Storia dei laici nell'Italia clericale e comunista

Signor
Uno dei
Diciamo misure
L'ultimo studio
Voglio dire
Va bene
Ieri
Non essendovi
Sì diversi
Silente ed Enzo Mosino penale persone
Non c'è un mio amico si prende
La sua funzione
Sì
Bene bene bene allora credo che possiamo credo che possiamo cominciare innanzitutto grazie a tutti gli intervenuti numerosi
C'è ancora forse qualche posto a sedere
Evidentemente la
Affluenza è confortante
E dobbiamo innanzitutto dare conto di
Alcune assenze naturalmente naturalmente più che giustificati gli ospiti annunciati ciò
Naturalmente prima era dibattito dei loro contributi tranne in un caso che rispediamo fra un attimo ma
Comunque abbiamo già un
No panel di relatori davvero davvero di prima grandezza
Lino Iannuzzi rompo non ha potuto partecipare però è giustificato perché si trova a Parigi con il Ministro dei beni culturali per la presenti qui è
Portavoce addetto stampa
Per la presentazione della mostra sul Mantegna
Piero Craveri anche lui si scusa molto dispiaciuto di non poter partecipare peraltro è stato autore di una recensione sul domenicale del Sole ventiquattro Ore proprio del libro
Di Massimo Teodori
Ma Craveri che professore a Napoli per un concorso universitario quindi
Un atto
La la cui assenza sarebbe addirittura sanzionata quindi deve deve esserci
Ci spiace molto che il Presidente emerito Consiglio Francesco Cossiga
A non possa essere presente ha telefonato dicendo di non sentirsi molto bene di non poter
Partecipare di persona il dibattito però ha mandato una lettera che leggeremo un poco a conclusione di questi di questo dibattito prima che come è consuetudine
Parli voi penultimo come la difesa nei processi l'autore l'autore del libro
A me non tocca davvero dire molto altro se non proprio un minuto per il
Presentare il libro di Massimo Teodori che poi peraltro voi avrete già conosciuto attraverso le numerose recensioni oggi il Corriere della Sera per esempio con Filippo la Porta che sono già uscite sui giornali
I laici di cui nel titolo
Evocano impartiti che nel corso della storia italiana della Repubblica
Non sono stati mi clericali né comunisti quindi è una storia è una storia di una
Presenza politica Galli e c'è un po'un paradosso da cui parte Teodori all'inizio
Queste forze politiche erano fortissime perché almeno sulla carta perché i LEA CLN
Era composto da sei partiti te lei dei quali facevano riferimento proprio a quest'aria né clericale né comunista e di cui
Teodori si occupa
E poi le elezioni già le prime prima ancora di qualche il fatidico quarantotto mostrarono che poi ha preso sull'elettorato fu molto ridotta
La storia di queste aree presenza politica
L'oggetto dell'indagine il del lavoro di di Di Teodoro
Che ha naturalmente anche una conclusione e si conclude proprio
Con l'inizio del centrosinistra che viene individuato un poco come un punto punto fermo di questa storia dei laici che poi naturalmente prosegue
Entrate sono entrati in campo nel frattempo altri partiti che si richiama addirittura la tradizione per i repubblicani più fascista i socialdemocratici i repubblicani
I radicali che vengono da una costola del Partito liberale però quella dice di odori e un'altra storia quella che poi si sviluppa col centrosinistra
E peraltro sarà oggetto come spesso capita i libri contengono al loro interno altri libri questo quindi ci ritroveremo volerlo del Majestic
Presentare a presentare a ragione mi scuso
Allora siccome non solo di partiti parla Teodori nel suo libro ma anche
Di
Movimenti internazionali l'Unione per il progresso della cultura
Il concetto di antitotalitarismo che è un concetto che
Non si diffonde purtroppo ma insomma nasce in
Quegli anni
E di riviste di riviste che hanno un ruolo particolarissimo proprio per quell'area e fra queste riviste una su tutte il mondo il mondo diretto da Pannunzio di cui
Teodori parla diffusamente
Quindi la cosa più giusta
Penso per iniziare questo dibattito e dare proprio la parola per un mio giudizio e di una
Le considerazioni che ritiene su questo libro a Giulia Massari
Che dell'esperienza della mondo è stata diretta protagonista e quindi a
Occhiali particolarissimi
E storia esemplare per poterci parlare di questo libro di di di di Massimo Teodori quindi da lei per prima la parola ha proprio a Giulia Massari
Giudice hanno detto VCM dei mondi ecco siamo qua Lene
Io non sto mi ascoltate
Io non sono abituata a parlare in pubblico e non ama parlare in pubblico oltretutto ho avuto sempre una voce molto fioca e adesso anche Arauca quindi mi scuso con tutti quanti
Sono qui come testimone vivente di un passato lontano molto lontano che però si rende in qualche modo attuale
Per la rievocazione e la storia che ne ha fatto il mio amico Teodori
Raccontando a quei tempi rendendo accede vivi
E quindi avendo a questo periodo quasi attuale
Io sono andata allo Stato giovane donna che studiava letteratura sono stata per a lavorare con Mario Pannunzio quindi avuto presto privilegia
Questa grandissima privilegia
Si lavorava con onesta con fiducia
Con Allegrini anche
Questa era una cosa molto bella che non si può dimenticare
Annunzio era un uomo molto molto speciale molto
Delicato aveva molte molte molte qualità insomma
Ora io non so una cosa fare tutto questo non
Possa essere valido oggi noi giornalisti di quel tempo lavoravano tutti quanti con fiducia non sapevano cosa facevano ed anche piacevole
Adesso che cosa ne
E tutto questo
Mi chiedo vedo che i miei
Colleghi di orario sono un po'
Condizionati
Sono un po'diverse
Probabilmente non hanno quel piacere che c'era un tempo ma è e probabilmente lo sono
Se sento nei condizionamenti che ci sono nei tempi che corriamo che sono brutti ma abbiamo pensato altri tempi Belotti
Questi condizionamenti che sono non sono siano specialmente in tanti modi non so per esempio nel non
Nel non criticare una parola detta dal Papa poniamo
Non è possibile criticare una parola detta dal Papa
Noi al nostro tempo non potevamo fare
Allora il nome di tutto questo io dico che i laici non sono spariti e l'analisi esistono ancora esistono ancora ed esisteranno sempre di più
è questo che vorrei dire a tutti quanti
Con questo basta
Grazie
Grazie grazie Giulia Massari per questa
Libere ma sentite importante testimonianza
Di una di un'esperienza professionale maturata in un periodo come diceva diverso e adesso però dalle riviste
E da quel mondo fra cultura e politica che evocato dalla mondo
Possiamo passare se lo ritiene al
Quadro politico della storia di di questi partiti di quelle esperienze politiche affidandoci
A urna noti sta politico che sicuramente conoscete come Stefano Folli che e chiede un poco
Un intervento che cerca di
Tirare le fila di questa esperienza la dei partiti laici che lei che lui che lui ha pure che lui ha pure seguito da giovani Stefano se Giulia ecco poi è come
Acceso presente
No
Non mi sembra una funzione qualche ora per
Ecco adesso funziona
Allora grazie Massimo Bordin
Ma e io dico subito che questo è un libero che ho trovato estremamente interessante originale e
Molto completo perché era un libro di storia del mondo laico
Che non era stato ancora scritto libro promette scritto con un taglio preciso da parte di uomo che ha delle idee
Che le idee di Massimo Teodori sono quelle di cui fa fede la sua biografia e politica e culturale
Poi dico anche che questa veste editoriale
Che l'editore o Marsilio adatto a questo libro secondo me è particolarmente riuscita
E un libro molto godibile anche dal punto di vista grafico è un libro completato da un
Da un indice dei nomi ed è un apparato bibliografico estremamente interessante completo
E naturalmente è un libro anche che
Si inserisce in un filo conduttore l'opera di Teodori legata
Da una
Una volontà di riflessione di ricognizione sui grandi temi della storia laica in questo dopoguerra quindi la terza forza quindi la scelta occidentale le spinte
Antioccidentali anti americane che si sono
Diciamo che sono emerse periodicamente questo libro autorete però è il coronamento il coronamento di un lungo percorso intellettuale
Naturalmente
E è stato detto
Filippo la Porta allora lo ha detto con un'immagine
Efficace usando il termine il partito che non c'è è stato detto che Teodori raccontando la storia di questo mondo così significativo alla nostra storia ma anche così disperso così frammentato
Ha voluto raccontare
La storia di un'Italia che non c'è
O perlomeno che non c'è stata in quanto poi è stata sconfitta
è un po'la sua la famosa altre italiano quel colore questa espressione L'altra Italia che
