Intervista a Gianni De Michelis sui rapporti tra Russia e Unione Europea

Gianni De Michelis deputato europeo eletto nel Nuovo PSI colui vogliamo parlare di dei rapporti tra l'Unione europea e la Russia a partire dall'anniversario dalla commemorazione sulla vittoria del nazismo che si è tenuta
Lunedì a Mosca
Ci sono state numerose polemiche precedentemente a questo avvenimento in particolare sullo stato della democrazia in Russia sulla ruolo giocato dall'Unione Sovietica nei Paesi baltici nell'Europa dell'Est
Chi ha ragione in questo dibattito agli Stati Uniti d'America che sono piuttosto critici o l'Unione europea che è più morbida e lo ricordiamo appena firmato
Un importante accordo di cooperazione strategica con la Russia
Ma io credo che innanzitutto si debba riflettere sulle ragioni per le quali c'è stata questa polemica
Tutto sommato si sarebbe dovuto pensare che a sessant'anni dalla fine della guerra mondiale e dopo quella quasi quindici anni
Solo finito apparentemente finite le conseguenze geopolitiche della fine della guerra mondiale tra cui la divisione dell'Europa in due la guerra fredda e così via
Tutto sommato le discussioni circa Yalta e quello che è avvenuto proprio alta dovrebbero appartenere solo alla discussione storica non la la discussione politica di attualità
Questi mese questa discussione ci ha fatto riflettere su un punto cioè sul fatto che in realtà il mille novecentottantanove novantuno non è stata quella cesura netta della storia che allora abbiamo per un attimo ho pensato che la situazione in Europa rimane ancora come si può dire aperta a sbocchi diversi tra di loro
Che il nuovo ordine mondiale non esiste ma soprattutto non esiste un nuovo ordine europeo
E che quindi questi problemi aperti sono veramente all'ordine del giorno ed o dovrebbero essere all'ordine del giorno con priorità assoluta dei dibattiti politici di ciascuna democrazia europea compresi in prima linea ovviamente dei grandi democrazie che sono nocciolo duro dell'Unione Europea cosa che invece non è stata
Su questo si possono fare varie considerazioni una è quella che io molto presente cioè del fatto che per esempio l'Italia
Come si può dire assente o partecipava alla questa discussione a questa riflessione per la semplice ragione che in realtà qui l'ombra di alta sì è proprio proiettata molto al di là dell'ottantanove novantuno e prende si proietta ancora qui ancora abbiamo un sistema politica in buona parte
Figlio quel sistema che a apparentemente era scomparso dalla fine della guerra fredda
E su questo bisognerebbe riflettere più seriamente certo non in termini caricaturali come quando Berlusconi dice i comunisti queste cose qua
Dall'altra parte quando si parla delle posizioni americane di Bush ebbe non bisogna dimenticare che la situazione è così perché chi l'ha voluto e soprattutto l'America ha voluto l'amministrazione americana e credo che sia impreciso dire che l'ha voluto l'amministrazione Clinton non quella Bush alta c'è un notevole margine di ambiguità di contraddizione della posizione americana cioè sicuramente una grande responsabilità americana per la non compiuta transizione
E vi è ovviamente una responsabilità europea
Soprattutto in alcuni Paesi europei
Se non lo avessimo capire la lettura della cosiddetto asse franco-tedesco in questi anni la contrapposizione tra l'asse franco tedesco l'amministrazione Bush probabilmente troveremo la spiegazione in questo contesto
Credo che questo evento puramente cerimoniale della sessantesimo anniversario dell'otto di maggio dovrebbe indurci al di là appunto del e gli anniversari di aprire una discussione seria che non abbia mai voluto fare fino in fondo seriamente realmente
Dovrà essere fatta se vogliamo davvero partecipare in maniera consapevole alla alla chiusura della transizione alla costruzione di questo nuovo equilibrio
Ecco a proposito della transizione democratica della Russia semplificando ci sono due scuole di pensiero c'è chi dice non bisogna far sentire la Russia accerchiata altrimenti aumenta
Aumentano le tendenze autoritarie sto imperialista del del del la stessa Russia del suo presidente Vladimir Putin ciò che dice invece no generazione duri con Putin perché solo in questo modo può capire il messaggio e avviare una vera transizione lei per quale di queste due opzioni porterebbe
Ma io sono sempre stato in politica internazionale per l'approccio realista non ho mai creduto a questi che sventolavano le bandiere della democrazia
Incastra parole diritti umani quasi sempre fuori tempo massimo maschio avere
Niente difendono il Tibet creando problemi tibetani eccetera eccetera quindi credo all'altro approccio il problema è che l'altro approccio a sempre avuto storicamente due versioni molto diverse
Dalla cui declinazione dipende poi risultati che si raggiungono uno è l'approccio realista come si può dire privo di disegni e privo di bussola
In cui come si può dire
Si misurano i risultati sulla base delle convenienze giorno per giorno a breve termine questo ovviamente sbagliato l'altro è un approccio realista che è un disegno un progetto di più lungo periodo
E si pone degli obiettivi chiave il rettore di valore che ovviamente quindi puntate costruire progressivamente degli equilibri a livello internazionale diversi che vadano nella direzione per esempio di più democrazia per esempio di più l'economia di mercato comunque di un sistema mondiale
