Assemblea Generale 2008 di Confindustria Padova

Onorevole ministro autorità presidente Marcegaglia colleghe e colleghi grazie a tutti e per essere qui così numerosi
Siamo più di mille cinquecento in questa sala fatica contenerci tutti io mi scuso veramente con molti di voi per il disagio di seguire l'Assemblea da uno schermo o in piedi
L'augurio è che Padova abbia presto un centro congressi con una capienza all'altezza della sua cultura delle sue ambizioni
Certo di interpretare il sentimento di tutti voi desidero rivolgere un caloroso ringraziamento Emma Marcegaglia e agli illustri ospiti
Padova è stata vicina ad Emma fin dall'inizio del suo percorso verso la Presidenza perché ne conosciamo bene la capacità e la costanza dell'impegno l'attenzione alle cose concrete la passione per l'impresa che ha sempre dimostrato negli anni di vita associativa
A Emma va un augurio davvero particolare e il pieno sostegno per un mandato da protagonista di grandi sfide ed importanti cambiamenti
Vorrei rivolgere un saluto anche al presidente reale da tutti i colleghi e Presidenti delle territoriale del Veneto che sono qui al completo testimonianza di un Veneto sempre unito
Vogliamo essere protagonisti insieme Emma Marcegaglia con la consapevolezza e l'orgoglio di essere un'associazione forte Danone in tutta Italia con mille ottocento impresa inoltre sessantasei mila addetti
L'Assemblea di tutto sul futuro
Un anno fa in questa stessa Assemblea aveva esordito sostenendo che c'è a Padova in Italia un capitalismo sano fatto dalla maggioranza silenziosa di impresa che raccolgono successi sui mercati e delle quali il Paese deve essere orgoglioso
Non si trattava di un'affermazione retorica ma di una precisa valutazione fondata sulle tante potenzialità che sistema locale esprime e i fatti ci hanno dato ragione
Oggi i fondamentali dell'industria padovana indicano che esistono i presupposti per guardare al domani con ottimismo anche se sono sempre più evidenti segnali di un raffreddamento congiunturale
Il sistema locale infatti esprime indicatori economici e sociali che lo pongono I vertici in Italia
La sostanziale piena occupazione è il dato socialmente più rilevante la disoccupazione e oggi al tre virgola due per cento e l'industria esprime quasi il quaranta per cento dei posti di lavoro
Negli ultimi due anni le imprese manifatturiere padovane hanno creato ben nove mila nuovi occupati
Nel due mila sette il sistema produttivo padovano ha realizzato esportazioni vicine agli otto miliardi di Euro
Crisi internazionali dollaro sull'altalena materie prime alle stelle non ne hanno frenato la crescita nel quadriennio due mila quattro due mila sette le esportazioni padovane sono cresciute del trenta per cento
E molto anche fuori dall'area dell'euro malgrado l'erosione dei margini imposta da un cambio proibitivo
Questi dati testimoniano un impegno che ha permesso nonostante i ritardi del Paese di rimanere saldamente agganciati ai mercati e all'economia che trainava la crescita mondiale
Dobbiamo affermarlo con orgoglio in un tempo relativamente breve stiamo riposizionato le nostre aziende e le loro produzioni
Un risultato costruito giorno dopo giorno grazie all'impegno con cui ciascuno di voi dal più piccolo artigiano al più grande industriale affrontati difficili anni appena trascorsi
Sotto la spinta della globalizzazione si sta delineando una nuova identità manifatturiera aziende di medie e piccole dimensioni incapaci di muoversi in simbiosi con i propri clienti e di assecondarle in termini di qualità servizio personalizzato e costo
La struttura produttiva pur rimanendo ancorata al manifatturiero si avvia a diventare più leggera articolata con produzioni a maggior valore aggiunto alcuna occupazione a professionalità sempre più elevata
La componente della ricerca dell'innovazione della logistica della comunicazione e dalla presenza sui mercati mondiali sarà sempre più fondamentale per essere competitivi
Guai perciò abbassare la guardia guai fermarsi
Dobbiamo far sì che le nostre aziende siano ancora più organizzate più forti e più intelligenti dobbiamo investire di più di innovazione credere di più nei giovani laureati
Ricercare una dimensione efficiente crescendo aggregandoci collegandoci a reti o filiere
Obiettivi praticabili perché dipendenti in larga misura da noi ma condizionate da un Paese nel quale il fatture il futuro fatica ad emergere
Negli ultimi anni infatti l'Italia ha dato l'immagine di un paese invecchiato un Paese che non ha più un obiettivo né un sogno
Come scrive Riccardo Illy nel suo recente libro
Altrove il si disegna il futuro sulla base di un progetto che si costruisce un sistema
Mentre qui impera la logica del rattoppo l'estenuante incedere del giorno dopo giorno che cancella l'orizzonte che priva il tessuto produttivo dell'ossigeno necessario sopravvivere
Questa situazione e in larga misura frutto delle tante anomalie del sistema Italia
Rispetto a un'Europa in cui ad esempio la piccola ed ex povera Irlanda grazie a forti investimenti sulla formazione è una fiscalità premiante per l'impresa è passata i vertici dell'Unione
L'Italia per contro è frenata nel suo sviluppo da un groviglio di nodi strutturali nessuno dei quali è figlio del destino ma di un progressivo accumularsi di compromessi scelte non fatte incapacità di programmare è un lusso che non ci possiamo più permettere
Dal terzo trimestre del due mila sette e in modo assai più netta nella prima parte di quest'anno il quadro internazionale è peggiorato le prospettive per il due mila otto il due mila nove restano molto incerte
L'economia italiana è ferma mentre Paesi come Germania e Francia crescono dell'uno virgola nove e dell'uno virgola otto per cento
L'inflazione erode il reddito delle famiglie e gela i consumi siamo sul ponte del Titanic eppure sotto coperta continuano le danze
Dobbiamo comprendere la gravità di questi dati e fare le scelte necessarie per riportare il Paese sui binari serve una svolta radicale
La vitalità delle nostre imprese non è sufficiente ad assicurare lo sviluppo e a compensare da sola la scarsa competitività del Paese
A questo proposito purtroppo c'è poco di nuovo
Eccesso di burocrazia di spesa pubblica di pressione fiscale da una parte e scarsa produttività insufficiente investimento in ricerca e formazione infrastrutture fatiscenti dall'altra sono problemi che solleviamo da tempo
Il nodo della produttività non si scioglie da più di dieci anni
Da più voci sale ormai da tempo la richiesta di accrescere la produttività dei servizi pubblici a prenderli al mercato
Di abbattere le rendite improduttive delle quattro mila ottocento società partecipate da enti locali che ci sono in Italia ne basterebbe meno della metà
La malattia dell'Italia come dice Emma Marcegaglia si chiama crescita zero da quindici anni cresciamo meno degli altri Paesi industrializzati e anche quest'anno saremo la maglia nera dell'Unione europea
La perdita di potere d'acquisto reale e l'impoverimento diffuso sono il rovescio di questa medaglia
Il ritorno alla crescita a una crescita sostenuta deve essere il nostro vero obiettivo strategico
Nei decenni passati rinviare gli interventi necessari distribuendo sussidi e posti di lavoro pubblico ha condotto un'espansione della spesa a un fisco oppressivo al secondo debito pubblico di tutti i Paesi industrializzati
Così la spesa pubblica è cresciuta all'impazzata l'incidenza delle entrate fiscali sul PIL ha raggiunto il quarantatré virgola tre per cento che supera di tre punti la media degli altri Paesi europei
L'aliquota complessiva sui redditi di impresa è superiore di ben otto punti rispetto alla media dei Paesi dell'Unione
Ma la pressione fiscale effettiva supera il cinquanta in alcuni casi anche il settanta per cento del reddito imponibile dobbiamo dire basta a questo autolesionismo
Dall'inizio degli anni Novanta
Invece di contenere stipendi pubblici e spesa pensionistica si sono tagliati gli investimenti per le infrastrutture
I servizi di trasporto la ricerca da scuola la giustizia le forze dell'ordine paghiamo i costi più alti d'Europa per l'energia
Ma anche una strategia di investimenti per la sicurezza e la diversificazione energetica perché ci arrendiamo i veti delle minoranze lasciando che i piccoli gruppi spesso in malafede tengano in scacco il Paese e a queste forbici se dobbiamo dire basta
Oggi in Italia sembra essersi creata una situazione favorevole al cambiamento
Dodici mesi fa in questa stessa Assemblea denunciava la paralisi dovuta a una politica incapace di decidere a schieramenti troppo frammentati e disuniti al loro interno sottoposti I veti delle ali estreme
La nostra scelta di appoggiare il referendum sulla legge elettorale condivisa proprio in quella circostanza con Emma Marcegaglia esprimeva la domanda di una politica rinnovata capace di decidere
Il referendum è stato rinviato ma è come se il sistema politico ne avesse fatto proprio lo spirito
Si voleva Alitalia bipolare semplificata nei suoi equilibri parlamentari sottratta al gioco paralizzante dei veti e ora gli elettori l'hanno creata con il loro voto
Oggi c'è un nuovo Governo sostenuto da una forte maggioranza parlamentare c'è una consapevolezza diffusa della gravità della situazione e dell'urgenza di fare le riforme essenziali
La legislatura si era aperta in un clima di minore contrapposizione e di rispetto reciproco tra maggioranza e opposizione di collaborazione sui grandi temi
è bene che questo rapporto di legittimazione reciproca non si risolve in un ritorno indietro al muro contro muro
La guerra civile fredda delle ultime settimane è uno spettacolo già visto che il Paese non ha alcuna voglia di rivedere
E soprattutto di cui non vuole pagarne il prezzo
è indispensabile che da subito dare al Paese segnali di forte discontinuità per garantire che è finalmente iniziata la stagione del cambiamento
Non si tratta di varare nuove leggi perché ce ne sono fin troppe cominciamo a tagliare quelle inutile e ad applicare quelle che già esistono
Cominciamo a liberare l'impresa dalla gogna burocratica che costa ogni anno quattordici miliardi e avvelena la voglia di intrapresa richiedendo centodiciassette giorni per l'avvio di un'attività contro i sei del Canada o i trentacinque della Francia
è una vergogna
Mettiamo mano alle riforme di sistema per bloccare l'emorragia da spesa pubblica restituire efficienza la pubblica amministrazione
Assegnare all'impresa la dovuta centralità quelle riforme a costo zero tante volte promesse qualche volta tentate mai attuate
Signor ministro le imprese hanno apprezzato la detassazione degli straordinari e dei premi per aumentare il potere d'acquisto dei lavoratori e oggi valutano positivamente l'impianto della manovra triennale
La semplificazione delle norme sul lavoro la riduzione dei gravami burocratici da liberalizzazione dei servizi locali
Il piano industriale per il pubblico impiego con l'avvio al salario uguale per tutti e al posto sicuro anche per chi non lavora sono segnali importanti
Ai quali dovrà però seguire un'azione coerente di politica economica che non si inceppi di fronte all'esistenza delle lobby conservatrici
Desta invece qualche preoccupazione la partita delle infrastrutture e della legge obiettivo una priorità che la manovra due mila otto sembra relegare in secondo piano
Ci aspettiamo più coraggio e determinazione nell'incidere sulle tante sacche di spesa improduttiva unica strada per aprire spazi effettivi di riduzione delle tasse
Serve un patto costituzionale che definisca un obiettivo di riduzione della spesa del carico fiscale assunto congiuntamente da maggioranza e opposizione
Un patto che ripristini il principio dell'inviolabilità della legge di bilancio la responsabilità di entrate di spesa a tutti i livelli di governo che sanzioni le Regioni che creano deficit e treni quelle virtuose
Il Veneto e le altre Regioni con i conti in ordine non possono continuare a ripianare a piè di lista i deficit fallimentare di Lazio Campania e Sicilia
Non si tratta di egoismo
Non si tratta di egoismo ma di responsabilità e giustizia mandiamo a casa i governatori i sindaci che porta al fallimento agli enti che governa
Non bastano esenzioni fiscali pagate dalle tasche dei contribuenti dobbiamo arrivare al fallimento politico analogo a quello civilistico
Non paga forse di persona l'imprenditore che fallisce lo stesso deve avvenire per l'amministrazione pubblica con il commissariamento le elezioni l'ineleggibilità degli amministratori falliti
Rimane aperto il nodo dei rapporti vistosamente logorati tra società e istituzioni restano non risolte alcune contraddizioni territoriali di fondo tra nord e sud tra le aree produttive dell'Italia settentrionale e lo Stato centrale
Il nord del Paese e già da tempo nell'economia globale il che significa confrontarsi con mercati competitivi e con vistose disparità sul piano del fisco della burocrazia delle infrastrutture
Per questo dal Nord che oggi provengono le domande più insistenti di cambiamento non più eludibili se si vuole arginare il distacco delle istituzioni
La riforma federale in senso federale dello Stato il federalismo fiscale è ineludibile per una vera trasformazione del Paese
I costi del federalismo mancato segnalano il paradosso di una spesa pubblica concentrata al sud mentre le risorse per finanziarla si trovano prevalentemente al nord
I numeri dicono più di tante parole il Veneto versa diciotto miliardi di fisco allo Stato ne riceve di ritorno sei e mezzo non c'è molto da aggiungere
