intreccio tra lavoro e formazione
Che inedito rispetto al passato e quindi la centralità del pubblico evidente che può avvenire solo se il pubblico è capace a stare dentro questa sfida di tenere assieme
Lavoro e formazione quindi primo punto sul sulle Province mi pare questo che diceva Damiano
No non non non spendo altre parole su questo
Secondo nodo questa partita della formazione a me questa pare una partita importantissima
Perché attualmente il numero di corsi di formazione che c'è in questo Paese è piuttosto alto non è basso
Ho come il sospetto che non sempre le risorse siano ben spesi se e che non sempre i corsi vengano fatte per formare coloro che partecipano ai corsi e non invece per organizzare corsi medesimi io penso che su questo c'è da fare un bel lavoro
C'è da fare un lavoro potente anche perché a mio parere uno degli elementi di riforma del mercato del lavoro su cui dovremmo lavorare sia a livello centrale ma in questo caso molto a livello regionale
E quello ad esempio per quanto riguarda l'apprendistato
Di dove si fa la formazione dei giovani che entrano a lavorare con quel tipo di contratto di lavoro perché è chiaro dal mio punto di vista che e bisognerebbe avere una tendenza in cui il ruolo del pubblico non sia un ruolo secondario evitando una delega alle imprese che non sempre determina un effettivo elemento di formazione
Dei giovani che che vanno a lavorare quindi io credo che noi secondo punto che abbiamo e di rimettere mano al sistema della formazione
Per renderlo più efficace rispetto agli obiettivi che abbiamo e anche per essere in grado di contendere la uso questo termine anche se qualcuno con un piacere al sistema delle imprese rispetto all'apprendistato dove sta la centralità della formazione ma in una modalità che sia efficace cioè non solo che te la giochi come in paese e poi non sei capace a farla una formazione fatta del occorre fare una volpe fa da questo punto di vista a mio parere proposte leggi come quella fatte in Puglia che qualche scandalo sollevato da parte di Confindustria
Sono buone leggi su su queste dovremmo andare in questa direzione
Direi che ci sono altre due cose devo credo esaurito il mio tempo pressoché esaurito ci sono altre due cose su cui dovremmo concentrarci
Il primo e che noi dovremmo vedere come si riesce a dare il buon esempio
Sul luogo lavoro perché qua non ci possiamo prendere in giro è del tutto evidente che una parte significativa del lavoro precario di questo Paese non è dato dal sistema delle imprese private e dato dal sistema pubblico
Non è che infatti Confindustria ha buoni argomenti a dirci ma cosa ci venite a dire sui lavori atipici e quant'altro larga parte del lavoro atipico non è utilizzato dal sistema delle imprese private utilizzato dalla pubblica amministrazione
Io credo che qui c'è un problema
Il centro per l'impiego pubblico che utilizza co.co.pro. per funzionare è una contraddizione in termini non è un'altra cosa io credo che noi non ce lo possiamo lo può fare Sacconi
Che in bocca meditare organic Cieszyn ideologismi quando mi pare invece sul discorso sia completamente organi ciste di ideologico ma noi credono possiamo fare
In questo senso penso che il problema di mettere delle risorse e a volte togliere delle storture perché ci sono in in virtù del blocco delle assunzioni
Ci sono lavoratori precari che costano di più di una volta dove stabile che rimangono precari perché c'è il blocco delle assunzioni bisogna superare queste robe qui e permettere agli enti locali a partire dalle Province
Di non essere un fattore di precarizzazione del lavoro come invece di essere un fattore che costruisce stabilizzazione del lavoro
Così come sugli appalti penso che c'è un problema non da ridere
Siamo in una condizione in cui negli appalti nella pubblica amministrazione si arriva al quindicesimo al ventesimo livello di subappalti evidente che va modificata la normativa nazionale per ridare
Responsabilità
Dentro la catena dei subappalti ma è evidente che c'è un ruolo pur finisco facendo una battuta forse qualche accenno in più di critica alla legge trenta nel documento sarebbe stato opportuno visto e ho visto
Honors popolare provai per lui per risolvere
Ferrero riprenderemo questo perché secondo me un altro giro di domande proprio esattamente scorpione sulla messa a punto dei meccanismi del funzionamento
Tre ore
è evidente che da quello che dicono loro due c'è un comunque la proposta di una traffica virata sul pubblico comunque usciamo da cinque anni di un governo che invece ha fatto contrasti che la svolta sul privato insomma
E possibile intanto ritornare sul pubblico secondo non è dannoso per caso
Grazie all'uso nel senso che le tre astratti hai vinto allora io confermo quello che hanno detto miei due colleghi siamo assolutamente d'accordo su le
Questioni sulle sia sulla diagnosi dell'esistente sia sulle proposte quindi tutto quello che ha detto loro due due vale anche per me e allora non lo ripeto
Poi magari diciamo qualcosa sulla legge trenta che però mi serve per partire da il nella risposta
In questi anni il mercato del lavoro è molto peggiore
Perché nonostante un po'di di di nuovi lavori
Si è frammentato e cresciuta a Lang incertezza i flussi in arrivo sono al sessanta cinquanta per cento lavori instabili e qui è inutile che secondi continui a dire che lo stop è ancora quello che si protocollo intanto sta crescendo lo stop di lavori
Instabile rispetto a quelli stabiliti attivamente
Ma se continuiamo così fra poco lo stock ovviamente sente l'influsso quindi partiamo da lì per dire che io volo del pubblico è anzitutto lì qui c'è una qualche accenno le province sono il centro del sistema di gestione del mercato però non c'è dunque non c'è dubbio per noi non c'è dubbio
Però siccome siamo il sistema complicato
Chiude la Danimarca dove siamo andati che pure a il centro il territorio perché noi siamo un Paese molto
Grande e diseguale allora la prima cosa che le politiche pubbliche nazionali aiutino a svolgerle un ruolo in questa così difficile perché voi avete un grande futuro davanti a voi siccome ho sentito gli applausi benissimo grande futuro ma molto difficile o politiche pubbliche nazionali devono migliorare le condizioni normative di fondo del mercato lavoro quindi cambieremo la legge trenta sono diciamo proprio secondo dare risorse ma risorse stabili ma risorse stabili nome fondo sociale quando cioè quando non c'è la finanziaria c'è un accenno qui l'altro la la prima finanziaria dovrà stabilirlo perché se questo è un investimento nelle politiche del lavoro quella lì allora c'entra con la risposta perché se no non si riesce a lavorare in questa situazione difficilissima secondo le Province il ruolo del pubblico ma io credo che la centralità del ruolo del pubblico
E quella che sta scritto qui non mi che vuol dire che voi fate tutto e cioè la centralità del pubblico vuol dire che il pubblico fa la regia decide quali sono le priorità interviene dove ritiene di intervenire a seconda dei territori perché a Bolzano non c'è lo stesso bisogno di intervenire direttamente di quanto c'è emerso a Vibo Valentia posto che conosco
Meglio di Bolzano quasi e quindi il ruolo del pubblico è questo nove su questo non abbiamo difficoltà insiste anzi allora fine dei complimenti qual è il Polo quali sono i problemi perché il ruolo del pubblico sia sia all'altezza e fin qui sono sono detti
Noi abbiamo di quei titoli una diseguaglianza tra i diversi compiti che vanno svolti insieme perché ho qui lo dite chiaramente no uno non può fare solo un pezzo del servizio cioè che ne so l'informazione l'orientamento un po'di interviste deve deve si deve tenere assieme il servizio in senso stretto la formazione di cui condivido quello che ha detto Paolo
E gli ammortizzatori e la gestione perché ci vuole stavo per dire il bastone e la carota ma ci vuole la carota e poi magari se del caso anche qualche intervento più duro questo su cui siamo deboli
