Identità e diversità nell'Europa dell'età globale

Parola
La parola identità
Sulla quale vale la pena di soffermarci quantomeno per qualche secondo
Per capire il tempo che stiamo vivendo e per capire qual è la condizione la condizione umana
Che potremmo dire nuova che stiamo vivendo da una ventina d'anni a questa parte la dico così la parola identità era una parte è una parola che
Fino al mille novecento e ottanta nove l'anno fatidico il nostro ottantanove
Era una parola in disuso
Era una parola
Non non più tanto utilizzata neanche dalle scienze sociali neanche dalle scienze psicologiche
Era una parola che dal punto di vista politico non creava problemi il mondo era bene organizzato in due due pezzi due grandi sfere di influenza
E furono quelle
Oggetto di crollo con il crollo dei muri
E e poi all'interno di queste negli Stati nazionali ciascuno con una sua identità consolidata
è singolare abbiamo poco tempo e quindi lasciatemele dire in modo un po'tranciando un po'è singolare che
Il problema dell'identità il problema
Anzi l'identità è tornata ad essere un problema nel momento in cui con il crollo dei muri la fine della guerra fredda la nascita accelerata del fenomeno del processo della globalizzazione
In pochi anni si è creato un incontro straordinario il massiccio come mai era accaduto nella storia umana di diversità
è il problema dell'incontro di diversità e l'incontro con l'altro che ha creato una uno sciocco potremmo dire antropologico
Chi ha fatto tornare d'attualità interrogarci sul chi sono che cos'è
L'identità culturale l'identità politica e questo è accaduto in un tempo rapidissimo perché i primi mesi dopo il crollo del muro di Berlino dopo la fine della guerra fredda sono stati mesi
Che hanno lasciato
Sperare anche molti osservatori politici e molti cittadini molti di noi
Nella possibilità di un'interdipendenza globale e più piaci più pacifica più più dialogante e poi ricorderete ricorderemo tutti che ci fu uno choc della prima guerra del Golfo
Di una guerra micidiale di una guerra chirurgica di una guerra di una guerra gelida e poi
Per arrivare proprio al problema di oggi lo choc dei Balcani non lontano da noi ai nostri confini
Lo choc di una guerra che ha fatto rinascere
Ha fatto rinascere lo spettro dell'Europa del Novecento lo spettro della della pulizia etnica lo spettro del razzismo
Lo spettro di una guerra combattuta non semplicemente sulla base di ragioni diplomatiche economiche
Petrolifere sociali ma sulla base di problemi identitari io contro l'altro io contro tu per contendersi una superiorità dal punto di vista antropologico ecco questa
Questa arrivi vicenza questa rinascita del problema dell'identità in pochi mesi è stato un picco vanga ha fatto rinascere uno spettro che era lo spettro che pensavamo negli ultimi sessant'anni in Europa
Piacere spento messo a tacere
Noi non è possibile avere un bicchiere d'acqua perché qui sotto parlare io che ho
Ecco grazie
Prego ecco
Ne approfitto per fare la domande allora quale il collante
Cioè su che cosa noi europei figli di tanti Stati e di un allargamento avvenuto anche repentinamente negli ultimi anni possiamo dirci parte e in qualche modo
Capaci di condividere
Ma
Come si usa l'appeal termine radici che cosa vuol dire
Le radici dell'Europa l'Europa
Ripete lo sappiamo è un continente molto strano è un continente che non ha confini bene delimitati
Forse solo il confine con l'oceano a ovest con l'Atlantico poi i confini dell'Europa sono ben difficili da definire
Anche il centro dell'Europa è ben difficile da definire anzi
Quel se c'è una caratteristica nella storia dell'Europa nella storia politica nella storia culturale antropologica dell'Europa
E che il centro dell'Europa si è spostato
Dal Mediterraneo poi si è spostato
Nella Mitteleuropa nel centro dell'Europa poi quella Mitteleuropa durante il Novecento è diventata perlomeno una parte con scandalo per il per gli abitanti di pagavo di Varsavia lei sta
Dell'Europa le radici dell'Europa petto vedete io lo dicevo prima che nel mille e qualche otto e nove centottantanove è nata la globalizzazione
E io penso che dobbiamo riflettere su questi su questi processi di globalizzazione
è una parola che se noi andiamo a cercare nei dizionari delle nostre scuole del fino al mille novecentottantanove lette non esisteva
Oggi è la parola più usata e più abusata spesso o usata malamente come chiave passepartout a indicare con quanta dei lucidità non solo i virus ma anche le parole
E i modi di pensare nei nostri anni si diffondono
