Non rubate la speranza

Grazie potente
Debba
Per cortesia se tutti possono prendere posto grazie
Napoli
Un caleidoscopio di civiltà
Stratificazioni di esperienza che fai fatica a raccontare perché devi scendere nel suo sottosuolo civile e sociale
Nonostante i rischi
Ho provato a calarmi cinque
Così per esempio nei Quartieri spagnoli che si inerpica nota al centro e risalgono fino a toccare il povero
A Forcella che pure nel cuore di Napoli tutta una periferia
Alla sanità
Dove vive una Napoli già altrove non si trova più perché ha conservato i suoi colori sapori suoni
Come è stato raccontato incerti famosi fino
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano conosce la straordinaria vicenda storica e civile della nostra città egli stesso napoletano
Ma soprattutto è uno che Napoli l'ha sempre vissuto da protagonista come uomo di studio
E di politica
Conosce
I quartieri di sotto
Il senza nome
Nel novembre del due mila sei dopo le elezioni al Capo dello Stato
Venne a Napoli per la sua prima visita ufficiale
Signor Presidente
Gli dissi
Vengo alla sanità nella parrocchia di Santa Maria dove si intrecciano come a Napoli violenze folklore
La camorra più violenta il ricordo del grande attore napoletano Toto
Che lì è nato
Dove si possono trovare i pittoreschi panni appesi a balconcino rally e i fuochi d'artificio
Per festeggiare i boss dei clan
Ci sedemmo vicini come compagni di scuola di viaggio l'uno accanto all'altro il collega ammutoliti due mondi difficili le Salice l
Note per le sue siringhe e la sanità
Con la speranza di riemergere
Lo Stato della Chiesa affermò il Presidente hanno una comune missione educativa e sono chiamati a servire gli stessi valori di moralità
Etica soprattutto nelle situazioni più difficili
Il futuro
è nelle vostre mani
Nelle vostre
E nelle nostre
Non siamo due cose differenti i giovani gli adulti lo Stato e la Chiesa siamo impegnati nella stessa battaglia e sono convinto che la vinceremo anche in un quartiere in condizioni così difficili come il vostro
Osservo che negli anni
Si è perso qualcosa
La morale del lavoro presupponeva che ci fosse il lavoro la morale della solidarietà effettivamente difficili se scorre
Il sangue ma se vogliamo dobbiamo e possiamo ritrovarla
La politica naturalmente deve fare la sua parte per evitare che voi ragazzi dei quartieri sia che costretti ad andar via o addirittura perdere vi
Parole
Che
Tutti accogliemmo come un potente esame di coscienza e una lettura vera degli avvenimenti per questo pubbliche proprio in quella sede si potesse rimarcare la nostra volontà
Di trovare strade comuni per combattere la disperazione
Bisogna stare a fianco dei nostri ragazzi perché vincendo lo spirito del malaffare l'emulazione di bande spietate imparino
Ad amare
Napoli
A rimanere qui
Che a trasformarla in un bene
La politica deve fare la sua parte
Ma Napoli
Deve ritrovare se stessa
Buona sera
A tutti
Quindici anni stanno ora noi abbiamo letto della dico le mie parole a voi napoletani vi sento sempre vicini
Vi sono altre
Che oggi viviamo in questa bella piazza anche a me molto cara un momento luminoso che ha avuto inizio con la visita pastorale del Papa Benedetto sedicesimo
Napoli
è stata la capitale del dialogo nel Mediterraneo esporrò lo sarà ancora cita
Di pace
Dove i lontani egli ostili si fanno per questo voglio dire
Grazie Amapola
Sappiate che ma poi sarà sempre mostrava
Ogniqualvolta ma cercherei e seppure non parli nello spazio
Se lo vorrete
Vi basterà alzare gli a vostro figlio o no
Per ricordare il c'erano di Napoli
Una sera
Come capite qualche problema ce l'abbiamo questa sera
Sono
A nome della Congregazione dei Figli almeno tra concezione del
Padre generale o vediamo zitta che saluto
Siamo qui riuniti alla presenza più alta
Del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano che ringrazio dal profondo del mio cuore dal cuore della nostra congregazione grazie Presidente per essere qui oggi con noi
è una prova d'affetto che spero giunga calda e che da parte nostra e assolutamente partecipata
E siamo qui a
Con la presentazione romana del volume
Prendiamo omaggio anche un porporato
Carissimo Cardinal Sepe che in questi primi due anni del suo ministero assoluto incarnare la volontà della rinascita civile e spirituale della della sua città ringraziamo
Un saluto particolare va anche al Presidente Repubblica d'Albania che oggi in visita a Roma
Ufficiale sappiamo questa mattina i Presidenti
Hanno avuto un incontro potuto presenziare
Per i legami di affetto di amicizia di partecipazione l'ospedale l'università di Tirana della Congregazione
Che ci vedono ospiti ma ormai i cittadini in Albania in modo assolutamente
è evidente
Ringrazio
Ringrazio gli amici napoletani che sono giunti Dante in sala e ringrazio volti noti che ci hanno voluto offrire la loro partecipazione e che sempre ci sono affianchi in questi momenti
La rinascita di una città in un momento come questo in un secondo
Vede oggi in una crisi economica grande e quindi se tutti insieme a Napoli uno ce l'ha potuta fare ce la possiamo fare anche in questa occasione stringendo ci tutti insieme e vicini alle opere della Congregazione le opere del bene che sono quelle della ricerca scientifica della sanità