è però un sacrificio che faremo di buon grado se servisse a colmare il ritardo del Mezzogiorno invece continuano gli sprechi e la distanza aumenta
Correggere questo squilibrio è necessario la misura della redistribuzione scelta politica ma la maggior parte delle risorse che si producono sul territorio deve rimanere sul territorio
Comprendo
Comprendiamo la civile protesta di tanti Sindaci del Veneto e allora esprimiamo la nostra solidarietà
Il Paese non può continuare a pagare prezzi altissimi all'inefficienza pubblica mortificare le potenzialità dei suoi migliori territori avvilire le aspirazioni di chi ha idee slancio che potrebbero giovare a tutti
Sono pesi insopportabili che rendono il federalismo necessario
Nel quadro dell'Italia una e indivisibile il federalismo proietta nell'esperienza le differenze culturali sociali ed economiche dei territori
Impone a ciascuno di essi di decidere e rispondere di quanto deciso esige da chi esercita il potere che lo usi inerente a conto
Qui non c'è spazio per l'egoismo ma per l'autonomia e la responsabilizzazione che coincidono con gli interessi nazionali
La dicotomia nord-sud nasce fintanto che non si rompe una mentalità dura a morire una mentalità che considera lo Stato lente che permette a ciascuno di vivere alle spalle degli altri
Ne abbiamo esempi evidenti perfino drammatici
Magari con la compiacenza della Corte costituzionale che ha respinto il ricorso di Veneto e Lombardia contro la decisione dello stato di ripianare con nove miliardi l'extra deficit sanitario di cinque Regioni del centro-sud
Sprecano soldi e poi fanno pagare il conto tutti è ora di voltare pagina
Per questo indispensabile federalismo il Parlamento dovrà concedere a chi è in grado di fare con profitto di tutti competenze ulteriori e dovrà riconoscere un'autonomia fiscale tale da ridarci il senso del perché si pagano le tasse
Un buon federalismo fiscale e quello che avvicina il tempo il luogo dell'esazione a quelli della spesa così è il cittadino il primo controllore della spesa pubblica e della sua efficienza
Se oggi l'intero Paese adottasse gli standards delle tre regioni italiane più efficienti per assistenza sanità e istruzione avrebbe meno ha speso per oltre quarantacinque miliardi di euro
Tra queste Regioni c'è il Veneto e per questo oggi il Veneto può edere candidarsi al terreno di sperimentazione del federalismo
Il Veneto deve chiedere persone un sistema di finanziamento delle proprie competenze con un'attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione
Sarà il modo di risolvere la questione settentrionale così diverso ma così dipendente da quella meridionale
Al Presidente della Regione Veneto che ha sin qui fortemente sostenuto il Progetto federale chiedo di negoziare con il Governo questa sperimentazione sapendo di avere alle spalle un ampio consenso sociale
Ma chiedo anche i parlamentari di entrambi gli schieramenti non solo del Veneto ma di tutto al nord di sottoscrivere pubblicamente un contratto per l'attuazione del federalismo fiscale entro dicembre
L'incalzeremo e chiederemo loro conto nell'interesse delle regioni che li hanno eletti e del Paese
Ma attenzione se l'occasione per il Governo il Parlamento è storica lo spazio per il fallimento si restringe
Se è risultato non sarà all'altezza delle attese di rischio
Che quella frattura diventi una secessione di fatto dalle conseguenze imprevedibili non è quello che vogliamo
Cominciamo intanto a praticare un federalismo territoriale in casa nostra costruiamo la metropoli nord est per porre rimedio al proliferare di aeroporti interporti fiere parchi scientifici e sedi universitarie nel raggio di trenta chilometri
La distanza media che separa due quartieri di Londra o Barcellona
Non è così che si compete nell'economia globale
In uno scenario che resta difficile Padova sta esprimendo potenzialità che potrebbero sorprendere
La velocità e l'intensità del cambiamento hanno plasmato anche il nostro agire associativo
Rendere consapevoli gli imprenditori della grande trasformazioni in atto leggere la realtà imprenditoriale offrendo soluzioni coerenti con le attese è l'impegno quotidiano di Confindustria Padova
C'è un'associazione impegnata nella tutela dell'impresa ma responsabile verso la collettività e il territorio
Abbiamo infatti compreso che in una società complessa come la nostra è indispensabile la presenza di un associazionismo capace di perseguire l'interesse generale
è questa l'idea che abbiamo condiviso con le altre associazioni e che insieme a loro vogliamo praticare nella nuova camera di commercio per dare il senso della svolta
La nuova camera dovrà comporre la domanda dell'impresa un'idea forte di economia di territorio negoziarlo a quegli enti locali e le istituzioni orientare le scelte in una prospettiva strategica innovativa
Dovrà organizzare la specialità multipolare di Padova le funzioni di ricerca e di alta formazione la logistica da culture volute gli scambi commerciali nella visione Rete del nord est
Ma il futuro della nostra Provincia non può prescindere anche da un grande progetto per il turismo che l'imposizione di Padova e le Terme Euganee in Italia e in Europa all'insegna dell'eccellenza e ne faccia un vero protagonista
Uno degli input più rilevanti per la capacità innovativa di un'impresa e il capitale umano qualificato e il flusso di conoscenza fornito dall'università
Quella di Padova per capacità scientifica e tecnologica numero di laureati e qualità della didattica è ai primi posti in Italia
Al di là di presunte difficoltà comprendersi esistono ma è una consuetudine di collaborazioni con una pluralità di Dipartimenti è facoltà dell'ateneo
Basti considerare tra le più recenti il bando della Regione Veneto a favore dell'università per le borse di dottorato ci siamo impegnati a fondo perché l'obbligo di partenariato con l'impresa si traducesse in una opportunità concreta
Di intesa con l'ateneo abbiamo attivato una reali interazione tra più di cento aziende e scuole di dottorato per far sì che i progetti di ricerca avessero concreta attinenza con l'attività di impresa
Se
Se come ritengo i progetti verranno approvati avremo cinquanta giovani ricercatori in più impegnate diffondere conoscenze alle aziende e al territorio
è questo il terreno di collaborazione congeniale Stanoje Magnifico Rettore fanno una prassi è un valore aggiunto per tutto il sistema a Padova
Padova dire una stagione di opportunità che va accolta fino in fondo
Fanno parte di questa stagione l'apertura del viadotto di Padova Est che conclude l'impegno delle tangenziali
Le nuove linee del tram l'Auditorium la riqualificazione di interi quadranti urbani la direttissima per Abano il Grande Raccordo Anulare e la statale dieci
Opere queste ultime per le quali va superato ogni ostacolo decisionale o finanziario
Ne fa parte in prospettiva il nuovo polo sanitario
Attorno al quale ci piace immaginare un centro di eccellenze che metterete cliniche universitarie laboratori di ricerca e imprese hi-tech con ricadute enormi sul territorio e attrazione di cervelli
Attorno alla proposta di fusione tra Interporto Magazzini cene generali danno e rilanciata all'Assemblea di un anno fa si è creato un consenso ampio e trasversale
Passiamo con decisione dalle parole agli atti amministrativi realizzare questo obiettivo di efficienza entro il due mila otto
Ci preoccupa invece quanto sta avvenendo in alcune aree della Zecca
Interventi indiscriminati e senza regole resi possibili dall'assenza di una disciplina urbanistica chiara stanno sconvolgendo la zona da produttiva a direzionale commerciale con chiari intenti di speculazione
Sollecitiamo il Comune che si è già attivato sul problema l'urgenza di una norma che ponga fine alle speculazioni e chiediamo intanto il blocco di nuovi permessi
Alcuni episodi molto gravi lo dico con dolore ci hanno riproposto la questione della sicurezza sul lavoro
Voglio rivolgere un pensiero a tutte le vittime del lavoro ricordare insieme a voi Stefàno e Diego trovano i due giovani colleghi imprenditori DS che hanno perso la vita il ventidue aprile scorso
Le tragedie sul lavoro sono inaccettabili qualunque sia la causa dovunque siano le responsabilità alla sicurezza sul lavoro occorre dedicare un'attenzione massima è continua sul piano della prevenzione della cultura e dei comportamenti
Purtroppo si è discusso molto di sanzioni e pochissimo di come aumentare la sicurezza reale nei luoghi di lavoro non è inasprendo le sanzioni che si proteggono le vite umane
Si spaventano gli imprenditori onesti soprattutto i più piccoli ma non si fanno passi avanti su prevenzione formazione e cultura del lavoro sicuro
Sono questi gli ambiti signor ministro su cui fare di più né fare meglio a cominciare dal Piano straordinario per la sicurezza da lei annunciato
Confindustria Padova impegnata a fondo insieme alle sue aziende penso alle sette mila ore di formazione dei lavoratori sulla sicurezza negli ultimi due anni
Con le organizzazioni sindacali abbiamo firmato l'otto aprile un accordo per la formazione sulla sicurezza che coinvolgerà due mila lavoratori e stiamo definendo le linee di un'azione comune
C'è ancora molto da fare e comunque non avremmo mai fatto abbastanza siamo pronti a farlo insieme al sindacato
Onorevole ministro autorità colleghe e colleghi
L'Unità d'Italia e tanto sicuro che dal federalismo non potrà che guadagnarci ciò che manca e l'Unione soffriamo di disuniforme nazionale un malessere che sperimentiamo giorno per giorno e che non sembra avere fine
Mi piace concludere con queste parole Giorgio lago
Che del federalismo fece un'appassionata battaglia civile per chiederle entusiasmi indispensabile per contribuire a dare vita a quel progetto federale che il Capo dello Stato Napolitano ha definito in più occasioni ineludibile
L'obiettivo del federalismo la visione di un nuovo Veneto ed in più ampio nord est non sono né di destra né di sinistra ma sono idee che appartengono a una comunità unità che crede nel lavoro nella giustizia e nella solidarietà
La forza del Veneto e del nord che produce è consapevole e salda ma non è autosufficiente
Il nord vincerà solo se saprà andare al di là di se stesso e si porrà come il motore di un progresso e di un progetto di sviluppo che deve riguardare l'Italia intera
è questo il senso di quanto voluto dirvi è questa la sfida che lanciamo noi stessi e al Paese grazie
Grazie grazie di cuore prima di passare alla tavola rotonda e i nostri graditi ospiti c'è un breve intermezzo che sicuramente questa platea gradirà
Industriale di Padova da più di trentacinque anni hanno deciso di contribuire alla formazione dei giovani anche tramite lo sport
Intervenendo nella sporta e dando vita trentacinque anni fa e gestendo tuttora una società sportiva la Società di atletica leggera
Assindustria Sport
L'obiettivo con cui è nato a questo intervento era quello di
Creare piccoli atleti per formare gli omini domani
Togliere i ragazzi dai problemi della strada tramite lo sport
E credo che ci siamo riusciti bene oggi Assindustria Sport che è presieduta dal collega amico Federico De Stefani e dirette dalla vulcanica situare Assante ai tre più importanti società di atletica leggera d'Italia
E fa fare sport ha oltre seicento giovani
Manca un mese esatto alle Olimpiadi
Il sogno olimpico il sogno di una carriera per molti atleti che dedicano energie sacrifici ha un sogno ed è un sogno molto simile a quello di noi imprenditori che ogni giorno cerchiamo di vincere le Olimpiadi del mercato globale
E ho voluto dedicare un breve momento di questa Assemblea
Per dare un grande in bocca al lupo ha una grande campionessa Magdelin Martinez
Baldelli
Primatista italiana di salto triplo
è la prima
La prima atleta dell'Assindustria Sport la storia di essendo il costo
Parteciperà alle Olimpiadi
Oggi ha lasciato agli allenamenti
Ed è ritirato di forte del centro con la riforma
Riforme per essere qui con voi a ricevere il nostro saluto e la ringrazio e le auguro un grande in bocca al lupo
Salgono sul valgono per la tavola rotonda
Il Ministero del lavoro salute e delle politiche sociali Maurizio calcoli
Naturalmente
Il Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan
Gli affiliati arriveremo
Sergio
Pian Carinola
L'ordine dei lavori Ferruccio De Bortoli direttore il solo l'impianto delle
Come siamo messi da fare
Attendiamo quindi va bene
Buonasera a tutti faceva premi sentiate schema che abbiamo
Questo particolari aggeggio che mi è stato messo all'inizio dell'Assemblea
Le vi ringrazio innanzitutto fa piacere sottolineare il significato che va al di là del problema della simbologia sportiva di questo bellissime immagini della Martinez
Con l'augurio che viene anche
Da danno i quattro per le prossime Olimpiadi bisogna dire che poi di salti tripli
La gli imprenditori padovani sono particolarmente Ferrati quindi ovviamente con ostacoli di altri ma di altra natura della
Da relazione del presidente perché ne è stata centrata su molti messaggi ma in particolare quello sul federalismo fiscale per cui se siete d'accordo comincerei da da questo punto e comincerei da Sergio Chiamparino che
Ha partecipato a questo dibattito anche pubblicamente con me
Come sindaco di Torino ma anche come esponente
Se il Partito Democratico chiedendogli subito se lui sarebbe disponibile a firmare quella quel fatto che
Presidente Peqin chiedeva agli e le chi veneti cioè chi arrivare entro la fine dell'anno ad una definizione di un federalismo fiscale che
Necessariamente deve passare attraverso