è una bella espressione secondo me ma che ha sempre suscitato l'ironia degli altri
Punto di quelli che erano dall'altra parte dei due grandi blocchi perché insieme si diceva ma insomma che cosa questo snobismo no perché parlare di un'Italia che non c'è ne parliamo invece dell'Italia che c'è che noi grandi blocchi interpretiamo
Penso a me non sembra che questo libro di Teodori sia
Un volume una un'opera su una realtà virtuale
Al contrario a me sembra un libro di storia molto concreta era storia
Che spiega bene certo viene da un autore che avrebbe voluto la terza forza che si è battuto tenacemente pensa che ha continuato a sperare la terza forza anche quando forse non c'era più tanto da sperare
Ma e anche un libro che ci parla della rete nostra Repubblica della Repubblica come è stata come diventata quella
Che abbiamo conosciuto parlo almeno della prima Repubblica perché a seconda o la terza è un capitolo aperto e
E ancora da scrivere
Raccontando la storia dei laici
Teodori ci racconta quello che siamo stati e quello che siamo diventati
A mio avviso dimostrando che questo mondo laico a inciso tanto e per tanti anni e in forme molto diverse molto complesse credo che una delle difficoltà di Ras iscrivo libro del genere secondo quello di rendere
La infinita complessità di questo mondo
Che non è soltanto diciamo complesso perché estremamente a un certo punto si si è molto disperso no
E ha imboccato percorsi politici anche intellettuali molto molto diversi fra loro ma è un mondo complesso perché è
Costituito da vari strati sovrapposti
In cui c'è
La capacità di incidere sui percorsi politici
C'è
L'anti Toritto Talita Rismondo quando non era certo di moda essere contemporaneamente antisovietici e antifascisti anticomunisti antifascisti
Ci sono degli
Del le spinte libertarie le spinte laiche la riaffermazione forte della separazione tra Stato e Chiesa in un momento in cui invece
Penso agli anni cinquanta in cui la pressione clericale era forte
Ma insomma ci io penso però che sarebbe un errore
Vedere in questo libro come qualcuno ha visto ho cercato di vedere anche le voci critiche in questi giorni
Una sorta di cartello delle scisma
No una sorta di cartello del di un laicismo risorge ente questo mi sembra
Una una cosa profondamente sbagliate libero parla dei laici nel senso complesso che dicevo del termine in senso generale complesso laici
Che naturalmente hanno sempre avuto una posizione sulle questioni etiche fondamentali di fare differente dal delle posizioni espresse dalla Chiesa
Ma laici mi sembra e questo mi pare un punto da sottolineare soprattutto nelle grandi scelte della politica quando l'Italia era divisa in due grandi blocchi
Io credo che davvero la storia italiana sarebbe stata diversa se non fosse esistito questo manipolo coraggioso che
Di coscienze libere prima ancora che di politici di Croce inseribile che se però fare le battaglie giuste in un certo momento quindi furono vinti
Se vogliamo usare questa espressione ma certamente a sua volta vinsero alcuni battaglie fondamentali legate alla ricostruzione e alla evoluzione della Repubblica come l'abbiamo conosciuta
E
Contribuirono in maniera fondamentale a scongelare
E poi via via anche a disgregare i due grandi blocchi quindi insomma è una storia della Repubblica nel pagare pure alla sua genesi e nel suo nel suo sviluppo
A me sembra che un punto importante sia stato quello richiamato proprio da da Francesco Cossiga l'ex Presidente in una recente intervista che Massimo Teodori cita
Dice Cossiga nel mio partito la diffidenza antiatlantica è sempre stata forte
Del resto la Santa Sede era ostile all'ingresso dell'Italia nell'Alleanza atlantica contrari furono Dossetti cui che pure sarebbero sarebbe diventato Ministro della difesa
Moro fu costretto a calci entrare in Aula per votare sì al al Patto Atlantico
E con questo dire che è un punto fondamentale perché
In quegli anni il peso
Dei laici
Fu decisivo per aiutare Degasperi a imporre la scelta occidentale e direi europea l'EUR Prisma e l'altro grande tratto caratterizzante di questo mondo
E così come fu decisivo l'apporto dei laici per riaprire l'Italia all'economia di mercato
Integrandola dell'Occidente
Ed è ancora centrale il ruolo dei laici nel frenare come dicevo l'intromissione delle chiese quindi per riaffermare la separazione fra Stato e Chiesa
Elemento questo che era fondamentale per De Gasperi per i cattolici liberali in generale perché ricordate tutti che cosa era il clima politico di quell'Italia l'Italia di Gedda l'Italia dell'operazione Sturzo sul Campidoglio
Quindi questi punti sono punti politici precisi che ci raccontano di quale fu l'incidenza di un certo mondo laico il mondo laico più realista più attento alle dinamiche politiche in questa Italia che
è un'Italia diciamo a cavallo del diciotto aprile naturalmente un'Italia in cui il sogno della terza forza e già morto è morto agli albori
Della della Repubblica e
è morto con
La con la la il dissoluzione del del Partito d'azione
E insomma c'è una
Una discriminante fra la storia del mondo laico
Nell'antifascismo e della Resistenza e la storia del mondo laico dopo
Dopo la il fallimento del sogno della terza forza e la necessità di fare politica nell'Italia del diciotto aprile nell'Italia in cui io devo essere stiano acquistato questo ruolo egemone
Ma in cui ci sono all'interno da democrazia cristiana
Delle dinamiche una dialettica da accogliere come viene colta
Principalmente da da Ugo La Malfa da Landolfo Pacciardi e non solo da loro naturalmente
Il ruolo dei laici e quello di favorire l'emergere di questi elementi liberali a scapito degli elementi integralisti presenti del mondo cattolico e di opporsi fermamente viceversa alla pressione del del Partito comunista
Naturalmente prima cioè nell'antifascismo e della Resistenza il discorso era diverso e il Partito d'Azione fu effettivamente il luogo di come dice questi eventi allora il luogo di confluenza di giustizia e libertà e dei liberal socialisti
Ed è
Però una storia che poi finisce e ne comincia un'altra
Questo è un punto direi importante se vogliamo capire quale fu l'influenza del mondo laico in della Società italiana del dopoguerra
La Malfa lo dice chiaramente in un dell'intervista era mi sembra che in poche ma sulla vespe ricordato questo punto o forse mi posso sbagliare io nel nell'intervista che rilascio anni fa
Molti anni fa ormai
A Alberto Ronchey l'intervista sul non governo
Ugo La Malfa disse con chiarezza l'avevamo sottovalutato la presenza della Democrazia Cristiana nel Paese
E e questo è un
è un punto importante perché
I gruppi
Ispirati al liberalismo militante che si erano forzati dell'antifascismo e della Resistenza in
E contrapposizione con il vecchio ceto dirigente liberale che si era consumato
E non aveva saputo resistere all'insorgenza del fascismo
E che allora ben poco da dire alla nuova Italia
E bene questi giovani commisero evidentemente un errore di valutazione e si trova a Rocco estratti nella tenaglia a questo punto i laici si disperdono prendono dive diverse strade
Il mondo laico
Rifluisce in
Esperienze diverse
è una diaspora quasi totale
Però io credo che
Il
La capacità che in quel momento alcuni dimostrarlo di sapersi inserire nelle dinamiche della nuova Italia repubblicana e di col contribuire
Fondamentalmente alla scelta occidentale ritorno l'economia di mercato all'edificazione dello Stato democratico
E alla sua diciamo buona salute istituzionale con grandi battaglie civili e di libertà
Penso
Penso per citarne una a Leo Valiani alla battaglia
Per istituzione della corte costituzionale c'è un bellissimo saggio di Valiani
Nel volume dieci anni dopo scritto intorno al al cinquantacinque in cui
Sì segnalava come ancora l'Italia non avesse
La Corte costituzionale infatti entro poi in vigore apre la seduta inaugurale fu nell'aprile del del cinquantasei
Quindi
La storia del mondo laico e anche la storia di questi laici realisti
Che
Seppero fare delle scelte politiche precise al momento momento giusto
E naturalmente
Teodori
Polemizza a mio avviso molto efficacemente con
Quella interpretazione malevola abbastanza incomprensibile che vorrebbe diciamo i gli ex azionisti legati fra loro
Da una
Particolare filo ideale nonostante le diverse collocazione delle e la loro dispersione come sintesi stesse una sorta di
Consorterie era come fosse esistita per anni una sorta di consorteria
Quasi una specie di massoneria che avrebbe legato questi personaggi e non è così naturalmente sono esistiti i personaggi con le loro scelte con la loro capacità di
Interpretare una responsabilità politico ideale