Della formazione intervento che il Presidente Napolitano ha fatto pochi giorni or sono nel solco del discorso di Ratisbona
Sulla formazione sull'importanza e la centralità della formazione certamente vedremo di non farlo in nessun modo capire invano
Io
Braccio tutti voi vi ringrazio di questa presenza così
Numerosa ringrazio tutte le autorità che ecclesiastiche e civili che ci hanno voluto onorare di una presenza così ampia massiccia e passo la parola a Piero schiamazzi grazie
Ricordavo prima nel salottino con il Presidente del Repubblica Giorgio Napolitano che quindici anni fa in un'ora buia
Dell'Europa nei Balcani non anni Paolo II chiamò i rappresentanti delle religioni ad accendere una fiammella sotto le volte del cielo affrescato da Cimabue nella basilica di San Francesco alternarsi
Rientrati
A Roma
Ed è una lunga intervista a Montecitorio con l'allora Presidente della Camera Giorgio Napolitano che aveva presenziato
Ad Assisi insieme alle altre autorità dello Stato in mi parlò dello spirito
Di Assisi spirito di Assisi che scrive il cardinale Sepe nel suo libero in questi anni ha superato i confini delle appartenenze oggi è patrimonio comune
Di credenti pennone ha superato eminenza anche i confini del territorio perché è diventato lo spirito di Napoli dalle volte dal cielo di Cimabue a quello
Di Napoli
Ecco perché abbiamo cominciato con le immagini di quel video perché il libro del cardinale Sepe non è soltanto libero da lei schema da guardare Napoli lui scriveva vista da vicino non si può conoscere dalla finestra bisogna scendere in strada in questo cammino lei Eminenza
Ha trovato lo scrive
Come compagna di viaggio più lucidi autorevole il Presidente
Della Repubblica Giorgio Napolitano dal primo incontro
Alla sanità nella parrocchia di Santa Maria fino alla cornice suggestiva di piazza del Plebiscito è un cammino che noi ripercorriamo accompagnati dalla voce una grande voce napoletana dell'attore Alessandro
Preziosi
Che avete appena
Ascoltato
Ma non è tutto Napoli non è soltanto eminenza una città da guardare
è anche una città da con lui guardare perché proprio l'inizio del libro lei scrive che da poche città come da Napoli è possibile allargare lo sguardo al mondo questa è una prerogativa
Delle città che hanno insegni il DNA
Delle capitali memoria bisogno di qualcuno che li restituisca questo sguardo e questa dignità di capitale lo ha fatto un anno fa Sant'Egidio
E Andrea Riccardi con il meeting per la pace con una particolare attenzione al Mediterraneo
E non è facile parlando di mediterranee mini Enza arrivare a Napoli non solo per l'affetto che Sant'Egidio nutre per lei ma anche seguendo la geometria perché se si tira una riga da Marsiglia a Beirut da Trieste
A Tripoli
L'incontro il punto d'incontro e Napoli al centro del Mediterraneo capitale del Mediterraneo Andrea Riccardi
Io vorrei parlare di questo libro come di una storia italiana di speranza questo non è un libro di spiritualità non è un'analisi dei mari di Napoli è una storia di speranza
Solo in un Paese come il nostro un vescovo appassionato o incidere tanto in una città
E il Presidente Napolitano più volte ha sottolineato anche recentemente durante la visita del Papa il ruolo della Chiesa è anche detto di movimenti cattolici nel nostro Paese
Una religione di popolo
Dirlo non è clericalismo non è negazione del pluralismo eh una storia italiana ma questa storia italiana bisogna volerla bisogna volerla perché non diventi una tragedia come
Attratti
Si sta risolvendo o
A Napoli allora qui c'è la vicenda personale di Crescenzio Sepe
Che conosco da molti anni
Lo si potrebbe definire un uomo che ha fatto la sua strada fuori dalla vita diocesana e molti si chiedevano quando arrivo a Napoli ma cosa capirà di una diocesi concreta
Dal due mila sei se gettato nella città percorrendola in tutti i suoi aspetti
è una città malata ha bisogno di essere percorsa
Non l'orizzonte di tante personalità di politici di personalità di rilievo ma quello di burn corsi quotidiani della città non la bolla della televisione o del dibattito ci fratto dei salotti dei giornali sette per le strade c'è andato davvero e il viaggio narrato in queste pagine ha voluto partire da Scampia dove era stato Giovanni Paolo secondo
Quando visito Napoli Giovanni Paolo II che gli è stato maestro nell'andare negli angoli dimenticati di questo mondo
E se appassionato ed emerge in questo libro alle piccole storie di tanti uomini e donne Salvatore Buglione bravo ragazzo edicolanti accoltellato
Come si fa dice il cardinale ad ammazzare un ragazzo un uomo in questo modo quando stava chiudendo le dico
Il cardinale se commosso AVIS sul corpo la fattibilità il dolore della famiglia e dice la camorra non solo è un cancro da estirpare è una mentalità che devasta
E allora che fare la rassegnazione diventa un'abitudine personale poi un costume sociale
Crescenzio Sepe non Serra assegnato di fronte a Napoli
Un ragazzo del carcere di Nisida gli dice cartina
