"Per una svolta nelle politiche di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo"

Prevediamo inizio ai lavori della nostra conferenza
Vorrei avvertire soprattutto i nostri ospiti stranieri che c'è una traduzione simultanea
Dall'italiano in inglese francese e quindi possono trovare
Al loro posto la scatola per la traduzione
Desidero innanzitutto a nome dei gruppi parlamentari
Dal Partito comunista italiano della Camera del Senato e del gruppo parlamentare europeo che ci sono
I promotori di questa conferenze
Porgere un saluto
è un ringraziamento per la loro partecipazione i rappresentanti dei corpi diplomatici accreditati nel nostro Paese
Ai rappresentanti del governo del Parlamento delle regioni e degli enti locali
Agli esponenti delle forze politiche e sindacali
E le associazioni
E le organizzazioni non governative ai rappresentanti della lega delle cooperative del mondo imprenditoriale
E a quelle personalità che a vario titolo sono impegnate nella materia che abbiamo in discussione in questa seconda conferenza
E naturalmente un saluto e un ringraziamento i nostri amici e compagni che sono convenuti
Questa seconda Conferenza nazionale che ha per tema come del resto via Noto
Una svolta nella politica di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo viene a quattro Coppola sa sa dalla prima esperienza compiuta dal nostro partito su questi problemi
In questi quattro anni sono intervenute molte e significative novità
Nella politica di aiuto allo sviluppo e di cooperazione
Fra l'Italia e i Paesi del Terzo Mondo
Molte e significative e importanti novità sono intervenute nel quadro internazionale
Ed ora anche nella situazione interna del nostro Paese
Nella sua direzione a politiche governativa
Via Noto che ieri si è aperta ufficialmente con le dimissioni
Dell'onorevole Gloria la crisi del governo
Ma non per questo noi abbiamo ritenuto di spostare la conferenza che amo già indetto ne ha di modificarne il suo carattere
In questi due giorni noi cercheremo di discutere i temi della cooperazione inquadrati in queste novità della situazione interno e internazionale cercheremo di tracciare un bilancio dalla nuova legge la quarantanove dalla dello stato della sua applicazione soprattutto dall'applicazione della nuova normativa
E in generale sugli indirizzi e le prospettive di una politica di cooperazione allo sviluppo
Siamo particolarmente lieti
Che il segretario generale del nostro partito il compagno Alessandro Natta abbia accettato di apparire i lavori della nostra seconda Conferenza nazionale con un suo discorso
Per questo lo ringraziamo di cuore e gli diamo immediatamente la parola
Signori
Amici
Noi abbiamo ritenuto opportuno anche se è intervenuto
Un fatto politico di grande rilievo la crisi di governo
Non sospendere questa seconda conferenza nazionale del nostro partito
E restare al tema ed io resterò
Strettamente ante
Se si ripercorre
Il tempo trascorso dalla fine della seconda guerra mondiale
Si constata immediatamente che il quadro delle relazioni internazionali
Con le tensioni le crisi
I mutamenti radicali che ne hanno determinato l'evoluzione
Si constata che se è stato segnato
Da due dati
Dominanti per continuità e acutezza l'uno la corsa ad armamenti sempre più massicci
Sofisticata in cui apocalittici per potenzialità distruttiva
Che ha coinvolto prevalentemente il primo e il secondo mondo uso per comodità espositiva
Resta Purim precisa classificazione l'altro l'aggravamento del sottosviluppo del gruppo di Paesi emersi a soggetti dalla storia
Nella seconda metà del nostro secolo il terzo mondo appunto
Dove vive la stragrande maggioranza dell'umanità
Tra i Paesi emergenti
Lungo i decenni si sono determinate le nozze e spesso rilevantissime differenziazioni nei rispettivi livelli di crescita
Ma vi è un elemento che non deve mai sfuggito
Nel mille novecentocinquanta il tenore di vita medio
Degli abitanti del primo e del secondo mondo era complessivamente di dieci volte superiore a quello medio degli abitanti del terzo mondo dieci auguri
All'inizio degli anni ottanta
Nonostante il boom dei Paesi dell'OPEC
L'industrializzazione di alcuni Paesi del Pacifico la ripresa della cinghia quel divario era cresciuto quattordici AUC lo squilibrio continua dunque ad approfondirsi implacabile
Riarmo e sotto lo sviluppo non sono fatalità
Le loro cause stanno nelle strutture della comunità mondiale
E i due fenomeni hanno avuto ognuno una loro ottima dinamica ed è ovvio e tuttavia queste due costanti hanno costituito e costituiscono fenomeni reciprocamente interagenti
Come gli ultimi anni hanno messo sempre più in luce crudamente
Espressione drammatica dello stato del mondo
Con la loro interrogazione e il loro dilatarsi
E si sono a loro volta causa fondamentale dell'aggravamento di tutte le minacce per l'avvenire di tutti gli attentati quotidiani alle condizioni di vita dell'intera umanità
La percezione della connessione tra i due fenomeni si è fatta progressivamente più chiara
Sotto il patrocinio delle Nazioni Unite si è tenuta a New York all'inizio dello scorso autunno
Una conferenza internazionale sul tema specifico relazioni parla disarmo e sviluppo con la partecipazione di centocinquanta Paesi
Il documento conclusivo di quell'assise la prima in materia afferma al suo quarto Paraíba
Il mondo può sia continuare la corsa agli armamenti con l'intensità fino ad oggi realizzato sia orientare Rossi decisamente e con la necessaria sollecitudine verso uno sviluppo sociale ed economico più stabili ed equilibrato che proceda di pari passo con un ordine economiche politico più vitale sul piano internazionale
Ma il mondo non può svolgere Ussi nello stesso tempo in entrambe le direzioni
è un'affermazione lapalissiana
Soltanto in apparenza io ritengo basti pensare allettante teorizzazioni economiche contrarie
E soprattutto al travaglio della realtà da cui è venuta faticosamente affidi Orando quella conclusione della conferenza ad essa
Non avevano partecipato i rappresentanti degli Stati Uniti ma proprio nel Paese leader dell'economia mondiale a un mese di distanza è venuta l'ultima clamorosa conferma della verità enunciata da quella conferenza
Mi riferisco acque il diciannove ottobre al lunedì nero di Wall Street
Che ha scatenato la crisi delle Borse nel mondo intero e qualche giorno dopo fu ha esasperato il disordine sui mercati dei campi
Noi non ci proponiamo di addentrarci oggi
Nella discussione tuttora aperta sulle cause congiunturali e su quelle strutturali di quella caduta certamente l'avvenimento economico mondiale di maggior rilievo del mille novecentottantasette
Perenti ITA e ha ripercussioni
Ma e incontrovertibile il peso essenziale che ha avuto nel determinarlo
Il pesante deficit di bilancio degli Stati Uniti così come è fuori discussione che componente e motore primari del deficit sono le enormi spese di riarmo
Effettuate negli ultimi otto anni dall'Amministrazione statunitense e di cui a direttamente o indirettamente sofferto l'intero Occidente nonostante l'ascesa non solo per eccedenze commerciali del Giappone e della Repubblica federale tedesca in particolare
D'altra parte il prezzo tremendo
Pagato al riarmo dall'Unione Sovietica
In termini economici politici di civiltà è stato esplicitamente dichiarato dalla nuova direzione sovietica
Che su tale riconoscimento ha fondato la necessità della perestrojka e l'audace iniziativa di pace che ne tre messa e assieme tregua infine il terzo mondo ha sofferto in misure inenarrabile il rilancio dalla corsa al riarmo e della crisi di cui essa è stato espressione sia per le spese direttamente sopportate sia e soprattutto per gli affetti determinati io indotti nell'economia mondiale
Da tale color rosso che in Occidente ha costituito l'asse anche ideologico attorno a cui si è dispiegata l'offensiva neo liberista
Sommersi Sidious PC e le indicazioni preconizzato e sul finire degli anni settanta dal movimento dei Paesi non allineati e dalla Commissione Brando
L'impennarsi del carico debitori dei cinquecento miliardi di dollari del mille novecentottanta ottantuno ai mille duecentoundici miliardi dell'ottantasette può essere assunto come indicatore drammatico e tuttavia ancora parziale
Della sofferenza del terzo mondo nel trascorso decente
Indicatore parziale ho detto perché occorre misurare cosa sta dietro a tale cifra astronomica in termini di condizione umana
Parziale perché anche a restringere il campo di indagine
Alla sola finanza occorre sapere venne che la perverso a spirale debitoria ha costretto progressivamente il Terzo Mondo al ruolo di esportatore netto di capitali
Infatti i centonove Paesi in via di sviluppo sottoposti al controllo del Fondo monetario internazionale danni rimborso hanno per il servizio del debito più di quanto essi non ricevo il transfert negativo netto
Dal sud al nord del mondo è passato dagli undici miliardi di dollari del mille novecentottantaquattro ai ventisei miliardi Dolo ottantacinque i ventinove miliardi dall'ottantasei
L'indebitamento
Del terzo mondo ha una componente del Sunday nelle importazione di armi
E in transazioni connesse al funzionamento degli apparati militari
Valutata dall'ONU attorno al venti per cento del debito complessivo
Si tratta di spesi ingenti effettuate prevalentemente sui mercati del nord in nome della sicurezza nazionale ma che impoverendo ulteriormente i Paesi compratori del sud giorno in realtà causa di nuova il destabilizzante insicurezza anche in condizioni di Paci
Un cerotto terzomondismo
Tutto sommato falso denuncia a gran voce i mercanti d'armi
Ma tace su chi tali armi acquista si tratta nel migliore dei casi di può capito paternalismo
Degna altro meritano i popoli del terzo mondo degna altro esprima di tutti la lotta non solo contro i mercanti
Ma anche contro i regimi ad essi collegate
Come quello è solo un esempio
Dei generali lestofanti e assassini e anche con le spese militari
Hanno condotto all'Argentina alla rovina dalla quale il governo gli Alfonsi sta tormento solamente cercando di risollevare quel grande Paese
Certo quelle armi non vengono acquistate solo ad uso interno
Il terzo mondo solcato da Astoria Torriti etnici o religiosi da dispute di frontiera da guerre sterminata Ricci
Le motivazioni endogene al passato e al presente degli Stati e dei popoli
Che ne sono coinvolti si intrecciano al braccio di ferro delle grandi potenze
Secondo gli imperativi della geopolitica e la logica delle zone di influenza medio Oriente
E il Golfo Persico e Afghanistan
Africa Australe penisola indocinese e Centro America
Sono altrettante PAT nelle quali si coniugano tutte le tensioni espresse dal binomio supera l'armamento sotto sviluppo
Costituiscono le testimonianze le più tragiche del mondo quello dei più deboli e quello dei più forti non può reggere indefinitamente all'equilibrio del terrore e della povertà
Io credo
La consapevolezza dei rischi futuri
E da lei sopportabilità del presente
Abbia costituito la base delle trattative sovietico statunitense
Che ha condotto alla prima storica acquisizioni sulla via della riduzione degli armamenti nucleari
Alla doppia opzione zero diciamo per brevità
Nel quarto vertice Reagan miei Gorbaciov ha morsicato previsto per la prossima primavera
Dovrebbe segnare un'altra grande età
Con la riduzione del cinquanta per cento degli arsenali nucleari strategici delle due massime potenze
E con altre rilevanti decisioni anche se attualmente in discussione al cimitero
Il cammino
Del disarmo atomico di quello chimico
E lì quello convenzionale comunque è stato avviato nella realtà del mondo
E qui che hanno il loro sfondo le ragioni del nostro odierno al convegno ed è questo straordinario dato fatto che discende la nostra rivendicazione di una svolta nelle politiche di cooperazione dell'Italia Toni Paesi in via di sviluppo
Nessuno fuori gli accertamenti
Tanto grande
è la nostra speranza quanto precisa la consapevolezza che non è consentita alcuna illusione
Il processo del disarmo
Per avanzare deve superare ostacolino uditi
Non sarà rettilineo né tanto meno fatta e appena l'alba
Forse nemmeno ancora dall'alto
E il movimento pacifista ad ogni suo livello in ogni sfera della vite internazionale
Lungi dall'abbassare la guardia deve moltiplicare l'impegno e la sua azione
La battaglia per il disarmo continua a costituire
Consentitemi il termine la priorità dell'interiorità
Ma ciò non significa assolutamente che si possono scrivo rizzare o subire la concezione meccanicistica ieri in congrua oggi insensata
Secondo la quale prima viene il disagio poi la soluzione delle crisi regionali ne costituì era
La ricaduta naturale e infine i temi della cooperazione nord sud
Potranno uscire dalla marginalità frettolosa ad essi riservata nei comunicati conclusivi degli incontri tra i Paesi industrializzati
I processi positivi interagiscono si alimentano reciprocamente non meno che i fenomeni negativi la dialettica e nella realtà anzi e la realtà stessa
Il voto della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti
Che negli scorsi giorni
Ha bocciato l'aiuto e il contrassegno non solo ha costituito la prova della vitalità della migliore tradizione statunitense
E dimostrazione che è un piccolo paese assediato o resistere con successo se riesce appare politica nella accezione più limpida del termine
Ed è un risultato significativo della pressione dell'opinione pubblica democratica latino americana e del mondo intero
Il presidente Ortega ha affermato che il cui il voto a porre una nuova speranza per la soluzione della crisi in Centro America
Ma questo contribuisce nel contempo alla distensione
Su scala mondiale
E assieme allarga la base perché il dialogo nord-sud si sviluppi secondo le sue ragioni e non come variabile del rapporto Este oppressa
E il preannunciato ritiro
Delle truppe sovietiche dall'Afghanistan
Che noi chiedemmo dal primo giorno e che ci auguriamo avvenga rapidamente davvero non riguarderà soltanto quel Paese
Che la regione circostante
E il suo avrà effetti forse non ancora calcolabili ma certamente di straordinario rilievo per il movimento dei non allineati
Per il dialogo nord sud oltre che ovviamente per la distensione internazionale
Dobbiamo e vogliamo cogliere la contestualità dei compiti a cui la situazione internazionale citiamo
Non sembri
Ridondante questa mia insistenza
Venticinque trenta anni fa
Mentre nel mondo si profilava ancora embrionali contraddittoria l'ipotesi della coesistenza
A Cerro urbane fu la contestazione
Da parte di forze o avanguardie anticolonialista
E antimperialiste
Particolarmente d'ansia ed America latina
La ricerca della coesistenza
Venne intesa offra impegno come tentativo dia ribadimento dello Stato secondo sulla pelle del movimento di liberazione
E tale polemica trovo addentellati
E a rilanci anche in Europa anche in Italia anche nelle nostre file
E soprattutto nei gruppi che sia otto pezzi e diciamo uno al nuovo a sinistra come pure tra le correnti cattoliche che andavano a pranzo si alla problematica del terzo mondo
Ne derivarono incomprensioni
E anche i guasti nel dibattito delle idee
Oltre che nella battaglia per la pace nel movimento di liberazione su scala internazionale
Rispetto ad allora la strategia della distensione ecco e della coesistenza Este Ovest ha preso ben altro spessore
E nel contempo
Dai Paesi non allineati
Dall'India dal Messico dall'Argentina dalla Tanzania
Che assieme a Grecia e Svezia
Hanno espresso il gruppo dei sei presidenti scesi in campo per sollecitare la trattativa del disarmo come dalla Repubblica popolare cinese
Ed altri ingenti forze dei continenti del terzo mondo
Si sono levati orientamenti iniziative
Tenaci pressioni perché si avviasse con il disarmo una nuova e più avanzata politica di distensioni di coesistenza tra i due blocchi contrapposti e su scala mondiale
E tuttavia e i nostri colloqui con esponenti di Paesi in via di sviluppo o di movimenti di liberazione
Abbiamo percepito timori che quanti di voi hanno contato ha contato di realtà certamente a faranno colto come noi
Non si tratta di sopravvivenze avessi duali delle polemiche degli anni sessanta
Bensì di preoccupazioni che hanno riscontri reali
Nell'atteggiamento concreto dei colossi della finanza della tecnologia del commercio nell'indirizzo di governi occidentali
In tanta pubblicistica ad esempio francese ma anche italiana oggi Stiz Osama ente euro Centrica
Mentre vent'anni fa sovente Fung smanioso a mente terzomondista
Si profila in tutto questo una concezione della sicurezza come processo riguardante il centro che passa sulla testa della periferia del mondo
Ineluttabilmente subalterna
Alla quale dovrebbero al massimo venire riservate in aiuto le briciole delle eccedenze di capitali rese disponibili dal Pisa
è una concezione
Che addizionale immoralità a cecità politica
Se disarmo e sicurezza esto veste prescinde esserlo dai bisogni e dalle necessità di ascesa del terzo mondo
Il tessuto delle relazioni internazionali rimarrebbe fragile
Minato da dei stabilizzazioni incessanti minacciato da catastrofici rovesci
Nel mille novecento
Sessantasette noi condividemmo l'affermazione di Paolo sesto
Lo sviluppo è il nuovo nome della pace
Quanto più oggi essa è attuale
Tanto più è compito anche nostro fare ostriche tale verità
Temi ettari nella coscienza civile italiana fino a farsi senso comune
Ciò suppone dibattito delle idee
Va battaglia ideale che abbia riscontro nel respiro delle iniziativa nelle efficacia dell'azione di cooperazione c'è di sicuro si è dischiusa o il cammino Arnoldo ed esaltante del disarmo
Noi chiediamo che ritaglia operi perché esso si faccia sempre più incerto sempre più incisivo che l'Italia nel contempo contribuisca
Alla soluzione delle crisi regionali
Secondo le sue possibilità e i suoi mezzi rilevanti soprattutto per quanto attiene al bacino mediterraneo
Al Medio Oriente
All'affermazione del diritto di tutti gli Stati della regione
Alla sicurezza della propria vite dei propri confini
Del diritto del popolo arabo di Palestina al riconoscimento della sua terra della sua identità nazionale
Della sua parte
Che l'Italia infine colga
E contribuisca a consolidare la nuova atmosfera mondiale rinnovando profondamente la qualità e la quantità del suo rapporto con i Paesi in via di sviluppo
Abbiamo coscienza
Dei limiti oggettivi dell'azione internazionale del nostro Paese
Che pur tuttavia è tra le maggiori potenze industriali dell'Occidente
Lo ricordiamo
Fuori dalle in fasi provinciali Coccaro Ittierre
Che in gruppo hanno le esibizioni elettorali governative per poi sparire
Quando la comunità europea
Come sta accadendo pretende di dedurre dalla vantata crescita dell'Italia un aggravamento degli oneri la sua casa
Lo ricordiamo peraltro faccio la politica estera italiana
Da un decennio
Tende ad essere espressiva della complessiva volontà del Paese
E noi operiamo per richiesta sia sempre più politica dell'intera nazione
Politica estera dell'intera nazione
Pure nel contrasto
A volte anche accesso
Delle diverse posizioni
E questo un essenziale fattore di saldezza
Della nostra democrazia
Nonostante la crisi
Del sistema politico istituzionale che stiamo vivendo
Che in queste settimane scorse ha avuto manifestazioni gravi
E preoccupanti
Fino alle vicende che ieri hanno portato alle dimissioni del governo Goria
E tuttavia riteniamo che la ricerca e l'impegno
E una convergenza sugli indirizzi sui grandi problemi la politica estera italiana resti debba restare particolarmente ampia
E l'area del consenso che si è venuta a determinare a sostegno del potenziamento della cooperazione con i paesi in via di sviluppo
Ed io credo che proprio tale convergenza abbia fatto dagli evito all'incremento realizzato dell'OCSE e altre ancora più autorevoli istituzioni internazionali hanno significativamente riconosciuto e apprezzato negli ultimi anni
E beh
Se tale consenso potrà ulteriormente estendersi esso potrà risolversi in nuova sinergia
Perché la politica di cooperazione italiana
Sì all'altezza dei tempi
Nei limiti delle necessità ma anche delle possibilità di un Paese che è potenza industriale rilevante e soprattutto a democrazia solida evito
Dalla nostra attuale posizione ma lo dico senza alcun sottinteso attuale posizioni di partito tre all'opposizione
Noi vogliamo con chiarezza concorrere a tale processo anche qui senza montarsi la testa
Ma anche con la responsabilità incide Riva
Dall'ex re la maggiore forza della sinistra italiana e il più grande partito comunista dell'Occidente non solo europeo tale nostra volontà
Ha una sola pregiudiziale
Che in questa materia
Il confronto tra maggioranza e opposizione
Sia particolarmente anche se dovessero cambiare le maggioranze e le opposizioni
Sia particolarmente aperti otto sistematico i progetti destinazione risultati siano definiti e controllati nel massimo di trasparenza e credo che ci siamo capiti
Nel mille novecento
Ottantuno
Con l'impulso lungimirante
Gli Enrico Berlinguer il nostro Comitato centrale elaborò il contributo del Partito Comunista Italiano
Per una carrozza della pace e dello sviluppo
è impressionante l'attualità di quel documento
Lo sottolineo non per menar ne vanno ma al contrario Pileri constatarlo
Con un po'di amarezza
A causa essenziale della situazione del terzo mondo quel documento individuava il fallimento della trasposizione teorica
E dell'esperienza pratica
Dei modelli di sviluppo mutuati o subiti dal mercato capitalistico mondiali dai Paesi industrializzati ai economia pianificata socialista
Ribadiamo quel giudizio
Interdipendenza subalterna
Cui il terzo mondo è stato costretto nel quarantennio trascorso
Con tutto quanto ne è conseguito in materia di produzioni di scambi di consumi materiali e culturali sta al fondo del divario che si allarga implacabilmente
E qui al suo ultimo girone
Alle centinaia di milioni di esseri umani
Che vivono al di sotto della soglia della povertà assoluta la povertà abietta secondo la definizione delle Nazioni Unite
Tale divario profilo ormai la minaccia di paralisi per l'intero sistema delle relazioni internazionali
Il rilancio generalizzato
Dell'economia mondiale è possibile in quanto venga avviata la costruzione di un nuovo ordine molto cometa preconizzare la nostra elaborazione del mille novecentottantuno alla progressiva realizzazione dell'interdipendenza paritaria tra nord e sud del mondo
Una cooperazione dunque che non si limiti imposti al pur necessario spostamento di risorse dagli armamenti allo sviluppo
Bensì si attivi come strategia di riconversione economica culturale di civiltà ma bisogna dunque cominciare per queste noi abbiamo deciso ditte nere questa nostra conferenza nel proporre i contenuti della svolta che rivendichiamo
Caretto
Dobbiamo tenere ben ferma la priorità
Sostenuta dalla nostra elaborazione del mille novecentottantuno
Della promozione dello sviluppo agricolo e rurale del terzo mondo
Che nelle misure di emergenza contro la carestia a un momento nevralgico ma non il solo che il più rilevante nemmeno le più tragiche e grandiose vicende della storia
Lei Volver ostile alla situazione mondiale di questi decenni
Il presente
Tutto sta a testimoniare che lo sviluppo agricolo e rurale costituisce il fondamento dell'industrializzazione dell'ascesa verso il benessere
Il fondamento delle indipendenza e della democrazia
Se si misura in rapporto esistente tra indipendenza democrazia e capacità del mercato interno di soddisfare i bisogni primari dalla popolazione
Ma una politica di cooperazione col Terzo Mondo
Che si fondi su lo sviluppo agricolo e rurale quale scelta prioritaria deve necessariamente avere riscontri determinare modificazioni incisive anche in causano
Farà oggi e domani si tiene l'ennesimo Consiglio europeo per l'ennesima volta dominato dalla discussione sulla politica agricola comune
Si prevede speriamo che non sia così
Un litigioso compromesso
Ho un altro rinvio alla sessione primaverile del consiglio
Che la riforma della politica agricola comune sia necessità inderogabile ormai di riconoscimento unanime
Ma noi chiediamo fermamente che tale necessità
Sia affrontata non nell'ottica della signora Thatcher o del mille uova estere statunitense o delle eccedenze lattiera e del nord Europa
Dei missili e prima di tutto dal punto di vista dell'agricoltura del terzo mondo
Ho letto nel rapporto annuale dalla FAO testualmente le spese pubbliche degli Stati Uniti
Della Comunità economica europea e del Giappone per il sostegno all'agricoltura e le sovvenzioni all'esportazione sotterrare un anno quest'anno i settanta miliardi di dollari e cioè l'equivalente dalla totalità delle entrate che i Paesi in via di sviluppo ricavano dalle loro esportazioni agricole
Nell'equivalenza tra quelle due cifre
L'espressione di una mostruosa distorsione economico sociale
Ecco le ragioni per le quali centinaia di milioni di uomini soffrono la fame
Mentre lo stesso tempo su scala mondiale
Si realizza un eccesso di produzione agricola ecco lo sbarramento protezionistico dei potenti che tanto ha contribuito a comprimere l'economia dei tempi
Una politica di effettiva cooperazione nel rispetto delle scelte delle controparti deve favorire l'abbiamo detto la riconversione dei modelli fin qui prevalse nel Terzo Mondo
Ma comporta nello stesso tempo che nel mondo industrializzato crisi comincia ad affrontare la correlativa esigenza
Via riformare la struttura della produzione degli scambi i consumi
Senza ricche il nuovo ordine mondiale rimarrà ineluttabilmente confinato tra le petizioni di principio generose e Ina
Cari amici care compagne e compagni
Non vi è un solo motivo
Che possa consentirci
Di cedere all'evoluzionismo ottimistico
Ma va anche ha respinto per il catastrofismo biblico
In cui è facile scivolare quando si guarda agli attuali mali del mondo
Negli scorsi giorni
Il quarantesimo anniversario dell'assassinio di Chianti
Uno dei profeti più limpidi e garantiti
Della liberazione
Ha riproposto la misura del cammino che la rivoluzione nazionale ha compiuto in questi decenni
Gli stati erano allora cinquantuno
Oggi sono centosessanta
Nel Periodo che abbiamo alle spalle si è realizzato il più grande rivolgimento della storia
La rivoluzione nazionale si è intrecciata alla rivoluzione sociale
Alla rivoluzione scientifico-tecnologica sempre più vertiginoso
E in tale intreccio
Contraddittorie tumultuoso
Ci stanno le ragioni profonde degli antagonismi
Del suo per l'armamento del sottosviluppo
Il primo successo che l'utopia del disarmo ha conquistato nell'arena del mondo
Da volto alla possibilità che si affermi quello che Mikhail Gorbaciov con felice espressione ha definito il nuovo modo di concepire di pensare le relazioni internazionali
Perché dall'antagonismo si passi alla coesistenza alla cooperazione
Che ricomponga l'inarrestabile fluire delle tre rivoluzioni
In un ordine internazionale
Idoneo alla soluzione dei grandi problemi del mondo
Altrimenti insolubile
Quello dei diritti dell'uomo e del cittadino
Quello dell'ascesa dei Paesi emergenti quello della salvezza dell'ambiente e del riscatto della NATO
Sarà certamente una campagna di lunga durata
Le cui come la cui conclusione
Non sta scritta in alcuna rivelazione
Il processo
Di internazionalizzazione dei mercati di mondializzazione dell'economia le potrebbe oggettivamente costituire il quadro più favorevole Allo sviluppo riforme stringenti di cooperazione attualmente si svolge secondo le leggi della giudicarlo
Passare dalla giungla alla solidarietà internazionale suppone un mutamento di valori un andare controcorrente un investimento di volontà politica
Tali da richiedere l'impegno la passione della nostra e di successive generazioni
Le forze della sinistra operaia democratica europea
Che hanno espresso lotte intuizioni leader russi se valga per tutti il ricordo di Olof Palme
Nello sviluppo di questa campagna
Possono trovare il centro della loro convergenza dalla nuova battaglia ideale politica sociale
Per la solidarietà tra i popoli e dista
Credo che lo stesso discorso
Posso a valere per l'universalismo cristiano
Così come per ogni altra corrente di pensiero e di azione democratica del nostro continente
Se vi è un campo nelle quale la fermezza ideale
E la concretezza del proposito di una forza politica devono accompagnarsi al massimo di apertura alle ragioni e alle proposte degli altri
Ebbene essa è quello dalla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
è in questo spirito io vi ringrazio a nome dei gruppi parlamentari comunisti della direzione del partito e dalla sua Commissione affari internazionali
Per essere intervenuti a questo nostro convegno solo augurio che la vostra partecipazione merenda vivo il dibattito e fecondo il risultato
Ringraziamo compagno nata per le sue impegnato importante discorso
Prima di passare alla prima delle tre relazioni dalla mattinata desidero esprimere un ringraziamento particolare
Vogliamo saranno presenti anche nel dibattito dalla seconda conferenza
Ed ora per la prima relazione sul tema per la ripresa del dialogo nord-sud la parola al compagno Carlo Guelfi
Leggerò solo in parte la mia relazione particolare
Per quanto riguarda le cifre le statistiche
Mi rimetto a alla mia relazione scritta che verrà distribuita
Malgrado il rafforzarsi in questi ultimi anni delle tendenze euro centri che la contestazione il rifiuto da parte delle classi conservatrici dell'Occidente della nozione stessa di terzo mondo e di dialogo nord-sud
Mi sembra che la presenza dei Paesi del Terzo Mondo nella vita della comunità mondiale sia ormai un dato di fatto che sarebbe del mio P ignorare
è una presenza che si afferma progressivamente
Sia per il peso demografico che i paesi del terzo mondo hanno
E per le tendenze del prossimo futuro sia per il rilievo che alcuni di questi Paesi hanno dal punto di vista geopolitico ed anche gli economisti i concerti il potere e ancora concentrato in un ristretto gruppo di Paesi del Nord
I paesi del terzo mondo a basso reddito poi sono metà
Della popolazione mondiale due miliardi e mezzo di abitanti
Hanno prodotto nel mille novecento ottantasei
Sono gli ultimi dati disponibili appena il cinque virgola cinque per cento del prodotto lordo mondiale chiaramente è una situazione insostenibile
Nel lungo periodo ma è una situazione
Con la quale ma
Vede sin da oggi invitare sia pensare né il cercare di elaborare una strategia sui problemi dello sviluppo generale dello sviluppo dei nei Paesi del Terzo Mondo in particolare
Pensare a la dinamica di queste tendenze a le ripercussioni inevitabili che e se avranno sulla nostra società sull'altre culture sul mercato del lavoro una sfida che non può essere affrontata supposizioni difensive impossibile isolani
Già oggi il terzo mondo e tra noi e i flussi migratori
Al Sud aumenteranno continuamente che rapidamente la cooperazione tra culture tra popoli diversi talora integrazione nella salvaguardia e nella valorizzazione dei dualismi delle diversità esistenti e la direzione lungo la quale occorre muoversi se vogliamo un rapporto nord-sud di cooperazione reale e non di crescente conflittualità
E in questa prospettiva che dovrebbe essere valorizzato nel suo significato innovativo nulla politica di cooperazione anzi allo sviluppo di un Paese aperto al mondo come l'Italia
Una politica che certo è lo dice la legge che regola questo settore della politica dell'Italia una componente essenziale della politica estera che non deve però né può essere strumentalizzata per finalità contingenti perché la legge stessa che lo dice il contributo cultura del Partito comunista è stato determinante nel definire le finalità della legge attuale
Obiettivo della politica di cooperazione è quello di contribuire al superamento degli squilibri tra il nord e il sud del MOSE
Giudicando rispetto a questo obiettivo non possiamo che condividere il giudizio fortemente critico che lo stesso comitato direzionale che sovrintende alla gestione di questa legge
Esprime in un documento fondamentale che traccia la programmazione per gli anni futuri approvato il due dicembre dell'ottantasei cucito alcuni passi di chi si gode questo documento anzi le frasi iniziali
Negli ultimi decenni si scrive l'aiuto internazionale allo sviluppo ha fatto registrare Nepi Vs dei paesi in via di sviluppo risultati modesti e comunque molto al di sotto delle aspettative
Infatti anche se il progresso economico ha raggiunto punte significative in diversi Paesi ciò non ha contribuito alla riduzione complessiva del gap esistente tra il Nord il sud del mondo
All'interno dei Paesi del Sud che ne hanno beneficiato di questo progresso il suo impatto sul miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni e inoltre è stato solo marginale ecco mi pare che
Da questa valutazione che purtroppo è confermata da una serie di dati statistici ampiamente ormai disponibili risulta confermata la gravità della crisi economica del Terzo Mondo che la Banca mondiale del resto nel suo ultimo rapporto sui debiti da terzo mondo ha definito come situazione potenzialmente esplosiva
Quello che credo dobbiamo chiederci che né il documento approvato dal al comitato direzionale del ministro del del nostro ministero degli Esteri
La Banca mondiale ci dicono Fortune ci dicono con sufficiente chiarezza
Naturalmente noi possiamo soltanto tentare insomma di analizzare in questo nostro convegno e chiederci come mai si è arrivati a questo punto a questa situazione ripeto potenzialmente esplosiva
Cioè vi sono una serie di interrogativi sull'efficacia delle strategie di sviluppo internazionali e nazionali sulle ragioni dello fallimento
A cui è necessario dare una risposta
Anzitutto credo che occorre sottolineare il fatto che le politiche di cooperazione allo sviluppo anche quando come nel caso dell'Italia negli ultimi anni hanno disposto di con di consistenti risorse finanziarie sono stati impotenti a contrastare gli effetti perversi delle politiche macroeconomiche decise nei maggiori Paesi industriali chiede maggiori organismi economici internazionali
Dobbiamo cioè affermare con chiarezza che il terzo mondo nel suo complesso ha pagato il costo più alto per le politiche neoliberiste meno conservatrici che sotto la leadership della presidenza Reagan hanno determinato l'evoluzione delle relazioni internazionali e l'andamento dell'economia mondiale nella prima metà degli anni ottanta l'indebolimento complessivo del Sud e il blocco del dialogo nord-sud inteso come impegno comune per una strutturale globale riforma delle relazioni economiche internazionali nella direzione di un nuovo ordine economico internazionali sono stati la conseguenza inevitabile di queste politiche e dell'ipotesi secondo cui la ripresa del Nord
Avrebbe di per sé prodotto attraverso il funzionamento del libero mercato un miglioramento anche delle condizioni economiche del suo da questa impostazione tra l'altro è derivato anche un vero e proprio attacco al multilateralismo ed al sistema delle Nazioni Unite
Prima l'UNESCO poi l'organizzazione internazionale del lavoro poi nonché da da e attualmente a quanto mi risulta anche la FAO sono state sono oggetto di denunce spesso del tutto infondate ingenerosa
Gli Stati Uniti hanno abbandonato l'UNESCO e continuano a lesinare o spesso addirittura fanno mancare il loro contributo finanziario alle altre organizzazioni internazionali
Oggi con la fine relega Nismo e dopo che nuovi spazi di dialogo sembrano aprirsi nelle relazioni internazionali di questo a ampiamente parlato al compagno nata mi sembra che comincia a diffondersi la consapevolezza che per poter dar vita ad una generalizzata ripresa di un processo di accumulazione che si traduca in investimenti improduttivi e non in un ulteriore alimentazione per aspirare l'indebitamento e del capitale finanziario speculativo è necessario che il problema del superamento del sottosviluppo sia assunto come uno degli obiettivi principali di una politica economica concertata e nella misura del possibile coordinata su scala mondiale
Uno sviluppo sostenuto duraturo ed equilibrato dell'economia mondiale potrà cioè realizzarsi soltanto allargando l'area dello sviluppo
Con un potenziamento ed una redistribuzione della domanda a livello globale che deve fare perno sulle richieste e sulle esigenze del terzo mondo rispetto a questa prospettiva che quindi è a mio avviso riguarda il problema dello sviluppo nel mondo
Vi è quindi una prospettiva che va oltre anche la stessa prospettiva tradizionale del dialogo nord-sud con rispetto a questa prospettiva ricevo le dichiarazioni e soprattutto le politiche dei governi maggiormente industrializzati facenti parte del gruppo dei sette
Sembrano
Inadeguate inconcludenti
A parte il divario fra le dichiarazioni d'intenti gli effettivi compresi comportamenti sono inconcludenti perché continua ad ignorare il ruolo decisivo che il Terzo Mondo destinato a svolgerle per la ripresa di questo processo di espansione su scala mondiale insistono su una strategia tutta interna ai Paesi del Nord
Che si illude di superare gli squilibri esistenti con interventi di tipo congiunturale
Mentre questo almeno il nostro avviso si impone ormai l'esigenza di un diverso governo dello sviluppo
Un Governo dello sviluppo che naturalmente chiami in causa è propria alcune brevi considerazioni l'idea di un concetto spesso di sviluppo uno sviluppo citiamo il secondo partenza
Tarda Papa Wojtyla che nel suo discorso giorni fa all'istanza importante discorso
Ha parlato appunto di uno sviluppo che deve rispettare i ritmi di crescita e di valori di ogni popolo e di ogni cultura credo che sia un'affermazione molto importante da condividere in pieno
Del resto su questi idea di uno sviluppo diverso c'è stata una interessante elaborazione poco nota per la verità in Italia di un rapporto di una commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo presieduto dal primo ministro della Norvegia la signora Brundtland
Rapporto a Malcom futures solo pubblicata alla fine dell'ottantasette che appunto parla di questo concetto di sviluppo sostenibile
Uno sviluppo cioè che sia capace di integrare produzione conservazione delle risorse di legare entrambe ha l'obiettivo di assicurare anzitutto un generalizzato e diffuso soddisfacimento dei bisogni di base in rete l'abbiamo un concetto che ci porta a respingere ogni così illusione direi sulla auspicabili tardi una crescita zero
Dobbiamo dire che la stagnazione della crescita è una prospettiva inaccettabile soprattutto per i Paesi in via di sviluppo allo stesso tempo però riconoscere che i problemi della della povertà e il sottosviluppo non possono essere risolti se non nel quadro di una nuova fase di crescita nella quale i Paesi in via di sviluppo abbiano un più largo ruolo e dalla quale brano maggiori benefici una nuova fase nella quale i problemi della produzione
Della redistribuzione della finalizzazione delle risorse vanno gestiti nel quadro di una interdipendenza programmata non subalterna detto il compagno nata in uno spirito di cooperazione paritaria e secondo una logica nuova che non può non essere quella di una
Logica fondata su uno sviluppo qualitativamente diverso nel nord e nel sud del mondo mi limito per quanto riguarda il nord del mondo a ricordare perché lo presente io ho ritrovato questo passo il discorso di Enrico Berlinguer l'undici gennaio il quindici gennaio del settantasette all'Eliseo nel convegno per intellettuali del dialogo e
Berlinguer rispetto ed evitare la percezione chiara circa la necessità di ridefinire lo sviluppo della parte avanzata del pianeta per renderla compatibile con lo sviluppo del Sud arretrato
E l'impossibilità di estendere pesi del Terzo Mondo il nostro modello distributivo il modo di liberazione dei popoli del terzo mondo affermava
Enrico Berlinguer al convegno dell'Eliseo comporta per l'Occidente e soprattutto per il nostro Paese due conseguenze fondamentali
Aprirsi ad una piena comprensione delle ragioni di sviluppo e di giustizia di questi Paesi ed instaurare con essi una politica di cooperazione su base di uguaglianza
Abbandonare l'illusione che sia possibile perpetuare un tipo di sviluppo fondato su quell'artificioso espansione dei consumi individuali che è fonte di sprechi di parassiti ismi
Di privilegi di dissipazione delle risorse dissesto finanziario ecco credo che solo con questa consapevolezza dei compiti che spettano a noi possiamo affrontare anche il problema di uno sviluppo diverso nei Paesi del Terzo Mondo e credo che così gli elementi schematizzando essenziale di questo sviluppo diverso possono essere indicati come si anzitutto uno sviluppo che realizzi l'integrazione del sud nell'economia del mondo
Senza però accentuare Manzi spezzando nella misura del possibile i vincoli di dipendenza
Quindi uno sviluppo endogeno fino a ottocento
In secondo luogo uno sviluppo che sia capace di generare all'interno dei singoli Paesi del Terzo Mondo una distribuzione dei redditi più giusta ed egualitaria
Che consenta la piena valorizzazione del mercato interno di questi Paesi e l'espansione dei processi di democrazia di democratizzazione in terzo luogo uno sviluppo che valorizzi le risorse naturali del terzo mondo primo luogo le risorse dell'agricoltura ma che non sia distruttivo delle risorse ambientali
Affinché si possa procedere su questa strada
Che è l'unica mi sembra che possa garantire seriamente una ripresa del dialogo nord-sud vanno però affrontati prioritariamente alcuni vincoli
Che si chiamano e le indico solo i principali indebitamento deterioramento delle ragioni di scambio arretratezza dell'agricoltura e più in generale collocazione subordinata del Terzo Mondo nella divisione internazionale del lavoro
L'indebitamento
è senza dubbio il vincolo più grave che blocca lo sviluppo del terzo mondo oggi
E anche quello di più difficile rimozione proprio perché è il prodotto diretto del mal funzionamento del sistema economico mondiale il crescente distacco tra economia reale e processi di finanziarizzazione del capitale
Sistema coglie mondiale funziona è noto ormai da qualche anno analizzando i finanziamenti disponibili sul mercato internazionale dei capitali verso il Paese più ricco del mondo
Gli Stati Uniti che peraltro dal mille novecentottantacinque sono ritenuti di Betori metti anzi il Paese più grande debitore del mondo
Mentre si sono quasi completamente inediti i flussi di finanziamento spontanea verso i Paesi poveri
Ricordo nella relazione un intervento molto efficace di Guido Carli in una recente seduta al Senato tra l'altro Carli afferma la malattia dalla quale soffre la finanza internazionale e l'ingiustizia Carli cifre
Illustra alcune cifre che motivano questo giudizio
E poi conclude
Con una valutazione che mi pare di poter condividere in pieno questi numeri cioè appunto Ling lilla comprese completare presto dei finanziamenti ai Paesi del Terzo Mondo
Mentre la canalizzazione del risparmio delle eccedenze finanziarie verso i Paesi più ricchi
Questi numeri denunciano che la finanza di Paesi interna industrializzati è chiusa in se stesse ed è solo dalla voce dei Paesi nei quali vive la maggioranza della popolazione della terra
In luogo di finanziare i Paesi meno abbienti si finanzia il più abbiente
Un altro famoso economista Robert tristi in nel numero privo di quest'anno di mondo economico ha sostenuto anche lui ha denunciato con forza