Ma le storie sono state molto diverse sono le storie di naturalmente di un Paese in cui
Questo mondo esercitato una funzione importante ma anche
Non ha saputo poi più
Riunirsi in una forza politica io personalmente sono convinto che la terza forza
è
Morta nel primo dopoguerra nel negli anni mediamente
Successivi alla
Alla liberazione e i tentativi che forse sono stati fatti in seguito
Non hanno mai portato ha una possibilità reale e concreta di rivedere quella sta terza forza anche se come ricordate odori
Negli anni Ottanta il un elettore su quattro votava per i partiti laici circa il venticinque per cento
Ma questo è un discorso che ci porterebbe ad analizzare
L'esperienza di Craxi negli anni ottanta il il perché questa esperienza di Craxi pur avendo alcune caratteristiche diciamo terza forzista con la realtà non lo è stato
Non è stato io la mia spiegazione e che
Craxi è stato un uomo che ha avuto una fortissima personalità evidentemente
Ma
Io credo che per poter alimentare un disegno di terza forza fino al punto d diciamo ri riunire insieme un mondo che era da anni profondamente diviso
Avrebbe dovuto essere animato anche da uno slancio ideale molto forte paragonabile a quello che animo il mondo laico nel dopoguerra
Nei primi anni del dopoguerra che accompagnò la ricostruzione se ci fosse stato quel quello slancio ideale probabilmente le cose potevano essere diverse ma
Ma
Diciamo questo non avvenne non avvenne e quello slancio riformatore che Craxi sembrò portare con sé in una primissima fase ricordate il
Il disegno di
Ricostruire una Repubblica fondata su un
Una più forte
Governo un po'forte esecutivo dirittura con caratteristiche di cui ha presidenziale poi comunque lo si voglia giudicare poteva essere un orizzonte ma su questo questo disegno profugo rapidamente abbandonato e il
è mancato io credo proprio la capacità di alimentare il piano delle idee e oltre che naturalmente di una generale moralità politica ma è mancato proprio la capacità di alimentare
Un un disegno che fosse realmente ambizioso in una chiave terza forzista niente di paragonabile quindi a quello che abbiamo vissuto in quegli anni
E
E io credo che lo diceva adesso Bordin ed è un punto importante perché
Il ruolo che esercitare non le riviste
Di cultura laica
è un ruolo fondamentale
Tempo presente Nicola Chiaromonte e soprattutto molte altre naturalmente ma soprattutto
Il mondo ecco il modo di Mario Pannunzio eh fondamentale perché è il luogo dove questo mondo che altrimenti è disperso ma che alcuni tratti qua alcuni punti di riferimento intellettuali comuni
E appunto un mondo che riesce a esprimere quel sentimento anti totalitario che fu di Salvemini che era stato di Croce
Salvemini Croce uomini anche divisi profondamente
Della loro interpretazione della realtà italiana però uniti da una
Anelito di libertà reale e concreto ebbe nel mondo fu modi Mario Pannunzio fu il luogo
Dove questo mondo altrimenti disperso ritrovava in una certa misura ritrovava un suo punto di equilibrio
E questo credo che sia un elemento che attraversa negli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta non a caso
Tende a USA esaurirsi con
Il centrosinistra e con le delusioni che poiché il centrosinistra comporta ma attraversa tutta l'esperienza
Bruciare degli anni Cinquanta e dei primissimi anni Sessanta ed è il ter Reno dove questo questo mondo ai questa cultura laica che politicamente
Vivere una stagione ha vissuto sempre una stagione difficile complessa
Però lì riesce a ritrovarsi fece trovasse esprit esprimersi esercita una funzione culturale che contribuisce
In maniera fondamentale a cambiare l'Italia e direi anche
Sì esprime come
Una
Reale antemurale rispetto alla tendenze egemoniche esercitato dalla cultura marxista qui la cultura liberale che il mondo
Rappresenta propone e
A
Rende sempre più legato diciamo alla alla a un progetto di ammodernamento della società italiana
In quelle pagine in quelle pagine
Si esalta ed è un punto direi
In fondamentali per capire la storia dei laici in Italia
Storie poiché
Conosce
Conosce
Le
Grandi battaglie civili degli anni Sessanta di primi nel settantasei Riva apri fino
Alle battaglie alla battaglia del divorzio settantaquattro sta battaglia che riporta all'home di Marco Pannella naturalmente e che riporta anche quell'immagine bellissima di quel
Di quella
Comizio finale prima del maggio
Settantaquattro del giorno in cui si votava per il divorzio a Piazza del Popolo dove
I
I grandi rappresentanti dell'Italia laica si ritrovarono forse per la
Per la prima volta dopo tanti tanti anni ricordo
Ancora Ferruccio Parri
Ugo La Malfa Malagodi
Costoro espressero questo in questo momento di unità rappreso ma anche un po'in qualche modo la speranza che il giorno del referendum sul divorzio potesse essere anche un punto di
Discriminante per ritrovare quello slancio
Quello slancio che negli albori dalla Repubblica era stato così così vivo ecco io credo che
MIP mi fermo qui perché poi il dopo la nota di pessimismo con cui si chiude il libro di Teodori sul ruolo dei laici nell'Italia di oggi sul ruolo
Di una cultura che non riesce oggi a esprimersi politicamente
Come nella sua grande tradizione questo è molto interessante meriterebbe però una riflessione e forse anche una discussione diversa che non è
In questo momento non non è tempo di fare grazie
Grazie grazie a Stefano Folli ecco proprio una parte delle
Cose che lui ha così bene messo in fila riguarda
All'aspetto anche della battaglia culturale delle riviste
Del termine antitotalitari antitotalitarismo
E e tutto questo per introdurre un intervento non di un
Analista politico ma di un critico letterario la cosa è interessante da più di un'angolazione
Intanto perché
Un grande scrittore come Ignazio Silone è uno dei protagonisti di queste battaglie politiche
E proprio su Silone ci sono delle pagine che a me almeno sono parse molto bene perfino toccanti in alcuni momenti
Sulla
Anche passione non solo civile ma anche sociale che in questa
In questo aggregato politico di persone anche diverse pure e vissute Silone nere una formidabile una formidabile ipostasi identificazione
L'altro aspetto che così per cultura in TV emette otto
L'altro aspetto che
Può essere utile forse sollecitare all'attenzione di Filippo la Porta che proprio oggi peraltro la ricezione sul Corriere della Sera questo libro
Quindi ci dirà cose anche diversi rispetto scritte sul Corriere approfondirà è
Un dibattito in cui lo ricordo
Protagonista di una appassionata difesa del Partito d'azione c'è sempre dei dibattiti fra storici qualcuno che tira fuori il
Leggenda del partito azioniste che continuato quello che
Citava prima Stefano Folli
E
Proprio per siccome la porta e un critico letterario non fece ricorso a un testo politico o un articolo di qualche idea
Pensi ad esempio per mostrare così seria la terza forza il Partito d'Azione un'immagine che si ritrovava in un libro di Carlo Levi l'orologio
In cui levi a un certo punto raccolte del momento drammatico per la verità i cui Ferruccio Parri presenta le sue dimissioni
Da Presidenti del Consiglio
E lei Presidente in una conferenza stampa dove a fianco a da un lato De Gasperi e dall'altro Togliatti e Carlo Levi scrive che quell'immagine che gliele rimaste impresse ammissibile come giornalista quella vicenda
Gli sembrava proprio l'immagine di Pinocchio fra i due carabinieri e quella era un po'l'immagine più viva della
Come dire che la freschezza
è anche vero di un destino non è semplice da parte della terza forza ecco atti di questo credo che
Filippo la Porta potrà parlare oltre che naturalmente di quello che lui più ritiene utile
Grazie grazie Massimo Bordin
Sì qui l'immagine la ricordo bene si Pinocchio tra i carabinieri o tra il gatto e la volpe insomma no decidete voi
Beh tornando anche libero team di Massimo Teodori io vorrei dire subito che
Il libro di di massimo mi sembra un libro come ho scritto necessario
E lo l'ho letto compassione io per professionale con molti romanzi troppi romanzi italiani contemporanei ahimè faccio il critico militante vi leggo anche per voi mille volte mi sento una specie di martire tra letteratura
Ecco
Ho letto il libro di massimo anche come un un un una
Un'appassionante romanzo di idee
Romanzo di idee in cui
Le idee sono i personaggi
Ed è sono i personaggi appunto
Vivi e palpitante
Ma dicevo che un libro necessario riempie un vuoto storiografico
Ed è come è stato già detto una ricostruzione attenta molto accurata
Della Galassi appunto di movimenti e partiti che