Anche un'intesa o perlomeno una una sorta di concordia tra maggioranza e opposizione perché
E qui aggiungo una considerazione esclusivamente di carattere personale io credo che un buoni federalismo fiscale unisca questo Paese
E che senza un federalismo fiscale questo Paese effettivamente copia rischia di spaccarsi come il titolo del nostro appuntamento sindaco Chiamparino
Sì tanto
Permetta soltanto di ringraziare il presidente per gli impegni invito salutare tutti i convenuti
Io riconoscendo non solo lo firmo ci aggiungo qualcosa c'è lavoro perché sia
Nei limiti un incarico ombra che come è noto conta molto meno di un incarico alla luce
Però comunque lavoro perché si attui perché son convinto di questo che diceva lei Debortoli cioè che che peraltro è vero che ha detto Presidente nella sua relazione cioè son convinto che non è la sfida lì
Come dire costruire un Paese in cui le differenze sia Cisco fossero attenuate è stata persa perlomeno un ventennio fa
Lasciamo stare adesso sarebbe troppo lungo inutile che andiamo a rivangare le colpe del correggimi se ne probabilmente un po'per tutti
E oggi la sfida che peraltro non credo soltanto una sfida italiana perché se si allarga un po'lo sguardo vediamo che questo problema del
Diciamo della ratio della avvicinare luogo della decisione pubblica luogo dove si crea la domanda è un
Una sfida che c'è in tutta Europa e c'è tanto più quanto più crescono i processi di globalizzazione quindi secondo me
La
Come la sfida governare le differenze
Governare oggi le differenze e oggi la condizione per riuscire a mantenere quell'unità politica che è indispensabile perché poi in un luogo dove è possibile mediare i processi dove è possibile anche avere la forza sufficiente
Per stare nella globalizzazione
Come io dico vedo tre processi che vanno portati avanti assolutamente in parallelo con il FAS sento una forzatura la geometria bisogna che questi processi si incontrino e lavoriamo perché se in quanto in autunno allora il primo
è quello ho visto alcune azioni in un'intervista che ha fatto stamattina il Ministro Calderoli ce l'ho letto bene
Cioè il primo è quello di
Partire dal per essere ma addirittura pedante di partire dalla lettera m dell'articolo centodiciannove della Costituzione dove si dice che
Lo Stato deve definire quali sono i livelli essenziali dei servizi inerenti i diritti sociali civili
La definizione di questo voto è una cosa molto semplice vuol dire che bisogna stabilire quali sono
Sanità assistenza trasporto pubblico si dice quali sono quali sono queste prestazioni chiede questi livelli essenziali di prestazioni che devono essere garantiti in tutta Italia
Quanto costano per cui io sottoscrivo molto un'affermazione che ha fatto il Presidente le donne tollerabile che in una regione o in un
Nazista x una stessa cosa costi x che in un'altra legge più n
Quindi
Quali sono quanti costi quanto costano se c'è un divario fra il cosiddetto costo storico cioè quello che fino adesso è costato e quello che è il costo stand cioè quello che si stima
Deve costare si può dare un numero di anni non troppo ampio per adeguarsi e a quel livello
Garantisco la cosiddetta perequazione cioè garantisco quello che dalla Regione a maggior capacità fiscale passa alle Regioni a minor capacità fiscale pronto poter resto deve restare nelle regioni che producono capacità fiscale
Questa è la prima cosa azione questa ha già di per sé un carattere fra virgolette rivoluzionario perché
Questa un'operazione di trasparenza che per mettere a Tizio di sapere quanto costa quello che fa Caio dall'altra parte e tutti possono vedere qualcosa fanno e quanto costa quello che fanno tutti da questo di per sé fondamenta
Questo è il primo processo
Per
Per arrivare a ed è un lavoro che va fatto penso già a fare il benchmarking fra il servizio ma un lavoro anche tecnico impegnativo secondo Serrone bisogna che le Regioni
Beh io
Per quel poco diciamo le Regioni che ritengono che si sentano utilizzando mi pare sia il terzo comma per cento sedici garanzie non rifiorire vuol fare
E avanzino al Parlamento la proposta di a vere a Costituzione vigente io parlo a Costituzione vigente Bassiano complichiamo la vita avanzino al Parlamento la possibilità di avere più potere
Perché qualcuno mi può dire ma è contraddittorio con quello che ha detto prima no perché secondo me lo dico francamente il lavoro di prima si fa se c'è una spinta forte che nasca dal basso
Per questo il ricorso in due processi paralleli perché se si fa se sin troppo c'è una linea di prima e dopo il rischio che non si pazze né prima né dopo che si faccia a metà il prima e quindi non si faccia metà compiendo
Terzo canale parallelo è quello costituzionale ovvio perché questo processo deve trovare un luogo di con mediazione diciamo così e di decisione politico istituzionale che non può che essere il Senato delle Regioni quindi
è chiaro che qui bisogna riprendere il discorso pubblicherà cambi cameratismo superare il bicameralismo perfetto andare verso un Senato che sia espressione fondamentalmente
Delle Regione e io ci aggiungo anche delle autonomie locali per non dimentichiamo mai che l'Italia è un Paese con il primo è che di regioni comuni e anche se è una roba sì perché non coperti presa est non può essere presa così di peso e portata sic et simpliciter però queste sono le tre cose io credo che se questi tre processi
Vi si incardina nelle forme dovute in Parlamento uno ancora un percorso difficile costituzionale quindi non può andare con gli stessi tempi dell'altro
E si portano avanti io penso che ci possano essere le condizioni perché
Come la fine dell'autunno si intraveda un terreno comune di confronto io credo anche di decisione diverso è se invece si pensa di partire all'opposto cioè se uno dice io ottengo legge lombarda no
Cito il tuo non voglio citare il tuo libro perché non gravità
Le inserzioni prendiamo atto del querele di Trieste legge lombarda cioè se io parto dicendo tengo tutto questo e allora si Rebatto analogiche secondo me non si regge perché può piacere o meno ma dato che l'obiettivo di tutti è quello di mantenere l'unità del Paese se si parte
Dal
Che ognuno tiene quello che ha non si riesce a soddisfare l'esigenza che
Tutti riescono ad avere quello che è essenziale a costi che siano però
Diciamo parità garantire la responsabilità ecco l'ultima cosa che voglio dire questo perché il vantaggio di questo meccanismo è che vi introdurrebbe un elemento è molto forte di responsabilizzazione
Perché quando so che è trasparente quello che devo fare e quanto mi devo costare in quanti anni devo rientrare quel costo
Ebbene
Non e diventa molto più difficile sfuggire alla responsabilità di un impegno premi per questo dicevo che
è un
Processo rivoluzionario quei perché io credo che questo siano le basi per un possibile
Conforto mi auguro incontro e mi auguro decisioni che avvii un processo di ammodernamento dello Stato di cui credo tutti concordiamo nel grande bisogno bene grazie a Sergio Chiamparino su questi sono i tre punti
Che lui ha proposto parlate ovviamente più come ministro ombra della
Della del Partito Democratico e quindi responsabile dal suo canto delle riforme del federalismo
La parola adesso a Giancarlo Calanna Presidente per la Regione Veneto e quindi perciò ma qualche convergenza cioè
Si tratta di definire quali sono i servizi essenziali si tratta di finiti i tempi qualche regione che è più virtuoso potrebbe cominciare prima quindi potrebbe anche proporsi a livello
Italiano di questo nostro federalismo quello che sostanzialmente si penso possa essere anche giusto a livello europeo sotto alcuni Paesi che possono fare alcune cose insieme lo possono fare prima di altri insomma
Quale potrebbe essere questo terreno di incontro potrebbe ripartire secondo lei Presidente un dialogo su questi temi
Quello che mi lascia sgomento e che siamo d'accordo quando ci troviamo in un dibattito quando ci troviamo in un'assemblea di Confindustria quando ci troviamo fra se invece i Presidenti di Regione siamo d'accordo
E dopo si va in Parlamento quando si tratta di regionalizzare il Corpo forestale dello Stato pensate che allarga rivoluzionaria saltano fuori da nove più di di corretta tecniche
E non si può minare l'unitarietà del Corpo forestale a ditelo con l'accusa non si può giustificare se viene regionalizzato il fatto che in Veneto ce ne siano quattrocentottanta in Calabria diciotto mila quattrocento questa è la realtà
Nei dibattiti noi
Per cui quando ci troviamo tutti d'accordo con il Presidente della Repubblica che dice che il federalismo è ineludibile posso dire una cosa di più è ineluttabile ma quando
è
Perché qui noi qui siamo dalla difficile non essere d'accordo con Chiamparino il
E io non sono favorevole
A quella specie di federalismo tout-court per cui diciamo tratteniamo c'è il novanta per cento e gli altri Ballarò
Fermiamoci qua non è così
Io seguo la via leggermente diverso da quello della Lombardia perché fa la Lombardia Veneto e anche Piemonte le abbiamo tentate tutte
A me piace di più la via dell'articolo centosedici più competenze più adesso usabilità non dimentichiamo la maglia parlava responsabilità coniugata federalismo quindi più sorti
Invertiamo il meccanismo per cui non è più come è già c'è già il Friuli Venezia Giulia cela questo mi capisce
E la Regione che
Io escute concludendo difficile con un tempo complicato
Tira sui soldi che destina allo stato non viceversa perché è la base di un patto frase tremante federato Marini in base alle responsabilità che sia non si
Ci sono regioni che ne vogliono di più benessere perda progetto sono regioni che voglio nemmeno la pace
Aggiungo visto produceva un altro minuto no è e quando
Che è il tema si dice Behar prima di dicembre vedremo una volta
Va bene quando lo vedremo attuato
Perché è vero che questi schemi anche quello che ha detto Chiamparino possono valere da qua in avanti però c'è un qualcosa che è già stato attribuito alle Regioni alcuni alcuni anni fa
E da qui va la
La parte
Per così dire culturale della vicenda cioè qui si tratta di giustificare anzi di dare piena cittadinanza un principio sacrosanto che è quello di una sana diseguaglianza
Io credo che sia doveroso per uno Stato garantire a tutti i cittadini e a tutte le istituzioni a tutti le pari opportunità
Però se il dieci quindici anni fa al Piemonte al Veneto e alla Campania sono state date in materia sanitaria le stesse opportunità
E poi la Calabria e la Campania hanno fatto quella sanità
E il Veneto ha fatto questa dobbiamo restare sempre uguali e pareggiare i conti ogni anno
Sì a tutte le Regioni è stata data altra competenza che è stata seguita perché non ce l'hanno mica non ce ne hanno dato qualcuna
Nella gestione della raccolta dei rifiuti
E poi in Campania viene quell'accordo e in Veneto e Piemonte non è molto lontano si differenzia il cinquantuno per cento dalla raccolta è giusto
è stata sempre uguale è giusto che ogni anno si guardi la la spesa storica giusto che ogni anno seguente no ed è eppure questo succede
Se si stabilisce un patto
Così le dico una anche persegua questo ma so che sei d'accordo con me ma poi non si riesce a fare eletto cercando di mortale che i principi saggi quelli che noi diamo per scontati quelli su cui siamo d'accordo poi non si applica
Se si fa un grande patto per la salute cinque sei anni fa quanti sardo
Che prevede alcuni meccanismi per cui i cittadini pagano più tasse se non si va giù certi obiettivi alla fine
Passo alla fine è quando il deficit cioè talmente spaventoso nove miliardi tra cinque regioni un miliardo per un solo ospedale a Roma
Si dichiara il fallimento se dichiara il commissariamento bene cosa è avvenuto è stata commissariata Regione pagato il parlarsi o Presidente della Regione Lazio commissari
Ma insomma io non ho mai visto una cosa del genere è
Quindi
Tempi determinati istanza
Cioè il mare una distanza fra il dibattito e la realtà che è spaventosa con la congruo che sposa abilità di nessuno spero di non aver fatto proprio citato regioni di centrodestra di centrosinistra comuni di centrodestra i Comuni di centrosinistra
Non è
Una questione è una questione di dibattito culturale che è ancora indietro impelagato come nella solita pelosa questione della solidarietà
L'Italia è nata male
Il federalismo è nato male a suo tempo imposto in questo cioè una storia che accomuna tanti Cavour
Giolitti Mussolini dell'uguale
Sono tutti figli di una stessa concezione ecco dobbiamo sconfiggere una storia che ha visto uno Stato forte se mente diseguale accentuare le sue diseguaglianze individuale come un unico rimedio un centralismo fortissimo
Chiunque governa che è la nostra tragedia questa Italia alto che spacca perché e io vedo una difficoltà sempre maggiore nel Tevere una unità anche perché si spacca sempre di più
Dalle Regioni a Statuto speciale
Aveva ragione a statuto ordinario buone
Alle regioni a statuto ordinario pessime ingestibile ci sono almeno tre Italia e che ed è anche essere ottimisti definivo è soltanto tra e che diventano sempre più diseguali farlo
Ecco non c'è più tempo
Bene
Grazie
Grazie al Presidente Calanna quando interviene sempre chiaro quando
Modello una
Tavola rotonda con lui presente capisco qual è il significato del verbo moderare perché si chiama mediatore perché
No ma giustamente bisogna poi dire le cose come sono con chiarezza a Maurizio Sacconi ovviamente
Anche con la delega l'importanza che hanno il corale non soltanto un welfare ma anche tutta la parte sanitaria ovviamente non sfugge a nessuno di noi qua che ovviamente da parte