La assurdità della dal punto di vista economico ed umano della situazione tale per cui il Paese più ricco del mondo si fa prestare in un solo anno somme corrispondenti a circa settecento dollari per abitante
Cioè più di quanto evidentemente molti Paesi molti esseri umani viventi del Terzo Mondo hanno per poter vivere o sopravvivere
Bisogna credo riconosce ormai che le strategie seguite dal mille novecentottantadue tra i maggiori Paesi industriali del Fondo monetario internazionale per far fronte alla crisi debitoria sono fallite
Sono fallite sia la strategia che si fondava sulla pretesa di potere risolvere la crisi riducendo la domanda interna dei Paesi debitori e forzando le loro esportazioni
La cosiddetta politica dell'austerità del fare ordine in casa propria sia la strategia adottata da fine due mila duecentottantacinque che va sotto il nome di Piano Baker dal
Sita è stata American
Anche questa seconda strategia infatti che poi non la riconosceva anche senza una crescita dei Paesi debitori non si sarebbe mai potuto risolvere il problema dell'indebitamento si muove ma della stessa logica della precedente
Rifiutando qualsiasi approccio globale e qualsiasi concessione rispetto al principio che il debito comunque prima oppure andasse tutto pagato
Ora non nessuna delle condizioni previste dal piano Becker allora cioè il tassi di crescita del peso inerziale dei paesi in via di sviluppo all'aumento del commercio mondiale sia realizzata
Anzi il rapporto tra pagamenti per il servizio del debito e l'esportazione di beni servizi ha peggiorato oggi siamo come nega generare circa venticinque per cento rapporto tra pagamento servizi del debito e esportazione
Le politiche di aggiustamento a realizzate con un drastico taglio delle importazioni e della spesa pubblica hanno comportato costi sociali altissime che si sono dimostrate non efficaci anche dal punto di vista strettamente economico
Nel mille novecentottantasette la gravità della crisi è stata resa ancora più evidente dalla decisione da un lato di alcuni Paesi tra cui più importante il Messico di non pagare una moratoria unilaterale sul fronte delle banche della decisione di alcune delle più importanti banche private violentare le loro riserve di copertura
Sul rischi ritenuti per crediti ritenuti ormai inesigibili
Però ecco attualmente mi pare che le banche abbiano dovuto abbandonare la
Il realistica pretesa di recuperare i loro crediti loro interezza prendono atto del fatto che sul mercato secondario i loro crediti valgono
Molto meno di quanto risulta dal loro valore nominale
Vi è stato un recentissimo accordo con il Messico
Mi limito appunto qua senza scendere ovviamente in dettagli comunque questa accordo
Consente alle banche di convertire ad un prezzo scontato una parte dei loro crediti al Messico in obbligazioni emesse dal governo messicano e garantite da titoli del Tesoro americano
Ecco questo raccordo può costituire un passo avanti positivo
Sulla strada se non altro di un pouf realistico rapporto tra banche Paesi debitori non può però se non in modo marginale contribuire a risolvere ingenerare i problemi della crisi del debito
Pochi sono i Paesi che dispongono di riserve valutarie e pochi sono i Paesi che hanno esportazioni tali da poter consentire di surplus commerciali
L'impegno diretto dei paesi dei governi dei Paesi industrializzati e quindi più che mai necessario anzitutto riconoscendo perché si riconosca in finalmente la natura politica
Credo che da parte italiana di Cristo che noi chiediamo sì
Svolgano per iniziative concrete perché sia definito subito a livello europeo nell'ambito del club di Parigi
Una proposta del resto alla quale il ministro degli Esteri italiano doti ha fatto già si fa riferimento in una sessione proprio dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite dedicata alle all'Africa è una proposta che peraltro poi in via ufficiale non ha avuto alcun seguito
Siano definite dunque a livello europeo le modalità per una leggina per un alleggerimento sostanziale in alcuni casi per la cancellazione del debito dei Paesi che occorre
Per quanto riguarda i paesi a a reddito medio dell'America Latina
Sono ormai maturi i tempi per organizzare un intervento di consolidamento di una parte del debito tramite la banca mondiale
Che a tal fine dovrebbe svolgere un ruolo attivo nel riciclaggio del surplus di alcuni Paesi industriali
Ovviamente Giappone Repubblica Federale Tedesca anzitutto ma anche di alcuni Paesi di nuova industrializzazione notizia di ieri che la Corea del Sud ad esempio un surplus commerciale di dieci miliardi di dollari
Il problema va visto
Senza
Considerare
Paesi del Terzo Mondo tutti quelli che appartengono ad una generica e generale categoria mi pare che anche qui occorra fare delle differenziazioni che vedere ogni problema nella sua realtà concreta
Sul piano bilaterale io credo che possono essere utilizzati anche gli strumenti che la nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo
Offre
Vi sono schemi innovativi che possono essere utilizzati
In questa prospettiva ad esempio le valutiamo in maniera molto positiva cultura la possibilità prevista nel recente accordò trattato tra Italia e Argentina
Di utilizzare congiuntamente crediti di aiuto investimenti diretti italiani investimenti diretti argentini
Che in parte secondo quanto prevede l'accordo possono essere il risultato di operazioni di conversione e capitalizzazione del debito esterno
Questo per il senso più finanziamento di progetti selezionati e concordati
In via generale va incoraggiata nel contesto di appositi accordi quadro tra governi di conseguenti programmi paese la costituzione di joint ventures
Che possono vedere coinvolte non solo e debbono posso vedere coinvolte non solo le grandi e medie imprese italiane ma anche detto soci delle grandi imprese viene ma anche le medie e piccole e società cooperativa
Tesi del Terzo Mondo hanno bisogno di nuovi investimenti di flussi di finanziamento esterno siano essi pubblici o privati
Questi flussi sono comunque auspicabili purché si inseriscano in un quadro di cooperazione paritaria e non si risolvano
Purtroppo questo è un rischio di cui occorre Adele la chiara consapevolezza in operazioni di acquisto a basso prezzo da parte di capitale straniero delle poche industrie nazionali potenzialmente rilievi potenzialmente redditizia e di questi Paesi
Il trasferimento di risorse da Nord a Sud del mondo e quindi forse che è scandalosa conseguenza di questa crisi dell'indebitamento è ulteriormente alimentato dalla fuga dei capitali lui non parlerò e dal deterioramento delle ragioni di scambio su cui dirò qualche breve farò qualche breve osservazione perché è un problema
Per fenomeno centrale che storicamente e strutturalmente ha caratterizzato lo scambio ineguale fare centro e la periferia direi che la caratteristica Stella sottosviluppo la caratteristica storica del sottosviluppo ora questo fenomeno negli ultimi anni ha assunto dimensioni ancora più preoccupante di quanto tradizionalmente non fosse i prezzi internazionali delle materie prime esportate le tesi invece gruppo sono attualmente a livello più basso degli ultimi cinquant'anni anche se per alcuni prodotti si verificano dei beni per i ritiri prese le previsioni continua ad essere generalmente pessimistiche
Si ritiene infatti che anche a seguito dei mutamenti strutturali verificatisi sui mercati internazionali delle materie prime nelle tecnologie di produzione molti prodotti di base esportate dei presidi al Terzo mondo non siano più competitivi
Molti Paesi corrono il rischio di non avere più nulla da vendere
Luogo per i Paesi produttori di materie prime più poveri e dunque urgente elaborare delle politiche di aiuto che consiste che consenta una tesi di continuare la produzione con le necessarie dice di fare diversive divertiti differenziazioni di convenzioni che questa è una necessità se non vogliamo che diventino dei paesi assistiti unicamente pesi assistiti
Però appunto è necessaria una politica d'aiuto che Licheri che consiste che che gli consente di continuare la produzione e la commercializzazione dei loro risorse agricole e minerarie con prezzi possibilmente remunerativi a tal fine non riteniamo che vada data
Piena attuazione al programma integrato per la stabilizzazione dei prezzi delle materie prime che dopo la recente ratifica da parte di Unione Sovietica un fatto nuovo ed importante per anni invece Maria si era rifiutata di firmare e ratificare questo accordo
E stato ratificato in occasione dell'ultima rione dell'UNCTAD
Questa cordone consente con la costituzione di un fondo comune di dar vita ad uno strumento mutilato multilaterale che potrebbe essere molto importante in questa questo settore centrale della politica di cooperazione nord-sud
Per i prodotti agricoli in particolare per cui gli alimentari la stabilizzazione dei prezzi non è però che un aspetto di una problematica più complessa controversa indubbiamente c'è quella delle politiche agricole del commercio mondiale dei prodotti agroalimentari
Le politiche di sviluppo dei prezzi agricoli scrivono in una
Pregevole Studio K che la banca di di di di Tania recentemente dedicato a questi premi di agricoltura
Rinaldi e Valcamonica ci sono i due autori di questo saggio le politiche Disney di sostegno dei prezzi agricoli operate dei Paesi più ricchi hanno comportato costi assai ingenti per quelli più poveri
Aumentando la variabilità del potere d'acquisto dell'esportazione di Bologna agroalimentari attorno a livelli medi comunque sfavorevoli e aggravando la già precaria posizione verso resto dei paesi in via di sviluppo
Mentre dei paesi industriali avanzati vengono erogati
Sovvenzioni alle produzioni agricole pseudonimo per l'agricoltura degli agricoltori sono gravemente penalizzati
Tra l'altro con la conseguenza che i prodotti agroalimentari dei nuovi prodotti ed esportati da Paesi ad alti costi di produzione consumati nei paesi dove i costi produzione sono bassi
Mi sembra che anche dal punto di vista economico si tratti di una situazione contraria ad ogni logica
Si impone quindi parallelamente alle riforme necessarie delle politiche agrarie gli stessi Paesi in via di sviluppo e su questo ormai da parte della Banca Mondiale datato internazionali ci sono delle indicazioni precise in molti Paesi hanno si sono adeguati a queste indicazioni inutilmente c'è un cambiamento insomma nella direzione generale delle politiche economiche di molti Paesi
In via di sviluppo ecco mi pare che sia necessario parallelamente però che sia di un processo di riforma delle politica agricola dei Paesi industrializzati lo smantellamento di quei prodi quelle poi pratiche protezionistiche danneggiano le produzioni da terzo mondo qui non mi soffermo su quello che può essere e l'importanza del ruolo delle nostro
Come l'Italia della nostra iniziativa come comunisti della sinistra perché il problema della politica agricola comunitaria venga affrontato tenendo conto delle esigenze dei Paesi del Terzo Mondo nei mi soffermo sull'importanza che hanno a questo fine negoziati multilaterali che sono attualmente in atto
In sede Gatt nell'ambito dell'Uruguay Round e anche qui le esigenze dei Paesi produttori del Terzo Mondo devono essere oggetto di particolare attenzione e tutela sia pure in un processo di liberalizzazione dei mercati
E continuiamo ad Atlanta nella conclusione in chi aveva nel termine alla con conclusione delle mie relazione
Fatto riferimento
Parte scritta a questo importante documento che il Comitato centrale del PC e propone di novecentottantuno perché anch'io ritengo che sia uno documento
Tuttora valido per molti aspetti
Anticipatore
Il panico appunto sino agli impegni degli orientamenti le direttive e gli impegni di lotta per il superamento della crisi
Forse la chiave e sulla base di una visione che coglieva le interdipendenze la globalità dei problemi che superava molto importante credo insomma nel dibattito interno
Alla sinistra italiana rete mondiale all'interno anche nel nostro partito che superava vecchi schemi e dogmatismi ideologici che valorizzava il ruolo della sinistra europea per la costruzione di un assetto mondiale democratico e pacifico l'ordine economico
Più giusto a quella visione credo che con gli aggiornamenti naturalmente necessari con necessari approfondimenti dobbiamo richiamarci perché la cooperazione allo sviluppo divenga realmente un momento importante propulsivo di questo nuovo rapporto tra nord e sud del mondo per un nuovo ordine economico
Con terminò
Dicendo che in questo spirito
Mi pare che dobbiamo dare anche la nostra convinta adesione alla campagna sull'interdipendenza nord-sud
Promossa dal consiglio di Hopa della Comunità europea di cui chiedo parlerà il senatore Pecchioli che il vicepresidente dell'Assemblea del Consiglio d'Europa però perché voglio sottolineare come sia importante in questo momento che anche il parlamento italiano
Sappia credo che così impegno nostro debba essere questo superata la fase insomma di una crisi complessa come l'attuale
Ma guardare anche insomma a questi grandi problemi
Del mondo nelle quali il ruolo dell'Italia può essere importante sì la volontà politica il consenso della gente ma il consenso c'è credo insomma
Il mondo nel gioco e nei dei giovani in chi crede ancora insomma che per fare politica bisogna dire degli ideali di valori e di obiettivi perseguiti peraltro
Ringraziamo Carlo Guelfi e diamo la parola per la seconda relazione sul tema una cooperazione attiva che passi dagli interventi a pioggia i programmi al compagno Massimo Micucci
Dunque più di otto anni di politica relazione ventuno mila miliardi impegnati dai trecento miliardi in tre anni del settantanove ai quattro mila già stanziati per il mille novecentottantasette nell'ottantasei come è stato ricordato tutti Italia superando i Paesi dell'OCSE per l'incremento della percentuale del prodotto nazionale lordo destinata ai fondi di cooperazione contemporaneamente come hanno ricordato ampiamente le relazioni precedenti la situazione dei Paesi principali destinatari di questo aiuto è costantemente peggiorato
Per ragioni naturalmente che travalicano e di molto le stesse politiche di cooperazione bene da questa constatazione non traiamo la conclusione
Troppo semplicistica che l'aiuto uccide e non crediamo quindi che l'Italia debba ritrarsi da questo sforzo
Si tratta invece di investire risorse umane scientifiche finanziarie crescenti
Nello sviluppo dei Paesi del Sud del mondo ma si tratta di farlo meglio utilizzarle in un altro mondo
Semmai è proprio questa contraddizione ci spinge a fare un bilancio degli effetti della cooperazione e insieme uno sforzo propositivo per indicare una strada nuova
Che cosa è cambiato in questi anni purtroppo non esiste ancora e questo è il primo limite un documento che posso dirci qualche cosa sui risultati di migliaia di iniziative non parlo degli stanziamenti parlo dei risultati dei progetti vi sono invece esperienze e testimonianze numerosi utili e produttive anche accanto però la denuncia di distorsioni e di malfunzionamenti troppo grazie
Di certo è cambiata e credo non sono in Italia nelle forze politiche sociali almeno la percezione dei problemi la coscienza degli orrori compiuti il trasferimento di modelli di sviluppo dall'e sterno la realizzazione di faraonici progetti infrastrutturali la dispersione e la sovrapposizione degli interventi e l'abbandono in molti progetti di quelle che consideriamo le risorse fondamentali gli uomini le donne la terra l'ambiente il lavoro tutto questo ha prodotto guasti anche attraverso scelte politiche di aiuto come testimoniano inchieste autorevoli ben note
Alle persone che si occupano di queste penso ai libri divenne di un buon rapporto Schneider suppletivo del Club di Roma le analisi e le scelte coraggiose anche computer e Paesi africani e le prese di posizione di numerose organizzazioni non governative laiche e cattoliche italiane
Il dibattito anche in Italia sui limiti della cooperazione negli anni passati è stato intenso ed ha prodotto io credo anche i risultati importanti
Dall'ordine del giorno del parlamento del mille novecentottantadue
Alla discussione apertasi sulla riforma la legge trentotto del contributo dei parlamentari comunisti è sempre stato rivolto ad accrescere l'impegno italiano e contemporaneamente a riformare la normativa degli indirizzi della cooperazione perché quei fondi insomma arrivassero effettivamente inutilmente Paesi destinatari ricordo a questo proposito anche la nostra conferenza dell'ottantaquattro grazie a questo impulso dopo la parentesi assai critica della legge numero settantatré sull'intervento straordinario si è arrivati all'approvazione di una nuova legge la numero quarantanove prima dello scioglimento del Parlamento
Si tratta nostro avviso di un provvedimento che pur nei suoi limiti contiene però numerosi elementi innovativi tali da poter disegnare un nuovo scenario per questa politica
L'esperienza del passato ha imposto innanzitutto al legislatore una riunificazione della materia sotto la responsabilità del ministro degli Esteri
Per mettere fine sia la discrezionalità assoluta che aveva caratterizzato l'esperienza del Fondo aiuti italiani sia la paralisi che aveva ormai di fatto colpito lo stesso Dipartimento
Si tratta però di farlo sottraendo alla materia all'influenza prevalente di interessi esterni alla cooperazione per farla corrispondere invece ad obiettivi politici e umanitari di fondo quelli appunto che la legge prevede
Ma la vita di maggiore rilievo di questa legge sta nel fatto che la politica di cooperazione diviene parte integrante della politica estera italiana
Innanzitutto per realizzare una politica di pace e di composizione
Dei conflitti locali di riduzione della militarizzazione dei rapporti assunto come è stato qui ricordate che ha suggerito di escludere per legge che i fondi alla cooperazione possono essere destinati alle spese militari
Sappiamo naturalmente che averlo scritto lo sapevamo anche prima carrello scritto non basta quando molti dei Paesi destinatari sono anche clienti le nostre intese chiaramente che ci vuole anche una legge trasparente
E restrittiva sul commercio delle armi una corrente di scelte ma anche io credo iniziative di cooperazione allo sviluppo che incoraggi no la sostituzione della collaborazione economica su scala regionale agli strumenti militari
Ma il fatto ripeto più importante della integrazione tra politiche di cooperazione politica estera e che le finalità
Che vengono definite dall'articolo uno di solidarietà tra i popoli entrano a far parte diventano obiettivi della nostra politica internazionale
L'Italia non ha scelto
E non lo ha fatto sulla base di una politica nazionale dall'
Sì
Mi scuso l'Italia non ha scelto e lo ha fatto anche grazie all'impegno la l'impegno dell'insieme delle forze politiche democratiche e ad una sostanziale convergenza di fondo su questo anche delle posizioni governative
La via della creazione di zone di influenza nelle aree ex coloniali
Positivi rapporti anzi si sono stabiliti negli anni con numerosi Paesi anche con obiettivi di riconoscimento ed il sostegno ai processi di liberazione dal colonialismo penso relazioni con l'Algeria alle relazioni con l'Africa australe e poi via via con gli altri Paesi dell'America latina dal Corno d'Africa così per rendere efficace oggi questa impostazione non basta una politica ecco la novità di pura gestione dei fondi di cooperazione intesa come mero strumento di relazioni internazionali e miti
Come elargizione di aiuti magari appunto diffusi a pioggia con in più il vantaggio di un sostegno indiretto alle nostre esportazioni
Come dice la legge il soddisfacimento dei bisogni primari la salvaguardia della vita umana ma autosufficienza alimentare la valorizzazione delle risorse umane la conservazione ambientale
Attuazione consolidamento dei processi di sviluppo endogeno la crescita economica ma anche sociale e culturale dei Paesi in via di sviluppo questi diventa amante obiettivi della nostra politica estera
è un cambiamento radicale se si pensa bene non soltanto di strumenti di compiti di procedure ma di mentalità e di indirizzo politico
è possibile che si realizzi un cambiamento del genere e a quali condizioni con quali strumenti
L'esperienza del passato ci dice innanzitutto della solidarietà a trecentosessanta gradi la disperazione dell'intervento non aiutano nessuno efficace processo otto
Da qui la necessità di una maggiore concentrazione geografica
Definire le aree in fondo non è stato difficile ma non basta oggi si pensa addirittura ad un certo riequilibrio per ragioni che possono essere anche politicamente comprensibili terzo alcune aree dell'America Latina e della come può realizzarsi anche questa estensione senza ulteriore dispersione
è necessario secondo me a ridefinire i Paesi prioritari S e successivamente i settori di intervento e i loro collegamenti paese per paese
Paesi prioritari e Paesi di prima priorità e cioè gli anelli deboli dove più gravi sono i problemi ma anche gli snodi fondamentali di una catena di relazioni regionali
Che va rafforzata sia per diffondere per rendere più efficaci
Gli effetti della cooperazione e quindi anche attraverso la costruzione del finanziamento di istituti di cooperazione sud sud sia per accrescere il peso negoziale dei Paesi stessi sulla scena internazionale
Naturalmente oltre a concentrare occorre coordinare
Area per area i vari apporti e i diversi strumenti
L'ordinario e lo straordinario secondo le tipologie che la legge prevede dia multilaterale
Governativo e non governativo anche i due Unicredito aiuto
Cercando come è stato ricordato anche la relazione di Guelfi un coordinamento e non una sovrapposizione fra la politica di cooperazione allo sviluppo e le scelte più generali di politica economica internazionale
Anche per evitare che sui fondi di cooperazione si scarichino interessi e tensioni impropri
Questo sforzo quindi di concentrazione di coordinamento deve tenere conto delle differenze profonde naturalmente che esistono tra il paese l'altro politiche sociali e culturali
La legge infatti impone di inquadrare le iniziative in programmi nei paesi proprio per poter scegliere di escludere quegli interventi che accrescono la dipendenza e di scegliere invece preferire quelli che rispondono alle finalità e alle priorità settoriali di paesi in questione
Dunque innanzitutto lo ricordo lo sviluppo rurale integrato il sistema sanitario il sistema educativo la formazione professionale l'approvazione di una capacità anche imprenditoriale locale certamente in questo quadro anche trasporti infrastrutture ma in funzione del soddisfacimento dei bisogni primari e non viceversa
Gli interventi così scelti dovranno essere programmati e concertati su base più che pluriennale paese per paese
Insomma non si può più consentire non solo la dispersione geografica ma anche la dispersione settoriale la incomunicabilità la divaricazione tra progetti della stessa cooperazione nello stesso paese
Né si può continuare ad imporre ai Paesi l'assenza di ogni coordinamento dell'attività multilaterale di chi interviene
Oppure immaginare che una tentazione che purtroppo si fa sempre più frequente
Di dare in concessione in appalto ad un interlocutore a un consorzio tutto un programma quando l'interesse la competenza prevalenti sono per un solo aspetto generale quello di grandi lavori a scapito di altri aspetti che sono invece fondamentale con le conseguenze che abbiamo visto ad esempio nella parte sanitaria di un progetto che pure consideriamo importante e delicato come quello del Tarbes cui questa parte si è rivelata invece tardiva e inadeguata
Si deve avere chiaro cioè con un programma ha bisogno di più rapporti diversificati che vanno coordinati tra di loro integrati sul piano tecnico e che sarà sempre e comunque per un Paese soltanto una parte del processo di sviluppo di quel Paese e bisognerà quindi stabilire in anticipo insieme quale parte per poter misurare i risultati
Poiché la base di una politica di cooperazione all'indipendenza crescente dei paesi riceventi impensabile che uno schema del genere venga imposto evidentemente
Secondo noi lo strumento più adeguato per agire insieme contro gli ostacoli dello sviluppo per concertare e al il dialogo tra i Paesi sulle politiche
Una formula questa che lo sappiano susciterà suscitato sospetto nei Paesi riceventi perché anche mascherato imposizioni gravissima
Non sembra che quello che asceti Sciismo in chi considera estranei gli obiettivi propri della cooperazione alla gestione delle relazioni politico-diplomatica
è una formula che già non anche qualche ostilità entità è lì che ci si riduca alla discussione di vertice che esclude le popolazioni le loro aspirazioni
Beh mi sembra che questa corresponsabilità invece sia l'unico mezzo per scegliere ad alcune condizioni
La prima è che i Paesi donatori e quindi l'Italia si mostri lo disposti anche al dialogo sulle politiche nazionali in sede europea
E la seconda che si abbandoni la concezione subalterna elargito che provoca l'intervento a pioggia e riduce il negoziato di una contrattazione non su programmi nel suo obiettivo ma sulle liste di iniziative senza gridare senza priorità
Un confronto di questo tipo prima chi riceve l'aiuto ogni forza negoziale e non impone a chi da criteri selettivi
Lascia perciò liberi e forti soltanto gli interessi di chi ha i mezzi per promuovere dal di fuori le iniziative che è più conveniente perciò occorre anche realizzare quando si parla di dialogo che si ha a che fare con governi reali cui spetta la responsabilità delle scelte di sviluppo e quindi non possono essere forzate sia pure a fin di bene con lo strumento dell'aiuto
Naturalmente ci vuole altrettanta franchezza e grande fermezza nel rapporto politico mentre si discute e quando siano violati i fondamentali diritti umani anche atti di precisa denuncia che mettono in causa le relazioni ma è bene avere consapevolezza però
Che gli obiettivi di una cooperazione che sia davvero impostata in modo nuovo sul quel per quegli obiettivi di cui abbiamo detto all'inizio non solo socialmente né politicamente neutrali
E che quindi possono non esserlo anche risultati se per esempio gli interventi accrescono la responsabilità e la flessibilità dei quadri locali
Se combattono assegnazioni la passività se stima una partecipazione popolare e quindi anche la rivendicazione di diritti negati
Garanzia agibilità della partecipazione popolare sono in fondo l'insegnamento più importante che l'insieme della cooperazione può assumere dall'esperienza di organizzazioni non governative per farla propria
Un dialogo così delicato e così complesso
Contea Michele sulla dalle tradizionali relazioni diplomatiche che entra nel merito le scelte concrete materiali addirittura ha bisogno dico oltre che di indirizzi chiari di un supporto tecnico forte e competente
La legge prevede infatti la costituzione di un'unità tecnica centrale
E di unità locali sul posto per la individuazione la formulazione la valutazione dell'idoneità dei progetti
Per il controllo e anche la verifica dell'impatto nel Paese mostrato insomma che sia capace fra l'altro di dirci qualche cosa di più anche sui risultati
Nella creazione di questo momento tecnico ne abbiamo creduto senza intenti diminutivi verso gli altri momenti della cooperazione il politico decisionale che si è arricchito i nuovi compiti del Parlamento
Il momento diplomatico negoziale che liberato da compiti tecnico-operativi puoi dire io credo trovare nel dialogo politico nella gestione dei rapporti interni Ornago venati di una valorizzazione innovativo
Un ruolo tecnico adeguato però deve entrare a far parte a nostro avviso di quel rafforzamento delle competenze che riguarda l'intero processo di rinnovamento del Ministero degli Affari Esteri per Nando per appaltare tali competenze al di fuori dell'amministrazione
Distinzione e pari dignità funzionale integrazione operativa tra tutti questi momenti saranno dimostrazione o la smentita che abbiamo avuto ragione a sostenere questa riunificazione sotto la responsabilità dal ministero degli Esteri
Opere disegnate in modo schematico lo scenario che può derivare
Davvero troppo grande per non essere fortemente critici
Ma crediamo nelle novità che ci sono e nell'applicabilità di questa legge ma protestiamo perché non è stata applicata ci sono voluti otto mesi di proteste anche la richiesta di sospendere le erogazioni
Per arrivare alla nomina di un sottosegretario questo risultato almeno sì ottenuto che avevo e Raffaelli dobbiamo fare punti più oscuri di quotidiano avremmo fatti un anno fa vista la situazione che si trova davanti Popper macroscopiche sono state finora appunto le distorsioni e le mancate applicazioni dal primo marzo dell'ottantasette in pochi quattro mila miliardi già stanziati centinaia e centinaia di iniziative senza un indirizzo centrale
Un serio programma paese di cui abbiamo de cui abbiamo notizia si sono impegnati in questo modo anche per cosa iniziative intendiamoci importanti e di grande valore graverebbe le situazioni da cui è difficile riuscire la situazione organizzativa della direzione generale cooperazione allo sviluppo appare deboli quasi bloccata come denunciano un loro documento le contro confederazioni sindacali CGIL CISL e UIL
Da assurde procedure concorsuali emanate per l'assunzione degli e Sperti che rischiano di impedire di mandare a regime l'unità tecnica centrale forse per qualche ora
Nessun unità tecnica vocale si è costituita pur essendo uscito tutti validi presupposti tecnici per farlo sia i Paesi la legge prevedeva un ricorso eccezionale a trattativa privata e questa è diventato invece purtroppo una procedura ordinaria ci saranno state siano in tutto una decina di gare dal per fare prima si è dato carattere straordinario per alcune per molte iniziative ad iniziativa appunto che non l'ha detto
Manca ancora
Come è mancato per anni la legge prevedeva che investe fosse varato il mese appena un mese dopo
L'emanazione della legge un Regolamento e la borsa che cerca in circolazione per il poco che se ne sa assomiglia troppo a una sorta di controriforma che prevede persino residue la concessione
Una sorta di vederlo aggrappato permanente che la legge esclude quindi ad adattarsi bene chiarirlo di uno strumento che dia finalmente certezza e trasparenza al funzionamento della direzione
Senza senza compromettere in alcun modo l'efficienza e la rapidità degli impegni ma che garantisca l'opinione pubblica l'autenticità degli scopi umanitari del la stessa trasparenza a questo proposito delle informazioni che la istituzione della banca dati doveva garantire è ancora lontana dall'essere realizzato la impresentabili tale delle relazioni consuntive del Governo ha sottratto al parlamento nei mesi scorsi la possibilità di pronunciarsi secondo quanto la legge prevede prima della legge finanziaria insomma in quest'anno per lo più si è andati avanti alla vecchia maniera sono emerse contraddizioni gravi che vanno corrette al più presto mentre si ripristino lo spirito la lettera dalla legge com'è possibile per esempio
Che ad un coraggioso dando sostegno ai Paesi dell'Africa australe confermato anche dal recente accordo con il Mozambico e riteniamo positivo questo impegno
Allora lo sforzo di resistere all'aggressione sudafricane sul piano politico non si sia ancora accompagnato una sua misura concreta per isolare economicamente il regime di appartenere
Come mettere in relazione è un altro tema gli enormi impegni in America Latina per la costruzione e lo studio di metropolitane che fanno del trasporto urbano una priorità di fatto con le vere priorità del continente
In Centro America la cooperazione italiana sta aggiustando il tiro Panerai azione che era stata presentata al Parlamento non comparivano nel sostegno l'accordo dischi Mulas nel Nicaragua tre Paesi prima priorità rivelazioni comunque previste per le singole aree entreranno nel merito dei problemi delle tendenze in atto anche con uno sforzo propositivo in questo senso e peraltro numerose
Non solo interpellanze banche mozioni da parte del gruppo parlamentare alla Camera sono state presentate anche accolte dallo stesso governo su questi temi
Qui mi preme sottolineare come tra inadempienze contraddizioni si ha la sensazione che esista ancora una linea di resistenza che è contrario che non credono più lentamente la cooperazione e che lavora al di sotto della legge per fermarlo per scontato
Naturalmente accanto la resistenza ci sono anche le buone volontà positive e vanno riconosciute naturalmente
Di cambiare strada come dimostra per esempio il documento approvato dal comitato direzionale che già citava Guelfi prima su programmazione strumenti della cooperazione che contiene secondo me indicazioni positive
Voi lo accogliamo come un terreno di scontro politico edifica politica e cultura in cui però conteranno più i risultati che le invenzioni
Verificheremo quindi in base ai risultati se è possibile andare avanti con gli strumenti previsti dalla legge come noi riteniamo il Parlamento in questi anni è stato in fondo attento agli sviluppi Edmondo sollecito nell'adeguare gli strumenti normativi per quello che ci riguarda lavoreremo perché questa attenzione questo impegno non diminuisca
Per concludere al Governo il ministro degli Esteri noi chiediamo l'applicazione della legge
Che entro il trentuno di marzo data indicata da molte delle risoluzioni di cui ha parlato siano corrette inadempienze più macroscopico
Chiediamo di snellire sbottare il funzionamento delle procedure concorsuali anche collegando la normativa contrattuale vigente in sede CEE chiediamo di avere un Regolamento finalmente di cominciare ad allestire i programmi Paesi per i presidi prima priorità chiediamo altresì che si elabori un sistema conoscitivo si cominci a mettere mano a un documento che possa dieci volte tanto sui risultati dei progetti di questi anni e non soltanto sugli impegni di spesa
Pensiamo che si debba decidere il pesto anche sul piano più politico generale l'adozione di severe sanzioni al Sudafrica
Verificare l'applicazione degli impegni presi dal governo in materia di cancellazione del debito Africa verificare più in generale la coerenza delle scelte più importanti con la finalità della legge
Sono anche auspicabile a questo proposito grandi iniziative politiche che il governo potrebbe assumere per rendere più credibile la via del dialogo con i paesi in via di sviluppo ad esempio attraverso conferenze sulle diverse aree per discutere assieme ai nostri partners le scelte italiane di cooperazione allo sviluppo
Altre proposte verranno formulate nel corso delle altre nazioni
Su tutta la linea dell'applicazione in questo modo della legge nuova sappiamo di poter contare sull'impegno di un vasto arco di forze oneste
Competenti e consapevoli
La scommessa che vogliamo fare insieme a tutti coloro che sono disponibili e di far diventare vincenti per ragioni di una politica nuova che non sia più di aiuti nessuno di cooperazione allo sviluppo ma di quello sviluppo con i Paesi del sud del mondo
Ringraziamo Massimo Micucci e per l'ultima delle tre relazioni previste della parola all'onorevole Giuseppe Crippa sul tema legge quarantanove i protagonisti della nuova cooperazione
Fino con la chi mi ha preceduto darò una sintesi mi auguro molto rapida della relazione che invece successivamente verrà distribuito
E l'approvazione avvenuta quasi un anno fa della legge quarantanove ha rappresentato un momento alto della nostra vita politica e legislativa
Non si è trattato della riforma profonda per la quale aveva lavorato il nostro partito
Tuttavia questa legge ha consentito uno sbocco positivo alla diffusa presa di coscienza
Che un intero ciclo di esperienze della cooperazione italiana coi suoi meriti ma anche con le sue molte distorsioni andava superato
Il confronto serrato che il Parlamento ha saputo instaurare con partiti tali della cultura e della riflessione politica nazionale dal solidarismo cristiano all'umanitarismo radicale al nuovo internazionalismo del movimento operaio della sinistra in Italia e in Europa
Ha consentito di andare ben oltre l'unificazione e la razionalizzazione nella situazione precedente
La cooperazione allo sviluppo ha perso così il suo carattere separato ed economicistico
Ed è divenuta è stato ricordato parte integrante di una politica estera di pace e di dialogo paritario con governi e popoli dei Paesi in via di sviluppo
Il nostro partito i nostri gruppi parlamentari sottolinearono allora che non sarebbe bastata la legge Heinze a conseguire la svolta che pure prefigurava è consentita essa aveva ed ha bisogno del concorso di tanti soggetti e soprattutto di una volontà politica del governo che sia aperta alle nuove scelte
Bisogna ribadire che questa volontà in questo anno non c'è stata
E quando è apparso chiaro che le cose andavano nelle stesse direzioni disparte del passato noi abbiamo più volte manifestato con fermezza il nostro dissenso
Alcuni risultati di questa iniziativa ad esempio il recente documento le stesse recenti delibere del comitato direzionale ci dicono che la strada di un attuazione corretta ed innovativa nella legge non è preclusa
Restano tuttavia per Teti insolute troppe questioni che rendono possibili rischi di arretramento che sarebbe una cosa gravissima e anche di caduta della tensione che si è determinata nel Paese
E anche altrettanto grave il rischio di una ripresa di movimenti culturali di opinione che vadano in direzioni errate distorsive
Dal punto di vista di una corretta concezione che abbiamo voluto affermare nella legge della cooperazione internazionale nel rapporto fra Nord e Sud
Nasce da qui l'esigenza che le preziose energie politiche economiche culturali scientifiche cui la legge ha aperto significativi spazi silhouette Lino per una sua corretta attuazione
Per portare fino in fondo i segni di ripensamento e per incalzare perché su alcuni nodi le scelte siano più incisive fra questi l'attribuzione di una più netta responsabilità politica
La maggiore concentrazione degli interventi una trasparenza reale una piena funzione del Parlamento
Entrando più direttamente nel merito del tema che mi è stato proposto i protagonisti della cooperazione e premettendo che protagonisti essenziali coprotagonisti essenziali
L'abbiamo inteso bene da quel che è stato detto finora sono in primo luogo i nostri interlocutori governativi e popolari dei paesi in via di sviluppo ma stando alla realtà
Nazionale io indicherei dal ministero degli Esteri e nelle sue strutture operanti per la cooperazione allo sviluppo un protagonista essenziale
Il vero e proprio motore politico-diplomatico operativo della nuova cooperazione
Senza il ministero degli esteri in grado di essere l'artefice del metodo la programmazione concordata con Luther dalla legge l'intero impianto non può decollare
Anche perché la legge porta per la prima volta in questo ministero delle competenze
Dei momenti che prima penso per esempio al rapporto con gli strumenti finanziari erano largamente al di fuori della sua delle sue possibilità
Ciò comporta delle capacità di di aziendalizzazione diciamo così delle capacità tecniche e valutativo del tutto nuove rispetto all'ordinaria pratica ministeriale
E ci rendiamo conto che la novità non è di poco conto e tuttavia resistenze ulteriori che mettessero a questa innovazione che mettessero in crisi gli esiti finì di questa legge
Porterebbero tante forze e probabilmente anche la nostra a ripensare all'intera materia a ripensare a quella permanenza nel ministro degli esteri di questa attività che noi abbiamo strenuamente voluto e che insistiamo nel sostenere per questi fini il pieno riconoscimento di una funzione tecnica valutativa del ministero lo diceva prima Massimo Micucci perché non solo non mortificano arricchisce le presenze diplomatiche e politiche
E appare come una condizione essenziale
Perché è la condizione perché l'impatto dei trasferimenti nei paesi in via di sviluppo sia un impatto finalmente positivo
Trattandosi di realtà quasi sempre instabili spesso prostrata e sotto ogni punto di vista senza questa capacità
Il rischio che l'impatto con le culture locali non sia coerente il rischio che non si determinino effettive capacità effettive realtà di sopravvivenza di produzione nuova di occupazione di transizione reale
All'altro sviluppo all'autosufficienza solo rischi sono rischi reali se mai c'è da chiedersi se il legislatore non abbia indicato in indicando in un numero troppo limitato di Esperti e non prevedendo esplicitamente un vero e proprio nuovo tecnico sottovalutato il problema il confronto con le altre realtà della cooperazione internazionali in particolare europea
Ci dice che questo elemento questa discrasia effettivamente esiste
Senza fornire quindi al più presto alla direzione politica diplomatica questo apporto questa capacità
Dei tecnici che abbiano maturato reali esperienze nell'ambito delle attività di cooperazione e inevitabile che altri soggetti
A partire dalle grandi imprese dei grandi gruppi industriali continuino ad imporre obiettivi e metodi contraddittori con quelli voluti dalla legge
Inquinando la cooperazione e spesso la stessa politica estera con interessi affaristici ad essa estranea
Un altro protagonista che assume con la legge quarantanove con rilievo del tutto nuovo il Parlamento da sede per ratifiche a posteriori
Per quello che un deputato non del mio partito nella scorsa un senatore nella scorsa legislatura definì il diritto allo sguardo ne ha lo sguardo non approfondito che aveva il Parlamento e che si fermava lì
Beh da questa sede per ratifica posteriore di scelte sulle quali il Parlamento non deteneva alcuna possibilità di influenza con la nuova legge assume poteri di indirizzo e di controllo effettivi
Deve essere chiaro che il ministero degli esteri non è il pianificatore unico ed esclusivo della cooperazione allo sviluppo
Proprio perché essendo relazione tanto stretta con grandi problemi globali strutturali dall'indebitamento al disarmo alle esigenze di una nuova divisione internazionale del lavoro alla presenza del nostro Paese scacchieri nevralgici
Del mondo proprio per questo la legge assegna al Parlamento compiti precisi di indirizzo di controllo di selezione di merito delle ciò e non è pensabile che Camera e Senato non siano messi rapidamente in condizioni di svolgersi
Il legislatore ha avuto piena coscienza che le condizioni per un'incisiva politica contro la fame il sottosviluppo e per il contributo dell'Italia una svolta nelle relazioni economiche politiche internazionali richiedono
Una Perotto che vada oltre i soggetti istituzionali
Questa convinzione si è concretizzata attraverso la costituzione del comitato consultivo attraverso il quale la società civile concorre alle varie fasi di questa politica
E poi introdurre anche visioni sintesi Esterne alla macchina statale e anche interessa
Ma di questo ha parlato diffusamente appunto nella relazione distribuita mi fermo alla questione degli interessi compresi gli interessi economici
Beh questa presenza
Nella visione che il nostro partito ora della cooperazione non sono incompatibili con una corretta politica di cooperazione e al lo sviluppo come lo ricordavano sia Guelfi che Massimo Micucci non è da escludersi a priori e l'uso di strumenti anche creditizi di tipo misto