Però la globalizzazione
Ecco
Posso dirle in due o tre minuti per rispondere alla sua domanda
La globalizzazione è un fenomeno che ha richiesto una parola nuova perché il modo in cui si è realizzato in questi vent'anni e nuovo
Perché sono le nuove le tecnologie i mezzi di trasporto le tecnologie dell'incombere la comunicazione stavo lapsus dicendo dell'in comunicazione
L'informatica
Effettivamente
Si sono accelerati sviluppate realizzati in questi in questi vent'anni
Però
Il processo della globalizzazione ha radici non dico lontane
Ma molto profonde molto profonde
Noi nelle nostre scuole e so che qui c'è stato un dibattito che mi hanno detto interessante
Sull'esigenza di cambiare la scuola ieri
All'interno dei temi che stiamo che stiamo trattando
Ma
L'origine di quello che noi chiamiamo oggi processo di globalizzazione stare in un momento anzi in una data che Berno italiani è una data fatidica molto conosciuta fino bella dalla scuola elementare forse prima
E il mille quattrocento e novantadue
Noi ricostruiamo il passato sulla base di quello che accade sempre poi nei secoli nei secoli successivi e oggi per il tema che qui stiamo affrontando
Ricordando
Il settantesimo di una data fatidica la firma delle leggi razziali fatta proprio
In questo in questo luogo
E che però
Ci impone di proiettare questo tema è questo e questo settantesimo anniversario quantomeno nella storia lunga di questi
Poco più che cinquecento anni della storia moderna d'Europa che oggi assume un significato nuovo e proprio per ciò che accade nel mille quattrocentonovantadue questa è la data partitica
Noi recitiamo a memoria e lo facciamo recitare i nostri bambini nel mille quattrocento e novantadue
Un italiano grazie al finanziamento delle due superpotenze di allora anzi di una delle due superpotenze di allora che erano la Spagna il Portogallo era lì il centro
Il centro il centro dell'Europa
Rompo che arriva
Cristoforo Colombo
Sa al Po Dapporto ossa e scopri l'America si dice i nuovi mondi cercando l'India e
Oggi
Noi sappiamo e anzi potremmo e dovremmo riscrivere i nostri manuali con la consapevolezza che viene da questi cinquecento anni di storia
Ma anche
Di scienza e di conoscenza nell'età della globalizzazione
Che quello che accade in effetti nel mille quattrocento e novantadue
Dopo la scoperta dell'America da parte dell'umanità ma la scoperta dell'America da parte degli europei ma in effetti quello che accade fu
La scoperta della terra
Il mondo per gli europei
Da secoli da millenni aveva confini precisi Gibilterra e poi
I
L'Atlantico sconosciuto e a testa alle steppe arriviamo a a est
Le steppe aride
Nella
Del centrale sia e a sud poche coste il Nord Africa conosciuto
In pochi decenni dopo quella dopo quella scoperta dopo dopo quell'incontro l'incontro colombiano
L'umanità divenne
La netta riga per la prima volta
Ma
Lasciatemi dire pochi minuti due concetti molto
In modo molto semplice che forse ci servono e ci possono servire come chiavi di lettura per il dibattito che ci acconti che ci coinvolge oggi anche anche sul razzismo e sulla pulizia etnica due
Il primo
Fu proprio Cristoforo Colombo che non era un semplice avventuriero era anche un intellettuale consapevole
Di ciò che andava a cercare dal punto di vista politico economico culturale fu proprio Cristoforo Colombo che nei suoi diari
Mise in relazione
La partenza berline otto quindi la partenza motivata da un impulso potremmo dire di apertura
Alla diversità all'altro
Con la condizione politica sociale e culturale della Spagna del suo tempo
Il primo gennaio del mille quattrocentonovantadue poco prima che Colombo partisse alla ricerca delle ringhiere per trovare i nuovi mondi
L'emiro quote PIL
Il il re musulmano che era a capo dell'ultima comunità islamica rimasta sul suolo europeo dopo otto secoli di permanenza dell'Islam
Sul suolo europeo si preparava ad abdicare e a lasciare l'ultimo avamposto islamico in Europa dopo otto secoli a Isabella e a Ferdinando I regnanti di Spagna
E evitando una guerra che sarebbe stata estenuante
Nello stesso tempo poco dopo nel marzo su indicazione preparazione del testo da parte di Torquemada
Gli stessi regnanti firmavano l'editto nel mille quattrocentonovantadue pensate la potenza simbolica tante volte dei numeri
Nello stesso anno in cui comincia era si realizzava all'espulsione dell'Islam dopo otto secoli dall'Europa iniziava il viaggio verso
Verso altri mondi degli europei attraverso Colombo nello stesso anno i regnanti spagnoli firmavano l'editto
