Il valore della ricerca e della trasmissione della conoscenza per lo sviluppo del Paese nei principi della Costituzione

Diamo di liberare per cortesia i corridoi laterali in particolare in corridoio di destra grazie
Entra no
Il Senato Accademico
E il prorettore dell'Università degli Studi di Verona professoressa ventina Campedelli
Entra
Il Magnifico Rettore professore Alessandro Mazzucco accompagna il Presidente della Camera dei deputati onorevole Gianfranco Fini
Benvenuto onorevole Presidente
Ecco prego ora i cameramen di lasciare libero il podio prende la parola
Per il saluto il magnifico rettore professor Alessandro Mazzucco
Chiarissimi membri del
Senato Accademico
Otto unità
Scusi colleghi
Studenti
Illustri ospiti
Ritengo di poter interpretare il modo di sentire di tutti
Nell'esprimere il più vivo ringraziamento ed un cordialissimo benvenuto tra le mura di questa università
All'onorevole Gianfranco Fini Presidente della Camera dei deputati
Malgrado
Sorprendentemente
Oggi mi verrebbe dire per fortuna si parli poco di università in questi
Tre mesi di inizio della nuova legislatura
Forse ma
Mi potrei anche sbagliare per un concentramento
Forzato e l'attenzione pubblica sui problemi del
Problema più vasto orizzontale dei della scuola
A sfavore di un problema di minore estensione ma
Mio parere
Assai più acuto quello della diversità
Lungi da me signor Presidente la tentazione di avventurarmi indiscrezioni storico accademiche sulla
Valore tradizionale dell'università
Certamente abbiamo un grande passato ma concentriamoci sul futuro sul presente sul futuro
Leggiamo ed abbiamo letto sui giornali
Come l'università il tiro di questa italiana in qualche misura
Sia oggi
Ripudiata come una sorte di Madrid del genere malgrado in numerose circostanze
Ad essa e alla sul suo e dell'Oriente ci piace richiamarci
Non cerchiamo alcuna difesa d'ufficio in un momento nel quale
Nessuna istituzione per quanto nobile è sacra
Sfugge a critiche talvolta ad aggressioni giustificate o meno
All'opposto
Forse
Tutto ci induce ad una obiettiva autocritica
E ci fa riconoscere gli elementi di grande debolezza io oggi e s'identificano nella pretesa
Di una autonomia non collegata con l'alcuna responsabilità
Ad un sistema decisionale caratterizzato da poca concorrenza e trasparenza
Ad una proliferazione finalizzata a progetti individuali e clientelari
Che ha condotto ad una spesa quasi integralmente destinata a pagare degli stipendi
All'attivazione di venticinque mila centonovantaquattro corsi di laurea
E quali almeno centocinquanta con meno di dieci studenti
Frequentate i
Da una
Sparute sparuta
Raccolta di
Studenti una moltitudine di atenei sull'orlo del dissesto finanziario
Non solo per penuria di risorse ma anche per la loro cattiva gestione
I quali
Comunque malgrado la chiara clamorosa la situazione di allarme non si sono veri i dati di bandire complessivamente tre mila seicento nuovi concorsi
Appena il famigerato decreto mille proroghe si è permesso di sbloccare una esile idea di contenimento
Alla luce di quanto sopra signor Presidente
Credo che nessuno in coscienza possa criticare un Governo che
Pressato dall'urgenza di contenere la spesa pubblica
Promulga un provvedimento o il quale in un triennio finisce per tagliare all'università il ventuno per cento del finanziamento un miliardo e mezzo di euro
Eppure
I dati OCSE dicono che la spesa annua testo utente universitaria è
Fortemente inferiore alla media OCSE da otto mila sessantadue euro per l'Italia a quindici mila cinquecentododici per la
La media OCSE
Del resto la percentuale di spesa universitaria rispetto alla spesa pubblica totale per i servizi e di uno virgola sei contro il due virgola nove dell'Unione europea
Le risorse pubbliche per l'istruzione superiore sono lo zero virgola otto per cento del PIL contro una media OCSE dell'uno e tre per cento
Allora come è possibile conciliare un adeguamento del nostro Paese alla realtà internazionale
La dichiarazione di Lisbona in cui siamo collocati se da un lato farci diamo i nostri investimenti già tanto modesti
E però dall'altro disponiamo di un sistema incapace di gestire questi pochi fondi questo è il tema principale