E anche nelle strutture istituzionali vari assessorati dispersi eccetera quindi la politica nazionale che doveva dare gli strumenti compresi gli ammortizzatori e poi la gestione fatte insieme guardate che la solita Danimarca o ma anche gli altri Paesi se si vuole fare politiche funzionano chi li fa il pubblico e anche il privato rigorosamente controllato deve avere in mano gli strumenti devi sapere dire qual è nel mercato del lavoro dove indica indirizza la gente ma poi li deve dare quello che promette al prevede la volta dopo non vengono e cioè li deve dare le occasioni raccordo con il il raccordo con l'impresa egli deve dare se sta piedi dei deve erogare Luigi era pensare anche uno strumento unico di erogazione i sussidi ammortizzatore senno se no non vi non vi prendono sul serio se no non vi prendono sul serio nonostante in alcune regioni provincia come dice cinese il risultato sia già buono
La seconda e ultima cosa che voglio dire
Quindi avere gli strumenti insieme che funzionano bene tutti
Altra cosa la qualità e la omogeneità delle prestazioni guardate che qui ci sono luoghi di eccellenza ci sono buone pratiche fantastiche ma le buone pratiche non sono sistematicamente diffuso ognuno si inventa l'acqua calda per conto suo qualche qualcuno inventa una buona qua accade a qualcun qualcun altro non sa nuotare ed è disperato queste sono le cose che dobbiamo fare perché il futuro appunto è brillante ma è anche difficile pause molto pratiche ragione Melilli dice ci vuole più amministrazione più coerenza nell'amministrazione
Grazie
Antonella prono dunque Roberto Marmo che sede la provincia di Asti possiamo ritornare perché tanto la parte normativa intendevo farci come dire un approfondimento adesso perché è chiaro che ci sono varie proposte
Potremmo ritornare per esempio a che cosa significa l'esperienza delle province in rapporto alle regioni rapporto alle istituzioni nazionali io credo che sarebbe interessante fare un bilancio anche proprio concreto
Cinque
Sezione
Beh intanto
Intanto grazie grazie anche a chi ha mi ha invitato debbo dire con chiarezza che di fronte a costante intelligenza qualche difficoltà e qualche timore ce l'ho ma tenterò di essere altare dei relatori delle persone che mi hanno preceduto
Io devo dire che sono convinto che la Provincia un ruolo strategico eccezionale nell'UE il far per il lavoro e debbo anche dire che in concreto
Credo che non ci possa essere una differenza di posizione rispetto al centro per l'impiego da chi la vede da parte del centrodestra e centrosinistra i centri per l'impiego sono una risorsa
E immagino perché sono al secondo mandato vi ho vissuto una prima esperienza con un numero percentuale di colleghi della mia stessa parte politica oggi vivono altre esperienza immagino vivo quotidianamente un territorio nazionale che riguarda centri per l'impiego alla stessa posizione che è quella di valorizzarli di renderli attivi di farli funzionare come deve funzionare ogni servizio pubblico indipendentemente dalle posizioni quindi non è un aspetto politico quello che dobbiamo vedere ma la capacità di gestione e di rendere efficace ed efficiente
Un servizio che non lo era perché il collocamento non lo ignorava
E quindi formare personale che permettetemi qualche difficoltà prima ce l'aveva perché abbiamo dato una marcia in più
Va e abbiamo strutturato un centro per l'impiego che ha dipendenti sufficiente incerto con anche le discrasie delle dei co.co.co. ma così come hanno tutti ma abbiamo formato un centro per l'impiego e servizi e centri oltre al centro per l'impiego servizi sul territorio
Perché il mio territorio formato da centodiciotto comunicano una media di abitanti al di sotto dei trecentocinquanta
Quindi la capacità di collegamenti è difficile ma abbiamo lavorati interagito in una regione con le altre province di diverso colore politico perché questa era la strutturazione che ci siamo dati quindi centro per l'impiego funzione certa ha bisogno di risorse ha bisogno di stabilità
Di tutti gli operatori ha bisogno anche però se mi permettete di ricollocare di calcolare i carichi di lavoro di questi operatori
Perché non solo Servono
Serve personale ma serve personale non solo qualificato come ma pensiamo anche se è occupato al cento per cento appieno
Corsi di formazione
Esattamente occorre ripensare agli siamo tutti d'accordo ma per ripensando e ci vuole quello omogeneità che diceva il presidente Melilli nel suo intervento quella capacità di concertazione
Che voglio ricordare non è mai state dimenticate tra lasciata almeno a livello locale
Perché se non fosse così non saremmo qui a discutere e quel documento dell'Unione delle province non sarebbe quel documento ma ce ne sarebbero due e ma eventuale evidentemente ci sarebbero a diverse associazioni abbiamo fatto uno sforzo globalizzata nel novantanove l'abbiamo ripetuto nel due mila e quattro per costruire un percorso che al di là delle posizioni e del tempo perché questa stagione fa dimenticare alcune cose e ne fa ricordare altrove ma voglio dire sul lavoro sulla formazione professionale al di là delle pecche
Dei buchi neri o delle capacità e delle grandi intuizioni grandi programmi di alcuni a scapito degli altri e viceversa il problema è preparare del personale ma soprattutto sapere collocare dei cittadini questo è l'elemento fondamentale un discorso un dato che non si è toccato e che la Provincia ruolo importante non solo attraverso questi elementi che sono fondamentali
Ma nel saper bloccare un percorso di estromissione dal mondo del lavoro
Che l'elemento fondamentale oggi che l'elemento principale perché mentre noi pensiamo al collocamento di chi le inattese di lavoro specie nelle regioni e nelle Province come la mia che hanno vissuto al di là di periodi favorevoli nel settore del turismo dell'enogastronomia noi viviamo una stagione nera che viene dall'indotto della FIAT e lì occorre mettersi come diceva il l'onorevole etereo la capacità l'intelligenza e la fantasia la fantasia ce la devono mettere tutti che siano di destra che siano di sinistra
Noi abbiamo inventato uno strumento se mi permettete ne parliamo dopo
Che è un'agenzia di sviluppo è un'azienda pubblica o privata fortemente voluta
Da due amministrazioni una di centrodestra o di centrosinistra
Che assolutamente hanno percorso la strada di risolvere i problemi
Io mi auguro che passata questa stagione che finisce con il nove dieci di aprile e faccia tutti gli auguri si possa ricominciare a lavorare seriamente perché questi sono i veri problemi
L'intervento è come Nico queste cioè il del Dimaro boh
Dico l'intervento ecumenico il suo vediamo se abbiamo riscontri su altre province delle stesse esperienze
Ma innanzitutto penso che sia uno sforzo di unità di intenti questo documento
Importante essendo la nostra un'associazione unitaria
Di Province di centrosinistra di centrodestra
E che non tazze sui problemi
A cominciare dalla certezza
Delle risorse finanziare che è mancata
Me dispiace vado via
Sottosegretario Sacconi perché se ho capito bene ha cambiato mestiere anche al sindacato almeno alla UIL la CISL
Che dovrebbero gestire non ho capito bene il sindacato il mestiere sindacato una volta era un altro cioè quello di difesa dei diritti dei lavoratori e non di gestione di cogestione
Che dove c'è stata fatto fallimenti clamorosi ma non è questo il punto
Quindi la questione posta con garbo ma con forza mi pare in questo documento
Della certezza delle risorse
Forse dovrebbe capire anche sarebbe interessante io invito intanto gli illustri gli autorevoli esponenti di questo tavolo vi era anche vedere i centri per l'impiego della Provincia di Pisu Urbino che forse ha qualcosa da dire di interessante come in altre province al ministro Treu è già stato
In passato con una articolazione fortemente radicata nel territorio non solo i centri più importanti a Rete
Di governo nel tavolo
Della concertazione per lo sviluppo locale in cui ci sono tutti gli attori riprese sindacale i lavoratori
L'università