Che decretata all'espulsione degli ebrei non converso se non disponibile alla conversione dalla Spagna pena la morte oltre che la confisca dei beni
Punti che Banca potremmo dire che
La versione moderna anzi
La pulizia etnica come noi la intendiamo nella storia moderna d'Europa nasce nello stesso momento in cui nasce la modernità europea nasce nello stesso momento in cui l'Europa
Apparente
La stagione letta all'epoca
Ante litteram opposta litteram potremmo dire della globalizzazione
Nasce e nello stesso momento in cui gli europei
La politica europea si pone il problema verso l'esterno di se stessa come governare come affrontare
Ciò che davvero Colombo i suoi successori europea e i nostri antenati scoprirono nell'esplorazione non solo più delle Americhe dei nuovi mondi ma della terra intera e cioè la diversità
Perché la scoperta dell'America se ho detto Fula effettivamente la scoperta della terra
Fu anche soprattutto la scoperta da parte della cultura europea della diversità di una straordinaria diversità di paesaggi i vegetazioni di specie animali di culture
I cinque
Di una diversità gli inedita e non concepita
E allora
Il la domanda e questo è il tema che ci interessa dopo cinquecento anni di storia dell'Europa moderna
La domanda che si pone l'Europa la cultura europea entrando nella sua modernità e nell'età planetaria dell'umanità intera è
Che cos'è la diversità
Che cos'è l'identità come possiamo governare come possiamo atteggiarci nei confronti
Della diversità antropologica attraverso la quale si manifesta in una maniera
Davvero inedita e talvolta terribile tanto è vero che il Papa Paolo terzo nel mille cinquecentotrentasette in una polla celeberrima volle decretare che inattivi americani sono uomini come noi donne come noi
E proprio per questo non deve farci sorridere questa questo decreto proprio per questo
è possibile anzi necessario convertirli alla deriva alla vere a cultura che è quella europea che è quella della della cristianità quindi l'ingresso nella modernità europea all'ingresso che accade attraverso le stesse domande che ci
Poniamo noi in questo momento e non è un caso che l'ingresso nell'età della mondializzazione se vogliamo rileggere questa storia nasce
Nella maniera nella stessa maniera ambivalente che caratterizza lo specifico dell'identità culturale europea oggi
Perché la caratteristica dell'Europa moderna in questo suo tentativo di unificazione culturale di se stessa
E del mondo insicura il mondo intero sta proprio in questa ambivalenza è l'Europa moderna che inventa letteralmente l'idea di tolleranza e poi l'idea di libertà di uguaglianza di fraternità
E nello stesso tempo inventa
L'idea stessa e le strategie e le tecniche della pulizia etnica
Come strategia per la costruzione di quella omogeneità culturale che è parsa per molti e a lungo al di là delle diversità di orientamento politico
Come l'unica strategia plausibile il progressiva direi progressista permettere un ordine in un mondo anche in un mondo antropico antropologico
Disintegrato sì esploso attraverso l'esperienza di una straordinaria
Di una straordinaria diversità e la pulizia etnica meriti chiudo pensando di avere contribuito a formulare quanto meno la domanda se non la risposta alla sua domanda
La pulizia etnica e nella sua versione più tragica l'olocausto lattice
Di una dimensione di questa identità ambivalente dell'Europa ma non si è manifestata soltanto attraverso queste forme efferate
Si è manifestata spesso molto più positivamente positivamente fra virgolette come strategia pure
Professor Quagliariello questo DNA ambivalente dell'Europa Europa dei diritti e l'Europa
Dell'Olocausto l'Europa dei due punti
Ci arriviamo vorrei arrivarci anche con lei però ripartendo dallo stesso
Punto di partenza con cui abbiamo incominciato questa discussione e cioè col cercare di capire
Chi siamo cioè che cos'è Europa perché nell'affrontare questa discussione sicuramente una discussione falsata anche dalla difficoltà di scoprire che cosa ci unisce
E allora le radici è un termine anche molto usato nel dibattito vorrei chiederle il significato più profondo radici cristiane cosa vuol dire
Se il buongiorno innanzitutto chiedo scusa
Dei del ritardo Chiesa esatta usato dal traffico Pisano accuratezza
Era andato per tutto perfettamente fino arrivato fino a quando siamo arrivati alle porte della città
Sì io credo
Che
Per quello che dirò
è un errore
Concettuale dividere mettere da una parte l'Europa dei diritti
Dall'altra