Io credo non vi siano dubbi per utilizzare una metafora proveniente da un nostro autorevole governante per riempire la bocca bisogna innanzitutto tappare le falle
Occorre mettere mano con urgenza ad una strategia che si avvii subito nel due mila nove per dar vita ad un profondo risanamento del sistema all'insegna di tre punti chiave
Trasparenza legalità efficienza
E con ciò
Si intende iniziare in modo strutturato e continuo la valutazione dei risultati subordinando ad essa una parte dei finanziamenti
Per essere modernizzato lo stato giuridico dei docenti adeguandolo alle attuali rinnovate funzioni delle università ed alla sua ormai
Acquisita collocazione
In un contesto territoriale del quella del quale essa è parte essenziale non è più istituzione separata
Parte essenziali indispensabile nell'orientamento tiene il raggiungimento di obiettivi di sviluppo del territorio
Per questo i docenti non possono
Non debbono essere più considerati una casta ma dei professionisti preziosi e disponibili per le esigenze della società civile
A cominciare dal sistema delle imprese dal quale
Ci si attende altrettanta apertura indispensabile premessa ad una ipotesi di Asia di fondazioni universitarie di diritto privato
Malgrado le quotidiane denunce dettate generalmente da malanimo di universitari
Delusi se non da universitari falliti
L'università italiana gode di altissime capacità di prestigio a livello internazionale in primis sul livello formativo
Come documentato dall'alto numero di reclutamento di nostri laureati in Paesi stranieri
Paradossalmente il famigerato fenomeno della fuga dei cervelli la vergogna numero uno e la università italiana è invece il principale testimone del valore
E l'università italiana nel preparare laureati di altro difendo
Così come le miserie della nostra ricerca che i nostri disinformati denigratori posizione euro costantemente agli ultimi posti nei Paesi industrializzati
Sono in realtà tali solo sotto il profilo quantitativo
Come segnalato da un'analisi OCSE del due mila cinque
E ha indicato come la qualità della ricerca italiana in termini di produttività pro-capite e di produzione scientifica in rapporto ai finanziamenti
Erogati
La colloca al secondo posto assoluto nell'unione europea
Si tratta in questo caso di carenza di organici e di risorse non di capitale intellettuale
Per questo fondamentale ragione signor Presidente che mentre pur con viva preoccupazione prendiamo atto di un momento difficile
E induce il Governo a tagliare ulteriormente i così drasticamente leggiamo deste risorse del sistema universitario
Che
Chiediamo a gran voce e ciò si faccia ma non in maniera indiscriminata
Si faccia ma colpendo selettivamente le inefficienze e le violazioni delle regole
Riteniamo che i bilanci dissestati devono essere ripianati attraverso piani di rientro pluriennali concordati con gli organi di governo
E vengono all'opposto destinate parti consistente delle risorse recuperate agli atenei che hanno un rapporto virtuoso tra spese fisse e finanziamento statale
In relazione
Alla capacità io occupo operare in concreto di anni di razionalizzazione della spesa
E questo mi permetta signor Presidente una battuta
Mi ricorda il proverbio che sconsiglia
Di chiedere al tacchino di preparare impianti il pranzo di Natale
Per cambiare e bisogna cambiare è necessario modificare in modo sostanziale la presunta autonomia di governo dell'università
Questo è il primo passo e deve essere attuato a livello legislativo
Proprio
Per lei pittoresche ragioni pocanzi rappresentate
Ciò ha ottenuto tutto il resto dell'operazione ne discende
In
Assoluta compatibilità con la reale autonomia dell'università che troppo spesso e confusa con
Arbitrio e che invece noi riteniamo
Debba essere
Inderogabilmente coniugata con la parola Renzo responsabilità e rendicontazione
Chiediamo a chi ci governa di non limitarsi a provvedimenti di natura finanziaria immagini accompagnarli conservi progetti di riforma
Compatibili con la nostra posizione di Paesi industrializzato Confidi condivisibili e condiviso