Appartengono alla cosiddetta terza forza o cultura laica liberaldemocratica antitotalitari eccetera ho scritto che a volte mi è sembrata una specie di commosso malinconico elogio del partito che non c'è
Parafrasando allarme parlando editti Peter Pan meno il meglio di me per parti
Questa galassia
Pur influente sul piano
Delle riviste della cultura del giornalismo non si è mai tradotta in una forza politica
Sufficientemente incisive
A parte dice Teodori alcuni tentativi riformatori di Riccardo Lombardi insomma e poco altro
Ma questo dipende appunto delle due Chiese incombenti
Un po'scrissi anti che sappiamo dipende forse anche da una radice teorica della terza forza no il famoso il coacervo di cui parlo Croce che pure è uno dei
Decide in un mi tutelare di questa stessa terza forza il coacervo cioè le le del tentativo di mettere insieme il liberalismo il socialismo che poi significa che una costruzione che può essere molto velleitaria molto astratta
E che appunto forse è troppo problematica per non essere minoritaria in un Paese come il nostro
Che un Paese clericale comunista che
Ha sempre voluto soprattutto certezze e fidi
Ora una piccola imperatrice autobiografica il sessantotto avevo sedici anni
Aderivo a quello che si chiamava la nuova sinistra
Insieme a Bordin ha tra l'altro e tempo fa ha polemizzato con Romano Luperini che uno studioso di letteratura il quale diceva
Ancora oggi il dell'incontro mancato della modernità e quello con la rivoluzione semi incredibile
Cioè non aver capito che appunto beh insomma la rivoluzione
è stata veramente un un grande narco ottico l'idea di rivoluzione è stata una raccolti Coco di massa che legittimo le burocrazie
Dei gruppuscoli e che in deboli qualsiasi senso critico di quelle persone
No secondo me il vero incontro mancato della modernità italiana e di quel movimento fu proprio con la terza forza
Mi ricordo che il sessantotto proprio Silone Chiaromonte lo stesso camion erano figure che disprezza eravamo
Perché ci sembravano troppo blandi
Detto ero umanistici
Ho o se non agenti della CIA
Naturalmente al problema era nostro
Che il fumo incapace di riconoscere questi maestri
Non è che non era loro loro più di quello non potevano fare
Ho apprezzato molto il libro sporco imparato tante cose
Ho trovato molto utili tutte le pagine sulla simulazione di dibattito dentro il PC trovate straordinaria
C'era una specie di simulazione di democrazia per esempio le false diffide le falle farsi dissidenze rete nonché un grande capitolo dir di romanzo delle idee no
Le false dissidente esempi riferimento che fa Teodori al Manifesto dei centouno
Personalmente lo ignoravo durante il cinquantasei l'occupazione dunque via
Sono una piccola conclusosi un'obiezione critica questo libro ma così io devo fare il critico letterario
Vede riguarda il lessi Coman mi sembra fatale
C'è un problema di lessi co distillerie
A volte nel libro secondo me c'è un effetto lievemente come posso dire straniante
A cui porta la terminologia che usate odori ma d'altra parte
Neanche a me è venuto in mente niente di alternativa a quella quell'altro terminologia per esempio quando parla di attende Adriano Olivetti uno dei dei ritratti più più belli del libro
Ecco dice un certo motto che aveva amicizia totalitarie poi da un certo punto in poi amicizia anti totalitarie
è un po'curioso insomma perché no dalla fine di questo passo parleremo di gusti totalitari diritti nobile di letture totalitari di emozioni antitotalitaria
C'è un rischio diciamo di ridondanza e di
Di di banalizzazione di questa categoria pur centrale nel saggio ma ripeto probabilmente qualcosa di fatale
Ora nell'articolo che è apparso sul Corriere somalo voglio riassumere ma
Diciamo in una sintesi un po'spericolata data dal dalla brevità dell'articolo insomma sanzionabili grossomodo detto che ci sono due figure due due personaggi Scalfari che Pannella
Che negli anni settanta
Entrambi vengono dalla terza forza dalle stesse file del Partito radicale non scaltri folletto mi pare al sessantadue del Partito Radicale liste socialiste del Partito Radicale a Milano
Ecco a me piacerebbe un giorno vi confesso la mia aspirazione scrive un libro su Scalfari e Pannella del tipo proprio delle vite parallele di Plutarco nome specie di saggio su
Su queste strutture biografia scusi percorsi biografici paralleli
Ecco entrambi entrambi in un certo senso in modi diversi deve Pannella sul piano dei diritti civili scarta dispone del giornalismo hanno creato le premesse per un risarcimento della terza forza
Cioè quella terza forza che non ha mai contato in Italia elettoralmente
O quasi mai e politicamente trovano un risarcimento straordinario diventava per la prima volta senso comune maggioritario con la vittoria nel referendum sul divorzio e con quella geniale invenzione che Repubblica che è stata Repubblica
Quindi c'è stato questo straordinario risarcimento
Nell'articolo però aggiunto anche che a entrambi sia Panella casca altri mi scuso per la brevità
Di questo salate di questa formulazione ma entrambi è mancata però secondo me
Come dire in altra invece è stata un annacquamento e uniti un indebolimento alcuni elementi critici protesi di riflessione sulla società italiana e sulla modernità
Entrambi a mancata secondo me una dimensione proprio antropologica di riflessione antropologica
Il divorzio era è stato una conquista irreversibile per onestà essa era anche ambiguamente appunto un diritto in più che si aggiungeva i tanti diritti del cittadino consumatore
Il quale pensava che tutto gli era dovuto perché pensava che la sua libertà non dovesse essere
Limitata dal nulla su questo Pasolini tentò tra l'altro un dialogo che partito radicale a cui si era molto avvicinato discutendo tutte le questioni che sappiamo di Pasolini il rapporto tra
Tra sviluppo e progresso me Lalla di sacralità azione della società eccetera eccetera
E così Scalfari appunto l'ho detto un po'velocemente ma anche lui come dire anche se li pubblica ha avuto e ha una funzione civile fondamentale
E e di e di denuncia di derive tentazioni autoritarie da uno Stato IMO Croazia ma essendo un giornale di massa ogni giorno la prima pagina di Repubblica
Fatalmente celebra i principi i valori dominati gli idoli sociali non c'è niente da fare ecco io ho trovato loro un annacquamento di una dimensione critica che
Invece appartiene alla terza forza
Ecco io ho citato tempo presente Nicola Chiaromonte
Beh insomma se voi leggete le annate di di tempo presente ma dico c'è una riflessione straordinarie limpida
Tempo fa qualcuno mi mi diceva che lo stile di Chiaromonte un po'piatto un po'umile dico ma scherziamo c'è un'energia intellettuale nello stile di Chiaromonte c'è un gusto del ragionamento
Ecco Chiaromonte rifletteva sul senso del limite sulla vita associata
Sull'individuo che un'entità svalutate in Italia perché sia comunisti che cattolici diffidano dell'individuo rifletteva su queste cose rifletteva
Sulle basi stesse della nostra civiltà
No dopo la guerra dopo la catastrofe bellica lo faceva in sintonia in dialogo con alcuni autori come amare ente Simo mail
Al perché a mio eccetera che poi ospitava sulla rivista
Tempo presente quindi giustissimi il mondo il mondo è stata probabilmente la la rivista che espresso più organicamente la vocazione centrale della terza forza però c'è un passaggio che mi ha colpito detti di Teodorico lo dice il mondo
E la filosofia del mondo era fondata sulla razionalità
Sì però appunto non basta non bastava cioè nel momento in cui
Abbiamo capito che la razionalità illuministica che pure un punto di non ritorno
Come dire anche storicamente no ha mostrato la sua dialettica perversa aborti distruttiva
Svuotando si formalizzando sì oggi di razionalità ce ne sono molte quante sono di quanti sono i soggetti in gioco quanti sono i soggetti sociali Gio però ci vuole uno scatto in più di riflessione
Che è quella che trova punti neri Nicola Chiaromonte e sulle pagine della sua rivista
Ecco
E qui poi insomma vorrei concludere
Insomma io ho idea che nel terza forzi ISMU che un'area abbiamo detto eterogenea anche contraddittoria
E
Teodori descrive benissimo questa eterogeneità però ci sia un elemento che
Insomma ammine mio che appare tutt'altro che moderato
Io vorrei insistere su questo anche perché
E l'elemento che secondo me in grado anche di affascinare cicli di affascinare alle nuove generazioni
Cioè in quell'area c'è un elemento di
Critica della politica presente
Cioè un ente di di critica della politica e delle sue pretese delle sui illusioni Chiaromonte diceva che la realtà
E infinitamente mutevole ma non è modificabile non è modificabile da noi