L'Europa con la sua storia la sua tradizione
E la sua identità probabilmente dal mio punto di vista gran parte delle dei problemi che l'Europa a anche a cospetto
Di tematiche
Come appunto quella dell'immigrazione come quella dell'intolleranza del razzismo perché sono fenomeni
Che esistono e che non bisogna evidentemente edulcorare o non guardare
Dipendono proprio dalla
A volontà un po'ideologica di separare queste e due euro perché
Che cosa sono le radici sono diciamolo subito sono o una tradizione millenaria che discesa da tre collina quella di Atene
E quelle di Roma è quella di Gerusalemme e che nei secoli si è sedimentata dando vita ad una storia per molti versi comune
Di cui certamente il cristianesimo è una delle
Componenti più importanti non è l'unica le storie le identità si modificano non sono qualcosa
Di i così come le culture non sono qualcosa di immobile sono qualcosa in perenne
Modificazione e anche sotto questo aspetto è un errore contrapporre
L'Europa diciamo le radici europee con il divenire della cultura europea che in gran parte discende da quelle radici
Ma se vogliamo comprendere il senso vero di della dicotomia a cui faceva riferimento chi mi ha formulato la domanda
Anche io ritengo
Che bisogna percorrere
Innanzitutto i sentieri della storia
Perché questa tradizione
Che poi si è trasferita in architetture nel modo di essere delle delle nostre città nei monumenti nelle nostre chiese
Questa tradizione ha vissuto una dimensione
Diciamo tra virgolette unitaria a ha conosciuto grandi grandi trasformazioni ma all'interno di un solco fondamentalmente unitario
Fino
Al mille settecentottantanove fino al momento della Rivoluzione francese al momento nel quale
In qualche modo anche
Formalmente sì sono uscisse due componenti che fino a quel momento avevano lavorato nel bene e nel male diciamo all'interno dello stesso sol poltrone all'altare
Che
Questo evidentemente ha avuto immediatamente delle delle ripercussioni di carattere politico se noi leggiamo in controluce il rapporto tra Napoleone Bonaparte e taglia
è certo
Capiamo fino a che punto è stata profonda questa scissione
Con il tentativo
Del secondo di legare diciamo la nuova Europa quella che è venuta dopo la Rivoluzione francese ha che ha trovato la sua secolarizzazione con Napoleone alla prima
Senza che appunto si creasse anche a livello politico una frattura insanabile in quel concerto di potenze che bene o male fino a quel momento era riuscita a salvaguardare una dimensione è una vicenda
Unitaria
Ora
Quello momento di frattura è stato in qualche modo superato l'Ottocento è stata una stagione nella quale
Grossomodo si è riuscito a tenere insieme quel mondo a a far fruttare
Quelle radici
All'interno di un mondo che ancora
Fondamentalmente era euro cento ricco su questo ha assolutamente ragione il mio interlocutore la storia cambia
Quando l'Europa da centro del mondo sia dal punto di vista politico che dal punto di vista culturale Mammano si fa sempre di più perde questo primato
Fino apparsi periferia se dovessi individuare il momento della svolta personalmente lo collocherei almeno a livello politico a cavallo tra ottocento e il Novecento
Al declino del primato inglese
è se dovessi trovare un momento simbolico porselo riconoscerei nella
Guerra russo giapponese del mille novecentocinque quando per la prima volta una grande potenza europea viene battuta da una entità
Politica che fa parte di un altro mondo
Ecco il momento nel quale nel quale
Si sta
Sì si sfascia definitivamente
Si rompe definitivamente questa unità dell'identità culturale europea e delle sue ricadute sul terreno politico questo momento è la Grande Guerra e il mille novecentoquattordici è il momento
Nel quale
Avviene IMEI promoter no contemporaneo l'avvenimento di maggiore portata che nella storia dell'uomo a
Mai
Potuto concepire
La la Prima guerra mondiale è un salto nel buio nessuno degli attori politici e tanto meno diciamo dei degli dei dei singoli
Protagonisti di quella vicenda dei singoli uomini e donne che vivevano quella vicenda nel mille novecentoquattordici all'indomani dello sparo di Sarajevo poteva immaginare in che modo il mondo sarebbe cambiato
Come sarebbe cambiata la guerra come sarebbe il concetto stesso di guerra come sarebbe cambiato il funzionamento della delle società e quello che insomma
Un grande storico come François figure
Definisce la democratizzazione esso forzata delle società perché tutto diventa a quel punto qualcosa che coinvolge i grandi numeri