I Comuni almeno quelli principali con un coinvolgimento di tutti
E quindi e forse ecco bisognerebbe pensare cos'erano i vecchi uffici di collocamento perché se no
E forse bisognerebbe Firenze le carte dato che nessuno è riuscito a cambiare la Costituzione dopo la modifica al Titolo quinto fu ruoli compiti e funzioni in capo a Comuni Province e Regioni e Stato centrale che sono radicalmente cambiati
Mi pare che lo dicesse cavalli dall'apertura e lo riprendesse il presidente Melilli
Del ruolo di governo dell'area vasta
Dei due primi momenti di livello di governo Tristan più vicino ai cittadini che sono i comuni il ruolo nuova provincia dopo trent'anni di Pascoli che mi riguarda io non ho avuto naturalmente
Sono anch'io secondo mandato sempre questa funzione quindi non è una questione di bottega no
Qui guarda quadruplicato quintuplicato i compiti e le funzioni responsabilità dei trasporti la difesa del suolo la pianificazione urbanistica territoriale alle necessità
Di una forte osmosi fra istruzione politiche sociali politica al lavoro
La necessità
Di una regia politica ad un livello ragionevole di governo che l'ambito territoriale della Provincia e questo l'ambito ottimale
Mi interesserebbe nessuno tempo per discutere su tante questioni comprese le politiche sociali pure degli ambiti inventate da un'altra legge
Naturalmente ci son tante questioni la prima di una legislazione regionale chiede centri la realtà è molto disomogenea
Di recente che ci sia un raccordo anche la legislazione pur nell'autonomia delle singole regioni rispetto al centro ricordate io ho fatto ormai diverse esperienze a me a vita
E penso che il peggior centralismo per vedere come erano gli uffici di collocamento e cosa sono oggi i centri per l'impiego la formazione professionale le politiche attive per il lavoro il rapporto con le riprese coi territori con i Comuni certo la legge trenta non ha aiutato
Aiuta
è aumentata la confusione tutti possono fare di tutto di più
Nemmeno le agenzie dell'opinione del tutto personale naturalmente Italia lavoro forme sviluppi tali accettano io trova Medea persona ma non lo dico sulla giudizi perché per il cittadino normale secondo l'altro referente del cittadino il cittadino Comune Provincia su quelli si rapportano immediatamente anche per quel che riguarda l'insicurezza che è sempre più forte nella gente
C'è un'insicurezza percepita
Che è diversa da quella che uno pensa di aver dato e quindi da questo punto di vista è chiaro che aumentando l'insicurezza aumentando l'incertezza delle risorse in una situazione
Che certamente è stata fortemente innovativa non vogliamo nemmeno dire che le province abbiamo fatto tutto alla perfezione figurati
Figurati io sono tra quelli che teorico che il controllo del cittadino su ognuno dei nove diverse continuo costante e anche feroce tant'è che per esempio noi stiamo mettendo in piedi una serie di incontri nel territorio di giovani e lavoro la formazione la mobilità all'istruzione il rapporto coll'agente quella in carne ed ossa
E da questo punto di vista io credo che l'esperienza siano porno esperienza fortemente positiva fortemente innovativa in raccordo tra il Comune e la Regione eccetto ci vuole la certezza tanto più dato che abbiamo verso il una fase in cui tutte quelle certezze non ci sarà più nemmeno dall'Unione europea che ha fortemente investito sui giovani e sul lavoro sul capitale umano
Avete tutti tempi perfetti dovresti venire in televisione insegnare ai politici dove si perle nere esterna
Sì se esce
Allora questo primo giro mi sembra che lasci sul tavolo una serie di parole d'ordine concetti chiave uno ammortizzatori boh
Un altro e differenze tra le esperienze di territorio io la esplicite Ray perché l'ha letta nelle cose lo sentite anche differenze tra Nord e Sud
Cambi della legislazione esiste queste mi sembrano questo e poi soprattutto la sicurezza delle risorse
Ha promesso di sicurezza di risorse io mi sono preso un impegno con un piccolo picchetto che nacque fuori che mi ha dato un documento che fa presente al ministro del lavoro e delle politiche sociali ma non è riuscita a darglielo che diciamo la Direzione personale scatti ispettivo della Direzione provinciale del lavoro di Lucca e di fatto fermo per mancanza di Fondi questo come dire credo mi sono impegnato a dire queste cose perché credo sia abbastanza significativa non ce hai voglia di discutere sul perché fare se poi sono ferme
Ispettore insomma
Allora ripeto ripeto ammortizzatori differenze tra le province critiche alla legislazione scrisse
Sì sì ai sensi perciò mi hanno detto perciò preso l'impegno ecco e anche perché poverini erano giù comunque non sono riusciti a parlare col ministro e poi appunto le differenze tra Regioni vogliamo fare un giro su queste cose da fare
Stesso ordine
Ma io partirei dalla legislazione sempre in termini molto sintetici
Io penso che la legge trenta sia una legge sbagliata
E quindi noi pensiamo che vada superata questa legge e che vadano cancellate come abbiamo scritto le forme di lavoro più precari zelanti
Ora inviterei tutti però quando parliamo di lavoro a non fermarsi soltanto sulla legge trenta
La dobbiamo ricordare la legge trenta il perché ha detto duecentosettantasei del ristretto trecentosessantotto il peggioramento
Della conciliazione nel part-time il peggioramento di ciò che si chiama cessione di ramo d'impresa al peggioramento nell'appalto di opere di servizi cioè a mio avviso il centro destra ha prodotto un complesso di norme e di leggi sul terreno del lavoro che ha squilibrato profondamente rapporto fra lavoro e impresa a svantaggio del lavoro
Io credo che di questo ne dobbiamo arrenderci conto
E questo lo ha fatto perché è una politica di destra parte da un presupposto che io non condivido il presupposto quale
Fondamentalmente questo che tanto più l'impresa e libera di agire per quanto riguarda il rapporto con la mano d'opera tanto più si garantisce uno sviluppo Secondo tanto più le leggi producono un insieme largo di forme di lavoro precario tanto più aumenta l'occupazione io penso che questi siano due teorie assolutamente infondate
I fatti han dimostrato l'infondatezza di queste teorie allora
Noi dobbiamo muoverci in una logica profondamente diversa di rottura
Allora quali sono i capo capisaldi di una nuova legislazione parto da questo primo argomento ma io direi questo
Per me senza demagogia senza promesse campate in aria senza pensare che si possa dire ai nostri figli si torna al posto fisso
Non torniamo al posto fisso non c'è più la grande impresa del periodo sportello ristagna non c'è più quella Fear quello Olivetti quelle partecipazioni statali quel sistema eccetera eccetera
I nostri figli più istruiti penseranno loro a voler cambiare impiego ad un certo punto
O se non vorranno farlo si troveranno in aziende che chiudono che si scompongono che si trasferiscono le imprese ammesso le ruote non sono più radicate come un tempo nel territorio
Quindi la predica del lavoro fisso sarebbe del posto fisso per la vita della mia generazione sarebbe una predica insulsa non è fondata su dati oggettivi né di prospettive
Ma tra questo
E pensare che le persone Naviglio hanno nella parte centrale della loro vita nella precarizzazione ce ne corre
E allora noi non dobbiamo fare prediche fasulle ma dobbiamo dire e il centro sinistra lo dice l'Unione lo dice per noi la diversità fondamentale tra la politica della destra e la nostra sta nel fatto che noi scommettiamo che vediamo una stella polare il ritorno
Al lavoro a tempo indeterminato come forma normale di impiego
E per fare questo per fare questo noi pensiamo anche ad una misura che abbiamo scritto il credito d'imposta si chiama sconto fiscale a favore delle imprese che scommettono sulla stabilità sulla formazione sulla risorsa umana
Secondo politica diversa dal centrodestra
Non solo la cancellazione di tutte le forme di lavoro più precarie
Che sono state moltiplicate in questo supermercato delle mansioni precarie