Nord e sud durata delle riviste
Sembra qui da di con capitolo Teodori parlava proprio della subordinazione della cultura l'impegno politico la propria dei comunisti totalizzanti
Questa critica della politica mi piacerebbe che oggi si sviscerato se occorre di più es scrissi essi
Infatti ZAS ancora di più
Certo il Mondo di Pannunzio si rifaceva a Tocqueville al senso di una libertà che prima ancora che è una realtà politica è una passione morale
Silone
Un certo punto doveva definire il socialismo
Silone che lo dico per inciso oggi alcuni manuali di dissero reiterare come quello di Asor Rosa credo che neanche citano
Perché era era colpevolmente arretrato vero scritture vi vedono dei cafoni della Marzi che non era abbastanza cosmopolita e altoborghese ma di così non è doveva definire al socialismo dice socialismo non è altro che
Il trasferimento dell'istanza morale dalla vita privata quella pubblica
Ecco ripeto in questo trovo che c'è un nucleo radicale niente affatto moderato ma
Ma insomma financo eversivo che si nasconde delle pieghe
Del terzo forse svolti la delle scelte politiche contingenti punto ispirate riformismo un sobrio
Pragmatismo insomma non è il primato della morale sulla politica attenti è appunto un'idea diversa e secondo me scandalosa di politica Adriano Olivetti nella dichiarazione politica del movimento comunitarie cinquantatré
Rifiuta di distinguere tra morale e politica di rifiuta di subordina dimezza i fini e concepisce la politica
Come rapporto armonioso uomo ambiente dice per secondo me coincide con l'urbanistica
E quindi non è il calcolo dei rapporti di forza ma penso che gli scritti di Carlo Levi gli scritti politici Di Carlo leggi e li stai azionista
Beh insomma Carlo media sapete rischia un po'una monumentalità azione nelle scuole assomiglia uno di quei classici un poco si euro
Inoffensivi no decorativi quindi scritti politici mette io credo che potrebbero oggi essere il Vangelo del movimento no global parla della politica Carlo Levi degli anni trenta quaranta non come di una tecnica per
Gest per conquistare gestire il potere sarà sempre anche questo Mattara della politica come attività che da ora trasforma le persone che da ora modifica le persone modificare coscienza
Ex inc insomma ecco io credo che la contrapposizione
All'interno della terza via
Non era quella tanto tra destra e sinistra ma quanto chi tra
Alla fine accetta un po'acriticamente le regole del gioco della politica
E si consegna insomma un po'al demone della prassi e chi invece immaginare una politica diversa come vi ho detto fondata sulla moralità ecco io oggi sento la mancanza sento l'impoverimento
Di quel tipo di riflessione di quel tipo di riflessione etico politica che si svolgeva sulle pagine di tempo presente e che precede qualsiasi scelta di appartenenza partitica o di schieramento o qualsiasi identità collettiva
Insomma il grande partito
Liberaldemocratico chiamatelo come volete moderno cosmopolita a questo punto siccome non si realizzerà più
Ma almeno io dico
Non lasciamo cadere
Quella ispirazione teorica di critica della cultura e di critica della modernità
Che ritroviamo nell'aria terzo forzista tra gli anni Cinquanta e Sessanta credo che non sia affatto invecchiata e che non sia
Cadute in prescrizione grazie
Grazie grazie Filippo la Porta per la sua passione politica
E anche se è così e di doveri garbo col quale ha corretto la mia citazione che naturalmente era sbagliata ed esauriente a tre volte chiedervi per il resto nazione critici letterari Percussion d'altro canto il il giornalismo a una regola i due pilastri
La regola e non fare mai citazioni c'è un'altissima
Percentuale di probabilità di sbagliare
I due pilastri sono la smentite alla rettifica quindi siamo a posto
Adesso invece
Dalla
Dall'approccio di un critico letterario passiamo invece
A
Un intervento che ci riporta alla storia politica del nostro Paese fra l'altro
A il i tentativi di riforma
Che proprio il centrosinistra portò a un
Un certo momento ma figlio di una storia che proprio i partiti laici di cui parla Teodori già il suo libro avevano cercato in tutti i modi di favorire la storia politica di del Presidente Antonio Maccanico non era bisogno certo per voi di presentazioni
E è stato anche
Presidente del Consiglio incaricato come
E in una fase politica assai delicata e a e ha avuto un ruolo importante nel dei posti chiave della del nostro del nostro Stato
E a alludiamo appunto un intervento di respiro complessivo come
Siamo partiti da Follini arriviamo prima di
Sentire l'autore e prima ancora alle tre di Cossiga un poco alla sua impressione di questo ripete la storie che racconta
Grazie
La finalità dichiarata dei questo libero
La Cina è quella di
Cercare di colmare un vuoto nella storiografia italiana
E niente prima sessantennio repubblicano
E cioè la scarsissima attenzione
Prestata dagli storici alle forze politiche culturali laiche liberali socialiste democratiche che sia pure in una condizione di assoluta minoranza
Hanno avuto un ruolo importante nella vicenda nazionale dominata dal partito cattolico e dai comunisti
Devo dire subito che questo obiettivo è stato pienamente raggiunto
Siamo in presenza di un'opera storiografica esemplare
Ho un ricordo personale riguardo
Questo vuoto storiografico
Dal quale muove l'indagine Teodori
In una recente intervista sulla nascita del Partito Democratico
Italiana
Dato ad Arturo Parisi al Corriere della Sera
In merito alle ascende Henze ideali del nuovo partito
Si facevano ampi riferimenti ai democratici americani a Roosevelt a Clinton a Tocqueville ai teorici anglosassone francese
Ritengo di dover intervenire su questo tema
Per ricordare che esisteva una tradizione politica culturale democratica anche in Italia
Che partiva da Mazzini e Catania
Continuava con la scuola democratica della quale aveva parlato del Santissimo e che era stata presente attiva nella lotta antifascista nella costruzione della repubblica democratica sarebbe stato opportuno tenerla presente
Il libro di Teodoro irrompe in modo felice questa disattenzione pluriennale
E cita un quadro veramente completo delle forze culturali e politiche che hanno operato in condizioni assai difficili nella vicenda della cosiddetta Prima Repubblica
L'analisi di Teodoro
Delle posizioni culturali e politiche a delle forze laiche e democratiche
è riferita costantemente alle varie fasi della storia dalla costruzione di la Repubblica democratica
Nella prima fase dalla caduta del fascismo dalla Resistenza alla elezione dell'Assemblea costituente
Un ruolo particolarmente incisivo
Dice Teodori
Tra le forze democratiche laiche fu quella del Partito d'azione
Questo partito
Ebbene una identità particolare rispetto alle altre forze antifasciste
In particolare i partiti che ho
Disposizione universalistica come i comunisti socialisti democristiani
Si richiamava i problemi irrisolti del Risorgimento
Al fallimento istituzionale che aveva portato al fascismo
E quindi a stabilire un legame diretto e con la tradizione mazziniana democratica e poneva la questione istituzionale e cioè la questione della Repubblica come priorità assoluta della rivoluzione democratica
Il Partito d'azione come si sa ebbe una durata breve
Alla vigilia delle elezioni per la Costituente si spaccò in due tronconi
Uno conservo il nome e l'altro fu la democrazia repubblicana di parere alla Maalouf
All'elezione del quarantotto il Partito d'Azione ore era scomparso
Ma finché fu un partito unito ed una pesa notevole un peso notevole nella vicenda nazionale nella lotta antifascista
Per il suo contributo di sangue inferiore solo a quello comunista impediti ENEL la Resistenza fu seguono il Santa dai comunisti
Nella lotta polare pubblica fu veramente decisivo
Dopo la liberazione di Roma la fermezza di la Malfa sostenuto da Nenni e da Pertini fece cadere il Governo Badoglio del quale facevano parte Croce e Togliatti gli aprì la strada i governi del CLN alla Costituzione
Un altro episodio credo sia significativo
Alla fine del quarantatré all'inizio e quarantaquattro Ugo La Malfa a nome del Partito d'azione sull'onda del Comune successo sulla questione della Costituente
Se c'è il socialista e di Nenni la proposta di un patto di consultazione tra parti dotazione Partito Socialista
Era il tentativo di indebolire il patto di unità d'azione che legava il socialista i comunisti purtroppo quella
Proposta fu respinta
Uno storico socialista Luciano Cafagna ha scritto che l'accoglimento di quella proposta avrebbe nel futuro costituito un serio ostacolo alla egemonia politica della democrazia cristiana
