L'intervista è stata registrata venerdì 4 luglio 2008 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Corte Penale Internazionale, Diritto, Giustizia, Italia, Onu.
La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.
Rubrica
Dibattito
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deputata e presidente dei Liberal Democratici (MISTO)
Daniela Melchiorre parlamentare iscritto al Gruppo Misto il presidente dei Liberal Democratici a depositato una proposta di legge in tema di cooperazione giudiziaria internazionale con la Corte penale internazionale buongiorno onorevole Melchiorre
Buongiorno allora partiamo come dire dal merito della sua proposta ma anche da da da una storia che tra l'altro è molto nota era ossia gli ascoltatori per l'impegno di non c'è pace senza giustizia nella
L'istituzione del novantotto di questa Corte a Roma ma prego ci spieghi il merito del suo progetto di legge
Chi si tratta di una Progetto di legge che proprio a come tema quello della cooperazione con la Corte internet penale internazionale
L'idea nasce dalla constatazione che diciassette luglio prossimo cadrà l'anniversario del decimo anniversario del Trattato di Roma
Trattato con cui la Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite approvo lo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale proprio a Roma quindi l'Italia
Non soltanto ospitò ecco in quella sede l'approvazione dello Statuto ma dette anche un contributo significativo all'accordo
Tant'è che il potere per i Paesi che ratificarlo per darvi esecuzione con la successiva legge duecentotrentadue del novantanove
Ecco però evasa quindi manca
Ecco manca la ratifica della legge cercata purtroppo bisogna rendere operative le operazioni del le le previsioni dello Statuto
In particolare per quanto riguarda la la materia processuale e che quella che richiede agli Stati parte il maggior approntamento cioè la cooperazione giudiziaria e l'assistenza con
La Corte penale internazionale
Il parco i lo statuto della Corte entrato in vigore il primo luglio del due mila due e già la Corte ha iniziato la tua attività di indagine relativa alle vicende come come cita della Repubblica Democratica del Congo del nord dell'Uganda
Del Darfur però purtroppo in Italia non esistono norme di attuazione di quello Statuto per cui si potrebbe verificare anche l'ipotesi di paradossale che sul nostro territorio ci vengano a trovare dei soggetti incriminati dalla Corte penale internazionale ad esempio per genocidio o per i crimini contro l'umanità
E non portano per difetto di norme attuative essere a richiesta della Corte consegnati alla corte perché il piano perché appunto possano scontare la pena
Seguito della condanna
E quindi non c'è attualmente nella giustizia italiana città italiana non dispone di alcuno strumento normativo per dare diretto seguito alle richieste della Corte penale internazionale quindi dice allora la sua proposta di legge
Qui da qui recepita devo dire anche che additata come diedi una invece invita a qua ignari impellente proprio perché come le dicevo
Mentre per esempio per quanto riguarda il Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia e il quello per il Ruanda
Già il kit una portatori implica una disciplina in materia di cooperazione
Per cui noi per i criminali condannati del quei tribunali portiamo comunque attuare ci sono delle delle delle discipline che consentono l'attuazione del nostro Paese dalle della materia
Relativa ai gli attuali condannati non esiste lo stesso quindi non c'è una uniformità per così dire in materia di giustizia penale internazionale e quindi la necessità
Di dar vita ad una Progetto di legge in materia che diventi poi effettivamente legge dello Stato
Volevo dire anche che alti come appunto la la storia e comunque per quanto recente ma abbastanza lunga
Quindi che non erano dieci anni ormai che checché se ne parla che già sia nella precedente legislatura che nel precedente Governo Berlusconi furono
Approntati approntati degli articolati per esempio nel
Nella precedente Governo Berlusconi fu istituita
Presso il Ministero della giustizia alla Commissione Conforti che lavoro
Alla chiaramente è presieduto dal professor comporti e come occorrano i massimi esperti in materia
Diritto internazionale lavorò proprio su su due project uno un adattamento appunto delle norme sostanziali è un altro sulla cooperazione giudiziaria
Però ecco perché è rimasto tutto lettera morta come spesso accade in Italia le Commissioni che lavorano presso i ministeri e predispongono anche
Dei degli articolati delle dei progetti di legge che hanno comunque come dire anche un una un grosso valore scientifico però purtroppo rimangono lettera morta