La camorra e forte dura sconfiggere e Luigi istinto gli risponde la camorra non vincerà perché Gesù Cristo e più forte e la camorra l'inferno in terra
La fa semplice non credo e l'espressione semplice e chiara di una fede religiosa che diventa passione civile sono parole che lei signor Presidente uso quando visitò
L'anno scorso a febbraio la Comunità di Sant'Egidio disse dalla fede religiosa nasce una passione civile e la stessa cosa che si può dire del carine al sette ma che serve incontrare
Ascoltare questa attività passa appassionata del cardinale
Negli angoli di Napoli il cardinale lo dice in queste pagine se accorto
Che a Napoli tutto e periferia anche il cuore della città e gli uomini e le donne di Napoli si sentono periferici alle istituzioni alla politica al futuro manca un futuro comune tante città
Tante periferie tanti uomini periferici ma da soli non si vive e allora arrivano le reti criminose gli esclusi scelgono l'altra Napoli
Come descrive Carignani in queste pagine bisogna leggerle e sconcertato innamorato
Saliceto descrive vent'anni di degrado viottoli scalcinato di fogne colabrodo quando la sera prende il sopravvento lì un uniche luci accese sono quelle delle tv i lampioni non ci sono le case sono assediate dai muri di immondizia
Un ragazzo gli chiede eminenza voi come Stati a scarpe all'inizio un po'sconcertato poi capisce
Quella domanda perché vede un manto di siringhe e allora
Pensa ogni siringa una storia ogni siringa un approccio con il degrado e si ricorda le fa bella che da giovane visitava in Brasile
Ma come si può
Essere appassionati innamorati di un mondo così brutto violento disperato Sepe lo è
In due anni di Ministero a Napoli se accorto che le luci accese sono solo quelle delle tv bisogna accendere altre luci Ada passava nottata
Così si è posto come un amico della gente come un pastore che ha fatto della simpatia il suo bastone pastorale
Rifiuta che Napoli sia una periferia si pone come vescovo come un uomo pubblico non perché ambisca a fare politica ma perché la vita religiosa non è un fatto solo privato
Anche questa è storia italiana
Così sentiamo anche nelle parole del cardinale e non mi voglio dilungare perché il libro lo dobbiamo leggere io voglio solo invitare a prenderlo in mano perché è una fotografia di Napoli un libro di speranza
Sentiamo nelle parole del cardinale mi colpisce un'espressione che fino a ieri era frequente nel linguaggio della politica ma oggi sette issata giustizia oggi quando di parla di giustizia sembra solo che si parli della magistratura
Ma la giustizia secondo le grandi tradizioni della cultura politica del nostro Paese e della dottrina sociale della Chiesa è il cuore della politica
L'arcivescovo grida all'ingiustizia disoccupazione mancanza di tutto senza giustizia non c'è politica
Si potrebbe dire al nostro cardinale che è giusto
Quello che fa Malù i combattenti
Per una causa impossibile che Napoli è un'eccezione dovuta alla mala politica alla sua storia e financo in questo tempo di razzismo l'emergente all'indole della sua gente
Ma qui mi sembra che in queste pagine compaia una visione della questione meridionale
Che non è solo richiesta di solidarietà alle regioni più ricche
Ma
In un tempo di competizione globale come affrontare la sfida del mondo solo a partire dalle aree più sviluppate più utili del Paese questa non è la logica di uno Stato
Come affrontare la competizione globale se non nord e sud insieme
Anche perché il cardinale in queste pagine non risparmia critiche al mio mezzogiorno ma ricorda che giustizia e sviluppo vanno coniugati assieme
Lei dottor schiamazzi ha ricordato il nostro meeting di Napoli
Liberamente ho sentito che Napoli non è un malato da assistere o un caso pietoso nazionale è una grande risorsa nazionale
In quel meeting interreligioso per la pace con tante personalità politiche culturali religiose
Era presente l'abbiamo visto il Presidente della Repubblica sono rimasto impressionato dalla partecipazione affetto cosa dei giovani e dibattiti e della gente a Piazza Plebiscito lo dicevo al cardinale dopo che il Papa è venuto domenica
E a
E lei ha riempito la Piazza Plebiscito al nostro incontro martedì ma qui non viene nessuno
E invece carina riconosce Napoli dice verranno infatti sono venuti e qualcuno mi ha detto in questi giorni Napoli è tornata capitale
Ho capito mai come
Altre volte quanto Napoli è una risorsa nazionale internazionale così l'assente il cardinale così la sentiamo noi qui
Perché qui noi siamo venuti in tanti credo non solo per salutare un amico non solo per salutare un bel libro ma per condividere il suo sogno e la sua speranza
E io spero
Che in questi tempi in cui va di moda parlare di realismo da un uomo di chiesa sentiamo parlare
Usa il termine di rivolta contro la rassegnazione e da un uomo di chiesa ed ha la forza
Di questo legame profondo tra la gente emerge alto un sogno io credo
Che da queste pagine
Con il contributo di tutti possa nascere le alte e realizzarsi un vero patto per Napoli per la rinascita di Napoli
Illuminato da un sogno e il fatto di tanto realismo un sogno condiviso dalla gente un sogno con un forte senso dalla realtà perché concludo queste pagine