Chiediamo anche che in una vampata in un ardore di liberalizzazione eccetera
Non si sacrifichi la tradizionale qualità codificata dell'insediamento della vera ricerca scientifica al mito moderno della telematica
Ottima per la comunicazione
Ma ben lontana dei significati pedagogici dell'insediamento
Signor presidente
Anche tra i limiti della nostra splendida Valpolicella ci sono dei grappoli d'uva marcia
Ma il nostro prodotto e eccellente e
Spero ne potrà accadere un assaggio
Così è per l'università italiana
Qui mi perdoni
Debolezza
Per la nostra Università di Verona in particolare
Pertanto
Primari risanamento e poi rilancia queste sono le due parole chiave ed è un polo connotare le politiche universitario dei prossimi anni
Concludo dicendo che siamo ovviamente ben consapevoli che tutto ciò entra tutto talmente nella competenza dell'Esecutivo
Non di meno attribuiamo alla sua presenza di oggi tra noi
Ha parlato del valore costituzionale del conoscere e dell'insegnare
Un significato analogo a quello che abbiamo attribuito all'incontro che il Presidente della Repubblica ha voluto avere con la Giunta della Conferenza dei rettori
E che noi
Riteniamo intenda essere un atto di
Presenza di solidarietà i
Incitamento di testimonianza di garanzia
Che è quanto le cariche istituzionali dello Stato possono rappresentare e che noi ci aspettiamo grazie
Ringraziamo il Magnifico Rettore
Ed ora con grande piacere invitiamo a prendere la parola il presidente della Camera onorevole Gianfranco Fini per
Prenderà la parola per la lectio magistralis il valore della ricerca e della trasmissione della conoscenza per lo sviluppo del Paese nei principi della Costituzione prego
Grazie magnifico rettore autorità accademiche
Ta civili
Di ore signori
Desidero innanzitutto ringraziarla Magnifico Rettore per all'onore che ha voluto riservare certamente non è la mia persona malata richiesti alle che attualmente ricopro
Invitandomi questo Ateneo per una lectio magistralis su un tema certamente impegnativo e su un tema
La cui
Attualità credo non sia
Ad un po'e qualificato
Permettetemi nel tentativo di
Puntare al meglio l'impegno
Il porgere qualche considerazione di carattere preliminare
Credo che sia
Attorno
è difficilmente contestabile che a partire dagli anni trenta e per tre successivi decenni
Ci sviluppo nel nostro Paese una intensi appassionata polemica la due e più profondi pensatori italiani
Per Benedetto Croce essenza del liberalismo era da individuare in una generale Weltanschauung politico filosofica
E riguardando la stessa vita i rapporti degli uomini non poteva per sua natura e attingere a valori immodificabili
Liberismo pezze evidenziava un carattere contingente sento collegato ad uno specifico assetto dei rapporti economici
A ciò la conseguenza per croce e la possibilità che il liberalismo potesse convivere con sistemi di produzione economica diversi dal liberismo e invia ipotetica anche con quelli di matrice socialista
Vige in house invece sosteneva che il liberalismo non poteva in alcun modo sussistere al di fuori di un assetto economico di stampo liberista
La presenza di una pluralità di soggetti e disco in regime di concorrenza nel mercato il libero funzionamento delle leggi della domanda e dell'offerta costituivano per l'economista piemontese
Necessarie ineliminabile substrato del liberalismo
Il riconoscimento dalla proprietà private e la diffusione del potere economico tra più soggetti rappresentavano quindi una condizioni ineludibile per la sopravvivenza di un sistema liberale
In quanto la concentrazione dell'economia
Unico apparato secondo il modello del prospetto specialismo reale e la soppressione della libertà privata non potevano che indurre al dispotico
Si tratta di una polemica e su temi del tutto simili anche se in un diverso contesto politico geografico vide contrapposti anche due grandi pensatori europei per il servizio agli
Se infatti il primo affermava che nel capitalismo nel socialismo implicano una determinata procedura politica qui entrambi sono in principio compatibili sia con la democrazia con l'autocrazia
