Intervista a Luigi Cocilovo sul discorso di Romano Prodi al Parlamento Europeo sul futuro delle istituzioni europee

Luigi Cocilovo Vicepresidente della Parlamento europeo iscritto al gruppo dell'altra eletto
Da completerà l'attività
Con lui voleva parlare di Romano Prodi
Sul discorso davanti alla Parlamento europeo sul futuro dell'Europa quale su come
Il mio commento estremamente positivo non vi è tanto una novità circa la posizione italiana
Sul dibattito sul Trattato costituzionale
Era conosciuto ha una posizione probabilmente occorrerebbe anziano rilanciarla democraticamente in modo più efficace data alle volte un po'troppo per scontata
La novità è stata la forza con cui si è rappresentata con determinazione
La volontà italiana di non rinunciare ad una soluzione che non sia quella che si deve obbligatoriamente trovare magari con un compromesso che somiglia più uno gli occhi insomma se francamente
Per salvare capra e cavoli si devo uccidere la capra
Questo mi pare sia stato il senso del discorso su questo non ci sarà una disponibilità e siccome non si può peraltro restare
Disarmati tento temi di detto dai blocchi la Giunta del riferimento alla possibilità che si riprendo un po'corse una marcia
Anche prendendo atto del disimpegno da alcuni
Ovviamente con libera facoltà
Oricchio
Aderire successivamente mi sembra un passaggio altrettanto necessario quanto quello di inaugurare per il futuro
Verifica anche sul consenso popolare anche attraverso l'istituto referendario però dichiaratamente
Di taglio e di livello europeo e non circoscritte quindi semplicemente al recinto nazionale tra questi paesi che non farebbero parte
Gruppo pioniere
Disteso c'è anche la Francia
Per cui Presidente vuole un mini trattato molto ridotto non riprenda
Tutto dalla Costituzione europea o quasi ma anche se vicini più allargata
Ma io non darei per scontato questo alcune prese di posizione da anzitutto il neo Presidente hanno nel Paese anche se il neo Presidente secondariamente alcune posizioni secondo me
Vanno chiarite meglio non le considero così nette assunte in ogni caso
Siccome capisco il riferimento e capisco che quando si parla di grandi Paesi Paesi fondatori non sono noccioline problemi non sono da poco l'unica cosa che dico
Che la grande Europa non è la somma di un insieme di nazioni forti e significative la grande Europa è un grande progetto ancora meglio a mio giudizio immaginare che vi sia un progetto politico a cui non si rinuncia con tutte le necessarie decisioni anche se ridimensionando inizialmente i confini di coloro che vi partecipano che non immaginare che una grande partecipazione un piccolo progetto possa essere un'alternativa accettabile
Quindi quali che siano i Paesi coinvolti lo dico sapendo benissimo insomma che
La portata di queste affermazioni non è da considerare così accertamento superficialmente una cosa di straordinario amministrazione
Ma questo e il nodo che abbiamo di fronte e con cui questi sono i tempi con cui fare i conti perché diversamente
Finiremmo col perdere nel modo peggiore una battaglia quello di non averla neanche combattute minorenne anche contribuito a salvaguardare una prospettiva
Che personalmente ritengo irrinunciabile probabilmente anche nell'interesse di quei Paesi che oggi per altri motivi possono sembrare recalcitranti ottimi grazie Luigi Cocilovo