Per iniziative realmente convergenti con le finalità dell'Autore sviluppo del decollo dei Paesi destinatari
Ma non si può che respingere invece fermamente
La richiesta riproposta dal presidente della Confindustria in occasione del recente viaggio insieme al Presidente del Consiglio in alcuni Paesi asiatici di concentrare di dirottare gli stanziamenti della cooperazione allo sviluppo ad esclusivo vantaggio e discrezione degli interessi dell'industria nazionale
Noi questo lo rifiutiamo
Alla politica di cooperazione allo sviluppo l'imprenditoria nazionale può fornire il suo apporto non marginale formalizzare la sua profittabilità sono si opererà una coraggiosa
Revisione mi permetterei di dire culturale e di mentalità rovesciando la logica che ha disseminato i Paesi sottosviluppati di tecnologie inadeguate e di impianti deposti spesso in un deserto di capacità gestionali e manageriale
Questo non significa nel disdegnare l'uso del nostro know how nei delle tecnologie più evolute nel far confliggere grandi con piccoli interventi più semplici felicemente significa che occorre operare in coerenza con le decisioni degli organi di decisione politica di programmazione quel misto di modalità di tecnologie stabilito con la miscela stabilita a seconda dei contesti
Con flussi finanziari adatti con la ricerca delle modalità per il più ampio coinvolgimento delle popolazioni destinatario
Al conseguimento di questi obiettivi devono concorrere maggiormente la piccola e la media impresa la cooperazione l'artigianato oggi presenti in maniera del tutto insufficiente
Un riequilibrio può essere favorita dal rafforzamento dell'autonomia politica e programmatica dalla trasparenza dei centri che degli strumenti nazionali della cooperazione la minore impresa più di altre
è in grado sia di rispondere a quelle esigenze di dinamismo di flessibilità di prontezza proprie degli interventi di cooperazione sia di mobilitare risorse aggiuntive professionali manageriali fattori preziosi per quello sviluppo endogeno di tipo qualitativo che è il cuore della cooperazione che l'Italia ha stabilito di attuare
Naturalmente questi protagonisti debbano farsi più attivi anche creando e consolidando in forma consortile nuove possibilità di accesso al credito agli strumenti finanziari ai servizi per l'estero
Queste collaborazioni possono facilitare la stessa costituzione di pareggiare Intentions con i Paesi dei vineria di sviluppo che appaiono come strumento di grande rilevanza
Agire sulla leva ad alcun interesse delle nostre imprese per creare occupazione imprenditorialità professionalità locali capacità di generare nuove esportazioni e di limitare e sostituire importanza la presenza come protagonista
Della solidarietà e della cooperazione vengo a un altro punto ma mi avvio rapidamente al termine con la presenza come protagonista della solidarietà e della cooperazione internazionale del sistema delle autonomie locali
E di antica tradizione basti pensare al sostegno che attraverso diresse tante città e tanta parte del popolo italiano ha dato a tante lotte di liberazione anticoloniale
La legge è importante perché ha tolto questa partecipazione dai contrasti del passato e dal frequente ricorso di tanti amministratori locali alla pratica avvilente della sotterfugio
Naturalmente gli enti locali non sono indicati come soggetti di decisione di politica internazionale che non competono a loro che anche però come semplici raccoglitore diffondendo
La legge li propone come protagonisti diretti e come prendendone in dal contributo di risorse economiche culturali tecniche e scientifiche delle loro comunità
Perché queste possibilità si possono esercitare divisi è però necessario che il Ministero degli Affari Esteri esca finalmente dall'indeterminatezza stabilisca per questo con in corso metodologiche precise procedure modalità perché a queste ricordo risorse così numerose così qualificate in campi fondamentali
Dalla professione dalla formazione professionale all'educazione allo sviluppo e i giusti rapporti fra i popoli all'agricoltura alla pianificazione territoriale possano essere utilizzate
Una grande responsabilità per affermare pienamente questo ruolo è affidata però alle regioni e alle associazioni degli enti locali
Che sono chiamati non certo a frustrare o bloccare legami provocazioni collegamenti
Ma cento a uno sforzo straordinario di selezione di concentrazione di coordinamento delle iniziative
Infine l'apporto alla cooperazione delle organizzazioni non governative
Senza il loro contributo e senza l'iniziativa delle organizzazioni non governative con ogni probabilità non si sarebbero determinate tutte le condizioni per l'approvazione della legge quarantanove
Senza questo apporto critico essa non sarà in grado di dispiegare tutto il suo potenziale è nata non è questa la sede per farlo la difficoltà nel definire queste organizzazioni che sono diversi per campi metodologie di intervento legami territoriali riferimenti politici valoriali religiose
Però una cosa li accomuna indubbiamente la capacità che hanno dimostrato in questi anni di dar vita a una presenza di solidarietà internazionalista
Politica ma insieme concreta e qualificata e che ha inciso non solo sulle politiche dell'aiuto allo sviluppo ma in tante battaglie per la pace per la libertà e l'indipendenza dei mo'
è importante che la legge abbiamo valorizzato questa realtà
Togliendo le dalla condizione di minorità del passato io riconoscendole come parte essenziale della volontà e della capacità di cooperazione del Paese
Perché questa funzione sia riconosciuta nei fatti è necessario anche qui che l'atteggiamento degli organismi degli organi nazionali governativi della cooperazione Muti radicalmente
Finora sono prevalse infatti inadempienze rigidità ostacoli burocratici oltre aggravi sottovalutazioni
Del tutto inesistente per esempio è stato l'utilizzo delle ONG
Ad integrazione di interventi anche grandi anche impegnative
Di altri operatori che non possono curare una serie di aspetti che sono decisivi il collegamento per quanto riguarda la sanità di base l'educazione la formazione la garanzia della tutela dei diritti umani con gli strati più deboli più marginali delle popolazioni investite anche da questo tipo di interventi magari utili ma di carattere fortemente strutturate
Senza il contributo quindi e delle organizzazioni non governative questa politica che abbiamo proposto non andrà avanti nella maniera che tutti quanti abbiamo con la legge delineato
Voleva a questo punto
Fare un cenno un po'interno alla realtà di questi organismi e che pure mi pare valga la pena di avanzare sia pure sinteticamente
C'è la necessità per svolgere questo ruolo
Che le stesse organizzazioni non governative recuperano appieno quella vivacità critica che avrebbe avuto in questi mesi abbondanti occasioni per manifestarsi e non sempre si è manifestata
Nonché l'impegno su pure importanti problemi interni e particolari non sia importante ma le organizzazioni non governative possono e debbono fornire alla cooperazione italiana molto di più di quello che stanno dando e lo possono dare se non si allenta la ricerca di forme di partecipazione di autofinanziamento delle iniziative possibilmente in rapporto con movimenti
Di solidarietà popolare di più ampio dispiegamento dalla vita democratica interna
Di apertura alle nuove possibilità nazionali e locali di concorso alla cooperazione penso all'impegno attivo dell'immigrazione terzo mondiale
Nel nostro Paese
Alle federazioni delle organizzazioni non governative ai loro momenti di coordinamento
Per questi fini dovrebbe venire riconosciuta una funzione rilevante oltre che per la garanzia alle singole organizzazione di servizi di emerge mente alla definizione di posizioni collegiali sui progetti governativi
Credo che a questi momenti di coordinamento andrebbe attribuita maggiore importanza
C'era infatti sedi di dibattito di scambi di esperienze che aiutano tutti gli organismi ad adottare la razionalità qualitativa degli interventi e la capacità selettiva di professionalità davvero quelle fatte
Ma anche a curare la difesa e lo sviluppo di quella forte tensione motivazionale e di quella sobrietà
Che deve continuare ad animare i volontari e gli stessi cooperanti senza dire se le stesse capacità operative vengono a dei privarsi di quegli elementi di disponibilità disinteressata e di idealità che rende tanto peculiare ed efficace l'apporto delle organizzazioni non governative alla cooperazione
Sarebbe davvero troppo lungo un riferimento a questo punto ai numerosi altri protagonisti cui la legge quarantanove attribuisce nuove funzioni e responsabilità
Dal sindacato
Alle associazioni dalle donne dal mondo della scuola e la ricerca scientifica agli istituti culturali internazionali alcuni dei quali per sua li paghiamo hanno dato un contributo importante al processo legislativo e ora sono chiamati a rinnovarsi
Corrispondere alla nuova fase delle relazioni internazionali tra nord e sud con le quali la stessa legge ha inteso misurarsi accenno solo all'esigenza di maggiori sinergie con il complesso sistema
Dalla cooperazione multilaterale
Della comunità della penna così come del sistema delle Nazioni Unite
Molti organismi coinvolgono centinaia di interlocutori italiani toccava centinaia di migliaia di persone con le proposte con attività si pensi all'Unicef fu all'IFAD
Le cui la cui concezione molto avanzata e può proficuamente intrecciarsi con la cooperazione italiana è molto grave
Che il Parlamento non sia mai stato chiamato a compiere un esame della presenza e dagli esiti dell'azione di questi organismi
Così come di tutte le presenze multilaterali al cui finanziamento l'Italia concorre spesso in misura molto significato
Anche da questa rapidissima sintesi penso appaia l'alta responsabilità di tutti i protagonisti istituzionali e non a fronte di un'occasione che una legge a otto e che ancora non è stata condotta c'è una in gioco grandi questioni
Fra esse l'avvenire di tanta parte dell'umanità che come finalmente cominciano a riconoscere con convinzione nuova anche autorevoli autorità politiche istituzionali del mondo è il nostro stesso Avvenire sono in questione grandi doveri politici etici economici e insieme il prestigio internazionale dell'Italia
Ad essi vanno piegati i calcoli degli interessi o le stesse pigrizie culturali che finora hanno impedito ad una scelta di riforma di dare i suoi frutti le condizioni per una svolta significativa ci sono ancora tutte
Molto dipenderà dai protagonisti politici dai partiti presenti in Parlamento cui si chiede di riprendere con energia l'iniziativa molto e anche nelle mani della coerenza e dal movimento politico di opinione che autonomamente e unitariamente i diversi protagonisti della cooperazione sapranno suscita
Ringraziamo il compagno Crippa con la sua relazione
Abbiamo chiuso il ciclo delle relazioni introduttive ed ora apriamo il dibattito vorrei dire per tutti i nostri ospiti stranieri gli amici compagni che desiderano intervenire in questo nostro dibattito
Sono pregate di farcene richieste vedremo nella misura del possibile
Di esaudire queste richieste nel corso delle quattro sedute nelle quali si articoleranno i lavori per la nostra conferenza
Intanto apriamo subito il dibattito dando la parola al professor Rodolfo Banfi presidente del Medio Credito Centrale
Prego professore
Noi daremo la parola al sottosegretario Raffaelli
Jorge OLAF
Ma in primo luogo il desiderio
Ringraziare il Partito Comunista Italiano chi miope questa opportunità
Filtrare
Diciamo pure delle esperienze dell'istituto che prestissimo
Essi aggiungo anche che
Nella sua totalità le cose detti del chi mi ha preceduto mi troveranno
Pienamente d'accordo forse su un punto ma questo in sede privata avrei qualche obiezione da fare ma d'origine essenzialmente metodologico e non sostanziale
Quello che vorrei dire molto rapidamente cercherò di essere il più stretto possibile e questo Mediocredito centrale si trova ad essere contemporaneamente
L'istituto che cura il credito agevolato all'esportazione e quindi tutto il settore delle
Per le esportazioni dei beni di investimento da un lato dall'altro se posso usare questo termine
L'ufficiale pagatore per i crediti d'aiuto
E con primo dato di fatto se coloriti primo flash
Che corrisponde alcune cose che sono state dette prima cioè quello che cui stiamo assistendo
E ovviamente sempre un rapporto
Molto più importante il credito agevolato del Credito d'aiuto sì e mi riferisco ai flussi
Ai flussi hanno però sta di fatto una cosa che il credito agevolato stai scendendo Tikrit ventotto sta sani
Perché questo fenomeno
Per i motivi sono molteplici mi riferisco al credito agevolato
Un primo motivo il fatto che la grande clienti dei paesi in via di sviluppo
Acquirenti i beni di investimento ha rivisto re drasticamente per i motivi che tutti sappiamo il proprio programma investimento e di conseguenza Prato banda a livello mondiale e che in moto sensi
Da un punto di riferimento noi cinque anni fa sei anni fa eravamo arrivati a agevolare qualche cosa come otto mila miliardi
Di di in Peppino in un anno di otto mila miliardi di credito capitali dilazionato oggi siamo scesi al di sotto dei cinque mila miliardi a chiusura del mille novecento ottantasette
Ok dicevo proprio la discesa sia
All'atto
Dei paesi in via di sviluppo e d'altronde se si vanno a guardare le nostre statistiche il riparto offre dell'accredito secondo le tre voci del consensus
Paesi relativamente ricchi paesi in termini Paesi relativamente impoverita l'ottantaquattro per cento ottantacinque per cento circa ai primi due gruppi cose solo il quindici per cento ai Paesi relativamente poco
Questo danni diretti
Del fenomeno che si verifica affianco questo fatto d'ordine
Economico
Rispecchia la situazione difficoltà dei paesi in via di sviluppo c'è anche il fatto d'ordine tecnico internazionale
Nel senso che i cosiddetti tassi del consensus costituiscono una barriera non facilmente invalicabile dell'il nostro esportatore soprattutto quando i nostri esportatori
è un'impresa di o piccoli dimensione ma questo è un discorso a parte che andrebbe sviluppato
Io e quindi una naturale tendenza
Da parte di un'impresa a cercare di inserirsi sul credito d'aiuto di nicchie fisiologicamente naturale
E questo
Però a mio avviso comporta il fatto che non considera il credito d'aiuto più una parte i toni
In una revisione globale d'ordine politico non possa e non debba essere trascurato anche l'altro aspetto che ci appartiene come centrale e cioè il credito agevolato all'esportazione
Non dico questo così come lo potrebbe dire un mio collega francese
La Francia ha una spregiudicata cattivissima tendenza a fare uso di crediti misti cioè a mescolare crediti agevolati
A tassi del consenso lo sconto che conta con crisi d'aiuto per ottenere un abbattimento secco del costo delle esportazione
Ai Cristi misti si può esibire i rettili anche arrivare gli attori
La situazione consente lo permette tra l'altro gruppo essere questo adottato come una metodologia permanenti conta e due cose devono essere distinte e separate
Era devono essere viste insieme nel quadro globale della politica italiane sui mercati interna e non solo sotto il profilo dell'esportazione ma anche sotto il profilo dell'importazione perché l'altro rovesci perché rovescio dell'arma chi si farà sentire in maniera sempre più accentuata in quanto la tendenza attivo molti Paesi debitori è quello di cercare di pagare una parte debito pregresso con forniture in metrò
Il che significa anche dal punto di vista organizzativo e tecnico una serie di grossissimi problemi e uno sviluppo notti in quelle del tre reti
Io sento molti applausi in giro per questa faccenda rientri non è una bella faccia e una necessità di cui dobbiamo prendere atto andare tornare quello che stiamo oggi appunto
Canto Teti con una bella parola bandire ritornare al baratto allora da un punto di vista l'economia internazionali il ritorno al baratto direi che non è un passo avanti ma ritorna questa visione globale
Io credo che quello che tuttora manca al nostro Paese
E una visione strategica complessiva del mercato internazionale e di conseguenza decisioni di carattere strategico chiaramente motivante
Che il maestro il credito d'aiuto e investe il credito agevolato come insisto titolo con una modulazione evidente a seconda della situazione delle condizioni finanziarie dei Paesi verso i quali si sta dialogando e dei paesi
Con i qua si vuole ottenibile un certo tipo di rapporto ed al loro interno l'aiuto il sostegno che si rende necessità
A questa strategia
Non c'è
Io Nottola e qui è stato detto
Pare giusto che sia stato detto
Fino a non molto tempo fa un però c'era un fenomeno di dispersione della nostra attività nel campo del credito trentotto
Adesso stanno emergendo alcuni grandi voci e cinque d'Argentina
Mozambico che è stato citato poco fa
Però ancora un po'la sensazione di un procedere
A pioggia Resta
E questo è tanto più gratta mio punto di vista che un punto di vista se voi volete un po'mercanti
E che
Nella misura in cui si fa questo avviene
In qualche modo si tengono anche a distorcere le regole che il mercato e nella misura in cui l'impresa
è portata andare sul credito d'aiuto con una valutazione che non è più sua della soluzione del rischio marchi solo ed unicamente dello Stato italiano beh
Ecco non so dove va a finire il mercato internazionale in all'interno di questo qua a maggior ragione quindi insisto su questo concetto di strategia
Su un altro punto molto brevemente mi vorrei fermare qui è stato fatto un accenno al problema del debito è chiaro del debito dei Paesi in via di sviluppo e in è indubbio che questo e dramma che e il ricevimento è risolvibile in maniera globale
Facciamo il caso del Messico a cui qui si è accennato il progetto Messico che non so se sarà adottato o meno prevede l'acquisto da parte del Messico di dieci miliardi di dollari di titoli
Dagli Stati Uniti zero coupon
Le emissioni da parte del Messico di obbligazioni convertibili a tasso interessante convertibili contro debito messicano scontato del cinquanta per
Quest'operazione fattibile in quanto il Messico aderenza
Massironi serve non ci sono quest'operazione non è infatti quindi direi che il caso messicano in un caso del tutto del tutto particolare certamente nell'America latina i modi di affrontare il debito di questi Paesi può essere in parte rimodulato
Sul sull'esempio Messico Morgan cuore antiche tesoro degli Stati Uniti
Ma certamente anche in questo caso laddove per esempio si parla di piccole e medie imprese come nel caso Argentina
Da rifinanziare ecco qui illa il problema incomincia a diventare molto complesso io non sto parlando evidentemente
Per la necessità di procedere a una politica caso per caso ripeto il concetto generale che è necessaria una strategia lo è necessario quindi anche per quanto l'Insiel riguarda l'insieme
Del debito dei paesi in via di sviluppo però per quanto riguarda questo tema specifico direi che la considerazione degli Stati
Particolari
Sia da temi in notevoli considerazione anche perché inseriti palmo queste cose sono state più volte dette e penso che è opportuno ripete ricordare anche perché il mondo dei paesi in via di sviluppo ecco un mondo estremamente differenziato
A parte il fatto che ancora adesso
Noi teniamo all'interno dei Paesi in via di sviluppo i Paesi di nuova industrializzazione quando la Corea del nord nel Sud ci sta superando come esportatore
Sui mercati internazionali quando Tai Ivan a riserve d'oro forse le più importanti del mondo ecco mettere nell'ambito dei Paesi in via di sviluppo mi sembra francamente abbastanza ridicolo ma una cosa molto diversa
Comunque è parlare dei problemi
Sociali economici del Mozambico e dell'Argentina sono due cose completamente di fare ci sono due tradizioni culturali diverse le stretto del processo di industrializzazione è diversissimo da un paese all'altro in Argentina esistono dei precedenti
Di strutture ed infrastrutture più una società industriale moderna in Mozambico non c'è nulla di questo
Altrettanto direi quel tanto questo vale anche nel caso dell'India o del Pakistan ci troviamo di fronte a una terza realtà che non è assimilabile a quella africana che non è assimilabile neanche però a quella centro che sfrutta American
Quindi come posso dire la ventaglio deriverà possibilità che si presentano per un corretto uso del credito d'aiuto
Sono molteplici particolarmente interessanti e direi che consentono anche forse di vedere in una luce un pochino diversa questo famoso il problema
Del dell'indebitamento
Scusate se mi rifaccio a un episodio storico molto Fecchio
Intorno al mille ottocentoquaranta due tre Stati americani se ricordo bene Mary grande pensi legna e Mississippi fallirono clamorosamente
E misero per terra alcune grandi banche inglese che i loro sono oggi in particolare da venti si trovò in gravissime difficoltà
Ed ebbe gravissime difficoltà nel riuscire a farsi rimborsare dai primi due Stati a distanza di parecchia merita e Pennsylvania
In via Mississippi non han mai pagato gli interessi del debito
Che ancora nel mille novecentoventinove l'ultima cifra che io dispongo ammontavano a qualche cosa come ventinove milioni di dollari nel mille novecentoventinove
Ed esiste ancora a Londra
Una commissione degli azionisti del Mississippi
Che spera ancora di farseli rimborsare direi curioso il elemento abbastanza divertente e che tutti e tre gli Stati in quell'occasione per evitare di pagare gli interessi
Sui prestiti concessi fecero ricorso alla Bibbia e a al prestito ad usura corte voi vedete nulla mai stato inventato
Si ripete schiette cose si ripete esiste abbastanza divertente che ancora nella seconda metà dell'Ottocento
Il Maroni imposti Londra
Scrivesse ci dovrebbero essere manicomi per le nazioni oltre che per gli individui
E fa esplicito riferimento agli Stati Uniti
Nazione scrive Morning post con cui non si può fare nessun contratto
Perché non sarà mai rispettato instabile negli stessi fondamenti della vita sociale Tree priva di elementi in buona fede UA mini che preferiscono i trenta era peggiore infamie alle imposizioni di qualsiasi tassa per quanto leggera detto fra parentesi per pagare il debito
Agli inglesi ora
Quale sia stato la sarta Heather Mary tante terra Pennsylvania e del Mississippi tutti lo sappia quindi sorge anche una domanda che mi riporto a quanto dicevo prima ma
I capitali investiti dal sistema bancario internazionale
Nei Paesi in via di sviluppo per esempio nell'America latina
Sono sono a effetto zero no io direi hanno avuto degli F
Degli effetti e sarebbe
Caso per caso bisognerebbe quantificare dei per muoversi
Sotto il profilo
Terra i tuoi industrializzazione dell'Iper
Urbani tesi titolo urbani primo dello sconvolgimento delle strutture sociali per altri due mesi positivo probabilmente e qui faccio un discorso ma
Allora sistema internazionale bancario avrà tutti i motivi immagino penso di compiacersi così spesso sul medio lungo medio lungo periodo
Scusate sì concludo con questa nota un po'molto bancaria
Ma mi sembrava così divertente fare grazie molte
Ringraziamo moltissimo il professor Banfi per la sua partecipazione per le sue interessante intervento
Dove lo diamo la parola al sottosegretario Raffaelli
Ma
Io dovrà fare uno sforzo per scegliere i temi da affrontare in un tempo che deve essere necessariamente breve mentre invece le relazioni l'intervento introduttivo che per circa un saluto e un intervento e molto interessante compagnia nata mi indurrebbero
A affrontare in maniera più precisa argomenti così se tra l'altro voglio ringraziare personalmente italico comunista per questa iniziativa che dimostra la sensibilità con la quale questo partito ha seguito i temi della cooperazione e ciò ha dimostrato al fatto che non ci sono molte occasioni nel nostro Paese dove affrontare in una ambito così adeguato per partecipazione quantitativa e qualitativa
E come invece è diventato quello la cooperazione c'è solo da capire una sottile credo maledizione che sta sulla cooperazione perché l'ultimo convegno di questa natura fatto da lì palmo su come applicare la legge a cui era presente il compagno pensa compagnie pubbliche
Accade sì pochi giorni dopo la crisi di governo adesso la stessa cosa faccia vada un'analisi su inesistenti fra questi due fatti
E penso di sì comunque venendo alla alla appunto agli alcuni temi che volevo affrontare io direi che l'aspetto sul quale forse c'è più adesione non solo all'interno di questa sala ma anche all'esterno
è la constatazione dell'importanza crescente che la cooperazione assunto nella politica estera italiana
Diceva bene compagnia nata nel suo saluto come questa politica
Attenga sostanzialmente a tutti delle tutte le questioni sul quale si gioca non sulla politica internazionale ma il futuro stesso del nostro paese ha citato in questo senso molti dati io ne aggiungo uno solo
Pensiamo al differenziale demografico che esiste fra i Paesi detentori dello ricchezze quel Quinto d'umanità che vive con i quattro quinti delle risorse e gli altri
Il differenziale tale che qualora rimanesse invariato la popolazione dei paesi sviluppati che nel mille novecento e trenta era il trentasette per cento dell'umanità
Che oggi è il ventidue per cento nel due mila e dieci che qui dietro l'angolo sarebbe l'undici per cento c'è qualcuno disposto a credere che nel due mila dieci il dieci per cento dell'umanità Possa vivere utilizzando a quel punto i nove decimi delle risorse io credo di no doc nessuno possa seriamente pensare questo
E credo che
Un ulteriore elemento che dovrebbe far riflettere tutti sulla o per attività che deve essere data su queste politiche di tipo nuovo
E anche il fatto che l'accelerazione dei tempi dei processi storici politici culturali tecnologici che l'aspetto tipico del nostro momento è stata tale in questi anni che gli effetti delle nostre scelte o delle nostre non scelte
Non avvengono più con un divario di generazioni ma avvengono nell'ambito della nostra generazione se si ha la fortuna di essere abbastanza giovani
E quindi anche sotto questo profilo c'è la possibilità di mobilitare su queste grandi questioni nostro tempo una sensibilità di tipo diverso
E ovvio che legato a questa questione c'è la questione del disarmo l'utilizzo diverso di risorse per lo sviluppo è legata la questione della pace perché è evidente che uno squilibrio di questo tipo che poi porta con sé
Squilibri anche di altra natura politici culturali interessa eccetera eccetera
E direttamente interessato da questa politica è evidente la colazione con il dialogo Est Ovest
Sotto questo profilo è giusto e bello fatto coloro che mi hanno preceduto non sottacere la grande
Così la grande mancanza di prospettive che in questi vent'anni che abbiamo alle spalle di politica internazionale la cooperazione si è verificata
Anche qui voglio dargli un dato c'è pure così non preciso nel dettaglio ma se non vado errato nel mille novecentottantuno
Il trasferimento globale delle risorse ai paesi in via di sviluppo intendendo con ciò non solo i crediti d'aiuto i doni ma anche e qui Cretti cui parlava prima così acutamente
Chi mi ha preceduto era pari a ottocentoquaranta miliardi di dollari di questi l'aiuto pubblico allo sviluppo era il ventidue virgola sette per cento
Oggi questo monte complessivo si è dimezzato
E l'aiuto pubblico allo sviluppo rappresenta il sessantasette per cento di questa cifra complessiva
Il che vuol dire che si è dato appunto un crollo totale degli investimenti privati delle e tutto si è legato quasi unicamente fritto pubblico lo sviluppo
Ma che lo stesso aiuto pubblico allo sviluppo non ha avuto un incremento adeguato a questo nuovo ruolo che dovrebbe invece essere
Gestito
Tutto questo ci deve portare ad una riflessione per essere concreti e cioè la consapevolezza che sicuramente problemi di questa dimensione
Problemi che riguardano l'indebitamento
Problemi che riguardano le ragioni di scambio diverse problemi che riguardano questo crollo degli investimenti non possono certamente essere risolti semplicemente attraverso la politica di cooperazione allo sviluppo
Questa deve essere una consapevolezza che altrimenti scadendo in discorsi francamente ed unicamente utopici
Ma io parto da questa premessa non per negare la validità della politica di cooperazione allo sviluppo ma al contrario per dire
Che solo portando avanti sempre più una corretta e coerente politica di cooperazione allo sviluppo eh pensabile è sperabile ottenere dei risultati anche sugli altri grandi terreni
Dal momento in cui è evidente che ognuna di queste grandi decisioni
Deve avere alle spalle una crescita culturale politica a livello nazionale e internazionale
Ed è frattanto evidente che questa crescita non vi può essere se non si misura se non riesce a portare avanti le iniziative sul terreno principale e quello della cooperazione allo sviluppo
E a dimostrazione di questo voglio fare due esempi
Si è parlato di indebitamento
Correggo il compagno Guelfi
In realtà quella dichiarazione che feci prima io l'Assemblea generale dell'ONU e poi ministro Andreotti nell'incontro con i trentadue ministri essi africani non è rimasta lettera morta
Perché almeno in due casi Tanzania e Mozambico si è firmato recentemente l'accordo
Per la ristrutturazione del debito
Riportando tutto il debito sesso consensus fornitore commerciale od altro a tasso d'aiuto cioè l'uno virgola cinque per cento
Piero quattro giorni fa in Mozambico e vi posso testimoniare che questo atto
Non ha avuto solo un importanza nei rapporti bilaterali ma ha consentito Mozambico consentirà la Tanzania consentirà a quanti altri paesi saranno oggetto di questo intervento di rivolgersi agli altri partner
Con i quali essi hanno un dedito
Invocando questo precedente e tentare di ottenere un atteggiamento analogo degli altri paesi e per quanto riguarda il Mozambico ciò è già successo con la Francia e con il Portogallo
Ovvio che si tratta di due Paesi ma è importante che ci sia questo segnale politico che si sia stato questo segnale politico
E dov'è che la dimostrazione di quanto prima dicevo c'è qualcuno di voi che può pensare che l'Italia avrebbe ha avuto questo atteggiamento sull'indebitamento dei Paesi in via di sviluppo se non ci fossero stati in questi tre quattro anni inutilmente il confronto in Parlamento fuori dal Parlamento su queste tematiche
No io credo di no credo che l'assenza di questo ribatte alle spalle nessuno a livello di governo ci sarebbe posto il problema dell'intervento di paesi africani
Allo stesso modo il problema delle armi
Alcuni anni fa sette anni fa l'Italia era il quarto produttore e esportatore di armi nel mondo
Non c'era nessun dibattito nel Paese sulla necessità di una regolamentazione delle armi oggi l'Italia è quarto al settimo esportatore e c'è invece un dibattito normalmente positivo che sta portando ad una nuova legislazione
Ma anche questo pensate che sarebbe stato possibile questa ampiezza se in questi anni non fosse maturato al Paese un dibattito su queste tematiche e se quindi attraverso la politica di cooperazione i confronti anche riscontri questo ha provocato non fosse cresciuta una sensibilità culturale ripeto prima ancora che politica come sempre avviene quando si fanno battaglie riformatrici ebbene anche su questo terreno si è arrivati a delle forme di contraddizione
Io credo che la politica di cooperazione posso appunto rappresentare questo elemento importante cioè il terreno sul quale appunto far nascere una nuova consapevolezza
Terzo esempio è quello appunto più direttamente legato alla politiche di cooperazione come componente della politica estera
Non vi è dubbio che in generale cioè vero
In particolare questo è vero in realtà dove solo attraverso questi strumenti è possibile nutrire una politica che non sia fatta solo di impegno di faro e anche qui faccio un solo esempio
Per esempio dell'Africa australe
Perché faccio questo esempio
Perché si tratta di un'area africana dove non esistono tradizioni di presenza italiana non è il Corno d'Africa dove ovviamente
D'Italia c'è perché c'era prima e sarà da valutare poi se questo sia un fatto positivo un meno la scelta in Africa australe è una scelta eminentemente politica
Il fatto che l'Africa australe sia diventata la prima complessivamente Area di intervento italiano costituisce una scelta politica è una scelta politica lo diceva bene Natta all'inizio
Fatta su un terreno su cui non vi è stata distinzione fra le grandi forze politiche italiane
Perché la scelta di andare in Africa australe
Nasce da una comune da una consapevolezza da una convinzione della necessità di appoggiare i processi di Bresso in quei popoli cioè precedente invece di cooperazione e che ha visto protagonisti la grande forze politiche di questo Paese
Ed ecco quindi un esempio concreto di politica estera che non è solo politica di governo ma diventa politica di un Paese
Ebbene in Africo astrale non c'è dubbio che ormai l'Italia ha raggiunto un ruolo non solo in termini quantitativi ma anche di qualità che mi permetto di rivendicare
Che mi sento intervenire in queste occasioni sa che su tutto sono tranne che un trionfalistico però in questo caso però di poter dire che l'Italia a un grosso ruolo
Anche di natura politica se citato prima il problema appunto dell'Africa australe in rapporto al Sudafrica certamente ma la scelta di appoggiare i paesi del Front Line proprio e motivata pubblicamente come necessità di sostenere questi Paesi impegnati nel confronto con il Sudafrica è una scelta di poco peso
La via all'Italia nell'ottantaquattro quando vigeva la teoria dell'inchiesta e quando gli Stati Uniti dicevano no o agli angolani prima via i cubani dall'Angola
E poi faremo la quattro tre cinque per la Namibia il fatto che l'Italia allora dicesse no non siamo d'accordo con il linciaggio
Perché c'è una differenza fra la presenza cubana che è una presenza legittima perché frutto della chiamata di un governo riconosciuto all'ONU e la presenza sudafricana che una presenza illegittima come violazione delle frontiere
Momento in cui erano presenti e le province di Cuneo e ne beh e questo aveva un motivo politico Hack
L'ho sentito e non di svolgere quello di raccordo tra le posizioni angolana e le posizioni occidentali in particolare americane avendo c'è una punizione non né da mosca cocchiera neri appunto la convinzione di poter svolgere un ruolo maggiore di quanto non si possa ma la sensibilità nell'ambito di alleanze date si svolge un ruolo positivo
E questo ci ha riconosciuto tranquillamente da entrambi gli interlocutori tante che le posizioni dallo sostenute all'epoca cioè il passare da un liuto stretto ad un pacchetto di condizioni doveri tour ritiro
Delle truppe cubane ritiro dei sudafricani implementazione a quota tre cinque fossero gli elementi l'unica trattativa è la posizione sulla quale sono arrivati poi gli angolani attraverso le proposte da Santos ed è la punizione che oggi e alla discussione con possibili sviluppi positivi tra americani e angolani detto questo arrivo alla seconda parte delle osservazioni che sono più inerenti al funzionamento e la cooperazione però con questa premessa che mi pare sia necessaria per capire che quando la si parla di funzionamento della cooperazione non si parla di un dato arido di un dato astratto di un dato legislativo ma si parla di un problema essenzialmente di natura politica
Cioè della possibilità o meno di dotare il nostro Paese di uno strumento che sia all'altezza dei compiti che il nostro Paese per svolgere in alcune aree importanti
E quindi da una parte uno strumento che sia efficace per questa politica dall'altra anche uno strumento che sia il primo passo per arrivare ad una politica generale di cooperazione giusto il tema del convegno
Il problema non è solo il funzionamento a regime quarantanove o della cooperazione allo sviluppo ma il funzionamento corretto su basi politiche chiare
Di questa legislazione perché attraverso queste nostro Paese arrivi nei tempi che saranno necessari ad avere una vera e propria politica globale di cooperazione con gli altri Paesi
Il che vuol dire unire a questi strumenti un discorso diverso sul credito
Il che vuol dire un approccio politico indebitamento il che vuol dire un diverso ruolo giocato sui grandi problemi delle ragioni di scambio
Il che vuol dire arrivare appunto ad una politica di cui tutti questi elementi ne fanno parte coerente e non in maniera separata settoriale come oggi ancora eh
Come si inserisce la nuova legge a questo proposito beh che ha partecipato e qua vi sono molti che hanno partecipato a al dibattito allora sa quali erano i tre obiettivi sostanziali che con la legge si volevano perseguire il primo era appunto quello di riformulare i due strumenti che avevamo dipartimento frutto a legge trentotto che fai frutto legge settantatré in un unico strumento che evidentemente non si limitasse a una giustapposizione ma migliorasse l'uno e l'altro
Il secondo elemento era quello di chiarire i rispettivi ruoli e le responsabilità di quelli che giustamente non mi ricordo se Micucci o altro oratore ha prima definito il momento della responsabilità politica politico decisionale il momento diplomatico negoziale il momento tecnico-operativo questo era il secondo elemento fondamentale era legge
Il terzo e generale era quello di passare da una fase di artigianato della cooperazione a una fase appunto di strumento l'altezza i tempi io vi dà un dato solo che io stesso ho scoperto pochi mesi fa quando ho avuto la delega per coordinare bidirezionale
E e ha avuto accesso ai dati abbastanza precisi e ho visto che l'Italia ha erogato sette mila miliardi nel corso di questi anni
A fronte di questi sette mila miliardi c'è poi una cifra ancora più alta di cosiddetti impegno va su questo dirò qualcosa fra un attimo
Ma il fatto di un elevato sette mila miliardi quello strumento ripeto artigianale è di per sé condizione di inefficacia quindi il terzo elemento è la legge che era questo e su questo ci fu una unanimità del Parlamento e si Xing sicuramente significativa ed importanti
Bilancio distanza di un anno
Beh se non dovessi così pensare al fatto che appunto li fa approvata il ventinove febbraio che poi ci fu la crisi di governo che poi ci fu la campagna elettorale che quindi alcuni mesi sono passati però intendiamoci senza vuoto di potere
Con un vuoto di confronto legislativo e politico ma alcuni atti menomato in questo periodo sono pure stati compiuti ecco se dove si imboccare questa situazione oggettive il mio bilancio se vincerete molto a quello che è stato fatto nella relazione
Questo però è un fatto indubbiamente che non possiamo ignorare la sfortuna di una legge appunto che nel momento in cui si va a passare dalla ratifica parlamentare all'applicazione ha incrociato questa situazione politica completamente diverso
Alla faccia al bilancio meno io quello voglio fare per parte mia
E quello di questi tre mesi e mezzo per portare la mia testimonianza null'altro di più da quando e ho assunto appunto la responsabilità come coordinatore del direzionale anche qui chiarendo subito un problema che la legge frutto interpretazioni diverse e noto che molti ritenevano che la legge portasse ad una svolta politica precisa
Cioè ci fosse un responsabile politico alla fine e si è arrivati ad una forma di riequilibrio per cui esistono le aree geografiche ed esiste un coordinatore che appunto sarei io ma evidentemente controspionaggio grafica diretta per quanto riguarda l'Africa basta bene
In questi tre mesi e mezzo queste son le cose che sono state fatte comitato consultivo è stato finalmente fatto decollare gruppi di lavoro individuati i presidenti dei gruppi di lavoro scelti fanno parte del direzionale quindi oggi è una possibilità di intervenire su questo
è stato attuato quel documento base che è stato ampiamente citato stamattina che anch'io considero importante perché il primo documento complessivo sulla cooperazione dopo la famosa discussione del si è ferito effettata due ma mi sembra che son passati alcuni anni
Legato a questo la Pro la delibera sulla concentrazione e la programmazione anche qui per la prima volta si è e tentato di arrivare ad un criterio che passasse
Dalle aree geografiche macro dove si diceva Africa subsahariana bacino Mediterraneo America Latina
E in Medioriente e Asia e quindi mancava l'Oceania e null'altro ad un criterio più selettivo
E la delibera ancorché non perfetta per chi la vista
Parla non solo di una divisione fra queste grandi aree ma all'interno ricavati paesi prima priorità e Paesi prioritari in generale
Sono se non vado errato trentotto nelle quattro aree Paesi prioritari sono dieci o dodici polipi approfitta è ancora poco sul primo io a dirlo che pure sono un sostenitore della concentrazione dico però che è un primo passo
Nella stessa delibera per ogni area geografica si fa una descrizione dei tipi di intervento come dovrebbero essere fatti
Che tipo di strumenti finanziari utilizzare convinto uno come Cretu aiuto come credito oppure c'è Trecenta le tipologie di interventi diversi che devono essere fatte
Si stabilisce che i Paesi non prioritari debba essere destinata solo il venticinque per cento delle risorse e sono vincolati ad alcuni interventi un terzo documento elaborato e la definizione di cosa sia l'intervento straordinario
Cosa sulla quale sono perse decine di ore in dibattiti che ho già trovato una formulazione che a me sembra abbastanza precise quindi la prima provocazione da quella di dare una cornice
Concettuale al tipo di intervento di cooperazione in secondo luogo sono state fatte alcune delibere operative la delibera sulla joint-venture che è stata una plica sola legge perché il semplice titolo che la legge non era sufficiente a questo
La delibera per quanto riguarda l'una tecnica centrale che è stata articolate la delibera per quanto riguarda l'età tecniche territoriali la delibera per quanto riguarda l'acquisizione dei pareri tecnici
La delibera per quanto riguarda il nucleo di valutazione tecnica pressoché direzionale mancano rispetto diventi della legge semplicemente la delibera applicativa sul ruolo delle regioni molto importante e tenente manca tutto quanto ci possente positivo aggiungere
Ho fatto questo elenco per concludere che ora va tutto bene ma il contrario per dire che adesso c'è un momento concreto di partenza per fare quel confronto nell'astratto ma sulle cose concrete che prima è stato invocato voglio dire con ciò e attualmente abbiamo una cornice di riferimento sia programmatico o concettuale
Sia operativa sulla quale è possibile attraverso la pubblicità delle delibere che uno dei risultati la legge perché non c'è un po'la banca dati è vero una banca dati questa sì non si fa certamente in due mesi però tutte le delibere compresi i contratti compiuti e pubblicato sul Bollettino che pubblico e quindi questo doppio disposto di da una parte un quadro di riferimento attuativo dall'altra una precisa pubblicità consente di operare quel confronto attraverso il quale vedremo che fine farà questa nostra vicenda della cooperazione perché certo e lo voglio dire pubblicamente
Che se la concentrazione geografica ancorché così definita