La scoperta della mitragliatrice passi che le guerre siano ormai
Cose che riguardano Miglio che provocano milioni di vittime e milioni di feriti
Che il lutto entri in tutte quante le case che le società si mobiliti no anche sul fronte interno e non più solamente sul fronte esterno sicché la guerra eh la cosa che di fatto
Viene vinta non dall'esercito più forte ma dalla società più resistente
E all'interno di questo cambiamento storico di proporzioni infinite pian piano si scrive il paradigma del Novecento di quello che è un altro
Grande storico dipendenze opposte a quelle
Di chiude o sbagliavo avrebbe chiamato il secolo breve
Noi vediamo apparire le deportazioni
Ad appena vediamo apparire il razzismo
Se noi leggiamo che cosa
Dicevano i francesi dei tedeschi e viceversa durante qui quei quegli anni che sembravano non dovessero finire mai
è ci rendiamo conto come in quel momento all'interno di una storia che aveva fino allora costo
Ha avuto un orizzonte culturale unitario che aveva avuto quelle tre colline sullo sfondo nasce invece l'idea
Che la natura umana non sia
Una
Che
In realtà esistano delle differenze antropologiche che fanno degli uomini delle cose differenti per specie per razza
E poi appunto ancora i campi di concentramento i vagoni piombati
Tutto quello che poi sarà caratteristico è e in seguito alla prima guerra mondiale anche su questo ha ragione il mio interlocutore nascono le deportazioni forzate richiesto di di massa a per nel tentativo di rispettare confini che poi vengono fissati
Dalla politica per capire fino a che punto all'interno di quel vecchio cuore del mondo che aveva una dimensione culturale unitaria nasca il razzismo
Io
Ho presente il diario di un grande intellettuale inglese Keynes
Che partecipo con la delegazione inglese avversario alla
Alla alla Conferenza per la pace
Faceva parte della delegazione dell'Inghilterra e nel corso
Di quella lo scrive nel suo diario nel corso di quelle trattative quando arrivarono avversaria le grandi potenze le delegazioni non si parlavano
Non avevano
La possibilità di comunicare tra di loro e la comunicazione
Sembrava quasi fosse intelligenza col nemico al punto tale la divisione di carattere culturale e persino razziale era entrata ormai nel DNA dell'Europa
Ex del corso di quell'incontro pensa
Che aveva tendenze omosessuali ha un rapporto
Con o un componente della
Delegazione tedesca e se si legge nel suo diario siamo appunto del mille novecentodiciannove
Quello che stupisce chi lo legge e che il terrore di Keynes non era quella che si scoprisse la sua
La sua il suo rapporto omosessuale
Che
A quel tempo evidentemente aveva un pregiudizio molto differente da quello che
Ma che si scoprisse un rapporto con un tedesco
Che era una cosa considerata molto più grave è molto e e più è ancor più inammissibile
Ecco
Questa poi
è una vicenda che non si chiude con il diciannove percorre il tempo tra le due guerre sfocia belle pagine più drammatiche non solamente del Novecento ma della stessa storia dell'umanità
Arriva Pino all'Olocausto è sfocia poi nella seconda guerra mondiale ora non sono tra quelli
Che pure vi sono che sostengono che in realtà prima e seconda guerra mondiale sono stati un'unica grande guerra
Ma non c'è dubbio che
è impossibile non
Individuare le connessioni tra l'una e l'altra perché arrivo a questo punto e certo appunto di stringere su una risposta
Perché a questo punto si ripropone il problema dell'Europa io credo
Dell'Europa
Come comunità
Di destino comune
E qui che nasce il moderno europeismo quello con il quale abbiamo a che fare oggi
Io credo
Però questo il punto che
Quella
Quella rinascita la rinascita dell'europeismo moda
Una dimensione unitaria
Lei ci sono in quel momento due diverse Europa Cremasco
C'è un'Europa e lo spartiacque è esattamente la storia che ho cercato di raccontare quella che va tra la prima è la seconda guerra mondiale
C'è un'Europa
Che è quella fondamentalmente di uomini come De Gasperi come Schumann
Come ha ben augurante
Che si pone il problema di
Ri annodare i fili
Poi quella tradizione unitaria che le due grandi guerre hanno definitivamente sfasciate
Di ritrovare quella tradizione
Di ritrovare quella identità certamente non come qualcosa di immobile ma come il minimo che può giustificare una ripresa del tema europeo e ritagli forza
Non è un caso che questa intuizione viene da quei tre uomini
Perché
De Gasperi è stato un italiano suddito dell'impero austro-ungarico che nella sua vita ha avuto l'avventura da italiano di dover servire sotto in due diversi Parlamenti