Secondo sosteneva che il controllo economico non è il semplice controllo su un settore per la vita umana e possa essere separato dal resto
E il controllo dei mezzi per tutti i nostri figli e chiunque abbia il controllo esclusivo dei mezzi ed è anche determinare quali fini debbano essere alimentati
Quali valori vadano stimati più alti quali più bassi in breve ciò che gli uomini e vanno credere e ciò per cui debbano affannarsi
Si tratta di riflessioni che non credo possano essere trascurate quando si cerca di affrontare i temi delicati della conoscenza dell'attuale della sua trasmissione e della ricerca
In particolare credo che occorra interrogarsi se questa triplice tipologia di azioni umane possa svilupparsi al di fuori della democrazia o se ad essa sia coessenziale la presenza di un ordinamento democratico
Risposta a mio giudizio richiede che tre tipi di azione siano valutati singolarmente scorporando l'uno dall'altro
Conoscere vuol dire cercare di valutare i dati le informazioni fatti tentare di ordinarle secondo criteri logici che ne permettano una esatta comprensione
è quindi evidente la strettissima connessione intercorre tra la conoscenza e la democrazia
Un regime assolutista limita infatti le possibilità di acquisizione dei dati o peggio ancora di falsifica
Viene alla mente il ricordo due tragici avvenimenti del secolo scorso dicendo verrà Istat la propaganda nazista attribuito a più al bolscevismo di matrice ebraica che voleva perseguitare
Successivamente sterminare le fosse di cattivi la terribile strage di ufficiali polacchi e regime sovietico tentò di addossare innanzi
La domanda semplice come si può in un regime non democratico in autoritario peggio ancora dittatoriale
Avere una precisa percezione della realtà cioè le fonti di informazioni sono controllate dal regime stesso e forniscono elementi di conoscenza bar finalmente o del tutto al sito
Ma anche prescindendo dai regimi totalitari del cosiddetto secolo breve qualunque sistema dispotico avendo come prima preoccupazione il controllo delle notizie impedisce il formarsi di una conoscenza esatta di ciò che realmente accade
Pensiamo alla Società del Seicento
Anche se rispondesse a verità eppur si muove immortalato da prego
Come poteva la società del tempo ignara degli studi sulla meccanica celeste entrare nelle profonde implicazioni del pensiero di Galileo superando i divieti allora erano posti alla diffusione delle idee
E veniamo al secondo aspetto della triplice tipologia prima indicata la trasmissione dall'altra
Anche per questo aspetto non sono possibili conclusioni diverso per evitare infatti che si è diffusa solo la verità gradita al gruppo dominante di turno e assoluta necessità di un ordinamento democratico
Tornerò sull'argomento successivamente quando cercherò di affrontare i principi in materia fissato la nostra Costituzione
A conclusione ancora più stringenti si giunge con riferimento alla questione della ricerca
In questo settore infatti un sistema assolutista non solo può detenere un potere oppositivo
A dire impedire che certe ricerche siano effettuate ma può addirittura sviluppare un sistema di ricerche tendenti a risultati è lecito definire mostruose
Si pensi ad esempio alle applicazioni è un genetiche e la folle ricerca nazista della cosiddetta purezza della razza aveva determinato oppure
Epoca staliniana alleggerire disegni nel campo dell'evoluzione delle specie vegetali
Ci potrebbe obiettare che un sistema democratico non costituisce garanzia assoluta e di per sé il divieto di ricerche scientifiche e possono produrre risultati negativi
In realtà un sistema democratico contiene in sé le contromisure per assecondare Popper rifiutare le scelte che gli vengono proposte o imposte
A questo riguardo via da riconoscere che la nostra Carta costituzionale fornisce tutte le garanzie non solo per ciò che concerne la solidità dell'impianto democratico ma anche in modo più generale per ciò che attiene alla disciplina del fenomeno culturale
Con la previsione infatti delle norme contenute negli articoli nove e trentatré e trentaquattro
Il costituente ha posto con lungimiranza e anticipo i cardini per una compiuta realizzazione del modello di Stato ispirato e i valori più profondi della nostra cultura