Viene poi superata attraverso il fatto che i programmi di cooperazione anziché transitare come la legge prevede prevalentemente attraverso accordi intergovernativi
Di fatto però vengono transitare attraverso maxi o medi Progetti in aree non prioritarie tiene rimane un'indicazione priva di conseguenze
è evidente che se l'intervento straordinario viene applicato come si è fatto in Etiopia recentemente o come si è concordato in Mozambico in questi giorni attraverso cioè la creazione di programmi integrati
E in grado per la loro natura di avere procedure rapide impatto rapido è una cosa se gli straordinari significa semplicemente far passare in maniera più rapida dei programmi che invece duraturo sarebbero ordinari
Per essere chiari mediche o gli acquedotti perché trattasi di acqua allora è un'altra cosa
Se le Regioni saranno chiamate a svolgere un ruolo di coordinamento guarda in giro da relazioni consentito sarà una cosa ma sulle ragioni diventeranno se leggendo un altro modo per sommare delle proposte intervento ordinario
A quelle che già esistono sarebbe ancora un'altra cosa le novità tecniche locali e cento centrali e sul campo se saranno quello strumento che abbiamo immaginato facendo la legge ma si si tradurranno come io temo che qualche segnale visibile c'è
Che siano semplicemente una cosa che è stata digerita digerita male ma della quale non si intende servirsi per potenziare il ruolo del momento politico aumento diplomatico ma è percepita come un'intrusione beh certamente i problemi ci saranno concludendo
Io credo che la fase quindi che va ad aprirsi e quella della verifica sul campo dei risultati che si possono ottenere attraverso questa legge
Di cui condivido il giudizio dato non è certo non dico la rivoluzione neanche una grandissima riforma ma certamente contiene quegli aspetti innovativi che possono far fare un passo avanti importante
Dico subito che se questa verifica sul campo non andasse bene sarà compito di chi ha condiviso questa ispirazione la legge riproporre il problema perché qui vi è una questione di fondo sulla quale voglio concludere
Chiunque esamini Déco presso gli altri Paesi vede che due sono gli elementi caratterizzanti
Una forte guida politica cioè la cooperazione come politica una forte capacità tecnica gestionali
La ricetta che fu fatta da noi è stata quella di mantenere giustamente il la cooperazione all'interno del ministero degli affari esteri e su questo siamo stati concordi però la scelta condizionata al fatto che le cose funzionassero in un certo modo cioè che realmente fosse una politica condotta con questi criteri e non diventasse semplicemente invece una gestione fatta caso per caso con aspetti anche positivi ma senza questo impatto è questa grande possibilità di intervento
Ecco io sono convinto e concludo che se su questa battaglia possibile perché continua a dire che con questa cornice possibile porterà altre materie vincente non seduce isolare questi risultati beh che ha creduto in queste cose dovrà riproporre il problema grazie
La ringraziamo al sottosegretario Raffaelli
E non sono vogliamo ringraziare ma la vogliamo assicurare che come in passato anche in futuro avranno solo la nostra collaborazione ma il nostro sostegno pieno nella sua attività per l'ultimo intervento dalla mattinata la parola al dottore Gherardo Gnoli presidente dell'Istituto ISMEA di Napoli
Allora
A un intervento molto particolare
E settoriale
Come in fondo lo si giustifica appunto per il ruolo che ricopro devo precisare appunto ISMEA un un di Napoli ma ISMEA Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente
Il mio vivo ringraziamento in primo luogo agli organizzatori di questa conferenza per l'invito che hanno voluto rivolgermi nella qualità di presidente dell'ISMEA o vorrei rifarmi alle conclusioni della relazione
Dell'onorevole Natta egli insiste IVA giustamente sull'aspetto politico dell'immenso problema che abbiamo di fronte sulla necessità di un impegno e di una volontà politica in questo settore
Ebbene sarà quindi impossibile allora lasciare alla porta le componenti in senso l'alto culturali che una politica di cooperazione allo sviluppo necessariamente e aggiungerei naturalmente deve anche a vere
Se non si vuole rischiare di chiudere e inaridire l'intero discorso nei limiti invalicabili dei crediti e dei debiti bancari
Degli scambi commerciali ed economici e così via d'altra parte la le stesse norme di legge che regolano il settore della cooperazione italiana i paesi in via di sviluppo
Fanno riferimento molto opportunamente ai temi della formazione di personale specializzato
Anche in settori che noi definiremmo appunto culturali e in realtà una politica di cooperazione che si impegna anche in tali settori può aprire un respiro ampio e può costruire legami solidi e duraturi proprio intervenendo in un aspetto spesso fondamentale dello sviluppo di Paesi talvolta addirittura in cerca e spesso in una maniera ideologicamente grave e pericolosa di una propria identità storica e culturale
Esistono campi immensi nei quali la politica italiana della cooperazione ai paesi in via di sviluppo
Però esplicarsi con efficacia con successo e tra l'altro con impiego di risorse relativamente modeste sul piano finanziario
Si pensi ad esempio al campo della conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico archeologico culturale di Paesi dell'Asia o dell'Africa e a quello che un Paese come il nostro
In questo settore non secondo a nessuno può fare sia per la formazione di personale specializzato sia per il trasferimento di tecnologie avanzate applicate ai beni culturali
E di conoscenze nell'ambito delle scienze naturali e della stessa informatica
La prospettiva immensa l'impegno finanziario spesso modesto o in termini relativi addirittura modestissimo la ricaduta politica
Nel senso più largo e più alto di questa parola a mio parere preziosa e di grande rilievo credo sia giusto aggiungere che lo stesso ministro degli affari esteri e lunghe Ministero degli Affari Esteri è lungi dall'essere insensibile a questi aspetti della politica della cooperazione ricordo a tal proposito alcuni significativi interventi dell'onorevole Andreotti
Che per l'appunto ha più volte sottolineato l'importanza del ruolo che il nostro Paese potrebbe svolgere
Nell'aprirsi in maniera convinta e seria agli aspetti culturali diciamo così della politica di cooperazione l'Europa più in generale e l'Italia più in particolare
Hanno la possibilità di svolgere in maniera privilegiata una siffatta politica
L'Italia anche per quel che concerne il cosiddetto Terzo Mondo non è priva di tradizioni culturali
Di strutture e istituzioni che potrebbero in alcuni casi ritrovare perfino una nuova spinta ideale che nei reading video rivitalizza di e ne finalizzati in senso progressivo attività progetti e capacità espansive
Esistono istituzioni universitarie lo stesso misunderstanding iniziale lo dimostra ecco l'Istituto Universitario Orientale di Napoli per esempio
Esistono Enti pubblici scientifici e culturali internazionalmente noti e spesso già presenti per le loro stesse attività in molti dei Paesi in via di sviluppo
Si tratterebbe di valorizzare e questo nostro patrimonio utilizzando ai fini più generali di una grande politica
Quale quella che nel settore della cooperazione deve essere oggetto della attenzione della sensibilità della passione come ha ben detto l'onorevole Natta che non a caso ha ricordato la figura di Gandhi
Dell'impegno delle forze politiche democratica grazie
Ringraziamo il carriole voi tutti per la partecipazione per questa mattina e concludiamo i lavori ci ritroviamo alle tre precise grazie buon pranzo
Vorrei innanzitutto scusare il senatore Pecchioli che non ha potuto partecipare perché questa fase piuttosto convulsa della vita parlamentare e politica
Cioè tra l'altro la convocazione della direzione del partito comunista insieme ad una serie gli altri appuntamenti quindi gru sessanta
Ma Rasori
Tanto che adesso mi sentite ripeto trema che volevo scusare Pecchioli perché è in corso la riunione della direzione del PC opera questa cosa seconda sessione ne abbiamo cercato di dare un minimo di articolazione nostri lavori anche se non si tratta di una gabbia rigida naturalmente
Porta il titolo aree geografiche obiettivi esperienze
E vede accanto era da alcune comunicazioni per le quattro aree geografiche che consideriamo di particolare rilievo importanza di interesse comunicazioni su queste aree che vengono fatte da compagni diversamente impegnativo ricercatori o comunque responsabili politici di area e vicino ad ognuna delle relazioni c'è anche l'intervento già previsto ma naturalmente ne sono possibili
Altri di alcune organizzazioni non governative
Mi limito a dire questo prima di dare la parola alla compagna Cristina Ercolessi a ripetere che non stiamo raccogliendo interventi e che a nostro il nostro orientamento sarebbe quello di non fare tutte quante queste relazioni e comunicazioni di seguito
Ma ogni due appunto dalla relazione comunicazione euro quattro fare inserire alcuni brevi interventi di coloro che già c'hanno richiesto in questa fase di intervenire veniva con l'occasione per ricordare che cioè uno spazio per quanto limitato e quindi con l'auspicio che le stesse tempo degli interventi sia altrettanto comprensivo verso di noi verso questa esigenza di tempo e quindi limitata anch'esso do la parola quindi a Cristina Ercolessi alcuna comunicazione naturalmente scritta piuttosto ampliava che verrà illustrata qui più brevemente e sul tema Africa Australe una politica per ridurre le la dipendenza per isolare il regime di apartheid
In realtà cercherò di condensare la relazione che appunto molto lunga
Creerà distribuita quindi rimando per tutte le parti più propriamente diciamo descrittiva
Se l'andamento della cooperazione sia della situazione specifica di quest'area del mondo appunto alla relazione scritta
Io vorrei piuttosto cercare di sollevare
Alcuni
E questo mi sembra un problema principale
Della politica dell'Italia verso prestare una neanche indicare alcune possibili
Generali su cui potrebbe muoversi appunto la politica italiana
Per
Cercare di darsi una maggiore efficacia soprattutto di tipo politico
Io cercherò di fare questa cosa collocando in qualche modo sulla politica di cooperazione all'interno della politica generale dell'Italia cioè la politica
Gli attori eccetera so
C'è
Pensa che
Strumenti certamente importantissima
Della politica italiana se la Regione uno degli strumenti per cercare di risolvere una crisi che come sapete è molto complessa molto ramificata
E Klasa e cioè però in modo radicale particolare che quello della Vergine della partendo cioè quello interno al Sudafrica
Accennato è stato ripetuto questa mattina molto bene secondo me dall'onorevole Raffaello che quest'aria una delle aree ormai da anni di maggiore priorità della politica di cooperazione italiana
Aiuti consistenti sono stati dati praticamente a tutti i maggiori Paesi della regione e anche la Sardegna e cacciare Organismo regionale di coordinamento per lo sviluppo
Credo che linea generale anche le caratteristiche della lite la loro finalità l'evergreen interno se è stata essenzialmente positiva nel senso che per esempio è stata abbastanza rispetto delle priorità definite da questi paesi e soprattutto in sede regionale
Un settore per esempio su cui si è molto concentrato e l'aiuto è stata quello dei trasporti che come sapete è un settore assolutamente e cruciale
Per tentare di realizzare me Bettino dello sganciamento e progressivo dalla dipendenza dall'economia sudafricana e che molti di questi Paesi subisco
Ora naturalmente questa politica avvenuta anche alcuni limiti il più importante mi pare che sia
Il fatto che
Se no poco definiti già si diceva stamattina gli obiettivi in termini di sviluppo molto spesso dei singoli programmi di cooperazione con i singoli Paesi non sempre è ricostruibile umana
Maison organica di quello che l'Italia intende effettivamente fare raggiungere nelle singole situazioni nazionali in questa però mi pare che quelle siamo sostanzialmente un limite minore rispetto a avvenimento che essenzialmente politico
E cioè che la politica dell'aiuto alla Regione l'onorevole Raffaello diceva questa mattina se non è molto chiaramente a una da lei scelta politica molto preciso
Deve oltre se voi andate a vedere
Gli obiettivi che la cooperazione si propone di raggiungere in quest'area il appunto il significato politico di questa scelta risulta di trattamento dell'elenco molto brevemente il primario la ricerca di una soluzione negoziata secondo sostenne tentativo e Paesi dalla linea del fronte Dini
Affrancarsi appunto dalla dipendenza dal Sudafrica il terzetto è l'appoggio all'istituzione regionale principalmente alla Sardegna
E chiare queste Bettini riflettono una opzione chiarissime a favore del Paese né del fronte esegeta punterà una serie di alla vera e propria pratica della destabilizzazione la parte del Sudafrica
Qual è il limite principale di questa di questa visione
Io credo che il limite principale sembra nella
Carente direi definizione del collegamento che esiste tra la queste la parte cioè la questione interna preclusa la parte e la situazione regionale
L'Italia scelte sostanzialmente di operare sul piano dell'ente con amici alla Regione e quindi sul livello appunto di tipo regionale
E mentre queste opzioni appunto è stata praticata con un'alta sistematicità e anche con un buon grado di coerenza secondo me come buoni risultati
Mi pare che si possa dire altrettanto e per il secondo binario che in qualche modo doveva accompagnare questa politica
Che l'appello della pressione sul Sudafrica quella soppresso la pressione c'hanno sulle cime della parte idee per cercare di promuovere ad agevolare una serie di obiettivi
Le sue interamente ovviamente dalla parte de la fine delle pratiche di destabilizzazione regionale indipendenza ancora bloccata della Libia
è vorrei ricordare a questo proposito che
Dai paesi della linea del fronte arriva un ai quello che desidera è un vero e proprio appello a chiare lettere
Affinché essi accompagna la politica dell'aiuto che ovviamente necessaria una politica sistematica di pressione sul Sudafrica
In una forma precisa che quella delle sanzioni possibilmente viene chiesto generalizzate ed obbligatori
Ora è noto che adesso per un'annata usa questo aspetto e Sudafrica perché naturalmente è un po'il Nucleo operativo centrale
Della situazione regionale
E c'è Marco che bevevano italiana dal maltempo più varie occasioni sul piano politico liberalità del sistema della parte del a denunciato abbastanza puntualmente l'azione repressiva interni e gli atti di destabilizzazione di tipo regionale
Però mi pare che il suo atteggiamento sulla questione delle sanzioni sia stato per lo meno ambiguo
In tale lateralmente Nava aderito alle misure adottate dalla cena l'ottantasei per quel pacchetto molto limitato di di sanzioni adottate settembre dall'ottantasei
Che ma intanto alcuni dati che saranno sull'andamento a valle del primo semestre dell'ottantasette sull'applicazione delle sanzionate sull'andamento commerciale tra Italia e Sudafrica solleva qualche interrogativo anche sull'applicazione prendermi quelle limitate sanzioni
Ancor di più per evitare che il problema sia che l'Italia non Serna rossa con molta decisione sul versante dell'iniziativa è proprio luterana e nazionali
Per il pregresso recepire la partenza
Ma che anche a contrario abbia spesso utilizzato largamente della necessità di promuovere un consenso per lo meno europeo sulle sanzioni come una sorta di il paravento di rallegri di una forte di iniziativa politica nazionale
C'è un settore nave particolare qui secondo me l'Italia potrebbe giocare un ruolo anche di una certa efficacia
Totale del carbone
Voi sapete probabilmente che l'Italia assorbe cinque circa Plutarco anzi delle importazioni totale di carbone dalla cioè dal Sudafrica quindi anche un'azione nazionale dell'Italia a prescindere da un consenso
Avrebbe appunto una certa efficacia comunque
Ecco dal torace esterna è un un secondo problema
Che quello ormai chiaramente all'ordine del giorno della necessità o meno di inasprire le sanzioni al Sudan cioè di ampliarle e potenziale
L'efficacia delle misure celle dicevo mi sembrano carattere molto limitato grazie non avendone due praticamente fin dall'inizio
Ma soprattutto mi sembra il punto permettono principale che la cenere imporre quelle sanzioni aveva avanzato alcune richieste molto precise al governo sudafricano
Ripeto molto precisa che andavano al di là della richiesta generale dello smantellamento della partenza
Queste richieste ad esempio la la liberazione senza condizioni di tutti i prigionieri politici la fine dello stato d'emergenza la legalizzazione dei movimenti che ancora oggi sono costretti alla clandestinità prima di tutto le dimensioni e così via
Ora il governo di Pretoria non ha risposto ad alcune di queste richieste greche piuttosto affatto contrario cioè un aspetto la repressione all'interno e la destabilizzazione
E l'ha accontentato di una lenta e questo mi sembra molto importante da notare cercato ad avviare dei cosiddetti giallo di politici il con alcune forte all'interno del Sudan
Cosiddetti dialogo perché in realtà siano tenta allora con un modo di e operare per una reale ricerca di una soluzione politica
Ed è per questo di fronte a questo tipo di i di comportamento e anche direi del del governo sudafricano Capello sarebbe utile comprendere sfortuna
Per individuare alcuni criteri fondanti di una politica verso Sudafrica e di quella che dovrebbe essere la ricerca di una soluzione e anche i caratteri di un eventuale soluzione
Nell'altra descritta io ho cercato di indicare alcuni di questi principi di questi criteri nave ripetere tutti ne indico sarebbe
Pare semplificativo
Il primo è secondo me la necessità preliminare
Del ritorno ad una normale dialettica politica all'interno del Sudafrica che vedete presuppone la riorganizzazione dei partiti oggi costretto alla clandestinità
Una intorno a normalità politica c'è una normale dialettica politica che è la condizione stessa della ville o di ma perseguibile dialogo all'interno del Sudafrica quelle forze realmente rappresentative
Il secondo punto
è cioè una reale soluzione dovrà prefigurare la costruzione di un sistema democratico è una nazionale che vorrei notare è diverso dal dire nelle assistant
Fondate sul governo di maggioranze sul principio ma non voto
E insiste su questo elemento voluto insistere su questo aspetto decreto mi perché a me sembra che solo avendo chiari questi criteri una soluzione che peraltro è tutta ovviamente affidata alla contrattazione interna allo stesso Sudafrica come il gioco ma deve solo avendo in mente queste catene che sarà anche possibile
Programmare decidere forme misure tempi una pressione comportamenti anche in altri paesi con il nastro dell'Occidente in genere verso quello che si d'Africa succede
Ecco naturalmente la sottolineatura di questa centralità secondo me del problema sudafricano e delle questioni su Sudafrica care non è affatto alternativa a ma altre semplicemente appunto l'altro binario necessario della necessità altrettanto in Italia è assolutamente vitale di rafforzare e qualificare il sostegno che viene dato ai Paesi della linea del fronte
Io credo che a questo riguardo missiva indico ordinario solo alcuni punti e vi sia una prima necessità che va di nuovo oltre e la cooperazione e la politica degli aiuti
Dicevo l'Italia tradito emozioni di sentimento importanti però a contemplare contemporaneamente mantenuto un profilo politico ed è piuttosto basso per quanto riguarda la crisi dell'Africa australe
Si tratta naturalmente di una questione di gesti simbolici che non servirebbero a nulla ma sapendo lei dove l'iniziativa politico-diplomatica di alto livello al massimo livello politico possibile
E largo dispiego inversione anche dei partners per esempio le pene pare che questa dimensione europea se ne parlerà nel corso di questo convegno più avanti ma mi pare che questa dimensione ovviamente sia ansimante centrale anche per iniziativa dell'Italia
Con però deve puntare questa iniziativa deve puntare se condanna la costruzione di una rete molto Havas
Contemporaneamente segnale al Sudafrica deve in qualche modo l'Occidente sta cioè dalla parte del paese del fronte
Sottolinea questo aspetto del regista di una rete appunto eleganti e più vasta di quella semplicemente dell'assistenza economica che appunto è importante
Per due ragioni
La prima perché l'assistenza economica quanto prima importantissima veramente non basta già più
E per niente non basteranno non sarà più sufficiente se Sudafrica deciderà datare il livello dello scontro militare nella regione cosa che già in qualche misura prevedibile che qui ci sono già anche alcuni segnali
Il secondo motivo invece tagliano perché mi sembrava giusto schede rendere la cooperazione è una specie di slogan attento della politica estera o per lo meno di una politica estera che precisamente definite per quanto riguarda l'Africa australe
E che è dotata di poca di unicità e che e anche poco chiaramente definite nei suoi strumenti non mi sembra che sia possibile effettivamente cantare nell'opera di cooperazione di tutti
Questi significati politici e farla diventare di fatto è l'unico strumento della politica estera
La delega detto queste rimane che la cooperazione a guadagnarne da svolgere in questa in questa direzione eseguite per la parte Ciano di definizione di priorità di metodologie di prospettive l'intervento di tipologie d'intervento
Ecco anche in questo caso io mi limiterò a garantita fare sarebbe osservazioni
La parte centrale è naturalmente quella anche più difficile da risolvere e che l'apporto che deve esistere tra politiche per far fronte all'emergenza interventi per far fronte all'emergenza
E gli interventi che puntano a obiettivi di lungo periodo cioè l'obiettivo dello sviluppo l'obiettivo per la riduzione della dipendenza
L'integrazione economica su scala regionale e così via
E nel caso la sete strane è abbastanza evidente anche in altri casi alcuni forse più che in altri casi è evidente che queste due serie di interventi se non strettamente intrecciate
L'emergenza era in larga misura anche prodotto della guerra
Lesionate presuppone in realtà la fine della destabilizzazione e a sua volta anche la farfalla però della indipendente come amica rispetta Sudafrica
Quella risposta intende aiuti e all'emergenza ovviamente una priorità assolute in questo l'hanno avuto soprattutto per alcuni Paesi credo però che anche in questa direzione andrebbe contenuto lo sport per tentare di per come programmarla anche se può sembrare un bisticcio di parole
Esprime la necessità di programmare l'emergente ma solo per alcune aree noto visibile ormai più che emerge enti che s'intendeva nel sedere faccio solo due esempi no è il discorso del però subito rifugiati erede dislocate all'interno dei singoli Paesi su cui è già possibile lavorare del fenomeno che probabilmente si accentuerà pure questo nel prossimo futuro
La seconda area se non è chiarissima al problema della forza lavoro che viene espressa che potrebbe venire espulsa dal Sudafrica
A Fasano emigrante proprio mentre paesi vicini questa già un problema per il Mozambico e lo sarà per metà unisca diventarlo pelate il Paese perché se un'area in cui è già possibile appunto fin da ora pensare programmare con interventi
Ma è anche notare di passaggio
Su questa linea tentativo di individuare alcune aree della emerge dall'emergente su cui lavorare programmare fin da subito si muove il fondo speciale creato vengono eliminati per l'Africa australe
è un fondo che ha ricevuto pochissime incoraggiamenti dall'Occidente e credo invece sarebbe utile forse incoraggiare anche per l'evidente connotazione politica l'operazione soluzione del che a queste a fondo e Hackett pesa sarebbe anche nell'interesse un paese come l'Italia appunto promuove un'ultima ottenuto con questo finalistico
Concerne diciannove obiettivo che la nostra cooperazione se data di contribuire a ridurre la dipendenza dal Sudafrica
Ecco qui ve ne sono soltanto che capisco molto complessa
Ma io ve ne sarebbe inutile cercare di compiere uno sport anche qui distrutti o anche di un lavoro di analisi per cercare di definire dei criteri in qualche misura operativi
Per misurare la correttezza degli interventi rispetto a questo obiettivo
Capisco che forse non tutti gli interventi esatto sì breve forse non sarà possibile farlo per tutti gli interventi non sarà sempre possibile quantificare in qualche modo questo obiettivo però un tentativo divisionale e più precisamente programmi e progetti rispetto all'obiettivo sganciamento a dipendenza se ben alternative resteranno e potrebbe rendere anche più efficace
L'affidamento dell'incarico grazie
Spiegazione oppressiva Ercolessi per l'illustrazione della sua relazione che come ho già detto sarà disponibile
Completa all'uscita credo numero di copie spero sufficiente comunque poi ci sforzeremo di riprodurre do la parola Obama focato il Molise per una comunicazione sul tema ONG in Africa australe
No non acconsente
Nella prima conferenza del partito sulla cooperazione leoni G hanno avuto un loro spazio per spiegare chi sono
Oggi si trovano davanti alla sfida lanciata ed Amicucci e da Crippa
Di giustificare il loro essere portati ad esempio di una cooperazione che prenda in considerazione le esigenze delle popolazioni
E che lavori in un modo fra virgolette diverso
In che cosa consiste questa diversità
Prendendo il caso dell'Africa australe che si può estendere però anche negli altri paesi dove sono presenti Leo NI Jinja anche con motivazioni diverse
Si può dire in due parole che la diversità delle ONG consiste Lenz nel fatto che l'impegno per la cooperazione nasce da un impegno di solidarietà
E la solidarietà che fa avvicinare i popoli che porta la reciproca conoscenza e chi aiuta ad impostare i progetti su una base reale su una base dissolta
Nella comunicazione che verrà distribuita sono descritte le tipologie dei progetti basati su questa conoscenza della realtà e con esso nei progetti storici che l'hanno determinata si tratta principalmente di progetti con controparti governativi governative
Che mirano al sostegno di strutture statali affidabili in quanto il Paese sì che sono usciti da un processo di guerra di liberazione
Hanno
Costruito delle strutture che possono servire come ponti alle ONG per raggiungere le popolazioni
Si tratta anche di progetti con controparti si governative ma dose non è la struttura governativa che fa da ponte ma
Sì apre una strada di Diretta collaborazione fra lo NRG che
Atto è il Progetto e alle popolazioni che ne sono i beneficiari
C'è anche una terza tipologia dei programmi che nata durante cui questi ultimi anni della destabilizzazione che sono una via di mezzo fra Progetto di emergenza del progetto in via di sviluppo un progetto ci cioè che nasce per provvedere a dei bisogni immediati in campi fondamentali come quello dell'agricoltura soprattutto d'e quello della perforazione dei pozzi dell'acqua eccetera
Comunque
Altri queste tipologie hanno una loro caratteristica
Sono progetti che impiegano personale italiano prevalentemente dei volontari
Altre tipologie di progetti non sono state privilegiate delle ONG italiane come i piccoli progetti senza personale i progetti di emergenza vera e propria
Noi privilegiati a causa dell'impedimento che costituiva la legge trentotto e anche quella precedente e che non riconosceva che progetti di volontariato
Ma anche a causa di una identificazione storica delle ONG italiane con il volontariato
E che non portava all'evoluzione delle tipologie senza volontari e al piano sfruttamento di altre risorse finanziarie come quella quelle della cerca non importa farà la presenza dei volontari
Con la messa in vigore della legge quarantanove si apre la strada per il superamento delle tendenze tradizionali e lo sviluppo di nuove capacità operative da parte delle ONG italiane
Particolarmente interessanti per quanto riguarda l'Africa Australia e data la situazione sono questi progetti costituiti da una prima fase di emergenza mirata e l'aiuto a popolazioni re insediate
A causa di carestie o di guerra o a popolazioni che ritornano dopo un periodo di allontanamento
O semplicemente popolazioni colpite da calamità naturali da siccità da
De da
Fame eccetera
E con un seguito di un'azione integrata per lo sviluppo a medio termine questi progetti sono stati sì possibili adesso
Grazie alla diversificazione di ruoli dei cooperanti italiani che permette la nuova legge e che importante per il lavoro delle ONG
Non c'è più bisogno di un contratto biennale di volontariato si possono trovare figure intermedie di che possono essere in impiegate per tempi anche molto minori e con caratteristiche molto diverse
Altrettanto adesso post potranno essere vagliate le possibilità di promozione di azioni di piccoli azioni per lo sviluppo come e molto comune fra le ONG non italiane europea senza volontarie e anche con controparti non governative
E potrà parti Condove native si intendono come raggruppamenti di vario tipo da cooperative associazioni così non dipende da Paese ed dal dal Paese delle situazioni
Anche e sui sviluppare la capacità di studiare Luck nascita o la crescita di questo tipo di raggruppamenti che possono permettere anche l'evoluzione di progetti generatori di reddito cioè progetti che permettono a questi raggruppamenti di badare alla loro autosufficienza ma anche a mantenere
Il mercato interno a livello di popolazioni
Colpite o che possono essere colpiti da un momento all'altro dalla fame
Intanto sono già in corso nuove tendenze che cominciano e coinvolgere le tipologie dei progetti governativi tradizionali e di cui si è parlato prima
In primo luogo viene messa in discussione e non solo in Africa australe la definizione is stessa del Progetto in quanto azione rigida nonostante le caratteristiche di flessibilità che i progetti le energie hanno sempre avuto
Sì
Si ricerca quindi la strada per arrivare partendo da un appoggio un progetto ben definito nei tempi e nelle modalità all'appoggio a un processo di sviluppo
Attraverso un'azione più flessibile più interdisciplinare più aperta a meccanismi ti integrazione fra i soggetti coinvolti cioè la eventuale presenza di cooperanti italiani e
I soggetti
Della controparte che apprendono attiva parte nella
Esecuzione N al portare avanti questo fra virgolette Progetto
Altri aspetti sui quali però c'è delle riflessioni e delle ONG per quanto riguarda i loro progetti
Sono tutti questi di cui si parla per in tutta la cooperazione hanno sono gli aspetti della salvaguardia dell'ambiente anche nei Paesi in via di sviluppo
L'aspetto del ruolo femminile nell'interno dell'azione e la preoccupazione anche di non esportare modelli negativi di discriminazione
Provenienti dal Nord
Noi abbiamo il problema di combattere li aspetti della sottovalutazione della donna in certi casi nei Paesi in via di sviluppo ma contemporaneamente dobbiamo essere ben attenti di non introdurre processi di discriminazione maturate da noi né li ha negli ultimi secoli è che noi esportiamo laddove non ci sono nemmeno conosciuti
E poi anche un altro aspetto che è quello della cresce da te la capacità di valutazione dei progetti dalla parte degli organismi
Europei italiani ma anche della auto-valutazione di tutti i soggetti coinvolti nell'interno del progetto che si hanno italiani che si hanno della controparte
E l'educazione e lo sviluppo anche assume importanza nella correlazione con i Progetti
Nella fase della loro nascita e durante la realizzazione con raggiungimento delle gamme fra popolo e popolo elemento essenziale della cooperazione non NRG eccone anche espressione di solidarietà concreta
Cito come esempio un progetto del CE su
E che si configura con me uno lo sbocco di un lungo processo di educazione allo sviluppo
E intimidazione di solidarietà in Italia che coinvolge alle scuole italiane con le scuole
Delle degli esuli dell'ANC in Tanzania e che poi è arrivato a coinvolgere anche la direzione de generale della cooperazione allo sviluppo che finanziando questo Progetto riconosce un movimento di liberazione che l'ANC come controparte effettiva questo è stato un grande momento di innovazione per quanto riguarda i Progetti
Un altro progetto realizzato del Kospi in Zambia
è un progetto è composto di provenienti dall'Angola
Presente il carattere innovativa innovativi di un'azione per lo sviluppo volta a garantire l'inserimento nel Paesi ospitanti di una popolazione allontanata vent'anni fa che tuttora eh
Rimasta in disparte dalla popolazione e attraverso un progetto che mira allo sviluppo è della popolazione del campo dei profughi e della popolazione Zambia Anna circostante a creare questo le gamme
Fra queste due popolazioni contribuendo in questo modo in un modo concreto anche in quello che una delle tendenze e delle ONG che è quello di lavorare anche concretamente per in un azione di pace
La legge quarantanove ha fornito come abbiamo detto LNG nuovi strumenti per ampliare e sviluppare il loro lavoro in Africa Australia
L'esplosione della rivolta nei ghetti del Sudafrica aree sull'opinione pubblica
E di conseguenza anche il governo italiano più sensibili al problema dell'apartheid e alle gamme che esiste fra quest'ultimo è la destabilizzazione e la guerra che investe tutti i Paesi della regione
E che con cui hanno ampi e devono misurarsi le ONG che realizzano progetti in quest'area
L'azione dell'ONG che è stata sempre legata ai due aspetti è quello della cooperazione allo sviluppo e quella della lotta per la pace e la liberazione dei popoli ha bisogno oggi di ulteriori strumenti istituzionali istituzionali che permettano la sua evoluzione
E le ONG sostengono l'imposizione delle sanzioni contro il Sudafrica come strumento di pressione contro il regime dell'apartheid
Nello stesso periodo di tempo però chiedono l'installazione al più presto del fondo speciale destinato i paesi della linea del fronte
Che li permetterà di affrontare la destabilizzazione
Chiedo che i loro progetti governativi siano inseriti in piani paese coerenti e collegati nell'interno di un più a più ampio piano regionale finanziato dall'Italia
E non che vadano a tappare buchi senza sapere veramente in a chi è programma complessivo questo
Questo a apporto è destinato nello specifico delle azioni verso le vittime della parka e di nell'interno del Sudafrica sarebbe opportuno che anche l'Italia adottasse procedure di finanziamento simili a quelli della CEE
E che abbandonasse l'infelice strade che ha intrapreso con il finanziamento di un progetto nel del nel bando stante il quel suo look
Riconoscendo in questo modo la legittimità dell'apartheid
Attraverso una effettiva cooperazione con il Dipartimento il bando del Ministro Scene development anche se non è direttamente con loro ma con il cosiddetto Governo del fasullo
Sarebbe auspicabile inoltre un maggiore incoraggiamento degli sforzi delle ONG a congiungere l'educazione allo sviluppo all'azione sul campo
Dando la precedenza a progetti di cooperazione formazione educazione dello sviluppo emergenza collegati fra di loro in un insieme che realizzato dall'astensione nel giro da un consorzio di ONG copre le varie possibilità offerte delle loro legge quarantanove integrandole
Grazie
Ringraziamo la foca e diamo prima di passare alla prossima comunicazione allora volevo inserire qualche intervento diamo la parola alla senatrice Marina Rossanda
Le due prime relazioni e sono hanno posto sul tappeto il un qualche cosa che rende il il mio intervento meno
Direi estraneo al discorso di quanto avrei creduto in un primo momento ci hanno posto sul sul terreno
La questione dei rapporti tra
Cooperazione allo sviluppo
E le linee di di politica estera italiana nel in particolare
I comportamenti nei riguardi di situazioni di conflitto piedi situazioni nelle quali esiste una questione di liberazione di di comunitari popoli e di combattere situazioni tipo quella dell'apartheid
In effetti io volevo sollevare per proporlo soltanto la discussione dei partecipanti a questo
Convegno il problema del caso un po'particolare ma forse appunto un po'meno particolare di quello che credevo
Della cooperazione con i territori occupati da Israele nei quali si sa che in questo momento in piedi un conflitto molto vivo
E di probabile lunga durata
Un problema che parecchie ONG e l'Associazione Medica interpalestinese cui appartengo io che non è un NI gi cioè è una intimare
Come funzioni un po'diverse
Abbiamo sollevato anche presso il ministero degli esteri che era quella di con chi avere dei rapporti nel nello stabilire i programmi di sviluppo che sono messi i quesiti sono presi in considerazione
In base al fatto che appunto non esistano in queste aree
Delle autorità legittime le autorità di occupazione non possono essere considerati legittimi rappresentanti del nel territori occupati
E nemmeno esistono nella maggior parte dei casi dei rappresentanti di comunità perché si sa che anche nelle amministrazioni sono quasi dappertutto non rappresentative delle comunità
Palestinesi
Allora questo è un problema che mi sembra abbastanza interessante al quale credo mi sembra di capire che il ministero del degli esteri italiano stia dando un certo livello di attenzione
E che ritengo le organizzazioni non governative possono avere interesse a far crescere tra l'altro il sostegno economico e in termini progetti di servizio ai territori
Non è una cosa è così campata per aria
Forse non tutti sanno che la condizione il livello di sviluppo di questi territori e un livello più vicino a quelli del Terzo mondo di quanto non lo sia vicino a quello dei Paesi sviluppati
Vi sono interessanti documenti presentati alla conferenza delle ONG a Ginevra nel settembre scorso quello sulla questione della Palestina
Cioè hanno dimostrato sono a disposizione di chi li volesse conoscere che il reddito pro-capite nel Cisgiordania nella striscia di Gaza
E non soltanto pari a circa un ottavo di quello del
Di Israele ma
Che inferiore nettamente inferiore a quello del paesi arabi circostanti
Il che legittimamente mette questi territori direi nella condizione di essere oggetto appunto di interesse ed interventi con nel caso specifico si crea questo problema estremamente delicato di stabilire un Progetto con chi in pratica oggi si tratta di valorizzare il ruolo di queste organizzazioni che si sono espresse in modo molto netto la informazione di uno Stato indipendente quindi non mi sembra che il il discorso che io qui propongo appunto una non è soltanto una questione di emergenza narri entra abbastanza chiaramente nelle linee di quel esame parallelo tra politica di sviluppo e politica di pace che è stato esposto così chiaramente nelle relazioni precedenti grazie molte probabilità tra parole così velocemente
Ora la parola per un saluto il dottor Ugo fruttosio dell'analisi
Bene la ringrazio meno portare qui il saluto non solamente della task force sul degrado la biosfera dell'Aisi che organizzò nell'ottantacinque il famoso convegno sul degrado ambientale e sviluppo
Ma anche del Comitato Agronomi e Forestali troppi carristi della Federazione nazionale dottori scienza agrarie forestali e del centro che raggruppa gli ex dirigenti del sistema delle Nazioni Unite italiani che hanno creduto
Di unirsi nel comitato italiano Our come ufficio un report
Un rapporto che è stato menzionato stamattina
E che non è uno dei tanti rapporti delle Nazioni Unite
Un rapporto che il frutto di un lavoro di svariati va molti anni di circa trecento stazioni e istituti di ricerca tre maggiori del mondo dell'emisfero sud del nord e dell'est
Di un migliaio di scienziati esperti qualificatissime e dirette in questo rapporto dal primo ministro norvegese Gro Harlem bulgaro
Questo rapporto
Noi Esperti del sistema delle Nazioni Unite ex esperti non vorremmo più facesse la fine di un precedente rapporto che è stato seppellito nei vari cassetti dei vari governi della terra e che si chiama strategia mondiale la conservazione fatto con una cooperazione anche della FAO e dell'UNESCO del WWF e dell'UDC AN e soprattutto del fondo delle Nazioni Unite per l'ambiente
E non vorremmo che questo nuovo rapporto faccia la fine che ha fatto il rapporto nel settantasette sulla desertificazione rapporto di Nairobi tutti questi rapporti fanno una chiara diagnosi di un processo gravissimo vertiginoso di desertificazione del continente africano cioè di morte dell'ecosistema africano
Tra parentesi come agronomo tropicali sta con i miei ventidue anni da Africa
Vi rammento che per creare quel terreno agrario che voi vedete in campagna per creare trenta centimetri di terreno agrario darà roccia primaria brutta ci vogliono dei Duemila ai tre mila anni
Cari signori ma per distruggere un terreno fertile agrario bastano dai dieci ai venti anni l'erosione idrica l'erosione eolica
E l'impoverimento il degrado nel suo quindi noi stiamo assistendo a qualcosa disse di volto allarmante per i troppi Calisti
Per gli agronomi che in prima
Che assieme ai contadini africani che ai capi di villaggi africani hanno perfettamente ben recepito la morte del territorio il degrado e che non è ancora recepito ora Laura confluiti un report delle Nazioni Unite dice in sostanza
Che la biosfera terrestre
Ha iniziato un processo lento ma l'ha iniziato di agonia
Provocato dalla stupidità dall'ingordigia
Dell'essere umano
Fino all'inizio di questo secolo le attività dell'uomo non avevano potuto intaccare i sistemi planetari alla fine di questo secolo cioè in cento anni meno in cento anni l'uomo è riuscito a scardinare
La fascia d'ozono qui sono dati proprio reali scientifici
Ha dato un impulso processo di desertificazione ha considerato le foreste dense umide non
Un ecosistema utilissimo dedicando dal biosfera ma una semplice miniera di legname l'uomo accecato dal profitto individuale o collettivo sta distruggendo nell'assoluta indifferenza dei mass media
E degli uomini di Stato e di governo e delle classi politiche del mondo sta ignorando un rapporto che sta dicendo che il mondo è entrato in agonia
Non si fa riferimento alcuno sulla stampa italiana di questo rapporto al ministero degli affari esteri credo che il dipartimento alla cooperazione non abbia ancora letto il rapporto eppure uno dei membri del nostro governo un sottosegretario agli Esteri ha fatto parte della Commissione non intanto quanto Susanna Agnelli nome ma in quanto sotto che dalle liste non una parola sulla televisione sulla stampa
Noi esperti del sistema delle Nazioni Unite insistiamo
Affinché questo rapporto abbia la massima divulgazione il parlamento tedesco l'ha già discusso il Parlamento inglese non solamente la discusso ma il governo inglese ha creato una commissione di scienziati per vederne le implicazioni di politica interna in politica estera non si può ripeto non si può ignorare un rapporto che denuncia l'inizio di una necrosi a livello dalla biosfera terrestre
Signori l'ex segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim proprio in questi giorni
E accusato non tanto di aver commesso lui stesso un crimine ma di non aver saputo opporsi a un crimine