Ci mostrano la realtà a volte colorita ma ci mostrano anche che per Napoli c'è una grande speranza grazie eminenza per questo libro
Grazie
A lei professore auguri a Sant'Egidio alla comunità che quest'anno compie quarant'anni perché lei l'ha fondata
Nel mille novecento sessantotto che è un anno importante anche per l'altro relatore che siede questa sera
Al nostro tavolo nel mille novecento sessantotto errori De Luca lascia Napoli e da quel momento si definisce nonna apolide ma con un neologismo che
Pregnante ma anche struggente
Napoli deve Napoli dei che dà il titolo anche a un suo bel libero a significare che chi SIS tacca da Napoli scrive qua non riesce più ad attecchire da nessun'altra parte ecco perché
Struggente voglio dire che se Andrea Riccardi
Che ha ricordato il meeting dello scorso anno interpreta lo slancio che il cardinale se prima dato a Napoli perché ritrovi la sua cittadinanza universale lo slancio al dialogo con il mondo
Erri De Luca e l'interlocutore invece di un altro dialogo quella di in tre con la città
Con
Quella
Che il cardinale Sepe definisce quella parte della città che la pensa
A volte diversamente da noi in questo caso il dialogo non può che essere fondato sull'ascolto anche perché
Erri De Luca in un suo libro scrive che a Napoli l'udito
L'ascolto è l'albero maestro la storia dice
Passa a voce non si impara dei libri e tanto meno dalla televisione passa voce attraversi i fatti e i fratelli cardinale fa questo nel suo libero che leggerete
Fa parlare i fatti della vita in questo una politica di grande aiuto perché è una città dove il sacro affiora naturalmente da i fatti quotidiani della vita c'è un'espressione
Ardita di ride Luca molto bella dice differenza di tanti altri posti del mondo il sacro non scende dall'alto ma scaturisce dal basso come il sul canale ride Luca
Sarebbe da fare per adeguare
Dunque la seconda volta che il cardinale vita parlare del suo libro si vede che una non gli è bastata Gallura rincaro la dose
Dunque sono un non credente
C'è uno che non abita più a Napoli e quindi sono doppiamente intruso
Ma sono un intruso assiduo insomma un ospite incallito
Non è un buon rapporto con la speranza specialmente quello individuale niente niente che mi è successo e non evita è venuto da una speranza da un'attesa
Da un'aspettativa la speranza per me è stato vedere quella negli altri ma come vedere un torcicollo di qualcuno che guardava per forza da un'altra parte cercando di vedere da quella parte insomma lo spiraglio da dove veniva
Una salvezza una via d'uscita
La speranza individuale riduce
Abilità personale il tempo occorrente un frattempo a un'anticamera del tempo che ha da venire
Dunque la speranza della io speriamo che me la cavo insomma la mia ma è stata vicina né simpatica diverso della speranza collettiva
Quella di tutt'altra pasta di tutt'altra materia di questo si tratta
In ebraico la parola speranza
Detta dal termine tutto basta
Che anche il titolo il nome dell'inno nazionale di Israele
Ma tutto va in ebraico che significa speranza ma vuol dire principalmente inizialmente corda
La corda
è una speranza la speranza è fatta di corda ma non di quella
Che ti calano dall'alto quando si è finito in una fossa insomma non è tua la corda nemmeno le forze di quelli che ti con cui
Chi estraggono fuori da quel crepaccio da quella fossa in cui sei caduto non è quella la fa la corda speranza intanto l'accordo speranze le braghe unanimità di misura serve a misurare misurare i piccoli passi la distanza
E poi c'è una frase dei ingaggiò bene
Già un bel libro della scrittura sacra più fervido più fitto della parola ti prova speranza corta
Non uno di questi passaggi Giobbe dice cioè
Per l'albero una speranza una speranza concordati
Perché
Che albero che speranza c'è per l'albero una volta che è stato tagliato abbattuto
La sua speranza e sotto nelle radici la sua Accord sta là dentro è quella che
A dipende dal suo tronco dal cui fondo estrarrà le forze per risorgere
Bene questa è l'idea che mi sono fatto della speranza insomma della speranza collettiva che ha a che vedere con l'Attica va con la corda che estrae che ritrovo rinvia rilancia dalle radici la forza dell'albero per riferisce
Curioso un dettaglio curioso per
Di alpinismo
Perché non lo conosce insomma la roccia cambia pelle
Non ambisce a seconda del vento
Il vento di Sud la rende unica sdrucciolevole difficile da temere
Bisogna esercitare molta più forza del vento di nord invece la tramontana la si cava asciugarla rende perfetta noi diciamo insomma non è che andiamo a fare scalate la chiamiamola aderenza la roccia una buona decenza ecco
La superficie di Napoli
Ha sofferto e soffre di cattiva aderenza e difficile
Difficile fare impresa su quella città e difficile metterci le mani sopra insomma tenerci sì spostarla e spostarsi in quella città
Un'aderenza di Napoli un'aderenza da scirocco
Quella città non si fa più toccare
Non si fa più toccare