Il fenomeno culturale inteso nel suo insieme ovvero come difesa dell'ingente patrimonio storico artistico presente in Italia
Ma soprattutto anche inteso come garanzia e sviluppo delle attività di ricerca e le fasi di istruzione e formazione dei singoli cittadini
Si pone oggi ancor più che al momento della redazione del testo costituzionale quali linee essenziale io polluzione della dinamica della comunicazione Intini Inter individuale e collettiva
Una piena espansione delle libertà di espressione artistica scientifica costituisce il presupposto indispensabile per l'integrazione delle culture in una dimensione che poggia sulla pluralità delle articolazioni sociali
Perché in questo senso emerga ancor più chiaramente la difficoltà di interpretazione però la conica disposizioni di cui all'articolo nove primo comma della Costituzione secondo cui la Repubblica
Promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica
Intesa infatti come significato omnicomprensivo il termine cultura si connette ad un tipico concetto indeterminato ad una vox media la cui concreta esegesi rimessa quasi per intero all'opera dell'interprete
Al riguardo il giudice delle leggi non ha mai fornito un'interpretazione del concerto costituzionale di cultura
Hai più recenti filoni dalla dottrina pongono in evidenza il fronteggiarsi di almeno due concessioni distinte la prima più ampie tendenzialmente illimitata la seconda più ristrette essere
Nel caso di una concessione ampia fondata su un'interpretazione sistematica dei principi della Costituzione e riecheggiando i contributi della scienza antropologiche la cultura
Parla la costituzione del quarantotto
E quella che nasce dal libero sviluppo della personalità dell'uomo dalla sua libertà di scelta dei propri processi formativi dalla libera formazione del suo sistema di valori
I talché significato costituzionale di cultura initial coincidere con l'intero processo di formazione intellettuale della persona
In questo senso il principio fondamentale contenuto nell'articolo nove dovrebbe essere ritenuto quello della tutela
Tutta l'attività intellettuale dell'uomo
Sia che avvenga nei campi più vasti generali dello scivolo dello scibile umano la cultura latamente intesa sia che essa avvenga più definiti i settori della scienza e della ecco
Secondo invece una concezione più selettiva la nozione costituzionale di cultura deve essere limitata alle manifestazioni superiori dell'intelletto umano e dunque
Solo alle espressioni culturali che raggiungano il livello dell'arte o della scienza
Al momento che gli altri elementi di cultura palina morale l'economia la Regione sono inconciliabili con il tenore normativo dell'articolo
Al di là della disputa però è evidente che almeno su un dato le due tesi convergono
Contribuendo ad illuminare il significato dell'articolo nove lo sviluppo della cultura e concerto talmente ampio e finisce per comprendere in sé anche la ricerca scientifica e tecnica
Premesso che questa va intesa nel senso più vasto comprensivo sia delle scienze della natura che delle scienze dell'uomo in ciascuna delle due nozioni di cultura emergono elementi convergenti sull'unitarietà del fenomeno contemplato nel primo comma dell'articolo nove
Costituendo un espresso riferimento alla ricerca scientifica e tecnica nient'altro che una specificazione dello sviluppo della cultura oltre indirizzate poco più puntuale i compiti della Repubblica
Questa prospettiva l'articolo nove della Costituzione sembra dunque delineare un quadro di intervento pubblico del tutto disinteressato
All'articolo quarantuno ultimo comma della Costituzione nel prevedere la programmazione economica
Implicitamente consente un intervento del potere pubblico nella ricerca scientifica
Non più subordinato alle scelte dei ricercatori bensì in funzione degli obiettivi socialmente ed economicamente ritenuti più utili
Dal legislatori
La conflittualità tra scelte del ricercatore scelte del potere pubblico può divenire sensibile