Non gli ex funzionari italiani dirigenti del sistema delle Nazioni Unite ci sentiamo il dovere morale di dire che è giunto il momento che ciascuno si deve opporre e deve intervenire in prima persona denunciando quelle carenze che possono portare l'umanità alla fine del secolo a disastri veramente incontrollabili
Le alluvioni che hanno colpito l'India nel mille novecentosettantotto
Alla provocato tre miliardi di dollari di danni
E molti morti
E questo per aver disboscate o alcune zone pedemontane per farne della valorizzazione agricola
In nome dello sviluppo si stanno commettendo errori tragici di cui forse non i nostri figli ma noi nella nostra dei vecchiaia subiremo le conseguenze
Ricordatevi che in natura come il la l'unione dei quindici Nobel avvenuta a Roma il sette novembre presieduta da tra l'altro tra da Carlo Rubbia che il nostro presidente onorario della ISI ha chiaramente indicato
Una situazione da allarme rosso sul pianeta Terra nessuno della stampa ne ha fatto riferimento
La riunione avuto luogo a Roma qui dopo una seduta dall'Accademia Pontificia delle scienze la quale anche Accademia Pontificia delle scienze esaminando i contenuti del rapporto dell'ONU Our come dicevi tu
Hanno creduto di dover lanciare un allarme
Ai governi della terra
Signori qui si parla di conflitti qui si parla di lotta e di guerre di Est Ovest nord-sud palestinesi israeliani sudafricani basterebbe pubblicare in tutti i governi questo rapporto
Perché questi conflitti forze si ridurrebbero
La l'uomo io ricorderò sempre nei miei ventidue anni da Africa ho subìto situazioni di guerriglia di guerra di rivoluzione da dallo zaino in cui sono stato quattro mesi ospite dei dei Silva
E via di seguito lontano sessantaquattro che quando c'è un pericolo comune che sovrasta tutti
State tranquilli e ve lo dico per esperienza di vita vissuta di chi è stato sull'orlo della morte parecchie volte non uno ma parecchie volte
Che sparisce qualsiasi conflitto in atto di fronte alla minaccia comune io sono sicuro che se tutti i governi della terra prendesse però con accuratezza di studiare i tre rapporti del loro quello di Nairobi e settantasette questo rapporto lastrico demotivazione natura
E il rapporto a o come più più al massimo livelli state pure tranquilli che israeliani e palestinesi in mano nella mano si metterebbero a lottare contro la desertificazione perché la la minaccia che ci sovrasta tutti cari signori e l'annientamento globale planetario per collasso degli ecosistemi terrestri
E in natura come voi avete studiato ma chiaramente molti si dimenticano tutto è collegato non è un'ipotesi quella di Gaia
è una realtà
Perché dal virus al mammifero superiore tutto nella natura è collegato e l'uomo questa specie vivente sulla terra sta scardinando in cento anni gli equilibri della biosfera terrestre
Noi non possiamo prendere in braccio i nostri figli i nostri nipoti guardarli negli occhi riempirli di regali a Natale
In questa festa che è diventato sinonimo di consumismo e non di riflessione
Senza pensare al futuro che riserviamo noi non ci comportiamo il padre dei nostri figli
Ma ci comportiamo vivere di sconsiderati e passi dei nostri padri stiamo distruggendo le risorse naturali ben venga la svolta
Ma questa svolta cari signori perché uno che un autorevole esponente mi ha detto questi problemi li conosciamo tutti ma per fare la risposta esiste viene dagli agronomi e forestali topica visti tagliare e dagli esperti del loro italiani
La risposta esiste
Non è vero signori che nel Sahel non si possa contrastare il fenomeno della desertificazione
Certo se si continua a investire l'uno per cento dell'aiuto pubblico allo sviluppo in quei progetti
Di conservazione del suolo di rimboschimento e di mobilitazione dei villaggi contro la desertificazione come attualmente si fa perché l'uno per cento
Signori
è chiaro che non si arriverà mai contrastarlo quindi la svolta deve essere Presa di coscienza dell'emergenza planetaria che è una emergenza strutturale
Revisioni per quanto possibile o correzioni di alcuni modelli di sviluppo e investire nel campo della conservazione del suolo dell'acqua dell'equilibrio ecosistemi con la partecipazione attiva cosciente e responsabile dei villaggi
La formula che l'Italia è la FAO hanno iniziato con gran successo detta l'evoluzione attenta in Niger
Ed il governo di Jedi girino è uno dei più grandi
Convinti di questa formula ma quanti progetti che ITA esistono stamattina qualcuno parlava di appalti come si può concepire di dare in appalto a imprese europee programmi di sviluppo rurale che devono essere fatte dei villaggi
Questo vuol dire tornare alla formula chiavi in mano del mille duecentosessanta quando il gesto consorzio di imprese europee realizzava l'opera di conservazione del suolo di sviluppo rurale integrato dello gli attenga del Burkina Faso che è stato un gran fallimento
Signori io porto quindi il saluto
E il doveroso intervento dei troppi Caristi Agronomi e Forestali italiani chi oggi qui rappresento degli Esperti ex esperti del sistema delle nazioni italiane della ISI che si sono associate insieme
Ad alcuni scienziati di fama internazionale nell'Our Communities commette italiano
E che ha la ferma intenzione di non ricevere tra qualche anno la stesso accuso accusa che si fa ad ex ufficiali durante la guerra di non aver saputo opporsi con cognizione di causa della gravità della situazione agli errori
Dei propri colleghi e via di seguito un auspicio che questa svolta sia reale che non sia nelle parole ma sia nelle sostanze
Una svolta reale che vede in prima fila i villaggi
Non le in paese
I contadini africani che non sono affatto meno civilizzati Dinoi signori in questi momenti così pare una delegazione di indios
Di pellerossa
E e di rappresentanti dei Maya e degli Aztechi stanno volando verso Milano dove io sarò presente che sono invitato dove diranno il seguente messaggio c'avete scoperto cinquecento anni fa
Ci avete distrutto
Avete distrutto l'habitat e gli ecosistemi nel quale noi credevamo
Nella vostra prosopopea di cosiddetta civiltà oggi i signori noi gli indios stanno morendo ma vi veniamo a portare un aiuto
Guardate che queste distruzioni stanno per intaccare i vostri stessi figli l'ozono la distruzione delle foreste la desertificazione cada a sulle vostre teste noi indios dell'America latina veniamo a dirmi salvate voi stessi e salvati gli ultimi indios dalla distruzione
Da questa mania
Di uno sviluppo materialistico basato solo sul profitto individuale o collettivo senza alcun rispetto per i valori dello spirito ed è la vera civiltà dell'uomo
Che è anche presente in un contadino analfabeta o di Creta più per un professore universitario delle migliori università europee
Grazie signor
Graziano anche per ora la parola
Come avete visto continuiamo l'intercalare comunicazioni di interventi d'ora la parola per un'altra comunicazione
Suo il Corno d'Africa un dialogo sulle politiche per rafforzare la collaborazione regionale e promuovere lo sviluppo al senatore Alessio Pasquini
Scritta
Naturalmente anche per questa comunicazione come per le altre che sono richiamate nel programma esiste un testo scritto più ampio di quello che i relatori presentano illustrano qua abbiamo fatto per ragioni di brevità di comodità e anche per lasciar spazio a qualche intervento e a disposizione quindi naturalmente anche la comunicazione scritta
Di Pasquini dopo la Pasquini
Signori compagni
Una conferma dell'analisi critica
Sviluppata soprattutto nella relazione di Micucci
Circa gli interventi a pioggia
E al contrario sul valore
Di scelte programmatiche
Viene da un esame
Della passata cooperazione dell'Italia nel Corno d'Africa
In quella zona
L'Italia ha avuto e continua ad a vere
Un'occasione pressoché unica per una efficace politica di aiuto allo sviluppo
Poiché come sappiamo l'Africa orientale
E infatti la sola zona geografica che ha conosciuto l'Italia
Nel ruolo di potenza coloniale
E che nell'ultimo decennio la ritrovata del suo principale partner almeno in termini quantitativi nella lotta contro il sottosviluppo
E proprio in termini di sottosviluppo il Corno d'Africa rappresenta forse la più emblematica regione del mondo
Certo è che il passato per corso insieme
Che nonostante tutto si è andato evolvendo in relazioni di piena amicizia
Avrebbe dovuto facilitare un rapporto di cooperazione non soltanto privilegiato
Ma più radicato ed efficaci
E consentire un risultato complessivo assai più incoraggiante che altrove
A cominciare dal livello del dialogo costruttivo con i governi e con le popolazioni
Eppure
Sembra essersi verificato il contrario
L'assenza di una strategia regionale
Di una politica di Area
Di una seria pratica di dialogo nella linea di aiuto che è stata seguita fin qui sono così evidenti
Che oscurano anche quei benefici risultanti dalle numerose
Ma frammentarie iniziative di cooperazione finora realizzate in quella regione
E specificatamente nei due più importanti Paesi dell'area la Somalia e l'Etiopia
Dai dati più significativi
Per i quali per la maggior parte dei quali il rimando alla comunicazione scritta
Gli ai quali ovviamente faccio riferimento solo per qualche aspetto
Emergono Analogie diversità tra i due Paesi nel tasso di crescita nel reddito pro-capite nel peso del debito sul prodotto nazionale lordo e in rapporto alle esportazioni
Diversità che sarebbe errato sottovalutare e quindi anche per questo verso rimando a quei dati per un esame diversificato puntuale
Ma ciò che accomuna i due Paesi al di là di diversità di comportamento nella conduzione per esempio dei rapporti in agricoltura
è il bassissimo livello di sviluppo agricolo
Un deficit e cerealicolo molto elevato una fortissima dipendenza alimentare dall'estero anche negli anni di clima ottimale
La scarsa produttività del settore agricolo
Le gravi ricorrenti siccità
Le cattive condizioni di vita nelle campagne sono poi tra i fattori decisivi come sappiamo dell'elevamento del tasso di inurbamento
Negli ultimi vent'anni la percentuale di popolazione insediata ai centri urbani è salita da venti a trentaquattro punti in Somalia e da otto a quindici in Etiopia
Anche per questo verso i nonostante le massicce importazioni sotto varie forme compresa quella degli aiuti internazionali
La situazione alimentare rimane permanentemente grave e il fabbisogno calorico giornaliero resta fortemente deficitario
Che quello dell'agricoltura
Soprattutto contadina
Delle necessità alimentari del minimo vitale sia il problema base prioritario è in questa regione del mondo non meno che in altre una verità inconfutabile che tutti i dati confermano
L'altra emergenza è senza dubbio quella sanitaria con forti anche se differenti tassi di mortalità infantile
Certo è che la possibilità di risposta delle strutture locali ieri all'urgente domanda di servizi sanitari e minimal sia a causa delineare o altezza delle strutture sanitarie sia per la bassissima presenza di personale
Un medico ogni circa diciotto mila abitanti sommaria un medico ogni circa ottantotto mila abitanti Etiopia
La stessa lodevole attenzione portata con notevole sforzo alla scolarizzazione e alle strutture universitarie e da vedere quanto collegata alle ricordate più urgenti esigenze del Paese perché sia consentito davvero una condizione di sviluppo economico sociale e civile
Ebbene
Come è intervenuta sin qui la cooperazione italiana in questa data situazione
L'impegno finanziario è stato e rimane rilevante
Per tutta l'area e per i singoli Paesi
Mille miliardi per la Somalia settecentocinquanta per l'Etiopia ma gli investimenti va notato subito non hanno seguito un programma mirato e non hanno visto rispettate le priorità ricordate
Agricolo alimentari
E sanitarie in primo luogo
Si è andati avanti per interventi singoli a pioggia come è stato detto anche in altri interventi riconosciuto dallo stesso sottosegretario Raffaello
Senza riguardo in ogni caso al loro collegamento con i reali acutissime i problemi di sviluppo primario
In Somalia i principali finanziamenti sono andati alla realizzazione di improbabili progetti di impianti industriali
O per la costruzione di infrastrutture stradali
Progetti tra l'altro sproporzionati a quanto è dato sapere rispetto alle capacità gestionali del Paese
Con i risultati insoddisfacenti che è facile immaginare
Lo stesso grosso aiuto fornito nel settore della formazione all'università
Rischia di non produrre gli effetti desiderati se la ricerca non è mirata
Applicata alle priorità del Paese
O se si vuole alle esigenze dei anche dei paesi limitrofi dove non pochi studenti emigrano dopo la laurea
Lascia ad esempio perplessi l'abolizione della facoltà di Geologia in un Paese assetato come anche la Somalia
In Etiopia
Come ricordava anche il sottosegretario Raffaelli almeno nell'impostazione e parziale realizzazione dei progetti
C'è una relativa migliore qualità
Il sensibile apporto dato
Dall'aiuto italiano per incrementare ad esempio la capacità di produrre e distribuire energia a basso costo costituisce un importante fattore di sviluppo
D'altra parte il tentativo fatto e tuttora in corso con l'intervento straordinario pluri settoriale integrato alle
Sibila e difficile adattamento all'utilizzo
Come è stato detto anche poco fa da chi ma preceduta che mi ha proceduto dei moderni processi e strumenti per l'agricoltura pur tuttavia si proponeva l'obiettivo per quella zona dell'autosufficienza alimentare
Ma anche in questi casi
La marcata assenza di fattori integrativi tra le diverse iniziative
E per quanto riguarda il tana bellissimi
L'affidamento dell'intero progetto che era e prima di tutto un progetto per l'autosufficienza alimentare ad una impresa di costruzioni
Rischiano di vedere vanificati le scelte e gli obiettivi originari come si evince dalla lettura dell'ultimo verbale di riunione della commissione mista
Del resto anche a Gibuti l'altro paese del Corno d'Africa diventato prioritario secondo una recente delibera del comitato direzionale l'incremento di fondi appare destinato alla realizzazione di infrastrutture di collegamento di tipo stradale
A parte il ruolo pressoché esclusivo di base militare francese anche questo piccolo paese ha come problema prioritario quello dell'autosufficienza alimentari
In sostanza ecco non si capisce perché in un'area come quella del Corno d'Africa notoriamente interamente caratterizzata da un endemico dai fischi alimentare per non parlare degli affetti della siccità
Che oggi ancora la colpisce più severamente che in passato la cooperazione italiana non abbia assunto come priorità strategica il sottosviluppo in cui è relegato il settore agricolo
Una politica di cooperazione concertata impostata
Sulle rinunciabile dialogo fai con i paesi interessati deve muoversi secondo un minimo di strategia di intervento per aree geografiche
E secondo la individuazione perciò del principale bisogno primario o bisogni primari da affrontare con assoluta priorità
Una visione complessiva del Corno d'Africa avrebbe consentito perciò di agire non soltanto in modo coerente
A livello regionale ma di armonizzare rafforzare la capacità di intervento programmato anche ai due successivi livelli nazionale e locale
Non a caso è stata accolta con favore con speranza la recente più vasta aggregazione dei paesi dell'area Sudan Etiopia Gibuti Somalia Kenya Uganda nell'organismo interstatale i gatti
è una occasione irripetibile favorevole per disegnare una strategia complessiva per l'intera Area anzi
Le premesse di un consolidamento o di un avvio della cooperazione regionale per superare le marcate comuni deficienze ai vari paesi sono legate oggi in modo decisivo all'opera di questo organismo
Dall'iniziativa del quale di dipendono anche l'introduzione di elementi ivi duratura collaborazione tecnica
Tra Paesi che sullo Stretto piano delle relazioni estere sono invece supposizioni talvolta assai lontane
Sappiamo bene
E questo vale anche per i Collovà Africa che laddove si verificano crisi e conflitti armati
Violazioni delle libertà democratiche
Mancato rispetto di diritti delle popolazioni le ragioni sono molteplici
Di natura politica etnica religiosa ragioni antiche e recenti
E che per rimuovere sono richiesti
Prima di tutto ai Paesi ai popoli interessati il trovare soluzioni che affrontino i problemi per quelli che regolarmente realmente sono
Ma sarebbe sbagliato non considerare l'importante contributo
Che da una lungimirante e programmata e concordata politica di cooperazione in tutta l'area
E quindi dall'avvio a soluzione dei problemi della falda mi del sottosviluppo può essere data alla composizione pacifica dei conflitti alla sollecitazione di sviluppi democratici al pieno rispetto dei diritti delle popolazioni
Così come dalla riduzione delle tensioni da una evoluzione di buoni rapporti inter statali
Da una stabilità democratica può nascere una più stretta collaborazione dalla quale la strategia d'Area per obiettivi comuni di sviluppo può trovare il massimo impulso e realizzazione
Tornando ad osservare l'esperienza passata ai sin qui compiuta per concludere la principale spiegazione
Del procedere frammentario anziché programmato degli interventi della nostra cooperazione
Di scelte preminentemente infrastrutturali e di servizio anziché prioritariamente della produzione agricola alimentare e torno a ripetere sottolineo di sostegno soprattutto alla piccola agricoltura contadina va ricercata a mio avviso nella confusione di ruoli
Voluta o no che è stata caratteristica sin qui della cooperazione italiana allo sviluppo
Intendo dire
Che tra le istituzioni preposte a dare indirizzi politici a formulare le scelte fondamentali
La funzione affidata al ministero degli Esteri e alla direzione appositamente istituita
Gli esecutori materiali degli interventi dei progetti e dei piani
Vi è spesso scambio di ruoli e titolarità
Quello che va perciò riaffermato con forza anche per quanto riguarda la l'esame del Corno d'Africa e che se la politica di cooperazione è parte integrante della politica estera del Paesi come qui tutte le relazioni hanno ricordato citando un passo della legge di un del primo articolo della legge allora l'insieme delle istituzioni pubbliche delle strutture statali preposti a cominciare dalla direzione generale della cooperazione allo sviluppo devono essere in grado sotto tutti i punti di vista
Politico-diplomatico ma anche tecnico a gestire la politica di cooperazione in maniera autonoma e attiva
Non deve essere consentita nessuna
Varianti che finirebbe con renderà la cooperazione succube di interessi di parte che non consentirebbe tra l'altro di impegnare assieme tutte le forze disponibili
Da quelle delle ONG a quelle degli enti locali e le regioni da quelle degli imprenditoriali
Grande piccole a quelle associative cooperative
Vale ancora una volta la pena ricordare che il Parlamento con la legge quarantanove ha indicato che deve essere il ministero degli Esteri attraverso la propria direzione generale a coordinare la politica di cooperazione dell'Italia perciò adottato quei state direzioni delle necessarie capacità impiantando vi anche quella struttura tecnica che era l'unica mancanti
E ha indicato
Alla nuova direzione generale di gestire questa politica di cooperazione attraverso piani il Paese e di conseguenza ad aprire un dialogo costruttivo e permanente con ciascun paese con cui si intraprendono rapporti di cooperazione ha persino indicato con precisione come indicava anche Crippa stamani i soli strumenti operativi e contrattuali consentiti
Mi chiedo e chiedo anch'io qui sono molti
E io indubbiamente
Mi rendo conto e plaudo anche al loro lavoro al loro impegno
Anche irresponsabili
Della cooperazione nella stessa direzione generale chiedo anche a loro
Come mai
Non abbiamo avuto una applicazione
Di questa legge come chiedeva stamani
Anche il compagno Micucci così come ci attendevamo dopo dichiari dibattiti del Parlamento è vero c'è stata una sorta di anticipazione
E le decisioni presi e qualche mese fa e in via di attuazione da parte del sottosegretario Raffaelli ma credo che alcune di queste critiche rimangano valide almeno allo stato delle cose perché si tratta in generale di obiettivi tuttora in fase di attuazione
In un anno
Ad esempio
è vero che è stato impostato un solo piano Paesi sebbene l'occasione vie lavorarle altri non è incerto mancata visti i numerosi accordi intergovernativi
Che sono stati conclusi nello stesso periodo di tempo
Non esiste lo sottolineo anch'io perché qui questo è un chiodo che va rimarcato dopo dieci anni di cooperazione e di assenza di questo strumento non esiste ancora un Regolamento di attuazione
Delle leggi e dell'ultima legge in particolare ora ovviamente la bossa messa in giro come è stato già detto ripropone lo strumento della concessione di pezzi di cooperazioni
Che escluso dal legislatore perché alternativo a ruolo politico e autonomo affidato al ministero
A nessuno noi diciamo soggetto privato o pubblico singolo consorziato può essere dato pensare per espresso divieto della lettera e dello spirito della legge quarantanove riavere in appalto la cooperazione o parti
Della cooperazione in Kenya o in Sudan come per tanti versi e per buona parte avvenuto sin qui per la Somalia e l'Etiopia tenere nel dovuto conto come anche noi vogliamo Tevere
è stato già detto i vari interessi
Quelli imprenditoriali non meno di quelli associativi
Non può significare da parte del governo abdicare a funzioni essenziali di politica estera
Quali sono appunti appunto quelli di cooperazione e di aiuto coi relativi programmi da approvare gestire e controllare in piena autonomia
Se insisto e finisco davvero su questi concetti
E nella comunicazione scritta lo faccio addirittura sino al limite della provocazione voglio avvertirlo
E perché dopo un decennio di esperienza e di attuazione delle leggi non pensavo lo dico molto chiaramente
E da parte del governo del Ministero della direzione generale oggi si fosse rimasti ancora a dare al Parlamento informazioni talvolta supera o con il contagocce
A impegnarsi su singoli progetti in questo o quel Paese per accontentare qualche autorità locale o qualche sollecitazione di vite italiani
Anziché finalmente porre in essere programmi Paesi e non si fosse ancora ostacolare di fatto dico di fatto l'entrata in campo della nuova componente tecnica accanto a quella politica e diplomatica
Mi auguro davvero
Che il confronto di questo nostro convegno serva anche a superare questi limiti e ad aiutare il pieno dispiegarsi della cooperazione italiana con i Paesi in via di sviluppo grazie
La ringraziamo Pasquini
Cui ricordo sarò disponibile per iscritto l'intera relazione diamo la parola per la comunicazione prevista dal programma sul tema le difficili chiede l'aiuto in Etiopia al rappresentante del Cisp Paolo dieci
Credo che uno degli obiettivi più significativi della cooperazione internazionale lo sviluppo sì è quello di riuscire a dire scrivere gli aiuti nelle politiche nei piani del Paese ospite
Orientando gli al tempo stesso verso l'interesse diretto delle popolazioni
Soprattutto sulla base delle domande sociali e delle aspettative da esse emergenti
Tale questione non si pone tanto in questo caso nel caso di questa breve comunicazione a proposito degli aiuti immediati di tipo alimentare quanto in riferimento ad aiuti allo sviluppo organizzati nella forma di specifici progetti settoriali o multi settoriali
Che prevedono il trasferimento di conoscenze e di tecnologia
Riuscire a raggiungere tale obiettivo in termini generali uno dei quesiti principali per conferire benefici sociali ed economici indotti da un progetto i caratteri della stabilità e permanenza nel tempo
Le argomentazioni che verranno sinteticamente esposte muovono da questi iniziale premesse
E traggono in particolare ispirazione da dati e linee di riflessioni scaturiti dal programma multisettoriale realizzato dal Cispel nell'aria del Tana Belles nella Regione amministrativa del Goggiamani in Etiopia nel quadro un programma che si svolge nel quadro di un intervento più vasto della cooperazione italiana come è stato ricordato la realtà la bellezza estesa duecento mila ettari ospita attualmente circa ottanta mila persone
Il tana bene se dunque uno dei centri più significativamente coinvolti nella politica dell'insediamento che il Governo etiope ha deciso di adottare dopo la siccità del mille novecentottantaquattro
Già all'inizio degli anni settanta la Banca Mondiale suggerì al Governo di alle Selassie di avviare progetti di trasferimento delle popolazioni residenti nelle zone a più alta densità demografica
Verso le regioni quasi vergini dell'Etiopia occidentale ai confini con il Sudan il piano avuto ufficialmente inizio nel marzo ottantacinque
La riforma agraria del settantacinque e il piano decennale di sviluppo mille novecentottantaquattro mille novecentonovantaquattro costituiscono probabilmente i principali riferimenti politici di questa operazione
In questi documenti programmatici si pongono come prioritari gli obiettivi di un progressivo riequilibrio nel rapporto tra densità demografica e risorse potenziali nel territorio nazionale
E della nascita di associazioni contadine da cui principale funzione è l'organizzazione della società rurale della produzione agricola dopo la redistribuzione delle terre
è chiaro che in una circostanza quale quella verificatasi nel Tana Belles l'estensione delle aree a produzione agricola
Si accompagna alla strutturazione complessiva del sistema sociale istituzionale ed è in questa fase di organizzazione di una società rurale che si inscrive attualmente la cooperazione italiana
Diversi fenomeni sono all'origine del piano di reinsediamento Q qui cui qui si fa riferimento il principale
E in ogni caso costituito dalla siccità del mille novecentottantaquattro congiunto al deficit alimentare
Verificatosi in molte zone in conseguenza sia della sovrappopolazione che dell'inadeguatezza dei sistemi di stoccaggio e conservazione dei precedenti raccolti
Il carattere strutturale del fenomeno siccità in Etiopia dovuto quasi certamente a cicli climatici pluriennali documentari da innumerevoli testimonianze storiografiche le prime delle quali sono costituite addirittura da manoscritti del nono secolo ma in epoche più recenti il fenomeno non è stato certamente contrastato con efficacia dai criteri di pianificazione territoriale e gestione delle risorse attuati prima de la risorsa d'riforma agraria
Effettività re pianificazione sono stati l'eccessiva concentrazione delle Area produzione agricola e una stessa opera di deforestazione
Dopo settantaquattro il sistema etiope ha definito diverse opzioni politico economiche per contrastare il fenomeno siccità raccolte sintetizzate nell'ultimo piano decennale già menzionato
Tratta di opzioni le principali ci appaiono la creazione di una fitta rete istituzionale coordinata dalla aversi adibita al soccorso e alla riabilitazione sociale ed economica delle zone le cui popolazioni sono esposti a gravi deficienze alimentari
La scelta di estendere le frontiere agricolo del Paese riducendo contestualmente la sproporzione demografica sul territorio
L'individuazione infine di piani di conservazione del suolo e di riforestazione
E attorno a queste opzioni che si sono collocate tuttora si collocano molte delle iniziative di cooperazione allo sviluppo in Etiopia anche alcuni organismi non governativi lavorano nel quadro di queste linee di sviluppo
In termini generali una strategia da perseguire coincide con la ricerca di soluzioni alle questioni dell'emergenza alimentare proiettando tali soluzioni verso il futuro all'interno di piani di sviluppo di medio e lungo periodo
Riteniamo che una tale strategia sia praticabile solo se si sostiene lo sforzo di fare interagire concretamente le domande ai bisogni della popolazione con i programmi e i piani istituzionali del Paese
Si tratta ovviamente di un'operazione complessa da realizzarsi assieme alle associazioni e agli organismi nazionali e nei confronti della quale un Progetto e in generale l'organizzazione impegnata a realizzarlo può svolge una funzione di supporto di stimolo e di creatività
E in questa prospettiva che si orienta al programma del Cisp nel Tana Belles che si articola in tre principali settori di intervento agricoltura sviluppo dell'artigianato educazione prescolare
L'utenza del Progetto rappresentata dall'insieme della popolazione era insediata nei villaggi
Che costituiscono gli ambiti entro i quali gli interventi si realizzano ogni intervento e pianificato e gestito sul territorio da gruppi operativi dei quali l'organizzazione promotrice attivo assieme alle estensioni locali degli enti ministeriali o di altri istituti nazionali
Il programma agricola ad esempio che ha fino ad oggi riguardato l'introduzione dell'irrigazione su piccole e media scala l'assistenza tecnica per la valorizzazione delle parcelle agricole familiari la formazione in trenta villaggi di duecentodieci divulgatori agricoli è stato costantemente coordinato assieme al ministero dell'Agricoltura l'istituto della nutrizione etiope
Si sono anche promossa frequentemente occasioni di discussione pianificazione alle quali hanno preso parte i rappresentanti delle comunità di villaggio e quadri locali anche al fine di sostenere lo sviluppo delle associazioni contadine previste come sì ho detto dalla riforma agraria del settantacinque
Analoga metodologia è stata seguita nei casi dei piani di formazione tecnica nel settore dello sviluppo artigianale e dell'educazione prescolare obiettivi di queste linee di attività
Sono rispettivamente da una parte la promozione di reti di commercializzazione di attività generatrici di reddito anche tramite la definizione di strutture cooperative
Che nel quadro degli orientamenti legislativi esistenti consentono di valorizzare economicamente specifiche forme di professionalità e competenze
E dall'altra la realizzazione di reti di servizi per l'infanzia in grado di sostenere accanto all'educazione prescolare cani capillari di educazione sanitaria e nutrizionale
Anche in questi settori risultati concreti fino ad oggi conseguiti
Suggeriscono l'opportunità di estendere una metodologia basata sull'integrazione operativa con enti e associazioni etiopica che nel caso dei settori in questione divengono principalmente il ministero dell'educazione
La nel la Commissione nazionale per l'infanzia il ministero del lavoro e degli Affari sociali
La strutturazione del tessuto sociale e produttivo nelle nuove aree di residenza delle popolazioni provenienti dalle regioni dell'altopiano etiopico e la riabilitazione di aree di queste stesse regioni vanno intese come componenti di una stessa strategia di intervento
Sulla base di un accordo con la RAI sia il ministero dell'agricoltura
Opera ad esempio nella regione del ruolo l'organismo non governativo ricerche cooperazione con un progetto i cui principali obiettivi riguardano la riabilitazione complessiva del territorio
Tramite interventi mirati alle estensioni all'estensione delle reti viarie rurali
Al soddisfacimento del fabbisogno idrico locale ad una capillare riforestazione alla formazione tecnica finalizzato a promuovere attività diffuse generatrici di reddito
Tale progetto che si sta orientando verso un piano regionale globale da attuarsi assieme ad altri due organismi non governativi il cesto assegni di ismi
Attivi nel settore sanitario potrà continuare come programma di sviluppo dopo essersi collocato nel primo periodo di attuazione come intervento di emergenza anche tramite il modello operativo del food for work
E in questo caso è in questo quadro che il progetto è l'organismo che lo promuove intendono stabilire un nuovo accordo operativo con il ministero dell'Agricoltura etiopica per definire i contenuti essenziali del passaggio dalla fase di gestione dell'emergenza alimentare
A quella della pianificazione dello sviluppo a medio e lungo termine
In Etiopia credo il tema del passaggio dall'emergenza lo sviluppo chiama direttamente in causa le questioni della possibilità di estensione del ruolo delle strutture cooperative per almeno due ordini di motivi
In primo luogo il piano decennale di sviluppo conferisce un grande rilievo all'obiettivo di estendere sul territorio e rafforzare il sistema cooperativo sia in campo agricolo che in altri settori produttivi quali l'artigianato e la piccola industria
Inoltre la struttura cooperativa se orientata verso un'effettiva integrazione degli interessi e delle aspettative dei nuclei familiari con i piani generali di sviluppo
Poi in concreto rappresentare un fattore di elasticità nel tessuto economico ed istituzionale della Società etiope
In grado di favorire una più estesa partecipazione della gente alla vita produttiva la creazione di reti cooperative finalizzati alla commercializzazione e la diffusione di servizi educativi e sanitari è del resto l'obiettivo principale delle stesse associazioni contadine istituite dalla riforma agraria
L'esigenza da cui trae origine dalle scelte di pianificazione è quella di creare reti di servizi accessibili alla popolazione rurale pianificando nella realizzazione e gestione sul territorio in relazione ai bisogni emergenti
Le associazioni e le strutture cooperative cui danno vita
Divengono quindi per molti aspetti le articolazioni di base dello stato e la loro leadership rappresenta per centinaia di migliaia di contadini etiopi e per le loro famiglie l'autorità statuale cui fare riferimento
E in questi ambiti istituzionali
Che possono venire a generarsi è selezionata sì le domande sociali e i bisogni ed è al tempo stesso dal rapporto tra questi e le risposte che ne seguono che viene in concreto a definirsi in gran parte il livello di vita delle popolazioni
In questo contesto riteniamo la cooperazione allo sviluppo può e deve fare molto
Sostenendo il tessuto sociale ed economico e soddisfacendo anche in alcuni casi i bisogni primari delle popolazioni senza peraltro invadere la funzione delle associazioni
In concreto si tratta in molti casi di rafforzare i canali di comunicazione tra le istituzioni periferiche le popolazioni considerando entrambe gli ambiti destinatari dei programmi di assistenza tecnica e di formazione
Determinante anche l'adozione di metodologie e criteri di valutazione sull'impatto esercitato dall'introduzione di innovazioni tecnologiche finalizzati principalmente ad orientare l'uso delle tecnologie verso gli interessi e le domande della gente
Non crediamo infatti che esistono modelli astratti di ottimizzazione delle tecnologie un piano di irrigazione un programma di riforestazione una scuola di orientamento tecnico
Acquistano senso solo se la loro realizzazione sia compiendo compagna benefici sociali e soprattutto solo se questi sono avvertiti in quanto tali dalla popolazione qui sono rivolti
I piani nazionali di sviluppo i bisogni primari della popolazione costituiscono in sintesi differenti rinunciabili della cooperazione allo sviluppo un progetto può divenire la realizzazione sul campo delle concrete implicazioni di queste scelte di fondo
In Etiopia Andegari scelte realtà fattuali e per molti aspetti possibile solo tramite uno sforzo congiunto della Società etiope della cooperazione internazionale ed è quindi opportuno che le diverse parti definiscano con esattezza i propri specifici ruoli in questa prospettiva crediamo vada giudicata positivamente la costituzione di un'apposita commissione mista italo etiope preposta all'individuazione delle linee prioritarie di cooperazione e all'esame dei loro Stati di avanzamento
In conclusione di questo intervento esprima il nostro ringraziamento per l'invito rivoltoci a partecipare alle fuori di questa conferenza nazionale sulla cooperazione del Partito Comunista Italiano
Tale soddisfazione nasce da considerazioni relative all'utilità di un confronto costante tra i soggetti attivi nella cooperazione le forze politiche
Una prima considerazione chiama in causa il rapporto stretto non eludibile tra il successo della cooperazione allo sviluppo intesa NI così la vogliamo intendere come sostegno all'autodeterminazione dei popoli oggi ai confini economici del pianeta
E l'avanzamento di politiche orientate a determinare nuove più razionali ed equilibrate relazioni fra gli stati
La ricerca di stabili e pacifiche soluzioni ai conflitti regionali e sappiamo quanto drammaticamente alti siano proprio in Etiopia i costi umani ed economicità dei conflitti
Deve investire nel rispetto dei diritti di sovranità dei popoli degli Stati l'intera comunità internazionale e in questa ricerca un ruolo importante può essere probabilmente svolto da uno sforzo congiunto di forze politiche organismi di cooperazione che pongono gli obiettivi della pace dello sviluppo al centro della loro iniziativa strategica
La nuova legge che disciplina la cooperazione allo sviluppo è stato ampiamente ricordato enfatizza il legame tra queste la politica estera del Paese
E quindi decisiva importanza che si determini una cultura sulla cooperazione da cui non siano escluse la conoscenza concreta dei problemi dello sviluppo e valutazioni politiche globali circa il ruolo dell'Italia nel dialogo nord sud
Su questo terreno forze politiche da organismi di cooperazione hanno di fronte un campo esteso di possibilità di collaborazione si pone anche alla base di tale collaborazione come suo presupposto io credo una questione di democrazia
L'entità finanziarie rilievo politico della cooperazione allo sviluppo suggeriscono la necessità di un'informazione diffusa presso l'opinione pubblica sulla destinazione dei fondi sui risultati conseguiti sulle motivazioni politiche degli aiuti allo sviluppo grazie
Ringrazio anche Paolo dieci e per il suo intervento e prima di passare prima di cambiare continente passare l'America latina l'America centrale
Volevo introdurre ancora qualche intervento in particolare chiede riprenderà la parola onorevole Ettore Masina del gruppo la Sinistra indipendente
Gli argomenti gli argomenti che affrontiamo questo oggi sono di tale importanza e così coinvolgenti per chi da tempo fa politica in questa direzione che realtà io mi sono trovato di fronte a una specie di grande volume
Per nel nella compilazione di questo intervento è sfondandolo progressivamente sono arrivato alla conclusione che presenterò un breve intervento in compenso disgustoso nel senso che se lo sgradevole da tutte le parti
Perché mi è sembrato di dover dire le cose che sono più importanti e che non sono tutte positive
Innanzitutto voglio invece cominciare da una cosa positiva che per l'appunto il fatto che si tiene questa conferenza il fatto che si tenga questa conferenza mi pare
La proiezione del lavoro che il Partito comunista italiano ha fatto in sede legislativa soprattutto nel corso della nona legislatura e della presente
Come sanno moltissime delle persone che stanno in questa sala perché molte di loro mi ricordo di averle viste nell'ente travagliato lavoro per la legge sulla cooperazione allo sviluppo senza la respinta caparbia voglio dire qualche volta
Anche odiosa mente caparbia nel senso che eravamo che non diventi eravamo diventati i rompiscatole di tutto il Parlamento
La spinta caparbia dei gruppi parlamentari del Partito comunista e se mi è lecito aggiungere dalla sinistra dipendente non ci sarebbe ancora oggi una legge sulla cooperazione
E questo quasi a conferma le relazioni dei compagni Crippa Micucci e Pasquini hanno confermato questa realtà ma basterebbe guardarsi intorno per vedere come i corridoi di Montecitorio
E a un'ora fa li guardavo erano pieni di deputati della maggioranza e credo che in questa sala non ce ne sia uno solo a discutere con noi questi problemi ora io non voglio bruciare un granello d'incenso nei confronti del Partito comunista per questa realtà
Perché mi sembra naturale che un grande partito popolare un grande partito di massa in una nazione come quelle italiane che dimostra invece una grande sensibilità per i problemi internazionali provvisto in questo momento però il senatore Rosati quindi mi congratulo che c'è almeno lui
Mi sembra naturale una sensibilità di questo tipo ma mi domando perché invece da tanto da parte di tanti altri partiti venga trascurato così gravemente un problema di tanta importanza politica e culturale
E io credo rozzamente di avere la sensazione che come per tanti e tanti altri versanti della politica estera italiana ci sia un fatto fondamentale e cioè quello che Giulio Andreotti è stato definitivamente padre internalizzato
Cioè considerato sufficiente ad ogni necessità un uomo per tutte le stagioni e tutte le strategie non esiste più un dibattito in politica estera in questo Parlamento nell'INPS nei se ne è fatto uno in tutta la nona legislatura perché Andreotti sufficiente evidentemente nella considerazione comune a guidare la politica estera senza che il Parlamento abbia degli specifici doveri d'indirizzo nei suoi confronti
Dicevo che un convento come questo squaderna davanti a noi una infinità seri problemi allora ne cito uno per tutti benissimo quello che ha detto il sottosegretario Raffaelli facendo un consuntivo del recente passato governativo
Però per esempio che fine hanno fatto i mille novecento miliardi incautamente o peggio affidati all'onorevole Francesco Forte
Il Parlamento attende da più di un anno la contabilità
Ma il Fondo aiuti italiani nonostante abbia speso centinaia di milioni mi risulta ottocento milioni con lo studio Archibugi per uno studio ad hoc si rifiuta di darci conto delle proprie benemerenze
Ora Pasquini ha indicato alcune di queste benemerenze io se avessi tempo potrà indicare bene alcune altre perché ho fatto uno studio preciso su questo lo pubblicherò e quindi potete leggerlo senza non perdere il tempo ad ascoltarmi
Ma credo che questo sia un risultato da servire su un piatto d'argento
E i radicali all'onorevole piccoli che hanno voluto la legge sulla fame nel mondo provocando dei guasti che sono anche dei guasti secondo me di cultura nei confronti della cooperazione internazionale Celentano è il figlio diretto di questo atteggiamento
Mi sembra tanto più importante oggi questo discorso perché tra le poche cose che sappiamo per certi torce che centinaia e centinaia di miliardi
Sono stati spesi e vengono spesi oggi in Somalia in direzioni che sono del tutto contra legem anelli nei confronti della stessa legge cosiddetta sulla fame nel mondo
E quindi vengono dati a un regime che dopo aver detenuto per dieci anni in condizioni sub umane gli oppositori politici oggi li condanna a morte dopo un processo a parte a porte chiuse
Allora ci domandiamo e domandiamo al ministero degli affari esteri italiano se valga la pena di fornire a un regime di questa foto è fatta le assi e chiodi per costruire le forche
E questo ci riporta un problema più generale quale la direzione la coerenza della nostra politica estera con i Paesi per esempio del Corno d'Africa
Due anni fa io ho visitato con una delegazione parlamentare la Somalia e Abe le tue in una città che alcuni di voi conoscono una cittadina che alcuni voi conoscono trovato un meraviglioso ospedale italiano
Portata avanti da meravigliosi cooperanti
Nonostante le condizioni terribili nelle quali si trovavano in cui c'erano due bambini
Che avevano perso i piedi saltando su mine di fabbricazione italiana vendute in parzialmente all'Etiopia e alla Somalia
