Presentazione della Fondazione Medidea

Autorità
Signore e signori
Benvenuti a questo incontro
E molte grazie a tutti
Anche a nome del Consiglio di amministrazione di soci fondatori
Per l'attenzione che dedicate
All'esordio di me l'idea
Rivolgo
Un ringraziamento doveroso quanto sentito al Presidente del Senato Schifani
Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
All'Arci pesco vo Pierluigi Celata
Segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso
Che ci porterà il saluto del Segretario di Stato sua Eminenza il cardinale Bertone che sarebbe stato con noi se oggi non avesse dovuto seguire il Santo Padre in Australia
Desidero salutare con non viva cordialità
E amicizia
Due ospiti di eccezione
Sua Eccellenza il Baghdadi el Mahmuti
Primo Ministro della gran già Maria libica
E il suo Ministero degli Esteri Scialpi campi già Ambasciatore d'Italia di più di Libia in Italia e grande amico del nostro Paese
La loro presenza
E quella di tanti autorevoli ambasciatori delle sponde del Mediterraneo ci onorano altamente e ci stimolano a sviluppare la dimensione internazionale di mi dite
Grazie infine ma non certo da ultimo
E dal profondo del cuore a tutti gli amici che ci hanno dato fiducia
E con la loro generosità hanno consentito la nascita della nostra fondazione
Confido che molti altri
Vedendo ci domani all'opera ne seguiranno l'esempio
Fra qualche minuto prenderà la parola l'arcivescovo Celata subito dopo
Di ritorno dal vertice cioè di Parigi il Presidente Berlusconi
Svolgerà il suo discorso
Un discorso che farai il punto sull'Unione mediterranea e le prospettive del nostro Mezzogiorno dandogli idealmente il via all'attività della nostra Fondazione
Tengo a dire che mi dite a nasce per iniziativa autonoma
Di intellettuali cattolici e laici legati alla grande tradizione liberaldemocratica dell'Italia
Essa vuole promuovere il confronto delle idee sulla rinascita del Mediterraneo
Per valorizzare il ruolo dell'Italia e la specifica vocazione mediterranea del nostro Mezzogiorno continentale ed insulare
Lasciatemi fare su questo tema tre brevissime considerazioni la prima
Nonostante i ritardi del processo di Barcellona il Mediterraneo continua ad acquistare peso e prestigio nella ridislocazione dello sviluppo globale
Ponendosi così al centro dei grandi traffici tra l'Europa e le nuove potenze economiche dell'oceano indiano e dell'oceano pacifico
Ciò crea nuove grandi opportunità
Ma accentua vecchi e nuovi problemi
La soluzione dei quali richiede un approccio mediterraneo
Un impegno cioè solidale tra europei africani e mediorientali
Basti pensare
Solo per fare qualche esempio
A problemi come l'inquinamento marino la desertificazione la crisi agro alimentare la diffusione della cultura l'emigrazione
L'Italia
E in particolare il Mezzogiorno
Che una naturale piattaforma mediterranea
Sono in grado di intercettare il quote assai rilevanti dei poderosi flussi di merci
Capitali persone e idee che attraversano e ancor di più nel futuro attraverseranno il piccolo mare delle grandi civiltà
Ma
Per svolgere questo compito dovranno accodarsi l'Italia e specialmente il Mezzogiorno
Strutture
Servizi e condizioni di sicurezza che siano a livello di una autentica ammissione intercontinentali
Quella che oggi si presenta a noi sul Mediterraneo e secondo me
Una occasione storica
Per il rilancio dell'economia nazionale e per il definitivo riscatto del nostro mezzogiorno se è così non possiamo perdere
Peraltro ed ecco la seconda considerazione
O l'Italia cresce al sud o non cresce affatto
Ed è comunque certo che soltanto il decollo del sud può alimentare una crescita sostenuta e duratura dell'intera economia nazionale
Vorrei ricordare a questo proposito
Una celebre affermazione di Giuseppe Mazzini
L'Italia sarà quello che sarà il suo mezzogiorno
è vero ancora oggi
E non a caso nelle sue dichiarazioni programmatiche il Presidente Berlusconi ha collegato strettamente la moderna questione settentrionale alla storica questione meridionale
Configurando così una strategia generale è unitaria di sviluppo del nostro Paese
Certamente questa strategia può prendere consistenza economica il respiro politico
Nella proiezione mediterranea dell'Italia
Nella seconda metà del secolo scorso noi ci siamo lungamente battuti
Come si diceva allora per sbaraccare leale tutti e conquistare l'Europa
Ora
Dico io e tempo di riprendere il mare