Con conseguenze più gravi in quei settori in cui gli strumenti di ricerca sono estremamente onerosi e quindi solo l'intervento del potere pubblico e delle finanze pubbliche o consentirne l'impiego
Certo i rapporti tra politica e cultura sono estremamente più complessi di quanto non possa apparire da queste riflessioni
Cultura nasce in un determinato ambiente storico e sociale per molti versi negli specchi bisogni e le istanze
Costituisce spesso e delle sue contraddizioni uno degli aspetti più significativi e caratterizzante
Esiste peraltro un'osmosi in senso doppio tra culture Società nel senso che la seconda alimenta la prima nel senso che questa
Siccome coscienza più chiaro problemi avvertiti da tutti agisce in vario modo sulla società medesima
Ciò consente di supporre che non di rado gli obiettivi di ricerca indicati dagli organi competenti del Po del potere pubblico rispecchino anche le personali inclinazioni dei ricercatori
Ero è peraltro che talcune alcuni ricercatori per i settori in cui operano o per la loro particolare vocazione scientifica sono portati ad affrontare
Questioni che determinano vantaggi più lenti o comunque meno facilmente misurabili per la società
Eppure è chiaro che la società se non vuole precipitare in una sorta di oscure ignoranza condanne certi Ancona facilmente misurabile non si può disinteressare certe discipline
Il conflitto allora sorge non tanto tra esigenze meramente individuali ed esigenze collettive sorge piuttosto tra ricerche che hanno ricadute immediate misurabile sul sistema produttivo e ricerche scientifiche alle forti implicazioni etiche giuridiche
Ecco allora che la ricerca scientifica la cui attività è un valore che fa passare i confini del sapere e quindi produce conoscenza non può non assumere laicamente parlando una connotazione etica appositi
Vorrei qui ricordare le parole di Ulisse note i versi del poeta fatti non foste a viver come bruti ma perseguire virtute e conoscenza accendono gli animi dei vegliardi giunti ormai alla soglia della loro esistenza
Certo questo valore positivo dell'attività di ricerca può entrare in crisi in casi limite
Quando l'uso delle scoperte scientifiche in corso di elaborazione
Sì altamente discutibile se non certamente inaccettabile o prima ancora quando i mezzi risulti impiegati risultino di perse discutibili o inaccettabili sul terreno giuridico uniti
Al punto di vista giuridico c'è l'attività di ricerca si avvale di mezzi dubbi ottenga risultati dubbi fuoriesce dal sistema legislativo costituzionale non potrà senza alcun dubbio essere valutato positivamente
Resterà assoggetta sanzioni previste in via specifico generale dall'ordinamento
Se invece tale attività è da ritenersi complessivamente consentita potrà al massimo essere valorizzata l'obiezione di coscienza del ricercatore
In realtà la problematica si presenta assai più complessa quanto queste premesse potrebbero far supporre
Già che investe non solo la questione della liceità dei mezzi e che l'uso dei risultati anche il rapporto di probabilità tra usi fruttuosi e danni possibili
In questo caso il giudizio morale quello giuridico divengono sempre più complesse perché si trovano a dover scontare al momento attuale eventi futuri e quindi come tali certi
Certo se la società fosse unanime nel riconoscere l'impiego di certi mezzi come lecito o come non lecito e forse altre sì unanime nel valutare l'uso dei risultati
Nessun problema potrebbe sorgere giacché essa adotterebbe leggi decisioni tali a dare soddisfazione a tutti e a ciascuno
Il problema però è che questa unanimità ma non sempre sussiste neppure su temi fondamentali
Non è un caso che in certi momenti storici e credo che quello che stiamo vivendo sia uno di questi alcuni temi di fondo divengano prevalenti talvolta in modo così tumultuoso da rendere non agevole la soluzione dei problemi
Mi riferisco soprattutto alle questioni che investono direttamente il rapporto tra etica e progresso scientifico
Ossia il rapporto tra il grande sviluppo della scienza il suo inquadramento in temi etici
Secondo i quali non è automaticamente lecito tutto ciò che è possibile nella ricerca e oltretutto non è lecito che le conquiste della ricerca rimangano privilegio soltanto occhi