E lì davvero mi è sembrato di vedere la schizofrenia di questa politica estera italiana che crea le vittime e poi da un po'di soldi per curarlo
Un secondo problema che mi pare che qui dovremmo trattare per una svolta dei sistemi di cooperazione è quella dei costi antropologici dei cosiddetti aiuti allo sviluppo
Anche qui mi piacerebbe parlarne lungo e fare tutta una serie di esempi li farò nell'intervento scritto che consegnerò ma certamente nell'occhiuta follia di chi ha voluto quella legge cosiddetta sulla fame nel mondo sia provocato un'alluvione di soldi sulle regioni cosiddette dalla fame dico cosiddette la fame perché la famiglia sistemano il soltanto fanno è quella che c'è
Ebbene alla camera nella in commissione esteri in audizione il segretario della Federazione degli organismi non governativi africani di lingua francese
Ha parlato di autentico genocidio culturale provocato dagli aiuti italiani allora io so che Alberto Castagnola l'ho visto questa mattina non so se c'è adesso resta studiando questo problema
Spero che presto possa fornirci i risultati della sua indagine io ho la sensazione che molto spesso così come vengono fatti gli aiuti italiani e se ne parlava poco fa a proposito della consegna di auto con le chiavi in mano stiamo provocando più male che bene
E questa considerazione mi porta un terzo sgradevoli Simo problema che è quello della trasformazione crescente delle organizzazioni in degli organismi non governativi
Perché proprio questi questioni nonché radicate nella realtà popolare nella realtà di base dei paesi cosiddetti in via di sviluppo pensata abbiamo fatto una legge in cui Luck la commissione alla Camera ha respinto a la quasi maggioranza cioè esclusi i comunisti la mia protesta perché si parlava di Paesi in via di sviluppo quand'è chiaro a tutti che si si tratta di Paesi in via di sottosviluppo
Ma ora mai entrata nella retorica comune il fatto che questi sono i in via di sviluppo e quindi si continua a parlare di P. Vs
Benissimo allora io credo che soltanto gli organismi non governativi che sono nella realtà di base di questi Paesi
Sono le migliori garanzie per un un monitoraggio antropologico e difatti le denunzie puntuali che arrivano sul gli sprechi e sulle sugli errori di questi aiuti ci arrivano sempre dalle onde
Io parlo delle Ong con un grande coinvolgimento emotivo perché mi riconosco individualmente personalmente non la loro storia io da ventiquattro anni ho fondato il cordino un'associazione di solidarietà nazionale
Che non è una Hong ma scatta sia pure sui generis nell'interno del panorama del volontariato italiano
Quindi le onde sono secondo me
E mi appaiono con sempre maggiore evidenza
Quanto più padre del lavoro nei paesi dell'Africa e dell'America latina le punte di diamante della nostra cooperazione con i Paesi in via di sviluppo della nostra cooperazione democratica e rispettosa
Se esse hanno come hanno avuto molteplici radici nel tessuto connettivo della nostra società
Se i volontari al di là di ogni avventurismo più o meno romantico esprimono una capacità di donazione che li rende antenne italiane capaci di captare nella loro grande ricchezza le integrazioni politiche culturali e magari religiose che il cosiddetto Terzo Mondo può fornire alla nostra civiltà
Se questi volontari possono a vere alle loro spalle un'organizzazione non manageriale non organizzazione militante
Allora io credo che davvero l'ordine ovunque siano un elemento di primaria importanza per la vita sociale italiana a prescindere dal fatto che stanno lavorando nel Terzo Mondo danno un aiuto importante alla politica interna italiana
Perché come diceva Gorbaciov non esiste più politica interna ma esistono delle politiche che sono interdipendenti
Ed è in questo senso che insieme con i compagni del Partito Comunista Italiano
Mi sono mosso in sede legislativa io non rimpiango niente di quello che ho fatto in quella sede credo che abbiamo è il lavoro che abbiamo fatto con gli organismi non governativi sia stato un lavoro straordinariamente produttiva è stata elemento importante
Però permettetemi di dirvi che io vedo con qualche preoccupazione
Emergere invece qualche degenerazione del sistema delle onde
Io trovo inquietante che prolifiche i il numero di Hong che sono di fatto semplicità agenzie dispensa quindi di fatto non strumenti di stimolo e magari spine irritati per per la burocrazia ministeriale ma collaboratrici del ministero
Tanto meno apprezzabili quanto meno si giustifica in un'organizzazione statale democratica moderna l'esistenza di agenzie private di spesa perché uno Stato moderno democratico deve essere in grado di farsi di fare da sé stesso l'agenzia di dispensa
Trovo inquietante che vi siano oggi o possano esservi qualcuno di voi potrebbe dirmi se ci sono già
Delle carriere tra virgolette costituite dal passaggio da volontario a volontario segno a cooperante con lo stipendio di quattro cinque sei e magari sette milioni al mese
Così che comincia esservi qualcuno forse che pensa che due anni di gavetta sono un prezzo accettabile per poi mettere da parte il gruzzoletto di emigrante non proprio braccianti le ora sia chiaro che anch'io voglio che siano rispettate e riconosciute le competenze
Ma dov'è il volontariato se la volontà è quella di guadagnare più che in patria
Io non sono un nostalgico dei bei tempi andati che richiedevano un grande eroismo io credo che il futuro possa essere migliore del passato
E tuttavia sono convinto che gli alti salari spingano sempre di fatto verso una cooptazione nel ceto dei potenti lo dico subito sono un deputato che riceve delle e indennità che sono secondo me troppo alte ed è un problema del quale io stesso cerco di difendermi
Troppi soldi forse non solo per le persone ma anche per i project se i progetti sono ad un livello finanziario che supera di gran lunga la capacità di lavoro volontario delle ombre
Gli organismi non governativi rischiano di di perdere in molti Paesi la più bella e la più grande secondo me delle loro caratteristiche che è quella di mettersi al servizio dei movimenti popolari di liberazione o comunque di riscatto degli oppressi
Non possono non avviare e di fatto spessissimo ormai non ha Aviano una compromissione con i governi locali dei quali è nota la linea politica reazionaria
E il processo si sta aggravando sempre secondo me
Attraverso il rifiuto non teorico per carità ma pratico del Ministero degli Affari Esteri di prendere in considerazione Progetti opere o per lo meno di prendere in considerazione veloce
Progetti che non abbiano dimensioni di centinaia e centinaia di milioni
E dunque di fatto vengono estromesse le piccole iniziative che erano così legate così importanti perché legate al sindacalismo qua la militanza di base
Le piccole scuole popolari la formazione di quadri sindacali il sostegno a programmi di coscienza inserzione eccetera
Ecco dopo aver detto tutte queste cose sgradevoli forse un po'sciocco da parte mia rivolgermi agli organismi non governativi per chiedere loro qualcosa
Ma siccome io lo faccio sia le critiche che la richiesta non in nome di private o idiosincrasie ma in nome di quella che a me pare una verità storica io non credo di dover suonare il Flauto dell'adulazione
E quindi vorrei chiedere alle onde un po'di fantasia
Vorrei chiedere loro di non chiudere i propri orizzonti all'Africa e all'America Latina io sono presidente da poco tempo dell'associazione di amicizia Italia Vietnam lasciate che io vi indica i gli enormi carichi di sofferenza che le speranze crocifissi e dei popoli dell'Indocina che vent'anni orsono erano nel cuore di tutti i democratici molti di noi sono diventati grandi insieme alla lotta del Vietnam
E che poi ne sono stati cacciati dall'angoscia di chi non riesce a capire che le nazioni uscite dal colonialismo e piegate da immense distruzioni non possono darsi in pochi anni democrazie di stampo anglosassone grazie
Ringraziamo
Calzava Vanzina per il suo intervento il suo contributo e diamo la parola a Rosario lembo di Mani Tese
Ringrazio per avermi dato questa possibilità di questo intervento certamente ancora più difficile dopo l'intervento che mi ha preceduto da parte propriamente del e permettere Masina io rappresento uno limitazione governativa quindi non posso parlare a nome di tutte le delegazioni governative ma credo che dovrà dare qualche risposta appunto Antino alle provocazioni
Che sono state punto latino giustamente lanciate quest'oggi nei confronti dove mi sono governative non soltanto dall'ultimo intervento ma io stessa avevo impostato questo tipo di contributo rifacendomi ad una relazione di questa mattina
Relazione appunto del parlamentare Crippa che diceva
Molti contributi a questo convegno verranno proprio dall'organizzazioni non governative saremo ben lieti se questa conferenza rappresentasse un momento di un'occasione di riflessione critica su questi problemi e sui nuovi messaggi che in questa fase le onde intendono proporre ebbene io dico che la direzione governative inutile ripeterlo stamattina punto è stato sottolineato non svolta punto ruolo
Propositivo di riflessione nella fase punto da più d'impostazione della legge anche loro avevano appunto delle ampie e diversificate aspettative nei confronti di questa nuova legge di cooperazione italiana
Aspettative che non erano proprie però appunto solo dell'organizzazione non governative ma di tutti gli altri soggetti che nella fase progettuale punto di lavorazione di questa legge sono intervenuti
Quest'aspettativa è io credo oggi appunto latino si mi è apparso anche dall'intervento di questa mattina sono in parte conflittuali tra di loro
A me sembra che il mondo politico tende praticamente infatti a voler gestire questa legge con un prevalente carattere di indirizzo politico tappo marcatamente legato al fatto che la cooperazione italiana è uno strumento che la politica estera italiana
Il mondo imprenditoriale forse ad un diritto eccessivamente economico di flusso di ritorno di benefici sulle nostre stesse praticamente economico
Le aziende mirano a realizzare interventi vieta ancora che animano cioè con la vecchia filosofia dello sviluppo
Organizzazioni non governative dall'altro hanno questa merito appunto di vuole realizzare forme di cooperazione finalizzate al soddisfacimento dei bisogni prima primari delle popolazioni al loro coinvolgimento ma si trovano di fronte ad alcune di quelle
Sì grazie ma di fronte ad alcuni di quei problemi che accennava
Masina
E io voi proprio partire perché aveva intenzione di fare un po'la riflessione di autocritica al nostro punto latina punto interno su alcune di queste preoccupazioni
C'è certamente un tentativo del rischio praticamente che le organizzazioni non governative vengono istituzionalizzate cioè vengono assorbite dalla macchina istituzione questo rischio effettivamente presente
Assistiamo da un certo numero appunto di mese a questa parte ma subito dopo l'uscita della legge ad un plauso di questa organizzazione non governative in tutte le Assisi in tutti i contesti tutti vogliono lavorare con l'obbligazione governativa tutti prendono ad emulazione il modello di intervento del piccolo è bello della micro progettualità dell'organizzazione non governativa come se neanche avessero la verità la soluzione al problema della fame cosa che non corrisponde alla verità
Siamo anche noi alla ricerca di modelli deforme la verità non c'era nessuno
E forse possiamo essere più interpreti di alcuni bisogni di alcune spezzatino e le popolazioni
Fabio a stare attenti perché col c'è questo tentativo a mio giudizio e questa preoccupazione questa possibilità che si tenda punto da parte delle istituzioni a voler associare al proprio interno a farla diventare un tutt'uno le organizzazioni non governative facendo perdere parte punto quindi poi di quella capacità creativa queste appunto un attimo ma se il tentativo anche di ingabbiare forse all'interno appunto un attimo di alcune filosofie proprie dell'istituzione quella dell'organizzazioni non governative chiamandola definire insieme appunto alcuni indirizzi operativi la nostra cooperazione
Qui è stato richiamato esistono dei ruoli differenziati le forze borghese non governative sono espressione delle forze popolari qui del nostro paese come quelle delle leggi del Sud con le quali lavoriamo ognuno deve svolgere un suo ruolo presso ruolo di confronto ma non può essere il ruolo che solo per il fatto che si sta insieme al tavolo ad elaborare quelle righe può prative diventano poi vincolanti
Ho limitative degli indirizzi delle se non governative
C'è stata una grossa appunto la prima battaglia perché le organizzazioni non governative potessero operare anche in aree geografiche non prioritaria definito appunto dalla legge quarantanove questo principio va mantenuto perché la sola possibilità che giustamente anche stamattina poi è stata sbandierata punto qui come linea di cooperazione che in Italia si può permettere poi di poter dire di aver fatto qualcosa con quel Paese che non riconosce con quella comunità con la quale appunto latino troverebbe difficoltà a vagliare delle forme di cooperazione diretto in termini ufficiale
Cioè un altro appunto un attimo tipo di pericolo che io vedo quell'appunto di mozione di questa confusione appunto un attimo di ruoli di delegare l'organizzazioni non governative lei gli aspetti innovativi della politica di cooperazione in Italia
C'è stato un comitato punto alla fine ha qui in Italia punto per quattro una denuncia nella campagna punto europea su consiglio della primo contrattino si parlerà dove l'Italia arrivata penultima appunto ad organizzarsi per strutturare questa campagna
Dovevo alla prevalente viene fatto dalle organizzazioni non governative siam trovati di fronte ad un'assenza appunto di indirizzi politici da parte punto del nostro Ministero Affari Esteri spetta l'attuazione di questa campagna una campagna educativa finalizzata a richiamare e sensibilizzare l'opinione pubblica italiana su questi nuovi modi di approccio al Terzo Mondo deve trovare nel naso nella legge quarantanove milanese di cooperazione italiana degli indirizzi
Abbiamo un ufficio cioè tra gli articoli uno e due della nostra cooperazione finalizzato tra l'attività vera cooperazione italiana quella di educare preminente l'opinione puri italiani di fare informazione
René esiste un organigramma credo punto Ministero Affari esteri che preveda questi uffici ma quali sono gli indirizzi politici che la direzione sedati in questi campi sul ruolo della donna sua lode la partecipazione della democrazia del rafforzamento delle democrazie cioè dove sono questi diritti con il quale i veneti si possono confrontare spesso mi pare che viene delegato appunto latino dei mezzi questa funzione di supplenza in alcuni aspetti innovativi
Ma se questi sono appunto alcuni preoccupazioni che io vedo nei confronti della Punto pubblica amministrazione delle soluzioni generale ce ne sono altri a livello dell'opinione pubblica e degli altri soggetti
Ancora in Italia non è partita male in cui altri Paesi europei esistono già delle campagne denigratorie nei confronti delle organizzazioni non governative
Spendete i soldi che l'opinione pubblica vida per fare delle campagne di sensibilizzazione sul problema delle armi anche stamattina è stato detto qual è un po'la connessione dei gruppetti o il paternalismo con alcuni con cui alcuni praticamente forze cattoliche affronta questo discorso di mercanti della morte se appunto di un volere una legge appunto di regolamentazione dell'asporto delle armi cosa c'entra appunto un attimo il discorso dei mercanti della morte suo discorso dell'esportazione di armi col discorso della Pase condiscono sulla cooperazione internazionale non è soltanto praticamente la necessità di a vere
Una legge che come si diceva richiami
E garantisca quel principio contenuto nel mezzo quarantanove che i fondi della Cooperazione italiana non possono essere utilizzati per scopi militari
Questo articolo non può trovare una concretizzazione fino a quando non avremo una legge che regolamenti l'export delle armi e siamo l'unico Paese al punto che ancora non c'era e che passiamo al quarto al quinto posto come diceva sottosegretaria falli non ha importanza ci siamo in quella graduatoria e siamo ai primi posti
Allora dice appunto anch'io che c'è questo rischio di voler attivare forse anche per un po'nel nostro Paese una campagna denigratoria nei confronti delle organizzazioni non governative e sull'uso che loro fanno del denaro sugli ambiti dei quali devono interessarsi di loro competenza e quali non sono gli ambiti di competenza
E non secondo rischio questo che secondo me caratterizza anche la cooperazione dove un collega punto nati in un intervento recente giustamente di sera
L'impressione praticamente che si voglia considerare organizzazioni non governative
Come dei bambini
I grandi stare all'interno della case dice lasciate che ne facciamo la cooperazione stati in giardino e continuate a giocare vi diamo una manciata di soldi ma non interessate di dei nostri problemi non disturbate sì
Ma esistono anche delle autocritiche che dobbiamo fare come mondo dell'organizzazione non governative
E lo so al mio difetto non riesco poi perdo la connessione un po'cercherò
è vero che praticamente nei confronti della legge quarantanove non siamo sempre stati attenti è vero come è stato detto che abbiamo dedicato i primi mesi attuazione della legge quarantanove a riflettere sui nostri problemi
Tra questi problemi erano anche legati a problemi di sopravvivenza sopravvivenza dei nostri programmi sembianze degli impegni che aveva assunto con le organizzazioni non governative di questi Paesi
Ma non è stato però di compenso una presenza del tutto è sempre inerte i rappresentanti delle leggi sono stimolati con i sindacati con altre forze credo rovinato due o tre telegrammi al ministra Andreotti perché se avesse la convocazione della commissione mezzi che è stato il primo organo che sia convocata addirittura giugno punto latino che lo scorso anno
Il comitato consultivo alti tre o quattro telegrammi amministra Andreotti perché appunto un attimino convocasse questo comitato arrivasse la designazione dei membri
Altrettanto c'è stato un confronto con altre forze sociali imprenditoriali
Le forze stesse che sono presentate all'interno del comitato consultivo e credo punto che anche qui c'è stata la buona volontà di arrivare a definire a sforzarsi di definire insieme delle linee nuove con cui portare avanti la cooperazione italiana
Purtroppo non non tutti questi tentativi sono andati a buon fine
Ma c'erano i telemetri annata autocritica da farsi quella forse ancora di essere anche loro responsabili di fare degli interventi a pioggia
è vero anche noi continuiamo a disperderci su un'aria troppo ampia e differenziata di paesi
è vero che stiamo cercando di acquisire maggiore specializzazione maggiore competenza
Ma non riusciamo ancora ad essere insensibili soprattutto al flusso alle proposte che ci vengono spesso dalle istituzioni ho qui i nostri paesi industrializzati può dei paesi del Sud ed allarghiamo sempre di più la maglia dei Paesi nei quali interveniamo
E c'è ancora un altro appunto autocritica credo dobbiamo fare solo trappole sempre mente siamo arrivati a capire che il problema come si diceva stamattina rifacendosi ad uno slogan appunto di un di un'enciclica lo sviluppo
E legato ed è interdipendente con alcune alcuni valori di fondo la pace l'affermazione dei diritti umani il cambiamento della mentalità all'interno dei nostri Paesi industrializzati
Vuole concludere con alcune convinzioni che credo possono esserlo solo appunto che l'organismo che rappresento ma anche di altre punto e costoso azioni e del mondo delle se non governative nel suo complesso
C'è la convinzione che è necessaria una nuova cultura di cooperazione concetto questo che apparso diverse volte questa mattina e credo che ci trova praticamente consenzienti
Una cultura di cooperazione che però dobbiamo soltanto a creare tutti in primo luogo all'interno delle stesse istituzioni
Io credo che praticamente all'interno de la stessa direzione generale operazione allo sviluppo chi non ha partecipato all'elaborazione della legge spesso non ha sempre da la possibilità di conoscere quali volevano essere tutte queste innovazioni che la legge intendeva attuare ma in secondo luogo anche a livello di parlamentare di commissioni
Cioè io non l'accetto fino in fondo praticamente un po'questo vuole appunto un attimo di asetticità con cui la commissioni esteri parlamentari si pongono rispetto a questi problemi cioè io credo che punto giustamente è stato detto stamattina
Esistono dei modi nuovi con cui Parlamento deve seguire queste cose non può essere delegata al Ministro degli Affari Esteri soltanto la politica di cooperazione italiana non può essere delegata soltanto all'iniziativa divenne Tzipi tosto che di un altro
Tanto per dire dopodomani diciassette di marzo Mani Tese danzerà in Italia punto ma aver anche contemporaneamente in altri dieci Paesi per un consorzio d'promosso da trentaquattro nel giro governati in una campagna di solidarietà in favore della Cambogia che è un Paese che ancora oggi non ha il diritto appunto nativo di asse auto determinato come popolo cioè che ancora oggi praticamente è trascurato nel pieno appunto isolamento da parte di tutte punto le forze internazionali
Diverse volte abbiamo contratti Olivotto determinate appelli non si può dire che solo per il fatto che non è un Paese riconosciuta a livello italiano non può dare nessun tipo di aiuto non possono queste politica se lasciate soltanto la denuncia del cuneo situazioni a dei gruppi punto un attimo sociali
E quindi fatto punto latino anche all'intervento stamattina del Sottosegretario Raffaelli
Cioè non è possibile che le forze sociali le leggi devono essere la coscienza critica permanente i parlamentari devono applicare delle leggi e sulle leggi c'è scritto che cosa consiste la legge articolo uno e l'articolo due della nostra legge di cooperazione c'è un decalogo di che cosa dobbiamo fare in che cosa consisterà Novalesa di cooperazione italiana va applicata
E il loro dovere come prima si richiamava al dovere morale di a chi conosce a livello di scienza e di tecnologia i pericoli che incombono sulle mani Marita denunciarli è altrettanto dovere dei nostri politici e quindi delle relative commissioni dare attuazione a questa legge è un peccato di omertà loro c'è un peccato di silenzio anche loro non possono dire che è compito delle forze sociali e denunciare che coi parlamentari subiranno
Allora questa testamento di cultura quest'atteggiamento nuovo di mentalità va portata a tutti i livelli va portato sì forse a livello di Ministero de parte dei funzionari va portata a livello di opinione pubblica a livello appunto un attimo di delle commissioni rapportata all'interno delle nostre organizzazioni non governative perché le sue le osservazioni che si faceva l'amico Masina vanno certamente valutata al nostro interno
Che cosa in concreto secondo me abbiamo anche bisogna appunto un attimo di attuare non soltanto le unità tecnica centrali e territoriali abbiamo bisogno di individuare dei criteri e dei modi con cui procedere alle verifiche dei nostri interventi di cooperazione una nuova filosofia non può basarsi che sulla verifica di ciò che è già stato realizzato degli errori commessi e di come questi errori si possono eliminare non si può continuare a sprecare le risorse dei contribuenti italiani senza non avere un'analisi un approfondimento
Non vogliamo fare questa analisi per criticare processare nessuno ma perché devono servire per costruire un futuro diverso
Io credo che questa analisi questa autovalutazione del partire all'interno del mondo dell'organizzazione governative stesse e ci stiamo attuando diversi Dinoi stamattina qui interventi che mi hanno preceduto nel pomeriggio parlavano di autovalutazione di verifica dei progetti stiamo cercando di farlo
Però va fatto per il Complesso della cooperazione italiana
Ed ancora bisogna evitare appunto un attimino questo è un appello che dal mondo politico e appunto le forze sociali di non lasciarsi soffocare dei nostri problemi evitiamo per favore di correre ancora il rischio di varare di studiare dei nuovi piani Marshall
Perché questi sono programmi soltanto finalizzati a risolvere i nostri problemi occupazionali i nostri problemi di conquista di nuovi mercati consumistici non sono e non corrispondono alle aspettative e bisogni dei Paesi del Terzo Mondo
Direi forse su molte altre cose non posso occupare cioè tutto lo spazio non è la mia volesse appunto un attimo contributo credo spero di aver dato qualche punto pista di riflessione
Credo che sono le piste può darsi punto un attimo che non Corps cioè che non non condiviso da tutti ma posso garantire che son le piste di riflessione della maggior parte del mondo d'organizzazioni non governative
è una una riflessione quindi che stiamo portando al nostro interno attraverso quei momenti si diceva stamattina di coordinamento di assemblee e vorremmo quindi che fossero creati anche qui dunque sul più appello degli altri momenti di confronto
I momenti di confronto o con il mondo imprenditoriali con gli altri soggetti della cooperazione i momenti di riflessione specifici su singoli temi
Sui quale punto latina punto e cooperiamo perché attraverso questo confronto e questa sinergia delle forze che si costruirà qualcosa non continuando a considerarsi dei nemici oppure alcuni dei bambini e altri dei saggi grazie
Allora abbiamo adesso la parola per torniamo alle comunicazioni Emilio mi scuso se seguiamo questa andamento ma l'unico che possiamo per poter mantenere un minimo di ordine vi sono diverse richieste
Di di intervento cercheremo di soddisfarle tutte non tutte nella giornata di oggi speriamo quasi tutte domani comunque torneremo a sugli interventi anche dopo prossime comunicazioni
Comunicazione sull'America Centrale una cooperazione equilibrata per sostenere la pace Claudio Bernabò uccisi
Grazie al piano di pace dischi pull Hassan parlare di Centroamerica come di un insieme
Come di una Regione nel continente americano non ha più significato soltanto rifarsi alle comuni radici storico-culturali di quei cinque Paesi o alle ragioni strutturali che ne rendono omogenee gli interessi
Ma si configura per la prima volta in senso strettamente politico come autonoma espressione della volontà dei cinque presidenti ARIA Sasco una se reso Duarte Ortega
Di impegnarsi in un processo di pacificazione
Che marci di pari passo ad un'autentica democratizzazione di quei Paesi e che dia così risposta alle legittime aspirazioni di pace di giustizia sociale di libertà e di riconciliazione
Che sono state frustrate per tante generazioni come testualmente recita il preambolo del documento
Ma il piano di pace di stipula s'non si ferma qui
Bensì pone come una tappa del cammino verso la pace l'elezione diretta di un Parlamento centroamericano simbolo di libertà e indipendenza che si configura come il primo passo di un processo di integrazione regionale
Il valore che senza pericolo di retorica possiamo definire storico degli accordi di Eskil pure l'ASS
Risiedo evidentemente in un approccio nuovo di effettiva autonomia che ha prodotto un progetto politico regionale finalmente rispondente ad una logica interna e non più esterna all'Arena
E in questa stessa logica che ho Ernie centroamericani hanno fatto appello affinché cessi ogni aiuto sterno le forze regolari coi movimenti insurrezionali come elemento indispensabile per ottenere una pace stabile
Un ostacolo fondamentale su questo cammino è stato senz'altro rimosso dal recente voto del Congresso nordamericano che con cella ogni aiuto ai contras per eccellenza gli strumenti mercenari dell'ingerenza Este Esterna Centroamerica
Da tempo gli interessi degli USA nella ragione non sono più sostanzialmente economici quanto piuttosto geopolitici nel Mar dei Caraibi si dice addirittura che circoli circa il cinquanta per per cento delle merci da e per gli Stati Uniti
Per quanto opinabile anche preoccupazioni di sicurezza per le proprie frontiere sono state ripetutamente addotte dall'amministrazione Reagan nel sostenere militarmente la guerriglia contrasto ai danni del Nicaragua
Ma il piano di pace gli impegni diretti assunti dal presidente Ortega riguardo hanno dato sostanzialmente risposta anche a queste istanze
Ed è così che gran parte dei congressisti democratici
Ed un certo numero di repubblicani hanno corrisposto alle spietati via di pace sorta dischi pure ossa
Aprendo una fase nuova nei rapporti con la Regione centroamericana caratterizzato dalla volontà di soluzione politica della guerra Nicaragua ed ha più incoraggianti prospettive per gli altri conflitti in Centroamerica
La martellante propaganda degli Stati Uniti contro l'infiltrazione del comunismo internazionale si attenua e si apre forse uno spiraglio ad un'ottica finalmente interamericana neri dice nella visione di quel problema
Certo pure impatti Zandonà questi risultati positivi non va dimenticato che si tratta pur sempre dei primi passi in direzione della pace
Passi accidentati contraddittori dove la realtà della dipendenza del Centroamerica non ha cessato di essere d'incanto solo perché diversamente ci si è riproposti nel piano di pace
Ma questi impegni vanno valorizzati proprio perché solo avendo chiara la meta finale potranno essere superati gli ostacoli più difficili come di fatto si è già cominciato a fare
Pur non volendo entrare in questo merito ma comunque affermato con obiettività che il governo del Nicaragua sinora fino in fondo fatto la sua parte
Spera spetta ora anche agli altri rispondere con più coerenza agli intenti a sta agli impegni assunti a suo tempo la pacificazione però rappresenta solo un aspetto dalla questione centroamericana l'altra faccia della stessa medaglia è la questione dello sviluppo
Solo avviando a soluzione drammatici problemi economici e sociali di quelle popolazioni si potrà costruire una pace duratura
Su un totale di circa venti milioni di centroamericani circa tredici milioni duecento mila vivono in stato di povertà al di sotto delle necessità basilari
Chiediamo rispetto e aiuto alla comunità internazionale per i nostri sforzi si legge nell'accordo di husky pure adesso abbiamo da percorrere un cammino centro americano per la pace e lo sviluppo ma abbiamo necessità di aiuto per farlo divenire realtà
Chiediamo un impegno internazionale che assicuri lo sviluppo affinché la pace che cerchiamo sia durevole ripetiamo con fermezza che pace sviluppo sono inseparabili
Alla pari del processo di pacificazione anche lo sviluppo economico e sociale non potrà essere realizzato che puntando ad una maggiore indipendenza regionale ad un obiettivo di vera e propria integrazione
Il Parlamento centroamericano dovrà esserne in qualche modo il primo seme
I precedenti tentativi di una modesta integrazione economica centroamericana
Proprio perché rispondenti ad interessi esterni alla Regione hanno rappresentato nient'altro che un considero consolidamento della dipendenza realizzato attraverso il soddisfacimento degli interessi delle ristrette oligarchie locali attraverso i decenni nulla e sostanzialmente mutata la struttura protettiva produttiva dei Paesi dell'istmo imposta dall'esterno rivolta all'esportazione se si pensa che sette prodotti cotone caffè zucchero banane e carne pesce grani
Da soli costituiscono ancora il settanta per cento della produzione materiale della regione
Un modello classico quindi di ad asportazione con nessuna o scarsa trasformazione delle materie prime i cui prezzi volumi commercializzazione
Dipendo dalle condizioni imposte dal mercato internazionale e che ha reso obiettivamente con con concorrenti tra loro cinque Paesi Oscar ostacolando di fatto qualsiasi complementarietà
E questo Stakes schema che si tratta di capovolgere facendo nel compenso nel contempo converge nel Centro America uno sforzo politico economico internazionale commisurato al fine
A partire dal mille novecentottantadue la Comunità economica europea sta progressivamente rivolgendo la propria attenzione alla Regione centramericano vista nel suo insieme
L'analisi che la sostiene in un'ottica nord sud sull'origine di quei problemi mette a fuoco le ragioni strutturali della crisi in atto ed in particolare la situazione agraria di quei Paesi bisognosa di profonde trasformazioni
Pur registrando nella piattaforma europea dell'importanti e proficue coincidenze con quanto da tempo si viene a lavorando in Centro America e ancor più con lo stesso piano dischi Pulaski
Va comunque rilevato con franchezza che in un limitato impegno di cooperazione economica sta al fianco debole della iniziativa comunitaria
La valenza tutta politica della posizione europea da valutare positivamente ha senz'altro avuto una notevole influenza nel determinare gli attenua gli attuali equilibri internazionali
Ma è giunta l'ora e lo sottolineano con enfasi in una fase delicata e costruttiva della crisi centroamericana che a questa politica faccio seguito un più coerente ed elevato impegno economico a partire dal prossimo vertice c'è Centroamerica di Amburgo
Senz'altro più efficaci si sono invece rivelati gli sforzi bilaterali di alcuni e poiché Paesi europei nei confronti del Centroamerica e l'Italia non certo per ultima tra questi
Nei primi anni ottanta sì dati inizia ad una presenza che ha suscitato dei consensi ma denotato notevoli ambiguità timidezze e più in generale un andamento alterno di scarso equilibrio spieghiamo ci meglio
Solo per riferirsi ad un caso recente valga per tutti l'esempio che si potrebbe definire misterioso per usare un infinito eufemismo
Della scelta compiuta dal nostro governo resa nota nella relazione preventiva sugli indirizzi presentata al parlamento lo scorso anno
Di considerare solo Guatemala El Salvador Costa Rica come Paesi di prioritario interesse nell'aria a poche settimane dalla firma dell'accordo dischi Pula s'la nostra critica è stata sebbene tempestiva
Adesso sono seguite le smentite le correzioni ma ad ogni buon conto è stata solo una mozione del nostro partito che ha impegnato il governo a considerare tutti e cinque i Paesi centroamericani di prima priorità è riportato nel giusto alveo il flusso degli aiuti italiani
Vale la pena ricordare che in quel documento la motivazione addotta a sostegno della priorità Guatemala El Salvador Costa Rica perché in quei Paesi si stavano realizzando i migliori risultati nel processo di democratizzazione
A faziosità di un giudizio del genere non ha letto a lungo lo lo abbiamo detto ma abbiamo voluto comunque di sollevare la questione pur sempre limati Ca'dei tentativi di un uso di parte e di partito della cooperazione italiana
Per i affermare la necessità di un approccio equo e quanto mai attento ai Tricarico i libri di quella regione
E a poche settimane fa che risale la pubblicazione del documento con il quale la commissione di verifica e controllo degli accordi di pace composta dei paesi di Contador e ha poi io
Ha reso noto il frutto del proprio lavoro
Ebbene è stata fornita ampia documentazione a dispetto di ogni strumentalizzazione di come ben lontano sia l'obiettivo della democrazia in Centroamerica e tanto più nei Paesi indica inizialmente additati come esempio dal nostro governo
Riaffermiamo dunque che la democrazia in Centro America e un fine a cui tendere un processo da alimentare con il nostro contributo e non certo un pacchetto ben confezionato da pesare su questa o quell'altra Bilancia
La nuova legge numero quanta nome sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo pur nell'assenza di adeguati strumenti conoscitivi a disposizione nostre dei cittadini come è stato già detto sembra comunque aver dato un impulso agli impegni italiano nell'a rea
Manca tuttavia una chiara definizione dei campi prioritari di intervento che a nostro giudizio non possono che essere in primo luogo quelli agricoli agro industriali ma poi seguito potremmo aggiungere energetici o sanitari
In un'area esportatrice di prodotti tropicali le cosiddette economie da dessert
Ma che ancora largamente dipendente dalle importazioni per la propria alimentazione
Raggiungere l'obiettivo dell'autosufficienza alimentare in primo luogo peraltro forti per affrontare profonde trasformazioni agricole che coinvolgano le grandi maggioranze delle popolazioni
E ampi in un mercato interno che è stato storicamente così limitato ad ostacolare qualsiasi sviluppo industriale
Ma ogni prospettiva di questo tipo non avrebbe respirato curo se circoscritta agli attuali confini nazionali
Solo una complementarietà una vera e propria integrazione della Regione centroamericana compì con un potenziale mercato interno di venti milioni di persone
Può aspirare ad una diversificazione delle proprie relazioni economiche e ad un reinserimento non subalterno nell'economia internazionale
A questo riguardo non possiamo evitare di rilevare che la coerenza cooperazione italiana manca una visione regionale e di conseguenza sono assetti pro sono assenti Progetti che stimolino un processo di integrazione intervento nei vari paesi piuttosto disperso e privo di un asse di priorità riconoscibili
è importante che la Regione centroamericana nel suo insieme venga definita area prioritaria senza esclusione di alcun Paese e che si passi poi a mettere a fuoco i campi di intervento essenziali
Solo così come l'esperienza e la più autorevole pubblicistica dimostrano sarà possibile realizzare una cooperazione costruttiva che sia di reale sostegno alla pace e ad uno sviluppo endogeno
Anche centramericano oltre si è fatto ricorso alla procedura di straordinarietà con tutte le perplessità che sa desta allorché l'obiettività del criterio non è del tutto chiara
Se ne è parlato soprattutto a proposito di interventi nel Salvador motivato dal terremoto del mille novecentottantasei che fondamentalmente rivolto al risanamento di tuguri e alla realizzazione del Progetto cosiddetto a poppa
Per molestando che un progetto di costruzioni o ricostruzioni non rientra nelle priorità da me indicato indicate così come dalla stessa Comunità europea
Ci si domanda fino a che punto interventi di questo tipo fatta salva l'emergenza rientrino poi nella tipologia dell'intervento straordinario rigorosamente indicato dalla legge
Nel merito non riteniamo che interventi così importanti anche per il forte impatto sulle popolazioni debbano avere un carattere integrato e coordinato con il resto della cooperazione assicurare non solo una casa ma anche delle possibilità produttivi a quelle genti per non correre il rischio di venire meno le stesse finalità indicate dalla nostra legge e risolversi in definitiva in una Mila operazione di propaganda
Per essere più franchi
Non comprendiamo la frenesia che abbiamo colto negli ultimi mesi in ambienti del nostro governo e di quello del Salvador naturalmente per un'accelerazione dei lavori di
Di queste costruzioni
Accelerazioni in vista delle elezioni salvadoregna ecco io direi che non è certo questo il dialogo di cui si stava parlando questa mattina non è certo questo lo spirito del dialogo che noi auspichiamo in questi Paesi difficili per così dire tanto maggiore deve essere lo scrupolo obiettività sia in fase progettuale che operativa ad evitare ogni rischio di parzialità laddove esistono tensioni o conflitti
Così come una cooperazione che con volta agli ingressi dei gli interessi dei più ampi settori di popolazione sarà senz'altro fattore di emancipazione e di dialogo nazionale
Anche le opere infrastrutturali possono essere utili nella misura in cui le loro potenzialità sin interamente assorbite e davvero funzionali al soddisfacimento dei bisogni primari e non tanto per fare un esempio in campo produttivo come quel modernissimo Molino italiano da costruire a Cima alte in angolo in Guatemala che correrà il rischio di arrugginire mentre centocinquanta giorni l'anno in cui sarà costretto a fermarsi
La sua potenzialità è tale da macinare in due settimane l'intero prodotto di un anno della regione circostante e non è stato un finanziamento di poche lire Centroamerica non esisteranno i deserti ma le cattedrali a quanto pare sono costruite anche nel due mila in base all'esperienza sul campo in Paesi ad economia agricole arretrata si è dimostrato sempre più efficace intervento rivolta la formazione professionale al miglioramento della produttività l'articolazione delle unità produttive
Uno strumento assai incisivo anche in questo campo ma non solo in questo si è rivelato il lavoro delle organizzazioni non governative
Esperienza assai positiva degli ultimi anni va senz'altro merito dell'operato italiano il Centroamerica e questo va riconosciuto
Presenti soprattutto in Nicaragua per su cui si sono indirizzati gli impegni di solidarietà di ampi settori della nostra società ma anche meno gravi in Costarica
Le ONG hanno dato prova di professionalità di spirito di adattabilità in situazioni assai mutevoli e di capacità di risolvere non poche difficoltà di gestione
I risultati grazie anche una presenza luogo di lungo termine non sono di fatto mancati e sono sotto gli occhi di tutti
I paesi dei segni tali dell'aiuto inoltre hanno dimostrato buone capacità ricettive e numerose ONG centro americane si sono tenute di avvia qualificando
Riteniamo che tali esperienze per tutte le motivazioni già dette per quella caratteristica propria dell'intervento non governativo di volontariato di avere come interlocutore la società civile produttiva di un Paese siano senza dubbio da valorizzare
Riconfermando le laddove pre già realizzate ed estendendone la presenza laddove assenti
Nella fase attuale l'impegno complessivo italiano nella cooperazione col Centroamerica è stato definito da autorevoli fonti governative nella misura di circa cinquecento miliardi di lire
Il nostro reiterato appello per una politica equilibrata di cooperazione non può non riferirsi anche alle forme di finanziamento che hanno dato luogo a notevoli sperequazioni nei confronti dei cinque Paesi dell'aria
Tali sperequazioni debbono essere annullate rispondendo ad un principio di equità innanzitutto levando al tetto più alto la quota dominazioni dei paesi che finora non ne hanno supplito la tendenza per concludere deve essere in questa fase è quella della donazione
Va valutata però la possibilità di trasformazione in doni dei crediti già concessi
Questo gesto questa sorta di piccola cancellazione del debito estero di Paesi che vive in una realtà di povertà e di guerra siamo certi non produrrà soltanto dei risultati concreti altamente significativi ma potrà venire anche un importante valore simbolico
Simbolico un contributo ed uno stimolo alla pace
Pregherei io pregherei quelle che sono nei corridoi che mi dicono sono quasi più di quelli che sono seduti in sala anche se capisco che stiamo imponendo dei ritmi un po'
Portanti rapidi le nostre di rientrare
Diamo ora la parola per una comunicazione dal titolo cooperare in Nicaragua esponente del me un'altra per Lalla scusate qui non so però il nome e me ne scuso
Poi seguirà la comunicazione dell'onorevole Carla Barbarella sull'America latina priorità per rafforzare la democrazia e torneremo agli interventi in coda invece alla