Per conquistare assunto lo spazio che ci compete e per sospingere l'Unione europea nella stessa direzione
Ecco
E proprio questo l'obiettivo principale di medi dea
Il riscatto del Mezzogiorno nella costruzione di un'area euromediterranea di pace e prosperità condivise
Terza e ultima considerazione
Una storia davvero impareggiabile
Ci insegna che il Mediterraneo può unire più di quanto non di vita
E il vertice di Parigi in qualche modo lo ha confermato
Ora sia amo ad un nuovo inizio
Ma la strada da percorrere e lunga e impervia
Perché lo scenario mediterraneo è ancora soggetto a forti tensioni
Tuttavia
Il conflitto non è più un esito fatale
E il pessimismo sta allenta
Terraneo
La speranza di una pace vicina in Medio Oriente
Nel Mediterraneo diceva Giorgio la Pira c'è la tenda della pace
è un grande Pontefice ci ha spiegato che lo sviluppo è il nome nuovo fuoco della pace
Anche per questo noi abbiamo
Voluto
Che il cammino ordine di idee a cominciasse proprio da qui
Sacrificando lo spazio dell'incontro allo splendore simbolico dell'Ara Pacis
Ma quella che cerchiamo non è la pax romana imposta con le armi di Augusto alla gallina e alla Francia
La pax che cerchiamo invece e
La pace senza aggettivi
Quella che si può costruire soltanto col dialogo tra le culture tra le religioni tra gli Stati tra le organizzazioni economiche e sociali e politiche
La parola e non la spada deve regolare il rapporto tra gli uomini e tra i popoli
Dunque
Puntiamo tutto sul dialogo
Mi dite a Sarra luogo di riflessione e strumento di dialogo grazie la parola
Sull'offerta
Uno ribelli autorità civili signori ambasciatori signore signori
La Fondazione Mediterraneo abbiamo appena ascoltato dal Senatore Pisanu nasce da considerazioni e con finalità di varia natura tra le quali quella di essere uno strumento di dialogo
Arte antica quella del dialogo è sempre necessaria quando persone comunità diverse si vogliono unire vogliono unire le risorse per raggiungere un Comune ideale
A livello storico culturale non c'è dubbio e brevissimo cristianesimo e Islam
Le tre religioni monoteiste che sono nato e si sono diffuse e per secoli hanno interagito sulle sponde del Mare Nostrum hanno esercitato un influsso specifico nel processo di formazione e dell'aria di civiltà
Chiamata mediterraneo
Oggi in quest'area e poco la sua civiltà che si trova ad essere interpellata dalle sfide poste dalla rottura di equilibri da lungo tempo vissuti e considerati stabili
Da anni ormai il fenomeno migratorio inedito per ampiezza e rapidità sta trasformando i Paesi della sponda nord del bacino mediterraneo in società multietniche molti religiose multiculturali
I drammatici episodi di violenza che hanno colpito diversi Paesi del mondo
E la frequente precarietà sociale dei nuovi arrivati fanno recepire la loro diversità come un elemento di potenziale minaccia all'identità e alla sicurezza degli stessi Paesi
Sullo sfondo di una radicalizzazione di tipo ideologico e qualche volta anche religioso
Nell'intento di trovare collaborazioni nell'affrontare i problemi dell'attuale situazione
Si può constatare un po'ovunque nei Paesi europei anche in quella tradizione più laica
Come pure in Paesi a maggioranza islamica un'attenzione nuova da parte di amministratori civili ed esponenti del mondo socio-culturale nei riguardi delle religioni in particolare del liberalismo del cristianesimo e dell'Islam
Lo spazio pubblico si è aperto ha non poche iniziative di dialogo interreligioso
Da parte sua la Chiesa pur non avendo finalità socio-politiche od economiche con la luce e le forze che scaturiscono la sua missione religiosa può e desidera contribuire
A costruire e consolidare la comunità degli uomini particolarmente ove si tratti di progetti volti a promuovere la fondamentale unità della famiglia umana
Nell'ambito delle relazioni con le altre religioni la Chiesa impegnato in modo universale e solenne da oltre quarant'anni da quando cioè il Papa Paolo sesto è colui il Concilio Vaticano II
Le fecero riscoprire come esigenza della propria identità la missione di aprirsi al mondo intero e alle altre religioni in particolare in atteggiamento di dialogo sincero
Parlare di dialogo fra i break cristiani e musulmani semplificare assalire insieme su quella terrazza di Abramo di cui parlava Giorgio la Pira
Per vedere dall'alto cioè con lo sguardo penetrante della fede il senso profondo delle rispettive identità e dei rispettivi cammini storici