E allora siccome io conoscevo quei lavori ero anche interessata in quanto magistrato militare
Siccome c'è un settore è una parte ci sono degli articoli dello Statuto della Corte penale internazionale che riguarda la ma riguarda proprio i crimini di guerra e quindi da da magistrato militare anche avevo seguito a distanza
E io i lavori che tutti e tanto ecco allora ho pensato di comunque riproporre quel testo così come fu concepito allora anche perché è un testo abbastanza completo
Perché riguarda appunto la cooperazione e quindi la la la possibilità di dare istituzione alle sentenze della Corte penale internazionale anche in Italia
E e quindi ho riproposto questa questa proposta di legge è un articolato anche abbastanza snello si tratta di di uno degli utenti articoli per la per la precisione
Sono
Ventidue articoli divisi in tre parti una che riguarda le disposizioni generali Cogni con l'attribuzione al Ministro della giustizia della cura dei rapporti di cooperazione con la Corte penale internazionale
Previa intesa ove occorra con i Ministri interessanti e dà anche al ministro la possibilità cioè con Comuni come dire attribuisce al ministro anche
Il compito sempre in collaborazione e cooperazione con la Corte penale internazionale
Di controllare lena ma le le le istituzione della pena quindi vengono definite le dal ministro come come la Corte penale internazionale le modalità di esercizio del potere di controllo sull'esecuzione della pena
Che viene appunto attribuita dallo Statuto
E e poi c'è la parte in cui viene disciplinata la la la consegnati prevede tempi è in questa prima parte
Anche la applicazione di quelle norme processuali che riguardano l'estradizione le rogatorie internazionali Vertecchi delle sentenze penali straniere
Appunto applicabili hai ai soggetti che sono indicati dalla Corte quali con quali che sono condannati dalla Corte che ti portano appunto trovare sul sul territorio italiano quindi consente anche di rendere effettivamente
E pienamente applicabili sul territorio italiano quelle norme di procedura penale e che quelle norme processuali quindi che diversamente che pure
E non è nostro Codice di procedura penale però non possono essere
Applicate ai criminali che si trovano I condannati dalla Corte penale internazionale che si trovano
Sul nostro territorio ed era poiché era pare
L'unica
Volevamo sapere se era già stata in qualche modo calendarizzata presso la Commissione John insieme a Gioia Tauro
Questo questo ancora no
Questo ancora no mi piacerebbe però che lo portate al più presto io l'ho presentata quanto quanto prima perché poi eccome
Era diede a farla proprio appena come dire ad inizio legislatura e quindi considerati i tempi tecnici per il tutto è stata presentata
Da da pochissimo e mi auguro però che comunque Covi riempiendo anche un milione ottanta rapido nel cortile anche forte
In virtù di quel parco lenta che noi abbiamo il diciassette luglio che vede l'Italia ancora inadempiente sul punto
E certo è uno dei tanti casi in cui l'Italia come dicevo prima ratifica trattati però purtroppo non è da esecuzione riportiamo anche tra i primi amplificarli questo col tempo
Come dire un Tonion tono un po'polemico in materia però va detto e ma d'altronde se è stata istituita la Corte penale internazionale dobbiamo anche consentire di poter lavorare quindi
E Dolfi attuano nei singoli Paesi che appunto ratificano i trattati e che quindi hanno come dire che che che comunque dovrebbero dare esecuto l'onere sentenze la Corte penale internazionale ma non c'è comunque questa spinta legislativa
Io e non consentiamo la Corte di fare il proprio lavoro cioè il lavoro della corte di ferma ad un certo punto
In quindi e allora per quanto concerne
Crimini di tutti come crimini di guerra o comunque ne sappiamo che purtroppo nel nel mondo nel caveau noi diamo come dire in una
Non porta DTT
Isola felice in Europa però che veniamo a guardare nelle nel mondo ci rendiamo conto che la nostra
E una una tutto sommato una piccola realtà di pace
E quindi dobbiamo consentire alla Corte penale internazionale di poter fare il proprio proprio lavoro che abbiamo gli strumenti
Abbiamo già come diceva anche nel nostro codice di procedura penale delle norme che possono tranquillamente essere di aiuto e di supporto e coordinate adeguatamente a quelle della Corte penale internazionale
Allora staremo a vedere seguiremo l'iter di questo provvedimento grazie intanto a Daniela Melchiorre presidente dei Liberal Democratici parlamentare scritta il Gruppo Misto
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