La spesa sanitaria la spesa più importante
Se le Regioni le disuguaglianze tra le varie regioni sono proprio legate
Alla
Grazie deficienze agli sprechi della della spesa sanitaria il presidente pedine prima proponeva di premiare le Regioni virtuose e di penalizzare quelle che non virtuose non sono nelle citate tre
Due sono gestite dal centrosinistra grazie campagna uno dal centrodestra la Sicilia tra l'altro anche un movimento che ha una sua soggettività politica molto importante insomma
Il ministro è già intervenuto sull'idea di introdurre una sorta di sanzione civilistica a coloro che gestiscono
Aziende sanitarie locali o anche enti pubblici o anche strutture
E politiche quindi con una sorta di fallimento civilistico
Che viene in qualche modo trasformato in un fallimento politico ecco come possiamo trovare un punto di intesa come possiamo procedere secondo lei ministro su questo terreno che è estremamente importante
Non solo nel discorso complessivo che facevamo prima ma anche perché questo darebbe maggiore competitività all'inglese come quelle
Venite in particolare padovane
Che ovviamente sentono il peso sulla loro competitività dell'inefficienza generale che un
La mancanza del federalismo ovviamente ampia prego
Io credo che sia innanzitutto importante
Richiamare noi tutti il contesto nel quale noi affronteremo la riforma del federalismo fiscale
Non è indifferente
Ciò
Perché
Nella seconda metà dell'anno
Il Governo si è impegnato a presentare il provvedimento probabilmente esso come auspichiamo sarà frutto di una
Di un'intesa con le regioni e quindi avrà la possibilità di un percorso ragionevolmente non dico facile ma comunque reso più agevole da un'intesa interistituzionale
Ma proprio il fatto che si collocherà in questa seconda parte dell'anno
Nella quale
Probabilmente dovremmo affrontare problemi ancor più complessi di quelli che oggi conosciamo proprio perché
L'Italia si trova ad essere anello debole in una congiuntura particolarmente sfavorevole dell'economia globale che potrebbe arrivare perfino a condizioni complessivamente recessive
Noi dobbiamo
Davvero affidare al federalismo fiscale il compito
Ti responsabilizzare a tal punto le Regioni e i poteri locali da garantire davvero meno Spesal meno in e meno e meno minore pressione fiscale
Ovviamente comma con me nel comma ospitata conseguenza di migliori servizi
Ma sottolineo meno spesa meno pressione fiscale perché se il saldo di questo federalismo dovesse essere al contrario più Spesal più pressione fiscale
Se davvero si rimettesse in moto attraverso meccanismi locali la rincorsa tra la spesa pubblica e la pressione fiscale
Noi faremo della il federalismo fiscale invece dello strumento dare maggiore efficienza le funzioni pubbliche lo strumento invece brevi e la definitivo declino del nostro Paese
Ciò dico perché non è così automatico l'esito del federalismo fiscale altrove
Quanto meno nella fase iniziale il la costruzione di un federalismo dall'alto e non dal basso può generare come effetto
Per certi aspetti anche tendenziale della moltiplicazione dei centri di spesa
Può generare un incremento della spesa stessa e quindi inesorabilmente della pressione fiscale
Noi dobbiamo essere consapevoli di questo immanente pericolo per evitarlo
E la risposta a questo pericolo è proprio un chiarimento fondamentale che
Poco fa Galan dava e che io condivido
Che cioè
Questo federalismo sarà senz'altro solidale
Dicevi tu non non nessuno pretende di trattenere nel territorio il novanta per cento delle entrate solidale significa che dovremo partire con parità di opportunità che cioè dovremmo avere
Entrate non tarate sulla capacità impositiva di ciascun territorio ma calate sulla sui livelli essenziali delle prestazioni calcolati non sulla spesa storica ma sui costi standards
Questo questo significa che questo federalismo sarà solidale ma non come viene ricordato ogni volta che ne parlo in qualche Commissione parlamentare equo no
Non è garantito che sarà ecco
Salas solidale ma non necessariamente equo cioè
Non sarà automatica l'equa distribuzione nel territorio nazionale dei servizi che con quella spesa dovrebbero essere garantiti
Perché l'inefficienza di alcuni amministratori potrebbe dare luogo a iniquità
Quindi potrebbe esserci una potrebbe esserci potrebbe perpetrarsi
La situazione che Dini guida che già è presente anzi il massimo vivibilità
Che noi abbiamo nel nostro Paese basti pensare
Ai servizi socio sanitari al patto di contenere nel nostro Paese il meglio e il peggio che si possa rinvenire nei Paesi industrializzati
Secondo una lacerazione tra il nord del centro sud perché
Violenta
E quindi
L'idea stessa dei livelli essenziali delle prestazioni che voi avete anche codificato nella Carta costituzionale non significa un grimaldello per il piè di lista
Quando si parla tanto il rinvio del testo queste sigle LEA quante volte mi immensa avverto dietro la sigla dei livelli essenziali di assistenza all'idea
Che questi debbano essere garantiti comunque e quindi laddove ci fosse in efficienza dovendo prevalere il bisogno del cittadino o voi poi esisteva una sorta di ultima istanza per cui quei servizi vengono garantiti attraverso un'integrazione
Il trasferimento dal bilancio dello Stato no si entra in un gioco responsabile
Ai nel quale a tutti sono garantite le stesse opportunità e poi cioè chi gioca bene e chi gioca male
Ovviamente
E qui è il senso del fallimento politico il ricorso alla maggiore pressione fiscale vale fino a una certa soglia
Oltre quei cittadini una parte dei quali manco hanno votato per quegli amministratori
Non possono evidentemente quei cittadini e quell'impresa
Non possono essere chiamate all'infinito a coprire con la pressione fiscale e l'inefficienza dei loro amministratori di quell'idea
Del fallimento politico molto analogo a quello civilistico perché alla
Determinarsi incerti indicatori di bilancio
I libri invece di portarli in tribunale
Bisogna portarli al popolo elettore perché scelga nuovi amministratori essendo o non candidabili gli amministratori falliti
In nella nell'appesa di questo virtuoso federalismo che vogliamo costruire noi abbiamo il Patto per la salute
E ne abbiamo che è un assaggio un assaggio timido un assaggio timido anche perché concordato cioè qui lo scippo dei poteri deve essere concordato non dimentichiamo che agiamo nell'attuale contesto normativo
Allora cosa abbiamo fatto nel caso della prima Regione commissariata la Regione Lazio
Intanto si è discusso molto se commissariare o non commissariare posso garantire che la Regione Lazio non gradiva il commissariamento perché commissariamento una cosa molto specifica non sono un ho dei già avete fatto che non c'è uno tu scusami Giancarlo ridetto avete fatto commissario la lo stesso Presidente della Regione
Attenzione perché è vero che l'impatto politico si può all'inizio attenuare per il fatto che noi non assistiamo
Alla spari alla scomparsa non solo dell'assessore alla sanità che già scomparso perché è stato
Vi sono state già prima sottrarre le vele che dallo stesso Presidente
Ma l'assemblea il Presidente della Regione rimane nella sua funzione solo che i quattro quinti del suo bilancio consistenti nella spesa se aria sono sottratti al Consiglio regionale alla Giunta regionale e sono conferiti nelle determinazioni necessarie al Governo
Cioè il Presidente della Regione Lazio è nostro commissario
Tanto che in queste ore egli e incerto se accettare
Perché egli dovrà operare già sulla base di una delibera del Governo costruita nel Consiglio dei ministri sulla base di un'audizione che c'è stata con lui
Ma determinata unilateralmente dal Governo vi posso garantire che questa unilateralità non è formale è sostanziale tanto che egli dovrà mettere tickets
Egli dovrà rinunciare a investimenti ospedalieri già attivati e programmati per fortuna non ancora proprio realizzati per cui dovranno essere fermati
Dovrà bloccare i fondi integrativi per il personale perché
Un'azienda fallita non eroga fondi di secondo livello vorrebbe che dovrebbero essere collegati alla produttività aziendale
E così via ci sono undici punti nella delibera
Conosco bene che non sono per nulla concordanti con il commissario perché il commissario
E
Il nostro Commissario del Governo e deve eseguire quindi siamo in presenza di una Regione sostanzialmente esautorata nei suoi organi elettivi Consiglio regionale Giunta regionale
E costretta virgolette ad adottare una serie di provvedimenti e funzionali al cosiddetto Piano di rientro cioè capiamoci razzo non sta incorporando su di sé
La responsabilità probabilmente di decenni per quanto riguarda la sanità ma porta su di sé la responsabilità di avere concordato un piano di rientro e di non essere
Qui è uscito a ad attuarlo a seguirne viste perché erano stati gli stessi che erano stati programmati
Allora questo è solo un anticipo di ciò che dovrà essere il federalismo fiscale ma è anche la premessa per la prima volta siamo il nuovo ricorso al commissariamento
Di ciò che potremmo fare anche con altre Regioni tu hai citato qualche Regione sotto osservazione regioni che sono già impegnati in piani di rientro
Quindi altre Regioni potrebbero subire la stessa conseguenza delle salto rammento sul per larga parte della loro capacità di spesa dei loro organi elettivi
Questo è il clima giusto del federalismo cioè il federalismo non è festa facile per nessuno nel senso che io cerco qualcuno
E si ritiene già in condizioni virtuose si troverà più a proprio agio e qualcun altro si troverà a disagio
Non la il passaggio dalla spesa storica alla spesa secondo costi standard non avverrà nella stessa giornata di approvazione del disegno di legge però sarà un percorso inesorabile
E guai se dovessimo all'italiana introdurre poi i meccanismi di proroga rispetto a quel percorso inesorabile quindi io non sono preoccupato
Dei tempi di approvazione del federalismo fiscale perché vedo ormai sommesso su binari
Rispetto a condizioni del passato meno favorevoli oggi
Più favorevoli ma dico già fin d'ora e dovremmo implementare quella legge che io spero preso
Approvata nel modo più rigoroso perché essa si inserisce in un contesto
Che francamente molto preoccupante io non voglio
Essere necessariamente pessimista ma certamente noi dobbiamo attrezzarci al peggio
Il che significa noi anello debole noi con il nostro debito noi con la particolare esposizione che in forza di esso abbiamo rispetto i denti recessive
Metterci nella condizione della migliore efficienza nel governo delle funzioni pubbliche
Grazie
Grazie
Però
Prego era Maurizio dare dici la verità e sarebbe piaciuto commissariare con un commissario vero
Siccome piace anche a voi la prossima volta faccia tosta tutti al sette otto devo dire il vero
Averli autocontrolli noi lo si può leggere anche in un altro modo poi disagi e correttamente che
Il Presidente la Regione che proponeva non è presente ovviamente paga anche colpe precedenti pavese terriero giustamente
L'ho detto per la togliamo di mezzo era stato Daloui liberamente accettata esatto ed è sul piano di rientro che viene meno
La sua potestà esatta
Non sulla STET non su ciò che negli anni la cosa che colpisce diciamo in più l'opinione pubblica e che quel debito che improvvisamente emerso tre nove dieci miliardi secondo se non ricordo male
Poi dopo ma insomma è stato ovviamente spalmato su tutti i contribuenti italiani nella precedente intervento che fu fatto diciamo di
Assunzione
Di di quel debito ovviamente mi sembra di capire
Da da quello che dicevi tu visto anche che
In qualche modo c'è la preoccupazione che emergano dei debiti di cui non sia a conoscenza a livello del di alcune sanitari regionali
E poi ovviamente c'è tutto il tema dei bilanci di aziende sanitarie
Non
Non realizzati tutt'altro Elidon cioè non c'è coscienza ancora dei conti questo questo il tema il tema di fondo che questo
Io credo che sia per esempio uno degli aspetti più preoccupante cioè nel senso che
La gran parte della spesa pubblica teniamo conto che tutto l'IRAP che si paga e sappiamo cosa significa l'IRAP
Sostanzialmente finanzia il servizio sanitario nazionale pensati alla a al fatto che noi non abbiamo contezza di come tutte queste tasse vengano poi impiegate nella sanità pubblica perché comunque insomma una dew diligence della sanità pubblica non è mai stata fatta abbiamo alcune regioni
Quella del Veneto ovviamente
La Lombardia e altre che sono ovviamente più avanti più
Più virtuose e altri ovviamente che non hanno nemmeno la contezza dei loro conti per cui sono in qualche modo bisogni bisogna stare attenti anche tenendo conto
Diceva il ministro che poi noi andiamo incontro ad una
Autunno difficile
E insomma la riforma del federalismo fiscale è un investimento gli investimenti si fanno in momenti non di emergenza insomma per cui anche se naturalmente come abbiamo sottolineato oggi queste una riforma ineludibile
Ecco
Ovviamente con il federalismo fiscale e mi rivolgo qui ancora Chiamparino facciamo un rapido secondo giro prima di ascoltare la presidente Marcegaglia
Naturalmente uno degli aspetti che è stato sottolineato anche dall'intervento di beghine il fatto comunque che ci sono tantissime società per pubbliche locali a partecipazione degli enti degli enti locali che rappresentano una
Hanno avuto uno sviluppo notevole che qualche volta spesso gravano con costi che vengono supportati dalla collettività e in particolare dal calmo do delle imprese che spesse volte fanno una concorrenza sleale all'impresa nel senso specialmente con cosiddetti appalti in-house allora