Segnati dalla comune origine dall'unico Dio onnipotente creatore dalla sua luce dalla sua mano che li accompagna il loro preliminare verso la comune metta dove tutti gli accogliamo come giudice ultimo e misericordioso
La Chiesa si pone in atteggiamento di particolare rispetto e stima per i valori spirituali delle altre religioni particolarmente di quelle che come lei fanno riferimento anche se in modo diverso ad Abramo
Ha cercato la Chiesa e cerca di valorizzare e promuovere rapporti positivi e costruttivi con persone e istituzioni in modo da favorire una mutua conoscenza e un reciproco arricchimento
Mossa non d'opportunismo mi tattici ma per fedeltà Dio all'uomo la Chiesa attraverso il dialogo e sulla base delle risorse spirituali delle rispettive tradizioni religiose
Con gli ebrei e con i musulmani ricerca anche possibilità e modi di collaborazione concreta
Per promuovere valori personali e comunitari essenziali come il rispetto reciproco l'armonia sociale la pace e la giustizia la solidarietà la salvaguardia dell'ambiente lo sviluppo
Vorrei ora riferirmi a due valori che il Papa Giovanni Paolo secondo ebbe a sottolineare nel ricevere i Ministri degli interni dell'Unione europea guidati dall'allora Ministro degli interni il senatore Pisanu
La pace e l'armonia sociale
La pace
Come bene fondamentale della convivenza umana è stata idee al centro de la profonda aspirazione che ha mosso i credenti anche attraverso iniziative di dialogo
A mettere in luce senza ambiguità il ruolo e la responsabilità delle religioni nei confronti di tale valore e per contrasto nei confronti della guerra della violenza e del terrorismo
Attraverso il dialogo le tre religioni apra mitiche in particolare devono riconoscere che la storia dei loro rapporti è segnato da pregiudizi polemiche persecuzioni
E persino conflitti armati soprattutto quando di esse si è servito il potere politico
Malgrado ciò attingendo ai loro rispettivi patrimoni spirituali hanno riconosciuto la necessità di impegnarsi in un fattivo processo di riconciliazione
è stato detto giustamente che non solo delle Regioni che fanno la guerra ma i loro seguaci
Tutte le religioni convengono nel ritenere prezioso il valore della pace
Il dialogo tra le religioni puoi deve scongiurare il rischio che il loro nome si alimentino tensioni e conflitti e deve anche aiutarle a sensibilizzare educare i loro appartenenti al lavorare per la pace
Appare ormai chiaro a tutti che la pace ha una dimensione etica ineludibile
Che il suo fondamento cioè risiede nel cuore dell'uomo da dove li decide responsabilmente di aprirsi all'assolutoria la sua volontà trascendente o di chiudersi
Entro i confini del proprio io del proprio Gruppo di appartenenza della propria ideologia del poco interesse esclusivo
Il credente sa che la pace e dono di Dio e che per ottenerla deve appeal la coscienza a lungo i nella preghiera
Ed impegnarsi concretamente a realizzare opere di giustizia di solidarietà di riconciliazione che hanno il loro ultimo fondamento nella volontà di Dio
L'incontro con l'altro insincera atteggiamento di ascolto di testimonianza rispettosa dalla propria identità e di ricerca della verità
Libera da ciò che ostacola la reciproca comprensione stimola ed unisce energie positive per individuare percorrere la via della Pace
Essenzialmente la via della Pace è un dialogo che fatte lo straniero un amico
E sempre di estremo interesse ricordarla storica intuizione che spinse il Papa Giovanni Paolo secondo ad invitare ad Assisi nel mille novecentottantasei e poi nel due mila due Dicati delle grandi religioni del mondo per pregare per la pace
Il fatto stesso
Che
Abbiano alzato lo sguardo verso l'assoluto ognuno secondo la propria tradizione
Conferire applicati religiosi non solo il merito di un gesto di grande responsabilità e il significato verso il mondo intero e anche di efficace esemplarità per i loro seguaci
Ma dette anche loro la libertà di manifestare nel noto decalogo di Assisi la loro determinazione ad impegnarsi per la pace secondo criteri concreti di azione
Come ad esempio la condanna della violenza della guerra in nome di Dio e della religione l'educazione delle persone a dispetto
E alla stima reciproci
La promozione della cultura del dialogo il perdono reciproco degli errori e pregiudizi del passato e del presente
L'impegno per un mondo di solidarietà e di pace fondato sulla giustizia