E noto a tutti come la scienza in questi ultimi tempi abbia affrontato in modo fortemente i nove problemi decisivi della condizione umana
Al momento della fecondazione al momento dalla morte e affrontati con straordinarie possibilità di avanzamento sul piano clinico e su quello della conoscenza ma anche
Con il grande rischio di minare la libertà della persona umana alla radice dei suoi diritti fondamentali e quali in nessun modo essa può essere espropriata
Il riferimento i valori costituzionali può essere allora anche su queste tematiche un modo per orientarsi e cercare di superare le difficoltà
In questo senso anche con riguardo a temi ardui della cosiddetta bioetica sono manifestati suggerimenti autorevoli
In effetti la nostra Costituzione almeno in tema di diritti umani non è un compromesso inteso come transazione emissivo un incontro di diversi umanissimi concordi nell'affermare valori comuni
Affermazione di tale assunto esalta il valore stesso irrinunciabile della conoscenza a quale costituisce per l'uomo un fondamentale diritto dovere
Diritto dovere di diventare ciò che è
Di realizzare cioè
A conoscenza quale sua ben peculiare proprie possibilità
Mi scrive a riscontro della filosofia cioè la moglie del sapere nasce dallo stupore di fronte all'essere delle cose
Lo stupore e l'apertura ontologica dell'uomo alla comprensione disse tutto ciò che è
Eccome esso è
Se l'uomo e homo sapiens la connotazione dell'uomo come homo sapiens o la definizione dell'uomo come animale razionale citare ancora restano tre
Ma indicare la possibilità di conseguire la conoscenza nella ricerca come dice Popper il principio non ha mai fine
Non ha mai fine come non lo all'umanità la vita di un anno di ogni uomo passa Anita resta
Ecco perché la ricerca è essenzialmente e necessariamente trasmissione
Ogni uomo però è partecipe della funzione del sapere della sua trasmissione i qui la responsabilità perso tutte le generazioni future non solo verso quelle più prossime
Un profilo quest'ultimo e investe direttamente sia l'aspetto della libertà individuale di ricerca
E a quello dell'autonomia complessiva delle istituzioni di alta cultura come le università rappresentano per antonomasia luogo elettivo nel quale si fondono ricerca scientifica insegnamento
Pensare all'università senza la ricerca e per molti aspetti snaturata nella funzione così come pensata senza insegnamento costituisce una visione assolutamente che in Italia e la stessa
Università e al tempo stesso centro di ricerca è sede di ricerca spesso oggetto che svolge ricerca e ambiente materiale culturale destinato ad essere messo a disposizione di altri
Donde libertà della scienza significa anche libertà di espressione del pensiero scientifico diritto di trasmettere agli altri proprio sapere
Peraltro
Il nostro ordinamento parte dal presupposto che il libero confronto delle idee delle diverse scuole scientifiche nonché la loro comunicazione e divulgazione
Siano come tali un bene e che quindi non ci sia spazio per alcuna scelta di Stato pur verità ufficiale
Il diritto di diffondere il frutto delle proprie conoscenze e di non tacere la verità che in buona fede si ritiene di aver raggiunto anche se questa poi possa rivelarsi non va erronea
Si scrive dunque in un quadro di tutela del pluralismo delle idee teorie scientifiche e delle istituzioni detti alla ricerca
Se la verità scaturisce dallo sviluppo della libera concorrenza tra le idee opinioni le scuole scientifiche ciò non significa però che lo sforzo dell'interprete
Non debba orientarsi nella direzione di individuare un criterio atto distinguere l'attività scientifica dagli altri possibili campi dell'agire umano
E per quanto ci si sforzi di Tripaldi trovare un criterio accessibile in questa direzione e so ben vedere
Non può che essere individuato nella lettura combinato dell'articolo ventuno della Costituzione con il primo comma dell'articolo trentatré
L'arte la scienza sono libere il libero nell'insegnamento
Un principio questo
E non potrebbe essere invocato echi pretendesse di manifestare come scientifico un pensiero che non nasca dalla specifica volontà di ricercare la verità