Che abbia sempre più delle regole comuni che abbia almeno come pendente in prospettiva l'obiettivo di avere una cultura pubblico sul piano generale preferisco questo approccio che però deve essere declinato in termini realistici ecco
A Germaneto disperate per gli amici radicali iniziative Daniele Capezzone il suo approccio serve per la propaganda ma non serve assolutamente nulla per risultati pratici e spesso danneggia le cause che vuole difendere
Francia e Germania sul viso quale dei due approcci Claire declinato Dodd la politica diciamo realistica cioè
Quella del giorno per giorno con la sentenza di Armani hanno chiaramente quello che giorno per giorno darà ragione tra l'altro per la quale non è un paradosso ma il meccanismo europeo voluto e guidato in questi anni dalla Francia e Germania al Quasi Capolinea in cui è non è un caso che il ventinove di maggio
Il referendum francese è un po'il segno del malessere europeo
Il principale Paese teoricamente ha guidato in questi decenni di Sendero appena quello che oggi ci appare il malato terminale dell'Europa e qualcuno comincia a pensare che forse vede nell'Europa bisognerà mettersi la mano sugli occhi pietosamente ammazzare
Un'eutanasia politica il malato terminale per salvare l'Europa su questo la Francia ASS cambiando anche il commento sulle prime in francese la francese ha avuto sempre un ruolo un po'conservatore
Nel quando si è trattato di fare un'Europa
Più integrata di politica il l'assemblea assemblea nazionale francese bocciò la Comunità europea di difesa lasci de Gaulle feci la politica della sedia della sedia vuota durante gli anni sessanta poi ci fu se non se non ricordo male il trattarla il referendum sul Trattato di Maastricht novantadue che vinse per un solo punto percentuale non è che questa Francia e più
Nazionalista Europe IST sì però alla lunga bisogna ammettere che la leadership francese in questi decenni guidato all'Europa sì c'è stato dei gol ma c'è stato anche Mitterrand e della
C'è stato il voto sulla CED ma c'è stato anche Schuman e Monnet
Riesce difficile pensare ad un'Europa senza questo contributo di quella parte della leadership francese che ha visto l'uscita che aveva un disegno quale naturalmente ha declinato questo disegno
Ripeto che l'approccio realista
Non ha mai come si va sempre avuto la visione dell'Europa in cui venivano collocati in prima in primo piano gli interessi francesi ma questo questo è l'approccio europeo l'altro approccio è sempre esistito solo elementi prego simpatiche anche come si può dire
Carine di persone come Spinelli che non hanno mai contato assolutamente nulla sì lo dico da tempo in una a nella attorno a molta propaganda Vampa scarse antica città
Agitando certe bandiere il problema è che ora ora la fra nella Francia è venuto meno quel disegno strategico certo nazionalista ma strategico in qualche modo ha rappresentato un filo rosso che ha in qualche modo tenuto assieme al nonno e dei gol
Poi dopo veterani dell'analogico Chirac
Quando sono al capolinea questa e quindi la Francia campana su Beba idee e i Comuni campati in questi anni anche Mina poi gli Stati Uniti e come campa nel rapporto con con la Russia la Germania conoscerebbero lo stesso malato
Sensazione vistosa di questo
Di questa mancata di disegni e alla fine prevalgono solo degli interessi interessi però sono insufficienti per reggere un disegno politico sono quelli dell'Energia parliamoci chiaro è la
All'Abi del gas glielo dico tante volte non è un caso se uno va a guardare se vuole informarsi se vuole avere gli occhi aperti e capire che in tutte queste vicende che in Russia hanno agitato nel settore del gas metano e petrolio all'aiuto scopre auspica sprone eccetera no siano a vedere i rivolgimenti avvenuti i vertici di queste strutture che sono l'altra faccia volare espressione esterna delle lotte di potere al Cremlino scopre qui c'è un signore che è rimasto sempre al suo posto
In una posizione apparentemente secondarie ma non così secondarie la struttura di potere che governa
Le manopole del gas russo è quel signore che ha curato i rapporti internazionali e le relazioni sotto il tavolo tra la Russia e l'Italia tra lussi alla Germanico via che ancora sono uno degli elementi principali che governano
Le vicende di potere di Paesi come la Germania e l'Italia nel due mila venti il sessanta per cento o delle gas franco tedesco arriverà proprio dalla dalla Russia quello è andato
E allora forse capiremo meglio il perché nell'approccio particolare della Commissione Prodi a questi problemi insomma ci sono tante cose che ovviamente non non è necessario che l'opinione pubblica e generale capisca col gloria ma le leadership dovrebbero avere le idee chiare dovrebbe avere
Io credo in una in un momento in cui siamo nell'era di internet dell'accountability della trasparenza come si può dire dire con più chiarezza
E alle opinioni pubbliche come si può dire qual è il progetto che portano avanti anche il progetto di potere anche il progetto interessi che porta alla RAI lo si pretende stesso io nella regolamentazione dei giochi delle borse beh nel gioco della democrazia sarebbe ancora più importante pretendere questo tipo di trasparenza grazie Gianni De Michelis