A ben vedere e intorno alla persona al valore originale fondante della sua dignità che si articola la riflessione e l'azione per assicurare al mondo la pace evincere ogni tentazione di ricorso alla violenza
Ed è parimenti sul fondamento di una giusta considerazione della dignità di ogni persona
Che nasce si sviluppa l'azione diretta a favorire la coesione necessaria ad ogni società perché tutti gli uomini e le donne possono trovare concrete opportunità di espansione in realizzazione
Il problema della coesione sociale si pone in termini nuovi nei Paesi europei dove i flussi migratori possono mettere in crisi la convergenza su alcuni comuni valori di riferimento
C'è un problema in coloro che arrivano
Spinti frequentemente dall'isolamento linguistico affettivo sociale in genere cercano di fingere appoggio in quanti si trovano si sono trovati nella loro stessa condizione
E finiscono per chiudersi nel proprio gruppo nazionale o religioso dando così vita ad una sorta di società parallela
Ma esiste un problema altresì in coloro che dia una cicca cogliere accettare nuovi arrivati
Di fronte all'altro non conosciuto che è diverso per lingua abitudini religione e sul quale grava volte il sospetto di qualche connessione con ideologia violente
E dissi subiscono la tentazione di ricorrere a pregiudizi e stereotipi per inquadrare i nuovi arrivati
E condizionati dal senso di insicurezza e paura di fronte al non conosciuto si chiudono un atteggiamento di diffidenza e di difesa a volte anche aggressiva
Di fronte a questa dinamica relazionale potrebbe farsi strada tra gli amministratori civili e gli operatori socio culturali
La volontà di favorire l'insegnamento degli immigrati riducendo in vari modi il livello di presenza della dimensione religiosa del patrimonio culturale delle rispettive comunità
In realtà in tale tendenza si può vedere un contributo non certo la soluzione ma l'aggravamento del problema
Si finirebbe infatti per favorire non un processo di incontro scambio di arricchimento reciproci Martin deboli mento del tessuto culturale e di frazionamento della società
Sarebbe invece auspicabile mettere in atto mezzi e risorse atti a rafforzare anche nelle sue componenti religiose identità culturale della società di accoglienza
Non si può negare che malgrado l'ampiezza delle cronache attinenti in qualche modo alla religione vi sia una grande carenza di cultura religiosa
In termini di adeguata conoscenza sia da religione propria o della tradizione del proprio Paese sia delle religioni presenti nelle persone degli immigrati
Per quel che riguarda l'Italia si pensi per esempio alla grande assente dall'università la tipologia
L'esperienza maturata dalla Chiesa in diverse regioni del mondo suggerisce che il dialogo basato sulla fede religiosa può offrire un rilevante a volte è determinante contributo alla tessitura
Di relazioni interpersonali e Inter comunitarie tali da creare o rafforzare in senso condiviso dell'appartenenza ad una stessa società e di conseguenza il senso della comune responsabilità
Nel perseguire il bene comune
Attraverso l'accettazione e di rispetto la migliore conoscenza delle proprie identità in ciò che hanno in comune e in ciò che le distinguono i gesti quotidiani di accoglienza e di solidarietà
La scoperta del dalla comune appartenenza la famiglia umana la collaborazione per raggiungere fini comuni il sorgere dà fiducia reciproca
Tutti aspetti che sostanziano in concreto il dialogo interreligioso nelle sue pratiche più diffuse e a ben vedere più preziose
Essi infatti tendono ad instaurare rapporti di amicizia e di convivialità di unità nella diversità
Sulla base di una comune ricerca di valori etici come ad esempio quelli relativi alla centralità della dignità ad una persona umana
La sacralità della vita la famiglia il dialogo tra appartenenti a regioni diverse può contribuire non poco ad ampliare e rafforzare il Comune spazio della cittadinanza e renderlo accettabile a tutti
Vorrei concludere richiamando ancora una volta
Una delle finalità della Fondazione mi dite essere strumento di dialogo
Ispirandomi a quanto recentemente affermato dal Papa Benedetto decimo sesto nel suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Desidero esprimere vivo apprezzamento per il sostegno che la Fondazione al pari di altre istituzioni civili vorrà offrire al dialogo interreligioso riconoscendo così il valore trascendente di ogni persona