La Confindustria ci ha dimostrato studi alla mano che operativa dal due mila quattro la nuova legge trenta
Due anni di vita in fondo questa legge trenta non è stata utilizzata dalle imprese
Il lavoro a chiamata non è stato utilizzato lo stabili se non è stato utilizzato il contratto di inserimento relativamente utilizzato il contratto di lavoro condiviso non è stato utilizzato
Gli ho quasi tutti italiani Zatti per come si dice anche parlare un po'più chiaro fermo restando che costa competenze ma lo dico in generale
Allora son cose inutili ideologiche sono un manifesto inutile che non porta né lavoro né sviluppo quelle robe noi le vogliamo
Cancellare
E vorremmo anche pensare che quando le persone stanno in un lavoro flessibile
Devono starci in quel lavoro flessibile perché c'è una motivazione io imprenditore ho diritto all'utilizzo del lavoro flessibile ci mancherebbe la flessibilità è interna al modello produttivo dell'impresa ma ad una condizione
Non ho potuto programmare quell'evento e quindi ricordo la flessibilità la flessibilità non ne la normale programmazione del lavoro e una cosa non programmabile un evento che non posso immaginare quindi ricorro
Alla flessibilità ma se ricorro la flessibilità per coprire un evento che non è programmabile quella roba lì costa di più non può costare di meno
Il lavoro a progetto anche qui io credo che dobbiamo puntare l'attenzione sul lavoro a progetto e lavora Progetto non può avere i contributi al diciannove per cento
Non può non avere nessuna relazione con i minimi contrattuali o con un contratto nazionale stipulato appositamente che fissi dei minimi tabellari non può essere un fatto privato fra il lavoratore l'impresa deve essere un fatto che ha una sua codificazione un suo codice
E io dico che la flessibilità buona deve avere un costo uguale o superiore al lavoro stabile che invece deve essere incentivato e costare un pieno di meno
Questo è una scelta di convenienza sulla quale noi dobbiamo orientare il sistema
Perché la vera differenza tra noi e il centrodestra consiste in una cosa molto banale guardate che quel milione e mezzo di posti di lavoro in più sono il pacchetto Treu
Ma qual è il punto di rottura col pacchetto Treu il punto di rottura con il pacchetto Treu consiste in questo
Che la cosa
Buona introdotta dal centro sinistra insieme al pacchetto Treu per stabilizzare il lavoro che si chiama credito d'imposta cioè il tasso di conversione fra flessibile stabile è stato eliminato da questo governo allora qual è il risultato
Due mila uno e l'hanno del massimo incremento dello stock occupazionale quattrocento mila persone in più ottanta per cento stabili
Due mila cinque Torino Milano Bologna credo Pesaro ieri ero non mi ricordo dove mandato la stessa cosa
Sessantacinque settanta per cento dei nuovi assunti sono precari o flessibili
Questo è il danno prodotto dalle leggi del centro destra
Che hanno modificato strutturalmente la composizione del mercato del lavoro perché nelle nuove assunzioni prevale oggi
Largamente il lavoro flessibile e precario mai dobbiamo cambiare questa situazione riportando la lancetta verso l'opposto
Non sto anche qui facendo demagogia tutti fissi no sto dicendo un'operazione di carattere graduale credo di aver consumato nel tempo ho parlato di un argomento cito
Abbiamo abbiamo ancora un altro giro poi per
Treu dopo quel
Siamo prendi queste casino però son quelle sei chiederle una cosa oggi e proprio stamattina il Sole ventiquattro Ore riportava lo studio in cui si affermava che per rilanciare l'economia
Vale più comunque la flessibilità sul lavoro che le recuperare gli introiti fiscali delle evasioni come rispondete questa sua vedi restiamo sempre però dallo stesso discorso non risolto
Almeno affrontiamo il montato
Mondo degli industriali ma veramente quella di oggi siccome è una è una roba puntate quella puntata di oggi l'opinione di commercianti per lo più di tipi di lavoratori ITT imprenditori
Piccoli che in particolare proprio commerciante io credo che sia proprio un errore fondamentale non solo perché la flessibilità da solo non ha mai portato dinamicità nell'occupazione Tassone gli Stati Uniti vent'anni fa avevano una grande flessibilità però ha sempre avuto eppure la loro economia era mal messa e che ce lo siamo scordati perché adesso invece la loro economia va bene
Ecco perché ci hanno più flessibilità per in erano già troppo prima ma perché hanno investimenti ho fatto i presidenti ricerche hanno migliorato la qualità dei prodotti hanno fatto internazionalizzazione eccetera eccetera noi
Se siamo seri la nostra flessibilità del lavoro e già abbondante persino troppo perché io concordo con quello che ha detto
Coi che ha detto Damiano il vero dopo sto capo del nostro di deficit competitivo è che noi abbiamo poca istruzione poca ricerca siamo posizionati in
Sistemi produttivi i settori produttivi che sono in decadenza eccetera eccetera eccetera questo è problema altro che la flessibilità del lavoro
E quindi è solo prova ne sia che questo Governo ha fatto di tutto per esaltare ossessionato in in modo molto ideologico con la legge trenta da questa roba e se un quattro anni che siamo nel mezzo di siamo fermi il periodo peggiore dal punto di vista dell'economia italiana quindi è la prova provata che che si è che siamo sbagliati
Semmai il nostro problema oltre che l'innovazione eccetera è che noi abbiamo altri settori che sono incartati la la scarsa la eccessiva rigidità di tutti i settori protetti dal creditore dell'assicurazione all'energia eccetera eccetera questo semmai ma un altro tema non voglio fare
Per tornare a noi guardate che il al contrario
Se noi esageriamo con la quantità di lavoro i premi a cui siamo arrivati come diceva Cesare ma noi facciamo un pessimo servizio non solo le persone che il perdono il filo della loro vita ma facciamo un pessimo servizio
All'economia perché le imprese che hanno tassi alti di trimestrali di lavoratore prevista ma cosa volete che investano sull'innovazione sulla formazione saranno imprese straccione
Questo è
Normalmente normalmente il lavoro straccione e purtroppo figlio di imprese re inadeguate anzi a proposito leggevo una cosa dell'Economist di due settimane fa che
Prendeva tutto il tema delle organizzazione dell'impresa ricordando i vecchi studi dato che seppure ministero questioni probabile
Vi organisation man l'uomo che Nizza azione di trent'anni fa e dicevano parlando degli delle imprese in di molti Paesi
Che lavoro si è flessibilità alto molto è in gran parte invece l'impresa e sono ancora con una struttura gerarchico fordista o lo dice dicevo giornale che non è comunista checché ne dica il nostro premier
Appunto se
No l'ultima cosa che voglio dire scusa siccome tu hai posto
Il problema delle risorse attenzione voi avremo un grosso problema di risorse in generale se vinciamo come penso eccetera eccetera cioè dovremmo decidere con molta serietà e non fare promesse a vanvera come ha fatto
Il nostro il nostro il loro
Allora
C'è in questo caso un equilibro tra risorse investite in strumenti di politica attiva
E e strumenti di sostegno quindi passive come si dice questa una cosa che dobbiamo tenere a mente
Perché noi non possiamo buttarsi noi faremo la riforma degli ammortizzatori ma se noi buttiamo i soldi troppo dalla fatta propria dalla finestra ma insomma se dodici mettiamoli senza vera dei sistemi di servizio di sostegno formazioni in modo che questi soldi non vadano persi noi sbagliamo
Cioè ci parliamo sul versante delle spesi
Così assistenziali
L'equilibrio va mantenuto la Danimarca solida ma tutti i Paesi che hanno fatto per un po'di anni queste scelte dimostrano che se tu sei molto attivo fai funzionare i servizi ai formazione fatta in tempo mirata
Anche certo che li li costa perché qui si devono dare le risorse per farle ma risparmi ai bilanci i soldi che altrimenti sarebbero dissanguata e nelle politiche passive e questa è una cosa che dobbiamo fare insieme
Ma il livello di convergenza è quasi imbarazzante per cui e e