Il federalismo fiscale Chiamparino passa anche attraverso una decisa presa di posizione contro questa particolare
Devianza insomma della presenza pubblica
I Comuni Province e Regioni nell'economia specialmente nell'erogazione di servizi con tariffe che sono a volte più elevate che pesano anche sui bilanci familiari non soltanto su quelle che l'impresa in maniera particolarmente sensibili
Sì questo vale per molti anni ricomprese per esempio le autostrade e tante altre cose
Ma io su questo credo di essere il Sindaco che non ha niente da temere perché
Coperto io il confronto con Milano sul trasporto pubblico nel senso che noi
Diciamo
Tanto premesso noi col due mila dieci andiamo finalmente a gara sia sul servizi dei rifiuti sia sul trasporto pubblico locale quindi usciamo dagli in house
Primo secondo coperto il confronto con letizia Moratti perché lo valuta se facciamo noi e che il triangolo del nord-ovest ancora di più il nord est ma diciamo adesso
Soprattutto con il collegamento ad alta velocità Torino-Milano coi incrociamo le dita e speriamo che l'accordo raggiunto tra la Val di Susa diciamo garantisco un percorso facilitato per fare il tunnel di base ma esso questo lasciamo da parte
Corso proprio con questo collegamento quella un'area che nel giro di dieci anni avrà una delle domande di mobilità più alte a livello europeo allora io credo che nel momento in cui
Si mette insieme questa domanda si mette insieme
La liberalizzazione dei cieli netti l'andare ad uscire dal servizio dall'affidamento in house
è evidente che o l'azienda e si potenzia hanno oppure
Rischiano Dino
Dipinti di perdersi di perdere sul terreno della concorrenza coperto il discorso con i milanesi
E sono io a porre la questione euro lo faccio pubblicamente e poi subito dopo se mi dà un minuto lo faccio anche per la questione dell'ENEL sia Comuni era in Germania
Sono io a porre la questione che noi quell'accordo lo facciamo solo a condizione che ci sia una disponibilità non assommare gli unici paralizzate ma fare una società a terra all'INPS al
Diciamo all'ingresso attraverso procedure pubbliche dei privati
Perché crediamo che questo sia il primo passo da fare per rendere più forte l'azienda e per aprire questo settore verso i privati no dappertutto questo è la panacea di tutti i mali e tuttavia io credo che in quel campo lì sia importanti quindi
La questione la l'ho aperta io analogamente dato che come lei sa l'azienda di cui noi con Genova siamo azionisti di riferimento cioè ieri tre sta trattando con Irene Mia cioè le due aziende multiutility dell'Emilia Romagna
Per fare una nuova aggregazione
Io porto proposto stamattina prima di venire qui a un convegno di Confservizi ho posto la questione che
Non si metta in Statuto c'è la condizione per andare avanti se non si metta in Statuto come qualcuno vuole fare chi è il cinquantun per cento deve restare pubblico perché fare una municipalizzata più grande
Non serve se non a rendere diciamo forse a sistemare desideri di qualcuno di qualche manager ma
Non serve a fare diciamo quel miglioramento di servizi e di tariffe che invece dovrebbe essere l'obiettivo e oppongo la condizione esplicita
Che il pubblico a mettere in conto discendere
Di quindi discendere significativamente l'abbiamo scritto in una lettera io e Marta Vincenzi sindaco di Genova discendere significativamente sotto il
Cinquantun per cento
Aprendo quindi di fatto la strada un percorso tipo quello fatto l'esempio dalle fondazioni ex bancarie con le banche che progressivamente punti ha poi le società sul mercato e a fare il nostro compito che è quello di avere se mai risorse da investire nei servizi che i Comuni devono fare
Asili nido scuole servizi assistenziali e così via quindi da questo punto di vista io non solo sono d'accordo ma credo di avere delle Carpegna regola sulle cose che sto facendo per diretti anche prima che arrivi il federalismo fiscale questa è una strada che bisogna comunque comunque percorrere
Il fatto il proprio Governo attuale
Se facciamo un vero governo articolare il possibile facciamo meno governance duale possibilità moltiplicano le sole risolto ma anche perché anche perché secondo la cosa che poi
Imparando un po'questo mestiere si capisce che quanto più si lascia che siano le dinamiche della concorrenza
Tanto meno diciamo
Tanto più la politica oggettivamente a meno ha meno risorse da contrattare cioè quindi anche da quel punto di vista lì
Un si riduce diciamo la necessità di fare governance duale per dare risposta a tutti ecco quindi
Ripeto vorrei però ecco visto che mi ha ridato un per un secondo la parola io vorrei però che su questo
Ci fosse più attenzione
E più spinta da parte da diciamo di tutto il sistema perché ad esempio a due hanno fatto un ottimo accordo ma hanno fatto una grande municipalizzata
Hanno fatto un ottimo accordo hanno fatto per una grande municipalizzata allora io penso che
Io voglio fare queste diciamo la sfida della parte dell'avvio della public company il settore della delle multe inutile esiste io voglio lanciare una anche perché credo che se nessuno comincia a cui non si mette in moto il meccanismo
Però
Permettetemi di dire che le su questo piano non faccio non lo faccio quali ogni non evocare questo piano le resistenze c'è un piano cui le resistenze sono assolutamente bipartisan è proprio queste io credo che
Da qualche parte da cominciare io la mia parte la faccia fino in fondo
Dall'esistenza del sono criptati Sanna
Infrastrutture energie ovviamente federalismo le responsabilità però bisogna dare un po'di esempio e poi mi sembrava di capire anche
Che insomma c'è una certa spinta a evitare questa moltiplicazione di aeroporti di fiere sommarie trovare
Un minimo di fingersi regionale anche effetto di coda originario Veneto da sintesi veneta qualche volta di più barocca
Titti tante altre sintesi però poi alla fine
Ci si riesce cala Direttore la riguarda è toccata per davvero muoveva
Anche
MPA già già rinunci tanto impegno sapete che economicamente perché tanto che mi partito che è molto peggio è lo scandalo il cancro della società noi che abbiamo fatto le battaglie conto i panettoni disfatto ma non diciamo nulla
Un po'anche Confindustria dice poco preferisce accostarsi
Piuttosto che fare una battaglia di principio in tante occasioni controlli lampadine di comune
E faccio l'esempio faccio nomi e cognomi per cui perché
è è
E l'Egitto
Che l'autostrada Padova-Brescia
Ma il macho perdere i conti economici come si facciano guadagnarci con quella società o non lo capisco ma è lecito
Che questa società
Contrari in un ramo d'azienda ed faccia costruita Serenissima Costruzioni in modo da affidare alla sua società in cui ha nominato via mentre il consiglio d'amministrazione collegio sindacale e quant'altro i lavori in house sottraendole a liberare l'area del livello che avete applicato
è lecito
Facciamo un'altra è lecito che questo si spinga dalle costruzioni perfino alle piantine da mettere ai voti dell'autostrada
E leggero che non ci sia che ne so una gara per vedere chi le mette a un prezzo più vantaggioso o invece è giusto fare un accordo con un'azienda di Brescia
Per cantando il monopolio della piantumazione di piantine in giro dall'autostrada faccio di peggio tanto per gli esempi di base perché
Dopo
Tocca anche a Chiamparino e perché qui
Qui ci sono due Sindaci un ex Sindaco di un Sindaco che hanno le loro responsabilità
E l'Egitto dico che APS alla quale va il merito di aver fatto l'unica che negazione del nord est di utilities su questo va fatto a atto contrarie ma è lecito che fondi APS sicurezza APS pubblicità APS e quant'altro APS consiglio d'amministrazione
Ai privati
Adesso vi dico perché Chiamparino parla bene abbozzarla Sindaco benissimo questo perlomeno è quanto quello che volete
Però qui c'è anche un esempio virtuoso che
Salve l'Ente di gestione dell'appalto quello di Venezia passato in gestione e privata
Perché non bello essi però mi chiamò e gli amici e quelli che non sono al Governo un volano perché sono al Governo i più piccoli per carità ma in piena luce la Provincia e Comune somala che fanno le battaglie
Con le affermazioni e aberranti tipo se l'avevo portato finisce nelle mani private saranno avevo posto per solidi
Presidente della Provincia di Venezia fatte da noi non ci stanchiamo i Benetton è sfumando gestiscono non so che quote azionarie abbiano qui nei tuoi amici quelli al Governo Sole
Sono ancora facendo la battaglia legale conto l'accordo fra regione privati fanno ritenere che se io rapina se poi bipartisan cioè Peter però qui date io credo che una
O una grande associazione come Confindustria questa battaglia la dovrebbe fare anche se
A mezzo che in qualche caso conviene
Fare un accordo mio quando riferisco eventuali miei Presidenti quindi so che
Non li preferiscono eppure ci sono questi scandali e qui per davvero
C'è una battaglia culturale anche perché la degenerazione e quella dei consigli d'amministrazione
Dei problemi della politica che alimenta se stessa della burocrazia politica che mantiene se stessa edotto di sistemi dai vecchi presidenti di regione
Magari un giorno potranno fornire mi metteva hanno al
All'inceneritore ormai penso mamma
I Consiglieri reali
Pieni della
Con ritardo con la buona prassi ministra le prime quaranta pagine del libro di saldi che andrebbero per davvero mette da tutti
Le altre fatta almeno sono di un anno in uscita tipiche dei libri scritti dei politici ma le prime quaranta pagine sono bellissime
Dove si parla di quattrocentoquaranta mila italiani che vivono le spalle a politiche e il campo da ogni
E quello per piacere cartoon un'associazione come Confindustria potrebbe fare occorre qualche stoccata perfino
L'avere qualcuno che ti dà una mano andrà verso tutta
Arzenton Claudio
Cogliamo questa nostra tavola rotonda con il Ministro Sacconi ovviamente tutto quello che abbiamo detto va un po'inquadrato anche riprendendo le misure che tessuto Ministero avete promosso all'inizio di questa legislatura misure importanti con
L'attenzione alla competitività dell'impresa ovviamente tutto va inquadrato nel tentativo di ritardi competitività all'impresa ai ritrovi oltre naturalmente ad instaurare un rapporto diverso tra
Politici cittadini tra amministratori e amministrati
Ovviamente tutto questo
Dal le imprese si chiedono da un buon federalismo possiamo avere anche una riduzione di quello che il carico fiscale sulla sulle imprese sulle attività
Ovviamente lungo è un passo lungo la strada del recupero di competitività che il tratto caratterizzante dell'attività del Ministero che che Turchetto Presidente come possiamo idealmente
Conclude questo questo dibattito che partendo dal federalismo dico naturalmente a un tema di competitività di tutto il Paese in particolare del
Per la parte di cui ci stiamo occupando questa sera prego
Brevemente vorrei Risso per solo per un attimo intervenire anch'io a proposito delle delle Utilities locali perché la manovra che il Governo ha realizzato
Credo nel mese di luglio sarà largamente confermato dal Parlamento
Largamente perché sono una parte potrebbe proseguire attraverso il disegno di legge in questione abbiamo presentato il cosiddetto maxiemendamento al decreto legge che renderà
Porterà
Farà entrare in vigore quasi tutto ciò che contenuto nella manovra economica triennale
Voi sapete che nella manovra sono contenute anche disposizioni finalmente di dell'animale liberalizzare gli utili tesa si è partiti da un testo che era Ministro Lanzillotta e si è andati se mi è consentito oltre nel senso che
Non solo
Non si fanno quelle eccezioni che negavano la regola nel testo della Ministro Lanzillotta ma si è fatta la scelta di aggiungere ed è una scelta che all'interno
Se la segnalo perché l'ho voluta
Si sono aggiunte alcune garanzie che le liberalizzazioni poi ci facciamo davvero la prima e l'obbligo per le aziende
Per le utilities locali di pagare i contributi in funzione degli ammortizzatori sociali
Perché c'era una strana regola secondo la quale impegnandosi essi aziende a non licenziare non volevano pagare i contributi
Relative agli ammortizzatori sociali così è successo che l'ACEA il giorno e cioè l'azienda di Roma il giorno in cui ha voluto mettere in cassa integrazione con i suoi dipendenti è corsa a pagare i contributi dice come cioè noi
Decidessimo di pagare l'RC Auto solo il giorno dell'infortunio
Sostenendo che ci impegniamo a non fare incidenti
Questa norme molto importante perché prelude a una cosa necessaria
Nessun privato prenderanno e incarico un'azienda di trasporto pubblico locale se ciò deve fare
Con la cosiddetta clausola sociale cioè
Acquisendo in tutto e per tutto la struttura occupazionale
Inclusa la specifica dotazione contrattuale che in quell'azienda c'era deve essere consentito come
Qualunque
O per qualunque operatore privato un processo di ristrutturazione compresi gli ammortizzatori gli strumenti di protezione del lavoro altri ne il processo di liberalizzazione che è unico ma in via pratica nessuno subentra se deve mantenere quelle stesse condizioni
Diciamo privilegiate che nel tempo si sono depositate per i meccanismi collusivi che hanno sempre regolato le utilities locali
La seconda considerazione che voglio fare eh
Che in fondo adesso c'è un Governo che dichiara di volere le liberalizzazioni c'è una Presidente di Confindustria che non ce lo dirà meglio dello sentito dire nei tanti incontri e quindi per quello mi permetto di anticiparla che abbiamo avuto modo di fare insieme già oggi è il secondo