D'altra parte come precisava il Sommo Pontefice e proprio della natura delle religioni il fatto che possono autonomamente condurre un dialogo di pensiero eticità
Tenendo separata anti a tale livello la sfera religiosa dall'azione politica con grande beneficio per gli individui e per le comunità
D'altro canto precisava il Papa i Governi possono contare sul risultato i del dialogo fra religioni e tranne frutto dalla disponibilità dei credenti apporre le proprie esperienze a servizio del bene comune
Loro compito è quello di proporre una visione dell'affitto e non in termini di intolleranza di discriminazione di conflitto ma in termini di rispetto totale della verità della coesistenza dei diritti e della riconciliazione
Grazie dell'attenzione
Prende ora la parola il Presidente Berlusconi
Grazie di cuore caro Presidente anche a nome
Del consiglio di amministrazione dei soci fondatori per averci dedicato praticamente una intera mattinata
In un momento nel quale sei
Assediato da numerosissimi impegni interni ed internazionali grazie ancora
Grazie verte
Per il due parole non è un'intera mattinata perché ho lavorato dalle sette e un quarto quindi
E dopo questo appuntamento
O anche un piacevolissimo appuntamento con il Primo Ministro libico e con il suo Ministro degli esteri
Che sottolineo come presenza qui
Anche perché questo ci dà una superiorità nei confronti
A Nicolas Sarkozy che non è riuscito ad averli a Parigi
Quindi il benvenuto
Il più cordiale
E mi complimento davvero con
Il ministro Pisanu per questa iniziativa
Che
E nell'alveo
Della la scienza iniziativa dell'Unione per il Mediterraneo
Con
Barcellona mille novecentonovantacinque
Abbiamo cercato
Noi Paesi della Unione europea
A faccia anzi sul Mediterraneo e stabilire un rapporto maggiore
E concreto con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo
E si sono via via
Viste nascere una serie d'iniziative quella del partenariato il cinque più cinque non sto a citarle che tuttavia hanno mancato di concretezza
Dobbiamo far sì che questa Unione del Mediterraneo
Non cada nello stesso errore
E abbiamo un follow up
Veramente pragmatico che dia dei frutti
La finalità quale
E quella
Di
Avvicinare di più
I Paesi che si affacciano sul mare nostro
Contano in totale duecento settanta
Milioni di abitanti
Che previsioni sono di un incremento forte di natalità
Soprattutto nei paesi della riva sud
Che dovrebbero portare a trecento i sessanta milioni di abitanti quest'area
Nel due mila venticinque quindi fra pochi anni
Il potenziale economico dell'area stessa è un potenziale con grande
Possibilità di crescita
E quindi dopo il mercato nuovo che si è affermato con la caduta del muro di Berlino nell'Europa orientale
E che ha certamente dato un apporto di espansione importante alle nostre economie i Paesi europei dell'Unione europea
è questo il mercato a cui noi di pensiamo si possa con fiducia guardare per i prossimi anni anche perché
I Paesi affacciarsi
Sul Mediterraneo stanno crescendo l'indice di crescita del prodotto interno e mediamente del cinque per cento con una eccezione positiva per l'Egitto che sale del sette per cento non a caso lui
Sui stiamo sviluppando rapporti molto intensi con tutti questi Paesi e anche con l'Egitto Presidente Mubarak che ci farà visita per diversi giorni la settimana prossima
E vediamo quindi in questo mercato una possibilità di espansione delle nostre economie
E in particolare per quanto riguarda l'Italia protesa nel Mediterraneo che può diventare veramente la piattaforma logistica più importanti
Che cosa fare affinché si possa dare concretezza a questa volontà
Che nasce
Naturalmente da un'intensificazione del dialogo
Beh la prima cosa sono le infrastrutture
Dobbiamo dare vita alla realizzazione di quelle infrastrutture che sono stati anche individuate dall'Unione Europea e finanziate dalla stessero Unione europea prima tra tutte le autostrade del mare
Che devono trovare lei nelle infrastrutture terrestri i collegamenti più efficaci ter collegare il Mediterraneo anche all'Europa centrale l'Europa del nord quindi importantissima la Palermo-Berlino
Importantissima la Genova-Rotterdam in collegamento anche con corridoio cinque che come sapete collegherà l'Atlantico da Lisbona sino al Pacifico attraverso Kiev e la transiberiana
Una arteria su cui dovrebbe passare più del cinquanta per cento di tutto ciò che servirà hai abitanti alle popolazioni del mediterraneo intero
Credo quindi che