Ma anche
Speriamo anche dopo speriamo anche dopo no giusto per fare una battuta su questo
Io credo che le cose che diceva Cesare Damiano e cioè che la legge trenta ad ha dato solo parzialmente degli affetti perché in larga parte non è nemmeno stata applicata ci chieda una riflessione ulteriore
E cioè che effettivamente noi abbiamo un problema di mettere mano alla legge trenta ma noi abbiamo un problema di rileggo diciamo di rivedere la normativa complessiva sul mercato del lavoro anche al di là del giudizio che ne abbiamo dato negli anni passati verificando gli effetti concreti di norme fatte da precedenti governi di centro sinistra
Lo dico perché è evidente che una buona fetta della precarietà chi oggi c'è sul mercato del lavoro non è immediatamente frutto della legge trenta e il portato di una modifica del mercato del lavoro delle normative allora noi abbiamo un problema di mette uno stop al supermercato del lavoro determinato dalla dal governo Berlusconi ma di rivedere le cose affinché l'obiettivo che diceva Damiano e che appunto mi pare il punto unificante cioè lavorare per ricostruire
Il lavoro a tempo indeterminato come figura normale del mercato del lavoro si riesca a raggiungere perché altrimenti rischia di essere un obiettivo di cui poi però non abbiamo gli strumenti per raggiunge detto questo e detto che sono appunto d'accordo con le cose dette quindi evito di ripetere io sottolineare ai due elementi
Il primo e questo Sacconi diceva prima che c'è una causa ed un Effetto tra flessibilità del lavoro aumento del tasso di attività
Con i diceva sostanzialmente più lavoro flessibile più e alto il tasso di attività Treu giustamente ha detto adesso
L'esperienza di questi anni dimostra che non c'è un nesso di causalità
Io credo che su questo sia necessario dirlo in modo molto netto
Perché a me pare chiaro che vera un'altra cosa
E cioè che se si lascia se si permette ai datori di lavoro
Discarica re qualsiasi inefficienza nel funzionamento della produzione sul lavoro
Queste realtà e un incentivo a non fare innovazioni di prodotto di processo e a non stare dentro al quadro della ricerca e quant'altro
Se si può scaricare tutto sul lavoro in realtà questo mina la capacità concorrenziale di un apparato produttivo non è un'altra cosa
Che la Fia venti nell'ottanta avesse la stessa quota di produzione di mercato della Wols vaghe e l'ottanta quando ci hanno cacciati la FIAT era piena di gente che non faceva nulla a detta dell'azienda dopo venticinque anni di cura la FIAT sta al sette per cento la Volkswagen sta al diciannove per cento e la FIAT paga mille cento euro la gente al mese la pole svaghi il doppio
Lo dico perché ci son passate delle vulgata e per cui bastava essere più flessibili più precarie questo faccia funzionare l'apparato produttivo che non è vero non è proprio vero né un prova di esserne il destro di sinistra e falso
E io penso che per questo noi abbiamo un problema così come il piccolo è bello il piccolo bello ha funzionato fin quando si trattava di aggirare le tutele ma quando devi stare in un mercato globalizzato quando sei piccolo non ce la fai a starci non hai banalmente le risorse le sinergie per costruire ricerca e tutto il resto allora noi oltre a tutte le cose dette che condivido e quindi non ripeto evidente che noi abbiamo un problema di lavorare per riqualificare l'apparato produttivo del Paese che un punto decisivo
Perché io che per posizione politica di Rai la legge trenta va abrogata
Ma sono il primo a sapere che se noi non riqualifichiamo l'apparato produttivo del Paese possiamo far le leggi che vogliamo non si riesce perché ci sono diciamo così delle leggi dure nel funzionamento della del del Complesso delle delle relazioni quindi e su questo credo lo sottolineo perché è stato un punto del programma poco detto ma anche qui abbiamo fatto dei passi in avanti ad esempio la decisione
Di superare la frantumazione che c'è di responsabilità oggi di politiche economiche industriali si occupano ministero del Tesoro al Ministero delle attività produttive del Ministero dell'Università e della Ricerca il ministero sull'innovazione nessuno fa niente ovviamente
C'è una disperso
Si è deciso nel programma c'è una cosa che io reputo importante di dirà a fianco al ministero dell'economia che si occupa delle entrate e delle uscite bisogna costruire un ministero dell'economia reale
Che si occupi della programmazione economica e di fare politica industriale quaestor lo si è detto poco io penso che sia un punto importante del programma
Da che vuol dire che senza idee di dirigismo particolare ma la chiarezza sul fatto che tu devi intervenire a riqualificare l'apparato è un punto centrale mi fermo perché vedo la nostra
Io ritorno all'argomento per dire che certamente sono e necessaria una sicurezza di risorse sicurezza di risorse per come è stato detto prima dal mio collega rilanciare o comunque continuare a costruire quei servizi che sono necessari
è necessaria anche una sicurezza di risorse credo al di là delle
Della valutazione che è stata fatta sul sulla necessità di modificare le leggi
E alle le e ad adeguate leggi poi però corrispondere adeguate risorse è necessario immaginare io torno a ripeterlo perché
E come
Mi ha fatto una battuta l'onorevole Damiano dicendo sono cuneese quindi conosco quel processo che nell'Astigiano si è sviluppato
Io credo che si debba pensare beh non è solo quello il processo perché quello è l'ultimo e il processo di trasformazione quando l'uva diventa poi minima
Il sia necessario assicurare risorse né i percorsi la problematica che io vedo che risorse
Incentivare l'occupazione ricollocare i lavoratori estromessi dal mondo del lavoro
Per alcune aziende che inadeguatamente si sono non si sono ristrutturate in modo adeguato non hanno fatto ricerca perché non è solo un problema del governo oppure
Così come non è stato accennato ma mi pare solo parzialmente toccato da
Dall'onorevole tre euro
Sulla questione la dicotomia tra
Risorse assistenza perché qui è il vero problema
Vogliamo dare rilancio o vogliamo assistere un processo che comunque esiste ancora
Specie nel Nord
Dell'Italia
Le il circondario di Torino alle Province che afferiscono alla componentistica dell'altro quella cui riferiva l'onorevole Ferrero dottor non so onorevole
Colorado
Comunque a Roma danno
Anche anche lei tiene d'occhio sono circondato
Ahimè
Però voglio dire effettivamente questo è il il il problema di fondo e allora io dico io ho vissuto un'esperienza che ha visto come dicevo la capacità di mettere insieme
Con fatica una parte del sindacato non tutta
Il pubblico e il privato e i lavoratori coraggiosamente tentare l'acquisto di un'azienda
Abbiamo costretto l'imprenditore americano e questo non è di ieri ma non credo sia nel nemmeno dell'ultimo quinquennio di governo questi imprenditori sono arrivati prima qualcuno gli ha facilitati all'insediamento ce ne sono anche cinesi questi imprenditori stanno ripensando anche quelli cinesi di ritornare a casa e allora occorre immaginare
Una dinamica che veda il Governo la Regione che in questo nome
Non ha mai fatto e non fa la propria parte e l'ente locale che come diceva il mio collega presidente a più diretto contatto risponde direttamente
Nel bene e nel male di ciò che
Dal punto di vista amministrativo compie possa rimettere in piedi un meccanismo
Industriale e commerciale possano ricollocare operatori
La vera problematica che io non ho sentito risolvere non sono un tecnico l'ultimo a questo tavolo dove pare particolare che veda chiarire e non è stata chiarita
Da chi ha detto che ci sarà un rilancio ci sarà ci sarà cambieremo la legge ma tra morti tra risorse assistenza quale la strada che si intende percorrere
Se io
Penso intanto sia importante anche perché
Fra un paio di mesi poco più avremo il nuovo Governo Parlamento per cui continueremo questo dibattito importante perché penso che oramai sia convinzione largamente diffusa che gli attori locali tanto più dopo la riforma costituzionale