Enti che dice io voglio che si vada avanti lungo quella strada quindi organizzeremo se come dice una nota barzelletta declinata in Veneto
E muoviamoci davvero lungo quella strada il che vuol dire che quando Utilities si apre al mercato non è legge i privati che subentrano ma c'è la gara dei privati che entrano
E il che vuol dire che quei privati non beneficiano dalla rendita di posizione cioè non entrano per beneficiare Bittante gestioni dirette in house
Perché il passaggio deve essere davvero comunque ovunque alla messa a gara di quei servizi
Perché sarebbe davvero paradossale un processo di privatizzazione che avvenga a metà perché inevitabilmente sommerebbe i mezzi del pubblico con i vizi che talora il privato può avere di aspirare ad una concorrenza ma ha posizioni
Vi renderà e in questo e perché ora
Qui io
Sempre per quella ragione del contesto di cui prima dicevo noi dobbiamo entrare nella logica di mercati competitivi utile ad abbassare le tariffe ad alzare la qualità dei servizi che vengono resi
Ed è proprio questo il punto
Noi abbiamo fatto una scelta di non poco conto anticipare di sei mesi la manovra e parla davvero triennale perché non è formalisticamente triennale è davvero triennale
Sento ogni tanto dire cosa ci sarà a settembre ottobre la legge finanziaria del bilancio non ci sarà niente quel che è fatto è fatto
Cioè non ci sarà ci sarà soltanto la modulazione dei capitoli di bilancio propri del delle dei documenti di bilancio in senso strettissimo intesi non ci sarà più niente nel bene
E nel male
Il che significa che anche il patto sociale che proponiamo confindustriale anche altre organizzazioni datore di lavoro dei lavoratori
è un la stretta di mano sul futuro costruiamo insieme la crescita
Dicendoci sin d'ora che
Se mi saranno incrementi della ricchezza
E abili terminati incrementi di essa ci saranno determinate operazioni distributive
Ma partendo innanzitutto dall'idea che la vera stretta di mano è quella che si realizza azienda per azienda stabilendo una volta una regola di condivisione degli obiettivi e dei risultati
I lavoratori sono stati spesso chiamate partecipare del rischio per i profili negativi quindi perdendo il posto se l'azienda chiude o si ristruttura
Oggi è giusto che partecipino anche dei profili positivi del rischio cioè con salari variabili ancorati alla produttività ai risultati agli utili e la leva fiscale che abbiamo usato è davvero sovversiva del vecchio impianto di relazioni industriali
Mi ha fatto piacere che il Presidente Pelino e la sua ottima relazione abbia svolto sottolineare quanto può cambiare il sistema di relazioni industriali attraverso la tassazione secca separata definitiva del dieci per cento senza accumulo di quei redditi per tutto ciò che è salario di produttività altro che non è solo straordinari tutto ciò che è salario variabile deciso in sede aziendale opera accordo o per liberalità
Anche dell'imprenditore si presume non per caso ma perché corrisponde a una posa alla possibilità di distribuire una ricchezza che in quella sede si è prodotto alla quale i lavoratori hanno contribuito
Questo passaggio del rapporto tra capitale e lavoro dal conflitto o anche dall'apatia
Alla complicità e il salto vero di questa stagione
Questa è una stagione per molti aspetti anche drammatica
Io non credo di esagerare se guardando lo scenario globale dico attenzione noi attraverseremo una fase molto difficile ma può essere la stagione nella quale davvero cambiare una serie di paradigmi sono quelli di cui abbiamo parlato fino ad ora perché sono paradigmi
Che son perdiamo quelli che oggi ancora abbiamo
Ma possiamo anche comunque farcela soprattutto se esso vertiamo quell'altro paradigma che il vecchio impianto di relazioni industriali fondato su un'idea di relazioni di classe
Se invece passiamo all'idea della complicità tra capitale e lavoro all'idea della condivisione a quell'idea che il una volta ho detto all'Assemblea industriali di Treviso ho detto che assomiglia così tanto a quella piccola impresa di fatto italiana
Presidente Beghin diceva deregolazione detassazione eccetera noi abbiamo avuto un'impresa che di fatto la detassazione dei premi degli straordinari l'ha fatta
Che la deregolazione burocratica l'ha fatta in forme un po'discutibili informali ora noi dobbiamo avvicinare la norma la realtà e mettere tutto in impresa tutto questo nostro Paese in condizione di quello scatto di reni senza del quale noi non usciremo bene da questa transizione
Negli atti non ci fermiamo qua grazie al Ministro Sacconi grazie Presidente Galan ragazze Sergio Chiamparino lascerei la parola al presidente Peghin che introduce l'intervento conclusivo di Emma Marcegaglia grazie
Un ringraziamento I nostri graditi ospiti per il contributo alla tavola rotonda
è da un mese che gira per l'Italia senza risparmiarsi ma non ha voluto mancare a Padova ecco un grandissimo piacere
Che invito
Da presidente di Confindustria Emma Marcegaglia a concludere la nostra Assemblea con il suo intervento
So che mi danno dopo
Parlato sono da considerare
Milano
Buonasera a tutti
Sono davvero felice di essere qui e come ricordava prima acustico pedina
Io ho girato molto l'Italia ma soprattutto girato molto il Veneto ho fatto tutte le assemblee delle territoriale del Veneto e sono molto felice di concludere questo tour Veneto proprio qui a Padova
Come dico sempre quando sono in Veneto ma lo dico seriamente e credendoci
Sono molto felice di essere qui mi sento vicina a questa terra io qui ho molti amici o molte aziende che vanno bene sono quelle che hanno la produttività migliore del gruppo
E sono anche una grande ammiratrice del modello economico e sociale Veneto che poi lo stesso mio della mia azienda della mia famiglia e della mia cultura
E lo dico sempre ma permettetemi lo voglio dire anche qui oltretutto mi sento molto vicino a questa terra perché non dimentico non dimentico che i veneti e Padova
Siete stati proprio i primi a sostenerne in questo mio percorso che mi ha portato alla presidenza di Confindustria quindi questo è un successo mio ma è anche un successo vostro di questo vi voglio davvero ringraziare
In particolare padovana è una realtà molto importante è una bellissima città
è una città che rappresenta anche una realtà produttiva molto significativa lo ricordava prima Chicco disoccupazione al tre virgola due per cento un reddito che è il ventiquattro per cento superiore all'arresto la la media nazionale
E aggiungerei che questo è un luogo di produzione ma è anche un luogo di eccellenza nei servizi nella cultura e nella scienza quindi veramente una provincia di grande valore
Devo dire che fare impresa in questo momento a Padova così come in tutto il Paese è complesso è difficile
Abbiamo uno scenario internazionale europeo davanti molto problematico lo ricordava prima il Ministro Sacconi lo voglio anch'io ricordare in alcuni suoi punti molto velocemente
Nello scenario internazionale ci sono due aspetti molto preoccupanti la crisi finanziaria e l'andamento del del prezzo delle materie prime
Sulla crisi finanziaria sia detto tutto io voglio solo ricordare che ogni qualvolta ci sembra di poter dire che il peggio è alle spalle
Arrivano nuove notizie di nuovi prodotti che stanno andando in di fonte che stanno creando perdite nel sistema finanziare internazionale e di conseguenza
Gravi problemi all'economia reale di entità pazzesca ogni volta si parla prima si parlava di mille miliardi di dollari oggi si parla di mille trecento miliardi domani di mille quattrocento la perda sembra non aver fine
Ma qui quello che io voglio enucleare da questo aspetto
E questa considerazione noi abbiamo questa crisi perché negli anni passati si sono creati dei castelli di carta enormi
Alla base del quale non c'era niente non c'era nessuna concreta realtà
Questi prodotti sono stati scaricati con a rischi enormi Riviera in alcuni casi anche in modo delinquenziale sulle spalle dei risparmiatori e delle prese creando un danno enorme allora io penso che questo ne dobbiamo dire con chiarezza è ora che la finanza soprattutto la finanza internazionale
Torni a fare il suo mestiere è vero che deve essere quello di finanziare le attività produttive sane di rifinanziare i piani di investimento sani che sono gli unici che possono creare ricchezza benessere e posti lavoro basta con i castelli di carta
Basta con tutte queste cose che stanno realmente provocando gravi danni a tutto il sistema
Imprenditori
Devo dire con franchezza che il sistema bancario e finanziario italiano è solido è stato toccato solo molto poco dai problemi
Dei saprà anche tosto che degli altri prodotti però a maggior ragione proprio perché è un sistema finanziario bancario solido
Noi chiediamo alle nostre banche di essere ancora più vicina rispetto al passato alle nostre aziende di sostenere investimenti produttivi di aiutarci a continuare a fare bene il nostro mestiere questo non è certo il momento di ritirare il credito ma anzi al momento in cui ovviamente valutando con attenzione i rischi e la solidità
Le banche italiane devono sostenere fortemente le nostre imprese che devono andare avanti devono vincere la sfida che hanno davanti
L'altro tema importante dello scenario internazionale come dicevo è l'andamento delle materie prime mai c'è stato un andamento di questo tipo certamente questa considerazione riguarda il petrolio
Ma direi riguarda tutte le materie prime quelle alimentari io lavoro
Nel settore siderurgico anche Lino e abbiamo situazioni incredibile le aziende cinque siderurgiche cinesi hanno accettato di pagare
Il minerale del ferro novantacinque per cento in più rispetto all'anno passato e l'anno prima era già cresciuto del cento per cento quindi siamo davanti un andamento delle materie prime incredibile
Non sappiamo dove sarà lo stop è evidente che questo sta creando gravi problemi a tutti noi che poi le materie prime le trasformiamo le lavoriamo poi cerchiamo di inglobare l dei nostri prodotti che devono andare sui mercati
E sul petrolio è evidente che c'è un problema molto grande che sta
Minando proprio da una parte il potere d'acquisto delle dei lavoratori e delle persone e dall'altro appunto la nostra capacità
Di fare impresa su questo
Si discute molto ogni volta che c'è un G otto una riunione del Fondo monetario vediamo che l'argomento all'ordine del giorno poi però alla fine di queste riunioni mai nulla esce mai nessuna soluzione arriva per la complessità del problema ma anche perché non c'è quasi mai la volontà di fare qualcosa di serio su questi temi che invece stanno affliggendo
Il la l'economia internazionale
Ma l'interno
Dello scenario internazionale cioè l'Europa l'Europa è il nostro riferimento è la nostra cornice all'interno della quale possiamo cercare
Di affrontare i grandi temi internazionali ha portato dei successi il mercato interno europeo un successo l'euro nonostante oggi sia molto sopravvalutato insuccesso
Però proprio perché noi siamo realmente europeisti dobbiamo dire con forza una cosa oggi l'Europa vive un deficit di popolarità molto pesante e molto chiaro l'Europa va ripensata
Anche qui non vogliamo più vedere solo carta solo burocrazia solo veti vogliamo invece vedere un'Europa che ritrova la sua leadership e che è capace di decidere e di affrontare i grandi temi che sono al centro l'attenzione un piano delle infrastrutture una politica
Immigrazione comune il problema del carovita anche qui vorremmo le burocrazie europee più vicine alle imprese e cittadini oggi invece sono molto lontane e questo è evidente che sta creando un
Scollamento forte quindi noi come imprenditori vogliamo portare questo tavolo sui tavoli europei delle Confindustrie europee penso che sia molto importante che il nostro Governo le porti
Nell'agenda europea perché non possiamo vere uno scollamento di questo tipo
Ma è evidente che
All'interno dell'Europa c'è l'Italia l'Italia risente dei problemi internazionali
Risente delle debolezze europee ma problemi propri molto chiari molto evidenti e molto uniti e direi che il problema vero dell'Italia ed
Sua non capacità di crescere come dovrebbe noi quest'anno secondo il Centro studi Confindustria cresceremo dello zero virgola uno per cento del PIL
Che potrà diventare zero quattro nel caso in cui il prezzo del petrolio cali
Anche nel due mila nove noi prevediamo una crescita attorno allo zero sei per cento quindi molto meno non rispetto alla Cina al Brasile all'India e grandi Paesi che crescono a due cifre
Ma rispetto alla media europea e rispetto alla Germania che è davvero il nostro modello un Paese manifatturiero che dopo una grande crisi ha avuto la capacità di rialzarsi oggi è diventato leader sui mercati internazionale competitivi allora noi
Abbiamo un problema chiaro di crescita che non è un problema di oggi ma è un problema che viene dal passato noi negli ultimi dieci anni siamo cresciuti e circa un uno per cento del PIL in meno rispetto alla media europea
Se fossimo cresciuti come Europa noi oggi avremmo centocinquanta miliardi di euro di PIL in più
Che potremmo spendere per abbassare la pressione fiscale per fare le infrastrutture in ricerca innovazione in tutte quelle cose che sono assolutamente fondamentali per la competitività del nostro Paese allora
Io
Non sono pessimista anche se anch'io ho forti preoccupazioni per quanto riguarda lo scenario internazionale per quanto riguarda anche la nostra situazione italiana