Questo sia un impegno importante a cui ci dovremo dedicare dopo la sosta che il Governo della sinistra ha imposto alla realizzazione di queste infrastrutture il potenziamento dei porti fa parte
La Gioia Tauro
In avanti del realizzazione delle autostrade del mare e quindi in questa direzione noi dobbiamo assolutamente lavorare piani con precedenza assoluta sulle altre infrastrutture proprio perché come
Tu Beppe ricordato e convincimento comune e non da oggi che lo sviluppo italiano si chiama sviluppo del Sud e che soltanto uno sviluppo del Sud fomentare la nostra capacità economica
Quindi
Lì noi metteremo la nostra attività e faremo decollare con urgenza tutte queste attrezzatura
Ci sono poi altri temi che sono stati evocati a Parigi durante la cerimonia direi fondativa dell'Unione del Mediterraneo e sono i problemi del disinquinamento del Mediterraneo
è nostra volontà di rendere il Mediterraneo il mare più pulito del mondo
C'è il problema della protezione civile della sicurezza marittima anche su questo
La collaborazione tra i Paesi può arrivare a dei grandi risultati c'è il problema dell'energia e dello sviluppo c'è un piano preciso per lo sviluppo dell'energia solare ma è questo
Il tema fondamentale che ci assilla tutti quanti e che riguarda
Tutti i Paesi nessuno escluso che fanno parte dell'area mediterranea anche quelli dell'area mediterranea allargata
Oggi
Siamo di fronte a un fenomeno imprevisto imprevedibile forse che fa sì che il prezzo del greggio sia arrivato dei livelli assolutamente insostenibili ogni giorno
L'Occidente perde una parte della sua ricchezza e quindi del suo benessere e questa parte di ricchezza viene conferita ai Paesi produttori Di Pietro
Il presso del petrolio ha portato con sé anche l'incremento delle altre materie prime e segnatamente quello delle terrazze alimentare
Con fenomeni assolutamente negativi di fame nel mondo si calcola che già oggi siano
Aumentati di cento milioni gli abitanti di Paesi poveri che hanno raggiunto il livello
Della fame
Quindi credo che questo sia il problema di cui ci dobbiamo maggiormente preoccupare
Ne abbiamo discusso in tutte le recenti
Riunioni internazionali io sono reduce dal Consiglio dell'Unione europea di due settimane fa
Dalla G otto di Tokyo e appunto dalla riunione di Parigi di sabato notte di domenica in tutte queste riunioni si è parlato naturalmente di tutto ciò che è in cantiere
Dai cambiamenti climatici al problema della sanità africana
E
Tuttavia
L'attenzione la preoccupazione più grande si sono concentrate suo proprio sul costo Petroli sul costo dell'energia che cosa fare
Nell'incertezza anche perché in questo momento devo dire che internazionalmente confonde con preoccupazione notato una certa carenza di leadership
I nuovi leader non si sono ancora direi pratichi ti dei problemi internazionali la dipartita dei vertici i personaggi come Vladimir Putin
Toni Blair azionare Chirac lo stesso Schroeder
Non ha ancora trovato delle sostituzioni ugualmente pregnanti che possono fungere da protagonisti ed a conduttori quindi dell'intera leader leadership mondiale
O notato questo in tutte queste riunioni
Ho cercato di dare un contributo che deriva dalla
Esperienza io purtroppo in Consiglio europeo sono i l'anziano il la memoria storica ormai nel Consiglio europeo perché dal novantaquattro che ho avuto modo di frequentarlo
E sono anche purtroppo il più anziano anagraficamente questo però Mita una autorevolezza che deriva dall'esperienza che in tanti anni che certamente è aumentata e
Ho cercato di portare avanti con decisione alcune iniziative concrete la prima
Il risparmio energetico
Abbiamo visionato ciò che i tecnici hanno proposto venticinque raccomandazioni si sono delineate al G otto per un minore consumo di energia
Il quale deriva tra l'altro automaticamente dall'incremento del prezzo perché oggi le
Famiglie italiane pigliamo l'esempio nostro spendono rispetto alcuni anni fa mila euro in più
All'anno
Non solo per i telefonini e per tanti altri consumi che sono consumi portati dallo sviluppo della tecnologia e darà modernità ma perché costa di più andare a fare il pieno di carburante
E quindi l'utilizzo delle automobili
Porta a questa spesa in più non tutti ce lo possono permettere abbiamo cominciato delle una riduzione
Del consumi di carburante
Questa riduzione dei consumi di poca volante
Da una parte dobbiamo vederla come un fatto negativo perché denota un abbassamento del tenore di vita della qualità della vita delle famiglie ma dall'altro e l'unico a cosa che immediatamente può portare