Incidono anche nelle politiche del lavoro dello sviluppo dei territori
Per i compiti e le funzioni e le responsabilità di governo e la Provincia è al centro ma non perché dobbiamo essere al centro Brighi al centro perché insomma pensate solo adesione agli ammortizzatori sociali le polemiche al lavoro la formazione la risorsa straordinario mamma che è capitato ma e soprattutto le nuove generazioni
E il sindaco s'occupa d'una vertenza insieme a Noemi poi doveva andare al ministero io non lo so sì sì sì capiamo cosa vuol dire
Cioè io credo che bisogna andare avanti nel processo di e decentramento in forte armonia con le leggi Bassanini con la riforma costituzionale
Evitando
I doppi passaggi perché oramai il rapporto è diretto con le Regioni le regioni sono titolare i nostri invece la riforma costituzionale è cambiata anche l'esito del Presidente
Della repubblica che non è più capo dello Stato ma il Presidente da Repubblica quando la Repubblica divisa in Comuni Province Regioni città metropolitane che fortunatamente ancora non ci sono è stato centrale
E già per il cittadino normale complicata la vita e già complicata con questi livelli di governo per cui se abbiamo tra l'altro il in un Paese che ha fatto fatica a spendere le risorse dell'Unione Europea anche se abbiamo recuperato molto devo dire
I vincoli del Patto di stabilità che rimandiamo indietro le risorse io penso che sia una follia penso che sia una follia pura
Come il ruolo della autonomie locali
E ancor più forte consentitemi di dire è è vero che la federazione russa passa tutto per la federazione dei governi locali il governatore che equivale grosso modo al nostro che anche Amato di questo Governatore ma il Presidente la Giunta regionale prima di firmare un accordo di cooperazione internazionale lo sviluppo insieme a noi alle carni commercio alle regioni a questi attori principali alle principali città e però lo sviluppo e l'internazionalizzate passa anche attraverso queste relazioni ma se io ciò poche risorse non posso utilizzare Codogno europea ciò al blocco delle assunzioni dopo ragione lo che mi dice
Scusa se ti do del tu ma e che blocca le assunzioni non c'ha i soldi per pagare delle persone è chiaro che non dà un bell'esempio
Di uno Stato che come si è detto certo non può pensare al lavoro anche la mia generazione io pensavo dottore da cinque anni di lavoro cinquant'anni o va in pensione
Mi verrebbe da dire quelli sono andati dopo diciannove anni e passa perché poi si vogliamo riprendere sarebbe interessante a rifare un pochino la storia di come abbiamo accumulato tutti questi debiti
E di cui oggi le nuove generazioni guardate io sono la Provincia che ha un livello di disoccupazione che si aggira sul quattro per cento è arrivata fino al due nove no però io sono ossessionato dal fatto che qui giovani diplomati e laureati che sono no ma un problema da politiche sociali sola risorsa straordinaria magari non hanno una prima opportunità anche temporanee però una prima opportunità e allora per esempio finisco per esempio nella filosofia dei centri per l'impiego la formazione professionale il rapporto con le scuole superiori con l'università
I cosiddetti e diciamo e luoghi degli Informagiovani che statuti per chiudere perché la situazione drammatica anche per quel che riguarda le politiche giovanili perché non abbiano un rapporto diretto come per esempio la nostra esperienza coi centri dell'impiego input di formazione l'amore
E quindi hanno un rapporto diretto immediato con le politiche del lavoro io credo che questo bisogna fare se lavoriamo cooperiamo con una logica non più centralistico ma di forte decentramento daremo anche come Province un contributo importante ad una maggior sicurezza nel lavoro
Bene io comincerei il giro di conclusioni magari facendo parlare prima tre euro perché deve gli avevo promesso che all'una poteva uscire di qua però fatemi anche dire una cosa su quello che più mi ha interessato di questo dibattito
Non so se poi volete rispondere a questo finire una serie di punti che avevamo ancora in discussione
Mi sembra molto giusto quello che ha detto Ferrero che e poi un po'credo la somma di quello che si che c'è dietro questi discorsi stiamo facendo cioè che in fondo in questi cinque anni di governo conservatore perché sicuramente al governo non di sinistra e passato una sorta di rivoluzione culturale che ha impostato al di là delle leggi no
Al di là della fattualità del fare in questo modo quell'altro e passato una rivoluzione culturale che ha posto al centro dei bisogni del Paese
Più l'industria
Il business che i lavoratori son cinque anni che l'intero mondo intellettuale politico e secondo me anche un po'della sinistra
Si interroga su che cosa fare per le imprese non più su che cosa fare
Per i lavoratori dando all'impresa e tra l'altro uno status super partes
Straordinario oggi noi abbiamo e solo in Italia è possibile idea che forse in politica se fallisce la politica possiamo chiamare gli imprenditori
Cioè gli imprenditori a oggi sono persone che si canta dal ruolo di tecnici super partes senza ma non mi fate fare nomi
E questo è prova cioè come se la politica è passata questa rivoluzione culturale
E la politica e al servizio dell'impresa e perché solo se alle imprese si dà lo sgravio fiscale
Il condono tombale la flessibilità dei lavoratori dal invero
Il mio non è un discorso politico il mio è un discorso da editorialista insomma cioè Sechi prendiamo cura di dell'impresa se l'economia può ripartire
Abbiamo dimenticando che insomma ecco le responsabilità del mondo del lavoro del suo essere anche pietrificato come diceva giustamente Damiano
Noi non possiamo più dire vogliamo il posto di lavoro per sempre sappiamo benissimo che il sindacalismo ha coperto molti errori molte scholae erotizzazione eccetera eccetera
Questo è vero è vero però come dire che oggi i bisogno dell'industria è considerato la parte rilevante della ripresa economica cosa non sappiamo non è vero perché in tutta Europa c'è comunque una ripresa in Italia non c'è trancio molto semplice che le imprese oggi non vengono tre euro a sistemi non vengo chiamata responsabilità per esempio sull'innovazione
Per esempio sugli investimenti nel discorso sul patto di sindacato aperto da Rossi e questo oggi le imprese controllano tutti i poteri con l'uno e mezzo per cento attesta non solo ma tutti loro intrecciandosi canoro conto
Ah controllano quattro dei temi centrali del Paese perché tratto contro le richieste la figlia la FIAT controlla la stampa cioè voglio dire c'è un intreccio proprietario
Senza rompere il quale secondo me non si può rimettere la palla al centro del lavoro ecco scusate non volevo fare
Un comizio era solo
Mimì colpiva che ero uscita questa dimensione
Organze è fatto una ottima tirata conto questo pensiero quasi unico che si stava insinuando ma io credo che una offensiva di questo genere che è stata fortemente sostenuta dalla precedente Confindustria
Al si è auto sconfitta perché insomma
Questo ambito dopodiché avete visto il risultato molto Montezemolo io ricordo alla prima delle sue uscite poi non è stato così coerente ha detto no mettiamoci anche la mano sulla fosso sulla coscienza o dove insomma e a vedere quali sono i limiti dell'impresa italiana non c'è dubbio guarda non c'è dubbio
Noi abbiamo di vissuto a lungo in un certo mondo ora in questo mondo l'impresa non possono più continuare a essere nane familiari o familista e e provinciale per non si terrà eccetera eccetera quindi facciano le le colpe ma e sono state incoraggiate da un atteggiamento politico fondamentale del di questo governo che ha detto la ricetta della crescita è appunto meno tasse poi sapete com'è andata fatevi i fatti vostri quindi una versione proprio grezza del liberismo più sciatto che ci sia quindi questa la archiviamo noi abbiamo ritenuto di mettere beh più che mai l'accento sul lavoro in questo in questo nostro programma ma perché guardate io dico sempre che è vero che lo sviluppo al lavoro perché se non c'è sviluppo edifici però è vera con la data anche la reciproca perché più che mai in questo mondo postindustriale eccetera il lo sviluppo si fa mobilitando bene le risorse personali perché è sempre più un'economia i Intini noleggi intensivi cioè con intensità delle conoscenze e quindi delle persone all'ora veramente noi dobbiamo e la politica non è per l'impresa alla politica anzi guardate nello scompenso
