Intervista a Gianni Pittella sulla bocciatura della proposta di bilancio dell'Unione Europea avanzata dal Consiglio europeo

Gianni Pittella deputato europeo esclusi iscritto al gruppo del PS eletto nei Democratici di sinistra con lui vogliamo parlare di Prost attive finanziare perché quest'oggi il parlamento europeo ha rigettato nella sua forma attuale l'accordo che era stato raggiunto dal al Consiglio europeo
Dicembre dai capi di Stato e di governo la sua valutazione
Non è una sorpresa perché il Parlamento ha ha approvato una risoluzione del giugno scorso nel quale nella quale ha delineato una sua proposta di quadro finanziario per i prossimi sei anni nei prossimi sette anni
E che ammonta a mille miliardi
Con delle scelte anche prioritarie scelte e importo che su sono difformi da quando ha deciso invece il Consiglio europeo sia sul piano quantitativo
Vi è una differenza di oltre centodieci miliardi tra le due proposte sia sul piano qualitativo perché Parlamento sosteneva molto la spessa per la ricerca per la competitività per lei piccola e media impresa e per la istruzione mentre il Consiglio europeo sostanzialmente mummificare Bilancio con una spesa agricola che rimane quasi invariate rispetto al passato noi respingiamo quell'accordo
Di Brussel dei capi di governo ma vogliamo negoziare per raggiungere un nuovo accordo un accordo che veda coprotagonista il Parlamento è il Consiglio europeo quali sono i margini di questo negoziato il il l'accordo di Brussel alla fine era
L'unica equazione possibili di interessi divergenti
Ma era l'unica equazione degli interessi dei governi portati avanti non sulla base dell'interesse europeo ma sulla base degli egoismi nazionali c'è invece un margine per migliorare questo accordo e io vedo alcuni punti il primo punto è
Più fondi nella categoria che riguarda la ricerca le reti transeuropee e la istruzione secondo punto più fondi
Per la politica di giustizia europea e per gli Affari Esterni terzo punto clausola di salvaguardia per variare di revisione per cambiare la politica agricola a metà Periodo e infine una forma di flessibilità nel bilancio annuale nei bilanci annuali che consenta via
Attingere a nuove risorse non previste dal quadro finanziario se ci saranno come ci sono state anche nel passato delle emergenze non prevedibili
Ma dove trovarli questi fondi in più per la ricerca dell'innovazione la politica estera olive dei governi non sono disposti a dare un euro di più
Se i governi non saranno disposti a dare un euro di più il Parlamento non sottoscriverà l'intesa questo è chiaro e non ci saranno prospettive finanziarie si andrà avanti con i bilanci annuali me che le queste minacce realtà siano
Solo minacce che alla fine il Parlamento non avrà il coraggio di aprire una crisi
Interistituzionale con con il Consiglio il Parlamento ha votato sempre con larghissima maggioranza le sue risoluzioni quindi dotato di grande fermezza
Ma io voglio augurarmi che non si arrivi allo show da uno che non si arriva alla rottura
Io penso che anche nel nell'ambito del Consiglio vi sia la disponibilità d'altra parte anche nel passato quando si vota si è varato il quadro finanziario due mila due mila e sei
Il Consiglio fece una proposta il Parlamento negozio e ci fu una aumento dei fondi quindi non è non sarebbe la prima volta che il Parlamento riesce con una forte iniziativa politica a modificare in meglio un accordo raggiunto tra gli stati membri d'altra parte parlamento su questa materia ecco decisore e quindi
Vuol far valere giustamente la sua polo prerogativa di ecco autorità di Bilancio grazie a Gianni Pittella