Penso che noi non siamo condannati a non crescere per sempre non ce l'abbiamo scritto nel DNA
Però penso anche con altrettanta chiarezza che c'è una situazione di urgenza che va affrontata va affrontata in modo serio concreto subito senza perdere tempo perché non c'è più tempo noi non avremo un'altra occasione per risolvere i nostri problemi
Ogni queste l'occasione qui dobbiamo andare quei qui dobbiamo fare le cose non possiamo sbagliare e dobbiamo davvero tutti avere la responsabilità ognuno per la propria parte di fare scelte che possono veramente fare partire il Paese
E noi dal nostro punto di vista
Vogliamo farlo noi rappresentiamo il mondo dell'impresa la cultura d'impresa la difendiamo la valorizziamo vogliamo essere anche portatori di una visione della società che per noi è molto chiara
Noi siamo per il merito noi siamo per dare un'opportunità di crescita tutti uguali per tutti noi siamo per la mobilità sociale siamo per la solidarietà verso chi ha veramente bisogno non certo verso i furbi non siamo portatori di questa logica
La vogliamo portare avanti e devo dire che in questa situazione di non crescita come ha ricordato anche il presidente pedine
Le imprese padovane ma in generale il sistema industriale italiano ha comunque fatto uno sforzo enorme in alcuni casi forse questo aspetto viene
Un po'sottovalutato ma in questi anni l'industria italiana ha fatto un faticoso silenzioso in alcuni casi anche doloroso processo di ristrutturazione che ha portato non tutte le imprese ma una buona parte di impresa
A crescere a internazionalizzarsi apportasse su prodotti amaro maggior valore aggiunto maggiore innovazione tecnologica e risultato lo vediamo nel fatto che le nostre esportazioni nonostante tutto continuano a crescere
Ma è evidente che questo non basta ne abbiamo bisogno di un Paese diverso che cambi che ci aiuti veramente a fare bene il nostro mestiere e su questo voglio non voglio fare l'elencazione solitaria anche ormai un po'
Stancante delle cose da fare voglio cercare di dire che cosa noi stiamo facendo e che cosa noi chiediamo al Governo di fare come intendiamo agire in questa direzione
Sul tema sul primo tema che ci riguarda direttamente perché riguarda il nostro ruolo
Voglio dire alcune cose noi abbiamo aperto un tavolo con il sindacato come ricordava prima il Ministro Sacconi che ha l'obiettivo proprio di cambiare
Gli assetti contrattuali agli obiettivi di cambiare un po'la logica delle Regioni delle relazioni sindacali che sono state portate avanti fino ad oggi io credo che questo sia un tema importantissimo non possiamo eluderlo qui la verità non è
Come dividerci una una torta che sempre più piccola qui il problema è evitare bloccare l'impoverimento del Paese che è in corso ed è molto evidente allora
Su questo tavolo
Noi abbiamo posto alcune condizioni molto chiare che in parte sono state condiviso dal sindacato sul metodo e che andremo a discutere proprio nelle prossime ore con i sindacati intanto sul metodo noi abbiamo chiesto che questa trattativa si concluda nel d'e nel male speriamo tutti nel bene entro il trenta settembre non è più possibile in una era come questi anelli con le difficoltà che ci sono che stiamo seduti che portiamo avanti richieste noir ti inconcludenti per un sacco di tempo se c'è la volontà politica di fare una una un accordo lo si fa il trenta settembre una data più che sufficiente quindi prima cosa ci siamo dati questo Obiettivo
La seconda cosa che ci siamo posti è proprio questa se vogliamo fare in fretta è inutile partire dai con l'oracolo rivali dalle cose che non contano partiamo subito dal cuore del problema il cuore del problema è il rapporto tra
Il contratto nazionale il contratto aziendale come
Come fare come rinnovare il contratto a Zidane nazionale che spazio dare al contratto
Aziendale e oltre a questo ne abbiamo anche la nostra lo è la nostra le nostre idee sono molto chiare al di là di questo rapporto ne chiediamo alcune cose molto chiare la prima
Che se ne contrattiamo delle regole quel sindacato queste regole poi devono valere e se c'è qualcuno che non le rispetta ci devono essere delle sanzioni non è più possibile che noi concordiamo
Dei modi di rinnovare i contratti sindacato va per conto suo non succede niente abbiamo scherzato e e tutto ricomincia da capo no se ci sono le regole devono valere chi non le fa per chi non le rispetta a delle sanzioni
Il secondo tema molto importante è che se il nostro
La nostro assetto e su due livelli quello nazionale e quello aziendale quanto viene deciso spesato concordato a livello nazionale non poco poi essere di nuovo deciso concordato ritrattato spesato a livello aziendale perché altrimenti siamo in una conflittualità continua che non ha senso e che certamente penalizza tu
Il terzo aspetto è proprio quello che dicevo prima il rapporto tra contratto nazionale e contratto aziendale su questo
La nostra visione è chiara noi vogliamo alleggerire anche se non eliminare il contratto nazionale che ha un contratto che vale per tutti che mette insieme il Veneto la Calabria mette insieme aziende che vanno bene che aziende che vanno banale
In una realtà così diversa come quelle italiane a non possiamo dare tutto a livello nazionale perché abbassiamo tutto verso
Attacco comprendiamo tutto verso il basso vogliamo invece spostare
Più salario e più possibilità di di di di regole sul lavoro sulla flessibilità
A livello aziendale che per noi deve rimanere comunque un livello non obbligatorio ma volontario perché è lì che si possono veramente in conto
Tale produttività e salario efficienza competitività e salario con un vantaggio per entrambi cioè per impresa e e lavoratori quindi noi su questo stiamo cercando di lavorare
è evidente come ricordava preparati poverini io l'ho detto in molte occasioni
Che noi siamo molto a favore della detassazione degli straordinari dei premi variabili perché questo sicuramente positive in termini di produttività e di aumento dei salari perché è una rivoluzione culturale in cui non si premiano si dettasse solo quello che è strettamente come dire trattato col sindacato Massi aiuta e si detassato otto quello che è premo variabile che migliora il salario del del lavoratore migliora anche il la la il il il livello di produttività
Dell'azienda tanto è vero e approfitto proprio della presenza del ministro gliel'ho già chiesto più volte ma glielo voglio chiedere anche ora
Noi chiediamo che questa misura che oggi è sperimentale e che scade
Al trentuno dodici venga resa stabile perché questo è molto importante pensiamo che sia una misura che può aiutare molto e chiediamo a anche che la platea di coloro che possono partecipare che oggi ha un limite né i trenta mila euro di salario NI nei nei tre mila euro
Di straordinari più preme variabile venga allargato quindi chiediamo che diventi stabile che venga allargata la platea di coloro che ne possono CUP
Usufruire voglio dire questo su questo tema
L'ho detto più volte lo voglio dire anche qua
Noi
Per quanto riguarda il come rinnovare i contratti nazionali non vogliamo dire una cosa molto chiara in questo momento si parla di inflazione programmata si parla d'inflazione reale io non mi fermo sulle
Sulle definizioni non mi interessa non è quello che
Risolve il problema io però voglio dire una cosa noi oggi abbiamo un'inflazione al tre virgola otto per cento di cui circa il due per cento è inflazione interno italiana
Il resto è inflazione importata dalle materie prime energetiche ed alle materie prime alimentari allora
Noi già come aziende paghiamo questo extra costo né i nostri costi di produzione nel costo Energia né i nostri costi di trasformazione non possiamo pagarlo due volte perché se noi dovessimo andare in questa direzione noi avremo un grande problema di competitività
E inoltre noi andremmo verso una una logica di una spirale di prezzi e salari che in questo paese c'è già stata per molti anni ha creato dei danni enormi e quindi noi non saremo complici di una logica che va in questa direzione
Piuttosto non tratteremo ci alzeremo ma non possiamo assolutamente avvallare una logica di questo tipo che rischia di creare un danno per i prossimi anni per i prossimi decenni nel nostro Paese che certamente noi non vogliamo quindi
Noi trattiamo con serietà con pragmatismo con concretezza con la voglia di fare un buon accordo ma non trattiamo e non vogliamo fare un accordo a tutti costi perché questo non è possibile in un momento di questo tipo
è evidente che c'è un problema
è evidente che c'è un problema di salari non lo riconosciamo c'è un problema serio di potere d'acquisto dei salari noi abbiamo bene a cuore i nostri lavoratori nostri collaboratori che sono una delle componenti fondamentali del successo le nostre imprese
Ma la risposta non può venire da qui allora ed è stato detto molto bene nella tavola rotonda che mi ha preceduto c'è un problema che incide pesantemente sui salari sul potere d'acquisto questo si chiama
Extra tariffe che i nostri lavoratori pagano li paghiamo anche noi ma certamente in particolare
Le pagano i nostri lavoratori per servizi pubblici locali gestiti malamente in modo inefficiente e senza senso allora liberalizziamo seriamente questi servizi pubblici locali e questo darà un sollievo
Anche i nostri lavoratori interni il potere d'acquisto poi tornerò su questo tema rispondendo anche a Galan
Oppure se c'è un problema di povertà e ci sono delle fasce realmente povere è evidente che li deve essere il Governo a fare delle politiche di sostegno ma questo non può venire dalle imprese perché noi dobbiamo prima di tutto avere a cuore la nostra competitività
Dobbiamo lavorare su quello perché se noi come dire siamo molto solidali e poi facciamo fallire nostre aziende non facciamo bene nostro mestiere e non è questo che giustamente la società
Ci si chiede quindi su questo punto noi lavoreremo nel nel modo più attento possibile ma ripeto con la fermezza con determinazione senza cedimenti di alcun tipo perché siamo Bains consapevoli che abbiamo una grande responsabilità
E non possiamo sbagliare
è evidente che però la
La soluzione dei problemi della crescita non viene solo dal rapporto tra noi e il sindacato ci sono molte altre cose che vanno fatte per rimettere in moto la crescita e a questo proposito
Confindustria dato fin dall'inizio un parere complessivamente favorevole alla manovra che è stata approvata dal Consiglio dei Ministri del diciotto giugno ne facciamo sempre
Valutazione di merito valutiamo i singoli provvedimenti forti della nostra autonomia dalla nostra indipendenza dai partiti e che una grande valore al quale noi teniamo molto
Ci sono alcune cose positive l'obiettivo di stabilizzazione della finanza pubblica è un obiettivo fondamentale non possiamo avere una crescita duratura
Se non abbiamo i conti pubblici a posto ci piace l'idea di arrivare al pareggio di bilancio due mila undici e soprattutto ci piace che questo pareggio non viene fatto alzando ulteriormente la pressione fiscale che è già ai massimi storici
Ma finalmente riducendo la spesa pubblica improduttiva che è un grande tema di questo Paese allora
Ci piace la riduzione della spesa anzi su questo inviterei il Governo a fare ancora di più perché è vero che la stabilizziamo ma ne abbiamo un bisogno enorme di farla
Andare giù ancora di più io sono convinta che ci sono spazi enormi ancora per ridurre la
La spesa improduttiva il dissesto dei conti il dissesto dei conti italiani viene da lontano non è di adesso noi negli ultimi di
Ci anni abbiamo aumentato la spesa pubblica del due virgola uno per cento in termini reali quando la Germania la Francia l'anno tagliata una del tre e mezzo l'altre due quindi
Tagliamo veramente seriamente la spesa pubblica improduttiva e questo nella manovra c'è
Secondo aspetto molto importante che c'è nella manovra che ne abbiamo sopportato fin dall'inizio è la volontà di rimettere efficienza nella macchina dello Stato io penso che su questo non c'è più niente da dire ma insomma
Tassi di assenteismo nel pubblico che sono quattro volte quelle nel privato lavorare di lavoro assurdi e inefficienze dal punto di vista produttive enormi sono uno scandalo che non ha più senso la vera è che noi dobbiamo combattere dobbiamo veramente risolvere una volta per tutte
Allora ci piace perché poi nel pubblico ci sono anche persone molto brave ci piace l'idea che ci sia una grande iniezione di merito ci piace l'idea che siano premiati quelli bravi e che sia sono sanzionati quelli che non lavorano questo è un principio fondamentale
Che nel pubblico non c'è mai stato che finalmente dovrebbe trovare spazio perché io penso che davvero
Nessuno di noi a maggior ragione in una situazione economica così difficile
Può accettare che ci sia una parte del Paese sottratta
Ad ogni controllo che scarica i suoi extra costi e le sue inefficienze
Sul resto del Paese che lavora che sano che manda dei chiari Nicu indire qui inequivocabili segni di volontà di non accettare più questa cosa quindi questo è un elemento fondamentale su cui andare avanti andare avanti fino in fondo ci piace la volontà di ridurre la burocrazia
Nella manovra c'è l'obiettivo di ridurre del venticinque per cento gli oneri sull'impresa da qui al due mila dodici e ci piace l'abbiamo detto più volte che ci sia la volontà di riprendere le liberalizzazioni dei servizi pubblici locali
Su questo io sono molto d'accordo con quello che diceva anche il Sindaco Chiamparino non bisogna solo liberalizzare ma bisogna anche privatizzare