E non sia indirizzato ad ampliare l'arco delle conoscenze del genere umano che non sia sorretto dalla solita autocoscienza della propria scientificità e non risulti da quell'insieme di intuizione riflessione
Mi sia rivelatore messo allo studio scientifico seguito in sintesi evidente che nella nostra Costituzione la libertà della scienza non è mai soggettività senza regole
Nel momento stesso in cui si evidenza che l'articolo trentatré della Costituzione tutela al pluralismo delle teorie scientifiche altri due sono i criteri di verità cui occorre fare riferimento
Quello della verità come corrispondenza
Il quale il cosiddetto diritto dello scienziato all'errore non può trovare non può trovare tutela quando quest'ultimo nasca da un sistematico travisamenti occultamento dei fatti delle fonti delle opinioni dei dati
Quello inoltre della verità come coerenza in quanto il pensiero scientifico non può che presentarsi sotto forma di discorso coerente fondato quanto meno su un presupposto implica mente verificabile
Ciò loro sussistenza di queste condizioni si dà la misura della scientificità del metodo di seguito consente di riportare alla scienza propriamente detta e terminate manifestazioni di pensiero
In conclusione il relativismo sul quale si fonda il criterio che è la verità come consenso perde alla luce del nostro dettato costituzionale quella sua apparente assolutezza
Dall'integrazione invece di scienze verità vicende quello che potremmo chiamare l'equilibrio e benessere spirituale della nostra nazione prima ancora che l'approvazione di quest'ultima termini economico-sociale
Solo così Bellosi abusive rimanere nell'alveo di quell'ordine naturale di quell'ordine politico e si fonda sul compito specifico dell'uomo quale custode e non prevaricatore dell'essere
Però che questo sia il limite che la tecnica prima ancora che la scienza prova un limite che termine assolutamente laici deve saper rispettare
E il dispiegamento della razionalità in tutte le sue forme ne va in qualche modo dell'essere stesso dell'uomo
Però che questo
Sia in qualche modo il fondamento e il valore della ricerca
Questa la ragione di quella
Ineludibile necessità di una politica per la ricerca
E
Come scrive con parole certamente di grande attualità Scelli
Consente di dare all'uomo la coscienza di ciò che niente
Quando gli si dà questa coscienza
Egli imparerà ben presto ciò che egli deve
Li sigle rispetto teoretico per se stesso e ne deriverà ben presto anche quello pratico
Spero che queste mie riflessioni abbiano perlomeno
Posto
E non il dubbio posto
Il nesso nel modo di vedere esiste
A questi valori quegli articoli della Costituzione seppur pensati in un'epoca assai diversa e lontana dalla nostra hanno indubbiamente in termini culturali una al mio non è così fare evidente attuali
Siamo entrati l'iter fino ad ora abbiamo
Offriamo dei doni il Magnifico Rettore offre al Presidente
La medaglia commemorativa del venticinquesimo
Anniversario ci fondazione del nostro Ateneo
E il volume celebrativo
Presidente lei inconcludenti
Un lungo periodo nel quale
In ordine non voglio dire abbiamo celebrato abbiamo festeggiato il posto venticinquesimo anniversario
Ufficiale e si è appena dopo l'inaugurazione dell'anno accademico all'insegna proprio nel tema che lei oggi ha trattato concorsi profondo considerazioni
Del il problema della ricerca che trasmissione
Il progresso di trasmissione di
Sapere
Chiudiamo questa parentesi per la quale
Abbiamo
Costruito
Con
Ricordo di questi primi venticinque anni inonda breve storia di questo
E gli otto
Entro una medaglia la medaglia dell'università
Il motto del nostro Ateneo per il venticinquesimo è stato stiamo scrivendo la nostra storia la visita del Presidente Fini sicuramente si scriverà nella storia dell'Ateneo di Verona mettiamoci alla
E intanto è cronaca
Bene
Si congeda il presidente tale al Senato Accademico
Ora
Uscirà accompagnato dal Magnifico Rettore non ci resta che ringraziarlo
E
Augurargli un buon proseguimento della sua visita nel nostro Ateneo è un buon soggiorno a Verona
Grazie
Grazie a tutti voi e un cordialissimo saluto