Vari pezzi del nostro programma dicono perché siamo preoccupati ma non per la singola impresa siamo preoccupati perché se non vinciamo il declino che è stato portato da questa politica
E beh non non non possiamo creare benessere per i cittadini e la politica e il servizio non delle polizze al servizio dei cittadini
Io uso il termine benessere perché l'omologo ritengo comprensivo dalla ricchezza materiale ma anche per la ricchezza sociale questa è la logica che abbiamo a proposito scoperto che anche a livello internazionale adesso si comincia a costruire l'abbiamo messo nel programma non più il pericolo prodotto nazionale
Lordo ma indici di ricchezza che sono integrati da altri indicatori cioè la speranza di vita la qualità dell'ambiente
L'educazione insomma tre o quattro cose e anche il liceo cioè il tempo libero la insomma la gioia di vita ecco quindi credo che dobbiamo cambiare così l'ultima cosa che voglio dire a proposito del di del tema nostro invece abbiamo parlato di tante cose io vorrei lasciare un pensierino per per i prossimi mesi preposti non solo voi noi siamo chiamati a svolge queste funzioni di intermediazione di mi miglioramento verrà controdomande offre perché già è un lavoraccio ma sempre più noi
Abbiamo sul territorio da misurarci con compiti e più ricchi ne dico tre
Aiutare orientare i giovani che sono sempre più nell'incertezza perché il mondo è diventato più complicato di quando eravamo noi giovane che li avevi la strada più o meno era quella magari in qualche caso la buone qualche caso meno gli orientare i giovani usare meglio 'sti contratti
Che invece sono maltrattati dagli stage all'apprendistato due
Lei
Aiutare invece i gruppi che sono sottorappresentati nel mercato del lavoro quindi qui non l'abbiamo dimenticato comma quaranta che ancora e noi abbiamo proposi di sviluppo potenziale dei delle donne che ancora sottoutilizzato effettivo comincia a essere così per gli anziani
Questo è anche un compito di buone politiche del lavoro non è un compito solo io dico poi deve Roma e non sono più solo generale sono sempre più specifiche terzo e ho finito
Qui è stato accetta grazie accennato alle crisi no a gestire le crisi a fare in qualche legge regionale c'è una buone indicazione sulle così c'è la gestione previsionale della crisi c'è prenderli in anticipo saperle gestire col per tempo
Però al di là delle crisi che esistono ormai noi siamo in un mondo che ha delle transizioni molto frequenti
Non dico che siamo sempre in crisi perché sarebbe sbagliato per oggi c'è una continua transizione e mutamento e questo è una cosa dobbiamo gestire gli stia per questo ci vuole un mix è stretto tra servizi formazione
E ammortizzatori perché le transizione si gestiscono così grazie
Ferrero conteniamo
E tradizione cambiare l'ordine per l'ultimo
Ma solo un una notazione perché è stato detto quasi tutto sulle sulla considerazione che che che faceva Lucia Annunziata
Perché a me pare così che questo governo non solo ha proposto in qualche modo questa cultura della centralità dell'impresa
Ma che in realtà sotto questa cultura della centralità dell'impresa in realtà passata una centralità della rendita
Che questo mi pare il pool
Che le come dire ci si è fatto schermo dell'oggettività dell'organizzazione di impresa in realtà per favorire pesantissima mente alla rendita
E anche la modalità in cui è stata favorita l'impresa e la favorire la posizione di rendita dell'impresa non la sua capacità imprenditoriale lo dico
Perché in qualche modo se uno dovesse leggere infine diciamo in trasparenza al programma che abbiamo costruito come unione
Secondo me c'è dice due pilastri
Uno dice bisogna redistribuire il potere dall'intera ESA verso il lavoro
E allora modifica della legge trenta ma fare una legge sulla rappresentanza sindacale ma rivedere la normativa degli appalti quindi c'è un'idea di redistribuzione di potere
Dall'IMI
Dall'impresa verso il lavoro
E dall'altra c'è un'idea di redistribuzione del reddito che non è in primo luogo dall'impresa lavoro ma in primo luogo dalla rendita al lavoro io penso che questa costruzione sia una costruzione corretta
Lo dice uno che essendo comunista diciamo così potrebbe invece dire no voi dovreste chiedere tassazione più alta dei profitti e quant'noi abbiamo fatto questo ragionamento in Italia oggi il problema vero è sgonfiare la rendita che non serve a niente salvo che non per l'arricchimento di chi si arricchisce fino alla discussione
Queste risorse le dobbiamo usare per redistribuire reddito verso il basso e per sviluppare ricerca qualificazione l'apparato produttivo
Questa è la l'operazione sul sul reddito va fatta così parallelamente va fatto un'operazione di redistribuzione del potere
In modo che i lavoratori si possono organizzare più efficacemente
E poi la dialettica sociale determinerà il rapporto tra lavoratori impresa e quant'altro
Ma se la dovessi dire con una battuta a me pare che la vera discontinuità che c'è qui dentro
E che dà un'idea di blocco sociale a centralità della difesa delle grandi ricchezze della rendita che ha provocato il blocco dell'economia del Paese e una devastazione dal punto di vista dell'incertezza sociale
Il programma che proponiamo noi è sostanzialmente il dire andiamo ad asciugare la rendita e proviamo a rimettere in circolo redistribuzione del reddito dialettica sociale positiva
Quindi redistribuzione del potere e qualificazione del Paese tentando di asciugare l'incertezza per questa via e Vieri costone agli ma queste questa è l'alternativa dice queste la la cosa che c'è lì dentro si può discutere in grado diciamo di approfondimento di questa ma l'idea dell'alternativa al berlusconismo che c'è in quel programma questo mi pare
Soprattutto che
Offesa la rendita sempre perché è diventato molto più fitto
Daniele
Ma mi pare che abbiamo detto tutto la cosa evidente e il grande in grado di unità che c'è nell'Unione su questi temi io credo questo sia molto importante un presupposto fondamentale soprattutto in un momento così delicato io dico solo questo
Quando si parla come fa a Lucia Annunziata di
Una centralità dell'impresa come dominus
Di tutto quello che riguarda lo sviluppo di una nazione persino per quanto riguarda la definizione dei diritti si parla di una verità incontestabile direi che questa situazione la vediamo da venticinque anni dall'inizio degli anni ottanta in campo internazionale
E a livello nazionale
Io penso questo che la grande stagione del liberismo sia al declino in quanto quelle terapie quelle filosofie hanno portato diseguaglianza e anche l'incapacità di sviluppare adeguatamente le nazioni quindi
Penso che noi dobbiamo fare come sta scritto nel nostro programma
Un'altra operazione da questo punto di vista e l'operazione e molto semplice complicatissimo al tempo stesso
La competitività del Paese per noi è un obiettivo irrinunciabile però questa competitività deve andare a braccetto
Con la definizione di una nuova generazione di diritti per il lavoro di nuovi diritti di cittadinanza
Perché se non si fa contemporaneamente questa operazione
Noi corriamo il rischio di avere uno sviluppo che non ha la qualità degli elementi di conoscenza di formazione necessari per competere nella globalizzazione soprattutto quando parliamo di nazioni
Come le nostre quindi con una tradizione industrialmente avanzate in un contesto quello europeo che ha le fragilità che tutti conoscono ora concludo dicendo questo
Al nostro tempo trent'anni fa l'ingresso al lavoro da scandito tra dell'età precise