Infiniti predicato i sono stati riversati su di lei dall'entusiasmo alla denigrazione dall'insulto all'elogio sperticato si sono accumulati ci sono accumulati nel corso del tempo e sulla sua pelle come sterco di migratori
Che poi profumano Vincenzo alla fine quando si bruciano non attecchiscono più sulla sua pelle niente ne puoi toccare Napoli
Riesce a toccare
Non ho gli occhi che si trovano sbattuti dentro l'intrico dei suoi ricordi non vedono
Niente di vicino o se vedono la città da lontano la possono vedere come una
Baia mezza addormentata sotto un nel gigante un Polifemo
Con un occhio solo
Che la
In quel momento è stato addormentato da qualche Ulisse ubriacatura qualche Ulisse che quando si sveglia viene tamponato da qualche santo Gennaro
Non ci penso non ce la fanno le orecchie a sentirlo accoglierla in mezzo a quel frastuono gli strilli Bernacchi canti
Fischi
Non ce la fa il tatto che confonde dentro quella città lo schiaffo con la carezza
Napoli non si lascia toccare
è stata una città
Spalancata aperta
Indifendibile militarmente chi l'ha voluta Lapresa
La indifendibili da di quella città però si è trasferita nei cittadini i cittadini sono diventati inespugnabile non si fanno acciuffare toccare
Sono diventati loro
Una roccaforte ognuno per sé
Difficile da raggiungere
Quella città come ci ricordava prima è stata una capitale una capitale d'Europa
Come la riconoscete la capitale d'Europa facilmente insomma è una città che ha fatto il vuoto intorno intorno a lei non ha fatto attecchire niente non esiste nessuna città intorno in una Parigi intorno a Londra come intorno a Napoli non poteva sussistere nessuna città tutto veniva delle drenato succhiato accentrato assorbito
Da quella capitale
Ho lasciato sussistere in fondo la Sicilia Palermo che è riuscito a essere una città indipendente insomma
Questa città capitale d'Europa e oggi una provincia di Repubblica
In questo passaggio c'è anche un'ulcera di un orgoglio gigantesco e assopito dentro il cittadino ma non domato
è una città che nessun
Governo è riuscito a
Ridurre a Paolis
Il suo sentimento di appartenenza maggiore un sentimento che rimorchiata
Appartiene alla natura non solo per la sua sfacciata se vergognata bellezza
Ma per il suo suolo che saltella e traballa in ogni generazione e che non ha lasciato in pace insomma nessuna casa in nessuna famiglia
Di fronte a quel vulcano catastrofico che è pronto a i mandare lo sfratto esecutivo a una città intera
Quella città è
Intimamente precaria e affidata quella a quella identità di chi mette l'unica sulla quale
Ha prosperato sulla quale ha dire ancora adesso
Allora
Ecco vi presentata insomma dal mio punto di vista dico riunendo questa città che l'oggetto la materia amorosa
Nella quale si fa carico questo libro questo racconto e l'esperienza del cardinale don Crescenzio Sepe a Napoli
Mi sono chiesto spesso insomma che diavolo arriva questo monoteismo per riuscire a soppiantare tutti gli altri pulite ismi che si erano in nel Mediterraneo nel posto più
Fa formulato di divinità di altari Dini culti dedicati a tutte le divinità possibili e immaginabili greci che sono dei buongustai della materia avevano perfino dedicato un altare audio sconosciuto ce ne fossimo dimenticato uno sospende
Dunque che cosa deriva questo monoteismo per schiantare dal cuore dal suolo della De di quel posto di questo mare il PIL più
Fantasioso più inventivo di divinità che cosa dica per estirpare
Dal cuore degli uomini queste queste divinità e piantare non
Specie di Presidente supremo di diminuita inferiori ma che li cancellava tutta l'estirpazione cancellava le annullata
Lo dice
Lo dice la divinità stesse
E a me RAI gli otto in cui l'OIM in tutto il tuo cuore in tutto il tuo fiato in tutte le tue forze
Pretende il di si attacca is voleste far scaturire la più potente delle energie esistenti nel corpo nella figura nel corpo della persona umana
Cuore fiato e forse ma il tutte non conta niente ma all'interno dall'interno
Che devono scaturire dalla dentro in tutto il tuo cuore in tutto il tuo fiato in tutte le tue forze
Questo amore
Gigantesco nuovo inesistente prima precedente scardinare scardina tutte le divinità precedenti lei annulla le cancello
Allora
Che specie di amore io l'ho imparato leggendo nelle scritture sacre non lo conosco insomma Ruocco Lomelo leggo e lo posso riferire per sentito dire insomma per
E però ha scorto
è una lunga e una Energia che si ricarica continuamente giorno per giorno
E l'energia che va consumata interamente giorno per giorno solo quando mai Amato in con tutto il popolo in tutto il tuo fianco in tutte le tue forze quando hai consumato queste tre totalità delle tue energie disponibili solo quando lei esportate esiguo a che punto è la fine della giornata ecco che te li trovi il giorno dopo con quella riserva con quella provvista ricaricata e aumentata solo chi ha svuotato tutte le sue risorse se lo ritrova di nuovo pronte per il giorno dopo utile risparmi alle sprecati
Le lascia marcire
Perché questo amore fatto come la manna la stessa materia della mamma Lamanna si doveva consumare in giornata il giorno dopo marcirà una genialità di quel fornitore impediva che quell'anche quella materia l'indispensabile il cibo fosse