è dunque è stato lacerato
Nell'intimo dall'alto vicenda dalla dallo spappolamento della identità europea delle sue conseguenze
Schumann era un alsaziano
Faceva parte di quella regione che dal mille ottocentosettanta in poi è stata la regione contesa tra nella della guerra euro europea combattuta da francesi e tedeschi esce eh
Adenauer veniva dalla Renania da quella parte del Reno da Polonia dove evidentemente eh fiera
Posto
Il conflitto si erano poste il centro
Nevralgico e geopolitico del conflitto all'interno dell'Europa quindi erano uomini che avevano vissuto
Sulla loro pelle la perdita allo smarrimento dell'identità europea e delle lo e delle sue conseguenze
E
Guardavano
Al tentativo di recuperare una tradizione come qualcosa di essenziale per uscire
Per dirla con una formula dal secolo breve per chiudere il Novecento poc'conclude
Dall'altra parte c'era un'altra Europa
L'Europa del progetto di Ventotene all'Europa di Spinelli a Rossi bisogna andare a rileggere i testi
Era tutta un'altra cosa
Era un mito di sostituzione di un di qualcosa che era fallito che guardava avanti non guardava indietro
Queste due europei riversa
Sono state poi si sono i libri date questi duelli progetti anzi con due europei questi due europea ismi diverso
Ci sono i blindati grazie alle contingenze della guerra fredda è stata la guerra fredda e le loro necessità che hanno portato positivamente
Queste due diverse progettualità ad ibrida
Cosa è accaduto
Che quando la guerra fredda
è finita esse si sono iniziate da sono tornati a dividersi per questo si è creato un conflitto di portata diciamo tra virgolette epocale sul tema delle radici o sul preambolo europeo
Non per il contenuto di quel preambolo ma perché cosa c'era dietro
E l'Europa della tradizione l'Europa dei diritti sono tornate ad essere almeno nell'immaginario di molti europei qualcosa di nettamente differente
Io è su questo chiudo credo
Che se non torneranno a comunicare
Se non torneranno a ibrida non ce la potrà fare vecchi sostiene solamente la tradizione l'identità né chi sostiene soltanto i diritti come Mitos di sostituzione a una progettualità che è fallita
Questi due europei ismi devono tornare a parlarsi e a comunicare
Abbiamo ancora qualche minuto
Io ne vorrei approfittare per provare a incrociare alcuni piani anche se rapidamente molto sinteticamente
Perché il tema della diversità abbiamo lavorato molto sull'identità ed era importante il tema della diversità è un tema
Del quotidiano della politica del nostro presente e ci mette in una dimensione di rapporto anche politico con l'Unione europea proprio per questo vorrei
Riferirmi alla decisione di ieri dell'Europarlamento che ha esortato l'Italia sospendere la raccolta delle impronte per i rom ma questo per
Capire in qualche modo sul tema della diversità voi siete
Intellettuali ma siete anche
Parlamentari sul tema della diversità qual è l'atteggiamento a vostro avviso giusto con cui l'Europa può continuare il suo percorso senza smarrire la sua identità ma anzi costruendo la utilizzando la diversità
Penso che l'attualità politica e l'attualità antropologica quella che fa la cronaca quotidiana
Di questi giorni abbia bisogno di essere interpretata sempre
Per chi ha a cuore
Il progetto a cui lei ci richiama Progetto di una costruzione di un'identità dell'Europa delle diversità bisogno di essere proiettato sullo sfondo di una cultura che abbiamo bisogno di elaborare allora
In tre minuti tre battute
Che poi in trenta secondi una risposta alla sua domanda
Prima battuta
Le razze non esistono
Titolato così anche il manifesto interessante antirazzista
Promosso da alcuni scienziati
Ma ciò che fa la differenza di questi ultimi decenni della storia in particolare della storia europea della storia dell'Occidente è un grande sviluppo della scienza
Diceva prima
Il professor Quagliarello
Per affrontare il presente ex sempre più fondamentale oggi percorrere i sentieri della memoria
E li abbiamo percorsi nella misura dei pochi minuti che ci sono concessi nella storia moderna dell'Europa ma c'è una particolarità oggi che distingue la nostra contemporaneità quale
è che la scienza
Ha dilatato i sentieri della nostra memoria non più soltanto I pochi secoli ai pochi millenni attraverso i quali l'umanità ricostruiva ripensava la sua storia fino a poche generazioni fa
Oggi noi sappiamo a differenza dei nostri bisnonni o Tris nonni o un cucù
Insomma