Non so dire se avesse ragione
Ma l'episodio dimostra che il Partito d'azione finché assistito è stato il promotore di un disegno politico alternativo a quello comunista
I comunisti erano interessati soprattutto alla propria legittimazione
Erano freddina sulla questione istituzionale e nemmeno capivano l'esigenza etica della rivoluzione democratica
Comunque la risposta negativa di Nenni fu certamente uno delle cause della crisi del Partito d'azione che si spaccò sulla incapacità di risolvere il dilemma aveva indicato Mario Paggi sia socialista
O Partito Democratico
Ma nell'analisi Teodoro di Teodori e dato giusto rilievo a un'altra causa di frattura all'interno delle forze liberal democratiche laiche la questione della continuità dello Stato
La pregiudiziale repubblicana del Partito d'azione era l'espressione sintetica della esigenza di una rottura aveva Ducale con l'assetto istituzionale tre fascista
E questo era un punto su quale forse le forze liberali e democratiche non concordata
Già nel Congresso di Bari
Dei partiti antifascisti Benedetto Croce aveva dibattito la tesi del fascismo parentesi negative nella storia di un Paese che era stato sempre liberale chiese l'abdicazione del re ma non la Repubblica
Ed è curioso che nel Partito d'Azione i crociani
Erano numerose ed assai influente
Non solo moderno De Ruggiero Russo la stessa era una croce il marito Raimondo tra vera erano azionisti
La personalità più politiche come Adolfo Tino e Mario Paggi e lo stesso la Malfa che aveva indicato tra i principi ispiratori del Partito d'azione l'esperienza della destra storica di Cavour degli spaventa erano intimamente crociani
Teodori giustamente ritiene errato mitizzare Partito d'azione
I suoi dirigenti dopo la fine del partito presso lo Stato assai diverse De Martino Riccardo Lombardo a fuoco la Malfa parziale
Ma quello che verrà in comune l'aspirazione alla rivoluzione democratica intesa come l'igiene reazione dello spirito pubblico nel Paese è rimasta una esigenza di realizzato che di tanto in tanto riaffiora
Nell'Assemblea costituente liberale e democratici pur divisi non furono certo silenti
Lui Genna utili dettò quasi l'articolo ottantuno tra finanza pubblica
Calamandrei del Partito d'Azione pur ruolo importante nella redazione della norma sulla giustizia e si batte per la Repubblica presidenziale mentre per assi le pubblicano fu l'artefice della soluzione favorevole democrazia parlamentare
Nel periodo della costituenda emersero i nodi spinosi della collocazione internazionale dell'Italia mentre si profilavano all'orizzonte i prodromi della guerra fredda
Le forze laiche liberali in grande maggioranza non ebbero esitazione nella scelta occidentale e di resistenza al pericoloso dinamismo del nonno sovietica
Contro le tentazioni attendiste neutraliste che pure emergevano nel mondo cattolico
La politica di De Gasperi e sulla questione del trattato di pace tra Alleanza Atlantica dell'impegno europeista fu sostenuta dalle forze laiche democratica
Si può dire che con sforzo agli esteri partiti laici ne furono coadiutori
Nella fase successiva diciotto aprile quarantotto però dopo la strepitosa vittoria della Democrazia Cristiana non istante grave il dimensionamento delle forze di democrazia laica il luogo di queste funzioni e non diminuito
Dei Castelli associandola Governo fece un'operazione politica visto l'ordinaria lungimiranza
Per un verso crea un argine
Alle forze reazionarie clericali
Che premevano per Marina maccartismo al riguardo al comunismo lena pericoloso di degenerazione autoritaria
E l'altra raccoglie il campo della Resistenza antitotalitaria al comuni comunismo a tutte le forze della democrazia che travalicano il molto cattolica
E le posizioni affidata ai lati sceso i Governi non furono secondarie
All'economia Inarcassa agli esteri sforzo alla difesa Pacciardi all'economia Einaudi a commercio estero la Malfa siamo molto lontani
A un manuale Cencelli
Ma non sappiamo
Dai castori non ebbe erede nella democrazia cristiano
Nella sua esperienza di Governo De Gasperi e pronti il rapporto con le forze laiche specialmente con esso terzo Governo sviluppo una politica di riforma assai incisive delle quali lo legherà e ci fu un notevole
Il risanamento della finanza pubblica foderati Einaudi la politica per il Mezzogiorno fu ispirata da Donato Menichella
La ripetizione di scambio scopre di Ugo la Malfa alla riforma agraria il Piano Sinigaglia e per la sera per la siderurgia l'adesione alla Comunità Europea furono il frutto di un'attiva collaborazione riformista i cattolici i laici
Non desta meraviglia perciò se la riforma elettorale in vista delle elezioni del cinquantatré con premio di maggioranza una parte notevole forse l'anno non assetto a sostenerla
Lo fece repubblicane di la Malfa ristretta ma non è il mondo perché consideravano l'assenza assetto centrista Degasperi Annet la stabilizzazione di un equilibrio politica avanzato garanzia di sicurezza democratica di politica di riforme
Su questo tema tuttavia le forze democrazia laica liberale si dimise e la riforma elettorale fu un fallimento
Ma a parte le vicende strettamente politica delle forze democratiche ricariche
Importanza fondamentale fu la battaglia politico culturale che fu ingaggiata su un duplice fronte
Quello della Resistenza le successione comuniste dei partigiani della pace con la colomba di Picasso quello dell'anticomunismo viscerale ispirazione maccartismo autoritario e clericale
Per i visti gli scritti antitotalitario dalle forze laiche sono sicuramente il contributo più alto
E questo è forse hanno dato alla crescita democratica e civile del Paese l'analisi di Teodoro su questo aspetto della nazione veramente esauriente e convincente
Le pagine dedicate all'Associazione Italiana per la libertà della cultura alle associazioni e circoli locali che erano animata dallo stesso spirito
Previste i periodici cultura democratica antitotalitaria all'unione dei Morabito italiana al Movimento federalista europeo sono particolarmente felice
Sono ricordava azione
C'è un problema di un certo senso alcuno che della SOGEI qualcuno che per cortesia
Bene
Del
Viene detta la macchina dell'Ulivo
Sono ricordate con notevole efficace le battaglie di Nicola Chiaromonte Ignazio solo né con la rivista tempra presente
Quelle di comunità di Adriano Olivetti quelle di nord e sud di Francesco Compagna Vittorio De Caprariis Rosario Romeo
Soprattutto rimanente di Silone Chiaromonte di compagna di Altiero Spinelli di Mario Pannunzio e di Salvemini sono particolarmente curati
Si è trattato di presenze culturale e politica di altissimo profilo che pure da una posizione di minoranza hanno influito largamente sulla maturazione di una coscienza democratica e liberale
In particolare si ricorda la funzione del mondo di Pannunzio
Che vide sulle sue pagine la confluenza di Croce e Salvemini che pur non si amavano
E che seminano nella vita italiana chairman della modernizzazione e della intransigenza liberale e della R. Nushi birra irrinunciabile laicità dello Stato
L'autore ricordo i convegni degli amici del mondo
Che avviarono la fase d'apertura a sinistra i socialisti e dei Governi di centrosinistra dopo che la tragedia ungherese del cinquantasei aveva accentuato l'isolamento dei comunisti
L'opera di Ernesto Rossi fu in quel perito impareggiabile nell'offrire indicazioni riformiste nei più vari campi
Alla fine degli anni Sessanta alla condizione del Paese il cambio radicalmente
Gli autunni caldi sessantotto degli studenti le crisi petrolifere la i primi episodi di terrorismo mi sono in crisi e l'equilibrio centodieci entro Siniscalco
Il progetto di programmazione democratica fondata sulla politica dei redditi ed era nota aggiuntiva di la Malfa fu abbandonato il mondo accessorie pubblicazioni
Tuttavia furono conseguiti traguardi civile importanti la legge sul divorzio quella sul nuovo diritto di famiglia la legge sull'aborto
Erano i frutti di una lunga battaglia culturale sui diritti condotto soprattutto dalle forze laiche in particolare dai radicali
La lunga disamina di Teodori si chiude con alcune pagine a mare sulla situazione attuale della laicità della nostra Repubblica
La Chiesa gli scrive pretende di detenere in Italia il monopolio dell'etica pubblica
Per cui precetti morali legittimamente rivolti ai credenti dovrebbero essere trasferiti nel diritto dello Stato
E certamente questo il neo temporale istmo della Chiesa l'attacco alla neutra etica dello Stato
Ma consentitemi di esprimere a conclusione di questo intervento un auspicio