Commerciabile che qualcuno se lo poteva conservare e magari lo vendeva a quello dal giorno dopo a qualcuno che era pigro non voleva uscire per andare a raccogliere
Toglieva del valore di merce a quel cibo indispensabili bene l'amore fatto di quella stessa materiali PAC consumato interamente e rinnovato interamente in giornata
Inventato non c'è nessuna
Non c'è nessun prontuario che dice come come fare quali sistemi adoperare insomma che cosa fare per realizzare questa questa
Questa questo comandamento
La Chiesa di Napoli fa questa mossa questa mossa di inventare mosse amorose su quella città è solo questo e capace di fare impresa
E di tenersi aggrappata quella città e di non di forza Arne la scarsa aderenza e questi sono queste mosse amorose
La Chiesa di Napoli non fa
Non si limita amministrare
I propri sacramenti nei centri crociate
Esce va negli ospedali nei quartieri più inguaiati
Nelle prigioni
Trasforma la propria parte le parrocchie come centri di radicamento sul territorio fa quello che una volta faceva la politica
E dalla quale e da quel radicamento che dal praticamente o quella politica si è dimessa da molto tempo
La Chiesa di Napoli interviene inventa ecco una per tutte il giorno all'indomani di un accoltellamento di uno dei tanti accoltellamenti di un ragazzo la chiesa di Napoli inventa
L'invito alla cittadinanza attiva
Prendere le armi rendere non prendere rendere le armi restituire i coltelli date i coltelli disarmante un gesto di disarmo
Secondo ispirandosi a quei due versi magnifici di Isaia e di mi fa
Di cui due profeti che dicono e disse c'ero
Il le loro spade per trasformarle in sa
Fa questa mossa
E questa mossa viene accolta con entusiasmo dalle persone una mossa inventata raccoglie tutta questo iter raccoglie tutte queste armi tutti questi coltelli e diffonde in piazza
Questo dimostra anche che oltre all'invenzione insomma che
Il la chiesa di Napoli il cardinale da un Crescenzio Sepe nella unica autorità civile riconosciuta incita se l'avesse fatta questo stesso appello un'altra qualunque autorità civica si sarebbe ricoperta di pernacchie
Allora
Voglio dire che insomma questo è un
Ripropone etico
Perché la politica e l'arte di suscitare
Slancio
Risposta nel corpo sociale
Una politica che si limita a fare i conti e ragioneria una politica che non va nei posti di dolore e di affanno è una casa chiusa
Oggi esiste una politica da noi non ce l'ho con il Governo e non ce l'ho con l'opposizione sono la stessa cosa per me
Esiste una politica che sfrutta i sentimenti peggiori
Lucroso il sentimento della della paura sul sentimento del rancore sul sentimento della diffidenza e dell'ostilità nei confronti dello dello straniero
Produce dividendi politici risponde a una
A una domanda
è possibile
Che questa domanda ci sia ma che esiste oggi continuamente una
Percezione distorta a un albero è nata del sentimento del pericolo e della paura
Succede nelle note nostre percezioni di avere delle percezioni distorte
Quando c'è molto umido sentiamo più caldo dei gradi effettivi di calore quando c'è un forte vento sentiamo più stretto Degradi effettivi registrati dal termometro
Oggi esiste una volontà di alimentare una semper cessione distorta di questi peggiori sentimenti un una politica in generale che si occupa che fa perno sui sentimenti della paura è una politica per tempo Gilli
Esiste una politica un'altra possibilità politica esista la possibilità politica che fa perno sulla speranza sul coraggio sulla fraternità
Questo libro è un libro politico perché ri esalta rimette in circolazione queste parole che questi sentimenti
Alla fine un lettore che esce da queste pagine
Si sente un po'meno solo
Sente che ha un posto dentro una
Nuova comunità che si sta
Scuotendo la polvere della rassegnazione sta segnando ognuno un compito che un valore grazie
Grazie
Avete sentito
Avete
Sentito erri De Luca una bella immagine di Napoli e militarmente indifendibile in termini strategici e dal suo libero con quel gol focosi aperto in compenso però Eminenza i napoletani ciascuno
Sono inespugnabile oggi al telefono con erri De Luca mentre gli raccomandavo telefonicamente di stare nei dieci minuti raccomandazione che come vedete
Ha puntualmente eseguito approvata chiedergli con riferimento a quella bella frase del napoletano inespugnabile ma
Il cardinale ci ha provato a espugnare
La sua e laicità in questi due anni domanda del giornalista
E lui mi ha risposto assolutamente non la rispetta e dialoghiamo e questo forse è il fondamento della vostra amicizia così intensa e così cristallina righe sentita ha detto che l'una
Molta speranza io ho passato ultimo week-end e sui suoi libri tra l'altro passaggio bello dice Galileo scoprì che l'aria pesava
Se oggi rifacesse la misurazione dice De Luca a Napoli vedrebbe che pesa di più la differenza la fa la speranza abbiamo visto
Che lui lo dichiara Cigna programma quel poco
Fa la differenze stasera abbia avuto una dimostrazione di ringrazio erri De Luca
E Andrea Riccardi e adesso tocca all'autore
Che ha voluto come a Santa Maria come alla sanità come racconta nel libro