A una diminuzione della domanda e quindi ad una diminuzione del prezzo egregio
In cui si paga
I
Pochi o scarsi investimenti che si sono fatti negli ultimi anni da parte di tutti anche per quanto riguarda
I centri di raffinazione e quindi non c'è stato di fronte a un aumento della domanda come monito del consumo una
Proporzionale aumento dell'offerta
Quindi bisogna insistere in questa direzione nell'insegnare
Alle famiglie italiane le famiglie europee alle famiglie mediterranee a risparmiare sulle merci due naturalmente si deve fare tutto il possibile per le energie rinnovabili ma sappiamo che rappresentano percentuali abbastanza irrilevanti
Tre
Occorre che questa iniziativa che è scaturita da questi incontri di cui io sono il portatore responsabile
Un
Determinare un incontro tra
Immediato tra i Paesi produttori di petrolio e Paesi consumatori per vedere se non si possa trovare un presso
Ragionevole con l'impegno da parte dei paesi produttori che questo prezzo non possa essere superato
La prima misura potrebbe essere quella di combattere la speculazione che oggi avviene attraverso gli acquisti futuri i futures oggi con un deposito versamento del tre quattro cinque per cento
Si possono prenotare dal petrolio le materie prime all'entrata alimentare da qui a consegna sino a quattro anni
E chiaro che questo movimento tende a far salire però aumentare i guadagni di chi fa questi investimenti i prezzi sia del petrolio che degli altri elementi oggetto di questi contratti
Credo che le borse
Internazionali abbiano la possibilità Europa certamente c'è la
Di
Fissare come obbligatorio un aumento di questo deposto iniziale
E passando dal trenta per cento in su con l'ombra un diceva addirittura arrivare al venticinque per cento qualcuno addirittura ha detto al cinquanta per cento si possa
Mettere una alta
Efficace alla speculazione e quindi attraverso questa via ottenere una diminuzione del prezzo del petrolio e delle altre materie prime
L'altra arma che abbiamo in mano è un'arma difficile non immediata ma credo che un Paese consumatore avveduto con capacità di prospezione futura possa ritenere la
Considerevole
E cioè
Sappiamo tutti che fa alcuni decenni qualcuno dice due mila trenta due mila e quaranta
Le vi serve di combustibile fossile finirà
Quindi
Attraverso
Un
Messe in cantiere di costruzione di numerose qualcuno ha parlato di lettura di mille in tutto l'Occidente centrali nucleari di produzione dell'energia nucleare
Si possa immediatamente dare un segnale ai Paesi produttori di una fine anticipata delle era fondata sulla economia
Da combustibile fossile per passare a un'economia fondata sulle nuove energie segnatamente la Energia nucleare
Questo e quanto hanno avuto incarico di fare portare avanti il Presidente il Segretario Generale delle Nazioni Unite il Presidente della oltre Trade Organization il Presidente Barroso della Commissione europea
E io mi sono assunto il compito di fare da ufficiale di collegamento con lotte e con gli altri produttori di petrolio
Quindi noi dobbiamo oggi affrontare questa emergenza che
A giudizio di tutti e tre nella realtà la prima emergenza e che interessa dicevo anche tutti i Paesi dell'area mediterranea
E l'area mediterranea il dialogo deve essere messi in campo tutti i livelli soprattutto a livello politico a livello diplomatico per risolvere le ferite
Che dividono ancora e preoccupano tutti i Paesi dell'aria ce l'ha ferita del conflitto tra la Palestina
E Israele
L'annuncio che posso dare
Per la presa diretta che ho avuto sia con il Presidente dell'Autorità palestinese che con il Primo Ministro israeliano siamo davvero nella possibilità
Di un accordo sono entrato nei sei capitoli pesche sono sul tavolo della negoziazione
Bisogna che tutti si convincano che una negoziazione deve arrivare al risultato finale attraverso il compromesso che anche
In ogni settore commerciale quando si va
Ad un accordo nessuno può pensare di chiudere l'accordo con il cento per cento delle proprie aspettative e quindi ci deve essere la capacità di qualche rinuncia da entrambi le parti
Ci sono difficoltà per quanto riguarda l'assegnazione del territorio ma possiamo dire che siamo arrivati a una differenza dell'uno per cento quindi mai si è stati così vicini alla possibilità di un'intesa che cosa possiamo fare noi
Non possiamo