Al massimo fino alla metà dell'Ottocento che la storia umana non comincia
Intorno al quattro mila avanti Cristo la storia umana
La storia di homo sapiens di noi è cominciata circa duecento mila anni fa
E la storia delle famiglie umane cominciata circa dieci milioni di anni fa e che cosa ci insegna questa è una battuta fondamentale non possiamo prescindere da ciò che ci insegna la scienza oltre che la storia
La scienza ci insegna che i nostri progenitori sono nati per la prima volta in una piccola regione ma marginali e dell'Africa centromeridionale nella savana dell'Africa
E lì il piccolo gruppo originario di homo sapiens duecento mila anni fa
E in poche migliaia di anni un tempo brevissimo senza l'ausilio di alcuno strumento tecnologico
Popolazioni
Umane di homo sapiens le ritroviamo
Su
Sulla terra ferma di ogni regione del pianeta di ogni isola grande del pianeta
E poi per circa cento mila anni queste popolazioni hanno vissuto separatamente le une dalle altre senza dare origine a specie diverse
Non ci sono razze umane come ci sono state per separazioni per lungo periodo di tempo nuove specie di altre specie animali anche della famiglia omini che
Un grande scienziato del nostro tempo
Italiano che lavora da cinquant'anni a Stanford Luca Cavalli Sforza scritto un bellissimo libero divulgativo oltre che le sue ricerche
Che consiglio a tutti di leggere a proposito di razza e di razze che non esistono e si intitola chi siamo punto di domanda
Quindi vi è un problema qual è la nostra identità umana sottotitolo storia della diversità umana è impossibile pensare l'identità umana senza pensare
Al fatto che si è sempre costruita ricostruita
Nel conflitto e nella pace attraverso l'interazione di diversità
Questo è quello che noi oggi scopriamo anche a proposito dell'identità della biosfera della nostra casa il valore evolutivo della diversità senza diversità non si dà identità della vita identità umana
Questa è la grande scoperta
Seconda battuta ricordiamo delle date simboliche fatidiche mi ha ricordato il professor Quagliarello
Ne ha ricordate il nostro Presidente coordinatore né voglio ricordare una in una battuta che non dobbiamo dimenticare né nella paura né nella retorica io Oshima
Io lo sci ma alla fine della seconda guerra mondiale e l'uso per la prima volta dell'arma atomica frutto della più straordinaria avventura scientifica dell'inizio del Novecento la fisica quantistica è un argine è una soglia di non ritorno da quel momento
Diventa necessaria la coscienza di specie
La coscienza di una comunità di destino di tutte le popolazioni umane o ci salviamo tutti o non si salva nessuno concettualmente diventa impossibile la guerra
La guerra fra diversità così come è stata concepita precedentemente codificata dai trattati dalle diplomazie
La guerra non è più possibile fatichiamo anche nel nostro linguaggio politologico a parlare di guerra a proposito delle guerre pure esistenti oggi delle violenze
Pure esistenti pure esistenti pure esistenti oggi e la coscienza e la coscienza di specie e la coscienza di essere avvinghiati ad una comunità di destino e a questo proposito
L'identità molteplice dell'Europa perché l'identità dell'Europa
E quella codificata in queste terre dei grandi umanisti
Che definivano l'identità dell'Europa con l'immagine delle quattro colonne sostanzialmente
Dal collega e vocate prima e le quattro colonne anche questo è singolare che per divenire definire ed uno un mal di denti con l'identità
Definiamo quattro anime e cioè la Grecia classica e le tre grandi tradizioni monoteistiche l'islamica librai ca e la cristiana mai proprio
Fra la fine del quattrocento il cinquecento e seicento che queste identità molteplice fondata su un riconoscimento del valore costitutivo dell'iter della diversità nella definizione dell'identità europea che ha messo
Chi è messo in
In discussione il pericolo delle vicende pure simboliche di questi giorni
E sta nel fatto di
Legare vecchi fantasmi a nuove potenzialità della tecnologia e identificare singole
Compatte comunità come isolabili quasi chirurgicamente attraverso la potenza delle nuove tecnologie
Anche nelle migliori intenzioni e l'ho messo lo metto fra virgolette al fine
Della protezione dei più deboli di quelle comunità isolarla e d'arresto della
Comunità arresto della contesa del
Della comunità umana oggi che non può che essere riconosciuto nella sua diversità dati integrare questa è la funzione della politica la cui evoluzione l'integrazione delle diversità non la codificazione l'isolamento che può essere la base