Che il magistero di colore cultura laica profuso negli anni da tante si mia personalità
E ricordato da questo libro
E l'alto sembra esempio di un grande cattolicoliberale come De Gasperi saranno in grado di erigere nella coscienza nazionale anche dei cattolici un sicuro arrangino contro questa deriva grazie
Grazie grazie a lei Presidente meccanico per questo intervento molto analitico che ora ci consente di arrivare praticamente alla conclusione noi li abbiamo
Diceva come vi ho già detto come tradizione per ultimo parla parla l'autore
E prima solo due cose
E la prima è che i presidenti hanno l'opportunità non so se poi in libreria si troverà di trovare se ce ne sono ancora sul tavolo o comunque chi l'ha perché sulla
Ha avuto l'opportunità la diciamo una sorta di allegato non so se del quale Massimo Murra parlarci che assai divertente ma è anche
Significativo
è un divertissement di quelli che a volte fanno i settimanali
Nelle pagine culturali è una società dei laici antitotalitari in cui Teodori classifica fra membri fondatori italiani e stranieri membri candidati e anche
Maliziosamente i candidati respinti
Ecco naturalmente ci sono tutte le personalità della storia politica italiana e naturalmente la collocazione del tutto arbitraria e quindi può consentire infiniti dibattiti come dire sintetico a volte brutale però senz'altro significativo e sicuramente divertente
Da o ultimo invece prima di dare la parola Teodori vi leggo la lettera che
A mandato Francesco Cossiga per il
In qualche modo essere comunque presente a questa a questo dibattito naturalmente la lettera
Inizia è rivolta Teodori caro Massimo altro che operetta fra virgolette il tuo libro storia dei laici che ho letto con grande interesse e partecipazione
E se al contrario è un saggio di grande valore culturale
Che attraverso un acuta e profonda analisi affronta i più rilevanti temi della vita politica e della storia contemporanea con precisi riferimenti
Offrendo spunti provocazioni e stimoli per un dibattito di grande respiro per il quale le mie calanti energie minati dagli acciacchi della vecchiaia non mi rendono ormai idoneo
Complimenti ed auguri di ogni successo e adesso sull'onda di questa
Recensione sicuramente non malevola la parola l'autore
Grazie che cosa debbo dire al termine di questo
Dibattito così
Forse questo dibattito cui ho assistito che più è stato un dibattito sul contenuto del libero di solito si possono fare i varchi riscrivibile presentazioni
Diciamo così parlando del più e del meno qui invece grazie Giulia Massari Stefano Folli Filippo la Porta Massimo Bordin ovviamente e
Soprattutto da ultimo
A Presidente Maccanico che ringrazio in particolare la discussione è stata una discussione molto approfondita naturalmente ognuno con il proprio stile che cosa debbo dire io vorrei dire soltanto
Partire soltanto da
Una cosa molto semplice perché questo libero perché questo libro
Certo ci sono i dati personali Illy il libro in una certa misura e anche
Diciamo così o una mia autobiografia politica ed intellettuale ma non è questo quello che conta quello che conta
E il fatto che
Oggi
Il mondo laico e quando uso la parola laico non uso la parola laico come vorrebbero attribuirci i clericali e la Chiesa per dire contrapposta da chi nel mondo laico
Qui lo intendo come le forze
Occidentali democratiche
Antitotalitaria
Contraria tutti gli interpreti integralismi oggi il mondo laico
è scomparso dal punto di vista polpa tu dal punto di vista della forza politica parliamoci chiaro
Parliamoci chiaro
Se ieri erano deboli oggi da un punto di vista politico non dal punto di vista delle idee dal punto di vista politico oggi il mondo laico e la laicità non esiste non esiste
E tutti gli amici che
Giustamente opportunamente sono entrati nel blocco di destra o di sinistra
Magari sono stati eletti in Parlamento sono silenziosi cioè non contano nulla diciamo la verità
So di essere brutale
Ma so di dire qualcosa che corrisponde alla realtà e basta guardare
La legislazione degli ultimi anni questo vale per per la testa e per la sinistra per capire
Che cosa è potuto e può accadere in questo Paese
Rispetto ancora gli anni Settanta quando pure c'era il periodo della Democrazia Cristiana che era egemone
Un perché aveva
Il capire governi capilista di che firmavano leggi come quelle del divorzio dell'apporto firmavano
Statisti democristiani
Se noi guardiamo oggi dobbiamo dire
La disperazione dopo turista politico poi naturalmente
Le idee corrano camminano i dibattiti pubblici ci sono
Ma senza
Una capacità di influenzare il corso politico del Paese cari amici noi siamo a zero
Questa la prima ragione
La seconda ragione che si accompagna a questa alla prima
è il fatto che nella storiografia nella memoria e nella storiografia di questo Paese
Tutta questa parte che sicuramente è stata la parte più viva più moderna più dinamica
Che ha dato a questo Paese lo ricordava
Da ultimo Presidente Maccanico enunciava tutto quanto si deve alla
Alla cultura e alla politica laica nelle sue diverse espressioni
Dal mondo economico I rapporti internazionali su cui dapprima Stefano Follis si era soffermato l'Europa
La solidarietà atlantica alla stabilizzazione economico lo sviluppo economico l'Italia tutto questo si deve in gran parte in gran parte
Al mondo che chiamo laico nella ricezione che dicevo prima ebbene
Se nella politica siamo a zero nella
Memoria e nella storiografia
Siamo
Cancellati
Io ho fatto
Una piccola
Una piccola controprova perché poi bisogna sempre parlare
In concreto
Ho preso i dieci libri di storia della Repubblica
Scritti addirittura da
Da storici amici miei
Che si dicono laici democratici e via di seguito e sono andato a vedere
L'indice dei nomi con questi otto nomi
Che io a simbolo metto un po'come costellazione perimetro di questo mondo procede Einaudi Salvemini Ernesto Rossi Silone chiaro Monti Pannunzio livelli
Ma sapete
Che la maggior parte dei libri di storia italiano o
Non citano mai queste questi signori ostili citano Citran una volta due volte a a fronte di Togliatti centocinquanta volte
Ve e via di serie questo che cosa significa significa
Che c'è una cancellazione della memoria e della storia di di questo mondo
Anche molto al di là
Della
Diciamo della scarsa forzo influenza che hanno avuto
Quindi
Questo mio libro
Oltre a ragioni
Di passione personale
è dovuto al fatto che o riprendiamo
Nel dibattito pubblico
Sia sul piano politico
Sia sul piano
Storico
A
Sollevare questa questione
Oppure questo Paese si priva era
Della parte non dico più importante ma certamente di una parte fondamentale di quello che è stato lo sviluppo dalla Repubblica italiana questa è la ragione di questo mio libro
Del devo ringraziare quanti hanno detto a cominciare da da quella letterina che nel scritte Presidente Cossiga oggi questo libro cerca di colmare questo vuoto e via aprire questo dibattito
Voglio
Solo aggiungere perché le cose che sono state dette
Così felici è così acute perché non occorre io faccio delle Chiossi
Voglio solo dire una cosa non è vero
Non è vero
Che
Questo è il partito che non c'è
è sbagliato
è sbagliato perché quello che non c'è stato
è stata la unificazione
Con la capacità di esprimere una forza politica al meglio di qualcosa che invece c'è stato
E proprio tutto quanto ricordava
Tonino Maccanico al Presidente da ultimo
Dimostra che questo partito dei laici democratici chiamiamoli terza fase verità sono stati i protagonisti
Devo del primo quarto di secolo della Repubblica
E quello che non c'è stato c'è stato questo dramma
Questo dramma delle divisioni interne per cui
Io da dico una
Una battuta
Guardate
Se Peppino Saragat Ugo La Malfa
Bettino Craxi Marco Pannella ed Eugenio Scalfari
Invece di combattersi odiosa mentre l'un l'altro perché questo hanno fatto diciamo la verità
Si sono
O gli atti
E si sono dichiarati ognuno ha odiato l'altro
Se questi quattro personaggi che esprimevano cose tra loro più vicine di quanto fossero quelle fra ciascuno di questi personaggi e il mondo comunista social comunista e il mondo democristiano se questi
Cinque personaggi
Avessero avuto l'intelligenza e la perspicacia dicono e so che vi dico una cosa grave
Di capire che negli interessi del Paese erano più forti degli interessi del piccolo orto di di partito eccetera la storia di questo poi partito sarebbe stata la storia di questo Paese sarebbe stata molto diversa perché
Perché noi oggi se voi ci pensate
Noi oggi in questo momento
Sia nell'ambito del centrodestra che nel centrosinistra che del dibattito pubblico