Roberto Cremaschi del male ringrazio del nome Movimento laici America Latina per l'invito al convegno spero di dimostrare in questo intervento nel quadro disegnato sulla mega centrale a Berna Bucci che le organizzazioni non governative almeno in America latina in America centrale si sta muovendo con un po'di fantasia
Poi si allargasse in altri continenti sa prima maggiore
E per dire che qual è la realtà dell'oriente suo non governative do qualche brevissimo dato nella relazione che ho distribuito c'è qualcosa di più ampio
E dal mille novecentottanta che le organizzazioni non governative italiane sono presenti in America centrale in particolare in Nicaragua si tratta del mlal Moves le cose oggi vicini CRT Terra Nuova Accra cricca con programmi con volontari
E con programmi senza contare i finanziamenti altra natura Mani Tese attualmente anche la FIGC i costi
Programmi di cooperazione in molti settori in progetti integrati agricolo sanitari in progetti sanitari nei campi della medicina preventiva curativa riabilitativa nella formazione personale tecnico in diversi settori
Nel settore tutti educativo l'importanza di questo al Nicaragua nel campo della ricerca tecnica e scientifica nei programmi di informazione documentazione consente studi specializzati in programmi in campo sociale e così via una varietà di reato a tutto campo della necessità dal Nicaragua stiamo guardando Centroamerica il morale ad esempio a in Avion programmi e Repubblica Dominicana programmi nel Salvador
Questo perché Nicaragua è stato per la scuola di cooperazione uno Stato operazione per tutta l'America centrale soprattutto perché Paese capace di valorizzare di sistematizzare le esperienze di cooperazione e solidarietà aiuto che sta ricevendo lascia il testo scritto l'analisi più completa la presenza del paese e non accenna nemmeno per motivi di tempo a quella che è la solidarietà in Italia
Che si fa intorno al Nicaragua per l'organizzazione non governativa e altre associazioni e forze conciato associazione tra Nicaragua e che è la parte importante fondamentale integrante della cooperazione con questo Paese
Mi limito ad alcune considerazioni la prima è questa
La cooperazione internazionale
E alcune considerazioni che deriva da questa scuola cui siamo stati acquisiamo cooperazione internazionale può e deve diventare parte di una politica di pace e di giustizia
In questo senso va anche lo spirito e la lettera la nuova legge sulla cooperazione internazionale quando definisce la cooperazione come parte della politica resta del nostro Paese
Non è improprio per aprire una parentesi sul nuovo ruolo che il Nicaragua il Centro America il processo faticoso di contatore dischi Pulaski dono all'Europa è già stato accennato l'intervento precedente
Il centro americano in palestra sono viste come un pericolo una crisi vicina
Ma come un'opportunità perché il Nord gli Stati Uniti particolare cominciano a pensare a praticare una politica diversa
Verso il cosiddetto Terzo Mondo una politica capace di rispettare il sacrosanto diritto a quel pane tetto lavoro e dignità che all'origine della rivendicazione della rivoluzione sociale dei popoli centroamericani
Il Centro America è anche un teste per un nuovo pragmatismo internazionale in cui la politica statunitense la sua concezione del pluralismo unilaterale degli interessi come viene definita oggi
Cioè si per lasciare il posto alla concezione multipolare di rispetto per i processi di trasformazione dei paesi centroamericani anche quando questi si sviluppano per le due vie della storia delle rivoluzioni come nel caso del Nicaragua
C'è un ruolo attivo dell'Europa che viene richiesto dal Centroamerica un ruolo che sappia far prevalere la dinamica della negoziazione della multilateralità su quella della militarizzazione crescente cresta invece condizionando
I Paesi europei potranno formare un terzo anello legata a quel gruppo di Contador a al gruppo di appoggio però forse Contador la cooperazione dunque con i suoi limiti e con la sua dimensione ma anche con le sue potenzialità
Può e deve mettessimo nuova ottica nel caso del Nicaragua paese che rispetto all'Italia
A una scarsità di programmi bilaterali la cooperazione un certo ruolo può averlo finora giocato e può giocarlo
Che vuole lasciar parlare su questo ruolo la cooperazione le ONG nicaraguense cioè coloro con cui concretamente ci troviamo qua a collaborare appunto che alle altre forze sociale istituzionale del Paese
Nel corso di un convegno dell'ottantacinque le organizzazioni governative Nicaragua periodi usavano così la fase della cooperazione internazionale nel loro Paese
La prima fase quelle progetti congiunturali rampa dei progetti degli anni settanta ottanta si inserivano del piano di emergenza ed erano diretti ad affrontare i problemi più gravi della sopravvivenza e della riattivazione economica velatamente dopo l'insurrezione
Nell'ottantadue prevalgono i progetti di sviluppo integrale intesi come base strutturale per un riordino socio economico l'avvio di una ricostruzione nazionale
Ma dall'ottantatré sia di nuovo costretti a distogliere sforzi e risorse dei programmi in corso per affrontare le difficoltà congiunturali determinato dalla guerra di aggressione che inizia la sua escalation
Molti di questi progetti sono quindi dirette l'aiuto di emergenza popolazione cespo al-Fatah spaccato dalla guerra alla ricostruzione del rafforzamento economico sociale
Sono programmi produttivi socio economici ed educativi di ampio respiro
Nella stessa riunione della direzione governative vengono evidenziati alcuni criteri che accomunano la impostazione dell'ONG ma anche in definitiva i criteri del ministero e cooperazioni Nicaragua con quella delle ONG che collaborano in Nicaragua con il Nicaragua e son questi gli obiettivi devono corrispondere la concezione dello sviluppo auto determinato dei popoli è il popolo ad assume la responsabilità del proprio sviluppo da cui medesime conseguono sforzo organizzativo e di autoformazione
Occorre selezionare tecnologie d'attrezzature più adeguate alle finalità del progetto nel suo contesto
Occorre una costante possibilità di riflessione critica degli obiettivi e dei percorsi intrapresi per raggiungerne
Occorre individuare tenere presenti azioni che permettano di unirsi ad altre forze sociali che cerco di produrre cambiamenti vitali per i popoli e condizioni per l'interscambio la solidarietà
Webber dunque ad evidenziarsi l'intreccio di motivazioni di criteri qui riportate con il percorso di analisi proposta tipici degli organismi non governativi produttore di programmi di cooperazione come quantificare comparare l'apporto tecnico finanziario della necessità di cooperazione alla necessità di cooperazione richiesta cioè la nostra cooperazione è una goccia nel mare UE qualcosina di più
Certamente i problemi di assetto e sviluppo economico del Nicaragua paese in guerra sono enormi quel quaranta per cento del bilancio dalla nazione direttamente investito nella difesa e nella ricostruzione ai danni di guerra
Il continuo deterioramento dei termini scambi delle materie prime prodotte il debito estero ereditato dall'amministrazione di Somoza che volutamente assunto come prova di buona volontà dell'amministrazione rivoluzionaria
Le energie umane materiali immobilizzate la situazione di guerra sono tutti elementi che si vanno a sommare a quel vero e proprio atto di pirateria internazionale che il blocco economico la pressione per il blocco dei crediti che gli USA hanno imposto ha determinato si parla di un danno economico complessivo di ormai più di due mila milioni di dollari compreso appunto l'interruzione del credito verso un Paese che riesce a esportare meno di trecento milioni di donne all'anno di prodotti con l'esigenza di importazioni poco meno del doppio di tale valore
Di fronte a tutto questo la politica di aiuti e di cooperazione che Nicaragua intavolato con vari Paesi informa bilaterale multilaterale molti bilaterale ha rappresentato senz'altro uno spazio importante di sopravvivenza
Possiamo fissare l'attenzione sui programmi del ministero degli Esteri italiane e dalla Comunità economica europea
Quelli canalizzate Traverso Danny cicli gestiscono e che gli arricchiscono anche quei finanziamenti cosiddetti privati popolari raccolte con la solidarietà con il lavoro benevolo di centinaia di operatori italiani
E protetti male per il Centro America
Parliamo sempre protette ONG ventisette si realizzano in Nicaragua se in Costa Rica un El Salvador o dei dati dall'ottantasei come stabilizzati come trasferimento di diciassette miliardi verso il Nicaragua contro settecentoventisette milioni per il Costa Rica voglio dire una una grande squilibrio di cooperazione col verso il Nicaragua che non è un eccesso non è una e qualcosa è sproporzionato e anzi un da qui vediamo se non ma continua richiesta di maggiore impegno italiano per la cooperazione confonde Nicaragua parla che in questo Paese esiste la capacità di realizzazione di assimilazione dalla cooperazione internazionale
Negli ultimi anni
Lo sforzo punto di vista finanziario la cooperazione non governativa con Nicaragua è salita ai tre mila cinquecentocinquantasette miliardi del degli all'ottantuno ottantatré
Alla punta di quasi cinque mila e l'ottantacinque per cento e quattro mila sette dall'ottantasei al dato provvisorio l'ottantasette sui tre mila miliardi
Per quanto riguarda i Progetti con finanziamento CEE
Molti dei quali gestiti dove nel G trentasette quali Nicaragua sei del Costa Rica se in Guatemala e così via anche qui a dimostrare la reale capacità di realizzazione del Paese pure in anni così difficili
La novità del Nicaragua comunque oltre a questa forte capacità di accogliere gestire con l'operazione è quella di fasi coinvolga non solo della richiesta del cosa fare del quanto fare
Ma quella di essere coinvolti anche dal dibattito sul come quali mezzi quali metodi la controparte ai diversi livelli di coinvolgimento nel programma di cooperazione non è mai passiva di fronte un aiuto esterno
I volontari gli organismi non sono d'altro lato soltanto meri esecutori di realizzazione tecnica
Da realizzare un progetto e la riforma agraria come quella sanitaria sono enormi grandi progetti nazionali ci si confronta con una metodologia generale con una programmazione con una strategia di realizzazione
Ma ci si confronta anche soprattutto con un dato di fatto la partecipazione popolare
Tale partecipazione è assolutamente reale non è solo un metodo per garantire l'esecutività l'operatività dei servizi oppure una tattica per consolidare il consenso
La partecipazione popolare invece prodotto e produttrice lo cultura di liberazione
Vi do nepotismo di pace di solidarietà bianche imperialismo maturati non il loro apporto ideologico tra i popoli ma appunto maturati in cento anni di dominazione economica culturale e militare
Una capacità di relax di relazione maturata paradossalmente in cent'anni di solitudine
Il Nicaragua come notava un medico cooperante non richiede al volontario confrontarsi con una ideologia ma con dei fatti con una prassi
Il Nicaragua si rovescia l'apporto all'ideologia e prassi non sarebbe possibile infatti che poche centinaia di tecnici laureati e molte migliaia di campesinos analfabeti dell'astro la poliomelite nel giro di due anni solo partendo da un perché sì
Per motivi di logico oppure sono eseguendo un programma di lavoro
Questa possibilità questa possibilità di vittoria nasce dal saper riconosce l'esistenza reale della Poli e mitica il contadino vive nel suo villaggio tra la sua gente interpretare capisce attraverso il contributo del medico
è dunque possibile se si parte dal fatto che il contadino impiega mezz'ora per leggere poche righe il medico due ore più del primo per fare dieci chilometri a piedi entrambi devono saper leggere meglio e camminare meglio e di più di quanto non facessero prima di incontrarsi
E dunque anche una nuova e affascinante esperienza professionale che costringe tecnici medici professionisti a una revisione critica la propria professionalità una revisione non sempre facile generatrice spesso di contraddizioni di abbandoni
D'altra parte come dicono i nicaraguensi condividere sapere magari con la popolazione semianalfabeta non si stabilisce per decreto né si ricava da lunghi percorsi ideologici è una pratica che si costruisce giorno per giorno confrontandosi con i fatti
La solidarietà la responsabilità la capacità rifiuti si Histoire si storicamente come uomini di buona volontà come ombra numerose risiede qui in questo incontro tra sapere ed esperienza di culture diverse grazie
Diamo la parola l'onorevole Carla Barbarella del Parlamento europeo
Sul tema America Latina quali priorità per rafforzare la democrazia
Voglio solo ricordare prima di dare la parola Barbarella che io non ho dimenticato i numerosi interventi che mi sono stati richiesti anche aveva una fila piuttosto lunga che ripeto faremo tutto quanto il possibile
Per
Cercare di dare la parola a tutti di fare volgere dare modo tra oggi e domani comunque abbiamo questo problema concreto di tempi Barbarella grazie
Grazie io vorrei intanto precisare indica proprio preliminare che la mia comunicazione non vuole essere in nessun caso un'analisi esaustiva che la questione della Democrazia in America Latina sarebbe necessario bene altro tempo
E soprattutto sarebbero necessarie ben altre competenze che le mie quindi la mia comunicazione voglio essere in realtà un contributo a questo dibattito su tre punti che io considero particolarmente importanti
E questi tre punti sono i seguenti
Il primo su un long riguarderà alcune valutazioni su due fenomeni che sono in atto in America Latina
E che a me paiono cordialmente come a tutti di grandissima importanza
Da un lato il processo di democratizzazione che si è avviata all'inizio degli anni ottanta e dall'altro un processo meno conosciuto ma altrettanto importanti vale a dire l'acquisizione di una dimensione regionali da parte di Paesi latinoamericani la seconda serie di considerazioni riguarda i vincoli che a mio pari ieri essi oppongono all'evoluzione e al consolidamento di entrambe questi due processi
I vincoli sono individuabili sostanzialmente né il problema del debito estero di cui si è peraltro già parlato oggi nel problema della questione agraria in moltissimi Paesi latinoamericani se volete con altre parole della riforma agraria
E infine la questione più generale e complessiva di una situazione economica e quindi sociale sempre più preoccupanti nei Paesi latino americani Terzo ordine di considerazioni voleva affrontare sia pure anche qui in modo schematico quella che dovrebbe essere dovrei quelli che dovrebbero essere i contenuti della cooperazione internazionale naturalmente europea e ovviamente anche italiana
Cominciando quindi dalla prima serie di considerazioni che io volevo fare
E mi pare che sta sotto gli occhi di tutti gli anni a considerazioni assai ovvia perché oggi l'America Latina offre sul piano politico un panorama che si può aggiudicare a mio parere con un ottimismo prudente metto prudente naturalmente fra virgolette
La RAI infatti nel corso della storia più recente la regione latinoamericana avuto tanti governi eletti in modo più o meno proprio evidentemente in altre parole non c'erano mai stati in America Latina così poche dittature restano infatti con le ultimi baluardi
La dittatura del Cile e quella del Paraguay in sostanza dall'inizio degli ottanta in poi sono andati diminuendo i regimi militari via via sostituiti da governi civili
Tuttavia ed sottolineo con forza credo che non sia possibile celebrare la democrazia in termini soltanto statistici
E ovvio infatti che questo processo di democratizzazione dell'America Latina va visto da vicino nella lista e cioè la natura
E la possibilità di consolidarsi realmente
Ora ma subito ha detto a questo riguardo che spesse volte questo ritorno a governi civili è stato un ritorno favorito in modo anche decisivo
Dal ritiro del sostegno degli Stati Uniti ad esempio ad alcuni regimi militari o allestì a ogni forze armate tout court
Ma detta però nello stesso tempo che se questo è vero d'altro canto molti regimi militari sono stati hanno ceduto il passo a governi civili sotto una FARC pensioni spopolate
E questo è un fatto che va valutato in tutta la sua importanza detto questo tuttavia io credo che si possa dire che questo processo di democratizzazione in atto è ancora un processo estremamente fragile
Si può in sostanza parlare di democrazia come di ritorno a governi civili ma non si può ancora parlare di una democrazia reali vera e propria in America latina
E credo che questo si comprenda per poco che si conosca la storia dell'America latina
E per poco che si pensi a a un si è ritornati a questa situazione di governi civili vorrei fare solo è un breve cenno si è passati dopo il golpe del mille e cento è sessantaquattro in Brasile dalla dottrina della sicurezza militare quella cioè faceva sì che i militari e sia assumessero essi fossero assunti la funzione di farsi dopo
La rottura di questa occupazione dello Stato da parte dei militari sarebbe molto lungo affrontare questo problema vorrei dire soltanto tuttavia che questo tessuto questa presenza delle forze militari
Resta ancora oggi anche dopo la rottura degli Marghine un fatto estremamente importante come peso come vincolo ai possibili sviluppi democratici dell'America Latina
Credo che l'esempio più recente più significativo sia proprio quello dell'Argentina non ricordo
Gli ultimi fatti ma questo è significativo di come i governi civili restino sulla difensiva nei confronti delle forze armate ma analoghi discorso
Si può fare anche per il Brasile di oggi dove i militari insieme agli odierni dura Livio oligarchie locali stanno pesando fortemente nell'ambito della decisione sulla nuova costituzione del Brasile
Lo stesso dicasi in Uruguay dove la legge sull'amnistia per esempio è stata fatta redatta dai militari prima che passassero il potere al governo civile che eseguito
Questi brevi cenni li ho voluti fare per sottolineare appunto commi Silja si sia ancora dinanzi a processi estremamente fragili a processi che debbono essere consolidati e rischi
Tetto al quale consolidamento grande parte dovrà dire la cooperazione internazionale e la nostra in particolare di paesi sensibile a queste a queste questioni
Quindi questo diciamo per fare un breve cenno di quello che il processo di democratizzazione in atto in America Latina e di quanto fragile ripeto esso sia
Il secondo fenomeno cui facevo cenno e che io credo essere altrettanto importante di quello democratico
è l'acquisizione di una dimensione regionale da parte dei Paesi latinoamericani questo è un fatto di grande importanza sia in fondo sviluppato parallelamente al processo democratico
Sì e cioè sviluppato con la consapevolezza da parte latinoamericana e questo è avvenuto proprio due poli ma linee
Quando con il cambiamento di posizione degli Stati Uniti con lo schieramento che assunsero a quell'epoca gli Stati Uniti in appoggio alla Gran Bretagna l'America Latina brutalmente capi che i suoi problemi erano risolvibili soltanto al suo interno
Nasce da questo questa consapevolezza di dimensione continentale
E che si è andata sviluppando ovviamente intorno ai due grandi problemi del momento
Del momento di allora idee e di anche adesso e che erano da un lato il problema della pace in Centro America è dall'altro il problema del debito ed ha proprio per affrontare il problema della pacificazione in Centro America
E di cui parlava del Narducci poco fa che sia creata una solidarietà
Che credo vada sottolineata con grande forza in fondo la pacificazione oggi è il frutto del lavoro del Gruppo di contato allora cioè di un gruppo di Paesi che non erano quelli del Centro America ma che comunque intorno al Centro America avevano i loro massimi
Interessi Paesi ai quali mi faceva menzione Berna Bucci si sono poi associati i cosiddetti Paesi del gruppo di appoggio vale a dire sostanzialmente i paesi del Cono Sud il Brasile l'Uruguay e l'Argentina
In questo senso la questione della pace in Centro America è diventata una questione latino americana perché è diventata il fatto dove l'intero continente latinoamericano
E io credo che se oggi ci troviamo di fronte ad alcuni risultati importanti credo che questo vada addebitato a questo dialogo regionale in America Latina ripeto di cui non va assolutamente sottovalutata importanza sull'altro fronte che era quello del debito
Si è verificato un processo analogo nella aggregazioni degli undici Paesi cosiddetti Paesi di gruppo di carta Kenya che si sono uniti per affrontare i problemi del debito non a caso questi undici Paesi sono quelli più indebitati dell'America
E dell'America latina e si sono aggregati messi insieme per affrontare la questione del dipinto anche qui ci vorrebbe troppo tempo per affrontare questa questione che estremamente delicata
Nel senso che sì da un lato c'è stata questa consapevolezza importante dei paesi che il problema del debito non poteva essere a contatto da un solo Paese latinoamericano ma che questo problema implicava un dialogo politico a livello mondiale
E questa era un'acquisizione è stata un'acquisizione di grandi importanza che ha avuto grande significato in America Latina che non ha avuto risposta a livello mondiale
Soprattutto da parte dell'Europa ma che è stato un momento di grande importanza certo poi si potrebbe far valere il fatto che i Paesi debitori più forti e più importanti del gruppo
I carta Schena di fatto si sono serviti anche di questo dialogo con gli altri in realtà per pensare più fortemente né le loro trattative bilaterali con il Fondo monetario internazionale
E con gli stessi Stati Uniti e purtuttavia questo processo è un processo estremamente importante è un processo che andrebbe più sostanzialmente che sostenuto dalla Europa e dal nostro Paese vorrei a questo riguardo menzionare l'ultima espressioni di questo dialogo Inter latino americano
Che è il
Lassissi che è stata creata alla fine di novembre ad Acapulco in Messico da dodici capi di Stato dell'America Latina i quali si sono riuniti per discutere e credo che il titolo del loro incontro sia estrema ente significativo per trovare tra loro un accordo per la pace lo sviluppo e la democrazia del continente il documento da loro prodotto certo resta ancora una carta contiene tuttavia degli approcci dei pro lei mi più importanti ripeto la pace e lo sviluppo e la democrazia che costituiscono comunque una bassi di unificazioni del amico dell'intero continente ripeto di grandissima importanza
Questa la prima serie di considerazioni che volevo fare il sui due fenomeni paralleli e del pari importanti democratizzazione e dialogo regionali
La seconda serie di considerazioni dicevo riguarda i vincoli che si frappongono a lo sviluppo e alla al consolidamento di questi due fenomeni
Per quanto di questo dialogo dicevo prima sia andato stimolato per quanto riguarda il gruppo di Cartagena
Dal problema del credito tuttavia il debito e le diverse situazioni del debito di ciascun Paese latinoamericano restano oggi ancora un vincolo estremamente pesante Allo sviluppo di questi processi in particolare allo sviluppo del processo democratico
Per la vela Gioni che politica
Molte cose sul debito sono state dette questa macchina dai guelfi di non vorrei ripeterlo è anche da Natta tuttavia alcuni dati recenti mi paiono estremamente significativi e poi che a volte le cifre parlano molto di più di un lungo discorso
Io vorrei dire che secondo i dati dell'asse pallino che sono stati appena pubblicati nel dicembre ottantasette il debito globale dell'America Latina è andato aumentando ammontava alla fine di dicembre sono ovviamente previsioni ma attendibili a quattrocentodieci miliardi di dollari e quattro Paesi totalizza noi due terzi circa di questa intero ammontare solo il Brasile con un debito di centodiciassette miliardi il Messico con cento sei miliardi l'Argentina con cinquantacinque è il Venezuela con trentadue
Ora non è soltanto questa cifra spaventosa che costituisce più o meno la metà di tutto il debito globale del terzo mondo
Dicevo non è tanto la cifra che deve impressionare anche se è certo impressionante
Ma in realtà solo alcuni altri dati disaggregati che possono dare il significato il valore di come oggi il peso del debito sia diventato un vincolo strutturale
A qualsiasi possibilità di sviluppo economico e quindi sociale
Dell'intero continente latinoamericani
Vorrei tra l'altro sottolineare una cifra ed è il quantitativo del trasferimento di risorse e di ricchezza dai Paesi latinoamericani verso i Paesi sviluppati verso il Nord
Che si è registrato per il pagamento del servizio del debito tra l'ottantasette tra l'ottantadue volevo dire e l'ottantasette
L'importo trasferito a titolo di servizio del debito e quindi non di rimborso del debito in quanto tale è stato di ben centoquarantacinque miliardi di dollari è una cifra impressionante perché è una cifra che è significa una sottrazione di risorse Allo sviluppo interno di quel Paese quindi questo è diciamo un segno estrema venti significativo di quale sia l'onere del debito per questi Paesi d'altra parte vorrei citare ripeto io credo molto al valori delle cifre
Nel mille novecentottantasette gli interessi del debito hanno rappresentato il trenta virgola cinque per cento del valore globale delle esportazioni latino americani
Anche questa è una cifra estremamente preoccupati se poi si valuta si mette a raffronto non più il servizio del debito ma il valore del debito globale con il valore dell'export ogni le cifre sono ancora più impressionanti cioè il debito estero latino-americano ad esempio sempre la fine dell'ottantasette ha rappresentato il in media a livello del continente
Il trecento ottantasette per cento del totale delle esportazioni quindi questo significa immaginati di quanti anni
Tutta l'America latina dovrà ha ha di fronte per poter pagare semmai potrà il suo debito
E voleva a questo riguardo
Sottolineare altri due cifre
Questo valore per esempio arriva a punte spaventosa e del Settecento dodici per cento per l'Argentina del Settecento settantasei per cento per la Volinia e del Quattrocento venti per cento per il Brasile
Insomma come dicevo prima il debito costituisce senza alcun dubbio un vincolo sostanziale oggi a qualsiasi possibilità di spicco
E la situazione resta gravissima
Nel senso che sebbene in questo momento se ne parli di meno la situazione apparentemente sia sotto controllo in realtà il problema resta in tutta la sua gravità e in tutta la sua esplosività
Nel corso dell'ottantasei
E dell'ottantasette non si è fatto altro che riscaldi ornare cioè dare un nuovo scadenzario ai debiti con i paesi più indebitati semplicemente quindi o rinviando a una data ulteriore
E facendo quei prestiti che erano soltanto necessari per poter servire l'onere del debito in realtà fare rientrare del denaro alle banche statunitensi ma non solo peraltro anche molte banche
Europee sono implicate nel debito latino americano quindi una situazione quindi che induce resta esplosiva esattamente come lo è stata negli anni passati
E che oggi ripeto è sotto apparente controllo ma in realtà non sotto controllo perché ancora una volta si continuano a cercare dei palliativi e non si affronta il problema alla radice
Problema essendo quello che denunciava questa mattina guai quindi questo primo problema come vincolo dello sviluppo economico di questo Paese il secondo
Vincolo che io credo estremamente importante per lo sviluppo dell'America Latina è la questione agricola non vorrei su questo dilungarmi molto c'è stato un dibattito estremamente interessante all'Istituto latinoamericano a Roma una quindicina di
Mi fa e dove in realtà sono stati enucleati in con molta chiarezza questi problemi vorrei solo dire che questi ultimi venticinque anni c'è stato uno sviluppo agricolo in America Latina nel senso che l'America Latina ha prodotto di più e soprattutto nel senso che si sono verificati dei processi di modernizzazione del settore agricolo ma in quale direzione
Semplicemente approfondendo il dualismo che già resisti io credo che dovendo fare un bilancio in questo momento
Si può dire che da un lato è massicciamente aumentata la popolazione dei contadini senza terra i dei piccoli agricoltori che tuttavia ha continuato a insistere sulla stessa percentuale di superficie e quindi un aumento delle dei contadini senza terra ed i piccoli agricoltori sulla stessa superficie dall'altro c'è stato un processo di trasformazione della tifando India aziende agrarie capitalistiche aziende agrarie estremamente moderne
Technology Zarate che mi pare di ricordare sempre da questi documenti che circolavano a Lilla
Che in alcune aree del Brasile ad esempio il tasso di meccanizzazione
Più o meno tali a quello degli Stati Uniti quindi una del coltura moderna sviluppata
Tutta centrata su nulla produzioni di prodotti da esportare nel mondo e quindi una produzione sempre meno autosufficiente e sempre meno a garanzia della sicurezza alimentare del continente
Questo sta creando dei problemi enormi anche qui vorrei andare solo per brevi cenni vorrei solo ricordare quello che sta succedendo in questo momento in Brasile
Dove ogni giorno persino la stampa i piena di assassini di piccoli proprietari e di di di un campesino senza terra di sindacalisti e di avvocati che difendono la proprietà di questi piccolissimi proprietari
E vorrei anche denunciare il fatto
Che malgrado tutto la riforma agraria che doveva essere codificata nella nuova Costituente stava pensando estremamente e con grande lentezza
Non sono passate le Carisi fino in fondo degli agrari ma come dicevo prima tanto le forze armate quanto l'oligarchia locale e la stessa magistratura fortemente implicata
Negli stessi assassini stanno spingendo per tornare indietro e non andare avanti e questo è un punto fondamentale e centrali senza giustizia sociale nelle campagne come nella città
è impossibile pensare ad un consolidamento della democrazia
E quindi anche questo mi pare essere un dado centrali la soluzione di questo problema per poter consolidare i processi di cui dicevo prima
Consentitemi un brevissimo cenno sulla situazione economica generale del continente latinoamericano perché questo largo riferimento anche alla politica di cooperazione del nostro Paese e ad alcuni elementi negativi che io ho visto immessa
Mi riferisco all'andamento economico dell'ultimo anno ad esempio il credo che è interessante notare che la produzione interna lorda nell'ottantasette nel continente latinoamericano è stata soltanto inventata soltanto del due virgola sei
Per cento
Che il tasso più basso che si è registrato negli ultimi tre anni quindi questo vuol dire che il prodotto pro capite è aumentato in media nel continente soltanto dello zero virgola cinque per cento che è un dato ridicolo
Se pensate che questo riporta il continente latinoamericano
Ha redditi pro-capite i che sono quelli del settantotto e si considerate nello stesso tempo che in questo valore solo influssi valori più elevati di Paesi potenzialmente più ricchi
Come sono quelli del Cono Sud il Brasile Argentina Uruguay con altri Paesi molto più deboli e molto meno potenzialmente da ricchi di questi quindi una situazione economica che io credo debba portare a ad alcune condito in constatazioni molto precisa
E che cioè intanto tra l'ottanta e l'ottantasette noi abbiamo assistito in America Latina
Ad un deterioramento grave delle condizioni di vita economiche e sociali delle popolazioni nella maggioranza del continente nei Paesi più ricchi e nei Paesi più forti
E questo significa che è andata aumentando il gatto tra l'America Latina e gli stessi Paesi sviluppati parlo in particolare dell'Europa e questo è avvenuto tanto in termini di prodotto globali
Quanto in termini di prodotto pro-capite quanto in termini di competitività vera e propria della economica
Ora
In queste condizioni io credo che ci si possa porre la domanda
Si possa chiedere quanto all'Ulivo questi Paesi potranno resistere in queste condizioni sottoposti come solo a condizioni di vita inaccettabili
Sottoposte come sono ad un drenaggio economico a un trasferimento di ricchezze verso il mondo occidentale e ricco senza che sia loro realmente garantita una possibilità di crescita
E qui pongo la domanda come è possibile garantire che si Rabichi il processo di democratizzazione che diventi quella democrazia reale cui facevo prima
Cenno se alla sua base alla base di tutto questo non è garantita la giustizia sociale che uno dei fondamenti essenziali della democrazia
Quindi questa è la realtà e credo che rispetta questa realtà noi dobbiamo restare molto vigilanti molto preoccupanti perché molto di quello che potremo fare a sostegno di questi processi al miglioramento di questa situazione potrebbe essere un contributo
Importante
E vengo all'ultima serie e spero breve delle mie considerazioni sulla cooperazione testando scusi le cose eh immaginare vorrei fare un breve cenno se mi consentite intanto alla cooperazione dell'Europa nei confronti del continente latino americano perché credo perché su un fronte questa cooperazione sia stata significativa lo diceva già a Bernabè uccide quindi ripeterò è un po'quello che lui ha già detto ma credo che debba essere chiaro
Che la comunità europea il Parlamento i dodici governi europei hanno sul piano politico dato in questi anni un appoggio importanti al processo di democratizzazione
Io credo che questo vada detto con molta forza levata
Anche in tempi non sospetti appoggiato fortemente il processo di contatore il processo di pacificazione in America centrale
E credo che questura Paggioro dell'Europa in quel momento in quelle condizioni fosse anche nei confronti degli Stati Uniti una posizione coraggiosa e di grande importanza detto questo bisogna anche diciamo vorrei aggiungere un'altra cosa la presenza dell'Europa è stata importante rispetto alla pacificazione in America centrale ma più complessivamente è stata importante rispetto anche ai processi di democratizzazione
L'Europa è stata presente nei Paesi latinoamericani con grande sensibilità sulle questioni dei diritti civili dei diritti alla vita
Ci sono stati delegazioni parlamentari ma anche delegazioni dei governi e delle nazioni della stessa commissioni che sono andati direttamente presso i regimi in America latina che hanno spinto e tra l'altro sensibilizzato l'opinione pubblica in Noemi paesi europei e credo che questa presenza sia stata di grande significato
E credo che lo sarà ancora negli anni avvenire sotto questo foglio se tuttavia il bilancio può dichiararsi positivo forse insufficiente sicuramente lo è su questo fronte ma importante
Laddove come diceva Bernardo uccisi il la cooperazione europea è stata più che debole è stato il fronte economico agli a dire le dichiarazioni di appoggio politico dell'Europa non hanno avuto come contropartita quella cooperazione economica quell'aiuto concreto che veniva richiesto dai Paesi centroamericani ma da tutto il continente che appunto i piani di si chiedevano molto fortemente e questa risposta dell'Europa è stata negativa e totalmente insufficiente sulle fronti fondamentali per l'America latina sulla questione del debito l'Europa non ha fatto nulla
Ha di fatto accettato nei suoi successivi comitati immunitari l'approccio del cane staccare del Cai sbarca esche tuttora quello della negoziazione bilaterale che ancora in vigore
Approvato ovviamente il Piano Baker ma non ha mai alzato un dito
Per
Pensare nelle assise internazionali perché si desse seguito a quel dialogo politico nord-sud che era la condizione richiesta dal continente per affrontare sino in fondo il problema del tetto
L'Europa non ha dato nessuna risposta seria sul fronte dei rapporti commerciali i rapporti commerciali arrestato e squilibrati elevata resta sorda
Io spero che negoziati del Gatt che sono appena iniziati si svolgeranno negli anni a venire possano su questo fronte portare ad una sensibilità nuova dell'Europa resta tuttavia ripeto una valutazione negativa da parte dell'epoca
Questa diciamo la posizione e complessiva dell'Europa positiva da un lato negativa dall'altro
Vorrei fare per avviarmi rapidamente alla conclusione anche un breve cenno a quella che è stata la battaglia che comunque visti come gruppo comunista
Abbiamo condotto all'interno del Parlamento europeo su questa questioni della del conte della cooperazione con il continente latinoamericano
Io credo che su questo la fermezza è stata generale la nostra ma anche del resto delle forze politiche della sinistra delle forze progressiste perché il contenuto i contenuti della cooperazione con il continente latinoamericano andassero via via sempre più farà alzandosi
E nel criterio nel rispetto di due criteri ed è per questo che tenevo a dire qualche cosa a questo riguardo
Due criteri che sono pulito il rispetto di quella dimensione regionale che dicevo prima non è possibile aiutare l'America Latina senza tenere in conto questo aspetto
E cioè senza aiutare e spingere verso questa concertazione questo dialogo tra i Paesi latinoamericani che devi andare sempre più lontano e che vede anche essere uno dei criteri alla base della cooperazione europea
E quella del nostro Paese
Il secondo criterio importante perché si parla molto di quello che dovremmo fare a livello internazionale sul piano dei rapporti commerciali in particolare ma poco di questo che volevo dire è che noi dobbiamo fare un lavoro importante per spingere anche a una integrazione economica del continente latinoamericano voglio dire che non si può soltanto certo va accettata rafforzata la battaglia per nuovi scambi commerciali
Più equilibrati per aprire le nostre frontiere per un trasferimento di risorse che deve riprendere
Informa sempre più massiccia
Ma io credo che un elemento di grande importanza e spingere i Paesi latinoamericani a non puntare soltanto sui mercati internazionali
Ma rivederlo solo stessi meccanismi e modelli di sviluppo anche verso il loro interno
Questo è un discorso molto difficile
La realtà dei Paesi è molto diversificata non è semplice affrontare questo problema ma io credo che poi sta può essere anche la chiave che può spingere ad un ripensamento di modelli di sviluppo più equilibrati e più e sociali di vera e propria redistribuzione interna delle risorse e questa ripeto deve essere ed è stata una delle spinte che noi e abbiamo e continuiamo a dare nell'ambito del Parlamento europeo
L'ultima valutazione rapidissima mi scuso se sono stata un po'lunga è riguarda la cooperazione italiana io ho tenuto a sottolineare in particolare il gatto economico che sta allontanando l'America Latina
Dare il resto dall'Europa
E questo aveva fatto nello specifico perché ritengo che la scelta della cooperazione italiana che quella sostanzialmente di aiutare l'America Latina
Con crediti di aiuto e non di Doni non sia corretta fino in fondo perché la realtà
Della delle delle con Olivia è latino americana non è quella più di un tempo io credo che c'è dietro l'approccio del ministero una visione che non è più quella dell'America Latina attuale anche in America Latina sono necessari Daewoo aiuti del tipo di quelli che stiamo dando all'Africa perché le condizioni economiche sociali solo in molte aree di quei Paesi assolutamente affrontati
Quindi certo è giusto che i crediti all'aiuto costituiscano un elemento importante ma non è corretto e non riflette la realtà di quei Paesi escludere la possibilità in realtà di tumori
Il secondo elemento che volevo sottolineare era la necessità che anche sul fronte della cooperazione latino americana ci sia più programmazione è stato detto nell'ambito generale questa mattina ma credo che questo valga anche per l'America latina direi quasi soprattutto per l'America Latina dove non mi pare ma ci sono colleghi più esperti di me
Che i programmi paese siano stati mai pensati per esempio per l'America latina e questo invece diventa un fatto fondamentale essenziale così come si va facendo per l'Africa dello stesso deve essere fatto per l'America gli atti terza cosa è veramente l'ultima è che mi pare che il Governo italiano che sta impegnandosi così fortemente su questo fronte anche su quello dell'America Latina dovrebbe utilmente coordinarsi maggiormente con negli sforzi pochi dicevo prima che sta facendo la comunità europea
A me pare comunque che questo coordinamento questa sollecitazione anche da parte governativa all'improvviso delle risorse ad un uso più ottimale di quanto spende poco è vero la comunità ma di quanto possiamo anche noi contribuire a far spendere di più
è in campo dove la cooperazione italiana il governo italiano dovrebbe spingere molto più fortemente e dove sottolineo
Potrebbe essere utilmente usato lo strumento della comprare azioni dell'unitarietà tra le forze che solo oggi attive
Nelle sul fronte dell'intervento della cooperazione unità che potrebbe essere validamente attuata anche a livello dell'Europa grazie
Glielo facciamo Carlo Barbarello arriviamo alla prova usciva sulla tema il caso il tuo comunicazione pure la conosce arrivata dopo Antonio Orazio ciclico
Ecco vorrei ricordare a tutti quanti presenti
Che foto a quelli che sono intervenuti che se ci mettono a disposizione il testo dei loro interventi quelli che lo hanno poi cureremo di pubblicare gli atti
Vorrei anche ricordare a tutti per quello che riguarda i nostri lavori che cerchiamo ancora per un po'di andare avanti e di lavorare insieme per poter qui abbiamo molti interventi anche per domare per poter risparmiare un po'di tempo grazie la parola perorato grazie cercherò di mantenermi
Nel tempo che c'è stato attribuito anche perché credo che abbiamo lavorato moltissimo oggi la prima cosa evidentemente i ringraziamenti non sono unito
Ci sembra molto importante il segnale che presa comunista ha voluto dare al lavoro e ai compiti alle modalità con cui gli organismi non governativi affrontano i temi della cooperazione e vorremmo che in altri Bossi e in altre situazioni si facesse altrettanto
Villa vivamente al alla comunicazione che sarà assolutamente vederle
Non ci sembrava utile fornire qui una serie di dati sulla situazione economica del Perù anche perché molti di questi dati sono conosciuti e perché il le modalità con cui il per un conosce la sua crisi sono note cinema ambisce più utile cerca di collocare in la situazione del Perù nell'ambito della Regione e il ruolo che la cooperazione svolgerà in questo in questa collocazione
Ci sembra importante intanto evitare una confusione che spesso viene fatta è un po'la tragedia dei Paesi latinoamericani spesso quelli di cui più si parla non sono quelli che pesano di più nello assegni l'assetto del subcontinente e per uno di questi nel e Del Piero si parla in un certo modo ma non ci si rende conto ci sembra almeno dell'importanza che questo Paese può a vere e del peso specifico che ha nell'assetto del sud continentale insieme ad altri paesi di cui anche non si parla molto
è questo un dato molto importante per noi perché altrimenti la situazione del Perù o non viene capita