Di forme di razzismo nuove molto più pericolose perché
Deriverebbero da un cocktail il di antiche barbarie e di nuove barbarie rese possibili dalla potenza pulita delle nuove tecnologie grazie
Professore anche
Anche al è una conclusione mi raccomando nel
Limite dei tre quattro minuti non di più
Sì il parto parto
Condividendo dirò con una formula più sintetica di quella
Va usata al mio interlocutore
La natura umana è una se si mette in dubbio questa
Questo caposaldo si giunge per forza di cose a esiti di razzismo io una madre che
Lavora sulla biodiversità che è una di quelle che ha trovato leva nera quando parlava Cerutti mi minimi racconta termini venivano in mente i suoi racconti
E dal dalla quale ho tratto un insegnamento perché la biodiversità è fondamentale non può prescindere la storia stessa dell'umanità dalla biodiversità però lei mi diceva sempre di etanolo
Attento che per apprezzare la diversità è necessario
Comprendere le singole identità perché se non si comprendono le singole identità e si ritiene
Che la diversità è qualcosa che si possa sviluppare automaticamente si finisce soprattutto negli esiti politici di questo discorso per fare
Qualcosa
Di fondamentalmente ingenuo diciamolo con un termine diciamo con un neologismo buonista ma poi si rischia di avvenire delle conseguenze che sono tra virgolette drammatiche sono opposte a quelle che ci sia pura
Io
Penso che anche nelle ricadute politiche noi questo suggerimento oltre che appunto sul sul piano del laboratorio della scienza questo suggerimento vada bada seguito non c'è dubbio
Che il problema della
Diversità non lo si risolve sul terreno sull'unico terreno della repressione
Della repressione ma è fondamentale conoscere i fenomeni per
Poterli governare
Tornare a dividere un'Europa dei diritti da un'Europa dell'identità
Anche in questo errori in questo caso è un errore e chi lo compie se ne assume le conseguenze perché che cosa è che abbiamo visto in questi anni anche nel nostro Paese
Nascere fenomeni di razzismo laddove meno ce lo si aspettava
Laddove magari esistevano larghe maggioranze progressiste oppure dove esistevano situazioni assolutamente di egemonia incontrastata della sinistra questo cosa significa significa che certi fenomeni non hanno colore che bisogna assolutamente conoscerli per cercare
Di tra virgolette governarle
Questo
Allora
è un programma evidentemente e questo per esempio per quel che riguarda perché non
Mi astengo dal dare una risposta i bambini Rom io ritengo che esse
Qualsiasi cosa viene fatta per
In qualche modo tra virgolette schedare il fenomeno per poterlo tra virgolette meglio combattere questo siamo nel campo della barbarie ma se il fenomeno viene
Viene
Si tenta di comprenderlo per governarlo e per cercare di evitare quei
Fenomeni di discriminazione
Che sotto i nostri occhi
Si stanno compiendo e magari noi non ce ne accorgiamo porrò solo perché si compiono all'interno di ghetti o di periferie delle città
Bene allora questo è un modo per metterci l'anima in pace ma per non contrastare nei fatti l'avanzare del razzismo
Questa è la ragione per la quale
Personalmente e io sono convinto che su questo ci sarà un accordo come si dice bipartisan
O
Sollecitato
Dal Parlamento una indagine conoscitiva
Sulla situazione delle periferie delle grandi città italiane su quelle situazioni che si stanno
Delitti che si stanno trasformando sotto i nostri occhi in veri e propri ghetti
Perché guardate noi dobbiamo dirci anche le cose come stanno i fenomeni di intolleranza in questo Paese
Sono in parte per chi non rispetta la legge e noi evidentemente dobbiamo fare in modo che la legge venga rispettata da tutti
Ma in parte anche da quella fascia di immigrazione che invece e assolutamente legale ma che probabilmente magari
Si trova a contrastare degli interessi primari delle popolazioni di alcune zone
E questi fenomeni vanno conosciuti a bando gestiti assolutamente
Noi non potremmo dare una risposta solo sul piano della repressione ma per gestire porci questi
E porci un programma di governo dobbiamo innanzitutto conoscere i fenomeni e dobbiamo confessare
Di non averne
Una conoscenza se non per sentito dire oppure per un riflesso automatico di natura ideologica
Nell'uno nell'altro approccio vanno bene e allora su questo cerchiamo appunto di ridurre le polemiche e di collaborare per porre le basi per la risoluzione di uno degli aspetti
Fondamentali della nostra convivenza civile nei prossimi decenni grazie
Grazie