Inserire accanto questa sera al Presidente della Repubblica perché il cardinale se ne considera questo incontro come un proseguimento di quel cammino
Chiarite iniziato insieme signor Presidente della Repubblica due anni fa in singolari sintonia di intenti e sincronia di tempi
Il mandato del Presidente della Repubblica comincia a maggio del due mila sei il cardinale entra Annapolis primo luglio dello stesso
Hanno
Prima pagina del libro del cardinale Sepe cardinale scrive ho fatto sentire la mia voce a Napoli
L'ha detto anche De Luca vorrei far sentire la mia anima adesso la voce
Del cardinale risentiremo attraverso
Alessandro Preziosi una voce forte anche inusuale inedita per un ecclesiastico che non dà tregua la camorra
Che invita la città alla sono parole sue ribellione invece eminenza poi toccherà lei venire a congedarsi perché il secondo passaggio far sentire la mia anima è quello tocca a lei
Ed è un po'più difficile perché far sentire l'anima una platea come questa è un po'come alzare la teca col sangue di San Gennaro bisogna affrontare il discorso della fluidità ed arrivare al cuore della gente
Pensando al sangue San Gennaro forse ci riesce perché linguaggio del sangue a metà tra l'anima il corto forse riesce a far sentire l'anima prima sentiamo Alessandro Preziosi poi il cardinale Sepe
Napoli
Risulterà se lo spirito di sana e giusta ribellione sarà il fuoco della nostra speranza
E non si tratta di un ribellismo per difendere un interesse particolare
Ma di una rivolta dello spirito la quale come diceva il grande teologo francese Olivier che modo e la rivolta della fede dell'amore per l'uomo della speranza che non cede
Nel senso di giustizia
E nessuno deve poter pensare che la Chiesa di Napoli resti con le mani in mano si rassegna al malaffare alla corruzione al degrado alla mancanza di rispetto delle normali regole della convivenza civile
Dell'ambiente
Della legalità
Non ci lasceremo più prendere da quella PATI qualche già mento di chi non senza malizia ci ha insegnato a dire
Accussì a dai
Così
Deve andare
Oggi
La chiesa di Napoli sa che il nostro cuore per essere in pace deve essere inquieto una sana inquietudine una ripetizione d'amore
Di giustizia di verità e l'unica capace di liberare Napoli
Non vogliamo un cuore in pace ma la pace nei cuori una pace che può nascere solo dalla solidarietà
Sulla via del riscatto avremo compagni di viaggio diversi da noi e uguali a noi ma nella lotta al bene saremo tutti fratelli e sorelle
E questa l'unica strada che post con volgere la via degli enti e questa la verità che può portare al riscatto della nostra terra
Dovremo lottare con coraggio per far passare la notte per cancellare la tristezza del volto di Napoli sfregiato dalla camorra dagli omicidi dai soprusi dall'immondizia da una politica distante dai problemi reali della gente
Sono fermamente convinto che è possibile la rinascita della nostra città
Ho conosciuto donne e uomini giovani
Bambini
Disposti a una tale impresa
Ho sentito la voglia di tanti pronti a mettersi in gioco ho letto anche nel volto stanco degli anziani
Questo suoniamo
Ma ci sono difficoltà
Storture abitudini costumi deviati che sono pesanti come montagne molti sono sfiduciati
Sì
Da soli
Non ce la facciamo ma nonostante tutto credo che
Insieme
Con l'aiuto di Dio ce la possiamo fare
Non sono un sociologo né un politico
Non ho soluzioni tecniche sono un vescovo che ha posto la speranza contro ogni speranza umana solo in Dio
Questo lo dico a coloro che hanno piegato la testa la violenza e alla corruzione agli stanchi egli sfiduciati ai tanti che si sono rassegnati o hanno incrociato le braccia
Rivoltati
Una rivolta che sgorga
Dall'amore costruttiva duratura il possibile e necessaria
Sono sicuro che noi napoletani
Possiamo vincere il male con il bene dare i nostri figli un futuro più umano e più giusto
Questo è importante per noi per Napoli ma anche per il Mezzogiorno per l'Italia per il Mediterraneo per il mondo
Un mondo sette
C'è
Per questo scrivo
Evidenza
Evidenzia
Io
Per il suo Gruppo
Come dire imbarazzato
Ma devo ringraziare il terrorismo
Tutti voi che siete venuti qui
Innanzitutto
Autorità tutte le autorità
Fare
Carissima che i signori cardinali
Confratelli vescovi tutti gli amici amici sacerdoti tutti
Poi autorità civili
Signor Presidente della Repubblica di Albania grazie
E poi i rappresentanti del Governo
I rappresentanti
Della Camera del Senato della Camera dei deputati
Autorità militari vedete lo scritto perché
Se no
Qualcuno
Salta
Poi
C'è tutto eccellentissimo Corpo diplomatico rappresentanti della cultura dell'economia
Il cari amici del dei mezzi rappresentanti dei mezzi di comunicazione gli artisti
Tutti i famosi
Perché lui
Alla
Napoli
Soprattutto
Il caro preziosi
Caro preziosi voi
Le misure sono fans
In modo in modo particolare
Precari cari fratelli
Concezioni ristretto il superiore superiore generale
Il tema Valerio
Lo accetta
E poi
Caro amico ormai di tanti anni non
Franco De camminata
Il tante cose belle che stanno realizzando quando sono stato in Albania ho visto anche noi
Questa bella bella