Noi crediamo e questo è un po'l'esperienza che abbiamo fatto in trent'anni di attività come organismo che dovremmo fare uno sforzo contengono un governative non solo perché evitassimo di seguire i fatti internazionali ma in qualche modo fossimo in grado di identificare le Regioni le aree in cui il conflitto internazionale diventa importante fondamentale per l'assetto del villaggio globale ecco noi crediamo che dentro questi conflitti e sulla base di interessi comuni
Da stabilire tra strati classi sociali subalterne al nord e al sud
è possibile stabilire dei legami di solidarietà è un po'questo quello che c'ha orientato in un intervento in questo Paese che dura ormai da una quindicina d'anni e di Pelù ripeto è uno di quei Paesi che si presta benissimo a questo esercizio di iniziativa
Intanto è collocata una posizione determinante
Operato una stessa della sua struttura economica per i conflitti interni
Al suo modello di sviluppo per la capacità delle forze sociali di esprimere disegni complessivi e strategici e soprattutto per il peso rilevante che la sua collocazione può assumere nel con testo latino americana
Vale quindi la pena di spendere qualche riflessione sulla situazione interna in maniera molto breve estremamente schematica
Il contesto economico il nodo evidentemente
A noi sembra che il degrado economico generale del Paese cresca in maniera più che proporzionale rispetto all'aumento dell'indebitamento
Del paese debitamente o estro se ne parla molto crediamo che sia utile stabile un rapporto tra la l'aumento dell'indebitamento e il degrado dell'economia in tema c'abbiamo l'impressione che questo degrado cammini molto più velocemente per cui il punto di non ritorno sarà raggiunto probabilmente prima dalla situazione economica in Terna che dalle capacità comunque di ridiscutere di ritrattare di ottenere nuove forme negoziali rispetto all'indebitamento estero e questo tipo di argomento ci sembra importante da sottolineare se vogliamo
Analizzare anche lo sforzo di cooperazione o comunque la cooperazione che viene praticata con un Paese come il Perù
Le forze politiche sociali interni si esprimono
Con potenzialità diverse ma importanti
E che secondo noi vanno interpretati perché è uno schema quello del Perù per certi versi originali intanto un Paese in cui c'è una guerriglia
è un Paese in cui c'è un partito come labbra che è uno dei rari rarissimi partiti latinoamericani storicamente strutturati organizzati con un livello di partecipazione di massa molto importante
Labbra punto partito del presidente Garcia pur se strutturato non è omogeneo e oggi cioè dopo la presidenza diciamo così vede accentuarsi e la crisi del patto sociale che si era cristallizzato proprio intorno alla grazia
Da una parte la componente più legata ai grandi potentati non solo economici ma anche interni al partito
Più visceralmente anticomunista decisa fa pagare duramente la crisi interna soprattutto al minatore contadini cioè per altri versi a rafforzare l'estroversione dell'economia peruviana
Dall'altra quelli che nell'apra per ispirazione a volte a volte per necessità tentano di mantenere un legame con strade importanti di popolazioni povere sia urbane che rurale e ne debbono quindi in qualche modo assumere le rivendicazioni
E questo conflitto che ci sembra oggi emerga in maniera più importante che in altri tempi e che evidentemente pone nella discussione interna alla società e alle strategie
Politiche delle forze politiche peruviane un argomento di riflessione estremamente importante
Sendero luminoso
Evidente che il fenomeno Sendero luminoso non può essere liquidato schematicamente
è un fenomeno Complesso
Con una forma di partecipazione
A noi sembra che il carattere polpo Tiana come spesso viene citato
Vada via via sempre di più e accentuando così ci sembra anche che Pulse mantenga
Una presa costante nelle sue leggi zone originarie di impianto
Per altri versi l'operazione di estensione sia nelle nella Sierra non originale quindi regione rurale della Sierra e anche del deserto sia il tentativo attraverso forme
Di propaganda armata come l'ossessiva definiscono di portare o di allargare l'influenza nella capitale non abbia dato risultati
Non ci sembra in questo momento capace di sviluppare una strategia complessiva di coinvolgimento sociale che può sicuramente essere discussa che deve essere discussa ma che comunque non ci sembra veramente un tema all'ordine del giorno diciamo così lo vediamo in parte bloccato con tutte i dati gradi
E il peso determinante negativo che ha nelle dinamiche sociali all'interno del Perù n conflitto di classe l'interno di questo Paese ci sembra diverso il caso del del movimento di guerriglia e Meletti a cosiddetto Tupac Amaru
Che ha un che vediamo modificato nel contesto quindi le sue capacità di mordere la società peruviana
Ci sembra che pur non avendo un un aumentando l'aria di accettazione di adesione a questo movimento diminuisca l'aria di rifiuto e questo un fenomeno che andrebbe capito
E su cui occorrerà
La sinistra peruviano su questo
Senta a volte a prendere delle decisioni occorrerà una riflessione
Quello che ci resta promanano c'è stato molto poco chiaro
è qual è la linea strategica generali di questo movimento ci sembra molto disorganica
è indubbio però che rapporti con le zone più marginale della società siano molto più articolati di quelli di Sendero
Una stima una valutazione delle capacità militari di questo movimento estremamente complicata i dati che vengono fornite sia dalle forze di repressione dall'esercito
Dagli analisti peruviani o dal movimento stesso non ci danno delle indicazioni che possono essere diciamo così resa ad altri in senso denunci sembrano Motta trent'ecco veniamo voi alla cosa che invece più ci interessa e la grande coalizione dei partiti di sinistra a sinistra
Molto importante una sinistra che c'è una lunghissima tradizione una sinistra che ha dato espresso grandi dirigente una sinistra che è stata correlata in maniera stretta spesso con l'Italia
E le amicizie di Gramsci con alcuni dei grandi dirigenti per i piani sono note a moltissimo
Dicevo la grande coalizione ripartire la sinistra rischia di unità
In questo momento in questi mesi sta ridefinendo le sue strategia è una crisi evidentemente segnata questa crisi che
Ci sembra un passaggio importante è obbligato dopo diciamo così la sconfitta elettorale per l'elezione di per la municipalità di Lima
Va infatti emergendo e questo è molto importante la concreta eventualità che alle prossime elezioni presidenziali una coalizione di sinistra con un grande candidato unico e prestigioso possa vincere
Sfruttando anche il fatto che il ladro non potrà ricandidare Alan Garcia per motivi istituzionali e non ci sembra abbia altri candidato di altrettanto prestigio nel Paese e all'interno del partito avrà stesso che è un problema importante per l'elezione del presidenziale prevediamo che si Alfonso Baran tessere
Perché Presidente dell'Ischia Donida sarà in grado di ridare compattezza a questa coalizione dare un programma omogeneo a buone possibilità è un augurio che non li facciamo
Di diventare presidente
è evidente che la porto della sinistra europea in questo sarà importante non prima ma se questa cosa succede per evitare che c'abbiamo un secondo agli enti noi speriamo anche che prima non succedono delle cose cose di cui probabilmente varrebbe la pena di preoccuparsi perché dalle notizie che ci arrivano noi è anche possibile che quest'operazione venga in interrotta magari in maniera tragica non vogliamo bilancia allarmismi che sarebbe assolutamente inutile ma una preoccupazione
Ecco questo è un po'il contesto dei partiti dell'organizzazione sociale gli organismi non governativi gli organismi non governativi peruviani che l'altra cosa che ci interessava trattare perché è un po'quello che ci compete
Sono evidentemente molti diversificati in questi anni una definizione che ci è stata data da uno di questi organismi è gli organismi non governativi servono per fare per consentire all'opposizione di sinistra di fare una pratica di governo ecco questo un argomento che oggi in parte è stato citato ma che noi dovremmo approfondire
Per le realtà come quelle del Perù o di alcuni paesi in cui l'opposizione
Popolare esiste si muove e esprimo un programma politica evidente quindi che le oggi locali sono molto diversificate evidente anche che nel degrado
Economico della situazione interna gli organismi non governativi in questa diversificazione tendano a collocarsi in maniera molto complessa
Un fatto ci sembra molto importante sempre di più per lo meno una parte consistette in te di questi organismi si trasforma
In organismi come loro dicono disservizi politicamente qualificate per il movimento di opposizione di massa questa definizione che loro danno e io vi dico
Cioè trasformare il programma generale o il programma politico generale dell'opposizione in concrete iniziative di sviluppo e questa è un'indicazione molto importante
Che è diventata una pratica in Perù perché viene pranzo le organismi non governativi sono in grado di trasformare le rivendicazioni in un programma di sviluppo concreto
Nel ricottura anche nell'industria dirittura
Succede anche in altri paesi e vale la pena di citarlo per esempio la sinistra filippina nella difficile congiuntura oggi sta facendo un po'la stessa cosa
Veniamo un po'le cose di casa nostra la cooperazione italiana vale la pena di ricordare che la cooperazione italiana per lo meno quella che oggi sta funzionando
è stata stabilita all'interno di un accordo di base è fatto in due momenti nel corso dell'ottantasei in una riunione allineano a Roma
Quest'accordo di cooperazione prevede centocinquanta mi sembra milioni di dollari divisi come sempre in doni
Circa un terzo incredibili all'uno e mezzo per cento rimborsabili in vent'anni più dieci anni di grazie settore d'intervento sono quelli classici
Agricoltura irrigazione sanità energia c'è in questo però le indicazioni importanti su cui occorrerà discutere l'aria privilegiata che va sotto il nome di trapezio andino Ayacucho Cusco a puri ma che Huancavelica
E anche l'aria in cui la guerriglia per esempio esprime no dati di controllo che dici difficilmente possono essere smentite
D'altra parte per questo accordo
Che prevede queste cifre non è stata un'completato valse la sua realizzazione perlomeno da quello che abbiamo visto noi e quindi probabilmente un'ottica non governative quindi questo si spiega non è non è andata avanti così ISP speditamente come si pensava c'è però un dato strano nel senso che dai conti che abbiamo fatto sembra che
Il tetto dei centocinquanta ereditò letizia quasi già superate e che probabilmente si arriverà a una spesa di duecento mila dollari su questo accordo e tant'è vero che visti donazione di pianificazione cioè ministero del piano che prepara gli accordi di cooperazione e direttore a Roma credo una quindicina di giorni fa
Per cercare di avviare già la trattativa per il successivo e poi per chiedere ancora dei fondi per questa famosissima metropolitana di Lima
Che si che è una di quelle cose che servono per rendere un po'meno inutili quella fila di bidoni fatti due diciamo a fini elettorali da Langazzi è che comunque bisognerà farci qualcosa ecco questa è una discussione che forse varrebbe la pena di fare sull'uso dei fondi della cooperazione dal punto di vista più generale il Perù è il secondo Paese in America di aver impedito la cooperazione italiana dopo l'Argentina e l'Italia è il secondo Paese di impegno di cooperazione in Perù dopo gli Stati Uniti
Tra le ditte italiane che intervengono in questo accordo è in corso troviamo bonifica FIAT Ansaldo la lega delle cooperative tra gli organismi non governativi
Che gestiscono programmi governativi vale la pena di ricordare in me Lalli cullarsi
E per quanto riguarda i cosiddetti programmi privati cioè i programmi degli o mangi che non sanno nell'accordo di cooperazione in ci sembra dei conti che abbiamo fatto che per l'ottantasette siano stati finanziati con circa cinque milioni di dollari su progetto del trapezio andino
Varrebbe la pena di fare la pena di fare una riflessione due dati dalla parte
Andrebbe discusso la validità del tentativo di Alan Garcia che in queste regioni sta facendo una mistura drammatica di repressione militare di ampio di ampio ventaglio e di assistenzialismo
Per non programmato punto varrebbe la pena di riflettere sulla cooperazione internazionale allo in particolare la cooperazione italiana
Debba intervenire e a quali condizioni interventi il secondo elemento e che quello che ci chiediamo e quali sono state le modalità di consultazione
è evidente che la pacificazione un problema importante un problema importante nel Perù ci è sembrato ci sembra almeno a noi
Che la via Shetta della pacificazione sia stato esattamente contraddicono che era necessario cioè era possibile ed è possibile in Perù coinvolge anche in queste zone
Le popolazioni beh cosiddette beneficiare coinvolgere in una discussione previa sugli obiettivi strategici il terreno di cultura in cui Sendero lavora e quindi contrastare Sendero
Sul suo terreno proprio che quello dei bisogni di queste regioni ecco questo non è stato fatto quello che chiediamo è sì si pensa di poter fare lo sviluppo attraverso la protezione dell'esercito
Come ci chiediamo se per e questo non è una critica all'interesse delle ditte che sono usa solamente sacrosanti l'abbiamo detto tutti
Ripeto non ci interessa qui rimarcare
Delle barriere non è questo ma se è pensabile che le ditte capofila di questo progetto che cinquanta per cento dell'intervento italiano nel Paese sarà in grado di assumere questa responsabilità se in una volta di più
Non si dica per schiacciare le popolazioni di questo del famoso trapezio tra Sendero Alan Garcia l'esercito e la cooperazione italiana i morti che ci sono stati fino ad oggi non ci lasciano assolutamente tranquilli su questa possibilità
Ecco noi crediamo appunto che questo tentativo era possibile come Stato sarebbe stato auspicabile che per esempio un audizione fosse fatta
Con gli esponenti di queste popolazioni con i partiti d'opposizione peruviana noi sappiamo che i canadesi ed olandesi fanno di queste cose con il loro Parlamento l'hanno fatto con l'opposizione ripeto le Filippine una delle cose di cui probabilmente si parlerà l'anno prossimo
Voglio dire anche di in situazioni di estremo conflitto
Pozzi Parlamento italiano potrebbe chiedere prima che questo progetto non ci rigata pesantemente sulle spalle che qualcuno anche degli italiani che comunque intervengono in queste regioni faccia appaia sulle prime pagine dei giornali
Per quanto riguarda e finisco o le attività degli organismi non governativi italiani
Credo linee di tendenza due storici quello del rapporto con gli organismi lungo venerdì vi locali nel pluralismo nella diversità evidentemente gli organismi non governativi locali risentono delle diversità sociale degli schieramenti comunque italiani d'altra parte e questo è un po'un filone tradizionale molto consolidato il risultato è stato il rafforzarsi delle oggi locali
Il secondo elemento è una un lavoro specifico del Perù cioè il rapporto con con le cosiddette organizzazioni di massa delle donne
I berluscones delle comunità contadine i sindacati in cui l'elaborazione realizzazione di progetti di sviluppo concreti sul terreno prende la forma di cooperazione anche di rilievo importante con la creazione di infrastrutture e il caso più interessante quello delle comunità contadine la lotta delle comunità contadine per l'uso sociale delle terre e quindi garantire un muso diverso di queste terre o la possibilità di un modello di sviluppo
Che contrasta con il modello dominante è possibile grazie proporrà porto con lei con la cooperazione con gli organismi non governativi italiani in questo anno Espresso e livelli molto alti di capacità e di partenariato
Un elemento nuovo una linea di tendenza nuova che sorge è sorta con il governo di allargarsi e la possibilità di collaborare con strutture periferiche decentrate dello Stato per via in le musiche municipalità dice qui comuni e i ministeri
Un elemento difficile di valutazione ogni volta si inserisce crediamo che sia l'esperienza da continuare da valorizzare anche per i rapporti con gli enti locali dalle che sarebbero sicuramente molto sempre da questo punto di vista è però evidente che Complesso questo tipo d'approccio perché dipende molto dall'edito dalla direzione centrale di queste strutture dipende anche dalla capacità degli organismi non governativi di mantenere un dialogo possibile
Non facciamo riferimento ad ambasciatori con Credit però un premio come organismo se abbia avuto un sacco di problemi siamo contenti di poterli qualche volta dire siamo trovati addirittura in casi gran ridicoli che sono quelli che l'ambasciata ci blocca e progetti che governo Garzia tutto sommato ci riconosceva pur riconoscendo riconoscendone la validità politica qual è il problema
E problema e chi ci sembra che ci sembra drammaticamente sempre di più che la questa legge venga letta in modo molto parziale e che quindi le ambasciate e anche le unità tecnica in in questo da questo punto di vista la cosa un po'più complessa tendano ad esse un riferimento unico ed esclusivo della discussione e non accettano quello che per noi invece fondamentale
Il margine di autonomia che la legge ci dà in quanto organismo non governativi e quindi o canto hanno queste esperienze nel mondo della sperimentazione quindi quello che fanno gli organismi non governative lasciamoli sperimentare che poi se va bene casomai lo ricicliamo
E non vece altrove e quello che noi chiediamo è che quello che ci sembra e possibile
Possibile
Usare sostenere le in merito dell'esperienza degli organismi non governativi come un sostegno importante ai tentativi che Paesi le organizzazioni locali
Anche l'organizzazione di massa e anche la sinistra perché il pluralismo l'Italia credo
Non ce lo toglie nessuno anche in questi Paesi credo che c'hanno diritto avere il loro boom pluralismo dicevo esprime un tentativo una resistenza al modello dominante di sviluppo internazionale questa resistenza va sostenuta perché poi l'aiuto pubblico allo sviluppo e altra cosa dal sostegno all'economia del Nord ci rientra né altra cosa ecco finisco con questo mi sembra che questi spazi la legge l'abbia identificati quello che mi sembra invece più problematico e in paesi in cui conflitto sociale molto avanzato
Compito sociale molto duro come il Perù
Queste difficoltà possono diventare più gravi
C'è il rischio che questi spazi voi si richiudono per trasformare in qualche modo le attività degli organismi non governativi in una sorta di Collateral collateralismo ed appiattire tutto in una grande visione
Di una cooperazione che va in una unica direzione se questa visione bassa non è un problema di natura ideologica contrario perdiamo il contatto con le società Reale dei paesi in via di sviluppo che non sono disposti ad accettare tout-court questo tipo di divisione questo tipo di accettazione del modello di sviluppo dominante grazie
Ringraziamo onorate diamo la parola al senatore Rino Serri
Se vi dico che sarò breve rischio di spaventare di un po'allora tenta di dire che sono telegrafico
Io voglio fare una considerazione quattro proposte la considerazione è quella che riguarda la portata di questo convegno che molti hanno sottolineato io al di là del merito che approvo buio apprezzo delle relazioni
Dico che la portata di questo convegno per un verso riferita al Paese e questo è stato abbondantemente
Discusso già nel dibattito per l'altro verso riferito alla sinistra
Ho detto che sono telegrafico quindi non faccio un commento ampio ma dico questo io credo che per molti aspetti la sinistra europea
E non solo quelle italiane è a questo passaggio o riesce ad affrontare il problema del sottosviluppo o non riesce più ad essere sinistra
In Europa questo il punto non è possibile rintracciare una politica di trasformazione nei paesi ad alto sviluppo industriale senza affrontare la questione del sud
Senza affrontare la questione del sottosviluppo questo è una questione chiave una questione che ha implicazioni culturali politiche teoriche enormi anche per le forze di sinistra
Le forze più avanzate l'avevano colto Natta stamattina citava palme lui vibrante Berlinguer io credo che questa sia una delle chiavi discriminanti della sinistra
Del prossimo futuro e che qui si gioca una partita per tutte le forze di sinistra democratiche progressiste dei paesi ad alto sviluppo industriale non esiste progressismo trasformazioni sinistra senza affrontare questo nodo
Questa è la considerazione Marasciulo quei la seconda questione le quattro proposte Raffaelli ci ha detto stamattina entriamo in una fase di verifica concreta dalla legge allora io pongo tre questioni la prima sulla verifica
Non ci siamo ancora nemmeno istituzionalmente Raffaelli sottosegretario ha il coordinamento e la presidenza del comitato direzionale e questo ci va bene
Noi non vogliamo togliere le aree ai singoli sottosegretari
Bonalumi e Susanna Agnelli che hanno altre aree
Diciamo che anche il coordinamento politico di programma va concentrato
Ma questo non c'è ancora c'è uno c'è un autisti colta non solo siamo arrivati con difficoltà al coordinatore ma non c'è ancora una precisa definizioni di responsabilità politica
Questo è un è un altro passaggio a cui bisogna arrivare al di là delle divergenze interne alla vecchia maggioranza o vediamo quella che si farà se cambierà con questa crisi di governo
La seconda questione è quella dell'Unità tecnica ma quelli hanno parlato ampiamente sia Micucci sia Crippa io non mi soffermo la terza questione
E quella che Raffaelli ci dice Riello lo comprendo molto bene dice la banca dati e al di là da venire
Ci stiamo lavorando ma ci vorrà tempo ed è vero ci vorrà tempo
Allora pubblichiamo il bollettino eccetera ed è un passo avanti beh io credo che come Parlamento e opinione pubblica possiamo chiedere di più
E non è difficilissimo
Decidiamo che c'è una relazione almeno quadrimestrale semestrale organica nella direzione della cooperazione allo sviluppo e quindi del ministero degli esteri alle commissioni i parlamentari in modo organico in modo che ci consentono di valutare quello che si è fatto e i programmi in modo come dire sul tempo non a tempi le relazioni consuntive arrivano tre anni dopo che si sono finite quelle programmatiche arrivano troppo generiche si può fare quest'altro passo avanti sempre nello spirito di applicazione della legge
Queste sono tre questioni ripeto ancora l'autorità politica che non è sufficiente l'unità tecnica siamo d'accordo
La terza questione la pubblicità che va bene ma bisogna anche impegnare ad un rapporto serio Parlamento governo che sia di reale
Controllo e l'indirizzo del Parlamento altrimenti è solo di conoscenza qualcuno lo definiva il diritto allo sguardo no chi era che stamattina faccia questo riferimento
Allora seconda proposta la questione della cooperazione allo sviluppo è stato detto stamattina da tanti ribadito è parte integrante della politica estera
Voi avete sentito non vorrei apparire affatto come dire diverbi polemico non non ho nessuna intenzione di questo genere ma l'avevo già notato
Rispetto agli interventi che mi hanno preceduto che il d'altra parte invece apprezzo dicendo che io voglio solo fare tre due questioni sull'Africa invece non voglio fare una considerazione generale che del resto è stata propria anche di questo recente incontro io non ho potuto seguirlo ma mi dicono di un certo interesse l'immagine dell'immagine d'Africa
Perché io sento che nell'ultimo periodo di tempo invece noi abbiamo una caduta di attenzione di impegno verso l'Africa
E cioè quasi la sensazione mai il Pacifico sta emergendo l'America Latina importante ripeto senza alcuna e il tempo invece addirittura l'Africa è un po'portatrice persino nella e la culla dell'ai DS lo sapete che circolano molto ancora questa questione non vorrei che in questo ci fosse come dire una caduta di tensione da parte dell'Italia e l'Europa che ha nei confronti dell'Africa una responsabilità primaria per tutte le ragioni che conosciamo
Allora io pongo solo su questo due questioni la prima è il ragione razzista sudafricano
E qui c'è un problema oggi parlavo con un consigliere di amministrazione dell'ENEL
E quindi la dico così in modo Claro N senza troppi giri si sta per rinnovare in queste settimane giorni o settimane il contratto da parte dell'Italia per l'acquisto di cinque milioni di tonnellate di carbone
Da nel Sudafrica
è possibile non rinnovarlo questo contratto è un gesto così eversivo oppure un gesto che corrisponde all'esigenza richiamata da deliberati internazionali nell'ordine della CEE di cominciare una politica di isolamento e di sanzioni
Io sono completamente d'accordo
Su quel e apprezzo questo punto lo dico in modo esplicito quello che c'ha detto Raffaelli a proposito di tutti i paesi della linea del fronte e sono d'accordo Zambia Mozambico eccetera eccetera
Però c'è anche l'altra faccia
Dobbiamo fare una politica che isoli colpisca il suo il regime razzista sudafricano e questo è un passaggio obbligato di questa politica
La seconda qui siamo molto più convenienti invece credo anche come sistema complessivo delle forze politiche la questione la Palestina
Perché se non si risolve il problema palestinese mediorientale beh tutto il passaggio nei confronti delle del sud nostro dell'Africa del Medioriente bloccato da una grossa questione politica
La terza su questo punto
Anche perché consiglio inteso la cenno
Che intervenendo stamattina proprio sottolineando il valore che cercavo di dire all'inizio di questo convegno da parte del compagno nata cogliendo questa cioè io credo che noi dobbiamo impegnarci
In modo coerente e quindi senza come dire su tutti i fronti su questa battaglia per una regolamentazione diverso del commercio delle armi un controllo una diminuzione una regolamentazione diverso
E vengo la terza
Come si sostiene sul piano culturale
La crescita civile culturale certo una politica di cooperazione allo sviluppo
E richiamo ancora nata quando diceva beh c'è una cultura nuova da trasformare in senso comune da produrre da da da far divenire senso comune
E quindi battaglie culturali e politiche io vedo alcune questioni che vi accenno solo telegraficamente privo avete sentito anche qui la discussione sulle Hong
Non ho bisogno di sottolineare il valore e come dire fondamentale che io da questo strumento
Nella politica di cooperazione allo sviluppo mi chiedo se da parte delle banche stesse non si debba andare ad una fase come dire più avanzata è possibile pensare a forme di coordinamento conferenze annuali qualcuno ottenne il proliferare delle Hong
E il rischio che questo proliferare rischi anche di renderle più subalterne d'altra parte lì il crescere delle Hong è un fatto di pluralismo di impegno e non mi sento di come dire
Praticarla Priori
Ma abbiamo l'esigenza forse ormai tutti quanti di andare a forme è una conferenza annuale di programma di tutte le Ong sono forme di coordinamento che riescono in questa maniera rendere più per più efficace
Più incisiva la loro azione sia verso l'opinione pubblica sia nei Paesi in cui operano e sia verso l'autorità politica verso il ministero io credo che una riflessione di questo genere vada fatta non si può penso continuare ad andare solamente in una di questo passo c'è un elemento importante di pluralismo bisogna salvarlo ma bisogna anche che le ho anche Silvia non fosse un livello e lo dico anche che io sono anche presidente di un'associazione che tenta di lavorare su questo terreno ma sentiamo il rischio che se non ci sono forme di collegamento coordinamento eccetera
Vada ci sia un'azione dispersa dispersiva che incide in modo insufficiente al di là del merito eccezionale e del fondamentale ruolo delle o uno e la cooperazione allo sviluppo
La seconda questione quella del movimento pacifista
Siamo in una nuova fase tra due settimane credo cioè il congresso costitutivo di un'associazione nuova pacifista italiana
Con molte forze che vi convergono su basi nuove eletto l'altro giorno sul manifesto che parlano di una nuova fase del pacifismo anche dove i poli dopo l'incontro Reagan Gorbaciov eccetera
Ho visto che c'è sottolineato questo punto io lo rimarco nel momento in cui Facci il massimo di auguri a questa nuova solo gente associazioni pacifista
Mi pare che l'elemento fondamentale che dobbiamo sottolineare che la battaglia pacifista la cultura della pace senza affrontare
In modo come dire organico la questione dello sviluppo avrebbe un futuro molto limitato qualcuno ha rimproverato il movimento pacifista e non sono tra questi
Di essere come dire chiuso in una visione difensiva di avere solo paura dell'atomica e che questa è stata la molla che ha spinto il movimento pacifista europeo in questi anni io non credo a questa tesi
Credo però tuttavia e di questo sono convinto che il movimento pacifista ha davanti i nuovi traguardi e tra questi fondamentale è la questione del rapporto pace e sviluppo del terzo mondo
Discorso per certi aspetti analogo si rivolge al movimento ecologista
Al Movimento Verde
La domanda potrebbe essere fatta in termini polemici anche qui non sono certo io che la faccio
Ma la questione della conservazione e della valorizzazione dell'ambiente e abbiamo sentito interventi significativi anche oggi pomeriggio
Sì si propone o no a livello mondiale
Si propone o no a questa dimensione e questa dimensione comporta
Che anche voi anche il movimento con l'ecologista cioè uno dei più nuovi dei più efficaci
Del più innovatori culturalmente nelle nostre società Assumma questa dimensione questo livello e quindi se i colleghi a un movimento per l'sviluppo del terzo mondo altrimenti la stessa questione ecologista viene compromessa ma non in termini ideologici in termini materiali in termini molto concreti come abbiamo ascoltato e infine l'ultima questione che proposto che voglio fare
Nel nella costruzione di questo processo
Parlo cioè di un movimento complessivo culturale e civile
Che sostenga una nuova politica per la cooperazione allo sviluppo
Io credo che ci sia un elemento di novità che abbiamo colto ancora in modo insufficiente
E che sia nello stesso tempo un elemento che può portare come dire
Concerto salto di qualità mi riferisco alla questione dei cittadini stranieri in Italia degli immigrati
Mi riferisco alla questione degli immigrati
Che cosa penso cioè badate bene ormai il problema lo si vede in Europa in Francia o in Inghilterra di fronte al fatto che la immigrazione da parte del Sud verso il Nord cioè e ci sarà per un certo periodo di tempo io mi auguro il più breve possibile ma non credo e non sarà brevissimo
Le reazioni sono di due tipi Bossi considera questo come un fenomeno di fronte al quale bisogna difendersi e allora siamo al razzismo
E al ai fenomeni razzisti le pene certe o si considera un fenomeno che in qualche maniera bisogna assorbire ma siamo su un terreno molto meno Cutolo e che non combatte apertamente un'impostazione razzista
Ho paura subiamo un'altra ottica
Di fronte a questi cittadini studenti lavoratori o cittadini senza lavoro bisogna aprire una politica diversa di un rapporto esplicito fatta di diritti
Che possono professare così concretamente diritti civili diritti sociali di cultura che possono esprimere anche la loro cultura che non vengano sradicati nella lingua nelle culture nel modo di essere nei comportamenti avevo civiltà e quindi facciamo di questa azione
Un qualche cosa che serve a noi stessi a migliorare la nostra società ma capire anche come fare meglio una politica che sia coerente con le culture con le condizioni l'ambiente umano l'ambiente naturale di questi Paesi
Non è questa una chiave nuova
Che dobbiamo affrontare con forza si è detto che abbiamo scritto nella legge che è parte integrante la nostra politica estera la cooperazione allo sviluppo forse adesso esagera un po'ma per intenderci c'è una parte che è integrante anche con la nostra politica in Terna perché se non fossimo capaci di avere nei confronti di questi cittadini in Italia sono circa un milione ormai e e tendono a crescere
Tendono a crescere se non avessimo la capacità non solo di avere come dire una politica di diritti civili e sociali riconosciuti
Ma anche una cultura capace di accogliere e valorizzare le loro culture come possiamo fare una politica vera di cooperazione allo sviluppo
Allora non è insieme un passaggio e anche una risorsa quella dei cittadini stranieri rovesciamo l'allora questo ragionamento non parlo di risorsa economica evidentemente
Anche se purtroppo vengono utilizzati come tali
Intendiamoci spesso parla di una risorsa civile culturale per un Paese come il nostro che voglia darci un traguardo non solo di sviluppo della propria democrazia ma un traguardo di pace di sviluppo dal vero nei confronti del Terzo Mondo queste erano alcune valutazioni che molto rapidamente volevo fare io penso che su questo su questo ultimo punto non dobbiamo avere in Italia una nuova legislazione sia la Camera che il Senato stiamo lavorando per preparare dei progetti di legge che riguardo a questo tema forse perché no si può cominciare a pensare anche al diritto di voto almeno nelle elezioni amministrative
Se ne parla per quanto riguarda i cittadini della Cei ma ci sono cittadini di questo di altri continenti che vivono lavorano o studiano da molti anni
In grosse città italiane di Cusano il servizio devo potrebbero dovrebbero usare i servizi si può cominciare a riflettere anche su un fatto di questo genere
Bene io penso e concludo rapidamente perché l'ho promesso
Che questo sia uno di quei passaggi che può dare una dimensione di massa di coscienza nuova di cultura diffusa anche al problema del terzo mondo e della cooperazione allo sviluppo crac
Ancora qualche intervento ma capiscono dal chiudere alle sette e mezza dalle parola a Silvia richiedenti provi vediamo se ci sta anche un altro intervento esterno
Chiudiamo
Veritieri del Cosplay
Scusa ma quella
Quel rigore
In due comunicazioni di questo pomeriggio si è parlato della cooperazione italiana nel Corno d'Africa una di queste comunicazioni ha ricordato l'alto livello di conflittualità dell'aria
E ha sollecitato la cooperazione italiana d'un intervento più cauto e che valuta valuti meglio la situazione generale in altri interventi si è parlato di approfondire e di rinnovare il ruolo delle ONG di costruire cioè a livelli sia statali che sociali una nuova cultura della cooperazione che consenta loro di esprimersi in un modo più coerentemente non governativo
E in questo senso si è anche ricordata e riaffermata la battaglia delle organizzazioni non governative per poter operare in aree non classificate prioritaria dal Governo ecco però nel Corno d'Africa c'è una realtà che contribuisce a determinare le caratteristiche della dell'aria in modo imprescindibile
Che rischia di passare qui anche qui come altrove come di solito sotto silenzio e quindi il mio intervento anche se a una folla non molto grande comunque rivolto soprattutto alle organizzazioni non governative per sollecitarle
A riflettere a prendere in considerazione una realtà che sarebbe tutto sommato mio per continuare a negare
è come stare realtà l'Eritrea e perché questa realtà
Esiste perché dico che esiste in modo imprescindibile perché il Fronte popolare di liberazione eritrea
Controlla circa tre quarti del territorio eritreo praticamente tutte le zone rurali
E a completamente liberato e sta quindi governando un'area della grandezza del Belgio con quasi un milione di persone
Difesa da una trincea da da un linea di frontiera quindi lunga quattrocento chilometri in lenta ma costante avanzata dal mille novecento ottantacinque quindi una realtà che esiste per il solo fatto appunto di di essere una entità geografica governativa e di avere un popolo
Perché è questa realtà poi dovrebbe essere presa in considerazione dalle organizzazioni non governative perché nella la struttura sociale dello Stato eritreo presidenta sviluppi che ha sempre più assume una funzione di esempio
Per i processi di sviluppo di tutta l'Africa ci sono nelle zone liberate dove si conduce una zona una vita normale nelle cosiddette zone liberate
è possibile osservare dei dei fenomeni molto interessanti di di processi di sviluppo e di partecipazione
Il ruolo delle donne è l'aspetto più evidente del cambiamento sociale in atto
E il ruolo delle donne cambia ai ai diversi livelli della struttura sociale
Un esempio sono i passi concreti che sono stati fatti per migliorare le loro vite attraverso programmi di salute opportunità educative eccetera dove si sono date alle donne opportunità maggiori sono state applicate le le cosiddette la cosiddetta discriminazione positiva
Sono state condotte speciale campagne contro i costumi tradizionali che colpiscono particolarmente le donne come le pratiche di infibulazione matrimoni combinati sistema della dote eccetera
I metodi d'informazione sensibilizzazione e sono però sempre state improntate alla cautela per evitare antagonismi fra cultura
Sapete che l'Eritrea ci sono nove culture diverse e in particolare ci sono due culture dominanti molto diverso e che sono l'Islam il caccia cristianesimo
Ecco i cambiamenti prodotti fra le donne sono particolarmente marcate nel caso delle donne nomadi
Non molto tempo fa sarebbe stato praticamente impossibile vedere una donna nomade parlare d'un uomo in pubblico mentre ora molte donne nomadi stanno al fronte accanto agli uomini nell'Esercito di liberazione è un terzo sono donne con compiti funzioni e grati identici agli uomini
A breve distanza dalle trincee sono organizzati centri prescolare
Che permettono ai genitori che stanno al fronte e di mantenere un frequente contatto con i figli
Alcuni dei processi appunto di di sviluppo e di partecipazione che si possono osservare in Eritrea richiamano alla mente paralleli con altri processi di sviluppo e partecipasse né che hanno costituito o un grande suppongo di interesse per le organizzazioni non governative italiane come in Nicaragua per esempio i bambini eritrei sono visti
Come il futuro del processo rivoluzionario e dopo perno un posto speciale nella società e quindi tutta all'attività di educazione prescolare e molto spesso molto cura da devo settore d'intervento senz'altro molto interessante per le ONG dove e essere strumenti innovativi possono essere messi in atto
Addirittura in Eritrea più che più che Nicaragua anche gli uomini si occupano dei bambini
Uomini e donne hanno beneficiato di un ampio raggio di politiche disegnate per portare alfabetizzazione istruzione salute un paese impoverite arretrato perché anche di questo di a tenere conto appunto del punto di partenza dell'Eritrea
Un altro per lei lo che viene fatto con il sistema delle di governo delle zone liberate di El Salvador anche questo un esempio crea ha costituito pendant suscitato interesse fra le ONG il sistema di assemblee elettive che costituiscono il governo popolare infatti simile anche se in Eritrea le maggiori condizioni di sicurezza consentono una strutturazione più capillare
L'organizzazione di Bach di massa sono alla base della struttura sociale comprendono tutta la popolazione del villaggio donne contadini lavoratori eccetera allora in tre lo si nominano i candidati all'assemblea popolare le lezioni sono tenute a suffragio universale si tengono una volta all'anno ai vari livelli di villaggio
Regionale e nazionale ogni due ogni due mesi l'assemblea incontra tutta la popolazione
E queste assemblee si costituiscono in in commissioni che poi governa non la vita del villaggio questa struttura partecipativa permette quindi all'ENI innovazione sociale di sedimentare se fra la gente
Quindi garantisce anche ai programmi di sviluppo di raggiungere la base creare un'altra delle condizioni generalmente poste dalle organizzazioni non governative per intervenire
L'organizzazione non governativa eritrea di cooperazione allo sviluppo all'Eritrea Relief Association era abbreviazione nera a rappresentanti all'interno di ogni assemblea di villa di villaggio che raccoglie bisogni locali e le trasmette livelli centrali
L'ufficio del RAI dotato di esperto di cooperazione allo sviluppo in grado di compilare programmi perfettamente coerenti con le regole internazionali
L'organizzazione non governativa del nord Europa l'hanno capito da tempo e si sono impegnate in modo anche massiccio nei programmi delle aveva dimostrando in questo caso una maggiore autonomia dei nuovi dai propri governi
I progetti sono quelli citati prima gli esempi di progetti che le organizzazioni non governative del Nord stanno realizzando le organizzazioni non governative hanno tradizionalmente Amato sperimentare forme inedite di sviluppo e democrazia
Almeno questa è una delle basi della propria della nostra Phipps Filosofia e svolgendo anche un ruolo di pressione politica sui governi
O quanto meno esprimendo rientra menti DiVersi se questi sono basate sull'esistenza di una coscienza popolare
In Italia le organizzazioni non governative hanno spesso svolto questo ruolo come dimostra il recente e coraggioso interesse alla causa del popolo Saharawi e l'impegno espressa nei casi citati qui ed altri interventi
La fertile ed innovativo possibilità offerte dall'Eritrea che sono oggetto di interesse solidarietà di una parte non piccola dell'opinione pubblica italiana dimostrata Travel esso Umbria e molte iniziative di educazione allo sviluppo da libri di scuola programmi di incontro fra bambini eritrei programmi a programmi di scambio eccetera
Oppure di di iniziative di sensibilizzazione e come il concerto di tutti i cantanti italiani tenuto a Milano dal Comitato di solidarietà con l'Eritrea nella no sembra scorso ecco sono oggetto di interesse dell'opinione pubblica ma sono sorprendentemente neglette dalle organizzazioni non governative italiana
E io qui farei voglio fare anche un appello al Partito Comunista Italiano perché io credo che se le ONG italiane non si sono ancora interessate all'Eritrea
Perché anche perché corrispondono se non proprio rispondono direttamente a precisi settori del mondo politico
Che ha sull'Eritrea una posizione unanime di negazione della realtà
E quindi una precisa responsabilità del Partito comunista italiano che tradizionalmente e sempre di più rappresenta o vuole rappresentare un polo di attrazione e di orientamento di una parte importante del mondo delle ONG italiane
Stimolare le anche in questo caso alla presenza critica e consapevole all'interno degli avvenimenti
E si tratta in fondo di applicare quei principi del nuovo internazionalismo che non parte dagli schieramenti o da valutazioni di opportunità ma dall'analisi profonda delle cose per come caso per caso
Si determina no si determinano storicamente si manifestano nell'attualità
E da comunista vorrei ricordare quella richiesta di giudizio che a suo tempo attorno al mille novecentosettantanove S se non sbaglio Che cos'senti DDT di differenziare l'intervento cubano in Angola e quello in Eritrea appoggiando il primo e disapprovando il secondo
Ringraziano sui territori
Chiudiamo scusa agli altri interventi che per ora non possono tenersi chiudiamo la sessione di stasera e ci rivediamo non a domani mattina con preghiera di essere il più possibile puntuali grazie a tutti voi