A quindici anni senza istruzione andare a fare l'operaio
A vent'anni con il diploma di scuola superiore andare a fare l'impiegato da venticinque anni con la laurea facevi l'impiegato di qualifica superiore per poi fare una carriera un pochino più accelerata
Quell'età quella scansione quella modalità e alle nostre spalle oggi citando alcuni dati e vero provincia di Milano
Questi sono i dati riportati ai centri per l'impiego mediamente il lavoro flessibile ha una missione che dura novantun giorni
La permanenza nella precarietà del lavoro dura mediamente in Emilia Romagna sei anni
E non è
Una flessibilità che colpisce soltanto i giovani che si avvicinano al lavoro la prevalenza è situata in un'età anagrafica compresa fra i trentacinque e i quarantacinque anni e lì dentro la prevalenza ancora è quella del donne ecco ma siamo di fronte ad una mutazione
Delle caratteristiche del mercato del lavoro che è tutt'uno con questa ideologia che ha messo al centro l'idea di un'impresa che per sopravvivere e svilupparsi ha bisogno di distribuire essa sola le carte dobbiamo cambiare questa filosofia quindi io credo che l'equilibrio che noi dobbiamo ricercare fra una logica TIR ricerca della competitività e della qualità di un sistema che cresce debba in modo molto chiaro riportare al centro le ragioni rinnovate di un lavoro che è sicuramente cambiato ma abbiamo avuto anche dei cattivi maestri a sinistra
La sinistra avuto qualche ubriacatura sulla flessibilità negli anni che furono mi pare che negli ultimi anni abbiamo ripreso la rottura dei nostri cattivi maestri stato rischi
Quando parlo della fine del lavoro il lavoro non è finito il lavoro è cambiato compito del centro sinistra della sinistra e di interpretare i cambiamenti
Lavoro percorre darle con una nuova generazione di diritti che siano capaci contemporaneamente
Di tutelare il posto di lavoro ma il mercato dei lavori e le transizioni da lavoro perdita di lavoro ricerca di un nuovo lavoro le persone hanno bisogno di sentirsi dentro una rete di protezione per questo
Il legame fra leggi nazionali iniziativa territoriale per noi è fondamentale
Grazie
Invertiamo la chiusura prima occhielli io l'ultima parola poi penso che sia estremamente importante
La nostra funzione nel quadro delle autonomie locali
E speriamo di avere questa opportunità come province italiane di contribuire costruire una politica economica e del lavoro molti della sicurezza
Nel nostro Paese
E penso che questo avvenga con tutte le autonomie locali e non e non rapporto diretto con le regioni e basta
Col Parlamento e col Governo e penso che l'esperienza seppur breve dal vecchio Collocamento ai centri per l'impiego sia l'esperienza certo con luci ed ombre ma con più luci che ombre ma molto positive dove le province svolgono un ruolo da protagonisti voglio anche dire che
Le risorse del fondo sociale europeo informazione sono molto importante per la piena e buona occupabilità i dati oscillano ma non di tanto sul sessanta settanta per cento
Dei giovani che sono formati trovano lavoro e trovano lavoro stabile e questo credo che sia un dato estremamente importante
Credo che in questo quadro di difficoltà se riuscissimo un po'per uno a mettere anche delle risorse pur in un quadro di difficoltà che non sarà comunque migliore chiunque governi periodi più contatti sono e sarebbe altrettanto importante e positivo per dare una risposta a tante persone che guardano con speranza a tutte le istituzioni in particolar modo alle prime comuni province e regioni vi sono i primi livelli di governo che lo Stato il più lontano e l'Europa ancor di più grazie
Beh effettivamente io vorrei
Rifarmi al passaggio della dottoressa Annunziata quando ha detto viviamo abbiamo vissuto questo è il dato di fondo che credo sia assodato ed è da riflettere per tutti indipendentemente dalle posizioni dal novantacinque al due mila e cinque nel cambia il mondo del lavoro dell'impresa come si diceva comunque c'è un c'è stata e viviamo ancora una rivoluzione culturale complessiva questo è il dato e tutti l'abbiamo vissuta e questo fatemi fare una citazione questa traversata nel deserto l'abbiamo fatta tutti poi può piacere o meno la citazione ma era tanto per provocare
Ma effettivamente questo è il dato fondamentale a livello di enti locali a livello provinciale le amministrazioni provinciali l'hanno sentita in prima persona
Questo passaggio questa rivoluzione indipendentemente dalle collocazioni e hanno tentato di dare la risposta prioritaria che era quella di una risposta a chi lavoro normale
Il tentativo
Spendendosi in prima persona come diceva il mio collega
Di dare una risposta per il mantenimento la nella ricollocazione di chi il lavoro l'ha perso ma soprattutto lo sforzo maggiore attraverso la formazione professionale
Ma anche la formazione dei quadri dirigenziali intermedi delle amministrazioni provinciali a tutti i livelli ne abbiamo sviluppato corsi di formazione perché la rivoluzione culturale
Cui si accennava a questo aspetto che la dobbiamo recepire tutti gli operatori per primi perché altrimenti le risposte che il centro per l'impiego da non sono sufficienti a far capire la valenza di un percorso che prima era totalmente diverso era scusa ipotizzato era burocratizzato quello del collocamento
E in questo contesto noi ci siamo mossi sicuramente
Se
Da tutte le parti vengono
Contributi positivi come mi pare nella anche nell'ultimo passaggio ci sono due Stati due passaggi che dal mio punto di vista e dalla mia ottica Parenzo anche se può apparire contraddittorio
Io sono un imprenditore piccolissimo e non per questo faccio politica soltanto da adesso e dall'ottanta che sono in amministrazione in precedenti formazioni politiche che oggi
Dal mio punto di vista non ci sono più ma posso dire e non non per meriti imprenditoriali mi hanno ma è la era la passione che ancora oggi io
Volevo dire che
Chi è imprenditore sul serio e ama il proprio territorio sposa la tesi ancorché può apparire incredibile di Ferrero
L'imprenditore del territorio che vuole mantenere l'azienda farla crescere che sia familiare artigianale ma che vede nel dell'impresa uno sviluppo per il territorio anche a Fini sociali che sono quelli del manto
Di dare posti di lavoro di creare reddito per una provincia per una città per una frazione per una comunità sposa la tesi della della reddito di impresa non della rendita personale dell'imprenditore questo è è un dato ma questo
è stato ed è nella cultura degli imprenditori il
L'elemento centrale che ha reso vitale in questi anni con tutti gli errori l'accumulo del debito e che noi avevamo non soltanto la FIAT non dimentichiamocelo avevamo e abbiamo migliaia di imprenditori perché piccoli si è anche con duecento dipendenti
Per vuol dire uno sforzo gigantesco ma si è sempre piccoli che hanno nel tempo subito
Quei contratti
Che a suo tempo le grandi industrie fecero adesso per tutti c'è una rivoluzione culturale per gli imprenditori per i cittadini per i giovani gli unici che l'hanno recepito prima io una figlia che non lavora come che vive di lavoro precario
Che mi insegna molte cose su questo
Ha scelto per cultura e per la sfida questo tipo di vita
E di produzione di reddito
I giovani son quelli che l'hanno recepito noi dobbiamo trovare un'altra cosa creare un osservatorio che ancora non c'è per avere come diceva terreo ma come da parte di tutti gli amministratori poi le posizioni sono diverse ho finito un osservatorio che
Sappia
Per lei vedere e sentire avere il polso a livello locale e anche regionale degli sviluppi che ci sono in positivo e negativo
E non dimentichiamoci che ci sono aziende che lavorano per lui riferirmi a Damiano e le aziende che vedono le donne che chi ha difficoltà usiamo anche i contratti di solidarietà agli enti locali non sono sono tra quelli che meno usano questi contratti di solidarietà o li usano poco grazie
Bene grazie a tutti e mi pare che ci siamo tenuti in un tempo come promessa grazie