Perché è evidente che non le due cose devono andare insieme
E su questo voglio rassicurare il mio amico Galan che su questo tema io farò molto sul serio sarò molto forte molto determinata
E al di là delle parole credo che il modo migliore per dimostrare che lo voglio fare e che ho affidato questo compito a un signore veneto che il mio vicepresidente Antonio Costato che penso tutti voi conosciate che uno che non molla l'osso neanche ammazzarla
Su questo torno su un punto che ha ricordato prima ti conviene anche molto importante noi appoggiamo la manovra su questi punti
Però chiediamo al Governo di tenere la barra dritta di non tornare indietro di resistere a tutte le e pressioni le lobby che i vari gruppi di interesse faranno perché è evidente che siamo di fronte ad alcune scelte impopolari
E quindi noi chiediamo veramente al Governo di andare dritto senza paura non lo sosterremo
Però altrettanto noi diventeremo una voce di denuncia nel caso in cui ancora una volta ha delle belle leggi non corrisponda alla concretezza la realtà e la volontà una volta per tutti di risolvere i grandi problemi italiani quindi su questo bisogna andare fino in fondo bisogna farlo senza
Della manovra apprezziamo anche tutta la parte che poi ha
Direttamente portato avanti in Ministro Sacconi quindi bene l'abolizione del cumulo tra pensione e reddito da lavoro e una cosa che chiediamo da sempre mai fatta è molto importante
Bene aver messo più flessibilità nei contratti a termine l'apprendistato negli orari di lavoro tutte cose che vanno nella direzione di rendere il mercato del lavoro più flessibile di avvicinare le esigenze dell'impresa ma direi anche dei lavoratori
A quelle che sono le istanze reali quindi bene anche questa parte
Ci sono però due aspetti che come dico sempre non ci convincono fino in fondo che voglio ricordare anche qui
C'è troppo poco sulle infrastrutture le infrastrutture sono un grande problema del Paese
Lo ricordava prima Chicco Pedini ho girato tutta l'Italia in questo mese devo dire che è sempre al primo posto delle richieste degli imprenditori ma penso non solo degli imprenditori c'è fare le infrastrutture perché queste stanno diventando un enorme collo di bottiglia
Nelle regioni così sviluppate come
Il il Veneto e stanno veramente causando problemi enorme allora
è vero che è stato approvato il DPEF del sulle infrastrutture che all'interno tutte le opere
Fondamentali
Però poi mancano manca lo stanziamento delle risorse necessari quindi su questo noi chiediamo al Governo che ci sia un impegno serio a finanziare le infrastrutture perché senza quelle veramente il Paese rischia di andare verso un declino che non ci meritiamo
Direi che invece quello che è previsto nel DPEF è una riduzione della spesa di investimenti fissi dal due virgola quattro per cento al due per cento del PIL questo non va bene penso che sia fondamentale rivedere questa decisione
è evidente che poi ne siamo consapevoli che non possiamo colmare il gap per infrastrutture che abbiamo nel Paese solo con i fondi pubblici bisogna anche attrarre gli investimenti privati e questo è un grande tema
Però anche qui è evidente che per farlo servono tempi certi regole certe modalità certe a cui non è più possibile che in Italia ci vogliono vent'anni per fare un'opera che in Spagna ci vuole un anno che in Spagna ci vogliono due anni quindi non è più possibile avere una situazione di questo tipo che ci condanna di fatto non fare nessuna opera quindi rivediamo le modalità
Di decisione noi su questo come Confindustria stiamo preparando un documento che presenteremo al Governo tra poche settimane con le nostre idee su come velocizzare tutti gli iter e ultima cosa sulle infrastrutture l'altra grande tema è il tema della gestione del Consei su questo è un Paese che non sa gestire il consenso sulle opere ogni qual volta si debba decidere di fare qualsiasi opera nasce un comitato del no spesso in mala fede ed è spesso con gente che non c'entra niente con la popolazione interessata che blocca tutto e crea dei danni enorme alle popolazioni e quindi anche su questo
Non è più possibile
E noi vogliamo invece insieme ad altri essere una voce per Insinna bocce a favore degli investimenti ovviamente tutelando l'ambiente avendo un atteggiamento di trasparenza e di dialogo con la popolazione però poi alla fine bisogna decidere
Tanto per non dire solo cose brutte voglio anche ricordare che però
In questa terra dove il passante di Mestre è sempre stato una
Elemento di straordinaria necessità mi pare che siamo vicini alla realizzazione penso che qui dobbiamo fare tutti un ringraziamento al Governatore Galan che si è battuto quasi fisicamente per riuscire a farlo prendetela
C'è un ultimo aspetto che non ci convince fino in fondo della manovra che il tema della pressione fiscale nella DPF la la pressione fiscale che oggi come sappiamo e ai massimi storici al quarantatré virgola tre per cento del PIL è ipotizzato sostanzialmente rimanere stabile questo non va bene perché noi abbiamo una pressione fiscale troppo alta in particolare su chi paga le tasse la pressione ma è addirittura il cinquantadue per cento e se guardiamo le impresa nello specifico e guardiamo non i dati nostri ma i dati della mamma anca mondiale
Noi vediamo che se noi concordiamo il total tax aventi cioè il totale delle tasse dei contributi che pagano le imprese queste pari al settanta
Sei per cento rispetto al reddito lordo contro cinquantasette la Germania il cinquantanove della Spagna il quarantasei degli Stati Uniti quindi
Su questo noi chiediamo al Governo di essere più coraggioso è vero che c'è un problema di equilibrio di finanza pubblica che noi capiamo e condividiamo
Però è anche vero che forse bisogna fare uno sforzo maggiore per ridurre la spesa improduttiva
E attraverso quella ridurre le tasse ridurre la pressione fiscale sulle imprese a partire dall'IRAP che ormai è una tassa odiosa per tutti noi è una tassa che rende come dire la pressione fiscale pari al settanta l'ottanta per cento
E questo è veramente non sopportabili quindi ne chiediamo prima di tutto che lì era pervenga resa deducibile dalle altre tasse e che gradualmente si levi dalla base imponibile il costo del lavoro che è una sorta di tassa odiosa sul lavoro che nessuno di noi vuole
Quindi pur nella difficoltà ne chiediamo al Governo su questo tema di essere più coraggioso e di ipotizzare magari alla ripresa della crescita quando ritorneremo a crescita con il gliele le entrate dall'evasione fiscale Prodi
Veramente lavorare per una riduzione vera della pressione fiscale
Voglio fare due ultime considerazioni conclusive anch'io sul federalismo che è il grande tema
Della del di oggi e di che fondamentale per il Paese
Io sono molto a favore del federalismo lo messa tra
Gli obiettivi della mia azione come presidente di Confindustria o ascoltato con molta attenzione
Il il dialogo tra i relatori
Mi rendo conto che quello che dice il Governatore Galan è vero c'è spesso su un tema così complesso una grande distanza tra le parole
L'enunciazione mi i dialoghi i dibattiti e poi i fatti che sono certamente molto difficile quindi di questo
Dobbiamo contenere conto però siamo tutti d'accordo che è una riforma ineludibile siamo tutti d'accordo che questo è l'unico modo vorrei sottolineare questo aspetto di
Far sì che
I territori omogenei possono affrontare la globalizzazione possono attrarre investimenti possono attrarre talenti possano essere competitivi
Non c'è un altro modo insieme il Paese con regole uguali dappertutto e per tutti non riesce ad essere competitivo ne dobbiamo dare la possibilità a territorio omogenea Remo geni di avere più potere di avere più risorse per poter lavorare meglio e rispondere meglio alle logiche di globalizzazione
E sono molto d'accordo con quello che diceva prima il Ministro Sacconi però il federalismo deve cercare anche di risolvere e dare risposte ad altri obiettivi ne dobbiamo dare più efficienza la nostra pubblica amministrazione
Dobbiamo ridurre la spesa per ridurre la pressione fiscale dobbiamo attraverso il federalismo fare una grande semplificazione amministrativa perché se ne non facciamo questo noi non facciamo un vero servizio al Paese
è evidente che lasciare più risorse territori è importante perché crea quel circuito benefico da parte dei cittadini del pago controllo esigo
Che porta maggiore efficienza e a maggiore responsabilizzazione quindi è evidente che io sono d'accordo sono d'accordo sul fatto che è un argomento talmente complesso che va affrontato con attenzione
è inutile fare disegni come dire che poi non potranno mai essere realizzati molto meglio essere concreti fare un disegno graduale forte che però possa essere
Portato avanti ecco su questo però voglio dire una cosa che forse non è stata sottolineata a sufficienza quello che abbiamo noi in questi anni abbiamo comunque fatto un decentramento di funzioni importanti no con il Bassanini prima col Titolo quinto dopo
è stato fatto molto male è stato fatto in modo non completo non è stata creata lo diceva prima il Sindaco Chiamparino la Camera territoriale non sono state non c'è stata una regia chiara
Non sono stati definiti bene i limiti i paletti delegificazione delle legislazioni concorrenti per cui c'è stata
Grande confusione istituzionale moltiplicazione decisoria e soprattutto non si è ridotta la spesa anzi la spesa è un Mentasti se ne guardiamo la spesa sanitaria in questi anni è un'entrata del cinquanta per cento la burocrazia è aumentata quindi
Dobbiamo fare molta attenzione e fare un disegno
Che cambi queste logiche che sia accompagnato da una restringimento appunto dei confini dello Stato ed hanno a da una maggiore efficienza perché ripeto altrimenti noi
Non facciamo un buon servizio al Paese
E chiudo ricordando anch'io alcuni dati importanti che è evidente che oggi c'è una situazione che non ha senso noi abbiamo oggi
La spesa statale è distribuita in modo assolutamente non accettabile i
Più del cinquanta per cento della spesa statale che va al sud cioè scusate il sud ha una spesa statale che circa il più il cinquanta per cento rispetto a quella del nord soprattutto perché poi paga
Costi del personale che sono molto più alti al sud rispetto al nord se guardiamo anche come vengono fatti servizi questo veniva ricordato prima c'è una differenza enorme nel costo è anche nella qualità
Dei servizi che vengono fatti quindi
Dobbiamo agire con intelligenza dobbiamo agire gradualmente dobbiamo agire e fare in modo che
Appunto non succedano più cose
Di questo tipo ma che rimangano più risorse sul territorio e ci sia un circolo virtuoso migliore che migliora l'efficienza migliora la qualità dei servizi
E su questo
E concludo io credo che
Questo è veramente importante ci vuole un ridisegno complessivo e io sono molto d'accordo che nel ridisegno complessivo anche le regioni a statuto speciale non hanno più ragione di essere qui dobbiamo fare un federalismo vero
Che però metta a tutti sullo stesso piano
Ecco concludo dicendo che noi su questo ci siamo vogliamo collaborare vogliamo collaborare fortemente perché questo è un tema che ci interessa molto concludo il mio intervento come sempre faccio
Con un richiamo a un ultimo argomento che è fondamentale che il tema della scuola della formazione ed università
Sono noioso nel ripeterlo sempre ma lo faccio perché sono che questo è il tema più importante noi se vogliamo continuare avere una base manifatturiera in Italia dobbiamo migliorare la qualità dei nostri prodotti e che li dobbiamo a vere essere noi stessi preparati e dobbiamo fare in modo che i nostri collaboratori abbiano le capacità insieme a noi di riuscire a vincere la competizione internazionale ci sarà una scuola
Un'università delle scuole degli istituti anche tecnici all'altezza di questa sfida
A parte qualche Celenza noi non siamo all'altezza di questa sfida quindi noi dobbiamo mobilitarci tutti insieme per fare in modo che velocemente il nostro sistema migliori che il dialogo anche tra università e impresa i migliori fortemente so che qui a Padova
Ci sono degli esempi molto positivi forse anche qui come dire la
La vicinanza tra università e Confindustria e le industrie dovrebbe essere ancora più forte perché questo è uno dei grandi elementi che ci possono permettere
Di raggiungere una competitività migliori
Concludo dicendo che il Paese ha molti problemi il Paese certamente
è in una situazione in un contesto internazionale molto complesse sono ma come ho detto all'inizio io penso che noi non siamo condannati a non crescere noi non siamo condannati a questa situazione che ci vede sempre fanalino di coda ne abbiamo stante risorse abbiamo tanti bravissimi prendi
Tori tanta brava gente tanta voglia di fare allora rimbocchiamoci le mani non è più il momento della demagogia non è più il momento dei conflitti non è più mento della della così della dell'essere scontenti di è il momento di lavorare dimora lavorare concretamente con grande assunzione di responsabilità
Noi siamo pronti a farli io personalmente mi metto a disposizione nella mia funzione per farlo nel migliore modo possibile e se tutti lavoreremo in questa situazione io penso che potremmo avere un futuro migliore per noi per i nostri figli grazie
Ringraziandolo per la partecipazione invitiamo i gentili ospiti al buffet che è stato allestito nel giardino esterno grazie
Colgo l'occasione per una messaggio importante c'è da spostare un'autovettura con urgenza una Kia targata DS nove nove in uso cv doppio Padova