Fare pressione perché questo dialogo Contini possiamo contare sull'esperienza sulla saggezza dei due leader che si confrontano gli Stati Uniti stanno facendo una parte importante e il Presidente Giorgio Buscema
Haus causa si auspica di potere vedere concludersi questo processo di pace finalmente con un risultato positivo prima della fine della sua Presidenza
Ma dobbiamo anche essere generosi e sospingere l'Autorità palestinese a fare certi sacrifici
Promettendo un forte supporto economico da parte dell'Unione europea cosa che stiamo facendo c'abbiamo riportato in auge quel Piano Marshall che io avevo presentato nel novantaquattro
Dal canto nostro nei rapporti con l'Autorità palestinese ci siamo impegnati secondo le nostre possibilità
E abbiamo assunto anche impegni concreti per l'istallazione di aziende dello Stato palestinesi che si creerà e abbiamo anche
Messo offerto la sede di ieri dice per i momenti finali di questo negoziato che tutti vogliono
Fortemente che si possa concludere poi c'è la vicenda del Libano
Anche questa è una vicenda che ha avuto con la nomina del Governo una primo passo positivo anche qui in cui siamo in campo con le nostre forze duemilacinquecento soldati
E credo che anche in questa vicenda si possa pensare ad uno schiavi mento a un Libano che possa ritornare pienamente la democrazia cioè il problema della Siria
C'era il presidente siriano a Parigi l'abbiamo circondato di attenzioni e abbiamo portato sul suo tavolo argomenti molto concreti
Per far sì che la Siria possa cambiare gli atteggiamenti del passato e possa essere aperta a un dialogo costruttivo con l'Unione europea e con gli altri Paesi
E segnatamente naturalmente nei confronti dello Stato di Israele
C'è il problema dell'IVA che ci preoccupa moltissimo
Perché nonostante tutti gli sforzi che la comunità internazionale ha messo in campo
Con i quel compresso di Stati che partecipano al cosiddetto cinque più uno e anche con gli sforzi ed era Nazioni Unite
Non siamo arrivati fino ad oggi ad un fermo per quanto riguarda quello che a noi pare con certezza un
Progetto per arrivare a una energia nucleare
Ad uso militare
Credo che
Questo sia
Veramente il problema più importante e chiaro a tutti che ove Israele
Avesse la certezza che l'Iran dispone di un'arma nucleare visto che c'è già la certezza che dispone di missili capaci di arrivare non soltanto in Israele ma anche nel centro dell'Europa
Nessuno potrebbe fermare Israele dal procedere con un'azione militare utilizzato il nucleare sarebbe un disastro
Che sconvolgerebbe non solo il mondo arabo ma credo l'intera collettività mondiale quindi
In questo momento tutti gli stati responsabili e tutti i leader responsabili sono fortemente impegnati in questa azione diplomatica e politica con
Questo Mediterraneo allargato che vuole naturalmente
Darsi uno sviluppo di pace attraverso
E i propri pro e i progetti che ho prima ricordato ma che deve anche risolvere queste situazioni
Senza la soluzione delle quali non si può pacificamente arrivare ad quel risultato o di Paesi
In pace dialogo no che si sviluppano che anche culturalmente e nelle religioni si danno la mano per costruire una pace duratura basata appunto sul dialogo e sulla solidarietà
L'Italia
Fa la sua parte
Credo
Che la missione che la politica estera italiana
Si è data con l'avvento del nostro Governo nella direzione dell'Europa nella direzione dalla politica atlantica nella direzione del Mediterraneo sia ormai qualcosa di effettivo e di concreto
Abbiamo la fortuna di disporre di una valida diplomazia
Di un Ministro degli esteri Franco Frattini
Stimato anche perché riconosciuto da tutti i ventisette Paesi europei come vice Presidente della Commissione europea quindi
Legato da rapporti di cordialità di amicizia con tutti i Ministri degli esteri dei Paesi europei e con un grande rapporto con il Canada e con gli Stati Uniti d'America
Ecco io credo
Che questo sia il quadro che abbiamo di fronte
Tutte le iniziative che vanno nella direzione
Di una risultato positivo di questa volontà di fare dell'area mediterranea una unione di popoli e di Stati sono pregevoli
Da sostenere ed applaudire
E con questo è questo il significato del mio intervento qui
Porgo arte
Beh perché tutti fondatori di questa organizzazione i nostri con i complimenti del Governo
E garantisco per quanto sia nelle nostre possibilità il nostro pieno e convinto supporto grazie anche a tutti gli intervenuti a cui rivolgo una cordialissimo saluto