Stiamo discutendo esattamente le questioni della modernizzazione la questione dei diritti e individuali le questioni dello sviluppo sociale ed economico dei diritti di libertà
Che si discutevano esattamente negli anni Cinquanta e quando con i convegni del mondo che erano l'insieme di tutte queste cose a prospettavano al Paese una piattaforma di modernizzazione ma noi siamo dovuti passa dagli anni Cinquanta
Dopo cinquant'anni a ridiscutere le stesse cose a ridiscutere la questione delle corporazioni in Italia la questione delle bardature corporative dei sindacati
Dei partiti del dell'efficienza delle cose dell'economia e e dei diritti individuali noi stiamo discutendo esattamente le stesse cose che si discutevano cinquant'anni fa perché abbiamo passato cinquant'anni
In cui pochissime di queste cose sono state affrontate
è questa è
Non la malinconia nulla nostalgica ma è una considerazione sulla storia sulla storia dita
Mi fermo qui
Voglio solo aggiungere un'altra cosa che mi pare
Anche questa sia importi importante proprio nel discorso sulla storiografia che facevo prima sui libri di storia in cui andate a vedere
Della storia della Repubblica andare a vedere l'indice dei nomi e troverete questo spaventoso vuoto spaventosi io non voglio fare i nomi
Di questi miei colleghi storici che hanno scritto le storie Italia che poi
Appartengono anche a questo mondo e che sono incapaci
Di esprimere quello che che che una semplice lettura della storia dico di questo Paese
Che non ci siamo che la storia di questo Paese e la politica di questo Paese
Si è
Concentrata non so se la parola giusta sia sicuramente adottato
Due grandi
Schemi di divisione e di interpretazione concettuale della propria storia
Negli anni
Trenta e Quaranta soprattutto negli anni Quaranta diciamo fino fino a quarantotto
Il tema fondamentale è stato quello di
Fascismo antifascismo
Questo è stato il tema fondamentale su cui giustamente la Costituzione nasce dall'antifascismo tutta la Repubblica nasce antifrasi mio e via dicendo questa dicotomia è stata quella che
è stata la lettura di questo pezzo di storia
Ma la lettura di questo pezzo di storia che cosa ha significato ha significato di vedere un mondo diviso in due parti comodo dire e di poli di forze politiche ed i concetti
Diviso in due parti fascisti e antifascisti mentre era diviso in tre parti
Perché c'erano i i fascisti
C'erano degli antifascisti comunisti e i compagni di strada e c'erano gli antifascisti democratici
Che erano contrapposti ogni tipo agli antifascisti comunisti tanto è vero che tutte quegli episodi di diritti di lotta interna da Porta Susa e via di seguito no
è inutile che io sto sto qui a ricordarle
Ma la storia ha ignorato che esistito un grande antifascismo
Democratico che non aveva nulla a che fare e che aveva obiettivi
Forse completamente diverse da quelle del dall'antifascismo comunista e di coloro che erano i compagni di strada ed è qui
Che c'è stata l'egemonia culturale comunista cioè quella di imporre una lettura della propria storia che non fosse una lettura veritiera
Delle tre parti che erano allora presenti riducendo tutto a rosso e a nero e chi era contro in nero non poteva essere contro il rosso non poteva che esse rosso e questa è stata una grande violenza
Sulla nostra identità nazionale
E la stessa violenza che poi è avvenuto
Con la guerra fredda in poi
Per gli anni successivi in cui di nuovo la dicotomia
Comunismo anticomunismo
Ma anche in quel caso non era vero era sì vero in prima approssimazione
Ma se si andavano più a fondo da una parte c'era il mondo comunista con la sua ideologia la sua forza il suo parere la sua forza politica venga e dall'altra parte c'era
Un anticomunismo che voleva instaurare in Italia un regime
Alla Franco alla Salazar clericale reazionario ultraconservatore che riducesse i diritti individuali restringe esse le libertà collettive
E questi tentativi furono effettuati da quarantotto al cinquantatré da quarantotto ci farebbe ci furono questi tentativi basta ricordare quello che significò l'operazione Sturzo è qui giustamente
Tonino
Ha ricordato che De Gasperi è stata grande baluardo
E che infatti quando quando mi dicono vado in giro faccio dibattiti
Dici dei personaggi laici io dico il grande passaggio valido e Alcide De Gasperi perché Alcide De Gasperi di concreto voi sapete che non fu più ricevuto da Pio dodicesimo
Do da opporre che che quando chiese l'udienza per la sua anniversario del matrimonio non fu ricevuto radio dodicesimo che che dalla dal cinquanta mi pare fino alla morte non lo vuole più più ricevere
E nella dicotomia comunismo anticomunismo su cui è stata descritta ancora una parte della storia d'Italia e ancora una falsa immagine una falsa identità
Della storia di questo Paese perché c'è stato il comunismo con tutti
Il sud le sue
I suoi compagni di strada i suoi accompagnatori quelli che si sono messi sotto l'ombrello magari per periodi
Alcuni più brevi altri più lunghi alcuni sono entrati poi sono usciti e via di seguito che ha costituito un grande moto una cosa importantissima e dall'altra parte
C'erano c'erano i Gerda c'erano i monsignor Ronca c'erano gli imprenditori
Un gruppo di imprenditori italiani che voleva la svolta autoritaria in Italia non dimentichiamoci che io nel mio libro ci sono nomi e cognomi ci sono fatti di sono elementi c'era una parte del giornalismo italiano
Che voleva il restringimento delle libertà in questo Paese per per fare il regime forte che guardavano a McCarthy sono anche se guardavano perché all'ultimo proprio mentre in America stava finendo perché si trattava del cinquantasei l'ambasciatrice Lewis
Era artefice di questa di questa svolta mentre prima gli Stati Uniti abbiamo sempre puntato sulle forze democratiche laiche ma non l'avevano trovate in Italia
Perché questo aveva fatto ma questo è tutto un altro discorso che è contenuto
Nel libro poi quando arriva questa ambasciatrice Luis
Andò a re a ripescare disse bisogna mettere fuorilegge Partito Comunista bisogna mettere fuorilegge i sindacati invece queste queste queste barzellette del genere
E quindi esistito
Un anticomunismo reazionario in collegamento
Cono con con un quadro internazionale perché poi tutte queste cose italiane non sempre avvenute in stretto collegamento con il quadro internazionale e che invece insistito un anticomunismo
Democratico
Laconico che voleva l'allargamento e libertà e voleva combattere Partito comunista e l'unica maniera in cui si poteva combattere
Sul piano della concorrenza e della competizione della modernizzazione riformisti chiave del Paese perché questo era la maniera per combattere il partito comunista questo
E l'appuntamento ahimè che perse Pietro Nenni perché Pietro Nenni ricordiamolo
E che aveva che era il primo partito della sinistra ne quarantasei con il ventuno per cento dei voti contro i diciannove e dei comunisti
Perse la grande occasione di essere il partito perché poteva modernizzare il Paese e fare la concorrenza ed è per questo che io
Nel mio Pantheon nel mio Pantheon
E lei può Ignazio Silone a un personaggio straordinario a un personaggio straordinario ma non
Perché tutti
Compreso il mio amico filiforme la forza ricordava i pregi letterari figuriamoci l'unico scrittore italiano più conosciuto nel mondo e dialisi sì non è stato un un grande capo politico
è stato un capo politico almeno nella sua storia negli anni Trenta che nonostante tutte le stupidaggini che si vanno ancora scrivendo adesso è stato un grande personaggio negli anni cruciali
Dal quarantatré quarantaquattro quando la rete degli antifascisti democratici si collega in Europa con Allen dall'asse perché all'andava s'
Lo SS
Mica aveva mica puntava su suoi i reazionari colonnelli puntava su su Silone puntava la sua Olivetti puntava sui democratici liberali repubblicani puntava su Parri puntava su tutte quelle cose che poi caddero perché questo diciamolo anche la funzione degli Stati Uniti
Ma questa è un altro mio capitano che troverete
Nel libro
Ebbene
Quindi queste cose oggi come dicevo prima non solo siamo in una disperata situazione politica
Ma siamo anche in una disperata situazione
Culturale storica e storiografico
Io ho dato questo piccolo contributo sono confortato
Innanzitutto del dagli amici che hanno voluto discuterlo con tanta passione tanta acutezza con l'ascolto che
Che anche questa sala dimostra e spero che
Si possa andare avanti su questa strada grazie
Grazie a tutti
Bravo
Pubblico non sono
Scusate io
Io
Io adesso
Adesso vado
Lì dove si vendono i libri perché mi
Molti mi hanno chiesto di fermarlo e sono a vostra disposizione
Milano Maradona
Raramente
Rimandarla
Quale
Come