Irresponsabili vedere
Qui responsabili dei terreni all'amministratore delegato
Il dottor temperino
E il vulcanico
Il vulcanico dottor schiava
Che ha messo su tutta questa
Dicevo che sono un po'imbarazzato perché perché
è la prima volta che mi mi trovo di fronte tante autoritario
Un attimo di altro così al alto livello alto livello
E poi perché io anche io mi trovo qui
Nella condizione di ospite
Nel senso che questa iniziativa
è stata
Presa è promossa
Senza che io ci mettessimo dico
Allora ho pensato
Forse le pagine del libro in un certo senso hanno continuato a riprodursi
Continuerà a riprodurre commenti valutazioni soprattutto interventi
Come quelli bellissime oltre autorevolissimi
Caro amico erri De Luca
Uno dei maggiori e più apprezzati scrittori del panorama italiano oggi
Ed è l'amico carissimo il professore Andrea Riccardi
Non storico
Di valore riconosciuto apprezzato fondatore della Comunità di Sant'Egidio
Ma poi c'è come sempre
Dulcis
Esso in fundo
L'incontro di oggi qui a Roma
E la sua partecipazione
Signor Presidente della Repubblica
Italiani
Questo
Da non solo in lustro
A questo incontro
Ma
E un significativo evento
Vedo del tutto speciale
Al punto che mi sembra di poter affermare
Dico direi
Questo modesto lavoro
Oggi
Qui stiamo sfogliando una pagina nuova
Una pagina ricca
Di molti stimoli
Lei signor Presidente e quindi
Con una cortesia e che un affetto di cui la ringrazio
Perché al centro di questo nostro incontro
Direi soggetto di questo nostro discorso questa sera
E Napoli
Anzi
La speranza di Napoli
Quello a Napoli che vi ha dato i natali e che lei tanto amati
Se questo libro è stato giudicato come in realtà
E vuole essere
Un appello alla città
Occorre dire
Che l'ha chiamata non venne caduta nel vuoto
E non per i meriti del libero
Ma per il fatto che quando Napoli chiama
E quando Napoli chiama col cuore
E difficile non risponde
Napoli è forse una delle poche città
Che riesce nonostante tutto a creare vedere sintonia naturali
Che non hanno neppure bisogno di essere ulteriormente spiegati
La sua storia
Il retaggio della sua cultura
Lo stupro ordinario dispiegamento delle sue bellezze naturali sono queste sì un volume sempre aperto alla meditazione e alla riflessione di tutti
E direi anche e soprattutto di coloro
Che si trovano ad essere sopraffatti
Da quella Napoli da quella parte di Napoli che troppo spesso sembra impegnata atterrà dire se stessa
Io offusca non solo per le sue bellezze
Ma soprattutto la sua anima
La violenza
In tutte le sue forme
E operata attraverso le sue culture e spregevole i Consorzi e dire
è uno sfregio che la città per prima non merita
Ma voltare le spalle a Napoli
Oggi soprattutto significa multare espande alla speranza e in sostanza
Alla possibilità
Del riscatto di un popolo di un intero popolo
Questi sono discorsi improponibili
Per la comunità ecclesiale che si sente tanto più rafforzata nel suo impegno
Quanto più constata di non essere sola
Ma di poter contare sulla forza di quelle sintonia naturali di cui parlavo poco prima che si sviluppano tra le persone ma che
Arrivano anche a toccare il cuore delle stesse istituzioni
Napoli in questo senso si può dire fortunata
Perché le attenzioni e la cura in una parola l'amore di cui è circondata
Ai più alti livelli della Chiesa e dello Stato italiano
Costituiscono una realtà tangibile
Testimoniata da una lunga sequela di eventi
Proprio mentre Benedetto sedicesimo dopo aver proclamato santo un sacerdote napoletano Gaetano Errico si appresta a ritornare in Campania
Come non ricordare i tanti segni della sua predilezione a incominciare dalla visita compiuta l'anno scorso
Due giorni dopo tocco a lei signor Presidente della Repubblica concludere come abbiamo visto in Piazza Plebiscito il meeting della pace promosso dalla diocesi e dalla Comunità di Sant'Egidio
Come ad avere un prolungare sul piano civile istituti e istituzionale un concreto affidamento di fiducia
E di speranza alla nostra città
A un tale livello
Chiesa e istituzioni non hanno bisogno di sancire
Alleanze
Poi perché ed è
Tutto naturale il loro orizzonte comune
E in questo senso che come pastore della diocesi
Continuo ad avvertire
Dire e attraverso un foto dalla vicinanza e dall'amore alla sua città signor Presidente
è una forma di collaborazione al quale alla quale tutti alla Chiesa locale guarda come modello di proficua ed efficace collaborazione
Nella speranza davvero che a nessuno a nessuno
Sia più possibile rubare la speranza a Napoli
Grazie
Grazie
Evidenza
Grazie evidenza grazie
A tutti voi signor Presidente grazie è stato un grandissimo odore averla qui poi
E non posso non terminare
Col soluto ormai che ho detto sua Santità
Ah Maran ci accompagna
Per tutti voi che avete presenziato al piano di sopra c'è un riferimento credo che è la prima volta che in Vaticano qua siamo in territorio vaticano viene offerto un ricevimento rigorosamente tricolore
In odore dell'ospite altissimo che è stato qui con noi stasera
Il Presidente della Repubblica qui ricevimento che vi aspetta al piano di soprattutto tricolore grazie signor Presidente grazie eminenza